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Ford, nuovamente Ka Io, cliente ST La Fiat 500 Cabrio Con Sergio ...

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<strong>Ford</strong>,<br />

<strong>nuovamente</strong> <strong>Ka</strong><br />

<strong>Io</strong>,<br />

<strong>cliente</strong> <strong>ST</strong><br />

<strong>La</strong> <strong>Fiat</strong> <strong>500</strong><br />

<strong>Cabrio</strong><br />

<strong>Con</strong> <strong>Sergio</strong> Tumino<br />

al Castello di Maniace<br />

1/2009<br />

Antonella Ferrera<br />

incontra Marcello Veneziani


conosciamoci<br />

Rita Benedetto<br />

Responsabile marketing<br />

e comunicazione <strong>ST</strong> Tumino<br />

D<br />

LETTERE DEI CLIENTI<br />

i solito le riviste “importanti” (settimanali, mensili periodici etc.) rispondono alle lettere<br />

dei propri lettori nelle ultime pagine. <strong>Io</strong> ho deciso di riprendere la rubrica “Lettere<br />

dei clienti” ponendola proprio all’inizio del nostro <strong>ST</strong> Magazine. Perché? Per la semplice<br />

ragione che è nella nostra storia, nella nostra filosofia, nel nostro stesso dna porre il <strong>cliente</strong><br />

sopra tutto e prima di tutto. Ecco perché questo numero di <strong>ST</strong> Magazine si apre con le loro<br />

lettere. Fra l’altro, delle tante missive arrivate in concessionaria (a proposito, grazie a tutti!),<br />

ho escluso quelle troppo elogiative e glorificanti, quelle di critica a modelli che non vendiamo<br />

o a problemi avuti con nostri concorrenti. Ho selezionato cinque domande che fossero le<br />

meno personali ma le più utili, significative ed informative dell’attuale panorama del mondo<br />

dell’automobile.<br />

Rita Benedetto<br />

Ho letto un articolo che si sperticava in elogi per la <strong>Ford</strong> C Max. Era pubblicità occulta<br />

a pagamento oppure questi elogi hanno ragion d’essere?<br />

ntanto è bene dire che la <strong>Ford</strong> è l’unica delle tre ex grandi case automobilistiche americane<br />

che sta uscendo dalla crisi senza l’aiuto dell’amministrazione Obama. Poi le vendite<br />

I<strong>Ford</strong><br />

in Italia, nel primo quadrimestre, sono aumentate del 7% contro cadute verticali di<br />

tanti altri marchi. Merito della qualità dell’intera gamma, dalla <strong>Ka</strong> alla Fiesta, dalla Focus alla<br />

C Max. Lei sapeva che la <strong>Ford</strong> C Max è il monovolume compatto più venduto in Italia? Che<br />

ha un motore diesel da 90 CV record nei consumi? Che ha uno dei più alti livelli di sicurezza<br />

con gli airbag a tendina e i fanali anteriori attivi? Che nella versione S Max offre 7 posti omologati?<br />

Che mette a disposizione tre motori “verdi” a gpl, metano e Flexifuel? E che ha un<br />

prezzo base, come monovolume, di soli euro 19.651? <strong>Io</strong> non ho letto quell’articolo, ma certamente,<br />

e ne sono convinta, non era pubblicità occulta e di parte.<br />

Vorrei maggiori informazioni sul vostro servizio “auto a noleggio”. In giro ho visto<br />

tante offerte ma altrettanta confusione.<br />

a ragione. Le attuali tariffe a noleggio sono una vera giungla. Pensi che, per una stessa<br />

utilitaria, Lei può pagare da 70 a 170 euro al giorno. Mi permetta prima una con-<br />

Hsiderazione.<br />

Spesso si pensa che un’auto a noleggio possa essere utilizzata soprattutto<br />

e principalmente da chi viaggia o per lavoro o per vacanze. Niente di più errato. Un’auto<br />

a noleggio non ha limiti d’uso, da chiunque e per qualsiasi necessità. L’importante è scegliere<br />

il modello desiderato e la società locatrice che si presume dia maggiori garanzie. Detto<br />

questo torniamo alle tariffe. Le nostre, ossia quelle della <strong>ST</strong> Rent, partono da 30 euro al giorno<br />

per i modelli più recenti ed alle migliori condizioni di igiene interna e pulizia esterna (quanta<br />

differenza dai 70 euro ed oltre!). Quindi il mio consiglio è di non fermarsi ai nomi più eclatanti<br />

e pubblicizzati, perché scegliere la miglior offerta vuol dire risparmiare, e non poco.<br />

Ho sentito parlare del sistema “Stop/Start come una delle più moderne soluzioni<br />

per risparmiare carburante. E’ vero?<br />

e severe normative della commissione Europea per ridurre le emissioni di CO2 determineranno,<br />

a parere degli esperti, una vertiginosa crescita della tecnologia Stop/Start che<br />

Lè<br />

una soluzione ideale per ridurre dell’8/10% sia il consumo di carburante sia l’emissione<br />

di ossido di carbonio. <strong>La</strong> <strong>La</strong>nd Rover, che la <strong>ST</strong> Tumino rappresenta da anni, offre una<br />

nuova versione del Freelander con questo innovativo sistema (vedi articolo a pag. 14). Ma<br />

anche la <strong>Fiat</strong> ha adottato lo Stop/Start per la <strong>500</strong>, la Bravo e la Croma. Tale accorgimento è<br />

previsto pure sulla Kia nella versione Cee’d. Così come sui veicoli commerciali <strong>Fiat</strong> e <strong>Ford</strong>,<br />

anche questi venduti nei nostri saloni, sia che abbiano motori diesel sia benzina fino a 3.000<br />

cc.<br />

2


conosciamoci<br />

Dall’inizio dell’anno leggiamo di decreti governativi, di “bonus”, contributi, etc. per<br />

la rottamazione, per le auto “verdi”, per quelle “Euro 5”. <strong>La</strong> stampa, anche quella<br />

specializzata, non è sempre chiara e noi, non esperti, rischiamo di non poter usufruire<br />

delle agevolazioni previste. <strong>ST</strong> Magazine può chiarire come stanno esattamente<br />

le cose?<br />

l Governo Italiano ha emanato, a sostegno del mercato dell’auto e dell’attuale stagnazione<br />

dell’economia, una serie di incentivi e agevolazioni che riguardano rottamazione,<br />

Iauto<br />

ecologiche, etc. Agevolazioni fra l’altro estese anche ai veicoli commerciali.<br />

Comunque, vista l’importanza dell’argomento, per fare la maggior chiarezza possibile e per<br />

dare una mano ai non pochi lettori che ci hanno scritto sull’argomento, abbiamo dedicato un<br />

articolo apposito con tanto di tabelle esplicative. Articolo che troverete a pagina 7.<br />

Ho visto la pubblicità di automobili vendute all’interno di centri commerciali a<br />

prezzi incredibilmente più bassi delle stesse concessionarie. Come è possibile?<br />

n una fase di mercato dell’auto come quella che stiamo vivendo tutto è possibile. Noi<br />

della <strong>ST</strong> diciamo che ciascuna persona deve acquistare la propria auto, nuova od usata,<br />

Iladdove<br />

crede di fare “un affare”, fosse un centro commerciale o l’amico del cuore. Però<br />

prendiamo il caso di un’auto usata. Chi può darvi una corretta e veritiera diagnostica della<br />

vettura? L’esattezza dei km percorsi, lo stato di usura delle parti meccaniche, elettriche e dei<br />

pneumatici. Per non parlare di eventuali incidenti subiti che possono influire sulla sicurezza.<br />

E quando volessimo acquistare un modello nuovo? Per esempio, le garanzie dell’assistenza<br />

post-vendita? L’originalità dei ricambi? <strong>La</strong> carrozzeria con gli standard della casa costruttrice<br />

e un reparto pneumatici con le migliori marche come Michelin, Pirelli, Bridgestone,<br />

GoodYear…E prima dell’acquisto una vasta offerta di proposte finanziarie, per finire ai pacchetti<br />

“tutto compreso” per evitare le sorprese del “dopo”. <strong>ST</strong> Tumino, da sempre, offre valori<br />

nel tempo e non compromessi di giornata. Punto.<br />

3


sommario<br />

I N Q U E S T O N U M E R O<br />

esclusivo / 8<br />

<strong>Io</strong> <strong>cliente</strong> di Tumino<br />

primo piano / 22<br />

Suzuki Alto, reginetta della città<br />

tempo libero / 30<br />

Motorismo d’epoca, la collazione di auto storiche...<br />

incontri / 34<br />

Sanità a Ragusa, tante eccellenze...<br />

reportage/ 36<br />

<strong>Con</strong> la <strong>Ford</strong> <strong>Ka</strong> alla riscoperta di Ispica<br />

history / 39<br />

Maniace, storia e misteri di un castello leggendario<br />

<strong>ST</strong> Magazine incontri/ 44<br />

<strong>ST</strong> Magazine incontra i grandi chef siciliani<br />

eventi/ 50<br />

Inaugurato il Porto di Marina di Ragusa<br />

speciale clienti / 53<br />

<strong>ST</strong> Rent, grande noleggio, piccole tariffe<br />

focus/ 54<br />

Quelle piccole, importanti attenzioni<br />

speciale servizi / 56<br />

Prego, si accomodi nelle nostre officine<br />

speciale servizi / 59<br />

Il servizio pneumatici<br />

arte e cultura/ 62<br />

Gli incontri ravvicinati di Antonella Ferrera<br />

solidarietà / 66<br />

Missione Madagascar Onlus<br />

sport e sponsorizzazioni / 68<br />

Le giovani stelle del basket a Ragusa<br />

Editore: Studio Della Casa S.a.S. Via Giardini 431/E 41100 Modena<br />

Tel. 059/346299, www.studiodellacasa.it; Postatarget Magazine - tariffa pagata -<br />

DCB Centrale/PT Magazine ed./aut.n.50/2004 - valida dal 07/04/2004 -<br />

Magazine 2 n. 2 - Aut. Trib. Forlì n. 29 del 1999 - Direttore responsabile: Marco<br />

Pederzoli; Direttore editoriale: Stefano Della Casa; Redazione: Dino Della Casa,<br />

Raffaella Quadretti, Paolo Pignatti, Marco Pederzoli; Coordinamento grafico:<br />

Studio Degò/MO; Art work: Chiara Ottolini; Foto: Paolo Pignatti - Ufficio stampa<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino, per gentile concessione Mario Russo; Stampato in esclusiva per<br />

l’Editore Della Casa: OGM (PD). Azienda con qualità certificata BVQI<br />

A norma dell’art. 7 della legge n. 196/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne<br />

la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a: Studio dott. Della<br />

Casa S.a.s. – Via Giardini, 431/E – 41100 Modena (MO)<br />

Si ringrazia la Dott.ssa Rita Benedetto consulente marketing e qualità della <strong>Sergio</strong><br />

Tumino S.r.l. per la professionale collaborazione.<br />

4


editorile<br />

VINCERE LE SCOMMESSE<br />

S<br />

i dice che credere nei miracoli sia il<br />

primo passo per renderli possibili.<br />

Alla <strong>Sergio</strong> Tumino vogliamo crederci<br />

con determinazione e passione, per<br />

vincere quella scommessa fatta con noi<br />

stessi e con tutti i nostri clienti: il mercato<br />

dell’auto tornerà ad essere protagonista<br />

nello scenario locale, nazionale ed<br />

internazionale, offrendo prodotti sempre<br />

più improntati alla qualità, al contenimento<br />

dei consumi e al sostegno di valori<br />

etici, in primis il rispetto dell’ambiente.<br />

Le premesse, del resto, ci sono tutte.<br />

Basti pensare all’offerta che già oggi noi<br />

della <strong>Sergio</strong> Tumino proponiamo in partnership<br />

con le case costruttrici di cui<br />

siamo concessionari: <strong>Fiat</strong>, <strong>Ford</strong>, <strong>La</strong>nd<br />

Rover, Mazda, <strong>La</strong>ncia, Suzuki, Volvo,<br />

sono indubbiamente aziende leader nel<br />

proprio settore di competenza, che negli<br />

anni hanno saputo innovare e stabilire<br />

inediti standard di riferimento nell’ambito della mobilità. Allora,<br />

cosa ci impedisce di credere che il mercato registrerà presto un<br />

nuovo slancio, e che proprio l’auto tornerà ad essere protagonista?<br />

Alla <strong>Sergio</strong> Tumino abbiamo scommesso su questo, continuando<br />

ad investire nella formazione del personale, nella<br />

dotazione di strumenti all’avanguardia per interventi e riparazioni,<br />

nella qualità dei servizi offerti alla nostra <strong>cliente</strong>la. Tutto<br />

ciò, ci permette di guardare al futuro con ottimismo. Un primo<br />

segno, vogliamo darlo già con questo numero di <strong>ST</strong> Magazine,<br />

in cui accanto alla presentazione delle ultime novità dei marchi<br />

che rappresentiamo, continueremo ad approfondire la conoscenza<br />

del nostro territorio, facendo emergere persone, luoghi<br />

e realtà che sono un’espressione sana e positiva del contesto in<br />

cui viviamo e lavoriamo. Perché, prima di tutto, intendiamo<br />

rimanere vicini ai nostri clienti e alla nostra città. Buona lettura<br />

e arrivederci a presto.<br />

5<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino<br />

A.U. <strong>Sergio</strong> Tumino S.r.l.


zoom<br />

C<br />

CON WWW.SERGIOTUMINO.IT<br />

entra nel nuovo sito internet<br />

rescere significa anche rinnovarsi. In tale ottica la <strong>Sergio</strong> Tumino ha<br />

recentemente inaugurato il restyling completo del proprio sito internet,<br />

www.sergiotumino.it, che ora si presenta ancor più ricco di temi e contenuti.<br />

Già dalla home page, è subito evidente all’occhio del navigatore che la<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino non è una concessionaria qualunque, bensì una realtà leader<br />

nel proprio settore, con ben 7 marchi rappresentati: <strong>Ford</strong>, Mazda, <strong>La</strong>nd Rover,<br />

Volvo, Suzuki, <strong>Fiat</strong> e <strong>La</strong>ncia. <strong>Con</strong> un semplice “clic”, è poi possibile conoscere<br />

da vicino i diversi showroom presenti sul territorio, dove accanto alla gamma<br />

completa del nuovo, si aggiungono centinaia di offerte ed occasioni per l’usato.<br />

Ma non solo: il nuovo portale internet, permette al <strong>cliente</strong> di conoscere<br />

sempre in anticipo le news della concessionaria e di intrattenere un rapporto<br />

diretto con i diversi servizi. Non bisogna infatti dimenticare che la <strong>Sergio</strong><br />

Tumino non lascia mai soli i propri clienti, ma li segue passo a passo anche nella<br />

fase post vendita, per tagliandi, controlli, riparazioni, allestimenti speciali, personalizzazioni<br />

e altro ancora. Sapere in anteprima quali sono i fine settimana programmati<br />

per le aperture straordinarie, confrontare prezzi e occasioni, richiedere eventuali<br />

sponsorizzazioni per eventi che si intendono organizzare, sono altre azioni<br />

che si possono svolgere direttamente attraverso il nuovo e dinamico portale ufficiale<br />

della concessionaria. In altri termini, entrare in www.sergiotumino.it significa<br />

connettersi con una realtà giovane e in continuo movimento, dove il <strong>cliente</strong><br />

è sempre al centro dell’attenzione e dove ogni servizio è illustrato in modo semplice,<br />

chiaro e trasparente…ovvero come quando si entra realmente in concessionaria.<br />

6


dossier<br />

A<br />

INCENTIVI GOVERNATIVI<br />

da Tumino lo “Sportello del Cliente”<br />

nche per tutto il 2009, continuano ad essere numerosi<br />

ed interessanti gli incentivi messi a disposizione dal<br />

Governo per chi decide di acquistare un’auto nuova. Su<br />

tale premessa, alla <strong>Sergio</strong> Tumino è nato lo Sportello del<br />

Un bonus di 1.<strong>500</strong> euro per la rottamazione<br />

Fino al 31 dicembre 2009, lo Stato mette a disposizione<br />

un bonus di 1.<strong>500</strong> euro per l’acquisto di auto Euro 4 o<br />

Euro 5, a fronte della rottamazione di vetture immatricolate<br />

fino al 31 dicembre 1999.<br />

<strong>500</strong> euro a chi cambia un motociclo Euro 0 – 1<br />

Anche per sostituire un vecchio due ruote sono previsti<br />

incentivi. Ammonta infatti a <strong>500</strong> euro il bonus per chi cambia<br />

il proprio motociclo Euro 0 o Euro 1 per acquistarne<br />

uno nuovo, fino a 400 cc. di cilindrata.<br />

7<br />

Cliente, un servizio puntuale ed affidabile per coadiuvare il<br />

<strong>cliente</strong> nell’individuazione e nella scelta dell’incentivo o del<br />

pacchetto di incentivi a lui più convenienti. Le tabelle seguenti,<br />

indicano i principali incentivi.<br />

Auto “ecologiche”, incentivi fino a 3.<strong>500</strong> euro<br />

Sono previsti contributi da 1.<strong>500</strong> a 3.<strong>500</strong> euro per auto<br />

alimentate a metano, energia elettrica e idrogeno; per le<br />

vetture a gpl, il bonus va da 1.<strong>500</strong> a 2.000 euro. Tale<br />

bonus è cumulabile eventualmente con quello previsto<br />

per la rottamazione.<br />

I contributi sui veicoli commerciali<br />

A fronte della rottamazione di un veicolo commerciale<br />

Euro 0, 1 o 2 immatricolato entro il 31 dicembre 1999 e<br />

del conseguente acquisto di uno nuovo, è previsto un<br />

contributo statale di 2.<strong>500</strong> euro. Il bonus si eleva a 4.000<br />

euro per l’acquisto (senza rottamazione) di veicoli commerciali<br />

nuovi innovativi, alimentati a metano, gpl o idrogeno.<br />

Tale bonus è cumulabile con gli incentivi sulla rottamazione.


esclusivo<br />

IO CLIENTE <strong>ST</strong><br />

Vittorio Vindigni, il primo a guidare la Kuga<br />

N<br />

ella vita è un affermato professionista titolare di due studi dentistici, rispettivamente<br />

a Ragusa in via Duca D’Aosta e a Donnalicata in via Calvi. Al<br />

volante, detiene un piccolo record: è stato il primo <strong>cliente</strong> in assoluto della<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino, quindi tra i primi anche di tutta la Sicilia, a guidare Kuga, il crossover<br />

di casa <strong>Ford</strong>.<br />

Del resto Vittorio Vindigni, 49 anni, marito di Daniela e padre di Francesca, Rossana<br />

ed Ernesto, a <strong>ST</strong> Magazine non ha avuto esitazioni ad ammetterlo: “Mi sono sempre<br />

piaciuti i Suv e la <strong>Ford</strong> Kuga mi soddisfaceva pienamente.<br />

Per questo appena è arrivata alla <strong>Sergio</strong> Tumino sono andato ad ordinarla e mi<br />

risulta essere stato il primo <strong>cliente</strong> della concessionaria ad averla acquistata”.<br />

A <strong>ST</strong> Magazine, il Dott. Vindigni ha poi fornito ulteriori dettagli sulle motivazioni di<br />

questa scelta.<br />

Dr. Vindigni, innanzitutto può spiegare perché ha scelto la concessionaria<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino per acquistare la sua <strong>Ford</strong> Kuga?<br />

E’ la decima auto che acquisto presso questa concessionaria. Il motivo è presto<br />

detto: quando mi trovo bene con un’azienda, non vedo perché dovrei cambiarla. Tra<br />

l’altro, nel corso degli anni ho potuto riscontrare una grande professionalità nell’assistenza<br />

e, naturalmente, è nata anche una certa amicizia.<br />

8


esclusivo<br />

Ha già progettato delle vacanze con<br />

la sua Kuga?<br />

Sinceramente no, perché tendo ad utilizzare<br />

le mie auto solo per muovermi per<br />

ragioni professionali o comunque in<br />

città. Del resto, in questo modo supero<br />

già abbondantemente i 30.000 chilometri<br />

all’anno. Per le ferie, ho quasi sempre<br />

lasciato l’auto a casa e anche quest’anno<br />

probabilmente farò lo stesso, avendo<br />

in mente di fare il giro delle isole Eolie.<br />

Allora, come si trova a bordo della<br />

sua <strong>Ford</strong> Kuga?<br />

Ho sempre sognato di possedere un Suv.<br />

Mi piace la posizione di guida rialzata,<br />

che offre un maggiore livello di sicurezza,<br />

e mi soddisfa il grande comfort dell’abitacolo,<br />

con il suo ampio spazio, la<br />

comodità delle poltrone e l’immediata<br />

accessibilità dei comandi.<br />

Curiosiamo un po’ nella sua vita privata.<br />

Perché odontoiatra?<br />

E’ sempre stata una mia grande passione,<br />

e potrei dire che è ormai una tradizione<br />

di famiglia. Mio padre ha fatto<br />

l’odontotecnico e mia figlia maggiore,<br />

Francesca, forse seguirà le orme paterne.<br />

Gli altri due figli sono ancora molto<br />

giovani: vedremo.<br />

<strong>La</strong>voro a parte, quali sono i suoi<br />

hobby?<br />

Allevo pappagalli. Attualmente, tengo<br />

una decina di coppie. Ho partecipato<br />

pure a gare ornitologiche, piazzandomi<br />

talvolta anche al primo posto.<br />

Come ultima domanda le chiediamo<br />

di dare ai lettori almeno un paio di<br />

motivi per entrare alla concessionaria<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino.<br />

