Insegnamenti - Università Ca
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<strong>Insegnamenti</strong><br />
Avvertenze<br />
1. Ogni modulo equivale a 30 ore di lezione (4 crediti)<br />
2. Tutti gli insegnamenti nei quali non è presente la divisione in 2 moduli sono costituiti<br />
da 1 solo modulo (4 crediti).<br />
3. In mancanza di indicazioni differenti, il I modulo è da intendersi propedeutico al II<br />
modulo.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 103<br />
Docente Elena Modena<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: duo.claviere@libero.it<br />
II semestre<br />
Analisi musicale<br />
ELENA MODENA, diplomata in pianoforte, clavicembalo, organo e composizione organistica e infine<br />
in composizione, si è laureata in Lettere presso l’<strong>Università</strong> di Padova con una tesi sull’applicazione<br />
di metodologie di analisi linguistica al linguaggio musicale. Ha pubblicato sulle riviste Analisi, Quaderni<br />
di Musica/Realtà, Diastema. In collaborazione con il M. Baroni ha curato l’edizione italiana di<br />
Counterpoint in Composition di F. Salzer e C. Schachter pubblicata dalla EdT e per il Saggiatore ha<br />
tradotto A Generative Theory of Tonal Music di F. Lerdahl e R. Jackendoff, completando entrambi i<br />
lavori con un ampio saggio introduttivo. Si è specializzata in canto funzionale presso il Lichtenberger<br />
Institut (Darmstadt) e ha effettuato diverse pubblicazioni discografiche con strumenti storici a tastiera.<br />
Il corso tratta dell’analisi musicale come mezzo di comprensione dei parametri costitutivi<br />
del linguaggio musicale e della logica compositiva che ad esso soggiace e ne considera<br />
le relazioni con la teoria e l’estetica musicale, la linguistica e la psicologia della percezione.<br />
Le funzioni e la dimensione interdisciplinare dell’analisi musicale. Analisi e teoria musicale,<br />
analisi ed estetica musicale, analisi e prospettiva storica. Le origini e i metodi tradizionali<br />
dell’analisi musicale. Criteri d’indagine e metodi d’analisi elaborati nel Novecento.<br />
Bibliografia<br />
N. COOK, Guida all’analisi musicale, edizione italiana a cura di G. Salvetti, Milano, Guerini<br />
e Associati 1991; C. DAHLHAUS, Analisi musicale e giudizio estetico, Bologna, Il Mulino<br />
1987 (capitoli I e II); A. SCHOENBERG, Stile e idea, Milano, Feltrinelli 1960 (in particolare<br />
i saggi Rapporto con il testo, Brahms il Progressivo, Cuore e cervello nella musica, Criteri di<br />
valutazione della musica).<br />
A integrazione del programma di studio per gli studenti non frequentanti:<br />
I. BENT-W. DRABKIN, Analisi Musicale, edizione italiana a cura di C. ANNIBALDI, Torino,<br />
EdT 1990 oppure D. EPSTEIN, Al di là di Orfeo, edizione italiana a cura di M. DE<br />
NATALE, Milano, Ricordi 1998<br />
Modalità d’esame. L’esame consisterà in un colloquio orale che dimostri la pertinenza del<br />
lavoro di studio con le principali finalità dell’insegnamento. Modalità di frequenza. Per gli<br />
studenti non frequentanti si rimanda all’ultima delle indicazioni bibliografiche.<br />
Docente Anna Maria Rapetti<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: arapetti@unive.it<br />
II semestre<br />
Antichità e istituzioni medievali<br />
ANNA MARIA RAPETTI (1965) è ricercatrice di Storia medievale. Laureata presso l’<strong>Università</strong> degli<br />
Studi di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>ttolica del Sacro Cuore<br />
di Milano. Le sue ricerche si incentrano sullo studio del paesaggio rurale, dei suoi assetti economici,
104 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
sociali ed ecologici, e del monachesimo riformato dei secoli centrali del medioevo. Tra le pubblicazioni<br />
più significative: <strong>Ca</strong>mpagne medievali. Aspetti e metamorfosi di un paesaggio rurale tra X e XII secolo,<br />
<strong>Ca</strong>vallermaggiore-Torino 1994; La formazione di una comunità cistercense. Istituzioni e strutture organizzative<br />
di Chiaravalle della Colomba tra XII e XIII secolo, Roma 1999; Comunità cistercensi: struttura e relazioni,<br />
in "Studi storici", (1999); Dalla curtis al dominatus loci, Cuneo 2000<br />
I Modulo<br />
Istituzioni medievali dal tardo antico all’età dei comuni<br />
Bibliografia<br />
M. ASCHERI, Istituzioni medievali. Una introduzione, Bologna, Il Mulino, 1999, limitatamente<br />
alle pagg. 9-294 (Introduzione e capitoli 1-13)<br />
Gli studenti non frequentanti integreranno la loro preparazione con lo studio di G. TA-<br />
BACCO, Le ideologie politiche del medioevo, Torino, Einaudi (PBE), 2000 e G. TABACCO, La<br />
sintesi istituzionale di vescovo e città in Italia e il suo superamento nella res publica comunale, appendice<br />
a G. Tabacco, Egemonie sociali e strutture del potere nel medioevo italiano, Torino, Einaudi<br />
(PBE), 1979<br />
Propedeuticità. Il I modulo è propedeutico al II modulo.<br />
II Modulo<br />
Esperienze monastiche in area veneta<br />
Durante le lezioni saranno esaminati i caratteri fondamentali dello sviluppo del monachesimo<br />
nel Veneto lagunare e di terraferma dalla diffusione del cristianesimo fino al XIII<br />
secolo. Gli elementi caratterizzanti le diverse esperienze venete saranno collocati in una<br />
prospettiva di forte comparazione con i movimenti monastici sviluppatisi contemporaneamente<br />
in altre regioni della cristianità.<br />
Bibliografia<br />
M. PACAUT, Monaci e religiosi nel medioevo, Bologna, Il Mulino, 1989, pagg. 9-272 (Introduzione<br />
e capitoli 1-11); Il monachesimo nel Veneto medioevale. Atti del convegno di studi in<br />
occasione del millenario di fondazione dell’abbazia di S. Maria di Mogliano Veneto (Treviso), 30<br />
novembre 1996, a cura di F. G. B. Trolese, Cesena, Badia di S. Maria del Monte, 1998,<br />
pagg. 1-168<br />
Gli studenti non frequentanti dovranno concordare alcune letture integrative con la docente.<br />
Nota Bene. Per una preparazione più agevole e adeguatamente approfondita, si invitano<br />
gli studenti a considerare l’esame di Storia medievale propedeutico a quello di Antichità e<br />
istituzioni.<br />
Docente <strong>Ca</strong>rlo Franco<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: cfranco61@tin.it<br />
I semestre<br />
Antichità greche<br />
CARLO FRANCO (Venezia, 1961), laureato in Lettere, è dottore di ricerca in storia antica e professore<br />
di ruolo nei licei. Si è occupato di storia greca del periodo ellenistico (Il regno di Lisimaco. Strutture
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 105<br />
amministrative e rapporti con le città, Pisa 1993), di storiografia antica (Anonimo, Vita di Alessandro il<br />
Macedone, trad. e comm., Palermo 2001, Traduzione e commento a Tacito, Historiae II-IV-I e Annales<br />
XI-XII, in Tacito, Opera omnia, a cura di R. Oniga, Torino 2003) di storia della tradizione classica<br />
in Italia (Piero Treves, Bibliografia. Dal 1930 al 1996, Napoli 1998). Dal 1989 è membro della Missione<br />
archeologica di Iasos in <strong>Ca</strong>ria.<br />
Corso rivolto a tutti gli/le studenti del corso triennale per acquisire la preparazione di base.<br />
Istituzioni, diritto e società nel mondo greco<br />
Il corso analizza il “funzionamento” di una città greca, esaminando le strutture politiche<br />
e le magistrature, i fondamenti e la prassi del diritto, la composizione del quadro sociale.<br />
Asse principale è la polis di Atene, con cenni comparativi dedicati anche ad altre realtà, nei<br />
loro differenti assetti. Guida al percorso è la “Costituzione degli Ateniesi” attribuita ad<br />
Aristotele, insieme ad altri testi antichi selezionati e commentati.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni sul dossier di testi esaminati a lezione; Aristotele, La Costituzione<br />
degli Ateniesi: si consiglia A. SANTONI, Aristotele, La Costituzione degli Ateniesi. Alle radici<br />
della democrazia occidentale, Bologna, <strong>Ca</strong>ppelli, 1999; Istituzioni, diritto e società della polis<br />
classica: D. LOTZE, Il cittadino e la partecipazione al governo della polis, in S. SETTIS (cur.)<br />
I Greci. Storia Cultura Arte Società, 2/II, Definizione, Einaudi, Torino, 1997, pp. 369-401;<br />
F. GSCHNITZER, Abitanti senza diritto di cittadinanza: non liberi e stranieri, ibid. 403-421; S.<br />
C. HUMPHREYS, Leggi, tribunali, processi, ibid. 541-565; A. MAFFI, Forme della proprietà,<br />
345-368, G. BODEI GIGLIONI, L’oikos: realtà familiare e realtà economica, in S. Settis (cur.) I<br />
Greci. Storia Cultura Arte Società, 2/I, Formazione, Einaudi, Torino 1996, 735-754.<br />
Programma per non frequentanti:<br />
Il programma prevede, oltre ai saggi sopra indicati e ad Aristotele, La Costituzione degli<br />
Ateniesi, la lettura di R. FLACELIÈRE, La vita quotidiana in Grecia nel secolo di Pericle, trad. it.<br />
Milano 1983; M. FINLEY, L’economia degli antichi e dei moderni, trad. it. Bari-Roma 1974.<br />
Propedeuticità. Si consiglia di seguire il corso in rapporto agli insegnamenti di Storia Greca.<br />
Modalità d’esame. La verifica avverrà in tutti gli appelli e per tutti gli studenti tramite un<br />
test scritto. Le modalità d’esame per gli studenti del v. o. sono le stesse di quelle previste<br />
per gli studenti del n. o., ma essi possono sostenere l’esame in forma orale negli appelli a<br />
loro destinati. Modalità di frequenza. Il corso si terrà nel II modulo del primo semestre. Nota<br />
Bene. L’orario di ricevimento sarà comunicato in seguito insieme all’orario delle lezioni.<br />
È comunque possibile rivolgersi anche all’indirizzo di posta elettronica.<br />
Docente Donatella Cozzi<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: bulunut@tin.it<br />
II semestre<br />
Antropologia<br />
DONATELLA COZZI (1957) è dottore di ricerca in Scienze etnoantropologiche. Ha insegnato per i<br />
Diplomi Universitari per Infermiere delle Facoltà di Medicina e Chirurgia di Udine e di Trieste.<br />
Membro della SIAM (Società italiana di Antropologia medica). Oltre a vari articoli inerenti<br />
l’antropologia medica e i saperi terapeutici, ha pubblicato Gesti di cura. Elementi di metodologia della<br />
ricerca etnografica e di analisi socioantropologica per il nursing (con D. Nigris) (Milano, 1996); La depressio-
106 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
ne (Milano, 1996); Zahre/Sauris. Una comunità delle Alpi <strong>Ca</strong>rniche (con D. Isabella e E. Navarra) (2<br />
voll., Udine, 1998-99). Ha organizzato corsi per la mediazione culturale e progetti per la promozione<br />
della salute per la L. 285/97.<br />
Il corso si propone di introdurre i principali concetti dell’antropologia culturale ed un<br />
approfondimento di antropologia applicata all’ambito dei sistemi sanitari per la comprensione<br />
culturale dei contesti e dei soggetti coinvolti nell’operatività del servizio sociale.<br />
I Modulo<br />
Antropologia culturale, concetti e metodi<br />
L’antropologia culturale nei concetti e metodi maturati in oltre un secolo di storia, e<br />
come strumento indispensabile per comprendere il mondo attuale, nell’intrecciarsi di esperienze,<br />
memorie e identità tipiche del mondo globale.<br />
Bibliografia<br />
CLAUDE RIVIÈRE, Introduzione all’antropologia, Bologna, Il Mulino, 1998, pp. 187; U. FA-<br />
BIETTI, R. MALIGHETTI, V. MATERA, Dal tribale al globale. Introduzione all’antropologia, Milano,<br />
Bruno Mondadori, 2002, pp. 157<br />
II Modulo<br />
Un esempio di antropologia applicata, l’antropologia medica<br />
Salute/malattia, il corpo in prospettiva antropologica, il ruolo di malato, rito e simbolo<br />
nella pratica medica, il contatto/contagio, il dolore in prospettiva trasculturale: questi alcuni<br />
dei temi affrontati in ambito teorico e applicativo.<br />
Bibliografia<br />
D. COZZI, D. NIGRIS, Gesti di cura, Milano, Colibrì, rist. 2003 (scelta di capitoli)<br />
Modalità d’esame. Un test scritto di verifica delle nozioni alla fine del I modulo; un esame<br />
in forma orale con un approfondimento (sotto forma di commento a un testo, a un<br />
articolo, una breve ricerca in Internet, una scelta iconografica) alla fine del II modulo.<br />
Modalità di frequenza. Per l’a. a. 2003-04, gli iscritti al I anno del Servizio sociale possono<br />
anticipare la frequenza. Nota Bene. Il II modulo può essere scelto anche da non iscritti al<br />
corso di laurea in Servizio Sociale, nell’ambito degli insegnamenti dell’area etnograficoantropologica<br />
Docente Giovanni Dore<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: dore@unive.it<br />
II semestre<br />
Antropologia culturale<br />
GIOVANNI DORE conduce ricerche sulla storia dell’Etnologia italiana del Novecento, sull’Eritrea e<br />
Etiopia di età coloniale e sulle nuove immigrazioni in Italia. Ha recentemente pubblicato Amministrare<br />
l’esotico in A. Triulzi, (a cura di) La Colonia: Italiani in Eritrea, “Quaderni storici”, 109, 1/2002;<br />
ha curato per la rivista “Erreffe. La Ricerca folklorica” i nn. monografici Genere, sessualità, gestione del<br />
corpo, 46/2002 e Antropologia dei processi migratori, 44/2001; per i tipi L’Harmattan Italia con A. Bausi e
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 107<br />
I. Taddia, Anthropological and Historical Documents on “Rim” in Ethiopia and Eritrea, 2001 e con Uoldelul<br />
Chelati Dirar <strong>Ca</strong>rte coloniali. Documenti italiani del Fondo Ellero, 2000.<br />
Stili alimentari e pratiche culturali nel Mediterraneo<br />
Bibliografia<br />
Saggi scelti tratti da: M. MONTANARI (a cura di), Il mondo in cucina. Storia, identità, scambi,<br />
Laterza, Bari 2002; C. PAPA, Il pane, Electa Editori, Perugia 1992; J. BAROU (a cura<br />
di), Pratiques alimentaires et identités culturelles, “Ethnologie française”, 1/1997; D. SILVE-<br />
STRI, A. MARRA, I. PINTO (a cura di), Saperi e sapori mediterranei. La cultura<br />
dell’alimentazione e i suoi riflessi linguistici, Atti del convegno Internazionale (Napoli 13-<br />
16/10 1999), Istituto Orientale di Napoli, vol.I (saggi scelti)<br />
Modalità d’esame. La prova d’esame si svolgerà in forma orale. Nota Bene. Gli orari di ricevimento<br />
verranno comunicati all’inizio del semestre presso il Dipartimento di Studi<br />
Storici. È previsto il ricevimento elettronico (dore@unive.it). Tutti gli studenti e in particolare<br />
i non frequentanti sono obbligati a conferire con il docente almeno due volte<br />
all’inizio e prima della fine del corso.Gli studenti che hanno particolare interesse per le<br />
etno-antropologie troveranno utile informarsi delle iniziative del settore presso il LEAR,<br />
Laboratorio etno-antropologico di formazione e ricerca (lear@unive.it) della Facoltà di<br />
Lettere e Filosofia. Seminari e altre attività integrative. Ricerca sul campo: è proposta a tutti<br />
gli studenti, frequentanti e non, una esercitazione sul campo sulla alimentazione in contesti<br />
migratori. La ricerca va individualmente concordata con il docente, che metterà a disposizione<br />
le istruzioni per la rilevazione sul campo e il temario/questionario. Chi volesse<br />
fare la ricerca sul campo riceverà crediti di tirocinio corrispondenti all’impegno profuso.<br />
Se si intende collegarla all’esame, la relazione (trascrizione, traduzione, notizie), accompagnata<br />
dalla cassetta registrata, dovrà essere consegnata almeno otto giorni prima<br />
dell’appello prescelto.<br />
Docente Paolo Pagani<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: pagani.p@libero.it<br />
II semestre<br />
Antropologia filosofica<br />
PAOLO PAGANI si è laureato nel 1986 in Filosofia teoretica all’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>ttolica di Milano. Dopo<br />
essere stato docente di ruolo nei licei, ha conseguito nel 1997 il titolo di dottore di ricerca in Filosofia<br />
presso l’<strong>Università</strong> di Venezia. Nel 2000 ha conseguito l’idoneità alla docenza come Professore<br />
associato nell’area della Filosofia morale. I suoi studi insistono attualmente su due aree di interesse:<br />
la questione dei fondamenti del sapere filosofico, e la questione della libertà umana. Sue principali<br />
pubblicazioni sono i volumi: Sentieri riaperti, Jaca Book, Milano 1990; Contraddizione performativa e<br />
ontologia, FrancoAngeli, Milano 1999; Libertà e non-contraddizione in Jules Lequier, FrancoAngeli, Milano<br />
2000. Le sue pubblicazioni più recenti riguardano Kant e Habermas.<br />
I Modulo<br />
Ragione, passione, libertà<br />
Questa serie di lezioni si propone di offrire le nozioni basilari di Antropologia filosofica.<br />
I tre termini che formano il titolo verranno esaminati - con l’aiuto di alcuni tra i maggiori<br />
classici - sia nel loro contenuto specifico sia nelle loro relazioni reciproche.
108 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Bibliografia<br />
Classici: Platone, Repubblica, a cura di G. LOZZA, Mondadori, Milano 1990; Aristotele,<br />
Metafisica, a cura di G. REALE, Vita e Pensiero, Milano 1993; Agostino, La vera religione, a<br />
cura di M. VANNINI, Mursia, Milano 1987; Tommaso d’Aquino, Somma Teologica, I IIae,<br />
a cura di A. SALANI, Firenze 1975; Kant, Critica della ragion pratica, a cura di V. MA-<br />
THIEU, Rusconi, Milano 1996; Hegel, Lineamenti di filosofia del diritto, a cura di V. CICE-<br />
RO, Rusconi, Milano 1996<br />
Altri testi: S. VANNI ROVIGHI, Uomo e natura, Vita e Pensiero, Milano 1995; AA. VV., La<br />
libertà del bene, a cura di C. VIGNA, Vita e Pensiero, Milano, 1998; P. PAGANI, Libertà e<br />
non-contraddizione in Jules Lequier, FrancoAngeli, Milano, 2000.<br />
II Modulo<br />
L’azione umana<br />
Il primo gruppo di lezioni si propone di ripercorrere - con particolare riferimento ad<br />
Aristotele, Cicerone e Tommaso - alcune classiche distinzioni: quella tra “agere” e “facere”,<br />
e quella tra “contenuto”, “circostanze” e “fine” dell’azione. Il secondo gruppo di lezioni,<br />
poi, si propone di rivisitare le precedenti distinzioni con l’aiuto dei filosofi contemporanei,<br />
con particolare riferimento alla tradizione analitica.<br />
Bibliografia<br />
Aristotele, Etica Nicomachea, a cura di C. NATALI, Laterza, Roma-Bari, 2001; Cicerone,<br />
De Inventione, a cura di A. PACITTI, Mondadori, Milano, 1967; Tommaso d’Aquino,<br />
Somma Teologica, I IIae, qq. 1-19, a cura di A. SALANI, Firenze, 1975; G. E. M. AN-<br />
SCOMBE, Intention (1957), Basil Blackwell, Oxford, 1979; A. C. DANTO, Analytical Philosophy<br />
of Action, <strong>Ca</strong>mbridge University Press, <strong>Ca</strong>mbridge, 1973; P. RICOEUR, La semantica<br />
dell’azione (1977), Jaca Book, Milano, 1986; D. DAVIDSON, Azioni ed eventi (1980), Il<br />
Mulino, Bologna, 1992; E. RUNGGALDIER, Che cosa sono le azioni? (1996), Vita e Pensiero,<br />
Milano, 2000<br />
Modalità d’esame. L’esame relativo a ciascun modulo si svolgerà - salvo indicazione contraria<br />
da parte delle autorità accademiche - in forma orale. Modalità di frequenza. Gli studenti<br />
non frequentanti sono tenuti a segnalarsi al docente con anticipo rispetto all’esame.<br />
Nota Bene. Il docente metterà a disposizione degli studenti gli appunti delle lezioni e alcune<br />
antologie di classici da lui disposte. Gli altri testi oggetto d’esame, verranno indicati<br />
all’inizio del corso.<br />
Docente Luciana Galliano<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: lgallian@unive.it<br />
II semestre<br />
Antropologia musicale<br />
LUCIANA GALLIANO, musicologa e studiosa di estetica musicale, dopo studi musicali (Conservatorio,<br />
<strong>Università</strong> di Torino con Mila, Vattimo e Fubini), ha approfondito temi di musica contemporanea<br />
ed insieme la conoscenza della musica asiatica (M. A. Musicologia, <strong>Università</strong> Geidai di Tokyo).<br />
Cura la sezione musicale del CESMEO (Istit. Internaz. di Studi Asiatici Avanzati), e ha per anni<br />
insegnato Musica dell’Asia Orientale presso il Dipartimento Studi Eurasiatici dell’<strong>Università</strong> di Venezia.<br />
Collabora con le maggiori riviste musicologiche italiane e giapponesi e con importanti istitu-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 109<br />
zioni italiane ed europee. Ha pubblicato con Luni, EdT, Guerini, TextMusik, Barenreiter etc., e il<br />
libro Yogaku. Percorsi della musica giapponese nel 900, Venezia: <strong>Ca</strong>foscarina 1998 (ed. ingl. 2002)<br />
Aspetti socio-antropologici della musica dell’Asia orientale<br />
Il corso ha la durata di 30 ore, con il seguente programma: la diversa sensibilità culturale<br />
rispetto alla definizione del suono (e del rumore) e dei diversi elementi del linguaggio<br />
musicale (il tempo, la gamma/scala, il timbro). <strong>Ca</strong>ratteri sociali della pratica musicale (esecuzione,<br />
circostanze dell’ascolto, produzione musicale). Peculiarità storico-antropologiche<br />
delle diverse culture musicali nell’area di influenza cinese (Cina, Giappone, Corea,<br />
Indonesia); cenni sul percorso storico.<br />
Bibliografia<br />
J. BLACKING, Com’è musicale l’uomo?, Milano, Ricordi Unicopli, 1986; J. J. NATTIEZ, Il<br />
discorso musicale, Torino, Einaudi, 1977; M. LIANG, Music of the Billion, New York, Heinrichshofen,<br />
1985<br />
Altri testi saranno indicati nel corso delle lezioni.<br />
Docente responsabile Giovanni Dore<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: dore@unive.it<br />
contratto integrativo di Antropologia sociale: Gian Luca Ligi<br />
e-mail: gligi@libero.it<br />
II semestre<br />
Antropologia sociale<br />
GIANLUCA LIGI ha condotto indagini sul campo tra i Saami della Lapponia svedese privilegiando<br />
temi di antropologia dello spazio, percezione e costruzione sociale del paesaggio. Fra le sue pubblicazioni:<br />
I miti scandinavi della luce. Fertilità e iniziazione nei miti nordici, Gangemi, Roma, 1998; Le fonti<br />
che non parlano. Ipotesi per un’etnografia del paesaggio in Lapponia, in “La Ricerca Folklorica”, 2002, n. 45,<br />
pp. 79-96.<br />
Lineamenti di antropologia del rischio<br />
A partire dall’analisi del pensiero di Mary Douglas, figura di spicco dell’antropologia sociale<br />
contemporanea, il corso si propone di delineare i principali approcci antropologici<br />
alla nozione di rischio. L’analisi dei processi sociali di attribuzione di colpa (blaming) dopo<br />
eventi catastrofici (disastri ambientali, calamità naturali, gravi malattie, epidemie, ecc.), sia<br />
in società primitive, sia nella nostra società occidentale, mostra una fondamentale relazione<br />
fra sistemi sociali, razionalità delle credenze native rispetto ai nessi causali, e rappresentazioni<br />
simboliche dell’ambiente naturale. Attraverso la discussione di alcuni studi di<br />
caso si porrà in evidenza la particolarità dell’approccio antropologico (Douglas, Thompson)<br />
rispetto a quelli psicologico (Slovic), sociologico (Luhman) e più in generale alle<br />
visioni deterministiche. Si mostrerà infine che il problema antropologico di comprendere<br />
come, in ogni società, le istituzioni sociali contribuiscano a costruire la percezione del rischio<br />
e le categorie di colpa, pericolo, purezza, caso e causalità, è strettamente legato a<br />
questioni applicative di natura decisionale, politica ed etica.<br />
Bibliografia<br />
M. DOUGLAS, Rischio e colpa, Bologna, Il Mulino, 1996
110 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Un testo a scelta fra i seguenti: M. DOUGLAS, Purezza e pericolo, Bologna, Il Mulino,<br />
1993; M. DOUGLAS, Come pensano le istituzioni, Bologna, Il Mulino, 1990; M. DOUGLAS,<br />
Come percepiamo il pericolo. Antropologia del rischio, Feltrinelli, Milano, 1991; E. E. EVANS-<br />
PRITCHARD, Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande, Milano, Cortina, 2002; U. BECK,<br />
La società del rischio. Verso una nuova modernità, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2002; S. KRIMSKY, D.<br />
GOLDING (a cura di), Social Theories of Risk, London, Praeger, 1992 (soltanto le parti I e<br />
II); A. MARINELLI, La costruzione sociale del rischio, Milano, Franco Angeli, 1993; M.<br />
SCHWARZ, M. THOMPSON, Il rischio tecnologico. Differenze culturali e azione politica, Milano,<br />
Guerini, 1993; B. A. TURNER, N. F. PIDGEON, Disastri. Dinamiche organizzative e responsabilità<br />
umane, Torino, Edizioni di Comunità, 2001; P. VINEIS, Modelli di rischio. Epidemiologia<br />
e causalità, Torino, Einaudi, 1992<br />
Gli studenti non frequentanti sono tenuti ad aggiungere un secondo testo a scelta.<br />
Applicazioni didattiche del cinema<br />
Docente Michele Gottardi<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: migottar@unive.it<br />
I semestre<br />
MICHELE GOTTARDI (Venezia, 1956) insegna dal 1998 nel corso di laurea in Tecniche Artistiche e<br />
dello Spettacolo. Di formazione storiografica, ha rivolto la propria attenzione al cinema come fonte<br />
storica. Critico cinematografico, è commissario di selezione della Settimana Int. della Critica, presso la<br />
Mostra Int. d’arte cinematografica di Venezia. È autore di saggi sulla critica negli anni di Francesco<br />
Pasinetti, sul rapporto tra cinema e storia nella Venezia contemporanea e di video didattici.<br />
Il corso si propone di fornire un quadro generale del rapporto tra cinema e storia,<br />
dell’uso didattico, pubblico e divulgativo del cinema, con riferimento a particolari momenti<br />
storici e correnti estetiche della storia del cinema.<br />
Minore, popolare, al nero: la Venezia degli anni Cinquanta<br />
L’approfondimento è volto a mostrare come il cinema abbia testimoniato la Venezia degli<br />
anni ’50, in bilico tra l’esplosione del turismo di massa e il permanere di elementi legati<br />
alla tradizione veneziana. I film sono quelli previsti nell’apposita programmazione della<br />
“Videoteca Pasinetti” del mese di ottobre 2003, che costituiscono parte integrante del programma<br />
d’esame.<br />
Bibliografia<br />
P. SORLIN, L’immagine e l’evento. L’uso storico delle fonti audiovisive, Paravia, Torino, 1999 e<br />
altri materiali distribuiti dal docente durante le lezioni. Gli studenti del vecchio ordinamento<br />
dovranno portare una scelta antologica (concordata col docente) tratta da G.<br />
MIRO GORI, La storia al cinema, Bulzoni, Roma, 1994<br />
Propedeuticità. Si consiglia di seguire il corso prima di Critica cinematografica.<br />
Modalità d’esame. L’esame viene fatto in forma scritta. Solo per casi particolari, nonché<br />
per gli studenti del vecchio ordinamento, con programma concordato col docente, la prova<br />
sarà orale. Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria. Nota Bene. Solo in caso di<br />
assenze giustificate da comprovati motivi il docente fornirà una bibliografia integrativa.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 111<br />
Applicazioni didattiche della televisione<br />
Docente Mariangela <strong>Ca</strong>rone<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: mariangela.carone@tin.it<br />
MARIANGELA CARONE, laureata in Lettere con indirizzo artistico, dal 1979 lavora in RAI, prima<br />
come programmista-regista, ora come giornalista.<br />
La televisione, dalla sua nascita, ha segnato l’individuo e la società. La sua grammatica è<br />
in divenire, esattamente come la sua tecnologia. Richiede figure professionali complesse.<br />
Storia, tecniche, normative, limiti e potenzialità: tutto nel complesso passaggio dai mass ai<br />
new media.<br />
La storia della TV in Italia; il passaggio al digitale e i suoi scenari; le leggi. Riprese, montaggio,<br />
postproduzione. Relazioni con le forme d’arte, dal cinema alla letteratura. Giornalismo<br />
per la tv.<br />
Docente Mauro Rottoli<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: archeobo@tin.it<br />
I semestre<br />
Archeobotanica<br />
MAURO ROTTOLI (Milano 1959), risiede a Como. Svolge l’attività di archeobotanico presso il Laboratorio<br />
di Archeobiologia dei Musei Civici di Como. Ha effettuato ricerche su materiali botanici<br />
(macroresti: semi, frutti, legni, carboni e tessili) provenienti da oltre 200 siti archeologici italiani ed<br />
esteri dal Neolitico al Rinascimento. È autore di oltre 120 pubblicazioni.<br />
Il corso intende dare allo studente di Beni Culturali, ed in particolare a chi segue un indirizzo<br />
archeologico, gli strumenti per conoscere la materia prima di origine vegetale, il<br />
suo impiego dalla preistoria e tutte le informazioni che lo studio dei reperti vegetali può<br />
produrre.<br />
Archeobotanica<br />
L’archeobiologia e l’archeobotanica. Nozioni di botanica generale e sistematica. Finalità<br />
della ricerca archeobotanica. Il legno, i carboni di legna, i resti carpologici (semi e frutti)<br />
negli scavi archeologici: caratteristiche anatomiche e funzionali, conservazione. I pollini e<br />
i fitoliti. La campionatura sullo scavo archeologico: siti asciutti e siti umidi. Le analisi di<br />
laboratorio. I risultati: dati ambientali, produzione agricola, sfruttamento forestale, alimentazione<br />
vegetale. le materie prime vegetali e l’evoluzione della tecnologia. Gli aspetti<br />
economici. Archeobotanica e archeologia un rapporto difficile. Cenni sul restauro dei materiali<br />
organici. Metodi della ricerca archeobotanica applicati ai beni storici, artistici, architettonici<br />
e ambientali.<br />
Bibliografia<br />
C. RENFREW, P. BAHN, Archeologia: teorie, metodi, pratica, Zanichelli, 1995 (le parti relative<br />
al corso); R. NISBET, Paletnobotanica, in T. Mannoni, A. Molinari (a cura di), Scienze
112 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
in Archeologia, II ciclo di lezioni sulla Ricerca applicata in Archeologia. Certosa di Pontignano<br />
(Siena), 7-19 novembre 1988, pp. 321-94, Edizioni all’Insegna del Giglio, Firenze, 1990;<br />
L. CASTELLETTI, Legni e carboni in Archeologia, in T. Mannoni, A. Molinari (a cura di),<br />
Scienze in Archeologia, II ciclo di lezioni sulla Ricerca applicata in Archeologia, Certosa di Pontignano<br />
(Siena), 7-19 novembre 1988, pp. 321-94, Edizioni all’Insegna del Giglio, Firenze,<br />
1990; L. CASTELLETTI, E. CASTIGLIONI, M. ROTTOLI, L’agricoltura dell’Italia settentrionale<br />
dal Neolitico al medioevo, in O. FAILLA, G. FORNI (a cura di), Le piante coltivate e la loro storia.<br />
Dalle origini al transgenico in Lombardia nel centenario della riscoperta della genetica di Mendel,<br />
pp. 33-84. Franco Angeli, Milano, 2001<br />
Archeologia della Magna Grecia<br />
Docente responsabile Annapaola Zaccaria Ruggiu<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: zccanpl1@unive.it<br />
contratto integrativo di Archeologia della Magna Grecia: Marina Albertocchi<br />
I semestre<br />
Per il curriculum della docente Annapaola Zaccaria v. oltre Archeologia e storia dell’arte greca e<br />
romana A.<br />
Per il curriculum della docente Marina Albertocchi v. oltre Archeologia della Magna Grecia 2.<br />
Manifestazioni della civiltà greca in Italia meridionale e Sicilia<br />
Dopo una breve storia degli studi si fornirà un inquadramento sul fenomeno della colonizzazione<br />
greca d’epoca arcaica, a partire dalle frequentazioni “precoloniali”; le principali<br />
colonie saranno analizzate per quanto riguarda il loro assetto urbanistico, lo sviluppo<br />
architettonico e la produzione artigianale. Particolare interesse sarà inoltre tributato alla<br />
dislocazione delle aree sacre e ai culti attestati.<br />
Bibliografia<br />
Oltre agli appunti delle lezioni, il manuale di E. GRECO, Archeologia della Magna Grecia,<br />
Roma-Bari, 1992 e l’articolo di A. DI VITA, Urbanistica della Sicilia greca, nel catalogo della<br />
mostra: I Greci in Occidente, G. PUGLIESE CARRATELLI (a cura di), Milano, 1996, pp.<br />
263-308<br />
Propedeuticità. Archeologia e storia dell’arte greca e romana.<br />
Docente Daniela Cottica<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: cottica@helios.unive.it<br />
I semestre<br />
Archeologia delle province romane<br />
DANIELA COTTICA è ricercatrice di Archeologia Classica presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia.<br />
La sua attività di studio e ricerca spazia dall’urbanistica all’architettura privata (nelle province<br />
d’oriente e occidente), dallo studio dei reperti della cultura materiale all’archeometria, con un interesse<br />
particolare per la circolazione ceramica in Anatolia fra l’ellenismo e la media età bizantina. Da
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 113<br />
anni opera sul campo (in Inghilterra, Italia, Francia, Libia e Turchia), collaborando alle attività di<br />
ricerca di varie Missioni Archeologiche italiane (a Hierapolis, Turchia) ed estere (in Galazia, Paphlagonia<br />
e nel sito di <strong>Ca</strong>talhoyuk). Fra la produzione scientifica, oltre a vari articoli (in RCRF Acta,<br />
MEFRA, RdA), si segnala il recente volume: La casa urbana in Britannia, Trieste 2002.<br />
I Modulo<br />
Le province e l’Impero: omogeneità e particolarismi regionali<br />
Nella prima parte del corso si offrirà un inquadramento storico e topografico<br />
dell’Impero ed una sintesi dell’evoluzione dell’organizzazione amministrativa delle province.<br />
Si procederà quindi ad illustrare il tema del corso focalizzando l’analisi su argomenti<br />
specifici quali: a) l’urbanistica e l’architettura (in particolare complessi forensi ed<br />
edifici religiosi) nelle province occidentali ed orientali; b) l’arte provinciale con particolare<br />
riferimento alle Gallie, alla Dacia, all’Asia Minore ed alla Siria.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni e dispense fornite dal docente. Ulteriori letture mirate verranno<br />
segnalate all’inizio del corso.<br />
II Modulo<br />
La romanizzazione della Britannia<br />
Il corso prevede un’analisi contestuale dei dati archeologici, delle fonti iconografiche e<br />
documentarie; particolare rilevanza verrà data ai seguenti temi, fra loro interconnessi: a) il<br />
ruolo dell’esercito romano in Britannia: dalla fase della conquista alla romanizzazione del<br />
territorio; b) l’impatto fra substrato indigeno e tradizione romana; c) il processo di urbanizzazione<br />
con l’analisi dettagliata di alcuni impianti urbani; d) il limes e la sua evoluzione;<br />
e) l’arte e l’architettura civile e militare.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni e dispense fornite dal docente da integrare con la consultazione<br />
delle seguenti opere: D. COTTICA, La casa urbana in Britannia. Evoluzione, forma e significato,<br />
Trieste, 2002; D. JONES, D. MATTINGLY, An Atlas of Roman Britain. Oxford 1990<br />
(in particolare capitolo 4)<br />
Modalità d’esame. L’esame del I modulo si articolerà in una prova scritta. Gli studenti interessati<br />
possono consultare i test assegnati nell’anno accademico 2002/2003, depositati<br />
presso la Biblioteca della sezione di archeologia a Palazzo Bernardo, S. Polo. L’esame del<br />
II modulo prevede invece una prova orale. Modalità di frequenza. Gli studenti impossibilitati<br />
a frequentare il corso, possono concordare un programma sostitutivo. Seminari e altre<br />
attività integrative. Nel I semestre la docente terrà un seminario, sostitutivo di tirocinio,<br />
sulla ceramica romana (dall’ellenismo al tardo antico), aperto a tutti gli studenti di archeologia<br />
classica (laurea triennale e specialistica). Ulteriori dettagli verranno esposti nella bacheca<br />
della Sezione di Archeologia.
114 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Archeologia e antichità egee<br />
Docente Filippo Maria <strong>Ca</strong>rinci<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
sito web: http: //lettere.unive.it/materiale_didattico/archeologia_egea/index.htm<br />
e-mail: carfilm@unive.it<br />
I semestre<br />
FILIPPO M. CARINCI (Roma 1948) ha studiato presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene ed a<br />
lungo ha collaborato con questa istituzione per scavi e ricerche a Creta. Con Doro Levi ha pubblicato<br />
la ceramica protopalaziale del Palazzo e dell’abitato di Festòs (Festòs e la Civiltà Minoica, II, 2,<br />
Roma 1986) ed ai materiali di scavo di questo sito e della vicina Haghia Triada, dedica gran parte<br />
delle sue ricerche. Altri interessi sono rivolti ad aspetti del culto (v. p.es. Per una diversa interpretazione<br />
delle kulure nei cortili dei palazzi minoici, in Creta Antica, II, 2001, pp.43-62) e dei rapporti del mondo<br />
egeo con l’Egitto e il Mediterraneo Orientale (Western Mesara and Egypt during the Protopalatial Times:<br />
A Minimalist View, in Kriti-Aigyptos, Athenai 2000, 31-37).<br />
Visione generale della preistoria e protostoria del bacino dell’Egeo dal Neolitico<br />
all’inizio dell’Età del Ferro, corredata da una storia degli studi e da una sintetica esposizione<br />
dei principali aspetti metodologici della ricerca. Il II modulo è dedicato<br />
all’approfondimento di singoli temi.<br />
I Modulo<br />
Corso istituzionale<br />
Linee generali dello sviluppo delle civiltà Elladica, Cicladica, Minoica e della Grecia<br />
Nord-Orientale, sulla base della documentazione archeologica e dei testi in Lineare B.<br />
Bibliografia<br />
Voci: Elladica, Arte (L. VAGNETTI); Cicladica, Arte (J. DAVIS), Minoico-Micenea, Civiltà e arte<br />
(F. CARINCI, V. LA ROSA, L. VAGNETTI) in Enciclopedia dell’arte antica, Suppl. 1970-<br />
1995, Roma 1994-97, integrata, per le immagini della sola parte relativa all’Età del<br />
Bronzo da P. DEMARGNE, Arte Egea, Milano, Bur, 1980 ss.<br />
II Modulo<br />
La Grecia continentale nel Medio Elladico<br />
Le testimonianze archeologiche di un quadro culturale sul quale si innestano le origini<br />
della civiltà micenea.<br />
Bibliografia<br />
Dispensa corredata di immagini e basata sul testo di J. B. RUTTER, Review of Aegean Prehistory<br />
II: The Prepalatial Bronze Age of the Southern and Central Greek Mainland, in T. Cullen<br />
(a cura di), Aegean Prehistory: A Review, Boston, 2001, 95-155. Altri riferimenti saranno<br />
indicati nel corso delle lezioni.<br />
Modalità d’esame. Il I modulo si svolgerà in forma scritta, il II in forma orale. Modalità di<br />
frequenza. La frequenza è vivamente consigliata, benché non obbligatoria. Nota Bene. Il docente<br />
è a disposizione per chiarimenti, suggerimenti e altro, anche via e-mail. Coloro che<br />
siano impossibilitati a frequentare, sono tenuti a concordare con il docente un programma<br />
di studio. Seminari e altre attività integrative. Un seminario sulla Pittura Egea sarà tenuto<br />
dal prof. Pietro Militello dell’<strong>Università</strong> di <strong>Ca</strong>tania.
Docente Elena Rova<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: erova@unive.it<br />
II semestre<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 115<br />
Archeologia e storia dell’arte<br />
del Vicino Oriente antico<br />
ELENA ROVA (Mestre 1959) è ricercatrice di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico.<br />
Ha partecipato a campagne di scavo in Iraq, Siria e Turchia e collaborato con varie università<br />
italiane (Roma, Padova, Venezia), tedesche (Saarbrücken, Würzburg) e americane (Yale). Attualmente<br />
partecipa, in qualità di vice-direttore dell’équipe dell’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari, alla Missione<br />
Archeologica Europea di Tell Beydar (Siria). I suoi interessi riguardano prevalentemente l’Alta Mesopotamia<br />
nel IV e III millennio a. C. Si è occupata soprattutto di ceramica e di glittica, sia con studi<br />
di carattere generale sulle produzioni del VI e III millennio a. C., che nell’ambito della pubblicazione<br />
di materiali di scavo. Un ulteriore filone di ricerca riguarda l’applicazione di metodi di analisi<br />
statistica a particolari categorie di reperti archeologici. Tra le pubblicazioni principali: Distribution<br />
and Chronology of the Nineveh 5 Pottery and of its Culture, (Contributi e Materiali di Archeologia Orientale<br />
2), Roma 1988; Ricerche sui sigilli a cilindro vicino-orientali del periodo di Uruk/Jemdet Nasr (Orientis<br />
Antiqui Collectio 20), Roma 1994; Alta Mesopotamia. La preistoria fino al 2000., Atlante Storico del<br />
Vicino Oriente Antico” (a cura di M. Liverani, L. Milano), fascicolo 3.1, Roma 1996; ha inoltre curato<br />
Patavina Orientalia Selecta (HANE/M 4), Padova 2000 e, insieme ad H. Weiss, The Origins of North<br />
Mesopotamian Civilization: Ninevite 5 Chronology, Economy and Society (Subartu 9), 2002.<br />
<strong>Ca</strong>ratteri generali e cronologia delle civiltà pre-classiche del Vicino Oriente, problematiche<br />
della ricerca archeologica nella regione; introduzione alle principali tipologie architettoniche,<br />
generi artistici e categorie di manufatti. Analisi di un argomento specifico (la<br />
storia del sito di Ninive).<br />
I Modulo<br />
Introduzione all’Archeologia e alla Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico<br />
Lineamenti generali della Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico. Problematiche<br />
della ricerca archeologica nella regione.<br />
Bibliografia<br />
H. FRANKFORT, Arte e Architettura dell’Antico Oriente, Torino, Einaudi, 1970; integrato da:<br />
M. ROAF, Atlante della Mesopotamia e dell’Antico Vicino Oriente, Novara, Istituto Geografico<br />
De Agostini, 1992<br />
II Modulo<br />
Dal villaggio alla metropoli: il caso di Ninive<br />
Verrà analizzata la storia di Ninive, capitale assira del I millennio a. C. dalle origini (VI<br />
millennio a. C.) alla fase successiva alla distruzione del 612 a. C., illustrando le principali<br />
strutture architettoniche ed opere d’arte rinvenute sul sito.<br />
Bibliografia<br />
P. MATTHIAE, Ninive, Milano, 1998<br />
Appunti delle lezioni (ulteriore bibliografia sarà comunicata durante il corso).<br />
Propedeuticità. L’esame non può essere sostenuto prima di quello del I modulo.
116 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Modalità d’esame. L’esame del I modulo consiste in una prova scritta, quello del II in un<br />
colloquio orale. Modalità di frequenza. Si consiglia la frequenza per entrambi i moduli. Nota<br />
Bene. Gli studenti impossibilitati a frequentare potranno concordare con la docente un<br />
programma alternativo in sostituzione del II modulo (il programma relativo al I modulo<br />
rimane invariato). Seminari e altre attività integrative. Sono previste alcune conferenze, i cui<br />
titoli e orari verranno comunicati nel corso del semestre. Eventuali attività alternative individuali<br />
potranno essere concordate direttamente con la docente.<br />
Archeologia e storia dell’arte greca e romana A (A-L)<br />
Docente Annapaola Zaccaria Ruggiu<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: zccanpl1@unive.it<br />
I semestre<br />
ANNAPAOLA ZACCARIA RUGGIU, laurea in Lettere e Diploma di specializzazione presso la Facoltà di<br />
lettere e Filosofia dell’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>ttolica di Milano con il massimo dei voti e la lode. Ha insegnato<br />
come professore associato “Archeologia delle province romane” e “Archeologia, metodologia della<br />
ricerca” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia. Attualmente è<br />
professore ordinario di “Archeologia e storia dell’arte greca e romana” presso la medesima <strong>Università</strong>.<br />
Ha partecipato a campagne di scavo in Italia e all’estero. Ha diretto scavi a Luni (La Spezia), ad<br />
Altino (Venezia), a Hierapolis (Turchia). Aree di interesse scientifico: architettura privata e rapporto<br />
tra spazio pubblico e spazio privato, lo spazio del banchetto, problemi di iconografia (il Tempo), il<br />
tessuto antico.<br />
I Modulo<br />
Mito e storia: il mondo greco dall’età arcaica all’ellenismo<br />
Saranno trattati gli aspetti e i periodi più significativi dell’arte greca, con particolare attenzione<br />
all’arte arcaica, ai grandi artisti del V e del IV sec. a. C., all’età di Pericle,<br />
all’ellenismo, all’architettura privata e al nesso abitare-società.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni. Manuali consigliati: G. BECATTI, L’arte dell’età classica, Sansoni,<br />
Milano, 1971 o edizioni successive; oppure J. BOARDMAN, Storia Oxford dell’arte classica,<br />
Laterza, Bari, 1995; oppure. A. GIULIANO, Storia dell’arte greca, NIS, Roma, 1989; Letture<br />
aggiuntive, consigliate per integrare lezioni perse o per colmare lacune: L’esperimento<br />
della perfezione (a cura di E. LA ROCCA), Electa, Milano, 1988. Per il tema dell’abitare: A.<br />
ZACCARIA RUGGIU, Spazio privato e spazio pubblico nella città romana, Colléction Ecole<br />
Française, Roma, 1995<br />
Propedeuticità. Conoscenze di storia greca e di letteratura greca, o comunque della civiltà<br />
greca.<br />
II Modulo<br />
Il mondo romano, arte architettura, città<br />
Si affronteranno alcuni temi di carattere generale (il ritratto, il racconto figurato, l’arte<br />
dell’età augustea, alcune tipologie architettoniche come il tempio, il teatro, i complessi<br />
forensi, l’architettura privata e il nesso abitare-società).
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 117<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni. Come manuali si suggeriscono R. BIANCHI BANDINELLI, L’arte<br />
romana al centro del potere, Feltrinelli, Milano, 1969 o altra edizione successiva; R. BIAN-<br />
CHI BANDINELLI, Roma, la fine dell’arte antica, Feltrinelli, Milano, 1969 o altra edizione<br />
successiva. Per il tema dell’abitare: A. ZACCARIA RUGGIU, Spazio privato e spazio pubblico<br />
nella città romana, Colléction Ecole Française, Roma, 1995; altri titoli saranno indicati a<br />
lezione.<br />
Propedeuticità. Conoscenze di storia romana e di letteratura latina.<br />
Modalità d’esame. L’esame si svolgerà in forma scritta per il I modulo, in forma orale per<br />
il II, in tutti gli appelli. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza. Seminari e altre attività<br />
integrative. Seminario mensile per i laureandi secondo un calendario che verrà comunicato<br />
a lezione.<br />
Archeologia e Storia dell’arte greca e romana B (M-Z)<br />
Docente Luigi Sperti<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: sperti@unive.it<br />
I semestre<br />
LUIGI SPERTI (1957) è docente di archeologia classica. Si è occupato tra l’altro di decorazione architettonica<br />
(I capitelli romani del Museo Archeologico di Verona, Roma 1983), di urbanistica e architettura<br />
dell’Asia Minore (Ricognizione archeologica a Laodicea di Frigia: 1993-1998, in “Laodicea di Frigia I”,<br />
Roma 2000, pp. 29-105), di scultura ellenistica e romana (Rilievi greci e romani del Museo Archeologico di<br />
Venezia, Roma 1988), di vari temi attinenti alla “memoria dell’antico”. È membro della redazione<br />
del Corpus Signorum Imperii Romani.<br />
I Modulo<br />
Storia dell’arte e dell’architettura greca dall’età arcaica all’Ellenismo<br />
Le origini della scultura greca. L’arte arcaica: Ionia e Atene. Scultura del periodo “di stile<br />
severo”: statue e complessi frontonali. L’Atene di Pericle. La scultura di IV secolo. Arte<br />
e architettura dell’Ellenismo: Pergamo e Alessandria.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni.<br />
J. BOARDMAN (a cura di) Storia Oxford dell’arte classica, Bari, Laterza, 1995, pp. 1-216<br />
II Modulo<br />
Innovazione e codificazione: il linguaggio artistico romano da Traiano ai Severi<br />
Forme dell’arte ufficiale: il rilievo storico dalla Colonna Traiana all’arco di Settimio Severo<br />
a Leptis Magna: La sfera privata: ritratti, sarcofagi.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni.<br />
J. BOARDMAN (a cura di) Storia Oxford dell’arte classica, Bari, Laterza, 1995, pp. 217-295<br />
Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite a lezione.
118 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Modalità d’esame. I modulo prova scritta, II modulo orale. Modalità di frequenza. È suggerita<br />
la frequenza. Nota Bene. Gli studenti impossibilitati a frequentare sono pregati di concordare<br />
con il docente un programma alternativo. Seminari e altre attività integrative. È previsto<br />
un seminario di un docente esterno, su argomento da stabilire. Eventuali altre iniziative<br />
verranno comunicati a lezione.<br />
Docente Sauro Gelichi<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
sito web: http: //lettere2.unive.it/iam_ve/index.html<br />
e-mail: gelichi@unive.it<br />
II semestre<br />
Archeologia medievale<br />
SAURO GELICHI, è stato funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia<br />
Romagna dal 1981 al 1992. Da quell’anno, fino al 1997, ha insegnato Archeologia Medievale<br />
all’<strong>Università</strong> di Pisa. Fa parte del Comitato di Direzione della rivista “Archeologia Medievale” e del<br />
comitato di redazione di: “Archeologia Postmedievale” e “Rivista di Archeologia”. Dirige le seguenti<br />
collane: “Ricerche di Archeologia Altomedievale e Medievale” (con R. Francovich) e Documenti di<br />
Archeologia (con G. P. Brogiolo). Attualmente è Presidente della S.A.M.I. (Società degli Archeologi<br />
Medievisti Italiani) e Membro del Comitato Internazionale dell’AIECM2. Si occupa di storia delle<br />
“cultura materiale” e storia dell’insediamento. Ha diretto missioni archeologiche in Italia e all’estero<br />
(Tunisia, Turchia, Siria).<br />
Il corso si articola in due moduli. Nel I modulo si forniranno indicazioni di carattere<br />
generale sulla storia della disciplina e sul suo sviluppo in Italia. Nel II modulo si affronterà<br />
un argomento di carattere più specifico.<br />
I Modulo<br />
Introduzione all’archeologia medievale<br />
Nel I modulo si presenterà una breve storia della disciplina. Successivamente si prenderanno<br />
in esame i principali nuclei tematici di cui si è occupata l’archeologia medievale,<br />
attraverso un succinto bilancio.<br />
Bibliografia<br />
S. GELICHI, Introduzione all’archeologia medievale. Storia e ricerca in Italia, <strong>Ca</strong>rocci, Roma,<br />
2002 (5 ristampa)<br />
II Modulo<br />
Costumi funerari e formazione delle nuove aristocrazie nell’Europa alto-medievale<br />
Il corso intende analizzare i cambiamenti e le peculiarità dei costumi funerari di alcuni<br />
gruppi sociali dell’Europa alto medievale, sia come espressione culturale che come evidenza<br />
di autolegittimazione politico-economica.<br />
Bibliografia<br />
Come introduzione S. GELICHI, Funeraria, archeologia. Medioevo, in R. FRANCOVICH-D.<br />
MANACORDA (a cura di), Dizionario di Archeologia, Laterza, Bari-Roma, 2000, pp. 150-<br />
154. Altra bibliografia verrà fornita durante il corso.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 119<br />
Modalità d’esame. Il I modulo prevede la prova scritta (al primo appello). Per gli appelli<br />
successivi e per il II modulo è prevista una prova orale. Modalità di frequenza. È raccomandata<br />
la frequenza, soprattutto per il II modulo. Seminari e altre attività integrative. Rossana<br />
Gabrielli terrà alcune lezioni su Applicazioni informatiche all’archeologia medievale. Gli studenti<br />
potranno usufruire del Laborario di Informatica applicata all’Archeologia Medievale (e<br />
di aereofotointerpretazione) e partecipare a scavi/ricognizioni nel periodo estivo.<br />
Archeologia protostorica delle Venezie<br />
Docente responsabile Adriano Maggiani<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: adriano.maggiani@unive.it<br />
contratto integrativo di Archeologia protostorica delle Venezie: Giovanna Gambacurta<br />
e-mail: giovannagambacurta@virgilio.it<br />
I semestre<br />
Per il curriculum del docente Adriano Maggiani v. sopra Etruscologia e archeologia italica.<br />
Per il curriculum della docente Giovanna Gambacurta v. oltre Archeologia protostorica delle Venezie<br />
2.<br />
Storia degli studi e fonti di conoscenza. Cronologia relativa e cronologia assoluta: le<br />
principali sequenze cronologiche della civiltà del Veneto antico.<br />
Il Veneto preromano: le città e i luoghi di culto.<br />
Bibliografia<br />
L. CAPUIS, I Veneti. Società e cultura di un popolo dell’Italia preromana, Longanesi, Milano<br />
1993, pp. 23-46, 114-264; R. PERONO, G. L. CARANCINI et alii, Studi sulla cronologia delle<br />
civiltà di Este e Golasecca, Firenze 1975 (per la parte relativa alla civiltà atestina); P. CAS-<br />
SOLA GUIDA, Lineamenti di protostoria friulana, in La protostoria tra Sile e Tagliamento. Antiche<br />
genti tra Veneto e Friuli, <strong>Ca</strong>talogo della mostra, Padova 1996, pp. 313-320; A. RUTA<br />
SERAFINI (a cura di), Este preromana: una città e i suoi santuari, Treviso 2002<br />
Nota bene. Saranno parte integrante del programma appunti, fotocopie e bibliografia delle<br />
lezioni. La docente riceve gli studenti su appuntamento, da concordare tramite e-mail.<br />
Docente Mauro Bon<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: mauro.bon@comune.venezia.it<br />
I semestre<br />
Archeozoologia<br />
MAURO BON, laureato in Scienze Biologiche presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Padova. È conservatore<br />
per la Zoologia dei Vertebrati presso il Museo civico di Storia Naturale di Venezia e Responsabile<br />
dell’Unità Operativa Complessa “Ricerca, Didattica e Documentazione Naturalistica” del Settore<br />
Beni e Attività Culturali del Comune di Venezia. Professore a contratto nell’Anno Accademico<br />
2001-2002 presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia, Facoltà di Lettere e Filosofia, per gli insegnamenti<br />
di Archeozoologia e Museologia scientifica.
120 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Il corso illustra le principali problematiche relative allo scavo, conservazione, determinazione<br />
e interpretazione delle faune associate all’uomo negli scavi paleontologici e archeologici.<br />
Particolare attenzione viene data all’analisi dei reperti osteologici e alla loro<br />
contestualizzazione.<br />
Metodi e problematiche dell’archeozoologia; relazioni con le altre discipline; materiali<br />
di studio; fondamenti di zoologia, paleontologia, osteologia; nozioni di scavo e trattamento<br />
dei materiali; tafonomia; gestione e interpretazione dei dati; domesticazione; biogeografia<br />
e cronostratigrafia.<br />
Bibliografia<br />
Parti scelte da: S. J. M. DAVIS, The Archaeology of Animals, B. T. Batsford Ltd London,<br />
1987; B. HESSE, P. WAPNISH, Animal bone archeology, Manuals on Archeology 5, Taraxacum,<br />
Washington, 1985; E. J. REITZ, E. S. WING, Zooarchaeology, <strong>Ca</strong>mbridge Manuals in<br />
Archaeology, <strong>Ca</strong>mbridge, 1999; A. TAGLIACOZZO, L’Archeozoologia: problemi e metodologie<br />
relativi alla interpretazione dei dati, Origini, XVII, 1993; L. CHAIX, P. MENIEL, Eléments<br />
d’Archéozoologie, ed. Errance, Paris, 1996<br />
Architettura del paesaggio<br />
Docente Francesca Venuto<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: venutofrancesca@libero.it<br />
II semestre<br />
FRANCESCA VENUTO, laureatasi a Trieste con indirizzo storico-artistico, si è perfezionata in Storia<br />
dell’Arte a Padova. Ha partecipato a vari convegni e seminari sulla storia e tutela dei giardini e del<br />
paesaggio e pubblicato numerosi studi sull’argomento e su alcuni aspetti dell’architettura friulana,<br />
giuliana e veneta, con attenzione particolare al rapporto tra committenti, opere promosse e territorio.<br />
Ispettore onorario della Soprintendenza del FVG per il verde storico, è socio corrispondente<br />
dell’Accademia di Udine e della Deputazione di Storia Patria del Friuli; collabora per la sezione Veneto<br />
all’Atlante del Barocco in Italia, diretto da M. Fagiolo, promosso dall’Accademia dei Lincei di<br />
Roma. Dal 1995/96 è docente di Storia dei Giardini presso il CdL in Cons. dei Beni Culturali di <strong>Ca</strong>’<br />
Foscari.<br />
Verrà considerato il paesaggio nel rapporto tra natura e storia, puntando l’attenzione<br />
sulle trasformazioni più significative e sulla loro percezione nelle varie epoche, poiché<br />
queste modificazioni rispondono a finalità pratiche e a visioni culturali ben individuabili.<br />
Cultura e natura nell’architettura del paesaggio - Tradizione e trasformazione del<br />
paesaggio veneto<br />
Alla panoramica storica farà seguito l’approfondimento su alcuni casi esemplari del paesaggio<br />
veneto, per rintracciarne i caratteri originali che ne definiscono l’identità e le trasformazioni<br />
del presente.<br />
Bibliografia<br />
E. TURRI, Il paesaggio come teatro, Venezia 1998; A. MANIGLIO CALCAGNO, Architettura del<br />
paesaggio, Bologna 1983; Paesaggio e paesaggi veneti, a cura di G. BALDAN ZENONI, Politeo,<br />
Milano 1999<br />
Altre indicazioni verranno fornite a lezione.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 121<br />
Modalità d’esame. Esami orali, salvo indicazioni successive. Modalità di frequenza. Chi non<br />
può frequentare deve necessariamente concordare l’esame con la docente.<br />
Convenzione con Archivio di Stato di Venezia<br />
Docente Paolo Selmi<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
Programma in via di definizione.<br />
Convenzione con Archivio di Stato di Venezia<br />
Docente Claudia Salmini<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
sito web: http: //lettere2.unive.it/salmini<br />
e-mail: c.salmini@tiscali.it<br />
Archivistica<br />
Archivistica applicata<br />
CLAUDIA SALMINI, laureata in lettere, è archivista di stato nell’Archivio di Stato di Venezia dal 1980.<br />
Si occupa di informatica applicata agli archivi storici; è responsabile scientifico del progetto Anagrafe<br />
avviato a Venezia nell’ottobre 1997 la cui conclusione è prevista per il 2003. Ha elaborato con Elvio<br />
Pozzana il software Isis/ARCA per l’inventariazione di fondi archivistici. È componente di commissioni<br />
nazionali di lavoro sul sistema informativo archivistico SIUSA e sugli standard descrittivi internazionali.<br />
Dal 1994 fino al 1999 ha insegnato Archivistica e scienze ausiliarie della storia all’Istituto Universitario<br />
di Architettura di Venezia. È autrice di numerose pubblicazioni dedicate alla storia<br />
dell’istruzione e all’informatica applicata agli archivi.<br />
La redazione di strumenti archivistici<br />
Il corso si propone di sviluppare la capacità di riconoscere le principali caratteristiche<br />
dell’organizzazione degli archivi tra il XVI e il XX secolo per individuare e ricavare gli elementi<br />
essenziali alla descrizione dei fondi, delle serie e delle singole unità.<br />
Le lezioni si svolgono in forma di esercitazione e si basano sull’esame diretto delle fonti;<br />
verranno presentati casi diversi, sia per tipologia che per epoca: almeno una esercitazione<br />
per il periodo dal XVI al XVIII secolo, una per il XIX e una per il XX secolo. Nel<br />
corso delle lezioni gli studenti dovranno provare a descrivere alcune unità, e si confronteranno<br />
insieme criteri, soluzioni e risultati.<br />
Nel corso del lavoro verranno introdotti e utilizzati gli standard internazionali per la<br />
descrizione archivistica. Oltre alle lezioni, gli studenti parteciperanno a seminari di approfondimento<br />
organizzati per far conoscere esperienze particolarmente significative, che saranno<br />
illustrate direttamente dai rispettivi responsabili scientifici.<br />
Bibliografia<br />
I. ZANNI ROSIELLO, Andare in Archivio, Bologna, il Mulino, 1996; P. CARUCCI, Le fonti<br />
archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, 1983 (e successive edizioni); F. VALENTI,<br />
Nozioni di base per un’archivistica come euristica delle fonti documentarie, in Scritti e lezioni di ar-
122 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
chivistica, diplomatica e storia istituzionale, a cura di D. GRANA, Roma, 2000, pp. 135-224;<br />
R. GRASSI, P. POZZI, M. SAVOJA, Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione<br />
inventariale, Regione Lomardia-Archilab, 2001<br />
Modalità d’esame. La lettura e la comprensione dei testi suggeriti sono accertate con un<br />
test, che costituisce la prima parte dell’esame; la seconda parte consiste in una esercitazione<br />
individuale specificamente concordata nel corso delle lezioni. Modalità di frequenza. In<br />
linea generale e salvo specifiche eccezioni è richiesta la frequenza alle lezioni e ai seminari.<br />
Seminari e altre attività integrative. I seminari di approfondimento costituiscono parte integrante<br />
del corso<br />
Docente Elvio Pozzana<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: pzzlve@unive.it<br />
II semestre<br />
Basi di dati bibliografiche<br />
ELVIO POZZANA, laureato in Lettere, da anni si occupa dell’informatizzazione dei servizi bibliotecari.<br />
Ha svolto attività di consulenza e di collaborazione per enti diversi, anche all’interno di progetti<br />
di notevole rilevanza come quello relativo al censimento ed alla inventariazione degli archivi storici<br />
della Chiesa veneziana, occupandosi in modo specifico del trattamento delle informazioni mediante<br />
tecnologie informatiche. In questo ambito ha realizzato alcuni pacchetti software con la relativa documentazione,<br />
finalizzati a specifiche procedure o alla creazione di particolari interfacce utente. È<br />
Direttore Vicario della Direzione Centrale Politiche Sociali, Educative e Sportive del Comune di Venezia per<br />
l’Area delle Politiche Educative.<br />
Il corso si propone di introdurre lo studente nelle problematiche legate alle basi dati bibliografiche<br />
ed ai linguaggi “di marcatura”.<br />
I Modulo<br />
La rappresentazione formalizzata e la strutturazione dei dati in un sistema automatizzato<br />
Il modulo intende offrire alcune fondamentali nozioni per la comprensione delle tecniche<br />
necessarie a formare, gestire e consultare una base dati. L’insegnamento svilupperà,<br />
tra gli altri, i concetti di formalizzazione e strutturazione dell’informazione e di interscambio<br />
dati tra diverse basi. Accanto a questa trattazione prevalentemente teorica troveranno<br />
largo spazio le esercitazioni: verrà affrontata la costruzione di una base dati secondo<br />
il formato UNIMARC.<br />
Bibliografia<br />
M. B. BALDACCI, Rappresentazione e ricerca delle informazioni. Come comunicare attraverso i sistemi<br />
informativi automatizzati, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1988; A. PETRUCCIANI,<br />
L’indicizzazione per soggetto, in Lineamenti di biblioteconomia, a cura di P. Geretto, Roma, La<br />
Nuova Italia Scientifica, 1991, pp. 151-199; CDS-ISIS versione 3.0 per mini e microcomputer:<br />
manuale d’uso, traduzione italiana coordinata e rivista da G. DEL BIGIO per conto della<br />
DBA - Associazione per la Documentazione le Biblioteche e gli Archivi, Firenze, Titivillus,<br />
1992; L. CORTI, Beni culturali: standards di rappresentazione, descrizione e vocabolario,
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 123<br />
Modena, Panini, 1992; F. DELL’ORSO, Winisis: la nuova versione Windows di micro<br />
CDS/ISIS, in “Bollettino AIB”, 39 (1999), 1/2, pp. 117-123.<br />
Propedeuticità. Non sono richieste conoscenze specialistiche in ambito informatico, ma<br />
una certa familiarità con l’utilizzo del personal computer.<br />
II Modulo<br />
I linguaggi di marcatura: il progetto TEI (Text Encoding Initiative)<br />
Il modulo si propone di esaminare le modalità con cui i linguaggi “di marcatura” preparano<br />
un testo all’interpretazione e rappresentazione elettronica, in particolare verrà illustrato<br />
il progetto TEI (Text Encoding Initiative).<br />
Bibliografia<br />
G. P. LANDOW, Ipertesto. Il futuro della scrittura, a cura di B. BASSI, Bologna, Baskerville,<br />
copyr. 1993; E. VAN HERWIJNEN, Practical SGML, Boston-Dordrecht-London, Kluwer<br />
Academic Publisher, 1994, 2 ed.<br />
Per il progetto TEI si farà riferimento soprattutto ai materiali informativi presenti nel sito<br />
ufficiale all’indirizzo .<br />
Propedeuticità. Non sono richieste conoscenze specialistiche in ambito informatico, ma<br />
una certa familiarità con l’utilizzo del personal computer. Modalità d’esame. Gli esami si<br />
svolgeranno in forma scritta. La prova del I modulo consisterà anche nella creazione di<br />
una base dati di almeno 4 campi, secondo il tracciato UNIMARC, utilizzando il programma<br />
CDS/ISIS. Modalità di frequenza. È richiesta la frequenza alle lezioni viste le modalità<br />
con cui vengono trattati i vari argomenti.<br />
Docente Marco Menato<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: isontina@librari.beniculturali.it<br />
I semestre<br />
Bibliografia di base<br />
MARCO MENATO, direttore della Biblioteca Statale Isontina di Gorizia e della Biblioteca Statale di<br />
Trieste. Professore a contratto di Bibliografia nell’<strong>Università</strong> degli Studi di Venezia è autore di studi<br />
sulla tipografia italiana del cinquecento.<br />
Definizione e ambito del concetto di “bibliografia”. Introduzione alla bibliografia generale<br />
con particolare riguardo ai repertori sul libro antico. Istituzioni di storia della bibliografia.<br />
Bibliografia<br />
R. PENSATO, Corso di bibliografia, Milano, Editrice Bibliografica, 2000;<br />
A. SERRAI, Storia della bibliografia, Roma, Bulzoni, 1997, vol. 7°, p. 1-260.<br />
Modalità d’esame. esame scritto. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza alle lezioni.<br />
Seminari e altre attività integrative. È prevista la compilazione di una bibliografia da<br />
consegnare in fase d’esame.
