L'ARCHITETTURA DELL'ACQUA NELLA DOMUS ROMANA ...
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L’ARCHITETTURA DELL’ACQUA <strong>NELLA</strong> <strong>DOMUS</strong> <strong>ROMANA</strong>:<br />
RISCHIO, FUNZIONI ED OPPORTUNITÀ MUSEOGRAFICHE<br />
Accademia Adrianea_Architettura_Archeologia<br />
Tomaso LONGO<br />
MASTER<br />
Progettazione strategica e gestione<br />
innovativa per le aree archeologiche
Immagine coordinata<br />
Abbandono, crolli, spogli ed interramento<br />
In larga parte le testimonianze archeologiche ci giungono<br />
per il loro attacco a terra<br />
- labile traccia dell’unità perduta<br />
- radice dell’architettura<br />
- elementi che si relazionavano con il suolo<br />
Autenticità del testo limitata alla sua radice<br />
- estrema difficoltà di lettura<br />
- alta predisposizione al degrado<br />
Rischio: impaludamento ed allagamento<br />
- ripercussioni conservative<br />
- impraticabilità del sito<br />
Temi intensamente indagati:<br />
- fondazioni<br />
- lacerti murari<br />
-mosaici<br />
Tema dell’acqua molto meno indagato.<br />
rete superstite di adduzione, e smaltimento delle<br />
acque meteoriche e sporche<br />
Acqua vista di solito unicamente come mera questione<br />
conservativa cui porre rimedio<br />
abstract
Acquerello dell’affresco proveniente dalla Tomba<br />
di Nebamon, Nuovo Regno, XVIII Dinastia,<br />
Sheikh Abd El Qurna.<br />
Giardini di Sennacherib, Bassorilievo del 645<br />
a. C. proveniente dallo scavo del palazzo di<br />
Ashurbanipal e ritraente i giardini di Ninive.<br />
Immagine coordinata<br />
Il giardino egizio<br />
descrizione del giardino di Meten attorno al 2700 a. C.:<br />
“Vi erano molti bacini d’acqua circondati dal verde della<br />
vegetazione, ottimo rifugio per gli uccelli acquatici”<br />
-Giardino naturalistico<br />
-Brano di natura addomesticato<br />
I giardini assiro-babilonesi<br />
I giardini pensili di Babilonia<br />
-In forma di collina artificiale<br />
-Brano di natura addomesticato<br />
I giardini del re assiro Sennacherib<br />
-Tre vasti bacini d’acqua<br />
-Canale centrale per la distribuzione dell’acqua<br />
-Canalette di irrigazione collegate a fosse per<br />
accogliere le piante<br />
I giardini persiani<br />
-Introduzione del giardino-paradiso<br />
(παράδεισoι)<br />
-Sviluppo della tradizione assiro-babilonese<br />
-Culto dell’albero della vita, ai suoi piedi scorreva un<br />
corso d’acqua<br />
L’acqua nell’antichità preclassica
Affresco pompeiano con figura femminile in paesaggio naturale<br />
Museao archeologico di Napoli.<br />
Immagine coordinata<br />
Proprietà simboliche<br />
-distruttive<br />
-rigeneratrici e purificatrici<br />
Rito purificatore del bagno già presente in età greca.<br />
Nelle cerimonie religiose i simulacri di Afrodite, Hera,<br />
Atena e Cibele venivano immersi nelle acque.<br />
Ninfeo greco e hortus-peristylium latino<br />
un modo per controllare e trasferire un brano di natura<br />
carico di rimandi sacri e piegarlo alle necessità<br />
dell’uomo.<br />
Letteratura greca sin dall’età omerica<br />
frequenti alle fonti e alle grotte delle ninfe<br />
- Rappresentazione stessa della natura sacralizzata<br />
- Ogni forma d'acqua era legata ad una Ninfa<br />
Tra le Idriadi: le Naiadi, Limniadi, Potameidi, etc.<br />
Funzioni e simboli in età classica
Immagine coordinata<br />
Funzioni pratiche<br />
-necessaria per il sostentamento della vita<br />
-importante via di comunicazione<br />
-utile sistema difensivo<br />
