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Home Page - Contatti - La <strong>li</strong>breria - Link - Cerca nel <strong>si</strong>to - Pubb<strong>li</strong>cità nel <strong>si</strong>to - Sostenitori<br />

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ANTONIO FAZIO E LO SCONTRO TRA OPUS DEI E ROTHSCHILD 22/09/2005 Marcello<br />

Pamio<br />

Il re<strong>li</strong>gio<strong>si</strong>s<strong>si</strong>mo Antonio è il capro espiatorio dello scontro al vertice tra l’Opera<br />

(Obra), comunemente nota come Opus Dei, e quelle fazioni vicine ag<strong>li</strong> imperi angloebraici<br />

come Rothschild, Warburg, Barings, Goldman Sachs...<br />

IL RITORNO DI GELLI 02/09/2005 Rita Pennarola<br />

Licio Gel<strong>li</strong>, l’Onu, il Parlamento Mondiale di Palermo, la po<strong>li</strong>zia parallela di Riccardo<br />

Sindoca e l’ambasciata mondiale macedone per i bambini: tutti in<strong>si</strong>eme, con un<br />

manipolo di esponenti partenopei. E tutti in bu<strong>si</strong>ness. Quella che vi raccontiamo è la<br />

storia di un mix esplo<strong>si</strong>vo...<br />

L'ELITE INGLESE PRENDE LE PILLOLE PER SOPRAVVIVERE ALL'INFLUENZA AVIARIA<br />

02/09/2005<br />

Alcuni esponenti dell'e<strong>li</strong>te Britannica sono stati inseriti in una <strong>li</strong>sta di precedenza per<br />

ricevere pillole e vaccini, a carico dei contribuenti, qualora il paese venisse colpito<br />

dalla mortale influenza aviaria...<br />

L'AUMENTO DELLA POPOLAZIONE MINACCIA LA SICUREZZA NAZIONALE 22/08/2005<br />

Il rapido incremento della popolazione mondiale, che secondo le stime passerebbe<br />

dag<strong>li</strong> attua<strong>li</strong> 6,5 mi<strong>li</strong>ardi di persone a circa 9,1 mi<strong>li</strong>ardi entro il 2050, potrebbe avere<br />

"gravi conseguenze sulla <strong>si</strong>curezza" non solo per un paese o una regione, ma per il<br />

mondo intero, secondo quanto dichiarato in un nuovo rapporto delle Nazioni Unite...<br />

IL VERO VOLTO DELL'IMMIGRAZIONE 2/08/2005<br />

Per ultimo, ma non per importanza, l’immigrazione clandestina è funzionale a quei<br />

personaggi che vog<strong>li</strong>ono fomentare una destabi<strong>li</strong>zzazione della società per meg<strong>li</strong>o<br />

controllarne le masse. Mi riferisco alla <strong>massoneria</strong> deviata e alle lobbies di potere...<br />

LA CAZZUOLA GEORGE WASHINGTON 7/07/2005<br />

La posa della prima pietra del Campidog<strong>li</strong>o deg<strong>li</strong> Stati Uniti d’America avvenne con<br />

Riti Massonici il 18 settembre del 1793. Poiché il territorio era <strong>si</strong>tuato all’interno della<br />

giurisdizione massonica della Gran Loggia del Maryland, la cerimonia fu celebrata...<br />

LISTA DEI PARTECIPANTI AL MEETING DEI BILDERBERG 26/05/2005<br />

Franco Bernabè Vice Direttore di Rothschild Europa, John Elkann FIAT, Tommaso<br />

Padoa-Schioppa Banca Centrale Europea, Paolo Scaroni ENEL, Domenico Siniscalco<br />

Ministro del Tesoro...<br />

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2005: IL PROGRAMMA SEGRETO DEL GRUPPO BILDERBERG 26/05/2005<br />

Tutto esaurito dal 5 all'8 maggio 2005: lussuoso hotel vicino ad un lago, come piace<br />

al gruppo Bilderberg, 60 km ad est di Monaco di Baviera. Il luogo ideale per loro dal<br />

momento che le strade di accesso sono facilmente bloccate...<br />

I DUE SANGIOVANNI - IL CULTO SOLARE 13/05/2005<br />

Caratteristica universale delle antiche Confraternite dei Costruttori è il patronato, che<br />

esse, in ogni luogo ed in ogni tempo, assunsero di uno dei due San Giovanni, o del<br />

Battista, precursore del Cristo, battezzatore, o dell’Evange<strong>li</strong>sta...<br />

PINOCCHIO MASSONE 6/05/2005<br />

Questo rituale, viene descritto anche nella storia di Pinocchio, quando eg<strong>li</strong> <strong>si</strong> trova<br />

all’osteria del Gambero rosso e sta sognando la moltip<strong>li</strong>cazione delle monete che, per<br />

con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o del Gatto e della Volpe...<br />

DICK CHENEY ALLA TRILATERALE 28/04/2005<br />

Cravatta rossa e doppio petto blu Dick Cheney sceg<strong>li</strong>e la platea della riunione annuale<br />

della Commis<strong>si</strong>one Trilaterale per spiegare come <strong>si</strong>a la lotta alla pro<strong>li</strong>ferazione di armi<br />

non convenziona<strong>li</strong> il tema più caldo per l'amministrazione Bush...<br />

LE PAGINE GIALLE DELLA P2 13/04/2005<br />

Ovvero, cosa fanno adesso? Berlusconi Silvio (tessera n.1816):... Cicchitto Fabrizio<br />

(tessera n.2232): deputato e vicecoordinatore nazionale di Forza Ita<strong>li</strong>a, nonchè<br />

editoria<strong>li</strong>sta de Il Giornale. Ciuni Roberto (tessera n.2101): collaboratore de Il<br />

Giornale e Panorama...<br />

I MASSONI E LA SINISTRA ITALIANA 22/03/2005<br />

Il Gruppo Bilderberg nasce nel 1952, ma viene ufficia<strong>li</strong>zzato due anni più tardi, a<br />

giugno del 1954, quando un ristretto gruppo di vip dell’epoca <strong>si</strong> riunisce all’hotel<br />

Bilderberg di Oosterbeek, in Olanda...<br />

DA MARCELLO DELL'UTRI ALLA DESTRA EVERSIVA 13/12/2004<br />

Tutto cominciò con un inciucio. Per la preci<strong>si</strong>one, un’inciucessa, dal momento che in<br />

primo piano ci sono due donne. E’ alla loro stretta amicizia che <strong>si</strong> deve,<br />

probabilmente, la brusca virata verso l’estrema destra...<br />

I NUOVI TEMPLARI NELLE ISTITUZIONI 9/12/2004<br />

I Templari tornano nelle cronache della grande stampa ita<strong>li</strong>ana a inizio ottobre scorso,<br />

quando uno dei body guard rapiti in Iraq, il <strong>si</strong>ci<strong>li</strong>ano Salvatore Stefio, riceve a<br />

Palermo l’investitura di Cava<strong>li</strong>ere Templare nel corso di una solenne cerimonia...<br />

RIFORMA DELLA GIUSTIZIA? MACCHE', E' IL PIANO DI RINASCITA DEMOCRATICA<br />

3/12/2004<br />

Lo abbiamo ripetuto numerose volte: questo governo sta rea<strong>li</strong>zzando punto per punto<br />

il “Programma di rinascita democratica” del Maestro Venerabile Licio Gel<strong>li</strong>! E lo sta<br />

facendo così spudoratamente e alla luce del sole...<br />

IL BANCO AMBROSIANO 22/11/2004<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pagina<strong>massoneria</strong>.htm (2 di 9)08/01/2006 16.49.53


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Nella mattina del 18 giugno 1982 viene scoperto il corpo dei banchiere milanese<br />

Roberto Calvi, a capo dei Banco Ambro<strong>si</strong>ano, impiccato a una impalcatura sotto il<br />

Ponte dei Frati Neri a Londra. Le tasche del suo elegante vestito sono riempite di<br />

pietre e di denaro...<br />

CENSURA, EPURAZIONI E IL "PIANO DI RINASCITA DEMOCRATICA" 16/11/2004<br />

“Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità, è un atto rivoluzionario”. Così<br />

George Orwell - pseudonimo di Arthur Blair - scriveva nel suo attua<strong>li</strong>s<strong>si</strong>mo capolavoro<br />

di fantapo<strong>li</strong>tica “1984”. Questo nel lontano 1948. E oggi, a distanza di oltre mezzo<br />

secolo come <strong>si</strong>amo mes<strong>si</strong>?...<br />

LOGGE MASSONICHE LUSSEMBURGHESI E LA PIDUE ITALIANA 16/11/2004<br />

La storia massonica lussemburghese è strettamente legata alla storia della città e<br />

fortezza del Lussemburgo, occupata nei seco<strong>li</strong> dalle grandi potenze europee - che vi<br />

hanno tutte lasciato la propria impronta - prima che, finalmente, questo piccolo<br />

paese, nel cuore dell'Europa, non ottenesse la sua neutra<strong>li</strong>tà e indipendenza...<br />

I TEST PSICO-ATTITUDINALI UNA VECCHIA IDEA DI GELLI 12/11/2004<br />

Ha un padre nobile l'idea di sottoporre g<strong>li</strong> aspiranti magistrati a un «esame p<strong>si</strong>coattitudinale».<br />

Un padre nobile e venerabile: Licio Gel<strong>li</strong>. Se già lo scorso anno il Gran<br />

Maestro della P2, intervistato da «Repubb<strong>li</strong>ca», rivendicava il copyright sulle più<br />

recenti «riforme» e <strong>si</strong> fe<strong>li</strong>citava per lo stato avanzamento lavori...<br />

CHI DA' I SOLDI A SINDONA? 1/10/2004<br />

Nell’aprile 1974 non è solo la DC ad avere bisogno di soldi. Soprattutto ne ha bisogna<br />

Sindona sul cui impero soffia ormai vento di cri<strong>si</strong>. Le autorità americane hanno messo<br />

g<strong>li</strong> occhi addosso alla Frank<strong>li</strong>n. Quelle tedesche sono ormai osti<strong>li</strong> alla Woolff e alla<br />

Herstatt. Le speculazioni dell’Edilnassau vanno a roto<strong>li</strong>...<br />

I PERCHE' SENZA RISPOSTA DEL "SUICIDIO" DI ALIGHIERO NOSCHESE 23/09/2004<br />

Il 3 Dicembre del 1979 <strong>si</strong> suicida l’attore imitatore A<strong>li</strong>ghiero Noschese, iscritto P2 col<br />

numero di tessera 343. Sulle <strong>li</strong>ste di aderenti alla loggia sequestrate ad Arezzo al<br />

maestro venerabile della P2, di fianco al numero del Noschese compare la dicitura:<br />

“morto”. Il suicidio di A<strong>li</strong>ghiero Noschese genera numero<strong>si</strong> dubbi soprattutto per la<br />

dinamica dell’accadimento e per le circostanze che lo accompagnarono...<br />

LA MURDOCH COMPANY CUSTODIRA' I SEGRETI UFFICIALI BRITANNICI? 24/08/2004<br />

Nell’arco di due anni, la TNT trasferirà il servizio archivi del MoD e di altri 13<br />

dipartimenti governativi – fra cui il Ministero deg<strong>li</strong> Interni, il Servizio Giudiziario della<br />

Corona (CPS), l’Archivio di Stato (PRO), il Servizio di Po<strong>li</strong>zia Metropo<strong>li</strong>tana e il<br />

Dipartimento del Lord Cancel<strong>li</strong>ere – dai <strong>si</strong>curi magazzini del MoD di Bourne Avenue,<br />

Hayes, Middlesex, a nuovi edifici nelle Midlands...<br />

BUSH E KERRY FRATELLI DI LOGGIA E CUGINI DI SANGUE 14/07/2004<br />

Pochi sono a conoscenza del loro legame di sangue. Secondo le ricerche dello storico<br />

americano, di origine ceca, Miroslav Rechcigl, il pre<strong>si</strong>dente George Walker Bush Jr. e<br />

lo sfidante John Kerry discenderebbero da Edoardo I, sovrano inglese della casata dei<br />

Plantageneti vissuto tra il 1239 e il 1307...<br />

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BUSH E KERRY DIVISI IN POLITICA MA UNITI IN LOGGIA: QUELLA DEL TESCHIO E<br />

OSSA 13/07/2004<br />

Skull and Bones ha una storia e una leggenda. La storia vuole che l’associazione <strong>si</strong>a<br />

stata fondata a Yale, nel 1832, dal generale Wil<strong>li</strong>am Huntington Russell (fratello di<br />

quel Samuel che gestì il più vasto traffico mondiale di oppio del tempo) e da Alphonso<br />

Taft, nonno di quell’Howard che dal 1909 al 1913 sarebbe stato il 27° pre<strong>si</strong>dente deg<strong>li</strong><br />

Stati Uniti...<br />

BILDERBERG A STRESA SI E' SCELTO EDWARDS COME VICE DI KERRY 13/07/2004<br />

La scelta di John Edwards come vice di Kerry nella corsa alla Casa Bianca sarebbe<br />

maturata nelle sale del Grand Hotel des Ils Borromees di Stresa, all’inizio di giugno,<br />

tra i partecipanti alla conferenza annuale del riservatis<strong>si</strong>mo gruppo Bilderberg...<br />

BILDERBERG: LISTA DEI PARTECIPANTI 2004 STRESA (ITALIA) 7/06/2004<br />

I - Ambrosetti, Alfredo - Chairman, Abbrosetti Group, Benedetti, Rodolfo De - CEO,<br />

CIR, Bernabe, Franco - Vice Chairman, Rothschild Europe, Borto<strong>li</strong>, Ferrucio de - CEO,<br />

RCS Libri, Caracciolo, Lucio - Director, Limes Geopo<strong>li</strong>tical Review...<br />

GUERRA ALLA SIRIA E BILDERBERG A MILANO 21/05/2004 Marcello Pamio<br />

Il premier Berlusconi finalmente, dopo un lungo periodo di latitanza, <strong>si</strong> è presentato<br />

alle Camere, per spiegare ai parlamentari qual è la <strong>si</strong>tuazione del nostro contingente -<br />

non che servissero le sue parole - ma soprattutto come il governo in carica intende<br />

affrontare l’escalation di violenza che sta imperversando in Iraq, e che sta toccando<br />

sempre più da vicino i nostri mi<strong>li</strong>tari stanziati a Nas<strong>si</strong>rya...<br />

DALLA SKULL AND BONES AL NUOVO ORDINE MONDIALE 14/04/2004<br />

La Skull and Bones è una società segreta studentesca fondata nel 1832, dove<br />

vengono cooptati alcuni studenti dell'Univer<strong>si</strong>tà di Yale, una delle maggiori univer<strong>si</strong>tà<br />

americane, diciamo del patriziato americano...<br />

LA MASSONERIA E LO SCANDALO DEL CALCIO SCOMMESSE 27/04/2004<br />

Lo scandalo delle scommesse legate alle partite di calcio scoppia ag<strong>li</strong> inizi del 1980.<br />

Quella che, all’opinione pubb<strong>li</strong>ca, sembra un fulmine a ciel sereno, risulta però essere<br />

per g<strong>li</strong> addetti ai lavori la risultante di un percorso partito parecchi anni addietro e che<br />

ha trovato il suo periodo di maggior fulgore neg<strong>li</strong> anni settanta...<br />

BABY MARKET 06/04/2004<br />

Un enorme giro d’affari, quello che ruota intorno al traffico di esseri umani. Tutti i<br />

raccapriccianti dettag<strong>li</strong> nella ricostruzione di Ferdinando Impo<strong>si</strong>mato, magistrato di<br />

punta impegnato da sempre nella lotta ai poteri crimina<strong>li</strong>...<br />

MOSTRO DI FIRENZE E PISTA ESOTERICA 23/03/2004<br />

I colloqui furono sconvolgenti perché trovai in lui una persona che della setta sapeva<br />

veramente tutto; non solo, ma era aggiornatis<strong>si</strong>mo anche sul contenuto di ogni<br />

verbale che era stato scritto dopo ogni mia depo<strong>si</strong>zione...<br />

1982: CAMPIONATI DEL MONDO IN TERRA DI SPAGNA 10/03/2004<br />

Ospitare un campionato del mondo è cosa molto ambita perché inevitabilmente<br />

destinata a rimpinguare economicamente le casse della nazione organizzatrice: diritti<br />

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televi<strong>si</strong>vi, sponsor mi<strong>li</strong>ardari, incas<strong>si</strong> ai botteghini, indotto turistico connesso<br />

all’evento...<br />

LATTE E "GREMBIULINI" 8/03/2004<br />

Ogni giorno che passa saltano fuori nuovi e inquietanti tassel<strong>li</strong> nel caso che sta<br />

coinvolgendo e sconvolgendo l'Ita<strong>li</strong>a intera della finanza e non solo: il Parmacrack.<br />

All'immenso «buco nero», che ha inghiottito svariati mi<strong>li</strong>ardi di euro, <strong>si</strong> sono infatti<br />

aggiunti altri misteri, che infittiscono ulteriormente la già intricata matassa...<br />

NESARA 4/03/2004<br />

Il fatto è ignorato dal gran pubb<strong>li</strong>co e sarà tra poco tempo conosciuto da tutti. E la<br />

Legge NESARA ("Top Secret") che sarà annunciata presto ufficialmente neg<strong>li</strong> USA<br />

(all'inizio della primavera). Questa legge instaurerà innanzitutto la Pace sulla Terra,<br />

mettendo un termine al regime Bush ed al dominio deg<strong>li</strong> Illuminati neg<strong>li</strong> USA, poi su<br />

tutta la Terra...<br />

IL VERO VOLTO DELLA TRILATERALE 3/03/2004<br />

La Trilateral Commis<strong>si</strong>on è una fi<strong>li</strong>azione del Council on Foreign Relations (CFR), nato<br />

nel 1921 con il finanziamento di potenti banchieri qua<strong>li</strong> John Davison Rockefeller, Paul<br />

Warburg, J.P. Morgan, Jacob Schiff, Bernard Baruch allo scopo di contrastare<br />

l’isolazionismo in cui g<strong>li</strong> Usa minacciavano di chiuder<strong>si</strong> dopo la Grande Guerra...<br />

SKULL & BONES: IL SEGRETO CHE UNISCE BUSH E KERRY 07/02/2004<br />

Pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong> riva<strong>li</strong> nelle urne il pros<strong>si</strong>mo 2 novembre, George W. Bush e John F. Kerry<br />

hanno differenti vite alle spalle e opposte vi<strong>si</strong>oni della società americana, ma ciò che<br />

<strong>li</strong> accomuna è l’essere entrambi dei «Bonesmen», ovvero membri della e<strong>li</strong>taria setta<br />

segreta «Skull & Bones»...<br />

"DOVE SI DISTINGUE QUESTA COSA DALLA MASSONERIA" 13/01/2004<br />

Si apre nel ‘78 il problema dei rapporti fra Cei [conferenza episcopale ita<strong>li</strong>ana] e<br />

papa. Non sono certo i mig<strong>li</strong>ori: per quanto io riesco a capire il papa non <strong>si</strong> rende<br />

conto della <strong>si</strong>tuazione ita<strong>li</strong>ana, chiuso com’è nel modello della sua esperienza<br />

polacca...<br />

IL SEGRETO DEL POTERE: LA MASSONERIA DEL '700 7/12/2003<br />

Ordinario di Storia Moderna all'Univer<strong>si</strong>tà di Catania Sorta in Scozia alla fine del '500,<br />

la <strong>massoneria</strong> prese forma in Gran Bretagna durante il XVII secolo e trova poi nel<br />

'700 le condizioni idea<strong>li</strong> per diffonder<strong>si</strong>...<br />

UN SINDONA SENZA SILENZIATORE 2/12/2003<br />

Capel<strong>li</strong> bianchi, calvizie accentuata, occhi affossati e arrossati dalla stanchezza, volto<br />

pal<strong>li</strong>do e emaciato, fi<strong>si</strong>co rinsecchito. L'immagine di un vecchio. I cronisti raccontano<br />

che Michele Sindona abbia sorriso quando...<br />

GLI OSCURI POTERI DELLA TRILATERALE 20/11/2003<br />

Nel lug<strong>li</strong>o 1973, in mondo allora bipolare, David Rockefeller lancia la Commis<strong>si</strong>one<br />

trilaterale, che segnerà il punto di partenza della guerra ideologica moderna...<br />

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E' SCONTRO SU MURDOCH JR. A BSKYB 7/11/2003<br />

Nonostante le forti polemiche, il magnate dei media Rupert Murdoch ha nominato<br />

pre<strong>si</strong>dente del canale satel<strong>li</strong>tare britannico Bskyb il proprio fig<strong>li</strong>o James, e come<br />

vicepre<strong>si</strong>dente l’amico Lord Jacob Rothschild, l’anziano e blasonato banchiere<br />

dell’omonima famig<strong>li</strong>a...<br />

GOVERNO DI OMBRE ALLA CASA BIANCA 30/10/2003<br />

Douglas Feith, Richard Perle, Paul Wolfowitz, Donald Rumsfeld, il vicepre<strong>si</strong>dente Dick<br />

Cheney e poi chi altro? Una rete extragovernativa sembra cingere la Casa Bianca e<br />

orientarne le azioni...<br />

LETTERA INEDITA DI LADY DIANA 27/10/2003<br />

Dieci me<strong>si</strong> prima della sua tragica morte nel sottopasso parigino dell'Alma, il 31<br />

agosto 1997, Lady Diana scrisse una lettera in cui preannunciò che era in atto un<br />

complotto per ucciderla in un incidente automobi<strong>li</strong>stico...<br />

PROPAGANDA 2003 22/10/2003<br />

Siamo abituati a pensare alla P2 come ad un rottame della storia, o al mas<strong>si</strong>mo come<br />

un retaggio di un malaffare po<strong>li</strong>tico e massonico. Un qualcosa fuori dal tempo che, di<br />

tanto in tanto, <strong>si</strong> ripresenta come un insulto alle coscienze...<br />

SPETTRO DEL FASCISMO DIETRO SCHWARZENEGGER 13/10/2003<br />

"Ammiro Hitler ... perché di estrazione modesta, senza un'istruzione formale, è<br />

arrivato al potere. Lo ammiro per essere un grande oratore, per il modo di rivolger<strong>si</strong><br />

alla gente, ecc... "Non <strong>si</strong> può vivere senza autorità..."<br />

SEGRETI E MISTERI DEL B'NAI B'RITH 11/10/2003<br />

Emmanuel Ratier ci presenta uno studio molto interessante sul "B’nai B’rith". Su<br />

questo argomento non era stato scritto ancora nulla di co<strong>si</strong> completo, dettag<strong>li</strong>ato e<br />

nello stesso tempo ben documentato. Era infatti molto difficile poter parlare del "B’nai<br />

B’rith"...<br />

LICIO GELLI: "AVEVO SCRITTO TUTTO TRENT'ANNI FA 28/09/2003<br />

Guardo il Paese, leggo i giorna<strong>li</strong> e penso: ecco qua che tutto <strong>si</strong> rea<strong>li</strong>zza poco a poco,<br />

pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La giustizia, la tv, l'ordine<br />

pubb<strong>li</strong>co. Ho scritto tutto trent'anni fa"...<br />

IMMIGRAZIONE: COME E' STATO PROVOCATO IL GRANDE ESODO<br />

Non è certo impresa da poco provocare una migrazione di popo<strong>li</strong> così imponente<br />

come quella cui stiamo as<strong>si</strong>stendo. La manovra necessaria è stata certamente lunga e<br />

complessa e va molto al di là della propaganda svolta da prezzolati...<br />

L'EUGENETICA PER ALDOUS HUXLEY<br />

Nel mondo nuovo della mia favola <strong>si</strong> praticavano normalmente l’eugenetica e il suo<br />

contrario, la disgenia. In una serie di bottig<strong>li</strong>e, ovu<strong>li</strong> biologicamente superiori,<br />

ferti<strong>li</strong>zzati da spermatozoi biologicamente superiori...<br />

LA LIBERTA' DI IMMIGRAZIONE NEL MONDO INTERO<br />

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«Ciò che in tutti i luoghi la gente deve fare è praticare la <strong>li</strong>mitazione delle nascite e i<br />

matrimoni misti (tra razze differenti), e ciò in vista di creare una sola razza in un mondo<br />

unico dipendente da un’autorità centrale»...<br />

LE NUOVE ARMI E LA NARCODEMOCRAZIA<br />

Nel 1920 il colonnello britannico J.F.C. Fuller, reduce dalla Grande Guerra, previde<br />

l'avvento di armi di un tipo assolutamente nuovo. "Sistemi bel<strong>li</strong>ci senza fuoco", che<br />

avrebbero rimpiazzato i cannoni, i cingolati e g<strong>li</strong> esplo<strong>si</strong>vi, e che avrebbero reso la<br />

guerra infinitamente...<br />

LA CREAZIONE DEI BEATLES<br />

Fin dall’inizio, la EMI creò il mito della grande popolarità dei Beatles. Nell’agosto del<br />

1963, in occa<strong>si</strong>one della loro prima apparizione televi<strong>si</strong>va al London Palladium, mig<strong>li</strong>aia<br />

di loro fans sembravano in de<strong>li</strong>rio...<br />

CHI E COSA SI CELA DIETRO L'IMMIGRAZIONE<br />

Dunque l’ONU veniva indicata come la centrale da cui è partito l’ordine che è alle origini<br />

di questa vicenda e le <strong>si</strong> attribuiva un preciso programma che non potrà non incidere in<br />

maniera sconvolgente sul pros<strong>si</strong>mo avvenire del popolo ita<strong>li</strong>ano...<br />

PENTALFA MASSONICO E PAOLO VI<br />

Questa affermazione è inquietante, perché questa «firma» della «stella a cinque<br />

punte», scolpita sul dorso della mano di Paolo VI, sulla «formella» originale della<br />

«porta di bronzo» della Ba<strong>si</strong><strong>li</strong>ca di San Pietro, è forse l’atto più sconcertante e<br />

temerario di una tremenda realtà...<br />

MITI: DIONISO E MITHRA<br />

G<strong>li</strong> ornamenti tradiziona<strong>li</strong> della figura mefistofe<strong>li</strong>ca, le corna, g<strong>li</strong> zocco<strong>li</strong> e la coda,<br />

sopravvivono ancora oggi, perché Satana del Medio Evo era generalmente<br />

rappresentato sotto forma di capro...<br />

MESSAGGI SUBLIMINALI<br />

Pubb<strong>li</strong>chiamo una piccola rassegna di messaggi sub<strong>li</strong>mina<strong>li</strong>. Ricordando che l'inconscio<br />

elabora le "informazioni" attraverso <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong> e/o immagini, pos<strong>si</strong>amo comprendere i<br />

perico<strong>li</strong> di una immagine o una semp<strong>li</strong>ce scritta nascosta nel testo, per la p<strong>si</strong>che,<br />

soprattutto nei bambini...<br />

LA PILGRIM'S SOCIETY<br />

La Pilgrim's Society (Società dei Pellegrini, i primi calvinisti sbarcarono in America nel<br />

XVII secolo) fu uno dei pas<strong>si</strong> deci<strong>si</strong>vi verso l'unione mondiale: essa, infatti, riuscì ad<br />

unire <strong>si</strong>nergicamente le potenti forze disgregatrici dell'Antico Ordine operanti verso la<br />

fine del secolo XIX...<br />

PINOCCHIO? UN FRATELLINO DELLA LOGGIA DI FIRENZA<br />

Se l'affi<strong>li</strong>azione del mazziniano Carlo Lorenzini alla <strong>li</strong>bera muratoria era solo<br />

un'ipote<strong>si</strong>, ora è divenuta certezza: nell'introduzione al Pinocchio appena uscito nei<br />

clas<strong>si</strong>ci dell'Universale Feltrinel<strong>li</strong>, Tempesti reca come prova, oltre alla frase del Prati<br />

(1885), una lettera al Massone Pietro Barbera...<br />

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I MONDIALISTI ALL'ATTACCO DEL TRONO DI SUA MAESTA'<br />

Signore e <strong>si</strong>gnori, i grembiu<strong>li</strong>ni hanno deciso: la Regina E<strong>li</strong>sabetta non può più essere<br />

capo della Chiesa ang<strong>li</strong>cana.<br />

Non importa che questa prerogativa <strong>si</strong>a propria dei monarchi britannici dal 1533,<br />

ovvero da quando Enrico VIII diede vita alla scisma... (1844), che termina: "In ogni<br />

modo mi creda, il fratello Collodi"...<br />

PSICHIATRI E MASSONI, L'ALA BRITANNICA<br />

Le unioni miste "del nero e del tipo cauca<strong>si</strong>co danno luogo ad ogni sorta di organismi<br />

disarmonici. Mettendo un poco della mente dell'uomo bianco nel mulatto, non solo lo<br />

<strong>si</strong> rende più capace e ambizioso (non ci sono ca<strong>si</strong> accertati di negri puri sa<strong>li</strong>ti a<br />

qualche eminenza)...<br />

LA MASSONERIA GOVERNA L'EUROPA<br />

Di dubbi ne avevamo veramente pochi, ora anche quei re<strong>si</strong>dui scrupo<strong>li</strong> cultura<strong>li</strong> che<br />

restavano sono stati spazzati via. La <strong>massoneria</strong> non solo e<strong>si</strong>ste ed è attivis<strong>si</strong>ma, ma<br />

non fa nemmeno più mistero del potere di intervento di cui gode nell’ambito po<strong>li</strong>tico<br />

internazionale...<br />

PEDOFILIA<br />

Raccapricciante. Quanto ha recentemente svelato la maxi-inchiesta di Torre<br />

Annunziata sulla pedofi<strong>li</strong>a via Internet, va al di là di ogni immaginazione. Centinaia,<br />

forse mig<strong>li</strong>aia, di picco<strong>li</strong> seviziati. Bambini stuprati, ucci<strong>si</strong> e filmati...<br />

INTERVISTA A DAVID ICKE<br />

David Icke, il coraggioso giorna<strong>li</strong>sta britannico, già redattore della BBC e di altri<br />

prestigio<strong>si</strong> giorna<strong>li</strong> che da diver<strong>si</strong> anni ci informa con i suoi <strong>li</strong>bri sui poteri occulti, le<br />

loro trame e i complotti che cercano di rendere schiava l’umanità, è stato ospite a<br />

Bellaria del riuscitis<strong>si</strong>mo MacroFest promosso dalla Macro Edizioni...<br />

LA GUERRA IN KOSOVO VISTA DA DAVID ICKE<br />

BUGIA: La NATO ha dovuto attaccare i bersag<strong>li</strong> Serbi perché il Pre<strong>si</strong>dente Milosevic<br />

Slobodan non avrebbe negoziato sul Kosovo.<br />

VERITA: quando i ‘negoziati di pace’ vennero sostenuti in Francia a febbraio 1999,<br />

Madeleine Albright, la segretaria di stato deg<strong>li</strong> US, ammise che non vi fu alcuna<br />

proposta di ‘negoziazione’...<br />

MALLEUS MALEFICARUM<br />

Dal 1257 al 1816 l'Inqui<strong>si</strong>zione torturò e bruciò sul rogo mi<strong>li</strong>oni di persone innocenti.<br />

Erano accusate di stregoneria e di ere<strong>si</strong>a contro i dogmi re<strong>li</strong>gio<strong>si</strong> e giudicate senza<br />

processo, in segreto, col terrore della tortura...<br />

NUMERI E DATE NELLA VITA E NELLA MORTE DI LINCOLN E KENNEDY<br />

Tantis<strong>si</strong>me sono le coincidenze che intercorrono tra la morte di Kennedy e quella di<br />

Lincoln. Troppe per essere sbrigativamente attribuite al caso...<br />

L'OMBRA DELLA MASSONERIA SULLE PRESIDENZIALI FRANCESI<br />

La sconfitta della <strong>si</strong>nistra ufficiale (socia<strong>li</strong>sti e comunisti) e la modesta prova<br />

elettorale di Chirac, al primo turno delle pre<strong>si</strong>denzia<strong>li</strong>, hanno messo a nudo<br />

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spaccature e faide all’interno di poteri “dietro le quinte” tradizionalmente forti in<br />

Francia, poteri di cui però <strong>si</strong> parla poco da noi...<br />

NUOVE LOGGE MASSONICHE<br />

La questione è di quelle inquietanti, il soggetto che la pone è di quel<strong>li</strong> da non<br />

sottovalutare. Si tratta del Li.<strong>si</strong>.po, il Libero <strong>si</strong>ndacato di po<strong>li</strong>zia, che in un comunicato<br />

stampa ha denunciato senza troppi giri di parole l’e<strong>si</strong>stenza di «una regia dietro i<br />

continui sbarchi di clandestini nel nostro Paese»...<br />

LOGGIA PROPAGANDA DUE (P2)<br />

La data di fondazione della loggia massonica Propaganda Due <strong>si</strong> perde nel tempo,<br />

come spesso accade per <strong>si</strong>mi<strong>li</strong> consorterie. E' noto, comunque, che era un antico<br />

soda<strong>li</strong>zio che accog<strong>li</strong>eva g<strong>li</strong> elementi più importanti e prestigio<strong>si</strong>, fin da quando...<br />

JAN AMOS COMENIUS<br />

Comenius, erede spirituale di Johann Valentin Andreae e portavoce della Rosacroce, <strong>si</strong><br />

incaricherà di gettare le fondamenta del mondia<strong>li</strong>smo modernamente inteso,<br />

tracciando un disegno di società allargata a tutti i popo<strong>li</strong>, un vero e proprio piano di<br />

ecumenismo po<strong>li</strong>tico, in grado di appropriar<strong>si</strong> di ogni valenza po<strong>li</strong>tico-re<strong>li</strong>giosa<br />

attraverso una riforma universale della società umana...<br />

WALL STREET E IL NAZIONALSOCIALISMO<br />

Accanto a quello dei "cartel<strong>li</strong>" tedeschi, non va dimenticato il ruolo delle multinaziona<strong>li</strong><br />

americane, come la General Electric, la Standard Oil of New Jersey è la International<br />

Telephone and Telegraph (l.T.T.). La General Electric...<br />

LE FONTI FINANZIARIE DEL COMUNISMO E DEL NAZIONALSOCIALISMO Pdf<br />

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Fazio e lo scontro tra Opus Dei e Rothschild...<br />

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- <strong>Pagina</strong> economia<br />

Antonio Fazio e lo scontro tra Opus Dei & Rothschild…<br />

Marcello Pamio - 22/12/2005<br />

Antonio Fazio ieri <strong>si</strong> è dimesso dalla carica di governatore di Ban<strong>ki</strong>ta<strong>li</strong>a.<br />

Qualcuno sta ancora festeggiando, qualcun altro invece - magari nelle oscure stanze<br />

dell’Opus Dei di via Bruno Buozzi 73 a Roma - <strong>si</strong> sta asciugando le lacrime.<br />

Dopo 12 anni di mandato lascia il Palazzo Koch di Via Nazionale «per il bene del<br />

paese» dicono all’unisono i nostri umi<strong>li</strong> governanti.<br />

Cosa farà adesso? Con quale incarico verrà premiato per i suoi servigi alla società e<br />

soprattutto per sopperire allo stipendio mi<strong>li</strong>ardario (2 mi<strong>li</strong>ardi di vecchie <strong>li</strong>re, pari a<br />

oltre 160 mi<strong>li</strong>oni al mese)?<br />

Al suo illustre predecessore è andata molto bene. Carlo Azeg<strong>li</strong>o Ciampi oggi ricopre<br />

la prestigiosa carica di Pre<strong>si</strong>dente della Repubb<strong>li</strong>ca. (Ricordiamo che è stato lo stesso<br />

Ciampi a voler Fazio come successore. All’epoca Fazio era vicedirettore generale e ha<br />

“magicamente” scavalcato il direttore generale che era Lamberto Dini…)<br />

Eppure…l’attuale capo dello Stato ha nel suo armadio qualche scheletruccio di troppo!<br />

Nel settembre 1992, quando dirigeva la Banca Centrale nel governo, guarda caso, di<br />

Giu<strong>li</strong>ano Amato, ritardò una speculazione della ster<strong>li</strong>na da parte del filantropo<br />

George Soros contro la <strong>li</strong>ra che ne causò la sua svalutazione del 30%. Nel vano<br />

tentativo di arginare l’attacco, l’esperto di finanza Ciampi prosciugò le riserve in<br />

valuta estera della Banca d’Ita<strong>li</strong>a: ben 48 mi<strong>li</strong>ardi di dollari (qua<strong>si</strong> 100 mila mi<strong>li</strong>ardi di<br />

vecchie <strong>li</strong>re)!!!<br />

Stranamente pochi me<strong>si</strong> prima di questa speculazione criminale, per l’esattezza il 2<br />

giugno 1992, avvenne un incontro segreto a bordo del panfilo reale della regina<br />

E<strong>li</strong>sabetta II d’Inghilterra, il Britannia, al largo di Civitavecchia. A bordo vi erano<br />

esponenti del mondo bancario e finanziario e lo scopo era quello di complottare la<br />

completa privatizzazione delle partecipazioni stata<strong>li</strong> e dell’industria di Stato a prezzi<br />

stracciati a seguito proprio della svalutazione della <strong>li</strong>ra provocata da Soros & Co. Nel<br />

mega yacht vi sa<strong>li</strong>rono i rappresentati delle banche Barings, Warburg, Barclays, ecc.;<br />

personaggi come Mario Draghi, il direttore generale del ministero del Tesoro<br />

dell’epoca, Beniamino Andreatta, George Soros e la stessa regina E<strong>li</strong>sabetta che<br />

<strong>si</strong> è occupata dei saluti ufficia<strong>li</strong>.<br />

Il mi<strong>li</strong>ardario ungaro-statunitense Soros, abituato a far crollare le economie di interi<br />

pae<strong>si</strong> (vedi la cri<strong>si</strong> delle Tigri a<strong>si</strong>atiche), è lo stesso che ha incontrato recentemente<br />

Francesco Rutel<strong>li</strong> e Romano Prodi (ex consulente della Goldman Sachs). Forse i due<br />

navigati po<strong>li</strong>tici avevano bisogno di qualche con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o su come gestire al meg<strong>li</strong>o il<br />

pros<strong>si</strong>mo governo, dal punto di vista economico?<br />

Se a Ciampi, che ha lasciato svuotare le casse della Banca d’Ita<strong>li</strong>a, g<strong>li</strong> hanno regalato<br />

il Quirinale, cosa mai offriranno a Fazio per i suoi servigi? In fin dei conti non ha<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/dimis<strong>si</strong>onifazio.htm (1 di 2)08/01/2006 16.50.11


Fazio e lo scontro tra Opus Dei e Rothschild...<br />

controllato quello che doveva controllare, non ha impedito quello che doveva<br />

impedire (Cirio, Parmalat & co), e per finire ha tentato di scalare quello che non<br />

doveva scalare. Per non parlare delle tonnellate di oro (tra le 450 e le 1500<br />

tonnellate) che la Banca d’Ita<strong>li</strong>a avrebbe iscritto in bilancio ma che risultano sparite….<br />

Insomma diciamolo: un curriculum di tutto rispetto!<br />

G<strong>li</strong> stes<strong>si</strong> che stanno decidendo il premio di produzione per Fazio, stanno anche<br />

decidendo il suo sostituto (e non mi riferisco al governo fantoccio di Berlusconi).<br />

Alcuni nomi già circolano e sono molto interessanti: Mario Draghi (Banca Mondiale,<br />

gruppo Bilderberg, vice pre<strong>si</strong>dente della Goldman Sachs), Mario Monti (Bilderberg,<br />

appena "assunto" dalla Goldman Sachs), Tommaso Padoa Schioppa (Aspen<br />

Institute, Commis<strong>si</strong>one Trilaterale, Bilderberg), Domenico Siniscalco (RIIA, Royal<br />

Institute for International Affairs, il governo invi<strong>si</strong>bile britannico), Vittorio Gril<strong>li</strong><br />

(Aspen Institute), Lamberto Dini (ex vice pre<strong>si</strong>dente della BIS, la Banca per i<br />

Regolamenti Internaziona<strong>li</strong>, Cava<strong>li</strong>ere di Gran Croce, Fondo Monetario<br />

Internazionale).<br />

Ci <strong>si</strong>amo capiti, vero?<br />

Il posto vacante di governatore, una delle poltrone più potenti e prestigiose dello<br />

scenario ita<strong>li</strong>ano, sarà prontamente occupata da uno di questi personaggi: una<br />

persona vicina a quelle che il ricercatore del Centro Studi Monetari, Marco Saba,<br />

definisce le Brigate Rothschild! Membro quindi del gruppo e<strong>li</strong>tario dei Bilderberg o<br />

della Commis<strong>si</strong>one Trilaterale (commis<strong>si</strong>one e<strong>li</strong>taria che lega USA, Europa, Giappone),<br />

o per che no, della banca d’affari più potente al mondo la Goldman Sachs.<br />

Quindi il re<strong>li</strong>gio<strong>si</strong>s<strong>si</strong>mo Antonio (proprio ieri è andato a stringere la mano al capo<br />

dell'Opus Dei: Benedetto XVI), è il capro espiatorio dello scontro al vertice tra l’Opera<br />

(Obra), comunemente noto come Opus Dei, e quelle fazioni vicine ag<strong>li</strong> imperi angloebraici<br />

come Rothschild, Warburg, Barings, Goldman Sachs, ecc.<br />

Chi vincerà? Lo sapremo tra qualche giorno, e mentre attendiamo trepidanti, il<br />

governo, burattino dei Poteri Forti, ha b<strong>li</strong>ndato il disegno di legge sul risparmio in<br />

discus<strong>si</strong>one alla Camera, mettendo la fiducia su due emendamenti: l'articolo 19.100<br />

su Ban<strong>ki</strong>ta<strong>li</strong>a (mandato a termine di 6 anni per il governatore) e il 30.100 - guarda<br />

caso - sul falso in bilancio.<br />

Evviva i marpioni e la finanza creativa!!!<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/dimis<strong>si</strong>onifazio.htm (2 di 2)08/01/2006 16.50.11


Il ritorno di Gel<strong>li</strong><br />

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TRAME MASSONICHE E AIUTI UMANITARI<br />

Il Ritorno di Gel<strong>li</strong><br />

inchiesta di Rita Pennarola<br />

su La Voce della Campania – dicembre 2005 www.lavocedellacampania.it<br />

Licio Gel<strong>li</strong>, l’Onu, il Parlamento Mondiale di Palermo, la po<strong>li</strong>zia parallela di Riccardo<br />

Sindoca e l’ambasciata mondiale macedone per i bambini: tutti in<strong>si</strong>eme, con un<br />

manipolo di esponenti partenopei. E tutti in bu<strong>si</strong>ness. Quella che vi raccontiamo è la<br />

storia di un mix esplo<strong>si</strong>vo, che porta alla luce la trama di nuovi intrecci paralle<strong>li</strong> per il<br />

controllo dell’ordine mondiale e per la gestione delle risorse, anche e soprattutto quelle<br />

“umanitarie”.<br />

Partiamo dalle celebrazioni svolte<strong>si</strong> lo scorso 12 novembre in quel di Pomig<strong>li</strong>ano d’Arco,<br />

popoloso comune vesuviano, per le ritua<strong>li</strong> assegnazioni di premi ai “poeti dell’anno”. La<br />

rassegna, che da oltre un decennio viene organizzata «dalla vulcanica Tina Piccolo,<br />

poetessa di fama internazionale (come lei stessa ama definir<strong>si</strong> nel dettare le sue note<br />

biografiche, ndr)», <strong>si</strong> era già “distinta” nel 1996 per aver premiato un poeta illustre<br />

come il venerabile Licio Gel<strong>li</strong>. Nel 2005 la manifestazione - che <strong>si</strong> fregia «dell’alto<br />

patronato della Pre<strong>si</strong>denza della Repubb<strong>li</strong>ca» e sarebbe rea<strong>li</strong>zzata «in collaborazione con<br />

il Comune di Pomig<strong>li</strong>ano d’Arco e con la Regione Campania » - non <strong>si</strong> fa mancare l’ombra<br />

del gran maestro: assegna infatti, fra g<strong>li</strong> altri, un riconoscimento a Maria Rosa Gel<strong>li</strong>. Le<br />

note biografiche della «poetessa» Gel<strong>li</strong> sono tratte dall’albo d’oro della Accademia dei<br />

Micenei, di cui fa parte in<strong>si</strong>eme al “cantore” Licio Gel<strong>li</strong>: «Maria Rosa Gel<strong>li</strong> è nata a Pistoia<br />

il 22 dicembre 1952. Dal 1967 vive ad Arezzo dove ha conseguito la maturità e svolto g<strong>li</strong><br />

studi univer<strong>si</strong>tari alla Facoltà di Lingue e Letterature straniere. Parla il francese, lo<br />

spagnolo e l'inglese. Dal 1993 riveste il grado di Capitano del CO.S.INT. Nel 1994 le è<br />

stata conferita la qua<strong>li</strong>fica di Dama di Gran Croce del Reale Ordine di Cipro». Ma a parte<br />

la comune nascita a Pistoia, la re<strong>si</strong>denza aretina per entrambi e, ovviamente,<br />

l’insopprimibile vocazione <strong>li</strong>rica, qua<strong>li</strong> sono i veri legami fra Licio e Maria Grazia Gel<strong>li</strong>?<br />

Maria Rosa o Maria Grazia?<br />

Sono tanti e sorprendenti. Nel 1991 la <strong>si</strong>gnora o <strong>si</strong>gnorina fonda ad Arezzo la srl Va<strong>li</strong>, 20<br />

mila euro in dote oggi, dedita ad operazioni immobi<strong>li</strong>ari, finanziarie e di lea<strong>si</strong>ng in<br />

genere, di cui Maria Rosa è attualmente amministratore unico. I soci della Va<strong>li</strong> srl sono<br />

solo tre: accanto alla “poetessa” <strong>si</strong>edono infatti i due fig<strong>li</strong> maschi del venerabile. Si tratta<br />

di Raffaello Gel<strong>li</strong>, 58 anni, e di Maurizio Gel<strong>li</strong>, classe 1959, che pos<strong>si</strong>ede la maggioranza<br />

delle quote. Una <strong>si</strong>nergia perfetta ed un’intesa incomparabile, dunque, fra i tre Gel<strong>li</strong>. Va<br />

ricordato che il gran maestro, di fig<strong>li</strong>, ne aveva tre: oltre a Raffaello e Maurizio, anche la<br />

bella Maria Grazia, protagonista del rocambolesco sequestro avvenuto all’aeroporto di<br />

Fiumicino nel lug<strong>li</strong>o 1982, quando la po<strong>li</strong>zia trovò nel doppio fondo della sua va<strong>li</strong>gia, per<br />

la prima volta, il Piano di rinascita nazionale elaborato da suo padre nel 1976. Che ne<br />

era stato, in seguito, di Maria Grazia?<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/ritornodigel<strong>li</strong>.htm (1 di 6)08/01/2006 16.50.12


Il ritorno di Gel<strong>li</strong><br />

A febbraio 2004 il superpentito di mafia Angelo Siino racconta fra l’altro al sostituto<br />

procuratore della capitale Luca Tescaro<strong>li</strong> di aver uti<strong>li</strong>zzato per un certo periodo la<br />

Mercedes SL 500 che g<strong>li</strong> era stata data in uso da Giuseppe Moccia, «la stessa – viene<br />

ricostruito in un articolo apparso su Repubb<strong>li</strong>ca – prima uti<strong>li</strong>zzata da Flavio Carboni e<br />

sulla quale, tempo prima, aveva perso la vita la fig<strong>li</strong>a di Licio Gel<strong>li</strong>». Su questo lutto<br />

fami<strong>li</strong>are <strong>si</strong> era soffermato lo stesso Gel<strong>li</strong> durante l’incontro con i giorna<strong>li</strong>sti della Voce<br />

avvenuto a Villa Wanda nel maggio 1996. In quella occa<strong>si</strong>one ci mostrò un ritratto<br />

giovanile della fig<strong>li</strong>a Maria Grazia, «scomparsa in un incidente d’auto – ribadì – nel<br />

periodo in cui era fortemente provata dal sequestro dei documenti e dalle succes<strong>si</strong>ve<br />

indagini». La giovane e avvenente donna ritratta nel quadro che campeggiava alle pareti<br />

del salone di Villa Wanda nel ’96, assomig<strong>li</strong>a in maniera impres<strong>si</strong>onante all’immagine<br />

della poetessa Maria Rosa Gel<strong>li</strong>, socia di Raffaello e Maurizio.<br />

E le analogie non sono finite. Come Licio, anche Maria Rosa pubb<strong>li</strong>ca regolarmente<br />

artico<strong>li</strong> e poe<strong>si</strong>e sul periodico locale di area massonica Il Piave. Spesso le collaborazioni<br />

<strong>si</strong> ritrovano vicine, una accanto all’altra. E il legame societario sembra ora chiudere il<br />

cerchio. Chi è davvero Maria Rosa Gel<strong>li</strong>? Intanto, seguendo le sue tracce – e,<br />

soprattutto, quelle di Raffaello Gel<strong>li</strong> – ci ritroviamo ancora una volta nello “Stato<br />

Parallelo” (vedi la Voce di ottobre 2005) tante volte prefigurato dai magistrati, ma che<br />

solo ora comincia ad assumere contorni più definiti. Raffaello Gel<strong>li</strong> è stato infatti –<br />

almeno fino al 2001 – membro della commis<strong>si</strong>one per i diritti umani all’Onu. Nessuna<br />

meravig<strong>li</strong>a, dal momento che suo padre ha intrecciato rapporti non solo occulti, ma<br />

anche ufficia<strong>li</strong> con alte cariche dello Stato ita<strong>li</strong>ano e di Pae<strong>si</strong> esteri. Come conferma la<br />

foto qui sopra, che ritrae il venerabile nel corso di una cerimonia ufficiale al Quirinale,<br />

in<strong>si</strong>eme all’allora pre<strong>si</strong>dente della repubb<strong>li</strong>ca Giovanni Leone.<br />

UN GELLI ALL’ONU<br />

Torniamo a Raffaello Gel<strong>li</strong> e al suo ruolo alle Nazioni Unite. Era stato lui stesso a<br />

parlarne, dopo il clamore suscitato all’epoca dalle prime notizie di stampa, nel corso di<br />

un’intervista rilasciata al quotidiano La Nazione a maggio 2001. «Io sono solo una<br />

persona che ha accesso all'Onu. Che può partecipare alle riunioni di tutte le commis<strong>si</strong>oni<br />

economiche, umanitarie, dei diritti dell'uomo, a Ginevra, Vienna, New York. Insomma,<br />

ho un mio posto. E ho un documento dell'Onu, un tesserino». Come nasce questa sua<br />

avventura?, g<strong>li</strong> chiede il giorna<strong>li</strong>sta Ennio Mecconi. «Nasce perchè cinque anni fa ho<br />

incontrato Henry Bandier, ora morto, noto avvocato internazionale, francesce, gaul<strong>li</strong>sta,<br />

che non era amico di mio padre, ma forse un suo <strong>si</strong>mpatizzante». «Ho cominciato a<br />

seguire questa organizzazione – spiega – e cioè l' “Agenzia delle città unite per la<br />

cooperazione Nord-Sud” fondata da Bandier». Gel<strong>li</strong>, in pratica, fa parte di una<br />

Organizzazione non governativa accreditata dalle Nazioni Unite: «Nel '95 Bandier era<br />

riuscito ad ottenere uno statuto consultivo, depo<strong>si</strong>tato e approvato presso le Nazioni<br />

Unite, diventando una "Ong", una organizzazione non governativa, il cui scopo è<br />

sen<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>zzare l'opinione pubb<strong>li</strong>ca mondiale per mettere in atto una nuova strategia di<br />

sviluppo. In questo momento seguiamo problemi sull'ecologia e per le acque potabi<strong>li</strong>. In<br />

Kenia, a Ma<strong>li</strong>ndi, c'è un progetto per l'acqua potabile». Il fig<strong>li</strong>o del venerabile <strong>si</strong> dichiara<br />

poi «pre<strong>si</strong>dente dell'"Uta", la United towns agency», nei cui elenchi «ci sono circa 2000<br />

nomi fra avvocati, medici, ex ambasciatori, imprenditori. Un po' in tutto il mondo». Un<br />

seggio all’ONU nel mede<strong>si</strong>mo organismo anche per Marta Gel<strong>li</strong>, consorte del rampante<br />

Raffaello, un metro e novanta di altezza, una indomabile pas<strong>si</strong>one per le auto di lusso,<br />

un diploma di ragioniere ed una fitta rete d’affari fra il Principato di Monaco e numero<strong>si</strong><br />

Pae<strong>si</strong> del mondo, compreso il nostro.<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/ritornodigel<strong>li</strong>.htm (2 di 6)08/01/2006 16.50.12


Il ritorno di Gel<strong>li</strong><br />

Ad aprile di due anni fa il pm barese Lorenzo Lorario lo iscrive nel registro deg<strong>li</strong> indagati<br />

per contrabbando internazionale di <strong>si</strong>garette con il Montenegro. Un’accusa che <strong>si</strong> perde<br />

poi nel porto delle nebbie. Più recentemente il nome di Raffaello Gel<strong>li</strong> rimbalza tra le<br />

pagine del <strong>li</strong>bro di Charles Duchaine, ex giudice istruttore nel Principato di Monaco (poi<br />

dislocato in alta Cor<strong>si</strong>ca, a Bastia, perché accusato di “lesa maestà”). Nel corso di<br />

un’inchiesta sul “blanchiment” dei capita<strong>li</strong>, Duchaine <strong>si</strong> era imbattuto in una nota<br />

riservata della Procura di Asti nella quale <strong>si</strong> spiegava che Daniel Ducruet – all’epoca<br />

marito della principessa Stephanie di Monaco – aveva creato un consorzio denominato<br />

Segetra, nel quale era presente anche Raffaello Gel<strong>li</strong>. L’inchiesta adombrava l’ipote<strong>si</strong> che<br />

il consorzio fosse dedito al riciclaggio di capita<strong>li</strong> della mafia russa.<br />

LA CORAZZATA MACEDONE<br />

Ma le sorprese sono appena cominciate. Perché nella Commis<strong>si</strong>on of Human Rights -<br />

Sub-Commis<strong>si</strong>on on Promotion and Protection of Minorities, attiva presso le Nazioni<br />

Unite nel 1999, in<strong>si</strong>eme a Raffaello e Marta Gel<strong>li</strong> sedevano altri due personaggi che ci<br />

portano dritto dritto in Macedonia, dentro le fila di una strana <strong>si</strong>gla umanitaria<br />

transnazionale, a sua volta collegata col Parlamento Mondiale di Palermo. Si tratta di<br />

«Mr. Dragi Imijanack» e «Ms. Loretta Bianchi». La Voce <strong>si</strong> era già occupata di loro nei<br />

me<strong>si</strong> scor<strong>si</strong>. Il primo (il cui nome preciso è Dragi Zmijanac) risulta infatti fondatore della<br />

First Embassy of the Children in the World Megjashi con sede a Skopje, <strong>si</strong>gla che fino a<br />

qualche settimana fa dispensava onorificenze e passaporti diplomatici a personaggi<br />

come Riccardo Sindoca (indagato a Genova in<strong>si</strong>eme a Riccardo Saya con l’accusa di aver<br />

fondato una po<strong>li</strong>zia parallela di mercenari, attiva anche in territorio iracheno) e Vittorio<br />

Busà, a sua volta fondatore del fantomatico Parlamento Mondiale palermitano (collegato<br />

alla IBSA di Spartaco Bertoletti e Roberto Gobbi, che aveva reclutato uomini come<br />

Fabrizio Quattrocchi).<br />

Cosa è cambiato da qualche settimana a questa parte? Almeno in apparenza, tutto. A<br />

pochi giorni dall’uscita in edicola della Voce di ottobre (e dalla pubb<strong>li</strong>cazione sul <strong>si</strong>to<br />

dell’inchiesta sullo “Stato Parallelo”, contenente molti fra i nomi dei destinatari di cariche<br />

e passaporti, così come apparivano fino ad allora nei documenti ufficia<strong>li</strong> dell’Embassy di<br />

Skopje), la First Embassy of the Children in the World Megjashi invia una prima<br />

comunicazione al nostro giornale. E’ il 27 ottobre. «Ho il piacere – scrive in inglese Dragi<br />

Zmijanac alla Voce – di informarvi più correttamente su di noi. Spero che questo<br />

supplemento di informazioni possa darvi un’immagine più corretta della nostra<br />

Ambasciata». Poi aggiunge: «De<strong>si</strong>dero anche informarvi del fatto che numero<strong>si</strong> membri<br />

dei corpi diplomatici menzionati nel vostro articolo non fanno più parte dei corpi<br />

diplomatici dal 2000». Dopo l’articolo, in Macedonia hanno deciso repentinamente di fare<br />

piazza pu<strong>li</strong>ta. Il <strong>si</strong>to dell’organizzazione macedone cambia, spariscono decine di nomi e<br />

foto, tutti “imbarazzanti”. Non contenti, scrivono nuovamente alla Voce. La seconda mail<br />

è del 15 novembre: «Dear Rita Pennarola, I would <strong>li</strong>ke to inform you to vi<strong>si</strong>t our web <strong>si</strong>te<br />

www.childrensembassy.org.mk and to vi<strong>si</strong>t <strong>li</strong>nk diplomatic corps and to see official List of<br />

the beneficiaries of the diplomatics passport». Segue una <strong>li</strong>sta di so<strong>li</strong> 11 beneficiari,<br />

contro i 57 del precedente elenco, che comprendeva, fra g<strong>li</strong> altri, Riccardo Sindoca,<br />

Viktor Busà e Loretta Bianchi, la stessa che nel ’99 sedeva all’Onu in<strong>si</strong>eme a Raffaello<br />

Gel<strong>li</strong> e Dragi Zmijanac. Un solo nome ita<strong>li</strong>ano è rimasto nel nuovo elenco dei titolari di<br />

passaporti diplomatici: è quello di Antonio Diletto, occhialuto “Ambasciatore onorario a<br />

Napo<strong>li</strong> della First Embassy of the Children in the World Megjashi”.<br />

UN DILETTO AMBASCIATORE<br />

Al Centro Direzionale, Isola G1, Diletto gestisce un ente formativo fra quel<strong>li</strong> che aspirano<br />

ad incarichi dalla Regione per i lucro<strong>si</strong> cor<strong>si</strong> di formazione periodicamente appaltati con<br />

fondi europei. Risulta infatti rappresentante ita<strong>li</strong>ano dell’UEEF, Unione enti europei di<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/ritornodigel<strong>li</strong>.htm (3 di 6)08/01/2006 16.50.12


Il ritorno di Gel<strong>li</strong><br />

formazione, benché sulle pagine bianche preferisca definir<strong>si</strong> “consulente del lavoro”.<br />

Nell’estate 2003 l’ambasciatore Diletto rilascia un’intervista ad un periodico partenopeo.<br />

Apprendiamo così che quella di Napo<strong>li</strong> «è l’unica sede ufficiale dell’Ambasciata<br />

diplomaticamente riconosciuta in Ita<strong>li</strong>a dalla Repubb<strong>li</strong>ca di Macedonia», anche se sul<br />

territorio nazionale e<strong>si</strong>stono numero<strong>si</strong> consolati. Inoltre l’ “ambasciata” capitanata da<br />

Diletto «collabora con istituzioni loca<strong>li</strong> come la Regione Campania ed il Provveditorato<br />

ag<strong>li</strong> studi». Per la mole di attività collegate all’ardua mis<strong>si</strong>one umanitaria, Diletto<br />

dichiara alla giovane intervistatrice di avere appena nominato una serie di collaboratori,<br />

«nel rispetto dei poteri conferitimi». Fra questi troviamo in primis il <strong>si</strong>gnor Ciro<br />

Grumetto, altra vecchia conoscenza (vedi la Voce di ottobre 2005), in quanto<br />

beneficiario di passaporto diplomatico rilasciato dall’organizzazione macedone prima<br />

della “epurazione” di novembre scorso.<br />

Altro collaboratore di sua eccellenza Diletto è poi tale «Avv. Salvatore Mariani»,<br />

nominato sul campo «con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere diplomatico alle pubb<strong>li</strong>che relazioni e addetto stampa».<br />

Delle gesta di Mariani <strong>si</strong> compiace La Padania quando, nel 1999, lo troviamo fra i<br />

candidati alle Europee sotto i ves<strong>si</strong>l<strong>li</strong> della Lega Sud Ausonia in<strong>si</strong>eme al camerata Achille<br />

Biele. Più recentemente eccolo tra i fondatori della fantomatica “Repubb<strong>li</strong>ca di Ausonia”,<br />

alter ego della Padania di Bos<strong>si</strong>, quindi nella sede dell’associazione “Maschio al 100%”, in<br />

prima fila per chiedere a gran voce un candidato di puro sesso maschile per le elezioni<br />

del <strong>si</strong>ndaco di Pescara.<br />

Di maggiore rilevanza la figura del «con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere diplomatico economico-giuridico», carica<br />

attribuita da Diletto a Giovanni Pascone. Ex magistrato del Tar Lazio, a lungo<br />

rappresentante in giudizio della Siae, la società deg<strong>li</strong> autori ed editori, Pascone fa parte<br />

del cda della Bagno<strong>li</strong> Futura. Ma alla tormentata compagine partenopea non potrà<br />

dedicare molto tempo: Pascone è attualmente in forze a Palazzo Chigi come con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere<br />

giuridico di Silvio Berlusconi.<br />

STAMPA “DEL CUORE”<br />

Sempre pronta ad intervistare in ginocchio g<strong>li</strong> artefici di iniziative “umanitarie”, senza<br />

far<strong>si</strong> troppe domande sulla loro reale matrice, la stampa campana ha portato neg<strong>li</strong> ultimi<br />

tempi più volte alla ribalta <strong>si</strong>a Antonio Diletto che alcuni fra i suoi soda<strong>li</strong>, tutti intenti a<br />

raccog<strong>li</strong>ere fondi per sanare le piaghe del mondo. Ancora il 15 lug<strong>li</strong>o di quest’anno<br />

Daniela De Crescenzo ricordava sul Mattino la genero<strong>si</strong>tà di «Antonio Diletto,<br />

responsabile della prima ambasciata dei bambini nel mondo Medjashi, una ong<br />

riconosciuta dall’Onu», corso in aiuto di un piccolo cardiopatico maranese con la sua<br />

organizzazione macedone. Non meno “pompate” le gesta di Agostino Conte, sedicente<br />

scrittore partenopeo ed organizzatore, sempre per l’ambasciata macedone, di “partite<br />

del cuore” a base di neomelodici. «Manifestazioni – aggiunge un addetto ai lavori – in<br />

cui, per promuovere la cospicua raccolta di fondi, Conte é riuscito a coinvolgere perfino<br />

una star come Simona Ventura». Il 26 maggio di quest’anno è ancora una volta il<br />

quotidiano diretto da Mario Orfeo a tramandare le magnifiche sorti del soda<strong>li</strong>zio<br />

macedone Antonio Diletto-Agostino Conte. La coppia era al tavolo deg<strong>li</strong> ospiti d’onore<br />

per la notte del beach golf celebrata l’estate scorsa all’Arenile di Bagno<strong>li</strong> «Tra i tavo<strong>li</strong> –<br />

scrive Marco Lobasso – tanta bella gente. Furoreggiava l'artista Franco Espo<strong>si</strong>to, che<br />

nella vita fa il so<strong>si</strong>a di Marco Columbro. Ha firmato decine di autografi e <strong>si</strong> è divertito a<br />

scherzare con i campioni del golf. Con lui, al tavolo, l'ambasciatore della Prima<br />

Ambasciata Bambini nel Mondo delle Nazioni Unite, Antonio Diletto, appas<strong>si</strong>onato di golf,<br />

e Mario Cirino Pomicino». Non è finita: «G<strong>li</strong> organizzatori del Campionato ita<strong>li</strong>ano<br />

dell'Arenile hanno ricevuto in dono dal manager Agostino Conte, la mag<strong>li</strong>a della<br />

nazionale di calcio ”Star del Cuore”, quella con il numero 10 della capitana Simona<br />

Ventura». A lug<strong>li</strong>o, in occa<strong>si</strong>one di una partita della Nazionale del Cuore a Sarno, è<br />

sempre il Mattino, con un articolo di Antonio Orza, a sotto<strong>li</strong>neare le benemerite<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/ritornodigel<strong>li</strong>.htm (4 di 6)08/01/2006 16.50.12


Il ritorno di Gel<strong>li</strong><br />

intraprese di «Children for peace e la Nazionale star del cuore, che sostengono "Bambini<br />

nel mondo" - Ambasciata Medjashi della Repubb<strong>li</strong>ca di Macedonia” - Organizzazione<br />

Nazioni Unite». Non vuole essere da meno il Corriere del Mezzogiorno, che il 5 maggio<br />

scrive: «Sarà Simona Ventura la capitana della Nazionale “star del cuore”, che <strong>si</strong> e<strong>si</strong>birà<br />

stamane allo Stadio comunale di Sarno. Tra i promotori dell’evento, l’associazione<br />

“Children for peace” e la A &B production che sostengono l'associazione per i bambini del<br />

mondo che fa capo all'ambasciata Medjashi della Macedonia».<br />

A Napo<strong>li</strong> Children for Peace, la creatura “umanitaria” di Agostino Conte, ha sede in via<br />

Fi<strong>li</strong>ppo Cavo<strong>li</strong>no, presso lo studio del fisca<strong>li</strong>sta Pasquale Toscano. Il “poeta” Conte,<br />

intanto, dedica un <strong>si</strong>to (childrenforpeace.it) a propagandare le sorti del suo omonimo<br />

<strong>li</strong>bro che – spiega sul <strong>si</strong>to – è stato pubb<strong>li</strong>cato da Mondadori. Peccato che alla blasonata<br />

casa editrice berlusconiana nessuno ne sappia nulla. Poco importa: grazie alla sua<br />

“favola umanitaria” Conte – stando ai suoi racconti – sarebbe stato ricevuto addirittura<br />

da Giovanni Paolo II. Merito, probabilmente, di quelle partitelle “del cuore” in cui, oltre<br />

ad uno stuolo di neomelodici, scende in campo anche la corpulenta “Lady Chioccia” (vedi<br />

foto), definita “responsabile casting”. Non ci scherza, quanto a mole corporea, neppure<br />

un altro esponente diplomatico Mejashi “epurato” dopo l’uscita del nostro articolo. Si<br />

tratta del «Sen. Ciro di Costanzo, General Consul in Italy», come pomposamente veniva<br />

definito nei vecchi elenchi. Il barbuto Ciro è titolare di una palestra per arti marzia<strong>li</strong> in<br />

quel di Volla, oscuro comune alle porte di Napo<strong>li</strong>. E chiudiamo il cerchio partendo<br />

dall’inizio: nella giuria del premio letterario di Pomig<strong>li</strong>ano d’Arco <strong>si</strong>ede infatti il «deputato<br />

Pietro Fratantaro», Esponente del Parlamento Mondiale di Palermo. Leggiamo qualche<br />

passaggio dalla sua autobiografia: «Barone Cav. Pietro Fratantaro: Il barone Pietro III°<br />

Fratantaro, cava<strong>li</strong>ere dell’unione Cavalleria Cristiana Internazionale, pre<strong>si</strong>dente della<br />

Febac (Federazione Europea Beni Artistici Cultura<strong>li</strong>), pre<strong>si</strong>dente del Premio Tindari, è<br />

stato eletto Deputato al Parlamento Mondiale fra g<strong>li</strong> Stati per la Sicurezza e la Pace , il<br />

cui Lord Pre<strong>si</strong>dente Mons. Sen. Viktor Busà, lo ha nominato Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere diplomatico per<br />

le Attività Socia<strong>li</strong>».<br />

Da Skopje a Casal di Principe<br />

Non solo Napo<strong>li</strong>: anche Milano ha un “cuore” grande così. Lo scorso 13 novembre<br />

all’Hotel Novotel del capoluogo lombardo vengono infatti sfornati alcuni “ambasciatori”<br />

nuovi di zecca, tutti pronti a combattere per la corazzata umanitaria di Skopje. Si tratta<br />

di «Silvio Sabba, Mikeal Kenta, Max Bertolani, la ‘Talpa’ Diego Conte, il naufrago Daniele<br />

Interrante, il mu<strong>si</strong>cista Ricky Portera e l’ex bomber rossonero Daniele Massaro. Tra tutti<br />

– scrive la rivista Gos<strong>si</strong>pnews – anche due ‘comuni morta<strong>li</strong>’: il p.r. Ferdinando Martone e<br />

l’industriale Mas<strong>si</strong>mo Manto», nominati anche loro sul campo «con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>eri diplomatici<br />

della Prima Ambasciata dei Bambini del Mondo – Megjashi – Repubb<strong>li</strong>ca di Macedonia,<br />

riconosciuta dal 1990 dalle Nazioni Unite». Una investitura non certo inso<strong>li</strong>ta per questo<br />

tipo di compagini a cavallo fra beneficenza & bu<strong>si</strong>ness, sempre con un manipolo di<br />

massoni in cabina di regia. «Vanno alla ricerca – spiegano g<strong>li</strong> studio<strong>si</strong> del potere occulto<br />

– di volti noti che prestino la loro immagine per attirare nuove sottoscrizioni e distog<strong>li</strong>ere<br />

l’attenzione dell’opinione pubb<strong>li</strong>ca». «Così accadde a Nicoletta Strambel<strong>li</strong>, in arte Patty<br />

Pravo – aggiungono – quando accettò la nomina di ambasciatore del Parlamento<br />

Mondiale di Palermo dalle mani di “Sua Beatitudine” Vittorio Busà». Torniamo ai neodiplomatici<br />

freschi di incoronazione sotto la Madunina.<br />

Perché proprio quello di Mas<strong>si</strong>mo Manto è un nome tutt’altro che nuovo alle cronache<br />

loca<strong>li</strong> “della bontà”. Gestore di sale giochi a Frattamaggiore, Casoria e Santa Maria<br />

Capua Vetere con la sua Partenope Bingo srl, Manto è stato più volte al fianco di<br />

Agostino Conte e Antonio Diletto come sponsor di iniziative targate Megjashi destinate<br />

alla raccolta fondi. Napoletano, 39 anni, studi all’Istituto Denza di Po<strong>si</strong>l<strong>li</strong>po, re<strong>si</strong>dente<br />

nello stesso quartiere, a via Manzoni, Mas<strong>si</strong>mo Manto è titolar anche delle srl Emozioni,<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/ritornodigel<strong>li</strong>.htm (5 di 6)08/01/2006 16.50.12


Il ritorno di Gel<strong>li</strong><br />

New Service, Società di Progettazione e Rea<strong>li</strong>zzazione SPR, e Net-Com, ora in<br />

<strong>li</strong>quidazione. Suo socio nella Partenopea Bingo è il cinquantanovenne Vincenzo Natale da<br />

Casal di Principe, amministratore unico della società. La vocazione per g<strong>li</strong> affari è una<br />

tradizione di famig<strong>li</strong>a, in casa Manto: suo padre Nicola, che produceva apparecchiature<br />

telematiche, era fornitore della Sip. Suo fratello Andrea Manto è stato a capo dei giovani<br />

industria<strong>li</strong> della Campania fino allo scorso anno.<br />

NEL NOME DI LICIO<br />

Non se ne stanno certo con il compasso appeso al chiodo Maurizio e Raffaello Gel<strong>li</strong>, i due<br />

rampol<strong>li</strong> del venerabile. Partiamo dal maggiore, l’ormai cinquantottenne Raffaello: oltre<br />

all’aretina Va<strong>li</strong> srl, in cui lo troviamo (vedi articolo principale) come socio di maggioranza<br />

in<strong>si</strong>eme al fratello Maurizio e alla “poetessa” Maria Rosa Gel<strong>li</strong>, Raffaello risulta titolare di<br />

quote in Omega, srl da 15 mila euro di capitale, con sede sempre ad Arezzo, e<br />

soprattutto in Progest immobi<strong>li</strong>are. Con cento mi<strong>li</strong>oni di vecchie <strong>li</strong>re in dote, anche<br />

Progest è iscritta in origine al registro imprese aretino, ma sposta poi la sede prima a<br />

Milano in via Borgogna, poi a Putignano, in provincia di Bari. Socio di minoranza (con il<br />

30 per cento delle quote) di Raffaello Gel<strong>li</strong> in Progest è Fabrizio Serrai, classe 1954. La<br />

società, che rea<strong>li</strong>zza interi quartieri e strutture alberghiere, risulta molto attiva anche in<br />

Sici<strong>li</strong>a. Scarne le notizie sul socio Serrai, costruttore col “vizietto” dell’amianto: poco<br />

tempo fa ha patteggiato a Palermo una condanna per aver interrato una pesante lastra<br />

di amianto durante la costruzione di 204 alloggi nel Palermitano. Preferisce le auto il<br />

giovane Maurizio Gel<strong>li</strong>, 46 anni, che troviamo in pista con le aretine Sport Car, 78 mila<br />

euro di capitale, Queimada e Vip Car, tutte srl. In<strong>si</strong>eme alla mog<strong>li</strong>e Serena Paci, Maurizio<br />

Gel<strong>li</strong> fu arrestato a Vienna nel 1999, su mandato dell’autorità giudiziaria austriaca, con<br />

l’accusa di riciclaggio.<br />

Le più recenti notizie “ufficia<strong>li</strong>” su di lui le fornisce Dagospia l’11 ottobre dello scorso<br />

anno: «Stamattina alle ore 10 e 50 camminavano tranquillamente per via Ludovi<strong>si</strong>, nei<br />

pres<strong>si</strong> dell'hotel Ambasciatori un individuo che assomig<strong>li</strong>ava moltis<strong>si</strong>mo a Licio Gel<strong>li</strong>, in<br />

arte ex padrone d'Ita<strong>li</strong>a, con un so<strong>si</strong>a del fig<strong>li</strong>o Maurizio Gel<strong>li</strong>. Il so<strong>si</strong>a del primo lobbysta<br />

della storia Ita<strong>li</strong>ana <strong>si</strong> appoggiava su un bastone con manico d'avorio che raffigura una<br />

gorgone». Mentre i fig<strong>li</strong> <strong>si</strong> dedicano al bu<strong>si</strong>ness, il venerabile dà <strong>li</strong>bero sfogo alla<br />

incontrollabile vena poetica. La stessa che nel ‘96 mise in fibrillazione le massonerie<br />

internaziona<strong>li</strong>, riuscite a strappare per il gran maestro aretino addirittura una<br />

candidatura al Nobel per la letteratura. Da Stoccolma a Sant’Anastasìa: da qualche mese<br />

Licio Gel<strong>li</strong> cura una rubrica di poe<strong>si</strong>a su un men<strong>si</strong>le della zona vesuviana, Il Cittadino,<br />

diretto da Francesco De Rosa. «Nei pros<strong>si</strong>mi numeri – scrive Gel<strong>li</strong> nel primo articolo, ad<br />

aprile di quest’anno – rifletterò con voi sui ver<strong>si</strong> delle mie poe<strong>si</strong>e. Ma non solo. Il numero<br />

d’esordio lo dedicato (lo strafalcione è probabilmente della redazione, ndr) ad un <strong>li</strong>bro<br />

che ho pubb<strong>li</strong>cato da poco e il cui titolo è “Ho finito l’inchiostro”».<br />

Poi il venerabile <strong>si</strong> lascia andare ad alcune con<strong>si</strong>derazioni poetiche sui «caduti di<br />

Nas<strong>si</strong>rya»: «Le parole di pace <strong>si</strong> fanno fog<strong>li</strong>e sull’acqua quando il fiume dell’odio trascina<br />

l’uomo tra i meandri impalpabi<strong>li</strong> e sconosciuti e lo trascina tra le rive di una vita ignota».<br />

Francesco De Rosa è fra g<strong>li</strong> organizzatori del premio letterario partorito in quel di<br />

Pomig<strong>li</strong>ano d’Arco da Tina Piccolo. Nel 2002, quando ad aggiudicar<strong>si</strong> il palmarés fu Licio<br />

Gel<strong>li</strong>, la Piccolo sotto<strong>li</strong>neava che nel comitato d’onore (di cui peraltro faceva parte lo<br />

stesso Gel<strong>li</strong>) c’era al primo posto «il pre<strong>si</strong>dente Carlo Azeg<strong>li</strong>o Ciampi».<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/ritornodigel<strong>li</strong>.htm (6 di 6)08/01/2006 16.50.12


L'E<strong>li</strong>te inglese prende le pillole per sopravvivere all'influenza aviaria<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

L'”E<strong>li</strong>te” inglese prende le pillole per sopravvivere all'influenza<br />

aviaria.<br />

Di Sarah-Kate Templeton e Jonathan Calvert - "The Sunday Times"<br />

Traduzione per Di<strong>si</strong>nformazione.it a cura di Stefano Pravato<br />

Alcuni esponenti dell'e<strong>li</strong>te Britannica sono stati inseriti in una <strong>li</strong>sta di precedenza per<br />

ricevere pillole e vaccini, a carico dei contribuenti, qualora il paese venisse colpito<br />

dalla mortale influenza aviaria.<br />

Impiegati della BBC e po<strong>li</strong>tici di rilevo - ministri di gabinetto - godranno di questa<br />

protezione dal virus.<br />

Ken Livingstone, il <strong>si</strong>ndaco di Londra, ha già speso un mi<strong>li</strong>one di ster<strong>li</strong>ne per<br />

as<strong>si</strong>curare 100.000 pastig<strong>li</strong>e antivira<strong>li</strong> di emergenza per il personale del suo ufficio e<br />

g<strong>li</strong> impiegati.<br />

Se ci fosse una pandemia di influenza aviaria nei pros<strong>si</strong>mi me<strong>si</strong>, ci sarebbero<br />

abbastanza medicine per proteggere meno del 2% della popolazione Britannica per<br />

un mese.<br />

Il ministero della salute ha redatto una <strong>li</strong>sta di coloro che riceveranno per primi le<br />

medicine salvavita. In cima alla <strong>li</strong>sta ci sono g<strong>li</strong> operatori del servizio sanitario seguiti<br />

dai lavoratori dei settori pubb<strong>li</strong>ci ritenuti “chiave”.<br />

Anche se i ministri anziani del governo rientrano tra i ca<strong>si</strong> di maggior priorità, il<br />

ministero ha detto questo fine settimana che non ha ancora deciso se includere anche<br />

i po<strong>li</strong>tici dell'oppo<strong>si</strong>zione.<br />

G<strong>li</strong> impiegati della BBC sono inclu<strong>si</strong> visto il ri<strong>li</strong>evo dell'azienda per diffondere<br />

informazioni vita<strong>li</strong> durante i disastri naziona<strong>li</strong>.<br />

I pianificatori del governo hanno posto i po<strong>li</strong>tici e g<strong>li</strong> operatori dei media prima dei<br />

pazienti malati, delle donne incinte e deg<strong>li</strong> anziani.<br />

Ieri, i più noti presentatori della BBC hanno appreso con sorpresa che avrebbero<br />

ricevuto un trattamento preferenziale. Jeff Randall, editor commerciale della BBC, ha<br />

detto: "Volete dirmi che figuro nella <strong>li</strong>sta privilegiata dell'influenza aviaria? Splendido.<br />

Ho sempre saputo che sarebbe stato utile lavorare per la BBC. "<br />

John Humphrys, presentatore del programma Today della Radio 4 della BBC, ha<br />

detto: "Penso che se mi avessero offerto questo posto, probabilmente l'avrei dato a<br />

qualcuno con 40 anni di meno."<br />

Nick Clarke, presentatore di World at One della Radio 4 della BBC, ha detto: "Sono<br />

certo di non meritarlo. Il mio programma divulga notizie e commenti e se c'è una<br />

cosa che non serve in una pandemia sono i commenti . . . Potrebbero prendere Huw<br />

Edwards per ras<strong>si</strong>curare alla radio i lettori dei giorna<strong>li</strong>."<br />

Le paure che un virus da giorno del giudizio possa spazzare il globo <strong>si</strong> sono acuite con<br />

il recente diffonder<strong>si</strong> dell'influenza aviaria H5N1. I morti finora stimati sono 120 e <strong>si</strong><br />

tratta di persone che lavoravano a stretto contatto di uccel<strong>li</strong> infettati. G<strong>li</strong> scienziati<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/influenzaviaria.htm (1 di 2)08/01/2006 16.50.12


L'E<strong>li</strong>te inglese prende le pillole per sopravvivere all'influenza aviaria<br />

hanno ammonito che i deces<strong>si</strong> potrebbero essere mi<strong>li</strong>oni qualora il virus H5N1<br />

mutasse.<br />

Il Ministero della Salute attualmente non sarebbe in grado di far fronte ad un <strong>si</strong>mile<br />

evento. Anche se sono state ordinate 14.6 mi<strong>li</strong>oni di do<strong>si</strong> di Tamiflu, un farmaco<br />

antivirale che <strong>si</strong> suppone possa avere efficacia contro l'influenza provocata dal H5N1,<br />

solo 900.000 do<strong>si</strong> sono ora a magazzino e l'ordine non sarà completato prima del<br />

marzo 2007, per un costo di circa 100 mi<strong>li</strong>oni di ster<strong>li</strong>ne.<br />

Oltre al ministero della salute e alla BBC, nella <strong>li</strong>sta prioritaria di coloro che<br />

riceveranno il vaccino, figurano i vigi<strong>li</strong> del fuoco, la po<strong>li</strong>zia e le forze armate.<br />

http://www.timeson<strong>li</strong>ne.co.uk/article/0,,2087-1753892,00.html<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/influenzaviaria.htm (2 di 2)08/01/2006 16.50.12


L'aumento della popolazione minaccia la <strong>si</strong>curezza nazionale<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

L'aumento della popolazione minaccia la <strong>si</strong>curezza globale<br />

Di Tha<strong>li</strong>f Deen – tratto da www.reporterassociati.org<br />

Il rapido incremento della popolazione mondiale, che secondo le stime passerebbe<br />

dag<strong>li</strong> attua<strong>li</strong> 6,5 mi<strong>li</strong>ardi di persone a circa 9,1 mi<strong>li</strong>ardi entro il 2050, potrebbe avere<br />

"gravi conseguenze sulla <strong>si</strong>curezza" non solo per un paese o una regione, ma per il<br />

mondo intero, secondo quanto dichiarato in un nuovo rapporto delle Nazioni Unite<br />

(Onu). La crescita della popolazione globale - specialmente nel mondo povero e<br />

affamato dei pae<strong>si</strong> più poveri - "crea problemi di <strong>si</strong>curezza nazionale, come conf<strong>li</strong>tti<br />

civi<strong>li</strong> e terrorismo", dichiara il Population Institute con sede a Washington, in un<br />

rapporto pubb<strong>li</strong>cato in coincidenza con la Giornata mondiale della popolazione. Lo<br />

studio, intitolato "Coltivare l'in<strong>si</strong>curezza: le conseguenze del rapido incremento della<br />

popolazione sulla <strong>si</strong>curezza globale", sotto<strong>li</strong>nea che la crescita della popolazione<br />

comporta forti aumenti di giovani, una rapida urbanizzazione e penuria di risorse,<br />

tutti fattori di in<strong>si</strong>curezza e instabi<strong>li</strong>tà.<br />

"Folti gruppi di giovani disoccupati, combinati con città sovraffollate e lo scarso<br />

acceso alla terra coltivabile e all'acqua, genera una popolazione adirata e frustrata<br />

rispetto al proprio status quo, e perciò più suscettibile di ricorrere alla violenza per<br />

cambiare la <strong>si</strong>tuazione", avverte lo studio. Si prevede che gran parte dell'incremento<br />

avverrà nei 50 Pae<strong>si</strong> meno sviluppati (PMS), giudicati i più poveri tra i poveri, dove i<br />

tas<strong>si</strong> di ferti<strong>li</strong>tà possono arrivare a otto fig<strong>li</strong> per donna. Il documento, scritto e<br />

coordinato da Katherine Weiland, funzionaria per la po<strong>li</strong>tica pubb<strong>li</strong>ca presso il<br />

Population Institute, prevede che la popolazione di alcuni PMS, tra cui Afghanistan,<br />

Bur<strong>ki</strong>na Faso e Uganda, trip<strong>li</strong>cherà nei pros<strong>si</strong>mi 50 anni.<br />

Anwarul K. Chowdhury, sottosegretario generale e alto rappresentante per i Pae<strong>si</strong><br />

meno sviluppati, dichiara che sebbene le dimen<strong>si</strong>oni comples<strong>si</strong>ve della popolazione<br />

nella maggior parte dei PMS non <strong>si</strong>ano ampie, l'alto tasso di crescita in molte di<br />

queste nazioni "costituisce un serio <strong>li</strong>mite ai loro sforzi verso lo sviluppo". "La lotta<br />

contro la povertà, la fame e le malattie intrapresa dai PMS è seriamente ostacolata<br />

dal rapido aumento della popolazione e dai suoi effetti che <strong>si</strong> 'trascinano' su tutti i loro<br />

obiettivi di sviluppo socia<strong>li</strong> ed economici", ha detto Chowdhury all'IPS. Riconoscendo<br />

in pieno questo fatto, il Programma d'azione di Bruxelles per lo sviluppo dei PMS in<br />

questo decennio dedica un'intera sezione alle questioni della "popolazione" nel quadro<br />

della costruzione di capacità umane e istituziona<strong>li</strong>, ha aggiunto. "Possono generar<strong>si</strong><br />

ribel<strong>li</strong>oni e altre manifestazioni di ten<strong>si</strong>one po<strong>li</strong>tica tra i gruppi di giovani che cercano<br />

di cambiare l'attuale <strong>si</strong>stema po<strong>li</strong>tico", ha detto all'IPS Werner Fornos, pre<strong>si</strong>dente del<br />

Population Institute.<br />

Oggi, qua<strong>si</strong> il 40 per cento della popolazione mondiale ha meno di 20 anni. Tra<br />

questi, l'85 per cento vive nel mondo in via di sviluppo, dove c'è scar<strong>si</strong>tà di posti di<br />

lavoro, di risorse e di opportunità educative, ha aggiunto. Fornos ha anche<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/aumentopopolazione.htm (1 di 3)08/01/2006 16.50.13


L'aumento della popolazione minaccia la <strong>si</strong>curezza nazionale<br />

menzionato il National Intel<strong>li</strong>gence Council Usa, comitato di consulenza della Central<br />

Intel<strong>li</strong>gence Agency (CIA), secondo cui una vasta popolazione giovane rischia di<br />

minacciare g<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> Usa in Afghanistan, Colombia, Iraq, Mes<strong>si</strong>co, Pa<strong>ki</strong>stan, Arabia<br />

Saudita e West Bank e Gaza. Il funzionario ha poi osservato che ampi programmi di<br />

pianificazione fami<strong>li</strong>are, come parte di una strategia di sviluppo integrata, ridurranno i<br />

rischi per la <strong>si</strong>curezza associati al rapido incremento della popolazione.<br />

"I programmi di pianificazione fami<strong>li</strong>are aiutano a ridurre la povertà e promuovono lo<br />

sviluppo perché le famig<strong>li</strong>e più piccole sono generalmente più sane e più stabi<strong>li</strong><br />

economicamente, più fe<strong>li</strong>ci; sono comunità più sostenibi<strong>li</strong>", ha aggiunto. Alla domanda<br />

se la comunità internazionale stia mantenendo le sue promesse di attuazione di ta<strong>li</strong><br />

programmi, la direttrice esecutiva del Fondo Onu per la popolazione (Unfpa), Thoraya<br />

Ahmed Obaid, ha dichiarato all'IPS: "Abbiamo visto un maggiore impegno rispetto ai<br />

temi legati alla popolazione <strong>si</strong>n dalla Conferenza del Cairo su popolazione e sviluppo<br />

(ICPD) del 1994. I fondi donati per ta<strong>li</strong> questioni sono piuttosto aumentati". Tuttavia,<br />

secondo Obaid, è ancora poco rispetto a ciò che i leader mondia<strong>li</strong> hanno promesso<br />

alla conferenza. I donatori hanno dato solo la metà dell'importo che avevano<br />

concordato in quanto necessario per attuare il Programma d'azione ICPD, e ciò sta<br />

ostacolando la sua rea<strong>li</strong>zzazione. "Ciononostante, prevediamo un aumento dei<br />

finanziamenti, dal momento che i governi <strong>si</strong> stanno impegnando di più per lo<br />

sviluppo, come abbiamo visto neg<strong>li</strong> ultimi me<strong>si</strong>", ha aggiunto.<br />

Il Programma d'azione ICPD calcola che sono necessari 18,5 mi<strong>li</strong>ardi di dollari<br />

entro il 2005 per attuare i servizi preventivati per la salute riproduttiva, come la<br />

pianificazione fami<strong>li</strong>are, la salute materna e la prevenzione delle malattie a<br />

trasmis<strong>si</strong>one sessuale. Ma i fondi provenienti dai donatori e le spese naziona<strong>li</strong> hanno<br />

sommato poco più di 15 mi<strong>li</strong>ardi di dollari nel 2003. "Ciò rende pos<strong>si</strong>bile l'obiettivo<br />

dell'ICPD, di 18,5 mi<strong>li</strong>ardi di dollari nel 2005, ma solo se tanto i donatori quanto i<br />

pae<strong>si</strong> in via di sviluppo continuano ad aumentare i finanziamenti, come neg<strong>li</strong> ultimi<br />

anni", ha detto Obaid in un rapporto all'Unfpa lo scorso giugno.<br />

La funzionaria ha avvertito però che "non <strong>si</strong> sa con certezza se i 18,5 mi<strong>li</strong>ardi di<br />

dollari saranno sufficienti per l'attuazione dell'ICPD, dato che i costi dell'as<strong>si</strong>stenza<br />

sanitaria sono sa<strong>li</strong>ti e la cri<strong>si</strong> dell'Hiv/Aids è peggiore rispetto alle previ<strong>si</strong>oni del<br />

1994". Obaid <strong>si</strong> è detta compiaciuta di vedere che le entrate dell'Unfpa dalle fonti<br />

regolari ha raggiunto "una punta mas<strong>si</strong>ma assoluta" di 331,6 mi<strong>li</strong>oni nel 2004. Le<br />

attua<strong>li</strong> stime per il 2005 sono di 360 mi<strong>li</strong>oni di dollari. Interrogata sull'incremento<br />

della popolazione, Obaid ha detto all'IPS: "Globalmente pos<strong>si</strong>amo constatare un<br />

rallentamento del tasso di crescita, perché le dimen<strong>si</strong>oni della famig<strong>li</strong>a media sono<br />

scese da sei fig<strong>li</strong> per donna nel 1960 a circa tre oggi, visto che la pianificazione<br />

fami<strong>li</strong>are è diventata più acces<strong>si</strong>bile e viene uti<strong>li</strong>zzata più estesamente". Tuttavia, ha<br />

avvertito, oggi i numeri aumentano in modo drammatico. Ogni anno, 77 mi<strong>li</strong>oni di<br />

persone <strong>si</strong> aggiungono alla popolazione del pianeta - 146 ogni minuto - e la maggior<br />

parte nasce nei pae<strong>si</strong> in via di sviluppo. Si stima che la popolazione delle nazioni più<br />

povere trip<strong>li</strong>cherà nei pros<strong>si</strong>mi 45 anni, ha detto. Alla domanda se i tanto sbandierati<br />

Obiettivi di sviluppo del millennio (MDG) abbiano ignorato l'equazione popolazionale,<br />

Obaid ha detto: "Non credo che g<strong>li</strong> MDG ignorino il fattore popolazione. G<strong>li</strong> MDG sono<br />

stati costruiti sulle conferenze globa<strong>li</strong> dell'Onu deg<strong>li</strong> anni '90, compresa la ICPD del<br />

Cairo".<br />

Ha poi detto che è ampiamente riconosciuto che l'attuazione del Programma<br />

d'azione ICPD, con l'attenzione che dedica a popolazione, salute e diritti riproduttivi, è<br />

essenziale per il raggiungimento deg<strong>li</strong> MDG. "È anche evidente quanto <strong>si</strong>a cruciale<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/aumentopopolazione.htm (2 di 3)08/01/2006 16.50.13


L'aumento della popolazione minaccia la <strong>si</strong>curezza nazionale<br />

investire in salute e diritti riproduttivi per rea<strong>li</strong>zzare g<strong>li</strong> MDG, per ridurre la povertà,<br />

mig<strong>li</strong>orare la salute materna e infantile, invertire la diffu<strong>si</strong>one dell'Hiv/Aids,<br />

promuovere l'uguag<strong>li</strong>anza di genere, e as<strong>si</strong>curare lo sviluppo sostenibile", ha<br />

aggiunto. G<strong>li</strong> MDG prevedono di ridurre del 50 per cento fame e povertà; garantire<br />

l'educazione di base universale; ridurre di due terzi la morta<strong>li</strong>tà infantile e di tre<br />

quarti quella materna; promuovere la parità di genere; invertire la diffu<strong>si</strong>one di Hiv/<br />

Adis, malaria e altre malattie; tutelare l'ambiente globale, e sviluppare un<br />

partenariato tra nazioni ricche e nazioni povere. Il segretario generale dell'Onu Kofi<br />

Annan ha sotto<strong>li</strong>neato che g<strong>li</strong> MDG, in particolare lo sradicamento della povertà<br />

estrema e della fame, "non possono essere rea<strong>li</strong>zzati se non ci <strong>si</strong> rivolge direttamente<br />

alle problematiche legate alla popolazione e alla salute riproduttiva". "E ciò <strong>si</strong>gnifica<br />

più sforzi per promuovere i diritti delle donne, e maggiori investimenti in educazione<br />

e salute, compresa la salute riproduttiva e la pianificazione fami<strong>li</strong>are", ha concluso.<br />

Tha<strong>li</strong>f Deen<br />

(Grazie alla redazione di Inter Press Service News Agency - IPS)<br />

PER APPROFONDIRE<br />

Population Institute http://www.populationinstitute.org/<br />

Office of the High Representative for LDCs http://www.un.org/special-rep/ohrlls/<br />

ohrlls/default.htm<br />

UN-Population Fund http://www.unfpa.org/<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/aumentopopolazione.htm (3 di 3)08/01/2006 16.50.13


Il vero volto dell'immigrazione<br />

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- <strong>Pagina</strong> immigrazione<br />

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Fare attenzione alle date...<br />

Il vero volto dell’immigrazione<br />

Marcello Pamio – 1/08/2005<br />

10 aprile 1981<br />

La legge 158 ratifica la convenzione nr. 143 del 1975 dell’Organizzazione<br />

Internazionale del Lavoro dal titolo: «Sulle migrazioni in condizioni abu<strong>si</strong>ve e sulla<br />

promozione della parità di opportunità e di trattamento dei lavoratori migranti»<br />

30 dicembre 1986<br />

Legge nr. 943 che garantiva: «A tutti i lavoratori extracomunitari parità di<br />

trattamento e piena eguag<strong>li</strong>anza di diritti rispetto ai lavoratori ita<strong>li</strong>ani»<br />

10 agosto 1989 – Tratto dal quotidiano “Alto Adige”<br />

«Si calcola che nei pros<strong>si</strong>mi anni, 30-40 mi<strong>li</strong>oni di africani verranno in Europa, e i<br />

governi centra<strong>li</strong>, hanno affidato a Ita<strong>li</strong>a, Spagna e Grecia il peso maggiore. Sembra<br />

che l’Ita<strong>li</strong>a, nella spartizione internazionale, debba far<strong>si</strong> carico dell’immigrazione<br />

senegalese, e <strong>si</strong> stima in 5 mi<strong>li</strong>oni la dimen<strong>si</strong>one numerica»<br />

9 novembre 1989 – Tratto dal quotidiano “Il Giornale”<br />

Titolo: «L’Ita<strong>li</strong>a deve affrontare la mina vagante deg<strong>li</strong> immigrati di colore». Entro 20<br />

anni g<strong>li</strong> immigrati dovrebbero essere 5 o 6 mi<strong>li</strong>oni!<br />

19 gennaio 1990 – Tratto dal quotidiano “Il Corriere della Sera”<br />

Titolo: «L’Ita<strong>li</strong>a impara a convivere con Maometto». «L’Ita<strong>li</strong>a sta diventando la nuova<br />

frontiera dell’Islam»<br />

28 febbraio 1990 La legge nr. 39 firmata da Claudio Martel<strong>li</strong> apre definitivamente le<br />

porte all’immigrazione…<br />

Legge Martel<strong>li</strong><br />

Il 28 febbraio del 1990 Claudio Martel<strong>li</strong> firma la legge nr. 39. Una legge rivoluzionaria!<br />

- L’articolo 13 demo<strong>li</strong>sce tutte le norme del Testo Unico delle leggi di Pubb<strong>li</strong>ca<br />

Sicurezza (18 giugno 1931) in materia di controllo sug<strong>li</strong> stranieri, rende l’espul<strong>si</strong>one<br />

estremamente difficile, consentendo perfino il ricorso ai tribuna<strong>li</strong> amministrativi.<br />

- L’articolo 9, comma 2 dispone che l’extracomunitario privo di documenti, possa<br />

“regolarizzare” la sua po<strong>si</strong>zione sulla base di una attestazione della sua identità resa<br />

da due persone incensurate.<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/immigrazione4.htm (1 di 4)08/01/2006 16.50.13


Il vero volto dell'immigrazione<br />

Articolo 9 - Comma 2. G<strong>li</strong> interessati sono tenuti a<br />

presentar<strong>si</strong> ag<strong>li</strong> appo<strong>si</strong>ti uffici delle questure o dei<br />

commissariati di pubb<strong>li</strong>ca <strong>si</strong>curezza territorialmente<br />

competenti, muniti di passaporto o di altro<br />

documento equipollente o, in mancanza, di<br />

dichiarazione resa al comune di dimora abituale<br />

dall'interessato e della contestuale attestazione<br />

dell'identità personale dello straniero, resa da due<br />

persone incensurate, aventi la cittadinanza ita<strong>li</strong>ana<br />

ovvero appartenenti allo stesso Stato<br />

dell'interessato o, se apo<strong>li</strong>de, allo Stato di ultima<br />

re<strong>si</strong>denza abituale dell'interessato e regolarmente<br />

soggiornanti in Ita<strong>li</strong>a da almeno un anno…<br />

- L’articolo 10 prevede la conces<strong>si</strong>one di <strong>li</strong>cenze di commercio ag<strong>li</strong> immigrati a<br />

condizioni agevolate rispetto a quelle richieste per g<strong>li</strong> ita<strong>li</strong>ani<br />

Cui Prodest?<br />

Rileggendo con attenzione le date, <strong>si</strong> evince chiaramente che fin dag<strong>li</strong> anni ‘80 sono<br />

state votate leggi permis<strong>si</strong>ve ad hoc - in merito all’immigrazione - che avrebbero<br />

pian piano portato alla <strong>si</strong>tuazione odierna. Semp<strong>li</strong>ce coincidenza o fredda<br />

programmazione?<br />

E poi, come formulare previ<strong>si</strong>oni del genere se <strong>si</strong> trattava di un fenomeno<br />

spontaneo?<br />

G<strong>li</strong> artico<strong>li</strong> pubb<strong>li</strong>cati dai giorna<strong>li</strong> naziona<strong>li</strong> non lasciano spazio a dubbi: qualcuno era<br />

a conoscenza per tempo dell’”inva<strong>si</strong>one” clandestina che ci sarebbe stata. Perché<br />

allora non state messe in atto strategie po<strong>li</strong>tico-economiche per impedirla?<br />

Chi ha interesse che mi<strong>li</strong>oni di poveri disperati <strong>si</strong> riversassero nelle città europee<br />

creando instabi<strong>li</strong>tà sociale? E soprattutto chi ha il potere di attuare un <strong>si</strong>mile e<br />

perverso programma?<br />

La longa mano dell’Alta Finanza Internazionale<br />

Tutti i pae<strong>si</strong> del Terzo Mondo sono soffocati dai debiti: è un dato di fatto!<br />

Ma debito nei confronti di chi? Ovviamente delle grandi istituzioni bancarie<br />

occidenta<strong>li</strong>, come per esempio il Fondo Monetario Internazionale, per dirne uno.<br />

Questo Fondo, nato a Bretton Woods (USA) nel 1944 con lo scopo ufficiale di favorire<br />

lo sviluppo dei pae<strong>si</strong> poveri, <strong>si</strong> è rivelato nel corso deg<strong>li</strong> anni invece per quello che<br />

realmente è: lo strumento principe nelle mani della Sinarchia[1] per indebitare<br />

sempre più i pae<strong>si</strong> che ne chiedono l’aiuto e/o che ne accettano la sottoscrizione. Il<br />

tutto per avere il controllo globale.<br />

Quando infatti uno stato o un paese non riesce a pagare i propri debiti alle banche,<br />

interviene immediatamente il FMI (per salvare le banche ovviamente), il quale<br />

costringe i governanti, <strong>si</strong>ano es<strong>si</strong> dittatori o meno, ad una po<strong>li</strong>tica basata su<br />

privatizzazioni, riduzioni deg<strong>li</strong> sprechi (sanità, istruzione, terziario, ecc.) e<br />

svalutazione monetaria (per favorire le esportazioni di noi occidenta<strong>li</strong>). Ta<strong>li</strong> po<strong>li</strong>tiche<br />

finiscono per indebitare sempre più lo stato o il paese. Chi entra nel Fondo<br />

Monetario, difficilmente ne esce.<br />

Le conseguenze fina<strong>li</strong> di queste operazioni di strozzinaggio lega<strong>li</strong>zzato sono, nei pae<strong>si</strong><br />

industria<strong>li</strong>zzati: inflazione, disoccupazione, cri<strong>si</strong> economiche; mentre nei pae<strong>si</strong> più<br />

degradati: fame, guerre ed…emigrazione!<br />

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Il vero volto dell'immigrazione<br />

Conclu<strong>si</strong>oni<br />

L’immigrazione clandestina dai pae<strong>si</strong> africani è per tanto la conseguenza di po<strong>li</strong>tiche<br />

economiche e finanziarie mafiose da parte deg<strong>li</strong> organi sopranaziona<strong>li</strong> (ONU, FMI,<br />

WTO, Banca Mondiale, ecc.), ma anche la conseguenza di po<strong>li</strong>tiche colonia<strong>li</strong>stiche<br />

europee (vedi Inghilterra, Francia, Belgio, Olanda, Ita<strong>li</strong>a, ecc.) che hanno privato i<br />

cittadini delle risorse primarie (l’Africa avrebbe tutto: oro, diamanti, petro<strong>li</strong>o, rame,<br />

ecc.) lasciando il continente devastato e impoverito.<br />

Detto questo però <strong>si</strong> può affermare che l’immigrazione è stata agevolata e<br />

assolutamente non impedita perché funzionale! Ma funzionale per chi?<br />

- A mafia e malavita organizzata che vedono nell’economica manovalanza<br />

extracomunitaria una manna dal cielo: sfruttamento della prostituzione, spaccio di<br />

droga, mercato di organi, <strong>ki</strong>ller usa e getta, ecc.<br />

- Alle associazioni caritatevo<strong>li</strong> che ricevono proprio per l’immigrazione fondi e<br />

sovvenzioni dal governo (voci di corridoio dicono che un noto gruppo ita<strong>li</strong>ano dedito<br />

alla carità, “ordina” per telefono una imbarcazione o un canotto pieni di disperati,<br />

quando ha bisogno di quattrini…). Sono solo voci, ovviamente!<br />

- Per ultimo, ma non per importanza, l’immigrazione clandestina è funzionale a quei<br />

personaggi che vog<strong>li</strong>ono fomentare una destabi<strong>li</strong>zzazione della società per meg<strong>li</strong>o<br />

controllarne le masse. Mi riferisco alla <strong>massoneria</strong> deviata e alle lobbies di potere!<br />

E’ risaputo che quanto più una società è tenuta sotto una campana costante di paura<br />

che viene a<strong>li</strong>mentata quotidianamente da violenze gratuite, terrorismo,<br />

sciaccallaggio, rapine, stupri, ecc., tanto più le persone che appartengono a questa<br />

società sono manipolabi<strong>li</strong> e controllabi<strong>li</strong>.<br />

Il terrorismo islamico, il Male per antonoma<strong>si</strong>a, in tutto questo s’inserisce alla<br />

perfezione.<br />

Il panico che i kamikaze e le loro bombe stanno veicolando - grazie ai media<br />

compiacenti - viene sfruttato dai mede<strong>si</strong>mi personaggi per far passare leggi<br />

restrittive sempre più severe, guarda caso, nei confronti delle <strong>li</strong>bertà civi<strong>li</strong> delle<br />

persone norma<strong>li</strong>. Queste leggi mirate, sono leggi che <strong>li</strong>miteranno le nostre <strong>li</strong>bertà o<br />

quelle dei veri terroristi?<br />

Anche in questo caso è app<strong>li</strong>cabile, come sempre, la legge aurea del controllo:<br />

Problema – Reazione – Soluzione.<br />

Prima hanno creato il Problema: apertura delle frontiere, leggi e decreti che<br />

favorivano l’immigrazione, anche clandestina.<br />

La Reazione è sotto g<strong>li</strong> occhi e le orecchie di tutti: basta chiedere in giro cosa pensa<br />

la gente dei marocchini, islamici, Vu comprà, albane<strong>si</strong>, della droga e della<br />

prostituzione, ecc. Per non parlare dei kamikaze…<br />

La Soluzione per tutto questo? Semp<strong>li</strong>ce: telecamere ovunque, controllo totale di<br />

internet, della posta elettronica, dei messaggi SMS, delle telefonate, dei fax, dei<br />

vostri soldi. Pre<strong>li</strong>evo coatto (cioè con la forza) della sa<strong>li</strong>va (se <strong>si</strong>ete onesti di cosa vi<br />

preoccupate?) che sarà archiviata nella centrale mondiale del DNA a Bruxelles.<br />

Fermo di po<strong>li</strong>zia fino a 24 ore senza avvocato, maggiori poteri all’esercito, ecc. ecc.<br />

Avete capito dove vog<strong>li</strong>ono arrivare?<br />

[1] Sinarchia: dal greco Syn (as<strong>si</strong>eme) e Arché (comando) s’intendono quel gruppi<br />

e<strong>li</strong>tario che controllano il mondo<br />

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Il vero volto dell'immigrazione<br />

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La cazzuola George Washington<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

La cazzuola George Washington<br />

Dal <strong>si</strong>to ufficiale del George Washington Masonic Memorial www.gwmemorial.org<br />

Si ringrazia per la traduzione Arianna Ghetti (arianna_ghetti@yahoo.it)<br />

La posa della prima pietra del Campidog<strong>li</strong>o deg<strong>li</strong> Stati Uniti d’America avvenne con<br />

Riti Massonici il 18 settembre del 1793. Poiché il territorio era <strong>si</strong>tuato all’interno della<br />

giurisdizione massonica della Gran Loggia del Maryland, la cerimonia fu celebrata<br />

sotto g<strong>li</strong> auspici di quella stessa Gran Loggia con il Ven.mo Joseph Clark in qua<strong>li</strong>tà di<br />

Gran Maestro Pro Tempore Ven. Fratello. Il pre<strong>si</strong>dente George Washington presenziò<br />

alla cerimonia, as<strong>si</strong>stito dal Ven.mo Fratello Clark del Maryland, dal Ven. Fratello<br />

E<strong>li</strong>sha C. Dick, Maestro della Loggia Alexandria No. 22 della Virginia, nonché dal Ven.<br />

Fratello Valentine Reintzel, Maestro della Loggia del Maryland No. 9 (ora Loggia<br />

Potomac No. 5 del Distretto di Columbia).<br />

La cazzuola d’argento e il martelletto di marmo che George Washington uti<strong>li</strong>zzò nel<br />

posare la pietra erano stati prodotti artigianalmente per l’occa<strong>si</strong>one dal Fratello John<br />

Duffey, un argentiere di Alexandria, membro della Loggia di Fredericksburg No. 4. La<br />

cazzuola ha lama e codolo argentati, impugnatura d’avorio e rivestimento d’argento<br />

sull’estremità dell’impugnatura. Oltre alla cazzuola e al martelletto, Fratello Duffey<br />

produsse altri uten<strong>si</strong><strong>li</strong> da lavoro massonici in noce da uti<strong>li</strong>zzare nella cerimonia. Al<br />

termine della stessa, il pre<strong>si</strong>dente Washington consegnò la cazzuola al Maestro della<br />

Loggia No. 9 e il martelletto al Maestro della Loggia di Alexandria No. 22.<br />

L’iscrizione incisa dopo il 1805 sulla parte inferiore della lama della cazzuola suona<br />

così:<br />

«Questa cazzuola, di proprietà della Loggia Alexandria-Washington No. 22 A.F.& A.M.<br />

fu uti<strong>li</strong>zzata dal Generale George Washington il 18 settembre del 1793 per porre la<br />

prima pietra del Campidog<strong>li</strong>o deg<strong>li</strong> Stati Uniti d’America a Washington, D.C.»<br />

Dopo la cerimonia del 1793 per il Campidog<strong>li</strong>o, sembra che la cazzuola non <strong>si</strong>a stata<br />

più uti<strong>li</strong>zzata fino al 1816, anno in cui <strong>si</strong> svolse la cerimonia della posa della prima<br />

pietra del Mechanics' Hall in Alfred Street ad Alexandria. In seguito, la cazzuola fu<br />

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La cazzuola George Washington<br />

impiegata dalla Loggia Alexandria-Washington per cerimonie specia<strong>li</strong> di posa della<br />

prima pietra e la richiesta aumentò durante la prima metà del vente<strong>si</strong>mo secolo.<br />

La Loggia Alexandria-Washington con<strong>si</strong>dera la cazzuola Washington uno dei suoi beni<br />

più prezio<strong>si</strong>. Oggi, <strong>si</strong> trova esposta al pubb<strong>li</strong>co all’interno di una speciale vetrinetta<br />

nella “Rep<strong>li</strong>ca Room” della Loggia Alexandria-Washington presso il George<br />

Washington Masonic National Memorial.<br />

Le cerimonie di posa della prima pietra alle qua<strong>li</strong> la Loggia Alexandria-Washington ha<br />

partecipato e in cui la cazzuola Washington è stata uti<strong>li</strong>zzata includono, oltre a quelle<br />

sopraccitate:<br />

- Saint Paul’s Church, Alexandria (1817)<br />

- Smithsonian Institution, Washington (1847)<br />

- Monumento a Washington (1848)<br />

- Statua Equestre di George Washington, Richmond (1850)<br />

- Fireman's Monument, cimitero di Ivy Hill, Alexandria (1856)<br />

- Alexandria Hospital (centro antico di Alexandria--non Seminary Road)<br />

- George Washington Park, Alexandria (1909)<br />

- Alexandria High School (1915)<br />

- Tempio Massonico di Detroit<br />

- Casa del Tempio, Rito Scozzese, Washington<br />

- Tempio Massonico, Gran Loggia di Washington, D.C. (Ora National Museum of<br />

Women in the Arts)<br />

- Tempio del Rito Scozzese, Kansas City, Missouri<br />

- High School, Sa<strong>li</strong>na, Kansas<br />

- Corte Suprema deg<strong>li</strong> Stati Uniti, Washington<br />

- National Cathedral, Washington<br />

- Bib<strong>li</strong>oteca del Congresso, Washington<br />

- Ufficio postale e ufficio della dogana, Alexandria<br />

- George Washington Masonic National Memorial (1923)<br />

- Dipartimento del Commercio deg<strong>li</strong> Stati Uniti (Pre<strong>si</strong>dente Hoover)<br />

- National Education Building, Washington (1930)<br />

- Edificio Poste Centra<strong>li</strong> deg<strong>li</strong> Stati Uniti, Washington (Pre<strong>si</strong>dent Hoover, 1932)<br />

- Edificio del Dipartimento del Lavoro (Gran Loggia di Washington D.C., 1932)<br />

- Edificio del Dipartimento dell’Interno (Pre<strong>si</strong>dente Roosevelt - non Massonico, 1936)<br />

- Emmanuel Episcopal Church, Braddock Heights, Alexandria, Virginia<br />

- George Washington High School, Alexandria<br />

- Thomas Jefferson Memorial, Washington (1939)<br />

- Loggia di Fredericksburg No. 4, aggiunta (1951)<br />

- Mary Washington College, Edificio Belle Arti, Fredericksburg (1951)<br />

- Edificio del Dipartimento di Stato, Washington (1957)<br />

- Chiesa Metodista, Mount Vernon (1958)<br />

- Amp<strong>li</strong>amento ala settentrionale del Campidog<strong>li</strong>o, Stati Uniti (1959)<br />

- Tempio del Rito Scozzese, Alexandria (1959)<br />

- Loggia Elmer Timberman No. 54, Annandale, Virginia (1960)<br />

- James Monroe Memorial Law Library, Fredericksburg, Virginia (1961)<br />

Come <strong>si</strong> può notare, la cazzuola Washington è stata uti<strong>li</strong>zzata per cerimonie di posa<br />

della prima pietra di molti edifici importanti. Tuttavia, durante g<strong>li</strong> anni ’60 del secolo<br />

scorso, la Loggia, preoccupata per l’usura ed accorta<strong>si</strong> che la superficie della cazzuola<br />

risultava graffiata dalla malta, decise di farne produrre artigianalmente una copia.<br />

Fu allora che la Loggia Alexandria-Washington incaricò il Fratello George E. O<strong>li</strong>fer,<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/cazzuola.htm (2 di 3)08/01/2006 16.50.15


La cazzuola George Washington<br />

grande esperto di metal<strong>li</strong> prezio<strong>si</strong> e in seguito Venerabile Maestro della Loggia stessa,<br />

di riprodurre una cazzuola che <strong>si</strong> avvicinasse il più pos<strong>si</strong>bile all’originale. In tutti i<br />

particolari tranne uno, l’opera del Ven. O<strong>li</strong>fer è completamente identica all’originale.<br />

Eg<strong>li</strong> ha lasciato un piccolo segno che contraddistingue la copia in modo che possa<br />

essere identificata, purché <strong>si</strong> sappia dove guardare, e <strong>si</strong> trova nello stesso punto in<br />

cui John Duffey pose il suo sulla cazzuola originale nel 1793.<br />

A partire dalla fine deg<strong>li</strong> anni ’60, la copia della cazzuola viene uti<strong>li</strong>zzata ogni volta<br />

che la Loggia è chiamata a presenziare cerimonie di posa della prima pietra oppure in<br />

occa<strong>si</strong>one di eventi specia<strong>li</strong>.<br />

La cazzuola Washington, invece, è stata uti<strong>li</strong>zzata una sola volta, ed è stato in<br />

occa<strong>si</strong>one della ricostruzione del 200mo anniversario della posa della prima pietra del<br />

Campidog<strong>li</strong>o deg<strong>li</strong> Stati Uniti, a Washington, D.C. il 18 settembre del 1993. Finanziato<br />

dalla Gran Loggia del Distretto di Columbia, a questo evento parteciparono Massoni<br />

provenienti da ogni parte deg<strong>li</strong> Stati Uniti.<br />

Di seguito sono elencati alcuni eventi di posa della prima pietra del più recente<br />

passato nei qua<strong>li</strong> la copia della cazzuola Washington è stata uti<strong>li</strong>zzata:<br />

- Prima pietra della nuova struttura sanitaria, Casa Massonica Bonnie B<strong>li</strong>nk,<br />

Cockeysville, Maryland, Gran Loggia del Maryland (1981)<br />

- Ricostruzione della posa della prima pietra dell’Almas Shrine Temple di Washington,<br />

D.C., Gran Loggia del Distretto di Columbia (1986)<br />

- Ricostruzione del 200mo anniversario di posa della prima pietra del Distretto<br />

Federale, Jones Point, Alexandria, Virginia, Loggia Alexandria- Washington No. 22<br />

(1991)<br />

- Ricostruzione del 200mo anniversario di posa della prima pietra della Casa Bianca,<br />

Washington, D.C., Gran Loggia del Distretto di Columbia (1992)<br />

- Prima pietra per la ricostruzione del Washington Grist Mill, Perryopo<strong>li</strong>s,<br />

Pennsylvania, Gran Loggia di Pennsylvania (1992)<br />

- Prima pietra della sede locale della Croce Rossa americana, Alexandria, Virginia,<br />

Loggia Alexandria-Washington No. 22 (1995)<br />

- Prima pietra del Rural Electric Cooperative Association, Ar<strong>li</strong>ngton, Virginia, Loggia<br />

Alexandria-Washington No. 22 (1995)<br />

- Ricostruzione della posa della prima pietra dell’Alexandria Academy, Alexandria,<br />

Virginia, Loggia Alexandria-Washington No. 22 (1995)<br />

- Prima pietra del Tempio Massonico Charles A. Brigham, Jr., Loggia Madisonville -<br />

Madiera No. 419, Symmes Township, Ohio, Gran Loggia dell’Ohio (1996)<br />

Rea<strong>li</strong>zzato il 3 aprile del 1998 dal Ven. Fr. Frank Rosser Dunaway, Jr., PM, Loggia<br />

Alexandria-Washington No. 22.<br />

La cazzuola è di proprietà della Loggia Alexandria-Washington No. 22 ed è<br />

attualmente esposta nella “Rep<strong>li</strong>ca Room” del George Washington Masonic National<br />

Memorial.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

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Lista dei partecipanti al raduno dei Bilderberg<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

- 2005: il programma segreto di Bilderberg<br />

Lista dei partecipanti al meeting dei Bilderberg<br />

Germania 5-8 maggio 2005<br />

Tratto da http://www.on<strong>li</strong>nejournal.com/<br />

Special_Reports/052405Estu<strong>li</strong>n/052405Estu<strong>li</strong>n-2/052405estu<strong>li</strong>n-2.html<br />

On the 2005 agenda: Iran, Iraq, The Middle East, Non-Pro<strong>li</strong>feration, A<strong>si</strong>a,<br />

Economic Problems, Rus<strong>si</strong>a, European-American relations.<br />

Honorary Chairman<br />

B, Davignon, Etienne, Vice Chairman, Suez-Tractebel<br />

Honorary Secretary General<br />

GB, Taylor, J. Martin, International Advisor, Goldman Sachs International<br />

NL, Aartsen, Jozias J. van, Par<strong>li</strong>amentary Leader, Liberal Party (VVD)<br />

PNA, Abu-Amr, Ziad, Member of the Palestinian Legislative Council; Pre<strong>si</strong>dent of the<br />

Palestinian Council on Foreign Relations; Professor of Po<strong>li</strong>tical Science, Birzeit<br />

Univer<strong>si</strong>ty<br />

D, Ackermann, Josef, Chairman, Group Executive Committee. Deutsche Bank AG<br />

INT, Almunia Amann, Joaquin, Commis<strong>si</strong>oner, European Commis<strong>si</strong>on<br />

GR, Alogoskoufis, George, Minister of Economy and Finance<br />

TR, Babacan, A<strong>li</strong>, Minister of Economic Affairs<br />

P, Balsemão, Francisco Pinto, Chairman and CEO, IMPRESA, S.G.P.S.; Former Prime<br />

Minister<br />

INT, Barroso. José M. Durão, Pre<strong>si</strong>dent, European Commis<strong>si</strong>on<br />

S, Belfrage, Erik, Senior Vice Pre<strong>si</strong>dent, SEB<br />

I, Bernabè, Franco, Vice Chairman, Rothschild Europe<br />

F, Beytout, Nicolas, Editor-in-Chief, Le Figaro<br />

A, Bronner, Oscar, Pub<strong>li</strong>sher and Editor, Der Standard<br />

GB, Browne, John, Group Chief Executive, BP plc<br />

D, Burda, Hubert, Chairman of the Board of Management, Hubert Burda Media<br />

IRL, Byrne, David, WHO Special Envoy on Global Cornmunicable Diseases; Former<br />

Commis<strong>si</strong>oner, European Commis<strong>si</strong>on<br />

F, Camus, Phi<strong>li</strong>ppe, CEO, EADS<br />

F, Castries, Henri de Chairman of the Board, AXA<br />

E, Cebrián. Juan Luis, CEO, PRISA<br />

USA, Col<strong>li</strong>ns, Timothy C., Senior Managing Director and CEO, Ripplewood Holdings,<br />

LLC<br />

F, Collomb, Bertrand, Chairman, Lafarge<br />

CH, Couchepin, Pascal, Head, Department of Home Affairs<br />

GR, David, George A., Chairman, Coca-Cola H.b.c. S.A.<br />

F, Delpech, Thérèse, Director for Strategic Affairs, Atomic Energy Commis<strong>si</strong>on<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/bilderberg5.htm (1 di 4)08/01/2006 16.50.15


Lista dei partecipanti al raduno dei Bilderberg<br />

GR, Diamantopoulou, Anna, Member of Par<strong>li</strong>ament<br />

NL, Docters van Leeuwen, Arthur W.H., Chairman of the Executive Board,<br />

Netherlands Authority for the Financial Markets<br />

USA, Donilon, Thomas E., Partner, O'Melveny & Myers<br />

D, Döpfner, Mathias, CEO, Axel Springer AG<br />

DK, Eldrup, Anders, Pre<strong>si</strong>dent, DONG A/S<br />

I, Elkann, John, Vice Chairman, Fiat S.p.A.<br />

USA, Feldstein, Martin S, Pre<strong>si</strong>dent and CEO, National Bureau of Economic Research<br />

USA, Ford, Jr., Wil<strong>li</strong>am C., Chairman and CEO, Ford Motor Company<br />

USA, Geithner, Timothy F., Pre<strong>si</strong>dent, Federal Reserve Bank of New York<br />

TR, Gencer, Imregul, Member of the Board, Global Investment Holding<br />

ISR, Gilady, Eival, Strategic Advisor to Prime Minister Sharon<br />

IRL, Gleeson, Dermot, Chairman, AIB Group<br />

USA, Graham, Donald E., Chairman and CEO, The Washington Post Company<br />

N, Grydeland, Bjørn T., Ambassador to the EU<br />

P, Guterres, António, Former Prime Minister; Pre<strong>si</strong>dent, Socia<strong>li</strong>st International<br />

USA, Haass, Richard N., Pre<strong>si</strong>dent, Council on Foreign Relations<br />

NL, Halberstadt, Victor, Professor of Economics, Leiden Univer<strong>si</strong>ty<br />

B, Hansen, Jean-Pierre, CEO, Suez-Tractebel S.A.<br />

A, Haselsteiner, Hans Peter, CEO, Bauholding Strabag SE (Societas Europea)<br />

DK, Hedegaard, Connie, Minister for the Environment<br />

USA, Holbrooke, Richard C., Vice Chairman, Perseus<br />

INT, Hoop Scheffer, Jaap G. de Secretary General, NATO<br />

USA, Hubbard, Allan B., As<strong>si</strong>stant to the Pre<strong>si</strong>dent for Economic Po<strong>li</strong>cy and Director of<br />

the National Economic Council<br />

B, Huyghebaert, Jan, Chairman of the Board of Directors, KBC Group<br />

USA, Johnson, James A., Vice Chairman, Perseus LLC<br />

INT, Jones, James L., Supreme Al<strong>li</strong>ed Commander Euope, SHAPE<br />

USA, Jordan, Jr.,Vernon E., Senior Managing Director, Lazard Frères & Co. LLC<br />

USA, Keane, John M., Pre<strong>si</strong>dent, GSI, LLC; General, US Army, Retired<br />

GB, Kerr, John, Director, Shell, Rio Tinto, Scottish Americal Investment Trust<br />

USA, Kis<strong>si</strong>nger, Henry A., Chairman, Kis<strong>si</strong>nger Associates, Inc.<br />

D, Kleinfeld, Klaus, Pre<strong>si</strong>dent and CEO, Siemens AG<br />

TR, Koç, Mustafa V., Chairman, Koç Holding A.S.<br />

D, Kopper, Hilmar, Chairman of the Supervisory Board, DaimlerChrysler AG<br />

F, Kouchner, Bernard, Director, "Santé et développement", CNAM<br />

USA, Kravis, Henry R., Founding Partner, Kohlberg Kravis Roberts & Co.<br />

USA, Kravis, Marie-Josée, Senior Fellow, Hudson Institute, Inc.<br />

INT, Kroes, Nee<strong>li</strong>e, Commis<strong>si</strong>oner, European Commis<strong>si</strong>on<br />

CH, Kudels<strong>ki</strong>, André, Chairman of the Board and CEO, Kudels<strong>ki</strong> Group<br />

F, Lamy, Pascal, Pre<strong>si</strong>dent, Notre Europe; Former Commis<strong>si</strong>oner, European<br />

Commis<strong>si</strong>on<br />

USA, Ledeen, Michael A., American Enterprise Institute<br />

FIN, Liikanen, Erk<strong>ki</strong>, Govemor and Chairman of the Board, Bank of Finland<br />

N, Lundestad, Geir, Director, Norwegian Nobel Institute; Secretary, Norwegian Nobel<br />

Committee<br />

USA, Luti, Wil<strong>li</strong>am J., Deputy Under Secretary of Defense for Near Eastern and South<br />

A<strong>si</strong>an Affairs<br />

DK, Lykketoft, Mogens, Chairman, Social Democratic Party<br />

CDN, Manji, Irshad, Author/Founder of "Project Ijtihad"<br />

USA, Mathews, Jes<strong>si</strong>ca T., Pre<strong>si</strong>dent, Carnegie Endowment for International Peace<br />

CDN, Mau, Bruce, Bruce Mau De<strong>si</strong>gn<br />

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Lista dei partecipanti al raduno dei Bilderberg<br />

CDN, McKenna, Frank, Ambasssador to the US<br />

USA, Medish, Mark C., A<strong>ki</strong>n Gump Strauss Hauer & Feld LLP<br />

USA, Mehlman, Kenneth B., Chairman, Repub<strong>li</strong>can National Committee<br />

D, Merkel, Angela, Chairman, CDU; Chairman CDU/CSU-Fraction<br />

SVK, Miklos, Ivan, Deputy Prime Minister and Minister of Finance<br />

F, Montbrial, Thierry de, Pre<strong>si</strong>dent, French Institute of International Relations (IFRI)<br />

INT, Monti, Mario, Pre<strong>si</strong>dent, Bocconi Univer<strong>si</strong>ty; Former Commis<strong>si</strong>oner for<br />

Competition, European Commis<strong>si</strong>on<br />

CDN, Munroe-Blum, Heather, Principal and Vice Chancellor, McGill Univer<strong>si</strong>ty<br />

N, Myklebust, Egil, Chairman of the Board of Directors, SAS<br />

D, Nass, Matthias, Deputy Editor, Die Zeit<br />

RUS, Nemirovskaya, Elena, Founder and Director, Moscow School of Po<strong>li</strong>tical Studies<br />

NL, Netherlands, H.M. tihe Queen of The<br />

PL, Olechows<strong>ki</strong>, Andrzej, Leader Civic Platform<br />

FIN, Ol<strong>li</strong>la, Jorma, Chairman of the Board and CEO, No<strong>ki</strong>a Corporation<br />

INT, Padoa-Schioppa, Tommaso, Member of the Executive Board, European<br />

Central Bank<br />

E, Palacio, Loyola de, Pre<strong>si</strong>dent, Council on Foreign Relations, Partido Popular<br />

GR, Papandreou, George A., Pre<strong>si</strong>dent, Panhellenic Socia<strong>li</strong>st Movement (PASOK)<br />

USA, Pearl, Frank H., Chairman and CEO, Perseus, LLC<br />

USA, Pearlstine, Norman, Editor-in-Chief, Time Inc.<br />

FIN, Pentikäinen, Mikael, Pre<strong>si</strong>dent, Sanoma Corporation<br />

USA, Perle, Richard N., Re<strong>si</strong>dent Fellow, American Enterprise Institute for<br />

Pub<strong>li</strong>c Po<strong>li</strong>cy Research<br />

D, Pflüger, Friedbert, Member of Par<strong>li</strong>ament, CDU/CSU Fraktion<br />

B, Phi<strong>li</strong>ppe, H.R.H. Prince<br />

CDN, Prichard, J. Robert S., Pre<strong>si</strong>dent. Torstar Media Group and CEO, Torstar<br />

Corporation<br />

IN'T, Rato y Figaredo, Rodrigo de, Managing Director, IMF<br />

CDN, Reisman, Heather, Pre<strong>si</strong>dent and CEO, Indigo Books & Mu<strong>si</strong>c Inc.<br />

USA, Rockefeller, David, Member, JP Morgan International Council<br />

USA, Rodin, Judith, Pre<strong>si</strong>dent, The Rockefeller Foundation<br />

E, Rodriguez Inciarte, Matias, Executive Vice Chairman, Grupo Santander<br />

USA, Ross, Dennis B., Director, The Washington Institute for Near East Po<strong>li</strong>cy<br />

F, Roy, O<strong>li</strong>vier, Senior Researcher, CNRS<br />

P, Sarmento, Nuno Morais, Former Minister of State and of Pre<strong>si</strong>dency; Member of<br />

Par<strong>li</strong>ament<br />

I, Scaroni, Paolo, Chief Executive Officer and Managing Director, Enel S.p.A.<br />

D, Schily, Otto, Minister of the Interior<br />

A, Scholten, Rudolf, Member of the Board of Executive Directors, Oesterreichische<br />

Kontrollbank AG<br />

D, Schrempp , Jürgen E., Chairman of the Board of Management, DaimlerChrysler AG<br />

D, Schulz, Ekkehard D., Chairman of the Executive Board, ThyssenKrupp AG<br />

E, Sebastián Gascón, Miguel, Chief Economic Adviser to Prime Minister<br />

ISR, Sharansky, Natan, Former Minister for Jerusalem & Diaspora Affairs<br />

I, Siniscalco, Domenico, Minister for Economy and Finance<br />

GB, S<strong>ki</strong>delsky, Robert, Professor of Po<strong>li</strong>tical Economy, Warwick Univer<strong>si</strong>ty<br />

