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Rossoblu - Rione Madonna delle stuoie

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Back!, Automatic-flick, Finger-foul,<br />

Flick-in. Vi sembra<br />

forse arabo? No, si tratta<br />

soltanto di “subbuteese”,<br />

ovvero il linguaggio del<br />

Subbuteo. Concordiamo<br />

sul fatto che sia<br />

leggermente tecnico ma vi<br />

possiamo assicurare che è<br />

più facile gio-carlo che<br />

parlarlo!<br />

Fu sulle orme di un gioco<br />

già esistente negli anni ’20<br />

che, nel 1947, in Inghilterra,<br />

un tale P. Adolph inventò<br />

una vera e propria<br />

riproduzione in formato<br />

mignon del gioco del<br />

calcio (non a caso, lo si<br />

definisce anche “calcio da<br />

tavolo” o “calcio in<br />

miniatura”), che chiamò<br />

Subbuteo ispirandosi ad<br />

un piccolo falco lodolaio.<br />

Le miniature del gioco,<br />

infatti, una volta colpite<br />

raggiungono la palla in<br />

maniera veloce e precisa,<br />

con una caratteristica inclinazione<br />

in avanti simile<br />

al volo in picchiata<br />

dell’omonimo rapace.<br />

Inutile dire quanto il gioco<br />

si sia sviluppato fino ai giorni<br />

nostri, pur attraversando<br />

momenti infelici decretati<br />

dall’invasione <strong>delle</strong><br />

moderne consolle che,<br />

con i videogames, hanno<br />

reso il gioco del calcio più<br />

veloce, divertente e soprattutto<br />

molto meno<br />

ingombrante: un tavolo da<br />

Subbuteo misura 100 x<br />

150 cm e non lo si può<br />

certo riporre in un cassetto<br />

una volta finita la partita!<br />

Ciò nonostante, la passione<br />

per il gioco è rimasta<br />

immutata e numerosi<br />

gruppi di amici, anziché<br />

dividersi, si sono<br />

organizzati al meglio. Sono<br />

nati così, in tutto il mondo,<br />

moltissimi Team<br />

Subbuteo, ognuno aderente<br />

alla propria federazione<br />

nazionale, e vengono<br />

organizzati campionati<br />

federali, continentali e addirittura<br />

mondiali. Si tratta<br />

di un vero e proprio paradosso:<br />

alcune persone non<br />

conoscono nemmeno il gioco<br />

in sé; altri, invece,<br />

sono impegnati periodicamente<br />

in gare e trofei internazionali,<br />

che richiedono<br />

quindi organizzazione,<br />

lunghe trasferte e<br />

soprattutto sponsor disposti<br />

a pagare!<br />

Analizzando il gioco un po’<br />

più da vicino ci si rende<br />

subito conto di essere di<br />

fronte ad un vero e<br />

proprio sport: innanzitutto,<br />

i Team prendono la<br />

denominazione di<br />

Associazioni Sportive Dilettantistiche;<br />

il Subbuteo,<br />

inoltre, presenta alcuni<br />

fondamentali elementi che<br />

lo rendono simile ad altri<br />

sport come il biliardo o il<br />

ping-pong: i giocatori, il<br />

tavolo, le squadre ed il regolamento.<br />

I giocatori<br />

sono divisi per fasce di età<br />

e sono più o meno bravi,<br />

a seconda di quanto si<br />

allenano, del loro talento,<br />

intelligenza, furbizia e<br />

freddezza. In Italia possiamo<br />

vantarci di avere al<br />

momento la più forte nazionale<br />

al mondo, nonché<br />

il migliore Team (il CCT<br />

Eagles di Napoli). Sempre<br />

italiani sono il Campione<br />

del Mondo attualmente in<br />

carica (Efrem Intra), il<br />

miglior giocatore cat.<br />

Open (Massimo Cremona)<br />

ed il più forte Under<br />

15 (Mattia Bellotti). Non<br />

male, vero?<br />

Il tavolo di gioco in sé non<br />

è molto complicato da<br />

costruire: bastano un piano<br />