Spinse a realizzare opere di ingegneria sempre più<br />
ardite e complesse:<br />
Acquedotti, cisterne, sifoni, etc.<br />
Fu elemento fondamentale nella scelta dei luoghi di<br />
fondazione della città<br />
Approvvigionamento ed immagazzinamento idrico<br />
erano questioni pressanti nella vita di tutti i giorni.<br />
Imprescindibili in caso di assedio della città o siccità<br />
La questione dell’acqua influenzerà sin nelle radici la<br />
tipologia abitativa tipica dell’età romana: la domus<br />
Funzioni e simboli in età classica
Immagine coordinata<br />
Case d'abitazione in età romana<br />
-Domus -Ville urbane<br />
-Insulae -Ville rustiche<br />
Struttura della domus romana<br />
Serie di ambienti centrati sull'atrium con accesso da<br />
uno stretto corridoio (fauces), piccolo hortus<br />
posteriore<br />
Tipologie di atrio secondo Vitruvio<br />
-Tuscanico -Tetrastilo -Corinzio<br />
-Displuviato -Testudinato<br />
Funzioni dell'atrio<br />
-Pozzo di luce per gli ambienti che vi si affacciavano<br />
-Raccolta acqua piovana<br />
-Luogo di rappresentanza, anticamera del tablinum<br />
-In origine, luogo in cui le donne tessevano<br />
-Luogo dove veniva conservato il forziere<br />
Le case di abitazione in età romana
Domus greca<br />
Casa delle maschere, Delo, Grecia<br />
Domus romana con peristilio e viridarium<br />
Casa di Sallustio, Pompei (NA)<br />
Immagine coordinata<br />
Case d'abitazione in età greca<br />
-Quartieri distinti<br />
•Andronitis maschile<br />
•Gynaeconitis femminile<br />
-Peristili lastricati<br />
-Viridari<br />
Evoluzione della domus<br />
-Decentramento dell'atrio<br />
-Perdita delle funzioni private a favore del peristilio<br />
-Luogo di rappresentanza, accoglienza degli ospiti,<br />
celebrazione della famiglia<br />
-Introduzione del peristilio<br />
-Adozione peristilio greco<br />
-Fusione peristilio con giardino-paradiso persiano<br />
-Trasformazione dell'hortus in viridarium<br />
Influssi greco-orientali sulla domus
Villa Jovis, di Tiberio<br />
Capri (NA)<br />
Immagine coordinata<br />
Tipologie abitative extraurbane<br />
-Villa rustica funzioni produttive<br />
-Villa urbana otium, riflessione<br />
La villa urbana<br />
-Residenza di campagna<br />
-Destinata all’otium, alla pausa ed alla riflessione<br />
-Mantiene i caratteri della domus<br />
-Necessaria autonomia Idrica e funzionale<br />
La villa imperiale<br />
-Declinazione grandiosa della villa urbana<br />
Villa di Tiberio, Capri<br />
Poggia su enormi cisterne per l’accumulo dell’acqua<br />
Villa Adriana, Tivoli<br />
Forte legame con il paesaggio<br />
Grande forza evocativa<br />
Declinazione suburbana, la villa urbana
Teatro Marittimo<br />
Villa Adriana, Tivoli, Roma<br />
Pianta Teatro Marittimo<br />
Successione di atrii<br />
Immagine coordinata<br />
Villa Adriana, Tivoli<br />
-Intenso rapporto di compenetrazione tra architettura,<br />
natura e paesaggio<br />
-Acqua e paesaggio fonti di riflessione continua<br />
-Vi infonde “un pizzico di tutto quello che riteneva degno<br />
del suo vasto mondo grecoromano”<br />
Teatro marittimo<br />
-Tema dell’isola, luogo di rifugio naturale o coatto<br />
-residenza nella residenza<br />
Il Teatro Marittimo<br />
Probabilmente prima residenza dell’imperatore<br />
Successione di tre atrii concatenati<br />
-atrio del vestibolo<br />
-atrio circolare con impluvio-natatorio<br />
-atrio mistilineo centrale<br />
Declinazione suburbana, la villa urbana
Atrio tuscanico<br />
Schizzo di Francesco Venezia<br />
Pianta Teatro Marittimo<br />
