Benvenuto_files/Catalogo Stefano Graziano 2011_web.pdf
Benvenuto_files/Catalogo Stefano Graziano 2011_web.pdf
Benvenuto_files/Catalogo Stefano Graziano 2011_web.pdf
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Soci :<br />
Comune di Montignoso<br />
Comune di<br />
Forte dei Marmi<br />
Sez. Massa - Montignoso<br />
PICCOLO TEATRO<br />
DELLA VERSILIA<br />
patrocinio<br />
INTERNATIONAL COUNCIL OF MUSEUMS<br />
COMITATO NAZIONALE ITALIANO<br />
SISTEMA MUSEALE<br />
DELLA PROVINCIA DI LUCCA<br />
Con il contributo di:<br />
Rinascita<br />
... oltre la superficie per mostrare l’intimo segreto.<br />
Si ringrazia:<br />
Natale Bordigoni<br />
Fabrizio Lorenzani<br />
Arch. Andrea Rocchi<br />
F.lli Rosco<br />
Alfio Rossi<br />
Giacomo Sacchelli<br />
Paolo Sacchelli<br />
foto catalogo<br />
e ottimizzazione immagini<br />
Sara Paglini<br />
grafica macro ms
<strong>Stefano</strong> <strong>Graziano</strong><br />
Rinascita<br />
Mostra di Scultura<br />
Museo Ugo Guidi<br />
Forte dei Marmi (LU)<br />
30 Aprile - 25 Maggio <strong>2011</strong><br />
3
Come Narciso nel mito antico<br />
Le sculture recenti di <strong>Stefano</strong><br />
<strong>Graziano</strong> aprono ad una nuova<br />
tracciabilità della sua arte.<br />
L’impressione immediata è quella di<br />
una dichiarata deriva classica. Il volto<br />
del David, di marmo, giganteggia<br />
di fronte al suo doppio, in resina<br />
trasparente azzurrata. Ambedue<br />
ruotano su un perno assiale.<br />
L’immagine si riflette in un grande<br />
specchio, replicata e mutevole<br />
nel movimento: l’immagine<br />
dell’immagine dell’immagine…<br />
Altri frammenti corporei di citazione<br />
michelangiolesca –parti distaccate da<br />
un tutto- non saranno ricomposti in<br />
unità organiche.<br />
Nella loro materia, puramente<br />
artificiale, includono tessere di pietra.<br />
Sigillano ritrovamenti e residui<br />
dell’effimero che segna il nostro<br />
quotidiano. Conservati come reliquie,<br />
evadono la loro realtà di scarto<br />
esistenziale.<br />
Altre sculture emanano un alone di<br />
luce, la loro materia fotosensibile si<br />
è caricata al sole e ne rimanda una<br />
memoria calda.<br />
Se si percorre il percorso dell’artista,<br />
si deve pensare al suo “nomadismo”<br />
intellettuale e, più precisamente,<br />
creativo: nel linguaggio, nell’uso dei<br />
materiali, nelle “migrazioni” dalla sfera<br />
personale a quella più marcatamente<br />
sociale.<br />
All’inizio c’era il marmo, poi la carta in<br />
versione haute pate e, nell’attualità,<br />
la resina duttile, senza nessuna<br />
gerarchia. Una finalità comune:<br />
esprimere la contemporaneità con<br />
il mezzo più necessario alla propria<br />
qualità immaginativa.<br />
Il suo nomadismo riguarda anche<br />
i temi che lo hanno persuaso e<br />
condotto all’espressività artistica:<br />
interrogarsi sulla propria identità<br />
aprendola a nuove complessità,<br />
accettare il dubbio e considerarlo una<br />
risorsa. Parlare di sé senza dimenticare<br />
di parlare del mondo.<br />
Per lui si può parlare di “tensione<br />
rinviante”, una particolare esigenza<br />
che lo porta a ricreare costantemente<br />
i luoghi –mentali, fisici, metaforici- in<br />
