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Capitolato speciale d'appalto - Comune di Manfredonia

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CITTÀ DI MANFREDONIA<br />

(Provincia <strong>di</strong> Foggia)<br />

CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L’AFFIDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA A FAVORE<br />

DEGLI ALUNNI DELL’INFANZIA E PRIMARIA E PASTI ANZIANI<br />

Periodo <strong>di</strong> riferimento: Anni Scolastici 2013/2014 – 2017/2018<br />

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5.3<br />

5.4<br />

INDICE<br />

TITOLI/ARTICOLI<br />

INDICAZIONI GENERALI DELLA GARA<br />

Scopo e obiettivi dell’appalto<br />

Oggetto e specifiche tecniche dell’appalto<br />

Decorrenza e durata dell’appalto<br />

Importo dell’appalto<br />

Revisione dei prezzi<br />

Profilo degli utenti e se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

Modalità <strong>di</strong> erogazione dei servizi<br />

Conoscenza dello stato dell’arte<br />

Dichiarazione <strong>di</strong> conformità rilasciate dal Committente<br />

Presa in consegna delle strutture<br />

Oneri e responsabilità a carico dell’appaltatore<br />

Subappalto e <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> cessione del contratto<br />

Assicurazione<br />

Modalità <strong>di</strong> presentazione dell’offerta e <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione della gara<br />

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE<br />

Organigramma funzionale e monte ore lavorativo<br />

Assunzione e contratto <strong>di</strong> lavoro<br />

Reintegro del personale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

Piano e monte ore <strong>di</strong> formazione del personale<br />

Comportamento e abbigliamento degli operatori<br />

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PIANO ALIMENTARE<br />

Menu or<strong>di</strong>nario stagionale<br />

Menu de<strong>di</strong>cato ai regimi <strong>di</strong>etetici<br />

Menu de<strong>di</strong>cato ai regimi etico-religiosi<br />

Cestini sostitutivi del pasto<br />

Menu de<strong>di</strong>cato agli utenti dei servizi sociali<br />

Gestione dei servizi in stati <strong>di</strong> emergenza<br />

Sistema informativo <strong>di</strong> prenotazione dei pasti e gestione dei processi<br />

Programma <strong>di</strong> informazione-educazione alimentare per gli utenti<br />

Analisi della customer satisfaction e gestione dei reclami<br />

Commissione mensa<br />

QUALIFICAZIONE DEI FORNITORI E SELEZIONE DEI PRODOTTI<br />

ALIMENTARI<br />

Elenco dei fornitori e dei marchi <strong>di</strong> prodotti alimentari<br />

Qualificazione dei fornitori <strong>di</strong> prodotti alimentari<br />

Origine e qualità dei prodotti alimentari<br />

Dichiarazione <strong>di</strong> conformità delle forniture<br />

Mancata fornitura dei prodotti alimentari offerti<br />

Fornitura della documentazione per contributi<br />

Iniziative <strong>di</strong> natura ambientale e sociale<br />

Divieto <strong>di</strong> riciclo<br />

QUALIFICAZIONE DEI FORNITORI E SELEZIONE DEI PRODOTTI<br />

NON ALIMENTARI<br />

Elenco dei fornitori e marchi dei prodotti non alimentari<br />

Qualificazione dei fornitori <strong>di</strong> prodotti non alimentari<br />

Schede tecniche e <strong>di</strong> sicurezza dei prodotti non alimentari<br />

Dichiarazione <strong>di</strong> conformità delle forniture<br />

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7.7<br />

PREPARAZIONE, VEICOLAZIONE E SOMMINISTRAZIONE DEGLI<br />

ALIMENTI<br />

Modalità e frequenza <strong>di</strong> approvvigionamento delle materie prime<br />

Stoccaggio e tracciabilità delle materie prime<br />

Modalità <strong>di</strong> lavorazione e conservazione delle materie prime<br />

Campionamento degli alimenti a scopo cautelativo<br />

Modalità <strong>di</strong> veicolazione e somministrazione dei pasti<br />

SANIFICAZIONE E MANUTENZIONE DI AMBIENTI,<br />

ATTREZZATURE E ARREDI<br />

Sanificazione degli ambienti produttivi<br />

Lavaggio meccanico dei materiali <strong>di</strong> produzione<br />

Sanificazione degli ambienti <strong>di</strong> servizio<br />

Stoccaggio e utilizzo dei prodotti chimici<br />

Movimentazione e smaltimento dei rifiuti<br />

Prevenzione e lotta agli animali indesiderati<br />

Interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria<br />

8 GESTIONE DEL SISTEMA DELLA SICUREZZA ALIMENTARE<br />

9 GESTIONE DEL SISTEMA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO<br />

10 CONTROLLO DELLA CONFORMITÀ DEI SERVIZI<br />

10.1 Responsabili del Committente<br />

10.2 Diritto <strong>di</strong> controllo del Committente e organi preposti al controllo<br />

10.3 Au<strong>di</strong>t sul risultato del processo produttivo e <strong>di</strong>stributivo<br />

10.4 Prelievi <strong>di</strong> alimenti a scopo analitico<br />

10.5 Standard microbiologici <strong>di</strong> riferimento<br />

10.6 Blocco delle derrate nei casi <strong>di</strong> emergenza o <strong>di</strong> allerta sanitaria<br />

11 INADEMPIENZE E PENALI<br />

11.1 Contestazioni<br />

11.2 Penali assegnate alle non conformità<br />

11.3 Recesso del contratto<br />

12 ALLEGATI TECNICI<br />

12.1 Tabella delle grammature e delle porzioni;<br />

12.2 Specifiche tecniche dei prodotti alimentari (con tabella 1 e 2 delle Linee <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzo nazionale per la ristorazione scolastica);<br />

12.3 Standard <strong>di</strong> sicurezza delle temperature <strong>di</strong> processo;<br />

12.4 Specifiche tecniche dei prodotti chimici e materiali <strong>di</strong> pulizia;<br />

12.5 Criteri <strong>di</strong> sicurezza alimentare degli alimenti, acqua potabile, ai sensi del D. Lgs.<br />

31/2001, superfici <strong>di</strong> contatto.<br />

12.6 Standard qualitativi<br />

3


TITOLO 1 INDICAZIONI GENERALI DELLA GARA<br />

Art. 1.1 Scopo e obiettivi dell’appalto<br />

Con il presente capitolato, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Manfredonia</strong> (<strong>di</strong> seguito definito Committente), si prefigge<br />

lo scopo <strong>di</strong> descrivere in modo chiaro ed esaustivo, ma non restrittivo, le specifiche tecniche e linee<br />

guida inerenti la gara per l’affidamento dei servizi <strong>di</strong> ristorazione scolastica a Società esterna<br />

specializzata (<strong>di</strong> seguito definita Appaltatore) per il periodo <strong>di</strong> riferimento riferito a 5 (cinque) anni<br />

scolastici.<br />

E’ volontà del Committente implementare un “servizio <strong>di</strong> ristorazione <strong>di</strong> qualità” secondo criteri <strong>di</strong><br />

gestione efficienti e sostenibili basati sui requisiti <strong>di</strong> legge, sulla norma ISO 9001:2008 (Sistemi <strong>di</strong><br />

Gestione della Qualità), sulla Comunicazione Commissione UE 2003/302 (Politica Integrata dei<br />

prodotti), sul DI 135/2008 (Piano d’Azione per la sostenibilità dei consumi nella PA) e sul<br />

Protocollo Conferenza Stato-Regioni 29/04/2010 (Linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo nazionale per la ristorazione<br />

scolastica), in grado <strong>di</strong>:<br />

valorizzare il patrimonio agro-alimentare del territorio (convenzionale, tipico, biologico);<br />

realizzare preparazioni gastronomiche della <strong>di</strong>eta me<strong>di</strong>terranea;<br />

garantire la preparazione e la presentazione <strong>di</strong> piatti salubri e gustosi agli utenti;<br />

educare ai corretti stili <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> consumo alimentare gli alunni e le loro famiglie;<br />

assicurare un contesto ambientale funzionale, gradevole, ergonomico per il consumo dei pasti<br />

da parte degli utenti scolastici;<br />

tutelare la salute dei lavoratori e dei consumatori;<br />

ottimizzare le risorse, ridurre gli sprechi, limitare l’impatto ambientale dei processi<br />

garantire una costante e moderna comunicazione tra stazione appaltante ed appaltatore al fine<br />

<strong>di</strong> rendere trasparente la gestione e favorire il monitoraggio continuo del servizio<br />

L’obiettivo istituzionale e strategico del Committente è quello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare un Appaltatore per<br />

con<strong>di</strong>videre, realizzare ed implementare un modello <strong>di</strong> ristorazione sostenibile e <strong>di</strong> qualità<br />

privilegiando prodotti freschi, salubri e gustosi che stanno alla base della <strong>di</strong>eta me<strong>di</strong>terranea,<br />

ratificata dall’UNESCO “patrimonio immateriale dell’umanità” nel Novembre 2010 in Kenya.<br />

Art. 1.2 Oggetto e specifiche tecniche dell’appalto<br />

L’appalto ha per oggetto l’affidamento del servizio <strong>di</strong> ristorazione de<strong>di</strong>cato agli alunni delle scuole<br />

dell’infanzia statali, paritarie e delle scuole primarie, al personale autorizzato avente <strong>di</strong>ritto al pasto,<br />

articolato nelle seguenti prestazioni:<br />

Servizi Gestionali<br />

Costituzione e Gestione <strong>di</strong> un sistema comunicativo/informativo ;<br />

Fornitura sistema informativo <strong>di</strong> prenotazione dei pasti e gestione dei processi;<br />

Programmazione, controllo e ottimizzazione delle attività;<br />

Implementazione sul supporto informatico dei dati necessari: alla pianificazione, gestione e<br />

controllo <strong>di</strong> risultato delle attività oggetto del Servizio ed alla contabilizzazione del Servizio.<br />

L’Appaltatore dovrà garantire un costante flusso <strong>di</strong> informazioni riguardante l’andamento delle<br />

varie attività oggetto del Servizio; il più rapido controllo e la valutazione da parte della<br />

Committente del livello qualitativo e quantitativo dei servizi resi al fine <strong>di</strong> definire le politiche e le<br />

strategie <strong>di</strong> gestione del contratto.<br />

Per i Servizi gestionali <strong>di</strong> cui al precedente punto non è previsto alcun corrispettivo in quanto si<br />

devono ritenere remunerati con i prezzi unitari dei Servizi operativi.<br />

4


Servizi Operativi<br />

Gestione del Centro <strong>di</strong> Produzione <strong>di</strong> Via Palatella<br />

preparazione, confezionamento, veicolazione, somministrazione dei pasti agli utenti;<br />

rior<strong>di</strong>no e pulizia dei refettori e dei locali annessi;<br />

trasporto pasti;<br />

manutenzione or<strong>di</strong>naria delle strutture, impianti, attrezzature concesse in comodato<br />

d’uso dal Committente presso il Centro <strong>di</strong> Produzione <strong>di</strong> Via Palatella.<br />

Il servizio comprende altresì la preparazione, veicolazione e consegna dei pasti agli utenti dei<br />

Servizi Sociali autorizzati dal Committente e/o convenzionati tramite Enti con il Committente.<br />

In particolare, l'Appaltatore è obbligato allo svolgimento delle prestazioni operative <strong>di</strong> seguito<br />

elencate, durante l’intero periodo <strong>di</strong> durata dell’appalto:<br />

a) la fornitura <strong>di</strong> prodotti alimentari <strong>di</strong> qualità compresi i prodotti or<strong>di</strong>nari (a filiera corta,<br />

biologici, tipici DOP/IGP/STG) ed i prodotti destinati ad un’alimentazione particolare (regimi<br />

<strong>di</strong>etetici sanitari, regimi etico-religiosi);<br />

b) la produzione dei pasti nel Centro <strong>di</strong> Produzione sito in Via Palatella (angolo Via 1°<br />

Maggio) e la loro veicolazione alle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione/somministrazione (refettori) in regime<br />

fresco-caldo a temperatura controllata;<br />

c) la produzione dei pasti nel Centro <strong>di</strong> Produzione sito in Via Palatella (angolo Via 1°<br />

Maggio) e la loro veicolazione e consegna agli utenti dei servizi sociali in regime fresco-caldo<br />

e/o fresco-refrigerato a temperatura controllata;<br />

d) la fornitura dei cestini sostitutivi del pasto;<br />

e) la fornitura <strong>di</strong> stoviglie ed accessori monouso in materiale biodegradabile e compatibili al<br />

100% provvisti <strong>di</strong> certificazione <strong>di</strong> idoneità alimentare, in confezioni sigillate e quant’altro<br />

ritenuto necessario e qualificante per lo svolgimento del servizio <strong>di</strong> ristorazione agli utenti<br />

scolastici (es: piatti e bicchieri, posate, tovaglioli in carta);<br />

f)la fornitura <strong>di</strong> stoviglie ed accessori monouso in materiale biodegradabile e compatibili al 100%<br />

provvisti <strong>di</strong> certificazione <strong>di</strong> idoneità alimentare, in confezioni sigillate e quant’altro ritenuto<br />

necessario e qualificante per lo svolgimento del servizio <strong>di</strong> ristorazione agli utenti domiciliari<br />

(es: piatti, bicchieri, posate in plastica, tovaglioli in carta in materiale biodegradabile e<br />

compatibili al 100% provvisti <strong>di</strong> certificazione <strong>di</strong> idoneità alimentare);<br />

g) il riassetto e la pulizia del Centro <strong>di</strong> Produzione e delle se<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione/somministrazione, comprensivi della fornitura <strong>di</strong> prodotti chimici e accessori<br />

occorrenti per la sanificazione delle attrezzature e dei materiali e <strong>di</strong> quant’altro utilizzato <strong>di</strong><br />

norma per l’erogazione dei servizi oggetto dell’appalto;<br />

h) la gestione degli imballi e dei rifiuti derivanti dalle operazioni <strong>di</strong> produzione alimentare,<br />

comprensiva della movimentazione interna con sacchi chiusi, la raccolta <strong>di</strong>fferenziata ed il<br />

conferimento degli stessi nei punti <strong>di</strong> raccolta esterni alle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> produzione e <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione/somministrazione;<br />

i) la presa in carico del Centro <strong>di</strong> Produzione messo a <strong>di</strong>sposizione dal Committente, previo<br />

inventario tecnico-amministrativo, con obbligo dell'Appaltatore <strong>di</strong> utilizzare e gestire con cura<br />

strutture, impianti e attrezzature presenti, con obbligo <strong>di</strong> integrare o sostituire quanto ricevuto,<br />

qualora ritenuto non conforme o non efficiente per il corretto espletamento del servizio;<br />

j) la manutenzione or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> strutture, impianti, attrezzature, materiali, utensili, contenitori<br />

<strong>di</strong> trasporto e quant’altro preso in carico per il corretto espletamento del servizio sia presso il<br />

Centro <strong>di</strong> Produzione che presso le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione/somministrazione.<br />

5


Sistema comunicativo <strong>di</strong> gestione<br />

L’obbiettivo fondamentale dell’Appaltatore nella definizione della Strategia <strong>di</strong> comunicazione e<br />

nella pre<strong>di</strong>sposizione del Sistema Informativo è la necessita <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare una soluzione completa<br />

che includa sia funzionalità avanzate e specifiche per la gestione del Servizio, sia semplici strumenti<br />

<strong>di</strong> comunicazione, analisi, monitoraggio costante del servizio e reportistica.<br />

L’Appaltatore deve quin<strong>di</strong> implementare un sistema in grado <strong>di</strong> gestire la comunicazione<br />

organizzativa, cioè un processo attraverso il quale l’intera organizzazione o una parte <strong>di</strong> essa,<br />

utilizza un sistema <strong>di</strong> reti <strong>di</strong> collegamento per lo scambio <strong>di</strong> informazioni.<br />

Il Piano della Comunicazione ed i relativi flussi informativi devono essere supportati dall’utilizzo <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>versi Canali <strong>di</strong> Comunicazione, quali :<br />

Portale web per la Comunicazione, piattaforma comune in cui confluiscono le informazioni<br />

e i messaggi registrati sul Sistema Informativo, facilmente in<strong>di</strong>viduabili e utilizzabili dal<br />

personale abilitato<br />

Strumenti <strong>di</strong> comunicazione tra<strong>di</strong>zionali, al fine <strong>di</strong> garantire la continuità dei flussi<br />

comunicativi tra le varie strutture operative dell’Appaltatore in caso <strong>di</strong> temporanee<br />

interruzioni delle reti telematiche e/o informatizzate<br />

Il Sistema comunicativo comprende un modulo WEB definito “Portale dei Servizi”, stu<strong>di</strong>ato<br />

secondo funzionalità <strong>di</strong> navigazione semplici ed intuitive che consentono all’utente un facile<br />

accesso alle informazioni relative alla consultazione e interazione con l’ erogatrice dei servizi.<br />

Dovrà essere possibile accedere ad informazioni <strong>di</strong> riepilogo e <strong>di</strong> dettaglio sulla qualità dei servizi,<br />

generate automaticamente sulla base <strong>di</strong> opportuni processi <strong>di</strong> importazione dati dai database degli<br />

applicativi gestionali utilizzati, nonchè consultare ed aggiornare me<strong>di</strong>ante protocolli WEB le<br />

richieste <strong>di</strong> intervento ed i dati relativi alla fatturazione. Questa soluzione dovrà inoltre consentire <strong>di</strong><br />

sfruttare apposite funzionalità <strong>di</strong> query e reporting, per la creazione, la stampa e l’esportazione delle<br />

informazioni consultate.<br />

Il sistema comunicativo dovrà prevedere almeno i seguenti moduli applicativi :<br />

modulo Prenotazione pasti concernente la verifica/raccolta delle presenze ed il recepimento<br />

delle preferenze alimentari.<br />

modulo Gestione Segnalazioni e Richieste per il controllo dello stato <strong>di</strong> avanzamento dei<br />

servizi. Al suo interno è presente una sezione fatturazione per la generazione della<br />

documentazione <strong>di</strong> pre-fatturazione sud<strong>di</strong>visa per tipologia <strong>di</strong> servizio e/o stabile.<br />

modulo Documentale per la consultazione, il caricamento e la ricerca <strong>di</strong> qualsiasi documento<br />

in qualsiasi formato (PDF,EXCEL,WORD,Open Office.)<br />

moduli specifici per le attività <strong>di</strong> programmazione, pianificazione e controllo della<br />

commessa.<br />

E’ negli scopi dell’Appalto il costante adeguamento nel tempo <strong>di</strong> tali strumenti informativi utile a<br />

mantenere il livello del sistema proposto costantemente aggiornato a quello che è la <strong>di</strong>sponibilità<br />

offerta dal mercato.<br />

Tale adeguamento potrà essere segnalato dall’Appaltatore o imposto dalla Committente. E’ a carico<br />

dell’Appaltatore non solo l’onere economico conseguente alla fornitura, alla manutenzione ed<br />

all’adeguamento del sistema informativo/comunicativo ma anche la formazione del proprio<br />

personale e del personale della Committente per il corretto utilizzo degli strumenti informativi<br />

proposti.<br />

6


Art. 1.3 Decorrenza e durata dell’appalto<br />

Il presente appalto ha decorrenza riferita a 5 (cinque) Anni Scolastici dall’affidamento dell’appalto.<br />

Il servizio sarà fornito nei mesi e nei giorni d’effettivo funzionamento delle scuole, secondo il<br />

calendario Ministeriale/Regionale, ad eccezione dei servizi sociali il cui calendario viene<br />

comunicato <strong>di</strong>rettamente dal Committente.<br />

Durante il periodo estivo, ed in via straor<strong>di</strong>naria, in concomitanza ad eventuali attività organizzate<br />

dal Committente, potrà essere previsto un servizio in forma ridotta, previa apposita comunicazione<br />

scritta del Committente.<br />

Il Committente si riserva <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare, in base a particolari motivate esigenze, la data <strong>di</strong> inizio e/o<br />

<strong>di</strong> termine del servizio annuale, senza che ciò <strong>di</strong>a <strong>di</strong>ritto all’Appaltatore <strong>di</strong> richiedere alcun<br />

indennizzo o risarcimento per la parziale attivazione del servizio.<br />

Il Committente si riserva la facoltà <strong>di</strong> esercitare l’opzione del rinnovo per il periodo <strong>di</strong> mesi 36<br />

nella forma della ripetizione <strong>di</strong> servizi analoghi <strong>di</strong> cui all’articolo 57, comma 5, lettera b) decreto<br />

legislativo n. 163/2006, a mezzo <strong>di</strong> procedura negoziata senza previa pubblicazione <strong>di</strong> bando.<br />

L’estensione della durata del contratto potrà avvenire, previa valutazione circa la sod<strong>di</strong>sfazione sul<br />

servizio prestato e la persistenza della convenienza dei prezzi rispetto alla con<strong>di</strong>zioni del mercato,<br />

entro i 3 mesi precedenti la scadenza. Dei presupposti e dei termini del rinnovo si darà adozione in<br />

idoneo atto .<br />

E’ fatta salva la facoltà <strong>di</strong> ricorrere ad ulteriori opzioni <strong>di</strong> rinnovazione o <strong>di</strong> proroga eventualmente<br />

previste da norme italiane e comunitarie, anche ove introdotta successivamente all’aggiu<strong>di</strong>cazione<br />

dell’appalto.<br />

Durante il periodo <strong>di</strong> rinnovo, ovvero durante il periodo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zione della nuova gara e fino ad un<br />

massimo <strong>di</strong> mesi sei dalla scadenza naturale, l’appaltatore dovrà eseguire il servizio , in regime <strong>di</strong><br />

proroga tecnica, alle stesse con<strong>di</strong>zioni e con le stesse modalità previste in sede <strong>di</strong> gara senza che per<br />

questo lo stesso possa sollevare eccezione alcuna.<br />

7


Art. 1.4 Importo dell’appalto<br />

Il prezzo a base d’asta per ogni singolo pasto si intende uguale sia per i pasti or<strong>di</strong>nari che per le<br />

<strong>di</strong>ete speciali, i regimi alimentari etico-religiosi, secondo il seguente prospetto:<br />

Prospetto valore<br />

dell'appalto (escluso<br />

IVA e oneri della<br />

sicurezza non soggetti a<br />

ribasso)<br />

Prezzo<br />

unitario a<br />

base<br />

d'asta<br />

N° pasti<br />

giornalieri<br />

per anno<br />

scolastico<br />

Calendario<br />

scolastico<br />

Ministeriale<br />

Totale valore<br />

appalto per 1<br />

anno<br />

Totale valore<br />

appalto per 5<br />

anni<br />

Descrizione Euro Pasti gg Euro Euro<br />

a) Prezzo pasto per la 5,00 870 150 652.500,00 3.262.500,00<br />

fornitura del servizio <strong>di</strong><br />

ristorazione<br />

omnicomprensivo <strong>di</strong> tutti<br />

gli oneri, spese e<br />

renumerazione, per<br />

l'esatto e puntuale<br />

adempimento <strong>di</strong> ogni<br />

obbligo contrattuale<br />

b) Prezzo pasto anziani 6,50 50 365 118.625,00 593.125,00<br />

c) DUVRI 3.000,00<br />

Valore complessivo<br />

dell'appalto<br />

3.858.625,00<br />

Il totale complessivo dell’appalto I.V.A. inclusa è <strong>di</strong> € 4.049.067,50, (con la precisazione che<br />

l’I.V.A. <strong>di</strong> cui al punto a) è al 4%; l’I.V.A. <strong>di</strong> cui al punto b) è al 10%; l’I.V.A. <strong>di</strong> cui al punto c) è<br />

al 21%).<br />

L'importo relativo all'opzione <strong>di</strong> rinnovo è <strong>di</strong> € 2.313.375,00 I.V.A. esclusa.<br />

L’importo complessivo compreso il possibile rinnovo <strong>di</strong> 36 mesi è <strong>di</strong> € 6.172.000,00 I.V.A esclusa.<br />

Tale importo è meramente presuntivo e non vincola il Committente, in quanto l’ammontare<br />

effettivo <strong>di</strong>penderà dal numero dei pasti realmente forniti, anche in relazione agli effetti della<br />

riforma ministeriale in corso <strong>di</strong> attuazione.<br />

Il Committente si ritiene pertanto vincolato solamente dal prezzo unitario offerto dall’Appaltatore.<br />

E’ ammessa un’unica offerta in ribasso a valere su entrambi i prezzi unitari e non sono ammesse<br />

offerte in aumento o <strong>di</strong> importo pari al prezzo a base d’asta.<br />

Art. 1.5 Adeguamento dei prezzi<br />

Per ogni anno <strong>di</strong> durata dell’appalto dopo il primo, è consentita l’applicazione della revisione prezzi<br />

sulla base <strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>sposto dall’art. 115 del D.Lgs. 163/06 e s.m.i.<br />

Art. 1.6 Profilo degli utenti e se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

I consumatori dei pasti prodotti appartengono alla seguenti categorie:<br />

alunni ed insegnanti delle Scuole dell’Infanzia;<br />

alunni ed insegnanti delle Scuole Primarie;<br />

utenti dei servizi sociali e/o <strong>di</strong> altri Enti convenzionati con il Committente (ca. 40-50 pasti/<strong>di</strong>e,<br />

ogni giorno della settimana).<br />

8


La <strong>di</strong>mensione dell’utenza me<strong>di</strong>a giornaliera è in<strong>di</strong>cata nella tabella seguente:<br />

SCUOLE DELL’INFANZIA STATALI PRESENZE PRESENZE<br />

ISTITUTO COMPRENSIVO “Mozzillo-Croce”<br />

ALUNNI INSEGNANTI<br />

Scuola dell’infanzia Seminario, Via Bovio 23<br />

ISTITUTO COMPRENSIVO “San Giovanni Bosco-Don Milani 2”<br />

47 4<br />

Scuola dell’infanzia S. Salvatore, Via Cavolecchia 4<br />

60<br />

4<br />

Scuola dell’infanzia Scaloria, Via Scaloria ang. Via Fiume<br />

ISTITUTO COMPRENSIVO “Giordani-De Sanctis”<br />

46<br />

3<br />

Scuola dell’infanzia Volta, Via AlessandroVolta<br />

17<br />

2<br />

Scuola dell’infanzia Fieramosca, Via E. Fieramosca<br />

50<br />

3<br />

Scuola dell’infanzia S.G. Bosco, Via Alessandro Volta<br />

15<br />

1<br />

Scuola dell’infanzia Torre Abate, Via Barletta<br />

ISTITUTO COMPRENSIVO “Ungaretti-Madre Teresa <strong>di</strong> Calcutta”<br />

55<br />

4<br />

Scuola dell’infanzia D. Alighieri, Via Alighieri c/o 4° Circolo<br />

64<br />

6<br />

Scuola dell’infanzia G. Galilei, Via Galilei<br />

46<br />

4<br />

Scuola dell’infanzia Miramare, Via D. Alighieri c/o 4° Circolo<br />

ISTITUTO COMPRENSIVO “Don Milani Uno-Maiorano”<br />

32<br />

3<br />

Scuola dell’infanzia Parco Pellegrino, Via Parco Pellegrino<br />

36<br />

3<br />

Scuola dell’infanzia Vanvitelli, Via Coppa del vento<br />

24<br />

3<br />

Scuola dell’infanzia Rione Occidentale, Viale Raffaello<br />

34<br />

3<br />

Scuola dellinfanzia Garibal<strong>di</strong>,Via Garibal<strong>di</strong><br />

ISTITUTO COMPRENSIVO “Perotto-Orsini”<br />

52<br />

6<br />

Scuola dellinfanzia San Francesco, Largo Seminario 80 6<br />

TOTALE 658 48<br />

SCUOLE DELL’INFANZIA PARITARIE PRESENZE PRESENZE<br />

ALUNNI INSEGNANTI<br />

Scuola dell’infanzia Bambi, Via R. Basso 30 / /<br />

Scuola dell’infanzia Bambin Gesù, Via S. Rocco 45 / /<br />

Scuola dell’infanzia Da Cucciolo, Viale Beccarini 16 5 1<br />

Scuola dell’infanzia Evangelica, Viale Michelangelo 9 1<br />

Scuola dell’infanzia Gioia Del Bimbo, Via Fraccacreta 60 3 1<br />

Scuola dell’infanzia Happy Garden, Via Feudo della Paglia 4/6 5 1<br />

Scuola dell’infanzia Il Mondo <strong>di</strong> Alice, Via Santa Tecchia 36/38 / /<br />

Scuola dell’infanzia Il Paese Dei Balocchi, Largo delle Euforbie 12 / /<br />

Scuola dell’infanzia Luigi Giglio, Via S. Lorenzo 269 / /<br />

Scuola dell’infanzia Padre Pio, Via Salaria, 8 7 1<br />

Scuola dell’infanzia Piccoli Cuori, Via Sacco e Vanzetti 49 / /<br />

Scuola dell’infanzia SS. Redentore, Via della Croce 1/O / /<br />

Scuola dell’infanzia Walt Disney, Via Alfieri 3 4 1<br />

Scuola dell’infanzia Winnie The Pooh, Via Santa Tecchia 8/10 e<br />

/ /<br />

12/14<br />

Scuola dell’infanzia Piccoli Talenti, Via D’Onofrio, 48 5 1<br />

TOTALE 38 7<br />

SCUOLE PRIMARIE STATALI PRESENZE PRESENZE<br />

ALUNNI INSEGNANTI<br />

“Croce”<br />

Scuola Primaria<br />

25 1<br />

“San Giovanni Bosco”<br />

Scuola Primaria<br />

0 0<br />

“Francesco De Sanctis” 21 1<br />

9


Scuola Primaria<br />

“Madre Teresa <strong>di</strong> Calcutta”<br />

Scuola Primaria<br />

“San Lorenzo Maiorano”<br />

Scuola Primaria<br />

“Car<strong>di</strong>nale Orsini”<br />

Scuola Primaria<br />

21 1<br />

23 1<br />

23 2<br />

TOTALE 113 6<br />

E’ facoltà del Committente integrare o eliminare le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione rispetto a quelle in<strong>di</strong>cate,<br />

senza che ciò possa comportare alcuna revisione dei corrispettivi, in relazione al variare delle<br />

strutture scolastiche, fermo restando che non potranno essere variate le attività in cui ciascuna delle<br />

articolazioni si estrinseca.<br />

Art. 1.7 Modalità <strong>di</strong> erogazione dei servizi<br />

Il numero dei pasti da preparare per gli utenti scolastici sarà comunicato a cura del personale<br />

scolastico entro le ore 9,15 dello stesso giorno <strong>di</strong> servizio.<br />

Il numero dei pasti da preparare per gli utenti dei servizi sociali sarà comunicato, a cura del<br />

Committente entro le ore 9,15 dello stesso giorno <strong>di</strong> servizio, ad eccezione del Venerdì dove viene<br />

comunicato anche il fabbisogno del Sabato e della Domenica.<br />

I pasti dovranno essere veicolati presso le se<strong>di</strong> <strong>di</strong>stributive rispettivamente entro le ore 12.00, al fine<br />

<strong>di</strong> garantire la <strong>di</strong>stribuzione agli utenti entro le ore 12.15-12.30.<br />

Il pasto giornaliero per ogni utente sarà costituito come riferimento da un primo piatto, un secondo<br />

piatto, un contorno, pane, frutta <strong>di</strong> stagione o dessert, acqua oligominerale in bottiglia da ½ l PET.<br />

I pasti dovranno essere confezionati all’interno <strong>di</strong> vasche ½ GN (mezzo Gastronorm) multirazione<br />

“per alimenti” e veicolati me<strong>di</strong>ante contenitori isotermici monomaterici chiusi, certificati per il<br />

contatto <strong>di</strong>retto con gli alimenti e per il trasporto a temperatura controllata secondo le normative<br />

europee ed internazionali e identificati con l’in<strong>di</strong>rizzo della sede <strong>di</strong>stributiva.<br />

In nessun caso l’Appaltatore potrà mettere in atto modalità organizzative che possano limitare il<br />

normale svolgimento dell’attività <strong>di</strong>dattica, se non previa espressa autorizzazione scritta del<br />

Committente, sentito anche il parere, se necessario, della Direzione Scolastica preposta.<br />

Art. 1.8 Conoscenza dello stato dell’arte<br />

L’Appaltatore si considererà, all’atto dell’assunzione dei servizi, a perfetta conoscenza<br />

dell’ubicazione delle strutture/se<strong>di</strong> <strong>di</strong>stributive e dello stato dell’arte <strong>di</strong> impianti, macchine e<br />

attrezzature con cui dovranno effettuarsi i servizi in oggetto.<br />

Il Committente, notificherà all’Appaltatore tutte le deliberazioni, or<strong>di</strong>nanze ed altri provve<strong>di</strong>menti<br />

che comportino variazioni alla situazione iniziale, al fine <strong>di</strong> apportare le eventuali e dovute<br />

correzioni per il corretto funzionamento del servizio.<br />

L’Appaltatore dovrà dare segnalazione tempestiva e per iscritto al Committente del verificarsi <strong>di</strong><br />

eventuali mo<strong>di</strong>fiche della situazione dei beni mobili presi in gestione (es: furti, danneggiamenti,<br />

allagamenti, atti vandalici, stati <strong>di</strong> emergenza a carico <strong>di</strong> strutture e impianti).<br />

La mancata segnalazione <strong>di</strong> quanto sopra in<strong>di</strong>cato comporterà l’addebito all’Appaltatore delle<br />

eventuali spese <strong>di</strong> ripristino degli impianti, attrezzature e arre<strong>di</strong> e del risarcimento per eventuali<br />

danni a persone e cose.<br />

Art. 1.9 Dichiarazioni <strong>di</strong> conformità rilasciate dal Committente<br />

Il Committente rende <strong>di</strong>sponibili all’Appaltatore tutte le certificazioni, autorizzazioni e<br />

<strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> conformità delle strutture e impianti in suo possesso e <strong>di</strong> sua competenza, a norma<br />

delle leggi vigenti in materia <strong>di</strong> igiene e sicurezza.<br />

In caso <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> manutenzione effettuati da <strong>di</strong>tte qualificate e autorizzate, sarà cura del<br />

Committente rilasciare all’Appaltatore copia dei rapporti <strong>di</strong> intervento tecnico e delle <strong>di</strong>chiarazioni<br />

<strong>di</strong> conformità ai sensi <strong>di</strong> legge.<br />

10


Art. 1.10 Presa in consegna delle strutture<br />

Le aree destinate alla produzione e <strong>di</strong>stribuzione/somministrazione dei pasti, nonché le attrezzature<br />

necessarie, sono consegnate dal Committente, con verbale <strong>di</strong> consegna firmato in contrad<strong>di</strong>ttorio<br />

controfirmato dall’Appaltatore.<br />

Tutti gli impianti, macchine, attrezzature, materiali <strong>di</strong> proprietà del Committente e concessi in<br />

comodato all’Appaltatore, devono essere a cura e spese <strong>di</strong> quest’ultimo, mantenute in perfetto stato<br />

igienico e tecnico per tutta la durata dell’appalto.<br />

Il verbale <strong>di</strong> presa in consegna conterrà le seguenti informazioni:<br />

la planimetria del Centro <strong>di</strong> Produzione ed il lay-out <strong>di</strong> tutti i locali interessati e pertinenti ai<br />

servizi in oggetto;<br />

l’elenco degli impianti, macchine, attrezzature, arre<strong>di</strong>, materiali presenti e funzionanti da<br />

prendere in carico;<br />

le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> conformità degli impianti, macchine, attrezzature nonché il Manuale d’Uso e<br />

Manutenzione delle stesse.<br />

Art. 1.11 Oneri e responsabilità a carico dell’Appaltatore<br />

L’Appaltatore deve provvedere a tutti gli adempimenti previsti per il servizio dalla normativa<br />

vigente.<br />

L’Appaltatore deve altresì garantire che tutto il processo <strong>di</strong> erogazione dei servizi sia svolto nel<br />

rispetto delle leggi vigenti in materia <strong>di</strong> sicurezza del lavoro e sicurezza degli alimenti, comprensiva<br />

quest’ultima <strong>di</strong> tracciabilità dei prodotti, sicurezza dei processi, sanificazione <strong>di</strong> ambienti e<br />

attrezzature, gestione dei rifiuti, prevenzione e lotta agli animali indesiderati.<br />

Sono altresì a carico dell'Appaltatore tutte le spese relative alla gestione del servizio, comprese:<br />

le retribuzioni ed i contributi assicurativi e previdenziali del personale regolarmente assunto e<br />

occupato nel servizio <strong>di</strong> ristorazione;<br />

l’abbigliamento, i <strong>di</strong>spositivi igienici e quelli <strong>di</strong> sicurezza (DPI) per il personale <strong>di</strong> servizio;<br />

le utenze energetiche e <strong>di</strong> servizio (acqua, luce, gas, telefono, rifiuti) ed altre eventuali utenze e<br />

spese necessarie e sufficienti per il regolare svolgimento dei servizi, ad eccezione <strong>di</strong> quelle<br />

relative alle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione/somministrazione, quest’ultime a carico del Committente.<br />

Sono a carico altresì dell'Appaltatore tutte le spese, tasse, <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> segreteria inerenti e conseguenti<br />

alla gara ed alla stipulazione e registrazione del contratto, ivi comprese le relative eventuali<br />

variazioni nel corso della sua esecuzione.<br />

Art. 1.12 Subappalto e <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> cessione del contratto<br />

L'Appaltatore dovrà in<strong>di</strong>care nell'offerta la parte dell'appalto che intenda eventualmente<br />

subappaltare a terzi, restando comunque impregiu<strong>di</strong>cata la responsabilità della stessa Impresa<br />

aggiu<strong>di</strong>cataria.<br />

La parte del servizio subappaltabile non potrà superare il 30% delle prestazioni che costituiscono<br />

l’oggetto del contratto.<br />

In caso <strong>di</strong> subappalto, l'Appaltatore dovrà comunque ottenere la preventiva autorizzazione del<br />

Committente ai sensi dell'art. 18 della legge 19.3.1990, n. 55 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni; pena<br />

l'imme<strong>di</strong>ata risoluzione del contratto in caso <strong>di</strong> violazione <strong>di</strong> tale obbligo.<br />

Il pagamento del corrispettivo relativo ai servizi in subappalto sarà effettuato dall’appaltatore, che è<br />

obbligato a trasmettere, entro 20 giorni da ogni pagamento al subappaltatore, copia della fattura<br />

quietanzata. Dovrà inoltre trasmettere la documentazione prevista dall’articolo 118 del D.Lgs<br />

163/2006 e s.m.i.<br />

11


Art. 1.13 Assicurazioni<br />

L’Impresa Aggiu<strong>di</strong>cataria prima dell’inizio del servizio si obbliga a stipulare una polizza e<br />

nella quale deve essere esplicitamente in<strong>di</strong>cato che la Committente debba essere considerata<br />

“terzi” a tutti gli effetti. La polizza deve obbligatoriamente prevedere la copertura dei rischi da<br />

intossicazioni alimentari e/o avvelenamenti subiti dai fruitori del servizio <strong>di</strong> ristorazione nonché<br />

ogni altro qualsiasi danno agli utenti, conseguente alla somministrazione del pasto da parte<br />

dell’Impresa Aggiu<strong>di</strong>cataria. La polizza deve prevedere altresì la copertura per danni alle cose <strong>di</strong><br />

terzi in consegna e custo<strong>di</strong>a all’Impresa Aggiu<strong>di</strong>cataria a qualsiasi titolo o destinazione, anche se<br />

strumentali alla sua attività compresi quelli conseguenti ad incen<strong>di</strong>o e furto o per danni <strong>di</strong>retti e<br />

in<strong>di</strong>retti a qualsiasi titolo causati dall’Impresa Aggiu<strong>di</strong>cataria o da fatti attribuibili a terzi cui essa<br />

debba rispondere.<br />

L’Assicurazione dovrà essere prestata sino alla concorrenza <strong>di</strong> massimali non inferiori a<br />

€ 5.000.000,00 (cinquemilioni/00) senza sottolimite per danni a persone e/o cose.<br />

La Committente è esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro che dovessero<br />

accadere a terzi o a tutti i “lavoratori” (così definiti dal TU 81/2008) al personale <strong>di</strong>pendente<br />

dell’Appaltatore, durante l’esecuzione del servizio, convenendosi al riguardo che qualsiasi<br />

eventuale onere è ricompreso o compensato nel corrispettivo dell’appalto.<br />

A tale riguardo l’Appaltatore dovrà stipulare una polizza RCO con un massimale non inferiore ai<br />

€ 5.000.000,00 (cinquemilioni/00) con un limite per lavoratore <strong>di</strong> € 2.500.000,00<br />

(duemilionicinquecentomila/00). Copia delle polizze dovrà essere consegnata alla Committente<br />

almeno 7 giorni prima della firma del contratto o dell’affidamento d’urgenza in copia resa<br />

autentica e, qualora essa preveda rate scadenti durante il periodo <strong>di</strong> affidamento dell’incarico,<br />

dovrà altresì essere consegnata, entro i quin<strong>di</strong>ci giorni successivi a tali scadenze <strong>di</strong> rate, copia<br />

dell’avvenuta quietanza <strong>di</strong> pagamento del premio. La mancata presentazione delle polizze<br />

comporta la revoca dell’aggiu<strong>di</strong>cazione.<br />

In caso <strong>di</strong> raggruppamento <strong>di</strong> Imprese la polizza assicurativa prestata dalla mandataria deve<br />

coprire anche i danni causate dalle imprese mandanti.<br />

Art. 1.14 Modalità per la presentazione dell’offerta e <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione della gara<br />

I requisiti necessari per la partecipazione alla gara sono i seguenti:<br />

a) Idonee referenze bancarie rilasciate da almeno 2 (due) Istituti <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to o interme<strong>di</strong>ari<br />

autorizzati ai sensi del D.Lgs. 385/93, a <strong>di</strong>mostrazione della capacità economica e della<br />

solvibilità della <strong>di</strong>tta partecipante in relazione al valore dell’appalto;<br />

b) Possesso <strong>di</strong> Certificazione del Sistema <strong>di</strong> Gestione della Qualità secondo le norma ISO 9001<br />

relativa al servizio da svolgere;<br />

c) Possesso <strong>di</strong> Certificazione del Sistema <strong>di</strong> Gestione della Sicurezza Alimentare secondo le<br />

norma ISO 22000 relativa al servizio da svolgere;<br />

d) Aver svolto servizi <strong>di</strong> ristorazione scolastica o collettiva negli ultimi 3 (tre) anni scolastici<br />

precedenti la gara, senza incorrere in risoluzione anticipata, con l’in<strong>di</strong>cazione dei seguenti<br />

elementi:<br />

enti pubblici o privati per cui sono stati resi;<br />

periodo <strong>di</strong> riferimento;<br />

importo netto del fatturato per ogni servizio;<br />

numero dei pasti forniti;<br />

In ragione della complessità, delicatezza ed estensione del servizio da svolgere, saranno<br />

ammesse alla gara solo le <strong>di</strong>tte che abbiano effettuato globalmente, nei tre anni considerati,<br />

servizi <strong>di</strong> ristorazione scolastica o collettiva per un ammontare non inferiore ad € 3.000.000,00<br />

(euro tremilioni) I.V.A. Esclusa.<br />

12


Avvalimento<br />

Per avvalimento si intende la facoltà riconosciuta al concorrente (qui <strong>di</strong> seguito nominato per<br />

convenzione concorrente principale o richiedente) <strong>di</strong> avvalersi dei requisiti <strong>di</strong> un soggetto terzo in<br />

via ausiliaria (qui <strong>di</strong> seguito per convenzione nominato ausiliario) ai fini della <strong>di</strong>mostrazione dei<br />

livelli <strong>di</strong> capacità tecnica/organizzativa, economica e finanziaria richieste, in<strong>di</strong>pendentemente dal<br />

vincolo giuri<strong>di</strong>co instaurato con quest’ultimo. Ai fini dell’avvalimento può rivestire il carattere <strong>di</strong><br />

richiedente anche il concorrente parte <strong>di</strong> un soggetto plurimo.<br />

Possono formare oggetto <strong>di</strong> avvalimento nella presente procedura i requisiti <strong>di</strong> capacità economico,<br />

finanziario, tecnico e organizzativo.<br />

E’ fatto <strong>di</strong>vieto all’ausiliario <strong>di</strong> partecipare alla gara, sia a titolo in<strong>di</strong>viduale sia in altro vincolo <strong>di</strong><br />

partecipazione plurima oltre a quello contratto con il richiedente, così come attribuire ad altro<br />

concorrente requisiti anche <strong>di</strong>versi da quelli attribuiti al richiedente in avvalimento.<br />

Ai fini dell’avvalimento il concorrente principale dovrà presentare:<br />

<strong>di</strong>chiarazione attestante l’avvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara,<br />

con specifica in<strong>di</strong>cazione dei requisiti stessi e dell’identità dell’ausiliario;<br />

