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Scarica il Capitolato Speciale - Azienda ospedaliera G. Brotzu

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LAVORI LAVORI DI DI MANUTENZIONE MANUTENZIONE ORDINARIA ORDINARIA E E STRAORDINAR<br />

STRAORDINARIA<br />

STRAORDINAR IA<br />

DEL DEL VERDE VERDE PUBBLICO PUBBLICO AZIENDALE<br />

AZIENDALE<br />

PARTE PARTE GENERALE<br />

GENERALE<br />

ART. 1<br />

OGGETTO DELL’APPALTO<br />

L’appalto ha per oggetto <strong>il</strong> servizio di gestione e di manutenzione ordinaria a corpo, nonchè della manutenzione<br />

straordinaria, in caso di necessità stab<strong>il</strong>ita dalla <strong>Azienda</strong>, di tutte le aree sistemate a verde pubblico di proprietà e/o di<br />

competenza aziendale, ivi comprese le aree denominate “As<strong>il</strong>o Nido” e “Collinetta”, ed <strong>il</strong> servizio di spazzatura meccanica<br />

mediante l’impiego di autospazzatrice elettrica con operatore a bordo, dei piazzali, delle strade e di tutte le aree pedonali<br />

esterne dell’AOB ricadenti all’interno del perimetro del Presidio e parcheggio auto/motocicli esterno.<br />

Le opere di manutenzione straordinaria potranno essere formalmente assegnate sulla base di apposito dettagliato<br />

preventivo di spesa regolarmente accettato.<br />

ART. 2<br />

DESCRIZIONE SOMMARIA DEL SERVIZIO E DELLE OPERE<br />

Il servizio e le opere che formano l’oggetto dell’appalto possono riassumersi come sotto specificato, fatte salve le<br />

più dettagliate e precise indicazioni fornite dagli articoli successivi del presente <strong>Capitolato</strong> e quelle, ancora più<br />

particolareggiate, che saranno impartite dal referente <strong>Azienda</strong>le all’atto esecutivo.<br />

A) Servizio di gestione e di manutenzione ordinaria, affidato a corpo con compenso forfettario valutato su base annua,<br />

delle aree aziendali sistemate a verde pubblico. Detto servizio comprende l’esecuzione delle seguenti operazioni:<br />

• pulizia completa e raccolta delle foglie con doppia frequenza settimanale dei prati, delle aiuole, fioriere e delle<br />

altre aree sistemate a verde, nonché <strong>il</strong> ritiro e smaltimento immediati del materiale di risulta;<br />

• pulizia completa e raccolta delle foglie con frequenza giornaliera delle aiuole presso l’area adibita a<br />

parcheggio esterno al Presidio, nonché <strong>il</strong> ritiro e smaltimento immediati del materiale di risulta;<br />

• sfalciatura e scerbatura periodica dei prati ornamentali e delle altre aree sistemate a verde;<br />

• formazione e mantenimento dei prati naturali, nonché <strong>il</strong> controllo e pulizia, ove necessario, dello spazio di<br />

intersezione tra aiuole, sede pedonale e sede stadale;<br />

• sagomatura periodica delle siepi;<br />

• irrigazioni ordinarie e di soccorso dei prati, fioriere, fioriture, arbusti ed alberi;<br />

• diserbo meccanico/manuale delle aree sistemate a verde ;<br />

• ripristino della verticalità delle piante;<br />

• rinnovo annuale delle legature ed, eventualmente, dei tutori;<br />

• concimazioni periodiche;<br />

• controllo e lotta alle parassitosi;<br />

• controllo e cura delle altre fitopatie in genere;<br />

• controllo e cura delle piante ornamentali che insistono presso gli ambienti interni del Presidio;<br />

• sostituzione, ritiro e smaltimento delle piante ornamentali sofferenti che insistono presso gli ambienti interni<br />

del Presidio;<br />

• vangatura periodica delle siepi e degli arbusti;<br />

• diserbo periodico e mantenimento delle formelle;<br />

• semina delle aree sistemate a prato, comprese le aiuole ornamentali e/o spartitraffico;<br />

• risemina, aerazione, rigenerazione dei prati ornamentali e ricostituzione dei medesimi nelle parti non riuscite;<br />

• potature degli arbusti;<br />

• potature periodica delle alberate (contenimento, riforma, allevamento, ecc.) fino ad un massimo di mt. 6 di<br />

altezza, a seguito di monitoraggio continuo al fine di mettere in sicurezza le aree interessate;<br />

• spollonature periodiche;<br />

• mantenimento periodico degli stradelli pavimentati e non pavimentati (pulizia, baulatura, fornitura e<br />

spargimento degli inerti, controllo e ripristino dei drenaggi);<br />

1


• espianto, ritiro e smaltimento degli arbusti secchi, delle siepi e delle bordure morte;<br />

• rinnovo delle parti di siepe e delle bordure morte;<br />

• espianto e rinnovo delle alberature morte (arbustive/alberi fino al diametro di cm.15) che insistono all’interno<br />

ed all’esterno del Presidio;<br />

• manutenzione delle superfici a maggese nudo;<br />

• custodia e sorveglianza del patrimonio aziendale (piante ed impianti) in manutenzione;<br />

• manutenzione ordinaria ove presenti degli impianti di irrigazione e prese d’acqua che servono le aree verdi<br />

aziendali.<br />

B) Servizio di manutenzione straordinaria di tutte le aree sistemate a verde di proprietà o di competenza aziendale.<br />

Detto servizio, che sarà valutato a misura in funzione degli interventi ordinati dall’<strong>Azienda</strong> regolarmente eseguiti dall’Impresa<br />

appaltatrice, comprende tutti i lavori, le forniture e le attività dei quali si enunciano le principali attività di manutenzione<br />

straordinaria:<br />

• potatura delle alberate di oltre mt. 6 di altezza;<br />

• rinnovo o aggiunte di terra di coltura;<br />

• trapianti;<br />

• irrigazioni di soccorso delle piante adulte;<br />

• ancoraggio delle piante adulte di precaria stab<strong>il</strong>ità;<br />

• altri interventi di portata eccezionale o particolari;<br />

• prelievo di campioni ed esecuzione di analisi e prove per <strong>il</strong> materiale agrario (es. substrati di coltivazione,<br />

concimi e fert<strong>il</strong>izzanti, acqua, ecc.);<br />

• preparazione agraria del terreno (es. pulizia generale, lavorazione, correzione, ammendamento,<br />

concimazione, drenaggi, preparazione delle buche e dei fossi ecc.);<br />

• fornitura e/o messa in opera dei materiali necessari per l’esecuzione delle opere (ed<strong>il</strong>i, impiantistici, di arredo,<br />

agrari e vegetali);<br />

• messa a dimora di piante ornamentali ex-novo;<br />

• manutenzione straordinaria delle nuove dimore (semine o trapianti), effettuate dall’Impresa, per <strong>il</strong> periodo di<br />

garanzia indicato dal presente <strong>Capitolato</strong>;<br />

• fornitura di manodopera, di materiali e di mezzi per lavori in economia;<br />

• manutenzione di ogni altro accessorio che arreda le aree verdi aziendali.<br />

C) Servizio di spazzatura meccanica mediante l’impiego di autospazzatrice elettrica con operatore a bordo, dei<br />

piazzali, delle strade e di tutte le aree pedonali esterne dell’AOB ricadenti all’interno del perimetro del Presidio ed<br />

aree circostanti le aiuole presso <strong>il</strong> parcheggio auto/motocicli esterno, con frequenza quindicinale.<br />

ART. 3<br />

CONSEGNA DEI LAVORI.<br />

STATO DI CONSISTENZA DEL PATRIMONIO FLORISTICO E IMPIANTI DI IRRIGAZIONE<br />

L’ <strong>Azienda</strong> comunicherà all’Impresa <strong>il</strong> giorno e <strong>il</strong> luogo in cui dovrà presentarsi per ricevere la consegna dei lavori.<br />

La consegna dei lavori, di cui verrà redatto verbale, potrà avvenire anche immediatamente dopo l’aggiudicazione e prima<br />

della stipulazione del contratto.<br />

Nel verbale di consegna dovrà essere indicato <strong>il</strong> giorno in cui i lavori hanno inizio.<br />

Se l’Impresa non si presenterà <strong>il</strong> giorno stab<strong>il</strong>ito a ricevere la consegna dei lavori, le si assegnerà, mediante lettera<br />

raccomandata e con un preavviso di almeno 10 giorni dalla data di ricevimento della stessa, un termine perentorio,<br />

trascorso inut<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> quale, l’Amministrazione avrà diritto di non stipulare o di risolvere <strong>il</strong> contratto disponendo per<br />

eventuali maggiori danni.<br />

Il giorno della consegna dei lavori in contraddittorio con l’Impresa affidataria si verbalizzerà lo stato di consistenza<br />

del patrimonio floristico delle aree verdi, la cui manutenzione sarà assegnata a corpo (alberi, arbusti, prati) e lo stato di<br />

funzionamento degli impianti di irrigazione e delle prese d’acqua.<br />

Durante l’esecuzione dell’appalto si procederà in contraddittorio con l’Impresa esecutrice all’aggiornamento di detto<br />

Stato di consistenza patrimoniale.<br />

L’Impresa si assumerà piena responsab<strong>il</strong>ità di tracciati e dei r<strong>il</strong>ievi eventualmente ricevuti in consegna dal<br />

Committente; avrà quindi l’obbligo di controllarli entro <strong>il</strong> periodo concordato con la <strong>Azienda</strong>, riferendo poi al Committente le<br />

discordanze eventualmente riscontrate.<br />

La firma del verbale di consegna senza obiezione alcuna comporta, da parte dell’Impresa, la completa ed<br />

incondizionata accettazione della situazione di fatto.<br />

2


ART. 4<br />

ORDINI DI SERVIZIO. SCADENZE DEI SINGOLI INTERVENTI<br />

Tutte le operazioni relative all’appalto saranno eventualmente regolamentate mediante l’emissione di ordinativi di<br />

lavoro secondo le periodicità e le frequenze stab<strong>il</strong>ite dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

Detti ordini di servizio, se ut<strong>il</strong>izzati, riporteranno la descrizione sommaria delle opere da eseguire, i luoghi ed <strong>il</strong><br />

periodo ut<strong>il</strong>e entro <strong>il</strong> quale eseguire le opere stesse.<br />

Avrà validità a tutti gli effetti del presente <strong>Capitolato</strong> l’ordine di servizio trasmesso con fax e/o e-ma<strong>il</strong> e comunque in<br />

forma scritta. In genere i singoli interventi, a misura, disposti dalla <strong>Azienda</strong>, dovranno essere eseguiti entro un preciso<br />

periodo di giorni lavorativi continui e successivi, a partire dal giorno successivo alla notifica dell’ordine di servizio, salvo per<br />

gli interventi di grosso impegno organizzativo ed esecutivo che richiedono più giornate di lavoro per la loro esecuzione (es.<br />

potature e concimazioni alberate) nonchè per i casi eccezionali di motivata urgenza per cui sono richiesti interventi<br />

tempestivi. In quest’ultimo caso l’ordine potrà avvenire anche per via telefonica e successivamente formalizzato per iscritto.<br />

Riguardo alle scadenze dei singoli interventi l’<strong>Azienda</strong> opererà secondo i seguenti termini (i giorni sono intesi lavorativi):<br />

• Tosature/ scerbature prati: entro due giorni successivi all’ordine;<br />

• Irrigazioni: entro <strong>il</strong> giorno successivo all’ordine;<br />

• Controllo /ripristino verticalità: entro quattro giorni successivi all’ordine;<br />

• Diserbi e pulizie: entro tre giorni successivi all’ordine;<br />

• Potatura siepi: entro sei giorni dall’ordine;<br />

• Lavorazioni del terreno: entro dieci giorni successivi all’ordine;<br />

• Fornitura e trapianto materiale vegetale: entro venti giorni successivi all’ordine;<br />

• Spazzatura meccanica: entro <strong>il</strong> giorno successivo all’ordine.<br />

Le scadenze così prescritte fanno fede nel calcolo di eventuali penali a carico dell’Impresa, come indicato nel<br />

successivo Art. 21.<br />

ART. 5<br />

RAPPRESENTANZA TECNICA DELL’IMPRESA<br />

L’Impresa per tutta la durata dei lavori dovrà nominare un proprio Direttore Tecnico di Cantiere di provata capacità<br />

ed esperienza nel settore, al quale verranno comunicati gli ordini scritti dell’<strong>Azienda</strong>.<br />

L’Impresa nominerà inoltre uno o più Capi cantiere che dovranno essere sempre presenti e a disposizione<br />

dell’<strong>Azienda</strong> durante l’esecuzione dei lavori.<br />

La nomina dei Tecnici sopraindicati dovrà essere comunicata formalmente all’<strong>Azienda</strong> prima che abbia luogo la<br />

consegna dei lavori stessi, oltre al nominativo, la comunicazione dovrà contenere gli indirizzi dei tecnici incaricati e le<br />

rispettive dichiarazioni di accettazione dell’incarico.<br />

L’Impresa dovrà dotare gli stessi di telefono cellulare e comunicare <strong>il</strong> numero all’<strong>Azienda</strong>. Il Direttore Tecnico di<br />

Cantiere nominato dall’Impresa è responsab<strong>il</strong>e per <strong>il</strong> rispetto del "Piano delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori",<br />

nonchè di tutti gli adempimenti derivanti dall’applicazione delle norme vigenti in materia di sicurezza sul luogo di lavoro.<br />

ART. 6<br />

MODALITA’ DI PAGAMENTO<br />

Le prestazioni regolarmente effettuate dall’Impresa saranno liquidate con periodicità bimestrale dietro<br />

presentazione di fattura, nella quale saranno conteggiati i corrispettivi forfettari per l’espletamento del servizio affidato a<br />

corpo del presente <strong>Capitolato</strong>, di importo rispettivamente pari ad un sesto dell’importo annuale.<br />

Gli eventuali lavori ordinari e straordinari di cui al capoverso B) dell’art. 2 ordinati dall’<strong>Azienda</strong> e regolarmente<br />

eseguiti dall’Impresa appaltatrice saranno fatturati a parte. Sugli acconti corrisposti sarà detratto l’importo delle eventuali<br />

penali di cui al successivo Art. 21 contestate all’Impresa appaltatrice nel corso del periodo di riferimento del certificato di<br />

pagamento.<br />

La liquidazione delle competenze maturate dall’Impresa appaltatrice sarà effettuata entro 60 giorni dalla data di<br />

presentazione della fattura, debitamente vistata dal Referente <strong>Azienda</strong>le, per la regolarità delle prestazioni eseguite, con le<br />

procedure stab<strong>il</strong>ite dalla vigente normativa in materia.<br />

ART. 7<br />

ACCETTAZIONE PROVVISORIA DELLE OPERE<br />

A) Nuove opere realizzate durante <strong>il</strong> servizio<br />

All’Impresa affidataria durante l’esecuzione del servizio si potranno ordinare lavori di natura ed<strong>il</strong>e o impiantistica, la<br />

fornitura e trapianto di alberi ed arbusti, di formazione di nuovi prati, ecc., che assumono carattere straordinario.<br />

Salvo che per le opere di arredo (ed<strong>il</strong>i) e impiantistiche che si intendono concluse dopo la loro confacente posa in<br />

3


opera, i lavori che prevedono la semina o <strong>il</strong> trapianto di piante si intendono definitivamente conclusi:<br />

• alberi, arbusti e palme: dopo sei mesi dal trapianto;<br />

• prati: dopo <strong>il</strong> secondo sfalcio dalla semina o dall’impianto.<br />

L’Impresa a proprie spese, curerà la manutenzione ordinaria e straordinaria del materiale vegetale di nuovo<br />

impianto fino ai termini indicati, senza necessità di direttive da parte dell’<strong>Azienda</strong>. In particolare l’Impresa curerà a proprie<br />

spese durante <strong>il</strong> periodo di garanzia le irrigazioni necessarie, le spollonature, la formazione, <strong>il</strong> mantenimento ed <strong>il</strong> diserbo<br />

delle conche, <strong>il</strong> ripristino della verticalità, i trattamenti antiparassitari, ecc. Nel caso di evidente inadempienza all’Impresa<br />

saranno comminate le penali di cui all’Art. 21 del presente <strong>Capitolato</strong>.<br />

L’Impresa sarà obbligata alla sostituzione tempestiva delle piante di nuovo impianto, di identiche caratteristiche<br />

qualitative e dimensionali del materiale originale, andate perse per qualsiasi motivo (danni, furti, ecc.) durante <strong>il</strong> periodo di<br />

garanzia anche se trattasi di materiale fornito dall’<strong>Azienda</strong>.<br />

Per queste nuove opere realizzate in corso d’opera, entro i 60 giorni consecutivi alla loro ultimazione, ovvero alla<br />

scadenza del citato periodo di garanzia per <strong>il</strong> materiale vegetale di nuovo impianto, si procederà alla loro accettazione<br />

provvisoria in contraddittorio con l’Impresa.<br />

Nel caso in cui <strong>il</strong> materiale vegetale ut<strong>il</strong>izzato nelle nuove opere sia trapiantato o seminato in prossimità della data<br />

di ultimazione del servizio, l’Impresa sarà comunque obbligata a curare a proprie spese dette piantagioni per <strong>il</strong> periodo di<br />

garanzia prescritto (sei mesi dal trapianto o fino al secondo sfalcio) ovvero sino al collaudo definitivo del presente appalto.<br />

L’accettazione provvisoria delle nuove opere sarà certificata con apposito processo verbale.<br />

B) Accettazione provvisoria del servizio<br />

Entro sessanta giorni successivi alla data di ultimazione del servizio si procederà all’accettazione provvisoria delle<br />

opere in contraddittorio con l’Impresa, verificando la perfetta rispondenza con quanto ordinato ed accertando l’esatto<br />

adempimento di ogni prescrizione tecnica contemplata dal contratto e dai suoi allegati. In tale sede sarà stab<strong>il</strong>ito <strong>il</strong> termine<br />

entro <strong>il</strong> quale l’Impresa dovrà provvedere all’eventuale completamento dei lavori o alla modifica di quelli non correttamente<br />

eseguiti, secondo le indicazioni insindacab<strong>il</strong>i dell’<strong>Azienda</strong>.<br />

L’accettazione provvisoria delle nuove opere sarà certificata con apposito processo verbale.<br />

ART. 8<br />

CONTO FINALE<br />

Il conto finale sarà redatto successivamente alla scadenza del periodo di garanzia richiesto per <strong>il</strong> materiale<br />

vegetale di nuovo impianto, quindi al massimo entro sei mesi dall’ultimazione del servizio, come risulterà da apposito<br />

certificato, dopo di che verrà effettuato <strong>il</strong> pagamento dell’ultima rata di acconto al netto delle pattuite ritenute.<br />

ART. 9<br />

COLLAUDO DEFINITIVO E PAGAMENTI A SALDO<br />

Il collaudo definitivo delle opere dovrà avvenire, in considerazione della particolarità dei lavori, entro sei mesi dalla<br />

fine degli stessi e sarà certificato con apposito verbale con <strong>il</strong> quale si disporrà, nel caso di esito favorevole dello stesso,<br />

anche lo svincolo immediato delle ritenute di legge e della cauzione.<br />

ART. 10<br />

CONDOTTA DEI LAVORI<br />

Tutti i lavori occorrenti per l’espletamento del servizio appaltato dovranno essere eseguiti a perfetta regola d’arte e<br />

in conformità alle previsioni a progetto, salvo le eventuali varianti ed integrazioni che venissero ordinati dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

