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E - Mare Nostrum

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cultura e TRADIZIONI<br />

vari momenti della<br />

manifestazione<br />

128<br />

LA CAVALCATA SARDA<br />

LLa Cavalcata è l'ultima in ordine cronologico<br />

tra le grandi feste popolari della<br />

Sardegna.<br />

La grande parata dei cavalli e dei costumi tradizionali<br />

provenienti da tutta la regione vide la<br />

luce per la prima volta alla fine del diciannovesimo<br />

secolo.<br />

Fu infatti nel 1899 - in occasione della storica<br />

visita dei Reali d'Italia nell'isola - che la Piazza<br />

d'Italia venne eletta teatro di una eccezionale<br />

manifestazione di suoni e colori, tradizione ed<br />

identità da offrire ai sovrani, alle più alte autorità<br />

della Sardegna, ed alla immensa moltitudine<br />

convenuta a Sassari per l'occasione.<br />

Il re era giunto nel capoluogo turritano per<br />

l'inaugurazione del monumento dello scultore<br />

Sartori, dedicato a suo padre Vittorio<br />

Emanuele II. La piazza gremita in ogni angolo<br />

era il nuovo cuore della città, trent'anni dopo<br />

l'abbattimento dell'antico castello. Il ministro<br />

Pelloux al seguito della coppia reale ammirò il<br />

neogotico Palazzo Giordano - oggi sede di un<br />

istituto di credito - e l'imponente Palazzo neoclassico<br />

prospiciente con gli affreschi pregiati<br />

dello Sciuti (attualmente sede dell'amministrazione<br />

provinciale). L'organizzazione della<br />

prima storica Cavalcata venne affidata allo storico<br />

e scrittore Enrico Costa, che fece arrivare<br />

rappresentanze in costume da varie regioni<br />

della Sardegna settentrionale.<br />

Una delegazione di costumi e musicisti barbaricini,<br />

in arrivo da Nuoro, completò l'allestimento.<br />

Fu offerto in dono un antico e prezio-<br />

sissimo costume di Sennori, ed in onore della<br />

Regina Margherita di Savoia venne realizzata<br />

preventivamente una grande Esposizione di<br />

Costumi Popolari. Di quell'evento, restano<br />

suggestive e commoventi immagini girate dai<br />

leggendari fratelli parigini Lumiere, inventori<br />

del cinematografo. La Cavalcata Sarda fu una<br />

delle ultime giornate felici della vita di<br />

Umberto I di Savoia, il Re Buono: pochi mesi<br />

dopo, l'attentato dell'anarchico Bresci, presso<br />

la Villa Reale di Monza, pose fine tragicamente<br />

ai suoi giorni. La Cavalcata di fine secolo<br />

non fu il primo esempio di tributo ed ospitalità<br />

della popolazione sassarese. Gli archivi storici<br />

annoverano infatti illustri precedenti che ora<br />

brevemente riportiamo. Nel 1556, quando la<br />

città era parte del Regno di Sardegna e della<br />

Corona di Spagna, venne effettuata una cavalcata<br />

ed una corsa all'anello in onore del nuovo<br />

re Filippo II. Cronache del 1644 riportano gare<br />

a cavallo nell'abitato, per l'insediamento del<br />

nuovo arcivescovo Don Andrea Manca.<br />

Un'altra cavalcata d'epoca nel 1693, in occasione<br />

dell'arrivo da Cagliari dell'alto dignitario<br />

Conte d'Altamura. Si rammentano ancora<br />

corse al galoppo per il re di Spagna Filippo V,<br />

nel 1711, ed una spontanea pariglia in onore<br />

dell'Alternos Giovanni Maria Angioi, capo del<br />

movimento antifeudale. Questa breve cronistoria<br />

della Cavalcata d'epoca, di gusto ed origine<br />

spagnoleggiante, restituisce all'attuale<br />

kermesse i suoi legittimi quarti di nobiltà nei<br />

confronti delle altre straordinarie feste popola-<br />

ri della Sardegna - La Sagra di Sant'Efisio e la<br />

Sartiglia, il Redentore e la discesa dei<br />

Candelieri - tutte fra le più prestigiose ed<br />

apprezzate dai turisti di tutto il mondo. Ancora<br />

due omaggi di questa festa a Casa Savoia: nel<br />

1929 in onore di Vittorio Emanuele III e della<br />

Regina Elena, dieci anni dopo protagonista il<br />

Principe Umberto.<br />

Dopo la guerra, nel 1951, il grande transatlantico<br />

"Conte Biancamano" ospitava in crociera<br />

affiliati del Rotary di tutta Italia. Sbarcati ad<br />

Alghero, i convenuti espressero il desiderio di<br />

assistere, durante il breve soggiorno, a qualche<br />

manifestazione tipica dell'isola. Seduta<br />

stante, un influente socio sassarese contattò<br />

l'Ente Provinciale del Turismo. Lungo le strade,<br />

pavesate a festa del centro cittadino, sfilarono<br />

centinaia di costumi, cavalli e cavalieri davanti<br />

ad una folla esultante.<br />

Questa data è da scolpire a lettere d'oro nella<br />

storia della grande festa popolare sassarese,<br />

perché segna l'inizio di una tradizione non più<br />

modificata che vede il suo svolgimento in<br />