E, Spain, H.M. the Queen of<br />

IRL, Sutherland, Peter D., Chairman, Goldman Sachs International; Chairman, BP p.1.<br />

c.<br />

PL, Szwajcows<strong>ki</strong>, Jacek, CEO, Polska Grupa Farmaceutyczna<br />

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Lista dei partecipanti al raduno dei Bilderberg<br />

FIN, Tii<strong>li</strong>kainen, Teija H., Director, Univer<strong>si</strong>ty of Hel<strong>si</strong>n<strong>ki</strong>, Network for European<br />

Studies<br />

NL, Tilmant, Michel, Chairman, ING N.V.<br />

INT, Trichet, Jean-Claude, Governor, European Central Bank<br />

TR, Ülsever, Cüneyt, Columnist, Hürriyet<br />

CH, Vasella, Daniel L., Chairman and CEO, Novartis AG<br />

NL, Veer, Jeroen van der, Chairman Committee of.Managing Directors, Royal Dutch<br />

Shell Group<br />

USA, Vinocur, John, Senior Correspondent, International Herald Tribune<br />

S, Wallenberg, Jacob, Chairman of the Board, Investor AB; Vice-Chairman, SEB<br />

USA, Warner, Mark R., Governor of Virginia<br />

GB, Weinberg, Peter, CEO, Goldman Sachs International<br />

D, Wissmann, Matthias, Member of Par<strong>li</strong>ament, CDU/CSU Fraktion<br />

GB, Wolf, Martin H., Asscociate Editor and Economics Commentator, The Financial<br />

Times<br />

INT/USA, Wolfensohn, James D., Pre<strong>si</strong>dent, The World Bank<br />

USA, Wolfowitz, Paul, Pre<strong>si</strong>dent de<strong>si</strong>gnate, The World Bank<br />

USA, Zakaria, Fareed, Editor, Newsweek International<br />

D, Zumwinkel, Klaus, Chairman of the Board of Management, Deutsche Post AG<br />

Rapporteurs<br />

GB, Micklethwait, R., John, United States Editor, The Economist<br />

GB, Wooldridge, Adrian D., Foreign Correspondent, The Economist<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

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2005: il programma segreto del Gruppo Bilderberg<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

- LISTA DEI PARTECIPANTI AL MEETING DEI BILDERBERG<br />

2005: Il programma segreto del gruppo Bilderberg<br />

Tratto da www.infowars.com/articles/nwo/bilderberg_secret_agenda_2005.htm<br />

Traduzione per di<strong>si</strong>nformazione a cura di Arianna Ghetti (arianna_ghetti@yahoo.it)<br />

World Mirror | 8 maggio 2005<br />

Tutto esaurito dal 5 all'8 maggio 2005: lussuoso hotel vicino ad un lago, come<br />

piace al gruppo Bilderberg, 60 km ad est di Monaco di Baviera. Il luogo ideale per loro<br />

dal momento che le strade di accesso sono facilmente bloccate. Alla vigi<strong>li</strong>a di una<br />

trionfante vi<strong>si</strong>ta del pre<strong>si</strong>dente Bush sul suolo del vecchio continente, preceduta dal<br />

viaggio di Condoleeza Rice, tutti i segna<strong>li</strong> mostrano che i leader europei stanno<br />

semp<strong>li</strong>cemente fingendo di 'oppor<strong>si</strong>' ag<strong>li</strong> Stati Uniti. A Nice (nel sud della Francia), il<br />

segretario alla difesa Rumsfeld è riuscito a convincere g<strong>li</strong> europei ad addestrare e<br />

finanziare centinaia di nuovi po<strong>li</strong>ziotti iracheni. La NATO sta ora dislocando le truppe<br />

in Afghanistan e sta aiutando le forze armate americane a ricostruire questo paese.<br />

L'Arabia Saudita ha visto svolger<strong>si</strong> le sue prime elezioni amministrative dopo il grande<br />

successo delle elezioni irachene. L'Ucraina stava organizzando le proprie elezioni alla<br />

fine dello scorso anno con l'aiuto sovver<strong>si</strong>vo da parte di alcune organizzazioni<br />

americane appoggiate dalla CIA. Un personaggio, il cui nome è Jack Wheeler,<br />

conosciuto come il "mig<strong>li</strong>or uomo informato deg<strong>li</strong> Stati Uniti" ed ex con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere di<br />

Ronald Reagan, (<strong>si</strong> veda il <strong>si</strong>to http://worldnetdaily.com/ per capire di chi sto<br />

parlando), è seriamente convinto che G.W. Bush debba ricevere il Premio Nobel per la<br />

Pace per il suo ruolo eccellente nell'istituzione della democrazia in questi pae<strong>si</strong>.<br />

Anno 2005: "Il mondo nuovo" di Bilderberg Nel frattempo, Bush fa riferimento al<br />

coraggio e alle opere di Natan Sharansky, ex dis<strong>si</strong>dente russo. Tuttavia, alcuni<br />

israe<strong>li</strong>ani hanno dimostrato che questo eroe della Guerra Fredda era, in realtà, un<br />

informatore del KGB. Perciò, in questa <strong>si</strong>tuazione minacciosa dove le persone<br />

sembrano non distinguere più tra verità e menzogna, pos<strong>si</strong>amo certamente temere<br />

che questi leader scelgano di imboccare la direzione peggiore.<br />

UNA RAPIDA OCCHIATA AL POTERE DELLA DEMOCRAZIA<br />

Quando il governo deg<strong>li</strong> Stati Uniti parla di 'democrazia', la prima cosa da prendere in<br />

con<strong>si</strong>derazione è vedere che tipo di democrazia vuole istituire. Dalla sua bocca, il<br />

termine suona come una democrazia di individui rea<strong>li</strong> (non è mia intenzione scrivere<br />

democrazia 'popolare' che, come ognuno sa, è un'altra cosa).<br />

In effetti, se prendiamo rapidamente in esame le persone che il governo deg<strong>li</strong> Stati<br />

Uniti sta seguendo ed aiutando, ci accorgiamo che queste stesse persone sono<br />

attratte dal modello europeo o vog<strong>li</strong>ono sottrar<strong>si</strong> ad un'influenza esterna. Questo<br />

atteggiamento è piuttosto evidente nel caso dell'Ucraina, dove Yutschenko (sposato<br />

con una donna americana) è po<strong>li</strong>ticamente legato a Yu<strong>li</strong>a Timochenko, una mi<strong>li</strong>ardaria<br />

ucraina, il cui passato è legato al mondo deg<strong>li</strong> affari nei settori petro<strong>li</strong>fero e del gas<br />

della Rus<strong>si</strong>a. Abbiamo il petro<strong>li</strong>o ed abbiamo la democrazia ora. Ma <strong>si</strong> può davvero<br />

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2005: il programma segreto del Gruppo Bilderberg<br />

definire democrazia una <strong>si</strong>tuazione in cui le persone nelle strade hanno qualcosa da<br />

dire? Apparentemente sì dalla "rivoluzione arancione" ucraina, ma non dovremmo<br />

dimenticare il fiume di denaro che traboccava dalle tasche delle fondazioni di Soros<br />

così come dalle fondazioni americane (la Freedom House gestita dall'ex direttore della<br />

CIA Woosley, il National Endowment for Democracy, conosciuto come intermediario<br />

della CIA dalla sua imp<strong>li</strong>cazione nel colpo di stato del Venezuela). Fino ad ora, la<br />

struttura del potere e della democrazia ucraina <strong>si</strong> fonda su alcuni plutocrati che<br />

assomig<strong>li</strong>ano ad una gang mafiosa. La differenza con quest'ultima è che queste<br />

persone sono ora mafio<strong>si</strong> dall'aspetto occidentale. La rivoluzione georgiana finanziata<br />

dalle organizzazioni di Soros è in difficoltà.<br />

La Georgia <strong>si</strong> trova a sud del Mar Caspio e Putin, dall'altra parte, non sta<br />

mostrando alcun segno di voler abbandare la Cecenia (<strong>si</strong> vedano le sue dichiarazioni<br />

ad Auschwitz contro il terrorismo a imitazione deg<strong>li</strong> Stati Uniti). Il primo ministro della<br />

Georgia è morto recentemente di avvelenamento da bios<strong>si</strong>do di carbonio mentre<br />

dormiva ed era il braccio destro del pre<strong>si</strong>dente di questo paese. I rus<strong>si</strong> non intendono<br />

abbandonare la loro base mi<strong>li</strong>tare in Georgia così come in Sebastopol, nella Crimea<br />

ucraina, dove è stanziata la marina mi<strong>li</strong>tare russa. Naturalmente, i cauca<strong>si</strong>ci sono<br />

famo<strong>si</strong> per i loro possedimenti petro<strong>li</strong>feri. La democrazia in Iraq porterà questo paese<br />

(avente risorse di petro<strong>li</strong>o) ad avere un governo sciita. La violenza non <strong>si</strong> attenuerà<br />

subito. La differenza tra l'Iraq e la Georgia ri<strong>si</strong>ede nella loro loca<strong>li</strong>zzazione: l'Iraq non<br />

appartiene al bacino cauca<strong>si</strong>co ma all'area definita il Grande Medio Oriente, dove alla<br />

democrazia piace il petro<strong>li</strong>o, come <strong>si</strong> è potuto notare a prima vista. Il Grande Medio<br />

Oriente, così come l'Arabia Saudita, <strong>si</strong> tennero le prime elezioni amministrative (in<br />

assenza delle donne, che non furono invitate a votare). La pros<strong>si</strong>ma sorpresa salterà<br />

fuori in Libano, dove l'ONU ha chiesto alla Siria di lasciare il paese. Jumblatt e Aoun<br />

nelle pros<strong>si</strong>me elezioni faranno la differenza, grazie all'America. La Siria,<br />

naturalmente, è regolarmente minacciata dall'intervento americano. E i crimini <strong>si</strong><br />

verificheranno. Israele rappresenta una grossa parte del piano del CFR (Council on<br />

Foreign Relations - Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o delle Relazioni Estere): due pae<strong>si</strong> fianco a fianco e<br />

l'ingresso dei due pae<strong>si</strong> nell'Unione Europea una volta raggiunta la pace.<br />

Pos<strong>si</strong>amo, quindi, distinguere due po<strong>li</strong>tiche aventi lo stesso obiettivo di controllo<br />

del petro<strong>li</strong>o.<br />

1) La po<strong>li</strong>tica dell'Eura<strong>si</strong>a per l'Europa settentrionale (che segue le teorie di<br />

Brzezins<strong>ki</strong>)<br />

2) La po<strong>li</strong>tica del Grande Medio Oriente per l'Europa meridionale.<br />

Pas<strong>si</strong>amo al programma del gruppo Bilderberg per il 2005 Senza dubbio, queste<br />

po<strong>li</strong>tiche saranno nuovamente discusse nel pros<strong>si</strong>mo incontro del Bilderberg. L'Europa<br />

è in competizione da un punto di vista commerciale nel Magreb (Tuni<strong>si</strong>a, Marocco,<br />

Libia. L'Egitto è completamente nelle mani deg<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> statuniten<strong>si</strong>, così come la<br />

Giordania ed Israele). Ora, un compito più difficile è attendere g<strong>li</strong> europei sul campo<br />

della competitività e il programma di Lisbona. Infatti, l'entrata in Europa di pae<strong>si</strong> con<br />

un basso <strong>li</strong>vello dei prezzi di costo nel 2004, soppianterà il vantaggio delle po<strong>li</strong>tiche di<br />

aiuto europee verso l'Oriente, con conseguenti maggiori difficoltà economiche nel Sud<br />

del paese (Francia, Germania, Benelux, Ita<strong>li</strong>a ecc.).<br />

La NATO e la Costituzione Europea La costituzione europea che dovrà essere<br />

votata quest'anno in Europa e il pros<strong>si</strong>mo anno in Inghilterra sta volgendo al suo<br />

terzo capitolo: un intero codice del commercio che imp<strong>li</strong>ca la fine della Sicurezza<br />

Sociale Europea con la Direttiva di Frits Bolkenstein supportata dal testo. Questa<br />

costituzione autorizza legalmente la NATO ad essere la sola struttura ufficiale delle<br />

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2005: il programma segreto del Gruppo Bilderberg<br />

forze di difesa future dell'Europa. (Prima parte del testo). Per dirla in una frase, il<br />

futuro dell'Europa è strettamente legato in maniera definitiva alla direzione<br />

americana. Questa costituzione sarà votata "democraticamente", ma i rispettivi<br />

governi occulteranno questi fatti importanti.<br />

A conferma dell'influenza della NATO sull'Europa, c'è l'inclu<strong>si</strong>one della Turchia in<br />

Europa, deci<strong>si</strong>one imposta dall'America e decisa dall'Europa stessa lo scorso<br />

dicembre. Questa vergognosa soluzione fu incoraggiata dal Commissario Gunther<br />

Verheugen, membro del gruppo Bilderberg, per "allargare" l'Europa. Un contatto<br />

all'interno dell'IFRI (Institut Français des Relations Internationales - Istituto Francese<br />

di Relazioni Internaziona<strong>li</strong> [NdT]) mi disse che questa deci<strong>si</strong>one fu richiesta con forza<br />

dag<strong>li</strong> Stati Uniti, indipendentemente da tutte le pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong> proteste. Dov'è la<br />

"democrazia" in tutto questo? Nel pros<strong>si</strong>mo articolo esamineremo più<br />

approfonditamente la questione iraniana; le conseguenze dell'entrata della Turchia;<br />

l'Eura<strong>si</strong>a; la Cina e il dibattito sulle armi; la questione monetaria e il vero ruolo<br />

plutocratico della democrazia in un futuro pros<strong>si</strong>mo.<br />

Parte II - Le campane dell'inferno Raymond Fosdick era un amico di Woodrow<br />

Wilson e l'uomo più influente della sua generazione as<strong>si</strong>eme a Colonel House. In<br />

compagnia di uno dei suoi al<strong>li</strong>evi, Beardsley Ruml, e con l'aiuto di John Davison<br />

Rockefeller III, istituirono il "General Education Board" per occupar<strong>si</strong> dei problemi di<br />

sviluppo della popolazione. Ruml era in contatto <strong>si</strong>n dal 1920 con Graham Wallas, uno<br />

dei fondatori della Fabian Society (Società Fabiana). As<strong>si</strong>eme istituirono, con l'aiuto<br />

del Laura Spelman Rockefeller Fund, una piattaforma di scienze socia<strong>li</strong> nel circolo<br />

letterario del gruppo Bloomsbury sotto il controllo della Fabian Society. Ruml era<br />

anch'eg<strong>li</strong> membro della National Planning Association di cui facevano parte Fe<strong>li</strong>x<br />

Frankfurter, Eric Johnston, futuro fondatore dell'Atlantic Institute, Norman Cou<strong>si</strong>ns<br />

(ecc.), tutti membri del CFR. Fosdick era un partigiano delle organizzazioni<br />

"Internaziona<strong>li</strong>ste". Per controllare il governo, ottenne da John Davison Rockefeller III<br />

i mezzi per rafforzare l' "Institute of Government Research", il quale, con l'aiuto di<br />

Robert Broo<strong>ki</strong>ngs alcuni anni più tardi divenne il "Broo<strong>ki</strong>ngs Institution". Fosdick,<br />

as<strong>si</strong>eme a Thomas W. Lamont e il famigerato Colonel House, fondò il "Council on<br />

Foreign Relations" (CFR) e la "Foreign Po<strong>li</strong>cy Association" (FPA) (in questo caso in<br />

compagnia di Fe<strong>li</strong>x Frankfurter e Paul Warburg).<br />

Quindi, da questo pos<strong>si</strong>amo dedurre che: La creazione del CFR aveva come<br />

obiettivo quello di controllare il governo deg<strong>li</strong> Stati Uniti. Tutte le istituzioni di Fosdick,<br />

compreso il lavoro che ha fatto alla Broo<strong>ki</strong>ng Institute e alla Foreign Po<strong>li</strong>cy<br />

Association, avevano questo scopo. Tutti i corrispettivi istituti nei pae<strong>si</strong> stranieri<br />

avevano anch'es<strong>si</strong> questo obiettivo, comprese l' IRRI (International Rice Research<br />

Institute - Istituto Internazionale di Ricerca sul Riso [NdT]) in Inghilterra ed altre<br />

istituzioni fondate all'estero. Per cui, quando nelle FAQ dei <strong>si</strong>ti Internet della Trilateral<br />

o del CFR, alla domanda "La Trilateral è un complotto?" leggiamo la risposta:<br />

"Assolutamente no", <strong>si</strong>amo chiaramente autorizzati a ridere. Un controllo di questo<br />

tipo vuole guidare le azioni del governo statunitense e quelle dei governi stranieri<br />

verso g<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> delle famig<strong>li</strong>e più ricche e facoltose d'America o dei potenti gruppi<br />

europei e plutocratici mondia<strong>li</strong>. Dietro a tutto questo sembra esserci una sorta di<br />

"mano trasparente", che guida ma che non <strong>si</strong> vedrà mai direttamente. Si vedono le<br />

raccomandazioni e i rapporti del CFR e i membri del Congresso votare.<br />

Ma non <strong>si</strong> vede mai la mano che <strong>li</strong> guida. Questa mano è invi<strong>si</strong>bile. La stessa cosa<br />

accade con il gruppo Bilderberg e l'Europa. Tuttavia, i rapporti del Bilderberg non<br />

vengono mes<strong>si</strong> a dispo<strong>si</strong>zione per il pubb<strong>li</strong>co, nonostante i nomi dei membri di questi<br />

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2005: il programma segreto del Gruppo Bilderberg<br />

cauca<strong>si</strong>ci non <strong>si</strong>ano mai citati. "Alla fine del 1952, Retinger <strong>si</strong> recò in America per<br />

proporre l'idea ai suoi conoscenti americani. Tra g<strong>li</strong> altri, incontrò alcuni vecchi amici<br />

tra cui Averell Harriman, David Rockefeller e Bedell Smith, direttore poi della CIA.<br />

Dopo che Retinger illustrò la sua proposta, Smith disse: 'Perché diavolo non sei<br />

venuto prima da me?'. Eg<strong>li</strong>, quindi, lo indirizzò senza indugio a C.D. Jackson, che<br />

stava per diventare l'as<strong>si</strong>stente speciale di Eisenhower per le operazioni mi<strong>li</strong>tari… Nel<br />

maggio del 1954, venne indetto il primo incontro presso l'Hotel Bilderberg.." (tratto<br />

da The Chairman, John J. McCloy and The Ma<strong>ki</strong>ng of the American Estab<strong>li</strong>shment di<br />

Kai Bird, come riportato in Who's Who of the E<strong>li</strong>te - Members of the Bilderbergs,<br />

Council on Foreign Relations and Trilateral Commis<strong>si</strong>on di Gaylon Ross, Sr). Averell<br />

Harriman era membro della "Skull & Bones" ed ex socio di Prescott Bush in affari coi<br />

nazisti. McCloy fu responsabile del bombardamento della Germania durante la guerra<br />

e un responsabile dell'OSS (Office of Strategic Services - Ufficio dei servizi strategici<br />

[NdT]).<br />

Quando g<strong>li</strong> venne chiesto la ragione per cui Auschwitz non fu mai bombardata (o la<br />

ferrovia che portava al campo), la sua risposta fu: "Se aves<strong>si</strong>mo fatto qualcosa in<br />

favore deg<strong>li</strong> ebrei, i greci ci avrebbero chiesto di fare la stessa cosa per loro". Credo<br />

che non ci fossero così tanti greci internati in confronto ag<strong>li</strong> ebrei ed è storicamente<br />

provato che le fabbriche con interes<strong>si</strong> statuniten<strong>si</strong> non furono mai bombardate in<br />

Germania, nemmeno accidentalmente. I campi di concentramento fornivano la forza<br />

lavoro necessaria per g<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> deg<strong>li</strong> Stati Uniti in Germania ad un costo veramente<br />

basso per g<strong>li</strong> azionisti americani e non c'è motivo di obiettare che il denaro non puzza<br />

(pecunia non olet). Harriman diventò il responsabile europeo del piano Marshall in<br />

Europa, mentre McCloy fu direttore onorario del CFR, pre<strong>si</strong>dente della Fondazione<br />

Ford, pre<strong>si</strong>dente della Chase Manhattan Bank, membro del Gruppo Bilderberg ecc. ed<br />

un membro della Commis<strong>si</strong>one Warren incaricata di indagare sull'assas<strong>si</strong>nio del<br />

pre<strong>si</strong>dente Kennedy (stranamente lo stesso McCloy ed Allen Dulles erano membri<br />

della Permindex - citata dall'allora procuratore distrettuale di New Orleans Jim<br />

Garrison - in compagnia del generale Walker e del colonnello Byrd, proprietario del<br />

Texas School Book Depo<strong>si</strong>tory).<br />

RIVOLUZIONE SULLA DEMOCRAZIA DELL'EUROPA<br />

Nel suo <strong>li</strong>bro, The Great Chessboard: American Primacy and its Geostrategic<br />

Imperatives (NdT: La grande scacchiera: il primato americano e i suoi imperativi<br />

geostrategici), Zbigniew Brzezins<strong>ki</strong> ci dice: "L'Europa ha una po<strong>si</strong>zione fondamentale<br />

di fortezza geostrategica per l'America. L'Alleanza Atlantica autorizza l'America ad<br />

avere influenza po<strong>li</strong>tica e peso mi<strong>li</strong>tare sul continente … se l'Europa crescesse, questo<br />

beneficerebbe direttamente l'influenza americana …" Brzezins<strong>ki</strong> continua affermando<br />

che "L'Europa Occidentale è in larga misura un Protettorato americano e i suoi stati<br />

ricordano i vassal<strong>li</strong> e i pagatori di tributi dei vecchi imperi" "L'Europa deve risolvere il<br />

problema causato dal suo <strong>si</strong>stema di redistribuzione sociale che è troppo pesante e<br />

ostacola la sua capacità di iniziative" [traduz. mia] Per Brzezins<strong>ki</strong>, quindi, la rete<br />

sociale in Europa sta para<strong>li</strong>zzando la capacità del paese stesso di espander<strong>si</strong> e trovare<br />

un senso comune nel patriottismo europeo. Naturalmente, l'America è impaziente di<br />

esercitare un potere ed un'influenza maggiori sul continente. Perciò, la pres<strong>si</strong>one sta<br />

aumentando attraverso il gruppo Bilderberg per espandere ed accrescere l'Europa.<br />

Questo spiega il fatto che le iniziative in Europa hanno come obiettivo quello di<br />

smantellare l'intero <strong>si</strong>stema di <strong>si</strong>curezza sociale con un pretesto di tipo economico o<br />

sociale.<br />

Valery Giscard d'Estaing (membro della Trilateral e del Bilderberg) è il co<strong>si</strong>ddetto<br />

"padre" della Costituzione Europea ed è un grande amico di Kis<strong>si</strong>nger. La sua<br />

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2005: il programma segreto del Gruppo Bilderberg<br />

costituzione sancirà, se accettata, la NATO cuore dell'Europa e la regres<strong>si</strong>one sociale<br />

nell'intera Europa. Brzezins<strong>ki</strong> non sta neppure pensando ai problemi socia<strong>li</strong> o alle<br />

rivoluzioni che la sua iniziativa potrebbe provocare …. La mia fonte interna dell'IFRI<br />

mi ha detto che la Direttiva Bolkestein verrà approvata il 15 lug<strong>li</strong>o del 2005, così<br />

come l'Accordo Multilaterale sug<strong>li</strong> Investimenti (AMI), che tutti conosciamo. Tutti<br />

pensavano che questa mostruo<strong>si</strong>tà sociale fosse stata definitivamente accantonata.<br />

Errore: la bestia sta tornando. Con lo stesso spirito, l'integrazione della Turchia in<br />

Europa permetterà all'imperia<strong>li</strong>smo statunitense di avere un forte potere sug<strong>li</strong> stati<br />

del Sud del Mar Caspio, così pure un'influenza sug<strong>li</strong> stati della parte est del bacino<br />

mediterraneo. Questo trasferirà la "democrazia" deg<strong>li</strong> Stati Uniti in questa regione,<br />

mentre la parte occidentale sarà sottomessa all'azione di ONG verso una <strong>si</strong>tuazione<br />

più democratica, come ci è stato opportunamente mostrato in un articolo dell'anno<br />

scorso del quotidiano Le Monde tratto dal German Marshall Fund. In breve, il colpo<br />

più violento è di distruggere l'Europa e le sue zone <strong>li</strong>mitrofe nei pros<strong>si</strong>mi anni con<br />

conseguenze po<strong>li</strong>tiche e socia<strong>li</strong> non ancora valutate da questi "maghi" principianti. Il<br />

piano Bilderberg 2005 di questi "mig<strong>li</strong>oramenti" socia<strong>li</strong>.<br />

IRAN, RUSSIA E CINA<br />

Che succede all'Iran? Il punto è che l'Iran è una potenza regionale, capace di<br />

lavorare as<strong>si</strong>eme a Rus<strong>si</strong>a e Cina e trasformare questa 'collaborazione' in una va<strong>li</strong>da<br />

oppo<strong>si</strong>zione all'egemonismo americano sull'Eura<strong>si</strong>a. Se ricordiamo bene, la dinastia<br />

dei Pahlavi fu tolta dal potere in Iran nel 1979, quando l'America decise che la sua<br />

volontà di fare dell'Iran un potere regionale fornito di armi atomiche non era<br />

supportata dalle intenzioni regiona<strong>li</strong> americane. Quindi, preferirono lavorare con le<br />

menti arretrate dell'ayatollah K<strong>home</strong>yni, ma quest'ultimo non intendeva collaborare<br />

con g<strong>li</strong> amici di Israele. Perciò, l'America incoraggiò l'Iraq di Saddam a dare inizio ad<br />

una terribile guerra contro il loro vicino. Saddam era allora l'amico neutrale<br />

dell'America, sebbene non praticasse la "democrazia". Ed ora, 25 anni dopo, lo stesso<br />

stato ha i mede<strong>si</strong>mi obiettivi dello Scià in Iran. Essendo stato commesso un grosso<br />

errore, l'Iran è di nuovo ai piedi dell'America, ma non ha nessunis<strong>si</strong>ma intenzione di<br />

lasciare che l'America stessa domini l'Eura<strong>si</strong>a.<br />

Dal momento che anche Rus<strong>si</strong>a e Cina hanno g<strong>li</strong> stes<strong>si</strong> scopi, tutte e tre queste<br />

potenze hanno la pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di bloccare l'espan<strong>si</strong>one americana. Dato che lo scopo<br />

principale deg<strong>li</strong> Stati Uniti è quello di impedire all'Iran di essere una potenza<br />

regionale, e non quello di evitare che abbia armi atomiche, hanno intenzione di<br />

smantellare il paese dall'interno, non avendo sufficienti forze mi<strong>li</strong>tari per invadere e<br />

sottomettere Teheran. Questo paese dispone di risorse petro<strong>li</strong>fere, naturalmente, e<br />

questo fa sì che l'America stia cercando di convertire questi musulmani ai vantaggi<br />

dello stile di vita democratico americano. G<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> della Cina <strong>si</strong> stanno orientando<br />

verso le risorse petro<strong>li</strong>fere dell'A<strong>si</strong>a centrale; allo stesso tempo, g<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> della<br />

Turchia e dell'Iran stanno puntando nella stessa direzione. L'Alleanza dell'Iran e della<br />

Cina nelle questioni petro<strong>li</strong>fere sta impedendo ag<strong>li</strong> Stati Uniti di avere il controllo dei<br />

prezzi del petro<strong>li</strong>o sul petro<strong>li</strong>o cinese. Chiaramente, un'alleanza tra Iran, Cina e<br />

Rus<strong>si</strong>a escluderebbe l'America dai campi petro<strong>li</strong>feri del Kazakhstan e non permetterà<br />

la presenza di oleodotti che portano alla regione del Mediterraneo come vuole<br />

Washington. Quindi, all'in<strong>si</strong>stenza delle minacce statuniten<strong>si</strong>, l'Iran risponderà con<br />

maggiore aggres<strong>si</strong>vità nei campi petro<strong>li</strong>feri deg<strong>li</strong> stati dell'A<strong>si</strong>a centrale.<br />

RESTRIZIONI ALLE AMBIZIONI DELLA CINA<br />

Come espressamente definito dalla dottrina Brzezins<strong>ki</strong>, a nessun paese o gruppi di<br />

pae<strong>si</strong> sarà permesso lottare contro la po<strong>si</strong>zione di superpotenza deg<strong>li</strong> Stati Uniti<br />

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2005: il programma segreto del Gruppo Bilderberg<br />

d'America. Dag<strong>li</strong> anni ottanta del vente<strong>si</strong>mo secolo, l'America permette<br />

imp<strong>li</strong>citamente alla Cina di attuare un dumping valutario in cambio di una <strong>li</strong>mitata<br />

po<strong>si</strong>zione di questo paese nel Nuovo Ordine Mondiale. Ora la Cina vuole occupare il<br />

suo posto naturale nella regione a<strong>si</strong>atica del sud. La Cina ha avuto successo da un<br />

punto di vista economico e l'abo<strong>li</strong>zione delle quote d'importazione sui prodotti tes<strong>si</strong><strong>li</strong><br />

permette a questo paese di invadere i mercati europei. Questo sta indebolendo le<br />

industrie tes<strong>si</strong><strong>li</strong> dell'Europa e le po<strong>si</strong>zioni dei suoi cambi monetari. Logicamente, le<br />

vendite delle armi europee controbilanciano questi deficit commercia<strong>li</strong> e permettono<br />

alla Cina di avere adeguate forze mi<strong>li</strong>tari pari alla sua attuale po<strong>si</strong>zione di potere. Ma<br />

questo <strong>si</strong>gnifica anche che la po<strong>li</strong>tica della Cina non sarà più nelle mani di Washington<br />

e che, in un futuro pros<strong>si</strong>mo, Taiwan sarà invasa.<br />

E il Giappone <strong>si</strong> vedrà anch'esso obb<strong>li</strong>gato ad acquistare armi atomiche per<br />

difender<strong>si</strong>. Condoleeza Rice e George W. Bush cercheranno di <strong>li</strong>mitare queste vendite<br />

europee. Entrambi non hanno apprezzato di buon grado la recente po<strong>si</strong>zione di Blair<br />

sulla questione. Blair non è più il cagno<strong>li</strong>no di Bush. Probabilmente, la Cina incontrerà<br />

alcune restrizioni su questioni vita<strong>li</strong> qua<strong>li</strong> il petro<strong>li</strong>o, l'acciaio, materia<strong>li</strong> strategici, e <strong>si</strong><br />

vedrà obb<strong>li</strong>gata ad accettare di ricon<strong>si</strong>derare il valore della sua moneta (lo yuan)<br />

oppure essere con<strong>si</strong>derata un ex membro dell'organismo internazionale WTO ecc.<br />

Naturalmente, l'America è un paese mutuatario e sarà obb<strong>li</strong>gata a cessare di ricorrere<br />

a prestiti. Per evitare di affondare prima che un flusso di banconote cine<strong>si</strong> faccia<br />

ritorno per un rimborso immediato, g<strong>li</strong> Stati Uniti d'America saranno obb<strong>li</strong>gati a<br />

svalutare la moneta americana da un giorno all'altro, anche se l'America sta<br />

mostrando po<strong>si</strong>tivi segni di attività. Questo causerebbe la rovina per tutta l'A<strong>si</strong>a e<br />

l'America. Tuttavia, quest'ultima è in grado di rivolger<strong>si</strong> ai suoi alleati europei ed<br />

alcuni anni più tardi tutto sarebbe <strong>si</strong>stemato. In breve, per <strong>li</strong>mitare i rischi a<strong>si</strong>atici, la<br />

Cina sarà costretta a raffreddare le sue attività economiche e chiaramente attraverso<br />

la rivalutazione dello yuan. Questo verrà presentato alla Cina dag<strong>li</strong> Alleati in un modo<br />

ancora più severo. Il gruppo Bilderberg 2005 parlerà di questo.<br />

CINA E RUSSIA<br />

Naturalmente, dopo la questione ucraina, la Rus<strong>si</strong>a e la Cina sono tentate di<br />

lavorare as<strong>si</strong>eme ed anche con l'Iran per controbilanciare la penetrazione americana<br />

in Eura<strong>si</strong>a. Es<strong>si</strong> stanno già entrando nei mercati dell'America meridionale per<br />

"<strong>li</strong>berare" il Sudamerica dalla Dottrina non democratica di Monroe. La sua dottrina è<br />

"legittima" e sta esasperando Washington. Vengono programmate manovre comuni<br />

ed ogni cosa sta mostrando che, con o senza le armi europee, la Cina sarà in grado di<br />

respingere g<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> americani nella sua sfera strategica.<br />

E L'IRAN? GUERRA O NON GUERRA?<br />

Sarebbe una questione di provocazione. Un paese che non è americano potrebbe<br />

essere tentato di svolgere il lavoro solo con i propri mezzi. Il giorno dopo, non ci<br />

saranno più forze nucleari in Iran, ma un c<strong>li</strong>ma di guerra con un diretto<br />

coinvolgimento in Iraq deg<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> di Teheran o deg<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> occidenta<strong>li</strong>. Tutto<br />

questo porterebbe ad una formidabile propaganda per spingere l'Europa ad una<br />

guerra contro questo paese, in collaborazione con Turchia e Stati Uniti. Ed una celata<br />

speranza che questo paese cederà poiché le prime forze europee stanno entrando nel<br />

paese con la benedizione delle "Nazioni Unite". Questo succederebbe in ogni caso<br />

dopo le elezioni iraniane. L'Iran cesserebbe, quindi, di ostacolare la dominazione<br />

americana dell'Eura<strong>si</strong>a.<br />

PRIME CONCLUSIONI<br />

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2005: il programma segreto del Gruppo Bilderberg<br />

L'incontro di quest'anno (2005) del gruppo Bilderberg sarà un incontro deci<strong>si</strong>vo. Il<br />

modo in cui g<strong>li</strong> europei voteranno al trattato costituzionale è vitale per il nostro<br />

futuro. La Spagna non sta con<strong>si</strong>derando seriamente l'importanza di questo voto e la<br />

propaganda ufficiale sta favorendo il "sì". Il "no" obb<strong>li</strong>gherebbe il gruppo Bilderberg a<br />

negoziare nel dire la verità su quello che queste elezioni rappresentano veramente.<br />

Es<strong>si</strong> potrebbero in questo caso organizzare qualche avvenimento spettacolare che<br />

mostrerebbe che non stanno rappresentando la democrazia ma g<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> della<br />

plutocrazia. Siccome l'America sta lottando per una sempre maggiore democrazia<br />

fuori dai suoi confini, c'è sempre meno <strong>li</strong>bertà all'interno del paese (Patriot Acts I e<br />

II). Ciò che viene definito democrazia sta, in realtà, rappresentando la forza e<br />

l'influenza di una classe minore e<strong>li</strong>taria americana, europea, turca ed a<strong>si</strong>atica. Questa<br />

forza è aiutata da un potente gruppo di persone super-borghe<strong>si</strong> che lavorano per<br />

questa é<strong>li</strong>te come fossero i loro camerieri e sapendo bene cosa non fare o dire per<br />

non dispiacere i loro padroni. Ho presentato quelle che dovrebbero essere le <strong>li</strong>nee<br />

principa<strong>li</strong> della conferenza di quest'anno, ma posso aver dimenticato alcuni punti o<br />

esagerato l'importanza di altri. Ad ogni modo, tra un po' di tempo sarete voi a<br />

giudicare la va<strong>li</strong>dità di questo testo.<br />

LISTA DEI PARTECIPANTI AL MEETING DEI BILDERBERG<br />

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I due San Giovanni - Il culto solare<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

- <strong>Pagina</strong> re<strong>li</strong>gione<br />

I due San Giovanni – Il culto solare<br />

Tratto “Il <strong>li</strong>bro del vero massone”<br />

Caratteristica universale delle antiche Confraternite dei Costruttori è il patronato, che<br />

esse, in ogni luogo ed in ogni tempo, assunsero di uno dei due San Giovanni, o del<br />

Battista, precursore del Cristo, battezzatore, nel Giordano, deg<strong>li</strong> uomini, i qua<strong>li</strong>,<br />

purificando<strong>si</strong>, anelavano a ricevere i doni e le grazie del Fig<strong>li</strong>o di Dio; o<br />

dell’Evange<strong>li</strong>sta, che scrisse anche l’Apoca<strong>li</strong>sse, il <strong>li</strong>bro misterioso e pressoché<br />

indecifrabile nel quale eretici, riformatori e filosofi videro, o cedettero di vedere,<br />

preannunciate e rappresentate, sotto strane, poetiche allegorie, le dottrine dei loro<br />

<strong>si</strong>stemi. E i Rosacroce, che svecchiarono audacemente quelle Confraternite dei<br />

Costruttori, lasciarono alla Massoneria speculativa, da es<strong>si</strong> immaginata e costituita<br />

sulle teorie delle remote istituzioni iniziatorie, il patronato dei due Sangiovanni, che<br />

ancora <strong>si</strong> invocano, aprendo<strong>si</strong> i lavori massonici, in qua<strong>si</strong> tutte le Loggie del mondo.<br />

Noi abbiamo più volte visto errare un sorriso di ironia e qua<strong>si</strong> di compas<strong>si</strong>one sulle<br />

labbra di molti neofiti, i qua<strong>li</strong>, non ancora abituati a riflettere ed a cercare la ragione<br />

recondita delle cose e delle forme, che permangono, malgrado i tempi e le<br />

innovazioni, non sapevano concepire come mai in un istituto, che fa guerra ad ogni<br />

credenza volgare, potesse durare il costume, difeso pertinacemente dai più esperti<br />

Massoni, di raccog<strong>li</strong>er<strong>si</strong>, come una confraternita di barbieri o di falegnami, sotto il<br />

patrocinio dei santi.<br />

Non sarà male che quei neofiti sappiamo perché i Rosacroce, che pur erano spiriti lati<br />

e <strong>li</strong>beri e nemici di ogni credenza irragionevole e superstiziosa, lasciassero all’Ordine,<br />

e l’Ordine mantenga ancora, i due Protettori.<br />

Altrove abbiamo accennato fugacemente che i due patroni delle Loggie massoniche <strong>si</strong><br />

festeggiano, l’uno al solstizio d’inverno, l’altro a quello d’estate, rilevando perciò<br />

come es<strong>si</strong>, per la Massoneria , dovessero essere emblemi di quel culto solare, che<br />

formò il fondamento di tutte le vecchie teogonie, e che, con nomi mutati, fortis<strong>si</strong>mi<br />

pensatori ritengono nasconder<strong>si</strong> ancora nei <strong>si</strong>stemi delle re<strong>li</strong>gioni moderne.<br />

Si può forse ammettere che solamente per caso i patroni delle Confraternite<br />

Costruttrici fossero i due santi, che il calendario re<strong>li</strong>gioso festeggia ai solstizi? Che<br />

solamente per caso, o così come senza pensarci, i Rosa-Croce <strong>li</strong> conservassero? Il<br />

buon senso risponde di no: quindi la neces<strong>si</strong>tà di investigare e concludere. Le vecchie<br />

confraternite avevano ereditato dalle istituzioni iniziatorie e dag<strong>li</strong> antichi collegi,<br />

specialmente Greci e Romani, l’uso di festeggiare i solstizi, per festeggiare la natura<br />

che, in quelle epoche dell’anno, sente rinvigorir<strong>si</strong> od indebo<strong>li</strong>r<strong>si</strong> la forza del suo<br />

maggior ministro, del sole, il quale comincia allora a rimanere di più o di meno sul<br />

nostro emisfero, cioè comincia a nascere o comincia a morire. Le re<strong>li</strong>gioni, oltre alle<br />

feste solstizia<strong>li</strong>, <strong>si</strong> erano tramandate dall’una all’altra quelle deg<strong>li</strong> equinozi, nelle qua<strong>li</strong><br />

<strong>si</strong> festeggiavano, con grida di gioia, a quello di primavera, il sole che arditamente<br />

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I due San Giovanni - Il culto solare<br />

ascende nei cie<strong>li</strong>, e scalda e feconda ed infiamma d’amore l’universo; e <strong>si</strong> celebrava,<br />

a quello d’autunno, con pianti e gemiti di dolore, il sopraggiungere della tenebra, che<br />

vince la luce. Johannes è forse corruzione e derivazione del vecchio Janus, bifronte,<br />

che ha in mano le chiavi, con le qua<strong>li</strong> apre o chiude le porte dei cie<strong>li</strong> “ianua coe<strong>li</strong>” del<br />

vecchio Giano che ritorna, sotto il nome di Pietro, al quale ed ai suoi successori, i<br />

sommi pontefici, i cristiani hanno attribuito le chiavi per aprire o chiudere il tempio<br />

della grazia divina e della beatitudine eterna; ed i pensatori ritengono perciò i due<br />

Sangiovanni <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong> dei solstizi, che sono veramente le porte dei cie<strong>li</strong>: inoltre anche<br />

ritengono che la doppia fronte del nume, il quale volge g<strong>li</strong> occhi tanto al passato che<br />

al futuro e dai cui quei santi derivarono il nome, <strong>si</strong>a l’emblema del pen<strong>si</strong>ero<br />

massonico che deve contemporaneamente guardare indietro e avanti, perché è<br />

indispensabile tener conto deg<strong>li</strong> insegnamenti del passato e dell’esperienza, per<br />

preparare all’umanità le vie del progresso nell’avvenire.<br />

E bene a ragione, se i due Sangiovanni sono <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong> dei solstizi e quindi emblemi del<br />

culto solare, la Massoneria <strong>li</strong> ha conservati come patroni, essa che <strong>si</strong> fonda sulle<br />

dottrine delle antiche istituzioni iniziatorie ed ha, come tutte quelle avevano, per suo<br />

obietto fondamentale lo studio ed il culto della natura.<br />

Nelle vecchie teogonie, talvolta sotto leggende involute ed oscure, tal’altra sotto<br />

emblemi semp<strong>li</strong>ci e trasparentis<strong>si</strong>mi, tutta la credenza <strong>si</strong> riassume nei menomi<br />

natura<strong>li</strong> e più segnatamente nei cor<strong>si</strong> apparenti del sole. Platone diveva che i Greci,<br />

fin dalla più remota antichità, adoravano il sole, la luna e g<strong>li</strong> astri; né <strong>si</strong> accorgeva<br />

che anche ai suoi tempi conservavano i mede<strong>si</strong>mi Iddii sotto i nomi di Ercole, Bacco,<br />

Apollo, Diana, Escupa<strong>li</strong>o: i Romani deridevano le divinità adorate sulle sponde del Nilo<br />

e proscrivevano, o poco veneravano, Anubi, I<strong>si</strong>de, Se rapide; e nondimeno <strong>li</strong><br />

adoravano anch’es<strong>si</strong> sotto i nomi e le forme di Mercurio, Diana, Cerere e Pluto. Nel<br />

Cristiane<strong>si</strong>mo <strong>si</strong> svolge questa leggenda: un dio nasce da una vergine al solstizio<br />

d’inverno, muore e resuscita all’equinozio di primavera, dopo esser disceso alle<br />

regioni inferna<strong>li</strong>: ha un corteggio di dodici aposto<strong>li</strong>, che ricordano i 12 me<strong>si</strong> dell’anno,<br />

o i 12 segno dello zodiaco, condotti da un capo che ha tutti g<strong>li</strong> attributi del vecchio<br />

Giano. Questo Dio <strong>si</strong> incarna in una vergine al solstizio di inverno, quando il sole<br />

comincia a rinascere; grandeggia nel sacrificio e vince le tenebre dell’inferno,<br />

all’equinozio di primavera, quando il sole <strong>si</strong> solleva nei cie<strong>li</strong>, e la nascita ed il sacrificio<br />

e la resurrezione ed il trionfo avvengono per redimere l’umanità dal malo spirito, che,<br />

sotto le forme del serpente, il quale nelle antiche credenze egiziane assumeva il nome<br />

di Tifone, aveva indotto una donna a disobbedire al comando di Dio, introducendo<br />

così nel mondo il disordine e il peccato. La donna era stata creata con l’uomo al sesto<br />

giorno, cioè, sciog<strong>li</strong>endo l’allegoria della Gene<strong>si</strong>, alla fine del tempo nel quale la<br />

natura <strong>si</strong> era tutta ordinata, e dal suo fecondo seno erano usciti i più prezio<strong>si</strong> prodotti<br />

ed appariva come un meravig<strong>li</strong>oso giardino, che g<strong>li</strong> Ebrei chiamarono Eden, forse<br />

corrompendo il nome Eiren, col quale questo luogo di de<strong>li</strong>zie, ricolmo di bellezze e di<br />

beni, era de<strong>si</strong>gnato dai Magi. Così, decor<strong>si</strong> i primi sei giorni della creazione, giunti al<br />

principio deg<strong>li</strong> altri sei, apparisce l’albero del bene e del male, cioè s’inizia l’azione del<br />

principio malefico, la natura comincia a disordinar<strong>si</strong>, finché, più tardi, il serpente,<br />

<strong>si</strong>mbolo di Tifone, induce l’uomo al peccato, ed il principio del male trionfa; cioè<br />

l’inverno ed il freddo, e la desolazione ed il pianto invadono la natura; il sole è breve<br />

e languido sul nostro emisfero, finché non torni a rinascere, nel solstizio d’inverno,<br />

non torni a rinascere dalle regioni inferna<strong>li</strong> ed a trionfare con l’Ariete con l’Agnello<br />

all’equinozio di primavera. In quel tempo <strong>si</strong> celebra anche oggi la Pasqua, che<br />

<strong>si</strong>gnifica “passaggio”, cioè il punto in cui il sole passa ai segni superiori dello zodiaco e<br />

torna ad illuminare e fecondare il creato: “Ecce Agnus Dei qui tol<strong>li</strong>t peccata mundi”<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/sangiovanni.htm (2 di 3)08/01/2006 16.50.40


I due San Giovanni - Il culto solare<br />

A confortare queste nostre osservazioni riproduciamo ils seguente brano di un<br />

discorso pronunciato il 27 dicembre 1884 a Parigi dal Fratello Leblanc del Supremo<br />

Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o dei 33<br />

“Da tempo immemorabile i Fratel<strong>li</strong> Massoni <strong>si</strong> intitolavano: Massoni di S. Giovanni,<br />

Massoni <strong>li</strong>beri di S. Giovanni, Fratel<strong>li</strong> di S. Giovanni; e la loro corporazione era spesso<br />

de<strong>si</strong>gnata col nome di Confraternita di S. Giovanni”<br />

Le riunioni o gruppi di operai massoni chiamavan<strong>si</strong> Loggie di S. Giovanni.<br />

Questo vocabolo era divenuto <strong>si</strong>nonimo di quello di Officina ove <strong>si</strong> insegnava e <strong>si</strong><br />

praticava l’arte di tag<strong>li</strong>ar la pietra.<br />

Il patronato di S. Giovanni <strong>si</strong> è trasmesso fino a noi. Per chi vuole andare al fondo<br />

delle cose, esso costituisce un’intera rivelazione sulla natura delle idee re<strong>li</strong>giose<br />

professate nelle Loggie.<br />

Adottando questo vocabolo, i nostri padri, o almeno i più intel<strong>li</strong>genti fra loro, quel<strong>li</strong><br />

che dirigevano, non avevano ubbidito semp<strong>li</strong>cemente ad un’idea pia conforma<br />

all’opinione del tempo; es<strong>si</strong> continuavano, sotto il nome di S. Giovanni, l’antico culto<br />

filosofico di Giano, dio della pace, protettore, nell’antichità pagana, dei collegi deg<strong>li</strong><br />

architetti e deg<strong>li</strong> operai, le cui feste celebravan<strong>si</strong> nei solstizi, come quelle di Giovanni<br />

Battista e di Giovanni l’Apostolo, onorati dalla Chiesa il 24 giugno e il 27 dicembre.<br />

Sembra provabi<strong>li</strong>s<strong>si</strong>mo che se i Massoni avessero voluto prendere un santo nella<br />

Chiesa catto<strong>li</strong>ca per loro patrono, es<strong>si</strong> avrebbero almeno de<strong>si</strong>gnato con esattezza<br />

quello che sceg<strong>li</strong>evano. Al contrario es<strong>si</strong> rimangono nel vago: <strong>si</strong> dicono Fratel<strong>li</strong> di S.<br />

Giovanni: ma di qual S. Giovanni? Del Precursore o dell’Apostolo Evange<strong>li</strong>sta? Es<strong>si</strong><br />

non se ne curano e solennizzano indistintamente la memoria di questi due<br />

personaggi: il San Giovanni d’inverno e il San Giovanni d’estate.<br />

In realtà es<strong>si</strong> celebrano i solstizi, perché il fondo del loro culto, come quello deg<strong>li</strong><br />

iniziati in ogni tempo, con<strong>si</strong>ste nella venerazione della gran madre natura, e le loro<br />

feste sono quelle del loro benefico sole, nei suoi due apogei. Il loro dogma è la<br />

ragione <strong>si</strong>mboleggiata nello studio della geometria, rappresentata dalla squadra, dalla<br />

riga e dal compasso.<br />

La loro morale è la più dolce di tutte, la morale di pace, rincarnata nel vecchio Giano<br />

a due facce, che la Chiesa Romana, in quel periodo indeciso, sì bene denominato<br />

periodo di paganizzazione del cristiane<strong>si</strong>mo, ha continuato a deificare ad ogni solstizio<br />

sotto il nome dei sue San Giovanni.<br />

Per conto nostro aggiungiamo: che tutti i popo<strong>li</strong>, verso il 25 dicembre, cioè al solstizio<br />

d’inverno, celebrano feste in onore di un dio adorato generalmente come un nume<br />

solare. Nell’India il solstizio d’inverno era un giorno di grande allegrezza, e <strong>si</strong><br />

chiamava il mattino deg<strong>li</strong> dei<br />

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Pinocchio massone<br />

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Pinocchio massone<br />

Tratto dal <strong>li</strong>bro “Pinocchio in arte mago”<br />

ORDINA IL LIBRO<br />

La <strong>massoneria</strong> viene ritenuta una scuola d’iniziazione, in stretto legame con la parte più<br />

intima dell’essere umano e di coloro i qua<strong>li</strong> vog<strong>li</strong>ono comprendere il <strong>si</strong>gnificato della vita.<br />

Del segreto della <strong>massoneria</strong> rimane traccia soprattutto nell’ermetismo e nell’esoterismo<br />

conosciuto in Francia nel XVIII secolo, che <strong>si</strong> basa sull’idea di trasformazione spirituale<br />

as<strong>si</strong>milata alla trasmutazione di metal<strong>li</strong>.<br />

Le corporazioni rappresentavano un punto d’incontro in cui erano trasmes<strong>si</strong> idea<strong>li</strong> profondi e<br />

spesso non comunicabi<strong>li</strong> all’esterno. Per questo motivo, la corporazione muratoria, base della<br />

<strong>massoneria</strong>, consentì un fiorire di strutture nelle qua<strong>li</strong> spesso erano introdotti <strong>si</strong>mbolo ed<br />

emblemi rappresentativi della cultura di quel periodo. In tutta Europa, ebbero particolare<br />

ri<strong>li</strong>evo queste congregazioni, che sotto differenti nomi, <strong>si</strong> riunivano in segreto per discutere di<br />

<strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>, arte e architettura. Il <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>smo contenuto in queste varie discip<strong>li</strong>ne era parte<br />

integrante anche dell’opera dei Maestri Muratori, che traduceva i va<strong>lori</strong> numerologici,<br />

astrologici, filosofici nelle opere architettoniche.<br />

Si deve al lavoro di questi Maestri la bellezza e la varietà artistica presente soprattutto<br />

nell’arte gotica, ove ogni formella rappresenta un <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>smo ermetico, profondo e<br />

rappresentativo di ogni <strong>si</strong>ngolo concetto dell’e<strong>si</strong>stenza.<br />

I Maestri furono, di conseguenza, guidati da quest’istinto geometrico, con<strong>si</strong>derato come la<br />

chimica della storia o l’elemento archetipale del Paradiso.<br />

La parola, nell’arte, è soggetta a metriche esatte, misurate attraverso alcuni strumenti, come<br />

per esempio il compasso, la squadra, l’archipendolo, attrezzi divenuti, poi, <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong> esoterici<br />

legati alla <strong>massoneria</strong> operativa.<br />

I membri delle logge effettuavano cic<strong>li</strong> di discus<strong>si</strong>one su temi di natura esoterica, e ogni<br />

loggia aveva i suoi riti di riconoscimento su come camminare, stringer<strong>si</strong> le mani, po<strong>si</strong>zionare<br />

le mani sul corpo. Vi erano anche vestiti particolari, raccomandati per accrescere le<br />

conoscenze individua<strong>li</strong>.<br />

Quando un massone <strong>si</strong> presentava presso logge straniere doveva far<strong>si</strong> riconoscere bussando<br />

tre volte, rispondere correttamente a tre domande, e solo dopo di ciò, il cancello <strong>si</strong> sarebbe<br />

aperto. Questo rituale, viene descritto anche nella storia di Pinocchio, quando eg<strong>li</strong> <strong>si</strong> trova<br />

all’osteria del Gambero rosso e sta sognando la moltip<strong>li</strong>cazione delle monete che, per<br />

con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o del Gatto e della Volpe, ha intenzione di seminare la mattina seguente.<br />

Mentre eg<strong>li</strong> sta sognando “<strong>si</strong> trovò sveg<strong>li</strong>ato all’improvviso da tre violentis<strong>si</strong>mi colpi dati nella<br />

porta della camera” alla mezzanotte. Questi tre colpi richiamano la ritua<strong>li</strong>stica appena citata,<br />

ma anche la co<strong>si</strong>ddetta trip<strong>li</strong>ce “batteria” (una sorta di battimano) dell’Apprendista, nel Rito<br />

Scozzese e Francese, dal momento che Pinocchio <strong>si</strong> sta preparando alla “morte iniziatica”,<br />

che avverrà, quando sarà impiccato alla grande Quercia.<br />

Appena entrati nella loggia, i massoni dovevano sostenere un esame di geometria, che<br />

corrispondeva ad una sorta d’iniziazione. Bisognava disegnare le radici <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>che su una<br />

pietra preparata, spandere queste o potenziarle, e inserirvi all’interno il proprio marchio<br />

distintivo. Se l’adepto superava l’esame veniva accettato nella nuova loggia.<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pinocchio2.htm (1 di 5)08/01/2006 16.50.41


Pinocchio massone<br />

Prima del suo avanzamento, lo studioso doveva effettuare almeno tre viaggi e differenti<br />

lavori. In termini di tradizione massonica, ciò <strong>si</strong>gnificava rea<strong>li</strong>zzare tre lavori di ricerca<br />

esoterica, prima di procedere e divenire Maestro.<br />

I tre viaggio rappresentavano i tre esami attraverso i qua<strong>li</strong> il novizio doveva passare,<br />

superando la paura della morte, dell’Acqua, del Fuoco e dell’Aria, dominando questi elementi,<br />

ed essere pronto per accettare la luce.<br />

I lavori delle logge erano tenuti segreti, per cui poco <strong>si</strong> sa sulle esatte attività di ognuna di<br />

queste e della portata dei loto intendimenti.<br />

Queste tre prove risultano anche nella storia collodiana, infatti, diverse volte Pinocchio deve<br />

affrontare il pericolo dell’Acqua, per esempio, quando sta fuggendo dai carabinieri, dopo<br />

essere stato incolpato di aver ferito alla testa il suo compagno di scuola. Eg<strong>li</strong>, dopo aver<br />

salvato dall’annegamento il mastino che lo perseguitava, <strong>si</strong> trova a nuotare verso una grotta<br />

ove incontrerà il Pescatore verde. Pinocchio è attratto da quella meta, in quanto g<strong>li</strong> pare di<br />

scorgere il Fuoco.<br />

Inoltre, proprio verso la fine del racconto, il burattino, viene inghiottito dal Pescecane e<br />

dovrà, poi, fare un’enorme traversata, in<strong>si</strong>eme ala babbo.<br />

Il Fuoco agisce qua<strong>si</strong> all’inizio della storia, bruciando i piedi di Pinocchio, quando questi <strong>li</strong><br />

appoggia sul caldano.<br />

Questo elemento è ancora presente nella figura minacciosa di Mangiafuoco e nel fuoco stesso<br />

che il burattino sta preparando, dove Pinocchio e Arlecchino rischiano di essere buttati.<br />

Il fuoco viene appiccato dag<strong>li</strong> assas<strong>si</strong>ni, che vog<strong>li</strong>ono impadronir<strong>si</strong> delle monete d’oro di<br />

Pinocchio, il quale rischia ancora di bruciare.<br />

Ed infine, eg<strong>li</strong> è ad un passo dall’essere buttato dentro il fuoco, dal Pescatore verde, che lo<br />

vuole friggere come un pesce.<br />

L’Aria è presente nel volo del pulcino, quando Pinocchio rompe il guscio all’uovo, spinto<br />

dall’enorme appetito. Questo elemento, lo troviamo, poi, in tutti i volati<strong>li</strong> presenti nella fiaba:<br />

il Pappagallo, la Civetta, il Corvo, il Falco. Inoltre, il Colombo è proprio l’animale che porta<br />

Pinocchio in alto nel cielo, mas<strong>si</strong>mo raggiungimento di obiettivi, legato all’Aria che, in più, sta<br />

solcando il mare, in stretto collegamento con l’elemento Acqua.<br />

Vi sono, poi, tutta una serie di ritua<strong>li</strong> e comportamenti legati alla <strong>massoneria</strong>, che ritroviamo<br />

durante la storia. Tra g<strong>li</strong> altri, occorre ricordare g<strong>li</strong> strumenti che usa il falegname per<br />

costruire il burattino e il fatto che g<strong>li</strong> stes<strong>si</strong> Falegnami appartenessero ad una Corporazione,<br />

collegata ai Maestri Muratori Massoni.<br />

Proseguendo è interessante notare che Pinocchio procede solamente su piani orizzonta<strong>li</strong>, con<br />

un cammino ravvisabile in quello dell’Apprendista o Compagno, mentre solo una volta sale<br />

volontariamente su un albero (piano verticale), quando fugge dag<strong>li</strong> assas<strong>si</strong>ni, attuando un<br />

cammino tipico del Maestro, che <strong>si</strong> muove, al contrario dell’Apprendista, nello spazio.<br />

La stessa Isola delle Api operose, potrebbe essere ravvisata nel Tempio di Hiram, leggendario<br />

architetto di re Salomone, il cui <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>smo ha pervaso tutto l’Ordine iniziatico massonico.<br />

Infatti, la tradizione vuole che nel Tempio suddetto, <strong>si</strong>ano presenti duecento melagrane,<br />

divise in due ordini, attorno a ciascun capitello, in tutto, quattrocento. Non a caso i panini<br />

preparati dalla Fata sono proprio di questo numero. Anche le duecento tazze di caffè e latte<br />

richiamano questo ordine numerico, ma anche un valore cromatico. Infatti, il caffè è nero,<br />

mentre il latte è bianco. Il nero e il bianco sono i co<strong>lori</strong> del Tempio. Questi sono ravvisabi<strong>li</strong> nel<br />

pavimento a forma di scacchiera, che indica l’eterna conf<strong>li</strong>ttua<strong>li</strong>tà tra bene e male, ma anche<br />

la necessaria complementarità e fu<strong>si</strong>one, affinché queste due forze antagoniste, lavorino<br />

po<strong>si</strong>tivamente per erigere temp<strong>li</strong> alla virtù.<br />

Il bacio che la Fata dà in sogno a Pinocchio, la notte prima della sua trasformazione in<br />

ragazzo, appare in <strong>li</strong>nea al bacio massonico, che è sempre uno solo, ed è legato a molte<br />

forme di iniziazione, non esclusa quella Templare (il famoso bacio in ore). Indica un<br />

messaggio orale, che ha lo stesso valore del soffio vitale e della parola trasformatrice, così<br />

come avviene la mattina seguente, per Pinocchio.<br />

Andare “in sonno” è un altro gergo massonico, che <strong>si</strong>gnifica ritirar<strong>si</strong> per un certo periodo<br />

dall’Ordine, a causa di impedimenti di varia natura, ma continuare a credere, e soprattutto<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pinocchio2.htm (2 di 5)08/01/2006 16.50.41


Pinocchio massone<br />

proseguire un comportamento in <strong>li</strong>nea ai dettami della Confraternita. Anche Pinocchio va “in<br />

sonno” diverse volte. Intanto, quando g<strong>li</strong> <strong>si</strong> bruciano i piedi e quindi viene e<strong>li</strong>minata la<br />

pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di movimento. Poi, ancora, all’osteria del Gambero rosso, poco prima di un<br />

passaggio iniziatici (morte <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>ca), quando viene impiccato.<br />

Un altro sonno <strong>si</strong>gnificativo avviene quando sta per essere trasmutato in ragazzo, proprio la<br />

note precedente.<br />

Anche il concetto di morte evoca il messaggio legato all’iniziazione massonica, ove muore il<br />

profano e nasce l’iniziato. Per questo, appare decisamente essenziale l’impiccagione,<br />

attraverso la quale Pinocchio sale di stato, morendo da un certo punto di vista; ma, dopo la<br />

purificazione (purga), rinasce come iniziato, con tutta la serie di prove che, poi, dovrà<br />

affrontare.<br />

Osserviamo, tra l’altro il fatto che, nella storia di Pinocchio, <strong>si</strong> fa spesso riferimento ad Ordini<br />

settari, per esempio, vengono citati g<strong>li</strong> Assas<strong>si</strong>ni, che erano, appunto, un’antica setta.<br />

La setta deg<strong>li</strong> Assas<strong>si</strong>ni di Djebel Ansarieh, <strong>si</strong> trovava nella contea di Tripo<strong>li</strong>. Si afferma che,<br />

attraverso il contatto con questa famosa setta, l’equivalente islamico dei Templari, es<strong>si</strong><br />

strinsero legami preci<strong>si</strong> con il mondo mussulmano.<br />

La struttura dei due ordini era uguale, e identici erano i gradi, per cui è ritenuto di vedere in<br />

es<strong>si</strong> un elemento di unità che può avere favorito lo scambio, anche iniziatico-esoterico, tra le<br />

due culture che es<strong>si</strong> rappresentavano<br />

(…)<br />

Proseguendo su questa ana<strong>li</strong><strong>si</strong>, pos<strong>si</strong>amo osservare l’incontro di Pinocchio con g<strong>li</strong> altri<br />

burattini, che lo definiscono fratello, gergo massonico per definire g<strong>li</strong> appartenenti alla stessa<br />

loggia. Quando il burattino giunge nel teatro viene accolto con clamore. “E’ il nostro fratello<br />

Pinocchio”, “vieni a buttarti tra le braccia dei tuoi fratel<strong>li</strong> di legno!”<br />

“E’ impos<strong>si</strong>bile figurar<strong>si</strong> g<strong>li</strong> abbracciamenti, g<strong>li</strong> strizzoni al collo, i pizzicotti di amicizia e le<br />

zuccate della vera e <strong>si</strong>ncera fratellanza che Pinocchio ricevè…” rituale <strong>si</strong>gnificativo della<br />

Confraternita massonica.<br />

Questa congregazione di burattini è capitanata dal temibile Mangiafuoco, minaccioso ed<br />

oscuro, ma dal cuore umano e compas<strong>si</strong>onevole, così come ogni buon Maestro, che <strong>si</strong> prende<br />

cura dell’Apprendista. Infatti, prima lo minaccia, affinché Pinocchio possa comprendere<br />

l’errore fatto, ma poi, commosso, g<strong>li</strong> ridona la pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di continuare il suo percorso,<br />

regalandog<strong>li</strong> le cinque monete, che il burattino aveva sperperato incautamente.<br />

Proseguiamo, quindi, con altri <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>smo che riguardano la ritua<strong>li</strong>stica massonica e che<br />

collegano alla storia di Pinocchio.<br />

Uno di questi, appare proprio all’inizio della storia, ed è uno dei pochi strumenti del lavoro di<br />

falegnameria, che viene citato nel <strong>li</strong>bro, ovvero l’ascia. Infatti, testualmente è scritto: “detto<br />

fatto, prese (maestro Ci<strong>li</strong>egia) subito l’ascia arrotata per cominciare a levarg<strong>li</strong> la scorza e<br />

digrossarlo”.<br />

Questa frase evoca il cammino alchemico di cui <strong>si</strong> è trattato precedentemente, che è affine a<br />

quello massonico, ovvero lo sgrezzamento della materia, affinché questa divenga levigata.<br />

Come dicevamo, uno dei pochi attrezzi di cui <strong>si</strong> descrive, <strong>si</strong>a un questo capitolo, che<br />

succes<strong>si</strong>vamente, è appunto l’ascia.<br />

Il culto di questo arnese risale all’epoca preistorica ed era in connes<strong>si</strong>one con il fulmine, a sua<br />

volta collegato a Zeus. Si possono riscontrare <strong>si</strong>mi<strong>li</strong>tudini anche coi raggi solari e, per questo<br />

molti <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong> di questa natura, come il cavallo, la ruota, la svastica, erano in analogia<br />

all’ascia.<br />

Questo <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>smo percorse la cultura celtica e romana, dove la formula sub ascia, incisa<br />

sulle tombe, le rendeva sacre e, quindi inviolabi<strong>li</strong>.<br />

Si tratta di uno dei <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>, non solo massonico, ma universale, tra i più antichi. Questo<br />

evoca l’operato del Maestro tag<strong>li</strong>atore, che lavorava per costruire le antiche tombe, sulle<br />

qua<strong>li</strong> doveva tracciare la <strong>si</strong>gla di un’ascia, altrimenti il compratore l’avrebbe restituita.<br />

Un altro importante <strong>si</strong>mbolo massonico è la Spada Fiammeggiante. Questa vibra da ogni<br />

parte per custodire la via dell’albero della vita (Gene<strong>si</strong>, III, 24). I Cherubini, secondo le Sacre<br />

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Pinocchio massone<br />

Scritture, hanno, appunto, una spada di fuoco. La Spada Fiammeggiante massonica è una<br />

rappresentazione di quella dei guardiani ange<strong>li</strong>ci, ecco perché la una forma ondulata, ad<br />

evocare il fuoco. Questa è un’arma <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>ca, la quale <strong>si</strong>gnifica che, l’insubordinazione, il<br />

vizio ed il de<strong>li</strong>tto devono essere respinti dai Temp<strong>li</strong>. Troviamo un collegamento con questa<br />

arma e la frusta di Mangiafuoco, fatta di serpenti e code di volpe attorcig<strong>li</strong>ate in<strong>si</strong>eme. Anche<br />

la sua funzione è quella di mettere ordine nel teatrino-Tempio, non dimenticando la<br />

<strong>si</strong>tuazione di fratellanza tra i burattini. Una volta che l’ordine viene ristabi<strong>li</strong>to, vi è il perdono,<br />

la salvezza e la gratificazione.<br />

Un altro <strong>si</strong>mbolo massonico è in relazione allo spo<strong>li</strong>azione dell’Apprendista dei metal<strong>li</strong>, e cioè<br />

questi deve consegnare tutto il denaro, in metallo e in carta, i gioiel<strong>li</strong> e g<strong>li</strong> oggetti metal<strong>li</strong>ci, in<br />

quanto deve comprendere che tutto <strong>si</strong> paga, e non <strong>si</strong> può sperare di ricevere senza dare.<br />

Questa spo<strong>li</strong>azione <strong>si</strong>mboleggia anche l’abbandono dell’attaccamento alle idee preconcette, e<br />

il distacco da ogni pas<strong>si</strong>one, prima di entrare nella loggia. La stessa cosa avviene a Pinocchio,<br />

nel momento in cui semina le monete d’oro nella terra, per cui dovrà continuare il suo<br />

percorso, al di là dei beni materia<strong>li</strong> e delle abitudini. Solamente alla fine della cerimonia, i<br />

metal<strong>li</strong> vengono restituiti, così come accade al burattino, che, verso la fine del racconto dona<br />

i suoi quaranta soldi di rame e, una volta divenuto ragazzo, <strong>li</strong> riceve indietro, trasformati in<br />

monete d’oro. In questo modo, il suo patrimonio viene moltip<strong>li</strong>cato e diviene prezioso, come<br />

ilo metallo aureo.<br />

Proseguendo l’ana<strong>li</strong><strong>si</strong> sug<strong>li</strong> emblemi massonici, troviamo “la benda”, che copre g<strong>li</strong> occhi<br />

dell’iniziando. Ciò <strong>si</strong>gnifica che il profano non sa vedere e ascolta troppo spesso le parole del<br />

mondo, per cui, avendo bisogno di una guida, eg<strong>li</strong> afferra con<strong>si</strong>deratamente il primo che g<strong>li</strong> <strong>si</strong><br />

presenta. Dal momento che l’iniziazione porta alla Luce, la benda verrà tolta proprio durante<br />

questo passaggio.<br />

Il Gatto, compagno malfattore della Volpe, infatti, è cieco in tutte e due g<strong>li</strong> occhi. Per cui,<br />

anche se <strong>si</strong> sta trovando su un cammino iniziatico, col suo comportamento ha perso la<br />

pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di vedere la Luce, e la benda <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>ca continuerà ad avvolgerlo sempre, facendolo<br />

rimanere nelle tenebre.<br />

Inoltre, va con<strong>si</strong>derato che la Volpe, a sua volta, è zoppa e ciò evoca un altro <strong>si</strong>mbolo<br />

massonico legato a questo concetto. Infatti, il profano che sta per accedere all’iniziazione,<br />

deve avere gamba e ginocchio destro nudo e piede <strong>si</strong>nistro scalzo. La nudità del ginocchio<br />

vuole che, piegandolo, eg<strong>li</strong> entri a diretto contatto con un terreno sacro, calpestato dal piede<br />

scalzo. Inoltre, i primi pas<strong>si</strong> dell’iniziazione vanno eseguiti zoppicando, solo dopo di ciò il<br />

cammino può diventare regolare.<br />

La Volpe, quindi, sta compiendo un eterno cammino zoppicante e, quindi, non ha la<br />

pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di accedere ad un altro <strong>li</strong>vello di compren<strong>si</strong>one. La sua mente è <strong>li</strong>mitata e oscurata<br />

dai bisogni materia<strong>li</strong>, per cui continuerà sempre ed inesorabilmente ad essere zoppa ed<br />

incapace di compiere una vera e propria iniziazione.<br />

Molto diverso è lo zoppicare di Geppetto, che va dalla sua officina a quella dell’amico Maestro<br />

Ci<strong>li</strong>egia, e viceversa, proseguendo un suo percorso creativo e trasmettendo ag<strong>li</strong> altri la sua<br />

Materia Prima, assumendo, così il ruolo di collegamento da un’azione all’altra.<br />

Un <strong>si</strong>mbolo pregnante del tempio massonico è la volta stellata, ovvero sul soffitto del tempio<br />

è dipinto il cielo, la notte e le stelle. Ciò rappresenta il cosmo, in tutte le re<strong>li</strong>gioni, e ha lo<br />

scopo di portare serenità di spirito e di stimolare, non tanto il sogno, bensì la meditazione.<br />

Per questo, la volta stellata dei Temp<strong>li</strong> massonici è emblema di universa<strong>li</strong>tà e di<br />

trascendenza.<br />

In Pinocchio, troviamo l’evocazione di ciò nel Campo dei Miraco<strong>li</strong>, o Campo della stella, più<br />

volte citato, ove <strong>si</strong> enuncia la pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di una trasformazione e, qui, il burattino perde i<br />

metal<strong>li</strong> (monete). Questo concetto, viene ribadito più volte, ma il punto sa<strong>li</strong>ente è quello<br />

finale, all’uscita dal Pescecane, ove il cielo, oltre che tema di meditazione, diviene guida<br />

verso la meta.<br />

(…)<br />

Proseguendo in questo viaggio <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>co, pas<strong>si</strong>amo ad ana<strong>li</strong>zzare un altro momento della<br />

storia, ovvero quando Pinocchio <strong>si</strong> trova dentro al Pescecane e soprattutto nel momento in<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pinocchio2.htm (4 di 5)08/01/2006 16.50.41


Pinocchio massone<br />

cui incontra il vecchio padre. Questo luogo ha delle <strong>si</strong>mi<strong>li</strong>tudini col Gabinetto di Rifles<strong>si</strong>one<br />

massonico, in cui l’Apprendista è introdotto, prima dell’iniziazione, ovvero del passaggio di<br />

stato. Intanto, la scena che viene descritta nella fiaba è la seguente:<br />

“Trovò una piccola tavola apparecchiata, con sopra una candela accesa infilata in una<br />

bottig<strong>li</strong>a di cristallo verde, e seduto a tavola un vecchiettino tutto bianco come se fosse di<br />

neve e panna montata”<br />

Il Gabinetto di Rifles<strong>si</strong>one, è nero, così lo stomaco del Pescecane. Vi sono poste delle ossa,<br />

un cranio, un tavo<strong>li</strong>no su cui giace un pezzo di pane, una brocca d’acqua e del sale. Anche<br />

nello stomaco dell’animale sono presenti resti di ogni tipo, ad indicare la temporaneità<br />

dell’e<strong>si</strong>stenza e che tutto è destinato ad essere trasformato.<br />

Nel Gabinetto sono poste alle pareti queste fra<strong>si</strong>: “Se la curio<strong>si</strong>tà ti ha condotto qui, vattene”,<br />

ad indicare che non deve essere questa l’intenzione con cui l’Apprendista inizia il suo<br />

percorso massonico, così come Pinocchio non deve essere più motivato da questa condizione,<br />

ma proseguire secondo coscienza.<br />

La seconda frase è: “Se la tua anima ha provato spavento, non andare più oltre”, ovvero non<br />

superare g<strong>li</strong> stes<strong>si</strong> <strong>li</strong>miti che contraddistinguono ogni persona<strong>li</strong>tà.<br />

Pinocchio, infatti, è spaventato, ma motivato nel proseguire nel suo intento, senza più far<strong>si</strong><br />

irretire da fal<strong>si</strong> messaggi.<br />

“Se perseveri, sarai purificato dag<strong>li</strong> Elementi, uscirai dall’abisso delle Tenebre, vedrai la Luce”<br />

è la terza frase, che pare abbastanza eloquente, soprattutto messa a confronto con quello<br />

che sta per succedere a Pinocchio. Infatti, eg<strong>li</strong> è stato purificato dag<strong>li</strong> elementi, come<br />

abbiamo visto, Fuoco, Aria, Terra, Acqua. Uscirà dallo stomaco dell’animale (Tenebre) e<br />

vedrà la Luce, ovvero le stelle in cielo che lo guideranno, in<strong>si</strong>eme alla luna che appare quanto<br />

mai splendente.<br />

Anche la candela infilata in una bottig<strong>li</strong>a di cristallo verde evoca il <strong>si</strong>mbolo della luce<br />

all’interno delle tenebre. Il verde, poi, nella terminologia massonica rappresenta il testo<br />

della Tavola di Smeraldo, di Ermete Trismegisto, padre di ogni scienza magica, il quale<br />

affermava :<br />

E’ vero senza menzogna, è certo è tutto veris<strong>si</strong>mo quello che dicono;<br />

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto,<br />

e ciò che è in alto è come ciò che è in basso;<br />

con queste cose <strong>si</strong> fanno i miraco<strong>li</strong> di una cosa sola.<br />

Di conseguenza, il verde è il colore dello smeraldo e del Sacro Graal. Questo colore <strong>si</strong> lega ai<br />

quattro elementi e, in particolare, all’Acqua (Pescatore verde). Si connette anche alla<br />

decompo<strong>si</strong>zione dei corpi e, per questo, diventa <strong>si</strong>mbolo di rigenerazione, dal momento che<br />

la vita nasce dalla morte.<br />

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Dick Cheney alla Trilaterale<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

L’intervento del Vicepre<strong>si</strong>dente americano<br />

alla Trilaterale di Washington<br />

Maurizio Mo<strong>li</strong>nari – “La Stampa” 17 aprile 2005<br />

Dick Cheney: “Pyongyang vuole vendere l’atomica ai terroristi”<br />

WASHINGTON<br />

Allarme per i tentativi di Pyongyang di vendere atomiche ai terroristi sul mercato nero<br />

e determinazione ad ottenere dall'Onu il blocco del programma nucleare iraniano:<br />

cravatta rossa e doppio petto blu Dick Cheney sceg<strong>li</strong>e la platea della riunione annuale<br />

della Commis<strong>si</strong>one Trilaterale per spiegare come <strong>si</strong>a la lotta alla pro<strong>li</strong>ferazione di armi<br />

non convenziona<strong>li</strong> il tema più caldo per l'amministrazione Bush. L'ex pre<strong>si</strong>dente della<br />

Camera dei Rappresentanti, il democratico Thomas Foley, introduce l'ospite come<br />

«uno dei vicepre<strong>si</strong>denti più potenti deg<strong>li</strong> ultimi seco<strong>li</strong>» e Cheney ringrazia alla sua<br />

maniera: «L'unico vicepre<strong>si</strong>dente deg<strong>li</strong> ultimi seco<strong>li</strong>».<br />

Fra i presenti giunti da A<strong>si</strong>a, Europa e Nord America ci sono anche alcuni noti<br />

avversari di Cheney, come Zbignew Brzezins<strong>ki</strong>, ex con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere per la <strong>si</strong>curezza<br />

nazionale di Jimmy Carter, secondo il quale «da questo vicepre<strong>si</strong>dente non ci sono da<br />

attender<strong>si</strong> grandi novità». Ma Cheney smentisce chi <strong>si</strong> attende un discorso formale e<br />

sfrutta l'occa<strong>si</strong>one di avere come pubb<strong>li</strong>co po<strong>li</strong>tici, alti funzionari ed esperti di<br />

<strong>si</strong>curezza di tre continenti per far capire cosa ha in mente l'amministrazione Bush per<br />

i pros<strong>si</strong>mi me<strong>si</strong>. «Riteniamo pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong> attacchi biologici e nucleari da parte di gruppi<br />

terroristi come Al Qaeda contro città americane o di altri Pae<strong>si</strong> - esordisce - è un<br />

pericolo che abbiamo sempre in mente, mai abbassare la guardia». Cacciati i taleban<br />

da Kabul, e<strong>li</strong>minati «centinaia di mi<strong>li</strong>tanti di Al Qaeda» in Pa<strong>ki</strong>stan, rovesciato<br />

Saddam in Iraq e ottenuto dall'Arabia Saudita un «atteggiamento più aggres<strong>si</strong>vo»<br />

contro g<strong>li</strong> islamici, Cheney spiega che bisogna affrontare la pro<strong>li</strong>ferazione, al fine di<br />

impedire un attacco terroristico di dimen<strong>si</strong>oni ben maggiori dell'11 settembre. La<br />

strategia dell'amministrazione segue quattro direzioni: tenere ben protetti ovunque<br />

nel mondo ordigni e sostanze nucleari; dare una caccia senza tregua ai terroristi che<br />

vog<strong>li</strong>ono entrarne in possesso; far sì che i trattati contro la pro<strong>li</strong>ferazione <strong>si</strong>ano più<br />

efficaci; ostacolare il traffico illegale di armi nucleari. A tale ultimo riguardo la<br />

principale minaccia viene da Kim Jong Il. «Da quanto sappiamo - spiega il<br />

vicepre<strong>si</strong>dente - la Corea del Nord versa in una terribile <strong>si</strong>tuazione economica e per<br />

ottenere risorse tenta di vendere ordigni nucleari a gruppi o Stati terroristi». E' la<br />

prima volta che un alto esponente dell'amministrazione accusa direttamente<br />

Pyongyang di voler immettere bombe atomiche sul mercato nero del terrore. Per<br />

di<strong>si</strong>nnescare il pericolo nordcoreano la Casa Bianca continua a puntare sul negoziato<br />

multilaterale e in primo luogo sul «ruolo della Cina» mentre nel caso dell'Iran Cheney<br />

spiega che «il pros<strong>si</strong>mo passo che abbiamo di fronte per evitare che entri in possesso<br />

dell'atomica è portare il caso al Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o di Sicurezza dell'Onu».<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/dickecheneytrilaterale.htm (1 di 2)08/01/2006 16.50.41


Dick Cheney alla Trilaterale<br />

Se Pyongyang ha già «alcuni ordigni» l'Iran potrebbe aver<strong>li</strong> presto ed essendo «la<br />

nazione che più sostiene il terrorismo» un tale sviluppo renderebbe ancora più<br />

vero<strong>si</strong>mile la minaccia di un 11 settembre nucleare. Sebbene l'amministrazione<br />

sostenga g<strong>li</strong> sforzi negozia<strong>li</strong> di Londra, Ber<strong>li</strong>no e Parigi per ottenere la cancellazione<br />

del programma nucleare iraniano, Cheney fa capire che questa fase lascerà presto il<br />

campo ad un'iniziativa all'Onu sulle sanzioni a Teheran. «Riuscire a trovare un<br />

accordo al Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o di Sicurezza sarà difficile - ammette - perché molte nazioni<br />

hanno so<strong>li</strong>di rapporti economici con l'Iran per via del petro<strong>li</strong>o e perché avremo<br />

bisogno di una risoluzione molto efficace, non come quelle che furono votate per<br />

molti anni nei confronti dell'Iraq rivelando<strong>si</strong> inuti<strong>li</strong>». Lo scenario di un nuovo braccio<br />

di ferro in vista all'Onu sull'Iran emerge con chiarezza dalle parole di Cheney, che<br />

tuttavia per ras<strong>si</strong>curare la platea aggiunge che «g<strong>li</strong> Stati Uniti non aspirano ad usare<br />

la forza mi<strong>li</strong>tare» ma solo a fermare una nazione pericolosa per il sostegno ai<br />

terroristi e «la dichiarata intenzione di distruggere Israele». Dalle parole del<br />

vicepre<strong>si</strong>dente trapela la convinzione che il caso-Iran sarà un banco di prova per le<br />

Nazioni Unite: «Quando <strong>si</strong> parla di riforma dell'Onu noi <strong>si</strong>amo favorevo<strong>li</strong>, la riteniamo<br />

necessaria, ma ciò che serve di più non è avere un numero maggiore di seggi<br />

permanenti bensì un'organizzazione più efficiente, diversa da quella rimasta<br />

intrappolata nello scandalo "Oil for Food" durante il periodo delle sanzioni all'Iraq».<br />

Prima di salutare la platea della Trilaterale, Cheney ha ancora tempo per qualche<br />

rifles<strong>si</strong>one.<br />

Riguardo al futuro della Nato spiega che «sono ancora troppe le forze mi<strong>li</strong>tari<br />

orientate verso le vecchie mis<strong>si</strong>oni della Guerra Fredda» mentre «sono troppo pochi i<br />

contingenti che pos<strong>si</strong>amo impiegare per le nuove mis<strong>si</strong>oni di <strong>si</strong>curezza». Mentre<br />

sull'Iraq <strong>si</strong> mostra fiducioso perché «a due anni dall'intervento mi<strong>li</strong>are ed a dieci me<strong>si</strong><br />

dal passaggio dei poteri ha un governo frutto della volontà popolare ed un'Assemblea<br />

che <strong>si</strong> accinge a redigere sulla nuova Costituzione, credo le pros<strong>si</strong>me scadenze della<br />

tran<strong>si</strong>zione saranno rispettate». Ma il momento del ritiro non è ancora arrivato: «Le<br />

nostre truppe non resteranno un giorno più del necessario, se ne andranno solamente<br />

quando il lavoro sarà terminato»<br />

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http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/dickecheneytrilaterale.htm (2 di 2)08/01/2006 16.50.41


Le pagine gialle della P2 di Marco Travag<strong>li</strong>o<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

"Le pagine gialle della P2"<br />

di Marco Travag<strong>li</strong>o – tratto da "Avvenimenti" dell' 08.04.2005<br />

Ovvero, cosa fanno adesso?<br />

- Berlusconi Silvio (tessera n.1816): ...<br />

- Cicchitto Fabrizio (tessera n.2232): deputato e vicecoordinatore nazionale di<br />

Forza Ita<strong>li</strong>a, nonchè editoria<strong>li</strong>sta de Il Giornale.<br />

- Ciuni Roberto (tessera n.2101): collaboratore de Il Giornale e Panorama.<br />

- Costanzo Maurizio (tessera n.1819): conduttore di Buona Domenica e de Il<br />

diario su Canale 5 nonché consulente per La 7.<br />

- Croce Giuseppe (tessera n. 2071): Giudice per le Indagini Pre<strong>li</strong>minari a Roma.<br />

- De Caro<strong>li</strong>s Mas<strong>si</strong>mo (tessera n.1815): avvocato, amico di Siniscalco, attuale<br />

esponente di Forza Ita<strong>li</strong>a.<br />

- Donel<strong>li</strong> Mas<strong>si</strong>mo (tessera n. 2207): attuale direttore di TV Sorri<strong>si</strong> e Canzoni<br />

(Gruppo Mediaset).<br />

- Fiori Pub<strong>li</strong>o (tessera n. 1878): deputato di AN e attuale vicepre<strong>si</strong>dente della<br />

Camera.<br />

- Gervaso Roberto (tessera n. 1813) : ha una rubrica fissa su Rete 4 (Peste e<br />

corna) e sul Messaggero.<br />

- Manca Enrico (tessera n. 2148): dirige l'associazione "Pol-Is" per il<br />

"rinnovamento della po<strong>li</strong>tica e della democrazia". Attualmente nelle file della<br />

Margherita.<br />

- Martino Antonio (aveva presentato domanda scritta di affi<strong>li</strong>azione, non<br />

fecero in tempo ad approvare il suo ingresso nella P2): attuale Ministro della<br />

Difesa.<br />

- Memmo Roberto (tessera n. 1651): avvocato e finanziere dirige la "Fondazione<br />

Memmo per l'arte e la cultura".<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/loggiaP2bis.htm (1 di 2)08/01/2006 16.50.42


Le pagine gialle della P2 di Marco Travag<strong>li</strong>o<br />

- Mosca Paolo (tessera n.2100): oggi direttore del rotocalco Vip e titolare di<br />

rubrica fissa quotidiana su Unomattina, in Rai.<br />

- Nebiolo Gino (tessera n. 2097): attuale giorna<strong>li</strong>sta del Fog<strong>li</strong>o di Ferrara e del<br />

Giornale di Sici<strong>li</strong>a.<br />

- Picchioni Rolando (tessera n.2095): attuale segretario della Fondazione del<br />

Libro di Torino (ente organizzatore del Salone del Libro) e direttore esecutivo del<br />

World Po<strong>li</strong>tical Forum. Viene dato come candidato alla poltrona di assessore alla<br />

cultura nella nuova giunta regionale piemontese.<br />

- Rizzo<strong>li</strong> Angelo (tessera n. E.19.77): attuale produttore di cinema/ tv per Rai e<br />

Mediaset.<br />

- Savoia Vittorio Emanuele (tessera n. 1621): mediatore d'affari.<br />

- Selva Gustavo (tessera n.1814): deputato di An, attuale pre<strong>si</strong>dente della<br />

Commis<strong>si</strong>one Esteri.<br />

- Sen<strong>si</strong>ni Alberto (piduista "interruptus", come Antonio Martino): giorna<strong>li</strong>sta<br />

del Gazzettino.<br />

- Trifone Trecca Fabrizio (tessera n. 1748): titolare di rubrica fissa di medicina<br />

"Vivere bene" su Rete 4.<br />

- Va<strong>lori</strong> Giancarlo E<strong>li</strong>a (fascicolo n. 0283, espulso dallo stesso Gel<strong>li</strong>):<br />

Pre<strong>si</strong>dente della Società Ita<strong>li</strong>ana Autostrade e del consorzio di telefonia "Blu" e attuale<br />

Pre<strong>si</strong>dente dell'Unione Industriale di Roma.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/loggiaP2bis.htm (2 di 2)08/01/2006 16.50.42


I massoni e la <strong>si</strong>nistra ita<strong>li</strong>ana<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

I massoni e la <strong>si</strong>nistra ita<strong>li</strong>ana<br />

Andrea Cinquegrani – tratto da "La Voce della Campania"<br />

Il Gruppo Bilderberg nasce nel 1952, ma viene ufficia<strong>li</strong>zzato due anni più tardi, a<br />

giugno del 1954, quando un ristretto gruppo di vip dell’epoca <strong>si</strong> riunisce all’hotel<br />

Bilderberg di Oosterbeek, in Olanda. Da quel momento le riunioni <strong>si</strong> sono svolte una o<br />

due volte all’anno, nel più totale riserbo. In occa<strong>si</strong>one di una delle ultime, nella<br />

splendida e appartata resort di Sintra, in Portogallo, il settimanale locale News riportò<br />

una notizia secondo cui il Governo avrebbe ricevuto mig<strong>li</strong>aia di dollari dal Gruppo per<br />

organizzare «un servizio mi<strong>li</strong>tare compreso di e<strong>li</strong>cotteri che <strong>si</strong> occupasse di garantire<br />

la privacy e la <strong>si</strong>curezza dei partecipanti». Ma torniamo ag<strong>li</strong> esordi. I primi incontri <strong>si</strong><br />

sono svolti esclu<strong>si</strong>vamente nei pae<strong>si</strong> europei, ma dall’inizio deg<strong>li</strong> anni ’60 anche neg<strong>li</strong><br />

Usa. Tra i promotori - precisano alcuni studio<strong>si</strong> della semi sconosciuta materia -<br />

occorre ricordare due nomi in particolare: sua maestà il principe Bernardo de Lippe,<br />

olandese, ex ufficiale delle SS, che ha guidato il gruppo per oltre un ventennio, fino a<br />

quando, nel 1976, è stato travolto dallo scandalo Lockheed; e Joseph Retinger, un<br />

faccendiere polacco al centro di una fittis<strong>si</strong>ma trama di rapporti con uomini che per<br />

anni hanno contato sullo scacchiere internazionale della po<strong>li</strong>tica e dell’economia.<br />

«La loro ambizione - viene descritto - era quella di costruire un’Europa Unita per<br />

arrivare a una profonda alleanza con g<strong>li</strong> Stati Uniti e quindi dar vita a un nuovo<br />

Ordine Mondiale, dove potenti organizzazioni sopranaziona<strong>li</strong> avrebbero garantito più<br />

stabi<strong>li</strong>tà rispetto ai <strong>si</strong>ngo<strong>li</strong> governi naziona<strong>li</strong>. Fin dalla prima riunione vennero invitati<br />

banchieri, po<strong>li</strong>tici, univer<strong>si</strong>tari, funzionari internaziona<strong>li</strong> deg<strong>li</strong> Usa e dell’Europa<br />

occidentale, per un totale di un centinaio di personaggi circa».<br />

Ecco cosa hanno scritto alcuni giorna<strong>li</strong>sti investigativi ingle<strong>si</strong> nel magazine on <strong>li</strong>ne di<br />

Bbc News a pochi giorni dal meeting di Stresa. «Si tratta di una delle associazioni più<br />

controverse dei nostri tempi, da alcuni accusata di decidere i destini del mondo a<br />

porte chiuse. Nessuna parola di quanto viene detto nel corso deg<strong>li</strong> incontri è mai<br />

trapelata. I giorna<strong>li</strong>sti non vengono invitati e quando in qualche occa<strong>si</strong>one vengono<br />

conces<strong>si</strong> alcuni minuti a qualche reporter, c’è l’obb<strong>li</strong>go di non far cenno ad alcun<br />

nome. I luoghi d’incontro sono tenuti segreti e il gruppo non ha un suo <strong>si</strong>to web.<br />

Secondo esperti di affari internaziona<strong>li</strong>, il gruppo Bilderberg avrebbe ispirato alcuni<br />

tra i più clamoro<strong>si</strong> fatti deg<strong>li</strong> ultimi anni, come ad esempio le azioni terroristiche di<br />

Osama bin Laden, la strage di Oklaoma City, e perfino la guerra nella ex Jugoslavia<br />

per far cadere Milosevic. Il più grosso problema è quello della segretezza. Quando<br />

tante e ta<strong>li</strong> persona<strong>li</strong>tà del mondo <strong>si</strong> riuniscono, sarebbe più che normale avere<br />

informazioni su quanto sta succedendo».<br />

Invece, tutto top secret. Scrive un giorna<strong>li</strong>sta inglese, Tony Gos<strong>li</strong>ng, in un giornale<br />

di Bristol: «Secondo alcune indiscrezioni che ho raccolto, il primo luogo nel quale <strong>si</strong> è<br />

parlato di inva<strong>si</strong>one dell’Iraq da parte deg<strong>li</strong> Usa, ben prima che ciò accadesse, è stato<br />

nel meeting 2002 dei Bilderberg». Di parere opposto un redattore del Financial Times,<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/massonie<strong>si</strong>nistra.htm (1 di 5)08/01/2006 16.50.43


I massoni e la <strong>si</strong>nistra ita<strong>li</strong>ana<br />

Martin Wolf, più volte invitato ai meeting: «L’idea che questi incontri non possano<br />

essere coperti dalla privacy è fondamentalmente tota<strong>li</strong>taria; non <strong>si</strong> tratta di un<br />

organismo esecutivo, nessuna deci<strong>si</strong>one viene presa lì». Fa eco uno dei fondatori,<br />

anche lui inglese, lord Denis Healey: «Non c’è assolutamente niente sotto. E’ solo un<br />

posto per la discus<strong>si</strong>one, non abbiamo mai cercato di raggiungere un consenso sui<br />

grandi temi. E’ il mig<strong>li</strong>ore gruppo internazionale che io abbia mai frequentato. Il <strong>li</strong>vello<br />

confidenziale, senza alcun clamore all’esterno, consente alle persone di parlare in<br />

modo chiaro».<br />

Ed ecco cosa scrive un altro studioso di ordini paralle<strong>li</strong> e di gruppi e associazioni che<br />

agiscono sotto traccia, Giorgio Bongiovanni. «Bilderberg rappresenta uno dei più<br />

potenti gruppi di facciata deg<strong>li</strong> Illuminati (una sorta di super Cupola mondiale, ndr).<br />

Malgrado le apparenti buone intenzioni, il vero obiettivo è stato quello di formare<br />

un’altra organizzazione di facciata che potesse attivamente contribuire al disegno<br />

deg<strong>li</strong> Illuminati: la costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale e di un Governo<br />

Mondiale entro il 2012. Sembra che le deci<strong>si</strong>oni più importanti a <strong>li</strong>vello po<strong>li</strong>tico,<br />

sociale, economico-finanziario per il mondo occidentale vengano in qualche modo<br />

ratificate dai Bilderberg».<br />

«Il Gruppo - scrive ancora Bongiovanni - recluta po<strong>li</strong>tici, ministri, finanzieri, pre<strong>si</strong>denti<br />

di multinaziona<strong>li</strong>, magnate dell’informazione, rea<strong>li</strong>, professori univer<strong>si</strong>tari, uomini di<br />

vari campi che con le loro deci<strong>si</strong>oni possono influenzare il mondo. Tutti i membri<br />

aderiscono alle idee precedenti, ma non tutti sono al corrente della profonda verità<br />

ideologica di alcuni membri principa<strong>li</strong>». I veri ‘conducator’- secondo questa ana<strong>li</strong><strong>si</strong> - i<br />

qua<strong>li</strong> a loro volta fanno anche parte di altri segmenti strategici nell’organigramma<br />

deg<strong>li</strong> Illuminati. Due in particolare: la Trilateral e la Commis<strong>si</strong>on of Foreign<br />

Relationship, nata nel 1921, la quale riunisce a sua volta tutti i personaggi che hanno<br />

fra le loro mani le leve del comando neg<strong>li</strong> Usa. «Questi membri particolari - prosegue<br />

Bongiovanni - sono i più potenti e fanno parte di quello che viene definito il ‘cerchio<br />

interiore’. Quello ‘esteriore’, invece, è l’in<strong>si</strong>eme deg<strong>li</strong> uomini della finanza, della<br />

po<strong>li</strong>tica, e altro, che sono sedotti dalle idee di instaurare un governo mondiale che<br />

regolerà tutto a <strong>li</strong>vello po<strong>li</strong>tico e economico: insomma, le ‘marionette’ uti<strong>li</strong>zzate dal<br />

cerchio interiore perché i loro membri sanno che non possono cambiare il mondo da<br />

so<strong>li</strong> e hanno bisogno di collaboratori motivati e mos<strong>si</strong> anche dal de<strong>si</strong>derio di danaro e<br />

potere». Pas<strong>si</strong>amo, per finire, alla Trilateral, vero e proprio luogo cult del Potere<br />

nascosto, in grado comunque di condizionare i destini del mondo. Ovviamente<br />

‘sponsorizzato’ della star dell’imprenditoria multinazionale, come Coca Cola, Ibm, Pan<br />

American, Hewlett Packard, Fiat, Sony, Toyota, Mobil, Exxon, Dunlop, Texas<br />

Instruments, Mutsubishi, per citare solo le più importanti.<br />

L’associazione nasce nel 1973, sotto la pre<strong>si</strong>denza “democratica” di Jimmy Carter e<br />

del suo con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere speciale per la <strong>si</strong>curezza, Zbigniew Brzezinsky, il vero deux ex<br />

machina. A ispirare il progetto, le famig<strong>li</strong>e Rothschield e Rockfeller, i Paperoni<br />

d’America. Un progetto che ha irre<strong>si</strong>stibilmente attratto i potenti del mondo, a<br />

cominciare proprio dai pre<strong>si</strong>denti Usa, con un Bill C<strong>li</strong>nton in prima fila. Così<br />

descriveva Giovanni Agnel<strong>li</strong> la Trilateral: «Un gruppo di privati cittadini, studio<strong>si</strong>,<br />

imprenditori, po<strong>li</strong>tici, <strong>si</strong>ndaca<strong>li</strong>sti delle tre aree del mondo industria<strong>li</strong>zzato (Usa,<br />

Europa e Giappone, ndr) che <strong>si</strong> riuniscono per studiare e proporre soluzioni<br />

equi<strong>li</strong>brate a problemi di scottante attua<strong>li</strong>tà internazionale e di comune interesse». Il<br />

so<strong>li</strong>to ritornello.<br />

Di diverso avviso il giorna<strong>li</strong>sta Richard Falk, che già nel 1978 - quindi a pochis<strong>si</strong>mi<br />

anni dalla nascita - scrive sulle colonne della Monthly Review di New York: «Le idee<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/massonie<strong>si</strong>nistra.htm (2 di 5)08/01/2006 16.50.43


I massoni e la <strong>si</strong>nistra ita<strong>li</strong>ana<br />

della Commis<strong>si</strong>one Trilaterale possono essere <strong>si</strong>ntetizzate come l’orientamento<br />

ideologico che incarna il punto di vista sopranazionale delle società multinaziona<strong>li</strong>, che<br />

cercano di subordinare le po<strong>li</strong>tiche territoria<strong>li</strong> a fini economici non territoria<strong>li</strong>». E’ la<br />

filosofia delle grandi corporation, che stanno privatizzando le risorse di tutto il<br />

pianeta, a cominciare dai beni primari, come ad esempio l’acqua: non solo riescono a<br />

ricavare profitti stratosferici ma anche ad esercitare un controllo po<strong>li</strong>tico su tutti i Sud<br />

- e non solo - del mondo. La logica della globa<strong>li</strong>zzazione. E i bracci operativi di questo<br />

turbocapita<strong>li</strong>smo sono proprio due strutture che dovrebbero invece garantire il<br />

contrario: ovvero la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.<br />

«Entrambi - scrive uno studioso, Mario Di Giovanni - sotto lo stretto controllo del<br />

‘Sistema’ <strong>li</strong>beral della costa orientale americana. Agiscono a tutto campo nell’emisfero<br />

meridionale del pianeta, impegnate nella conduzione e ‘as<strong>si</strong>stenza’ economica ai pae<strong>si</strong><br />

in via di sviluppo». E proprio sull’acqua, la Banca Mondiale sta dando il meg<strong>li</strong>o di sé:<br />

con la sua collegata IFC (Internazionale Finance Corporation) infatti sta mettendo le<br />

mani sulla gran parte delle privatizzazioni dei <strong>si</strong>stemi idrici di mezzo mondo,<br />

soprattutto quello africano e a<strong>si</strong>atico, condizionando la conces<strong>si</strong>one dei fondi<br />

all’accettazione della privatizzazione, parziale o più spesso totale, del servizio. Del<br />

resto, è la stessa Banca a calcolare il bu<strong>si</strong>ness in almeno 1000 mi<strong>li</strong>ardi di dollari…<br />

Scrive ancora Di Giovanni: «Le deci<strong>si</strong>oni assunte dai vertici della Trilateral<br />

riguarderanno sempre di più quanti uomini far morire, attraverso l’eutana<strong>si</strong>a o g<strong>li</strong><br />

aborti, e quanti farne vivere, attraverso un’oculata distribuzione delle risorse<br />

a<strong>li</strong>mentari. Deci<strong>si</strong>oni che riguarderanno l’ingegneria genetica, per intervenire nella<br />

nuova ‘umanità’. In una parola, tutto ciò che definitivamente distrugga il ‘vecchio’<br />

ordine sociale, cristiano, per la creazione di un nuovo ordine. Ma tutto questo senza<br />

particolari scossoni. Non vi sarà bisogno di dittature, visto che le democrazie laiche e<br />

progres<strong>si</strong>ste, condotte da governi di ‘centro<strong>si</strong>nistra’, servono già così efficacemente<br />

allo scopo. Governi che riproducono - conclude - una formula già sperimentata lungo<br />

l’intero corso del vente<strong>si</strong>mo secolo e plasticamente rappresentata dal passato<br />

governo Prodi-D’Alema: l’alleanza fra la borghe<strong>si</strong>a massonica e la <strong>si</strong>nistra,<br />

rivoluzionaria o meno».<br />

Tutti i nomi deg<strong>li</strong> ita<strong>li</strong>ani in Bilderberg<br />

Pubb<strong>li</strong>chiamo l’elenco delle persona<strong>li</strong>tà ita<strong>li</strong>ane che hanno preso parte almeno una<br />

volta dal 1982 ad oggi, <strong>si</strong> summit internaziona<strong>li</strong> dei Bilderberg. Sotto a ciascun nome,<br />

la qua<strong>li</strong>fica che ricoprivano al momento dell’ultima partecipazione. Con l’asterisco<br />

rosso, i nomi dei partecipanti al summit del 2004 di Stresa. Con quello azzurro, coloro<br />

che vengono indicati come “membri” o che hanno rivestito cariche di vertice<br />

all’interno della lobby.<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/massonie<strong>si</strong>nistra.htm (3 di 5)08/01/2006 16.50.43


I massoni e la <strong>si</strong>nistra ita<strong>li</strong>ana<br />

AGNELLI GIOVANNI *<br />

AGNELLI UMBERTO *<br />

AMBROSETTI ALFREDO * Pre<strong>si</strong>dente<br />

Gruppo Ambrosetti<br />

BERNABE’ FRANCO * Ufficio ita<strong>li</strong>ano per<br />

le iniziative sulla Ricostruzione nei Balcani<br />

BONINO EMMA Membro della<br />

Commis<strong>si</strong>one Europea<br />

CANTONI GIAMPIERO Pre<strong>si</strong>dente BNL<br />

CARACCIOLO LUCIO * Direttore Limes<br />

CAVALCHINI LUIGI G. Unione Europea<br />

CERETELLLI ADRIANA Giorna<strong>li</strong>sta,<br />

Bruxelles<br />

CIPOLLETTA INNOCENZO Direttore<br />

Generale Confindustria<br />

CITTADINI CESI GIAN C. * Diplomatico<br />

USA<br />

DE BENEDETTI RODOLDO * CIR<br />

DE BORTOLI FERRUCCIO * RCS <strong>li</strong>bri<br />

DE MICHELIS GIANNI Ministro deg<strong>li</strong><br />

Affari Esteri<br />

DRAGHI MARIO Direttore Min. Tesoro<br />

FRESCO PAOLO Pre<strong>si</strong>dente FIAT<br />

GALATERI GABRIELE Mediobanca<br />

GIAVAZZI FRANCESCO * Dicente<br />

Economia Bocconi<br />

LA MALFA GIORGIO Segretario<br />

nazionale PRI<br />

MARTELLI CLAUDIO Deputato –<br />

Ministero Grazia e Giustizia<br />

MASERA RAINER S. Direttore generale<br />

IMI<br />

MERLINI CESARE * Vicepre<strong>si</strong>dente<br />

Council for the United States and Italy<br />

I principa<strong>li</strong> vip esteri al summit 2004<br />

MONTI MARIO * Commis<strong>si</strong>one Europea<br />

PADOA SCHIOPPA TOMMASO * BCE<br />

Banca Centrale Europea<br />

PASSERA CORRADO * Banca Intesa<br />

PRODI ROMANO * Pre<strong>si</strong>dente UE<br />

PROFUMO ALESSANDRO Credito Ita<strong>li</strong>ano<br />

RIOTTA GIANNI * Editoria<strong>li</strong>sta La<br />

Stampa<br />

ROGNONI VIRGINIO Ministero della<br />

Difesa<br />

ROMANO SERGIO Editoria<strong>li</strong>sta La Stampa<br />

ROSSELLA CARLO Editoria<strong>li</strong>sta La Stampa<br />

RUGGIERO RENATO * Vicepre<strong>si</strong>dente<br />

Schroder Salomon Smith Barney<br />

SCARONI PAOLO * ENEL Spa<br />

SILVESTRI STEFANO * Istituto Affari<br />

Internaziona<strong>li</strong><br />

SINISCALCO DOMENICO Direttore<br />

Generale Ministero Economia<br />

SPINELLI BARBARA Corrispondente da<br />

Parigi – La Stampa<br />

STILLE UGO Corriere della Sera<br />

TREMONTI GIULIO * Ministro<br />

dell’Economia<br />

TRONCHETTI PROVERA MARCO * Pirel<strong>li</strong><br />

Spa<br />

VELTRONI VALTER Editore L’Unità<br />

VISCO IGNAZIO * Banca d’Ita<strong>li</strong>a<br />

VITTORINO ANTONIO Commis<strong>si</strong>one<br />

Giustizia UE<br />

ZANNONI PAOLO * FIAT<br />

DAVIGNON ETIENNE (Suez-Tractebel)<br />

TAYLOR MARTIN (Goldman Sachs International)<br />

ACKERMANN JOSEF (Deutsche Bank AG)<br />

BARNAVIE ELIE (Department of History, Tel Aviv)<br />

BOLKESTEIN FRITS (Commis<strong>si</strong>one Europea)<br />

BOOT MAX (Wall Street Journal)<br />

BOREL DANIEL (Logitech International)<br />

BURGMANS ANTONY (Unilever)<br />

CAMUS PHILLIPE (European Aeronautics Defence and Space)<br />

CLARKE KENNETH (British American Tobacco)<br />

COLLINS TIMOTHY C. (Yale School of Management, Trilateral Commis<strong>si</strong>on)<br />

DAVID GEORGE A. (Coca-Cola Hellenic Botting Company)<br />

DE CASTRIES HENRI (AXA Insurance)<br />

DE VRIES GUS (UE coordinatore antiterrorismo)<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/massonie<strong>si</strong>nistra.htm (4 di 5)08/01/2006 16.50.43


I massoni e la <strong>si</strong>nistra ita<strong>li</strong>ana<br />

DERVIS KEMAL (Banca Mondiale GR)<br />

DIAMANTOPOULOU ANNA (Comm. Europea Affari Socia<strong>li</strong>)<br />

EDWARDS JOHN (Senatore, candidato alla pre<strong>si</strong>denza USA)<br />

GATES MELINDA F. (Gates Foundation)<br />

GEITHNER TIMOTHY F. (Pre<strong>si</strong>dente Federal Reserve Bank of New York)<br />

GRAHAM DONALD E. (Washington Post Company)<br />

HEIKENSTEIN LARS (Governatore Swedish Central Bank)<br />

HUBBARD ALLEN B. (Pre<strong>si</strong>dente E&A Industries)<br />

ISSACSON WALTER (Pre<strong>si</strong>dente Aspen Institute)<br />

KERR JOHN (Direttore Shell)<br />

KISSINGER HENRY A. (Kis<strong>si</strong>nger Associates Inc.)<br />

LONG YONGTU (Boao forum for A<strong>si</strong>a)<br />

LOPES PEDRO M. SANTANA (Sindaco di Lisbona)<br />

MYKLEBUST EGIL (Scandinavian Air<strong>li</strong>ne)<br />

NOOYI INDRA K. (Pre<strong>si</strong>dente Pep<strong>si</strong> Cola Inc.)<br />

OLLILA JORMA (Pre<strong>si</strong>dente No<strong>ki</strong>a Corporation)<br />

ROCKEFELLER DAVID (JP Morgan International Council)<br />

ROSS DENNIS P. (Washington Institute for Near East Po<strong>li</strong>cy)<br />

SIKORA SLAWOMIR (Pre<strong>si</strong>dente Citibank Handlowy)<br />

SOCRATES JOSE (Membro del Parlamento Europea)<br />

TRICHET JEAN-CLAUDE (Pre<strong>si</strong>dente European Central Bank)<br />

UNDERDAL AROLD (Rettore Univer<strong>si</strong>tà di Oslo)<br />

VASELLA DANIEL L. (Pre<strong>si</strong>dente Novartis AG)<br />

VERWAAYEN BEN J. M. (British Telecom)<br />

WEBER JURGEN (Deutche Lufthansa AG)<br />

WOLF MARTIN H. (Commentatore economico Financial Times)<br />

WOLFENSON JAMES D. (Pre<strong>si</strong>dente Banca Mondiale)<br />

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Da Marcello Dell'Utri alla destra ever<strong>si</strong>va<br />

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Da Marcello Dell’Utri alla destra ever<strong>si</strong>va<br />

Andrea Cinquegrani – “La Voce della Campania”<br />

www.lavocedellacampania.it<br />

Tutto cominciò con un inciucio. Per la preci<strong>si</strong>one, un’inciucessa, dal momento che in<br />

primo piano ci sono due donne. E’ alla loro stretta amicizia che <strong>si</strong> deve,<br />

probabilmente, la brusca virata verso l’estrema destra in atto nel governo ita<strong>li</strong>ano e,<br />

in modo ancor più marcato, dentro Forza Ita<strong>li</strong>a. Le due amiche in questione sono la<br />

prorompente Maria Pia La Malfa Dell’Utri (mog<strong>li</strong>e del gemello Alberto e perciò cognata<br />

di Marcello Dell’Utri) e Maria Scicolone, sorella ovunque di Sophia Loren nonché<br />

mamma mammona di Alessandra Musso<strong>li</strong>ni. A spingere l’affascinante ducetta verso le<br />

formazioni di stampo nazista, dopo la clamorosa uscita da An con tanto di porte<br />

sbattute in faccia al neo-moderato Gianfranco Fini, sarebbero stati proprio i “prezio<strong>si</strong>”<br />

con<strong>si</strong>g<strong>li</strong> di mamma Maria e dell’amico di famig<strong>li</strong>a Marcello, in fase di gran ritorno<br />

nell’agone po<strong>li</strong>tico nazionale attraverso il rilancio dei suoi oltre 90 Circo<strong>li</strong> cultura<strong>li</strong><br />

spar<strong>si</strong> lungo tutta la penisola (ultima kermesse in ordine di tempo, la tre giorni di<br />

Sorrento a fine ottobre) e del quotidiano Il Domenicale, diretto dal fido Angelo<br />

Lorenzo Crespi. Un legame di vecchia data, quello fra le due attempate primedonne<br />

del jet set capito<strong>li</strong>no. Un esempio su tutti: le dichiarazioni rese nel 2002 da Maria Pia<br />

al processo di Palermo che vede imputato Marcello Dell’Utri di concorso in<br />

associazione mafiosa (giunto proprio in questi giorni alle battute fina<strong>li</strong> del primo<br />

grado): "Rapisarda (Fi<strong>li</strong>ppo Alberto Rapisarda, ex socio di Dell’Utri, ndr) era<br />

sconvolto, diceva che non ce la faceva più e che voleva ritrattare le accuse a Marcello<br />

Dell' Utri e Silvio Berlusconi. Affermava che era stato costretto ad inventar<strong>si</strong> tutto per<br />

sfuggire all' arresto". Ex dipendente del Pri e poi della Fininvest, lady Dell’Utri ha<br />

spiegato ai giudici palermitani che Rapisarda avrebbe fatto quella rivelazione nel<br />

corso di un incontro svolto<strong>si</strong> a giugno ‘98 in un ristorante della capitale. "Erano<br />

presenti - ha aggiunto - i deputati Amedeo Matacena e Nicola Rivel<strong>li</strong> di Forza Ita<strong>li</strong>a,<br />

l’avvocato Paola Cantile, il professor Demetrio De Luca e Maria Scicolone".<br />

ALESSANDRA NAZI<br />

Dicembre 2003. Dopo il viaggio di Fini in Israele e le sortite sul voto ag<strong>li</strong> immigrati,<br />

Alessandra Musso<strong>li</strong>ni consuma lo strappo col suo partito. Ad accog<strong>li</strong>erla ci sono tutti<br />

g<strong>li</strong> umori dell’estrema destra delusa dalla svolta finiana: non solo le formazioni<br />

storiche del neofascismo, ma anche i vasti settori di Forza Ita<strong>li</strong>a che, sotto l’abile<br />

regia di Marcello Dell’Utri, da tempo puntavano ad intercettare l’elettorato filofascista<br />

deluso dalla svolta “democratica” di An. Dietro il paravento di Alternativa Sociale, che<br />

vede in pista la bionda Alessandra coi leader di Forza Nuova Roberto Fiore ed<br />

Alessandro Tilgher e con Luca Romagno<strong>li</strong>, eletto all’europarlamento nel 2004, ci<br />

sarebbe dunque la sapiente regia di Marcello Dell’Utri, che da sempre vagheggia quel<br />

partito leggero capace di abbracciare la vasta area “<strong>li</strong>b” compresa tra la fondazione di<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/marcellodellutri.htm (1 di 6)08/01/2006 16.50.44


Da Marcello Dell'Utri alla destra ever<strong>si</strong>va<br />

Ferdinando Adornato e i fascisti di Roberto Fiore (vedi box). Lo dice la storia stessa<br />

del senatore palermitano. Lo dice l’impres<strong>si</strong>onante elenco dei partecipanti ag<strong>li</strong> incontri<br />

po<strong>li</strong>tico-letterari organizzati neg<strong>li</strong> ultimi anni nei suoi Circo<strong>li</strong> <strong>li</strong>bera<strong>li</strong>: dal direttore di<br />

Limes Lucio Caracciolo allo storico Giano Accame, da Fabrizio Del Noce al magistrato<br />

Carlo Nordio, da Mauro Mazza a Paolo Mie<strong>li</strong>, da Nicola Piepo<strong>li</strong> a Renato Brunetta, fino,<br />

appunto, a un estremista di destra come Fiore.<br />

QUELL’EUROPA NERA<br />

Una nuova anima neocons, dunque, <strong>si</strong> accinge a conquistare il Paese, in perfetta<br />

<strong>si</strong>ntonia con l’analogo movimento po<strong>li</strong>tico e di pen<strong>si</strong>ero già so<strong>li</strong>damente radicato neg<strong>li</strong><br />

Stati Uniti (vecchi e nuovi sostenitori del partito di Bush) ed emergente in diverse<br />

parti d’Europa. Sottesa alla rete dei neoconservatori - molti dei qua<strong>li</strong> giunti alla<br />

“conver<strong>si</strong>one” dopo l’11 settembre - cresce l’alleanza tra le forze europee di estrema<br />

destra, riunificate sotto la bandiera comune di Euronat, cui aderiscono, oltre al<br />

gruppo ita<strong>li</strong>ano Forza Nuova, il Partito Naziona<strong>li</strong>sta Slovacco, il Vlaas Block belga, il<br />

Fronte Ellenico e la spagnola Democracia Nacional. Del circuito “nero” fanno parte<br />

anche il Movimento Patriottico Popolare Finlandese, il Partito della Grande Romania, il<br />

Partito Svedese Democratico, A<strong>li</strong>ancia Nacional portoghese, il Deutsche Volksunion e<br />

il Partito Naziona<strong>li</strong>sta serbo. In Francia a mantenere i più forti legami con questa rete<br />

é il Front National di Jean Marie Le Pen, che finanzia gruppi dell’ultra destra in tutta<br />

Europa. Ma a reggere le sorti economiche dell’intera rete provvederebbe anche<br />

Roberto Fiore, forte dell’ingente patrimonio accumulato durante la lunga latitanza<br />

londinese. "Non va sottovalutata - osserva il giorna<strong>li</strong>sta Claudio Celani,<br />

corrispondente di numerose testate dalla Germania - la pericolo<strong>si</strong>tà del movimento<br />

neocons in Europa e soprattutto in Ita<strong>li</strong>a, dove l’asse Musso<strong>li</strong>ni-Dell’Utri potrebbe far<br />

confluire sul Polo la massa di consen<strong>si</strong> provenienti dalla destra neonazista. Senza<br />

contare il fatto che talune di queste formazioni <strong>si</strong> rivolgono anche a frange<br />

dell’elettorato scontento di centro<strong>si</strong>nistra". Basti pensare che il fronte rappresentato<br />

dall’alleanza tra Forza Nuova e Democracia National <strong>si</strong> batte apertamente contro la<br />

globa<strong>li</strong>zzazione. La alternativa a la mundia<strong>li</strong>zacion. Bases políticas contra el<br />

pensamiento único é una fra le più recenti pubb<strong>li</strong>cazioni rea<strong>li</strong>zzate dal neogemellaggio<br />

“nero”. Erede della Falange spagnola, fondata nel 1995 da Juan Pe<strong>li</strong>gro,<br />

Democracia National propone un programma po<strong>li</strong>tico all’insegna dei "va<strong>lori</strong>" fondanti<br />

di Euronat, affiancati dall'interesse per l'ambiente e l'ecologia. "Il fantasma che nel<br />

XXI secolo <strong>si</strong> aggira per l'Europa - scrive Paolo Virtuani sul Corriere della Sera - non è<br />

più il comunismo, come dicevano Marx ed Engels oltre 150 anni fa. Ma è lo spettro<br />

dell'immigrato extracomunitario e della massa di chi fugge dalla miseria di tutti i Sud<br />

del mondo e cerca a<strong>si</strong>lo nel ricco continente. È questo il collante (unito ai comuni<br />

sentimenti anti-Europa) che unisce i partiti della destra estrema europea". Che ora,<br />

dopo il superamento dell’aspra dialettica interna fra Jean Marie Le Pen e Jorg Haider,<br />

trova nuovi argomenti comuni di facile presa popu<strong>li</strong>sta nella lotta all’euro “che<br />

affama”, o nella rivolta fiscale. Coinvolgendo in qualche modo forze centriste di<br />

governo e perfino maggioranze improntate a forme dittatoria<strong>li</strong> del comunismo. "Non<br />

vanno infatti dimenticate - conclude Virtuani - la stretta di mano tra Umberto Bos<strong>si</strong> e<br />

Slobodan Milosevic durante la guerra in Kosovo, il sostegno incondizionato di<br />

Zhirinovs<strong>ki</strong> e dell'estrema destra greca al regime serbo, la vi<strong>si</strong>ta di Haider in Iraq a<br />

Saddam Hussein, il quale è stato con<strong>si</strong>derato "un patriota" anche da Le Pen".<br />

LO SPETTRO NEOCONS IN ITALIA<br />

Le tante teste cadute in Forza Ita<strong>li</strong>a dal 2001 ad oggi (da Renato Ruggiero a Claudio<br />

Scajola, fino a quella recentis<strong>si</strong>ma di Giu<strong>li</strong>o Tremonti, per citare solo g<strong>li</strong> esempi più<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/marcellodellutri.htm (2 di 6)08/01/2006 16.50.44


Da Marcello Dell'Utri alla destra ever<strong>si</strong>va<br />

noti) altro non sono, secondo questa nuova schematizzazione della destra<br />

transnazionale, se non g<strong>li</strong> e<strong>si</strong>ti di uno scontro che vede ormai fronteggiar<strong>si</strong><br />

apertamente le due anime dei forzisti. Un braccio di ferro emerso sempre più netto in<br />

seguito alle ripetute sconfitte elettora<strong>li</strong> del Polo nel 2004. Che hanno messo in luce -<br />

se ce ne fosse stato bisogno - il ruolo chiave svolto nella conta delle preferenze dalle<br />

formazioni di estrema destra, cui guarda con attenzione l’anima neocons guidata da<br />

Marcello Dell’Utri. "Si tratta, al momento - spiegano alcuni osservatori esterni -<br />

dell’ala dominante, rappresentata dai due coordinatori naziona<strong>li</strong> Sandro Bondi e<br />

Fabrizio Cicchitto. Ma dopo le batoste elettora<strong>li</strong>, oggi sono in tanti a chiedere la loro<br />

testa. E ad invocare il gran ritorno di Claudio Scajola, da sempre fautore di un partito<br />

maggiormente strutturato, contro il “movimento leggero” basato sui Circo<strong>li</strong> cultura<strong>li</strong> e<br />

sui giovani di Pub<strong>li</strong>ta<strong>li</strong>a, teorizzato da Dell’Utri e portato avanti da Bondi e Cicchitto".<br />

56 anni, ex <strong>si</strong>ndaco democristiano di Imperia, neg<strong>li</strong> anni ottanta Scajola viene<br />

arrestato e poi scagionato nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria sui Ca<strong>si</strong>nò. Tornato a<br />

far po<strong>li</strong>tica, nel '95 é a capo di una <strong>li</strong>sta civica che sconfigge il Polo, poi diventa uno<br />

dei più stretti collaboratori di Silvio Berlusconi. A lui il leader affida la prima<br />

trasformazione del partito “di plastica”, che Scajola a fine anni novanta comincia a<br />

traghettare dal modello leggero dei club ag<strong>li</strong> assetti “pesanti” di una tradizionale<br />

compagine partitica. Nel ‘97 presenta lo statuto del nuovo partito. Ad aprile ’98 <strong>si</strong><br />

svolge il primo congresso nazionale di Forza Ita<strong>li</strong>a. Un cambiamento organizzativo cui<br />

fanno seguito i succes<strong>si</strong> elettora<strong>li</strong> di queg<strong>li</strong> anni, fino alla vittoria delle po<strong>li</strong>tiche del<br />

2001. La macchina di consenso messa in piedi da Scajola ricalcava, sostanzialmente,<br />

g<strong>li</strong> schemi interclas<strong>si</strong>sti tipici della vecchia Dc, associati però ai nuovi <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong> del<br />

berlusconismo montante: era stato proprio lui, il parlamentare di Imperia, ad<br />

inventare il famoso “<strong>ki</strong>t del candidato”, con cravatta, penna e orologio d'ordinanza.<br />

Uno strapotere, quello di Scajola, che trova facile strada a fine anni novanta, quando<br />

Dell’Utri viene prudentemente allontanato dalla scena po<strong>li</strong>tica nazionale per<br />

l’impres<strong>si</strong>onante catena di problemi giudiziari che lo investono ad opera di diverse<br />

Procure ita<strong>li</strong>ane. Marcello e i suoi, saggiamente, <strong>si</strong> dispongono lungo la riva del fiume.<br />

E non dovranno aspettare neppure molto tempo per veder passare lo “scalpo”<br />

dell’avversario. Nel 2001, dopo aver guidato la mi<strong>li</strong>tarizzazione del G8 di Genova da<br />

ministro deg<strong>li</strong> Interni, l’ex democristiano <strong>li</strong>gure é costretto alle dimis<strong>si</strong>oni in seguito<br />

ad un’infe<strong>li</strong>ce uscita pubb<strong>li</strong>ca su Marco Biagi, il professore assas<strong>si</strong>nato dalle Brigate<br />

Rosse. Al Viminale Berlusconi chiama il fido Beppe Pisanu, altro democristiano, questa<br />

volta sardo, antico frequentatore di quell’Armando Corona che diventerà Gran<br />

Maestro della <strong>massoneria</strong>. E’ il segno di un cambiamento epocale ai vertici di Forza<br />

Ita<strong>li</strong>a e di un ritorno alle origini nel segno di Marcello Dell’Utri, che durerà - con<br />

Cicchitto e Bondi in prima fila - fino ag<strong>li</strong> e<strong>si</strong>ti negativi delle campagne elettora<strong>li</strong> 2004.<br />

Quando torna prepotentemente sulla scena proprio lui, Claudio Scajola.<br />

CARO BERLUSCONI TI SCRIVO<br />

In pieno agosto esplode il caso della lettera al vetriolo: ben 80 parlamentari forzisti<br />

invocano con forza un cambio al vertice, mettendo in discus<strong>si</strong>one la leadership di<br />

Bondi e Cicchitto e g<strong>li</strong> assetti mono<strong>li</strong>tici di un partito in cui, dicono, é precluso ogni<br />

dialogo. E’ il segno della spaccatura, netta, che <strong>si</strong> va ufficia<strong>li</strong>zzando fra le due anime.<br />

Al congresso estivo di Gubbio é guerra aperta: i giorna<strong>li</strong> già titolano “Sfida all’OK<br />

Corral” in riferimento allo scontro fra le due mozioni. Claudio Scajola, nominato nel<br />

frattempo ministro per l’attuazione del programma, é il convitato di pietra, ma decide<br />

alla fine di disertare l’incontro. E affida il suo sfogo all’Espresso, ribadendo l’anatema<br />

contro i fautori di "un partito seduto" e difendendo g<strong>li</strong> 80 “maldipancisti” firmatari del<br />

documento anti-Bondi: "non sono affatto carbonari, ma gente che ama Forza Ita<strong>li</strong>a".<br />

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Da Marcello Dell'Utri alla destra ever<strong>si</strong>va<br />

Ma chi sono veramente g<strong>li</strong> 80 firmatari? L’interrogativo circola anche all’interno dello<br />

stesso partito, dal momento che, ufficialmente, l’elenco completo non é mai stato<br />

reso noto. "Sono venuti fuori solo sei o sette nomi - dichiara a Panorama Roberto<br />

Formigoni, dis<strong>si</strong>dente in Lombardia dopo la bruciante sconfitta di Ombretta Col<strong>li</strong>, ma<br />

sul piano nazionale rimasto probabilmente vicino alla <strong>li</strong>nea Bondi-Cicchitto - e invece<br />

dicevano che c'erano 80 firme. Chi sono g<strong>li</strong> altri? Invece d'uscire orgog<strong>li</strong>osamente alla<br />

ribalta e dire: "Anch'io ho firmato", stanno nascosti". Poche le conferme, ma non per<br />

questo meno indicative di un malessere diffuso. In primis Paolo Romani, il<br />

coordinatore della Lombardia, la cui testa era stata chiesta dag<strong>li</strong> stes<strong>si</strong> Formigoni,<br />

Col<strong>li</strong> e Gabriele Albertini dopo la disfatta delle amministrative. E poi la tanto leggiadra<br />

quanto inconsapevole Gabriella Carlucci: "Non capisco - diceva in Transatlantico -<br />

come <strong>si</strong> possa aver equivocato la mia firma in calce a un documento che tutto<br />

intendeva essere, almeno nelle mie intenzioni, fuorché una critica diretta ai vertici del<br />

movimento". Assai meno titubante il sottosegretario alla Giustizia Jole Santel<strong>li</strong>: "La<br />

lettera era un segnale a Berlusconi per mig<strong>li</strong>orare il partito, come fate a non capirlo?",<br />

diceva rispondendo alle reprimenda dell’ex democristiano lucano di lungo corso<br />

Angelo Sanza, che le rimproverava l’affondo contro il duo Bondi-Cicchitto.<br />

ANTONIO CONTRO TUTTI<br />

In Campania, dove Forza Ita<strong>li</strong>a ha perso tutti i Comuni, la rottura era già cristal<strong>li</strong>zzata<br />

fin dal voto di maggio, quando addirittura le due componenti diedero vita a due<br />

chiusure della campagna elettorale contemporanee, guardando<strong>si</strong> in cagnesco. Stesso<br />

giorno, stessa ora: una con Antonio Martusciello e Renato Schifani, l'altra con Scajola,<br />

Paolo Russo e Riccardo Ventre. E mentre il partito cala in zona dal 34 al 19 per cento,<br />

é proprio un leader della dis<strong>si</strong>denza interna, il pre<strong>si</strong>dente della Provincia di Caserta<br />

Ventre, a spuntarla per le Europee: oggi <strong>si</strong>ede nei banchi di Strasburgo forte di un<br />

ampio suffragio popolare. E rilancia. A metà ottobre annuncia che presenterà una<br />

propria <strong>li</strong>sta alle pros<strong>si</strong>me provincia<strong>li</strong>, ribadendo che <strong>si</strong> tratta di un’iniziativa<br />

"sollecitata da più parti dello schieramento" e criticando i ritardi del Polo<br />