124 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Docente Francesco Passadore<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: francesco.passadore@libero.it<br />
I semestre<br />
Bibliografia musicale<br />
FRANCESCO PASSADORE è docente di Storia ed estetica della musica presso il Conservatorio di musica<br />
“A. Pedrollo” di Vicenza e coordina con Franco Rossi l’attività editoriale e di ricerca bibliografica<br />
della Fondazione Levi di Venezia. Svolge attività di ricerca nel settore della bibliografia musicale<br />
e della storia della musica veneta; inoltre ha pubblicato repertori bibliografici, saggi e articoli su temi<br />
seicenteschi e ottocenteschi. Fra le pubblicazioni più recenti: La sottigliezza dell’intendimento. <strong>Ca</strong>talogo<br />
tematico di Giovanni Legrenzi, Venezia, Edizioni Fondazione Levi, 2002 (il collaborazione con Franco<br />
Rossi); Luoghi pii, monache cantatrici e avvertimenti ai lettori: il mottetto a voce sola in area marciana dopo<br />
Monteverdi, in Barocco padano 1, Como, AMIS, 2002, pp. 347-359.<br />
Gli strumenti della ricerca musicologica<br />
Il corso intende fornire le conoscenze dei mezzi e delle tecniche per condurre una ricerca<br />
e progettare uno strumento bibliografico in ambito musicologico.<br />
Elementi di bibliografia musicale. I “giacimenti bibliografici” e gli istituti della bibliografia<br />
musicale in Italia e all’estero. Gli strumenti della bibliografia musicale: efficacia e<br />
strategie. Esercitazioni sulla conduzione di una ricerca e sull’utilizzo dei repertori bibliografico-musicali<br />
Bibliografia<br />
G. M. MERIZZI, La ricerca bibliografica nell’indagine storico-musicologica, Bologna, Clueb,<br />
1996; N. TANGARI, Telematica e ricerca musicale: la rete INTERNET e i servizi di posta elettronica,<br />
«Le fonti musicali in Italia», VII, 1993, pp. 241-280; K. KEIL, Il RISM e la ricerca sulle fonti:<br />
un compito nazionale con coordinamento internazionale, «Fonti musicali italiane», I, 1996, pp.<br />
201-213; C. PARMEGGIANI, La base-dati del sistema centrale Indice SBN, «Fonti musicali italiane»,<br />
I, 1996, pp. 215-230; A. IANNE, Le risorse internet per la ricerca musicologica: strategie di<br />
ricerca e criteri di valutazione, «Fonti musicali italiane», VI, 2001, pp. 119-143; V. M. MAR-<br />
RANGI, Verso un thesaurus in materia di legislazione sui beni e le attività musicali: proposte di integrazione<br />
al TEsauro SEnato per l’Organizzazione dei documenti parlamentari, «Fonti musicali<br />
italiane», VI, 2001, pp. 145-159; <strong>Ca</strong>noni bibliografici. Atti del convegno internazionale IAML-<br />
IASA. Perugia, 1-6 settembre 1996, a cura di L. SIRCH, Lucca, Libreria Musicale Italiana,<br />
2001 (gli articoli concordati con il docente in riferimento agli specifici interessi degli<br />
studenti)<br />
Ulteriori indicazioni bibliografiche e materiali di studio saranno forniti dal docente nel<br />
corso delle lezioni.<br />
Modalità d’esame. L’esame si svolgerà in forma orale. Ogni studente dovrà inoltre produrre<br />
un elaborato scritto, concordato con il docente, che sarà oggetto di discussione in<br />
sede d’esame. Nota Bene. Le lezioni si terranno presso la Fondazione Ugo e Olga Levi di<br />
Venezia
Docente Riccardo Ridi<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
sito web: http: //lettere2.unive.it/ridi<br />
e-mail: ridi@unive.it<br />
I semestre<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 125<br />
Biblioteconomia<br />
RICCARDO RIDI, laureato in filosofia, ha lavorato dal 1988 al 1999 presso la Biblioteca della Scuola<br />
Normale Superiore di Pisa. Dal 2000 è professore associato di biblioteconomia presso l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia. Dirige ESB Forum , dedicato alle fonti informative<br />
elettroniche e coordina AIB-WEB , il Web dell’Associazione Italiana<br />
Biblioteche. La sua bibliografia, completa e aggiornata, è disponibile in linea all’indirizzo del sito<br />
.<br />
I Modulo<br />
La ricerca di informazioni, in biblioteca e in Internet<br />
Verranno analizzati gli strumenti e le strategie fondamentali per la ricerca di informazioni,<br />
soprattutto ma non esclusivamente bibliografiche, in ambiente cartaceo ed elettronico,<br />
con particolare attenzione ai cataloghi bibliotecari elettronici (OPAC) e ai motori di<br />
ricerca web (search engines).<br />
II Modulo<br />
L’organizzazione della biblioteca<br />
Il modulo verterà sull’organizzazione dei vari servizi, interni e “al pubblico”, necessari<br />
per la vita di una moderna biblioteca (catalogazione, reference, gestione delle raccolte,<br />
prestito, misurazione e valutazione, automazione, deontologia).<br />
Modalità d’esame. Scritti Modalità di frequenza. La frequenza è raccomandata ma non obbligatoria.<br />
Nota Bene. All’indirizzo http: //lettere2.unive.it/ridi sono disponibili bibliografia,<br />
date e orari di lezioni, ricevimenti e seminari integrativi, materiali didattici e mailing<br />
list.<br />
Docente e programma in via di definizione.<br />
Convenzione con Fondazione Querini Stampalia<br />
Docente Chiara Simonato Rabitti<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: crabitti@interbusiness.it<br />
II semestre<br />
<strong>Ca</strong>rtografia<br />
<strong>Ca</strong>talogazione bibliografica<br />
CHIARA SIMONATO RABITTI, laureata in Lingue e letterature straniere nel 1973 presso l’<strong>Università</strong><br />
degli studi di Venezia. Da 1976 al 1990 ha prestato servizio presso l’Archivio storico delle arti con-
126 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
temporanee della Biennale di Venezia, occupandosi dell’automazione del catalogo. Presso la Fondazione<br />
Querini Stampalia dirige dal 1990 il servizio di catalogazione e dal 1998 è responsabile della<br />
Biblioteca. Cura ogni anno l’organizzazione (e dal 1992 la pubblicazione degli atti) dei Seminari<br />
Angela Vinay, dedicati a temi biblioteconomici di attualità, quali l’informatizzazione e l’economia<br />
delle biblioteche.<br />
La catalogazione è investita in questi anni dalle evidenti contraddizioni che accompagnano<br />
la trasformazione delle biblioteche sotto la spinta dello sviluppo tecnologico. Per<br />
gestire il passaggio servono nuovi strumenti e nuovi modelli.<br />
I Modulo<br />
Requisiti funzionali per record bibliografici<br />
Il modello FRBR: entità, attributi, relazioni<br />
Bibliografia<br />
IFLA, STUDY GROUP ON THE FUNCTIONAL REQUIREMENTS FOR BIBLIOGRAPHIC RE-<br />
CORDS, Requisiti funzionali per record bibliografici, Roma, ICCU, 2000<br />
Propedeuticità. È consigliabile aver superato l’esame di Biblioteconomia<br />
II Modulo<br />
Descrizione e indicizzazione bibliografica<br />
La descrizione bibliografica (ISBD). Gli accessi formali (RICA). Gli accessi semantici<br />
(classi e soggetti)<br />
Bibliografia<br />
C. REVELLI, Il catalogo, Milano, Bibliografica, 1996<br />
Modalità d’esame. Gli esami si svolgono in forma scritta presso la sede della Fondazione<br />
Querini Stampalia. Nota Bene. Ulteriori indicazioni bibliografiche complementari o alternative<br />
saranno fornite durante il corso. Ricevimento su appuntamento. Seminari e altre attività<br />
integrative. Alcune lezioni potranno essere sostituite o integrate da seminari<br />
Docente Luciano De Nardo<br />
Dipartimento di Scienze ambientali<br />
I semestre<br />
Programma in via di definizione<br />
Chimica dei supporti cartacei<br />
Civiltà musicale afro-americana:<br />
elementi di storia del jazz<br />
Docente Riccardo Scivales<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
II semestre<br />
RICCARDO SCIVALES è autore di varie pubblicazioni sul del pianoforte afroamericano. Numerosi<br />
suoi contributi sono apparsi in periodici specializzati quali “The Piano Stylist”, “Piano Today”,
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 127<br />
“Jazz”, “Musica Jazz”, “Rassegna Veneta di Studi Musicali”, “Venezia Arti” e “Il Sismografo”. A<br />
contratto nell’<strong>Università</strong> dal 1999, ha curato cicli di programmi sul jazz per RAI-RadioTre. Pubblicazioni<br />
recenti: The Right Hand According To Tatum, Bedford Hills, NY, Ekay Music, 1998; The Soul<br />
of Blues, Stride & Swing Piano, Ekay Music, 2001; Jazz Styles for the Left Hand, Ekay Music, 2003; Dick<br />
Wellstood: The Art of Jazz and Blues Piano, London, Soliloquy Music, 2002; Salsa Piano Duets, Soliloquy<br />
Music, 2003; Esempi di dissonanza metrica nel pianismo di Charlie ed Eddie Palmieri, “Ring Shout”,<br />
1, 2002.<br />
<strong>Ca</strong>lle 54 e i mille colori del Latin Jazz<br />
Attraverso la visione del film <strong>Ca</strong>lle 54 di Fernando Trueba e l’ascolto guidato del CD<br />
omonimo, il corso si propone di accostare gli studenti a varie espressioni del Latin Jazz e<br />
ad alcuni dei suoi protagonisti, come Paquito D’Rivera, Bebo e Chucho Valdés, Israel<br />
“<strong>Ca</strong>chao” Lòpez, Tito Puente, Chico O’Farrill, Michel <strong>Ca</strong>milo, Eliane Elìas e Chano<br />
Dòminguez. Ulteriori temi di approfondimento saranno le radici di questo genere musicale<br />
nel jazz e nella musica latinoamericana. Al fine di rendere più agevole la prova finale<br />
d’esame, il docente provvederà ad alcune periodiche verifiche scritte del profitto degli<br />
studenti.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni, integrati da indicazioni biblio-discografiche fornite dal docente<br />
durante il corso.<br />
Docente Paolo Eleuteri<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: ele@unive.it<br />
I semestre<br />
Codicologia<br />
PAOLO ELEUTERI, laureato a Roma nel 1976, dal 1982 al 1986 è stato borsista e ricercatore alla Freie<br />
Universität di Berlino; dal 1987 è professore di Codicologia a Venezia. I suoi interessi scientifici<br />
vertono principalmente sulla storia dei testi, la paleografia greca e la catalogazione dei manoscritti.<br />
Pubblicazioni recenti: I manoscritti greci della Biblioteca Palatina di Parma, Milano 1993; I Greci in Occidente,<br />
Venezia 1996; Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600, III, Wien 1997 (assieme a E. Gamillscheg<br />
e D. Harlfinger).<br />
I Modulo<br />
Introduzione allo studio dei manoscritti. Saranno presentate e studiate le componenti<br />
materiali, gli aspetti testuali, storici e culturali del codice.<br />
Bibliografia<br />
A. PETRUCCI, La descrizione del manoscritto. Storia, problemi, modelli, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001<br />
(seconda edizione). Per puntuali chiarificazioni può essere utile la consultazione di M.<br />
MANIACI, Terminologia del libro manoscritto, Roma-Milano, Editrice Bibliografica, 1996<br />
II Modulo<br />
La descrizione del manoscritto fra tradizione e innovazione<br />
Bibliografia<br />
Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento, a cura di V. JEMOLO, M.<br />
MORELLI, Roma, Istituto Centrale per il <strong>Ca</strong>talogo Unico, 1990
128 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Modalità d’esame. Il I modulo scritto, il secondo orale. Modalità di frequenza. Consigliata la<br />
frequenza.<br />
Conservazione del materiale librario e documentario<br />
Docente Tiziana Plebani<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: plebani@marciana.venezia.sbn.it<br />
I semestre<br />
TIZIANA PLEBANI, laureata nel 1976, specializzata nel 1989 presso la Scuola speciali per bibliotecari<br />
di Padova, dal 1978 bibliotecaria presso la Biblioteca Nazionale Marciana e dal 1989 responsabile<br />
del settore conservazione e restauro. Si occupa di storia del libro e delle pratiche di lettura e scrittura.<br />
Tra le più recenti pubblicazioni: Dal regno delle polveri alla casa della memoria, in La conservazione dei<br />
beni culturali in Italia, Roma 2001; Il libro moderno: quell’oscuro oggetto di (non) desiderio, in Conservare il<br />
Novecento, Roma 2001; Mostre librarie e documentarie, in Obiettivo conservazione, Bologna 2002<br />
Il corso consisterà in una parte teorica sulla storia della conservazione ed una pratica,<br />
che approfondirà la conoscenza dei materiali librari e documentari e sarà svolta soprattutto<br />
presso la Biblioteca Nazionale Marciana.<br />
Bibliografia<br />
L’esame verterà sugli argomenti trattati nel corso e sul materiale di documentazione che<br />
sarà distribuito a lezione.<br />
Modalità d’esame. L’esame si svolgerà in forma scritta. Modalità di frequenza. La frequenza<br />
è vivamente consigliata.<br />
Docente Luigi Quintarelli<br />
Dipartimento di Scienze giuridiche<br />
sito web: www.quintarelli.xs3.com<br />
e-mail: avv. quintarelli@tin.it<br />
I semestre<br />
Criminologia e diritto penale<br />
LUIGI QUINTARELLI (Venezia 1957), avvocato penalista dal 1986, <strong>Ca</strong>ssazionista dal 1999, Magistrato<br />
on. penale 1989/1993, Consigl. Ordine Avv. 1996/2000, a contratto nell’Un. dal 1997. Tra le relazioni<br />
e lezioni: La difesa nei processi per reati sessuali; La legge sui delitti di usura; Gli infortuni sul<br />
lavoro; L’indagine sugli abusi sessuali; La tutela del detenuto; La legislazione penale sugli stranieri.<br />
Pubblicazioni: La ricerca della paternità mediante prove biologiche; Un nuovo codice per una nuova<br />
giustizia; n. 16 note a provvedimenti del distretto; Diritti dell’uomo e processo penale italiano;<br />
Principio di offensività e illecito disciplinare.<br />
Programma in via di definizione.<br />
Critica cinematografica<br />
Docente Michele Gottardi<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: migottar@unive.it<br />
II semestre
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 129<br />
Per il curriculum del docente Michele Gottardi v. sopra Applicazione didattica del cinema.<br />
Il corso si propone di tracciare un percorso storico nella critica cinematografica, in particolare<br />
di quella italiana, e di iniziare lo studente, attraverso esercitazioni in aula, alla critica<br />
di film di prima visione.<br />
Origine e sviluppo della critica cinematografica italiana<br />
Storia della critica cinematografica in Europa e in Italia. Critici letterari e critici militanti.<br />
La critica nei quotidiani e nelle riviste specializzate dagli anni Trenta al secondo dopoguerra.<br />
Il panorama odierno. Esercitazioni di critica cinematografica obbligatorie su film<br />
in programmazione nelle sale.<br />
Bibliografia<br />
L. PELLIZZARI, Critica alla critica. Contributi a una storia della critica cinematografica italiana,<br />
Roma, Bulzoni, 1999. Gli studenti del vecchio ordinamento dovranno portare una scelta<br />
antologica (concordata direttamente col docente) tratta da D. BORDWELL, K. THOM-<br />
PSON, Cinema come arte. Teoria e prassi del film, Il <strong>Ca</strong>storo, Milano, 2003<br />
Propedeuticità. Si consiglia di seguire il corso dopo quello di Applicazioni didattiche del<br />
cinema.<br />
Modalità d’esame. L’esame viene fatto in forma scritta e comprende anche la critica su<br />
uno dei film oggetto delle esercitazioni. Solo per casi particolari, nonché per gli studenti<br />
del vecchio ordinamento, con programma concordato col docente, la prova sarà orale.<br />
Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria. Nota Bene. Solo in caso di assenze giustificate<br />
da comprovati motivi il docente fornirà una bibliografia integrativa.<br />
Docente Ilaria Crotti<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
I semestre<br />
Critica e teoria letteraria<br />
ILARIA CROTTI, nell’ambito della letteratura italiana sette-novecentesca, si è occupata di problemi<br />
teorico-critici investenti le forme narrative, con specifica attenzione per aspetti concernenti la paraletteratura<br />
(genere poliziesco), la forma romanzo, la commedia, la librettistica e il giornalismo.<br />
Pubblicazioni recenti: Libro, Mondo, Teatro. Saggi goldoniani, Venezia, Marsilio, 2000; 1955: Goffredo<br />
Parise reporter a Parigi. Con due racconti, Padova, Il Poligrafo, 2002.<br />
Problemi generali di critica e teoria letteraria<br />
Bibliografia<br />
F. MUZZIOLI, Le teorie della critica letteraria, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1994; M.<br />
LAVAGETTO (a cura di), Il testo letterario. Istruzioni per l’uso, Roma-Bari, Laterza, 1999<br />
(due saggi a scelta); E. BIAGINI, A. BRETTONI, P. ORVIETO, Teorie critiche del Novecento.<br />
Con antologia di testi, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001 (facoltativo; utile consultare per la sezione antologica);<br />
I. CALVINO, Lezioni americane, Milano, Garzanti, 1988 (facoltativo).<br />
Modalità d’esame. La prova scritta è riservata ai frequentanti.
130 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Docente Adriana Guarnieri Corazzol<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: helios.unive.it<br />
e-mail: guarnier@unive.it<br />
II semestre<br />
La critica musicale italiana negli anni Cinquanta e Sessanta<br />
Critica musicale<br />
Il corso di prefigge di introdurre gli studenti alla scrittura critica di argomento musicale<br />
attraverso l’esame, la discussione e la riproduzione personale di importanti modelli critici<br />
del periodo preso in considerazione.<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia verrà fornita durante le lezioni.<br />
Propedeuticità. Si danno per acquisite alcune conoscenze musicali di base.<br />
Modalità d’esame. L’esame prevede una prova scritta e un’integrazione orale. Nota Bene.<br />
Nel corso del primo incontro verranno illustrati l’articolazione del modulo e il programma<br />
d’esame. Non sono previsti programmi alternativi.<br />
Cultura e civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento<br />
Docente Angela <strong>Ca</strong>racciolo<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
sito web: http: //lettere.unive.it<br />
e-mail: caraccio@unive.it<br />
I e II semestre<br />
ANGELA CARACCIOLO ARICÒ, professore associato nel settore di Filologia della letteratura italiana<br />
ha insegnato Letteratura umanistica nell’<strong>Università</strong> di Venezia dal 1991. Gli attuali interessi di ricerca<br />
sono rivolti ai seguenti temi: la letteratura italiana umanistico-rinascimentale, con particolare<br />
riferimento all’ambiente veneziano e aragonese; la cronachistica veneziana; il mito nella letteratura<br />
aragonese del sec. XV. Tra le sue pubblicazioni vi sono i seguenti volumi: Marin Sanudo il giovane,<br />
Le vite dei dogi (1474-1494), ed. critica, note e introd. a cura di A. <strong>Ca</strong>racciolo Aricò, Padova, 1989 -<br />
2000, voll. 2; L’“Arcadia” del Sannazaro nell’autunno dell’Umanesimo, Roma, 1995; Il letterato tra miti e<br />
realtà del Nuovo Mondo: Venezia, il mondo iberico e l’Italia, Atti del Convegno C.N.R., Venezia, 21-22-<br />
23 ottobre 1992, a cura di A. <strong>Ca</strong>racciolo Aricò, Roma, 1994; A. Trevisan, Lettere sul Nuovo Mondo.<br />
Granada 1501, ed., introd. e note a cura di A. <strong>Ca</strong>racciolo Aricò, Venezia, 1993.<br />
I Modulo - I semestre<br />
Società e cultura nell’Umanesimo e nel Rinascimento<br />
I modi di trasmissione del sapere, filologia e filosofia; dal manoscritto alle edizioni; il<br />
corredo iconografico dei libri; testo letterario e testo iconico; gli autori.<br />
Bibliografia<br />
E. GARIN, L’Umanesimo italiano, Bari, Laterza, 1990, i capp. I-IV; P.O. KRISTELLER,<br />
Quattro lezioni di filologia, Venezia, “Centro di Studi medievali e rinascimentali E. A. Ci-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 131<br />
cogna”, 2003, pp. 3-18, 43-68; A. CARACCIOLO, Lezioni di Cultura e civiltà dell’Umanesimo<br />
e del Rinascimento. Iconografia e testi. Lezioni in rete o in cd-rom<br />
II Modulo - II semestre<br />
Le metamorfosi dell’immagine: l’io e il paesaggio<br />
Il corso vuole indagare all’interno della produzione letteraria e artististica tra Quattro e<br />
Cinquecento le mutazioni indotte dall’io nella percezione del reale.<br />
Bibliografia<br />
Testi: letture tratte da: F. COLONNA, Hypnerotomachia Poliphili, a cura di M. ARIANI, M.<br />
GABRIELE, Milano, Adelphi, 1998; J. SANNAZARO, Arcadia, a cura di F. ERSPARMER, Milano,<br />
Mursia, 1997; T. TASSO, Gerusalemme Liberata, a cura di L. CARETTI, Torino, Einaudi,<br />
1971<br />
Studi: M. GABRIELE, Il viaggio dell’anima, in F. COLONNA, op. cit., I, pp. IX-XXX; A.<br />
CARACCIOLO, Il canto di Ergasto, in L’Arcadia del Sannazaro nell’autunno dell’Umanesimo,<br />
Roma, Bulzoni, 1995, pp. 11-38; B. BASILE, Poeta melancholicus. Tradizione classica e follia<br />
nell’ultimo Tasso, Pisa, 1984<br />
Modalità d’esame. La prova d’esame per il I modulo si svolgerà attraverso un accertamento<br />
scritto. La prova d’esame per il II modulo si svolgerà oralmente. Modalità di frequenza.<br />
La frequenza alle lezioni è caldamente consigliata. Seminari e altre attività integrative. I Seminario:<br />
Medioevo ed età contemporanea: La fortuna cinematografica del Medioevo e del<br />
Rinascimento. II Seminario: visita al ciclo pittorico di J. Tintoretto alla Scuola grande di<br />
San Rocco; al Museo Archeologico e alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.<br />
Docente <strong>Ca</strong>rla Marcato<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
sito web: web.uniud.it<br />
e-mail: carla.marcato@dllgr.uniud.it<br />
I semestre<br />
Dialettologia italiana<br />
CARLA MARCATO, professore di Linguistica italiana all’<strong>Università</strong> di Udine, si occupa di dialettologia,<br />
etimologia, antroponimia e toponomastica, linguaggi gergali, in particolare linguaggi giovanili.<br />
Ha pubblicato tra l’altro il volume Friuli-Venezia Giulia (Laterza, 1999), Dialetto, dialetti e italiano (il<br />
Mulino, 2002), I dialetti italiani. Dizionario etimologico (Torino, 1998, con Manlio Cortelazzo), Dizionario<br />
di toponomastica (Utet, 1990, con G.B. Pellegrini e altri); ha curato con altri il volume I dialetti<br />
italiani. Storia, struttura, uso (Utet, 2002).<br />
Il corso si propone di esaminare la situazione linguistica dell’Italia odierna tra italiano e<br />
dialetto (varietà di italiano e varietà di dialetto), minoranze linguistiche, con uno sguardo<br />
alla storia linguistica dell’Italia e con attenzione per gli strumenti della ricerca dialettale.<br />
I Modulo<br />
L’Italia linguistica tra lingua e dialetti<br />
Repertorio linguistico italiano; varietà di italiano; varietà di dialetto; classificazione dialettale;<br />
strumenti per la ricerca.
132 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Bibliografia<br />
C. MARCATO, Dialetto, dialetti e italiano, Bologna, il Mulino, 2002<br />
II Modulo<br />
Il veneto: storia, struttura, usi<br />
Storia linguistica del Veneto; situazione linguistica odierna; caratteri del veneto; rapporto<br />
tra italiano e veneto.<br />
Bibliografia<br />
C. MARCATO, Il Veneto, in I dialetti italiani. Storia, struttura, uso., a cura di M. CORTELAZ-<br />
ZO e altri, Torino, Utet, 2002, pp. 296-328<br />
Modalità d’esame. Esame scritto.<br />
Docente Marco Pozza<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: pozza@unive.it<br />
II semestre<br />
Diplomatica<br />
MARCO POZZA, nato a Mestre nel 1954, insegna Diplomatica nella Facoltà di Lettere e Filosofia<br />
dell’<strong>Università</strong> di Venezia dal 1994. I suoi interessi scientifici riguardano in prevalenza la documentazione<br />
veneziana, il notariato e la cancelleria, la produzione statutaria comunale e le pattuizioni internazionali<br />
in età medievale. Fra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano Gli atti originali della<br />
cancelleria veneziana 1205-1227, Venezia 1996; I trattati con Bisanzio 1265-1285 (in collaborazione con<br />
G. Ravegnani), Venezia 1996; I trattati con Genova 1136-1251 (in collaborazione con M. Giordano),<br />
Roma 2000; Regesti delle pergamene di Santa Maria di Mogliano 997-1313, Mogliano 2000.<br />
Il corso si articola in due moduli: il primo, a carattere istituzionale, dedicato alla Diplomatica<br />
generale; il secondo, a carattere monografico, rivolto specificamente al tema<br />
sotto indicato.<br />
I Modulo<br />
La documentazione nell’Europa medievale<br />
Analisi degli aspetti formali della documentazione notarile e cancelleresca europea<br />
Bibliografia<br />
Per i frequentanti: appunti e materiali delle lezioni.<br />
Per i non frequentanti: un buon manuale di Diplomatica (testo consigliato A. PRATESI,<br />
Genesi e forme del documento medievale, Jouvence, Roma, 1979 e successive edizioni).<br />
II Modulo<br />
Gli usi cronologici nei documenti medievali<br />
Analisi degli usi cronologici nella documentazione notarile e cancelleresca europea.<br />
Bibliografia<br />
Per i frequentanti: appunti e materiali delle lezioni.<br />
Per i non frequentanti: un buon manuale di cronologia (testo consigliato A. CAPPELLI,<br />
Cronologia, cronografia e calendario perpetuo, Hoepli, Milano, 1998)
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 133<br />
Modalità d’esame. Lo studente dovrà dimostrare un’adeguata conoscenza dei principi generali<br />
della disciplina e degli argomenti trattati durante il corso, nonché una buona capacità<br />
di comprensione e commento dei testi. Modalità di frequenza. Considerato il carattere<br />
della disciplina, si consiglia un’assidua frequenza delle lezioni. Nota Bene. Si richiede<br />
un’adeguata conoscenza del latino. Seminari e altre attività integrative. Sono previsti un seminario<br />
e una visita guidata all’Archivio di Stato di Venezia, in date da stabilire.<br />
Docente Cristina Ceroni<br />
Dipartimento di Scienze giuridiche<br />
e-mail: ondace@libero.it<br />
I e II semestre<br />
Diritto privato e di famiglia<br />
CRISTINA CERONI ha insegnato Istituzioni di Diritto Privato presso la Facoltà di Economia dall’a. a.<br />
1991 al 1996. Inoltre, dall’a. a. 1987 è titolare di Diritto Privato e di Famiglia nella formazione degli<br />
assistenti sociali, ora Corso di Laurea in Servizio Sociale. I propri studi si orientano prevalentemente<br />
ai problemi della tutela della persona fisica e a quelli riguardanti i rapporti giuridici familiari. È<br />
consulente in materia di adozioni per alcuni centri del territorio veneziano. Tra le pubblicazioni più<br />
recenti: La tutela civilistica del minore, in L’aiuto difficile, Milano, 1996. Attualmente sono in corso studi<br />
in materia di adozione internazionale, e sul consenso nelle relazioni familiari. In via di pubblicazione<br />
la monografia Scritti scelti di Giuseppe Franchi (a cura).<br />
La prima parte del corso è orientata a fornire nozioni prevalentemente generali quali il<br />
concetto e la struttura della norma giuridica, nonché i fondamentali principi presenti nel<br />
codice civile e alcune figure essenziali in esso contenute. La seconda parte del corso è specialistica,<br />
e riguarda l’evoluzione del gruppo familiare nell’attuale sistema giuridico italiano<br />
e le principali relazioni interpersonali che lo caratterizzano.<br />
I Modulo<br />
Diritto privato<br />
Il codice civile italiano: evoluzione, suddivisione e contenuto. Le situazioni soggettive<br />
rilevanti. I fatti e gli atti giuridici. I soggetti di diritto: le persone fisiche e le persone giuridiche.<br />
La rappresentanza. Le principali attività negoziali. Il contratto in generale: concetto<br />
e principi che lo regolano. Gli elementi del contratto. Principali vicende: la conclusione,<br />
lo scioglimento, le invalidità. L’illecito extracontrattuale. I beni giuridici. Cenni sulle successioni<br />
a causa di morte.<br />
Bibliografia<br />
G. IUDICA, P. ZATTI, Linguaggio e regole del diritto privato, Cedam, ult. ed.<br />
Il programma sarà precisato nel dettaglio a inizio corso e depositato in copia in portineria<br />
ad uso degli studenti.<br />
Propedeuticità. Il I modulo “Diritto Privato” è propedeutico al II modulo “Diritto di famiglia”<br />
II Modulo<br />
Diritto di famiglia
134 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Il matrimonio. La separazione e il divorzio. La mediazione familiare. La filiazione legittima.<br />
La filiazione naturale. La filiazione adottiva. La famiglia di fatto. Gli alimenti.<br />
L’intervento del giudice nella famiglia.<br />
Bibliografia<br />
G. IUDICA, P. ZATTI, Linguaggio e regole del diritto privato, Cedam, ult. ed., parte sesta<br />
Propedeuticità. Il I modulo “Diritto privato” è propedeutico al II modulo “Diritto di famiglia”.<br />
Modalità d’esame. orale. Modalità di frequenza. obbligatoria, un giorno alla settimana, tre<br />
ore di lezione. Nota Bene. La docente riceve, durante il corso, ogni giovedì mattina a palazzina<br />
Briati, in orario da definire a inizio lezioni. Seminari e altre attività integrative. Il modulo,<br />
per la sua specificità, prevede lo svolgimento delle tematiche indicate anche nella<br />
forma di incontri seminariali.<br />
Docente (I modulo) Francesco Morosini<br />
Dipartimento di Scienze giuridiche<br />
Docente (II modulo) Maurizio Cermel<br />
Dipartimento di Scienze giuridiche<br />
e-mail: cermel@unive.it<br />
I semestre<br />
Diritto pubblico<br />
FRANCESCO MOROSINI si è laureato con 110 e lode presso l’<strong>Università</strong> di Padova. Principali pubblicazioni:<br />
“La vigilanza nel nuovo TU sulle banche e il credito” in “Diritto della banca e del mercato<br />
finanziario”; “Sulla natura giuridica delle fondazioni di origine bancaria” in “Le Regioni”;<br />
“Contratti bancari” in “Operazioni e servizi bancari”, Torino, (I ed.); “Commento alla legge elettorale<br />
della Repubblica federale di Yugoslavia” in AA. VV. “La transizione della democrazia di Serbia e<br />
Montenegro”, Venezia.<br />
MAURIZIO CERMEL è ricercatore confermato di Diritto costituzionale. Negli anni 90/91, 91/92,<br />
92/93 titolare di un corso integrativo - Ordinamento degli enti locali - dell’insegnamento di Diritto<br />
Pubblico presso Scuola diretta a fini speciali per assistenti sociali di Venezia. Professore incaricato<br />
del corso di Istituzioni di Diritto Pubblico presso Facoltà di Economia dell’<strong>Università</strong> Cà Foscari<br />
dall’a. a. 97/98. L’orientamento attuale dei propri studi è rivolto, principalmente, al problema della<br />
partecipazione democratica dei cittadini all’esercizio della sovranità nelle istituzioni. Ha in corso di<br />
pubblicazione, presso la CEDAM, la seconda parte di una monografia su La democrazia nei partiti. È<br />
coordinatore di un gruppo di ricerca della "Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace", presso la<br />
quale ha curato la pubblicazione di un volume collettivo, La transizione alla democrazia di Serbia e<br />
Montenegro. La Costituzione della RFJ 1992-2002, Marsilio, Venezia, 2002. Partecipa alle attività del<br />
Centro Interdipartimentale di Ricerca sui Diritti Umani, CIRDU.<br />
Il corso ha lo scopo di offrire agli studenti gli elementi di base per comprendere<br />
l’architettura costituzionale dell’ordinamento italiano. In ragione di ciò il corso medesimo<br />
si propone di analizzare la struttura ed il funzionamento degli Organi Costituzionali e<br />
della Pubblica amministrazione.<br />
I Modulo<br />
Corso di diritto pubblico
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 135<br />
Il concetto di diritto e di norma; Le fonti del diritto; L’organizzazione costituzionale<br />
dello Stato italiano; La Corte costituzionale; La Pubblica amministrazione; L’integrazione<br />
europea.<br />
Bibliografia<br />
A. BARBERA, C. FUSARO, Corso di diritto pubblico, Il Mulino, 2002 (esclusi Introduzione e<br />
indice, p. 1-13 ed il cap. VI, p.119-179) per un totale di p. 416<br />
II Modulo<br />
Le autonomie regionali e locali<br />
Il corso, dopo aver brevemente esaminato l’evoluzione del sistema delle autonomie locali<br />
e la difficile attuazione dell’ordinamento regionale previsto dalla Costituzione del<br />
1948, si indirizzerà allo studio dell’ordinamento regionale dopo la riforma del 2001. Sarà<br />
quindi studiato l’ordinamento dei comuni e delle province, i rapporti di questi enti con le<br />
regioni e con l’amministrazione dello Stato.<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia verrà fornita dal docente a inizio corso.<br />
Modalità d’esame. I modulo: un compito scritto ed un colloquio orale. Modalità di frequenza.<br />
I modulo: obbligatoria<br />
Docente Maria Turchetto<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: turco@unive.it<br />
I semestre<br />
Economia e stato sociale<br />
MARIA TURCHETTO, laureata presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’<strong>Università</strong> di Pisa e diplomata<br />
presso la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento di Pisa, ha seguito il corso<br />
di perfezionamento presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove è stata ricercatrice presso il<br />
Seminario di Filosofia e si è occupata principalmente di epistemologia delle scienze sociali. Dal<br />
1997 è ricercatrice presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia. Dirige la rivista virtuale Intermarx<br />
(www.intermarx.com) e le collane “Althusseriana” e “Epistemologia” dell’editore Mimesis. Insieme<br />
a G. La Grassa e E. De Marchi è autrice dei volumi Per una teoria della società capitalistica, NIS 1994 e<br />
Oltre il fordismo, UNICOPLI 1999.<br />
L’insegnamento si propone di presentare le principali realizzazioni e istituzioni dello<br />
“Stato sociale” alla luce delle teorie economiche che le hanno ispirate e discusse.<br />
L’economia politica tra liberismo e interventismo<br />
Lo “Stato sociale” - ossia l’impegno dello Stato, oggi sancito dalle maggior parte delle<br />
Costituzioni come vera e propria obbligazione giuridica, a garantire ai cittadini sicurezza e<br />
benessere sociale - non è una creazione novecentesca. La sua nascita è coeva a quella dello<br />
Stato moderno e la sua formazione accompagna lo sviluppo dell’economia industriale. Le<br />
teorie economiche rappresentano un osservatorio privilegiato per comprendere le istanze<br />
sociali e le trasformazioni socioeconomiche che ne determinano i principi ispiratori, il<br />
funzionamento, l’assetto istituzionale. Il corso tratterà le principali correnti del pensiero<br />
economico sottolineando le indicazioni di politica economica e sociale che esse implicano
136 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
e si concluderà con una panoramica del dibattito contemporaneo sulla crisi dello Stato<br />
sociale.<br />
Bibliografia<br />
G. A. RITTER, Storia dello Stato sociale, Laterza, 2003; J. K. GALBRAITH, Storia della economia,<br />
Bur, 2000. Alcuni brevi testi, oggetto di lettura e discussione, verranno forniti agli<br />
studenti durante le lezioni.<br />
Modalità d’esame. Esame orale. Seminari e altre attività integrative. Il corso sarà integrato da<br />
alcuni seminari espressamente dedicati alla storia e alle caratteristiche dello Stato sociale<br />
in Italia. Le date dei seminari verranno comunicate durante il corso.<br />
Docente Ivana Maria Padoan<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
sito web: univirtual@it<br />
e-mail: ipadoan@unive.it<br />
I semestre<br />
Educazione degli adulti<br />
IVANA MARIA PADOAN è ricercatrice presso il Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze di<br />
<strong>Ca</strong>’ Foscari, Venezia. È linguista, psicologa e pedagogista. Ha insegnato a Padova, Teorie e tecniche<br />
della comunicazione e Metodi e tecniche del lavoro di gruppo, e inoltre insegna Pedagogia Sperimentale<br />
presso la SSIS del Veneto. Si occupa di epistemologia della formazione, di comunicazione e<br />
relazione, di ricerca educativa e didattica. Tra le sue pubblicazioni: La formazione personale, in AA.<br />
VV., Pensare la formazione (a cura di U. Margiotta), Armando 1998; traduzione e cura di Epistemologia<br />
della formazione di M. Fabre, Clueb 1999 (PUF 1994); L’agire comunicativo. Epistemologia e formazione,<br />
Armando 2000; Verso un’università professionale? in “Formazione e insegnamento”, Pensa Lecce n.1<br />
2003.<br />
Vi è un ripensamento epistemologico e strategico nella problematica della formazione<br />
adulta. La riflessione è orientata alla ricerca dei rapporti tra le necessità delle conoscenze e<br />
delle azioni sociali e le epistemologie dei soggetti.<br />
La formazione personale<br />
Il corso presenta le epistemologie, le strategie, i contesti e le azioni della formazione adulta.<br />
Bibliografia<br />
Testo d’esame: D. DEMETRIO, Manuale di educazione degli adulti, Bari, Laterza, 2000.<br />
Per approfondimenti personali: R. DE MONTICELLI, La conoscenza personale, Milano,<br />
Guerini, 1998; M.C. BONINI, L’orientamento nell’educazione degli adulti. Analisi del contesto e<br />
prospettive di sviluppo, Milano, Angeli, 2003; D. DEMETRIO, A. ALBERICI, Istituzioni di educazioni<br />
degli adulti. Vol.1: Il metodo autobiografico. Milano, Guerini scientifica, 2002.<br />
Modalità d’esame. L’esame è orale fatto salvo ulteriori indicazioni istituzionali. Modalità di<br />
frequenza. Il corso si svolge in forma seminariale, con la partecipazione attiva degli studenti<br />
Nota Bene. Per i non frequentanti, il testo d’esame va integrato con un approfondimento<br />
da concordare con il docente. Seminari e altre attività integrative. Il corso prevede tre testimonianze<br />
d’autore: - La formazione attraverso l’autobiografia; - Le differenze tra formazione<br />
adulta e formazione in età evolutiva; - L’analisi delle pratiche professionali
Docente Emanuele Marcello Ciampini<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
II semestre<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 137<br />
Egittologia<br />
E. M. CIAMPINI (Roma 1966), dott. di ricerca in Egittologia, special. in Archeologia Orientale presso<br />
l’<strong>Università</strong> di Roma “La Sapienza”, ha collaborazioni con la cattedra di Egittologia dello stesso ateneo;<br />
in servizio presso la Soprintendenza alle Antichità del Museo Egizio di Torino come Archeologo.<br />
Pubbl. recenti: Testi funerari del Medio Regno in contesto ‘anomalo’: il caso di formule su stele, in “VO”<br />
10 (1966); I percorsi misteriosi di Rosetau in “VO” 11 (1998); Circa una rappresentazione di ippopotamo da<br />
Biblo in “RivStFen” 27 (1999); Il serpente, la Fenice e il tempo in “SMSR” 65 (n.s. 23) (1999); In stampa:<br />
Una camera funeraria del Medio Regno da Qaw el-.Kebir nel Museo Egizio di Torino (<strong>Ca</strong>t. Gen. Del Museo<br />
Egizio di Torino); Gli obelischi iscritti romani (IPZS).<br />
Il corso si articola in due moduli: I - Elementi basilari per l’approccio alla cultura faraonica<br />
attraverso un percorso storico e tematico; II - Nozioni di lingua egizia per la lettura<br />
di un brano.<br />
I Modulo<br />
Introduzione all’Egitto Faraonico<br />
Introduzione alla civiltà egizia con particolare riferimento al quadro storico e archeologico;<br />
approfondimenti tematici su aspetti specifici della cultura faraonica.<br />
Bibliografia<br />
GRIMAL, Storia dell’Antico Egitto; BAINES-MALEK, Atlante dell’Antico Egitto (ora disponibile<br />
nella versione inglese riveduta e ampliata)<br />
II Modulo<br />
Nozioni di Egiziano Classico (Medio Egiziano)<br />
Introduzione alla grammatica medio-egiziana per la lettura di un testo; analisi della letteratura<br />
egiziana antica.<br />
Bibliografia<br />
Lingua: DONADONI, Appunti di grammatica egiziana; GARDINER, Egyptian Grammar (integrazione)<br />
Letteratura: BRESCIANI, Letteratura e poesia nell’antico Egitto; LICHTHEIM, Ancient Egyptian<br />
Literature, voll. I-III<br />
Ulteriori indicazioni saranno fornite nel corso delle lezioni.<br />
Modalità d’esame. Il I modulo prevede una prova scritta comprendente cinque domande<br />
a risposta aperta e cinque a risposta multipla; il II modulo (orale) prevede la lettura del<br />
testo con traduzione e commento grammaticale, più una parte di letteratura. Modalità di<br />
frequenza. È vivamente consigliata la frequenza a entrambi i moduli.
138 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Elementi di acustica musicale<br />
Docente Francesco Rizzoli<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
II semestre<br />
FRANCESCO RIZZOLI ha già insegnato Elementi di Acustica presso il DUTARS nei passati anni accademici.<br />
Docente di Storia ed Estetica della Musica presso il Conservatorio di Venezia, è anche professore<br />
a contratto di Fisica Generale II presso la Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali<br />
(laurea in scienze dell’Informatica) di <strong>Ca</strong>’ Foscari. Liutista e chitarrista - impegnato in sedi concertistiche<br />
- è consulente nel settore della fisica acustica (una disciplina in cui si è formato, dopo aver<br />
conseguito la laurea in fisica nell’<strong>Università</strong> di Padova). Ha compiuto ricerche musicologiche sulla<br />
retorica musicale elisabettiana, esplorata su testi liutistici e sui metodi originali della chitarra barocca<br />
nonché sulle canzoni veneziane del ’700 di cui ha inciso 2 CD. Ha tradotto manuali di storia e pubblicato<br />
revisioni di musica antica nonché lavori a carattere tecnico.<br />
Preludio di matematica elementare; movimento, energia, forze ed altri principi fisici; sistemi<br />
vibranti; onde di traslazione; onde stazionarie; rifrazione, diffrazione, risonanza;<br />
pressione sonora "laudness" e potenza; definizione del decibel; stimolo e sensazione; le<br />
curve di isofonia; il tempo di riverberazione; elementi di acustica ambientale ed architettonica;<br />
il suono e la musica; definizione di intervallo musicale; la scala temperata equabile<br />
e quella pitagorica; l’evoluzione della musica occidentale dal punto di vista acustico.<br />
L’orecchio e l’ascolto: la legge 447 sull’inquinamento acustico; elementi di fonometria<br />
applicata; l’isolamento acustico e l’impiego dei materiali; l’amplificazione elettronica: microfono<br />
e casse acustiche: quale registrazione del suono?<br />
Bibliografia<br />
T. D. ROSSING, The Science of Sound, Addison Wesley<br />
Elementi di editing e pubblicazioni programmi di sala<br />
Docente Fabio Zanzotto<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
I semestre<br />
Introduzione alla comunicazione culturale: storia, tecniche e applicazioni<br />
Il corso, che fornisce elementi essenziali sia sul piano teorico che pratico, intende portare<br />
ad una relativa familiarità soprattutto con la comunicazione visiva, dalla rappresentazione<br />
elementare fino ai sistemi più complessi. Sono previste visite a studi di grafica e in<br />
altre sedi operative, ma anche incontri con rappresentanti dei diversi settori produttivi e<br />
di nuove tendenze stilistiche.<br />
Il programma dettagliato e la bibliografia verranno precisati successivamente.<br />
Nota Bene. Gli studenti che non possono frequentare sono pregati di contattare il docente<br />
all’inizio del corso.
Docente Fabrizio Turoldo<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: fturoldo@unive.it<br />
II semestre<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 139<br />
Elementi di etica della vita<br />
FABRIZIO TUROLDO, dottore di ricerca in filosofia e poi assegnista, ha conseguito nel febbraio 2003<br />
l’idoneità alla docenza come professore associato nell’area della Filosofia morale. Si è occupato del<br />
pensiero di Paul Ricoeur, a cui ha dedicato la monografia Verità del metodo. Indagini su Paul Ricoeur, Il<br />
Poligrafo, Padova, 2000 e del pensiero contemporaneo di orientamento metafisico, che costituisce<br />
l’oggetto del suo secondo libro Polemiche di metafisica. Quattro dibattiti su Dio, l’Essere e il Nulla, <strong>Ca</strong>foscarina,<br />
Venezia, 2001. È intervenuto spesso su temi di bioetica attraverso saggi, articoli e lezioni, i<br />
cui contenuti vengono ripresi e ricondotti ad un disegno organico nel volume Bioetica e reciprocità.<br />
Una nuova prospettiva sull’etica della vita, Città Nuova, Roma, 2003 (2a ed.).<br />
Elementi di bioetica applicata: aborto, eutanasia, sperimentazioni, ingegneria genetica<br />
e clonazione<br />
Il corso prenderà in esame, in modo analitico, le questioni sollevate dalle più recenti<br />
scoperte scientifiche e dalle nuove pratiche della biomedicina e, partendo sempre da specifici<br />
casi clinici, affronterà anche alcune questioni teoriche relative all’etica generale.<br />
Bibliografia<br />
Il testo fondamentale per l’esame è il seguente: F. TUROLDO, Bioetica e reciprocità. Una<br />
nuova prospettiva sull’etica della vita, Città Nuova, Roma, 2003<br />
Il testo indicato sopra dovrà essere integrato con uno a scelta tra i seguenti volumi: L. PA-<br />
LAZZANI, Il concetto di persona tra bioetica e diritto, Giappichelli, Torino, 1996; F. VIOLA, Etica<br />
e metaetica dei diritti umani, Giappichelli, Torino, 2000; D. NERI, Eutanasia. Valori, scelte<br />
morali e dignità delle persone, Laterza, Roma-Bari, 1995; P. CATTORINI, M. REICHLIN,<br />
Bioetica della generazione, Sei, Torino, 1996; D. NERI, La bioetica in laboratorio, Laterza,<br />
Roma-Bari, 2001; R. DWORKIN, Il dominio della vita. Aborto, eutanasia e libertà individuale,<br />
Edizioni di Comunità, Milano, 1994; AA.VV, La bioetica. Questione civile e problemi teorici<br />
sottesi, Glossa, Milano, 1998; J. HABERMAS, Il futuro della natura umana. I rischi di una genetica<br />
liberale, Einaudi, Torino, 2002; E. LECALDANO, Bioetica. Le scelte morali, Laterza, Roma-Bari,<br />
1999; G. RUSSO, Bioetica fondamentale e generale, Sei, Torino, 1995; C. VIAFORA<br />
(a cura di), Quando morire? Bioetica e diritto nel dibattito sull’eutanasia, Gregoriana, Padova,<br />
1996; P. CATTORINI, E. D’ORAZIO, V. POCAR (a cura di), Bioetiche in dialogo. La dignità<br />
della vita umana e l’autonomia degli individui, Zadig, Milano, 1999; J. RIFKIN, Il secolo biotech.<br />
Il commercio genetico e l’inizio di una nuova era, Baldini & <strong>Ca</strong>stoldi, Milano, 2000; M.<br />
TALLACCHINI (a cura di), Etiche della terra. Antologia di filosofia dell’ambiente, Vita e Pensiero,<br />
Milano, 1998; G. ANGELINI, La malattia, un tempo per volere. Saggio di filosofia morale,<br />
Vita e Pensiero, Milano, 2000; P. SINGER, Etica pratica, Liguori, Napoli, 1989; D. GRA-<br />
CIA, Fondamenti di bioetica. Sviluppo storico e metodo, San Paolo, Cinisello Balsamo, 1993;<br />
H. JONAS, Tecnica, medicina ed etica. Prassi del principio di responsabilità, Einaudi, Torino,<br />
1997
140 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Elementi di etnomusicologia<br />
Docente Giovanni Morelli<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: helios.unive.it<br />
e-mail: gmorelli@unive.it<br />
I semestre<br />
GIOVANNI MORELLI, dirige l’Ist. Musica della Fond. Cini. Componente dei comm. scient.-direttivi<br />
della Fond. Levi, Arch. Nono, Ist. It. A. Vivaldi, Archivi Malipiero-<strong>Ca</strong>sella-Nino Rota-Togni- Respighi-Milloss,<br />
Ist. Petrassi, riv. “Musica e Storia” (Mulino), Com. celebr. di L. Dallapiccola, collana<br />
“Studi di musica veneta” (Olschki), Fondaz. Malipiero, Comit. Patrimonio/Memoria del Mediterraneo<br />
Roma, collane “Musica critica” (Marsilio) e “Drammaturgia musicale veneta” (Ricordi),<br />
riv. AAA/TAC Acoust.Arts & Artifacts - Technology Aesthetics Communication Pisa, ”Riv. It. di<br />
Musicologia” (1983-1993), coll. “St, della cult. pop. veneta”; è socio della Int. Soc. of Musicology,<br />
dell’Aduim, Amic-Archivi della mus. it. cont. Com. It. Mus. Unesco, e dell’Ist, Ven. di Sc. Lett. ed<br />
Arti<br />
Il corso proporrà una introduzione ai temi e ai metodi propri delle discipline etnomusicologiche<br />
e illustrerà le pertinenze dei campi di ricerca tassonomica, morfosintattica e<br />
“storica” sui quali s’attua la ricerca sulla musica di tradizione popolare, etnica o comunque<br />
in senso allargato “orale”.<br />
Attenzioni e disattenzioni riservate dalla cultura musicale occidentale alle cosiddette<br />
“altre musiche”<br />
Il corso sarà tripartito ed avrà luogo, in deroga al calendario ufficiale, in tre successive<br />
parti: una introduttiva che si svolgerà nella seconda settimana del mese di dicembre, una<br />
seconda, monografica, dedicata al tema del titolo, che si svolgerà nella seconda e terza settimana<br />
del mese di gennaio, ed una conclusiva che avrà luogo nell’ultima settimana di<br />
gennaio ed includerà la preparazione al e lo svolgimento del seminario annuale di studi<br />
etnomusicologici realizzato di concerto fra l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari e la Fondazione Giorgio<br />
Cini Scuola internazionale di Musicologia comparata (tale seminario avrà carattere di<br />
applicazione intensiva per complessive 20 ore di seduta seminariale e si terrà presso la<br />
succitata Scuola di Musicologia comparata all’Isola di San Giorgio, Fondazione Giorgio<br />
Cini). I calendari dettagliati verranno forniti all’inizio del ciclo delle lezioni, a dicembre.<br />
Le lezioni introduttive tratteranno anche, in gran parte, della problematica unità della<br />
disciplina e delle procedure d’unificazione in specie grazie agli interventi dei processi sociali<br />
di conservazione, recupero, revival, interpretazioni politiche, trascrizione, opposti ai<br />
processi storici e sociali di disgregazione e omologazione.<br />
Bibliografia<br />
AGAMENNONE, FACCI, GIANNATTASIO, GIURIATI, Grammatica della musica etnica, Roma,<br />
Bulzoni, 1991<br />
Propedeuticità. È consigliata la lettura preliminare della succitata Grammatica della musica<br />
etnica.<br />
Modalità d’esame. Una prova scritta relativa alle parti introduttive e al corso monografico,<br />
più una relazione descrittiva dei lavori del seminario internazionale di studi alla Fond.<br />
Cini. La valutazione comprenderà una media dei risultati delle due prove scritte integrate
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 141<br />
da una comunicazione orale durante l’appello. Modalità di frequenza. Obbligatoria, con registro<br />
di presenza per le attività del seminario conclusivo. Nota Bene. Ad ogni lezione del<br />
corso, in specie nelle sezioni introduttive, verrà fornito un breve testo che sintetizza il<br />
contenuto della lezione e che lo studente dovrà annotare volta a volta. Seminari e altre attività<br />
integrative. Le annotazioni al corso e gli appunti riordinati verranno conservati in una<br />
cartella personalizzata a prova dello svolgimento del attività di studio previste per<br />
l’ottenimento dei 4 cfu del modulo. Tale cartella dovrà essere consegnata al manager didattico<br />
Paola Marchese al termine del corso.<br />
Docente Fabrizio Borin<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: helios.unive.it<br />
e-mail: fborin@unive.it<br />
I semestre<br />
Introduzione al discorso critico sul film. Zelig di Woody Allen<br />
Elementi di filmologia<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia di riferimento sarà fornita all’inizio delle lezioni.<br />
Modalità d’esame. La prova d’esame avverrà in forma scritta. Le modalità saranno comunicate<br />
alla presentazione del corso.<br />
Docente <strong>Ca</strong>rlo Gradenigo<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
sito web: http: //lettere2.unive.it/grade/eleinfo/<br />
e-mail: cgradenigo@tiscali.it<br />
I semestre<br />
Elementi di informatica<br />
Elementi di informatica<br />
Introduzione: il concetto di informazione, la codifica dei dati, la trasmissione<br />
dell’informazione. Strutture hardware: l’esecutore, la memoria, le memorie di massa,<br />
l’interfaccia di ingresso e uscita, le principali periferiche, la connettività, le reti locali e geografiche.<br />
Strutture software: il sistema operativo, la gestione dei processi, la gestione della<br />
memoria, il file system, il software di rete. Strutture dati: le basi di dati, relazioni, vincoli<br />
di integrità, algebra relazionale, linguaggio SQL.<br />
Bibliografia<br />
D. SCIUTO, G. BUONANNO, W. FORNACIARI, L. MARI, Introduzione ai sistemi informatici,<br />
McGraw-Hill, 2003<br />
Modalità d’esame. Consisterà in una prova scritta sugli argomenti svolti a lezione.
142 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Elementi di informatica (Applicazioni di informaticA<br />
alle arti della musica e dello spettacolo)<br />
Docente Franco Rossi<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: rossi@unive.it<br />
FRANCO ROSSI è insegnante di Storia della musica presso il Conservatorio «C. Pollini» di Padova;<br />
dal 1983 è direttore della biblioteca della Fondazione Levi di Venezia; dal 1990 è responsabile<br />
dell’archivio storico del Teatro La Fenice. Si occupa di problemi archivistici e bibliografici e del riutilizzo<br />
di questo materiale con l’uso dell’informatica. Negli ultimi anni ha realizzato i CD-ROM:<br />
La Fenice: un secolo di Libretti d’opera 1792-1891, Roma, 1999; Baldassare Galuppi e il Mondo<br />
della Luna, Padova, 2003<br />
Il corso intende condurre alla definizione e alla creazione di una piccola banca dati realizzata<br />
con il programma dell’Unesco ISIS per Windows, alla realizzazione di alcuni formati<br />
di visualizzazione e alla creazione di una interfaccia per la consultazione con i<br />
browser<br />
Realizzazione di un archivio e interfaccia Web<br />
Bibliografia<br />
CDS-ISIS for Windows, Unesco, 1998, manuale allegato al programma e che può essere<br />
gratuitamente scaricato dal sito www.dba.it. Ulteriori indicazioni saranno fornite<br />
nell’ambito del corso<br />
Modalità d’esame. L’esame verterà sulla creazione e sull’analisi di un piccolo archivio realizzato<br />
dal candidato con questo programma.<br />
Elementi di regia teatrale<br />
Docente Elisabetta Brusa<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
I e II semestre<br />
ELISABETTA BRUSA, laureata in Lingue e Letterature Straniere. all’<strong>Università</strong> di <strong>Ca</strong>’Foscari, ha frequentato,<br />
in seguito, come borsista. l’Instituto de Bellas Artes a Città del Messico e l’Institut<br />
d’Etudes Théatrales a Parigi, dove ha seguito il lavoro di Ariane Mnouchkine e Peter Brook. È stata<br />
assistente alla regia presso il Teatro La Fenice di Venezia. Firma oggi regie di prosa, lirica, musica<br />
contemporanea, in Italia e all’estero (Europa, Stati Uniti, Egitto, Corea del Sud). Nel 1995 ha ricevuto<br />
dall’<strong>Università</strong> di <strong>Ca</strong>’ Foscari il riconoscimento di <strong>Ca</strong>foscarino dell’anno.<br />
Confronto e rifiuto nella tragedia greca e nel teatro moderno occidentale<br />
Confronto e rifiuto nella tragedia greca. Atene, città che accoglie, è culla di civiltà. Tebe,<br />
che rifiuta il diverso, è città che muore. Non esiste cultura che non sia il frutto di continue<br />
mediazioni. Il teatro moderno occidentale ha scoperto le grandi tradizioni classiche<br />
dell’Oriente. Lezioni teoriche insieme a lezioni di pratica teatrale<br />
Bibliografia<br />
Mi riservo di produrre una bibliografia in seguito al tipo di studenti frequentanti.
Docente Gian <strong>Ca</strong>rlo Alessio<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
sito web: lettere2.unive.it/alessio<br />
e-mail: alessio@unive.it<br />
I semestre<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 143<br />
Elementi di retorica<br />
La cultura occidentale ha sempre cercato di scoprire, codificare e trasmettere le regole<br />
per parlare e scrivere bene, per vincere e convincere, in modo da trasformare la voce e la<br />
penna in armi potenti. Il corso offre un profilo storico e metodologico della retorica<br />
(dall’antichità ai giorni nostri)<br />
Elementi di retorica<br />
Una definizione di retorica: retorica e logica; retorica e poetica; articolazione e strumenti<br />
dell’arte retorica. Profilo di storia della retorica (con letture dei testi fondamentali):<br />
I fondamenti; la retorica nel Medioevo; la retorica tra Cinque e Settecento; crisi e morte<br />
della retorica; il ritorno della retorica (retorica e semiotica); Esercizi: la retorica e il testo<br />
letterario; la retorica e il testo iconico (in collaborazione con l’insegnamento di Civiltà e<br />
cultura dell’Umanesimo e del Rinascimento); la retorica e la comunicazione oggi.<br />
Bibliografia<br />
P. L. CERISOLA, Trattato di retorica e semiotica letteraria, La Scuola, Brescia 1983, pp. 18-151<br />
Studenti non frequentanti: P. L. CERISOLA, Trattato di retorica e semiotica letteraria, Brescia,<br />
La Scuola, 1983, pp. 18-76; C. MARAZZINI, Il perfetto parlare. La retorica in Italia da Dante a<br />
Internet, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001, pp. 1-101 e 199-262.<br />
Modalità d’esame. L’esame consiste in una prova scritta (scritta o orale a scelta dello studente<br />
nella sessione di recupero). Modalità di frequenza. Non obbligatoria ma consigliata.<br />
Elementi di scenografia e scenotecnica<br />
Docente Maria Ida Biggi<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: biggi@unive.it<br />
I semestre<br />
Storia della scenografia<br />
Definizione dei termini e degli strumenti per una storia della scenografia. Fonti per lo<br />
studio della scenografia e tecniche di catalogazione e classificazione del materiale iconografico<br />
documentario di allestimenti scenici in ambito storico e contemporaneo. Sono<br />
previsti stages applicativi della catalogazione proposta.<br />
Bibliografia<br />
M. VIALE FERRERO, Luogo teatrale e spazio scenico in “Storia dell’Opera italiana”, II parte,<br />
tomo V, “I Sistemi”, L. BIANCONI, G. PESTELLI (a cura di), Torino, EdT, 1988, pp.3-<br />
122; F. MANCINI, L’evoluzione dello spazio scenico, Bari, Dedalo, 1975; F. PERRELLI, Storia
144 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
della scenografia. Dall’antichità al Novecento, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2002; S. SINISI, I. INNAMORA-<br />
TI, Storia del teatro: Lo spazio scenico dai greci alle avanguardie, Milano, Bruno Mondadori,<br />
2003.<br />
Nota Bene. La docente riceve gli studenti dopo le lezioni e può essere contattata per posta<br />
elettronica all’indirizzo: biggi@unive.it.<br />
Elementi di storia degli strumenti musicali<br />
Docente Angelo Zaniol<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: http: //www.unive.it<br />
e-mail: azaniol@unive.it<br />
I semestre<br />
ANGELO ZANIOL è stato per molti anni docente di lingua francese presso la Facoltà di Lingue e Letterature<br />
Straniere di <strong>Ca</strong>’ Foscari. Contemporaneamente si è dedicato anche a studi di musicologia e<br />
organologia, entrando poi a far parte del Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni<br />
artistici “G. Mazzariol”, sezione Musica.<br />
Il corso si propone di fornire agli studenti una chiara visione della tipologia, del processo<br />
evolutivo e delle peculiarità foniche dei principali strumenti musicali della tradizione<br />
colta europea, con particolare riferimento a quelli dei secoli XVI-XVIII.<br />
Bibliografia<br />
Testi di riferimento: A. BAINES (a cura di), Storia degli strumenti musicali, Introduzione,<br />
traduzione e note di F. GUIZZI, Milano, Rizzoli, 1995; A. BUCHNER (a cura di), Enciclopedia<br />
degli strumenti musicali, La Spezia, Fratelli Melita Editori, 1990.<br />
Altre indicazioni bibliografiche sui diversi tipi di strumenti saranno fornite dal docente<br />
durante il corso, in funzione degli interessi particolari di ogni studente.<br />
Modalità d’esame. L’esame consta di un questionario scritto, riguardante gli argomenti<br />
approfonditi durante il corso, e di una prova orale riguardante le letture assegnate ad ogni<br />
studente. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente raccomandata. Contattare tempestivamente<br />
il docente in caso di impedimento. Nota bene. Il docente è contattabile via email,<br />
all’indirizzo: azaniol@unive.it oppure 041/234.97.43.<br />
Elementi di storia dei generi teatrali popolari<br />
Docente Roberto Cuppone<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: cupp@libero.it<br />
II semestre<br />
ROBERTO CUPPONE, laurea, dottorato e postdottorato in Discipline dello Spettacolo, si occupa di<br />
commedia dell’arte; ha partecipato e diretto spettacoli con Losey, Nanni, Scaparro, Marcucci, De<br />
Bosio, Costa, Boso, Soleri, Merisi, Micol, Maag, Foà, Degli Esposti; premio Teatro Goldoni 1981,<br />
come Brighella; lezioni internazionali a Parigi, Budapest, Londra, Marilia; ha scritto venticinque<br />
commedie rappresentate e i libri Teatri, città, Venezia 1991, L’invenzione della commedia dell’arte, Torino<br />
1998, CDA, sogno romantico. Il mito della commedia dell’arte nell’Ottocento francese, Roma 2000; il<br />
Commento alla <strong>Ca</strong>meriera brillante di Goldoni, Venezia 2002, Ed. Nazionale; la riedizione di Strampalata<br />
in rosablu ovvero Arlecchino e Allegria oggi sposi di Palmieri, Pesaro 2003.