Nel caso in cui i lavori e le forniture non fossero stati eseguiti in conformità delle norme contenute nel presente<br />

<strong>Capitolato</strong> e le prescrizioni date in proposito dalla D.L., quest’ultima fisserà i provvedimenti necessari e gli interventi che<br />

l’Impresa dovrà attuare al fine di eliminare a proprie spese ogni irregolarità, salva restando da parte dell’<strong>Azienda</strong> la<br />

possib<strong>il</strong>ità di richiedere <strong>il</strong> risarcimento dei danni subiti. In ogni circostanza l’Impresa dovrà eseguire gli ordini dell’<strong>Azienda</strong><br />

entro i termini stab<strong>il</strong>iti dal presente <strong>Capitolato</strong>.<br />

L’Impresa è obbligata a tenere costantemente aggiornata l’<strong>Azienda</strong> in merito al numero delle maestranze<br />

(suddivise per qualifica) ut<strong>il</strong>izzate per <strong>il</strong> servizio a corpo.<br />

Tale comunicazione potrà avvenire anche via fax o brevi manu entro le ore 10.00 antimeridiane del giorno<br />

lavorativo a cui si riferisce l’elenco delle maestranze.<br />

Entro tale limite orario si dovranno altresì comunicare i lavori effettivamente eseguiti e completati dell’ultimo giorno<br />

lavorativo antecedente, nonchè quelli in corso d’esecuzione.<br />

L’Impresa dovrà prestare la massima attenzione per <strong>il</strong> vestiario di lavoro delle maestranze che dovrà rispondere ai<br />

requisiti di sicurezza e che dovrà risultare omogeneo e riconoscib<strong>il</strong>e dall’<strong>Azienda</strong>.<br />

I lavori avranno svolgimento dal lunedì al sabato compreso, salvo le festività nazionali e locali. In caso di necessità<br />

ed urgenza l’<strong>Azienda</strong> potrà disporre l’esecuzione di interventi ordinari e straordinari anche di domenica o in giorni festivi agli<br />

stessi patti e condizioni previsti, senza che l’aggiudicatario possa pretendere alcun onere aggiuntivo.<br />

4


ART. 11<br />

MANODOPERA<br />

L’Impresa per l’espletamento del servizio oggetto dell’appalto dovrà avere costantemente a disposizione operai<br />

ab<strong>il</strong>i adeguatamente qualificati, numericamente sufficienti per le manutenzioni assegnate a corpo, più tutto <strong>il</strong> personale<br />

necessario per l’espletamento dei rimanenti servizi e per l’esecuzione delle opere a misura.<br />

Al fine di verificare la presenza degli operatori della manutenzione, dovrà essere obbligatoriamente comunicato <strong>il</strong><br />

numero di cellulare degli interessati al referente dell’Ufficio aziendale competente, e mens<strong>il</strong>mente dovrà essere consegnato<br />

un foglio riep<strong>il</strong>ogativo, pena sospensione dei pagamenti, che dichiari chi abbia lavorato nell’ <strong>Azienda</strong> Ospedaliera <strong>Brotzu</strong><br />

giornalmente e per quante ore.<br />

L’Impresa dovrà inoltre comunicare quanto segue entro le scadenze indicate:<br />

A) Prima della data di consegna dei lavori L’impresa è obbligata a comunicare all’<strong>Azienda</strong> l’elenco nominativo delle<br />

maestranze che saranno impegnate nei lavori appaltati.<br />

B) Prima dell’inizio dei lavori, l’Impresa è obbligata a trasmettere all’<strong>Azienda</strong> la documentazione dell’avvenuta denunzia agli<br />

Enti previdenziali ed assicurativi del personale ut<strong>il</strong>izzato, nonché agli enti antinfortunistici.<br />

C) L’Impresa è obbligata a trasmettere mens<strong>il</strong>mente copia dei versamenti contributivi previdenziali e assicurativi nonché di<br />

quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dai contratti collettivi.<br />

D) Prima della data di inizio dei lavori l’Impresa dovrà predisporre e trasmettere all’<strong>Azienda</strong> - IL PIANO DELLE MISURE DI<br />

SICUREZZA FISICA DEI LAVORATORI -, sottoscritto dal rappresentante legale e dal Direttore Tecnico del Cantiere che ne<br />

risponderà personalmente.<br />

Il Piano dovrà essere messo a disposizione delle Autorità competenti preposte al controllo dei cantieri. L’impresa<br />

doterà inoltre le varie maestranze a seconda dei lavori e dei luoghi, di caschi protettivi e degli indumenti antinfortunistici<br />

necessari, così come previsto dal piano delle misure di sicurezza fisica dei lavoratori.<br />

ART. 12<br />

ATTREZZATURE E PARCO MACCHINE<br />

L’Impresa dovrà essere dotata di tutte quelle macchine e attrezzature necessarie a far fronte alle diverse<br />

prevedib<strong>il</strong>i esigenze manutentive del patrimonio floristico dell’<strong>Azienda</strong>.<br />

L’Impresa è obbligata a trasmettere l’elenco dettagliato del parco macchine e degli attrezzi a disposizione per<br />

l’esecuzione dell’appalto all’<strong>Azienda</strong>.<br />

I macchinari, le attrezzature e gli utens<strong>il</strong>i devono risultare perfettamente funzionanti , efficienti e completi di tutti gli<br />

accessori.<br />

L’Impresa dovrà ut<strong>il</strong>izzare macchinari, attrezzature e utens<strong>il</strong>i dotate di sistemi antinfortunistici.<br />

E’ inoltre obbligatorio affidare l’uso di strumenti dotati di motore elettrico o a scoppio a personale qualificato ed<br />

esperto, provvisto delle necessarie ab<strong>il</strong>itazioni prescritte dalla legge.<br />

L’<strong>Azienda</strong>, i Funzionari e Tecnici dipendenti resteranno sollevati da ogni responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e e penale riguardanti<br />

persone o cose in caso di sinistri derivanti dall’uso dei mezzi e delle attrezzature appartenenti all’Impresa.<br />

ART. 13<br />

LAVORI ESEGUITI LUNGO LA RETE VIARIA AZIENDALE<br />

L’Impresa è obbligata, senza eccezione alcuna, ad osservare la massima cautela durante l’esecuzione di lavori<br />

accanto o sopra le sedi stradali, riguardo alle maestranze impiegate, ai passanti, ai veicoli ed agli animali in transito.<br />

In particolare, l’Impresa dovrà riservarsi di porre all’inizio ed alla fine del tratto interessato adeguata segnaletica<br />

verticale per avvisare dei lavori e regolamentare <strong>il</strong> traffico.<br />

All’occorrenza, l’Impresa dovrà far presidiare i tratti interessati da altre maestranze dotate di bandierina rossa o<br />

altro evidente segnalatore.<br />

Ricade sull’Appaltatore ogni responsab<strong>il</strong>ità in merito al rispetto delle norme regolanti le segnalazioni provvisorie.<br />

ART. 14<br />

LAVORI URGENTI: SQUADRA DI PRONTO INTERVENTO<br />

L’Impresa è tenuta ad organizzare una squadra di pronto intervento 24 ore su 24 ore , tutti i giorni, festivi compresi,<br />

che, a seguito di eventi climatici particolari, incidenti, ed altro ancora , dovrà presentarsi entro 1 ora dalla chiamata nei<br />

luoghi di propria competenza indicati dall’<strong>Azienda</strong> o dalle altre Autorità competenti (VV.UU., VV.FF., CARABINIERI,<br />

POLIZIA DI STATO) in modo da eliminare <strong>il</strong> pericolo effettuando gli interventi necessari. Il compenso per l’organizzazione<br />

della squadra di pronto intervento è compreso nel prezzo d’appalto a corpo.<br />

Alla Ditta saranno inoltre liquidati i compensi relativi all’impiego orario della manodopera prestata e dei noli a caldo<br />

dei mezzi ut<strong>il</strong>izzati, oltre le eventuali maggiorazioni previste per la manodopera quando l’intervento venga eseguito in fasce<br />

orarie e giorni ordinariamente non lavorativi.<br />

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La Ditta alla data di inizio dei lavori dovrà comunicare i recapiti telefonici e quant’altro ut<strong>il</strong>e per la richiesta<br />

d’intervento urgente della citata squadra, all’<strong>Azienda</strong>.<br />

Questa squadra di pronto intervento sarà costituita da almeno un giardiniere qualificato, un operatore di macchine<br />

operatrici e da un operaio comune, più i mezzi e le attrezzature necessarie a seconda dei casi.<br />

L’Impresa è tenuta ad intervenire esclusivamente nell’area aziendale, su opere e beni di proprietà aziendale, e per<br />

eseguire lavori specifici del presente appalto.<br />

ART. 15<br />

NUOVE OPERE<br />

Tutte le opere di nuova realizzazione vegetali, d’arredo ed impiantistiche, approntate direttamente dall’<strong>Azienda</strong> o<br />

da altre Ditte incaricate, tra cui la medesima Impresa, nel corso del servizio, potranno essere mantenute all’Impresa<br />

secondo le disposizione dell’<strong>Azienda</strong> ed aggiornando lo stato di consistenza patrimoniale.<br />

Nel caso in cui durante <strong>il</strong> servizio una o più aree destinate a verde di proprietà dell’<strong>Azienda</strong> venga da quest’ultima<br />

acquisita, si intenderà comunque virtualmente aggiunta a quelle da manutenere, ma potrà essere quantificato l’ampliamento<br />

del costo del servizio manutentivo in proporzione alla misura delle superfici accorpate, rispetto alla misura attuale delle<br />

superfici manutentate dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera <strong>Brotzu</strong> alla data dell’offerta.<br />

ART. 16<br />

AREE VERDI INTERESSATE DA ALTRI LAVORI<br />

Allorchè durante l’esecuzione dei lavori una o più aree verdi, di qualsiasi natura, dimensione e localizzazione,<br />

venga interessata da altri cantieri di lavoro a cura dell’<strong>Azienda</strong> od altre ditte incaricate, l’Impresa è esonerata dalla<br />

manutenzione delle opere esistenti, salvo indicazione contraria, fino a chiusura dei detti cantieri.<br />

ART. 17<br />

SOSPENSIONE DEI LAVORI<br />

L’<strong>Azienda</strong> ha la facoltà di ordinare la sospensione di alcuni lavori - anche a più riprese - quando le condizioni<br />

stagionali non consentano determinate pratiche agronomiche. In nessun caso l’Impresa potrà sospendere, di propria<br />

iniziativa i lavori, salvo in caso di pioggia come indicato ai precedenti articoli.<br />

ART. 18<br />

ALTRI ONERI E OBBLIGHI A CARICO DELL’IMPRESA<br />

L’Impresa assume a proprio carico i seguenti adempimenti e obblighi:<br />

a) l’osservanza delle vigenti leggi e decreti in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, igiene del lavoro,<br />

assicurazioni infortuni, previdenza varia in favore della disoccupazione, della invalidità e vecchiaia, delle malattie<br />

professionali, nonché di ogni altra disposizione in vigore o che interverrà nel corso dell’esecuzione del lavoro mirante<br />

alla tutela dei lavoratori.<br />

L’<strong>Azienda</strong> si riserva di effettuare, a suo insindacab<strong>il</strong>e giudizio, tutti i necessari controlli in proposito;<br />

b) l’attuazione nei confronti dei lavoratori dipendenti e, nel caso di cooperative, anche nei confronti dei soci, delle condizioni<br />

normative e retributive contenute nei contratti collettivi di lavoro vigenti, per le varie categorie, nelle località in cui si<br />

svolgono i lavori;<br />

c) custodia del cantiere;<br />

d) le spese per le operazioni dell’eventuale collaudo ad eccezione dell’onorario per i collaudatori, che rimane a carico<br />

dell’<strong>Azienda</strong><br />

e) la fornitura di attrezzi, strumenti e relativa manodopera per l’esecuzione di tracciamenti, r<strong>il</strong>ievi e misurazioni in occasione<br />

delle eventuali opere di consegna, verifica, contab<strong>il</strong>ità e collaudo lavori;<br />

f) l’obbligo di rimuovere, a lavori ultimati, tutte le opere costruite provvisoriamente, sgomberando anche gli eventuali<br />

materiali residui, gli ammassi di detritti, ecc.<br />

g) la documentazione fotografica dei lavori nel corso della loro esecuzione come sarà richiesto e prescritto volta per volta<br />

dalla <strong>Azienda</strong>;<br />

h) l’esposizione giornaliera, presso <strong>il</strong> cantiere e presso l’ufficio dell’Impresa dove ha sede la direzione e la sorveglianza dei<br />

lavori, dell’elenco dei nominativi degli addetti impegnati, nonché loro mansioni e <strong>il</strong> luogo di lavoro.<br />

L’Impresa a tutti gli effetti, assume la completa responsab<strong>il</strong>ità dell’osservanza delle condizioni di contratto e di<br />

perfetta esecuzione e riuscita delle opere prese in appalto.<br />

6


L’Impresa è responsab<strong>il</strong>e di tutti i danni a persone o cose causati dall’esecuzione dei lavori ed è obbligata ad<br />

indenizzare <strong>il</strong> Committente ed i terzi dei danni medesimi.<br />

ART. 19<br />

DANNI CAGIONATI DA FORZA MAGGIORE E ACCIDENTALI<br />

Riguardo alle nuove opere realizzate durante l’espletamento del presente appalto resta contrattualmente<br />

convenuto che :<br />

1) non saranno considerati come danni di forza maggiore quelli provocati dal maltempo, dal gelo, dal disgelo, da<br />

precipitazioni anche di eccezionale intensità, o quelli causati dalle acque di pioggia alle scarpate, a meno che non si tratti di<br />

calamità naturale come tali dichiarate dalle competenti Autorità.<br />

L’Impresa dovrà provvedere a riparare i danni a sua cura e spese;<br />

2) ove una parte degli impianti eseguiti e regolarmente contab<strong>il</strong>izzati vada perduta per riconosciuta causa di forza maggiore,<br />

l’accredito del danno in favore dell’Impresa non potrà superare <strong>il</strong> 70% in caso di prati, fioriture, piccoli arbusti e l’85% in caso<br />

di alberature e grandi arbusti, dell’importo relativo alle quantità perdute e già contab<strong>il</strong>izzate, ritenendosi in tale modo<br />

convenzionalmente valutati nella misura del 30% nel primo caso e del 15% nel secondo, gli oneri di manutenzione e cure<br />

colturali non sostenute dall’Impresa, a causa della perdita dell’impianto;<br />

3) in ogni caso non sarà compreso nell’importo del danno <strong>il</strong> valore del materiale (piante o altro) eventualmente recuperab<strong>il</strong>e<br />

e reintegrab<strong>il</strong>e;<br />

4) <strong>il</strong> materiale vegetale, erbaceo ed arbustivo, nonchè le alberate, trapiantate dall’Impresa Affidataria che vada perduto per<br />

danneggiamenti anche causati da terze persone, compresi gli atti vandalici ed i furti, dovrà essere reintegrato dalla<br />

medesima Impresa rispettando la specie e la varietà originale e le caratteristiche dimensionali.<br />

Altresì, per <strong>il</strong> patrimonio impiantistico e floristico a dimora nelle aree verdi la cui manutenzione è assegnata a<br />

corpo, l’Impresa ripristinerà gratuitamente (fornitura e messa in opera e/o a dimora) tutto <strong>il</strong> materiale impiantistico e vegetale<br />

andato perduto per qualsiasi motivo, atti vandalici e furti compresi, ed in particolare:<br />

• piante di recente impianto (trapiantato da quattro anni) alberi ed arbusti, con piante di varie specie, dimensioni e<br />

caratteristiche varietali;<br />

• alberi adulti, con la medesima specie e varietà, circonferenza fusto ad un metro dal colletto 18/20 per le specie<br />

a foglia caduca, 30/35 per le specie sempreverdi;<br />

• arbusti adulti: medesima specie e varietà, di altezza e diametro chioma ben accestita di 60 cm.<br />

• prati: ricostituzione delle aree danneggiate nei miscugli originali;<br />

• materiale impianti di irrigazione.<br />

Sarà obbligo dell’Impresa aggiudicataria stipulare idonea polizza assicurativa a garanzia degli eventuali danni<br />

subiti a seguito di danni al patrimonio del verde per atti vandalici, furti e calamità naturali.<br />

ART. 20<br />

ASSICURAZIONE DI RESPONSABILITA’ CIVILE VERSO TERZI<br />

Per l’assicurazione delle opere e delle attrezzature interessate dal presente appalto dovrà essere contratta la<br />

polizza ai seguenti punti A e B.<br />

A) Nel periodo intercorrente tra la consegna dei lavori e la relativa ultimazione, l’Impresa dovrà contrarre, a sue spese, una<br />

polizza assicurativa che garantisca <strong>il</strong> risarcimento di tutti i danni dei quali essa sia tenuta a rispondere quale civ<strong>il</strong>mente<br />

responsab<strong>il</strong>e ai sensi di legge:<br />

• involontariamente arrecati, che siano stati subiti o che siano comunque derivati a terzi, tanto per lesioni personali che<br />

per danneggiamenti a loro cose mob<strong>il</strong>i e immob<strong>il</strong>i ed animali;<br />

• dipendenti da fatti accidentali verificatisi durante l’esecuzione dei lavori, o da eventi originatesi, o situazioni poste in<br />

essere, nel luogo dei lavori.<br />

B) Per <strong>il</strong> periodo di garanzia a decorrere dall’ultimazione dei lavori, l’Impresa dovrà contrarre a sue spese, una polizza<br />

assicurativa che garantisca <strong>il</strong> risarcimento di tutti i danni , dei quali essa sia tenuta a rispondere quale civ<strong>il</strong>mente<br />

responsab<strong>il</strong>e ai sensi di legge:<br />

• che siano attribuib<strong>il</strong>i all’esecuzione delle opere appaltate, o risalenti all’epoca della loro realizzazione, oppure a<br />

responsab<strong>il</strong>ità facenti carico all’Impresa stessa nell’espletamento, o per <strong>il</strong> mancato adempimento, delle obbligazioni<br />

poste a suo carico nel periodo di garanzia e gratuita manutenzione.<br />

Con la stipula dell’assicurazione prescritta, l’Impresa non esaurisce la sua responsab<strong>il</strong>ità riguardo ai sinistri che si<br />

verificassero durante i lavori o nel periodo di garanzia e gratuita manutenzione, come<br />

specificato ai punti A) e B) del presente articolo.<br />

Essa resta per contro obbligata a risarcire qualsiasi danno anche per la parte che eccedesse le somme assicurate.<br />

7


ART. 21<br />

PENALI<br />

Qualora l’Impresa non esegua i lavori nei modi e nei tempi stab<strong>il</strong>iti dal presente <strong>Capitolato</strong> la <strong>Azienda</strong> notificherà<br />

all’Impresa , senza necessità di preavviso di mora, la contestazione della penale.<br />