Per quanto mi riguarda di motivi ce ne<br />

sarebbero ben di più. In ogni caso,<br />

posso dire che in tanti anni che mi rivol-<br />

LE AUTO DELLA FAMIGLIA VINDIGNI<br />

FIE<strong>ST</strong>A, THE NEW FORD<br />

L'eleganza delle linee esterne, la modernità<br />

degli interni, la cura per ogni dettaglio,<br />

le dotazioni tecnologiche di ultima<br />

generazione: <strong>Ford</strong> Fiesta è la vettura di<br />

dimensioni compatte con i contenuti da<br />

berlina, che fa del design il proprio<br />

carattere distintivo.<br />

C-MAX, ENERGIA IN MOVIMENTO<br />

Sei pronto ad affrontare le sfide della<br />

vita quotidiana? <strong>Con</strong> la famiglia, gli<br />

amici e tutto quello di cui hai bisogno, C-<br />

MAX è il tuo asso nella manica! <strong>La</strong> linea<br />

snella, elegante e agile, gli interni ampi<br />

e versatili tengono il passo anche con gli<br />

stili di vita più frenetici.<br />

9<br />

go a questa concessionaria, ho riscontrato<br />

grande professionalità e trasparenza,<br />

sia al momento dell’acquisto, sia in<br />

fase post vendita.<br />

Nella pagina precedente: la famiglia Vindigni davanti alla<br />

concessionaria <strong>Ford</strong> della <strong>ST</strong>. In questa pagina: Vittorio<br />

Vindigni al lavoro presso uno dei suoi due studi dentistici.<br />

KUGA, IL CROSSOVER FORD<br />

Un'automobile capace di emozionare<br />

come un oggetto di design, imponente<br />

come un fuoristrada e facile da guidare.<br />

Kuga e' l'unico crossover che coniuga<br />

stile, presenza su strada e facilità di<br />

guida, il primo crossover della nuova<br />

generazione.


speciale dealer<br />

A<br />

nche quest’anno, la <strong>Sergio</strong> Tumino<br />

ha ottenuto da <strong>La</strong>nd Rover Italia il<br />

prestigioso riconoscimento che<br />

spetta alle prime 15 concessionarie italiane<br />

<strong>La</strong>nd Rover distintesi nel corso del<br />

2008 per il servizio erogato nel postvendita.<br />

Il premio è stato consegnato<br />

durante una convention ufficiale tenutasi<br />

a Lisbona, capitale del Portogallo, dal 19<br />

al 22 marzo scorsi.<br />

A ritirare il riconoscimento, per conto<br />

della <strong>Sergio</strong> Tumino, è stato Carmelo<br />

Cumbo, Responsabile Service della concessionaria<br />

per i marchi <strong>La</strong>nd Rover,<br />

Volvo e Suzuki, accompagnato per l’oc-<br />

Da sinistra: Alessandro Eliani, Direttore Post<br />

Vendita di <strong>La</strong>nd Rover Italia; Dante Dall’Olio,<br />

Manager Ricambi di <strong>La</strong>nd Rover Italia; Carmelo<br />

Cumbo, Responsabile Service della <strong>Sergio</strong><br />

Tumino per <strong>La</strong>nd Rover, Volvo e Suzuki, che ha<br />

ritirato il premio “Top Club 15 Post Vendita<br />

2008” per conto della <strong>Sergio</strong> Tumino.<br />

LA SERGIO TUMINO E’ “TOP 15”<br />

nel post-vendita <strong>La</strong>nd Rover<br />

casione dalla moglie Evelyn Arena. A<br />

conferire il premio sono intervenuti<br />

Alessandro Eliani, Responsabile della<br />

Divisione Post Vendita di <strong>La</strong>nd Rover<br />

Italia, e Dante Dall’Olio, Manager<br />

Ricambi di <strong>La</strong>nd Rover Italia. Non è un<br />

caso se la <strong>Sergio</strong> Tumino si è affermata<br />

<strong>nuovamente</strong> nelle prime posizioni di<br />

questa speciale classifica.<br />

<strong>La</strong> concessionaria investe infatti quotidianamente<br />

nella qualità dei propri<br />

reparti service, attraverso l’utilizzo di<br />

strumenti di ultima generazione, l’aggiornamento<br />

periodico del personale tecnico<br />

impiegato, la costruzione di un vero<br />

10<br />

e proprio “spirito di gruppo”, che consente<br />

in ultima analisi allo staff del service<br />

della <strong>Sergio</strong> Tumino di presentarsi come<br />

una squadra vincente, motivata ed affiatata.<br />

Tale energia positiva profusa sul<br />

patrimonio umano, si riflette direttamente<br />

anche sul <strong>cliente</strong>, che trova nei servizi<br />

post vendita un punto d’ascolto individuale,<br />

dove le esigenze del singolo sono<br />

valutate e risolte con la massima rapidità<br />

ed efficienza.<br />

L’obiettivo finale che anima tutto il team<br />

della <strong>Sergio</strong> Tumino, del resto, rimane<br />

uno soltanto, ma fondamentale: la massima<br />

soddisfazione del <strong>cliente</strong>.


novità<br />

G<br />

uidare una <strong>Ford</strong> subito, decidere<br />

quando pagarla e rinnovare l’auto<br />

dopo soltanto due o tre anni? Alla<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino si può, grazie all’opzione<br />

Idea<strong>Ford</strong>. Si tratta del modo più innovativo<br />

per provare immediatamente il piacere<br />

di guidare <strong>Ford</strong>, pianificando al<br />

tempo stesso i tempi del pagamento e<br />

garantendosi massima libertà di scelta<br />

dopo due o tre anni dall’utilizzo della vettura.<br />

Idea<strong>Ford</strong>, in particolare, prevede<br />

un anticipo sul valore del modello prescelto<br />

che va dal 5 al 50%, cui vanno<br />

aggiunte 24 o 36 rate mensili.<br />

UN’IDEA AUTO?<br />

Idea <strong>Ford</strong><br />

Al termine di 2 o 3 anni (a seconda di<br />

quanto è stato stipulato in sede di contratto),<br />

questa formula innovativa lascia<br />

ben 3 opzioni al <strong>cliente</strong>: rinnovare il contratto<br />

scegliendo una nuova <strong>Ford</strong>; tenere<br />

la propria vettura saldando il Valore<br />

Futuro Garantito (in un’unica soluzione o<br />

tramite un finanziamento); restituire<br />

l’auto alla <strong>Sergio</strong> Tumino senza più dovere<br />

nulla. Idea<strong>Ford</strong> è quindi sinonimo di<br />

autentica convenienza, e per molteplici<br />

ragioni: il <strong>cliente</strong> che punta su questa<br />

scelta, ha sempre il piacere di guidare<br />

un’auto nuova, dal momento che dopo<br />

11<br />

FORD<br />

due o tre anni può decidere di riconsegnare<br />

la vettura e di salire su una nuova<br />

<strong>Ford</strong>; non si debbono sostenere costi<br />

legati alla manutenzione come tagliandi<br />

e sostituzione di elementi, dal momento<br />

che si guida sempre sul nuovo e tutto è<br />

coperto dalla garanzia della casa madre;<br />

ci si tutela dalla vendita, spesso problematica,<br />

del proprio usato, poiché alla<br />

scadenza del contratto si può lasciare<br />

l’auto in concessionaria senza dovere più<br />

nulla o guidare, appunto, una <strong>Ford</strong> nuova<br />

senza preoccuparsi di rivendere il proprio<br />

usato.


primo piano<br />

FORD<br />

NUOVA FORD KA<br />

grande dentro, piccola fuori.Voto 10<br />

12<br />

N<br />

on solo un’auto dalla linea dinamica e originale, ma un<br />

vero e proprio spazio privato da vivere in ogni contesto. E’<br />

da queste premesse che nasce la nuova <strong>Ford</strong> <strong>Ka</strong>, già disponibile<br />

alla <strong>Sergio</strong> Tumino in tutta la sua irresistibile energia.<br />

Ideata per essere una “city car” pratica e maneggevole, ha contenuti<br />

e dotazioni superiori alla propria categoria di riferimento.<br />

Gli interni riprendono chiaramente i dettami del “Kinetic Design”<br />

<strong>Ford</strong>: sono stati selezionati colori espressivi, contrasti audaci e<br />

materiali ricercati per esaudire le richieste anche dei clienti più<br />

esigenti. L’ampio spazio dell’abitacolo assicura una comoda abitabilità<br />

a 4 persone e, contestualmente, posizione elevata del sedile<br />

e leva del cambio rialzata rendono la nuova <strong>Ford</strong> <strong>Ka</strong> ergonomica<br />

e piacevole da guidare. Non da meno sono gli esterni, fatti per<br />

stupire: il cofano scolpito, la griglia trapezoidale e i fari rastremati,<br />

sono elementi che, uniti alle fiancate e all’originale lunotto<br />

posteriore, contribuiscono a rendere unica ed estremamente<br />

all’avanguardia la nuova <strong>Ford</strong> <strong>Ka</strong>. Bellezza a parte, tanti sono<br />

anche i contenuti. Tre, per cominciare, le motorizzazioni disponibili:<br />

un 1.200 cc Duratec benzina da 69 CV e due propulsori diesel,<br />

entrambi da 1.300 cc per 75 CV, uno dei quali con filtro antiparticolato.<br />

Tantissime le dotazioni di sicurezza: assistenza allo<br />

sterzo con controllo elettronico EPAS, controllo elettronico della<br />

stabilità ESP (optional) con assistenza alla frenata d’emergenza<br />

EBA, controllo di trazione TCS e assistenza alla partenza in salita


primo piano<br />

HLA, sedili anteriori con struttura anti scivolo e sedili posteriori con attacchi<br />

Isofix per l’ancoraggio dei seggiolini, <strong>Ford</strong> Intelligent Protection System<br />

che integra la gabbia di sicurezza in acciaio ultraresistente, airbag frontali<br />

e laterali di serie.Ovviamente, nuova <strong>Ford</strong> <strong>Ka</strong> significa anche tecnologie di<br />

ultima generazione. <strong>La</strong> neonata di casa <strong>Ford</strong> è dotata di un inedito impianto<br />

stereo a 6 altoparlanti con radio e lettore cd, compatibile anche coi formati<br />

mp3. Inoltre il Sound System include la connessione Aux-In, che consente<br />

di ascoltare i file musicali digitali tramite l’impianto audio della vettura.<br />

Nella versione Titanium, si aggiungono anche il viva voce bluetooth con<br />

controllo vocale, il controllo elettronico della temperatura e i cerchi in lega<br />

da 16”. Non mancano pure i sensori per il parcheggio, per posteggiare perfettamente<br />

la vettura anche negli spazi più angusti, e i fari sono a spegnimento<br />

ritardato, per illuminare e facilitare in questo modo il tragitto “verso<br />

casa”. Alla <strong>Sergio</strong> Tumino, la nuova <strong>Ford</strong> <strong>Ka</strong> si può ammirare e provare in<br />

tutta la sua immensa duttilità.<br />

13


primo piano<br />

LAND ROVER<br />

adesso con il Freelander viaggi in “Stop & Start”<br />

assima potenza e grande risparmio<br />

possono essere un paradosso<br />

per molte auto, ma non per<br />

Freelander 2, la 4x4 compatta di casa<br />

<strong>La</strong>nd Rover che si può provare alla <strong>Sergio</strong><br />

Tumino in tutta la sua grande versatilità.<br />

Una delle novità più rilevanti di questo<br />

gioiello riguarda proprio l’inedito sistema<br />

Stop/Start, di serie su tutte le versioni<br />

diesel con cambio manuale. Attraverso<br />

questo dispositivo, il motore si spegne<br />

quando il veicolo si ferma momentaneamente<br />

(ad esempio per il rosso ad un<br />

semaforo o quando ci si trova incolonnati<br />

nel traffico cittadino), per poi riattivarsi<br />

immediatamente e automaticamente<br />

appena si deve ripartire. In questo modo,<br />

LAND ROVER M<br />

è eliminato l’inutile funzionamento al<br />

minimo del motore, ovvero si risparmia<br />

notevolmente sul carburante (da 7,5 litri<br />

per 100 km a 6,8 litri per 100 km nel ciclo<br />

combinato) e si riducono le emissioni di<br />

anidride carbonica. Ovviamente, ad ulteriore<br />

sicurezza del conducente, una centralina<br />

di controllo provvede ad escludere<br />

il sistema Stop/Start quando la carica<br />

della batteria è scarsa. Se tutto ciò rappresenta<br />

uno dei fiori all’occhiello per la<br />

nuova Freelander 2, non bisogna dimenticare<br />

il resto. Alla <strong>Sergio</strong> Tumino, questo<br />

gioiello della casa britannica si può scoprire<br />

in tutte le sue straordinarie qualità, a<br />

cominciare dalla potenza delle motorizzazioni<br />

(3,2 litri a benzina da 233 CV o, in<br />

14<br />

alternativa, 2,2 litri turbodiesel da 160<br />

CV) per arrivare alla sua straordinaria versatilità,<br />

anche grazie al supporto tecnologico<br />

brevettato del Terrain Response®,<br />

che permette alla vettura di adattarsi ad<br />

ogni tipo di terreno e a qualsiasi condizione<br />

di guida. In altri termini, non esistono<br />

compromessi con la Freelander 2, così<br />

come non ci sono problemi anche a scegliere<br />

il colore della carrozzeria che più<br />

soddisfa i gusti personali, dal momento<br />

che il <strong>cliente</strong> può scegliere tra ben 11<br />

soluzioni differenti, in abbinamento ad<br />

altri diversi colori per gli interni. Il service<br />

della <strong>Sergio</strong> Tumino, inoltre, è sempre<br />

disponibile per eventuali allestimenti speciali.


primo piano<br />

LAND ROVER<br />

quei magnifici “7 posti” del nuovo Discovery 4<br />

U<br />

na grande concessionaria ha sempre<br />

grandi novità. Anche in estate.<br />

<strong>Con</strong> la bella stagione, arriva infatti<br />

alla <strong>Sergio</strong> Tumino una sorpresa del tutto<br />

inedita da casa <strong>La</strong>nd Rover: Discovery 4.<br />

Presentata quest’anno in anteprima al<br />

salone di New York, è pronta a stabilire<br />

nuovi standard nella propria categoria di<br />

riferimento. Sotto il suo cofano debutta<br />

una nuova versione del TDV6, già in linea<br />

con le normative Euro 5 e capace di 245<br />

CV di potenza per 3 litri di cilindrata. A<br />

questo propulsore si affiancherà l’attuale<br />

variante di 2,7 litri da 190 CV.<br />

Sul fronte della carrozzeria, le modifiche<br />

maggiori rispetto ai modelli precedenti si<br />

riscontrano nella zona posteriore e negli<br />

interni.<br />

Nuovi sono i proiettori, composti da fari a<br />

led; per un maggiore comfort di guida<br />

sono stati inoltre introdotti cinque telecamere<br />

per le manovre in retromarcia e il<br />

pulsante di accensione Start, che elimina<br />

la necessità della chiave.<br />

Ottimizzati anche lo sterzo, le sospensioni<br />

e i dischi dei freni.<br />

Pure dal punto di vista tecnologico <strong>La</strong>nd<br />

Rover ha fatto le cose in grande: è stato<br />

rivisto il Terrain Response, che ora offre<br />

cinque diverse impostazioni per adattare<br />

15<br />

al meglio la vettura a qualsiasi tipo di contesto,<br />

dalla guida normale alla roccia,<br />

passando per sabbia, fango ed erba –<br />

ghiaia – neve.<br />

Pensata per esaudire più esigenze, alla<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino la nuovissima Discovery 4<br />

esce di serie a 5 o 7 posti.<br />

A ciò si aggiungono ovviamente gli allestimenti<br />

speciali che il service della concessionaria<br />

è sempre pronto ad installare, in<br />

totale garanzia per il <strong>cliente</strong>.<br />

Ultimo ma non per importanza, anche<br />

l’aerodinamica è stata migliorata, per<br />

essere in linea con il grande rinnovamento<br />

della quarta generazione Discovery.


primo piano<br />

A<br />

RANGE ROVER<br />

RANGE ROVER VOGUE<br />

ancora più raffinata ancora più esclusiva<br />

lla <strong>Sergio</strong> Tumino, i sogni possono<br />

diventare realtà. In concessionaria<br />

è arrivato infatti anche il restyling<br />

della Range Rover Vogue, un “alto di<br />

gamma” per veri intenditori pronto a<br />

regalare autentiche emozioni. Se già<br />

Range Rover, di per sé, significa eccellente<br />

livello di rappresentatività e soluzione<br />

senza compromessi, la versione Vogue<br />

moltiplica all’ennesima potenza il fascino<br />

e la bellezza di questa vettura, per un<br />

risultato finale che non lascia di certo<br />

indifferenti. Disponibile solo in abbinamento<br />

all’esaltante motore turbodiesel<br />

V8 3,6 litri da 272 CV, la Vogue mette<br />

una particolare attenzione nel dettaglio,<br />

con soffice pelle Oxford sui sedili anteriori<br />

e posteriori (che in caso di necessità si<br />

possono riscaldare), cruscotto in pelle<br />

Belgravia, volante (anch’esso riscaldabile)<br />

in pelle, impianto stereo con 14 altoparlanti,<br />

tetto apribile elettrico, inserti di<br />

12 pezzi in legno. Non vanno dimenticati<br />

pure i fari in bi-xeno adattivi e, natural-<br />

mente, tutti gli equipaggiamenti che già<br />

fanno parte della Range Rover HSE. Ma<br />

non è finita: la <strong>Sergio</strong> Tumino ama sempre<br />

stupire i suoi clienti, quindi ecco che<br />

accanto alla Vogue, è presente anche la<br />

Vogue SE, con caratteristiche che si elevano<br />

all’assoluta straordinarietà: inserti<br />

di 14 pezzi in legno, sedili anteriori riscal-<br />

16<br />

dati e ventilati, specchietti fotocromatici<br />

esterni, cerchi in lega da 20 pollici con<br />

razze a V, pelle pregiata semi-anilina con<br />

pannelli centrali traforati, preriscaldatore<br />

del motore con telecomando, rete per il<br />

vano bagagli, dispositivo Homelink®<br />

(integrazione telecomando porta garage/cancello).


primo piano<br />

NUOVO RANGE ROVER SPORT<br />

il vertice del “SUV sportivo”<br />

17<br />

S<br />

i chiama nuovo Range Rover Sport,<br />

e bisognerà farsene una ragione.<br />

Perché dopo averlo provato, viaggiare<br />

su strada non sarà più la stessa<br />

cosa. Per verificarlo basta entrare alla<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino: il nuovo Range Rover<br />

Sport è già in concessionaria, pronto a<br />

scattare alla minima pressione sul pedale<br />

dell’acceleratore. Emblema incontrastato<br />

della categoria dei Suv sportivi, offre il<br />

massimo non solo in tema di prestazioni,<br />

ma anche di spazio, comfort e abitabilità.<br />

Disponibile in ben tre motorizzazioni –<br />

turbodiesel V8 da 3,6 litri, diesel V6 da<br />

2,7 litri o benzina V8 4,2 litri sovralimentato<br />

– il nuovo Range Rover Sport monta<br />

un cambio automatico a 6 marce e ha un<br />

servosterzo a rapporto variabile, che sa<br />

adeguarsi automaticamente e in proporzione<br />

alla velocità del veicolo.<br />

L’equipaggiamento è completo e particolarmente<br />

flessibile al tempo stesso, grazie<br />

a ben 6 versioni disponibili: S, S Plus, SE,<br />

SE Plus, HSE e Supercharged. Solo per<br />

citare alcune dotazioni di serie, non mancano<br />

sospensioni pneumatiche elettroniche,<br />

Terrain Response®, sistema automatico<br />

di rallentamento in discesa (HDC),<br />

controllo dinamico della stabilità (DSC),<br />

freno di stazionamento elettronico e servosterzo<br />

a velocità variabile con sensore<br />

di velocità.