I canovacci di Goldoni<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 145<br />
Inizio e fine carriera per Goldoni si congiungono nel segno di una scrittura spesso negata,<br />
quella “a soggetto”: lo studio di ciò che ci rimane dei suoi canovacci, scritti dapprima<br />
per la compagnia Sacchi, quindi scritti o riscritti per la Comédie Italienne, ci avvia alla riscoperta<br />
di un repertorio europeo “dell’arte” e di un processo secolare di “reinvenzione”<br />
del genere che arriverà, fra l’altro, con Eugenio Ferdinando Palmieri, a sognare la trama<br />
goldoniana “perfetta”.<br />
Il corso, nella sua parte generale, illustrerà, con l’aiuto di strumenti audiovisivi: a) i fondamenti<br />
storici della commedia dell’arte, b) la “fisiologia” della maschera, c) alcuni caratteri<br />
della scrittura “a soggetto”, a partire da tre canovacci goldoniani: La bague magique, Gli<br />
accidenti, La maschera; nella parte pratica condurrà una esercitazione su Strampalata in rosablu<br />
ovvero Arlecchino e Allegria oggi sposi di E. F. Palmieri.<br />
Bibliografia<br />
L’esame orale verterà sulla discussione di una dispensa a cura del docente e su un testo<br />
fra quelli che verranno consigliati all’inizio del corso; ai non frequentanti sarà richiesto<br />
un ulteriore testo di approfondimento.<br />
Elementi di storia del cinema<br />
del Vicino ed Estremo Oriente<br />
Docente Marco Dalla Gassa<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: dallagas@unive.it<br />
I semestre<br />
MARCO DALLA GASSA ha indirizzato, negli ultimi anni, i propri interessi scientifici verso due diverse<br />
aree di ricerca. In primo luogo si è occupato di cinematografie asiatiche, prima in collaborazione<br />
con la cattedra di “Storia e critica del cinema” della Facoltà di Lettere Moderne dell’<strong>Università</strong> di<br />
Torino, poi pubblicando diversi saggi e articoli e curando le monografie di Abbas Kiarostami (Recco,<br />
2001) e Zhang Yimou (Recco, 2003). In secondo luogo, come coordinatore dell’“Archivio Filmografico<br />
sui Minori” del Centro Nazionale di Documentazione ed Analisi per l’Infanzia e<br />
l’Adolescenza, ha studiato la rappresentazione dei minori in campo audiovisivo. È inoltre docente di<br />
cinema per l’A.i.a.c.e. (Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai) di Torino.<br />
Il cinema asiatico contemporaneo tra eccessi dell’immagine e vuoti di rappresentazione<br />
Il corso intende fornire alcune linee di storia del cinema delle principali cinematografie<br />
orientali (Iran, India, Taiwan, Hong Kong, Giappone, Corea, Cina) e tracciare, nel corso<br />
delle ultime lezioni, modalità e stili di rappresentazione di alcuni importanti cineasti asiatici<br />
contemporanei depositari di visioni antitetiche della settima arte. Cinema come violenza<br />
dell’immagine o come sobrietà figurativa, cinema come affabulazione o come stasi<br />
narrativa, cinema come creazione dell’immaginario o registrazione dell’esistente.<br />
Bibliografia<br />
G. P. BRUNETTA (a cura di), Storia del cinema mondiale. Americhe, Africa, Asia, Australia,<br />
tomo IV, Torino, Einaudi, 2001 (saggi relativi alle cinematografie affrontate a lezione).<br />
Altri riferimenti bibliografici relativi all’argomento monografico saranno indicati nel<br />
corso delle prime lezioni
146 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Per la preparazione dell’esame è necessaria la visione diretta di alcune significative pellicole<br />
della storia del cinema asiatico. Parallelamente al corso verranno pertanto organizzate<br />
delle proiezioni di film a cadenza settimanale alle quali gli studenti sono tenuti a<br />
partecipare. Il calendario delle proiezioni sarà presentato e illustrato dal docente<br />
all’inizio delle lezioni.<br />
Modalità d’esame. La preparazione del corso sarà valutata attraverso una prova scritta e,<br />
eventualmente, attraverso un colloquio orale. Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria.<br />
Nota Bene. Gli studenti che, per comprovato motivo, non possono frequentare il<br />
corso dovranno concordare con il docente uno o più testi di approfondimento.<br />
Elementi di Storia del disegno, dell’incisione e<br />
della grafica<br />
Docente responsabile Augusto Gentili<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
contratto integrativo di Elementi di Storia del disegno dell’incisione e della grafica: Agnese Chiari Moretto<br />
Wiel<br />
I semestre<br />
Per il curriculum del docente Augusto Gentili v. oltre Storia dell’arte moderna.<br />
Per il curriculum della docente Agnese Chiari Moretto Wiel v. oltre Storia del disegno,<br />
dell’incisione e della grafica.<br />
Problemi di grafica tizianesca<br />
Il corso mira ad analizzare la produzione grafica legata al nome di Tiziano, nel suo duplice<br />
aspetto disegnativo e incisorio, alla luce dei piu` recenti contributi critici.<br />
Al fine di raggiungere una ricostruzione sistematica del corpus del maestro in questo<br />
particolare settore della sua arte, saranno presi in considerazione disegni e stampe, studiandoli<br />
sia nei loro molteplici aspetti tecnici e stilistici, che nel loro rapporto con la produzione<br />
pittorica.<br />
Bibliografia<br />
M. A. CHIARI MORETTO WIEL, Per un catalogo ragionato dei disegni di Tiziano, in “Saggi e<br />
Memorie di Storia dell’Arte”, 16, 1988, pp. 21; 99, 211-271; M. A. CHIARI MORETTO<br />
WIEL, Tiziano. Corpus dei disegni autografi, Milano 1989; K. OBERHUBER, Le message de<br />
Giorgione et du jeune Titien dessinateurs, in Le siecle de Titien, catalogo della mostra, Paris<br />
1993, pp. 483-502 e schede n. 89, 94, 97-104, 130-132; W. R. REARICK, Titien: la fortune<br />
du dessinateur, in Le siecle de Titien, catalogo della mostra, Paris 1993, pp. 609-614; W. R.<br />
REARICK, Titien, la maturite et le derniers annees. Dessins et gravures, in Le siecle de Titien, catalogo<br />
della mostra, Paris 1993, pp. 615-620, nn. 205-211; pp. 622-628, nn. 215-221;<br />
/630-638, nn. 225-234; B. L. BROWN, in Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord ai<br />
tempi di Bellini, Durer, Tiziano, catalogo della mostra, Milano 1999, pp. 254-255, 460-<br />
463, 484-485; W. R. REARICK, Il disegno veneziano del Cinquecento, Milano 2001, pp. 31-<br />
44, 50-54, 59-69, 76-83, 91, 96-98, 100-105, 112-115, 139-145.<br />
Propedeuticità. Per sostenere l’esame gli studenti dovranno aver già superato quello di<br />
Storia del disegno, dell’incisione e della grafica.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 147<br />
Elementi di storia del teatro<br />
Docente <strong>Ca</strong>rmelo Alberti<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: helios.unive.it<br />
e-mail: calberti@unive.it<br />
I semestre<br />
CARMELO ALBERTI insegna Discipline dello spettacolo (L-Art/05) presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di<br />
Venezia. I suoi studi riguardano le forme della scena moderna e contemporanea, a partire dalle vicende<br />
della teatralità veneziana. Tra gli studi recenti un volume di commedie di C. Goldoni (Roma,<br />
Salerno, 2001); L’invenzione del teatro, e Teatro, musica e stagione teatrale, in Storia di Venezia<br />
(Roma, Enciclopedia Italiana, 1997, 2002); ha curato tre volumi della collana Teatro nel Veneto<br />
(Milano, Motta, 2001-2003). È direttore dell’Istituto per la ricerca teatrale della <strong>Ca</strong>sa di Goldoni; è<br />
direttore della collana “La fenice dei teatri” (Bulzoni); è componente del comitato scientifico<br />
dell’ediz. naz. delle opere di Goldoni; collabora alle riviste «Ariel», «Venezia Arti», «Drammaturgia».<br />
L’obiettivo del corso è volto a trasmettere le nozioni basilari della storia del teatro, organizzandole<br />
lungo un’asse di sviluppo privilegiata, che per quest’anno è individuata nel<br />
fenomeno della “tradizione”.<br />
L’invenzione della tradizione scenica nell’età moderna e contemporanea<br />
Dall’idea di classico al concetto barocco, dal teatro della ragione all’età delle crisi.<br />
Bibliografia<br />
Il docente consiglierà testi o sezione di testi funzionali agli argomenti trattati durante il<br />
corso, che fanno riferimento a studi generali e monografici.<br />
Modalità d’esame. Gli elaborati di ricerca e le esercitazioni scritte, svolti durante il corso,<br />
sono parte integrante dell’esame; pertanto, è necessario che siano consegnati al docente<br />
almeno una settimana prima della prova finale. Modalità di frequenza. Frequenza obbligatoria.<br />
Nota Bene. Il corso prevede la partecipazione degli studenti, attraverso la stesura di elaborati<br />
e di esercitazioni in aula.<br />
Elementi di storia del teatro e dello spettacolo<br />
Docente Antonio Attisani<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: attisani@unive.it<br />
I semestre<br />
ANTONIO ATTISANI è approdato all’insegnamento dopo avere dedicato un quarto del secolo scorso<br />
alla militanza teatrale, prima come attore, poi come saggista, critico e direttore artistico. Suoi attuali<br />
interessi di ricerca sono la sperimentazione teatrale internazionale, le politiche culturali, i rapporti<br />
tra arti sceniche dell’Oriente e dell’Occidente (in particolare il caso del lhamo tibetano). Tra le sue<br />
pubblicazioni: Teatro come differenza (1978 e 1988), Enciclopedia del teatro del Novecento (1980), Fiabe<br />
teatrali del Tibet (1996), Oltre la scena occidente (1999), L’invenzione del teatro (2003).<br />
Antonin Artaud, ovvero il teatro e l’attore tra Lettere e Filosofia
148 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
La figura di Artaud è al centro di una rivalutazione che riguarda non solo il suo pensiero<br />
sul teatro, ma più in generale i rapporti tra arte e vita (e poesia e clinica) al tempo della<br />
fine dell’umanesimo. Il corso tenta di inquadrare la questione con riferimento a<br />
un’aggiornata bibliografia internazionale.<br />
Bibliografia<br />
C. DUMOULIÈ, Antonin Artaud, Costa & Nolan; P. THEVENIN, Artaud, ce Désésperé qui<br />
vous parle, Seuil; e altri materiali approntati dal docente.<br />
Parte integrante del corso è un programma di proiezioni e ascolti, i cui orari, per esigenze<br />
tecniche, potranno variare rispetto a quelli delle lezioni (p. e. il martedì mattino).<br />
Nota Bene. On Antonin Artaud is currently concentrated a wide range of international<br />
studies, concerning his theatrical activity, the relation between art and life (and poetic,<br />
and clinic) at the end of humanism.<br />
Elementi di storia del teatro musicale<br />
Docente Annibale Enrico Cetrangolo<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: http: //helios.unive.it/~imla/<br />
e-mail: cetrango@protec.it<br />
I semestre<br />
ANNIBALE ENRICO CETRANGOLO, dirigendo complessi di musica antica ha presentato quasi tutti i<br />
melodrammi del primo Settecento. Durante Celebrazione della Nascita dell’Opera, fu scelto per<br />
dirigere l’Euridice di Peri a Firenze. Registrò per numerose case discografiche e per le emittenti di<br />
molti paesi musiche in prima mondiale. Fu docente al Teatro Colón, diverse <strong>Università</strong> e Conservatori<br />
italiani. Dirige l’Istituto per lo studio della Musica Latinoamericana. Organizzò diversi convegni<br />
musicologici. Pubblicò per Liviana e Olschki. Collabora con il Grove’s Dictionnary e l’Utet.<br />
Ricevette il Diploma al Mérito della Fondazione Konex 1999 per la Musica Classica Argentina come<br />
‘uno dei cinque migliori musicologi dell’ultima decade’. Diresse il Programma “European Musical<br />
Heritage and Migration” dell’UE<br />
Si studia la migrazione dell’opera italiana all’estero e le risposte locali attraverso forme<br />
alternative di teatro musicale.<br />
Nell’Ottocento, nelle Americhe, con la nascita degli stati liberali, il teatro musicale avrà<br />
nuovi importanti sviluppi con l’arrivo di un nuovo pubblico grazie alle migrazioni del<br />
proletariato italiano. L’opera allora sarà legata all’idea di nazione, sia quella lontana, sia<br />
quella in formazione. La diffusione del repertorio operistico grazie alla nascita e sviluppo<br />
di nuove tecnologie riproduttive di suoni e immagini (cinema, fonografo e radio) permise<br />
al fenomeno un’assoluta trasversalità in tutte le classi sociali. Queste problematiche di un<br />
genere così legato al potere – dalla protezione della monarchia assoluta alla libertà mercantilistica<br />
- sono studiate attraverso lo spoglio di testi e di periodici dell’epoca.<br />
Si potenziano collaborazioni con gruppi di studenti d’Argentina, Uruguay e Spagna: i<br />
materiali dello spoglio contribuiscono alla formazione di una Data base in formato Access<br />
tra i gruppi IMLA di <strong>Ca</strong>’ Foscari, dell’<strong>Università</strong> di Buenos Aires, dell’<strong>Università</strong> di Montevideo,<br />
del Teatro Liceu di Barcellona e del giornale in rete Mundoclasico (Spagna).<br />
Questi lavori fanno parte del programma “European Musical Heritage and Migration II”<br />
coordinato da A. Cetrangolo. Si prevede l’organizzazione di una mostra itinerante con i<br />
materiali grafici, audio e filmici raccolti. Si favoriranno aspetti pratici e d’ascolto attivo
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 149<br />
con presenza a prove e spettacoli operistici. Si prevede l’attivazione di un seminario, destinato<br />
allo studio della letto - scrittura musicale di base e alla pratica organizzazione di<br />
spettacoli di teatro musicale. Il seminario è continuazione del laboratorio sviluppato durante<br />
il 2003 che ha permesso la messa in scena di parti dell’“Orfeo ed Euridice” di Gluck<br />
con studenti del TARS (con l’attivazione di un coro, gruppo di solisti di canto, strumentisti,<br />
ballo e scenografie).<br />
Opera e antiopera. Altre forme di teatro musicale. Il modello degli italiani e la risposta<br />
degli oltremontani. Modelli culturale e identificazioni nazionali in lotta. Opera e inganno,<br />
artificio, virilità. L’identità: il recitativo? I diritti della musica e i diritti del dramma. Peri,<br />
Gluck, Wagner. I lavoratori dell’opera: il cantante, lo scenografo, allora e oggi. Opera è la<br />
divulgazione. La musica popolare. L’opera di chi non va al teatro Opera e periodici, opera<br />
e cinema, opera e radio. Opera e nazione. Verdi e Wagner. I riflessi in America Latina.<br />
Opera e potere. Mitologia e corte. Storia e propaganda nell’opera. Opera e mercato.<br />
L’impresario. Opera seria e opera buffa. Opera, illuminismo e progresso. Opera e reazione.<br />
Immobilità dell’opera, dinamismo del teatro. La parola controllata. Il librettista. Opera<br />
e l’emigrazione degli italiani nelle America tra 1880 e 1920. Tra futuro e nostalgia. Opera<br />
e la creazione della nazione in Argentina, Uruguay e in altri paesi dell’America Latina.<br />
Opera e cinema nella reazione nazionalista del 1917.<br />
Bibliografia<br />
Storia dell’opera italiana, a cura di L. BIANCONI e G. PESTELLI, vol. 4, 5 e 6, Torino, 1987,<br />
1988;<br />
Il teatro dei due mondi, coordinato da A. E. CETRANGOLO, Padova, 2000; Musica in Scena.<br />
Storia dello Spettacolo Musicale, diretta da A. BASSO, Torino, 1996; Data base elaborato dagli<br />
stessi studenti e pubblicato nella pag. web dell’IMLA; libretti d’opera vari; periodici<br />
ottocenteschi conservati in fondi veneziani e no.<br />
Elementi di storia della danza e del mimo<br />
insegnamento “E. Olivieri Respighi”<br />
Docente Stefano Tomassini<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: ste.tomas@tin.it<br />
II semestre<br />
STEFANO TOMASSINI (1966), di formazione umanistica, tra Parma Torino Londra e Oxford (Vaciago’s<br />
Fellow), ha fornito, in edizione critica, la pubblicazione del libretto del ballo Prometeo di Salvatore<br />
Viganò (LegendA, Torino 1999, premio «Marino Moretti»). In ambito novecentesco ha scritto<br />
una monografia sul danzatore e coreografo romano Enzo Cosimi (Zona, Arezzo 2002), e ha raccolto<br />
in antologia parte degli scritti coreosofici di Aurel Milloss (Olschki, Firenze 2003). Ha cercato, inoltre,<br />
di ricostruire la genealogia letteraria di una metafora di lunga durata, nella tradizione occidentale:<br />
«la peste del teatro»; nonché, la ricezione italiana della teoresi teatrale di Mejerchol’d. Svolge attività<br />
di critico di danza per «Libertà».<br />
“Raccontare è come ballare”: la danza nel tempo lungo della Storia<br />
In vista della specializzazione la danza in Occidente è considerata sotto l’aspetto teorico,<br />
storico e più in generale di cultura, restaurando e mettendo in prospettiva, nella prima
150 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
parte del corso, il contributo dei suoi maggiori esponenti dalla rinascenza umanistica al<br />
postmoderno.<br />
Bibliografia<br />
W. SORELL, Storia della danza. Arte, cultura, società (1981), Il Mulino, Bologna, 1994<br />
A. MILLOSS, Coreosofia. Scritti sulla danza, Olschki, Firenze, 2003<br />
Modalità d’esame. L’esame finale sarà preceduto da dialoghi con il docente, letture, ricerche<br />
personali e brevi elaborati che ne ridurranno la portata a valutazione complessiva del<br />
lavoro già svolto dallo studente. Nota Bene. Agli studenti che avessero difficoltà a seguire il<br />
corso con regolarità (e impegnati per esempio nella compilazione delle tesi di laurea) è<br />
consentito di sostenere un esame su temi e testi concordati<br />
Elementi di storia<br />
della drammaturgia antica e classica<br />
Docente Martina Treu<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
I semestre<br />
MARTINA TREU, cultore di Storia del Teatro Greco e Latino presso l’<strong>Università</strong> di Pavia, è stata relatrice<br />
di corsi d’aggiornamento, lezioni, incontri, convegni e seminari internazionali. Ha collaborato<br />
con vari teatri (curando pubblicazioni e svolgendo mansioni di segreteria scientifica e P. R per<br />
l’Olimpico di Vicenza, l’INDA di Siracusa, l’Eliseo di Roma, il Piccolo di Milano, il Theatre des Italiens<br />
di Parigi) e con Teatridithalia alla drammaturgia dell’Orestiade di Eschilo-Pasolini. Ha pubblicato<br />
studi sulla commedia aristofanea (fra i quali Undici cori comici. Aggressività, derisione e tecniche<br />
drammatiche in Aristofane, <strong>Università</strong> di Genova, 1999) e sugli allestimenti, rivisitazioni o riscritture<br />
recenti delle tragedie di Eschilo, Sofocle, Euripide.<br />
Generi drammatici, contaminazioni e parodie<br />
Durante il corso si prenderanno in esame esempi di contaminazioni e parodie tra generi<br />
drammatici (tragedia, commedia, dramma satiresco), con l’ausilio di testi in traduzione e<br />
riprese video di spettacoli classici.<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia verrà fornita all’inizio del corso.<br />
Nota Bene. Orario di ricevimento prima e dopo le lezioni<br />
Elementi di storia della grafica,<br />
della grafica pubblicitaria, del fumetto e<br />
dei cartoons<br />
Docente Daniela Rossi<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: drossitars@yahoo.it<br />
I semestre<br />
DANIELA ROSSI si è laureata in lettere moderne presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Venezia, approfondendo<br />
l’arte contemporanea e in particolare le sue applicazioni al mondo della pubblicità e della<br />
comunicazione. Si è occupata di comunicazione all’interno di una primaria compagnia di assicura-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 151<br />
zioni maturando significative esperienze di coordinamento delle campagne pubblicitarie nazionali e<br />
pianificando iniziative di comunicazione commerciale per la rete di vendita; ha curato anche ricerche<br />
iconografiche relative all’attività dei cartellonisti italiani del primo Novecento. È consulente<br />
presso un’agenzia di pubblicità dove ha ricoperto il ruolo di “account” e ha collaborato con il responsabile<br />
dell’area marketing nella gestione di budget e nella stesura di piani di comunicazione.<br />
Il corso, approfondirà le linee storiche dell’evoluzione dei mezzi di comunicazione<br />
pubblicitaria in Italia e proporrà un’attività di laboratorio “grafico-creativo” finalizzata alla<br />
creazione di una campagna stampa.<br />
Bibliografia<br />
D. ROSSI, Il messaggio pubblicitario italiano del Novecento, CEDAM, Padova, 2003.<br />
Tutti i riferimenti bibliografici relativi al tema del corso verranno forniti direttamente<br />
dal docente.<br />
Lo studente, in funzione dei propri interessi ed orientamenti professionali, dovrà scegliere<br />
un settore specifico di approfondimento (pubblicità o fumetto). Gli studenti non<br />
frequentanti dovranno concordare con il docente il programma d’esame.<br />
Elementi di storia della musica<br />
Docente Giovanni Morelli<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: helios.unive.it<br />
e-mail: gmorelli@unive.it<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Giovanni Morelli v. sopra Elementi di etnomusicologia.<br />
Il corso sarà interamente dedicato ad un periodo di Storia della musica (italiana) limitato<br />
nel tempo, ma di grande rilevanza culturale, precisamente: L’Opera Lirica Italiana dal<br />
preromanticismo, ossia dagli anni precedenti l’affermazione di Gioachino Rossini, sino ai<br />
recenti anni ’80 del XX secolo.<br />
Dalla rinascita (settecentesca) della tragedia per musica alla “tragedia dell’ascolto”<br />
di Luigi Nono<br />
Il corso sarà sviluppato in 35 unità didattiche (lezioni) delle quali verrà fornito, all’inizio<br />
di ogni lezione, un ristretto, ma sufficiente compendio scritto. Tale breve testo (di 2400<br />
battute max) servirà agli studenti da base per alcune integrazioni, appunti, piccoli approfondimenti,<br />
cui gli studenti dedicheranno le ore di studio personalizzato previste e prescritte<br />
per l’ottenimento dei 4 cfu del modulo.<br />
Bibliografia<br />
Si consiglia come bibliografia di riferimento una scelta fra il volumetto di L. BIANCONI,<br />
Il teatro d’opera in Italia; geografia, caratteri, storia, Bologna, il Mulino, 1993 e i capitoli dedicati<br />
all’opera italiana nel Manuale di storia della musica di E. SURIAN (Milano, Rugginenti<br />
ultima ed.), vol. III, pp.718-769.<br />
Propedeuticità. Potrebbe essere oltremodo utile agli studenti prendere contatto approfondito<br />
col libro di Bianconi o con le pagine del manuale di Surian prima dell’inizio del<br />
corso.
152 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Modalità d’esame. L’esame comporterà sia la valutazione di una prova scritta (almeno 10<br />
risposte a una batteria di 20 domande relative a uno dei volumi consigliati in bibliografia)<br />
che avrà luogo nell’ultimo giorno di lezione, sia la valutazione. del lavoro svolto negli approfondimenti<br />
delle 35 unità didatt. Modalità di frequenza. Obbligatoria. Nota Bene. Gli<br />
studenti integreranno le unità didattiche distribuite all’inizio d’ogni lezione volta a volta,<br />
consegnando l’elaborato al momento della consegna del nuovo testo ad ogni lezione. Seminari<br />
e altre attività integrative. Gli elaborati d’integrazione e note applicati alle 35 unità didattiche<br />
saranno conservati in segreteria in una cartella personalizzata. Gli studenti potranno<br />
eventualmente integrare gli elaborati consegnati prima dell’esame. La votazione<br />
finale risulterà dalle media delle 2 valutazioni.<br />
Elementi di storia della musica da film<br />
insegnamento “Nino Rota”<br />
Convenzione con il Fondo Nino Rota della Fondazione Cini<br />
Docente Roberto Pugliese<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: roberto.pugliese@gazzettino.it<br />
II semestre<br />
ROBERTO PUGLIESE è nato a Venezia nel 1952, laureato in lettere all’<strong>Università</strong> di <strong>Ca</strong>’ Foscari con<br />
tesi sul cinema di Stanley Kubrick, giornalista professionista, caposervizio Cultura e Spettacoli e<br />
critico cinematografico del Gazzettino, componente il direttivo di Segnocinema dove cura la rubrica<br />
“Segnodischi”, autore di saggi e monografie sulla musica cinematografica e sul cinema di Dario Argento,<br />
Brian De Palma, Alfred Hitchcock, Sergio Leone, John <strong>Ca</strong>rpenter, David Cronenberg, Stanley<br />
Kubrick.<br />
Il corso si propone di affrontare, attraverso la messa a fuoco e l’analisi di tendenze, generi,<br />
autori, sodalizi regista-compositore, “scuole nazionali”, alcune metodologie di utilizzo<br />
della musica al cinema, basandosi soprattutto sull’esemplificazione audiovisiva e su<br />
un percorso di tipo storico.<br />
John Williams e la saga di “Star Wars”: il modello wagneriano<br />
Obiettivo dell’analisi è l’individuazione e la comparazione delle identità strutturali, mitologiche,<br />
narrative e musicologiche esistenti fra le partiture di Williams per i capitoli della<br />
saga fantascientifica di George Lucas e il “Ring” wagneriano, soprattutto per quanto riguarda<br />
l’uso del leitmotiv e il suo sviluppo nei vari capitoli e nella definizione evolutiva<br />
dei vari personaggi.<br />
Bibliografia<br />
Testo base del corso, che comunque si fonderà sull’esemplificazione in audio e in video<br />
tratta sia dalla vecchia trilogia che dai due nuovi Episodes, oltre che dall’Anello del Nibelungo<br />
wagneriano, è il saggio di Kristian Evensen reperibile nella traduzione italiana sui<br />
siti internet http: //www.guerrestellari.net/athenaeum/influ_menuradici_ring.html e<br />
http: //www.guerrestellari.net/athenaeum/music_identita.html, dei quali comunque il<br />
docente provvederà personalmente a fornire copie stampate agli studenti.<br />
Modalità d’esame. Gli esami prevedono la presentazione preventiva di una tesina (di formato,<br />
lunghezza e struttura a libera discrezione dello studente) sull’argomento del corso.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 153<br />
Elementi di storia della poesia per musica<br />
Docente Francesco Cesari<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: cesarfra@tin.it<br />
I semestre<br />
FRANCESCO CESARI si è laureato nel 1995 con Giovanni Morelli all’<strong>Università</strong> di Venezia. Specialista<br />
dell’opera italiana, ha pubblicato saggi su Puccini, Bellini, Ponchielli, Cilea e ha curato l’edizione<br />
delle Ventidue composizione vocali da camera di Vincenzo Bellini, Milano, Suvini-Zerboni 2000.<br />
Quest’è un telegramma di molteplici parole. Metrica, parola e canto<br />
Metro poetico, ritmo musicale, metro musicale e loro rapporti. Esempi tratti dal repertorio<br />
italiano. Panoramica storica e approfondimenti dedicati a singoli autori.<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia sarà presentata durante il corso.<br />
Propedeuticità. Poiché il corso si svilupperà intorno all’ascolto e alla lettura degli spartiti,<br />
è importante che gli studenti abbiano una conoscenza minima della notazione musicale.<br />
Modalità d’esame. Esercitazione scritta ed esame orale. Quest’ultimo sarà un breve colloquio<br />
sul contenuto dell’esercitazione scritta. Nota Bene. La frequenza non è obbligatoria<br />
ma, poiché le conoscenze acquisite durante le lezioni saranno il presupposto essenziale<br />
per affrontare l’esercitazione scritta, non è previsto un programma alternativo.<br />
Elementi di storia<br />
dello spettacolo medievale e rinascimentale<br />
Docente Roberto Cuppone<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: cupp@libero.it<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Roberto Cuppone v. Elementi di storia dei generi teatrali popolari.<br />
Alle origini del Teatro Veneto<br />
La grande commedia rinascimentale veneta (Ruzante, <strong>Ca</strong>lmo, Giancarli, i grandi testi di<br />
autore anonimo) è il primo fondamento di una idea postuma, novecentesca, di Grande<br />
Teatro Veneto. Lo studio di questa produzione e di alcuni documenti ad essa precedenti<br />
(mariazi, laudi, lamenti) è interessante oggi per comprendere la questione di una “identità”<br />
del Teatro Veneto: storica, linguistica e finanche tecnica, relativa a temi e strumenti<br />
(sperimentalismo linguistico, tipi fissi, rapporto città-campagna) talvolta ripresi e teorizzati<br />
nell’Ottocento e nel Novecento.<br />
Il corso, nella sua parte generale, illustrerà con l’aiuto di strumenti audiovisivi: a) i caratteri<br />
costitutivi del teatro medievale, in generale e nel Veneto, b) i primi documenti teatrali<br />
in volgare veneto, c) la commedia rinascimentale veneta (gli attori-autori, la nascita
154 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
del professionismo); nella parte pratica condurrà una esercitazione su Betia di Ruzante e<br />
sulla forma del mariazo.<br />
Bibliografia<br />
L’esame orale verterà sulla discussione di una dispensa a cura del docente e su un testo<br />
fra quelli che verranno consigliati all’inizio del corso; ai non frequentanti sarà richiesto<br />
un ulteriore testo di approfondimento.<br />
Elementi di teoria musicale<br />
Docente Paolo Pinamonti<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: pinamont@unive.it<br />
I semestre<br />
PAOLO PINAMONTI è ricercatore confermato di "Musicologia e Storia della Musica". Nelle sue ricerche<br />
si è occupato di alcuni aspetti della vita teatrale veneziana nell’Ottocento (Rossini, Meyerbeer,<br />
Bellini e Donizetti, curando l’edizione critica del Sigismondo di Rossini), di alcuni temi della storia<br />
della musica del Novecento (Malipiero, <strong>Ca</strong>sella, Nono, Maderna) e di questioni e problemi relativi<br />
alla metodologia dell’indagine musicologica, ricerche che si sono concretizzati in varie pubblicazioni.<br />
Un ulteriore ambito di studi è legato ad una serie di lavori sull’opera di Manuel de Falla.<br />
Dal 1997 al 2000 è stato Direttore Artistico del Teatro La Fenice di Venezia e dal 2001 il Ministero<br />
della Cultura Portoghese lo ha chiamato alla Direzione del Teatro Nacional São <strong>Ca</strong>rlos di Lisbona.<br />
Nel corso delle lezioni oltre ad una analisi del testo di Johann Joseph Fux, Gradus ad<br />
Parnassum (1725), saranno affrontate alcune questioni relative alla ricezione del trattato di<br />
Fux nell’opera di Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert, che su questo trattato si sono<br />
formati.<br />
Il Gradus ad Parnassum (1725) di Johann Joseph Fux. Lettura ed analisi del testo<br />
Bibliografia<br />
J. J. FUX, Gradus ad Parnassum (1725), texte original intégral. Introduction, traduction et<br />
notes par Jean-Philippe Navarre, Sprimont, Pierre Madraga èditeur, 2000, o eventuali<br />
altre edizioni moderne. Si consiglia inoltre la lettura di D. DE LA MOTTE, Manuale<br />
d’armonia, Firenze, La Nuova Italia, Firenze, 1988, 1995 2<br />
Modalità d’esame. L’esame prevede un colloquio orale oltre alla presentazione di brevi<br />
personali lavori. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata Nota Bene.<br />
Non è un corso di alfabetizzazione musicale di base. Agli studenti privi di queste nozioni<br />
si suggerisce lo studio preliminare del testo: O. KAROLY, La grammatica della musica, Torino,<br />
Einaudi, 1998.<br />
Docente responsabile Luigi Sperti<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: sperti@unive.it<br />
contratto integrativo di Elementi di topografia antica: Annapaola Mosca<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: annapaol@unive.it<br />
I semestre<br />
Elementi di topografia antica
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 155<br />
Per il curriculum del docente Luigi Sperti v. sopra Archeologia e storia dell’arte greca e romana B.<br />
Per il curriculum della docente Annapaola Mosca v. oltre Topografia e urbanistica del mondo antico.<br />
Introduzione alla topografia antica<br />
Fonti per lo studio della disciplina; storia degli studi topografici; lettura e analisi delle<br />
fotografie aeree e delle carte topografiche; tecniche edilizie utilizzate nell’antichità; viabilità<br />
antica; centuriazione; principali fenomeni insediativi nell’antichità; metodologie<br />
d’indagine nella ricerca topografica; GIS.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni.<br />
Manuale di riferimento: G. BONORA, P. L. DALL’AGLIO, S. PATITUCCI, G. UGGERI, La<br />
topografia antica, Bologna, Clueb, 2000 (pp. 15-59; 105-240) o, in alternativa, F. CASTA-<br />
GNOLI, G. A. MANSUELLI, N. ALFIERI, Geografia e topografia storica, in “Enciclopedia Classica”,<br />
sezione III, vol. X, 3-4, Torino, Sei, 1957.<br />
Modalità d’esame. Prova scritta. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza. Nota Bene.<br />
Gli studenti impossibilitati a frequentare sono pregati di concordare con la docente un<br />
programma alternativo. Seminari e altre attività integrative. Eventuali iniziative saranno comunicate<br />
a lezione.<br />
Docente Guido Sartorelli<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: www.artsystem.it/sartorelli<br />
e-mail: guisartorelli@libero.it<br />
Elementi di videoarte<br />
GUIDO SARTORELLI, artista veneziano dell’area concettuale, per la sua ricerca di tipo strutturale utilizza<br />
anche il video a partire dal 1974 fino ai primi anni ottanta. Ha preso parte a numerosissime<br />
videorassegne in Italia e in altri Paesi quali Svizzera, Gran Bretagna, Belgio, Spagna, Grecia, Argentina.<br />
Alcuni suoi videonastri degli anni settanta prodotti dalla Galleria del cavallino di Venezia sono<br />
stati acquisiti dal Museo Multimediale di Tokyo (I.c.c.). Guido Sartorelli risiede e lavora a Venezia.<br />
Il corso fa particolare riferimento alla videoarte degli anni settanta, epoca della sua piena<br />
affermazione in ambito internazionale, e prosegue fino alle espressioni più recenti.<br />
Videoarte vista da un artista con riferimento particolare alle esperienze internazionali<br />
a Venezia<br />
Bibliografia<br />
F. MENNA, La linea analitica dell’arte moderna, Einaudi, Torino, 1975<br />
V. FAGONE, L’immagine video, Feltrinelli, Milano, 1990<br />
Propedeuticità. In armonia con le caratteristiche linguistiche del video negli anni 70, la<br />
sua rivisitazione sarà preceduta da una premessa riguardante l’aspetto analitico delle prime<br />
e seconde avanguardie.<br />
Seminari e altre attività integrative. Sono previsti incontri con protagonisti (videoartisti,<br />
produttori, galleristi) dagli anni 70 ad oggi. È prevista la pubblicazione di una dispensa
156 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Docente Fulviomario Broilo<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: fulbroil@unive.it<br />
II semestre<br />
I Modulo<br />
Epigrafia e antichità romane<br />
Introduzione all’epigrafia e alle antichità romane<br />
Approfondimenti sulla produzione e tecnica epigrafica, sulla classificazione delle iscrizioni<br />
e sulla storiografia delle persone.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni.<br />
G. C. SUSINI, Epigrafia Romana, Jouvence, Roma, 1982<br />
II Modulo<br />
Aspetti della vita economica e sociale nell’Alto Impero Romano<br />
Ricerca sulle testimonianze epigrafiche e antiquarie.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni.<br />
A. DONATI, Epigrafia Romana, Il Mulino, Bologna, 2002<br />
Modalità d’esame. Il I modulo avrà come esito una prova scritta mentre al secondo seguirà<br />
una prova orale. Modalità di frequenza. é vivamente consigliata una frequenza assidua.<br />
Nota Bene. In caso di impossibilità motivata si prega di contattare il docente per eventuali<br />
alternative bibliografiche. Seminari e altre attività integrative. Il docente riceve gli studenti<br />
dopo le lezioni. Si terranno alcuni approfondimenti seminariali in sede con successiva verifica<br />
autoptica al Museo Archeologico di Portogruaro.<br />
Docente Claudia Antonetti<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: cordinat@unive.it<br />
I semestre<br />
Epigrafia greca<br />
CLAUDIA ANTONETTI è professore di Storia Greca dal 1993. È valutatore della Comunità Europea,<br />
ha ideato e coordinato il Master Europeo (CDA Socrates) The Archaeology and Dynamics of Writing<br />
(1997/8 -1999/2000) ed ha collaborato con l’<strong>Università</strong> di Münster al progetto bilaterale italotedesco<br />
Vigoni per la formazione alla ricerca nel settore epigrafico (2000-2001). Si occupa di ricerche<br />
storico-epigrafiche sulla Grecia occidentale e le isole ioniche (Etolia, Acarnania, Epiro, Corcira);<br />
di studi sulle tradizioni della dorizzazione in Grecia centrale e nelle isole doriche dell’Egeo; del<br />
commento storico a Dionigi il Periegeta e della tradizione dei Geografi Greci Minori; della valorizzazione<br />
e pubblicazione di Iscrizioni greche della Venetia.<br />
Corso istituzionale, rivolto a tutti gli studenti della Laurea triennale che debbano o vogliano<br />
affrontare la preparazione di base della materia.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 157<br />
L’Epigrafia greca dalle origini alla civiltà greco-romana: lineamenti generali<br />
Il corso illustra la nascita della scrittura alfabetica greca nel contesto delle scritture mediterranee,<br />
i principali alfabeti dell’età arcaica, l’evoluzione dell’alfabeto greco dall’arcaismo<br />
all’età ellenistico-romana, le peculiarità e il significato dell’epigrafia greca, la problematica<br />
dell’archiviazione e della divulgazione epigrafica, la classificazione, lo studio, l’edizione<br />
scientifica delle iscrizioni attraverso esempi di vita pubblica e privata.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni (con i testi epigrafici esaminati)<br />
M. GUARDUCCI, L’epigrafia greca dalle origini al tardo impero, Roma, Istituto Poligrafico e<br />
Zecca dello Stato, 1987; G. R. CARDONA, Antropologia della scrittura, Torino (Loescher),<br />
1981; Sapere e scrittura in Grecia, a cura di M. DETIENNE, Roma-Bari, Laterza, 1989<br />
Programma per non frequentanti:<br />
Il programma è lo stesso dei frequentanti. In sostituzione degli appunti e delle iscrizioni<br />
presentate a lezione, è previsto lo studio del seguente dossier di testi epigrafici: da R.<br />
MEIGGS, D. LEWIS, A Selection of Greek Historical Inscriptions to the End of the Fifth Century<br />
B. C., revised edition, Oxford, 1992, traduzione e commento storico dei testi nr. 14<br />
(decreto ateniese concernente Salamina), 23 (il “decreto di Temistocle”), 27 (ex-voto<br />
delfico dei Greci vittoriosi sui Persiani), 63 (alleanza tra Atene e Reggio), 64 (alleanza<br />
tra Atene e Leontini). Da L. MORETTI, Iscrizioni storiche ellenistiche, I, Firenze, La Nuova<br />
Italia, 1967, traduzione e commento storico dei testi nr. 3 (concessione della cittadinanza<br />
ad Aineto di Rodi), 10 (supplica dello schiavo pubblico Antiphates), 37 (dedica di Aristaineto<br />
in onore di T. Quinzio Flaminino), 47 (statua onoraria di Filippo V), 55 (decreto<br />
di Platea in ringraziamento agli Stinfalii)<br />
Modalità d’esame. La verifica avverrà in tutti gli appelli e per tutti gli studenti tramite un<br />
test scritto e verterà sui contenuti delle lezioni e delle letture indicate in bibliografia. Nota<br />
Bene. Per poter seguire il corso la conoscenza del greco antico è indispensabile. Seminari e<br />
altre attività integrative. Le attività sostitutive di stages e tirocinio connesse al Laboratorio<br />
Epigrafico del Dipartimento saranno rese note all’inizio di ogni semestre anche sul sito<br />
web di Facoltà.<br />
Docente Luigi Lentini<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: lentini@unive.it<br />
II semestre<br />
Epistemologia<br />
LUIGI LENTINI. Ha insegnato filosofia teoretica e filosofia della scienza. Si occupa di epistemologia<br />
ed etica della scienza.<br />
Il corso presenta, anche in chiave critica, il pensiero filosofico contemporaneo sulla natura<br />
e sul valore della conoscenza scientifica, che costituisce la forma di conoscenza dominante<br />
nella cultura occidentale contemporanea.<br />
I Modulo<br />
Cosa distingue la conoscenza scientifica dalle altre forme di conoscenza?<br />
Popper: fallibilismo e razionalismo critico.
158 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Bibliografia<br />
K. POPPER, Scienza e filosofia, Einaudi, Torino; K. POPPER, Conoscenza oggettiva, Armando,<br />
Roma (solo l’Appendice, intitolata Il recipiente e il faro: due teorie della conoscenza)<br />
Appunti dalle lezioni.<br />
Propedeuticità. Il I modulo, pur costituendo una unità didattica compiuta, trova il suo naturale<br />
sviluppo contenutistico e il suo approfondimento nel II modulo.<br />
II Modulo<br />
Cosa distingue la conoscenza scientifica dalle altre forme di conoscenza?<br />
Dopo Popper. La teoria dei paradigmi di Kuhn e l’anarchismo metodologico di Feyerabend.<br />
Bibliografia<br />
T. KUHN, La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Einaudi, Torino; P. FEYERABEND, Il realismo<br />
scientifico e l’autorità della scienza, Il Saggiatore, Milano (parte seconda)<br />
Appunti dalle lezioni.<br />
Propedeuticità. I modulo di Epistemologia.<br />
Modalità d’esame. Colloquio su: contenuto delle lezioni; testi in programma. Modalità di<br />
frequenza. Data la bibliografia d’esame, il corso richiede piena disponibilità di frequenza.<br />
Nota Bene. È prevista la partecipazione all’attività didattica di Matteo Collodel, che collaborerà<br />
alla lettura e al commento dei testi d’esame.<br />
Docente (I modulo) Luigi Tarca<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: tarca@unive.it<br />
Docente responsabile (II modulo) Luigi Tarca<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: tarca@unive.it<br />
contratto integrativo di Ermeneutica e dialettica: Davide Spanio<br />
II semestre<br />
Ermeneutica filosofica<br />
LUIGI VERO TARCA è professore ordinario di Ermeneutica Filosofica presso questa Facoltà dove insegna<br />
anche Logica, è presidente del Collegio didattico di Filosofia e tiene il “Seminario aperto di<br />
pratiche filosofiche”; in precedenza ha insegnato pure Filosofia teoretica presso l’<strong>Università</strong> di Salerno.<br />
Allievo di Emanuele Severino, ha elaborato una proposta teorica presentata in una serie di<br />
saggi tra i quali Il linguaggio sub specie aeterni (1986, sul pensiero di Wittgenstein); Elenchos. Ragione e<br />
paradosso nella filosofia contemporanea (1993); Differenza e negazione (2001); Introduzione alla logica formale<br />
(2003, scritto con F. Berto); e infine La filosofia come stile di vita. Introduzione alle pratiche filosofiche (B.<br />
Mondadori, 1993), scritto con R. Màdera.<br />
A partire da una panoramica essenziale del pensiero ermeneutico contemporaneo, il<br />
corso fornisce alcune esemplificazioni concrete della pratica ermeneutica che caratterizza<br />
l’esperienza filosofica. Nel II modulo si affrontano alcune tematiche caratteristiche<br />
dell’ermeneutica filosofica contemporanea, con particolare riguardo alle questioni concernenti<br />
la relazione tra il pensiero, l’essere e il linguaggio, collocata nel contesto della<br />
trama speculativa dettata dalla tradizione metafisica occidentale.
I Modulo<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 159<br />
Interpretazione, verità ed esistenza<br />
1. “Introduzione all’ermeneutica filosofica: il problema dell’interpretazione nella filosofia<br />
del XX secolo”. Viene fornita una panoramica essenziale del pensiero ermeneutico<br />
contemporaneo e delle sue problematiche. 2. “Pratiche della verità: la filosofia come interpretazione<br />
dell’esistenza”. A partire dalla lettura e commento di un classico, in questo<br />
caso Heidegger, si affronta il problema fondamentale della filosofia intesa come interpretazione<br />
dell’esistenza.<br />
Bibliografia<br />
Per il punto 1. uno a scelta tra i seguenti testi: F. BIANCO, Introduzione all’ermeneutica,<br />
Laterza, Roma-Bari; M. FERRARIS, Storia dell’ermeneutica, Bompiani, Milano; L. PERISSI-<br />
NOTTO, Le vie dell’interpretazione nella filosofia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2002<br />
Per il punto 2. lettura di un classico: M. HEIDEGGER, Che cos’è metafisica? (trad. it.),<br />
Adelphi, Milano. Per la comprensione del discorso svolto a lezione il testo di riferimento<br />
è: R. MÀDERA, L. V. TARCA, La filosofia come stile di vita. Introduzione alle pratiche filosofiche,<br />
Bruno Mondadori, Milano, 2003<br />
Propedeuticità. Nessuna propedeuticità.<br />
II Modulo<br />
Dialettica ed ermeneutica. La riforma del metodo hegeliano: Gentile e Gadamer<br />
Argomento del corso è la lettura gadameriana della dialettica di Hegel, che ci si propone<br />
di indagare alla luce della “riforma della dialettica hegeliana” di Giovanni Gentile. Il confronto<br />
con l’esito determinato dall’attualismo intende far risaltare, grazie al contrasto, la<br />
fisionomia speculativa della “dialettica” gadameriana, chiamata dal filosofo marburghese a<br />
“riprendersi nell’ermeneutica”, provando però a scorgere gli elementi che accomunano<br />
questi due tentativi di emanciparsi dall’idealismo hegeliano senza rinunciare a Hegel e al<br />
suo “metodo”.<br />
Questi i temi del corso: 1. Cos’è la dialettica? 2. La dialettica degli antichi e dei moderni.<br />
3. Gentile: la riforma della dialettica hegeliana. 4. Gadamer: la dialettica di Hegel. 5.<br />
Gadamer: i limiti della filosofia della riflessione. 6. Gentile e Gadamer: il concetto di esperienza.<br />
7. Dall’ermeneutica all’ontologia: il filo conduttore del linguaggio.<br />
Bibliografia<br />
H. G. GADAMER, Verità e metodo, Milano, Bompiani (Parte seconda, cap. II. 3; Parte terza,<br />
§§ 1 – 3; H. G. GADAMER, La dialettica di Hegel, Genova, Marietti (parti da definire);<br />
G. GENTILE, La riforma della dialettica hegeliana, II ed. (e seguenti), Firenze, Sansoni (Parte<br />
prima; Parte seconda, capp. VII-IX); G. BRIANESE, Invito al pensiero di Gentile, Milano,<br />
Mursia, pp. 65-70; 175-190; M. FERRARIS, Storia dell’ermeneutica, Milano, Bompiani<br />
(<strong>Ca</strong>p.III.2.1); F. BIANCO, Introduzione all’ermeneutica, Roma–Bari, Laterza (<strong>Ca</strong>p. XI).<br />
Propedeuticità. Nessuna.<br />
Modalità d’esame. Gli esami si svolgeranno in forma orale. Modalità di frequenza. La frequenza<br />
non è obbligatoria, tuttavia è consigliata. Nota Bene. Il II modulo è affidato a Davide<br />
Spanio. Seminari e altre attività integrative. Gli studenti che lo desiderano potranno partecipare<br />
ad alcune attività seminariali connesse al “Seminario aperto di pratiche filosofiche”,<br />
che fa riferimento allo stesso docente L. V. Tarca.
160 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Docente Paola Corò <strong>Ca</strong>pitanio<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: coropa@unive.it<br />
I semestre<br />
Esegesi delle fonti per la storia<br />
del Vicino Oriente Antico<br />
PAOLA CORÒ CAPITANIO (Venezia, 1973) è dottore di ricerca in Semitistica e svolge attività come<br />
assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità. Ha insegnato Elementi di Assiriologia,<br />
come titolare di contratto integrativo, all’<strong>Università</strong> degli Studi di Trieste. Attualmente è<br />
professore a contratto di Assiriologia presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari. Si occupa di storia, lingue e<br />
letterature della Mesopotamia del II e I millennio a. C. Collabora con il British Museum di Londra<br />
per la pubblicazione di un lotto di tavolette cuneiformi inedite di età seleucide provenienti dalla città<br />
di Uruk-Warka.<br />
Il corso verte sullo studio dei fondamenti della grammatica della lingua accadica, condotto<br />
di pari passo con un’introduzione allo studio della scrittura cuneiforme. A questi<br />
sarà affiancata l’analisi delle problematiche della traslitterazione, trascrizione e traduzione<br />
del testo cuneiforme.<br />
Introduzione alla lingua accadica<br />
Grammatica accadica elementare con introduzione alla scrittura cuneiforme ed esercitazioni<br />
di traduzione (lettura, traslitterazione, trascrizione).<br />
Bibliografia<br />
R. CAPLICE, Introduction to akkadian, Roma, Pontificio Istituto Biblico, 1988<br />
Propedeuticità. Si consiglia la frequenza contemporanea del corso di Storia del Vicino Oriente<br />
antico.<br />
Modalità d’esame. L’esame consisterà in una breve prova scritta di traduzione di uno dei<br />
testi affrontati durante il corso, integrata da un colloquio. Modalità di frequenza. La frequenza<br />
è vivamente consigliata. Nota Bene. Gli studenti non frequentanti o che avessero<br />
già conoscenze della lingua accadica sono invitati a contattare la docente per concordare<br />
un programma sostitutivo. Seminari e altre attività integrative. Gli studenti che seguiranno il<br />
corso potranno accedere alle offerte di attività sostitutive di stage e tirocinio attivate nel I e<br />
II semestre dai docenti della sezione di Storia antica.<br />
Docente Daniele Goldoni<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: goldoni@unive.it<br />
I semestre<br />
Estetica<br />
DANIELE GOLDONI, professore associato, presso il Dipartimento di Filosofia e teoria delle Scienze,<br />
ha pubblicato libri su Marx (Il mito della trasparenza, Unicopli, Milano 1982), su Hegel (Il riflesso<br />
dell’Assoluto, Guerini, Milano 1992), su Hölderlin (Filosofia e paradosso, ESI, Napoli 1990), saggi su<br />
Goethe, Hölderlin, Hegel, Heidegger, Levinas, Gadamer, con particolare attenzione alla relazione<br />
arte-linguaggio-verità.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 161<br />
Questo corso intende offrire alcuni elementi fondamentali di estetica moderna e contemporanea<br />
agli studenti di diversi indirizzi di laurea (filosofia, lettere, beni culturali,<br />
Tars, lingue e letterature straniere, scienze sociali...) attraverso una scelta di testi da Kant a<br />
Jakobson e Gadamer.<br />
Nascita e sviluppi dell’estetica<br />
I temi saranno la nascita moderna dell’estetica (Baumgarten, Kant, Schiller), la “fine<br />
dell’arte” (Hegel) e qualche indicazione sommaria sull’oltrepassamento dell’estetica in<br />
correnti critiche e filosofiche contemporanee (Heidegger, Merleau-Ponty, Gadamer, Jakobson,<br />
Derrida). Durante il corso si costruirà un percorso attraverso passi tratti da alcune<br />
opere di questi autori. I testi (indicati nella bibliografia) saranno commentati in classe,<br />
perciò è opportuno che gli studenti se li procurino fin dall’inizio. Ogni studente dovrà<br />
inoltre approfondire uno degli autori proposti dal corso, leggendone un’opera intera o un<br />
gruppo di saggi (potrà proporre anche altro autore da concordare, congruente con il corso).<br />
È richiesta la conoscenza del manuale di S. GIVONE, Storia dell’estetica, Laterza, Bari,<br />
1988. Qualche modifica al programma potrà essere decisa durante il corso<br />
Bibliografia<br />
Passi tratti da I. KANT, La critica del giudizio (Introduzione, paragrafi 1-23 e 40-59); F.<br />
SCHILLER, Lettere sull’educazione estetica dell’umanità (lettere 6, 10, 19-fine); HEGEL: Fenomenologia<br />
(tr. it. De Negri, La Nuova Italia, pp. 255-8), Lezioni di estetica (“confutazione<br />
di alcune obiezioni...” (tr. it. Einaudi pp. 14-16) e “il sistema delle singole arti”); H-G.<br />
GADAMER: Verità e metodo (tr. Vattimo, Bompiani 1972 pp. 110 e segg. e 132 e segg.); R.<br />
JAKOBSON: il saggio Linguistica e poetica, contenuto in Saggi di linguistica generale, Feltrinelli.<br />
Il manuale S. GIVONE, Storia dell’estetica, Laterza, Bari, 1988.<br />
Modalità d’esame. L’esame verterà sulle lezioni, sui testi degli autori, sull’autore scelto<br />
dallo studente, sul manuale. Si prevede, in linea di massima, che l’esame sarà per iscritto.<br />
Comunque comunicazioni definitive al riguardo verranno date durante il corso. Seminari<br />
e altre attività integrative. Il corso potrà essere affiancato da un Laboratorio di Estetica<br />
Docente Maria Luisa Ciminelli<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
sito web: http: //www.ethnoanthropologica.org<br />
e-mail: ciminell@unive.it<br />
I semestre<br />
Etnoantropologia<br />
MARIA LUISA CIMINELLI, dottore di ricerca in Antropologia culturale, etnologia e tradizioni popolari,<br />
ha insegnato nelle <strong>Università</strong> di Roma Tor Vergata, Firenze e <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia. Dal 1990<br />
svolge attività di ricerca in Africa, tra i Bamanan del Mali, su temi di etnopsichiatria, etnologia e semantica<br />
cognitiva. Pubblicazioni: «Le “ragioni culturali” delle mutilazioni genitali femminili: note<br />
critiche sulla definizione di MFG dell’OMS/WHO», La Ricerca Folklorica, 46 (2003): 39-50; Follia del<br />
sapere e saperi della follia. Percorsi etnopsichiatrici tra i Bamanan del Mali, Milano, F. Angeli, 1998; con V.<br />
Lanternari (a cura di), Medicina, magia, religione, valori. Volume II: Dall’antropologia all’etnopsichiatria,<br />
Napoli, Liguori, 1998.<br />
La differenza culturale: il sapere etnoantropologico
162 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Il corso costituisce un’introduzione propedeutica alle teorie, ai metodi, al linguaggio e<br />
ai campi del sapere etnoantropologico.<br />
Bibliografia<br />
E. A. SCHULTZ, R. H. LAVENDA, Antropologia culturale, Zanichelli, Bologna 1999<br />
Un testo di approfondimento da scegliere nell’elenco che sarà fornito durante il corso.<br />
Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare la docente per l’assegnazione della<br />
bibliografia integrativa.<br />
Modalità d’esame. Esame scritto (prove differenziate per frequentanti e non frequentanti).<br />
Modalità di frequenza. La presenza è vivamente raccomandata. Nota Bene. Durante<br />
l’intero anno accademico è possibile il ricevimento per e-mail; il ricevimento personale è<br />
possibile durante il periodo delle lezioni, negli orari che saranno comunicati all’inizio del<br />
corso.<br />
Docente Gianfranco Bonesso<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: gianbo@unive.it<br />
I semestre<br />
Etnografia<br />
GIANFRANCO BONESSO, laureato in Etnologia, ha realizzato la sua ricerca sul campo nei centri i pesca<br />
della laguna di Venezia ricostruendo alcuni repertori dei saperi popolari utilizzati nel lavoro. Ha<br />
lavorato nell’ambito delle scienze sociali applicate, dell’immigrazione e delle relazioni interculturali.<br />
I suoi attuali interessi di ricerca sono orientati da una parte sul versante dell’etnografia della laguna,<br />
della costruzione e trasmissione dei saperi popolari, dall’altro lato sull’antropologia applicata in<br />
campo socioeducativo, nella mediazione e nei cambiamenti delle “culture migranti”. Articoli recenti:<br />
Granchi in laguna. La produzione di moéche a Burano, “La Ricerca Folklorica”, n. 42, ottobre 2000,<br />
pp. 5-26. Il viaggio del mestièr geóso, “Venetica”, 2001, XV, terza serie, pp.115-143.<br />
Il corso si propone di introdurre alle metodologie etnografiche e agli strumenti specifici<br />
per la ricerca sul campo. Oltre ad una breve ricostruzione storica dell’utilizzo ed dell’evoluzione<br />
della pratica etnografica, saranno esaminati in dettaglio alcuni nodi problematici<br />
con particolare riferimento all’organizzazione della ricerca, al reperimento e utilizzo delle<br />
fonti, al rapporto con gli informatori, all’analisi dei dati, alla costruzione del testo.<br />
Metodologie e strumenti della ricerca etnografica. Interdisciplinarietà e ricerca sul<br />
campo: Ernesto De Martino e la spedizione nel Salento<br />
Dopo una rassegna su strumenti e metodi della ricerca etnografica, la parte monografica<br />
del modulo si propone di affrontare la questione del rapporto tra etnografia ed altre discipline<br />
a partire da esperienze condivise di ricerca sul campo. Si prenderà come riferimento<br />
la “spedizione” nel Salento effettuata nel 1959 da un gruppo di ricerca coordinato da Ernesto<br />
De Martino e formato da antropologi, medici, assistenti sociali, psicologi, etnomusicologi,<br />
fotografi.<br />
Attraverso il resoconto di quell’esperienza, che ha documentato ed analizzato il tarantismo<br />
nelle forme che ancora sopravvivevano, basandoci sul testo demartiniano e su alcuni<br />
saggi, proveremo ad esaminare i contributi alla ricerca provenienti dalle diverse discipline,<br />
i punti di vista, gli strumenti e i momenti di confronto fra i protagonisti.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 163<br />
Bibliografia<br />
Per la parte generale: C. BIANCO, Dall’evento al documento. Orientamenti etnografici, Roma,<br />
Cisu, 1988, pp. 49-211; U. FABIETTI, R. MALIGHETTI, V. MATERA, Dal tribale al globale,<br />
Milano, Mondatori, 2000 (Parte seconda. Il lavoro etnografico, pp. 91-161). Durante le lezioni<br />
saranno presentati e discussi alcuni resoconti etnografici tratti da E. SERVICE, Introduzione<br />
all’etnologia, Torino, Loescher, 1982 (i non frequentanti potranno sostituire<br />
questa parte con letture alternative concordate)<br />
Per la parte monografica: E. DE MARTINO, La terra del rimorso. Contributo ad una storia religiosa<br />
del Sud, Milano, Il Saggiatore, 1961. Saranno inoltre proposte letture da: Ernesto<br />
De Martino. La ricerca e i suoi percorsi, «La Ricerca Folklorica», n. 13, aprile 1986, numero<br />
monografico a cura di C. GALLINI; Tra furore e valore: Ernesto De Martino, «Bollettino<br />
dell’Istituto Ernesto De Martino», n. 5-6, 1996; C. GALLINI, La ricerca, la scrittura, in E.<br />
De Martino, Note di campo, a cura di C. Gallini, Lecce, ed. Argo, 1995, pp. 9-74<br />
Modalità esami. Per gli studenti frequentanti: l’esame è orale e richiede la conoscenza approfondita<br />
dei due testi indicati come parte generale (le pagine indicate) e del testo di riferimento<br />
per la parte monografica. Gli studenti dovranno inoltre presentare almeno una<br />
settimana prima dell’esame una breve scheda (con sintesi ed osservazioni) su un articolo o<br />
su un saggio fra quelli proposti durante le lezioni, da concordarsi con il docente. Per gli<br />
studenti non frequentanti: al programma di esame previsto per i frequentanti, va aggiunta<br />
una lettura da concordarsi (sostitutiva del testo di E. Service); si richiede inoltre la presentazione<br />
di due brevi schede (con sintesi ed osservazioni) di articoli o saggi da concordarsi<br />
col docente. Seminari e altre attività integrative. La lettura dei resoconti etnografici proposti<br />
da E. Service sarà effettuata con modalità seminariali e quindi richiederà la partecipazione<br />
e la condivisione della lettura e dei commenti critici da parte dei frequentanti. Durante le<br />
lezioni si prevede una uscita per sperimentare direttamente modalità di osservazione o di<br />
rilevazione sul campo.<br />
Docente Glauco Sanga<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: sanga@unive.it<br />
I semestre<br />
Etnolinguistica<br />
GLAUCO SANGA (Milano 1947) ha compiuto studi e ricerche sul campo di etnologia e di linguistica,<br />
principalmente sulle culture popolari italiane. Si è occupato di: marginali (vagabondi, ambulanti);<br />
antropologia alpina; letteratura orale (canti e fiabe); etnoscienza (i saperi naturalistici, gli zoonimi);<br />
etnolinguistica (i gerghi, l’origine del linguaggio); dialettologia italiana (i dialetti lombardi e veneti);<br />
storia della lingua italiana (i volgari antichi). Ha insegnato nelle <strong>Università</strong> di Pavia, Bergamo, Los<br />
Angeles (UCLA), Zurigo. È direttore della “Ricerca folklorica” e fa parte della direzione della “Rivista<br />
italiana di dialettologia” e di “Quaderni di semantica”.<br />
Introduzione all’etnolinguistica<br />
Introduzione allo studio antropologico del linguaggio.<br />
Bibliografia<br />
G. GRAFFI, S. SCALISE, Le lingue e il linguaggio, Bologna, il Mulino, 2002; G. R. CARDO-<br />
NA, Introduzione alla sociolinguistica, Torino, Loescher, 1987
164 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Per i non frequentanti due libri in più, uno a scelta tra: G. R. CARDONA, Introduzione<br />
all’etnolinguistica, Bologna, il Mulino, 1976; A. DURANTI, Antropologia del linguaggio, Roma,<br />
Meltemi, 2002; un secondo volume a scelta tra: G. R. CARDONA (a cura di), Antropologia<br />
simbolica. <strong>Ca</strong>tegorie culturali e segni linguistici, «La ricerca folklorica» 4, 1981; G. R.<br />
CARDONA, La foresta di piume. Manuale di etnoscienza, Roma-Bari, Laterza, 1985; G. R.<br />
CARDONA, I linguaggi del sapere, Roma-Bari, Laterza, 1990; G. R. CARDONA, I sei lati del<br />
mondo. Linguaggio ed esperienza, Roma-Bari, Laterza, 1985; B. TURCHETTA, La ricerca di<br />
campo in linguistica, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2000; B. TURCHETTA (a cura di), Introduzione alla<br />
linguistica antropologica, Milano, Mursia, 1996.<br />
Per i semifrequentanti: un solo libro a scelta tra tutti quelli indicati per i non frequentanti.<br />
Modalità d’esame. Esame scritto con domande aperte. Modalità di frequenza. Libera; la frequenza<br />
è raccomandata.<br />
Docente Glauco Sanga<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: sanga@unive.it<br />
I semestre<br />
Per il curriculum del docente Glauco Sanga v. sopra Etnolinguistica.<br />
Antropologia della scrittura<br />
Etnologia<br />
Verranno studiati i rapporti tra oralità e scrittura, dal paleolitico alle culture popolari e<br />
primitive at-tuali, attraverso l’analisi dello sviluppo parallelo della tradizione orale e della<br />
tradizione scritta, dai segni ritmici del Paleolitico Superiore alla nascita delle scritture alfabetiche.<br />
La lingua e la scrittura come forme complementari di linguaggio, rispettivamente<br />
vocale-uditiva (verbale) e manuale-visiva (grafica e plastica). Verranno inoltre illustrate<br />
le conseguenze cognitive dell’introduzione dell’alfabetizzazione e le varie forme e<br />
funzioni della scrittura nelle diverse culture.<br />
Bibliografia obbligatoria<br />
G. R. CARDONA, Antropologia della scrittura, Torino, Loescher, 1981; G. SANGA, Oralità e<br />
scrittura. Materiali di lavoro, dispensa<br />
Per i non frequentanti due libri a scelta tra: A. BARTOLI LANGELI, G. SANGA (a cura di),<br />
Scrittura e figura, «La ricerca folklorica» 31 (1995); G. BOCCHI & M. CERUTI (a cura di.),<br />
Origini della scrittura: genealogie di un’invenzione, Milano, Bruno Mondadori, 2002; G. R.<br />
CARDONA, La scrittura: funzione e ideologie, «La ricerca folklorica» 5 (1982); G. R. CAR-<br />
DONA, Storia universale della scrittura. Milano, Mondadori, 1986; G. R. CARDONA (a cura<br />
di), Sulle tracce della scrittura, <strong>Ca</strong>salecchio di Reno, Grafis, 1986; J. G. FÉVRIER, Storia della<br />
scrittura, Genova, ECIG, 1992; J. GOODY, The Domestication of the Savage Mind, <strong>Ca</strong>mbridge,<br />
<strong>Ca</strong>mbridge University Press, 1977; tr. it. L’addomesticamento del pensiero selvaggio,<br />
Milano, F. Angeli, 1987; J. GOODY, La logica della scrittura e l’organizzazione della società,<br />
Torino, Einaudi, 1988; J. GOODY, Il potere della tradizione scritta, Torino, Bollati Boringhieri,<br />
2002; J. GOODY, Il suono e i segni: l’interfaccia tra scrittura e oralità, Milano, Il Saggiatore,<br />
1989; R. HARRIS, L’origine della scrittura, Roma, Stampa alternativa & Graffiti, 1998;<br />
E. A. HAVELOCK, Cultura orale e civiltà della scrittura. Da Omero a Platone, Roma-Bari, Laterza,<br />
1973; E. A. HAVELOCK, La Musa impara a scrivere. Riflessioni sull’oralità e l’alfabetismo
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 165<br />
dall’antichità al giorno d’oggi, Roma-Bari, Laterza, 1987; A. LEROI-GOURHAN, Il gesto e la<br />
parola, 2 voll., Torino, Einaudi, 1977; A. SEPPILLI, La memoria e l’assenza. Tradizione orale<br />
e civiltà della scrittura nell’America dei Conquistadores, Bologna, <strong>Ca</strong>ppelli, 1979<br />
Per i semifrequentanti un solo libro a scelta dall’elenco precedente.<br />
Propedeuticità. Bisogna aver già seguito il corso di Etnoantropologia. Modalità d’esame. Esame<br />
orale. Modalità di frequenza. Libera; la frequenza è raccomandata.<br />
Docente Adriano Maggiani<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: adriano.maggiani@unive.it<br />
II semestre<br />
Etruscologia e archeologia italica<br />
ADRIANO MAGGIANI (La Spezia 1943).Laureato a Pisa e specializzato presso la Scuola archeologica<br />
italiana di Atene. Dal 1975 funzionario archeologo presso la Soprintendenza archeologica della Toscana.<br />
Dal 1990 professore ordinario presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari. Dal 1998 al 2002 direttore<br />
dell’Istituto per l’archeologia etrusco italica del CNR. Ha eseguito scavi in Turchia e in Italia (in <strong>Ca</strong>labria<br />
e soprattutto in Toscana e nel Lazio). Si è occupato di problemi dell’architettura e della scultura<br />
funerarie, della religione e della epigrafia etrusche e di aspetti dell’arte e della cultura di Liguri e<br />
Veneti preromani.<br />
Il corso ha per oggetto la ricostruzione della civiltà etrusca tra X e I sec. a. C. e i suoi<br />
rapporti con quella delle popolazioni del resto della penisola e del Mediterraneo, mediante<br />
lo studio delle testimonianze letterarie, epigrafiche e soprattutto archeologiche.<br />
I Modulo<br />
Storia dell’Etruscologia dal XV sec. ai giorni nostri. La formazione delle città stato- X-<br />
VII sec. a. C.<br />
Bibliografia<br />
G. CAMPOREALE, Gli Etruschi Storia e civiltà, Torino, Utet, 2000<br />
II Modulo<br />
Etruschi tra apogeo e romanizzazione (VI-I sec. a. C.).La scultura etrusca tra VIII e V<br />
sec. a. C.<br />
Bibliografia<br />
G. CAMPOREALE, Etruschi. Storia e civiltà, Torino, Utet, 2000<br />
Modalità d’esame. Prova scritta al termine del I modulo. Prova orale al termine del II<br />
modulo. Possibilità di sostenere unitamente entrambi i moduli con esclusiva prova orale.<br />
Docente Antonio Rigo<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: arigo@unive.it<br />
Filologia bizantina<br />
ANTONIO RIGO, professore ordinario di Storia bizantina presso l’<strong>Università</strong> della Basilicata (1994-<br />
2001) e Filologia bizantina presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari dal 2001. Professore invitato presso uni-
166 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
versità europee (EPHE-Sorbonne, Paris; Pompeu Fabre, Barcelona, ecc.). Si occupa di letteratura e<br />
storia religiosa di età bizantina e postbizantina, della produzione letteraria, filosofica, scientifica e<br />
teologica in lingua greca in epoca umanistica (con particolare attenzione a Bessarione e alla sua cerchia)<br />
durante la Turcocrazia e nei domini veneziani del Levante, della produzione teologica, filosofica<br />
e ascetica nell’età dell’Illuminismo e negli anni dell’indipendenza greca. Pubblicazione più recente:<br />
Il monaco, la Chiesa e la liturgia. I capitoli sulle gerarchie di Gregorio il Sinaita, Milano 2003.<br />
Introduzione alla letteratura e filologia bizantina. Problemi di redazione e di storia del<br />
testo di un’opera d’argomento storico.<br />
I Modulo<br />
Lineamenti di storia della letteratura bizantina<br />
Registri linguistici e livelli di stile nella letteratura bizantina. Storia letteraria dall’epoca<br />
tardo-antica all’età paleologa<br />
Bibliografia<br />
È consigliata la lettura di N. G. WILSON, Filologi bizantini, Morano editore, Napoli 1990<br />
con lo studio di un periodo a scelta (rinascenza macedone o età paleologa)<br />
II Modulo<br />
La Cronaca di Ioannina (1400 circa)<br />
Collazione della Cronaca nell’edizione di Bonn con i manoscritti. Studio linguistico,<br />
stilistico, ecc. Commento.<br />
Bibliografia<br />
Il testo dell’edizione di Bonn sarà distribuito all’inizio delle lezioni.<br />
Modalità d’esame. Colloquio orale. Modalità di frequenza. La frequenza è indispensabile.<br />
Seminari e altre attività integrative. Sono previste alcune conferenze di studiosi stranieri su<br />
problemi legati agli argomenti del corso.<br />
Docente Aldo Maria Costantini<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: costaldo@unive.it<br />
I semestre<br />
Filologia e critica dantesca<br />
ALDO MARIA COSTANTINI (1946), laureatosi a Padova nel 1970, è a Venezia dal 1971, dapprima<br />
come assistente di Letteratura Italiana, poi come professore incaricato di Filologia medievale e umanistica,<br />
dal 1982 come professore associato di Filologia e critica dantesca, infine dal 1998 come<br />
associato di Letteratura Italiana. Ha scritto su Dante (Vita Nuova e Inferno), Boccaccio (latino) e su<br />
temi otto-novecenteschi. Si occupa soprattutto di memoria e ricezione dantesche in tutta la letteratura<br />
italiana e di problemi di filologia boccacciana.<br />
Il corso ha l’obiettivo di fornire una presentazione puntuale della biografia e delle opere<br />
dell’Alighieri, attraverso una rassegna critica della sua produzione e una lettura per temi e<br />
problemi del poema.<br />
I Modulo<br />
Dante Alighieri. Vita, opere, fortuna di Dante
Bibliografia<br />
E. MALATO, Dante, Roma, Salerno, 1999<br />
II Modulo<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 167<br />
La Divina commedia. Lettura critica del poema<br />
Bibliografia<br />
D. ALIGHIERI, La Divina Commedia, nel testo critico e con l’ausilio di un commento<br />
scientificamente impostato (consigliato: A. M. CHIAVACCI LEONARDI, Bologna, Zanichelli.<br />
Alternative e/o integrazioni: U. BOSCO, G. REGGIO, Firenze, Le Monnier; N.<br />
SAPEGNO, Firenze, La Nuova Italia; M. CORTI, B. GARAVELLI, Milano, Bompiani; A.<br />
GIANNI, Messina-Firenze, D’Anna)<br />
Propedeuticità. Aver sostenuto il I modulo.<br />
Modalità d’esame. Il I modulo si conclude con una prova scritta (questionario che comprende<br />
domande a risposta multipla e a risposta aperta). Il II modulo si conclude con una<br />
prova orale. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata. I non frequentanti<br />
prendano contatto con il docente. Seminari e altre attività integrative. Il II modulo prevede<br />
un’attività integrativa per meglio approfondire le letture del poema.<br />
Docente Saverio Bellomo<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: bellomo@unive.it<br />
II semestre<br />
Filologia italiana<br />
SAVERIO BELLOMO è professore ordinario di Filologia della letteratura italiana. Ha insegnato<br />
all’<strong>Università</strong> di Trento e all’<strong>Università</strong> di Roma Tre. Si è occupato principalmente dell’antica esegesi<br />
dantesca: ha curato l’edizione critica dei commenti alla Commedia di Jacopo, figlio del poeta, di<br />
Guglielmo Maramauro, nobile napoletano amico di Petrarca e Boccaccio, e di Filippo Villani, nipote<br />
del più famoso Giovanni. Ha pubblicato un volume sulla tradizione manoscritta della Fiorita del<br />
trecentista Guido da Pisa. Ha collaborato con varie riviste scientifiche pubblicando saggi in prevalenza<br />
di critica e filologia dantesca.<br />
La prosa del Duecento e l’edizione critica del Novellino<br />
Si analizzeranno i principali generi di composizioni in prosa del Duecento: volgarizzamenti,<br />
trattati, testi narrativi, con particolare attenzione alle loro caratteristiche linguistiche.<br />
Una parte cospicua del corso sarà dedicata alla lettura del Novellino e ai problemi<br />
connessi con l’edizione critica dello stesso.<br />
Bibliografia<br />
Testi di riferimento: Il Novellino, testo critico, introduzione e note a cura di G. FAVATI,<br />
Genova, Bozzi, 1970; Il Novellino, a cura di A. CONTE, Roma, Salerno Editrice, 2001<br />
Gli studenti potranno avvalersi di una delle seguenti edizioni economiche: Il Novellino<br />
(Le ciento novelle antike), Intr. di G. MANGANELLI, Milano, Rizzoli, 1975 e successive ristampe<br />
(“Biblioteca Universale Rizzoli”); Novelle italiane, Il Duecento, Il Trecento, a cura<br />
di L. BATTAGLIA RICCI, Milano, Garzanti, 1982 e successive ristampe; Novellino e Conti<br />
del Duecento, a cura di S. LO NIGRO, Milano, TEA, 1989
168 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Lettura dei seguenti saggi: C. SEGRE, La prosa del Duecento, in Lingua, stile e società, Studi<br />
sulla storia della prosa italiana, Milano, Feltrinelli, 1991, pp. 13-47; C. SEGRE, I volgarizzamenti<br />
del Due e Trecento, ivi, pp. 49-78<br />
Bibliografia alternativa per gli studenti non frequentanti: S. CARRAI, La lirica toscana del<br />
Duecento, Bari, Laterza, 1997; G. CONTINI, Esperienze d’un antologista del Duecento poetico<br />
italiano, in ID., Breviario di ecdotica, Torino, Einaudi, 1986, pp. 175-210<br />
Propedeuticità. Il corso presuppone il superamento del modulo di Istituzioni di filologia<br />
moderna o di Istituzioni di Filologia medioevale.<br />
Modalità d’esame. Colloquio. Lettura e commento dei testi.<br />
Filologia musicale II<br />
Elementi di applicazioni di video scrittura musicale<br />
Docente Riccardo <strong>Ca</strong>rnesecchi<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
II semestre<br />
RICCARDO CARNESECCHI, compositore e musicologo, ha al suo attivo numerose pubblicazioni. Oltre<br />
a saggi sulla musica russa ottocentesca e la musica francese, tra cui La sovranità in scena fra Piovoso<br />
e Termidoro, in ‘Musica e storia’, Bologna 1993, ha scritto libri, in particolare ‘Venezia sorgesti<br />
dal duro servaggio’, la musica durante la Repubblica di Manin, Venezia 1994, e Quel che ghe vol, Le canzoni<br />
del Redentore (1866-1935), Venezia 1995. Tra le sue musiche vi sono gli arrangiamenti dei 4 CD musicali<br />
che accompagnano i 2 volumi Storia della canzone veneziana dal 1400 ai giorni nostri, Venezia<br />
2000/2002.<br />
Il corso si rivolge a studenti con conoscenze di base informatiche (in ambiente PC oppure<br />
MAC) e musicali (lettura delle note); fornisce strumenti da sviluppare in caso di future<br />
necessità professionali (potranno essere presi in considerazione programmi di studio<br />
personalizzati).<br />
Elaborazione dei passaggi informatici necessari per tradurre un manoscritto in un testo<br />
stampato e graficamente ‘finito’.<br />
Bibliografia<br />
Sarà fornita nel corso delle lezioni.<br />
Docente Luigi Milone<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
II semestre<br />
Filologia romanza<br />
LUIGI MILONE (Venezia 1949), dopo essere stato ricercatore a Padova, è professore associato dal<br />
1986. Per un triennio (1988-91) ha tenuto la supplenza di Filologia italiana presso la facoltà di Lettere<br />
dell’<strong>Università</strong> di Venezia, dove è titolare dell’insegnamento di Filologia romanza dal 1991. I<br />
suoi interessi di ricerca si sono rivolti in particolare alla lirica romanza medievale, sia sotto l’aspetto<br />
storico-letterario che filologico-testuale (edizione critica di Raimbaut d’Aurenga, Guittone<br />
d’Arezzo). Attualmente si occupa anche del romanzo cortese (sia in versi che in prosa).