<strong>di</strong>chiarazione sottoscritta da parte dell’ausiliario attestante il possesso da parte <strong>di</strong><br />

quest’ultimo dei requisiti soggettivi;<br />

una <strong>di</strong>chiarazione sottoscritta dall’ausiliario con cui quest’ultimo si obbliga verso il<br />

concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a <strong>di</strong>sposizione per tutta la durata<br />

dell’appalto le risorse necessarie <strong>di</strong> cui é carente il concorrente;<br />

una <strong>di</strong>chiarazione sottoscritta dall’ausiliario con cui quest’ultimo attesta che non partecipa<br />

alla gara in proprio o associato a consorziata ai sensi dell’art. 34 del D. Lgs. 163/2006 e<br />

ss.mm.ii. ne si trova in una situazione <strong>di</strong> controllo del concorrente <strong>di</strong> cui all’art.34 D.Lgs.<br />

163/2006 e ss.mm.ii. – comma 2 – con una delle imprese che partecipano alla gara;<br />

originale o copia autentica del contratto in virtù della quale l’ausiliario si obbliga nei<br />

confronti del concorrente principale a fornire i requisiti e a mettere a <strong>di</strong>sposizione le risorse<br />

necessarie per tutta la durata dell'appalto;<br />

nel caso <strong>di</strong> avvalimento nei confronti <strong>di</strong> un’impresa che appartiene al medesimo gruppo il<br />

luogo del contratto <strong>di</strong> cui alla lettera e) l’impresa concorrente può presentare una<br />

<strong>di</strong>chiarazione sostitutiva attestante il legame giuri<strong>di</strong>co ed economico esistente nel gruppo,<br />

purché in possesso dei requisiti soggettivi.<br />

I concorrenti che intendono ricorrere all'avvalimento dovranno <strong>di</strong>mostrare che l'impresa ausiliaria<br />

assume l'obbligazione <strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sposizione dell'impresa ausiliata, in relazione all'esecuzione<br />

dell'appalto, ai fini della <strong>di</strong>mostrazione dei requisiti <strong>di</strong> qualificazioni richiesti, le proprie risorse e il<br />

proprio apparato organizzativo, in tutte le parti che giustificano l'attribuzione dei requisiti (a<br />

seconda dei casi: mezzi tecnici o finanziari, personale, prassi e tutti gli altri elementi aziendali<br />

qualificanti).<br />

RAGGRUPPAMENTI TEMPORANEI:<br />

Ai sensi dell’art. 37 del D.Lgs. 163/06, le <strong>di</strong>tte sono ammesse a partecipare alla gara, oltre che<br />

singolarmente, anche in associazioni temporanee o in consorzi.<br />

Nel caso <strong>di</strong> A.T.I. i soggetti dell’associazione, prima della presentazione dell’offerta, dovranno<br />

conferire mandato collettivo <strong>speciale</strong> con rappresentanza ad uno <strong>di</strong> essi, qualificato capogruppo, il<br />

quale esprime l’offerta in nome e per conto proprio e delle mandanti.<br />

Nel caso <strong>di</strong> consorzi <strong>di</strong> cui all’art. 34, comma 1, lett. e) del sopracitato Decreto, essi dovranno<br />

presentare in sede <strong>di</strong> offerta, nelle modalità previste dalla legge, l’atto costitutivo del consorzio in<br />

originale o copia autentica, nonché delibera dell’organo statutariamente competente, in<strong>di</strong>cante<br />

13


l’impresa consorziata con funzioni <strong>di</strong> capogruppo e le ulteriori imprese consorziate nel cui interesse<br />

viene presentata l’offerta.<br />

E’ consentita la presentazione <strong>di</strong> offerte anche da parte <strong>di</strong> associazioni temporanee e consorzi, <strong>di</strong> cui<br />

all’art. 34, comma 1 lett. d) ed e), del D.Lgs. 163/06, anche se non ancora costituiti in associazione.<br />

Nel caso specifico si prevede che:<br />

la documentazione amministrativa dovrà contenere l’impegno che, in caso <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione<br />

della gara, le stesse conferiranno mandato collettivo <strong>speciale</strong> con rappresentanza ad una <strong>di</strong><br />

esse, qualificata mandatario capogruppo, la quale esprime l’offerta in nome e per conto<br />

proprio e dei mandanti;<br />

le imprese dovranno in<strong>di</strong>care, a pena <strong>di</strong> esclusione, le parti del servizio che saranno eseguite<br />

dai singoli operatori economici riuniti o consorziati;<br />

l’offerta economica dovrà essere sottoscritta da tutte le imprese riunite;<br />

i requisiti relativi alle lettere a), b) c) dovranno essere posseduti, pena l’esclusione dalla<br />

procedura <strong>di</strong> gara, da ciascun partecipante al raggruppamento;<br />

i requisiti relativi ai servizi <strong>di</strong> ristorazione scolastica o collettiva, previsti per l’impresa<br />

singola, devono essere posseduti dalla mandataria o dalla consorziata con funzioni <strong>di</strong><br />

capogruppo nella misura minima del 60% e la restante percentuale deve essere posseduta<br />

cumulativamente dalle mandanti o dalle altre imprese consorziate, fermo restando che<br />

ciascuna <strong>di</strong> esse deve possedere i suddetti requisiti nella misura minima del 10%.<br />

SOCIETA’ CONTROLLATE O COLLEGATE<br />

Si applicano gli articoli 36 e 37 del D. Lgs. 163/2006<br />

VALUTAZIONE DELLE OFFERTE E CRITERI DI AGGIUDICAZIONE<br />

La procedura prescelta è quella dell’aggiu<strong>di</strong>cazione a favore dell’offerta economicamente più<br />

vantaggiosa, ai sensi dell’art. 83, primo comma, del D. Lgs. n. 163/06.<br />

Ai sensi dell’art. 86, 2° comma, del D. Lgs. 163/2006, sarà valutata la congruità dell’offerta in<br />

relazione alle quali sia i punti relativi al prezzo sia la somma dei punti relativi agli altri elementi <strong>di</strong><br />

valutazione, sono entrambi pari o superiori ai 4/5 dei corrispondenti punti massimi previsti dal<br />

bando <strong>di</strong> gara, fatta salva la facoltà <strong>di</strong> cui all'art. 86, comma 3, del succitato Decreto.<br />

L’offerta economicamente più vantaggiosa sarà in<strong>di</strong>viduata in base agli elementi <strong>di</strong> valutazione,<br />

sotto in<strong>di</strong>cati:<br />

Punteggio complessivo massimo attribuibile: PUNTI 100 così articolati:<br />

1) - Offerta tecnica max 70 punti<br />

2) - Offerta economica max 30 punti<br />

PARAMETRI DI VALUTAZIONE<br />

I punteggi verranno assegnati me<strong>di</strong>ante confronto a coppie previsto dall’allegato P al d.P.R. .<br />

207/2010:<br />

14


1. alla valutazione delle proposte progettuali presentate dai concorrenti sulla base <strong>di</strong><br />

quanto richiesto negli atti <strong>di</strong> gara e nei documenti <strong>di</strong> progetto;<br />

2. all’assegnazione dei relativi punteggi attraverso l’applicazione della seguente<br />

formula :<br />

Dove :<br />

C(a) = Σn [Wi * V(a)i]<br />

C(a) in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> valutazione dell’offerta (a)<br />

n numero totale dei requisiti<br />

Wi peso o punteggio attribuito al requisito (i)<br />

V(a)i coefficiente della prestazione dell’offerta (a) rispetto al requisito (i) variabile tra zero<br />

ed uno<br />

Σn Sommatoria<br />

I coefficienti V(a)i sono determinati dalla trasformazione in coefficienti variabili tra zero ed uno dei<br />

valori attribuiti dai singoli commissari me<strong>di</strong>ante “confronto a coppie” seguendo le linee guida<br />

riportate nell’allegato “G” D.P.R. n. 207/2010<br />

I punteggi <strong>di</strong> valutazione qualitativa saranno normalizzati a punti 70; pertanto alla <strong>di</strong>tta che<br />

avrà ottenuto il punteggio qualitativo più alto saranno attribuiti 70 punti, mentre alle altre <strong>di</strong>tte<br />

saranno assegnati punteggi proporzionalmente inferiori determinati in misura <strong>di</strong>rettamente<br />

proporzionale al punteggio <strong>di</strong> qualità ottenuto.<br />

Saranno esclusi dalla gara e, pertanto, non saranno aperte le buste contenenti le offerte <strong>di</strong> cui ai<br />

criteri <strong>di</strong> valutazione quantitativi, , quei concorrenti che non hanno conseguito, per i criteri <strong>di</strong><br />

valutazione qualitativi,un punteggio complessivo superiore a punti 42.<br />

Nel caso le offerte da valutare siano inferiori a tre, i coefficienti sono determinati con il metodo della<br />

me<strong>di</strong>a dei coefficienti attribuiti <strong>di</strong>screzionalmente dai singoli Commissari.<br />

prezzo<br />

I punti relativi al prezzo saranno attribuiti, in seduta pubblica, dalla commissione giu<strong>di</strong>catrice,<br />

applicando la seguente formula:<br />

Ci (per Ai Asoglia) = X + (1,00 - X)*[(Ai - Asoglia) / (Amax – Asoglia)]<br />

Ci = coefficiente attribuito al concorrente iesimo<br />

Ai = valore dell’offerta (ribasso) del concorrente iesimo<br />

Asoglia = me<strong>di</strong>a aritmetica dei valori delle offerte (ribasso sul prezzo) dei concorrenti X =<br />

0,90<br />

Amax = valore dell’offerta (ribasso) più conveniente.<br />

15


CRITERIO TELEOLOGICO<br />

La Commissione giu<strong>di</strong>catrice valuterà la violazione o inosservanza delle <strong>di</strong>sposizioni contenute nel<br />

presente <strong>Capitolato</strong>, ai fini dell'eventuale esclusione dal prosieguo della gara, con applicazione del<br />

criterio c.d. "teleologico". Secondo tale criterio, l'inosservanza <strong>di</strong> una prescrizione produce l'effetto<br />

dell'esclusione solo se la prescrizione violata risponda ad un particolare interesse della Committente<br />

o sia posta a garanzia della par con<strong>di</strong>cio.<br />

Al proposito, si chiarisce che costituirà motivo <strong>di</strong> esclusione l'errata o incompleta compilazione<br />

delle offerte, che non possa essere "sanata" senza alterare la par con<strong>di</strong>cio.<br />

La valutazione dell’offerta tecnica avverrà secondo i seguenti criteri e sottocriteri:<br />

a) “Organizzazione e gestione delle risorse umane” Punteggio<br />

max 13<br />

a.1<br />

Struttura gestionale ed organizzativa per il governo dell’appalto con in<strong>di</strong>cazione dei CV o<br />

degli skill professionali delle figure tecniche e gestionali. Organigramma funzionale<br />

dell’appalto con in<strong>di</strong>cazione del monte-ore giornaliero e totale previsto <strong>di</strong> tutte le figure da<br />

impiegare per l'espletamento del servizio comprensivo del personale che la <strong>di</strong>tta dovrà<br />

assorbire dal precedente appalto. Procedura operativa da applicare nel caso <strong>di</strong> eventi <strong>di</strong> forza<br />

maggiore o sciopero della struttura produttiva<br />

a.2<br />

Piano permanente <strong>di</strong> formazione, addestramento, aggiornamento del personale per il primo<br />

anno e per tutta la durata dell’appalto<br />

b)“Organizzazione e gestione del piano alimentare” Punteggio<br />

max 19<br />

b.1<br />

Menu stagionale primavera-estate e autunno inverno con frequenza mensile in linea con i<br />

principi della <strong>di</strong>eta me<strong>di</strong>terranea. Piatti stagionali de<strong>di</strong>cati a soggetti in regime <strong>di</strong>etetico<br />

<strong>speciale</strong>, a regimi alimentari etico-religiosi , agli utenti dei servizi sociali<br />

b.2<br />

Programma <strong>di</strong> educazione alimentare e <strong>di</strong> eventi culturali e gastronomici de<strong>di</strong>cati agli alunni<br />

ed alle loro famiglie<br />

b.3<br />

Inserimento <strong>di</strong> prodotti alimentari convenzionali a filiera corta, <strong>di</strong> prodotti alimentari tipici<br />

(DOP, IGP, STG) , <strong>di</strong> prodotti alimentari biologici del territorio<br />

c) “Sistema informatizzato per la gestione dell’appalto” Punteggio<br />

max 18<br />

c.1<br />

Sistema comunicativo/informativo messo a <strong>di</strong>sposizione per la gestione della commessa, dei<br />

10<br />

3<br />

10<br />

3<br />

6<br />

5<br />

16


eclami, per lo scambio <strong>di</strong> informazioni e per la gestione della documentazione<br />

c.2<br />

Sistema <strong>di</strong> prenotazioni dei pasti<br />

c.3<br />

Sistema <strong>di</strong> rilevazione degli standard qualitativi e <strong>di</strong> gestione della custode satisfaction<br />

d) “Preparazione, veicolazione e somministrazione degli alimenti e piani <strong>di</strong><br />

manutenzione e sanificazione ambientale”<br />

d.1<br />

Sistemi <strong>di</strong> preparazione, confezionamento, veicolazione dei pasti or<strong>di</strong>nari e speciali celiachia<br />

d.2<br />

Piano dei trasporti e sistemi <strong>di</strong> somministrazione dei pasti nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong>stributive<br />

d.3<br />

Piano <strong>di</strong> sanificazione dettagliato del Centro <strong>di</strong> Produzione e delle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione e<br />

piano <strong>di</strong> manutenzione<br />

8<br />

5<br />

Punteggio<br />

max 16<br />

Rif. Titolo 6: “Gestione del Sistema della Sicurezza Alimentare” Punteggio<br />

max 4<br />

e)<br />

Versione preliminare del Manuale <strong>di</strong> Autocontrollo inspirato ai principi dell’ HACCP<br />

La Commissione giu<strong>di</strong>catrice, composta nei mo<strong>di</strong> previsti dall’art. 84 del D. Lgs. n° 163/2006,<br />

valuterà antecedentemente all’apertura delle buste contenenti l’offerta economica, la<br />

documentazione tecnica ed attribuirà, il punteggio relativo all’elemento qualità sulla base dei<br />

seguenti criteri motivazionali :<br />

Rif. Criterio a): “Organizzazione e gestione delle risorse umane” max punti 13 <strong>di</strong> cui :<br />

a.1 Struttura gestionale ed organizzativa per il governo dell’appalto con in<strong>di</strong>cazione dei CV<br />

o degli skill professionali delle figure tecniche e gestionali. Organigramma funzionale dell’appalto<br />

con in<strong>di</strong>cazione del monte-ore giornaliero e totale previsto <strong>di</strong> tutte le figure da impiegare per<br />

l'espletamento del servizio comprensivo del personale che la <strong>di</strong>tta dovrà assorbire dal precedente<br />

appalto. Punti 10<br />

a.2 Piano permanente <strong>di</strong> formazione, addestramento, aggiornamento del personale per il<br />

primo anno e per tutta la durata dell’appalto Punti 3<br />

La commissione valuterà le <strong>di</strong>fferenti proposte rispetto ai seguenti criteri <strong>di</strong> carattere generale :<br />

Chiarezza nell’esposizione<br />

Sintesi<br />

Completezza nell’esposizione<br />

Inoltre saranno valutate le <strong>di</strong>fferenti proposte sulla base della comparazione tra le <strong>di</strong>fferenti<br />

soluzioni ai seguenti specifici criteri :<br />

6<br />

5<br />

5<br />

4<br />

17


a.1– Organizzazione e gestione delle risorse umane<br />

Organigramma dell’appalto, ruoli, funzioni e modalità <strong>di</strong> interfaccia<br />

Modello gestionale e modalità organizzative <strong>di</strong> gestione del personale tecnico e gestionale in<br />

funzione dei <strong>di</strong>fferenti ruoli; competenze, titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ed esperienze.<br />

Modalità <strong>di</strong> attivazione dei servizi a chiamata e piani <strong>di</strong> reperibilità. Modello gestionale in<br />

caso <strong>di</strong> scioperi o eventi <strong>di</strong> forza maggiore.<br />

Misure atte a ridurre al minimo i livelli <strong>di</strong> rischio della progettazione in fase <strong>di</strong> avvio<br />

dell’appalto<br />

Tempi necessari per l’effettuazione delle <strong>di</strong>fferenti mansioni/attività in relazione alle aree <strong>di</strong><br />

lavoro e dei servizi da svolgere<br />

Organico previsto per la gestione sud<strong>di</strong>viso per funzione, livello retributivo e per fascia<br />

oraria <strong>di</strong> presenza<br />

Criteri <strong>di</strong> avvicendamento e <strong>di</strong> turnazione. Misure proposte per ridurre/contenere il<br />

turnover. Modalità <strong>di</strong> verifica da parte del Committente<br />

Modalità <strong>di</strong> esecuzione delle <strong>di</strong>fferenti attività<br />

a.2 – Formazione<br />

Modalità <strong>di</strong> progettazione dell’attività formativa<br />

Obiettivi, articolazione e contenuti dei corsi <strong>di</strong> formazione e dell’attività <strong>di</strong> addestramento<br />

Programmazione e calendarizzazione dell’attività formativa/addestrativa<br />

Modalità <strong>di</strong> verifica della formazione e tracciabilità dell’attività formativa erogata<br />

Rif. Criterio b): “Organizzazione e gestione del piano alimentare”max punti 19 <strong>di</strong> cui :<br />

b.1 Menu stagionale primavera-estate e autunno inverno con frequenza mensile in linea con<br />

i principi della <strong>di</strong>eta me<strong>di</strong>terranea. Piatti stagionali de<strong>di</strong>cati a soggetti in regime <strong>di</strong>etetico<br />

<strong>speciale</strong>, a regimi alimentari etico-religiosi , agli utenti dei servizi sociali – punti 10<br />

b.2 Programma <strong>di</strong> educazione alimentare e <strong>di</strong> eventi culturali e gastronomici de<strong>di</strong>cati agli<br />

alunni ed alle loro famiglie – punti 3<br />

b.3 Inserimento <strong>di</strong> prodotti alimentari convenzionali a filiera corta, <strong>di</strong> prodotti alimentari<br />

tipici (DOP, IGP, STG) , <strong>di</strong> prodotti alimentari biologici del territorio– punti 6<br />

La commissione valuterà le <strong>di</strong>fferenti proposte rispetto ai seguenti criteri <strong>di</strong> carattere generale :<br />

Chiarezza nell’esposizione<br />

Sintesi<br />

Completezza nell’esposizione<br />

Inoltre saranno valutate le <strong>di</strong>fferenti proposte sulla base della comparazione tra le <strong>di</strong>fferenti<br />

soluzioni ai seguenti specifici criteri :<br />

18


.1 – Menu’<br />

Struttura del menù per le <strong>di</strong>verse categorie <strong>di</strong> utenti e per stagionalità, gestione delle <strong>di</strong>ete<br />

speciali per gli utenti affetti da patologie <strong>di</strong> tipo cronico o portatori <strong>di</strong> allergie alimentari,<br />

modalità <strong>di</strong> approntamento delle <strong>di</strong>ete in bianco e menù etico-religiosi. Integrazione dei<br />

menù in occasione <strong>di</strong> festività e/o eventi/progetti. Sistemi <strong>di</strong> pubblicizzazione dei menù ai<br />

<strong>di</strong>versi utenti/genitori.<br />

b.2 – Programma <strong>di</strong> educazione alimentare<br />

Finalità ed obiettivi del piano <strong>di</strong> educazione alimentare<br />

Contenuti del programma e/o eventi che si intende promuovere<br />

Piano della comunicazione e materiale previsto<br />

Analisi della sod<strong>di</strong>sfazione<br />

b.3 – Prodotti alimentari<br />

Origine , quantità e qualità dei prodotti alimentari convenzionali, a filiera corta, tipici e<br />

biologici con in<strong>di</strong>cazione dei principali marchi/fornitori<br />

Modalità <strong>di</strong> gestione delle conformità dei prodotti proposti (corrispondenza tra quelli<br />

previsti e quelli forniti) al fine <strong>di</strong> favorire la trasparenza nella gestione della commessa<br />

Frequenza <strong>di</strong> approvvigionamento e tracciabilità.<br />

Rif. Criterio c): “Sistema informatizzato per la gestione dell’appalto” max punti 18 <strong>di</strong> cui :<br />

c.1 Sistema comunicativo/informativo messo a <strong>di</strong>sposizione per la gestione della<br />

commessa, dei reclami, per lo scambio <strong>di</strong> informazioni e per la gestione della<br />

documentazione – punti 5<br />

c.2 Sistema <strong>di</strong> prenotazioni dei pasti – punti 8<br />

c.3 Sistema <strong>di</strong> rilevazione degli standard qualitativi e <strong>di</strong> gestione della customer satisfaction<br />

– punti 5<br />

La commissione valuterà le <strong>di</strong>fferenti proposte rispetto ai seguenti criteri <strong>di</strong> carattere generale :<br />

Chiarezza nell’esposizione<br />

Sintesi<br />

Completezza nell’esposizione<br />

Inoltre saranno valutate le <strong>di</strong>fferenti proposte sulla base della comparazione tra le <strong>di</strong>fferenti<br />

soluzioni ai seguenti specifici criteri :<br />

c.1 – Sistema informativo/comunicativo<br />

Caratteristiche e componenti previsti per l’utilizzo del sistema messo a <strong>di</strong>sposizione : facilità<br />

<strong>di</strong> consultazione e d’uso<br />

Moduli gestionali previsti e relativi report<br />

Tempi <strong>di</strong> attivazione e piano <strong>di</strong> start-up<br />

Piano <strong>di</strong> formazione rivolto al personale della committente<br />

19


c.2 – Sistema <strong>di</strong> prenotazione dei pasti<br />

Caratteristiche e componenti previsti per l’utilizzo del sistema messo a <strong>di</strong>sposizione<br />

Modalità <strong>di</strong> implementazione del sistema <strong>di</strong> prenotazione, modalità <strong>di</strong> addebito dei pasti e<br />

report prodotti e modalità comunicative attuate nei confronti delle famiglie degli utenti<br />

Modalità <strong>di</strong> riscossione<br />

Modalità <strong>di</strong> gestione delle banche dati utenti e delle tariffe<br />

Piano <strong>di</strong> formazione per l’utilizzo<br />

Sistema <strong>di</strong> manutenzione e gestione delle emergenze<br />

c.3– Sistema <strong>di</strong> rilevazione degli standard qualitativi<br />

Definizione del piano dettagliato per la misurazione del risultato del servizio <strong>di</strong> ristorazione<br />

che potrà essere con<strong>di</strong>viso con la Committente : check-list, in<strong>di</strong>catori, criteri, numero<br />

controlli, ecc…<br />

Modalità <strong>di</strong> gestione del piano <strong>di</strong> rilevazione degli standard qualitativi e generazione <strong>di</strong><br />

report <strong>di</strong> misurazione della qualità<br />

Modalità <strong>di</strong> messa a punto e gestione del piano <strong>di</strong> verifica della qualità percepita (customer<br />

satisfaction) : analisi dei dati ed azioni consequenziali<br />

Piano dei controlli per la garanzia degli standard microbiologici<br />

Rif. Criterio d): “Preparazione, veicolazione e somministrazione degli alimenti e piani <strong>di</strong><br />

manutenzione e sanificazione ambientale” max punti 16 <strong>di</strong> cui :<br />

d.1 Sistemi <strong>di</strong> preparazione e confezionamento dei pasti or<strong>di</strong>nari e speciali – punti 6<br />

d.2 Piano dei trasporti/veicolazione e sistemi <strong>di</strong> somministrazione dei pasti nelle se<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stributive – punti 5<br />

d.3 Piano <strong>di</strong> sanificazione dettagliato del Centro <strong>di</strong> Produzione e delle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

e piano <strong>di</strong> manutenzione – punti 5<br />

La commissione valuterà le <strong>di</strong>fferenti proposte rispetto ai seguenti criteri <strong>di</strong> carattere generale :<br />

Chiarezza nell’esposizione<br />

Sintesi<br />

Completezza nell’esposizione<br />

Inoltre saranno valutate le <strong>di</strong>fferenti proposte sulla base della comparazione tra le <strong>di</strong>fferenti<br />

soluzioni ai seguenti specifici criteri :<br />

d.1 – Sistema <strong>di</strong> preparazione e somministrazione dei pasti or<strong>di</strong>nari e speciali<br />

Modalità <strong>di</strong> lavorazione e conservazione delle materie prime e dei semilavorati<br />

Modalità <strong>di</strong> confezionamento e tipologia dei contenitori/carrelli utilizzati<br />

Caratteristiche <strong>di</strong> posate, piatti e bicchieri<br />

d.2 – Piano dei trasporti/veicolazione e sistemi <strong>di</strong> somministrazione nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong>stributive<br />

Piano dei trasporti con in<strong>di</strong>cazione degli itinerari, dei tempi e delle caratteristiche degli<br />

automezzi messi a <strong>di</strong>sposizione per garantire il rispetto delle temperature e degli orari <strong>di</strong><br />

somministrazione<br />

Modello organizzativo adottato per la gestione della somministrazione nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong>stributive<br />

20


d.3 – Piano <strong>di</strong> sanificazione dettagliato del Centro <strong>di</strong> Produzione e delle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione e<br />

piano <strong>di</strong> manutenzione<br />

Programma <strong>di</strong> sanificazione che sarà adottato nel centro <strong>di</strong> produzione e nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Sistemi e metodologia <strong>di</strong> lavoro previsti : caratteristiche delle attrezzature, macchine e<br />

prodotti chimici impiegati al fine <strong>di</strong> ridurre al massimo l’impatto ambientale<br />

Modalità gestionali ed organizzative<br />

Piano <strong>di</strong> manutenzione (or<strong>di</strong>nario e straor<strong>di</strong>nario) delle attrezzature. Modalità <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong><br />

del “fuori uso” e delle sostituzioni.<br />

Piano <strong>di</strong> prevenzione e lotta agli animali indesiderati : articolazione, prodotti ed attrezzature<br />

utilizzati e modello organizzativo<br />

Rif. Criterio e): “Gestione del Sistema della Sicurezza Alimentare” max punti 4 <strong>di</strong> cui :<br />

e.1 Versione preliminare del Manuale <strong>di</strong> Autocontrollo inspirato ai principi dell’ HACCP – punti 4<br />

La commissione valuterà le <strong>di</strong>fferenti proposte rispetto ai seguenti criteri <strong>di</strong> carattere generale :<br />

Chiarezza nell’esposizione<br />

Sintesi<br />

Completezza nell’esposizione<br />

Inoltre saranno valutate le <strong>di</strong>fferenti proposte sulla base della comparazione tra le <strong>di</strong>fferenti<br />

soluzioni ai seguenti specifici criteri :<br />

e.1 – Manuale <strong>di</strong> autocontrollo<br />

Identificazione dei punti critici <strong>di</strong> controllo e delle modalità <strong>di</strong> monitoraggio in relazione alle<br />

singole fasi <strong>di</strong> lavorazione/trasporto, <strong>di</strong>stribuzione<br />

Impianto preliminare del manuale <strong>di</strong> autocontrollo<br />

In presenza anche <strong>di</strong> una sola offerta <strong>di</strong>chiarata valida dalla Commissione, si procede all’apertura<br />

della busta contenente l’offerta economica ed all’aggiu<strong>di</strong>cazione provvisoria della gara.<br />

In caso <strong>di</strong> offerte che abbiano un uguale punteggio complessivo si procede nel modo seguente:<br />

se presenti, gli Appaltatori che hanno presentato offerte equivalenti sono invitati a procedere<br />

seduta stante alla gara <strong>di</strong> miglioria, scritta in busta chiusa e in caso <strong>di</strong> ulteriore parità si procede<br />

me<strong>di</strong>ante sorteggio;<br />

se nessuno degli Appaltatori è presente, si procede imme<strong>di</strong>atamente al sorteggio.<br />

Ai fini della valutazione tecnico qualitativa i concorrenti dovranno produrre i documenti<br />

sottoin<strong>di</strong>cati.<br />

1° Documento (Rif. Criterio a): “Organizzazione e gestione delle risorse umane”;<br />

2° Documento (Rif. Criterio b): “Organizzazione e gestione del piano alimentare”;<br />

3° Documento (Rif. Criterio c): “Sistema informatizzato per la gestione dell’appalto”;<br />

4° Documento (Rif. Criterio d): “Preparazione, veicolazione e somministrazione degli alimenti e piani<br />

<strong>di</strong> manutenzione e sanificazione ambientale”;<br />

5° Documento (Rif. Criterio e): “Gestione del Sistema della Sicurezza Alimentare”;<br />

La Relazione tecnico-organizzativa non deve superare le 150 (centocinquanta) facciate A4 (formato A3<br />

pari a due facciate A4) scritte nel corpo in carattere tipo Times New Roman 12 ed interlinea singola, e<br />

le singole pagine devono essere numerate, siglate a cura dell’Appaltatore.<br />

21


Per i raggruppamenti temporanei <strong>di</strong> concorrenti ed i consorzi non ancora costituiti, anche l’offerta tecnica<br />

deve essere sottoscritta da tutti i concorrenti.<br />

E’ consentito allegare alla proposta tecnica, le schede tecniche <strong>di</strong> prodotti, attrezzatura e materiale<br />

vario, le schede <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> prodotti ed i manuali operativi dei sistemi software. Altri allegati oltre<br />

a quelli consentiti e qualsiasi altra documentazione non espressamente richiesta dal <strong>Capitolato</strong><br />

Speciale, non saranno oggetto <strong>di</strong> valutazione e pertanto <strong>di</strong> punteggio assegnato.<br />

TITOLO 2 ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE<br />

Art. 2.1 Organigramma funzionale e monte ore lavorativo<br />

L'organico deve essere quello previsto dall’Appaltatore in fase d'offerta, in relazione ai parametri<br />

organizzativi e gestionali necessari ad erogare un servizio <strong>di</strong> qualità secondo le esigenze del<br />

Committente e degli utenti.<br />

In relazione a sopraggiunte necessità e/o variazioni in itinere nel corso dell’appalto, viene prevista<br />

la possibilità, con<strong>di</strong>visa tra le parti, <strong>di</strong> effettuare mo<strong>di</strong>fiche e/o integrazioni al monte ore e alla<br />

<strong>di</strong>stribuzione dei carichi <strong>di</strong> lavoro.<br />

Deve essere assicurata, comunque, la presenza costante dell'organico minimo giornaliero nelle<br />

<strong>di</strong>verse fasi del servizio e nell'offerta deve essere in<strong>di</strong>cato il numero <strong>di</strong> personale sempre presente,<br />

anche in coerenza con quanto <strong>di</strong>sposto per il personale da assorbire.<br />

La consistenza dell’organico deve essere riconfermata al Committente all’inizio <strong>di</strong> ogni anno<br />

scolastico e al Committente è concessa la verifica delle professionalità del personale preposto nello<br />

specifico ambito.<br />

Il Committente si riserva, inoltre, il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> chiedere all’Appaltatore, senza che ciò possa costituire<br />

motivo <strong>di</strong> maggiore onere, l’imme<strong>di</strong>ato allontanamento e la sostituzione del personale ritenuto<br />

inidoneo per giusta causa, ovvero per la mancanza <strong>di</strong> oggettivi requisiti tecnici e morali necessari al<br />

servizio.<br />

L’Appaltatore si obbliga, in osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni del CCNL Pubblici Servizi - Settore<br />

Mense, e senza alcun onere per il Committente, ad assorbire il personale in carico alla Società <strong>di</strong><br />

gestione uscente (ad esclusione del personale che svolge funzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione esecutiva)che abbia<br />

maturato un’anzianità <strong>di</strong> servizio <strong>di</strong> almeno 3 mesi nel periodo <strong>di</strong> svolgimento del servizio, secondo<br />

l’elenco allegato, con il medesimo monte ore ed inquadramento contrattuale.<br />

L’Appaltatore deve prevedere nel proprio organico, e secondo quanto proposto nell'offerta tecnica,<br />

alcune figure <strong>di</strong> rilievo a cui affidare la responsabilità tecnico-gestionale-qualitativa dei servizi,<br />

quali ad esempio:<br />

Responsabile operativo del servizio (referente ufficiale);<br />

Capo Cuoco;<br />

Responsabile Qualità e Sicurezza;<br />

Nutrizionista;<br />

Coor<strong>di</strong>natore operativo delle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione.<br />

L’Appaltatore ha l'obbligo <strong>di</strong> comunicare al Committente, per iscritto, prima dell'avvio del servizio,<br />

i riferimenti ed i recapiti telefonici delle figure responsabili descritte in organigramma.<br />

Per tutto lo svolgimento del servizio ed in ogni fase del medesimo, l'Appaltatore solleva il<br />

Committente da qualsiasi responsabilità, verso i propri <strong>di</strong>pendenti e verso terzi, derivante da danno<br />

per fatto proprio o altrui.<br />

22


Art. 2.2 Assunzione e contratto <strong>di</strong> lavoro<br />

L’Appaltatore deve sollevare il Committente da qualsiasi obbligo e responsabilità nei confronti dei<br />

propri <strong>di</strong>pendenti e in<strong>di</strong>pendentemente dalla propria forma societaria, deve essere perfettamente in<br />

regola nei confronti dei propri prestatori <strong>di</strong> lavoro ai fini delle vigenti <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong><br />

tutela assistenziale, previdenziale ed infortunistica; inoltre si impegna ad attuare con<strong>di</strong>zioni<br />

normative e retributive non inferiori a quelle stabilite dai vigenti contratti <strong>di</strong> lavoro della categoria.<br />

A richiesta del Committente, l’Appaltatore deve esibire i libri paga e matricola del personale<br />

addetto, le ricevute dei versamenti contributivi prescritti dalle vigenti <strong>di</strong>sposizioni in materia, il<br />

registro degli infortuni e la lista nominativa del personale impiegato.<br />

Il Committente si riserva la facoltà <strong>di</strong> operare, al riguardo, tutti i controlli che riterrà opportuni.<br />

Art. 2.3 Reintegro del personale<br />

L’organico impiegato per l’espletamento del servizio, per tutta la durata del contratto, deve essere<br />

quello <strong>di</strong>chiarato in fase <strong>di</strong> offerta dall’Appaltatore, fatto salvo l’eventuale integrazione o riduzione<br />

in relazione all’andamento del servizio. Tali variazioni devono essere necessariamente motivate<br />

dall’Appaltatore ed approvate dalla Committente. In mancanza <strong>di</strong> tale approvazione formale,<br />

l’Appaltatore non potrà effettuare alcuna variazione. Per quanto attiene al reintegro del personale<br />

assente, l’Appaltatore è tenuta a sostituirlo entro le 24 ore in modo da mantenere costante il monte<br />

ore minimo in<strong>di</strong>cato in offerta.<br />

Art. 2.4 Piano e monte ore <strong>di</strong> formazione del personale come previsto dal<br />

REGOLAMENTO REGIONALE 15 maggio 2008, n. 5 “Organizzazione dei corsi <strong>di</strong><br />

formazione e <strong>di</strong> aggiornamento del personale alimentarista ai sensi dell’art. 4 della legge<br />

regionale n. 22 del 24.07.07 e s.m.i.”.<br />

Tutto il personale addetto al servizio <strong>di</strong> ristorazione deve possedere adeguate e comprovate<br />

competenze in materia <strong>di</strong> igiene e sicurezza degli alimenti e <strong>di</strong> sicurezza e prevenzione degli<br />

infortuni sul luogo <strong>di</strong> lavoro.<br />

Il percorso formativo base, da effettuare entro il primo mese <strong>di</strong> gestione, dovrà prevedere almeno:<br />

8 ore totali <strong>di</strong> formazione in aula per ogni operatore impegnato nel Centro <strong>di</strong> Produzione;<br />

4 ore totali <strong>di</strong> formazione (in aula e <strong>di</strong> addestramento sul campo) per ogni operatore addetto alla<br />

veicolazione e <strong>di</strong>stribuzione/somministrazione dei pasti.<br />

L'Appaltatore si impegna altresì a garantire un numero <strong>di</strong> 4 ore <strong>di</strong> aggiornamento biennale per tutto<br />

il personale e <strong>di</strong> 6 ore <strong>di</strong> aggiornamento annuale per tutti i Responsabili <strong>di</strong> servizio, per tutta la<br />

durata dell’appalto.<br />

Gli argomenti dei corsi <strong>di</strong> formazione saranno a titolo <strong>di</strong> riferimento:<br />

fondamenti <strong>di</strong> legislazione in materia alimentare e sanitaria;<br />

igiene e microbiologia degli alimenti;<br />

produzione, conservazione, veicolazione, somministrazione degli alimenti;<br />

pulizia e <strong>di</strong>sinfezione degli ambienti e delle attrezzature <strong>di</strong> lavoro;<br />

sistema HACCP, piano <strong>di</strong> autocontrollo e tracciabilità dei prodotti;<br />

linee-guida per la prevenzione delle allergie e delle intolleranze alimentari;<br />

fondamenti <strong>di</strong> legislazione in materia <strong>di</strong> sicurezza sui luoghi <strong>di</strong> lavoro.<br />

Il personale <strong>di</strong> nuova assunzione verrà inserito nella realtà produttiva seguendo una procedura <strong>di</strong><br />

formazione ed addestramento specifica che prevede:<br />

un incontro formativo preliminare con il Responsabile Qualità o con il Direttore del servizio;<br />

una fase <strong>di</strong> addestramento sul campo a cura <strong>di</strong> un collega con funzione <strong>di</strong> un tutor;<br />

la partecipazione ai corsi <strong>di</strong> formazione sopra descritti.<br />

Il Committente si riserva la facoltà <strong>di</strong> presenziare agli incontri <strong>di</strong> formazione attraverso propri<br />

incaricati.<br />

23


Art. 2.5 Comportamento e abbigliamento degli operatori<br />

Nell'approntamento del servizio, il personale dell’Appaltatore deve attenersi scrupolosamente alle<br />

norme <strong>di</strong> educazione igienica e <strong>di</strong> corretta manipolazione degli alimenti, al fine <strong>di</strong> prevenire la<br />

proliferazione <strong>di</strong> malattie trasmissibili (MTA):<br />

lavarsi le mani accuratamente e frequentemente, utilizzando sapone liquido ed asciugamani<br />

monouso e non riutilizzabili;<br />

tenere le unghie pulite e corte, evitando la laccatura;<br />

avere le mani libere da anelli e gli avambracci liberi da bracciali;<br />

proteggere le ferite e le abrasioni della cute con cerotti resistenti all'acqua e/o guanti monouso;<br />

utilizzare una <strong>di</strong>visa identificabile e <strong>di</strong>fferente per le operazioni <strong>di</strong> tipo alimentare (fase pulito) e<br />

<strong>di</strong> tipo non alimentare (fase sporco, es: manipolazione rifiuti, lavaggio, sanificazione anche per<br />

lo sbarazzo dei rifiuti e lavaggio aule dopo il pranzo);<br />

indossare idoneo copricapo o bandana che contenga tutta la capigliatura anche per il personale<br />

addetto al con<strong>di</strong>mento/assemblaggio, sporzionamento e <strong>di</strong>stribuzione/somministrazione dei<br />

pasti;<br />

indossare guanti monouso e mascherine protettive per la lavorazione <strong>di</strong> alimenti a rischio<br />

igienico (carni crude, ittici, piatti fred<strong>di</strong> e gastronomici);<br />

utilizzare calzature igieniche e <strong>di</strong> sicurezza;<br />

evitare <strong>di</strong> compiere attività promiscue che possano favorire possibili contaminazioni crociate,<br />

rispettando le mansioni assegnate e cambiando i guanti monouso in caso <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong><br />

operazioni <strong>di</strong>fferenti e che non consistano, comunque ,nella preparazione, sporzionamento pasti;<br />

evitare <strong>di</strong> utilizzare prodotti chimici in promiscuità durante le attività alimentari.<br />

Nell'approntamento del servizio, l’Appaltatore deve fornire a tutto il personale indumenti da lavoro,<br />

calzature anatomiche <strong>di</strong> sicurezza e cartellino <strong>di</strong> identificazione riportante il nome dell’Appaltatore,<br />

il nome/cognome/fotografia del <strong>di</strong>pendente. come prescritto dalle norme vigenti in materia <strong>di</strong> igiene<br />

e <strong>di</strong> sicurezza del lavoro, da indossare sia durante le attività interne che esterne <strong>di</strong> trasporto e<br />

<strong>di</strong>stribuzione/somministrazione.<br />

L’Appaltatore deve fornire indumenti <strong>di</strong>stinti e comprensivi <strong>di</strong> idonei <strong>di</strong>spositivi igienici e <strong>di</strong><br />

sicurezza per le seguenti attività specifiche:<br />

movimentazione <strong>di</strong> prodotti nelle celle frigorifere (giacche isotermiche);<br />

manipolazione <strong>di</strong> alimenti cru<strong>di</strong> e cotti, cal<strong>di</strong> e fred<strong>di</strong> (guanti monouso, mascherine);<br />

lavorazione <strong>di</strong> alimenti con corpi taglienti (guanti antitaglio);<br />

manipolazione <strong>di</strong> materiali alimentari cal<strong>di</strong> (guanti anticalore);<br />

confezionamento degli alimenti (guanti monouso, mascherine);<br />

manipolazione <strong>di</strong> prodotti chimici caustici (guanti antiacido/soda, mascherine ai carboni attivi,<br />

occhiali paraspruzzi);<br />

con<strong>di</strong>mento/assemblaggio, sporzionamento e <strong>di</strong>stribuzione/somministrazione dei pasti (guanti<br />

monouso e copricapo).<br />

L’Appaltatore deve prevedere inoltre un kit igienico monouso da fornire al personale esterno<br />

(autorità competente, manutentori, visitatori, commissione mensa).<br />

L'appaltatore si obbliga, ai sensi dell'art. 18, comma 1 lett. u) del D.Lgs. 81/2008, <strong>di</strong> munire i propri<br />

lavoratori <strong>di</strong> apposita tessera <strong>di</strong> riconoscimento, completa dei dati richiesti dalla citata normativa e<br />

<strong>di</strong> informarli sull'obbligo <strong>di</strong> indossarli.<br />

24


TITOLO 3 ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PIANO ALIMENTARE<br />

Art. 3.1 Menu or<strong>di</strong>nario stagionalenel rispettodelle raccomandazioni contenute nelle<br />

linee guida per le mense scolastiche elaborate dal ministero della Salute e approvate in<br />

Conferenza Stato-Regioni lo scorso 29 aprile 2010.<br />

L’Appaltatore si impegna ad elaborare un menu stagionale con frequenza mensile, tenendo in<br />

considerazione le abitu<strong>di</strong>ni alimentari locali, la presenza <strong>di</strong> piatti con ingre<strong>di</strong>enti/prodotti del<br />

territorio, tipici e biologici.<br />

I singoli piatti devono essere preparati con le materie prime in<strong>di</strong>cate ed in conformità a quanto<br />

in<strong>di</strong>cato nell’allegato 12.1 “Tabella delle grammature e delle porzioni” e nell’ all. 12.2.Tabella sub<br />

1 - Apporti raccomandati <strong>di</strong> energia, nutrienti e fibra riferiti al pranzo nelle <strong>di</strong>verse<br />

fasce scolastiche Tabella sub 2 - Frequenze <strong>di</strong> consumo <strong>di</strong> alimenti e gruppi <strong>di</strong> alimenti riferiti al<br />

pranzo nell’arco della settimana scolastica<br />

Tutte le mo<strong>di</strong>fiche e le integrazioni <strong>di</strong> materie prime e <strong>di</strong> piatti nel menu, devono essere con<strong>di</strong>vise e<br />

sottoscritte dal Committente e dall’Appaltatore prima della loro esecuzione, con la<br />

supervisione/approvazione tecnico-scientifica del Servizio <strong>di</strong> Igiene degli Alimenti e Nutrizione<br />

dell’ ASL territoriale <strong>di</strong> competenza .<br />

Qualunque mo<strong>di</strong>fica ai menu dovrà comunque seguire il principio <strong>di</strong> equivalenza economica e<br />

nutrizionale, ovvero qualunque altra ricetta potrà essere aggiunta e/o sostituita solo se <strong>di</strong> valore<br />

economico e nutrizionale equivalente.<br />

Il Committente si riserva la facoltà <strong>di</strong> richiedere in qualunque momento, per rispondere alle<br />

esigenze dell’utenza, la sostituzione e/o la mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> uno o più piatti del menu con altri <strong>di</strong> valore<br />

economico e nutrizionale equivalente e comunque, sempre, nel rispetto delle Linee guida e<br />

raccomandazioni <strong>di</strong> cui sopra , e del parere del Servizio <strong>di</strong> Igiene degli Alimenti e Nutrizione, dell’<br />

ASL, territorialmente competente.<br />

Il Committente si riserva altresì la facoltà <strong>di</strong> richiedere, per particolari ricorrenze o in caso <strong>di</strong><br />

adesione delle scuole a progetti <strong>di</strong> educazione alimentare in alternativa al pasto del giorno, la<br />

preparazione <strong>di</strong> piatti alternativi <strong>di</strong> valore economico e nutrizionale equivalente<br />

Art. 3.2 Menu de<strong>di</strong>cato ai regimi <strong>di</strong>etetici<br />