"nell'elaborazione del programma e nella scelta dei candidati". Aperta, dunque, la<br />

contestazione al coordinatore campano Antonio Martusciello, mentre a ricucire lo<br />

strappo prova il <strong>si</strong>ndaco di Caserta, il forzista Luigi Falco, auspicando "un rapido<br />

chiarimento all' interno di Forza Ita<strong>li</strong>a e della casa delle Libertà". Altro leader della<br />

fronda interna campana é Paolo Russo, pre<strong>si</strong>dente della commis<strong>si</strong>one parlamentare<br />

d’inchiesta sul fenomeno delle ecomafie, proveniente dalla Dc del nolano e sceso in<br />

campo, fra l’altro, per contrastare l’asse Basso<strong>li</strong>no-Berlusconi sulla costruzione del<br />

termova<strong>lori</strong>zzatore di Acerra che sta infiammando da me<strong>si</strong> le popolazioni loca<strong>li</strong>. Va<br />

ricordato che il generale Carlo Jean, plenipotenziario dell’affaire mega-inceneritore,<br />

risulta nel lungo elenco dei frequentatori del salotto Dell’Utri. Difficile, dall’esterno,<br />

riuscire ad individuare uno per uno i forzisti campani trasmigrati neg<strong>li</strong> opposti fronti,<br />

anche se nella sede del partito in Galleria Umberto, a Napo<strong>li</strong>, ogni giorno <strong>si</strong> aggiorna<br />

la conta di coloro che vanno e di quel<strong>li</strong> che restano (con Martusciello). Qualcuno<br />

ricorda il tentativo fal<strong>li</strong>to di fronda capitanato nel 2003 da Alfredo Vito (oggi rientrato<br />

nei ranghi, come dimostrerebbe la sua presenza alla convention sorrentina di Dell’Utri<br />

al fianco di Antonio Martusciello), mentre segna<strong>li</strong> di fumo arrivano dalla pattug<strong>li</strong>a<br />

deg<strong>li</strong> azzurri che restano in bi<strong>li</strong>co. Qualcuno ricorda, per esempio, qua<strong>li</strong> sono g<strong>li</strong> amici<br />

che Paolo Russo elenca in apertura nel suo <strong>si</strong>to internet. Come i con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>eri regiona<strong>li</strong><br />

campani Ermanno Russo e, a sorpresa, Fulvio Martusciello, fratello di Antonio. O<br />

come Giuseppe Gargani, l’eurodeputato ed ex dc a capo della fronda in provincia di<br />

Avel<strong>li</strong>no che può contare, in zona, sui forzisti Enzo Lucido, E<strong>li</strong>o Iannuzzi, Antonio Di<br />

Mizio e Roberto Castelluccio, tutti pronti a fronteggiare il gruppo guidato dal<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/marcellodellutri.htm (4 di 6)08/01/2006 16.50.44


Da Marcello Dell'Utri alla destra ever<strong>si</strong>va<br />

con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere regionale Co<strong>si</strong>mo Sibi<strong>li</strong>a. Nel Sannio il Verbo del Cava<strong>li</strong>ere é incarnato da<br />

Antonio Barbieri da Cerreto Sannita divenuto lo scorso anno, dopo qualche e<strong>si</strong>tazione,<br />

perno locale della corrente maggioritaria Martusciello-Dell’Utri-Bondi-Cicchitto.<br />

Tornando a Napo<strong>li</strong>, in orbita Scajola ruoterebbe invece il deputato azzurro Salvatore<br />

Lauro, fra g<strong>li</strong> artefici del <strong>si</strong>to casadelle<strong>li</strong>bertà.net, dove viene pubb<strong>li</strong>cata la famosa<br />

lettera deg<strong>li</strong> 80 protestatari, al fine di "sgombrare il campo da allu<strong>si</strong>oni e speculazioni<br />

che sono state fatte sulla vicenda da alcuni rappresentanti di Forza Ita<strong>li</strong>a, per cercare<br />

di capire meg<strong>li</strong>o quel che sta succedendo realmente in Forza Ita<strong>li</strong>a". Al punto che<br />

proprio questo <strong>si</strong>to potrebbe rappresentare un autentico “manifesto in movimento”<br />

della nuova aggregazione po<strong>li</strong>tica nata all’interno di Forza Ita<strong>li</strong>a. Un <strong>li</strong>nk rimanda<br />

infatti al Movimento Po<strong>li</strong>tico Europa Mediterranea, rappresentato al senato da<br />

Salvatore Lauro e alla Camera dai deputati Sergio Iannuccil<strong>li</strong>, Antonio Oricchio e, per<br />

l’appunto, Paolo Russo. Nemmeno troppo velato, l’attacco al gruppo di vertice locale<br />

capitanato da Martusciello, nel sondaggio che il <strong>si</strong>to sponsorizzato da Lauro lancia in<br />

questi giorni: “La cdl in Campania fa un’oppo<strong>si</strong>zione trasparente e corretta, o é<br />

consociativa?”. Il riferimento, oltre che al caso Acerra, é probabilmente alle tante<br />

questioni che - secondo buona parte deg<strong>li</strong> iscritti - vedrebbero l’inedita convergenza<br />

po<strong>li</strong>tica tra il premier Berlusconi e il governatore della Campania Antonio Basso<strong>li</strong>no. A<br />

cominciare da un enne<strong>si</strong>mo bubbone. Che <strong>si</strong> chiama Istituto per i Tumori Pascale e<br />

che ha visto già lo scorso anno consumar<strong>si</strong> la più aperta e clamorosa guerra “Forza<br />

Ita<strong>li</strong>a contro Forza Ita<strong>li</strong>a”.<br />

DA FLORIO A PERRONE<br />

Tra due fuochi era venuto infatti a trovar<strong>si</strong> nei primi me<strong>si</strong> di quest’anno il manager<br />

dell’Istituto prescelto dal vertice nazionale azzurro, Sergio F<strong>lori</strong>o, "”reo”<br />

probabilmente - <strong>si</strong>bilano al Pascale - di aver messo mano ad una rigorosa<br />

raziona<strong>li</strong>zzazione di antichi sprechi e disservizi". Entrato in rotta di col<strong>li</strong><strong>si</strong>one con<br />

Basso<strong>li</strong>no per la mancata erogazione di fondi da parte della Regione, F<strong>lori</strong>o avrebbe<br />

dovuto in seguito fare i conti con una sorta di “sbilanciamento” deg<strong>li</strong> equi<strong>li</strong>bri in Forza<br />

Ita<strong>li</strong>a. "Il ritorno sulla scena di Claudio Scajola- spiegano alcuni osservatori in Istituto<br />

- ha provocato l’improvvisa sostituzione di F<strong>lori</strong>o con Raffaele Perrone Donnorso,<br />

fede<strong>li</strong>s<strong>si</strong>mo del ministro Girolamo Sirchia". Il quale sarebbe dunque, secondo questa<br />

interpretazione, esponente di punta (anche se non sotto i riflettori) di quella<br />

dis<strong>si</strong>denza già pronta a riprender<strong>si</strong> la guida del partito, in Campania non meno che<br />

nel Paese. Del resto, che non corra proprio buon sangue fra il ministro della Salute ed<br />

il vertice attuale del partito lo dimostra la recente sortita di Sirchia sull’aborto<br />

(dichiarato<strong>si</strong> disponibile a rivedere la legge 194) e l’immediato richiamo all’ordine<br />

lanciato da Fabrizio Cicchitto: "Nei <strong>li</strong>miti delle sue competenze, che non sono<br />

straordinarie, visto il ruolo svolto in materia dalle Regioni, è auspicabile che il<br />

ministro Sirchia <strong>si</strong> impegni a recuperare consenso nel mondo della sanità, ma non a<br />

rea<strong>li</strong>zzare una revi<strong>si</strong>one della legge sull'aborto di cui non <strong>si</strong> sente la neces<strong>si</strong>tà", é<br />

stata la secca dichiarazione che ha messo fine alla vicenda. Senza contare il fatto che,<br />

al primo odor di rimpasto, la prima testa pronta a saltare doveva essere, a giugno<br />

scorso, proprio quella di Sirchia. Una traccia dell’intesa Scajola-Sirchia, infine, <strong>si</strong><br />

troverebbe in quella proposta di legge sui diritti re<strong>li</strong>gio<strong>si</strong> dei musulmeni in Ita<strong>li</strong>a<br />

firmata da entrambi in<strong>si</strong>eme al premier Berlusconi. Pace fatta, intanto, al Pascale,<br />

dopo l’andirivieni del superbasso<strong>li</strong>niano Giuseppe Petrella, il deputato ds chiamato ad<br />

affiancare la guida di Perrone Donnorso. "Solo una tregua - spiegano in Istituto -<br />

attuata dopo le aspre polemiche sulla trasformazione dell’ospedale in fondazione<br />

privata". Un progetto temporaneamente accantonato, benché fosse visto di buon<br />

occhio tanto da Basso<strong>li</strong>no quanto dal governo nazionale. "Piuttosto - concludono al<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/marcellodellutri.htm (5 di 6)08/01/2006 16.50.44


Da Marcello Dell'Utri alla destra ever<strong>si</strong>va<br />

nosocomio col<strong>li</strong>nare - la dirigenza é ora impegnata ad allestire le con<strong>si</strong>stenti gare<br />

d’appalto per opere edi<strong>li</strong>, a partire dalla rea<strong>li</strong>zzazione della palazzina scientifica, per la<br />

quale <strong>si</strong> parla di oltre 50 mi<strong>li</strong>ardi di vecchie <strong>li</strong>re, fino ai lavori per i mega parcheggi<br />

sotterranei". Per prudenza, comunque, Perrone Donnorso continua a girare in istituto<br />

circondato da un nutrito stuolo di body guard. "Sembra di stare in Iraq...", commenta<br />

qualcuno. Mentre altri fanno sapere che quel personale superspecia<strong>li</strong>zzato potrebbe<br />

essere alle dipendenze del Viminale. Un’ “alta sorveg<strong>li</strong>anza” su cui ci s’interroga.<br />

Anche perché, nel frattempo, é terminato l’incarico ricoperto da Perrone Donnorso<br />

durante l’emergenza Sars come esponente nazionale del Centro per il bioterrorismo.<br />

TUTTI CASA E OPUS DEI<br />

Schivate grazie ad una lunga serie di leggi ad hoc, varate prima dai governi di<br />

centro<strong>si</strong>nistra, poi dalla maggioranza del Polo, le tante imputazioni che lo avevano<br />

colpito nel corso deg<strong>li</strong> ultimi dieci anni (dalla bancarotta fraudolenta per il crac<br />

Bresciano di Fi<strong>li</strong>ppo Alberto Rapisarda ai fondi neri di Pub<strong>li</strong>ta<strong>li</strong>a), Marcello Dell’Utri é<br />

dal 2001 senatore della repubb<strong>li</strong>ca. A Palermo giunge intanto alle battute fina<strong>li</strong> il<br />

primo grado del processo che lo vede accusato di concorso esterno nell'associazione<br />

mafiosa Cosa nostra. Dopo oltre sette anni i giudici della seconda sezione penale<br />

pre<strong>si</strong>eduta da Leonardo Guarnotta <strong>si</strong> riuniranno in camera di con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o a fine<br />

novembre: la sentenza é attesa per inizio dicembre (il senatore di Forza Ita<strong>li</strong>a ha<br />

preso 9 anni di reclu<strong>si</strong>one). A giugno i pm Antonio Ingroia e Domenico Gozzo avevano<br />

chiesto la condanna a undici anni di carcere per Marcello Dell'Utri e nove per il<br />

coimputato Gaetano Cinà. Secondo i rappresentanti dell'accusa i rapporti di Dell'Utri e<br />

Cosa nostra, iniziati neg<strong>li</strong> anni sessanta, sarebbero proseguiti "in forma non<br />

contingente ed occa<strong>si</strong>onale" fino al '95. "Per la Dda di Palermo Dell'Utri sarebbe stato<br />

un ''canale di collegamento'' tra Cosa nostra, il mondo economico milanese e il<br />

<strong>si</strong>stema istituzionale", scrive l’Adn Kronos. Ferme e sdegnate le smentite del<br />

senatore. Il quale rimanda piuttosto, nell’autobiografia, ai suoi trascor<strong>si</strong> catto<strong>li</strong>ci<br />

nell’Opus Dei dove, ai tempi dell’univer<strong>si</strong>tà, conobbe sul campo di calcetto i fratel<strong>li</strong><br />

Silvio e Paolo Berlusconi, altri giovani di belle speranze interni alla re<strong>si</strong>denza milanese<br />

Torrescalla. "Dopo un periodo dedicato allo sport fondando e dirigendo una Scuola di<br />

formazione sportiva dell'Opus Dei (il Centro E<strong>li</strong>s a Roma), ritorna a Palermo - <strong>si</strong> legge<br />

ancora nelle note autobiografiche - dove lavora alla Cassa di Risparmio di Sici<strong>li</strong>a. Nel<br />

1973, Silvio Berlusconi lo richiama a Milano per lavorare con lui all'Edilnord in qua<strong>li</strong>tà<br />

di as<strong>si</strong>stente". E proprio il modello dei Centri E<strong>li</strong>s di opusdeiana memoria viene oggi<br />

richiamato con forza da Dell’Utri per contrastare i fendenti dell’oppo<strong>si</strong>zione targata<br />

Scajola e difendere la <strong>li</strong>nea dei Club. Che non disdegnano alleanze “nere”, come<br />

quelle con Alessandra Musso<strong>li</strong>ni e Roberto Fiore.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/marcellodellutri.htm (6 di 6)08/01/2006 16.50.44


Il gran ritorno dei confratel<strong>li</strong> nelle istituzioni<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Il gran ritorno dei confratel<strong>li</strong> nelle istituzioni<br />

Un Dio di Templare<br />

Rita Pennarola – “La Voce della Campania”<br />

www.lavocedellacampania.it<br />

Davvero eroici, i Cava<strong>li</strong>eri Templari. E sempre più “intimi” delle istituzioni. Quelle<br />

ita<strong>li</strong>ane, non meno di quelle mondia<strong>li</strong>. Come il ministero per le Attività produttive di<br />

Antonio Marzano. O quello per le Po<strong>li</strong>tiche comunitarie guidato da Rocco Buttig<strong>li</strong>one.<br />

Senza contare, in rapida sequenza, l’Unesco, la Nato e perfino l’Onu. Un tourbillon da<br />

far girare la testa. Ma assolutamente reale. Partiamo dall’inizio. I Templari tornano<br />

nelle cronache della grande stampa ita<strong>li</strong>ana a inizio ottobre scorso, quando uno dei<br />

body guard rapiti in Iraq, il <strong>si</strong>ci<strong>li</strong>ano Salvatore Stefio, riceve a Palermo l’investitura di<br />

Cava<strong>li</strong>ere Templare nel corso di una solenne cerimonia. "Indossa un mantello bianco<br />

e una croce rossa sul petto. E da ieri è un cava<strong>li</strong>ere templare. L'investitura di<br />

Salvatore Stefio, uno dei quattro ex ostaggi ita<strong>li</strong>ani in Iraq - scrive il 18 ottobre La<br />

Sici<strong>li</strong>a - <strong>si</strong> è svolta nel pomeriggio di ieri durante una cerimonia nella chiesa di San<br />

Giovanni dei Napoletani". "E' un momento molto <strong>si</strong>gnificativo - afferma il neotemplare<br />

Salvatore Stefio - perché rappresenta un ricongiungimento con la sacra<strong>li</strong>tà del tempio<br />

e dell'ordine dei Templari a cui tengo molto. Per me che ho vissuto la prigionia in<br />

terra islamica i principi dei Templari sono molto sentiti. I cava<strong>li</strong>eri sono stati un<br />

elemento di congiunzione tra il cristiane<strong>si</strong>mo e l'islam in un'ottica di mis<strong>si</strong>one di<br />

pace". "La cerimonia - aggiunge il quotidiano - è stata celebrata dal Gran Precettore<br />

d'Ita<strong>li</strong>a e Commendatore di Palermo, Pietro Testa". La notizia arriva proprio nei giorni<br />

caldi in cui scoppia il caso “mercenari”, come il gip di Bari Giuseppe Debenedictis<br />

definisce i vigilantes rapiti nell'ordinanza che prevede il divieto di espatrio per<br />

Giampiero Spinel<strong>li</strong>, il barese indagato per arruolamento non autorizzato al servizio di<br />

uno Stato estero, amico di Umberto Cupertino. Si erano infatti concentrate sulla<br />

società Pre<strong>si</strong>dium, che sarebbe pre<strong>si</strong>eduta da Salvatore Stefio, le indagini della<br />

Procura di Bari, la quale indaga sull’arruolamento deg<strong>li</strong> ex ostaggi ita<strong>li</strong>ani. Il pm<br />

Giovanni Colangelo, titolare dell’ inchiesta, dopo aver ascoltato Cupertino e Maurizio<br />

Ag<strong>li</strong>ana, aveva deciso di rinviare la convocazione di Stefio, proprio per completare g<strong>li</strong><br />

accertamenti riguardanti la società che potrebbe essere a lui collegata, vale a dire la<br />

Pre<strong>si</strong>dium international corporation, con sede alle Seychelles. "Dopo l’ avvio delle<br />

inchieste giudiziarie sull’ arruolamento di cittadini ita<strong>li</strong>ani - <strong>si</strong> legge sulla Gazzetta del<br />

Mezzogiorno - il <strong>si</strong>to web della Pre<strong>si</strong>dium è stato modificato. Ad esempio sono state<br />

tolte alcune parti, tra le altre quelle relative ad un riferimento della società a<br />

Sammichele di Bari, ad un numero di cellulare che - a quanto <strong>si</strong> è potuto sapere -<br />

apparterrebbe (ma non vi sono certezze) a Spinel<strong>li</strong> e ad un referente che è proprio<br />

Salvatore Stefio". Un filo di luce nell’oscuro grovig<strong>li</strong>o internazionale di <strong>si</strong>gle per la<br />

security che coinvolgerebbero Stefio, potrebbe oggi essere offerto proprio dalla<br />

ricostruzione del mi<strong>li</strong>eu templare entro cui s’inscrive la sua recente affi<strong>li</strong>azione. E<br />

allora vediamo.<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/diotemplare.htm (1 di 5)08/01/2006 16.50.44


Il gran ritorno dei confratel<strong>li</strong> nelle istituzioni<br />

TEMPLARI CONTRO TEMPLARI<br />

Non di uno, ma di "numero<strong>si</strong> Ordini Templari" <strong>si</strong> parla neg<strong>li</strong> atti di inchieste sulle<br />

stragi aperte in Sici<strong>li</strong>a e in altre Procure ita<strong>li</strong>ane. L’origine storica, risalente ai<br />

Cava<strong>li</strong>eri del Tempio di Gerusalemme e alle Crociate, é la mede<strong>si</strong>ma, ma numerose<br />

sono state nel tempo - ed anche in anni recentis<strong>si</strong>mi - le scis<strong>si</strong>oni. A raccontare le<br />

cronache deg<strong>li</strong> ultimi “scismi” é uno dei due rami principa<strong>li</strong> dei Templari, vale a dire<br />

quell’ O.S.M.T.J. (Ordre Souverain et Mi<strong>li</strong>tare du Temple de Jérusalem) Gran Priorato<br />

della Lingua d’Ita<strong>li</strong>a, che sul piano giuridico é un’associazione onlus, registrata col<br />

numero 3087 e sede in Montevecchia (Lecco). Nel "1996-1997 - <strong>si</strong> legge nell’ampia<br />

cronologia pubb<strong>li</strong>cata da quest’Ordine - scomparso il Gran Ba<strong>li</strong>vo del Nord, Carlo<br />

Franchini, quello del Centro-Sud Ita<strong>li</strong>a Bagnai, re<strong>si</strong>dente a Firenze, abbandona<br />

l'Ordine in<strong>si</strong>eme a Haimovici e Venceslai, fondando un ordine OSMTJ-OSMTH del tutto<br />

personale e, naturalmente, senza alcun riconoscimento ufficiale dell'Ordine O.S.M.T.<br />

J". Nasce dunque così in Ita<strong>li</strong>a l'Ordine dei Cava<strong>li</strong>eri del Tempio di Jérusalem, quella<br />

vasta diramazione templare che vede oggi in Ste<strong>li</strong>o Venceslai il suo Gran Priore<br />

d’Ita<strong>li</strong>a, in Pietro Testa il Commendatore di Palermo e, appunto, in Salvatore Stefio<br />

uno fra g<strong>li</strong> ultimi affi<strong>li</strong>ati in ordine di tempo. Ed é proprio seguendo le gesta di Ste<strong>li</strong>o<br />

Venceslai che parte l’incredibile intreccio fra istituzioni e Templari. Partiamo dal<br />

Venceslai “uomo di Stato”. Il 2 ottobre 2002 il ministro per le Po<strong>li</strong>tiche comunitarie<br />

Rocco Buttig<strong>li</strong>one e il suo collega al Welfare Roberto Maroni varano l’insediamento<br />

dell’organismo che avrà "il compito di coordinare e attuare a <strong>li</strong>vello nazionale le<br />

misure previste dalla Deci<strong>si</strong>one del Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o dell'Unione Europea del 3 dicembre<br />

2001, che definisce l'anno 2003 come l'anno europeo delle persone disabi<strong>li</strong>". Tutti<br />

prescelti fra i più alti ranghi dai rispettivi ministeri, i componenti. Fra loro c’é il "Dott.<br />

Ste<strong>li</strong>o Venceslai - Ministero delle Attività Produttive". Non meno rilevanti le funzioni<br />

svolte da Venceslai con il precedente governo. Nel ‘99, ad esempio, troviamo il suo<br />

nome nel Comitato di esperti insediato dalla pre<strong>si</strong>denza del Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o con il compito di<br />

"definire le <strong>li</strong>nee strategiche di indirizzo per un approccio globale e <strong>si</strong>stematico alla<br />

problematiche inerenti alla rete internet", in quanto de<strong>si</strong>gnato dal ministro<br />

dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato.<br />

A giugno 2002, partecipando in Sardegna ai lavori dell'undice<strong>si</strong>mo Congresso<br />

Internazionale dei Bic Europei, Venceslai avanza la proposta di trasformare i Bic "in<br />

soggetti attuatori della qua<strong>li</strong>tà delle imprese che <strong>si</strong> insediano nei pae<strong>si</strong> dell'Ocse ed<br />

extra Ocse". La più recente presenza pubb<strong>li</strong>ca risale al 18 ottobre scorso, quando<br />

Venceslai é fra i relatori del convegno nazionale su ‘Responsabi<strong>li</strong>tà etica e sociale<br />

dell’impresa”, in qua<strong>li</strong>tà di "esperto di Cooperazione Economica Internazionale". Ma<br />

cosa ha a che vedere il professor Ste<strong>li</strong>o Venceslai, alta carica del ministero per le<br />

Attività produttive, col Gran Priore d’Ita<strong>li</strong>a dell’Ordine dei Cava<strong>li</strong>eri del Tempio di<br />

Jérusalem (con sede a Roma in viale Regina Margherita 140), Ste<strong>li</strong>o W. Venceslai? La<br />

“differenza” starebbe tutta in quella “W”, sempre presente nelle pubb<strong>li</strong>cazioni e neg<strong>li</strong><br />

atti dei Templari, regolarmente assente se <strong>si</strong> parla del Venceslai funzionario al<br />

ministero. Una pubb<strong>li</strong>cazione di trent’anni fa, in tempi non sospetti, aiuta a<br />

sgombrare il campo da equivoci. Nel 1975 il professor "Venceslai, Ste<strong>li</strong>o W." pubb<strong>li</strong>ca<br />

un saggio su “La po<strong>li</strong>tica industriale della Comunità” per la rivista della Luic,<br />

l’Univer<strong>si</strong>tà di studi economici di Castellanza, in provincia di Varese. Nello stesso anno<br />

esce sul mede<strong>si</strong>mo periodico un altro intervento a sua firma, riguardante “Le imprese<br />

pubb<strong>li</strong>che europee”. Ne dà notizia l’Associazione Essper, fondata proprio per guidare<br />

studio<strong>si</strong> ed esperti finanziari nella ricerca delle principa<strong>li</strong> pubb<strong>li</strong>cazioni in materia. In<br />

quel periodo, dunque, la “W” era ancora presente nella firma di un autore dei più<br />

importanti saggi sullo sviluppo economico della Comunità europea. E di quella<br />

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Il gran ritorno dei confratel<strong>li</strong> nelle istituzioni<br />

corposa esperienza internaziona<strong>li</strong>sta deve aver fatto tesoro, in questi anni, il Gran<br />

Priore dei Templari Ste<strong>li</strong>o W. Venceslai. A cominciare dal fatto che il suo nome ricorre<br />

più volte come rappresentante di diver<strong>si</strong> Stati nell’elenco dei Gran Precettori de La<br />

Rochelle, istituto mondiale dei Cava<strong>li</strong>eri Templari. Con referenti mas<strong>si</strong>mi in Austra<strong>li</strong>a<br />

(reverendo David Manning), Giappone (Steven Smith), Canada (reverendo Ron<br />

Matthewman) ed America Latina (Robert Robano), l’International Knights Templar<br />

conta ben 46 sedi di rappresentanza in Europa. Ste<strong>li</strong>o Venceslai é presente nell’elenco<br />

quale referente per quelle di Andorra, Malta, Moldavia, Romania, San Marino, Spagna<br />

e Città del Vaticano. Gran precettore mondiale de La Rochelle é il norvegese Fredrik<br />

S. Michelet.<br />

Lo stesso compito spetta, per l’Europa, a Marcel De Picciotto che ri<strong>si</strong>ede a Boulogne,<br />

in Francia. Precettori per l’Europa Centrale e per il Sud America sono rispettivamente<br />

il tedesco Simon de Saint Claire ed il già citato Robert Robano. Il Segretariato<br />

generale é in Slovenia, la Tesoreria in Grecia. Per le questioni lega<strong>li</strong> ci <strong>si</strong> rivolge neg<strong>li</strong><br />

Stati Uniti e precisamente al "Grand Avocat Donald A. Weadon jr", con studi in<br />

Pensylvania, a New York e Washington. La Commenda di Palermo - quella alla quale é<br />

stato iscritto Stefio - pubb<strong>li</strong>ca inoltre l’elenco aggiornato dei <strong>li</strong>nk relativi ai Gran<br />

Priorati nel mondo. Dal Galles all’Austria alla Finlandia, fino a Germania, Scozia,<br />

Serbia e Stati Uniti, la presenza di questi Templari risulta diffusa ovunque. Spiccano<br />

la delegazione Ita<strong>li</strong>ana (quella romana di viale Regina Margherita, affidata a<br />

Venceslai) ed una delegazione della Nato, con sede ad Ar<strong>li</strong>ngton, affidata alle cure del<br />

Gran Priore Richard S. Flahavan. Il marcato segno filostatunitense, del resto, é<br />

apertamente vi<strong>si</strong>bile in apertura del <strong>si</strong>to, ver<strong>si</strong>one inglese. Ad accog<strong>li</strong>ere il vi<strong>si</strong>tatore<br />

c’é infatti l’immagine dell’ammirag<strong>li</strong>o James J. Carey, indicato come Gran Maestro<br />

dell’Ordine che in Ita<strong>li</strong>a fa capo a Venceslai. Poco più sotto, altre sorprese.<br />

IN GEMELLAGGIO CON L’UNICEF<br />

Un annuncio informa che l’8 marzo di quest’anno é stato sottoscritto a Roma un<br />

Protocollo d’Intesa tra il Comitato Ita<strong>li</strong>ano dell’Unicef ed il Gran Priorato d’Ita<strong>li</strong>a di<br />

questi Templari, per l’avvio di una collaborazione permanente tra i due organismi, a<br />

partire dal collegamento tra i rispettivi <strong>si</strong>ti web, fino alla "partecipazione dei Comitati<br />

provincia<strong>li</strong> dell’Unicef alle manifestazioni dell’Ordine ed alla eventuale partecipazione<br />

del G. Priorato a progetti di comune interesse od alla propo<strong>si</strong>zione di proprie<br />

iniziative". Ecco alcuni passaggi dell’intesa: "Con<strong>si</strong>derato il fondamentale ruolo di<br />

mediazione dell’Unicef nella protezione dei diritti dell’infanzia (...), con<strong>si</strong>derati g<strong>li</strong><br />

scopi del Gran Priorato d’Ita<strong>li</strong>a - OSMTH", <strong>si</strong> stabi<strong>li</strong>sce che il Gran Priorato ita<strong>li</strong>ano<br />

"intende collaborare in maniera continuativa con il Comitato ita<strong>li</strong>ano dell’Unicef in<br />

relazione alla difesa dei diritti dei bambini in tutto il mondo per mig<strong>li</strong>orare le loro<br />

condizioni di vita". Per far questo, il Gran Priorato ita<strong>li</strong>ano s’impegna ad "avere<br />

regolari contatti con l’Unicef per partecipare effettivamente ai progetti e alle iniziative<br />

della Commis<strong>si</strong>one in ogni modo pos<strong>si</strong>bile". I Templari promettono inoltre contributi<br />

economici ai progetti della Commis<strong>si</strong>one "per un importo annuale pari a 5.000 euro,<br />

esprimendo, quando necessario, opinioni su progetti e iniziative della Commis<strong>si</strong>one".<br />

Ancora: "Il Gran Priorato d’Ita<strong>li</strong>a s’impegna ad informare i suoi cava<strong>li</strong>eri sui progetti<br />

della Commis<strong>si</strong>one e di sollecitare ciascun cava<strong>li</strong>ere alla collaborazione tra i comitati<br />

provincia<strong>li</strong> dell’Unicef e le autorità loca<strong>li</strong> del Gran Priorati per organizzare eventi che<br />

facciano conoscere le iniziative dell’Unicef". Dal canto suo, il Comitato ita<strong>li</strong>ano Unicef<br />

<strong>si</strong> incaricherà di "informare regolarmente il Gran Priorato d’Ita<strong>li</strong>a-OSMTH sulle proprie<br />

iniziative future" e a <strong>li</strong>nkare sul proprio <strong>si</strong>to web quello del Gran Priorato. Uno<br />

scambio di <strong>li</strong>nk che l’Unicef non ha finora mantenuto. A differenza di quanto accaduto<br />

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Il gran ritorno dei confratel<strong>li</strong> nelle istituzioni<br />

per l’intesa <strong>si</strong>glata appena due me<strong>si</strong> dopo, a maggio, tra Unicef e Po<strong>li</strong>zia di Stato nelle<br />

persone del capo della Po<strong>li</strong>zia Gianni De Gennaro ed il neo-riconfermato pre<strong>si</strong>dente di<br />

Unicef Ita<strong>li</strong>a, il settantaduenne chirurgo plastico catanese Giovanni Mica<strong>li</strong>: dal <strong>si</strong>to<br />

della Po<strong>li</strong>zia, infatti, oggi un <strong>li</strong>nk collega direttamente a quello dell’Unicef Ita<strong>li</strong>a.<br />

NEOTEMPLARI ALL’ONU<br />

Bando, dunque, ad ogni piagnisteo sul destino cinico e baro che ha perseguitato<br />

Crociati e templari dal 1300 ai nostri giorni. Ste<strong>li</strong>o Venceslai, su questo punto, ha le<br />

idee chiare. A novembre 2003 un comunicato del Gran Priorato austriaco ricorda che<br />

"il fratello Venceslai ha proposto di stabi<strong>li</strong>re un “fondo monetario” dei Templari".<br />

L’idea pare non <strong>si</strong>a stata ancora attuata, ma questo non scalfisce la concretezza deg<strong>li</strong><br />

idea<strong>li</strong> propagandati dal Cava<strong>li</strong>ere Venceslai, bolognese di nascita, classe 1935, socio<br />

dell’e<strong>li</strong>tario Rotary Nord della Capitale. "Il nostro vero scopo - chiarisce rivolto ag<strong>li</strong><br />

aspiranti Templari - é di raccog<strong>li</strong>ere risorse <strong>si</strong>gnificative con le nostre iniziative,<br />

stimolando donazioni e sponsorizzazioni". "Il nostro Ordine - aggiunge - pubb<strong>li</strong>ca le<br />

sue regole, dà vi<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà alle sue strutture ed alle sue azioni. Tutto ciò per noi è molto<br />

importante ed è per questo che le varie branche naziona<strong>li</strong> sono legittimamente<br />

inserite nell'ordinamento civile dei rispettivi Stati d'appartenenza e che lo Statuto del<br />

nostro Ordine è stato regolarmente registrato in Svizzera e che abbiamo<br />

recentemente ottenuto lo status di ONG dalle Nazioni Unite". Dopo le notizie<br />

sull’intesa con l’Unicef, arrivano insomma nei precetti di Venceslai ai suoi affi<strong>li</strong>ati ben<br />

due “novità” in un solo colpo. Primo: i Templari sono stati riconosciuti ufficialmente<br />

Organizzazione Non Governativa. Secondo: il riconoscimento é avvenuto ad opera<br />

dell’Onu. Con protocollo numero 19885 del lug<strong>li</strong>o 2002, la Sezione NGO delle Nazioni<br />

Unite informava i Cava<strong>li</strong>eri - secondo il documento riportato nel loro <strong>si</strong>to in ver<strong>si</strong>one<br />

fotografica - che "l’Economic and Social Council ha deciso di concedere all’OMSTH lo<br />

status speciale e consultivo di Organizzazione Non Governativa". Quindi,<br />

"l’organizzazione può ora de<strong>si</strong>gnare rappresentanti ufficia<strong>li</strong> alle Nazioni Unite di New<br />

York e ag<strong>li</strong> Uffici delle Nazioni Unite a Ginevra e Vienna". "I rappresentanti de<strong>si</strong>gnati<br />

possono prendere i pass nelle sedi loro assegnate". Segno dei tempi.<br />

Un saggio di Luigi De Anna pubb<strong>li</strong>cato su Nobiltà, la rivista dell’Istituto Genealogico<br />

Ita<strong>li</strong>ano, getta luce proprio su questo fenomeno: il neo-templarismo. "Non <strong>si</strong> può<br />

affrontare il tema dei self-styled orders o delle organizzazioni di ispirazione<br />

cavalleresca - chiarisce De Anna - senza tenere conto del filone neo-templare, anche<br />

in con<strong>si</strong>derazione della fioritura in numero<strong>si</strong> pae<strong>si</strong> di organizzazioni che <strong>si</strong> ispirano alla<br />

tradizione templare, prima tra tutte l’OSMTH (Ordine Sovrano e Mi<strong>li</strong>tare del Tempio di<br />

Gerusalemme), l’associazione neo-templare di maggior ri<strong>li</strong>evo oggi a <strong>li</strong>vello<br />

internazionale, che ha recentemente acqui<strong>si</strong>to addirittura lo status di organizzazione<br />

non governativa riconosciuta dalle Nazioni Unite grazie ad un’opera di lobbyng<br />

evidentemente molto efficace". Lo spunto era stato offerto dal volume De Mi<strong>li</strong>tum<br />

Temp<strong>li</strong> Ordinis Regula Libriisque Cogniti, "curato da Nicolas Haimovici Hastier in<br />

collaborazione con Ste<strong>li</strong>o W. Venceslai". Ciascuna fra le pubb<strong>li</strong>cazioni riportate nel<br />

<strong>li</strong>bro reca la prefazione "del contrammirag<strong>li</strong>o James J. Carey". Certo, é proprio lui: lo<br />

stesso Carey che abbiamo incontrato come Gran Maestro mondiale dell’Ordine ma,<br />

soprattutto, lo stesso ammirag<strong>li</strong>o che nel 1989 l’allora pre<strong>si</strong>dente americano George<br />

Bush senior aveva nominato numero uno della Commis<strong>si</strong>one Marittima Federale. Lo<br />

stesso personaggio che compare nell’esclu<strong>si</strong>vo elenco dei membri di Naval Order, vale<br />

a dire la più antica ed esclu<strong>si</strong>va Società navale americana. Insomma, un altro uomo<br />

delle istituzioni al vertice dei Templari nel mondo.<br />

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Il gran ritorno dei confratel<strong>li</strong> nelle istituzioni<br />

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Riforma della Giustzia? Macché, è il Piano di rinascita democratica<br />

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Riforma della giustizia? Macché, è il piano di rinascita democratica<br />

Marcello Pamio – 3 dicembre 2004<br />

Lo abbiamo ripetuto numerose volte: questo governo sta rea<strong>li</strong>zzando punto per punto<br />

il “Programma di rinascita democratica” del Maestro Venerabile Licio Gel<strong>li</strong>!<br />

E lo sta facendo così spudoratamente e alla luce del sole, che non riusciamo<br />

nemmeno a vederlo: d’altronde è molto difficile avere le corrette informazioni in un<br />

<strong>si</strong>stema mediatico strutturato ad hoc e riempito da programmi come “Grande<br />

fratello”, l’“Isola dei famo<strong>si</strong>”, “Porta a Porta” e altri passatempo <strong>si</strong>mileducativi.<br />

I malpensanti – e ce ne sono ancora in circolazione – rideranno di tutto ciò,<br />

riempiendo<strong>si</strong> la bocca con termini come cospirazionismo e dietrologia. Sappiamo<br />

benis<strong>si</strong>mo che questa <strong>si</strong> chiama strategia del discredito. Ovviamente non dico loro di<br />

leggere il documento ufficiale trovato e pubb<strong>li</strong>cato dalla Commis<strong>si</strong>one Anselmi nei<br />

primi anni del 1980, anche perché non sarebbero in grado di cog<strong>li</strong>erne il profondo e<br />

occulto <strong>si</strong>gnificato. Questo articolo infatti è rivolto a tutte quelle persone che usano le<br />

proprie capacità cerebra<strong>li</strong> (bastano pochis<strong>si</strong>me <strong>si</strong>nap<strong>si</strong> neurona<strong>li</strong> attive) e che non<br />

bevono le informazioni propagandistiche di qualche losca figura che <strong>si</strong>ede nelle due<br />

Camere del Parlamento.<br />

Ma veniamo al punto. Ieri, dopo tre anni di scontro, è passata la legge sulla Riforma<br />

della Giustizia. Una legge chiaramente d’impronta piduista - e le prove le troverete in<br />

seguito - che separa le funzioni di Pm e di giudice; prevede test p<strong>si</strong>coattitudina<strong>li</strong>;<br />

introduce l’azione discip<strong>li</strong>nare e da più poteri ai procuratori capo.<br />

Come dicevo, nel co<strong>si</strong>ddetto “Piano di rinascita democratica” <strong>si</strong> possono leggere<br />

alcune cosucce molto interessanti. Al quarto punto del “Programma a medio e lungo<br />

termine”, sotto la voce “ordinamento giudiziario” ecco cosa appare:<br />

IV) Riforma del Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o Superiore della Magistratura che deve essere<br />

responsabile verso il Parlamento (modifica costituzionale);<br />

Qui <strong>si</strong> parla chiaramente di un controllo diretto del Parlamento, cioè del governo, cioè<br />

del premier, cioè di Silvio Berlusconi, sulla Giustizia!<br />

Scendendo un po’, e per essere più preci<strong>si</strong>, al quinto punto sempre dello stesso<br />

Ordinamento:<br />

V) Riforma dell'ordinamento giudiziario per ristabi<strong>li</strong>re criteri di selezione per<br />

merito delle promozioni dei magistrati, imporre <strong>li</strong>miti di età per le funzioni di<br />

accusa, separare le carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la<br />

funzione pretoriale;<br />

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Riforma della Giustzia? Macché, è il Piano di rinascita democratica<br />

Ed ecco magicamente spuntare la separazione delle carriere.<br />

Ma il bello non finisce qui, perché proseguendo nella lettura, alla voce “Ordinamento<br />

giudiziario: modifiche più urgenti”, il piano prevedeva (o meg<strong>li</strong>o, prevede) di<br />

redigere:<br />

a1) La normativa per l'accesso in carriera (esami p<strong>si</strong>co-attitudina<strong>li</strong><br />

pre<strong>li</strong>minari);<br />

a1) La responsabi<strong>li</strong>tà civile (per colpa) dei magistrati;<br />

Avete letto attentamente?<br />

Ricordo di nuovo a tutti i miscredenti e a coloro che non accettano una <strong>si</strong>mile realtà<br />

perché troppo forte, che i punti scritti in grassetto, sono stati estrapolati direttamente<br />

dal Piano redatto intorno al 1976, ma forse anche prima, da Licio Gel<strong>li</strong>.<br />

Sembra esattamente il programma del governo di centro-destra, e invece è il<br />

programma piduista di qua<strong>si</strong> trent’anni fa. Se non vi basta, potrei tranquillamente<br />

elencare anche g<strong>li</strong> altri punti, sempre di questo piano massonico deviato della<br />

co<strong>si</strong>ddetta Propaganda 2, che riguardano espressamente la modifica della<br />

Costituzione, i maggiori poteri al premier (il famoso premierato), la creazione di un<br />

partito o club di natura rotariana (che <strong>si</strong>a Forza Ita<strong>li</strong>a?), al controllo della stampa, al<br />

dissolvimento della Rai (in nome della <strong>li</strong>bertà di antenna, ex. Art. 21 Cost.), allo<br />

sgravio dei capita<strong>li</strong> stranieri per agevolarne il rientro, ecc. ecc.<br />

Ma mentre questo governo fa passare leggi - pena la sfiducia - della mig<strong>li</strong>ore<br />

tradizione <strong>li</strong>beromuratoria, cosa fanno le più alte cariche dello Stato? Tralasciamo<br />

ovviamente il grembiu<strong>li</strong>no di Arcore, perché è troppo impegnato a convincere i suoi<br />

fidi destrieri a far passare l’ulteriore legge ad personam, quella “salva-Previti”, che<br />

non è un nuovo farmaco salva-vita. L’onorevole Cesare Previti di Forza Ita<strong>li</strong>a (ex<br />

avvocato del premier), rischia diver<strong>si</strong> anni di carcere per corruzione ed è per tanto<br />

urgente “ridurre i termini della prescrizione” entro dicembre. E’ proprio vero che a<br />

Natale tutti sono più buoni!<br />

La terza carica dello Stato, il demo-cristiano Pierferdinando Ca<strong>si</strong>ni, ha fatto qualcosa<br />

di più. In un momento così pericoloso e allarmante per la democrazia, ha preso il<br />

telefono in mano e ha chiamato immediatamente l’amico Marcello Dell’Utri, per<br />

esprimerg<strong>li</strong> la sua più “profonda stima e amicizia”. Profonda stima? Amicizia? Perché?<br />

Cos’è successo?<br />

No…non vi allarmate, il senatore di Forza Ita<strong>li</strong>a sta benis<strong>si</strong>mo, il motivo è una piccola<br />

indagine in corso, una sciocchezzuola: <strong>si</strong> tratta di “concorso esterno in associazione<br />

mafiosa”. Nulla di grave comunque. Per quanto riguarda la telefonata del Pre<strong>si</strong>dente<br />

della Camera ad un indagato per mafia, avvenuta, guarda caso, proprio quando la<br />

Corte di Palermo è in camera di con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o è tutto ok. Non è una gaffe istituzionale e<br />

nemmeno un’intimidazione alla Corte che lo sta giudicando: Pierferdinando ha<br />

spiegato che “non poteva farla durante il dibattimento e non voleva a sentenza<br />

pronunciata!”.<br />

Quindi per la carica numero due, il Pre<strong>si</strong>dente del Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o, e per la carica numero<br />

tre, il Pre<strong>si</strong>dente della Camera, va tutto bene, è tutto sotto controllo. E la prima<br />

carica dello Stato: il Pre<strong>si</strong>dente della Repubb<strong>li</strong>ca? Il garante unico - almeno per il<br />

momento - della Costituzione ita<strong>li</strong>ana, non dice nulla, perché è occupato ad andare a<br />

zonzo per il mondo. Il Capo dello Stato, invece di controllare il governo evitando che<br />

vengano smantellate le strutture costituziona<strong>li</strong>, va in Cina! Non è un’offesa<br />

ovviamente, ma è proprio il paese che vi<strong>si</strong>terà nei pros<strong>si</strong>mi giorni as<strong>si</strong>eme<br />

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Riforma della Giustzia? Macché, è il Piano di rinascita democratica<br />

all’inseparabile first lady.<br />

Speriamo, tenendo la mano sul petto e cantando l’inno di Mame<strong>li</strong>, che al ritorno dalla<br />

Cina <strong>si</strong> ricordi dei cittadini (che con le tasse g<strong>li</strong> pagano lo stipendio e tutti i viaggi),<br />

anche perché, se questo governo continuerà così, e nulla fa pensare il contrario, tra<br />

pochis<strong>si</strong>mo avremo un Capo di Stato con meno poteri. Parola di Gel<strong>li</strong>.<br />

Non che oggi questi poteri <strong>si</strong> <strong>si</strong>ano mai visti, eh? Ma sapete com’è… la speranza è<br />

sempre l’ultima a morire!<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

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Il Banco Ambro<strong>si</strong>ano<br />

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Ambro<strong>si</strong>ano<br />

Tratto da “Soldi: il <strong>li</strong>bro nero della finanza internazionale”<br />

ORDINA IL LIBRO<br />

Nella mattina del 18 giugno 1982 viene scoperto il corpo dei banchiere milanese<br />

Roberto Calvi, a capo dei Banco Ambro<strong>si</strong>ano, impiccato a una impalcatura sotto il<br />

Ponte dei Frati Neri a Londra. Le tasche del suo elegante vestito sono riempite di<br />

pietre e di denaro d'ogni sorta di valuta. Durante g<strong>li</strong> anni, la te<strong>si</strong> dei suicidio sarà<br />

difesa con ostinazione, malgrado il parere contrario della maggioranza deg<strong>li</strong><br />

investigatori della prima ora.<br />

Nato nel 1920, Roberto Calvi era entrato in servizio all'Ambro<strong>si</strong>ano nel 1946. Alla fine<br />

deg<strong>li</strong> anni '60 aveva conosciuto il "banchiere della mafia" Michele Sindona, e le<br />

relazioni d'affari tra i due erano divenute fiorenti. Nel 1975 Calvi viene eletto<br />

pre<strong>si</strong>dente del con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o d'amministrazione dell'Ambro<strong>si</strong>ano. Lo stesso anno diventa<br />

membro della loggia P2, che era stata creata da Licio Gel<strong>li</strong> e di cui faceva parte pure<br />

Michele Sindona.<br />

Nel Lussemburgo ritroviamo Calvi non solamente nelle holding dei gruppo<br />

Ambro<strong>si</strong>ano, ma anche come membro dei con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o d'amministrazione della<br />

Krec<strong>li</strong>etbank Luxembourg (che occupa, in Cedel, un posto di primo piano). D'altra<br />

parte, la principale loggia massonica lussemburghese lo accetta tra le sue fila, mentre<br />

rifiuta l'ammis<strong>si</strong>one a Michele Sindona sapendo che questi era stato condannato in<br />

Ita<strong>li</strong>a nel 1976 e che era stato arrestato neg<strong>li</strong> Stati Uniti.<br />

Il Banco Ambro<strong>si</strong>ano, la cui creazione risale al 27 agosto 1896, era tra le numerose<br />

banche private ita<strong>li</strong>ane legate al Vaticano. Raccomandata alla protezione di<br />

Sant'Ambrogio, la banca non <strong>si</strong> era mai particolarmente distinta per i suoi affari.<br />

Quando la Santa Sede aveva cercato di eludere la legislazione bancaria ita<strong>li</strong>ana - e in<br />

particolare le restrizioni che riguardavano le operazioni di cambio sul mercato delle<br />

valute - i molto venerabi<strong>li</strong> finanzieri del Vaticano avevano uti<strong>li</strong>zzato le fi<strong>li</strong>ere mafiose<br />

di Sindona per istradare grosse somme fuori dal Paese, sotto il naso di tutti g<strong>li</strong><br />

organismi di controllo.<br />

All'interno dei Vaticano, è l'Istituto per le Opere di Re<strong>li</strong>gione (IOR) spesso chiamato la<br />

“Banca del Vaticano", che organizza questo traffico. Alla testa dello IOR, l'arcivescovo<br />

Marcinkus aveva, in un primo tempo, uti<strong>li</strong>zzato le fi<strong>li</strong>ere offerte da Sindona. Poi,<br />

quando quest'ultimo era diventato meno frequentabile, a seguito dei suoi debiti con la<br />

giustizia, <strong>si</strong> era servito di Roberto Calvi e della sua banca. All'inizio deg<strong>li</strong> anni '70,<br />

Marcinkus prese una deci<strong>si</strong>one le cui ripercus<strong>si</strong>oni e succes<strong>si</strong>ve conseguenze<br />

avrebbero potuto, da sole, suffragare la te<strong>si</strong> che voleva che Papa Giovanni Paolo I, il<br />

“Papa del sorriso", fosse stato assas<strong>si</strong>nato. Marcinkus aveva in effetti ordinato<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/ambro<strong>si</strong>ano.htm (1 di 2)08/01/2006 16.50.45


Il Banco Ambro<strong>si</strong>ano<br />

l'arresto delle attività della Banca Catto<strong>li</strong>ca del Veneto e la sua integrazione all'interno<br />

dell'Ambro<strong>si</strong>ano, senza né consultare né informare il con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o d'amministrazione della<br />

banca così assorbita. Ora, la Banca Catto<strong>li</strong>ca del Veneto era la banca privata al<br />

servizio del patriarca di Venezia e il suo pre<strong>si</strong>dente non era nientemeno che Albino<br />

Luciani, futuro Papa Giovanni Paolo I.<br />

Il Vaticano <strong>si</strong> è evoluto: da gestore di anime ed elemo<strong>si</strong>ne, essendo stato espropriato<br />

e avendo visto il proprio patrimonio ridotto alla più semp<strong>li</strong>ce espres<strong>si</strong>one dopo le<br />

confische di cui fu vittima nel corso del Risorgimento, a partire dal 1870 la Santa<br />

Sede è diventata una potenza finanziaria che gestisce fortune tanto colossa<strong>li</strong> quanto<br />

discrete nell'economia mondiale. “Immaginare il Papa come una specie di pre<strong>si</strong>dente<br />

del con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o di sorveg<strong>li</strong>anza può scioccare qualcuno, ma non dobbiamo dimenticare<br />

che il Vaticano è un'istituzione vecchia di tanti seco<strong>li</strong> che, per quanto riguarda il<br />

denaro, ha sempre saputo essere all'altezza dei tempi”.<br />

Non <strong>si</strong> tratta che di giustizia se, durante la grande cri<strong>si</strong> economica e finanziaria deg<strong>li</strong><br />

anni '20, il Vaticano rischiò il fal<strong>li</strong>mento. Dopotutto, quel<strong>li</strong> erano i tempi! Già nel 1880,<br />

l'aristocrazia e l'alta borghe<strong>si</strong>a romane, che avevano tradizionalmente deg<strong>li</strong> stretti<br />

legami con la Chiesa, avevano creato il Banco di Roma a unico vantaggio dei<br />

Vaticano. Il suo scopo: riacquistare, con un plusvalore sostanziale, i terreni e g<strong>li</strong><br />

immobi<strong>li</strong> da cui il Vaticano doveva separar<strong>si</strong> per mantenere <strong>li</strong>quidità. Inoltre questa<br />

banca doveva acqui<strong>si</strong>re delle partecipazioni maggioritarie, in vista della succes<strong>si</strong>va<br />

ces<strong>si</strong>one al Vaticano, nelle società di servizi urbani (acqua, gas, elettricità, trasporti<br />

pubb<strong>li</strong>ci ... ). Inutile dire che, dopo diciotto anni di favoritismo nei confronti dei<br />

Vaticano, la banca <strong>si</strong> trovò rovinata nel 1898.<br />

Il deus ex machina delle finanze vaticane, Bernardino Nogara, salvò la Banca di Roma<br />

dal fal<strong>li</strong>mento. La manna celeste che permise ai finanzieri del Vaticano di risorgere a<br />

mig<strong>li</strong>or fortuna arriverà tra le righe dei Patti Lateranen<strong>si</strong>, conclu<strong>si</strong> nel 1929 con<br />

Musso<strong>li</strong>ni. Nel quadro di questi accordi, la Chiesa ricevette un'indennità di 90 mi<strong>li</strong>oni<br />

di dollari a riparazione per i beni immobi<strong>li</strong>ari confiscati dallo Stato dal 1870 e per la<br />

perdita dei suo potere secolare.<br />

Questo denaro venne affidato a un genio della finanza, Bernardino Nogara, ex<br />

vicepre<strong>si</strong>dente della Banca Commerciale Ita<strong>li</strong>ana. Nel 1968, dieci anni dopo la morte<br />

di Nogara e quaranta anni dopo i Patti Lateranen<strong>si</strong>, le varie partecipazioni del<br />

Vaticano nell'industria, nella finanza e nei servizi venivano stimate in otto mi<strong>li</strong>ardi di<br />

dollari. La mas<strong>si</strong>ma di Nogara era semp<strong>li</strong>ce ed efficace: “Il programma d'investimenti<br />

del Vaticano non dovrà essere ostacolato da con<strong>si</strong>derazioni re<strong>li</strong>giose". I suoi "eredi"<br />

l'hanno, dalla sua morte, app<strong>li</strong>cata alla lettera - ma con più o meno scrupo<strong>li</strong>.<br />

Dopo Nogara, il Vaticano ricorse ai servizi di Sindona e poi, quando questo divenne<br />

non più frequentabile, a quel<strong>li</strong> di Roberto Calvi. Bisognerà attendere il fal<strong>li</strong>mento<br />

dell’Ambro<strong>si</strong>ano, che seguirà la morte di Calvi, per scoprire l'imp<strong>li</strong>cazione colossale<br />

del Vaticano neg<strong>li</strong> affari illeciti operati da Sindona e Calvi. Sindona morirà assas<strong>si</strong>nato<br />

nella sua cella nella prigione di Voghera il 22 marzo 1986, dopo aver bevuto una<br />

tazza di caffè avvelenato con il cianuro. Sindona e Calvi non sono che due dei<br />

cadaveri eccellenti di questa vicenda.<br />

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Censura, epurazioni e il Piano di Rinascita Democratica<br />

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Censura, epurazioni e il “Piano di Rinascita Democratica”<br />

Marcello Pamio – 16 novembre 2004<br />

“Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità, è un atto rivoluzionario”. Così<br />

George Orwell - pseudonimo di Arthur Blair - scriveva nel suo attua<strong>li</strong>s<strong>si</strong>mo capolavoro<br />

di fantapo<strong>li</strong>tica “1984”. Questo nel lontano 1948. E oggi, a distanza di oltre mezzo<br />

secolo come <strong>si</strong>amo mes<strong>si</strong>? Nel terzo millennio appena iniziato, questa frase profetica<br />

<strong>si</strong> è completamente rea<strong>li</strong>zzata: nonostante il marasma mediatico che contraddistingue<br />

la nostra epoca, nonostante la <strong>li</strong>bera informazione, la tivù via cavo, internet, ecc.,<br />

non è pos<strong>si</strong>bile dire la verità, o almeno provarci, perché altrimenti cala<br />

immediatamente la scure della censura. Una scure abominevole e soprattutto<br />

inaccettabile che priva del diritto sacrosanto che ogni individuo ha - o che dovrebbe<br />

avere - e cioè la <strong>li</strong>bertà di parola e pen<strong>si</strong>ero.<br />

Alla <strong>li</strong>sta lunghis<strong>si</strong>ma di personaggi del giorna<strong>li</strong>smo e dello spettacolo che sono stati<br />

censurati (Ros<strong>si</strong>, Fo, Rame, Fini, Grillo, Luttazzi, Porcaro, Travag<strong>li</strong>o, Guzzanti,<br />

Freccero, Biagi, Santoro, Funari, ecc.), <strong>si</strong> sono aggiunti i nomi del comico Paolo<br />

Hendel, dell’attrice Monica Guerritore e perfino della onorevole ex mis<strong>si</strong>na Musso<strong>li</strong>ni.<br />

Ma non finisce qua, perché questa epurazione aziendale ha coinvolto anche il<br />

direttore del tg5 Enrico Mentana e il direttore del Gr Radio Rai Bruno Socillo (di<br />

Alleanza Nazionale!).<br />

Enrico Mentana ha lanciato l’ultimo suo appello televi<strong>si</strong>vo qualche giorno fa, alla fine<br />

del telegiornale che da tredici anni conduceva, avvertendo i telespettatori che<br />

sarebbe stato sostituito dall’illustre giorna<strong>li</strong>sta Carlo Rossella, ras<strong>si</strong>curando subito<br />

tutti che rimarrà dietro le quinte come direttore editoriale della Fininvest. Fiuff…<br />

pos<strong>si</strong>amo tirare un sospiro di sol<strong>li</strong>evo, perché Mentana dall’alto del suo nuovo e<br />

prestigioso incarico, farà da garante della <strong>li</strong>bertà d’informazione del telegiornale<br />

principe di Mediaset!<br />

Carlo Rossella, per coloro che hanno poca memoria, è quel direttore che ha permesso<br />

il taroccamento delle foto della pelata del suo editore di fiducia, nonché Pre<strong>si</strong>dente del<br />

Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o dei Ministri, nonché capo di tutte le reti private naziona<strong>li</strong>, Silvio Berlusconi,<br />

disegnandoci sopra una capig<strong>li</strong>atura normale. Questa “piaggeria”, come viene definita<br />

in gergo, potrà sembrare una sciocchezza, ma purtroppo non lo è, e infatti, il<br />

pre<strong>si</strong>dente dell’Ordine Franco Abruzzo aveva aperto una indagine discip<strong>li</strong>nare in<br />

merito. La piaggeria è bene precisarlo, non è un illecito discip<strong>li</strong>nare, ma è qualcosa di<br />

peggio dal punto di vista morale individuale. Ovviamente il Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o ha archiviato il<br />

caso - non poteva essere altrimenti - ma a noi rimane almeno il ricordo di un <strong>si</strong>mile<br />

gesto. La domanda sorge spontanea: l’eminente giorna<strong>li</strong>sta, passato da una rivista<br />

patinata a un tiggì nazionale, manterrà g<strong>li</strong> stes<strong>si</strong> atteggiamenti di reverenza nei<br />

confronti del suo editore, oppure sarà, come dovrebbero essere i veri giorna<strong>li</strong>sti,<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pianodirinascitademocratica.htm (1 di 2)08/01/2006 16.51.02


Censura, epurazioni e il Piano di Rinascita Democratica<br />

assolutamente superpartes?<br />

Ma il punto non è questo: per capire cosa sta realmente accadendo, cioè, per<br />

comprendere cosa nascondono queste censure e queste epurazioni, mascherate da<br />

premi di produzione e/o passaggi di grado, è bene leggere o ri-leggere, il “Piano per<br />

la rinascita democratica” che la fig<strong>li</strong>a del Gran Maestro Venerabile Licio Gel<strong>li</strong>, ha fatto<br />

trovare, molto gentilmente, nel fondo di una sua va<strong>li</strong>gia.<br />

Questo programma - che potrete richiedermi personalmente - dice molte cose<br />

interessanti, per esempio, spiega l’attuale riforma della scuola e della magistratura, i<br />

maggiori poteri del Premier, il pre<strong>si</strong>denzia<strong>li</strong>smo, spiega l’importanza della nascita di<br />

partiti di impronta rotariana (guarda caso come quello forzaita<strong>li</strong>ota), e riguardo alla<br />

<strong>si</strong>tuazione mediatica odierna è veramente molto preciso. Ecco cosa dice in merito.<br />

# Acqui<strong>si</strong>re settimana<strong>li</strong> di battag<strong>li</strong>a;<br />

# Coordinare tutta la stampa provinciale e locale;<br />

# Coordinare molte TV via cavo;<br />

# Dissolvere la RAI-TV;<br />

Tutti questi punti sono stati eva<strong>si</strong>, in particolar modo l’ultimo: la Rai infatti è allo<br />

sfascio completo, ma attenzione, non per incuria, ma perché era stabi<strong>li</strong>to che la tivù<br />

di Stato doveva finire male per favorire qualche altra rete…<br />

Per quanto riguarda la tivù via cavo, detta anche digitale, state tranquil<strong>li</strong>, perché<br />

arriverà molto presto nelle nostre abitazioni!<br />

Visto che <strong>si</strong>amo in ballo, bal<strong>li</strong>amo, leggendo qualche altro punto interessante.<br />

# E<strong>li</strong>minazione delle festività infrasettimana<strong>li</strong> e dei relativi ponti;<br />

Se non erro qualcuno aveva lanciato questo strano appello in televi<strong>si</strong>one qualche<br />

tempo fa, e se non sbag<strong>li</strong>o, questo qualcuno è il “grembiu<strong>li</strong>no di arcore”.<br />

# Conces<strong>si</strong>one di forti sgravi fisca<strong>li</strong> ai capita<strong>li</strong> stranieri per agevolare il<br />

ritorno dei capita<strong>li</strong> dall'estero;<br />

Questa legge era di fondamentale importanza per tutti coloro che avevano soldi,<br />

magari un po’ sporchi, all’estero.<br />

# Modifica della Costituzione per stabi<strong>li</strong>re che il Pre<strong>si</strong>dente del Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o è<br />

eletto dalla Camera all'inizio di ogni legislatura e può essere rovesciato<br />

soltanto attraverso le elezioni del successore;<br />

Questo è l’esempio perfetto di come questi <strong>si</strong>gnori modifichino senza alcun ritegno e<br />

senza alcuna indignazione generale il baluardo ultimo della democrazia: la<br />

Costituzione ita<strong>li</strong>ana.<br />

# Il divieto del pagamento di pen<strong>si</strong>oni prima dei 60 anni;<br />

Quest’ultimo punto <strong>si</strong> commenta da solo!<br />

Ovviamente il “Piano di Rinascita Democratica” del GMV Licio Gel<strong>li</strong> è molto più<br />

completo e complesso: i pochi punti pubb<strong>li</strong>cati in questo articolo, sono soltanto alcuni.<br />

Ma leggendo attentamente questo Programma, redatto qua<strong>si</strong> trent’anni fa, e<br />

confrontandolo con l’attuale programma del governo <strong>si</strong> potranno notare moltis<strong>si</strong>me e<br />

stranis<strong>si</strong>me coincidenze, almeno per coloro che credono ancora alle coincidenze…<br />

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Logge massoniche lussemburghe<strong>si</strong> e la Pidue ita<strong>li</strong>ana<br />

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Logge massoniche lussemburghe<strong>si</strong> e la Pidue ita<strong>li</strong>ana<br />

Tratto da "SOLDI: il <strong>li</strong>bro nero della finanza internazionale"<br />

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La storia massonica lussemburghese è strettamente legata alla storia della città e<br />

fortezza del Lussemburgo, occupata nei seco<strong>li</strong> dalle grandi potenze europee - che vi<br />

hanno tutte lasciato la propria impronta - prima che, finalmente, questo piccolo<br />

paese, nel cuore dell'Europa, non ottenesse la sua neutra<strong>li</strong>tà e indipendenza. Secondo<br />

la letteratura che è loro dedicata, e<strong>si</strong>stono tre logge attualmente nel Lussemburgo.<br />

Queste sono raggruppate in seno al grande Oriente del Lussemburgo, fondato nel<br />

1959 e riattivato il 2 ottobre 1982:<br />

- la loggia L'Espérance, loggia tradizionale che ammette solo uomini;<br />

- la loggia Tolérance, loggia tradizionale che ha solo iniziati uomini ma che ammette<br />

alle sue riunioni anche delle "sorelle";<br />

- la loggia Liberté, loggia mista nella quale le donne sono ammesse in tutti i gradi.<br />

Il 10 gennaio 1987, la loggia L'Espérance ha creato una seconda "officina <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>sta e<br />

tradizionale": la loggia Tradition et Progrès, nella quale le "sorelle" sono ammesse<br />

alle riunioni. Anche altre obbedienze sono rappresentate nel Grande Oriente<br />

lussemburghese, a causa della presenza tra la popolazione attiva del posto di<br />

immigrati originari di vari pae<strong>si</strong>, e di massoni fra loro. Tra queste obbedienze<br />

troviamo:<br />

- la loggia mista L'Arbre et le Cristal, creata nel 1982 dall'Ordine massonico misto<br />

internazionale Le Droit Humain;<br />

- la loggia Licht und Wahreit (Luce e Verità), dell'Oriente di Bonn, che lavora<br />

provvisoriamente sotto g<strong>li</strong> auspici del grande Oriente in attesa di rientrare in seno a<br />

un'ubbidienza tedesca.<br />

Tre altre officine massoniche di espres<strong>si</strong>one francese <strong>si</strong> raggruppano intorno alla<br />

Grande Loggia dei Lussemburgo:<br />

- 'Les Enfants de la Concorde Fortifiée" che rappresenta nel Lussemburgo, nello<br />

spirito dei non iniziati, 'La Loggia" tout-court. Nata dall'unione nel 1803, di due rami<br />

della <strong>massoneria</strong>: 'La Concorde", fondata il 16 ottobre 1802 sui resti di un'altra loggia<br />

"mi<strong>li</strong>tare";'e 'Les Enfants de la Concorde", fondata il 28 maggio 1803, questa loggia<br />

giocherà un ruolo preponderante nella storia della fram<strong>massoneria</strong> lussemburghese.<br />

Un membro eminente deg<strong>li</strong> "Enfants de la Concorde Fortifiée" ci fece un giorno questo<br />

amaro commento: "In tutto il mondo, là dove nelle logge dove <strong>si</strong> infiltrano i finanzieri,<br />

le logge diventano "affariste", vengono allontanate dai loro veri obiettivi" Roberto<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/loggelussemburghe<strong>si</strong>.htm (1 di 3)08/01/2006 16.51.03


Logge massoniche lussemburghe<strong>si</strong> e la Pidue ita<strong>li</strong>ana<br />

Calvi, lo sfortunato 'banchiere di Dio", era stato ammesso in questa loggia che aveva<br />

invece rifiutato l'ingresso al banchiere mafioso Michele Sindona, "banchiere di Dio"<br />

prima di Calvi.<br />

- Saint-Jean de l'Espérance: loggia mi<strong>li</strong>tare creata a Echternach l'11 marzo 1848 da<br />

ufficia<strong>li</strong> dei contingente lussemburghese/<strong>li</strong>mburghese, allora stazionato in questa<br />

piccola città conosciuta per la sua proces<strong>si</strong>one danzante. Quando nel 1959<br />

L'Espérance lascia la Grande Loggia dei Lussemburgo per fondare il Grande Oriente<br />

dei Lussemburgo, i fratel<strong>li</strong> che rimangono nella grande loggia fondano "Saint-Jean de<br />

l'Espérance" col fine di conservare lo statuto di Grande Loggia.<br />

- La Parfaite Union: loggia mi<strong>li</strong>tare fondata nel 1770, cessa qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> attività nel 1793.<br />

I membri civi<strong>li</strong> convertono la loggia in loggia civile nel 1795 per fonderla, il 16 ottobre<br />

1802, nella loggia La Concorde.<br />

Dal 1974 <strong>si</strong> aggiungono un'officina d'espres<strong>si</strong>one inglese, Friendship N.4 e, dopo il<br />

1997, un'officina d'espres<strong>si</strong>one tedesca: Zur Bruderkette.<br />

Loggia P2 (Ita<strong>li</strong>a)<br />

La loggia Propaganda Massonica Due (comunemente chiamata loggia P2) era tra le<br />

600 che componevano il Grande Oriente d'Ita<strong>li</strong>a. La perdita del suo status di loggia<br />

segreta in seguito alla scoperta della <strong>li</strong>sta dei suoi membri, un giorno del 1981, ha<br />

attirato sull'Ita<strong>li</strong>a l'attenzione dei media di tutto il mondo. Il caso precipiterà la<br />

penisola in una cri<strong>si</strong> profonda. Licio Gel<strong>li</strong>, il Grande maestro della P2, fuggirà in<br />

Uruguay, mentre la loggia verrà messa fuorilegge. La <strong>li</strong>sta dei suoi 972 affi<strong>li</strong>ati, che<br />

comprendeva trasversalmente le più importanti forze dello Stato, venne scoperta<br />

dalla sezione dei colonnello Bianchi della Guardia di Finanza, il 17 marzo 1981.<br />

Bianchi e i suoi uomini stavano indagando sul banchiere della mafia Michele Sindona,<br />

che sapevano appartenere alla loggia P2. Quel giorno avevano fatto irruzione a Villa<br />

Wanda, la re<strong>si</strong>denza dei Gran Maestro Licio Gel<strong>li</strong> a Castig<strong>li</strong>on Fibocchi, in Toscana,<br />

dove la <strong>li</strong>sta era caduta nelle loro mani. Bianchi re<strong>si</strong>sterà con coraggio a tutti i<br />

tentativi di intimidazione che verranno dal suo diretto superiore, il generale della<br />

Finanza Orazio Giannini, lui stesso appartenente alla P2. L'ana<strong>li</strong><strong>si</strong> dei nomi che<br />

figuravano nella <strong>li</strong>sta fornisce la prova che le mas<strong>si</strong>me istanze dello Stato, così come<br />

le strutture industria<strong>li</strong> e commercia<strong>li</strong>, erano infiltrate dalla loggia P2. Vi troviamo i<br />

nomi di tre ministri, tre segretari di Stato, 43 deputati di vari partiti po<strong>li</strong>tici... Inoltre,<br />

43 genera<strong>li</strong>, otto ammirag<strong>li</strong> - compreso tutto lo Stato Maggiore delle Forze Armate -<br />

tutti i capi dei Servizi Segreti, <strong>si</strong>a civi<strong>li</strong> che mi<strong>li</strong>tari, genera<strong>li</strong> dei carabinieri, qualche<br />

generale della Guardia di Finanza, i capi della Po<strong>li</strong>zia delle quattro più grandi città<br />

ita<strong>li</strong>ane e anche diplomatici e alti funzionari di tutti i ministeri. Per quanto riguarda i<br />

capitani d'industria, la <strong>li</strong>sta comprende i nomi di Silvio Berlusconi, Roberto Calvi,<br />

Michele Sindona e Umberto Ortolani (banchiere privato e con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere del Vaticano).<br />

E<strong>li</strong>sabetta Cesqui, procuratore di Roma, ritiene che Bianchi non abbia sequestrato che<br />

una parte della <strong>li</strong>sta. Secondo lei, la <strong>li</strong>sta completa comprendeva circa 2.000 nomi.<br />

Gel<strong>li</strong> è apparentemente riuscito a trasferire buona parte del materiale in suo possesso<br />

a Montevideo, in Uruguay. Nel 1984, dopo trenta me<strong>si</strong> d'inchiesta che daranno luogo<br />

alla pubb<strong>li</strong>cazione di un rapporto di 34.847 pagine, divise in 58 clas<strong>si</strong>ficatori, una<br />

commis<strong>si</strong>one parlamentare stabi<strong>li</strong>rà che la loggia P2 poteva essere con<strong>si</strong>derata come<br />

un circolo golpista che cercava di destabi<strong>li</strong>zzare l'ordine costituzionale. La<br />

commis<strong>si</strong>one descriverà il complotto con un grafico impres<strong>si</strong>onante, con<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/loggelussemburghe<strong>si</strong>.htm (2 di 3)08/01/2006 16.51.03


Logge massoniche lussemburghe<strong>si</strong> e la Pidue ita<strong>li</strong>ana<br />

Licio Gel<strong>li</strong> come punto di contatto tra due piramidi. La prima piramide sta con<br />

la base in basso, la seconda ha la punta appoggiata sulla prima, capovolta.<br />

La commis<strong>si</strong>one ritiene che i 972 nomi della <strong>li</strong>sta facessero parte della<br />

piramide in basso, con Gel<strong>li</strong> come punto di congiunzione tra le due piramidi.<br />

La piramide superiore è composta dei nomi che figuravano sull'altra <strong>li</strong>sta,<br />

quella che Gel<strong>li</strong> ha portato a Montevideo - in altri termini, i nomi di quel<strong>li</strong> che<br />

trasmettevano g<strong>li</strong> ordini alla piramide inferiore. Qualche membro della<br />

commis<strong>si</strong>one avanzerà un'ipote<strong>si</strong> differente: secondo loro, non ci sarebbe stata<br />

cospirazione poiché la loggia P2 viveva in <strong>si</strong>mbio<strong>si</strong> perfetta con lo Stato ita<strong>li</strong>ano! In<br />

un'intervista concessa a La Repubb<strong>li</strong>ca il 4 febbraio 1989, Clara Canetti, la vedova dei<br />

banchiere dell'Ambro<strong>si</strong>ano Roberto Calvi, dichiarò che il 'vero padrone' della loggia P2<br />

era di fatto Giu<strong>li</strong>o Andreotti. Andreotti, quando parlava dei Gran maestro Gel<strong>li</strong>, aveva<br />

sempre proclamato non conosco quest'uomo" fino a quando la stampa non pubb<strong>li</strong>cò<br />

una foto che mostra i due uomini, fianco a fianco, durante un ricevimento dato<br />

dall'ambasciata ita<strong>li</strong>ana a Buenos Aires a Seguito dell'elezione del pre<strong>si</strong>dente<br />

argentino Juan Domingo Peron, nel 1977. La loggia P2 appare sullo sfondo dietro ai<br />

grandi scanda<strong>li</strong> ita<strong>li</strong>ani e ag<strong>li</strong> "affari" vaticani deg<strong>li</strong> ultimi decenni.<br />

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I test p<strong>si</strong>coattitudina<strong>li</strong>: una vecchia idea di Licio Gel<strong>li</strong><br />

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Dal “Piano di rinascita piduista resta da rea<strong>li</strong>zzare solo la divi<strong>si</strong>one giudicipm<br />

I test p<strong>si</strong>co-attitudina<strong>li</strong> una vecchia idea di Gel<strong>li</strong><br />

Marco Travag<strong>li</strong>o – “La Repubb<strong>li</strong>ca” 11 novembre 2004<br />

ROMA - Ha un padre nobile l'idea di sottoporre g<strong>li</strong> aspiranti magistrati a un «esame<br />

p<strong>si</strong>co-attitudinale». Un padre nobile e venerabile: Licio Gel<strong>li</strong>. Se già lo scorso anno il<br />

Gran Maestro della P2, intervistato da «Repubb<strong>li</strong>ca», rivendicava il copyright sulle più<br />

recenti «riforme» e <strong>si</strong> fe<strong>li</strong>citava per lo stato avanzamento lavori del suo «Piano di<br />

Rinascita democratica», ingiustamente bollato di golpismo neg<strong>li</strong> anni '80 e ora<br />

riabi<strong>li</strong>tato dal governo Berlusconi, oggi sarà addirittura entu<strong>si</strong>asta: anche la riforma<br />

dell'ordinamento giudiziario, oltre a quella della Costituzione, g<strong>li</strong> riconosce un ruolo di<br />

precursore indiscusso. Nel Piano, scritto da Gel<strong>li</strong> & C. intorno al 1976 e ritrovato nel<br />

1982 nel doppiofondo della va<strong>li</strong>gia della fig<strong>li</strong>a Maria Grazia, <strong>si</strong> leggeva fra l'altro:<br />

«Ordinamento giudiziario: le modifiche più urgenti investono: - la responsabi<strong>li</strong>tà civile<br />

(per colpa) dei magistrati; la normativa per l'accesso in carriera (esami p<strong>si</strong>coattitudina<strong>li</strong><br />

pre<strong>li</strong>minari)». Obiettivi entrambi centrati: la responsabi<strong>li</strong>tà civile fu istituita<br />

dopo il referendum craxiano dell'87; g<strong>li</strong> esami p<strong>si</strong>co-attitudina<strong>li</strong> sono appena passati<br />

grazie alla «riforma» Castel<strong>li</strong>.<br />

Ma non basta. Il Venerabile invocava la «responsabi<strong>li</strong>tà del Guarda<strong>si</strong>gil<strong>li</strong> verso il<br />

Parlamento sull'operato del Pm». Fatto! La Castel<strong>li</strong> prevede una relazione annuale del<br />

ministro sull'attività delle Procure. Gel<strong>li</strong> suggeriva una «riforma dell'ordina giudiziario<br />

per ristabi<strong>li</strong>re criteri di selezione per merito delle promozioni dei magistrati» e<br />

«separare le carriere requirente e giudicante». La Castel<strong>li</strong> risolve anche queste<br />

faccenduole.<br />

Addirittura profetico era il Piano di rinascita a propo<strong>si</strong>to dell'«ordinamento del<br />

governo»: la fotocopia della riforma costituzionale del «premier forte» appena<br />

approvata in prima lettura dalla Casa delle <strong>li</strong>bertà, con la b<strong>li</strong>ndatura del premier che<br />

sciog<strong>li</strong>e le Camere a piacere. Il venerabile Licio auspicava una «modifica della<br />

Costituzione per stabi<strong>li</strong>re che il pre<strong>si</strong>dente del Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o è eletto dalla Camera all'inizio<br />

di ogni legislatura e può essere rovesciato soltanto attraverso le elezioni del<br />

successore». Fatto! Il Nostradamus di Castig<strong>li</strong>on Fibocchi aveva previsto per<strong>si</strong>no la<br />

nascita di un partito modello «club di natura rotariana ove <strong>si</strong>ano rappresentati<br />

operatori imprenditoria<strong>li</strong> e finanziari». E invitava g<strong>li</strong> adepti a "favorire le cittàsatel<strong>li</strong>te»<br />

(tipo Milano 2, per dire).<br />

Ad «acqui<strong>si</strong>re settimana<strong>li</strong> di battag<strong>li</strong>a» e a «coordinare molte tv da impiantare a<br />

catena per controllare la pubb<strong>li</strong>ca opinione media nel vivo del Paese». A «dissolvere la<br />

Rai Tv in nome della <strong>li</strong>bertà di antenna». Fatto! Lievemente più prudere del<br />

confratello Silvio, Gel<strong>li</strong> <strong>si</strong> accontentava di pochi "ritocchi alla Costituzione", non<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pianodirinascita.htm (1 di 2)08/01/2006 16.51.03


I test p<strong>si</strong>coattitudina<strong>li</strong>: una vecchia idea di Licio Gel<strong>li</strong><br />

potendo immaginare la riscrittura di 43 artico<strong>li</strong> in una baita del Cadore. Quanto alla<br />

po<strong>li</strong>tica fiscale, <strong>si</strong> <strong>li</strong>mitava all'«abbattimento delle a<strong>li</strong>quote per le donazioni»: nel 2001<br />

l'al<strong>li</strong>evo ha superato il gran maestro e le ha direttamente azzerate. Per<strong>si</strong>no il rientro<br />

dei capita<strong>li</strong> dall'estero è un'idea del Venerabile: «Conces<strong>si</strong>one di sgravi fisca<strong>li</strong> –<br />

scriveva nel Piano – ai capita<strong>li</strong> stranieri per agevolare il ritorno di capita<strong>li</strong> dall’estero».<br />

Nel 2002, con lo “scudo fiscale”, è stato accontentato.<br />

Restano, purtroppo, alcuni punti del Piano ancora inapp<strong>li</strong>cati. Per esempio la pretesa<br />

di riservare l'ingresso al «Club» a «uomini omogenei per modo di sentire,<br />

di<strong>si</strong>nteresse, onestà e rigore morale» (in Parlamento <strong>si</strong>ede una trentina di,<br />

condannati). 0 la proposta di una draconiana «legislazione anti-monopo<strong>li</strong>o modello<br />

Usa». Che, se importata in Ita<strong>li</strong>a, vieterebbe a un privato di controllare più di una tv<br />

(figurar<strong>si</strong> sei). A ripeterle oggi, quelle idee pericolose, Gel<strong>li</strong> passerebbe per<br />

comunista. Il test p<strong>si</strong>co-attitudinale lo farebbero a lui.<br />

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http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pianodirinascita.htm (2 di 2)08/01/2006 16.51.03


"Chi dà i soldi a Sindona?"<br />

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Chi dà il soldi a Sindona?<br />

Tratto da «Soldi truccati: i segreti del <strong>si</strong>stema Sindona», Feltrinel<strong>li</strong> 1980<br />

Nell’aprile 1974 non è solo la DC ad avere bisogno di soldi. Soprattutto ne ha bisogna<br />

Sindona sul cui impero soffia ormai vento di cri<strong>si</strong>. Le autorità americane hanno messo<br />

g<strong>li</strong> occhi addosso alla Frank<strong>li</strong>n. Quelle tedesche sono ormai osti<strong>li</strong> alla Woolff e alla<br />

Herstatt. Le speculazioni dell’Edilnassau vanno a roto<strong>li</strong>, mentre g<strong>li</strong> uti<strong>li</strong> vanno altrove.<br />

Tra l’11 aprile e l’8 giugno 1974 l’Edilnassau assorbe sa sola più di sedici mi<strong>li</strong>oni di<br />

dollari. A marzo dello stesso anno arriva una scadenza contratti a termine di acquisto<br />

e vendita di dollari contro franchi svizzeri per comples<strong>si</strong>vi due mi<strong>li</strong>ardi e 300 mi<strong>li</strong>oni di<br />

dollari.<br />

Chi dà tutti questi soldi a Sindona?<br />

Anzitutto un variopinto stuolo di «corrispondenti esteri». Ovviamente le collegate<br />

estere Amincor e Finabank. Poi le banche dell’Est Magjar Nemzeti Bank di Budapest e<br />

le sovietiche Moscow Narodny Bank, Bank for Foreign Trade of Urss, International<br />

Bank. Ma non sono tanto ingenue: a fronte dei dollari che versano di fanno depo<strong>si</strong>tare<br />

da Sindona dei marchi. Ingenue sembrano invece le banche di matrice catto<strong>li</strong>ca tutte<br />

con depo<strong>si</strong>ti oltre i dieci mi<strong>li</strong>oni di dollari: l’IOR (Istituto per le Opere Re<strong>li</strong>giose, la<br />

Banca del Vaticano), il Banco di Roma do Bruxelles, il Banco di Roma di Nassau, la<br />

Cisalpine Overseas di Nassau di Calvi e Marcinkus, la Banca Provinciale Lombarda del<br />

«nemicis<strong>si</strong>mo» Pesenti. C’è poi una banca che solo di recente ha avuto g<strong>li</strong> onori della<br />

cronaca per l’affare delle bustarelle saudite: la Tradinvest, la banca dell’Eni di Nassau.<br />

I dollari che questa depo<strong>si</strong>tava presso le banche di Sindona, queste ultime <strong>li</strong><br />

riversavano alla Tradinvest di Cayman Islands. Stranis<strong>si</strong>mo percorso. Per andare dalle<br />

Bahamas alle isole Cayman basta sorvolare Cuba. Si preferisce invece passare per la<br />

Milano delle banche <strong>si</strong>ndoniane.<br />

Tra i corrispondenti ita<strong>li</strong>ani troviamo di nuovo la Banca Provinciale Lombarda del<br />

so<strong>li</strong>to Pesenti, il Santo Spirito e poi una piccola banca, la Banca Mutua Popolare di<br />

Lodi che riesce a trovare 3,5 mi<strong>li</strong>oni di dollari, 10 mi<strong>li</strong>oni di franchi e 1 mi<strong>li</strong>one di<br />

marchi da prestare tutti contemporaneamente alle banche di Sindona.<br />

Ovviamente per una banca depo<strong>si</strong>tare fondi presso un’altra è cosa del tutto consueta.<br />

Ognuno è <strong>li</strong>bero di sceg<strong>li</strong>ere le banche che vuole ed è proprio in base a queste<br />

pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di scelta che la banca centrale tedesca non ha restituito ai corrispondenti<br />

esteri i depo<strong>si</strong>ti che es<strong>si</strong> tenevano presso la <strong>li</strong>quidata Herstatt.<br />

Da noi <strong>si</strong> è scelto invece, come è noto, la via contraria. Soprattutto per difendere la<br />

credibi<strong>li</strong>tà all’estero del nostro paese. Così abbiamo salvato il prestigio dell’Ita<strong>li</strong>a di<br />

fronte ai creditori esteri delle banche di Sindona: l’IOR, Pesenti, il Banco di Roma di<br />

Bruxelles e di Nassau, l’Eni, Calvi e mon<strong>si</strong>gnor Marcinkus.<br />

Ma c’è un particolare. A parte quelle che intrattengono operazioni di cambi con<br />

Sindona, le grosse banche non compaiono direttamente. Non compare neppure il<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/<strong>si</strong>ndona.htm (1 di 2)08/01/2006 16.51.04


"Chi dà i soldi a Sindona?"<br />

Banco di Roma, come ricorderà Ventrig<strong>li</strong>a in una precisazione indirizzata alla Lettera<br />

Finanziaria dell’Espresso- Infatti il Banco farà prestare i soldi dalle sue collegate<br />

estere contane dall’Ita<strong>li</strong>a e dalle leggi ita<strong>li</strong>ane.<br />

(…)<br />

Nel settembre 1979 il quotidiano «Lotta Comunista» pubb<strong>li</strong>ca il fitto elenco di enti<br />

pubb<strong>li</strong>ci che hanno depo<strong>si</strong>tato soldi presso lo sportello di via Veneto della Banca<br />

Privata Finanziaria (di Sindona), già sede del Credicomin, l’azienda di credito in<br />

<strong>li</strong>quidazione coatta di cui era pre<strong>si</strong>dente il principe nero Junio Valerio Borghese.<br />

Un lungo elenco che comprende, con tanto di numero di conto corrente:<br />

- l’INPS (conto 1/31679)<br />

- l’INA (conto 1/30540)<br />

- l’INAIL (conto 1/31671)<br />

- l’INPDAI (conto 1/31675)<br />

e poi Federconsorzi, l’Istituto romano dei Beni Stabi<strong>li</strong>, l’Otomelara, l’Istituto Nazionale<br />

di Previdenza dei giorna<strong>li</strong>sti, la Sofid, l’Insud Spa.<br />

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"i perché senza risposta del "suicidio" di A<strong>li</strong>ghiero Noschese"<br />

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- <strong>Pagina</strong> personaggi<br />

I perché senza risposta del «suicidio» di A<strong>li</strong>ghiero Noschese<br />

A cura di Giuseppe Ardagna<br />

Il 3 Dicembre del 1979 <strong>si</strong> suicida l’attore imitatore A<strong>li</strong>ghiero Noschese, iscritto P2 col<br />

numero di tessera 343. Sulle <strong>li</strong>ste di aderenti alla loggia sequestrate ad Arezzo al<br />

maestro venerabile della P2, di fianco al numero del Noschese compare la dicitura:<br />

“morto”[1].<br />

Il suicidio di A<strong>li</strong>ghiero Noschese genera numero<strong>si</strong> dubbi soprattutto per la dinamica<br />

dell’accadimento e per le circostanze che lo accompagnarono.<br />

Non di meno il contesto in cui questo suicidio avvenne desta molto più di un dubbio.<br />

Innanzitutto parve (allora come oggi) assai strano che all’artista, ricoverato alla<br />

c<strong>li</strong>nica Stuart di Roma per un fortis<strong>si</strong>mo esaurimento nervoso e cri<strong>si</strong> depres<strong>si</strong>ve, fosse<br />

permesso di girare per il nosocomio privato con una pistola “Smith e Wesson ca<strong>li</strong>bro<br />

38” tenuta comodamente in una fondina sotto la giacca (<strong>si</strong>c!)[2]. Uno dei medici che<br />

lo aveva in cura dichiarerà di aver dato la conces<strong>si</strong>one all’imitatore perché “<strong>si</strong> sentiva<br />

più <strong>si</strong>curo così”[3]. Ma <strong>si</strong>curo da che cosa? Di che cosa aveva paura l’imitatore<br />

napoletano da neces<strong>si</strong>tare della compagnia di un “cannone” di quelle dimen<strong>si</strong>oni per<br />

sentir<strong>si</strong> ras<strong>si</strong>curato all’interno di un perimetro privato e soprattutto sorveg<strong>li</strong>ato? E poi<br />

perché il medico ha acconsentito a questa richiesta? Perché il medico non ha chiesto<br />

qua<strong>li</strong> fossero le motivazioni alla base di una paura così forte, qualunque essa fosse?<br />

Ed anche se, ipoteticamente, g<strong>li</strong>ele avesse chieste, qua<strong>li</strong> paure possono essere così<br />

grandi da convincere il primario di una c<strong>li</strong>nica a far girare un suo paziente armato per<br />

il perimetro del proprio nosocomio?<br />

Altra coincidenza strana è data dal fatto che il giorno del suicidio dell’attore fosse<br />

ricoverato nella stessa c<strong>li</strong>nica l’onorevole Giu<strong>li</strong>o Andreotti per un intervento alla<br />

cistifellea, e che l’intera area del giardino della c<strong>li</strong>nica fosse pre<strong>si</strong>diata dai reparti<br />

specia<strong>li</strong> dei carabinieri nessuno dei qua<strong>li</strong> vide o sentì nulla[4].<br />

Ma com’è pos<strong>si</strong>bile? Il suicidio avvenne nella piccola cappella della c<strong>li</strong>nica. I reparti dei<br />

carabinieri, ipotizziamo, anche se non avessero circondato l’intero edificio avrebbero<br />

certamente quantomeno piantonato g<strong>li</strong> ingres<strong>si</strong> ed il piano in cui l’onorevole era<br />

ricoverato.<br />

E’ mai pos<strong>si</strong>bile che nessuno <strong>si</strong> <strong>si</strong>a accorto di nulla? E c’è un’altra cosa: pos<strong>si</strong>bile che<br />

chi dirigeva la c<strong>li</strong>nica non abbia avvisato il capo reparto dei carabinieri che per la<br />

c<strong>li</strong>nica girava un uomo armato? C’era l’effettiva pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà che un rappresentante<br />

delle forze dell’ordine avrebbe potuto accorger<strong>si</strong> di un uomo dotato di armi nella<br />

c<strong>li</strong>nica ed avrebbe potuto pensare ad un attentatore nel qual caso, è facile prevederlo,<br />

la tragedia sarebbe potuta scoppiare. Perché nessuno ha detto nulla ai carabinieri? Ed<br />

anche se i carabinieri, per assurdo, avessero saputo della presenza di un uomo<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/noschese.htm (1 di 2)08/01/2006 16.51.04


"i perché senza risposta del "suicidio" di A<strong>li</strong>ghiero Noschese"<br />

armato nella c<strong>li</strong>nica, perché non hanno provveduto a disarmarlo almeno per il periodo<br />

di degenza dell’onorevole Andreotti?<br />

Ancora, per più di un’ora <strong>si</strong>a forze dell’ordine che addetti alla c<strong>li</strong>nica impediranno ad<br />

alcuno di avvicinar<strong>si</strong> al corpo esanime del Noschese[5].<br />

Ma perché avrebbero dovuto “aiutare” l’imitatore a suicidar<strong>si</strong>?<br />

Un’ ipote<strong>si</strong> la <strong>si</strong> potrebbe congetturare prendendo in esame il periodo deg<strong>li</strong> anni di<br />

piombo e della succes<strong>si</strong>va strategia dei depistaggi per le stragi della prima metà deg<strong>li</strong><br />

anni settanta. Nel giugno del 1981 il settimanale “L’Espresso” intervisterà un generale<br />

(il cui nome verrà mantenuto nell’anonimato) il quale rivelerà che per depistare le<br />

indagini sulle stragi <strong>si</strong> fece ricorso anche a telefonate affidate ad un imitatore<br />

estremamente abile nell’imitare i dialetti regiona<strong>li</strong> e personaggi po<strong>li</strong>tici di spicco qua<strong>li</strong><br />

il pre<strong>si</strong>dente della Repubb<strong>li</strong>ca Leone e l’onorevole Giu<strong>li</strong>o Andreotti. E forse A<strong>li</strong>ghiero<br />

Noschese non era il mig<strong>li</strong>or imitatore sulla piazza? Ed i due personaggi<br />

summenzionati non erano forse i caval<strong>li</strong> di battag<strong>li</strong>a di Noschese? E fra le stragi della<br />

prima metà deg<strong>li</strong> anni settanta non figura anche quella avvenuta sul treno Ita<strong>li</strong>cus del<br />

1974? Proprio le indagini su questa strage porteranno, per la prima volta, Licio Gel<strong>li</strong> e<br />

la sua P2 ag<strong>li</strong> onori delle cronache grazie al lavoro del giudice istruttore di Bologna<br />

Vella che nella sua sentenza di rinvio a giudizio per la suddetta strage non e<strong>si</strong>tò a<br />

definire la P2 “Il più dotato e va<strong>li</strong>do arsenale di strumenti di ever<strong>si</strong>one po<strong>li</strong>tica e<br />

morale”[6].<br />

E forse Noschese non era iscritto alla P2? Indubbiamente in quella famosa <strong>li</strong>sta ci sarà<br />

stato chi nutriva determinate speranze per il futuro del paese (legga<strong>si</strong>: svolta<br />

autoritaria a destra sotto il protettorato statunitense) e chi invece aderì al solo scopo<br />

di fare carriera ma, anche volendo ammettere che l’imitatore abbia aderito per<br />

quest’ultimo obiettivo, non mi sembra plau<strong>si</strong>bile pensare a gente che ti aiuta nei<br />

periodi bui della profes<strong>si</strong>one senza pretendere nulla in cambio.<br />

[1] Ardagna G., La scoperta della <strong>li</strong>sta P2 nella stampa ita<strong>li</strong>ana, Napo<strong>li</strong>, 2004<br />

[2] Buzzari G., Trovato morto A<strong>li</strong>ghiero Noschese, in ,4 Dicembre<br />

1979, p.18<br />

[3] Ibidem ;<br />

[4] Ibidem;<br />

[5] Ibidem;<br />

[6] Bonsanti S., A Roma 400 massoni riuniti per processare Gel<strong>li</strong> e la P2, in , 22 Marzo1981,p.6;<br />

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La Murdoch Company custodirà i segreti ufficia<strong>li</strong> britannici?<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

- <strong>Pagina</strong> multinaziona<strong>li</strong><br />

La Murdoch Company custodirà i segreti ufficia<strong>li</strong> britannici?<br />

Fonte: «Intel<strong>li</strong>gence», nr. 420, 7 aprile 2003<br />

Tratto da Nexus ed. ita<strong>li</strong>ana nr. 45 lug<strong>li</strong>o-agosto 2003<br />

In una «dichiarazione ministeriale scritta» ufficiale, divulgata sommessamente nella<br />

tarda serata di venerdì 14 marzo, mentre i parlamentari e i media erano concentrati<br />

sull’imminente conf<strong>li</strong>tto in Iraq, il Dr. Lewis Moonie, Junior Defence Minister, ha<br />

confermato che il Ministero della Difesa (MoD) aveva deciso di privatizzare la<br />

conservazione dei propri archivi top-secret.<br />

Questa dichiarazione, pubb<strong>li</strong>cata su Handard (colonna 29WS), conferma anche che il<br />

concorrente preferito è la TNT Express Services, di proprietà del magnate dei media<br />

Rupert Murdoch, il quale pos<strong>si</strong>ede anche i quotidiani londine<strong>si</strong> «Sun» e «Times».<br />

Nell’arco di due anni, la TNT trasferirà il servizio archivi del MoD e di altri 13<br />

dipartimenti governativi – fra cui il Ministero deg<strong>li</strong> Interni, il Servizio Giudiziario della<br />

Corona (CPS), l’Archivio di Stato (PRO), il Servizio di Po<strong>li</strong>zia Metropo<strong>li</strong>tana e il<br />

Dipartimento del Lord Cancel<strong>li</strong>ere – dai <strong>si</strong>curi magazzini del MoD di Bourne Avenue,<br />

Hayes, Middlesex, a nuovi edifici nelle Midlands.<br />

Il <strong>si</strong>to garantirà una collocazione <strong>si</strong>cura per qualcosa come 200 chilometri di<br />

documenti cartacei ufficia<strong>li</strong>, e la TNT sarà inoltre responsabile per 25 anni della<br />

«fornitura della gestione dei documenti e servizi di archiviazione»<br />

Fonte: Intel<strong>li</strong>gence, nr. 420, 7 aprile 2003<br />

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http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/murdoch3.htm08/01/2006 16.51.05


Bush e Kerry "fratel<strong>li</strong> di loggia" e "cugini" di sangue!<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

- Skull and Bones: il segreto che unisce Bush e Kerry<br />

- Dalla Skull and Bones al Nuovo Ordine Mondiale<br />

- Bush e Kerry divi<strong>si</strong> in po<strong>li</strong>tica ma uniti in loggia<br />

Bush e Kerry fratel<strong>li</strong> di loggia e cugini di sangue!<br />

Marcello Pamio<br />

Qua<strong>si</strong> un mese fa, avevamo avvertito che a Stresa, in provincia di Varese, <strong>si</strong><br />

sarebbero incontrati quel<strong>li</strong> del Bilderberg per decidere le sorti del nostro pianeta.<br />

(vedi <strong>li</strong>sta partecipanti)<br />

Bene, una delle deci<strong>si</strong>oni è stata proprio quella di sceg<strong>li</strong>ere il vice pre<strong>si</strong>dente di John<br />

Kerry - il candidato democratico alle pre<strong>si</strong>denzia<strong>li</strong> di novembre 2004. Il fortunato<br />

«eletto» è stato John Edwards non per via della sua fotogenia, ma perché il suo<br />

discorso è stato molto apprezzato dai Burattinai presenti in sala (Rockefeller, Henry<br />

Kis<strong>si</strong>nger, & C.). La cosa invece è andata diversamente al Ministro del Tesoro, Giu<strong>li</strong>o<br />

Tremonti, pure lui al Grand Hotel Ils des Borromees sul Lago Maggiore per presentare<br />

la po<strong>li</strong>tica economica ita<strong>li</strong>ana. Giu<strong>li</strong>o non ha convinto per nulla la potente platea, e il<br />

suo dicastero è stato lasciato nelle mani «<strong>si</strong>cure» del premier Silvio Berlusconi.<br />

Insomma, a quanto pare, l’estab<strong>li</strong>shment po<strong>li</strong>tico-economica rappresentata in questo<br />

frangente dal Bilderberg, ha abbandonato il peso morto George W. Bush perché<br />

diventato troppo impopolare e ingombrante. La sua po<strong>li</strong>tica internazionale ha infatti<br />

scatenato la rivolta di centinaia di mi<strong>li</strong>oni di persone in tutto il mondo e sta facendo<br />

prendere coscienza della <strong>si</strong>tuazione attuale, e questo per l’e<strong>li</strong>te, non va<br />

assolutamente bene! Il «gregge disorientato», come lo chiama l’intellettuale e<br />

professore di <strong>li</strong>nguistica al MIT, Noam Chomsky, deve rimanere in letargo e non<br />

destar<strong>si</strong>; non deve por<strong>si</strong> troppe domande.<br />

L’attuale pre<strong>si</strong>dente deg<strong>li</strong> Stati Uniti però ha mangiato la fog<strong>li</strong>a: ha compreso il suo<br />

abbandono da parte dello stesso Sistema che lo ha po<strong>si</strong>zionato «illegittimamente»<br />

dentro la Casa Bianca, e le sta provando tutte per sopravvivere, senza comprendere<br />

che nulla può contro il Potere, quello vero.<br />

L’ultimo disperato tentativo è quello di posticipare le elezioni! Proprio così: vuole, o<br />

meg<strong>li</strong>o vorrebbe, ritardare le pre<strong>si</strong>denzia<strong>li</strong> di novembre per paura di atti di terrorismo.<br />

I media, quel<strong>li</strong> ovviamente controllati dalla sua amministrazione, danno per certo<br />

«catac<strong>li</strong>smatici attacchi terroristici volti a influenzare le consultazioni». Come fanno a<br />

essere così <strong>si</strong>curi rimane un mistero…<br />

Comunque <strong>si</strong>a, <strong>si</strong> stanno prodigando seriamente: l’agenzia per la <strong>si</strong>curezza della<br />

nazione (Homeland Security) ha ufficialmente chiesto al Dipartimento di Giustizia di<br />

elaborare strategie giuridiche che permettano di sospendere le elezioni del 2<br />

novembre nel caso di un attacco terroristico! Secondo il «Newsweek» il Dipartimento<br />

in oggetto dovrà prendere atto della lettera che è stata inviata nei giorni scor<strong>si</strong> dal<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/bilderberg3.htm (1 di 2)08/01/2006 16.51.05


Bush e Kerry "fratel<strong>li</strong> di loggia" e "cugini" di sangue!<br />

direttore della Commis<strong>si</strong>one per l’As<strong>si</strong>stenza Elettorale, DeForest B. Soaries Jr.,<br />

proprio su questo problema. Ricordiamo che questo personaggio è un<br />

fondamenta<strong>li</strong>sta re<strong>li</strong>gioso di estrema destra, nominato dallo stesso Bush Jr. nel 2002.<br />

Questo chiaris<strong>si</strong>mo atto intimidatorio dell’amministrazione può essere interpretato<br />

come un tentativo di colpo di stato, perché la Costituzione americana non contempla<br />

la pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà che il governo federale sposti le elezioni, per nessun motivo. Vedremo<br />

cosa succederà nelle pros<strong>si</strong>me settimane…<br />

Detto questo, tutti coloro che vedono in Bush un pericolo per la stabi<strong>li</strong>tà e la <strong>si</strong>curezza<br />

del pianeta - e sono in costante aumento - non cantino vittoria e non <strong>si</strong> rallegrino<br />

troppo se al suo posto verrà eletto il democratico John Kerry. E’ molto probabile che<br />

Bush, attentati o meno (speriamo non accada nulla!), perderà le elezioni, ma non<br />

perché il popolo g<strong>li</strong> ha voltato le spalle ma perché le spalle g<strong>li</strong>ele hanno voltate i<br />

Burattinai. Il popolo <strong>si</strong> sa non elegge alcunché!<br />

Il vero problema è che il pros<strong>si</strong>mo inqui<strong>li</strong>no della Casa Bianca sarà suo «fratello di<br />

loggia» nonché «cugino di sangue», John Kerry! Sappiamo che entrambi furono<br />

istruiti nella «Skull and Bones» («Teschio e Ossa») di Yale, ma pochi sono a<br />

conoscenza del loro legame di sangue. Secondo le ricerche dello storico americano, di<br />

origine ceca, Miroslav Rechcigl, il pre<strong>si</strong>dente George Walker Bush Jr. e lo sfidante<br />

John Kerry discenderebbero da Edoardo I, sovrano inglese della casata dei<br />

Plantageneti vissuto tra il 1239 e il 1307. Secondo tale studio, anticipato dal<br />

quotidiano inglese «The Times», i due candidati alle pre<strong>si</strong>denzia<strong>li</strong> sarebbero non solo<br />

imparentati ma addirittura cugini dell’attuale regina d’Inghilterra E<strong>li</strong>sabetta II! Per g<strong>li</strong><br />

amanti dei <strong>li</strong>bri di David Icke (ex giorna<strong>li</strong>sta della BBC) questa non è certo una novità,<br />

ma semmai la prova che le sue elucubrazioni hanno un fondamento…<br />

Concludo dicendo che il pros<strong>si</strong>mo pre<strong>si</strong>dente è stato scelto dai Burattinai perché,<br />

come dice Maurizio Blondet, farà le stesse mede<strong>si</strong>me cose di Bush però in maniera<br />

meno irritante per la comunità internazionale!<br />

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Bush e Kerry divi<strong>si</strong> in po<strong>li</strong>tica ma uniti da una loggia: quella del Teschio e delle Ossa!<br />

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Bush e Kerry divi<strong>si</strong> in po<strong>li</strong>tica ma uniti da una loggia: quella del<br />

«Teschio e delle Ossa»<br />

Di Guido Mattioni - tratto da «Il Giornale» 12 lug<strong>li</strong>o 2004<br />

La confraternita alla quale di iscrissero ai tempi dell’univer<strong>si</strong>tà fu fondata nel 1832 e<br />

accog<strong>li</strong>e soltanto studenti di Yale.<br />

Un sogno immacolato. Ma anche un cupo, lugubre segreto di cui nessuno dei due<br />

rivelerà mai alcunché, nemmeno in punto di morte: né a un giudice, né a un<br />

giorna<strong>li</strong>sta e men che meno alla propria mog<strong>li</strong>e.<br />

Sì, un sogno e un segreto sono probabilmente le uniche due cose che accomunano il<br />

pre<strong>si</strong>dente statunitense George W. Bush e John Kerry, suo sfidante alle pros<strong>si</strong>me<br />

elezioni pre<strong>si</strong>denzia<strong>li</strong> di novembre. Il sogno è scontato e noto a tutti: le chiavi di<br />

quella re<strong>si</strong>denza tutta bianca al numero 1600 di Pennsylvania Avenue, a Washington<br />

DC. Bush conta di ottenere dai padroni di casa, g<strong>li</strong> americani, il rinnovo del contratto<br />

d’affitto per altri quattro anni; Kerry spera invece in un’intimazione di sfratto al<br />

concorrente. Diverse le parole usate per arrivarci, diver<strong>si</strong> i finanziamenti, ma è lì che<br />

puntano entrambi. Quello e soltanto quello è il loro chiaris<strong>si</strong>mo oggetto del de<strong>si</strong>derio.<br />

Per il resto, come <strong>si</strong> sa, tutto <strong>li</strong> divide. Il pre<strong>si</strong>dente è cresciuto in mezzo alla<br />

smisurata guasconeria dei texani, l’ex eroe del Vietnam, respirando invece lo<br />

snobismo dei «sangue blu» del New England.<br />

Il primo è evange<strong>li</strong>co, il secondo catto<strong>li</strong>co. Uno è convinto della va<strong>li</strong>dità del capestro,<br />

l’altro vuole cancellare la pena di morte…E <strong>si</strong> potrebbe continuare.<br />

Sì, ma il segreto, quel «cupo segreto» che <strong>li</strong> lega? Volendolo definire col il suo vero<br />

nome, <strong>si</strong> può affermare che Bush e lo sfidante condividono uno scheletro<br />

nell’armadio. A essere più preci<strong>si</strong>, non proprio uno scheletro intero, qualcosa in<br />

meno: soltanto un teschio e due ossa incrociare, in inglese skull and bones. Ma i<br />

pirati non c’entrano. Skull and Bones è infatti il nome e il <strong>si</strong>mbolo della segretis<strong>si</strong>ma<br />

quanto super esclu<strong>si</strong>va loggia studentesca a cui entrambi sono stati iscritti – pur<br />

senza incrociar<strong>si</strong> per la differenza d’età – neg<strong>li</strong> anni univer<strong>si</strong>tari all’altrettanto<br />

esclu<strong>si</strong>vo ateneo di Yale. Loggia nella quale <strong>si</strong> entra per chiamata – quindici nuovi<br />

adepti ogni anno – portando una tassa d’ingresso di 15mila dollari e un orologio<br />

appartenuto a papà. Loggia dalla quale <strong>si</strong> esce soltanto per morte sopraggiunta. E<br />

conseguentemente loggia nel cui <strong>li</strong>bro mastro compaiono tuttora i nomi di George e di<br />

John, così come quel<strong>li</strong> di tutti g<strong>li</strong> altri membri ancora in vita, circa 800 persone.<br />

Skull and Bones ha una storia e una leggenda. La storia vuole che l’associazione <strong>si</strong>a<br />

stata fondata a Yale, nel 1832, dal generale Wil<strong>li</strong>am Huntington Russell (fratello di<br />

quel Samuel che gestì il più vasto traffico mondiale di oppio del tempo) e da Alphonso<br />

Taft, nonno di quell’Howard che dal 1909 al 1913 sarebbe stato il 27° pre<strong>si</strong>dente deg<strong>li</strong><br />

Stati Uniti. L’intento era quello di riprodurre in America una società segreta sul<br />

modello di quelle – come g<strong>li</strong> Illuminati – che pro<strong>li</strong>feravano in Germania. Lo scopo?<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/skullandbones3.htm (1 di 2)08/01/2006 16.51.21


Bush e Kerry divi<strong>si</strong> in po<strong>li</strong>tica ma uniti da una loggia: quella del Teschio e delle Ossa!<br />

Creare una classe eletta e destinata attraverso l’aiuto reciproco a grandi e luminose<br />

carriere. E infatti la storia ci dice come attraverso la pesante porta di legno mas<strong>si</strong>ccio<br />

che conduce alla cripta senza finestre («La Tomba»), sede della setta, <strong>si</strong>ano passati<br />

neg<strong>li</strong> anni diver<strong>si</strong> aspiranti «Bonesmen» (uomini-ossa) divenuti poi personaggi in<br />

vista: da George Bush senior, papà di George W., nonché 41° pre<strong>si</strong>dente americano,<br />

a Wil<strong>li</strong>am Donaldson, già capo delle Sec, la commis<strong>si</strong>one che vigila sulla Borsa di Wall<br />

Street; da Henry Luce, fondatore della rivista Time Magazine, a Averell Harriman,<br />

diplomatico di vag<strong>li</strong>a e confidente di diver<strong>si</strong> inqui<strong>li</strong>ni della Casa Bianca; da Harold<br />

Stanley, fondatore della banca d’affari Morgan Stanley, a diver<strong>si</strong> rampol<strong>li</strong> della<br />

famig<strong>li</strong>a Rockefeller, i magnati della Standard & Oil. Ma anche ex segretari di Stato,<br />

giudici della Corte Suprema e pezzi gros<strong>si</strong> della CIA.<br />

Questo vuole la storia. La leggenda racconta invece ben altro. Tanto che pensando<br />

alle succes<strong>si</strong>ve carriere di quei giovani necrofi<strong>li</strong> – in che mani <strong>si</strong>amo! – <strong>si</strong> fa fatica a<br />

sceg<strong>li</strong>ere se piangere o ridere. Sarebbe stato per esempio Prescott Bush, nonno di<br />

George W., anche lui studente a Yale, a trafugare da una tomba pellerossa il teschio<br />

che dà il nome alla loggia (prima <strong>si</strong> chiamava «Confraternità della morte») e che pare<br />

<strong>si</strong>a conservato ancor oggi, come oggetto di culto, in una teca di vetro. E non un<br />

teschio qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong>, ma quello che sarebbe appartenuto al povero Geronimo, grande<br />

capo Apache, perseguitato in vita dalle giubbe blu e molestato da morto da quei<br />

pischel<strong>li</strong> in blazar dello stesso colore.<br />

Attraverso le mag<strong>li</strong>e della segretezza, forate soltanto da pochis<strong>si</strong>me eccezioni,<br />

sappiamo anche che i neofiti, una colta accolti, prendono il nome di «Cava<strong>li</strong>eri», per<br />

poi diventare l’anno succes<strong>si</strong>vo, «Patriarchi»; che g<strong>li</strong> appellativi con cui definiscono i<br />

comuni morta<strong>li</strong>, quel<strong>li</strong> del mondo esterno, vanno da «Genti<strong>li</strong>» a «Vanda<strong>li</strong>»; ma<br />

soprattutto che la cerimonia di iniziazione prevede che l’aspirante «Bonesman» <strong>si</strong><br />

stenda completamente nudo in una bara, al centro della cripta, raccontando ag<strong>li</strong> altri,<br />

senza le<strong>si</strong>nare alcun dettag<strong>li</strong>o, la propria vita sessuale. E ora che in anni di po<strong>li</strong>tically<br />

correct le porte della sulla and bones sono state aperte anche a donne e omosessua<strong>li</strong><br />

dei deus es<strong>si</strong>, in quelle cerimonie non ci sarà senz’altro di che annoiar<strong>si</strong>.<br />

Comunque, a lume di borghe<strong>si</strong>s<strong>si</strong>mo buon senso, ce ne sarebbe già abbastanza per<br />

dibatter<strong>si</strong> tra due interrogativi: ridere o piangere? Eppure, c’è anche chi ha scelto una<br />

terza via. Come Ron Rosembaum, scrittore ed editoria<strong>li</strong>sta del New York Observer,<br />

che affascinato da questo mondo criptico vi ha dedicato 30 anni di studi e di lavoro.<br />

Ricavandone anche il suo personale «perché» circa l’e<strong>si</strong>stenza di Skull and Bones.<br />

«Sono giunto alla conclu<strong>si</strong>one che al di là del colore e deg<strong>li</strong> aspetti esteriori, tutta<br />

questa osses<strong>si</strong>one per le ossa, le bare e la morta<strong>li</strong>tà vog<strong>li</strong>a inculcare nei giovani<br />

adepti il concetto che la vita è breve – spiega Rosembaum – e se come loro sei una<br />

persona ricca e privilegiata, hai davanti a te due strade: o te la godi, senza dare in<br />

cambio nulla alla società, oppure sfrutti il tempo che ti è stato regalato per lasciare<br />

un segno e un contributo». E messa così, potrebbe anche andare.<br />

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A Stresa i Bilderberg hanno scelto Edwards come vice di Kerry!<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Bilderberg a Stresa (MI)<br />

A Stresa la scelta deci<strong>si</strong>va di Edwards vice»<br />

«New York Times» - «Il Giornale» 12 lug<strong>li</strong>o 2004<br />

«Deci<strong>si</strong>vo un suo discorso sul futuro dell’America»<br />

La scelta di John Edwards come vice di Kerry nella corsa alla Casa Bianca sarebbe<br />

maturata nelle sale del Grand Hotel des Ils Borromees di Stresa, all’inizio di giugno,<br />

tra i partecipanti alla conferenza annuale del riservatis<strong>si</strong>mo gruppo Bilderberg.<br />

A dar spazio a una delle «teorie cospirative» che vanno per la maggiore in questi<br />

giorni tra i cultori della materia è il «New York Times», che ieri, in un articolo tra il<br />

serio e l’ironico, ha cercato di svelare i misteri di ciò che <strong>si</strong> sono detti 120 potenti del<br />

mondo un mese fa sul Lago Maggiore. Da mezzo secolo, i soci del Bilderberg – dal<br />

nome dell’hotel olandese dove <strong>si</strong> sono riuniti la prima volta nel 1954 – vengono visti<br />

dai dietrologi di tutto il mondo come una lobby votata a decidere le sorti del pianeta.<br />

Edwards è intervenuto all’as<strong>si</strong>se di Stresa e pare che il suo discorso sul futuro<br />

dell’America sua stato così convincente e applaudito da aver spinto i «padroni del<br />

mondo» - almeno così sostengono le teorie cospirative – a dar il via <strong>li</strong>bera a Kerry<br />

perché lo sceg<strong>li</strong>esse. Ma il New York Times avverte i suoi lettori che la Bilderberg non<br />

appare sempre «in grado di sceg<strong>li</strong>ere il vincente» e cita l’esempio di Giu<strong>li</strong>o Tremonti<br />

(forse non è stato così convincente! nota della redazione), invitato a Stresa come<br />

ministro dell’Economia ita<strong>li</strong>ano poco prima che uscisse dal governo.<br />

A Stresa g<strong>li</strong> Stati Uniti quest’anno erano rappresentati, tra g<strong>li</strong> altri, da Henry<br />

Kis<strong>si</strong>nger, dell’ex stratega del Pentagono Richard Perle, dall’ex ambasciatore<br />

all’ONU Richard Holbrooke e dallo stratega repubb<strong>li</strong>cano Ralph Reed.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

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Bilderberg: <strong>li</strong>sta dei partecipanti 2004 Stresa (Ita<strong>li</strong>a)<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Bilderberg: <strong>li</strong>sta dei partecipanti 2004 a Stresa (Ita<strong>li</strong>a)<br />

Tratto da http://www.bilderberg.org/2004.htm<br />

STRETTAMENTE CONFIDENZIALE<br />

Honorary Chairman - Davignon, Etienne<br />

Vice-Chairman, Suez-Tractebel<br />

Honorary Secretary General - Taylor, Martin<br />

International Adviser, Goldman Sachs International<br />

N - Auser, Svein - CEO, DnB NOR ASA<br />

D - Ackermann, Josef - Chairman, Group Executive Committee, Deutsche Bank AG<br />

I - Ambrosetti, Alfredo - Chairman, Abbrosetti Group<br />

TR - Babacan, A<strong>li</strong> - Minister of Economic Affairs<br />

P - Balsemao, Francisco Pinto - Chairman and CEO, IMPRESA, SGPS, Former Prime<br />

Minister<br />

ISR - Barnavie, E<strong>li</strong>e - Department of General History, Tel-Aviv Univer<strong>si</strong>ty<br />

I - Benedetti, Rodolfo De - CEO, CIR<br />

I - Bernabe, Franco - Vice Chairman, Rothschild Europe<br />

F - Beytout, Nicolas - Editor In Chief, Les Echos<br />

INT - Bolkestein, Frits - Commis<strong>si</strong>oner for the Internal Market, European Commis<strong>si</strong>on,<br />

former leader of Dutch right wing Liberal Party VVD.<br />

USA - Boot, Max - Neoconservative, Council on foreign Relations, Features Editor,<br />

Wall Street Journal<br />

CH - Borel, Daniel - Chairman, Logitech International S.A.<br />

I - Borto<strong>li</strong>, Ferrucio de - CEO, RCS Libri<br />

S - Brock, Gunnar - CEO, Atlas Copco AB<br />

GB - Browne, John - Group Chief Executive, BP plc<br />

NL - Burgmans, Antony - Chairman, Unilever NV<br />

F - Camus, Phil<strong>li</strong>pe - CEO, European Aeronautic Defence and Space NV<br />

I - Caracciolo, Lucio - Director, Limes Geopo<strong>li</strong>tical Review<br />

F - Castries, Henri de - Chairman, AXA Insurance<br />

E - Cebrian, Juan Luis - CEO, PRISA (Spanish language media company), former<br />

Chairman, International Press Institute<br />

TR - Cemal, Hasan - Senior Columnist, Mil<strong>li</strong>yet Newspaper<br />

GB - Clarke, Kenneth - Member of Par<strong>li</strong>ament (Con.), Deputy Chairman, British<br />

American Tobacco<br />

USA - Col<strong>li</strong>ns, Timothy C - MD and CEO, Ripplewood Holdings LLC, Yale School of<br />

Management, Trilateral Commis<strong>si</strong>on<br />

USA - Corzine, Jon S. - Senator (D, New Jersey), Chairman and CEO, Goldman Sachs<br />

CH - Couchepin, Pascal - Former Swiss Pre<strong>si</strong>dent, Head of Home affairs Dept.<br />

GR - David, George A. - Chairman, Coca-Cola Hellenic Bott<strong>li</strong>ng Company SA<br />

B - Dehaene, Jean-Luc - Former Prime Minister, Mayor of Vilvoorde<br />

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Bilderberg: <strong>li</strong>sta dei partecipanti 2004 Stresa (Ita<strong>li</strong>a)<br />

TR - Dervis, Kemal - Member of Par<strong>li</strong>ament, former senior World bank official<br />

GR - Diamantopoulou, Anna - Member of Par<strong>li</strong>ament, former European Commis<strong>si</strong>oner<br />

for Social Affairs<br />

USA - Donilon, Thomas L - Vice-Pre<strong>si</strong>dent, Fannie Mae, Council on Foreign Relations<br />

I - Draghi, Mario - Vice Chairman and Managing Director, Goldman Sachs<br />

USA - Edwards, John - Senator (D. North Caro<strong>li</strong>na), Democratic Pre<strong>si</strong>dential<br />

Candidate<br />

DK - Eldrup, Anders - Chairman, DONG gas company (becoming privatised) A/S<br />

DK - Federspiel, Ulrik - Ambassador to the USA<br />

USA - Feith, Douglas J. - Undersecretary for Po<strong>li</strong>cy, Department of Defense<br />

I - Galateri, Gabriele - Chairman, Mediobanca<br />

USA - Gates, Me<strong>li</strong>nda F. - Co-Founder, Gates Foundation, wife of Bill Gates<br />

USA - Geithner, Timothy F. - Pre<strong>si</strong>dent, Federal Reserve Bank of New York<br />

I - Giavazzi, Francesco - Professor of Economics, Bocconi Univer<strong>si</strong>ty; adviser,<br />

world bank and European Central bank<br />

IRL - Gleeson, Dermot - Chairman Al<strong>li</strong>ed Irish Bank Group (currently being<br />

investigated for personal and corporate tax eva<strong>si</strong>on)<br />

USA - Graham, Donald E. - Chairman and CEO, Washington Post Company<br />

USA - Haas, Richard N. - Pre<strong>si</strong>dent, Council on Foreign Relations, former Director of<br />

Po<strong>li</strong>cy and Planning staff, State Department<br />

NL - Halberstadt, Victor - Professor of Economics, Leiden Univer<strong>si</strong>ty<br />

B - Hansen, Jean-Pierre - Chairman, Suez Tractabel SA<br />

S - Heikensten, Lars - Governor, Swedish Central Bank<br />

USA - Holbrooke, Richard C - Vice Chairman, Perseus, former Director, Council on<br />

Foreign Relations, former As<strong>si</strong>stant Secretary of State<br />

USA - Hubbard, Allen B - Pre<strong>si</strong>dent E&A Industries<br />

USA - Issacson, Walter - Pre<strong>si</strong>dent and CEO, Aspen Institute<br />

USA - Janow, Merit L. - Professor, International Economic Law and International<br />

Affairs, Columbia Univer<strong>si</strong>ty, member of apellate body, WTO<br />

USA - Jordan, Vernon E. Senior Managing Director, Lazard Freres & Co LLC<br />

USA - Kagan, Robert - Senior Associate, Carnegie Endowment for International Peace<br />

GB - Kerr, John - Director, Shell, Rio Tinto and Scottish American Investment Trust,<br />

former secretary of European Constitution Commis<strong>si</strong>on<br />

USA - Kis<strong>si</strong>nger Henry A. - Chairman, Kis<strong>si</strong>nger Associates Inc.<br />

TR - Koc, Mustafa V. - Chairman, Koc Holdings AS<br />

NL - Koenders, Bert (AG) - Member of Par<strong>li</strong>ament, pre<strong>si</strong>dent, Par<strong>li</strong>amentary Network<br />

of the World Bank<br />

USA - Kovner, Bruce - Chairman Caxton Associates LLC, Chairman, American<br />

Enterprise Institute<br />

USA - Kravis, Henry R. - Founding Partner, Kohlberg Kravis Roberts & Co.,<br />

acqui<strong>si</strong>tions financier<br />

USA - Kravis, Marie Josee - Senoir Fellow, Hudson Institute Inc.<br />

FIN - Lehtoma<strong>ki</strong>, Paula - Minister of Foreigh Trade and Development<br />

FIN - Lipponen, Paavo - Speaker of Par<strong>li</strong>ament<br />

CHN - Long, Yongtu - Secretary General, Boao forum for A<strong>si</strong>a<br />

P - Lopes, Pedro M. Santana - Mayor of Lisbon<br />

USA - Luti, Wil<strong>li</strong>am J. - Deputy Under Secretary of Defense for Near Eastern and<br />

South A<strong>si</strong>an Affairs<br />

CDN - Lynch, Kevin G. - Deputy Minister, Department of Finance<br />

USA - Mathews, Jes<strong>si</strong>ca T. - Pre<strong>si</strong>dent, Carnegie Endowment for International War<br />

Peace<br />

USA - McDonough, Wil<strong>li</strong>am J. - Cahirman and CEO, Pub<strong>li</strong>c Company Accounting<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/bilderberg.htm (2 di 5)08/01/2006 16.51.22


Bilderberg: <strong>li</strong>sta dei partecipanti 2004 Stresa (Ita<strong>li</strong>a)<br />

Over<strong>si</strong>ght Board, former pre<strong>si</strong>dent, Federal Reserve Bank of New York<br />

CDN - McKenna, Frank - Counsel, McInnes Cooper, former premier of New Brunswick<br />

I - Mer<strong>li</strong>ni, Cesare - Executive Vice Chairman, Council for the United States<br />

and Italy, Council on Foreign Relations, former director, Ita<strong>li</strong>an Institute for<br />

International Affairs<br />

F - Montbrial, Thierry de - Pre<strong>si</strong>dent, French Institute of International Relations<br />

INT - Monti, Mario - Competition/Antitrust Commis<strong>si</strong>oner, European<br />

Commis<strong>si</strong>on<br />

USA - Mundie, Craig J. - Chief Technical Officer, Advanced Strategies and Po<strong>li</strong>cies,<br />

Microsoft Corporation<br />

N - Myklebust, Egil - Chairman, Scandinavian Air<strong>li</strong>ne System (SAS)<br />

D - Naas, Matthias - Deputy Editor, Die Zeit<br />

NL - Netherlands, Beatrix HM Queen of The - Lady Shell, nuff said<br />

GB - Neville-Jones, Pau<strong>li</strong>ne - Chairman, QuinetiQ (UK privatised mi<strong>li</strong>tary research/<br />

services company), governor of the BBC, Chairman Information Assurance Advisory<br />

Council, formar Chairman Joint Intel<strong>li</strong>gence Committee, former Managing Director<br />

NatWest Markets<br />

USA - Nooyi, Indra K. - Pre<strong>si</strong>dent and CEO, Pep<strong>si</strong>Co Inc.<br />

PL - Olechows<strong>ki</strong>, Andrzej - Leader, Civic Platform<br />

FIN - Ol<strong>li</strong>la, Jorma - Chairman, No<strong>ki</strong>a Corporation<br />

INT - Padoa-Schioppa, Tommaso - Director, European Central Bank<br />

CY - Pante<strong>li</strong>des, Leonidas - Ambassoador to Greece<br />

I - Passera, Corrado - CEO, Banca Intesa SpA<br />

USA - Perle, Richard N. - Re<strong>si</strong>dent Fellow, American Enterprise Institute for<br />

Pub<strong>li</strong>c Po<strong>li</strong>cy Research, former Likud po<strong>li</strong>cy adviser, former chair Defence<br />

Po<strong>li</strong>cy Board, former co-chairman, Hol<strong>li</strong>nger Digital<br />

B - Phil<strong>li</strong>pe, HRH Prince<br />

USA - Reed, Ralph E. - Pre<strong>si</strong>dent, Century Strategies<br />

CDN - Reisman, Heather - Pre<strong>si</strong>dent and CEO, Indigo Books and Mu<strong>si</strong>c Inc.<br />

I - Riotta, Gianni - Editoria<strong>li</strong>st, Corriere della Serra<br />

USA - Rockefeller, David - Member JP Morgan International Council,<br />

Chairman, Council of the Americas<br />

E - Riodriguez Inearte, Matias - Vice Chairman, Grupo Santander<br />

USA - Ross, Dennis B - Director, The Washington Institute for Near East Po<strong>li</strong>cy<br />

D - Sandschneider, Eberhard - Director, Research Institute, German Society for<br />

Foreign Po<strong>li</strong>cy<br />

I - Scaroni, Paolo - CEO, Enel SpA<br />

D - Schilly, Otto - Minister of the Interior<br />

USA - Schnabel, Rockwell A. - Ambassador to the EU<br />

A - Scholten, Rudolf - Director, Oesterreichische Kontrollbank AG<br />

D - Schrempp, Jurgen E. - Chairman, DaimlerChrysler AG<br />

E - Serra Rexach, Eduardo - Head, Real Institute Elcano<br />

RUS - Shevtsova, Li<strong>li</strong>a - Senior Associate. Carnegie Endowment for International<br />

Peace<br />

PL - Sikora, Slawomir - Pre<strong>si</strong>dent and CEO, Citibank Handlowy<br />

I - Siniscalo, Domenico - Director General Ministry of the Economy<br />

P - Socrates, Jose - Member of Par<strong>li</strong>ament<br />

USA - Strmec<strong>ki</strong>, Marin J. - Smith Richardson Foundation<br />

B - Struye de Swielande, Dominique - Permanant repressentative of Belguim, NATO<br />

IRL - Sutherland, Peter D. - Chairman, Goldman Sachs International, Chairman, BP<br />

plc<br />

USA - Thornton, John L. - Chairman, Broo<strong>ki</strong>ngs Institution, Professor, T<strong>si</strong>nghua<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/bilderberg.htm (3 di 5)08/01/2006 16.51.22


Bilderberg: <strong>li</strong>sta dei partecipanti 2004 Stresa (Ita<strong>li</strong>a)<br />

Univer<strong>si</strong>ty<br />

I - Tremonti, Giu<strong>li</strong>o - Minister of Economy and Finance<br />

INT - Trichet, Jean-Claude - Pre<strong>si</strong>dent, European Central Bank<br />

I - Tronchetti Provera, Marco - Chairman and CEO, Pirel<strong>li</strong> SpA<br />

N - Underdal, Arild - Rector, Univer<strong>si</strong>ty of Oslo<br />

CH - Vasella, Daniel L. - Chairman and CEO, Novartis AG<br />

NL - Veer, Jeroen van der - Chairman, Committee of Managing Directors, Royal Dutch/<br />

Shell<br />

GB - Verwaayen, Ben J. M. - CEO, British Telecom; former director, Lucent<br />

Technologies<br />

I - Visco, Ignazio - Foriegn Affairs Manager, Banca D'Ita<strong>li</strong>a<br />

INT - Vitorino, Antonio M. - Justice and Home Affairs Commis<strong>si</strong>oner,<br />

European Union<br />

INT - Vries, Gijs M. de - EU Counter Terrorism Co-ordinator<br />

S - Wallenberg, Jacob - Chairman, SEB investments (including biotech); Chairman, W<br />

Capital Management AB<br />

D - Weber, Jurgen - Chairman of the Supervisory Board, Deutche Lufthansa AG<br />

GB/USA - Weinberg, Peter - CEO, Goldman Sachs International<br />

NL - Wijers, Hans - Chairman, AkzoNobel NV<br />

D - Wissmann, Matthias - Member of Par<strong>li</strong>ament<br />

GB - Wolf, Martin H. - Associate Editor/Economic Commentator, The Financial Times<br />

INT/USA - Wolfenson, James D. - Pre<strong>si</strong>dent, The World Bank<br />

RUS - Yav<strong>li</strong>nsky, Grigory A. - Member of Par<strong>li</strong>ament<br />

USA - Yergin, Daniel - Chairman, Cambridge Energy Research Associates<br />

D - Zumwinkel, Klaus - Chairman, Deutche Post Worldnet AG; Chairman, Deutche<br />

Telekom Rapporteurs<br />

GB - Rachman, Gideon - Brussels Correspondent, The Economist<br />

GB - Wooldridge, Adrian D. - Foreign Correspondant, The Economist<br />

Sommario per nazione<br />

Austria 1<br />

Belgio 4<br />

Canada 3<br />

Svizzera 3<br />

Cina 1<br />

Cipro 1<br />

Germania 8<br />

Danimarca 2<br />

Spagna 3<br />

Francia 4<br />

Finlandia 3<br />

Gran Bretagna 9<br />

Grecia 2<br />

Ita<strong>li</strong>a 16<br />

Internazionale 7<br />

Irlanda 2<br />

Israele 1<br />

Norvegia 3<br />

Olanda 6<br />

Portogallo 3<br />

Polonia 2<br />

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Bilderberg: <strong>li</strong>sta dei partecipanti 2004 Stresa (Ita<strong>li</strong>a)<br />

Rus<strong>si</strong>a 2<br />

Svezia 3<br />

Turchia 4<br />

USA 33<br />

Total 126<br />

Thanks to Michael Haupt - www.threeworldwars.com - for that<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

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Guerra alla Siria e Bildeberg a Milano<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>li</strong>breria<br />

- Guerra in Iraq<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Guerra alla Siria e Bilderberg a Milano<br />