L’applicazione delle penali non esclude tuttavia la facoltà dell’<strong>Azienda</strong> di risolvere <strong>il</strong> contratto e di procedere<br />

all’esecuzione d’ufficio, qualora la gravità dell’inadempienza pregiudichi la regolare esecuzione delle opere.<br />

Saranno addebitate all’Impresa le maggiori spese che, per tale fatto, l’<strong>Azienda</strong> dovesse contrarre.<br />

L’applicazione della penale, quale che sia l’infrazione contestata, non esclude <strong>il</strong> risarcimento a parte dei danni<br />

eventualmente provocati dall’Impresa nella sua inadempienza.<br />

Sia per le penali, sia per <strong>il</strong> risarcimento di eventuali danni imputab<strong>il</strong>i all’Impresa, l’<strong>Azienda</strong> si rivarrà sui crediti<br />

maturati e sulla cauzione versata dalla medesima. In tale caso la cauzione dovrà essere reintegrata entro cinque giorni<br />

dall’avviso dell’Ufficio competente.<br />

Per le inadempienze al presente <strong>Capitolato</strong> verranno applicate le penali di cui alla tabella successiva, espresse in<br />

Euro:<br />

DESCRIZIONE INADEMPIENZA Sanzione espressa in Euro<br />

A - Generica: (non comprese tra le successive) 100,00<br />

B - Per ogni giorno di ritardo esecuzione specifico intervento ODS (lavori<br />

a misura) tranne sfalcio prati e irrigazioni<br />

C - Per ogni giorno di ritardo esecuzione tosatura prati e irrigazione 100,00<br />

D - Mancato intervento pulizia aree servizio manutenzione ordinaria<br />

verde assegnati a corpo (prati, aiuole, caditoie, tombini):<br />

- alla contestazione<br />

- per ogni giorno di ritardo dopo la contestazione<br />

E - Ritardo sfalcio e scerbatura prati, volumi di irrigazione aree e<br />

sagomature forma obbligata arbustive, diserbo aree non prative,<br />

spollonature, ecc., servizio di manutenzione ordinaria verde a corpo<br />

- alla contestazione<br />

- per ogni giorno di ritardo dopo la contestazione<br />

F - Ritardo esecuzione obblighi iniziali servizi assegnati a corpo<br />

-fino a 15 giorni lavorativi di ritardo<br />

-per ogni giorno lavorativo dal 16° ritardo<br />

G - Mancata o inidonea manutenzione del materiale vegetale a carico<br />

dell’Impresa durante <strong>il</strong> periodo di garanzia<br />

H - Inidonea omogeneità vestiario manodopera, per ogni giorno e per<br />

persona.<br />

I - Irrigazione : insufficiente, in orari non consentiti, con disturbo ai<br />

veicoli e/o ai passanti su prati pieni di rifiuti per ogni giorno e caso di<br />

infrazione<br />

L - Uso di attrezzi e macchine non idonee, insufficienti precauzioni<br />

nell’esecuzione dei lavori presso le sedi stradali<br />

M - Potature alberate: forme e modalità errate, per ogni esemplare<br />

40,00<br />

100,00<br />

60,00<br />

100,00<br />

40,00<br />

100,00<br />

60,00<br />

100,00<br />

10,00<br />

100,00<br />

100,00<br />

O – Mancata esecuzione servizio spazzatura meccanica 100,00<br />

40,00<br />

8


Nel caso delle inadempienze di cui al presente <strong>Capitolato</strong>, senza bisogno di messa in mora, verranno applicate le<br />

penali di cui sopra.<br />

stesso.<br />

ART. 22<br />

DIVIETO DI CESSIONE<br />

Alla Ditta aggiudicataria è fatto assoluto divieto di cedere <strong>il</strong> contratto d’appalto ad altra Ditta, pena la nullità dello<br />

E’ concessa la possib<strong>il</strong>ità dell’uso di mezzi e attrezzature appartenenti ad altra Ditta e comunque del subappalto<br />

nei limiti e con le modalità previste dalla vigente normativa.<br />

Sono fatte salve le ipotesi previste dall’art. 118 del D. Lgs. n. 163/06.<br />

ART. 23<br />

RESCISSIONE DEL CONTRATTO<br />

Oltre le penali previste, l’Amministrazione si riserva <strong>il</strong> diritto di rescindere anticipatamente <strong>il</strong> contratto con la Ditta<br />

appaltatrice quando questa si renda colpevole di frode o di gravi negligenze, ovvero contravvenga agli obblighi ed alle<br />

condizioni previste nel presente Foglio di Patti e Prescrizioni.<br />

SEZIONE SEZIONE I I - NORME NORME NORME TECNICHE<br />

TECNICHE.<br />

TECNICHE<br />

MATERIALI: MATERIALI: MISURAZIONI, MISURAZIONI, MISURAZIONI, GARANZIE, GARANZIE, QUALITA’, QUALITA’, PROVENIENZA<br />

PROVENIENZA<br />

PROVENIENZA<br />

ART. 24<br />

NORME PER MISURAZIONE E VALUTAZIONE DI<br />

LAVORI E SOMMINISTRAZIONI<br />

Le quantità dei lavori e delle somministrazioni (forniture, trasporti e noli) saranno determinate con metodi<br />

geometrici, matematici, temporali e a peso in relazione a quanto previsto nel presente <strong>Capitolato</strong>.<br />

Per la misurazione dei prati si procederà tenendo conto della loro proiezione planimetrica.<br />

Le misure saranno prese in contraddittorio a mano a mano che si procederà nell’esecuzione dei lavori e delle<br />

somministrazioni e verranno riportate su un apposito libretto che sarà firmato dagli incaricati dell’Impresa e dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

Resta sempre salva, in caso di riserve scritte dell’Impresa o del personale addetto alla direzione dei lavori la possib<strong>il</strong>ità di<br />

verifica e di rettifica in occasione delle operazioni di liquidazione d’acconto o finale dei lavori.<br />

ART. 25<br />

PIANTE: GARANZIE DI ATTECCHIMENTO E PERIODI DI GARANZIA<br />

L’Impresa si impegna a fornire una garanzia di attecchimento del cento per cento per tutte le piante eventualmente<br />

fornite e sostituite nel corso dei lavori. In merito al detto periodo di garanzia per gli alberi, gli arbusti ed i prati di nuovo<br />

impianto si rimanda a quanto prescritto negli art. precedenti.<br />

Le stesse condizioni valgono per i prati realizzati a piote od a zolle pronte (sino al secondo sfalcio compreso).<br />

ART. 26<br />

APPROVVIGIONAMENTO DELL’ACQUA<br />

L’<strong>Azienda</strong> fornirà gratuitamente all’Impresa l’acqua necessaria per l’irrigazione delle aiuole e delle alberate,<br />

prelevab<strong>il</strong>e dalle cisterne o dalla condotta aziendale.<br />

Resta chiarito ed inteso che nell’eventualità di leggi, regolamenti od ordinanze che vietino l’uso ai fini irrigui della<br />

condotta idrica pubblica, l’<strong>Azienda</strong> disporrà solo dell’acqua derivante dai pozzi o cisterne.<br />

Nel caso in cui si esaurissero le falde acquifere o queste risultassero non idonee per l’irrigazione, l’Impresa<br />

9


preleverà l’acqua necessaria da proprie fonti: l’acqua in tal caso non sarà contab<strong>il</strong>izzata perché si e’ già tenuto<br />

conto di tale incidenza nella formazione dei prezzi d’appalto.<br />

ART. 27<br />

QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI.<br />

CAMPIONI E PROVE<br />

Tutto <strong>il</strong> materiale ed<strong>il</strong>e, impiantistico e di arredo (pietrame, mattoni, legname da costruzione, ecc.), <strong>il</strong> materiale<br />

agrario (terra di coltivo, concimi, torba, ecc.) e <strong>il</strong> materiale vegetale (es. alberi, arbusti, tappezzanti, sementi, ecc.)<br />

occorrente per la sistemazione ambientale, dovrà essere delle migliori qualità, senza difetti ed in ogni caso con qualità e<br />

pregi uguali o superiori a quanto prescritto dal presente <strong>Capitolato</strong> e dalla normativa vigente. Si intende che la provenienza<br />

sarà liberamente scelta dall’Impresa purchè, a giudizio insindacab<strong>il</strong>e della <strong>Azienda</strong>, i materiali siano riconosciuti accettab<strong>il</strong>i.<br />

L’Impresa e obbligata a notificare in tempo ut<strong>il</strong>e alla <strong>Azienda</strong> la provenienza dei materiali per <strong>il</strong> regolare<br />

prelevamento dei relativi campioni.<br />

L’Impresa dovrà sostituire a sua cura e spese con altre rispondenti ai requisiti concordati, le eventuali partite non<br />

ritenute conformi dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

In ogni caso l’Impresa, pur avendo ottenuto l’approvazione dei materiali dalla <strong>Azienda</strong>, resta totalmente<br />

responsab<strong>il</strong>e della buona riuscita delle opere.<br />

L’Impresa fornirà tutto <strong>il</strong> materiale (ed<strong>il</strong>e, impiantistico, agrario e vegetale) indicato negli elenchi, nelle quantità<br />

necessarie per la manutenzione od alla realizzazione della sistemazione.<br />

L’Impresa e obbligata a prestarsi in ogni tempo ad effettuare tutte le prove prescritte dal presente <strong>Capitolato</strong> sui<br />

materiali impiegati o da impiegarsi.<br />

In mancanza di una idonea organizzazione per l’esecuzione delle prove previste, o di una normativa specifica di<br />

<strong>Capitolato</strong>, è riservato alla <strong>Azienda</strong> <strong>il</strong> diritto di dettare norme di prova alternative complementari. In mancanza di una<br />

speciale normativa di legge o di <strong>Capitolato</strong>, le prove potranno essere eseguite presso un Istituto autorizzato, la fabbrica di<br />

origine o <strong>il</strong> cantiere, a seconda delle disposizioni della <strong>Azienda</strong>.<br />

In ogni caso tutte le spese per <strong>il</strong> prelievo, la conservazione e l’invio dei campioni, per l’esecuzione delle prove, per<br />

<strong>il</strong> ripristino dei manufatti che si siano eventualmente dovuti manomettere, nonchè tutte le altre spese sim<strong>il</strong>i e connesse, sono<br />

a totale, esclusivo carico dell’Impresa, salvo nei casi in cui <strong>il</strong> presente <strong>Capitolato</strong> prescriva espressamente criteri diversi.<br />

ART. 28 MATERIALE AGRARIO<br />

Per materiale agrario si intende tutto <strong>il</strong> materiale usato negli specifici lavori di agricoltura, vivaismo e giardinaggio<br />

(es. terreni e substrati di coltivazione, concimi, fitofarmaci, tutori, ecc.) necessario alla messa a dimora, alla cura e alla<br />

manutenzione delle piante occorrenti per la sistemazione.<br />

ART. 29 TERRA DI COLTURA<br />

L’Impresa prima di effettuare <strong>il</strong> riporto della terra di coltura dovrà accertarne la qualità per sottoporla alla <strong>Azienda</strong>.<br />

La terra di coltura riportata dovrà essere priva di pietre, parti di piante, e rifiuti di ogni genere.<br />

La terra di coltura dovrà inoltre essere priva di agenti patogeni e di sostanze e di sostanze tossiche per le piante, a<br />

giudizio della <strong>Azienda</strong>.<br />

La terra di coltura dovrà essere di medio impasto e deriverà comunque dagli strati superficiali di coltivi e mai al di<br />

sotto di cm 40 dal piano di campagna.<br />

Per ogni fornitura pari e superiore ai 100 mc. di terra di coltura, a cura e spese dell’impresa, verrà effettuata una<br />

preventiva analisi di un campione di terra, presso un laboratorio di fiducia per l’<strong>Azienda</strong>; le analisi dovranno essere eseguite,<br />

salvo quanto diversamente disposto dal presente <strong>Capitolato</strong>, secondo i metodi e i parametri normalizzati di analisi del suolo.<br />

ART. 30<br />

CONCIMI MINERALI ED ORGANICI<br />

I Concimi minerali, organici e misti da impiegare dovranno avere titolo dichiarato secondo le vigenti disposizioni di<br />

legge ed essere forniti nell’involucro integro ed originale della fabbrica, fatta esclusione per i letami, per i quali saranno<br />

valutate di volta in volta qualità e provenienza.<br />

La <strong>Azienda</strong> si riserva <strong>il</strong> diritto di indicare con maggiore precisione quale tipo di concime dovrà essere usato,<br />

scegliendoli di volta in volta in base alle analisi di laboratorio, sul terreno e sui concimi e alle condizioni delle piante durante<br />

la messa a dimora e <strong>il</strong> periodo di manutenzione .<br />

I concimi potranno eventualmente essere forniti dall’Amministrazione.<br />

10


ART. 31<br />

AMMENDANTI E CORRETTIVI<br />

Con "ammendanti" si intendono quelle sostanze sotto forma di composti naturali o di sintesi in grado di modificare<br />

le caratteristiche fisiche del terreno.<br />

Con "correttivi" si intendono quei prodotti chimici, minerali, organici o biologici capaci di modificare le caratteristiche<br />

chimiche del terreno.<br />

In accordo con la <strong>Azienda</strong> si potranno impiegare prodotti con funzioni miste purchè ne siano dichiarati la<br />

provenienza, la composizione e <strong>il</strong> campo di azione, oltrechè siano forniti negli involucri integri ed originali secondo la<br />

normativa vigente.<br />

Gli ammendanti e correttivi potranno essere forniti dall’<strong>Azienda</strong>.<br />

ART. 32<br />

PACCIAMATURE<br />

Con "pacciamature" si intendono una copertura del terreno a scopi diversi (es. controllo infestanti, limitazione<br />

dell’evapotraspirazione, sbalzi termici, ecc.). I materiali per pacciamatura comprendono prodotti di origine naturale o di<br />

sintesi e dovranno essere forniti (quando si tratti di prodotti confezionab<strong>il</strong>i) in accordo con la <strong>Azienda</strong>, nei contenitori originali<br />

con dichiarazione della quantità, del contenuto e dei componenti. Per i prodotti da pacciamatura forniti sfusi<br />

l’<strong>Azienda</strong> si riserva la facoltà di valutare di volta in volta qualità e provenienza. Il materiale pacciamante quale <strong>il</strong> trinciato<br />

legnoso dei residui delle potature potranno essere forniti dall’Amministrazione comunale.<br />

ART. 33<br />

FITOFARMACI<br />

I fitofarmaci da usare (es. anticrittogamici, insetticidi, diserbanti, antitraspiranti, mastici per dendrochirurgia, ecc.)<br />

dovranno essere forniti nei contenitori integri ed originali dalla fabbrica, con l’indicazione della composizione e della classe<br />

di tossicità secondo la normativa vigente.<br />

E’ fatto assoluto divieto l’ut<strong>il</strong>izzo di sostanze fitofarmacologiche superiori alla classe di tossicità terza (sono<br />

ammesse solo la quarta e terza classe).<br />

Qualora, durante <strong>il</strong> corso del servizio occorra necessariamente intervenire con prodotti ad elevata tossicità (salvo<br />

specifici divieti legislativi), dietro precise indicazioni dei materiali e metodi da parte della <strong>Azienda</strong>, l’Impresa è tenuta alla<br />

massima prevenzione e cautela nella loro distribuzione onde evitare danni alle persone, agli animali ed all’ambiente.<br />

ART. 34<br />

MATERIALE VEGETALE<br />

Per "materiale vegetale" si intende tutto <strong>il</strong> materiale vivo (alberi, arbusti, tappezzanti, sementi, ecc.) occorrente per<br />

l’esecuzione del servizio.<br />

Questo materiale dovrà pervenire da ditte appositamente autorizzate ai sensi delle leggi 18.06.l931 n.987 e<br />

22.05.1973 n.269 e successive integrazioni e modificazioni.<br />

L’Impresa dovrà dichiararne la provenienza alla <strong>Azienda</strong>.<br />

L’Impresa sotto la sua piena responsab<strong>il</strong>ità potrà ut<strong>il</strong>izzare piante non provenienti da vivaio e/o di particolare valore<br />

estetico unicamente se indicate e/o accettate dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

Le piante dovranno essere etichettate singolarmente o per gruppi omogenei per mezzo di cartellini di materiali<br />

resistente alle intemperie sui quali sia stata riportata, in modo leggib<strong>il</strong>e ed indeleb<strong>il</strong>e, la denominazione botanica (genere,<br />

specie, varietà, cultivar) del gruppo a cui si riferiscono.<br />

Per quanto riguarda <strong>il</strong> trasporto delle piante, l’Impresa dovrà prendere tutte le precauzioni necessarie affinchè<br />

queste arrivino sul luogo della sistemazione nelle migliori condizioni possib<strong>il</strong>i, curando che <strong>il</strong> trasferimento venga effettuato<br />

con mezzi, protezioni e modalità di carico idonei con particolare attenzione perché rami e corteccia non subiscano danni e<br />

le zolle non abbiano a frantumarsi o essiccarsi a causa dei sobbalzi o per <strong>il</strong> peso del carico del materiale soprastante.<br />

Una volta giunta a destinazione, tutte le piante dovranno essere trattate in modo che sia evitato loro ogni danno; <strong>il</strong><br />

tempo intercorrente tra <strong>il</strong> prelievo in vivaio e la messa a dimora definitiva (o la sistemazione in vivaio provvisoria ) dovrà<br />

essere <strong>il</strong> più breve possib<strong>il</strong>e. In particolare l’Impresa curerà che le zolle e le radici delle piante che non possono essere<br />

immediatamente messe a dimora non subiscano ustioni e mantengano <strong>il</strong> tenore di umidità adeguato alla loro<br />

conservazione.<br />

11


ART. 35<br />

ALBERI<br />

Gli alberi dovranno presentare portamento e dimensioni rispondenti alle caratteristiche richieste e tipici della<br />

specie, della varietà e dell’età al momento della loro messa a dimora.<br />

Gli alberi dovranno essere stati specificatamente allevati per <strong>il</strong> tipo di impiego previsto ( es. alberate stradali f<strong>il</strong>ari,<br />

esemplari isolati o gruppi, ecc.). Il fusto e le branche principali dovranno essere esenti da deformazioni, capitozzature ferite<br />

di qualsiasi origine e tipo, grosse cicatrici o segni conseguenti da urti, grandine, scortecciamenti, legature, ustioni da sole,<br />

cause meccaniche in genere, attacchi da insetti e malattie crittogamiche o da virus.<br />

La chioma, salvo quanto diversamente richiesto, dovrà essere ben ramificata, uniforme ed equ<strong>il</strong>ibrata per<br />

simmetria e distribuzione delle branche principali e secondarie all’interno della stessa.<br />

L’apparato radicale dovrà presentarsi ben accestito, ricco di piccole ramificazioni e radici cap<strong>il</strong>lari fresche e sane, e<br />

privo di tagli di diametro maggiore di 1 cm.<br />

Gli alberi saranno normalmente forniti in contenitore, oppure in zolla quando accettato dalla <strong>Azienda</strong>. I contenitori<br />

(vasi, mastelli di legno o di plastica, ecc.) dovranno essere proporzionati alle dimensioni delle piante.<br />

Per gli alberi forniti con zolla o in contenitore, la terra dovrà essere compatta, ben aderente alle radici, senza crepe<br />

evidenti con struttura e tessitura tali da non determinare condizioni da asfissia.<br />