E’ prevista la fornitura <strong>di</strong> pasti per <strong>di</strong>ete speciali per gli alunni o utenti affetti da allergie o da<br />

intolleranze alimentari o patologie con definito vincolo <strong>di</strong>etetico (es: celiachia, <strong>di</strong>abete mellito,<br />

obesità, insufficienza renale, iperlipidemia), previa opportuna certificazione e <strong>di</strong>agnosi del me<strong>di</strong>co<br />

curante. Inoltre , in particolare:<br />

nel caso <strong>di</strong> bambini o utenti affetti da celiachia devono essere adotti gli In<strong>di</strong>rizzi operativi<br />

per il controllo ufficiale delle imprese alimentari che producono e/o somministrano alimenti<br />

privi <strong>di</strong> glutine, destinati <strong>di</strong>rettamente al consumatore finale giusta D. G.R. 9 maggio 2012,<br />

n. 890.<br />

nel caso <strong>di</strong> bambini o utenti affetti allergie o da intolleranze alimentari, deve essere<br />

presentato un certificato me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> recente rilascio con vali<strong>di</strong>tà non antecedente a sei mesi.<br />

L’Appaltatore deve elaborare, previa richiesta del Committente ed a cura della propria Dietista,<br />

menu personalizzati per gli utenti suddetti.<br />

Le <strong>di</strong>ete speciali devono essere confezionate in vaschette monoporzione in materiale plastico “per<br />

alimenti” termosigillate ed etichettate con l’in<strong>di</strong>cazione del tipo <strong>di</strong> piatto, i riferimenti della sede <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione e dell’utente destinatario.<br />

Per le suddette monoporzioni deve essere garantito il mantenimento delle temperature previste nella<br />

normativa vigente fino al momento del consumo.<br />

I singoli piatti devono essere preparati con le derrate in<strong>di</strong>cate nell’Allegato 12.2 ed ai valori in<strong>di</strong>cati<br />

nelle tabelle grammature, <strong>di</strong> cui all’Allegato 12.1, relative a ciascuna tipologia <strong>di</strong> <strong>di</strong>eta, al fine <strong>di</strong><br />

sod<strong>di</strong>sfare adeguatamente i fabbisogni nutrizionali.<br />

25


Detti pasti, che devono garantire la maggior alternanza possibile, non devono comportare nessuna<br />

variazione <strong>di</strong> prezzo rispetto a quelli or<strong>di</strong>nari.<br />

L'Appaltatore si impegna a custo<strong>di</strong>re e a non <strong>di</strong>ffondere le informazioni inerenti gli utenti <strong>di</strong> cui<br />

possa venire in possesso, secondo le regole previste dal D.Lgs. 196/03 “Co<strong>di</strong>ce in materia <strong>di</strong><br />

protezione dei dati personali”.<br />

Art. 3.3 Menu de<strong>di</strong>cato ai regimi etico-religiosi<br />

L'Appaltatore deve garantire la fornitura dei regimi alimentari etico-religiosi.<br />

In particolare per utenti <strong>di</strong> religione islamica, ebraica, bud<strong>di</strong>sta o <strong>di</strong> altra confessione religiosa è<br />

prevista la sostituzione dei pasti del menu concordato e autorizzato dal Committente con i pasti che<br />

rispettino le rispettive confessioni religiose.<br />

I singoli piatti devono essere preparati in conformità ai valori in<strong>di</strong>cati nelle tabelle grammature, <strong>di</strong><br />

cui all’Allegato 12.1, relative a ciascuna tipologia <strong>di</strong> utente al fine <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare adeguatamente i<br />

fabbisogni nutrizionali.<br />

Detti pasti, che devono garantire la maggior alternanza possibile, non devono comportare nessuna<br />

variazione <strong>di</strong> prezzo.<br />

Art. 3.4 Cestini sostitutivi del pasto in occasione <strong>di</strong> uscite dalla scuola come le visite<br />

guidate, ecc.<br />

L'Appaltatore ha l’obbligo, senza alcun costo aggiuntivo, con preavviso <strong>di</strong> almeno 2 giorni, <strong>di</strong><br />

fornire, su richiesta del Committente, i cestini sostitutivi del pasto in occasione <strong>di</strong> uscite dalla<br />

scuola come visite guidate, ecc., che dovranno essere preparati con le derrate <strong>di</strong> cui all’allegato<br />

12.2.<br />

I cestini devono contenere:<br />

n. 2 panini farciti (pane 50 g + insaccato/salume o formaggio 20 g;<br />

n. 1 frutto <strong>di</strong> stagione da 180 g;<br />

n° 1 pezzo <strong>di</strong> pizza da gr. 140 (per alunni scuola dell’infanzia) e da gr. 200 (per alunni scuola<br />

primaria);<br />

n° 1 tavoletta <strong>di</strong> cioccolato al latte/fondente da 20 g;<br />

n. 1 bottiglia <strong>di</strong> acqua minerale naturale in PET da 0,5 l;<br />

n° 1 succo <strong>di</strong> frutta in brick monodose da 200 cc.<br />

Art. 3.5 Menu de<strong>di</strong>cato agli utenti dei servizi sociali ANZIANI secondo quanto previsto<br />

dalle linee guida regionali e concordati con il Servizio <strong>di</strong> Igiene degli Alimenti e nutrizione,<br />

dell’ASL, territorialmente competente.<br />

L’Appaltatore si impegna ad elaborare un menù stagionale con frequenza mensile, tenendo in<br />

considerazione le abitu<strong>di</strong>ni alimentari locali, la presenza <strong>di</strong> piatti con ingre<strong>di</strong>enti/prodotti del<br />

territorio, tipici e biologici.<br />

I singoli piatti devono essere preparati con le materie prime in<strong>di</strong>cate nell’allegato 12.2 ed in<br />

conformità a quanto in<strong>di</strong>cato nell’allegato 12.1 “Tabella delle grammature e delle porzioni”.<br />

Tutte le mo<strong>di</strong>fiche e le integrazioni <strong>di</strong> materie prime e <strong>di</strong> piatti nel menu, devono essere motivate,<br />

con<strong>di</strong>vise e sottoscritte dal Committente e dall’Appaltatore e dal Servizio <strong>di</strong> Igiene degli Alimenti e<br />

Nutrizione dell’ASL, territorialmente competente prima della loro esecuzione. Qualunque mo<strong>di</strong>fica<br />

ai menù dovrà comunque seguire il principio <strong>di</strong> equivalenza economica e nutrizionale, ovvero<br />

qualunque altra ricetta potrà essere aggiunta e/o sostituita solo se <strong>di</strong> valore economico e nutrizionale<br />

equivalente.<br />

26


Art. 3.6 Gestione dei servizi in stati <strong>di</strong> emergenza<br />

In caso <strong>di</strong> sciopero o per cause tecniche <strong>di</strong> forza maggiore, l’Appaltatore deve garantire<br />

l’erogazione <strong>di</strong> servizi d’emergenza, concordando le modalità operative in accordo con il<br />

Committente:<br />

guasto <strong>di</strong> uno o più impianti e/o attrezzature utilizzate nella realizzazione del piatto in oggetto;<br />

sospensione delle utenze in rete per il periodo <strong>di</strong> interesse;<br />

avarie delle strutture <strong>di</strong> conservazione dei prodotti deperibili;<br />

intervento <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria sui locali, impianti e attrezzature interessate.<br />

Al verificarsi <strong>di</strong> tali evenienze, l'Appaltatore può avvalersi della facoltà <strong>di</strong> fornire per 3 (tre) giorni,<br />

cestini fred<strong>di</strong> da prepararsi in conformità a quanto previsto dal presente capitolato.<br />

Per perio<strong>di</strong> superiori a 2 (due) giorni, l’Appaltatore deve produrre i pasti, necessari<br />

quoti<strong>di</strong>anamente, utilizzando strutture produttive alternative e autorizzate, e/o macchine e<br />

attrezzature e/o mezzi <strong>di</strong> trasporto, che assicurino l'idoneità dei prodotti .<br />

Art. 3.7 Sistema informativo per la gestione delle prenotazioni<br />

Il Committente affida all’Appaltatore la fornitura, l’implementazione e la gestione <strong>di</strong> un sistema<br />

informativo per la gestione delle prenotazioni, l’addebito dei pasti ed il pagamento in modalità<br />

anticipata o prepagata, e riscosso dalla Gestione Tributi S.p.A. al fine <strong>di</strong>:<br />

fornire un servizio utile al citta<strong>di</strong>no rendendo più semplici e veloci le procedure dei pasti da<br />

parte dei genitori;<br />

garantire il rispetto delle esigenze <strong>di</strong>etetiche speciali degli alunni grazie ad una prenotazione<br />

nominativa delle presenze;<br />

tutelare la privacy delle famiglie riguardo ai dati sanitari, religiosi ed economici delle fasce <strong>di</strong><br />

red<strong>di</strong>to;<br />

dotarsi <strong>di</strong> uno strumento informatizzato in grado <strong>di</strong> governare gli in<strong>di</strong>catori significativi del<br />

servizio <strong>di</strong> ristorazione attraverso uno strumento <strong>di</strong> facile utilizzo.<br />

Il sistema <strong>di</strong> rilevazione/prenotazione dovrà essere completamente funzionante entro un mese dalla<br />

data <strong>di</strong> inizio del servizio <strong>di</strong> refezione scolastica.<br />

Al termine dell’appalto l’Appaltatore dovrà trasferire senza alcun costo aggiuntivo al Committente<br />

le licenze d’uso del software oltre alla piena proprietà <strong>di</strong> tutti i componenti hardware utilizzati<br />

all’interno del sistema.<br />

Prenotazione pasti e raccolta presenze<br />

L’Appaltatore quoti<strong>di</strong>anamente si dovrà occupare della verifica del recepimento delle prenotazioni<br />

pervenute dai singoli plessi scolastici, e l’eventuale correzione.<br />

Al personale scolastico preposto alla raccolta delle prenotazioni dovrà essere fornito<br />

dall’Appaltatore un sistema basato su tecnologie che abbiano il minimo impatto sulle attività<br />

<strong>di</strong>dattiche, consentendo la trasmissione delle prenotazioni entro le 9.15 – 9,30 del mattino tramite le<br />

linee telefoniche fisse presenti nelle scuole.<br />

PAGAMENTO DEI PASTI<br />

Resta fermo il sistema <strong>di</strong> riscossione presso la Gestione Tributi S.p.A. – Via delle Antiche Mura, 66<br />

–<strong>Manfredonia</strong>. Il sistema per il pagamento dei pasti e dei servizi a domanda in<strong>di</strong>viduale dovrà<br />

agevolare il più possibile l’utenza offrendo como<strong>di</strong>tà e fruibilità e deve garantire agli utenti <strong>di</strong><br />

pagare in contanti presso la Gestione Tributi S.p.A. <strong>di</strong> <strong>Manfredonia</strong> o la Banca Popolare <strong>di</strong> Milano<br />

o la Banca Apulia o il Conto Corrente postale intestato a Gestione Tributi S.p.A. – Gestione Entrate<br />

n. 85932895 o me<strong>di</strong>ante carta <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> internet e rid bancario;<br />

COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE DEGLI UTENTI DEL SERVIZIO<br />

Il sistema dovrà permettere una comunicazione alle famiglie me<strong>di</strong>ante SMS (a carico dell’Impresa<br />

Appaltatrice), e-mail e sito WEB.<br />

27


COMPETENZE A CARICO DEL COMMITTENTE<br />

il rapporto con gli utenti per la gestione delle iscrizioni al servizio e l’assegnazione delle fasce<br />

ISEE (In<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> Situazione Economica Equivalente);<br />

la gestione <strong>di</strong>retta delle variazioni in corso d’anno (aggiunta o ritiro <strong>di</strong> alunni, cambio fascia <strong>di</strong><br />

costo del pasto)<br />

COMPETENZE A CARICO DELL’APPALTATORE<br />

la fornitura del sistema informatizzato come descritto nel presente capitolato e la manutenzione<br />

durante la durata dell’appalto delle apparecchiature hardware e del software;<br />

il controllo delle prenotazioni e l’eventuale correzione giornaliera entro le ore 9.15-9,30;<br />

l’attivazione e la manutenzione per tutta la durata dell’appalto dei contratti <strong>di</strong> assistenza, e<br />

hosting atti a garantire la gestione del programma;<br />

la preparazione e la consegna agli utenti degli eventuali avvisi e/o comunicazioni concordate;<br />

la soluzione <strong>di</strong> eventuali problematiche connesse alla gestione della prenotazione pasti e<br />

l’attivazione <strong>di</strong> procedure alternative <strong>di</strong> emergenza per la prenotazione pasti, in caso <strong>di</strong> mancato<br />

o irregolare funzionamento del sistema informatico;<br />

la verifica della regolarità e/o completezza delle informazioni pervenute dalle scuole;<br />

la realizzazione <strong>di</strong> una campagna informativa verso le famiglie per far conoscere le nuove<br />

modalità <strong>di</strong> prenotazione.<br />

Poiché il sistema dovrà gestire sia dati sensibili (<strong>di</strong>ete sanitarie, regimi alimentari etico-religiosi)<br />

che informazioni economico-finanziarie, le tecnologie proposte dovranno garantire la massima<br />

sicurezza informatica ed offrire ampie e documentate garanzie <strong>di</strong> corretto funzionamento.<br />

GESTIONE BANCA DATI UTENTI E TARIFFE<br />

L’appaltatore garantirà:<br />

a. la gestione dei dati informatici relativi all’utenza del servizio così come comunicati dalla<br />

Committente (anagrafica utenti);<br />

b. l’inserimento delle anagrafiche ad inizio dell’anno scolastico e successivi inserimenti in corso<br />

d’anno;<br />

c. le comunicazioni delle rinunce <strong>di</strong> utilizzo del servizio, gli esoneri ecc.;<br />

d. la promozione degli utenti per il passaggio da un anno scolastico all’altro.<br />

Il sistema <strong>di</strong> gestione informatizzato del servizio è concepito in modo da limitare al minimo le<br />

operazioni annuali <strong>di</strong> aggiornamento degli utenti già inseriti nel database (ad es. generando<br />

automaticamente la promozione alla classe successiva ecc.). La medesima velocità <strong>di</strong><br />

aggiornamento deve essere prevista per le ipotesi in cui l’Amministrazione Comunale mo<strong>di</strong>fichi le<br />

tariffe relative al servizio.<br />

Ad ogni alunno iscritto al servizio verrà assegnato un co<strong>di</strong>ce personale che lo seguirà per tutti gli<br />

anni scolastici e servirà per il pagamento dei pasti.<br />

All’inizio <strong>di</strong> ogni anno scolastico, per i nuovi iscritti al servizio <strong>di</strong> refezione, l’Appaltatore elaborerà<br />

e comunicherà alla Committente ogni nuovo co<strong>di</strong>ce assegnato.<br />

La banca dati è comunque <strong>di</strong> esclusiva proprietà dell’Amministrazione Comunale . Su richiesta<br />

della Committente, in qualunque momento, potrà essere chiesta una copia dei dati che dovrà essere<br />

resa in formato leggibile con software standard e, in caso <strong>di</strong> database dovrà essere fornito anche il<br />

tracciato record.<br />

Alla firma del contratto la Committente provvederà con apposito atto a nominare quale responsabile<br />

del trattamento dei dati l’Appaltatore.<br />

28


Art. 3.8 Programma <strong>di</strong> informazione-educazione alimentare per gli utenti<br />

L'Appaltatore si impegna ad approntare un Programma <strong>di</strong> Educazione Alimentare in<strong>di</strong>rizzato agli<br />

alunni delle scuole ed alle loro famiglie in accordo con il Committente ed in conformità a quanto<br />

in<strong>di</strong>cato in offerta, senza alcun onere aggiuntivo a carico del Committente.<br />

Art. 3.9 Analisi della customer satisfaction e gestione dei reclami<br />

L'Appaltatore deve prevedere un sistema <strong>di</strong> monitoraggio della sod<strong>di</strong>sfazione degli utenti (alunni,<br />

insegnanti, utenti servizi sociali), al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare interventi correttivi finalizzati a migliorare<br />

la qualità del servizio.<br />

Il monitoraggio deve essere effettuato con frequenza annuale me<strong>di</strong>ante schede <strong>di</strong> rilevazione per la<br />

verifica del gra<strong>di</strong>mento dei pasti, elaborate a cura dell’Appaltatore ed approvate dal Committente.<br />

Con la stessa frequenza l’Appaltatore deve produrre una relazione riportante i risultati del<br />

monitoraggio, delle azioni correttivi/<strong>di</strong> miglioramento proposte.<br />

Il <strong>Comune</strong> può effettuare visite e controlli senza preavviso presso i centri <strong>di</strong> produzione e presso le<br />

se<strong>di</strong> <strong>di</strong> consumo dei pasti.<br />

Art. 3.10 Commissione mensa<br />

Il <strong>Comune</strong> al fine <strong>di</strong> monitorare il grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione dell’ utenza per i servizi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione/somministrazione , trasporto ecc può avvalersi anche della commissione mensa,<br />

all’uopo istituita e composta da una rappresentanza dei genitori. La Commissione, autorizzata dal<br />

comune , può effettuare visite e controlli senza preavviso presso i centri <strong>di</strong> produzione e presso le<br />

se<strong>di</strong> <strong>di</strong> consumi pasti. Le visite si svolgeranno secondo le modalità previste nel regolamento<br />

specifico, e saranno finalizzate al controllo sull’andamento complessivo del servizio presso ogni<br />

singola struttura scolastica . I componenti della commissione potranno effettuare verifiche sulla<br />

conformità dei pasti al menù e sull’ aspetto, temperatura, gusto e gra<strong>di</strong>bilità dei cibi.<br />

TITOLO 4 QUALIFICAZIONE DEI FORNITORI E SELEZIONE DEI PRODOTTI<br />

ALIMENTARI<br />

Art. 4.1 Elenco dei fornitori e dei marchi <strong>di</strong> prodotti alimentari<br />

L’Appaltatore deve fornire al Committente l’elenco <strong>di</strong> tutti i fornitori <strong>di</strong> derrate alimentari e gli<br />

eventuali marchi che intende utilizzare ed è tenuto ad informare puntualmente lo stesso <strong>di</strong> ogni<br />

eventuale variazione del nominativo del fornitore e/o del marchio ad esso riferito.<br />

Art. 4.2 Qualificazione dei fornitori <strong>di</strong> prodotti alimentari<br />

L’Appaltatore deve fornire al Committente l’elenco dei propri fornitori <strong>di</strong> prodotti alimentari, intesi<br />

come singole aziende agricole e/o imprese e/o consorzi <strong>di</strong> produttori operanti in laboratori registrati<br />

ai sensi del Reg. CE 852/04 oppure riconosciuti ai sensi del Reg. CE 853/04 qualificati secondo la<br />

norma ISO 9001:2008 e/o ISO 22000:2005.<br />

L’Appaltatore deve altresì acquisire e rendere <strong>di</strong>sponibile al Committente, la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong><br />

adeguamento del processo produttivo alle norme igieniche vigenti, con particolare riferimento<br />

all’applicazione del Piano <strong>di</strong> Gestione della Sicurezza Alimentare ai sensi del Reg. CE 852/04 e<br />

Reg. CE 853/04 e <strong>di</strong> rintracciabilità ai sensi del Reg. CE 178/02.<br />

Art. 4.3 Origine e qualità dei prodotti alimentari<br />

Le materie prime da utilizzare per le preparazioni alimentari del menu devono essere <strong>di</strong> elevata<br />

qualità (a filiera corta, biologici nazionali, tipici DOP, IGP, STG nazionali) e devono rispettare i<br />

criteri <strong>di</strong> stagionalità, al fine <strong>di</strong> garantire un elevato profilo igienico-sanitario, nutrizionale e<br />

sensoriale per gli utenti del servizio; inoltre devono avere confezione ed etichettature conformi alle<br />

normative vigenti: D. lgs. 109/1992, D.lgs. 68/2000 , D.lgs.258/2000 , D.l.gs. 114/2006<br />

29


I prodotti alimentari devono essere esclusivamente quelli contemplati nelle specifiche tecnicomerceologiche<br />

previste nella D.G.R. del 19.03.2002 n. 276 in BURP n. 44/2002 e i menù<br />

primaverili ed invernali presentati in offerta devono rispettare quelli previsti dalla regione Puglia, ed<br />

essere destinati esclusivamente alla preparazione dei pasti per gli utenti previsti dal presente<br />

capitolato e per gli altri eventuali utenti autorizzati dal Committente nel corso <strong>di</strong> esecuzione<br />

dell’appalto.<br />

Le specifiche tecniche e merceologiche delle derrate alimentari impiegate per la preparazione dei<br />

pasti, devono essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia e all’allegato 12.2<br />

“Specifiche tecniche dei prodotti alimentari".<br />

Art. 4.4 Dichiarazioni <strong>di</strong> conformità delle forniture<br />

Per garantire la conformità tra i prodotti or<strong>di</strong>nati e quelli effettivamente forniti e per consentire<br />

agevoli e oggettivi controlli da parte del Committente, l’Appaltatore deve acquisire dai propri<br />

fornitori la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità delle derrate alimentari ai requisiti <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong><br />

origine/provenienza richiesti nel presente capitolato.<br />

E’ tassativamente vietata la fornitura, la preparazione e la somministrazione <strong>di</strong> materie prime e/o<br />

prodotti finiti con i seguenti requisiti:<br />

provenienti da coltivazioni transgeniche e/o contenenti ingre<strong>di</strong>enti OGM;<br />

sottoposti a irraggiamento;<br />

contenenti ad<strong>di</strong>tivi chimici non consentiti o che contengano residui <strong>di</strong> prodotti, usati in<br />

agricoltura, tossici per l'uomo;<br />

sottoposti a lavorazioni o trattamenti <strong>di</strong>retti a mascherare uno stato <strong>di</strong> alterazione;<br />

private anche in parte dei propri elementi nutritivi o mescolate a sostanze <strong>di</strong> qualità inferiore o<br />

comunque trattate in modo da variarne la composizione naturale;<br />

in cattivo stato <strong>di</strong> conservazione a causa <strong>di</strong> alterazioni microbiche, contaminazioni e/o<br />

insu<strong>di</strong>ciamenti <strong>di</strong> varia natura;<br />

sottoposti a processi <strong>di</strong> surgelazione/congelamento e trasporto non in catena del freddo;<br />

il cui termine minimo <strong>di</strong> conservazione/data <strong>di</strong> scadenza risultino prossimi al momento<br />

dell’utilizzo.<br />

Art. 4.5 Mancata fornitura <strong>di</strong> prodotti alimentari offerti<br />

Nel caso in cui uno o più prodotti del territorio, tipici, biologici, offerti dall’Appaltatore non fossero<br />

<strong>di</strong>sponibili sul mercato, essi saranno momentaneamente sostituiti da prodotti convenzionali.<br />

In tal caso l’Appaltatore deve comunicare per iscritto al Committente l’elenco <strong>di</strong> prodotti <strong>di</strong> cui non<br />

è stato possibile approvvigionarsi nel determinato giorno.<br />

Nel caso in cui l’Appaltatore non comunichi la momentanea mancanza dei prodotti, si applicano le<br />

penali <strong>di</strong> cui all’art.11.1.<br />

Tale evenienza non potrà superare le due volte al mese. Al superamento <strong>di</strong> tale limite verranno<br />

applicate le penali previste nel presente capitolato.<br />

Art. 4.6 Fornitura della documentazione per contributi<br />

L’Appaltatore, al fine <strong>di</strong> consentire al Committente l’applicazione del Reg. CE 2707/00 inerente il<br />

recupero dei contributi CEE/AGEA sui prodotti lattiero caseari <strong>di</strong>stribuiti nelle mense scolastiche, è<br />

tenuto a fornire perio<strong>di</strong>camente, i documenti necessari in particolare: elenco dei prodotti forniti in<br />

base all’utenza e le relative fatture/bolle intestate all’ impresa con la <strong>di</strong>citura che trattasi <strong>di</strong> prodotti<br />

destinati alle mense scolastiche del comune <strong>di</strong> <strong>Manfredonia</strong> , includendo solo i prodotti lattiero<br />

casari acquistati per la preparazione dei pasti e merende, devono in<strong>di</strong>care la relativa percentuale <strong>di</strong><br />

grasso sulla sostanza secca e devono essere regolarmente quietanzate o accompagnate dalle prove <strong>di</strong><br />

pagamento :Inoltre i prodotti devono essere preparati in uno stabilimento riconosciuto dalle autorità<br />

sanitarie ai sensi delle <strong>di</strong>sposizioni vigenti in materia e muniti della prescritta bollatura sanitaria.<br />

30


Art. 4.7 Iniziative <strong>di</strong> natura ambientale e sociale<br />

Il Committente intende contribuire al sostegno della bio<strong>di</strong>versità, riservandosi la facoltà <strong>di</strong> utilizzare<br />

alcuni prodotti a rischio estinzione presenti sul territorio, che entreranno per una o più volte l’anno<br />

nel menu in sostituzione <strong>di</strong> altri prodotti.<br />

I suddetti prodotti saranno acquistati dall’Appaltatore e, previo accordo con il committente.<br />

Il Committente intende altresì contribuire al sostegno <strong>di</strong> iniziative sociali, riservandosi la facoltà <strong>di</strong><br />

utilizzare alcuni prodotti provenienti da terreni confiscati alla criminalità, grazie alla Legge <strong>di</strong><br />

iniziativa popolare 109/96, che entreranno nel menu in sostituzione <strong>di</strong> altri prodotti.<br />

Art. 4.8 Divieto <strong>di</strong> riciclo<br />

L’Appaltatore deve garantire <strong>di</strong> non effettuare qualsiasi forma <strong>di</strong> riciclo. Per riciclo si intende<br />

l’utilizzo, tal quale o trasformato in <strong>di</strong>fferenti preparazioni, <strong>di</strong> eccedenze <strong>di</strong> produzione non avviate<br />

alla linea refrigerata me<strong>di</strong>ante l’utilizzo del refrigeratore rapido <strong>di</strong> temperatura. E’ vietata la<br />

refrigerazione e qualsiasi utilizzo <strong>di</strong> preparazioni già esposte in linea <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione o conservate<br />

nei contenitori per il trasporto o mantenute a temperatura non conforme alle norme <strong>di</strong> leggi vigenti<br />

TITOLO 5 QUALIFICAZIONE DEI FORNITORI E SELEZIONE DEI PRODOTTI<br />

NON ALIMENTARI<br />

Art. 5.1 Elenco dei fornitori e marchi dei prodotti non alimentari<br />

L’Appaltatore deve fornire al Committente l’elenco <strong>di</strong> tutti i fornitori <strong>di</strong> prodotti non alimentari e<br />

gli eventuali marchi che intende utilizzare ed è tenuto ad informare puntualmente la stessa <strong>di</strong> ogni<br />

eventuale variazione del nominativo del fornitore.<br />

I Contenitori , le posate e i bicchieri devono essere provvisti <strong>di</strong> certificazione idoneità alimentare.<br />

inoltre se si vuole utilizzare materiale monouso, inserire “la fornitura degli stessi in materiale<br />

biodegradabile e compatibili al 100% provvisti <strong>di</strong> certificazione <strong>di</strong> idoneità alimentare.”<br />

Art. 5.2 Qualificazione dei fornitori non alimentari<br />

L’Appaltatore deve fornire al Committente l’elenco dei propri fornitori <strong>di</strong> prodotti non alimentari<br />

qualificati secondo la norma ISO 9001:2008 ed è tenuto ad informare puntualmente la stessa <strong>di</strong> ogni<br />

eventuale variazione del nominativo del fornitore.<br />

Art. 5.3 Schede tecniche e <strong>di</strong> sicurezza dei prodotti non alimentari<br />

I materiali a contatto alimentare <strong>di</strong>retto e in<strong>di</strong>retto proposti in sede <strong>di</strong> offerta, devono essere<br />

conformi alle leggi vigenti e a quanto specificato nell’ Allegato 12.4 “Specifiche tecniche dei<br />

prodotti chimici e dei materiali <strong>di</strong> pulizia”.<br />

In particolare l’Appaltatore dovrà pre<strong>di</strong>ligere, ove <strong>di</strong>sponibili, prodotti chimici e materiali ecocompatibili.<br />

Art. 5.4 Dichiarazioni <strong>di</strong> conformità delle forniture da parte dell’Appaltatore<br />

Per garantire la conformità dei prodotti non alimentari, alle specifiche del presente capitolato e per<br />

consentire agevoli e oggettivi controlli da parte del Committente, l’Appaltatore deve fornire in fase<br />

<strong>di</strong> gara la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità dei prodotti non alimentari ai requisiti richiesti nel presente<br />

capitolato.<br />

TITOLO 6 PREPARAZIONE, VEICOLAZIONE E SOMMINISTRAZIONE DEGLI<br />

ALIMENTI<br />

Art. 6.1 Modalità e frequenza <strong>di</strong> approvvigionamento delle materie prime<br />

L’Appaltatore deve procedere all’approvvigionamento delle derrate in modo da assicurare il<br />

regolare svolgimento del servizio e la regolare somministrazione e <strong>di</strong>stribuzione dei pasti.<br />

31


La frequenza dell’approvvigionamento deve garantire un’elevata rotazione del magazzino, tale da<br />

evitare la presenza <strong>di</strong> derrate alimentari prossime alla data <strong>di</strong> scadenza o al termine minimo <strong>di</strong><br />

conservazione.<br />

L’Appaltatore deve assicurare <strong>di</strong> norma le seguenti frequenze <strong>di</strong> approvvigionamento:<br />

il giorno prima del consumo per le carni avicunicole e il pesce fresco eviscerato in filetti;<br />

giornaliero per il pane fresco, pizza, focaccia, prodotti a base <strong>di</strong> latte freschi, latticini, ortofrutta<br />

<strong>di</strong> stagione;<br />

bisettimanale/trisettimanale per i prodotti a base latte semiduri e stagionati;<br />

settimanale per i prodotti a base carne (bovino, suino, equino);<br />

mensile per i surgelati, le conserve e le derrate non deperibili.<br />

Art. 6.2 Stoccaggio e tracciabilità<br />

Il ricevimento delle derrate alimentari deve sempre avvenire in orari che non interferiscono con la<br />

produzione e lo svolgimento dei servizi, ovvero il mattino prima dell’avvio delle lavorazioni oppure<br />

il pomeriggio al termine del servizio.<br />

Tutte le operazioni <strong>di</strong> stoccaggio devono mirare a rispettare gli standard descritti nell’Allegato 12.3<br />

“Standard <strong>di</strong> sicurezza delle temperature <strong>di</strong> processo” e l’Appaltatore deve attenersi<br />

scrupolosamente alle seguenti norme:<br />

evitare lo stazionamento a temperatura ambiente per perio<strong>di</strong> superiori ai 30 minuti;<br />

evitare la promiscuità fra derrate deperibili <strong>di</strong>fferenti nella stessa cella;<br />

curare il rifornimento e la rotazione delle derrate alimentari, soprattutto deperibili, in modo da<br />

garantire sempre la loro qualità merceologica, igienica e nutrizionale;<br />

non detenere e non somministrare derrate che presentino anomalie e non rispettano il termine<br />

minimo <strong>di</strong> conservazione o la data <strong>di</strong> scadenza;<br />

non appoggiare le derrate a <strong>di</strong>retto contatto con il pavimento e/o sopra pallets in legno.<br />

Le derrate alimentari non deperibili devono essere conservate in magazzino su idonei scaffali in<br />

materiale anticorrosione facilmente sanificabile, in confezioni sigillate all’origine e separando i<br />

cereali dai legumi, al fine <strong>di</strong> evitare attacchi da agenti infestanti o da animali indesiderati.<br />

Gli eventuali prodotti per regimi <strong>di</strong>etetici particolari devono essere stoccati su apposita scaffalatura<br />

ed identificati con idoneo cartello.<br />

I tuberi (patate, cipolle, aglio) devono essere conservati in contenitori idonei posti in un locale<br />

fresco e asciutto al riparo dalla luce, con pavimento e rivestimenti facilmente sanificabili.<br />

Le bevande in PET devono essere conservate in locali freschi e asciutti al riparo dalla luce e da fonti<br />

<strong>di</strong> calore con pavimento e rivestimenti facilmente sanificabili.<br />

Le derrate alimentari deperibili devono essere conservate nelle apposite attrezzature frigorifere<br />

sud<strong>di</strong>vise per categoria merceologica, dopo essere private dell’imballaggio secondario ad eccezione<br />

dei prodotti surgelati.<br />

Scrupolosa cura deve essere osservata nel riempimento delle attrezzature frigorifere, per consentire<br />

un idoneo raffreddamento dei prodotti ed una loro adeguata separazione e protezione.<br />

Le derrate non in confezione integra, provenienti dall’attività <strong>di</strong> preparazione, devono essere<br />

rigorosamente chiuse in contenitori <strong>di</strong> acciaio o <strong>di</strong> materiali “per alimenti” o protetti da pellicole per<br />

alimenti, mantenendo la presenza dell’etichettatura originaria del fornitore/produttore.<br />

Nel caso dei prodotti in sacchi o dei surgelati, i prodotti possono essere lasciati nella confezione<br />

originaria, che verrà opportunamente richiusa.<br />

Art. 6.3 Modalità <strong>di</strong> lavorazione e conservazione delle materie prime e semilavorati<br />

I pasti preparati devono essere esenti da anomalie <strong>di</strong> carattere igienico-sanitario previste dall’art. 5<br />

della Legge 283/62 e l’Appaltatore deve uniformarsi alle <strong>di</strong>sposizioni delle leggi vigenti per<br />

garantire la sicurezza degli alimenti e per tutelare la salute del singolo e della collettività.<br />

Gli standard qualitativi del servizio, in termini <strong>di</strong> rispetto delle temperature, sono quelli descritti<br />

nell’Allegato 12.3 “Standard <strong>di</strong> sicurezza delle temperature <strong>di</strong> processo”.<br />

Nell'approntamento del servizio, l’Appaltatore deve attenersi scrupolosamente alle seguenti norme:<br />

32


congelamento e scongelamento delle derrate<br />

non congelare le materie prime acquistate fresche;<br />

non congelare il pane fresco;<br />

non ricongelare le derrate alimentari scongelate;<br />

effettuare lo scongelamento dei prodotti in cella frigorifera a 0/+3°C (ad eccezione dei prodotti<br />

vegetali) dentro vasche GN forate per consentire lo sgocciolamento del liquido <strong>di</strong> percolamento.<br />

consumare il prodotto entro 24 ore dallo scongelamento;<br />

non scongelare le derrate alimentari a temperatura ambiente.<br />

manipolazione e lavorazione delle derrate<br />

utilizzare un igienizzante (a base <strong>di</strong> cloro o acido peracetico o acido lattico) per il lavaggio delle<br />

verdure da consumarsi crude;<br />

mantenere la temperatura degli ambienti <strong>di</strong> lavorazione dei prodotti <strong>di</strong> origine animale non<br />

superiore ai 20° C;<br />

utilizzare piani, attrezzature, utensili e locali <strong>di</strong>stinti per la preparazione <strong>di</strong> alimenti cru<strong>di</strong> e cotti,<br />

per la lavorazione <strong>di</strong> alimenti cru<strong>di</strong> appartenenti a categorie merceologiche <strong>di</strong>verse, oppure<br />

effettuare tali lavorazioni in tempi <strong>di</strong>versi garantendo prima un’adeguata sanificazione delle<br />

superfici interessate;<br />

effettuare tutte le preparazioni lo stesso giorno della somministrazione ad eccezione delle<br />

seguenti lavorazioni (da effettuare massimo il giorno prima):<br />

– lavorazione <strong>di</strong> carni a crudo (es: toelettatura, porzionatura, legatura, speziatura) destinate a<br />

singole porzioni o a pezzo intero e conservazione a +3° C;<br />

– scongelamento <strong>di</strong> prodotti ittici, docciatura per l’eliminazione delle mucillagini e del liquido<br />

in eccesso e conservazione a +3° C;<br />

– lavorazione <strong>di</strong> patate e carote (es: mondatura, pelatura, porzionatura) e conservazione a +7°<br />

C in contenitori chiusi con acqua pulita acidulata (con acido acetico o lattico);<br />

– mettere in ammollo i legumi secchi per 24 ore con due ricambi <strong>di</strong> acqua.<br />

Il personale a<strong>di</strong>bito alle preparazioni <strong>di</strong> piatti fred<strong>di</strong> a base <strong>di</strong> formaggi e/o salumi, o <strong>di</strong> piatti<br />

gastronomici o al taglio <strong>di</strong> carni arrosto o lessate, nonché alle operazioni <strong>di</strong> confezionamento dei<br />

pasti or<strong>di</strong>nari e delle <strong>di</strong>ete speciali, dovrà fare uso <strong>di</strong> mascherine e guanti monouso.<br />

conservazione dei semilavorati cru<strong>di</strong><br />

Tutti i semilavorati cru<strong>di</strong> devono essere conservati in apposita cella o frigorifero <strong>di</strong> giornata a<br />

0/+3°C, in contenitori “per alimenti” muniti <strong>di</strong> coperchio o protetti con pellicola “per alimenti”,<br />

identificati con etichetta interna riportante il nome del prodotto e la data <strong>di</strong> produzione.<br />

cottura degli alimenti<br />

effettuare le cotture lo stesso giorno della <strong>di</strong>stribuzione, ad eccezione delle seguenti<br />

preparazioni o piatti:<br />

– carni in pezzo intero o preparazioni a base <strong>di</strong> carne (es: arrosti, bolliti, brasati, ragù, polpette,<br />

polpettoni), solo in presenza <strong>di</strong> abbattitore rapido <strong>di</strong> temperatura in grado <strong>di</strong> abbassare la<br />

temperatura al “cuore del prodotto”


garantire, compatibilmente con la tipologia <strong>di</strong> piatto, il raggiungimento <strong>di</strong> una temperatura “al<br />

cuore del prodotto” <strong>di</strong> +72°C oppure nell’impossibilità <strong>di</strong> fare ciò, descrivere la procedura e la<br />

curva tempo-temperatura del prodotto in oggetto nel Manuale Aziendale <strong>di</strong> Autocontrollo.<br />

conservazione dei semilavorati cotti<br />

Tutti i semilavorati cotti devono essere conservati in apposita cella de<strong>di</strong>cata a 0/+3°C, in contenitori<br />

certificati“per alimenti” muniti <strong>di</strong> coperchio o protetti con film idoneo al contatto con gli alimenti,<br />

identificati con etichetta interna riportante il nome del prodotto e la data <strong>di</strong> produzione.<br />

Art. 6.4 Campionamento degli alimenti a scopo cautelativo<br />

Al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare rapidamente le cause <strong>di</strong> eventuali malattie alimentari (infezioni,<br />

intossicazioni, tossinfezioni), l’Appaltatore deve prelevare giornalmente presso il Centro <strong>di</strong><br />

Produzione almeno 100 gr <strong>di</strong> ogni prodotto somministrato, confezionarlo in appositi sacchetti sterili<br />

<strong>di</strong>stinti e identificati con apposita etichetta (tipo <strong>di</strong> prodotto, data <strong>di</strong> preparazione) e riporli nella<br />

cella a 0/+4°C per le 72 ore successive.<br />

Art. 6.5 Modalità <strong>di</strong> confezionamento, veicolazione e somministrazione dei pasti<br />

L'Appaltatore deve assicurare il servizio <strong>di</strong> confezionamento, trasporto e consegna dei pasti dal<br />

Centro <strong>di</strong> Produzione alle singole se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione.<br />

modalità <strong>di</strong> confezionamento dei pasti<br />

I pasti devono essere confezionati in contenitori <strong>di</strong> Box ½ GN (Mezzo Gastronorm)all’ interno dei<br />

quali sono contenute bacinelle <strong>di</strong> acciaio inox , multi razione, con coperchio a tenuta ermetica,<br />

munita <strong>di</strong> guarnizione in grado <strong>di</strong> assicurare il mantenimento costante della temperatura prevista dal<br />

DPR 327/80, precisamente maggiore o uguale a 65° C per il mantenimento della temperatura per<br />

pasti cal<strong>di</strong> e per il pasto freddo non inferiore o uguale a 10°C; trasportati dal Centro <strong>di</strong> Produzione<br />

alle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione/somministrazione identificati e sud<strong>di</strong>visi per scuola, ove sarà presente<br />

sempre a <strong>di</strong>sposizione un termometro ad infissione per il controllo della temperatura.<br />

I contenitori non possono contenere alimenti destinati a se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>verse da quella<br />

in<strong>di</strong>cata sul contenitore medesimo (prerequisito valido sia per GN multirazione che per vaschette<br />

monouso per <strong>di</strong>ete speciali).<br />

Sulla parte esterna <strong>di</strong> ogni contenitore deve essere apposta etichetta riportante:<br />

Nome della Sede <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione;<br />

Numero dei pasti e tipologia dei piatti contenuti.<br />

Pasti speciali ( celiaci, allergie ecc )<br />

Le paste asciutte devono essere trasportate alle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione con<strong>di</strong>te unicamente con olio<br />

extra vergine <strong>di</strong> oliva ed il con<strong>di</strong>mento deve essere trasportato a parte e aggiunto solo al momento<br />

della <strong>di</strong>stribuzione.<br />

Il formaggio grattugiato deve essere confezionato in contenitori “per alimenti” e posto all’interno <strong>di</strong><br />

box.<br />

Il pane, confezionato in sacchetti <strong>di</strong> carta “per alimenti”, deve essere trasportato dentro contenitori<br />

puliti muniti <strong>di</strong> coperchio.<br />

La frutta, debitamente lavata e igienizzata, deve essere trasportata dentro contenitori puliti muniti <strong>di</strong><br />

coperchio.<br />

Le posate e bicchieri devono essere in confezioni sigillate per evitare contaminazione e idonee per<br />

alimenti.<br />

E’ fatto <strong>di</strong>vieto trasportare materiale <strong>di</strong> pulizia e/o <strong>di</strong> contenitori sporchi in promiscuità con alimenti<br />

anche se non deperibili e confezionati.<br />

I contenitori utilizzati per il trasporto <strong>di</strong> prodotti alimentari devono essere mantenuti puliti e<br />

sottoposti a regolare manutenzione, al fine <strong>di</strong> proteggere gli alimenti da fonti <strong>di</strong> contaminazione e<br />

devono essere tali da consentire un’adeguata pulizia e <strong>di</strong>sinfezione.<br />

Per la conservazione dei pasti durante il trasporto e la somministrazione, l’Appaltatore ad<br />

integrazione delle attrezzature messe a <strong>di</strong>sposizione dal Committente, deve provvedere a fornire a<br />

34


proprie spese idonei box isotermici, attrezzature e materiali necessari e sufficienti per effettuare il<br />

servizio nei mo<strong>di</strong> e nei tempi richiesti dal presente capitolato.<br />

MODALITA’ DI TRASPORTO E CONSEGNA DEI PASTI<br />

I pasti devono essere consegnati a cura dell'Appaltatore nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, secondo le<br />

cadenze temporali e per i giorni in<strong>di</strong>cati dal Committente.<br />

Tra il confezionamento dei piatti presso il Centro <strong>di</strong> Produzione e la <strong>di</strong>stribuzione/somministrazione<br />

ai tavoli, deve intercorrere un lasso <strong>di</strong> tempo non superiore a 35 (trentacinque) minuti, al fine <strong>di</strong><br />

limitare fenomeni <strong>di</strong> sovracottura o <strong>di</strong> caduta/rialzo termico con conseguente per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>bilità<br />

da parte degli utenti.<br />

Gli automezzi a<strong>di</strong>biti al trasporto dei pasti devono essere a basso impatto ambientale e possedere i<br />

requisiti igienico-sanitari <strong>di</strong> rivestimento e pulibilità del vano <strong>di</strong> carico previsti dalle leggi vigenti.<br />

L’Appaltatore deve provvedere giornalmente , dopo il trasporto delle attrezzature utilizzate e quin<strong>di</strong><br />

sporche, per la somministrazione dei pasti, alla pulizia e alla sanificazione dei vani dei mezzi <strong>di</strong><br />

trasporto utilizzati, in modo tale che dai medesimi non derivi insu<strong>di</strong>ciamento o contaminazione ai<br />

materiali ed ai prodotti trasportati.<br />

ATTIVITA’ PROPEDEUTICHE ALLA DISTRIBUZIONE<br />

L’Appaltatore deve attenersi scrupolosamente alle seguenti regole generali:<br />

la <strong>di</strong>stribuzione dei pasti al tavolo deve essere effettuata da personale or<strong>di</strong>nato e con immagine<br />

curata;<br />

prima <strong>di</strong> iniziare le operazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione il personale deve indossare idonea <strong>di</strong>visa con<br />

copricapo, lavarsi le mani e indossare guanti monouso, copricapo con raccolta dei capelli e<br />

riportare il cartellino <strong>di</strong> riconoscimento;<br />

la preparazione dei tavoli deve essere effettuata non più <strong>di</strong> 1 ora prima dell’inizio della<br />