di legno, due cavalletti<br />

e alcune doghette per<br />

creare le sponde. Tutto<br />

risiede nel farlo rientrare<br />

nelle dimensioni<br />

regolamentari, come<br />

dimensioni e altezza da<br />

terra. La superficie di<br />

gioco è creata da un panno<br />

che riproduce un campo<br />

da calcio, inizialmente<br />

fabbricato in cotone e<br />

piuttosto grezzo, oggi in<br />

“vellutino gommato”,<br />

molto più scorrevole e<br />

performante; in più, oltre<br />

al verde tradizionale, ora<br />

si producono campi in<br />

diversi colori. Per non<br />

elencare poi le migliaia di<br />

accessori (tribune, piloni<br />

per illuminazione, carabinieri<br />

a cavallo, terna arbitrale,<br />

tabellone segnapunti,<br />

ecc.) che esistono per<br />

rifinire il campo. Queste,<br />

tuttavia, si usano soltanto<br />

come vezzo estetico<br />

mentre, per un campo<br />

“sportivamente giocabile”,<br />

non sono presenti<br />

nient’altro che le porte.<br />

Le squadre dei giocatori si<br />

dividono principalmente<br />

in due gruppi: quelle da<br />

gioco e quelle da<br />

collezione (essendo un<br />

gioco inventato negli anni<br />

’40, alcune squadre<br />

rappresentano infatti vere<br />

e proprie chicche per<br />

collezionisti!). Nelle due<br />

categorie si differenziano<br />

inoltre decine di tipi<br />

diversi, in base a dimensioni,<br />

peso, basi, figure, ecc.<br />

Quello che, dai profani,<br />

viene chiamato “omino”,<br />

in gergo tecnico è definito<br />

“miniatura” ed è formato<br />

da due pezzi: la base e la<br />

figura. La figura è quella<br />

che riproduce il giocatore<br />

e che porta i colori della<br />

propria squadra mentre la<br />

base è il fondo e può essere<br />

di tremila misure,<br />

colori, materiali e pesi,<br />

basta che sia omologata e<br />

che rientri nei parametri<br />

dettati dai regolamenti in<br />

vigore.<br />

Già, il regolamento: tutto<br />

ruota intorno a un insieme<br />

corposo di norme piuttosto<br />

complicate, dovute alle<br />

innumerevoli situazioni<br />

che si possono verificare<br />

durante una partita, per le<br />

quali esistono apposite regole<br />

da imparare a memoria.<br />

Nonostante l’estrema<br />

precisione del regolamento,<br />

a volte si creano <strong>delle</strong><br />

situazioni così complicate<br />

che solo i semplici “pari o<br />

dispari” o “palla contesa,<br />

palla alla difesa” possono<br />

sbloccare l’impasse. Le regole<br />

fondamentali del gioco<br />

si riassumono invece<br />

nel concetto base di “azione-reazione”:<br />

ad ogni<br />

m o v i m e n t o<br />

dell’attaccante corrisponde,<br />

perciò, un movimento<br />

del difensore che<br />

cerca di contrastarlo.<br />

Il Subbuteo, insomma, è<br />

proprio un bellissimo<br />

sport e, come tale, necessita<br />

di parecchio allenamento<br />

per poter affinare<br />

la tecnica, la strategia e<br />

l’abilità che occorrono ad<br />

un vero campione. I colpi<br />

a punta di dito in una<br />

partita sono davvero tanti<br />

e dei più disparati: calci di<br />

punizione, rigori, tiri alti,<br />

rasoterra o addirittura al<br />

volo, poi ancora colpi ad<br />

effetto triangolazione e<br />

www.rionemadonna<strong>delle</strong><strong>stuoie</strong>.it<br />

A spasso nel tempo... libero<br />

La febbre del Subbuteo di I giovani malati del Subbuteo<br />

micidiali dribbling sono che soldo in più e un po’<br />

solo un anticipo alle di tempo libero abbiamo<br />

migliaia di possibilità che si creato questo Team che<br />

