1 - Dipartimento di Scienze del Mondo Antico

FRANCESCA CAVAGGIONI
STORIA ROMANA
(a.a. 2011-2012)
Approfondimento tematico: la II guerra punica
Momenti di crisi e modalità di reazione
TESTI
1a. PLB. III 40.11-13: 11 Leuvkio" de; Mavlio" eJxapevleku" uJpavrcwn kai; prokaqhvmeno" ejpi; tw'n
tovpwn meta; dunavmew", ajkouvsa" to; gegonov", ejbohvqei kata; spoudhvn. 12 oiJ de; Boi'oi sunevnte"
aujtou' th;n parousivan, e[n tisi drumoi'" eJtoimavsante" ejnevdra" a{ma tw/' parelqei'n eij" tou;"
uJlwvdei" tovpou" pantacovqen a{ma prospesovnte" pollou;" ajpevkteinan tw'n @Rwmaivwn. 13 oiJ de;
loipoi; ta;" me;n ajrcav" w{rmhsan pro;" fughvn: ejpei; de; tw'n yilw'n h{yanto cwrivwn, ejpi; poso;n
sunevsthsan ou{tw" w{ste movli" eujschvmona poihvsasqai th;n ajpocwvrhsin…
11 Lucio Manlio, che era pretore e presidiava quei luoghi con un esercito, sentito dell’accaduto
portava soccorso in fretta. 12I Boi, quando appresero del suo arrivo, prepararono agguati in
alcune foreste e gli piombarono addosso contemporaneamente da ogni parte non appena giunse
nei boschi, e uccisero molti dei Romani. 13Gli altri inizialmente si dettero alla fuga; ma quando
raggiunsero i luoghi privi di vegetazione, si organizzarono un po’, così da effettuare una ritirata
appena decorosa. [I Boi inseguirono e bloccarono anche questi nel villaggio chiamato Tanneto.]
1b. LIV. XXI 25.1-14, praec. 8-9: 8 Cum haec de legatis nuntiata essent et Mutina
praesidiumque in periculo esset, L. Manlius praetor ira accensus effusum agmen ad Mutinam
ducit. 9 Silvae tunc circa viam erant, plerisque incultis. Ibi inexplorato profectus in insidias
praecipitat multaque cum caede suorum aegre in apertos campos emersit…
8 Come si venne a sapere della sorte degli ambasciatori e il pericolo che correvano Modena e il
presidio, il pretore L. Manlio acceso d’ira condusse alla volta di Modena schiere disordinate.
9 Allora si estendevano lungo la via molte selve, essendo quei luoghi per la maggior parte incolti.
Qui il pretore Manlio essendo avanzato senza aver esplorato il terreno cadde in un agguato e con
gran strage dei suoi a stento riuscì a emergere in campi aperti… [Quindi i Romani, facilmente
difendendo la schiera in luoghi aperti, si avviarono alla volta di Tanneto… Qui essi al momento
si fortificarono e provvidero al trasporto delle vettovaglie sulle acque del fiume difendenosi con
l’aiuto dei Bresciani e anche dei Gali Cenomani contro la moltitudine dei nemici che aumentava
ogni giorno di più].
1c. PLB. III 40.14: toi'" d’ ejn th'/ @Rwvmh/ prospesovnto" o{ti to; tevtarton stratovpedon
perieilhmmevnon uJpo; tw'n Boivwn poliorkei'tai kata; kravto", ta; me;n tw'/ Poplivw/
prokeceirismevna stratovpeda kata; spoudh;n ejxapevstellon ejpi; th;n touvtwn bohvqeian,
hJgemovna susthvsante" eJxapevlekun, a[lla de; sunavgein kai; katagravfein ejk tw'n summavcwn
aujtw'/ parhvggeilan.
Quando giunse a Roma la notizia che la quarta legione era stata accerchiata dai Boi e subiva un
duro assedio, inviarono in fretta in soccorso di costoro le legioni mobilitate per Publio, al
comando delle quali posero un pretore, mentre a lui ordinarono di raccoglierne e arruolarne altre
fra gli alleati.
1d. LIV. XXI 26.1-2: 1 Qui tumultus repens postquam est Romam perlatus et Punicum insuper
Gallico bellum auctum patres acceperunt, 2 C. Atilium praetorem cum una legione Romana et
quinque milibus sociorum, dilectu novo a consule conscriptis, auxilium ferre Manlio iubent; qui
sine ullo certamine – abscesserant enim metu hostes – Tannetum pervenit.
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1 Come giunse a Roma la notizia dell’improvvisa sollevazione dei Galli ed il senato apprese che
la guerra contro i Cartaginesi era resa più difficile con l’aggiunta della guerra gallica, 2 i senatori
comandarono al pretore C. Atilio di portare aiuto a Manlio con una sola legione romana e 5000
soldati alleati arruolati dal console nell’ultima leva. Attilio giunse a Tanneto senza alcun
contrasto, perché i neici per paura si erano ritirati.
2. PLB. III 68.9-10: 9 oiJ ejn th/' @Rwvmh/, prospeptwkovtwn tw'n kata; th;n iJppomacivan, ejxenivzonto
me;n tw'/ to; sumbebhko;" ei\nai para; th;n prosdokivan … 10 ajll’ oiJ me;n hj/tiw'nto th;n tou'
strathgou' propevteian, oiJ de; th;n tw'n Keltw'n ejqelokavkhsin…
9 A Roma come giunsero le notizie relative al combattimento equestre, la reazione fu d sorpresa
perché l’accaduto era contro le aspettative, [e tuttavia non mancavano le scuse per non far
sembrare una sconfitta quanto era loro avvenuto,] 10 anzi: alcuni ne attribuivano la causa alla
precipitazione del console, altri [– che traevano questa conclusione dall’ultima defezione –]
all’indole traditrice dei Celti. [ 11 Ma essendo nel complesso intatte le truppe di fanteria,
pensavano che fossero intatte anche le loro speranze sull’esito finale della guerra].