<strong>di</strong>stribuzione me<strong>di</strong>ante la <strong>di</strong>sposizione or<strong>di</strong>nata <strong>di</strong> stoviglie, accessori, tovagliette, tovaglioli,<br />

bicchieri, posate monouso;<br />

Prima bisogna che il personale, addetto esclusivamente alle pulizie , spazzi e lavi il pavimento<br />

dell’ aula, pulisca e <strong>di</strong>sinfetti i tavoli, apra le finestre per arieggiarla.<br />

all’arrivo dei box isotermici il personale addetto alla <strong>di</strong>stribuzione/somministrazione deve<br />

controllare le quantità e la conformità degli alimenti consegnati;<br />

prima dell’inizio del servizio il personale su citato deve procedere con l’assemblaggio dei primi<br />

piatti ed il con<strong>di</strong>mento dei contorni. Non è permesso mettere olio, aceto e sale sui tavoli, ma è<br />

necessario procedere al con<strong>di</strong>mento delle pietanze <strong>di</strong>rettamente nel contenitore in arrivo.<br />

le quantità <strong>di</strong> alimenti da <strong>di</strong>stribuire devono corrispondere a quelle in<strong>di</strong>cate nelle rispettive<br />

tabelle riportate nell’Allegato 12.1 “Tabella delle grammature e delle porzioni”.<br />

eseguire la <strong>di</strong>stribuzione me<strong>di</strong>ante carrello ed aprire i contenitori solo nel momento in cui inizia<br />

la <strong>di</strong>stribuzione previo assemblaggio e con<strong>di</strong>mento dei contorni, al fine <strong>di</strong> evitare un<br />

abbassamento della temperatura<br />

tra il primo e il secondo piatto dovrà avvenire lo sbarazzo dei piatti utilizzati<br />

tra il primo e secondo piatto dovrà essere somministrato il pane .<br />

Eseguire la sparecchiatura con carrelli a<strong>di</strong>bito allo scopo, riassettare l’ aula, scopatura e<br />

lavaggio pavimento, pulizia tavoli , provvedere ad arieggiare l ‘aula prima <strong>di</strong> iniziare la<br />

<strong>di</strong>dattica.<br />

i prodotti eventualmente avanzati non possono essere asportati né destinati ad altri usi, ma<br />

devono essere gettati nei sacchi dei rifiuti per liqui<strong>di</strong> o soli<strong>di</strong>, in contenitori con coperchio a<br />

pedale, fatte salve <strong>di</strong>fferenti in<strong>di</strong>cazioni del Committente.<br />

le operazioni <strong>di</strong> pulizia dei locali, delle attrezzature e degli utensili utilizzati per la <strong>di</strong>stribuzione<br />

dei pasti devono avere inizio solo dopo che gli utenti hanno abbandonato tali locali e comunque<br />

non oltre 1 ora dal termine del servizio.<br />

35


TITOLO 7 SANIFICAZIONE E MANUTENZIONE DI AMBIENTI E ATTREZZATURE<br />

7.1 Sanificazione <strong>di</strong> ambienti e attrezzature<br />

L’Appaltatore deve rispettare il programma <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> sanificazione e manutenzione relativo a<br />

tutti i locali, le attrezzature e le stoviglie interessati alla gestione dei servizi, sia <strong>di</strong> pertinenza del<br />

Centro <strong>di</strong> Produzione, sia per quanto riguarda le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione.<br />

Le operazioni <strong>di</strong> sanificazione e manutenzione non devono essere eseguite né durante le fasi <strong>di</strong><br />

lavorazione degli alimenti né dal personale che contemporaneamente effettua preparazioni<br />

alimentari e/o <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei pasti.<br />

Il personale addetto alle operazioni <strong>di</strong> pulizia e <strong>di</strong>sinfezione, deve indossare D.P.I. (Dispositivi <strong>di</strong><br />

Protezione In<strong>di</strong>viduale) specifici ed indumenti <strong>di</strong> colore visibilmente <strong>di</strong>verso da quelli indossati<br />

durante la preparazione e la <strong>di</strong>stribuzione degli alimenti.<br />

La sanificazione delle attrezzature utilizzate e delle superfici a <strong>di</strong>retto contatto con gli alimenti,<br />

viene eseguita dal personale operativo dell’Appaltatore, formato e addestrato seguendo le seguenti<br />

fasi operative:<br />

1) Rimozione dei residui alimentari<br />

2) Detergenza<br />

3) Risciacquo<br />

4) Disinfezione<br />

5)Risciacquo<br />

6)Asciugatura<br />

Tutte le operazioni <strong>di</strong> sanificazione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria devono essere effettuate in conformità<br />

al piano <strong>di</strong> sanificazione presentato in fase <strong>di</strong> gara, che dovrà essere conforme a quello previsto dal<br />

Manuale Aziendale <strong>di</strong> Autocontrollo e che si riferisce:<br />

alla pulizia e <strong>di</strong>sinfezione dei locali del Centro <strong>di</strong> produzione e delle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

(aule) (stoccaggio, cucina, <strong>di</strong>stribuzione) dei servizi igienici al pubblico, dei servizi igienici<br />

e spogliatoi degli operatori;<br />

alla pulizia, lavaggio e <strong>di</strong>sinfezione delle macchine e <strong>di</strong> tutte le attrezzature mobili, delle<br />

superfici a contatto <strong>di</strong>retto con gli alimenti, stoviglie, pentole e accessori utilizzati per la<br />

preparazione e la <strong>di</strong>stribuzione dei pasti (compresi i carrelli <strong>di</strong> trasporto e i contenitori<br />

isotermici devono essere lavati in locali <strong>di</strong>fferenti e devono essere riposti,quest’ultimi su<br />

scaffali idonei).<br />

L’Appaltatore si impegna inoltre, all’inizio e al temine <strong>di</strong> ogni anno scolastico, ad effettuare una<br />

sanificazione completa dei locali e delle attrezzature del Centro <strong>di</strong> produzione e delle se<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione, senza che ciò comporti alcun onere aggiuntivo per il Committente.<br />

I prodotti chimici utilizzati nelle operazioni <strong>di</strong> sanificazione, devono essere specifici per il settore<br />

alimentare, privi <strong>di</strong> tossicità e possibilmente a basso impatto ambientale, corredati delle relative<br />

schede tossicologiche e tecniche per il corretto utilizzo da parte degli operatori. Le caratteristiche<br />

dei prodotti chimici sono descritte nell’Allegato 12.4 “Specifiche tecniche dei prodotti chimici e<br />

materiali <strong>di</strong> pulizia”.<br />

Art. 7.2 Lavaggio meccanico dei materiali <strong>di</strong> produzione<br />

Il servizio <strong>di</strong> lavaggio meccanico comprende il trattamento <strong>di</strong> tutte le stoviglie e dei materiali<br />

impiegati durante la produzione e <strong>di</strong>stribuzione/somministrazione, al fine <strong>di</strong> garantire l’assenza <strong>di</strong><br />

residui <strong>di</strong> alimento, prodotti chimici e microrganismi patogeni/alteranti.<br />

Le operazioni <strong>di</strong> lavaggio meccanico vengono eseguite con l’utilizzo <strong>di</strong> lavastoviglie professionali<br />

che devono possedere il marchio CE, progettate e costruite in conformità alle Norme CE cogenti e<br />

accompagnate dalle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> conformità del produttore.<br />

I contenitori utilizzati per il trasporto devono essere lavati in zona <strong>di</strong>fferenziata e collocati in<br />

appositi scaffali<br />

L’Appaltatore deve attenersi scrupolosamente alle seguenti regole generali:<br />

36


provvedere a tenere le macchine in stato <strong>di</strong> manutenzione e pulizia ottimale, rispettando quanto<br />

previsto dal manuale <strong>di</strong> autocontrollo e dal manuale d’uso e <strong>di</strong> manutenzione fornito dal<br />

costruttore;<br />

non appoggiare mai le stoviglie, il pentolame e le attrezzature per terra;<br />

verificare che le centraline elettroniche (se presenti) siano funzionanti e che i prodotti chimici<br />

siano pescati correttamente;<br />

inserire le stoviglie, i bicchieri, il pentolame e le attrezzature con la superficie interna rivolta<br />

verso il getto dell’acqua, inserire le posate nei cestelli, evitando il sovraccarico delle macchine;<br />

verificare perio<strong>di</strong>camente la conformità delle temperature <strong>di</strong> pre-lavaggio (40-45°C), lavaggio<br />

(55-65°C) e risciacquo/asciugatura (80-85°C);<br />

alla fine del ciclo <strong>di</strong> lavaggio prelevare i cestelli e tutte le attrezzature;<br />

riporre le stoviglie a testa in giù in un luogo pulito e asciutto.<br />

Al termine del lavaggio e perio<strong>di</strong>camente:<br />

effettuare un controllo visivo <strong>di</strong> pulizia ed integrità <strong>di</strong> tutte le attrezzature trattate;<br />

verificare l’odore e l’asciugatura <strong>di</strong> stoviglie, effettuare, se necessario, l’asciugatura con panno<br />

monouso;<br />

trasportare le attrezzature/stoviglie negli appositi ripiani/arma<strong>di</strong> tramite carrello pulito;<br />

assicurarsi che i DPI siano puliti ed in buono stato <strong>di</strong> efficienza prima <strong>di</strong> essere riposti;<br />

pulire frequentemente i paraspruzzi, le griglie, i filtri e tutte le attrezzature e gli accessori<br />

necessari per il corretto funzionamento delle macchine;<br />

controllare attentamente la depurazione dell'acqua, affinché i cicli <strong>di</strong> lavaggio siano conformi<br />

alle esigenze del servizio.<br />

Art. 7.3 Sanificazione degli ambienti <strong>di</strong> servizio<br />

I servizi igienici e gli spogliatoi del personale dovranno essere tenuti costantemente puliti e<br />

<strong>di</strong>sinfettati. Gli indumenti degli addetti dovranno essere sempre riposti in appositi arma<strong>di</strong>etti<br />

perio<strong>di</strong>camente <strong>di</strong>sinfettati.<br />

Per la pulizia delle mani, gli operatori devono utilizzare un sapone <strong>di</strong>sinfettante ad erogazione non<br />

manuale e asciugamani a perdere.<br />

Le pulizie delle aree esterne <strong>di</strong> pertinenza del Centro <strong>di</strong> produzione sono a carico dell’Appaltatore<br />

che deve aver cura <strong>di</strong> mantenere tali aree ben pulite.<br />

Art. 7.4 Stoccaggio e utilizzo dei prodotti chimici forniti dalla <strong>di</strong>tta e ubicati presso le<br />

scuole.<br />

Tutti i prodotti chimici utilizzati per la sanificazione e il lavaggio meccanico, vanno stoccati in<br />

apposita area de<strong>di</strong>cata (locale apposito o in arma<strong>di</strong> chiusi) e devono essere accompagnati dalle<br />

schede tecniche e <strong>di</strong> sicurezza che vengono rilasciate dal fornitore. Ogni prodotto deve essere<br />

identificato da etichetta ed utilizzato secondo le modalità riportate nelle specifiche tecniche; inoltre<br />

deve essere adatto alla tipologia d’intervento e idoneo al contatto <strong>di</strong>retto con materiali ad uso<br />

alimentare e mantenuto all’interno della propria confezione originale.<br />

Art. 7.5 Movimentazione e smaltimento dei rifiuti <strong>di</strong> produzione e <strong>di</strong> servizio<br />

Circa la produzione dei rifiuti assimilabili agli urbani, l’Appaltatore assume a suo carico tutte le<br />

responsabilità previste a carico del produttore, circa il rispetto della normativa in merito alla corretta<br />

gestione interna ed identificazione del luogo <strong>di</strong> provenienza dei contenitori utilizzati per lo<br />

smaltimento.<br />

I rifiuti soli<strong>di</strong> urbani prodotti durante i processi produttivi devono essere raccolti in idonei sacchetti<br />

e convogliati negli appositi contenitori per la raccolta, al termine delle lavorazioni.Le operazioni <strong>di</strong><br />

svuotamento dei residui alimentari successivi al consumo dei pasti dovranno avvenire<br />

imme<strong>di</strong>atamente, con appositi sacchi e convogliati nei contenitori per la raccolta, nelle scuole essi<br />

vengono convogliati nei cassonetti al <strong>di</strong> fuori della scuola stessa.<br />

37


La fornitura dei sacchi, destinati alla raccolta <strong>di</strong>fferenziata, dei contenitori e delle pattumiere,<br />

munite <strong>di</strong> pedale e coperchio presso il Centro <strong>di</strong> Cottura e le Scuole, sarà a cura dell’Appaltatore.<br />

Gli eventuali olii esausti dovranno essere gestiti a carico dell’Appaltatore, ai sensi del D.L. 22/97 e<br />

successive mo<strong>di</strong>ficazioni ed integrazioni.<br />

L’Appaltatore, in quanto gestore del servizio, si assume tutti gli oneri derivanti dal D.L. citato,<br />

previsti in carico al produttore, esonerando il Committente da ogni responsabilità.<br />

E’ fatto <strong>di</strong>vieto scaricare qualsiasi tipo <strong>di</strong> rifiuto negli scarichi fognari (es: lavan<strong>di</strong>ni, canaline,<br />

griglie, pilette <strong>di</strong> scarico).<br />

Art. 7.6 Prevenzione e lotta agli animali indesiderati<br />

L’Appaltatore deve fornire un dettagliato Piano <strong>di</strong> Disinfestazione e Derattizzazione, eseguito da<br />

società specializzata e certificata ISO 9001:2008, in<strong>di</strong>cando le modalità operative <strong>di</strong> intervento, i<br />

prodotti chimici utilizzati, la frequenza degli interventi, la procedura <strong>di</strong> prevenzione dei rischi posttrattamento.<br />

Art. 7.7 Interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria<br />

Per quanto riguarda gli impianti e le attrezzature del Centro <strong>di</strong> produzione (apparecchiature a gas,<br />

tritacarne, affettatrice, carrelli, ecc.) si precisa che l’Appaltatore deve provvedere alla loro<br />

manutenzione, compresa l'eventuale sostituzione dei pezzi <strong>di</strong> ricambio, da effettuarsi con ricambi<br />

originali avvalendosi <strong>di</strong> <strong>di</strong>tte specializzate in<strong>di</strong>viduate e comunicate al Committente prima<br />

dell'inizio del servizio.<br />

Nel caso in cui un’attrezzatura in dotazione al Centro <strong>di</strong> produzione (compresi mobili e arre<strong>di</strong>) non<br />

risulti più riparabile, l’Appaltatore deve provvedere alla sua sostituzione, a suo totale carico e deve<br />

darne comunicazione al Committente, specificando l’oggetto sostituito, compresa marca e modello.<br />

L’Appaltatore nell’operare le sostituzioni e/o integrazioni, deve tenere conto delle previsioni <strong>di</strong><br />

legge sia in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina igienico-sanitaria sia in materia antinfortunistica e <strong>di</strong> sicurezza.<br />

Al termine del contratto gli impianti e le attrezzature sostituite e/o integrate rimarranno presso il<br />

Centro <strong>di</strong> produzione a pieno titolo <strong>di</strong> proprietà del Committente.<br />

Sono altresì oggetto <strong>di</strong> manutenzione gli impianti <strong>di</strong> smaltimento liquami nonché la vuotatura e<br />

ripulitura <strong>di</strong> canalizzazioni, pozzetti e fosse biologiche.<br />

Qualora, durante il periodo d’appalto, l'Appaltatore verificasse la necessità <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong><br />

manutenzione straor<strong>di</strong>naria alla struttura del Centro <strong>di</strong> produzione dovrà darne imme<strong>di</strong>atamente<br />

comunicazione ai competenti Servizi Tecnici del <strong>Comune</strong>.<br />

Il Committente si riserva in ogni momento <strong>di</strong> controllare l'effettivo stato delle strutture, delle<br />

attrezzature, degli impianti e degli arre<strong>di</strong> e <strong>di</strong> controllare che gli interventi <strong>di</strong> manutenzione eseguiti<br />

siano riportati su un apposito registro delle manutenzioni tenuto presso il Centro <strong>di</strong> produzione.<br />

All'Appaltatore competono, altresì, le manutenzioni degli impianti idraulici e delle macchine<br />

lavastoviglie ed è responsabile degli eventuali danni dovuti all’uso non corretto delle attrezzature<br />

per il lavaggio delle stoviglie.<br />

L'Appaltatore deve inoltre attivare un servizio <strong>di</strong> Pronto Intervento per la manutenzione, in grado <strong>di</strong><br />

intervenire tempestivamente in caso <strong>di</strong> guasti alle attrezzature e agli impianti.<br />

Il nominativo del personale responsabile <strong>di</strong> tale servizio deve essere comunicato formalmente al<br />

Committente prima dell’inizio del servizio.<br />

Qualora si rendessero necessari interventi <strong>di</strong> riparazione, anche a seguito <strong>di</strong> prescrizione degli<br />

organi ufficiali <strong>di</strong> vigilanza, questi dovranno essere effettuati a cura e a carico dell'Appaltatore entro<br />

30 giorni dall'accertamento dello stato <strong>di</strong> consistenza.<br />

Trascorso tale termine senza che l'Appaltatore abbia provveduto, il Committente potrà eseguire a<br />

propria cura e spese gli interventi necessari addebitando all’Appaltatore i relativi costi, maggiorati<br />

del 10% a titolo <strong>di</strong> penale.<br />

È inoltre a carico dell’Appaltatore il reintegro della posateria, delle stoviglie e degli utensili.<br />

38


TITOLO 8 GESTIONE DEL SISTEMA DELLA SICUREZZA ALIMENTARE<br />

L’Appaltatore deve presentare in offerta la versione preliminare del Manuale <strong>di</strong> Autocontrollo<br />

secondo il metodo HACCP ai sensi del Reg. CE 852/04 integrato con la procedura operativa <strong>di</strong><br />

tracciabilità interna ai sensi del Reg. CE 178/02.<br />

Il Sistema <strong>di</strong> Gestione della Sicurezza Alimentare deve essere in grado <strong>di</strong> identificare i pericoli/<br />

analizzare i rischi specifici dei processi, prevenire/correggere le eventuali non conformità con<br />

azioni e controlli specifici e identificare/tracciare ogni prodotto (materia prima, semilavorato,<br />

prodotto finito) attraverso tutte le fasi della produzione, trasformazione, veicolazione e<br />

somministrazione dei pasti.<br />

Il Manuale Aziendale <strong>di</strong> Autocontrollo in versione definitiva e la procedura operativa <strong>di</strong><br />

tracciabilità, devono essere personalizzati e attivati entro 30 (trenta) giorni dall’inizio del servizio<br />

TITOLO 9 GESTIONE DEL SISTEMA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO<br />

L’Appaltatore deve presentare prima dell’inizio del servizio la versione preliminare del Documento<br />

<strong>di</strong> Valutazione dei Rischi ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.<br />

L’Appaltatore deve dotare il personale <strong>di</strong> indumenti appositi e <strong>di</strong> mezzi <strong>di</strong> protezione atti a garantire<br />

la massima sicurezza in relazione ai lavori svolti e deve adottare tutti i proce<strong>di</strong>menti e le cautele atte<br />

a garantire l’incolumità sia delle persone addette che dei terzi.<br />

L’Appaltatore deve <strong>di</strong>mostrare che il proprio personale è stato adeguatamente formato ed informato<br />

sulle caratteristiche <strong>di</strong> rischio e sulle modalità preventive legate allo svolgimento dell’attività.<br />

L’Appaltatore deve inoltre:<br />

rispettare i regolamenti e le <strong>di</strong>sposizioni interne portate a sua conoscenza dal Committente;<br />

impiegare personale e mezzi idonei ad ogni lavorazione;<br />

istruire e responsabilizzare il personale al fine <strong>di</strong> garantire la sua sicurezza e quella <strong>di</strong> terzi;<br />

controllare la rigorosa osservanza delle norme <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> igiene del lavoro da parte del<br />

personale e <strong>di</strong> eventuali subappaltatori;<br />

pre<strong>di</strong>sporre tutte le segnalazioni <strong>di</strong> pericolo eventualmente necessarie;<br />

fornire al Committente tempestiva segnalazione <strong>di</strong> ogni circostanza <strong>di</strong> cui venga a conoscenza,<br />

anche non <strong>di</strong>pendente dall’attività appaltata, che possa essere fonte <strong>di</strong> pericolo.<br />

Il Documento <strong>di</strong> valutazione dei rischi per il Centro <strong>di</strong> produzione ed i plessi in versione definitiva,<br />

deve essere personalizzato e attivato entro 60 (sessanta) giorni dall’inizio del servizio.<br />

Da parte sua il Committente si impegna, tramite il proprio Servizio Prevenzione e Protezione, a<br />

fornire all’Appaltatore dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambiti <strong>di</strong> lavoro in<br />

cui è destinato ad operare e ad organizzare la riunione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento per la redazione del<br />

DUVRI (Documento Unico Valutazione Rischi Interferenti) ai sensi dell’art 26 del D.Lgs. 81/08.<br />

Ferme restando le responsabilità dell’Appaltatore in materia, il Committente ha la facoltà <strong>di</strong><br />

controllare che lo svolgimento dell’attività avvenga nel rispetto delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza<br />

previste dalle leggi vigenti.<br />

TITOLO 10 CONTROLLO DELLA CONFORMITÀ DEI SERVIZI<br />

Art. 10.1 Responsabili del Committente<br />

Il Committente nominerà un Responsabile del Proce<strong>di</strong>mento che provvederà al coor<strong>di</strong>namento delle<br />

attività <strong>di</strong> controllo e vigilanza nella fase <strong>di</strong> esecuzione del contratto e <strong>di</strong> quanto espressamente<br />

previsto dalla normativa, e, ai sensi dell’articolo 119 del co<strong>di</strong>ce, un Direttore dell’esecuzione del<br />

contratto , in<strong>di</strong>viduato ai sensi dell’articolo 300 del DPR 5/10/2010 n° 207 che verificherà nello<br />

specifico il regolare andamento dell’esecuzione del contratto da parte dell’appaltatore durante tutta<br />

la vigenza dell’appalto.<br />

39


Art. 10.2 Diritto <strong>di</strong> controllo del Committente e organi preposti al controllo<br />

Al fine <strong>di</strong> garantire il corretto espletamento del servizio <strong>di</strong> ristorazione, le autorità competenti, il<br />

Committente e l’Appaltatore provvedono ad effettuare i controlli <strong>di</strong> merito. L’Appaltatore dovrà<br />

garantire l’accesso a tutti i soggetti autorizzati all’espletamento dei controlli in questione.<br />

E’ facoltà del Committente effettuare, perio<strong>di</strong>camente e senza preavviso, controlli al fine <strong>di</strong><br />

verificare la rispondenza del servizio fornito dall’Appaltatore alle prescrizioni contrattuali del<br />

presente <strong>Capitolato</strong>.<br />

L’Appaltatore dovrà garantire l’accesso agli incaricati del Committente in qualsiasi ora lavorativa e<br />

in ogni zona del Centro Cottura e dei terminali <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, per esercitare il controllo circa la<br />

corretta esecuzione del servizio. Detti controlli saranno effettuati in contrad<strong>di</strong>ttorio tra le Parti.<br />

Quando il Responsabile del Servizio dell’Appaltatore non è presente per il contrad<strong>di</strong>ttorio, il<br />

Committente effettuerà ugualmente i controlli e l’Appaltatore non potrà contestarne le risultanze.<br />

L’Appaltatore deve mettere a <strong>di</strong>sposizione degli organismi <strong>di</strong> controllo l’abbigliamento monouso,<br />

per l’accesso al locali <strong>di</strong> servizio.<br />

Art. 10.3 Au<strong>di</strong>t sui risultati del processo produttivo e <strong>di</strong>stributivo<br />

L’appalto è soggetto alle seguenti verifiche :<br />

processo verbale <strong>di</strong> inizio servizio nel quale oltre agli adempimenti <strong>di</strong> legge si verificherà la<br />

corrispondenza tra gli elementi contrattuali (capitolato e progetto tecnico) e l’approntamento<br />

del servizio effettuato dall’appaltatore.<br />

Processo verbale <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong> conformità in corso <strong>di</strong> esecuzione al fine <strong>di</strong> accertare la<br />

regolare effettuazione dei servizi e delle forniture ,rispetto alle con<strong>di</strong>zioni ed ai termini<br />

stabiliti nel contratto. Le verifiche in corso <strong>di</strong> esecuzione saranno effettuate in contrad<strong>di</strong>torio<br />

e saranno basate sulle modalità <strong>di</strong> seguito descritte. Tali verifiche si concluderanno con<br />

l’emissione <strong>di</strong> una certificazione attestante che le prestazioni contrattuali siano state<br />

eseguite a regola d’arte sotto il profilo tecnico e funzionale, in conformità e nel rispetto delle<br />

con<strong>di</strong>zioni, modalità, termini e prescrizioni del contratto.<br />

Essa certifica la corrispondenza dei dati risultanti dalla contabilità e dai documenti<br />

giustificativi corrispondano fra loro e con le risultanze <strong>di</strong> fatto. Il certificato <strong>di</strong> VdC viene<br />

trasmesso per la sua accettazione all’esecutore, il quale deve firmarlo entro 15 giorni dal<br />

ricevimento. All’atto della firma può aggiungere le contestazioni che ritiene opportune,<br />

rispetto alle operazioni <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong> conformità.<br />

Certificato <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong> conformità finale o collaudo che viene emesso alla fine del periodo<br />

contrattuale atto a certificare la regolare esecuzione del contratto. Dopo tale certificato, sarà<br />

possibile liquidare il saldo prestazionale e restituire la cauzione.<br />

Le attività <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong> conformità saranno eseguite nel rispetto <strong>di</strong> quanto previsto all’articolo<br />

312 e 322 del DPR 5/10/2010 n° 207.<br />

40


Modello <strong>di</strong> attuazione delle verifiche <strong>di</strong> conformità in corso d’opera<br />

Tenuto conto che le particolari caratteristiche dell’oggetto contrattuale non consentono la verifica <strong>di</strong><br />

conformità sulla totalità delle prestazioni contrattuali, si effettueranno controlli a campione in<br />

relazione ad un piano statistico rappresentativo così come descritto dalla norma UNI ISO 2859 per<br />

garantire la verifica dell’esecuzione contrattuale.<br />

I controlli potranno essere sia <strong>di</strong> processo sia <strong>di</strong> risultato.<br />

I controlli <strong>di</strong> processo riguarderanno la verifica dell’applicazione delle specifiche tecniche<br />

riguardanti le specifiche del servizio così come definite dal presente <strong>Capitolato</strong> ed<br />

integrate/dettagliate nel progetto tecnico dell’Appaltatore ed accettate/integrate dal<br />

Committente.<br />

I controlli <strong>di</strong> risultato consistono nella verifica del risultato del servizio nel rispetto <strong>di</strong> quanto<br />

proposto nel progetto tecnico dell’Appaltatore ed accettate/integrate dal Committente.<br />

Saranno effettuati in contrad<strong>di</strong>torio con il personale incaricato dall’Appaltatore.<br />

Tali verifiche ed ispezioni saranno condotte dal Direttore per l’esecuzione del contratto o suo<br />

delegato e, in ogni caso, verranno effettuate in modo tale da evitare qualsiasi irragionevole<br />

pregiu<strong>di</strong>zio nei confronti dell’Appaltatore.<br />

Il modello <strong>di</strong> controllo (check-list, piano <strong>di</strong> campionamento, numero controlli, soglie <strong>di</strong> conformità,<br />

ecc..) sarà quello proposto dall’Appaltatore in sede <strong>di</strong> offerta tecnica integrato/mo<strong>di</strong>ficato dal<br />

Committente prima dell’avvio del servizio. In caso <strong>di</strong> proposta <strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> un sistema informatico<br />

per la gestione dei controlli, lo stesso dovrà essere nella totale <strong>di</strong>sponibilità del Committente.<br />

L’Assuntore e l’eventuale personale incaricato all’esecuzione dei servizi, fornirà al Committente<br />

tutta l’assistenza necessaria per consentire lo svolgimento delle verifiche e/o ispezioni <strong>di</strong> cui sopra.<br />

Modalità <strong>di</strong> controllo<br />

Il controllo sarà svolto con la definizione standard qualitativi minimi, attraverso la compilazione in<br />

contrad<strong>di</strong>ttorio <strong>di</strong> griglie <strong>di</strong> controllo, relative a ciascun sub servizio (produzione, veicolazione,<br />

<strong>di</strong>stribuzione, pulizia, ecc) e/o alle singole aree <strong>di</strong> attività prese in esame.<br />

Il risultato del controllo avverrà comparando i risultati raggiunti dall’Appaltatore con la relativa<br />

soglia <strong>di</strong> accettabilità.<br />

Il risultati saranno evidenziati nel seguente modo:<br />

elemento accettato valore 1<br />

elemento rifiutato valore 0<br />

Procedure <strong>di</strong> controllo, <strong>di</strong> annotazione e <strong>di</strong> accettazione del servizio<br />

Ai fini del controllo viene identificata la popolazione <strong>di</strong> controllo per la determinazione del<br />

campione rappresentativo. Il campione rappresentativo del servizio o <strong>di</strong> ogni lotto (qualora il sotto<br />

processo si componga <strong>di</strong> più lotti <strong>di</strong> controllo) è definito attraverso l’applicazione <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong><br />

campionamento conforme a quanto previsto dalle norme UNI ISO 2859 Parte 1:1993 (Procedure <strong>di</strong><br />

campionamento relative alle verifiche per attributi. Schemi <strong>di</strong> campionamento in<strong>di</strong>cizzati in base al<br />

limite <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> accettazione (LQA) nelle verifiche lotto per lotto) e UNI ISO 2859 Parte 2:1993<br />

(Procedure <strong>di</strong> campionamento relative alle verifiche per attributi. Schemi <strong>di</strong> campionamento<br />

in<strong>di</strong>cizzati in base alla qualità limitante (QL) nelle verifiche su lotti isolati).<br />

Per ciascun servizio (sub-servizio) si considera la macroarea/area <strong>di</strong> appartenenza e il relativo<br />

livello soglia (LQA).<br />

Per ciascuna area da controllare devono essere definiti gli elementi oggetto del servizio per ognuno<br />

dei quali è riportato il criterio <strong>di</strong> valutazione.<br />

41


Il Committente può attribuire ad ogni elemento un coefficiente ponderale rispetto all’importanza<br />

che l’elemento riveste in quel contesto.<br />

I controlli delle aree costituenti il campione saranno ripartiti nell’arco del periodo <strong>di</strong> riferimento.<br />

I controlli delle aree componenti il campione saranno sorteggiati in modo aleatorio ed eseguiti in<br />

contrad<strong>di</strong>ttorio con un responsabile dell’Appaltatore.<br />

L’inizio dei controlli è determinato dal Committente.<br />

Data e ora del controllo saranno comunicati dal Committente con anticipo.<br />

In caso <strong>di</strong> assenza <strong>di</strong> un responsabile dell’Appaltatore, i controlli saranno effettuati dal<br />

Committente. In questo caso il controllo sarà ritenuto valido a tutti gli effetti e all’Appaltatore non<br />

spetta alcuna possibilità <strong>di</strong> contestazione riguardo alle modalità o al risultato del controllo.<br />

Procedura <strong>di</strong> annotazione<br />

Una volta sorteggiate le aree soggette a controllo, le griglie <strong>di</strong> controllo pre<strong>di</strong>sposte per ogni area <strong>di</strong><br />

lavoro devono riportare :<br />

Il riferimento alla macroarea <strong>di</strong> appartenenza<br />

L’identificazione dell’area sorteggiata<br />

L’elenco degli elementi da controllare ed i relativi criteri <strong>di</strong> valutazione<br />

Il coefficiente ponderale attribuito ai singoli elementi<br />

La data e l’ora <strong>di</strong> controllo<br />

Nell’area considerata si procede alla valutazione <strong>di</strong> tutti gli elementi ed a ognuno <strong>di</strong> essi si<br />

attribuisce la nota 0 (non conforme ) o 1 (conforme) secondo i criteri <strong>di</strong> valutazione definiti.<br />

Per ogni elemento, viene calcolato il punteggio come prodotto fra la nota attribuita (0 o 1) ed il<br />

relativo coefficiente ponderale.<br />

Infine viene calcolata :<br />

A) la somma dei coefficienti ponderali <strong>di</strong> tutti gli elementi<br />

B) la somma dei punteggi <strong>di</strong> tutti gli elementi<br />

Viene quin<strong>di</strong> calcolato il LQA quale rapporto tra B/A<br />

Se il valore B/A corrisponde a un punteggio pari o superiore al livello <strong>di</strong> soglia dell’area oggetto<br />

<strong>di</strong> au<strong>di</strong>t, il controllo sarà ritenuto positivo, altrimenti il controllo sarà ritenuto negativo.<br />

Criteri <strong>di</strong> accettabilità o <strong>di</strong> rifiuto del lotto<br />

Al termine del periodo <strong>di</strong> controllo, quando tutte le aree costituenti il campione <strong>di</strong> controllo sono<br />

state controllate, si procede alla conta delle aree non conformi.<br />

La conformità complessiva delle prestazioni eseguite sul lotto <strong>di</strong> controllo viene stabilita basandosi<br />

sul seguente criterio:<br />

IGL =<br />

Se il numero complessivo delle aree non conformi è minore o uguale al numero <strong>di</strong><br />

accettabilità ammesso dal piano <strong>di</strong> campionamento, il lotto sarà accettato, viceversa<br />

il lotto sarà rifiutato.<br />

Tramite l’applicazione del seguente calcolo si otterrà l’In<strong>di</strong>ce Generale del Lotto:<br />

∑<br />

in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato dei controlli effettuati<br />

in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> qualità attesa<br />

Numero dei controlli effettuati<br />

42


IGL = In<strong>di</strong>ce generale del servizio relativo al lotto(produzione, <strong>di</strong>stribuzione, veicolazione, ecc..)<br />

preso in considerazione<br />

Allegato tecnico 12.6<br />

Art. 10.4 Prelievi <strong>di</strong> alimenti a scopo analitico<br />

Nel corso degli au<strong>di</strong>t <strong>di</strong> processo, i tecnici incaricati dal Committente effettueranno prelievi <strong>di</strong><br />

campioni alimentari e non alimentari, che verranno sottoposti ad analisi <strong>di</strong> laboratorio.<br />

All'esecuzione dei prelievi deve assistere un Responsabile dell’Appaltatore.<br />

L’Appaltatore non deve interferire sulle procedure <strong>di</strong> controllo dei tecnici incaricati dal<br />

Committente.<br />

Le quantità <strong>di</strong> derrate prelevate <strong>di</strong> volta in volta saranno quelle minime <strong>di</strong> legge e, comunque,<br />

rappresentative della partita oggetto dell’accertamento.<br />

I soggetti incaricati all’esecuzione del controllo qualità, sono tenuti a riferire al referente<br />

dell’Appaltatore in merito ai rilievi effettuati e alle non conformità riscontrate.<br />

L’Appaltatore è obbligato a dare evidenza delle azioni correttive intraprese per ripristinare le non<br />

conformità evidenziate.<br />

Nel caso che tali controlli evidenzino per più <strong>di</strong> due volte la scadente qualità <strong>di</strong> un singolo prodotto<br />

della medesima marca, tale prodotto deve essere tassativamente ed imme<strong>di</strong>atamente sostituito da<br />

altro tipo e marca <strong>di</strong> provenienza <strong>di</strong>versa.<br />

Art. 10.5 Standard microbiologici <strong>di</strong> riferimento<br />

Le derrate alimentari, i semilavorati ed i prodotti finiti, oltre a rispettare le caratteristiche<br />

merceologiche richieste nel presente <strong>Capitolato</strong>, devono rispettare gli standard igienici previsti dalle<br />

vigenti leggi in materia, come descritto nell’Allegato 12.5 “Criteri <strong>di</strong> sicurezza alimentare degli<br />

alimenti, acqua potabile, superfici <strong>di</strong> contatto”.<br />

Le superfici a contatto <strong>di</strong>retto con gli alimenti, durante le lavorazioni o dopo la sanificazione,<br />

devono rispettare gli standard igienici riportati nell’Allegato 12.5 “Criteri <strong>di</strong> sicurezza alimentare<br />

degli alimenti, acqua potabile, superfici <strong>di</strong> contatto”.<br />

Art. 10.6 Blocco delle derrate nei casi <strong>di</strong> emergenza o <strong>di</strong> allerta sanitaria<br />

I controlli possono dar luogo al “blocco <strong>di</strong> derrate”, gestito dall’ASL territorialmente competente, in<br />

caso <strong>di</strong> dubbio sulla salubrità dell’alimento.<br />

Il Committente provvede a fare accertare le con<strong>di</strong>zioni igieniche e merceologiche dell’alimento ed a<br />

darne tempestiva comunicazione all’Appaltatore, qualora i referti <strong>di</strong>ano esito positivo.<br />

Nel caso si riscontrino alimenti cru<strong>di</strong>, semilavorati, cotti che a loro giu<strong>di</strong>zio non presentino<br />

all’esame a vista le con<strong>di</strong>zioni contrattuali previste, i tecnici informano imme<strong>di</strong>atamente per iscritto<br />

il Committente e l’alimento in questione viene messo in cella, se deperibile, o in un magazzino e gli<br />

viene applicato un cartellino con la scritta “In attesa <strong>di</strong> accertamento - non destinato alla<br />

somministrazione”.<br />

Il Committente provvede imme<strong>di</strong>atamente a far accertare le con<strong>di</strong>zioni igieniche e merceologiche<br />

dell’alimento presso un laboratorio iscritto nel registro regionale dei laboratori non annessi alle<br />

industrie alimentari o presso Dipartimento o Istituto Universitario e darne tempestiva<br />

comunicazione all’Appaltatore.<br />

L’intervento <strong>di</strong> controllo può avvenire in qualsiasi momento senza preavviso, i controllori<br />

effettuano i prelievi secondo le modalità previste dalla legge e l’ispezione non deve comportare<br />

interferenze nello svolgimento della produzione.<br />

Il Committente fa pervenire per iscritto le osservazioni e le contestazioni rilevate dagli organi <strong>di</strong><br />

controllo.<br />

L’Appaltatore deve rimuovere le cause delle contestazioni e osservazioni o, se le ritiene<br />

ingiustificate, rispondere in merito per iscritto.<br />

43


In caso <strong>di</strong> mancata sostituzione, oltre alle penali non viene liquidato il corrispettivo dovuto.<br />

Qualora i referti <strong>di</strong>ano esito non conforme, salva l’applicazione degli altri rime<strong>di</strong> previsti nel<br />

presente capitolato, all’Appaltatore verranno addebitate le spese <strong>di</strong> analisi.<br />

TITOLO 11 INADEMPIENZE E PENALI<br />

Art. 11.1 CONTESTAZIONI<br />

Dalla verifica <strong>di</strong> conformità è redatto perio<strong>di</strong>camente processo verbale che, oltre ad una sintetica<br />

descrizione dell’esecuzione delle prestazioni contrattuali e dei principali estremi dell’appalto<br />

contiene le considerazioni sul modo con cui l’esecutore ha osservato le prescrizioni contrattuali e le<br />

eventuali in<strong>di</strong>cazioni del <strong>di</strong>rettore dell’esecuzione.<br />

Sulla base <strong>di</strong> quanto osservato in<strong>di</strong>ca se le prestazioni sono o meno collaudabili, ovvero<br />

riscontrando mancanze <strong>di</strong> tipo marginale assegna un tempo o un termine per adempiere a cui è<br />

con<strong>di</strong>zionato il relativo collaudo.<br />

Per mancanze gravi, il soggetto incaricato della verifica <strong>di</strong> conformità procede, con apposita<br />

relazione riservata, a re<strong>di</strong>gere parere e proposta <strong>di</strong> penali da combinare all’appaltatore.<br />

Il certificato <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong> conformità viene trasmesso per la sua accettazione all’esecutore, il quale<br />

deve firmarlo nel termine <strong>di</strong> giorni quin<strong>di</strong>ci dal ricevimento dello stesso aggiungendo, qualora lo<br />

ritenga necessario, contestazioni rispetto alle operazioni <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong> conformità.<br />

Ove il Direttore dell’esecuzione ritenga infondate le giustificazioni, lo comunicherà sollecitamente<br />

all'appaltatore, provvedendo conseguentemente all'applicazione delle eventuali sanzioni.<br />

In caso <strong>di</strong>verso il Direttore dell’esecuzione potrà, avendo riconosciuto in tutto o in parte le ragioni<br />

dell'appaltatore, annullare la contestazione ovvero ridurne la portata, provvedendo ad una<br />

applicazione delle sanzioni in via ridotta o formulando prescrizioni da adempiere ed il relativo<br />

tempo.<br />

Successivamente all’emissione del certificato <strong>di</strong> conformità in corso <strong>di</strong> esecuzione, si procede al<br />

saldo delle prestazioni eseguite al netto delle eventuali penali. Il Committente potrà compensare i<br />

cre<strong>di</strong>ti derivanti dall'applicazione delle penali con quanto dovuto all’appaltatore a qualsiasi titolo,<br />

anche per i corrispettivi dovuti, ovvero, in <strong>di</strong>fetto, avvalersi della cauzione definitiva prestata, senza<br />

bisogno <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffida, ulteriore accertamento o proce<strong>di</strong>mento giu<strong>di</strong>ziario.<br />

44


Art. 11.2 Penali assegnate alle non conformità<br />

Nel caso d’inosservanza o inadempienza al presente capitolato o al contratto, saranno applicate<br />

penalità variabili a seconda dell'importanza delle irregolarità, o del <strong>di</strong>sservizio arrecato; nonché del<br />

ripetersi delle manchevolezze.<br />

In caso <strong>di</strong> esecuzione del servizio in modo non conforme agli standard qualitativi prescritti, il<br />

Committente si riserva <strong>di</strong> applicare il seguente calcolo per la determinazione della penale.<br />

IR =<br />

∑<br />

Risultati aree controllate < alle soglie<br />

LQA atteso delle aree < alle soglie<br />

Numero delle aree controllate < alle soglie<br />

L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rifiuto (IR) è calcolato in caso <strong>di</strong> rifiuto del lotto, cioè quando il numero complessivo<br />

delle categorie/aree non conformi è superiore al numero <strong>di</strong> accettabilità ammesso dal piano <strong>di</strong><br />

campionamento, ed è relativo alle aree/elementi <strong>di</strong> controllo rifiutate.<br />

Esso riflette lo scarto tra la qualità reale e la qualità attesa per le aree/categorie non conformi.<br />

IR è sempre inferiore a 1.<br />

La penale sarà calcolata moltiplicando il canone del periodo <strong>di</strong> riferimento (relativo al lotto preso in<br />

considerazione) per 1 meno l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rifiuto.<br />

Esempio:<br />

Canone del lotto <strong>di</strong> controllo Euro 20.000,00<br />

IR 0,84<br />

Penale = Euro 20.000,00 x (1-0,84) = Euro 3.200,00 pari al 16% <strong>di</strong> penale<br />

Se l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rifiuto è pari o inferiore a 0,40 non sarà riconosciuto il canone del lotto <strong>di</strong> controllo.<br />

Dopo tre in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> rifiuto negativi, il Committente potrà procedere alla <strong>di</strong>sdetta del contratto in<br />

danno ai sensi dell’art. 1456 del co<strong>di</strong>ce civile, senza che l’appaltatore possa vantare qualsiasi<br />

pretesa o scusante in merito<br />

La penalità sarà addebitata nella contabilità <strong>di</strong> conguaglio nella misura che verrà stabilita.<br />

Inoltre, in caso <strong>di</strong> contestazione riguardanti elementi <strong>di</strong> processo come meglio evidenziato nei<br />

<strong>di</strong>fferenti capitolati, riportate nel processo verbale <strong>di</strong> verifica dell’esecuzione, è applicata una<br />

penale da un minimo <strong>di</strong> Euro 250 ad un massimo <strong>di</strong> Euro 5.000. Le penali sono sempre cumulabili.<br />

Verificandosi abusi o deficienze nell’adempimento degli obblighi contrattuali il Committente ha<br />

facoltà <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare e fare eseguire d’ufficio, nel modo che ritiene più opportuno a spese<br />

dell’Appaltatore, i servizi necessari per il regolare andamento delle strutture ove l’impresa <strong>di</strong>ffidata<br />

non ottemperi agli obblighi assunti.<br />

L’incameramento <strong>di</strong> quanto dovuto a titolo <strong>di</strong> penale avverrà, in via prioritaria, me<strong>di</strong>ante ritenzione<br />

sulle somme spettanti al soggetto aggiu<strong>di</strong>catario in esecuzione del presente contratto o a qualsiasi<br />

altro titolo dovute, o sulla cauzione definitiva, ove esistente, se queste non bastanti.<br />

45


Art. 11.3 Recesso del contratto<br />

Nel caso <strong>di</strong> inadempienze gravi, ovvero ripetute, il Committente avrà la facoltà <strong>di</strong> risolvere il<br />

contratto, previa notificazione all’Appaltatore con tutte le conseguenze <strong>di</strong> legge che la risoluzione<br />

comporta, ivi compresa la facoltà <strong>di</strong> affidare l'appalto a terzi in danno dell’Appaltatore e salva<br />

l'applicazione delle penalità prescritte.<br />

Le parti convengono che, oltre a quanto è previsto dall’art. 1453 del Co<strong>di</strong>ce Civile per i casi <strong>di</strong><br />

inadempimento alle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivo per la risoluzione espressa del<br />