I Modulo<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 169<br />
Civiltà e culture del Medioevo romanze. I parte: Istituzioni di filologia romanza:<br />
l’edizione critica di testi lirici, dai trovatori ai Siciliani e a Guittone. II parte: le letterature<br />
medievali romanze: epica, lirica, romanzo. La seconda parte ha carattere seminariale.<br />
Bibliografia<br />
I parte – Dispense a cura del docente. Per un orientamento generale – e per i non<br />
frequentanti in particolare - si veda: A. STUSSI (a cura di), Fondamenti di critica testuale, Bologna,<br />
il Mulino, 1998<br />
II parte: la bibliografia sarà presentata e commentata nella lezione introduttiva. Per un<br />
orientamento generale, si tenga presente: M. MANCINI (a cura di), La letteratura francese<br />
medievale, Bologna, il Mulino, 1997<br />
II Modulo<br />
Lirica e romanzo: Tristano e i trovatori<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia sarà presentata e commentata nella lezione introduttiva. I testi utilizzati a<br />
lezione (con le relative traduzioni) saranno riuniti in una dispensa che sarà disponibile<br />
all’inizio del corso.<br />
Modalità d’esame. I modulo: prova scritta; II modulo: tesina scritta individuale concordata<br />
con il docente. Modalità di frequenza. Frequenza richiesta. Seminari e altre attività integrative.<br />
Esercitazioni e approfondimenti. Questa parte del corso viene tenuta in collaborazione<br />
con gli insegnamenti di Cultura e civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento (A. <strong>Ca</strong>racciolo),<br />
Elementi di retorica (G. C. Alessio). Titolo del corso: Medioevo e Rinascimento<br />
ed età contemporanea. La fortuna cinematografica del Medioevo e del Rinascimento. Il<br />
seminario prevede la proiezione, preceduta da un commento e seguita da una discussione,<br />
di quattro film centrati su temi relativi al Medioevo e al Rinascimento. Titoli e contenuti<br />
dei film e le date di proiezione saranno comunicati tempestivamente.<br />
Docente Luigi Perissinotto<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: lperissi@unive.it<br />
II semestre<br />
Filosofia del linguaggio<br />
LUIGI PERISSINOTTO, laureatosi in Filosofia all’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia, ha successivamente<br />
conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filosofia (<strong>Università</strong> Statale di Milano). Attualmente<br />
è professore straordinario (settore scientifico-disciplinare di Filosofia teoretica). Il suoi campi<br />
principali di ricerca sono la filosofia di Wittgenstein; i rapporti tra linguaggio, esperienza e interpretazione;<br />
il problema delle lingue storico-naturali nella filosofia di Leibniz. Tra le sue pubblicazioni<br />
più recenti: Le vie dell’interpretazione nella filosofia contemporanea, Laterza, Roma-Bari, 2002; Wittgenstein.<br />
Una guida, Feltrinelli, Milano, 2002 (terza ristampa).<br />
Scopo del corso è di fornire un’introduzione aggiornata e critica ai principali temi e<br />
problemi che hanno segnato la riflessione contemporanea sul linguaggio.
170 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
I Modulo<br />
Temi e problemi della filosofia del linguaggio contemporanea (da Frege ai giorni nostri)<br />
Il modulo percorrerà le vicende della nozione di significato nella filosofia del linguaggio<br />
contemporanea, prendendo le mosse dalla distinzione tra Sinn e Bedeutung di Frege e analizzando<br />
alcuni dei contributi più rilevanti alla discussione (Russell, Wittgenstein, Strawson,<br />
Quine, Davidson, Putnam, Kripke).<br />
Bibliografia<br />
L. PERISSINOTTO, Lezioni di filosofia del linguaggio, dispensa (a disposizione dal mese di<br />
febbraio 2004); G. FREGE, “Senso e significato”, in G. FREGE, Senso, funzione e concetto, a<br />
cura di C. PENCO ed E. PICARDI, Laterza, Roma-Bari 2001, pp. 32-57; H. PUTNAM, “Il<br />
significato di ‘significato’”, in H. PUTNAM, Mente, linguaggio e realtà, tr. it. di R. CORDE-<br />
SCHI, Adelphi, Milano 1976, pp. 239-297<br />
II Modulo<br />
Frege e Wittgenstein: un confronto critico<br />
Il modulo si propone di indagare i complessi rapporti tra la filosofia di Frege e la filosofia<br />
di Wittgenstein, con particolare riferimento alla formazione e ai contenuti della prima<br />
grande opera wittgensteiniana: il Tractatus logico-philosophicus.<br />
Bibliografia<br />
G. FREGE, “Il pensiero”, in G. FREGE, Ricerche logiche, tr. it. R. CASATI, Guerini, Milano<br />
1988, pp. 43-74; G. FREGE, “Senso e significato”, in G. FREGE, Senso, funzione e concetto, a<br />
cura di C. PENCO, E. PICARDI, Laterza, Roma-Bari 2001, pp. 32-57; L. WITTGENSTEIN,<br />
Tractatus logico-philosophicus, tr. it. A. G. CONTE, Einaudi, Torino (varie ristampe); L.<br />
PERISSINOTTO, Wittgenstein. Una guida, Feltrinelli, Milano 2002 (terza ristampa)<br />
Modalità d’esame. La prova del I modulo è sempre scritta. Consiste in un questionario di<br />
10 domande a risposta aperta. La prova del II modulo è orale. Modalità di frequenza. È ovviamente<br />
consigliata frequenza. Nota Bene. Chi non potesse frequentare dovrà concordare<br />
con il docente le modalità di preparazione delle prove d’esame.<br />
Docente Gian Luigi Paltrinieri<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: gpaltri@unive.it<br />
II semestre<br />
Filosofia della comunicazione<br />
GIAN LUIGI PALTRINIERI è ricercatore di Filosofia Teoretica. Conseguito il titolo di dottore di ricerca<br />
nel 1994, si è occupato sia di classici moderni (<strong>Ca</strong>rtesio, Kant) che contemporanei (G.E. Moore,<br />
Wittgenstein). Le sue indagini, sempre attente alle implicazioni esistenziali delle questioni, si inseriscono<br />
nel solco della impostazione ermeneutica. È membro della redazione nord-orientale della<br />
rivista «Filosofia e Teologia». Da ultimo ha pubblicato il volume L’uomo nel mondo. Libertà e cosa in sé<br />
nel pensiero di Immanuel Kant, <strong>Ca</strong>rocci editore, Roma 2001, e gli articoli: La responsabilità kantiana come<br />
libertà eteronoma, in «Filosofia e Teologia», 2, 2001, pp. 243-257; Per un’identità cosmopolita, tra storicità e<br />
relativismo, in «Oltrecorrente», 6, 2002, pp. 77-88.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 171<br />
L’insegnamento di Filosofia della Comunicazione fa parte del corso di Laurea triennale<br />
in Filosofia ed è previsto, sia all’interno del percorso «Filosofia e storia del pensiero» sia di<br />
quello «Filosofia e Scienze dell’uomo», per gli studenti iscritti al secondo o al terzo anno.<br />
I Modulo<br />
La comunicazione umana come relazione fática e interpretativa.<br />
Il corso si prefigge, anche sulla base di alcuni elementi di semiotica, di investigare filosoficamente<br />
il fenomeno della comunicazione umana – verbale, ma non solo – quale evento<br />
che coinvolge le concrete esistenze dei parlanti, intesi come interpreti di un mondo<br />
condiviso. (Nei termini di Malinowski e Jakobson la «funzione fática» caratterizza tutte<br />
quelle frasi che dicono pressoché nulla – “mi senti?”, “come stai?”–, ma che gli esseri umani<br />
si scambiano costantemente al fine di tener vivo il loro reciproco legame comunicativo).<br />
Bibliografia<br />
Gli appunti delle lezioni; da R. JAKOBSON, Saggi di linguistica generale [1963], Cura e traduzione<br />
di L. Heilmann, Feltrinelli, Milano 2002: «Linguistica e poetica», pp. 181-218;<br />
da U. ECO, Semiotica e filosofia del linguaggio, Einaudi, Torino 1984: Introduzione, pp. IX-<br />
XVII; 1. «Segno e inferenza», pp. 3-54; 2. «Dizionario versus enciclopedia», pp. 55-140;<br />
da C. S. PEIRCE, Opere, a cura di M. A. Bonfantini, Bompiani, Milano 2003: «Pensierosegno-uomo»<br />
(titolo originale: «Some Consequences of Four Incapacities», 1868), pp.<br />
75-109; «L’interpretante logico finale» (titolo originale: «A Survey of Pragmaticism»,<br />
1907), pp. 251-277; da H. G. GADAMER, Verità e metodo 2, traduzione e cura di R. Dottori,<br />
Bompiani, Milano 1996: «Uomo e linguaggio» [1966], pp. 115-123; «L’incapacità del<br />
comunicare» [1972], pp. 175-183; G. L. PALTRINIERI, «La comunicazione umana come<br />
relazione fática e interpretativa», in AA. VV., La comunicazione. Nella filosofia, nelle arti, nella<br />
vita quotidiana. «Ciò che si dice e ciò che non si lascia dire», a cura di M. Ruggenini, Donzelli<br />
editore, Roma 2003<br />
Solo per gli studenti del vecchio ordinamento: da H. G. GADAMER, Verità e metodo 2,<br />
Bompiani, Milano 1996: «L’universalità del problema ermeneutico» [1966], pp. 211-<br />
223; da P. RICOEUR, Filosofia e linguaggio, a cura di D. Jervolino, Guerini e Associati, Milano<br />
1994: «Discorso e comunicazione», pp. 111-142<br />
Solo per gli studenti non frequentanti: G. P. PRONI, Introduzione a Peirce, Bompiani,<br />
Milano 1990<br />
II Modulo<br />
La comunicabilità universale. Analogia e «senso linguistico»<br />
Il corso insegue i seguenti obiettivi: Esaminare il «senso linguistico» di Kant, nella Critica<br />
del Giudizio, e la sua idea di comunicabilità universale; Mettere in luce, per contiguità e<br />
per contrasto con Kant, le indicazioni di W. Von Humboldt intorno al carattere analogico<br />
e formativo del linguaggio; Scandagliare la questione della provenienza sensibile e metaforica<br />
della lingua metafisica dei filosofi (Derrida).<br />
Bibliografia<br />
Gli appunti delle lezioni; da I. KANT, Critica della facoltà di giudizio, a cura di E. GARRONI<br />
e H. HOHENEGGER, Einaudi, Torino 1999: Passi scelti (indicati durante il corso); da W.<br />
VON HUMBOLDT, La diversità delle lingue, Traduzione e introduzione a cura di D. DI<br />
CESARE, Laterza, Roma-Bari 2000: Passi scelti (indicati durante il corso); J. DERRIDA,
172 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
La mitologia bianca [1971], in ID., Margini della filosofia, Einaudi, Torino 1997, pp. 273-<br />
349; G. L. PALTRINIERI, «La comunicabilità universale. Kant e l’interpretazione di Hannah<br />
Arendt», in Giornale di Metafisica, XXV, 2003<br />
Solo per gli studenti del vecchio ordinamento: da R. JAKOBSON, Saggi di linguistica generale<br />
[1963], Cura e traduzione di L. HEILMANN, Feltrinelli, Milano 2002: «Due aspetti<br />
del linguaggio e due tipi di afasia», pp. 22-45<br />
Solo per gli studenti non frequentanti: da J. HABERMAS, Etica del discorso [1983], a cura<br />
di E. AGAZZI, Laterza, Roma-Bari 1985: primi tre capitoli, pp. 1-121<br />
Propedeuticità. Non vi è una propedeuticità stretta tra I e II modulo e dunque<br />
quest’ultimo può essere seguito anche a prescindere dal primo.<br />
Modalità d’esame. Gli esami consistono per lo più in un colloquio orale finale. Modalità di<br />
frequenza. Sebbene non sia formalmente obbligatoria, la frequenza è caldamente consigliata.<br />
Nota Bene. Gli studenti non frequentanti sono comunque tenuti a contattare il docente<br />
prima di accingersi a preparare l’esame.<br />
Docente Daniele Goldoni<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: goldoni@unive.it<br />
I semestre<br />
Per il curriculum del docente Daniele Goldoni v. sopra Estetica.<br />
Filosofia della cultura<br />
Dopo la “fine dell’arte” il futuro è (stato) la filosofia (secondo Hegel) o la “poesia” (secondo<br />
Hölderlin e Heidegger)? La questione può diventare produttiva se si rimette in discussione<br />
un pensiero filosofico e teorico rivelatosi incapace di pensare la relazione linguaggio-natura.<br />
Linguaggio, natura, poesia<br />
Si vedrà come la diagnosi hegeliana sulla fine dell’arte dipende anche (non solo!) dal<br />
modo in cui Hegel pensa la natura, il linguaggio, il concetto. Una alternativa, da Rousseau<br />
a Hölderlin, è stata una via naturale e “musicale” al linguaggio. Durante il corso si leggeranno<br />
testi di Hegel, Rousseau, Hölderlin e analisi di Hölderlin da parte di Heidegger e di<br />
Jakobson. In tal modo si porterà la relazione poesia-linguaggio-natura nell’ambito della<br />
discussione teorica del secondo novecento, fra strutturalismo e ermeneutica, fino a incontrare<br />
ricezioni teoriche e poetiche contemporanee - soprattutto in area francese - del tema<br />
“abitare poeticamente”. Modifiche al programma potranno avvenire durante il corso.<br />
Bibliografia<br />
Attenzione: per tutti i testi - eccetto Hölderlin - indicati in bibliografia lo studente potrà<br />
ricorrere a edizioni in lingua originale o a una qualsiasi traduzione italiana: indico<br />
l’edizione solo per comodità dello studente. Per Hölderlin invece indico le traduzioni<br />
preferibili, e meglio se vi è il testo a fronte. Edizioni critiche: Beissner, Sattler, Knaupp.<br />
G. W. F. HEGEL: Passi dall’Estetica (sistema delle singole arti, tr. Einaudi) e dall’Enciclopedia<br />
(paragrafi sul linguaggio, tr. Laterza); J-J. ROUSSEAU: 12 libro delle Confessioni (tr.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 173<br />
it. Garzanti) quinta delle Reveries (tr. it. Feltrinelli o Einaudi o Bur), passi dal Saggio<br />
sull’origine delle lingue (tr. Einaudi); F. HÖLDERLIN, Iperione (tr. Feltrinelli o Guanda)<br />
Le liriche: Im Walde (nella foresta), Brod und Wein (Pane e vino), Andenken (Ricordo), Die<br />
Aussicht (La veduta). Delle liriche sono consigliate le traduzioni di Reitani (Mondadori,<br />
Meridiani, testo a fronte) o Crescenzi (Bur, testo a fronte) o Vigolo (Einaudi, o vecchia<br />
ediz. Mondadori con testo a fronte) o Contini (Einaudi)<br />
Critica: D. GOLDONI, Hegel e il linguaggio: quale alterità? in L. RUGGIU, I. TESTA (a cura<br />
di), Hegel contemporaneo, Guerini, Milano 2003, pp. 400-434; - parti di: D. GOLDONI, Il<br />
riflesso dell’Assoluto. Destino e contraddizione in Hegel (1797-1805), Milano, Guerini, 1992;<br />
M. HEIDEGGER, Hölderlin e l’essenza della poesia, in La poesia di Hölderlin, Adelphi, Milano<br />
1988; R. JAKOBSON, Hölderlin. L’arte della parola, Il melanoglo, Genova 1988; D. GOL-<br />
DONI: Hölderlin: Andenken, in G. SEVERINO (a cura di) Anima Tempo Memoria, Milano<br />
2000 pp143-73; Immagine del tempo: la natura aus der Ferne. Die Aussicht di F. Hölderlin,<br />
con una nota su Jakobson e Heidegger in L. PERISSINOTTO, M. RUGGENINI (a cura di)<br />
Tempo e interpretazione, Guerini, Milano 2002, pp. 67-91; parti di D. GOLDONI, Filosofia<br />
e paradosso. Il pensiero di Hölderlin e il problema del linguaggio da Herder a Hegel, ESI, Napoli<br />
1990; Tempo della parola. Hölderlin, l’idealismo tedesco e Heidegger, in L. RUGGIU (a cura<br />
di), Il tempo in questione, Milano, Guerini 1997, pp. 235-51. Sulla ricezione contemporanea<br />
filosofia e poetica francese del tema “abitare poeticamente” si consiglia: J. CLAUDE<br />
PINSON, Habiter en poete, Champ Vallon, Seyssel 1995. Altra bibliografia potrebbe essere<br />
indicata durante il corso.<br />
Modalità d’esame. Per sostenere l’esame lo studente dovrà conoscere il contenuto delle<br />
lezioni e i testi del classici proposti e della critica, in una misura che sarà più esattamente<br />
definita durante il corso delle lezioni. Seminari e altre attività integrative. Al corso potrà eventualmente<br />
essere connessa una attività seminariale, precisata a suo tempo.<br />
Docente Umberto Galimberti<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: umbertogalimberti@libero.it<br />
I semestre<br />
Filosofia della storia<br />
UMBERTO GALIMBERTI, ordinario di Filosofia della storia, ha di recente pubblicato: Psiche e techne.<br />
L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 1999, Dizionario di psicologia, Garzanti, Milano 1999,<br />
Orme del sacro, Feltrinelli Milano, 2000, e una nuova edizione ampliata de Il corpo, Feltrinelli, Milano<br />
2002<br />
Il problema della conoscenza in Platone e Nietzsche<br />
Il modulo affronta il problema della conoscenza a partire dalla costruzione platonica fino<br />
alla decostruzione nietzscheana<br />
Bibliografia<br />
Platone, Repubblica: Libri V-VI; NIETZSCHE, Verità e menzogna in senso extramorale; NIE-<br />
TZSCHE, La volontà di potenza: Libro I: “il nichilismo europeo”, Libro III, capitolo I: “La<br />
volontà di potenza come conoscenza”; GALIMBERTI, Gli equivoci dell’anima, Feltrinelli;<br />
GALIMBERTI, Nietzsche. Una guida, Feltrinelli
174 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Docente Arnaldo Petterlini<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: arpette@libero.it<br />
I semestre<br />
Filosofia delle religioni<br />
ARNALDO PETTERLINI è professore ordinario di Filosofia delle Religioni, disciplina impartita presso<br />
l’<strong>Università</strong> di Venezia dal 1972 e dal 1990 al 1997 presso l’<strong>Università</strong> di Bari. Tra i suoi scritti: J.<br />
Lequier e il problema della libertà, Milano 1969; Esperienza e ragione nel primo Schelling, Verona 1972; Filosofia<br />
e antropologia, Verona 1974; La notte della ragione. Razionalità formale e valore in M. Weber, Venezia<br />
1979; Parola e senso. Studi di ermeneutica, Padova 1984; Nostalgia del padre. Religione e illusione nel pensiero<br />
di Freud, Verona 1993; Il ruolo del tempo nel movimento del pensiero schellinghiano, in Il tempo in questione,<br />
Milano 1997; Tempo e psicoanalisi, in What is time? A multidisciplinary approach, Milano 1998; Illusione<br />
religiosa e teologia dialettica: S. Freud e K. Barth, in Psicoanalisi e religione, Torino 2002<br />
I Modulo<br />
Filosofia e Rivelazione. Introduzione alla teologia contemporanea<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia sarà data all’inizio delle lezioni<br />
Propedeuticità. nessuna propedeuticità<br />
II Modulo<br />
Filosofia e Rivelazione. Il dibattito Barth-Bultmann<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia sarà data all’inizio delle lezioni<br />
Propedeuticità. nessuna propedeuticità<br />
Seminari e altre attività integrative. Sarà tenuto un seminario da <strong>Ca</strong>rlo Enzo, le cui modalità<br />
verranno esposte in bacheca all’inizio delle lezioni.<br />
Docente <strong>Ca</strong>rlo Lottieri<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: lottieri@libero.it<br />
I semestre<br />
Filosofia delle scienze sociali<br />
CARLO LOTTIERI si è laureato in filosofia a Genova e ha proseguito i suoi studi a Ginevra e<br />
all’università di Parigi IV- Sorbona, dove ha conseguito un dottorato di ricerca nel 1993 con una tesi<br />
sul pensiero di Gaetano Mosca sotto la guida di Raymond Boudon. È autore di: Denaro e comunità,<br />
Guida, 2000; Il pensiero libertario contemporaneo, Liberilibri, 2001; (con Enrico Diciotti) Il libertarismo di<br />
Murray N. Rothbard: un confronto, Digips, 2002. Docente di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di<br />
Giurisprudenza dell’<strong>Università</strong> di Siena, è autore di numerosi saggi sulla filosofia politica, giuridica<br />
e morale, con una speciale attenzione al rapporto tra il pensiero liberale classico e la tradizione giusnaturalista.<br />
È fellow del Mises Institute di Auburn (Alabama) e dell’Icer di Torino.
Il tema della proprietà e il dibattito sulla giustizia<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 175<br />
Il corso intende esaminare le origini storiche e l’attualità teoretica del dibattito occidentale<br />
sul tema della proprietà, nel suo rapporto con le questioni della giustizia e della libertà.<br />
In particolare, l’attenzione verrà focalizzata sul contrasto tra la visione ‘proprietarista’<br />
della libertà (Rothbard) e il ‘real-libertarismo’ redistributivo (van Parijs).<br />
Bibliografia<br />
F. BASTIAT, “Proprietà e Legge”, in F. BASTIAT, G. DE MOLINARI, Contro lo statalismo, Macerata,<br />
Liberilibri, 1994, pp.17-42; P. VAN PARIJS, Cos’è una società giusta?, Firenze, Ponte<br />
alle Grazie, 1995 (parti); M. N. ROTHBARD, L’etica della libertà, Macerata, Liberilibri,<br />
1996 (parti)<br />
Eventuali integrazioni (a scelta): J. LOCKE, Due trattati sul governo civile, Torino, Utet,<br />
1948; I. BERLIN, Quattro saggi sulla libertà, Milano, Feltrinelli, 1989; B. LEONI, La libertà e<br />
la legge, Macerata, Liberilibri, 1994; I. CARTER, M. RICCIARDI (a cura di), L’idea di libertà,<br />
Milano, Feltrinelli, 1996; J. RAWLS, Una teoria della giustizia, Milano, Feltrinelli, 1984; R.<br />
NOZICK, Anarchia, Stato e utopia, Milano, Il Saggiatore, 2000<br />
Modalità d’esame. Per gli studenti del Nuovo Ordinamento, le parti dei volumi di Philippe<br />
van Parijs e Murray N. Rothbard da studiare in vista dell’esame saranno indicate a<br />
lezione. Gli studenti del Vecchio Ordinamento, invece, devono preparare integralmente<br />
entrambi i testi.<br />
Docente <strong>Ca</strong>rmelo Vigna<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: vignaca@unive.it<br />
II semestre<br />
Filosofia morale<br />
CARMELO VIGNA è dal 1981 professore ordinario di Filosofia morale presso la nostra <strong>Università</strong>,<br />
dove ha diretto il Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze e ha fondato e attualmente dirige<br />
il Centro Interuniversitario per gli Studi sull’Etica (CISE). Pubblicazioni recenti: il vol. Il frammento<br />
e l’Intero, Vita e Pensiero, Milano 2000 e (come coautore e curatore, sempre presso l’editrice Vita e<br />
Pensiero) Introduzione all’etica, Milano 2001, Etica trascendentale e intersoggettività, Milano 2002; Libertà,<br />
giustizia e bene in una società plurale, Milano 2003; Etiche e politiche della post-modernità, Milano 2003.<br />
Il corso intende offrire le grandi linee della filosofia morale durante le lezioni del I modulo<br />
e approfondire alcuni temi dell’etica contemporanea durante le lezioni del II modulo.<br />
L’andamento della riflessione è di tipo teorico.<br />
I Modulo<br />
Etica del desiderio come etica e politica del riconoscimento<br />
Etica teleologica ed etica deontologica. Struttura del desiderio. Dinamiche del desiderio.<br />
Intersoggettività riconoscente. Giustizia e bene. Destino del desiderio.<br />
Bibliografia<br />
ARISTOTELE, Etica a Nicomaco, qualsiasi ed.; C. VIGNA (a cura di), Introduzione all’etica,<br />
Vita e Pensiero, Milano, 2001; C. VIGNA (a cura di), Etica trascendentale e intersoggettività,<br />
Vita e Pensiero, Milano, 2002; C. VIGNA (a cura di), Libertà, giustizia e bene in una società
176 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
plurale, Vita e Pensiero, Milano, 2003; C. VIGNA, Il frammento e l’Intero, Vita e Pensiero,<br />
Milano, 2000<br />
Propedeuticità. È utile accedere al corso avendo una buona conoscenza della storia della<br />
filosofia e in particolare della storia della filosofia morale.<br />
II Modulo<br />
Etica pagana, etica cristiana, etica neopagana<br />
Le lezioni offriranno una riflessione che approfondirà le tre visioni dell’etica sia in sequenza<br />
storica sia in raffronto teorico. Riferimenti classici fondamentali: Aristotele,<br />
Tommaso, Nietzsche<br />
Bibliografia<br />
ARISTOTELE, Etica a Nicomaco, qualsiasi ed.; TOMMASO D’AQUINO, Summa theologiae,<br />
IaIIae, qq. 1-5, qualsiasi ed.; F. NIETZSCHE, Così parlò Zarathustra, qualsiasi ed.; C. VI-<br />
GNA (a cura di) Introduzione all’etica, cit.; C. VIGNA (a cura di) Etica trascendentale e intersoggettività,<br />
Vita e Pensiero, Milano, 2002; C. VIGNA (a cura di), Libertà, giustizia e bene in<br />
una società plurale, Vita e Pensiero, Milano, 2003; C. VIGNA, Il frammento e l’Intero, cit.; S.<br />
Natoli, I nuovi pagani, Il Saggiatore, Milano, 1995<br />
Propedeuticità. Il contenuto del modulo richiede una buona conoscenza di quanto esposto<br />
nel modulo precedente.<br />
Modalità d’esame. Esami orali e scritti Modalità di frequenza. Si consiglia la frequenza assidua<br />
delle lezioni, perché l’esame verte anche sul loro contenuto. Seminari e altre attività integrative.<br />
È possibile frequentare, per gli studenti che lo desiderino, il Seminario di Filosofia<br />
della pratica, coordinato dal docente.<br />
Docente Vittorio Possenti<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: possenti@unive.it<br />
I semestre<br />
Filosofia politica<br />
VITTORIO POSSENTI è professore ordinario di Filosofia politica. I suoi interessi di ricerca includono<br />
la politica, l’etica, l’ontologia metafisica. È autore di circa 20 volumi, alcuni dei quali tradotti in varie<br />
lingue. Fra i suoi scritti più significativi nel campo del pensiero politico: La buona società. Sulla ricostruzione<br />
della filosofia politica, Vita e Pensiero 1983; Filosofia e società, Massimo 1983; Le società liberali al<br />
bivio. Lineamenti di filosofia della società, Marietti 1992; Oltre l’illuminismo, Ed. Paoline 1992; Religione e<br />
vita civile, Armando 2002; L’azione umana, Città Nuova 2003. È membro del Comitato Nazionale di<br />
Bioetica e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.<br />
La filosofia politica rappresenta un ambito che appartiene alla filosofia sin dalle origini.<br />
L’esperienza umana è sociale. Nella vita in società incontriamo i problemi del pensiero<br />
politico: come dobbiamo vivere insieme? Che cosa sono la politica, il diritto, la democrazia?<br />
I Modulo<br />
Il problema della pace: sovranità dello Stato e istituzioni mondiali
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 177<br />
Come approssimarsi alla pace fra popoli e stati e all’unificazione politica del mondo? I<br />
recenti sconvolgimenti dell’ordine internazionale e le sfide della globalizzazione ripropongono<br />
questa domanda nella quale ne va del nostro futuro. Un’interdipendenza basata<br />
sull’economia e la tecnica non può condurre lontano: lascia aperta la strada agli scontri fra<br />
interessi divergenti e all’uso della forza militare. Occorre operare per il superamento della<br />
sovranità ‘assoluta’ dello stato che non intende riconoscere quello che lo supera, per<br />
l’istituzione di poteri pubblici sovranazionali e il prevalere della forza del diritto contro il<br />
diritto della forza. Il pensiero politico ha posto con chiarezza queste tematiche e dato voce<br />
alla prospettiva ‘cosmopolitica’: due grandi classici saranno esaminati nel modulo.<br />
Bibliografia<br />
Testi: I. KANT, Per la pace perpetua, Feltrinelli, 2002; J. MARITAIN, L’uomo e lo Stato, Marietti<br />
2003<br />
II Modulo<br />
La questione della guerra<br />
La schiavitù, un istituto ammesso per millenni, è stata superata, non così la guerra, che<br />
sembra una fatalità inestirpabile dalla storia umana. Quali ne sono le cause? Alcuni pensatori<br />
vedono la politica come denotata dallo scontro fra amico-nemico: la guerra sarebbe<br />
eterna, insuperabile, connaturale alla convivenza umana. Un’altra scuola ritiene che la<br />
guerra non sia una fatalità o un destino: essa è volontaria, sono gli uomini a farla. Essi ne<br />
sono i responsabili, anche quando dicono di non volerla. La guerra può essere superata<br />
mediante limitazione dello jus ad bellum, il ripensamento della dottrina della guerra giusta,<br />
l’edificazione di poteri sovranazionali di arbitraggio. Nel modulo verranno approfondite<br />
criticamente le suddette posizioni mediante lo studio di due autori rappresentativi.<br />
Bibliografia<br />
C. SCHMITT, Il nomos della terra, Adelphi, Milano, 1991; Le categorie del politico, Il Mulino,<br />
Bologna, 1972 (entrambi solo in parte); L. STURZO, La comunità internazionale e il diritto<br />
di guerra, Laterza, Bari, 1992<br />
Per ciascuno dei due moduli lo studente dovrà acquisire conoscenza A) della storia della<br />
filosofia politica; e B) di un classico. La scelta andrà effettuata fra i seguenti due elenchi<br />
di testi consigliati:<br />
A) Storia/introduzione alla filosofia politica:<br />
J. J. CHEVALLIER, Le grandi opere del pensiero politico, Il Mulino, Bologna, 1998 (due parti a<br />
scelta dello studente fra le quattro di cui è composto il volume); STRAUSS-CROPSEY,<br />
Storia del pensiero politico, Il Melangolo, Genova, 1990<br />
Due autori antichi e due moderni a scelta fra i seguenti. Antichi: Platone, Aristotele,<br />
Cicerone, Agostino, Tommaso, Marsilio; Moderni: Machiavelli, Hobbes, Locke, Rousseau,<br />
Kant<br />
B) Lettura di un classico:<br />
Platone, Leggi, i libri III, IV, V, VI; Aristotele, Politica, i primi tre libri; HEGEL, Filosofia<br />
del diritto, la Parte III (eticità); TOCQUEVILLE, La democrazia in America, il libro III (parti<br />
I, II, III); MARITAIN, L’uomo e lo Stato, i capp. I, III, IV, V<br />
Nota bene: Il programma per gli studenti che permangono nell’ordinamento quadriennale<br />
risulta dalla somma dei due moduli. La parte concernente la storia del pensiero politico<br />
e la lettura di un classico va concordata col docente.
178 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Modalità d’esame. Il colloquio d’esame si svolge normalmente in forma orale per accertare<br />
il grado di padronanza del programma e le capacità espositive dello studente. Modalità di<br />
frequenza. È consigliata la frequenza. Per i non frequentanti occorre concordare il programma<br />
col docente<br />
Docente Mario Ruggenini<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: ruggenin@unive.it<br />
I semestre<br />
Filosofia teoretica<br />
MARIO RUGGENINI, professore ordinario, direttore di progetti di ricerca nazionali, fa parte della direzione<br />
di “Filosofia e Teologia, del Comité d’honneur di “Alter”, dello Advisory Board di “New<br />
Studies in Phenomenology”; tiene conferenze e corsi in Italia e all’Estero. Scritti più recenti:<br />
L’esperienza del sacro nell’età della tecnica; Veritas e alétheia; La verità del discorso; Trascendenza del vero, verità<br />
dell’enigma; Il tempo della parola; La parola della responsabilità e il tempo dell’interpretazione; Possibilità e impossibilità<br />
della comunicazione; Hegel e il nichilismo; Die Welt der Anderen und das Raetsel des Ichs; Odsotni<br />
Bog (Il Dio assente); Il tragico della bellezza.<br />
Il corso è dedicato al rapporto tra “Filosofia e verità”(I modulo) e al “Conflitto delle verità”:<br />
”Polemos”, con la parola d’un frammento di Eraclito (II modulo). Si ripromette una<br />
riflessione sulla conflittualità delle esperienze di verità nel mondo contemporaneo.<br />
I Modulo<br />
Filosofia e verità. Dalla verità dell’essere alla verità del soggetto<br />
Il I modulo, di carattere propedeutico, introduce al problema della verità in filosofia in<br />
riferimento ad alcune concezioni dominanti in epoca greco-antica (Aristotele), cristianomedioevale<br />
(Tommaso d’Aquino), moderna (Kant e Hegel). Lo studente si avvia così<br />
all’esperienza delle complesse implicazioni del problema e delle variazioni decisive che<br />
differenziano le diverse epoche del pensiero, per portare alla luce - anche attraverso la discussione<br />
comune - le tracce che le concezioni tradizionali hanno lasciato nel nostro modo<br />
di pensare attuale e i problemi che esse ci pongono oggi.<br />
Bibliografia<br />
Le lezioni si baseranno su alcune pagine degli autori considerati che saranno indicate a<br />
lezione, in particolare: Aristotele, Metafisica (brevi riferimenti scelti); TOMMASO<br />
D’AQUINO, Summa Theologiae, I parte, Questione 16; I. KANT, Prolegomeni ad ogni metafisica<br />
futura, edizione Bruno Mondadori, passi scelti; G. W. F. HEGEL, Fenomenolgia dello<br />
spirito, Prefazione (pagine scelte); M. RUGGENINI, I fenomeni e le parole, Marietti, Genova,<br />
1992 (capitoli II, III, IX)<br />
Propedeuticità. Le istruzioni per il lavoro personale degli studenti sui testi saranno fornite<br />
a lezione, in particolare per quanto riguarda le richieste specifiche e aggiuntive per<br />
l’esame degli studenti che completano il quadriennio. I non frequentanti si rivolgeranno<br />
al docente nelle ore di ricevimento.<br />
II Modulo<br />
Polemos. Il conflitto delle verità<br />
1. Ripresa e approfondimento degli argomenti del I modulo; 2. confronti e conflitti tra<br />
le verità delle filosofie e quelle delle religioni, delle rivelazioni e delle fedi da esse ispirate,
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 179<br />
delle arti, dell’esistenza quotidiana; 3. i conflitti delle verità nelle tensioni dei giorni nostri<br />
tra pace e guerra.<br />
Bibliografia<br />
F. NIETZSCHE, La verità come volontà di potenza: passi scelti dalle opere; F. NIETZSCHE,<br />
”Viene il tempo in cui il conflitto per il dominio della terra verrà condotto in nome di dottrine filosofiche<br />
fondamentali.”(pagine scelte sul tema); M. HEIDEGGER, pagine su pace e guerra, da<br />
“Superamento della metafisica”, in “Saggi e discorsi”, Mursia, Milano; H. ARENDT, Sulla violenza<br />
(lettura facoltativa, obbligatoria per i quadriennalisti); M. RUGGENINI, Il Dio assente.<br />
La filosofia e l’esperienza del divino, Bruno Mondadori, Milano, 1996, cap.1, 2, 4 (per<br />
i quadriennalisti lettura integrale); M. RUGGENINI, Il tempo del discorso. Possibilità e impossibilità<br />
della comunicazione, in “La comunicazione”, Donzelli, Roma, 2003; M. RUGGENINI,<br />
Il discorso dell’altro. Ermeneutica della differenza, Il Saggiatore, Milano 1996 (solo per i quadriennalisti)<br />
Propedeuticità. Le precisazioni relative al lavoro personale sui testi, in particolare per i<br />
quadriennalisti, saranno fornite a lezione e nel ricevimento del docente, a cui si rinviano<br />
inoltre coloro che non possono frequentare.<br />
Docente Luciano <strong>Ca</strong>nepari<br />
Dipartimento di Scienze del linguaggio<br />
e-mail: canepari@unive.it<br />
II semestre<br />
Fonetica e fonologia<br />
Interessi professionali di LUCIANO CANEPARI: Fonetista: s’occupa alla descrizione della pronuncia e<br />
dell’intonazione “neutra” (e delle varianti regionali) dell’italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo<br />
e portoghese, nonché della pronuncia italiana degli stranieri. Ortologista: punta all’interpretazione<br />
fonica dei testi secondo i valori semantici e comunicativi. Trascrittore: ha impostato e fornito<br />
le trascrizioni fonetiche per alcuni noti dizionari d’italiano e di lingue straniere. Pubblicazioni<br />
recenti: Manuale di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999 (seconda ed. con 2 audiocassette);<br />
Dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2000; Manuale di fonetica, München, Lincom Europa,<br />
2003; Manuale di pronuncia, München, Lincom Europa, 2003.<br />
I Modulo<br />
Generalità<br />
Bibliografia<br />
L. CANEPARI, Manuale di fonetica, München, Lincom Europa, 2003: capp. 1-14<br />
Programma per studenti stranieri (o per chi abbia minor interesse per le lingue straniere):<br />
L. CANEPARI, Manuale di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, seconda edizione<br />
1999: capp. 1-8, compreso l’ascolto attento delle due audiocassette allegate<br />
II Modulo<br />
Applicazioni<br />
Bibliografia<br />
L. CANEPARI, Manuale di pronuncia, Lincom Europa, 2003: capp. 1-3 (con italiano e inglese),<br />
più un’altra lingua a scelta tra: francese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo, a-
180 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
rabo, cinese, giapponese, hindi, esperanto; più L. CANEPARI, Manuale di fonetica, München,<br />
Lincom Europa, 2003: una scelta personale dagli oltre 300 idiomi dati nei capp.<br />
15-23 (comprendenti anche decine di dialetti italiani e di lingue morte)<br />
Programma per studenti stranieri (o per chi abbia minor interesse per le lingue straniere):<br />
Ampliamenti - L. CANEPARI, Manuale di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, seconda<br />
edizione 1999: nuovamente i capp. 1-8 e i capp. 9-19, facendo una scelta personale<br />
di pronunce regionali (date nei capp. 9-15), più L. CANEPARI, Manuale di pronuncia,<br />
München, Lincom Europa, 2003: capp. 1-2 e 13 (con italiano ed esperanto)<br />
Nota Bene. Ricevimento: dopo le lezioni. Per appuntamenti: canepari@unive.it<br />
Fonti storiche della pratica musicale<br />
Docente David Bryant<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: www.cini.it<br />
e-mail: musica@cini.it<br />
I semestre<br />
DAVID BRYANT, il docente è attivo da anni sul campo della ricerca sulle fonti della storia della musica<br />
veneta del Rinascimento. È direttore editoriale della collana (edizione nazionale) delle opere<br />
complete di Andrea Gabrieli. Dirige il Cento di ricerca sulle fonti documentarie della vita musicale<br />
europea presso la Fondazione Giorgio Cini. Ha avviato gli studi sull’opera comica e sulla farsa in età<br />
pre-rossiniana i cui primi risultati sono stati pubblicati presso l’editore Olschki di Firenze (I vicini di<br />
Mozart). Ha pubblicato i manoscritti cinquecenteschi della <strong>Ca</strong>ttedrale di Treviso già perduti nel corso<br />
del bombardamento del 1944 e ripristinati con tecniche di restauro virtuale.<br />
Introduzione alla lettura critica e all’interpretazione delle fonti scritte della musica; introduzione<br />
all’uso integrato delle fonti ‘indirette’ - archivistiche, giornalistiche, trattatistiche<br />
ecc. - ai fini di una corretta lettura del testo musicale in ogni suo contestualizzazione.<br />
Problematiche storiografiche e metodi di studio della musica antica<br />
Nelle lezioni formali saranno affrontate le problematiche connesse con l’uso dei vari tipi<br />
di fonti ai fini della storia della musica. Si prevede, per le ultime settimane del corso, lo<br />
svolgimento di una o più ricerche di gruppo condotte in archivio sotto la guida diretta del<br />
docente. (L’argomento o gli argomenti della ricerca saranno definiti in base al numero e<br />
agli interessi specifici dei frequentanti il corso e alla disponibilità delle istituzioni ospiti.)<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia verrà fornita e discussa durante le lezioni.<br />
Modalità d’esame. Al fine della valutazione si richiedono: 1) la stesura di una scheda tecnica<br />
sulle nozioni storiografiche e metodologiche acquisite durante il corso; 2) una fattiva<br />
collaborazione al progetto di ricerca collettivo.<br />
Seminari e altre attività integrative. Due seminari tematici: sulla nozione di popolarizzazione;<br />
sul declino dei repertori.
Docente responsabile Paolo Biagi<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
sito web: www.harappa.com/rohri<br />
e-mail: pavelius@unive.it<br />
contratto integrativo di Geoarcheologia: Giovanni Boschian<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Paolo Biagi v. oltre Paletnologia.<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 181<br />
Geoarcheologia<br />
Il corso consiste in un approccio generale ai metodi impiegati nello studio di tutti gli elementi<br />
che rientrano nel quadro generale della geoarcheologia nella visuale più ampia del<br />
termine impiegato<br />
Geoarcheologia: generalità e metodi. Rapporti tra geologia ed Antropologia culturale<br />
Note storiche, Climi, orme del paesaggio e insediamenti, Ecologia ambientale ed umana,<br />
Sedimenti e processi sedimentari, Depositi archeologici, Interazione uomo-ambiente,<br />
Processi di formazione dei siti archeologici, Metodi di laboratorio applicati ai siti archeologici,<br />
Alcuni casi pratici di studio<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni<br />
M. CREMASCHI, G. RODOLFI (a cura di), Il suolo. Pedologia nelle scienze della terra e nella<br />
valutazione del territorio. La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1995; M. CREMASCHI (a cura<br />
di), Manuale di geoarcheologia. Laterza, Bari, 2000; D. F. DINCAUZE, Environmental Archaeology,<br />
2000; F. RICCI LUCCHI, La scienza di Gaia. Ambienti e sistemi visti da un geologo. Zanichelli,<br />
Bologna, 1996. Principles and Practise. <strong>Ca</strong>mbridge University Press, <strong>Ca</strong>mbridge<br />
Propedeuticità. È consigliabile aver seguito un corso di geografico o geomorfologico ed<br />
uno di argomento paletnologico<br />
Docente Francesco Vallerani<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e.mail: francesco.vallerani@virgilio.it<br />
I semestre<br />
Geografia A (A-M)<br />
FRANCESCO VALLERANI (1954) si è formato presso il Dip.to di Geografia dell’<strong>Università</strong> di Padova.<br />
Dottorato di Ricerca in Geografia Storica e Pianificazione del Territorio presso l’<strong>Università</strong> di Pavia<br />
(1988). Specialità Post-dottorato a Padova sulla gestione dei paesaggi fluvio-lagunari (1991). Dal<br />
1993 al 1995 partecipa a un progetto europeo sul rapporto tra progetti idraulici e la formazione<br />
dell’idea di natura. Dal 1993 Professore a contratto di Geografia Umana presso lo IULM di Feltre.<br />
Dal 1999 al 2002 è Professore associato di Geografia Regionale all’<strong>Università</strong> Statale di Milano.<br />
Principali filoni di ricerca: turismo sostenibile, campagne post-produttive e risignificazione della<br />
ruralità, rapporto tra geografia e testi letterari e pittura, comunità anfibie e le economie alternative.
182 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Il corso affronta la distribuzione geografica dei sempre più diffusi problemi ambientali,<br />
con particolare riguardo ai vistosi contrasti e conflitti circa l’uso delle risorse, sia a scala<br />
planetaria che locale, dando inoltre ampio risalto all’evoluzione delle attitudini sociali e<br />
geoculturali. Allo studente è richiesta una competenza geografica di base acquisibile su un<br />
manuale a scelta di geografia generale della scuola secondaria, nonché capacità di lettura di<br />
un buon atlante.<br />
I Modulo<br />
Geografia e ambiente tra globale e locale<br />
Politiche ambientali e gestione del territorio. Rapporti tra luoghi geografici e identità<br />
locale.<br />
Bibliografia<br />
U. LEONE, Nuove politiche per l’ambiente, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 1999; D. MASSEY, P. JESS (a cura<br />
di), Luoghi, culture e globalizzazione, Torino, Utet, 2000<br />
I non frequentanti dovranno integrare con una lettura a scelta tra: A. ROY, La fine delle<br />
illusioni, Parma, Guanda, 1999; T. MERLIN, Sulla pelle viva, Sommacampagna (VR),<br />
Cierre, 1997<br />
II Modulo<br />
La pianura padana come spazio problema<br />
Evoluzione recente della Padania a seguito dell’espansione industriale e dell’agricoltura<br />
intensiva. Le modalità della urbanizzazione rurale e gli scenari futuri.<br />
Bibliografia<br />
E. TURRI, La megalopoli padana, Venezia, Marsilio, 2000; L. DAL POZZOLO (a cura di),<br />
Fuori città, senza campagna, Milano, Angeli, 2002<br />
Ai non frequentanti è assegnata la seguente lettura integrativa: P. RUMIZ, Secessione leggera,<br />
Roma, Editori Riuniti, 1997<br />
Modalità d’esame. Le prove d’esame del primo modulo si svolgeranno in forma scritta,<br />
quelle del secondo avranno forma orale.<br />
Docente Francesca De Meo<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
II semestre<br />
Geografia B (N-Z)<br />
FRANCESCA DE MEO è professore associato presso l’<strong>Università</strong> degli studi di Perugia. I suoi principali<br />
interessi di ricerca sono la didattica, la strutturazione dei curricula scolastici ed universitari,<br />
l’analisi diacronica di territori regionali, studi su aree montane per ipotesi di pianificazione. Monasteri,<br />
castelli, percorsi religiosi, la montagna appenninica sono temi della sua ricerca attuale.<br />
Lo studio dei rapporti di integrazione e interferenza fra uomo, spazi, ambienti in una<br />
sequenza diacronica permette di ottenere una quadro di riferimento per una autonoma<br />
analisi critica in una prospettiva di evoluzione e sviluppo. Il corso si articola in moduli.<br />
I Modulo<br />
La terra pianeta dell’uomo
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 183<br />
Lo stabilirsi e il mutare dei rapporti tra i gruppi umani e gli spazi terrestri verranno esaminati<br />
attraverso la geografia degli antichi e la cartografia, documento e strumento di<br />
conoscenza geografica; naturalmente gli aspetti fondamentali dei fenomeni del dinamismo<br />
naturale della superficie terrestre consentiranno di meglio comprendere tale lungo<br />
armonico e/o conflittuale dialogo.<br />
Bibliografia<br />
Un manuale a scelta di Geografia Generale per l’ultima classe del liceo (per es. Tarbuck;<br />
Bosellini; …) per i fenomeni naturali; P. PINCHEMEL, G. PINCHEMEL, Lo spazio<br />
antropico, Milano, Franco Angeli, per gli aspetti antropici.<br />
II Modulo<br />
Città e fenomeno urbano<br />
Il sorgere e il divenire della città nel processo di territorializzazione; antagonismo/sinergismo<br />
tra città e campagna; la diffusione della città; la città come luogo di incontro di culture<br />
sono i temi salienti che verranno trattati.<br />
Bibliografia<br />
M. RONCAYOLO, Storia e problemi della dimensione urbana, Milano, Einaudi; J. F. TROIN,<br />
Le Metropoli del Mediterraneo, Milano, Jaca Book; P. L. CERVELLATI, La città bella, Bologna,<br />
Il Mulino; F. GIOVENALE, Come leggere la città, Firenze, La Nuova Italia<br />
Docente Francesco Vallerani<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: francesco.vallerani@virgilio.it<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Francesco Vallerani v. sopra Geografia A.<br />
Geografia culturale<br />
Il corso considera le sedimentazioni geoculturali dell’entroterra veneto connesse alla<br />
firma paesaggistica palladiana. Il corso esamina inoltre le recenti e vistose modifiche del<br />
paesaggio ereditato a seguito del tumultuoso affermarsi del cosiddetto “miracolo economico”.<br />
Il Veneto dall’eredità culturale al miracolo economico<br />
L’entroterra veneto e l’evoluzione geostorica del paesaggio. La villa tra agricoltura, idrografia<br />
e neoplatonismo. Sviluppo economico e spreco di qualità territoriale. Opulenza diffusa<br />
e le “arcadie” popolari.<br />
Bibliografia<br />
D. COSGROVE, Il paesaggio palladiano, Sommacampagna (VR), Cierre, 2000; E. TURRI,<br />
Miracolo economico, Sommacampagna (VR), Cierre, 2000; F. VALLERANI, “Dal successo economico<br />
all’Arcadia urbanizzata. I nuovi paesaggi del Veneto”, in G. BALDAN ZENONI-<br />
POLITEO (a cura di), Paesaggio e paesaggi veneti, Milano, Guerini, 1999, pp. 145-160 (disponibile<br />
in biblioteca del Dipartimento di Studi Storici e presso la copisteria CEV in<br />
Corte Mazor, vicino a S. Sebastiano)
184 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Per i non frequentanti si richiede la seguente integrazione: B. ANASTASIA, G. CORO’,<br />
Evoluzione di un’economia regionale. Il Nordest dopo il successo, Portogruaro, Ediciclo, 1996,<br />
solo le pp. 221-311<br />
Propedeuticità. Vedi quanto indicato per il corso di Geografia A. Modalità d’esame. La prova<br />
d’esame si svolgerà in forma scritta<br />
Docente Giorgio Bartolomei<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: gf.bartolo@libero.it<br />
I semestre<br />
Geografia fisica<br />
GIORGIO BARTOLOMEI è stato docente di Rilevamento Geologico (a. a. 1967/1969) e di Geografia<br />
Fisica (a. a. 1969/1983) per i Corsi di Laurea in Scienze Geologiche e in Scienze Naturali<br />
dell’<strong>Università</strong> degli Studi di Ferrara, di Geologia e Sedimentologia Storica (a. a. 1983/1985) e di<br />
Geografia Fisica dall’a. a. 1985/86 ad oggi per la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’<strong>Università</strong> di Venezia.<br />
La sua attività scientifica si svolge nello studio dell’evoluzione paleo climatica, paleontologica<br />
e morfologica durante il Quaternario dei paesaggi italiani e con particolare riguardo a quelli veneti.<br />
Alcuni aspetti generali di Geografia Fisica.<br />
Bibliografia<br />
Un buon testo di Geografia dei Licei come: A. N. STRAHLER, Geografia Fisica. Ed. Piccin;<br />
B. ACCORDI, E. LUPIA PALMIERI, Il globo terrestre e la sua evoluzione. Zanichelli; P.<br />
FEDERICI, S. PIACENTE, Geografia Fisica. NIS. Nuova Italia Scientifica<br />
Per gli studenti che intendono seguire anche il corso di Paleontologia e Paleoecologia è<br />
utile il testo di: P. CASATI, F. PACE, Scienze della terra. Atmosfera, acqua, climi, suoli. Ed.<br />
Città Studi, Milano<br />
Per i non frequentanti si consiglia di contattare all’inizio del corso il docente.<br />
Modalità d’esame. Scritto: rispondere a cinque/sei domande. Orale per chi desidera migliorare<br />
il voto dello scritto. Modalità di frequenza. È consigliabile la frequenza per la presenza<br />
di esempi del Veneto.<br />
Docente Alessandro Gallo<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: alekos@unive.it<br />
II semestre<br />
Geografia politica ed economica<br />
ALESSANDRO GALLO si è laureato in Lettere presso l’<strong>Università</strong> “La Sapienza” di Roma. Le sue pubblicazioni<br />
principali vertono sui temi di geografia agraria, economica, politica, sociale e delle<br />
comunicazioni<br />
Il corso di Geografia politica ed economica si propone di fornire, da un lato, gli strumenti<br />
interpretativi spaziali connessi all’azione dei soggetti che operano nel campo della<br />
politica e dell’economia e, dall’altro, di analizzare alcuni casi concreti di instabilità geopolitica.
I Modulo<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 185<br />
Principi e fondamenti di geografia politica ed economica<br />
Il I modulo si propone di fornire gli strumenti necessari per interpretare le differenti e<br />
sempre più complesse realtà geopolitiche e geoeconomiche che formano il mosaico globale<br />
Bibliografia<br />
G. LIZZA, Geopolitica. Itinerari del potere, Torino, Utet, 2001. <strong>Ca</strong>pitoli 3-7 per i frequentanti.<br />
L’intero volume per i non frequentanti.<br />
II Modulo<br />
L’area post-sovietica nel contesto della nuova geopolitica dei rapporti Est-Ovest<br />
Il II modulo si propone di analizzare una delle aree che negli ultimi decenni hanno subìto<br />
profondi rivolgimenti capaci di modificare l’intero assetto nell’arco compreso tra il<br />
Baltico e il Medio Oriente<br />
Bibliografia<br />
V. KOLOSSOV (a cura di), La collocazione geopolitica della Russia. Rappresentazioni e realtà,<br />
Torino, Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli, 2001. I non frequentanti aggiungeranno:<br />
AA. VV., Il Grande Medio Oriente. Il nuovo arco dell’instabilità, Milano, Egea, 2002<br />
oppure E. DELL’AGNESE, E. SQUARCINA, Geopolitiche dei Balcani. Luoghi, narrazioni, percorsi,<br />
Milano, Unicopli, 2002<br />
Modalità d’esame. Per gli studenti frequentanti è prevista la possibilità di sostenere una<br />
prova scritta al termine del I modulo. Nota Bene. Il docente è a disposizione degli studenti<br />
che volessero affrontare specifiche tematiche di loro interesse. Seminari e altre attività integrative.<br />
È prevista un’attività seminariale che avrà per oggetto l’evoluzione del concetto di<br />
confine<br />
Docente Alessandro Gallo<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: alekos@unive.it<br />
I semestre<br />
Geografia sociale ed economica<br />
Per il curriculum del docente Alessandro Gallo v. sopra Geografia politica ed economica.<br />
Il corso di Geografia sociale ed economica si propone di fornire le metodologie e<br />
l’apparato teorico e concettuale necessario ad una interpretazione spaziale dei fenomeni<br />
sociali ed economici con particolare attenzione alle strutture che formano la rete dei servizi<br />
sociali.<br />
Principi e fondamenti dell’interpretazione e analisi del territorio<br />
I contenuti del corso comprendono le principali teorie relative all’interpretazione e<br />
all’analisi del territorio, un panorama storico dei differenti approcci alla lettura dei fenomeni<br />
sociali ed economici, gli elementi che compongono il complesso quadro geosociale<br />
attuale inserito nell’articolato contesto geoeconomico e geopolitico dei nostri giorni.
186 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Bibliografia<br />
A. VALLEGA, Geografia umana, Milano, Mursia, 1995 o edizione successiva<br />
Modalità d’esame. L’esame sarà sostenuto in forma orale.<br />
Docente Anna Marinetti<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: linda@unive.it<br />
I semestre<br />
Glottologia<br />
ANNA MARINETTI (1955). Professore ordinario di Glottologia; dal 1987 al 1990 presso l’<strong>Università</strong><br />
di Bari; dal 1990 presso l’<strong>Università</strong> di Venezia. Linee principali di ricerca: linguistica storica con<br />
particolare riferimento all’indeuropeistica; storiografia della linguistica; lingue dell’Italia preromana.<br />
Tra le pubblicazioni: Le iscrizioni sudpicene (1885); Ferdinand de Saussure: le leggende germaniche (1987);<br />
Venetico 1976-1996. Acquisizioni e prospettive (in Atti Conv. St. Etr. 1999, pp. 391-436); <strong>Ca</strong>ratteri e diffusione<br />
dell’alfabeto venetico (in Akeo 2002, pp. 39-54).<br />
Il corso è dedicato all’acquisizione delle basi per la conoscenza del linguaggio e delle<br />
lingue storico-naturali: le strutture costitutive del linguaggio, la classificazione delle lingue<br />
storico-naturali, l’analisi della variabilità linguistica in prospettiva storica.<br />
I Modulo<br />
Introduzione allo studio del linguaggio e delle lingue<br />
Nozioni di linguistica generale. La ‘storicizzazione’ del linguaggio: il mutamento linguistico<br />
(la varietà sociale; la varietà diacronica; contatti linguistici e interferenza). La classificazione<br />
delle lingue.<br />
Bibliografia<br />
G. BERRUTO, Corso elementare di linguistica generale, Torino, Utet, 1997; R. LAZZERONI (a<br />
cura di), Linguistica storica, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 1998<br />
II Modulo<br />
Metodi e applicazioni in linguistica storica<br />
La prospettiva diacronica del linguaggio: comparazione e ricostruzione (metodologia<br />
generale). Applicazione: l’indeuropeo; la storia della questione; le lingue indeuropee: il<br />
proto-indeuropeo ricostruito; la società e la cultura. Lettura e analisi di testi.<br />
Bibliografia<br />
F. VILLAR, Gli Indeuropei e le origini dell’Europa. Lingua e storia. Bologna, Il Mulino, 1997.<br />
Appunti e materiali dalle lezioni.<br />
Propedeuticità. Glottologia, I modulo.<br />
Modalità d’esame. L’esame del I modulo consiste in una verifica scritta; l’esame del II<br />
modulo si svolge in forma orale. Modalità di frequenza. Gli studenti che non frequentano<br />
devono concordare con il docente una integrazione al programma. Nota Bene. Il programma<br />
è rivolto agli studenti del nuovo ordinamento; per gli studenti iscritti al vecchio<br />
ordinamento (quadriennalisti) sono previste integrazioni rispetto al programma sopra descritto.<br />
Seminari e altre attività integrative. Eventuali attività integrative su argomenti attinenti<br />
al programma saranno proposte nel corso dello svolgimento delle lezioni.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 187<br />
Grammatica e storia della lingua greca<br />
Docente Alberto <strong>Ca</strong>merotto<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: alcam@unive.it<br />
I semestre<br />
ALBERTO CAMEROTTO è ricercatore di Letteratura greca presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia.<br />
Si è occupato dei problemi della formularità epica, delle tecniche e delle strategie della satira e della<br />
parodia nella letteratura greca. Le sue ricerche attualmente riguardano l’epica rapsodica e le sue<br />
strutture compositive. Tra le pubblicazioni: Analisi formulare della Batrachomyomachia. Formularità di<br />
un testo epico letterario, Lexis 9-10, 1992, 1-54; Hermes rhapsodos (Luc. I. tr. 6), Quad. Urb. n. s. 59,<br />
1998, 109-125; Le metamorfosi della parola. Studi sulla parodia in Luciano di Samosata, Pisa-Roma 1998;<br />
Aristeia. Azioni e tratti tematici dell’eroe in battaglia, Aevum Antiquum n. s. 1, 2001, 263-308; Le storie e i<br />
canti degli eroi, Quad. Urb. 2003.<br />
Il corso è dedicato alla lettura e all’analisi di testi della satira antica, affronta questioni di<br />
grammatica e di sintassi, problemi e metodologie della traduzione, con applicazioni sui<br />
testi in programma.<br />
Viaggi fantastici tra parodia e satira nella letteratura greca<br />
Luciano di Samosata, Storie vere<br />
Bibliografia<br />
LUCIANI Opera, vol. I, a cura di M. D. Macleod, Oxford, 1972; LUCIEN, Oeuvres. Tome<br />
II. Opuscules 11-20, a cura di J. Bompaire, Paris 1998; A. CAMEROTTO, Le metamorfosi<br />
della parola. Studi sulla parodia in Luciano di Samosata, Pisa-Roma 1998; V. CITTI, C. CA-<br />
SALI, L. FORT, O. FUÀ, Astrea. Corso di greco. Teoria, Sei, Torino, 2000<br />
Propedeuticità. Il corso svolge anche una funzione preparatoria alla prova scritta di greco,<br />
che deve essere sostenuta preliminarmente agli esami di Letteratura greca dei docenti E.<br />
Cingano e C. O. Pavese.<br />
Modalità d’esame. Prova orale. Tematiche trattate a lezione. Traduzione, analisi grammaticale<br />
e commento dei testi. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza regolare e continuativa.<br />
Nota Bene. Il docente è raggiungibile attraverso la posta elettronica all’indirizzo<br />
alcam@unive.it. Seminari e altre attività integrative. È prevista una attività seminariale, in relazione<br />
ai corsi di Letteratura greca.<br />
Docente Luca Morisi<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
Programma in via di definizione.<br />
Grammatica latina
188 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Docente Olga Visentini<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: olgav@tin.it<br />
II semestre<br />
Iconografia musicale<br />
A un corso generale dedicato alle metodologie di analisi e catalogazione delle immagini<br />
musicali è affiancato un corso di applicazione pratica di tali metodologie sul tema specifico<br />
della funzione e significato del simbolo nella musica dal Rinascimento al simbolismo.<br />
Dagli Emblemata al simbolismo: i ‘segni’ musicali. Analisi iconografica<br />
Studio dei simboli e delle allegorie della musica nell’arte figurativa e in relazione alle<br />
opere musicali (testi, linguaggio e notazione, strumenti musicali, scenografie).<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia insieme al materiale iconografico verrà fornita durante il corso.<br />
Modalità d’esame. L’esame è orale. Gli studenti che desiderano svolgere un programma<br />
personalizzato sono tenuti a concordare con il docente l’argomento entro la seconda settimana<br />
dall’inizio delle lezioni. Essi dovranno presentare una ricerca iconografica con un<br />
commento scritto. Modalità di frequenza. La frequenza è fortemente consigliata. Nota Bene.<br />
All’interno del tema del corso i frequentanti potranno scegliere di approfondire soltanto<br />
alcuni degli argomenti affrontati.<br />
Convenzione con l’Istituto di studi rinascimentali di Ferrara<br />
Docente Olga Visentini<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: olgav@tin.it<br />
II semestre<br />
Iconografia teatrale<br />
Il corso, oltre una parte generale dedicata alle metodologie di analisi delle immagini teatrali,<br />
concerne lo studio del ruolo dell’attore moderno, dalla sua nascita all’epoca di Diderot<br />
fino al teatro dell’attore e del mattatore ottocentesco, alla luce dell’evoluzione storica e<br />
sociale del teatro.<br />
Iconografia dell’attore moderno: l’evoluzione dell’immagine dell’attore da Lekain<br />
alla Duse<br />
Analisi storica del repertorio iconografico (ritratti d’attore, pitture sceniche, fotografie)<br />
concernente i principali attori tra Sette e Ottocento.<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia principale verrà indicata nel corso delle lezioni, insieme al materiale iconografico.<br />
Modalità d’esame. L’esame è orale. Gli studenti che desiderano svolgere un programma<br />
personalizzato sono tenuti a concordare con il docente l’argomento entro la seconda set-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 189<br />
timana dall’inizio delle lezioni. Essi dovranno presentare una ricerca iconografica con un<br />
commento scritto. Modalità di frequenza. La frequenza è fortemente consigliata. Nota Bene.<br />
All’interno del tema del corso i frequentanti potranno scegliere di approfondire alcune<br />
delle figure principali di attore che verranno analizzate.<br />
Docente Alberto <strong>Ca</strong>merotto<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: alcam@unive.it<br />
I semestre<br />
Introduzione alla poesia greca<br />
Per il curriculum del docente Alberto <strong>Ca</strong>merotto v. sopra Grammatica e storia della lingua greca.<br />
Il corso rappresenta una introduzione alla poesia greca, in particolare alle caratteristiche<br />
concrete della composizione poetica nella Grecia arcaica e classica, attraverso l’analisi delle<br />
strutture metriche e delle lingua dei generi poetici tradizionali.<br />
Lingua e metrica dei generi poetici della Grecia arcaica e classica<br />
Omero, Odissea XII<br />
Antologia di testi lirici.<br />
Bibliografia<br />
Testi: Omero, Odissea, Libri IX-XII, vol. III, a cura di A. HEUBECK, traduzione di G. A.<br />
PRIVITERA, Milano, 1983; F. FERRARI, La porta dei canti. Storia e antologia della lirica greca,<br />
Bologna, <strong>Ca</strong>ppelli, 2000. Letture consigliate: M. C. MARTINELLI, Gli strumenti del poeta.<br />
Elementi di metrica greca, Bologna, <strong>Ca</strong>ppelli, 1995; C. O. PAVESE, “Tipologia metrica greca”,<br />
in Problemi di metrica classica, Genova 1978, 49-74; M. VETTA, “Il simposio: la monodia<br />
e il giambo”, in Lo spazio letterario della Grecia antica. Volume I. La produzione e la<br />
circolazione del testo. Tomo I. La polis, Roma 1992, 177-218<br />
È consigliata, riguardo gli autori da tradurre, la conoscenza della storia della letteratura<br />
greca, da preparare su un buon manuale: A. LESKY, Storia della letteratura greca, Il Saggiatore;<br />
D. DEL CORNO, Letteratura greca, Principato; L. E. ROSSI, Letteratura greca, Le Monnier;<br />
G. GUIDORIZZI, Letteratura greca, Mondadori <strong>Università</strong>, o altri testi da concordare<br />
con il docente.<br />
Propedeuticità. Il corso è propedeutico e complementare ai corsi di Letteratura greca del<br />
triennio, ma serve anche come preparazione linguistica e metrica per i corsi di Letteratura<br />
greca e di Filologia greca del biennio.<br />
Modalità d’esame. Prova orale. Lettura metrica, traduzione, analisi linguistica, commento<br />
dei testi. Tematiche e nozioni di teoria e storia della letteratura. Modalità di frequenza. È<br />
consigliata la frequenza regolare al corso. Nota Bene. Il docente è raggiungibile attraverso<br />
la posta elettronica all’indirizzo alcam@unive.it. Seminari e altre attività integrative. È prevista,<br />
in relazione ai corsi di Letteratura greca, l’organizzazione di un seminario, che potrà<br />
svolgersi nell’arco di più moduli.