21 maggio 2004 - Marcello Pamio<br />

Il premier Berlusconi finalmente, dopo un lungo periodo di latitanza, <strong>si</strong> è presentato<br />

alle Camere per spiegare ai parlamentari qual è la <strong>si</strong>tuazione del nostro contingente -<br />

non che servissero le sue parole - ma soprattutto come il governo in carica intende<br />

affrontare l’escalation di violenza che sta imperversando in Iraq, e che sta toccando<br />

sempre più da vicino i nostri mi<strong>li</strong>tari stanziati a Nas<strong>si</strong>rya.<br />

Ovviamente, dopo la vi<strong>si</strong>ta «zerbinata» all’amicone George, Silvio è tornato in Ita<strong>li</strong>a<br />

motivato sempre più a rimanere in Iraq - anche perché «il rientro è segno di<br />

debolezza» - nonostante g<strong>li</strong> oltre 11mila morti civi<strong>li</strong> iracheni, i venti nostri mi<strong>li</strong>tari<br />

caduti, e nonostante la qua<strong>si</strong> tota<strong>li</strong>tà deg<strong>li</strong> ita<strong>li</strong>ani era ed è contraria a questa guerra<br />

illegittima, assurda e ingiusta.<br />

Mi domando allora come <strong>si</strong>a pos<strong>si</strong>bile che in una democrazia, cioè «governo del<br />

popolo», il popolo non conti assolutamente nulla nelle scelte importanti, <strong>si</strong>ano esse<br />

economiche e/o di po<strong>li</strong>tica internazionale?<br />

Ha ragione Mas<strong>si</strong>mo Fini, quando nel suo <strong>li</strong>bro «Sudditi» dice che «in realtà nessuna<br />

democrazia rappresentativa è una democrazia, ma un <strong>si</strong>stema di minoranze<br />

organizzate che prevalgono sulla maggioranza dei cittadini <strong>si</strong>ngolarmente pre<strong>si</strong>,<br />

soffocando<strong>li</strong>, <strong>li</strong>mitandone gravemente la <strong>li</strong>bertà e tenendo<strong>li</strong> in una condizione di<br />

minorità»?<br />

Effettivamente è così: un <strong>si</strong>stema di minoranze organizzate, i rappresentanti, che<br />

nessuno ha espressamente scelto, sta decidendo per noi e contro di noi. Ma<br />

d’altronde <strong>si</strong> sa «il voto non è <strong>li</strong>bero e il consenso è truccato. Noi non sceg<strong>li</strong>amo i<br />

candidati alle elezioni. Li scelgono i partiti, cioè le o<strong>li</strong>garchie. Il popolo che<br />

teoricamente e formalmente detiene la sovranità subisci quindi una doppia o tripla<br />

espropriazione. Prima delega la sovranità a dei rappresentanti, poi delega ai partiti la<br />

scelta dei candidati e infine, poiché g<strong>li</strong> apparati fanno blocco su chi vog<strong>li</strong>ono che <strong>si</strong>a<br />

effettivamente eletto, anche dei rappresentanti»[1]<br />

Ecco perché noi cittadini (di una democrazia <strong>li</strong>beral-rappresentativa) abbiamo solo<br />

l’illu<strong>si</strong>one di sceg<strong>li</strong>ere e/o decidere, mentre in realtà sono le o<strong>li</strong>garchie e i poteri<br />

occulti che stanno dietro.<br />

A propo<strong>si</strong>to di o<strong>li</strong>garchie e di potere occulto, continuano e preoccupano molto le<br />

sanzioni statuniten<strong>si</strong> alla Siria, colpevole, di essere un «regime criminale che viola il<br />

diritto internazionale». La notizia pubb<strong>li</strong>cata il 19 maggio 2004 dalla Pravda russa è<br />

titolata: «G<strong>li</strong> USA hanno iniziato i preparativi per la guerra in Siria».<br />

Le sanzioni economiche sono però - e la storia insegna - il preludio alla guerra vera e<br />

propria! Qualcuno lo aveva profetizzato in passato: dopo l’Iraq tocca alla Siria; e se ci<br />

pen<strong>si</strong>amo bene non è una cosa molto strana vista dalla mente malata dei neocons<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/guerra<strong>si</strong>ria2.htm (1 di 3)08/01/2006 16.51.23


Guerra alla Siria e Bildeberg a Milano<br />

guerrafondai statuniten<strong>si</strong>. L’economica americana oggi è tenuta a galla<br />

esclu<strong>si</strong>vamente dalla macchina bel<strong>li</strong>ca; se tale macchina dovesse «bucare una ruota»,<br />

cioè se le guerre <strong>si</strong> fermassero solamente per un po’, l’economia dello stato più<br />

potente del mondo ne risentirebbe moltis<strong>si</strong>mo. Anche perché è bene ricordare che il<br />

big<strong>li</strong>ettone verde, il dollaro, è sopravvalutato del 40% e che un semp<strong>li</strong>ce blocco e/o<br />

ristagno dell’economia avrebbe conseguenze allarmanti.<br />

Per questo la guerra in Iraq, che Bush & C. hanno mosso per tre motivi principa<strong>li</strong> [ a)<br />

controllo dei pozzi petro<strong>li</strong>feri; b) controllo mi<strong>li</strong>tare in pieno medioriente, con la<br />

costruzione di 14 ba<strong>si</strong> da 110mila soldati; c) dollaro contro euro, per impedire lo<br />

scambio petro<strong>li</strong>o-euro], dovrà per forze di cose essere seguita da altre guerre: Siria,<br />

Iran, ecc.<br />

Vi sarebbe un quarto motivo, molto più sottile e subdolo: l’esportazione della<br />

democrazia. E’ infatti molto <strong>si</strong>gnificativo che g<strong>li</strong> americani quando occupano un Paese,<br />

<strong>si</strong> precipitino a imporre elezioni «democratiche». Come mai? Queste servono<br />

esclu<strong>si</strong>vamente per legittimare la loro presa di possesso. Prima occupano<br />

mi<strong>li</strong>tarmente - e sono visti come invasori - poi una volta «imposta» la «democrazia»,<br />

con le buone o con le cattive, diventano magicamente dei «<strong>li</strong>beratori».<br />

Lasciamo g<strong>li</strong> o<strong>li</strong>garchi statuniten<strong>si</strong> per occuparci di un altro gruppo e<strong>li</strong>tario molto<br />

potente e influente che <strong>si</strong> chiama Bilderberg.<br />

Il Bilderberg è un'organizzazione nata nel 1954 in Olanda avente lo scopo di<br />

incrementare la cooperazione economica tra America ed Europa occidentale. Una<br />

specie di trait d’union per il bene (economico) della comunità internazionale (quella<br />

e<strong>li</strong>taria). Quando <strong>si</strong> riuniscono, una volta all’anno, fanno sgomberare l’intero albergo<br />

e lo mettono a dispo<strong>si</strong>zione dei membri del gruppo, tutti appartenenti al mondo della<br />

finanza, dell’economia e della po<strong>li</strong>tica. Normalmente ag<strong>li</strong> incontri partecipano circa<br />

centoventi persone, tutti in forma privata e non ufficiale. Qualche nome? Lord<br />

Carrington, David Rockefeller, Henry Kis<strong>si</strong>nger, Giovanni Agnel<strong>li</strong>, Barone Edmund<br />

Rothschild, ecc. Questa créme, decide le po<strong>li</strong>tiche economiche che in seguito saranno<br />

messe in pratica dai <strong>si</strong>ngo<strong>li</strong> governi con l’au<strong>si</strong><strong>li</strong>o delle organizzazioni internaziona<strong>li</strong>.<br />

Cosa c’entra il Bilderberg in tutto questo? Semp<strong>li</strong>ce, quest’anno il ritrovo sarà in<br />

Ita<strong>li</strong>a, e per la preci<strong>si</strong>one in un albergo sul Lago Maggiore - di cui non diciamo il nome<br />

per non fare pubb<strong>li</strong>cità - vicino a Milano!<br />

Fin qui nulla di strano, ma l’incontro <strong>si</strong> effettuerà tra il 3 e il 6 giugno 2004! E quand’è<br />

che George W. Bush, pre<strong>si</strong>dente democratico deg<strong>li</strong> Stati Uniti d’America, viene in<br />

Ita<strong>li</strong>a per incontrare il suo amico Silvio, il pre<strong>si</strong>dente Ciampi e il Papa? Esattamente il<br />

4 giugno!<br />

Ovviamente <strong>si</strong> tratta della so<strong>li</strong>ta coincidenza...<br />

Una piccola curio<strong>si</strong>tà: vi<strong>si</strong>tando il <strong>si</strong>to ufficiale dell’albergo che ospiterà il Bilderberg,<br />

alla pagina dedicata ai "personaggi famo<strong>si</strong>" che hanno alloggiato in passato nel<br />

lussuo<strong>si</strong>s<strong>si</strong>mo albergo, troviamo persona<strong>li</strong>tà come: David Rockefeller, Vanderbilt,<br />

Carnegie, Morgan e Rothschild.<br />

Semp<strong>li</strong>ce coincidenza anche questa?<br />

Per concludere, dalla <strong>li</strong>sta deg<strong>li</strong> ospiti invitati dal Bilderberg oltre a George W. Bush<br />

figurerebbe pure José Luis Rodriguez Zapatero, proprio colui che ha fatto ritirare le<br />

truppe spagnole dall'Iraq in anticipo!<br />

Come <strong>si</strong> può vedere, quando <strong>si</strong> tratta di passare qualche notte in un albergo da 500<br />

euro al giorno, as<strong>si</strong>eme alle persone più influenti del mondo per decidere magari le<br />

sorti del pianeta, nessuno <strong>si</strong> "tira" indietro...<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/guerra<strong>si</strong>ria2.htm (2 di 3)08/01/2006 16.51.23


Guerra alla Siria e Bildeberg a Milano<br />

[1] Mas<strong>si</strong>mo Fini «Sudditi: manifesto contro la democrazia»<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/guerra<strong>si</strong>ria2.htm (3 di 3)08/01/2006 16.51.23


Dalla Skull and Bones al Nuovo Ordine Mondiale!<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Dalla «Skull and Bones» al Nuovo Ordine Mondiale<br />

Intervista a Maurizio Blondet di Giuseppe Cosco<br />

Tratto da www.nwo.it<br />

COSCO: Dottor Blondet, per quanto riguarda la Skull and Bones, vuole dire<br />

qualcosa ai lettori, che non sanno nulla di questa misteriosa società segreta?<br />

BLONDET: E’ una società segreta studentesca fondata nel 1832, dove vengono<br />

cooptati alcuni studenti dell'Univer<strong>si</strong>tà di Yale, una delle maggiori univer<strong>si</strong>tà<br />

americane, diciamo del patriziato americano, in numero di dodici all'anno.<br />

Notoriamente, George Bush, l’ex pre<strong>si</strong>dente deg<strong>li</strong> Stati Uniti, è stato membro e, prima<br />

di lui, suo padre e, naturalmente, anche suo fig<strong>li</strong>o, ammesso che suo fig<strong>li</strong>o <strong>si</strong>a in<br />

grado di seguire comunque le lezioni di Yale, perché questo è un po' dubbio. Ho il<br />

sospetto che il candidato repubb<strong>li</strong>cano alla pre<strong>si</strong>denza, non ne pos<strong>si</strong>eda le capacità.<br />

Però, <strong>si</strong>curamente, fa parte di questa setta, anche se non in senso stretto, proviene<br />

indubbiamente da quell’ambiente. La famig<strong>li</strong>a Bush è, pure, vicinis<strong>si</strong>ma ai banchieri<br />

Harriman, che sono uno dei gruppi più potenti dell’estab<strong>li</strong>shment americano.<br />

COSCO: Si può dire che Skull and Bones <strong>si</strong>a stata ed è, in un certo senso<br />

anche la CIA, perché Bush come è noto è stato anche direttore della CIA?<br />

BLONDET: Le cose non sono assolutamente ugua<strong>li</strong>. E’ però vero che dei direttori della<br />

CIA sarebbero stati anche membri della Skull and Bones. In generale, lo scopo<br />

fondamentale di una società di questo genere è quello di costituire un gruppo di<br />

coetanei, ma, anche, poi, un gruppo intergenerazionale che <strong>si</strong> aiuta a vicenda, è<br />

ovvio. Si sa, anche, che, in generale, l'ideologia della confraternita è, per così dire, al<br />

di sopra <strong>si</strong>a della destra che della <strong>si</strong>nistra. Destra e <strong>si</strong>nistra, per loro, sono due<br />

elementi dialettici a cui <strong>si</strong> ritengono superiori. Sono un gruppo di gnostici dedicati,<br />

specificatamente, alla manovra po<strong>li</strong>tica, quindi destra e <strong>si</strong>nistra vengono uti<strong>li</strong>zzate<br />

come etichette da queste persone, che ritengono di stare al di fuori di <strong>si</strong>mi<strong>li</strong><br />

distinzioni. Non a caso, Harriman è proprio il banchiere che fu ambasciatore<br />

americano nell’Unione Sovietica e fu uno di quel<strong>li</strong> che, veramente, diedero un grande<br />

aiuto a Sta<strong>li</strong>n e allo sta<strong>li</strong>nismo, pur proclamando sempre di essere anticomunista. Fa<br />

parte di quel giro di banchieri di cui la gente non <strong>si</strong> ricorda più, banchieri americani,<br />

che hanno sostenuto, fino a Gorbaciov compreso, il <strong>si</strong>stema sovietico.<br />

COSCO: Sono ammes<strong>si</strong> all’Ordine dei Teschio e Ossa, oltre ad americani,<br />

anche persona<strong>li</strong>tà di altre nazioni?<br />

BLONDET: Non lo so questo, anche perché l'unica e sola fonte certa, su questa<br />

società segreta, è un <strong>li</strong>bro apparso diver<strong>si</strong> anni fa e non mi risulta che ci <strong>si</strong>ano stati<br />

altri lavori. Di questa potentis<strong>si</strong>ma confraternita ha scritto lo storico Anthony C.<br />

Sutton in “America’s Secret Estab<strong>li</strong>shment – An Introduction to The Order of Skull &<br />

Bones, by Anthony Sutton” (<strong>li</strong>berty House Press, Bil<strong>li</strong>ngs, Montana - 1986). Mi sembra<br />

comunque improbabile la presenza di personaggi di altre naziona<strong>li</strong>tà. Potrebbero,<br />

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Dalla Skull and Bones al Nuovo Ordine Mondiale!<br />

forse, esserci dei britannici, ma non, per esempio, dei mes<strong>si</strong>cani o deg<strong>li</strong> ita<strong>li</strong>ani, non<br />

credo proprio.<br />

COSCO: E la storia dell’Israele Britannico ha a che fare qualcosa con questa<br />

società segreta?<br />

BLONDET: Per quanto se ne so i British Israe<strong>li</strong>tes non sono direttamente collegati alla<br />

Skull and Bones.<br />

COSCO: La Skull and Bones è stata sospettata, fin dall'Ottocento, di essere<br />

una confraternita che pratica il satanismo. Una cosa del genere può essere<br />

vera secondo lei?<br />

BLONDET: Si può senz’altro sospettare una cosa del genere. Per quel che se ne sa<br />

viene fatto un rituale usando delle ossa, che <strong>si</strong> dice <strong>si</strong>ano del capo indiano Geronimo<br />

e che sarebbero in possesso di questo gruppo, conservate in una sala normalmente<br />

non acces<strong>si</strong>bile a chiunque, a Yale, dove, appunto, viene celebrato questo rito<br />

annuale di iniziazione. E’ un rito, <strong>si</strong>curamente, di stampo massonico, come stile,<br />

perché l'adepto deve stare in una bara, quindi è un rito di morte e rinascita <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>ca.<br />

L’iniziando deve anche rivelare cose di cui <strong>si</strong> vergognerebbe a parlarne normalmente,<br />

riguardano il suo modo di vivere la sessua<strong>li</strong>tà in primo luogo, è una specie di<br />

purificazione, una parodia della confes<strong>si</strong>one catto<strong>li</strong>ca.<br />

COSCO: Viene dunque celebrata una ritua<strong>li</strong>tà esoterica?<br />

BLONDET: Chiaramente sì. Che <strong>si</strong>a satanica in senso stretto è difficile affermarlo. Si<br />

può, anche, sospettare, a un certo punto, l'immis<strong>si</strong>one di una sacerdotessa donna nel<br />

gruppo che, lo ricordo, è esclu<strong>si</strong>vamente composto da maschi. Questa donna ha un<br />

qualche tipo di ruolo in questa <strong>li</strong>turgia, ma non so con preci<strong>si</strong>one dire quale.<br />

COSCO: Le risulta che il pre<strong>si</strong>dente C<strong>li</strong>nton ne abbia fatto o ne faccia parte?<br />

BLONDET: No, C<strong>li</strong>nton no. C<strong>li</strong>nton ha un'altra storia. Lui ha avuto una formazione<br />

specificatamente anglosassone. E’ stato in Inghilterra a studiare, tuttavia, pare, abbia<br />

una profonda ripugnanza per il mondo britannico. Tutt’altro tipo è invece Al Gore. La<br />

famig<strong>li</strong>a Al Gore, molto potente da sempre, al pari di quella di Bush, fa parte di un<br />

estab<strong>li</strong>shment rosso. Il papà di Al Gore è sempre stato vicinis<strong>si</strong>mo e socio in affari di<br />

Hammer, quell’ebreo che, per primo, portò aiuti a Lenin. E’ morto ultranovantenne,<br />

qualche anno fa, ricchis<strong>si</strong>mo, era un clas<strong>si</strong>co agente sovietico, lui stesso se ne<br />

vantava. Hammer era molto famoso, faceva affari sporchi con l’Unione Sovietica, allo<br />

scopo di sostenere questo mostro, ormai crollante. Non a caso Al Gore ha fatto un<br />

“errore” recentemente. Un anno fa il FMI prestò a fondo perduto, a condizioni<br />

ultrafavorevo<strong>li</strong>, alla Rus<strong>si</strong>a ormai di Elt<strong>si</strong>n, su richiesta e su subdole trame di Al Gore,<br />

mi pare, 7 mi<strong>li</strong>ardi di dollari, che finirono immediatamente all’estero, in Rus<strong>si</strong>a non<br />

entrarono mai. Quei soldi finirono sui conti dei co<strong>si</strong>ddetti o<strong>li</strong>garchi, cioè ex agenti del<br />

KGB ed altre persona<strong>li</strong>tà, diventati “imprenditori” della nuova Rus<strong>si</strong>a.<br />

COSCO: La Skull and Bones è stata definita da taluni come la risorgenza deg<strong>li</strong><br />

Illuminati di Baviera di Weisshaupt. Lei, cosa pensa al riguardo?<br />

BLONDET: E’ pos<strong>si</strong>bile, ma non credo che ci <strong>si</strong>ano prove dirette di questo. È più<br />

probabile, invece, che stiano all’interno di un qualche cosa di più generale e più<br />

vasto, perché il profilo della Skull and Bones non è così rivoluzionario. È certo<br />

internaziona<strong>li</strong>sta, globa<strong>li</strong>zzatore alla Bush, ma non così rivoluzionario.<br />

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Dalla Skull and Bones al Nuovo Ordine Mondiale!<br />

COSCO: Si potrebbe dire che questa sètta tenda alla rea<strong>li</strong>zzazione del nuovo<br />

ordine mondiale?<br />

BLONDET: Questo è il senso che ha dato Bush. Il Pre<strong>si</strong>dente Bush, ai tempi della<br />

guerra dell’Iraq, fu il primo a parlare apertamente di un nuovo ordine mondiale, che<br />

<strong>si</strong> stava instaurando con quella guerra. La vicenda, poi, non è andata esattamente<br />

come pensava lui. C’è un nuovo ordine mondiale in atto, però, non so, esattamente,<br />

qua<strong>li</strong> possano essere le conseguenze a lungo termine. Il potere non è dietro la<br />

maschera dell’ONU, ma direttamente statunitense. L’America è l’unica superpotenza<br />

rimasta, che non <strong>si</strong> è nascosta dietro l’ONU.<br />

COSCO: Qual è il vero volto del nuovo ordine mondiale, che molta gente<br />

con<strong>si</strong>dera come il mas<strong>si</strong>mo bene?<br />

BLONDET: Essenzialmente il nuovo ordine mondiale è anche la <strong>li</strong>bera circolazione dei<br />

capita<strong>li</strong>, prima ancora che delle merci, che vengono in secondo luogo e deg<strong>li</strong> uomini<br />

che vengono in terzo luogo, perché <strong>si</strong> sa che il <strong>li</strong>bero movimento di uomini è <strong>li</strong>mitato<br />

neg<strong>li</strong> Stati Uniti. Alla frontiera col Mes<strong>si</strong>co, per esempio, ci sono centinaia di<br />

chilometri di reticolati e di filo spinato, però, i capita<strong>li</strong> sono ben accetti. In questo<br />

nuovo ordine mondiale <strong>si</strong> esp<strong>li</strong>cano fenomeni diver<strong>si</strong>, non tutti da condannare, in<br />

realtà. Va un pò rivista la po<strong>si</strong>zione ideologicamente negativa. Il capita<strong>li</strong>smo, anche<br />

globa<strong>li</strong>zzato, funziona, sta funzionando e non sempre male, ci sono pae<strong>si</strong> che se ne<br />

avvantaggiano e non sempre sono pae<strong>si</strong> del giro di quel<strong>li</strong> che contano, ma sono pae<strong>si</strong><br />

che hanno visto risorgere o riva<strong>lori</strong>zzare le loro pecu<strong>li</strong>arità cultura<strong>li</strong> profonde. Questo,<br />

probabilmente, non era previsto. Per esempio, l’India è diventato uno dei mas<strong>si</strong>mi<br />

esportatori di software, perché tutti i giganti del software indiani appartengono alla<br />

casta bramanica, nelle cui famig<strong>li</strong>e <strong>si</strong> impara il sanscrito, cioè una <strong>li</strong>ngua clas<strong>si</strong>ca e,<br />

anche, il pen<strong>si</strong>ero matematico in astratto. Questi parlano l’inglese e costano un po’<br />

meno sul mercato mondiale. Un altro paese, che <strong>si</strong> sta avvantaggiando, più di quanto<br />

<strong>si</strong> creda, è la Spagna. Anche qui per un fatto culturale preciso. La Spagna è un paese<br />

che per 500 anni ha avuto un impero. Attualmente ci sono 400 mi<strong>li</strong>oni di persone che<br />

parlano spagnolo. La Spagna sta diventando la potenza economica egemone sui<br />

mercati sudamericani. Banche spagnole <strong>si</strong> stanno comprando le banche argentine,<br />

venezuelane ecc.. La Spagna acquista, sempre più, la figura di madrepatria imperiale.<br />

Io sono stato in Spagna recentemente, fatto <strong>si</strong>ngolare, non e<strong>si</strong>ste un atteggiamento<br />

culturale antigloba<strong>li</strong>zzazione, come e<strong>si</strong>ste per esempio in Francia, in Ita<strong>li</strong>a e, in fondo,<br />

anche in Germania, ma guardi che non è un caso perché l'antigloba<strong>li</strong>smo oggi è la<br />

maschera dell'inefficienza dei governi di <strong>si</strong>nistra. Noi <strong>si</strong>amo contro la globa<strong>li</strong>zzazione<br />

per le tradizioni e, improvvisamente, la <strong>si</strong>nistra riscopre le tradizioni naziona<strong>li</strong>, perché<br />

è perdente.<br />

COSCO: E g<strong>li</strong> aspetti negativi del nuovo ordine mondiale?<br />

BLONDET: Alcuni aspetti negativi sono già in corso, sono, soprattutto evidenti,<br />

nell’eccesso di <strong>li</strong>bera circolazione dei capita<strong>li</strong> puramente speculativi. Appena c'è stato<br />

un momento di panico questi capita<strong>li</strong> se ne sono andati da un minuto all'altro, perché,<br />

appunto, la moneta elettronica adesso <strong>si</strong> muove in telecomunicazione, lasciando pae<strong>si</strong><br />

a secco, in grave cri<strong>si</strong> economica, pae<strong>si</strong> che <strong>si</strong> erano indebitati, perché stavano<br />

crescendo, <strong>si</strong> sono visti, improvvisamente, mancare la <strong>li</strong>quidità. Ci sono, poi,<br />

fenomeni della finanza più speculativi, praticamente <strong>si</strong> rivelano, alla fine, delle enormi<br />

bolle di debito inaccertabi<strong>li</strong>, cioè, non contabi<strong>li</strong>zzati da nessuno. Si ravvisano, altresì,<br />

pure, fenomeni particolarmente malvagi e <strong>si</strong>nistri in certi pae<strong>si</strong> dell'America Latina;<br />

penso alla Colombia. Ogni paese deve specia<strong>li</strong>zzar<strong>si</strong> nel suo vantaggio competitivo;<br />

chi sa fare bene le cravatte, come g<strong>li</strong> ita<strong>li</strong>ani, vende le cravatte e basta e non può<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/skullandbones2.htm (3 di 4)08/01/2006 16.51.23


Dalla Skull and Bones al Nuovo Ordine Mondiale!<br />

fare aerei o cose del genere. La Colombia sa fare la coca. Un terzo del territorio<br />

colombiano è adesso controllato da un esercito guerrig<strong>li</strong>ero, che e<strong>si</strong>ste da sempre, di<br />

<strong>si</strong>nistra naturalmente. Sono dei narcotrafficanti con l'etichetta di <strong>si</strong>nistra e, nel lug<strong>li</strong>o<br />

scorso, il capo della borsa di New York, che <strong>si</strong> chiama Richard Grasso, è andato a fare<br />

una vi<strong>si</strong>ta a questi terroristi di fatto, che stanno veramente atterrendo la popolazione,<br />

uccidendo bambini, facendo cose degne della Cambogia di Pol Pot, per offrire loro di<br />

“investire” denaro sporco nella borsa di New York. Dietro questo interesse del mondo<br />

finanziario americano per i narcotrafficanti, c'è chiaramente anche l'idea di lega<strong>li</strong>zzare<br />

le droghe pesanti.<br />

COSCO: Alcuni catto<strong>li</strong>ci paventano, con la piena attuazione della<br />

globa<strong>li</strong>zzazione, la scomparsa della re<strong>li</strong>gione catto<strong>li</strong>ca, pensa che <strong>si</strong>a<br />

pos<strong>si</strong>bile una cosa del genere?<br />

BLONDET: Nei confronti del catto<strong>li</strong>ce<strong>si</strong>mo c'è un'osti<strong>li</strong>tà di questi ambienti, penso<br />

proprio a Bush. Sicuramente anche Al Gore. Vi è anche fastidio, rifiuto, ma sono<br />

fenomeni autonomi però, ed è difficile che possano agire direttamente sulla re<strong>li</strong>gione<br />

catto<strong>li</strong>ca, sul Vaticano. Il vero problema è, invece, una specie di cedimento finale del<br />

catto<strong>li</strong>ce<strong>si</strong>mo clericale. L'alto clero del Vaticano stesso, manifesta sempre più una<br />

forma di nichi<strong>li</strong>smo sorridente, che lo induce a sottacere i contenuti forti<br />

dell'ortodos<strong>si</strong>a per provocare grandi eventi mediatici, che sono solo apparenza e<br />

pochis<strong>si</strong>ma sostanza. La cosa è a tal punto vera che l'anno scorso, a Natale,<br />

D'Alema, capo del governo, ha portato la mog<strong>li</strong>e e i bambini alla messa di mezzanotte<br />

a Betlemme. C'è questo fatto, una persona che non crede a nulla porta la famig<strong>li</strong>ola a<br />

vedere uno spettacolo spirituale suggestivo. In un certo senso, questo mi è sembrato<br />

un evento <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>co molto forte, come anche questo giubileo dei giovani, dove<br />

l'ultimo giorno, nelle poltrone destinate ai vip, <strong>si</strong> è visto, invitato o non invitato,<br />

praticamente tutto il centro <strong>si</strong>nistra.<br />

COSCO: Secondo lei la Chiesa è ormai diventata solo un grande e suggestivo<br />

spettacolo, che suggestiona le masse?<br />

BLONDET: Sì, è una chiesa spettacolo, che proprio per questo viene cooptata da<br />

questa specie di clerica<strong>li</strong>smo istituzionale ateo, perché c'è anche un subdolo<br />

clerica<strong>li</strong>smo ateo di <strong>si</strong>nistra. Certi comportamenti della Chiesa, come le continue<br />

richieste di perdono, lasciano i veri catto<strong>li</strong>ci sgomenti e, invece, vengono accolti con<br />

consenso istituzionale dalla <strong>si</strong>nistra che non crede, ma che con<strong>si</strong>dera le masse, che<br />

noi non <strong>si</strong>amo capaci di mobi<strong>li</strong>tare e loro invece <strong>si</strong>. Poi c'è l'organizzazione, la forza<br />

organizzativa che ormai la Cgil non ha più, che le parrocchie invece hanno ancora.<br />

Bisogna vedere se, poi, questi giovani saranno cristiani anche quando <strong>si</strong> tratterà,<br />

come ha ricordato il Papa, di pagare col sangue la propria fede; io non ci credo.<br />

Giuseppe Cosco<br />

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La <strong>massoneria</strong> e lo scandalo del calcio scommesse del 1980<br />

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La <strong>massoneria</strong> e lo scandalo del calcio scommesse del 1980<br />

nell’autobiografia di Petrini<br />

Di Giuseppe Ardagna<br />

Lo scandalo delle scommesse legate alle partite di calcio scoppia ag<strong>li</strong> inizi del 1980.<br />

Quella che, all’opinione pubb<strong>li</strong>ca, sembra un fulmine a ciel sereno, risulta però essere<br />

per g<strong>li</strong> addetti ai lavori la risultante di un percorso partito parecchi anni addietro e che<br />

ha trovato il suo periodo di maggior fulgore neg<strong>li</strong> anni settanta. D’altronde non c’è da<br />

stupirsene. Soldi e pallone sono sempre andati a braccetto. Ma questa volta è<br />

diverso: questa volta indaga la magistratura che porta davanti ai giudici dirigenti,<br />

giocatori, scommettitori. In Ita<strong>li</strong>a ( paese in cui da sempre puoi toccare tutto tranne il<br />

sacro giocattolo) scoppia un putiferio senza pari. Si capisce <strong>si</strong>n da subito che non sarà<br />

pos<strong>si</strong>bile venirne fuori con una sentenza che permetta una frettolosa ripu<strong>li</strong>ta in<br />

superficie, ma che bisognerà dare una “punizione esemplare”.<br />

Tutte le squadre coinvolte, chi più chi meno, tutti i giocatori imp<strong>li</strong>cati subiranno la loro<br />

brava condanna, ma di calcio scommesse <strong>si</strong> tornerà già a parlare pochis<strong>si</strong>mo tempo<br />

dopo l’emis<strong>si</strong>one della sentenza. Bisogna che tutto cambi perché nulla cambi.<br />

Ma non è precisamente del calcio scommesse che vog<strong>li</strong>amo occuparci in queste<br />

pagine, il calcio scommesse è un’altra storia.<br />

Vog<strong>li</strong>amo occuparci di alcuni lati connes<strong>si</strong> ad esso.<br />

Vent’anni dopo i fatti testé menzionati, l’ex calciatore Carlo Petrini da alle stampe la<br />

sua autobiografia all’interno della quale spiega ( senza risparmiare dettag<strong>li</strong>) l’odissea<br />

del suo coinvolgimento nello scandalo delle partite truccate. In queste pagine <strong>si</strong> parla<br />

del suo grande accusatore ed ex amico, l’al<strong>li</strong>bratore Mas<strong>si</strong>mo Cruciani.[1]<br />

Ufficialmente Cruciani, stando alle parole di Petrini, gestisce un ingrosso di orto<br />

frutta, ma gode di agganci ed “entrature” notevo<strong>li</strong>. L’ex giocatore racconta dei<br />

rapporti del commerciante romano con il Vaticano arrivando ad aggiungere che un<br />

giorno avrebbe anche potuto farg<strong>li</strong> conoscere il Papa: “Cruciani veniva spesso a<br />

Grottaferrata, era in confidenza con tutti i giocatori. Anche perché, grazie a lui,<br />

riuscivamo a fare lo shopping nello spaccio del Vaticano . Nella cittadella del Papa<br />

c’era ogni ben di Dio e costava tutto la metà. Non so se Cruciani fosse parente di<br />

qualche prelato, o se avesse qualche lasciapassare speciale:so che ci faceva entrare<br />

in Vaticano con i nostri macchinoni perfino a fare il pieno di benzina ad un prezzo<br />

divino.Un giorno, mentre mi accompagnava nalla città santa a fare lo shopping<br />

scontato , Cruciani mi disse: -posso farti avere un udienza privata dal Papa[…]”[2].<br />

Cruciani, che all’apparenza sembra essere un agiato commerciante di generi<br />

a<strong>li</strong>mentari, pare in realtà una persona potente, uno che sa cosa chiedere e sa a chi<br />

chiederla.<br />

Ma Cruciani gode di amicizie anche nel mondo del pallone. Più precisamente <strong>si</strong><br />

mantiene in contatto con il pre<strong>si</strong>dente della Figc Artemio Franchi[3].<br />

Cruciani gestisce dunque un giro di scommesse legate al mondo del calcio, è legato a<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/<strong>massoneria</strong>ecalcio.htm (1 di 3)08/01/2006 16.51.24


La <strong>massoneria</strong> e lo scandalo del calcio scommesse del 1980<br />

filo doppio col Vaticano, di cui gode e fa godere i favori, ed è in contatto con<br />

l’esponente massone (P2) della Figc.<br />

Ma fra le tante conoscenze di Petrini nel periodo romano, ce n’è una in particolare:<br />

quella di un certo Roberto (il cognome non lo <strong>si</strong> saprà mai): “[…]avrà avuto fra i<br />

trenta ed i quaranta anni […]non seppi mai che lavoro facesse Roberto, ma scoprirò<br />

poi che era un uomo molto potente e soprattutto informatis<strong>si</strong>mo”[4].<br />

Teniamolo a mente questo nome, Roberto, perché ci ritorneremo.<br />

Calcio, personaggi ambigui, esponenti massoni, scommesse e soldi. Tanti soldi.<br />

Di <strong>massoneria</strong> Petrini parlerà apertamente in merito alla pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di formare una<br />

squadra che coinvolga nel proprio organico i giocatori squa<strong>li</strong>ficati in seguito alla<br />

sentenza del processo per il calcio scommesse fra i qua<strong>li</strong> figurano, è bene ricordarlo,<br />

giocatori che poi diverranno eroi naziona<strong>li</strong> come Dossena e Ros<strong>si</strong> campioni del mondo<br />

nel 1982: “[…] in autunno saltò fuori l’idea di mettere su una squadra di calcio<br />

formata da noi giocatori squa<strong>li</strong>ficati per il calcio scommesse, che facesse partite di<br />

beneficenza in giro per il mondo.[…] il primo contatto concreto fu per una partita<br />

amichevole in Svizzera, con il Ba<strong>si</strong>lea. Mi ricordo che mentre eravamo in un albergo<br />

milanese per definire g<strong>li</strong> ultimi accordi con i dirigenti della squadra elvetica arrivò il<br />

veto della Figc. La federazione aveva mandato a tutte le federazioni dell’Uefa un<br />

telegramma nel quale le invitava a non accog<strong>li</strong>ere la nostra squadra nei loro stadi.<br />

Protestammo contro il colpo basso della Figc e provammo a non arrenderci, la nostra<br />

iniziativa stava trovando parecchi sostenitori. Mi telefonò un avvocato di Roma ( non<br />

ricordo il nome), mi parlò della pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di organizzare il tutto sotto il patrocinio<br />

della croce rossa internazionale e mi propose di incontrarci perché lui avrebbe potuto<br />

aiutarci. Andai a Roma nello studio dell’avvocato. Mi disse che c’era gente importante<br />

disposta a sostenerci, fece il nome della mog<strong>li</strong>e dell’ambasciatore americano in Ita<strong>li</strong>a,<br />

dell’attore Rossano Brazzi e di altri, accennò alla pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di portare la nostra<br />

iniziativa alla televi<strong>si</strong>one (cosa che puntualmente avvenne a -Domenica in- ndr) parlò<br />

della <strong>massoneria</strong>[…][5]”.<br />

Dopo la comparsata in tv, Petrini torna nello studio dell’avvocato romano e ci trova<br />

nuovamente quello strano personaggio: Roberto: “Quando tornai nello studio<br />

dell’avvocato per ringraziarlo ci trovai Roberto, il mio strano informatore. Ad un certo<br />

punto arrivò un <strong>si</strong>gnore che mi venne presentato come il principe Borghese”[6].<br />

Petrini dice di incontrare una persona che g<strong>li</strong> viene presentata come il principe<br />

Borghese. Pur non specificando di chi <strong>si</strong> tratti, sembra evidente che il nostro <strong>si</strong><br />

riferisca al comandante della Decima Mas, altro massone (P2 ) oltretutto golpista.<br />

La <strong>massoneria</strong>, più altri personaggi, che sembrano esser<strong>si</strong> pre<strong>si</strong> a cuore le sorti dei<br />

giocatori usciti con le ossa rotte dallo scandalo scommesse. Perché? Nelle pagine<br />

seguenti Petrini racconta la sua lenta ma inesorabile discesa ag<strong>li</strong> inferi ma facendo<br />

questo non dimentica di menzionare chi g<strong>li</strong> da una mano per tentare di risollevar<strong>si</strong> su.<br />

Fra questi figura Alberto Teardo, altro massone iscritto alla P2[7].<br />

Come se non bastasse la commedia data in pasto all’opinione pubb<strong>li</strong>ca per placarla<br />

sullo scandalo del calcio scommesse, diventa farsa nel 1982 con la vittoria dell’Ita<strong>li</strong>a<br />

ai campionati del mondo: “[…] dopo la vittoria della nazionale ita<strong>li</strong>ana ai mondia<strong>li</strong> di<br />

Spagna, ai primi di Lug<strong>li</strong>o, la federcalcio decise di perdonarci tutti con un’amnistia<br />

[…]”[8].<br />

Tutto finito insomma. Di calcio scommesse e di sentenza esemplari non <strong>si</strong> parla più<br />

dopo il 1982.<br />

Col senno di poi, sembra qua<strong>si</strong> che <strong>si</strong>a stato un bene che non <strong>si</strong> <strong>si</strong>a giunti alla<br />

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La <strong>massoneria</strong> e lo scandalo del calcio scommesse del 1980<br />

formazione di una squadra formata dai giocatori squa<strong>li</strong>ficati. Sembra qua<strong>si</strong> che la<br />

Figc, col veto imposto, abbia voluto dire: state calmi e non fate niente, che le cose le<br />

<strong>si</strong>stemiamo noi”.<br />

E le hanno <strong>si</strong>stemate.<br />

[1] C.Petrini , , Milano 2001 , pp.83 e seg.<br />

[2] Ibidem<br />

[3] Ivi , p.119<br />

[4] Ivi.p.85<br />

[5] Ivi , p.144<br />

[6] Ibidem<br />

[7] Ivi , p.146<br />

[8] Ivi , p.147<br />

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Baby Market di Ferdinando Impo<strong>si</strong>mato<br />

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Un enorme giro d’affari, quello che ruota intorno al traffico di esseri umani. Tutti i<br />

raccapriccianti dettag<strong>li</strong> nella ricostruzione di Ferdinando Impo<strong>si</strong>mato, magistrato di<br />

punta impegnato da sempre nella lotta ai poteri crimina<strong>li</strong>.<br />

Baby Market<br />

Di Ferdinando Impo<strong>si</strong>mato – «La Voce della Campania»*, marzo 2004<br />

La tratta deg<strong>li</strong> esseri umani, compresa quella dei bambini, configura un «reato<br />

contro la persona e contro l'umanità». E' un nuovo mercato criminale che con<strong>si</strong>ste<br />

nel reclutamento, nell'illecito trasferimento e nella succes<strong>si</strong>va introduzione, per fini di<br />

lucro, di una o più persone da uno Stato ad un altro ovvero all'interno dello stesso<br />

Stato, ad opera di organizzazioni crimina<strong>li</strong> transnaziona<strong>li</strong> che agiscono d'accordo con<br />

organizzazioni crimina<strong>li</strong> e<strong>si</strong>stenti nei pae<strong>si</strong> di tran<strong>si</strong>to e di destinazione finale. Al<br />

trasferimento segue lo «sfruttamento sessuale o sul lavoro» delle donne e dei<br />

bambini attraverso la violenza, l'inganno, il ricatto o l'abuso di potere o di una<br />

<strong>si</strong>tuazione di vulnerabi<strong>li</strong>tà della vittima o la conces<strong>si</strong>one di somme di denaro per<br />

ottenere il consenso della persona che abbia autorità sui minori o sulle donne.<br />

Vittime di questo mercato sono diver<strong>si</strong> mi<strong>li</strong>oni di donne e bambini.<br />

Private della loro dignità personale e della loro <strong>li</strong>bertà di azione e di movimento, le<br />

vittime sono con<strong>si</strong>derate una merce e ridotte in una vera e propria condizione di<br />

'schiavitù', in forza della quale <strong>si</strong> crea un asservimento del trafficato verso<br />

l'organizzazione criminale, spesso a causa del debito contratto dal trafficato per il<br />

trasporto dal paese di origine a quello di destinazione. Ad oggi non <strong>si</strong> dispone di dati<br />

preci<strong>si</strong> ed univoci sul mercato nero dei minori destinati allo sfruttamento sessuale,<br />

poiché le stime eseguite dalle Organizzazioni non governative e dalle Nazioni Unite<br />

non offrono va<strong>lori</strong> concordanti ma diver<strong>si</strong> tra loro.<br />

Le Nazioni Unite dicono, al 2003, che il numero dei bambini trafficati ogni anno nel<br />

mondo <strong>si</strong> aggira intorno ad 1,2 mi<strong>li</strong>oni di individui. Un mi<strong>li</strong>one di bambini entrano nel<br />

giro della prostituzione ogni anno. Oltre l'80 per cento del traffico di esseri umani<br />

provenienti dall'Albania con<strong>si</strong>ste in ragazze minorenni. Circa 200 mila bambini<br />

vengono trafficati ogni anno nell'Africa Occidentale e centrale (dati Unicef End Child<br />

Exploitation, sempre al 2003).<br />

Secondo l'Unicef circa un terzo del traffico globale di donne e bambini avviene<br />

all'interno dell'A<strong>si</strong>a sud orientale.<br />

I NUMERI DELL'ORRORE<br />

Le Organizzazioni non governative stimano in due mi<strong>li</strong>oni l'anno il numero dei<br />

bambini vittime del traffico per fini sessua<strong>li</strong> nel mondo intero. Secondo il World<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/babymarket.htm (1 di 4)08/01/2006 16.51.25


Baby Market di Ferdinando Impo<strong>si</strong>mato<br />

Social Forum, ogni giorno 3000 tra donne e bambini al mondo vengono coinvolte nel<br />

traffico. Il numero di minori trafficati è sempre più elevato. L'Organizzazione<br />

Internazionale del Lavoro (OIL) stima a 120 mi<strong>li</strong>oni il numero di bambini tra i 5 e<br />

i 14 anni costretti a forme di lavoro forzato e di sfruttamento sessuale; l'OIL<br />

denuncia <strong>si</strong>stemi di commercio di minori gestiti da organizzazioni crimina<strong>li</strong><br />

internaziona<strong>li</strong>.<br />

Il traffico di bambini è preso in esame dal protocollo delle Nazioni Unite per la<br />

prevenzione e la repres<strong>si</strong>one della tratta delle donne e dei bambini, che integra la<br />

convenzione delle Nazioni stesse del 15 dicembre 2000 sulla crimina<strong>li</strong>tà organizzata<br />

stipulata a Palermo. Con tale protocollo ogni Stato <strong>si</strong> impegna a dare as<strong>si</strong>stenza alle<br />

vittime della tratta, difendendole dalle minacce deg<strong>li</strong> autori del traffico e<br />

provvedendo al loro recupero fi<strong>si</strong>co, p<strong>si</strong>cologico e sociale, con la collaborazione delle<br />

organizzazioni stata<strong>li</strong> e non governative.<br />

In particolare <strong>si</strong> invitano g<strong>li</strong> Stati a dare ai minori oggetti del turpe traffico alloggio<br />

adeguato, informazione sui diritti, as<strong>si</strong>stenza medica, sociale e materiale, opportunità<br />

di impiego, educazione e formazione. Il protocollo stabi<strong>li</strong>sce che il consenso dato<br />

dalla vittima della tratta ad ogni forma di sfruttamento non vale ad escludere il<br />

crimine in danno dei minori.<br />

IL MACABRO BUSINESS<br />

Le cause. Il traffico di bambini <strong>si</strong> a<strong>li</strong>menta di diver<strong>si</strong> fattori: lo scopo di lucro dei<br />

trafficanti, la povertà delle famig<strong>li</strong>e, la fragi<strong>li</strong>tà dei bambini, la corruzione delle<br />

autorità, la mancanza di leggi adeguate, l'inerzia dei pae<strong>si</strong> dell'Europa e<br />

l'indifferenza della pubb<strong>li</strong>ca opinione e dei mass media. Un fattore deci<strong>si</strong>vo del<br />

traffico è la crescente domanda di sesso dei bambini da parte di consumatori europei.<br />

Personaggi insospettabi<strong>li</strong> del mondo della finanza, della po<strong>li</strong>tica, delle istituzioni, della<br />

cultura e della società civile chiedono di fruire delle prestazioni sessua<strong>li</strong> di fanciul<strong>li</strong><br />

sempre più giovani, offrendo in cambio denaro alle famig<strong>li</strong>e ed ai trafficanti.<br />

E come l'aumento della domanda di droga provoca un aumento del traffico, così<br />

l'aumento vergognoso della richiesta di minori provoca l'incremento del traffico di<br />

minori. In esso sono coinvolti reclutatori, agenti corrotti, autisti di Tir, madam di<br />

bordel<strong>li</strong>, mafie di vario tipo e pedofi<strong>li</strong>. Il <strong>li</strong>stino dei prezzi di questo turpe commercio<br />

segue le regole del mercato: 50 mila euro per un neonato maschio in buona salute,<br />

30 mila euro per un fegato da trapiantare. Un mi<strong>li</strong>ardo e duecento mi<strong>li</strong>oni di euro è il<br />

giro di affari l'anno.<br />

Secondo l'Unicef il fenomeno dilaga nel cuore dell'Europa. Il teatro della vergogna è<br />

in una zona tra la Baviera, la Turingia, la Sassonia e la repubb<strong>li</strong>ca Ceca. Mig<strong>li</strong>aia di<br />

bambini vengono portati a prostituir<strong>si</strong> in quell'area dall'intera Europa dell'Est per 24<br />

ore su 24. I turpi pedofi<strong>li</strong> vengono dalla Germania e dalla Repubb<strong>li</strong>ca Ceca. I bambini<br />

per rendere al meg<strong>li</strong>o vengono indotti al consumo di alcool e di droghe pesanti. Le<br />

conseguenze di queste esperienze ripugnanti sono i suicidi, le violenze, e le malattie<br />

veneree.<br />

Questo indegno mercato <strong>si</strong> svolge con la comp<strong>li</strong>cità delle autorità loca<strong>li</strong> corrotte, che<br />

accusano i bambini di essere consenzienti, colpevo<strong>li</strong> di offrir<strong>si</strong> per guadagnare soldi.<br />

Il consenso dei bambini dunque giustificherebbe questo commercio. I guadagni dei<br />

trafficanti sono investiti per finanziare il traffico di armi, di droga, di visti d'ingresso,<br />

la prostituzione e per pagare le famig<strong>li</strong>e dei bambini sfruttati. Un'inchiesta dei<br />

giudici ita<strong>li</strong>ani ha provato un traffico di immagini di violenza sui bambini diffuse in<br />

tutto il mondo dalla mafia russa. Altra inchiesta della Direzione Nazione Antimafia<br />

riguarda bambini venduti non dichiarati alla nascita e scompar<strong>si</strong> misteriosamente,<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/babymarket.htm (2 di 4)08/01/2006 16.51.25


Baby Market di Ferdinando Impo<strong>si</strong>mato<br />

probabilmente vittime di un traffico internazionale di organi.<br />

In tutti g<strong>li</strong> ordinamenti giuridici democratici vige il principio di lega<strong>li</strong>tà: nessuno può<br />

essere punito per un fatto che non <strong>si</strong>a previsto dalla legge come reato. I romani<br />

dicevano «nullum crimen <strong>si</strong>ne lege». Il traffico di minori sfugge alla sanzione penale<br />

anche perché <strong>si</strong> svolge con moda<strong>li</strong>tà e con azioni che in molti Stati non sono<br />

previsti come de<strong>li</strong>tti. A <strong>li</strong>vello regionale, nazionale e internazionale e<strong>si</strong>stono<br />

numerose leggi e convenzioni che proteggono i diritti dei bambini. Tuttavia e<strong>si</strong>ste un<br />

divario tra il <strong>li</strong>nguaggio energico delle convenzioni internaziona<strong>li</strong> e la debolezza della<br />

loro app<strong>li</strong>cazione nella realtà. Questo provoca una sfiducia della pubb<strong>li</strong>ca opinione<br />

verso il potere legislativo e giudiziario e una crescita del fenomeno. In molti ca<strong>si</strong>, i<br />

fatti di sfruttamento sono vietati dalla legge ma la debolezza del <strong>si</strong>stema di<br />

repres<strong>si</strong>one lascia impuniti i responsabi<strong>li</strong>. La conseguenza è l'impunità qua<strong>si</strong><br />

assoluta dei trafficanti e dei pedofi<strong>li</strong>. Con l'ulteriore conseguenza della ripetizione e<br />

della diffu<strong>si</strong>one del fenomeno anche per l'indifferenza della pubb<strong>li</strong>ca opinione. E di<br />

molti mass media, sempre più propen<strong>si</strong> ad insabbiare g<strong>li</strong> scanda<strong>li</strong> in cui <strong>si</strong>ano<br />

coinvolti persone insospettabi<strong>li</strong>.<br />

Il «consenso» dei bambini e quello delle loro famig<strong>li</strong>e spesso costituisce un a<strong>li</strong>bi<br />

salvifico per i trafficanti. La convenzione sui diritti del fanciullo del 1989 - articolo 10<br />

- e molte leggi naziona<strong>li</strong> con<strong>si</strong>derano il consenso del fanciullo o dei genitori come<br />

una condizione che legittima il trasferimento del bambino da uno Stato all'altro. Si<br />

tratta di un'aberrazione; infatti <strong>si</strong> dimentica che lo spostamento del bambino è il<br />

primo passo del traffico e che il consenso del bambino e quello delle famig<strong>li</strong>e<br />

povere è viziato dalla mancanza di maturità del fanciullo o dallo stato di neces<strong>si</strong>tà<br />

delle famig<strong>li</strong>e.<br />

Questa pras<strong>si</strong> agevola il traffico di minori da parte di trafficanti che riescono a<br />

«convincere» facilmente i bambini e a corrompere le famig<strong>li</strong>e povere. Affidare a<br />

un bambino o alla sua famig<strong>li</strong>a il potere di decidere il trasferimento da uno Stato<br />

all'altro <strong>si</strong>gnifica ignorare la realtà del traffico. Che <strong>si</strong> serve di tutti i mezzi,<br />

comprese le adozioni internaziona<strong>li</strong>. Non è pos<strong>si</strong>bile consentire ad un bimbo di<br />

essere sfruttato. Lo sfruttamento sessuale, qualunque <strong>si</strong>a l'età ed il sesso della<br />

vittima, deve essere sempre vietato e punito. Sotto i 14 anni, tutti i rapporti<br />

sessua<strong>li</strong> con il bambino devono essere con<strong>si</strong>derati violenza sessuale, anche con il<br />

consenso della vittima. Si deve configurare il de<strong>li</strong>tto di violenza carnale presunta.<br />

Per i maggiori deg<strong>li</strong> anni 14 e minori deg<strong>li</strong> anni 18, la relazione sessuale deve<br />

essere sanzionata se e<strong>si</strong>ste una differenza di età notevole (a<strong>si</strong>mmetria) tra<br />

maggiorenne e minore.<br />

In Ita<strong>li</strong>a è così ma nel resto dell'Europa, a dalla Francia le cose vanno<br />

diversamente. Un altro punto critico della legislazione in Europa riguarda la<br />

prostituzione minorile, della pornografia minorile e del turismo sessuale in danno di<br />

minori. Fenomeni diffu<strong>si</strong> in tutto il mondo e spesso impuniti nei pae<strong>si</strong> dell'A<strong>si</strong>a e<br />

dell'Africa, ma anche in Europa. La legge ita<strong>li</strong>ana prevede sanzioni molto severe<br />

contro g<strong>li</strong> ita<strong>li</strong>ani che commettono all'estero i reati di sfruttamento della prostituzione<br />

minorile, la pornografia minorile e il turismo sessuale con minori, anche quando ta<strong>li</strong><br />

reati non sono puniti all'estero. Ma in molti pae<strong>si</strong> questi fatti non sono puniti.<br />

L'Unione Europea deve far<strong>si</strong> carico di esercitare pres<strong>si</strong>oni su tutti i pae<strong>si</strong> europei ed<br />

extraeuropei, a cominciare da quel<strong>li</strong> che vog<strong>li</strong>ono entrare nell'Unione, per indur<strong>li</strong> ad<br />

approvare leggi in app<strong>li</strong>cazione della Convenzione di Palermo e delle altre<br />

convenzioni che puniscono la pornografia, la prostituzione ed il turismo sessuale,<br />

anche se commes<strong>si</strong> dai cittadini europei all'estero.<br />

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Baby Market di Ferdinando Impo<strong>si</strong>mato<br />

IL CYBERMARKET<br />

Su internet e<strong>si</strong>stono dei veri e propri babycibermarket e cassette porno in cui<br />

bambine e bambini vengono stuprati, torturati e ucci<strong>si</strong>. Tutto questo nell'indifferenza<br />

generale. Si tratta di de<strong>li</strong>tti gravis<strong>si</strong>mi puniti in Ita<strong>li</strong>a dal codice penale (articolo 600<br />

ter) che sanziona le e<strong>si</strong>bizioni pornografiche dei minori diffu<strong>si</strong> con qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> mezzo,<br />

anche per via telematica. Norme analoghe mancano in altri pae<strong>si</strong>, dove il<br />

cibermarket viene permesso e protetto. Il problema richiede che <strong>si</strong>ano perseguiti i<br />

trafficanti ed i pedofi<strong>li</strong> che fruiscono dei cibermarket e g<strong>li</strong> Stati che lo tollerano.<br />

Una legge sui pentiti appartenenti alle organizzazioni crimina<strong>li</strong> del traffico di bambini<br />

potrebbe essere approvata in tutti i pae<strong>si</strong> d'Europa al pari di ciò che è avvenuto in<br />

Ita<strong>li</strong>a. Per l'attuazione del protocollo sul traffico delle donne e dei bambini, il<br />

Parlamento ita<strong>li</strong>ano ha approvato la legge 11 agosto 2003 numero 228 che ha<br />

introdotto nel codice penale la tratta di persone. La stessa legge, in attuazione<br />

dell'articolo 24 della Convenzione Onu di Palermo (protezione dei testimoni), prevede<br />

che lo speciale <strong>si</strong>stema di protezione dei testimoni e dei collaboratori di giustizia già<br />

adottato per i mafio<strong>si</strong> che collaborano con la giustizia, <strong>si</strong>a esteso a coloro che <strong>si</strong><br />

allontanano dal traffico di esseri umani.<br />

Analoga legge potrebbe essere introdotta nei vari codici pena<strong>li</strong> europei per rendere<br />

più efficace la lotta al traffico di minori e rompere il muro di omertà che lo circonda.<br />

Né la po<strong>li</strong>zia né la giustizia sono efficaci nella repres<strong>si</strong>one del traffico dei minori. E<br />

questo accade perché manca un coordinamento moderno nella cooperazione<br />

giudiziaria tra inquirenti di vari pae<strong>si</strong> e perché g<strong>li</strong> episodi di violenza sono tenuti<br />

nascosti. Ma le violenze in danno dei bambini dovrebbero essere denunciate <strong>si</strong>a dalle<br />

vittime <strong>si</strong>a dai fami<strong>li</strong>ari, <strong>si</strong>a dalle Organizzazioni non governative, come enfants en<br />

danger. La convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo stabi<strong>li</strong>sce che il<br />

fanciullo, a causa della mancanza di maturità fi<strong>si</strong>ca ed intellettuale, neces<strong>si</strong>ta di una<br />

protezione legale appropriata. In molti proces<strong>si</strong> di violenza sessuale, i bambini sono<br />

privi di qualunque as<strong>si</strong>stenza legale per l'assenza delle famig<strong>li</strong>e mentre g<strong>li</strong> autori dei<br />

de<strong>li</strong>tti fruiscono di lega<strong>li</strong> di grande <strong>li</strong>vello.<br />

Questa <strong>si</strong>tuazione è immorale e favorisce il traffico. La protezione legale deve<br />

con<strong>si</strong>stere nell'obb<strong>li</strong>go stabi<strong>li</strong>to dalla legge di as<strong>si</strong>curare la presenza di un difensore<br />

civico del fanciullo in ogni processo in cui il bambino <strong>si</strong>a vittima o imputato, a<br />

prescindere dall'atteggiamento dei genitori o dei rappresentanti lega<strong>li</strong>. A questo<br />

riguardo occorre stipulare una convenzione ad hoc delle Nazioni unite e dell'Unione<br />

europea in cui <strong>si</strong> preveda l'obb<strong>li</strong>go della presenza fin dalla fase delle indagini e<br />

durante il processo, di un difensore civico del fanciullo.<br />

*«La Voce della Campania», men<strong>si</strong>le di po<strong>li</strong>tica, economia, cultura. Anno XXI n.3<br />

Marzo 2004<br />

Sito web: www.lavocedellacampania.it<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

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Mostro di Firenze e pista esoterica<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>li</strong>breria<br />

- <strong>Pagina</strong> "Mostro di Firenze"<br />

«Mostro di Firenze» e pista esoterica<br />

Tratto da <strong>li</strong>bro: «G<strong>li</strong> affari riservati del Mostro di Firenze»<br />

ORDINA IL LIBRO<br />

(...)<br />

Dunque mi deci<strong>si</strong> a telefonare a quel Gran Maestro che volle entrare in scena già nel<br />

1995. (…)<br />

I colloqui furono sconvolgenti perché trovai in lui una persona che della setta sapeva<br />

veramente tutto; non solo, ma era aggiornatis<strong>si</strong>mo anche sul contenuto di ogni<br />

verbale che era stato scritto dopo ogni mia depo<strong>si</strong>zione.<br />

Quindi la decriptazione dei de<strong>li</strong>tti, l’individuazione dei brani scritti sui <strong>li</strong>bri e<br />

quant’altro provenivano tutte da lui (…)<br />

Divenne lui la mia fonte e cominciai a chiamarlo qua<strong>si</strong> ogni giorno; una volta<br />

addirittura mi disse: «Lo sa <strong>si</strong>gnora che lei sta facendo tremare i capi della più<br />

potente univer<strong>si</strong>tà del mondo?» Quale? Chie<strong>si</strong> io, e lui: «L’Univer<strong>si</strong>tà di Yale, oppure<br />

crede non sappiano chi è il suo mister X? O non abbiano collegato quanto ieri ha<br />

messo ag<strong>li</strong> atti circa l’interesse della Casa Bianca al “mostro di Firenze”?»<br />

Scu<strong>si</strong> eccellenza, ma lei come conosce atti che sono stati secretati?<br />

«Allora lei è ingenua, e anche il dottor Giuttari è o vuole fare l’ingenuo: non c’è nulla<br />

di quanto dite, fate o pensate che sfugga a questi poteri, che hanno infiltrati<br />

dappertutto. Sbag<strong>li</strong>o o qualcuno le chiese una relazione di decriptazione del <strong>li</strong>bro<br />

Hannibal?»<br />

Si è vero, sa anche questo? Io però non la mandai<br />

«E fece bene. Perché non dice il nome di chi g<strong>li</strong>ela chiese? Così aiuta anche il capo<br />

della Mobile a capire da chi è circondato. Oppure pensa che il superpo<strong>li</strong>ziotto che fece<br />

epoca non <strong>si</strong>a stato iniziato in questa setta massonica? Dunque è presumibile che<br />

continui a controllare tutto, non le pare? Non mi crede? Bene, legga i giorna<strong>li</strong> fra un<br />

paio di giorni, nella pagina di po<strong>li</strong>tica estera, e vedrà come i capi dell’organizzazione<br />

accog<strong>li</strong>eranno il fig<strong>li</strong>o dell’ex pre<strong>si</strong>dente Bush, vedrà e allora mi darà ragione. Cosa<br />

crede, che non g<strong>li</strong>ela faranno pagare di avere destato sospetti interessando uno 007<br />

da quattro soldi alla vicenda “mostro di Firenze”, mettendo orami a rischio la<br />

segretezza della setta mandante di quei de<strong>li</strong>tti?»<br />

Provai un attimo di disorientamento e chie<strong>si</strong>: Eccellenza, ma io che non sono nessuno<br />

cosa posso fare per aiutare a smascherare tanto orrore?.<br />

«Ora lei deve accettare di agire con cautela, mettendo tutto nelle mani deg<strong>li</strong><br />

inquirenti ma facendo<strong>si</strong> nello stesso tempo proteggere; qui c’è bisogno di un vertice<br />

ad altis<strong>si</strong>mo <strong>li</strong>vello, prima che qualche autorevole figura istituzionale faccia la fine di<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/mostrofirenze.htm (1 di 2)08/01/2006 16.51.25


Mostro di Firenze e pista esoterica<br />

Falcone, mi comprende? Noi aiuteremo lei e g<strong>li</strong> inquirenti ma voi non potete sbag<strong>li</strong>are<br />

una mossa. Innanzitutto lei dirà il nome della setta e contestualmente loro faranno<br />

sapere tramite la stampa di averla individuata senza svelarne il nome. I capi <strong>si</strong><br />

sentiranno indagati e molti adepti <strong>si</strong> dissoceranno e in queste mosse false sarà facile<br />

as<strong>si</strong>curare g<strong>li</strong> assas<strong>si</strong>ni e i mandanti alla giustizia. Lei dovrà stare per un periodo in<br />

una loca<strong>li</strong>tà segreta, dovrà aiutar<strong>li</strong> a capire quanto lei ha scoperto in anni di vere<br />

indagini, e per far questo deve essere serena e <strong>si</strong>cura che non accada nulla alla sua<br />

famig<strong>li</strong>a. Mi creda, è il momento di far sapere che la setta è stata scoperta. Il resto<br />

verrà di conseguenza. Anche la base inglese sta tremando».<br />

Perché?<br />

«Ricorda Lady Diana?»<br />

Sì, certo; io stessa sospettai qualcosa e scritti al padre di Dody.<br />

«Allora le dico: E. J. Rappresenta per l’Inghilterra l’artista capo della setta e D.A.<br />

faceva parte dell’Ordine Egizio, il cui delegato generale fa il nobile fiorentino Alfonso<br />

Del Guercio. Queste due massonerie rivendicano ciascuna il proprio potere, essendo<br />

nemici da sempre, e l’unione dei due poveretti rischiava di porre fine a questo<br />

fruttuoso conf<strong>li</strong>tto».<br />

Poi aggiunse: «Ma lei l’ha ascoltata bene la canzone che Elton John ha suonato per<br />

Diana? Non pronuncia subito la parola “rosa”? E none era la stessa canzone,<br />

modificata, creata per l’altra vittima della setta: Marilyn Monroe? Signora, non <strong>si</strong><br />

spaventi, ora deve arrivare fino in fondo, le ripeto, noi <strong>si</strong>amo dalla parte della<br />

giustizia anche se per ora rimarremo nell’ombra; ma appena capiremo che g<strong>li</strong><br />

inquirenti intendono riscattare il sangue delle vittime, noi faremo la nostra parte.<br />

Metta vicino di due <strong>li</strong>bri: Hannibal e quello dell’uomo dell’FBI, e vedrà che riconoscerà<br />

il Pazzi e allora molte cose saranno più chiare; e poi, mi dia retta, dica chi della<br />

Questura le chiese la relazione su Hannibal. Perché un funzionario chiede a lei la<br />

relazione su un “romanzo”? La risposta è una sola: perché quel <strong>li</strong>bro potrebbe non<br />

essere un romanzo e dietro l’autore potrebbe celar<strong>si</strong> qualcun altro».<br />

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1982: campionati del mondo in terra di Spagna<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

1982: campionati del mondo in terra di Spagna<br />

Ospitare un campionato del mondo è cosa molto ambita perché inevitabilmente<br />

destinata a rimpinguare economicamente le casse della nazione organizzatrice: diritti<br />

televi<strong>si</strong>vi, sponsor mi<strong>li</strong>ardari, incas<strong>si</strong> ai botteghini, indotto turistico connesso<br />

all’evento.<br />

Ma per far sì che tutto fi<strong>li</strong> <strong>li</strong>scio è imprescindibile che <strong>si</strong> verifichi una cosa: la nazionale<br />

padrona di casa deve disputare tutte le partite fino alle semifina<strong>li</strong>. Questo,<br />

logicamente, per fare in modo che l’attenzione deg<strong>li</strong> autoctoni rimanga desta per<br />

tutta la durata del torneo, poiché, per forza di cose, l’indotto maggiore concernente il<br />

pubb<strong>li</strong>co pagante neg<strong>li</strong> stadi, proverrà dai portafog<strong>li</strong> deg<strong>li</strong> indigeni. Questa è una<br />

regola non scritta dei campionati del mondo (testimoniati dag<strong>li</strong> ultimi, ri<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>,<br />

campionati mondia<strong>li</strong> coreani) che ha avuto pochis<strong>si</strong>me eccezioni. Una di queste è<br />

appunto il Mundial spagnolo. Eppure non <strong>si</strong> può certo dire che le cose non fossero<br />

state preparate ad hoc per indirizzare la nazionale spagnola ad un lungo cammino,<br />

come testimoniato dai giorna<strong>li</strong> dell’epoca: “Esecrazione, totale esecrazione. Niente<br />

meg<strong>li</strong>o dei volti arre<strong>si</strong>, dei volti impotenti dei giocatori jugoslavi dopo il rigore<br />

ine<strong>si</strong>stente concesso alla Spagna ieri sera […] cominciamo dal risaputo, che non è<br />

naturalmente lecito solo perché è banale ma che comunque non scanda<strong>li</strong>zza più di<br />

tanto. Si sa che la squadra di casa è favorita dal fattore campo, che include anche g<strong>li</strong><br />

arbitraggi […] questa volta tocca alla Spagna mentre g<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> che vog<strong>li</strong>ono un<br />

corso regolare delle attese sono cresciuti […] per<strong>si</strong>no il rigore che l’arbitro argentino<br />

Iturralde regalò ai loca<strong>li</strong> per far<strong>li</strong> pareggiare con l’Honduras, ma ieri <strong>si</strong> è esagerato. La<br />

pervicacia con cui il danese Lound Sourensen che aveva, manco a dirlo, come<br />

guarda<strong>li</strong>nee il so<strong>li</strong>to Iturralde ha fatto ripetere il rigore ag<strong>li</strong> spagno<strong>li</strong>”[1].<br />

L’operato dei direttori di gara è condannato da tutta la stampa mondiale. Ma, finché<br />

la Spagna è in gioco, g<strong>li</strong> addetti ai lavori vedono nel consueto aiuto dato alla nazione<br />

ospitante il motivo precipuo di direzioni di gara scorrette. Eppure, con somma<br />

sorpresa di tutti, la nazione padrona di casa viene buttata fuori all’improvviso: “Non<br />

ricordo da molte edizioni dei mondia<strong>li</strong> un’uscita di scena così rapida deg<strong>li</strong> indigeni per<br />

i qua<strong>li</strong> – era stato preparato tutto”[2].<br />

Non pos<strong>si</strong>amo fare a meno di menzionare un elemento importante: l’arbitro che butta<br />

fuori la Spagna è l’ita<strong>li</strong>ano Casarin, personalmente scelto dal pre<strong>si</strong>dente della<br />

commis<strong>si</strong>one de<strong>si</strong>gnatrice arbitrale Artemio Franchi. La gara che segna la dipartita<br />

della nazionale padrona di casa, ci offre spunto di rifles<strong>si</strong>one poiché i giocatori iberici<br />

“crolleranno” parecchie volte in area cercando un rigore che non arriverà mai.<br />

Interrogato in propo<strong>si</strong>to, il direttore di gara dichiarerà: “Rigori? Io non ne ho visti<br />

assolutamente. Quando la squadra iberica <strong>si</strong> è trovata sotto di un gol ho avuto la<br />

netta sensazione che g<strong>li</strong> spagno<strong>li</strong> cercassero appo<strong>si</strong>tamente il fallo in area”[3].<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/mondia<strong>li</strong>82.htm (1 di 2)08/01/2006 16.51.25


1982: campionati del mondo in terra di Spagna<br />

G<strong>li</strong> spagno<strong>li</strong> quindi cercano appo<strong>si</strong>tamente il fallo in area nella speranza di un penalty<br />

che non arriva. Forse qualcuno non aveva avvertito pro tempore, che i favoritismi<br />

erano improvvisamente finiti? E perché erano finiti? Questa domanda sembra fare il<br />

paio con una pos<strong>si</strong>bile risposta non priva di punti di contatto con g<strong>li</strong> accadimenti<br />

menzionati. Il 28 novembre del 1982, la Prelatura della santa croce, meg<strong>li</strong>o<br />

conosciuta come Opus Dei, ottiene la tanto agognata prelatura personale per il<br />

fondatore dell’opera: Josemaria Escrivà de Balaguer[4].<br />

L’opera è indubbiamente una delle più potenti associazioni a <strong>li</strong>vello mondiale che<br />

gestisce, e quindi influenza, 179 univer<strong>si</strong>tà, 630 fra quotidiani e riviste, 52 catene<br />

televi<strong>si</strong>ve. Un potere condizionante enorme che interessa qua<strong>si</strong> sessanta pae<strong>si</strong> nel<br />

mondo[5]. I massoni che “pilotano” i campionati di calcio? Cosa provabi<strong>li</strong>s<strong>si</strong>ma se<br />

pen<strong>si</strong>amo che l’arbitro che butta fuori la Spagna è amico del de<strong>si</strong>gnatore arbitrale,<br />

ita<strong>li</strong>ano anch’eg<strong>li</strong>, che oltretutto risulta essere massone: Artemio Franchi.<br />

La domanda che nasce spontanea è: “perché il vaticano avrebbe posto quale precipua<br />

condizione per l’avvio del processo di santificazione del fondatore dell’opera di Dio,<br />

l’e<strong>li</strong>minazione della propria nazionale dalla Coppa del mondo? Se ci sforzeremo di<br />

osservare le cose con sguardo panoramico, tenendo conto della <strong>si</strong>tuazione<br />

internazionale all’alba del decennio ottanta e, soprattutto, della <strong>si</strong>tuazione po<strong>li</strong>tica<br />

delle nazioni e delle naziona<strong>li</strong> coinvolte, ci accorgeremo che la risposta non è difficile<br />

da ottenere…<br />

[1] O. Beha, La Repubb<strong>li</strong>ca, 21 giugno 1982, p.29<br />

[2] O. Beha, La Repubb<strong>li</strong>ca, 30 giugno 1982, p.31<br />

[3] Gazzetta dello sport, 5 lug<strong>li</strong>o 1982, p.9<br />

[4] M. Pamio, Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale, Padova 2003<br />

[5] M. Pamio, op. cit.<br />

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Latte e "grembiu<strong>li</strong>ni" di Marcello Pamio<br />

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Latte e «grembiu<strong>li</strong>ni»<br />

Marcello Pamio<br />

Ogni giorno che passa saltano fuori nuovi e inquietanti tassel<strong>li</strong> nel caso che sta<br />

coinvolgendo e sconvolgendo l'Ita<strong>li</strong>a intera della finanza e non solo: il Parmacrack.<br />

All'immenso «buco nero», che ha inghiottito svariati mi<strong>li</strong>ardi di euro, <strong>si</strong> sono infatti<br />

aggiunti altri misteri, che infittiscono ulteriormente la già intricata matassa. Il primo<br />

di questi misteri, riguarda la presunta interferenza di qualche potente «fratello»<br />

massone nel crack dell’azienda di Collecchio; mentre il secondo ha a che fare con la<br />

totale assenza mediatica delle inquietanti dichiarazioni del Cava<strong>li</strong>er Tanzi.<br />

Partiamo dai «grembiu<strong>li</strong>ni», che in gergo è <strong>si</strong>nonimo di massoni.<br />

Una perqui<strong>si</strong>zione, ordinata dalla Procura della Repubb<strong>li</strong>ca di Milano, all’abitazione e<br />

ag<strong>li</strong> uffici di Mario Mutti, ha scoperto dei documenti inequivocabilmente di matrice<br />

massonica[1]. Mario Mutti, già direttore generale della Federconsorzi, amico di Silvio<br />

Berlusconi (messo a capo della Standa nel 1989, succes<strong>si</strong>vamente divenne proconsole<br />

del Gruppo Fininvest in Spagna[2]), e fino al 1998 con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere d’amministrazione di<br />

Parmalat, oggi è a capo di una società in amministrazione straordinaria (praticamente<br />

fal<strong>li</strong>ta, ndA): la Tecno<strong>si</strong>stemi.<br />

Oltre a questi documenti – già di per sé molto intriganti - che certificano, se così <strong>si</strong><br />

può dire, la sua appartenenza alla «<strong>li</strong>bera muratoria» (incartamenti del Grande<br />

Oriente, ecc.), il nome di Mutti compare addirittura nelle <strong>li</strong>ste di «Stay behind»,<br />

ovvero la mitica rete Gladio!<br />

Avete capito? Un imprenditore con tanto di «grembiu<strong>li</strong>no», «squadra» e «compasso»,<br />

iscritto pure nell’organizzazione segreta creata dall’Alleanza Atlantica neg<strong>li</strong> anni<br />

Sessanta per contrastare la presa del potere dei comunisti!<br />

Ma cosa unisce Mutti, Tanzi e perfino Cragnotti? O meg<strong>li</strong>o, qua<strong>li</strong> intrecci economici<br />

legano Tecno<strong>si</strong>stemi, Parmalat e Cirio? Guarda caso queste aziende hanno robusti<br />

interes<strong>si</strong> in Bra<strong>si</strong>le, e ancora per caso, tutte e tre sono rappresentate in Sud America<br />

dalla stessa mede<strong>si</strong>ma persona: Gianpaolo Grisenti - il manager indicato da Fausto<br />

Tonna come il regista delle operazioni che segnarono l’inizio dei guai di bilancio di<br />

Parmalat. A questo propo<strong>si</strong>to, un magistrato di San Paolo, Carlos Henriques Abrao,<br />

ipotizza uno scenario di finanza allegra (dai buchi che hanno creato devono esser<strong>si</strong><br />

proprio divertiti molto!) ma soprattutto «un corposo flusso di riciclaggio di denaro<br />

sporco»[3].<br />

Una parte di questo denaro sarebbe finito nelle mani di moltis<strong>si</strong>mi esponenti della<br />

po<strong>li</strong>tica e dell’informazione ita<strong>li</strong>ana.<br />

E <strong>si</strong>amo arrivati al secondo punto: l’oscurantismo mediatico sulle dichiarazioni-fiume<br />

di Ca<strong>li</strong>sto Tanzi. Sembra infatti che il patron di Parmalat, vista l’atmosfera sanremese,<br />

stia «cantando» come un fringuello a primavera: nomi e cognomi di imprenditori,<br />

giorna<strong>li</strong>sti, po<strong>li</strong>tici e uomini dell’attuale e del precedente governo. Tutti fruitori,<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/lattegrembiu<strong>li</strong>ni.htm (1 di 3)08/01/2006 16.52.02


Latte e "grembiu<strong>li</strong>ni" di Marcello Pamio<br />

secondo lui, di elargizioni mi<strong>li</strong>onarie che se non hanno provocato il mega crack, hanno<br />

certamente dato un bell'aiutino.<br />

Fuori i nomi: direbbe qualcuno!<br />

E invece, g<strong>li</strong> addetti della stampa, i responsabi<strong>li</strong> dell’informazione, oltre a fischiettare<br />

qualche canzonetta di Sanremo, e criticare - anche se giustamente - un Vespa<br />

«nas<strong>si</strong>yriaco-dipendente», fanno orecchie da mercante! Perché? Cosa bolle in<br />

pentola?<br />

Un pentolone mostruosamente grande e complesso, scoperchiato solamente dal<br />

giornale «Libero».<br />

Il quotidiano di Feltri, ha infatti pubb<strong>li</strong>cato in diverse puntate, i verba<strong>li</strong> di Tanzi nei<br />

qua<strong>li</strong> nero su bianco, sono scritti nomi e cognomi. Ovviamente è necessario attendere<br />

il lavoro della magistratura incaricata, per cui il condizionale in questo caso è<br />

d’obb<strong>li</strong>go. Detto questo, partiamo dal barbuto direttore de «Il Fog<strong>li</strong>o», Giu<strong>li</strong>ano<br />

Ferrara, il quale avrebbe «ringraziato», per una va<strong>li</strong>gia consegnata personalmente da<br />

Tanzi, contenente 1 mi<strong>li</strong>ardo di <strong>li</strong>re (tutto in contanti!); Mario Segni invece per la<br />

preparazione al Referendum del ’99, <strong>si</strong> è accontentato di 50 miseri mi<strong>li</strong>oni (di <strong>li</strong>re);<br />

l’ex pre<strong>si</strong>dente Oscar Luigi Scalfaro «non ricorda di aver preso i soldi»[4], ma ha<br />

precisato, che nel caso «<strong>si</strong> dovesse accertare qualcosa» se ne assumerebbe<br />

doverosamente ogni responsabi<strong>li</strong>tà[5]; Enrico La Loggia, senatore di Forza Ita<strong>li</strong>a,<br />

avrebbe invece mantenuto «una consulenza legale fissa»[6] con Ca<strong>li</strong>sto; il Ministro<br />

dell’Agricoltura Gianni Alemanno, ha incamerato (il condizionale non serve perché lo<br />

ha ammesso lui stesso), oltre 74 mila euro per una pubb<strong>li</strong>cità nel suo men<strong>si</strong>le «Area»,<br />

dicendo di non essere a conoscenza della provenienza[7], (altrimenti, cosa avrebbe<br />

fatto?…); Ferdinando Adornato deputato di Forza Ita<strong>li</strong>a e pre<strong>si</strong>dente della<br />

Commis<strong>si</strong>one Cultura della Camera, avrebbe ricevuto per la sua prestigiosa<br />

pubb<strong>li</strong>cazione «Liberal», circa 500 mi<strong>li</strong>oni di <strong>li</strong>re.<br />

E la <strong>li</strong>sta continua con i nomi dell’ex ministro dell’Agricoltura nel governo D’Alema,<br />

Paolo De Castro e Mas<strong>si</strong>mo D’Alema stesso; Romano Prodi avrebbe usato addirittura i<br />

300 mi<strong>li</strong>oni di finanziamento per il pullman della campagna elettorale; Silvio<br />

Berlusconi avrebbe «registrato a bilancio 400 mi<strong>li</strong>oni targati Tanzi nel 1994»[8];<br />

Pierferdinando Ca<strong>si</strong>ni, sempre citato da Tanzi, «come percettore di <strong>li</strong>quido»[9];<br />

Donatella Dini, Pierluigi Castagnetti, Renato Lusetti, ecc. ecc.<br />

Come avrete capito, Ca<strong>li</strong>sto Tanzi ha «unto» tutti, senza risparmiare alcuno: in<br />

po<strong>li</strong>tica i «biscotti» nel latte di Parma <strong>li</strong> hanno «inzuppati» in molti, da <strong>si</strong>nistra a<br />

destra passando per il centro, nonché qualche esponente del governo attuale e dei<br />

precedenti; pure nei media, stando sempre ai verba<strong>li</strong>, giorna<strong>li</strong>sti e direttori se la<br />

sarebbero cavata molto bene nel gioco dell'inzuppo del biscotto. Ovviamente è<br />

necessario attendere che la giustizia faccia il suo corso, ma constatando l’omertà<br />

mediatica di questi giorni nasce un forte sospetto che qualche influente personaggio<br />

ha ancora i cassetti della scrivania pieni di briciole…<br />

[1] «La Repubb<strong>li</strong>ca», Luca Fazzo e Marco Mensurati<br />

[2] Idem<br />

[3] Idem<br />

[4] «Libero» 5 marzo 2004<br />

[5] «Avvenire» 6 marzo 2004<br />

[6] Idem<br />

[7] «Libero» 6 marzo 2004<br />

[8] «Libero» 6 marzo 2004<br />

[9] Idem<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/lattegrembiu<strong>li</strong>ni.htm (2 di 3)08/01/2006 16.52.02


Latte e "grembiu<strong>li</strong>ni" di Marcello Pamio<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/lattegrembiu<strong>li</strong>ni.htm (3 di 3)08/01/2006 16.52.02


NESARA<br />

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Abbiamo ricevuto questo documento via e-mail, e come tale ve lo proponiamo<br />

integralmente!<br />

Al seguente <strong>li</strong>nk (in inglese): http://www.quatloos.com/NESARA.htm, la società Dove<br />

sarebbe una "truffatrice" che nulla a che fare con NESARA!!!<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

- <strong>Pagina</strong> economia<br />

Il fatto è ignorato dal gran pubb<strong>li</strong>co e sarà tra poco tempo conosciuto da tutti. E la Legge NESARA ("Top<br />

Secret") che sarà annunciata presto ufficialmente neg<strong>li</strong> USA (all'inizio della primavera). Questa legge<br />

instaurerà innanzitutto la Pace sulla Terra, mettendo un termine al regime Bush ed al dominio deg<strong>li</strong><br />

Illuminati neg<strong>li</strong> USA, poi su tutta la Terra.<br />

Con l'annuncio di NESARA saranno date al pubb<strong>li</strong>co rivelazioni da parte dei media che scioccheranno<br />

tutti, specialmente g<strong>li</strong> Americani sul modo in cui sono stati traditi!<br />

Con l'annuncio di NESARA il Pre<strong>si</strong>dente della Corte Suprema americana annuncerà ufficialmente il ritorno<br />

deg<strong>li</strong> Stati Uniti alla Costituzione originale, l'amministrazione Bush sarà dimessa dalle sue funzioni per<br />

avere tradito la Costituzione; un governo provvisorio sarà installato per 4 me<strong>si</strong>, sotto l'egida di NESARA.<br />

Il nuovo pre<strong>si</strong>dente annuncerà la Pace ed il ritiro immediato delle truppe americane da tutte le zone di<br />

occupazione.<br />

Con l'annuncio di NESARA una nuova economia mondiale sarà installata, con l'introduzione immediata di<br />

una nuova moneta americana basata sui metal<strong>li</strong> prezio<strong>si</strong> che apparterrà oramai alla Tesoreria americana<br />

e non più alla FED (organizzazione privata tra le mani deg<strong>li</strong> Illuminati).<br />

La legge NESARA <strong>si</strong> trova sotto la legge del <strong>si</strong>lenzio più assoluto: fu istituito dalla Corte Suprema<br />

americana e dalla Corte Mondiale dell'Aia. E la ragione per la quale non avrete nessuna conferma da<br />

sorgenti ufficia<strong>li</strong> della sua e<strong>si</strong>stenza; questo fino al suo pros<strong>si</strong>mo annuncio!<br />

Potrete trovare più notizie su NESARA, innanzitutto sul <strong>si</strong>to originale americano:<br />

www.nesara.us e sul <strong>si</strong>to europeo www.nesara.de.<br />

E<strong>si</strong>ste un rapporto quotidiano di Dove (tradotto anche in ita<strong>li</strong>ano) che è il porta parola di NESARA.<br />

Siate attenti, perché e<strong>si</strong>stono molte di<strong>si</strong>nformazioni che i servizi Illuminati hanno disseminato<br />

dappertutto, su altri <strong>si</strong>ti Internet!<br />

Oggi la <strong>si</strong>tuazione della legge NESARA è la seguente:<br />

La Corte Mondiale il 20.2.04 (vedere rapporto di Dove di questa stessa data) ha fissato la data del<br />

22.3.04 per l'inizio del periodo di annuncio ufficiale di NESARA. Ciò non <strong>si</strong>gnifica che l'annuncio sarà<br />

fatto il 22.3 a causa della complessa strategia che deve essere uti<strong>li</strong>zzata (vedere rapporto Dove del<br />

3.1.04), tuttavia pos<strong>si</strong>amo aspettarci che alla fine di questo mese, o all'inizio del mese di aprile,<br />

l'annuncio ufficiale sarà fatto.<br />

La storia di NESARA<br />

(National Economic Security And Reformation Act)<br />

Ag<strong>li</strong> inizi del 1993, su sollevamento del problema da parte dei Sindacati deg<strong>li</strong><br />

Allevatori, la Corte Suprema deg<strong>li</strong> Stati Uniti decise che le banche statuniten<strong>si</strong><br />

stavano fraudolentemente precludendo il riscatto delle ipoteche sulle fattorie e che il<br />

governo deg<strong>li</strong> U.S. era in collu<strong>si</strong>one con queste banche. La testimonianza e le prove<br />

da parte di un agente in pen<strong>si</strong>one della CIA, apportarono altre dimostrazioni che le<br />

lamentele dei Sindacati deg<strong>li</strong> Allevatori erano legittime.<br />

Suddette prove dimostrarono inoltre che l’imposta sul reddito non fu stata mai<br />

ratificata correttamente dal numero di stati necessari e che quindi le tasse sul reddito<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/nesara.htm (1 di 3)08/01/2006 16.52.02


NESARA<br />

erano illega<strong>li</strong>.<br />

Pressoché unanime la Corte Suprema di Giustizia deg<strong>li</strong> U.S. decretò a favore dei<br />

Sindacati deg<strong>li</strong> Allevatori. I Giudici riconobbero che prove schiaccianti dimostravano<br />

che il governo deg<strong>li</strong> U.S. e la Federal Reserve Ban<strong>ki</strong>ng System stavano truffando g<strong>li</strong><br />

Americani, sotto diver<strong>si</strong> aspetti. I Giudici riconobbero che per porre rimedio a questa<br />

<strong>si</strong>tuazione sarebbero state necessarie mas<strong>si</strong>cce riforme.<br />

Quando una Corte Suprema emette dei decreti, ad uno o a più Giudici viene<br />

assegnato il compito di monitorare il processo con il quale g<strong>li</strong> ordini vengono<br />

adempiuti. In questo caso, 5 Giudici vennero assegnati ad una Commis<strong>si</strong>one la quale<br />

aveva il compito di sviluppare , passo dopo passo, la rea<strong>li</strong>zzazione delle riforme<br />

governative e bancarie necessarie. Mentre i Giudici stavano compiendo lo sviluppo<br />

delle necessarie riforme, es<strong>si</strong> <strong>si</strong> as<strong>si</strong>curarono l’aiuto di esperti in economia , in <strong>si</strong>stemi<br />

monetari, in <strong>si</strong>stemi bancari , in leggi e governi costituziona<strong>li</strong> ed in molte altre aree<br />

correlate. I Giudici crearono coa<strong>li</strong>zioni di supporto e as<strong>si</strong>stenza con mig<strong>li</strong>aia di persone<br />

sparse per il globo – le stesse persone che con il loro lavoro per NESARA, sono state<br />

chiamate “Cava<strong>li</strong>eri Bianchi”.<br />

Il termine “Cava<strong>li</strong>eri Bianchi” è preso in prestito dal Wall Street Journal e dal mondo<br />

deg<strong>li</strong> osti<strong>li</strong> “takeovers” ( lett. : acqui<strong>si</strong>tori di controllo di società in difficoltà) del<br />

grande bu<strong>si</strong>ness; termine uti<strong>li</strong>zzato quando una società in difficoltà viene salvata dalle<br />

grinfie di un takeover ostile, da una corporazione di appartenenza ad un Cava<strong>li</strong>ere<br />

Bianco o da una persona benestante. Sicuramente queste persone che lottano per<br />

apportare all’America e al mondo i benefici di NESARA e che salvano le persone dalle<br />

frodi del governo e delle banche, meritano di essere chiamati “Cava<strong>li</strong>eri Bianchi”.<br />

A causa deg<strong>li</strong> enormi radica<strong>li</strong> cambiamenti di cui neces<strong>si</strong>tano i decreti, un ordine di<br />

estremo <strong>si</strong>lenzio è stato dato a tutti coloro che sono direttamente coinvolti, e le<br />

registrazioni di ogni caso giudiziario sono state messe sotto <strong>si</strong>gillo fino a che le<br />

riforme non saranno compiute. Per mantenere il segreto, le informazioni sulla<br />

cassetta di <strong>si</strong>curezza con il numero di etichetta assegnato al caso del Sindacato<br />

Allevatori, sono state cambiate in modo tale che la ricerca della giusta informazione a<br />

riguardo non venga emessa finché le riforme non <strong>si</strong>ano state rese pubb<strong>li</strong>che. Ogni<br />

passo del processo di rea<strong>li</strong>zzazione delle necessarie riforme decretate dalla Corte<br />

Suprema deg<strong>li</strong> U.S. neces<strong>si</strong>tava di un accordo da parte delle persone coinvolte di<br />

mantenere il “segreto” delle stesse, altrimenti in mancanza di questo patto sarebbero<br />

state punite con la morte per l’accusa di alto tradimento.<br />

Per rea<strong>li</strong>zzare le riforme richieste, ai 5 Giudici occorsero anni di negoziazioni per<br />

stabi<strong>li</strong>re la maniera in cui ta<strong>li</strong> riforme potevano essere inglobate in accordi chiamati<br />

“Accords”, con il governo deg<strong>li</strong> U.S. , con i proprietari della Federal Reserve Bank, con<br />

il Fondo Monetario Internazionale, con la World Bank e con numero<strong>si</strong> altri pae<strong>si</strong><br />

inclu<strong>si</strong> l’Inghilterra e i pae<strong>si</strong> dell’Europa. Le riforme del <strong>si</strong>stema bancario<br />

statunitense comprendono quindi l’assorbimento del <strong>si</strong>stema della Federal Reserve<br />

Bank da parte del Dipartimento del Tesoro deg<strong>li</strong> U.S. , l’arresto delle fraudolenti<br />

attività bancarie, così come i rimedi ai danni mora<strong>li</strong> subiti dai cittadini americani<br />

dovuti alle frodi da parte del governo e delle banche. Le riforme bancarie statuniten<strong>si</strong><br />

avranno un impatto sull’intero globo e perciò verranno coinvolte la Banca Mondiale, il<br />

Fondo Monetario Internazionale e altri pae<strong>si</strong>.<br />

Siccome il processo di rea<strong>li</strong>zzazione delle riforme in base al quale <strong>si</strong> dovevano usare<br />

Accordi non raggiunse il successo sperato, i Giudici autorizzarono la trasformazione in<br />

legge delle riforme in questione; il nome del complesso di leggi scaturito dalle<br />

sopraccitate riforme prende il nome di “NESARA” ( ATTO NAZIONALE DI RIFORMA E<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/nesara.htm (2 di 3)08/01/2006 16.52.02


NESARA<br />

SICUREZZA ECONOMICA ) votato in segreto il 9 marzo 2000. Di nuovo venne<br />

mantenuto il segreto nella riesamina della documentazione ufficiale; i dettag<strong>li</strong> del<br />

progetto di legge di NESARA vennero riesaminati più volte e quindi rivisti ancora<br />

ultimamente. Ai Membri del Congresso venne ordinato dai Giudici della Corte<br />

Suprema deg<strong>li</strong> U.S. di “negare” l’e<strong>si</strong>stenza di NESARA . Perciò , tutti i Membri del<br />

Congresso fingono che NESARA non <strong>si</strong>a stato approvato, in osservanza all’ordine<br />

“d’imbavag<strong>li</strong>amento” emesso dai Giudici.<br />

L’ATTO NAZIONALE DI RIFORMA E SICUREZZA ECONOMICA – NESARA –prevede<br />

<strong>si</strong>gnificativi benefici per g<strong>li</strong> Americani tra i qua<strong>li</strong> :<br />

1. Perdono dei debiti sulle carte di credito , sulle ipoteche e su altri debiti bancari<br />

come rimedio alle frodi bancarie e governative.<br />

2. Abo<strong>li</strong>zione dell’imposta sul reddito; crea una tassa fissa sulla vendita solo dei<br />

“nuovi beni” non essenzia<strong>li</strong>.<br />

3. Inizia il Sistema Bancario del Tesoro deg<strong>li</strong> Stati Uniti, che assorbe la Federal<br />

Reserve, e la nuova valuta del Tesoro americano basata sui metal<strong>li</strong> prezio<strong>si</strong>.<br />

4. Reinstaura la Legge Costituzionale<br />

5. Richiede le dimis<strong>si</strong>oni deg<strong>li</strong> attua<strong>li</strong> amministratori rimpiazzati da Pre<strong>si</strong>dente e<br />

Vicepre<strong>si</strong>dente COSTITUZIONALMENTE accettabi<strong>li</strong> de<strong>si</strong>gnati da NESARA fino a nuove<br />

elezioni entro 120 giorni.<br />

6. Richiede al Pre<strong>si</strong>dente De<strong>si</strong>gnato di dichiarare ”la Pace” per fare in modo che i<br />

mig<strong>li</strong>oramenti bancari internaziona<strong>li</strong> procedano agevolmente. La fine immediata delle<br />

azioni aggres<strong>si</strong>ve mi<strong>li</strong>tari statuniten<strong>si</strong> e molti altri mig<strong>li</strong>oramenti.<br />

Molti pre<strong>si</strong>denti di banche ed agenti di cambio senior hanno confermato in privato ad<br />

amici stretti di essere già stati istruiti sul Sistema Bancario del Tesoro statunitense.<br />

Nel giugno 2000, da alcuni contatti dell’intel<strong>li</strong>gence navale deg<strong>li</strong> U.S. arrivarono<br />

notizie dell’approvazione segreta delle leggi di NESARA ; suddetti contatti sono<br />

rappresentati da alcuni Cava<strong>li</strong>eri Bianchi che as<strong>si</strong>stono i giudici nelle attività<br />

concernenti NESARA. Alcuni gruppi di dubbio interesse, hanno tentato di bloccare<br />

l’annuncio e la rea<strong>li</strong>zzazione delle leggi di NESARA che apporterebbero <strong>si</strong>gnificativi<br />

mig<strong>li</strong>oramenti finanziari ag<strong>li</strong> Americani ed a tutto il mondo.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/nesara.htm (3 di 3)08/01/2006 16.52.02


Il vero volto della Trilaterale<br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Il vero volto della Trilaterale<br />

I “poteri forti” al di sopra dei governi<br />

Maurizio Blondet – 11 novembre 2000<br />

http://www.stel<strong>li</strong>na.net/users/padani/blondet.htm<br />

In occa<strong>si</strong>one della riunione della Commis<strong>si</strong>one Trilaterale a Milano dell’11 novembre<br />

2000, l’Associazione "Giovane Padania" ha organizzato a Palazzo Marino una<br />

Conferenza Stampa di contro-informazione cui ha partecipato Maurizio Blondet,<br />

scrittore, giorna<strong>li</strong>sta di Avvenire ed esperto di queste tematiche.<br />

La Trilateral Commis<strong>si</strong>on è una fi<strong>li</strong>azione del Council on Foreign Relations (CFR), nato<br />

nel 1921 con il finanziamento di potenti banchieri qua<strong>li</strong> John Davison Rockefeller, Paul<br />

Warburg, J.P. Morgan, Jacob Schiff, Bernard Baruch allo scopo di contrastare<br />

l’isolazionismo in cui g<strong>li</strong> Usa minacciavano di chiuder<strong>si</strong> dopo la Grande Guerra.<br />

Tutti i grandi ministri deg<strong>li</strong> esteri americani sono stati assunti prima da Rockefeller<br />

per lavorare in questo gruppo che elabora progetti storici po<strong>li</strong>tici economici per<br />

disegnare g<strong>li</strong> scenari futuri in cui <strong>si</strong> muoverà l’America.<br />

Clamoroso il caso del 1939 in cui il CFR fece uno studio interessantis<strong>si</strong>mo che<br />

spiegava perché l’America doveva entrare in guerra: se la Germania avesse occupato<br />

la Rus<strong>si</strong>a, <strong>si</strong> sarebbe formato un in<strong>si</strong>eme economico autosufficiente a cui g<strong>li</strong> Stati Uniti<br />

non avrebbero più potuto vendere niente. La stessa cosa se il Giappone avesse<br />

occupato la Cina. Questo progetto fu poi presentato alla Casa Bianca e la convinse a<br />

far entrare in guerra g<strong>li</strong> Stati Uniti, per un fatto puramente economico, non c’era<br />

nessun giudizio morale sul nazismo, c’era solo la convenienza per l’America a<br />

mantenere il mondo aperto alle sue merci.<br />

La cosa strana fu che tutto il CFR fu assunto dalla Segreteria di Stato Usa (ministero<br />

deg<strong>li</strong> esteri) durante tutta la guerra; tutto il personale po<strong>li</strong>tico del pre<strong>si</strong>dente Frank<strong>li</strong>n<br />

D. Roosevelt proveniva dal CFR. Da allora nulla è mai cambiato perché qua<strong>si</strong> tutti i<br />

pre<strong>si</strong>denti americani hanno avuto un ministro deg<strong>li</strong> esteri che veniva dal CFR cioè da<br />

un ente privato, una fondazione culturale che non paga le tasse, pagato dalla famig<strong>li</strong>a<br />

Rockefeller os<strong>si</strong>a la Chase Manhattan Bank e la Standard Oil.<br />

La Trilaterale nasce nel 1973 all’interno del CFR allo scopo - secondo le parole di<br />

Zbigniew Brezinsky che materialmente la creò, con i soldi di Rockefeller - di<br />

"controllare la democrazia", perché la democrazia deve essere funzionale ai grandi<br />

interes<strong>si</strong> capita<strong>li</strong>stici privati. Brezinsky crea questa associazione, che non è<br />

propriamente una società segreta ma un gruppo di pres<strong>si</strong>one, una lobby, una superlobby,<br />

in un modo che in America è accettato e che anche qui e<strong>si</strong>ste, anche se in<br />

modo meno chiaro. I po<strong>li</strong>tici eletti spesso sono persone mediocri che non hanno idee<br />

né progetti: sa<strong>li</strong>ti al potere sono grati a chi g<strong>li</strong>e<strong>li</strong> offre. Queste istituzioni hanno fior di<br />

professori in grado di elaborare molti progetti.<br />

È in questi ambienti che è nata l’idea dell’Europa come è stata sviluppata fino ad ora,<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/trilaterale2.htm (1 di 4)08/01/2006 16.52.03


Il vero volto della Trilaterale<br />

cioè un’Europa non democratica fatta da burocrati. Prima ancora della Trilaterale, il<br />

CFR formò l’idea del Piano Marshall e affidò la distribuzione del denaro del Piano<br />

Marshall, di cui g<strong>li</strong> europei avevano estremo bisogno, a una persona che nessuno<br />

conosceva ma che loro conoscevano perché era un loro uomo - Jean Monnet, non a<br />

caso un grande nemico di De Gaulle - per fare l’Europa burocratica governata da<br />

questi poteri e sostanzialmente nell’interesse delle multinaziona<strong>li</strong>.<br />

In Ita<strong>li</strong>a, per esempio, l’uomo di questo giro era Ugo La Malfa (padre di Giorgio).<br />

Alcide De Gasperi una volta disse, dopo aver estromesso i comunisti dal Governo, che<br />

La Malfa non <strong>si</strong> poteva estromettere altrimenti non sarebbero arrivati i soldi del Piano<br />

Marshall. Quindi il PRI di La Malfa con il 3% contava moltis<strong>si</strong>mo: è sempre stato il<br />

partito di Mediobanca, di Agnel<strong>li</strong>, perché ha dietro questo gruppo di potere fortis<strong>si</strong>mo.<br />

Fortis<strong>si</strong>mo e molto intel<strong>li</strong>gente.<br />

Adesso la Trilaterale viene qua a dirci di accelerare la costruzione di questo disegno<br />

dell’Europa, di Stati Uniti d’Europa. Il discorso è lo stesso che da settimane sta<br />

facendo (perché ne ha ricevuto l’ordine) il nostro amato Pre<strong>si</strong>dente della Repubb<strong>li</strong>ca,<br />

colui che ha cambiato la bandiera ita<strong>li</strong>ana con quella strana bandiera che ha una<br />

losanga e la ruota dentata, che è un <strong>si</strong>mbolo della <strong>massoneria</strong> e serve a far capire<br />

che in Ita<strong>li</strong>a comanda la <strong>massoneria</strong>, che è l’Ita<strong>li</strong>a massonica collegata ai più grandi<br />

poteri massonici che parla. I <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong> contano moltis<strong>si</strong>mo per i massoni. Questo<br />

<strong>si</strong>gnore come ricorderete "salvò la <strong>li</strong>ra" quando era Governatore della Banca d’Ita<strong>li</strong>a<br />

facendo spendere allo Stato ita<strong>li</strong>ano 60.000 mi<strong>li</strong>ardi senza riuscire a salvarla e qui<br />

apro una parente<strong>si</strong>: il banchere centrale della Thailandia per aver tentato la stessa<br />

operazione è stato messo sotto processo, invece il banchiere centrale d’Ita<strong>li</strong>a è<br />

diventato Pre<strong>si</strong>dente della Repubb<strong>li</strong>ca dopo aver fatto perdere al nostro paese la cifra<br />

pazzesca di 60.000 mi<strong>li</strong>ardi... è diventato un benemerito... del resto quando c’è di<br />

mezzo la ruota dentata nessuno viene mai messo sotto processo, come Badog<strong>li</strong>o che<br />

doveva essere fucilato e non lo fu.<br />

La Trilaterale dunque vuole accelerare il processo di "europeizzazione", ma questo<br />

non è un buon momento per lei, perché il processo <strong>si</strong> è bloccato. Alcuni dei loro<br />

progetti e delle loro previ<strong>si</strong>oni non <strong>si</strong> sono verificate.<br />

Per esempio, uno dei loro, Tomaso Padoa-Schioppa che è il creatore dell’euro, una<br />

moneta fantasma, aveva scritto chiaramente che bisognava fare l’euro così, una volta<br />

divenuto una moneta fortis<strong>si</strong>ma, provocherà "cri<strong>si</strong> economiche a<strong>si</strong>mmetriche" in tutta<br />

Europa ta<strong>li</strong> per cui g<strong>li</strong> europei ci chiederanno in ginocchio di fare il Governo Unico<br />

Europeo, cioè di fare l’unificazione po<strong>li</strong>tica dopo quella economica-monetaria. La<br />

previ<strong>si</strong>one di Padoa-Schioppa non <strong>si</strong> è avverata, anzi avviene il contrario: l’euro sta<br />

crollando e questo indebo<strong>li</strong>sce molto il progetto di lor <strong>si</strong>gnori, tant’è vero che <strong>si</strong><br />

comincia a dire che è vietato parlarne nei giorna<strong>li</strong>, ma qualcuno comincia ad avere un<br />

certo disagio e a chieder<strong>si</strong> che cosa mai ci stiamo a fare in Europa.<br />

C’è un altro fenomeno che <strong>li</strong> preoccupa davvero moltis<strong>si</strong>mo: è l’emergere nella nostra<br />

Europa di uomini po<strong>li</strong>tici che loro non hanno scelto. Questi po<strong>li</strong>tici che emergono dal<br />

popolo per loro hanno un nome comune: "popu<strong>li</strong>sti", che in America <strong>si</strong>gnifica qua<strong>si</strong><br />

fascisti, è proprio una brutta parola, per loro sarebbe più accettabile un po<strong>li</strong>tico<br />

pedofilo di uno popu<strong>li</strong>sta. I po<strong>li</strong>tici popu<strong>li</strong>sti vog<strong>li</strong>ono po<strong>li</strong>tiche popolari, a favore del<br />

popolo e non dei capita<strong>li</strong> finanziari e dunque sono "cattivi". Con il "caso Haider" hanno<br />

commesso un altro errore: è così grande la loro paura che per<strong>si</strong>no il capo di una<br />

piccola provincia di montagna è stato presentato improvvisamente come un Hitler<br />

(cosa che sul piano storico è assurda) e ha subìto l’ostracismo di tutti i capi di stato<br />

europei (non dell’Unione Europea ma dei <strong>si</strong>ngo<strong>li</strong> Stati), come se tutti avessero<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/trilaterale2.htm (2 di 4)08/01/2006 16.52.03


Il vero volto della Trilaterale<br />

ricevuto un ordine, cosa che in effetti è avvenuta: hanno ricevuto una telefonata da<br />

Washington o da qualche altro fanatico della Trilaterale e hanno detto che Jörg Haider<br />

è nazista, antisemita (prima o poi ogni po<strong>li</strong>tico popu<strong>li</strong>sta a sentire loro diventa<br />

antisemita), eccetera, e quindi bisogna bloccarlo. Così facendo, i po<strong>li</strong>tici hanno anche<br />

scoperto il loro gioco in modo impres<strong>si</strong>onante, tanto è vero che il capo europeo della<br />

Trilaterale, Otto Von Lambsdorf, in un articolo apparso sui giorna<strong>li</strong> del loro regime,<br />

l’Herald Tribune, Washington Post, eccetera, ha detto che le misure adottate contro<br />

l’Austria sono state un "errore po<strong>li</strong>tico". Infatti l’Europa unita che loro sognano è<br />

quella in cui la gente è rassegnata ad adattar<strong>si</strong> ai loro piani. Invece il caso Haider ha<br />

fatto paura in molti picco<strong>li</strong> pae<strong>si</strong>: la Svizzera <strong>si</strong> chiede se vale la pena di entrare in<br />

un’Europa che le dice chi e come deve votare; la Danimarca ha fatto lo stesso<br />

discorso e ha votato ancora una volta contro questo disegno di Europa.<br />

La "carta dei diritti" è un esempio di come loro vog<strong>li</strong>ono l’Europa: suddita di un<br />

gruppo di 60 persone tra cui c’è Stefano Rodotà - un altro che non viene mai eletto<br />

da nessuno, ogni tanto <strong>si</strong> presenta alle elezioni ma nessuno lo elegge, nemmeno i<br />

suoi parenti - uno che poi troviamo "Garante della privacy" per 500 mi<strong>li</strong>oni l’anno in<br />

un ufficio che non ha mai fatto nulla, né di buono né di cattivo. Questi "grand<br />

commis" sono pagati da noi contribuenti, <strong>si</strong>a chiaro! I mi<strong>li</strong>ardi che prende Carlo<br />

Azeg<strong>li</strong>o Ciampi - pagato il triplo del pre<strong>si</strong>dente Usa - sono soldi del contribuente, non<br />

<strong>li</strong> guadagna certo da sé. Il suo segretario, Gaetano Gifuni, prende un mi<strong>li</strong>ardo l’anno.<br />

Io come ita<strong>li</strong>ano non ho nessun bisogno di Gifuni. Il potentis<strong>si</strong>mo addetto stampa di<br />

Ciampi, Arrigo Levi, è un membro molto influente della Trilaterale: è molto più<br />

importante di Ciampi sul piano internazionale e anzi in realtà è il suo controllore.<br />

In questo scenario cade l’appuntamento del Vertice di Nizza, programmato per tempo<br />

all’indomani delle elezioni pre<strong>si</strong>denzia<strong>li</strong> americane. in cui la Trilaterale doveva venirci<br />

a cantare le lodi deg<strong>li</strong> Stati Uniti che seguono le loro direttive: hanno un forte<br />

pre<strong>si</strong>dente eletto in modo splendido, hanno una borsa in rialzo, hanno dieci anni di<br />

crescita economica, non ci sono cri<strong>si</strong> né instabi<strong>li</strong>tà po<strong>li</strong>tica... ed ecco<strong>li</strong> invece in questa<br />

<strong>si</strong>tuazione che incute loro una paura spaventosa: c’è vuoto di potere a Washington<br />

che dura da giorni e rischia di durare ancora molti giorni o settimane, se non dei<br />

me<strong>si</strong>; la Borsa di New York invece sta calando e la cosa <strong>li</strong> spaventa ancora di più<br />

perché il calo della Borsa di New York può provocare il caso dello "scenariocatastrofe".<br />

Dovete sapere che la Trilaterale il 15 lug<strong>li</strong>o scorso ha fatto a New York<br />

una riunione in cui hanno <strong>si</strong>mulato al computer il crollo della gigantesca bolla<br />

speculativa finanziaria che c’è a New York che ammonta alla cifra astronomica di 300<br />

mi<strong>li</strong>oni di mi<strong>li</strong>ardi di dollari di espo<strong>si</strong>zioni varie, un enorme debito che nessuno può<br />

pagare, basti pensare che tutto il PIL dell’Unione Europea non arriva a 7 mi<strong>li</strong>oni di<br />

mi<strong>li</strong>ardi di dollari. Quei soldi non ci sono, sono soltanto impegni di pagamento, sono<br />

delle specie di cambia<strong>li</strong> speculative che nessuno pensa di cambiare mai. Se crolla<br />

quella borsa <strong>si</strong> forma un risucchio gigantesco che azzera tutti i nostri conti correnti.<br />

Loro hanno il terrore di arrivare alla cri<strong>si</strong>, che loro prevedevano già da lug<strong>li</strong>o, in un<br />

vuoto di potere che non possono controllare. Se scoppia questa cri<strong>si</strong> finanziaria<br />

staremo ma<strong>li</strong>s<strong>si</strong>mo tutti, ma anche i loro progetti di interdipendenza globale<br />

diventano irrea<strong>li</strong>zzabi<strong>li</strong> a breve: possono sorgere i nuovi popu<strong>li</strong>smi che loro temono<br />

moltis<strong>si</strong>mo, non sapranno rendere ragione del disastro alle popolazioni che hanno<br />

seguito i loro progetti, magari chiederanno a Ciampi dove sono le meravig<strong>li</strong>e<br />

dell’euro. La cri<strong>si</strong> della Borsa di New York può essere come quella del 1929, mina la<br />

loro credibi<strong>li</strong>tà e soprattutto mina l’interdipendenza economica che è rovinosa in<br />

tempi di cri<strong>si</strong>, perché la gente non ha da mangiare. Nei periodi di cri<strong>si</strong> economica è<br />

invece utile l’autosufficienza, se non l’autarchia. In America entrambi i partiti fanno<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/trilaterale2.htm (3 di 4)08/01/2006 16.52.03


Il vero volto della Trilaterale<br />

un programma di emergenza nazionale proprio per la cri<strong>si</strong>, perché vedrete che prima<br />

o poi finirà così.<br />

Insomma oggi la Trilaterale è a Milano, nessuno sa cosa <strong>si</strong> stanno dicendo (<strong>si</strong><br />

riuniscono a porte chiuse e le loro deci<strong>si</strong>oni <strong>si</strong> conoscono anni dopo che sono state<br />

prese), però è presumibile che <strong>si</strong>ano qui a parare questo colpo in una <strong>si</strong>tuazione<br />

difen<strong>si</strong>va.<br />

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Skull and Bones: il segreto che unisce Bush e Kerry<br />

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Dei candidati pre<strong>si</strong>denzia<strong>li</strong>, i quattro più importanti: George W. Bush, John F. Kerry,<br />

Joseph Lieberman e Howard Dean, sono membri attivi della più potente ed e<strong>li</strong>taria setta<br />

segreta d'America, la «Skull and Bones» («Teschio e Ossa», o «Teschio e Tibie») con sede<br />

all’univer<strong>si</strong>tà di Yale. Semp<strong>li</strong>ce coincidenza o prova provante che il Pre<strong>si</strong>dente deg<strong>li</strong> Stati Uniti<br />

d’America, non viene eletto dal popolo ma bensì «scelto» dal potere occulto? Se è vera, come<br />

è vera quest’ultima ipote<strong>si</strong>, l'eventuale e molto probabile vittoria di John F. Kerry (JFK!) sul<br />

"fratello" W. Bush, <strong>si</strong>gnificherebbe un altro passo avanti del Nuovo Ordine Mondiale...<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

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Teschio & Ossa<br />

Il segreto che unisce Bush e Kerry<br />

Di Maurizio Mo<strong>li</strong>nari tratto da «La Stampa» 06/02/2004<br />

Pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong> riva<strong>li</strong> nelle urne il pros<strong>si</strong>mo 2 novembre, George W. Bush e John F. Kerry<br />

hanno differenti vite alle spalle e opposte vi<strong>si</strong>oni della società americana, ma ciò che<br />

<strong>li</strong> accomuna è l’essere entrambi dei «Bonesmen», ovvero membri della e<strong>li</strong>taria setta<br />

segreta «Skull & Bones» (Teschio ed Ossa) nella quale vennero cooptati durante i<br />

rispettivi periodi di studio passati all’Univer<strong>si</strong>tà di Yale.<br />

Fondata 172 anni fa sul modello di analoghe associazioni segrete tedesche e con sede<br />

in un edificio di Yale denominato «The tomb» (la Tomba), la setta è fra le più<br />

esclu<strong>si</strong>ve, potenti e meno conosciute deg<strong>li</strong> interi Stati Uniti. Per decenni ha ammesso<br />

solo i fig<strong>li</strong> dell’aristocrazia «wasp» (bianca anglosassone e protestante) capaci di<br />

dimostrare di avere tre doti: pedigree famig<strong>li</strong>are e scolastico al di sopra di ogni<br />

sospetto, pas<strong>si</strong>one per l’avventura alle frontiere della natura e abi<strong>li</strong>tà nell’arte<br />

mi<strong>li</strong>tare.<br />

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale sono caduti uno dopo l’altro i veti nei<br />

confronti di ebrei, afroamericani, omosessua<strong>li</strong> e – solo neg<strong>li</strong> ultimi anni – donne, ma<br />

basta scorrere l’elenco dei circa 800 membri attua<strong>li</strong> per accorger<strong>si</strong> che la grande<br />

maggioranza sono ancora soprattutto «wasp», legati da vinco<strong>li</strong> di parentela e<br />

amicizia.<br />

Nulla da sorprender<strong>si</strong>, dunque, se la «Tomba» è diventata un’anticamera del potere<br />

americano: da qui sono passate tre generazioni di Bush, l’ex pre<strong>si</strong>dente Wil<strong>li</strong>am<br />

Howard Taft, l’ex ambasciatore americano nella Mosca di Sta<strong>li</strong>n, Averell Harriman, il<br />

fondatore del settimanale «Time» Henry Luce, capi della Cia come James Woolsey,<br />

neoconservatori come il sottosegretario ag<strong>li</strong> armamenti John Bolton e il braccio destro<br />

di Cheney, Lewis Libby, nonché schiere di 007, giudici della Corte Suprema, deputati,<br />

senatori e diplomatici inclu<strong>si</strong> Paul Bremer III, attuale capo dell’amministrazione<br />

mi<strong>li</strong>tare alleata in Iraq, e democratici come John Kerry.<br />

Quando <strong>si</strong> tratto di de<strong>si</strong>gnare il nuovo capo della Sec (la Consob d’America) per far<br />

fronte ag<strong>li</strong> scanda<strong>li</strong> finanziari che hanno scosso Wall Street, George W. ha scelto<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/skullandbones.htm (1 di 2)08/01/2006 16.52.04


Skull and Bones: il segreto che unisce Bush e Kerry<br />

Wil<strong>li</strong>am Donaldson, «Bonesmen» classe 1953. A Prescott Bush, nonno dell’attuale<br />

pre<strong>si</strong>dente, la tradizione attribuisce la guida del raid notturno per impossessar<strong>si</strong> del<br />

teschio del capo indiano Geronimo che viene uti<strong>li</strong>zzato nel rito di iniziazione come<br />

poggiapiedi del novizio, mentre è di pochi me<strong>si</strong> fa lo «scoop» del giornale<br />

univer<strong>si</strong>tario secondo il quale l’ultima generazione di «Bonesmen» sarebbe riuscita a<br />

far di meg<strong>li</strong>o, impossessando<strong>si</strong> del teschio del comandante ribelle mes<strong>si</strong>cano Pancho<br />

Villa.<br />

Ron Rosenbaum, editoria<strong>li</strong>sta del «New York Observer», ha dedicato trent’anni di<br />

lavoro a penetrare i segreti della setta spartana e fra le pratiche iniziatorie sulle qua<strong>li</strong><br />

ha raccolto testimonianze vi sono la lotta <strong>li</strong>bera a corpo totalmente nudo e il dovere di<br />

confessare ogni dettag<strong>li</strong>o della passata vita sessuale stando ste<strong>si</strong> nudi dentro una<br />

bara, circondati dag<strong>li</strong> altri membri della setta seduti su dei panni in rituale <strong>si</strong>lenzio, in<br />

una sala ge<strong>li</strong>da e a luci basse.<br />

«Riti e ritua<strong>li</strong> di questa setta sono una via di mezzo fra Harry Potter e il conte Dracula<br />

– ha raccontato alla tv Cbs Alexandra Robbins, autrice del <strong>li</strong>bro «Secret of the Tomb»<br />

- con alterni ruo<strong>li</strong> per personaggi come il Diavolo, il Papa e Don Chisciotte, che<br />

nomina “cava<strong>li</strong>ere di Euloga” il nuovo entrato posandog<strong>li</strong> una spada sulla spalla<br />

<strong>si</strong>nistra». Secondo alcune testimonianze raccolte, e rigorosamente anonime, al fine di<br />

impres<strong>si</strong>onare le reclute uno dei primi «passaggi» è osservare una donna assatanata<br />

che pone un coltello insanguinato alla gola di un giovane.<br />

La ritua<strong>li</strong>tà è mirata a creare un legame indissolubile fra chi appartiene alla setta. G<strong>li</strong><br />

adepti sono vincolati al segreto perenne su quanto avviene nella «Tomba», ed è<br />

questo che determina una fratellanza inscindibile fra coloro che fanno parte della<br />

setta, che sarà messa a dura prova in caso di un’eventuale sfida Bush-Kerry.<br />

Ogni anno vengono ammes<strong>si</strong> appena quindici nuovi membri: vengono selezionati dai<br />

loro compagni di corso più anziani e l’e<strong>si</strong>to della scelta viene comunicato a sorpresa<br />

nella notte a ognuno di loro separatamente. Il rituale inizia con un rintocco alla porta<br />

della propria stanza. Così accadde anche nel caso di George W., che fu sveg<strong>li</strong>ato nel<br />

sonno e quando aprì <strong>si</strong> trovò di fronte il padre, George H. W. Bush, che senza<br />

neanche salutarlo e parlando con voce chiara e forte g<strong>li</strong> chiese di «fare la cosa giusta,<br />

entrare a far parte di “Skull & Bones” e diventare una brava persona».<br />

Essendo Kerry della classe 1966 e George W. di quella 1968, non <strong>si</strong> può escludere<br />

che i due <strong>si</strong> <strong>si</strong>ano incrociati durante i ritua<strong>li</strong> nella «Tomba». Il governatore<br />

repubb<strong>li</strong>cano di New York George Pata<strong>ki</strong>, altro «Bonesmen» e classe 1967, <strong>si</strong> è<br />

<strong>li</strong>mitato a rilasciare in propo<strong>si</strong>to al «New York Times» una dichiarazione bipartisan:<br />

«L’appartenenza di entrambi a “Skull & Bones” dimostra che tutti e due godevano del<br />

rispetto dei compagni».<br />

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Opus Dei: "dove <strong>si</strong> distingue questa cosa dalla <strong>massoneria</strong>?"<br />

- <strong>Pagina</strong> Vaticano<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

«Dove <strong>si</strong> distingue questa cosa dalla <strong>massoneria</strong>?»<br />

Da “A colloquio con Dossetti e Lazzati.<br />

Intervista di Leopoldo E<strong>li</strong>a e Pietro Scoppola”, pp. 99.109-112<br />

G. LAZZATI. Si apre nel ‘78 il problema dei rapporti fra Cei [conferenza episcopale<br />

ita<strong>li</strong>ana] e papa. Non sono certo i mig<strong>li</strong>ori: per quanto io riesco a capire il papa non <strong>si</strong><br />

rende conto della <strong>si</strong>tuazione ita<strong>li</strong>ana, chiuso com’è nel modello della sua esperienza<br />

polacca, lontanis<strong>si</strong>mo da quella che è la storia del nostro paese, e ritiene che quel<br />

modello possa essere riportato da noi. Non per niente appoggia quei movimenti,<br />

Comunione e Liberazione e Opus Dei, che in fondo cercano di interpretare quel<br />

disegno. E da qui i cortocircuiti fra fede e vita po<strong>li</strong>tica, le famose autonomie delle<br />

realtà tempora<strong>li</strong> negate, per cui nella fede tutto è assorbito. [...]<br />

G. DOSSETTI. Per l’Opus Dei la cosa, secondo me, è ancora più forma<strong>li</strong>zzata [che per<br />

Cl]. È tanto che mi propongo di ricercare sul “Commentarium pro re<strong>li</strong>gio<strong>si</strong>s” [...]<br />

l’estratto di un documento della congregazione dei re<strong>li</strong>gio<strong>si</strong> che autorizzava l’Opus Dei<br />

ad agire nelle dioce<strong>si</strong> senza presentare i propri statuti ai vescovi, ma presentandone<br />

solo un estratto. Da questo <strong>si</strong> può dedurre tutto. [...] Siamo nell’ambito della<br />

mancanza totale di democrazia. [...] Il nuovo codice riconosce la prelatura nul<strong>li</strong>us.<br />

[...] Anche il Conci<strong>li</strong>o ha approvato la prelatura nul<strong>li</strong>us, cioè questa erezione in dioce<strong>si</strong><br />

senza territorio per avere un proprio clero a fini particolari, primo caso la Mis<strong>si</strong>on de<br />

France. [Ma il Conci<strong>li</strong>o] non prevedeva che dovesse avere un popolo.<br />

[Invece] le prelature nul<strong>li</strong>us come sono state approvate dal codice e come sono nel<br />

caso dell’Opus Dei prevedono un loro popolo, non solo dei sacerdoti deputati a fini<br />

particolari. Ma come <strong>si</strong> determina questo popolo? Non è determinato per territorio,<br />

non è determinato per rito, non è determinato per altre condizioni genera<strong>li</strong>, ma per<br />

un contratto, con criteri associativi. È chiaro che i vescovi hanno reagito molto. E poi<br />

ci sono dei procedimenti nel segreto. Dove <strong>si</strong> distingue questa cosa dalla <strong>massoneria</strong>?<br />

Hanno dei poteri specia<strong>li</strong> per l’ordinazione dei sacerdoti.<br />

P. SCOPPOLA. Hanno adesso una facoltà di teologia a Roma. [...]<br />

G. DOSSETTI. Ma sai cosa vuol dire questo? Produrre un clero proprio.<br />

L. ELIA. Ed infatti è quello che già stanno facendo.<br />

G. DOSSETTI. Io torno a dire che questo non è solo il risultato di certe manovre, ma<br />

anche una scelta personale, un’opzione del Vaticano. E dato che c’è questa opzione, il<br />

re<strong>si</strong>stere, l’oppor<strong>si</strong> diviene molto relativo. Però bisogna farlo ugualmente.<br />

L. ELIA. Hai fatto un paragone con i gesuiti. La risposta [del Vaticano] potrebbe<br />

essere: “Io prendo il mio bene un po’ dove lo trovo”, cioè questi sono i più adatti a<br />

questa stagione della Chiesa; il criterio territoriale è troppo differenziato, abbiamo<br />

bisogno di truppe scelte.<br />

G. DOSSETTI. Qui ritorna il problema della gerarchia delle norme, perché la<br />

territoria<strong>li</strong>tà della Chiesa, nelle Chiese loca<strong>li</strong>, ha una radice.<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/opusdei3.htm (1 di 2)08/01/2006 16.52.04


Opus Dei: "dove <strong>si</strong> distingue questa cosa dalla <strong>massoneria</strong>?"<br />

L. ELIA. Non è un criterio meramente organizzativo.<br />

G. DOSSETTI. Il Conci<strong>li</strong>o lo ha detto.<br />

P. SCOPPOLA. Quindi il primato dei movimenti incontra un <strong>li</strong>mite insuperabile: i<br />

movimenti sono pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong> ma all’interno di questo criterio. Ma l’Opus Dei non rifiuta più<br />

il momento della territoria<strong>li</strong>tà e punta anche alla conquista delle istituzioni territoria<strong>li</strong>,<br />

ad avere i propri vescovi, le proprie parrocchie. In una prima fase <strong>si</strong> muovevano solo<br />

nella logica del movimento, adesso [...] <strong>si</strong> muovono su due binari<br />

contemporaneamente.<br />

G. DOSSETTI. Questo conferma che l’opzione è precisa, è vaticana: secondo me è nel<br />

quadro di questa opzione la sostituzione del [cardinale Sebastiano] Baggio col<br />

[cardinale Bernardin] Gantin, quest’uomo d’Africa, del Da<strong>home</strong>y; lui è negro, è stato<br />

arcivescovo di Cotonou. Questa sostituzione è di una evidenza chiara, secondo me:<br />

vuol dire mettere [a capo della congregazione per i vescovi] un uomo ancora più<br />

estraneo e più direttamente irresponsabile. Perché Baggio o chi per lui, di estrazione<br />

europea o ita<strong>li</strong>ana, era ancora un filtro per una conoscenza più profonda delle cose.<br />

Adesso mi hanno detto, ma non so se <strong>si</strong>a vero, che Gantin stesso è affi<strong>li</strong>ato o<br />

amicis<strong>si</strong>mo dell’Opus Dei. Quindi il fenomeno di Comunione e Liberazione io lo<br />

inquadro in un problema più grande che riguarda tutta la Chiesa e che investe proprio<br />

le fondamenta della vi<strong>si</strong>one eccle<strong>si</strong>ale.<br />

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Il segreto del potere: storia della Massoneria del '700<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Il segreto del Potere - La Massoneria del '700<br />

Di Giuseppe Giarrizzo – «Domenica» de «Il Sole 24 Ore», 27/11/1994<br />

Ordinario di Storia Moderna all'Univer<strong>si</strong>tà di Catania Sorta in Scozia alla fine del '500,<br />

la <strong>massoneria</strong> prese forma in Gran Bretagna durante il XVII secolo e trova poi nel<br />

'700 le condizioni idea<strong>li</strong> per diffonder<strong>si</strong>. Nella loggia, che costituisce lo spazio ideale<br />

dell'affratellamento, l'adepto compie la sua ascesa graduale verso la conoscenza di<br />

segreti e l'acqui<strong>si</strong>zione di poteri cui essa da accesso. Nell'Europa occidentale <strong>si</strong><br />

sviluppa una vera gno<strong>si</strong>, mentre <strong>si</strong> afferma la tendenza a trasformare la <strong>massoneria</strong><br />

in una chiesa invi<strong>si</strong>bile con obbiettivi po<strong>li</strong>tici, re<strong>li</strong>gio<strong>si</strong> e cultura<strong>li</strong>.<br />

Illuminismo e anti-illuminismo convivono nel microcosmo delle logge, con den<strong>si</strong>tà e<br />

dialettica analoghe. Uno studio di Giuseppe Giarrizzo, dal titolo «Massoneria e<br />

Illuminismo», che in questi giorni viene pubb<strong>li</strong>cato da Mar<strong>si</strong><strong>li</strong>o (pagg. 532, L. 64mila),<br />

indaga appunto le diverse componenti del mondo massonico nell'Europa del '700.<br />

Dag<strong>li</strong> influs<strong>si</strong> che essa esercitò sulla Rivoluzione francese, ai rapporti con<br />

l'inqui<strong>si</strong>zione, ag<strong>li</strong> apporti che le diedero Rosacroce e Illuminati di Baviera, il saggio di<br />

Giarrizzo segue l'evolver<strong>si</strong> della dottrina, dei progetti, delle influenze. Per gentile<br />

conces<strong>si</strong>one dell'editore, in questa pagina anticipiamo uno stralcio dell'opera dedicato<br />

alle influenza che la <strong>massoneria</strong> ebbe sulla «Scienza della legislazione» del Filangieri.<br />

Sulla via per la Sici<strong>li</strong>a, ove era stato chiamato dall'arcivescovo di Monreale, Francesco<br />

Testa, ad insegnare logica e metafi<strong>si</strong>ca in quel seminario, il «fratello» I<strong>si</strong>doro Bianchi<br />

<strong>si</strong> era fermato, nell'autunno 1770, a Napo<strong>li</strong>. Qui incontra Raimondo di Sangro,<br />

Antonio Planel<strong>li</strong>, Salvatore Spiriti, M. Vargas-Machuca, F. Conforti e Andrea Serrao,<br />

Luca Nicola de Luca una consorteria di intellettua<strong>li</strong> tra <strong>massoneria</strong> e «giansenismo».<br />

Era l'ambiente nel quale de Luca, c<strong>li</strong>ente di Serafino Filangieri, aveva introdotto il<br />

precoce nipote dell'arcivescovo di Palermo: lo stesso ambiente, nel quale matura il<br />

primo scritto (1771) di Gaetano Filangieri. Della «piccola memoria» che eg<strong>li</strong> scrisse<br />

allora e «che lacerai subito dopo», Della morale dei legislatori, sappiamo però solo<br />

dall'ampio estratto che proprio il Bianchi ne diede nel n. 19 (12 maggio 1772) delle<br />

sue «Notizie de' letterati».<br />

Erano otto i capito<strong>li</strong> della dissertazione:<br />

a) «Stabi<strong>li</strong>sce in primo luogo il fondamento della morale de' sovrani, cioè la<br />

conservazione e la tranquil<strong>li</strong>tà dei popo<strong>li</strong>, cavandolo dalla origine della società, posta<br />

la quale e posti i patti convenuti per conservar<strong>si</strong>, ne nascono le leggi».<br />

b) Sono queste «le leggi (quelle po<strong>li</strong>tiche e le economiche) delle qua<strong>li</strong> (Filangieri)<br />

parla nel secondo capitolo».<br />

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Il segreto del potere: storia della Massoneria del '700<br />

c) «L' esecuzione delle leggi <strong>si</strong> ottiene o dal timore delle pene o dalla speranza de'<br />

premi, che sono i due possenti motivi per spingere l'uomo, dopo l'istato di corruzione,<br />

ad oprar bene; perciò sono indiritti <strong>li</strong> 3 seguenti capito<strong>li</strong> alle pene ed a' premi. Le<br />

leggi prive della comminazione delle pene sono senza forza, ed è una bella invenzione<br />

de' roman<strong>si</strong>eri che l'esser convinto di aver oprato contro le leggi fu una volta pena<br />

bastevo<strong>li</strong>s<strong>si</strong>ma. Le pene esser deggiono proporzionate a' costumi delle nazioni, e alla<br />