cui abitiamo.<br />
La sua ricerca è segnata da un<br />
desiderio, quello di trovare un nuovo<br />
spazio dove pensare<br />
la bellezza e la sua aderenza al nostro<br />
tempo.<br />
L’uso di materiali diversi, alcuni<br />
naturali, altri artificiali, di cui la<br />
resina è l’emblema concettuale, fa<br />
riflettere sul senso d’armonia tra<br />
natura e cultura, così pesantemente<br />
frantumato.<br />
Il volto ferito del David continua a<br />
specchiarsi come Narciso nel mito<br />
antico, per conoscere, per conoscersi,<br />
per rimandare l’inesprimibile<br />
emozione che l’arte da sempre offre,<br />
tra realtà e illusione.<br />
Lo specchio rimanda anche<br />
l’immagine di chi guarda, complice<br />
e partecipe di quel mondo di cui<br />
l’artista è artefice e guida.<br />
Da un’opera possono scaturire<br />
contenuti plurimi e differenti rispetto<br />
a quelli che l’artista voleva affermare;<br />
quando si riesce a comunicare, “esce”<br />
molto di più di quanto si intendeva<br />
rivelare. Più l’opera “è miracolata”<br />
dall’arte, più suscita creatività<br />
interpretativa e lascia tracce.<br />
Nel percorso attuale di <strong>Stefano</strong><br />
<strong>Graziano</strong> e nelle sculture che ne<br />
sono le pietre miliari, un’ulteriore<br />
invenzione è straordinaria,<br />
particolarmente per la soluzione<br />
tecnica usata, tale da diventare<br />
estetica e linguaggio. Riguarda la luce<br />
la cui “resa” è sempre stata studio<br />
e magia, non solo per gli artisti.<br />
Vengono in mente le Illuminazioni di<br />
Rimbaud, quelle profane di Benjamin,<br />
quelle mistiche di S.Agostino e del<br />
Budda, chiamato l’Illuminato.<br />
Per <strong>Graziano</strong>, ancora una volta,<br />
coerentemente, matura ed artificio<br />
sono insieme, aprono alla meraviglia<br />
e all’incontro.<br />
Giovanna Riu<br />
5
8<br />
1) La forma in lattice al negativo<br />
dell’opera viene riempita di scarti di<br />
plastica<br />
2) Bottiglie in PET, materiale gommoso,<br />
sono gli elementi che formeranno<br />
la struttura interna della scultura<br />
3) Una resina liquida e trasparente<br />
viene gettata all’interno della forma<br />
a mò di colata<br />
4) Viene tolto l’involucro esterno di gesso<br />
per liberare, una volta essicata la scultura<br />
sottostante<br />
5) Lo strato gommoso aderisce<br />
perfettamente alla colata di resina<br />
6) La rimozione libera la forma voluta e<br />
ottenuta con la mescolanza delle<br />
materie<br />
7) Il risultato finale svela l’opera con le<br />
sue trasparenze<br />
8) Il tutto viene issato da una gru e<br />
fissato con ganci ad una base in<br />
marmo Bianco di Carrara
Rinascita 2<br />
H.48 x P.15 x L.35<br />
Resina + detriti di marmo<br />
15
18<br />
Occhio Capovolto<br />
resina + rifiuti<br />
Rinascita 3<br />
H.50 x P.20 x L.50<br />
Resina - rifiuti - marmo e specchio
Fluorescenza, emissione nel visibile di energia luminosa.<br />
Stato di vibrazione di un livello energetico superiore,<br />
Processo di mutazione che accompagna il pulsare delle cose.<br />
Rinascita 4<br />
H. 55 x P. 20 x L. 450<br />
Resina - Materiale interno fluorescente
22<br />
… nascono così, da uno sbaglio -<br />