occasione della penultima domenica di maggio<br />

di ogni anno. Nei tempi più recenti va ricordata<br />

la doppia Cavalcata del 1982. Fu infatti<br />

un'edizione speciale, offerta al Presidente della<br />

Repubblica Sandro Pertini nel corso della sua<br />

visita ufficiale in Sardegna. Eccezionale fu il<br />

concorso di partecipanti, la varietà di costumi<br />

sfarzosi e colorati, semplici e severi in altri<br />

casi; ed indimenticabili le prove di abilità dei<br />

cavalieri, per omaggiare il primo cittadino italiano.<br />

Ai giorni nostri non si può omettere la<br />

Cavalcata del Centenario, nel 1999. L'ultima<br />

edizione del Novecento ha vantato naturalmente<br />

una cura particolare nella promozione<br />

turistica.<br />

Tutto è cominciato con una sorprendente manifestazione<br />

in Piazza Duomo a Milano, sotto gli<br />

occhi divertiti dei passanti e di qualche centinaio<br />

di isolani residenti nella metropoli, prevalentemente<br />

iscritti ai circoli sardi del Nord Italia.<br />

Davanti alla “Madunina”, degustazione di dolci<br />

e formaggi sardi, mirto rosso e fil'e ferru,<br />

Tenores di Bitti in concerto accompagnati dalle<br />

launeddas: un ghiotto antipasto della grande<br />

festa di compleanno del 23 maggio, alla quale<br />

le Poste Italiane hanno dedicato un prestigioso<br />

annullo postale, e la Telecom Italia la distribuzione<br />

e la vendita di oltre duecentomila carte<br />

telefoniche dedicate all'avvenimento.<br />

Non è mancata la commemorazione centenaria<br />

del 21 aprile 1899, da parte dell'Azienda<br />

Autonoma di Soggiorno: un tenero omaggio<br />

dei gruppi folk al monumento di Piazza d'Italia,<br />

scintilla della Cavalcata. La Cavalcata può definirsi<br />

a buon diritto l'unica festa laica della<br />

Sardegna. È una grande rassegna di colori e<br />

sapori, suoni e personaggi decisamente differente<br />

dalle altre, tutte con significato religioso<br />

e votivo. È una festa di tutti i sardi, e non solo<br />

della città che la ospita. Costumi misteriosi e<br />

severi, monili dorati e trine sfarzose di ogni<br />

foggia, volti e sonorità di ogni landa della<br />

Sardegna, sono protagonisti di pari dignità<br />

della policroma vetrina di storia e tradizione.<br />

E su tutti la travolgente giostra dei cavalli che<br />

è il vero cuore della festa. Dopo il corteo maestoso<br />

e toccante, le spettacolari pariglie rubano<br />

gli applausi più scroscianti alla grande folla<br />

della festa sassarese. Oltre sessanta, i gruppi<br />

in costume, che arrivano da ogni provincia dell'isola,<br />

sfilano davanti alle transenne delle vie<br />

del centro, sulle quali si pigiano turisti nazionali<br />

e stranieri. Il corteo si concede con entusiasmo<br />

genuino agli occhi attenti delle tribune,<br />

quelle dei giornali nazionali e delle televisioni<br />

estere, della troupe giapponese e del filmmaker<br />

australiano, perché l'eco della Cavalcata<br />

ha da tempo varcato i confini di questo mare.<br />

Da Piazza d'Italia al Corso Vico, dallo stadio<br />

Acquedotto all'Ippodromo Pinna, la città ha<br />

inventato scenari ed atmosfere differenti, perché<br />

questa festa moderna non divenisse prigioniera<br />

di riti immobili. L'ultima edizione ha<br />

avuto una genesi laboriosa, per il mutare del<br />

quadro politico sardo dopo le recenti consultazioni<br />

elettorali. È stata l'ultima fatica<br />

dell'Azienda Autonoma di Soggiorno, che presto<br />

chiuderà i battenti. I finanziamenti - giunti<br />

con qualche ritardo - non hanno impedito alla<br />

nuova giunta cittadina, alle istituzioni, ai protagonisti<br />

della messa in scena di questa grande<br />

kermesse, di confezionare un prodotto di tutto<br />

rispetto. Scenografie colorate e più attente ai<br />

colori storici della municipalità, tribune eleganti<br />

erette in poco tempo da una nota azienda cittadina,<br />

sono state realizzate in pochi giorni. Gli<br />

organizzatori hanno promosso rassegne e<br />

mostre collaterali, eventi di musica e folklore e<br />

un concerto di musica leggera che ha portato<br />

di recente in Piazza d'Italia un nome del calibro<br />

di Gianni Morandi. E fino a notte tarda, canti e<br />

balli tipici. Questo il futuro della Cavalcata<br />

Sarda, porta di ingresso al turismo primaverile<br />

nel territorio. In questo caleidoscopio di tradizione<br />

e modernità, emozioni e spettacolo, vive<br />

l'inconfondibile segreto di una festa che è nel<br />

cuore di tutti.<br />

Pubblicover<br />

Z.I. Predda Niedda<br />

07100 Sassari,<br />

Tel. 079/2673019<br />

Cell. 368/3990308<br />

pubblicover@tiscali.it<br />

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