Il rischio chimico - Dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie ...
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A seconda della sostanza o del preparato in questione, possono essere fornite informazioni in merito:<br />
•alle precauzioni in<strong>di</strong>viduali: rimozione delle fonti <strong>di</strong> agnizione, pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un’adeguata<br />
ventilazione o <strong>di</strong> una protezione respiratoria, lotta contro le polveri, prevenzione del contatto con la<br />
pelle e con gli occhi;<br />
•alle precauzioni ambientali: tenere il prodotto/materiale <strong>chimico</strong> lontano da scarichi, dalle acque <strong>di</strong><br />
superficie e sotterranee e dal suolo, eventuale necessità <strong>di</strong> dare l’allarme al vicinato;<br />
•ai meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> pulizia: uso <strong>di</strong> materiale assorbente (ad es. sabbia, farina fossile, legante acido, legante<br />
universale, segatura, ecc.), riduzione <strong>di</strong> gas/fumi sviluppatisi me<strong>di</strong>ante acqua, <strong>di</strong>luizione.<br />
Possono essere riportate anche in<strong>di</strong>cazioni del tipo: ”non usare mai con……, neutralizzare con…”.<br />
N.B.: esistono sostanze assorbenti (vermiculite, assorbenti universali,…) e kit specifici per<br />
intervenire in sicurezza in caso <strong>di</strong> sversamenti <strong>di</strong> sostanze tossiche e/o infiammabili.<br />
L’etanolo della spruzzetta e la carta del rotolone non sempre sono sufficienti!<br />
Parte 4<br />
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