<strong>si</strong>tuazione del paese, non essendovi pena che non possa cambiar di qua<strong>li</strong>tà<br />

cambiando di c<strong>li</strong>ma. Deggiono ancora esser proporzionate a' de<strong>li</strong>tti, e scendere dalla<br />

stessa natura de' mede<strong>si</strong>mi».<br />

d) «Venendo<strong>si</strong> poi alle pene in particolare, (...) distingue quattro sorti di pene, le<br />

capita<strong>li</strong>, le infamatorie, le pecuniarie, e quelle che privano i rei del consorzio deg<strong>li</strong> altri<br />

cittadini. Riguardo alle prime non adotta intieramente il <strong>si</strong>stema del (...) marchese<br />

Beccaria, che le vorria interamente bandite da ogni stato, ma accorda benis<strong>si</strong>mo che<br />

la loro frequenza è pernicio<strong>si</strong>s<strong>si</strong>ma e perciò, salvo il caso dell'omicidio e quello quando<br />

un cittadino anche privo di <strong>li</strong>bertà abbia ta<strong>li</strong> relazioni e tal potenza che possa turbare<br />

la <strong>si</strong>curezza della nazione, non <strong>si</strong> mostra disposto a volerle permettere accordando<strong>si</strong><br />

più volentieri alle pene d'infamia poste in disuso a' nostri tempi, alle pecuniarie e a<br />

quelle che interdicono il consorzio cog<strong>li</strong> altri cittadini: le galere, la condanna alle<br />

miniere e alle opere pubb<strong>li</strong>che che, lasciando in vita i de<strong>li</strong>nquenti, <strong>li</strong> rendono uti<strong>li</strong> a<br />

quella società i di cui diritti offesero, sono più al suo gusto».<br />

e) «L'altro motivo a ben oprare è il premio, come ce ne as<strong>si</strong>cura la storia di tutte le<br />

nazioni che co' premi e cog<strong>li</strong> onori <strong>si</strong> resero luminose e rispettabi<strong>li</strong>. Pare che il<br />

Montesquieu contradica qualora insegna (Esprit des Loix, V, 18) che le grandi<br />

ricompense sog<strong>li</strong>ono essere un contrassegno evidente della decadenza delle<br />

monarchie e delle repubb<strong>li</strong>che. E' questa una propo<strong>si</strong>zione troppo vera se per premio<br />

<strong>si</strong> intendono le ricchezze, giacché così il denaro saria il principio motore delle mora<strong>li</strong><br />

azioni, non la virtù ; ma se per ricompensa <strong>si</strong> intendono g<strong>li</strong> onori, crede l' invitto<br />

nostro garzone (Filangieri, appunto) che questo filosofo <strong>si</strong>e<strong>si</strong> di gran lunga<br />

ingannato».<br />

f) «Siccome però i premi ed i castighi riguardano le azioni esterne, non le interne e<br />

segrete, che possono tante volte alterare la tranquil<strong>li</strong>tà de' popo<strong>li</strong>, perciò e'<br />

necessaria un'altra voce che tocchi il cuore deg<strong>li</strong> uomini e <strong>li</strong> distragga dag<strong>li</strong> occulti<br />

de<strong>li</strong>tti. E' questa la re<strong>li</strong>gione, la quale con eccitare la speranza di un premio eterno, fa<br />

argine alle interne reità . Di essa <strong>si</strong> ragiona al capo VI, dove <strong>si</strong> dimostra che secondo i<br />

principii di una sana po<strong>li</strong>tica la re<strong>li</strong>gione dominante deve essere una, che che ne<br />

dicano i fautori del tollerantismo».<br />

g) «La mira però maggiore, che propor deve<strong>si</strong> un saggio legislatore è il mig<strong>li</strong>oramento<br />

de' costumi, da cui scaturisca il risorgimento d' una nazione. Se non <strong>si</strong> sana il cuore<br />

ed i cattivi costumi non <strong>si</strong> emendano col far subentrare i buoni, le mannaie le forche i<br />

ceppi saranno mezzi inefficaci a ridurre nel buon sentiero una società corrotta».<br />

h) «Per conseguir questo fine gioverà moltis<strong>si</strong>mo la pubb<strong>li</strong>ca educazione (...). I<br />

cittadini che <strong>si</strong>eno bene educati ubbidiranno più per ragione e per abito che per<br />

timore delle pene, il quale <strong>li</strong> renderà accorti a celare i loro de<strong>li</strong>tti e a commetter<strong>li</strong> di<br />

nascosto per non esser dalle leggi puniti, non <strong>li</strong> farà mai buoni.<br />

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Il segreto del potere: storia della Massoneria del '700<br />

L'educazione dunque ne' dommi della vera re<strong>li</strong>gione, ne' doveri dei sudditi verso i<br />

sovrani e nella cognizione de' veri diritti di questi, sarà il mezzo più efficace a<br />

mig<strong>li</strong>orare i costumi, e a render fe<strong>li</strong>ci e tranquil<strong>li</strong> i popo<strong>li</strong>».<br />

E' facile cog<strong>li</strong>ere l'impres<strong>si</strong>onante precocità con cui a 18 anni Filangieri disegna il<br />

piano della sua Scienza della Legislazione, e la determinazione con la quale <strong>si</strong> accinge<br />

fin da allora a costruire l' edificio del suo Lebenswerk. Ma tra il piano del 1771 e<br />

quello del 1780, premesso al <strong>li</strong>bro I della Scienza della Legislazione, <strong>si</strong> colgono<br />

differenze che vanno sotto<strong>li</strong>neate. Se immutato resta lo schema, ordinato attorno alla<br />

diade «conservazione»/«tranquil<strong>li</strong>tà» dei popo<strong>li</strong>; e se al primo oggetto, cui saranno<br />

dedicati i <strong>li</strong>bri I e II (1780), Filangieri riserverà lo spazio e la struttura previste: la<br />

sezione dedicata alla «tranquil<strong>li</strong>tà», già soverchiante, <strong>si</strong> dilaterà ancora in funzione di<br />

un mutato equi<strong>li</strong>brio e di una mutata gerarchia, che esaltano la distinzione tra<br />

l'aspetto negativo (la tranquil<strong>li</strong>tà come <strong>si</strong>curezza) ed il po<strong>si</strong>tivo (la tranquil<strong>li</strong>tà come<br />

armonia).<br />

Resta la funzione di cerniera del III <strong>li</strong>bro su «le leggi crimina<strong>li</strong>»; ma la parte finale<br />

della Scienza doveva sostituire la progres<strong>si</strong>one istruzione «re<strong>li</strong>gione» proprietà<br />

famig<strong>li</strong>a, a quella, disegnata nel piano del 1771, di onore «re<strong>li</strong>gione» pubb<strong>li</strong>ca<br />

educazione. Il cambiamento di programma, maturato nel decennio, è tanto più<br />

importante in quanto riguarda la parte non pervenuta, e forse mai compiutamente<br />

redatta, della Scienza della Legislazione; e, come vedremo, non è un paradosso<br />

sostenere che i <strong>li</strong>bri più importanti dell'opera sono quel<strong>li</strong> che non abbiamo, il VI e il<br />

VII, dedicati rispettivamente alla proprietà e alla famig<strong>li</strong>a.<br />

Giova notare altresì che lo schema del 1771 aveva suscitato attenzione nella cultura<br />

massonica del Mezzogiorno, la <strong>si</strong>ci<strong>li</strong>ana soprattutto giacché il «fratello» Tommaso<br />

Natale, maestro razionale del Patrimonio, vi s'era indotto ad aggiornare e stampare<br />

(1772) quelle Rifles<strong>si</strong>oni po<strong>li</strong>tiche intorno all'efficacia e neces<strong>si</strong>tà delle pene dalle leggi<br />

minacciate, che eg<strong>li</strong> stesso afferma d'avere scritto a Napo<strong>li</strong> fin dal 1759. Tra il 1771 e<br />

il 1775, g<strong>li</strong> anni della iniziazione massonica di Filangieri, mentre <strong>si</strong> fa spazio nella<br />

cultura massonica europea il tema del dispotismo destinato a diventarvi dominante, e<br />

che avrebbe presto coinvolto (<strong>si</strong> pen<strong>si</strong> allo Herder) anche Federico di Prus<strong>si</strong>a, già<br />

figura <strong>si</strong>mbolo della <strong>massoneria</strong> mi<strong>li</strong>tare-<strong>li</strong>bertina deg<strong>li</strong> anni quaranta e cinquanta,<br />

questi <strong>si</strong> impone ancora col suo modello di re-filosofo: a far testo però non e' l'Anti-<br />

Machiavel, bensì il suo elogio del calzolaio «filosofo naturale» e l' illustrazione del<br />

Codice fridericiano ad opera del Formey.<br />

Sono tutte «fonti» di Filangieri, quando da «vero patriota» eg<strong>li</strong> interviene in appoggio<br />

del Tanucci nel 1774, l'anno mede<strong>si</strong>mo (<strong>si</strong> ricordi) dell'attacco tanucciano alla<br />

<strong>massoneria</strong>. «La <strong>li</strong>bertà istessa parve insopportabile alle nazioni, allorché per<br />

istabi<strong>li</strong>rla bisognava estirpare alcuni disordini che il tempo e l'interesse avevano<br />

introdotti. Roma, oppressa dal giogo della tirannia, cercava anche spesso con<br />

trasporto la <strong>li</strong>bertà dei suoi padri. Due principi g<strong>li</strong>e la offerirono; ma essa non era più<br />

in istato di conoscerla ne' di riceverla. I Romani avrebbero voluto esser <strong>li</strong>beri in<br />

mezzo à disordini del dispotismo più oltraggioso. Questo era lo stato di Roma sotto<br />

l'impero di Traiano e di Marco Aure<strong>li</strong>o. Chi sa che non <strong>si</strong>a anche questa la nostra<br />

condizione sotto il governo del più buono dei principi?».<br />

«Due cose compongono la <strong>li</strong>bertà po<strong>li</strong>tica dei cittadini in ogni specie di governo. La<br />

<strong>si</strong>curezza e l'opinione di questa <strong>si</strong>curezza.<br />

L' una è nel fatto, e l'altra è nell'immaginazione (Montesquieu, Esprit des Loix, XI, cc.<br />

3-5). Or queste due parti componenti la <strong>li</strong>bertà dei cittadini sono così strettamente<br />

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Il segreto del potere: storia della Massoneria del '700<br />

unite fra loro che non <strong>si</strong> potrebbe separar l'una dall'altra, senza distruggere la <strong>li</strong>bertà<br />

stessa. Che gioverebbe ad un uomo il non poter essere molestato da persona, se eg<strong>li</strong><br />

fosse sempre agitato dal timore di perdere ad ogni istante la sua vita, la sua roba, il<br />

suo onore? Per ottenere questo fine, i primi istitutori della società ebbero ricorso alle<br />

leggi, le qua<strong>li</strong> mostrando ai cittadini i loro doveri, e costringendo<strong>li</strong> ad adempier<strong>li</strong> colla<br />

minaccia delle pene, ispirano nel tempo stesso quella placida confidenza che nasce<br />

dall' opinione di non poter essere molestati, operando secondo il loro dettame».<br />

«Qual è quella causa che rende i governi dispotici incompatibi<strong>li</strong> colla <strong>li</strong>bertà dei<br />

cittadini? L'arbitrio del despota (che qui equivale a tiranno, non a dittatore). Datemi<br />

dunque un governo, nel quale i magistrati possono arbitrare, e voi mi darete nel<br />

tempo istesso un corpo di despoti, il quale renderà il governo altrettanto peggiore del<br />

dispotismo assoluto quanto il numero dei magistrati supera quello dell' unità». «Il<br />

voler dire che le molte <strong>li</strong>ti <strong>si</strong>eno l'effetto del temperamento nazionale è un <strong>li</strong>nguaggio<br />

che dovrebbe mal comportare la placidezza de' nostri costumi (...). Il languore delle<br />

leggi, la forza della cabala e l'incertezza del dritto sono quelle fangose vene donde<br />

sorge il gran torrente delle <strong>li</strong>ti». Un appoggio qua<strong>li</strong>ficato al ministro, che suona anche<br />

un avvertimento.<br />

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Un Sindona senza <strong>si</strong>lenziatore<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Un Sindona senza <strong>si</strong>lenziatore<br />

di Alberto Mazzucca - «Domenica» de «Il Sole 24 Ore» 30/09/1984<br />

Dieci anni di fatti e misfatti sono già sufficienti per dare un giudizio sulla vicenda del<br />

finanziere <strong>si</strong>ci<strong>li</strong>ano e sull' intreccio di comp<strong>li</strong>cità che lo sostennero.<br />

Capel<strong>li</strong> bianchi, calvizie accentuata, occhi affossati e arrossati dalla stanchezza, volto<br />

pal<strong>li</strong>do e emaciato, fi<strong>si</strong>co rinsecchito. L'immagine di un vecchio. I cronisti raccontano<br />

che Michele Sindona abbia sorriso quando, martedì 25 settembre, è apparso in cima<br />

alla scaletta dell'aereo che da New York l'aveva portato in Ita<strong>li</strong>a. Ha sorriso quando è<br />

sbarcato a Milano (ore 12.18) e ha sorriso quando nel pomeriggio (ore 17.05) è<br />

arrivato a Roma. E dal momento che indossava solamente un paio di pantaloni e una<br />

camiciola marroncina a righe con tanto di penna che sbucava dal taschino, Sindona<br />

ha mormorato quel che era giusto mormorasse: «Accidenti che freddo!». Più tardi, in<br />

carcere, g<strong>li</strong> hanno dato non uno ma due mag<strong>li</strong>oni. Sindona è così tornato in manette<br />

in Ita<strong>li</strong>a dieci anni dopo esserne fuggito in maniera piuttosto frettolosa. Era il 27<br />

settembre del '74 quando fu deciso il ricorso alla <strong>li</strong>quidazione coatta amministrativa<br />

della Banca Privata Ita<strong>li</strong>ana, una banca nata morta neppure due me<strong>si</strong> prima, all'inizio<br />

di agosto, dalla fu<strong>si</strong>one tra la Banca Unione e la Banca Privata Finanziaria. Ed era<br />

nata morta perché, nonostante un prestito di 100 mi<strong>li</strong>oni di dollari effettuato dal<br />

Banco di Roma, Sindona era già con l'acqua alla gola. Il crack sarà di 268 mi<strong>li</strong>ardi di<br />

<strong>li</strong>re, <strong>li</strong>re del '74, anche se poi sembreranno poca cosa rispetto ai mille e passa mi<strong>li</strong>ardi<br />

di <strong>li</strong>re '82 del crack Ambro<strong>si</strong>ano.<br />

Appena Sindona ha messo piede in Ita<strong>li</strong>a, un po’ tutti quanti hanno sentito il dovere di<br />

dire la loro: c’è chi lo vuole sentire alla commis<strong>si</strong>one antimafia, chi vorrebbe<br />

conoscere i nomi della famosa <strong>li</strong>sta dei 500 esportatori di valuta, chi vorrebbe vederci<br />

più chiaro in alcune operazioni un tantino oscure. Insomma, tutti hanno da chiedere<br />

qualcosa, anche se il vero problema non sta nell’elenco delle domande che Tizio e<br />

Sempronio possono rivolgere a Sindona ma nelle risposte che Sindona è disposto a<br />

fornire. Fino a che punto, cioè, Sindona ha intenzione di parlare? Un interrogativo che<br />

non deve creare ecces<strong>si</strong>ve illu<strong>si</strong>oni. E per due buone ragioni.<br />

Il primo motivo è questo: cosa può ancora raccontare quest’uomo, soprattutto oggi<br />

che non ha neppure più il potere ricattatorio che aveva una volta, quando ormai sono<br />

già noti g<strong>li</strong> aspetti più importanti dell’intera vicenda, quel<strong>li</strong> che in definitiva contano?<br />

Sappiamo per esempio che sono stati dati 2 mi<strong>li</strong>ardi alla Dc e che g<strong>li</strong> atteggiamenti<br />

della Dc sono stati influenzati da quel finanziamento. Sappiamo, altro esempio, che<br />

nella <strong>li</strong>sta dei 500 c’erano nomi di ministri e di alti personaggi del Vaticano e che <strong>si</strong> è<br />

agito proprio per rimborsare prima questi di tutti g<strong>li</strong> altri. Sappiamo ancora che a<br />

<strong>li</strong>vello di Governo, addirittura di pre<strong>si</strong>denza del con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o, è stato fatto il pos<strong>si</strong>bile e<br />

l’impos<strong>si</strong>bile per cercare di salvare Sindona. Sappiamo ancora, e se ne è avuta poi<br />

conferma col crack dell’Ambro<strong>si</strong>ano, del legame che ha unito la finanza degenere del<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/michele<strong>si</strong>ndona.htm (1 di 5)08/01/2006 16.52.06


Un Sindona senza <strong>si</strong>lenziatore<br />

Vaticano con avventurieri del ca<strong>li</strong>bro di Sindona e Calvi. Sappiamo dei suoi legami con<br />

la P2; sappiamo dei suo<strong>li</strong> legami con la mafia <strong>si</strong>culo-americana; sappiamo (e lo ha<br />

confermato il recente processo sul crack della Banca Privata Ita<strong>li</strong>ana) che Sindona ha<br />

messo le mani nelle casse delle sue ex-banche e le ha saccheggiate. L’unica cosa<br />

seria ancora da appurare è se vero o non è vero che Sindona <strong>si</strong>a stato il mandante<br />

dell’omicidio di Giorgio Ambroso<strong>li</strong>. Lui sostiene di essere innocente, i magistrati sono<br />

di tutt’altro avviso.<br />

E<strong>si</strong>ste poi anche un secondo motivo: in tutti questi anni Sindona non è stato muto, ha<br />

parlato e molto. A partire dal ’75, vale a dire da quando <strong>si</strong> opponeva alla sua<br />

estradizione in Ita<strong>li</strong>a e teneva conferenze nelle univer<strong>si</strong>tà americane dove dichiarava<br />

senza arros<strong>si</strong>re che «compito di un banchiere è di salvaguardare i quattrini che riceve<br />

dai risparmiatori», Michele Sindona ha ripetuto praticamente fino ad oggi lo stesso<br />

ritornello. E cioè: lui è la vittima di una cospirazione po<strong>li</strong>tica messa in piedi dai partiti<br />

di <strong>si</strong>nistra, è un innocente perseguitato dalla magistratura ita<strong>li</strong>ana, in particolare da<br />

quel Guido Viola che già nel processo per il crack della Banca Privata lo ha definito<br />

«un ladro di pol<strong>li</strong>».<br />

Ha parlato anche deg<strong>li</strong> amici e deg<strong>li</strong> ex amici, in sostanza di quel<strong>li</strong> che in un modo o<br />

nell’altro lo hanno aiutato. Licio Gel<strong>li</strong>? «Mi ha offerto il suo aiuto morale e materiale e,<br />

questo, mi ha permesso di sopravvivere. Con me <strong>si</strong> è sempre comportato<br />

correttamente». Imberto Ortolani?<br />

«Bravo sul piano umano, <strong>si</strong>mpatico, ma avevo detto a Calvi di non metter<strong>si</strong> con lui<br />

neg<strong>li</strong> affari in sud America. Era po<strong>li</strong>tico, troppo po<strong>li</strong>tico». Paul Marcinkus? «Un uomo<br />

avido ma onesto. Ha usato il denaro guadagnato dallo Ior, e cioè dalla banca del<br />

Vaticano, per impres<strong>si</strong>onare il Papa e metter<strong>si</strong> in buona luce». Roberto Calvi? «L’ho<br />

praticamente creato io. Ad un certo punto <strong>si</strong> è trovato solo, solo come ero io».<br />

Soltanto pochi me<strong>si</strong> fa, quando ha dichiarato senza mezzi termini di essere stato<br />

l’ideatore di tutti i programmi economici che la P2 aveva per l’Ita<strong>li</strong>a («Erano piani di<br />

risanamento economico, di lotta alla corruzione, concepiti e da propor<strong>si</strong> nel più<br />

completo spirito democratico»), «Don Michele» ha leggermente corretto il tiro su Licio<br />

Gel<strong>li</strong>. Ha detto del «Venerabile maestro» della P2: «E’ un uomo modesto, un<br />

traffichino; l’enorme importanza che la stampa ha dato a quest’uomo è assurda».<br />

Niente di più: le parole di fuoco le ha riservate ai nemici di sempre (Enrico Cuccia e<br />

Ugo La Malfa) ed ag<strong>li</strong> amici che hanno «tradito» (Carlo Bordoni).<br />

C’è da chieder<strong>si</strong> a questo punto: è pensabile che Sindona, il quale vive nel terrore di<br />

ricevere prima o poi un «caffè alla Pisciotta», <strong>si</strong> metta ora a raccontare qualche<br />

particolare inedito solo per porre in difficoltà qualcuno dei suoi più vecchi e altolocati<br />

amici? Tipo Andreotti, ad esempio. O qualche altro big della po<strong>li</strong>tica o di Cosa Nostra.<br />

C’è da dubitarne. E c’è da dubitarne perché Sindona non è un anomalo genio del<br />

male, non è Lucifero come la stampa catto<strong>li</strong>ca lo ha dipinto proprio in questi giorni, è<br />

solo un affarista come tanti altri, ben disposto a corrompere e a lasciar<strong>si</strong> corrompere,<br />

con qualche amicizia giusta nel mondo po<strong>li</strong>tico romano ed in Vaticano, con vaste<br />

conoscenze nella <strong>massoneria</strong>, nella P2 e nella mafia. Un avventuriero, insomma. Un<br />

avventuriero - bancarottiere - fortemente indiziato di omicidio che, in definitiva, non è<br />

altro che il frutto del <strong>si</strong>stema, è il frutto di un <strong>si</strong>stema in cui sono ormai emer<strong>si</strong><br />

chiaramente il legame, la collu<strong>si</strong>one, l’alleanza che <strong>si</strong> sono creati tra malavita<br />

finanziaria, malavita po<strong>li</strong>tica e malavita comune.<br />

Ha scritto Guido Viola nella sua requi<strong>si</strong>toria di 221 pagine in cui accusa Sindona di<br />

essere il mandante dell’omicidio Ambroso<strong>li</strong>: «E’ una storia di intrighi, di minacce, di<br />

estor<strong>si</strong>oni, di violenze, di intimidazioni, di collu<strong>si</strong>oni con ambienti po<strong>li</strong>tici, massonici e<br />

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Un Sindona senza <strong>si</strong>lenziatore<br />

mafio<strong>si</strong>. . . ne scaturisce uno spaccato estremamente inquietante della realtà ita<strong>li</strong>ana<br />

su cui occorrerebbe attentamente meditare. Di fronte ag<strong>li</strong> sforzi e alle difficoltà di<br />

quanti erano impegnati a ricercare la verità per as<strong>si</strong>curare alla giustizia i responsabi<strong>li</strong><br />

di gravi reati, <strong>si</strong> sono sviluppate spesso manovre occulte, subdole, losche, a volte<br />

impalpabi<strong>li</strong>. Finanzieri senza scrupo<strong>li</strong>, avventurieri della peggiore risma, faccendieri,<br />

magistrati poco corretti, mafio<strong>si</strong>, esponenti massonici, de<strong>li</strong>nquenti comuni, tutti spinti<br />

dalla potenza del denaro e dal germe della corruzione, <strong>si</strong> sono mos<strong>si</strong> freneticamente<br />

sullo sfondo di questa vicenda. Ma quel che è ancora più grave è il ruolo forse<br />

esercitato o solo promesso, nel perfezionamento del piano di salvataggio di Sindona,<br />

da taluni esponenti po<strong>li</strong>tici di primo piano. Con ta<strong>li</strong> «padrini», Sindona aveva il diritto<br />

di sentir<strong>si</strong> protetto e <strong>si</strong>curo dell’impunità. Un onesto servitore della giustizia,<br />

Ambroso<strong>li</strong>, fu lasciato solo, l’unico che con Mario Sarcinel<strong>li</strong> seppe dire di no ad un<br />

piano di salvataggio scandaloso. In un modo o nell’altro entrambi avrebbero pagato<br />

con la loro onesta fermezza: l’uno con la vita, l’altro con il coinvolgimento in una<br />

allucinante vicenda giudiziaria.<br />

Che tristezza!.<br />

E’ una strategia ad ampio respiro quella che <strong>si</strong> muove già a metà deg<strong>li</strong> anni Settanta<br />

con l’obiettivo di salvare Sindona. Una strategia portata avanti da alcuni uomini di<br />

spicco della Loggia P2 di Licio Gel<strong>li</strong> e da alcuni uomini po<strong>li</strong>tici della Dc, tra cui Giu<strong>li</strong>o<br />

Andreotti, Gaetano Stammati, Franco Evange<strong>li</strong>sti, Mas<strong>si</strong>mo De Caro<strong>li</strong>s e, <strong>si</strong>a pure per<br />

taluni aspetti margina<strong>li</strong>, Amintore Fanfani.<br />

Dall’agenda di Rodolfo Guzzi, uno dei tanti difensori di Sindona ma anche uno, scrive<br />

Viola, «che seguirà Sindona nelle iniziative più temerarie in aperto contrasto con g<strong>li</strong><br />

altri avvocati del collegio di difesa», emerge un tourbillon di incontri, spesso convul<strong>si</strong><br />

e incrociati, di vari personaggi: Fortunato Federici, influente con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere<br />

d’amministrazione del Banco di Roma, Phiip Guarino, uomo di punta della <strong>massoneria</strong><br />

americana, amico di Gel<strong>li</strong> e membro influente del partito repubb<strong>li</strong>cano, Roberto<br />

Memmo, un italo-americano al quale i vertici del Banco di Roma chiederanno ad un<br />

certo momento di recuperare in Svizzera la <strong>li</strong>sta nominativa dei 500 dietro compenso<br />

di centomila dollari. E poi Mario Genghini, Piersandro Magnoni, Mario Barone, L’on.<br />

Delfino, Paul Rao jr.<br />

E ag<strong>li</strong> incontri <strong>si</strong> aggiungono i famo<strong>si</strong> «affidavit», vale a dire le dichiarazioni giurate in<br />

difesa di Sindona. Dichiarazioni rese da Gel<strong>li</strong>, da Anna Bonomi, da Edgardo Sogno, da<br />

Flavio Orlandi, da Carmelo Spagnuolo, all’epoca procuratore generale presso la Corte<br />

di Cassazione. Per quell’«affidavit» Spagnuolo sarà in seguito espulso dalla<br />

magistratura. E poi ci sono le pres<strong>si</strong>oni sulla parte sana della Banca d’Ita<strong>li</strong>a, le<br />

pres<strong>si</strong>oni per far estromettere i magistrati incaricati del caso, le pres<strong>si</strong>oni su Enrico<br />

Cuccia, il mago della finanza laica.<br />

Sindona con<strong>si</strong>derava Cuccia all’origine di tutti i suoi ma<strong>li</strong> ma riteneva anche che il<br />

progetto di salvataggio non avrebbe potuto avere pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di successo senza un<br />

concreto appoggio dell’allora potente amministratore delegato di Mediobanca. A<br />

Cuccia minacciarono di rapire la fig<strong>li</strong>a, un’altra volta di sterminare l’intera famig<strong>li</strong>a,<br />

per due volte g<strong>li</strong> appiccarono per<strong>si</strong>no il fuoco al portone di casa. E così Cuccia, che<br />

Sindona chiamava con il nome convenzionale di Ermanno, sarà costretto ad andare a<br />

New York. Vedrà Sindona ma non aprirà bocca.<br />

Scrive Viola nella requi<strong>si</strong>toria: «Se Cuccia avesse avvertito le autorità del tenore dei<br />

discor<strong>si</strong> che Sindona g<strong>li</strong> aveva fatto nell’aprile ’79 a New York a propo<strong>si</strong>to di<br />

Ambroso<strong>li</strong>, probabilmente saremmo stati in grado di proteggere adeguatamente<br />

l’eroico commissario <strong>li</strong>quidatore. E’ un dubbio che ci ha sempre as<strong>si</strong>llato, perché se<br />

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Un Sindona senza <strong>si</strong>lenziatore<br />

fos<strong>si</strong>mo stati informati a tempo di quanto da anni stava accadendo, avremmo avuto<br />

<strong>si</strong>curamente un quadro più preciso della <strong>si</strong>tuazione e forse avremmo potuto salvare<br />

una vita umana».<br />

Il piano di salvataggio di Sindona non è andato in porto. Era un piano di salvataggio<br />

che sarebbe stato effettuato a spese della collettività e in cui il bancarottiere avrebbe<br />

avuto garantita l’immunità penale. E non è andato in porto per un motivo che<br />

rappresenta poi la morale po<strong>si</strong>tiva della vicenda Sindona e anche della vicenda Calvi:<br />

questo Paese ha avuto dei seri servitori dello Stato i qua<strong>li</strong> hanno re<strong>si</strong>stito nel loro<br />

ufficio alle pres<strong>si</strong>oni con la stessa forza con cui ha re<strong>si</strong>stito Ambroso<strong>li</strong>. Scrive ancora<br />

Viola: «Fu il coraggio civico dell’avvocato Ambroso<strong>li</strong> e la determinazione della<br />

dirigenza della banca d’Ita<strong>li</strong>a, che dopo la discutibile gestione della vicenda Sindona<br />

da parte di Car<strong>li</strong>, seppe ritrovare la sua g<strong>lori</strong>osa e antica tradizione di autonomia e di<br />

rigore morale, ad impedire la commis<strong>si</strong>one di un’ulteriore truffa ai danni dei<br />

contribuenti».<br />

Una dichiarazione, quella di Viola, che fa riflettere, deve far riflettere sui <strong>si</strong>gnificati<br />

istituziona<strong>li</strong> della vicenda Sindona. Perché, in definitiva, la storia di Sindona è la storia<br />

di un avventuriero che ha saccheggiato le casse di due banche grazie a una<br />

legislazione arcaica, concepita ag<strong>li</strong> albori del capita<strong>li</strong>smo ita<strong>li</strong>ano, e grazie alle<br />

manchevolezze della Banca d’Ita<strong>li</strong>a, e quella Banca d’Ita<strong>li</strong>a a quel tempo guidata<br />

dall’attuale senatore democristiano Guido Car<strong>li</strong>. Una storia che per molto tempo non<br />

ha insegnato nulla, dal momento che qualche anno più tardi è stata ripetuta e<br />

amp<strong>li</strong>ata da Roberto Calvi con l’Ambro<strong>si</strong>ano.<br />

Il crack di Sindona non rappresenta la semp<strong>li</strong>ce disavventura di un affarista. è i il<br />

culmine di un certo modo di fare finanza, di un certo modo di fare po<strong>li</strong>tica, di un certo<br />

modo di fare economia. Pochi me<strong>si</strong> fa ha scritto Giu<strong>li</strong>o Andreotti sulla vicenda<br />

Sindona: «Far sì che chi di dovere, senza pres<strong>si</strong>one alcuna, esamini se <strong>si</strong>a giusto o<br />

meno che un qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> complesso fal<strong>li</strong>sca, a mio avviso non è un diritto di chi<br />

governa, ma un dovere. Se così non fosse, dovremmo lapidare tutti i governanti -<br />

presenti, passati, futuri - per aver ascoltato <strong>si</strong>ndacati, parlamentari, <strong>si</strong>ndaci, comitati<br />

di risparmiatori, eccetera, nei quotidiani tentativi di scongiurare crol<strong>li</strong>».<br />

Una frase molto infe<strong>li</strong>ce. Perché Andreotti non sembra fare nessuna distinzione tra i<br />

norma<strong>li</strong> interventi per affrontare le cri<strong>si</strong> azienda<strong>li</strong> e questi postumi (quando ormai sul<br />

piano aziendale non c’era più nulla da salvare) effettuati solo per evitare al <strong>si</strong>gnor<br />

Michele Sindona g<strong>li</strong> incomodi di una procedura per bancarotta fraudolenta. Sindona<br />

non era un angioletto e lo <strong>si</strong> sapeva. Cerare Merzagora, senatore a vita e pre<strong>si</strong>dente<br />

delle Genera<strong>li</strong>, già nel ’72 aveva messo in guardia la Banca d’Ita<strong>li</strong>a dall’attività del<br />

finanziere di Patti con una lettera indirizzata al Governatore. Ma pur sapendolo, le<br />

autorità monetarie e po<strong>li</strong>tiche, la Banca d’Ita<strong>li</strong>a e il Parlamento, hanno permesso ad<br />

un avventuriero di penetrare tanto profondamente nel <strong>si</strong>stema bancario ita<strong>li</strong>ano pur<br />

avendo il potere e il dovere di fermarlo per tempo. Già nel ’72 (e quindi due anni<br />

prima che le autorità decidessero il ricorso alla <strong>li</strong>quidazione) la Banca Unione e la<br />

Banca Privata Finanziaria <strong>si</strong> trovavano in una grave cri<strong>si</strong> di <strong>li</strong>quidità. Nel ’72 g<strong>li</strong><br />

immobi<strong>li</strong>zzi raggiungevano infatti i 250 mi<strong>li</strong>oni di dollari e nel ’73 sfioravano i 262<br />

mi<strong>li</strong>ardi di <strong>li</strong>re, erano cioè addirittura superiori al 50 per cento dell’intera massa<br />

fiduciaria delle due banche. Una cri<strong>si</strong> di <strong>li</strong>quidità che aveva costretto Sindona e soci a<br />

rea<strong>li</strong>zzare grosse speculazioni di dimen<strong>si</strong>oni sempre più grosse, come quelle sulle<br />

commodities compiute da Bordoni tramite le società estere dell’Edilcentro.<br />

Si dirà: ma Car<strong>li</strong> ha bloccato l’espan<strong>si</strong>one di Sindona quando Sindona, nel ’69, aveva<br />

acquistato un pacco di azioni dell’Italcementi con l’idea di impossessar<strong>si</strong> dell’intero<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/michele<strong>si</strong>ndona.htm (4 di 5)08/01/2006 16.52.06


Un Sindona senza <strong>si</strong>lenziatore<br />

impero di Carlo Pesenti. E quindi dell’Ita<strong>li</strong>mobi<strong>li</strong>are, della Ras, della Provinciale<br />

Lombarda, del Credito commerciale e dell’Ibi. è vero, ma era solo il vecchio<br />

estab<strong>li</strong>shment che difendeva uno dei suoi piuttosto che una difesa del risparmio<br />

dall’attacco di Sindona. Tanto è vero che, mentre Sindona veniva bloccato su questo<br />

fronte, nello stesso tempo veniva lasciato <strong>li</strong>bero di fare quello che voleva nelle sue<br />

banche.<br />

Scrive Viola di Michele Sindona: «Per la sua fanta<strong>si</strong>a criminale, per la sua abi<strong>li</strong>tà<br />

mistificatoria, per i modi contorti di agire, per la fredda determinazione con cui era<br />

so<strong>li</strong>to portare a termine i suoi disegni, Sindona è indubbiamente uno dei crimina<strong>li</strong><br />

socialmente più pericolo<strong>si</strong> che la storia giustiziaria ricordi. Le componenti costanti che<br />

hanno animato le sue azioni, in tutti questi anni, sono state quelle della vendetta,<br />

della ritor<strong>si</strong>one, della menzogna. Fornito di un’intel<strong>li</strong>genza viva, ma dedita al male,<br />

Sindona è un uomo pronto a tutto, a truffare, a ricattare, a ingannare, a minacciare,<br />

a mistificare la realtà, a tramare, a uccidere. Un uomo che non <strong>si</strong> è fermato di fronte<br />

a niente, animato solo dalla vog<strong>li</strong>a di rivincita, a tutti i costi, pronto a macchiar<strong>si</strong> dei<br />

più terribi<strong>li</strong> de<strong>li</strong>tti pur di affermare se stesso. è giunto il tempo che eg<strong>li</strong> risponda dei<br />

suoi crimini dinanzi alla giustizia».<br />

La morte di Giorgio Ambroso<strong>li</strong> non è stata inutile.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/michele<strong>si</strong>ndona.htm (5 di 5)08/01/2006 16.52.06


"G<strong>li</strong> opachi poteri della Commis<strong>si</strong>one trilaterale"<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

I trent’anni di un’istituzione segreta<br />

G<strong>li</strong> opachi poteri della Trilaterale<br />

Di O<strong>li</strong>vier Boiral da «Le Monde Diplomatique» novembre 2003<br />

Dirigenti delle multinaziona<strong>li</strong>, governanti dei pae<strong>si</strong> ricchi e sostenitori del <strong>li</strong>berismo<br />

economico hanno rapidamente compreso che dovevano agire di concerto se volevano<br />

imporre la propria vi<strong>si</strong>one del mondo. Nel lug<strong>li</strong>o 1973, in mondo allora bipolare, David<br />

Rockefeller lancia la Commis<strong>si</strong>one trilaterale, che segnerà il punto di partenza della<br />

guerra ideologica moderna. Meno mediatizzata del forum di Davos, la Trilaterale è<br />

molto attiva, attraverso una rete di influenze dalle moltep<strong>li</strong>ci ramificazioni.<br />

Trent’anni fa, nel lug<strong>li</strong>o 1973, su iniziativa di David Rockefeller, figura di spicco del<br />

capita<strong>li</strong>smo americano, nasceva la Commis<strong>si</strong>one trilaterale. Cenacolo dell’é<strong>li</strong>te po<strong>li</strong>tica<br />

ed economica internazionale, questo circolo chiu<strong>si</strong>s<strong>si</strong>mo e sempre attivo formato da<br />

alti dirigenti ha suscitato, soprattutto ai suoi inizi, molte controver<strong>si</strong>e (1). All’epoca, la<br />

Commis<strong>si</strong>one <strong>si</strong> prefiggeva di diventare un organo privato di concertazione e<br />

orientamento della po<strong>li</strong>tica internazionale dei pae<strong>si</strong> della triade (Stati uniti, Europa,<br />

Giappone). L’atto costitutivo spiega: «Basata sull’ana<strong>li</strong><strong>si</strong> delle più rilevanti questioni<br />

con cui <strong>si</strong> confrontano l’America e il Giappone, la Commis<strong>si</strong>one <strong>si</strong> sforza di sviluppare<br />

proposte pratiche per un’azione congiunta. I membri della Commis<strong>si</strong>one comprendono<br />

più di 200 in<strong>si</strong>gni cittadini impegnati in settori diver<strong>si</strong> e provenienti dalle tre regioni».<br />

(2)<br />

La creazione di questa organizzazione opaca in cui a porte chiuse e al riparo da<br />

qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> intromis<strong>si</strong>one mediatica <strong>si</strong> ritrovano fianco a fianco dirigenti di<br />

multinaziona<strong>li</strong>, banchieri, uomini po<strong>li</strong>tici, esperti di po<strong>li</strong>tica internazionale e<br />

univer<strong>si</strong>tari, coincideva all’epoca con un periodo di incertezza e turbolenza della<br />

po<strong>li</strong>tica mondiale. La direzione dell’economia internazionale sembrava sfuggire alle<br />

é<strong>li</strong>te dei pae<strong>si</strong> ricchi, le forze di <strong>si</strong>nistra apparivano potenti, soprattutto in Europa, e la<br />

crescente interdipendenza delle questioni economiche chiamava le grandi potenze a<br />

una cooperazione più stretta. Rapidamente, la Commis<strong>si</strong>one trilaterale <strong>si</strong> impone<br />

come uno dei principa<strong>li</strong> strumenti di questa concertazione, attenta al tempo stesso a<br />

proteggere g<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> delle multinaziona<strong>li</strong> e a «chiarire» attraverso le proprie ana<strong>li</strong><strong>si</strong><br />

le deci<strong>si</strong>oni dei dirigenti po<strong>li</strong>tici. (3)<br />

Come i re filosofi della città platonica, che contemplavano il mondo delle idee per<br />

infondere la loro trascendente saggezza nella gestione deg<strong>li</strong> affari terrestri, l’é<strong>li</strong>te che<br />

<strong>si</strong> riunisce all’interno di questa istituzione molto poco democratica <strong>si</strong> adopera nel<br />

definire i criteri di un «buon governo» internazionale.<br />

Veicola un ideale platonico di ordine e controllo, as<strong>si</strong>curato da una classe privilegiata<br />

di tecnocrati che mette la propria competenza e la propria esperienza al di sopra delle<br />

profane rivendicazioni dei semp<strong>li</strong>ci cittadini: «La cittadella trilaterale è un luogo<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/trilaterale.htm (1 di 3)08/01/2006 16.52.06


"G<strong>li</strong> opachi poteri della Commis<strong>si</strong>one trilaterale"<br />

protetto dove la techné è legge – commenta Gilbert Larochelle. E dove sentinelle<br />

dalle torri di guardia veg<strong>li</strong>ano e sorveg<strong>li</strong>ano. Ricorrere alla competenza non è affatto<br />

un lusso, ma offre la pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di mettere la società di fronte a se stessa. Il maggio<br />

benessere deriva solo dai mig<strong>li</strong>ori che, nella loro ispirata superiorità, elaborano criteri<br />

per poi inviar<strong>li</strong> verso il basso». (4)<br />

All’interno di questa o<strong>li</strong>garchia della po<strong>li</strong>tica internazionale, le cui riunioni annuale <strong>si</strong><br />

svolgono in varie città della triade, i temi vengono dibattuti in una discrezione che<br />

nessun media sembra più voler disturbare. Es<strong>si</strong> sono oggetto di rapporti annua<strong>li</strong> (The<br />

Trialogue) e di lavori tematici (Triangle Papers) rea<strong>li</strong>zzati da équipes di esperti<br />

americani, europei e giappone<strong>si</strong> scelti molto accuratamente. Questi documenti<br />

pubb<strong>li</strong>ci, regolarmente pubb<strong>li</strong>cati da circa trent’anni, mostrano l’attenzione che la<br />

trilaterale rivolge ai problemi globa<strong>li</strong> che trascendono le sovranità naziona<strong>li</strong>, come la<br />

globa<strong>li</strong>zzazione dei mercati, l’ambiente, la finanza internazionale, la <strong>li</strong>bera<strong>li</strong>zzazione<br />

delle economie, la regiona<strong>li</strong>zzazione deg<strong>li</strong> scambi, i rapporti Est- Ovest (all’inizio), il<br />

debito dei pae<strong>si</strong> poveri.<br />

Contro «g<strong>li</strong> ecces<strong>si</strong> della democrazia»<br />

G<strong>li</strong> interventi ruotano intorno ad alcune idee fondanti, ampiamente riprese dalla<br />

po<strong>li</strong>tica. La prima è la neces<strong>si</strong>tà di un «nuovo ordine internazionale». Il quadro<br />

sarebbe troppo angusto per trattare grandi questioni mondia<strong>li</strong> la cui «comples<strong>si</strong>tà» e<br />

«interdipendenza» vengono continuamente riaffermate. Un’ana<strong>li</strong><strong>si</strong> del genere<br />

giustifica e legittima le attività della Commis<strong>si</strong>one che è <strong>si</strong>a un osservatorio<br />

privilegiato <strong>si</strong>a il capomastro di questa nuova architettura internazionale.<br />

In tal senso g<strong>li</strong> attentati dell’11 settembre hanno fornito una nuova occa<strong>si</strong>one di<br />

ricordare, durante l’incontro di Washington nell’aprile del 2002, la neces<strong>si</strong>tà di un<br />

«ordine internazionale» e di una «risposta globale» a cui sono esortati a partecipare i<br />

più importanti dirigenti del pianeta sotto l’egidia statunitense. Alla già citata riunione<br />

annuale della trilaterale erano presenti Co<strong>li</strong>n Powell (segretario americano) Donald<br />

Rumsfeld (segretario alla difesa) Richard Cheney (vicepre<strong>si</strong>dente) e Alan Greenspan<br />

(pre<strong>si</strong>dente della Federal Reserve). (5)<br />

La seconda idea fondante, che trae origine dalla prima, è il ruolo tutelare della triade,<br />

in particolare deg<strong>li</strong> Stati uniti, nella riforma del <strong>si</strong>stema internazionale. I pae<strong>si</strong> ricchi<br />

sono invitati ad esprimer<strong>si</strong> con una sola voce e a unire i propri sforzi in una mis<strong>si</strong>one<br />

destinata a promuovere la «stabi<strong>li</strong>tà» del pianeta grazie alla diffu<strong>si</strong>one del modello<br />

economico dominante. Le democrazie <strong>li</strong>bera<strong>li</strong> sono il «centro vitale» dell’economia,<br />

della finanza e della tecnologia. Un centro che g<strong>li</strong> altri pae<strong>si</strong> dovranno integrare<br />

accettando l’ordine che esso <strong>si</strong> è dato. L’unilatera<strong>li</strong>smo americano sembra tuttavia<br />

aver messo a dura prova la coe<strong>si</strong>one dei pae<strong>si</strong> della triade, i cui dis<strong>si</strong>denti <strong>si</strong><br />

esprimono nei dibattiti della Commis<strong>si</strong>one. Nel suo discorso del 6 aprile 2002, durante<br />

la già citata riunione, Co<strong>li</strong>n Powell ha quindi difeso la po<strong>si</strong>zione americana sui<br />

principa<strong>li</strong> punti di disaccordo con il resto del mondo, ovvero rifiuto di firmare g<strong>li</strong><br />

accordi di Kyoto, oppo<strong>si</strong>zione alla creazione di una Corte penale internazionale, ana<strong>li</strong><strong>si</strong><br />

dell’«asse del male», intervento americano in Iraq, appoggio alla po<strong>li</strong>tica israe<strong>li</strong>ana, e<br />

via dicendo.<br />

L’egemonia delle democrazie <strong>li</strong>bera<strong>li</strong> rafforza la fede nelle virtù della globa<strong>li</strong>zzazione e<br />

della <strong>li</strong>bera<strong>li</strong>zzazione delle economie espressa dal pen<strong>si</strong>ero della trilaterale. La<br />

globa<strong>li</strong>zzazione finanziaria e lo sviluppo deg<strong>li</strong> scambi internaziona<strong>li</strong> sarebbero al<br />

servizio del progresso e del mig<strong>li</strong>oramento delle condizioni di vita di un gran numero<br />

di persone. Ma esse presuppongono la rimessa in causa delle sovranità naziona<strong>li</strong> e la<br />

soppres<strong>si</strong>one delle misure protezioniste.<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/trilaterale.htm (2 di 3)08/01/2006 16.52.06


"G<strong>li</strong> opachi poteri della Commis<strong>si</strong>one trilaterale"<br />

Questo credo neo<strong>li</strong>berista è dunque spesso centro dei dibattiti.<br />

Durante l’incontro annuale dell’aprile 2003 a Seul è stata trattata in particolare la<br />

questione dell’integrazione economica dei pae<strong>si</strong> del Sud-Est a<strong>si</strong>atico e della<br />

partecipazione della Cina alle dinamiche della globa<strong>li</strong>zzazione. Le riunioni dei due anni<br />

precedenti avevano dato occa<strong>si</strong>one al direttore generale dell’Organizzazione mondiale<br />

per il commercio (Wto) Mike Moore di professare devotamente le virtù del <strong>li</strong>bero<br />

scambio. Moore, dopo aver ricoperto di improperi il movimento anti-globa<strong>li</strong>zzazione,<br />

aveva dichiarato che era «imperativo tenere a mente ancora e sempre quelle prove<br />

schiaccianti che dimostrano che il commercio internazionale rafforza la crescita<br />

economica». (6)<br />

La tirata del direttore del Wto contro i gruppi che reclamano una globa<strong>li</strong>zzazione<br />

diversa – chiamati «e-hippies» - sotto<strong>li</strong>nea la terza caratteristica fondante della<br />

trilaterale: l’avver<strong>si</strong>one per i movimenti popolari, che <strong>si</strong> era espressa nel celebre<br />

rapporto della Commis<strong>si</strong>one sul governo delle democrazie redatto da Michel Crozier,<br />

Samuel Huntington e Joji Watanu<strong>ki</strong> (7). Questo rapporto, del 1975, denunciava g<strong>li</strong><br />

«ecces<strong>si</strong> della democrazia», espres<strong>si</strong> secondo g<strong>li</strong> autori dalle manifestazioni di<br />

contestazione dell’epoca. Manifestazioni che, un po’ come oggi, mettevano in causa la<br />

po<strong>li</strong>tica estera deg<strong>li</strong> Stati uniti (ruolo della Cia nel golpe cileno, guerra del Vietnam)<br />

ed e<strong>si</strong>gevano il riconoscimento di nuovi diritti socia<strong>li</strong>. Il rapporto provocò all’epoca<br />

molti commenti indignati che <strong>si</strong> scatenarono contro l’amministrazione democratica del<br />

pre<strong>si</strong>dente James Carter, essendo stato eg<strong>li</strong> stesso un membro della trilaterale (come<br />

più tardi il pre<strong>si</strong>dente C<strong>li</strong>nton). (8)<br />

Dall’inizio deg<strong>li</strong> anni ’80, l’attenzione della stampa per questo tipo di istituzioni<br />

sembra esser<strong>si</strong> rivolta più che altro su incontri meno chiu<strong>si</strong> e soprattutto più<br />

divulgabi<strong>li</strong> tramiti i media, come il Forum di Davos. L’importanza delle questioni<br />

dibattute nell’ambito della trilaterale e il <strong>li</strong>vello di coloro che in questi ultimi anni<br />

hanno partecipato alle sue riunioni sotto<strong>li</strong>neano però la sua per<strong>si</strong>stente influenza. (9)<br />

Note:<br />

(1) Le Monde diplomatique ha dedicato molti artico<strong>li</strong> all’argomento nel corso deg<strong>li</strong> anni ’70.<br />

(2) Il numero dei «distinti cittadini» ammes<strong>si</strong> alla Commis<strong>si</strong>one è stato in seguito allargato e oggi<br />

comprende più di 300 membri.<br />

(3) Sulle reti di «coloro che decidono» <strong>si</strong> legga «Tous pouvoirs confundus», Epo, 2003<br />

(4) Gilbert Larochelle, «L’imaginaire technocratique» Montreal, 1990, p.279<br />

(5) I discor<strong>si</strong> di questi interventi sono acces<strong>si</strong>bi<strong>li</strong> al <strong>si</strong>to ufficiale della Commis<strong>si</strong>one: www.trilateral.<br />

org<br />

(6) Mike Moore, «The Multilateral Trading Regime Is a Force for Good: Defend It, Improbe It».<br />

Riunione della Commis<strong>si</strong>one trilaterale del’11 marzo 2001<br />

(7) Michel Crozier, Samuel Huntington e Joji Watanu<strong>ki</strong>, «The Cri<strong>si</strong>s of Democracy: Report on the<br />

Governabi<strong>li</strong>ty of Democracies to the Trilateral Commis<strong>si</strong>on», New York Univer<strong>si</strong>ty Press, 1975<br />

(8) Zbigniew Brezins<strong>ki</strong> era stato uno dei grandi architetti di questa organizzazione prima di diventare<br />

il principale con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere del pre<strong>si</strong>dente Carter sulle questioni di <strong>si</strong>curezza nazionale<br />

(9) David Rockefeller, Georges Berthoin e Takeshi Watanabe (1978) Prefazione a «Task Force<br />

Reports»: 9-14, New York Univer<strong>si</strong>ty Press, p IX<br />

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E' scontro tra Murdoch jr e BSkyB<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

- <strong>Pagina</strong> media<br />

Nonostante le forti polemiche, il magnate dei media Rupert Murdoch ha nominato<br />

pre<strong>si</strong>dente del canale satel<strong>li</strong>tare britannico Bskyb (7 mi<strong>li</strong>oni di abbonati) il proprio<br />

fig<strong>li</strong>o James, e come vicepre<strong>si</strong>dente l’amico Lord Jacob Rothschild, l’anziano e<br />

blasonato banchiere dell’omonima famig<strong>li</strong>a!!!<br />

-------------------------------------------<br />

E’ scontro su Murdoch jr a BSkyB<br />

Di Marco Niada da «Il Sole 24 Ore» del 4 novembre 2003<br />

LONDRA<br />

James Murdoch, fig<strong>li</strong>o di Rupert, a cui fa capo la costellazione d’interes<strong>si</strong> del colosso<br />

dei media News Corp., è stato nominato ieri sera Ceo (l’equivalente di amministratore<br />

delegato) di Bskyb, il gruppo televi<strong>si</strong>vo satel<strong>li</strong>tare digitale britannico con oltre 7<br />

mi<strong>li</strong>oni di abbonati. News Coro. Controlla il 34,5% di Bskyb. L’attuale Ceo del gruppo<br />

televi<strong>si</strong>vo, Tony Ball, ha annunciato in settembre l’intenzione di ritirar<strong>si</strong>. La nomina<br />

del trentenne James, effettiva da oggi, è destinata ad a<strong>li</strong>mentare forti polemiche nella<br />

City.<br />

Da oltre un mese, infatti, è in atto un braccio di ferro tra Rupert Murdoch, che di<br />

Bskyb è pre<strong>si</strong>dente, e g<strong>li</strong> investitori istituziona<strong>li</strong>, contrari alla candidatura del giovane<br />

James, avanzata inizialmente con prudenza e all’interno di una rosa di papabi<strong>li</strong> e di<br />

recente in modo sempre più sfacciato. Secondo g<strong>li</strong> investitori, infatti, è da provare<br />

che il giovane James ha l’esperienza sufficiente per guidare un gruppo con un giro di<br />

affari da 3,5 mi<strong>li</strong>ardi di ster<strong>li</strong>ne (oltre 5 mi<strong>li</strong>ardi di euro) e 12,4 mi<strong>li</strong>ardi di ster<strong>li</strong>ne di<br />

capita<strong>li</strong>zzazione di mercato. Ciò che inoltre impen<strong>si</strong>erisce i fondi d’investimento è il<br />

marchio di nepotismo che la nomina manifesta e il conf<strong>li</strong>tto d’interes<strong>si</strong> che comporta.<br />

La City sta varando infatti un nuovo codice di Corporate Governance, sostenuto a<br />

spada tratta dal Governo, che rende ancora più stringenti le regole di gestione delle<br />

società quotate. Tra queste, la raccomandazione di tenere ben distinto il ruolo di<br />

pre<strong>si</strong>dente da quello di amministratore delegato e il rafforzamento dei con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>eri<br />

indipendenti nel cda, il cui compito è di garantire g<strong>li</strong> azionisti del corretto<br />

funzionamento dei vertici dell’azienda. Ieri Murdoch, per calmare le acque, ha<br />

annunciato la nomina di Lord Jacob Rothschild, dell’omonima banca d’affari londinese<br />

(M.N. Rothschild & Sons), alla carica di vicepre<strong>si</strong>dente.<br />

Sarà sufficiente la fog<strong>li</strong>a di fico dell’anziano e blasonato banchiere londinese, peraltro<br />

amico di Murdoch e dirigente di una società famig<strong>li</strong>are non quotata a tenere a bada i<br />

critici? G<strong>li</strong> auspici non paiono buoni. La Napf, la potente associazione britannica dei<br />

fondi pen<strong>si</strong>one, che riunisce azionisti istituziona<strong>li</strong> con investimenti per 600 mi<strong>li</strong>ardi di<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/murdoch2.htm (1 di 2)08/01/2006 16.52.21


E' scontro tra Murdoch jr e BSkyB<br />

ster<strong>li</strong>ne (900 mi<strong>li</strong>ardi di euro) nella Borsa di Londra, ha adottato ima <strong>li</strong>nea molto dura.<br />

Innanzitutto ha raccomandato i propri membri di bocciare la rielezione di Lord St.<br />

John, con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere indipendente e nel cda di Bskyb da 12 anni, perché «reo» di avere<br />

pre<strong>si</strong>eduto un processo di nomina con<strong>si</strong>derato per nulla trasparente. Christine<br />

Farnish, la bel<strong>li</strong>cosa pre<strong>si</strong>dente del Napf, ha inoltre agitato nelle ultime ore la<br />

pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di un’aperta ribel<strong>li</strong>one deg<strong>li</strong> investitori se l’incombente nomina di James<br />

fosse stata confermata. Ieri sera l’Abi, l’associazione delle compagnie d’as<strong>si</strong>curazione<br />

britanniche, ha espresso preoccupazioni per la compo<strong>si</strong>zione del nuovo vertice di<br />

Bskyb.<br />

I fondi, spalleggiati dal Governo, hanno mostrato neg<strong>li</strong> ultimi me<strong>si</strong> un crescente<br />

attivismo nei confronti dei cda delle aziende britanniche. Un’azione di forza ha messo<br />

giorni fa con le spalle al muro il top management dei gruppi televi<strong>si</strong>vi Carlton e<br />

Granada, in procinto di fonder<strong>si</strong>, costringendo alle dimis<strong>si</strong>oni Michael Green, boss di<br />

Carlton e mettendo in quarantena Charles Allen, Ceo di Granada. La nomina di Matt<br />

Barrett da Ceo a Pre<strong>si</strong>dente della banca Barclays è stata accolta con una bordata di<br />

critiche e crescenti pres<strong>si</strong>oni. La guerra tra investitori e Murdoch <strong>si</strong> presenta però<br />

problematica perché la richiesta drastica di dimis<strong>si</strong>oni deg<strong>li</strong> esponenti della famig<strong>li</strong>a<br />

fondatrice di Bskayb rischia di destabi<strong>li</strong>zzare l’azienda senza offrire un’alternativa. Per<br />

questo motivo, forse, il vecchio Rupert ha deciso di tirare avanti imperturbato.<br />

James, che diventa il più giovane Ceo all’interno delle aziende del Ftse-100 della<br />

Borsa di Londra, era finora pre<strong>si</strong>dente e Ceo di Star Tv, la divi<strong>si</strong>one satel<strong>li</strong>tare del<br />

gruppo che opera in A<strong>si</strong>a. Da oggi rinuncia a tutte le cariche nel gruppo News Corp.<br />

Gruppo in cui il fratello Lachlan ha una po<strong>si</strong>zione di ri<strong>li</strong>evo. I due sono ora<br />

chiaramente po<strong>si</strong>zionati per la succes<strong>si</strong>one. Chi pensava che il mondo delle «pub<strong>li</strong>c<br />

company» britanniche fosse composto da un gruppo di società rarefatte e<br />

puritanamente attente alle regole ieri ha avuto una sonora smentita: in casa Murdoch<br />

tutto resta in famig<strong>li</strong>a. Così è se vi pare.<br />

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http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/murdoch2.htm (2 di 2)08/01/2006 16.52.21


Governo di ombre alla Casa bianca<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Douglas Feith, Richard Perle, Paul Wolfowitz, Donald Rumsfeld, il vicepre<strong>si</strong>dente Dick<br />

Cheney e poi chi altro? Una rete extragovernativa sembra cingere la Casa Bianca e<br />

orientarne le azioni, un vero governo-ombra che fa e disfa la po<strong>li</strong>tica americana. In<br />

segreto, in nome della "<strong>si</strong>curezza nazionale", passando sopra anche al Pentagono. E a<br />

Bush<br />

Mentre l'Fbi indaga sul<br />

presunto coinvolgimento<br />

della Casa Bianca nella fuga<br />

di notizie sul nome di<br />

un'agente della Cia, lasciato<br />

trapelare sembra a scopo di<br />

vendetta po<strong>li</strong>tica, <strong>si</strong> de<strong>li</strong>nea<br />

sempre più chiaramente<br />

l'allarmante connes<strong>si</strong>one fra<br />

questa ed altre accuse. Sono<br />

emerse informazioni<br />

sull'e<strong>si</strong>stenza di una po<strong>li</strong>ticaombra<br />

in totale contrasto<br />

con la po<strong>li</strong>tica Usa<br />

proclamata ufficialmente. Se<br />

Lewis Libby, capo di<br />

gabinetto del vicepre<strong>si</strong>dente<br />

Cheney, è il maggiore<br />

indiziato per la fuga illecita<br />

del nome, Cheney stesso è<br />

sospettato di essere al<br />

centro di altre discutibi<strong>li</strong><br />

condotte po<strong>li</strong>tiche.<br />

Descrivendo la <strong>si</strong>tuazione<br />

dell'Amministrazione, l'exfunzionario<br />

del Pentagono<br />

Karen Kwiatkows<strong>ki</strong> ha<br />

affermato che "Bush non ha<br />

il controllo (...), il paese è in<br />

ostaggio", e ha messo in<br />

luce il fatto che "in settori<br />

chiave del governo, di<br />

interesse per i<br />

neoconservatori, il personale<br />

viene scelto in base alla<br />

Governo di ombre alla Casa Bianca<br />

di Ritt Goldstein - «Il Manifesto» 16 ottobre 2003<br />

Quest'ultima ha osservato<br />

che, con l'arrivo<br />

dell'Amministrazione Bush,<br />

neoconservatori ben<br />

selezionati sono stati<br />

reclutati da think-tank qua<strong>li</strong><br />

l'American Enterprise<br />

Institute e il Project for a<br />

New American Century<br />

(PNAC). Secondo lei in<br />

queste sedi i co<strong>si</strong>ddetti<br />

"neocons" avevano a lungo<br />

studiato le strategie per la<br />

messa in atto della loro<br />

vi<strong>si</strong>one da falchi, cioè di una<br />

leadership mondiale deg<strong>li</strong><br />

Usa: dovevano solo<br />

aspettare le opportunità che<br />

questa amministrazione ha<br />

fornito. Come ha rilevato<br />

Kwiatkows<strong>ki</strong> a propo<strong>si</strong>to del<br />

conf<strong>li</strong>tto in Iraq "non c'era<br />

alcun bisogno di cercare o<br />

avere maggiori informazioni<br />

- il piano era già pronto a<br />

partire".<br />

Anche in questo caso,<br />

Johnson fa risa<strong>li</strong>re l'origine<br />

dei piani al Defense<br />

Guidance di Cheny del 1992.<br />

Scopo di questo documento<br />

era di elaborare le <strong>li</strong>nee<br />

po<strong>li</strong>tiche della difesa Usa nel<br />

dopo-guerra fredda, e il suo<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/governombra.htm (1 di 4)08/01/2006 16.52.22<br />

E dati i legami di questa<br />

Amministrazione con l'era di<br />

Reagan, non sorprende che <strong>si</strong><br />

facciano ripetutamente<br />

paragoni con lo scandalo Iran-<br />

Contra, in cui <strong>si</strong>a il Congresso<br />

che il paese furono ingannati,<br />

come ora. Il caso Iran-Contra<br />

ebbe inizio quando un gruppo<br />

di zeloti motivati<br />

po<strong>li</strong>ticamente e appartenenti<br />

al National Security Council<br />

(Nsc), alla National Security<br />

Agency e alla Cia iniziarono<br />

delle attività nascoste e<br />

illega<strong>li</strong> a lungo termine per il<br />

perseguimento di quelle che<br />

sarebbero diventate famose<br />

come le "guerre sporche" Usa<br />

in America Latina. Un gruppo<br />

di persone ai <strong>li</strong>vel<strong>li</strong> più alti<br />

delle strutture per la<br />

<strong>si</strong>curezza Usa portava avanti<br />

piani e<br />

operazioni in netto contrasto<br />

con la po<strong>li</strong>tica ufficiale e le<br />

leggi deg<strong>li</strong> Stati uniti. Le<br />

operazioni furono in parte<br />

finanziate con danaro<br />

proveniente dal contrabbando<br />

di armi all'Iran. Lo scandalo<br />

scoppiò nel 1987.Fu un<br />

periodo in cui i mas<strong>si</strong>mi<br />

esponenti responsabi<strong>li</strong> della<br />

<strong>si</strong>curezza nazionale,


Governo di ombre alla Casa bianca<br />

discriminante po<strong>li</strong>tica".<br />

Chalmers Johnson, noto<br />

autore di Blowback<br />

(Contraccolpo) e numero<strong>si</strong><br />

altri <strong>li</strong>bri sulla po<strong>li</strong>tica<br />

americana, ha paragonato<br />

questo periodo a quello che<br />

precedette la caduta della<br />

Repubb<strong>li</strong>ca Romana. Ha<br />

segnalato che "il Congresso<br />

non è in grado di<br />

salvaguardare nulla",<br />

aggiungendo che la<br />

Costituzione Americana del<br />

1787 ha subito "un vero<br />

saccheggio".<br />

Il tenente colonnello Karen<br />

Kwiatkows<strong>ki</strong>, recentemente<br />

pen<strong>si</strong>onata, ha lavorato<br />

come specia<strong>li</strong>sta di alto<br />

grado del Pentagono<br />

nell'ufficio del<br />

Sottosegretario alla difesa<br />

diretto da Douglas Feith.<br />

L'ufficio po<strong>li</strong>tico del<br />

Pentagono ha fama di essere<br />

il crocevia di molte delle<br />

iniziative di vitale<br />

importanza, per accedere<br />

alle qua<strong>li</strong> sono necessarie<br />

rilevanti misure di <strong>si</strong>curezza.<br />

Kwiatkows<strong>ki</strong> ha affermato<br />

che "quello che questa gente<br />

sta facendo ora, fa apparire<br />

un gioco da ragazzi l'affare<br />

Iran-Contra. E' molto peggio<br />

di quello, molto peggio di ciò<br />

che accadde in Vietnam". Ha<br />

anche parlato di "un<br />

sovvertimento dei <strong>li</strong>miti<br />

costituziona<strong>li</strong> del potere<br />

esecutivo e di<br />

coinvolgimento, mediante<br />

inganno, di ampi settori del<br />

Congresso". In base a<br />

queste affermazioni, <strong>si</strong><br />

possono accusare i membri<br />

dell'attuale Amministrazione<br />

di avere messo in atto<br />

progetti che esulano dai loro<br />

poteri lega<strong>li</strong>, mentendo al<br />

congresso per ottenerne<br />

l'appoggio. Kwiatkows<strong>ki</strong> ha<br />

parlato di "una rete extragoverno<br />

neg<strong>li</strong> Usa" dove<br />

alcuni neoconservatori<br />

selezionati, scelti<br />

po<strong>li</strong>ticamente per ricoprire<br />

contenuto avrebbe ben<br />

presto scosso Washington:<br />

Cheney (uno dei fondatori<br />

del Pnac) commis<strong>si</strong>onò il<br />

compito ai neoconservatori<br />

Paul Wolfowitz e Lewis Libby<br />

mentre era segretario alla<br />

difesa. In seguito alla<br />

pubb<strong>li</strong>cazione di parti del<br />

documento sul New York<br />

Times e sul Washington<br />

Post, esplose una polemica<br />

tale che il pre<strong>si</strong>dente dovette<br />

ordinarne la revi<strong>si</strong>one. I<br />

critici avevano definito il<br />

Defense Planning Guidance<br />

un diverso modo di chiamare<br />

il "dominio mondiale". Uno<br />

deg<strong>li</strong> scenari chiave della<br />

Guidance era una nuova<br />

guerra in Iraq. Il 14<br />

settembre scorso sulla<br />

televi<strong>si</strong>one nazionale Usa, il<br />

Vice-pre<strong>si</strong>dente Cheney ha<br />

descritto l'Iraq come "la base<br />

geografica dei terroristi che<br />

ci hanno tenuto sotto attacco<br />

per molti anni, ma<br />

soprattutto l'11 Settembre".<br />

Affermazioni in netto<br />

contrasto con la realtà dei<br />

fatti ma illuminanti sulla<br />

natura della tattica della<br />

"rete extra-governativa".<br />

Quattro giorni dopo le<br />

dichiarazioni di Cheney, il<br />

pre<strong>si</strong>dente Bush ne prende le<br />

distanze, ammettendo che<br />

non c'erano connes<strong>si</strong>oni fra<br />

l'Iraq e l'11 settembre. Ma<br />

Cheney aveva stabi<strong>li</strong>to tale<br />

connes<strong>si</strong>one già dal<br />

dicembre del 2001, almeno,<br />

mentre il 29 settembre il<br />

Washington Post citava<br />

un'informazione secondo cui<br />

l'Amministrazione Bush<br />

sapeva già in quel mese che<br />

l'affermazione era priva di<br />

fondamento. Tuttavia,<br />

nonostante i rapporti della<br />

Cia e dell'Fbi confermino che<br />

la pretesa di un<br />

coinvolgimento iracheno<br />

fosse priva di riscontri,<br />

Cheney ha continuato a<br />

ripeterla, ed è noto che il<br />

suo staff di collaboratori<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/governombra.htm (2 di 4)08/01/2006 16.52.22<br />

funzionari di alto grado<br />

dell'amministrazione Reagan,<br />

commisero azioni <strong>si</strong>a<br />

discutibi<strong>li</strong> che propriamente<br />

criminose in nome della<br />

<strong>si</strong>curezza nazionale. Sebbene<br />

un certo numero di loro fosse<br />

stato giudicato e riconosciuto<br />

colpevole di crimini gravi,<br />

alcuni furono amnistiati da<br />

Bush padre mentre a altri fu<br />

concessa l'"immunità in<br />

quanto membri del<br />

congresso", e questo ha<br />

consentito il ritorno di una<br />

quantità di questi soggetti al<br />

governo, con molte delle<br />

vecchie facce di quel periodo<br />

in circolazione nell'attuale<br />

Amministrazione.<br />

Fra questi El<strong>li</strong>ot Abrams,<br />

attuale con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere capo<br />

dell'Amministrazione per il<br />

Medio Oriente, amnistiato da<br />

Bush padre, dopo essere<br />

stato riconosciuto colpevole di<br />

aver mentito al Congresso, e<br />

John Poindexter, l'excon<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere<br />

per la <strong>si</strong>curezza<br />

nazionale colpevole di crimini<br />

gravi e salvato sulla base<br />

dell'immunità in quanto<br />

membro del Congresso,<br />

recentemente impiegato in<br />

questa Amministrazione come<br />

capo dell'Office of Information<br />

Awareness, costretto alle<br />

dimis<strong>si</strong>oni dopo la scoperta<br />

del suo coinvolgimento in<br />

iniziative altamente<br />

controverse. L'attuale c<strong>li</strong>ma<br />

po<strong>li</strong>tico ha portato Chalmers<br />

Johnson a paragonare il<br />

senatore Usa Robert Byrd a<br />

Cicerone, il senatore romano<br />

che tentò valorosamente di<br />

salvare la Repubb<strong>li</strong>ca<br />

denunciando la smaccata<br />

corruzione po<strong>li</strong>tica di quei<br />

tempi. Da parte sua anche<br />

Kwiatkows<strong>ki</strong> ha detto di avere<br />

vissuto in prima persona "il<br />

disprezzo totale" per i<br />

proces<strong>si</strong> democratici.<br />

A<strong>li</strong>mentando i motivi di<br />

preoccupazione, fonti di<br />

informazione come il New<br />

Yorker e il New York Times


Governo di ombre alla Casa bianca<br />

incarichi chiave del governo<br />

"sentivano il bisogno di<br />

prendere l'iniziativa, di fare<br />

accadere qualcosa<br />

nell'ambito deg<strong>li</strong> affari esteri<br />

e della <strong>si</strong>curezza nazionale".<br />

Kwiatkows<strong>ki</strong> ha raccontato le<br />

pres<strong>si</strong>oni sul personale del<br />

Pentagono perché<br />

alterassero le proprie<br />

valutazioni , creando frizioni<br />

all'interno. Ha aggiunto:<br />

"Aiutato da Ahmed Chalabi e<br />

dall'ufficio del Pentagono per<br />

g<strong>li</strong> affari specia<strong>li</strong>, Cheney ha<br />

inventato delle storie per il<br />

popolo americano". Ha poi<br />

osservato che "Cheney sta<br />

ancora mentendo".<br />

Come chiave di lettura di ciò<br />

che sta affiorando, <strong>si</strong> deve<br />

supporre che deci<strong>si</strong>oni<br />

fondamenta<strong>li</strong> in fatto di<br />

<strong>si</strong>curezza nazionale <strong>si</strong>ano<br />

state prese bypassando<br />

effettivamente "g<strong>li</strong> esperti<br />

del settore civile e i mi<strong>li</strong>tari<br />

in servizio attivo", e <strong>si</strong>ano<br />

invece state affidate a<br />

persone di nomina po<strong>li</strong>tica<br />

all'interno dell'apparato della<br />

<strong>si</strong>curezza nazionale, legate<br />

da una comune ideologia,<br />

creando fratture in questo<br />

modo all'interno della<br />

struttura lavorativa del<br />

Pentagono. Kwiatkows<strong>ki</strong> ha<br />

detto che ogni oggettività<br />

era stata abbandonata,<br />

sostituita dall'ideologia; per<br />

l'Iraq questo ha <strong>si</strong>gnificato<br />

che "l'attenzione era tutta<br />

sul portarci in guerra, non<br />

sulle conseguenze". Anche<br />

Johnson, commentando<br />

autonomamente la presunta<br />

usurpazione del potere<br />

all'interno<br />

dell'Amministrazione, ha<br />

detto di ritenere che i<br />

neoconservatori<br />

dell'Amministrazione<br />

"abbiano effettivamente<br />

portato via il potere a Bush",<br />

confermando così le<br />

suppo<strong>si</strong>zioni di "paese in<br />

ostaggio" espresse da<br />

Kwiatkows<strong>ki</strong>. Johnson ha<br />

tentò di inserirla nel discorso<br />

di febbraio di Co<strong>li</strong>n Powell<br />

all'Onu, con l'impegno<br />

personale di Lewis Libby.<br />

Come è noto, <strong>si</strong> suppone che<br />

il nome dell'agente della Cia<br />

<strong>si</strong>a stato fatto trapelare per<br />

ritor<strong>si</strong>one nei confronti del<br />

marito che aveva rivelato la<br />

fal<strong>si</strong>tà dell'accusa da parte<br />

dell'Amministrazione che<br />

l'Iraq avesse cercato ti<br />

comperare uranio dal Niger.<br />

Ma nonostante l'accusa fosse<br />

infondata, è stata tuttavia<br />

usata come componente<br />

delle sedicenti prove<br />

dell'Amministrazione nella<br />

corsa alla guerra, in parallelo<br />

con le ugualmente false<br />

accuse del coinvolgimento<br />

iracheno nell'attacco<br />

dell'11 settembre.<br />

E' ampiamente noto che <strong>si</strong>a<br />

Cheney che il suo capo di<br />

gabinetto, Lewis Libby,<br />

furono fra quei<br />

neoconservatori in prima<br />

<strong>li</strong>nea nello sforzo di<br />

sostenere la storia infondata<br />

dell'uranio. Per quanto<br />

riguarda l'impatto di ta<strong>li</strong><br />

false accuse, da un recente<br />

sondaggio risulta che il 70%<br />

deg<strong>li</strong> americani ritengono<br />

che Saddam Hussein molto<br />

probabilmente era coinvolto<br />

nell'attacco dell'11<br />

settembre, credono cioè<br />

qualcosa che è ufficialmente<br />

riconosciuto come falso.<br />

Circa due me<strong>si</strong> prima, un<br />

gruppo di ex- funzionari di<br />

alto grado dell'intel<strong>li</strong>gence<br />

Usa aveva inviato una lettera<br />

aperta al pre<strong>si</strong>dente Bush<br />

chiedendo le dimis<strong>si</strong>oni di<br />

Cheney per avere condotto<br />

una "campagna ingannevole"<br />

per ottenere l'inva<strong>si</strong>one<br />

dell'Iraq. E neg<strong>li</strong> ultimi due<br />

me<strong>si</strong> è stato un continuo<br />

emergere di rapporti sul<br />

"modello di disonestà", come<br />

l'ha bollato l'opinionista del<br />

New York Times Nicholas<br />

Kristof, dove "le<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/governombra.htm (3 di 4)08/01/2006 16.52.22<br />

hanno scritto artico<strong>li</strong> sui<br />

sospetti che questo gruppo<br />

<strong>si</strong>a dietro l'attacco americano<br />

di metà giugno al convog<strong>li</strong>o<br />

iracheno in territorio <strong>si</strong>riano.<br />

Il New York Times cita un ex<br />

alto funzionario della Defense<br />

Intel<strong>li</strong>gence Agency (Dia),<br />

Patrick Lang, secondo cui<br />

"molti nel governo ritengono<br />

che l'incur<strong>si</strong>one fu un<br />

tentativo da parte deg<strong>li</strong><br />

ideologi di andare alla rottura<br />

della collaborazione fra la<br />

Siria e g<strong>li</strong> Stati uniti". Come <strong>si</strong><br />

sa, la Siria è stata l'obiettivo<br />

dei caccia israe<strong>li</strong>ani<br />

nell'attacco di qualche<br />

settimana fa.<br />

Le informazioni relative<br />

all'e<strong>si</strong>stenza di tale rete di<br />

ideologi, parlano di Douglas<br />

Feith (Sottosegretario alla<br />

Difesa per la Po<strong>li</strong>tica) e<br />

Richard Perle (ex-pre<strong>si</strong>dente<br />

del Defence Po<strong>li</strong>cy Board del<br />

Pentagono) e dei loro uffici al<br />

Pentagono qua<strong>li</strong> presunti<br />

centri delle attività della rete<br />

in questione. Wolfowitz,<br />

Rumsfeld e Cheney sono tirati<br />

in causa come coloro la cui<br />

autorità ha consentito a<br />

questo presunto gruppo di<br />

operare, gruppo che secondo<br />

quanto riportato dalla stampa<br />

include incaricati po<strong>li</strong>tici di<br />

alto <strong>li</strong>vello piazzati in po<strong>si</strong>zioni<br />

chiave dell'apparato<br />

burocratico come l'Nsc, il<br />

dipartimento di stato e<br />

l'ufficio del vicepre<strong>si</strong>dente.Ci<br />

<strong>si</strong> interroga sul fatto che gran<br />

parte deg<strong>li</strong> attacchi reciproci<br />

fra i neoconservatori che<br />

affiorano a<br />

Washington, a<strong>li</strong>mentati dai<br />

fal<strong>li</strong>menti dell'agenda deg<strong>li</strong><br />

ideologi, potrebbero essere<br />

causati da rivelazioni e<br />

critiche ufficia<strong>li</strong>. In ogni caso,<br />

dovesse per<strong>si</strong>stere l'attuale<br />

pres<strong>si</strong>one ideologica, Johnson<br />

ci mette in guardia che<br />

l'Amministrazione ha<br />

"pensatori che sono solo in<br />

grado di pensare in termini di<br />

po<strong>li</strong>tiche egemoniche (...).


Governo di ombre alla Casa bianca<br />

visto l'esercizio di questo<br />

abuso di potere nella messa<br />

in atto di un'agenda<br />

de<strong>li</strong>neata per la prima volta<br />

nel Defense Planning<br />

Guidance (documento per la<br />

difesa nazionale) del 1992,<br />

altamente controverso, e le<br />

attività di oggi non<br />

sarebbero che la tattica per<br />

portare avanti una strategia<br />

pianificata da lungo tempo,<br />

un punto di vista condiviso<br />

anche da Kwiatkows<strong>ki</strong>.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

manipolazioni appaiono<br />

essere onnipresenti" e di cui<br />

molti dei così detti in<strong>si</strong>ders<br />

con<strong>si</strong>derano Cheney "il<br />

colpevole principale".<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/governombra.htm (4 di 4)08/01/2006 16.52.22<br />

Questo ha portato alle guerre<br />

più disastrose che abbiamo<br />

mai visto".


Il calcio inglese nel caos<br />

- <strong>Pagina</strong> di<strong>si</strong>nformazione<br />

Lettera inedita di lady Diana: «proveranno ad uccidermi»<br />

CNN Ita<strong>li</strong>a - 20 ottobre 2003<br />

LONDRA (CNN) -- Dieci me<strong>si</strong> prima della sua tragica morte nel sottopasso<br />

parigino dell'Alma, il 31 agosto 1997, Lady Diana scrisse una lettera in cui<br />

preannunciò che era in atto un complotto per ucciderla in un incidente<br />

automobi<strong>li</strong>stico. Poi consegnò la lettera al suo maggiordomo, Paul Burrell,<br />

come "as<strong>si</strong>curazione" per il futuro.<br />

Il quotidiano britannico "Daily Mirror" ha pubb<strong>li</strong>cato, lunedì, un estratto della mis<strong>si</strong>va<br />

inviata dalla Principessa del Galles nell'ottobre del 1996 al suo maggiordomo: "Questa<br />

particolare fase della mia vita è la più pericolosa" scriveva la principessa. .... sta<br />

progettando un incidente sulla mia automobile, con un'avaria ai freni e gravi ferite<br />

alla testa per spianare la strada al matrimonio di Carlo".<br />

Lady Diana faceva anche il nome della persona artefice del complotto, ma il<br />

quotidiano ha annerito il nome con una fascetta per evitare conseguenze di tipo<br />

legale.<br />

Comunque, tutta la vicenda sarà ampiamente raccontata dal maggiordomo nel suo<br />

<strong>li</strong>bro "A Royal Duty" di cui il quotidiano britannico ha pubb<strong>li</strong>cato diver<strong>si</strong> stralci. "Mi<br />

occuperò della vicenda - scrisse ancora Diana al suo fido maggiordomo - e vog<strong>li</strong>o che<br />

tu la tenga... nel caso serva". Burrell non fu solo il servitore di "Lady Di", ma anche<br />

un amico e confidente per più di dieci anni.<br />

Lady Diana e il principe Carlo divorziarono ufficialmente nell'ottobre del 1996.<br />

Il 31 agosto 1997 l'auto su cui viaggiava Diana, inseguita da un nugolo di paparazzi,<br />

<strong>si</strong> schiantò a 180 all'ora contro un pilone del tunnel parigino dell'Alma. Il compagno<br />

della principessa, Dodi al Fayed, e l'autista morirono sul colpo; Lady Diana qualche<br />

ora più tardi a causa delle gravis<strong>si</strong>me ferite riportate.<br />

Le autorità france<strong>si</strong> addossarono ogni responsabi<strong>li</strong>tà della tragedia all'autista della<br />

vettura, Henri Paul, che avrebbe guidato troppo velocemente e sotto l'effetto<br />

dell'alcool. Ma il padre di Dodi, Mohamed Al Fayed, proprietario deg<strong>li</strong> esclu<strong>si</strong>vi<br />

magazzini "Harrods", ha sempre parlato di complotto e accusato i servizi segreti<br />

britannici della morte della coppia.<br />

La Casa Reale non ha voluto esprimer<strong>si</strong> sulla clamorosa rivelazione.<br />

Una profezia<br />

"La lettera - ha osservato un biografo della monarchia, Robert Lacey - è una<br />

rivelazione straordinaria e una profezia destinata ad aggiungere ulteriore mistero alla<br />

figura di Lady Diana".<br />

"C'è qualcosa di magico, la gente dirà per sempre che Diana aveva preconizzato la<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/letteradiana.htm (1 di 2)08/01/2006 16.52.22


Il calcio inglese nel caos<br />

sua morte. E questo <strong>si</strong> aggiungerà all'aura magica soprannaturale e profetica che<br />

circonda Diana". Quanto all'autenticità della lettera, l'editore del "Daily Mirror", Piers<br />

Morgan, non ha alcun dubbio: la grafia con cui è scritta la lettera è assolutamente<br />

<strong>si</strong>mile a quella di Diana.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/letteradiana.htm (2 di 2)08/01/2006 16.52.22


Propaganda 2003<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Propaganda 2003<br />

Di Gianni Cipriani - «Avvenimenti» nr. 40 ottobre 2003<br />

Siamo abituati a pensare alla P2 come ad un rottame della storia, o al mas<strong>si</strong>mo come<br />

un retaggio di un malaffare po<strong>li</strong>tico e massonico. Un qualcosa fuori dal tempo che, di<br />

tanto in tanto, <strong>si</strong> ripresenta come un insulto alle coscienze, e per questo, solo per<br />

questo, accende furibonde reazioni.<br />

Ma cos’è davvero la P2? Cos’è il <strong>si</strong>stema piduista? Nel senso comune prevale ormai la<br />

formula che evoca il <strong>si</strong>stema di malaffare, i faccendieri e i vecchi agenti segreti senza<br />

scrupo<strong>li</strong>, pronti a depistare. Come se una progres<strong>si</strong>va «usura» del tempo avesse<br />

operato sulle parole stesse «P2 e piduista», facendo diventare questi termini etichette<br />

prive di contenuto. Insulti che, quando sono uti<strong>li</strong>zzati, paradossalmente bloccano sul<br />

nascere ogni ragionamento; diventano risposte scontate che spengono ogni<br />

domanda.<br />

La domanda, invece, va riaccesa. Bisogna comprendere che il «<strong>si</strong>stema piduista», nei<br />

suoi va<strong>lori</strong> e nelle <strong>li</strong>nee strategiche, è un credo po<strong>li</strong>tico ben strutturato. Non è<br />

semp<strong>li</strong>ce malaffare. E’, semmai, una dottrina che ha fatto (e <strong>si</strong>curamente fa ancora)<br />

leva sul malaffare, sui burattini d’avventura, come g<strong>li</strong> scenari oscuri che sono<br />

compar<strong>si</strong> intorno al falso scandalo Telekom Serbia stanno ampiamente dimostrando.<br />

G<strong>li</strong> obiettivi che persegue, però, sono po<strong>li</strong>tici.<br />

Null’altro che po<strong>li</strong>tici.<br />

Ecco perché arretrare all’accezione insultante (e stereotipata) di piduista è un <strong>li</strong>mite,<br />

se non un grave errore, che non consente di individuare le <strong>li</strong>nee strategiche lungo le<br />

qua<strong>li</strong> sta proseguendo il piano di rinascita – il termine non è casuale – di una<br />

concezione autoritaria, affaristica e sostanzialmente antieuropea che sempre più <strong>si</strong> va<br />

radicando in una parte con<strong>si</strong>stente della cultura po<strong>li</strong>tica conservatrice, moderata nelle<br />

apparenze ma reazionaria nelle pul<strong>si</strong>oni primarie.<br />

Vale la pena, quindi, ana<strong>li</strong>zzare serenamente (<strong>si</strong> fa per dire) quel complesso di<br />

vicende che oggi, paradossalmente, hanno portato l’ex pre<strong>si</strong>dente della Repubb<strong>li</strong>ca<br />

Francesco Cos<strong>si</strong>ga ad affermare tranquillamente e <strong>si</strong>nceramente che nel nostro paese<br />

<strong>si</strong> va riproponendo una «questione massonica», dal momento che stiamo as<strong>si</strong>stendo<br />

ad un ritorno al passato, quando in alcune logge <strong>si</strong> decidevano le sorti della po<strong>li</strong>tica e<br />

dell’economia.<br />

Allora bisogna partire dalla questione delle questioni, che nella po<strong>li</strong>tica piduista era<br />

rappresentata dalla stessa identità della repubb<strong>li</strong>ca ita<strong>li</strong>ana. Una repubb<strong>li</strong>ca<br />

antifascista la cui Costituzione è stata elaborata dalle forze po<strong>li</strong>tiche che avevano<br />

promosso la lotta di Liberazione. Una eredità po<strong>li</strong>tica ce non è mai stata digerita da<br />

quell’in<strong>si</strong>eme di forze che <strong>si</strong> è storicamente radunato intorno alla P2. I motivi sono del<br />

tutto evidenti: l’unità delle forze antifasciste, o del co<strong>si</strong>ddetto «arco costituzionale», è<br />

stata sempre vista come una ferita aperta da sanare al più presto perché attraverso<br />

questo «mito» il Pci aveva ottenuto quella legittimità democratica che mai e poi mai<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/loggiaP2003.htm (1 di 3)08/01/2006 16.52.23


Propaganda 2003<br />

avrebbe dovuto avere. Colpa dei comunisti, ma anche di tutti quei catto<strong>li</strong>ci<br />

democratici che, pur nella diver<strong>si</strong>tà e nell’asprezza dello scontro, non avevano mai<br />

voluto recidere le radici comuni che univano le forze che avevano dato vita al patto<br />

costituzionale. Ecco, dunque, perché nella logica piduista l’unità antifascista andava<br />

sostituita al più presto con un’altra unità, che adottasse uno sbarramento a <strong>si</strong>nistra e,<br />

nello stesso tempo, aprisse a destra, pur rifiutando ufficialmente di accog<strong>li</strong>ere in<br />

questo patto i neofascisti.<br />

Per «rompere» questo patto, nella logica di Licio Gel<strong>li</strong> e dei suoi seguaci, non c’erano<br />

che due strade: depotenziare il «mito» dell’unità antifascista e dare una diversa<br />

lettura della lotta partigiana per annullare il valore storico e po<strong>li</strong>tico e, come secondo<br />

passo, cancellare la Costituzione che in quella storia aveva la sua scaturigine.<br />

Proprio questa concezione è stata, neg<strong>li</strong> anni Settanta, alla base di alcune avventure<br />

ever<strong>si</strong>ve, a cominciare dal golpe Borghese, che a dispetto dei nostalgici di Musso<strong>li</strong>ni e<br />

dei repubb<strong>li</strong>chini che avrebbero dovuto portarlo a termine, non sarebbe stato un colpo<br />

di stato dichiaratamente «fascista»; così come «fascista» non sarebbe stato il<br />

progetto ever<strong>si</strong>vo di Edgardo Sogno, passato alla storia come «golpe bianco».<br />

Secondo questo schema, i ma<strong>li</strong> d’Ita<strong>li</strong>a erano rappresentati dal «pericolo comunista»,<br />

ma anche dalla sostanziale «inaffidabi<strong>li</strong>tà» democristiana il cui gruppo dirigente era<br />

ancorato ai va<strong>lori</strong> della Costituzione, né intendeva disfarsene. Da qui i continui timori<br />

del lento ma progres<strong>si</strong>vo e inesorabile scivolamento verso il «caos comunista» e la<br />

celebre frase di Edgardo Sogno secondo la quale la sua organizzazione <strong>si</strong> era presa<br />

l’impegno di «sparare» contro chiunque – i democristiani traditori – avesse consentito<br />

al Pci di entrare nel governo.<br />

Se queste sono, come sono, le premesse, <strong>si</strong> comprende come l’attuale e sempre più<br />

stringente tentativo di minare i va<strong>lori</strong> fondanti della nostra Repubb<strong>li</strong>ca, la<br />

rivalutazione di Musso<strong>li</strong>ni, del fascismo e della repubb<strong>li</strong>ca di Salò, la volontà di<br />

equiparare – nel rispetto dei morti – partigiani e repubb<strong>li</strong>chini ovvero il de<strong>si</strong>derio di<br />

snaturare il valore <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>co del 25 aprile e di annacquarlo nella condanna indistinta<br />

dei regimi tota<strong>li</strong>tari, <strong>si</strong>ano passaggi ineludibi<strong>li</strong> della strategia piduista. Così come non<br />

<strong>si</strong> può certamente <strong>li</strong>quidare come una semp<strong>li</strong>ce battuta infe<strong>li</strong>ce la frase di Silvio<br />

Berlusconi sulla “Costituzione sovietica”.<br />

Su questo, come detto, varrebbe la pena di riflettere invece di <strong>li</strong>mitar<strong>si</strong> ad uti<strong>li</strong>zzare il<br />

termine piduista come insulto. A chieder<strong>si</strong> come mai, ad esempio, da un po’ di tempo<br />

a questa parte viene lasciato il solo pre<strong>si</strong>dente della Repubb<strong>li</strong>ca, Carlo Azeg<strong>li</strong>o Ciampi,<br />

a celebrare degnamente il 25 aprile. O perché Berlusconi scelse questa data per<br />

ricordare a Torino proprio Edgardo Sogno, decorato per il suo valore partigiano, che<br />

in seguito, però, era diventato uno dei paladini dell’oltranzismo anticomunista, fino ad<br />

approdare alla loggia P2 e a partorire progetti ever<strong>si</strong>vi. E c’è da chieder<strong>si</strong> se non <strong>si</strong>a<br />

proprio per l’avanzare di questa revi<strong>si</strong>one di stampo piduista che è l’intera storia della<br />

Repubb<strong>li</strong>ca ad essere messa in discus<strong>si</strong>one. Non <strong>si</strong> spiegherebbe altrimenti<br />

l’osses<strong>si</strong>one “comunista” che sembra pervadere Silvio Berlusconi ed i suoi sudditi,<br />

impegnati a denunciare il grande complotto con il quale i “ros<strong>si</strong>” (grazie anche<br />

all’inazione democristiana) <strong>si</strong> sarebbero infiltrati in tutti i gang<strong>li</strong> dello Stato fino a<br />

conquistarlo.<br />

Può servire, nel Duemila, agitare lo spettro comunista per guadagnare qualche voto<br />

in più?<br />

C’è di che dubitarne. E allora tanto zelo <strong>si</strong> giustifica con il fatto che la “nuova” Ita<strong>li</strong>a<br />

che qualcuno ha in mente può essere costruita solo sulle macerie della nostra<br />

Costituzione e della sua storia. Cancellare la memoria dell’Ita<strong>li</strong>a repubb<strong>li</strong>cana. Non c’è<br />

nulla di più “piduista” di questo propo<strong>si</strong>to. Eppure molti di coloro, per i qua<strong>li</strong> la P2<br />

evoca qualcosa di negativo, <strong>si</strong> mostrano assai più condiscendenti di fronte a questa<br />

deriva, magari ingannati da nobi<strong>li</strong> slogan come “pacificazione”, che <strong>si</strong>curamente è un<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/loggiaP2003.htm (2 di 3)08/01/2006 16.52.23


Propaganda 2003<br />

obiettivo da raggiungere, ma che adesso è semp<strong>li</strong>cemente un diver<strong>si</strong>vo.<br />

Ci sarebbe poi da riflettere su un altro particolare di non poco conto: la collocazione<br />

internazionale della P2. Oggi, dopo molto tempo, lo stesso ex pre<strong>si</strong>de Cos<strong>si</strong>ga – che<br />

pure ha sempre criticato g<strong>li</strong> e<strong>si</strong>ti della commis<strong>si</strong>one P2 pre<strong>si</strong>eduta da Tina Anselmi – è<br />

disposto ad ammettere che la loggia di Licio Gel<strong>li</strong> è stata un centro di irradiazione<br />

dell’oltranzismo atlantico. C’era la guerra fredda e in occidente l’anticomunismo aveva<br />

differenti gradazioni. Nella loggia di Licio Gel<strong>li</strong> c’erano i “duri”; coloro i qua<strong>li</strong><br />

pensavano, appunto, che l’unità antifascista fosse un orpello e che ci volessero le<br />

misure forti. Così, proprio perché espres<strong>si</strong>one dei settori più rigidi dell’atlantismo,<br />

Licio Gel<strong>li</strong> divenne uno dei referenti più apprezzati del partito repubb<strong>li</strong>cano deg<strong>li</strong> Stati<br />

Uniti e, per essere più preci<strong>si</strong>, un referente della destra repubb<strong>li</strong>cana.<br />

Oggi chi ha l’immagine del Gel<strong>li</strong> depistatore e faccendiere dimentica che il Maestro<br />

Venerabile della P2, ad esempio, fu uno tra i più attivi nel sostenere la candidatura di<br />

Ronald Reagan alla pre<strong>si</strong>denza deg<strong>li</strong> Stati Uniti e <strong>si</strong> impegnò, anche per convincere i<br />

numero<strong>si</strong> italo-americani, a far pubb<strong>li</strong>care sul Corriere della Sera una serie di artico<strong>li</strong><br />

che dovevano mettere in buona luce lo sfidante del pre<strong>si</strong>dente uscente, Carter. Anche<br />

per questo Gel<strong>li</strong> (oltre a lui c’era Francesco Pazienza) fu tra g<strong>li</strong> invitati al ricevimento<br />

che <strong>si</strong> tenne neg<strong>li</strong> Stati Uniti per festeggiare la vittoria di Reagan.<br />

L’Ita<strong>li</strong>a pensata dalla P2 era una repubb<strong>li</strong>ca legata mani e piedi ag<strong>li</strong> Stati Uniti. Anzi, a<br />

quei settori più reazionari e più “oltranzisti” nella lotta contro il nemico che allora <strong>si</strong><br />

chiamava comunismo. Cosa c’è di differente dal governo di oggi, nel quale le spinte<br />

ad ancorar<strong>si</strong> ai voleri della destra repubb<strong>li</strong>cana, oggi rappresentata da Bush jr., sono<br />

così forti da mettere in discus<strong>si</strong>one il ruolo dell’Ita<strong>li</strong>a nel processo di unificazione<br />

Europea? Cambiano g<strong>li</strong> scenari ma, evidentemente, il cordone ombe<strong>li</strong>cale non è stato<br />

reciso. Ed ecco manifestar<strong>si</strong> queg<strong>li</strong> atteggiamenti da vassallo prostrato di fronte<br />

all’imperatore che nemmeno neg<strong>li</strong> anni Settanta, quando pure forte era la polemica<br />

sul “servi<strong>li</strong>smo atlantico” dell’Ita<strong>li</strong>a, <strong>si</strong> erano mai visti in <strong>si</strong>mile maniera. Anche in<br />

questo caso, non c’è nulla di più piduista.<br />

Quella che abbiamo di fronte, dunque, è una precisa strategia po<strong>li</strong>tica che oggi trova<br />

in Silvio Berlusconi la sua espres<strong>si</strong>one ma che, probabilmente, è una tendenza po<strong>li</strong>tica<br />

che sopravviverà a Berlusconi, così come è sopravvissuta nel passaggio tra la prima e<br />

la seconda repubb<strong>li</strong>ca. Po<strong>li</strong>tica che, come detto, fa spesso leva sul malaffare, ma che<br />

non è materia esclu<strong>si</strong>va (anzi, è vero il contrario) deg<strong>li</strong> specia<strong>li</strong>sti delle trame. Oggi,<br />

come detto, alcuni personaggi compar<strong>si</strong> a margine del caso Telekom Serbia e le<br />

spavalde dichiarazioni di Licio Gel<strong>li</strong> rappresentano il volto di questo oscuro passato.<br />

Ma il problema è che questo “passato” è presente. E <strong>si</strong>ffatta strategia sta ottenendo i<br />

suoi più <strong>si</strong>gnificativi succes<strong>si</strong> proprio là dove la sen<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà democratica è meno<br />

sen<strong>si</strong>bile o, se è sen<strong>si</strong>bile, reagisce solo appellando<strong>si</strong> alla ritua<strong>li</strong>tà dei <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>. Oggi il<br />

piduismo è più forte non solo perché ricompaiono Gel<strong>li</strong>, Pazienza e uno stuolo di<br />

faccendieri. E’ più forte perché <strong>si</strong> stanno minando le ba<strong>si</strong> della nostra Repubb<strong>li</strong>ca<br />

secondo uno schema ben collaudato. E nessuno, fino ad ora, ha davvero di<strong>si</strong>nnescato<br />

quelle cariche.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/loggiaP2003.htm (3 di 3)08/01/2006 16.52.23


Lo spettro del fascismo dietro Schwarzenegger<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Lo spettro del fascismo dietro Schwarzenegger<br />

Tratto da <strong>si</strong>to www.informationguerrilla.org<br />

"Ammiro Hitler ... perché di estrazione modesta, senza un'istruzione formale, è<br />

arrivato al potere. Lo ammiro per essere un grande oratore, per il modo di rivolger<strong>si</strong><br />

alla gente, ecc... "Non <strong>si</strong> può vivere senza autorità. Perché credo che ci sono di quel<strong>li</strong><br />

nati per averla, per avere il controllo su g<strong>li</strong> altri, il 95% della gente, a cui dire che fare<br />

e come mantenere l'ordine. Ne sono completamente convinto ... Ritengo che se <strong>si</strong><br />

vuole creare una nazione forte non <strong>si</strong> può consentire che tutti <strong>si</strong>ano deg<strong>li</strong> individui,<br />

perché tutti hanno la propria opinione e non <strong>si</strong> può mettere tutti in<strong>si</strong>eme per essere<br />

una nazione forte. Allora bisogna dire alla gente che cosa deve fare, e non <strong>si</strong> può<br />

lasciare che faccia ciò che g<strong>li</strong> pare. In Germania c'era molta coe<strong>si</strong>one. I soldati<br />

tedeschi erano i mig<strong>li</strong>ori, e con le forze di po<strong>li</strong>zia e tutto il resto ... In America ... c'è<br />

una cosa che non mi piace, è che la gente fa sempre un po' troppo quello che g<strong>li</strong><br />

pare. Non c'è più coe<strong>si</strong>one. E non credo che <strong>si</strong>a tutta colpa della gente. Ritengo che<br />

qui non ci <strong>si</strong>a un leader abbastanza forte ... Parlare a 50 mila persone alla volta e<br />

farle urlare, o come Hitler nello stadio di Norimberga, con tutta quella gente che ti<br />

grida il suo completo accordo con tutto quello che dici" -- Arnold Schwarzenegger --<br />

Dalla trascrizione di un'intervista a George Butler del 1977<br />

"Schwarzenegger non teneva nascoste le sue opinioni controverse. Spesso ingaggiava<br />

discus<strong>si</strong>oni accese con Rick Wayne -- un bodybuilder nero dell'isola caraibica di St.<br />

Lucia -- su una delle questioni più toccanti deg<strong>li</strong> anni Settanta: la segregazione<br />

razziale in Sud Africa. Schwarzenegger, dice Wayne, difendeva l'apartheid e<br />

sosteneva che i sudafricani non potevano lasciare il potere ai neri sudafricani. «Allora<br />

ero convinto che fosse un razzista da cima a fondo», ha detto Wayne in una recente<br />

intervista." -- San Jose Mercury News, 24 agosto 2003<br />

"Arnold è la vera definizione della "volontà di potenza" di Nietzsche, lui <strong>si</strong> vede come<br />

il superuomo, superiore ag<strong>li</strong> altri esseri." -- David Wyles (direttore di produzione di<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/schwarzenegger.htm (1 di 3)08/01/2006 16.52.24


Lo spettro del fascismo dietro Schwarzenegger<br />

«Pumping Iron»), intervista al New York Times, Oct. 4, 2003.<br />

Queste citazioni sono riportate in apertura del volantino intitolato "Il ritorno della<br />

bestia" diffuso prima del voto in Ca<strong>li</strong>fornia dalla campagna elettorale di Lyndon<br />

LaRouche. Il candidato alla pre<strong>si</strong>denza USA spiega tra l'altro: "Schwarzenegger, come<br />

Hitler prima di lui, è quel tipo di 'uomo-bestia' a cui fanno ricorso, in un'epoca di<br />

grande cri<strong>si</strong>, per intimidire una popolazione affinché <strong>si</strong> sottometta, per puro terrore,<br />

alle deci<strong>si</strong>oni po<strong>li</strong>tiche più efferate". Si legge ancora nel volantino: "I movimenti<br />

fascisti non sono creati da quel<strong>li</strong> come Hitler, ma da potenti interes<strong>si</strong> finanziari che<br />

creano un movimento deg<strong>li</strong> scontenti e dei disperati, e cercano uno con la persona<strong>li</strong>tà<br />

da "uomo-bestia" da mettere alla loro testa. Schwarzenegger, come Hitler prima di<br />

lui, era un meno di niente, una comparsa da opera wagneriana -- Il terminator. Le<br />

citazioni sopra riportate fanno capire che una volta in scena, Arnie reciterà la sua<br />

parte istintivamente. Come il ministro delle finanze nazista Hjalmar Schacht e il capo<br />

della Banca d'Inghilterra Montagu Norman scelsero e finanziarono Hitler, oggi<br />

Schwarzenegger conta sug<strong>li</strong> ambienti bancari rappresentati da Warren Buffett." Una<br />

pronta conferma dei moniti di LaRouche è arrivata il 7 ottobre, da alcuni mezzi<br />

d'informazione europei che hanno espresso serie preoccupazioni, censurate in<br />

America, secondo cui il neo-eletto governatore della Ca<strong>li</strong>fornia Arnold<br />

Schwarzenegger, rappresenta lo spettro del fascismo neg<strong>li</strong> USA. Il Times di Londra<br />

del 7 ottobre ha dedicato il commento principale allo "spettro del fascismo che <strong>si</strong><br />

stag<strong>li</strong>a dietro Arnie". Lord Rees-Mogg, una firma dei piani alti dell'estab<strong>li</strong>shment<br />

britannico, scrive di non essere tanto preoccupato del fatto che Schwarzenegger<br />

abbia elogiato Hitler, quanto piuttosto per il fatto che "Arnold Schwarzenegger fa leva<br />

sulla seduzione esercitata dal fascismo, prescindendo dal fatto che lui personalmente<br />

<strong>si</strong>a o non <strong>si</strong>a fascista". "La po<strong>li</strong>tica delle emozioni di massa è la po<strong>li</strong>tica del fascismo",<br />

spiega Rees-Mogg. L'aristocratico britannico sa bene di che cosa stia parlando, e<br />

quando passa a spiegare il ruolo dell'"uomo bestia", che viene spacciato per<br />

"leadership", impersonato da Schwarzenegger, è complementare a ciò che solo<br />

LaRouche ha osato dire pubb<strong>li</strong>camente neg<strong>li</strong> Stati Uniti. "L'essenza di tutti i<br />

movimenti fascisti con<strong>si</strong>ste in un rapporto tra il leader e le masse che non è mediato<br />

attraverso le istituzioni della democrazia. Che cosa fa il leader? Dà la leadership. Che<br />

cosa g<strong>li</strong>elo consente? La forza della sua volontà. In che cosa <strong>si</strong> vede la volontà del<br />

leader? Nella frene<strong>si</strong>a per la crudeltà estrema che sa eccitare. In che modo<br />

Schwarzenegger dimostra questa crudeltà estrema? Impersonando il ruolo della<br />

macchina -- neanche un uomo -- che ammazza centinaia di persone". La campagna<br />

per il "recall" in Ca<strong>li</strong>fornia, ha scritto Rees-Mogg, suscita "conf<strong>li</strong>tti diretti tra il<br />

principio della democrazia e quello del Führer, g<strong>li</strong> stes<strong>si</strong> del 1933".<br />

I finanziamenti dell'operazione hitleriana<br />

Dietro Schwarzenegger ci sono Warren Buffet, il secondo uomo più ricco d'America, e<br />

lord Jacob Rothschild, il capo della omonima famig<strong>li</strong>a bancaria. La fotografia del trio<br />

Schwarzenegger, Rothschild e Buffett è apparsa nel dos<strong>si</strong>er "Who Robbed Ca<strong>li</strong>fornia"<br />

del movimento di LaRouche, sulla speculazione che ha devastato il settore elettrico<br />

della Ca<strong>li</strong>fornia. La foto è stata scattata alla conferenza "mini Davos" che Rothschild<br />

ha ospitato a Waddesdon Manor, con l'aiuto di Warren Buffett, alla fine di settembre.<br />

A metà agosto Buffett ha raccolto la piena approvazione di Fe<strong>li</strong>x Rohatyn, banchiere<br />

della Lazard Freres, per il sostegno che stava dando ad Arnie. Dietro a<br />

Schwarzenegger ci sono g<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> della deregulation selvaggia -- quel<strong>li</strong><br />

rappresentati dal vice pre<strong>si</strong>dente Cheney e dalla Enron -- che prima hanno portato<br />

alla distruzione delle capacità produttiva e del <strong>si</strong>stema elettrico della Ca<strong>li</strong>fornia, ed<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/schwarzenegger.htm (2 di 3)08/01/2006 16.52.24


Lo spettro del fascismo dietro Schwarzenegger<br />

ora prospettano la loro "soluzione" fascista: il Terminator. A dare manforte a<br />

Schwarzenegger c'è anche il crimine organizzato che ha sostenuto la sua campagna,<br />

passata <strong>si</strong>a attraverso il partito repubb<strong>li</strong>cano <strong>si</strong>a attraverso il partito democratico.<br />

Un'occhiata ai finanziamenti elettora<strong>li</strong> di Schwarzenegger, e del suo "gemello" in<br />

campo democratico, Cruz Bustamante, fa subito capire come ambedue <strong>si</strong>ano stati<br />

pesantemente foraggiati dai grandi proprietari dei ca<strong>si</strong>nò, quel<strong>li</strong> di Las Vegas e quel<strong>li</strong><br />

delle riserve dei pellerossa. E' dai primi anni Ottanta che Schwarzenegger è in ottimi<br />

rapporti con g<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> dei ca<strong>si</strong>nò legati al crimine organizzato, grazie a Paul D.<br />

Wachter, amministratore del suo patrimonio e un big del racket dell'azzardo. Un altro<br />

sostenitore di Arnold è Russell Goldsmith, banchiere molto legato a Steve Wynn, un<br />

altro pezzo da novanta di Las Vegas. Dal canto suo Bustamante <strong>si</strong> appoggia sug<strong>li</strong><br />

interes<strong>si</strong> del gioco d'azzardo gestito nelle riserve dei pellerossa, sostanzialmente in<br />

mano ag<strong>li</strong> stes<strong>si</strong> magnati finanziari dei ca<strong>si</strong>nò. Scendendo in campo "a favore" del<br />

recall, in pratica Bustamente ha garantito l'elezione di Schwarzenegger. Se, infatti, il<br />

fronte del "no" al recall avesse tenuto, Arnold non avrebbe potuto sfondare. Si è<br />

trattata di una riedizione della collaudata strategia "Bull Moose", denunciata da<br />

Lyndon LaRouche nell'estate del 2002. A <strong>li</strong>vello nazionale la stessa strategia prevede<br />

che, il senatore repubb<strong>li</strong>cano John McCain minacci Bush di candidar<strong>si</strong> come<br />

indipendente, di sottrarg<strong>li</strong> i voti, e far vincere così il democratico sfidante, il sen. Joe<br />

Lieberman, pagato dag<strong>li</strong> stes<strong>si</strong> interes<strong>si</strong> dietro McCain. McCain ha fatto attivamente<br />

campagna elettorale per Schwarzenegger, e il suo compare Lieberman ha fatto<br />

campagna per Bustamante. Ambedue i senatori sono collegati ag<strong>li</strong> ambienti finanziari<br />

del gioco d'azzardo e del crimine organizzato, e ambedue godono del sostegno di<br />

Conrad Black dell'Hudson Institute, organismo che propaganda po<strong>li</strong>tiche economiche<br />

e strategiche micidia<strong>li</strong> e propone un "uomo forte" capace di imporle. (…)<br />

Fonte: http://www.movisol.org<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/schwarzenegger.htm (3 di 3)08/01/2006 16.52.24


Misteri e segreti del B'nai B'rith: la più importante organizzazione ebraica internazionale<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Misteri e segreti del B'nai B'rith<br />

La più importante organizzazione ebraica internazionale<br />

Di Altomonte, Athos A. - tratto dal <strong>si</strong>to www.esonet.org<br />

Emmanuel Ratier ci presenta uno studio molto interessante sul "B’nai B’rith". Su<br />

questo argomento non era stato scritto ancora nulla di co<strong>si</strong> completo, dettag<strong>li</strong>ato e<br />

nello stesso tempo ben documentato. Era infatti molto difficile poter parlare del "B’nai<br />

B’rith", poiché riguardo a quest’associazione non <strong>si</strong> trovava nulla, di "esposto al<br />

pubb<strong>li</strong>co". Nulla, neppure alla Bib<strong>li</strong>oteca Nazionale di Parigi, tranne tre modesti<br />

fascico<strong>li</strong> del 1932. Tuttavia, secondo l’"Encyclopedia Judaica" (1970), il "B’nai B’rith"<br />

costituisce "la più antica e la più numerosa organizzazione giudaica di mutuo<br />

soccorso, organizzata in logge e in capito<strong>li</strong> in 45 nazioni. Il numero totale dei membri<br />

è di circa 500.000".<br />

Strano che un’associazione così importante, fondata neg<strong>li</strong> USA nel 1843, non abbia<br />

mai pubb<strong>li</strong>cato nulla su di se. Se <strong>si</strong> consulta la collezione delle riviste, che per legge<br />

devono essere esposte in quattro esemplari alla Bib<strong>li</strong>oteca Nazionale ogni volta che<br />

appaiono, <strong>si</strong> constata che il "B’nai B’rith" non ha mai effettuato tale depo<strong>si</strong>to, pur<br />

essendovi obb<strong>li</strong>gato per legge. Nonostante questa precauzione, l’Autore dello studio<br />

presentato dal Ratier, ha potuto consultare una certa parte delle pubb<strong>li</strong>cazioni del<br />

"B’nai B’rith" americano ed europeo. In questo articolo mi sono <strong>li</strong>mitato a recen<strong>si</strong>re<br />

tale <strong>li</strong>bro, cui rimando il lettore per eventua<strong>li</strong> consultazioni di citazioni fatte nell’opera<br />

stessa.<br />

LA FONDAZIONE<br />

Il 13 ottobre 1843 il "B’nai B’rith" fu fondato al Caffé Sinsheimer, nel quartiere di Wall<br />

Street, a New York. Allora fu chiamato "Bundes-Brueder" (che <strong>si</strong>gnifica "Lega dei<br />

fratel<strong>li</strong>"), nome tedesco a causa dell’origine dei fondatori ebrei-tedeschi, che<br />

parlavano soltanto il tedesco o l’yiddish. Il "B’nai B’rith " è pertanto una delle più<br />

antiche associazioni americane ancora e<strong>si</strong>stenti.<br />

Il fondatore, Henry Jones, cercò dei co-fondatori reclutando<strong>li</strong> presso la Sinagoga, di<br />

cui era uno dei principa<strong>li</strong> responsabi<strong>li</strong>. Il "B’nai B’rith" stesso riconosce inoltre che<br />

almeno quattro dei suoi fondatori erano massoni. L’Ordine del "B’nai B’rith", per <strong>li</strong>bera<br />

scelta dei fondatori, era riservato ai so<strong>li</strong> ebrei. I fondatori volevano creare un Ordine<br />

che avrebbe dovuto essere il mezzo per unire g<strong>li</strong> ebrei d’America e "illuminare" così<br />

"come un faro il mondo intero". Un mese dopo la creazione dell’Ordine, <strong>si</strong> decise che<br />

la sede sarebbe stata a New York; il locale scelto per fondare la prima Loggia di New<br />

York, non fu una sala della Sinagoga, ma il tempio massonico <strong>si</strong>tuato all’angolo di<br />

O<strong>li</strong>ver Street e Henry Street, proprio per mostrare la sua origine massonica. I<br />

fondatori decisero di cambiare nome all’associazione, stimando che un Ordine ebraico<br />

dovesse avere un nome ebraico. Conservarono così le inizia<strong>li</strong> B. B., ma cambiarono il<br />

nome dell’Ordine, che da "Bundes-Brueder " (Lega dei Fratel<strong>li</strong>) divenne "B’nai<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/bnaibrith.htm (1 di 7)08/01/2006 16.52.25


Misteri e segreti del B'nai B'rith: la più importante organizzazione ebraica internazionale<br />

B’rith" (Fig<strong>li</strong> dell’Alleanza). Il motto dell’Ordine era: "Benevolenza, Amore fraterno e<br />

Armonia". Si scelse perciò come <strong>si</strong>mbolo dell’Ordine la "menorah", il cande<strong>li</strong>ere a<br />

sette bracci, che <strong>si</strong>mboleggia appunto la luce.<br />

FORMARE DEI QUADRI<br />

Henry Jones intuì la neces<strong>si</strong>tà di una stretta unione della comunità ebraica americana,<br />

in vista del suo futuro incremento, per l’arrivo di un sempre crescente numero di<br />

emigranti, e quindi il bisogno di un’organizzazione che provvedesse alla loro<br />

<strong>si</strong>stemazione e al loro sostentamento; seppe unire i principi re<strong>li</strong>gio<strong>si</strong> del Giudaismo a<br />

quel<strong>li</strong> filantropici di mutuo soccorso della Massoneria. Il disegno di Jones era quello di<br />

selezionare tra g<strong>li</strong> immigrati i mig<strong>li</strong>ori elementi. per costituire i "quadri" o le é<strong>li</strong>tes<br />

indispensabi<strong>li</strong> al ruolo che il Giudaismo americano avrebbe dovuto avere nel mondo<br />

intero: essere il sacerdote dell’umanità posta al suo servizio, come "noachida" o<br />

prose<strong>li</strong>te della porta! Per far questo bisognava conservare il carattere re<strong>li</strong>gioso del<br />

Giudaismo, ma nello stesso tempo evitare ogni disputa teologica.<br />

Ora la Sinagoga, che in America era profondamente divisa, non poteva compiere<br />

quest’opera: la Loggia doveva quindi interpor<strong>si</strong> ed unificare ciò che le dispute<br />

<strong>si</strong>nagoga<strong>li</strong> avevano diviso. Il "B’nai B’rith" avrebbe dovuto essere il grande educatore<br />

deg<strong>li</strong> ebrei americani, per poter<strong>li</strong> innalzare al rango che compete loro: essere il faro<br />

dell’umanità! Esso aveva quindi una dup<strong>li</strong>ce funzione: essere un bastione contro la<br />

secolarizzazione e la perdita dell’identità ebraica; e nello stesso tempo evitare ogni<br />

pericolo di divi<strong>si</strong>one, a causa delle dispute teologiche. Per favorire quest’unione deg<strong>li</strong><br />

ebrei l’Ordine, rifacendo<strong>si</strong> ai principi della Massoneria, <strong>si</strong> poneva al di sopra dei partiti<br />

e delle correnti teologiche ebraiche. Esso divenne il centro di tutti g<strong>li</strong> affari del mondo<br />

ebraico americano e il punto d’incontro deg<strong>li</strong> ebrei <strong>li</strong>bera<strong>li</strong> e ortodos<strong>si</strong>. Grazie alla sua<br />

caratteristica plura<strong>li</strong>sta, non esclu<strong>si</strong>vista, il "B’nai B’rith" riuscì a unire ciò che la<br />

Sinagoga aveva diviso. Inoltre il "B’nai B’rith", per poter mantenere intatta la sua<br />

vita<strong>li</strong>tà, mostrò sempre una grande capacità di adattamento al mutare delle<br />

circostanze.<br />

INFLUENZA POLITICA DEL "B’NAI B’RITH"<br />

Nell’ambito dei suoi compiti di tutela delle minoranze ebraiche l’Ordine esercitò,<br />

tramite il canale della diplomazia americana, enormi pres<strong>si</strong>oni in favore deg<strong>li</strong> ebrei<br />

perseguitati in Rus<strong>si</strong>a, in Romania, in Germania ecc. Nel 1903 per esempio, il<br />

pre<strong>si</strong>dente Roosevelt preparò in<strong>si</strong>eme al "B’nai B’rith" una lettera di protesta da<br />

inviare allo Zar di Rus<strong>si</strong>a per condannare i pogrom rus<strong>si</strong>. Le richieste contenute nella<br />

lettera, trasmessa dal Segretario di Stato americano, non furono accolte dallo Zar, il<br />

quale anzi, vedendo che g<strong>li</strong> ebrei capeggiavano i rivoluzionari rus<strong>si</strong>, decise di<br />

sottomettere g<strong>li</strong> israe<strong>li</strong>ti stranieri a un regime speciale di passaporto, per poter<strong>li</strong><br />

meg<strong>li</strong>o sorveg<strong>li</strong>are. L’America fece nuovamente pres<strong>si</strong>oni diplomatiche sullo Zar, ma<br />

Nicola II rifiutò ancora una volta di ricevere le proteste ebree. Il Gran Pre<strong>si</strong>dente del<br />

"B’nai B’rith" di quel tempo, Krans, ha scritto che uno dei membri del "B’nai B’rith"<br />

dichiarò in quell’occa<strong>si</strong>one: "Se lo Zar non vuole dare al nostro popolo la <strong>li</strong>bertà che<br />

esso de<strong>si</strong>dera, allora una Rivoluzione installerà una Repubb<strong>li</strong>ca in Rus<strong>si</strong>a, mediante la<br />

quale otterremo i nostri diritti". Previ<strong>si</strong>one o premonizione?<br />

L’INFLUENZA ATTUALE DEL B’NAI B’RITH<br />

Neg<strong>li</strong> USA le campagne pre<strong>si</strong>denzia<strong>li</strong> passano inevitabilmente attraverso le assemblee<br />

del "B’nai B’rith", dove i candidati, <strong>si</strong>a democratici che repubb<strong>li</strong>cani, vengono a<br />

porgere i loro messaggi di sostegno ad Israele. Per esempio nel 1953 il vice<br />

pre<strong>si</strong>dente Richard Nixon fu il principale oratore po<strong>li</strong>tico al banchetto della<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/bnaibrith.htm (2 di 7)08/01/2006 16.52.25


Misteri e segreti del B'nai B'rith: la più importante organizzazione ebraica internazionale<br />

Convenzione, ed il pre<strong>si</strong>dente Dwight Eisenhower inviò un caloroso messaggio<br />

d’incoraggiamento alla Loggia. Eisenhower prese poi parte al banchetto per il 40·<br />

anniversario dell’A.D.L. (Anti-Diffamation League of "B’nai B’rith"), il "braccio armato"<br />

del "B’nai B’rith". Mentre nel 1963, per i 50 anni dell’A.D.L., l’invitato d’onore fu il<br />

pre<strong>si</strong>dente John Kennedy. Alcuni me<strong>si</strong> più tardi anche il nuovo pre<strong>si</strong>dente Lyndon<br />

Johnson fu invitato dall’Ordine. Per finire, il pre<strong>si</strong>dente del "B’nai B’rith", Label Katz,<br />

incontrò in udienza privata Giovanni XXIII nel gennaio 1960. Tramite Jules Isaac<br />

(membro del "B’nai B’rith") l’Ordine ha giocato un ruolo di primo piano nella<br />

preparazione del documento Nostra Ætate del Conci<strong>li</strong>o Vaticano II.<br />

IL B’NAI B’RITH E LA MASSONERIA<br />

Oggi i membri del "B’nai B’rith" cercano di non parlare del loro legame con la<br />

Massoneria, ma abbiamo già visto come almeno quattro dei fondatori del "B’nai<br />

B’rith" erano massoni, che <strong>si</strong> riunivano in Temp<strong>li</strong> massonici. Il Ratier esamina a<br />

questo scopo ciò che autori o riviste massoniche o filomassoniche scrivono del " B’nai<br />

B’rith": Daniel Ligou, il "Dictionnaire de la franc-maçonnerie" (1932),l’"Almanach<br />

maçonnique de l’Europe", Jean-Pierre Bayard, la rivista "Globe" secondo cui il "B’nai<br />

B’rith" è "il ramo ebraico della Massoneria", Daniel Beresniak, la "Guide de la vie juive<br />

en France", che parla, a propo<strong>si</strong>to del "B’nai B’rith" di "Massoneria colorata di<br />

Giudaismo", e infine "Tribune Juive" secondo cui es<strong>si</strong> ("B’nai B’rith") progettano di<br />

creare un tipo di "obbedienza massonica riservata ai so<strong>li</strong> ebrei". Da qualche decennio<br />

tuttavia, i dirigenti del "B’nai B’rith " stanno cercando di non far trasparire la<br />

specificita massonica del loro Ordine.<br />

LA REGOLA DEL SEGRETO<br />

Ufficialmente il "B’nai B’rith" avrebbe dovuto abbandonare la regola del segreto nel<br />

1920, ma ancora nel 1936 Paul Goldman, pre<strong>si</strong>dente della prima Loggia di Londra,<br />

parlava, in un articolo che ne tratteggiava la storia, del segreto o <strong>si</strong>lenzio sulle attivita<br />

della Loggia. Il Ratier spiega inoltre come vi <strong>si</strong>ano nel "B’nai B’rith" delle "riunioni<br />

aperte" cui possono as<strong>si</strong>stere anche i profani, e le "vere riunioni", chiuse o segrete,<br />

riservate ai so<strong>li</strong> fratel<strong>li</strong>.<br />

IL CARDINALE DEL B’NAI B’RITH<br />

Il 16 novembre 1991, il card. Albert Decourtray, Arcivescovo di Lione e Primate di<br />

Francia, riceveva il Premio internazionale dell’azione umanitaria del distretto XIX<br />

(Europa) del "B’nai B’rith". Nel discorso pronunciato per la consegna della medag<strong>li</strong>a<br />

ricordo a Decourtray, Marc Aron, pre<strong>si</strong>dente del "B’nai B’rith" francese, fece<br />

un’allu<strong>si</strong>one molto interessante circa l’evoluzione delle relazioni tra g<strong>li</strong> ebrei e il<br />

Vaticano: "Poi venne Jules Isaac, un "B’nai B’rith"; il suo incontro con Giovanni XXIII<br />

è la punta dell’iceberg; il Vaticano II, Nostra Ætate, le direttive conci<strong>li</strong>ari per lo<br />

sradicamento di ogni concetto antigiudeo nella cateche<strong>si</strong> e nella <strong>li</strong>turgia".<br />

IL CARDINALE BEA<br />

L’attitudine filoebrea del cardinale Bea g<strong>li</strong> valse l’accusa di essere un agente segreto<br />

B’nai B’rith". Qualcuno, come ha riassunto Leon de Poncins, ha accusato Bea di<br />

essere d’origine ebrea, <strong>si</strong> sarebbe chiamato, Beja, o Behar, e avrebbe agito nel<br />

Conci<strong>li</strong>o come agente segreto del "B’nai B’rith", Ma non ci sono prove serie di ciò fino<br />

ad ora.<br />

FREUD E IL B’NAI B’RITH<br />

L’autore scrive che S. Freud era membro della Loggia del "B’nai B’rith" di Vienna e<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/bnaibrith.htm (3 di 7)08/01/2006 16.52.25


Misteri e segreti del B'nai B'rith: la più importante organizzazione ebraica internazionale<br />

che il "B’nai B’rith" ha influito molto sullo sviluppo della p<strong>si</strong>cana<strong>li</strong><strong>si</strong>, fondata sulla<br />

Kabala.<br />

IL B’NAI B’RITH E IL COMUNISMO<br />

La domanda dell’autore è questa: vi fu oppo<strong>si</strong>zione o sostegno, da parte del "B’nai<br />

B’rith", alla Rivoluzione comunista del 1917? Globalmente, leggendo la stampa del<br />

"B’nai B’rith", <strong>si</strong> può dire che vi fu sostegno, senza che vi fosse alcuna paura per lo<br />

sviluppo della comunità israe<strong>li</strong>tica russa, tranne le inquietudini per un’eventuale<br />

as<strong>si</strong>milazione deg<strong>li</strong> ebrei nello Stato comunista e le difficoltà per la pratica re<strong>li</strong>giosa.<br />

Ma oltre questi due punti, non <strong>si</strong> trova, nella stampa del "B’nai B’rith" dell’epoca,<br />

nessuna condanna del regime dittatoriale comunista per la sua ideologia. Per quanto<br />

riguarda "l’e<strong>li</strong>minazione deg<strong>li</strong> ebrei ortodos<strong>si</strong>, essa fu condotta dalla sezione ebrea del<br />

partito comunista la ‘Evsekzija’, Si as<strong>si</strong>stette perciò al triste spettacolo di ebrei, che<br />

spog<strong>li</strong>avano i loro propri fratel<strong>li</strong>".<br />

IL B’NAI B’RITH E IL SIONISMO<br />

Il "B’nai B’rith" può essere definito un movimento pre-<strong>si</strong>onista. Fin dall’origine e per<br />

sua natura, il "B’nai B’rith" è un Ordine d’ispirazione <strong>si</strong>onista, anche se nel 1843<br />

questo termine non e<strong>si</strong>steva ancora. Paul Goldman, pre<strong>si</strong>dente della Prima Loggia<br />

d’Inghilterra, scrisse nel 1936 un piccolo opuscolo sulla storia ditale Loggia. In esso<br />

sono contenute notizie molto importanti sull’influenza delle logge londine<strong>si</strong> del "B’nai<br />

B’rith" nello sviluppo del Sionismo.<br />

"Nella Palestina - scrive il Goldman - "B’nai B’rith" ha esercitato un ruolo unico, prima<br />

che il Sionismo ne facesse la base dello Stato ebraico". Nel 1865, ventitré anni prima<br />

dell’Organizzazione <strong>si</strong>onista mondiale di Herzl, il "B’nai B’rith " organizzò una grande<br />

campagna d’aiuto alle vittime ebree di un’epidemia di colera in Palestina. Dopo di che<br />

l’Ordine non ha più smesso di sostenere finanziariamente le iniziative private in<br />

Israele (nel 1948, inviò più di quattro mi<strong>li</strong>oni di dollari in Israele). Tuttavia a causa di<br />

una minoranza anti<strong>si</strong>onista tra g<strong>li</strong> ebrei, il "B’nai B’rith"; che ha sempre cercato di<br />

evitare ogni querelle e divi<strong>si</strong>one tra israe<strong>li</strong>ti, non ha preso ufficialmente po<strong>si</strong>zione<br />

(fino al settembre 1947) in favore delle te<strong>si</strong> <strong>si</strong>oniste, pur difendendole e partecipando<br />

attivamente a tutte le conferenze <strong>si</strong>oniste.<br />

IL B’NAI B’RITH FA RICONOSCERE ISRAELE<br />

È stato il "B’nai B’rith" che ha provocato il riconoscimento (de facto) dello Stato<br />

d’Israele da parte del pre<strong>si</strong>dente americano Harry Truman, che era ostile ad un<br />

riconoscimento rapido d’Israele, e che a causa del suo "ritardismo" veniva accusato<br />

dai dirigenti <strong>si</strong>onisti di essere un traditore. Nessuno dei leaders <strong>si</strong>onisti era ricevuto,<br />

in quei frangenti, alla Casa Bianca. Tutti, tranne Frank Goldman, pre<strong>si</strong>dente del "B’nai<br />