Le piante in contenitore dovranno essere state adeguatamente rinvasate in modo da non presentare un apparato<br />

radicale eccessivamente sv<strong>il</strong>uppato lungo la superficie del contenitore stesso.<br />

Le zolle dovranno essere ben imballate con un apposito involucro degradab<strong>il</strong>e (juta, paglia, teli, reti di ferro non<br />

zincato, ecc.) rinforzato, se le piante superano 5 metri di altezza, con rete metallica degradab<strong>il</strong>e, oppure realizzato con<br />

pellicola plastica porosa o altri materiali equivalenti.<br />

ART. 36<br />

ARBUSTI E CESPUGLI<br />

Arbusti e cespugli, qualunque siano le loro caratteristiche specifiche (a foglia decidua o sempreverdi), anche se<br />

riprodotti per via agamica, non dovranno avere portamento "f<strong>il</strong>ato", dovranno possedere un minimo di tre ramificazioni alla<br />

base e presentarsi dell’altezza proporzionata al diametro della chioma ed a quello del fusto. Anche per gli arbusti e i<br />

cespugli l’altezza totale verrà r<strong>il</strong>evata analogamente a quella degli alberi. Il diametro della chioma sarà r<strong>il</strong>evato alla sua<br />

massima ampiezza.<br />

Tutti gli arbusti e i cespugli dovranno essere forniti in contenitore. Il loro apparato radicale dovrà essere ricco di<br />

piccole ramificazioni e di radici cap<strong>il</strong>lari. Per le indicazioni riguardanti l’apparato radicale, la terra dei contenitori, vale quanto<br />

esposto nel precedente Articolo a proposito degli alberi.<br />

ART. 37<br />

PIANTE ESEMPLARI<br />

Per "piante esemplari" si intendono alberi, arbusti e Cespugli di grandi dimensioni nell’ambito della medesima<br />

specie, con particolare valore ornamentale per forma e portamento.<br />

ART. 38<br />

PIANTE TAPPEZZANTI<br />

Le piante tappezzanti dovranno avere portamento basso e/o strisciante e buona capacità di copertura, garantita da<br />

ramificazioni uniformi.<br />

Dovranno essere sempre fornite in contenitore con le radici pienamente compenetrate nel substrato di coltura,<br />

senza fuoriuscire dal contenitore stesso.<br />

ART. 39<br />

PIANTE RAMPICANTI, SARMENTOSE E RICADENTI<br />

Le piante appartenenti a queste categorie dovranno avere almeno due forti getti, essere dell’altezza richiesta (dal<br />

colletto all’apice vegetativo più lungo) ed essere sempre fornite in contenitore.<br />

ART. 40<br />

PIANTE ERBACEE ANNUALI, BIENNALI E PERENNI<br />

Le piante erbacee, annuali, biennali e perenni dovranno essere sempre fornite nel contenitore in cui sono state<br />

coltivate.<br />

12


ART. 41<br />

PIANTE BULBOSE, TUBEROSE E RIZOMATOSE<br />

Le piante che saranno consegnate sotto forma di bulbi o di tuberi dovranno essere sempre della dimensione<br />

richiesta (diametro o circonferenza), mentre quelle sotto forma di rizoma dovranno presentare almeno tre gemme.<br />

I bulbi, i tuberi e i rizomi dovranno essere sani, turgidi, ben conservati ed in stasi vegetativa.<br />

Per le piante consegnate in contenitore valgono le precedenti norme.<br />

ART. 42<br />

SEMENTI<br />

L’Impresa dovrà fornire sementi selezionate e rispondenti esattamente al genere, specie e varietà richieste,<br />

sempre nelle confezioni originali, sig<strong>il</strong>late, munite di certificato di identità e autenticità con l’indicazione del grado di purezza<br />

e di germinab<strong>il</strong>ità e della data di confezionamento e di scadenza, stab<strong>il</strong>iti dalle Leggi vigenti.<br />

La germinab<strong>il</strong>ità non dovrà essere inferiore al 95% e la purezza non inferiore al 98%.<br />

La <strong>Azienda</strong>, a suo giudizio insindacab<strong>il</strong>e (quando, ad esempio, per presenza comprovata di infestanti) potrà<br />

rifiutare partite di seme, con valore reale inferiore al 20% rispetto a quello dichiarato e l’Impresa dovrà sostituirle con altre<br />

che rispondano ai requisiti voluti.<br />

Qualora <strong>il</strong> valore reale del seme fosse in grado inferiore a quello dichiarato, l’Impresa sarà tenuta ad aumentare<br />

proporzionalmente la quantità di seme da impiegare per unità di superficie.<br />

Tutto <strong>il</strong> materiale di cui sopra dovrà essere fornito in contenitori sig<strong>il</strong>lati e muniti della certificazione E.N.S.E.<br />

Per evitare che possano alterarsi o deteriorarsi, le sementi dovranno essere immagazzinate in locali freschi e privi<br />

di umidità.<br />

ART. 43<br />

TAPPETI ERBOSI IN STRISCIA E ZOLLE<br />

Nel caso che per le esigenze della sistemazione fosse richiesto <strong>il</strong> rapido inerbimento delle superfici a prato (pronto<br />

effetto oppure si intendesse procedere alla costituzione del tappeto erboso per "propagazione" di specie prative stolonifere,<br />

l’Impresa dovrà fornire zolle e/o strisce erbose costituite con le specie prative richieste nelle specifiche (es. miscuglio di<br />

graminacee e leguminose, prato monospecie) indicate dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

Prima di procedere alla fornitura, l’Impresa dovrà sottoporre all’approvazione della <strong>Azienda</strong> campioni del materiale<br />

che intende fornire; analogamente, nel caso fosse richiesta la cotica naturale, l’Impresa dovrà prelevare le zolle soltanto da<br />

luoghi approvati dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

Le zolle erbose, a seconda delle esigenze, delle richieste, e delle specie che costituiscono <strong>il</strong> prato, verranno di<br />

norma fornite in forma rettangolari, quadrate o a strisce con 2-4 cm di spessore.<br />

Al fine di non spezzarne la compattezza, le strisce dovranno essere consegnate arrotolate mentre le zolle<br />

dovranno essere fornite su "pallet".<br />

Tutto <strong>il</strong> materiale, di qualunque tipo sia, al fine di evitare danni irreparab<strong>il</strong>i dovuti alla fermentazione e alla mancata<br />

esposizione alla luce, non dovrà essere lasciato accatastato o arrotolotato.<br />

ART. 44<br />

MATERIALI INERTI<br />

La sabbia, la ghiaia ed i ciottoli da impiegare nel servizio appaltato dovranno esclusivamente provenire da cave e<br />

da centri di coltivazione autorizzati, da render noti alla <strong>Azienda</strong>, che si riserva la loro accettazione in funzione dei requisiti<br />

estetico-qualitativi desiderati.<br />

Le somministrazioni di sabbia, ghiaia, ciottoli, pietrischi, ecc. verranno normalmente misurate con casse di<br />

determinata capacità o sui mezzi di trasporto.<br />

ART. 45<br />

GHIAIA<br />

Le ghiaie ed i ghiaietti dovranno essere di natura calcarea s<strong>il</strong>icea, esenti da materie terrose od eterogenee e<br />

dovranno presentare dimensioni uniformi, secondo le seguenti categorie:<br />

• ghiaia in natura nelle proporzioni di 2/5 di sabbia granita e 3/5 di ghiaia. Questa dovrà essere depurata a mano<br />

da ciottoli superiori a cm 6 e dalle piastrelle;<br />

• ghiaia vagliata assortita, detta in corpo, con elementi di dimensioni da cm 1 a cm 7, priva di sabbia;<br />

• ghiaia vagliata grossa, con elementi da cm 3,5 a cm 6;<br />

• ghiaia vagliata ordinaria con elementi da cm 3,5 a 4,5;<br />

13


• ghiaia vagliata mezzana con elementi da cm 2 a cm 3,5;<br />

• ghiaia vagliata minuta con elementi da cm O,5O a cm 2;<br />

• granisello o ghietto pisello con elementi da mm 2 , a mm 5.<br />

La vagliatura potrà essere eseguita con mezzi meccanici od anche a mano ma sempre in modo da garantire<br />

esattamente le dimensioni volute.<br />

ART. 46<br />

SABBIE<br />

La sabbia dovrà essere ben granita, ruvida al tatto, scricchiolante alla mano e scevra di materie terrose ed<br />

eterogenee.<br />

Si potrà esigere la grana più o meno fine a seconda della natura dei lavori ai quali e destinata la sabbia.<br />

Se sarà richiesto dalla <strong>Azienda</strong>, la sabbia e la ghiaia dovranno essere purgate e lavate.<br />

Per i lavori di tipo ed<strong>il</strong>e è ammesso l’uso esclusivo della sabbia proveniente da cava.<br />

ART. 47<br />

CIOTTOLI<br />

Dovranno essere di natura calcarea o granitica della qualità più dura rinvenib<strong>il</strong>e, senza venature e piani di<br />

sfaldamento e con esclusione di quelli spugnosi od informi.<br />

Di norma, per le pavimentazioni in ciottolato, salvo indicazioni contrarie della Direzione dei Lavori, dovranno avere<br />

dimensioni superiori a cm. 9 x 13.<br />

ART. 48<br />

LEGANTI E DERIVANTI<br />

I cementi e gli agglomerati cementizi dovranno rispondere in tutto alle prescrizioni di cui alle norme per i leganti<br />

idraulici approvate con Legge 26.05.1965 n.595 e con D.M. 03.06.1968, e successive modificazioni ed integrazioni.<br />

La calce, <strong>il</strong> cemento ed <strong>il</strong> gesso saranno sempre valutati a peso.<br />

SEZIONE SEZIONE SEZIONE II II - NORME NORME TECNICH<br />

TECNICHE<br />

TECNICH<br />

MODALITÀ MODALITÀ MODALITÀ DI DI ESECUZIO<br />

ESECUZIONE ESECUZIO NE DEI DEI LAVORI LAVORI AGRARI, AGRARI, DI DI IMPIANTO IMPIANTO E<br />

DELLE DELLE OPERE OPERE COMPLEMENTARI<br />

COMPLEMENTARI<br />

ART. 49<br />

APPORTO DI TERRA DI COLTURA<br />

Prima di effettuare qualsiasi impianto o semina, l’Impresa in accordo con la <strong>Azienda</strong>, dovrà verificare che <strong>il</strong> terreno<br />

in sito sia adatto alla piantagione: in caso contrario dovrà apportare terra di coltura in quantità sufficiente a formare uno<br />

strato di spessore adeguato per i prati, e a riempire totalmente le buche ed i fossi per gli alberi e gli arbusti, curando che<br />

vengano frantumate tutte le zolle e gli ammassi di terra.<br />

La terra di coltura rimossa e accantonata nelle fasi iniziali degli scavi sarà ut<strong>il</strong>izzata, secondo le istruzioni della<br />

<strong>Azienda</strong>, insieme a quella apportata.<br />

ART. 50<br />

LAVORAZIONI DEL TERRENO<br />

Su indicazione della <strong>Azienda</strong>, l’Impresa dovrà procedere alla lavorazione del terreno fino alla profondità necessaria<br />

preferib<strong>il</strong>mente eseguita con l’impiego di mezzi meccanici ed attrezzi specifici a seconda della lavorazione prevista dagli<br />

elaborati di progetto.<br />

14


Le lavorazioni saranno eseguite nei periodi idonei, con <strong>il</strong> terreno in tempera, evitando di danneggiare la struttura e<br />

di formare suole di lavorazione.<br />

Nel corso di questa operazione l’Impresa dovrà rimuovere ed allontanare tutti i sassi, le pietre e gli<br />

eventuali’ostacoli sotterranei che potrebbero impedire la corretta esecuzione dei lavori provvedendo anche, su indicazioni<br />

della <strong>Azienda</strong>, ad accantonare e conservare preesistenze naturali di particolare valore estetico (es. rocce, massi, ecc.) o gli<br />

altri materiali che possano essere vantaggiosamente riut<strong>il</strong>izzati nella sistemazione.<br />

Nel caso si dovesse imbattere in ostacoli naturali di r<strong>il</strong>evanti dimensioni che presentano difficoltà ad essere<br />

rimossi, oppure manufatti sotterranei di qualsiasi natura di cui si ignori l’esistenza (es. cavi, fognature, tubazioni, reperti<br />

archeologici, ecc.), l’Impresa dovrà interrompere i lavori e chiedere istruzioni specifiche alla <strong>Azienda</strong>.<br />

Ogni danno dovrà essere riparato o risarcito a cura e spese dell’Impresa.<br />

ART. 51<br />

ARATURE<br />

L’aratura verrà eseguita alla profondità di 40-50 cm o a seconda delle indicazioni della <strong>Azienda</strong>.<br />

Le fette di lavorazione dovranno essere rovesciate con successione regolare senza lasciare fasce intervallate di<br />

terreno sodo.<br />

Ove necessario <strong>il</strong> lavoro sarà completato a mano.<br />

ART. 52<br />

FRESATURE E SARCHIATURE<br />

La lavorazione potrà avere profondità di lavoro da cm 5-8 a cm l5-20.<br />

L’intervento dovrà sminuzzare accuratamente <strong>il</strong> terreno in superficie.<br />

Potrà risultare necessario procedere a una o piu’ passate fino ad ottenere un omogeneo sminuzzamento delle zolle<br />

e completa estirpazione delle infestanti.<br />

Intorno ad alberi, arbusti, manufatti, recinzioni, siepi, impianti irrigui, <strong>il</strong> lavoro dovrà essere eseguito a mano ogni<br />

qualvolta tale operazione crei rischio di danno oppure rifinita a mano negli altri casi.<br />

ART. 53<br />

VANGATURA<br />

Per la vangatura, la profondità del lavoro sarà di almeno cm 30.<br />

Durante <strong>il</strong> lavoro si curerà di far pervenire in superficie sassi ed erbe infestanti che dovranno sempre asportarsi<br />

comprese anche le parti ipogee (RIZOMI, ecc.).<br />

Qualora a causa della limitata superficie delle aree di intervento, non possano venire impiegati mezzi meccanici,<br />

la vangatura dovrà sostituirsi all’ aratura.<br />

ART. 54<br />

ERPICATURE E ZAPPATURE<br />

Sono lavorazioni complementari atte a sminuzzare <strong>il</strong> terreno uniformemente.<br />

Dette lavorazioni sono da eseguirsi con terreno asciutto.<br />

ART. 55<br />

PREPARAZIONE DELLE BUCHE E DEI FOSSI PER IL TRAPIANTO<br />

Le buche ed i fossi per la piantagione delle specie vegetali dovranno avere le dimensioni piu ampie possib<strong>il</strong>i in<br />

rapporto alla grandezza delle piante da mettere a dimora.<br />

Per le buche ed i fossi che dovranno essere realizzati su un eventuale preesistente tappeto erboso, l’Impresa è<br />

tenuta ad adottare tutti gli accorgimenti necessari per contenere al minimo i danni al prato circostante recuperando lo strato<br />

superficiale di terreno per <strong>il</strong> riempimento delle buche stesse, in accordo con la <strong>Azienda</strong>.<br />

Il materiale proveniente dagli scavi, se non riut<strong>il</strong>izzato o, a insindacab<strong>il</strong>e giudizio della <strong>Azienda</strong>, non ritenuto idoneo,<br />

dovrà essere allontanato dalla sede del cantiere e portato a discarica autorizzata a cura e spese dell’Impresa.<br />

Nella preparazione delle buche e dei fossi, l’Impresa dovrà assicurarsi che nella zona in cui le piante sv<strong>il</strong>upperanno<br />

le radici non ci siano ristagni di umidità e provvedere che lo scolo delle acque superficiali avvenga in modo corretto.<br />

L’Impresa provvederà a picchettare le aree di impianto e, prima dell’arrivo del materiale vivaistico, a predisporre le buche<br />

per la messa a dimora del materiale vegetale che dovranno avere le seguenti dimensioni non inferiori:<br />

15


• Specie a portamento arboreo: metri cubi 1,000 (1x1x1 m);<br />

• “ “ “ “ “ “: “ “0,216 (60x60x60 cm.);<br />

• Trapianti forestali : “ “0,064 (40x40x40 cm.).<br />

salvo diversa specifica in corso d’opera da parte della <strong>Azienda</strong>.<br />

Prima dell’impianto verrà applicato <strong>il</strong> concime di fondo, con titolo e dose indicato dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

La <strong>Azienda</strong> potrà disporre per la sostituzione della terra di riempimento della buca con una miscela di terreno di<br />

coltivo adatto miscelato con inerte, in genere pietra di lava pomice di taglio medio, in ragione di un terzo del volume<br />

complessivo.<br />

Il lavoro verrà completato dalla formazione di opportuna formella per la raccolta delle acque meteoriche e derivanti<br />

dall’irrigazioni.<br />

ART. 56<br />

FORMAZIONE DEI PRATI ORNAMENTALI<br />

Per preparare <strong>il</strong> terreno destinato a tappeto erboso, l’Impresa dovrà eseguire, se necessario, una ulteriore pulizia<br />

del terreno rimuovendo tutti i materiali che potrebbero impedire la formazione di un letto di terra di colture fine ed uniforme.<br />

Dopo aver eseguite le preliminari operazioni di aratura o vangatura, l’Impresa dovrà effettuare un successivo<br />

lavoro complementare di preparazione, consistente in un’erpicatura o zappatura di tutte le aree destinate all’impianto; con<br />

questa operazione da eseguirsi a terreno asciutto, <strong>il</strong> terreno medesimo dovrà risultare uniformemente sminuzzato.<br />

Naturalmente, qualora con una sola lavorazione di erpice o zappa <strong>il</strong> terreno non risultasse uniformemente<br />

sminuzzato, l’Impresa sarà tenuta ad effettuare successive lavorazioni con gli strumenti adatti, fino a raggiungere l’uniforme<br />

sminuzzamento richiesto.<br />

Successivamente, l’Impresa dovrà livellare e rastrellare <strong>il</strong> terreno secondo le indicazioni di progetto per eliminare<br />

ogni ondulazione, protuberanza, buca o avvallamento, salvo particolari indicazioni della <strong>Azienda</strong>.<br />

Gli eventuali residui della rastrellatura dovranno essere allontanati dall’area del cantiere.<br />

La formazione dei prati dovrà aver luogo dopo la messa a dimora di tutte le piante (in particolare di quelle - arboree<br />

ed arbustive) eventualmente previste e dopo la esecuzione degli impianti tecnici, delle eventuali opere murarie, delle<br />

attrezzature e degli arredi.<br />

Qualora fra l’eventuale impianto degli alberi e la formazione del prato trascorresse tempo sufficiente alla<br />

proliferazione di vegetazione infestante, sarà cura dell’Impresa dare corso a sollecite fresature ed erpicature al fine di<br />

eliminare tale vegetazione e ciò prima che questo giunga a maturità. In occasione del lavoro di aratura, o di vangatura,<br />

l’Impresa effettuerà le concimazioni necessarie concordate con la <strong>Azienda</strong>, somministrando letame bovino od equino ben<br />

maturo, uniformemente distribuito nel terreno.<br />

Il letame dovrà essere interrato con le lavorazioni del terreno (arature o vangature).<br />

