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FIBRE NATURALI<br />
testo e foto di Mariano Salvatore base della fabbricazione della seta fu zione della fi bra. In epoca cinquecentesca<br />
marianoinfi lastrocca@yahoo.it<br />
diffuso anche in Occidente. Sino a quel il primato della sericoltura si sposta verso<br />
periodo i numerosi fi lati di seta presenti le regioni del Settentrione. In questo pe-<br />
Sono molte le storie incredibili che<br />
la natura sa offrirci, stupendoci,<br />
ogni volta, con la sapienza che<br />
nei mercati dell’Impero Romano erano<br />
esclusivamente di importazione orientale;<br />
giungevano da una terra lontana e<br />
riodo è la Repubblica di Venezia, in forte<br />
ascesa politico-economica, a diventare la<br />
capitale della seta. In <strong>Piemonte</strong> occorre<br />
solo lei sa avere. Quella che stiamo per misteriosa nota come il paese dei Seri, attendere un altro secolo prima di veder<br />
ripercorrere è la storia di un legame an- da cui il nome di “sericoltura” ad indi- fi orire, nel vero senso della parola, i primi<br />
tico tra l’uomo e la natura, o per meglio care l’arte della lavorazione della seta. fi lari di gelso adibiti all’allevamento del<br />
dire tra l’uomo e il piccolo bruco di una La storia uffi ciale attribuisce tale merito baco da seta.<br />
farfalla: il baco da seta.<br />
all’Imperatore Giustiniano che affi dò a A partire dalla seconda metà del Seicento,<br />
Un legame intrecciato da oltre quattromila due monaci di S. Basilio, che si recavano però, il <strong>Piemonte</strong> si fa avanti con impeto<br />
anni lungo il fi lo più prezioso che la storia in Oriente per predicare il Cristianesimo, nella produzione della fi bra, soprattutto<br />
della tessitura abbia mai conosciuto. il compito di appropriarsi della tecnica di con fi lati di pregio esportati in tutto il Con-<br />
Risalgono infatti al 2600 a.C. le prime tale lavorazione. Questi, dopo un viaggio tinente. Questo settore viene incoraggiato<br />
testimonianze scritte riguardanti l’alleva- non privo di pericoli, riuscirono a portare e fi nanziato direttamente dai regnanti di<br />
mento del baco da seta. Il fi losofo cinese in Occidente alcune uova di bachi da casa Savoia (in particolar modo Vittorio<br />
Confucio scrisse nel Libro delle Odi e in seta nascosti all’interno di bastoni di Amedeo II e Carlo Emanuele, che non<br />
quello dei Riti, di una tradizione, già pre- bambù.<br />
lesinano nell’elargire favori e concessioni<br />
sente nel Celeste Impero nel III millennio Dal VI sec. d. C. la bachicoltura e la gel- alle fabbriche di stoffe seriche). Questi<br />
a. C., in cui si attribuiva all’imperatrice Sisicoltura iniziano a diffondersi in tutto il comprendono sin dall’inizio i grandi redling-chi<br />
il merito di essere stata la prima bacino del Mediterraneo. In Italia arrivano diti che la sericoltura può assicurare e<br />
ad insegnare l’arte di allevare il baco da a partire dall’VIII secolo, grazie agli arabi le favorevoli ripercussioni che possono<br />
seta e di svolgerne il bozzolo.<br />
che la introducono in Sicilia e nel Sud derivare su tutta l’economia locale. Si<br />
Da quel momento in poi la Cina diven- Italia. In poco tempo le tecniche di lavo- innesca, così, nei decenni successivi<br />
ne la culla di una lavorazione unica al razione della seta risalgono la penisola, una forte rivalità con i produttori d’ol-<br />
Mondo e ne rimase gelosa custode per affi nandosi nel Centro Italia, in città come tralpe, soprattutto del distretto di Lione,<br />
oltre tre millenni.<br />
Lucca che diviene, a partire dal XII sec., per contendersi, con un’espressione di<br />
Fu solo nel 552 d. C. che il segreto alla uno dei maggiori centri europei di lavora- forte attualità, nuove “fette di mercato”. I<br />
transalpini risultano vincenti, soprattutto, di impupamento, fase che precede lo in acqua bollente facilita anche il dipana-<br />
per la capacità di innovare i metodi di sfarfallamento e il conseguente raggiunmento del fi lo. In alcune culture il bruco,<br />
lavorazione e i sistemi di produzione. gimento della forma adulta.<br />
estratto dal bozzolo, viene mangiato.<br />
Nella pagina a fi anco:<br />
alberi di gelso.<br />
Nelle pagine seguenti a sinistra dall’alto:<br />
preparazione delle foglie;<br />
bruco;<br />
bozzoli;<br />
Nel panorama italiano la lavorazione<br />
della seta rappresenta per oltre sette<br />
secoli un settore di assoluta eccellenza,<br />
sino al secondo dopo guerra, quando la<br />
mancanza di manodopera e la comparsa<br />
Il bozzolo è formato da circa 20-30 strati<br />
concentrici costituiti da un unico fi lo di<br />
materiale proteico, la seta, che dipanato<br />
può raggiungere i 1.500 metri di lunghezza.<br />
Nella sua natura proteica (la sericina)<br />
Alcuni bozzoli vengono risparmiati per<br />
consentire la riproduzione del baco. In<br />
questa affascinante storia occorre fare la<br />
conoscenza di un altro protagonista, questa<br />
volta appartenente al mondo vegetale.<br />
farfalla che depone le uova;<br />
farfalla dopo la schiusa;<br />
crisalide nel bozzolo.<br />
Sulla sinistra: fi latrice con bozzoli<br />
a destra Castello di Racconigi<br />
di fi bre sintetiche meno costose come il<br />
nylon o il rayon ne determinano, irrevocabilmente,<br />
il declino.<br />
Nonostante le alterne vicende che hanno<br />
risiedono le doti tecniche di questo fi lato<br />
unico in lucentezza, resistenza, elasticità,<br />
fi nezza e ingualcibilità.<br />
Il bozzolo di seta viene tessuto dal bruco<br />
Il baco da seta si nutre esclusivamente di<br />
foglie di gelso, ne è così goloso che se<br />
per similitudine un bebè mangiasse e si<br />
ingrossasse quanto un baco, avremmo<br />
caratterizzato la storia di questo fi lato, del Bombice in 3-4 giorni. Se la meta- un adulto alto 13 metri e dal peso poco<br />
il fascino legato al fi lo di seta è rimasto morfosi arriva al termine e il bruco si invidiabile di 35.000 kg.<br />
inalterato. L’artefi ce, il Baco da seta (Bom- trasforma in falena, l’insetto adulto uscirà Esistono due varietà di gelso, quello<br />
byx Mori), è una tozza falena inadatta al dal bozzolo tagliando il fi lo di seta che lo nero (Morus nigra), presente nel bacino<br />
volo e priva di colori sgargianti come le compone, rendendolo inutilizzabile. Per del Mediterraneo da molti millenni, e il<br />
più apprezzate farfalle dell’ordine a cui questo, gli allevatori gettano i bozzoli gelso bianco (Morus alba) che come il<br />
appartiene. La sua notorietà è merito del in acqua bollente per uccidere l’insetto baco è originario della Cina. A partire dal<br />
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bozzolo che il bruco tesse per la fase prima che questo avvenga. L’immersione XIV sec. il gelso bianco, per le migliori<br />
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