B’rith", che non riuscì però a convincere il Pre<strong>si</strong>dente. Allora Goldman telefonò<br />

all’avvocato Granoff, con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere di Jacobson, amico personale del pre<strong>si</strong>dente Truman.<br />

Jacobson, un "B’nai B’rith", pur non essendo <strong>si</strong>onista, scrisse tuttavia un telegramma<br />

al suo amico Truman, chiedendog<strong>li</strong> di ricevere Weizmann (pre<strong>si</strong>dente del Congresso<br />

Sionista mondiale). Il telegramma restò senza risposta. allora Jacobson chiese un<br />

appuntamento personale alla Casa Bianca. Truman lo avviso che sarebbe stato fe<strong>li</strong>ce<br />

di rivederlo, a condizione che non g<strong>li</strong> avesse parlato della Palestina. Jacobson promise<br />

e partì. Arrivato alla Casa Bianca, come scrive Truman stesso nelle sue "Memorie":<br />

«Delle grandi lagrime g<strong>li</strong> colavano dag<strong>li</strong> occhi; allora g<strong>li</strong> dis<strong>si</strong>: "Eddie, sei un<br />

disgraziato, mi avevi promesso di non parlare di ciò che sta succedendo in Medio<br />

Oriente". Jacobson mi rispose: "Signor Pre<strong>si</strong>dente, non ho detto neanche una parola,<br />

ma ogni volta che penso ag<strong>li</strong> ebrei senza patria mi metto a piangere". Allora g<strong>li</strong> dis<strong>si</strong>:<br />

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Misteri e segreti del B'nai B'rith: la più importante organizzazione ebraica internazionale<br />

"Eddie, basta". E discutemmo d’altro, ma ogni tanto una grossa lacrima colava dai<br />

suoi occhi. Poi se ne andò». Ebbene poco tempo dopo, Truman ricevette Weizmann in<br />

segreto e cambiò radicalmente opinione, decidendo di riconoscere subito lo Stato<br />

d’Israele. Così il 15 maggio 1948 Truman chiese al rappresentante deg<strong>li</strong> Stati Uniti di<br />

riconoscere de facto il nuovo Stato. E quando il Pre<strong>si</strong>dente firmò i documenti di<br />

riconoscimento ufficiale d’Israele, il 13 gennaio 1949, i so<strong>li</strong> osservatori non<br />

appartenenti al governo deg<strong>li</strong> Stati Uniti erano tre dirigenti del "B’nai B’rith": Eddie<br />

Jacobson, Maurice Bisyger e Frank Goldman.<br />

IL COMPITO PIU' ARDUO: IMPEDIRE L’ASSIMILAZIONE<br />

Sappiamo gia che il "B’nai B’rith" ha per scopo di unire g<strong>li</strong> israe<strong>li</strong>ti, per far progredire<br />

l’umanità. L’Ordine cerca pertanto di sviluppare il carattere morale e intellettuale dei<br />

propri corre<strong>li</strong>gionari; tuttavia, studiando meg<strong>li</strong>o il problema, <strong>si</strong> può scorgere un certo<br />

"razzismo" ebreo in ta<strong>li</strong> programmi. L’Ordine dei "Fig<strong>li</strong> dell’Alleanza" presuppone una<br />

fedeltà totale al Giudaismo, in quanto esso serve a rafforzare la coscienza ebraica.<br />

Uno dei compiti più alti dell’Ordine è di preservare il popolo ebreo da ogni pericolo di<br />

as<strong>si</strong>milazione da parte di altre nazioni e da una conseguente perdita d’identità.<br />

La "Lega Anti-Diffamazione" (A.D.L.) scrive che essa "crede nell’integrazione, cioè<br />

nell’accettazione deg<strong>li</strong> ebrei, come egua<strong>li</strong>. Ma che è opposta all’as<strong>si</strong>milazione: os<strong>si</strong>a<br />

alla perdita dell’identità ebrea. Uno dei principi dell’Ordine è che "non vi è posto nel<br />

"B’nai B’rith" per un Fratello che tiene i suoi fig<strong>li</strong> lontani dalla Comunità Israe<strong>li</strong>tica".<br />

IL RIMPIANTO DEL GHETTO E I PERICOLI DELL’EMANCIPAZIONE<br />

Nelle pubb<strong>li</strong>cazioni del "B’nai B’rith" di questi ultimi anni, traspariva ancora una certa<br />

nostalgia del ghetto, come garanzia della propria identità, e perciò certi membri<br />

arrivano financo a stimare che "il nemico mortale deg<strong>li</strong> ebrei non è l’antisemitismo ma<br />

è l’as<strong>si</strong>milazione".<br />

Il "B’nai B’rith" lotta anche contro i matrimoni misti, nei qua<strong>li</strong> uno dei coniugi è un<br />

"goy", anche se il matrimonio viene celebrato nella Sinagoga.<br />

L’"ANTI-DIFAMATION-LEAGUE": O IL BRACCIO ARMATO DEL B’NAI B’RITH<br />

L’A.D.L. fu fondata dal "B’nai B’rith" nell’ottobre del 1913 per lottare contro la<br />

diffamazione e la discriminazione che <strong>si</strong> sarebbero potute esercitare contro la<br />

comunita ebraica americana. Molti pre<strong>si</strong>denti deg<strong>li</strong> USA hanno tessuto l’elogio dell’A.D.<br />

L., ad esempio Truman, Eisenhower, J. Kennedy, Johnson, Reagan.<br />

L’associazione scheda regolarmente ogni anno tutti coloro che hanno espresso delle<br />

opinioni non filo-israe<strong>li</strong>ane. In Ita<strong>li</strong>a, quest’estate, il giorna<strong>li</strong>sta Maurizio Blondet è<br />

riuscito, clamorosamente, a rendere pubb<strong>li</strong>co l’elenco dell’A.D.L. 1993, in cui <strong>si</strong><br />

trovavano, tra g<strong>li</strong> altri, i nomi deg<strong>li</strong> onorevo<strong>li</strong> Pivetti e Mig<strong>li</strong>o, dei cardina<strong>li</strong> Ruini e<br />

Pappalardo. L’on. Pivetti ha presentato un’interrogazione parlamentare chiedendo al<br />

Ministro deg<strong>li</strong> Interni un’inchiesta sul caso, senza ricevere alcuna risposta.<br />

L’A.D.L. E LO SPIONAGGIO PRIVATO NEGLI USA<br />

Il 10 dicembre 1992 e l’8 aprile 1993, i loca<strong>li</strong> dell’A.D.L. del "B’nai B’rith" di S.<br />

Francisco e di Los Angeles, furono perqui<strong>si</strong>ti <strong>si</strong>multaneamente da agenti dell’F.B.I. e<br />

molti dei documenti sequestrati provano che l’A.D.L., tramite la sua sezione di ricerca<br />

documentaria ("Fact Finding Divi<strong>si</strong>on"), diretta fin dal 1962 da Irwin Svall, è stata, né<br />

più né meno, una vasta rete di spionaggio, non solo contro mi<strong>li</strong>tanti po<strong>li</strong>tici<br />

vagamente antisemiti, ma anche contro diverse confes<strong>si</strong>oni re<strong>li</strong>giose, clubs,<br />

associazioni loca<strong>li</strong> che non hanno nulla di antisemita. La po<strong>li</strong>zia americana scoprì<br />

allora che la maggior parte deg<strong>li</strong> uomini o associazioni spiate dall’A.D.L., non avevano<br />

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Misteri e segreti del B'nai B'rith: la più importante organizzazione ebraica internazionale<br />

mai avuto alcun legame diretto o indiretto con la comunita ebraica, e non avevano<br />

neppure preso una po<strong>si</strong>zione netta pro o contro Israele.<br />

In Ita<strong>li</strong>a per esempio, il card. Ruini è stato schedato come antisemita per aver scritto<br />

che Gesù era stato crocifisso dag<strong>li</strong> ebrei. Il card. Pappalardo per aver usato<br />

l’espres<strong>si</strong>one scritturale "Sinagoga di Satana".<br />

Una tale rete di spionaggio è stata messa in piedi grazie alle amicizie che l’A.D.L.<br />

conta tra i po<strong>li</strong>ziotti, g<strong>li</strong> sceriffi e per<strong>si</strong>no tra g<strong>li</strong> agenti dell’FBI. Il potere della<br />

comunità ebrea e tanto grande che i loca<strong>li</strong> dell’A.D.L. di Los Angeles dovettero essere<br />

perqui<strong>si</strong>ti dalla po<strong>li</strong>zia di San Francisco, perché la po<strong>li</strong>zia locale <strong>si</strong> era rifiutata di<br />

cooperare direttamente all’inchiesta. Il procuratore generale di San Francisco, Arlo<br />

Smith, disse che <strong>si</strong> trattava "della più vasta rete di spionaggio che opera su scala<br />

nazionale". Due cronisti del quotidiano "San Francisco Chronicle", Phil<strong>li</strong>p Matier e<br />

Andrew Ross, hanno scritto che il dos<strong>si</strong>er dell’A.D.L. di San Francisco, sequestrato<br />

dalla po<strong>li</strong>zia di Los Angeles, è "soltanto la punta dell’iceberg di un raggio nazionale di<br />

spionaggio e di indiscrezioni programmate dai servizi di <strong>si</strong>curezza". I due giorna<strong>li</strong>sti<br />

affermano anche che "po<strong>li</strong>ziotti di almeno altre sei grandi città, sono egualmente<br />

imp<strong>li</strong>cati nella vendita di schede confidenzia<strong>li</strong> di po<strong>li</strong>zia". Altra tattica impiegata dall’A.<br />

D.L. è quella d’infiltrare gruppi o partiti americani. Alcuni studenti ebrei dell’Univer<strong>si</strong>tà<br />

di San Francisco, come riporta il settimanale "San Francisco Weekly", hanno<br />

ammesso di spiare, per conto dell’A.D.L., altri studenti o professori, annotando<br />

<strong>si</strong>stematicamente le osservazioni fatte su Israele o sug<strong>li</strong> ebrei. Se ne deduce che l’A.D.<br />

L. scheda ogni persona che esprime sentimenti od opinioni critiche su Israele. Sembra<br />

che l’origine dei legami A.D.L.- po<strong>li</strong>zia risalga ai pre<strong>li</strong>minari della dichiarazione di<br />

guerra americana del 1941. Quando g<strong>li</strong> USA dichiararono la guerra, le schede dell’A.D.<br />

L. divennero una miniera d’oro per l’F.B.I., che poté co<strong>si</strong> controllare g<strong>li</strong> agenti nemici.<br />

Questa pratica non è cessata: l’A.D.L. ha fornito all’F.B.I. <strong>li</strong>ste di persone o<br />

organizzazioni ritenute "razziste"; anzi l’A.D.L. ha organizzato dei seminari di<br />

formazione ai qua<strong>li</strong> venivano invitati po<strong>li</strong>ziotti americani per poter identificare e<br />

schedare g<strong>li</strong> "antisemiti" o presunti ta<strong>li</strong>. Nel 1989 fu il capo stesso dell’F.B.I., Wil<strong>li</strong>am<br />

Ses<strong>si</strong>ons, a partecipare all’assemblea annua dell’A.D.L., mettendo a dispo<strong>si</strong>zione della<br />

stessa la sua esperienza profes<strong>si</strong>onale. Per ottenere i favori dei poteri repres<strong>si</strong>vi e<br />

faci<strong>li</strong>tare la sua penetrazione nell’apparato po<strong>li</strong>ziesco, l’A.D.L. sponsorizza ogni anno,<br />

numero<strong>si</strong> seminari consacrati specialmente ai co<strong>si</strong>ddetti "estremisti bianchi", ai qua<strong>li</strong><br />

partecipano numero<strong>si</strong> ufficia<strong>li</strong> di po<strong>li</strong>zia, dall’ F.B.I. fino ag<strong>li</strong> sceriffi, ivi compre<strong>si</strong> i<br />

procuratori genera<strong>li</strong> di tredici Stati.<br />

Le «pubb<strong>li</strong>cazioni "tecniche" dell’A.D.L., che costituiscono spesso una vera opera di<br />

schedatura di persone critiche nei confronti del Sionismo, sono d’altronde destinate a<br />

essere uti<strong>li</strong>zzate dalla po<strong>li</strong>zia, come precisa lo stesso catalogo pubb<strong>li</strong>citario dell’A.D.<br />

L.». Per conto dell’A.D.L. vengono organizzate anche operazioni di provocazione,<br />

orchestrate nel seno di gruppi di estrema destra, in modo da screditar<strong>li</strong> e al tempo<br />

stesso pilotare l’opinione pubb<strong>li</strong>ca sull’e<strong>si</strong>stenza di un grave pericolo razzista ed<br />

antisemita, in realta ine<strong>si</strong>stente.<br />

UN LIBRO DI DENUNCIA<br />

Nell’estate del 1992 appariva in Francia un <strong>li</strong>bro, intitolato "Les droites nationales et<br />

radicales en France", edito da "Presses univer<strong>si</strong>taires de Lyon" (P.U.L.), scritto da due<br />

giovani autori René Monzat e Jean-Yves Camus (nati entrambi nel 1958). Sul retro<br />

della copertina <strong>si</strong> può leggere la scritta: «Opera pubb<strong>li</strong>cata col concorso del "B’nai<br />

B’rith" di Francia». Ora il pre<strong>si</strong>dente del "B’nai B’rith" francese e il dottor Marc Aron,<br />

un influente persona<strong>li</strong>tà <strong>li</strong>onese, che ne ha firmato la prefazione dal titolo: "Il cerchio<br />

vizioso dell’estrema destra". L’opera è costituita in larga parte dalla trascrizione di<br />

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Misteri e segreti del B'nai B'rith: la più importante organizzazione ebraica internazionale<br />

schede della po<strong>li</strong>zia (da pag. 61 a pag. 100) ed è un’opera di autentica denuncia di<br />

partiti, persona<strong>li</strong>tà, bollettini, associazioni, ecc.<br />

di don Curzio Nitog<strong>li</strong>a.<br />

Links:<br />

Sito ufficiale del B'nai B'rith<br />

B'nai B'rith del Canada<br />

Encyclopedia.com: B'nai B'rith<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/bnaibrith.htm (7 di 7)08/01/2006 16.52.25


Licio Gel<strong>li</strong>: "il mio progetto rea<strong>li</strong>zzato"<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Licio Gel<strong>li</strong>: "Avevo già scritto tutto trent'anni fa"<br />

Di Concita de Gregorio "La Repubb<strong>li</strong>ca" del 28 settembre 2003<br />

Intervista a Gel<strong>li</strong>: "Guardo il Paese, leggo i giorna<strong>li</strong> e dico: avevo già scritto tutto<br />

trent'anni fa"<br />

"Giustizia, tv, ordine pubb<strong>li</strong>co è finita proprio come dicevo io"<br />

AREZZO - Son soddisfazioni, arrivare indenni a quell'età e goder<strong>si</strong> il copyright. "Ho<br />

una vecchiaia serena. Tutte le mattine parlo con le voci della mia coscienza, ed è un<br />

dialogo che mi quieta. Guardo il Paese, leggo i giorna<strong>li</strong> e penso: ecco qua che tutto <strong>si</strong><br />

rea<strong>li</strong>zza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La<br />

giustizia, la tv, l'ordine pubb<strong>li</strong>co. Ho scritto tutto trent'anni fa". Tutto nel piano<br />

di Rinascita, che preveggenza. Tutto in quelle carte sequestrate qui a villa Wanda<br />

ventidue anni fa: 962 affi<strong>li</strong>ati alla Loggia. C'erano mi<strong>li</strong>tari, magistrati, po<strong>li</strong>tici,<br />

imprenditori, giorna<strong>li</strong>sti. C'era l'attuale pre<strong>si</strong>dente del Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o, il suo nuovo braccio<br />

destro al partito Cicchitto: allora erano socia<strong>li</strong>sti.<br />

Chi ha condiviso quel progetto è oggi alla guida del paese. "Se le radici sono<br />

buone la pianta germog<strong>li</strong>a. Ma questo è un fatto che non ha più niente a che vedere<br />

con me". Niente, certo. Difatti quando parla di Berlusconi e di Cicchitto, di Fini di<br />

Costanzo e di Cos<strong>si</strong>ga lo fa con la benevolenza <strong>li</strong>eve che <strong>si</strong> riserva ai ricordi di una<br />

stagione propizia. Sempre con una frase, però, con una parola che <strong>li</strong> fissa senza<br />

errore ad un'origine precisa della storia.<br />

Quel che rende Licio Gel<strong>li</strong> ancora spaventosamente potente è la memoria. Lo <strong>si</strong><br />

capisce dopo la prima mezz'ora di conversazione, atterrisce dopo due. Il Venerabile<br />

maestro della Loggia Propaganda 2 è in grado di ricordare l'indirizzo completo di<br />

numero civico della prima casa romana di Giorgio Almirante, l'abito che indossava la<br />

sua prima mog<strong>li</strong>e quel giorno che g<strong>li</strong> fece vi<strong>si</strong>ta a Natale, i nomi dei tre fig<strong>li</strong> di Atti<strong>li</strong>o<br />

Piccioni e da lì ricostruire nel dettag<strong>li</strong>o il caso Monte<strong>si</strong> che vide coinvolto uno dei tre,<br />

ricorda il numero di conto corrente su cui fece quel certo bonifico un giorno di<br />

sessant'anni fa, la targa della camionetta di quando era ufficiale di collegamento col<br />

comando nazista, quante volte esattamente ha incontrato Silvio Berlusconi e in che<br />

anni in che me<strong>si</strong> in che giorni, come <strong>si</strong> chiamava il segretario di Giovanni Leone a cui<br />

consegnò la cartella coi 58 punti del piano R, che macchina guidava, se a Roma c'era<br />

il sole quella mattina e chi incontrò prima di arrivare a destinazione, che cosa g<strong>li</strong><br />

disse, cosa quello rispose.<br />

Questo di ogni giorno dei suoi 84 anni di vita, attualmente archiviata in 33 faldoni al<br />

primo piano di villa Wanda, dietro a una porta invi<strong>si</strong>bile a scomparsa. "Ogni sera,<br />

sempre, ho scritto un appunto del giorno. Per il momento per fortuna non mi<br />

servono, perché ricordo tutto. Però sono tranquillo, g<strong>li</strong> appunti sono lì".<br />

Il potere della memoria, ecco. Il resto è coreografia: il parco della villa che sembra il<br />

giardino di Bomarzo, con le statue le fontane i mostri, la villa in fondo a un sentiero di<br />

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Licio Gel<strong>li</strong>: "il mio progetto rea<strong>li</strong>zzato"<br />

ghiaia dietro a un convento, le stanze con le pareti foderate di seta, i soffitti bas<strong>si</strong> di<br />

legno scuro, elefanti di porcellana che reggono i telefoni ros<strong>si</strong>, divani di cuoio da due<br />

da tre da sette posti, di velluto blu, di raso rosa, a elle e a emiciclo, icone russe,<br />

madonne ita<strong>li</strong>ane, guerrieri d'argento, pupi, porcellane dane<strong>si</strong>, un vittoriano buio con<br />

le imposte chiuse al sole di settembre, scale, studi, studio<strong>li</strong>, sale d'attesa coi vassoi<br />

d'argento pieni di caramelle al <strong>li</strong>mone. Ma lei vive qui da solo?. "Sì certo solo". E<br />

questi rumori, le ombre dietro le porte di vetro colorato? "La servitù".<br />

Commendatore, g<strong>li</strong> sussurra una segretaria pal<strong>li</strong>da porgendog<strong>li</strong> un big<strong>li</strong>etto: una<br />

vi<strong>si</strong>ta. "Mi scu<strong>si</strong>, mi consente di assentarmi un attimo? E' un vecchio amico".<br />

Gel<strong>li</strong> è in piena attività. Riceve in tre uffici: a Pistoia, a Montecatini, a Roma. Oltre che<br />

in villa, naturalmente, ma fino ad Arezzo <strong>si</strong> spingono g<strong>li</strong> intimi. Dedica ad ogni città<br />

un giorno della settimana. A Pistoia il venerdì, di so<strong>li</strong>to. A Roma viene il mercoledì, e<br />

scende ancora all'Excel<strong>si</strong>or. Le <strong>li</strong>ste d'attesa per incontrarlo sono di circa dodici giorni,<br />

ma dipende. Per alcuni il rito è abbreviato. Al telefono coi suoi segretari <strong>si</strong> è pregati di<br />

chiamarlo "lo zio": "La regola numero uno è non fare mai nomi ? in<strong>si</strong>ste l'ultimo di<br />

una serie di intermediari ? Lei non dica niente, né chi la manda né perché. La<br />

richiameranno. Quando poi lo incontra vedrà: è una persona squi<strong>si</strong>ta. Solo: non g<strong>li</strong><br />

par<strong>li</strong> di po<strong>li</strong>tica". Di poe<strong>si</strong>a, vorrebbe <strong>si</strong> parlasse: perché Licio Gel<strong>li</strong> da quando ha<br />

ufficialmente smesso di lavorare alla trasformazione dell'Ita<strong>li</strong>a in un Paese "ordinato<br />

secondo i criteri del merito e della gerarchia", come lui dice, "per l'esclu<strong>si</strong>vo bene del<br />

popolo" ha preso a scrivere <strong>li</strong>bri di poe<strong>si</strong>a, ovviamente premiati di norma con coppe e<br />

medag<strong>li</strong>e, g<strong>li</strong> "amici" nel '96 lo hanno anche candidato al Nobel.<br />

"Vorrei scivolare dolcemente nell'ob<strong>li</strong>o. Vedo che il mio nome compare anche nelle<br />

parole crociate, e ne soffro. Vorrei che di me come Venerabile maestro non <strong>si</strong><br />

parlasse più. Siamo stati sottoposti a un massacro. Pen<strong>si</strong> a Carmelo Spagnolo,<br />

procuratore generale di Roma, pen<strong>si</strong> a Stammati che tentò di uccider<strong>si</strong>. E' stata una<br />

gogna in confronto alla quale le conseguenze di Mani Pu<strong>li</strong>te sono una sciocchezza. In<br />

fondo Mani pu<strong>li</strong>te è stata solo una faccenda di corna. Lei crede che la corruzione <strong>si</strong>a<br />

scomparsa? Non vede che è ovunque, peggio di prima? Prima <strong>si</strong> prendeva facciamo il<br />

3 per cento, ora il 10. Io non ho mai fatto niente di illegale né di illecito. Sono stato<br />

assolto da tutto. Le mie mani, eccole, sono nette di oro e di sangue".<br />

Assolto da tutto non è vero, dev'essere per questo che lo ripete tre volte e<br />

s'indurisce. Indossa un abito principe di Galles, cravatta di seta, catena d'oro al<br />

taschino, occhia<strong>li</strong> con montatura leggeris<strong>si</strong>ma, all'anulare la fede e un grosso anello<br />

con stemma. Questo avrebbe detto dunque a Montecatini, a quel convegno a cui<br />

l'hanno invitata e poi non è andato? Dicono che Andreotti l'abbia chiamata per<br />

dissuaderla. "E' una sciocchezza. Andreotti non è uomo da fare un gesto <strong>si</strong>mile. Si<br />

vede che lei non lo conosce".<br />

Senz'altro lei lo conosce meg<strong>li</strong>o. "Se Andreotti fosse un'azione avrebbe sul mercato<br />

mondiale centinaia di compratori. E' un uomo di grandis<strong>si</strong>mo valore po<strong>li</strong>tico". Come<br />

molti della sua generazione. "Molti, non tutti. Cos<strong>si</strong>ga certamente. Non Forlani, non<br />

aveva spina dorsale. Naturalmente Almirante, eravamo molto amici, <strong>si</strong>amo stati nella<br />

Repubb<strong>li</strong>ca sociale in<strong>si</strong>eme. L'ho finanziato due volte: la seconda per Fini.<br />

Prometteva molto, Fini. Da un paio d'anni <strong>si</strong> è come appannato". Forse un po'<br />

schiacciato dalla persona<strong>li</strong>tà di Berlusconi. "Può dar<strong>si</strong>. Berlusconi è un uomo fuori<br />

dal comune. Ricordo bene che già allora, ai tempi dei nostri primi incontri,<br />

aveva questa caratteristica: sapeva rea<strong>li</strong>zzare i suoi progetti. Un uomo del<br />

fare. Di questo c'è bisogno in Ita<strong>li</strong>a: non di parole, di azioni".<br />

Vi sentite ancora? "Che domanda impertinente. Piuttosto. L'editore Dino, lo conosce?,<br />

ha appena ripubb<strong>li</strong>cato il mio primo <strong>li</strong>bro: Fuoco! E' stata la mia opera più sofferta,<br />

anche perché ha coinciso con la morte di mio fratello nella nostra guerra di Spagna.<br />

E' un edizione pregiata a tiratura <strong>li</strong>mitata, porta in copertina il mio bassori<strong>li</strong>evo in<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/<strong>li</strong>ciogel<strong>li</strong>.htm (2 di 4)08/01/2006 16.52.25


Licio Gel<strong>li</strong>: "il mio progetto rea<strong>li</strong>zzato"<br />

argento. Ci sono due altri solo autori in questo catalogo: il Santo padre, e Silvio<br />

Berlusconi". Anche Berlusconi col bassori<strong>li</strong>evo d'argento? "Certo, guardi". Il titolo<br />

dell'opera è "Cultura e va<strong>lori</strong> di una società globa<strong>li</strong>zzata". Pensa che Berlusconi abbia<br />

saputo sceg<strong>li</strong>ere con accortezza i suoi collaboratori? "Credo che in questa ultima fase<br />

<strong>si</strong> senta assediato. E' circondato da persone che pensano al "dopo". Non <strong>si</strong> fida, e fa<br />

bene.<br />

E' stato giusto bonificare il partito, affidarlo a un uomo come Cicchitto. Cicchitto lo<br />

conosco bene: è bravo, preparato". Il coordinatore sarebbe Bondi in realtà. "Sì,<br />

d'accordo. Credo che anche Bondi <strong>si</strong>a preparato. E' uno che viene dalla discip<strong>li</strong>na di<br />

partito". Comunista. "Non importa. Quello che conta è la discip<strong>li</strong>na e il rispetto della<br />

gerarchia". Ha visto il progetto di riordino del <strong>si</strong>stema televi<strong>si</strong>vo? "Sì, buono". E la<br />

riforma della giustizia? "Ho sentito che quel Cordova ha detto: ma questo è il piano di<br />

Gel<strong>li</strong>. E dunque?<br />

L'avevo messo per scritto trent'anni fa cosa fosse necessario fare. Leone mi<br />

chiese un parere, g<strong>li</strong> mandai uno schema in 58 punti per il tramite del suo segretario<br />

Valentino. Pensa che chi vog<strong>li</strong>a assaltare il comando consegni il piano al generale<br />

nemico, o al ministro dell'Interno? Ma comunque non è di questo che vog<strong>li</strong>amo<br />

parlare, no? Vuole anche lei avere i materia<strong>li</strong> per scrivere una mia biografia? Arriva<br />

tardi: ho già completato il lavoro con uno scrittore di gran fama". Su una poltrona è<br />

appoggiato l'ultimo <strong>li</strong>bro di Roberto Gervaso. La scrive con Gervaso? "Ma no, ci vuole<br />

una persona estranea ai fatti. Se vuole le mostro lo scaffale con le opere che mi<br />

riguardano, le ho catalogate: sono 344". Certo: il burattinaio è un soggetto<br />

affascinante. "Andò così: venne Costanzo a intervistarmi per il Corriere della sera.<br />

Dopo due ore di conversazione mi chiese: lei cosa voleva fare da piccolo. E io: il<br />

burattinaio. Meg<strong>li</strong>o fare il burattinaio che il burattino, non le pare?".<br />

Sembra che ce ne <strong>si</strong>ano diver<strong>si</strong> di burattinai in giro ultimamente. "Il burattinaio è<br />

sempre uno, non ce ne possono essere diver<strong>si</strong>". E adesso chi è? "Adesso?<br />

Questa è una classe po<strong>li</strong>tica molto modesta, mediocre. Sono tutti ricattabi<strong>li</strong>".<br />

Tutti? Mettiamo: Bos<strong>si</strong>. "Bos<strong>si</strong> <strong>si</strong> è creato la sua fortezza con la Padania, ha portato<br />

80 parlamentari è stato bravo. Ma aveva molti debiti... Per risollevare il Paese<br />

servono soldi, non proclami. Ho sentito che Berlusconi ha invitato g<strong>li</strong> americani a<br />

investire in Ita<strong>li</strong>a: ha fatto bene, se qualcuno abbocca?<br />

Ma la <strong>si</strong>tuazione è molto seria. L'economia va ma<strong>li</strong>s<strong>si</strong>mo, l'Europa è stata una<br />

sventura. Non abo<strong>li</strong>re le barriere, bisognava: moltip<strong>li</strong>carle. Fare la spesa è diventato<br />

un problema, il popolo è scontento. Serve un progetto preciso". Per la Rinascita del<br />

Paese. "Certo". C'è il suo: certo forse i 900 affi<strong>li</strong>ati alla P2 erano pochi. "Ma cosa dice,<br />

novecento persone sono anche troppe. Ne bastano molte meno". Allora quelle che ci<br />

sono ancora bastano, tolti i pentiti. "Nessuno <strong>si</strong> è pentito. Pentiti? A chi <strong>si</strong> riferisce?<br />

Costanzo, forse. L'unico. Con tutto quello che ho fatto per lui. Guardi: io non<br />

devo niente a nessuno ma tutti quel<strong>li</strong> che ho incontrato devono qualcosa a me. Ci<br />

sono dei ribel<strong>li</strong> a cui ho salvato la vita, ancora oggi quando mi incontrano mi<br />

abbracciano". Ribel<strong>li</strong>? "Sì, i ribel<strong>li</strong> che stavano sulle montagne, in tempo di guerra. Io<br />

ero ufficiale di collegamento fra il comando tedesco e quello ita<strong>li</strong>ano. Ne ho salvati<br />

tanti". Intende partigiani. "Li chiami come crede. Eravamo su fronti opposti, ma<br />

quando sei di fronte ad un amico non c'è divisa che conti.<br />

L'amicizia, la fedeltà ad un amico viene prima di ogni cosa". L'amicizia, sì. La rete.<br />

Cos<strong>si</strong>ga l'ha citata giorni fa, in un'intervista. Ha detto: chiedete a Gel<strong>li</strong> cosa pensava<br />

di Moro. "Da Moro andai a portare le credenzia<strong>li</strong> quando ero console per un paese<br />

sudamericano. Mi disse: lei viene in nome di una dittatura, l'Ita<strong>li</strong>a è una democrazia.<br />

Mi spiegò che la democrazia è come un piatto di fagio<strong>li</strong>: per cucinar<strong>li</strong> bisogna avere<br />

molta pazienza, disse, e io g<strong>li</strong> rispo<strong>si</strong> stia attento che i suoi fagio<strong>li</strong> non restino<br />

senz'acqua, ministro'". Anche in questo caso tragicamente profetico, per così dire. Lei<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/<strong>li</strong>ciogel<strong>li</strong>.htm (3 di 4)08/01/2006 16.52.25


Licio Gel<strong>li</strong>: "il mio progetto rea<strong>li</strong>zzato"<br />

cosa avrebbe fatto, potendo, per salvare Moro? "Non avrei fatto niente. Era stato<br />

fascista in gioventù, come Fanfani del resto, ma poi era diventato troppo diverso da<br />

noi. Lei ha visto il film sul de<strong>li</strong>tto Moro?" Quello di Bellocchio? "No, l'altro. Quello<br />

tratto dal <strong>li</strong>bro di Flamigni.<br />

Ma le pare che <strong>si</strong> possa immaginare un agente dei servizi segreti che con un<br />

impermeabile bianco va a controllare sulla scena del de<strong>li</strong>tto se è tutto andato secondo<br />

i piani?". G<strong>li</strong> agenti dei servizi sono più prudenti? "Lei conosce Cos<strong>si</strong>ga? Proprio una<br />

bravis<strong>si</strong>ma persona. E poi un uomo così colto, uno capace di conversare in tedesco.<br />

Un uomo puro, un animo <strong>li</strong>mpido. Dopo la morte di mia mog<strong>li</strong>e mi mandò un big<strong>li</strong>etto:<br />

"Ti sono vicino nel tuo primo Natale senza di lei", capisce che pen<strong>si</strong>ero? Vorrebbe<br />

farmi una corte<strong>si</strong>a? Se lo incontra, vuole porgerg<strong>li</strong> i miei ricordi, e i miei saluti?".<br />

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Immigrazione: come è stato provocato il grande esodo<br />

- <strong>Pagina</strong> Massoneria<br />

- <strong>Pagina</strong> immigrazione<br />

Come è stato provocato il grande esodo<br />

Tratto da: «Il vero volto dell’immigrazione» di Giu<strong>li</strong> Val<strong>li</strong>, editrice Civiltà<br />

Non è certo impresa da poco provocare una migrazione di popo<strong>li</strong> così imponente<br />

come quella cui stiamo as<strong>si</strong>stendo.<br />

La manovra necessaria è stata certamente lunga e complessa e va molto al di là della<br />

propaganda svolta da prezzolati o comunque sordidamente interessati arruolatori,<br />

come l’uomo mascherato di cui abbiamo parlato al capitolo I di questa seconda parte,<br />

e anche delle inuti<strong>li</strong> comp<strong>li</strong>cità dei centri di propaganda e dei governi dei pae<strong>si</strong> di<br />

provenienza, che debbono esser<strong>si</strong> attivamente impegnati a creare tra quelle genti la<br />

falsa immagine dell’Eldorado ita<strong>li</strong>co.<br />

D’altronde è evidente che esodi di queste proporzioni non possono avvenire senza il<br />

consenso dei pae<strong>si</strong> di origine. Tale consenso, peraltro, è scontato in partenza; è noto<br />

invero, o almeno dovrebbe esserlo, quanto penetrante <strong>si</strong>a l’influenza massonica su<br />

tutti i governi del globo, resa vi<strong>si</strong>bile dalla stella a cinque punte, <strong>si</strong>mbolo della setta,<br />

che compare sulle bandiere o sui <strong>si</strong>gil<strong>li</strong> di moltis<strong>si</strong>mi pae<strong>si</strong> di ogni razza e continente,<br />

dalla bandiera deg<strong>li</strong> USA, a quella dell’URSS, a quella cinese, al <strong>si</strong>gillo di Stato<br />

ita<strong>li</strong>ano. Infatti, sul già citato articolo dell’Alto Adige del 10 agosto 1989, <strong>si</strong> legge che<br />

l’immigrazione in atto non è spontanea, ma che <strong>si</strong> tratta «di una cosa accettata dal<br />

nostro governo al tavolo delle grandi deci<strong>si</strong>oni internaziona<strong>li</strong>», deci<strong>si</strong>oni cui,<br />

evidentemente, hanno partecipato <strong>si</strong>a i pae<strong>si</strong> di partenza che quel<strong>li</strong> di destinazione.<br />

L’articolo prosegue dicendo che: «<strong>si</strong> calcola che, nei pros<strong>si</strong>mi anni, 20-40 mi<strong>li</strong>oni di<br />

africani verranno in Europa e i Governi centra<strong>li</strong>, su direttive dell’ONU, hanno affidato<br />

a Ita<strong>li</strong>a, Spagna e Grecia il peso maggiore». Con tanti saluti all’evento storico<br />

spontaneo e ineluttabile che i nostri po<strong>li</strong>tici vorrebbero farci credere!<br />

Comunque, tornando al nostro ragionamento, né arruolatori, né moderni mezzi di<br />

propaganda, né comp<strong>li</strong>cità governative, nei control<strong>li</strong> all’espatrio e all’ingresso<br />

sarebbero sufficienti a spiegare un fenomeno così imponente. Infatti, individui<br />

saldamente e tradizionalmente radicati nei loro gruppi triba<strong>li</strong> e nei loro clan fami<strong>li</strong>ari,<br />

legati ai secolari schemi e ritmi di vita dei loro villaggi, sono assolutamente refrattari<br />

ai richiami di remote e problematiche fate morgane.<br />

Per mettere in moto una <strong>si</strong>mile fiumana sono, dunque, stati necessari due momenti:<br />

il primo, ha comportato la creazione, in patria, di posti di lavoro nell’industria e nella<br />

pubb<strong>li</strong>ca amministrazione, sorti per iniziativa di stati burocratici e centra<strong>li</strong>zzati di tipo<br />

europeo moderno, per l’innanzi del tutto ignoti ag<strong>li</strong> altri popo<strong>li</strong> della terra, che hanno<br />

portato alla nascita di centri urbani, popolati da individui senza più alcuna coe<strong>si</strong>one<br />

perché oramai avul<strong>si</strong> dal loro contesto tradizionale, a somig<strong>li</strong>anza del disfatto mondo<br />

occidentale dove la Rivoluzione è all’opera orami da seco<strong>li</strong>.<br />

Dopo di che, <strong>si</strong> è ricor<strong>si</strong> a una stretta creditizia ed economica, che ha scaraventato<br />

nella categoria dei disoccupati quel ceto operaio e impiegatizio ormai sradicato e semi-<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/immigrazione3.htm (1 di 2)08/01/2006 16.52.26


Immigrazione: come è stato provocato il grande esodo<br />

occidenta<strong>li</strong>zzato, nel senso deteriore del termine.<br />

Il principale strumento di questa tanto lungimirante quanto cinica e perversa<br />

manovra è un organismo finanziario che opera in intima collaborazione con l’ONU: il<br />

Fondo Monetario Internazionale (FMI). Questo istituto, dopo aver concesso ai pae<strong>si</strong><br />

del co<strong>si</strong>ddetto «Terzo Mondo» pre<strong>si</strong> di mira, al fine di incoraggiare l’urbanizzazione e<br />

la occidenta<strong>li</strong>zzazione, rilevanti crediti, cui clas<strong>si</strong> po<strong>li</strong>tiche aff<strong>li</strong>tte da frene<strong>si</strong>a<br />

modernizzatrice e da megalomania, e inoltre voraci, corrotte e sperperatrici –<br />

secondo le mig<strong>li</strong>ori tradizioni di quella benemerita categoria – fanno largo e<br />

scon<strong>si</strong>derato ricorso, indebitando i loro pae<strong>si</strong> fino al collo, a un certo momento, tira i<br />

cordoni della borsa aumentando g<strong>li</strong> interes<strong>si</strong>. A questo punto, per far fronte ai propri<br />

impegni, il paese debitore è costretto alle più rigide economie che il FMI<br />

rigorosamente impone: drastica riduzione delle importazioni per diminuire la spesa, e<br />

pareggiare la bilancia dei pagamenti; radicale tag<strong>li</strong>o delle spese e dei programmi di<br />

sviluppo pubb<strong>li</strong>ci; svalutazione monetaria per esportare a prezzi più bas<strong>si</strong> pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong><br />

battendo la concorrenza. Ne conseguono il crollo dell’occupazione pubb<strong>li</strong>ca e privata e<br />

la svalutazione delle retribuzioni.<br />

Si tratta, insomma, di un’operazione di strozzinaggio su scala internazionale, perché<br />

la svalutazione, riducendo il valore della moneta, produce una parallela<br />

moltip<strong>li</strong>cazione deg<strong>li</strong> interes<strong>si</strong>, in un circolo vizioso.<br />

Ha così origine, per effetto della disoccupazione, una occulta tratta di sventurati<br />

senza arte né parte, schegge vaganti staccate dai tronchi delle strutture socia<strong>li</strong><br />

tradiziona<strong>li</strong>, sen<strong>si</strong>bi<strong>li</strong> a qualunque suggestione, disponibi<strong>li</strong> per ogni proposta.<br />

Abbattuta l’economia, infatti, entrano in scena i reclutatori e l’esodo comincia. E’ una<br />

«tratta» manovrata dall’Alta Finanza che <strong>si</strong> svolge su scala planetaria e stritola<br />

individui e popo<strong>li</strong> con spietata determinazione.<br />

G<strong>li</strong> stes<strong>si</strong> giorna<strong>li</strong> dell’estab<strong>li</strong>shment partitocratrico.<br />

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Il Mondo Nuovo di Huxley<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

Quantità, qua<strong>li</strong>tà, mora<strong>li</strong>tà<br />

Tratto da «Ritorno al Nuovo Mondo» di Aldous Huxley, 1961 Mondadori<br />

Traduzione di Luciano Bianciardi<br />

Nel mondo nuovo della mia favola <strong>si</strong> praticavano normalmente l’eugenetica e il suo<br />

contrario, la disgenia. In una serie di bottig<strong>li</strong>e, ovu<strong>li</strong> biologicamente superiori,<br />

ferti<strong>li</strong>zzati da spermatozoi biologicamente superiori, ricevevano le mig<strong>li</strong>ori cure<br />

prenata<strong>li</strong>, e finalmente <strong>si</strong> decantavano nelle categorie Alfa, Beta, e per<strong>si</strong>no Alfa Più.<br />

In un’altra serie di bottig<strong>li</strong>e, assai più numerosa, ovu<strong>li</strong> biologicamente inferiori,<br />

ferti<strong>li</strong>zzati da spermatozoi inferiori, subivano il Processo Bokanovsky e il trattamento<br />

prenatale con l’alcool e con altri veleni proteinici. Se ne decantavano creature qua<strong>si</strong><br />

subumane, ma pur sempre capaci di lavoro non specia<strong>li</strong>zzato; anzi, opportunamente<br />

condizionate, e deten<strong>si</strong>onate dal <strong>li</strong>bero e frequente accesso al sesso opposto,<br />

<strong>si</strong>stematicamente distratte dai divertimenti gratuiti, reindotte ai modu<strong>li</strong> della buona<br />

condotta mediante do<strong>si</strong> quotidiane di soma, davano la garanzia di non infastidire mai<br />

i loro superiori.<br />

Nella seconda metà del vente<strong>si</strong>mo secolo noi non organizziamo <strong>si</strong>stematicamente la<br />

riproduzione; e il nostro sregolato capriccio non solo tende a sovrappopolare il<br />

pianeta, ma anche, <strong>si</strong>curamente, a darci una maggioranza di umani di qua<strong>li</strong>tà<br />

biologicamente inferiore. Ai brutti tempi andati di rado sopravviveva un bambino che<br />

avesse qualche spiccato, o anche <strong>li</strong>eve, difetto ereditario. Oggi invece, grazie<br />

all’igiene, alla farmacologia moderna e alla coscienza sociale, qua<strong>si</strong> tutti i bambini<br />

venuti al mondo con difetti ereditari giungono a maturità, e <strong>si</strong> moltip<strong>li</strong>cano. Date le<br />

condizioni oggi dominanti, ogni progresso della medicina sarà frustrato da un<br />

corrispondente aumento del tasso di sopravvivenza deg<strong>li</strong> individui che dalla nascita<br />

portano con sé una qualche insufficienza genetica. Nonostante i nuovi farmaci<br />

meravig<strong>li</strong>o<strong>si</strong>, nonostante le cure mig<strong>li</strong>ori (anzi, in certi ca<strong>si</strong>, proprio per via di queste<br />

cose), la salute fi<strong>si</strong>ca della popolazione media non mig<strong>li</strong>orerà, anzi andrà<br />

peggiorando. Alcuni autorevo<strong>li</strong> studio<strong>si</strong> affermano che il dec<strong>li</strong>no è già cominciato, e<br />

continua. «In condizioni a un tempo faci<strong>li</strong> e sregolate» scrive il dottor W.H. Sheldon,<br />

«al nostro ceppo mig<strong>li</strong>ore tende a soppiantar<strong>si</strong> un altro ceppo, inferiore sotto ogni<br />

aspetto… C’è la moda, in certi ambienti accademici, di as<strong>si</strong>curare g<strong>li</strong> studenti che sono<br />

infondati g<strong>li</strong> allarmi relativi al differenziar<strong>si</strong> del tasso di nata<strong>li</strong>tà; che ta<strong>li</strong> problemi<br />

sono soltanto economici, o soltanto educativi, o soltanto re<strong>li</strong>gio<strong>si</strong>, o soltanto cultura<strong>li</strong>,<br />

e così via. E’ un ottimismo da struzzi. La de<strong>li</strong>nquenza riproduttiva è un fatto biologico,<br />

ba<strong>si</strong>lare» E prosegue: «Nessuno sa in che misura è diminuito il quoziente<br />

d’intel<strong>li</strong>genza medio nel nostro paese [g<strong>li</strong> Stati Uniti] dal 1916, da quando cioè<br />

Terman cercò di standardizzare il <strong>si</strong>gnificato».<br />

In un paese sovrappopolato e sottosviluppato, dove quattro quinti della popolazione<br />

hanno meno di duemila ca<strong>lori</strong>e al giorno, e solo l’altro quinto <strong>si</strong> nutre a sufficienza,<br />

possono nascere spontaneamente istituti democratici? E possono sopravvivere, una<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/mondonuovo.htm (1 di 2)08/01/2006 16.52.26


Il Mondo Nuovo di Huxley<br />

volta imposti dall’estero o dall’alto?<br />

E con<strong>si</strong>deriamo adesso il caso della società ricca, industria<strong>li</strong>zzata, democratica, nella<br />

quale, praticando<strong>si</strong> – caso, ma non meno efficacemente - la disgenetica, decrescono<br />

vigore fi<strong>si</strong>co e quoziente d’intel<strong>li</strong>genza. Una società <strong>si</strong>ffatta, fino a quando potrà<br />

conservare le sue tradizioni di <strong>li</strong>bertà individuale e di governo democratico? Fra<br />

cinquanta o cent’anni i nostri bambini daran la risposta a questa domanda.<br />

Intanto noi ci troviamo di fronte un fastidio<strong>si</strong>s<strong>si</strong>mo problema morale. Noi sappiamo<br />

che la bontà dei fini non giustifica l’uso di mezzi cattivi. Ma che dire delle <strong>si</strong>tuazioni –<br />

così frequenti oggi – in cui mezzi buoni dan risultati fina<strong>li</strong> che <strong>si</strong> rivelano cattivi?<br />

Per esempio: noi andiamo in un isola tropicale, con l’aiuto del DDT sterminiamo la<br />

malaria e, nello spazio di due o tre anni, salviamo centinaia di mig<strong>li</strong>aia di vite. E’<br />

ovviamente un bene. Ma le centinaia di mig<strong>li</strong>aia di esseri umani così salvati, e i mi<strong>li</strong>oni<br />

che da loro vengono al mondo, noi non pos<strong>si</strong>amo vestir<strong>li</strong>, alloggiar<strong>li</strong>, istruir<strong>li</strong>,<br />

nemmeno nutrir<strong>li</strong> a sufficienza, con le risorse disponibi<strong>li</strong> nell’isola. Non c’è più la<br />

morte rapida della malaria; ma la fame rende la vita insopportabile, il<br />

sovraffollamento diviene la regola, la morte lenta per inedia minaccia tante vite di più.<br />

E che dire deg<strong>li</strong> organismi insufficienti per condizionare congenie, che la medicina e i<br />

servizi socia<strong>li</strong> oggi salvano e lasciano pro<strong>li</strong>ferare? Aiutare g<strong>li</strong> infe<strong>li</strong>ci è bene,<br />

indubbiamente. Ma non meno indubbiamente è male trasmettere interi ai nostri<br />

posteri i risultati di mutazioni negative; come è un male la progres<strong>si</strong>va<br />

contaminazione del fondo genetico a cui dovranno attingere i membri della nostra<br />

specie. Siamo pre<strong>si</strong> fra le corna di un dilemma morale: per trovare la soluzione<br />

occorrerà tutta la nostra intel<strong>li</strong>genza tutta la nostra buona volontà.<br />

-----------<br />

Aldous Huxley (1894-1963)<br />

Futorologo britannico, professore al M.I.T. (Massachussetts Institute of Tecnology) di<br />

Boston.<br />

Nipote di Thomas Huxley (uno dei fondatori della "Round Table" britannica), fratello di<br />

Sir Ju<strong>li</strong>an Sorell Huxley (primo direttore dell'UNESCO, e pre<strong>si</strong>dente per diver<strong>si</strong> anni<br />

della "Eugenetics Society").<br />

Aldous fu membro della Fabian Society e della Golden Dawn, sperimentò in prima<br />

persona l'uso di droghe allucinogene e descrisse le sue "vi<strong>si</strong>oni" in due opere<br />

apologetiche: "Le porte della percezione" (1954) e "Paradiso e inferno" (1956). Opera<br />

più famosa: "Il Mondo Nuovo" (1932)<br />

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La <strong>li</strong>bertà di immigrazione nel mondo intero<br />

- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

- <strong>Pagina</strong> immigrazione<br />

La <strong>li</strong>bertà di immigrazione nel mondo intero<br />

Tratto da: «Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia»<br />

Guttmacher[1] ha dichiarato che un programma efficace di contraccezione sarà in grado<br />

di apportare un «<strong>si</strong>gnificativo contributo a un nuovo ordine mondiale»<br />

G. Brock Chisholm[2], ex direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha<br />

già definito in che modo questo nuovo ordine mondiale potrà essere rea<strong>li</strong>zzato:<br />

«Ciò che in tutti i luoghi la gente deve fare è praticare la <strong>li</strong>mitazione delle nascite e i<br />

matrimoni misti (tra razze differenti), e ciò in vista di creare una sola razza in un mondo<br />

unico dipendente da un’autorità centrale»[3]<br />

Quando <strong>si</strong> dice chiarezza.<br />

Una commis<strong>si</strong>one di razze già efficacemente tratteggiata nel 1925 da uno dei padri della<br />

Sinarchia europea, il massone d’alto grado Coudenhove Kalergi, fondatore della<br />

«Paneuropa», che nel suo <strong>li</strong>bro «Praktischer Idea<strong>li</strong>smus» vaticinava:<br />

«L’uomo del futuro sarà di sangue misto (…) La razza futura eura<strong>si</strong>atica-negroide,<br />

estremamente <strong>si</strong>mile ag<strong>li</strong> antichi egiziani, sostituirà la moltep<strong>li</strong>cità dei popo<strong>li</strong>, con una<br />

moltep<strong>li</strong>cità di persona<strong>li</strong>tà». Collo di bottig<strong>li</strong>a, questo della fu<strong>si</strong>one delle razze, obb<strong>li</strong>gato<br />

per ogni progetto mirante alla cancellazione di fatto di ogni identità re<strong>li</strong>giosa, etnica e<br />

nazionale. Dal 1989, riferisce la stampa specia<strong>li</strong>zzata, l’ufficio delle Nazioni Unite<br />

dell’Alto Commissariato per i Rifugiati è stato centrale per orchestrare migrazioni di<br />

massa di musulmani nord-africani in Europa e di slavi dei pae<strong>si</strong> dell’Est.<br />

Alla Francia, ad esempio, è stata assegnata una quota di 24 mi<strong>li</strong>oni di emigrati che ne<br />

cancelleranno letteralmente il volto e la storia.[4] Scriveva Maurice Caillet, fuoriuscito<br />

dalla <strong>massoneria</strong> dopo aver raggiunto il 18° grado, di Cava<strong>li</strong>ere Rosacroce, trattando<br />

della piaga dell’aborto nelle nostre contrade, in una lettera indirizzata al Ministro della<br />

Sanità francese Martine Aubry: «Tutte queste misure avranno, inoltre, il merito di<br />

risolvere il problema demografico che mette in pericolo le pen<strong>si</strong>oni e che permette<br />

all’ONU di proporci un’immigrazione importante»[5]<br />

Se John Foster Dulles vivesse oggi potrebbe dir<strong>si</strong> soddisfatto: g<strong>li</strong> Stati (fra cui l’Ita<strong>li</strong>a)<br />

hanno per<strong>si</strong>no cambiato le proprie leggi per consentire un afflusso mas<strong>si</strong>vo e<br />

scarsamente controllato di extracomunitari sui loro territori, e la nuova battag<strong>li</strong>a<br />

ovunque proclamata dai mezzi di comunicazione sembra ormai essere quella contro il<br />

razzismo.<br />

Un razzismo affatto estraneo a popo<strong>li</strong> di grande memoria storica e culturale come<br />

l’ita<strong>li</strong>ano che, a fronte di un’inva<strong>si</strong>one in poco tempo di qualche mi<strong>li</strong>one di africani che <strong>si</strong><br />

contendono il pane con una gioventù che incontra seris<strong>si</strong>me difficoltà di accesso ad un<br />

lavoro qua<strong>li</strong>ficato, a fronte di ma<strong>li</strong> endemici come l’emigrazione verso l’estero, oggi<br />

ripresa, del nostro bel Sud, a fronte di una malavita organizzata sempre più arrogante, a<br />

fronte di uno Stato presente con solerzia solo a riscuotere tasse dai suoi cittadini<br />

piuttosto che a tutelar<strong>li</strong> e difender<strong>li</strong>, reagisce con un senso di insofferenza e talvolta di<br />

rifiuto verso l’estraneo imposto in casa propria. Con la mas<strong>si</strong>ma ipocri<strong>si</strong>a <strong>si</strong> etichetta<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/immigrazione2.htm (1 di 2)08/01/2006 16.52.27


La <strong>li</strong>bertà di immigrazione nel mondo intero<br />

come razzismo questo rifiuto, demonizzando chi fa notare come la Storia <strong>si</strong>a lì ad<br />

insegnare che operazioni d’innesto di una tradizione sopra un’altra, effettuate per lo più<br />

in tempi brevi, non <strong>si</strong>ano né indo<strong>lori</strong> né prive di forme di rigetto anche gravis<strong>si</strong>me.<br />

Ma la Storia sembrerebbe oggi essere fatta dai mezzi di comunicazione, come osserva il<br />

massone Raymond Abel<strong>li</strong>o, pseudonimo adottato nel dopoguerra da George Soulès<br />

(1907-1987), a firma di una produzione letteraria tutta intrisa di occultismo, astrologia e<br />

gno<strong>si</strong>:<br />

«La nostra epoca di mass-media trasforma la soggettività della storia, che per lungo<br />

tempo non fu un problema che per i filosofi, vale a dire di un numero piccolo, in<br />

strumento universale per violare e plasmare la coscienza delle folle e, di conseguenza, in<br />

fattore po<strong>li</strong>tico essenziale e primario».<br />

Parole come logica, tolleranza e razzismo sembrano allora assumere sen<strong>si</strong> e valenze<br />

diverse a seconda dei popo<strong>li</strong> alle qua<strong>li</strong> vengono app<strong>li</strong>cate, appunto, dalla martellante<br />

grancassa mediatica: alla scomparsa di ogni re<strong>li</strong>gione e tradizione, fuse nella nuova<br />

razza senza memoria storica né principi, viene opposta la sopravvivenza e il<br />

conso<strong>li</strong>damento di un’unica tradizione e re<strong>li</strong>gione.<br />

Così, mentre il rabbino canadese Abraham Feinberg dalle colonne della «Maclean’s<br />

Review», rivista cristiana di Toronto, rivolgendo<strong>si</strong> ai suoi lettori, catto<strong>li</strong>ci e protestanti,<br />

lanciava un appello:<br />

«La sola soluzione ai conf<strong>li</strong>tti razzia<strong>li</strong> è il matrimonio interrazziale, (…)» è dunque<br />

urgente che «(…) la legge incoraggi la mescolanza del sangue», poiché: «il richiamo<br />

de<strong>li</strong>berato ai matrimoni interrazzia<strong>li</strong> è il solo modo di accelerare il processo per e<strong>li</strong>minare<br />

totalmente i pregiudizi razzia<strong>li</strong> e quindi le razze separate», sul New York Times appariva<br />

nel corso del 1974 una pubb<strong>li</strong>cità a piena pagina, a cura del «National Commitee for<br />

Furtherance fo Jewish Education» (Comitato nazionale per la promozione dell’istruzione<br />

ebraica), indirizzata alla gioventù israe<strong>li</strong>ta, dove i matrimoni interrazzia<strong>li</strong> venivano così<br />

stigmatizzati:<br />

«I matrimoni misti sono un suicidio nazionale e personale. Il mezzo più <strong>si</strong>curo per<br />

distruggere un popolo è farlo sposare al di fuori della sua fede (…) Uomini e donne<br />

hanno la certezza di perdervi la loro identità. I va<strong>lori</strong> e i principi che tanto hanno<br />

contribuito alla cultura e alla civiltà contemporanea scompariranno dalla faccia della<br />

terra.<br />

L’esperienza accumulata in tremila anni, il ricco retaggio di un popolo, tutto ciò che è<br />

assolutamente vostro sarà indegnamente annientato. Che pena! Che disastro! Che<br />

vergogna!»[6]<br />

Tratto da: «Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia»<br />

[1] Membro del Bilberberg Group e fondatore nel 1965 con Gianni Agnel<strong>li</strong> dell’Istituto Affari<br />

Internazionale ita<strong>li</strong>ano<br />

[2] Membro del Movimento universale per una Federazione mondiale<br />

[3] «USA Magazine», 12/08/1955<br />

[4] In «Lectures Francaises», n. 528, aprile 2001, p. 38<br />

[5] Idem, giugno 2000, p. 42<br />

[6] Y. Mocomble, «Du viol des foules…», pp. 283-284<br />

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Le nuove armi e la narcodemocrazia di Maurizio Blondet<br />

Le nuove armi e la narcodemocrazia<br />

di Maurizio Blondet, da www.effedieffe.com<br />

Nel 1920 il colonnello britannico J.F.C. Fuller, reduce dalla Grande Guerra, previde l'avvento di<br />

armi di un tipo assolutamente nuovo. "Sistemi bel<strong>li</strong>ci senza fuoco", che avrebbero rimpiazzato i<br />

cannoni, i cingolati e g<strong>li</strong> esplo<strong>si</strong>vi, e che avrebbero reso la guerra infinitamente più umi<strong>li</strong>ante per<br />

l'uomo: "I metodi [puramente meccanici o chimici] con cui in guerra un soldato impone la sua<br />

volontà al soldato nemico saranno sostituiti da mezzi bel<strong>li</strong>ci completamente p<strong>si</strong>chici. Non ci sarà<br />

più un campo di battag<strong>li</strong>a, né le armi saranno usate, né <strong>si</strong> perseguirà la distruzione di vite o di<br />

arti; al loro posto, <strong>si</strong> perseguirà la degradazione della ragione umana, l'offuscamento dell'umano<br />

intelletto, e la di<strong>si</strong>ntegrazione della vita morale e spirituale di una nazione. Così, per influenza, la<br />

volontà di un uomo sull'altro vincerà" (1)<br />

Nel 1932, ormai maggior generale, Fuller tornò sul tema, ma in termini meno teorici. Nell'esporre<br />

il fal<strong>li</strong>mento dello "scontro di materia<strong>li</strong> bel<strong>li</strong>ci" cui aveva as<strong>si</strong>stito durante la Grande Guerra,<br />

aggiunse: "Tuttavia, l'enorme domanda di ogni tipo di munizioni rivelò chiaramente ag<strong>li</strong> Stati<br />

Maggiori alleati il fondamento economico del conf<strong>li</strong>tto. E questo era così vi<strong>si</strong>bile, che g<strong>li</strong> Stati<br />

Maggiori non tardarono a capire che, se fosse stata stroncata la fornitura di cibo del nemico, le<br />

fondamenta della nazione ostile sarebbero state minate, e con esse la volontà di re<strong>si</strong>stere, sì che<br />

le sue forze mi<strong>li</strong>tari sarebbero state para<strong>li</strong>zzate. Così [...] essendo fal<strong>li</strong>to lo scontro di materia<strong>li</strong>, <strong>si</strong><br />

diede luogo ad operazioni di devastazione delle coltivazioni. Per rendere pos<strong>si</strong>bile questa forma di<br />

guerra, la più barbara, g<strong>li</strong> Alleati perseguirono l'accerchiamento deg<strong>li</strong> Imperi Centra<strong>li</strong> per ottenerne<br />

la resa per mezzo della fame. L'aggres<strong>si</strong>one non <strong>si</strong> sferrava più contro i soldati del nemico, ma<br />

contro i suoi malati e i suoi poveri; non più contro g<strong>li</strong> uomini, ma contro donne e bambini.<br />

L'aggres<strong>si</strong>one economica è senza dubbio la più brutale di tutte, perché non solo uccide ma<br />

inva<strong>li</strong>da, e inva<strong>li</strong>da più di una generazione. Tramutare uomini, donne e bambini in anima<strong>li</strong> fame<strong>li</strong>ci<br />

<strong>si</strong>gnifica colpire direttamente ciò che chiamiamo civiltà" (2)<br />

E più oltre, a propo<strong>si</strong>to delle "armi d'attacco morale": "In tutta la storia il tradimento <strong>si</strong> è rivelato<br />

in sé un'arma potente. Nella guerra mondiale <strong>si</strong> provò a conseguire il tradimento attraverso la<br />

propaganda: i giorna<strong>li</strong> dei contendenti hanno estratto luridume dalle viscere delle loro rispettive<br />

Fleet Streets [la strada dove sorgono le sedi dei giorna<strong>li</strong> britannici] per schizzarlo sui pae<strong>si</strong> nemici.<br />

Ogni senso di giustizia fu messo da parte. Più oltraggiosa la menzogna, più <strong>si</strong> credette potente...<br />

Nessun governo sembrò comprendere che l'aggres<strong>si</strong>one attraverso la menzogna minava il suo<br />

proprio futuro". Nel 1961, Fuller - adesso generale - esaminò ancora il problema nel suo ultimo<br />

<strong>li</strong>bro, The Conduct of War, 1789-1961, che aveva come sottotitolo "La conseguenze sulla guerra<br />

delle rivoluzioni francese, industriale e sovietica".<br />

Ancora una volta mise in guardia dall'avvento di "guerre neo-triba<strong>li</strong>", di guerre "di massa", "senza<br />

<strong>li</strong>miti", che vedeva avanzare ineluttabi<strong>li</strong>. Eg<strong>li</strong> additò nel conf<strong>li</strong>tto di tipo rivoluzionario la<br />

legittimazione di una "guerra totale": che sferrava l'attacco non solo con eserciti, ma con<br />

l'ever<strong>si</strong>one interna dei costumi e dei va<strong>lori</strong> del nemico - come appunto stava facendo l'Unione<br />

Sovietica - cui lui, il generale, <strong>si</strong> dichiarava profondamente contrario. Questo tipo di guerra<br />

avrebbe distrutto, diceva, i fondamenti della civiltà umana, di ogni cultura spiritualmente degna:<br />

un danno assai peggiore, e infinitamente più irrimediabile, dei disastri fi<strong>si</strong>ci prodotti dai<br />

bombardamenti. Questo tipo di guerra è oggi fra noi, e le sue nuove armi vengono già sviluppate,<br />

e portate ai loro estremi <strong>li</strong>miti logici e strategici. Due colonnel<strong>li</strong> dell'Armata Popolare Cinese, Qiao<br />

Liang e Wang Xiangsui, nel febbraio 1999 hanno redatto un saggio dal titolo "Guerra Senza Limiti",<br />

che <strong>si</strong> sofferma sull'opportunità per la Cina, confrontata alla superpotenza mi<strong>li</strong>tare Usa, di adottare<br />

"forme non mi<strong>li</strong>tari di guerra" come l'infiltrazione elettronica dei database del nemico, il sabotaggio<br />

Internet, la disorganizzazione delle comunicazioni di ogni tipo, il bio-terrorismo. Questo <strong>li</strong>bro,<br />

immediatamente tradotto dalla Cia (3), è stato molto letto neg<strong>li</strong> ambienti mi<strong>li</strong>tari americani, per<br />

apprenderne bene le lezioni.<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/narcodemocrazia.htm (1 di 3)08/01/2006 16.52.44


Le nuove armi e la narcodemocrazia di Maurizio Blondet<br />

Non che in Usa il <strong>li</strong>bro cinese abbia sorpreso. Da tempo ormai g<strong>li</strong> strateghi profes<strong>si</strong>ona<strong>li</strong> americani<br />

stanno esaminando il problema della "nuova" guerra. Sotto formule orwel<strong>li</strong>anamente miti, come lo<br />

sviluppo di "armi non leta<strong>li</strong>" o "la ciber-organizzazione della guerra" o "intel<strong>li</strong>gence in tempo reale"<br />

<strong>si</strong> nascondono concetti meno innocui. Un generale, Peter Schoomaker, che guida lo Special<br />

Operation Command, ha parlato apertamente di "fu<strong>si</strong>one tra guerra e crimina<strong>li</strong>tà". Un altro<br />

colonnello di nome Wil<strong>li</strong>am Osborne ha sotto<strong>li</strong>neato la rea<strong>li</strong>zzabi<strong>li</strong>tà di "soldati cibernetici":<br />

impiantando nel cervello dei mi<strong>li</strong>tari di <strong>li</strong>nea appo<strong>si</strong>ti microchips che forniscano ai comandi<br />

"intel<strong>li</strong>gence in tempo reale" e guidino l'azione del combattente robotizzato "Stiamo già evolvendo<br />

verso questo impianto tecnologico. La popolazione civile accetterà impianti di microchips che<br />

mig<strong>li</strong>oreranno la capacità dei soldati di difendere g<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> naziona<strong>li</strong>" (4).<br />

Ralph Peters, un con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere strategico esperto dell'A<strong>si</strong>a Centrale, ha scritto: "La più grande<br />

opportunità e il più grande pericolo verrà dallo sviluppo di armi di controllo del comportamento nel<br />

secolo venturo [il ventune<strong>si</strong>mo, l'attuale]. Nella loro forma perfetta, esse altereranno in modo<br />

permanente la percezione e le convinzioni deg<strong>li</strong> uomini". Si tratta di un vasto arsenale di mezzi<br />

"neurotropici, p<strong>si</strong>cofarmacologici e p<strong>si</strong>cotropici" che, apprendiamo, è in febbrile sviluppo o già<br />

disponibile. Taluni di questi mezzi chimici o farmacologici <strong>si</strong> configurano come "armi" nel senso<br />

tradizionale, miranti ad uccidere i nemici: sono le biotos<strong>si</strong>ne come il botu<strong>li</strong>num e della<br />

safarotos<strong>si</strong>na, potenti veleni prodotti da microrganismi, "fra i più squi<strong>si</strong>tamente leta<strong>li</strong> veleni<br />

conosciuti", "a certe condizioni anche centomila volte più tos<strong>si</strong>ci deg<strong>li</strong> agenti nervini" (5).<br />

Sono le tabotos<strong>si</strong>ne, os<strong>si</strong>a veleni ricavati da piante: la scienziata irachena che sovrintendeva alle<br />

ricerche di guerra chimica di Saddam Hussein s'era laureata con una te<strong>si</strong> sulla patologia vegetale,<br />

e specificamente sulle tabotos<strong>si</strong>ne, presso la East Ang<strong>li</strong>a Univer<strong>si</strong>ty, famoso istituto agricolo<br />

britannico. E ci sono "i nuovi neuropeptidi" che agiscono direttamente sul cervello: alterando la<br />

reazione immunitaria per interferenza sul fine <strong>si</strong>stema neuro-endocrino, come l'encefa<strong>li</strong>na, o<br />

interferendo sui neurotrasmettitori, da cui dipende l'uso volontario e involontario dei musco<strong>li</strong>. Così,<br />

in certi studi appare una misteriosa "sostanza P" che "in combinazione con la tiorfina <strong>si</strong> è<br />

dimostrata altamente tos<strong>si</strong>ca con effetti danno<strong>si</strong> sulla respirazione" (6). Pos<strong>si</strong>bile arma biologica di<br />

cui <strong>si</strong> è studiata la diffu<strong>si</strong>one per aerosol, questa combinazione s'è comprovata fino a mille volte<br />

più efficace dei nervini Sarin, Soman e VX. Ma proprio fra i neuropeptidi <strong>si</strong> cercano le promettenti<br />

sostanze capaci non di uccidere, ma di alterare il comportamento deg<strong>li</strong> avversari.<br />

"L'in<strong>si</strong>diosa natura di queste armi", scrive il già citato Peters (7), "farà sì che la vittima non solo<br />

non saprà che cosa l'ha colpita, ma non capirà di essere stata colpita affatto". Per esempio, il<br />

soldato nemico "perderà ogni de<strong>si</strong>derio di combattere e di colpo guarderà a noi in modo<br />

amichevole e collaborativo". A quanto pare, non <strong>si</strong> tratta di elucubrazioni fantascientifiche. "La sola<br />

cosa di cui sono certo sulla pros<strong>si</strong>ma rivoluzione dell'armamento è che essa imp<strong>li</strong>cherà forme di<br />

controllo del comportamento e di intru<strong>si</strong>one mentale. Attaccare il corpo umano è stato un modo<br />

inefficiente e fal<strong>li</strong>bile di condurre la guerra. Colpire la mente sarà il culmine della storia mi<strong>li</strong>tare".<br />

Peter riconosce che questo campo di ricerca, che mira ad "alterare in modo permanente la<br />

percezione di individui o di intere culture" ci prepara un futuro "mostruoso". Riconosce che<br />

"uccidere un uomo è più umano che interferire sulla sua <strong>li</strong>bera volontà". Ma "queste armi stanno<br />

arrivando, ne <strong>si</strong>amo assolutamente certi. E' una tecnologia che dobbiamo prima dominare, e poi<br />

proibire [<strong>si</strong>c]. Altrimenti, l'Armageddon verrà non sotto forma di una pioggia di fuoco, ma come<br />

<strong>si</strong>lenziosa suggestione". Secondo lui, è già in atto l'integrazione fra "neurobiologia, antropologia,<br />

comunicazione, ingegneria digitale, marketing" che partorirà le armi comportamenta<strong>li</strong>. Sono "le<br />

armi inevitabi<strong>li</strong>" del pros<strong>si</strong>mo futuro. E nulla garantisce che il loro uso sarà <strong>li</strong>mitato al nemico<br />

esterno.<br />

Proprio quando il generale Fuller pubb<strong>li</strong>cava il suo ultimo <strong>li</strong>bro (The Conduct of War", 1961),<br />

Aldous Huxley, scienziato po<strong>li</strong>tico, alto dirigente dell'Onu, nonché sperimentatore in proprio di<br />

allucinogeni come mesca<strong>li</strong>na e Lsd, dichiarava: "Nella pros<strong>si</strong>ma generazione o poco più tardi<br />

disporremo di mezzi farmacologici per far sì che la gente ami la propria servitù. Sarà, per così dire,<br />

una dittatura senza lacrime, che chiuderà in un campo di concentramento indolore società intere.<br />

Il popolo <strong>si</strong> vedrà privato delle sue <strong>li</strong>bertà ma non g<strong>li</strong> dispiacerà, perché sarà distratto da ogni<br />

vog<strong>li</strong>a di ribel<strong>li</strong>one con la propaganda, col lavaggi del cervello, o con un lavaggio del cervello<br />

as<strong>si</strong>stito da metodi farmacologici".<br />

Anche Fuller in quello stesso 1961 metteva in guardia contro la nascita, ormai imminente, di<br />

"narco-democrazie", "narco-socia<strong>li</strong>smi" o "collettivismi terapeutici". Ma già tre seco<strong>li</strong> prima Goethe<br />

temette l'avvento dello "Stato Ospedale": quello che, con il pretesto di garantire in ogni momento<br />

la nostra salute e di <strong>li</strong>berarci dei rischi della vita, ci avrebbe privato dei piaceri, e poi ci avrebbe<br />

reso schiavi per scopi sanitari. Guardatevi attorno: tutte le condizioni cultura<strong>li</strong> e p<strong>si</strong>cologiche per<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/narcodemocrazia.htm (2 di 3)08/01/2006 16.52.44


Le nuove armi e la narcodemocrazia di Maurizio Blondet<br />

l'avvento dello Stato Ospedale sono già presenti.<br />

Intere società reclamano contro il fumo, e<strong>si</strong>gono <strong>si</strong>curezze assolute e as<strong>si</strong>stenza sanitaria totale,<br />

vog<strong>li</strong>ono e pretendono l'abo<strong>li</strong>zione del dolore, l'allontanamento della morte, l'eterna giovinezza<br />

gestita dalla chirurgia plastica, l'abbondanza senza ec<strong>li</strong>s<strong>si</strong>, il sesso senza rischio. La fe<strong>li</strong>cità<br />

zoologica comincia ad esserci as<strong>si</strong>curata dalla pubb<strong>li</strong>cità, da prodotti del mercato, da burocrazie<br />

che hanno sostituito la po<strong>li</strong>tica con la terapeutica (8). Già scivo<strong>li</strong>amo, contenti, nella<br />

narcodemocrazia. Lo spazio è già preparato per le spaventose "nuove armi" neurofarmacologiche e<br />

comportamenta<strong>li</strong>. Manca solo che esse <strong>si</strong>ano benignamente uti<strong>li</strong>zzate "a scopi di pace" su di noi,<br />

per il nostro "bene".<br />

di Maurizio Blondet<br />

NOTE<br />

1) J.F.C. Fuller, Tanks in the Great War, 1914-1918, Londra 1920, p. 320.<br />

2) J.F.C. Fuller, War and Western Civi<strong>li</strong>zation, 1832-1932: a Study of War as a Po<strong>li</strong>tical Instrument and<br />

the Expres<strong>si</strong>on of Mass Democracy (Londra 1932, p.228-30).<br />

3) Col titolo "No-<strong>li</strong>mits Warfare, Ideas on War and Methods of War in the Globa<strong>li</strong>zation Era".<br />

4) Lt. Colonel Wil<strong>li</strong>am B. Osborne, Information Technology, a New War-Fighting Capabi<strong>li</strong>ty, 1996.<br />

5) Murray Hamilton, "Toxins: the Emerging Threat", sulla App<strong>li</strong>ed Science and Analy<strong>si</strong>s Newsletter, 26<br />

giugno 1998.<br />

6) B.L. Koch "Inhalation of Substance P and Thiorphin: Acute Toxicity and Effects on Respiration in<br />

Conscious Guinea Pigs", Journal of App<strong>li</strong>ed Toxicology, Vol. 19, 1999, p. 19-23. La Sostanza P viene<br />

definita come "neuropetide attivo, neurotrasmettitore e neuromodulatore, presente a agente ad ogni<br />

<strong>li</strong>vello del <strong>si</strong>stema nervoso". Dunque una sostanza naturale e necessaria. E' la sua somministrazione in<br />

quantità ecces<strong>si</strong>ve a produrre spavento<strong>si</strong> effetti, alla fine leta<strong>li</strong>.<br />

7) Ralph Peters, Fighting for the Future: Will America Triumph?, Mechanicsburg (PA), 1999, p. 207.<br />

8) Così, ad esempio, mentre viene rigettata coralmente la pena di morte giudiziaria, è lega<strong>li</strong>zzata - o in<br />

via di lega<strong>li</strong>zzazione - la morte inf<strong>li</strong>tta a scopi terapeutici: l'aborto e l'eutana<strong>si</strong>a.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

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La creazione dei Beatles<br />

La creazione dei Beatles<br />

Estratto da: «Le radici sataniche del rock», Collana Quaderni di San Giorgio<br />

http://digilander.<strong>li</strong>bero.it/sub<strong>li</strong>minale/CatLibri.htm<br />

I Beatles iniziarono a suonare alla fine deg<strong>li</strong> anni ’50 in Jazz club in Inghilterra e nella<br />

Germania Ovest. Questi clubs, sempre <strong>si</strong>tuati nei quartieri più malfamati delle città,<br />

erano dei mercati della prostituzione e dei punti vendita della droga. Il biografo dei<br />

Beatles Phi<strong>li</strong>p Norman scrive: «Il loro unico ingaggio regolare era un club di striptease. Il<br />

proprietario del club <strong>li</strong> pagava dieci scel<strong>li</strong>ni a testa per strimpellare le loro chitarre<br />

mentre un’arcigna spog<strong>li</strong>arel<strong>li</strong>sta di nome Janice <strong>si</strong> <strong>li</strong>berava dei suoi vestiti di fronte ad<br />

un pubb<strong>li</strong>co di marinai, loschi uomini d’affari e habitués coperti dal loro tipico<br />

impermeabile chiuso»[1] Il gruppo ebbe la sua prima vera opportunità in Germania,<br />

nell’agosto del 1960, quando ottennero la loro prima scrittura in un noto jazz club di<br />

Amburgo, nel quartiere di Reeperbahn.<br />

(…)<br />

Mentre erano ancora ad Amburgo, nel giugno 1962, i Beatles ricevettero un telegramma<br />

dal loro manager, un omosessuale di nome Brian Epstein (1934-1964), in cui g<strong>li</strong> diceva<br />

di tornare immediatamente in Inghilterra. «Congratulazioni – scrisse Epstein – la EMI vi<br />

offre un provino» La EMI era una delle più prestigiose case discografiche d’Europa, ed il<br />

suo ruolo nel promuovere in futuro i Beatles sarebbe stato determinante. Sotto la guida<br />

severa del direttore di registrazione della EMI George Martin, e di Brian Epstein, i Beatles<br />

vennero ripu<strong>li</strong>ti, lavati e i loro capel<strong>li</strong> vennero tag<strong>li</strong>ati nella tipica foggia beatle<strong>si</strong>ana.<br />

Martin creò i Beatles nella sua sala d’inci<strong>si</strong>one. Eg<strong>li</strong> era un qua<strong>li</strong>ficato mu<strong>si</strong>cista clas<strong>si</strong>co<br />

ed aveva studiato oboe e pianoforte alla London School of Mu<strong>si</strong>c. I Beatles non<br />

riuscivano a leggera la mu<strong>si</strong>ca e non sapevano suonare altro strumento che la chitarra.<br />

Per Martin, l’abi<strong>li</strong>tà mu<strong>si</strong>cista dei Beatles lasciava abbastanza a de<strong>si</strong>derare. Durante la<br />

loro prima registrazione importante, per il brano «Love Me Do» («Amami davvero»),<br />

Martin decise di sostituire Ringo Starr alla batteria con un mu<strong>si</strong>cista di studio. «Martin –<br />

disse poi Ringo – non voleva che fosse un rullo a rovinare tutto quanto». Da quel<br />

momento, eg<strong>li</strong> iniziò ad ascoltare i picco<strong>li</strong> e semp<strong>li</strong>ci motivetti che i Beatles avevano<br />

ideato ed iniziò a trasformar<strong>li</strong> in brani di successo.<br />

Sir Lockwood e la EMI<br />

La EMI, amministrata dall’aristocratico Sir Joseph Lockwood, vendeva apparecchiature<br />

elettriche e meccaniche, ed era uno dei maggiori produttori di strumentazioni mi<strong>li</strong>tari<br />

elettroniche. Martin era direttore della Parlophone, una società controllata dalla EMI. A<br />

partire dalla metà deg<strong>li</strong> anni ’60, la EMI creò un proprio settore mu<strong>si</strong>cale che in poco<br />

tempo contava già 74.321 impiegati ed un fatturato annuo pari a 3,19 mi<strong>li</strong>ardi di dollari.<br />

La EMI era anche un membro chiave dell’estab<strong>li</strong>shment dei Servizi segreti mi<strong>li</strong>tari<br />

britannici.<br />

(…)<br />

Fin dall’inizio, la EMI creò il mito della grande popolarità dei Beatles. Nell’agosto del<br />

1963, in occa<strong>si</strong>one della loro prima apparizione televi<strong>si</strong>va al London Palladium, mig<strong>li</strong>aia<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/beatles.htm (1 di 2)08/01/2006 16.52.44


La creazione dei Beatles<br />

di loro fans sembravano in de<strong>li</strong>rio. Il giorno succes<strong>si</strong>vo, ogni quotidiano inglese a grande<br />

tiratura riportava in prima pagina una fotografia e il resoconto del concerto affermando:<br />

«La po<strong>li</strong>zia ha faticato a contenere oltre 1000 adolescenti che strillavano come<br />

forsennati». Tuttavia, la fotografia riprodotta in ogni giornale era stata scattata così da<br />

vicino che solo tre o quattro deg<strong>li</strong> oltre 1000 «adolescenti che strillavano come<br />

forsennati» erano vi<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>. La storia era una frode. Secondo un fotografo presente al<br />

concerto «non ci fu nessun tumulto. Io ero lì presente. Non ho visto più di otto ragazze,<br />

e forse anche meno»[2]<br />

Nel febbraio del 1964, il mito dei Beatles colpì anche g<strong>li</strong> Stati Uniti, con tanto di<br />

sommossa orchestrata e inscenata all’aeroporto Kennedy. Per lanciare il loro primo tour,<br />

i media crearono il più grande uditorio di massa della storia. Per due domeniche di fila –<br />

fatto senza precedenti – nel corso dell’Ed Sul<strong>li</strong>van Show più di 75 mi<strong>li</strong>oni di americani <strong>li</strong><br />

videro scuotere le loro teste ed ondeggiare i loro corpi in un rituale che in un non<br />

lontano futuro sarebbe stato ripetuto da centinaia di gruppi rock.<br />

Tornati in Gran Bretagna, i Beatles furono rimunerati da quell’aristocrazia che avevano<br />

servito così bene. Nell’ottobre del 1965, i quattro vennero investiti dell’Order of Chivalry<br />

(«Ordine della Cavalleria») e ricevettero il riconoscimento di Membro dell’Impero<br />

Britannico dalle mani di Sua Maestà la Regina E<strong>li</strong>sabetta II nel corso di una cerimonia<br />

svolta<strong>si</strong> a Buc<strong>ki</strong>ngham Palace.<br />

(…)<br />

Note<br />

[1] Phi<strong>li</strong>p Norman, «Shout! The Beatles in Their Generation», pag.81<br />

[2] Idem<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

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Immigrazione: chi e cosa <strong>si</strong> cela dietro<br />

- <strong>Pagina</strong> Massoneria<br />

- <strong>Pagina</strong> immigrazione<br />

Chi e cosa di cela dietro l'immigrazione<br />

Di Giu<strong>li</strong> Val<strong>li</strong>, da: «Il vero volto dell’immigrazione: la grande congiura contro l’Europa»,<br />

1993<br />

Un primo con<strong>si</strong>stente indizio per sapere dove andassero cercati i meno occulti promotori<br />

di questo grandioso fenomeno ci fu offerto da un articolo apparso sul quotidiano «Alto<br />

Adige» del 10 agosto 1989, dal titolo: «Ondata di immigrati africani». Vi <strong>si</strong> riferiva<br />

l’intervista col pre<strong>si</strong>dente deg<strong>li</strong> ambulanti trentini aderenti alla «Confesercenti», il quale,<br />

tra l’altro, dichiarava: «<strong>si</strong> calcola che nei pros<strong>si</strong>mi anni, 30-40 mi<strong>li</strong>oni di africani<br />

verranno in Europa, e i governi centra<strong>li</strong>, su direttive dell’ONU, (il cor<strong>si</strong>vo è nostro),<br />

hanno affidato a Ita<strong>li</strong>a, Spagna e Grecia il peso maggiore.<br />

Sembra che l’Ita<strong>li</strong>a, nella spartizione internazionale, debba far<strong>si</strong> carico dell’immigrazione<br />

senegalese, e <strong>si</strong> stima in 5 mi<strong>li</strong>oni la dimen<strong>si</strong>one numerica: qua<strong>si</strong> una persona ogni dieci<br />

ita<strong>li</strong>ani»<br />

Dunque l’ONU veniva indicata come la centrale da cui è partito l’ordine che è alle origini<br />

di questa vicenda e le <strong>si</strong> attribuiva un preciso programma che non potrà non incidere in<br />

maniera sconvolgente sul pros<strong>si</strong>mo avvenire del popolo ita<strong>li</strong>ano, i cui destini, al di là<br />

dell’amena tavoletta della sovranità popolare, evidentemente sono in mano di lontani e<br />

sconosciuti padroni.<br />

Succes<strong>si</strong>ve ricerche confermano che la pista era quella giusta: l’Ita<strong>li</strong>a, con la legge 10<br />

aprile 1981 n.158, ha ratificato la convenzione n.143 del 1975 della Organizzazione<br />

Internazionale del Lavoro (uno deg<strong>li</strong> organi dell’ONU), recante il titolo: «sulle migrazioni<br />

in condizioni abu<strong>si</strong>ve e sulla promozione della parità di opportunità e di trattamento dei<br />

lavoratori migranti». Da qui <strong>si</strong> vede che già almeno dall’ormai remoto 1975 <strong>si</strong> venivano<br />

addensando sul capo deg<strong>li</strong> ignari ita<strong>li</strong>ani fosche nubi foriere di tempesta. In obbedienza a<br />

quei patti, il Governo nazionale proponeva e il Parlamento approvava la legge 30.<br />

XII.1986 n.943 che <strong>si</strong>n da allora garantiva (art.1) «a tutti i lavoratori extracomunitari<br />

parità di trattamento e piena eguag<strong>li</strong>anza di diritti rispetto ai lavoratori ita<strong>li</strong>ani», nonché<br />

il godimento “dei servizi socia<strong>li</strong> e sanitari” e il diritto “al mantenimento dell’identità<br />

culturale, alla scuola e alla disponibi<strong>li</strong>tà dell’abitazione”. E all’art.2 prevedeva, proprio<br />

come riferito dal citato articolo dell’”Alto Adige”, “accordi bilatera<strong>li</strong> e multilatera<strong>li</strong> previsti<br />

dalla convenzione dell’OIL n.143 del 24 giugno 1975…per discip<strong>li</strong>nare i flus<strong>si</strong> migratori»<br />

Si aprivano, insomma, fin da allora – in nome di una convenzione dell’OIL, e cioè di<br />

un istituto specia<strong>li</strong>zzato dell’ONU, le porte dell’immigrazione, nonostante che ancora,<br />

malgrado le statistiche del CENSIS, il fenomeno non fosse neppur lontanamente così<br />

evidente, come è diventato oggi. E, in realtà, l’Ita<strong>li</strong>a non era affatto allora, così come<br />

non lo è a tutt’oggi, un paese che possa ragionevolmente attirare un con<strong>si</strong>stente<br />

flusso immigratorio: di modesta esten<strong>si</strong>one, montagnosa, povera d’acqua e di materie<br />

prime, densamente popolata, con grave penuria di alloggi già per i suoi abitanti,<br />

grazie anche a mille pastoie burocratiche che ostacolano le nuove costruzioni e<br />

per<strong>si</strong>no il restauro di quelle già e<strong>si</strong>stenti, con ancora molti suoi fig<strong>li</strong> emigrati all’estero<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/immigrazione.htm (1 di 3)08/01/2006 16.52.45


Immigrazione: chi e cosa <strong>si</strong> cela dietro<br />

e una <strong>li</strong>eve disoccupazione e sotto-occupazione interna, con servizi pubb<strong>li</strong>ci e sanitari<br />

largamente e spesso drammaticamente inefficienti, e insufficienti anche per la sola<br />

sua popolazione, davvero non <strong>si</strong> vede come potrà fronteggiare i mille problemi posti<br />

dalla valanga extracomunitaria.<br />

Invero, come <strong>si</strong> è visto e <strong>si</strong> ribadisce, per uno straniero senza arte né parte, le<br />

principa<strong>li</strong> offerte di lavoro provengono dalla malavita organizzata, sempre bisognosa<br />

di manovalanza a buon mercato, e dall’ambiente dello sfruttamento della<br />

prostituzione, a meno di non voler<strong>si</strong> accontentare di un lavoro nero senza garanzie,<br />

della mendicità o di un misero commercio ambulante che, dalla mendicità vera e<br />

propria ben poco <strong>si</strong> distingue. Ma è facile capire come anche queste vie <strong>si</strong>ano<br />

anch’esse facile anticamera al de<strong>li</strong>tto!<br />

Cosa, dunque, era necessario fare per mettere in moto verso l’Ita<strong>li</strong>a l’immensa<br />

ondata di spiantati che la sta sommergendo? Occorreva una dup<strong>li</strong>ce di<strong>si</strong>nformazione:<br />

una internazionale, volta ad ingannare gente ignorante o, comunque, non al corrente<br />

della nostra realtà sociale, presentando, con capillare propaganda, l’immensa<br />

menzogna di un’Ita<strong>li</strong>a <strong>si</strong>mile a un nuovo Eldorado, un vero e proprio paese di<br />

Bengodi; e una all’interno dell’Ita<strong>li</strong>a stessa, tendente a fare apparire come un frutto<br />

ineluttabile della storia quello che, invece, è l’effetto della cinica e meditata<br />

orchestrazione.<br />

A tal fine, con ammirevole improntitudine, <strong>si</strong> osa parlare di imprescindibi<strong>li</strong> e<strong>si</strong>genze di<br />

mano d’opera nel nostro mercato e di carenza delle nostre forze lavorative, ma su ciò<br />

rimandiamo al lettore a quanto <strong>si</strong> è già detto al capitolo VIII della prima parte di<br />

questo studio.<br />

(…)<br />

In tutto questo piano, la parte dell’ONU è primaria ed evidente.<br />

Infatti, la legge Martel<strong>li</strong> esordisce (art.1 comma 1) presentando<strong>si</strong> come emanata in<br />

attuazione della convenzione di Ginevra del 28 lug<strong>li</strong>o 1951, che fu appunto promossa<br />

dall’ONU, e prosegue riconoscendo a un ufficio della stessa ONU – l’ACNUR, Alto<br />

Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – importanti poteri di ingerenza sulla<br />

immigrazione extraeuropea in Ita<strong>li</strong>a.<br />

Che poi <strong>si</strong> tratti di un piano su scala soprannazionale, preciso e programmato, lo <strong>si</strong><br />

ricava anche dal fatto che da più parti <strong>si</strong> specificano i numeri e i tempi dell’inva<strong>si</strong>one,<br />

così come abbiamo visto fare sulle colonne dell’«Alto Adige» del 10 agosto 1989. Ad<br />

esempio anche su un articolo de «Il Giornale» del 9 novembre 1989, intitolato:<br />

«L’Ita<strong>li</strong>a deve affrontare la mina vagante deg<strong>li</strong> immigrati di colore», <strong>si</strong> legge che,<br />

entro 20 anni, g<strong>li</strong> immigrati dovrebbero essere 5 o 6 mi<strong>li</strong>oni. Ci <strong>si</strong> domanda come<br />

sarebbe pos<strong>si</strong>bile formulare previ<strong>si</strong>oni del genere se <strong>si</strong> trattasse di un fenomeno<br />

spontaneo, imprevisto e imprevedibile, e non di un piano controllato, studiato a<br />

tavo<strong>li</strong>no.<br />

Similmente il Cardinale Carlo Maria Martini, dando prova di sorprendenti carismi<br />

profetici, intervenendo nel corso di una mattinata di «studio e rifles<strong>si</strong>one» sul tema:<br />

«Per una società dell’accog<strong>li</strong>enza verso un’Europa multirazziale», tenuta in<br />

preparazione della IX giornata della so<strong>li</strong>darietà, proclama nella sua dioce<strong>si</strong>,<br />

preconizza, a quanto riferisce Daniela Bozzo<strong>li</strong> sulle colonne di «Avvenire», che il<br />

fenomeno toccherà la sua punta mas<strong>si</strong>ma nei pros<strong>si</strong>mi vent’anni.<br />

(…)<br />

Dal <strong>li</strong>bro: «Il vero volto dell’immigrazione: la grande congiura contro l’Europa», Editrice<br />

Civiltà, 1993<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/immigrazione.htm (2 di 3)08/01/2006 16.52.45


Immigrazione: chi e cosa <strong>si</strong> cela dietro<br />

Nel 2050 ci saranno 230 mi<strong>li</strong>oni di migranti.<br />

E' il dato che emerge dal Rapporto 2003 dell’Organizzazione internazionale per le<br />

migrazioni.<br />

I migranti regolari nel mondo sono 175 mi<strong>li</strong>oni, un 3 per cento della popolazione<br />

mondiale. Di questi 56 mi<strong>li</strong>oni vivono in Europa, 49,7 in A<strong>si</strong>a e 40,8 in America del<br />

nord, le zone del mondo con il più alto numero di persone immigrate solo nel 2000.<br />

Fonte: "Il Nuovo", 1 lug<strong>li</strong>o 2003<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/immigrazione.htm (3 di 3)08/01/2006 16.52.45


Stella a cinque punte sulla mano di Paolo VI<br />

- Significato massonico della stella a 5 punte<br />

La stella a cinque punte sulla mano di Paolo VI<br />

Dott. Don Luigi Villa – da: «Stella a cinque punte: firma del Pontificato di Paolo VI»<br />

Questa è la «porta di bronzo» quando venne inaugurata, sul «Battente del Bene», al n<br />

° 12, vi figurava il «Conci<strong>li</strong>o Ecumenico Vaticano II»: quattro Padri conci<strong>li</strong>ari tra<br />

Giovanni XXIII e Paolo VI.<br />

Però, mentre Giovanni XXIII e g<strong>li</strong> altri quattro Padri conci<strong>li</strong>ari erano scolpiti con la<br />

faccia che guardava in avanti, Paolo VI (l’ultimo a destra) era invece scolpito di<br />

profilo, in modo da presentare, ben vi<strong>si</strong>bile, la Sua mano <strong>si</strong>nistra con su, incisa,<br />

l’insegna massonica: la «Stella a cinque punte», o «Pentalfa massonico».<br />

Poco tempo dopo l’inaugurazione di quella «nuova porta di bronzo» della ba<strong>si</strong><strong>li</strong>ca di<br />

San Pietro, il sottoscritto (don Luigi Villa) vi andò per vederla. Osservandola bene,<br />

notò subito quell’insegna massonica sul dorso della mano <strong>si</strong>nistra di Paolo VI. Allora,<br />

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Stella a cinque punte sulla mano di Paolo VI<br />

immediatamente, mi recai da un Cardinale…per denunciare il fatto. Eg<strong>li</strong> mi as<strong>si</strong>curò<br />

che avrebbe subito provveduto. Infatti, quando io, poco tempo dopo, ritornai a Roma,<br />

proprio per vedere quella «porta di bronzo», notai subito che quella insegna<br />

massonica sul dorso della mano <strong>si</strong>nistra di Paolo VI era stata raschiata: <strong>si</strong> vedeva solo<br />

il rosso vivo del rame. Era chiaro! Visti<strong>si</strong> scoperti, i responsabi<strong>li</strong> del fatto avevano<br />

provveduto, prima, a far raschiare il <strong>si</strong>mbolo massonico dalla mano, poi,<br />

succes<strong>si</strong>vamente – come io stesso vidi in un altro mio ritorno a Roma – avevano<br />

sostituito il pannello n° 12 con un altro – l’attuale – sul quale, però, non vi<br />

comparivano più le sei figure di prima, ma solo cinque, come ognuno può vedere.<br />

Ora: come <strong>si</strong> può spiegare che un Papa (Paolo VI) <strong>si</strong> <strong>si</strong>a fatto scolpire la propria<br />

immagine su quella «porta di bronzo», con sul dorso della Sua mano quel <strong>si</strong>mbolo<br />

massonico, pur sapendo che sarebbe rimasta lì a testimoniare, lungo i seco<strong>li</strong>, che Lui,<br />

Paolo VI, sarebbe stato giudicato un «Papa massone»?<br />

E certo non <strong>si</strong> può dire che quell’opera dello scultore Minguzzi fosse stata eseguita<br />

senza il Suo volere e senza la Sua approvazione, perché fu proprio Lui a benedirla nel<br />

giorno del Suo compleanno, come fu anche pubb<strong>li</strong>cato, poi, su un «Inserto Speciale»<br />

de «L’Osservatorio Romano», per il Suo ottante<strong>si</strong>mo Compleanno[1], e proprio con<br />

quel satanico marchio massonico sulla mano, qua<strong>si</strong> a firma – e non generica – del<br />

Suo Pontificato!<br />

«Stella a cinque punte»: firma del pontificato di Paolo VI<br />

Questa affermazione è inquietante, perché questa «firma» della «stella a cinque<br />

punte», scolpita sul dorso della mano di Paolo VI, sulla «formella» originale della<br />

«porta di bronzo» della Ba<strong>si</strong><strong>li</strong>ca di San Pietro, è forse l’atto più sconcertante e<br />

temerario di una tremenda realtà che, durante tutto il Suo pontificato, è continuata<br />

ad affiorare, fino a formarne un mosaico che mette a nudo l’incredibile e<br />

inqua<strong>li</strong>ficabile atteggiamento di Palo VI nei confronti della Massoneria![2]<br />

E questo lo fece dopo 250 anni di rinnovate «scomuniche», «ammonimenti»,<br />

«sanzioni», e dopo circa 200 « documenti» del Magistero della Chiesa contro la<br />

Massoneria, e dopo 16 Encic<strong>li</strong>che e più di 590 «condanne» contro questa setta,<br />

bollata come «regno di Satana» da Leone XIII nella Sua Encic<strong>li</strong>ca del 1884:<br />

«Humanum genus».<br />

Subito dopo la pubb<strong>li</strong>cazione di questa Encic<strong>li</strong>ca, l’alto iniziato Tommaso Ventura,<br />

dopo aver riconosciuta l’«Humanun genus» come «il più celebre solenne documento<br />

antimassonico», scrisse: «Il Papa Leone XIII vide molto giusto; comprese che cosa<br />

fosse la Massoneria; ne svelò la fi<strong>si</strong>onomia precisa; ne denudò le aspirazioni in<br />

termini inequivocabi<strong>li</strong>»[3]<br />

Ora, la Chiesa non ebbe mai né incertezze né dubbi nella sua lotta contro la<br />

Massoneria; fu solo con l’avvento del Vaticano II, e soprattutto con Paolo VI, che il<br />

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Stella a cinque punte sulla mano di Paolo VI<br />

«nuovo atteggiamento» capovolse la precedente po<strong>si</strong>zione del Magistero della Chiesa,<br />

adottando po<strong>si</strong>zioni «ecumeniche» e «<strong>li</strong>bera<strong>li</strong>» nei confronti della Massoneria fino ad<br />

«auspicare la pace tra le due istituzioni»!<br />

Per gettare un po’ di luce su questo strano aspetto della persona<strong>li</strong>tà di Paolo VI,<br />

elenchiamo alcuni dei tanti altri «fatti» e «detti» che Lo riguardano ad hoc:<br />

(…)<br />

1) In una rivista massonica <strong>si</strong> legge: il Gran Maestro Gamberini, il giorno<br />

stesso dell’annuncio a Pontefice di Montini, disse: «Questo è l’uomo che fa per<br />

noi!»<br />

2) Il «necrologio», o elogio funebre, che l’ex Gran Maestro di Palazzo<br />

Giustiniani, Giordano Gamberini, ha fatto di Paolo VI su «La Rivista<br />

Massonica»: «Per noi è la morte di CHI ha fatto cadere la condanno di<br />

Clemente XII e dei suoi successori. Os<strong>si</strong>a, è la prima volta – nella storia della<br />

Massoneria moderna – che muore il Capo della più grande re<strong>li</strong>gione occidentale<br />

non in istato di osti<strong>li</strong>tà coi massoni». E conclude: «per la prima volta, nella<br />

storia, i Massoni possono rendere omaggio al tumulo di un Papa, senza<br />

ambiguità né contraddizione»<br />

3) In una lettera privata, scritta da un massone, amico del noto scrittore<br />

francese, conte Lion de Poncis, esperto in questioni massoniche, <strong>si</strong> legge<br />

questa frase: «…Con Pio X e Pio XII, noi framassoni potemmo ben poco, ma,<br />

“avec Paul VI, nous avons vencu!”» (“con Paolo VI, noi abbiamo vinto”).<br />

4) Sotto il Suo Pontificato sono state introdotte, in Ita<strong>li</strong>a, le «leggi<br />

massoniche», qua<strong>li</strong>: il divorzio, l’aborto, la separazione tra Chiesa e Stato… E<br />

vi fu un profondo inserimento della Massoneria anche nelle strutture<br />

eccle<strong>si</strong>astiche ordinarie.<br />

5) Il 13 novembre 1964, Paolo VI depose la «tiara» (“il triregno”)<br />

sull’altare, rinunciandovi definitivamente. Un gesto, questo, che fu l’obiettivo<br />

della «Rivoluzione Francese». Il massone Albert Pike scrisse: «G<strong>li</strong> ispiratori, i<br />

filosofi e i capi storici della Rivoluzione francese avevano giurato di rovesciare<br />

la “CORONA” e la “TIARA” sulla tomba di Jacques de Molay»[4]<br />

6) Durante il Suo viaggio in Terra Santa, nel 1954, sul monte deg<strong>li</strong> U<strong>li</strong>vi, a<br />

Gerusalemme, Paolo VI abbracciò il Patriarca ortodosso Athenagoras I,<br />

massone del 33° grado. Poi, alla vigi<strong>li</strong>a della chiusura del Vaticano II, tutti e<br />

due <strong>si</strong> tolsero le rispettive «scomuniche», lanciate nel 1054.<br />

7) Questa Sua coincidenza di vedute con «piano massonico» la <strong>si</strong> può<br />

trovare anche nell’identità dei Suoi programmi con i piani massonici dell’ONU e<br />

dell’UNESCO. Si legga, ad esempio, la Sua Encic<strong>li</strong>ca «Populorum progres<strong>si</strong>o»,<br />

in cui Paolo VI parla di una «banca mondiale», dietro la quale c’è un «Governo<br />

mondiale», che regnerebbe grazie a una «re<strong>li</strong>gione <strong>si</strong>ntetica e universale»<br />

[1] «Inserto Speciale» de «L’Osservatorio Romano», Domenica 25 settembre 1977, p. XI<br />

[2] Per approfondimenti <strong>si</strong> legga: «Paolo VI…beato?» del sac. Luigi Villa, edizioni Civiltà<br />

[3] Tommaso Ventura, «Massoneria alla sbarra – Sua vera origine – Sua vera essenza», Atanor, 1961<br />

[4] Albert Pike, «Morals and Dogma» vol II, p. 156<br />

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Stella a cinque punte sulla mano di Paolo VI<br />

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Mitologia: Dioniso e Mithra<br />

Il culto di Dioniso e Mithra<br />

Da "La messa nera" di H.T.F. Rhodes - Sugar editore<br />

Il culto di Dioniso<br />

G<strong>li</strong> ornamenti tradiziona<strong>li</strong> della figura mefistofe<strong>li</strong>ca, le corna, g<strong>li</strong> zocco<strong>li</strong> e la coda,<br />

sopravvivono ancora oggi, perché Satana del Medio Evo era generalmente<br />

rappresentato sotto forma di capro. Si riteneva che potesse assumere qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong><br />

aspetto, ma questo era il più comune.<br />

Questo capro è Dioniso, zotico villano venuto dalla Tracia, e sa<strong>li</strong>to nelle più alte sfere<br />

dell'O<strong>li</strong>mpo. Simbo<strong>li</strong>camente, è l'albero senza rami (phallus), è il protettore della<br />

ferti<strong>li</strong>tà, dei frutti e particolarmente del vino.<br />

La Grecia civi<strong>li</strong>zzò questo rozzo e selvaggio Tracio. Secondo alcune leggende era nato<br />

dall'unione di Persefone e di Giove, che aveva fecondato quest'ultima, assumendo le<br />

sembianze di un serpente. Quando nacque, era già un bel fanciullo con delle piccole<br />

corna sulla fronte; e, subito appena nato, saltò sul trono del padre, mettendo<strong>si</strong> a<br />

giocare allegramente con il fulmine divino. Dioniso venne ucciso, ma soltanto in<br />

seguito questo de<strong>li</strong>tto assunse l'apparenza di un sacrificio destinato a procurarg<strong>li</strong> un<br />

più brillante destino.<br />

La cosa è stata riportata in vari modi: il più pittoresco attribuisce il de<strong>li</strong>tto alla feroce<br />

gelo<strong>si</strong>a di Giunone, che non poteva sopportare di vedere il giovane fanciullo dalle<br />

corna innalzato così presto ag<strong>li</strong> onori divini.<br />

L'attenzione del bambino fu distratta mediante dei sonag<strong>li</strong> ed uno specchio, co<strong>si</strong>cché<br />

fu facile spingerlo nell'agguato tesog<strong>li</strong> dai Titani. Dopo averlo fatto a pezzi con dei<br />

coltel<strong>li</strong>, i Titani fecero bol<strong>li</strong>re il suo corpo e lo divorarono. E' interessante, e molto<br />

<strong>si</strong>gnificativo, notare che da questo sanguinoso dramma nacque un culto precristiano<br />

del Sacro Cuore. Giove, furibondo per l'assas<strong>si</strong>nio del fig<strong>li</strong>o prediletto, condannò i<br />

Titani ad una lunga agonia, prima di uccider<strong>li</strong>, e fabbricò poi una statua in cui pose il<br />

cuore di Dioniso. E ciò divenne il <strong>si</strong>mbolo della resurrezione, perché, non appena<br />

Giove l'ebbe terminata, il fanciullo rinacque.<br />

Un'altra delle numerose ver<strong>si</strong>oni della leggenda vuole che Semele concepisse e<br />

partorisse una seconda volta il fig<strong>li</strong>o, dopo aver bevuto un intrug<strong>li</strong>o, dei cui ingredienti<br />

faceva parte anche il cuore del bambino ridotto in polvere.<br />

A Creta il Sacro Cuore veniva adorato in una speciale proces<strong>si</strong>one, durante la quale <strong>si</strong><br />

trasportava il cuore in una cassetta al suono dei flauti, che rappresentavano<br />

<strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>camente proprio queg<strong>li</strong> strumenti di cui <strong>si</strong> era servita la vendicativa Giunone,<br />

per attirare nel tranello il giovane dio.<br />

Ma, nonostante tutto questo, Dioniso non perse mai il suo doppio aspetto di potenza<br />

oscura e selvaggia. Ad Atene, sede principale del suo culto, questa divinità, che era<br />

sempre stata raffigurata come una rozza creatura dalle forme di satiro, <strong>si</strong> umanizzò e<br />

perse tutti i suoi ornamenti bestia<strong>li</strong>, ma <strong>si</strong> continuò a chiamarlo "colui che ha la pelle<br />

nera come un capro". E' a questo punto che noi ci troviamo davanti ad uno di quei<br />

picco<strong>li</strong>s<strong>si</strong>mi indizi che possono fare un po' di chiaro sul nostro elu<strong>si</strong>vo soggetto.<br />

Dioniso, in entrambi i suoi aspetti, era la divinità che pre<strong>si</strong>edeva i misteri orfici.<br />

I precetti che questi misteri ponevano a base della loro condotta di vita erano<br />

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Mitologia: Dioniso e Mithra<br />

abbastanza vicini a quel<strong>li</strong> del Cristiane<strong>si</strong>mo, con la importantis<strong>si</strong>ma eccezione che<br />

l'iniziazione a questo culto comportava l'orgia infernale del capro così come<br />

l'ispirazione divina. Detto in altre parole, l'iniziato passava dall'oscurità alla luce e,<br />

attraverso l'orgia, alla rivelazione divina.<br />

La Chiesa Cristiana ha con<strong>si</strong>derato tutto ciò come "diabo<strong>li</strong>co", tanto più per i numero<strong>si</strong><br />

punti di contatto e<strong>si</strong>stenti tra le due re<strong>li</strong>gioni.<br />

Il culto di Mithra<br />

La più subdola, anche se lontana di tutte le influenze che <strong>si</strong> esercitarono<br />

sull'Occidente cristiano, era originaria della Per<strong>si</strong>a, ed assunse svariate forme via via<br />

che <strong>si</strong> espandeva verso l'ovest. Ma il concetto originale rimase invariato: <strong>si</strong> trattava di<br />

una dua<strong>li</strong>smo spietato e intran<strong>si</strong>gente.<br />

Fin dai primordi del mondo e<strong>si</strong>stevano due principi: la luce e le tenebre,<br />

completamente opposti tra loro e in perpetuo conf<strong>li</strong>tto. Questo irriducibile dua<strong>li</strong>smo <strong>si</strong><br />

modificò nel corso dei seco<strong>li</strong>, perché <strong>si</strong> giunse alla convinzione che il principio della<br />

luce (Ormudz) avrebbe, o avrebbe potuto, dominare quello delle tenebre (Ahriman).<br />

G<strong>li</strong> uomini primitivi, così come i moderni, <strong>si</strong> rifiutavano senza dubbio di concepire<br />

l'idea di un universo in cui non vi sarebbe stato mai nulla di risolto.<br />

Questa lotta nei cie<strong>li</strong> tra forze impersona<strong>li</strong> avrebbe dato luogo ad una re<strong>li</strong>gione<br />

perfettamente organica, che <strong>si</strong> sarebbe rivelata come una delle più pericolose riva<strong>li</strong><br />

della Cristianità. Potrebbe sembrare che non ci <strong>si</strong>a alcun punto di contatto tra questi<br />

concetti intellettua<strong>li</strong> e la persona di Mithra, il divino cacciatore che uccide il toro per<br />

as<strong>si</strong>curare la salvezza all'umanità, ma una connes<strong>si</strong>one e<strong>si</strong>ste. Sotto il risonante titolo<br />

di "Deus Sol Invictus Mithras", questo cacciatore fu adorato in tutta Europa e anche in<br />

Inghilterra. Eg<strong>li</strong> rappresenta il più grande tentativo mai compiuto dalla teologia<br />

pagana per avvicinar<strong>si</strong> alla concezione di un dio unico. In Gran Bretagna, conosciuta<br />

come "Isola del Toro", sorsero una serie di temp<strong>li</strong> in onore di Mithra in una zona che<br />

andava da Londra a York, nel periodo tra la partenza delle Legioni e i primi del V<br />

secolo.<br />

Mithra era la personificazione di Ormudz, principio della luce, e aveva la mis<strong>si</strong>one di<br />

distruggere le armate delle tenebre. Sebbene non ci <strong>si</strong>a rimasta alcuna descrizione di<br />

Mithra, pos<strong>si</strong>amo avere un'idea della sua figura dalle rappresentazioni artistiche.<br />

Generalmente è raffigurato dritto in piedi su un toro o a cavallo di esso. Il dio indossa<br />

una tunica, un mantello e il famoso berretto frigio; armato di una corta spada, è<br />

frequentemente rappresentato nell'atto del sacrificio.<br />

Secondo la tradizione leggendaria, Mithra insegue il toro, spingendolo in una caverna<br />

da cui non potrà scappare. Qui, eseguendo g<strong>li</strong> ordini del sole (Ormudz), non senza<br />

paura, uccide il toro con una spada o un coltello. Dal cadavere miracolosamente<br />

germog<strong>li</strong>ano tutte le piante e tutti i frutti della terra; e grano dal midollo spinale, vino<br />

dal sangue e, dalla semenza, tutti g<strong>li</strong> anima<strong>li</strong>.<br />

Questa è solo una elaborazione, anche se intricata, del concetto primitivo dell'eterno<br />

conf<strong>li</strong>tto tra "bianco" e "nero". Temendo la sconfitta, le potenze delle tenebre creano<br />

il mondo vi<strong>si</strong>bile come un'arma con cui difender<strong>si</strong> dalle crescenti forze della luce. Il<br />

mondo vi<strong>si</strong>bile è il Toro, il Vecchio Adamo. Con la sua morte, ogni cosa fatta di<br />

materia rinasce dalle tenebre nuovamente alla luce.<br />

Il dua<strong>li</strong>smo sopravvive chiaramente, in questa mitologia così elaborata e abbastanza<br />

confusa. E con il suo particolare accento sul sacrificio e la conseguente resurrezione,<br />

il culto di Mithra <strong>si</strong> avvicina in certo qual modo alla dottrina cristiana.<br />

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Messaggi sub<strong>li</strong>mina<strong>li</strong> e occulti (prima parte)<br />

Pubb<strong>li</strong>chiamo una piccola rassegna di messaggi sub<strong>li</strong>mina<strong>li</strong> inseriti in videocassette,<br />

pubb<strong>li</strong>cità, spot, ecc.<br />

Ricordando che l'inconscio elabora le "informazioni" attraverso <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong> e/o immagini,<br />

pos<strong>si</strong>amo comprendere i perico<strong>li</strong> di una immagine o una semp<strong>li</strong>ce scritta nascosta nel<br />

testo, per la p<strong>si</strong>che, soprattutto nei bambini.<br />

Messaggi sub<strong>li</strong>mina<strong>li</strong> (prima parte)<br />

Tratto dai <strong>si</strong>ti: http://digilander.<strong>li</strong>bero.it/sub<strong>li</strong>minale e http://www.messaggisub<strong>li</strong>mina<strong>li</strong>.it<br />

Bianca & Bernie (messaggio sessuale)<br />

L’8 gennaio 1999, la Disney ha annunciato il ritiro dal mercato della videcassetta<br />

ver<strong>si</strong>one Home Video del cartone animato del 1977 The Rescuers - uscito in Ita<strong>li</strong>a con<br />

il titolo Le avventure di Bianca e Bernie - perché essa conterrebbe una «riprovevole<br />

immagine che passa sullo sfondo». In effetti, dopo circa 38 minuti dall’inizio del film a<br />

cartoni animati, mentre i due <strong>si</strong>mpatici roditori planano tra i grattacie<strong>li</strong> nella scatola di<br />

sardine allacciata al dorso del gabbiano Orville, in due fotogrammi non consecutivi in<br />

una delle finestre, appare l’immagine fotografica di una donna in topless.<br />

Frame del cartone<br />

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Ingrandimento della finestra<br />

La Sirenetta (messaggio sessuale)<br />

In una scena finale del cartone animato La Sirenetta, durante il banchetto per le<br />

nozze del Principe Eric con la <strong>si</strong>rena Ariel, il granchio Sebastian, mentre è sulla torta<br />

nuziale, assume per una trentina di frames una forma inequivocabilmente fal<strong>li</strong>ca.<br />

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Messaggi sub<strong>li</strong>mina<strong>li</strong> e occulti (prima parte)<br />

Sulla copertina della ver<strong>si</strong>one <strong>home</strong> video statunitense del cartone animato, sempre<br />

prodotto dalla Disney nel 1990, The Little Mermaid, uscito in Ita<strong>li</strong>a con il titolo La<br />

Sirenetta, appare un castello dorato. Michelle Couch osservando da vicino questa<br />

copertina, fece un’interessante scoperta: essa <strong>si</strong> accorse infatti che una delle gug<strong>li</strong>e<br />

centra<strong>li</strong> del castello aveva una forma inequivocabilmente fal<strong>li</strong>ca. Solo in seguito al<br />

baccano sollevato dai mass-media dopo questo ritrovamento, tale gug<strong>li</strong>a venne<br />

rimossa nelle copertine della ver<strong>si</strong>one succes<strong>si</strong>va <strong>home</strong> video e laserdisc.<br />

Locandina de "La Sirenetta" Ingrandimento<br />

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Pubb<strong>li</strong>cità di un Gin (messaggio sessuale)<br />

Quella che vedete è la pubb<strong>li</strong>cità di un gin, apparsa su diverse riviste statuniten<strong>si</strong> nel<br />

1971. Il Dr. Bryan Wilson Key, laureato in comunicazioni e attualmente ricercatore<br />

delle Univer<strong>si</strong>tà di Denver e di Western Ontario, <strong>si</strong> avvide del fatto che all’interno del<br />

bicchiere, tra i cubetti di ghiaccio, aventi una forma vagamente fal<strong>li</strong>ca, appariva la<br />

scritta «S E X».<br />

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Messaggi sub<strong>li</strong>mina<strong>li</strong> e occulti (prima parte)<br />

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Pubb<strong>li</strong>cità di una bevanda (messaggio sessuale)<br />

Queste due lattine sovrapposte in una nota pubb<strong>li</strong>cità, nascondono un messaggio<br />

sub<strong>li</strong>minale vi<strong>si</strong>vo. Se <strong>si</strong> osserva con attenzione, <strong>si</strong> scoprirà che i disegni sulle lattine<br />

formano verticalmente la parola «S E X».<br />

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Pubb<strong>li</strong>cità su un elenco telefonico (messaggio sessuale)<br />

Questa immagine pubb<strong>li</strong>citaria è apparsa per 5 anni su un elenco telefonico<br />

statunitense, fino a quando qualcuno denunciò in essa la presenza di un messaggio<br />

sub<strong>li</strong>minale. Se <strong>si</strong> guarda con attenzione, <strong>si</strong> noterà che il collo della donna è<br />

innaturale, grosso e allungato. Se la stessa figura viene capovolta e tag<strong>li</strong>ata, <strong>si</strong> scopre<br />

un'altra immagine: quella di una donna che <strong>si</strong> masturba<br />

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Messaggi sub<strong>li</strong>mina<strong>li</strong> e occulti (prima parte)<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

Seconda parte --><br />

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Stessa immagine capovolta


La Pilgrim's Society (la Società dei Pellegrini)<br />

La Pilgrims' Society<br />

Dal <strong>li</strong>bro "Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia"<br />

La Pilgrim's Society (Società dei Pellegrini, i primi calvinisti sbarcarono in America nel<br />

XVII secolo) fu uno dei pas<strong>si</strong> deci<strong>si</strong>vi verso l'unione mondiale: essa, infatti, riuscì ad<br />

unire <strong>si</strong>nergicamente le potenti forze disgregatrici dell'Antico Ordine operanti verso la<br />

fine del secolo XIX, vale a dire l'imperia<strong>li</strong>smo inglese teso all'esten<strong>si</strong>one planetaria del<br />

dominio britannico; il mai sopito tempora<strong>li</strong>smo ebraico, a<strong>li</strong>mentato dal B'nai B'rith e<br />

dalle sue possenti emanazioni; il socia<strong>li</strong>smo fabiano della Fabian Society, che come<br />

<strong>li</strong>nfa raggiunge, a<strong>li</strong>menta e sostiene l'organizzazione sociale mondia<strong>li</strong>sta; il bib<strong>li</strong>smo<br />

protestante - nella fattispecie calvinista - che ravvisa un segno di benevolenza divina,<br />

una stella dei Magi che indica la via, nelle fortune finanziarie che arridono al credente.<br />

Sul segretume che avvolgeva questa società E.C. Knuth scriveva nel 1946,<br />

all'indomani della fine della guerra: "Le attua<strong>li</strong> attività di quella che era stata<br />

identificata come al società internazionale più potente della terra, i "Pilgrim's", sono<br />

così avvolte dal <strong>si</strong>lenzio che pochi americani sanno della sua e<strong>si</strong>stenza fin dal 1903".<br />

(1)<br />

Notizia integrata dal Richmond News Leader del 14 novembre 1963: "I Pilgrim's sono<br />

una delle manifestazioni meno conosciute del culto dell'unità mondiale. Questa setta<br />

particolare, grazie ad un nocciolo di nazioni anglofone e uti<strong>li</strong>zzando l'approccio<br />

graduale che caratterizza il socia<strong>li</strong>smo fabiano, vorrebbe fare decollare un mondo con<br />

un governo centra<strong>li</strong>zzato. Sebbene tale dottrina faccia pensare ad elucubrazioni di<br />

tenebro<strong>si</strong> cervel<strong>li</strong> malati, i suoi aderenti sono reclutati fra le più illustri persona<strong>li</strong>tà<br />

mondia<strong>li</strong> (...). In altre occa<strong>si</strong>oni costoro <strong>si</strong> riuniscono sotto l'egidia dell'Unione<br />

Atlantica, del Citizen Council for NATO, della Foreign Po<strong>li</strong>cy Association, del Council on<br />

Foreign Relations, di Arden House (2) e dell'American Assembly, del Bilderberg, o<br />

deg<strong>li</strong> United World Federa<strong>li</strong>st (...).<br />

Il risultato finale è sempre un nuovo attacco alle sovranità naziona<strong>li</strong> e una spinta<br />

verso il governo centra<strong>li</strong>zzato del mondo (3).<br />

B'nai B'rith, Pilgrim's Society e altre società superiori hanno steso sul pianeta un<br />

gigantesco reticolo a diffu<strong>si</strong>one capillare, sostenuto col denaro della grandi Fondazioni<br />

Rockefeller, Ford, Carnegie, Sumitomo, Agnel<strong>li</strong>, ecc. all'uopo servendo<strong>si</strong> di cinghie di<br />

trasmis<strong>si</strong>one come la Round Table angloamericana, la Commis<strong>si</strong>one Trilaterale, i<br />

Circo<strong>li</strong> Bilderberg, g<strong>li</strong> Istituti di Affari Internaziona<strong>li</strong> come il CFR, o il RIIA britannico<br />

più noto come Chatham House, veri centri di potere rispettivamente americano e<br />

britannico, per citare solo i più importanti. (4)<br />

La Pilgrim's Society rimase celata fino a relativamente pochi anni or sono, quando<br />

ancora <strong>si</strong> teneva ad identificare il vertice del Potere nella Round Table britannica:<br />

secondo lo studioso Y. Moncombe invece è alla Pilgrim's Society che andrebbe ascritto<br />

il ruolo di vera e propria fucina, sulla scorta dei programmi elaborati dalle società<br />

superiori, deg<strong>li</strong> avvenimenti del nostro secolo, talché il 33° grado Frank<strong>li</strong>n Delano<br />

Roosevelt (5) poteva annunciare con <strong>si</strong>cumera: "In po<strong>li</strong>tica nulla accade a caso.<br />

Ogniqualvolta che un fatto accade <strong>si</strong> può essere certi che esso era stato previsto per<br />

svolger<strong>si</strong> esattamente in quel modo"(6).<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pilgrims.htm (1 di 3)08/01/2006 16.52.49


La Pilgrim's Society (la Società dei Pellegrini)<br />

A quattro me<strong>si</strong> dalla morte di Cecil Rodhes nasceva ufficialmente il 24 lug<strong>li</strong>o 1902, un<br />

secolo fa, la branca britannica della Pilgrim's Society con l'obiettivo di as<strong>si</strong>curare<br />

l'unità di intenti e il necessario coordinamento fra le due sponde dell'Atlantico, in vista<br />

deg<strong>li</strong> obiettivi mondia<strong>li</strong>sti da raggiungere. Il nome della Società (dei Pellegrini) faceva<br />

riferimento ai "padri fondatori" deg<strong>li</strong> Stati Uniti, i 102 calvinisti puritani che il 16<br />

settembre 1620, per sfuggire alla persecuzione ang<strong>li</strong>cana, attraversarono l'Atlantico a<br />

bordo del Mayflower sbarcando sulle coste del Massachussets. Es<strong>si</strong> vennero raggiunti,<br />

in un viaggio succes<strong>si</strong>vo effettuato a bordo dell'Arbella, dall'ala nobile della futura<br />

Pilgrim's, di cui faceva parte Sir Richard Saltonstall, i cui discendenti nel 1960<br />

potevano vantare di essere la sola famig<strong>li</strong>a deg<strong>li</strong> Stati Uniti passata ininterrottamente<br />

per dieci generazioni da Harvard, sede dell'univer<strong>si</strong>tà dell'estab<strong>li</strong>shment. L'impresa<br />

venne finanziata da un agente di Londra, George Morton, progenitore di uno dei futuri<br />

fondatori della branca americana della Pilgrim's Society, il banchiere israe<strong>li</strong>ta Levi<br />

Parsons Morton.<br />

La Pilgrim's britannica venne fondata per promuovere "buona volontà, cordia<strong>li</strong>tà<br />

amicizia duratura e pace perpetua fra Stati Uniti e Gran Bretagna".<br />

Alla cerimonia di fondazione del ramo britannico erano presenti tutti, o qua<strong>si</strong>, i<br />

membri di ri<strong>li</strong>evo della Gran Loggia Madre d'Inghilterra, fra i qua<strong>li</strong> Sir Harry Brittain<br />

della Fabian Society, eletto primo segretario della neonata Pilgrim's, e personaggi<br />

come l'ambasciatore americano in Gran Bretagna Joseph H. Choate, futuro pre<strong>si</strong>dente<br />

della Pilgrim's nel 1912, Lindsay Russel che il 13 gennaio 1903 darà vita alla branca<br />

americana della Pilgrim's Society, o come il banchiere John Pierpont Morgan,<br />

principale agente americano dei Rothschild di Londra (7).<br />

Alla fondazione della Pilgrim's USA spiccavano, fra g<strong>li</strong> altri, Nicholas Murray Butler<br />

(1862-1947), pre<strong>si</strong>dente del British Israel e della Dotazione Carnegie per la Pace<br />

Internazionale, il banchiere Thomas Wil<strong>li</strong>am Lamont (1870-1948), principale<br />

associato della banca JP Morgan e finanziatore nel 1926 per 100 mi<strong>li</strong>oni di dollari di<br />

un prestito a Musso<strong>li</strong>ni (8), Winston Churchill, Jakob Schiff, della celebre Kuhn &<br />

Loeb, futuro finanziatore della Rivoluzione bolscevica e il banchiere Levi Parsons<br />

Morton, già vicepre<strong>si</strong>dente deg<strong>li</strong> Stati Uniti dal 1889 al 1893.<br />

Neg<strong>li</strong> anni succes<strong>si</strong>vi alla Pilgrim's Society aderirono progres<strong>si</strong>vamente ai due rami<br />

della Pilgrim's Society qua<strong>si</strong> esclu<strong>si</strong>vamente amministratori, direttori di univer<strong>si</strong>tà e di<br />

college, secondo la parola d'ordine di Rhodes: "tenere le univer<strong>si</strong>tà e i college",<br />

rappresentanti di banche di affari, delle grandi fortune dell'epoca, direttori di<br />

as<strong>si</strong>curazioni, pre<strong>si</strong>denti di Fondazioni, alti dignitari massonici o personaggi che<br />

cumulavano cariche al vertice.<br />

(...)<br />

Note:<br />

(1) E.C. Knuth, "The Empire of The City"<br />

(2) Costruita da E.H. Harriman come centro per conferenze venne dotata da Averell Harriman<br />

all'American Assembly, organo della Columbia Univer<strong>si</strong>ty di New York.<br />

(3) J. Bordiot, "Le pouvoir occulte fourrier du comunisme", 1976<br />

(4) In realtà nelle società occulte vige il <strong>si</strong>stema dei va<strong>si</strong> comunicanti: la stessa persona può essere<br />

membro di più associazioni, gruppi, commis<strong>si</strong>oni o conventicole, col risultato di esercitare un controllo<br />

incrociato sull'attività di queste riportando al centro il necessario flusso di informazioni.<br />

(5) Di origine ebraica (lo affermò eg<strong>li</strong> stesso in un'intervista pubb<strong>li</strong>cata sul New York Times il 14 marzo<br />

1935), fu iniziato alla Holland Lodge nr. 8 di New York il 28 novembre 1911, innalzato<strong>si</strong> presto al 32°<br />

grado del Rito Scozzese.<br />

(6) Y. Moncombe, "La Trilaterale"<br />

(7) V. anche E.C. Knuth, "The Empire of The City"<br />

(8) Il prestito era fina<strong>li</strong>zzato a "stabi<strong>li</strong>zzare la <strong>li</strong>ra" e con essa il regime fascista. Su esortazione della<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pilgrims.htm (2 di 3)08/01/2006 16.52.49


La Pilgrim's Society (la Società dei Pellegrini)<br />

stessa JP Morgan & Co. il Ministro delle Finanze ita<strong>li</strong>ano, il massone conte Giuseppe Volpi di Misurata,<br />

lo stesso anno <strong>si</strong> as<strong>si</strong>curava attraverso la Banca d'Ita<strong>li</strong>a lo stretto controllo della po<strong>li</strong>tica monetaria<br />

nazionale<br />

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Pinocchio? Un "fratel<strong>li</strong>no" della loggia di Firenze<br />

Pinocchio? Un "fratel<strong>li</strong>no" della loggia di Firenze<br />

di Cesare Medail, tratto dal <strong>si</strong>to www.harmoniauniversa<strong>li</strong>s.org<br />

"Lunatici aposto<strong>li</strong> d'un <strong>si</strong>mbolo po<strong>li</strong>tico e re<strong>li</strong>gioso, nel quale la mia natura,<br />

l'esperienza, la tradizione del mondo e dei miei studi mi vietan di credere": tra queg<strong>li</strong><br />

"aposto<strong>li</strong>" Giovanni Prati collocava l'autore di Pinocchio, e Ferdinando Tempesti, uno<br />

dei maggiori studio<strong>si</strong> di Collodi, commenta che la frase è "non poco <strong>si</strong>bil<strong>li</strong>na fino a<br />

quando non <strong>si</strong> legge in quel <strong>si</strong>mbolo il <strong>si</strong>mbolo massonico".<br />

Se l'affi<strong>li</strong>azione del mazziniano Carlo Lorenzini alla <strong>li</strong>bera muratoria era solo<br />

un'ipote<strong>si</strong>, ora è divenuta certezza: nell'introduzione al Pinocchio appena uscito nei<br />

clas<strong>si</strong>ci dell'Universale Feltrinel<strong>li</strong>, Tempesti reca come prova, oltre alla frase del Prati<br />

(1885), una lettera al Massone Pietro Barbera (1844), che termina: "In ogni modo mi<br />

creda, il fratello Collodi".<br />

Il più famoso burattino del mondo, dunque, è fig<strong>li</strong>o di una loggia? Le infinite esege<strong>si</strong><br />

di un <strong>li</strong>bro diffuso quanto la Bibbia e il Corano vanno rivedute alla luce dei <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong><br />

muratori? Fernando Tempesti cita addirittura uno studio basato su quest'ipote<strong>si</strong>,<br />

Pinocchio e i <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong> della "Grande Opera" (Editore Atanor, 1984), autori il sociologo<br />

Nicola Coco e lo specia<strong>li</strong>sta di dottrine ermetiche Alfredo Zambrano.<br />

I due studio<strong>si</strong> riportano frammentarie notizie circa l'affi<strong>li</strong>azione di Lorenzini a una data<br />

obbedienza: la madre, per esempi, addolorata di avere un fig<strong>li</strong>o massone, lo aveva<br />

convinto a fare atto di presenza alla messa di mezzogiorno in Santa Maria Maggiore,<br />

a Firenze; ma soprattutto ricostruiscono i rapporti fra Collodi e Ferdinando Martini,<br />

giorna<strong>li</strong>sta-editore fiorentino, al quale Carducci scrisse una lettera da massone a<br />

fratello e che fu collaboratore del Gran Maestro Lemmi, uno dei veri fondatori del<br />