Successione di atrii<br />
Immagine coordinata<br />
L’asse compluvio-impluvio<br />
-Tutta la domus fondata sull’asse compluvio-impluvio<br />
-Collegamento tra il cielo e la terra in cui si incastona<br />
l’impluvium<br />
Raccolta dell’acqua<br />
-Domus concepita per captare, raccogliere ed<br />
immagazzinare la maggior quantità possibile d’acqua<br />
-Meccanismo perfetto che si palesa solo con il<br />
temporale, tutta la struttura assume d’un lampo<br />
significato,<br />
“Il fragore del temporale v’irrompe con la luce del lampo<br />
e lo scroscio della pioggia”<br />
-L’acqua veniva raccolta dall’impluvio<br />
-Convogliata al compluvio<br />
-Decantata da una vaschetta<br />
-Immagazzinata dalla cisterna<br />
-troppo pieno riversato in strada o in cloaca<br />
Con l’ampliamento della domus anche i nuovi<br />
elementi concorreranno alla captazione<br />
dell’acqua<br />
La domus come macchina d’acqua
Atrio tuscanico<br />
Schizzo di Francesco Venezia<br />
Pianta Teatro Marittimo<br />
Successione di atrii<br />
Immagine coordinata<br />
Funzionamento<br />
- L’acqua veniva raccolta dall’impluvio<br />
- Convogliata al compluvio<br />
- Decantata da una vaschetta<br />
- Immagazzinata dalla cisterna<br />
- Troppo pieno riversato in strada o in cloaca<br />
Con l’ampliamento della domus anche i nuovi<br />
elementi, peristilio e viridari, concorreranno alla<br />
captazione dell’acqua. Apposite tubazioni ne<br />
convogliavano l’acqua raccolta sino alla cisterna.<br />
Elementi simbolici<br />
Società romana fortemente legata con il simbolismo,<br />
con il rito, essa era “un’arte della conformazione<br />
dello spazio intorno ad atti rituali<br />
L’atrio mantiene memoria della canna degli antenati<br />
- Compluvium, ricordo del foro per l’uscita dei fumi<br />
- Puteal, foro per la raccolta dell’acqua dalla cisterna,<br />
ricordo della vera da pozzo<br />
- Cartibulum, tavolino in pietra, ricordo dell’antica<br />
mensa su cui si mangiava<br />
La domus come macchina d’acqua
Fontana, cascatelle, euripi e vasche<br />
La Zisa, Palermo<br />
La Corte dei Leoni<br />
La Alhambra, Granada, Spagna.<br />
Immagine coordinata<br />
Il giardino islamico può fornirci un’idea di quello che<br />
doveva essere il rapporto tra acqua ed architettura<br />
nel mondo romano.<br />
- Ha un forte legame con i giardini-paradiso persiani.<br />
Nell’islam il paradiso è un giardino sotto cui passano<br />
i fiumi, come nell’idea dell’albero della vita eterna<br />
persiano.<br />
La Zisa, Palermo<br />
- Il giardino-paradiso circondava l’edificio ed entrava<br />
attraverso il vestibolo,<br />
- l'acqua sgorgava da una fontana sul fondo ed<br />
alimentava il sistema di fontane, vasche ed euripi<br />
che si sviluppavano sul fronte<br />
La Alhambra, Granada, Spagna<br />
- Corte con padiglioni sporgenti<br />
- Due fontane sotto i padiglioni inviano l’acqua a due<br />
canalette che la convogliano verso il centro<br />
- Due fontane nelle sale contigue inviano l’acqua a<br />
due canalette che la convogliano verso il centro<br />
- Canalette come rappresentazione dei quattro fiumi<br />
del paradiso<br />
Declinazioni successive, l’architettura<br />
i l i
Intradosso della copertura della cappella<br />
Tomba Brion, S. Vito di Altivole (TV)<br />
Vasca del padiglione<br />
Tomba Brion, S. Vito di Altivole (TV)<br />
.<br />
Immagine coordinata<br />
Acqua-architettura<br />
In età moderna e contemporanea si assiste infatti ad<br />
una perdita di pregnanza di tale rapporto,<br />