“caso” - e da una felicissima intuizione<br />
le prime “carte” . Pergamene, antiche<br />
mappe, archetipi, che la sensibilità<br />
dell’artista prima plasma e poi disegna,<br />
in opere d’arte su cui l’intervento e<br />
il controllo dell’Autore sono totali,<br />
assoluti. <strong>Graziano</strong> crea la stessa tela<br />
sulla quale lasciare il proprio segno,<br />
assecondandone la materialità, le<br />
nervature, le rugosità. Una tela che<br />
esce da sè, acquista la forza della terza<br />
dimensione, coinvolge sensi diversi<br />
(la si guarda, la si sfiora) e dispiega<br />
una fortissima potenzialità espressiva.<br />
E poiché esiste un genius logi ed<br />
esiste una “storia personale”, il marmo<br />
(il marmo di Carrara e delle sue<br />
montagne, il marmo con cui <strong>Graziano</strong><br />
si è misurato all’Accademia, nella<br />
scultura, nei prodotti di design) trova<br />
un ruolo fondamentale: nell’impasto<br />
delle “Carte” la polvere di carbonato di<br />
calcio dà consistenza, nervatura, offre<br />
superfici per i chiaroscuri della luce che<br />
le colpisce e per i giochi di trasparenza<br />
di quella che tenta di attraversarle. Da<br />
ciò che per gli altri era un mero “rifiuto”<br />
l’artista, nel solco di quella tradizione<br />
richiamata, ma con grande originalità<br />
e creatività, ha saputo trarre la materia<br />
che sapientemente riciclata lavorata<br />
piegata modellata a restituito le sue<br />
opere; e, soprattutto, da questa prova<br />
iniziale sviluppa un percorso che non<br />
è tanto di “ricerca” ma di “ascolto”, di<br />
attenzione a ciò che - di volta in volta -<br />
gli si manifesta di nuovo, dandoci così<br />
una prova, nobile e colta, ma anche<br />
profondamente radicata nel qui ed<br />
ora, che i rifiuti possono ancora essere<br />
una nuova risorsa.<br />
<strong>Stefano</strong> Donati<br />
da “Luce della materia” 2008<br />
Frammento di volto<br />
H.110 x P.50 x L.80<br />
Carta riciclata
Rinascita 1<br />
H.90 x P.40 x L.35<br />
Legno - specchio - resina e rifiuti<br />
25
26<br />
...l’artista distrugge simbolicamente la<br />
memoria documentaria del suo lavoro<br />
passato, poi ne raccoglie i resti, che<br />
sono materia e colori e forme, per aprire<br />
nuove prospettive alla sua ricerca. E’ il<br />
destino dell’uomo moderno quello di<br />
distruggere molto per poter avanzare<br />
poco; è il destino del naufrago quello<br />
di raccogliere ogni brandello perché<br />
nonostante tutto bisogna andare avanti<br />
e da qualcosa si deve pure ricominciare.<br />
Quello che interessa quindi non è la<br />
frantumazione dell’immagine e poi<br />
l’illusione di poterle ricucire insieme.<br />
Perché il filo che vediamo trapuntare<br />
così sottilmente la superficie del dipinto<br />
non appartiene alla sutura chirurgica,<br />
ma è il filo del discorso, di un racconto<br />
a memoria, che serve a tenere insieme<br />
brandelli del passato, e poco conta<br />
che siano ricordi o sentimenti, vaghe<br />
suggestioni o sensazioni precise. …<br />
Quello che con cui <strong>Graziano</strong> si cimenta<br />
è dunque una materia povera, per dirla<br />
brutalmente niente di più che carta<br />
riciclata, e tuttavia trattata con il rispetto<br />