Contratto per inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 del Co<strong>di</strong>ce Civile, le seguenti ipotesi:<br />

α) apertura <strong>di</strong> una procedura concorsuale o <strong>di</strong> fallimento dell’Appaltatore;<br />

β) messa in liquidazione o in altri casi <strong>di</strong> cessione dell’attività ad altri da parte dell’Appaltatore;<br />

χ) abbandono dell’appalto;<br />

δ) per motivi <strong>di</strong> pubblico interesse o necessità;<br />

ε) casi <strong>di</strong> intossicazione alimentare dovuti ad accertata causa dell’Appaltatore;<br />

φ) gravi violazioni e/o inosservanze delle <strong>di</strong>sposizioni legislative e regolamentari nonché delle<br />

norme del presente capitolato in materia igienico-sanitaria e/o gravi violazioni degli obblighi<br />

contrattuali non eliminate dall’Appaltatore, anche a seguito <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffide del Committente;<br />

γ) inosservanze delle norme <strong>di</strong> legge relative al personale <strong>di</strong>pendente e mancata applicazione dei<br />

contratti collettivi e per ritar<strong>di</strong> reiterati dei pagamenti delle competenze spettanti al personale<br />

<strong>di</strong>pendente;<br />

η) impiego <strong>di</strong> personale non <strong>di</strong>pendente dell’Appaltatore e/o <strong>di</strong> personale inadeguato o<br />

insufficiente a garantire il livello <strong>di</strong> efficienza del servizio;<br />

ι) interruzione non motivata del servizio;<br />

ϕ) subappalto abusivo;<br />

κ) cessione, anche parziale, del contratto a terzi;<br />

λ) violazione ripetuta delle norme <strong>di</strong> sicurezza e prevenzione;<br />

μ) destinazione dei locali affidati all’Appaltatore ad uso <strong>di</strong>verso da quello stabilito dal presente<br />

capitolato;<br />

ν) utilizzo ripetuto <strong>di</strong> derrate alimentari in violazione delle norme previste dal contratto e dagli<br />

allegati tecnici relative alle con<strong>di</strong>zioni igieniche e alle caratteristiche merceologiche;<br />

ο) mancata applicazione dei requisiti del Sistema HACCP ai sensi del Reg. CE 852/04 e Reg. CE<br />

853/04;<br />

π) reiterato e immotivato utilizzo <strong>di</strong> prodotti <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong>versa da quella stabilita dal presente<br />

capitolato.<br />

La risoluzione del contratto per colpa comporta, altresì, che l’Appaltatore non potrà partecipare alla<br />

successiva gara per la ristorazione scolastica indetta dal Committente.<br />

La risoluzione del contratto per colpa, comporta l’obbligo dell’Appaltatore al risarcimento dei<br />

danni.<br />

Nei suddetti casi <strong>di</strong> risoluzione del contratto, il Committente avrà la facoltà <strong>di</strong> affidare il servizio<br />

secondo quanto stabilito all’articolo 11.3, attribuendo gli eventuali maggiori costi all’Appaltatore<br />

con cui il contratto è stato risolto.<br />

All’Appaltatore verrà corrisposto il prezzo contrattuale del servizio effettuato fino al giorno della<br />

<strong>di</strong>sposta risoluzione, detratte le penalità, le spese e i danni.<br />

Per l’applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni del presente paragrafo, il Committente potrà rivalersi su<br />

eventuali cre<strong>di</strong>ti dell’Appaltatore nonché sulla cauzione, senza necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffide e formalità <strong>di</strong><br />

sorta.<br />

L’ Appaltatore è tenuto ad informare con imme<strong>di</strong>atezza il Committente <strong>di</strong> eventuali visite ispettive<br />

dell’ Autorità Sanitaria ( ASL E NAS) e a fornire eventuali rilievi e prescrizioni da essa effettuati.<br />

46


TITOLO 12 ALLEGATI TECNICI<br />

12.1 Tabella delle grammature e delle porzioni;<br />

12.2 Specifiche tecniche dei prodotti alimentari:<br />

Tabella sub 1) “Apporti raccomandati <strong>di</strong> energia, nutrienti e fibra riferiti al pranzo nelle<br />

<strong>di</strong>verse fasce scolastiche”<br />

Tabella sub 2) “Frequenze <strong>di</strong> consumo <strong>di</strong> alimenti e gruppi <strong>di</strong> alimenti riferiti al pranzo<br />

nell’arco della settimana scolastica”<br />

12.3 Standard <strong>di</strong> sicurezza delle temperature <strong>di</strong> processo;<br />

12.4 Specifiche tecniche dei prodotti chimici e materiali <strong>di</strong> pulizia;<br />

12.5 Criteri <strong>di</strong> sicurezza alimentare degli alimenti, acqua potabile ai sensi del DLgs. 31/2001,<br />

superfici <strong>di</strong> contatto.<br />

12.6 Standard qualitativi<br />

47


CITTÀ DI MANFREDONIA<br />

(Provincia <strong>di</strong> Foggia)<br />

ALLEGATO 12.1<br />

TABELLA DELLE<br />

GRAMMATURE E DELLE PORZIONI<br />

51


PORTATE<br />

Fattore <strong>di</strong><br />

conversione<br />

crudo-cotto*<br />

Grammatura a<br />

crudo^<br />

PRIMI PIATTI<br />

Grammatura a<br />

cotto**<br />

UTENSILE PER LA A PORZIONE<br />

MT EL AD MT EL AD<br />

DISTRUBUZIONE<br />

MT EL AD<br />

Pasta al pomodoro 2,02 50 70 80 101 141 162<br />

Orecchiette al<br />

pomodoro<br />

1 1+1/2 2<br />

2,02 50 70 80 101 141 162 1 1+1/2 2<br />

Pasta al tonno 2,02 50 70 80 101 141 162 SCHIUMAROLA 1 1+1/2 2<br />

Pasta al pesto 2,02 50 70 80 101 141 162<br />

FORATA<br />

1 1+1/2 2<br />

Pasta al burro 2,02 50 70 80 101 141 162 1 1+1/2 2<br />

Pasta ai formaggi 2,02 50 70 80 101 141 162 1 1+1/2 2<br />

Pasta all'olio 2,02 50 70 80 101 141 162 1 1+1/2 2<br />

Pasta allo zafferano 2,02 50 70 80 101 141 162 1 1+1/2 2<br />

Pasta al pomodoro e<br />

peperoni<br />

Risotto allo<br />

zafferano<br />

2,02 50 70 80 101 141 162 1 1+1/2 2<br />

2,36 50 70 80 118 165 189 CUCCHIAIONE 1 1+1/2 2<br />

Risotto mari e monti 2,36 50 70 80 118 165 189 1 1+1/2 2<br />

Risotto alla<br />

parmigiana<br />

2,36 50 70 80 118 165 189 1 1+1/2 2<br />

Insalata <strong>di</strong> riso 2,36 50 70 80 118 165 189 1+1/2 2 2+1/2<br />

Lasagne al pesto,<br />

con ragu vegetale<br />

Lasagne alla<br />

bolognese<br />

Passato <strong>di</strong> verdura<br />

con crostini<br />

Pasta e fagioli, Pasta<br />

e lenticchie<br />

Crema <strong>di</strong> patate con<br />

crostini<br />

2,99 60 80 90 179 239 269<br />

PALETTA<br />

1 1 1<br />

2,99 60 80 90 179 239 269 1 1 1<br />

2,02 30 35 40 61 71 81<br />

MESTOLO Ø 8/10<br />

1 1+1/2 2<br />

2,02 30 45 45 61 91 91 1 1+1/2 2<br />

1 130 150 180 130 150 180 1 1+1/2 2<br />

* Il fattore <strong>di</strong> conversione cotto-crudo è stato calcolato prendendo come riferimento le tabelle INRAN.<br />

** Le grammature a cotto si devono intendere a porzione finita, pronta per la somministrazione.<br />

^ La grammatura a crudo è da ritenersi della sola materia prima <strong>di</strong> base fresca e/o surgelata al netto degli scarti.<br />

MT SCUOLA DELL’INFANZIA EL SCUOLA PRIMARIA AD INSEGNANTI<br />

52


SECONDI PIATTI<br />

PORTATE<br />

Fattore <strong>di</strong><br />

conversione<br />

crudo-cotto*<br />

Grammatura a<br />

crudo^<br />

MT EL AD<br />

Grammatura a<br />

cotto**<br />

MT EL AD<br />

UTENSILE PER LA<br />

DISTRUBUZIONE<br />

A PORZIONE<br />

MT EL AD<br />

Formaggio 1 25 25 50 25 25 50<br />

1 1 1<br />

Mozzarella 1 60 90 120 60 90 120 1 1 1<br />

Prosciutto cotto 1 40 70 90 40 70 90 2 3 3<br />

Prosciutto crudo 1 40 70 90 40 70 90 2 3 3<br />

Bresaola 1 40 70 90 40 70 90<br />

MOLLA/PINZA<br />

Lonza al forno<br />

(arrosto)<br />

0,6 60 100 130 36 60 78<br />

TUTTOFARE<br />

1 2 2<br />

Lonza agli aromi<br />

(arrosto)<br />

Cosce <strong>di</strong> pollo al<br />

forno<br />

Petto <strong>di</strong> pollo al<br />

limone<br />

Petto <strong>di</strong> pollo alla<br />

salvia<br />

Hamburger <strong>di</strong><br />

manzo, tacchino<br />

Cuori <strong>di</strong> merluzzo<br />

gra<strong>di</strong>nati 0,68<br />

Filetto <strong>di</strong> nasello al<br />

forno 0,68<br />

Filetto <strong>di</strong> platessa al<br />

forno 0,7<br />

Frittata al<br />

formaggio<br />

0,6 60 100 130 36 60 78 1 2 2<br />

0,67 70 100 130 47 67 87 1 1 1<br />

0,67 70 110 140 47 74 94 1 1 1<br />

0,67 60 100 130 40 67 87 1 1 1<br />

0,54 70 100 100 38 54 54 1 1 1<br />

60 110 140 41 75 95 1 1 1<br />

70 110 140 48 75 95<br />

80 110 140 56 77 98 1 1 1<br />

0,75 60 90 120 45 68 90<br />

PALETTA<br />

1 1 1<br />

Pizza margherita 140 200 250 1 1 1<br />

* Il fattore <strong>di</strong> conversione cotto-crudo è stato calcolato prendendo come riferimento le tabelle INRAN.<br />

** Le grammature a cotto si devono intendere a porzione finita, pronta per la somministrazione.<br />

^ La grammatura a crudo è da ritenersi della sola materia prima <strong>di</strong> base fresca e/o surgelata al netto degli scarti.<br />

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53


PORTATE<br />

Fattore<br />

convers.<br />

crudo-cotto<br />

Grammatura a<br />

crudo^<br />

Carote al burro 0,87 100 87<br />

CONTORNI<br />

Grammatura a<br />

cotto** UTENSILE PER LA<br />

DISTRUBUZIONE<br />

A PORZIONE<br />

MT EL AD MT EL AD MT EL AD<br />

1 1+1/2 2<br />

Zucchine al burro 0,9 100 150 180 90 135 162 1 1+1/2 2<br />

Patate al forno 0,64 100 120 150 64 77 96<br />

CUCCHIAIONE<br />

1 1+1/2 2<br />

Patate al vapore 0,87 100 120 150 87 104 131 1 1+1/2 2<br />

Purè <strong>di</strong> patate 0,87 100 150 180 87 131 157 1 1+1/2 2<br />

Patate prezzemolate 0,87 100 120 150 87 104 131 1 1+1/2 2<br />

Pomodori in<br />

insalata<br />

1 100 150 180 100 150 180 1 1+1/4 1+1/2<br />

Spinaci, erbette al<br />

vapore<br />

0,84 100 150 180 84 126 151<br />

1 1+1/2 2<br />

MOLLA/PINZA<br />

Erbette 0,84 100 150 180 84 126 151 TUTTOFARE 1 1+1/2 2<br />

Zucchine grigliate 0,93 120 150 180 112 140 167 1 1+1/4 1+1/2<br />

Fagiolini al vapore<br />

in insalata<br />

0,95 100 150 180 95 143 171 1 1+1/2 2<br />

Insalata <strong>di</strong> finocchi 1 70 100 120 70 100 120 1 1+1/2 2<br />

Insalata <strong>di</strong> carote<br />

crude<br />

Insalata verde 1<br />

PORTATE<br />

1 50 70 70 50 70 70 1 1+1/2 2<br />

Fattore <strong>di</strong><br />

conversione<br />

crudo-cotto*<br />

50 50 70 50 50 70 1 1+1/2 2<br />

Grammatura a<br />

crudo^<br />

FRUTTA E PANE<br />

Grammatura a<br />

cotto** UTENSILE PER LA<br />

DISTRUBUZIONE<br />

A PORZIONE<br />

MT EL AD MT EL AD MT EL AD<br />

Pane pugliese 1 30 50 50 30 50 50 PINZA PER PANE 1 1 2<br />

Frutta fresca <strong>di</strong><br />

stagione<br />

1 150 150 150 150 150 150<br />

MANO CON<br />

GUANTO MONOUSO<br />

* Il fattore <strong>di</strong> conversione cotto-crudo è stato calcolato prendendo come riferimento le tabelle INRAN.<br />

** Le grammature a cotto si devono intendere a porzione finita, pronta per la somministrazione.<br />

^ La grammatura a crudo è da ritenersi della sola materia prima <strong>di</strong> base fresca e/o surgelata al netto degli scarti.<br />

1 1 1<br />

MT SCUOLA DELL’INFANZIA EL SCUOLA PRIMARIA AD INSEGNANTI<br />

54


PORTATE<br />

Parmigiano<br />

Reggiano, Grana<br />

Padano<br />

Fattore <strong>di</strong><br />

conversione<br />

crudo-cotto*<br />

Grammatura a<br />

crudo^<br />

CONDIMENTI<br />

Grammatura a<br />

cotto**<br />

UTENSILE PER LA A PORZIONE<br />

MT EL AD MT EL AD<br />

DISTRUBUZIONE<br />

CUCCHIAIO<br />

MT EL AD<br />

/ 5 8 10<br />

1/2 ca. 1 1<br />

Livelli <strong>di</strong> assunzione raccomandati per le proteine, sud<strong>di</strong>visi per sesso e fasce d’età<br />

(Sia nei bambini che negli adulti è comunque preferibile calcolare il fabbisogno <strong>di</strong> proteine<br />

sulla base del peso dell’in<strong>di</strong>viduo)<br />

Livelli <strong>di</strong> assunzione raccomandati<br />

<strong>di</strong><br />

ETÀ<br />

PROTEINE (1)<br />

(anni) (g)<br />

Lattanti 0,5-1 15-19<br />

Bambini 1-3 13-23<br />

4-6 21-28<br />

7-10 29-42<br />

Maschi 11-14 44-65<br />

15-17 64-72<br />

18-29 62<br />

30-59 62<br />

60+ 62<br />

Femmine 11-14 43-58<br />

15-17 56-57<br />

18-29 53<br />

30-49 53<br />

50+ 53<br />

Gestanti 59<br />

Nutrici 70<br />

1 Sia nei bambini che negli adulti è comunque preferibile calcolare il<br />

fabbisogno <strong>di</strong> proteine sulla base del peso dell’in<strong>di</strong>viduo.<br />

Fonte: Istituto Nazionale <strong>di</strong> Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione<br />

(INRAN). Tabelle <strong>di</strong> Composizione degli Alimenti, aggiornamento<br />

2000, ©INRAN 2000, EDRA.<br />

55


CITTÀ DI MANFREDONIA<br />

(Provincia <strong>di</strong> Foggia)<br />

ALLEGATO 12.2<br />

SPECIFICHE TECNICHE DEI PRODOTTI ALIMENTARI<br />

56


PREMESSA<br />

La Ristorazione Collettiva è chiamata a ripensare l’intero processo produttivo per arrivare ad un concetto <strong>di</strong><br />

“educazione alla sostenibilità del pasto” in grado <strong>di</strong> coniugare aspetti qualitativi, economici, sociali ed ambientali<br />

attraverso una moderna politica <strong>di</strong>:<br />

acquisti pubblici ver<strong>di</strong> che perseguono obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità ambientale con scelte <strong>di</strong> prodotti provenienti ad<br />

esempio da agricoltura biologica anche nazionale, considerando anche l’impatto dei mezzi <strong>di</strong> trasporto, la quantità<br />

e la tipologia degli imballaggi, il tipo <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti;<br />

approvvigionamento <strong>di</strong> prodotti locali a filiera corta, attraverso convenzioni con fornitori <strong>di</strong> zona, con<br />

accorciamento delle <strong>di</strong>stanze dal luogo <strong>di</strong> produzione al luogo <strong>di</strong> consumo, minor utilizzo <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> trasporto,<br />

minor imballaggi e numero <strong>di</strong> passaggi tra produttore e consumatore.<br />

CARATTERISTICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI<br />

Ferme restando tutte le <strong>di</strong>sposizioni legislative in materia nonché le norme sanitarie nazionali e UE vigenti, valgono per<br />

ciascun genere merceologico le prescrizioni tecniche guardanti le caratteristiche tecniche e merceologiche delle<br />

categorie <strong>di</strong> prodotti <strong>di</strong> seguito elencate.<br />

Gli imballi primari e secondari dovranno corrispondere a quanto stabilito in materia dalle vigenti leggi.<br />

Per i generi alimentari non compresi nell’elenco sotto riportato, valgono le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge.<br />

I criteri <strong>di</strong> sicurezza igienica e microbiologica riportati nel presente capitolato e nei suoi allegati, laddove non previsti<br />

da specifica normativa nazionale, in vigore o emanata in corso <strong>di</strong> contratto, sono da considerarsi quali punti <strong>di</strong><br />

riferimento tecnico-scientifico, finalizzati al miglioramento qualitativo della produzione.<br />

SPECIFICHE GENERALI PER LE DERRATE ALIMENTARI<br />

I parametri generali cui fare riferimento nell’approvvigionamento delle materie prime da parte dell’Appaltatore sono:<br />

fornitura regolare e a peso netto, salvo che per i prodotti <strong>di</strong> consuetu<strong>di</strong>ne venduti a pezzo o a volume;<br />

completa ed esplicita compilazione <strong>di</strong> documenti <strong>di</strong> consegna e fatture;<br />

precisa denominazione <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta del prodotto secondo quanto stabilito dalla legge;<br />

corrispondenza delle derrate a quanto richiesto nel capitolato;<br />

etichette con in<strong>di</strong>cazioni il più possibile esaurienti, secondo quanto previsto dal D.Lvo109/92 e s.m.i. e dalle<br />

norme specifiche per ciascuna classe merceologica;<br />

termine minimo <strong>di</strong> conservazione o data <strong>di</strong> scadenza ben visibile su ogni confezione singola o imballo<br />

complessivo, per i prodotti per i quali sono richieste;<br />

imballaggi integri, senza alterazioni manifeste (es: lattine non bombate, non arrugginite o ammaccate, cartoni non<br />

lacerati);<br />

integrità del prodotto consegnato (confezioni chiuse all’origine, prive <strong>di</strong> muffe, <strong>di</strong> parassiti, <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti merceologici,<br />

d’odori e <strong>di</strong> sapori sgradevoli, eccetera);<br />

caratteri organolettici specifici dell’alimento (aspetto, colore, odore, sapore, consistenza, eccetera);<br />

mezzi <strong>di</strong> trasporto igienicamente e tecnologicamente idonei.<br />

Gli imballaggi devono essere <strong>di</strong> materiale riciclabile, con particolare riferimento a:<br />

ortofrutta cassette <strong>di</strong> cartone o in materiale plastico a rendere<br />

oli vetro verde o scuro, per contenitori superiori a 2 l due anche acciaio<br />

cereali carta, polipropilene o altro materiale “per alimenti”<br />

pasta confezioni <strong>di</strong> cellulosa vergine o altro materiale idoneo per alimenti, compreso il<br />

polipropilene<br />

flui<strong>di</strong> vetro, o altro materiale idoneo per alimenti, comprese materie plastiche e accoppiati<br />

multistrato<br />

Le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> temperatura che debbono essere rispettate durante il trasporto dei prodotti sono:<br />

SOSTANZE ALIMENTARI Temperatura ottimale Temperatura massima tollerabile<br />

CONGELATE E SURGELATE<br />

<strong>di</strong> trasporto °C per <strong>di</strong>stribuzione frazionata °C<br />

Prodotti della pesca congelati o surgelati -18 -15<br />

Altre sostanze alimentari surgelate -18 -15<br />

Carni congelate -10 -7<br />

Tutte le altre sostanze alimentari congelate -10 -7<br />

Latte pastorizzato in confezioni da 0 a +4 +9<br />

Prodotti lattiero caseari prodotti con latte da 0 a +4 +7<br />

57


pastorizzato (latti fermentati, crema <strong>di</strong> latte,<br />

formaggi freschi, ricotta)<br />

Burro prodotto con latte pastorizzato da 1 a +6 +9<br />

Prodotti della pesca freschi (da trasportare da 0 a +4 /<br />

sempre sotto ghiaccio)<br />

Carni da -1 a +7 +10<br />

Pollame e conigli (carni avicunicole) da -1 a +4 +8<br />

Le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> temperatura che debbono essere rispettate durante la conservazione delle sostanze<br />

alimentari sono le seguenti (quando il produttore non in<strong>di</strong>chi una temperatura inferiore).<br />

TIPO DI ALIMENTO Temperatura <strong>di</strong> conservazione (°C)<br />

Pesce +2<br />

Carni rosse e bianche +4<br />

Verdure +8/+10 (Verdure <strong>di</strong> IV gamma +4)<br />

Uova e prodotti a base <strong>di</strong> uovo +6<br />

Latte pastorizzato e latticini freschi +4<br />

Salumi e formaggi +6<br />

Gelati alla frutta -10<br />

Altri gelati -12<br />

Surgelati -18<br />

Alimenti deperibili cotti da conservarsi fred<strong>di</strong> non superiori a +10<br />

Alimenti deperibili cotti da consumarsi cal<strong>di</strong> superiori a +60<br />

Cibi deperibili con panne o creme a base <strong>di</strong> uovo e latte, fra 0 e +4<br />

prodotti <strong>di</strong> gastronomia con copertura <strong>di</strong> gelatina alimentare<br />

INDICE<br />

CARNI BOVINE<br />

PRODOTTO CARNE FRESCA DI BOVINO ADULTO<br />

ASPETTO Il tessuto presenta tutti i caratteri organolettici tipici della specie, assenza <strong>di</strong> segni <strong>di</strong> invecchiamento,<br />

<strong>di</strong> cattiva conservazione e <strong>di</strong> alterazioni patologiche. Presenta grana fine, asciutta e compatta, colorito<br />

roseo-rosso brillante, tessuto a<strong>di</strong>poso compatto e <strong>di</strong> colore bianco-can<strong>di</strong>do, ben <strong>di</strong>sposto fra i fasci<br />

muscolari che assumono aspetto marezzato. Marezzatura me<strong>di</strong>a, consistenza pastosa, tessitura<br />

me<strong>di</strong>amente compatta.<br />

TAGLI ANATOMICI I tagli anatomici provengono dal quarto posteriore <strong>di</strong> bovino adulto: lombata, filetto, fesa, noce,<br />

fianchetto, scamone, sottofesa, girello, campanello, muscolo posteriore. Il quarto anteriore è costituito<br />

da: muscolo anteriore, copertina <strong>di</strong> sotto, fesone <strong>di</strong> spalla, polpa <strong>di</strong> spalla, collo, pancia, petto,<br />

sottospalla, reale.<br />

Per ottenere fettine possono essere utilizzati lombata, filetto, fesa, noce, scamone del quarto<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

posteriore, la polpa <strong>di</strong> spalla del quarto anteriore; per il roast-beef all’inglese si richiede lombata.<br />

Provengono da animali <strong>di</strong> età inferiore ai 24 mesi. Le carni sono prive <strong>di</strong> ossa e con poco grasso <strong>di</strong><br />

copertura. Le carni sono esenti da qualsiasi <strong>di</strong>fetto, prive <strong>di</strong> contaminazioni microbiche o fungine,<br />

sono <strong>di</strong> selezione accurata, regolarmente macellate e controllate ai sensi del D.L.vo n. 286/94.<br />

Provengono da bovini allevati macellati e sezionati in Italia. Presentano ottime caratteristiche<br />

igieniche, assenza <strong>di</strong> alterazioni e possiedono ottime caratteristiche microbiologiche.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

I tagli sono confezionati sottovuoto in involucri e materiali <strong>di</strong> imballaggio conformi alle <strong>di</strong>sposizioni<br />

vigenti che ne regolano l’impiego. La confezione ha le seguenti caratteristiche: involucro integro, ben<br />

aderente alla carne, in<strong>di</strong>ce della presenza <strong>di</strong> sottovuoto.<br />

Conforme al D.L.vo 109/92, D. L.vo 114/06, Reg. CE 1760/00, Reg. CE 1825/00.<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni indelebili, facilmente visibili, chiaramente leggibili, devono essere riportate<br />

<strong>di</strong>rettamente sugli imballaggi primari (involucri per sottovuoto) o su una etichetta inserita o applicata<br />

in modo inamovibile:<br />

la denominazione della specie e relativo taglio anatomico<br />

l’in<strong>di</strong>cazione del paese <strong>di</strong> nascita, allevamento, macellazione, sezionamento<br />

lo stato fisico: fresco<br />

la data <strong>di</strong> scadenza<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione<br />

58


TRASPORTO<br />

il nome e la ragione sociale del marchio depositato e la sede sociale del<br />

produttore/confezionatore<br />

la sede dello stabilimento <strong>di</strong> produzione/confezionamento<br />

la riproduzione del bollo sanitario CEE che identifica il laboratorio <strong>di</strong> sezionamento (“S”)<br />

conformemente al D.L.vo n. 286/94 e successive mo<strong>di</strong>fiche<br />

la data <strong>di</strong> confezionamento<br />

una o più etichette riportanti le stesse in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui sopra, fissate stampate sull’imballaggio<br />

secondario<br />

Conforme alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su automezzi idonei e mantenuti per tutta la durata<br />

del trasporto ad una temperatura compresa tra 0°C/+4°C sino ad un massimo <strong>di</strong> 7°C.<br />

59


PRODOTTO CARNE FRESCA DI BOVINO GIOVANE (VITELLO DA LATTE)<br />

ASPETTO La carne <strong>di</strong> vitello è <strong>di</strong> colore bianco-rosato, uniforme in tutte le sue parti, a grana fine, con grasso <strong>di</strong><br />

aspetto bianco, consistente.<br />

TAGLI RICHIESTI I tagli anatomici previsti sono del quarto anteriore: noce, scamone, fesa, girello.<br />

CARATTERISTICHE Le carni sono prive <strong>di</strong> ossa e con poco grasso <strong>di</strong> copertura, tenere e <strong>di</strong> odore latteo. Le carni sono<br />

esenti da qualsiasi <strong>di</strong>fetto, sono <strong>di</strong> selezione accurata. Provengono da bovini nati, allevati e macellati<br />

in Italia. La carne deve essere priva <strong>di</strong> sostanze ad attività antibatterica, anabolizzante, estrogenica.<br />

PARAMETRI<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

TRASPORTO<br />

I tagli <strong>di</strong> carne fresca sono confezionati sottovuoto. La confezione ha involucro integro, ben aderente<br />

alla carne, in<strong>di</strong>ce della presenza <strong>di</strong> sottovuoto.<br />

Conforme al D.L.vo 109/92, D. L.vo 114/06, Reg. CE 1760/00, Reg. CE 1825/00.<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni indelebili, facilmente visibili, chiaramente leggibili, devono essere riportate<br />

<strong>di</strong>rettamente sugli imballaggi primari (involucri per sottovuoto) o su una etichetta inseritavi o<br />

appostavi in modo inamovibile:<br />

la denominazione della specie e relativo taglio anatomico;<br />

l’in<strong>di</strong>cazione del paese <strong>di</strong> nascita, allevamento, macellazione, sezionamento;<br />

lo stato fisico: fresco;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

il nome e la ragione sociale del marchio depositato e la sede sociale del<br />

produttore/confezionatore;<br />

la sede dello stabilimento <strong>di</strong> produzione/confezionamento;<br />

la riproduzione del bollo sanitario CEE che identifica il laboratorio <strong>di</strong> sezionamento (“S”)<br />

conformemente al D.L.vo 286/94 e successive mo<strong>di</strong>fiche;<br />

la data <strong>di</strong> confezionamento;<br />

una o più etichette riportanti le stesse in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui sopra, fissate o stampate<br />

sull’imballaggio secondario.<br />

Conforme alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su automezzi idonei ed autorizzati e mantenute per<br />

tutta la durata del trasporto ad una temperatura compresa tra 0°C/+4°C sino ad un massimo <strong>di</strong> 7°C.<br />

PRODOTTO CARNI MACINATE O PREPARAZIONI DI CARNE (SPIEDINI)<br />

ASPETTO<br />

La carne trita <strong>di</strong> bovino adulto contiene una quantità <strong>di</strong> grasso non superiore al 20%, e non contiene<br />

parti connettivali in quantità elevate. Le carni devono presentare aspetto fresco , consistenza pastosa al<br />

tatto e venatura scarsa.<br />

TAGLI RICHIESTI I tagli anatomici provengono dal quarto posteriore <strong>di</strong> bovino adulto.<br />

CARATTERISTICHE Carni macinate: sono carni sottoposte ad una operazione <strong>di</strong> macinazione in frammenti o ad un<br />

passaggio al mulino elicoidale.<br />

Provengono da bovini allevati e macellati in Italia da o da stabilimenti autorizzati CE con<br />

caratteristiche richieste dalle norme vigenti (D.P.R. 309/98).<br />

Preparazioni <strong>di</strong> carni: non hanno subito un’aggiunta <strong>di</strong> prodotti alimentari, con<strong>di</strong>menti, ad<strong>di</strong>tivi o un<br />

trattamento che abbia mo<strong>di</strong>ficato la struttura cellulare della carne e a far venir meno le caratteristiche<br />

<strong>di</strong> freschezza. Nel caso <strong>di</strong> spie<strong>di</strong>ni con verdure, queste ultime devono presentarsi fresche e consistenti.<br />

La composizione degli spie<strong>di</strong>ni dovrà essere: 50% carne bovina e/o suina, e/o avicola; 30-40%<br />

salsiccia <strong>di</strong> puro suino e/o pancetta; 10% - 20% verdure fresche.<br />

PARAMETRI<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO Confezioni sottovuoto o atmosfera mo<strong>di</strong>ficata. Confezionata in involucri e materiali <strong>di</strong> imballaggio<br />

conformi alle <strong>di</strong>sposizioni vigenti che ne regolano l’impiego. La confezione ha involucro integro, ben<br />

aderente alla carne, in<strong>di</strong>ce della presenza <strong>di</strong> sottovuoto.<br />

ETICHETTATURA Conforme al D.L.vo 109/92, D. L.vo 114/06, Reg. CE 1760/00, Reg. CE 1825/00.<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni indelebili, facilmente visibili, chiaramente leggibili, devono essere riportate<br />

<strong>di</strong>rettamente sugli imballaggi primari (involucri per sottovuoto) o su una etichetta inseritavi o<br />

appostavi in modo inamovibile:<br />

la denominazione della specie e relativo taglio anatomico;<br />

l’in<strong>di</strong>cazione del paese <strong>di</strong> nascita, allevamento, macellazione, sezionamento<br />

lo stato fisico: fresco;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

il nome e la ragione sociale del marchio depositato e la sede sociale del<br />

produttore/confezionatore;<br />

la sede dello stabilimento <strong>di</strong> produzione/confezionamento;<br />

la riproduzione del bollo sanitario CEE che identifica il laboratorio <strong>di</strong> sezionamento (“S”)<br />

conformemente al D.L.vo n. 286/94 e successive mo<strong>di</strong>fiche;<br />

60


la data <strong>di</strong> confezionamento;<br />

una o più etichette riportanti le stesse in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui sopra, fissate o stampate<br />

sull’imballaggio secondario.<br />

TRASPORTO Le carni fresche conferite sono trasportate conformemente alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su<br />

automezzi idonei ed autorizzati e mantenute per tutta la durata del trasporto ad una temperatura<br />

compresa tra 0°C/+4°C sino ad un massimo <strong>di</strong> 7°C.<br />

CARNI SUINE<br />

PRODOTTO CARNE FRESCA DI SUINO (MAGRONE)<br />

ASPETTO<br />

Il tessuto muscolare presenta tutti i caratteri organolettici tipici della carne suina fresca (colore rosa<br />

chiaro, consistenza pastosa, tessitura compatta, grana fine), senza segni <strong>di</strong> invecchiamento, <strong>di</strong> cattiva<br />

conservazione e <strong>di</strong> alterazioni patologiche. I grassi presenti hanno colorito bianco e consistenza soda. I<br />

tagli non presentano sierosità esterna, unitamente a flacci<strong>di</strong>tà del tessuto muscolare, segni <strong>di</strong><br />

imbrunimento della sezione, colorito giallo rosa slavato con evidente sierosità.<br />

TAGLI RICHIESTI I tagli anatomici previsti sono: carrè (con o senza osso), lombi <strong>di</strong>sossati (filoni) tagli “Bologna” ben<br />

sgrassati, coscia <strong>di</strong>sossata, spalla <strong>di</strong>sossata.<br />

CARATTERISTICHE Le carni <strong>di</strong> suino provengono da animali abbattuti in stabilimenti presenti su territorio nazionale o<br />

abilitati e/o riconosciuti dalla CE. Le carni devono provenire da suini <strong>di</strong> razza da carne a ridotto<br />

sviluppo delle parti grasse, le masse muscolari devono risultare prive <strong>di</strong> infiltrazioni a<strong>di</strong>pose. I tagli<br />

sono ben conformati, con ridotta quantità <strong>di</strong> grasso esterno e privi <strong>di</strong> infiltrazioni a<strong>di</strong>pose tra i fasci<br />

muscolari.<br />

PARAMETRI<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO I tagli freschi già porzionati con osso sono confezionati in atmosfera mo<strong>di</strong>ficata o in termoretrazione. I<br />

tagli senza osso sono confezionati sottovuoto, utilizzando involucri e materiali <strong>di</strong> imballaggio<br />

conformi alle <strong>di</strong>sposizioni vigenti che ne regolano il loro impiego.<br />

ETICHETTATURA Conforme al D.L.vo 109/92, D. L.vo 114/06:<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni indelebili, facilmente visibili, chiaramente leggibili, devono essere riportate<br />

<strong>di</strong>rettamente sugli imballaggi primari (involucri per sottovuoto) o su una etichetta inseritavi o<br />

appostavi in modo inamovibile:<br />

la denominazione della specie e relativo taglio anatomico;<br />

l’in<strong>di</strong>cazione del paese <strong>di</strong> nascita, allevamento, macellazione, sezionamento<br />

lo stato fisico: fresco;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

il nome e la ragione sociale del marchio depositato e la sede sociale del<br />

produttore/confezionatore;<br />

la sede dello stabilimento <strong>di</strong> produzione/confezionamento;<br />

la riproduzione del bollo sanitario CEE che identifica il laboratorio <strong>di</strong> sezionamento (“S”)<br />

conformemente al D.L.vo n. 286 del 18/04/1994 e successive mo<strong>di</strong>fiche;<br />

la data <strong>di</strong> confezionamento;<br />

una o più etichette riportanti le stesse in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui sopra, fissate o stampate<br />

sull’imballaggio secondario.<br />

TRASPORTO<br />

Conforme alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su automezzi idonei ed autorizzati e mantenute per<br />

tutta la durata del trasporto ad una temperatura compresa tra 0°C/+4°C sino ad un massimo <strong>di</strong> 7°C.<br />

PRODOTTO SALSICCIE E SALAMELLE<br />

ASPETTO<br />

Si presenta <strong>di</strong> colore rosa chiaro, consistenza pastosa, tessitura compatta, grana fine, l’impasto deve<br />

essere uniforme, senza segni <strong>di</strong> invecchiamento, <strong>di</strong> cattiva conservazione e <strong>di</strong> alterazioni patologiche. I<br />

grassi presenti hanno colorito bianco e consistenza soda.<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO Confezioni sottovuoto utilizzando involucri e materiali <strong>di</strong> imballaggio conformi alle <strong>di</strong>sposizioni<br />

vigenti che ne regolano il loro impiego.<br />

ETICHETTATURA Conforme al D.L.vo 109/92, D. L.vo 114/06:<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni indelebili, facilmente visibili, chiaramente leggibili, devono essere riportate<br />

<strong>di</strong>rettamente sugli imballaggi primari (involucri per sottovuoto) o su una etichetta inseritavi o<br />

appostavi in modo inamovibile:<br />

la denominazione della specie e relativo taglio anatomico;<br />

l’in<strong>di</strong>cazione del paese <strong>di</strong> nascita, allevamento, macellazione, sezionamento<br />

lo stato fisico: fresco;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

61


TRASPORTO<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

TAGLI RICHIESTI<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

TRASPORTO<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

il nome e la ragione sociale del marchio depositato e la sede sociale del<br />

produttore/confezionatore;<br />

la sede dello stabilimento <strong>di</strong> produzione/confezionamento;<br />

la riproduzione del bollo sanitario CEE che identifica il laboratorio <strong>di</strong> sezionamento (“S”)<br />

conformemente al D.L.vo n. 286 del 18/04/1994 e successive mo<strong>di</strong>fiche;<br />

la data <strong>di</strong> confezionamento;<br />

una o più etichette riportanti le stesse in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui sopra, fissate o stampate<br />

sull’imballaggio secondario.<br />

Conforme alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su automezzi idonei ed autorizzati e mantenute per<br />

tutta la durata del trasporto ad una temperatura compresa tra 0°C/+4°C sino ad un massimo <strong>di</strong> 7°C.<br />

CARNI AVICUNICOLE<br />

POLLO E GALLINA A BUSTO, TACCHINO, CONIGLIO, OVINO<br />

(BUSTO, PETTO/FESA, COSCE)<br />

Le carni presentano inequivocabili caratteristiche <strong>di</strong> freschezza, derivanti da una recente macellazione e<br />

evidenziano le caratteristiche organolettiche dei tessuti che li compongono con sviluppo regolare e<br />

buona conformazione. Nel pollo/gallina a busto la cute, ha colorito giallo-rosa; nel tacchino la<br />

colorazione è rosa pallido. I muscoli hanno consistenza sodo-pastosa, assenza <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà. La<br />

consistenza delle carni è elastica, asciutta, non evidenzia segni <strong>di</strong> traumi, edemi, ematomi; la pelle è<br />

inoltre priva <strong>di</strong> bruciature, penne e piume residue o ecchimosi. Le carni <strong>di</strong> coniglio hanno colorito rosa<br />

chiaro lucente. L’ovino giovane ha carni bianco-rosate con grasso bianco can<strong>di</strong>do.<br />

I tagli commerciali rientranti nella classe “A”.<br />

Polli, galline, tacchini a busto eviscerati, senza testa, senza zampe. I petti/fesa <strong>di</strong> pollo hanno<br />

muscolatura ben sviluppata, assenza <strong>di</strong> sterno e cartilagine sono costituiti da un solo muscolo pettorale.<br />

Le cosce e sovraccosce presentano muscolatura ben allungata e sviluppata. I conigli sono interi senza<br />

testa, senza zampe (come da DPR 559/92).<br />

Le carni ovine sono porzionate con osso in atmosfera mo<strong>di</strong>ficata “costolette”. (come da D.L.vo n.<br />

286/94)<br />

Le carni avicunicole provengono da animali allevati sul territorio nazionale macellati e lavorati in<br />

stabilimenti riconosciuti idonei CE. Le carni corrispondono a tutte le prescrizioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne igienicosanitario<br />

e <strong>di</strong> autocontrollo definite dalle vigenti <strong>di</strong>sposizioni espresse dai D.P.R. 495/97, non devono<br />

aver subito azione <strong>di</strong> sostanze estrogeniche.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Interi in cassette in involucro protettivo.<br />

I tagli con osso confezionati già porzionati in termoretrazione o atmosfera mo<strong>di</strong>ficata. I tagli senza osso<br />

confezionati sottovuoto. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio usato nella preparazione e nel confezionamento dei<br />

<strong>di</strong>versi prodotti garantisce il mantenimento dei requisiti igienici.<br />

Conforme al D.L.vo 109/92, D. L.vo 114/06, D.P.R. 495/77 e Reg. CE 1538/91; deve riportare le<br />

seguenti in<strong>di</strong>cazioni indelebili, facilmente visibili e leggibili, <strong>di</strong>rettamente sugli imballaggi primari<br />

(involucri per sottovuoto, solo per i tagli non in osso):<br />

la denominazione <strong>di</strong> specie, dei relativi tagli e la classe <strong>di</strong> appartenenza<br />

lo stato fisico: fresco;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza in<strong>di</strong>cata chiaramente con la menzione “da consumarsi entro”;<br />

il nome o la ragione sociale o il marchio depositato e la sede sociale del<br />

produttore/confezionatore;<br />

la sede e lo stabilimento <strong>di</strong> produzione e confezionamento;<br />

ogni carcassa deve riportare la placca con il bollo <strong>di</strong> registrazione in territorio nazionale e la<br />

riproduzione del bollo sanitario CEE che identifica il laboratorio <strong>di</strong> sezionamento (“S”);<br />

la data <strong>di</strong> confezionamento;<br />

il peso netto.<br />

Conforme alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su automezzi idonei ed autorizzati e mantenute per<br />

tutta la durata del trasporto ad una temperatura compresa ad una temperatura inferiore od uguale a 4°C.<br />

SALUMI E INSACCATI<br />

PROSCIUTTO CRUDO DI PARMA DOP<br />

Prosciutto <strong>di</strong>sossato in confezione sottovuoto. Colore al taglio uniforme tra il rosa e il rosso,<br />

inframezzato dal bianco puro delle parti grasse.<br />

Le caratteristiche merceologiche e organiche del prodotto sono: basso contenuto <strong>di</strong> sale; sapore<br />

delicato, morbidezza, aroma delicato e fragrante frutto delle con<strong>di</strong>zioni climatiche tipiche della zona<br />

<strong>di</strong> produzione; scarsa marezzatura della mescolatura.<br />

Il prodotto proviene da stabilimenti autorizzati ed iscritti nelle liste <strong>di</strong> riconoscimento CE, nei quali si<br />

applicano le modalità <strong>di</strong> lavorazione ed i controlli previsti dalle normative vigenti (D.L. 537/92). È<br />

ottenuto da cosce fresche <strong>di</strong> suini nazionali. Il periodo <strong>di</strong> stagionatura che decorre dalla salagione non<br />

è inferiore ai 14 mesi ed il peso del prosciutto in osso è compreso tra kg. 8 e 10.<br />

62


PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

TRASPORTO<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

TRASPORTO<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

CARATTERISTICHE<br />

DEI PRODOTTI TIPICI<br />

Ogni singolo prosciutto intero riporta sulla cute il marchio tipico ed è provvisto, nella regione del<br />

garretto del contrassegno metallico dal quale si in<strong>di</strong>vidua l’inizio della produzione (O.M.<br />

14/02/1968).<br />

Non presenta alterazioni dei prosciutti sotto sale: <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> vena, <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> sott’osso, <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong><br />

gambo, <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> giarrè, <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> noce, irranci<strong>di</strong>mento dei grassi ed invasione <strong>di</strong> parassiti.<br />

I contenuti nutrizionali in<strong>di</strong>cativi, valutati sulla massa muscolare magra sono:<br />

acqua: 62%<br />

sale: 5-5,5%<br />

proteine: 28%<br />

grassi: 5-6%<br />

L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> proteolisi si mantiene su valori inferiori a 30%<br />

Per quanto concerne le ulteriori altre caratteristiche si rimanda al Disciplinare <strong>di</strong> produzione<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

I prosciutti <strong>di</strong>sossati sono confezionati sottovuoto integro; gli involucri e i materiali <strong>di</strong> imballaggio<br />

impiegati sono conformi alla <strong>di</strong>sposizioni vigenti che ne regolano il loro impiego.<br />

Interi o in confezione monoporzione in atmosfera mo<strong>di</strong>ficata.<br />

Conforme al D.L.vo n.109/92 la <strong>di</strong>citura “prosciutto <strong>di</strong> Parma” seguita da “denominazione <strong>di</strong> origine<br />

tutela” (Legge n. 26/90);<br />

il nome o la ragione sociale o il marchio depositato del produttore;<br />

la sede dello stabilimento <strong>di</strong> produzione o <strong>di</strong> confezionamento;<br />

la data <strong>di</strong> confezionamento;<br />

l’identificazione dello stabilimento riconosciuto CEE e il bollo sanitario (D.L. 537/92);<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione) (almeno il 50% <strong>di</strong> vita commerciale del<br />

prodotto);<br />

l’identificazione del lotto;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione.<br />