svuotato delle sue componenti didattiche e<br />
simboliche, verrà nella gran parte dei casi relegato<br />
a mera funzione decorativa.<br />
In rari casi l’elemento acqua diverrà parte integrante<br />
del progetto architettonico, Caso emblematico in tal<br />
senso è dato dall’architettura di Carlo Scarpa<br />
Ogni suo intervento “possiede uno sguardo verso il<br />
basso e un’apertura verso l’alto”<br />
La vasca, la fontana, il canaletto, etc. gli permisero<br />
di ottenere dalle sue architetture una studiata<br />
interazione con il fruitore, nuovi termini per comporre<br />
la narrazione, gestire i percorsi di avvicinamento,<br />
Riflessi contemporanei
Stratificazione di murature e canalette di epoche diverse<br />
Area ex-C.A.L., Aquileia (UD)<br />
.<br />
Immagine coordinata<br />
Diffusa incomprensibilità delle aree<br />
archeologiche<br />
“L’archeologia ha mantenuto … ben salda la<br />
predilezione per la descrizione e la ricostruzione<br />
grafica delle antiche strutture, preferendo ciò alla<br />
cura materiale dei loro resti” A. Melucco Vaccaro<br />
Allontanamento delle “callose mani“ dell’architetto<br />
dal sito ci ha allontanato da “quell’equilibrio cui tutti<br />
tendiamo: proteggere ma al contempo offrire<br />
conoscenza e cultura”<br />
Utopica ricerca di un assoluto rispetto per l’antico:<br />
- progetti rinunciatari<br />
- carente comunicazione<br />
- ridotto appeal dei resti verso il visitatore<br />
- resti in balìa dei dèmoni (degrado e dissesto)<br />
Approfondimento della questione delle acque<br />
- opportunità conservativa<br />
- opportunità conoscitiva<br />
- opportunità museografico-presentativa<br />
Diffusa incomprensibilità
Profonda erosione causata dagli<br />
agenti atmosferici<br />
Pompei (NA)<br />
Diffusi ristagni d’acqua per l’assenza di<br />
sistemi che ne consentano il deflusso<br />
Fondo ex C.A.L., Aquileia (UD)<br />
.<br />
Immagine coordinata<br />
L’acqua come fonte di rischio<br />
“larga parte delle cause di deperimento si rivela<br />
strettamente legata all'acqua” Luigi Marino<br />
In seguito allo scavo il sito, privato delle stratigrafie,<br />
torna alla vita spoglio delle protezioni che in antico<br />
lo proteggevano.<br />
Alto rischio per la natura stessa dello scavo<br />
- terreno ribassato, dolina artificiale<br />
- ridotta permeabilità del terreno<br />
Può portare ad:<br />
- impaludamento<br />
- allagamento<br />
- erosione<br />
Degradi e dissesti dovuti all’acqua per:<br />
- azione diretta sul terreno<br />
- azione diretta sul bene<br />
- azione combinata con altri agenti atmosferici<br />
- azione combinata con agenti inquinanti<br />
Acqua come fonte di rischio
Immagine coordinata<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
6<br />
Componenti di rischio<br />
per azione diretta indotta dall’acqua<br />
“L’errato smaltimento dell’acqua piovana, unitamente<br />
all’incremento dell’impermeabilità del suolo [dovuta allo<br />
stesso scavo può produrre] ciclici fenomeni di<br />
ruscellamento ed erosione con danni alle strutture<br />
archeologiche” Marina Bellomo<br />
Meccanismi di erosione per azione diretta sul terreno<br />
1. Ruscellamento superficiale diffuso (sheet erosion)<br />
2. Ruscellamento concentrato (rill erosion)<br />
3. Erosione per fossi (gully erosion)<br />
4. Erosione per impatto (splash erosion)<br />
5. Erosione per reptazione (creeping)<br />
6. Erosione per colata (mudflow)<br />
Particolarmente pericolose:<br />
-Erosone laterale con scalzamento delle murature<br />