incontrano.<br />

dall’inizio dell’anno “abu-<br />

Ma perché si dovrebbe sa” della Sede del <strong>Rione</strong><br />

perdere la testa per uno per le proprie partitelle. Il<br />

sport così?! Chissà, sarà la nostro scopo è quello di<br />

voglia di sfida, di misurar- creare prima di tutto un<br />

si, sarà la solita febbre del bel gruppo che trovi nel<br />

calcio, sarà che quelli della Subbuteo un modo di<br />

nostra generazione sono aggregazione per trascor-<br />

cresciuti a pane, Nutella e rere qualche ora insieme<br />

Subbuteo (infatti noi lo gi- e farsi due risate; in<br />

ochiamo da quando abbia- secondo luogo, vorremmo<br />

sei anni!). Fatto sta che mo fondare un vero e<br />

nessuno di noi poteva im- proprio Team sportivo che<br />

maginare che nel riavvici- possa partecipare alla pari<br />

narsi a questo sport antico degli altri ai vari campion-<br />

avrebbe trovato cosi tanti ati. Contiamo per ora<br />

appassionati di un tempo sette iscritti, ma siamo<br />

e tante nuove promesse solo all’inizio. La cosa real-<br />

che già a partire dalla tenmente importante è che<br />

era età adolescenziale si fra i nostri tesserati ci sia<br />

cimentano in tornei un promettente Under<br />

nazionali ed internaziona- 15, che si sta impegnando<br />

li.<br />

moltissimo per imparare e<br />

Adesso che abbiamo qual- che ci servirà come esempio<br />

per altri giovani della<br />

sua età: il nostro prossimo<br />

obiettivo, infatti, sarà una<br />

campagna pubblicitaria<br />

CAMPIONI<br />

nell’ambito <strong>delle</strong> scuole<br />

medie-superiori, magari<br />

con l’aiuto<br />

DEL dell’Assessorato MONDO allo Sport<br />

Nell’estate del 2006<br />

del<br />

hanno<br />

Comune<br />

avuto<br />

di Lugo.<br />

luogo<br />

Nel<br />

in Germania<br />

frattempo vi invitiamo a<br />

i Mondiali di Calcio venirci (lo sport a trovare a nella cui il sede Subbuteo si<br />

ispira).<br />

del <strong>Rione</strong> <strong>Madonna</strong> <strong>delle</strong><br />

Nella finalissima di Stuoie. Berlino Non del abbiamo 9 luglio un 2006, una<br />

splendida<br />

giorno fisso per ritrovarci,<br />

ITALIA BATTE LA FRANCIA e si aggiudica la<br />

ma potete trovare le date<br />

Coppa del Mondo per e gli la orari quarta sul nostro volta. fo- Il gruppo<br />

azzurro, guidato dal rum, coach accessibile Marcello dal sito Lippi, entra<br />

nella storia. Quello http://utenti.lycos.it/<br />

che all’inizio del torneo<br />

sembrava un sogno<br />

lugoroosters.<br />

diventa realtà, ventiquattro<br />

anni dopo Spagna ’82. Una partita decisa solo dai<br />

rigori, dopo che i tempi regolamentari e i<br />

supplementari si sono chiusi in parità, 1-1. Poi la<br />

testata di Zidane a Materazzi, l’espulsione del<br />

capitano francese e la lotteria dei tiri dal dischetto.<br />

Ed infine la gioia tricolore. In campo, sugli spalti, in<br />

tutte le piazze italiane.<br />

Alcuni di noi hanno seguito l’appassionante finale<br />

al bar, altri in albergo, altri a casa di amici, ma poi,<br />

tutti insieme, ci siamo riversati nelle strade e nelle<br />

piazze di Lugo e dintorni, per brindare alla vittoria<br />

e intonare a squarciagola cori da stadio. Assiepati,<br />

affannati, stonati, grondanti sudore e adrenalina.<br />

Grazie, Azzurri, per quell’emozione grandissima<br />

che ancora oggi ci accompagna e per quel titolo,<br />

Campioni del Mondo, che ci rende orgogliosi, una<br />

volta tanto, di essere ITALIANI.<br />

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