190 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Docente Alessandro <strong>Ca</strong>sellato<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: casellat@unive.it<br />
II semestre<br />
Introduzione alla storia contemporanea A<br />
ALESSANDRO CASELLATO (1971), laureato in Storia presso l’<strong>Università</strong> di Venezia, co-direttore<br />
dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della Marca trevigiana, fa<br />
parte della redazione della rivista “Venetica”. Tra le sue pubblicazioni: Una “piccola Russia”. Un quartiere<br />
popolare di Treviso tra fine Ottocento e secondo dopoguerra (Verona 1998), Venetismi. Diario di un gruppo<br />
di studio sul Veneto contemporaneo 1997-1999 (Verona 2000), I sestieri popolari, in Storia di Venezia.<br />
L’Ottocento e il Novecento, a cura di Stuart Woolf e Mario Isnenghi (Roma, 2002). Si occupa di storia<br />
veneta in età contemporanea e delle tematiche inerenti la memoria e l’uso pubblico della storia.<br />
L’introduzione generale alla storia contemporanea segue i grandi problemi e blocchi<br />
tematici della storia italiana, europea e mondiale. Il corso si avvale della collaborazione<br />
didattica dei docenti dell’area contemporaneistica del Dipartimento di Studi storici.<br />
Introduzione alla storia contemporanea. Il secondo Ottocento e il Novecento<br />
Le trasformazioni economiche, sociali e politiche nella seconda metà dell’Ottocento e<br />
nel Novecento, il nazionalismo, il fascismo e il nazismo, l’URSS, le due guerre mondiali,<br />
la guerra fredda e il terzo Mondo dopo il 1945.<br />
Bibliografia<br />
Un manuale universitario di storia contemporanea, a scelta dello studente.<br />
Propedeuticità. Il corso può sostituire il I modulo dell’insegnamento di Storia contemporanea.<br />
Modalità d’esame. Esame scritto; la verifica avrà luogo sugli appunti delle lezioni e sui fatti<br />
principali della Storia contemporanea appresi dal manuale. Chi non può frequentare<br />
concorderà programma e modalità d’esame con uno dei docenti titolari del corso di Storia<br />
contemporanea (Isnenghi, Petri). Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria. Nota<br />
Bene. Particolarmente raccomandato agli studenti che ritengano di non avere adeguate<br />
conoscenze di base della storia contemporanea.<br />
Docente Rolf Petri<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
I semestre<br />
Introduzione alla storia contemporanea B<br />
ROLF PETRI (1957) si è laureato a Marburg e ha conseguito il dottorato di ricerca all’Istituto universitario<br />
europeo di Firenze. Ha lavorato all’Istituto storico germanico di Roma e ha insegnato alle<br />
<strong>Università</strong> di Bielefeld e Halle in Germania prima di venire a Venezia. I suoi interessi di ricerca vertono<br />
sulla storia economica italiana ed europea nei secoli XIX e XX, sui processi di identificazione<br />
collettiva e territoriale (idea di ‘Heimat’, regioni di frontiera), e sulla storia europea e del concetto di<br />
‘Europa’. Ha curato Venedig. Ein politisches Reisebuch (1986) e, con M. G. Müller, Die Nationalisierung<br />
von Grenzen (2002). Monografie: Storia di Bolzano (1989), La frontiera industriale (1990), Von der Autarkie<br />
zum Wirtschaftswunder (2001) e Storia economica d’Italia 1918-1963 (2002).
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 191<br />
L’introduzione generale alla storia contemporanea segue i grandi problemi e blocchi<br />
tematici della storia italiana, europea e mondiale. Il corso si avvale della collaborazione<br />
didattica dei docenti dell’area contemporaneistica del Dipartimento di Studi storici.<br />
Introduzione alla storia contemporanea. L’Ottocento e il primo Novecento<br />
Le trasformazioni economiche, sociali e politiche nell’Ottocento e nel primo Novecento,<br />
le rivoluzioni, l’imperialismo, le guerre mondiali, il fascismo, le grandi potenze e le<br />
chiese cristiane.<br />
Bibliografia<br />
Un manuale universitario di storia contemporanea, a scelta dello studente.<br />
Propedeuticità. Il corso può sostituire il primo modulo dell’insegnamento di Storia contemporanea.<br />
Modalità d’esame. Esame scritto; la verifica avrà luogo sugli appunti delle lezioni e sui fatti<br />
principali della Storia contemporanea appresi dal manuale. Chi non può frequentare<br />
concorderà programma e modalità d’esame con uno dei docenti titolari del corso di Storia<br />
contemporanea (Isnenghi e Petri). Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria. Nota<br />
Bene. Particolarmente raccomandata agli studenti che ritengono di non avere adeguate<br />
conoscenze di base della storia contemporanea.<br />
Introduzione allo studio del latino A (A-C)<br />
Docente Alessandro Franzoi<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
I semestre<br />
ALESSANDRO FRANZOI insegna Letteratura latina a Venezia dal 1985. È autore di contributi sulla<br />
poesia pseudovirgiliana (edizione critica con commento della Copa, 1988), sull’elegia latina (Properzio<br />
1991, Ovidio 1993, 1996), sulla poesia priapea (edizione critica con commento del priapeo Quid<br />
hoc novi est?, 1998). Ultime pubblicazioni: Un poeta della tarda Latinità: Sulpicio Luperco Servasio, in<br />
“BstudL” 31, 2001, pp. 543-64; L’epistola a Flaviano: un saggio di tecnica compositiva di Avieno “minore”<br />
(AL 876 Riese), in “Lexis”, 19, 2001, pp. 289-300; Ausonio, Cupido messo in croce, introd., testo, trad.,<br />
commento a cura di A. Franzoi, Napoli 2002. Uscirà il prossimo settembre una traduzione con<br />
commento dei libri XV e XVI degli Annali di Tacito (ed. Pléiade, Einaudi).<br />
Elementi di linguistica sincronica e diacronica del latino; cenni sullo sviluppo storico<br />
della cultura e delle istituzioni di Roma fino alla fine dell’antichità; nozioni di lessico latino<br />
fondamentale, anche attraverso racconti di parole (res publica, ius, mos, fas, fides, pietas,<br />
religio, amicitia, etc.); cenni sul sistema letterario latino e sulla sua tradizione nelle epoche<br />
successive.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni, da integrare con:<br />
L. MONDIN, Introduzione allo studio del latino. Dispense del corso reperibili in formato<br />
pdf nel sito docente: http: //lettere2.unive.it/lmondin/<br />
Modalità d’esame. Test scritto.
192 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Introduzione allo studio del latino B (D-O)<br />
Docente Luca Mondin<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
sito web: http: //lettere2.unive.it/lmondin/<br />
e-mail: mondin@unive.it<br />
I semestre<br />
LUCA MONDIN (1961) si è occupato di critica testuale ed esegesi di poesia tardolatina (Ausonio) e di<br />
interpretazione della lirica oraziana. Gli attuali interessi di ricerca sono rivolti a Lucilio, ai <strong>Ca</strong>rmina<br />
Latina epigraphica e a problemi di linguistica del latino.<br />
Elementi di linguistica sincronica e diacronica del latino; cenni sullo sviluppo storico<br />
della cultura e delle istituzioni di Roma fino alla fine dell’antichità; nozioni di lessico latino<br />
fondamentale, anche attraverso racconti di parole (res publica, ius, mos, fas, fides, pietas,<br />
religio, amicitia, etc.); cenni sul sistema letterario latino e sulla sua tradizione nelle epoche<br />
successive.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni, da integrare con:<br />
L. MONDIN, Introduzione allo studio del latino. Dispense del corso reperibili in formato<br />
pdf nel sito docente: http: //lettere2.unive.it/lmondin/<br />
Modalità d’esame. Test scritto.<br />
Introduzione allo studio del latino C (P-Z)<br />
Docente Luca Morisi<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
Programma in via di definizione.<br />
Docente Gian <strong>Ca</strong>rlo Alessio<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
sito web: lettere2.unive.it/alessio<br />
e-mail: alessio@unive.it<br />
I semestre<br />
Istituzioni di filologia medievale<br />
Il corso introduce alla conoscenza dei veicoli attraverso i quali un testo medievale è<br />
giunto sino a noi e dei metodi e degli strumenti coi quali è possibile, quando sia necessario,<br />
restituire al testo il suo aspetto originario.<br />
Istituzioni di filologia medievale<br />
Concetto di Filologia. Il manoscritto e la stampa antica. L’analisi del manoscritto. La<br />
conservazione del testo: le biblioteche medievali. Come si ricerca un manoscritto (le bi-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 193<br />
blioteche moderne). Le lingue e le letterature dell’Italia medievale. Fondamenti di critica<br />
del testo: l’autografo; le copie non autografe.<br />
Bibliografia<br />
Dispense a cura del docente in distribuzione presso il Dipartimento di Italianistica e Filologia<br />
romanza oppure scaricabili dal sito Internet www.lettere2.unive.it/alessio<br />
Consigliata la lettura di: P.O. KRISTELLER, Quattro lezioni di filologia, Venezia, 2003.<br />
Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere la lettura di: L. CESARINI MARTI-<br />
NELLI, La filologia, Roma, Ed. Riuniti, 1984; P. O. KRISTELLER, Quattro lezioni di filologia,<br />
Venezia, 2003.<br />
Propedeuticità. È utile che il corso di Istituzioni di filologia medievale preceda quello di<br />
Istituzioni di filologia moderna<br />
Modalità d’esame. L’esame consiste in una prova scritta (2 ore) (prova scritta o orale a<br />
scelta dello studente nella sessione di recupero), mirante ad accertare la conoscenza dei<br />
contenuti del corso e costituita da una serie di domande, alcune obbligatorie, altre a scelta<br />
dello studente. Modalità di frequenza. Libera ma raccomandata. Seminari e altre attività integrative.<br />
I semestre. In collaborazione con gli insegnamenti di: Cultura e civiltà<br />
dell’Umanesimo e del Rinascimento; Filologia romanza. Medioevo e età contemporanea: La<br />
fortuna cinematografica del Medioevo e dell’Umanesimo. È prevista la proiezione di 4<br />
film. Soggetti e date da comunicarsi. Frequenza obbligatoria.<br />
Docente Saverio Bellomo<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: bellomo@unive.it<br />
II semestre<br />
Istituzioni di filologia moderna<br />
Per il curriculum del docente Saverio Bellomo v. sopra Filologia italiana.<br />
Problemi e metodologie relativi al restauro dei testi letterari italiani e alla loro resa<br />
editoriale<br />
Si illustreranno, accanto alle varie fasi dell’allestimento di una edizione critica, gli specifici<br />
aspetti connessi con i testi appartenenti alla letteratura italiana: dalla loro specifica<br />
modalità di diffusione, alla loro resa formale, alla problematica connessa con le varianti<br />
d’autore.<br />
Bibliografia<br />
A. STUSSI, Breve avviamento alla filologia italiana, Bologna, Il Mulino, 2002.<br />
Appunti e materiali distribuiti durante le lezioni.<br />
Bibliografia alternativa per gli studenti non frequentanti: A. BALDUINO, Manuale di filologia<br />
italiana, Firenze, Sansoni, 1989 (o edizioni successive).<br />
Modalità di frequenza. La frequenza è caldamente consigliata.
194 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Docente Ettore Cingano<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: willyboy@unive.it<br />
I semestre<br />
Istituzioni di letteratura greca<br />
ETTORE CINGANO ha studiato nelle università di Milano, Urbino, Londra e Amburgo. Le sue ricerche<br />
riguardano l’epica greca, la lirica arcaica da Stesicoro a Bacchilide, le fonti mitografiche e biografiche.<br />
Tra le sue pubblicazioni recenti: ‘La lirica corale’, in Storia della civiltà letteraria greca e latina I,<br />
diretta da I. Lana - E. V. Maltese, Torino 1998, 101-156; ‘Tradizioni su Tebe nell’epica e nella lirica<br />
greca arcaica’, in Presenza e funzione della città di Tebe nella cultura greca, a cura di P. Angeli Bernardini,<br />
Roma-Pisa 2000, 127-161; ‘I nomi dei Sette a Tebe e degli Epigoni nella tradizione epica, tragica, e<br />
iconografica’, in I Sette a Tebe. Dal mito alla letteratura, a cura di A. Aloni, E. Berardi, G. Besso, S.<br />
Cecchin, Bologna 2002, 27-62.<br />
Il corso è incentrato sulla trattazione di temi generali, introduttivi allo studio della cultura<br />
e della letteratura greca arcaica e classica in particolare, in una prospettiva che ne evidenzi<br />
i contatti con altre culture antiche e l’influsso sulla cultura europea.<br />
I contatti tra Grecia e Vicino Oriente. Distruzioni di città: Tebe e Troia tra epos e storia.<br />
Memoria, mito e tradizione - oralità e scrittura. Il bacino dell’Egeo e il Mediterraneo<br />
occidentale: per una geografia della letteratura greca arcaica. Oracoli, religione e letteratura:<br />
Delo e Delfi. Lo spazio della comunicazione poetica: feste, agoni, culti e simposii - i<br />
generi letterari arcaici. Committenza pubblica e privata: città e santuari; aristocrazie, tirannidi<br />
e monarchie. Atene, crogiuolo dell’Ellade: politica e organizzazione della cultura<br />
tra VI e V sec. a. C., da Solone alla guerra del Peloponneso. La nascita della tragedia - lo<br />
spazio teatrale: autore e pubblico. Nuovi centri di cultura: Alessandria e la formazione<br />
della biblioteca moderna.<br />
Bibliografia<br />
W. BURKERT, Da Omero ai Magi, Marsilio, 1999, cap. 1 ‘Tratti orientalizzanti in Omero’,<br />
3-34; F. MONTANARI, Introduzione a Omero, Sansoni 1992, capp. I-IV; VI, 1-53; 59-<br />
79; F. GRAF, Il mito in Grecia, Laterza 1987, capp. III-VII, 43-134; B. GENTILI, Poesia e<br />
pubblico nella Grecia antica, Laterza 1995, 1-10; M. VEGETTI (a cura di), L’esperienza religiosa<br />
antica (Introduzione alle culture antiche III), Bollati Boringhieri 1992, capp. 1 (M.<br />
Detienne, ’Il mito’); 3 (C. <strong>Ca</strong>lame, ‘La festa’); W. BURKERT, ‘La religione greca’, 3-13;<br />
29-51; 137-158; O. MURRAY, ‘La Grecia degli eroi: mito, storia, archeologia’, in I Greci<br />
2 I, a cura di S. Settis, Einaudi 1996, 173-188; W. RÖSLER, ‘Trasmissione culturale tra<br />
oralità e scrittura’, in I Greci 2 II, a cura di S. Settis, Einaudi 1997, 707-723; E. CINGA-<br />
NO, ‘Lirica corale’, in Storia della civiltà letteraria greca e latina I, a cura di I. Lana-E.V. Maltese,<br />
Utet 1998, 101-112; G. CERRI, ‘La tragedia’, in Lo spazio letterario della Grecia antica I<br />
1, Salerno Editrice 1992, 301-329; E. G. TURNER, ‘I libri nell’Atene del V e IV sec. a.<br />
C.’, in G. <strong>Ca</strong>vallo (a cura di), Libri, editori e pubblico nel mondo antico, Laterza 1975, 5-24<br />
(+ Introd. di G. <strong>Ca</strong>vallo)<br />
Letture in aggiunta per coloro che non hanno frequentato<br />
F. BERTOLINI, ‘Società di trasmissione orale: mito e folclore’, in Lo spazio letterario della<br />
Grecia antica I 1, Salerno Editrice, 1992, 47-75; L. E. ROSSI, ‘L’ideologia dell’oralità fino<br />
a Platone’, in Lo spazio letterario della Grecia antica I 1, Salerno Editrice, 1992, 77-106; M.<br />
DI MARCO, La tragedia greca, <strong>Ca</strong>rocci, 2000, 17-66; L. CANFORA, ‘La Biblioteca e il museo’,<br />
in Lo spazio letterario della Grecia antica I 2, Salerno Editrice, 1993, 1-29
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 195<br />
Modalità d’esame. La prova d’esame consiste in un questionario scritto, composto da domande<br />
brevi e domande estese, incentrate sull’argomento del corso e sulle indicazioni bibliografiche.<br />
Gli studenti impossibilitati a frequentare sosterranno un esame orale, portando<br />
una bibliografia aggiuntiva. Modalità di frequenza. Si consiglia la frequenza regolare e<br />
continuativa al corso. Nota Bene. Il modulo non prevede la conoscenza della lingua greca<br />
ed è destinato agli studenti di tutti gli indirizzi e Corsi di laurea. Il docente è raggiungibile<br />
attraverso la posta elettronica all’indirizzo willyboy@unive.it.<br />
Docente responsabile Tommaso Raso<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
sito web: www.italianoscritto.com<br />
e-mail: raso@unive.it<br />
contratto integrativo di Italiano professionale: Laura Besazza<br />
I semestre<br />
Per il curriculum del docente Tommaso Raso v. Linguistica italiana<br />
Italiano scritto A<br />
Il corso ha l’obiettivo di fornire le competenze fondamentali per la redazione di documenti<br />
scritti, dalla definizione della situazione comunicativa, alla progettazione, alla formulazione<br />
linguistica e alla revisione<br />
Servizio d’italiano scritto<br />
Argomenti: 1. Il testo e la situazione comunicativa: differenze tra scritto e parlato. 2. La<br />
gestione informativa e l’argomentazione. 3. Il riassunto e la gerarchia informativa. 4. La<br />
parafrasi e il linguaggio burocratico. 5. La schedatura e le note. 6. La bibliografia. 7. La gestione<br />
della documentazione. 8. I registri linguistici. 9. La lettera. 10. Una testualità professionale.<br />
Esercitazioni: 1. Riformulazione di un testo parlato in un testo scritto. 2. Redazione<br />
di un testo argomentativo senza documentazione. 3. Riassunto. 4. Parafrasi di un<br />
testo burocratico. 5. Esercitazione di schedatura. 6. Esercitazione sulla bibliografia. 7. Riassunto<br />
con cambio di taglio. 8. Progettazione di una tesina. 9. Redazione di una tesina.<br />
10. Redazione di due lettere con diverso registro<br />
Bibliografia<br />
F. BRUNI, G. ALFIERI, S. FORNASIERO, S. TAMIOZZO GOLDMANN, Manuale di scrittura e<br />
comunicazione, Zanichelli, Bologna, 1997.<br />
Modalità d’esame. L’esame sarà tenuto in forma scritta. Modalità di frequenza. La frequenza<br />
è fortemente consigliata. Nota Bene. Il corso è strutturato in modo da prevedere sempre<br />
una esercitazione. Ciò presuppone la frequenza di almeno due terzi delle lezioni.<br />
Docente responsabile Tommaso Raso<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
sito web: www.italianoscritto.com<br />
e-mail: raso@unive.it<br />
contratto integrativo di Italiano professionale: Alessio Cotugno<br />
I semestre<br />
Italiano scritto B
196 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Per il curriculum del docente Tommaso Raso v. Linguistica italiana.<br />
Il corso ha l’obiettivo di fornire le competenze fondamentali per la redazione di testi<br />
scritti, dalla definizione della situazione comunicativa, alla progettazione, alla formulazione<br />
linguistica e alla revisione<br />
Servizio d’italiano scritto<br />
Argomenti: Il testo e la situazione comunicativa: differenze fra scritto e parlato. 2. La gestione<br />
informativa e l’argomentazione. 3. Il riassunto e la gerarchia informativa. 4. La parafrasi<br />
e il linguaggio burocratico. 5. La schedatura e le note. 6. La bibliografia. 7. La gestione<br />
della documentazione. 8. I registri linguistici. 9. La lettera. 10. Una testualità professionale.<br />
Esercitazioni: 1. Riformulazione di un testo parlato in testo scritto. 2. Redazione<br />
di un testo argomentativo senza documentazione. 3. Riassunto. 4. Parafrasi di un testo<br />
burocratico. 5. Esercitazione di schedatura. 6. Esercitazione sulla bibliografia. 7. Riassunto<br />
con cambio di taglio. 8. Progettazione di una tesina. 9. Redazione di una tesina. 10. Redazione<br />
di due lettere con diverso registro.<br />
Bibliografia<br />
F. BRUNI, G. ALFIERI, S. FORNASIERO, S. TAMIOZZO GOLDMANN, Manuale di scrittura e<br />
comunicazione, Zanichelli, Bologna, 1997.<br />
Modalità d’esame. L’esame sarà tenuto in forma scritta. Modalità di frequenza. La frequenza<br />
è fortemente consigliata. Nota Bene. Il corso è strutturato in modo da prevedere sempre<br />
un’esercitazione. Ciò presuppone la frequenza di almeno due terzi delle lezioni.<br />
Docente responsabile Tommaso Raso<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
sito web: www.italianoscritto.com<br />
e-mail: raso@unive.it<br />
contratto integrativo di Italiano professionale: Arianna Scarpa<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Tommaso Raso v. Linguistica italiana.<br />
Italiano scritto C<br />
Obiettivo del corso è l’insegnamento delle competenze fondamentali per la redazione<br />
di testi scritti, dalla definizione della situazione comunicativa, alla progettazione, alla<br />
formulazione linguistica e alla revisione.<br />
Servizio d’italiano scritto<br />
Argomenti: 1. Il testo e la situazione comunicativa: differenze tra scritto e parlato. 2. La<br />
gestione informativa e l’argomentazione. 3. Il riassunto e la gerarchia informativa. 4. La<br />
parafrasi e il linguaggio burocratico. 5. La schedatura e le note. 6. La bibliografia. 7. La gestione<br />
della documentazione. 8. I registri linguistici. 9. La lettera. 10. Una testualità professionale.<br />
Esercitazioni: 1. Riformulazione di un testo parlato in testo scritto. 2. Redazione<br />
di un testo argomentativo senza documentazione. 3. Riassunto. 4. Parafrasi di un testo<br />
burocratico. 5. Esercitazione di schedatura. 6. Esercitazione sulla bibliografia. 7. Riassunto
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 197<br />
con cambio di taglio. 8. Progettazione di una tesina. 9. Redazione di una tesina. 10. Redazione<br />
di due lettere con diverso registro.<br />
Bibliografia<br />
F. BRUNI, G. ALFIERI, S. FORNASIERO, S. TAMIOZZO GOLDMANN, Manuale di scrittura e<br />
comunicazione, Zanichelli, Bologna, 1997.<br />
Modalità d’esame. L’esame sarà tenuto in forma scritta. Modalità di frequenza. La frequenza<br />
è fortemente consigliata. Nota Bene. Il corso è strutturato in modo da prevedere sempre<br />
un’esercitazione. Ciò presuppone la frequenza di almeno due terzi delle lezioni.<br />
Docente responsabile Tommaso Raso<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
sito web: www.italianoscritto.com<br />
e-mail: raso@unive.it<br />
contratto integrativo di Italiano professionale: Alessio Cotugno<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Tommaso Raso v. Linguistica italiana.<br />
Italiano scritto D<br />
L’obiettivo del corso è rafforzare la competenza linguistica dell’italiano, con particolare<br />
attenzione ai registri scritti. Si affronteranno pertanto i punti del sistema linguistico italiano<br />
in cui la competenza orale non garantisce necessariamente un’adeguata competenza<br />
nella scrittura<br />
La lingua dell’italiano scritto<br />
Argomenti: 1. La lingua del parlato e la lingua della scrittura. 2. L’ortografia: punti critici<br />
nella grafia dell’italiano; l’uso delle maiuscole. 3. L’interpunzione: le funzioni della virgola<br />
e i più frequenti usi errati; la funzione dei due punti e del punto e virgola; l’uso del<br />
punto esclamativo, dei puntini sospensivi e delle virgolette. 4. La sintassi: l’analisi logica e<br />
l’ordine delle parole; l’analisi del periodo. 5. La sintassi: le reggenze di aggettivi e verbi;<br />
l’uso dei modi verbali. 6. La sintassi: discorso diretto e discorso indiretto. 7. Il lessico: i<br />
registri; parole generiche e parole specifiche. 8. Il lessico: i registri; parole comuni e termini<br />
tecnici; lessico informale e formale. 9. Il testo: analisi di testi con difetti appartenenti<br />
ai vari livelli di analisi. 10. Il testo: l’organizzazione complessiva del testo. Esercitazioni: 1.<br />
Individuazione degli elementi linguistici non adatti alla scrittura. 2. Individuazione e correzione<br />
di usi ortografici scorretti. 3. Gli usi interpuntivi. 4. Ripristinare l’ordine non<br />
marcato a partire da un ordine marcato. 5. Inserire la reggenza corretta; inserire il modo e<br />
il tempo corretti. 6. Trasposizione dal discorso diretto al discorso indiretto e viceversa. 7.<br />
Sostituire le perifrasi con un termine appropriato; sostituire una parola generica con una<br />
parola specifica. 8. Sostituire una parola comune con il termine tecnico; sostituire una parola<br />
di registro informale con una di registro formale. 9. Riscrittura in italiano standard di<br />
un testo di italiano popolare. 10. Redazione di un testo in registro formale.<br />
Bibliografia<br />
Una buona grammatica dell’italiano
198 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Modalità d’esame. L’esame sarà tenuto in forma scritta. Modalità di frequenza. La frequenza<br />
è obbligatoria. Nota Bene. Il corso è strutturato in modo da comprendere sempre<br />
un’esercitazione.<br />
Docente responsabile Tommaso Raso<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
sito web: www.italianoscritto.com<br />
e-mail: raso@unive.it<br />
contratto integrativo di Italiano scritto di base: Arianna Da Pieve<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Tommaso Raso v. Linguistica italiana.<br />
Italiano scritto E<br />
Obiettivo del corso è fornire le competenze fondamentali per la redazione di testi scritti,<br />
dalla definizione della situazione comunicativa, alla progettazione, alla formulazione<br />
linguistica e alla revisione.<br />
Servizio d’italiano scritto<br />
Argomenti: 1. Il testo e la situazione comunicativa: differenze tra scritto e parlato. 2. La<br />
gestione informativa e l’argomentazione. 3. Il riassunto e la gerarchia informativa. 4. La<br />
parafrasi e il linguaggio burocratico. 5. La schedatura e le note. 6. La bibliografia. 7. La gestione<br />
della documentazione. 8. I registri linguistici. 9. La lettera. 10. Una testualità professionale.<br />
Esercitazioni: 1. Riformulazione di un testo parlato in testo scritto. 2. Redazione<br />
di un testo argomentativo senza documentazione. 3. Riassunto. 4. Parafrasi di un testo<br />
burocratico. 5. Esercitazione di schedatura. 6. Esercitazione sulla bibliografia. 7. Riassunto<br />
con cambio di taglio. 8. Progettazione di una tesina. 9. Redazione di una tesina. 10. Redazione<br />
di due lettere con diverso registro.<br />
Bibliografia<br />
F. BRUNI, G. ALFIERI, S. FORNASIERO, S. TAMIOZZO GOLDMANN, Manuale di scrittura e<br />
comunicazione, Zanichelli, Bologna, 1997.<br />
Modalità d’esame. L’esame sarà tenuto in forma scritta. Modalità di frequenza. La frequenza<br />
è fortemente consigliata. Nota Bene. Il corso è strutturato in modo da prevedere sempre<br />
un’esercitazione. Ciò rende necessaria la frequenza di almeno due terzi delle lezioni.<br />
Docente Giovanni Dore<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: dore@unive.it<br />
I e II semestre<br />
Laboratorio demo-etno-antropologico<br />
Per il curriculum di Giovanni Dore v. sopra Antropologia Culturale.<br />
Verranno organizzate le attività didattiche integrative per l’area antropologica ed etnolinguistica:<br />
conferenze, seminari, convegni, cicli brevi di lezione, brevi rilevazioni sul
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 199<br />
campo. La partecipazione alle attività del laboratorio comporta l’acquisizione di crediti didattici<br />
e di tirocinio.<br />
Nota bene. Gli studenti interessati sono pregati di mettersi in contatto col docente dore@unive.it<br />
o col LEAR Laboratorio etno-antropologico di formazione e ricerca (lear@unive.it)<br />
e riceveranno informazioni regolari sulle attività programmate. Modalità<br />
d’esame. Valutazione delle attività svolte.<br />
Laboratorio di analisi geosociale del territorio<br />
Docente Alessandro Gallo<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: alekos@unive.it<br />
I semestre<br />
Per il curriculum del docente Alessandro Gallo v. sopra Geografia politica ed economica.<br />
Il Laboratorio di analisi geosociale del territorio si connota per un approccio alla realtà<br />
dei servizi sociali che ne evidenzi le connessioni e le interdipendenze che si stabiliscono<br />
con il contesto territoriale nel quale si localizzano.<br />
Servizi sociali e analisi geosociale del territorio<br />
L’attività di laboratorio si svolgerà attraverso una ricerca sul campo che avrà come fine,<br />
in prima battuta, l’analisi, all’interno di quadri di riferimento a differente scala geografica,<br />
degli elementi che compongono la trama della struttura di alcuni servizi sociali. A ciò seguirà<br />
una contestualizzazione all’interno dei diversi territori entro cui tali strutture sono<br />
localizzate e, terzo ed ultimo livello, la redazione di un lavoro che potrà essere anche di<br />
tipo cartografico che definisca differenti insiemi geosociali.<br />
Bibliografia<br />
Nel corso dello svolgimento del Laboratorio saranno fornite le indicazioni bibliografiche<br />
e cartografiche necessarie allo svolgimento della ricerca.<br />
Modalità d’esame. L’esame consiste nella redazione di un documento che sintetizzi i risultati<br />
del lavoro svolto.<br />
Laboratorio di disagio psichico e marginalità sociale<br />
Docente Ada <strong>Ca</strong>mpolucci<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
I semestre<br />
Laureata in Pedagogia, iscritta agli Albi professionali degli Assistenti Sociali e degli Psicologi, ADA<br />
CAMPOLUCCI ha prestato servizio presso il Ministero della Pubblica Istruzione ed è attualmente<br />
Assistente Sociale coordinatore e vice-direttore dell’Ufficio di Servizio sociale presso il Tribunale<br />
per i minorenni di Venezia. Ha collaborato, in qualità di Esercitatore della materia, agli insegnamenti<br />
di Psicologia sociale, Teorie della personalità e Criminologia della Facoltà di Psicologia<br />
dell’<strong>Università</strong> di Padova. Ha al suo attivo numerose partecipazioni a convegni, corsi di formazione,<br />
e alcuni saggi in materia di Servizio Sociale in ambito penale, tra i quali Juvenile Justice in Italy (1992).
200 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Il Servizio sociale nel contesto legislativo a valenza penale tra pratica quotidiana e<br />
principi deontologici.<br />
Saranno approfonditi alcuni aspetti dell’azione professionale dell’A.S. attraverso l’analisi<br />
della documentazione di Servizio sociale, in particolare di alcune relazioni psico-sociali in<br />
materia penale. La lettura delle storie personali, attraverso la rivisitazione dell’esperienza<br />
individuale e l’analisi dei contesti sociali e istituzionali, costituirà il punto di partenza per<br />
la valutazione e la presa in carico degli stati di disagio esistenziale e di emarginazione sociale.<br />
Docente Alberto <strong>Ca</strong>merotto<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: alcam@unive.it<br />
I e II semestre<br />
Laboratorio di greco<br />
Per il curriculum del docente Alberto <strong>Ca</strong>merotto v. sopra Grammatica e storia della lingua greca.<br />
Il corso del laboratorio linguistico di greco è rivolto agli studenti che non hanno frequentato<br />
il Liceo classico e desiderano acquisire una conoscenza adeguata della lingua<br />
greca antica per lo studio delle letterature classiche, della filosofia, dell’archeologia e della<br />
storia antica.<br />
Corso di Lingua greca (“Greco zero”)<br />
Il corso è articolato in due parti ed è costituito da lezioni frontali sugli argomenti della<br />
grammatica, con esercizi di lettura e di traduzione dal greco e in greco, esercizi e prove in<br />
itinere di verifica e di applicazione delle norme linguistiche. Accanto alla frequenza dei<br />
corsi è previsto un lavoro individuale progressivo e continuativo sugli argomenti svolti.<br />
Corso di lingua greca. I parte. Docente Alberto Furlanetto.<br />
Studio della fonetica, della morfologia e della sintassi della lingua greca, primo approccio<br />
a testi semplici, con esercizi di traduzione (4 ore settimanali per i due moduli del primo<br />
semestre, per 40 ore complessive).<br />
La prima parte del corso si conclude con un test sugli argomenti della grammatica trattati<br />
a lezione e con una breve prova di traduzione di un brano elementare. Le competenze<br />
acquisite permettono l’accesso alla II parte del corso.<br />
Corso di lingua greca. II parte. Docente Alberto <strong>Ca</strong>merotto.<br />
Completamento della morfologia e della sintassi della lingua greca. Lettura, analisi<br />
grammaticale e traduzione di brani antologici di autori vari (4 ore settimanali per i due<br />
moduli del secondo semestre, per 40 ore complessive).<br />
Obiettivi. L’obiettivo del corso, che deve essere frequentato integralmente, è di fornire<br />
agli studenti le competenze necessarie per la lettura e la prima interpretazione autonoma<br />
dei testi della letteratura greca e la successiva frequenza dei corsi nell’ordine consigliato<br />
per gradi di difficoltà: Grammatica e storia della lingua greca, Introduzione alla poesia<br />
greca, Letteratura greca A e B, Filologia greca.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 201<br />
Bibliografia<br />
V. CITTI, C. CASALI, L. FORT, O. FUÀ, Astrea. Corso di greco. Teoria. Esercizi (2 voll.), Sei,<br />
Torino, 2000.<br />
Modalità d’esame. A conclusione del corso si svolgerà un esame finale per la verifica delle<br />
competenze acquisite (test scritto sugli argomenti della grammatica e traduzione di un<br />
breve brano d’autore). La frequenza dell’intero corso nelle sue due parti e il superamento<br />
dell’esame finale comportano l’acquisizione di 4 CFU del tipo Altre attività formative. Modalità<br />
di frequenza. È consigliata la frequenza regolare e continuativa. Nota Bene. Il docente è<br />
raggiungibile attraverso la posta elettronica all’indirizzo alcam@unive.it.<br />
Docente responsabile Alessandro Franzoi<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
Docenti Lorenzo Fort, Giancarlo Scarpa<br />
I e II semestre<br />
Laboratorio di latino<br />
Per il curriculum del docente Alessandro Franzoi v. Introduzione allo studio del latino A (A-C).<br />
Questo servizio è indirizzato agli studenti: a) sprovvisti delle competenze linguistiche<br />
richieste dal Modulo II di Letteratura latina (vedi sotto questa voce); b) che vogliano approfondire<br />
le proprie conoscenze di latino; c) che debbano sostenere la prova di Latino scritto<br />
di vecchio ordinamento.<br />
a) Corso di “Latino 0” (produttivo di 4 CFU del tipo Altre attività formative): due corsi paralleli<br />
di 60 ore ciascuno nel I semestre.<br />
L’obiettivo è far acquisire le competenze di base agli studenti che dovranno seguire gli<br />
insegnamenti di Latino, per i quali è indispensabile saper riconoscere almeno le strutture<br />
fondamentali della lingua. Contenuti: studio della morfologia e analisi dei principali costrutti<br />
sintattici, finalizzato alla traduzione di testi moderatamente impegnativi.<br />
b) Corso di “Latino 1” (produttivo di 4 CFU del tipo Altre attività formative): un corso di<br />
20 + 20 = 40 ore nel II semestre.<br />
Il corso mira a completare e a rafforzare le conoscenze e le competenze acquisite con la<br />
frequenza al corso di I livello o nell’arco della carriera scolastica degli studenti. Contenuti:<br />
studio dei principali argomenti della sintassi dei casi e completamento dell’analisi della<br />
sintassi del verbo e del periodo; elementi di prosodia e metrica (esametro dattilico e distico<br />
elegiaco); esercizio di traduzione di brani antologici d’autore. Congruo numero di ore<br />
sarà dedicato alle esercitazioni utili per la prova di Latino scritto contemplata dal vecchio<br />
ordinamento.<br />
Bibliografia<br />
Il materiale didattico sarà indicato e/o fornito a cura dei docenti durante lo svolgimento<br />
dei corsi.<br />
Modalità d’esame. I corsi di “Latino 0” e di “Latino 1” prevedono un test d’ingresso; prove<br />
in itinere di monitoraggio della “risposta” degli studenti ai contenuti didattici; un test conclusivo<br />
per la valutazione delle competenze acquisite e, in caso di esito positivo,<br />
l’accreditamento dell’attività svolta.
202 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Laboratorio di produzione e promozione di comunità<br />
Docente Adriana Nannicini<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: anan@planet.it<br />
I semestre<br />
ADRIANA NANNICINI, laureata in filosofia. Esperta di formazione, ricerca e consulenza alla progettazione<br />
e all’organizzazione nel campo delle organizzazioni lavorative, in modo particolare nei servizi<br />
pubblici e privati. Collabora con Studio APS di Milano. Consulenza pluriennale alla Scuola di<br />
formazione per il personale della Giustizia Minorile. Consulente presso il Provveditorato Regionale<br />
DAP della Regione Lombardia, Ministero della Giustizia. <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>ttolica del Sacro Cuore Milano.<br />
Coordinatore dei tutors delle EPG del triennio (Esperienze Pratiche Guidate) della Facoltà di<br />
Psicologia - coordinamento di un servizio d’innovazione didattica. Docente - Corsi di perfezionamento<br />
universitario per Consulenti dell’Orientamento.<br />
Cruciale risulta nel lavoro sociale dar spazio a pratiche di ascolto delle esigenze, anche<br />
contrastanti provenienti dal territorio, abitato da comunità che cercano di rinnovare patti<br />
di cittadinanza, mentre nell’allentarsi dei legami sociali i singoli cercano di rinnovare vicinanze<br />
comunitarie.<br />
A chi opera nel lavoro sociale - inteso nelle sue accezioni più ampie e nel caso del laboratorio<br />
in particolare come competenza professionale- viene richiesto di saper sostare e<br />
saper agire in quella zona caratterizzata dall’ambivalenza brevemente richiamata.<br />
Agli operatori sociali è infatti richiesta la consapevolezza nel transitare sul crinale tra rischio<br />
e utopia, di partecipare attivamente alla costruzione di contesti sociali in cui sia possibile<br />
per i singoli, i gruppi, le microsituazioni, intessute spesso da parziali e provvisorie<br />
appartenenze, fare esperienza di partecipazione e di gestione comune e condivisa. A questa<br />
difficile e sfidante esperienza, al contempo culturale e professionalizzante, è rivolto il<br />
laboratorio. Nel laboratorio ci si propone di attivare esperienze di sperimentazione e applicazione<br />
di strumenti, metodologie, collegate all’intervento con le comunità sociali. Saranno<br />
presentate varie situazioni e altre saranno oggetto di specifiche esplorazioni degli<br />
studenti.<br />
Laboratorio di relazioni interculturali e tra i popoli<br />
Docente Marina Bianchi<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
I semestre<br />
MARINA BIANCHI (Milano, 1947), laurea in Scienze politiche <strong>Università</strong> degli Studi di Milano.<br />
Formazione come formatrice presso lo Studio analisi psicosociologica di Milano. Ricercatrice sui<br />
temi del Welfare State, servizi, condizione femminile (GRIFF di Milano); dal 1983 ricercatrice e docente<br />
presso l’<strong>Università</strong> di Trento, Facoltà di Sociologia (Politica sociale, Sociologia delle relazioni<br />
etniche). Docente delle stesse materie alla Fachhochschule für Sozialwesen di Bielefeld e di Sociologia<br />
alla Libera <strong>Università</strong> di Bolzano, Facoltà di scienze della formazione. 1993-94 in aspettativa<br />
come Direttrice di Dipartimento presso la Provincia autonoma di Bolzano. Attuali temi di ricerca:<br />
educazione e sviluppo, applicazione dei diritti umani e minoranze, comunità di convivenza e stili di<br />
vita alternativi, rifugiati/e. Membro attivo, come esperta, della Consulta provinciale dei servizi sociali<br />
della Prov. Aut. di Bolzano dal 1999. Pubblicazioni: con M. Nicolini, L’educazione non-formale
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 203<br />
in Ecuador, Video <strong>Università</strong> di Trento, 1997; AA. VV. Raccomandazioni per l’istituzione del Corso di Diploma<br />
universitario in Servizio sociale, Rip. Servizio sociale, Provincia Aut. di Bolzano, 1999; Le politiche<br />
per la famiglia nella Provincia aut. di Bolzano, (in corso di pubblicazione)<br />
Programma in via di definizione.<br />
Docente responsabile Riccardo Ridi<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
sito web: http: //lettere2.unive.it/ridi<br />
e-mail: ridi@unive.it<br />
contratto integrativo di Legislazione bibliotecaria: Fausto Rosa<br />
e-mail: fausto.rosa@sistemabibliotecarioabano.it<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Riccardo Ridi v. sopra Biblioteconomia.<br />
Legislazione bibliotecaria<br />
FAUSTO ROSA è Direttore del Consorzio per il Sistema Bibliotecario di Abano Terme (Padova),<br />
ente di coordinamento e servizio cui sono associate trenta biblioteche comunali della fascia centrale<br />
della provincia padovana. È esperto nel settore delle autonomie locali e dei servizi pubblici.<br />
Stato, Regioni, Autonomie locali: competenze e funzioni in campo bibliotecario<br />
1. Riferimenti normativi per tipologia di biblioteche: statali, universitarie, scolastiche, di<br />
ente locale e private. 2. La biblioteca servizio pubblico locale: gestione; regolamenti; carta<br />
dei servizi.<br />
Bibliografia<br />
Dispensa del corso, a cura di Fausto Rosa. 2003<br />
F. ROSA (a cura), La biblioteca servizio pubblico locale. Bergamo, CEL, 1995, pp. 41-100; P.<br />
TRANIELLO, Legislazione delle biblioteche in Italia. Roma, <strong>Ca</strong>rocci Editore, 1999; P. TRA-<br />
NIELLO, Storia delle biblioteche in Italia. Dall’Unità ad oggi. Bologna, Il Mulino, 2002, pp.<br />
269-335; D. D’ALESSANDRO, Il codice delle biblioteche. Milano, Editrice Bibliografica,<br />
2002.<br />
In aggiunta per i non frequentanti: N. AGOSTINI, La gestione della biblioteca di ente locale.<br />
Milano, Editrice Bibliografica, 2002. pp. 1 - 98.<br />
Modalità d’esame. Prova scritta. Modalità di frequenza. La frequenza non è obbligatoria. Per<br />
i non frequentanti è prevista bibliografia aggiuntiva. Nota Bene. Per contatti con il docente<br />
Fausto Rosa: fausto.rosa@sistemabibliotecarioabano.it oppure ufficio 049.8602506.<br />
Legislazione dei beni culturali<br />
Docente Giovanni Boldon Zanetti<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
II semestre<br />
Elementi di diritto pubblico e privato. I beni culturali e le attività culturali.<br />
L’individuazione dei beni. I beni immateriali: il diritto d’autore. I beni culturali di interes-
204 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
se religioso. Tutela e valorizzazione: le funzioni, i soggetti.. La tutela indiretta.<br />
L’espropriazione. La circolazione dei beni culturali. I beni demaniali e l’alienazione del<br />
patrimonio pubblico. Il restauro. La ricerca e i ritrovamenti archeologici. Beni librari e<br />
archivistici. Beni paesaggistici e ambientali. Il vincolo ambientale. La tutela penale dei beni<br />
culturali e ambientali.<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia d’esame sarà indicata dal docente, all’inizio del corso, con comunicazione<br />
a lezione nonché tramite l’affissione di apposito avviso.<br />
C. BARBATI, M. CAMMELLI, G. SIULLO, Il diritto dei beni culturali, Bologna, Il Mulino,<br />
2003; G. CAIA (a cura di), Il testo unico sui beni culturali e ambientali, Milano, Giuffrè, 2000;<br />
M. CAMMELLI, Commento al testo unico sui beni culturali e ambientali, Bologna, Il Mulino,<br />
2000; W. CORTESE, I beni culturali e ambientali, Padova, Cedam, 2002.<br />
Legislazione internazionale e comparata<br />
dei beni culturali<br />
Docente Maddalena Mazzoleni<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
II semestre<br />
Il corso ha l’obiettivo di analizzare come si integrano ed intrecciano i sistemi di protezione<br />
e tutela dei beni culturali ed ambientali dei singoli Stati nazionali con gli strumenti<br />
elaborati a livello comunitario e internazionale, con particolare riguardo ad alcune esperienze<br />
straniere qualificate<br />
Legislazione internazionale e comparata dei beni culturali e ambientali<br />
Convenzioni internazionali in materia di beni culturali ed ambientali; disciplina italiana<br />
della circolazione dei beni culturali; politica culturale comunitaria; protezione e disciplina<br />
dei beni culturali in alcune esperienze straniere<br />
Bibliografia<br />
Si consiglia la preparazione dell’esame sul testo:<br />
M. MAZZOLENI, La tutela dei beni culturali nel diritto internazionale e comparato, <strong>Ca</strong>foscarina,<br />
2002.<br />
In alternativa, si consiglia la preparazione dell’esame sul testo di M. CAMMELLI, La nuova<br />
disciplina dei beni culturali e ambientali, Il Mulino, 2001, commento agli artt. 65-84; art.<br />
123; art. 136-137; al testo vanno aggiunte le dispense disponibili in copisteria S. Sebastiano<br />
contenenti alcuni articoli di dottrina sulla legislazione comparata<br />
Modalità d’esame. l’esame si svolge, di regola, in forma orale<br />
Docente Anna Maria Boschetti<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: aboschet@unive.it<br />
II semestre<br />
Letteratura francese
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 205<br />
ANNA BOSCHETTI è professore associato di letteratura francese; insegna a Venezia dal 1988. Si interessa<br />
a questioni di teoria e di metodo riguardanti tutti gli aspetti del processo di genesi e consumo<br />
dei prodotti culturali. Temi specifici: rapporti tra forme letterarie e struttura dello spazio sociale<br />
nazionale e transnazionale (campo del potere, campo intellettuale, insegnamento, riviste, media,<br />
mercato, editoria). Tra i suoi lavori: Sartre et les “Temps modernes”, Minuit, 1985; Le mythe du grand<br />
intellectuel, in Grand Atlas Universalis des littératures, 1990; Légitimité littéraire et stratégies éditoriales, in Histoire<br />
de l’édition française, vol. IV, 1986; La poésie partout. Apollinaire, homme-époque, Paris, Seuil, 2001;<br />
La Rivoluzione simbolica di Pierre Bourdieu, Marsilio, 2003.<br />
I corsi si rivolgono a studenti di tutti i corsi di laurea, poiché riguardano, in generale, i<br />
processi della produzione artistica e culturale, della circolazione, del consumo e della consacrazione<br />
delle opere, nonché le questioni teoriche e di metodo poste dallo studio di<br />
questi fenomeni.<br />
I Modulo<br />
Introduzione all’opera di Pierre Bourdieu<br />
Pierre Bourdieu è riconosciuto internazionalmente come una delle più importanti figure<br />
del pensiero contemporaneo. Si presenterà la sua traiettoria, ricostruendone il contesto<br />
(mezzo secolo di storia intellettuale), sottolineando le nuove prospettive e acquisizioni<br />
che lo studio dei fenomeni culturali deve alla teoria di Bourdieu, ai suoi lavori e a quelli<br />
degli altri ricercatori che si ispirano al modo di pensare proposto dalla sua opera.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni; A. BOSCHETTI, La Rivoluzione simbolica di Pierre Bourdieu, Venezia,<br />
Marsilio, 2003 (fino a p. 117); P. BOURDIEU, Questions de sociologie, Minuit, 1980, e altri<br />
testi, indicati all’inizio del corso, da cui si sceglieranno, con la docente, un centinaio di<br />
pagine, secondo gli interessi.<br />
I testi necessari per la preparazione (a parte le opere in volume che si possono acquistare<br />
o reperire presso la biblioteca del dipartimento) saranno raccolti in dossier disponibili<br />
presso la biblioteca del Dipartimento di Italianistica e filologia romanza. Ulteriori<br />
precisazioni verranno fornite durante il corso.<br />
Gli studenti che non possono frequentare concorderanno il programma direttamente<br />
con la docente.<br />
Propedeuticità. Il giorno dell’esame gli studenti sosterranno un test preliminare di comprensione<br />
del francese orale e scritto. Ne saranno esonerati quelli che avranno ottenuto<br />
un voto sufficiente nel lettorato (Thierry) o nel corso di lingua (Dario)<br />
II Modulo<br />
Teoria e pratica del linguaggio nell’opera di Pierre Bourdieu<br />
La riflessione epistemologica e sociologica sul linguaggio attraversa tutta l’opera di P.<br />
Bourdieu. Ci si propone di esaminare la genesi di questa riflessione, la sua evoluzione e il<br />
ruolo che ha svolto nella concezione della ricerca e nei nuovi modelli di scrittura elaborati<br />
da P. Bourdieu.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni; A. BOSCHETTI, La Rivoluzione simbolica di Pierre Bourdieu, Venezia,<br />
Marsilio, 2003 (fino a p. 117); P. BOURDIEU, Langage et pouvoir symbolique, Paris, Seuil,<br />
2001, e altri testi, indicati all’inizio del corso, da cui si sceglieranno, con la docente, un<br />
centinaio di pagine, secondo gli interessi.
206 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
I testi necessari per la preparazione (a parte le opere in volume che si possono acquistare<br />
o reperire presso la biblioteca del dipartimento) saranno raccolti in dossier disponibili<br />
presso la biblioteca del Dipartimento di Italianistica e filologia romanza. Ulteriori<br />
precisazioni verranno fornite all’inizio del corso.<br />
Gli studenti che non possono frequentare concorderanno il programma direttamente<br />
con la docente.<br />
Propedeuticità. Il giorno dell’esame gli studenti sosterranno un test preliminare di comprensione<br />
del francese orale e scritto. Ne saranno esonerati quelli che avranno ottenuto<br />
un voto sufficiente nel lettorato (Thierry) o nel corso di lingua (Dario)<br />
Modalità d’esame. Il I modulo si conclude con una prova scritta. Gli esami orali si svolgono<br />
di norma a S. Sebastiano. La prova prevede un test preliminare di lingua francese, da<br />
cui sono esonerati gli studenti che abbiano già ottenuto un voto nel lettorato o nel corso<br />
di lingua francese (v. propedeuticità). Modalità di frequenza. Si raccomanda di evitare le assenze<br />
e, nel caso, di procurarsi gli appunti o una registrazione. Nota Bene. Gli studenti si<br />
sottoporranno a un test all’inizio dell’a. a., per orientarsi sull’offerta di didattica del francese.<br />
Vari corsi porteranno anche i principianti al livello intermedio richiesto. Seminari e altre<br />
attività integrative. Si consiglia di frequentare il lettorato (J. Thierry - attivo tutto l’anno,<br />
include un Servizio di Autoapprendimento guidato) e almeno un modulo del corso di<br />
Lingua francese (Dario, II sem.).<br />
Docente Ettore Cingano<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: willyboy@unive.it<br />
II semestre<br />
Letteratura greca A<br />
Per il curriculum del docente Ettore Cingano v. sopra Istituzioni di letteratura greca.<br />
Il dramma satiresco<br />
a) Corso monografico: Euripide, Ciclope.<br />
b) Letture di testi. 1. Omero, Odissea IX; si consigliano le traduzioni di R. <strong>Ca</strong>lzecchi<br />
Onesti (Einaudi), M.G. Ciani (Marsilio), G. A. Privitera (in Omero. Odissea IX-XII, a cura<br />
di A. Heubeck, Fondazione Valla/Mondadori 1983). 2. Esiodo, Scudo di Eracle; si consigliano<br />
le traduzioni di L. Magugliani, in Esiodo. Le Opere e i giorni. Lo Scudo di Eracle, Bur<br />
1979; di S. Romani, in Esiodo. Opere e i giorni. Lo Scudo di Eracle, Mondadori 1997; di G.<br />
Arrighetti, in Esiodo. Opere, Einaudi-Gallimard 1998. 3. Tucidide, libro I, capp. 1-70: si<br />
consigliano le traduzioni di L. <strong>Ca</strong>nfora (Mondadori/ Laterza/Einaudi) e di M. Moggi (Rusconi).<br />
Bibliografia<br />
Testo adottato: J. DIGGLE (a cura di), Euripidis Fabulae I, Oxford University Press, 1984;<br />
Commenti: R. G. USSHER, Euripides. Cyclops, Roma, 1978; R. A. S. SEAFORD, Euripides.<br />
Cyclops, Oxford University Press, 1984<br />
Traduzione con note e testo a fronte: M. NAPOLETANO (a cura di), Euripide. Ciclope,<br />
Marsilio, 2003
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 207<br />
Letture suggerite: A. LESKY, La poesia tragica dei Greci, Il Mulino, 1996 (cap. VI su Euripide);<br />
L. E. ROSSI, Il dramma satiresco attico. Forma, fortuna e funzione di un genere letterario<br />
antico, in Dialoghi di Archeologia 6 (1972), 248-302; R. A. S. SEAFORD, Il dramma satiresco<br />
di Euripide, in Dioniso 61 (1991), 75-89<br />
È consigliata - in particolare riguardo gli autori da tradurre - la conoscenza della storia<br />
della letteratura greca, da preparare su un buon manuale: D. DEL CORNO, Letteratura<br />
greca (Principato); L. E. ROSSI, Letteratura greca (Le Monnier); G. GUIDORIZZI, Letteratura<br />
greca (Mondadori <strong>Università</strong>), o altri testi da concordare con il docente.<br />
Gli studenti che si laureino nelle varie discipline archeologiche o filosofiche, o che intendano<br />
seguire il corso di Lingua e Letteratura neogreca (C. <strong>Ca</strong>rpinato), possono concordare<br />
un programma di letture di testi parzialmente diverso.<br />
Propedeuticità. È richiesta la lettura metrica dell’esametro e del trimetro tragico. A questo<br />
fine saranno tenute durante l’anno esercitazioni di metrica (ved. modulo ‘Introduzione<br />
alla poesia greca’, propedeutico e complementare al corso di Letteratura greca).<br />
Modalità d’esame. Preliminare all’esame orale è la prova scritta di traduzione di un brano<br />
in prosa, che non comporta l’assegnazione di un voto. Si consiglia la frequentazione del<br />
corso di ‘Grammatica e storia della lingua greca’in preparazione della prova, che si consiglia<br />
vivamente di sostenere sin dal primo anno. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza<br />
attiva al corso. Nota Bene. Gli studenti che non abbiano studiato la lingua greca al<br />
liceo dovranno frequentare i corsi del Laboratorio linguistico di greco, che comportano<br />
l’acquisizione di 4 CFU liberi. Seminari e altre attività integrative. È prevista l’organizzazione<br />
di un seminario (valevole come attività sostitutiva di tirocinio), che richiede la partecipazione<br />
attiva degli studenti e potrà svolgersi nell’arco di più moduli, permettendo il conseguimento<br />
di uno o più crediti.<br />
Docente <strong>Ca</strong>rlo Odo Pavese<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
I semestre<br />
Letteratura greca B<br />
CARLO ODO PAVESE è professore ordinario di Letteratura greca dal 1975. Le sue ricerche riguardano<br />
principalmente i generi poetici tradizionali, che sono stati analizzati nei fattori di esecuzione, metrica,<br />
lingua e significato. Egli ha fatto studi innovativi sulla tradizione epica rapsodica, sulla citarodia e<br />
sulla lirica corale. Tra le sue opere: Tradizioni e generi poetici della Grecia arcaica, Roma1972; Studi sulla<br />
tradizione epica rapsodica, Roma 1974; Il grande Partenio di Alcmane, Amsterdam 1992; L’Auriga di Mozia,<br />
Roma1996; I temi e i motivi della lirica corale ellenica. Introduzione, analisi e indice semantematici. Alcmane<br />
Simonide Pindaro Bacchilide, Roma1997; A Complete Formular Analysis of the Hesiodic Poems. Introduction.<br />
Formular Edition: Text and Apparatus, Amsterdam 2000.<br />
Introduzione alla rapsodia: esecuzione, metrica, dizione, tematica<br />
Omero, Iliade, <strong>Ca</strong>nto I e IX.<br />
Apollodoro, Biblioteca (letture antologiche).<br />
Bibliografia<br />
MONRO, ALLEN (a cura di), Homeri Opera, voll. I-II, (Oxford 1920 3 ). Apollodoro, I miti<br />
greci (Biblioteca), a cura di P. SCARPI (Fond. Valla 1996 e successive ristampe);
208 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
C. O. PAVESE, Tradizioni e generi poetici della Grecia arcaica, Roma, 1972, 15-34, 197-274;<br />
C. O. PAVESE, I poemi epici rapsodici come poemi orali e indipendenti, Atene e Roma, 40,<br />
1995, 1-21; C. O. PAVESE, A. CAMEROTTO, Analisi tematica dell’Iliade e dell’Odissea<br />
(sommari in fotocopia).<br />
Propedeuticità. Gli studenti devono precedentemente o contemporaneamente frequentare<br />
il corso di Introduzione alla poesia greca (metrica e lingua).<br />
Modalità d’esame. Dettato. Lettura metrica, traduzione e commento prevalentemente<br />
grammaticale di un luogo tratto dai testi in programma. Un argomento trattato a lezione.<br />
Lettura metrica, traduzione e interpretazione di un luogo tratto dai testi discussi a lezione.<br />
Nota Bene. Adeguata conoscenza della grammatica normativa, a livello scolastico, è necessaria<br />
per frequentare il corso (v. il corso di Lingua greca e di Grammatica e storia della<br />
lingua greca).<br />
Docente Dario <strong>Ca</strong>limani<br />
Dipartimento di Scienze del linguaggio<br />
sito web: lettere2.unive.it/lingue/inglese<br />
e-mail: shemtov@unive.it<br />
II semestre<br />
Letteratura inglese<br />
DARIO CALIMANI è professore ordinario di Letteratura Inglese. Si è laureato a <strong>Ca</strong>’ Foscari e ha studiato<br />
allo University College Dublin. Ha insegnato nelle <strong>Università</strong> di Venezia, Trieste e <strong>Ca</strong>gliari.<br />
Si è occupato di Shakespeare, G. Eliot, Joyce, teatro del Novecento e poesia moderna (inglese e irlandese),<br />
e dei problemi della traduzione letteraria. Oltre a saggi e articoli, ha scritto: Radici sepolte. Il<br />
teatro di Harold Pinter (1985; 1996), Fuori dall’Eden. Teatro inglese moderno (1992; 1996), T.S. Eliot. Le<br />
geometrie del disordine (1998). Dirige le collane “Lingue straniere a fini a speciali” e “Lingue straniere a<br />
fini professionali” e il Laboratorio di Lingue straniere a fini speciali del Dip. di Scienze del Linguaggio.<br />
È Direttore del Centro Linguistico Interfacoltà di <strong>Ca</strong>’ Foscari.<br />
I Modulo<br />
Storia del teatro inglese<br />
La storia del teatro inglese dalle sue origini con focalizzazione sul teatro inglese e angloirlandese<br />
del Novecento<br />
Bibliografia<br />
J. RUSSELL BROWN, Storia del teatro, Mulino, 1998 (solo i capitoli relativi al teatro inglese);<br />
P. BERTINETTI, Il teatro inglese del Novecento, Einaudi, 1992<br />
Propedeuticità. Obbligatorietà di frequenza di 20 ore di lettorato di Lingua inglese<br />
II Modulo<br />
Teatro inglese del ’900: Wilde - Shaw - Synge - Yeats - Beckett – Pinter<br />
Bibliografia obbligatoria<br />
O. WILDE, L’importanza di chiamarsi Ernesto; B. SHAW, La professione della signora Warren; J.<br />
M. SYNGE, La cavalcata a mare; W. B. YEATS, Sulla spiaggia di Baile e Purgatorio; S. BE-<br />
CKETT, Aspettando Godot, Finale di partita; H. PINTER, La stanza, Il compleanno, Il calapranzi,<br />
Il guardiano, Il ritornoacasa, Vecchi tempi, Terra di nessuno, Tradimenti.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 209<br />
Critica obbligatoria: D. CALIMANI, Fuori dall’Eden. Teatro inglese moderno, <strong>Ca</strong>foscarina,<br />
1996; D. CALIMANI, Radici sepolte. Il teatro di Harold Pinter, Olschki, 1996<br />
Propedeuticità. Obbligatorietà di frequenza di 20 ore di lettorato di Lingua inglese<br />
Modalità d’esame. I modulo: - Conoscenza della Lingua inglese in relazione al programma<br />
di lettorato; - Storia del teatro inglese. II modulo: - Conoscenza della Lingua inglese<br />
in relazione al programma di lettorato; - Teatro del Novecento: conoscenza e commento<br />
del periodo e dei testi. Modalità di frequenza. Si raccomanda caldamente la frequenza del<br />
lettorato di Lingua inglese. Nota Bene. Gli esami hanno luogo a Palazzo Giustinian, presso<br />
il Dipartimento di Scienze del Linguaggio. Seminari e altre attività integrative. Nel Laboratorio<br />
linguistico di Facoltà (S. Sebastiano) sono visionabili alcuni drammi in programma di<br />
Wilde, Beckett e Pinter.<br />
Docente Ricciarda Ricorda<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: ricorda@unive.it<br />
II semestre<br />
Letteratura italiana contemporanea A<br />
RICCIARDA RICORDA (1949), professore associato, si occupa di letteratura italiana dal Sette al Novecento,<br />
rivolgendo i suoi interessi in particolare alla narrativa e alle forme “miste”. Pubblicazioni recenti:<br />
Travel writing, 1750-1850, in A History of Women Writing in Italy, a cura di L. Panizza and S.<br />
Wood, <strong>Ca</strong>mbridge, <strong>Ca</strong>mbridge University Press, 2000, pp. 107-119, C. Gozzi, Novelle, introduzione<br />
e cura di R. Ricorda, Venezia, Marsilio, 2001; Il “mondo vivo”. Aspetti del romanzo, del teatro e del giornalismo<br />
nel Settecento italiano (con I. Crotti e P. Vescovo), Padova, Il Poligrafo, 2001, pp. 153-224.<br />
Modulo istituzionale: il corso ripercorrerà la letteratura italiana novecentesca, fornendo<br />
sintetici quadri di insieme e approfondimenti su generi, autori e testi centrali nel panorama<br />
letterario del XX secolo.<br />
Lineamenti di letteratura italiana del Novecento<br />
Gli argomenti del corso saranno i seguenti: Il decadentismo e il simbolismo. Giovanni<br />
Pascoli, Gabriele d’Annunzio. Il primo Novecento: le riviste (le riviste fiorentine, in particolare<br />
«La Voce» e i vociani); il Futurismo; i poeti (i crepuscolari: Guido Gozzano. Corrado<br />
Govoni, Aldo Palazzeschi, Dino <strong>Ca</strong>mpana, <strong>Ca</strong>millo Sbarbaro, Clemente Rebora). La<br />
ripresa del romanzo: Luigi Pirandello, Federigo Tozzi, Italo Svevo. Umberto Saba. Giuseppe<br />
Ungaretti. Eugenio Montale. Salvatore Quasimodo e l’ermetismo. Mario Luzi,<br />
Sandro Penna. Forme della prosa tra le due guerre: il dibattito («La Ronda», «Solaria»,<br />
«Novecento»), gli autori (Moravia, Vittorini, Pavese). <strong>Ca</strong>rlo Emilio Gadda. Il neorealismo.<br />
Beppe Fenoglio. Pier Paolo Pasolini e «Officina». Gli anni Sessanta: romanzo e industria.<br />
La neovanguardia. Italo <strong>Ca</strong>lvino. La poesia nel secondo Novecento. Bertolucci,<br />
Sereni, <strong>Ca</strong>proni. Andrea Zanzotto. Tendenze della narrativa e della poesia nell’ultimo<br />
ventennio del Novecento.<br />
Bibliografia<br />
Le parti relative agli argomenti indicati in un buon manuale di livello liceale (si consigliano,<br />
a titolo esemplificativo, tra i volumi dotati di parte antologica, SEGRE, MARTI-<br />
GNONI, Leggere il mondo. Letteratura, testi, culture, Bruno Mondadori; LUPERINI, CATAL-
210 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
DI, MARCHIANI, La scrittura e l’interpretazione, Palumbo; GUGLIELMINO, GROSSER, Il sistema<br />
letterario, Principato; BALDI, GIUSSO, RAZETTI, ZACCARIA, Dal testo alla storia. Dalla<br />
storia al testo, Paravia; GIBELLINI, OLIVA, TESIO, Il valore letterario, La Scuola; oppure, tra<br />
le storie letterarie: G. FERRONI, Storia della letteratura italiana, Einaudi Scuola; M. CAPA-<br />
TI, Storia letteraria del ’900 italiano, Marsilio).<br />
Modalità d’esame. L’esame consisterà in una prova scritta, mirata a verificare padronanza<br />
di contenuti, capacità di contestualizzazione e competenza analitico-interpretativa. Nota<br />
Bene. Gli studenti non frequentanti e gli studenti iscritti al vecchio ordinamento o iteranti<br />
concorderanno il programma d’esame con la docente. Seminari e altre attività integrative. Sarà<br />
organizzato, con modalità che saranno comunicate all’inizio dell’anno accademico, un<br />
seminario interdisciplinare di Critica e letteratura italiana contemporanea, la cui frequenza<br />
consentirà di ottenere crediti nell’area delle attività di tirocinio, stage ecc.<br />
Docente Anna Scannapieco (I modulo)<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: picciel@libero.it<br />
Docente Valentina Bezzi (II modulo)<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: balenante@box.it<br />
I semestre<br />
Letteratura italiana contemporanea B<br />
ANNA SCANNAPIECO (1959), già docente di Lingua Italiana e di Storia della Critica, si è occupata di<br />
aspetti e personalità della letteratura otto-novecentesca, orientando negli ultimi anni i propri interessi<br />
verso problematiche di filologia teatrale (con particolare riferimento alla tradizione del testo<br />
goldoniano). Fa parte del Comitato Esecutivo dell’Edizione Nazionale delle Opere di <strong>Ca</strong>rlo Goldoni.<br />
Tra i suoi ultimi contributi: Lemmi e “dilemmi” dell’umorismo. Per una morfologia (e storia) della letteratura<br />
umoristica in Italia, in «Rivista di Letteratura Italiana», 2002, XX, 2, pp. 67-105.<br />
VALENTINA BEZZI, dottore in Italianistica presso la Facoltà di Lettere dell’<strong>Università</strong> di Venezia, si<br />
occupa di letteratura di viaggio con particolare attenzione al genere del reportage e ai suoi esiti italiani<br />
otto-novecenteschi. Sull’argomento ha all’attivo saggi e recensioni apparsi in «Studi novecenteschi»<br />
e «Lettere Italiane» e il volume De Amicis in Marocco. L’esotismo dimidiato (Padova, Il Poligrafo, 2001).<br />
Al Viaggio in Italia di Guido Ceronetti (Torino, Einaudi, 1983) ha dedicato il saggio Fuga dalle «ansie<br />
della storia percuotente». Gnosi e apocalissi nel “Viaggio in Italia” di Guido Ceronetti, in Il viaggio in Italia:<br />
modelli, stili, lingue (a cura di Ilaria Crotti, Napoli, ESI, 1999).<br />
I Modulo<br />
Lineamenti di letteratura italiana novecentesca<br />
Il corso intende offrire un profilo sintetico ma ragionato della letteratura italiana contemporanea,<br />
attraverso la delineazione di percorsi propedeutici alla conoscenza sia<br />
dell’evolversi dei generi che degli autori più rappresentativi del nostro Novecento letterario.<br />
Bibliografia<br />
All’inizio del corso sarà fornita agli studenti una raccolta di testi selezionati a supporto<br />
dell’attività didattica. A integrazione delle lezioni, lo studio della disciplina potrà essere<br />
effettuato su un buon manuale di livello liceale, dotato di sezione antologica (a titolo
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 211<br />
esemplificativo, si segnalano: R. LUPERINI, P. CATALDI, L. MARCHIANI, F. MARCHESE,<br />
La scrittura e l’interpretazione. Storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della civiltà<br />
europea, Palermo, Palumbo, 2003 (edizione gialla modulare), vol. III, tomi 2 (parte 13) e<br />
3; S. GUGLIELMINO, H. GROSSER, Il sistema letterario 2000, Storia, vol. III, Testi, voll. 7-<br />
9, Milano, Principato, 2001-2002; C. SEGRE, C. MARTIGNONI, Leggere il mondo. Letteratura,<br />
testi, culture, voll. 7 e 8, Milano, Paravia Bruno Mondadori, 2001; G. GIBELLINI, G.<br />
OLIVA, G.TESIO, Il valore letterario, voll. 5 e 6, Brescia, La Scuola, 1998). È vivamente<br />
raccomandata la lettura di M. CAPATI, Storia letteraria del ’900 italiano, Venezia, Marsilio,<br />
2002; utile anche la consultazione di P. GIOVANNETTI, La letteratura italiana moderna e<br />
contemporanea, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001<br />
Più puntuali indicazioni, relative alla scelta e all’utilizzo del manuale o ad eventuali integrazioni<br />
bibliografiche, verranno fornite durante le lezioni.<br />
Gli studenti non frequentanti, quelli iscritti al vecchio ordinamento e quelli iteranti<br />
concorderanno con la docente il programma d’esame.<br />
II Modulo<br />
Scritture di viaggio: il reportage di Giorgio Manganelli e Guido Ceronetti<br />
Il corso propone una riflessione intorno alla natura e alle evoluzioni del genere del reportage<br />
tra il XIX e il XX secolo in ambito italiano ed europeo con particolare riferimento<br />
agli esiti prodotti da Giorgio Manganelli e Guido Ceronetti tra gli anni Settanta e gli anni<br />
Ottanta del secolo XX.<br />
Bibliografia<br />
Testi d’esame obbligatori: G. MANGANELLI, Cina e altri Orienti, Milano, Bompiani,<br />
1974; G. CERONETTI, Un viaggio in Italia, Torino, Einaudi, 1983.<br />
Testi facoltativi: G. MANGANELLI, Esperimento con l’India, a cura di E. FLAMINI, Milano,<br />
Adelphi, 1992; G. CERONETTI, Albergo Italia, Torino, Einaudi, 1985.<br />
Testi critici: oltre agli appunti dalle lezioni, un volume a scelta tra i seguenti: R. CESE-<br />
RANI, Treni di carta, L’immaginario in ferrovia. L’irruzione del treno nella letteratura moderna,<br />
Genova, Marietti, 1993; I. CROTTI (a cura di), Il viaggio in Italia. Modelli, stili, lingue, Napoli,<br />
ESI, 1999. Atti del convegno (Venezia, 3-4 dicembre 1997); G. DE PASCALE, Scrittori<br />
in viaggio. Narratori e poeti italiani del Novecento, Milano, Bollati Boringhieri, 2001<br />
(Saggi. Arte e letteratura); J. GUÉRIN DALLE MESE, Le voyage de l’aventure à l’écriture, Poitiers,<br />
La licorne, UFR de Langues et Littératures, 1994; E. J. LEED, La mente del viaggiatore.<br />
Dall’Odissea al turismo globale, tr. it. Erica Joy Mannucci, Bologna, Il Mulino, 1986.<br />
Oppure il seguente gruppo di saggi: A. BERARDINELLI, La critica come saggistica, in A. BE-<br />
RARDINELLI, F. BRIOSCHI, C. DI GIROLAMO, La ragione critica. Prospettive nello studio della<br />
letteratura, Torino, Einaudi, 1986, pp. 41-77 (poi in Id., Tra il libro e la vita. Situazioni della<br />
letteratura contemporanea, Torino, Bollati Boringhieri, 1990, pp. 111-145); E. GUAGNINI,<br />
Viaggi e romanzi, Modena, Mucchi, 1994, pp. 13-29; E. KANCEFF, Poliopticon italiano,<br />
Genève, Slatkine I, 1992, pp. 11-17 (collana del CIRVI)<br />
Indicazioni più approfondite, relative alla scelta e all’utilizzo dei volumi previsti o ad<br />
eventuali indicazioni bibliografiche verranno fornite durante le lezioni.<br />
Gli studenti non frequentanti concorderanno il programma d’esame con la docente.<br />
Modalità d’esame. I modulo: l’esame consisterà in una prova scritta, mirata a verificare<br />
padronanza di contenuti, capacità di contestualizzazione e competenza analiticointerpretativa.<br />
II modulo: prova orale.