primo piano<br />

VOLVO XC60<br />

rinnovato con 4<br />

nuove motorizzazioni<br />

l nuovo modo di viaggiare in<br />

Suv, alla <strong>Sergio</strong> Tumino si chiama<br />

Volvo XC60. Questo gioiello<br />

della casa svedese, nel MY 09, è<br />

stato infatti aggiornato nelle motorizzazioni<br />

e nella linea, per un risultato<br />

che non teme paragoni nella<br />

categoria di riferimento. In particolare,<br />

proprio per quanto riguarda i<br />

propulsori, il <strong>cliente</strong> può optare per<br />

quattro scelte diverse, che si moltiplicano<br />

ulteriormente dal punto di<br />

vista prestazionale se si considerano<br />

anche le versioni con cambio<br />

automatico.<br />

Si parte dal 2,4 litri turbodiesel<br />

common rail da 163 CV, capace di<br />

accelerare da 0 a 100 km/h in 10,5<br />

secondi, per una velocità massima<br />

di 195 km/h. Si continua poi con<br />

l’inedito 2.4 litri turbodiesel da 175<br />

CV, che può vantare un’accelerazione<br />

0 – 100 km/h in 10,2 secondi e<br />

VOLVO I<br />

una velocità massima di 205 km/h.<br />

Salendo ulteriormente, ecco il D5<br />

AWD da 185 CV, altro diesel dalle<br />

capacità straordinarie, con accelerazione<br />

0 – 100 km/h in 9,5 secondi<br />

(che aumentano a 9,9 secondi nella<br />

versione con cambio automatico) e<br />

velocità massima di 205 km/h.<br />

Anche per gli amanti della benzina<br />

non c’è problema, con il potente e<br />

pulito T6 AWD, che accelera da 0 a<br />

100 km/h in soli 7,5 secondi e arriva<br />

ad una velocità di punta di 210<br />

km/h.<br />

Tuttavia, le motorizzazioni non sono<br />

tutto sulla nuova Volvo XC60; la sua<br />

superiorità è evidente anche in<br />

molti altri aspetti, a cominciare da<br />

quello della sicurezza, con dotazioni<br />

innovative con il “Blis”, che segnala<br />

tramite l’accensione di un led rosso<br />

la presenza di veicoli nell’angolo<br />

cieco dello specchietto retrovisore.<br />

18


primo piano<br />

I<br />

VOLVO POLAR<br />

eccellenza ed affidabilità senza il superfluo<br />

l modo per acquistare un’auto risparmiando<br />

sul prezzo ma senza rinunciare<br />

a nulla? Alla <strong>Sergio</strong> Tumino c’è,<br />

e si chiama Volvo Polar, ovvero l’allestimento<br />

essenziale di casa Volvo disponibile<br />

sui modelli C30, V50, V70 e XC 90. In<br />

un contesto di mercato in cui gli incentivi<br />

giocano un ruolo importante e in cui la<br />

crisi economica limita le possibilità di<br />

accesso all’alto di gamma, Polar offre una<br />

risposta originale e convincente a tutti<br />

coloro che non vogliono rinunciare alla<br />

leggendaria affidabilità e autorevolezza<br />

di una Volvo, pur contenendo al massimo<br />

i prezzi. In altri termini, Volvo Polar ridefinisce<br />

il concetto di lusso adeguandolo ai<br />

tempi. Le varianti Polar corrispondono, di<br />

fatto, a livelli di allestimento Kinetic.<br />

Ovvero, non si tratta di vetture inizialmente<br />

ricche e poi impoverite per scendere<br />

di prezzo, bensì di auto nelle quali la<br />

dotazione è stata pensata per essere effi-<br />

19<br />

ciente e per sottolineare i valori da sempre<br />

bandiere del marchio Volvo: sicurezza,<br />

comfort, versatilità. L’offerta delle<br />

nuove Volvo Polar parte dagli allestimenti<br />

Kinetic dei rispettivi modelli, aggiungendo<br />

una serie di elementi. Pur trattandosi<br />

della variante di accesso, la dotazione<br />

risulta comunque completa specialmente<br />

sul piano della sicurezza e del<br />

comfort. Gli allestimenti Kinetic dei diversi<br />

modelli presentano, tra gli altri, i<br />

seguenti dispositivi di serie: airbag frontali,<br />

laterali e a tendina; sistema D<strong>ST</strong>C di<br />

controllo della stabilità e trazione; EBA<br />

(Emergency Brake Assistance); IDIS<br />

(Intelligent Driver Information System);<br />

WHIPS (Whiplash Protection System) per<br />

la protezione dal colpo di frusta; chiusura<br />

centralizzata con telecomando; climatizzatore<br />

automatico a controllo elettronico<br />

ECC (tranne che nella C30); computer<br />

di bordo (V70 e XC90); cruise control<br />

(V70 e XC90). Polar, in altri termini, si<br />

pone come esempio di un nuovo concetto<br />

di lusso, vissuto sull’eccellenza della<br />

essenzialità.


primo piano<br />

D<br />

esign sportivo, dotazioni di sicurezza<br />

superiori alla categoria di<br />

riferimento, motori altamente<br />

performanti e comfort senza limiti. <strong>La</strong><br />

nuova Mazda 3 esordisce alla <strong>Sergio</strong><br />

Tumino in tutto il suo fascino irresistibile,<br />

per un ventaglio di emozioni che inizia fin<br />

dal primo sguardo. Il design della silhouette,<br />

aggressivo e sportivo, non la fa<br />

passare inosservata. Del resto, elementi<br />

come i passaruota allargati, il frontale<br />

dotato di una nuova griglia e il paraurti<br />

con i fendinebbia integrati, conferiscono<br />

all’insieme un “colpo d’occhio” eccezionale,<br />

tanto da avere fatto conquistare proprio<br />

a questo modello della casa nipponica<br />

il Premio Design Autobild 2009.<br />

All’interno, l’ambiente di guida è estremamente<br />

confortevole: eleganza e funzionalità<br />

si fondono in perfetta armonia e<br />

i dispositivi tecnologici sono a portata di<br />

mano. Pure sotto il profilo della sicurezza<br />

C<br />

on Mazda e la <strong>Sergio</strong> Tumino, le piacevoli<br />

sorprese sono assicurate. E’ il<br />

caso dei modelli a doppia alimentazione<br />

benzina/GPL, che la casa nipponica<br />

mette a disposizione di serie. Si tratta, in<br />

particolare, di Mazda 2 e nuova Mazda 3,<br />

autentici prodigi nel settore delle compatte<br />

che sono pronte, anche con quest’ultima<br />

novità, a stabilire inediti standard di riferimento.<br />

Mazda 2 si può provare ed acquistare alla<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino in versione doppia alimenta-<br />

MAZDA 3<br />

che grinta nella sua categoria<br />

la nuova Mazda 3 non conosce rivali: dal<br />

sistema di fari adattivi AFS al sistema di<br />

monitoraggio posteriore RVM, passando<br />

per sistema frenante ABS, controllo della<br />

stabilità DSC, sistema antislittamento<br />

TSC, assistenza alla frenata EBA, i parametri<br />

che sono stati utilizzati dai progettisti<br />

per realizzare questa compatta<br />

appartengono decisamente ad una categoria<br />

superiore. Gli inediti motori, di conseguenza,<br />

sono stati sviluppati per bilan-<br />

DOPPIA ALIMENTAZIONE<br />

nelle Mazda 2 e 3<br />

zione con motore 1,3 litri da 75 CV, mentre<br />

la nuova Mazda 3 è di serie con il GPL (e<br />

benzina) nella versione da 1,6 litri per 105<br />

CV. Tanti sono i vantaggi immediati che il<br />

<strong>cliente</strong> può ottenere optando per questa<br />

scelta. Puntando sull’alimentazione a GPL,<br />

si può infatti beneficiare subito del contributo<br />

statale di 1.<strong>500</strong> euro, previsto per chi<br />

rottama la propria vettura Euro 0, 1 o 2 per<br />

acquistarne una nuova. A ciò si aggiunge<br />

un bonus di altri 1.<strong>500</strong> euro per le basse<br />

emissioni inquinanti di questi veicoli. A rendere<br />

ancora più conveniente entrare alla<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino per acquistare Mazda 2 a<br />

benzina/GPL è poi l’ulteriore incentivo di<br />

<strong>500</strong> euro, per le emissioni di anidride carbonica<br />

inferiori a 120 g/km. In ogni caso,<br />

la concessionaria <strong>Sergio</strong> Tumino non lascia<br />

mai soli i propri clienti e ha predisposto un<br />

ufficio apposito per illustrare nel dettaglio<br />

tutti i bonus previsti per l’acquisto di auto<br />

nuove.<br />

21<br />

ciare perfettamente prestazioni ed economia.<br />

I modelli a benzina sono offerti<br />

sia nelle versioni da 1,6 litri (disponibile<br />

anche con doppia alimentazione GPL) o<br />

2,0 litri, mentre i propulsori diesel si possono<br />

richiedere alla <strong>Sergio</strong> Tumino nelle<br />

versioni da 1,6 e 2,2 litri, quest’ultimo<br />

con 2 livelli di potenza, 150 e 185 CV. Per<br />

tutti i giorni e per i momenti migliori, la<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino ha sempre la risposta giusta.


primo piano<br />

SUZUKI<br />

SUZUKI ALTO<br />

“reginetta” della città<br />

22


primo piano<br />

S<br />

uzuki, sinonimo di qualità,<br />

affidabilità e sicurezza, ha<br />

sempre puntato su vetture<br />

medie e piccole, raggiungendo<br />

un punto di eccellenza per quanto<br />

riguarda i consumi e le emissioni<br />

inquinanti.Anche la nuova<br />

nata – la Alto - che può essere<br />

già provata alla <strong>Sergio</strong> Tumino,<br />

non smentisce le attese. Classica<br />

vettura che in città trova il suo<br />

habitat naturale, la Alto non<br />

disdegna anche le uscite autostradali,<br />

grazie soprattutto al<br />

passo ruote di ben 2,36 metri<br />

(che per una macchina di 3,5<br />

metri è quasi un record). Agile<br />

nel traffico e stabile a velocità<br />

sostenute, si caratterizza per il<br />

mantenimento costante di una<br />

grande facilità di guida.<br />

Proprio la sua semplicità al<br />

volante la rende particolarmente<br />

appetibile per i neo patentati o<br />

per le signore che utilizzano la<br />

macchina per le classiche uscite<br />

entro le mura cittadine.<br />

Dotata di un motore a 3 cilindri,<br />

di 996 centimetri cubici, la Alto<br />

raggiunge una velocità massima<br />

di 155 km/h, che per una vettura<br />

del suo segmento sono di<br />

tutto rispetto, ma le qualità<br />

migliori le sfoggia nei consumi.<br />

Su strade urbane la piccola<br />

Suzuki è accreditata di 18,1<br />

km/l, mentre nell’extraurbano<br />

arriva fino a 26,3 km/l. Le emissioni<br />

di CO2 sono ridotte a 103<br />

g/km. Come in tutte le Suzuki, la<br />

sicurezza è fondamentale, quindi<br />

anche la Alto vanta un allestimento<br />

degno di categorie superiori,<br />

con sei airbag, ABS ed ESP,<br />

fendinebbia, tutti di serie già<br />

dalla versione più economica. <strong>La</strong><br />

linea esterna della Alto è moderna<br />

e accattivante, con una larga<br />

presa d’aria anteriore e 2 gruppi<br />

ottici grandi e sfuggenti lungo la<br />

carrozzeria, che le conferiscono<br />

un’immagine giovane e aggressiva.<br />

L’interno, grazie al passo<br />

lungo fra le ruote è ampio ed<br />

arioso, con una buona abitabilità<br />

anche nei sedili posteriori, age-<br />

23<br />

volata anche dalle porte posteriori,<br />

che consentono di entrare<br />

comodamente. I sedili anteriori<br />

sono ben imbottiti, realizzati con<br />

materiale di prima qualità. Il guidatore<br />

ha la possibilità di regolare<br />

in altezza sia il seggiolino che<br />

il volante, oltre ad uno scorrimento<br />

in lunghezza di 24 cm; in<br />

questo modo anche le persone<br />

più alte potranno trovare un<br />

assetto di guida soddisfacente.<br />

<strong>La</strong> Alto è dotata di vetri elettrici<br />

anteriori, poggiatesta anche<br />

posteriori (a scomparsa, per<br />

migliorare la visibilità nelle<br />

manovre) e plancia bicolore (più<br />

scura sopra e più chiara sotto);<br />

un tocco che dà movimento a<br />

tutto l’interno. Oltre a possedere<br />

molti vani porta oggetti sia nella<br />

consolle sia nelle portiere, la Alto<br />

ha un bagagliaio con una capienza<br />

minima di 129 litri, mentre se<br />

si abbassano i sedili posteriori la<br />

capacità sale a 367 litri. In conclusione,<br />

la nuova Suzuki Alto è<br />

una vettura ben costruita, che si<br />

guida facilmente e parca nei consumi.<br />

Il personale della <strong>Sergio</strong><br />

Tumino è a disposizione per farla<br />

provare direttamente su strada,<br />

dove si potranno apprezzare la<br />

spaziosità, le finiture e l’elasticità<br />

del motore di questa city car.


primo piano<br />

R<br />

ivivere con la <strong>Sergio</strong> Tumino<br />

gli anni del boom economico,<br />

della Dolce Vita, di quando gli<br />

italiani andavano in vacanza con<br />

tutta la famiglia e la loro <strong>Fiat</strong> <strong>500</strong>?<br />

Oggi si può. E’ infatti arrivata in concessionaria,<br />

per tutti coloro che la<br />

stavano aspettando, la nuova <strong>Fiat</strong><br />

<strong>500</strong> <strong>Cabrio</strong>, che promette di rivivere<br />

quei momenti di serenità e spensieratezza,<br />

di gioventù e voglia di vivere.<br />

Se la nuova <strong>Fiat</strong> <strong>500</strong> risulta simpatica<br />

a prima vista, la sua versione<br />

cabrio è addirittura ipnotizzante.<br />

Grazie a particolari come il frontale<br />

allungato verso l’alto, i montanti che<br />

riportano il logo <strong>500</strong>C, la modanatura<br />

cromata che divide la parte in tela<br />

dal corpo vettura, il lunotto in cristallo<br />

(munito di sbrinatore elettrico),<br />

lo spoiler con il terzo stop integrato,<br />

i nuovi interni e la possibilità<br />

di personalizzare la propria <strong>500</strong>C<br />

con 11 colori di carrozzeria, 3 colori<br />

della capote ed una gamma di rivestimenti<br />

interni praticamente infini-<br />

NUOVA FIAT <strong>500</strong> CABRIO<br />

una finestra sul cielo<br />

24


primo piano<br />

ta. Grazie a tutto questo e ad altro ancora,<br />

ogni proprietario vedrà la propria <strong>Fiat</strong> <strong>500</strong><br />

<strong>Cabrio</strong> come unica ed inimitabile.<br />

Gli interni presentano nuovi sedili disegnati<br />

appositamente per la versione scoperta,<br />

con richiami al passato riletti in chiave<br />

moderna. Per i più esigenti, alla <strong>Sergio</strong><br />

Tumino si potrà richiedere anche la raffinata<br />

selleria in pelle Frau. <strong>La</strong> plancia abbinata<br />

al colore della carrozzeria, numerosi vani<br />

portaoggetti e gli inserti cromati rendono<br />

l’abitacolo della nuova <strong>500</strong>C elegante e fun-<br />

25<br />

zionale per 4 persone.<br />

Particolarmente curata pure la sicurezza a<br />

bordo: l’allestimento di serie prevede 7 airbag,<br />

ABS con EBD, dispositivo Hazard per<br />

l’azionamento delle 4 frecce in caso di frenata<br />

d’emergenza e gli attacchi Isofix per i<br />

seggiolini dei bambini.<br />

Inoltre, il sistema opzionale Blu&Me (nato<br />

dalla collaborazione fra <strong>Fiat</strong> Auto e<br />

Microsoft) permetterà di telefonare, leggere<br />

SMS, ascoltare musica in formato mp3<br />

senza staccare le mani dal volante. Sempre<br />

per chi ha installato il sistema Blu&Me, sarà<br />

possibile scaricare sul proprio personal<br />

computer una nuova applicazione che si<br />

chiama ecoDrive. Questo programma è in<br />

grado di analizzare lo stile di guida dell’utente<br />

e di fornire di conseguenza importanti<br />

consigli e suggerimenti per consumare<br />

meno e risparmiare.<br />

Un’altra importante novità legata alla riduzione<br />

delle emissioni inquinanti è data dal<br />

sistema Start&Stop, che spegne la vettura<br />

quando è ferma ed in folle, riaccendendola<br />

immediatamente appena viene reinserita la<br />

marcia. In questo modo, durante le code ai<br />

semafori oppure in tutte quelle situazioni in<br />

cui si rimane fermi in auto, <strong>Fiat</strong> <strong>500</strong> <strong>Cabrio</strong><br />

non consumerà e non inquinerà<br />

(Start&Stop è attualmente disponibile come<br />

optional per la motorizzazione 1,4 litri 100<br />

CV benzina). Particolarmente interessante,<br />

infine, la gamma dei propulsori, tutti già in<br />

regola con la normativa Euro 5, composta<br />

da due versioni a benzina, 1,2 (69 CV) e 1,4<br />

litri (100 CV), oltre ad una motorizzazione<br />

diesel, la 1,3 litri Multijet (75 CV).


primo piano<br />

FIAT 16,<br />

tutto il bello del SUV<br />

26<br />

A<br />

lla <strong>Sergio</strong> Tumino le novità sono<br />

sempre di casa. Ecco allora il nuovo<br />

<strong>Fiat</strong> 16, SUV di casa <strong>Fiat</strong>, che ha<br />

subito un importante restyling sia nella<br />

linea esterna sia negli interni. In particolare,<br />

la carrozzeria ha goduto di una rivisitazione<br />

che, grazie al tocco elegante di<br />

Giugiaro, ha alleggerito la linea e migliorato<br />

la visibilità. Inoltre, sono stati aggiunti<br />

inedite colorazioni e nuovi cerchi in lega,<br />

che accentuano l’eleganza e la sportività<br />

di <strong>Fiat</strong> 16. <strong>La</strong> cura nei dettagli, la strumentazione<br />

completa e ben illuminata, il comfort<br />

acustico e la climatizzazione sono<br />

degni di una berlina d’alta classe. <strong>La</strong> posizione<br />

di guida alta favorisce la visibilità,<br />

soprattutto nel traffico congestionato della<br />

città.<br />

Particolarmente attenta alla sicurezza, la<br />

nuova <strong>Fiat</strong> 16 è equipaggiata con scocca a<br />

deformazione progressiva, sei airbag,<br />

sistema Isofix (per l’aggancio dei seggiolini<br />

dei bambini) e cinture a tre punti con<br />

pretensionatore e regolatore d’altezza. Il<br />

sistema ESP e la selezione automatica<br />

della trazione completano le dotazioni di<br />

sicurezza. Proprio la trazione è uno dei<br />

punti di forza di <strong>Fiat</strong> 16, infatti è possibile<br />

selezionare 3 modalità: LOCK, AUTO e<br />

2WD. <strong>La</strong> modalità LOCK è quella che permette<br />

di affrontare le superfici più scivolose<br />

come fango o neve, perché blocca la<br />

trazione sulle 4 ruote motrici. <strong>La</strong> modalità<br />

AUTO, consigliata per situazioni potenzialmente<br />

pericolose come sterrato o bagnato,<br />

permette partenze dolci e sicure, mentre<br />

la modalità 2WD è da utilizzare su<br />

asfalto asciutto.<br />

<strong>Fiat</strong> 16 è disponibile alla <strong>Sergio</strong> Tumino in<br />

2 motorizzazioni: 1.6 16 valvole a benzina<br />

da 120 CV e 2.0 Multijet a gasolio da 135<br />

CV. Inoltre, per gli appassionati delle 2<br />

ruote motrici, si può richiedere anche la<br />

versione 4x2.


primo piano<br />

B<br />

asta entrare alla concessionaria<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino di Siracusa e salire<br />

sul nuovo <strong>Fiat</strong> Qubo per rendersi<br />

conto di cosa significa “free space”, spazio<br />

libero. Un concetto che i designer<br />

<strong>Fiat</strong> hanno adottato per la realizzazione<br />

di questa vettura dalle caratteristiche<br />

polivalenti. Sedendosi alla guida, si<br />

apprezzeranno immediatamente i comodi<br />

sedili, regolabili in tutte le posizioni,<br />

l’ergonomia della strumentazione, facilmente<br />

leggibile in ogni situazione, la<br />

plancia semplice e funzionale con tutti<br />

gli strumenti e il cambio a portata di<br />

mano, il cassetto portaoggetti e i capienti<br />

vani presenti ovunque. Provandola in<br />

strada saranno evidenti le qualità dei<br />

motori, dal brillante 1.4 benzina 73 CV al<br />

grintoso 1.3 Multijet diesel da 75 CV,<br />

leader della categoria per consumi e<br />

basse emissioni nocive (con un pieno si<br />

percorrono circa 1.000 km). <strong>La</strong> robustezza<br />

della struttura, con paraurti alti<br />

ed avvolgenti, le protezioni delle parti<br />

più sensibili come proiettori e radiatore,<br />

l’ottima tenuta di strada e la potente frenata,<br />

garantita dai freni a disco anteriori<br />

e dal sistema ABS + EBD, sono altre<br />

caratteristiche che rendono Qubo una<br />

soluzione dinamica e affidabile per la<br />

vita di tutti i giorni. <strong>La</strong> tutela di conducente<br />

e passeggeri è garantita dall’abitacolo<br />

indeformabile, dagli airbag frontali<br />

e laterali, dalle cinture di sicurezza a 3<br />

punti e dal sistema Isofix per i seggiolini<br />

dei bambini a bordo.<br />

Ma la vera qualità di Qubo è la parte<br />

posteriore, partendo dai portelli che si<br />

aprono a scorrimento, passando dal portellone<br />

posteriore che permette di avere<br />

pieno accesso al piano di carico, fino ad<br />

arrivare ai seggiolini posteriori che si<br />

chiudono a pacchetto e possono anche<br />

essere asportati, per ottenere una capacità<br />

di carico che raggiunge i 2.<strong>500</strong> litri.<br />

Tutto questo in una vettura che non<br />

supera i 4 metri di lunghezza. Alla <strong>Sergio</strong><br />

Tumino, oltre che provare la vettura, si<br />

potrà scegliere fra dieci colori di carrozzeria<br />

e due allestimenti, per allestire il<br />

<strong>Fiat</strong> Qubo che risponde alle proprie esigenze.<br />

FIAT QUBO,<br />

il “free space” di <strong>Fiat</strong><br />

27


primo piano<br />

D<br />

FIAT VEICOLI COMMERCIALI<br />

i vostri piccoli grandi “tuttofare”<br />

a sempre, la <strong>Sergio</strong> Tumino è vicina al<br />

mondo di chi lavora. Per questo la concessionaria<br />

mette a disposizione tutta<br />

l’ampia gamma di veicoli commerciali <strong>Fiat</strong>, in<br />

grado di esaudire anche le esigenze più complesse.<br />

Le proposte disponibili fin da subito<br />

sono pressoché infinite, e vanno dalla Panda e<br />

dalla Seicento Van, ideali per piccoli carichi da<br />

trasportare nel traffico cittadino, fino a modelli<br />

come lo Scudo e il Doblò Cargo, con un’am-<br />

pia capacità di carico e un’affidabilità che non<br />

conosce paragoni. In mezzo, stanno proposte<br />

come Idea, Punto, Grande Punto e Multipla<br />

Van, che assicurano una copertura di esigenze<br />

realmente al 100%. Grazie al service della<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino, inoltre, ogni modello è personalizzabile<br />

secondo le esigenze individuali,<br />

mantenendo inalterate le garanzie della casa<br />

madre. Ma non è finita. Per presentarsi al<br />

meglio sul luogo di lavoro, manifestando al<br />

28<br />

contempo la propria professionalità, anche<br />

vestirsi adeguatamente è importante. Per<br />

questo la <strong>Sergio</strong> Tumino è anche concessionaria<br />

di tutta la linea legata al merchandising<br />

<strong>Fiat</strong> Professional, che comprende una gamma<br />

pressoché infinita di capi d’abbigliamento e<br />

utili accessori. Un tocco di eleganza, in altri<br />

termini, che evidenzia una volta di più la qualità<br />

dei veicoli commerciali <strong>Fiat</strong>, sempre a fianco<br />

di chi lavora.