3a. PLB. III 75.1[-4]: 1 @O de; Tebevrio" eijdw;" me;n ta; sumbhbekovta, boulovmeno" de; kata;
duvnamin ejpikruvptesqai tou;" ejn th/' @Rwvmh/ to; gegono;" e[pemye tou;" ajpaggelou'nta" o{ti
mavch" genomevnh" th;n nivkhn aujtw'n oJ ceimw;n ajfeivleto…
Tiberio, conoscendo i fatti ma volendo nei limiti del possibile nascondere l’accaduto a quelli di
Roma, mandò a riferire che nella battaglia appena avvenuta il maltempo aveva sottratto loro la
vittoria.
3b. PLUT. Fab. 3.4: Della sconfitta subita al fiume Trebbia, né il generale che ne scrisse al
senato, né il messo inviato a Roma ad annunciarla esposero chiaramente i fatti, ma si disse,
mentendo, che non si sapeva a chi aggiudicare la vittoria e che l’esito era dubbio.
3c. PLB. III 75.2-8: 2 I Romani sul momento prestarono fede alle notizie che giungevano, ma
dopo non molto, quando appresero che i Cartaginesi mantenevano il loro accampamento e che i
Celti erano tutti passati dalla loro parte, stringendo amicizia con loro, 3 mentre i loro uomini,
dopo aver abbandonato il campo, si erano ritirati dalla battaglia, si erano tutti raccolti nelle città,
e si rifornivano dal mare dei beni di prima necessità, trasportati risalendo il fiume Po, capirono
sin troppo chiaramente come erano andate le cose durante il combattimento. 4 Perciò, di fronte
ad un fatto che appariva loro sconvolgente (paradovxou fanevnto" aujtoi'" tou' pravgmato"),
dedicavano particolare attenzione ai preparativi, e soprattutto alla sorveglianza dei luoghi più
esposti, mandando legioni in Sardegna e in Sicilia, nonché presidi a Taranto e negli altri luoghi
opportuni; allestirono anche 60 quinqueremi. 5 Gneo Servilio e Gaio Flaminio, che erano i
consoli eletti allora, riunivano gli alleati e arruolavano le proprie legioni. 6 Facevano anche
portare i rifornimenti in parte a Rimini, in parte in Tirrenia, con l’intento di condurre la
spedizione in quei luoghi. 7 Mandarono anche a chiedere aiuto a Ierone, che inviò loro 500
Cretesi e 1000 peltasti: facevano tutti i preparativi ovunque senza risparmiarsi (pavnta de; kai;
pantacovqen ejnergw'" hJtoivmazon). 8 I Romani infatti sono più che mai temibili (foberoiv), sia in
pubblico sia in privato, proprio quando incombe su di loro una minaccia reale.
3d. LIV. XXI 57.1-3: 1 Romam tantus terror ex hac clade perlatus est, ut iam ad urbem
Romanam crederent infestis signis hostem venturum nec quicquam spei aut auxilii esse quo
portis moenibusque vim arcerent: 2 uno consule ad Ticinum victo, altero ex Sicilia revocato,
duobus consulibus, duobus consularibus exercitibus victis quos alios duces, quas alias legiones
esse quae arcessantur 3 Ita territis…
1 Questa sconfitta recò a Roma tanto spavento che oramai si credeva che Annibale sarebbe
venuto contro la città con le insegne ostilmente spiegate; né vi era alcuna speranza di aiuto sul
quale i Romani potessero contare per tener lontana dalle porte e dalle mura la violenza nemica:
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2 un console era stato vinto al Ticino, l’altro era stato richiamato dalla Sicilia; due consoli, due
eserciti consolari erano stati battuti; quali altri generali, quali altre legioni potevano ancora
essere richiamati? 3 Mentre i Romani erano in preda al terrore…
3e. LIV. XXI 62.1 e 11: 1 Romae aut circa urbem multa ea hieme prodigia facta aut, quod
evenire solet motis semel in religionem animis, multa nuntiata et temere credita sunt… 11 haec
procurata votaque ex libris Sibyllinis magna ex parte levaverant religione animos.
1 In Roma e nei dintorni della città in quell’inverno avvennero molti prodigi, il che suole
avvenire quando gli animi sono portati alla superstizione … 11 Queste espiazioni e questi voti,
secondo quanto avevano prescritto i Libri Sibillini, avevano ormai in gran parte sollevato gli
animi da ogni paura suscitata dai prodigi.
4a. PLB. III 76.12: oj de; Gnavio" sunavya" tw/' stovlw/ kai; tou;" aijtivou" tw'n sumbebekovtwn kata;
tou;" par’ aujtoi'" ejqismou;" kolavsa"…
Gneo, quando ebbe raggiunto la flotta e punito i responsabili dell’accaduto secondo le loro
usanze,…
4b. LIV. XXI 61.4: et Scipio raptim ad famam novorum hostium agmine acto, cum in paucos
praefectos navium animadversisset…
Scipione allora, avendo avuto notizia del nuovo contingente di forze nemiche, mosse il suo
esercito dopo aver punito i pochi prefetti delle navi, …
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