212 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Letteratura italiana moderna e contemporanea<br />
Docente Ricciarda Ricorda<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: ricorda@unive.it<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Ricciarda Ricorda v. sopra Letteratura italiana contemporanea A.<br />
Modulo di approfondimento: si propone un’analisi ravvicinata di un aspetto, di un autore<br />
o di un momento dell’evolversi di un genere letterario nel Novecento italiano.<br />
Forme della prosa tra gli anni ’70 e gli ’80: il quaderno di esercizi, il sillabario, il<br />
poliziesco<br />
Il corso punta ad approfondire la conoscenza di una fase della vita del romanzo in Italia<br />
nel Novecento, tra gli anni Settanta e gli Ottanta, con l’intento di tratteggiarne il quadro<br />
d’insieme, al cui interno selezionare poi alcuni esiti particolari, attraverso la lettura e<br />
l’analisi di tre testi di grande interesse sia per le scelte formali che li caratterizzano, sia per<br />
la rappresentazione della realtà che propongono: Palomar di Italo <strong>Ca</strong>lvino, Sillabari di Goffredo<br />
Parise e Todo modo di Leonardo Sciascia.<br />
Bibliografia<br />
I. CALVINO, Palomar; G. PARISE, Sillabari; L. SCIASCIA, Todo modo: in qualsiasi edizione,<br />
purché integrale.<br />
Appunti dalle lezioni, da integrare con la lettura dei seguenti saggi: M. BELPOLITI, La<br />
pietra e il cuore, in Settanta, Torino, Einaudi, 2001, pp. 181-233 (per <strong>Ca</strong>lvino e Parise); M.<br />
ONOFRI, Storia di Sciascia, Roma-Bari, Laterza, pp. 168-183.<br />
Gli studenti non frequentanti aggiungeranno la lettura di F. SERRA, <strong>Ca</strong>lvino e il pulviscolo<br />
di Palomar, Firenze, Le Lettere, 1996, pp. 77-200; P. V. MENGALDO, Dentro i “Sillabari”<br />
di Parise, in La tradizione del Novecento. Quarta serie, Torino, Bollati Boringhieri, 2000,<br />
pp. 392-409; N. MINEO, Lo scrittore e il detective, in Omaggio a Sciascia, Agrigento, 1991,<br />
pp. 33-44.<br />
Modalità d’esame. Esame orale. Nota Bene. Gli studenti iscritti al vecchio ordinamento e<br />
iteranti concorderanno il programma d’esame con la docente. Seminari e altre attività integrative.<br />
Sarà organizzato, con modalità che saranno comunicate all’inizio dell’anno accademico,<br />
un seminario interdisciplinare di Critica e letteratura italiana contemporanea, la<br />
cui frequenza consentirà di ottenere crediti nell’area delle attività di tirocinio, stage ecc.<br />
Docente Gino Belloni<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
II semestre<br />
Letteratura italiana secoli XII-XVI A<br />
Padovano, all’<strong>Università</strong> di Venezia dal 1971, GINO BELLONI ha insegnato qui Filologia italiana e<br />
Letteratura italiana (e Storia della lingua italiana). Si occupa prevalentemente di letteratura italiana<br />
antica (dal ’200 al ’500), di tradizione e di costituzione di testi, di storia del metodo filologico. Codi-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 213<br />
rige la rivista “Studi petrarcheschi”. Fra le sue pubblicazioni Laura tra Petrarca e Bembo, Padova,<br />
1992; V. Borghini, Lettera intorno a’ manoscritti antichi, Roma, 1995; All’origine della critica degli scartafacci,<br />
in “Schifanoia” 15/16, 1996, pp. 61-81. Vincenzio Borghini. Filologia e invenzione nella Firenze di Cosimo<br />
I (a c. di, e con R. Drusi); F. Petrarca, Rerum vulgarium fragmenta (a cura di), Venezia, Marsilio 2001<br />
I Modulo – Istituzioni<br />
Programma per gli studenti del Corso di laurea in Lettere<br />
Letteratura italiana, secoli XII-XVI<br />
Letture di testi ed esercitazioni in classe<br />
Bibliografia<br />
Manuale di riferimento: SEGRE, MARTIGNONI, Leggere il mondo, edizioni scolastiche<br />
Bruno Mondadori. Testi di consultazione per filologia e metrica: BALDUINO, Manuale di<br />
filologia italiana, Firenze, Sansoni, 1989 (terza ed.); oppure STUSSI, Introduzione alla filologia<br />
italiana, Bologna, il Mulino 1994; per la metrica: BELTRAMI, La metrica italiana, Bologna,<br />
Il Mulino, 1991.<br />
Modalità d’esame. Esame scritto: 2 ore a disposizione. Breve questionario sui temi affrontati<br />
a lezione (1 ora) e breve elaborato (l’ora successiva). Gli studenti frequentanti rispondono<br />
solo sugli argomenti svolti a lezione (e sui relativi materiali distribuiti o esaminati<br />
alla lavagna luminosa). Gli studenti non frequentanti risponderanno sui seguenti argomenti<br />
e autori: poesia del 200 e del 300, Dante, Boccaccio, Petrarca, Umanesimo, da studiare<br />
nel manuale prescelto.<br />
Docente Daria Perocco<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: perocco@unive.it<br />
I semestre<br />
Letteratura italiana secoli XII-XVI B<br />
DARIA PEROCCO, studiosa del Rinascimento, si occupa di letteratura di viaggio e di scrittura femminile.<br />
I Modulo – Istituzioni<br />
Programma per gli studenti del Corso di laurea in Lettere<br />
Letteratura italiana, secoli XII-XVI<br />
Bibliografia<br />
C. SEGRE, C. MARTIGNONI, Leggere il mondo, Milano, edizioni scolastiche Bruno Mondadori,<br />
2002 (edizione verde)<br />
II Modulo – Approfondimenti<br />
Lo studente, sulla base dei propri interessi, potrà scegliere il modulo di approfondimento tra tutti<br />
quelli proposti dai docenti di Letteratura italiana della Facoltà<br />
Il teatro di Niccolò Machiavelli<br />
Bibliografia<br />
Lettura di Mandragola, Clizia, Andria.
214 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Testo consigliato: N. MACHIAVELLI, Opere, vol. IV, Scritti letterari, a cura di L. BLASUCCI,<br />
Torino, Utet, 1989<br />
C. DIONISOTTI, Machiavelli letterato, in Machiavellerie, Torino, Einaudi, 1980, pp. 227-<br />
266; L. BLASUCCI, Introduzione a N. M. Opere, cit. sopra; E. RAIMONDI, Il Segretario a<br />
teatro, in Politica e commedia, Bologna, Il Mulino, 1972, pp. 173-233; D. PEROCCO, Alla<br />
ricerca del frutto proibito: la Mandragola di Machiavelli, in La maschera e il volto. Il teatro in Italia,<br />
a cura di F. Bruni, Venezia, Marsilio, 2002, pp. 39-50<br />
Modalità d’esame. L’esame del I modulo sarà in forma scritta; una serie di domande a cui<br />
rispondere. Il II modulo prevede un esame orale. Modalità di frequenza. La frequenza è<br />
consigliata. Nota Bene. Per i non frequentanti verrà messa a disposizione nella portineria<br />
di <strong>Ca</strong>’ Nani Mocenigo una bibliografia alternativa. Seminari e altre attività integrative. Ulteriori<br />
notizie verranno fornite durante il corso.<br />
Docente Attilio Bettinzoli<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
I semestre<br />
Letteratura italiana secoli XII-XVI C<br />
ATTILIO BETTINZOLI (1957) è ricercatore confermato. Si occupa di letteratura italiana, nelle sue varie<br />
articolazioni. Ha studiato Boccaccio, la letteratura umanistica e rinascimentale (con particolare<br />
riguardo all’opera di Angelo Poliziano), la poesia del Novecento. È redattore delle riviste “Lettere<br />
Italiane” e “Studi sul Boccaccio”. Tra le pubblicazioni più rilevanti: Daedaleum iter. Studi sulla poesia e<br />
la poetica di Angelo Poliziano, Firenze, Olschki, 1995; La poésie parmi les arts. Eloge des disciplines et divisions<br />
de la philosophie dans la litterature humaniste du Quattrocento, in Poétique de la Renaissance, a cura di P.<br />
Galand-Hallyn e F. Hallyn, Genève, Droz, 2001, pp. 3-29 e 72-79; La coscienza spietata. Studi sulla<br />
cultura e la poesia di Clemente Rebora, Venezia, Marsilio, 2002.<br />
I Modulo – Istituzioni<br />
Programma per gli studenti dei Corsi di laurea in Conservazione dei beni culturali, Filosofia, Storia,<br />
Tecniche artistiche e dello spettacolo<br />
Letteratura italiana, secoli XII-XVI<br />
Bibliografia<br />
Testo di lavoro: C. SEGRE, C. MARTIGNONI, Leggere il mondo. Letteratura, testi, culture,<br />
Milano, Bruno Mondadori, 2002, voll.1-3. Saranno indicate a lezione le parti del manuale<br />
da preparare in maniera approfondita.<br />
II Modulo – Approfondimenti<br />
Lo studente, sulla base dei propri interessi, potrà scegliere il modulo di approfondimento tra tutti<br />
quelli proposti dai docenti di Letteratura italiana della Facoltà<br />
La sfida incompiuta dell’Umanesimo: l’Oratio de hominis dignitate di Giovanni Pico della<br />
Mirandola<br />
Bibliografia<br />
Testi: E. GARIN (a cura di), Prosatori latini del Quattrocento, Milano-Napoli, Ricciardi,<br />
1952, pp. 793-823 (Giovanni Pico della Mirandola) e 844-864 (Ermolao Barbaro); G.<br />
PICO DELLA MIRANDOLA, Discorso sulla dignità dell’uomo, a cura di F. BAUSI, Milano-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 215<br />
Parma, Fondazione Pietro Bembo / Guanda, 2003 (oppure: a cura di G. TOGNON, Brescia,<br />
La Scuola, 1987; a cura di S. MARCHIGNOLI, in P. C. BORI, Pluralità delle vie. Alle origini<br />
del “Discorso” sulla dignità umana di Pico della Mirandola, Milano, Feltrinelli, 2000, pp.<br />
97-158)<br />
Studi: appunti dalle lezioni (nel corso delle quali saranno anche fornite ulteriori e circostanziate<br />
indicazioni bibliografiche).<br />
Docente Aldo Maria Costantini<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: costaldo@unive.it<br />
II semestre<br />
Letteratura italiana secoli XII-XVI D<br />
Per il curriculum del docente Aldo Maria Costantini v. sopra Filologia e critica dantesca.<br />
Storia della letteratura italiana dalle Origini alla fine del Cinquecento studiata nei suoi<br />
principali autori, movimenti e generi con letture antologiche; approfondimento su un autore<br />
primario del primario del periodo quale Giovanni Boccaccio con particolare riferimento<br />
al Decameron.<br />
I Modulo – Istituzioni<br />
Programma per gli studenti dei Corsi di laurea in Conservazione dei beni culturali, Filosofia, Storia,<br />
Tecniche artistiche e dello spettacolo<br />
Letteratura italiana, secoli XII-XVI<br />
Bibliografia<br />
Testo di lavoro: SEGRE, MARTIGNONI, Leggere il mondo (letteratura, testi, culture), edizione<br />
verde A (voll. 3), Milano, Ed. Scolastiche Bruno Mondadori, 2002. Saranno indicate a<br />
lezione le parti del manuale da preparare in maniera approfondita. In alternativa (soprattutto<br />
per gli studenti che non possono assicurare una frequenza regolare): GIBELLI-<br />
NI, OLIVA, TESIO, Il valore letterario, Brescia, La Scuola, 1998.<br />
II Modulo – Approfondimenti<br />
Lo studente, sulla base dei propri interessi, potrà scegliere il modulo di approfondimento tra tutti<br />
quelli proposti dai docenti di Letteratura italiana della Facoltà<br />
La concezione amorosa del Boccaccio fiorentino: Decameron e dintorni.<br />
Bibliografia<br />
Testo di lavoro: G. BOCCACCIO, Decameron, a cura di V. BRANCA, Torino, Einaudi. Gli<br />
appunti dalle lezioni dovranno essere integrati con lo studio di L. BATTAGLIA RICCI,<br />
Boccaccio, Roma, Salerno, 2000.<br />
È inoltre consigliata la lettura di M. VEGLIA, La vita lieta, Ravenna, Longo, 2000.<br />
Propedeuticità. Aver sostenuto il I modulo.<br />
Modalità d’esame. Il I modulo si conclude con una prova scritta (questionario che comprende<br />
domande a risposta multipla e risposta aperta). Il II modulo si conclude con una<br />
prova orale. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata. I non frequentanti<br />
prendano contatto con il docente.
216 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Docente Pietro Gibellini<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
II semestre<br />
Letteratura italiana secoli XVII-XIX E<br />
PIETRO GIBELLINI (1945) è ordinario di Letteratura italiana. Filologo e interprete di testi, ha studiato<br />
soprattutto l’Ottocento e il Novecento. Ha curato l’edizione critica di Alcyone (Mondadori 1988) e<br />
commentato varie opere di D’Annunzio per Mondadori, Einaudi, Garzanti, Electa, Giunti. Si è occupato<br />
di letteratura lombarda (La parabola di Renzo e Lucia, Morcelliana 1994), di poesia dialettale<br />
(La Bibbia del Belli, Adelphi, 1974), di critica tematica (Il calamaio di Dioniso, Garzanti 2001). Lavora<br />
attualmente a una storia del mito classico nella letteratura italiana e all’edizione critica e commentata<br />
dei Sonetti di G. G. Belli.<br />
I Modulo – Istituzioni<br />
Programma per gli studenti del Corso di laurea in Lettere<br />
Letteratura italiana, secoli XVII-XIX<br />
Momenti di storia letteraria e commento di testi esemplari<br />
Bibliografia<br />
GIBELLINI, OLIVA, TESIO, Il valore letterario. Storia e Antologia della letteratura italiana, La<br />
Scuola, Brescia, 2000, voll. 2 e 3, o Il percorso letterario, voll. 3, 4 e 5<br />
II Modulo – Approfondimenti<br />
Lo studente, sulla base dei propri interessi, potrà scegliere il modulo di approfondimento tra tutti<br />
quelli proposti dai docenti di Letteratura italiana della Facoltà<br />
Il mito classico nella letteratura italiana moderna<br />
Bibliografia<br />
P. GIBELLINI (a cura di), Il mito nella letteratura italiana: dal Neoclassicismo al Decadentismo,<br />
ed. Morcelliana.<br />
Modalità d’esame. I modulo: l’esame è in forma scritta. II modulo: l’esame è in forma<br />
orale.<br />
Docente Riccardo Drusi<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: rdrdrd@unive.it<br />
I semestre<br />
Letteratura italiana secoli XVII-XIX F<br />
RICCARDO DRUSI si è occupato di letteratura italiana dal secolo XIII al Rinascimento, con particolare<br />
riguardo alle implicazioni linguistiche e alle prime manifestazioni di filologia dei testi volgari nel<br />
Cinquecento fiorentino. Ha pubblicato La lingua “cortigiana romana”. Note su un aspetto della cinquecentesca<br />
questione della lingua (Venezia, Il <strong>Ca</strong>rdo, 1996), e ha curato l’edizione critica delle Annotazioni<br />
sopra Giovanni Villani del cinquecentista Vincenzio Borghini (Firenze, Crusca, 2001). Con Gino<br />
Belloni ha collaborato al volume Vincenzio Borghini. Filologia e invenzione nella Firenze di Cosimo I, Fi-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 217<br />
renze, Olschki, 2002. Sono attualmente in corso di stampa suoi lavori sulla letteratura dialettale<br />
veneziana del XVI secolo<br />
I Modulo – Istituzioni<br />
Programma per gli studenti del Corso di laurea in Lettere<br />
Letteratura italiana, secoli XVII-XIX<br />
Il modulo intende fornire le coordinate elementari per lo studio della storia letteraria<br />
fra Seicento e fine-Ottocento, dando spazio, in particolare, alle correnti di lungo periodo<br />
e alle polemiche intellettuali.<br />
Bibliografia<br />
GIBELLINI, OLIVA, TESIO, Il percorso letterario, Brescia, La Scuola, 1995, voll. 3, 4, 5. Le<br />
parti di manuale da studiare in modo approfondito saranno indicate a lezione. In alternativa,<br />
si consiglia SEGRE, MARTIGNONI, Leggere il mondo. Letteratura, testi, culture, Milano,<br />
Bruno Mondadori, 2001, voll. 4, 5, 6. Per i soli studenti frequentanti: esigenze didattiche<br />
potranno comportare il ricorso (parco) a testi e dispense che verranno distribuiti<br />
a lezione.<br />
Modalità d’esame. L’esame del modulo prevede una prova scritta sugli argomenti trattati<br />
nel corso e presenti nelle parti di manuale che saranno indicate a lezione. Modalità di frequenza.<br />
Gli studenti non frequentanti sono invitati a concordare un programma d’esame<br />
con il docente.<br />
Docente Rolando Damiani<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: damiani@unive.it<br />
I semestre<br />
Letteratura italiana secoli XVII-XIX G<br />
ROLANDO DAMIANI si è occupato di studi leopardiani, curando l’edizione nei “Meridiani” delle Prose<br />
e dello Zibaldone. Per Mondadori ha pubblicato anche l’Album Leopardi e la biografia All’apparir del<br />
vero. Vita di Giacomo Leopardi. Suoi saggi sono stati raccolti in Nuovi mondi nuove stelle, Milano 1987,<br />
L’impero della ragione, Ravenna 1994, Leopardi e Napoli 1833-1837, Napoli 1998, Leopardi e il principio<br />
di inutilità, Ravenna 2000, Approssimazioni e distanza. Un decennio di letteratura, Bari 2000. Ha curato<br />
nel 2002 l’edizione delle Opere di Giovanni Comisso nei “Meridiani”.<br />
I Modulo – Istituzioni<br />
Programma per gli studenti dei Corsi di laurea in Conservazione dei beni culturali, Filosofia, Storia,<br />
Tecniche artistiche e dello spettacolo<br />
Letteratura italiana, secoli XVII-XIX<br />
Bibliografia<br />
C. SEGRE, C. MARTIGNONI, Leggere il mondo. Letteratura, testi, culture, Edizioni scolastiche<br />
Bruno Mondadori, Milano, 2001, volumi 4, 5, 6 dell’edizione bianca. Da questi volumi<br />
si trarranno, nel corso delle lezioni, le letture antologiche. In alternativa (specie per chi<br />
non possa avere una frequenza regolare): GIBELLINI, OLIVA, TESIO, Il valore letterario, La<br />
Scuola, Brescia, 1998
218 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
II Modulo – Approfondimenti<br />
Lo studente, sulla base dei propri interessi, potrà scegliere il modulo di approfondimento tra tutti<br />
quelli proposti dai docenti di Letteratura italiana della Facoltà<br />
Autori e testi della letteratura italiana<br />
I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni<br />
Bibliografia<br />
A. MANZONI, I Promessi Sposi, a cura di S. S. NIGRO con la collaborazione di E. PACCA-<br />
GNINI, 2 tomi, Mondadori (“I Meridiani”), Milano, 2002.<br />
Studi: V. DI BENEDETTO, Guida ai Promessi Sposi, Bur, Milano, 1999.<br />
Docente Gilberto Pizzamiglio<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: pizzamig@unive.it<br />
II semestre<br />
Letteratura italiana secoli XVII-XIX H<br />
GILBERTO PIZZAMIGLIO (1946) è dal 2001 professore straordinario di Letteratura italiana. È condirettore<br />
e capo redattore della rivista “Lettere Italiane”, condirige con Manlio Pastore Stocchi la rivista<br />
“Problemi di critica goldoniana” e con Cesare De Michelis la Collana di Classici italiani “Esperia”<br />
presso la Marsilio Editori. I suoi interessi scientifici si rivolgono in prevalenza al Settecento e<br />
alla prima metà dell’Ottocento, con particolare riguardo alla letteratura veneta; tra le pubblicazioni<br />
più recenti, i saggi: Scena e testo nelle “fiabe teatrali” gozziane, in La maschera e il volto. Il teatro in Italia, a<br />
cura di F. Bruni, Venezia, 2002 e Letterati, poeti, narratori e pubblico nella Venezia dell’Ottocento, in Storia<br />
di Venezia, vol.X/2, Roma, 2002.<br />
Storia della letteratura italiana dall’inizio del Seicento alla fine dell’Ottocento studiata<br />
nei suoi principali autori, movimenti e generi, con letture antologiche; approfondimento<br />
su un autore primario del periodo quale V. Alfieri, esaminato nella sua produzione tragica,<br />
poetica e autobiografica.<br />
I Modulo – Istituzioni<br />
Programma per gli studenti dei Corsi di laurea in Conservazione dei beni culturali, Filosofia, Storia,<br />
Tecniche artistiche e dello spettacolo<br />
Letteratura italiana, secoli XVII-XIX<br />
Bibliografia<br />
Testo di lavoro: SEGRE, MARTIGNONI, Leggere il mondo. Letteratura, testi, culture, Milano,<br />
Bruno Mondadori, 2001, voll. 4, 5, 6 (limitatamente alla sezione 9). In alternativa, soprattutto<br />
per gli studenti che non potranno assicurare una frequenza regolare, GIBELLI-<br />
NI, OLIVA, TESIO, Il valore letterario, Brescia, La Scuola, 1998. Da entrambi i testi si escludano<br />
solo le parti relative alle letterature straniere.<br />
II Modulo – Approfondimenti<br />
Lo studente, sulla base dei propri interessi, potrà scegliere il modulo di approfondimento tra tutti<br />
quelli proposti dai docenti di Letteratura italiana della Facoltà<br />
Vittorio Alfieri poeta tragico
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 219<br />
Bibliografia<br />
V. ALFIERI, Filippo, Saul, Mirra (Milano, Bur) e Vita scritta da esso (Milano, Mursia). Inoltre:<br />
V. BRANCA, Alfieri e la ricerca dello stile, con cinque nuovi saggi, Bologna, Zanichelli,<br />
1981 e A. DI BENEDETTO, Il dandy e il sublime, nuovi studi alfieriani, Firenze, Olschki,<br />
2003.<br />
Propedeuticità. Aver sostenuto il I modulo.<br />
Modalità d’esame. Il I modulo si conclude con una prova scritta (questionario che comprende<br />
domande a risposta multipla e a risposta aperta). Il II modulo si conclude con una<br />
prova orale. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata. I non frequentanti<br />
prendano contatto con il docente.<br />
Docente Mario Geymonat<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: geym@unive.it<br />
I semestre<br />
Letteratura latina A<br />
MARIO GEYMONAT. Prima che a Venezia, ho insegnato alle università di Milano, <strong>Ca</strong>labria e Siena, e<br />
ho fatto lezioni in numerosi dipartimenti classici italiani (Bologna, Pisa, Napoli, <strong>Ca</strong>ssino, Salerno),<br />
tedeschi (Monaco, Dresda), americani (Harvard, Princeton, Berkeley). Mi sono occupato in particolare<br />
del testo e dei commenti antichi a Virgilio, scrivendo numerosi articoli per l’Enciclopedia Virgiliana<br />
(Roma, 1984-91) e per una serie di riviste italiane (Acme, La parola del passato, Eikasmos, Aevum<br />
Antiquum) e straniere (Harvard Studies in Classical Philology, Philologus). Mi sono pure interessato<br />
ad altri poeti latini del I secolo a. C. (<strong>Ca</strong>tullo, Valgio Rufio), a poeti ellenistici (Apollonio<br />
Rodio, Nicandro), alla scienza romana (sono stato il primo editore di “Euclidis Latine facti fragmenta<br />
Veronensia”).<br />
Il corso si rivolge agli studenti del vecchio ordinamento e sarà corrispondente al I e II<br />
modulo insieme.<br />
I Modulo<br />
Il Somnium Scipionis di Cicerone<br />
Lettura e commento grammaticale, storico e filosofico del Somnium Scipionis di Cicerone<br />
Bibliografia<br />
CICERONE, Il sogno di Scipione, a cura di F. STOK, Letteratura universale Marsilio, Venezia,<br />
1993 e seguenti<br />
II Modulo<br />
Il commento di Macrobio al Somnium Scipionis di Cicerone<br />
Lettura dei capitoli principali dell’opera di Macrobio, discutendo i problemi della datazione<br />
e del carattere dell’opera.<br />
Bibliografia<br />
AMBROSII THEODOSII MACROBII, Commentarii in Somnium Scipionis, edidit Iacobus<br />
Willis, Stutgardiae et Lipsiae 1970 e 1994; R. MONTANARI CALDINI, Tradizione medieva-
220 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
le ed edizione critica del “Somnium Scipionis”, Firenze, Edizioni del Galluzzo, 2002; MA-<br />
CROBIO, Commento al “Somnium Scipionis”, a cura di M. REGALI, Pisa, Giardini, vol. I,<br />
1983, vol. II, 1990<br />
Modalità d’esame. L’esame, orale, riguarderà i testi esaminati nel corso e inoltre 3 libri<br />
letti in latino di opere alternativamente in prosa e poesia (Virgilio, Ovidio, <strong>Ca</strong>tullo, Tacito,<br />
o altri a scelta). Lo studente dovrà dimostrare una conoscenza accettabile di lingua e<br />
grammatica latina, sulla base di un qualsiasi manuale in commercio. È giudicata positiva la<br />
conoscenza della metrica, almeno dell’esametro e del distico. Si richiede inoltre una informazione<br />
generale di letteratura latina, preparata su un qualsiasi manuale. Modalità di<br />
frequenza. non obbligatoria. Seminari e altre attività integrative. Sarà attivato uno specifico seminario<br />
di letteratura latina, e durante il semestre verranno organizzate conferenze di<br />
studiosi italiani e stranieri.<br />
Docente Paolo Mastandrea<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: mast@unive.it<br />
Docente Alessandro Franzoi<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
II semestre<br />
Letteratura latina B<br />
PAOLO MASTANDREA si occupa di storia della tradizione e critica dei testi classici, cura edizioni elettroniche<br />
e analisi assistite da computer. Pubblicazioni recenti: Poesis 2. Cd-Rom dei testi della poesia<br />
latina, Zanichelli, 1999; PoetriaNova. A CD-Rom of Latin Medieval Poetry (650–1250 A. D.), Firenze,<br />
SISMEL, 2001; Il latino degli Atti e delle Passioni dei martiri, in Il latino e i Cristiani, Roma, Libreria Editrice<br />
Vaticana, 2002; La retorica, in Manuale dell’italiano professionale. Teoria e didattica, Bologna, Zanichelli,<br />
2002.<br />
Per il curriculum del docente Alessandro Franzoi v. sopra Introduzione allo studio del latino A (A-<br />
C).<br />
I Modulo - Paolo Mastandrea: A-L - Alessandro Franzoi: M-Z<br />
Lineamenti di storia della letteratura latina<br />
I principali autori e testi letterari, dalle origini al medioevo.<br />
Bibliografia<br />
A. CAVARZERE, A. DE VIVO, P. MASTANDREA, Letteratura latina. Sintesi storica, Roma, <strong>Ca</strong>rocci,<br />
2003.<br />
Propedeuticità. L’accesso all’esame è consentito agli studenti che abbiano sostenuto in<br />
precedenza l’esame relativo al modulo di Introduzione allo studio del latino.<br />
II Modulo – Paolo Mastandrea<br />
La Historia Augusta tra biografia imperiale e ideologia senatoria. Lettura della Vita Aureliani.<br />
Un’indagine sui problemi storici, letterari e filologici di uno degli ultimi testi della celebre<br />
raccolta tardoantica.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 221<br />
Bibliografia<br />
Conoscenza delle edizioni critiche di E. HOHL (Leipzig, Teubner, 1927) e di FR. PA-<br />
SCHOUD (Paris, Les Belles Lettres, 1996);<br />
Introduzione di P. SOVERINI a: Scrittori della Historia Augusta, I, Torino, Utet, 1983, pp. 9-<br />
57.<br />
Propedeuticità. L’accesso all’esame è consentito a chi abbia precedentemente sostenuto la<br />
prova relativa al Modulo I e abbia certificato le proprie competenze linguistiche presso il<br />
Laboratorio linguistico di latino (per i dettagli, vd. sotto questa voce).<br />
Modalità d’esame. I modulo: verifica scritta, II modulo: colloquio orale.<br />
Docente Luca <strong>Ca</strong>rlo Rossi<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: luca.c.rossi@libero.it<br />
II semestre<br />
Letteratura latina medievale<br />
LUCA CARLO ROSSI (1958), ricercatore di Filologia della Letteratura italiana, si occupa dei commenti<br />
ai classici latini e volgari in Italia nel tardo Medioevo e dei rapporti tra le due culture. Ha pubblicato<br />
studi in riviste scientifiche, edizioni critiche, tra queste G. Bambaglioli, Commento all’"Inferno" di<br />
Dante, Scuola Normale Superiore di Pisa, Pisa, 1998 e due commenti a Dante per gli Oscar Mondadori:<br />
Il Fiore. Il Detto d’Amore, Milano, 1996 e Vita Nova, Milano, 1999.<br />
I Modulo<br />
Vita intellettuale nel Medioevo<br />
Bibliografia<br />
J. LE GOFF, La vita degli intellettuali nel Medioevo, Mondadori, Milano, 1991 (continuamente<br />
ristampato); A. VÀRVARO, Letterature romanze del medioevo, Il Mulino, Bologna,<br />
1985 (e edizioni successive): cap. 1 Preliminari, pp. 9-82; C. VILLA, I classici, in Lo spazio<br />
letterario del Medioevo latino, vol. I, Salerno Editrice, Roma, 1992, pp. 479-522; RICCARDO<br />
DA BURY, Philobiblon o l’amore per i libri, a cura di M. FUMAGALLI BEONIO BROCCHIERI,<br />
Rizzoli, Milano, 1998 (Bur Classici moderni).<br />
II Modulo<br />
L’autobiografia intellettuale di Petrarca attraverso gli epistolari<br />
Bibliografia<br />
F. PETRARCA, Lettera ai posteri, Le Familiari e Le Senili, in F. PETRARCA, Prose, a cura di<br />
G. MARTELLOTTI e altri, Ricciardi, Milano-Napoli 1955 (e successive ristampe); C.<br />
BERRA (a cura di), Motivi e forme delle «Familiari» di Francesco Petrarca, Cisaplino, Milano<br />
2003; N. MANN, Petrarca, Led, Milano 1993<br />
Modalità d’esame. Per il I modulo la verifica è scritta in forma di questionario. Per il II<br />
modulo la verifica è in forma orale. Modalità di frequenza. La frequenza è opportuna per<br />
avere una guida nello studio della materia.
222 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Letteratura teatrale comparata<br />
Docente Paolo Puppa<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: puppa@unive.it<br />
I semestre<br />
Paolo Puppa è professore ordinario di storia del teatro e dello lo spettacolo nella facoltà di Lingue<br />
dell’ateneo veneziano, e direttore del dipartimento di storia delle arti. È autore di numerose monografie,<br />
da Pirandello a Rosso di San Secondo, da Fo a Ibsen, dalla scena francese a quella veneta, e di<br />
storie della regia e della drammaturgia contemporanea. È altresì commediografo affermato, con<br />
all’attivo numerose commedie tradotte e allestite anche all’estero. Tra gli altri riconoscimenti, è vincitore<br />
del premio Pirandello ’97 con “La collina di Euridice”, messa in scena dallo Stabile Veneto lo<br />
stesso anno, e del premio della giuria Riccione ’99 con “Zio mio”.<br />
Dal futurismo alle neoavanguardie. Analisi di copioni teatrali italiani, in rapporto alle<br />
coeve esperienze europee, individuando le tecniche della trasgressione e della parodia ai<br />
danni del montaggio e del personaggio.<br />
Bibliografia<br />
Dispensa a cura del docente, comprendente un’antologia dei testi esaminati e brevi inserti<br />
teorici; e P. PUPPA, La drammaturgia italiana del Novecento, Utet, Torino, 2003<br />
Modalità d’esame. L’esame sarà orale e comprenderà altresì la stesura di un breve copione<br />
da parte dello studente. Nota Bene. Le lezioni si terranno presso la sede della Giudecca, ex<br />
Palladio<br />
Docente Piermario Vescovo<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: vescovo@unive.it<br />
I semestre<br />
Letteratura teatrale italiana<br />
PIERMARIO VESCOVO si occupa principalmente di letteratura teatrale tra Cinque e Ottocento (con<br />
particolare riferimento all’area veneta) e del rapporto letteratura/arti visive, campi nei quali si inserisce<br />
la maggior parte delle sue pubblicazioni. Tra i lavori più recenti l’edizione in quattro volumi<br />
(2000-2003) di Tutto il teatro di Giacinto Gallina e la cura della traduzione veneziana tardo seicentesca<br />
di Tomaso Mondini della Gerusalemme liberata del Tasso (entrambe per i tipi di Marsilio). È segretario<br />
delle edizioni nazionali delle opere di <strong>Ca</strong>rlo Goldoni e di Ippolito Nievo.<br />
Il corso - destinato ai corsi di laurea in Lettere e Tecniche artistiche e dello spettacolo -<br />
è dedicato all’analisi letteraria e drammaturgica del testo teatrale, con particolare attenzione<br />
ai problemi di ordine strutturale che ne caratterizzano la specificità.<br />
I Modulo<br />
La reinvenzione del teatro tra medioeveo e rinascimento<br />
Il modulo sarà dedicato ad alcuni aspetti generali relativi alla rinascita, alla riscoperta, al<br />
fraintendimento dell’eredità antica, relativamente ai generi teatrali - con particolare riferimento<br />
alla commedia - e al luogo scenico.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 223<br />
Bibliografia<br />
Testi di utile riferimento generale: S. PIETRINI, Spettacoli e immaginario teatrale nel medioevo,<br />
Roma, Bulzoni, 2001; Teatro e culture della rappresentazione. Lo spettacolo in Italia nel<br />
Quattrocento, a cura di R. GUARINO, Bologna, Il Mulino, 1988; M. PIERI, La nascita del teatro<br />
moderno in Italia tra XV e XVI secolo, Torino, Bollati Boringhieri, 1989.<br />
Propedeuticità. Il I modulo è introduttivo al II ed è obbligatorio per coloro che sostengono<br />
un solo modulo o che frequentano per la prima volta l’esame.<br />
II Modulo<br />
Eredità umanistica e commedia regolare nella Veniexiana<br />
Il II modulo approfondirà, attraverso un testo singolare e tardo come l’anonima Veniexiana,<br />
la cultura dello spettacolo veneziano dell’ultimo Quattrocento e del primo Cinquecento.<br />
Bibliografia<br />
L’edizione del testo raccomandata è quella a cura di G. PADOAN (Venezia, Marsilio), da<br />
vedere unitamente a G. PADOAN, La commedia rinascimentale veneta, Vicenza, Neri Pozza,<br />
1982 e R. GUARINO, Teatro e mutamenti. Rinascimento e spettacolo a Venezia, Bologna, Il<br />
Mulino, 1995; P. VESCOVO, Ardelia, Ramnusia, Veniexiana. Appunti su una linea della commedia<br />
cinquecentesca, «Lettere Italiane», 1995, pp. 436-452.<br />
Propedeuticità. Il I modulo è propedeutico alla frequenza del II.<br />
Modalità d’esame. L’esame relativo al I modulo consisterà in una prova scritta, dedicata<br />
agli argomenti del corso e alle letture personali (due testi drammatici italiani a scelta dello<br />
studente). L’esame relativo al II modulo si svolge con prova orale. Modalità di frequenza.<br />
Gli studenti impossibilitati a frequentare sono pregati di contattare il docente.<br />
Docente Susanna Böhme Kuby<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
I semestre<br />
Letteratura tedesca<br />
SUSANNA BÖHME-KUBY è ricercatrice confermata presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere<br />
dell’<strong>Università</strong> di Udine e ha insegnato come germanista anche nelle <strong>Università</strong> di Genova e Venezia.<br />
Si occupa della cultura tedesca del Novecento (ha pubblicato diversi saggi su B. Brecht, E. E.<br />
Kisch, H. Czechowski e sulla pubblicistica della Rivoluzione Francese, della Guerra Civile Spagnola,<br />
del secondo dopoguerra, e della recente unificazione tedesca). Nel 2002 ha pubblicato una monografia<br />
su Kurt Tucholsky, di cui sta preparando una scelta degli scritti politici.<br />
Poesia dopo la guerra (1945-2000)<br />
Aspetti della letteratura tedesca nella seconda metà del Novecento.<br />
Lettura e commento di testi di poesia in lingua tedesca (con traduzione) da Brecht a<br />
Wondratschek.<br />
Bibliografia<br />
Il materiale di testo verrà fornito dalla docente in forma di dispensa all’inizio delle lezioni.
224 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Modalità d’esame. L’esame sarà in forma orale. Nota Bene. Una conoscenza base della lingua<br />
tedesca è auspicabile, si raccomanda la frequenza dei lettorati di lingua tedesca durante<br />
l’anno accademico.<br />
Docente Renato Martinoni<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
sito web: www.kwa.unisg.ch<br />
e-mail: Renato.Martinoni@unisg.ch<br />
II semestre<br />
Letterature comparate<br />
RENATO MARTINONI (1952) è ordinario di letteratura italiana all’<strong>Università</strong> di San Gallo. Ha insegnato<br />
nelle <strong>Università</strong> di Zurigo e di Losanna. Scrittore e traduttore, ha pubblicato edizioni di testi<br />
e studi: sul collezionismo d’arte in epoca barocca; sul Settecento riformatore; sulla poesia in dialetto;<br />
sulla letteratura di viaggio; sulle relazioni fra la cultura letteraria italiana ed europea; su autori<br />
moderni e contemporanei. Fra i volumi recenti: Cento anni di poesia nella Svizzera italiana con G. Bonalumi<br />
e P. V. Mengaldo, Locarno, Dadò, 1997; Buchi nella sabbia e pagine invisibili. Poesie e prose di E.<br />
Ragazzoni, con un saggio introduttivo di S. Vassalli, Torino, Einaudi, 2000; All’ombra del maestro.<br />
Lettere di e a Benedetto Croce (1903-1933), Alessandria, Ed. dell’Orso, 2003.<br />
Letterature comparate<br />
Il corso sarà dato in blocchi di tre ore. La prima ora sarà dedicata alla storia e alle teorie<br />
della letteratura comparata: in particolare, partendo dai primi tentativi di teorizzazione<br />
(Schlegel, Madame de Staël, la Weltliteratur di Goethe), si passeranno in rassegna prospettive<br />
e metodi - specie europei e americani - che, fra molti dibattiti, polemiche e discussioni,<br />
attraverso Croce arrivano al New Criticism di Wellek e al New Historicism (e oltre). La<br />
seconda ora servirà all’approfondimento di alcuni settori cari alle indagini e alle esplorazioni<br />
comparatiste: le letterature nazionali e la transnazionalità, la storia letteraria e il canone,<br />
la tematologia (temi e miti letterari), l’imagologia, l’odeporica, i cultural, i gender e i<br />
women studies. La terza ora, di carattere più esemplificatorio, si concentrerà invece sul<br />
commento e sulla discussione dell’opera di Todorov citata nella bibliografia.<br />
Bibliografia<br />
Si richiede la lettura attenta di AA. VV., Letteratura comparata, a cura di A. GNISCI, Bruno<br />
Mondadori, Milano 2002, che può essere eventualmente accompagnata dal Manuale storico<br />
di letteratura comparata, a cura di A. GNISCI, F. SINOPOLI, Meltemi, Roma 1997. Per<br />
chi vuol saperne di più rinvio ancora a D-H. PAGEAUX, La littérature générale et comparée,<br />
Armand Colin, Paris 1994. Fra i livres de chevet consiglio inoltre vivamente T. TODO-<br />
ROV, La conquête de l’Amerique. La question de l’autre, Seuil, Paris 1982 (trad. it.: La conquista<br />
dell’America, Torino, Einaudi 1992).<br />
Lingua e traduzione francese<br />
Docente Angelo Zaniol<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: http: //www.unive.it<br />
e-mail: azaniol@unive.it<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Angelo Zaniol v. sopra Elementi di storia degli strumenti musicali.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 225<br />
Per meglio rispondere alle necessità degli studenti, questo insegnamento intende configurarsi<br />
come corso di specializzazione. Il docente affronterà dunque senza preamboli il<br />
problema specifico della traduzione in italiano di testi francesi inerenti a cinema, teatro,<br />
musica e danza.<br />
I partecipanti, per seguire le esercitazioni con profitto, dovranno possedere in partenza<br />
una buona conoscenza della morfosintassi e del lessico di base del francese; gli studenti<br />
stranieri dovranno avere inoltre una sufficiente padronanza dell’italiano.<br />
Bibliografia<br />
Tutto il materiale didattico utilizzato durante il corso sarà fornito dal docente sotto<br />
forma di fotocopie. Per ulteriori approfondimenti si consiglia il testo di S. PISERCHIO,<br />
D. PARAVEL, Les mots pour le dire. Études de syntaxe, Bologna, <strong>Ca</strong>ppelli Editore, 1996.<br />
Modalità d’esame. L’esame consiste nella traduzione scritta dal francese in italiano di un<br />
brano di media difficoltà nel campo disciplinare scelto dallo studente. È consentito per<br />
tale prova l’uso del solo vocabolario monolingue (Larousse, Petit Robert o altro). Modalità<br />
di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata. In caso di impedimento contattare<br />
tempestivamente il docente. Seminari e altre attività integrative. Il docente è contattabile via<br />
e-mail, all’indirizzo azaniol@unive.it oppure 041/234.97.43.<br />
Docente Maria Dario<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
II semestre<br />
Lingua francese<br />
MARIA DARIO, laureata presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Venezia, è dottore di ricerca in francesistica.<br />
Collabora con il Dipartimento di Romanistica dell’<strong>Università</strong> di Padova, svolgendo attività didattiche<br />
e ricerca. Si interessa soprattutto alla letteratura francese moderna, con particolare riferimento<br />
alle problematiche inerenti le avanguardie poetiche tra Otto e Novecento (André Salmon. Alle<br />
origini della modernità poetica, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed arti, 2001) e le relazioni<br />
culturali tra Francia e Italia (Appendice al <strong>Ca</strong>rteggio Papini-Soffici, III e IV° voll., Roma, Edizioni di<br />
Storia e Letteratura, 2002). Attualmente si occupa della forme della narrativa sperimentale nel primo<br />
Novecento.<br />
I Modulo<br />
Teoria e pratica dell’apprendimento della lingua francese. Istituzione di lingua francese.<br />
Fonetica. Strutture grammaticali fondamentali. Lessico.<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia ed ogni altra informazione relativa al corso saranno fornite all’inizio delle<br />
lezioni.<br />
Propedeuticità. Gli studenti si sottoporranno ad un test di ingresso all’inizio dell’a. a. per<br />
individuare il loro grado di conoscenza della lingua.<br />
II Modulo<br />
La traduzione dal francese<br />
Approccio alla lettura, analisi e traduzione di testi francesi con particolare attenzione alle<br />
strutture sintattiche fondamentali ed ai registri linguistici e lessicali.
226 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia ed ogni altra informazione relativa al corso saranno fornite all’inizio delle<br />
lezioni.<br />
Propedeuticità. Gli studenti si sottoporranno ad un test di ingresso all’inizio dell’a. a. per<br />
individuare il loro grado di conoscenza della lingua.<br />
Modalità d’esame. L’esame del I modulo consiste in una prova scritta. L’esame del II modulo<br />
consiste nella lettura, traduzione e commento linguistico-grammaticale di testi analizzati<br />
durante il corso. Seminari e altre attività integrative. L’offerta didattica della lingua<br />
francese comprende anche i corsi di lettorato (J. Thierry), differenziati per livelli di conoscenza<br />
(dai principianti ai progrediti). Il lettorato è attivo nel I e nel II semestre ed include<br />
un Servizio di Autoapprendimento guidato; gli studenti contatteranno J. Thierry all’inizio<br />
dell’a. a. per concordare un programma personalizzato di apprendimento linguistico.<br />
Docente (I modulo) Victor Rupik<br />
Dipartimento di Scienze del linguaggio<br />
Docente (II modulo) Michela <strong>Ca</strong>lderaro<br />
Dipartimento di Scienze del linguaggio<br />
I semestre<br />
Lingua inglese A<br />
Programma per gli studenti dei Corsi di Laurea in: Conservazione dei beni culturali (per 8 CFU: I<br />
+ II modulo; per 4 CFU: II modulo); Economia e gestione delle arti e delle attività culturali (idoneità:<br />
I modulo)<br />
I Modulo<br />
Sintassi e morfologia della lingua inglese<br />
La parte generale del corso sarà dedicata alla sintassi della lingua inglese e alle strategie<br />
per lo sviluppo del lessico, con attenzione particolare alla morfologia.<br />
Bibliografia<br />
G. LUDBROOK, An Intermediate English Syntax, <strong>Ca</strong>foscarina, 2001; F. GEBHARDT, An Intermediate<br />
English Syntax Workbook, <strong>Ca</strong>foscarina, 2001<br />
Propedeuticità. Gli studenti principianti assoluti seguiranno il corso propedeutico a partire<br />
dal I modulo.<br />
II Modulo<br />
Inglese per i beni culturali<br />
Il modulo sarà dedicato alla lettura, traduzione e analisi di una serie di testi tratti dal<br />
campo dei beni culturali.<br />
Bibliografia<br />
F. GEBHARDT, English for the Arts, <strong>Ca</strong>foscarina, 2000; F. GEBHARDT, English for Cultural<br />
Heritage, <strong>Ca</strong>foscarina, 2003<br />
Propedeuticità. Gli studenti principianti assoluti seguiranno il corso propedeutico a partire<br />
dal primo modulo.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 227<br />
Modalità d’esame. L’esame del I modulo è una prova scritta; l’esame del II modulo è una<br />
prova orale. Modalità di frequenza. Si raccomanda caldamente la frequenza anche del lettorato<br />
di Lingua inglese. Seminari e altre attività integrative. Oltre al corso monografico, lo studente<br />
frequenterà anche 4 ore settimanali di lettorato di Lingua inglese.<br />
Docente Geraldine Ludbrook<br />
Dipartimento di Scienze del linguaggio<br />
sito web: lettere2.unive.it/lingue/inglese<br />
e-mail: ludbrook@unive.it<br />
II semestre<br />
Lingua inglese B<br />
GERALDINE LUDBROOK è ricercatrice di Lingua Inglese. Si occupa della lingua inglese a fini specifici<br />
e della traduzione. Pubblicazioni recenti: English for Welfare Services (1999), English for History and<br />
Philosophy (2000) e An Intermediate English Syntax (2001). È responsabile scientifico delle collane<br />
“Lingue straniere a fini a speciali” e “Lingue straniere a fini professionali” e del Laboratorio di Lingue<br />
straniere a fini speciali del Dipartimento di Scienze del Linguaggio.<br />
Programma per i Corsi di Laurea in: Filosofia, Lettere, Servizi Sociali, Storia, Tecniche artistiche e<br />
dello spettacolo.<br />
I Modulo<br />
Morfologia e sintassi della lingua inglese<br />
La parte generale del corso sarà dedicata alla sintassi della lingua inglese e alle strategie<br />
per lo sviluppo del lessico, con attenzione particolare alla morfologia.<br />
Bibliografia<br />
G. LUDBROOK, An Intermediate English Syntax, <strong>Ca</strong>foscarina, 2001; F. GEBHARDT, An Intermediate<br />
English Syntax Workbook, <strong>Ca</strong>foscarina, 2001.<br />
Propedeuticità. Gli studenti principianti assoluti seguiranno il corso propedeutico a partire<br />
dal primo semestre.<br />
II Modulo<br />
Lettura e traduzione nel campo umanistico<br />
Il modulo sarà dedicato alla lettura, traduzione e analisi di una serie di testi tratti da varie<br />
discipline umanistiche.<br />
Bibliografia<br />
G. LUDBROOK, Lettura e traduzione nel campo umanistico (dispensa)<br />
Inoltre per gli studenti del Corso di Laurea in Lettere e TARS: F. GEBHARDT, English for<br />
the Arts, <strong>Ca</strong>foscarina, 2000; per gli studenti dei Corsi di Laurea in Storia e in Filosofia:<br />
G. LUDBROOK, English for History and Philosophy, <strong>Ca</strong>foscarina, 2000<br />
Per gli studenti del Corso di Laurea in Servizi Sociali: G. LUDBROOK, English for Welfare<br />
Services, <strong>Ca</strong>foscarina, 1999<br />
Propedeuticità. Gli studenti principianti assoluti seguiranno il corso propedeutico a partire<br />
dal primo semestre.
228 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Modalità d’esame. L’esame del I modulo è una prova scritta; l’esame del II modulo è una<br />
prova orale. Modalità di frequenza. Si raccomanda caldamente la frequenza anche del lettorato.<br />
Seminari e altre attività integrative. Oltre al corso monografico, lo studente frequenterà<br />
anche 4 ore settimanali di lettorato di Lingua inglese.<br />
Docente Sandra Sartor<br />
Dipartimento di Scienze del linguaggio<br />
e-mail: sd.sartor@libero.it<br />
II semestre<br />
Lingua spagnola<br />
SANDRA SARTOR RODRIGUEZ (<strong>Ca</strong>racas - Venezuela, 1957) si è laureata presso la Facoltà di Scienze<br />
Sociali, Specialità Turismo, dell’Istituto Universitario De Nuevas Profesiones di <strong>Ca</strong>racas (Venezuela).<br />
E stata collaboratrice linguistica per la lingua spagnola presso il Centro Linguistico Interfacoltà.<br />
Dall’a. a. 2001/2002 insegna Lingua Spagnola presso la Facoltà di Lettere e Filosofia.<br />
Il corso di Lingua spagnola ha come obiettivo la conoscenza della lingua sia a livello<br />
grammaticale che a livello di cultura generale spagnola e latino americana. La ragione del<br />
corso è mirata all’esercitazione, comprensione e all’espressione orale dello spagnolo.<br />
I Modulo<br />
Cultura generale Spagnola<br />
Visione generale della storia e cultura spagnola attraverso i secoli (Sartor)<br />
Lettura, traduzione, dettato e parte grammaticale (Lombardini)<br />
Bibliografia<br />
R. TAMANES, S. QUESADA, Imàgenes de España, Edelsa, 2001; E. MENDOZA, La verdad sobre<br />
el caso Savolta, Seix Barral, Barcelona, 2000 (1975); F. MATTE BON, Gramàtica comunicativa<br />
del español, 2 vols., Edelsa, Madrid, 1995; H. E. LOMBARDINI, Las irregularidades<br />
verbales, en http: //www.unive.it/-cli/pubblicazioni, 2003.<br />
Durante il corso verrà dato altro materiale.<br />
II Modulo<br />
Cultura generale Latino Americana<br />
Visione generale della storia e cultura latino americana attraverso i secoli (Sartor)<br />
Lettura, traduzione, dettato e parte grammaticale (Lombardini)<br />
Bibliografia<br />
S. QUESADA, Imàgenes de Amèrica Latina, Edelsa, 2001; E. MENDOZA, La verdad sobre el<br />
caso Savolta, Seix Barral, Barcelona, 2000; H. E. LOMBARDINI, Las irregularidades verbales,<br />
en http: //www.unive.it/-cli/pubblicazioni, 2003; F. MATTE BON, Gramàtica comunicativa<br />
del español, 2 vols., Edelsa, Madrid, 1995.<br />
Modalità d’esame. Un dettato come parte scritta. Accertamento grammaticale e linguistico<br />
come prima parte orale (lettura, traduzione e grammatica). Domande sulla cultura spagnola<br />
e latino americana come seconda parte orale. L’esame è in lingua spagnola. Modalità<br />
di frequenza. Si consiglia di seguire, il più possibile, sia la parte di cultura generale sia il let-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 229<br />
torato. Nota Bene. Per gli studenti che necessitino 4 crediti basterà sostenere un modulo.<br />
Seminari e altre attività integrative. Si terranno dei corsi propedeutici di lingua, nel I semestre,<br />
per l’acquisizione del livello minimo richiesto per accedere al corso di lingua spagnola.<br />
I corsi saranno sostenuti da Lombardini.<br />
Docente e programma in via di definizione.<br />
Docente Patrizia Solinas<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: solinas@unive.it<br />
II semestre<br />
Lingua tedesca<br />
Linguistica generale<br />
PATRIZIA SOLINAS è professore associato di Glottologia e linguistica. Le sue ricerche riguardano<br />
problemi di storiografia linguistica e di linguistica indeuropea (soprattutto in ambito italico e celtico);<br />
recentemente ha affrontato anche temi di linguistica teorica. Fra le sue pubblicazioni: Il celtico in<br />
Italia, in REI in SE LX (1994), pp. 313-408; Sulla terminologia della parentela in indeuropeo. Le radici ottocentesche<br />
della questione, Atti Ist. Ven. 1998, pp. 783-866.<br />
Il corso di linguistica generale si presenta in due moduli dedicati rispettivamente ai<br />
fondamenti teorici e metodologici dello studio del linguaggio e ad un tema importante<br />
ma particolare dello stesso e cioè quello della classificazione e della tipologia linguistica.<br />
I Modulo<br />
Introduzione alla linguistica<br />
Il modulo fornisce le conoscenze di base per lo studio del linguaggio; saranno presentati<br />
elementi di semiotica, fonologia, morfologia, sintassi e semantica; saranno altresì trattati<br />
alcuni aspetti della linguistica del testo.<br />
Bibliografia<br />
R. SIMONE, Fondamenti di linguistica, Bari, Laterza, 1994.<br />
II Modulo<br />
Le lingue del mondo. Introduzione alla tipologia linguistica<br />
Il modulo discute i problemi fondamentali relativi ai criteri di classificazione delle lingue<br />
del mondo e introduce alla tipologia linguistica. Alcuni temi saranno trattati partendo<br />
dall’analisi di testi in diverse lingue.<br />
Bibliografia<br />
S. CRISTOFARO, P. RAMAT (a c. di), Introduzione alla tipologia linguistica, Roma, <strong>Ca</strong>rocci.<br />
Propedeuticità. Non è possibile sostenere il II modulo di linguistica generale se non si è<br />
sostenuto il I modulo dello stesso corso.<br />
Modalità d’esame. Il test di verifica del I modulo si svolgerà per iscritto; quello del II si<br />
svolgerà oralmente. Modalità di frequenza. La frequenza è caldamente consigliata. Nota Bene.<br />
In casi particolari è possibile sostenere l’esame da non frequentanti: in questo caso il<br />
programma dovrà essere concordato direttamente con il docente.
230 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Docente Tommaso Raso<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
sito web: www.italianoscritto.com<br />
e-mail: raso@unive.it<br />
I semestre<br />
Linguistica Italiana<br />
TOMMASO RASO è professore associato di Linguistica italiana. Si è occupato principalmente di storia<br />
linguistica abruzzese, di italiano in Brasile e di scrittura professionale. Pubblicazioni principali: Il<br />
“Boezio” abruzzese del XV secolo. Testo latino-volgare per l’insegnamento della sintassi latina, Colacchi,<br />
L’Aquila, 2001. Origini e strategia dell’informazione in alcune testualità burocratiche, in “Studi linguistici<br />
italiani”, 1999, fascicolo 2, pp. 93-148; 2000, fascicolo 1, pp. 97-129. L’italiano in Brasile, in “Rivista<br />
di studi ibero-americani”, 2000, 85-86, pp. 272-82. Manuale dell’italiano professionale (a c. di F. Bruni e<br />
T. Raso), Zanichelli, Bologna, 2002. Corso di scrittura professionale per gli uffici e per l’amministrazione<br />
pubblica, consorzio ICoN (www.italicon.it), 2003.<br />
Il corso ha lo scopo di descrivere l’italiano contemporaneo nelle sue strutture, nelle sue<br />
variazioni sincroniche e nelle principali manifestazioni testuali e comunicative. Ciò avverrà<br />
sia attraverso l’esposizione teorica, sia attraverso l’analisi e la produzione di testi.<br />
I Modulo<br />
I livelli di analisi e il repertorio dell’italiano<br />
Cenni storici e tipologici dell’italiano in rapporto alle altre lingue romanze. Descrizione<br />
dell’italiano contemporaneo: fonologia, morfologia, sintassi e lessico. Il repertorio<br />
dell’italiano contemporaneo e il quadro sociolinguistico generale: variazione diatopica,<br />
diastratica, diamesica e diafasica. Letture di testi<br />
Bibliografia<br />
P. D’ACHILLE, L’italiano contemporaneo, Il Mulino, 2003<br />
I non frequentanti aggiungono i due saggi di BERRUTO e il saggio di TELMON, in A.<br />
SOBRERO (a c. di), Introduzione all’italiano contemporaneo. La variazione e gli usi, Laterza,<br />
1990<br />
II Modulo<br />
La dimensione testuale e pragmatica tra scrittura e oralità<br />
Coesione, coerenza e gli altri principi costitutivi del testo. La gestione dell’informazione<br />
nella situazione comunicativa. La struttura informativa. Deissi, implicature e atti linguistici.<br />
I linguaggi settoriali. Esercitazioni: redazioni di testi diversi per situazioni comunicative<br />
diverse.<br />
Bibliografia<br />
F. BRUNI, T. RASO (a cura di), Manuale dell’italiano professionale, Zanichelli, 2002 (tranne<br />
i capitoli 9 e 10); L. SERIANNI, Italiani scritti, Il Mulino, 2002<br />
Modalità d’esame. Si prevede una prova scritta per il I modulo e una prova orale per il secondo.