primo piano<br />

A<br />

FORD VEICOLI COMMERCIALI<br />

mille ragioni per assumerli subito<br />

lla <strong>Sergio</strong> Tumino, chi lavora con <strong>Ford</strong><br />

non ha che l’imbarazzo della scelta. <strong>La</strong><br />

concessionaria propone infatti tutta la<br />

gamma di veicoli commerciali di questa casa,<br />

con soluzioni che vanno dalla Fiesta Van, pratica<br />

e maneggevole per i piccoli carichi, fino ai<br />

solidi e affidabili Tourneo e Transit, declinabili<br />

naturalmente in differenti versioni a seconda<br />

delle esigenze individuali. Già la Fiesta Van<br />

offre livelli di carico soddisfacenti per le piccole<br />

merci, grazie al suo vano di un metro cubo<br />

e a dotazioni di serie che offrono protezione e<br />

sicurezza. Tourneo, perfetto sia per il lavoro<br />

sia per il tempo libero, è resistente e durevole,<br />

con ben tre motorizzazioni diesel a consumo<br />

ridotto. Transit, unico per stile, dinamica e<br />

29<br />

design, è sinonimo di spazio e alta tecnologia,<br />

per adempiere ogni incarico nel migliore dei<br />

modi. Accanto a questi tre modelli si affiancano<br />

poi soluzioni altrettanto valide, che vanno<br />

dal Tourneo <strong>Con</strong>nect al Transit Chassis, dal<br />

Transit <strong>Con</strong>nect al Transit Combi, senza ovviamente<br />

dimenticare il poderoso Ranger, agile e<br />

robusto in qualsiasi situazione.


tempo libero<br />

MOTORISMO D’EPOCA,<br />

la collezione di auto storiche di Alvaro Di Stefano<br />

E<br />

siste una tappa, nella stupenda<br />

città di Siracusa, che l’appassionato<br />

di auto storiche non può trascurare<br />

di visitare. Precisamente si trova in via<br />

Spagna 40, e propone un excursus raccontato<br />

in 30 esemplari della migliore<br />

produzione automobilistica italiana, dagli<br />

Anni Venti agli Anni Settanta. Fondatore<br />

di questa collezione è un uomo che la<br />

passione per i motori l’ha sempre avuta<br />

nel sangue, e ancora oggi non disdegna<br />

di partecipare ad alcuni raduni con i suoi<br />

gioielli, tutti peraltro perfettamente funzionanti<br />

e restaurati esclusivamente con<br />

elementi originali. Il soggetto, forse in<br />

tanti l’avranno già capito, è “Motorismo<br />

d’epoca”, ovvero il nome della collezione<br />

di auto storiche di Alvaro Di Stefano, 79<br />

30<br />

anni, attuale Presidente di <strong>Con</strong>findustria<br />

Siracusa e imprenditore di successo nel<br />

settore del cemento, con i suoi servizi di<br />

trasporti e logistica a partire dal 1955.<br />

<strong>ST</strong> Magazine lo ha incontrato per saperne<br />

di più.<br />

Dott. Di Stefano, quando è nata in Lei<br />

questa passione per le auto?<br />

L’ho sempre avuta. Basti pensare che già<br />

all’età di 8 anni, quando mio padre aveva<br />

una <strong>Fiat</strong> 509, io mi mettevo uno spessore<br />

sotto le scarpe per riuscire a guidarla.<br />

Poi tutto si è evoluto col tempo, e ho<br />

maturato l’idea di storicizzare le capacità<br />

tecniche della nostra industria automobilistica<br />

e quelle dei nostri artigiani, che ne<br />

allestivano le carrozzerie realizzate dai<br />

battilamiera e le tappezzerie cucite a<br />

mano, creando questa collezione.<br />

Qual è la scelta che Lei ha operato<br />

nel formare la Sua collezione?<br />

Ho cercato auto del periodo che va dagli<br />

Anni Venti agli Anni Settanta del secolo<br />

scorso e di marca italiana. Sono del resto<br />

le auto con le quali sono cresciuto.<br />

Qual è stata la “numero uno”?<br />

Ho cominciato, quale collezionista, nel<br />

1978 con un’Aprilia. Oggi sono arrivato a<br />

30 esemplari, tra cui posso ricordare oltre<br />

una dozzina di <strong>Fiat</strong>, altrettanti di <strong>La</strong>ncia,<br />

4 Alfa Romeo, una Maserati, 3 Ferrari e<br />

perfino una Formula Uno Ferrari 126 C2B,<br />

che fu guidata da Patrick Tambay.<br />

Alcuni “pezzi forti” che vuole citare?<br />

A parte la già menzionata Ferrari Formula<br />

Uno e la Ferrari Daytona, potrei ricordare<br />

la <strong>La</strong>ncia Aurelia, nelle versioni vettura e<br />

sportiva, quali la coupé B 20 e spider B<br />

24, o un’Alfa Romeo 2300 B passo corto<br />

a 6 cilindri, o ancora le <strong>Fiat</strong> cabriolet 2800<br />

e 1<strong>500</strong> carrozzate Viotti, le vetture 501,<br />

509 e 514. Tra l’altro, è importante ricordare<br />

che tutte le mie auto sono funzionanti<br />

e certificate ASI (Associazione delle<br />

Auto Storiche Italiane).


tempo libero<br />

31<br />

E’ difficile oggi collezionare auto<br />

d’epoca?<br />

Negli ultimi tempi i prezzi sono cresciuti a<br />

dismisura, anche perché molti sono gli<br />

appassionati. <strong>Io</strong> ho avuto l’intuizione di<br />

essere tra i primi a fare collezionismo,<br />

quando ancora le auto si potevano trovare<br />

a prezzi accettabili e il loro restauro<br />

era sopportabile.<br />

Le piace frequentare raduni?<br />

Sono tra i fondatori dell’ASAS, l’associazione<br />

delle auto storiche siracusane e a<br />

qualche raduno non manco di partecipare.<br />

Ha saputo trasmettere la passione<br />

per le auto d’epoca ai suoi famigliari?<br />

Direi di sì, tanto che attualmente è presidente<br />

di “Motorismo d’Epoca” mia figlia<br />

Eleonora, mentre gli altri soci sono il sottoscritto,<br />

mia moglie Luciana Golino e i<br />

miei figli Emanuele e Alessandro.<br />

Oggi Alvaro Di Stefano, già figura di spicco<br />

nel mondo della logistica e poi più in<br />

generale dell’imprenditoria con la società<br />

TEAM Network, già fondatore di una straordinaria<br />

collezione di auto d’epoca,<br />

attuale presidente di <strong>Con</strong>findustria<br />

Siracusa, conserva ancora un sogno<br />

nel cassetto?<br />

Posso dire di avere coronato quasi tutti i<br />

miei sogni. Ora, quello che desidero maggiormente<br />

è che i miei figli sappiano conservare<br />

quanto ho creato con la mia passione.<br />

Per la verità avrei anche un altro<br />

sogno, che però non posso realizzare da<br />

solo: creare una scuola di formazione per<br />

artigiani del settore, in modo da poter<br />

tenere in vita le auto di un tempo e creare<br />

musei per appassionati<br />

A questo punto la curiosità è d’obbligo:<br />

come si può visitare la Sua collezione?<br />

Gli amici interessati possono contattare il<br />

mio collaboratore e appassionato Luigi<br />

Giuffrida allo 0931/459012 e quindi fissare<br />

un appuntamento per una visita, compatibilmente<br />

con altri nostri impegni<br />

assunti.


MSC... e la Fantasia<br />

Si dice che i nomi siano conseguenza delle cose. Allora forse non è un caso se<br />

l’ultimo gioiello di MSC Crociere si chiama Fantasia<br />

L<br />

a nave che è già stata ribattezzata “la più bella del mondo”, non può che scatenare<br />

le fantasie dei viaggiatori più esigenti, con un’offerta di servizi e di spazi che<br />

la rendono uno dei giganti del mare a livello mondiale, nonché – anche questo<br />

non è poco – la più grande mai costruita finora da un armatore europeo. Il suo battesimo<br />

del mare è avvenuto il 18 dicembre 2008 a Napoli, con una madrina d’eccezione:<br />

Sophia Loren, emblema dello stile italiano nel mondo. I numeri, naturalmente, sono<br />

tutti da record: 137.936 tonnellate di stazza, 333 metri di lunghezza, 66,8 di altezza, 38<br />

di larghezza, per una superficie totale di 450.000 metri quadrati. Per dare un’idea delle<br />

dimensioni, si può considerare che Fantasia è lunga 6 volte la torre di Pisa o come un<br />

palazzo di 23 piani. I suoi ponti sono complessivamente 17 e ben 25 gli ascensori, di<br />

cui 2 panoramici per non perdere mai l’occasione di godersi al meglio ogni attimo<br />

della propria vacanza. <strong>La</strong> capienza massima di persone a bordo è di 3959 passeggeri<br />

e 1325 membri dell’equipaggio. Le cabine sono invece 1637, di cui 107 suite. Ma a<br />

parte queste cifre, Fantasia detiene una particolarità che la rende unica tra le navi da<br />

crociera: è la prima ad ospitare un’esclusiva “Area Vip”, denominata MSC Yacht Club,<br />

formata da 99 suite, “butler service” (maggiordomi in stile inglese sempre a disposizione),<br />

conciergerie dedicata 24 ore su 24, area esterna con piscina skydome, due<br />

vasche idromassaggio jacuzzi, bar, solarium, lounge panoramico a prua con chef<br />

dedicato, accesso riservato alla MSC AUREA SPA. Tutti gli ambienti MSC Yacht Club,<br />

che si estendono su una superficie di 4.300 metri quadrati, sono realizzati con mate-


iali di pregio, che vanno dalla radica di noce delle pareti ai pannelli decorativi alcantara,<br />

dagli arredi in wengé alle scalinate in cristallo Swarovski, dai lucernai in vetro di<br />

Murano alle sale da bagno rivestite in marmo.<br />

Ovviamente tutto ciò rappresenta solo il piatto d’ingresso di un menù ricchissimo, che<br />

mette a disposizione 27.000 metri quadrati di spazi pubblici, tra cui 5 piscine (di cui<br />

una, “I Tropici”, con copertura scorrevole), 12 vasche idromassaggio, un acquapark, 18<br />

bar e 4 ristoranti, dove non manca ovviamente la ricercatezza con proposte che contemplano,<br />

solo per fare qualche esempio, escursioni nella raffinata cucina francese o<br />

nelle saporite tentazioni messicane. <strong>La</strong> già citata MSC AUREA SPA, è il regno del<br />

benessere: luci soffuse, musiche rilassanti e vista mare fanno da sottofondo ad un<br />

ambiente che comprende talassoterapia, trattamenti termali, palestra e area relax.<br />

E per il divertimento? Anche in questo caso, l’offerta è invidiabile, con il teatro<br />

L’Avanguardia da 1603 posti, il casinò, la discoteca con privé, il cinema in 4D e la virtual<br />

area con simulatore di Formula Uno. Già in funzione a pieno regime, MSC<br />

Fantasia effettua crociere nel bacino del Mediterraneo. Non rimarrà comunque ancora<br />

per molto l’unica nave a vantare servizi così esclusivi. Nella flotta di MSC, già a partire<br />

da luglio, si aggiungerà la gemella “Splendida”, che sarà varata nel porto di<br />

Barcellona. Per il marzo 2010, è invece prevista l’inaugurazione di “Magnifica”, un’altra<br />

ammiraglia che eleverà a 11 il numero di navi di proprietà di MSC Crociere.


incontri<br />

C<br />

SANITÀ, A RAGUSA TANTE ECCELLENZE<br />

A “tu per tu” con Fulvio Manno<br />

ome sta la sanità a Ragusa? Quali<br />

sono le eccellenze e quali le criticità?<br />

Cosa può fare ogni singolo cittadino<br />

per contribuire a migliorare il sistema?<br />

Per rispondere a simili questioni, la<br />

persona più indicata è indubbiamente l’attuale<br />

direttore dell’Azienda Sanitaria<br />

Locale, Dott. Fulvio Manno, che molto<br />

gentilmente ha aperto le porte a <strong>ST</strong><br />

Magazine per parlare di un tema che sta a<br />

cuore a tutti e sul quale sono in corso<br />

diversi progetti.<br />

Dott. Manno, può presentarsi innanzitutto<br />

ai lettori di <strong>ST</strong> Magazine?<br />

Ho 64 anni e due abilitazioni professionali:<br />

avvocato e giornalista, oltre a una specializzazione<br />

in commercio estero conse-<br />

guita presso l’ICE di Roma. Dall’aprile del<br />

2005 sono direttore generale dell’Ausl 7 di<br />

Ragusa. Precedentemente ho ricoperto il<br />

medesimo incarico, per due anni e mezzo,<br />

presso la USL di Trapani. Tra le mie esperienze<br />

professionali ho lavorato al<br />

Patronato Acli di Genova, sono entrato al<br />

Ministero dei <strong>La</strong>vori Pubblici occupandomi<br />

delle zone terremotate del Belice e successivamente<br />

sono stato in Friuli dopo il<br />

terremoto distruttivo del settembre 1976<br />

(incarico che gli valse anche medaglia e<br />

diploma di benemerenza dall’allora<br />

Commissario Straordinario per il Friuli<br />

On.le Zamberletti, n.d.r. ). Quindi, ho ricoperto<br />

altri incarichi dirigenziali presso il<br />

genio Civile di Palermo, l’Assessorato<br />

Regionale ai <strong>La</strong>vori Pubblici, la Presidenza<br />

34<br />

della Regione (capo del personale per<br />

circa 7 anni n.d.r.) e ho svolto le funzioni<br />

di Capo di Gabinetto presso gli Assessorati<br />

agli Enti Locali, al <strong>La</strong>voro e alla<br />

Formazione e per due volte all’Assessorato<br />

alla Sanità (la prima volta con l’On.le<br />

Antonio Borrometi di Modica e la seconda<br />

con l’Onorevole Innocenzo Leontini di<br />

Ispica). Sono stato anche Vice Capo di<br />

Gabinetto presso l’Assessorato Regionale<br />

ai Beni Culturali e Commissario<br />

Straordinario in diversi enti: Avola,<br />

Terrasini, Corleone, Siracusa e, nel 2001,<br />

alla provincia di Ragusa, nella cui occasio-<br />

Nella foto, da sinistra: il presidente di<br />

Federsanità Anci, dott. Pier Natale Mengozzi, e il<br />

direttore generale dell'Ausl 7, avv. Fulvio<br />

Manno.


incontri<br />

ne ricordo di avere varato il primo regolamento<br />

anti mobbing di una pubblica<br />

amministrazione italiana.<br />

Il Suo nome è indissolubilmente<br />

legato anche ad un impegno concreto<br />

contro la mafia, in particolare ad una<br />

“rivoluzione toponomastica” che<br />

tanto fece discutere. Può accennarne<br />

brevemente?<br />

Era il luglio del 1993, a Corleone. In qualità<br />

di Commissario Straordinario, decisi<br />

di cambiare l’intitolazione della piazza<br />

centrale del paese, trasformandola da<br />

piazza Vittorio Emanuele III a piazza<br />

Falcone e Borsellino. Inoltre, intestai una<br />

piazza alle “ Vittime della mafia” e strade<br />

a Francesca Morvillo, Emanuela Loi e<br />

Placido Rizzotto.<br />

Dopo questa doverosa introduzione,<br />

veniamo alla sanità ragusana. Di<br />

quali eccellenze può fregiarsi oggi il<br />

territorio?<br />

Premetto che l’Azienda Usl di Ragusa si<br />

occupa di tutte le questioni connesse con<br />

la sanità, ovvero ambulatori, consultori,<br />

medici di base, rapporti con i farmacisti e,<br />

non ultimo, gestisce anche gli ospedali di<br />

Modica, Scicli, Vittoria e Comiso.<br />

L’ospedale di Ragusa, invece, è azienda<br />

autonoma. Per quanto riguarda le eccellenze,<br />

posso ricordare il reparto di<br />

Ortopedia dell’ospedale di Modica, guidato<br />

dal Dr. Professore Tullio Russo.<br />

Specializzato nella colonna vertebrale, è<br />

un vero e proprio punto di riferimento per<br />

tutta la Sicilia e non solo. Sempre a<br />

Modica abbiamo il reparto di Ostetricia e<br />

Ginecologia, diretto dal Dr. Luca Bonfiglio,<br />

che vanta il più basso tasso di cesarei di<br />

tutta la Sicilia ed è al secondo posto in<br />

tutto il Centro – Sud Italia. A Vittoria c’è<br />

un Servizio Celiachia diretto dal Dr.<br />

Fabrizio Comisi; l’Ausl di Ragusa è l’unica<br />

in Sicilia ad erogare un servizio di questo<br />

tipo, così come è l’unica ad offrire servizi<br />

specifici agli immigrati. Per questo abbiamo<br />

infatti una mediatrice culturale tunisina,<br />

un medico iraniano e una dottoressa<br />

russa, supportati da altri due medici italiani.<br />

Va considerato del resto che Ragusa<br />

è, in percentuale, la prima provincia della<br />

Sicilia come presenza di immigrati.<br />

Altri punti di forza?<br />

Vi è un ottimo rapporto tra l’Azienda e i<br />

medici di base, per i quali sono organiz-<br />

zati periodici corsi di formazione. Vorrei<br />

inoltre ricordare che recentemente, come<br />

Azienda, abbiamo adottato due codici<br />

etici, uno per l’Azienda e l’altro per le<br />

imprese fornitrici, che impegna da un lato<br />

la nostra Ausl allo sviluppo di comportamenti<br />

positivi da parte di chiunque la rappresenti<br />

e, dall’altro, impegna i fornitori<br />

alla correttezza e al rispetto delle norme<br />

per la tutela della concorrenza e del mercato.<br />

Su quali criticità occorre intervenire?<br />

L’eliminazione delle liste d’attesa. A tal<br />

proposito, già quattro anni fa siamo partiti<br />

con il progetto “Prioritarizzazione delle<br />

prestazioni specialistiche”, che va in que-<br />

35<br />

Sopra, da sinistra: il prof. Tullio Russo, l’assessore Massimo<br />

Russo e l’avv. Fulvio Manno, rispettivamente direttore dell’Unità<br />

operativa universitaria di Ortopedia e Traumatologia<br />

dell’Ospedale Maggiore di Modica e dell’Ospedale Busacca di<br />

Scicli, assessore regionale alla Sanità, direttore generale<br />

dell'Ausl 7 di Ragusa. Sotto: l’ospedale di Scicli.<br />

sto senso. Ma c’è ancora da lavorare. Se<br />

da un lato occorre implementare l’offerta,<br />

dall’altro bisogna razionalizzare le<br />

domande. E’ stato infatti dimostrato che a<br />

un aumento dell’offerta corrisponde sempre<br />

un aumento della domanda.<br />

Quali sono i progetti che state portando<br />

a termine?<br />

Mi auguro che entro luglio 2009 sia aperto<br />

l’hospice per malati terminali di<br />

Modica, di cui è già stato portato a termine<br />

il collaudo. <strong>La</strong> struttura mette a disposizione<br />

10 posti letto e deve soltanto<br />

essere completata nella parte che riguarda<br />

gli arredi. Un altro progetto di grandissima<br />

rilevanza sociale, che spero entri in<br />

funzione entro luglio, sono i 15 posti letto<br />

a Ragusa, presso la Residenza Sanitaria<br />

Assistita dell’Azienda, destinati a fungere<br />

come centro di sollievo per famiglie con<br />

malati gravi. Ultimo ma non per importanza,<br />

un altro progetto in cantiere è<br />

l’apertura del reparto di Rianimazione<br />

presso l’ospedale di Vittoria, per il quale<br />

sono già state acquistate le attrezzature<br />

per un importo pari a 650.000 euro.<br />

Tanti cittadini chiedono alla sanità.<br />

Lei cosa chiede ai cittadini?<br />

Mi auguro che i cittadini non si facciano<br />

strumentalizzare da qualche politico di<br />

basso cabotaggio che nel momento in cui<br />

si cerca di razionalizzare l’offerta eliminando<br />

doppioni, entrano in battaglia per<br />

principio. Occorre tenere conto che bisogna<br />

cercare di utilizzare al meglio le risorse.


