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Giugno 2010 - Circolo del Partito Democratico di Desenzano del ...

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16 Attualità<br />

<strong>Giugno</strong> <strong>2010</strong><br />

Il federalismo,<br />

questo<br />

sconosciuto<br />

Federalismo. Una parola che è <strong>di</strong>ventata<br />

un ritornello <strong>del</strong>la poli ca italiana. Sembra<br />

che sia il passaggio obbligato verso<br />

l’ammodernamento. Federalismo. Ormai<br />

questo termine è talmente (ab)usato che<br />

quasi non se ne coglie più il signifi cato.<br />

Federalismo può signifi care tu o e il suo contrario: sia<br />

un processo <strong>di</strong> aggregazione che <strong>di</strong> <strong>di</strong>sgregazione tra<br />

sta e/o regioni.<br />

L’EU è un abbozzo <strong>di</strong> Federazione per aggregazione: gli<br />

USA ne sono l’esempio forse più lampante, ma anche<br />

la Germania, per rimanere in Europa. In ques casi,<br />

singoli Sta , storicamente <strong>di</strong>visi, si sono accor che<br />

da soli non sarebbero sopravvissu o che avrebbero<br />

contato poco: per questo si sono messi assieme, si<br />

sono “federa ”, rinunciando a <strong>del</strong>le preroga ve, a dei<br />

poteri dei singoli, per il bene comune.<br />

In Italia c’è chi parla <strong>di</strong> Federalismo come un processo<br />

inverso, un <strong>del</strong>egare poteri a regioni, facendole<br />

<strong>di</strong>ventare piccoli “sta in<strong>di</strong>penden ”, andando anche<br />

in controtendenza rispe o al processo <strong>di</strong> aggregazione<br />

che sta avvenendo in Europa.<br />

Diverso è demandare la ges one <strong>di</strong> certe pra che,<br />

come quella <strong>del</strong>le imposte, che potrebbe semplifi care<br />

le procedure e perme ere l’eliminazione <strong>di</strong> stru ure<br />

ridondan e <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>ose. Ovviamente un processo<br />

come questo va ges to con molta cautela, per<br />

evitare che al posto <strong>di</strong> una stru ura ridondante ne<br />

nascano 20. La <strong>di</strong>ff erenza è molto so le: lo Stato<br />

centrale man ene comunque potere <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e<br />

compensazione, sia per evitare <strong>di</strong>scriminazione fra i<br />

suoi ci a<strong>di</strong>ni, sia per evitare che ogni regione remi in<br />

una <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong>versa.<br />

Un piano <strong>di</strong> riorganizzazione <strong>del</strong>la macchina statale,<br />

in cui potrebbe rientrare, anzi sarebbe giusto che lo<br />

fosse, la ridefi nizione <strong>del</strong>le responsabilità degli en<br />

locali (Regioni, Comuni…), non può però prescindere<br />

da una riorganizzazione is tuzionale <strong>del</strong>lo Stato<br />

A cura <strong>di</strong> STEFANO TERZI<br />

ste3i@yahoo.it<br />

(come, ad esempio, l’introduzione <strong>di</strong> un Senato <strong>del</strong>le<br />

Regioni). In questa sede sarebbe anche opportuna<br />

una riorganizzazione degli en locali stessi, quale<br />

potrebbe essere l’abolizione <strong>del</strong>le province, con<br />

creazione <strong>di</strong> ci à metropolitane e consorzi tra Comuni<br />

per fi ni specifi ci, in base alle necessità (<strong>Desenzano</strong>,<br />

ad esempio, nel campo <strong>del</strong>la promozione turis ca<br />

avrebbe interesse a collaborare con Peschiera, mentre<br />

nella ges one dei servizi sociali troverebbe più affi nità<br />

con Lonato).<br />

Chi propone a spron ba uto il Federalismo ha<br />

come retropensiero <strong>di</strong> lasciare ogni regione al<br />

suo des no, con l’idea che se una regione viene<br />

ges ta male sia lasciata fallire. Il che è ovviamente<br />

anacronis co, oltre a essere irresponsabile: se<br />

si pensa che l’intera Europa e ad<strong>di</strong>ri ura gli USA<br />

hanno temuto per il fallimento <strong>del</strong>la Grecia, cosa<br />

succederebbe alla Lombar<strong>di</strong>a se fallisse la Sicilia? Ci<br />

sarebbe una migrazione interna spaventosa, e come<br />

ci si comporterebbe? Nuove fron ere regionali, dopo<br />

che sono state abolite quelle nazionali? La Lombar<strong>di</strong>a<br />

è ricca anche grazie al mercato interno, <strong>di</strong> cui fa parte<br />

la Sicila. Dobbiamo tener presente che il des no<br />

<strong>di</strong> ogni singola regione italiana è inevitabilmente<br />

legato a quello <strong>del</strong>le altre. Non si deve perdere <strong>di</strong><br />

vista l’importanza <strong>del</strong>la coesione nazionale, <strong>del</strong> bene<br />

nazione, <strong>del</strong>l’Unità d’Italia.<br />

Un processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sgregazione nazionale su cer temi<br />

è <strong>del</strong> tu o anacronis co. Se si pensa, ad esempio,<br />

che con il tra ato <strong>di</strong> Lisbona ci si pone l’obbie vo <strong>di</strong><br />

avere un sistema forma vo che viaggia nella stessa<br />

<strong>di</strong>rezione con l’outlook <strong>di</strong> una uniformazione in tu a<br />

Europa, non ha senso che in Italia il sistema unico<br />

presente venga spezze ato in 20 sistemi <strong>di</strong>versi…<br />

Esistono, ovviamente, ambi in cui la riduzione <strong>del</strong>la<br />

scala in cui vengono forni i servizi, oltre a creare dei<br />

risparmi economici dovu all’alleggerimento <strong>del</strong>la<br />

stru ura burocra ca, rende il servizio più umano, più<br />

vicino al ci a<strong>di</strong>no, quin<strong>di</strong> più effi ciente. Questo però<br />

avviene per le is tuzioni più vicine alle persone, i<br />

Comuni, non per le Regioni.<br />

***<br />

C’è poi molta <strong>di</strong>ff erenza, in Italia, tra lo sban<strong>di</strong>erare il<br />

federalismo e il pra carlo…<br />

In par colare, l’a uale Governo e i par che lo<br />

sostengono primeggiano in demagogia in questo<br />

campo.<br />

A quasi due anni dall’inse<strong>di</strong>amento <strong>del</strong> governo

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