Per le letamazioni dovranno prevedersi 350 quintali per ettaro, salvo diverse disposizioni della <strong>Azienda</strong>. In<br />

mancanza di letame, ma solo dietro approvazione della <strong>Azienda</strong>, l’Impresa potrà ut<strong>il</strong>izzare ammendanti di origine animale<br />

forniti a proprie spese.<br />

Per la concimazione minerale dovrà prevedersi la somministrazione dei seguenti quantitativi di fert<strong>il</strong>izzanti:<br />

• azotati : - 20O Kg per ettaro;<br />

• fosfatici: - 20O Kg per ettaro;<br />

• potassici: - 150 Kg per ettaro.<br />

La somministrazione dei concimi minerali, sarà anche effettuata in occasione delle lavorazioni complementari di<br />

erpicatura o zappatura.<br />

La Direzione Lavori ha facoltà di variare le quantità e qualità delle concimazioni in relazione al risultato delle analisi<br />

dei terreni ed alle particolari necessità delle singole specie di piante da mettere a dimora.<br />

La semina sarà effettuata in epoca e con miscugli specifici definiti in corso d’opera dalla <strong>Azienda</strong>, successivamente<br />

all’idonea preparazione del letto di semina.<br />

L’operazione di semina avverrà in giornata priva di vento, a spaglio, e dovrà prevedere più distribuzioni per gruppi<br />

di semi di volume e peso sim<strong>il</strong>ari, mescolati fra loro.<br />

La ricopertura del seme dovrà essere fatta mediante rastrelli a mano e con erpice a sacco.<br />

Dopo la semina <strong>il</strong> terreno sarà rullato ed analoga operazione sarà effettuata a germinazione avvenuta.<br />

Qualora la morfologia del terreno lo consenta, e preferib<strong>il</strong>e che le operazioni di semina vengano effettuate<br />

mediante speciale seminatrice munita di rullo a griglia, al fine di ottenere l’uniforme spargimento del seme e dei concimi<br />

minerali complessi.<br />

E’ consentito per l’ operazione di semina l’uso di sostanze antiformica ed altri insetticidi o fitofarmaci necessari. In<br />

alcune porzioni delle aree da sistemare a verde, ove si intenda ottenere un rivestimento di pronto effetto, sia per ragioni<br />

estetiche, che di salvaguardia dei terreni e, comunque in tutti quei punti che la <strong>Azienda</strong> riterrà opportuno, nei limiti dei<br />

quantitativi in seguito specificati, <strong>il</strong> rivestimento delle aree stesse potrà essere effettuato tramite trapianto di zolle erbose di<br />

vecchio prato polifita stab<strong>il</strong>e.<br />

Le zolle da trapiantare destinate a tale tipo di intervento saranno ritagliate in forma quadrata (dimensioni medie<br />

25x25 cm).<br />

Esse disposte in f<strong>il</strong>e a giunti sfalsati tra f<strong>il</strong>a e f<strong>il</strong>a, dovranno risultare assestate a perfetta regola d’arte, in modo tale<br />

che non si presenti soluzione di continuità tra zolla e zolla. Il piano d’appoggio delle zolle dovrà risultare debitamente<br />

livellato ed <strong>il</strong> terreno precedentemente lavorato (v. Preparazione del terreno per i prati).<br />

16


Per favorirne l’attecchimento, ultimata l’operazione di posa, le zolle dovranno essere cosparse con uno strato di<br />

terriccio (composto con terra di coltura, sabbia, torba e concime), compattate per mezzo di battitura o di rullatura e, infine,<br />

abbondantemente irrigate. Nel caso debbano essere collocate su terreni in pendio o su scarpate, le zolle erbose dovranno<br />

essere anche fissate per mezzo di picchetti di legno, costipandone i vuoti con terriccio.<br />

Le zolle di specie prative stolonifere destinate alla formazione di tappeti erbosi con <strong>il</strong> metodo della "propagazione"<br />

dovranno essere accuratamente diradate o tagliate in porzioni minori e successivamente messe a dimora nella densità<br />

eventualmente stab<strong>il</strong>ita dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

Le cure colturali saranno analoghe a quelle precedentemente riportate. Il materiale di trapianto potrà essere anche<br />

di tipo comunemente in commercio (Kenia, Uganda, Eragrostis, ecc.). Il nuovo prato sarà accettato ad insindacab<strong>il</strong>e giudizio<br />

della <strong>Azienda</strong>, successivamente alla seconda falciatura.<br />

Tutte le operazioni di innaffiamento, ricostituzione delle parti non riuscite, e di mantenimento in genere, sino<br />

all’accettazione definitiva sono comprese nel prezzo indicato e, quindi a carico dell’Impresa. Il nuovo prato si dovrà<br />

presentare omogeneo nella composizione della cotica erbosa, di colore uniforme e ben infittito.<br />

Trascorsi trenta giorni dal secondo sfalcio senza che l’Impresa sia stata in grado di realizzare, come prescritto, un<br />

buon prato ornamentale, oltre all’invito a provvedere tempestivamente, a proprie spese, a compiere tutte le operazioni<br />

necessarie per <strong>il</strong> risultato richiesto, sarà applicata una sanzione amministrativa pari al 10% dell’importo dovuto per<br />

l’impianto.<br />

Trascorsi ulteriori trenta giorni, la <strong>Azienda</strong> è autorizzata a provvedere d’ufficio, addebitando tutte le spese dirette ed<br />

accessorie all’Impresa.<br />

ART. 57<br />

OPERE ANTIEROSIONE. GRATICCIATE DI CONSOLIDAMENTO<br />

L’impresa provvederà alla lavorazione e al modellamento delle scarpate e dei terreni in pendio come disposto<br />

dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

L’<strong>Azienda</strong> potrà disporre, inoltre, la realizzazione di graticciate di consolidamento per evitare <strong>il</strong> d<strong>il</strong>avamento ed <strong>il</strong><br />

trasporto del terreno da parte delle acque meteoriche.<br />

ART. 58<br />

ALBERI, ARBUSTI E CESPUGLI A FOGLIA CADUCA<br />

Fatto salvo <strong>il</strong> periodo ideale di messa a dimora, l’eventuale potatura di trapianto della chioma deve essere<br />

autorizzato dalla <strong>Azienda</strong> e dovrà seguire rigorosamente le disposizioni impartite, rispettando <strong>il</strong> portamento naturale e le<br />

caratteristiche specifiche delle singole specie.<br />

Nel caso fosse necessario agevolare <strong>il</strong> trapianto, l’Impresa, su indicazione della <strong>Azienda</strong>, irrorerà le piante con<br />

prodotti antitraspiranti.<br />

ART. 59<br />

ALBERI, ARBUSTI E CESPUGLI SEMPREVERDI<br />

Gli alberi, gli arbusti e i cespugli sempreverdi dovranno essere forniti sempre in contenitore, oppure in zolla dietro<br />

specifica autorizzazione della <strong>Azienda</strong>, e dovranno essere messi a dimora nel periodo adeguato all’attecchimento delle<br />

varie specie.<br />

Le piante sempreverdi e resinose non devono essere potate; saranno eliminati salvo diverse specifiche indicazioni<br />

della <strong>Azienda</strong>, soltanto i rami secchi, spezzati o danneggiati.<br />

ART. 60<br />

MESSA A DIMORA DELLE PIANTE TAPPEZZANTI, DELLE ERBACCE PERENNI,<br />

BIENNALI ED ANNUALI E DELLE PIANTE RAMPICANTI, SARMENTOSE E RICADENTI<br />

La messa a dimora di queste piante è identica alle diverse tipologie sopraindicate e deve essere effettuata in<br />

buche preparate al momento, in rapporto al diametro dei contenitori delle singole piante.<br />

Se le piante saranno state fornite in contenitori tradizionali (vasi di terracotta o di plastica, recipienti metallici, ecc.)<br />

questi dovranno essere rimossi; se invece in contenitori di materiale deperib<strong>il</strong>e (torba, pasta di cellulosa compressa, ecc.) le<br />

piante potranno essere messe a dimora con tutto <strong>il</strong> vaso.<br />

In ogni caso le buche dovranno essere poi colmate con terra di coltura mista a concime ben pressata attorno alle<br />

piante.<br />

L’Impresa è tenuta infine a completare la piantagione delle specie rampicanti, sarmentose e ricadenti, legandone i<br />

getti, ove necessario, alle apposite strutture di sostegno in modo da guidarne lo sv<strong>il</strong>uppo per ottenere i migliori risultati in<br />

relazione agli scopi della sistemazione.<br />

17


Per le prime cure di trapianto valgono le norme indicate in precedenza.<br />

ART. 61<br />

IMPIANTO DI AIUOLE FIORITE E FIORIERE<br />

Salvo quanto già espressamente indicato nel presente <strong>Capitolato</strong>, forme, volumi, specie vegetali, densità<br />

d’impianto, materiali di impiego, saranno definite dettagliatamente in corso d’opera dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

Il terreno dovrà essere accuratamente vangato interrando i concimi e l’ammendante, mondato dalle malerbe e da<br />

qualsiasi altro materiale inadatto alla vegetazione.<br />

Il terreno dovrà essere sistemato in superficie con la dovuta baulatura dal centro verso <strong>il</strong> perimetro per lo scolo<br />

dell’acqua e per ovvii motivi estetici.<br />

Le piante saranno poste alla distanza stab<strong>il</strong>ita dalla <strong>Azienda</strong>, comunque in modo tale da coprire quanto prima<br />

uniformemente <strong>il</strong> terreno.<br />

Con tecniche geometriche che si omettono si curerà l’equidistanza degli esemplari vegetali.<br />

Scavata con <strong>il</strong> trapiantatoio la buchetta, collocata a dimora la piantina, <strong>il</strong> cui colletto sarà a f<strong>il</strong> di terra, si calzerà <strong>il</strong><br />

terreno intorno ad essa una piccola sconcatura per migliorare l’assorbimento dell’acqua di annaffiamento.<br />

Terminata la piantagione si innaffierà con un getto di acqua a ventaglio molto fine evitando di colpire <strong>il</strong> terreno per<br />

non distruggere le sconcature ed evitare la formazione della crosta superficiale.<br />

ART. 62<br />

SOSTEGNI, ANCORAGGI E LEGATURE<br />

Per fissare al suolo gli alberi e gli arbusti di r<strong>il</strong>evanti dimensioni, l’Impresa dovrà fornire pali di sostegno (tutori)<br />

adeguati per numero, diametro ed altezza alle dimensioni delle piante.<br />

I tutori dovranno essere di legno, dritti e scortecciati.<br />

L’estremità da interrarsi dovrà essere resa imputrescib<strong>il</strong>e per una altezza in genere di circa 60 - 80 cm, in<br />

alternativa su autorizzazione della <strong>Azienda</strong>, si potrà far uso di pali di legno industrialmente preimpregnati di sostanze<br />

imputrescib<strong>il</strong>i.<br />

Analoghe caratteristiche di imputrescib<strong>il</strong>ità dovranno avere anche i picchetti di legno per l’eventuale bloccaggio a<br />

terra dei tutori.<br />

Qualora si dovessero presentare problemi di natura particolare (mancanza di spazio, esigenze estetiche, ecc.), i<br />

pali di sostegno, su autorizzazione della <strong>Azienda</strong>, potranno essere sostituiti con ancoraggi in corda di acciaio zincato muniti<br />

di tendif<strong>il</strong>o.<br />

Il palo tutore verrà infisso saldamente nel terreno a buca aperta e prima dell’esemplare da sostenere che verrà ad<br />

esso ancorato, dopo <strong>il</strong> riempimento della buca, con legatura ad anello da effettuarsi su cuscinetto di paglio od altro<br />

materiale idoneo, ad evitare lesioni per sfregamento alla corteccia.<br />

Nell’operazione di impalatura si dovrà aver cura di non ledere l’eventuale zolla dell’esemplare.<br />

Gli ancoraggi, formati da più pali, normalmente in numero di tre, posti a piramide o a gabbia, a base equ<strong>il</strong>atera,<br />

saranno controventati (piramide) alla base mediante paletti saldamente infissi nel terreno e sporgenti di circa cm 20 dal<br />

piano di campagna, ovvero (gabbia) uniti con paletti perpendicolari fissati a tre altezze (base, intermedia, sommità).<br />

Prima di provvedere all’ancoraggio definitivo delle piante sarà necessario accertarsi che <strong>il</strong> terreno di riempimento<br />

delle bucce risulti debitamente assestato per evitare che le piante risultino sospese alle armature in legno e si formino cavità<br />

al di sotto degli apparati radicali.<br />

Le legature dovranno rendere solidali le piante ai pali di sostegno ed agli ancoraggi, pur consentendone l’eventuale<br />

assestamento; al fine di non provocare strozzature al tronco, dovranno essere realizzate per mezzo di collari speciali o di<br />

adatto materiale elastico (es. cinture di gomma, nastri di plastica, ecc.) oppure, in subordine, con corda di canapa (mai f<strong>il</strong>o<br />

di ferro od altro materiale inestensib<strong>il</strong>e).<br />

Per evitare danni alla corteccia, potrà essere necessario interporre, fra tutore e tronco, un cuscinetto antifrizione di<br />

adatto materiale.<br />

Onde favorire <strong>il</strong> riconoscimento delle legature rinnovate od realizzate ex-novo, l’Impresa, dietro eventuale<br />

indicazione della <strong>Azienda</strong>, ut<strong>il</strong>izzerà materiale per la legatura di specifico colore.<br />

I pali tutori potranno essere forniti dall’<strong>Azienda</strong>.<br />

ART. 63<br />

PROTEZIONE DELLE PIANTE MESSE A DIMORA<br />

Nelle zone dove potrebbero verificarsi danni causati da animali domestici o selvatici oppure dal transito di persone<br />

o automezzi, l’Impresa dovrà proteggere singolarmente o in gruppi, le piante messe a dimora con opportuni ripari (es. reti<br />

metalliche, protezioni in ferro o in legno, griglie, ecc.) e/o sostanze repellenti precedentemente concordati ed approvati dalla<br />

<strong>Azienda</strong>.<br />

Detti apprestamenti, a cura e spese dell’Impresa, verranno rimossi alla scadenza del periodo di garanzia.<br />

18


Si può verificare <strong>il</strong> caso che, dietro disposizione della <strong>Azienda</strong>, alcuni tipi di piante (tappezzanti, piccoli arbusti,<br />

ecc.) dovranno essere protette dai danni della pioggia battente, dalla essiccazione e dallo sv<strong>il</strong>uppo di erbe infestanti per<br />

mezzo di pacciame (paglia, foglie secche, segatura, cippatura di ramaglia e di corteccia di conifere, ecc.) od altro analogo<br />

materiale precedente approvato dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

ART. 64<br />

DISERBI<br />

Oltre al diserbo delle aree destinate a verde, coltivate o meno, la cui manutenzione ordinaria è affidata a corpo,<br />

per esigenze dell’Amministrazione Comunale si può disporre all’Impresa l’ esecuzione di interventi di diserbo che saranno<br />

compensati a misura.<br />

Non è consentito l’uso di diserbanti chimici, ancorchè sistemici, salvo diversa indicazione dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

Il diserbo può’ essere di tre tipi:<br />

• diserbo meccanico/manuale con sfalcio delle infestanti sino al colletto seguita da rastrellatura superficiale;<br />

• diserbo meccanico/manuale eseguito sfalciando le infestanti sino al colletto e successiva fresatura superficiale;<br />

• diserbo preferib<strong>il</strong>mente manuale asportando integralmente la pianta infestante (parti aeree ed apparato radicale) e<br />

successiva zappettatura del terreno.<br />

Per ogni tipo di lavoro è previsto un relativo prezzo d’applicazione.<br />

L’Impresa è obbligata all’allontanamento immediato, entro la giornata, dei residui raccolti.<br />

L’Impresa è obbligata a riconoscere e salvaguardare eventuali endemismi o specificità di pregio che seppure<br />

"infestanti", protette da apposita normativa nazionale o locale oppure dietro segnalazione della <strong>Azienda</strong>.<br />

Nel caso che l’ordine di servizio preveda anche la contemporanea pulizia delle aree, <strong>il</strong> prezzo di applicazione<br />

relativo al lavoro di pulizia sarà diminuito del 50%, mentre rimane inalterato <strong>il</strong> prezzo d’applicazione relativo al diserbo.<br />

ART. 65<br />

MANTENIMENTO DEI PRATI<br />

L’obiettivo principale è di un buon mantenimento dei prati e fare modo di avere cotiche erbose sempre libere dalle<br />

infestanti, continuamente ed omogeneamente di un colore verde intenso (salvo quei prati composti da specie erbacee che<br />

durante la stagione fredda vanno a riposo vegetativo), alle giuste altezze di taglio.<br />

ART. 66<br />

FALCIATURA E SCERBATURA<br />

Lo sfalcio è la tradizionale operazione di taglio dell’erba e poichè l’infittimento del cotico polifita stab<strong>il</strong>e, e quindi la<br />

sua piu’ efficace funzione di preservazione del suolo, dipende soprattutto dal metodo di esecuzione del lavoro, tale<br />

operazione deve essere fatta con le modalità dettate dalla buona tecnica agraria in modo da favorire l’accestimento delle<br />

erbe ed <strong>il</strong> giusto equ<strong>il</strong>ibrio delle specie che formano <strong>il</strong> consorzio erbaceo.<br />

L’ Impresa è obbligata alle seguenti altezze di taglio, salva diversa indicazione della <strong>Azienda</strong>:<br />

A) Prati prevalenti di loietto e/o festuca e/o agrostide e/o poa e/o sim<strong>il</strong>ari:<br />

• nel periodo primavera-estate-inizio autunno: 5 cm.;<br />

• nel periodo tardo autunno: 4 cm.<br />

B) Prati a prevalenza di graminacee o dormienti in inverno: 2-3 cm.<br />

L’intervento dovrà effettuarsi con macchina operatrice ad asse rotante verticale (l’uso della falciatrice a pettine<br />

subordinato a parere affermativo della <strong>Azienda</strong>) o a falce fienaia ove non sia possib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> taglio meccanico. Non è consentito<br />

l’uso di decespugliatori a f<strong>il</strong>o od a lama per lo falciatura dei prati, salvo per le rif<strong>il</strong>ature: per sfalcio eseguito a regola d’arte<br />

deve intendersi anche la rif<strong>il</strong>atura di bordi, scoline, scarpate, spazi circostanti e compresi negli arredi e circostanti le<br />

alberature.<br />

Particolare attenzione dovrà essere prestata per non arrecare danni con macchine e attrezzi alla base delle piante<br />

arboree ed arbustive, spesso irrimediab<strong>il</strong>mente lese da interventi incauti.<br />

Tali lesioni ai tronchi verranno prontamente segnalate alla <strong>Azienda</strong> per la valutazione economica del danno a<br />

carico dell’Impresa e l’esecuzione di pronta opera di cura.<br />

L’uso di decespugliatore a f<strong>il</strong>o non è inoltre ammesso per la eliminazione delle erbe sv<strong>il</strong>uppatisi all’intorno delle<br />

piante arboree che potrebbero subire danni alla base dei tronchi.<br />

L’Impresa è anche obbligata alla contemporanea e tempestiva scerbatura dei prati quando necessario, senza<br />

bisogno di richiami particolari.<br />

L’Impresa asporterà prontamente in giornata i materiali di risulta oppure, previo parere affermativo della <strong>Azienda</strong>, di<br />

lasciare sul sito <strong>il</strong> materiale di risulta successivi al primo ed al secondo sfalcio, a condizione pero’ che lo sfalcio medesimo<br />

venga effettuato con speciali macchine trituratrici e che <strong>il</strong> materiale sfalciato sia ridotto in spezzoni della lunghezza massima<br />

di cm 5 e, ad operazione ultimata, l’erba sfalciata risulti uniformemente distribuita su tutta la superficie d’intervento.<br />