eportage<br />

E<br />

’ arrivata solo da pochi mesi in<br />

concessionaria, ma ha già fatto<br />

tanto parlare di sé. Si tratta della<br />

nuova <strong>Ford</strong> <strong>Ka</strong>, l’inedita compatta di<br />

casa <strong>Ford</strong> che è già tra le prime in classifica<br />

nei desideri delle giovani generazioni.<br />

Il suo look dinamico e aggressivo,<br />

del resto, non mente: sia il propulsore<br />

1.200 cc benzina da 69 CV con cambio<br />

manuale a 5 marce, sia il diesel 1.300<br />

cc da 75 CV, garantiscono ottime prestazioni.<br />

Per non parlare degli interni,<br />

già confortevoli ed accessoriati di tutto<br />

punto nella versione base. Ma la <strong>Sergio</strong><br />

Tumino ha voluto fare di più, portando<br />

l’ultima nata di casa <strong>Ford</strong> a Ispica, per<br />

un tour di prova che ha dato modo di<br />

saggiare le straordinarie caratteristiche<br />

agilità e maneggevolezza. Già in pochi<br />

minuti la nuova <strong>Ford</strong> <strong>Ka</strong> raggiunge il<br />

centro della cittadina, per una visita ad<br />

uno dei maggiori monumenti locali: la<br />

Chiesa di Santa Maria Maggiore.<br />

L’edificio, che fu ricostruito dopo il terribile<br />

terremoto del 1693, fu portato a<br />

termine nel 1725. Solo due anni più<br />

tardi, tuttavia, un altro sisma fece<br />

CON LA FORD KA<br />

alla riscoperta di Ispica<br />

36


eportage<br />

cadere la navata destra, il tetto e parte della cupola, tanto che fu necessario riavviare<br />

un’urgente opera di ristrutturazione. Finalmente, nella seconda metà del Settecento,<br />

furono completati i lavori e, contestualmente, la chiesa fu arricchita di opere d’arte, in<br />

particolare pitture e affreschi. Proprio in ragione di tali tesori artistici (tra cui pitture di<br />

Olivio Sozzi e Vito D’Anna), il 24 febbraio 1908 la basilica di Santa Maria Maggiore fu<br />

proclamata “Monumento Nazionale”. Ancora oggi, questa chiesa rappresenta una tappa<br />

fondamentale per chi visita Ispica e intende conoscerne il glorioso passato. Basti pensare<br />

che una bozza del quadro centrale presente nella basilica, e raffigurante il Vecchio e<br />

Nuovo Testamento, è presente al museo Louvre di Parigi.<br />

37


history<br />

I<br />

MANIACE<br />

Storia e misteri di un castello leggendario<br />

misteri che la storia regala, e che<br />

contribuiscono a farne croce e delizia<br />

degli studiosi, sono innumerevoli.<br />

Tanto che per trovarne di affascinanti e<br />

coinvolgenti non occorre andare troppo<br />

lontano: basta fermarsi a Siracusa, a<br />

pochi metri dal mare, dove si erge imponente<br />

e maestoso il castello di Maniace.<br />

Cenni storici<br />

Già il nome della rocca, rende in qualche<br />

modo giustizia e testimonianza della<br />

vivacità e degli eventi di cui fu protagonista<br />

questo territorio durante il<br />

Medioevo: Giorgio Maniace (998 – 1043)<br />

era un generale bizantino, originario<br />

della Macedonia, che nel 1038 sbarcò in<br />

Sicilia su incarico di Michele IV, l’allora<br />

imperatore di Costantinopoli, il quale<br />

con tale azione intendeva iniziare l’annessione<br />

dell’Italia al suo impero. Dopo<br />

avere conquistato la parte nord orientale<br />

dell’isola, Maniace si diresse verso<br />

sud, assediando Siracusa – allora in<br />

mano ai musulmani – fino al 1040, anno<br />

in cui la città dichiarò finalmente la sua<br />

resa. Per testimoniare la sua impresa, lo<br />

stesso il condottiero greco inviò a<br />

Bisanzio le reliquie di Santa Lucia e<br />

costruì sul posto una fortezza: il “castello<br />

di Maniace”, appunto, corredato da<br />

due arieti bronzei ellenistici, posti poi in<br />

seguito sulla facciata d’ingresso della<br />

fortezza. Il dominio su Siracusa da parte<br />

39<br />

bizantina durò tuttavia soltanto 3 anni:<br />

già nel 1043, Maniace veniva infatti ucciso<br />

con una lancia da un traditore del suo<br />

stesso esercito, mentre era diretto in<br />

tutta fretta verso Costantinopoli dove la<br />

situazione politica era estremamente<br />

instabile e le sue cariche erano state<br />

revocate.<br />

Per ammirare il castello di Maniace nelle<br />

dimensioni che ancora oggi si possono<br />

apprezzare, occorrerà attendere l’arrivo<br />

sulla scena della storia di un personaggio<br />

ancor oggi indimenticato non solo<br />

per i suoi successi militari, ma anche per<br />

le sue iniziative politiche e culturali:<br />

Federico II di Svevia (1194 – 1250), che<br />

fece ampliare la fortezza tra 1232 e


editoriale<br />

1240. Significativa, per capire come fu<br />

realizzato l’edificio e soprattutto il modo<br />

di lavorare dell’epoca, è una lettera che<br />

lo stesso Federico II inviò nel 1239 a<br />

Riccardo da Lentini, colui che oggi<br />

sarebbe definito il capo del cantiere.<br />

L’imperatore assicura il suo “praepositus<br />

aedificiorum” Riccardo che asseconderà,<br />

40<br />

tramite il tesoriere di Messina, la sua<br />

richiesta “pro munitione castrorum<br />

nostrum Syracusie et Lentini quam<br />

etiam pro Serracenis et servis nostris<br />

necessarium frumentum, ordeum,<br />

vinum, caseum, companagium, scarpas<br />

et indumenta”. Ovvero, Federico II promette<br />

viveri e indumenti per coloro che<br />

lavorano al cantiere del castello, ma non<br />

perde occasione di fare una distinzione<br />

che oggi suonerebbe molto stonata, ma<br />

che a quel tempo era del tutto normale:<br />

i Saraceni (Serracenis), tecnici specializzati,<br />

avevano diritto ad uno stipendio,<br />

mentre i “servis nostris” lavoravano a<br />

titolo gratuito. Del periodo di Federico,<br />

si conoscono i nomi di due reggenti del<br />

castello: tali Riccardo Vetrani e Giovanni<br />

Piedilepre.<br />

All’estinzione del dominio sulla Sicilia<br />

della casa di Svevia, avvenuta nel 1266,<br />

il castello di Maniace passa per un breve<br />

tempo in mano francese e in particolare<br />

sotto gli Angioini, che rimasero sull’isola<br />

fino al 1282.<br />

Gli anni passano e anche questo edificio<br />

segue gli eventi della storia. Per quasi<br />

tutto il Quattrocento, la fortezza siracusana<br />

è destinata ad essere una prigione,<br />

ma nel 1448 è anche teatro di uno scabroso<br />

episodio di cronaca nera. Giovanni<br />

Antonio Ventimiglia (1382 – 1473), viceré<br />

di Sicilia e viceré di Napoli, nel 1448<br />

organizza un sontuoso banchetto nelle<br />

sale del castello e, alla fine del pranzo,<br />

uccide tutti i convitati, perché accusati<br />

di tradimento nei confronti della corona<br />

di Spagna. Tale gesto gli valse il dono<br />

dei due arieti bronzei ellenistici da parte<br />

del re Alfonso di Castiglia (allora dominatore<br />

anche della Sicilia), che erano<br />

stati portati a Siracusa proprio dal primo<br />

fondatore della rocca, Giorgio Maniace.<br />

Alla fine del Cinquecento, le cronache<br />

raccontano del coinvolgimento diretto<br />

del castello nel piano più generale di fortificazione<br />

della città, che sotto la regia<br />

dell’ingegnere militare spagnolo<br />

Ferramolino divenne un punto nodale


editoriale<br />

della cinta muraria. Nel Seicento, i tempi<br />

consigliano l’adozione di ulteriori accorgimenti<br />

per la difesa del castello, ma<br />

l’entità di questi lavori non è resa nota<br />

dalle fonti disponibili. Si arriva così al 5<br />

novembre 1704, data a cui risale una<br />

grande esplosione avvenuta nella polveriera<br />

(non erano rari simili episodi nei<br />

castelli), che provoca danni ingenti a<br />

tutto il complesso fortificato. Prende<br />

avvio quindi negli anni successivi la fase<br />

di ricostruzione, che lascia però intatte<br />

le parti rovinate dall’esplosione. Al contempo,<br />

sono ricavati spazi per ospitare<br />

magazzini. In questo periodo ritorna<br />

quindi a prevalere il ruolo militare della<br />

fortezza, che viene esaltato oltremodo<br />

in età napoleonica, quando il castello<br />

risulta munito di bocche di cannone.<br />

Anche dopo la caduta dell’imperatore<br />

francese, l’importanza strategica dell’edificio<br />

non viene a meno: nel 1838 i<br />

Borboni realizzano all’interno del castel-<br />

41<br />

lo una casamatta, a salvaguardia dei<br />

moti che stavano imperversando in tutto<br />

il Regno delle Due Sicilie.<br />

Successivamente la fortezza viene consegnata<br />

ai Savoia, epoca in cui continua,<br />

fino alla Seconda Guerra Mondiale, ad<br />

avere un ruolo militare. I lavori di<br />

restauro inizieranno infatti soltanto nella<br />

seconda parte del secolo scorso.<br />

SIMBOLI ED ENIGMI<br />

Anche nel castello di Maniace, non<br />

diversamente dalla maggior parte delle<br />

fortezze medievali, è possibile individuare<br />

simboli ben definiti, che risentono<br />

della grande importanza che fu attribuita<br />

al potere evocativo dei numeri durante<br />

tutta l’Età di Mezzo. Come ricorda in<br />

merito un eccellente studio svolto da<br />

Carla Delfino e consultabile sul sito<br />

internet www.stupormundi.it, è bene<br />

considerare la pianta della fortezza, che<br />

si presenta come un quadrato interrotto


editoriale<br />

ai vertici da 4 circonferenze. Nel<br />

Medioevo il 4, e quindi il quadrato, era<br />

espressione di diversi simboli, la terra e<br />

la Chiesa rivelata attraverso le 4 virtù<br />

teologiche. Quattro inoltre sono gli<br />

Evangelisti, quattro gli elementi primordiali<br />

dei Greci (aria, acqua, terra e<br />

fuoco), quattro erano per gli Orientali le<br />

sembianze della divinità. Proprio alla<br />

divinità rimanda direttamente l’altro elemento<br />

geometrico presente: il cerchio,<br />

emblema della perfezione che ha inizio e<br />

fine in se stessa, simbolo di Dio, del<br />

cosmo e, per gli Orientali, anche del sole<br />

e della vita.<br />

Un’altra considerazione importante va<br />

fatta sulla ricorrenza, a livello architettonico,<br />

della nota serie numerica scoperta<br />

da Leonardo Fibonacci (1, 1, 2, 3, 5,<br />

8, etc., in cui ogni numero è la somma<br />

dei due che precedono). Proprio il<br />

42<br />

Fibonacci, coetaneo di Federico II, ebbe<br />

diversi contatti con l’imperatore. A<br />

Siracusa ricorre con insistenza il numero<br />

5, che altro non è che la somma di 2<br />

e 3, ovvero dei numeri che danno ordine<br />

all’universo e alle arti applicate.<br />

Alcuni studiosi considerano anche il<br />

castello di Maniace una sorta di<br />

“moschea fortificata”; se così fosse, tale<br />

edificio ne sarebbe uno dei rarissimi<br />

esempi in Italia. Ciò che fa propendere<br />

per questa affermazione, è la presenza<br />

del cosiddetto “Bagno della Regina”, una<br />

polla di acqua dolce che sgorga nel sotterraneo<br />

del castello, e che un tempo<br />

avrebbe potuto fungere da luogo deputato<br />

alle abluzioni da parte dei fedeli<br />

musulmani. Allo stato attuale delle<br />

conoscenze, è comunque soltanto accettabile<br />

ritenere che Federico II abbia<br />

voluto ricreare alcune suggestioni delle


editoriale<br />

moschee, più che realizzare una<br />

moschea vera e propria. Oltretutto, nella<br />

fortezza di Maniace è ben presente il<br />

simbolo dell’aquila, ovvero l’emblema,<br />

sia per il mondo latino sia per quello<br />

germanico, del potere (si ricordi a tal<br />

proposito l’incipit del VI Canto del<br />

Paradiso di Dante, “Poscia che Costantin<br />

l’aquila volse”, dove l’aquila rappresenta<br />

in questo caso proprio le insegne imperiali),<br />

della saggezza giuridica e del<br />

valore guerriero.<br />

Il grande enigma, ancora irrisolto, del<br />

castello di Maniace, risiede invece nella<br />

sua stessa destinazione. In altri termini:<br />

al tempo di Federico II, questa fortezza<br />

aveva uno scopo prevalentemente militare<br />

o, al contrario, era destinato all’imperatore<br />

e alla sua corte? Molto probabilmente,<br />

la risposta giusta sta nel<br />

mezzo: se da un lato è vero che Federico<br />

II venne a trovarsi più volte all’interno di<br />

questo castello, accompagnato dal suo<br />

seguito, dall’altro l’ubicazione e il periodo<br />

di costruzione fanno pensare ad uno<br />

scopo militare.<br />

E’ quindi più che lecito supporre l’esistenza<br />

di un secondo piano per questo<br />

castello, destinato appunto agli alloggi<br />

dei militari e alle loro manovre. Il primo<br />

piano, sarebbe quindi rimasto appannaggio<br />

della corte dell’imperatore, come<br />

dimostrano le tante attenzioni riservate<br />

all’estetica delle architetture.<br />

<strong>La</strong> fortezza di Maniace sede del G8 Ambiente<br />

Ultimo ma non per importanza, come<br />

vuole la buona tradizione castellana,<br />

anche in questa fortezza non manca il<br />

suo fantasma. Stando alle cronache, si<br />

43<br />

tratterebbe di una dama del Settecento,<br />

alta, pallida in volto e dall’espressione<br />

triste. Il suo nome è ignoto, ma la sua<br />

presenza sarebbe certa…<br />

Dal 22 al 24 aprile scorsi, il castello di Maniace ha ospitato un G8 sull’ambiente, presieduto dal Ministro on. Stefania<br />

Prestigiacomo. <strong>La</strong> tre giorni, incentrata sul tema della sostenibilità, ha visto riuniti tra loro i ministri dell’ambiente degli 8 Paesi<br />

più industrializzati del mondo, insieme ai colleghi di India, Brasile, Messico, Indonesia, Sudafrica, Australia, Repubblica di Corea,<br />

Egitto, Repubblica Ceca e Danimarca. Al termine dei lavori è stata redatta la “Carta di Siracusa”, volta a rinnovare l’impegno<br />

internazionale per frenare la perdita di biodiversità e formulare risposte per il post-Kyoto.


<strong>ST</strong> Magazine incontri<br />

<strong>ST</strong> MAGAZINE INCONTRA<br />

i grandi chef siciliani<br />

<strong>La</strong> Sicilia brilla per tante eccellenze, tra cui l’alta gastronomia.<br />

In questo numero, <strong>ST</strong> Magazine dedica 5 pagine ad altrettanti grandi<br />

chef premiati con i più alti voti per la preparazione di piatti e la qualità<br />

del servizio offerto.<br />

Nella Legenda è indicato il massimo dei voti che le guide assegnano alla ristorazione italiana.<br />

LEGENDA<br />

o<br />

Le stelle<br />

Le forchette<br />

LEGENDA<br />

Le forchette<br />

100<br />

I punti<br />

44<br />

A tavola, la Sicilia vanta tradizioni secolari<br />

e ricchissime. Patrimonio da preservare<br />

e promuovere. In tale ottica <strong>ST</strong><br />

Magazine propone un viaggio gastronomico<br />

nei cinque migliori locali non solo<br />

della Siclia orientale ma dell’intera isola.<br />

Autentiche “icone” della nostra ristorazione,<br />

tutte presenti e premiate dalle tre<br />

piu’ importanti guide che da anni sono<br />

considerate il “vangelo” della cultura<br />

culinaria italiana:<br />

<strong>La</strong> Guida Rossa della Michelin<br />

<strong>La</strong> Guida del Gambero Rosso<br />

Le Guide dell’Espresso.<br />

Per una piu’ facile lettura di questo servizio,<br />

abbiamo evidenziato, con gli stessi<br />

simboli usati dalle tre guide, gli altissimi<br />

punteggi ottenuti dai nostri cinque<br />

ristoranti e dai loro altrettanti chef “stellari”.<br />

LEGENDA<br />

I cappelli<br />

20<br />

I voti


<strong>ST</strong> Magazine incontra i grandi chef siciliani<br />

CICCIO SULTANO<br />

Il Duomo (Ragusa)<br />

“<br />

Nessun compromesso: la Sicilia.<br />

Dallo splendido centro storico alla<br />

cucina, è un viaggio attraverso le<br />

emozioni e i sapori dell’isola, una tappa<br />

di cultura isolana”. Basterebbe questa<br />

breve ma suggestiva recensione sulla<br />

prestigiosa Guida Rossa Michelin, che lo<br />

accredita di 2 stelle, a destare la giusta<br />

curiosità per fare visita al ristorante Il<br />

Duomo (www.ristoranteduomo.it), in<br />

via Capitano Bocchieri 31 a Ragusa.<br />

Ormai vera istituzione nel panorama<br />

gastronomico nazionale, questo locale<br />

non necessita di troppe presentazioni,<br />

così come lo chef (o forse è meglio definirlo<br />

il creatore?) che lo governa: Ciccio<br />

Sultano. <strong>La</strong> filosofia che si cela dietro<br />

ogni piatto, è “sperimentare ma nel<br />

solco della tradizione”. In altri termini,<br />

ciò significa riscoprire l’antica cucina<br />

del territorio, realizzata con prodotti<br />

genuini e locali, aggiornandola all’epoca<br />

odierna grazie a quella creatività che<br />

distingue uno chef comune da un artista.<br />

Il menù della carta del ristorante<br />

Il Duomo è estremamente ampio e<br />

complesso, cosicché risultano particolarmente<br />

raccomandate le “degustazioni”<br />

proposte dalla chef, per un’immersione<br />

del tutto spettacolare e sempre<br />

sorprendente nei veri sapori di Sicilia.<br />

Solo per fare alcuni nomi, ecco antipasti<br />

come il “Caviale asetra fresco”,<br />

45<br />

n<br />

90 18<br />

l’“Insalata di mare calda”, la “Triglia<br />

maggiore a linguata ripiena”, il “Pollo di<br />

campagna e la sua farcia alla ragusana”,<br />

il “Filetto di merluzzo al lardo di<br />

maialino nero” o il “Tortino di ragusano<br />

dop”. Proseguendo con i primi, si possono<br />

incontrare gli “Spaghetti freschi<br />

con tartara di pesce”, la “Pasta con i<br />

broccoli arriminati”, il “Ripiddu nivicato”,<br />

gli “Spaghetti alla chitarra scordata<br />

con crudo di ricci”, i “Ravioli di carne” e<br />

i “Ravioli di finocchio e mollicata”.<br />

Soffermandosi su alcuni secondi, ecco<br />

la “Spatola di mollicata ai pinoli e<br />

pistacchi”, il “Trancio di tonno”, il “Pesce<br />

spada al barbecue”, il “<strong>Con</strong>iglio alla pattuisa”<br />

e il “Cubettone di manzo al carbone”.<br />

Ultimi ma non per importanza, anche i<br />

dessert non sono facili da dimenticare;<br />

ci si può tuffare nel “Cannolo di ricotta<br />

vaccina” o nel “Biancomangiare alla<br />

mandorla e mosto cotto”, virare su<br />

“Sformato di ricotta e pera spina<br />

dell’Etna” od optare per la “Cassata<br />

siciliana con gelato al cioccolato<br />

Chuao”.<br />

A fronte di tanta meraviglia, anche la<br />

cantina offre naturalmente al visitatore<br />

un supporto all’altezza, con oltre 1.000<br />

etichette per le quali ci si può lasciare<br />

guidare dal sommelier professionista<br />

Angelo Di Stefano.