Docente Luigi Vero Tarca<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: tarca@unive.it<br />
I semestre<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 231<br />
Per il curriculum del docente Luigi Vero Tarca v. sopra Ermeneutica filosofica.<br />
Logica<br />
Il corso fornisce le conoscenze di base della logica formale (il calcolo proposizionale<br />
mediante le tavole di verità, quello della deduzione naturale, cenni di ontologia, semantica<br />
e metalogica) e ne presenta il significato in relazione a fondamentali questioni filosofiche.<br />
Introduzione alla logica formale e ai problemi della razionalità<br />
1 Introduzione alla logica formale: che cos’è la logica?; linguaggio proposizionale, tavole<br />
di verità; linguaggio predicativo-elementare; il calcolo della deduzione naturale; ontologia<br />
e semantica; cenni di metalogica. 2 La logica e i problemi della filosofia (cenni): la logica e<br />
la questione della razionalità; la logica e i problemi della razionalità filosofica.<br />
Bibliografia<br />
Per il punto 1.: F. BERTO, L. V. TARCA, Introduzione alla logica formale, <strong>Ca</strong>foscarina, Venezia,<br />
2003. Per il punto 2.: Aristotele, Il principio di non contraddizione, a cura di E. SEVE-<br />
RINO, La Scuola, Brescia<br />
Bibliografia complementare (per chi volesse approfondire le tematiche svolte a lezione):<br />
F. BERTO, Logica dialettica e struttura originaria, Il Poligrafo, Padova, 2003; L. V. TARCA,<br />
Differenza e negazione. Per una filosofia positiva, La Città del Sole, Napoli, 2001<br />
Propedeuticità. Si ricorda che gli studenti del vecchio ordinamento devono aggiungere, a<br />
questo modulo, anche un secondo modulo. A tal fine sono invitati a prendere contatto<br />
con il docente.<br />
Modalità d’esame. Gli esami si svolgeranno in due momenti: una prova scritta e un colloquio<br />
orale. Modalità di frequenza. La frequenza non è obbligatoria, tuttavia è caldamente<br />
consigliata. Nota Bene. Gli studenti del Vecchio Ordinamento devono aggiungere, al programma<br />
sopra specificato, un ulteriore testo di carattere logico-filosofico concordato con<br />
il docente. Seminari e altre attività integrative. Allo svolgimento del corso collaborerà Francesco<br />
Berto; eventuali forme seminariali saranno attivate, tenendo conto della disponibilità<br />
delle aule e in relazione alle esigenze manifestate dai corsisti, anche con la sua collaborazione.<br />
Docente (I modulo) Alessandro Ricci<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: alessandro.ricci@univr.it<br />
Docente (II modulo) Pietro Coppo<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: pierocop@tin.it<br />
I e II semestre<br />
Medicina sociale<br />
ALESSANDRO RICCI, medico Psichiatra, lavora presso l’Istituto di Psichiatria della <strong>Università</strong> di Verona;<br />
ha partecipato per vari anni alla esperienza di deistituzionalizzazione dell’Ospedale Psichiatri-
232 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
co di Arezzo. È stato responsabile del Servizio Psichiatrico di Trento. Svolge attività di docenza in<br />
Scuole di Specializzazione e Corsi di Laurea della <strong>Università</strong> di Verona. È autore di lavori di argomento<br />
psicosociale e di teoria delle istituzioni. L’attività istituzionale prevalente consiste nel<br />
training e supervisione dei medici in formazione psichiatrica.<br />
PIETRO COPPO, medico neuropsichiatra e psicoterapeuta, si occupa dal 1979 dell’articolazione tra<br />
sistemi di cura diversi nel quadro di Programmi di Cooperazione e ricerca (Somalia, Somaliland,<br />
Guatemala, Mali, Marocco). Svolge in Italia attività di formazione, informazione e terapeutiche. È<br />
autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di alcuni libri (quelli editi in italiano: Guaritori di<br />
follia, Bollati Boringhieri 1994; Etnopsichiatria, il Saggiatore 1996; Passaggi. Elementi di critica<br />
all’antropologia occidentale, Colibrì 1998; Tra psiche e culture. Elementi di etnopsichiatria, Bollati Boringhieri,<br />
in stampa.<br />
I Modulo - I semestre<br />
Il corso si articolerà sui seguenti argomenti: il concetto di salute pubblica nel mondo<br />
occidentale: un profilo storico. Elementi fondamentali di epidemiologia. Gli indicatori.<br />
Le loro funzioni e i loro limiti. La medicina sociale empiristica. Le disuguaglianze nella<br />
salute. Medicina sociale e ambienti di lavoro. La psichiatria sociale.<br />
Bibliografia<br />
P. VINEIS, Modelli di rischio. Epidemiologia e causalità. Einaudi, 1990; H. WULFF, S. A. PE-<br />
DERSEN, R. ROSEMBERG, Filosofia della medicina. Raffaello Cortina Editore, 1995; R. G.<br />
WILKINSON, Unhealthy Societies, Routledge, 1996; G. COSTA, M. CARDANO, M. DE-<br />
MARCA, Torino, per una storia della salute in una grande città. Città di Torino, Ufficio di statistica,<br />
Osservatorio socio-economico, 1998; Indipendent inquiry into inequality in health.<br />
Acheson rapport, The stationery Office, U.K., 1999; G. THORNICROFT, M. TANSELLA,<br />
Manuale per la riforma dei Servizi di salute mentale. Il Pensiero Scientifico Editore, 2000,<br />
(cap. 2); M. MATERIA, Disuguaglianze nella salute: il ruolo della povertà assoluta e relativa. Agenzia<br />
Sanità Pubblica Regione Lazio, 2001<br />
II Modulo - II semestre<br />
Medicina Sociale, secondo modulo. Questioni di salute e di sofferenza mentale in diverse<br />
culture e nel quadro delle dinamiche di incontro-scontro tra diversità. Temi, storie<br />
e attori dell’etnopsichiatria. Traduzioni. Interdisciplinarietà e complementarietà. Il lavoro<br />
degli umani e quello delle culture. Identità e ibridazioni. Vie della malattia e della cura.<br />
Riparare il disordine. Set e setting. Le funzioni del mediatore (linguistico, culturale, etnoclinico).<br />
Aree di intervento etnopsichiatrico.<br />
Bibliografia<br />
Testo adottato: P. COPPO, Tra psiche e culture. Elementi di etnopsichiatria, Bollati Boringhieri,<br />
in stampa<br />
Uno dei seguenti libri a scelta: A. BIANCHI, Piante droghe e sciamani, Milano, O-<br />
RISS/Colibrì; G. CARDAMONE, S. ZORZETTO, Salute mentale di comunità. Elementi di storia<br />
e di pratica, Milano, F. Angeli, 2000; T. NATHAN, I. STENGERS, Medici e stregoni, Bollati<br />
Boringhieri, Torino, 1995<br />
Propedeuticità. L’esame del II Modulo deve essere preceduto da quello del I Modulo<br />
Modalità d’esame. L’esame sarà costituito da un colloquio generale sulla base del testo adottato<br />
e di uno dei libri a scelta, e dalla discussione di un caso o di una questione di interesse<br />
sociale, storico o clinico identificato dallo/a studente/ssa. Modalità di frequenza. Frequenza<br />
obbligatoria almeno al 70% delle lezioni. Nota Bene. Durante il corso ci sarà un<br />
aggiornamento della bibliografia generale
Docente (I modulo) Chiara Ghetti<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: ghettic@unive.it<br />
Docente (II modulo) Mirella Zambello<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
I e II semestre<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 233<br />
Metodi e tecniche del servizio sociale I<br />
CHIARA GHETTI, nata a Venezia il 26.3.1951, si è laureata all’<strong>Università</strong> di Padova; è assistente sociale<br />
e psicologa; da molti anni affianca l’attività di docenza e di formazione di operatori e dirigenti<br />
sociosanitari, all’esercizio della professione in ambito istituzionale. Dirige attualmente un servizio<br />
sociale del Ministero della Giustizia. Ha approfondito il tema del rapporto tra modalità d’intervento<br />
dell’assistente sociale e organizzazione. Attualmente si occupa di metodi di lavoro in contesti di<br />
controllo, della relazione tra autore di reato, pena e famiglia, e della tutela dei loro diritti. È autrice<br />
di pubblicazioni e di contributi a volumi, tra cui: Qualità e cultura organizzativa.<br />
Il I modulo tratterrà in particolare la relazione con l’utente nelle diverse fasi del processo:<br />
accoglienza, analisi della domanda e valutazione, elaborazione del progetto, sua realizzazione<br />
e conclusione. Il II modulo tratterà i contesti sociali in cui il professionista assistente<br />
sociale si trova ad operare, sempre più caratterizzati da una elevata complessità. Ne<br />
deriva una necessaria qualità della professionalità e della formazione. Il Corso mira ad offrire<br />
agli studenti la conoscenza degli strumenti operativi adeguati.<br />
I Modulo - I semestre<br />
Le fasi del processo di aiuto in servizio sociale<br />
Fornire elementi di conoscenza circa i criteri e i metodi che orientano il lavoro sociale<br />
Bibliografia d’esame<br />
M. PITTALUGA, L’estraneo di fiducia - Competenze e responsabilità dell’assistente sociale, <strong>Ca</strong>rocci,<br />
Roma, 2001<br />
Bibliografia di riferimento<br />
F. FERRARIO, Le dimensioni dell’intervento sociale. Un modello unitario centrato sul compito, <strong>Ca</strong>rocci<br />
Editore, Roma, 1998, (pp. 247)<br />
Ulteriori indicazioni saranno fornite dalla docente durante il corso.<br />
II Modulo - II semestre<br />
Riferimenti valoriali contenuti nella Costituzione italiana, nel Codice deontologico,<br />
nella Legge quadro per la riforma del servizio integrato di interventi e servizi sociali n.<br />
328/2000. Le politiche sociali “sinergicamente integrate”; le funzioni del servizio sociale;<br />
il procedimento metodologico; le fasi del processo d’aiuto; gli strumenti professionali: la<br />
comunicazione verbale e non verbale, il colloquio, la valutazione di “diagnosi sociale”, la<br />
visita domiciliare, il contratto e il compito, la relazione di servizio sociale, la documentazione,<br />
le riunioni, il lavoro di gruppo, i gruppi di auto-aiuto, l’indagine di comunità, la<br />
ricerca-intervento, la progettazione, la programmazione.<br />
Bibliografia<br />
M. CESARONI, A. LUSSU, B. ROVAI, Professione assistente sociale. Metodologia e Tecniche<br />
dell’intervento, Edizioni del Cerro, Pisa, 2000<br />
Approfondimenti: F. FOLGHERAITER, Teoria e metodi di servizio sociale. La prospettiva di rete,<br />
Franco Angeli, Milano, 1998
234 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Modalità d’esame. L’esame sul programma del I modulo si terrà a conclusione del II modulo,<br />
unitamente al programma di quest’ultimo. Prove orali finali. Nota Bene. La docente<br />
Chiara Ghetti riceve gli studenti dopo la lezione.<br />
Docente (I modulo) Graziella Civenti<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: graziella.civenti@libero.it<br />
Docente (II modulo) Lia Chinosi<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: lgiachi@unive.it<br />
I e II semestre<br />
Metodi e tecniche del servizio sociale II<br />
GRAZIELLA CIVENTI è assistente sociale. Professore a contratto presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Milano<br />
e l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia, svolge attività di formazione per operatori sociali. Si è<br />
occupata inoltre di sistemi informativi, di ricerca epidemiologica e valutativa nell’ambito dei servizi<br />
sanitari e di economia sanitaria collaborando con diversi istituti di ricerca. Ha scritto su questi temi,<br />
pubblicando articoli e contributi a volumi, e sul lavoro professionale (L’assistente sociale nei servizi psichiatrici,<br />
NIS, Roma, 1994 e L’azione sociale efficace, Ed. Fatebenefratelli, Milano, 2000).<br />
LIA CHINOSI è assistente sociale, psicologa e psicoterapeuta. Svolge attività lavorativa e di formazione<br />
nei servizi socio sanitari dell’area materno infantile dal 1978. È autrice e curatrice di numerose<br />
pubblicazioni sul lavoro con minori e con gruppi familiari.<br />
I Modulo – I semestre<br />
Il lavoro di rete<br />
Il modulo si propone di approfondire, sia dal punto di vista teorico che operativo,<br />
l’analisi del lavoro di rete quale metodologia capace di superare i tradizionali modelli di<br />
lavoro sociale e di promuovere relazioni di aiuto fondate sul riconoscimento delle potenzialità<br />
dei diversi soggetti coinvolti. Il fuoco dell’attenzione sarà centrato sulle strategie<br />
che consentono all’operatore sociale di definire un diverso rapporto con i problemi, con<br />
le persone e con le comunità, in un’ottica di empowerment e di integrazione delle risorse.<br />
Bibliografia<br />
AA. VV., L’intervento di rete. Concetti e linee d’azione in Quaderni di Animazione e Formazione,<br />
Ed. Gruppo Abele, Torino, 1995; AA. VV., Il lavoro di comunità. La mobilitazione delle risorse<br />
nella comunità locale in Quaderni di Animazione e Formazione, Ed. Gruppo Abele, Torino,<br />
1996; M. BULMER, Le basi della community care. Sociologia delle relazioni informali di cura, Erickson,<br />
Trento, 1992; F. FOLGHERAITER, Teoria e metodologia del servizio sociale. La prospettiva<br />
di rete, Erickson, Trento, 1998; F. Folgheraiter, L’utente che non c’è, Erickson,<br />
Trento, 1999<br />
II Modulo – II semestre<br />
I gruppi con gli utenti<br />
Strumenti metodologici di intervento del servizio sociale di gruppo applicato alla prevenzione<br />
e alla cura. Il corso intende fornire allo studente le nozioni principali sul lavoro<br />
con gruppi di utenti nell’ambito della prevenzione e con il gruppo familiare multiproblematico<br />
nell’ambito della presa in carico operativa.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 235<br />
Bibliografia<br />
O. CELLENTANI (a cura di), Lavorare con la famiglia, Franco Angeli Ed. 1998<br />
L. CHINOSI, Sguardi di mamme, Franco Angeli Ed. 2002<br />
Modalità d’esame. L’esame si svolgerà con una prova scritta seguita dall’orale. Modalità di<br />
frequenza. L’intero insegnamento ha l’obbligo di frequenza. Seminari e altre attività integrative.<br />
Sono previsti incontri e lezioni con operatori che lavorano nei servizi alla persona del<br />
territorio regionale.<br />
Docente Arjuna Tuzzi<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: arjtuzzi@stat.unipd.it<br />
I semestre<br />
Metodi e tecniche della ricerca sociale<br />
ARJUNA TUZZI è Dottore di Ricerca in Statistica Applicata alle Scienze Economiche e Sociali. Attualmente<br />
svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Studi storici e Politici dell’<strong>Università</strong><br />
di Padova con un progetto di studio sull’astensionismo elettorale del Nord Est. Si occupa soprattutto<br />
di problemi metodologici inerenti alla raccolta dati con strumenti di rilevazione di tipo stimolorisposta<br />
nell’indagine sociale, di analisi di dati qualitativi, di statistica linguistica e di metodi quantitativi<br />
finalizzati all’analisi del contenuto. Fra le sue pubblicazioni: Dall’intervista alla notizia.<br />
L’intervista nell’indagine sociale e nell’informazione pubblica (ed. Sapere Padova, a cura di, 2001).<br />
Il corso si propone di approfondire tecniche e metodi di ricerca che utilizzano come<br />
fonte di informazione materiale qualitativo di interesse sociologico (lettere, documenti,<br />
interviste aperte, diari, focus group, stampa, etc.). Nella prima parte del corso si affronterà<br />
il problema di progettazione e realizzazione di una ricerca, con particolare attenzione alle<br />
fasi di raccolta ed elaborazione delle informazioni. Per la parte di raccolta delle informazioni,<br />
saranno introdotti limiti, vantaggi e modalità di somministrazione di strumenti<br />
classici di rilevazione di tipo stimolo-risposta (interviste, questionari, etc.) e di altri metodi<br />
qualitativi (storie di vita, etc.). L’elaborazione delle informazioni sarà affrontata in un<br />
modulo monografico dedicato all’analisi del contenuto.<br />
Bibliografia<br />
Testi di riferimento<br />
A. TUZZI, L’analisi del contenuto. Introduzione ai metodi e alle tecniche di ricerca, <strong>Ca</strong>rocci Ed.,<br />
Roma, 2003; A. TUZZI, Dall’intervista alla notizia, Sapere ed., Padova, 2001; P. CORBET-<br />
TA, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Il Mulino, Bologna, 1999<br />
Materiale integrativo sarà fornito dalla docente durante le lezioni.<br />
Modalità d’esame. Valutazione: scritto e orale. Modalità di frequenza. Lezioni frontali alternate<br />
a esercitazioni di laboratorio centrate sullo studio di problemi di ricerca concreti.<br />
Metodologia della conservazione dei beni artistici<br />
Convenzione con Scuola di S. Giorgio, Fond. Cini<br />
Docente Domenico Stanzial<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: www.cini.ve.cnr.it<br />
e-mail: domenico.stanzial@cini.ve.cnr.it<br />
I e II semestre
236 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
DOMENICO STANZIAL è nato a Isola della Scala, Verona, il 15/7/1954. Ha studiato Composizione<br />
Musicale con Armando Gentilucci (1939-1989) e si è laureato in Fisica nel 1984. È ricercatore del<br />
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) dal 1986. Ha sviluppato una originale teoria della riverberazione<br />
del suono basata sulle proprietà stazionarie dell’intensità sonora e del tensore acustico<br />
energia-momento nello spazio-tempo quadridimensionale della fisica. È direttore scientifico del<br />
Laboratorio di acustica FSSG-CNR della Fondazione Cini di Venezia dove lavora allo sviluppo di una<br />
nuova generazione di sistemi elettroacustici per la registrazione e la riproduzione del suono ad altissima<br />
fedeltà. Per la stessa Fondazione coordina l’attività didattica nel campo dell’acustica dei beni<br />
musicali.<br />
Il modulo offre allo studente un quadro di riferimento sintetico dell’acustica dei beni<br />
musicali per la sua identificazione come disciplina essenziale allo studio del patrimonio<br />
culturale. Il modulo è propedeutico a corsi specialistici per la gestione professionale<br />
dell’acustica dei beni musicali.<br />
Elementi di acustica dei beni musicali<br />
Acustica dello stimolo sonoro e attributi musicali delle sensazioni uditive. Elementi di<br />
acustica estetica e fondamenti fisici del linguaggio musicale. Acustica degli strumenti musicali.<br />
Comunicazione acustica e spazi per l’esecuzione musicale. Per ulteriori dettagli consultare<br />
mensilmente i programmi pubblicati nel sito www.cini.ve.cnr.it<br />
Bibliografia<br />
Selezione dagli “Appunti dei corsi intensivi di Acustica dei Beni Musicali” a cura del LAB<br />
FSSG-CNR; M. CAMPBELL, C. GREATED, “The musician’s guide to acoustics”, Oxford press.<br />
(Per gentile concessione degli autori sono disponibili ad uso didattico brani tradotti in Italiano da D.<br />
Stanzial); J. G. ROEDERER, “The physics and psychophysics of music: an introduction”, Springer<br />
Verlag<br />
Propedeuticità. Elementi di acustica musicale (Rizzoli)<br />
Modalità d’esame. Colloquio su argomenti scelti dallo studente. Modalità di frequenza. Obbligatoria<br />
per un totale di trenta ore ad orario flessibile da registrare in segreteria FSSG.<br />
Nota Bene. Il modulo è composto dalle ore di lezione che lo studente avrà preventivamente<br />
concordato con il docente nell’ambito dell’offerta didattica complessiva programmata<br />
presso il Laboratorio FSSG-CNR. Seminari e altre attività integrative. La frequenza al corso<br />
può essere integrata con visite didattiche, stage nel Lab FSSG-CNR, tesi di laurea.<br />
Metodologia della ricerca musicale<br />
Docente Jacopo Pellegrini<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: jacopopellegrini@hotmail.com<br />
II semestre<br />
JACOPO PELLEGRINI, ha curato il volume postumo di Fedele d’Amico, L’albero del bene e del male. Naturalismo<br />
e decadentismo in Puccini, Lucca, Pacini Fazzi 2000. Si occupa di opera italiana, francese e slava<br />
dell’Otto e Novecento, di storia della critica e dell’interpretazione musicale, del rapporto tra musica<br />
e letteratura. Svolge anche attività di critico musicale.<br />
Il corso, dopo un’introduzione generale alla materia, tenta una lettura in chiave antropologica<br />
della pazzia in musica, le forme strumentali del basso di Follia come i trattamenti<br />
drammaturgici dell’alienazione mentale dalla Finta pazza (1641) ad Alfred, Alfred (1998)
Storia (musicale) della Follia<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 237<br />
Introduzione alla storia degli studi musicologici. Dalla “Follia di Spagna” ad Alfred, Alfred<br />
di Donatoni: bizzarrie, alienati e matte a teatro, in concerto e in chiesa.<br />
Bibliografia<br />
M. FOUCAULT, Storia della follia nell’età classica, Milano, Rizzoli<br />
Ulteriori indicazioni verranno fornite nel corso delle lezioni.<br />
Metodologia della ricerca storico-artistica<br />
Docente e programma in via di definizione<br />
Docente Pietro Basso<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: pbasso@unive.it<br />
II semestre<br />
Metodologia delle scienze sociali<br />
PIETRO BASSO insegna da alcuni anni in questa università Metodologia delle scienze sociali e Sociologia<br />
della devianza. I suoi interessi di studio prioritari: il lavoro, le classi sociali, la questione razziale,<br />
i processi di mondializzazione, i fenomeni migratori, il rapporto società-stato, le patologie sociali.<br />
Alcune tra le sue pubblicazioni più recenti: Tempi moderni, orari antichi, Angeli, 1998; Immigrazione<br />
e trasformazione della società (a cura di, con F. Perocco), Angeli, 2002; Razze schiave e razze signore – I.<br />
Vecchi e nuovi razzismi, Angeli, 2000 (è in preparazione il 2° vol., Razzismi e anti-razzismi); Modern<br />
Times, Ancient Hours. Working Lives in the Twenty-first Century, Verso, 2003; Gli immigrati in Europa (a<br />
cura di, con F. Perocco), Angeli, 2003.<br />
Razze, immigrazione, razzismo<br />
Bibliografia<br />
Tre, a scelta, tra i seguenti volumi:<br />
P. BASSO, Razze schiave e razze signore, Milano, Angeli, 2000-2003 (I vol.; il II volume è<br />
in corso di stampa); P. BASSO, F. PEROCCO (a cura di), Immigrazione e trasformazione della<br />
società, Milano, Angeli, 2002 2 ; P. BASSO, F. PEROCCO (a cura di), Gli immigrati in Europa,<br />
Milano, Angeli, 2003; A. BURGIO (a cura di), Nel nome della razza. Il razzismo nella storia<br />
d’Italia 1870-1945, Bologna, Il Mulino, 1999; E. PUGLIESE, L’Italia tra migrazioni interne e<br />
migrazioni internazionali, Bologna, Il Mulino, 2002; G. ZINCONE (a cura di), Primo rapporto<br />
sull’integrazione degli immigrati in Italia, Bologna, Il Mulino, 2000; P. BEVILACQUA,<br />
A. DE CLEMENTI, F. FRANZINA, Storia dell’emigrazione italiana. Partenze, Roma, Donzelli,<br />
2001; P. BEVILACQUA, A. DE CLEMENTI, F. FRANZINA, Storia dell’emigrazione italiana.<br />
Arrivi, Roma, Donzelli, 2002; S. SASSEN, Migranti, coloni, rifugiati, Milano, Feltrinelli,<br />
1999.<br />
Questo programma vale anche per gli studenti non frequentanti.<br />
Per gli studenti della Facoltà di Lingue e letterature straniere vale il programma pubblicato<br />
sulla Guida della Facoltà di Lingue.
238 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Gli studenti di altre Facoltà possono concordare eventuali, e parziali, modifiche o integrazioni<br />
del programma di esame.<br />
Docente Fiorino Tessaro<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
sito web: www.univirtual.it<br />
e-mail: tessaro@unive.it<br />
II semestre<br />
Metodologia e didattica generale<br />
FIORINO TESSARO, professore Associato di Didattica generale e Pedagogia speciale. Insegna Processi<br />
e metodologie dell’insegnamento e Metodi e tecniche della valutazione presso la SSIS Interateneo<br />
del Veneto. Le attività di ricerca comprendono gli ambiti a) della formazione degli insegnanti, dei<br />
formatori e degli educatori; b) della valutazione dei processi di apprendimento e di monitoraggio<br />
dei sistemi formativi; c) della psicopedagogia del disagio. Ultime pubblicazioni: Metodologia e didattica<br />
dell’insegnamento secondario, Roma, Armando 2002; Valutazione, Autonomia, Saperi, Roma, IRSEF<br />
2000; Tra senso e necessità. La modularità nell’educazione, in “Studium Educationis”, Padova, Cedam, n.<br />
4 1997; La valutazione dei processi formativi. Per una proposta integrata di Evaluation Research, Roma,<br />
Armando 1977.<br />
Ogni disciplina conosce il mondo secondo propri modelli, ogni persona secondo propri<br />
vissuti, cognizioni, esperienze ed emozioni. La didattica intende studiare gli elementi di<br />
mediazione e di sviluppo reciproco tra i soggetti e i saperi nella personalizzazione dei progetti<br />
e delle azioni formative.<br />
L’insegnamento efficace: idea, progetto, metodo e relazione<br />
Contenuti: <strong>Insegnamenti</strong> di qualità e apprendimenti adolescenti. La didattica ed i saperi: saperi<br />
critici e saperi empirici; saperi reticolari e saperi disciplinari; saperi essenziali e saperi sufficienti.<br />
La costruzione dei profili: stili cognitivi e processi di apprendimento; ruoli sociali<br />
e indicatori relazionali; rappresentazioni del sé e indicatori dell’identità personale; valori<br />
nell’agire e indicatori operativi. Itinerari di competenze e curricoli per padronanze. Il curricolo<br />
come organizzatore degli apprendimenti. Teorie e fondamenti nella ricerca sul curricolo.<br />
Il lessico nel curricolo. La conoscenza, l’azione e la riflessione: capacità e abilità, competenze<br />
e padronanze. Competenze esistenziali, trasversali e disciplinari. Soglie e livelli. Progettazione<br />
formativa e organizzazione modulare. I modelli di progettazione: per obiettivi, per<br />
contenuti, per concetti, per situazioni, per padronanze, per il disagio. La transizione infinita<br />
nel sistema scolastico italiano: tra autonomie e prescrizioni. Progettare per moduli:<br />
l’archetipo rivisitato dai modelli. Metodi esperti e tecniche didattiche partecipative. Il senso del<br />
metodo: dalla lezione al laboratorio, dall’investigazione sperimentale alla ricerca-azione,<br />
dalla partecipazione all’individualizzazione. Le tecniche attive di insegnamento: dalla simulazione<br />
agli ambienti virtuali, dagli studi di caso all’incident, dalle dimostrazioni alle<br />
esercitazioni, dal peer tutoring al cooperative learning.<br />
Bibliografia d’esame<br />
F. TESSARO, Metodologia e didattica dell’insegnamento secondario, Roma, Armando, 2002<br />
Appunti delle lezioni. Materiali e strumenti on line.<br />
Bibliografia di riferimento<br />
E. BASTIANON, I paradigmi fondamentali della formazione, Roma, Armando, 2002; M.<br />
BANZATO, R. MINELLO, Imparare insieme, Roma, Armando, 2002; J. D. NOVAK, D. B.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 239<br />
GOWIN, Imparando ad imparare, Torino, Sei, 1995; R. SEMERARO, La progettazione didattica.<br />
Teorie, Metodi, Contesti, Firenze, Giunti, 1999<br />
Modalità d’esame. Gli esami si svolgeranno su brevi tracce scritte cui seguirà colloquio<br />
orale. Modalità di frequenza. Per i non frequentanti è possibile il tutoraggio on line. Indicazioni<br />
all’avvio del corso. Seminari e altre attività integrative. Attività integrate con Pedagogia<br />
generale (U. Margiotta) e Pedagogia Sociale (I. Padoan). Indicazioni all’avvio del corso.<br />
Docente Ilaria Crotti<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
II semestre<br />
Metodologie della critica letteraria<br />
Per il curriculum del docente Ilaria Crotti v. sopra Critica e teoria letteraria.<br />
I metodi della critica tematica. Reti tematiche nella narrativa di Federigo Tozzi<br />
Bibliografia<br />
D. GIGLIOLI, Tema, Milano, R.C.S. Libri, 2001; F. TOZZI, Tre croci, Il podere (si consiglia<br />
la lettura dei due romanzi nell’edizione “Meridiani”: Milano, Mondadori). Appunti<br />
dalle lezioni.<br />
I non frequentanti integreranno lo studio con: R. LUPERINI, Federigo Tozzi. Le immagini,<br />
le idee, le opere, Roma-Bari, Laterza, 1995<br />
Il programma degli studenti della laurea quadriennale prevede di addizionare quelli relativi<br />
ai due moduli (Critica e teoria letteraria e Metodologie della critica letteraria).<br />
Gli iteranti potranno sostituire la prima parte del corso (Critica e teoria letteraria) con<br />
tre testi teorici a scelta da concordare con la docente.<br />
Si consiglia la consultazione, ove necessario, di G. L. BECCARIA (dir. da), Dizionario di<br />
linguistica e di filologia, metrica, retorica, Torino, Einaudi, 1994<br />
Nota Bene. È prevista un’analisi seminariale, riservata ai frequentanti, dei due romanzi di<br />
Tozzi indicati.<br />
Metodologie della ricerca archeologica<br />
Docente (I modulo – I parte) Luigi Sperti<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: sperti@unive.it<br />
Docente (I modulo – II parte) Luigi Fozzati<br />
Convenzione con Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali - Servizio tecnico per l’Archeologia Subacquea<br />
- Centro tecnico per l’Archeologia Lagunare di Venezia<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
Docente (II modulo – I parte) Sauro Gelichi<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
sito web: http: //lettere2.unive.it/iam_ve/index.html<br />
e-mail: gelichi@unive.it<br />
Docente (II modulo – II parte) Maurizia De Min<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
I semestre
240 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Per il curriculum del docente Luigi Sperti v. sopra Archeologia e Storia dell’arte greca e romana B<br />
(M-Z).<br />
Per il curriculum del docente Sauro Gelichi v. sopra Archeologia medievale.<br />
I Modulo, prima parte<br />
Propedeutica archeologica<br />
L’archeologia come storia dell’arte classica dal Winckelmann ai nostri giorni; storia delle<br />
scoperte e degli scavi; problemi e metodi di oggi.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni;<br />
R. BIANCHI BANDINELLI, Introduzione all’archeologia, Bari, Laterza, 1976 (o edizioni successive).<br />
I Modulo, seconda parte<br />
Programma in via di definizione.<br />
II Modulo, prima parte<br />
Archeologia teorica e archeologia dell’architettura<br />
La 1 parte di questo 2 modulo intende affrontare i problemi dell’archeologia teorica e<br />
analizzare i caratteri di un particolare tipo di approccio al costruito.<br />
Il problema delle elaborazioni teoriche in campo archeologico verrà affrontato prendendo<br />
in considerazione i principali momenti della storia della disciplina fino<br />
all’archeologia post-processuale. Successivamente si discuteranno metodi, procedure e<br />
finalità dell’uso dell’indagine archeologico-stratigrafica sugli alzati.<br />
Bibliografia<br />
E. GIANNICHEDDA, Archeologia teorica, Roma, <strong>Ca</strong>rocci 2002; S. GELICHI, Introduzione<br />
all’archeologia medievale. Storia e ricerca in Italia, <strong>Ca</strong>rocci, Roma 2002 (5 ristampa), soltanto<br />
le pp. 89-109.<br />
II Modulo, seconda parte<br />
Programma in via di definizione.<br />
Modalità d’esame. Per il primo appello è prevista la prova scritta. Gli altri appelli prevedono<br />
una prova orale. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza. Seminari e altre attività<br />
integrative. Gli studenti potranno usufruire delle strutture del Laborario di Informatica<br />
applicata all’Archeologia Medievale (e di aereofotointerpretazione) e potranno partecipare<br />
a scavi/ricognizioni organizzate dall’Insegnamento durante il periodo estivo.<br />
Mineralogia e petrografia applicate ai beni culturali<br />
Docente Fabrizio Antonelli<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
II semestre<br />
1) Elementi di mineralogia generale e sistematica. Elementi di petrografia: genesi, classificazione<br />
e principali litotipi delle rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche. Metodi di
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 241<br />
studio delle rocce e dei materiali litoidi. 2) Le rocce come materiali da costruzione e ornamentali:<br />
i principali litotipi impiegati in antico. 3) Le argille e le loro proprietà: elementi<br />
di tecnologia e archeometria ceramica.<br />
Bibliografia<br />
Oltre agli appunti delle lezioni, si consiglia per ciascuna delle tre parti indicate la consultazione<br />
dei seguenti testi:<br />
1) A. MOTTANA, R. CRESPI, G. LIBORIO, Minerali e rocce, Mondadori, 1977, pp. 7-60,<br />
414-434. 2) AA. VV., I marmi colorati della Roma imperiale, Marsilio, Roma, 2002, pp. 3-68,<br />
203-277. 3) N. CUOMO DI CAPRIO, La ceramica in Archeologia, L’Erma di Bretschneider,<br />
Roma 1985.<br />
Museografia e museotecnica<br />
Docente Dario Maran<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
II semestre<br />
Nel delineare il percorso di un¹esposizione temporanea, come nella rivisitazione di un<br />
allestimento storico, è necessario contemperare le scelte progettuali, propriamente ostensive<br />
e scenografiche, alle esigenze dei contenuti da valorizzare, consapevoli che il momento<br />
espositivo rappresenta, spesso, il primo approccio ai beni culturali.<br />
Ragioni dell’esporre<br />
Tra conoscenza e valorizzazione: la formazione, il ruolo e i compiti del museografo. Il<br />
pubblico negli spazi per l’arte: curiosità, ricerca, apprendimento, contemplazione.<br />
L’architettura dei musei: lettura critica di alcuni casi emblematici.<br />
Bibliografia<br />
I testi di riferimento saranno comunicati all’inizio del corso.<br />
Propedeuticità. Iscrizione al secondo o terzo anno di corso Almeno quattro esami<br />
dell’ambito disciplinare di Storia dell’arte.<br />
Modalità d’esame. Scritto. È richiesto lo svolgimento di tre tracce (a scelta tra quattro) su<br />
un campo predefinito di 15 righe: tempo 1 ora. Modalità di frequenza. Obbligatoria.<br />
Nota bene. È prevista l’attivazione di uno spazio M&M nel sito web di Facoltà. Seminari e<br />
altre attività integrative. Visita guidata ad una mostra di contenuto storico-artistico con la<br />
partecipazione del curatore e dell’allestitore.<br />
Docente Giandomenico Romanelli<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
II semestre<br />
Programma in via di definizione.<br />
Museologia
242 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Docente Adriano Savio<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
II semestre<br />
Numismatica antica<br />
ADRIANO SAVIO è nato a Milano il 28/4/1947, si è laureato in Numismatica presso la Facoltà di lettere<br />
e filosofia dell’<strong>Università</strong> degli studi di Milano il 1/7/1971 con una tesi sulla monetazione di<br />
Nerone, relatore il prof. Ernesto Bernareggi. Pubblicazioni principali: La coerenza di <strong>Ca</strong>ligola nella<br />
gestione della moneta, La Nuova Italia, Firenze, 1988; con G. Corradi e E. Giordana, Che cos’è la moneta,<br />
Giunti, Firenze, 1991; con la collaborazione di V. Cubelli e di T. Lucchelli, Katalog der alexandrinischen<br />
Münzen der Sammlung Dr. Christian Friedrich August Schledehaus im Kulturgeschichtlichen Museum<br />
Osnabrück, III, Die Münzen des 3. Jahrhunderts (Septimius Severus-Domitius Domitianus) Rausch, Bramsche,<br />
1997.<br />
Istituzioni di Numismatica antica<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni. A. SAVIO, Monete Romane, Jouvence, Roma, 2001<br />
Organizzazione del servizio sociale<br />
Docente (I modulo) Silvia De Martino<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
Docente (II modulo) Simonetta Simoni<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: simosimo@database.it<br />
I semestre<br />
Sociologa, SILVIA DE MARTINO insegna da diversi anni presso il DUSS. È consulente di organizzazione,<br />
in particolare di servizi. Opera in collegamento con Istituti e Centri di ricerche, nonché con<br />
società di consulenza Italiane ed estere tra cui, in particolare, il gruppo Allaxia di Milano. Le sue<br />
esperienze professionali vanno dalla consulenza - in particolare l’analisi e diagnosi organizzativa<br />
nelle organizzazioni di servizi; alla formazione - in particolare manageriale, sia per Enti ed Aziende<br />
pubblici e privati sia per Regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Basilicata, Sicilia).<br />
Pubblicazioni: con G. Costa, Management Pubblico, Etas-Libri, 1985; con G. Rebora, Lavoro e<br />
Management nelle Pubbliche Amministrazioni, F. Angeli, 1988; Spazi di gioco e opportunità di cambiamento<br />
nel settore agro-alimentare in Sicilia, rapporto di ricerca per il CE.RI.S.DI., Palermo, 1990-1991; con J. C.<br />
Thoenig, L’analisi strategica per la valutazione delle politiche: l’applicazione al caso delle politiche ambientali,<br />
di prossima pubblicazione.<br />
SIMONETTA SIMONI, sociologa, svolge attività di ricerca e di formazione per servizi sociali, sanitari<br />
ed educativi sui temi della valutazione della qualità, delle culture organizzative, dei rapporti tra famiglie<br />
e servizi. È particolarmente interessata alla sperimentazione di metodologie qualitative come<br />
la ricerca-azione e le tecniche di sociologia visuale<br />
I Modulo<br />
Programma in via di definizione.<br />
II Modulo<br />
Il corso si propone di approfondire le tematiche del convenzionamento tra pubblico e<br />
terzo settore, analizzando sia le caratteristiche delle diverse organizzazioni no-profit che<br />
quelle della gestione dei servizi convenzionati, con attenzione al controllo di qualità.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 243<br />
Bibliografia<br />
C. RANCI, Il mercato sociale dei servizi alla persona, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001.<br />
Altri testi a scelta verranno indicati a lezione<br />
Modalità d’esame. Orali<br />
Docente Luigi Milone<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
I semestre<br />
Per il curriculum del docente Luigi Milone v. sopra Filologia romanza.<br />
I Modulo<br />
Origini delle lingue romanze<br />
Dal latino alle lingue romanze: delimitazione geografica del dominio romanzo, individuazione<br />
dei principali fenomeni di fonetica storica alla base delle trasformazioni del latino,<br />
varietà romanze medievali. Commento linguistico delle più antiche attestazioni romanze.<br />
Bibliografia<br />
Nella lezione introduttiva saranno forniti i materiali e le indicazioni bibliografiche.<br />
II Modulo<br />
"Volgarizzare e tradurre": traduzioni dal latino, traduzioni da una lingua romanza ad<br />
un’altra lingua romanza.<br />
Bibliografia<br />
Nella lezione introduttiva saranno forniti i materiali e le indicazioni bibliografiche.<br />
Modalità d’esame. I modulo: prova scritta; II modulo: tesina scritta individuale concordata<br />
con il docente.<br />
Origini greche della tradizione filosofica europea<br />
Docente <strong>Ca</strong>rlo Natali<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
sito web: www1.provincia.venezia.it/nemus/org_int.htm<br />
e-mail: natali@unive.it<br />
I semestre<br />
CARLO NATALI, ha insegnato nelle Univ. di Padova, della <strong>Ca</strong>labria e di Siena. Dal 1981 al 2001 è<br />
stato docente di Storia della filosofia antica nell’Univ. di Venezia. È socio del Collège International<br />
de Philosophie (Parigi) e membro del Consiglio consultivo delle riviste “Logos” (Salamanca), “Métexis”<br />
(Buenos Aires) e “Rhetorica” (Berkeley). Dirige (con G. Seel e L. Gerson) la collana “International<br />
Studies in Aristotle” (Academia Verlag). Si occupa di vari aspetti della filosofia pratica nel<br />
mondo antico: etica, economica, teoria dell’azione, determinismo. Recenti pubblicazioni: Aristotele,<br />
Etica Nicomachea, a cura di C.N., 1999. Antiaristotelismo, C.N. e S. Maso, 1999. Ario Didimo - Diogene<br />
Laerzio, Etica stoica, a cura di C.N., 1999. The wisdom of Aristotle, 2001; Senofonte, L’economico,<br />
2003
244 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Il modulo costituisce la prima parte di un percorso che avvia ai problemi fondamentali<br />
della filosofia antica, esplicitati poi nel II modulo (cfr.) di “Origini greche” oppure nel<br />
modulo parallelo di “Storia della filosofia tardo antica”.<br />
I Modulo<br />
Istituzioni di Storia della filosofia antica<br />
Si affrontano i temi principali della filosofia antica da Talete a Proclo.<br />
Bibliografia<br />
Dispense delle lezioni. È disponibile una raccolta di materiali intitolata: “Istituzioni di<br />
storia della filosofia antica” (2001-2002).<br />
Gli studenti che non abbiano mai studiato storia della filosofia nella scuola secondaria<br />
dovranno colmare la loro lacuna leggendo un manuale di livello liceale. A puro titolo<br />
indicativo si possono suggerire: E. BERTI, Storia della filosofia, Laterza; G. CAMBIANO,<br />
Storia della filosofia, Laterza; I. YARZA, Filosofia antica, Le Monnier; etc.<br />
Propedeuticità. Modulo propedeutico al II di “Origini greche della tradizione filosofica<br />
europea” e a “Storia della filosofia tardo antica”<br />
II Modulo<br />
Il dialogo socratico<br />
Si affrontano la struttura, la tecnica e il ruolo del dialogo socratico<br />
Bibliografia<br />
Senofonte, L’amministrazione della casa (Economico), a cura di C. NATALI, Roma, Edizioni<br />
di Storia e Letteratura, 2003; Platone, Protagora (qualsiasi edizione con testo a fronte);<br />
F. ADORNO, Introduzione a Socrate, Laterza<br />
Modalità d’esame. Secondo le istruzioni concordate in sede di Dipartimento, al I modulo<br />
di norma seguirà un esame scritto. Il II modulo invece sarà orale. Modalità di frequenza.<br />
Ciascun modulo prevede 30 ore di insegnamento: in pratica 6 ore la settimana per un mese<br />
e mezzo.<br />
Docente Paolo Eleuteri<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: ele@unive.it<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Paolo Eleuteri v. sopra Codicologia.<br />
I Modulo<br />
Paleografia latina<br />
Storia della scrittura latina dalle origini all’XI secolo<br />
Bibliografia<br />
A. PETRUCCI, Breve storia della scrittura latina, Roma, Bagatto Libri, 1989, pp. 17-123; B.<br />
BISCHOFF, Paleografia latina. Antichità e medioevo, Padova, Editrice Antenore, 1992, pp.<br />
76-183, 218-253
II Modulo<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 245<br />
Storia della scrittura latina dal XII al XVI secolo<br />
Bibliografia<br />
A. PETRUCCI, Breve storia della scrittura latina, Roma, Bagatto Libri, 1989, pp. 125-203; B.<br />
BISCHOFF, Paleografia latina. Antichità e medioevo, Padova, Editrice Antenore, 1992, pp.<br />
183-217, 257-340<br />
Modalità d’esame. Entrambi i moduli scritti. Modalità di frequenza. Vivamente consigliata.<br />
Docente Giorgio Bartolomei<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
email: gf.bartolo@libero.it<br />
I semestre<br />
Paleontologia e paleoecologia<br />
Per il curriculum del docente Giorgio Bartolomei v. sopra Geografia fisica.<br />
Evoluzione paleoecologica e paleoeclimatologica dell’Italia Settentrionale dell’ultimo<br />
interglaciale (Eemiano), dell’ultimo glaciale (Würm) e dell’Olocene fino ai nostri giorni.<br />
Bibliografia<br />
P. CASATI, F. PACE, Scienze della terra. Atmosfera, acqua, climi, suoli. Città Studi, Milano<br />
Per i non frequentanti si consiglia: A. MALATESTA, Geologia e Paleobiologia dell’Era Glaciale,<br />
La Nuova Italia Scientifica. Costoro è opportuno contattino il docente all’inizio del<br />
corso<br />
Modalità d’esame. Scritto: rispondere a cinque/sei domande. Orale solo per chi desidera<br />
migliorare il voto dello scritto. Modalità di frequenza. È consigliabile la frequenza non essendovi<br />
un testo esauriente con esempi relativi al Veneto.<br />
Docente Paolo Biagi<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
sito web: www.harappa.com/rohri<br />
e-mail: pavelius@unive.it<br />
II semestre<br />
Paletnologia<br />
PAOLO BIAGI (Brescia, 1948) PhD in Archeologia Preistorica presso l’Istituto di Archeologia<br />
dell’<strong>Università</strong> di Londra nel 1981. Conservatore del Museo Civico di Storia Naturale di Brescia<br />
dal 1978 al 1981. Ricercatore presso l’Istituto di Archeologia dell’<strong>Università</strong> di Genova dal 1981 al<br />
1988. Direttore della Missione Archeologica Italiana nel Sultanato dell’Oman nel 1991. Direttore<br />
della Missione Archeologica Italiana nel Sindh (Pakistan) dal 1993. Attualmente conduce ricerche<br />
all’estero nel Sindh (Pakistan), Transilvania (Romania) e Macedonia occidentale (Grecia). È condirettore<br />
di un progetto sull’analisi scientifica delle ceramiche del Neolitico antico della Penisola Balcanica,<br />
coordinato da S. Shennan (University College London), finanziato dal Leverhulme Trust.<br />
Nel presente modulo vengono forniti gli elementi fondamentali per lo studio<br />
dell’Archeolgia Preistorica, con particolare attenzione verso la Penisola Italiana. Vengono<br />
trattati anche temi riguardanti i metodi di datazione assoluta dei depositi archeologici e<br />
dei singoli reperti organici.
246 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
I Modulo<br />
Introduzione all’Archeologia Preistorica dal Paleolitico all’età del Rame<br />
I primi tempi dell’Archeolgia Preistorica, I metodi di datazione relativa e assoluta, Il Paleolitico,<br />
i primi Sapiens Sapiens, Gli ultimi cacciatori-raccoglitori in Europa, Il processo di<br />
Neolitizzazione nel Vicino Oriente, i primi momenti dell’età dei metalli<br />
Bibliografia<br />
C. RENFREW, L’Europa della Preistoria, Laterza, Bari, 1987; F. FACCHINI et all., La religiosità<br />
nella preistoria, Jaca Book, Milano; A. BROGLIO, Introduzione al Paleolitico. Laterza, Bari,<br />
1998. Appunti delle lezioni.<br />
Propedeuticità. Il corso è considerato di primaria importanza per chi voglia seguire poi il<br />
II modulo della stessa disciplina ed anche l’insegnamento di Preistoria del Vicino e Medio<br />
Oriente<br />
II Modulo<br />
Il processo di Neolitizzazione<br />
Gli ultimi cacciatori-raccoglitori dell’Olocene antico, Le teorie di V. G. Childe, i primi<br />
produttori di cibo nel Vicino Oriente, Studiosi indigenisti e Diffusionisti, l’onda di avanzamento.<br />
Il Neolitico in Italia<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni; A. J. AMMERMAN, L. L. CAVALLI SFORZA, - La transizione neolitica e<br />
la genetica di popolazioni in Italia, 1986<br />
Bibliografia aggiuntiva potrà essere consegnata durante le lezioni<br />
Propedeuticità. È necessario aver seguito il I modulo della stessa materia<br />
Modalità d’esame. I modulo scritto. II modulo orale. Modalità di frequenza. Costante e<br />
continua per entrambi i moduli. Seminari e altre attività integrative. Possibili attività seminariali<br />
di docenti esterni. Visita ad alcuni siti archeologici al termine delle lezioni.<br />
Docente Umberto Margiotta<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
sito web: www.univirtual.it<br />
e-mail: margiot@unive.it<br />
I semestre<br />
Pedagogia generale<br />
UMBERTO MARGIOTTA è professore ordinario di Pedagogia Generale. La sua ricerca scientifica si è<br />
rivolta inizialmente alla storia dell’educazione e alla filosofia dell’educazione. Successivamente i<br />
suoi interessi si sono rivolti alla valutazione dei sistemi educativi e alla progettazione degli interventi<br />
formativi, con particolare attenzione alle problematiche di carattere metodologico - cfr in particolare<br />
le ricerche sulla modulazione degli apprendimenti e sulla modularità - e psicopedagogico. Dirige<br />
la rivista “Formazione & Insegnamento”, è Direttore di Collane editoriali; dirige - con J. M. Barbier<br />
il trattato europeo di scienze della Formazione, è componente di gruppi scientifici internazionali e<br />
nazionali. È autore di circa 20 volumi e circa 480 articoli<br />
Oggi è possibile analizzare come le differenze genetiche possono dar luogo alla variabilità<br />
dei comportamenti e all’apprendimento individuale. È a partire da questo assunto che
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 247<br />
il corso si prefigge di indagare su interrogativi inerenti le scelte formative individuali e istituzionali<br />
I Modulo<br />
Concezioni dello sviluppo e teorie della mente<br />
L’analisi delle scoperte più recenti delle bio-scienze apre prospettive nuove, e per certi<br />
versi rivoluzionarie, sul modo di concepire lo sviluppo e l’apprendimento. E propongono<br />
inquietanti interrogativi sul futuro delle scelte formative, sia a livello individuale che in<br />
sede sociale e istituzionale. Il corso si prefigge altresì di indagare sull’ipotesi della rinuncia<br />
all’unità del self, e su come possa svilupparsi la coscienza personale lungo le vie dello studio,<br />
dell’esperienza e del lavoro.<br />
Bibliografia<br />
O. LIVERTASEMPIO, VYGOTSKIJ, PIAGET, BRUNER, Concezioni dello sviluppo, Cortina Editore,<br />
Milano, 1998; F. SANTOIANNI, M. STRIANO, Immagini e Teorie della Mente, <strong>Ca</strong>rocci,<br />
Roma, 2000<br />
Propedeuticità. Il I modulo è propedeutico al secondo<br />
II Modulo<br />
Intelligenze, emozioni, apprendimenti<br />
Bibliografia<br />
F. SANTOIANNI, Sistemi biodinamici e scelte formative, Liguori, Napoli, 1998; E. FRAUEN-<br />
FELDER, F. SANTOIANNI, Le scienze bioeducative. Prospettive di ricerca, Liguori, Napoli, 2002<br />
Propedeuticità. il I modulo è propedeutico al secondo.<br />
Modalità d’esame. colloquio orale. Modalità di frequenza. si consiglia vivamente la frequenza.<br />
Seminari e altre attività integrative. Ad inizio corso verrà data la programmazione dei Seminari<br />
la cui frequenza darà diritto ai frequentanti di crediti aggiuntivi<br />
Docente Ivana Maria Padoan<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
sito web: univirtual@it<br />
e-mail: ipadoan@unive.it<br />
I semestre<br />
Per il curriculum del docente Ivana Maria Padoan v. sopra Educazione degli adulti.<br />
Pedagogia sociale<br />
Il tempo destinato alla formazione sembra superare il tempo destinato al sonno. Stiamo<br />
avviandoci verso una società formativa o siamo dentro ad un nuovo imperialismo culturale?<br />
Il corso discute paradigmi, epistemologie, orientamenti, soggetti, metodi e tecniche di<br />
formazione ed educazione sociale.<br />
La società formativa<br />
Il corso presenta alcune fenomenologie di cambiamento strutturale della formazione attraverso<br />
le istituzioni, le decisioni, le influenze, i soggetti, i contenuti e le azioni di educazione<br />
sociale.
248 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Bibliografia<br />
Per l’esame: G. ALESSANDRINI, Pedagogia sociale, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2003<br />
Per approfondimenti personali: E. MORGAGNI, A. RUSSO, Educazione in sociologia. Testi<br />
scelti. Bologna, Clueb, 1997; M. NUSSBAUM, Coltivare l’umanità. I classici, il multiculturalismo,<br />
l’educazione contemporanea, Roma, <strong>Ca</strong>rrocci, 1999; J. BEILLEROT, La société pedagogique,<br />
Paris, Puf, 1982<br />
Modalità d’esame. L’esame sarà orale fatto salvo ulteriori indicazioni istituzionali. È prevista<br />
l’integrazione orale, in caso di esame scritto, su richiesta dello studente. Modalità di frequenza.<br />
Il corso si svolge in forma seminariale, con la partecipazione attiva dello studente.<br />
Nota Bene. Per i non frequentanti, il testo d’esame va integrato con un approfondimento<br />
da concordare con il docente. Seminari e altre attività integrative. Il corso prevede tre testimonianze<br />
d’autore: Formazione e disagio. La pedagogia della differenza. Il counseling<br />
formativo<br />
Pensiero filosofico e sociale contemporaneo<br />
Docente Francesco Mora<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: mora@unive.it<br />
II semestre<br />
FRANCESCO MORA (Venezia 1959) si è laureato in filosofia (1983) presso l’<strong>Università</strong> di Venezia.<br />
Diplomatosi alla Scuola di Perfezionamento in Filosofia (1987) dell’<strong>Università</strong> di Padova, Dottore<br />
di Ricerca (1995), Assegnista (2000/2002) è ricercatore di Storia della Filosofia presso questo Dipartimento.<br />
Ha approfondito le problematiche filosofiche e sociali del pensiero di G. Simmel in riferimento<br />
allo storicismo tedesco contemporaneo e alla Lebensphilosophie. Ha studiato la filosofia di<br />
M. Heidegger e il suo rapporto con la fenomenologia di Husserl e con il pensiero di Aristotele. Attualmente<br />
si occupa del problema della vita nella contemporaneità e nel giovane Hegel. Tra le sue<br />
pubblicazioni: L’ente in movimento, Padova 2000; Filosofia della vita e filosofia della prassi, Venezia 2002.<br />
L’insegnamento intende prendere in esame i problemi filosofici e i fenomeni sociali che<br />
hanno segnato il nostro tempo, attraverso il contributo dei maggiori pensatori impegnati<br />
nell’interpretazione dei processi complessi della Contemporaneità.<br />
Georg Simmel e Max Weber. Filosofia della cultura e formazioni sociali<br />
Il corso si prefigge di analizzare gli aspetti fondamentali del pensiero di Simmel e di<br />
Weber con particolare attenzione ai rapporti che intercorrono tra i due pensatori e<br />
l’ambiente culturale dove operano sia a livello filosofico che sociologico.<br />
Bibliografia<br />
Testi di G. SIMMEL: Concetto e tragedia della cultura, in Id., Arte e civiltà, a c. di D. FOR-<br />
MAGGIO, L. PERUCCHI, Isedi, Milano 1976; Il conflitto della cultura moderna, a c. di C.<br />
MONGARDINI, Bulzoni, Roma, 1976; Le metropoli e la vita spirituale, in T. MALDONADO<br />
(a c. di), Tecnica e cultura il dibattito tedesco tra Bismarck e Weimar, Feltrinelli, Milano, 1979<br />
Testi di M. WEBER: Il lavoro intellettuale come professione, a cura di D. CANTIMORI, A.<br />
GIOLITTI, Einaudi, Torino, 1971<br />
Bibliografia secondaria: AA. VV., Georg Simmel. Le forme e il tempo, in “aut aut”, sett. - ott.<br />
1993, n. 257; A. DAL LAGO, Il conflitto della modernità. Il pensiero di Georg Simmel, il Mulino,<br />
Bologna, 1994; D. FRISBY, Frammenti di modernità, il Mulino, Bologna, 1992; B.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 249<br />
GIACOMINI, Relazione e alterità, Il Poligrafo, Padova, 1999; S. KRACAUER, GEORG SIM-<br />
MEL, in Id., La massa come ornamento, a cura di R. BODEI, Prismi, Napoli, 1982; TH. A-<br />
DORNO et All., Max Weber e la sociologia oggi, Jaca Book, Milano, 1972; AA. VV., Max<br />
Weber e l’analisi del mondo moderno, Einaudi, Torino, 1981; F. BIANCO, Le basi teoriche<br />
dell’opera di Max Weber, Laterza, Roma-Bari, 1997<br />
Modalità d’esame. Per gli studenti frequentanti, il programma d’esame prevede lo studio<br />
di un saggio di Simmel e uno di Weber più un testo della bibliografia secondaria. Informazioni<br />
dettagliate saranno fornite durante il corso e in orario di ricevimento.<br />
Pratiche gestionali del teatro pubblico<br />
Docente Luca De Fusco<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
I semestre<br />
LUCA DE FUSCO è direttore artistico del Teatro Stabile del Veneto “C. Goldoni”<br />
Produzione, diffusione e allestimento del teatro d’arte<br />
Il corso segue l’attività di programmazione e di gestione di un teatro pubblico e/o dei<br />
grandi festival di produzione.<br />
Bibliografia<br />
Le indicazioni bibliografiche e le procedure di valutazione finale saranno definite dal<br />
docente dopo l’inizio del corso.<br />
Nota Bene. Il docente riceve dopo le lezioni<br />
Docente Paolo Biagi<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
sito web: www.harappa.com/rohri<br />
e-mail: pavelius@unive.it<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Paolo Biagi v. sopra Paletnologia.<br />
Preistoria del Vicino e Medio oriente<br />
Verranno trattati argomenti della Preistoria del Vicino e Medio Oriente dal Paleolitico<br />
all’età del Bronzo con approfondimenti riguardanti la Preistoria recente delle regioni bagnate<br />
dal Mare Arabico<br />
Introduzione alla Preistoria del Vicino e Medio Oriente<br />
I primi uomini nella Penisola Arabica, Il Paleolitico e la dispersione dei primi Sapiens<br />
Sapiens, Gli insediamenti dell’Olocene antico, Il problema degli shell-middens, I primi<br />
produttori di cibo, La Valle dell’Indo durante l’età del Rame e del Bronzo, I rapporto con<br />
la Penisola di Oman
250 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni; R. ALLCHIN, B. ALLCHIN, The Rise of Civilization in India and Pakistan.<br />
<strong>Ca</strong>mbridge University Press, <strong>Ca</strong>mbridge, 1982; J. M. KENOYER, Ancient Cities of<br />
the Indus Valley Civilization. Oxford University Press, Oxford, 1998; www. harappa.com<br />
Propedeuticità. È necessario aver seguito il I modulo di Paletnologia<br />
Modalità d’esame. orali. Modalità di frequenza. Continua. Seminari e altre attività integrative.<br />
Probabili seminari tenuti da altri docenti e presentazione di materiali archeologici<br />
Docente Federica De Girolami<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: degife@jumpy.it<br />
II semestre<br />
Principi e fondamenti del servizio sociale<br />
FEDERICA DE GIROLAMI, nata nel 1950, diplomata Assistente Sociale c/o l’ENSISS di Venezia, ha conseguito<br />
la Laurea in Servizio Sociale c/o l’<strong>Università</strong> di Trieste nell’a. a. 98/99. Dopo vent’anni di<br />
esperienza professionale nella Pubblica Amministrazione, dal 1992 svolge la libera professione con<br />
attività di consulenza, progettazione, formazione e supervisione. Già docente di Organizzazione di<br />
servizio sociale II nell’a. a. 2001-2002, da due anni è responsabile dell’Ufficio di S. S. di una RSA per<br />
Anziani. Da molti anni è tutor universitario per i tirocini e da tre anni ricopre anche la funzione di<br />
coordinatore dei tirocini del corso triennale. Tra gli interessi di ricerca figura la tematica dell’auto-<br />
Mutuo-Aiuto, per la quale segue percorsi di formazione di sua progettazione ed esperienze di attuazione.<br />
Il corso si propone di introdurre allo studio del servizio sociale come disciplina e come<br />
professione. Con uno sguardo ai contesti storici d’origine, la conoscenza sarà diretta verso<br />
il sistema dei valori e degli orientamenti teorici che ispirano la struttura e la tecnica stessa<br />
del servizio sociale.<br />
Il servizio sociale: disciplina e professione<br />
La teoria del servizio sociale. La professione. Il ruolo dei bisogni. I modelli. L’etica<br />
Bibliografia<br />
E. NEVE, Il servizio sociale, <strong>Ca</strong>rocci, 2000, capp. 1, 3, 4, 5; M. DAL PRA PONTICELLI, I<br />
modelli teorici del servizio sociale, Astrolabio, Roma, 1985, pagg. 1-50. Il Codice deontologico<br />
dell’assistente sociale. Appunti delle lezioni.<br />
Progettazioni di sistemi multimediali<br />
Docente Franco Rossi<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: rossi@unive.it<br />
I semestre<br />
Per il curriculum del docente Franco Rossi v. sopra Elementi di informatica (Applicazione di informatica<br />
alle arti della musica e dello spettacolo).
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 251<br />
Il corso intende giungere alla realizzazione di una piccola presentazione multimediale<br />
di un fumetto di P. Jacobs inserendo nel percorso testi, immagini fisse e in movimento,<br />
suoni<br />
Il fumetto in CD<br />
Bibliografia<br />
G. ROSENZWEIG, Director 8 e Lingo, Milano, Apogeo, 2000, oppure appunti dalle lezioni<br />
Modalità d’esame. L’esame verterà sul commento e l’analisi di un breve percorso multimediale<br />
realizzato dal candidato con una delle versioni del prodotto citato.<br />
Docente Giorgio Brianese<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: brianese@unive.it<br />
II semestre<br />
Propedeutica filosofica<br />
GIORGIO BRIANESE (Mestre, 1958) si è laureato in Filosofia all’<strong>Università</strong> di Venezia e perfezionato<br />
in Metodologia della ricerca filosofica e Filosofia delle scienze all’<strong>Università</strong> di Padova. Ha insegnato<br />
per oltre dieci anni filosofia e storia nei Licei e dal 1996 è ricercatore di Filosofia teoretica; nel<br />
2002 ha conseguito l’idoneità come professore associato di Filosofia teoretica. Ha pubblicato lavori<br />
su Michelstaedter, Popper, Descartes, Nietzsche, Platone, Gentile e Dostoevskij ed è condirettore<br />
delle collane di classici filosofici Analyse (Zanichelli), Sentieri della filosofia e Sentieri della pedagogia (Paravia).<br />
I suoi attuali interessi di ricerca sono rivolti in particolare a Schopenhauer e Dostoevskij.<br />
Propedeutica filosofica. Ossia "introduzione alla filosofia". Disciplina anomala, forse paradossale:<br />
percorre un cammino che, praticando la filosofia, s’avvicina a passi lenti ai<br />
grandi temi filosofici, con la pretesa di guardare al nostro tempo in modo non ingenuo e<br />
saggiarne il valore.<br />
I Modulo<br />
Parole della filosofia: libertà-volontà; ragione-passione; teoria-prassi; verità-destino<br />
La filosofia occidentale sembra avere per sua natura a che fare con la parola, con il discorso;<br />
la "meraviglia" - dalla quale, secondo Aristotele, essa sarebbe scaturita - si concretizza<br />
nell’articolazione di una domanda: è essa stessa domanda, e produce discorso. Il<br />
primo modulo del corso (che ha una sua configurazione autonoma e può essere frequentato<br />
anche indipendentemente dal secondo modulo, sebbene quest’ultimo ne costituisca<br />
una sorta di messa a fuoco in relazione a tre grandi pensatori del XIX secolo) intende riflettere<br />
su alcune delle parole intorno alle quali si è articolata la pratica della filosofia, con<br />
particolare - anche se non esclusiva - attenzione al pensiero moderno e contemporaneo.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni.<br />
Gli studenti impossibilitati a frequentare li sostituiranno con la lettura attenta di: E. SE-<br />
VERINO, Lezioni sulla politica. I Greci e la tendenza fondamentale del nostro tempo, Milano,<br />
Marinotti Edizioni, 2002<br />
Gli studenti iscritti all’ordinamento quadriennale (per i quali questo primo modulo costituisce<br />
la parte generale del corso) li integreranno con S. NATOLI, Progresso e catastrofe.
252 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Dinamiche della modernità, Milano, Marinotti Edizioni, 1999 (o, in caso di particolari esigenze,<br />
con altro testo da concordare preventivamente con il docente)<br />
Indico qui di seguito, in via provvisoria e puramente orientativa, alcuni autori e testi ai<br />
quali le lezioni faranno riferimento. La bibliografia per l’esame sarà indicata all’inizio<br />
del corso e precisata anche in relazione all’andamento delle lezioni: H. BERGSON,<br />
L’evoluzione creatrice, a cura di F. Polidori, Milano, Cortina Editore, 2002; S. FREUD, Il<br />
perturbante, in ID., Psicoanalisi e vita quotidiana, Milano, Mondadori, 1991, pp. 617-657;<br />
M. HEIDEGGER, Il nichilismo europeo, a cura di F. Volpi, Milano, Adelphi, 2003; C. MI-<br />
CHELSTAEDTER, La persuasione e la retorica, a cura di S. <strong>Ca</strong>mpailla, Milano, Adelphi,<br />
1982; H. MARCUSE, L’uomo a una dimensione, a cura di L. Gallino, Torino, Einaudi,<br />
1999; E. MONTALE, Ossi di seppia, in Tutte le poesie, a cura di G. Zampa, Milano, Mondadori,<br />
1990; L. PAREYSON, Ontologia della libertà, Torino, Einaudi, 1995; G. PASQUA-<br />
LOTTO, East & West. Identità e dialogo interculturale, Venezia, Marsilio, 2003; L. PERISSI-<br />
NOTTO, Le vie dell’interpretazione nella filosofia contemporanea, Roma-Bari, Laterza, 2002; L.<br />
PIRANDELLO, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, in Tutti i romanzi, a cura di G. Macchia<br />
e M. Costanzo, Milano, Mondadori, 1973, vol. II, pp. 512-735; P. RICOEUR, La<br />
memoria, la storia, l’oblio, Milano, Cortina Editore, 2003; R. RORTY, La filosofia e lo specchio<br />
della natura, a cura di D. Marconi e G. Vattimo, Milano, Bompiani, 1986; A. SCHOPEN-<br />
HAUER, La libertà del volere umano, a cura di C. <strong>Ca</strong>labi, Milano, Bruno Mondadori, 1998<br />
(oppure a cura di C. Vasoli, Roma-Bari, Laterza, 1981); E. SEVERINO, La filosofia contemporanea,<br />
Milano, Rizzoli, 1986; E. SEVERINO, La buona fede, Milano, Rizzoli, 1999; I. VA-<br />
LENT, Dire di no. Filosofia, linguaggio, follia, Cosenza, Teda Edizioni, 1995; S. VELOTTI,<br />
Storia filosofica dell’ignoranza, Roma-Bari, Laterza, 2003<br />
Gli iscritti all’ordinamento quadriennale che intendono iterare l’esame possono sostituire<br />
la bibliografia prevista per la parte generale (I modulo) con un breve elaborato<br />
scritto (10-15 cartelle) da discutere in sede d’esame; argomento e bibliografia vanno<br />
concordati con congruo anticipo con il docente. Per gli iscritti all’ordinamento triennale<br />
è prevista l’iterazione del solo secondo modulo.<br />
II Modulo<br />
Scoperta e vicende del sottosuolo: Dostoevskij, tra Schopenhauer e Nietzsche<br />
Dostoevskij – uno dei «più bei casi fortunati» della vita di Nietzsche, lo «psicologo» grazie<br />
al quale egli riusciva a comprendere se stesso – ha disegnato figure che «hanno nei<br />
pensieri, nelle azioni, il colore del sottosuolo» (F. Nietzsche, Crepuscolo degli idoli) e ha colto<br />
il legame che unisce morte di Dio, nichilismo e destino dell’uomo. L’immagine<br />
dell’uomo che lo sguardo appassionato di Dostoevskij ci restituisce è tutt’altro che rassicurante:<br />
un uomo che fatica a mantenere la propria identità, gettato in mondo nel quale<br />
sembra sovente abbandonato a se stesso, dilaniato da forze contrastanti, straziato dalla tentazione,<br />
dal male, dalla follia; un uomo «capace di mescolare insieme i più opposti contrari<br />
che immaginar si possa» e di «affondare lo sguardo» in due abissi contrapposti (Dostoevskij,<br />
I fratelli Karamazov); un uomo, in breve, che vive la lacerazione della contraddizione.<br />
Alle spalle di Dostoevskij (e di Nietzsche) c’è Schopenhauer, il pensatore che, nel modo<br />
più disincantato, ha saputo smascherare – prima di Nietzsche, di Marx, di Freud – la sicurezza<br />
a volte arrogante della ragione, scorgendo nella volontà, che ne produce le figure<br />
visibili, la verità del sottosuolo. Di qui l’esigenza di riflettere sul primato schopenhaueriano<br />
della volontà, non solo per meglio comprendere Dostoevskij e Nietzsche, ma anche<br />
per gettare uno sguardo dentro di noi e nel nocciolo profondo del mondo che abitiamo,
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 253<br />
riconoscendo la negatività che ci accompagna; e anche, forse, per salvare noi stessi, ove sia<br />
possibile scorgere un esito non nichilistico di quella rinuncia alla volontà di vivere che<br />
pare costituire l’esito ultimo del filosofare schopenhaueriano.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni.<br />
Gli studenti impossibilitati a frequentare li sostituiranno con la lettura attenta G. BRIA-<br />
NESE, La tragedia di un uomo ridicolo, in F. Dostoevskij, L’uomo ridicolo, Milano, Gallone<br />
Editore, 1997, pp. XV-LXXII e di G. PACINI, Nietzsche lettore dei grandi russi, Roma, Armando<br />
Editore, 2001<br />
Gli studenti iscritti all’ordinamento quadriennale (per i quali questo modulo costituisce<br />
la parte monografica del corso) li integreranno con L. PAREYSON, Dostoevskij. Filosofia,<br />
romanzo ed esperienza religiosa, Torino, Einaudi, 1993<br />
Indico qui di seguito, in via provvisoria e puramente orientativa, alcuni dei testi ai quali<br />
le lezioni faranno riferimento. La bibliografia per l’esame sarà indicata all’inizio del corso<br />
e precisata anche in relazione all’andamento delle lezioni: a) A. SCHOPENHAUER: Il<br />
mondo come volontà e rappresentazione, antologia sistematica a cura di G. BRIANESE, Firenze,<br />
La Nuova Italia, 1998 [oppure, integrale, a cura di S. Giametta, Milano, Rizzoli,<br />
2002]; Il primato della volontà, a cura di G. GURISATTI, Milano, Adelphi, 2002; Aforismi<br />
sulla saggezza della vita, in Parerga e paralipomena, tomo I, a cura di G. COLLI, Milano, Adelphi,<br />
1981, pp. 421-673. b) F. DOSTOEVSKIJ: L’uomo ridicolo, a cura di G. BRIANESE,<br />
Milano, Gallone Editore, 1999; Il romanzo del sottosuolo, a cura di G. PACINI, Milano,<br />
Feltrinelli, 1988; Il sosia, a cura di G. PACINI, Milano, Feltrinelli, 2003; Memorie da una<br />
casa di morti, a cura di A. POLLEDRO, Firenze, Sansoni, 1989; Ricordi dal sottosuolo, a cura<br />
di G. PACINI, Milano, Feltrinelli, 2002; Delitto e castigo, trad. di A. POLLEDRO, Torino,<br />
Einaudi, 1993; L’idiota, a cura di G. PACINI, Milano, Feltrinelli, 1999; I demòni, a cura di<br />
G. PACINI, Milano, Feltrinelli, 2000; I fratelli Karamazov, a cura di M. R. FASANELLI, Milano,<br />
Garzanti, 1992. c) F. NIETZSCHE: Aurora, a cura di F. MASINI, in «Opere di F.<br />
Nietzsche», Milano, Adelphi, vol. V, tomo 1; La gaia scienza, a cura di F. MASINI, in «Opere<br />
di F. Nietzsche», Milano, Adelphi, vol. V, tomo 2; Genealogia della morale, a cura di<br />
M. VANNINI, Milano, Teorema, 1993 [oppure a cura di F. Masini, in «Opere di F. Nietzsche»,<br />
Milano, Adelphi, vol. VI, tomo 2]; Così parlò Zarathustra, a cura di G. PASQUA-<br />
LOTTO, Milano, Rizzoli [oppure a cura di M. Montinari, in «Opere di F. Nietzsche»,<br />
Milano, Adelphi, vol. VI, tomo 1]; Crepuscolo degli idoli, a cura di G. BRIANESE e C.<br />
ZUIN, Bologna, Zanichelli, 1996 [oppure a cura di F. Masini, in «Opere di F. Nietzsche»,<br />
Milano, Adelphi, vol. VI, tomo 3]; L’anticristo, a cura di L. PARINETTO, Roma,<br />
Stampa Alternativa, 2000 [oppure in «Opere di F. Nietzsche», Milano, Adelphi, vol. VI,<br />
tomo 3]; Frammenti postumi 1885-1889, a cura di S. GIAMETTA, in «Opere di F. Nietzsche»,<br />
Milano, Adelphi, vol. VIII, tomi 1-3. d) Letteratura Critica: all’inizio del corso<br />
saranno fornite indicazioni bibliografiche utili ad un inquadramento introduttivo e a un<br />
approfondimento dei temi e degli autori affrontati.<br />
Propedeuticità. L’esame preliminare del primo modulo è consigliato, ma non propedeutico<br />
a quello del secondo.<br />
Modalità d’esame. Per l’ordinamento triennale l’esame è costituito da due prove distinte,<br />
una per ciascun modulo; per l’ordinamento quadriennale da un unico colloquio relativo<br />
ai temi di entrambi i moduli. Modalità di frequenza. La frequenza è libera. Chi non può seguire<br />
le lezioni è invitato a prendere contatto con il docente. Nota Bene. All’inizio del semestre<br />
o saranno rese note le informazioni definitive relative al corso. Il docente può es-
254 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
sere contattato, oltre che nell’orario di ricevimento, anche all’indirizzo e-mail. Seminari e<br />
altre attività integrative. Il corso si avvarrà della collaborazione di Giulio Goggi e Davide<br />
Spanio.<br />
Docente Enrico Levis<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
II semestre<br />
Psicologia dello sviluppo<br />
ENRICO LEVIS, psichiatra, è psicoterapeuta di bambini e di adulti. A Venezia dirige il Centro Internazionale<br />
Studi Psicodinamici della Personalità (C.I.S.P.P.), la cui attività di ricerca - rivolta a educatori,<br />
assistenti sociali, psicologi e psicoterapeuti - è tesa ad approfondire in particolare le tematiche<br />
relative ai fenomeni psicopatologici dell’infanzia e dell’adolescenza. Insegna pure al Centro Studi<br />
Martha Harris - Corsi Modello Tavistock/Sede di Venezia. Ed è inoltre docente alla Scuola di Psicoterapia<br />
della COIRAG. Ha pubblicato: Radici della sofferenza “non pensata”. Vicissitudini<br />
dell’identificazione proiettiva, Teda Edizioni, e Forme di vita, forme di conoscenza. Un percorso fra psicoanalisi<br />
e cultura, Bollati Boringhieri.<br />
Psicologia dello sviluppo<br />
L’osservazione diretta del bambino all’interno della struttura familiare.<br />
L’osservazione diretta del bambino all’interno della struttura familiare offre uno strumento<br />
che consente di avvicinare e descrivere le dinamiche affettive nella prima infanzia.<br />
Assieme alla lettura del <strong>Ca</strong>so del Piccolo Hans di Freud, permette una prima riflessione<br />
sulle problematiche dello sviluppo infantile e sull’intervento dell’operatore sociale nei diversi<br />
contesti istituzionali.<br />
Bibliografia<br />
S. FREUD, Il piccolo Hans. Analisi della fobia di un bambino di 5 anni, Bollati Boringhieri<br />
C. RIVA CRUGNOLA, La comunicazione affettiva tra il bambino e i suoi partner, R. Cortina<br />
(Introduzione – <strong>Ca</strong>pp. 1, 2 (pp. 3-90), 4 (pp. 141-160), <strong>Ca</strong>p. 9 (pp. 293-311)<br />
S. FRAIBERG, Il sostegno allo sviluppo, R. Cortina (capp. 2 e 7)<br />
Nota Bene. Il docente riceve gli studenti prima delle lezioni.<br />
Docente Umberto Galimberti<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: umbertogalimberti@libero.it<br />
I semestre<br />
Per il curriculum del docente Umberto Galimberti v. sopra Filosofia della storia.<br />
I Modulo<br />
Psicologia generale<br />
Psicologia dell’azione<br />
Partendo dal primato dell’azione sul soggetto, il modulo prende in esame la carenza istintuale,<br />
l’eccesso pulsionale, il turbamento della motricità, l’eccentricità della coscienza,<br />
il simbolismo della percezione, la trasposizione dell’immaginazione, il linguaggio come<br />
sostituto dell’azione, e il pensiero come tecnica di dominio
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 255<br />
Bibliografia<br />
GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica. Parte II-III, Garzanti<br />
BATESON, Verso un’ecologia della mente, Adelphi<br />
II Modulo<br />
Psicologia e fenomenologia<br />
Il modulo vuole illustrare il contributo fornito dalla fenomenologia alla psicologia, soprattutto<br />
in quei luoghi dove la fenomenologia obbliga la psicologia sperimentale a rivedere<br />
i propri statuti epistemologici<br />
Bibliografia<br />
GALIMBERTI, Dizionario di psicologia, Garzanti. Le voci: percezione, attenzione, apprendimento,<br />
immaginazione, pensiero, comunicazione, linguaggio, motivazione, emozione<br />
GALIMBERTI, Psichiatria e fenomenologia, Feltrinelli<br />
Docente Federica Durante<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: fed_durante@hotmail.com<br />
I semestre<br />
Psicologia sociale<br />
FEDERICA DURANTE, Laurea in Psicologia all’<strong>Università</strong> degli Studi di Padova (1999); Visiting Fellow<br />
al Department of Psychology, University of Dundee, Scotland (UK); Master in Social Psychology<br />
al University of Surrey, England (UK); docente del corso Psicologia dello Sviluppo (I modulo)<br />
per il Corso di laurea in Servizio Sociale presso <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari, Venezia<br />
Modulo I<br />
Familiarizzare gli studenti con la Psicologia come disciplina in generale, approfondendo<br />
in particolare il tema dello sviluppo della Socializzazione.<br />
Modulo II<br />
Al fine di comprendere l’evolversi delle società multietniche, obiettivo del corso è quello<br />
di indagare le relazioni intergruppo nei termini di dinamiche, conflitto e cooperazione.<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia verrà comunicata agli studenti ad inizio corso.<br />
Psicologia sperimentale. Animazione teatro-ragazzi<br />
Docente <strong>Ca</strong>rlo Presotto<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: www.clab.it/cp/carlo/<br />
e-mail: cpresott@unive.it<br />
I semestre
256 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
CARLO PRESOTTO, all’interno di una esperienza teatrale a tutto campo che va dalla commedia<br />
dell’arte ai classici, dalla narrazione al teleracconto, sviluppa da più di vent’anni un particolare percorso<br />
artistico e formativo dedicato all’infanzia. Nei suoi lavori l’immaginario dell’artista si confronta<br />
con la differenza della visione del mondo nell’età della crescita, affrontando temi legati alla fiaba,<br />
alla letteratura, alla musica ed alla memoria. Ha sviluppato numerosi progetti di sperimentazione<br />
nel rapporto tra teatro e percorsi educativi per enti pubblici e privati.<br />
Il corso propone agli studenti l’incontro diretto con la pratica del laboratorio teatrale nel<br />
suo aspetto di relazione tra dimensione adulta e dimensione infantile.<br />
Con astuzia e impertinenza ...<br />
Tema centrale del corso sarà la pratica della “narrazione” così come si è venuta a configurare<br />
nel teatro ragazzi in Italia negli ultimi 20 anni. Si tratta di una serie di tecniche attorali<br />
e drammaturgiche nate in gran parte dalla pratica laboratoriale, contaminate da significative<br />
esperienze di attori monologanti, che costituiscono uno degli apporti più significativi<br />
che la relazione con il pubblico dell’infanzia ha restituito alla pratica teatrale.<br />
Bibliografia<br />
C. PRESOTTO, L’Isola e i teatri, Roma, Bulzoni, 2001<br />
e un testo a scelta tra: W. BENJAMIN, “Il narratore”, in Angelus Novus, Torino, Einaudi,<br />
1995, pp. 247-274; F. SAVATER, L’infanzia recuperata, Roma-Bari, Laterza, 1994<br />
Modalità d’esame. La verifica finale si svolgerà con una prova pratica all’interno del laboratorio<br />
e con la discussione di una relazione di circa 1500 parole al colloquio teorico. Modalità<br />
di frequenza. La frequenza al corso è obbligatoria. Si consigliano abiti e calzature comode<br />
per l’attività fisica. Seminari e altre attività integrative. All’interno del programma sono<br />
previsti incontri con artisti e la visione di spettacoli e prove di lavoro.<br />
Psicologia sperimentale. Cinema per ragazzi<br />
Docente Giorgio Mangini<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
I semestre<br />
GIORGIO MANGINI si è laureato al DAMS di Bologna (indirizzo Spettacolo) nel 1982 e ha conseguito<br />
il Perfezionamento in Musicologia nel 1986; ha pubblicato saggi su vari temi di storia e critica dello<br />
spettacolo dal Settecento a oggi. Dall’anno accademico 2001-2002 è docente del corso di Psicologia<br />
sperimentale - Cinema per ragazzi all’<strong>Università</strong> di <strong>Ca</strong>’ Foscari.<br />
Il corso affronterà i problemi teorici e pratici della disciplina, mediante la discussione e<br />
l’elaborazione collettiva di un progetto cinematografico. Le premesse teoriche, la storia e<br />
una “mappa” del cinema per ragazzi saranno usati come punti di riferimento del progetto,<br />
che comprenderà la ricerca e l’analisi di spunti tematici e di modelli narrativi nel cinema<br />
contemporaneo (al centro della ricerca sarà la figura di Abbas Kiarostami), ed esercizi di<br />
scrittura per il cinema.<br />
Bibliografia<br />
C. L. MUSATTI, Scritti sul cinema, Torino, Testo & immagine, 2000; AGE, Scriviamo un<br />
film, Parma, Pratiche, 1990 (ristampe: Milano, 1996 e seguenti)<br />
Ulteriori e più precise indicazioni bibliografiche e filmografiche saranno fornite durante<br />
il corso.<br />
Nota Bene. Ricevimento: al termine delle lezioni
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 257<br />
Regia radiofonica ed elementi di storia<br />
della musica riprodotta<br />
Docente Veniero Rizzardi<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: veniero@unive.it<br />
12 opere vincenti del Prix Italia.<br />
Rota, Berio, Negri e gli altri.<br />
Docente Giuliana Chiaretti<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: chiarett@unive.it<br />
I semestre<br />
Sociologia<br />
GIULIANA CHIARETTI, professore straordinario di Sociologia, insegna all’<strong>Università</strong> di <strong>Ca</strong>’ Foscari<br />
dall’a. a. 1995-1996. Il suo percorso accademico, a partire dagli anni ’80, si intreccia con<br />
un’esperienza di formazione psicanalitica e di ricerca clinica, che la caratterizza come studiosa a<br />
confine tra sociologia e psicologia. Ricorrono nelle sue ricerche temi relativi alle relazioni di genere,<br />
all’identità femminile e maschile, alle relazioni familiari, alla comunicazione e all’ascolto. Attualmente<br />
è impegnata in una ricerca a livello nazionale su “famiglia e denaro” e in una ricerca sulla<br />
migrazioni femminili in Veneto. Tra le sue ultime pubblicazioni: Interni familiari. Relazioni e legami<br />
d’amore, Milano, Franco Angeli, 2002.<br />
Il fenomeno della diseguaglianza sociale è stato e rimane un tema cruciale per la teoria e<br />
la ricerca sociologica, dai padri fondatori, Marx, Durkheim, Weber, ai contemporanei. Per<br />
questo motivo viene posto al centro di un discorso introduttivo, di un “incontro” con la<br />
sociologia.<br />
Incontro con la sociologia: vecchie e nuove forme di disuguaglianza sociale<br />
Parte prima: La trama del tessuto sociale; le forme elementari di interazione; la cultura e<br />
le regole della società; Valori, norme e istituzioni. Seconda parte: le “parole chiave” della<br />
teoria e ricerca sulle disuguaglianze sociali - le classi sociali e la stratificazione sociale; la<br />
riproduzione e il controllo sociale; la mobilità sociale; le relazioni di genere e generazionali;<br />
le relazioni etniche e le discriminazioni razziali.<br />
Bibliografia<br />
A. BAGNASCO, M. BARBAGLI, A. CAVALLI, Corso di Sociologia, Bologna, Il Mulino, 1997.<br />
Altre letture ad integrazione del testo di base verranno consigliate durante lo svolgimento<br />
del corso.<br />
Propedeuticità. La propedeuticità rispetto agli esami di Sociologia delle relazioni familiari<br />
e della Sociologia della devianza è obbligatoria per gli studenti scritti al Corso di laurea in<br />
Servizio Sociale, ma anche consigliabile anche per studenti provenienti da altri corsi di<br />
laurea, frequentanti e non.