-Mancato controllo dello smaltimento delle acque<br />
meteoriche dalle coperture di protezione<br />
-Cicli di gelo-disgelo<br />
Meccanismi di erosione per azione diretta sul bene<br />
Del tutto similari a quelli che agiscono sul terreno<br />
Componenti di rischio
Interazione materiali contemporanei<br />
con il bene archeologico<br />
A sinistra: Fondi Cossar, Aquileia (UD)<br />
A destra: Villa San Nicola, Ladispoli<br />
Sviluppo vegetativo sui tessellati del IV sec. d. C. per<br />
causati dall’inefficienza della copertura di protezione<br />
nella difesa dagli agenti atmosferici<br />
Oratorio settentrionale - Fondo ex C.A.L., Aquileia (UD)<br />
.<br />
Immagine coordinata<br />
Componenti di rischio<br />
per azione indiretta indotta dall’acqua<br />
Principalmente dovute a:<br />
- piogge acide con dissoluzione dei materiali<br />
- trasmigrazione sostanze inquinanti dal terreno<br />
- trasmigrazione sali e ossidi dalle strutture<br />
contemporanee<br />
- sviluppo vegetativo sui resti<br />
Misure cautelari<br />
La “misura cautelare essenziale” e più efficace ”resta un<br />
corretto smaltimento delle acque“ M. Marini Calvani<br />
Risulta necessario “affrontare il problema del controllo<br />
delle acque meteoriche con serietà e con metodo”<br />
E verificare “l’esistenza e l’efficacia dei sistemi di deflusso<br />
e smaltimento delle acque meteoriche”<br />
Componenti di rischio
Canaletta tardoantica di scolo<br />
Fondo ex Cossar, Aquileia (UD)<br />
Fonte: Archivio del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia<br />
Immagine coordinata<br />
L’acqua come opportunità<br />
Soluzione non può essere solo tecnica<br />
Necessario già pensare alla presentazione dei resti<br />
“In natura non esiste elemento che come l’acqua rappresenti<br />
così bene l’idea della vita nel suo fluire esistenziale” L.<br />
Cremonini<br />
Due possibili soluzioni:<br />
1 - Realizzazione ex-novo di un sistema di smaltimento<br />
-Funzionalità certa<br />
-Non incrementa la leggibilità<br />
2 - Rimessa in pristino dei sistemi antichi<br />
-Incrementa leggibilità e conoscenza<br />
-Raramente percorribile<br />
Vantaggio del parziale recupero ed integrazione dei sistemi<br />
antichi di adduzione, uso e smaltimento delle acque:<br />
-Sfruttamento sistema già pensato per il sito<br />
-Intervento scientificamente più corretto<br />
-Aggiunta nuovi tasselli alla conoscenza del sito<br />
-Incremento leggibilità del sito<br />
Opportunità museografiche
Canòpo<br />
Villa Adrian, Tivoli<br />
foto del cantiere di costruzione della copertura protettiva<br />
Villa del Casale, Piazza Armerina, (Enna)<br />
.<br />
Immagine coordinata<br />
Esempi virtuosi<br />
Canòpo di Villa Adriana<br />
Troppo pieno ancora gestito dagli scoli antichi<br />
Villa del Casale a Piazza Armerina<br />
Recupero vasca del peristilio e delle canalizzazioni antiche<br />
Da rischio ad opportunità<br />
“Come la pietra, il mattone, il cemento, il legno, l’acciaio o il<br />
vetro, altrettanto l’acqua può farsi materiale compositivo<br />
d’una costruzione architettonica” F. M. Lorusso<br />
Da elemento di pericolo l’acqua può diventare ulteriore<br />
tassello a disposizione del progetto<br />
Permette di:<br />
Infondere la vita nel sito<br />
Evocare con minimi interventi il significato originario del sito<br />
L’acqua ha la possibilità di diventare elemento strategico<br />
Capace di trasmettere quei significati che la rovina non è più<br />
in grado di comunicare<br />
Opportunità museografiche