<strong>ST</strong> Magazine incontra i grandi chef siciliani<br />

VINCENZO CANDIANO<br />

Locanda Don Serafino (Rg)<br />

I<br />

l ristorante “ Locanda Don Serafino” di Ragusa Ibla, proprietà<br />

dei fratelli <strong>La</strong> Rosa, è situato negli antichi bassi di un palazzo<br />

nobiliare del ’700. Immerso nelle bellezze della Val di Noto,<br />

offre la possibilità di cenare a lume di candela all’interno della suggestiva<br />

cantina.<br />

Lo chef è Vincenzo Candiano, 29 anni, originario di Scicli. <strong>La</strong>vora<br />

alla Locanda Don Serafino da circa otto anni e ha scelto di puntare<br />

sul territorio. <strong>La</strong> provincia iblea, del resto, garantisce la disponibilità<br />

di diverse materie prime e prodotti di qualità elevata: ortaggi,<br />

verdure selvatiche, coltivazioni biologiche, formaggi eccezionali,<br />

pregiato olio extravergine di oliva, ottimi vini, cioccolato d’autore,<br />

pesci e crostacei ricchi di gusto. Tutta questa ricchezza ha accompagnato<br />

sempre Vincenzo nel suo percorso professionale, determinando<br />

le caratteristiche della sua cucina che si nutre delle essenze<br />

e dei sapori di questi luoghi, in cui ha sempre vissuto. Il ristorante<br />

propone, oltre alla Carta che cambia stagionalmente, un menu<br />

degustazione che viene aggiornato quotidianamente seguendo la<br />

freschezza del mercato e del pescato in concomitanza di piatti simbolo<br />

del ristorante. In Carta è possibile, inoltre, abbinare alle pietanze<br />

scelte un menu degustazione di vini al calice (la cantina<br />

annovera più di 1.000 etichette!).<br />

I dessert, che vengono proposti in una Carta apposita, nascono<br />

dalla lavorazione rispettosa di frutta locale, cioccolati di qualità,<br />

ricotta ovina e vaccina, mandorle della Val di Noto, pistacchio di<br />

Bronte e altro ancora.<br />

Lo chef Vincenzo Candiano, per questo numero di <strong>ST</strong> Magazine, ha<br />

creato una ricetta apposita, che descrive di seguito.<br />

“Cremoso di cioccolato bianco al pepe di Sechuan con<br />

biscotto sbriciolato al pistacchio, immersi in un mare di passione”<br />

Composizione del dolce:<br />

cremoso di cioccolato bianco al pepe sechuan<br />

biscotto fragrante al pistacchio di Bronte<br />

fragole<br />

zeste di arancia<br />

mare di passione ( blue curaçao ristretto e succo di arancia)<br />

<strong>La</strong> mia grande passione per le auto ed in particolare quelle da<br />

corsa, mi ha portato naturalmente ad ispirarmi ai colori del reparto<br />

agonistico della <strong>Ford</strong>, appunto la <strong>Ford</strong> Racing.<br />

Questo dessert è cromaticamente vivo proprio come le auto da<br />

corsa, leggero ma con la grande carica di sapore del cioccolato<br />

bianco, reso pimpante dal pepe di sechuan. L’acidità dell’arancia e<br />

della fragola sono fondamentali per ottenere un buon equilibrio. Il<br />

biscotto sbriciolato mi ricorda gli sterrati dove le <strong>Ford</strong> sono vincenti;<br />

in questo caso tiene a bada la dolcezza grazie alla presenza d’un<br />

pizzico di sale. Infine, il blue curaçao regala la sensazione d’ebbrezza<br />

come la velocità.<br />

46<br />

n<br />

80 15,5


<strong>ST</strong> Magazine incontra i grandi chef siciliani<br />

ACCURSIO CAPRARO<br />

<strong>La</strong> Gazza <strong>La</strong>dra (Modica)<br />

Ci sono luoghi, in una città, che non si possono<br />

ignorare, tanto da rendere vera l’affermazione<br />

che, se non si sono visitati, è come<br />

non essere stati in quella città. Questo succede<br />

a Modica con il ristorante “<strong>La</strong> Gazza<br />

<strong>La</strong>dra” (www.ristorantelagazzaladra.it),<br />

autentico tempio di una cucina che guarda<br />

verso nuovi orizzonti ma nel rigido, quasi<br />

maniacale rispetto della tradizione e dei<br />

prodotti locali. Il “direttore d’orchestra” del<br />

ristorante è Accursio Capraro, uno chef professionista<br />

desideroso di confrontarsi<br />

costantemente con le potenzialità offerte<br />

dalla sua terra: la Sicilia, appunto.<br />

Formatosi, dopo la scuola alberghiera, in<br />

Germania e in alcuni dei più prestigiosi<br />

ristoranti del Nord Italia, Accursio Capraro<br />

propone ai suoi ospiti un’esclusiva selezione<br />

di antipasti, primi piatti, secondi e dessert,<br />

che si possono anche degustare in due<br />

menù guidati (e raccomandati!) dal titolo:<br />

“<strong>La</strong> Tradizione” e “<strong>La</strong> Gazza <strong>La</strong>dra”. Il primo,<br />

in particolare, propone un ingresso con<br />

“Bruschetta di pane all’olio con insalatina di<br />

pesci, coulis di pomodoro, mozzarella di<br />

bufala e basilico”. Si continua poi con<br />

“Paesaggio Ibleo”, che si traduce in sformatino<br />

di formaggio ragusano con crema di<br />

fave modicane, rapa rossa candita, tartufo<br />

scorzone e grano soffiato. Ecco quindi gli<br />

“Spaghetti con spremuta di Sicilia”<br />

(Spaghetti con crema di acciuga, arancia<br />

candita, fiori di finocchietto selvatico e<br />

peperoncino), il “Pesce spada in olio cottura,<br />

menta e insalata da bere”, il “Cannolo di<br />

ricotta ovina e gelato al cioccolato speziato”<br />

oppure la “Tortina di ricotta, arancia, marzapane<br />

e zafferano”. Il menù “<strong>La</strong> Gazza<br />

<strong>La</strong>dra” propone invece: “Wafer di lenticchie<br />

con cremino di scampi, caviale “Prunier”,<br />

ricotta e timo cedrino”, “Non è un panino”<br />

(Merluzzo al sesamo e granella di pane, con<br />

salame e lattuga di mare, ostrica, bergamotto<br />

e acqua tonica), Polenta di grano<br />

“Russello” con crudità di vitello ed erbe di<br />

campo, “L’arancino Estate 2009” (riso carnaroli<br />

con cagliata ovina, melanzana perlina,<br />

pomodoro e basilico), Paccheri di seppia<br />

e zafferano con cous cous ai ricci di mare,<br />

gamberi e mandorle”, “Pescato del giorno in<br />

umido con scampi, tinniruma e la sua<br />

cucuzza”, “Bistecca di manzo con ortaggi e<br />

47<br />

83 15,5<br />

caciocavallo fresco”, “L’uovo à la coque” e<br />

“Crema gelata di frutti rossi con grano cotto<br />

e yogurt”.<br />

In abbinamento alle eccellenze del menù si<br />

può scegliere naturalmente tra una carta<br />

dei vini estremamente completa, che annovera<br />

oltre 800 etichette ed è in costante<br />

crescita ed evoluzione. Ad occuparsi della<br />

cantina è Mauro Mattei, sommelier dall’esperienza<br />

decennale nel settore, capace<br />

di guidare il <strong>cliente</strong> in percorsi dinamici e<br />

mai scontati.


<strong>ST</strong> Magazine incontra i grandi chef siciliani<br />

PINO CUTTAIA<br />

<strong>La</strong> Madia (Licata)<br />

I<br />

l nome del ristorante <strong>La</strong> Madia, di<br />

Corso Filippo Re Capriata 22 a Licata,<br />

non è stato scelto a caso. <strong>La</strong> madia<br />

era quella sorta di cassapanca che un<br />

tempo non poteva mancare nelle case e,<br />

al suo interno, ospitava oggetti o alimenti,<br />

molto spesso il pane. Ebbene, da<br />

sostantivo comune, a Licata la madia è<br />

diventata <strong>La</strong> Madia, dove la “M” maiuscola<br />

designa al tempo stesso il ristorante<br />

ma anche, in senso figurato, il recupero<br />

della tradizione, delle buone cose di una<br />

volta, di cui da sempre questo locale si fa<br />

interprete in maniera egregia ed originale.<br />

Creatore del progetto è lo stesso chef<br />

del locale, Pino Cuttaia, licatese doc, che<br />

dal 2000 ha aperto il ristorante assieme<br />

alla moglie Loredana, dopo un percorso<br />

di formazione che è partito dal Nord Italia<br />

(dove la sua famiglia si era trasferita per<br />

motivi di lavoro) in alcuni dei ristoranti<br />

più rinomati, come Il Sorriso a Soriso di<br />

Novara o il Patio a Pollone, in provincia di<br />

Biella. Dopo sei anni di impegno quotidiano<br />

tra i fornelli, per Pino è arrivato nel<br />

2006 anche l’ambito riconoscimento della<br />

stella Michelin, confermata ancora oggi<br />

grazie ai sapori che il Maestro sa ricreare<br />

in cucina, quasi dialogando con gli alimenti,<br />

con le materie prime, per ricavare<br />

da loro il gusto più autentico. “Ognuno<br />

dei nostri piatti – è spiegato nel sito<br />

48<br />

n<br />

85 17<br />

internet del locale, www.ristorantelamadia.it<br />

– nella sua semplicità, racconta una<br />

storia”. Proprio la semplicità, condita dall’esperienza<br />

e dall’amore per la genuinità,<br />

è il comune denominatore della carta<br />

del menù. Non si potrebbero spiegare<br />

altrimenti, ad esempio, il “Merluzzo affumicato<br />

alla pigna condito alla pizzaiola”,<br />

che rievoca quei tempi in cui i bambini<br />

erano mandati a raccogliere le pigne per<br />

accendere il fuoco. Ancora, gli “Gnocchi<br />

di seppia sulla crema di finocchio”sono un<br />

monumento alla sicilianità e all’amore<br />

che Pino ha per la sua terra. <strong>La</strong><br />

“Parmigiana di melanzane “del giorno<br />

dopo” sono insieme un’illusione un ricordo<br />

d’infanzia: lo strato che sembra semifreddo<br />

al caffè è purè di melanzana con<br />

tuorlo e ricotta, quella che sembra panna<br />

è una spuma di caciocavallo e parmigiano.<br />

“L’arancino al forno con la tisana di<br />

triglia fritta” celebra l’antico sforzo dell’uomo<br />

di conservare i prodotti attraverso<br />

le stagioni, che nel caso specifico si sublima<br />

nell’essiccatura della lisca della triglia,<br />

da cui si ricava la tisana. Ogni piatto,<br />

insomma, al ristorante <strong>La</strong> Madia è<br />

dotato di forza evocatrice e potenza narrativa,<br />

frutto del vissuto di Pino ma anche<br />

– e forse soprattutto – espressione di<br />

un’epoca da ricordare e di una terra da<br />

amare.


<strong>ST</strong> Magazine incontra i grandi chef siciliani<br />

ANDREAS ZANGERL<br />

Casa Grugno (Taormina)<br />

G<br />

aleotta fu una vacanza e chi la visse.<br />

Il riferimento a persone e a fatti, in<br />

questo caso, è puramente voluto, dal<br />

momento che il soggetto in questione si chiama<br />

Andreas Zangerl, ieri un promettente chef<br />

austriaco recatosi a trascorrere un breve<br />

periodo di ferie a Taormina, oggi “re” del<br />

mangiare bene in questa cittadina, dove dal<br />

2001 ha aperto il suo ristorante, Casa Grugno<br />

(www.casagrugno.it), in via Santa Maria dei<br />

Greci. Il menù, è un monumento alla ricchezza<br />

di queste terre e, al contempo, alla creatività<br />

di un genio gastronomico. Cantando delle<br />

prelibatezze esclusive che si possono degustare<br />

a Casa Grugno, ecco antipasti come<br />

“Quaglia leggermente affumicata con legna di<br />

ciliegio, le sue uova, insalata di cicerchie e<br />

verdure estive”, “Gamberoni rossi dello<br />

Stretto su letto di cedro ed arance con olio<br />

d’oliva dei Monti Iblei allo speck”, “Variazione<br />

di pesce crudo con sorbetto agli agrumi e zenzero”,<br />

“Sformatino di pesce Azzurro e patate<br />

con insalata di mele e barbabietola su crema<br />

di yogurt”. Si passa quindi a primi piatti quali:<br />

“Tortelli di pasta fresca ripieni di ricotta di Val<br />

Demone, pomodoro candito e Masculino di<br />

Magghia”, “Spaghetti con pelati di datterini,<br />

melanzane Perline e ricotta salata”, “Tagliolini<br />

al pomodoro con ragù di coniglio ai capperi di<br />

Salina”, “Pasta con le sarde presentata in un<br />

raviolo”. Poi, fuori i secondi di pesce con:<br />

“Filetto di tonno con mousse di patate profumato<br />

alla carbonella”, “Pescato del giorno con<br />

cavolo cappuccio marinato e crema ai peperoni<br />

grigliati”, Gamberoni rossi su verdure<br />

croccanti con sesamo nero ed emulsione di<br />

49<br />

n<br />

86 16<br />

erbe croccanti”, “Palermitana di spatola ripiena<br />

di verdure su latte di mandorle amare”. Per<br />

la carne, invece, si possono richiedere:<br />

“Maialino da latte aromatizzato con miele e<br />

lavanda”, “Sella d’agnello in crosta di caponata<br />

con spezie arabe e cioccolato di Modica”,<br />

“Tagliata di manzo con cipolla rossa cotta al<br />

forno e fagiolini alla menta e noci”, “Piccione<br />

con fegato grasso e composta di limone e<br />

melanzane”. Caldamente suggeriti sono i<br />

“menù di degustazione”, veri e propri percorsi<br />

guidati all’interno dell’ampio menù di questo<br />

locale, dove naturalmente non manca la<br />

maestria anche nella scelta dei vini, scrupolosamente<br />

selezionati dal maitre e sommelier<br />

professionista Antonio Currò.


eventi<br />

G<br />

iornata storica quella dello scorso<br />

10 luglio per tutta la città di<br />

Ragusa. A Marina, è stato finalmente<br />

inaugurato il porto turistico,<br />

un’opera infrastrutturale che promette di<br />

rilanciare tutto il comprensorio. A sancire<br />

l’apertura del porto, progettato già alla<br />

fine degli Anni Ottanta del secolo scorso<br />

ma mai portato a termine finora per motivi<br />

burocratici, tantissime le autorità pre-<br />

INAUGURATO IL PORTO<br />

di Marina di Ragusa<br />

senti: il Vescovo di Ragusa, Mons. Paolo<br />

Urso, il Prefetto di Ragusa, Carlo Fanara, il<br />

Questore Giuseppe Oddo, il Comandante<br />

Provinciale dei Carabinieri, Col. Nicodemo<br />

Macrì, l’on. Fabio Granata, l’ass. regionale<br />

Nino Strano, l’on. Giovanni Mauro, l’on.<br />

Carmelo Incardona, l’on. Innocenzo<br />

Leontini, l’on. Orazio Ragusa, l’on. Nino<br />

Minardo, l’on. Pippo Di Giacomo, l’on.<br />

Roberto Ammatuna, l’on. Gianni Battaglia,<br />

50<br />

il sindaco di Comiso, Alfano, il sindaco di<br />

Scicli, Venticinque, il sindaco di Santa<br />

Croce Camerina, Schembari. Oltre naturalmente<br />

al sindaco di Ragusa, Nello<br />

Dipasquale, al vice sindaco Giovanni<br />

Cosentini, al Presidente della Regione<br />

Sicilia, Raffaele Lombardo, al Ministro<br />

della Giustizia, Angelino Alfano, ai<br />

<strong>Con</strong>trammiragli Domenico De Michele e<br />

Andrea Toscano e alle altre autorità por-


eventi<br />

tuali. Dietro il palco era ormeggiata la<br />

nave Levanzo, orgoglio della Marina<br />

Militare Italiana.<br />

Finanziato con fondi dell’Unione Europea, i<br />

lavori per la costruzione del porto sono iniziati<br />

l’11 aprile 2006. Ad eseguire l’opera è<br />

stata la ditta Tecnis S.p.A., che ha predisposto<br />

oltre 800 posti barca, rendendo di<br />

fatto il porto di Marina il terzo “hub” in termini<br />

di capacità ricettiva di tutta la Sicilia.<br />

<strong>La</strong> struttura, inoltre, è stata progettata<br />

secondo i più avanzati criteri tecnologici,<br />

anche in vista di possibili evoluzioni nell’intero<br />

comparto delle comunicazioni: si<br />

pensa già, infatti, anche ad un eliporto,<br />

che agisca nell’ambito di un sistema inte-<br />

grato tra lo stesso porto e l’aeroporto di<br />

Comiso.<br />

Tornando alla recente inaugurazione, si<br />

può dire senza dubbio che tanta attesa da<br />

parte della cittadinanza e, perché no, degli<br />

stessi turisti, è stata premiata. Le attrezzature<br />

di cui oggi il porto dispone sono<br />

davvero all’avanguardia e annoverano tra<br />

l’altro collegamenti wireless in rada,<br />

cablaggi telefonici e satellitari, colonnine<br />

di erogazione di energia elettrica con<br />

potenze maggiori di quelle che comunemente<br />

si trovano nei porti turistici.<br />

Complessivamente, l’area progettata dallo<br />

Studio Mallandrino di Palermo, conta una<br />

superficie di 250.000 metri quadrati e<br />

51<br />

dispone di tutto ciò che la <strong>cliente</strong>la più esigente<br />

richiede ad un porto turistico: ristorante,<br />

club nautico, edicola, infermeria,<br />

servizi igienici, docce, servizi per disabili,<br />

torre di controllo, uffici per le autorità<br />

governative e marittime, servizi di bunkeraggio,<br />

officina, alaggio, rimessaggio e<br />

varo. <strong>La</strong> stessa zona in cui sorge il porto,<br />

si presenta strategica dal punto di vista<br />

logistico: l’area è ad alta densità turistica,<br />

a 20 chilometri dall’aeroporto di Comiso e<br />

a 100 da quello di Catania. Dal mare, rappresenterà<br />

uno scalo ideale per chi proviene<br />

dall’isola di Malta e godrà per sempre di<br />

una posizione di assoluto baricentro nel<br />

Mediterraneo.


speciale clienti<br />

I<br />

desideri si avverano alla <strong>Sergio</strong><br />

Tumino. Grazie alla dinamica e flessibile<br />

formula <strong>ST</strong> Rent, è infatti possibile<br />

guidare l’auto dei propri sogni<br />

senza pagarla, a fronte soltanto di un<br />

canone onnicomprensivo e calibrato<br />

sulle esigenze individuali. Dalle agili e<br />

dinamiche citycar alle spaziose e rappresentative<br />

ammiraglie, la gamma che la<br />

<strong>ST</strong> RENT,<br />

grande noleggio, piccole tariffe<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino mette a disposizione per<br />

il noleggio è estremamente ampia e<br />

qualificata. <strong>La</strong> tariffa giornaliera varia<br />

naturalmente a seconda della “misura”<br />

del veicolo selezionato (small, medium,<br />

large e XXL) e della durata del noleggio<br />

(settimanale oppure oltre i 7 giorni),<br />

senza alcun altro costo aggiuntivo. Nel<br />

canone corrisposto è infatti previsto<br />

53<br />

tutto, dall’assicurazione, al bollo, alla<br />

manutenzione, per cui realmente si<br />

potrà guidare l’auto dei propri desideri<br />

senza pensieri. Ma non è finita. Chi è già<br />

<strong>cliente</strong> dell’officina o della carrozzeria<br />

della <strong>Sergio</strong> Tumino, potrà noleggiare<br />

un’auto con una tariffa particolarmente<br />

agevolata, a partire da 15 euro iva<br />

esclusa.


focus<br />

QUELLE PICCOLE, IMPORTANTI ATTENZIONI<br />

pre-consegna e consegna di una vettura nuova<br />

54<br />

P<br />

er raggiungere grandi obiettivi occorre una grande<br />

squadra. Partendo da tale presupposto, la<br />

<strong>Sergio</strong> Tumino, da sempre, dedica una particolare<br />

attenzione ai suoi clienti. Il servizio professionale,<br />

rapido ed efficiente, si traduce in benefici economici e<br />

d’immagine. Il personale addetto alla vendita, all’amministrazione<br />

e all’assistenza, garantisce una qualità e<br />

una disponibilità tra le più soddisfacenti. <strong>La</strong> possibilità<br />

di tradurre in pratica piani d’acquisto estremamente<br />

vantaggiosi, qualificano la concessionaria come sintesi<br />

di concretezza e competitività, sempre a vantaggio dell’utente<br />

finale. Non per niente oggi la <strong>Sergio</strong> Tumino si<br />

presenta come autentico esempio di innovazione e<br />

competenza, dove a fianco dell’intera gamma <strong>Fiat</strong>,<br />

<strong>Ford</strong>, <strong>La</strong>ncia, <strong>La</strong>nd Rover, Mazda, Suzuki e Volvo, si<br />

aggiungono servizi e soluzioni che solo chi pone il <strong>cliente</strong><br />

prima di tutto può essere in grado di offrire. Lo staff<br />

della <strong>Sergio</strong> Tumino è animato da una grande passione<br />

ed è in grado di rispondere in modo completo alle<br />

aspettative più esigenti, secondo logiche che ne hanno<br />

decretato progressivamente un successo straordinario,


focus<br />

con le vendite in costante aumento anno dopo anno. Bravi si<br />

nasce, campioni si diventa: la <strong>Sergio</strong> Tumino è leader non solo<br />

nell’offerta di auto dall’affidabilità insuperabile, ma nello stesso<br />

ventaglio di garanzie proposte ad ogni <strong>cliente</strong>, perché chi punta<br />

su questa concessionaria ha diritto soltanto al meglio.<br />

Gli esempi che dimostrano la cura impiegata dalla concessionaria<br />

durante ogni rapporto commerciale sono innumerevoli, e<br />

risultano evidenti già al momento della pre-consegna. Il perso-<br />

55<br />

nale commerciale, che frequenta periodici corsi d’aggiornamento,<br />

ha un’elevata preparazione tecnica, per rispondere in maniera<br />

esaustiva anche alle domande più complesse. Il processo per<br />

acquisire la “massima soddisfazione del <strong>cliente</strong>” continua poi<br />

negli uffici, dove personale specializzato accoglie il <strong>cliente</strong> in un<br />

ambiente consono ad una trattativa commerciale in totale riservatezza,<br />

affinché acquistare un’auto alla <strong>Sergio</strong> Tumino sia<br />

sempre un piacere.