e l’amore di chi sembra pensare e dire<br />
“povera materia”; non è un materiale<br />
nobile, appariscente, di qualità eppure<br />
sprigiona un grande fascino, una<br />
bellezza “di fama e di sventura”, allorché<br />
diventa il tatto silenzioso di storie e di<br />
vicende vissute; ancora luoghi di affanni<br />
umani.<br />
Massimo Bertozzi<br />
in Cartalysator 1998<br />
Lacerazione<br />
H.180 x P.3 x L.60<br />
carta fatta a mano<br />
Frammento<br />
H.30 x 20<br />
Resina e rifiuti
Frammento (particolare)<br />
H.30 x 20<br />
Resina e rifiuti<br />
27
<strong>Stefano</strong> <strong>Graziano</strong> al Museo Ugo Guidi<br />
Il Museo Ugo Guidi con la mostra di<br />
<strong>Stefano</strong> <strong>Graziano</strong>, programmata e<br />
preparata dall’artista con impegno e<br />
rinnovata capacità creativa, presenta<br />
la più recente fatica dello scultore<br />
campano, carrarese d’adozione, che<br />
propone, come testimonia il titolo<br />
“Rinascita”, una personale rilettura<br />
del mondo classico attraverso<br />
l’utilizzo di scarti e rifiuti della società<br />
contemporanea.<br />
A corollario della serietà e impegno<br />
dell’artista, la sistemazione spaziale<br />
delle opere, oltre alle sale della<br />
casa-museo, ha visto, per quelle<br />
monumentali, l’utilizzo dell’esterno<br />
del Logos Hotel. La mostra è stata<br />
inserita nella programmazione di<br />
Amico Museo, apertura primaverile<br />
dei musei proposto dalla Regione<br />
Toscana, nella Giornata Internazionale<br />
dei Musei promossa dall’International<br />
Council of Museums e nelle Giornate<br />
della Memoria delle Case della<br />
Memoria in Toscana.<br />
L’esposizione è caratterizzata dalla<br />
Presentazione della mostra presso il Museo Ugo Guidi e all’Hotel Logos di Forte dei Marmi<br />
serietà e validità dell’opera di <strong>Stefano</strong><br />
<strong>Graziano</strong>, dalla puntuale analisi critica<br />
di Giovanna Riu, dall’impegno degli<br />
“Amici del Museo Ugo Guidi onlus”<br />
nella divulgazione della mostra stessa<br />
e dall’ospitalità del Museo (MUG) che<br />
ha creduto nella forza congiunta dei<br />
citati attori.<br />
Il successo è la naturale conclusione.<br />
Vittorio Guidi<br />
MUSEO UGO GUIDI<br />
Forte dei Marmi<br />
29
30<br />
Principali mostre personali<br />
1978 Carrara (MS) - Galleria Pagina<br />
Nuova<br />
1979 Aversa (CE) - Galleria Centauro<br />
1980 Aversa (CE) - Circolo Culturale Dei<br />
Medici<br />
Dal 1986 al 1992 si dedica alla<br />
ricerca, progettazione e tecnolo<br />
gia per la lavorazione del marmo<br />
design, realizzando per Melius<br />
una serie di tavoli scultura.<br />
1996 Capua (CE) - Palazzo Fazio Perso<br />
nale, Frank Breidenbruch, A. R.<br />
Penck, <strong>Stefano</strong> <strong>Graziano</strong> 1+1 =<br />
uno, a cura di Andrea Vinciguerra,<br />
organizzazione della Galleria Art<br />
Now di Capua<br />
1997 Pietrasanta (LU) - Galleria Arto<br />
mat, Cartalysator<br />
1998 Massa - Castello Malaspina,<br />
Cartalysator<br />
“Il cielo nella pozzanghera”<br />
a cura di Massimo Bertozzi,<br />
organizzazione dell’Archeo<br />
Club Italiano “Carrara” in<br />
collaborazione con Associazione<br />
Culturale Prova D’Autore<br />
