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UN DiSAgiO pROFONDO E pREOCCUpANTE SERpEggiA NELLE scuole cisternesi di ogni ordine e grado, disagio che non emerge sia perché, probabilmente, qualcuno ha interesse a tenerlo sommerso per poter affermare (e farsi vanto) che tutto va bene; sia per malcelati timori, come dimostra anche la lettera “Scherzi di mano, scherzi di villano!”, pubblicata sul n. 5/gennaio 2012 di questa rivista, lettera che dice e non dice, lettera tutta pervasa da un colpevole cerchiobbottismo, ma che comunque qualcosa nasconde se qualcuno (un genitore?) ha sentito il bisogno di scriverla e renderla nota. Certo è che alcuni fatti sono sintomatici e indicativi del denunciato disagio, che va ben oltre la scarsa pulizia dei locali scolastici e soprattutto dei bagni di certe scuole. vediamone, sinteticamente, qualcuno. Istituti superiori: persi 400 alunni in 4 anni Quando il prof. Romualdo patrei, il 31 agosto 2007, ne lasciò la presidenza, allora unica, la scuola secondaria superiore “W.O. Darby” era frequentata da circa 1.400 alunni. per tale ragione, dall’a.s. 2008- 09, essa venne divisa in due istituti superiori autonomi. Dal prossimo settembre, cioè dopo soli quattro anni, i due tronconi torneranno a riunificarsi in una sola istituzione scolastica, avendo perso, in così poco tempo, ben 400 alunni e non raggiungendo, quindi, in due neanche il numero minimo di 1.000 iscritti, necessario per poter concedere l’autonomia a una sola scuola. Ebbene, qualcuno si è posto il problema di ricercare le ragioni che hanno provocato un calo tanto repentino? perché le famiglie cisternesi preferiscono chiedere il nulla osta (con quali motivazioni?) e trasferire o iscrivere direttamente i propri figli in scuole superiori funzionanti nei limitrofi comuni di Latina, velletri e Anzio? Non sono certo pochi gli inconvenienti e le spese aggiuntive che debbono essere affrontati dalle famiglie di Cisterna, tanto più gravose in un periodo di crisi crescente, per effettuare una simile scelta, eppure… Le voci che circolano sono tante; le decisioni assunte da alunni e famiglie sono gravose e clamorose; il disinteresse delle istituzioni semplicemente scandaloso e ingiustificabile, anche perché non ci si può trincerare dietro motivazioni economico-finanziarie. L’ufficio scolastico regionale deve disporre, tempestivamente, un’accurata visita ispettiva e non fare come lo struzzo! Esperti esterni al mattino e fuga il pomeriggio dalle scuole dell’infanzia e non solo Da alcuni anni è sempre più costoso frequentare a Cisterna (e non solo!) le scuole dell’obbligo statali, invase da una folla crescente di cosiddetti “esperti esterni”, i quali, pagati dalle famiglie, fanno lezione in classe sovrapponendosi ai docenti curricolari durante l’orario di lezione degli stessi. La presenza più massiccia è delle società sportive di ogni tipo (una di queste ha addirittura la propria sede sociale in un edificio scolastico!), seguite da musicisti, teatranti, ballerini e via enumerando. Un’altra scuola e non solo Rubrica Che cosa succede nelle scuole cisternesi? di Adolfo Gente, dirigente scolastico adolfo.gente@libero.it Presentando questo coupon, riceverai il 50% di sconto sul primo mese. Saremmo curiosi di conoscere il canone di affitto corrisposto (a chi?) dalla società sportiva che ha la sede sociale in un edificio scolastico e in quali ore della giornata i docenti curricolari effettuano (recuperano?) l’orario occupato dagli “esperti”, onde impartire insegnamenti per i quali sono retribuiti. Al via vai antimeridiano succede il… nulla pomeridiano. Ridotti a lumicino, infatti, i rientri nella fascia dell’obbligo (un pomeriggio la settimana), le sezioni di scuola dell’infanzia sono pressoché deserte vuoi per l’alto costo e la bassa qualità della mensa erogata, che per l’inadeguato servizio di trasporto e la scarsa sollecitazione a frequentare da chi dovrebbe invece caldeggiarla, con buona pace dei Dirigenti Scolastici, che, disattendendo l’applicazione delle indicazioni ministeriali – e rischiando quindi di persona –, tollerano un intollerabile stato di cose. Che magari hanno anche autorizzato! Scuola Materna di Cerciabella: l’assordante silenzio di Asl, Corte dei Conti e Revisori dei Conti. Di certo fanno bene a non frequentare – o a frequentare in pochissimi! – i bambini della scuola materna di Cerciabella, che funziona da oltre quaranta anni in locali che il responsabile di istituto per la sicurezza ha dichiarato inidonei, ma per i quali il comune di Cisterna paga regolare canone di affitto da oltre quaranta anni. Alla denuncia già fatta su questa rivista è seguito un silenzio assordante (omertoso?) di chi, nella Asl, ha la responsabilità di verificare se i locali scolastici siano a norma. Non solo: analogo silenzio dobbiamo registrare da parte della Corte dei Conti e dei revisori dei conti del comune di Cisterna, che, a quel che è dato sapere, non hanno nulla da eccepire se un Ente corrisponda un canone d’affitto a privati, ostinandosi a non consegnare un edificio nuovo di zecca e costruito proprio per la scuola dell’infanzia adducendo scuse speciose, se non addirittura risibili. Anche questi sono sprechi eliminabili per non seguitare a mettere le mani in tasca ai cittadini! Che fine farà l’edificio scolastico di Isolabella? E dire che la soluzione è stata prospettata da qualcuno. Fare con gli edifici scolastici di Cerciabella e isolabella la stessa operazione che, una ventina di anni fa, venne portata proditoriamente a termine e con un colpo di mano con le scuole di Colli Le Castella e 17 Rubbia. Sembra che l’unico ostacolo a tale operazione sia la paura di… perdere i voti! intanto, però, lo stesso coraggioso coniglio sembra che stia meditando di spendere oltre 200 mila euro, stanziati per migliorare l’edificio scolastico di isolabella nella funzione che gli è propria, per cambiare la destinazione d’uso dell’edificio stesso, trasformandolo in un centro sociale per gli anziani della zona o – udite udite! – in un centro di prima accoglienza per cittadini stranieri! E ciò mentre bambini, in altri edifici scolastici cisternesi, corrono seri pericoli per la salute a causa di presenti e perduranti carenze strutturali, su cui, nonostante le denunce, nessuno interviene per porvi rimedio. <strong>Marzo</strong> 2012 <strong>ScambiAffari</strong> 27