speciale servizi<br />

L<br />

PREGO,<br />

si accomodi nelle nostre officine<br />

a qualità di una concessionaria<br />

auto, si misura soprattutto nell’assistenza.<br />

E’ infatti durante la fase del<br />

post-vendita che inizia quel rapporto di<br />

fiducia con il <strong>cliente</strong>, per il quale devono<br />

essere predisposti servizi ad alta efficienza<br />

in grado di rispondere con efficacia,<br />

professionalità e rapidità anche a più<br />

interventi contemporaneamente. <strong>La</strong><br />

<strong>Sergio</strong> Tumino, fin dalla sua fondazione,<br />

ha investito e continua ad investire molte<br />

risorse sull’eccellenza dei propri reparti<br />

service, al fine di garantire un’autentica<br />

soddisfazione a chi sceglie questa con-<br />

cessionaria.<br />

In primo luogo, il <strong>cliente</strong> che si rivolge<br />

alla <strong>Sergio</strong> Tumino per un intervento<br />

sulla propria vettura, trova ad accoglierlo<br />

il reparto accettazione, dove l’addetto<br />

responsabile valuta l’entità delle azioni<br />

da eseguire e sa dare fin da subito tempi<br />

certi sulla conclusione delle operazioni.<br />

Se si tratta di piccoli interventi, che possono<br />

essere risolti brevemente, la disponibilità<br />

è immediata; nel reparto Smart<br />

Repair, la concessionaria dedica infatti<br />

personale tecnico altamente specializzato<br />

per risolvere con la massima rapidità<br />

56


speciali servizi<br />

esigenze come rabbocchi o cambi d’olio,<br />

sostituzione di lampadine, controllo del<br />

livello dei liquidi tecnici, controllo della<br />

pressione dei pneumatici e altro ancora.<br />

Nel frattempo, il <strong>cliente</strong> ha a disposizione<br />

una sala d’attesa comoda e dotata di<br />

tutti i comfort (tra cui la rete wi-fi per la<br />

connessione ad internet), per ottimizzare<br />

il tempo trascorso in concessionaria e<br />

potere proseguire eventualmente il proprio<br />

lavoro.<br />

Quando una vettura entra all’interno del<br />

reparto service della <strong>Sergio</strong> Tumino,<br />

parte già con un vantaggio indiscutibile<br />

rispetto ad un intervento effettuato<br />

presso un’officina esterna. Il magazzino<br />

a gestione informatizzata e il dialogo<br />

costante tra la concessionaria e le diverse<br />

case costruttrici rappresentate sul<br />

territorio dalla <strong>Sergio</strong> Tumino, assicurano<br />

la disponibilità immediata di eventuali<br />

pezzi di ricambio. Inoltre, il <strong>cliente</strong><br />

ha la sicurezza dell’utilizzo, sulla propria<br />

auto, di ricambi esclusivamente originali<br />

e coperti da garanzia. Il medesimo<br />

discorso vale anche per la qualità dei<br />

liquidi tecnici impiegati: solo quelli suggeriti<br />

e raccomandati dalle diverse case,<br />

per non rischiare di danneggiare componenti<br />

del motore o della carrozzeria.<br />

Ad attrezzature di ultima generazione<br />

sulle quali la <strong>Sergio</strong> Tumino investe<br />

costantemente, si associa poi il lato più<br />

importante, quello umano. Il team di<br />

meccanici in forza alla concessionaria<br />

ha tutte le caratteristiche di una squadra<br />

vincente, essendo coeso, motivato<br />

e, naturalmente, aggiornato. Se da un<br />

lato è vero infatti che il mondo dell’auto<br />

è in continua evoluzione, con innovazioni<br />

tecniche sempre più sofisticate, dall’altro<br />

lato è altrettanto vero che lo staff<br />

tecnico della <strong>Sergio</strong> Tumino frequenta<br />

periodici corsi d’aggiornamento per<br />

essere sempre in grado di fornire al<br />

<strong>cliente</strong> quella qualità di servizio e quella<br />

efficienza che sono requisiti fondamentali<br />

per una concessionaria leader nel<br />

proprio settore.<br />

Altro aspetto da non sottovalutare, che<br />

fa realmente della <strong>Sergio</strong> Tumino la<br />

scelta più giusta per la propria auto,<br />

anche durante tutta la fase post vendita,<br />

è il servizio a 360 gradi che la concessionaria<br />

riesce a garantire. Molte<br />

officine curano infatti soltanto aspetti e<br />

problematiche specifiche; al contrario,<br />

la <strong>Sergio</strong> Tumino assicura una copertu-<br />

57


speciali servizi<br />

ra totale dal punto di vista dell’assistenza,<br />

comprendendo non solo gli interventi<br />

meccanici, ma appunto anche quelli<br />

riguardanti la carrozzeria, i tagliandi, i<br />

ricambi, i controlli periodici. Ovviamente,<br />

anche l’organizzazione è superiore: per<br />

ogni auto che entra nel service della concessionaria,<br />

è preparato un “foglio di lavoro”,<br />

in cui sono annotati di volta in volta<br />

tutti gli interventi effettuati. In tal modo,<br />

rimane traccia di tutta la “storia” dell’auto,<br />

a beneficio sia del proprietario sia dei<br />

58<br />

meccanici, che in tal modo conoscono<br />

sempre la situazione della vettura in<br />

tempo reale. Ultimo ma non meno importante<br />

è l’aspetto delle tariffe applicate,<br />

concorrenziali e trasparenti a fronte di una<br />

qualità del servizio eccellente.


speciale servizi<br />

P<br />

IL SERVIZIO PNEUMATICI SERGIO TUMINO?<br />

Come un pit-stop della Formula 1<br />

oter disporre di pneumatici in perfetta efficienza non significa<br />

soltanto aumentare i livelli prestazionali della propria<br />

vettura e garantirsi una maggiore sicurezza durante la<br />

guida, ma anche ridurre notevolmente i costi di gestione e<br />

manutenzione del mezzo. Per questo, la <strong>Sergio</strong> Tumino è dotata<br />

di un apposito servizio di fornitura e sostituzione pneumatici,<br />

che con una rapidità da pit-stop gestisce ogni intervento avvalendosi<br />

delle gomme delle migliori marche. Il <strong>cliente</strong> ha così a<br />

disposizione un punto di riferimento su cui poter contare per<br />

tutte le evenienze, compresa la gestione di emergenze come<br />

forature o danneggiamenti. Ogni pneumatico montato dallo<br />

staff tecnico della <strong>Sergio</strong> Tumino, gode inoltre di una garanzia<br />

completa per un elevato chilometraggio.<br />

59


la pagina del consulente<br />

S<br />

<strong>ST</strong>UDIO GIANNONE<br />

‘Valore normale’ per i benefit ai dipendenti<br />

aranno riviste le regole per la<br />

determinazione della base imponibile,<br />

ai fini Iva, per autoveicoli<br />

e telefonini cellulari assegnati in uso ai<br />

dipendenti.<br />

<strong>La</strong> ‘Legge comunitaria 2008’ rivede<br />

infatti i parametri per la definizione di<br />

tale imponibile, con la versione aggiornata<br />

del c.d. ‘valore normale’.<br />

Ad oggi quindi il ‘valore normale’<br />

dovrebbe seguire l’intero importo che il<br />

cessionario o il committente, al medesimo<br />

stadio di commercializzazione di<br />

quello in cui avviene la cessione di beni<br />

o la prestazione di servizi, dovrebbero<br />

pagare, in condizioni di libera concorrenza,<br />

ad un cedente o prestatore indipendenti<br />

per ottenere i beni o i servizi<br />

in questione, nel tempo e nel luogo di<br />

tale cessione o prestazione. Qualora<br />

non si individuino fattispecie analoghe,<br />

si intenderà:<br />

a) Per le cessioni di beni: il prezzo di<br />

acquisto dei beni o di beni simili, o in<br />

mancanza, il prezzo di costo, determinati<br />

nel momento in cui si effettuano<br />

tali operazioni;<br />

b) Per le prestazioni di servizi, le<br />

spese sostenute dal soggetto passivo<br />

per l’esecuzione dei servizi medesimi.<br />

Sarà comunque un decreto a dover<br />

specificare i valori da prendere in considerazione<br />

per addivenire a degli<br />

imponibili congrui, che seguano la ratio<br />

della disposizione comunitaria, in modo<br />

da evitare che beni a Iva detratta possano<br />

essere oggetto di assegnazione al<br />

personale per un prezzo distante dal<br />

‘valore normale’, così come specificato<br />

dalla disposizione stessa.<br />

In tal caso, l’Amministrazione finanziaria<br />

è autorizzata a effettuare gli adeguamenti<br />

del caso se accerta scostamenti<br />

dal valore normale, sebbene i<br />

parametri per la sua determinazione<br />

siano ancora tutti da stabilire.<br />

<strong>Con</strong>siderato che, secondo quanto<br />

disposto dal D.P.R. 633/’72, la base<br />

imponibile Iva è costituita dall’ammontare<br />

dei corrispettivi pattuiti dalle parti,<br />

ogni scostamento da tale valore deve<br />

essere contenuto entro dei limiti che<br />

possano garantire il normale gettito<br />

fiscale. Pertanto, è verosimile ritenere<br />

che il prossimo decreto regolamenterà<br />

la materia stabilendo delle soglie forfettarie<br />

che determineranno la reale<br />

utilità recata dal bene a favore dell’utilizzatore.<br />

Pagina in collaborazione con<br />

Studio Giannone<br />

<strong>Con</strong>sulenza Societaria e Tributaria<br />

60


la pagina del consulente<br />

A<br />

<strong>ST</strong>UDIO CASCONE<br />

Analisi e prevenzione dei rischi psicosociali:<br />

lo stress lavoro correlato<br />

lzi la mano chi di questi tempi non si<br />

sente in qualche modo “stressato”. E’<br />

ormai luogo comune attribuire allo<br />

stile di vita frenetico a cui siamo purtroppo<br />

abituati, sul lavoro come nella quotidianità,<br />

disturbi e malesseri vari apparentemente<br />

senza una precisa origine.<br />

Ma cos’è effettivamente lo stress e, in<br />

particolare, lo stress lavoro correlato?<br />

Pur nella consapevolezza di non poter<br />

affrontare in poche righe un argomento così<br />

complesso e delicato, vale comunque la<br />

pena di focalizzare alcuni aspetti significativi,<br />

alla luce dell’importanza ed attualità che<br />

hanno assunto i cosiddetti “rischi psicosociali”<br />

(stress, mobbing, burn-out) nel processo<br />

di valutazione dei rischi lavorativi.<br />

Lo stress dovuto al lavoro può essere anche<br />

definito come “un insieme di reazioni fisiche<br />

ed emotive dannose che si manifesta quando<br />

le richieste poste dal lavoro non sono<br />

commisurate alle capacità, risorse o esigenze<br />

del lavoratore” e può colpire chiunque, a<br />

qualsiasi livello, indipendentemente dal settore<br />

lavorativo e delle dimensioni aziendali.<br />

Si tratta quindi di un’esperienza soggettiva<br />

che può manifestarsi quando un individuo<br />

percepisce che le sue capacità sono insufficienti<br />

a sostenere il carico di lavoro cognitivo,<br />

emotivo e relazionale del lavoro. Sentirsi<br />

inadeguati prima ancora che essere inadeguati,<br />

può diventare motivo di innesco delle<br />

reazioni che poi sfociano nelle patologie e<br />

nelle alterazioni comportamentali stresscorrelate:<br />

insonnia, difficoltà di concentrazione,<br />

disturbi della digestione, disturbi cardiocircolatori,<br />

ansia, depressione, irritabilità,<br />

alterazioni dei comportamenti alimentari,<br />

tabagismo, alcolismo, ricorso a psicofarmaci,<br />

etc. D’altronde i cambiamenti in corso nel<br />

mondo del lavoro sottopongono i lavoratori<br />

a pressioni sempre maggiori. Si pensi al ridimensionamento<br />

delle imprese, all’esternalizzazione<br />

delle mansioni, al maggior bisogno<br />

di flessibilità in termini di impiego e<br />

competenza, all’accresciuto ricorso ai contratti<br />

a tempo determinato, alla più marcata<br />

precarietà del lavoro e all’intensificazione<br />

dell’attività lavorativa, nonché allo scarso<br />

equilibrio tra lavoro e vita privata. Secondo<br />

l’OSHA, l’agenzia europea per la sicurezza e<br />

salute sul lavoro, lo stress legato all’attività<br />

lavorativa interessa quasi un lavoratore su<br />

quattro ed è responsabile del 50% di tutte le<br />

giornate lavorative perse. Le condizioni che<br />

nell’ambiente di lavoro possono favorire l’insorgenza<br />

di tale fenomeno possono essere<br />

molteplici: condizioni microclimatiche disagevoli,<br />

presenza di fattori chimici o fisici con<br />

intensità disturbante, isolamento o sovraffollamento,<br />

ritmi di lavoro elevati, ambiguità<br />

e conflitto di ruolo, scarsa trasparenza del<br />

modello organizzativo, aspettative disattese<br />

o irrealistiche, squilibrio tra responsabilità e<br />

61<br />

competenze, rapporti interpersonali insoddisfacenti,<br />

etc.<br />

Ai fattori ambientali ed organizzativi si associano<br />

poi le condizioni psicofisiche dell’individuo.<br />

Ciascuno di noi, infatti, reagisce in<br />

maniera diversa ai diversi stimoli cui è sottoposto.<br />

E’ nell’interesse dell’organizzazione<br />

che i rischi psicosociali vengano riconosciuti<br />

ancor prima del loro manifestarsi perché fin<br />

dal primo momento incidono sulla qualità<br />

del lavoro, sulla produzione, sul clima lavorativo<br />

e su molti altri aspetti organizzativi<br />

legati al fattore umano.<br />

Nel contesto lavorativo esistono degli indicatori<br />

attraverso i quali è possibile effettuare<br />

un’indagine preliminare per riconoscere la<br />

presenza di indizi sull’esistenza del fenomeno<br />

“stress lavorativo”, al fine di intraprendere<br />

le opportune azioni di prevenzione e contrasto,<br />

agendo sulle possibili cause scatenanti<br />

di cui si è in parte accennato.<br />

Occorre tenere ben presente tuttavia che<br />

l’argomento in questione coinvolge la sfera<br />

emotiva del lavoratore e che, pertanto, le<br />

varie azioni di indagine, analisi e contrasto<br />

del fenomeno andranno gestite sotto la<br />

supervisione di personale esperto in materia.<br />

E concludendo con una piccola variazione<br />

sul tema, in vista dell’approssimarsi delle<br />

ferie estive…cerchiamo almeno di non stressarci<br />

anche durante le vacanze!<br />

Salvatore Cascone<br />

Safety Manager - Studio Me.S.


arte e cultura<br />

GLI “INCONTRI RAVVICINATI”<br />

di Antonella Ferrera<br />

Da questo numero <strong>ST</strong> Magazine inaugura una rubrica inedita: “Incontri ravvicinati”,<br />

che vedrà Antonella Ferrera dialogare di volta in volta con scrittori e intellettuali<br />

italiani che, nelle loro opere, raccontano la Sicilia.<br />

A TU PER TU CON MARCELLO VENEZIANI<br />

Chi è Marcello Veneziani<br />

Marcello Veneziani, giornalista e scrittore,<br />

una delle menti più acute e vivaci del panorama<br />

nazionale. Editorialista di quotidiani e<br />

settimanali, ha fondato a sua volta e diretto<br />

periodici. Ha curato opere di filosofia, storia<br />

e cultura politica. E’ autore di vari saggi, tra<br />

i quali: Processo all’Occidente, Sul destino,<br />

<strong>La</strong> rivoluzione conservatrice in Italia,<br />

L’anti900, Il secolo sterminato, Comunitari<br />

o liberal, Vita natural durante, Di padre in<br />

figlio, <strong>La</strong> cultura della destra, <strong>La</strong> sconfitta<br />