Assenti.<br />

Conforme alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su automezzi idonei ed autorizzati e mantenute per<br />

tutta la durata del trasporto ad una temperatura compresa ad una temperatura conforme.<br />

PANCETTA TESA<br />

Pancetta tesa e arrotolata: Il prodotto è ottenuto da “pancettone” <strong>di</strong> maiale scotennato,<br />

parzialmente sgrassato e arrotolato. Il prodotto in sezione si presenta omogeneo, <strong>di</strong> colore rosa,<br />

senza odori o colori anomali, inscurimenti della carne, ingiallimenti del grasso, ranci<strong>di</strong>tà, con<br />

caratteristiche venature <strong>di</strong> grasso, sapore dolce e aromatico. Viene insaccato con budello<br />

sintetico, calibrato 10 cm. ca.<br />

Pancetta affumicata: Il prodotto è ottenuto da pancetta <strong>di</strong> maiale rifilata e stagionata. Il prodotto<br />

in sezione si presenta omogeneo, senza odori o colori anomali, inscurimento della carne,<br />

ingiallimento del grasso, ranci<strong>di</strong>tà, ecc. Il prodotto proviene da stabilimenti autorizzati ed iscritti<br />

nelle liste <strong>di</strong> riconoscimento CEE nei quali si applicano le modalità <strong>di</strong> lavorazione ed i controlli<br />

previsti dalle normative vigenti (D.L. 537/92).<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio usato nella preparazione e nel confezionamento dei <strong>di</strong>versi prodotti<br />

garantisce il mantenimento dei requisiti igienici ai sensi delle leggi vigenti.<br />

Interi sottovuoto o in confezione monoporzione in atmosfera mo<strong>di</strong>ficata.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06:<br />

Rispetto del D.M. n. 209/96<br />

Conforme alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su automezzi idonei ed autorizzati e mantenute per<br />

tutta la durata del trasporto ad una temperatura compresa ad una temperatura conforme.<br />

SALAME STAGIONATO<br />

(SALAME DOP, SALAMI LOCALI)<br />

Il prodotto è ottenuto da carne <strong>di</strong> maiale tritata, grana me<strong>di</strong>a/grossa. L’involucro esterno è costituito<br />

da budello naturale e si presenta in buono stato, senza muffa o alterazioni e ben aderente al<br />

contenuto. Il prodotto in sezione si presenta omogeneo, senza odori o colori anomali, inscurimento<br />

della carne, ingiallimento del grasso, ranci<strong>di</strong>tà, ecc. Deve presentare giusto grado <strong>di</strong> maturazione<br />

(almeno 2 mesi) che deve essere <strong>di</strong>chiarato<br />

Il prodotto proviene da stabilimenti autorizzati ed iscritti nelle liste <strong>di</strong> riconoscimento CEE nei quali<br />

si applicano le modalità <strong>di</strong> lavorazione ed i controlli previsti dalle normative vigenti (D.L.vo 537/92).<br />

Per quanto concerne le caratteristiche del prodotto in oggetto si rimanda al Disciplinare <strong>di</strong> produzione<br />

63


PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

TRASPORTO<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

TRASPORTO<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

CARATTERISTICHE<br />

DEI PRODOTTI TIPICI<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

TRASPORTO<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio usato nella preparazione e nel confezionamento dei <strong>di</strong>versi prodotti<br />

garantisce il mantenimento dei requisiti igienici. Le sostanze ed i materiali utilizzati rispondono ai<br />

requisiti <strong>di</strong> leggi.<br />

Interi o in confezione monoporzione in atmosfera mo<strong>di</strong>ficata.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06<br />

Rispetto del D.M. n. 209/96<br />

Conforme alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su automezzi idonei ed autorizzati e mantenute per<br />

tutta la durata del trasporto ad una temperatura compresa ad una temperatura conforme.<br />

SPECK<br />

Per speck si intende il prosciutto tedesco o altoatesino prodotto da coscia <strong>di</strong> suino <strong>di</strong>sossata secondo<br />

buona tecnica tra<strong>di</strong>zionale. Il prodotto si presenta <strong>di</strong>sossato ed ha una stagionatura <strong>di</strong> almeno tre<br />

mesi; deve seguire le norme dettate dal D.L.vo 537/92 e provenire da uno stabilimento con Bollo L.<br />

Caratteristiche:<br />

l’umi<strong>di</strong>tà deve essere compresa tra il 29% e il 43%;<br />

le proteine tra il 20 e il 24%;<br />

i lipi<strong>di</strong> tra il 29 e il 33%.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Conforme al D.L.vo n. 537/92. Interi sottovuoto o Confezione monoporzione in atmosfera<br />

mo<strong>di</strong>ficata.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06<br />

Conforme alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su automezzi idonei ed autorizzati e mantenute per<br />

tutta la durata del trasporto ad una temperatura compresa ad una temperatura conforme.<br />

COPPA<br />

(COPPA PIACENTINA DOP)<br />

Deve essere preparata con le tecnologie tra<strong>di</strong>zionali a partire dalle masse muscolari in un solo pezzo,<br />

situate lungo le vertebre del collo del suino.<br />

Il prodotto deve avere forma cilindrica, non incurvata e risultare sufficientemente compatto ed adatto<br />

ad essere affettato; la porzione <strong>di</strong> grasso non deve essere eccessiva ed il colore non deve essere giallo<br />

o avere sapore o odore <strong>di</strong> rancido; l’uso <strong>di</strong> legamenti e <strong>di</strong> parti connettivali esterne non deve essere<br />

eccessivo.<br />

Il periodo minimo <strong>di</strong> stagionatura è <strong>di</strong> 16 mesi<br />

Per quanto concerne le caratteristiche del prodotto in oggetto si rimanda al Disciplinare <strong>di</strong> produzione<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio usato nella preparazione e nel confezionamento dei <strong>di</strong>versi prodotti<br />

garantisce il mantenimento dei requisiti igienici. Le sostanze ed i materiali utilizzati rispondono ai<br />

requisiti <strong>di</strong> legge. Interi o in confezione monoporzione in atmosfera mo<strong>di</strong>ficata.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06<br />

Non devono risultare ad<strong>di</strong>tivi non consentiti dalla Legge e in quantità <strong>di</strong>verse da quelle ammesse dal<br />

D.M. n. 209 del 27/02/1996<br />

Conforme alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su automezzi idonei ed autorizzati e mantenute per<br />

tutta la durata del trasporto ad una temperatura compresa ad una temperatura conforme.<br />

PRODOTTO BRESAOLA<br />

(BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP)<br />

ASPETTO E<br />

CARATTERISTICHE<br />

CARATTERISTICHE<br />

DEI PRODOTTI TIPICI<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

L’impasto deve essere preparato da masse muscolari <strong>di</strong> un solo pezzo della coscia bovina; il prodotto<br />

deve avere: stagionatura non inferiore ai 30 giorni, colorazione rosso uniforme con bordo scuro e<br />

colore bianco per la parte grassa, assenza essiccazione e con la parte interna completamente matura.<br />

Deve avere consistenza soda, senza zone <strong>di</strong> rammollimento. Non deve presentare <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> colore né<br />

odori anomali. Il gusto gradevole ma rancido.<br />

Per quanto concerne le caratteristiche del prodotto in oggetto si rimanda al Disciplinare <strong>di</strong> produzione<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

64


CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

ADDITIVI<br />

TRASPORTO<br />

La bresaola è confezionata sottovuoto in involucri e materiali <strong>di</strong> imballaggio conformi alle<br />

<strong>di</strong>sposizioni vigenti che ne regolano l’impiego. La confezione ha le seguenti caratteristiche: involucro<br />

integro, ben aderente alla carne, in<strong>di</strong>ce della presenza <strong>di</strong> sottovuoto. La carne sottovuoto ha una vita<br />

residua > al 70%. Conforme al D.L.vo n. 537 del 30/12/1992.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06<br />

Assenti<br />

Conforme alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su automezzi idonei ed autorizzati e mantenute per<br />

tutta la durata del trasporto ad una temperatura compresa ad una temperatura conforme.<br />

PRODOTTO MORTADELLA<br />

ASPETTO E<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

ADDITIVI<br />

TRASPORTO<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

TRASPORTO<br />

Ottenuto da muscoli <strong>di</strong> spalla <strong>di</strong> suino con lardarelli ricavati dal guanciale.<br />

Peso tra 5 e 12 Kg.<br />

L’impasto deve essere omogeneo, non presentare granulosità, colore interno rosa vivo. Assenza <strong>di</strong><br />

per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> grasso o <strong>di</strong> gelatina. L’aroma non eccessivamente speziato.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezionati sottovuoto in involucri e materiali <strong>di</strong> imballaggio conformi alle <strong>di</strong>sposizioni vigenti che<br />

ne regolano l’impiego. La confezione ha le seguenti caratteristiche: involucro integro, ben aderente<br />

alla carne, in<strong>di</strong>ce della presenza <strong>di</strong> sottovuoto. Conforme al D.L.vo n. 537/92. Interi sottovuoto o in<br />

confezione monoporzione in atmosfera mo<strong>di</strong>ficata.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06<br />

Assenti<br />

Conforme alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su automezzi idonei ed autorizzati e mantenute per<br />

tutta la durata del trasporto ad una temperatura compresa ad una temperatura conforme.<br />

PROSCIUTTO COTTO AL NATURALE SENZA POLIFOSFATI E CASEINATI<br />

Deve avere carni <strong>di</strong> colore rosa chiaro, compatto, con grasso bianco, sodo, ben rifilato, assenza <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fetti , confezionato con carni <strong>di</strong> buona qualità e <strong>di</strong> sapore gradevole. Deve essere prodotto<br />

ricostituito e quin<strong>di</strong> in sezione devono essere visibili i fasci muscolari. Rivestito solo parzialmente<br />

della propria cotenna<br />

Il prodotto proviene da stabilimenti autorizzati ed iscritti nelle liste <strong>di</strong> riconoscimento CE nei quali si<br />

applicano le modalità <strong>di</strong> lavorazione ed i controlli previsti dalle normative vigenti (D.L. 537/92). È<br />

ottenuto dal posteriore <strong>di</strong> un suino con peso vivo non inferiore ai kg. 120, pertanto la pezzatura del<br />

prodotto finito conferito è compresa tra kg. 6 e kg. 9.<br />

I contenuti nutrizionali in<strong>di</strong>cativi, valutati sulla massa muscolare magra sono i seguenti:<br />

acqua: 75%<br />

proteine: 22%<br />

grassi: 3%<br />

Il prodotto non presenta i seguenti <strong>di</strong>fetti:<br />

intera superficie ricoperta dalla cotenna;<br />

sacche <strong>di</strong> gelatina e spazi interni vuoti;<br />

rapido viraggio, dopo esposizione all’aria del colore della superficie <strong>di</strong> sezione con formazione<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffuse screziature grigio-ver<strong>di</strong> (lattobacilli);<br />

odori sgradevoli, colorazioni amomale<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

I prosciutti cotti interi o in tranci sono confezionati sottovuoto; gli involucri e i materiali <strong>di</strong><br />

imballaggio sono conformi alle <strong>di</strong>sposizioni vigenti che ne regolano il loro impiego. Interi o in<br />

confezione monoporzione in atmosfera mo<strong>di</strong>ficata.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109 del 27/01/1992, D. L.vo 114/06 e in<strong>di</strong>ca:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto;<br />

l’identificazione dello stabilimento riconosciuto CEE (D.L. 537/92);<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione) (almeno il 50% <strong>di</strong> vita commerciale del<br />

prodotto);<br />

l’identificazione del lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione.<br />

Assenza <strong>di</strong> polifosfati aggiunti e conservanti ad eccezione del nitrito <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o nei limiti consentiti.<br />

Ammesse aggiunte <strong>di</strong> caseinati in quantità non superiore al 2%. È ammesso un prodotto con le stesse<br />

caratteristiche, ma privo <strong>di</strong> caseinati e/o latte in polvere per la destinazione a <strong>di</strong>ete particolari.<br />

Conforme alle norme vigenti (D.P.R. n. 327/80) su automezzi idonei ed autorizzati e mantenute per<br />

tutta la durata del trasporto ad una temperatura compresa ad una temperatura conforme.<br />

65


PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO Confezioni da 1 l.<br />

Confezioni da 5 l.<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

TRASPORTO<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

CARATTERISTICHE<br />

DEI PRODOTTI TIPICI<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

LATTE, LATTICINI E FORMAGGI<br />

LATTE PASTORIZZATO<br />

Deve provenire da stabilimenti riconosciuti CE come da DPR 54/97 con grasso non inferiore a 3,5%<br />

intero; tra 1% e 1,8% se parzialmente scemato, 0,5% se scremato.<br />

Il colore è opaco, bianco, tendente debolmente al giallo, sapore dolciastro, gradevole, odore leggero e<br />

gradevole.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06:<br />

la denominazione del tipo <strong>di</strong> latte;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza (decorrere da 4 giorni a patire dalla data <strong>di</strong> produzione per il latte fresco -<br />

almeno 90 giorni <strong>di</strong> conservazione per il latte UHT a lunga conservazione);<br />

il nome del fornitore;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede del fabbricante;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

Assenti.<br />

FORMAGGI FRESCHI<br />

(CAPRINO, MOZZARELLA FIORDILATTE, BUFALA)<br />

Consistenza molle della pasta, colore bianco, sia all’interno che all’esterno, l’aroma è tenue, il sapore<br />

gradevolmente acidulo, i singoli pezzi devono essere interi compatti.<br />

Rientrano in questo gruppo tutti quei formaggi pronti al consumo, prodotti da latte vaccino fresco<br />

pastorizzato. Il contenuto <strong>di</strong> grasso è al 44%<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti<br />

Conforme al D. L.vo n. 109/92 art. 23, D. L.vo 114/06:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza, min. 10 giorni residui dalla data <strong>di</strong> consegna;<br />

il nome del fornitore;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede del fabbricante;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

Rispetto al D.M. n. 209/96.<br />

Il trasporto deve essere effettuato conformemente alle norme vigenti, con particolare riguardo al<br />

rispetto della temperatura <strong>di</strong> conservazione del prodotto che deve mantenersi per tutta la durata del<br />

trasporto uguale o inferiore a +4°C (DPR 327/80).<br />

FORMAGGI MOLLI SENZA CROSTA<br />

(CRESCENZA, ROBIOLA, ASIAGO)<br />

La consistenza del formaggio è molle; al taglio si nota una tessitura che può essere compatta o<br />

presentare una rada occhiatura. La crosta può essere assente oppure può presentarsi come uno strato<br />

molto fine dello stesso colore della pasta; può anche essere presente in modo più evidente ma senza<br />

influenzare la maturazione.<br />

Sono formaggi ottenuti da latte vaccino fresco pastorizzato, la stagionatura è brevissima stagionatura<br />

meglio definibile come “affinatura” (dal francese “affinage”) e per <strong>di</strong>versi aspetti molto simili ai<br />

formaggi freschi.<br />

Si tratta <strong>di</strong> formaggi con percentuali <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà del 50-60%, il contenuto <strong>di</strong> grasso è al 50%. La<br />

stagionatura dura da 8 a 15 giorni in celle tenute ad una temperatura <strong>di</strong> 5°C o poco più.<br />

Per quanto concerne le caratteristiche del prodotto in oggetto si rimanda al Disciplinare <strong>di</strong> produzione<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la<br />

66


costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti<br />

ETICHETTATURA Conforme al D. L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il la data <strong>di</strong> scadenza;<br />

il nome del fornitore;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede del fabbricante;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

CONSERVANTI Rispetto al D.M. n. 209/96.<br />

PRODOTTO<br />

FORMAGGI MOLLI CON CROSTA<br />

(CACIOTTA, ITALICO)<br />

ASPETTO<br />

Si tratta <strong>di</strong> formaggi a breve maturazione, che presentano una crosta poco evidente o costituita da una<br />

pellicola sottile.<br />

CARATTERISTICHE Rappresentano una forma <strong>di</strong> passaggio tra i formaggi molli freschi e quelli molli soffici, poco<br />

stagionati. Ottenuti da latte vaccino pastorizzato o <strong>di</strong> pecora.<br />

La stagionatura può a seconda dei casi superare i 20 giorni agli 1-2 anni.<br />

PARAMETRI<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

ETICHETTATURA Conforme al D. L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza;<br />

il nome del fornitore;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede del fabbricante;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

CONSERVANTI Rispetto al D.M. n. 209/96.<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

CARATTERISTICHE<br />

DEI PRODOTTI TIPICI<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

FORMAGGI SEMIDURI<br />

(MONTASIO, FONTAL)<br />

La pasta è semidura, chiusa oppure con delle occhiature. La crosta può essere consistente o dura,<br />

netta e secca, oppure dotata <strong>di</strong> morchia o efflorescenze fungine.<br />

Ottenuti da latte vaccino. Sono formaggi a pasta pressata, cruda o semicotta a me<strong>di</strong>a maturazione. Si<br />

tratta spesso <strong>di</strong> formaggi <strong>di</strong> montagna.<br />

La stagionatura è un passaggio obbligato per la formazione del gusto tipico e può variare da alcuni<br />

giorni (10-15) a qualche mese (2-4) in quest’ultimo caso si forma in superficie una patina fungina o<br />

batterica, che è rimossa alla fine, ma che non influenza il processo maturativi.<br />

Per quanto concerne le caratteristiche del prodotto in oggetto si rimanda al Disciplinare <strong>di</strong> produzione<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti<br />

Conforme al D. L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza;<br />

il nome del fornitore;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede del fabbricante;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

Rispetto al D.M. n. 209/96.<br />

67


PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

FORMAGGI FILATI STAGIONATI<br />

(PROVOLONE, CACIOCAVALLO, SCAMORZA)<br />

La pasta appare compatta e consistente. Il gusto tipico è piuttosto piccante e salato soprattutto quando<br />

e stato usato il caglio in pasta.<br />

Si tratta <strong>di</strong> formaggi che vengono sottoposti al processo <strong>di</strong> filatura con acqua a 90°C in modo da<br />

raggiungere all’interno della pasta una temperatura <strong>di</strong> circa 60°C. Con la filatura si ha una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />

grasso per cui si tratta <strong>di</strong> formaggi relativamente più magri della norma. La stagionatura varia da 2-6<br />

o più mesi.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

CONFEZIONAMENTO Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti<br />

ETICHETTATURA Conforme al D. L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza;<br />

il nome del fornitore;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede del fabbricante;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

CONSERVANTI Rispetto al D.M. n. 209//96.<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

CARATTERISTICHE<br />

DEI PRODOTTI TIPICI<br />

FORMAGGI DURI<br />

(PARMIGIANO REGGIANO DOP, GRANA PADANO DOP ,EMMENTHALER)<br />

La pasta è dura, chiusa, oppure con occhiature. La crosta è dura, netta e secca, ma può essere anche<br />

dotata <strong>di</strong> morchia.<br />

Appartengono a questa classe i formaggi a lunga maturazione, a pasta cruda o semicotta, o, più<br />

frequentemente cotta. Una caratteristica <strong>di</strong> questi formaggi è il frequente impiego della cosiddetta<br />

“cottura” della cagliata, a temperature che si aggirano attorno ai 53- 56°C, per 20-30 min. al fine <strong>di</strong><br />

favorire lo spurgo del siero. La stagionatura è prolungata e dura da 4-5 fino a 18 mesi uno o più anni.<br />

Per quanto concerne le caratteristiche del prodotto in oggetto si rimanda al Disciplinare <strong>di</strong> produzione<br />

PARAMETRI<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

ETICHETTATURA Conforme al D. L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza;<br />

il nome del fornitore;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede del fabbricante;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

CONSERVANTI Assenti<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

LATTICINI<br />

(RICOTTA, FIOCCHI DI LATTE)<br />

I prodotti freschi hanno una consistenza così molle da non possedere una forma propria e dover<br />

essere riposti in contenitori. I prodotti stagionati hanno una consistenza dura e hanno caratteristiche<br />

simili a quelle dei formaggi duri (es: ricotta stagionata o al forno)<br />

Vengono in<strong>di</strong>cati come “latticini” quei formaggi che, freschi o stagionati, si ottengono per<br />

coagulazione acida, con o senza shock termico del latte, del latticello, della panna, del siero o del<br />

colostro.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti. In confezione monoporzione in<br />

atmosfera mo<strong>di</strong>ficata (sottilette).<br />

Conforme al D. L.vo n. 109/92:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

68


CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

la data <strong>di</strong> scadenza;<br />

il nome del fornitore;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede del fabbricante;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

Rispetto al D.M. n. 209/96.<br />

YOGURT INTERO/MAGRO NATURALE O ALLA FRUTTA<br />

OTTENUTO DA LATTE FRESCO DI VACCA<br />

Yogurt intero deve avere contenuto <strong>di</strong> grassi al 3% circa, < al 1% per lo yogurt magro.<br />

Il sapore lievemente acidulo (pH:3,5 - 4), consistenza liquida-cremosa;<br />

colore bianco latte oppure tendente al colore del frutto a cui è stato ad<strong>di</strong>zionato. La frutta può essere<br />

aggiunta in pezzi o sottoforma <strong>di</strong> purea “vellutata”. Non deve presentare colorazione o sapore<br />

anomali.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni da 125 g. o bauletti contenenti due confezioni da 125 g.<br />

Confezionato in appositi contenitori a perdere costruiti con un materiale consentito dalle leggi<br />

vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06in<strong>di</strong>ca:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione) (almeno 24 giorni posteriore alla data <strong>di</strong><br />

consegna);<br />

il nome del fornitore e la ragione sociale;<br />

la sede del fabbricante;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

Rispetto al D.M. n. 209/96.<br />

GRASSI E CONDIMENTI<br />

BURRO DI CENTRIFUGA<br />

Pasta fine ed omogenea, <strong>di</strong> consistenza soda, <strong>di</strong> colore bianco/giallognolo, non presenta in superficie<br />

o in sezione agglomerati o vacuoli anche <strong>di</strong> minime <strong>di</strong>mensioni, ha sapore dolce.<br />

È ottenuto dalla crema <strong>di</strong> latte vaccino pastorizzato.<br />

Corrisponde alle seguenti composizioni:<br />

acqua: 82%<br />

ceneri: 2%<br />

Il prodotto ha una vita residua superiore al 50%.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Panetti da 500/1000 g. Monodose da 12 g<br />

Il sistema d’imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici, le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92 in<strong>di</strong>ca:<br />

il peso netto;<br />

data <strong>di</strong> scadenza<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione.<br />

Rispetto al D.M. n. 209/96.<br />

PANNA UHT<br />

Consistenza cremosa, senza grumi, o separazione eccessiva delle fasi.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

CONFEZIONAMENTO Confezioni da 1 l.<br />

69


ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

Confezioni da 5 l.<br />

Le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06:<br />

la denominazione del tipo <strong>di</strong> latte;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza (decorrere da 4 giorni a patire dalla data <strong>di</strong> produzione per il latte fresco -<br />

almeno 90 giorni <strong>di</strong> conservazione per il latte UHT a lunga conservazione);<br />

il nome del fornitore;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede del fabbricante;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

Rispetto al D.M. n. 209/96.<br />

OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA<br />

Limpido, fresco, sapore gradevole e aromatico. Assenza <strong>di</strong> odori sgradevoli come <strong>di</strong> rancido,<br />

putrido, fumo, muffa e simili (Legge 13/11/1960 n. 1407).<br />

Il prodotto è ottenuto meccanicamente dalla spremitura delle olive e non ha subito manipolazioni o<br />

trattamenti chimici, ma soltanto il lavaggio, la se<strong>di</strong>mentazione e il filtraggio. L’aci<strong>di</strong>tà non è<br />

superiore al 1% in peso espresso come acido oleico dei grassi globali. Ha una vita residua superiore<br />

al 50%. Utilizzato come con<strong>di</strong>mento<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Bottiglie da 1 l. Lattine da 5 l. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti<br />

igienici; le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti. Il<br />

prodotto deve essere mantenuto nelle bottiglie originali.<br />

ETICHETTATURA Conforme al D.L.vo n. 109/92 in<strong>di</strong>ca:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto;<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

il nome del fabbricante e la ragione sociale;<br />

il peso netto;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

CONSERVANTI Rispetto del DM n°209/96.<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

ACETO DI VINO<br />

Ottenuto dalla fermentazione acetica del vino, è consentita l’aggiunta <strong>di</strong> acqua durante la<br />

lavorazione.<br />

Ac. Acetico 6 gr x 100 ml<br />

Alcool non > 1,5%<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

BottigliE in vetro da 1l.<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio deve garantire il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio devono essere conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92 e D. Lvo 114/06 in<strong>di</strong>ca:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto;<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

il nome del fabbricante;<br />

la ragione sociale;<br />

il peso netto;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

E’ vietato utilizzare acido acetico o latri aci<strong>di</strong> o sostanze coloranti <strong>di</strong>verse da enocianina.<br />

70


PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PASTE E RISI<br />

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO NORMALE E ALL’UOVO<br />

Pasta essiccata, non triturata, immune da muffe e insetti, con odore, sapore e colore tipici delle<br />

materie prime impiegate.<br />

Pasta <strong>di</strong> semola <strong>di</strong> grano duro:<br />

Acqua: max 12,5%<br />

Aci<strong>di</strong>tà: max 4,0%<br />

Sostanze minerali: max 1,9%<br />

Ceneri: min 0,70%/max 0,85%<br />

Cellulosa min 0,20%/max 0,45%<br />

Pasta all’uovo:<br />

Pasta <strong>di</strong> semola <strong>di</strong> grano duro con aggiunta <strong>di</strong> almeno 4 uova fresche intere <strong>di</strong> gallina, per un peso<br />

complessivo non inferiore a g. 200 <strong>di</strong> uova per ogni chilogrammo <strong>di</strong> semola.<br />

Acqua: max 12<br />

Aci<strong>di</strong>tà: max 4,0%<br />

Sostanze minerali: max 1,9%<br />

Ceneri: min 0,85%/max 1,05%<br />

Cellulosa: min 0,20%/max 0,45%<br />

Corrispondente al contenuto tipico delle materie prime impiegate.<br />

Il prodotto ha un vita residua superiore al 50%.<br />

Vedere ALLEGATO <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni da 500 g., 3 kg., 5 kg., 15 kg. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio<br />

garantisce il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio sono conformi a alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06, in<strong>di</strong>ca:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto;<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione.<br />

Assenti.<br />

PASTA FRESCA ALL’UOVO RIPIENA<br />

(CON CARNE, PROSCIUTTO CRUDO, RICOTTA E SPINACI)<br />

Pasta all’uovo fresca preparata con semola <strong>di</strong> grano duro, farina <strong>di</strong> grano tenero tipo “00”, acqua e<br />

con l’aggiunta <strong>di</strong> almeno 4 uova intere <strong>di</strong> gallina, prive <strong>di</strong> guscio, per un peso complessivo non<br />

inferiore a g. 200 <strong>di</strong> uova per ogni kg <strong>di</strong> semola e <strong>di</strong> farina.<br />

I ripieni dei suddetti prodotti devono essere ottenuti con l’impiego <strong>di</strong> ingre<strong>di</strong>enti alimentari conformi<br />

alle leggi vigenti:<br />

Umi<strong>di</strong>tà: max 30%<br />

Aci<strong>di</strong>tà: max pH 6<br />

Steroli: max 0.15<br />

Ceneri: min.0.85- max 1.1<br />

Il prodotto deve avere una vita residua superiore al 50%.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni da 250 g., 1 kg.<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06 in<strong>di</strong>ca:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto;<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

il nome del fornitore;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione.<br />

Assenti.<br />

71


PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

UMIDITA’<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

RISO ARBORIO E RISO SEMIFINO E SUPERFINO O PARBOILED<br />

Varietà lunga, affusolata, me<strong>di</strong>a, perla laterale poco estesa, striscia breve, dente pronunciato, testa<br />

oblunga, sezione schiacciata.<br />

Umi<strong>di</strong>tà non superiore al 14-15%.<br />

Percentuale <strong>di</strong> rottura non superiore al 12% <strong>di</strong> peso., sano, secco, privo <strong>di</strong> coloritura, esente da muffe.<br />

Vedere ALLEGATO <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni da 25 kg. e da 1 kg.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92 in<strong>di</strong>ca:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

la sede dello stabilimento <strong>di</strong> produzione o <strong>di</strong> confezionamento;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

Assenza <strong>di</strong> trattamenti chimici o fisici e sostanze che possano mo<strong>di</strong>ficare il colore naturale o<br />

comunque alterare la composizione naturale del riso. (Legge n. 325/58).<br />

PANE E PRODOTTI DA FORNO<br />

PANE COMUNE DI TIPO “0”<br />

E PANE SPECIALE<br />

Panino da 40 g. e da 50 g. pane pugliese da 500-800 g.<br />

Il prodotto è ottenuto dalla cottura totale <strong>di</strong> una pasta lievitata, preparata con sfarinati <strong>di</strong> grano,<br />

acqua e lievito, con o senza aggiunta <strong>di</strong> sale comune (cloruro so<strong>di</strong>co).<br />

Il prodotto deve essere fresco <strong>di</strong> giornata. Il pane <strong>speciale</strong> deve essere prodotto con aggiunta <strong>di</strong> olio<br />

<strong>di</strong> oliva nella percentuale stabilita dalla legge del 4,5% riferita alla sostanza secca.<br />

Rispondente ai limiti consentiti (Legge n. 580/67).<br />

Pezzature sino a 70 g.: 29%<br />

Pezzature da 300 g. a 500 g.: 34%.<br />

Il pane può essere confezionato singolarmente con materiale idoneo tale da garantire il<br />

mantenimento dei requisiti igienici, le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono<br />

conformi alle leggi vigenti. Viene consegnato in casse <strong>di</strong> plastica o sacchetti per alimenti.<br />

Conforme a D.L.vo n. 109/92, D.L.vo 114/06 in<strong>di</strong>ca:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto;<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione) (minimo 50% <strong>di</strong> vita commerciale);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza.<br />

Assenti.<br />

Pane a fette, tipo pugliese, da 50-60 g l’una.<br />

PANE A FETTE<br />

Il prodotto è ottenuto dalla cottura totale <strong>di</strong> una pasta lievitata, preparata con sfarinati <strong>di</strong> grano, acqua<br />

e lievito, con o senza aggiunta <strong>di</strong> sale comune (cloruro so<strong>di</strong>co).<br />

Il pane è confezionato con materiale idoneo tale da garantire il mantenimento dei requisiti igienici, le<br />

sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti. Viene<br />

consegnato in casse <strong>di</strong> plastica o sacchetti per alimenti.<br />

Conforme a D.L.vo n. 109/92, D.L.vo 114/06 in<strong>di</strong>ca:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto;<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione) (minimo 50% <strong>di</strong> vita commerciale);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

72


CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza.<br />

Assenti.<br />

FETTE BISCOTTATE<br />

Sostituto del pane, ottenuto da impasto <strong>di</strong> farina, acqua, grassi, sale e lievito, lievitato a lungo,<br />

modellato e cotto in forno a tunnel, successivamente tagliato a fette e ripassato in forno. Come grassi,<br />

burro, strutto grassi vegetali non idrogenati. Ha una vita residua superiore al 50%. Non contiene<br />

ingre<strong>di</strong>enti non ammessi dalle leggi vigenti.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni monoporzione da 15 g. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio protegge il prodotto da eventuali rotture.<br />

Garantisce il mantenimento dei requisiti igienico-sanitari. Le sostanze usate per la costituzione<br />

dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92 e D.L.vo 114/06 in<strong>di</strong>ca:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

il nome del fornitore;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede del fabbricante;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

Rispetto del D.M. n. 209/96.<br />

BISCOTTI SECCHI e FROLLINI<br />

Perfetta lievitazione e cottura.<br />

Assenza <strong>di</strong> emulsionanti o <strong>di</strong> strutto raffinato, nonchè <strong>di</strong> oli e grassi idrogenati.<br />

Non sono dolcificati con saccarina o con sostanze dolci <strong>di</strong>verse dallo zucchero, o con edulcoranti<br />

<strong>di</strong>versi dal saccarosio e dal fruttosio.<br />

Per i frollini: sostanze grasse burro, margarina vegetale e olii vegetali.<br />

Non contengono materie minerali, sostanze vegetali alterate e altre impurità.<br />

Hanno una vita residua superiore al 50%.<br />

Vedere ALLEGATO 14.6 al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni da kg. 0,5 kg. 1/3/5 o monodose da 25 g. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il<br />

mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono<br />

conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D.L.vo 114/06 in<strong>di</strong>ca:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto;<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione.<br />

Rispetto del D.M. n. 209/96.<br />

PRODOTTI DA FORNO FRESCHI (DOLCI E SALATI)<br />

Ciambella casalinga, crostata<br />

Pizza bianca o focaccia.<br />

Possiedono i requisiti propri dei prodotti da forno con perfetta lievitazione e cottura. Hanno una vita<br />

residua superiore al 50%.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92 e D.L.vo 114/06 in<strong>di</strong>ca:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto;<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

73


CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

Rispetto del D.M. n. 209/96.<br />

CEREALI E LEGUMI SECCHI<br />

Sfarinato <strong>di</strong> colore bianco latte, impalpabile.<br />

FARINA DI GRANO TENERO TIPO “00”<br />

Sfarinato ottenuto dalla macinazione del grano tenero:<br />

umi<strong>di</strong>tà: 14,50% con tolleranza al 15,50% <strong>di</strong>chiarata in etichetta;<br />

quantità massima <strong>di</strong> ceneri: 0,65% su sostanza secca;<br />

quantità massima <strong>di</strong> cellulosa: 0,20% su sostanza secca;<br />

quantità massima <strong>di</strong> glutine secco: 9% su sostanza secca.<br />

Il prodotto ha una vita residua superiore al 50%.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

CONFEZIONAMENTO Confezioni integre da kg. 1/5.<br />

ETICHETTATURA Conforme al D.L.vo n. 109/92 e D. Lvo 114/06 in<strong>di</strong>ca:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

il nome del fornitore;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede del fabbricante;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione.<br />

CONSERVANTI Rispetto del D.M. n. 209/96.<br />

PRODOTTO<br />

FAGIOLI BORLOTTI, FAGIOLI CANNELLINI, CECI, LENTICCHIE<br />

ASPETTO Semi <strong>di</strong> fagioli con tegumento bianco macchiato in rosso-viola uniformemente essiccati.<br />

Semi <strong>di</strong> ceci <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione me<strong>di</strong>a e colore caratteristico.<br />

Semi <strong>di</strong> lenticchia <strong>di</strong> piccola <strong>di</strong>mensione e <strong>di</strong> colore verde-marrone.<br />

Tutti i semi sono perfettamente integri, privi <strong>di</strong> terriccio, <strong>di</strong> sassolini o <strong>di</strong> residui <strong>di</strong> altra natura e non<br />

infestati da parassiti, privi <strong>di</strong> muffa, <strong>di</strong> residui <strong>di</strong> pestici<strong>di</strong>.<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

Sono <strong>di</strong> pezzatura omogenea. Sono ammessi leggeri <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> forma.<br />

Semi provenienti dalle leguminose sottoposti ad un processo <strong>di</strong> essiccazione che riduce l’acqua al<br />

13%. Il prodotto ha subito al massimo un anno <strong>di</strong> conservazione dopo il raccolto. Il trattamento<br />

<strong>di</strong>sinfestante rispetta le in<strong>di</strong>cazioni delle leggi vigenti. Il prodotto ha una vita residua superiore al<br />

50%.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni integre sottovuoto da kg. 1/5.<br />

Le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92 in<strong>di</strong>ca:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

il nome del fornitore;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede del fabbricante;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

ORTOFRUTTA<br />

FRUTTA E VERDURA FRESCA DI STAGIONE<br />

Prodotti ortofrutticoli <strong>di</strong> prima qualità o extra se la prima non è <strong>di</strong>sponibile. I prodotti sono sani,<br />

integri, puliti, privi <strong>di</strong> parassiti e privi <strong>di</strong> alterazioni dovute ai parassiti, privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna, odore<br />

e sapore estranei. Hanno raggiunto il grado <strong>di</strong> maturità appropriato. I frutti devono essere omogenei e<br />

uniformi. La frutta se sottoposta a frigo-conservazione e/o bagni conservativi dovrà essere<br />

74


PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

CONSERVANTI<br />

GENNAIO<br />

FEBBRAIO<br />

MARZO<br />

APRILE<br />

MAGGIO<br />

GIUGNO<br />

LUGLIO<br />

AGOSTO<br />

SETTEMBR<br />

E<br />

OTTOBRE<br />

NOVEMBR<br />

E<br />

DICEMBRE<br />

accompagnata dalla <strong>di</strong>chiarazione dei trattamenti subiti in post-raccolto.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici: le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conformi ai limiti in<strong>di</strong>cati nell’O.M. 18/07/1990.<br />

ORTOFRUTTA DI IV GAMMA<br />

Prodotti ortofrutticoli <strong>di</strong> prima qualità. Prodotti freschi mondati e lavorati che conservano le loro<br />

caratteristiche per alcuni giorni, già pronti per essere consumati. Igienizzazione con PMC a base <strong>di</strong><br />

cloro o acido lattico prima del confezionamento.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni chiuse ermeticamente. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti<br />

igienici: le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conformi ai limiti in<strong>di</strong>cati nell’O.M. 18/07/1990.<br />

STAGIONALITA’ DEI PRODOTTI ORTOFUTTICOLI FRESCHI<br />

VERDURA<br />

barbabietole, bietole, carciofi, carote, catalogna, cavoli, cavolfiori, cicoria, cipolle, coste, finocchi, lattuga,<br />

patate, porri, ra<strong>di</strong>cchio, sedano, spinaci, verze, zucca.<br />

FRUTTA arance, banane, cachi, limoni, mandaranci, mandarini, mele, pere, pompelmi, frutta esotica, frutta secca.<br />

VERDURA<br />

bietole, carciofi, carote, catalogna, cavolfiori, cicoria, cipolle, erbette, finocchi, in<strong>di</strong>via, lattuga patate,<br />

porri, prezzemolo, sedano, ra<strong>di</strong>cchio, sedano, spinaci, verze, zucca.<br />

FRUTTA arance, banane, frutta secca. mandarini, mele, pere, pompelmi.<br />

VERDURA<br />

FRUTTA<br />

VERDURA<br />

FRUTTA<br />

VERDURA<br />

FRUTTA<br />

VERDURA<br />

FRUTTA<br />

VERDURA<br />

FRUTTA<br />

VERDURA<br />

FRUTTA<br />

VERDURA<br />

FRUTTA<br />

VERDURA<br />

FRUTTA<br />

VERDURA<br />

FRUTTA<br />

carciofi, carote, cicorietta, coste, erbette, catalogna, cavolfiori, cicoria, cipolle, finocchi, in<strong>di</strong>via,<br />

lattughino, patate, pasqualina, porri, ra<strong>di</strong>cchio, ravanelli, rosmarino, salvia, sedano, soncino, spinaci,<br />

verze.<br />

arance, banane, frutta secca. mele, pere.<br />

asparagi, broccoli, carciofi, carote, cicoria, cipolle, fagiolini, fave, finocchi, in<strong>di</strong>via, lattuga, patate<br />

novelle, pasqualina, piselli, porri, ravanelli, scarola, sedano, soncino, spinaci, verze, zucchine.<br />

banane, mele, nespole, pere, pompelmi.<br />

asparagi, bietole, carciofi, carote, catalogna, cavolfiori, cetrioli, cipolle, fagioli, fagiolini, fave, finocchi,<br />

patate novelle, peperoni, piselli, pomodori, porri, ravanelli, scarola, sedano, spinaci, verze, zucchine.<br />

banane, ciliegie, fragole, lamponi, mele, nespole, pere, pompelmi.<br />

asparagi, barbabietole, bietole, carote, catalogna, cavolfiori, cetrioli, cipolle, coste, fagioli, fagiolini, fiori<br />

<strong>di</strong> zucca, finocchi, funghi, insalate, melanzane, patate, peperoni, piselli, pomodori, porri, ravanelli, verze,<br />

zucchine.<br />

albicocche, amarene, ciliegie, fragole, fichi, mele, pere susine.<br />

barbabietole, bietole, carote, catalogna, cetrioli, cipolle, coste, fagioli, fave, fiori <strong>di</strong> zucca, insalate,<br />

melanzane, patate, peperoni, piselli, pomodori, porri, zucchine.<br />

albicocche, amarene, anguria, ciliegie, fichi, melone, pere, pesche, susine.<br />

barbabietole, carote, cetrioli, cipolle, coste, fagioli, fagiolini, fiori <strong>di</strong> zucca, insalate, melanzane, patate,<br />

peperoni, piselli, pomodori, sedano, spinaci, zucchine, zucca<br />

anguria, albicocche, mele, meloni, pere, pesche, prugne, susine.<br />

carote, cavoli, cetrioli, cicoria, coste, erbette, fagioli, fagiolini, insalate, melanzane, patate, peperoni,<br />

pomodori, sedano, spinaci, zucchine, zucca.<br />

fichi, mele, pere, pesche, prugne, susine, uva<br />

barbabietole, carote, catalogna, cavolfiori, cipolla, fagioli, funghi, melanzane, patate, porri, ra<strong>di</strong>cchio,<br />

sedano, spinaci, zucca.<br />

cachi, limoni, mandaranci, mele, uva, pere.<br />

barbabietole, carciofi, carote, catalogna, cavolfiori, cavolini <strong>di</strong> Bruxelles, cicoria, coste, fagioli, finocchi,<br />

funghi, insalata belga, lenticchie, porri, ra<strong>di</strong>cchio, sedano, soncino, spinaci, zucca<br />

arance, ananas, banane, cachi, mandaranci, mele, pere, pompelmi.<br />

VERDURA<br />

barbabietole, carciofi, carote, catalogna, cavolfiori, cavolini <strong>di</strong> Bruxelles, cicoria, cipolle, coste, erbette,<br />

finocchi, funghi, in<strong>di</strong>via, lattuga, scarola, sedano, spinaci, trevisana, zucca.<br />

FRUTTA arance, ananas, banane, cachi, mandarini, mele, pere, pompelmi.<br />

75


PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

SURGELATI E CONGELATI<br />

FILETTI/TRANCI DI PESCE<br />

(HALIBUT, MERLUZZO, PLATESSA, PALOMBO, PESCE SPADA, SALMONE,<br />

CEFALOPODI)<br />

I prodotti provengono da stabilimenti comunitari autorizzati ed iscritti nelle liste <strong>di</strong> riconoscimento<br />

CE oppure extracomunitari, riconosciuti, nei quali si applicano tutte le modalità <strong>di</strong> lavorazione ed i<br />

controlli previsti dalle normative vigenti con particolare riferimento a quelli in<strong>di</strong>cati al cap. V<br />

dell’all. al D.L.vo 531/92. Le forniture sono conformi a quanto stabilito per pezzatura e percentuale<br />

<strong>di</strong> glassatura.<br />

Quest’ultima potrà essere sottoposta a verifica secondo le meto<strong>di</strong>che ufficiali me<strong>di</strong>ante<br />

campionamento eseguito dal Servizio Vaterinario dell’ A.S.L.<br />

Filetto/trancio <strong>di</strong> merluzzo (gadus morhua, gadus aegle fimus)<br />

Filetti/trancio <strong>di</strong> Halibut<br />

Filetto/trancio <strong>di</strong> platessa/limanda (senza pelle)<br />

Filetto/trancio <strong>di</strong> palombo<br />

Il colore è bianco, con presenza <strong>di</strong> entrambi i filetti del pesce (dorsale e ventrale). La glassatura<br />

monostratificata non superiore al 20% del peso totale lordo <strong>di</strong>chiarato sulla confezione. La pezzatura<br />

monoporzione è <strong>di</strong> 90 g. e oltre <strong>di</strong> peso sgocciolato. I filetti <strong>di</strong> platessa congelati sono confezionati in<br />

cartoni da 5 - 10 kg contenenti i filetti allo stato fuso con il sistema I.Q.F. Dopo scongelamento il<br />

filetto non presenta colorazione gialla né odore <strong>di</strong> ammoniaca o altri odori sgradevoli.<br />

Ricomposti <strong>di</strong> pesce<br />

Prodotto trasformato ottenuto dal filetto <strong>di</strong> merluzzo con aggiunta <strong>di</strong> altri prodotti alimentari. Le<br />

singole confezioni dovranno essere originali e sigillate dal produttore. Per piccole porzionature<br />

saranno ammessi confezionamenti frazionati a cura del fornitore purchè le operazioni <strong>di</strong><br />

confezionamento vengano effettuate in con<strong>di</strong>zioni igieniche sod<strong>di</strong>sfacenti, in locali autorizzati allo<br />

scopo. Si richiede per tanto al relativa certificazione Organismi <strong>di</strong> Controllo.<br />

Cefalopo<strong>di</strong><br />

Colore bianco, assenza <strong>di</strong> pelle, pezzatura me<strong>di</strong>a.<br />