Grande Oriente Ita<strong>li</strong>ano.<br />

Ebbene, sarà proprio Martini a pubb<strong>li</strong>care a puntate le Avventure di Pinocchio sul suo<br />

Giornale per i bambini. Dato che dopo l'unità d'Ita<strong>li</strong>a, i massoni (e in particolare, a<br />

Firenze, le logge Nuovo Campidog<strong>li</strong>o e Concordia) s'impegnarono a fondo nella<br />

rifondazione in chiave laica della pedagogia scolastica con un occhio di riguardo alla<br />

letteratura per l'infanzia ("tog<strong>li</strong>ere i fanciul<strong>li</strong> dalle ugne del clero", Rivista Massonica,<br />

1873), è facile inquadrare l'attività di Martini, e quindi di Collodi, in tale disegno,<br />

tanto più che grande assente da Pinocchio è proprio "il substrato re<strong>li</strong>gioso eccle<strong>si</strong>ale",<br />

come notano Coco e Zambrano. Ma questo non è ancora sufficiente ad arruolare<br />

Collodi nella fram<strong>massoneria</strong> toscana.<br />

I due studio<strong>si</strong> formulano tre ipote<strong>si</strong>: a) Collodi era veramente iniziato e Pinocchio è la<br />

traduzione di un'esperienza esoterica opportunamente adattata al contesto po<strong>li</strong>ticoculturale;<br />

b) Fu solo il prestanome di un cenacolo massonico, come quando "diresse"<br />

il giornale di Martini; c) Fu il prestapenna di una "committenza" segreta. G<strong>li</strong> scarni<br />

dati biografici circa il padre di Pinocchio non consentono di rispondere con certezza.<br />

Una circostanza, però, in<strong>si</strong>eme con le nuove notizie di Tempesti depone a favore della<br />

te<strong>si</strong> iniziatica: Lorenzini cambiò il proprio nome in Collodi nel '59, in coincidenza del<br />

suo trentatree<strong>si</strong>mo compleanno, cifra di alto <strong>si</strong>gnificato nel processo di maturazione<br />

massonica: e verrebbe da cum-lode che, nelle saghe medieva<strong>li</strong>, indica il ritrovamento<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pinocchio.htm (1 di 2)08/01/2006 16.52.49


Pinocchio? Un "fratel<strong>li</strong>no" della loggia di Firenze<br />

del senno perduto (amlode, da cui Amleto).<br />

Ma le prove dell'ispirazione massonica di Pinocchio vanno cercate nel testo: una sorta<br />

di cammino iniziatico, scandito secondo le fa<strong>si</strong> della Grande Opera alchemica (la cui<br />

filosofia s'intreccia ag<strong>li</strong> idea<strong>li</strong> massonici ottocenteschi). E' impensabile riassumere qui<br />

l'ana<strong>li</strong><strong>si</strong> dei <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong> portata a sostegno di tale ipote<strong>si</strong>, dal "serpente verde" di Goethe<br />

ai "gril<strong>li</strong> alchimisti" a alle "idee-balocchi" dei Colloqui per massoni di Les<strong>si</strong>ng, per non<br />

parlare delle analogie coi Tarocchi (per tutte, Pinocchio impiccato come l'Appeso). Ci<br />

<strong>li</strong>mitiamo a ricordare, al capitolo XXIII, la lapide della bambina dai capel<strong>li</strong> turchini<br />

abbandonata dal suo fratel<strong>li</strong>no Pinocchio. Sarebbe la prima iniziazione del burattino,<br />

ufficialmente Fratel<strong>li</strong>no, "ovvero ammesso a una prima gno<strong>si</strong> effettiva", mentre la<br />

seconda avviene nel ventre del Pesce-cane dove trova una candela, un tavolo, re<strong>si</strong>dui<br />

di cibarie, vale a dire "un apparecchiamento cerimoniale tipico".<br />

Come spiegare, a questo punto, il successo multiculturale del fig<strong>li</strong>o di una loggia<br />

toscana? Simbo<strong>li</strong> e segni di riferimento appartengono a un <strong>li</strong>nguaggio universale,<br />

adottato dalla maggioranza delle tradizioni e, di conseguenza, dalla fiaba: Collodi ha<br />

"attinto ad un piano <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong>co che appartiene ad un mondo in cui vigono idee madri<br />

ed archetipi universa<strong>li</strong>" scriveva nel '77, richiamando<strong>si</strong> a Jung, lo p<strong>si</strong>coana<strong>li</strong>sta Emi<strong>li</strong>o<br />

Servadio (Pas<strong>si</strong> sulla via iniziatica, Ed. Mediterranee). Sapendolo massone ed<br />

innamorato di Collodi, Tempesti scrive che Servadio gioirà nel ritrovarselo fratello;<br />

ma già in quel saggio aveva visto nel soggiorno di Pinocchio in una cavità oscura (il<br />

Pesce-cane), prima della mutazione finale, un'analogia "con il Gabinetto di rifles<strong>si</strong>one<br />

in cui viene posto il profano prima dell'iniziazione massonica..."<br />

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Mondia<strong>li</strong>sti all'attacco del trono di Sua Maestà<br />

I Mondia<strong>li</strong>sti all'attacco del trono di Sua Maestà<br />

di Mauro Bottarel<strong>li</strong> - tratto da "La Padania" 17 giugno 2003<br />

La regina d'Inghilterra non può più essere a capo della Chiesa ang<strong>li</strong>cana?<br />

La proposta choc avanzata dalla potente Fabian Society, società para-massonica<br />

laburista per riformare in senso multiculturale la monarchia<br />

Signore e <strong>si</strong>gnori, i grembiu<strong>li</strong>ni hanno deciso: la Regina E<strong>li</strong>sabetta non può più essere<br />

capo della Chiesa ang<strong>li</strong>cana.<br />

Non importa che questa prerogativa <strong>si</strong>a propria dei monarchi britannici dal 1533,<br />

ovvero da quando Enrico VIII diede vita alla scisma con la Chiesa di Roma come<br />

reazione al diniego vaticano di sciog<strong>li</strong>ere il suo matrimonio con Caterina D’Aragona:<br />

g<strong>li</strong> illuminati hanno deciso, con l’approvazione del vescovo di Woolwich, che nella<br />

moderna società multiculturale il ruolo re<strong>li</strong>gioso <strong>si</strong>a anacronistico e, soprattutto, che<br />

rischi di essere discriminante nei confronti dei sudditi di diverso credo da quello<br />

ang<strong>li</strong>cano. A lanciare quella che <strong>si</strong> palesa come qualcosa di più serio e inquietante di<br />

una semp<strong>li</strong>ce proposta è stata la Fabian Society, l’influente e potentis<strong>si</strong>ma<br />

organizzazione della <strong>si</strong>nistra intellettuale britannica che è tra i fondatori storici del<br />

partito laburista.<br />

Gente non solo perbene, questa della Fabian Society, ma una vera e propria e<strong>li</strong>te<br />

mondiale di banchieri, docenti univer<strong>si</strong>tari, economisti, con ramificazione e adepti<br />

anche in Ita<strong>li</strong>a.<br />

È noto, per esempio, quanto il professor Romano Prodi <strong>si</strong>a vicino, per formazione e<br />

rapporti, ad ambienti finanziari anglo-americani, in particolare alla London school of<br />

economics. Bene, questo prestigioso istituto di formazione finanziaria era nato,<br />

nell’alveo di un'altra organizzazione, la Fabian Society appunto, in<strong>si</strong>eme alla Round<br />

Table. Alla stessa area di influenza può essere riportato anche un gruppo assai vicino<br />

a Prodi, quello del Mu<strong>li</strong>no.<br />

L'associazione bolognese di cultura, infatti, nel 1965 era stata tra i fondatori, con il<br />

centro studi Nord-Sud e la Fondazione O<strong>li</strong>vetti, dell’Istituto affari internaziona<strong>li</strong>,<br />

promosso da Altiero Spinel<strong>li</strong> come fi<strong>li</strong>azione ita<strong>li</strong>ana del Royal Institute of<br />

International Affaires (RIIA).<br />

L'idea del RIIA era nata a Parigi nel 1919, durante la Conferenza della pace, quando il<br />

colonnello Edward House, plenipotenziario del pre<strong>si</strong>dente Woodrow Wilson, aveva<br />

riunito all’Hotel Majestic un gruppo di delegati anglofoni suoi confratel<strong>li</strong> della Round<br />

Table. Tra loro, oltre a Bernhard Berenson, gran protettore di quel Markevic ritenuto<br />

da molti l’occulto intermediario del caso Moro, c’era anche lord Esme Howard, il<br />

dominus rector di quel Palazzo Caetani attorno al quale ruotano tutti g<strong>li</strong> enigmi<br />

riguardo il rapimento e l’ucci<strong>si</strong>one dello statista democristiano. Principale credo della<br />

Fabian Society è la <strong>si</strong>narchia, cioè l’idea di un Governo mondiale. Di questo pen<strong>si</strong>ero<br />

<strong>si</strong> trovò una <strong>si</strong>stematica espo<strong>si</strong>zione in un documento segreto venuto alla luce nel<br />

1935: <strong>si</strong> intitolava Pacte Synarchique ed enunciava i principi e la strategia per<br />

diffondere, in tappe succes<strong>si</strong>ve, l’Ordine nuovo in tutto il mondo. La gradua<strong>li</strong>tà come<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/mondia<strong>li</strong>stiesuamaesta.htm (1 di 2)08/01/2006 16.53.03


Mondia<strong>li</strong>sti all'attacco del trono di Sua Maestà<br />

elemento deci<strong>si</strong>vo per il compimento di un progetto così ambizioso e globale era stata<br />

messa a punto proprio dalla Fabian Society, che prese il nome da Quinto Fabio<br />

Mas<strong>si</strong>mo il Temporeggiatore e puntò molto sulla formazione: la già citata London<br />

school of economics fu una sua creazione e divenne modello per molte univer<strong>si</strong>tà, tra<br />

le qua<strong>li</strong> la statunitense Harvard.<br />

Una volta inquadrati i soggetti <strong>si</strong> capisce come la notizia, riportata ieri solo dal<br />

quotidiano La Stampa, assuma una valenza che trascende i <strong>li</strong>miti del mero studio<br />

po<strong>li</strong>tico-sociologico. Il dos<strong>si</strong>er di imminente pubb<strong>li</strong>cazione, intitolato “Il futuro della<br />

monarchia”, infatti, va a colpire una questione cardine: l’idea che non possano più<br />

avere diritto di cittadinanza, nel mondo del nuovo ordine mondiale, concetti come<br />

tradizione e identità.<br />

Lungi da noi il voler difendere prerogative teocratico-nobi<strong>li</strong>ari o l’istituzione stessa<br />

della monarchia, britannica o meno, appare però chiaro che la Fabian Society abbia<br />

atteso il momento giusto per lanciare un sasso nello stagno già agitato dalle aperture<br />

<strong>li</strong>bera<strong>li</strong> proprio del principe Carlo che nel 1994 aveva promesso che avrebbe cambiato<br />

il giuramento tradizionale pronunciato dal monarca al momento dell’incoronazione:<br />

“Difensore delle fedi, anziché difensore della fede”, cioè del cristiane<strong>si</strong>mo. Di più, ai<br />

suoi fidi aiutanti l’erede al trono deg<strong>li</strong> Windsor ha detto che vorrebbe essere<br />

incoronato nel corso di una cerimonia multi-re<strong>li</strong>giosa, in contrasto con l’incoronazione<br />

inequivocabilmente ang<strong>li</strong>cana scelta da sua madre cinquant’anni fa. Non stupisce, alla<br />

luce di tutto questo, il fatto che la regina punti per la sua diretta succes<strong>si</strong>one<br />

all’incoronazione del primogenito di Carlo, Wil<strong>li</strong>am, al trono di Inghilterra al posto del<br />

padre, tra l’altro compromesso a <strong>li</strong>vello di protocollo dalla relazione con Camilla<br />

Parker Bowles. Un progetto come quello della Fabian Society <strong>si</strong>gnificherebbe, nei fatti,<br />

spianare la strada al trono britannico ad appartenenti a qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> fede o anche a non<br />

credenti: <strong>si</strong>gnifica, in una parola, distruggere seco<strong>li</strong> di storia, l’intero impianto della<br />

società britannica fondato sull’estab<strong>li</strong>shment. Oltretutto in un momento in cui l’uomo<br />

in cui la Fabian Society aveva creduto per il riscatto del Labour, ovvero il premier<br />

Tony Blair, sta varando una po<strong>li</strong>tica restrittiva e di tolleranza zero verso<br />

l’immigrazione clandestina, arrivando a chiedere l’istituzione di centri di raccolta al di<br />

fuori dei confini dell’Ue e di<strong>si</strong>ncentivando l’arrivo di nuovi profughi con normative<br />

draconiane.<br />

“Disestab<strong>li</strong>shment”, ecco la parola d’ordine dei fabiani: ovvero muover<strong>si</strong> nell’ottica di<br />

un rial<strong>li</strong>neamento delle percezioni socia<strong>li</strong> e dei va<strong>lori</strong> da parte dell’opinione pubb<strong>li</strong>ca,<br />

una campagna alla base della quale è sottesa l’argomentazione di un <strong>li</strong>vellamento al<br />

ribasso dei cardini della società mascherata invece da amp<strong>li</strong>amento egua<strong>li</strong>taristico<br />

della rappresentanza.<br />

In una parola, nel fatto specifico, far giungere al popolo britannico il messaggio che la<br />

re<strong>li</strong>gione non conta più, divenendo orpello, inc<strong>li</strong>nazione, alla stregua delle scelte nel<br />

vestire o nel mangiare: il re o la regina di Inghilterra potranno essere musulmani,<br />

ebrei, <strong>si</strong>kh o induisti esattamente come potranno essere astemi o vegetariani o miopi.<br />

Un progetto chiaro che corre di pari passo con la <strong>li</strong>mitazione, in attesa della totale<br />

e<strong>li</strong>minazione, delle sovranità naziona<strong>li</strong> in nome di un governo superiore,<br />

transnazionale e fondato su idea<strong>li</strong> che rompono con la tradizione: in primis quella<br />

re<strong>li</strong>giosa, destinata a essere soppiantata da un <strong>si</strong>ncretismo omologatore fig<strong>li</strong>o<br />

legittimo della <strong>si</strong>narchia fabiana e di questa relazione sul futuro della monarchia.<br />

Un futuro che ci riguarda, tutti, più di quanto sembri leggendo distrattamente la<br />

pagina di esteri di un quotidiano.<br />

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http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/mondia<strong>li</strong>stiesuamaesta.htm (2 di 2)08/01/2006 16.53.03


P<strong>si</strong>chiatri e massoni<br />

III. P<strong>si</strong>chiatri e Massoni. L'ala britannica<br />

Le unioni miste "del nero e del tipo cauca<strong>si</strong>co danno luogo ad ogni sorta di organismi<br />

disarmonici. Mettendo un poco della mente dell'uomo bianco nel mulatto, non solo lo<br />

<strong>si</strong> rende più capace e ambizioso (non ci sono ca<strong>si</strong> accertati di negri puri sa<strong>li</strong>ti a<br />

qualche eminenza), ma <strong>si</strong> accresce il suo scontento e <strong>si</strong> crea un'ovvia ingiustizia<br />

continuando a trattarlo come un africano purosangue. Il nero americano è turbolento<br />

a causa del sangue bianco americano che è in lui". Queste righe - che imp<strong>li</strong>cano<br />

approvazione per la segregazione razziale - suscitarono a loro tempo qualche<br />

scalpore, perché a scriverle era un famoso <strong>li</strong>beral dell'estabhshment britannico: il<br />

biologo Ju<strong>li</strong>an Huxley. Nipote del primo editore di Darwin, e fratello dello scrittore (e<br />

sperimentatore di droghe) Aldous Huxley, Ju<strong>li</strong>an scriveva di ritorno da un viaggio in<br />

Usa compiuto nel 1924 (Ju<strong>li</strong>an Huxley, America Revi<strong>si</strong>ted – The Negro Problem, sullo<br />

Spectator del 29 novembre 1924). Lí aveva avuto occa<strong>si</strong>one di approvare le teorie<br />

razzia<strong>li</strong> di Charles Davenport, allora pre<strong>si</strong>dente della International Federation of<br />

Eugenics Organizations: l'ente angloamericano (era stato fondato nel 1925 presso la<br />

Royal Society di Londra) che nel 1932 avrebbe eletto suo nuovo pre<strong>si</strong>dente il<br />

genetista del Terzo Reich, Ernst Ruedin. Ju<strong>li</strong>an Huxley non rinnegò mai le sue idee<br />

eugenetiche. Il 6 settembre 1930, sulla Weekend Rewiew, prese le parti del Comitato<br />

per la Lega<strong>li</strong>zzazione della Steri<strong>li</strong>zzazione: "La causa della steri<strong>li</strong>zzazione di certe<br />

clas<strong>si</strong> di persone anorma<strong>li</strong> o difettose mi sembra invincibile". Nel 1929, secondo la<br />

Eugenics Society (Mental Deficiency Committec) di Londra, il numero di ta<strong>li</strong><br />

"difetto<strong>si</strong>", nella sola Inghilterra, era valutabile a 300 mila, tutti candidati alla<br />

castrazione. Inutile dire che Ju<strong>li</strong>an Huxley era membro rilevante della Eugenics<br />

Society, di cui fu pre<strong>si</strong>dente ancora nel 1962.<br />

ENTRA MONTAGU NORMAN<br />

Difficile dire se "nonostante" le sue idee, o piuttosto grazie ad esse, Ju<strong>li</strong>an Huxley <strong>si</strong>a<br />

stato elevato alla carica di direttore generale dell'Unesco, che ricoprí dal 1946 al<br />

1948. Fatto sta che proprio nel 1948 l'Unesco e l'Organizzazione Mondiale della<br />

Sanità (Oms) diedero il loro patronato ad un eccezionale International Congress on<br />

Mental Health, che <strong>si</strong> tenne presso il Ministero della Sanità britannico. Il congresso<br />

diede vita alla Federazione Mondiale della Salute Mentale (World Federation for<br />

Mental Health); ma, come scrisse la coordinatrice della delegazione statunitense Nina<br />

Ridenour, "la World Federation for Mental Health è stata creata su raccomandazione<br />

dell'Oms e dell'Unesco, perché questi organi delle Nazioni Unite abbisognavano di<br />

un'organizzazione nongovernativa con cui cooperare"( "Poiché gode dello status<br />

consultivo presso le Nazioni Unite e diverse delle sue agenzie specia<strong>li</strong>zzate, la World<br />

Federation for mental Health è in grado di influire su alcune deci<strong>si</strong>oni dell'Onu e su<br />

alcuni suoi programmi": Nina Ridenour, Mental Health in the U.S.A Fifty Years<br />

History, citata da Anton Chait<strong>ki</strong>n, British Psychiatry... EIR, 7 ottobre 1994, p.34).<br />

As<strong>si</strong>stiamo qui alle motivazioni che fanno nascere le entità a cui l'Onu riconosce lo<br />

status di "Organizzazioni non-Governative" (Ong): <strong>si</strong> tratta di gruppi di pres<strong>si</strong>one o<br />

lobbies, in apparenza nati dal basso per promuovere rivendicazioni ed e<strong>si</strong>genze che <strong>si</strong><br />

pretendono "popolari" e "di massa", ma che l'Onu, o g<strong>li</strong> o<strong>li</strong>garchi che le hanno create,<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/p<strong>si</strong>chiatrimassoni.htm (1 di 4)08/01/2006 16.53.04


P<strong>si</strong>chiatri e massoni<br />

sono ben <strong>li</strong>eti di accog<strong>li</strong>ere. Ad esempio l'organizzazione ecologista Greenpeace, e il<br />

Population Council fondato dai Rockefeller, sono Ong; e in molti ca<strong>si</strong> possono<br />

condurre le loro campagne a nome e sotto l'egida (e con i fondi) dell'Onu.<br />

Di fatto, la World Federation for Mental Health era emanazione diretta di<br />

un'associazione britannica dal nome <strong>si</strong>mile, la National Association for Mental Health.<br />

E questa era stata fondata da un personaggio in cui non <strong>si</strong> sospetterebbero interes<strong>si</strong><br />

per la p<strong>si</strong>chiatria, se non forse perché era eg<strong>li</strong> stesso uno p<strong>si</strong>colabile: Norman<br />

Montagu, governatore della Banca d'Inghilterra. Ciclotimico, occultista, teosofo e<br />

massone (Sui riti "muratori" di Montagu Norman, cfr. Geminello Alvi, Dell'estremo<br />

Occidente, M.Nardi, Firenze, 1993, p.161), Norman Montagu era stato protagonista<br />

delle svolte crucia<strong>li</strong> del secolo, dalla cri<strong>si</strong> del 1929 (aggravata dall'ostinazione di tener<br />

sopravvalutata la ster<strong>li</strong>na da parte della Banca Centrale britannica) fino ai conci<strong>li</strong>abo<strong>li</strong><br />

dei supercapita<strong>li</strong>sti angloamericani con Hjalmar Schacht, governatore della<br />

Reichsbank e autore del "miracolo economico" nazista, grazie anche ai finanziamento<br />

della City e di Wall Street. Nel 1929 i responsabi<strong>li</strong> della Federal Reserve, più i<br />

rappresentanti della Guaranty Trust, Royal Dutch Shell, J.D.Rockefe<strong>li</strong>er e altri<br />

banchieri privati s'incontrarono con Schacht a New York, dove decisero investimenti e<br />

finanziamento nella Germania sfiancata dai debiti di guerra. Un altro incontro, nel<br />

1931, vide la partecipazione di Montagu Norman. In seguito, anche dopo la sa<strong>li</strong>ta al<br />

potere di Hitler, Schacht rivide Norman nella re<strong>si</strong>denza londinese di quest'ultimo,<br />

Thorpe Lodge. Ma nel 1944, in piena guerra, Sir Norman <strong>si</strong> dimise dalla Banca<br />

d'Inghilterra; nello stesso anno fondò la Associazione Nazionale per la Salute Mentale.<br />

Come tesoriere, Montagu Norman scelse Otto Niemeyer, che era stato suo as<strong>si</strong>stente<br />

alla Banca; come segretario generale Mary Appleby, sua nuora, che aveva lavorato<br />

nella sezione tedesca del Foreign Office; come pre<strong>si</strong>denti scelse Richard A. Butler, che<br />

era stato vice di Lord Ha<strong>li</strong>fax, il ministro britannico deg<strong>li</strong> Esteri nel governo di Neville<br />

Chamberlain, notorio per la sua aperta <strong>si</strong>mpatia verso il Terzo Reich. E come<br />

chairman dell'Associazione, insediò il genero di lord Ha<strong>li</strong>fax, il conte di Feversham.<br />

Strana "Associazione per la Salute Mentale" davvero, quella a cui <strong>si</strong> dedicarono alcuni<br />

dei mas<strong>si</strong>mi esponenti della finanza e della po<strong>li</strong>tica estera britannica, tutti più o meno<br />

catalogabi<strong>li</strong> come filo-nazisti. Ma qui, forse, <strong>si</strong> sfiora un lato fra i più occultati della<br />

recente storia inglese. Il Rito Scozzese Antico e Accettato (la Massoneria Azzurra o<br />

britannica) ha tradizionalmente come Gran Maestro - riconosciuto dag<strong>li</strong> adepti di tutto<br />

il mondo - un fratello della regina d'Inghilterra. Oggi, è il Duca di Kent. Nel 1934,<br />

quando il Rito Scozzese americano cominciò a finanziare le sue strane ricerche sulla<br />

schizofrenia, "Gran Maestro della Gran Loggia Madre dei Massoni del Mondo" era il<br />

duca di Connaught, fratello del principe Alberto, marito della regina Vittoria. Tedesco<br />

d'origine (della famig<strong>li</strong>a Coburgo), il duca di Connaught aveva ospitato nella sua casa<br />

un adolescente di nome Joachim Von Ribbentrop, con cui mantenne strettis<strong>si</strong>mi<br />

rapporti anche quando Ribbentrop divenne ambasciatore nazista nel Regno Unito e<br />

poi ministro deg<strong>li</strong> Esteri di Hitler. E attorno al duca di Connaught <strong>si</strong> radunò quel<br />

gruppo di aristocratici che nell'anteguerra propugnavano un'alleanza con il Terzo<br />

Reich, di cui furono esponenti di spicco il principe Edoardo (il futuro Edoardo VIII, zio<br />

della regina E<strong>li</strong>sabetta, costretto all'abdicazione per le sue tendenze nazisteggianti) e<br />

il famigerato lord Ha<strong>li</strong>fax.<br />

SPIE IN CAMICE BIANCO<br />

Nel 1948, la National Association for Mental Health di Montagu Norman indisse<br />

dunque a Londra il grande Congresso Internazionale sulla Salute Mentale. Sotto l'alto<br />

patronato della Duchessa di Kent, vedova del Gran Maestro del Rito Scozzese (carica<br />

che tenne dal 1939 al 1942) e madre del futuro Gran Maestro (dal 1967 ad oggi), il<br />

Congresso vide la partecipazione di personaggi famo<strong>si</strong>: Ju<strong>li</strong>an Huxley; l'antropologa<br />

americana Margaret Mead, che fu la relatrice d'apertura; Carl Gustav Jung. Vi<br />

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P<strong>si</strong>chiatri e massoni<br />

intervenne Winfred Overholser, capo della delegazione americana e alto esponente<br />

del Rito Scozzese statunitense, direttore a Washington della c<strong>li</strong>nica p<strong>si</strong>chiatrica St.<br />

E<strong>li</strong>zabeth. Non mancarono lord Thomas J. Horder, medico di Edoardo VIII, pre<strong>si</strong>dente<br />

della Eugenics Society e della Anglo-Soviet Pub<strong>li</strong>c Relations Association; il dottor<br />

Alfred E.Tredgold, membro del Committee for Steri<strong>li</strong>zation presso il Ministero della<br />

Sanità; g<strong>li</strong> p<strong>si</strong>chiatri Cyril Burt e Hugh Crichton-Miller, esperto di ricerche sul<br />

paranormale il primo, vicepre<strong>si</strong>dente dell'Istituto "C.G.Jung" a Zurigo il secondo,<br />

entrambi fondatori dell'Istituto Tavistock di Londra. Ecco un nome interessante. Come<br />

ho avuto altrove l'occa<strong>si</strong>one di scrivere, l'Istituto Tavistock, "formalmente c<strong>li</strong>nica di<br />

ricerca p<strong>si</strong>chiatrica è stato il laboratorio della guerra p<strong>si</strong>cologica per l'armata<br />

britannica durante la seconda guerra mondiale" (Cfr. il mio In Bosnia come in Libano:<br />

guerre programmate dag<strong>li</strong> p<strong>si</strong>chiatri su Studi Catto<strong>li</strong>ci n.391, settembre 1993,<br />

p.545.). L'oggetto deg<strong>li</strong> studi più accaniti del Tavistock in questi ultimi anni è la<br />

creazione di "salti di paradigma" (paradigm shifts), os<strong>si</strong>a del mezzo per indurre nelle<br />

società va<strong>lori</strong> "nuovi", attraverso eventi traumatici collettivi (turbulent environments).<br />

Ad esempio, un ciclo di conferenze tenute al Tavistock nel 1989 aveva come tema il<br />

seguente: Il ruolo delle Organizzazioni non Governative nell'indebo<strong>li</strong>re g<strong>li</strong> Stati<br />

Naziona<strong>li</strong>. Ebbene, fra i partecipanti al congresso sulla Salute Mentale che Montagu<br />

Norman volle a Londra nel 1948, spiccano personaggi le cui ricerche p<strong>si</strong>chiatriche (o<br />

sul funzionamento della mente) <strong>si</strong> svolgono in gran parte nell'ambito di programmi<br />

mi<strong>li</strong>tari, o po<strong>li</strong>tico-mi<strong>li</strong>tari. A cominciare dall'uomo che nel1948 fu eletto pre<strong>si</strong>dente<br />

della World Federation for Mental Health: lo p<strong>si</strong>chiatra - e generale di brigata<br />

britannico in servizio – John Raw<strong>li</strong>ngs Rees. Che è stato anche direttore dell'Istituto<br />

Tavistock. Ma anche il dottor Overholser, il massone a capo della delegazione<br />

statunitense, aveva un curriculum mi<strong>li</strong>tare di tutto rispetto. Nel 1943 pre<strong>si</strong>edeva,<br />

all'interno dell'Office for Strategic Services (OSS, che nel dopoguerra diventerà la Cia)<br />

un comitato per la ricerca di "<strong>si</strong>eri della verità", os<strong>si</strong>a di sostanze p<strong>si</strong>cotrope in grado<br />

di annullare i freni inibitori, da usare neg<strong>li</strong> interrogatori dei prigionieri: Overholser<br />

somministrò l'allucinogeno mesca<strong>li</strong>na a vari soggetti-cavia; e nella sua c<strong>li</strong>nica St.<br />

E<strong>li</strong>zabeth cominciò dag<strong>li</strong> anni'50 a provare la marijuana come mezzo per "sciog<strong>li</strong>ere la<br />

<strong>li</strong>ngua" a reclute della U.S. Army, probabilmente allo scopo di identificare soggetti<br />

sovver<strong>si</strong>vi. Quanto a Margaret Mead - succeduta al generale Rees alla pre<strong>si</strong>denza<br />

della World Federation of mental Health nel 1956 - ebbe una parte poco chiara nel<br />

colossale programma della CIA denominato MK Ultra.<br />

Nel 1943, la Rockefeller Foundation aveva creato in Canada (dunque in territorio<br />

britannico) una c<strong>li</strong>nica, lo "Allen Memorial Institute", collegata alla McGill Univer<strong>si</strong>ty di<br />

Montreal: a capo del servizio p<strong>si</strong>chiatrico fu posto Donald E. Cameron, uno p<strong>si</strong>chiatra<br />

scozzese che divenne notorio, e non in senso po<strong>si</strong>tivo, quando agghiaccianti<br />

particolari sug<strong>li</strong> esperimenti MK Ultra cominciarono a trapelare, provocando una<br />

rivolta dell'opinione pubb<strong>li</strong>ca americana: Cameron era specia<strong>li</strong>sta nell'indurre nei suoi<br />

pazienti (o vittime) il sonno per mezzo di droghe, per poi sveg<strong>li</strong>are con l'elettroshock.<br />

Lo stesso Cameron provò il curaro nell'ambito delle ricerche che interessavano la Cia.<br />

Lo Army Chemical Center invece finanziò, sempre nel quadro del MK Ultra, le ricerche<br />

con l'LSD di Paul Hoch, uno p<strong>si</strong>chiatra - e alto grado del Rito Scozzese - che aveva<br />

collaborato con l'eugenista tedesco filonazista Franz Kallmann neg<strong>li</strong> studi sulla<br />

schizofrenia sponsorizzati dal Rito Scozzese americano (Franz J.Kallmann,The<br />

Genetics of Schizophrenia: a Study of Heredity and Reproduction in the Fami<strong>li</strong>es of<br />

1087 Schizophrenics, New York, 1938.Kallmann aveva cominciato le sue ricerche in<br />

Germania sotto l'eugenista del Terzo Reich Ernst Ruedin, ma nel 1935, identificato<br />

come "mezzo ebreo", aveva dovuto emigrare neg<strong>li</strong> USA.Trpvò impiego al New Yprk<br />

Psychiatric Institute,il cui direttore, Nolan D.C.Lewis,era un adepto del rito scozzese).<br />

Anche Robert hanna fe<strong>li</strong>x, il "33°" fondatore (per conto del Rito Scozzese) del<br />

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P<strong>si</strong>chiatri e massoni<br />

National Institute of mental Health, fu coinvolto nello scandalo MK Ultra per<br />

esperimenti di "lavaggio del cervello", in<strong>si</strong>eme al suo al<strong>li</strong>evo Harris Isbell, che per la<br />

Cia aveva condotto sperimentazioni illega<strong>li</strong> con droghe su tos<strong>si</strong>comani neg<strong>li</strong> nel suo<br />

Addiction Research Center di Lexington (Kentucky).<br />

L'ESPERIMENTO MK ULTRA<br />

Infine, al principio deg<strong>li</strong> anni'60, le rivelazioni di stampa sulle vittime del MK Ultra<br />

costrinsero ad interrompere il programma. Fu condotta un'inchiesta, che non portò a<br />

nulla. Non a caso: a capo dell'appo<strong>si</strong>ta Commis<strong>si</strong>one senatoriale era stato messo<br />

Nelson Rockefeller. La Commis<strong>si</strong>one Rockefeller chiuse i suoi lavori nel 1975. Ma già<br />

dal 1961 il "33°" Robert H. Fe<strong>li</strong>x aveva radunato i principa<strong>li</strong> ricercatori del MK Ultra<br />

sotto l'ombrello di una nuova istituzione dal nome rispettabile: l'American College of<br />

NeuroPsycopharmacology.<br />

Nel 1967 - albeggiava già la contestazione permanente, il culto giovanile delle<br />

droghe, l'età dei "fig<strong>li</strong> dei fiori" - il College tenne un congresso ("Effetti dei farmaci<br />

p<strong>si</strong>cotropi sug<strong>li</strong> umani norma<strong>li</strong>"), la cui relazione introduttiva spettò a due ex attori<br />

del MK Ultra: Wayne O.Evans, p<strong>si</strong>chiatra mi<strong>li</strong>tare, direttore dell'U. S. Army Stress<br />

Laboratory di Natik (Massachusetts), e Nathan K<strong>li</strong>ne, un eugenista della Columbia<br />

Univer<strong>si</strong>ty, studioso del voodoo haitiano. L'incipit della loro relazione rivela, con una<br />

chiarezza abbag<strong>li</strong>ante, il vero motivo per cui le o<strong>li</strong>garchie finanziarie hanno per tanto<br />

tempo finanziato le ricerche p<strong>si</strong>chiatriche: "L' attuale ventag<strong>li</strong>o di p<strong>si</strong>cofarmaci<br />

sembrerà qua<strong>si</strong> banale quando lo paragoniamo al pos<strong>si</strong>bile numero di sostanze<br />

chimiche che saranno disponibi<strong>li</strong> per il controllo di aspetti selettivi della vita umana<br />

nel Duemila. La cultura americana muove verso una "società sensata". L'accento vien<br />

posto sempre più sull'esperienza sensoriale e sempre meno su filosofie raziona<strong>li</strong>ste o<br />

orientate al lavoro. Tale vi<strong>si</strong>one filosofica, unita ai mezzi per separare il<br />

comportamento sessuale dalla riproduzione, inten<strong>si</strong>ficherà senza dubbio la <strong>li</strong>bertà<br />

sessuale.<br />

"Sembra ovvio che la gioventù di oggi non ha più paura delle droghe o del sesso.<br />

Ancora, i filosofi e g<strong>li</strong> opinionisti d'avanguardia propugnano l'esperienza sensoriale<br />

personale come la raison d'etre della pros<strong>si</strong>ma generazione. Stiamo andando verso<br />

un'era, in cui un lavoro <strong>si</strong>gnificante sarà pos<strong>si</strong>bile solo per una minoranza: in<br />

quell'era, afrodi<strong>si</strong>aci chimici saranno accettati come un mezzo comune di occupare il<br />

tempo.<br />

"Se noi accettiamo la po<strong>si</strong>zione che l'umore dell'uomo, le sue motivazioni ed<br />

emozioni, sono rifles<strong>si</strong> dello stato neurochimico del cervello, allora i farmaci possono<br />

fornire il mezzo semp<strong>li</strong>ce, rapido e pratico di produrre qualunque stato neurochimico<br />

de<strong>si</strong>deriamo.<br />

"Più presto smetteremo di confondere le affermazioni scientifiche e quelle mora<strong>li</strong><br />

sull'uso delle droghe, e più presto potremo razionalmente con<strong>si</strong>derare i tipi di stati<br />

neurochimici che vog<strong>li</strong>amo diventar capaci di fornire alla gente".<br />

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"La <strong>massoneria</strong> governa l'Europa di Mauro Bottarel<strong>li</strong>"<br />

- Pagine collegate: Massoneria<br />

La <strong>massoneria</strong> governa l'Europa<br />

di Mauro Bottarel<strong>li</strong> da "La Padania"<br />

Francia, il Gran Maestro alza il velo sui retroscena della potente lobby<br />

Di dubbi ne avevamo veramente pochi, ora anche quei re<strong>si</strong>dui scrupo<strong>li</strong> cultura<strong>li</strong> che<br />

restavano sono stati spazzati via. La <strong>massoneria</strong> non solo e<strong>si</strong>ste ed è attivis<strong>si</strong>ma, ma<br />

non fa nemmeno più mistero del potere di intervento di cui gode nell’ambito po<strong>li</strong>tico<br />

internazionale. A confermare tutto, alla faccia di chi vede nella lotta alla <strong>massoneria</strong><br />

soltanto l’esercizio di stile un po’ paranoico di estremisti o amanti del complottismo,<br />

ci ha pensato Alain Bauer, grande maestro del Grande Oriente di Francia (GODF), in<br />

una lunga intervista pubb<strong>li</strong>cata sul numero del 12 dicembre scorso del settimanale<br />

Le Nouvel Observateur. Il lungo botta e risposta, una sorta di manifesto per la<br />

<strong>massoneria</strong> in epoca di globa<strong>li</strong>zzazione, non lasciava spazio ag<strong>li</strong> interrogativi<br />

nemmeno nel titolo scelto: “Ecco chi <strong>si</strong>amo veramente”. E vediamolo, quindi, chi<br />

sono e cosa vog<strong>li</strong>ono questi attivis<strong>si</strong>mi grembiu<strong>li</strong>ni france<strong>si</strong>. Dopo aver definito<br />

Chirac «un uomo piuttosto filo-massone, nonostante mantenga tutte le<br />

contraddizioni dell’individuo», Bauer getta la maschera e svela g<strong>li</strong> ultimi interventi di<br />

cui la <strong>massoneria</strong> <strong>si</strong> è resa protagonista in ambito po<strong>li</strong>tico internazionale. Alla<br />

domanda su come valutasse la nuova Europa e la nascita della Costituzione europea,<br />

Bauer risponde candidamente: «Se all’interno dei testi riguardanti l’Unione europea<br />

non <strong>si</strong> pone più la questione di introdurre il concetto di eredità cristiana questo non è<br />

un caso, poiché i massoni fanno quel che c’è da fare. La <strong>massoneria</strong> a per vocazione<br />

la tendenza ad intervenire su un certo numero di argomenti: ecco la nostra<br />

po<strong>si</strong>zione, voi fate come volete ma questa è la nostra po<strong>si</strong>zione! Anche in bioetica è<br />

così: noi <strong>si</strong>amo per la <strong>li</strong>bertà assoluta per la ricerca scientifica, contro tutti i divieti<br />

mora<strong>li</strong>». Ecco dunque l’ammis<strong>si</strong>one della presenza, in sede di po<strong>li</strong>tica comunitaria, di<br />

un potente lobby massonica in grado di influenzare ad altis<strong>si</strong>mo <strong>li</strong>vello le deci<strong>si</strong>oni<br />

deg<strong>li</strong> organismi di vigilanza e di indirizzo. A Bruxelles comandano i grembiu<strong>li</strong>ni, a<br />

quanto sembra con buona pace di Prodi e di tutti g<strong>li</strong> eurocrati intenti a gonfiare il<br />

petto di fronte alla grandezza e all’autonomia del progetto europeo. Bauer prosegue<br />

mettendo in evidenza che «le rifles<strong>si</strong>oni della loggia sono determinanti sulle deci<strong>si</strong>oni<br />

po<strong>li</strong>tiche» e lanciando un altro segnale di chiarezza cristal<strong>li</strong>na. «La <strong>massoneria</strong> è<br />

favorevole all’ingresso della Turchia nell’Unione Europea anche per la <strong>massoneria</strong><br />

con<strong>si</strong>dera da sempre la Turchia come Europa»: l’intervista è stata pubb<strong>li</strong>cata il 12<br />

dicembre, quindi prima del vertice di Copenhagen e dello s<strong>li</strong>ttamento al 2004<br />

dell’avvio dei colloqui con Ankara, ma ugualmente appare inquietante come i poteri<br />

occulti avessero già deciso il loro piano d’azione. Prepariamoci, quindi, a qualche<br />

colpo di coda da qui al maggio 2004. Il lungo testo pubb<strong>li</strong>cato dall’Observatour è un<br />

pozzo di conoscenza: <strong>si</strong> scopre, ad esempio, che «molte associazione che lottano<br />

contro la globa<strong>li</strong>zzazione come Attac (g<strong>li</strong> amici d’Oltralpe di Casarini e soci) o la<br />

Confédération paysanne di José Bovè vedono al loro interno molti nostri fratel<strong>li</strong>»:<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/<strong>massoneria</strong>governaeuropa.htm (1 di 2)08/01/2006 16.53.04


"La <strong>massoneria</strong> governa l'Europa di Mauro Bottarel<strong>li</strong>"<br />

giudicate voi, se ancora avevate dei dubbi, la bontà della spirito anti-mondia<strong>li</strong>sta del<br />

co<strong>si</strong>ddetto “movimento dei movimenti”. Di più: «Bernard Cassen (fondatore e leader<br />

di Attac) è regolarmente invitato dalle loggie del Grande Oriente, da noi è sempre il<br />

benvenuto. Molti nostri fratel<strong>li</strong> stanno con José Bové: certamente non per smontare i<br />

Mc Donald’s!». Servi dei poteri forti e dei massoni, altro che rivoluzionari: burattini<br />

di cui il potere <strong>si</strong> serve per creare paura nella gente - spingendola inconsciamente a<br />

ritenere la globa<strong>li</strong>zzazione il male minore - e contemporaneamente agenti di<br />

legittimazione democratica del modello di sviluppo imposto da grembiu<strong>li</strong>ni e<br />

banchieri. L’e<strong>si</strong>stenza dei no-global, il loro poter sfilare e parlare (oltre che<br />

distruggere e saccheggiare), dimostra infatti al circo mediatico come l’attuale assetto<br />

po<strong>li</strong>tico <strong>si</strong>a foriero di tutele democratiche e di rappresentanza per tutti. I grembiu<strong>li</strong>ni<br />

stanno costruendo sopra le nostre teste un continente a misura di massone: laicismo<br />

estremizzato volto a svuotare d’ogni senso morale la persona, distruzione di<br />

qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> eredità re<strong>li</strong>giosa, <strong>li</strong>bertà di ricerca fina<strong>li</strong>zzata alla creazione artificiale della<br />

vita umana, derubricazione di ogni sovranità popolare in nome di un mondo<br />

governato dag<strong>li</strong> “illuminati”. Il tutto con la comp<strong>li</strong>cità appas<strong>si</strong>onata dei “no global”.<br />

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Allarme pedofi<strong>li</strong>a<br />

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Allarme pedofi<strong>li</strong>a<br />

Giuseppe Cosco - <strong>home</strong> <strong>page</strong><br />

RACCAPRICCIANTE. Quanto ha recentemente svelato la maxi-inchiesta di<br />

Torre Annunziata sulla pedofi<strong>li</strong>a via Internet, va al di là di ogni immaginazione.<br />

Centinaia, forse mig<strong>li</strong>aia, di picco<strong>li</strong> seviziati. Bambini stuprati, ucci<strong>si</strong> e filmati. Il<br />

turpe traffico, con diramazioni internaziona<strong>li</strong> e ba<strong>si</strong> in tutta Ita<strong>li</strong>a, è stato<br />

scoperto grazie anche all’aiuto di Telefono Arcobaleno. Tutto ha avuto inizio il 27<br />

settembre 2000 quando la procura di Torre Annunziata, ha inviato sei ordini di<br />

cattura in Ita<strong>li</strong>a, per acquisto di immagini pedo-pornografiche, e tre in Rus<strong>si</strong>a,<br />

per la produzione e la vendita del materiale pedofilo. L’Ita<strong>li</strong>a ha appreso con<br />

sgomento che con sette mi<strong>li</strong>oni <strong>si</strong> può vedere uccidere un innocente, uno per<br />

spiarlo nudo, ecc. Ora <strong>si</strong> pensa, con orrore, alla tremenda fine che hanno potuto<br />

fare alcuni dei tanti giovanis<strong>si</strong>mi scompar<strong>si</strong> e, intanto, <strong>si</strong> cercano in tre città,<br />

Civitavecchia, Vercel<strong>li</strong> e Catania, alcuni bimbi dei filmati deg<strong>li</strong> orrori.<br />

Un numero incredibile di bambini che scompaiono.<br />

L’allarme, tuttavia, era stato lanciato da tempo. Un numero incredibile di<br />

persone sparisce ogni giorno nel nulla, soprattutto giovanis<strong>si</strong>mi. Molti di loro <strong>si</strong><br />

trovano, di altri non se ne sa più niente. E’ come se <strong>si</strong> fossero volati<strong>li</strong>zzati,<br />

spariti. Nel mondo spariscono ogni anno molte mig<strong>li</strong>aia di persone. Ogni anno in<br />

Ita<strong>li</strong>a sono dichiarati scompar<strong>si</strong> oltre 2000 minori. Alcuni di loro tornano a casa<br />

da so<strong>li</strong>, altri vengono ritrovati dalle forze dell'ordine, altri ancora non hanno mai<br />

fatto ritorno. Secondo le cifre del Ministero dell'Interno, solo nel 1996, sono stati<br />

dichiarati scompar<strong>si</strong> 2391 minori. Di questi, 1912 hanno riabbracciato le loro<br />

famig<strong>li</strong>e. Al marzo '98 i minori dichiarati scompar<strong>si</strong> erano 1419, di cui 796 sono<br />

stati rintracciati dalle forze dell'ordine. Che fine fanno i tanti di cui <strong>si</strong> perderà<br />

ogni traccia?<br />

Per far<strong>si</strong> una pal<strong>li</strong>da idea di quanto è grave il fenomeno basti sapere che, nel<br />

1997, “Il Giornale” (15 Marzo 1997) titolava un lungo pezzo: “Dal ’90<br />

quadrup<strong>li</strong>cati i ragazzi spariti”. Oggi sono molti di più. Un calcolo, anche<br />

appros<strong>si</strong>mativo, è impos<strong>si</strong>bile. Il quotidiano, tra l’altro, denunciava: “Cresce il<br />

numero dei giovani, soprattutto tra i 15 e i 18 anni, che svaniscono nel nulla. Le<br />

piste: droga, sette re<strong>li</strong>giose, vog<strong>li</strong>a d’avventura e mercato deg<strong>li</strong> schiavi” e, come<br />

vedremo, altro ancora. Nel mondo la <strong>si</strong>tuazione è molto più allarmante. Solo<br />

neg<strong>li</strong> Stati Uniti ogni giorno scompaiono 2200 bambini. Tra questi<br />

“desaparecidos” tanti sono, anche, i bambini al di sotto dei dieci anni. E’ un<br />

problema grave, molto sentito in Europa, ne fanno fede la “Raccomandazione” (n.<br />

R-79-6) in relazione alle “Mis<strong>si</strong>ng Persons” stabi<strong>li</strong>ta dal Council of Europe e la<br />

pubb<strong>li</strong>cazione della Oxford Up. “The dictionary of national biography: mis<strong>si</strong>ng<br />

person”.<br />

Se molti di questi giovani vengono ritrovati, di altri non se ne saprà più nulla.<br />

Alcuni di loro finiscono nella rete della prostituzione, della pornografia, della<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pedofi<strong>li</strong>a.htm (1 di 12)08/01/2006 16.53.06


Allarme pedofi<strong>li</strong>a<br />

pedofi<strong>li</strong>a, altri nel sottobosco criminale dei devoti di Satana. Il giornale “La<br />

Stampa” (8/2/87) riporta la notizia di una sètta satanica che reclutava bambini.<br />

Ecco quanto scrive il quotidiano: “La sètta, “G<strong>li</strong> scopritori” (Finders), fondata a<br />

Washington da un ‘santone’ che oggi ha 66 anni, Marion Pettie, <strong>si</strong> serve dei<br />

picco<strong>li</strong> per i suoi riti demoniaci, imperniati sul sacrificio di anima<strong>li</strong> e, <strong>si</strong> sospetta,<br />

anche su pratiche sessua<strong>li</strong>. ...La scoperta dell’organizzazione, sorta dai resti di<br />

una comune di hippies deg<strong>li</strong> Anni Sessanta, ha sconvolto la capitale e tutti g<strong>li</strong><br />

Stati Uniti”.<br />

Pedofi<strong>li</strong>a e satanismo.<br />

Ciò che più lascia sconcertati di questa sètta è che, secondo Ted Gunderson,<br />

dirigente dell’FBI di Los Angeles fino al pen<strong>si</strong>onamento nel 1979 e, da allora,<br />

investigatore privato e consulente per la <strong>si</strong>curezza, è, a quanto scrive la rivista<br />

“Nexus. New Times”, n. 23 (edizione ita<strong>li</strong>ana), la sua affermazione: “La mia<br />

conferenza relativa ai ‘bambini scompar<strong>si</strong>’ documenta che i Finders (Scopritori,<br />

ndt) di Washington, DC, sono un’organizzazione di facciata della CIA; <strong>si</strong> tratta di<br />

un’operazione coperta coinvolta nel traffico internazionale di bambini”. Eg<strong>li</strong>,<br />

commenta Uri Dowbenko, autore dell’articolo sulla citata rivista, <strong>si</strong> riferisce ad<br />

un rapporto del Servizio Dogana U.S.A. che asserisce che il caso della sètta<br />

Finders deve essere chiuso per il motivo che è “un affare interno della CIA”.<br />

Uri Dowbenko scrive ancora nel n. 23 di “Nexus”: “Bambini scompar<strong>si</strong>, violenze<br />

sessua<strong>li</strong> su di es<strong>si</strong> e pedofi<strong>li</strong>a a <strong>li</strong>vello mondiale puntano tutti verso il<br />

coinvolgimento di una rete organizzata di crimina<strong>li</strong> di alto <strong>li</strong>vello che controllano<br />

di nascosto il <strong>si</strong>stema legale. L’ex agente del FBI ed investigatore privato Ted<br />

Gunderson <strong>si</strong> trova d’accordo. Eg<strong>li</strong> sostiene che - e<strong>si</strong>ste una con<strong>si</strong>derevole<br />

sovrappo<strong>si</strong>zione di vari gruppi e organizzazioni, tuttavia la forza trainante è<br />

rappresentata dal movimento del culto satanico odierno- ”.<br />

La drammatica testimonianza di una giovane vittima.<br />

Paul Bonacci, è un giovane recluso al centro correzionale di Lincoln, in<br />

isolamento, perché più volte minacciato di morte, per via di accuse gravis<strong>si</strong>me<br />

rivolte dal giovane ad insospettabi<strong>li</strong> uomini di potere. Lo p<strong>si</strong>chiatra che lo ha<br />

sottoposto a perizia, Beverly Mead, ha dichiarato che il ragazzo è sano di mente<br />

e, a suo parere, dice il vero. Bonacci racconta: “Ero nelle mani di un gruppo<br />

denominato Namba (North American man – Boy Love Association) che mi<br />

portava in riunioni a New York o a Boston. All’età di 9 anni, fui portato in un<br />

hotel con altri 5 ragazzi e ci hanno costretti ad avere rapporti sessua<strong>li</strong> mentre ci<br />

filmavano. In seguito mi obb<strong>li</strong>garono ad avere rapporti con bambini. Solo nel<br />

1986 sono riuscito a slegarmi dal gruppo. (…). Nell’estate del 1985, Larry King<br />

(leader del progetto repubb<strong>li</strong>cano di aiuti alla comunità di colore americana, ndr)<br />

mi portò, in<strong>si</strong>eme ad un altro ragazzo, Nicholas, di Aurora, nel Colorado, in<br />

Ca<strong>li</strong>fornia per girare un film. …c’era un ragazzo in gabbia. (…). Ci fecero<br />

spog<strong>li</strong>are e indossare dei vestiti tipo Tarzan e ci obb<strong>li</strong>garono ad avere rapporti<br />

con il ragazzo nella gabbia. Ci dissero di picchiarlo. (…). Arrivò un uomo e iniziò<br />

a sbattere il ragazzo come se fosse una bambola. Prese una pistola, g<strong>li</strong>ela puntò<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pedofi<strong>li</strong>a.htm (2 di 12)08/01/2006 16.53.06


Allarme pedofi<strong>li</strong>a<br />

in testa e sparò… (Bonacci poi fa i nomi di alcune delle persone che hanno<br />

abusato sessualmente di lui, ndr) Alan Bair, Peter Citron, Larry King, Harry<br />

Anderson, il deputato Barney Franks, a Washington. (…). …nel 1984 mi<br />

portarono al ranch South Fork, a Dallas, nel Texas, in corso la Convention<br />

Repubb<strong>li</strong>cana e Larry King organizzava dei party-pedofi<strong>li</strong>” (Giovanni Caporaso e<br />

M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato deg<strong>li</strong> orrori, in “Avvenimenti”, 17 lug<strong>li</strong>o<br />

1991).<br />

Paul Bonacci fu testimone di accadimenti ancora più spavento<strong>si</strong> e prosegue il suo<br />

racconto con rivelazioni shoccanti: “Sono stato testimone del sacrificio umano di<br />

un bambino di pochi me<strong>si</strong>. Era la ricorrenza del tempo della nascita di Cristo e,<br />

in questo rituale annuale, tutti cantavano per pervertire il sangue di Cristo. Con<br />

un pugnale uccisero e fecero a pezzi il bambino; poi riempirono una coppa col<br />

suo sangue mescolandola ad urina e ci obb<strong>li</strong>garono a bere dalla coppa mentre<br />

loro cantavano: ‘Satana è il Signore…’ ” (DeCamp J., The Frank<strong>li</strong>n Cover-up,<br />

AWT, Inc. Lincoln, Nebraska 1992).<br />

Le indagini della Commis<strong>si</strong>one Frank<strong>li</strong>n.<br />

Le persone legate a King, leader del progetto Repubb<strong>li</strong>cano di aiuti alla comunità<br />

nera tramite la “Credit Union” e il “National Black Repubb<strong>li</strong>can Council”, erano<br />

dedite a “rapimenti di bambini da impiegare nella prostituzione, produzione di<br />

snuff-film (film con morti in diretta) e party-pedofi<strong>li</strong>. Dopo l’avvio delle indagini<br />

della Commis<strong>si</strong>one Frank<strong>li</strong>n, numero<strong>si</strong> ‘incidenti’ hanno allontanato la data del<br />

processo contro di lui. Dan Ryan, socio di King, è stato trovato strangolato nella<br />

sua macchina. Bill Baker… partner del vice-pre<strong>si</strong>dente del ‘National Blak<br />

Repubb<strong>li</strong>can Council’ nel bu<strong>si</strong>ness della pornografia, è stato ucciso con un colpo<br />

alla nuca. Curtis Tucker… <strong>si</strong> è ‘gettato’ da una finestra dell’Ho<strong>li</strong>day Inn. Char<strong>li</strong>e<br />

Rogers, amante di King, <strong>si</strong> è ‘fatto saltare’ la testa con un colpo di pistola. Bill<br />

Skaleske, ufficiale del Dipartimento di Po<strong>li</strong>zia di Omaha che dirigeva le indagini<br />

su King, è stato trovato morto… Joe Malek, altro socio del mercante di bambini e<br />

proprietario del Peony Park, dove <strong>si</strong> svolgevano i party dei pedofi<strong>li</strong>, è stato<br />

trovato morto, ucciso da un colpo di pistola: la po<strong>li</strong>zia ha archiviato il caso come<br />

suicidio. Molti testimoni sono restii a presentar<strong>si</strong>… Mike Lewis, 32 anni, incaricato<br />

di proteggere le vittime-testimoni, è stato trovato morto per un attacco di<br />

diabete. La commis<strong>si</strong>one Frank<strong>li</strong>n <strong>si</strong> è poi definitivamente arenata quando<br />

l’investigatore incaricato delle indagini, Gary Caradori, è morto in un misterioso<br />

incidente aereo, dopo aver informato il suo ufficio di avere informazioni<br />

sensaziona<strong>li</strong>: ‘è dinamite…’ “ (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini.<br />

Il mercato deg<strong>li</strong> orrori, cit.)<br />

Quanto ho raccolto in questo dos<strong>si</strong>er, in relazione a certe efferatezze orripilanti,<br />

è, tuttavia, solo la punta di un iceberg di impensabi<strong>li</strong> proporzioni. Nell’incredibile<br />

indifferenza dei mass media le stragi di innocenti continuano. A Los Angeles, in<br />

22 comuni della contea, g<strong>li</strong> inquirenti stanno investigando su un gran numero di<br />

ca<strong>si</strong> di pedofi<strong>li</strong>a a sfondo rituale. In più parti del mondo <strong>si</strong> conoscono ca<strong>si</strong> di<br />

bambini sacrificati a Satana. Ecco una terribile conferma: “Satana ha preso piede<br />

anche in Sudafrica con tutti i raccapriccianti aspetti del suo culto, qua<strong>li</strong> il<br />

sacrificio di bambini sgozzati sull’ ‘altare’ del principe delle tenebre... riunioni<br />

orgiastiche dove giovanis<strong>si</strong>mi sono obb<strong>li</strong>gati ad avere rapporti sessua<strong>li</strong> con cani o<br />

caproni, i <strong>si</strong>mbo<strong>li</strong> più oleografici di Lucifero” (“Corriere della Sera”, 20 maggio<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pedofi<strong>li</strong>a.htm (3 di 12)08/01/2006 16.53.06


Allarme pedofi<strong>li</strong>a<br />

1990).<br />

inchieste insabbiate.<br />

Le indagini vengono, qua<strong>si</strong> sempre, insabbiate, vi è come una congiura del<br />

<strong>si</strong>lenzio, coperture misteriose. Ted Gunderson, per quanto riguarda g<strong>li</strong> Stati<br />

Uniti, ha affermato: “Ho quattro testimonianze particolareggiate di tre detenuti<br />

coinvolti in ritua<strong>li</strong> satanici e una di un sacerdote dello Utah, che mi hanno<br />

confermato l’e<strong>si</strong>stenza di cinquantamila-sessantamila ca<strong>si</strong> annua<strong>li</strong> di sacrifici<br />

umani. (…). Sono stati ritrovati numero<strong>si</strong> cimiteri in tutto il Paese, con decine di<br />

cadaveri non identificati e nessuno ha indagato a fondo…” (Giovanni Caporaso e<br />

M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato deg<strong>li</strong> orrori, cit.).<br />

I crimini satanici sono in espan<strong>si</strong>one in tutto il mondo. Per quanto concerne<br />

l’Inghilterra, Dianne Core, responsabile dell’Istituto Childwatch (Associazione di<br />

as<strong>si</strong>stenza e protezione dei minori), ha denunciato connubi dei satanisti con<br />

lobby po<strong>li</strong>tiche che tendono a coprire le loro efferatezze. La dott.ssa Core ha, tra<br />

l’altro, affermato: “Purtroppo non abbiamo ancora individuato il vertice della<br />

gerarchia che controlla il satanismo in Gran Bretagna. …godono di protezioni ad<br />

altis<strong>si</strong>mo <strong>li</strong>vello”. Pedofi<strong>li</strong> satanisti sono presenti anche a Londra. Il “Corriere<br />

della Sera” del 18 marzo 1990, denuncia: “Londra. Bambini torturati e violentati<br />

nel corso di riti satanici, feti estratti a forza dal ventre di madri minorenni e<br />

immolati... Ai confini della realtà suonano, infatti, i racconti di bambine e<br />

adolescenti offerte ag<strong>li</strong> alti sacerdoti di una sètta e ai loro adepti per essere<br />

violentate. Una volta gravide, le piccole verrebbero costrette ad abortire e il feto<br />

di quattro me<strong>si</strong> sacrificato per la purificazione dei satanisti che ne berrebbero il<br />

sangue o se ne ciberebbero. ...Un’inchiesta condotta da 66 gruppi di ricerca della<br />

‘Società nazionale per la prevenzione della crudeltà contro i bambini’ nel Regno<br />

Unito conferma l’e<strong>si</strong>stenza di ta<strong>li</strong> pratiche...”.<br />

Feti mangiati in una cena satanica.<br />

L’inglese Dianne Core, il 19 gennaio del 1998, alla cerimonia di fondazione del<br />

“Tribunale Internazionale Martin Luther King” denunciò che in Inghilterra nel<br />

mese di Aprile sarebbe iniziato un processo per stupro nei confronti di una<br />

giovane della quale disse: “Fu violentata da quando era piccola fino all’età di 15<br />

anni. Quando raggiunse la fecondità, fu messa incinta otto volte; ogni volta fu<br />

fatta abortire al quarto mese e i feti furono mes<strong>si</strong> nel congelatore, quindi<br />

mangiati in una cena satanica a cui lei fu obb<strong>li</strong>gata a partecipare”. Il rapporto tra<br />

pedofi<strong>li</strong>a e satanismo è stato più volte provato. Diverse inchieste giorna<strong>li</strong>stiche e<br />

molti responsabi<strong>li</strong> di centri di protezione per l’infanzia hanno lanciato il<br />

messaggio che, più frequentemente di quanto <strong>si</strong> creda, il racket della<br />

prostituzione dei minori e della pedofi<strong>li</strong>a sono gestiti da sètte sataniche. Telefono<br />

Arcobaleno, l’associazione contro la pedofi<strong>li</strong>a il cui direttore è il parroco di Avola<br />

(Siracusa), don Fortunato Di Noto, ha scoperto e denunciato un <strong>si</strong>to satanista<br />

che mostra terribi<strong>li</strong> foto di sacrifici umani a Satana e le vittime sono<br />

giovanis<strong>si</strong>mi. Di Noto ha affermato: “Si aveva il sospetto che il satanismo fosse<br />

in qualche modo legato alla pedofi<strong>li</strong>a e ai sacrifici umani. Ma non <strong>si</strong> erano ancora<br />

rinvenuti <strong>si</strong>ti così crude<strong>li</strong> da ostentare le foto di sacrifici umani anche su soggetti<br />

minorenni. Le immagini a quanto pare non sono risultato di<br />

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Allarme pedofi<strong>li</strong>a<br />

fotomontaggio” (“Gazzetta del Sud”, sabato 1 Lug<strong>li</strong>o 2000).<br />

In Inghilterra un bambino ha fatto rivelazioni allucinanti. Il quotidiano “Il<br />

Giorno” (15/9/90) scrive: “Nei suoi racconti confu<strong>si</strong> emergono truculente storie<br />

di ucci<strong>si</strong>oni di neonati, di tombe aperte di notte, di canniba<strong>li</strong>smo e di riti<br />

misterio<strong>si</strong> con diavo<strong>li</strong> e fantasmi e bambini costretti a bere pozioni misteriose<br />

prima di venir violentati e chiu<strong>si</strong> in gabbia. Le rivelazioni erano state fatte dal<br />

piccolo e da sua sorella in marzo, con l’aiuto di bambole e disegni”. Misfatti, che<br />

sembrerebbero godere di protezioni ad alto <strong>li</strong>vello.<br />

Lobby po<strong>li</strong>tiche di alto <strong>li</strong>vello e pedofi<strong>li</strong>a.<br />

Il giorna<strong>li</strong>sta Maurizio Blondet, nel corso di un’intervista (apparsa su “Teologica”,<br />

settembre/ottobre 1996), mi disse: “Certi personaggi praticano strani riti su<br />

un’isola vicino a Washington. Sono personaggi di alto <strong>li</strong>vello, <strong>si</strong> riuniscono, in<br />

notti di luna piena, e celebrano dei riti molto particolari. Naturalmente nessuno<br />

vuole indagare su questo perché <strong>si</strong> tratta di gente molto potente. Sono cose che<br />

<strong>si</strong> sussurrano. Allo stesso modo in certi ‘entourage’ po<strong>li</strong>tici di alto <strong>li</strong>vello <strong>si</strong> dice,<br />

molto sottovoce, che vengano stuprati dei bambini. Il tutto avviene in un<br />

sottofondo rituale di magia nera. Non sono persone comuni che fanno queste<br />

cose, <strong>si</strong> tratta di gente che ricopre altis<strong>si</strong>me cariche, funzionari del Pentagono,<br />

etc.”.<br />

Orrori su orrori, che <strong>si</strong> intersecano in quella terra buia deg<strong>li</strong> adoratori del<br />

diavolo. Ecco quanto scrive ancora “Il Corriere della Sera” (28/7/90): “Orrore a<br />

Londra dopo la scoperta di un mercato di pel<strong>li</strong>cole per pedofi<strong>li</strong> con riprese dal<br />

vero” e più avanti “Scotland Yard teme che almeno venti bambini, scompar<strong>si</strong><br />

senza lasciare traccia neg<strong>li</strong> ultimi sei anni, abbiano fatto una fine orribile. Una<br />

squadra speciale è stata formata per indagare nel lurido mercato dei video<br />

pornografici ‘snuff’ destinati a pedofi<strong>li</strong> sadici. La parola ‘snuff’ in gergo <strong>si</strong>gnifica<br />

‘morire, spegner<strong>si</strong>’ e in questi video le piccole vittime sono riprese dalle<br />

telecamere mentre sono torturate e uccise dopo avere subito violenze sessua<strong>li</strong>.<br />

La po<strong>li</strong>zia è convinta che almeno sei bambini <strong>si</strong>ano morti in questo modo a<br />

Londra e nella contea del Kent. L’Inghilterra... ha appreso con orrore che in seno<br />

alla società circolano mostri pronti a filmare i tormenti, l’agonia e la morte di<br />

bambini per soddisfare il piacere perverso di tanti altri mostri pronti a pagare<br />

dieci mi<strong>li</strong>oni per una copia del film”.<br />

I misteri del Belgio.<br />

E’ una tragedia immane, che dilaga sempre di più ovunque. Le stime esatte delle<br />

giovanis<strong>si</strong>me vittime sono impos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong> e non e<strong>si</strong>stono dati certi sull’entità del<br />

fenomeno, tuttavia, non meno di 250 mi<strong>li</strong>oni di copie di videocassette sono<br />

commercia<strong>li</strong>zzate in tutto il mondo, solo neg<strong>li</strong> Stati Uniti sono stati venduti 20<br />

mi<strong>li</strong>oni di video. Film sempre più ‘forti’, spesso, con torture seguite dalla morte<br />

del bambino. Ogni anno, nel mondo, un mi<strong>li</strong>one di minori di 18 anni è vittima dei<br />

commerci più turpi, che vanno dal sesso perverso nelle sue più svariate forme:<br />

prostituzione, turismo sessuale, pedofi<strong>li</strong>a, pornografia, sadismo, etc., fino<br />

all’omicidio. Fatti orribi<strong>li</strong> accadono in ogni parte di questo nostro pianeta. Sono<br />

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Allarme pedofi<strong>li</strong>a<br />

recentis<strong>si</strong>me le efferatezze compiute in Belgio. Fatti che, giorno dopo giorno,<br />

emergono identici a quel<strong>li</strong> appena narrati. Orrori, come quel<strong>li</strong> che sarebbero stati<br />

compiuti dal pedofilo criminale Marc Dutroux, ribattezzato il . Fatti truci e sconvolgenti, che la dicono lunga sulla diffu<strong>si</strong>one di<br />

questo raccapricciante fenomeno.<br />

Nei video del Dutroux “<strong>si</strong> vedrebbero - scrive la ‘Gazzetta del Sud’ del 23<br />

novembre 1996 - bambine violentate fino ad essere uccise. La denuncia è stata<br />

fatta ieri durante le manifestazioni organizzate a Parigi in occa<strong>si</strong>one della<br />

prostituzione minorile e a dare l’incredibile notizia è stata la <strong>si</strong>gnora Sophie<br />

Wirtz, a capo della sezione belga del ‘Movimento del nido’ “. Più avanti altri fatti<br />

terribi<strong>li</strong>: “Non <strong>si</strong> è ancora toccato il fondo dell’orrore in questa tragedia - ha<br />

detto la <strong>si</strong>gnora Wirtz - da due anni continuiamo a dire che le cassette video che<br />

fanno vedere la morte in diretta di bambini circolano in Belgio e temo che<br />

nell’affare Dutroux ci <strong>si</strong> orienti proprio verso questo genere di nefandezze”. La<br />

Wirtz afferma che, dall’inizio dei fatti accaduti in Belgio, le video cassette di<br />

pornografia minorile sequestrate sarebbero 600. La pre<strong>si</strong>dente del “Movimento<br />

del nido”, nell’intervista pubb<strong>li</strong>cata dal quotidiano, spiega che la pedofi<strong>li</strong>a: “non è<br />

un rapporto affettivo anzi è l’espres<strong>si</strong>one del dominio sul bambino e lo stadio<br />

estremo di questo dominio è proprio la morte”. Parole che bruciano come fuoco.<br />

Nell’affare Dutroux c’è di tutto: pedofi<strong>li</strong>a, omicidi, necrofi<strong>li</strong>a, snuff-film e<br />

personaggi dell’alta società belga, del mondo dell’alta finanza, della po<strong>li</strong>tica, etc.<br />

Questa è almeno l’opinione dei cittadini belgi. E’ anche strano che ad oggi<br />

l’inchiesta non abbia portato ancora a nulla circa i comp<strong>li</strong>ci del Dutroux, anzi,<br />

sembra esser<strong>si</strong> arenata. Sono tanti i misteri. Dutroux aveva già ricevuto nell’89<br />

una condanna di 13 anni di carcere per aver sequestrato e violentato, a più<br />

riprese, due minorenni nel 1985 e la sua compagna Michèle Martin è stata<br />

condannata a sei anni di carcere per analoghe imputazioni. Ma i due non hanno<br />

scontato totalmente la pena, avendo ottenuto la grazia direttamente dal re. Si<br />

mormora anche che le piccole vittime sono molto di più di quanto è stato detto.<br />

Così, mentre in Belgio oltre 350 mila persone manifestavano in piazza contro il<br />

mostro di Marcinelle e i tanti misteri che circondano quei crimini, in Svizzera<br />

calava il più stretto <strong>si</strong>lenzio sul magnate elvetico arrestato, in Sri Lanka, con<br />

l’accusa di aver violentato mille e cinquecento bambini.<br />

La sètta Anubis e il caso Dutroux.<br />

La zia di una delle due ragazzine assas<strong>si</strong>nate da Mark Dutroux, il mostro di<br />

Marcinelle, ha fatto gravi dichiarazioni: “Il mercato dei video porno che<br />

coinvolgono minori ha tentaco<strong>li</strong> in tutta Europa, in Olanda, in Germania e in<br />

Svizzera”. Mostruo<strong>si</strong>tà di un mondo che abusa dei bambini in ogni modo<br />

pos<strong>si</strong>bile, <strong>li</strong> stupra, <strong>li</strong> sevizia, <strong>li</strong> uccide brutalmente. Non è estraneo a questa<br />

efferatezza il revival dei culti satanici, che sono tornati in auge. Dal quotidiano<br />

fiammingo “Der Standaard”, <strong>si</strong> è appreso con stupore, che almeno quattro<br />

po<strong>li</strong>ziotti farebbero parte della sètta satanica “Abrasax”, sospettata di aver<br />

comprato bambine, dal <strong>ki</strong>ller-pedofilo Dutroux, per i loro riti. Si è arrivati a<br />

questa sconcertante scoperta grazie ad una lettera (un “buono di comando” <strong>si</strong> è<br />

detto) trovata durante una delle perqui<strong>si</strong>zioni succes<strong>si</strong>ve alla scoperta dei corpi<br />

di Ju<strong>li</strong>e e Me<strong>li</strong>ssa, nella casa di Bernard Weinstein, sepolto vivo dallo stesso<br />

Dutroux. In questa lettera firmata “Anubis” <strong>si</strong> chiedeva a Weinstein di “non<br />

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Allarme pedofi<strong>li</strong>a<br />

dimenticare di ricordarg<strong>li</strong> che la grande festa <strong>si</strong> avvicina e noi attendiamo il<br />

regalo per la grande sacerdotessa”. Evidentemente Weinstein doveva “ricordare”<br />

la promessa a Dutroux.<br />

In più è stato trovato, anche, uno strano documento, nel quale, <strong>si</strong> faceva presente<br />

la neces<strong>si</strong>tà di trovare il prima pos<strong>si</strong>bile “otto vittime da uno a 33 anni”. “Anubis”<br />

è, al secolo, Francis Desmedt che è anche “gran maestro” della co<strong>si</strong>ddetta “vieille<br />

re<strong>li</strong>gion”, una specie di associazione internazionale di streghe. E la grande<br />

sacerdotessa ha anche lei un nome? Certo, <strong>si</strong> chiama Dominique Nephtys, anche lei<br />

un pezzo da novanta della “chiesa belga di Satana”. Chi sono g<strong>li</strong> altri membri di<br />

questa sètta satanica rimasti segreti? E su qua<strong>li</strong> protezioni hanno potuto contare?<br />

Le indagini <strong>si</strong> presentano subito diffici<strong>li</strong> e lascia stupiti il fatto che viene cacciato il<br />

giudice anti-pedofilo Connerotte. Il magistrato non indagherà più su Dutroux. La<br />

Corte di Cassazione ha, infatti, deciso di tog<strong>li</strong>ere l’inchiesta al giudice istruttore<br />

Jean Marc Connerotte, che era diventato un eroe popolare. Alla notizia seguono<br />

manifestazioni e scioperi a catena. Una donna, mentre i manifestanti urlavano:<br />

“Justice pourrie” (giustizia marcia) ha gridato: “Oggi i bambini sono stati ucci<strong>si</strong> per<br />

la seconda volta”.<br />

Ii console pedofilo.<br />

Personaggi insospettabi<strong>li</strong> continuano a fare scempio dei bambini e, spesso,<br />

rimangono impuniti. Recentemente il console aggiunto israe<strong>li</strong>ano a Rio de Janeiro,<br />

Arie Scher, è stato accusato di pedofi<strong>li</strong>a e traffico di minorenni è ed fuggito dal<br />

Bra<strong>si</strong>le rifugiando<strong>si</strong> in Israele. Scher sarebbe riuscito a scappare dal Bra<strong>si</strong>le prima<br />

che le forze dell’ordine riuscissero a diffondere le sue genera<strong>li</strong>tà ai posti di<br />

frontiera. La po<strong>li</strong>zia bra<strong>si</strong><strong>li</strong>ana ha raccolto, tra l’altro, le dichiarazioni di una<br />

ragazzina di tredici anni. La bambina “avrebbe partecipato a varie festicciole ‘a luci<br />

rosse’ nell’appartamento del console nell’elegante quartiere di Ipanema. La stessa<br />

ragazzina appare nuda, abbracciata al diplomatico, in una foto tra le numerose<br />

sequestrate nell’appartamento. Secondo la po<strong>li</strong>zia, Scher e il suo comp<strong>li</strong>ce, il<br />

professore di ebraico George Schteinberg, mantenevano nove <strong>si</strong>ti Internet di<br />

pornografia e pedofi<strong>li</strong>a” (“Gazzetta del Sud”, 7 Lug<strong>li</strong>o 2000).<br />

La caccia ai bambini in Belgio.<br />

Ma c’è di peggio. il settimanale "Diario" (anno V numero 15. Da mercoledì 12<br />

aprile a martedì 18 aprile 2000) pubb<strong>li</strong>ca un servizio davvero pauroso: “Dopo la<br />

terribile denuncia dell'eurodeputato O<strong>li</strong>vier Dupuis al congresso radicale, 'Diario'<br />

è andato a vedere che c'é di vero riguardo ai minori inseguiti e ucci<strong>si</strong> a fucilate<br />

per divertimento”. L'inchiesta dal titolo: "La caccia ai bambini in Belgio" è<br />

firmata dal giorna<strong>li</strong>sta Gianluca Paolucci. Ecco un picco<strong>li</strong>s<strong>si</strong>mo brano di quanto <strong>si</strong><br />

legge: “Place Fontenas, pieno centro di Bruxelles, a due pas<strong>si</strong> dalla Grand' Place<br />

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Allarme pedofi<strong>li</strong>a<br />

e dai caffé alla moda... Il percorso che ha portato a PLace Fontenas è partito da<br />

Roma, dove, durante il congresso del Partito radicale, l'europarlamentare belga<br />

O<strong>li</strong>vier Dupuis ha lanciato una serie di affermazioni che hanno letteralmente<br />

gelato la platea. Ha raccontato che nel suo Paese c'é stato un periodo nel quale<br />

alcuni bambini venivano costretti a subire violenze di ogni tipo, dove alcuni di<br />

questi bambini venivano perfino ucci<strong>si</strong>, come conig<strong>li</strong>, durante delle partite di<br />

caccia ‘alle qua<strong>li</strong> partecipano nobi<strong>li</strong>, finanzieri, notabi<strong>li</strong> e funzionari dello Stato’ “.<br />

Personaggi insospettabi<strong>li</strong> nel revival delle sètte sataniche.<br />

Nella nostra società il satanismo è un pericolo dilagante di cui, spesso, non se ne<br />

parla abbastanza, oppure lo <strong>si</strong> fa nel modo sbag<strong>li</strong>ato. G<strong>li</strong> adoratori del diavolo<br />

sono in aumento anche a Roma. Il quotidiano “Avvenire” del 5 settembre 1996<br />

scrive: “un’altra sètta satanica è stata scoperta a Roma. Tremila adepti, 5 mi<strong>li</strong>oni<br />

per iscriver<strong>si</strong>...”. Il fatto che più “lascia stupiti - dissero g<strong>li</strong> inquirenti - è<br />

l’apparente insospettabi<strong>li</strong>tà di molte delle persone indagate...”. Si è anche<br />

appreso che: “sembra, che la congregazione contasse anche l’affi<strong>li</strong>azione di noti<br />

nomi del mondo dello spettacolo...”. In Inghilterra spariscono, ogni anno, circa<br />

centomila giovani. Scotland Yard, a Londra, deve occupar<strong>si</strong> ogni giorno della<br />

sparizione di ben 2500 teenagers. I più vengono rintracciati, di alcuni non se ne<br />

saprà più nulla. Il giorna<strong>li</strong>sta Alfio Bernabei riporta altri fatti terribi<strong>li</strong> accaduti a<br />

Londra: “Carni di bambini e di feti umani sono state mangiate da uomini e donne<br />

che hanno preso parte a riti canniba<strong>li</strong>stici in Inghilterra in questi ultimi anni nel<br />

quadro di un <strong>si</strong>nistro revival di cerimonie sataniche. Alcuni bambini sono stati<br />

sacrificati su altari dopo aver subito torture e sevizie sessua<strong>li</strong>...” (”L’Unità”, 9<br />

agosto 1990). Sembra un’umanità impazzita.<br />

Millecinquecento persone sparite in sei me<strong>si</strong>.<br />

Neg<strong>li</strong> Stati Uniti questi orrori sono ancora più frequenti. E’ Modesto, “la cittadina<br />

ca<strong>li</strong>forniana che detiene il record nazionale Usa di chi sparisce nel nulla”. “Non è<br />

chiaro perché, ma questo fazzoletto di Ca<strong>li</strong>fornia a est di San Francisco, detiene<br />

il record per il più alto numero di persone sparite nel nulla in America. I<br />

mancanti all'appello sono ben 1.500, soltanto neg<strong>li</strong> ultimi sei me<strong>si</strong>. Il fenomeno<br />

è davvero preoccupante, enorme: neg<strong>li</strong> Stati Uniti, ogni anno, viene compilata<br />

una <strong>li</strong>sta di circa 100 mila nomi” (“Diario della settimana”, n.17. Da mercoledì 28<br />

aprile a martedì 4 maggio 1999). G<strong>li</strong> investigatori, almeno per alcuni di questi<br />

ca<strong>si</strong>, puntano il dito sul mondo variegato e misterioso delle sètte sataniche.<br />

Questo è anche il pen<strong>si</strong>ero di Fay Yager, dirigente il “Centro per la difesa dei<br />

bambini” (Children of the Underground). Il giorna<strong>li</strong>sta Giorgio Medail, nella<br />

trasmis<strong>si</strong>one televi<strong>si</strong>va “Arcana”, trasmessa su Canale 5 (1989) affermava che<br />

neg<strong>li</strong> Stati Uniti, secondo fonti attendibi<strong>li</strong>, ogni anno vengono ucci<strong>si</strong> nel corso di<br />

riti satanici 50.000 persone, per lo più giovanis<strong>si</strong>mi.<br />

Bambini sacrificati a satana.<br />

L’ex direttore dell’FBI di Los Angeles, Ted Gunderson, che ha dedicato molti anni<br />

ad indagare sui legami tra le sparizioni dei bambini e i riti satanici, affermò, in<br />

una puntata della trasmis<strong>si</strong>one “Arcana”, che le vittime vengono torturate e poi<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pedofi<strong>li</strong>a.htm (8 di 12)08/01/2006 16.53.06


Allarme pedofi<strong>li</strong>a<br />

uccise. Gunderson, tra l’altro, denuncia: “Durante le mie indagini, ho scoperto<br />

che e<strong>si</strong>stono organizzazioni che rapiscono bambini per poi uti<strong>li</strong>zzar<strong>li</strong> per sacrifici<br />

umani durante feste sataniche. Questi fatti coinvolgono, ai più alti <strong>li</strong>vel<strong>li</strong> po<strong>li</strong>tici,<br />

avvocati, giudici, gente di potere... Sì, questi gruppi satanici sono indubbiamente<br />

coinvolti nel traffico di droga, nella prostituzione minorile, nella pornografia e<br />

nella produzione di “snuff-film”... Ho raccolto testimonianze di bambini di otto,<br />

nove anni. Avevano disegnato cose orribi<strong>li</strong>: gente, fuoco, un bambino nel fuoco,<br />

feticci satanici, bambini torturati. Come può un bambino immaginare cose <strong>si</strong>mi<strong>li</strong><br />

se non le ha vissute?” (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il<br />

mercato deg<strong>li</strong> orrori, cit.).<br />

L’inchiesta del Washington Times.<br />

Il perché questi orrendi crimini, nella stragrande maggioranza dei ca<strong>si</strong>, restano<br />

impuniti e <strong>si</strong> fa poco a <strong>li</strong>vello di indagini sarebbe dovuto al fatto, sempre secondo<br />

Gunderson, che manca la volontà po<strong>li</strong>tica. La legge non è severa, perché questi<br />

gruppi hanno protezioni ad alto <strong>li</strong>vello. Neg<strong>li</strong> USA <strong>si</strong> “discute su due scanda<strong>li</strong><br />

legati alla prostituzione infantile: droga-party con la partecipazione di bambini<br />

ed ucci<strong>si</strong>oni in diretta per produrre snuff-film, che hanno coinvolto po<strong>li</strong>tici...<br />

molto vicini alla Casa Bianca. I servizi segreti, che dipendono direttamente dal<br />

pre<strong>si</strong>dente, sono intervenuti insabbiando le indagini, le vittime sono finite in<br />

prigione e i testimoni sono scompar<strong>si</strong> e morti in strani incidenti o suicidi” (Ibid.).<br />

Il giorna<strong>li</strong>sta Paul Rodriguez del “Washington Times”, dopo una lunga e de<strong>li</strong>cata<br />

indagine affermò: “Sono riuscito a provare che personaggi legati alla Casa<br />

Bianca e ai servizi gestivano una rete di ragazzi di vita, ho trovato molti<br />

documenti che provano il coinvolgimento di Craig Spence - probabile ex agente<br />

della Cia, legato ag<strong>li</strong> ambienti dei servizi della Casa Bianca, ex direttore dello<br />

staff di George Bush e figura chiave nello scandalo Iran-Contras -<br />

nell’organizzazione di party gay e di pedofi<strong>li</strong>. Dalle prove emerge il nome di un<br />

altro deputato, Barry Franks. Ci abbiamo lavorato in quattro per oltre un anno e<br />

le informazioni raccolte sono agghiaccianti. L’FBI è stato estromesso dalle<br />

indagini e del caso <strong>si</strong> sono occupati i servizi segreti che dipendono direttamente<br />

dalla Casa Bianca. E tutto ciò è molto strano. La rete criminale aveva legami <strong>si</strong>a<br />

con esponenti repubb<strong>li</strong>cani che democratici e <strong>si</strong> estendeva da New York alla<br />

Pen<strong>si</strong>lvania, dal Nebraska alla Ca<strong>li</strong>fornia. Il reclutamento dei ragazzi avveniva in<br />

molti modi, alcuni venivano rapiti per strada e poi detenuti in fattorie particolari.<br />

E’ un bu<strong>si</strong>ness imponente, prendono i bambini scappati di casa, neg<strong>li</strong> istituti di<br />

adozione, nei campeggi...” (Ibid.).<br />

Rodriguez editoria<strong>li</strong>sta del “Washington Times”, ha svolto indagini per alcuni<br />

me<strong>si</strong>, prima di sparare in prima pagina del suo giornale artico<strong>li</strong> di fuoco su una<br />

rete di ragazzi “di vita” che coinvolgeva deputati e vip legati a Ronald Reagan e<br />

George Bush. “Sesso in vendita in un appartamento di un deputato”, “Il servizio<br />

segreto insabbia l’inchiesta sui prostituti dei vip”, “Ragazzi di vita portati in un<br />

tour di mezzanotte alla Casa Bianca”: questi i tito<strong>li</strong> del Washington Times”.<br />

(Ibid.). Dopo alcuni artico<strong>li</strong> Rodriguez mollò misteriosamente l’indagine.<br />

Pezzi di ricambio umani.<br />

Vi è, addirittura, anche un mercato di “pezzi di ricambio” umani. Vengono inviati<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pedofi<strong>li</strong>a.htm (9 di 12)08/01/2006 16.53.06


Allarme pedofi<strong>li</strong>a<br />

ai pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong> c<strong>li</strong>enti veri e propri cataloghi di organi, che dovrebbero servire o<br />

come feticci umani per riti satanici o, in altri ca<strong>si</strong>, per corroborare il traffico<br />

internazionale clandestino dei trapianti. “Centinaia di minorenni, maschi e<br />

femmine, spariscono ogni anno. Molti finiscono all’estero, nel mercato delle<br />

adozioni clandestine. Molti finiscono nel circuito della pedofi<strong>li</strong>a e della<br />

pornografia” (“Visto”, 8/11/1996). Così ha denunciato la parlamentare Rosario<br />

Godoy de Osejo, fondatrice di un “Comitato per i bambini scompar<strong>si</strong>” e<br />

prosegue: “Ho il sospetto che la ragione della scomparsa possa essere il pre<strong>li</strong>evo<br />

di giovani e sani organi da vendere nei pae<strong>si</strong> ricchi. Se le cose stanno così, è<br />

facile capire che fine fanno questi bambini una volta ‘esportati’ “. Fatti<br />

allucinanti.<br />

Piccole cavie da cui espiantare organi.<br />

Non è, infatti, neppure una “leggenda urbana” quella del supermarket deg<strong>li</strong><br />

organi di giovani cadaveri, ma una realtà agghiacciante. La “Gazzetta del Sud” di<br />

Venerdì 25 Agosto 1995, al propo<strong>si</strong>to, scriveva: “L’Onu ha denunciato, in forma<br />

ufficiale, il traffico di bambini che <strong>si</strong> svolge, con queste fina<strong>li</strong>tà, in alcuni pae<strong>si</strong>.<br />

(…). La commis<strong>si</strong>one delle Nazioni Unite ha esaminato, in questi ultimi tempi, un<br />

numero imprecisato di testimonianze, documenti scritti e anche video, forniti<br />

dalle organizzazioni per la protezione del fanciullo, dai qua<strong>li</strong> risulterebbe che i<br />

reati, da sempre negati energicamente dai pae<strong>si</strong> interessati, vengono<br />

commes<strong>si</strong>… Un portavoce della commis<strong>si</strong>one <strong>si</strong> è rifiutato di fare il nome dei<br />

pae<strong>si</strong> sospetti”. Eric Sottas direttore di “Torture International” ha ricordato fatti<br />

orribi<strong>li</strong>, come i 1395 giovani malati, spariti, in Argentina, dall’ospedale<br />

p<strong>si</strong>chiatrico di La Colonia Montes de Oca, vicino Buonos Aires, come ha<br />

denunciato, con documentazione ineccepibile, la giorna<strong>li</strong>sta investigativa<br />

francese Marie Monique Robin. Sottas ha anche rammentato il ritrovamento,<br />

nelle celle frigorifero della camera mortuaria della Facoltà di Medicina,<br />

dell’Univer<strong>si</strong>tà di Barranquilla, Colombia, di numero<strong>si</strong>s<strong>si</strong>mi corpi, dai qua<strong>li</strong> erano<br />

stati espiantati organi destinati a corroborare il traffico dei trapianti.<br />

Un pozzo di orrori che sembra non avere mai fine. “Anche Baby Doc, l’ex<br />

dittatore di Haiti, <strong>si</strong> sarebbe arricchito commerciando cadaveri freschi e organi<br />

congelati. Coloro che ricevevano g<strong>li</strong> organi da trapiantare erano c<strong>li</strong>niche<br />

statuniten<strong>si</strong> e istituti americani univer<strong>si</strong>tari o di ricerca. (...). Anche in<br />

Guatemala vi è stato un traffico di bambini venduti ag<strong>li</strong> USA per trapianti<br />

(‘Corriere del Ticino’, 6 marzo1987. ‘Gente’, 20 marzo1987) mentre quanto<br />

accaduto in Honduras è stato confermato dalle agenzie di stampa (Agenzie ATS,<br />

ANSA, APP, e ‘Corriere del Ticino’, 5 gennaio 1987). In Colombia i bambini<br />

vengono rapiti mentre giocano sulla strada, portati in laboratori dove vengono<br />

loro estirpati g<strong>li</strong> occhi e poi rimes<strong>si</strong> in <strong>li</strong>bertà dopo opportuna medicazione<br />

(Agenzia AGI-EFE, giugno 1987). In una colonia tedesca del Cile alcune<br />

sperimentazioni mediche, soprattutto manipolazioni genetiche, sarebbero<br />

praticate su bambini e adolescenti... (‘Libération’, 7 dicembre 1987)” (Milly<br />

Schar-Manzo<strong>li</strong>, Manuale di difesa immunologica, Meb, Padova 1988).<br />

Cadaverini da smembrare o da mangiare.<br />

Dag<strong>li</strong> Stati Uniti ci arrivano notizie di “interesse scientifico” semp<strong>li</strong>cemente<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pedofi<strong>li</strong>a.htm (10 di 12)08/01/2006 16.53.06


Allarme pedofi<strong>li</strong>a<br />

assurde. Ecco quanto pubb<strong>li</strong>cava il quotidiano “La Repubb<strong>li</strong>ca” (del 23 novembre<br />

1994) in merito alla “tecnica” messa appunto da ricercatori dell’Univer<strong>si</strong>tà<br />

dell’Indiana (USA): “Un cuore nuovo? Meg<strong>li</strong>o rinnovare il vecchio organo,<br />

evitando il trapianto… La pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà ora c’è: le cellule del cuore dell’embrione.<br />

Impiantate nel muscolo cardiaco adulto, <strong>si</strong> moltip<strong>li</strong>cano e, poi, <strong>si</strong> saldano con le<br />

vecchie, portando all’organo malato la forza e la longevità delle cellule giovani. E<br />

per ridurre ulteriormente i rischi di rigetto, qua<strong>si</strong> a zero, le cellule nuove<br />

potrebbero essere prelevate dal fig<strong>li</strong>o del ricevente, un embrione creato in<br />

provetta col seme del paziente e l’ovulo della madre. Nella impos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di<br />

adottare tale <strong>si</strong>stema – che è in assoluto il più va<strong>li</strong>do – <strong>si</strong> può ripiegare sull’ovulo<br />

di un’anonima donatrice, in modo che le cellule <strong>si</strong>ano per metà geneticamente<br />

identiche”. Se qualcheduno non lo avesse ancora capito, la raccomandazione<br />

“scientifica” è che, se <strong>si</strong> vuole dare più tono al proprio cuore invecchiato, occorre<br />

soltanto generare un fig<strong>li</strong>o e poi ucciderlo per far<strong>si</strong> innestare le sue giovani<br />

cellule nel proprio vecchio cuore. Da inorridire.<br />

Ma non è tutto, <strong>si</strong> possono anche integrare le diete e con grande giovamento,<br />

con feti abortiti. Incredu<strong>li</strong>? Ecco quanto scrive P. Andrea nel suo “Onan il grande<br />

peccato ieri e oggi” (Salus Infirmorum, Padova – Edizioni Pater, L’Aquila, 1996)<br />

citando il quotidiano “Avvenire” del 5 maggio 1995: “Feti abortiti usati come<br />

integratori a<strong>li</strong>mentari per garantire ‘pelle morbida e un corpo più forte’.<br />

Cadaverini uti<strong>li</strong>zzati in cucina per farne ‘zuppe ottime per la salute’. Sembra<br />

essere questa l’ultima ‘novità’ dietetica in voga in Cina, almeno a quanto<br />

rivelato, nei giorni scor<strong>si</strong>, da un’agghiacciante inchiesta pubb<strong>li</strong>cata dal quotidiano<br />

di Hong Kong Express Extra…”.<br />

Se è pur vero che il <strong>si</strong>stema mediologico non serve a far sapere la realtà, ma a<br />

creare un rumore di fondo omologante (la logica omologante pre<strong>si</strong>ede alla<br />

globa<strong>li</strong>zzazione del mondo) in cui tutti pen<strong>si</strong>no allo stesso modo e a far credere<br />

alla gente che viviamo in un mondo trasparente, pu<strong>li</strong>to, dove non c’è nulla da<br />

nascondere, di tanto in tanto, tuttavia, nella baraonda delle notizie, appiccicate<br />

alla rinfusa sui quotidiani, energono fatti tremendi: “Piccole cavie. Gran<br />

Bretagna, 28 bambini ucci<strong>si</strong> per sperimentare un ‘nuovo trattamento’ “. Ecco<br />

quanto pubb<strong>li</strong>ca “Il Manifesto” del 9 Maggio 2000. In breve l’agghiacciante<br />

notizia: “Neonati prematuri alla stregua di porcel<strong>li</strong>ni d’india, uti<strong>li</strong>zzati per<br />

sperimentare un nuovo ventilatore da incubatrice: tutto questo è accaduto in<br />

Gran Bretagna, in un ospedale del nord del paese. Risultato: 28 bambini<br />

deceduti, altri 15 con danni cerebra<strong>li</strong> permanenti, su un totale di 122 bambini<br />

sottoposti al ‘nuovo’ trattamento. Questo tremendo bilancio emerge dal rapporto<br />

di una speciale commis<strong>si</strong>one d’inchiesta ordinata dal ministro della sanità<br />

britannica, per indagare sui fatti avvenuti nel North Staffordshire Hospital di<br />

Stoke-on Trent tra il 1989 e il 1993”.<br />

Chi indaga sui traffici di organi muore.<br />

Nel maggio 1996 il giorna<strong>li</strong>sta francese Xavier Gautier de “Le Figaro” viene<br />

trovato impiccato alle Baleari, nella sua re<strong>si</strong>denza estiva. Una morte avvolta nel<br />

più fitto mistero. G<strong>li</strong> investigatori spagno<strong>li</strong>, poi, parleranno di suicidio. Gautier,<br />

prima di partire per le vacanze, aveva lavorato ad una lunga inchiesta su un<br />

presunto traffico di organi dalla Bosnia ad una nota c<strong>li</strong>nica dell’Ita<strong>li</strong>a del nord.<br />

L’ex ministro per la Famig<strong>li</strong>a Antonio Guidi aveva avvisato: “Il fenomeno è<br />

mondiale. Ma l’Ita<strong>li</strong>a, così com’è stata ed è un luogo di passaggio delle droghe,<br />

adesso è un punto di tran<strong>si</strong>to di bambini a rischio... Arrivano dai Pae<strong>si</strong> in guerra<br />

dell’Est, da quel<strong>li</strong> poveri dell’Africa. Parecchi di loro - chi può individuarne il<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pedofi<strong>li</strong>a.htm (11 di 12)08/01/2006 16.53.06


Allarme pedofi<strong>li</strong>a<br />

numero? - sono destinati ad essere carne di riserva per i ricchi. Picco<strong>li</strong> depo<strong>si</strong>ti di<br />

organi per i fig<strong>li</strong> di chi ha denaro”. Guidi alla domanda se alcuni di questi<br />

bambini venivano mutilati, per conseguenti trapianti in Ita<strong>li</strong>a, aveva risposto: “In<br />

Ita<strong>li</strong>a, no. E’ impos<strong>si</strong>bile. Ma attraversano le nostre terre come uccel<strong>li</strong> migratori,<br />

il cui destino è di essere abbattuti” (”Il Giornale”, 4 settembre 1995).<br />

Le accuse fatte all’Ita<strong>li</strong>a.<br />

Eppure l’Ita<strong>li</strong>a, scrive Giangiacomo Foà, è stata denunciata “dall’autorevole<br />

quotidiano La Nacion di Buenos Aires che in un articolo di fondo <strong>si</strong> fa eco delle<br />

accuse di don Paul Baurell, professore di Teologia dell’Univer<strong>si</strong>tà di San Paolo, e<br />

delle denunce fatte il primo agosto 1991 a Ginevra da René Bridel,<br />

rappresentante nelle Nazioni Unite dell’Associazione internazionale giuristi per la<br />

difesa della democrazia. (…). All’articolo di fondo de La Nation ha fatto eco O<br />

Globo di Rio che ci definisce ‘i maggiori importatori di bimbi bra<strong>si</strong><strong>li</strong>ani’. Il<br />

corrispondente di O Globo a Roma afferma: ‘L’Ita<strong>li</strong>a è il più importante<br />

compratore di bambini…’. (...). Anche in Perù la stampa ci accusa. Da me<strong>si</strong> il<br />

quotidiano La Repubb<strong>li</strong>ca di Lima denuncia, con nome e cognome, coniugi ita<strong>li</strong>ani<br />

che sono arrivati in Perù per comprare bambini di pochi me<strong>si</strong> o di pochi anni.<br />

Neg<strong>li</strong> ultimi tempi avremmo ‘importato’ 1.500 picco<strong>li</strong> peruviani, molti dei qua<strong>li</strong> -<br />

secondo la stampa di Lima - sarebbero stati poi assas<strong>si</strong>nati per asportare i loro<br />

organi per trapianti” (”Corriere della Sera”, 7 settembre 1991).<br />

Quello dei bambini rapiti, schiavizzati, violentati, costretti a prostituir<strong>si</strong>, immolati<br />

a Satana o ucci<strong>si</strong> per espiantare i loro organi è un orrore su scala planetaria.<br />

Eppure <strong>si</strong> continua a fare poco o nulla. Giorna<strong>li</strong> e televi<strong>si</strong>one non denunciano il<br />

problema in tutta la sua reale gravità. Ne parlano poco e male, di tanto in tanto.<br />

I perico<strong>li</strong> per i giovanis<strong>si</strong>mi, come <strong>si</strong> è visto, vengono da più fronti, non ultima è<br />

la constatazione che, sul nostro pianeta, aumentano sempre di più le sètte<br />

dedite al culto del diavolo. Lo stesso Guidi aveva avvertito: “Alle sog<strong>li</strong>e del 2000<br />

<strong>si</strong> sta addirittura registrando un aumento di riti ‘re<strong>li</strong>gio<strong>si</strong>’, mi raccomando le<br />

virgolette, che prevedono anche il sacrificio umano di bambini” (”L’Ita<strong>li</strong>a<br />

settimanale”, 15 settembre 1995).<br />

Si ringrazia GIUseppe Cosco<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/pedofi<strong>li</strong>a.htm (12 di 12)08/01/2006 16.53.06


Intervista a David Icke<br />

- L'attacco alle torri gemelle. Cui Prodest?<br />

- Ne sapete abbastanza per giustificare la guerra in Iraq?<br />

Intervista a David Icke<br />

tratto da Nexus<br />

David Icke, il coraggioso giorna<strong>li</strong>sta britannico, già redattore della BBC e di altri prestigio<strong>si</strong><br />

giorna<strong>li</strong> che da diver<strong>si</strong> anni ci informa con i suoi <strong>li</strong>bri sui poteri occulti, le loro trame e i<br />

complotti che cercano di rendere schiava l’umanità, è stato ospite a Bellaria del riuscitis<strong>si</strong>mo<br />

MacroFest promosso dalla Macro Edizioni.<br />

Alle sue conferenze hanno as<strong>si</strong>stito oltre 600 persone e in una pausa dei lavori abbiamo potuto<br />

scambiare un’interessante conversazione.<br />

Comp<strong>li</strong>menti David, le tue conferenze hanno sempre un gran successo, come mai<br />

riesci ad interessare così tante persone?<br />

Senti, soltanto sette anni fa quando iniziarono ad invitarmi a parlare in giro mi ritrovavo a fare<br />

conferenze in Inghilterra o neg<strong>li</strong> USA con poche decine di persone, <strong>si</strong>stemavo io le sedie e le<br />

rimettevo a posto alla fine. Poi, via via che approfondivo le mie ricerche e le comunicavo anche<br />

la gente che veniva ad ascoltarmi aumentava e così, oggi mi capita di parlare ad incontri con<br />

mig<strong>li</strong>aia di persone. Da dieci giorni ad oggi ho parlato in Austra<strong>li</strong>a, Nuova Zelanda, USA,<br />

Bahamas e ora sono qui, sono passato per Londra e non sono neanche riuscito a vedere mia<br />

mog<strong>li</strong>e, sono inca<strong>si</strong>nato dai fu<strong>si</strong> orari e con una grande stanchezza addosso ma sono fe<strong>li</strong>ce di<br />

essere qui.<br />

Non ho nessuna intenzione di mettermi sul pulpito e fare prediche, con queste mie conferenze<br />

cerco solo di smuovere la <strong>si</strong>tuazione, cerco di convincere la gente a non cercare qualcuno che<br />

g<strong>li</strong> dica cosa deve fare ma che <strong>si</strong>a in grado di decidere da se.<br />

Cosa è che ti chiedono e come è che <strong>li</strong> con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>?<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/davidicke2.htm (1 di 3)08/01/2006 16.53.07


Intervista a David Icke<br />

Quando qualcuno mi chiede: “E adesso cosa devo fare?” io rispondo sempre: “Quello che pen<strong>si</strong><br />

vada fatto.” Tutti noi <strong>si</strong>amo come le gocce nell’oceano e facciamo parte dell’infinito, perciò<br />

ognuno di noi sa bene quello che deve fare perché abbiamo tutti le stesse pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong>tà di trovare<br />

la nostra chiave personale per risolvere questi problemi. Abbiamo tutti g<strong>li</strong> stes<strong>si</strong> strumenti ma<br />

qualcuno lo capisce e qualcuno no.<br />

E questi ultimi pensano che non possono, che non riescono e rimangono così nella loro pas<strong>si</strong>vità<br />

a far<strong>si</strong> condizionare in tutto.<br />

Ogni volta che qualcuno di noi decide di fare qualcosa nella sua piena <strong>li</strong>bertà è come se <strong>si</strong><br />

tog<strong>li</strong>esse un mattone da quel muro che hanno costruito per imprigionarci.<br />

Il tuo schema di piramide del potere pone al suo vertice il gruppo di quel<strong>li</strong> che tu<br />

chiami “illuminati” e che controllano tutti quel<strong>li</strong> che stanno sotto di loro. Secondo te<br />

ci sono dei potenti personaggi pubb<strong>li</strong>ci che ne fanno parte?<br />

Se stai pensando a personaggi come Bush, Berlusconi, Bin Laden ti sbag<strong>li</strong>. Loro sono solo delle<br />

marionette, deg<strong>li</strong> esecutori che stanno qualche gradino più in basso. Questi personaggi stanno<br />

producendo tutta una serie di <strong>si</strong>tuazioni di cri<strong>si</strong> come quella che stiamo vivendo allo solo scopo<br />

di centra<strong>li</strong>zzare il potere il più pos<strong>si</strong>bile. Dopo l’Unione Europea ora <strong>si</strong> sta facendo l’Unione<br />

Africana, il Nafta è stato solo il primo passo verso l’Unione Americana e già parlano di pros<strong>si</strong>ma<br />

Unione A<strong>si</strong>atica e così poi saremo <strong>si</strong>stemati. Vanno a tappe forzate verso il totale potere di<br />

controllo sui popo<strong>li</strong> del mondo nelle mani di poche persone schiacciando i confini, le tradizioni,<br />

le culture, la storia, le costituzioni e noi non ce ne rendiamo ancora conto anzi, <strong>si</strong>amo portati a<br />

pensare che <strong>si</strong> tratta di un’evoluzione po<strong>si</strong>tiva.<br />

Ma ricordiamo che la centra<strong>li</strong>zzazione del potere erode la <strong>li</strong>bertà dell’umanità.<br />

Come vedi i fatti dell’11 settembre?<br />

L’11 settembre ha dato inizio ad un ciclo, e certamente pian piano la verità verrà fuori come<br />

l’altro giorno quando un giorna<strong>li</strong>sta austra<strong>li</strong>ano ha scritto che come minimo in Afghanistan sono<br />

già morti più civi<strong>li</strong> innocenti che a New York o, come ipotizzano certi esperti che quei terribi<strong>li</strong><br />

attentati non sono stati organizzati da Bin Laden come ci vog<strong>li</strong>ono far credere.<br />

Verrà il tempo in cui l’11 settembre perderà il potere che ha oggi dove le persone dicono “va<br />

bene, accettiamo tutto questo”, e quando l’appoggio di cui hanno bisogno per continuare<br />

questa guerra contro il co<strong>si</strong>ddetto “terrorismo” verrà meno inventeranno qualcosa d’altro<br />

perché le cose possano andare avanti così. Senza dubbio ci saranno altre e maggiori atrocità<br />

per giustificare lo sviluppo di questo programma diabo<strong>li</strong>co.<br />

E su Bin Laden che cosa pen<strong>si</strong>?<br />

Ti dirò che la prima volta che vidi Bin Laden alla televi<strong>si</strong>one dopo l’11 settembre dall’ana<strong>li</strong><strong>si</strong> del<br />

suo sguardo mi re<strong>si</strong> conto che non poteva essere un terrorista. Assolutamente no. Non<br />

c’entrava proprio niente con quanto accaduto l’11 settembre.<br />

Ma quando Bin Laden apparve di recente su Al Jazira non era lo stesso uomo che avevo visto<br />

precedentemente, era un entità completamente diversa, l’energia era completamente diversa e<br />

i suoi occhi erano totalmente differenti.<br />

Quando anni fa parlavo di clonazione e di controllo mentale e la gente mi rideva in faccia.<br />

Questo ora non succede più. Mi riferisco sempre al clonaggio di esseri umani. Oggi ci dicono che<br />

lo possono fare, ma già lo potevano fare da lungo tempo con i loro progetti e nei loro laboratori<br />

segreti con i loro esperti come il criminale nazista Mengele che hanno protetto per decenni neg<strong>li</strong><br />

USA in cambio della sua collaborazione.<br />

Mengele era un alto grado deg<strong>li</strong> illuminati connesso ai Rotschild, chi fa parte di questa <strong>li</strong>nea di<br />

sangue non ha le nostre stesse emozioni, sono freddi proprio come dei retti<strong>li</strong>.<br />

Realmente oggi non conosco che verità ci <strong>si</strong>a rispetto a Bin Laden, eccetto il fatto che lui non ha<br />

avuto niente a che fare con l’orchestrazione dei fatti dell’11 settembre. Potrebbe essere che Bin<br />

Laden ha imparato qualcosa durante la sua guerra antisovietica appoggiata dalla CIA. Ma che<br />

gioco sta facendo ora?<br />

Sappiamo tutti che la famig<strong>li</strong>a Bin Laden è stata socia deg<strong>li</strong> Agnel<strong>li</strong> e del Gruppo Charlye che ha<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/davidicke2.htm (2 di 3)08/01/2006 16.53.07


Intervista a David Icke<br />

come suoi partner George Bush e James Baker, che era segretario di stato durante la guerra<br />

del Golfo.<br />

Ritornando a quello che dici sul controllo mentale, che tecnologie uti<strong>li</strong>zzano?<br />

Naturalmente hanno tecnologie di dispo<strong>si</strong>tivi elettronici ultraminiaturizzati che, figurati, possono<br />

venire iniettati attraverso l’ago di una semp<strong>li</strong>ce <strong>si</strong>ringa, poi <strong>si</strong> servono delle manipolazioni<br />

genetiche e del DNA, di particolari segna<strong>li</strong> radio ed emis<strong>si</strong>oni elettromagnetiche, con il sapiente<br />

uti<strong>li</strong>zzo di particolari vibrazioni che sono capaci di produrre anche per mezzo dei riti segreti di<br />

cui sono custodi.<br />

In questo modo riescono a controllare le persone, a farle pensare e agire come sta bene a loro<br />

e anche ad apparirci diver<strong>si</strong> da quei malvagi che sono in realtà.<br />

Prendiamo la mu<strong>si</strong>ca ad esempio quella che tutti i giovani ascoltano cantata dalle star del<br />

momento. Questi personaggi come Britney Spears, Michael Jackson e Madonna sono<br />

telecontrollati, manipolati e manipolatori a loro volta. Madonna è anche stata fotografata<br />

mentre prendeva parte a riti satanici. Michael Jackson veniva abusato sessualmente fin dall’età<br />

di cinque anni da suo padre che era un noto satanista. Ma ti rendi conto che gente cattura i<br />

nostri giovani ammirano e idolatrano!<br />

A parte i testi delle loro canzoni e la mu<strong>si</strong>ca, il lavoro che fanno per inserire vibrazioni<br />

sub<strong>li</strong>mina<strong>li</strong> nei brani moderni è incredibile, un grande produttore discografico che ho incontrato<br />

mi ha confidato che è una cosa molto diffusa e che in genere i cantanti e i mu<strong>si</strong>cisti non lo<br />

sanno ma che queste frequenze vengono aggiunte non durante il l’inci<strong>si</strong>one in sala di<br />

registrazione ma mixati durante la fase di registrazione finale del disco o del CD. Così mentre<br />

noi ascoltiamo la mu<strong>si</strong>ca che ci sembra normale questi segna<strong>li</strong> vengono captati dal nostro<br />

subconscio.<br />

John Lennon aveva scoperto tutto e stava facendo ricerche su questo scandalo, stava anche<br />

preparando un disco per farci conoscere queste problematiche. Purtroppo sono riusciti a<br />

fermarlo prima e il suo lavoro non venne mai portato alla conoscenza del pubb<strong>li</strong>co.<br />

Grazie David, per tutto ciò che ci hai raccontato anche se sono tutte cose<br />

particolarmente inquietanti e, senti, è vero che ritornerai in Ita<strong>li</strong>a ancora e presto?<br />

Si è vero probabilmente ritornerò in Ita<strong>li</strong>a il pros<strong>si</strong>mo maggio per una o più conferenze penso a<br />

Milano o a Roma. Sono io che ringrazio per l’intervista e saluto tutti g<strong>li</strong> amici di Nexus ita<strong>li</strong>ano.<br />

Tratto da Nexus New Times edizione ita<strong>li</strong>ana nr.36<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/davidicke2.htm (3 di 3)08/01/2006 16.53.07


Kosovo: <strong>li</strong>cenza di mentire di David Icke<br />

Kosovo: <strong>li</strong>cenza di mentire<br />

di David Icke<br />

BUGIA: La NATO ha dovuto attaccare i bersag<strong>li</strong> Serbi perché il<br />

Pre<strong>si</strong>dente Milosevic Slobodan non avrebbe negoziato sul Kosovo.<br />

VERITA: quando i ‘negoziati di pace’ vennero sostenuti in Francia a<br />

febbraio 1999, Madeleine Albright, la segretaria di stato deg<strong>li</strong> US,<br />

ammise che non vi fu alcuna proposta di ‘negoziazione’. Vi era stato<br />

invece un ultimatum cioè che i Serbi dovevano accettare quanto<br />

segue: 1) Si doveva garantire l’autonomia del Kosovo; 2) 30.000<br />

truppe NATO sarebbero rimaste in Kosovo per sorveg<strong>li</strong>are questa<br />

autonomia; 3) la NATO avrebbe organizzato un referendum per votare<br />

‘l’indipendenza’ del Kosovo. I Serbi accettarono la prima proposta ma<br />

respinsero la seconda e la terza con<strong>si</strong>derandole una inaccettabile<br />

violazione alla loro sovranità.<br />

BUGIA: La NATO sta bombardando i Serbi (e i Montenegrini, Albane<strong>si</strong>,<br />

Unghere<strong>si</strong>, Rumeni e altri che lì vivono) perché preoccupata della<br />

‘pu<strong>li</strong>zia etnica’ e dell’umana sofferenza.<br />

VERITA: I Pae<strong>si</strong> NATO, non ultimi il Regno Unito, g<strong>li</strong> USA, e la<br />

Germania, hanno giocato un ruolo rilevante nell’armamento dei gruppi<br />

che hanno forzato la caduta della precedente Yugoslavia. Questi stes<strong>si</strong><br />

potenti NATO sono i responsabi<strong>li</strong> per aver scatenato un il<strong>li</strong>mitato<br />

numero di genocidi etnici nel mondo - pensate soltanto all’appoggio<br />

deg<strong>li</strong> US per Pol Pot in Cambogia. E dove erano questi auto-nominati<br />

guerrieri della <strong>li</strong>bertà quando accadevano g<strong>li</strong> orrori di Timor Est e<br />

laddove <strong>si</strong> svelassero prima ai nostri occhi? Giornalmente le sanzioni e<br />

la guerra uccide circa 300 iracheni, la metà dei qua<strong>li</strong> sono bambini al<br />

di sotto dei cinque anni. La verità è semp<strong>li</strong>cemente che la NATO è una<br />

macchina per uccidere, uccidere persone di tutte le naziona<strong>li</strong>tà. La<br />

NATO è stata costretta ad ammettere ‘incidenti’ laddove è stato<br />

provato che le sue bombe hanno ucciso civi<strong>li</strong>, ma la verità sulle<br />

proporzioni di questo abominio è messa a tacere. Così come in Iraq,<br />

mig<strong>li</strong>aia di civi<strong>li</strong>, includendo Albane<strong>si</strong> in Kosovo, sono stati ucci<strong>si</strong> nei<br />

bombardamenti NATO.<br />

BUGIA: I bombardamenti NATO devono aumentare e continuare per<br />

molti me<strong>si</strong> ancora per distruggere l’esercito Serbo.<br />

VERITA: questa rivendicazione sarà negoziata con lo stesso disprezzo<br />

con cui <strong>si</strong> trattarono coloro che ben definirono la “Guardia<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/kosovo.htm (1 di 2)08/01/2006 16.53.07


Kosovo: <strong>li</strong>cenza di mentire di David Icke<br />

Repubb<strong>li</strong>cana” Irachena come una terrificante gruppo combattente ag<strong>li</strong><br />

occhi del pubb<strong>li</strong>co, grazie ag<strong>li</strong> p<strong>si</strong>chiatri del Pentagono e i Media. Le<br />

“Guardie Repubb<strong>li</strong>cane” erano relativamente deg<strong>li</strong> agitatori che mai<br />

sarebbero stati dei riva<strong>li</strong> per la NATO massacratrice, come g<strong>li</strong> eventi<br />

provarono. Ma ti sarà mai detta la verità dai media quando, per<br />

esempio, la NBC, il network US, è controllato dalla General Electric,<br />

che è la stessa che fornisce la NATO i motori per i suoi jets?<br />

Pen<strong>si</strong>amoci solo per un attimo.<br />

La Repubb<strong>li</strong>ca Federale Yugoslava ha 10 mi<strong>li</strong>oni di abitanti, qua<strong>si</strong> la<br />

popolazione di Londra. Contro questa nazione <strong>si</strong> è mossa la forza di 19<br />

pae<strong>si</strong>, tra questi alcune delle maggiori potenze mi<strong>li</strong>tari del pianeta, che<br />

hanno una popolazione comples<strong>si</strong>va di circa mezzo bi<strong>li</strong>one. E ci<br />

servirebbero me<strong>si</strong> e me<strong>si</strong> di bombardamenti notturni di preci<strong>si</strong>one per<br />

distruggere il loro potenziale mi<strong>li</strong>tare? Ma per favore… Così in Iraq, i<br />

bersag<strong>li</strong> non sono puramente mi<strong>li</strong>tari e quando ad un certo punto la<br />

verità su questi bombardamenti NATO sarà resa nota, il pubb<strong>li</strong>co che<br />

oggi sostiene questi orrori, rimarrà sbalordito scoprendo cosa stesse<br />

realmente accadendo e su come hanno permesso a sé stes<strong>si</strong> di essere<br />

stati co<strong>si</strong> chiaramente imbrog<strong>li</strong>ati.<br />

http://www.davidicke.com/ita<strong>li</strong>an/icke/articles/kosovo-italy.html<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/kosovo.htm (2 di 2)08/01/2006 16.53.07


Malleus Maleficarum - Il mag<strong>li</strong>o delle streghe<br />

- Il Rapporto FLEXNER<br />

- La dichiarazione di Alma Ata<br />

"Malleus Maleficarum" (Il mag<strong>li</strong>o delle streghe)<br />

Tratto dal <strong>li</strong>bro La mafia della sanità<br />

Dal 1257 al 1816 l'Inqui<strong>si</strong>zione torturò e bruciò sul rogo mi<strong>li</strong>oni di persone<br />

innocenti. Erano accusate di stregoneria e di ere<strong>si</strong>a contro i dogmi re<strong>li</strong>gio<strong>si</strong> e<br />

giudicate senza processo, in segreto, col terrore della tortura. Se “confessavano"<br />

erano dichiarate colpevo<strong>li</strong> di stregoneria, se invece "non confessavano" erano<br />

con<strong>si</strong>derate eretiche, e poi arse sul rogo. Non sfuggiva nessuno. Alcune erano<br />

sottoposte alla prova della pietra al collo, la presunta colpevole veniva cioè gettata in<br />

acqua legata a una pietra. Se annegava era innocente, se invece restava a galla era<br />

una strega ... in ogni caso moriva! In tre seco<strong>li</strong> alcuni storici hanno stimato che<br />

furono sterminati nove mi<strong>li</strong>oni di streghe, all'80% donne e bambine. Le donne<br />

venivano violentate oltre che torturate; i loro beni erano confiscati fin dal momento<br />

dell’accusa, prima del giudizio, poiché nessuno era mai assolto. La famig<strong>li</strong>a intera<br />

veniva spossessata di ogni bene; <strong>si</strong> dissotterravano per<strong>si</strong>no i morti per bruciarne le<br />

ossa. Il manuale dell'Inqui<strong>si</strong>zione, il Malleus Maleficarum (il mag<strong>li</strong>o delle streghe)<br />

stabi<strong>li</strong>va che la strega accusata doveva essere "spesso e frequentemente esposta<br />

alle torture". Questo regime di terrore durò cinque seco<strong>li</strong>, sotto la benedizione del<br />

papa. Le cacce alle streghe erano campagne ben organizzate, intraprese, finanziate<br />

ed eseguite dalla Chiesa e dallo Stato.<br />

A cosa serviva il terrore? A dominare e sfruttare le popolazioni, sottomettere i<br />

ribel<strong>li</strong>, imporre una re<strong>li</strong>gione non voluta dal popolo e arricchire i dignitari (le autorità<br />

re<strong>li</strong>giose) e i loro comp<strong>li</strong>ci (g<strong>li</strong> inqui<strong>si</strong>tori). Questi ultimi godevano di privilegi<br />

particolari ed erano al di sopra della legge.<br />

Perché le donne costituivano il bersag<strong>li</strong>o preferito? Perché <strong>si</strong> voleva e<strong>li</strong>minare<br />

il principio femminile. Il ruolo naturale di guide da esse esercitato nella comunità<br />

minacciava il potere delle autorità (principio maschile). Le donne <strong>si</strong> occupavano<br />

della salute (g<strong>li</strong> uomini imparavano da loro) e trasmettevano le tradizioni; le più<br />

anziane arbitravano con saggezza le contese. Avevano un potere e una forza<br />

natura<strong>li</strong>, incarnavano la sovranità del principio femminile con i suoi va<strong>lori</strong> di<br />

conservazione, protezione, aiuto reciproco, condivi<strong>si</strong>one... trasmettevano forza alla<br />

popolazione.<br />

Alcune persona<strong>li</strong>tà famose caddero vittime dell’Inqui<strong>si</strong>zione. La più nota è senza<br />

dubbio Giovanna d'Arco, la pastorella che assunse il comando dell'esercito, salvò la<br />

Francia dall'inva<strong>si</strong>one nemica e rimise in trono il legittimo sovrano. Fu però accusata<br />

di stregoneria ed ere<strong>si</strong>a perché indossava i pantaloni e cavalcava come un uomo e fu<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/Maleficarum.htm (1 di 3)08/01/2006 16.53.08


Malleus Maleficarum - Il mag<strong>li</strong>o delle streghe<br />

quindi bruciata viva. Ora però è canonizzata.<br />

Uomo o donna, chiunque usasse la testa costituiva una minaccia alla ricchezza e al<br />

potere di una minoranza di privilegiati e andava quindi e<strong>li</strong>minato. Una donna <strong>si</strong>mile<br />

veniva giudicata una strega e bruciata, dopo di che ci <strong>si</strong> impadroniva dei suoi beni.<br />

Qualunque donna non sposata dotata di un'abi<strong>li</strong>tà inso<strong>li</strong>ta o caratterizzata da un<br />

tratto particolare (per esempio i capel<strong>li</strong> ros<strong>si</strong>) rischiava l'accusa di stregoneria e<br />

quindi la morte. Le autorità dichiaravano che non con<strong>si</strong>derare pericolose le streghe<br />

era una convinzione eretica.<br />

Le autorità (regie, aristocratiche, re<strong>li</strong>giose o finanziarie) hanno sempre combattuto il<br />

principio femminile per proteggere il <strong>si</strong>stema patriarcale di dominio e sfruttamento, a<br />

spese delle donne, mutilate ed e<strong>li</strong>minate fi<strong>si</strong>camente.<br />

Questo vale ancora oggi. Il regime di terrore <strong>si</strong> perpetua, in forma più sottile: la<br />

storia non finisce mai di ripeter<strong>si</strong>.<br />

Il Rapporto Flexner<br />

Dal 1910 al 1925, in base alle regole stabi<strong>li</strong>te dal Rapporto Flexner, l'A.M.A.<br />

(American Medical Association) e l'A.A.M.C. (Association of American Medical<br />

Colleges) e<strong>li</strong>minarono la maggioranza dei terapisti non ufficía<strong>li</strong>, in particolare le<br />

donne e i neri. In nome della scienza e della qua<strong>li</strong>tà terapeutica, <strong>si</strong> imponeva alle<br />

scuole di medicina di attener<strong>si</strong> ai dettami del Rapporto Flexner: un vero regime del<br />

terrore sanitario. Le univer<strong>si</strong>tà dovevano assumere l'impostazione "scientifica"<br />

stabi<strong>li</strong>ta da questo rapporto e finanziata dalla Fondazione Rockefeller, altrimenti<br />

erano minacciate di chiusura.<br />

A quell'epoca il numero dei terapisti che ricorrevano alla medicina dolce era il doppio<br />

di quello dei seguaci dell'ortodos<strong>si</strong>a (medicina allopatica). Venivano allora insegnate<br />

l'omeopatia, la fitoterapia e le manipolazioni fi<strong>si</strong>che, come l'osteopatia e il<br />

massaggio. La riforma sanitaria e<strong>li</strong>minò queste discip<strong>li</strong>ne facendo passare il numero<br />

di facoltà di medicina da 650 a 50 e il numero di studenti da 7.500 a 2.500. La<br />

salute cadde nelle mani dell'é<strong>li</strong>te ricca maschile e la medicina divenne uno strumento<br />

al servizio della finanza: le fondazioni Carnegie e Rockefeller avevano infatti<br />

sovvenzionato il Rapporto Flexner e la sua app<strong>li</strong>cazione. La grande finanza assunse<br />

quindi il controllo della salute, che da allora sfrutta con i risultati disastro<strong>si</strong> che ben<br />

conosciamo. I suoi comp<strong>li</strong>ci sono i medici, che godono di privilegi qua<strong>li</strong> il potere, il<br />

denaro e il prestigio. Si tratta di un monopo<strong>li</strong>o nord-americano. Qualunque<br />

tentativo di pratica delle medicine dolci viene severamente represso. In nome del<br />

benessere della popolazione, <strong>si</strong> accusano questi terapisti di essere eretici e ciarlatani<br />

e <strong>si</strong> moltip<strong>li</strong>cano le intimidazioni, i divieti, le cause giudiziarie. L’Inqui<strong>si</strong>zione e<strong>si</strong>ste<br />

ancora e la caccia alle streghe continua...<br />

La Dichiarazione di Alma Ata<br />

Nel 1977 la Dichiarazione di Alma Ata attribuiva all'O.M.S. (Organizzazione Mondiale<br />

della Sanità) la facoltà di estendere l'app<strong>li</strong>cazione del Rapporto Flexner al mondo<br />

intero. Proclamando il diritto alla salute e al benessere per tutti i popo<strong>li</strong> della Terra,<br />

<strong>si</strong> stabi<strong>li</strong>vano i criteri e regole internaziona<strong>li</strong> per le pratiche terapeutiche. Il controllo<br />

della salute passava così dai governi naziona<strong>li</strong> al governo mondiale. I <strong>si</strong>ngo<strong>li</strong> pae<strong>si</strong><br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/Maleficarum.htm (2 di 3)08/01/2006 16.53.08


Malleus Maleficarum - Il mag<strong>li</strong>o delle streghe<br />

venivano insomma spossessati dalla sovranità in campo sanitario, che veniva<br />

attribuita a un potere internazionale, il cui ministero della sanità era l'O.M.S.<br />

Ma chi è a capo dell'O.M.S.? Nient'altro che i finanzieri mondia<strong>li</strong>, i responsabi<strong>li</strong> del<br />

Rapporto Flexner e della sua app<strong>li</strong>cazione. E cosa <strong>si</strong>gnifica diritto alla salute? Vuol<br />

dire diritto alla medica<strong>li</strong>zzazione. Che lo <strong>si</strong> vog<strong>li</strong>a o no, la porta è stata spalancata a<br />

<strong>li</strong>vello mondiale alla medicina per la malattia. Si impongono così vaccini e medicina<strong>li</strong><br />

a tutte le popolazioni del pianeta, meravig<strong>li</strong>ando<strong>si</strong> poi per le devastazioni dell'AIDS...<br />

Questa manovra da parte della finanza internazionale è astuta e sottile. Quando le<br />

popolazioni dei nostri pae<strong>si</strong>, prendendo coscienza del dominio dell'industria sulla<br />

salute e della corruzione governativa, fanno pres<strong>si</strong>one perché le cose cambino, <strong>si</strong><br />

presentano dei "salvatorí": le autorità internaziona<strong>li</strong> che, in nome del benessere di<br />

tutte le popolazioni, assumono il controllo della sanità mondiale. Noi non ci capiamo<br />

niente e le approviamo; chi oserebbe dubitare delle buone intenzioni dell'O.M.S.? Ma<br />

non ci <strong>si</strong>amo mai chiesti chi controlla questa organizzazione? La risposta è semp<strong>li</strong>ce:<br />

l'ONU, cioè il braccio po<strong>li</strong>tico della finanza internazionale. In maniera sempre più<br />

subdola, le autorità sanitarie e po<strong>li</strong>tiche ci spossessano dei nostri beni e dei nostri<br />

diritti, stabi<strong>li</strong>scono regole e formulano leggi per sfruttarci. E’ il regime del terrore<br />

sanitario, un monopo<strong>li</strong>o internazionale.<br />

Guai a chi <strong>si</strong> oppone! L’Inqui<strong>si</strong>zione e<strong>si</strong>ste ancora e la caccia alle streghe continua a<br />

<strong>li</strong>vello mondiale.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

MALLEUS RAPPORTO ALMA ATA<br />

MALEFICARUM FLEXNER<br />

Europa U.S.A. - Canada<br />

Mondo<br />

Medio Evo 1910 1977<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/Maleficarum.htm (3 di 3)08/01/2006 16.53.08


Numeri e date nella vita e nella morte di due pre<strong>si</strong>denti americani: Lincoln e Kennedy<br />

- Lincoln e Kennedy e il <strong>si</strong>stema bancario mondiale<br />

Numeri e date nella vita e nella morte di Lincoln e Kennedy<br />

Tratto da La Magia dei numeri di Giuseppe Cosco<br />

Tantis<strong>si</strong>me sono le coincidenze che intercorrono tra la morte di Kennedy e quella di<br />

Lincoln. Troppe per essere sbrigativamente attribuite al caso.<br />

- Abramo Lincoln viene eletto pre<strong>si</strong>dente nel 1860. J. F. Kennedy viene eletto<br />

esattamente 100 anni dopo, nel 1960<br />

- Lincoln viene ucciso di venerdì, alla presenza della mog<strong>li</strong>e. Anche Kennedy viene<br />

ucciso alla presenza della mog<strong>li</strong>e, e di venerdì.<br />

- Entrambi i pre<strong>si</strong>denti furono colpiti da dietro e alla nuca.<br />

- Subito dopo l'attentato, entrambi i pre<strong>si</strong>denti ricevettero i primi soccor<strong>si</strong> dalla<br />

propria mog<strong>li</strong>e.<br />

- Lincoln e Kennedy morirono, dopo l'attentato, senza riprendere coscienza.<br />

- La mog<strong>li</strong>e del pre<strong>si</strong>dente Lincoln perse un fig<strong>li</strong>o, mentre ri<strong>si</strong>edeva alla Casa Bianca.<br />