delle idee, <strong>La</strong> sposa invisibile, Il segreto del<br />

viandante, I vinti, <strong>Con</strong>tro i barbari,<br />

Rovesciare il ’68, e l’ultimo, Sud, un viaggio<br />

civile e sentimentale.<br />

H<br />

ai appena scritto un libro, “Sud”.<br />

Sai bene quanto un tuo vecchio<br />

articolo a tutta pagina su Il<br />

Giornale, intitolato <strong>Con</strong>trora splendore e<br />

vizio del Sud, mi abbia catturata al<br />

punto di decidere scientemente di volerti<br />

conoscere. Nel nostro ambiente non ci<br />

volle molto, ma sappi che non fu casuale.<br />

L’acume, la sensibilità, l’ironia con<br />

cui hai saputo cogliere aspetti che sono<br />

propri di certi luoghi, sono praticamente<br />

unici. Ed eccoti di nuovo con “Sud”. Ma<br />

questa e’ una mania!<br />

Sì, amo il Sud soprattutto nei suoi<br />

aspetti più latenti, apparentemente<br />

sommersi in realtà essenziali per cogliere<br />

il senso profondo del sud. Non mi<br />

interessano le analisi sociologiche, le<br />

comparazioni di dati statistici e i soliti<br />

discorsi politici; mi piace più raccontare<br />

il sud come mito vivente.<br />

Alla Sicilia dedichi venti pagine del<br />

Veneziani - pensiero, e non ci vai in<br />

punta di fioretto, ma sento che dietro<br />

c’e’ ammirazione per l’Isola con<br />

la “i” maiuscola…<br />

E’ vero, e lo hanno notato in tanti in<br />

Sicilia. <strong>La</strong> Sicilia mi sembra un sud<br />

potenziato, un meridione al quadrato. Mi<br />

attrae la sua magnificenza, e i suoi fertili<br />

incroci tra arabi e normanni, greci e<br />

fenici; la sua ricchezza di natura e cultura,<br />

il suo clima e il suo stile sornione.<br />

Nel libro tu attacchi così: “Per il<br />

bene d’ambedue, allontanate la<br />

Sicilia dal continente, piuttosto che<br />

tentare unioni artificiose. (…) <strong>La</strong><br />

maledizione incombe su chi pretende<br />

di modificare geneticamente<br />

un’isola, riducendola a penisola, o<br />

62<br />

isola in pena”. Beh, più chiaro di<br />

così! Ma al di là della scarsa simpatia<br />

per il ponte sullo stretto, perché<br />

ritieni che la Sicilia sia un mondo a<br />

sé e invochi persino l’aiuto di Dio<br />

affinché ne preservi la sua adorata<br />

negligenza? Quale negligenza?<br />

Molte bellezze, risorse, energie della<br />

Sicilia giacciono inoperose, trascurate, a


arte e cultura<br />

volte degradate...C’è uno spreco regale<br />

in Sicilia di intelligenza e di opere...<br />

Questa è la divina negligenza siciliana.<br />

Ma dall’altra parte, va pure preservata<br />

la sua diversità, il suo essere altro dal<br />

continente, la sua peculiarità di isola. E<br />

non credo che sia solo lo sguardo letterario<br />

di uno scrittore, credo che ci sia<br />

qualcosa di più che attiene all'identità<br />

siciliana e alla loro irriducibile alterità<br />

unita ad una dose antica di orgoglio.<br />

Parlami invece di questa “spremuta<br />

d’Africa e d’Europa, di Grecia,<br />

Spagna e Medio Oriente”, di questa<br />

“regina nel Cuore del Mediterraneo<br />

di cui è la sintesi, vivente e morente”.<br />

<strong>Con</strong> le parole ci sai proprio<br />

fare…<br />

Vedo nella Sicilia una forza seduttiva<br />

unica che risale dal paesaggio, dai<br />

paesi, dai dolci, dagli odori e dai caratteri<br />

siciliani.<br />

Credo che sia quel fascino ad attirare<br />

nei secoli viandanti di tutto il mondo,<br />

venuti soprattutto dal nord, la percezione<br />

di una irripetibile sintesi tra civiltà<br />

che furono impropriamente definite<br />

dominazioni. Il Mediterraneo sembra<br />

come concentrarsi nella Sicilia offrendo<br />

la sua spremuta di secoli, luoghi e culture.<br />

Hai parlato di mafia e di violenza,<br />

pur ammettendo che non esiste un<br />

marchio siculo nella brutalità, e hai<br />

proseguito il tuo ragionamento con<br />

delle domande: “Quanto ha pesato<br />

la crescita della ricchezza senza la<br />

parallela crescita di civiltà? Quanto<br />

ha pesato il dislivello tra la tecnica<br />

in espansione e la cultura in ritirata,<br />

la perdita della tradizione, di un<br />

mondo comune di regole e valori?”<br />

Hai trovato una risposta?<br />

<strong>La</strong> mia convinzione è che le società<br />

deperiscono o addirittura periscono<br />

quando pretendono di evadere dalla<br />

loro identità o restare pietrificate.<br />

Ossia quando fuggono o stanno, invece<br />

che rinnovarsi e tornare. <strong>La</strong> Sicilia e il<br />

Sud intero patiscono di entrambi questi<br />

vizi: per metà pietrificato in un passato<br />

che non c'è più, per metà inseguendo e<br />

imitando modelli estranei piovuti dall’alto.<br />

Da qui il dislivello di cui parlo tra<br />

la crescita della tecnica e del benessere<br />

e la decrescita della cultura e della<br />

civiltà. Il Sud non è un nord in ritardo,<br />

e la Sicilia non è un rimorchio del continente,<br />

ovvero un’Europa in via di sviluppo.<br />

Ha una sua specifica identità che<br />

va riconosciuta e valorizzata per cercare<br />

una via siciliana e meridionale alla<br />

modernità.<br />

<strong>Con</strong>osci bene la Sicilia e non puoi<br />

non avvertire che quella orientale è<br />

un mondo a parte, una sorta di<br />

isola nell’isola…<br />

Certo, ci sono ulteriori differenze all’interno<br />

delle identità, in Sicilia come nel<br />

Sud. Ma questo non mi porta a respingere<br />

l’idea di un’identità siciliana o<br />

meridionale, ma a considerarla una<br />

delle possibili espressioni identitarie.<br />

Abbiamo identità multiple, tradizioni<br />

che si stratificano, il nostro essere<br />

autentico si esprime in una rete di<br />

appartenenze da quelle più prossime,<br />

famigliari, a quelle più lontane, in un<br />

sistema di cerchi concentrici.<br />

Raccontami del tuo rapporto con la<br />

Sicilia. Ti perdoneranno i tuoi corregionali<br />

pugliesi, se non potrai<br />

fare a meno di spendere qualche<br />

parola di elogio. Poi ti lascio sfogare<br />

con qualche altra punzecchiata…<br />

63<br />

Antonella Ferrera<br />

intervista<br />

Marcello Veneziani<br />

Chi è Antonella Ferrera<br />

Antonella Ferrera, bolognese, ma vivo a Roma<br />

da molti anni.<br />

Professione: giornalista e autrice. <strong>Con</strong>duco<br />

programmi su Radio Rai e ogni tanto mi piace<br />

scrivere un libro, forse per il bisogno di fissare<br />

“nero su bianco” tante parole.<br />

Interessi: sono legati al mio lavoro. Mi<br />

appassiona lo studio della personalità di grandi<br />

figure – anche negative – che hanno segnato<br />

la storia passata e recente. Mi interessano<br />

i temi a tinte forti, spesso legati al crimine,<br />

anche se crimine non significa solo “omicidio”,<br />

ma molto altro.<br />

Mi piace intervistare più che essere intervistata.<br />

Preparo le scalette con precisione maniacale,<br />

studio come per sostenere un esame<br />

all’università. Questo mi ha consentito di ottenere<br />

interviste da personaggi incredibili, dalla<br />

fama di “irraggiungibili”, geniali nel loro<br />

campo, le migliori menti del nostro Paese.<br />

Che cosa c’entra una bolognese trapiantata<br />

a Roma su questa rivista sicula doc?<br />

C’entra, c’entra…Si chiama Nelson, ed è tutto<br />

un programma, come il suo nome. In breve,<br />

mi sono trovata catapultata in questo luogo<br />

speciale (questa fetta di Sicilia) a cui mi sono<br />

appiccicata come ad una calamita. Non posso<br />

più farne a meno e ogni volta che vi ritorno –<br />

sempre più spesso - giuro che non partirò più.<br />

Poi il lavoro chiama…<br />

Per affondare di più le radici, ho chiesto ai<br />

miei genitori di trasferirsi qui e, in un anno –<br />

pur senza rinnegare la fedeltà sentimentale a<br />

Bologna – si sono trasformati in due perfetti<br />

mazzariddari.<br />

Poi ci sono gli amici. Sono loro il collante vero<br />

con questi luoghi. Certo, sono amici speciali,<br />

come tante cose del resto sono speciali qui. I<br />

gelati, ad esempio, le melanzane – pardon,<br />

melenzane -, le angurie, l’azzurro del cielo e<br />

del mare, sono più dolci, più grandi, più colorati<br />

dei gelati, delle melanzane e del cielo di<br />

altri luoghi. E anche gli amici sono “di più”. Gli<br />

amici come <strong>Sergio</strong> Tumino, ad esempio, un<br />

imprenditore che vedresti bene a Berlino, a<br />

Milano, a Parigi, ma che sta qui, nella sua<br />

Sicilia, e fa lavorare e prosperare la sua<br />

gente. <strong>Sergio</strong> è un uomo tosto e caparbio, ma<br />

anche un amico generoso, più grande e più<br />

colorato, come questo cielo e questo mare.<br />

Da questo numero spero di allietarvi con una<br />

nuova rubrica di interviste: “Incontri ravvicinati”.


zoom<br />

E’ un rapporto assiduo che si manifesta<br />

già dal piacere di tornarvi. In altri luoghi<br />

d’Italia ci vado per dovere professionale,<br />

in Sicilia invece ho proprio il gusto di<br />

andare. Ho molti amici, mi piacciono i<br />

loro arabeschi, le loro sontuose dietrologie,<br />

i loro contorti pensieri e la loro sultantesca<br />

ospitalità. Quando penso al mio<br />

luogo definitivo, oltre Roma, sono sempre<br />

esitante tra la Puglia e la Sicilia.<br />

E’ giunto il momento del cannolo.<br />

Vuoi spiegare ai lettori quale metafora<br />

rappresenti secondo te questo<br />

dolce tipico e prelibato? Le signore<br />

non avranno più il coraggio di mangiarlo,<br />

almeno in pubblico.<br />

Beh, tutto nasce da Totò Cuffaro che<br />

festeggiò con un vassoio di cannoli. Da lì<br />

ho costruito la metafisica del cannolo,<br />

sostenendo che si tratti del simbolo fallico<br />

e mafioso della sicilianità, e divertendomi<br />

a immaginare il cannolo come<br />

segno di affiliazione alle cosche.<br />

Rimando la descrizione alle pagine del<br />

libro e al piacere di gustarlo dal vivo, nel<br />

suo magico intreccio di morbida ricotta e<br />

fusto croccante.<br />

“Forza Etna”. Tu ricordi chi augurava<br />

ai “te…oni” di venire fritti dalla<br />

lava del vulcano. <strong>La</strong> cosa qui nel<br />

ragusano non ci toccherebbe, ma<br />

non fa piacere lo stesso. Comunque,<br />

tu avvisi lor signori che si sta stu-<br />

64<br />

diando la possibilità di ricavare<br />

direttamente dal sottosuolo - attraverso<br />

il vulcano - i due terzi del fabbisogno<br />

energetico del paese. Non è<br />

che ti sei allargato un po’?<br />

No, ho riferito le osservazioni di un serio<br />

studioso della materia che proprio perché<br />

serio non ha voluto che io dessi risonanza<br />

al suo nome, trattandosi di studi<br />

ancora non pubblicati e pubblicizzati. Ma<br />

credo che sia una risorsa da non trascurare<br />

che potrebbe capovolgere il rapporto<br />

tra sud e nord in una dipendenza<br />

energetica dal sottosuolo terrone. Una<br />

bella lezione per i nordici sostenitori di<br />

Forza Etna e Forza Vesuvio.<br />

Recentemente hai presentato il tuo<br />

libro “Sud” nella cornice straordinaria<br />

di Ibla e in una sede da film<br />

degno delle musiche di Nino Rota,<br />

“il circolo di conversazione”.<br />

Anch’io ho avuto questo privilegio e


zoom<br />

ricordo che facevo fatica a concentrami<br />

su quello che dovevo dire; ero<br />

catapultata in un mondo, in un’altra<br />

epoca e mi chiedevo “come ci sono<br />

finita qui?”<br />

Tu come ci sei arrivato nel punto più<br />

a Sud dell’Italia?<br />

Era già la terza volta che tornavo a Ibla.<br />

Il fatto che sia il punto più a sud d’Italia<br />

e di Tunisi me la rende ancora più affascinante;<br />

ma è già bella di suo. Ho parlato<br />

in quel circolo gattopardesco che<br />

sembra sfuggito al Novecento e ho pure<br />

dormito quasi di fronte al circolo in un<br />

palazzo il cui proprietario mostrava di<br />

avere trecento anni ben portati con una<br />

barba bianca fluente come i capelli. Un<br />

Dio ingegnere che parlava siculo e riempiva<br />

cannoli con le sue candide manine.<br />

Poi il teatrino, la Cattedrale, la collezio-<br />

ne di divise coloniali...Mitica Ragusa.<br />

Rinunceresti a una settimana estiva<br />

nella tua amata Puglia per una set-<br />

65<br />

timana siciliana? Qui i giovani fanno<br />

sport, viaggiano, si vestono bene,<br />

insomma, hanno tutto, né più né<br />

meno che a Bologna o a Milano, ma<br />

c’e’ un ma: leggere, così così.<br />

Qualche giorno con te e in molti<br />

cambierebbero idea (raccontaci<br />

della tua biblioteca).<br />

Sono dell’idea di accumulare le settimane<br />

sicule e pugliesi senza rinunciare a<br />

nessuna della due. Certo che tornerei in<br />

Sicilia in estate. Sui libri, è vero, in<br />

Sicilia si legge poco e le scuse classiche<br />

sono la vita all’aria aperta, la cultura<br />

orale, il piacere di conversare... ma sono<br />

alibi. In realtà è uno sfregio all’intelligenza<br />

siciliana e alla nobilissima radice<br />

di una terra abitata per secoli da intellettuali<br />

della Magna Grecia. <strong>Io</strong> consiglio<br />

di portarsi sempre insieme un libro; una<br />

società inefficiente come la nostra, di<br />

ritardi e ritardatari, consente di avere<br />

tempi morti che si possono riempire non<br />

solo con le stupide conversazioni al cellulare<br />

ma anche con qualche pagine di<br />

un libro. <strong>La</strong> mia biblioteca che anni fa<br />

rischiò di venire distrutta, l’ho divisa in<br />

due case perché ormai supera i sedicimila<br />

volumi. In una, più ristretta e più<br />

personale, ho concentrato i libri che più<br />

amo e più leggo, prevalentemente filosofici,<br />

letterari, diaristici; nell’altra, più<br />

grande e più famigliare, ho lasciato libri<br />

storici, politici, romanzi, libri d'arte e<br />

saggi critici narrativi.<br />

Leggere è un piacere impareggiabile,<br />

che per me riesce ad essere eguagliato<br />

solo dal piacere di scrivere.<br />

Nelle foto alcune immagini di Ragusa Ibla e di<br />

prodotti agroalimentari raccontati da Marcello<br />

Venezioni nel suo “Sud”


solidarietà<br />

D<br />

al 2003, grazie all’impegno dei<br />

Padri Carmelitani di Ragusa, c’è<br />

una speranza in più per la popolazione<br />

del Madagascar. Da quell’anno, è<br />

attiva infatti una missione a Marovoay, che<br />

ha attivato diverse iniziative per aiutare<br />

uno dei Paesi più poveri del mondo.<br />

In particolare, la missione dei Carmelitani<br />

ragusani ha già realizzato, in questi primi<br />

6 anni, l’apertura di pozzi d’acqua potabile<br />

(in questa zona e nell’Africa in genere<br />

non è affatto scontato avere acqua pulita<br />

a disposizione; molto spesso ci si approvvigiona<br />

presso fiumi o canali fangosi), l’attivazione<br />

di forme di micro credito per lo<br />

sviluppo dell’agricoltura (grazie a questa<br />

opportunità, molti contadini locali hanno<br />

potuto avviare una coltivazione, generalmente<br />

una risaia, per sperare in un futuro<br />

più dignitoso e non dovere ricorrere sempre<br />

a sussidi esterni), la mensa scolastica<br />

parrocchiale.<br />

Da segnalare poi anche il grande impegno,<br />

iniziato dal principio della missione, a<br />

favore dell’istruzione, con la costruzione di<br />

una biblioteca e varie aule didattiche, fino<br />

ad arrivare, nel corso del tempo, alla realizzazione<br />

di un vero e proprio liceo intitolato<br />

a Edith Stein, con un’operazione<br />

costata complessivamente 80.000 euro.<br />

MISSIONE MADAGASCAR ONLUS,<br />

il progetto Tumino continua<br />

Assieme a tale progetto, è stato portato<br />

avanti anche quello di un poliambulatorio<br />

medico, inaugurato il 16 aprile 2007. Il<br />

prossimo obiettivo della missione è la<br />

costruzione di un Istituto di Maternità e di<br />

una casa plurifamiliare per il personale<br />

medico. Le due opere saranno edificate<br />

nel Centro Sanitario di Ambovomavo,<br />

distante 2 chilometri da Marovoay, nei<br />

pressi del già citato poliambulatorio medico<br />

e della casa bifamiliare per il personale<br />

medico realizzati tra agosto 2005 e aprile<br />

66<br />

2007. Per continuare a sostenere la missione<br />

dei Carmelitani Scalzi ragusani in<br />

Madagascar, si può contribuire in diversi<br />

modi, tra cui un versamento sul conto corrente<br />

postale n. 63322614 o un bonifico<br />

sul conto corrente bancario n.<br />

IT40I0503616900CC0451290926 della<br />

Banca Agricola Popolare di Ragusa. Per<br />

informazioni più dettagliate sulle opere<br />

della missione e sui modi per aiutarla, è<br />

attivo anche il sito internet ufficiale,<br />

www.missionemadagascar.org.


sport e sponsorizzazioni<br />

S<br />

I° TROFEO DI TAMBURELLO “EMILIANO OTTAVIANO”<br />

a Cava d’Aliga<br />

arà un torneo di tamburello aperto<br />

a tutti, dai giovanissimi agli adulti,<br />

dai bambini alle bambine, dagli<br />

uomini alle donne, a ricordare una figura<br />

indimenticabile per la concessionaria e per<br />

tutta la città di Ragusa: Emiliano<br />

Ottaviano, l’amico e il responsabile marketing<br />

della <strong>Sergio</strong> Tumino.<br />

Ad organizzare la manifestazione, con il<br />

sostegno della concessionaria e della<br />

Federazione Italiana Tamburello, sono<br />

stati gli amici di sempre di Emiliano, che<br />

hanno programmato quest’iniziativa nella<br />

settimana che va dal 17 al 24 agosto,<br />

presso il litorale di Cava d’Aliga. Ad illustrare<br />

il senso dell’iniziativa è stato lo<br />

stesso Luca Livia, il migliore amico di<br />

Emiliano, che ha detto: “Innanzitutto una<br />

parola va spesa sul nome che abbiamo<br />

scelto per la manifestazione: non “memorial”,<br />

ma “trofeo”, a significare che intendiamo<br />

fare qualche cosa di diverso da un<br />

semplice ricordo di un amico scomparso,<br />

perché Emiliano continua a vivere nei<br />

nostri cuori. Poi, come location abbiamo<br />

scelto Cava d’Aliga, perché era uno dei<br />

luoghi prediletti da Emiliano, nei quali si<br />

recava spesso a trascorrere le vacanze e,<br />

soprattutto, dove è stato più volte vincitore<br />

del torneo di tamburello, in coppia col<br />

cugino Emanuele”.<br />

Emiliano, del resto, era noto in città non<br />

solo come apprezzato professionista nel<br />

marketing, ma anche come uomo di sport<br />

a 360 gradi. Dirigente della squadra di<br />

basket della Nova Virtus, che ha saputo<br />

portare alla promozione, era figlio di<br />

Salvatore Ottaviano, già assessore allo<br />

sport del Comune di Ragusa e Segretario<br />

Generale della Federazione Italiana<br />

Scherma.<br />

Qui accanto Emiliano Ottaviano, il responsabile<br />

marketing della <strong>Sergio</strong> Tumino,<br />

grande appassionato di tamburello<br />

al cui ricordo è dedicato questo trofeo.<br />

67


sport e sponsorizzazioni<br />

P<br />

LE GIOVANI <strong>ST</strong>ELLE DEL BASKET A RAGUSA<br />

per la “Pasqua Barocca”<br />

er il secondo anno consecutivo, Ragusa ha ospitato dal 10<br />

al 12 aprile scorsi il quadrangolare internazionale di<br />

basket giovanile “Pasqua Barocca” (la manifestazione si è<br />

svolta infatti dal Venerdì Santo alla domenica di Pasqua), che<br />

ha visto la partecipazione delle nazionali Under 16 di Italia,<br />

Spagna, Russia e Serbia. <strong>La</strong> manifestazione, organizzata dalla<br />

Nova Virtus Ragusa e patrocinata dalla Federazione Italiana<br />

68<br />

Pallacanestro, dal Comune di Ragusa e dalla Provincia Regionale<br />

di Ragusa, ha visto la partecipazione in qualità di main sponsor<br />

della <strong>Sergio</strong> Tumino, come sempre in prima linea per promuovere<br />

i valori dello sport tra i giovani, e di Allianz Bank.<br />

Nonostante il periodo festivo, l’iniziativa ha riscosso un grande<br />

successo di pubblico, richiamando sugli spalti del PalaPadua<br />

oltre 1.000 spettatori per ognuna delle tre giornate. L’interesse


sport e sponsorizzazioni<br />

suscitato dalla manifestazione trovava<br />

del resto una piena giustificazione nella<br />

qualità delle compagini partecipanti, indiscutibilmente<br />

tra le migliori a livello europeo.<br />

L’edizione di quest’anno è andata<br />

alla nazionale russa, che va quindi a fare<br />

compagnia alla Spagna, vincitrice della<br />

prima edizione nella primavera 2008. Per<br />

l’Italia, che ha espresso comunque un<br />

buon gioco (come si ricordava più sopra il<br />

torneo ha visto impegnate squadre di<br />

altissimo profilo), c’è stato il terzo posto,<br />

con un successo nella partita inaugurale<br />

contro la Serbia e due sconfitte negli altri<br />

due match disputati, contro Spagna e<br />

Russia.<br />

Al di là dei verdetti del campo, comunque,<br />

la manifestazione ha svolto un’importante<br />

opera di promozione dello sport<br />

e del basket in particolare non solo a<br />

Ragusa, ma anche in un centro della provincia.<br />

Alla vigilia del quadrangolare, il<br />

Giovedì Santo, la nazionale italiana ha<br />

disputato infatti un incontro amichevole<br />

contro la Spagna a Santa Croce<br />

Camerina, bissando di fatto l’analoga iniziativa<br />

del 2008, quando ad ospitare<br />

l’amichevole pre – meeting era stato il<br />

comune di Comiso. A latere dell’evento,<br />

inoltre, si è ripetuto come l’anno scorso<br />

anche un interessante “clinic” internazionale<br />

per allenatori di basket: se nella<br />

prima edizione hanno partecipato i coach<br />

delle nazionali italiana e spagnola, quest’anno<br />

sono stati relatori il responsabile<br />

tecnico del settore giovanile dell’Italia e<br />

l’allenatore della Serbia. “L’auspicio che<br />

69<br />

tutti ci facciamo – ha poi dichiarato<br />

Giovanni Gebbia, uno degli organizzatori<br />

dell’evento – è che questa manifestazione<br />

possa continuare anche nei prossimi<br />

anni, visti i grandi consensi ottenuti finora<br />

e il suo importante ruolo nella promozione<br />

di valori sani e condivisibili”.


spettacolo<br />

70


NEL PROSSIMO NUMERO DI <strong>ST</strong> MAGAZINE<br />

LE NOVITA’ PRODOTTO 2009/2010<br />

I MERCATI ORTOFRUTTICOLI DELLA SICILIA ORIENTALE<br />

<strong>ST</strong>EFANIA PRE<strong>ST</strong>IGIACOMO, IL NO<strong>ST</strong>RO MINI<strong>ST</strong>RO<br />

Anche per il prossimo numero, non mancheranno tante sorprese per tutti i<br />

lettori di <strong>ST</strong> Magazine. Andremo a scoprire gli importantissimi mercati ortofrutticoli<br />

della nostra provincia. Ci sarà spazio anche per una celebre donna<br />

della politica italiana: l’on. Stefania Prestigiacomo, originaria di Siracusa. E,<br />

ovviamente, non perdetevi tutte le novità 2009/2010 di tutte le marche da<br />

noi rappresentate. Arrivederci a presto!<br />

<strong>ST</strong> Magazine periodico della <strong>Sergio</strong> Tumino S.r.l.<br />

concessionaria <strong>Ford</strong>, Auto e veicoli commerciali, <strong>La</strong>nd Rover, Volvo, Mazda, Suzuki,<br />

<strong>Fiat</strong>, <strong>La</strong>ncia, Meta, usato multimarche<br />

E-MAIL <strong>ST</strong>MAGAZINE@SERGIOTUMINO.IT<br />

WWW.<strong>ST</strong>MAGAZINE.IT<br />

71


www.sergiotumino.it

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