Non evidenziano aree irregolari <strong>di</strong>sseminate sul corpo a margini irregolari <strong>di</strong> colorito bianco calce,<br />

aspetto granuloso corrispondente ad aree <strong>di</strong> intensa <strong>di</strong>sidratazione. Dopo scongelamento non<br />

presentano odore sgradevole e colorazione gialla.<br />

vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Le singole confezioni sono originali, sigillate dal produttore. Le piccole porzionature possono essere<br />

confezionate frazionate a cura del fornitore in con<strong>di</strong>zioni igieniche ottimali e in locali autorizzati allo<br />

scopo. I materiali <strong>di</strong> confezionamento utilizzati sod<strong>di</strong>sfano tutte le norme igieniche vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D.Lgs 110/92,D. Lvo 114/06 in<strong>di</strong>ca:<br />

la denominazione <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta completata dal termine «surgelato»;<br />

la qualità netta espressa in unità <strong>di</strong> massa;<br />

l'in<strong>di</strong>cazione del lotto;<br />

il nome o la ragione sociale e la sede del produttore o del confezionatore oppure <strong>di</strong> un ven<strong>di</strong>tore<br />

stabilito all'interno della Comunità europea.<br />

TRASPORTO<br />

I veicoli impiegati per il trasporto delle forniture sono autorizzati al trasporto dei prodotti ittici<br />

congelati e garantiscono la conservazione a temperatura prevista (inf. o uguale a -18°Cper i surgelati,<br />

- 12°C per i congelati) per tutta la durata del trasporto.<br />

CONSERVANTI Conforme al D.M. n. 209/96.<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

VERDURE SURGELATE (FAGIOLINI FINI, CAROTE A RONDELLE, LEGUMI VARI,<br />

PISELLI FINI, MINESTRONE, FINOCCHI A SPICCHI CARCIOFI A SPICCHI, BIETOLE,<br />

SPINACI)<br />

Il prodotto è omogeneo per quanto riguarda colore, pezzatura, grado in integrità. Non presenta<br />

colorazioni anomale o sostanze o corpi estranei. Possiede all’apertura l’aroma tipico ed è esente da<br />

odori sgradevoli e atipici. Il sapore è caratteristico e gradevole.<br />

Le materie prime sono sane, in buone con<strong>di</strong>zioni igieniche <strong>di</strong> adeguata qualità merceologica e hanno<br />

il necessario grado <strong>di</strong> freschezza. Sono prodotti e confezionati in stabilimenti autorizzati dall’autorità<br />

sanitaria.<br />

Il prodotto ha una vita residua superiore al 50%.<br />

Fagioli fini: preparati da fagiolini freschi e maturi, ottenuti dalla specie Phaseolus vulgaris e<br />

Phaseolus coccineus L. , dei quali sono stati eliminati i filamenti e gli steli.<br />

Fagioli: preparati da fagioli freschi e maturi ottenuti dalla specie Phoscolus coccineus dai quali<br />

sono stati eliminati i bacelli<br />

Minestrone: composto da 11 tipi <strong>di</strong> verdure secondo le seguenti percentuali in<strong>di</strong>cative: patate<br />

15%, piselli 15%, carote 15%, fagiolini 13%, fagioli borlotti 9%, zucchine 9%, erbette 6%,<br />

pomodori 5%, porri 5%, verze 5%, sedano 3%.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

76


CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

TRASPORTO<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

Le singole confezioni sono originali e sigillate dal produttore. Le confezioni sono preparate con<br />

materiale idoneo a proteggere il prodotto dalle contaminazioni microbiche o <strong>di</strong> altro genere e dalla<br />

<strong>di</strong>sidratazione.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D.Lgs 110/92, D. Lvo 114/06:<br />

la denominazione <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta completata dal termine «surgelato»;<br />

la qualità netta espressa in unità <strong>di</strong> massa;<br />

l'in<strong>di</strong>cazione del lotto;<br />

il nome o la ragione sociale e la sede del produttore o del confezionatore oppure <strong>di</strong> un ven<strong>di</strong>tore<br />

stabilito all'interno della Comunità europea.<br />

I veicoli e i contenitori a<strong>di</strong>biti al trasporto <strong>di</strong> derrate surgelate sono:<br />

muniti <strong>di</strong> una protezione coibentante;<br />

muniti <strong>di</strong> apposito generatore <strong>di</strong> freddo, <strong>di</strong> strumenti in<strong>di</strong>catori della temperatura all’interno del<br />

cassone, leggibili all’esterno;<br />

muniti <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> ventilazione atti ad uniformare la temperatura dell’aria;<br />

muniti <strong>di</strong> autorizzazione sanitaria.<br />

I veicoli impiegati per il trasporto delle forniture sono autorizzati al trasporto dei prodotti ittici<br />

congelati e garantiscono la conservazione a temperatura prevista (inf. o uguale a -18°C) per tutta la<br />

durata del trasporto.<br />

Conforme al D.M. n. 209/96.<br />

PASTA SFOGLIA e PASTA BRISE’<br />

Prodotta con farina <strong>di</strong> grano tenero 00, burro, sale. In fogli arrotolati o in panetti<br />

vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92 e D.L.vo 114/06:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto;<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

Rispetto del D.M. n. 209/96.<br />

CONSERVE DI ORIGINE ANIMALE<br />

TONNO IN SCATOLA SOTT’OLIO DI OLIVA<br />

odore caratteristico e gradevole, sono assenti odori ammoniacali o <strong>di</strong> idrogeno solforato. Il tessuto<br />

muscolare è <strong>di</strong> colore uniforme, <strong>di</strong> tonalità variante da rosa chiaro a rosso bruno, a seconda della<br />

specie; non presenta altre colorazioni anomale.<br />

I fasci muscolari hanno consistenza caratteristica, sono <strong>di</strong>sposti in fasci concentrici, uniformi nella<br />

loro sezione e ben aderenti tra loro; non sono presenti “briciole” in quantitativi superiori al 18%;<br />

nelle confezioni i fasci muscolari, sezionati in tranci, hanno proporzioni adeguate al tipo <strong>di</strong><br />

confezione.<br />

Il prodotto ha almeno sei mesi <strong>di</strong> maturazione, è <strong>di</strong> prima scelta, a tranci interi (art. 3 Reg. CE<br />

1536/92) e proviene dalla lavorazione <strong>di</strong> pesci appartenenti alle sole specie <strong>di</strong> cui è consentito dalla<br />

normativa vigente l’inscatolamento., prodotto in stabilimenti comunitari autorizzati ed iscritti nelle<br />

liste <strong>di</strong> riconoscimento CE, oppure extracomunitari, o riconosciuti dalla CE, nei quali si applicano<br />

tutte le modalità <strong>di</strong> lavorazione ed i controlli previsti dalle normative vigenti (D.L. 531/92).<br />

I valori <strong>di</strong> istamina e metalli pesanti non superano i limiti <strong>di</strong> legge (D.M. 09/12/93);<br />

Le carni sono prive <strong>di</strong> lembi <strong>di</strong> pelle, <strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> pinne, <strong>di</strong> frammenti <strong>di</strong> frattaglie o <strong>di</strong> altro<br />

materiale estraneo;<br />

L’olio riempie la scatola, è limpido, trasparente, <strong>di</strong> colore giallo chiaro ed ha una bassa aci<strong>di</strong>tà; sono<br />

presenti tracce <strong>di</strong> acqua quale residuo della cottura e asciugatura delle carni. Il sale aggiunto è in<br />

giusta misura (1,5-2%);<br />

Il contenuto delle scatole non presenta alterazioni riconducibili a cattivo stato <strong>di</strong> conservazione del<br />

tonno pescato e/o <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> lavorazione e confezionamento.<br />

vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni da kg. 125 g.<br />

I recipienti a saldatura elettrica rispondono ai requisiti prescritti nelle leggi vigenti.<br />

Le scatole non evidenziano bombature <strong>di</strong> qualsiasi natura, ammaccature più o meno marcate e tracce<br />

77


ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

<strong>di</strong> ruggine.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92 e D. Lvo 114/06:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto:<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione) (almeno il 50% <strong>di</strong> vita commerciale del<br />

prodotto);<br />

il nome o la ragione sociale o il marchio depositato, o del fabbricante o del confezionatore;<br />

la sede dello stabilimento <strong>di</strong> produzione o <strong>di</strong> confezionamento;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

Conformi al D.M. n. 209/96.<br />

CONSERVE DI ORIGINE VEGETALE<br />

GIARDINIERA, CAPPERI, OLIVE SOTT’ACETO<br />

Vegetali maturi, ben sviluppati, sani, freschi, esenti da colorazioni anomale. Il liquido non deve<br />

presentarsi spappolato, il liquido deve essere intatto.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni da 1 Kg<br />

I recipienti a saldatura elettrica rispondono ai requisiti prescritti nelle leggi vigenti.<br />

Le scatole non evidenziano bombature <strong>di</strong> qualsiasi natura, ammaccature più o meno marcate e tracce<br />

<strong>di</strong> ruggine.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92 e D. Lvo 114/06:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto:<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione) (almeno il 50% <strong>di</strong> vita commerciale del<br />

prodotto);<br />

il nome o la ragione sociale o il marchio depositato, o del fabbricante o del confezionatore;<br />

la sede dello stabilimento <strong>di</strong> produzione o <strong>di</strong> confezionamento;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

Conformi al D.M. n. 209/96.<br />

DADO VEGETALE<br />

Assenza <strong>di</strong> glutammato monoso<strong>di</strong>co e <strong>di</strong> altri conservanti. Prodotto granulare vegetale utilizzato per<br />

la preparazione <strong>di</strong> bro<strong>di</strong> e <strong>di</strong> zuppe/minestre a base <strong>di</strong> verdure. Prodotto con solo olio extravergine<br />

d'oliva.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Barattoli da 250g. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento igienico dei recipienti; le<br />

sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92,<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

POMODORI PELATI e PASSATA<br />

Ottenuti da frutto fresco, sano, maturo e ben lavato, prodotti nell’anno, hanno i seguenti requisiti:<br />

colore rosso caratteristico del prodotto sano e maturo;<br />

odore e sapore caratteristici del pomodoro;<br />

assenza <strong>di</strong> larve e parassiti e alterazioni <strong>di</strong> natura parassitaria costituite da macchie necrotiche <strong>di</strong><br />

qualunque <strong>di</strong>mensione interessanti la polpa;<br />

assenza <strong>di</strong> marciumi<br />

assenza <strong>di</strong> lesioni che mo<strong>di</strong>ficano la forma o il volume del frutto per non meno del 70% del peso<br />

del prodotto sgocciolato per recipienti <strong>di</strong> contenuto netto non superiore a 400 g. e non meno del<br />

78


PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

ETICHETTATURA<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

65% negli altri casi;<br />

peso del prodotto sgocciolato non inferiore al 60% del peso netto;<br />

residuo secco, al netto <strong>di</strong> sale aggiunto non inferiore al 4%;<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Latte da 3 kg.<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento igienico dei recipienti; le sostanze usate per la<br />

costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D.M. 17/02/06 nell’etichetta della passata <strong>di</strong> pomodoro deve essere<br />

in<strong>di</strong>cata la zona <strong>di</strong> coltivazione del pomodoro fresco,<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

UOVA E OVOPRODOTTI<br />

UOVA FRESCHE IN GUSCIO<br />

Le uova da somministrare, da gallina <strong>di</strong> produzione nazionale o comunitaria, prodotte in con<strong>di</strong>zioni<br />

igienico sanitarie ottimali, dovranno essere <strong>di</strong> categoria A, fresche e selezionate con guscio integro,<br />

camera d’aria con altezza non superiore a 6 mm., albume chiaro, limpido <strong>di</strong> consistenza gelatinosa,<br />

tuorlo ben maturo, esente da corpi estranei <strong>di</strong> qualsiasi natura. Vi dovrà essere inoltre, assenza <strong>di</strong><br />

punti <strong>di</strong> carne, macchie <strong>di</strong> sangue e odori estranei.<br />

Le uova dovranno essere categoria <strong>di</strong> peso M, (53-63 g) esenti da corpi estranei, confezionate in<br />

piccoli e gran<strong>di</strong> imballaggi e non debbono aver subito alcuna refrigerazione nè trattamento <strong>di</strong><br />

conservazione nel rispetto della legislazione comunitaria che regola il commercio delle uova. Come<br />

da D.L.vo 65/93.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92:<br />

Denominazione <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta;<br />

Identificazione dello stabilimento riconosciuto CEE (DL. vo. 65/93);<br />

Quantità netta;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza in<strong>di</strong>cata con la menzione “da consumarsi entro”;<br />

Istruzioni relative alla conservazione del prodotto;<br />

In<strong>di</strong>cazione del lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

Modalità <strong>di</strong> conservazione.<br />

Conforme al D.Lgs n.267/03:<br />

sul guscio delle uova devono venire riportate le seguenti in<strong>di</strong>cazioni:<br />

sistema <strong>di</strong> allevamento (co<strong>di</strong>ce);<br />

paese <strong>di</strong> provenienza (sigla);<br />

comune dell’allevamento (co<strong>di</strong>ce);<br />

sigla della provincia;<br />

allevamento <strong>di</strong> provenienza (co<strong>di</strong>ce);<br />

UOVA LIQUIDE PASTORIZZATE<br />

(TUORLO, MISTO ALBUME TUORLO)<br />

Uova <strong>di</strong> gallina intere, sgusciate e pastorizzate. Il prodotto conforme al D.L.vo. n. 65/93 deve<br />

provenire da stabilimenti riconosciuti ed essere stato preparato conformemente alle prescrizioni<br />

igienico sanitarie <strong>di</strong> cui all’allegato D.L.vo 65/93. Il prodotto deve essere stato sottoposto a<br />

trattamento termico <strong>di</strong> pastorizzazione idoneo a sod<strong>di</strong>sfare i criteri microbiologici prescritti. Devono<br />

essere assenti residui <strong>di</strong> guscio, o membrane interne, non deve presentare odore, colore, sapore<br />

anomali<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni da 500 g., 1 kg, 5 kg.<br />

Il confezionamento e i contenitori in tetra pack devono sod<strong>di</strong>sfare tutte le prescrizioni riportate al<br />

capitolo 8 dell’allegato al D.L.vo n. 65/93.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. L.vo 114/06:<br />

Denominazione <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta;<br />

Identificazione dello stabilimento riconosciuto CE;<br />

Quantità netta;<br />

79


TRASPORTO<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

Termine minimo <strong>di</strong> conservazione in<strong>di</strong>cato chiaramente con la menzione “da consumarsi entro”<br />

(data <strong>di</strong> scadenza);<br />

Istruzioni relative alla conservazione del prodotto;<br />

In<strong>di</strong>cazione del lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

Modalità <strong>di</strong> conservazione.<br />

Il trasporto della merce deve essere effettuato conformemente alle norme vigenti, con particolare<br />

riguardo al rispetto della temperatura <strong>di</strong> conservazione del prodotto che deve mantenersi per tutta la<br />

durata del trasporto uguale o inferiore a +4°C.<br />

PRODOTTI ALIMENTARI VARI<br />

MIELE DI NETTARE (MILLEFIORI, ACACIA)<br />

Il prodotto, dell’ultima annata <strong>di</strong> produzione, presenta tutte le caratteristiche <strong>di</strong> composizione<br />

prescritte dalla normativa vigente; proviene da laboratori autorizzati, in possesso dei requisiti<br />

igienico sanitari, ed è <strong>di</strong> provenienza comunitaria.<br />

Si presenta in forma fluida (fluida o densa) o in forma leggermente cristallizzata.<br />

Non contiene tracce <strong>di</strong> residui <strong>di</strong> sostanze utilizzate per trattamenti terapeutici e <strong>di</strong>sinfestanti<br />

somministrati alle api, nonchè <strong>di</strong> contaminanti ambientali. Non presenta inoltre sapore e odore<br />

estranei; non ha iniziato un processo <strong>di</strong> fermentazione nè è effervescente; non è stato sottoposto a<br />

trattamento termico tale da inattivare parzialmente o completamente gli enzimi termolabili o resi in<br />

gran parte inattivi; non presenta aci<strong>di</strong>tà mo<strong>di</strong>ficata artificialmente; non è stato sottoposto a<br />

proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> filtrazione che ne hanno reso impossibile la determinazione dell’origine. (D. L.vo<br />

179/04)<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni da 1 Kg<br />

Confezioni monodose da 20/30 g.<br />

Le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme D.L.vo 109/92:<br />

la denominazione “miele” eventualmente seguita da un’in<strong>di</strong>cazione inerente all’origine floreale<br />

(millefiori compreso) ed all’origine territoriale;<br />

il peso netto;<br />

il nome o la ragione sociale del produttore o del confezionatore;<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione).<br />

ZUCCHERO SEMOLATO<br />

ZUCCHERO A VELO<br />

Saccarosio depurato e cristallizzato, <strong>di</strong> qualità sana, leale e mercantile, rispondente alle seguenti<br />

caratteristiche (D. L.vo 51/04)<br />

polarizzazione almeno del 99,5%;<br />

contenuto <strong>di</strong> zucchero invertito al massimo 0,10% in peso;<br />

per<strong>di</strong>ta all’essicazione al massimo 0,1% in peso;<br />

contenuto residuo <strong>di</strong> anidride solforosa al massimo mg/kg. 15.<br />

Il prodotto ha una vita residua superiore al 50%.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Zucchero semolato: confezione kg. 1-50. Zucchero a velo: confezioni kg. 1. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio<br />

garantisce il mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio<br />

sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto;<br />

il peso netto;<br />

il nome del fabbricante;<br />

la ragione sociale;<br />

la sede dello stabilimento;<br />

Dicitura ed identificazione lotto;<br />

Le modalità do conservazione ed utilizzazione.<br />

Confezioni <strong>di</strong> succhi <strong>di</strong> frutta, naturali, gusti misti.<br />

SUCCHI DI FRUTTA<br />

I succhi <strong>di</strong> frutta sono ottenuti con purea <strong>di</strong> frutta.<br />

Ogni confezione contiene una quantità <strong>di</strong> purea non inferiore al 40-50%. Non contengono<br />

anticrittogamici o pestici<strong>di</strong> in misura superiore ai limiti <strong>di</strong> legge, nè edulcoranti artificiali e/o<br />

sintetici, aromi artificiali, sostanze acide e qualsiasi altra sostanza nociva alla salute.<br />

80


PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

ASPETTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni tetrabrik da ml. 200.<br />

Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici;<br />

le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. Lvo 114/06.<br />

Assenza <strong>di</strong> conservanti aggiunti e coloranti.<br />

Ammessa la presenza <strong>di</strong> acido ascorbico.<br />

CONFETTURA DI FRUTTA<br />

Confettura <strong>di</strong> frutta da spalmare (ciliegia, pesca, albicocca)<br />

La confettura risulta costituita da frutta intera o in pezzi, gelificata, ben cotta, traslucida, con aggiunta<br />

<strong>di</strong> zuccheri. L’aroma, il sapore, il colore richiamano le caratteristiche del frutto <strong>di</strong> provenienza. Il<br />

prodotto è conforme a quanto stabilito dal D.P.R. n. 401 del 08/06/1982 . Ha una vita residua<br />

superiore al 50%.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni da 25, 30, 40, 400 g 3/4 kg. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei<br />

requisiti igienici; le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi<br />

vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92 e D. Lvo 114/06:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

Rispetto del D.M. n. 209/96<br />

THE’IN FILTRI e THE DETEINATO IN FILTRI<br />

Ottenuto da foglie accartocciate e torrefatte della pianta del the.<br />

Non deve presentare colore, odore, sapore anomali.<br />

CONFEZIONAMENTO Porzioni singole in filtri. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti igienici; le<br />

sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

ETICHETTATURA Conforme al D.L.vo n. 109/92 e D. Lvo 114/06:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

CONSERVANTI Rispetto del D.M. n. 209/96<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

CAFFE’MACINATO, ORZO MACINATO<br />

Caffè macinato al 100% varietà arabica e caffè miscela. La granulometria deve essere omogenea e<br />

non troppo fine. E’ vietato utilizzare nella preparazione del caffè sostanze coloranti, o miscele<br />

surrogate.<br />

Per l’ottenimento dell’orzo macinato è vietato utilizzare surrogati (cicoria), coloranti<br />

Buste monodose o pluridose. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti<br />

igienici; le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

Assenza <strong>di</strong> odori, sapori, colorazioni anomale.<br />

CIOCCOLATO BARRETTA<br />

81


PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Barrette da 20 gr al latte o fondente, da 50 gr extrafondente. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il<br />

mantenimento dei requisiti igienici; le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono<br />

conformi alle leggi vigenti.<br />

ETICHETTATURA Conforme al D.L.vo n. 109/92 e D. Lvo 114/06:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

CONSERVANTI Rispetto del D.M. n. 209/96<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

LIEVITO DI BIRRA<br />

Consistenza compatta, priva <strong>di</strong> grumi, macchie, parti liquide e corpi estranei. Assenza <strong>di</strong> odori,<br />

sapori, colorazioni anomale. Assenza <strong>di</strong> alterazioni microbiche, fungine.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni del fresco in panetti da 250 o 500 gr. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento<br />

dei requisiti igienici; le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi<br />

vigenti.<br />

ETICHETTATURA Conforme al D.L.vo n. 109/92, D. Lvo 114/06:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

CONSERVANTI Rispetto del D.M. n. 209/96<br />

PRODOTTO<br />

DESSERT/BUDINO A BASE DI LATTE PASTORIZZATO<br />

CARATTERISTICHE Stabilizzato con trattamenti termico, consistenza omogenea e compatta, privo <strong>di</strong> grumi, formazione<br />

<strong>di</strong> liquido, occhiature,<br />

PARAMETRI<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO Confezioni singole da 125 g<br />

Bu<strong>di</strong>no al cioccolato, vaniglia e creme caramel<br />

ETICHETTATURA Conforme al D.L.vo n. 109/92 e D. Lvo 114/06:<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

la data <strong>di</strong> scadenza;<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

CONSERVANTI Rispetto del D.M. n. 209/96<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

FRUTTA SECCA SGUSCIATA<br />

Privo <strong>di</strong> frammenti <strong>di</strong> gusci, esenti da qualsiasi contaminazione.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Sacchetti chiusi ermeticamente per preservare fragranza e aroma; le sostanze usate per la costituzione<br />

dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92 e D. Lvo 114/06<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

82


CONSERVANTI Rispetto del D.M. n. 209/96<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

CONSERVANTI<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

PRODOTTO<br />

CARATTERISTICHE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CONFEZIONAMENTO<br />

ETICHETTATURA<br />

ERBE AROMATICHE DISIDRATATE<br />

Caratteristiche proprie degli ingre<strong>di</strong>enti. Esenti da parassiti o agenti infestanti<br />

Vedere ALLEGATO 14.6 al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Confezioni da ½ kg in PET. Il sistema <strong>di</strong> imballaggio garantisce il mantenimento dei requisiti<br />

igienici; le sostanze usate per la costituzione dell’imballaggio sono conformi alle leggi vigenti.<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92 e D. Lvo 114/06<br />

il nome commerciale e la descrizione del prodotto:<br />

l’elenco degli ingre<strong>di</strong>enti;<br />

il peso netto;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura “prodotto e confezionato da”;<br />

il lotto <strong>di</strong> appartenenza;<br />

le modalità <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

Rispetto del D.M. n. 209/96<br />

BEVANDE<br />

ACQUA OLIGOMINERALE<br />

L’acqua oligominerale naturale risponde a tutti i requisiti e caratteristiche previsti dal D.L.vo n. 105<br />

del 25/01/1992 e dal D.M. n. 542 del 12/11/1992. Assenza <strong>di</strong> anidride carbonica. Le caratteristiche<br />

chimicofisiche rispondono a quanto specificato nel D.M. n. 542 (12/11/1992) cap. II, quelle<br />

microbiologiche a quanto specificato nel D.M. n. 542 cap. III; i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi e le modalità <strong>di</strong><br />

campionamento sono quelli previsti nel D.M. del 13/1/1993. Il prodotto ha una vita commerciale<br />

residua pari al 50%.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

Bottiglie da 1/2 l, fino ad un massimo 1.5 l in PET, PVC, vetro. I<br />

recipienti sono muniti <strong>di</strong> un <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> chiusura tale da evitare il<br />

pericolo <strong>di</strong> falsificazione, <strong>di</strong> contaminazione e <strong>di</strong> fuoriuscita. Le sostanze<br />

usate per la costituzione delle bottiglie sono conformi a……<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92:<br />

la <strong>di</strong>citura “Acqua minerale naturale” integrata eventualmente con le menzioni consentite;<br />

la denominazione dell’acqua minerale naturale;<br />

i risultati delle analisi chimica e chimico-fisica;<br />

la data in cui sono state eseguite le analisi e il laboratorio presso il quale sono state effettuate;<br />

il contenuto nominale;<br />

il titolare del provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> autorizzazione;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

BEVANDE ANALCOLICHE<br />

Non deve presentare odore, colore, sapore anomali.<br />

Vedere ALLEGATO al <strong>Capitolato</strong> Tecnico<br />

PET, Brik, lattina<br />

Conforme al D.L.vo n. 109/92:<br />

la <strong>di</strong>citura “Acqua minerale naturale” integrata eventualmente con le menzioni consentite;<br />

la denominazione dell’acqua minerale naturale;<br />

i risultati delle analisi chimica e chimico-fisica;<br />

la data in cui sono state eseguite le analisi e il laboratorio presso il quale sono state effettuate;<br />

il contenuto nominale;<br />

il titolare del provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> autorizzazione;<br />

il T.M.C. (Termine Minimo <strong>di</strong> Conservazione);<br />

la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> identificazione del lotto.<br />

83


CITTÀ DI MANFREDONIA<br />

(Provincia <strong>di</strong> Foggia)<br />

ALLEGATO 12.3<br />

STANDARD DI SICUREZZA DELLE<br />

TEMPERATURE DI PROCESSO<br />

86


CARNE<br />

BOVINA<br />

STOC<br />

CAGG<br />

IO<br />

LAVO<br />

RAZI<br />

ONE<br />

-1/+2°C Max +20°C<br />

CARNE SUINA -1/+2°C Max +20°C<br />

AVICUNICOLI -1/+2°C Max +20°C<br />

PESCE<br />

SURGELATO<br />

-20/-22°C<br />

Max +20°C<br />

Scongelame<br />

nto<br />

Max +3°C<br />

COTT<br />

URA<br />

Rif.<br />

> 72°C al<br />

cuore del<br />

prodotto per<br />

2’<br />

Rif.<br />

> 72°C al<br />

cuore del<br />

prodotto per<br />

2’<br />

Rif.<br />

> 72°C al<br />

cuore del<br />

prodotto per<br />

2’<br />

Rif.<br />

> 72°C al<br />

cuore del<br />

prodotto per<br />

2’<br />

MAN<br />

TENI<br />

MENT<br />

O<br />

CALD<br />

O<br />

> 65°C<br />

> 65°C<br />

> 65°C<br />

ABBA<br />

TTIM<br />

ENTO<br />

da 90°C a<br />

10°C in<br />

Max 3 ore<br />

da 90°C a<br />

10°C in<br />

Max 3 ore<br />

da 90°C a<br />

10°C in<br />

Max 3 ore<br />

MAN<br />

TENI<br />

MENT<br />

O<br />

FRED<br />

DO<br />

Max +12°C<br />

Max +12°C<br />

Max +12°C<br />

> 65°C Max +12°C<br />

MANI<br />

POLA<br />

ZION<br />

E<br />

In legame<br />

caldo<br />

>60°C<br />

In legame<br />

refrig.<br />

60°C<br />

In legame<br />

refrig.<br />

60°C<br />

In legame<br />

refrig.<br />

60°C<br />

In legame<br />

refrig.<br />

70°C al<br />

cuore del<br />

prodotto<br />

> 70°C al<br />

cuore del<br />

prodotto<br />

> 70°C al<br />

cuore del<br />

prodotto<br />

DISTRI<br />

BUZIO<br />

NE<br />

SALUMI +4/+6°C Max +20°C Max +12°C 65°C<br />

Rif.<br />

> 72°C al<br />

cuore del<br />

prodotto per<br />

2’<br />

da 90°C a<br />

10°C in<br />

Max 3 ore<br />

Max +12°C<br />

> 65°C Max +12°C<br />

> 65°C<br />

da 90°C a<br />

10°C in<br />

Max 3 ore<br />

da 90°C a<br />

10°C in<br />

Max 3 ore<br />

Max +12°C<br />

Max +12°C<br />

In legame<br />

caldo<br />

>60°C<br />

In legame<br />

refrig.<br />

60°C<br />

In legame<br />

refrig.<br />

60°C<br />

In legame<br />

refrig.<br />

60°C<br />

In legame<br />

refrig.<br />

70°C al<br />

cuore del<br />

prodotto<br />

> 70°C al<br />

cuore del<br />

prodotto<br />

> 70°C al<br />

cuore del<br />

prodotto<br />

>60°C<br />

>60°C<br />

>60°C<br />

>60°C<br />

>60°C<br />

60°C<br />

>60°C<br />

>60°C<br />

87


CITTÀ DI MANFREDONIA<br />

(Provincia <strong>di</strong> Foggia)<br />

ALLEGATO 12.4<br />

SPECIFICHE TECNICHE DEI<br />

PRODOTTI CHIMICI E MATERIALI PULIZIA<br />

88


CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE DEI PRODOTTI PER LA SANIFICAZIONE<br />

Categorie dei prodotti chimici e loro caratteristiche<br />

I prodotti chimici impiegati nei trattamenti <strong>di</strong> sanificazione appartengono ad una serie eterogenea <strong>di</strong> sostanze<br />

che devono avere delle caratteristiche comuni:<br />

specificità per il settore alimentare<br />

a bassa tossicità<br />

facilità d’uso (sistemi <strong>di</strong> dosaggio)<br />

informativa <strong>di</strong> sicurezza (schede tossicologiche)<br />

innocuità per i materiali con cui vengono a contatto<br />

È preferibile che siano corredati <strong>di</strong> specifiche schede informative sull’utilizzo (schede tecniche <strong>di</strong> prodotto) e<br />

possibilmente a basso impatto ambientale (in tal caso provvisti quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> eco-etichettatura).<br />

Nell’ambito della sanificazione si <strong>di</strong>stinguono due gran<strong>di</strong> categorie <strong>di</strong> prodotti chimici: i detergenti e i<br />

<strong>di</strong>sinfettanti<br />

Detergenti<br />

Appartiene a questa categoria una serie molto eterogenea <strong>di</strong> sostanze, che hanno lo scopo specifico <strong>di</strong>:<br />

rimuovere lo sporco organico (alcalino) e inorganico (acido);<br />

ridurre la carica batterica;<br />

facilitare il risciacquo e quin<strong>di</strong> la solubilità in acqua calda o fredda;<br />

controllare la durezza dell’acqua.<br />

Chimicamente i detergenti utilizzati nella sanificazione possono appartenere a due tipologie:<br />

prodotti chimici base – composti da una unica molecola chimica in soluzione;<br />

prodotti chimici formulati – composti da una miscela <strong>di</strong> prodotti chimici compatibili e sinergici tra <strong>di</strong><br />

loro in soluzione. Si tratta <strong>di</strong>:<br />

tensioattivi (agenti attivi sulle superfici);<br />

coa<strong>di</strong>uvanti aggiunti alla soluzione per aumentare il potere detergente;<br />

regolatori del pH che conferiscono al prodotto detergente una fonte <strong>di</strong> alcali;<br />

enzimi (sostanze <strong>di</strong> natura proteica che rendono più veloce una specifica reazione chimica);<br />

sequestranti e chelanti (agiscono sulla durezza acque, sequestrando il calcio ed il magnesio in<br />

soluzione);<br />

agenti ossidanti (utilizzati come “esaltatori” dei detergenti alcalini);<br />

addensatori.<br />

Il compito <strong>di</strong> tutte queste sostanze è essenzialmente quello <strong>di</strong> emulsionare e portare in sospensione lo sporco<br />

Disinfettanti<br />

Sostanze che hanno l’obiettivo primario <strong>di</strong> rendere inoffensivi e <strong>di</strong>struggere i microrganismi o comunque <strong>di</strong><br />

ridurne la presenza a livelli accettabili e tali da non rappresentare un pericolo né per la salute del<br />

consumatore, né per le proprietà sensoriali e nutrizionali degli alimenti.<br />

Anche questa categoria è costituita da una serie eterogenea <strong>di</strong> sostanze, prevalentemente a base <strong>di</strong>:<br />

cloro e composti del cloro;<br />

iodofori;<br />

sali d’ammonio quaternario;<br />

aci<strong>di</strong> anionici;<br />

aci<strong>di</strong> carbossilici;<br />

perossi<strong>di</strong><br />

I <strong>di</strong>sinfettanti devono:<br />

possedere un ampio spettro <strong>di</strong> azione (batteri, virus, lieviti e muffe);<br />

presentare un’elevata efficacia d’azione a bassa concentrazione;<br />

poter essere impiegato a con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> pH e durezza variabili;<br />

non possedere azione corrosiva nei riguar<strong>di</strong> dei materiali con cui vengono a contatto;<br />

non lasciare residui dopo il risciacquo;<br />

89


possedere doti <strong>di</strong> bassa tossicità;<br />

possedere doti <strong>di</strong> scarsa pericolosità durante le manipolazioni;<br />

essere Presi<strong>di</strong>o Me<strong>di</strong>co Chirurgico (Registrazione del Ministero della Sanità).<br />

Precauzioni igieniche in fase <strong>di</strong> stoccaggio e utilizzo dei prodotti chimici<br />

Tutti i prodotti utilizzati per le operazioni <strong>di</strong> sanificazione devono essere sempre contenuti nelle confezioni<br />

originali, con la relativa etichetta (in lingua italiana) e conservati in locale apposito o in arma<strong>di</strong> chiusi,<br />

separati fisicamente dai prodotti alimentari.<br />

I singoli prodotti chimici devono essere dotati <strong>di</strong>:<br />

scheda <strong>di</strong> sicurezza o tossicologica<br />

scheda tecnica informativa – che ne descrive anche l’utilizzo<br />

Scheda <strong>di</strong> sicurezza o tossicologica (obbligatoria):<br />

È un documento che deve accompagnare obbligatoriamente i prodotti chimici ed è composta da 16 voci<br />

standar<strong>di</strong>zzate:<br />

1. dati identificativi del preparato e del produttore;<br />

2. componenti<br />

3. identificazione dei pericoli ed i rischi potenziali per la salute dell’uomo e per l’ambiente;<br />

4. misure <strong>di</strong> primo soccorso in caso <strong>di</strong> contatto con l’uomo;<br />

5. misure antincen<strong>di</strong>o;<br />

6. misure per la fuoriuscita accidentale;<br />

7. misure precauzionali per le fasi <strong>di</strong> manipolazione e stoccaggio;<br />

8. misure precauzionali per ridurre al minimo l’esposizione dell’utilizzatore (protezione<br />

respiratoria, delle mani, degli occhi, della pelle);<br />

9. proprietà fisico/chimiche (compreso l’aspetto ed il pH);<br />

10. stabilità e reattività;<br />

11. informazioni tossicologiche (descrizione completa degli effetti tossicologici che possono<br />

insorgere quando l’utilizzatore entra in contatto con la sostanza);<br />

12. informazioni ecologiche (in<strong>di</strong>ca gli effetti del comportamento e della trasformazione della<br />

sostanza nell’ambiente (con in<strong>di</strong>cazioni sulla eventuale eco-tossicità);<br />

13. informazioni sullo smaltimento del prodotto;<br />

14. informazioni sul trasporto;<br />

15. informazioni riguardanti la regolamentazione o la legislazione;<br />

16. informazioni aggiuntive quali raccomandazioni per l’uso, ed in<strong>di</strong>cazioni sull’addestramento<br />

dell’utilizzatore.<br />

Scheda tecnica informativa (facoltativa)<br />

Oltre a riassumere alcuni dati tecnici, nel presente documento vengono elencati il nome della <strong>di</strong>tta<br />

produttrice, il campo <strong>di</strong> applicazione, il dosaggio e le modalità <strong>di</strong> utilizzo dei prodotti destinati alla<br />

sanificazione <strong>di</strong> attrezzature ed ambienti.<br />

Eco-Etichettatura<br />

I prodotti utilizzati per il servizio dovranno essere conformi ai "Criteri ambientali minimi" in<strong>di</strong>viduati al<br />

capitolo 6, punto 6.1 "Specifiche tecniche" del DM 24 maggio 2012.<br />

90


Prodotti <strong>di</strong>sinfettanti<br />

I prodotti <strong>di</strong>sinfettanti utilizzati devono essere autorizzati dal Ministero della salute:<br />

a) come presi<strong>di</strong> me<strong>di</strong>co-chirurgici, ai sensi del DPR n. 392/1998; in tal caso devono riportare in etichetta le<br />

seguenti <strong>di</strong>citure: "Presi<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>co-chirurgico" e "Registrazione del Ministero della salute n. .........",<br />

b) come prodotti bioci<strong>di</strong>, ai sensi del Dlgs n. 174/2000; in tal caso devono riportare in etichetta le seguenti<br />

<strong>di</strong>citure: "Prodotto biocida" e "Autorizzazione/Registrazione del Ministero della salute n..........".<br />

I prodotti <strong>di</strong>sinfettanti devono essere inoltre conformi ai "Criteri ambientali minimi" in<strong>di</strong>viduati al capitolo 6,<br />

punto 6.2 "Specifiche tecniche dei <strong>di</strong>sinfettanti, dei prodotti per impieghi specifici e dei detergenti<br />

"superconcentrati"" del DM 24 maggio 2012.<br />

Altri prodotti<br />

I prodotti <strong>di</strong>versi da quelli <strong>di</strong> cui ai punti precedenti si intendono quelli utilizzati per le pulizie perio<strong>di</strong>che o<br />

straor<strong>di</strong>narie nonché i prodotti classificati "superconcentrati".<br />

Per "prodotti superconcentrati" si intendono quei prodotti con elevata concentrazione <strong>di</strong> sostanza attiva,<br />

ovvero almeno pari al 30% per quelli da <strong>di</strong>luire e almeno al 15% per quelli pronti all'uso.<br />

I detergenti superconcentrati devono essere utilizzati solo con sistemi <strong>di</strong> dosaggio o apparecchiature (per<br />

esempio: bustine e capsule idrosolubili, flaconi dosatori con vaschette <strong>di</strong> dosaggio fisse apparecchi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>luizione automatici) che evitano che la <strong>di</strong>luizione sia condotta arbitrariamente dagli addetti al servizio.<br />

Queste categorie <strong>di</strong> prodotti debbono essere conformi al regolamento Ce 648/2004 del Parlamento europeo e<br />

del Consiglio europeo e ai "Criteri ambientali minimi" in<strong>di</strong>viduati al capitolo 6, punto 6.2 "Specifiche<br />

tecniche dei <strong>di</strong>sinfettanti, dei prodotti per impieghi specifici e dei detergenti "superconcentrati"" del Decreto<br />

del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 24 maggio 2012 (GU 20 giugno 2012 n.<br />

142) - Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio <strong>di</strong> pulizia e per la fornitura <strong>di</strong> prodotti per<br />

l'igiene.<br />

In genere le Eco – Etichettature si basano su criteri ecologici, cioè su requisiti che devono essere rispettati da<br />

un prodotto per <strong>di</strong>mostrare che quel dato prodotto ha un impatto ambientale ridotto rispetto a un altro che<br />

presenta le stesse caratteristiche funzionali.<br />

La finalità principale è quella <strong>di</strong> valutare gli aspetti ambientali e gli impatti potenziali lungo tutto il ciclo <strong>di</strong><br />

vita <strong>di</strong> un prodotto (acquisizione materie prime, produzione, trasporto, uso, smaltimento) cercando <strong>di</strong>:<br />

limitare il consumo energetico<br />

limitare il consumo idrico<br />

limitare la produzione <strong>di</strong> rifiuti<br />

favorire l’utilizzo <strong>di</strong> fonti rinnovabili e <strong>di</strong> sostanze che risultino meno pericolose per l’ambiente<br />

Le Eco – Etichettature non sono quin<strong>di</strong> possibili in presenza <strong>di</strong>:<br />

Sostanze e preparati classificati come tossici, dannosi per l’ambiente, cancerogeni, teratogeni o<br />

mutageni<br />

Solventi come polietilenglicoli<br />

Profumi che utilizzino composti <strong>di</strong> nitro muschi e muschi policiclici<br />

Tensioattivi non prontamente degradabili in conformità a specifici tests OECD <strong>di</strong> degradabilità aerobica<br />

e anaerobica (alchilfenolo etossilato, alchilbenzensolfonato lineare, composti d’ammonio quaternari)<br />

Complessanti quali EDTA, NTA o fosfonati<br />

Composti reattivi del cloro (es. l'ipoclorito <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o), portatori <strong>di</strong> cloro organico (triclosan), cloruro <strong>di</strong><br />

benzalconio<br />

Fosforo oltre limiti prefissati (grammi / litro):<br />

Detergenti per sanitari 0.50<br />

Detergenti multiuso 0.05.<br />

Per i prodotti senza eco-etichettatura, gli stessi dovranno contenere sostanze conformi ai requisiti<br />

ambientali minimi<br />

91


CITTÀ DI MANFREDONIA<br />

(Provincia <strong>di</strong> Foggia)<br />

ALLEGATO 12.5<br />

CRITERI DI SICUREZZA ALIMENTARE DEGLI<br />

ALIMENTI, ACQUA POTABILE, SUPERFICI DI CONTATTO<br />

92


CARNI FRESCHE REFIGERATE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CRITERI DI SICUREZZA ALIMENTARE - MATERIE PRIME<br />

CARNI BOVINE<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 8x10 5 /g ≤ 10 6 /cm 2<br />

4,8<br />

Escherichia coli ≤ 102 /g ≤ 5x102 /cm2 1<br />

Staphylococcus aureus ≤ 10 3 /g ≤ 10 3 /cm 2<br />

1<br />

Salmonella spp. Assenza in 10 g dal 1/1/06<br />

Assenza in 25 g dal 1/1/10<br />

4,8<br />

Listeria monocytogenes ≤11/g in 1 u.c.<br />

≤ 110/g in 2 u.c..<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CARNI SUINE<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia 5 x 106 ufc/g 4,9<br />

Escherichia coli ≤ 10 2 ufc/g 9<br />

Salmonella spp Assenza in 10 g dal 1/1/06<br />

Assenza in 25 g dal 1/1/10<br />

4<br />

Listeria monocytogenes ≤11/g in 1 u.c.<br />

≤ 110/g in 2 u.c.<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CARNI AVICUNICOLE<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 5 x 10 6 ufc/g 4, 9<br />

enterobatteriaceae ≤ 10 3 ufc/g<br />

Escherichia coli ≤ 10 2 ufc/g 9, 5<br />

Staphylococcus aureus ≤ 10 3 ufc/g 5<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g 4<br />

Listeria monocytogenes ≤ 11/g in 1 u.c.<br />

≤ 110/g in 2 u.c.<br />

Campylobacter jejuni Assenza in 25 g<br />

SALUMI E INSACCATI<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

SALUMI E INSACCATI COTTI (prosciutto cotto, wurstel)<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 10 5 ufc/g 4<br />

Escherichia coli assente 5<br />

Coliformi ≤ 10 2 ufc/g<br />

Staphylococcus aureus ≤ 10 2 ufc/g 5<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 25 g<br />

100 ufc/g<br />

(prodotti con pH ≤4,4 o aw ≤ 0,92,<br />

prodotti con pH ≤5,0 e aw ≤ 0,94)<br />

13<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

93


PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

SALUMI E INSACCATI CRUDI (p. crudo, pancetta, speck, bresaola, salsiccia, salamella, ecc)<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Escherichia coli assenti<br />

Coliformi ≤ 10 2 ufc/g<br />

Staphylococcus aureus ≤ 10 2 ufc/g<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 25 g<br />

100 ufc/g<br />

(prodotti con pH ≤ 4,4 o aw ≤ 0,92,<br />

prodotti con pH ≤ 5,0 e aw ≤ 0,94)<br />

LATTE, LATTICINI e FORMAGGI<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

LATTE INTERO 1) PASTORIZZATO e 2) UHT<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica batterica totale a<br />

21°C<br />

1) 5x10 5 ufc/g<br />

Carica batterica totale a<br />

30°C<br />

1) 102 ufc/g 4<br />

Coliformi ≤ 10 ufc/g<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 1 g<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

YOGURT (E YOGURT GELATO)<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia 10 6 ufc/g<br />

Coliformi ≤ 10 ufc/g M = 10 2 /g<br />

m = 10/g<br />

n = 5 c = 2<br />

Muffe ≤ 10 ufc/g 5<br />

Stafilococco aureo ≤ 10 ufc/g M = 10 2 /g<br />

m = 10/g<br />

n = 5 c = 2<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 1 g<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g<br />