La stessa cosa accadde alla mog<strong>li</strong>e di Kennedy.<br />

- Sia Lincoln che Kennedy avevano avuto 4 fig<strong>li</strong> e, al momento della loro ucci<strong>si</strong>one,<br />

solo 2 di questi erano vivi.<br />

- Il vice di Lincoln <strong>si</strong> chiamava Johnson ed era nato nel 1808. Il vice di Kennedy <strong>si</strong><br />

chiamava pure, Johnson ed era nato nel 1908, a distanza di 100 anni esatti dall'altro.<br />

- L'assas<strong>si</strong>no di Lincoln <strong>si</strong> chiamava John Wilkes Booth ed era nato nel 1839.<br />

L'assas<strong>si</strong>no di Kennedy, Lee Harvey Oswald, era nato nel 1939, 100 anni esatti dopo<br />

l'altro.<br />

- La somma delle lettere che compongono nome e cognome dell'assas<strong>si</strong>no di Lincoln<br />

dà 15 come totale. Il nome e cognome dell'assas<strong>si</strong>no di Kennedy sono pure<br />

composti da 15 lettere.<br />

- John Wilkes Booth e Lee Harvey Oswald erano entrambi sudisti.<br />

- Tutti e due i pre<strong>si</strong>denti avevano condotto aspre battag<strong>li</strong>e per i diritti civi<strong>li</strong> dei negri:<br />

Lincoln con il Proclama di Emancipazione e Kennedy con la legge sui Diritti Civi<strong>li</strong>.<br />

- Al momento dell'attentato Lincoln e Kennedy <strong>si</strong> trovavano in<strong>si</strong>eme oltre alle proprie<br />

mog<strong>li</strong>, ad una coppia di amici.<br />

- Per quanto riguarda le coppie di amici, le donne rimasero illese, g<strong>li</strong> uomini furono,<br />

invece feriti, feriti dag<strong>li</strong> attentatori (il maggiore Rathbone nel 1865 e il governatore<br />

Connally nel 1973).<br />

- Il segretario di Lincoln <strong>si</strong> chiamava Kennedy e cercò di dissuadere il pre<strong>si</strong>dente<br />

dall'andare a teatro quella sera. La segretaria di Kennedy <strong>si</strong> chiamava Lincoln e,<br />

anche lei, tentò di convincere il pre<strong>si</strong>dente a non andare a Dallas. Un fatto<br />

abbastanza <strong>si</strong>ngolare è che il il marito della donna <strong>si</strong> chiamava Abraham.<br />

- Kennedy attraversò le vie di Dallas su un'auto di marca Lincoln, prodotta dal<br />

gruppo Ford.<br />

- Booth assas<strong>si</strong>nò Lincoln in un teatro e <strong>si</strong> rifugiò in un magazzino. Oswald sparò a<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/numeridate.htm (1 di 2)08/01/2006 16.53.09


Numeri e date nella vita e nella morte di due pre<strong>si</strong>denti americani: Lincoln e Kennedy<br />

Kennedy da un magazzino e <strong>si</strong> rifugiò in un teatro.<br />

- Booth spirò 11 giorni dopo Abramo Lincoln, entrambi alle 7.20 del mattino. Oswald<br />

morì 48 ore dopo Kennedy, pure, alla stessa ora, le 13.<br />

- A Lincoln successe Andrew Johnson. A Kennedy successe Lindon Johnson.<br />

- Durante il loro ultimo anno di pre<strong>si</strong>denza, <strong>si</strong>a Andrew <strong>si</strong>a Lindon Johnson furono<br />

travolti da uno scandalo po<strong>li</strong>tico, che impedì loro di candidar<strong>si</strong> per un nuovo<br />

mandato.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/numeridate.htm (2 di 2)08/01/2006 16.53.09


Ombra della <strong>massoneria</strong> sulle pre<strong>si</strong>denzia<strong>li</strong> france<strong>si</strong><br />

- <strong>Pagina</strong> Massoneria<br />

L'ombra della <strong>massoneria</strong> sulle pre<strong>si</strong>denzia<strong>li</strong> france<strong>si</strong><br />

28 aprile 2002 - Achille Lega www.affarita<strong>li</strong>ani.it<br />

La sconfitta della <strong>si</strong>nistra ufficiale (socia<strong>li</strong>sti e comunisti) e la modesta prova<br />

elettorale di Chirac, al primo turno delle pre<strong>si</strong>denzia<strong>li</strong>, hanno messo a nudo<br />

spaccature e faide all’interno di poteri “dietro le quinte” tradizionalmente forti in<br />

Francia, poteri di cui però <strong>si</strong> parla poco da noi.<br />

Certo, la storia misteriosa e complessa di questo drammatico round resta ancora<br />

tutta da ricostruire. Già emergono, tuttavia, i profi<strong>li</strong> di un primo regolamento di conti<br />

avvenuto fra le potenti “obbedienze” massoniche france<strong>si</strong> e al loro interno. Vittima<br />

personale il premier socia<strong>li</strong>sta Lionel Jospin, che non risulta essere un “fratello” ma<br />

deve aver pagato - in termini di mancato appoggio alle urne - il prezzo di uno<br />

scontro letale fra i “pupil<strong>li</strong>” del pre<strong>si</strong>dente imperiale Francois Mitterrand. Divi<strong>si</strong> fra<br />

coloro, come lo stesso Jospin, che ne hanno preso le distanze post-mortem, con una<br />

buona dose di cinismo, e altri che invece hanno finito per pagare con condanne<br />

pena<strong>li</strong> grandi operazioni di cui erano al corrente il capo dello Stato e, naturalmente, i<br />

seguaci di allora. Il ventag<strong>li</strong>o di questi mitterrandiani rimasti fede<strong>li</strong>, o che hanno<br />

abiurato, comprende molti “fig<strong>li</strong> della Vedova”, come <strong>si</strong> definiscono i <strong>li</strong>beri muratori.<br />

È il caso da manuale dell’ex ministro deg<strong>li</strong> Esteri Roland Dumas, socia<strong>li</strong>sta e<br />

fiduciario dello<br />

scomparso pre<strong>si</strong>dente, che <strong>si</strong> è visto condannare nel 2001 a sei me<strong>si</strong> di carcere (più<br />

due anni, sospe<strong>si</strong>) con l’accusa di aver “tratto vantaggio” personale dai fondi neri<br />

destinati alla sua amica Christine Deviers-Joncuor dal gigante petro<strong>li</strong>fero Elf-<br />

Aquitaine, all’epoca ente pubb<strong>li</strong>co (l’Eni francese), in cambio di deci<strong>si</strong>oni favorevo<strong>li</strong><br />

del governo. Nell’affaire, davvero “di Stato”, sono rimasti coinvolti due capi socia<strong>li</strong>sti<br />

dell’Elf, Loik Le Floch-Prigent e Alfred Sirven. Dumas appartiene alla lunga teoria di<br />

ministri appartenenti a logge massoniche sotto Mitterrand. Sin dall’inizio figuravano<br />

con lui neg<strong>li</strong> elenchi “segreti” (cfr. Patrice Burnat e Christiane de Villeneuve, “Le<br />

Francs-macons des années Mitterrand”, Grasset 1994) Jack Lang, Charles Hernu<br />

(Difesa, poi scoperto<strong>si</strong> spia dell’est), Henri Emmanuel<strong>li</strong>, Pierre Joxe, Paul Quilés,<br />

Yvette Roudy e altri. I massoni france<strong>si</strong>, oltre centomila e in costante crescita,<br />

po<strong>li</strong>ticamente stanno anche al centro e a destra, ma l’obbedienza prevalentemente<br />

socia<strong>li</strong>sta e radicale è il Grande Oriente di Francia (GO), di cui ora è gran maestro<br />

Alain Bauer, 39 anni, iscritto al Ps e alla loggia da quando ne aveva 18 (L’Express,<br />

4.10.2001). Apo<strong>li</strong>tica ma tendente a <strong>si</strong>nistra è la Grande Loggia di Francia (GLF),<br />

numero due quanto a “iniziati”. D’orientamento conservatore e non antire<strong>li</strong>gioso è la<br />

Grande Loggia Nazionale Francese (GLNF), l’unica “regolare”, e cioè riconosciuta<br />

dalla “casa madre” britannica. Si tratta <strong>si</strong>n qui di logge riservate ag<strong>li</strong> uomini. Aperta<br />

anche alle donne è invece la “Droit humain”, e soltanto femminile la GLFF. Il Grande<br />

Oriente è in particolare erede della tradizione laicista che vide trionfare durante la<br />

Terza Repubb<strong>li</strong>ca le scelte po<strong>li</strong>tico-socia<strong>li</strong> - “repubb<strong>li</strong>cane”- dei massoni al<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/francia.htm (1 di 2)08/01/2006 16.53.09


Ombra della <strong>massoneria</strong> sulle pre<strong>si</strong>denzia<strong>li</strong> france<strong>si</strong><br />

governo in dura contrappo<strong>si</strong>zione, soprattutto sulla scuola privata, con la Chiesa<br />

catto<strong>li</strong>ca. È storia antica, troppo facilmente etichettata come alternativa fra il<br />

progresso e l’oscurantismo. Morto Mitterrand - non massone che <strong>si</strong> è servito per la<br />

sua po<strong>li</strong>tica “nazionale” anche dei “fratel<strong>li</strong>”- un forte collante legato al potere è<br />

venuto meno. E le circostanze della condanna di Roland Dumas, capro espiatorio di<br />

un <strong>si</strong>stema ben noto a socia<strong>li</strong>sti di prima fila, platealmente abbandonato dai suoi<br />

“fratel<strong>li</strong>” di partito trasmigrati col premier, hanno aperto la strada fra i massoni ad<br />

una “vendetta” anti-Jospin nel segreto dell’urna. In altre parole, un regolamento di<br />

conti che in parte spiega la disfatta di un po<strong>li</strong>tico il quale, come del resto tanti altri<br />

rimasti invece al riparo, deve al pre<strong>si</strong>dente scomparso le sue fortune. Dumas infatti<br />

non era e non è uomo qualunque, conosce molti segreti e ha largo seguito. Rifles<strong>si</strong><br />

negativi di questo conf<strong>li</strong>tto sotterraneo pro e contro il premier non possono esser<br />

mancati nell’immenso e potente apparato pubb<strong>li</strong>co del più “étatiste” (stata<strong>li</strong>sta) dei<br />

Pae<strong>si</strong> non comunisti, apparato dove i “fratel<strong>li</strong>” sono spesso egemoni. C’è quindi del<br />

“marcio in Danimarca”, per dirla con Shakespeare, e questo forse spiega il protratto<br />

<strong>si</strong>lenzio di Jospin-vittima sul voto contro Le Pen nel secondo turno del 5 maggio. Ma<br />

la guerra fra aderenti a confes<strong>si</strong>oni massoniche - fra l’altro sempre più spesso<br />

coinvolte, con loro uomini, neg<strong>li</strong> scanda<strong>li</strong> economici, g<strong>li</strong> “affaires” - tocca anche<br />

l’area vicina al centro-destra. La po<strong>li</strong>tica nazionale, elezioni comprese, è inquinata da<br />

questi conf<strong>li</strong>tti senza egua<strong>li</strong> in altri Pae<strong>si</strong> che pure registrano, come l’ Ita<strong>li</strong>a, forti<br />

influenze massoniche. Lo stesso Chirac, catto<strong>li</strong>co dichiarato, apparterrebbe ad<br />

una loggia svizzera molto e<strong>li</strong>taria, la Grande Loge Alpina, secondo Ghislaine<br />

Ottenheimer (L’Express, 19.4.2001) che è autrice con Renaud Lecadre del<br />

<strong>li</strong>bro-inchiesta “Le Frères invi<strong>si</strong>bles”, Editore Albin Michel, 2001. Vero o falso<br />

che <strong>si</strong>a, anche il pre<strong>si</strong>dente conta amici e nemici nelle onnipresenti logge (solo de<br />

Gaulle era regalmente autonomo) e non è detto che lo stesso Le Pen non conti ora<br />

qualche <strong>si</strong>mpatia fra i massoni nelle sue roccheforti elettora<strong>li</strong>. Anzi, ci sono segna<strong>li</strong><br />

che la sua imprevista pesca trasversale ha raggiunto anche loro, sotto la forma di<br />

punizione della classe po<strong>li</strong>tica dominante. Forse è per questo che, rompendo il<br />

<strong>si</strong>lenzio ufficiale <strong>si</strong>n qui mantenuto, nove obbedienze riunite, dal giugno 2001, nella<br />

“Massoneria francese” hanno invitato i “fratel<strong>li</strong> ” e le “sorelle” (Le Monde, 24. 4.<br />

2002) a votare il 5 maggio per “il solo candidato repubb<strong>li</strong>cano”, cioè Chirac,<br />

opponendo<strong>si</strong> così al Fronte Nazionale, al suo candidato Le Pen e “alle sue idee<br />

xenofobe ed estremiste”.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/francia.htm (2 di 2)08/01/2006 16.53.09


Le nuove logge massoniche<br />

Nuove logge massoniche<br />

di Mauro Bottarel<strong>li</strong> tratto da La Padania 18 settembre 2002<br />

Le inquietanti analogie tra la realtà odierna e i programmi di antiche confraternite<br />

di Mauro Bottarel<strong>li</strong><br />

La questione è di quelle inquietanti, il soggetto che la pone è di quel<strong>li</strong> da non<br />

sottovalutare. Si tratta del Li.<strong>si</strong>.po, il Libero <strong>si</strong>ndacato di po<strong>li</strong>zia, che in un<br />

comunicato stampa ha denunciato senza troppi giri di parole l’e<strong>si</strong>stenza di «una regia<br />

dietro i continui sbarchi di clandestini nel nostro Paese». La ragione? «Vog<strong>li</strong>ono<br />

minare le fondamenta della nostra società colpendo cultura e tradizioni». Capite che<br />

avanzata da chi quotidianamente <strong>si</strong> trova a lottare ad armi impari con l’immigrazione<br />

clandestina, l’ affermazione assume una gravità decisamente superiore al mero<br />

esercizio di denuncia. Chi è il regista? Chi è il burattinaio? Non lo sappiamo.<br />

QUELLE STRANE COINCIDENZE<br />

Abbiamo molti indizi, alcune certezze ma nessuna prova contro alcuno. Di certo un<br />

mandante c’è, con tanto di nome: il mondia<strong>li</strong>smo, ovvero l’ideologia che punta alla<br />

creazione di un unico governo mondiale e<strong>li</strong>minando il concetto di sovranità nazionale<br />

e di specificità. E<strong>si</strong>stono molte entità che <strong>si</strong> richiamano a questa ideologia po<strong>li</strong>ticofinanziaria,<br />

nessuna delle qua<strong>li</strong> riteniamo burattinaia di alcunché. E<strong>si</strong>stono però delle<br />

assonanze che<br />

inquietano tra alcuni “programmi” e i fatti che accadono nel mondo: <strong>si</strong>curamente <strong>si</strong><br />

tratta di semp<strong>li</strong>ci combinazioni, ma è interessante capirne di più partendo da un fatto<br />

di cronaca che ci ha molto colpito nonostante il <strong>si</strong>lenzio mediatico che l’ha<br />

accompagnato. Stando a quanto riportato qualche settimana fa dal settimanale<br />

L’Espresso in un articolo a firma Primo Di Nicola, il mondo della <strong>massoneria</strong> ita<strong>li</strong>ana<br />

sarebbe in subbug<strong>li</strong>o. Motivo? L’ ultima iniziativa del professor Giu<strong>li</strong>ano Di Bernardo,<br />

l’ex gran maestro del Grande Oriente d’Ita<strong>li</strong>a che nel ’93 uscì dall’organizzazione per<br />

fondare la nuova Gran Loggia regolare d’Ita<strong>li</strong>a. Di Bernardo, con la benedizione dei<br />

vertici internaziona<strong>li</strong> della <strong>li</strong>bera muratoria - a cominciare da quel<strong>li</strong> ingle<strong>si</strong> e<br />

americani - ha deciso di abbandonare definitivamente cazzuola e compasso per dar<br />

vita a una nuova organizzazione sovranazionale: l’Accademia internazionale deg<strong>li</strong><br />

Illuminati, costituita l’11 lug<strong>li</strong>o scorso a Roma nello studio del notaio Giovanni<br />

Pocaterra, sede centrale in piazza di Spagna.<br />

«COMPRENDERE I MUTAMENTI»<br />

I suoi obiettivi? Molto ambizio<strong>si</strong>. «Bisogna andare oltre la <strong>massoneria</strong> - spiega Di<br />

Bernardo - perché non è più in grado di comprendere i profondi e rapidi cambiamenti<br />

del mondo». Il motivo? Soprattutto la sua incapacità di<br />

cog<strong>li</strong>ere il nuovo che avanza e alcune sue anacronistiche regole interne.<br />

«Per raccog<strong>li</strong>ere le sfide della modernità - aggiunge Di Bernardo - ci vuole una nuova<br />

struttura capace non solo di comprendere le ragioni dei mutamenti socia<strong>li</strong> in atto, ma<br />

anche di orientar<strong>li</strong>». L’Accademia, stando almeno ag<strong>li</strong><br />

annunci, sarà una organizzazione autonoma dalla <strong>massoneria</strong>, trasparente, aperta a<br />

tutti g<strong>li</strong> “eletti”, persone di particolari qua<strong>li</strong>tà, di ogni concezione po<strong>li</strong>tica e re<strong>li</strong>giosa.<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/nuova<strong>massoneria</strong>.htm (1 di 4)08/01/2006 16.53.27


Le nuove logge massoniche<br />

E, per la prima volta, sarà aperta al gentil sesso. Qualcuno in<strong>si</strong>nua però che sarà<br />

solo la lobby delle lobby. Ma Di Bernardo respinge l’in<strong>si</strong>nuazione illustrando g<strong>li</strong> idea<strong>li</strong><br />

che ispirano la sua Accademia: sarà composta di 12 sezioni che copriranno tutti i<br />

principa<strong>li</strong> rami del sapere (filosofia, scienza, medicina, economia, po<strong>li</strong>tica e<br />

comunicazione, tra l’altro), ciascuna con un proprio responsabile. Quanto alla sua<br />

diffu<strong>si</strong>one, l’Accademia conta già fi<strong>li</strong>azioni neg<strong>li</strong> Stati Uniti d'America, Bra<strong>si</strong>le,<br />

Ucraina, Rus<strong>si</strong>a, Cina, Francia, Inghilterra e Svizzera.<br />

NOMI CHE TORNANO DAL PASSATO<br />

Non c’è che dire, sentivamo veramente la mancanza di una lobby delle lobby, di<br />

nuovi super-grembiu<strong>li</strong>ni pronti ad assaltare tutti i campi del sapere con le loro<br />

illuminanti ricette. Ma ironia a parte, c’è qualcosa di inquietante<br />

in quanto annunciato da l’Espresso. Non tutti, infatti, sanno chi sono g<strong>li</strong> Illuminati,<br />

almeno nell’accezione storica e massonico clas<strong>si</strong>ca del termine: vediamo di capirlo<br />

per sommi capi. Nella seconda metà del 1700, l’ex prete<br />

gesuita Adam Weisshaupt creò a Francoforte un gruppo segreto dal nome “Illuminati<br />

di Baviera”. Weisshaupt elaborò - all’incirca verso il 1770 - “Il Nuovo Testamento di<br />

Satana”, un piano che dovrà portare un gruppo<br />

ristretto di persone (g<strong>li</strong> Illuminati, appunto) ad avere il controllo del mondo intero.<br />

Per questo bisognava arrivare alla soppres<strong>si</strong>one dei “governi naziona<strong>li</strong>” e alla<br />

concentrazione del potere in governi e organi sovranaziona<strong>li</strong>, ovviamente gestiti<br />

dag<strong>li</strong> Illuminati. Ecco alcuni esempi operativi sulle cose da fare: «(...) Creare la<br />

divi<strong>si</strong>one delle masse in campi opposti attraverso la po<strong>li</strong>tica, l’economia, g<strong>li</strong> aspetti<br />

socia<strong>li</strong>, la re<strong>li</strong>gione, l’etnia (...) Se necessario armar<strong>li</strong> e provocare incidenti in modo<br />

che <strong>si</strong> combattano e <strong>si</strong> indebo<strong>li</strong>scano. Corrompere (con denaro e sesso) e<br />

quindi rendere ricattabi<strong>li</strong> i po<strong>li</strong>tici o chi ha una po<strong>si</strong>zione di potere all’ interno di uno<br />

Stato. Sceg<strong>li</strong>ere il futuro capo di Stato tra quel<strong>li</strong> che sono servi<strong>li</strong> e sottomes<strong>si</strong><br />

incondizionatamente. Avere il controllo delle scuole<br />

(<strong>li</strong>cei ed Univer<strong>si</strong>tà) per fare in modo che i giovani talenti di buona famig<strong>li</strong>a <strong>si</strong>ano<br />

indirizzati a una cultura internazionale e diventino inconsciamente agenti del<br />

complotto. As<strong>si</strong>curare che le deci<strong>si</strong>oni più importanti in uno Stato <strong>si</strong>ano coerenti nel<br />

lungo termine all’obiettivo di un “nuovo ordine mondiale”. Controllare la stampa, per<br />

poter manipolare le masse attraverso l’informazione. Abituare le masse a vivere<br />

sulle apparenze e a soddisfare solo il loro piacere, perché in una società depravata<br />

g<strong>li</strong> uomini perdono la fede in Dio». Capito, creare scontri tra le diverse etnie: ovvio<br />

che per fare questo non serve scatenare guerre tra Stati. Basta aprire le porte<br />

all’immigrazione selvaggia generando non una ma mille guerre quotidiane.<br />

UN UNICO STATO SENZA PIU’ STATI<br />

Secondo Weisshaupt, mettendo in pratica le sue raccomandazioni <strong>si</strong> doveva arrivare<br />

a creare un tale stato di degrado, di confu<strong>si</strong>one e quindi di spossatezza, che le<br />

masse avrebbero dovuto reagire cercando un protettore o<br />

un benefattore al quale sottometter<strong>si</strong> <strong>li</strong>beramente. Da qui il bisogno di costituire<br />

deg<strong>li</strong> organi sovranaziona<strong>li</strong> pronti a sfruttare questo stato di cose, fingendo<strong>si</strong> i<br />

salvatori della patria, per istituire un unico governo mondiale. Nel 1871 il piano di<br />

Weisshaupt venne ulteriormente completato da un suo seguace americano, Albert<br />

Pike, che elaborò un documento per l’istituzione di un “nuovo ordine mondiale”<br />

attraverso tre guerre mondia<strong>li</strong>. Il suo pen<strong>si</strong>ero era che questo programma di guerre<br />

avrebbe generato nelle masse un tale bisogno di pace, che sarebbe diventato<br />

naturale arrivare alla costituzione di un unico governo mondiale. La prima guerra<br />

mondiale doveva portare g<strong>li</strong> Illuminati, che già avevano il controllo di alcuni Stati<br />

Europei e stavano conquistando attraverso le loro trame g<strong>li</strong> Stati Uniti d’America, ad<br />

avere anche la guida della Rus<strong>si</strong>a. Quest’ultima avrebbe poi dovuto interpretare un<br />

ruolo che doveva portare alla divi<strong>si</strong>one del mondo in due blocchi attraverso la<br />

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Le nuove logge massoniche<br />

Rivoluzione d’Ottobre del 1917 e l’instaurazione del comunismo. La seconda guerra<br />

mondiale sarebbe dovuta partire dalla Germania, portando la Rus<strong>si</strong>a a estendere la<br />

sua zona di influenza e rendendo pos<strong>si</strong>bile la costituzione dello Stato di Israele in<br />

Palestina. La terza guerra mondiale sarà basata sulle divergenze di opinioni che g<strong>li</strong><br />

Illuminati avranno<br />

creato tra i <strong>si</strong>onisti e g<strong>li</strong> arabi, programmando l’esten<strong>si</strong>one del conf<strong>li</strong>tto a <strong>li</strong>vello<br />

mondiale in uno scontro di civiltà. Il Gruppo Bilderberg rappresenta uno dei più<br />

potenti gruppi di lavoro deg<strong>li</strong> Illuminati nel mondo.<br />

I PROGRAMMI DEL BILDERBERG<br />

Il gruppo nasce informalmente nel 1952, ma prende questo nome solo nel 1954<br />

quando il 29 maggio viene indetto il primo incontro presso l’Hotel Bilderberg di<br />

Oosterbeek in Olanda. Tra i promotori del Gruppo bisogna menzionare almeno due<br />

personaggi: Sua Maestà il Principe Bernardo de Lippe di Olanda e Joseph Retinger un<br />

“faccendiere” polacco. Retinger viene descritto come l’istigatore del gruppo, la sua<br />

vi<strong>si</strong>one era costruire un’ Europa unita per arrivare a un “mondo unito in pace”, dove<br />

potenti organizzazioni sovranaziona<strong>li</strong> avrebbero garantito con l’app<strong>li</strong>cazione delle loro<br />

ideologie, più stabi<strong>li</strong>tà dei <strong>si</strong>ngo<strong>li</strong> governi naziona<strong>li</strong>. In realtà, il vero obiettivo era<br />

quello di formare un’altra organizzazione di facciata che potesse attivamente<br />

contribuire ai disegni deg<strong>li</strong> Illuminati: la costituzione di un “nuovo ordine mondiale” e<br />

di un governo mondiale entro il 2012.<br />

QUELLE GUERRE COSI’ TRANQUILLE<br />

Wil<strong>li</strong>am Cooper, un anziano sottufficiale dei servizi segreti della Marina statunitense,<br />

incluse nel suo <strong>li</strong>bro “Behold a pale horse” (Light Technology, 1991) del materiale<br />

top secret nel quale è illustrato il pen<strong>si</strong>ero e la strategia adottati dal comitato po<strong>li</strong>tico<br />

del Gruppo Bilderberg. Questo documento programmatico ha un titolo quanto mai<br />

<strong>si</strong>gnificativo “Armi Silenziose per delle guerre tranquille”. Il documento riporta la<br />

data del maggio 1979, ma fu ritrovato solo nel 1986. Il documento spiega la<br />

filosofia, le origini operative, i principi raffinati, le <strong>li</strong>nee guida e g<strong>li</strong><br />

strumenti di questa dottrina dalle “armi <strong>si</strong>lenziose”. Ecco le principa<strong>li</strong> aree in cui <strong>si</strong><br />

articola questo programma:<br />

1) Perché serve un <strong>si</strong>stema economico per controllare le masse.<br />

2) Come controllare l’economia mondiale attraverso l’istituzione di un modello<br />

economico che <strong>si</strong>a manipolabile e<br />

prevedibile.<br />

3) Come addormentare le masse che subiscono l’attacco.<br />

L’IMMIGRAZIONE E’ IL GRIMALDELLO<br />

Linee guida perfettamente incarnate in alcune de<strong>li</strong>berazioni segrete del gruppo<br />

riguardo i problemi finanziari internaziona<strong>li</strong>, la <strong>li</strong>bertà di emigrazione e immigrazione,<br />

la <strong>li</strong>bera circolazione dei prodotti senza dogane, l’unione economica internazionale, la<br />

costituzione di una forza internazionale con la soppres<strong>si</strong>one deg<strong>li</strong> eserciti naziona<strong>li</strong>, la<br />

creazione di un parlamento internazionale, la <strong>li</strong>mitazione della sovranità deg<strong>li</strong> Stati<br />

delegati all’Onu o a tutti g<strong>li</strong> altri governi sovranaziona<strong>li</strong>.<br />

“La <strong>li</strong>bertà di emigrazione e immigrazione”, ovvero l’apertura indiscriminata delle<br />

frontiere al fine di snaturare completamente un popolo e renderlo qualcosa di “altro”,<br />

un in<strong>si</strong>eme di persone senza più alcuna coe<strong>si</strong>one<br />

culturale e storica pronte quindi a perdere anche il concetto stesso di città, regione,<br />

nazione e patria. Uomini del mondo, apo<strong>li</strong>di votati al <strong>si</strong>ncretismo re<strong>li</strong>gioso e<br />

totalmente pas<strong>si</strong>vi e indifferenti ai mutamenti che <strong>li</strong> circondano. Ora, visto che un<br />

gruppo di Illuminati è sorto anche in Ita<strong>li</strong>a minacciando di occupar<strong>si</strong> di tutti i campi<br />

del sapere, ci piacerebbe chiedere ai diretti interessati quanto hanno a che fare con<br />

g<strong>li</strong> Illuminati della tradizione massonica e chi sono i loro referenti po<strong>li</strong>tici in Ita<strong>li</strong>a e<br />

all’estero? Lungi da noi lanciare accuse o stabi<strong>li</strong>re correlazioni dirette<br />

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Le nuove logge massoniche<br />

tra ideologie e fatti, ma occorre chiarezza.<br />

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Loggia P2 e <strong>massoneria</strong><br />

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- <strong>Pagina</strong> <strong>massoneria</strong><br />

- Che cos'è<br />

- Lo statuto<br />

- Elenco deg<strong>li</strong> iscritti<br />

- Le vicende in cui è imp<strong>li</strong>cata<br />

Che cos'è<br />

P2 (Loggia Propaganda Due)<br />

La data di fondazione della loggia massonica Propaganda Due <strong>si</strong> perde nel tempo,<br />

come spesso accade per <strong>si</strong>mi<strong>li</strong> consorterie. E' noto, comunque, che era un antico<br />

soda<strong>li</strong>zio che accog<strong>li</strong>eva g<strong>li</strong> elementi più importanti e prestigio<strong>si</strong>, fin da quando, nel<br />

secolo scorso, la <strong>massoneria</strong>, aveva avuto un ruolo centrale nelle vicende ita<strong>li</strong>ane.<br />

Dopo la seconda guerra mondiale era stata riorganizzata anche la loggia P2, con<br />

l'aiuto della <strong>massoneria</strong> USA, trasferendovi i massoni più in vista o che dovevano<br />

restare "coperti". Nel Dicembre 1965 il Gran Maestro aggiunto Roberto Ascarel<strong>li</strong><br />

presenta l'apprendista Licio Gel<strong>li</strong> al Gran Maestro Gamberini, il quale lo eleva<br />

immediatamente di grado nella gerarchia massonica e lo inserisce nella loggia P2.<br />

Nel 1969 Ascarel<strong>li</strong> e Gamberini affidano a Gel<strong>li</strong> un non meg<strong>li</strong>o precisato incarico<br />

speciale nella loggia. Nel 1971 Gel<strong>li</strong> diviene segretario organizzativo e ha il totale<br />

controllo della loggia. Nel frattempo molti personaggi eccellenti, soprattutto mi<strong>li</strong>tari e<br />

finanzieri <strong>si</strong> sono iscritti, tra questi il generale Allavena che porterà in dote le copie<br />

dei fascico<strong>li</strong> delle schedature del SIFAR. Nel '69 capi massonici diranno che grazie a<br />

Gel<strong>li</strong> 400 alti ufficia<strong>li</strong> dell'esercito sono stati iniziati alla <strong>massoneria</strong> al fine di<br />

predisporre un "governo di colonnel<strong>li</strong>", sempre preferibile ad un governo comunista.<br />

Nel 1972 il nuovo segretario organizzativo cambia nome alla loggia in<br />

"Raggruppamento Gel<strong>li</strong>-P2" accentuandone le caratteristiche di segretezza evitando<br />

qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> tipo di controllo. Nel 1973 la loggia segreta "Giustizia e Libertà" <strong>si</strong> fonde<br />

con la P2. Alla Gran Loggia di Napo<strong>li</strong> del Dicembre 1974, qualcosa di <strong>si</strong>mile a un<br />

conclave massonico alcuni tentarono di sciog<strong>li</strong>ere la P2 e di abrogarne i regolamenti<br />

particolari, ma senza successo, Gel<strong>li</strong> aveva acqui<strong>si</strong>to troppo potere nel frattempo.<br />

Lino Salvini, maestro del Grande Oriente d'Ita<strong>li</strong>a, quindi, nonostante non vedesse di<br />

buon occhio tanto potere concentrato in quella loggia, il 12 Maggio 1975 decretò<br />

ufficialmente la ricostituzione della loggia P2 elevando Gel<strong>li</strong> al grado di maestro<br />

venerabile. La loggia P2 va<strong>li</strong>cherà presto i confini naziona<strong>li</strong> e conterà affi<strong>li</strong>ati in<br />

diver<strong>si</strong> pae<strong>si</strong> dove non <strong>si</strong> <strong>li</strong>miterà a fare prose<strong>li</strong>tismo, ma parteciperà, nei modi che la<br />

caratterizzano alla vita po<strong>li</strong>tica, economica e finanziaria di ta<strong>li</strong> pae<strong>si</strong>. In Argentina,<br />

per esempio favorirà il golpe mi<strong>li</strong>tare, per poi perorare la causa del ritorno di Peron,<br />

così come risulterà imp<strong>li</strong>cata nello scoppio del conf<strong>li</strong>tto delle isole Malvinas. La loggia<br />

P2 risulterà attiva in Uruguay, Bra<strong>si</strong>le, Venezuela, neg<strong>li</strong> Stati Uniti, in diver<strong>si</strong> pae<strong>si</strong><br />

europei e non ultima in Romania, dove Gel<strong>li</strong> avrà importanti rapporti con il regime<br />

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Loggia P2 e <strong>massoneria</strong><br />

"socia<strong>li</strong>sta" di Ceausescu, nonostante l'anticomunismo viscerale di tutti g<strong>li</strong> aderenti<br />

alla P2. Evidentemente a Ceausescu non era rimasto niente di comunista e Gel<strong>li</strong> lo<br />

sapeva. Ana<strong>li</strong>zzare g<strong>li</strong> intrighi, la partecipazione a tentativi di colpo di stato o a colpi<br />

di stato riusciti, a stragi, attentati, omicidi, depistamenti, operazioni finanziarie<br />

sporche e' praticamente impos<strong>si</strong>bile. Basti pensare che dopo il ritrovamento di una<br />

parte dei documenti relativi alle attività della loggia ad Arezzo il 17 Marzo 1981 e di<br />

altri a Montevideo in Uruguay e' stata costituita una commis<strong>si</strong>one parlamentare di<br />

inchiesta pre<strong>si</strong>eduta da Tina Anselmi, i cui atti sono raccolti in 76 volumi di<br />

dimen<strong>si</strong>oni con<strong>si</strong>stenti e che la documentazione raccolta occupa diverse scaffalature<br />

anch'esse di dimen<strong>si</strong>oni con<strong>si</strong>stenti. Semp<strong>li</strong>cemente ci <strong>li</strong>miteremo a dare un parziale<br />

elenco delle vicende in cui la P2 e' imp<strong>li</strong>cata. Anche l'elenco deg<strong>li</strong> iscritti che<br />

forniamo e' parziale, purtroppo però è l'unico conosciuto, <strong>si</strong> calcola comunque che g<strong>li</strong><br />

iscritti alla loggia fossero 2500/3000 e non 963 come risulta dalle <strong>li</strong>ste sequestrate<br />

ad Arezzo.<br />

Il 10 Dicembre 1981 il Parlamento ha ufficialmente sciolto la P2. Si tratta però solo<br />

di un atto formale, in realtà Gel<strong>li</strong>, nonostante i molti anni di carcere a cui e' stato<br />

condannato, e' ancora a piede <strong>li</strong>bero e ha a dispo<strong>si</strong>zione un'enorme patrimonio per<br />

continuare a tessere i suoi intrighi. Il "piano di rinascita democratica" sequestrato a<br />

Maria Grazia Gel<strong>li</strong> nel Lug<strong>li</strong>o 1982, che rappresenta la "carta programmatica per<br />

l'Ita<strong>li</strong>a" della P2, e' divenuto il programma di Silvio Berlusconi, in gran parte attuato.<br />

Ma ciò che più preoccupa e' che non può essere un semp<strong>li</strong>ce decreto a sciog<strong>li</strong>ere un<br />

<strong>si</strong>mile agglomerato di "veri crimina<strong>li</strong>". Finché e<strong>si</strong>steranno enormi gruppi finanziari,<br />

potentati economici, multinaziona<strong>li</strong> che dominano i popo<strong>li</strong>, continueranno ad e<strong>si</strong>stere<br />

cosche mafiose e massoniche come la P2. Del resto, come anche attraverso questo<br />

lavoro abbiamo cercato di spiegare la P2 trava<strong>li</strong>ca i confini naziona<strong>li</strong> anche<br />

formalmente, Gel<strong>li</strong> nella Primavera del 1975 ha fondato a Montecarlo l'OMPAM che<br />

nessuno <strong>si</strong> sogna di sciog<strong>li</strong>ere. L'unica cosa che ci rimane da fare e' combattere <strong>si</strong>mi<strong>li</strong><br />

accozzag<strong>li</strong>e di moderni fascisti con ogni mezzo necessario.<br />

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Loggia P2 e <strong>massoneria</strong><br />

Lo Statuto<br />

PREMESSA<br />

1) L' aggettivo democratico sta a <strong>si</strong>gnificare che sono esclu<strong>si</strong> dal presente piano ogni<br />

movente od intenzione anche occulta di rovesciamento del <strong>si</strong>stema<br />

2) il piano tende invece a rivita<strong>li</strong>zzare il <strong>si</strong>stema attraverso la sollecitazione di tutti<br />

g<strong>li</strong> istituti che la Costituzione prevede e discip<strong>li</strong>na, dag<strong>li</strong> organi dello Stato ai partiti<br />

po<strong>li</strong>tici, alla stampa, ai <strong>si</strong>ndacati, ai cittadini elettori.<br />

3) Il piano <strong>si</strong> articola in una sommaria indicazione di obiettivi, nella elaborazione di<br />

procedimenti - anche alternativi - di attuazione ed infine nell'elencazione di<br />

programmi a breve, medio e lungo termine.<br />

4) Va anche rilevato, per chiarezza, che i programmi a medio e lungo termine<br />

prevedono alcuni ritocchi alla Costituzione succes<strong>si</strong>vi al restauro delle istituzioni<br />

fondamenta<strong>li</strong>.<br />

OBIETTIVI<br />

1) Nell'ordine vanno indicati:<br />

a) i partiti po<strong>li</strong>tici democratici, dal PSI al PRI, dal PSDI alla DC al PLI (con riserva di<br />

verificare la Destra Nazionale)<br />

b) la stampa, escludendo ogni operazione editoriale, che va sollecitata al <strong>li</strong>vello di<br />

giorna<strong>li</strong>sti attraverso una selezione che tocchi soprattutto: Corriere della Sera,<br />

Giorno, Giornale, Stampa, Resto del Car<strong>li</strong>no, Messaggero, Tempo, Roma, Mattino,<br />

Gazzetta del Mezzogiorno, Giornale di Sici<strong>li</strong>a, per i quotidiani; e per i periodici:<br />

Europeo, Espresso, Panorama, Epoca, Oggi, Gente, Famig<strong>li</strong>a Cristiana. La RAI-TV va<br />

dimenticata.<br />

c) i <strong>si</strong>ndacati, <strong>si</strong>a confedera<strong>li</strong> CISL e UIL, <strong>si</strong>a autonomi, nella ricerca di un punto di<br />

leva per ricondur<strong>li</strong> alla loro naturale funzione anche al prezzo di una scis<strong>si</strong>one e<br />

succes<strong>si</strong>va costituzione di una <strong>li</strong>bera associazione dei lavoratori;<br />

d) il Governo, che va ristrutturato nella organizzazione ministeriale e nella qua<strong>li</strong>tà<br />

deg<strong>li</strong> uomini da proporre ai <strong>si</strong>ngo<strong>li</strong> dicasteri;<br />

e) la magistratura, che deve essere ricondotta alla funzione di garante della corretta<br />

e scrupolosa app<strong>li</strong>cazione delle leggi;<br />

f) il Parlamento, la cui efficienza e' subordinata al successo dell'operazione sui partiti<br />

po<strong>li</strong>tici, la stampa e i <strong>si</strong>ndacati.<br />

2) Partiti po<strong>li</strong>tici, stampa e <strong>si</strong>ndacati costituiscono oggetto di sollecitazioni pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong><br />

sul piano della manovra di tipo economico finanziario. La disponibi<strong>li</strong>tà di cifre non<br />

superiori a 30 o 40 mi<strong>li</strong>ardi sembra sufficiente a permettere ad uomini di buona fede<br />

e ben selezionati di conquistare le po<strong>si</strong>zioni chiave necessarie al loro controllo.<br />

Governo, Magistratura e Parlamento rappresentano invece obiettivi succes<strong>si</strong>vi,<br />

acces<strong>si</strong>bi<strong>li</strong> soltanto dopo il buon e<strong>si</strong>to della prima operazione, anche se le due fa<strong>si</strong><br />

sono necessariamente destinate a subire intersezioni e interferenze reciproche, come<br />

<strong>si</strong> vedrà in dettag<strong>li</strong>o in sede di elaborazione dei procedimenti.<br />

3) Primario obiettivo e indispensabile presupposto dell'operazione e' la costituzione<br />

di un club (di natura rotariana per l'etereogenità dei componenti) ove <strong>si</strong>ano<br />

rappresentati, ai mig<strong>li</strong>ori <strong>li</strong>vel<strong>li</strong>, operatori, imprenditoria<strong>li</strong> e finanziari, esponenti delle<br />

profes<strong>si</strong>oni <strong>li</strong>bera<strong>li</strong>, pubb<strong>li</strong>ci amministratori e magistrati, nonché pochis<strong>si</strong>mi e<br />

selezionati uomini po<strong>li</strong>tici, che non superi il numero di 30 o 40 unità. G<strong>li</strong> uomini che<br />

ne fanno parte debbono essere omogenei per modo di sentire, di<strong>si</strong>nteresse, onestà e<br />

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Loggia P2 e <strong>massoneria</strong><br />

rigore morale, ta<strong>li</strong> cioè da costituire un vero e proprio comitato di garanti rispetto ai<br />

po<strong>li</strong>tici che <strong>si</strong> assumeranno l'onere dell'attuazione del piano e nei confronti delle<br />

forze amiche naziona<strong>li</strong> e straniere che lo vorranno appoggiare. Importante e'<br />

stabi<strong>li</strong>re subito un collegamento va<strong>li</strong>do con la <strong>massoneria</strong> internazionale.<br />

PROCEDIMENTI<br />

1) Nei confronti del mondo po<strong>li</strong>tico occorre:<br />

a) selezionare g<strong>li</strong> uomini - anzitutto - ai qua<strong>li</strong> può essere affidato il compito di<br />

promuovere la rivita<strong>li</strong>zzazione di ciascuna rispettiva parte po<strong>li</strong>tica (per il PSI, ad<br />

esempio, Mancini, Mariani e Craxi; per il PRI: Visentini e Bandiera; per il PSDI:<br />

Orlandi e Amidei; per la DC: Andreotti, Picco<strong>li</strong>, Forlani, Gullotti e Bisag<strong>li</strong>a; per il PLI:<br />

Cottone e Quilleri; per la Destra Nazionale (eventualmente): Covel<strong>li</strong>);<br />

b) in secondo luogo valutare se le attua<strong>li</strong> formazioni po<strong>li</strong>tiche sono in grado di avere<br />

ancora la necessaria credibi<strong>li</strong>tà esterna per ridiventare va<strong>li</strong>di strumenti di azione<br />

po<strong>li</strong>tica;<br />

c) in caso di risposta affermativa, affidare ai prescelti g<strong>li</strong> strumenti finanziari<br />

sufficienti -con i dovuti control<strong>li</strong>- a permettere loro di acqui<strong>si</strong>re il predominio nei<br />

rispettivi partiti;<br />

d) in caso di risposta negativa usare g<strong>li</strong> strumenti finanziari stes<strong>si</strong> per l'immediata<br />

nascita di due movimenti: l'uno, sulla <strong>si</strong>nistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Libera<strong>li</strong> di<br />

<strong>si</strong>nistra e DC di <strong>si</strong>nistra), e l'altro sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, <strong>li</strong>bera<strong>li</strong>,<br />

e democratici della Destra Nazionale). Ta<strong>li</strong> movimenti dovrebbero essere fondati da<br />

altrettanti clubs promotori composti da uomini po<strong>li</strong>tici ed esponenti della società<br />

civile in proporzione reciproca da 1 a 3 ove i primi rappresentino l'anello di<br />

congiunzione con le attua<strong>li</strong> parti ed i secondi quello di collegamento con il mondo<br />

reale. Tutti i promotori debbono essere inattaccabi<strong>li</strong> per rigore morale, capacità,<br />

onestà e tendenzialmente disponibi<strong>li</strong> per un'azione po<strong>li</strong>tica pragmatistica, con<br />

rinuncia alle consuete e fruste chiavi ideologiche. Altrimenti il rigetto da da parte<br />

della pubb<strong>li</strong>ca opinione e' da ritenere inevitabile.<br />

2) Nei confronti della stampa (o, meg<strong>li</strong>o, dei giorna<strong>li</strong>sti) l'impiego deg<strong>li</strong> strumenti<br />

finanziari non può, in questa fase, essere previsto nominativamente. Occorrerà<br />

redigere un elenco di almeno 2 o 3 elementi, per ciascun quotidiano o periodico in<br />

modo tale che nessuno sappia dell'altro. L'azione dovrà essere condotta a macchia<br />

d'o<strong>li</strong>o, o, meg<strong>li</strong>o, a catena, da non più di 3 o 4 elementi che conoscono l'ambiente. Ai<br />

giorna<strong>li</strong>sti acquisti dovrà essere affidato il compito di "<strong>si</strong>mpatizzare" per g<strong>li</strong> esponenti<br />

po<strong>li</strong>tici come sopra prescelti in entrambe le ipote<strong>si</strong> alternative 1c e 1d.<br />

In un secondo tempo occorrerà:<br />

a) acqui<strong>si</strong>re alcuni settimana<strong>li</strong> di battag<strong>li</strong>a;<br />

b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia<br />

centra<strong>li</strong>zzata;<br />

c) coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa locale;<br />

d) dissolvere la RAI-TV in nome della <strong>li</strong>bertà di antenna ex art. 21 Costit.<br />

3) Per quanto concerne i <strong>si</strong>ndacati la scelta prioritaria e' fra la sollecitazione alla<br />

rottura, seguendo cioè le <strong>li</strong>nee già e<strong>si</strong>stenti dei gruppi minoritari della CISL e<br />

maggioritari dell'UIL, per poi agevolare la fu<strong>si</strong>one con g<strong>li</strong> autonomi, acqui<strong>si</strong>re con<br />

strumenti finanziari di pari entità i più disponibi<strong>li</strong> fra g<strong>li</strong> attua<strong>li</strong> confederati allo scopo<br />

di rovesciare i rapporti di forza all'interno dell'attuale trimurti.<br />

G<strong>li</strong> scopi rea<strong>li</strong> da ottenere sono:<br />

a) restaurazione della <strong>li</strong>bertà individuale, nelle fabbriche e aziende in genere per<br />

consentire l'elezione dei con<strong>si</strong>g<strong>li</strong> di fabbrica, con effettive garanzie di segretezza del<br />

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Loggia P2 e <strong>massoneria</strong><br />

voto;<br />

b) ripristinare per tale via il ruolo effettivo del <strong>si</strong>ndacato di collaboratore del<br />

fenomeno produttivo in luogo di quello legittimamente assente di interlocutore in<br />

vista di deci<strong>si</strong>oni po<strong>li</strong>tiche azienda<strong>li</strong> e governative.<br />

Sotto tale profilo, la via della scis<strong>si</strong>one e della succes<strong>si</strong>va integrazione con g<strong>li</strong><br />

autonomi sembra preferibile anche ai fini dell'incidenza po<strong>si</strong>tiva sulla pubb<strong>li</strong>ca<br />

opinione di un fenomeno clamoroso come la costituzione di un vero <strong>si</strong>ndacato che<br />

agiti la bandiera della <strong>li</strong>bertà di lavoro e della tutela economica dei lavoratori. Anche<br />

in termini di costo e' da prevedere un impiego di strumenti finanziari di entità<br />

inferiori all'altra ipote<strong>si</strong>.<br />

4) Governo Magistratura e Parlamento<br />

a) selezionare g<strong>li</strong> uomini - anzitutto - ai qua<strong>li</strong> può essere affidato il compito di<br />

promuovere la rivita<strong>li</strong>zzazione di ciascuna rispettiva parte po<strong>li</strong>tica (Per il PSI, ad<br />

esempio Mancini, Mariani e Craxi; per il PRI: Visentini e Bandiera; per il PSDI:<br />

Orlandi e Amidei; per la DC: Andreotti, Picco<strong>li</strong>, Forlani, Gullotti e Bisag<strong>li</strong>a; per il PLI:<br />

Cottone e Quilleri; per la Destra Nazionale (eventualmente): Covel<strong>li</strong>);<br />

b) in secondo luogo valutare se le attua<strong>li</strong> formazioni po<strong>li</strong>tiche sono in grado di avere<br />

ancora la necessaria credibi<strong>li</strong>tà esterna per ridiventare va<strong>li</strong>di strumenti di azione<br />

po<strong>li</strong>tica;<br />

c) in caso di risposta affermativa, affidare ai prescelti g<strong>li</strong> strumenti finanziari<br />

sufficienti - con i dovuti control<strong>li</strong> - a permettere loro di acqui<strong>si</strong>re il predominio nei<br />

rispettivi partiti;<br />

d) in caso di risposta negativa usare g<strong>li</strong> strumenti finanziari stes<strong>si</strong> per l'immediata<br />

nascita di due movimenti: l'uno, sulla <strong>si</strong>nistra (a cavallo fra PSI - PSDI - PRI -<br />

Libera<strong>li</strong> di <strong>si</strong>nistra e DC di <strong>si</strong>nistra), e l'altro sulla destra (a cavallo fra DC<br />

conservatori, <strong>li</strong>bera<strong>li</strong>, e democratici della Destra Nazionale). Ta<strong>li</strong> movimenti<br />

dovrebbero essere fondati da altrettanti clubs promotori composti da uomini po<strong>li</strong>tici<br />

ed esponenti della società civile in proporzione reciproca da 1 a 3 ove i primi<br />

rappresentino l'anello di congiunzione con le attua<strong>li</strong> parti ed i secondi quello di<br />

collegamento con il mondo reale. Tutti i promotori debbono essere inattaccabi<strong>li</strong> per<br />

rigore morale, capacità, onestà, e tendenzialmente disponibi<strong>li</strong> per un'azione po<strong>li</strong>tica<br />

pragmatica, con rinuncia alle consuete e fruste chiavi ideologiche. Altrimenti il<br />

rigetto da parte della pubb<strong>li</strong>ca opinione e' da ritenere inevitabile.<br />

PROGRAMMI<br />

Per programmi <strong>si</strong> intende la scelta, in scala di priorità, delle numerose operazioni in<br />

forma di:<br />

a) azioni di comportamento po<strong>li</strong>tico ed economico;<br />

b) atti amministrativi (di Governo);<br />

c) atti legislativi; necessari a ribaltare - in concomitanza con quel<strong>li</strong> descritti in<br />

materia di procedimenti - l'attuale tendenza di disfascimento delle istituzione e, con<br />

essa, alla disottemperanza della Costituzione i cui organi non funzionano più secondo<br />

g<strong>li</strong> schemi origina<strong>li</strong>. Si tratta, in sostanza, di "registrare" - come nella stampa in<br />

tricromia - le funzioni di ciascuna istituzione e di ogni organo relativo in modo che i<br />

rispettivi confini <strong>si</strong>ano esattamente de<strong>li</strong>mitati e scompaiano le attua<strong>li</strong> aree di<br />

sovrappo<strong>si</strong>zione da cui derivano confu<strong>si</strong>one e indebo<strong>li</strong>mento dello Stato.<br />

A titolo di esempio, <strong>si</strong> con<strong>si</strong>derano due fenomeni:<br />

1) lo spostamento dei centri di potere reale dal Parlamento ai <strong>si</strong>ndacati ed al<br />

Governo ai padronati multinaziona<strong>li</strong> con i correlativi strumenti di azione finanziaria.<br />

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Loggia P2 e <strong>massoneria</strong><br />

Sarebbero sufficienti una buona legge sulla programmazione che rivita<strong>li</strong>zzi il CNEL e<br />

una nuova struttura dei Ministeri accompagnate da norme amministrative moderne<br />

per restituire ai natura<strong>li</strong> detentori il potere oggi perduti;<br />

2) l'involuzione subita dalla scuola neg<strong>li</strong> ultimi 10 anni quale risultante di una giusta<br />

po<strong>li</strong>tica di amp<strong>li</strong>amento dell'area di istruzione pubb<strong>li</strong>ca, non accompagnata però dalla<br />

predispo<strong>si</strong>zione di corpi docenti adeguati e preparati nonché dalla programmazione<br />

dei fabbisogni in tema di occupazione.<br />

Ne e' conseguente una forte e pericolosa disoccupazione intellettuale - con gravi<br />

deficienze invece nei settori tecnici nonché la tendenza a individuare nel titolo di<br />

studio il diritto al posto di lavoro. Discende ancora da tale stato di fatto la spinta<br />

all'egua<strong>li</strong>tarismo assolto (contro la Costituzione che vuole tutelare il diritto allo studio<br />

superiore per i più meritevo<strong>li</strong>) e, con la delu<strong>si</strong>one del non inserimento, il rifugio nella<br />

apatia della droga oppure nell'ideologia dell'ever<strong>si</strong>one anche armata. Il rimedio<br />

con<strong>si</strong>ste: nel chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio - posto di<br />

lavoro; nel predisporre strutture docenti va<strong>li</strong>de; nel programmare, in<strong>si</strong>eme al<br />

fenomeno economico, anche il relativo fabbisogno umano; infine nel restaurare il<br />

principio meritocratico imposto dalla Costituzione.<br />

Sotto molti profi<strong>li</strong>, la definizione dei programmi intersecherà temi e notazioni già<br />

contenute nel recente Messaggio del Pre<strong>si</strong>dente della Repubb<strong>li</strong>ca - indubbiamente<br />

notevole - quale diagno<strong>si</strong> della <strong>si</strong>tuazione del Paese, tenendo, però, ad indicare<br />

terapie più che a formulare nuove ana<strong>li</strong><strong>si</strong>.<br />

Detti programmi possono essere esecutivi - occorrendo - con normativa d'urgenza<br />

(decreti legge).<br />

a) Emergenza a breve termine . Il programma urgente comprende, al pari deg<strong>li</strong> altri<br />

provvedimenti istituziona<strong>li</strong> (rivolti cioè a "registrare" le istituzioni) e provvedimenti di<br />

indole economico-sociale.<br />

a1) Ordinamento giudiziario: le modifiche più urgenti investono:<br />

- la responsabi<strong>li</strong>tà civile (per colpa) dei magistrati;<br />

- il divieto di nomina sulla stampa i magistrati comunque investiti di procedimenti<br />

giudiziari;<br />

- la normativa per l'accesso in carriera (esami p<strong>si</strong>coattitudina<strong>li</strong> pre<strong>li</strong>minari);<br />

- la modifica delle norme in tema di facoltà <strong>li</strong>bertà provvisoria in presenza dei reati di<br />

ever<strong>si</strong>one - anche tentata - nei confronti dello Stato e della Costituzione, nonché di<br />

violazione delle norme sull'ordine pubb<strong>li</strong>co, di rapina a mano armata, di sequestro di<br />

persona e di violenza in generale.<br />

a2) Ordinamento del Governo<br />

1 - legge sulla Pre<strong>si</strong>denza del Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o e sui Ministeri (Cost. art. 95) per determinare<br />

competenze e numero (ridotto, con e<strong>li</strong>minazione o qua<strong>si</strong> dei Sottosegretari);<br />

2 - legge sulla programmazione globale (Cost. art. 41) incentrata su un Ministero<br />

dell'economia che ingloba le attua<strong>li</strong> strutture di incentivazione (Cassa Mezz. - PPSS -<br />

Mediocredito Industria - Agricoltura), sul CNEL rivita<strong>li</strong>zzato quale punto d'incontro<br />

delle forze socia<strong>li</strong> e <strong>si</strong>ndaca<strong>li</strong>, imprenditoria<strong>li</strong> e cultura<strong>li</strong> e su procedure d'incontro con<br />

il Parlamento e le Regioni;<br />

3 - riforma dell'amministrazione (Cost. artt. 28 -97 - 98) fondato sulla teoria<br />

dell'atto pubb<strong>li</strong>co non amministrativo, sulla netta separazione della responsabi<strong>li</strong>tà<br />

po<strong>li</strong>tica da quella amministrativa che diviene personale (istituzione dei Segretari<br />

Genera<strong>li</strong> di Ministero) e sulla sostituzione del principio del <strong>si</strong>lenzio-rifiuto con quello<br />

del <strong>si</strong>lenzio-consenso;<br />

4 - definizione della riserva di legge nei <strong>li</strong>miti voluti e richiesti espressamente dalla<br />

Costituzione e individuazione delle aree di normativa secondaria (regolamentare) in<br />

ispecie di quelle regiona<strong>li</strong> che debbono essere obb<strong>li</strong>gatoriamente <strong>li</strong>mitate nell'ambito<br />

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Loggia P2 e <strong>massoneria</strong><br />

delle leggi cornice.<br />

a3) Ordinamento del Parlamento<br />

1) ripartizione di fatto, di competenze fra le due Camere (funzione po<strong>li</strong>tica alla CD e<br />

funzione economica al SR);<br />

2) modifica (già in corso) dei rispettivi Regolamenti per ridare forza al principio del<br />

rapporto (Cost. art. 64) fra maggioranza-Governo da un lato, e oppo<strong>si</strong>zione,<br />

dall'altro, in luogo della attuale tendenza assemblearistica;<br />

3) adozione del principio delle ses<strong>si</strong>oni tempora<strong>li</strong> in funzione di esecuzione del<br />

programma<br />

governativo.<br />

b) Provvedimenti economico-socia<strong>li</strong><br />

b1) abo<strong>li</strong>zione della va<strong>li</strong>dità legale dei tito<strong>li</strong> di studio (per sfollare le univer<strong>si</strong>tà e dare<br />

il tempo di elaborare una seria riforma della scuola che attui i precetti della<br />

Costituzione);<br />

b2) adozione di un orario unico nazionale di 7 ore e 30' effettive (dalle 8,30 alle 17)<br />

salvi i turni necessari per g<strong>li</strong> impianti a ritmo di 24 ore, obb<strong>li</strong>gatorio per tutte le<br />

attività pubb<strong>li</strong>che e private;<br />

b3) e<strong>li</strong>minazione delle festività infrasettimana<strong>li</strong> e dei relativi ponti (salvo 2 giugno –<br />

Natale - Capodanno e Ferragosto) da riconcedere in un forfait di 7 giorni aggiuntivi<br />

alle ferie annua<strong>li</strong> di diritto;<br />

b4) obb<strong>li</strong>go di attuare in ogni azienda ed organo di Stato i turni di festività - anche<br />

per sorteggio - in tutti i periodi dell'anno, <strong>si</strong>a per annua<strong>li</strong>zzare l'attività dell'industria<br />

turistica, <strong>si</strong>a per evitare la "<strong>si</strong>ndrome estiva" che blocca le attività produttive;<br />

b5) revi<strong>si</strong>one della riforma tributaria nelle seguenti direzioni:<br />

1 - revi<strong>si</strong>one delle a<strong>li</strong>quote per i lavoratori dipendenti aggiornandole al tasso di<br />

svalutazione 1973-76;<br />

2 - nettizzazione all'origine di tutti g<strong>li</strong> stipendi e i salari delle P.A. (onde evitare g<strong>li</strong><br />

enormi costi delle relative partite di giro);<br />

3 - inasprimento delle a<strong>li</strong>quote sui redditi profes<strong>si</strong>ona<strong>li</strong> e sulle rendite;<br />

4 - abbattimento delle a<strong>li</strong>quote per donazioni e contributi a fondazioni scientifiche e<br />

cultura<strong>li</strong> riconosciute, allo scopo di sollecitare l'autofinanziamento premiando il<br />

reinvestimento del profitto;<br />

5 - alleggerimento delle a<strong>li</strong>quote sui fondi azienda<strong>li</strong> destinati a riserve,<br />

ammortamenti, investimenti e garanzie, per sollecitare l'autofinanziamento delle<br />

aziende produttive;<br />

6 - reciprocità fra Stato e dichiarante nell'obb<strong>li</strong>go di mutuo acquisto ai va<strong>lori</strong><br />

dichiarati ed<br />

accertati;<br />

b6) abo<strong>li</strong>zione della nominatività dei tito<strong>li</strong> azionari per ridare fiato al mercato<br />

azionario e<br />

sollecitare meg<strong>li</strong>o l'autofinanziamento delle aziende produttive;<br />

b7) e<strong>li</strong>minazione delle partite di giro fra aziende di Stato ed istituti finanziari di mano<br />

pubb<strong>li</strong>ca in sede di giro conti reciprochi che <strong>si</strong> risolvono - nel gioco deg<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> - in<br />

pas<strong>si</strong>vità inuti<strong>li</strong> dello stesso Stato;<br />

b8) conces<strong>si</strong>one di forti sgravi fisca<strong>li</strong> ai capita<strong>li</strong> stranieri per agevolare il ritorno dei<br />

capita<strong>li</strong> dall'estero;<br />

b9) costituzione di un fondo nazionale per i servizi socia<strong>li</strong> (case - ospeda<strong>li</strong> - scuole -<br />

trasporti) da a<strong>li</strong>mentare con:<br />

1 - sovraimposta IVA sui consumi voluttuari (automobi<strong>li</strong> - generi di lusso)<br />

2 - proventi dag<strong>li</strong> inasprimenti ex b5)4;<br />

3 - finanziamenti e prestiti esteri su programma di spesa;<br />

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Loggia P2 e <strong>massoneria</strong><br />

4 - stanziamenti appo<strong>si</strong>ti di bilancio per investimenti;<br />

5 - diminuzione della spesa corrente per parziale pagamento di stipendi stata<strong>li</strong><br />

superiori a L. 7.000.000 annui con specia<strong>li</strong> buoni del Tesoro al 9% non commerciabi<strong>li</strong><br />

per due anni.<br />

Tale fondo va destinato a finanziare un programma biennale di spesa per almeno<br />

10.000 mi<strong>li</strong>ardi. Le riforme di struttura relative vanno rinviate a dopo che <strong>si</strong>a stata<br />

as<strong>si</strong>curata la disponibi<strong>li</strong>tà dei fabbricati, essendo ridicolo riformare le gestioni in<br />

assenza di va<strong>li</strong>di strumenti (<strong>si</strong> ricordino i guasti della riforma sanitaria di alcuni anni<br />

or sono che <strong>si</strong> risolvette nella creazione di 36.000 nuovi posti di con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere di<br />

amministrazione e nella correlativa lottizzazione partitica in luogo di creare altri posti<br />

letto) Per quanto concerne la rea<strong>li</strong>zzabi<strong>li</strong>tà del piano edi<strong>li</strong>zio in presenza della caotica<br />

legislazione e<strong>si</strong>stente, sarà necessaria una legge che imponga alle Regioni<br />

programmi urgenti straordinari con termini brevis<strong>si</strong>mi surrogabi<strong>li</strong> dall'intervento<br />

diretto dello Stato; per quanto <strong>si</strong> riferisce in particolare all'edi<strong>li</strong>zia abitativa, il ricorso<br />

al <strong>si</strong>stema dei comprensori obb<strong>li</strong>gatori sul modello svedese ed al <strong>si</strong>stema francese<br />

dei mutui individua<strong>li</strong> agevolati sembra il metodo mig<strong>li</strong>ore per rilanciare questo<br />

settore che e' da con<strong>si</strong>derare il volano della ripresa economica;<br />

b10) aumentare la redditività del risparmio postale elevando il tasso al 7%;<br />

b11) concedere incentivi prioritari ai settori:<br />

I - turistico<br />

II - trasporti marittimi<br />

III - agricolo specia<strong>li</strong>zzato (primizie zootecnia)<br />

IV - energetico convenzionale e futuribile (nucleare - geotermico - solare)<br />

V - industria chimica fine e metalmeccanica specia<strong>li</strong>zzata di trasformazione; in modo<br />

da<br />

sollecitare investimenti in settori ad alto tasso di mano d'opera ed apportatori di<br />

valuta;<br />

b12) sospendere tutte le <strong>li</strong>cenze ed i relativi incentivi per impianti di raffinazione<br />

primaria del petro<strong>li</strong>o e di produzione <strong>si</strong>derurgica pesante.<br />

c) Pregiudiziale e' che oggi ogni attività secondo quanto sub a) e b) trovi<br />

protagonista e gestore un Governo deciso ad essere non già autoritario bensì<br />

soltanto autorevole e deciso a fare rispettare le leggi e<strong>si</strong>stenti. Così e' evidente che<br />

le forze dell'ordine possono essere mobi<strong>li</strong>tate per ripu<strong>li</strong>re il paese dai teppisti ordinari<br />

e pseudo po<strong>li</strong>tici e dalle relative centra<strong>li</strong> direttive soltanto alla condizione che la<br />

Magistratura <strong>li</strong> proces<strong>si</strong> e condanni rapidamente inviando<strong>li</strong> in carceri ove scontino la<br />

pena senza fomentare nuove rivolte o condurre una vita comoda. Sotto tale profilo,<br />

sembra necessario che alle forze di P.S. <strong>si</strong>a restituita la facoltà di interrogatorio<br />

d'urgenza deg<strong>li</strong> arrestati in presenza dei reati di ever<strong>si</strong>one e tentata ever<strong>si</strong>one<br />

dell'ordinamento, nonché di violenza e re<strong>si</strong>stenza alle forze dell'ordine, di violazione<br />

della legge sull'ordine pubb<strong>li</strong>co, di sequestro di persona, di rapina a mano armata e<br />

di violenza in generale.<br />

d) Altro punto chiave è l'immediata costituzione di una agenzia per il coordinamento<br />

della stampa locale (da acqui<strong>si</strong>re con operazioni succes<strong>si</strong>ve nel tempo) e della TV via<br />

cavo da impiantare a catena in modo da controllare la pubb<strong>li</strong>ca opinione media nel<br />

vivo del Paese. E' inoltre opportuno acqui<strong>si</strong>re uno o due periodici da contrapporre a<br />

Panorama, Espresso, Europeo sulla formula viva "Settimanale".<br />

MEDIO E LUNGO TERMINE<br />

Nel presupposto dell'attuazione di un programma a breve termine come sopra<br />

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Loggia P2 e <strong>massoneria</strong><br />

definito, rimane da tratteggiare per sommi capi un programma a medio e lungo<br />

termine con l'avvertenza che mentre per quanto riguarda i problemi istituziona<strong>li</strong> è<br />

pos<strong>si</strong>bile fin d'ora formulare ipote<strong>si</strong> concrete, in materia di interventi economicosocia<strong>li</strong>,<br />

salvo per quel che attiene pochis<strong>si</strong>mi grandi temi, è necessario rinviare nel<br />

tempo l'elencazione di problemi e relativi rimedi.<br />

a) Provvedimenti istituziona<strong>li</strong><br />

a1) Ordinamento Giudiziario<br />

I - unità del Pubb<strong>li</strong>co Ministero (a norma della Costituzione - artico<strong>li</strong> 107 e 112 ove il<br />

P.M. e' distinto dai giudici);<br />

II - responsabi<strong>li</strong>tà del Guarda<strong>si</strong>gil<strong>li</strong> verso il Parlamento sull'operato del P.M. (modifica<br />

costituzionale);<br />

III - istruzione pubb<strong>li</strong>ca dei proces<strong>si</strong> nella dialettica fra pubb<strong>li</strong>ca accusa e difesa di<br />

fronte ai giudici giudicanti, con abo<strong>li</strong>zione di ogni segreto istruttorio con i relativi e<br />

connes<strong>si</strong> perico<strong>li</strong> ed e<strong>li</strong>minando le attua<strong>li</strong> due fa<strong>si</strong> di istruzione;<br />

IV - riforma del Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o Superiore della Magistratura che deve essere responsabile<br />

verso il Parlamento (modifica costituzionale);<br />

V - riforma dell'ordinamento giudiziario per ristabi<strong>li</strong>re criteri di selezione per merito<br />

delle promozioni dei magistrati, imporre <strong>li</strong>miti di età per le funzioni di accusa,<br />

separare le carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile;<br />

VI - esperimento di elezione di magistrati (Costit. art. 106) fra avvocati con 25 anni<br />

di funzioni in possesso di particolari requi<strong>si</strong>ti mora<strong>li</strong>;<br />

a2) Ordinamento del Governo<br />

I - modifica della Costituzione per stabi<strong>li</strong>re che il Pre<strong>si</strong>dente del Con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>o e' eletto<br />

dalla Camera all'inizio di ogni legislatura e può essere rovesciato soltanto attraverso<br />

le elezioni del successore;<br />

II - modifica della Costituzione per stabi<strong>li</strong>re che i Ministri perdono la qua<strong>li</strong>tà di<br />

parlamentari;<br />

III - revi<strong>si</strong>one della legge sulla contabi<strong>li</strong>tà dello Stato e di quella sul bilancio dello<br />

Stato (per modificarne la natura da competenza in cassa);<br />

IV - revi<strong>si</strong>one della legge sulla finanza locale per stabi<strong>li</strong>re - previo conso<strong>li</strong>damento<br />

del debito attuale deg<strong>li</strong> enti loca<strong>li</strong> da riassorbire in 50 anni - che Regioni e Comuni<br />

possono spendere al di là delle sovvenzioni stata<strong>li</strong> soltanto i proventi di emis<strong>si</strong>oni di<br />

obb<strong>li</strong>gazioni di scopo (esenti da imposte e detraibi<strong>li</strong>) e cioè relative ad opere<br />

pubb<strong>li</strong>che da finanziare, secondo il modello USA. Altrimenti il concetto di autonomia<br />

diviene di sola <strong>li</strong>bertà di spesa basata sui debiti;<br />

V - riforma della legge comunale e provinciale per sopprimere le province e ridefinire<br />

i compiti dei Comuni dettando nuove norme sui control<strong>li</strong> finanziari;<br />

a3) Ordinamento del Parlamento<br />

I - nuove leggi elettora<strong>li</strong>, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale<br />

secondo il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato,<br />

di rappresentanza di secondo grado, regionale, deg<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> economici, socia<strong>li</strong> e<br />

cultura<strong>li</strong>, diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei<br />

senatori a vita di nomina pre<strong>si</strong>denziale, con aumento delle categorie relative (ex<br />

parlamentari - ex magistrati - ex funzionari e imprenditori pubb<strong>li</strong>ci - ex mi<strong>li</strong>tari ecc.);<br />

II - modifica della Costituzione per dare alla Camera preminenza po<strong>li</strong>tica (nomina del<br />

Primo Ministro) ed alla Senato preponderanza economica (esame del bilancio);<br />

III - stabi<strong>li</strong>re norme per effettuare in uno stesso giorno ogni 4 anni le elezioni<br />

naziona<strong>li</strong>, regiona<strong>li</strong> e comuna<strong>li</strong> (modifica costituzionale);<br />

IV - stabi<strong>li</strong>re che i decreti-legge sono inemendabi<strong>li</strong>;<br />

a4) Ordinamento di altri organi istituziona<strong>li</strong><br />

I - Corte Costituzionale: sancire l'incompatibi<strong>li</strong>tà succes<strong>si</strong>va dei giudici a cariche<br />

elettive in enti pubb<strong>li</strong>ci; sancire il divieto di sentenze co<strong>si</strong>ddette attive (che<br />

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Loggia P2 e <strong>massoneria</strong><br />

trasformano la Corte in organo legislativo di fatto);<br />

II - Pre<strong>si</strong>dente della Repubb<strong>li</strong>ca: ridurre a 5 anni il mandato, sancire l'ineleggibi<strong>li</strong>tà<br />

ed e<strong>li</strong>minare il semestre bianco (modifica costituzionale);<br />

III - Regioni: modifica della Costituzione per ridurre il numero e determinarne i<br />

confini secondo criteri geoeconomici più che storici. Provvedimenti economico socia<strong>li</strong>.<br />

b1) Nuova legislazione antiurbane<strong>si</strong>mo subordinando il diritto di re<strong>si</strong>denza alla<br />

dimostrazione di possedere un posto di lavoro e un reddito sufficiente (per evitare<br />

che saltino le finanze dei grandi Comuni);<br />

b2) Nuova legislazione urbanistica favorendo le città satel<strong>li</strong>ti e trasformando la<br />

scienza urbanistica da edi<strong>li</strong>zia in scienza dei trasporti veloci suburbani;<br />

b3) nuova legislazione sulla stampa in senso protettivo della dignità del cittadino (sul<br />

modello inglese) e stabilendo l'obb<strong>li</strong>go di pubb<strong>li</strong>care ogni anno i bilanci nonché le<br />

retribuzioni dei giorna<strong>li</strong>sti;<br />

b4) unificazione di tutti g<strong>li</strong> istituti ed enti previdenzia<strong>li</strong> ed as<strong>si</strong>stenzia<strong>li</strong> in un unico<br />

ente di <strong>si</strong>curezza sociale da gestire con formule di tipo as<strong>si</strong>curativo allo scopo di<br />

ridurre i costi attua<strong>li</strong>;<br />

b5) discip<strong>li</strong>nare e mora<strong>li</strong>zzare il settore pen<strong>si</strong>onistico stabilendo: il divieto del<br />

pagamento di pen<strong>si</strong>oni prima dei 60 anni salvo ca<strong>si</strong> di riconosciuta inabi<strong>li</strong>tà; il<br />

controllo rigido sulle pen<strong>si</strong>oni di inva<strong>li</strong>dità; l'e<strong>li</strong>minazione del fenomeno del cumulo di<br />

più pen<strong>si</strong>oni;<br />

b6) dare attuazione ag<strong>li</strong> artico<strong>li</strong> 39 e 40 della Costituzione regolando la vita dei<br />

<strong>si</strong>ndacati <strong>li</strong>mitando il diritto di sciopero nel senso di:<br />

I - introdurre l'obb<strong>li</strong>go di preavviso dopo aver spedito il concordato;<br />

II - escludere i servizi pubb<strong>li</strong>ci essenzia<strong>li</strong> (trasporti; dogane; ospeda<strong>li</strong> e c<strong>li</strong>niche;<br />

imposte; pubb<strong>li</strong>che amministrazioni in genere) ovvero garantirne il corretto<br />

svolgimento;<br />

III - <strong>li</strong>mitare il diritto di sciopero alle causa<strong>li</strong> economiche ed as<strong>si</strong>curare comunque la<br />

<strong>li</strong>bertà di lavoro;<br />

b7) nuova legislazione sulla partecipazione dei lavoratori alla proprietà azionaria<br />

delle imprese e sulla gestione (modello tedesco);<br />

b8) nuova legislazione sull'assetto del territorio (ecologia, difesa del suolo, discip<strong>li</strong>na<br />

delle acque, rimboscamento, insediamenti umani);<br />

b9) legislazione antimonopo<strong>li</strong>o (modello USA);<br />

b10) nuova legislazione bancaria (modello francese);<br />

b11) riforma della scuola (selezione meritocratica - borse di studio ai non abbienti -<br />

scuole di Stato normale e po<strong>li</strong>tecnica sul modello francese);<br />

b12) riforma ospeda<strong>li</strong>era e sanitaria sul modello tedesco.<br />

c) Stampa - Abo<strong>li</strong>re tutte le provvidenze agevolative dirette a sanare bilanci deficitari<br />

con onere del pubb<strong>li</strong>co erario ed abo<strong>li</strong>re il monopo<strong>li</strong>o RAI-TV.<br />

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Loggia P2 e <strong>massoneria</strong><br />

Vicende in cui è imp<strong>li</strong>cata la loggia P2<br />

- Strage del treno Ita<strong>li</strong>cus<br />

- strage di Bologna<br />

- strage di Ustica<br />

- strage di Piazza Fontana<br />

- strage del rapido 904<br />

- omicidio Calvi<br />

- omicidio Pecorel<strong>li</strong><br />

- omicidio Olof Palme<br />

- omicidio Semerari<br />

- colpo di stato mi<strong>li</strong>tare in Argentina<br />

- tentativo di colpo di stato di Junio Valerio Borghese<br />

- tentativo di colpo di stato della Rosa dei Venti<br />

- caso dei dos<strong>si</strong>er illega<strong>li</strong> del SIFAR<br />

- operazione Minareto<br />

- falso rapimento Sindona<br />

- tentativo di depistamento durante il rapimento Moro<br />

- rapimento Bulgari<br />

- rapimento Ortolani<br />

- rapimento Amedeo<br />

- rapimento Dane<strong>si</strong><br />

- rapimento Amati<br />

- rapporti con la banda della Mag<strong>li</strong>ana<br />

- rapporti con la banda dei mar<strong>si</strong>g<strong>li</strong>e<strong>si</strong><br />

- inchiesta sul traffico di armi e droga del giudice Carlo Palermo<br />

- riciclaggio narcodollari (caso Locascio)<br />

- caso Cava<strong>li</strong>eri del Lavoro di Catania<br />

- fuga di Herbert Kappler<br />

- crack Sindona<br />

- crack Banco Ambro<strong>si</strong>ano<br />

- crack Finabank<br />

- scanda<strong>li</strong> finanziari legati allo IOR<br />

- caso Rizzo<strong>li</strong>-Corriere della Sera<br />

- caso SIPRA-Rizzo<strong>li</strong><br />

- scandalo dei Petro<strong>li</strong><br />

- caso M. Fo. Bia<strong>li</strong><br />

- caso Eni-Petronim<br />

- caso Kollbrunner<br />

- cospirazione po<strong>li</strong>tica e truffa di Antonio Viezzer<br />

- cospirazione po<strong>li</strong>tica di Raffaele Giudice<br />

- cospirazione po<strong>li</strong>tica di Pietro Musumeci<br />

- cospirazione po<strong>li</strong>tica e fal<strong>si</strong>ficazione documenti di Antonio La Bruna<br />

- finanziamenti FIAT alla <strong>massoneria</strong><br />

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Jan Amos Comenius<br />

Jan Amos Komins<strong>ki</strong> («Comenius»)<br />

Tratto da «Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia» di Epiphanius<br />

Comenius, erede spirituale di Johann Valentin Andreae e portavoce della Rosacroce, <strong>si</strong><br />

incaricherà di gettare le fondamenta del mondia<strong>li</strong>smo modernamente inteso,<br />

tracciando un disegno di società allargata a tutti i popo<strong>li</strong>, un vero e proprio piano di<br />

ecumenismo po<strong>li</strong>tico, in grado di appropriar<strong>si</strong> di ogni valenza po<strong>li</strong>tico-re<strong>li</strong>giosa<br />

attraverso una riforma universale della società umana.<br />

Il professore di p<strong>si</strong>cologia della Sorbona, lo svizzero Jean Piaget (!896-1980), l'allora<br />

direttore del «Bureau International d'Education» della mas<strong>si</strong>ma as<strong>si</strong>se culturale<br />

mondiale, l'UNESCO, nella prefazione ad un <strong>li</strong>bro su Comenius edito in occa<strong>si</strong>one delle<br />

celebrazioni avvenute nel 1957 per il tricentenario della pubb<strong>li</strong>cazione ad Amsterdam<br />

dell'«Opera Didactica Omnia», ci porta a conoscenza dei fini che Comenius intendeva<br />

perseguire attraverso il suo programma:<br />

1) unificazione del sapere e sua propagazione grazie a un <strong>si</strong>stema scolastico<br />

perfezionato posto sotto la direzione di una specie di accademia internazionale;<br />

2) coordinamento po<strong>li</strong>tico ad opera di una direzione di istituti internaziona<strong>li</strong> aventi<br />

come scopo il mantenimento della pace fra i popo<strong>li</strong>;<br />

3) riconci<strong>li</strong>azione delle Chiese all'insegna di un cristiane<strong>si</strong>mo tollerante.<br />

L'importanza pecu<strong>li</strong>are di questo piano, è da ricercare nel fatto che, salvo<br />

aggiustamenti di forma nei seco<strong>li</strong> succes<strong>si</strong>vi, specie nel XIX e XX, esso è stato<br />

trasferito pari pari ai nostri giorni. Giova ricordare che l'UNESCO definì Comenius<br />

"Apostolo della compren<strong>si</strong>one mondiale" riconoscendo in lui "un grande antenato<br />

spirituale", "uno dei primi propagatori delle idee alle qua<strong>li</strong> <strong>si</strong> è ispirata l'UNESCO fina<br />

dalla sua fondazione".<br />

"Comenio deve dunque essere con<strong>si</strong>derato come un gran precursore deg<strong>li</strong> attua<strong>li</strong><br />

tentativi di collaborazione internazionale nel campo dell'educazione, della scienza e<br />

della cultura: non è di passaggio o per caso che ha concepito ta<strong>li</strong> idee, le qua<strong>li</strong> in tal<br />

caso concorderebbero in maniera fortuita con l'una o l'altra rea<strong>li</strong>zzazione attuale, ma<br />

è in virtù della sua concezione <strong>si</strong>stematica generale, che fonde in un sol tutto la<br />

natura, il lavoro umano e il processo educativo. E per questo l'UNESCO e il Bureau<br />

International d'Education g<strong>li</strong> debbono il rispetto e la riconoscenza che merita un<br />

grande antenato spirituale".<br />

Comenius nacque a Niwnitz in Moravia il 28/03/1592 da genitori appartenenti alla<br />

setta dei Fratel<strong>li</strong> Boemi, setta che nel 1575 prese il nome di Fratel<strong>li</strong> Moravi in seguito<br />

alla fu<strong>si</strong>one con le chiese eretiche luterana e hus<strong>si</strong>ta.<br />

Allo scoppio della Guerra dei Trent'anni, fal<strong>li</strong>to un tentativo d'insurrezione nel 1620<br />

contro g<strong>li</strong> Asburgo, i Fratel<strong>li</strong> Moravi vennero disper<strong>si</strong> e perseguitati; nel 1628 sotto la<br />

guida di Comenius, divenuto nel frattempo loro vescovo, furono accolti a Lezno in<br />

Pomerania dai Leszczyns<strong>ki</strong>, ardenti partigiani della Riforma. Ivi Comenius scrisse<br />

parte delle sue notevo<strong>li</strong> opere di pedagogia, etica e re<strong>li</strong>gione che g<strong>li</strong> acquistarono<br />

grande notorietà presso le é<strong>li</strong>tes del tempo, al punto che i principi spesso <strong>si</strong><br />

rivolgevano a lui per averlo consulente nella riforma delle proprie istituzioni. E' in<br />

questo periodo che Comenius venne cooptato dalla Fraternità dei Rosacroce e iniziano<br />

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Jan Amos Comenius<br />

le sue peregrinazioni per l'Europa. Fu ad Heidelberg, ove "venne influenzato dai<br />

millenaristi protestanti che credevano che g<strong>li</strong> uomini potessero raggiungere la<br />

salvezza in terra", indi a Londra (!641-1642)m chiamatovi dal Rosacroce tedesco<br />

Samuel Hart<strong>li</strong>eb, ove strinse amicizia con Francis Bacon, di cui ammirava l'opera, e<br />

con Robert Fludd, medico inglese imbevuto di cabala ebraica, vero<strong>si</strong>milmente Gran<br />

Maestro della branca britannica della Rosacroce conosciuto col nome esoterico di<br />

"Summum Bonum". In questo periodo, a dire di Marcelle Denis, diviene "massone<br />

accettato", dà con<strong>si</strong>g<strong>li</strong> po<strong>li</strong>tici al Parlamento, lavora al riavvicinamento delle chiese<br />

protestanti e, soprattutto, preconizza la fondazione a Londra di un "Tempio della<br />

Saggezza" e di un "Collegium Lucis" in vista di fondare un "Accademia celeste" della<br />

quale "la Fraternità della Rosacroce ha segnato il punto di partenza già da mezzo<br />

secolo".<br />

Espulso dall'Inghilterra nel 1642, venne chiamato in Svezia ove soggiornò presso<br />

l'olandese Louis van Geer, un Rosacroce che diverrà suo mecenate e protettore.<br />

Rientrato in Polonia fu nuovamente costretto a espatriare, questa volta verso i Pae<strong>si</strong><br />

Bas<strong>si</strong>. Ad Amsterdam fu accolto con grandi onori e il senato g<strong>li</strong> as<strong>si</strong>curò, oltre che una<br />

somma di cinquecento fiorini l'anno, anche la pubb<strong>li</strong>cazione completa delle sue opere<br />

(1657). Morì in questa città il 5/11/1670, non prima di esser<strong>si</strong> potuto rallegrare della<br />

nascita, avvenuta nel frattempo a Londra, della Royal Society per lo sviluppo delle<br />

scienze, di ispirazione ro<strong>si</strong>cruciana, da lui salutata come modello di una futura<br />

"istituzione universale".<br />

(...)<br />

L'opera pedagogica di Comenius, essenzialmente contenuta nella «Opera Didactica<br />

Omnia» (1633-1638) è inseparabile dal resto del suo <strong>si</strong>stema, essenzialmente<br />

gnostico. Eg<strong>li</strong> stesso lo riconosce quando afferma: "ciò che ho scritto in tema di<br />

gioventù, non l'ho scritto come pedagogo, ma come teologo" («Opera Didactica<br />

Omnia», IV, 27).<br />

In realtà Comenius aveva capito benis<strong>si</strong>mo che modificazioni socia<strong>li</strong> nel senso voluto<br />

avrebbero preso piede solo in conseguenza di un indottrinamento controllato di tutti i<br />

cittadini fin dall'infanzia: né <strong>si</strong> può affermare che la sua eredità spirituale, trasmessa,<br />

adattata e amp<strong>li</strong>ficata da pedagoghi di fama come Johann Heinrich Pestalozzi (1746-<br />

1827) e Maria Montessori (1870-1972), <strong>si</strong>a andata oggi perduta dal momento che<br />

essa connota in modo inconfondibile l'istruzione obb<strong>li</strong>gatoria moderna.<br />

Lo storico e scrittore martinista Pierre Mariel (1900-1980), maestro venerabile della<br />

loggia Villard de Homnecourt a riprova di una secolare continuità ideale, rivendica alla<br />

Rosacroce i seguenti precetti didattici tratti dalle opere di Comenius:<br />

1) "Manda i bambini alle lezioni pubb<strong>li</strong>che il minor numero di ore pos<strong>si</strong>bile, per lasciar<br />

loro il tempo di compiere studi persona<strong>li</strong>".<br />

2) "Sovraccarica la memoria il meno pos<strong>si</strong>bile. Fai imparare a memoria solo ciò che è<br />

ben capito".<br />

3) "Regola la progres<strong>si</strong>one dell'insegnamento secondo l'età e i progres<strong>si</strong> scolastici.<br />

Individua<strong>li</strong>zza le tue lezioni".<br />

4) "Insegna a scrivere scrivendo, a parlare parlando, a ragionare ragionando".<br />

5) "E la regola d'oro: tutto quanto sarà offerto all'intel<strong>li</strong>genza, alla memoria, alla<br />

mano, g<strong>li</strong> al<strong>li</strong>evi dovranno cercare da so<strong>li</strong>, e scoprirlo, discuterlo, farlo, ripeterlo; il<br />

maestro <strong>si</strong> <strong>li</strong>miterà a guidare".<br />

(...)<br />

Il pen<strong>si</strong>ero di Comenius è quindi di straordinaria attua<strong>li</strong>tà, chiave che aiuta<br />

comprendere l'odierna "cultura di massa", propinata dalle elementari all'univer<strong>si</strong>tà:<br />

basti pensare solo alla sto<strong>li</strong>dità delle "ricerche", che in nome dello studio personale<br />

impegnando g<strong>li</strong> al<strong>li</strong>evi in mere scopiazzature, dopo aver posto nel dimenticatoio g<strong>li</strong><br />

esercizi di cal<strong>li</strong>grafia, lo studio serio della grammatica e dell'ana<strong>li</strong><strong>si</strong> logica e in genere<br />

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Jan Amos Comenius<br />

delle discip<strong>li</strong>ne che imp<strong>li</strong>cano procedimenti rigoro<strong>si</strong> e serrati, ta<strong>li</strong> da costringere la<br />

mente entro retti schemi di ordine e <strong>si</strong>stematicità<br />

(...)<br />

Ecco cosa ne pensava Nicholas Murray Butler: "Il posto di Comenius nella storia<br />

dell'istruzione [...] è di un'importanza dominante. Eg<strong>li</strong> introduce e domina tutto il<br />

movimento moderno nel campo dell'istruzione elementare e secondaria. Il suo<br />

rapporto col nostro presente è <strong>si</strong>mile a quello ottenuto da Copernico e Newton<br />

riguardo alla scienza moderna, Bacone e Descartes verso la filosofia"<br />

L'israe<strong>li</strong>ta Butler era allora una brillante stella del firmamento mondia<strong>li</strong>sta: massone<br />

d'alto grado deg<strong>li</strong> Illuminati di Baviera, sarebbe diventato di lì a pochi anni capo del<br />

British Israel, pre<strong>si</strong>dente della Pilgrims' Society, del CFR americano, dell'Univer<strong>si</strong>tà di<br />

Columbia, amministratore della celebre fondazione Carnegie e collaboratore del<br />

banchiere ebraico Jakob Schiff nei finanziamenti alla rivoluzione bolscevica nel 1917:<br />

per tutto ciò verrà in<strong>si</strong>gnito del Premio Nobel per la Pace nel 1931<br />

Tratto da «Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia» di Epiphanius<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

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Wall Street e le fonti finanziarie del nazionalsocia<strong>li</strong>smo<br />

Wall Street e le fonti finanziarie del Nazionalsocia<strong>li</strong>smo<br />

di Roberto De Mattei, dalla rivista "Cristianità" nr. 28-30 del 1977<br />

Troppo spesso g<strong>li</strong> storici sembrano dimenticare le origini anche finanziarie dei movimenti e delle<br />

organizzazioni po<strong>li</strong>tiche di cui affrontano lo studio. La letteratura così abbondante, e talvolta inutile,<br />

fiorita attorno ai due maggiori fenomeni rivoluzionari di questo secolo - il comunismo e il<br />

nazionalsocia<strong>li</strong>smo -, è estremamente avara di elementi in propo<strong>si</strong>to; e la neg<strong>li</strong>genza appare tanto<br />

<strong>si</strong>ngolare da essere sospetta, quando tale studio lascia emergere imprevedibi<strong>li</strong> e sconcertanti<br />

ascendenze finanziarie convergenti tra realtà po<strong>li</strong>tiche e cultura<strong>li</strong> che <strong>si</strong> vorrebbero irriducibilmente<br />

antitetiche. Più esp<strong>li</strong>citamente: alla nascita e allo sviluppo del nazional-socia<strong>li</strong>smo risultano<br />

strettamente legati g<strong>li</strong> stes<strong>si</strong> uomini e gruppi finanziari che offrirono il sostegno economico deci<strong>si</strong>vo alla<br />

Rivoluzione d'Ottobre.<br />

IL SUPERCAPITALISMO INVADE L'ECONOMIA DI WEIMAR<br />

Va premesso che al prof. Sutton mancano le grandi <strong>li</strong>nee del quadro che vede lo<br />

scontro deci<strong>si</strong>vo della nostra epoca nella lotta tra le forze della Rivoluzione e quelle<br />

della Contro-Rivoluzione (2). Ma il pregio della sua opera è costituito dalla serietà<br />

documentaria, dal rigore scientifico, dal tono equi<strong>li</strong>brato, dalla prudenza nel giudizio:<br />

qua<strong>li</strong>tà assolutamente necessarie per affrontare problemi tanto facilmente fuorvianti.<br />

Le pagine di Sutton offrono dunque un contributo circoscritto ma prezioso alla storia<br />

"occulta" dell'espan<strong>si</strong>one rivoluzionaria nel nostro secolo. Nella prima parte del suo<br />

volume lo studioso americano dimostra che l'ascesa del nazionalsocia<strong>li</strong>smo, il suo<br />

conso<strong>li</strong>damento e il suo stesso imponente sforzo bel<strong>li</strong>co sono strettamente legati<br />

all'as<strong>si</strong>stenza economica e tecnologica offerta fin dag<strong>li</strong> anni Venti da Wall Street alla<br />

Repubb<strong>li</strong>ca di Weimar.<br />

Wall Street organizzò, non di<strong>si</strong>nteressatamente, i due programmi di prestiti noti sotto<br />

i nomi di "piano Dawes" (1924) e "piano Young" (1928). Non a caso, osserva Sutton,<br />

i negoziati per la "ricostruzione" videro al tavolo delle trattative, da una parte<br />

banchieri come Charles Dawes e Owen Young, notori esponenti dell'Estab<strong>li</strong>shment<br />

supercapita<strong>li</strong>sta, dall'altra il pre<strong>si</strong>dente della Reichsbank Hjalmar Horace Greeley<br />

Schacht (3). legato all'Estab<strong>li</strong>shrnent da vinco<strong>li</strong> fami<strong>li</strong>ari, l'uomo che <strong>si</strong> rivelò il<br />

"legame chiave tra l'é<strong>li</strong>te di Wall Street e il circolo più chiuso di Hitler" (4).<br />

Accanto a quello dei "cartel<strong>li</strong>" tedeschi, non va dimenticato il ruolo delle multinaziona<strong>li</strong><br />

americane, come la General Electric, la Standard Oil of New Jersey è la International<br />

Telephone and Telegraph (l.T.T.). La General,Electric, che controllava in Germania la<br />

Allgemeine Elektricitäts Gesellschaft (A.E.G.) e la Osram, neg<strong>li</strong> stes<strong>si</strong> anni in cui <strong>si</strong><br />

as<strong>si</strong>curava il monopo<strong>li</strong>o della produzione elettrica sovietica, offriva il suo contributo<br />

determinante allo sviluppo dell'industria elettrica nazional-socia<strong>li</strong>sta. La Standard Oil<br />

of New Jersey as<strong>si</strong>curava all'industria nazionalsocia<strong>li</strong>sta la sua as<strong>si</strong>stenza per la<br />

produzione della benzina <strong>si</strong>ntetica, che avrebbe risolto gran parte dei problemi<br />

logistici tedeschi durante la guerra; la I.T.T., oltre a una partecipazione di qua<strong>si</strong> il<br />

30% nell'industria aeronautica Focke-Wolfe, alla quale <strong>si</strong> devono alcuni tra i mig<strong>li</strong>ori<br />

aerei da combattimento tedeschi della seconda guerra mondiale,attraverso il<br />

banchiere nazional-socia<strong>li</strong>sta Kurt von Scröder, che curava g<strong>li</strong> interes<strong>si</strong> della<br />

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Wall Street e le fonti finanziarie del nazionalsocia<strong>li</strong>smo<br />

multinazionale americana in Germania, finanziò regolarmente, dal 1932 al 1944, lo<br />

stesso Himmler e l'ambiente economico legato alle SS.<br />

Fino al 1944 g<strong>li</strong> stabi<strong>li</strong>menti dell'A.E.G. e delle altre industrie collegate con le<br />

multinaziona<strong>li</strong> americane (Sutton riporta statistiche ed esempi, come g<strong>li</strong> impianti<br />

dell'A.E.G. a Koppelsdorf o a Norimberga)furono misteriosamente risparmiati; con<br />

l'ovvia conseguenza di un continuo incremento della produzione elettrica tedesca.<br />

In tutto, un totale di tre mi<strong>li</strong>oni di marchi, sottoscritto da importanti imprese e uomini<br />

di affari tedeschi, ma soprattutto dalle multinaziona<strong>li</strong> tedesco-americane, fu versato,<br />

attraverso la Delbruck Schickler Bank, al Nationale Treuhand,amministrato da Rudolf<br />

Hess e da Hjalmar Schacht. Lo stesso Schacht aveva organizzato lo storico incontro<br />

del 20 febbraio 1933, in casa di Goering, allora pre<strong>si</strong>dente del Reichstag, in cui Hitler<br />

aveva presentato i suoi piani ag<strong>li</strong> esponenti dell'alta finanza tedesca. La maggiore<br />

sovvenzione (circa il 30% del totale) fu versata dall'I.G.Farben:500 mila marchi, a cui<br />

<strong>si</strong> possono aggiungere altri 200 mila marchi,versamento personale di un suo<br />

dirigente, A. Steinke della Bubiag. Vale la pena ricordare che l'I.G. Farben, creata da<br />

Herman Schmitz nel 1925 grazie ai prestiti americani, contava tra i suoi dirigenti neg<strong>li</strong><br />

Stati Uniti alcuni tra i più influenti uomini di Wall Street, come Edsel B. Ford della<br />

Ford Motor Company, C. E. Mitchell della Federal Reserve Bank di New York e Walter<br />

Teagle, della Federal Reserve Bank di New York e della Standard Oil Company of New<br />

Jersey,amico e con<strong>si</strong>g<strong>li</strong>ere del pre<strong>si</strong>dente Roosevelt.<br />

Ma il capitolo più interessante del volume di Sutton è forse quello dedicato a un<br />

misterioso volumetto su Le fonti finanziarie del nazional-socia<strong>li</strong>smo (7)apparso in<br />

Olanda nel 1933 sotto il nome di Sidney Warburg e poi improvvisamente scomparso<br />

dalla circolazione. Sutton è riuscito a rintracciarne una delle sole tre copie<br />

apparentemente sopravvissute e ce ne offre un articolato riassunto. Il <strong>li</strong>bro, che <strong>si</strong><br />

presenta come una sorta di "diario" di un esponente di Wall Street deluso dag<strong>li</strong><br />

intrighi del mondo supercapita<strong>li</strong>sta, è diviso in tre capito<strong>li</strong>, rispettivamente intitolati<br />

"1929", "1931" e "1933".<br />

Il primo descrive una riunione segreta dell'alta finanza, americana svolta<strong>si</strong> nel giugno<br />

del 1929.<br />

Il problema sul tappeto era quello delle pesanti richieste france<strong>si</strong> di riparazioni di<br />

guerra che ostacolavano la cooperazione economica tra la Repubb<strong>li</strong>ca di Weimar e<br />

Wall Street. Secondo i presenti, per <strong>li</strong>berare la Germania dal ricatto economico<br />

francese <strong>si</strong> sarebbe dovuto ricorrere a una rivoluzione,comunista o naziona<strong>li</strong>sta. In<br />

una riunione succes<strong>si</strong>va <strong>si</strong> optò per la seconda soluzione e a un giovane banchiere<br />

israe<strong>li</strong>ta presente, "Sidney Warburg", venne affidato l'incarico di stabi<strong>li</strong>re un contatto<br />

con l'uomo po<strong>li</strong>tico prescelto: Dopo alcune difficoltà inizia<strong>li</strong>,riuscì a incontrare Hitler a<br />

Monaco. Wall Street offrì al leader nazional-socia<strong>li</strong>sta, tramite Warburg, dieci mi<strong>li</strong>oni<br />

di dollari. La somma fu pagata attraverso la banca Mendelsohn di Amsterdam, che<br />

emise assegni in marchi incassati da dirigenti nazionalsocia<strong>li</strong>sti in dieci diverse città<br />

tedesche.<br />

Qualche settimana dopo la stampa americana cominciò a interessar<strong>si</strong> del<br />

nazionalsocia<strong>li</strong>smo e il New York Times iniziò a pubb<strong>li</strong>care regolarmente brevi<br />

resoconti sui discor<strong>si</strong> di Hitler (8). Il secondo capitolo del <strong>li</strong>bro descrive un'altra<br />

riunione dell'alta finanza,svolta<strong>si</strong> nell'ottobre 1931 in seguito a una richiesta di aiuto<br />

economico dello stesso Hitler. Le opinioni, questa volta, furono discordanti. Mentre<br />

alcuni finanzieri (tra cui Rockefeller) <strong>si</strong> dimostrarono favorevo<strong>li</strong> alla<br />

nuova sovvenzione, altri, tra cui Montagu Norman della Banca d'Inghilterra,<strong>si</strong> dissero<br />

contrari, sostenendo che Hitler non sarebbe mai riuscito a impadronir<strong>si</strong> del potere. Fu<br />

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Wall Street e le fonti finanziarie del nazionalsocia<strong>li</strong>smo<br />

stanziato, tuttavia, un nuovo finanziamento e Warburg riprese la strada della<br />

Germania. A Warburg Hitler disse che <strong>si</strong> presentavano per il suo movimento due<br />

pos<strong>si</strong>bi<strong>li</strong> vie di conquista del potere: una via rivoluzionaria, che avrebbe avuto<br />

bisogno di tre me<strong>si</strong> di tempo e sarebbe costata 500 mi<strong>li</strong>oni di marchi, e una via legale,<br />

che avrebbe richiesto tre anni e 200 mi<strong>li</strong>oni di marchi. Wall Street preferì la seconda<br />

via, as<strong>si</strong>curando un finanziamento di 15 mi<strong>li</strong>oni di dollari, pagati anche in questo caso<br />

da banche diverse, in città diverse, per disperderne ogni traccia.<br />

Il terzo capitolo del <strong>li</strong>bro riferisce l'ultimo incontro di Warburg con Hitler,la notte<br />

dell'incendio del Reichstag. Hitler informò il suo interlocutore dello sviluppo del suo<br />

partito e chiese un nuovo finanziamento di 7 mi<strong>li</strong>oni di dollari, pagato attraverso i<br />

consueti cana<strong>li</strong>.Fin qui il contenuto del volume, che <strong>si</strong> conclude con note amare sul<br />

mondo di Wall Street e sul futuro di Hitler da parte del presunto Sidney Warburg.<br />

Dico "presunto" perché, poco dopo l'apparizione dei <strong>li</strong>bro, il 24 novembre 1933, una<br />

nota sul New York Times smentì categoricamente che l'autore delle pagine fosse Fe<strong>li</strong>x<br />

Warburg o altro appartenente alla nota famig<strong>li</strong>a di banchieri tedesco-americani.<br />

L'"ine<strong>si</strong>stenza" dell'autore fu, apparentemente, il motivo che portò al ritiro dalla<br />

circolazione del volume, la cui storia non è comunque esaurita.L'apparizione, dopo la<br />

guerra, di due <strong>li</strong>bri, Spanischer Sommer (9) di René Sonderegger e Lieber Euere<br />

Feinde (10) di Werner Zimmermann, in cui <strong>si</strong> rievocava il misterioso volumetto,<br />

provocò una nuova reazione dei Warburg. James Paul Warburg, fig<strong>li</strong>o di Paul, in un<br />

affidavit, in una testimonianza giurata pubb<strong>li</strong>cata in appendice alle Memorie di Franz<br />

von Papen (11), pur ammettendo di conoscere il volumetto solo dal resoconto di<br />

Sonderegger e Zimmermann, smentì nuovamente l'e<strong>si</strong>stenza dell'autore e il<br />

presumibile contenuto.A questo punto però, anche ammesso che Sidney Warburg non<br />

<strong>si</strong>a mai e<strong>si</strong>stito, il che è probabile, resta straordinaria attinenza dei particolari rivelati<br />

nel <strong>li</strong>bro, certamente sconosciuti al grande pubb<strong>li</strong>co nel 1933, con risultati delle<br />

ricerche di Sutton. Resta, osserva lo stesso Sutton,"l'incontrovertibile evidenza che<br />

alcuni Warburg, compreso il padre di James Paul [...] furono dirigenti dell'I.G. Farben<br />

e <strong>si</strong> sa che la I.G. Farben ha finanziato Hitler. Se Sidney Warburg è un mito, i direttori<br />

della Farben Max e Paul Warburg non lo sono" (12). Resta, infine, il mistero, osserva<br />

ancora Sutton, del motivo per cui un ebreo come James Paul Warburg abbia deciso di<br />

smentire a quindici anni della sua apparizione, un <strong>li</strong>bro che afferma di non avere<br />

letto, sceg<strong>li</strong>endo come veicolo proprio le memorie di un noto gerarca nazionalsocia<strong>li</strong>sta<br />

come von Papen (13).<br />

Va aggiunto, a titolo informativo, un particolare ricordato da Sutton.<br />

LA CHIAVE NELLE ORIGINI "ESOTERICHE" DEL NAZIONALSOCIALISMO?<br />

La lettura del <strong>li</strong>bro di Sutton stabi<strong>li</strong>sce alcune certezze e pone molti interrogativi. Le<br />

certezze sono le conclu<strong>si</strong>oni di Sutton: il socia<strong>li</strong>smo sovietico, il New Deal socia<strong>li</strong>sta e<br />

il nazionalsocia<strong>li</strong>smo, ver<strong>si</strong>oni diverse del collettivismo moderno, furono finanziati da<br />

uno stesso "clan" supercapita<strong>li</strong>sta. G<strong>li</strong> interrogativi riguardano le vere origini, la<br />

natura e i rea<strong>li</strong> fini di questo "clan", che sembra inadeguato ridurre a una<br />

personificazione dei "profitto" nei tempi moderni. Lo stesso Sutton,nella prefazione al<br />

suo volume, ci offre tuttavia uno spirag<strong>li</strong>o, scrivendo che il ruolo di questa é<strong>li</strong>te<br />

finanziaria dovrebbe essere esaminato in rapporto a un aspetto del nazionalsocia<strong>li</strong>smo<br />

nei confronti del quale confessa la sua incompetenza: le origini "mistiche" ed<br />

"esoteriche". "Un elemento tanto importante - sotto<strong>li</strong>nea Sutton - quanto quello delle<br />

origini finanziarie " (15).<br />

L'affermazione colpisce proprio perché proveniente da uno scrittore così poco inc<strong>li</strong>ne,<br />

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Wall Street e le fonti finanziarie del nazionalsocia<strong>li</strong>smo<br />

per menta<strong>li</strong>tà, a questo tipo di interes<strong>si</strong> e offre nuovi e inconsueti stimo<strong>li</strong> ag<strong>li</strong> storici<br />

vog<strong>li</strong>ano fare luce sul vero volto dei fenomeni rivoluzionari del nostro tempo.<br />

ROBERTO DE MATTEI<br />

NOTE<br />

(1) Cfr. ANTONY C. SUTTON, Wall Street and the Rise of Hitler, 1976 Press, Seal Beach (Ca<strong>li</strong>fornia)<br />

1976. G<strong>li</strong> altri due volumi che completano la trilogia sono Wall Street and the Bolshevik Revolution,<br />

Ar<strong>li</strong>ngton House, New York 1974, e Wall Street and Frank<strong>li</strong>n Delano Roosvelt, Ar<strong>li</strong>ngton House New<br />

York 1975.<br />

L'unica segnalazione ita<strong>li</strong>ana del volume, a quanto mi risulta, <strong>si</strong> deve a Luciano Marrocco, Come Wall<br />

Sireet finanziò Hitler, in L'Alternativa, 25-4-1977.<br />

Marrocco fa peraltro riferimento a una recen<strong>si</strong>one del volume apparsa nel numero di marzo di<br />

quest'anno della rivista austra<strong>li</strong>ana The New Times.<br />

(2) Cfr. PLINIO CORRÊA DE OLIVEIRA, Rivoluzione e ControRivoluzione,3a ed. it. accresciuta,<br />

Cristianità, Piacenza 1977.<br />

(3) Hjalmar Schacht, "massone di alto grado" (cfr. J. FEST, Hitler,tr. it.,Rizzo<strong>li</strong> Milano 1976, p. 530), fu<br />

governatore della Reichsbank dal 1924 al 1929,poi ministro delle finanze di Hitler dal 1936 al 1939, per<br />

ritornare infine alla guida della Reichsbank. Fu assolto a Norimberga. Sutton ne ricorda il secondo<br />

nome "Horace Greeley", per sotto<strong>li</strong>nearne l'origine americana (la famig<strong>li</strong>a di Schacht era legata alla<br />

Equitable Trust di Wall Street). Può essere interessante ricordare che Horace Greeley, affi<strong>li</strong>ato alla<br />

setta deg<strong>li</strong> Illuminati di Baviera,fu uno dei finanziatori del Manifesto di Marx (cfr. tra l'altro J. BORDIOT,<br />

Le pouvoir occulte fourrier du communisme, Editions de Chiré, Parigi 1976, pp. 132, 140).<br />

(4) ANTONY C. SUTTON, op. cit., p. 18.<br />

(5) CARROLL QUIGLEY, Tragedy and Hope, The MacMillan Company, New York 1966, p. 324.<br />

(6) Sul ruolo dei Warburg nel finanziamento della Rivoluzione d'Ottobre, cfr. ROBERTO DE MATTEI,<br />

Rivoluzione d'Ottobre e supercapita<strong>li</strong>smo, in Cristianità,Piacenza aprile 1977, anno V, n. 24.<br />

(7) Cfr. SIDNEY WARBURG, De Geldbronnen van Het NationaalSocia<strong>li</strong>sm (Drie Gesprekken Met Hitler),<br />

Van Holkema e Wacendorf, Amsterdam 1933.<br />

(8) Da allora, il New York Times non smise di mostrare particolare "propen<strong>si</strong>one" nei confronti di Hitler.<br />

Testimonianza preziosa è un commento all'attentato del 20 lug<strong>li</strong>o e alla congiura antihitleriana,<br />

pubb<strong>li</strong>cato il 9 agosto 1944,in cui <strong>si</strong> fa notare che i dettag<strong>li</strong> del fatto ricordavano "l'atmosfera del<br />

tenebroso mondo del crimine" più che quella che "ci <strong>si</strong> attenderebbe normalmente nel corpo deg<strong>li</strong><br />

ufficia<strong>li</strong> di uno stato civile". Per un anno intero, sotto<strong>li</strong>neava il giornale<br />

dell'Estab<strong>li</strong>shment in tono di rimprovero, alcuni dei più alti ufficia<strong>li</strong> dell'esercito tedesco <strong>si</strong> erano<br />

occupati di piani "per imprigionare o per uccidere il Capo dello Stato e il Comandante supremo<br />

dell'Esercito".<br />

Alla fine organizzarono il loro piano "con una bomba, l'arma tipica del mondo dei de<strong>li</strong>nquenti..." (cfr.<br />

HANS ROTHFELS, L'oppo<strong>si</strong>zione tedesca al nazismo, trad. it., Cappel<strong>li</strong>, Bologna 1963, p. 256).<br />

(9) Cfr. RENE SONDEREGGER, Spanischer Sommer, Aehren Verlag, Affoltern (Svizzera) 1948.<br />

(10) Cfr. WERNER ZIMMERMANN, Lieber Euere Feinde, Frankhauser Verlag,Thielle-Neuchatel 1948.<br />

(11) Cfr. FRANZ VON PAPEN, Memoires, E. P. Dulton, New York 1953 (cfr.per l'affidavit, pp. 593-602).<br />

(12) ANTONY C. SUTTON, op. cit., p. 135.<br />

(13) Ibid., p. 146.<br />

(14) L. FRY, in Woman Voice, 27-8-1953, cit. in H. COSTON L'alta finanza e le rivoluzioni, trad. it.,<br />

Edizioni di Ar, Padova p. 36.<br />

(15) ANTONY C. SUTTON, op. cit., p. 14.<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

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Fonti finanziarie del comunismo e de nazifascismo<br />

<strong>Pagina</strong> finanziamenti occulti<br />

I FINANZIATORI DELLA RIVOLUZIONE RUSSA 12/12/2003<br />

Fin dal 1914 i tedeschi sovvenzionarono la rivoluzione russa, <strong>si</strong>a direttamente<br />

attraverso la Reichsbank, <strong>si</strong>a per intermediazione della banca Warburg & Co di<br />

Amburgo che faceva pervenire i fondi ai rivoluzionari tramite le sue sedi in Svezia...<br />

LE FONTI FINANZIARIE DEL COMUNISMO E DEL NAZIONALSOCIALISMO (Pdf)<br />

di Oscar Sanguinetti tratto da "Cristianità" anno I, 1985, pp. 39-52<br />

Parte I (28.5 Kb) - Parte II (38.5 Kb)<br />

www.di<strong>si</strong>nformazione.it<br />

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cultura... [leggi]<br />

Lettera per NO EURO [7/01/06]<br />

Cari amici, in questi anni, soprattutto dopo la pubb<strong>li</strong>cazione di Un'altra Moneta, molti<br />

mi hanno contattato per chiedermi cosa fare per rea<strong>li</strong>zzare una Faz o scardinare il<br />

<strong>si</strong>stema monetario... [leggi]<br />

Tutti dentro... [4/01/06]<br />

Adesso è chiaro perché (qua<strong>si</strong>) nessuno dei leaders po<strong>li</strong>tici chiedeva (con<br />

determinazione) le dimis<strong>si</strong>oni di Fazio: tutti sapevano quale gioco <strong>si</strong> stava giocando e<br />

qua<strong>li</strong> erano i ruo<strong>li</strong> da interpretare... [leggi]<br />

Astaxantina: la molecola del benessere [4/01/06]<br />

L'astaxantina (A:) è un pigmento rosso presente in natura in numero<strong>si</strong> organismi<br />

viventi. Tuttavia la principale fonte estrattiva è vegetale, in quanto viene<br />

esclu<strong>si</strong>vamente <strong>si</strong>ntetizzata... [leggi]<br />

Tasse e affari - Gest Crime [4/01/06]<br />

"E' quanto mai strano che per la provincia ed il comune di Genova <strong>si</strong>a stato affidato<br />

alla società Gest Line spa con sede a Napo<strong>li</strong> il servizio riscos<strong>si</strong>oni. Perché l'affidamento<br />

non andato... [leggi]<br />

Mario Draghi & la lobbies bancaria internazionale [30/12/05] MP<br />

La Goldman Sachs & Co. è <strong>si</strong>curamente una delle banche d'affari private più potenti<br />

del mondo. Sorta nel 1869 a Manhattan grazie a due immigrati tedeschi Marcus<br />

Goldman e Samuel Sachs... [leggi]<br />

Etleboro, <strong>si</strong>gnoraggio e censure internaziona<strong>li</strong> [29/12/05]<br />

La Etleboro, più che un'organizzazione di persone, può essere con<strong>si</strong>derata<br />

un'organizzazione di informazioni, un in<strong>si</strong>eme di dati statistici, economici e scientifici<br />

frutto di lunghe ed elaborate... [leggi]<br />

Fiat, Enel, Telecom: tre cadaveri che camminano [28/12/05] EB<br />

Enel, Telecom e Fiat, tre cadaveri che camminano, il loro outlook di mercato a mio<br />

avviso non è molto confortante. Enel ha il monopo<strong>li</strong>o sulla distribuzione di energia<br />

elettrica... [leggi]<br />

Dies Nata<strong>li</strong>s So<strong>li</strong>s Invicti [27/12/05]<br />

Il giorno del "solstizio d'inverno", non è un giorno come g<strong>li</strong> altri. Non è solo la<br />

ricorrenza di un importante fenomeno astrofi<strong>si</strong>co. E' il giorno del perenne... [leggi]<br />

L'alternativa della "moneta complementare" [27/12/05] NG<br />

Una tale <strong>si</strong>tuazione di artificiosa scar<strong>si</strong>tà date le opportunità offerte dalle attua<strong>li</strong><br />

tecnologie e l'insufficiente risposta ai bisogni del Pianeta, può stimolare misure di<br />

compensazione... [leggi]<br />

Parole e frequenze possono influenzare il DNA [27/12/05]<br />

Il DNA umano è un internet biologico, superiore, sotto molti aspetti, a quello<br />

artificiale. La più recente ricerca scientifica russa spiega, direttamente o<br />

indirettamente, fenomeni qua<strong>li</strong> l'autoguarigione... [leggi]<br />

Fazio e lo scontro tra Opus Dei e Rothschild... [22/12/05]<br />

Il re<strong>li</strong>gio<strong>si</strong>s<strong>si</strong>mo Antonio Fazio è il capro espiatorio dello scontro al vertice tra l'Opera<br />

(Obra), meg<strong>li</strong>o nota come Opus Dei, e quelle fazioni vicine ag<strong>li</strong> imperi anglo-ebraici<br />

come Rothschild, Warburg, Barings... [leggi]<br />

Ancora un incidente ferroviario [21/12/05]<br />

Sono ancora i lavoratori, i pendolari, g<strong>li</strong> studenti e i bambini a pagare un prezzo<br />

altis<strong>si</strong>mo per una po<strong>li</strong>tica irresponsabile e scellerata che individua nel mercato e nel<br />

profitto la sua strategia... [leggi]<br />

Elogio di Antonio Fazio [21/12/05] DdS<br />

Fino all'ultimo Antonio Fazio ha difeso, con feroce coerenza il ruolo supremo custode<br />

delle Istituzioni assunto nell'ormai lontano 1993. Anno difficile quello, dopo lo sfascio<br />

della po<strong>li</strong>tica... [leggi]<br />

Ustica: "muro di gomma"...o "gioco delle 3 carte"? [20/12/05]<br />

Le dichiarazioni di Paolo Guzzanti meritano necessarie ed opportune rettifiche:<br />

Intanto, l'assoluzione dei Genera<strong>li</strong> Inqui<strong>si</strong>ti riguarda soltanto il de<strong>li</strong>tto di "attentato<br />

ag<strong>li</strong> Organi Costituziona<strong>li</strong>"... [leggi]<br />

Aggiornamento <strong>si</strong>tuazione Dottor Hamer [20/12/05]<br />

Le scrivo per un motivo preciso dato che la mia avvocatessa non osa scriverle per<br />

timore della giustizia. Non sono affatto un uomo pauroso, avendo già subito tanti<br />

attentati alla mia vita... [leggi]<br />

TAV: tutto quello che avreste voluto sapere...[20/12/05]<br />

Assorbiti dalle disavventure della Fiat prima, di Cirio, Parmalat e A<strong>li</strong>ta<strong>li</strong>a poi, ci <strong>si</strong>amo<br />

dimenticati della più grande mina vagante dei conti pubb<strong>li</strong>ci del nostro Paese: il TAV...<br />

[leggi]<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/index.html (1 di 3)08/01/2006 16.53.34<br />

.<br />

§ Archivio artico<strong>li</strong><br />

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§ Sostenitori<br />

§ Appuntamenti<br />

Cerca nel <strong>si</strong>to<br />

In breve<br />

21/12/05 Il governatore di<br />

Ban<strong>ki</strong>ta<strong>li</strong>a Antonio Fazio <strong>si</strong> è<br />

dimesso. E' in atto uno<br />

scontro al vertice tra Opus<br />

Dei...leggi<br />

25/11/05 La Banca centrale<br />

europea BCE ha alzato i tas<strong>si</strong><br />

d'interesse di 0.25%...leggi<br />

Interpretazione realtà<br />

Interpretazione<br />

deg<strong>li</strong> accadimenti<br />

geopo<strong>li</strong>tici<br />

mondia<strong>li</strong> da un<br />

punto di vista<br />

spirituale...<br />

A<strong>li</strong>mentazione<br />

Additivi chimici -<br />

aromi natura<strong>li</strong> -<br />

aspartame - latte<br />

pastorizzato -<br />

zucchero di <strong>si</strong>nte<strong>si</strong><br />

& C.<br />

O.G.M.<br />

Dos<strong>si</strong>er segreto: il<br />

mais transgenico<br />

della Monsanto<br />

provoca gravi<br />

malformazioni nei<br />

ratti da<br />

esperimento!<br />

Bambini & p<strong>si</strong>cofarmaci<br />

Il Rita<strong>li</strong>n® induce<br />

nei bambini<br />

tos<strong>si</strong>codipendenza<br />

e provoca<br />

mutazioni<br />

genetiche nei<br />

cromosomi...<br />

11 settembre 2001<br />

Martedì 11<br />

settembre 2001:<br />

colpo di stato in<br />

USA. Quello che<br />

non ci hanno detto<br />

Nuova Medicina


Di<strong>si</strong>nformazione.it: Oltre la Verità Ufficiale. Mig<strong>li</strong>aia di artico<strong>li</strong> su: medi...id icke, pedofi<strong>li</strong>a, satanismo, mostro di firenze, nuova medicina, hamer, tum<br />

MISTERO DELLA<br />

SITUAZIONE<br />

INTERNAZIONALE<br />

9-11 IN PLANE<br />

SITE<br />

Entra in <strong>li</strong>breria<br />

Banche e pecore da scannare... [19/12/05] EB<br />

Come può la Banca d'Ita<strong>li</strong>a esercitare realmente la vigilanza ed effettuare i control<strong>li</strong><br />

quando i principa<strong>li</strong> soggetti che ne sarebbero pena<strong>li</strong>zzati sono proprio i suoi<br />

azionisti?... [leggi]<br />

Duri e Puri [16/12/05] EB<br />

Il <strong>si</strong>stema capita<strong>li</strong>stico ita<strong>li</strong>ano, ormai un capita<strong>li</strong>smo senza capita<strong>li</strong>, un fragile castello<br />

di carte, tenuto in piedi da prestiti obb<strong>li</strong>gazionari e debiti con il mercato è<br />

strettamente collegato ... [leggi]<br />

Il ritorno di Gel<strong>li</strong> [15/12/05] RP<br />

Licio Gel<strong>li</strong>, l'Onu, il Parlamento Mondiale, la po<strong>li</strong>zia parallela di Riccardo Sindoca e<br />

l'ambasciata mondiale macedone per i bambini: tutti in<strong>si</strong>eme, con un manipolo di<br />

esponenti... [leggi]<br />

IOR: una lunga storia [14/12/05]<br />

I legami tra Vaticano e mondo bancario sono un nodo importante dell'intera vicenda.<br />

Per capire le logiche che dominano questi comples<strong>si</strong> rapporti non <strong>si</strong> può prescindere<br />

dalle origini dello Ior... [leggi]<br />

La borsa s'impenna? No tentenna e poi sprofonda... [13/12/05] EB<br />

Uno scenario bor<strong>si</strong>stico pesantemente ribas<strong>si</strong>sta ci attende, non per i pros<strong>si</strong>mi anni,<br />

ma per i pros<strong>si</strong>mi me<strong>si</strong>. Le motivazioni macroeconomiche che trasmettono profondo<br />

sgomento... [leggi]<br />

TAV: i nove luoghi comuni [12/12/05] BG<br />

Elenco una serie di luoghi comuni sulla Val di Susa e due foto deg<strong>li</strong> scontri dell'8/12 in<br />

cui <strong>si</strong> possono notare i famo<strong>si</strong> 1000 black block e anarchici citati dal dipendente<br />

Pisanu... [leggi]<br />

Il canto deg<strong>li</strong> Ayatollah [12/12/05] CB<br />

Il pre<strong>si</strong>dente iraniano Mahmud Ahmadinejad non perde occa<strong>si</strong>one per lanciare<br />

invettive contro Israele, e lo fa con cadenza qua<strong>si</strong> regolare, <strong>si</strong>ncronizzata con g<strong>li</strong><br />

appuntamenti della po<strong>li</strong>tica internazionale... [leggi]<br />

La bolla immobi<strong>li</strong>are è già scoppiata in USA [9/12/05] MB<br />

L'aveva previsto Eugenio Benetazzo, l'autore di "Duri e Puri" di cui abbiamo scritto.<br />

Ora lo conferma Bloomberg, il giornale finanziario americano che appartiene al<br />

<strong>si</strong>ndaco di NY... [leggi]<br />

La ricerca di un <strong>si</strong>gnificato [9/12/05] LS<br />

Ogni nuova impresa terroristica, ogni nuovo disastro ecologico, l'insoddisfazione per i<br />

<strong>si</strong>stemi di governo ci provocano brividi di paura e ci fanno comprendere che il nostro<br />

mondo stia collassando... [leggi]<br />

ADHD: un altro p<strong>si</strong>cofarmaco ritirato dal commercio [7/12/05]<br />

La Abbott Laboratories ha dichiarato di aver cessato la produzione di un proprio<br />

farmaco stimolante del <strong>si</strong>stema nervoso centrale - il Cylert - in quanto gravato da<br />

epatotos<strong>si</strong>cità... [leggi]<br />

Alta velocità in Val di Susa: un attacco brutale e programmato [7/12/05] FC<br />

La Val di Susa è un punto fondamentale deg<strong>li</strong> equi<strong>li</strong>bri energetici europei. Un chakras<br />

importantis<strong>si</strong>mo è <strong>si</strong>tuato all'imboccatura della valle, da cui dipartono cana<strong>li</strong> energetici<br />

che arrivano fino... [leggi]<br />

Iran compra nuovi mis<strong>si</strong><strong>li</strong> dalla Rus<strong>si</strong>a [5/12/05]<br />

Teheran ha comprato da Mosca 29 <strong>si</strong>stemi mis<strong>si</strong><strong>li</strong>stici terra-aria TOR-M1. poiché l'Iran<br />

è quotidianamente minacciato di aggres<strong>si</strong>one USA-israe<strong>li</strong>ana, l'arma è palesemente<br />

intesa... [leggi]<br />

Antidepres<strong>si</strong>vi [5/12/05]<br />

Il 29 dicembre 1987 è stato introdotto sul mercato internazionale un nuovo farmaco<br />

antidepres<strong>si</strong>vo: la fluoxetina, detta Prozac. E' stata reclamizzata come la "pillola della<br />

fe<strong>li</strong>cità"... [leggi]<br />

Vendere a tutti il colesterolo alto [2/12/05]<br />

I farmaci anticolesterolo generano introiti di oltre 25 mi<strong>li</strong>ardi di dollari all'anno per i<br />

loro produttori: la tedesca Bayer, l'anglo-svedese AstraZeneca e l'americana Pfizer...<br />

[leggi]<br />

ICI, Vaticano e contributi a scuole private [30/11/05]<br />

L'ICI evasa dai 30.000 enti eccle<strong>si</strong>astici che esercitavano ed esercitano anche altre<br />

attività di tipo commerciale o imprenditoriale risulterebbe di 2 mi<strong>li</strong>ardi e 400 mi<strong>li</strong>oni di<br />

euro... [leggi]<br />

Dal rialzo dei tas<strong>si</strong> al crollo economico [29/11/05] MP<br />

Il debito deg<strong>li</strong> States ha toccato i 7500 mi<strong>li</strong>ardi di $. A questo andrebbe sommato il<br />

debito delle famig<strong>li</strong>e (6 tri<strong>li</strong>oni) e delle imprese (13 tri<strong>li</strong>oni). Totale: 300% del PIL...<br />

[leggi]<br />

Terapia della risata [28/11/05]<br />

Si chiama gelotologia, ovvero lo studio del riso, ed è una nuova materia specifica<br />

della scienza. Ha ridotto la neces<strong>si</strong>tà di consumare antidepres<strong>si</strong>vi e ha dato risultati in<br />

vari campi medici... [leggi]<br />

E' il momento della pace tra israe<strong>li</strong>ani e palestine<strong>si</strong>? [26/11/05] FC<br />

La nomina di Amir Peretz a segretario del Partito Laburista israe<strong>li</strong>ano e le dimis<strong>si</strong>oni di<br />

Sharon da Primo Ministro e dal Partito Likud sono le notizie di maggiore ri<strong>li</strong>evo del<br />

quadro... [leggi]<br />

Disturbi dell'appartato sessuale femminile [21/11/05]<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/index.html (2 di 3)08/01/2006 16.53.34<br />

La Nuova Medicina<br />

del Dottor Hamer<br />

e le Cinque Leggi<br />

Biologiche...<br />

Malasanità<br />

7000 morti ogni<br />

anno a causa di<br />

infezioni<br />

ospeda<strong>li</strong>ere -<br />

Errori medici<br />

causano 90 morti<br />

al giorno...<br />

Sistema monetario<br />

Denaro creato dal<br />

nulla dalle banche<br />

- La truffa del<br />

Signoraggio -<br />

Banche centra<strong>li</strong><br />

private & C.<br />

Filmati da non perdere<br />

Arcoiris, la tivù<br />

gratuita via<br />

internet con oltre<br />

2800 filmati


Di<strong>si</strong>nformazione.it: Oltre la Verità Ufficiale. Mig<strong>li</strong>aia di artico<strong>li</strong> su: medi...id icke, pedofi<strong>li</strong>a, satanismo, mostro di firenze, nuova medicina, hamer, tum<br />

SCIENZA E<br />

CONOSCENZA<br />

In edicola e <strong>li</strong>breria<br />

Do<strong>lori</strong> alle ovaie. Possono essere collegati alla difficoltà di accettare la condizione<br />

femminile, vuoi perché abbiamo visto nostra madre dominata, sottomessa, vuoi<br />

perché i nostri fratel<strong>li</strong>... [leggi]<br />

Il picco globale di petro<strong>li</strong>o [4/11/05]<br />

La chiave per comprendere ciò che sta per succederci è contenuta nel concetto di<br />

picco della produzione globale di petro<strong>li</strong>o. E' il punto in cui abbiamo estratto la metà<br />

di tutto il petro<strong>li</strong>o... [leggi]<br />

Artico<strong>li</strong>:<br />

# Il rito della tavola imbandita... [27/12/05]<br />

# Cri<strong>si</strong> Iran: il petro-euro scalza il petro-dollaro [2/12/05]<br />

# L'architrave di Al-Qaeda [28/11/05]<br />

# La creazione di Al-Zarqawi [27/11/05]<br />

# Come vuoi il latte: alla dios<strong>si</strong>na o all'Itx? [25/11/05]<br />

# P<strong>si</strong>coCardiologia [23/11/05]<br />

# Donare g<strong>li</strong> organi? Le cose da sapere [24/11/05]<br />

# 20 cose sorprendenti del voto neg<strong>li</strong> USA[15/11/05]<br />

# L'immaginazione nella Cura della Vista [14/11/05]<br />

# Rumsfeld trae profitto dalla bufala dell'aviaria [7/11/05]<br />

# Luce e Tenebra [2/11/05]<br />

# I co<strong>lori</strong> e la pittura [31/10/05]<br />

# Ipno<strong>si</strong> di massa e "Mind control" [27/10/05]<br />

# In Germania è nata una nuova moneta parallela: il Regiogeld [6/10/05]<br />

Archivio deg<strong>li</strong> artico<strong>li</strong><br />

Riviste in edicola Pubb<strong>li</strong>cità consapevole<br />

LA VOCE<br />

DELLA CAMPANIA<br />

http://www.di<strong>si</strong>nformazione.info/index.html (3 di 3)08/01/2006 16.53.34<br />

NEXUS NEW TIMES<br />

In edicola e <strong>li</strong>breria<br />

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