1999 Zug (Svizzera) - Studio Praxxis, a<br />
cura di Regula Leuppi<br />
2000 Venezia - Galleria Percorsi d’Arte<br />
90, Percorsi nei Percorsi,<br />
a cura di Clizia Orlando,<br />
organizzazione di Fiammetta<br />
Vanelli e Paola Galeotti<br />
2002 Firenze - Centro d’Arte Puccini,<br />
Carte, a cura di Fabrizio Borghini<br />
Carrara - Studio Salutini,<br />
Pietra Viva, Blueport,<br />
<strong>Stefano</strong> <strong>Graziano</strong> <br />
Nasce a Teverola (CE) il 2 Marzo 1956.<br />
Sin da ragazzo frequenta i laboratori di scultura come apprendista scalpellino.<br />
Nel 1974 si diploma al Liceo Artistico di Aversa e nel 1978 si è diplomato<br />
all’Accademia di Belle Arti di Carrara.<br />
Vive e opera a Carrara in Via Provinciale Carrara-Avenza, 115 (MS)<br />
Tel. 0585 53215 - 339 8915258<br />
graziano.stefano@tiscali.it<br />
Superfici in itinere vitae.<br />
Un percorso itinerante, a cura di<br />
Francesca Romana Morelli,<br />
organizzazione della Galleria<br />
Statuaria Arte in collaborazione<br />
con l’Associazione Culturale<br />
Opera Bianca<br />
2003 Murnau (Germania) - Gallerie<br />
Fiedler<br />
2004 Carrara - Carrara Fiera, Scuola<br />
lavoro impresa, Stand CERMEC<br />
“Consorzio Ecologia e Risorse di<br />
Massa Carrara”, a cura della<br />
Galleria Statuaria Arte<br />
2006 Raisting (Germania) - Kulturhaus<br />
der Otto - Hellmeier-Stiftung<br />
2007 Aulla, mostra presso“Gruppo di<br />
ricerche culturali e visive la<br />
Quercia d’oro” a cura di<br />
Giovanna Riu<br />
2008 Carrara , “Luce della Materia” ,<br />
Chiesa del Suffragio,<br />
Sala della Circoscrizione 2, a cura<br />
di Cristina Piersimoni.<br />
Organizzazione:<br />
Cermec - OperaBianca.<br />
Carrara - Accademia di Belle Arti,<br />
presentazione libro : “Luce della<br />
Materia”, e DVD realizzato dagli<br />
studenti del corso Arte Multime<br />
diale dell’Accademia.<br />
Marina di Carrara, Club Nautico,<br />
mostra “A-Mare”<br />
2009 Carrara, Galleria Centro<br />
Commerciale “La Prada” - “Carte”<br />
Organizzato dal Centro Culturale<br />
La Luce.<br />
2010 Fiacherino - Lerici (Sp) Mostra<br />
“Leggerezza della materia”<br />
Organizzazione Giorgio Moretto<br />
Eco del Mare<br />
a cura di Giovanna Riu<br />
2010 Eventi Collaterali Biennale di<br />
Scultura Città di Carrara<br />
Organizzazione Opera Bianca<br />
Ideazione Filippo Rolla e Lella<br />
Cervia<br />
<strong>2011</strong> Forte dei Marmi - Mostra<br />
“ Rinascita” Org. Museo Ugo Giudi<br />
ideata da Vittorio Giudi<br />
a cura di Giovanna Riu.<br />
Principali collezioni pubbliche<br />
e private<br />
Ciudad Bolivar (Venezuela)<br />
Museo De Arte Moderno Fonda<br />
ciòn Soto Museo della Carta di<br />
Pescia Pescia (PT)<br />
Parco Roberto Ciulli (1919-1997)<br />
Monticiano (SI)<br />
Zentrum der Kirkengemeinde<br />
Pähl (Germania)<br />
Hanno scritto di lui:<br />
Romano Bavastro, Massimo<br />
Bertozzi, Gloria Carnevali, Enzo<br />
D’Agostino, Ludovico Gerut,<br />
Nicola Miceli, Francesca Romana<br />
Morelli, Clizia Orlando,<br />
Ludovico Pagani, Cristina<br />
Piersimoni, Federico Poletti,<br />
Patrizia Raimondi, Filippo Rolla,<br />
Piercarlo Santini, Florestano<br />
Toscano, Johannes Van Megen.