Brochure concorso 2012 ( .pdf) - Comune di Cantù

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...2004
da “Suonare News”
di Giugno
QUESTO
MESE di Filippo
U
Michelangeli
Il miracolo di Cantù,
un’orchestra dal vivo
n pianista ha due sogni nella vita:
avere a disposizione un gran coda e
suonare accompagnato da un’orchestra
sinfonica. In tempi di euro riuscire
a mettere via qualcosa sembra sia
diventato quasi impossibile. Ma per provare
la gioia di suonare su un pianoforte da
concerto qualche sacrificio si deve fare...
Quanto all’orchestra, meglio non farsi
troppe illusioni: è già tanto se si riesce a
trovare qualcuno che ti dia
un récital.
Meno male che nei conservatori
ci sono le orchestre
di studenti. Tuttavia
soltanto i migliori allievi
possono ambire a suonare
come solisti. E il repertorio
raramente arriva oltre
Beethoven. I concerti
romantici, infatti, sono
impegnativi e richiedono
orchestrali esperti e un
organico di ampie proporzioni.
Morale: i sogni sono
destinati a rimanere tali.
Ma mentre i prezzi dei
pianoforti a coda tendono
inesorabilmente a scendere
– basti pensare all’avvento
negli ultimi trent’anni dei
giapponesi e, più di recente
dei cinesi, per adesso di
qualità inferiore rispetto a
quelli europei, ma a prezzi
senz’altro più accessibili –
l’opportunità di esibirsi con l’orchestra è
destinata a diventare sempre più lontana.
Il costo del lavoro, compreso quello
dei musicisti, rende quasi inscritturabile
un’orchestra italiana.
Ma come deve fare, allora, un pianista
di talento per poter provare l’emozione,
almeno una volta nella vita, di suonare un
concerto romantico con l’orchestra?
Una soluzione, non certo l’unica, arriva
da uno dei tanti, spesso ingiustamente
bistrattati concorsi di esecuzione. Si svolge
da 14 anni a Cantù, nel comasco, ed è
È il sogno di tutti
i giovani pianisti:
suonare
accompagnati
da una grande
filarmonica. Nella
cittadina comasca si
svolge da 14 anni un
concorso che offre
questa preziosa
opportunità a ben
36 semifinalisti.
Una tentazione che
fa volare il numero
degli iscritti
Il Teatro Petruzzelli di Bari è bruciato da 12 anni e 7 mesi.
espressamente dedicato al pianoforte e
orchestra. È amatissimo dai pianisti dell’est,
russi in testa, ma è un dato di fatto che
sia diventato una tappa fissa nel pellegrinaggio
dei giovani virtuosi della tastiera di
tutto il mondo. Il montepremi non è da
mille e una notte, non c’è una diretta
radiofonica, ha un budget che non gli
permette, almeno sulla carta, di competere
con i più blasonati concorsi di
Federazione. Eppure ogni
anno nella cittadina coma-
sca si iscrivono più di 100
pianisti con una sola speranza:
essere uno dei 36
selezionati che possono
finalmente suonare con
l’orchestra.
L’iniziativa si avvale della
direzione artistica di
Vincenzo Balzani, docente
al Conservatorio di
Milano, e prevede due
sezioni: classico e romantico.
A Cantù l’orchestra non è
un miraggio riservato ai
tre fortunati finalisti. La
Filarmonica di Bacau,
diretta dall’ottimo Ovidiu
Balan, è in pista dalla
seconda prova. E accompagna
tutti i semifinalisti.
Un miracolo che ogni
volta moltiplica iscritti e
alza il livello della rassegna.
Negli anni Cantù ha laureato grandi
talenti come Joudenich, Romanovsky,
Samoshko, la Kern, la Fliter. Quest’anno
ha trionfato un 22enne russo, Michael
Namirovsky. Ha vinto tutto: la sezione
classica (Beethoven n. 4), romantica
(Brahms n. 1), premio del pubblico e
Gran premio della Cassa Rurale. Suona
come un padreterno e di lui sentiremo
ancora parlare. Nel suo curriculum ci sarà
sempre una riga dedicata al Concorso
“Città di Cantù”, la prima volta che ha
suonato con l’orchestra.
2012 il miracolo continua da 22 anni e ...
SUONARE NEWS - GIUGNO 2004 S7