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ART. 67<br />

IRRIGAZIONE<br />

Di norma verrà effettuata a richiesta della <strong>Azienda</strong>, a seconda dell’andamento climatico, salvo per i prati presenti<br />

nelle aree verdi la cui manutenzione ordinaria affidata a corpo per i quali l’Impresa interverrà direttamente.<br />

Ogni innaffiamento dovrà comunque inumidire <strong>il</strong> terreno per una profondità minima di 20 cm e una quantità pari a<br />

circa 20 lt. a Mq. ed entro le fasce orarie stab<strong>il</strong>ite dal presente capitolato.<br />

ART. 68<br />

CONCIMAZIONI<br />

La <strong>Azienda</strong> può richiedere la contemporanea distribuzione di concimi durante le operazioni di falciatura o di<br />

innaffiamento, disponendo in merito al titolo, alle quantità ed le modalità di applicazione.<br />

In genere saranno distribuiti concimi a base di N nitrico in ragione di 2 - 5 g/mq per applicazione da fine inverno<br />

sino all’autunno esclusi i mesi più caldi, ogni 4-5 settimane.<br />

I concimi fostatici e potassici saranno distribuiti a fine inverno o in autunno in ragione di lO g/mq con un termario<br />

10.10.10. In autunno si distribuirà in ragione di l0 litri/mq del letame maturo (o altro ammendante organico in quantità<br />

adeguata).<br />

ART. 69<br />

SEMINE E RISEMINE. RIGENERAZIONE DEI PRATI<br />

Di norma la rigenerazione dei prati potrà essere effettuata in primo autunno o a fine inverno, nelle aree definite in<br />

corso d’opera dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

L’Impresa dovrà ut<strong>il</strong>izzare miscugli di seme che rispettino <strong>il</strong> consorzio erbaceo della cotica soggetta a risemina.<br />

Tuttavia, qualitativamente e quantitativamente, l’<strong>Azienda</strong> si riserva di definire all’atto dell’intervento specie, varietà e g/m2.<br />

Per favorire l’uniforme distribuzione del seme esso dovrà mescolarsi con congrua quantità di sabbia fine, da rullare<br />

successivamente alla copertura del seme.<br />

La rigenerazione del prato comprende inoltre l’arieggiamento del terreno: nel periodo indicato si potrà quindi<br />

ordinare all’Impresa di compiere la verticularizzazione dei prati con appositi mezzi meccanici.<br />

E’ preferito l’uso, in particolare, di macchine carotatrici-seminatrici, che consentono operazioni complete.<br />

La <strong>Azienda</strong> può inoltre richiedere una leggera distribuzione superficiale di terriccio.<br />

ART. 70<br />

MANUTENZIONE DEI CESPUGLI E DELLE SIEPI<br />

Verrà effettuata a mano o meccanicamente, nel terreno interessato dagli apparati radicali (indicativamente la<br />

proiezione della chioma) preferib<strong>il</strong>mente in autunno.<br />

Si provvederà contemporaneamente alla concimazione (NPK a lenta cessione 20 g/mq, letame 20 g/mq) ed alla<br />

asportazione di tutte le erbe infestanti (previa eradicazione delle medesime).<br />

Verrà effettuata, subordinatamente all’andamento stagionale, in accordo con la <strong>Azienda</strong> e nei limiti definiti nella<br />

parte specifica, provvedendo a distribuire l’acqua in modo tale da riempire la cavità d’invaso di ogni singolo esemplare e<br />

comunque in quantità tale da interessare per intero <strong>il</strong> volume di terreno occupato dagli apparati radicali.<br />

Ad avvenuto assorbimento le scoccature dovranno riempirsi una seconda volta, salvo indicazione diversa della<br />

<strong>Azienda</strong>.<br />

Lo spessore di terreno che si dovrà inumidire ad ogni innaffiamento non dovrà essere inferiore a cm. 20.<br />

L’innaffiamento interesserà tutti o quegli esemplari di recente messa a dimora (fino a tre anni del trapianto) salvo<br />

gli interventi di soccorso degli esemplari adulti a causa di andamenti climatici particolarmente siccitosi. In occasione di ogni<br />

intervento di lavorazione del terreno o di potatura, l’Impresa avrà cura di asportare anche a mano tutte le specie erbacee o<br />

sarmentose che nel tempo abbiano proliferato all’interno delle siepi o dei macchioni di arbusti. Il lavoro dovrà presentarsi<br />

accurato e completo. Il materiale di risulta si dovrà prontamente asportare ed allontanare nei modi indicati nella parte<br />

specifica.<br />

Di norma sono richiesti tre-quattro interventi all’anno (a maturità delle vegetazioni primaver<strong>il</strong>e, estiva ed autunnale),<br />

mantenendo forma propria su ogni singola siepe, praticando cioè tre tagli di contenimento (due sulle superfici verticali, uno<br />

su quella orizzontale) in modo tale che al termine delle operazioni le medesime, già adulte, abbiano assunto nuovamente<br />

forma e volume originario mentre per quelle ancora in fase d’accrescimento si abbia un incremento di sv<strong>il</strong>uppo sufficiente a<br />

raggiungere la forma voluta ed <strong>il</strong> massimo vigore nel più breve tempo possib<strong>il</strong>e.<br />

Può peraltro sussistere la necessità (senza che ciò dia diritto a maggiori compensi per l’Impresa), di provvedere al<br />

rinnovo di siepi annose, degradate, defogliate e comunque da ridurre eccezionalmente per necessità tecniche od estetiche<br />

(viab<strong>il</strong>ità, visib<strong>il</strong>ità, apertura di "scorci prospettici") , praticando tagli anche su vegetazioni di più anni ( "tagli sul vecchio" ),<br />

20


in modo tale comunque da consentire una efficace ripresa vegetativa.<br />

L’Impresa, potrà a sua cura e spese usare i mezzi che riterrà opportuno (forbici, forbicioni, tosasiepi, ecc.) purchè<br />

ciò permetta una regolare e perfetta esecuzione dei lavori provocando <strong>il</strong> minimo necessario di lesioni e ferite alle piante: non<br />

e quindi permesso l’uso di tosasiepi a pettine, per i danni che esso provoca, per specie ad ampio lembo fogliare (es.<br />

Prunus, Laurus, Cerasus).<br />

E’ assolutamente vietato l’impiego di macchine idrauliche con battitori dentati, martelletti rotanti e sim<strong>il</strong>ari onde<br />

evitare gravi danni alle piantagioni, sf<strong>il</strong>acciamento di tessuti, scosciatura di rami, lesioni alla corteccia ed eventuali gravi<br />

lacerazioni alle parti colpite.<br />

Durante le operazioni di potatura l’Impresa dovrà provvedere alla rimonda, ovverosia all’asportazione totale di quei<br />

rami, anche se principali, morti o irremediab<strong>il</strong>mente ammalati.<br />

Successivamente dovrà provvedere alla pulizia contemporanea, interno della chioma compresa, dei materiali di<br />

risulta ed al loro allontanamento.<br />

Quando risultasse necessario, senza particolari inviti da parte della <strong>Azienda</strong> e senza compensi aggiuntivi ,<br />

l’Impresa è obbligata ad eseguire <strong>il</strong> contemporaneo diserbo tra pianta e pianta.<br />

Gli esemplari arbustivi aventi caratteristiche particolari e specificatamente di pregio per fioriture (es. Forsithie,<br />

Lagerstroemie, Spiraee, ecc.) dovranno contenersi solo con interventi cesori che per tempi e modalità rispettino tali<br />

caratteristiche (tempi e modalità verranno precisati in corso d’opera da parte della <strong>Azienda</strong>).<br />

Gli esemplari di Forsithia, ad esempio, potranno potarsi solo in primavera, ad’avvenuta fioritura.<br />

ART. 71<br />

FORMAZIONE E MANTENIMENTO DEI PRATI NATURALI<br />

Quando le condizioni climatiche lo permettono, ed anche la composizione e l’infittimento delle erbe spontanee<br />

delle aree verdi non specializzate, la <strong>Azienda</strong> potrà ordinare di mantenere le cotiche di erba spontanea alla stregua di un<br />

prato ornamentale derivante da semina.<br />

Valgono, inoltre, le stesse prescrizioni tecniche indicate per la falciatura (Art. 66).<br />

ART. 72<br />

MANUTENZIONE DELLE AIUOLE FIORITE E DELLE FIORIERE<br />

Il terreno delle aiuole fiorite dovrà mantenersi sgombro dalle erbe infestanti e zappettato ogni qualvolta si constati<br />

la formazione della crosta superficiale.<br />

Le piante non vegete, asportate o danneggiate, dovranno prontamente essere sostituite mettendo a dimora altri<br />

esemplari analoghi.<br />

Per le aiuole fiorite e le fioriere non presenti in aree assegnate forfettariamente le sostituzioni del materiale<br />

danneggiato o asportato saranno compensate a parte.<br />

Le piante dovranno essere curate secondo la necessità della specie, in particolare si dovranno mondare dalle<br />

foglie secche e dai fiori appassiti onde permettere una più ricca e abbondante fioritura.<br />

Si dovrà procedere, inoltre, alle necessarie spuntature e sbottonature, si dovranno somministrare concimazioni, in<br />

copertura, anche in forma liquida, su indicazione della <strong>Azienda</strong>.<br />

L’innaffiatura sarà effettuata con le cautele necessarie alla specie (le specie le cui foglie e fiori vengono<br />

danneggiate dall’acqua, dovranno innaffiarsi singolarmente in modo tale l’acqua defluisca lentamente.<br />

Lo spessore di terreno che si dovrà inumidire ad ogni annaffiamento non dovrà essere inferiore a cm. 20.<br />

ART. 73<br />

MANTENIMENTO DEI TUTORI E DEGLI ANCORAGGI<br />

Pali tutori, ancoraggi in forma semplice e complessa (f<strong>il</strong>i, incastellature, ecc.) dovranno costantemente mantenersi<br />

in condizioni tali da svolgere la loro funzione.<br />

Di norma gli esemplari arborei dovranno essere assicurati al palo tutore, saldamente infisso nel terreno tramite tre<br />

legature con idoneo materiale in modo da tentare la correzione di eventuali deformazioni del tronco (curvature,<br />

ginocchiature, ecc.) e rinnovate almeno una volta all’anno (per le aree assegnate forfetariamente) o quando per danni subiti<br />

si richieda necessario l’intervento, spostando di volta in volta verticalmente i punti di ancoraggio in modo tale da non<br />

causare deformazioni e strozzature del tronco in fase di accrescimento.<br />

ART. 74<br />

VIABILITA’<br />

Di norma, quando richiesto dalla <strong>Azienda</strong>, <strong>il</strong> mantenimento della viab<strong>il</strong>ità di pertinenza dei giardini, con l’esclusione<br />

delle aree pavimentate (asfalto, cemento, pietra naturale e artificiale), qualsiasi sia la loro estensione, sarà di competenza<br />

dell’Impresa riguardo al ripristino dei livelli (apportando, livellando e rullando gli identici inerti originari), al diserbo delle<br />

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infestanti, alla eventuale rastrellatura a seconda del tipo di inerte superficiale adottato (es. ghiaino o brecciolino da giardino).<br />

ART. 75<br />

SPOLLONATURE<br />

Per spollonature deve intendersi l’eliminazione delle giovani vegetazioni sv<strong>il</strong>uppatisi al piede del tronco degli<br />

esemplari arborei non a portamento piramidale e comunque al di sotto dell’inserimento delle branche primarie.<br />

L’intervento di norma dovrà effettuarsi non appena <strong>il</strong> ripullulo delle giovani vegetazioni abbia raggiunto uno sv<strong>il</strong>uppo non<br />

superiore a cm 15, a mano con idonei attrezzi da tagli (forbici, falcioli, ecc.), avendo cura di non danneggiare i tessuti<br />

corticali del tronco.<br />

Per le alberate stradali, l’Impresa è obbligata, quando occorre e senza inviti particolari da parte della <strong>Azienda</strong>, alla<br />

contemporanea pulizia del riquadro di dimora, al diserbo ed all’ eventuale mantenimento della formella, ed infine al ripristino<br />

della verticalità della pianta, al controllo ed all’eventuale rinnovo delle legature, senza compensi aggiuntivi.<br />

Rientrano in questi interventi, infine, l’asportazione dei polloni radicali sv<strong>il</strong>uppatesi anche distanti dal piede<br />

dell’esemplare principale (es. a<strong>il</strong>anto), salvo indicazioni contrarie della <strong>Azienda</strong>.<br />

ART. 76<br />

IRRIGAZIONE E CONCIMAZIONE DEGLI ALBERI<br />

L’irrigazione degli alberi sarà evitata nelle ore più calde apportando da 50 a 100 e più litri a seconda della stagione<br />

e della specie (ut<strong>il</strong>izzando per gli alberi adulti pali iniettori distribuendo l’acqua su almeno dieci punti sotto <strong>il</strong> bordo esterno<br />

della proiezione della chioma), irrorando se necessario anche la chioma con getti finemente polverizzati.<br />

Dove le condizioni dell’impianto permettano applicazioni dei concimi oltre un metro dal tronco, nel periodo<br />

autunnale si formeranno 4-5 fori obliqui di 15-20 cm di diametro e profondi fino ad un metro distribuendo 100 g per foro di<br />

concime a titolo 10.8.18-4 (Mg) ed irrigando abbondantemente: per questa operazione è preferito l’uso di apposite<br />

macchine trivellatrici- iniettatrici.<br />

In primavera si potranno applicare 50 g/mq di concime NPK a titolazione alta di azoto. I concimi non dovranno mai<br />

andare a contatto delle radici.<br />

ART. 77<br />

POTATURE DELLE ALBERATURE<br />

Di norma, l’intervento prevede <strong>il</strong> costante controllo delle alberature e l’immediata soppressione di branche e rami, a<br />

qualunque altezza situati, non più vegeti, gravemente lesi, potenzialmente pericolosi, formatesi nell’anno e preesistenti,<br />

tramite corretti interventi di potatura che prevedano anche la contemporanea disinfezione e protezione delle superfici di<br />

taglio, da effettuarsi con materiali e modalità idonei che possono essere più specificatamente definite in corso d’opera dalla<br />

<strong>Azienda</strong>.<br />

Tutti i materiali derivanti dagli interventi di potatura comunque eseguita dovranno essere raccolti e trasportati a<br />

rifiuto a cura e spese dell’Impresa qualunque sia la tipologia e la quantità delle essenze rimosse.<br />

ART. 78<br />

ALBERO CAMPIONE<br />

Tutte le operazioni di potatura delle piante dovranno essere eseguite a regola d’arte ed in maniera rigorosamente<br />

conforme alla pianta campione che verrà preparata ove sia opportuno e, in ogni caso, secondo le direttive tecniche della<br />

<strong>Azienda</strong>.<br />

Le potature di formazione e di contenimento saranno effettuate nei periodi stab<strong>il</strong>iti dalla <strong>Azienda</strong>, rispettando in<br />

linea di massima <strong>il</strong> portamento naturale della specie.<br />

Per <strong>il</strong> massimo contenimento possib<strong>il</strong>e dell’esemplare si seguirà la tecnica del "taglio di ritorno" a tutta cima. Con<br />

questa operazione si pratica <strong>il</strong> taglio immediatamente sopra un ramo (tiralinfa> di sezione inferiore a quella della parte<br />

sopressa.<br />

Nell’esecuzione del taglio di ritorno si terranno presenti le seguenti norme:<br />

• l’inclinazione della superficie di taglio deve allinearsi con l’orientamento del tiralinfa;<br />

• <strong>il</strong> diametro del tiralinfa deve essere almeno 1/3 del diametro del ramo tagliato.<br />

• <strong>il</strong> tiralinfa, se troppo lungo, deve essere accorciato;<br />

• <strong>il</strong> taglio di potatura deve essere condotto 1-3 cm sopra l’attacco del tiralinfa, nel rispetto del collare di<br />

cicatrizzazione.<br />

Durante l’esecuzione della potatura si asporteranno inoltre le parti secche.<br />

Non sono assolutamente permesse capitozzature anche parziali se non dietro specifica indicazione ed<br />

autorizzazione della <strong>Azienda</strong>.<br />

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Gli eventuali rami secchi dovranno essere abbattuti con marraccio o accetta ed i rametti e punte secche (seccume)<br />

saranno tolti con uncino e forbici. I tagli dovranno essere fatti a regola d’arte.<br />

La superficie dei medesimi dovrà pertanto risultare liscia e non aderente alla branca o al fusto di appartenenza,<br />

rispettando <strong>il</strong> collare e la cresta superiore della corteccia. Inoltre la corteccia intorno alla superficie del taglio dovrà rimanere<br />

sana ed integra, senza slabbrature.<br />

Ciò vale anche per i tagli dei rami secondari, terziari, ecc. I tagli aventi diametro superiore a tre cm dovranno<br />

essere ricoperti con mastice cicatrizzante e disinfettante approvato dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

La manodopera addetta ai lavori di potatura dovrà essere particolarmente esperta; l’uso personale eventualmente<br />

non idoneo dovrà immediatamente essere sostituito dall’Impresa a richiesta della <strong>Azienda</strong>.<br />

Riguardo alle macchine da ut<strong>il</strong>izzarsi, oltre l’osservanza delle prescrizioni di cui alla Parte Generale del presente<br />

<strong>Capitolato</strong>, l’Impresa potrà essere obbligata ad attrezzarsi con cestelli oltre i 15 metri d’elevazione senza indennità alcuna .<br />

Tutto <strong>il</strong> materiale di risulta delle operazioni di potatura dovrà essere, entro la giornata, allontanato dal luogo dei lavori. E’<br />

fatto assoluto divieto bruciare <strong>il</strong> legname di risulta sul posto di lavoro.<br />

L’Impresa, durante le operazioni di potatura ha l’obbligo di ripristinare i sostegni e le legature eventualmente<br />

presenti, di eliminare i polloni alla base delle piante ed ogni altro elemento estraneo, di diserbare ed eventualmente<br />

mantenere la formella esistente.<br />

Per dette operazioni accessorie non sono previsti compensi aggiuntivi. Sono a carico dell’Impresa tutte le opere<br />

provvisorie (segnaletica, transennamenti, ecc.) occorrenti per la sicurezza delle persone, delle opere e del traffico veicolare.<br />

ART. 79<br />

INTERVENTI DI DENDROCHIRURGIA<br />

Gli interventi, da ritenersi straordinari, consistono nella slupatura delle cavità (asportazione del legno non più<br />

vegeto all’interno della cavità formatesi in esemplari arborei annosi), trattamenti di disinfezione e protezione dei tessuti sani<br />

portati in superficie, eventuale chiusura, protezione e riempimenti delle cavità medesime con modalità e materiali da<br />

definirsi in corso d’opera dalla <strong>Azienda</strong> o altre opere complementari (drenaggio cavità, ecc.).<br />