FORMAGGI DURI, SEMIDURI e STAGIONATI (provolone, grana, parmigiano emmentaler, ecc)<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Escherichia coli M=10 5 ufc/g<br />

m = 10 4 ufc/g<br />

n =5; c=2<br />

Staphylococcus aureus M = 10 4 ufc/g<br />

m = 10 3 ufc/g<br />

n=5; c=2<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 25 g<br />

13<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FORMAGGI FRESCHI A PASTA MOLLE e PASTA FILATA (gorgonzola, crescenza, taleggio, mozzarella, provola)<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

94


Carica mesofila aerobia 5 x 105 ufc/g<br />

Carica mesofila aerobia<br />

(MOZZARELLA)<br />

5 x 10 6 ufc/g<br />

Escherichia coli 10 2 ufc/g M=10 3 ufc/g<br />

m=102ufc/g n=5; c=2<br />

Staphylococcus aureus M = 104ufc/g m = 10 3 ufc/g<br />

n=5; c=2<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 25 g<br />

GRASSI E CONDIMENTI<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

BURRO DI CENTRIFUGA<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia 5x10 4 ufc/g<br />

Coliformi < 10 ufc/g 5<br />

Staphylococcus aureus ≤ 10 2 ufc/g<br />

Muffe < 10 ufc/g<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 1 g<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g 9<br />

PASTE E RISI<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

PASTA FRESCA (pasta ripiena, gnocchi, ecc)<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 10 4 ufc/g ≤ 10 4 ufc/g in 4 u.c<br />

≤ 10 5 ufc/g in 1 u.c<br />

Staphylococcus aureus ≤ 102 ufc/g ≤ 102 ufc/g in 4 u.c<br />

≤ 5x10 2 ufc/g in 1 u.c<br />

1<br />

Clostri<strong>di</strong>um perfringens ≤ 102 ufc/g in 4 u.c.<br />

≤ 10 3 ufc/g in 1 u.c<br />

1<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g 1<br />

Listeria monocytogenes ≤ 11ufc/g in 1 u.c.<br />

≤ 110 ufc/g in 2 u.c.<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

RISO (semifino, superfino, parboiled)<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 10 5 ufc/g 1<br />

Bacillus cereus < 10 ufc/g<br />

FARINA E PRODOTTI DA FORNO<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

Carica mesofila aerobia 5 x 10 3 ufc/g<br />

Coliformi ≤10 2 ufc/g<br />

E. coli assente<br />

Staphylococcus aureus ≤50 ufc/g<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 25 g<br />

Muffe ≤10 2 ufc/g<br />

FARINA E PANE GRATTUGGIATO<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

1<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

95


Filth test < 50 insetti o loro<br />

frammenti/50g su 6<br />

u.c.<br />


Salmonella spp. Assenza in 25 g 4, 5<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

ITTICI e MOLLUSCHI<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 10 6 ufc/g 4<br />

Escherichia coli ≤ 10 3 ufc/g 9<br />

Staphylococcus aureus ≤ 10 3 ufc/g 4<br />

Vibrio parahaemoliticus ≤10 2 ufc/g 9<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g 5<br />

Listeria monocytogenes ≤ 11 ufc/g in 2 u.c.<br />

≤ 110 ufc/g in 3 u.c.<br />

PRODOTTI ITTICI FRESCHI<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

ITTICI e MOLLUSCHI FRESCHI<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 5 x 10 5 ufc/g 4<br />

Coliformi ≤ 10 2 ufc/g<br />

Escherichia coli ≤ 10 2 ufc/g 9<br />

Staphylococcus aureus ≤ 10 2 ufc/g 4<br />

Vibrio parahaemoliticus ≤10 2 ufc/g 9<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g 5<br />

Vibrioni patogeni Assenza in 25 g<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 25 g<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

PASTA SFOGLIA<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Conta mesofila aerobia 3 x 10 5 ufc/g 4<br />

E. Coli < 10 ufc/g<br />

Coliformi totali < 10 2 ufc/g<br />

Staphylococcus aureus ≤ 10 2 ufc/g<br />

SEMICONSERVE<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

PRODOTTI ITTICI AFFUMICATI (salmone, aringhe, storione, tonno)<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 10 6 ufc/g 11<br />

E. coli ≤ 10 ufc/g 11<br />

Stphylococcus aureus ≤ 10 ufc/g 11<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g<br />

Listeria monocytogenes ≤ 11/g in 2 u.c. in 1 u.c.<br />

≤ 110/g in 3 u.c. in 2 u.c.<br />

Istamina ≤ 200 mg/kg<br />

CONSERVE<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

97


PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

TONNO IN SCATOLA<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 10 4 ufc/g 11<br />

E. coli ≤ 10 ufc/g 11<br />

Stphylococcus aureus ≤ 10 ufc /g 11<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 25 g<br />

Istamina ≤ 200 mg/kg<br />

UOVA E OVOPRODOTTI<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

UOVA e OVOPRODOTTI<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 10 4 ufc/g ≤ 10 5 ufc/g<br />

Escherichia coli assenti<br />

Coliformi


Conteggio delle colonie a<br />

37°C<br />

≤ 20 ufc/ml<br />

Escherichia coli Assenti in 250 ml<br />

Coliformi e enterococchi Assenti in 250 ml<br />

Stafilococco aureus Assente in 250 ml<br />

Clostri<strong>di</strong> solfito riduttori Assenti in 50 ml<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

Carica mesofila aerobia 1) ≤ 10 2 ufc/ml<br />

2) ≤ 10 3 ufc/ml<br />

Escherichia coli ≤ 10 ufc/ml<br />

Staphilococcus aureus ≤ 10 ufc/ml<br />

Muffe ≤ 10 ufc/ml<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

BIBITE ANALCOLICHE 1), NETTARI e SUCCHI DI FRUTTA 2)<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

CRITERI DI SICUREZZA ALIMENTARE - SEMILAVORATI<br />

PREPARAZIONI DI CARNI (tagli <strong>di</strong> carne, polpette, spie<strong>di</strong>ni con verdure, ecc)<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia 5 x10 6 ufc/g 4,9<br />

Escherichia coli 10 2 ufc/g M=5 x 10 3 ufc/g<br />

m=5 x 10 2 ufc/g<br />

c=2, n=5<br />

Coliformi 10 3 ufc/g<br />

Staphylococcus aureus 10 2 ufc/g M=5 x 10 3 ufc/g<br />

m=5 x 10 2 ufc/g<br />

c=2, n=5<br />

Salmonella spp Assenza in 10 g<br />

Listeria monocytogenes < 11 ufc/g in 1 u.c.<br />

< 110 ufc/g in 2 u.c.<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CARNI MACINATE (hamburger)<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 5 10 5 ufc/g M=5 x 10 6 ufc/g<br />

m=5 x 10 2 ufc/g<br />

c=2, n=5<br />

Escherichia coli ≤ 5 10 2 ufc/g M=5 x 10 6 ufc/g<br />

m=5 x 10 2 ufc/g<br />

c=2, n=5<br />

Staphylococcus aureus 10 2 ufc/g M=≤ 10 3 ufc/g<br />

m = ≤ 10 2 ufc/g<br />

c=2, n=5<br />

Salmonella spp Assenza in 10 g<br />

Listeria monocytogenes < 11 ufc/g in 1 u.c.<br />

< 110 ufc/g in 2 u.c.<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

Carica mesofila aerobia ≤5x10 4 ufc/g<br />

Escherichia coli ≤ 10 2 ufc/g<br />

Coliformi ≤ 10 2 ufc/g<br />

Muffe ≤ 10 2 ufc/g<br />

FORMAGGI GRATTUGGIATI<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

99


Staphylococcus aureus ≤ 10 2 ufc/g<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 25 g<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CREME A BASE DI UOVA, LATTE, PRODOTTI DERIVATI<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 10 5 ufc/g<br />

Enterobatteri ≤ 10 2 ufc/g<br />

Coliformi ≤ 10 ufc/g<br />

Staphylococcus aureus Assenza in 1 g<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g<br />

CRITERI DI SICUREZZA ALIMENTARE - PRODOTTI FINITI<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

PRODOTTI GASTRONOMCI MULTINGREDIENTE DA CONSUMARE FREDDI (insalate <strong>di</strong> riso, insalate <strong>di</strong> pollo, ecc)<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 10 5 ufc/g<br />

Coliformi o<br />

enterobatteriecee<br />

≤ 103 ufc/g<br />

Escherichia coli Assente<br />

Staphylococcus aureus ≤ 10 2 ufc/g<br />

Salmonella spp. Assenza in 25g<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 25g<br />

Bacillus cereus Assenza<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

PRODOTTI GASTRONOMICI CON SALSE (vitello tonnato, salsa tonnata, pollo in gelatina, insalata russa, ecc)<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 10 4 ufc/g<br />

Coliformi o<br />

enterobatteriecee<br />

≤102 ufc/g<br />

Escherichia coli Assente<br />

Staphylococcus aureus ≤ 102 ufc/g<br />

Salmonella spp. Assenza in 25g<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 25g.<br />

Bacillus cereus Assenza<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

PASTI COTTI (primi piatti, secon<strong>di</strong> piatti, contorni, sughi composti, ecc)<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 5 x 103 ufc/g<br />

Coliformi o<br />

enterobatteriecee<br />

≤ 10 ufc/g<br />

Escherichia coli Assente<br />

Staphylococcus aureus ≤ 10 ufc/g<br />

Salmonella spp. Assenza in 25g 4, 8<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 25g.<br />

Bacillus cereus Assenza<br />

PIZZA MARGHERITA e FARCITA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

100


PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 105 ufc/g<br />

Coliformi o<br />

enterobatteriecee<br />

≤ 10 2 ufc/g<br />

Escherichia coli Assente<br />

Staphylococcus aureus ≤ 102 ufc/g<br />

Salmonella spp. Assenza in 25g<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 25g.<br />

Bacillus cereus < 500 ufc/g<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

GELATO<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia 104ufc/g Coliformi Coliformi o<br />

enterobatteriecee<br />

≤ 100 ufc/g<br />

Stafilococco aureo ≤ 10 ufc/g M = 102 /g<br />

m = 10/g<br />

n = 5 c = 2<br />

Listeria monocytogenes Assenza in 1 g<br />

Salmonella spp. Assenza in 25 g<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

CRITERI DI IGIENE AMBIENTALE – SUPERFICI E PALMARI<br />

SUPERFICI A CONTATTO DIRETTO CON GLI ALIMENTI (DOPO SANIFICAZIONE)<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 10/cm2 Coliformi o<br />

enterobatteriaceae o<br />

Escherichia coli<br />

≤ 10/cm 2<br />

Staphylococcus aureus ≤ 10/cm2 Salmonella spp. Assenza 4, 8<br />

Listeria monocytogenes Assenza<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

SUPERFICI A CONTATTO DIRETTO CON GLI ALIMENTI (IN USO)<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 100/cm 2<br />

Coliformi o<br />

enterobatteriaceae o<br />

Escherichia coli<br />

≤ 100/cm2 Staphylococcus aureus ≤ 100/cm2 Salmonella spp. Assenza 4, 8<br />

Listeria monocytogenes Assenza<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 10/cm 2<br />

Escherichia coli ≤ 10/cm 2<br />

Staphylococcus aureus ≤ 10/cm 2<br />

TAMPONI PALMARI - PRIMA DEL LAVORO<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

101


Salmonella spp. Assenza 4, 8<br />

Listeria monocytogenes Assenza<br />

PARAMETRI<br />

MICROBIOLOGICI<br />

TAMPONI PALMARI DURANTE IL LAVORO<br />

VALORE GUIDA (*) LIMITI (**)<br />

Carica mesofila aerobia ≤ 100/cm 2<br />

Escherichia coli ≤ 10 2 /cm 2<br />

Staphylococcus aureus ≤ 10 2 /cm 2<br />

Salmonella spp. Assenza 4, 8<br />

Listeria monocytogenes Assenza<br />

LEGENDA<br />

FONTE<br />

BIBLIOGRAFICA<br />

* Valori massimi accettabili durante tutta la shelf-life del prodotto (anche per il prodotto con confezione originaria aperta); laddove<br />

non presenti si fa riferimento alla colonna dei valori **<br />

** Valori secondo la normativa nazionale vigente<br />

n = numero <strong>di</strong> unità che costituiscono il campione;<br />

m = valore limite del numero <strong>di</strong> batteri; il risultato è considerato sod<strong>di</strong>sfacente se il numero <strong>di</strong> batteri in tutte le unità del campione<br />

non è superiore a m;<br />

M = valore massimo del numero <strong>di</strong> batteri; il risultato non è considerato sod<strong>di</strong>sfacente se il numero <strong>di</strong> batteri in una o più unità del<br />

campione è uguale o superiore a M;<br />

c = numero <strong>di</strong> unità <strong>di</strong> campione il cui contenuto batterico può essere compreso fra m e M; il campione è considerato ancora<br />

accettabile se il contenuto batterico delle altre unità del campione è pari o inferiore a m.<br />

Questa metodologia viene utilizzata per superare la variabilità microbica e la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>somogenea dei batteri in un prodotto<br />

alimentare.<br />

AVVERTENZE PER LA CONSULTAZIONE E L’UTILIZZO DEI VALORI GUIDA<br />

I valori guida microbiologici utilizzati sono generalmente più restrittivi rispetto a quelli <strong>di</strong> norma adottati per gli stessi alimenti<br />

venduti o somministrati ad adulti sani.<br />

FONTI BIBLIOGRAFICHE<br />

1 Aureli P. et al., Meto<strong>di</strong>che analitiche per il controllo microbiologico delle paste alimentari, Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità, Roma,<br />

Italia, 1989;<br />

2 Circolare telegrafica Min. San. n. 133643 del 28/04/1992;<br />

3 Food Defect Action Levels, Department of Health and Human Services, Public Health Service Food and Drug Administration<br />

Center for Food Safety and Applied Nutrition, Washington, D.C., 1995;<br />

4 ICMSF, Microorganism in Foods 2, University Toronto, Canada, 1982;<br />

5 Marshall J.P., Food Legislation Surveys Number 9. Microbiological Standards for Foodstuffs, 2nd edn. Leatherhead: The<br />

British Food Manufacturing Industries Research Association, 1986;<br />

6 NAS, An Evaluation of the Role of Microbiological Criteria for Foods and Food Ingre<strong>di</strong>ents. National Academy of Sciences,<br />

DC: National Academy Press, Washington, USA, 1985;<br />

7 Negri R. et al., Igiene e Microbiologia degli Alimenti «YOGHURT», Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità, Roma, Italia, 1963;<br />

8 Regione Lombar<strong>di</strong>a, Linee guida per l’autocontrollo nelle filiere produttive degli alimenti <strong>di</strong> origine animale, 1995;<br />

9 Stannard C. et al. (1997) Food Science and Technology Today, 11 (3), 137-166<br />

10 Kramer, Cantoni. Alimenti microbiologia e igiene. OEMF, 1994.<br />

11 G Gallorini, F. Pinoia, B. Ripamonti: Regesto dei limiti e <strong>di</strong> micotossine dei prodotti alimentari nel mondo – Archivio<br />

Veterinario Italiano Vol. 56 suppl N° 6 ott 2005<br />

12 Raccomandazioni 022/93 Istituto Italiano Alimenti Surgelati<br />

13 Reg. CE 2073/2005<br />

102


CITTÀ DI MANFREDONIA<br />

(Provincia <strong>di</strong> Foggia)<br />

ALLEGATO 12.6<br />

STANDARD QUALITATIVI<br />

103


Definizione delle specifiche per la determinazione del risultato del servizio <strong>di</strong><br />

ristorazione<br />

Terminologia<br />

L’Appaltatore ha il compito <strong>di</strong> definire un piano dettagliato delle operazioni , dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro<br />

e dei mezzi necessari, nel rispetto delle specifiche descritte nei precedenti paragrafi, al fine <strong>di</strong><br />

garantire il risultato prestazionale atteso.<br />

Ai fini della valutazione del risultato, in termini <strong>di</strong> livello qualitativo atteso del servizio <strong>di</strong><br />

produzione pasti, veicolazione, <strong>di</strong>stribuzione , lavaggio stoviglie e pulizia ambienti , sono stati<br />

identificati alcuni parametri ed in<strong>di</strong>catori che potranno essere utilizzati/integrati/sostituiti<br />

dall’appaltatore nel definire il progetto <strong>di</strong> misurazione delle prestazioni nonché per la<br />

pre<strong>di</strong>sposizione del sistema <strong>di</strong> controllo.<br />

Il risultato prestazionale atteso è specificato in dettaglio nelle tabelle riportate successivamente nel<br />

presente documento.<br />

CAMPO DI APPLICAZIONE<br />

La valutazione del risultato del servizio <strong>di</strong> produzione pasti, veicolazione, <strong>di</strong>stribuzione, lavaggio<br />

delle stoviglie delle posaterie e pulizia degli ambienti è applicabile all’insieme del processo <strong>di</strong><br />

acquisto, ricezione, trasformazione e confezionamento dei pasti ed all’insieme delle stoviglie, dei<br />

carrelli ed alle strutture, infrastrutture ed arre<strong>di</strong> oggetto dell’appalto.<br />

TERMINOLOGIA (definizioni dei termini relativi alla valutazione del risultato)<br />

Lotti<br />

Produzione pasti<br />

Per lotto si intende l’insieme del servizio <strong>di</strong> produzione dei pasti.<br />

Veicolazione<br />

Per lotto si intendono la totalità dei mezzi ed attrezzature utilizzate per il trasporto<br />

Distribuzione<br />

Per lotto si intende l’insieme del servizio <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei pasti.<br />

Pulizia Ambienti<br />

Per lotto si intende l’insieme delle aree soggette al servizio <strong>di</strong> pulizia comprensive degli arre<strong>di</strong> ed<br />

installazioni.<br />

Lavaggio stoviglie/attrezzature<br />

Per lotto si intende la totalità dei contenitori e delle stoviglie e delle posaterie soggette al lavaggio.<br />

104


Elemento<br />

Per elemento si intende una specifica attività <strong>di</strong> produzione e/o <strong>di</strong>stribuzione dei pasti od un<br />

specifico carrello/contenitore destinato ad uno specifico terminale od una specifica superficie o una<br />

specifica stoviglia o un processo<br />

In<strong>di</strong>catori<br />

In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> produzione dei pasti<br />

Per in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> produzione si intende la rilevazione rispetto al sistema HACCP e/o alle<br />

prescrizioni tecniche delle non conformità critiche e marginali<br />

In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

Per in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione si intende la rilevazione rispetto al sistema HACCP e/o alle<br />

prescrizioni tecniche delle non conformità critiche e marginali<br />

In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> pulizia ambientale e <strong>di</strong> lavaggio stoviglie/carrelli<br />

Per in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> pulizia si intende il criterio adottato per la valutazione dell’elemento<br />

In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> trasporto dei pasti<br />

Per in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> trasporto si intende il criterio adottato per la valutazione dei processi e<br />

sottoprocessi coinvolti.<br />

Soglia <strong>di</strong> conformità<br />

Per soglia <strong>di</strong> conformità si intende il valore limite ammissibile dell’in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> valutazione<br />

considerato.<br />

Coefficiente <strong>di</strong> ponderazione<br />

Coefficiente che permette <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziare un elemento o un in<strong>di</strong>catore sulla base dell’importanza<br />

relativa assegnatagli .<br />

Livello <strong>di</strong> qualità attesa (LQA)<br />

Livello <strong>di</strong> qualità attesa misurata attraverso il numero <strong>di</strong> non conformità accettabili degli elementi e<br />

degli in<strong>di</strong>catori in considerazione del coefficiente <strong>di</strong> ponderazione ad essi attribuito<br />

Livello <strong>di</strong> qualità attesa (LQAF)<br />

Livello <strong>di</strong> qualità attesa finale corrispondente alle esigenze qualitative del Committente e misurata<br />

attraverso un In<strong>di</strong>ce Generale <strong>di</strong> Servizio.<br />

105


INDICATORI (esempi non esaustivi)<br />

Produzione Pasti:<br />

- rispetto delle temperature<br />

- scelte del menu<br />

- orari <strong>di</strong> ritiro dei contenitori e delle stoviglie<br />

- conformità nell’apparecchiature<br />

- conformità alla Legge 155(HACCP) nella produzione dei pasti<br />

- corrispondenza nelle prenotazioni<br />

Distribuzione dei pasti<br />

- rispetto delle temperature<br />

- corrispondenza menù<br />

- corrispondenza con prenotazioni<br />

- abbigliamento/cura del personale<br />

- corretta preparazione dei tavoli<br />

- giusto con<strong>di</strong>mento<br />

- giusta quantità delle porzioni<br />

Pulizia locali<br />

- livello <strong>di</strong> impolveramento<br />

- presenza <strong>di</strong> materiale organico<br />

- presenza <strong>di</strong> residui <strong>di</strong> lavorazione<br />

- quantità <strong>di</strong> macchie<br />

- tracce <strong>di</strong> calcare<br />

- colatura secche<br />

- sporco aderente<br />

- rifiuti<br />

Pulizia stoviglie<br />

106


- residui <strong>di</strong> lavaggio<br />

- tracce <strong>di</strong> calcare<br />

- brillantezza<br />

- assenza <strong>di</strong> materiale organico<br />

- odori<br />

- polvere, macchie e sporco aderente<br />

Esempio Griglia Elementi – In<strong>di</strong>catori – Soglie <strong>di</strong> accettazione<br />

AREA ELEMENTI (a) INDICATORI SOGLIE<br />

Modalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione Contenitore<br />

Modalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione Vari<br />

Ricevimento Merci Criteri manuale HACCP<br />

Stoccaggio alimenti Criteri manuale HACCP<br />

Fase <strong>di</strong> scongelamento Criteri manuale HACCP<br />

Fase <strong>di</strong> preparazione colazioni Criteri manuale HACCP<br />

Fase lavorazioni carne Criteri manuale HACCP<br />

Fase lavorazione pesce Criteri manuale HACCP<br />

Rispetto temperatura vitto Tra i 60° -65°<br />

Corrispondenza prenotazioni 98%<br />

Orario arrivo + 2 min.<br />

Con<strong>di</strong>mento Corretto<br />

Scelta del menu 100%<br />

Quantità porzione 100%<br />

Corretta apparecchiatura 98%<br />

Non conformità critiche 0<br />

Non conformità marginali 3<br />

Non conformità critiche 0<br />

Non conformità marginali 1<br />

Non conformità critiche 0<br />

Non conformità marginali 0<br />

Non conformità critiche 0<br />

Non conformità marginali 2<br />

Non conformità critiche 0<br />

Non conformità marginali 2<br />

Non conformità critiche 0<br />

Non conformità marginali 1<br />

Fase lavorazione verdure cotte Criteri manuale HACCP Non conformità critiche 0<br />

Non conformità marginali 1<br />

107


AREA ELEMENTI (a) INDICATORI SOGLIE<br />

Fase lavorazione verdure crude Criteri manuale HACCP<br />

Fase confezionamento piatti fred<strong>di</strong> Criteri manuale HACCP<br />

Fase preparazione e confezionamento dolci Criteri manuale HACCP<br />

Mantenimento linea calda Criteri manuale HACCP<br />

Fase confezionamento carrelli Criteri manuale HACCP<br />

Area lavaggio stoviglie Stoviglia<br />

Area lavaggio stoviglie Pentolame<br />

Area lavaggio contenitori Carrelli/contenitori<br />

Cucina<br />

Area <strong>di</strong>stribuzione<br />

Pavimenti<br />

Arre<strong>di</strong> e attrezzatura<br />

Superfici<br />

verticali/cappe/bocchette<br />

areazione(ecc…<br />

Pavimenti<br />

Arre<strong>di</strong> e attrezzatura e superifci<br />

orizzontali<br />

Non conformità critiche 0<br />

Non conformità marginali 3<br />

Non conformità critiche 0<br />

Non conformità marginali 1<br />

Non conformità marginali 1<br />

Non conformità critiche 0<br />

Non conformità marginali 0<br />

Non conformità critiche 0<br />

Non conformità marginali 0<br />

Non conformità critiche 0<br />

Non conformità marginali 2<br />

Residui <strong>di</strong> lavaggio 0<br />

Tracce <strong>di</strong> calcare 0<br />

Brillantezza 80<br />

Presenza materiale organico 0<br />

Odori 0<br />

Residui <strong>di</strong> lavaggio 0<br />

Tracce <strong>di</strong> calcare 0<br />

Odori 0<br />

Presenza materiale organico 0<br />

Polvere 2<br />

Sporco aderente/macchie 0<br />

Tracce calcare 0<br />

Presenza acqua e messa in tensione Obl<br />

Polvere 3<br />

Rifiuti 1<br />

Macchie 1<br />

Calcare 0<br />

Residui <strong>di</strong> produzione 0<br />

Tracce <strong>di</strong> calcare 0<br />

Macchie/sporco aderente 0<br />

Presenza materiale organico 0<br />

Polvere 3<br />

Sporco aderente/macchie 0<br />

Tracce calcare 0<br />

Colature secche 0<br />

Polvere 3<br />

Rifiuti 1<br />

Macchie 1<br />

Calcare 0<br />

Residui <strong>di</strong> produzione 0<br />

Tracce <strong>di</strong> calcare 0<br />

Macchie/sporco aderente 0<br />

108


AREA ELEMENTI (a) INDICATORI SOGLIE<br />

Area lavaggio<br />

Servizi igienici<br />

Superfici verticali<br />

Pavimenti<br />

Lavastoviglie e attrezzatura<br />

Superfici verticali<br />

Pavimenti<br />

Superfici orrizzontali<br />

Lavabo, tazza wc, rubinetteria<br />

Docce<br />

Distributori materiale igienico<br />

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO – ANTINCENDIO<br />

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO<br />

AUDIT PER SISTEMA DI GESTIONE QUALITA’ (SGQ)<br />

www.salcuni.com<br />

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE<br />

Presenza materiale organico 0<br />

Polvere 3<br />

Sporco aderente/macchie 0<br />

Tracce calcare 0<br />

Colature secche 0<br />

Polvere 3<br />

Rifiuti 1<br />

Macchie 1<br />

Calcare 0<br />

Residui <strong>di</strong> produzione 0<br />

Tracce <strong>di</strong> calcare 0<br />

Macchie/sporco aderente 0<br />

Polvere 3<br />

Polvere 3<br />

Sporco aderente/macchie 0<br />

Tracce calcare 0<br />

Colature secche 0<br />

Rifiuti 2<br />

Impolveramento 2<br />

Macchie 2<br />

Residui lavaggio 0<br />

rifiuti 1<br />

macchie 2<br />

impolveramento 2<br />

Residui lavaggio 0<br />

macchie 1<br />

Tracce calcare 0<br />

Residui lavaggio 0<br />

Macchie e colature 0<br />

Tracce calcare 0<br />

Macchie/colature 0<br />

Impolveramento 2<br />

109


COMUNE DI MANFREDONIA<br />

DIREZIONE V SETTORE<br />

APPALTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE<br />

DOCUMENTO UNICO<br />

DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO<br />

DA INTERFERENZE<br />

Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o <strong>di</strong> somministrazione<br />

<strong>Manfredonia</strong>, lì………………….<br />

Dirigente<br />

(Dott.ssa Maria Sipontina Ciuffreda)<br />

(art. 26 D.Lgs n. 81/2008)<br />

Datore <strong>di</strong> Lavoro della Direzione Committente<br />

(…………………….)<br />

Nelle seguenti schede sono in<strong>di</strong>cati i soggetti che cooperano all’attuazione delle misure <strong>di</strong> prevenzione e<br />

protezione dai rischi sul lavoro nell’attività lavorativa oggetto dell’appalto ai sensi dell’art. 26 D.Lgs n. 81/2008.<br />

SALCUNI s.a.s. dell’ing. Pasquale Salcuni – via Santa Chiara, 18 - 71043 <strong>Manfredonia</strong> (FG) - Tel. 0884 512911 – Fax 0884 515364<br />

e-mail: info@salcuni.com - salcuni.sas@alice.it - C.F./P.I./Reg. Imp.: 03163750718<br />

INDICAZIONE DEL RUOLO NOMINATIVO<br />

Datore <strong>di</strong> Lavoro della Direzione Committente<br />

110


(con riferimento all’art. 26 D.Lgs n. 81/2008.)<br />

Dirigente Dott.ssa Maria Sipontina CIUFFREDA<br />

Responsabile del S.P.P. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Manfredonia</strong> Dott. Ing. Pasquale SALCUNI<br />

Datore <strong>di</strong> lavoro Appaltatore/ Fornitore o<br />

Rappresentante presso la sede <strong>di</strong> svolgimento del<br />

lavoro<br />

DATI RELATIVI<br />

RAGIONE SOCIALE<br />

INDIRIZZO<br />

IMPRESA APPALTATRICE/ LAVORATORE AUTONOMO<br />

DATI RELATIVI<br />

Trattasi <strong>di</strong> Impresa Artigiana Si No<br />

Lavoratore autonomo Si No<br />

Datore <strong>di</strong> lavoro<br />

Responsabile del S.P.P.<br />

Scheda appaltatore<br />

1.0 - FINALITA’<br />

Nominativo In<strong>di</strong>rizzo sede/ Recapito telefonico<br />

111


Il documento è redatto per dare attuazione ai <strong>di</strong>sposti dell’art. 26 D.Lgs n. 81/2008, da applicare in caso <strong>di</strong><br />

affidamento <strong>di</strong> lavori a imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi all’interno della società.<br />

Il documento è composto da:<br />

L’informativa sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure <strong>di</strong><br />

prevenzione e <strong>di</strong> emergenza adottate (art. 26, comma 1, lettera b D.Lgs 81/08)<br />

Verifica dell’idoneità tecnico- professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione<br />

ai lavori da affidare in appalto o con contratto d’opera.<br />

Modalità <strong>di</strong> cooperazione e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento nonché valutazione dei rischi da interferenze (art. 26, comma 3<br />

D.Lgs 81/08)<br />

2.0 INFORMATIVA SUI RISCHI E SULLA GESTIONE DELLE EMERGENZE<br />

2.1 Premessa<br />

Con il presente documento unico preventivo, dal Datore <strong>di</strong> lavoro Committente vengono fornite all’Impresa<br />

Appaltatrice (I.A.) già in fase <strong>di</strong> gara d’appalto,dettagliate informazioni sui rischi <strong>di</strong> carattere generale esistenti<br />

sui luoghi <strong>di</strong> lavoro oggetto dell’appalto(e sulle misure <strong>di</strong> prevenzione e <strong>di</strong> emergenza adottate in relazione alla<br />

propria attività), sui rischi derivanti da possibili interferenze nell’ambiente in cui sono destinate ad operare le<br />

<strong>di</strong>tte appaltatrici nell’espletamento dell’appalto in oggetto e sulle misure <strong>di</strong> sicurezza proposte in relazione alle<br />

interferenze .<br />

2.2 Rischi presenti<br />

Mensa<br />

Elettrocuzione<br />

Può essere provocato da errori operativi nell’utilizzo <strong>di</strong> macchine, da impianto elettrico deficitario e da contatti<br />

<strong>di</strong>retti o in<strong>di</strong>retti con elementi in tensione. Si prevede la manutenzione perio<strong>di</strong>ca dell’impianto elettrico, e un<br />

eventuale addestramento all’uso delle macchine, la possibilità <strong>di</strong> consultazione del libretto d’uso della macchina<br />

e la perio<strong>di</strong>ca manutenzione delle stesse.<br />

Scivolamento<br />

Può essere provocato da superfici bagnate. Si prevede l’uso <strong>di</strong> specifica segnaletica delle superfici <strong>di</strong> transito che<br />

dovessero risultare bagnate oltre che il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> deposito <strong>di</strong> materiale <strong>di</strong> qualsiasi genere nelle aree <strong>di</strong> transito.<br />

Incen<strong>di</strong>o<br />

La presenza <strong>di</strong> materiali soli<strong>di</strong>, liqui<strong>di</strong> e gassosi, potrebbero bruciare con sviluppo <strong>di</strong> fiamma, fumo e calore<br />

ovvero generare fenomeni esplosivi. Si prevede la revisione semestrale dei mezzi antincen<strong>di</strong>o ed un eventuale<br />

addestramento all’uso degli estintori<br />

112


2.3 Gestione delle emergenze<br />

E’ presente una procedura per la gestione delle emergenze intese come:<br />

Incen<strong>di</strong>o<br />

Terremoto e/o ce<strong>di</strong>mento strutturale<br />

Emergenza sanitaria<br />

VEDI ALLEGATO A<br />

2.4 I costi per la sicurezza<br />

I costi della sicurezza sono determinati tenendo conto che gli oneri riferiti alle strutture ed agli impianti, sono a<br />

carico dell’Amministrazione quale proprietaria degli immobili;restano pertanto a carico dell’aggiu<strong>di</strong>catario i<br />

costi relativi agli adempimenti esclusivamente connessi agli aspetti gestionali dell’attività <strong>di</strong> lavoro.<br />

I costi della sicurezza, nell’importo determinato e precisato in sede <strong>di</strong> gara, non sono soggetti a ribasso d’asta e<br />

su richiesta, saranno messi a <strong>di</strong>sposizione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, sia delle<br />

organizzazioni sindacali dei lavoratori.<br />

I costi della sicurezza prevedono il tempo speso dalla <strong>di</strong>tta aggiu<strong>di</strong>cataria per il coor<strong>di</strong>namento e la cooperazione<br />

e più precisamente per :<br />

1. l’informazione, impartita ai lavoratori, relativa ai rischi presenti sui luoghi <strong>di</strong> lavoro oggetto dell’appalto;<br />

2. la riunione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e cooperazione;<br />

3. l’informazione sui rischi presenti sui luoghi <strong>di</strong> lavoro oggetto dell’appalto:<br />

• vie ed uscite <strong>di</strong> emergenza ed illuminazione <strong>di</strong> sicurezza;<br />

• impianti elettrici, idrici, ecc. ed impianti tecnologici;<br />

• <strong>di</strong>slocazione dei servizi igienici;<br />

• apparecchiature ed impianti siti nei luoghi <strong>di</strong> lavoro frequentati;<br />

• caratteristiche dei luoghi <strong>di</strong> lavoro e la collocazione <strong>di</strong> eventuali centri a maggior rischio (ubicazione<br />

della centrale termica, dei depositi, degli archivi,etc………);<br />

• tipologia e collocazione dei mezzi <strong>di</strong> prevenzione e <strong>di</strong> allarme presenti.<br />

113


Si stima che il costo relativo alle ore che l’impresa deve impiegare per adempiere a quanto sopra descritto è <strong>di</strong><br />

€ 3.000,00 oltre IVA.<br />

3.0 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ OGGETTO DELL’APPALTO<br />

Il servizio si compone <strong>di</strong> due fasi procedurali:<br />

la preparazione dei pasti<br />

la consegna e <strong>di</strong>stribuzione dei pasti<br />

(tra cui lo scodellamento dei pasti a cui segue il rior<strong>di</strong>no delle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> refezione)<br />

Il personale della <strong>di</strong>tta appaltatrice nel provvedere alla consegna e <strong>di</strong>stribuzione dei pasti ha contatto con il<br />

personale docente, quello non docente e con alunni delle scuole dell’infanzia e primarie della Città, oltre che con<br />

gli utenti dei Servizi Sociali.<br />

4.0 VERIFICA DELL’IDONEITA’ TECNICO PROFESSIONALE<br />

E’ necessario produrre:<br />

idonea documentazione attestante la regolare iscrizione alla Camera <strong>di</strong> Commercio, Industria ed Artigianato<br />

nonché una copia del proprio Documento <strong>di</strong> Valutazione del rischio (art. 18 D.Lgs 81/08.) e la documentazione<br />

attestante la frequenza ai corsi <strong>di</strong> formazione obbligatoria per i <strong>di</strong>pendenti , in elenco allegato, che eseguiranno<br />

i lavori nell’e<strong>di</strong>ficio e che quin<strong>di</strong> risultano in possesso dell'idoneità tecnico-professionale per l'esecuzione dei<br />

lavori a lei affidati;<br />

l’elenco dei lavori svolti negli ultimi 5 anni (cliente, importo, oggetto);<br />

una copia della copertura assicurativa RCT e RCO;<br />

il documento unico <strong>di</strong> regolarità contributiva (DURC) in corso <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà;<br />

una copia del libro matricola con la <strong>di</strong>citura “conforme all’originale” controfirmata dal datore <strong>di</strong> lavoro.<br />

5.0 MODALITÀ DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO E VALUTAZIONE DEI RISCHI DA<br />

INTERFERENZE<br />

Si precisa che:<br />

114


non è ammesso l’uso <strong>di</strong> attrezzature <strong>di</strong> lavoro, impianti (ivi compresi quelli elettrici) e macchinari in genere<br />

addotti dall’impresa , il cui impiego può costituire causa <strong>di</strong> rischio connesso con la specifica attività svolta da<br />

quest’ultima;<br />

per le attrezzature <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> cui sopra, il committente non è tenuto alla verifica dell'idoneità ai sensi delle<br />

vigenti norme <strong>di</strong> prevenzione, igiene e sicurezza del lavoro, trattandosi <strong>di</strong> accertamento connesso a rischi<br />

specifici dell'attività della stessa Impresa (art. 26, comma 3 D.Lgs 81/08);<br />

L’incaricato della società, per l’attuazione delle misure <strong>di</strong> cooperazione e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento è il<br />

…………………………………..(nome e cognome) e, allo stesso, i responsabili delle imprese e i lavoratori<br />

autonomi devono rivolgersi qualora si verificassero con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>verse da quelle stimate nel documento.<br />

Qualora si verificassero con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>verse da quelle in<strong>di</strong>cate nel documento, i responsabili delle imprese o i<br />

lavoratori autonomi sono tenuti a sospendere imme<strong>di</strong>atamente la lavorazione in corso e a riferire tempestivamente<br />

all’incaricato…………………………... (nome e cognome).<br />

L’impresa appaltatrice dovrà produrre un proprio Piano Operativo sui rischi connessi alle attività specifiche, che<br />

dovrà essere coor<strong>di</strong>anto con il Documento Unico Valutazione Rischi Interferenze (DUVRI) definitivo.<br />

6.0 La tessera <strong>di</strong> riconoscimento per il personale<br />

Ai sensi dell’art. 6 della legge n. 123/2007, nell’ambito dello svolgimento <strong>di</strong> attività in regime <strong>di</strong> appalto, a<br />

decorrere dal 1 settembre 2007, il personale occupato della <strong>di</strong>tta appaltatrice deve essere munito <strong>di</strong> apposita tessera<br />

<strong>di</strong> riconoscimento corredata <strong>di</strong> fotografia, contente le generalità del lavoratore e l’in<strong>di</strong>cazione del datore <strong>di</strong> lavoro. I<br />

lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera <strong>di</strong> riconoscimento.<br />

7.0 VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE<br />

Impresa o L.A.*<br />

* Per L.A. si intende Lavoratore Autonomo<br />

Oggetto dell’appalto …………………………………………………………………<br />

Inizio Lavori*<br />

*Qualora si trattasse <strong>di</strong> forniture continuative in<strong>di</strong>care CONTINUO<br />

Durata presunta*<br />

*Qualora si trattasse <strong>di</strong> forniture continuative in<strong>di</strong>care CONTINUO<br />

Nominativo del responsabile in loco<br />

dell’impresa o del L.A.<br />

Numero <strong>di</strong> persone impiegate<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

Area interessata …………………………………………………………………<br />

Ulteriori rischi oltre quelli in<strong>di</strong>cati al SI NO<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

115


precedente capitolo 2.2? Se si in<strong>di</strong>care quali:……………………………………………<br />

Sono necessarie messe in sicurezza da<br />

parte dell’incaricato?<br />

Attrezzature utilizzate dall’impresa o<br />

dal lavoratore autonomo<br />

Sostanze chimiche e materiali<br />

impiegati dall’impresa o dal<br />

lavoratore autonomo.<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

SI NO<br />

Misure preventive e protettive* Protezione del capo<br />

* Da compilare a cura dell’impresa o del L.A.<br />

Si è in presenza <strong>di</strong> interferenze e/o<br />

sovrapposizioni?<br />

Se si in<strong>di</strong>care quali:……………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………<br />

Protezione dei pie<strong>di</strong><br />

Protezione delle mani<br />

Protezione dell’intero corpo<br />

Protezione dell’intero corpo<br />

…………………………………………………………<br />

…………………………………………………………<br />

Con il personale della società SI NO<br />

Con terzi SI NO<br />

In ogni caso procedere alla valutazione del Rischio da Interferenze<br />

La significatività dei rischi da interferenze è valutata secondo la formula:<br />

Dove:<br />

RI =rischio da interferenze<br />

RI=gR x pl<br />

gR = gravità del rischio introdotto da uno o più soggetti coinvolti nella interferenza e/o nella sovrapposizione;<br />

116


pl = probabilità che si verifichi una interferenza e/o sovrapposizione tra uno o più soggetti.<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> probabilita’ <strong>di</strong> interferenza (pl)<br />

Valore Livello Definizione<br />

1 Improbabile Le lavorazioni si svolgono in un’area confinata o transennata dove<br />

opera una sola impresa o un singolo lavoratore autonomo. In quell’area<br />

non sono previste altre attività oltre a quelle in corso.<br />

2 Poco probabile Un’unica impresa o un singolo lavoratore autonomo sta lavorando in<br />

una propria area osservando una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> sicurezza da un’altra area<br />

occupata da terzi<br />

3 Probabile Più imprese o lavoratori autonomi devono intervenire sequenzialmente<br />

(quin<strong>di</strong> in tempi <strong>di</strong>versi) nella stessa area per portare a termine un’opera<br />

nel suo complesso.<br />

4 Molto probabile Più imprese o lavoratori autonomi nella stessa area per portare a<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> gravità del rischio: (gR)<br />

termine un’opera nel suo complesso.<br />

Valore Livello Definizione<br />

1 Lieve Un’impresa o un singolo lavoratore autonomo utilizzano unicamente<br />

utensileria manuale operando a livello del piano <strong>di</strong> calpestio<br />

2 Me<strong>di</strong>o Un’impresa o un singolo lavoratore autonomo utilizzano unicamente<br />

utensileria manuale operando in quota (Scale a pioli,ecc..)<br />

3 Grave Un’impresa o un singolo lavoratore autonomo introducono rischi tali da<br />

obbligare terzi a utilizzare DPI.<br />

4 Molto grave Un’impresa o un singolo lavoratore autonomo introducono rischi tali da<br />

obbligare terzi a pre<strong>di</strong>sporre misure <strong>di</strong> protezione collettiva<br />

Interferenza fase preparazione e <strong>di</strong>stribuzione pasti:<br />

Luoghi e attività svolte dal committente Attività <strong>di</strong>dattica presso le se<strong>di</strong> della scuola dell’infanzia del<br />

Attività svolte<br />

dall’appaltatore<br />

- Preparazione<br />

pasti<br />

- Consegna e<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Rischi derivanti dalle<br />

interferenze delle<br />

attività<br />

Incen<strong>di</strong>o, esplosione,<br />

incidente, infortunio<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Manfredonia</strong>.<br />

pl gR RI E Misure <strong>di</strong> prevenzione e protezione per<br />

eliminare i rischi dati dalle interferenze<br />

2 2 4 F Informare le imprese esterne sulle<br />

modalità <strong>di</strong> evacuazione, della<br />

<strong>di</strong>slocazione delle attrezzature<br />

antincen<strong>di</strong>o e dei presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> primo<br />

soccorso attraverso gli addetti alle<br />

117


pasti<br />

- Rior<strong>di</strong>no delle<br />

se<strong>di</strong> <strong>di</strong> refezione<br />

Rischio scivolamento., <strong>di</strong><br />

caduta a livello, <strong>di</strong> urti, <strong>di</strong><br />

contusioni<br />

Rischio elettrico,<br />

elettrocuzione trasmessa<br />

a terzi<br />

E: perio<strong>di</strong>cità interventi dell’appaltatore <strong>di</strong> cui:<br />

F: fissa; S: saltuaria; C: a chiamata; P: a scadenza perio<strong>di</strong>ca<br />

<strong>Manfredonia</strong>, lì…………………………….<br />

Direttore Committente<br />

(…………………..)<br />

(…………………………………………)<br />

emergenze.<br />

Informare preventivamente le <strong>di</strong>tte<br />

appaltatrici sui <strong>di</strong>vieti <strong>di</strong> fumo, <strong>di</strong> uso <strong>di</strong><br />

fiamme libere,etc.<br />

2 2 4 F Le operazioni <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no devono essere<br />

svolte preferibilmente senza la presenza<br />

<strong>di</strong> personale <strong>di</strong>pendente del committente.<br />

Qualora non fosse possibile, far<br />

interrompere il lavoro del personale del<br />

committente all’atto dell’intervento <strong>di</strong><br />

rior<strong>di</strong>no e farlo riprendere quando questo<br />

sarà terminato.<br />

4 2 8 F Le attività che prevedono l’uso <strong>di</strong><br />

attrezzature elettriche utilizzate<br />

dall’appaltatore devono essere precedute,<br />

da parte <strong>di</strong> qest’ultimo, da una verifica<br />

sull’idoneità dei cavi, delle spine, dei<br />

quadri elettrici, etc.<br />

Responsabile gestione del contratto<br />

(…………………………………………)<br />

118


119

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