Gli interventi dovranno essere effettuati da personale specializzato, dotato della attrezzatura completa e<br />

necessaria.<br />

ART. 80<br />

ABBATTIMENTO ED ESPIANTO ALBERI NON PIU’ VEGETI<br />

Gli alberi non più vegeti, qualunque essa sia la loro dimensione e localizzazione, dovranno essere prontamente<br />

abbattuti con modalità tali da garantire l’incolumità pubblica a cose e persone.<br />

Si procederà alla preventiva eliminazione delle branche e dei rami secondari, con caduta guidata dei materiali, ecc.<br />

L’Impresa medesima, abbattuto l’esemplare, provvederà all’eradicazione dei ceppi, salvo ordine contrario della<br />

<strong>Azienda</strong>, alla pronta raccolta del fasciame, al taglio in porzioni dei rami, branche e tronchi, e all’allontanamento definitivo di<br />

tutto <strong>il</strong> materiale , eventuali assortimenti mercant<strong>il</strong>i validi resteranno d’esclusiva proprietà dell’Impresa.<br />

Infine l’Impresa pulirà accuratamente l’area interessata dall’intervento e colmerà le cavità formatisi con buon<br />

terreno agrario.<br />

ART. 81<br />

TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI<br />

L’Impresa è obbligata a segnalare prontamente ogni attacco parassitario che, anche occasionalmente, dovesse<br />

riscontrare nel patrimonio floristico cittadino, sia che esso dimori in aree la cui manutenzione ordinaria assegnata a corpo<br />

che in quelle interessate dai lavori a misura.<br />

Per la lotta ai parassiti è ammesso l’uso di principi attivi non oltre la terza classe tossicologica.<br />

Tuttavia per i casi di notevole infestazione e persistenza l’Impresa procederà di concerto con la <strong>Azienda</strong> senza<br />

limitazioni.<br />

Nel caso la <strong>Azienda</strong> reputasse necessarie analisi o consulenze per fitopatie particolari, gli oneri relativi saranno a<br />

carico dell’Impresa.<br />

L’Impresa dovrà prestare la massima attenzione nell’applicazione dei fitofarmaci, riservandosi e presidiando<br />

all’occorrenza le zone o i tratti stradali interessati. Il personale incaricato dovrà essere preparato ed qualificato, dotato di<br />

adeguati sistemi di sicurezza a loro protezione.<br />

ART. 82<br />

NORME GENERALI SULLE IRRIGAZIONI<br />

In aggiunta alle altre particolari prescrizioni del presente <strong>Capitolato</strong> riguardanti l’irrigazione del patrimonio floristico,<br />

l’Impresa è obbligata ad avvisare immediatamente la propria squadra che cura la manutenzione degli impianti di irrigazione<br />

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per la regolarizzazione della distribuzione, per la sostituzione di parti rotte o mancanti e per tutte le altre necessarie<br />

operazioni di riparazione e regolazione che <strong>il</strong> caso richiede affinchè gli impianti risultino prontamente e perfettamente<br />

funzionanti.<br />

ART. 83<br />

QUANTITÀ, LAVAGGI DELLA CHIOMA, APPLICAZIONE DI CONCIMI.<br />

Qualunque sia la modalità di esecuzione delle adacquate, l’Impresa dovrà garantire ad ogni intervento, i seguenti<br />

quantitativi minimi di acqua o la bagnatura dello strato superficiale sottoindicato:<br />

• aiuole fiorite e fioriere: 20 cm;<br />

• prati ornamentali o naturali: 20 cm;<br />

• arbusti medi: 20 cm.;<br />

• arbusti grandi: 25 cm.;<br />

• alberi giovani: 30 cm.;<br />

• alberi 3 anni d’impianto: 40 cm. - 50 litri;<br />

• alberi adulti: 100 litri per pianta ;<br />

• alberi esemplari: 200 litri per pianta;<br />

Per le piante di qualsiasi specie, dietro ordine della <strong>Azienda</strong>, effettuerà un intervento di lavaggio dell’apparato<br />

aereo, tramite aspersione, con almeno 50 litri per pianta.<br />

All’occorrenza in occasione dell’intervento irriguo l’Impresa è obbligata alla eventuale formazione della conca (o<br />

formella).<br />

La <strong>Azienda</strong> potrà ordinare in concomitanza delle irrigazioni l’applicazione di concimi disciolti nell’acqua. Altresì, in<br />

concomitanza dei lavaggi della chioma, quando ordinato dalla <strong>Azienda</strong>, si dovranno applicare dei fert<strong>il</strong>izzanti foliari o dei<br />

chelati.<br />

Detta pratica manutentiva comprende la mondatura ogni due mesi e l’allontanamento delle erbe rigerminanti<br />

compreso <strong>il</strong> trasporto a discarica, la pulizia generale e particolare delle superfici, comprese la rastrellatura di fino con<br />

attrezzi adatti.<br />

Due volte l’anno le superfici a maggese nudo verranno sottoposte ad intervento di aratura e fresatura, previa<br />

sfalciatura, per impedire la crescita in maniera consistente delle erbe infestanti.<br />

Tutti i materiali di risulta derivanti da tale pratica dovranno essere smaltiti a cura e spese dell’Impresa.<br />

S S E E Z Z I I O O N N E E III III - SERVIZI SERVIZI SERVIZI ASSEGNATI ASSEGNATI A A CORPO.<br />

CORPO.<br />

DEFINIZIONE DEFINIZIONE E E ORGANIZZAZIONE ORGANIZZAZIONE DEL DEL SERVIZIO<br />

SERVIZIO SERVIZIO DI DI DI GESTIONE GESTIONE E<br />

DI DI DI MANUTENZIONE MANUTENZIONE ORDINARIA ORDINARIA ASSEGNATO ASSEGNATO A A CORPO<br />

CORPO<br />

ART. 84<br />

SERVIZIO DI GESTIONE E MANUTENZIONE ORDINARIA A CORPO DELLE AREE VERDI<br />

L’Impresa dalla data di consegna dei lavori fino alla data di scadenza degli stessi avrà cura della manutenzione<br />

ordinaria delle aree, <strong>il</strong> cui compenso per l’esecuzione di tale servizio è stab<strong>il</strong>ito a corpo per <strong>il</strong> prezzo annuo d’applicazione.<br />

La manutenzione ordinaria assegnata a corpo delle aree verdi comprende la serie di lavori che, periodicamente o<br />

continuativamente devono essere sempre garantiti dall’Impresa senza eccezione alcuna:<br />

• pulizia completa e raccolta delle foglie con doppia frequenza settimanale dei prati, delle aiuole, delle fioriere e delle<br />

altre aree sistemate a verde, nonché <strong>il</strong> ritiro e smaltimento immediati del materiale di risulta;<br />

• pulizia completa e raccolta delle foglie con frequenza giornaliera delle aiuole presso l’area adibita a parcheggio<br />

esterno al Presidio, nonché <strong>il</strong> ritiro e smaltimento immediati del materiale di risulta;<br />

• sfalciatura e scerbatura periodica dei prati ornamentali e delle altre aree sistemate a verde;<br />

• formazione e mantenimento dei prati naturali, nonché <strong>il</strong> controllo e pulizia, ove necessario, dello spazio di<br />

intersezione tra aiuole, sede pedonale e sede stadale<br />

• sagomatura periodica delle siepi;<br />

• irrigazioni ordinarie e di soccorso dei prati, fioriture, arbusti ed alberi;<br />

• diserbo meccanico/manuale delle aree sistemate a verde;<br />

• ripristino della verticalità delle piante;<br />

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• rinnovo annuale delle legature ed, eventualmente, dei tutori;<br />

• concimazioni periodiche;<br />

• controllo e lotta alle parassitosi;<br />

• controllo e cura delle altre fitopatie in genere;<br />

• controllo e cura delle piante ornamentali che insistono presso gli ambienti interni del Presidio;<br />

• sostituzione, ritiro e smaltimento delle piante ornamentali sofferenti che insistono presso gli ambienti interni del<br />

Presidio;<br />

• vangatura periodica delle siepi e degli arbusti;<br />

• diserbo periodico e mantenimento delle formelle;<br />

• semina delle aree da sistemare a prato, comprese le aiuole ornamentali e/o spartitraffico;<br />

• risemina, aerazione, rigenerazione dei prati ornamentali e ricostituzione dei medesimi nelle parti non riuscite;<br />

• potature degli arbusti;<br />

• potature periodica delle alberate (contenimento, riforma, allevamento, ecc.) fino ad un massimo di mt. 6 di altezza,<br />

a seguito di monitoraggio continuo al fine di mettere in sicurezza le aree interessate;<br />

• spollonature periodiche;<br />

• mantenimento periodico degli stradelli pavimentati e non pavimentati (pulizia, baulatura, fornitura degli inerti,<br />

controllo e ripristino dei drenaggi);<br />

• espianto e allontanamento degli arbusti secchi o morti, delle siepi e delle bordure morte;<br />

• rinnovo delle parti di siepe e delle bordure morte ;<br />

• espianto e rinnovo delle alberature morte (arbustive/alberi fino al diametro di cm.15) che insistono all’interno ed<br />

all’esterno del Presidio;<br />

• manutenzione delle superfici a maggese nudo;<br />

• custodia e sorveglianza del patrimonio (piante ed impianti) in manutenzione;<br />

• manutenzione ordinaria ove presenti degli impianti di irrigazione e prese d’acqua che servono le aree verdi;<br />

ART. 85<br />

CONDOTTA DEI LAVORI<br />

L’Impresa per l’espletamento del servizio oggetto dell’appalto dovrà avere costantemente a disposizione<br />

operai ab<strong>il</strong>i adeguatamente qualificati, numericamente sufficienti.<br />

Detta manodopera dovrà espletare tutti i vari tipi di lavoro indicati per la manutenzione ordinaria con particolare<br />

priorità per la pulizia, <strong>il</strong> diserbo, l’irrigazione e la falciatura dei prati.<br />

L’Impresa è obbligata a dotare detto personale, di volta in volta. secondo le diverse esigenze manutentive, in<br />

relazione al clima , alla stagione, alle caratteristiche botaniche ed ornamentali delle piantagioni, alle evenienze accidentali<br />

ed incidentali, ecc. di idonei materiali, attrezzi, strumenti, macchine.<br />

L’Impresa affiancherà a detta manodopera altro personale per lo sgombero immediato dei rifiuti o dei residui di<br />

lavorazione, più i mezzi necessari per <strong>il</strong> loro trasporto.<br />

Soddisfatte le prioritarie esigenze manutentive (pulizia, diserbo, irrigazioni, falciature) <strong>il</strong> personale si occuperà degli<br />

altri lavori di manutenzione ordinaria: sagomatura delle siepi e degli arbusti, spollonature, controllo dei tutori.<br />

ART. 86<br />

PULIZIA E RACCOLTA DELLE FOGLIE<br />

L’Impresa è tenuta alla pulizia ed alla raccolta delle foglie di tutte le aiuole appartenenti alle aree verdi elencate nei<br />

precedenti articoli con doppia frequenza settimanale.<br />

All’occorrenza l’<strong>Azienda</strong>, ad esempio a seguito di manifestazioni pubbliche o dopo giornate particolarmente<br />

ventose, può ordinare interventi accessori di pulizia e raccolta delle foglie, da eseguirsi entro la successiva giornata<br />

lavorativa, e senza indennità alcuna a favore dell’Impresa, dei prati e delle aree citate.<br />

ART. 87<br />

MODALITA’ DI ESECUZIONE DEL LAVORO DI PULIZIA E RACCOLTA FOGLIE<br />

L’intervento di pulizia e di raccolta delle foglie, compresi le parti di chioma delle alberature staccatasi dalle piante<br />

per qualsiasi causa, interessa tutte le aiuole ivi presenti, comprese le buche di dimora delle alberate, tutte le porzioni di aree<br />

adibite a stradello non pavimentate (salvo a riguardo disposizioni contrarie indicate dalla <strong>Azienda</strong>), comprese le chiome<br />

degli alberi e degli arbusti.<br />

L’operazione di pulizia implica l’allontanamento di tutto quel materiale, di origine abiotica, delle cartacce, delle<br />

bottiglie, lattine ecc., quale che sia la quantità e la sua distribuzione.<br />

All’occorrenza l’Impresa rifinirà <strong>il</strong> lavoro con una leggera rastrellatura ut<strong>il</strong>izzando attrezzi a pettine elastico; per le<br />

aree non prative e non tappezzate con specie trapiantate di portamento strisciante, all’operazione di pulizia e della raccolta<br />

25


delle foglie seguirà una rastrellatura superficiale del terreno, allontanando eventualmente <strong>il</strong> pietrame che dovesse risalire in<br />

superficie.<br />

La raccolta delle foglie delle aiuole sistemate a prato dovrà essere eseguita con rastrello a pettine. I rifiuti raccolti<br />

dovranno essere racchiusi in buste di plastica che non possono essere assolutamente depositate nei cassonetti R.S.U. ma<br />

trasportate a cura e a spese dell’Impresa presso discarica autorizzata.<br />

I materiali terrosi ed i materiali inerti in genere dovranno essere trasportati e smaltiti, a cura e spese dell’Impresa,<br />

in apposita discarica autorizzata in conformità alla normativa vigente.<br />

L’Impresa è obbligata, ai sensi della normativa vigente, a conferire presso i centri di smaltimento appositamente<br />

autorizzati tutti quei rifiuti particolarmente inquinanti e tossici (es. batterie d’auto, vernici, solventi,ecc.).<br />

I sacchetti di raccolta, gli oneri di trasporto e di conferimento ai centri di raccolta autorizzati sono a carico<br />

dell’Impresa.<br />

Qualora, occasionalmente, vengano rinvenuti materiali abiotici di una certa mole o quantità, per cui si renda<br />

necessario l’uso di pala caricatrice, gru o cestello aereo, l’Impresa sarà comunque obbligata all’uso straordinario di questi<br />

mezzi particolari senza indennità alcuna.<br />

Eventuali accantonamenti dei rifiuti, racchiusi o meno nelle buste, abbandonati oltre gli orari di lavoro della<br />

medesima giornata lavorativa saranno oggetto di sanzione amministrativa ai sensi dei precedenti articoli.<br />

ART. 88<br />

CONTROLLI E SANZIONI<br />

L’<strong>Azienda</strong> avrà cura di verificare l’esatto svolgimento delle operazioni di pulizia e di raccolta delle foglie dopo le ore<br />

10 antimeridiane.<br />

Nel caso di palese inadempienza, sarà applicata la penale prevista.<br />

ART. 89<br />

ALTRI OBBLIGHI E DIVIETI<br />

Il servizio di pulizia e di raccolta delle foglie è sempre obbligatorio, quando occorra, prima degli interventi di<br />

irrigazione delle superfici prative, pena l’applicazione delle penali previste all’Art. 21.<br />

Pertanto, l’operaio incaricato alla bagnatura dei prati sarà obbligato ad effettuare l’eventuale raccolta dei rifiuti<br />

prima della distribuzione dell’acqua.<br />

Lo spazzamento dei marciapiedi e delle strade è affidato ad altro Servizio ed è assolutamente vietato rivoltare e<br />

depositare su di essi, se non temporaneamente per le operazioni di allontanamento, i rifiuti raccolti nelle aiuole.<br />

Qualora l’<strong>Azienda</strong>, o altro tecnico, riscontri un addetto dell’Impresa in operazioni non consentite, sarà applicata<br />

all’Impresa la penale prevista dall’Art. 21.<br />

ART. 90<br />

DISERBO DELLE AIUOLE NON PRATIVE<br />

Le aiuole presenti in azienda, dovranno essere sempre sgombre dalle piante infestanti. Il diserbo sarà effettuato<br />

manualmente con allontanamento dell’infestante nella sua interezza (apparato aereo e radicale) zappettando e risistemando<br />

<strong>il</strong> terreno.<br />

Entro quindici giorni dalla data di consegna dei lavori l’Impresa è obbligata al diserbo così come richiesto di tutte le<br />

aree verdi la cui manutenzione ordinaria assegnata a corpo.<br />

Successivamente, l’Impresa è obbligata a diserbare le aiuole prima che le infestanti superino la fase di rosetta o,<br />

per le monocot<strong>il</strong>edoni non oltre <strong>il</strong> germinello.<br />

La presenza di infestanti levate autorizzerà l’<strong>Azienda</strong> all’applicazione della relativa sanzione amministrativa<br />

prevista.<br />

ART. 91<br />

PRATI<br />

L’Impresa sarà obbligata al buon mantenimento dei prati che dovranno risultare sempre liberi dalle infestanti e<br />

continuamente ed omogeneamente di un colore verde intenso (salvo quei prati composti da specie erbacee che durante la<br />

stagione fredda vanno a riposo vegetativo (es- Kenia, Uganda,ecc.).<br />

L’Impresa dovrà compiere, a proprie spese, tutti gli interventi preventivi e curativi contro gli attacchi parassitari<br />

animali e vegetali. Verrà applicata sanzione pecuniaria, senza preavviso di mora, qualora si riscontrassero prati levati oltre i<br />

6-7 cm.<br />

Lo sfalcio dovrà risultare uniforme, prevedendo la rif<strong>il</strong>atura dei cigli da eseguirai a mano o con l’uso del<br />

decespugliatore a f<strong>il</strong>o. Il materiale di risulta dovrà essere immediatamente allontanato, lasciando le aree circostanti prive di<br />

26


qualsiasi residuo derivante dalle operazioni di sfalcio.<br />

L’Impresa dovrà ripristinare tempestivamente le parti di prato deteriorate o mal riuscite, stagione climatica<br />

permettendo, rispettando <strong>il</strong> medesimo miscuglio originario.<br />

All’ inizio della primavera o nel periodo autunnale, quindi almeno per una volta in un anno, l’Impresa per garantire<br />

l’effetto decorativo dei prati eseguirà una risemina nei punti indicati dalla <strong>Azienda</strong>, ovvero la distribuzione dei miscugli di<br />

seme miscelati con sabbia fine previa idonea lavorazione del terreno - vangatura o energica erpicatura perfettamente<br />

verticale a seconda delle necessità - compreso l’eventuale apporto di ottima terra di coltura, accorpando dei concimi di<br />

fondo di titolo specifico.<br />

Comunque sia, le parti di prato che, per qualsiasi evenienza, dovessero risultare, durante <strong>il</strong> corso dell’appalto,<br />

disformi o rade dovranno essere prontamente rigenerate dall’Impresa senza necessaria indicazione della <strong>Azienda</strong>.<br />

L’Impresa sarà inoltre obbligata all’inizio della stagione autunnale all’arieggiamento dei prativi con specifiche<br />

macchine bucatrici oppure con erpice a mano, salvo indicazioni contrarie della <strong>Azienda</strong>.<br />

ART. 92<br />

CONCIMAZIONI<br />

I concimi saranno forniti dall’Impresa nei titoli e nelle quantità necessarie tali da coprire le esigenze nutritive<br />

periodiche del patrimonio floristico presente nelle aree la cui manutenzione ordinaria e assegnata a corpo.<br />

L’Impresa, in funzione della stagione e della fase vegetativa delle piante, distribuirà tale materiale nei vari modi<br />

possib<strong>il</strong>i: in copertura a spaglio, con palo iniettore, ecc.<br />

L’Impresa dovrà comunque rispettare le quantità ed i formulati sono di seguito indicati, salvo particolari indicazioni<br />

della Direzione dei Lavori a seconda della situazione pedotrofica e vegetazionale del patrimonio comunale.<br />

a) Prati:<br />

Durante i periodi stagionali favorevoli (dal primo marzo al 30 novembre tranne dal 15 giugno al 1 settembre) ogni 4-5<br />

settimane l’Impresa e obbligata ad effettuare concimazioni in copertura a base di nitrati sodici o ammonici in ragione di 2-5<br />

grammi per metroquadrato, e all’inizio del periodo autunnale con un fosfato biammonico in ragione di lO g/m2 e con un<br />

ammendante organico (letame lO litri/m2 o equivalente).<br />

b) Arbusti:<br />

All’inizio del periodo primaver<strong>il</strong>e si distribuirà N a lenta cessione (urea) in ragione di 2O g/m2 e letame maturo in ragione di<br />

2O Kg/m2 (al posto del letame se irreperib<strong>il</strong>e in commercio si potrà ut<strong>il</strong>izzare un ammendante organico accettato dalla D.L.).<br />

c) Alberi:<br />

In genere, per i soggetti allevati nel riquadri di terra inseriti in aree pavimentate (es-marciapiedi) o comunque impermeab<strong>il</strong>i, i<br />

necessari apporti di macro e microelementi verrà svolto con la fertirrigazione o altrimenti, con applicazioni foliari. L’obiettivo<br />

sarà la distribuzione di non più di 1 Kg di ternario lO-8-18-4(Mg)per pianta (1OO g/m2) all’inizio della primavera.<br />

Sia per i prati che per gli arbusti e le alberature l’Impresa dovrà fornire e distribuire all’inizio della stagione primaver<strong>il</strong>e un<br />

composto che riduca <strong>il</strong> fenomeno della clorosi ferrica nelle quantità indicate dalla Direzione dei Lavori.<br />

ART. 93<br />

TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI<br />

L’Impresa ha l’obbligo di segnalare prontamente alla Direzione dei Lavori tutti gli attacchi parassitari che<br />

riscontrasse sulle piante di qualsiasi genere tipo presenti nelle aree verdi assegnate a corpo.<br />

Quando risultasse necessario l’Impresa applicherà i fitofarmaci, anche chimici (ma non oltre la terza classe<br />

tossicologica), per le quantità, i principi attivi, i modi ed i tempi decisi dalla <strong>Azienda</strong>. I materiali necessari ed i mezzi per la<br />

loro distribuzione sono a carico dell’ Impresa, manodopera compresa.<br />

ART. 94<br />

MANTENIMENTO DEGLI ARBUSTI<br />

L’Impresa dovrà effettuare le sagomature in forma semiobbligata o obbligata, secondo come è stata allevata la<br />

pianta, quando i getti raggiungono i 15-2O cm.<br />

Per queste siepi, oltre i cm 25 sv<strong>il</strong>uppo dei nuovi getti, l’Impresa risulterà inadempiente e sarà applicata la penale<br />

prevista senza bisogno di preavviso.<br />

Altresì, a seconda della specie arbustiva, l’Impresa dovrà effettuare quelle operazioni di potatura secondo i dettati<br />

della buona tecnica agraria; es. rose, agavi americane sfiorite (da espiantare ed allontanare), cespugli rifiorenti, ecc.<br />

L’operazione di norma interesserà l’allontanamento delle parti secche, <strong>il</strong> contenimento degli arbusti a forma libera,<br />

ecc.<br />

27


ART. 95<br />

AIUOLE A FIORE E FIORIERE<br />

Il terreno delle aiuole a fiore e delle fioriere si dovrà mantenere sgombro dalle erbe infestanti, zappettato ogni qual<br />

volta si constati la formazione della crosta superficiale e colmato del terriccio eventualmente mancante.<br />

Le piante non vegete o danneggiate, dovranno essere immediatamente allontanate e sostituite con esemplari<br />

analoghi.<br />

L’Impresa curerà inoltre <strong>il</strong> ripristino delle piantine eventualmente asportate. In particolare, le piante si dovranno<br />

mondare delle foglie secche e dei fiori appassiti onde permettere una più ricca ed abbondante fioritura ed mantenere<br />

l’effetto estetico.<br />

L’innaffiatura si dovrà eseguire con cautela, con leggera pioggia o con deflusso localizzato per le specie sensib<strong>il</strong>i al<br />

contatto dell’acqua.<br />

Quando necessario si dovrà procedere alle spuntature ed alle sbottonature, nonché alla somministrazione di<br />

concimi in forma liquida, completi di microelementi.<br />

ART. 96<br />

PIANTE TUTORATE<br />

L’Impresa sarà tenuta, almeno una volta all’anno, al rinnovo delle legature alle modalità prescritte, ut<strong>il</strong>izzando<br />

fettuccia di colore diverso da quello originale, per un fac<strong>il</strong>e riconoscimento.<br />

Quando è necessario, oltre a ripristinare la verticalità delle piante e dei tutori, l’Impresa sarà obbligata alla<br />

sostituzione dei tutori spezzati, marcescenti, o comunque non più idonei alle loro funzioni di sostegno. Altresì l’Impresa,<br />

previa autorizzazione della <strong>Azienda</strong>, dovrà allontanare a proprie spese i sistemi di tutorazione che risultassero ormai non più<br />

necessari per uno sv<strong>il</strong>uppo corretto delle piante.<br />

Per <strong>il</strong> materiale così recuperato, qualora fosse ancora in buono stato, la <strong>Azienda</strong> indicherà <strong>il</strong> loro riut<strong>il</strong>izzo o la<br />

destinazione.<br />

L’Impresa sarà obbligata, dopo giornate particolarmente ventose, al rapido controllo di tutti i sostegni presenti nelle<br />

aree la cui manutenzione ordinaria è affidata a corpo.<br />

ART. 97<br />

IRRIGAZIONE DEI PRATI E DEGLI ARBUSTI<br />

L’Impresa dovrà garantire in qualunque periodo dell’anno <strong>il</strong> giusto livello idrico del terreno.<br />

Le operazioni di irrigazione, effettuate a manichetta, manovrando gli impianti di irrigazione o con autobotte,<br />

dovranno essere eseguite nei modi dovuti.<br />

A titolo indicativo i prati andranno irrigati ogni 2-3 giorni nel periodo estivo, ogni 4-5 giorni nel periodo primaver<strong>il</strong>e<br />

ed autunnale, ogni 7-10 giorni nel periodo invernale, salvo minori o maggiori esigenze idriche delle cotiche erbose in<br />

funzione degli andamenti pluvioclimatici.<br />

L’Impresa sarà obbligata all’uso di autobotti quando leggi, regolamenti o ordinanze sindacali vietino<br />

temporaneamente o permanentemente <strong>il</strong> prelevamento dell’acqua dalla rete pubblica, senza indennità alcuna.<br />

Non è consentita l’operazione di irrigazione dei prati su cui sono presenti rifiuti di qualsiasi tipo: l’Impresa sarà<br />

obbligata, senza indennità alcuna, ad effettuare la pulizia preliminare.<br />

L’Impresa sarà obbligata al perfetto mantenimento, a proprie spese, degli impianti di irrigazione dalla <strong>Azienda</strong><br />

realizzati nelle aree assegnate.<br />

ART. 98<br />

MANUTENZIONE DELLE ALBERATE<br />

Si precisa preliminarmente che gli interventi di potatura delle alberate adulte rientrano nei lavori di manutenzione<br />

straordinaria e saranno contab<strong>il</strong>izzate a misura, nei modi prescritti dal presente <strong>Capitolato</strong>.<br />

Per quanto attiene invece la manutenzione di tutti gli alberi giovani (intendendo piante tutorate o comunque di<br />

altezza non superiore a mt.6 di altezza) presenti nelle aree assegnate a corpo, l’Impresa si dovrà attenere a quanto di<br />

seguito specificato:<br />

a) Potature d’allevamento e formazione, rimonde, alberature giovani:<br />

Dovranno essere eseguite dall’Impresa nei periodi stagionali idonei per l’operazione ed in funzione della specie arborea e<br />

dal tipo di forma adulta che la Direzione Lavori desidera ottenere, ovvero nei modi e nei tempi indicati dalla <strong>Azienda</strong>.<br />

b) Irrigazioni:<br />

L’Impresa dovrà prestare attenzione all’esigenze idriche degli alberi in consegna, quale che sia l’età, la localizzazione, <strong>il</strong><br />

portamento e la stagione climatica. In particolare, per i soggetti di recente impianto l’ Impresa tenuta al lavaggio delle<br />

chiome quando risulti necessario, dietro indicazione della Direzione dei Lavori. Inoltre, per le specie esotiche, nel periodo<br />

estivo, ogni 15 giorni l’Impresa dovrà bagnare le chiome distribuendo l’acqua a pioggia (es. Phoenix).<br />

28


Eccezionalmente, nei riguardi dei soggetti adulti a dimora su marciapiedi o comunque su riquadri limitati di terreno<br />

in pien’aria, l’Impresa, dietro ordine della <strong>Azienda</strong>, per mezzo di barre di iniezione dovrà distribuire nel suolo sufficienti<br />

volumi d’acqua e, quando fosse necessario, con concimi disciolti, effettuando tali iniezioni lungo la proiezione della corona<br />

esterna della chioma sul suolo.<br />

d) Trattamenti:<br />

L’Impresa, per tutta la durata dell’appalto, sarà tenuta a vig<strong>il</strong>are, a prevenire e a debellare le fitopatie. In particolare,<br />

l’Impresa dovrà avvisare immediatamente la <strong>Azienda</strong> quando r<strong>il</strong>evasse l’insorgere di attacchi parassitari di qualsiasi tipo<br />

che, per sv<strong>il</strong>uppo e caratteristiche possono recare danno, anche semplicemente decorativo, alle diverse specie vegetali.<br />

e) Mantenimento delle formelle:<br />

Per i soggetti in fase di sv<strong>il</strong>uppo l’Impresa curerà la formazione ed <strong>il</strong> mantenimento delle formelle che, a seconda della<br />

stagione, possono essere eliminate o riformate, secondo le prescrizioni della <strong>Azienda</strong>; le formelle comunque dovranno<br />

risultare sempre diserbate e ben formate eseguendo quando fosse necessario delle vangature.<br />

f) Altri interventi:<br />

I riquadri di dimora inseriti in aree pavimentate, in particolare i marciapiedi, che sono ricoperti superficialmente di materiale<br />

inerte (es.ghiaino, arg<strong>il</strong>la espansa, pietra pomice, ecc.) o pacciamante tale da non lasciare dislivelli con <strong>il</strong> piano di calpestio,<br />

dovranno essere mantenuti netti ed a livello reintegrando <strong>il</strong> materiale inerte eventualmente disperso.<br />

g) Espianto e sostituzione alberi di recente impianto:<br />

Sono a carico dell’Impresa gli oneri di abbattimento ed espianto degli alberi giovani (trapiantati da meno di quattro anni)<br />

morti per qualsiasi causa. L’espianto è comprensivo della eliminazione dei ceppi.<br />

La reintegrazione dei soggetti espiantati verrà disposta dalla <strong>Azienda</strong>, in genere nelle immediate vicinanze del luogo<br />

originario di dimora.<br />

ART. 99<br />

MANTENIMENTO DEGLI STRATI SUPERFICIALI<br />

L’Impresa sarà obbligata senza particolare invito da parte della <strong>Azienda</strong> al ripristino dei livelli degli strati di<br />

materiale inerte, con materiali identici agli originali, che sono ut<strong>il</strong>izzati su alcune aiuole (sterrate) ed alberate stradali (buche<br />

di dimora) o che, in corso d’opera, venissero realizzate a parte, dietro ordine della <strong>Azienda</strong>.<br />

Gli stessi obblighi valgono per <strong>il</strong> mantenimento dei livelli dello strato di coltivazione delle aiuole in genere, fioriere e<br />

ciotole comprese, soggetto ad erosione e compattazione.<br />

Dopo ogni applicazione del materiale, terra o inerte che sia, l’Impresa eseguirà la necessaria compattazione e<br />

rastrellatura di rifinitura.<br />

ART. 100<br />

FORMAZIONE E MANTENIMENTO DEI PRATI NATURALI<br />

Dietro ordine della <strong>Azienda</strong>, all’inizio della stagione autunnale l’Impresa dovrà favorire la formazione della cotica<br />

naturale delle aiuole prescelte, apportando dei concimi ternari da interrarsi. Il prato naturale sarà poi mantenuto con tagli<br />

bassi e frequenti, favorito da una ricarico iniziale con un miscuglio a base di loietto, distribuendo una miscela di sabbia e<br />

semente superficialmente.<br />

Occasionalmente, nel caso di periodi siccitosi durante <strong>il</strong> periodo autunno-vernino l’Impresa sarà obbligata ad<br />

eseguire le necessarie irrigazioni di soccorso con i mezzi più opportuni.<br />

Al termine della stagione piovosa, durante la stagione primaver<strong>il</strong>e, l’Impresa provvederà al sovescio del prato<br />

naturale con una leggera fresatura.<br />

ART. 101<br />

MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI IMPIANTI DI IRRIGAZIONE<br />

L’Impresa dovrà garantire la piena efficienza degli impianti di irrigazione in consegna, in tutte le sue parti sia di<br />

adduzione che di distribuzione per tutta la durata dell’appalto.<br />

L’Impresa può richiedere all’<strong>Azienda</strong> copie delle planimetrie esecutive dei vari impianti di irrigazione, fatto salvo:<br />

• le copie degli elaborati tecnici sono a carico dell’Impresa;<br />

• l’Impresa ha l’obbligo di riconsegnare quanto prima gli originali o le copie degli elaborati fornite dall’<strong>Azienda</strong>, in buono<br />

stato e complete;<br />

• l’Impresa non potrà addurre eccezione alcuna se l’<strong>Azienda</strong> non dispone delle planimetrie degli impianti di irrigazione, o<br />

quest’ultime risultassero incomplete o poco chiare.<br />

Entro 30 (trenta) giorni dalla data di inizio del servizio l’Impresa, è obbligata al controllo ed all’eventuale ripristino di<br />

tutti gli impianti, senza eccezione alcuna, non più o poco funzionali rispetto allo stato originario, qualunque sia la natura dei<br />

guasti e la consistenza delle parti mancanti o difettose.<br />

Il compenso per tale impegno iniziale obbligatorio è compreso nel prezzo d’appalto a corpo.<br />

Fin dall’inizio dei lavori, tuttavia, l’impresa provvederà alla gestione degli impianti in consegna funzionanti anche<br />

parzialmente, sostituendo le parti mancanti o difettose, eseguendo le varie regolazioni, nonchè tutte quelle riparazioni che<br />

29


consentano una loro piena e perfetta funzionalità.<br />

L’Impresa sarà, inoltre, obbligata a potenziare la squadra di manutenzione degli impianti di irrigazione con quelle<br />

figure professionali e con quei mezzi, in qualità e numero sufficiente, per risolvere le varie evenienze particolari ed<br />

eccezionali che potranno colpire i vari impianti durante tutta la durata dei lavori, intendendosi compensata con <strong>il</strong> prezzo a<br />

corpo indicato. Il servizio comprende anche la manutenzione ordinaria e straordinaria delle semplici prese d’adduzione che<br />

servono le le aree, le aiuole, le fioriere con le quali di norma si possono eseguire solo irrigazioni a manichetta. Il materiale<br />

impiantistico dovrà essere di ottima qualità e rispondente ai requisiti funzionali richiesti.<br />

Rientra negli obblighi dell’Impresa la manutenzione ordinaria e straordinaria delle centraline elettroniche di<br />

programmazione dei turni irrigui, sostituzione periodica delle batterie, regolazione dei turni irrigui, riparazione e/o<br />

sostituzione delle centraline difettose.<br />

Tenuto conto che gli impianti di irrigazione automatici non necessitano della presenza continua di un addetto,<br />

rientra negli obblighi dell’Impresa la garanzia della regolarità, in termini periodici e quantitativi, delle adacquate.<br />

L’<strong>Azienda</strong> potrà richiedere all’Impresa di modificare gli orari di bagnatura.<br />

Nel caso di mancato turno irriguo, per fatti dipendenti dall’Impresa, saranno applicate le penali previste per i volumi<br />

di irrigazione, oltre gli eventuali danni accessori.<br />

E’ fatto quindi obbligo all’Impresa in caso di guasti ed in attesa delle dovute riparazioni, di provvedere a proprie<br />

spese all’irrigazione o attivando manualmente l’impianto o tramite autobotte.<br />

Quando gli impianti di irrigazione dovessero risultare inefficienti anche parzialmente per cause dipendenti dal<br />

ritardato o mancato intervento da parte dell’Impresa (salvo ovviamente le sospensioni delle erogazioni causate dal servizio<br />

acquedotto) e la medesima, tramite gli altri servizi in affidamento, non fosse in grado di soddisfare le esigenze idriche<br />

ordinate dall’<strong>Azienda</strong> e dal presente <strong>Capitolato</strong> d’Appalto, verrà applicata la penale prevista.<br />

L’Impresa sarà inoltre obbligata a garantire l’intervento di irrigazione con autobotte, a proprie spese e nel qual caso<br />

non sarà riconosciuto nessun compenso.<br />

Saranno infine a carico dell’Impresa ogni altro danno che <strong>il</strong> mancato o ritardato intervento dovesse causare al<br />

patrimonio comunale.<br />

ART. 102<br />

DANNEGGIAMENTI E FURTI<br />

L’Impresa è obbligata a segnalare all’<strong>Azienda</strong> ogni atto vandalico o furto che r<strong>il</strong>evasse durante l’esecuzione del<br />

servizio.<br />

L’Impresa dovrà quindi indicare i luoghi ed i beni colpiti.<br />

Ai sensi dei precedenti articoli saranno a carico dell’Impresa gli oneri relativi alla fornitura e alla messa in opera dei<br />

materiali necessari per ripristinare tutti i beni <strong>Azienda</strong>li, <strong>il</strong> materiale impiantistico in consegna, danneggiati e trafugati, piante<br />

erbacee, arbustive ed arboree comprese, salvo <strong>il</strong> caso in cui si tratta di alberi ed arbusti trapiantati da più di quattro anni.<br />

Per quest’ultimo caso dietro indicazione della Direzione dei Lavori, l’Impresa sostituirà l’esemplare arboreo o<br />

arbustivo con analoga pianta (in specie, varietà e dimensioni) con una circonferenza fusto ad un metro dal colletto massima<br />

di cm 18-20 per le specie caducifolie e 30-35 per le sempreverdi, ovvero con cm 60 di altezza e/o diametro chioma per gli<br />

arbusti ben accestiti.<br />

Nei casi estremi in cui operativamente risulterà difficoltosa l’operazione di reimpianto a causa delle dimensioni del<br />

pane di terra, del nuovo materiale vegetale, previa autorizzazione della <strong>Azienda</strong>, l’Impresa potrà ridurre le dimensioni<br />

richieste.<br />

Si potrà inoltre ordinare all’ Impresa di reimpiantare una diversa specie arborea ma sempre di taglia commerciale<br />

non superiore alla citata circonferenza.<br />

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