258 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Modalità d’esame. L’esame si articola in due momenti: una prova scritta e un colloquio<br />
orale. Per gli studenti iscritti al Corso di laurea in Servizio sociale, il cui piano di studi<br />
prevede due moduli di Sociologia, è previsto un solo esame per il I e II modulo. Modalità<br />
di frequenza. Per gli studenti iscritti al Corso di laurea in servizio sociale la frequenza è obbligatoria.<br />
Nota Bene. L’insegnamento di Sociologia economica (M. <strong>Ca</strong>ngiani) corrisponde<br />
al primo dei due moduli di Sociologia, previsti al primo anno del piano di studi del Corso<br />
di laurea in Servizio sociale.<br />
Docente Pietro Basso<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: pbasso@unive.it<br />
II semestre<br />
Sociologia della devianza<br />
Per il curriculum del docente Pietro Basso v. sopra Metodologia delle scienze sociali.<br />
Introduzione alla sociologia della devianza<br />
Esame delle più significative spiegazioni teoriche della “devianza”, da Lombroso a Durkheim,<br />
da Freud a Merton, dalla scuola di Chicago alla labeling theory, dall’“approccio<br />
sub-culturale” alla sociologia del conflitto, dal Sutherland alla criminologia critica,<br />
dall’interazionismo simbolico al costruzionismo.<br />
Bibliografia<br />
Uno tra i seguenti testi di presentazione della materia:<br />
M. BARBAGLI, A. COLOMBO, E. SAVONA, Sociologia della devianza, Bologna, Il Mulino,<br />
2003; L. BERZANO, F. PRINA, Sociologia della devianza, Roma, La Nuova Italia scientifica,<br />
1996; M. CIACCI, V. GUALANDI (a cura di), La costruzione sociale della devianza, Bologna,<br />
Il Mulino, 1977<br />
Una (almeno) delle sottoindicate opere:<br />
E. DURKHEIM, Il suicidio, Milano, Rizzoli, 1987; M. FOUCAULT, Sorvegliare e punire, Torino,<br />
Einaudi, 1975; E. GOFFMAN, Asylums. Le istituzioni totali, Torino, Einaudi, 1968;<br />
F. BASAGLIA, Scritti 1968-1980, Torino, Einaudi, 1985; E. TRAVERSO, La violenza nazista,<br />
Bologna, Il Mulino, 2002; E. SUTHERLAND, La criminalità dei colletti bianchi, Milano, Unicopli,<br />
1986; P. ARLACCHI, La mafia imprenditrice, Bologna, Il Mulino, 1983; J. ZIE-<br />
GLER, La Svizzera lava più bianco, Milano, Mondadori, 1990; J. O’CONNELL DAVIDSON,<br />
La prostituzione, Bari, Dedalo, 2001; L. WACQUANT, Parola d’ordine: tolleranza zero, Milano,<br />
Feltrinelli, 2000; G. BERLINGUER, V. GARRAFA, La merce finale, Milano, Baldini&<strong>Ca</strong>stoldi,<br />
1996<br />
Nota Bene. Il docente riceve gli studenti dopo le lezioni.<br />
Sociologia della musica e dello spettacolo<br />
Convenzione con Illisso editrice<br />
Docente Marcella Farina<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: farina@unive.it<br />
I semestre
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 259<br />
MARCELLA FARINA (Venezia 1965) si è laureata all’università di Venezia, Lingue e letterature straniere,<br />
nel 1988. In seguito ha conseguito la laurea in Lettere nel 1997. Collabora con l’università di<br />
Venezia dal 1998, per il corso di perfezionamento in testo e scena nel teatro di lingua inglese, e dal<br />
2001 per il corso di sociologia della musica e dello spettacolo. Pubblicazioni: Il cinema di Alan Bennett,<br />
Venezia Arti 1998, Le ali di Henry James, Quaderni della videoteca Pasinetti, Venezia, 2002. Attualmente<br />
sta scrivendo una monografia sulle produzioni cinematografiche Merchant-Ivory e compiendo<br />
una ricerca sul cinema in Sardegna, e sugli autori sardi tradotti per il grande schermo.<br />
La musica, il teatro, il cinema e le mode<br />
Il corso propone un itinerario che inizia da un’analisi introduttiva sulla sociologia della<br />
musica, per continuare approfondendo la funzione musicale come accompagnamento alle<br />
altre forme di spettacolo. Si seguirà con particolare attenzione lo sviluppo moderno delle<br />
tecniche di riproduzione del suono, con una riflessione sull’approccio multimediale, sugli<br />
aspetti della cultura giovanile di massa, sulla produzione e sul consumo di prodotti di diversi<br />
generi in relazione all’offerta musicale. Si svilupperà poi la valorizzazione sociale del<br />
cinema, con particolare riguardo alla sua relazione con il teatro, considerando la funzione<br />
culturale del film come divertimento e come forma narrativa per una corretta collocazione<br />
dell’evento cinematografico nella cultura popolare. Saranno utilizzate selezionate sequenze<br />
cinematografiche il cui motivo conduttore rispecchi i temi trattati. In particolare<br />
si seguirà lo sviluppo della moda e delle mode nei suoi rapporti con musica, teatro e cinema<br />
e le numerose forme di comunicazione tra le aree. La moda è un importantissimo<br />
fenomeno sociale che si sviluppa parallelamente all’evolversi della cultura moderna. Per<br />
comprenderla è dunque necessario collocarla nella sua precisa situazione sociale, e svincolarla<br />
da atteggiamenti riduttivi che portano a considerare il fenomeno come semplice atteggiamento<br />
estetico. La ricostruzione degli approcci di interesse sociologico avverrà in un<br />
primo momento attraverso l’analisi del fenomeno del divismo (cinematografico, teatrale e<br />
musicale) e successivamente nel contesto più ampio del rapporto tra mode, costume e<br />
stratificazioni sociali.<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia è di riferimento generale, eventuali altre indicazioni verranno date durante<br />
il corso.<br />
E. GOFFMAN, La vita quotidiana come rappresentazione, Il Mulino, Bologna, 1997<br />
V. CODELUPPI, Che cos’è la moda?, <strong>Ca</strong>rocci, Roma, 2002<br />
Modalità d’esame. La prova d’esame consisterà in un colloquio, o eventualmente in una<br />
prova scritta, durante il quale lo studente dovrà dimostrare di conoscere i testi in bibliografia.<br />
Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria. Nota Bene. Gli studenti non frequentanti<br />
dovranno contattare il docente e individuare un’attività integrativa alla bibliografia.<br />
In ogni caso l’integrazione deve esser motivata in relazione al piano di studi.<br />
Docente Jabbar Ali Adel<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: studiores@tin.it<br />
I semestre<br />
Sociologia delle migrazioni<br />
ADEL JABBAR è sociologo ricercatore nell’ambito dei processi migratori e interculturali. Nell’area<br />
della ricerca, della formazione e della mediazione culturale ha collaborato con vari enti e istituzioni,
260 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
fra cui CENSIS, CNEL, Commissione per le politiche di integrazione (Presidenza del Consiglio dei<br />
Ministri). Pubblicazioni più recenti: Mediazione socioculturale e percorsi di cittadinanza, in “Animazione<br />
Sociale”, n. 10, Ottobre 2000; La mediazione interculturale. Progetti, esperienze e figura del mediatore in alcune<br />
amministrazioni del Nord Italia (Rapporto di ricerca a cura di N. Lonardi e A. Jabbar), Commissione<br />
per le Politiche di Integrazione, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma, 2001; Il mediatore,<br />
in “Etica per le professioni”, Padova, anno IV, 1/2002.<br />
L’attraversamento dei confini può essere visto come una spinta naturale dell’umanità,<br />
sebbene storicamente condizionata e mossa dalle ragioni più diverse. Il corso tende a fornire<br />
elementi utili alla lettura e all’interpretazione dei processi migratori all’interno di una<br />
società in trasformazione.<br />
Sociologia delle migrazioni<br />
<strong>Ca</strong>ratteristiche e aspetti sociali dell’immigrazione in Italia. Processi migratori e aggiustamento<br />
identitario. Tipologia delle migrazioni. Politiche dell’immigrazione e strategie<br />
di mediazione socioculturale.<br />
Bibliografia<br />
P. BASSO, F. PEROCCO (a cura di), Immigrazione e trasformazione della società, Franco Angeli,<br />
Milano, 2000, pp. 25-61; 77-104; 227-252; R. GALISSOT, M. KILANI, A. RIVERA,<br />
L’imbroglio etnico, Dedalo, Bari, 2001, II ed., pp. 9-106; 201-218; A. JABBAR, Mediazione<br />
socioculturale e percorsi di cittadinanza in “Animazione Sociale”, n. 10, ottobre, 2000; N. LO<br />
NARDI, A. JABBAR, La mediazione interculturale. Progetti, esperienze e figura del mediatore in alcune<br />
amministrazioni del Nord-Italia, Commissione per le politiche di integrazione, Dipartimento<br />
Affari Sociali, presidenza Consiglio dei Ministri, 2001; M. A. PIRRONE, Approdi<br />
e scogli. Le migrazioni internazionali nel Mediterraneo, Eterotopia, Milano, 2002, pp. 19- 33;<br />
35-55; 57-63; F. POMPEO, Il mondo è poco, Meltemi, Roma, 2002, pp. 61-78; 99-131;<br />
133-161<br />
Modalità d’esame. Lavori di ricerca, stesura di papers e discussione del lavoro; esame orale<br />
sui temi del corso. Modalità di frequenza. obbligatoria.<br />
Docente Giuliana Chiaretti<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: chiarett@unive.it<br />
I semestre<br />
Sociologia delle relazioni familiari<br />
Per il curriculum del docente Giuliana Chiaretti v. sopra Sociologia.<br />
Al centro dell’analisi si colloca il tema della pluralità delle forme familiari nella società<br />
odierna, e quello dei passaggi cruciali che segnano il ciclo di vita familiare e i percorsi di<br />
vita individuali dei membri del nucleo familiare.<br />
La vita familiare tra solidarietà e conflitti, identificazioni e separazioni, privato e<br />
pubblico<br />
Il corso, seguendo un approccio storico e una prospettiva di genere e generazionale,<br />
tratta i seguenti temi: 1. i discorsi esperti e non sulla famiglia; 2. i modi di regolazione
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 261<br />
della vita famigliare in passato e in epoca contemporanea; 3. la variabilità dei confini tra<br />
privato e pubblico; 4. le interdipendenze strutturali tra lavoro di cura, familiare e per il<br />
mercato, con particolare riferimento ai modelli di welfare state; 5. la crisi d’autorità e di<br />
sentimento dei padri; 6. i legami tra genitori e figli lungo il corso di vita familiare; 7. le<br />
relazioni di coppia e le trasformazioni dell’intimità.<br />
Bibliografia<br />
Testi base: C. SARACENO, M. NALDINI, Sociologia della famiglia, Bologna, Il Mulino,<br />
2001; G. CHIARETTI, Interni familiari. Relazioni e legami d’amore, Milano, Angeli, 2002. Ai<br />
testi base si aggiungono letture specifiche di approfondimento per gli studenti interessati.<br />
Propedeuticità. Agli studenti non iscritti al Corso di laurea in Servizio sociale si consiglia<br />
un esame propedeutico di Sociologia.<br />
Modalità d’esame. L’esame si svolgerà in forma orale e prevede, per gli studenti interessati,<br />
la presentazione di un elaborato scritto su un argomento concordato con la docente.<br />
Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria per gli studenti iscritti al Corso di laurea<br />
in Servizio sociale. Nota Bene. La frequenza è consigliata soprattutto agli studenti che non<br />
hanno familiarità con le discipline sociologiche. È possibile anche una frequenza limitata<br />
a parti del corso e a specifici argomenti. Seminari e altre attività integrative. All’interno del<br />
corso è previsto un momento di approfondimento dedicato a “Il linguaggio dei sentimenti:<br />
fenomenologia della vergogna, il sentimento di colpa, il lutto”. Interverrà Maria Giacometti,<br />
psicologa.<br />
Docente Enrico Attila Bruni<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: eabruni@unive.it<br />
II semestre<br />
Sociologia dell’organizzazione<br />
(osservazione etnografica-tirocinio)<br />
ENRICO ATTILA BRUNI è Cultore della Materia presso il corso di Sociologia dell’Organizzazione<br />
della Facoltà di Sociologia di Trento. Collabora stabilmente con enti di ricerca e formazione in qualità<br />
di formatore e ricercatore sui temi dell’etnografia organizzativa, della valutazione qualitativa della<br />
formazione e della gestione delle differenze nelle organizzazioni. I suoi interessi di ricerca sono<br />
rivolti ai processi di apprendimento e di gestione della conoscenza sapere all’interno delle organizzazioni,<br />
alla tecnologia quale fattore/processo di innovazione, ai processi di genere ed alle metodologie<br />
d’analisi qualitativa.<br />
L’etnografia organizzativa consiste nell’osservare ed interpretare i processi quotidiani<br />
dell’organizzare. Il corso si propone di fornire alcune indicazioni in merito al cosa significhi<br />
fare etnografia organizzativa ed al come farla, mostrandone la rilevanza in termini teorici<br />
ed empirici.<br />
Etnografia organizzativa<br />
1. Dalle tribù alle organizzazioni: l’etnografia quale metodo e quale prodotto (cenni storici<br />
in merito allo sviluppo della ricerca etnografica, concentrandosi in particolare su come<br />
i concetti di ‘cultura’ e ‘alterità’ siano diventati sempre meno ‘esotici’ e sempre più<br />
‘quotidiani’). 2. L’etnografia nelle dinamiche organizzative (con riferimento ad alcune et-
262 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
nografie organizzative ci si concentrerà sui possibili usi della ricerca etnografica all’interno<br />
delle organizzazioni, mostrando i principali temi emergenti). 3. Etnografie organizzative:<br />
esempi di ricerca e strumenti d’analisi (a partire da alcuni episodi etnografici verranno<br />
proposti suggerimenti operativi e metodologici per l’applicazione del metodo etnografico<br />
allo studio delle organizzazioni). 4. Il lato oscuro dell’etnografia: l’etnografo (cosa fare,<br />
come comportarsi e quale ruolo assumere all’interno delle organizzazioni studiate è uno<br />
dei problemi più ‘spinosi’ per il ricercatore-etnografo; esaminando alcuni casi concreti si<br />
proporranno spunti operativi su come ‘giocare’ la propria figura di etnografo<br />
nell’organizzazione)<br />
Bibliografia<br />
A. BRUNI, L’analisi etnografica dell’organizzazione. Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2003<br />
Altri testi e letture saranno fornite dal docente durante il corso.<br />
Modalità d’esame. Agli studenti frequentanti sarà richiesto di svolgere osservazione<br />
all’interno di un’organizzazione e di scrivere una relazione di ricerca, che costituirà il<br />
principale riferimento in sede d’esame. Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria.<br />
Nota Bene. È ammesso un numero d’assenze pari al 30% delle ore di lezione.<br />
Docente Adriana Nannicini<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: anan@planet.it<br />
I semestre<br />
Sociologia di comunità<br />
Per il curriculum del docente Adriana Nannicini v. sopra Laboratorio di produzione e promozione<br />
di comunità.<br />
In una fase storica contraddistinta da forti ambiguità, la tradizionale contrapposizione<br />
tra società che da Tonnies in poi segna la letteratura specifica, si arricchisce di interrogativi<br />
e di inquietudini. Accanto ad un uso utopico del concetto appaiono sempre più usi difensivi,<br />
tesi a reiterare esclusioni, segnati da necessità di certezze identitarie. Riconoscere<br />
e individuare contesti intermedi nell’asse individuo-stato, esperienze microsociali di partecipazione<br />
e gestione comune e condivisa, laddove i cittadini possono riconoscere i problemi<br />
e le risorse per affrontarli.<br />
Docente Michele <strong>Ca</strong>ngiani<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: cangiani@unive.it<br />
I semestre<br />
Sociologia economica<br />
MICHELE CANGIANI, lauree in economia e in sociologia. Precedenti esperienze di ricerca e insegnamento<br />
nelle <strong>Università</strong> di Bologna, di Toronto e Cornell. <strong>Ca</strong>mpi d’interesse: teorie politiche ed<br />
economiche del XX secolo, lo sviluppo economico recente in Italia, analisi comparata dei sistemi<br />
economici, l’opera di Karl Polanyi. Pubblicazioni recenti: Economia e democrazia, Padova, Il Poligrafo,<br />
1998. “La scienza economica alla prova della grande guerra”, in Gli intellettuali e la grande guerra, a<br />
cura di V. <strong>Ca</strong>lì et al., Bologna, Il Mulino, 2000. “L’economia veneta tra crescita e trasformazione”,
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 263<br />
Venetica, 2001. “L’evoluzione dell’industria bellunese degli occhiali e la teoria dei distretti industriali”,<br />
Economia e società regionale, n. 2, 2001. “Utilità o profitto?”, Foedus, n. 2, 2001.<br />
Il corso intende proporre strumenti per una conoscenza di base della società contemporanea.<br />
Il metodo di analisi, che verrà seguito e illustrato, è quello storico e istituzionale.<br />
Il posto dell’economia<br />
Oggetto iniziale e più generale del corso sono le caratteristiche specifiche della società<br />
moderna, e in particolare la rilevanza che in essa assumono l’organizzazione e la dinamica<br />
dell’attività economica. Al fine di chiarire meglio alcuni concetti teorici e alcune questioni<br />
di metodo, viene delineata una comparazione con le società premoderne e viene fatto riferimento<br />
ad alcuni classici della letteratura sociologica. La seconda parte del corso rivolge<br />
più concretamente l’attenzione al rapporto tra economia, società e politica in fasi storiche<br />
significative dello sviluppo capitalistico.<br />
Bibliografia<br />
A. BAGNASCO, M. BARBAGLI, A. CAVALLI, Corso di sociologia, Bologna, Il Mulino, 1997<br />
(limitatamente alle parti che saranno indicate all’inizio del corso)<br />
Gli iscritti a Corsi di laurea diversi da Servizio Sociale potranno preparare l’esame su testi<br />
diversi, da concordare con il docente.<br />
Propedeuticità. Il corso è coordinato con quello di Sociologia.<br />
Modalità di frequenza. Obbligatoria per gli studenti di Servizio sociale. Nota Bene. Per gli<br />
studenti di Servizio Sociale è prevista la corrispondenza tra il corso di Sociologia economica<br />
e il I modulo di Sociologia.<br />
Docente Serena Fornasiero<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: fornaser@unive.it<br />
I semestre<br />
Stilistica e metrica<br />
SERENA FORNASIERO (Venezia 1952) ha una formazione filologica e storico-linguistica. Si è interessata<br />
soprattutto di poesia italiana dei primi secoli, privilegiando gli aspetti formali e strutturali delle<br />
opere letterarie (il suo libro più recente è una Guida al <strong>Ca</strong>nzoniere di Petrarca, <strong>Ca</strong>rocci 2001). Su altro<br />
versante, si è occupata anche di didattica della scrittura e di vari aspetti della comunicazione. Afferisce<br />
alla facoltà di Lingue, dove insegna Lingua italiana (al triennio) e Filologia della letteratura italiana<br />
(al biennio specialistico).<br />
I Modulo<br />
Istituzionale: fondamenti di stilistica e metrica italiana<br />
Questo modulo mette gli studenti nella condizione di affrontare il testo poetico con adeguati<br />
strumenti di analisi formale<br />
Bibliografia<br />
P. G. BELTRAMI, Gli strumenti della poesia, Bologna, Il Mulino, 2000<br />
P. V. MENGALDO, La prima lezione di stilistica, Roma-Bari, Laterza, 2001<br />
A. CASADEI, La critica letteraria del Novecento, Bologna, Il Mulino, 2001 (pp.1-121)
264 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
II Modulo<br />
Allusività, innovazione, ironia: considerazioni metrico-stilistiche sulla poesia di Guido<br />
Gozzano<br />
Bibliografia<br />
G. GOZZANO, Tutte le poesie, testo critico a cura di A. ROCCA, Milano 1980 (anche<br />
nell’ed. commentata da E. Sanguineti, Torino, Einaudi, 1990)<br />
A. PELOSI, Indici metrici gozzaniani, in Stilistica, metrica e storia della lingua. Studi offerti (...) a<br />
P. V. Mengaldo, Padova, Antenore, 1997, pp. 249-256<br />
Modalità d’esame. L’esame consiste in un colloquio orale. Per il modulo istituzionale è<br />
prevista anche la possibilità di una verifica scritta. Nota Bene. Gli studenti che iterano<br />
l’esame sono tenuti a frequentare solo il II modulo; sostituiranno la parte istituzionale<br />
con letture concordate.<br />
Docente Giorgio Ravegnani<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: giorav@unive.it<br />
II semestre<br />
Storia bizantina<br />
GIORGIO RAVEGNANI, nato a Milano nel 1948, è docente di storia bizantina presso la Facoltà di lettere<br />
e Filosofia dell’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari dal 1979. Fra le pubblicazioni più recenti si segnalano:<br />
Italia-Grecia: temi e storiografie a confronto (2001) e un saggio sulla presenza dei Greci a Venezia<br />
dalle origini al XVI secolo (2002). Attualmente si sta occupando della storia della presenza bizantina<br />
in Italia.<br />
I Modulo<br />
L’impero bizantino dal 330 al 1453<br />
Bibliografia<br />
Appunti e materiali delle lezioni.<br />
Gli studenti non frequentanti possono preparare l’esame del I modulo su:<br />
F. CONCA, U. CRISCUOLO, R. MAISANO, Bisanzio. Storia e civiltà, ed. LED.<br />
II Modulo<br />
Iconografia e vita di corte a Costantinopoli<br />
Il corso si propone di ricostruire i principali aspetti della vita di corte attraverso il confronto<br />
fra le immagini figurate e le fonti letterarie.<br />
Bibliografia<br />
Appunti e materiali delle lezioni.<br />
Gli studenti non frequentanti possono sostituire il programma svolto a lezione con uno<br />
dei seguenti testi a scelta: C. MANGO, La civiltà bizantina, Laterza; L’uomo bizantino, a cura<br />
di G. CAVALLO; D. M. NICOL, Venezia e Bisanzio, Bompiani.<br />
Modalità d’esame. La prima prova d’esame del I modulo si svolge in forma scritta. Tutte<br />
le successive sono orali. Nota Bene. I testi indicati per la preparazione degli esami sono disponibili<br />
per la consultazione presso la biblioteca del Dipartimento di Studi Storici.
Docente Mario Isnenghi<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: isnenghi@unive.it<br />
I semestre<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 265<br />
Storia contemporanea A<br />
MARIO ISNENGHI si è laureato a Padova in Letteratura italiana contemporanea. Ha insegnato a Padova,<br />
Torino e Venezia. Fra i suoi principali lavori Il mito della Grande guerra (1970) oggi alla quarta<br />
edizione (Bologna, Il Mulino, 1997). Il suo secondo grande ambito di indagine è la cultura<br />
dell’Italia fascista (L’Italia del fascio, Firenze, Giunti, 1996). Gli scritti degli anni novanta vertono sui<br />
conflitti fra le memorie nella storia dell’Italia otto e novecentesca, su cui ha ideato e diretto i tre volumi<br />
Laterza I luoghi della memoria (1996-97). Intervenendo direttamente nel “discorso pubblico”<br />
attualmente in corso ha scritto - pensando in particolare ai più giovani - una Breve storia dell’Italia<br />
unita a uso dei perplessi (Milano, Rizzoli, 1997). Le ultime due uscite sono, nel 1999, La tragedia necessaria.<br />
Da <strong>Ca</strong>poretto all’Otto settembre, Bologna, Il Mulino, e nel 2000, con G. ROCHAT, La Grande guerra<br />
1914-1918, Firenze-Milano, La Nuova Italia, 2000.<br />
La storia dell’Italia unitaria verrà ricostruita nelle sue linee generale cercando di individuare<br />
le tappe, gli agenti, i problemi nella costruzione del soggetto collettivo: il Popolo, la<br />
Nazione, gli Italiani. Esiste un ‘Noi’? Come si forma? Come cambia nel tempo?<br />
I Modulo<br />
Il “noi” difficile degli Italiani (Ottocento)<br />
Dalla “Giovane Italia” alla fucilate rivelatrici dell’Aspromonte; dal ‘Papa liberale’ alle<br />
cannonate del 20 Settembre 1870; dai conflitti di fine Ottocento all’Intervento<br />
Bibliografia<br />
Gli italiani e il Tricolore. Patriottismo, identità nazionale e fratture sociali lungo due secoli di storia,<br />
a cura di F. TAROZZI, G. VECCHIO, Bologna, il Mulino, 1999<br />
Almanacco della Repubblica, a cura di M. RIDOLFI, Milano, Bruno Mondadori, 2003<br />
Chi non può frequentare, aggiunga questo altro libro: M. ISNENGHI, La tragedia necessaria.<br />
Da <strong>Ca</strong>poretto all’Otto settembre, Bologna, Il Mulino, 1999<br />
Propedeuticità. La materia è di carattere generale e propedeutico a successive eventuali<br />
specificazioni<br />
II Modulo<br />
Il “noi” difficile degli Italiani<br />
Dalla Grande Guerra al Dopoguerra: nuovi “noi”, nuovi “loro”. La ‘rieducazione’ nazional-fascista.<br />
Dalle leggi razziste al naufragio della Grande Potenza. Dalla RSI alla<br />
‘Repubblica nata dalla Resistenza’<br />
Bibliografia<br />
M. FRANZINELLI, Delatori, Milano, Mondadori, 2001<br />
T. MERLIN, Sulla pelle viva, Verona, Cierre, 2002<br />
Chi non può frequentare, aggiunga questo altro libro:<br />
A. DAMIANO, Rosso e grigio, a cura di R. LIUCCI, Bologna, il Mulino, 1999<br />
Propedeuticità. vedi sopra
266 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Modalità d’esame. Scritto il primo appello del I e del II modulo; orali tutti gli altri appelli.<br />
Modalità di frequenza. Frequenza caldamente consigliata. Seminari e altre attività integrative.<br />
Un seminario propedeutico tenuto da A. <strong>Ca</strong>sellato verrà proposto, all’inizio del corso,<br />
all’adesione volontaria dei più interessati a uno studio più approfondito, critico e personalizzato.<br />
Continua inoltre il Seminario settimanale per i suoi laureandi tenuto da M. Isnenghi<br />
Docente Rolf Petri<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
II semestre<br />
Storia contemporanea B<br />
Per il curriculum del docente Rolf Petri v. sopra Introduzione alla storia contemporanea B.<br />
Corso di storia contemporanea con accento sulla storia politica, economica, sociale europea<br />
e dell’idea di Europa. Viene presupposta una conoscenza dei fatti basilari della storia<br />
europea, per rinfrescare la quale si consiglia qui di seguito anche la consultazione di un<br />
manuale.<br />
I Modulo<br />
Storia dell’Europa e dell’idea di Europa in età contemporanea<br />
Il I modulo affronta la Storia dell’Europa contemporanea in termini generali, mettendo<br />
al centro la creazione delle identità nazionali e la storia politica e dell’idea di Europa.<br />
Bibliografia<br />
A. M. THIESSE, La Creazione delle identità nazionali in Europa, Bologna, Mulino, 2001, pp.<br />
19-125; H. MIKKELI, Europa. Storia di un’idea e di un’identità, Bologna, Il Mulino, 2002,<br />
pp. 13-144<br />
Manuale consigliato: R. VIVARELLI, Profilo di storia contemporanea, Milano, La Nuova Italia,<br />
1999, pp. 1-19, 44-92, 110-124, 185-203, 229-289, 335-401<br />
Non frequentanti, in aggiunta: S. WOOLF, Il nazionalismo in Europa, Milano, 1994<br />
II Modulo<br />
Storia dell’industria nell’Europa e nell’Italia contemporanea<br />
Il II modulo si occuperà della Storia dell’industria nell’Europa e nell’Italia contemporanea,<br />
affrontando le grandi trasformazioni economiche e sociali prodotte, a livello continentale<br />
e nazionale, dal processo di industrializzazione nei secoli XIX e XX.<br />
Bibliografia<br />
V. ZAMAGNI, Dalla rivoluzione industriale all’integrazione europea, Bologna, 1999, pp. 13-77,<br />
95-243; R. PETRI, Storia economica d’Italia (1918-1963), Bologna, 2002, pp. 19-48, 79-217<br />
Manuale consigliato: VIVARELLI, Profilo di storia contemporanea, pp. 20-35, 139-154, 319-<br />
334<br />
Non frequentanti: in aggiunta due saggi ‘nazionali’ non italiani tratti alternativamente<br />
dal terzo, quarto o quinto volume di Storia economica d’Europa, dir. da C. M. CIPOLLA,<br />
Torino, Utet, 1979-1980<br />
Modalità d’esame. I modulo: esame scritto; II modulo: opzione tra esame orale o ‘tesina’.
Docente Sergio Zamperetti<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: zamperet@unive.it<br />
I semestre<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 267<br />
Storia degli antichi stati italiani<br />
SERGIO ZAMPERETTI (Vicenza 1958) si è laureato in Filosofia a Venezia nel 1982; ha conseguito<br />
presso la medesima <strong>Università</strong> il dottorato di ricerca in Storia della società europea nel 1988; dopo<br />
varie borse di studio presso enti di ricerca quali il C.N.R., dal 1994 fa parte del Dipartimento di<br />
Studi storici. Pubblicazioni più significative: il volume I piccoli principi, Venezia 1991; I “Sinedri dolosi”.<br />
La formazione e lo sviluppo dei corpi territoriali nello stato regionale veneto tra ’500 e ’600, in “Rivista storica<br />
italiana”, XCIX (1987); Immagini di Venezia in Terraferma tra ’500 e ’600, in Storia di Venezia, vol.<br />
VI, Dal Rinascimento al Barocco, Roma 1994; Patriziato e giurisdizioni private, Ibidem, vol. VII.<br />
I Modulo<br />
Gli stati italiani dalla formazione alle guerre d’Italia<br />
Bibliografia<br />
Studenti frequentanti: Appunti del corso; C. CASANOVA, L’Italia moderna. Temi e orientamenti<br />
storiografici, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001 (capitoli 3 e 4)<br />
Studenti non frequentanti: C. CASANOVA, L’Italia moderna. Temi e orientamenti storiografici,<br />
Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001 (capitoli 3, 4 e 5); G. GRECO, Cronologia dell’Italia moderna, Roma,<br />
<strong>Ca</strong>rocci, 2003, pp. 9-31 e 49-142<br />
II Modulo<br />
Gli stati italiani nel Cinquecento<br />
Bibliografia<br />
Studenti frequentanti: Appunti del corso. Un testo a scelta tra i seguenti: G. HANLON,<br />
Storia dell’Italia moderna. 1550-1800, Bologna, Il Mulino, 2002; A. SPAGNOLETTI, Le dinastie<br />
italiane nella prima età moderna, Bologna, Il Mulino, 2003; G. GRECO, M. ROSA (a c.<br />
di), Storia degli antichi stati italiani, Bari, Laterza, 1996; L. MANNORI (a c. di), Comunità e<br />
poteri centrali negli antichi stati italiani, Napoli, CUEN, 1997; G. COZZI, Repubblica di Venezia<br />
e stati italiani. Politica e giustizia dal secolo XVI al secolo XVIII, Torino, Einaudi, 1982; M.<br />
A. VISCEGLIA (a c. di), Signori, patrizi, cavalieri nell’età moderna, Bari, Laterza, 1992<br />
Studenti non frequentanti: Si richiede la preparazione di due fra i libri indicati sopra.<br />
Modalità d’esame. Nuovo ordinamento: I modulo: prova scritta. II modulo: prova orale.<br />
Vecchio ordinamento: Un’unica prova orale. Modalità di frequenza. Gli studenti iteranti per<br />
sostenere l’esame devono concordare un programma direttamente col docente.<br />
Docente Malcolm Sylvers<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
I semestre<br />
Storia degli Stati Uniti d’America<br />
MALCOLM SYLVERS ha conseguito il BA presso il Brooklyn College nel 1961 e il MA presso<br />
l’University of Wisconsin nel 1969. Le sue pubblicazioni principali sono: Sinistra politica e movimento<br />
operaio negli Stati Uniti. Dal primo dopoguerra alla repressione liberal-maccartista, Napoli, 1984; Politica e
268 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
ideologia nel comunismo statunitense, Roma, 1989; Il pensiero politico e sociale di Thomas Jefferson, Manduria,<br />
1993; Gli Stati Uniti tra dominio e declino. Politica interna, rapporti internazionali e capitalismo globale,<br />
Roma, 1999. Dal 1999 si occupa della Marx-Engels-Gesamtausgabe, coordinata dalla Akademie der<br />
Wissenschaften di Berlino; insieme a due colleghi della Phillips-Universität Marburg, è curatore del<br />
volume III/29, la corrispondenza di Friedrich Engels 1888-89.<br />
I Modulo<br />
Gli Stati Uniti alla metà dell’800 (1850-65). Il conflitto tra le Sezioni<br />
Bibliografia<br />
D. B. DAVIS, D. H. DONALD, Espansione e conflitto. Gli Stati Uniti dal 1820 al 1877, Mulino,<br />
fino alla p. 222.<br />
II Modulo<br />
Gli Stati Uniti alla metà dell’800 (1850-65). La Guerra civile<br />
Bibliografia<br />
D. B. DAVIS, D. H. DONALD, Espansione e conflitto. Gli Stati Uniti dal 1820 al 1877, Mulino,<br />
pp. 225-304; R. LURAGHI, La Guerra civile americana, Mulino, introduzione e qualsiasi<br />
sei saggi.<br />
Gli studenti del vecchio ordinamento aggiungeranno a queste letture anche le seguenti:<br />
P. A. TONINELLI, Nascita di una nazione. Lo Sviluppo economico degli Stati Uniti (1780-<br />
1914), Mulino; B. THOMAS, Abramo Lincoln, Einaudi<br />
Modalità d’esame. Elaborato scritto (7-8 pagine per ciascun modulo) basato sulle letture;<br />
verrà preparato a casa e consegnato -preferibilmente per posta elettronica- tre giorni prima<br />
dell’appello. Vecchio ordinamento: l’elaborato sarà di 30 pagine.<br />
Storia dei materiali e delle tecniche architettoniche<br />
Docente Adriana Guacci<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
II semestre<br />
ADRIANA GUACCI, laureata in Lettere presso l’<strong>Università</strong> di Trieste nel 1970, ha conseguito<br />
l’idoneità a professore associato in Architettura Tecnica nel 1993. Dal 1973 al 1992 ha svolto attività<br />
didattica e scientifica nel campo dell’architettura presso l’<strong>Università</strong> di Trieste in Facoltà di Ingegneria,<br />
poi in Facoltà di Magistero e infine in Facoltà di Scienze Politiche. Dall’anno 1993-1994 insegna<br />
Storia dei Materiali e delle Tecniche architettoniche presso l’<strong>Università</strong> di Venezia, in servizio<br />
al Dipartimento di Storia delle Arti “G. Mazzariol”. I suoi principali interessi di ricerca sono orientati<br />
verso lo studio dell’architettura del territorio nei materiali tradizionali, dell’architettura bioecologica,<br />
della paleoarchitettura industriale e della rappresentazione grafica dell’architettura.<br />
I Modulo<br />
Cenni di Statica. Elementi di tecnologia dell’architettura: i materiali<br />
Elementi di architettura bioecologica.<br />
Bibliografia<br />
<strong>Ca</strong>pitoli scelti da: L. CALECA, Architettura tecnica, Palermo, Flaccovio, 1987; A. CARPIN-<br />
TERI (a cura di), I materiali per l’ingegneria civile, Roma, C.N.R., 1989; A. CHOISY, Histoire<br />
de l’architecture, Paris, Vincent-Freal, 1954; E. CURCIO MANIERI, Storia e uso dei modelli
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 269<br />
architettonici, Bari, Laterza 1982; N. DAVEY, Storia del materiale da costruzione, Milano, Il<br />
Saggiatore, 1965; R. DE FUSCO, Mille anni d’architettura in Europa, Bari, Laterza, 1993; S.<br />
DI PASQUALE, L’arte del costruire. Tra conoscenza e scienza, Venezia, Marsilio 1996; S. MU-<br />
SMECI, C. LA TORRE, Disegno architettonico esecutivo, Roma, La Nuova Scientifica, 1982;<br />
A. PETRIGNANI, Tecnologie dell’architettura, Milano, Gorlich, 1967; A. PRATELLI, Il disegno<br />
di architettura, Milano, Charta, 1995<br />
II Modulo<br />
Elementi di tecnologia dell’architettura: le strutture. Elementi di disegno e rilievo architettonico.<br />
Propedeuticità. I due moduli sono indiscindibili e propedeutici ai due moduli della disciplina<br />
Storia dei materiali e delle tecniche architettoniche 2, attivata nella Laurea Specialistica.<br />
Nota Bene. È del tutto consigliabile la frequenza. I non frequentanti dovranno conferire<br />
con la docente per individuare le letture sostitutive o le attività alternative.<br />
Docente Francesco Leoncini<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: leonfran@libero.it<br />
II semestre<br />
Storia dei paesi slavi<br />
FRANCESCO LEONCINI (Venezia 1946) insegna alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Venezia dall’a. a.<br />
1970-1971. Ha pubblicato volumi sulla questione boema, l’interdisciplinarità, l’opposizione nel<br />
blocco sovietico, la Primavera di Praga, il ’68 all’Est. Ha tradotto dal ceco per le Edizioni Studio Tesi<br />
l’opera programmatica di T. G. Masaryk, La Nuova Europa. Il punto di vista slavo. Suoi contributi<br />
sono apparsi in tedesco (tra i quali Die Sudetenfrage in der europaeischen Politik) in ungherese, slovaco,<br />
ceco, inglese, francese, russo. È membro onorario della Masarykova Spolecnost (Società Masaryk) di<br />
Praga.<br />
I Modulo<br />
Parte istituzionale<br />
Una ricognizione generale sulla storia, la cultura, i costumi dei popoli slavi e non slavi<br />
dell’area compresa tra il Baltico e l’Egeo.<br />
Bibliografia<br />
Testi per l’esame: F. CONTE, Gli Slavi, Einaudi [Libri A, D (IV, V), H (I)]; F. LEONCI-<br />
NI, L’Europa centrale. Conflittualità e progetto, <strong>Ca</strong>foscarina<br />
Propedeuticità. Il superamento dell’esame del I modulo permette di accedere al tirocinio di<br />
Storia slava (Seminario Masaryk).<br />
II Modulo<br />
Nazionalità e federalismo in Europa centrale<br />
Troppo spesso si accentua la componente nazionalistica nella storia dei popoli di questa<br />
regione. Al contrario il nazionalismo è un “prodotto d’importazione” (Romanticismo, reazione<br />
al centralismo asburgico, guerre antinapoleoniche). Meglio andrebbero studiate le
270 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
correnti federalistiche, volte a trovare forme di comune convivenza tra etnie, religioni,<br />
tradizioni culturali diverse, nella convinzione che solo tali prospettive possono garantire<br />
un pacifico sviluppo e il superamento degli squilibri economici e sociali.<br />
Il II modulo si concentrerà su queste problematiche e si concluderà con un’attività seminariale.<br />
Come di consueto è previsto uno stage all’estero nell’ambito dei paesi<br />
dell’Europa centrale e orientale. Avrà luogo una Rassegna del cinema di questi paesi.<br />
Bibliografia<br />
Testi per l’esame: U. CORSINI, D. ZAFFI (a cura di), Le minoranze tra le due guerre, il Mulino;<br />
T.G. MASARYK, La Nuova Europa. Il punto di vista slavo, Edizioni Studio Tesi; M.<br />
TODOROVA, Immaginando i Balcani, Argo<br />
Seminari e altre attività integrative. Nel corso di tutto l’anno accademico si svolge l’attività<br />
di studio. di ricerca e di viaggi e contatti all’estero del “Seminario Masaryk”, con la frequenza<br />
di almeno una volta al mese.<br />
Storia del canto<br />
insegnamento “Ottorino Respighi”<br />
Convenzione con Fondo Respighi della Fondazione Cini<br />
Docente Paolo <strong>Ca</strong>ttelan<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: cattelan@unive.it<br />
I semestre<br />
PAOLO CATTELAN, aderisce al progetto europeo di ricerca La traduzione dei testi cantati nell’ambito del<br />
problema dell’integrazione culturale europea. Ha curato per Riccardo Muti la versione ritmica italiana del<br />
Guglielmo Tell di Gioachino Rossini (Teatro alla Scala 1988); per Hans Werner Henze quella<br />
dell’opera El Cimarrón (Roma 2002). Ha scritto sulle motivazioni ideologiche della vocalità dei castrati<br />
nelle opere di Handel e Gluck e di vocalità Novecentesca e Contemporanea. Insegna Storia<br />
della Musica all’<strong>Università</strong> di Urbino, coordina l’attività scientifica della Fondazione Centro Musicale<br />
Malipiero; è direttore scientifico del Workshop Internazionale di Musica Vocale da <strong>Ca</strong>mera<br />
“Città di Conegliano”. Con il libro Mozart. Un mese a Venezia ha vinto la XXXV edizione del<br />
Premio Iglesias per la saggistica.<br />
Teoria e critica della cultura del canto in Occidente. Le tecniche, le estetiche, le<br />
ideologie<br />
Il corso si propone di stimolare una consapevolezza critica di base sui fenomeni fondamentali<br />
dell’evoluzione musicale della vocalità artistica con riguardo alle loro implicazioni<br />
sociali, economiche, antropologico-culturali.<br />
Bibliografia<br />
F. D’AMICO, Breve storia del <strong>Ca</strong>nto Operistico, appendice I de’ Il Teatro di Rossini, a cura di<br />
G. PESTELLI, Bologna, Il Mulino, 1992; J. ROSSELLI, Il cantante d’opera, Bologna, Il Mulino,<br />
1992; AA. VV., The <strong>Ca</strong>mbridge Companion to Singing, a cura di J. POTTER, <strong>Ca</strong>mbridge<br />
U.P., 2000; AA. VV., La voce del cantante. Saggi di foniatria artistica, a cura di F. FUSSI,<br />
Torino, Omega edizioni, 2000
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 271<br />
Propedeuticità. Introduzione alle metodologie della ricerca storica e filologica in funzione<br />
di eventuali sviluppi di studio e competenza professionale nel settore (si affronterà in particolare<br />
il problema dell’attribuzione dei ruoli vocali nel teatro musicale)<br />
Modalità d’esame. Verifica orale della preparazione e discussione di elaborati individuali o<br />
di gruppo su argomenti concordati. Modalità di frequenza. Obbligatoria; (cfr. Nota Bene)<br />
comporta la stesura di un diario delle lezioni (cfr. attività integrative). Nota Bene. Non sono<br />
ammessi esami da parte di non frequentanti se non chiaramente motivati da esigenze<br />
relative al curriculum degli studi (in funzione di preparazione di tesi o altra attività inerente).<br />
Seminari e altre attività integrative. Tra il 22 e il 25 ottobre si svolgerà a Conegliano<br />
Veneto il 2° Workshop Internazionale di Musica Vocale da <strong>Ca</strong>mera Le parole del canto,<br />
convenzionato; gli studenti parteciperanno alle attività in programma (laboratori, seminari<br />
e concerti) sulle quali verranno informati nel corso delle lezioni.<br />
Docente Claudio Povolo<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: clpovolo@tin.it<br />
I semestre<br />
Storia del diritto e delle istituzioni giuridiche<br />
dal medioevo all’età contemporanea<br />
CLAUDIO POVOLO ha orientato le sue ricerche verso la storia delle istituzioni politiche e giudiziarie,<br />
soffermandosi in particolar modo sull’area territoriale che, a partire dai primi decenni del ’400, sino<br />
alla fine del ’700, appartenne alla Repubblica di Venezia e poi, dopo alterne vicende, confluì nello<br />
stato unitario italiano. Tra i suoi lavori: Il romanziere e l’archivista. Da un processo veneziano del Seicento<br />
all’anonimo manoscritto dei Promessi Sposi, Venezia, 1993; L’intrigo dell’onore. Poteri e istituzioni nella Repubblica<br />
di Venezia tra Cinque e Seicento, Verona, 1997; Introduzione al volume Contributi dal convegno<br />
internazionale Onore: identità e ambiguità di un codice informale (area mediterranea - secc. XII-XX), <strong>Ca</strong>podistria,<br />
2000; The creation of venetian historiography, in “Venice reconsidered. The History and Civilization<br />
of an Italian City-State”, Baltimore, 2000.<br />
Il corso di Storia del diritto e delle istituzioni giuridiche intende soffermarsi su temi e<br />
problemi inerenti i rapporti che, nei diversi periodi, si instaurarono tra società e diritto.<br />
I Modulo<br />
Diritto e politica in Europa. Due grandi sistemi giuridici a confronto: diritto comune e<br />
common law<br />
Nel primo modulo si affrontano alcune rilevanti questioni inerenti la storia del diritto<br />
in Europa, prestando particolare attenzione alla storia politica dei singoli paesi.<br />
L’obbiettivo principale del corso consiste essenzialmente nel fornire agli studenti una sensibilità<br />
nei confronti del diritto e delle sue interrelazioni sociali e politiche,<br />
Bibliografia<br />
R. C. VAN CAENEGEM, I signori del diritto, Milano, Giuffrè, 1991<br />
Propedeuticità. Le lezioni sono rivolte agli studenti di storia e di altri corsi di laurea e si<br />
svolgeranno senza che siano preliminarmente richieste particolari conoscenze tecniche.
272 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
II Modulo<br />
Stato giurisdizionale, stato di diritto, stato costituzionale: il lungo percorso dello stato<br />
moderno<br />
Il secondo modulo si sofferma ad esaminare i momenti decisivi che caratterizzarono la<br />
storia dello stato moderno in Europa dal medioevo all’età contemporanea. Saranno affrontati<br />
i temi rilevanti dei diritti, della giustizia, dell’amministrazione e, in definitiva, della<br />
politica. I passaggi dallo stato giurisdizionale medievale a quello di diritto, sorto dalla<br />
rivoluzione francese, e a quello successivo, definito stato costituzionale, saranno affrontati<br />
prestando particolare attenzione alle trasformazioni intervenute nell’ambito della storia<br />
politica e dell’amministrazione della giustizia.<br />
Bibliografia<br />
Lo stato moderno in Europa. Istituzioni e diritto, a c. di M. FIORAVANTI, Laterza, Bari, 2002<br />
Propedeuticità. Si consiglia la preliminare frequenza del I modulo.<br />
Modalità d’esame. Gli studenti che hanno frequentato le lezioni possono, nel primo modulo,<br />
optare tra prova scritta o orale. Il II modulo prevede una breve relazione scritta concordata<br />
con il docente. Gli studenti non frequentanti dovranno presentare alla prova<br />
d’esame i testi indicati in bibliografia. Seminari e altre attività integrative. Nel corso del II<br />
modulo si affronterà la lettura di alcuni documenti inerenti i temi trattati durante le lezioni.<br />
Storia del disegno, dell’incisione e della grafica<br />
Docente Agnese Chiari Moretto Wiel<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
I semestre<br />
MARIA AGNESE CHIARI MORETTO WIEL, laureata in Storia dell’arte e diplomata in Archivistica, paleografia<br />
e diplomatica. Dottore di ricerca in storia dell’arte. Il suo interesse si concentra prevalentemente<br />
sullo studio del disegno e della produzione incisoria in area veneziana dal Cinquecento al<br />
Settecento. Ha catalogato il fondo di stampe delle Gallerie dell’Accademia di Venezia (1994) e lavora<br />
ad un catalogo dell’incisione veneziana cinquecentesca. Dal 1981 insegna storia dell’arte veneta<br />
presso la Wake Forest University (N.C.) e dal 1997 collabora con la V.I.U, tenendo per conto della<br />
Duke University (N.C.) il corso sull’arte veneziana del Rinascimento. Tra le pubblicazioni: Le<br />
stampe, in Il Pordenone, 1984; Per una nuova cronologia di Giulio <strong>Ca</strong>mpagnola incisore, 1988; Tiziano. Corpus<br />
dei disegni autografi, 1989; Jacopo Tintoretto e i suoi incisori, 1994; L’eredità di Piazzetta. Volti e figure<br />
nelle incisioni del Settecento, 1996.<br />
Storia e tecnica delle arti grafiche, con particolare riguardo alla produzione veneta<br />
dal Quattrocento al Settecento<br />
Il corso offre una panoramica generale sul disegno e l’incisione, analizzandone i diversi<br />
aspetti, con particolare riguardo alla produzione veneta dal Quattrocento al Settecento.<br />
Alla definizione del concetto di disegno attraverso testimonianze teoriche e critiche da<br />
Cennino Cennini al Settecento, seguono un’analisi della sua realtà oggettiva legata al fare<br />
artistico (supporti e tecniche, tipologie) e cenni sui collezionisti e sui maggiori fondi museali<br />
di grafica. Il corso si completa con elementi relativi all’incisione (silografia, bulino,<br />
acquaforte) e alla conservazione del materiale grafico, offrendo altresì elementi per la sua<br />
catalogazione.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 273<br />
Bibliografia<br />
E. PARMA ARMANI, Disegno, in Le tecniche artistiche, a c. di C. MALTESE, Milano 1973, pp.<br />
235-255; G. GIUBBINI, E. PARMA ARMANI, Incisione e stampa, in Le tecniche artistiche, a cura<br />
di C. MALTESE, Milano 1973, pp. 257-306; AA. VV., Il Disegno. 1. Forme, tecniche, significati<br />
2. I grandi collezionisti; 3. Le collezioni pubbliche italiane, Milano 1992-1993 [1. pp. 187-<br />
245; 2. pp. 11-23; 28-35; 44-47; 50-54; 73; 85-88; 92-96; 114-139; 142-149; 158-160; 167-<br />
185; 208-246; 3. I pp. 23-26, 68-72, 130-136, 185-188; 3. II, pp. 37-39; 42-45; 181-184].<br />
Docente Mario Infelise<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: infelise@unive.it<br />
I semestre<br />
Storia del libro<br />
MARIO INFELISE ha insegnato nelle università di Milano e di Venezia. Gli interessi di ricerca sono<br />
orientati verso i problemi della produzione e della circolazione del libro e delle informazioni, dei<br />
sistemi di controllo e censura, dell’editoria popolare e di grande diffusione tra XVII e XIX secolo.<br />
Tra i suoi libri L’editoria veneziana nel ’700, Milano, Angeli, 1989; I libri proibiti, Roma-Bari, Laterza,<br />
1999, Prima dei giornali. Alle origini della pubblica informazione (sec. XVI-XVII), Roma-Bari, Laterza,<br />
2002.<br />
La disciplina pone al centro dei suoi interessi le grandi questioni della comunicazione e<br />
dell’informazione, nonché del ruolo e della funzione sociale e culturale della scrittura<br />
nella civiltà occidentale.<br />
I Modulo<br />
Il I modulo, di carattere generale, ha lo scopo di definire i contorni complessivi delle<br />
grandi questioni sull’argomento in una prospettiva essenzialmente storiografica. Saranno<br />
inoltre presi in considerazione i repertori e agli strumenti che consentono di orientarsi<br />
nella produzione editoriale del passato e del presente.<br />
Bibliografia<br />
A. BRIGGS, P. BURKE, Storia sociale dei media. Da Gutenberg a Internet, Bologna, Il Mulino,<br />
2002; L. BRAIDA, Stampa e cultura in Europa, Roma-Bari, Laterza, 2000<br />
Gli studenti che non sono in grado di frequentare devono aggiungere: D. MCKENZIE,<br />
Bibliografia e sociologia dei testi, Milano, edizioni Sylvestre Bonnard, 1999<br />
II Modulo<br />
Sarà affrontato in forma monografica il tema: Oralità e scrittura tra mondo antico e<br />
mondo moderno<br />
Bibliografia<br />
WALTER ONG, Oralità e scrittura. Le tecnologie della parola, Bologna, Il Mulino<br />
Gli studenti che non sono in grado di frequentare devono aggiungere un libro a scelta<br />
della seguente lista: C. CAPRA, V. CASTRONOVO, G. RICUPERATI, La stampa italiana dal<br />
Cinquecento all’Ottocento, Bari, Laterza, 1986; Storia della lettura nel mondo occidentale, a cura<br />
di G. CAVALLO, R. CHARTIER, Bari, Laterza, 1995; T. PLEBANI, Il genere dei libri. Milano,<br />
Angeli, 2001; R. DARNTON, Libri proibiti. Pornografia, satira e utopia all’origine della rivoluzione<br />
francese, Milano, Mondadori, 1997; G. FRAGNITO, La Bibbia al rogo, Bologna, Il
274 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Mulino, 1997; M. LOWRY, Il mondo di Aldo Manuzio. Affari e cultura nella Venezia del Rinascimento,<br />
Roma, Il Veltro, 1984; F. BARBIERATO, Nella stanza dei circoli. Clavicula Salomonis<br />
e libri di magia a Venezia nei secoli XVII e XVIII, Milano, Sylvestre Bonnard, 2002; G.<br />
TURI (a cura di), Storia dell’editoria nell’Italia contemporanea, Firenze, Giunti, 1997<br />
Modalità d’esame. Chi ha frequentato con regolarità le lezioni potrà sostenere una prova<br />
scritta sugli argomenti trattati nelle lezioni al termine del corso. Per gli altri la prova di<br />
esami è orale.<br />
Docente Maria Turchetto<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: turco@unive.it<br />
II semestre<br />
Storia del pensiero economico<br />
Per il curriculum del docente Maria Turchetto v. sopra Economia e stato sociale.<br />
L’insegnamento, pur focalizzando l’attenzione su un tema particolare, darà una panoramica<br />
complessiva delle principali teorie economiche.<br />
La dimensione internazionale dell’economia<br />
Il corso tratterà le principali elaborazioni della teoria economica in tema di relazioni internazionali:<br />
le teorie classiche del commercio internazionale tra XVIII e XIX secolo, le<br />
teorie dell’imperialismo che si sviluppano negli anni della prima guerra mondiale, le teorie<br />
del sottosviluppo e dello scambio ineguale del secondo dopoguerra e infine le recenti<br />
teorie del “sistema mondo”.<br />
Bibliografia<br />
DE MARCHI, LA GRASSA, TURCHETTO, Per una teoria della società capitalistica, Nis, 1994<br />
(capitoli 5, 6, 7); A. VITALE, I paradigmi dello sviluppo, Rubbettino, 1998; G. ARRIGHI, I cicli<br />
sistemici di accumulazione, Rubbettino, 1999<br />
Sulla prima parte del corso, relativa alle teorie classiche del commercio internazionale,<br />
alcuni brevi testi verranno forniti agli studenti durante le lezioni.<br />
Si consiglia la consultazione di un manuale di storia del pensiero economico, ad esempio<br />
J. K. GALBRAITH, Storia della economia, Bur, 2000 o W. J. BARBER, Storia del pensiero economico,<br />
Feltrinelli, 1992<br />
Modalità d’esame. Esame orale. Nota Bene. Gli studenti che sostengono l’esame nell’ambito<br />
del vecchio ordinamento dovranno integrare la bibliografia indicata con Aglietta, Lunghini,<br />
Sul capitalismo contemporaneo, Bollati Boringhieri 2001.<br />
Docente Bruna Bianchi<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: bbianchi@unive.it<br />
II semestre<br />
Storia del pensiero sociale contemporaneo<br />
BRUNA BIANCHI, laureata nel 1973 in Storia del movimento operaio, si è a lungo occupata della<br />
condizione operaia con particolare attenzione ai temi del lavoro e dell’emigrazione delle donne e dei
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 275<br />
minorenni dall’Unità al fascismo. Tra gli altri filoni di studio si ricorda: la riflessione sulla guerra e<br />
sulla pace nell’Ottocento, l’esperienza bellica di soldati e ufficiali durante il primo conflitto mondiale,<br />
la deportazione femminile nelle guerre coloniali e nel corso della seconda guerra mondiale. Fa<br />
parte del collegio dei docenti del Corso di specializzazione in Studi sulla cultura delle donne presso il<br />
Corso di Laurea in Lingue e Letterature Straniere e del Comitato scientifico dell’Historial de la<br />
Grande guerre, Péronne, Somme.<br />
La questione sociale<br />
Scopo del corso è quello di mettere a fuoco, in una prospettiva europea, il tema della<br />
questione sociale e delle sue trasformazioni storiche e teoriche a partire dalla Rivoluzione<br />
industriale. Le lezioni si soffermeranno in particolare sul tema della povertà analizzato<br />
attraverso le inchieste e le opere di riformatori sociali e pensatori politici<br />
Bibliografia<br />
B. BIANCHI (a cura di), Il pensiero sociale di Jane Addams, in corso di pubblicazione<br />
Una scelta di brani (per circa 200 pagine complessive) tratti da una antologia di scritti<br />
che sarà a disposizione degli studenti all’inizio delle lezioni.<br />
Modalità d’esame. Gli esami si svolgeranno sia in forma scritta che orale. Modalità di frequenza.<br />
Obbligatoria per gli studenti del Corso di laurea in Servizio sociale<br />
Docente Lucio Milano<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: lucio.milano@unive.it<br />
I semestre<br />
Storia del Vicino Oriente antico<br />
LUCIO MILANO si è laureato ed ha insegnato per diversi anni all’<strong>Università</strong> di Roma “La Sapienza”.<br />
Ha inoltre studiato ed insegnato negli Stati Uniti (UCLA e Cornell University). Si occupa in particolare<br />
di storia dell’area siro-mesopotamica tra III e II millennio a. C. Ha curato l’edizione di testi<br />
degli Archivi Reali di Ebla e si è a lungo dedicato ad aspetti di storia economica, soprattutto di storia<br />
dell’alimentazione. Da alcuni anni ha in corso ricerche che riguardano la regione dell’alto Khabur,<br />
dove dirige, per l’<strong>Università</strong> di Venezia, una missione archeologica sul sito di Tell Beydar in collaborazione<br />
con altre università europee.<br />
Il corso intende fornire un inquadramento generale delle civiltà del Vicino Oriente antico,<br />
con speciale attenzione per le aree della Siria-Palestina, della Mesopotamia, e<br />
dell’Anatolia. Si propone inoltre di fornire gli strumenti di base per la ricerca storica in<br />
questo settore.<br />
I Modulo<br />
Introduzione alla storia del Vicino Oriente antico<br />
Le lezioni verteranno sulla problematica generale della storia orientale antica. Verranno<br />
affrontati problemi di metodo attraverso casi di studio esemplificativi. Saranno approfonditi<br />
alcuni dei temi trattati nei manuali.<br />
Bibliografia<br />
M. LIVERANI, Antico Oriente. Storia società economia, Bari-Roma, Laterza, 1988 solo i capp.<br />
VIII-IX, XIII-XVI, XXVIII-XXIX; L. CAPOGROSSI ed altri, Storia antica e medievale, vol. I,<br />
Bologna, Zanichelli, 1999, capp. IV-XIV (a cura di L. Milano)
276 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
II Modulo<br />
Letteratura e politica nel mondo mesopotamico<br />
Si tratta di un corso monografico nel quale verranno esaminati in traduzione testi letterari<br />
babilonesi e assiri nel loro contesto e nelle loro implicazioni storico-politiche.<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia specifica sarà fornita durante il corso.<br />
Propedeuticità. Per seguire il corso monografico sarà necessario aver seguito un modulo<br />
di parte generale, o avere comunque acquisito una conoscenza di base della storia orientale<br />
antica.<br />
Modalità d’esame. I modulo: prova scritta; II modulo: orale. È prevista una breve tesina di<br />
approfondimento di uno dei testi trattati a lezione. Modalità di frequenza. La frequenza non<br />
è obbligatoria, ma è vivamente consigliata. Nota Bene. Per gli studenti non frequentanti il<br />
programma deve essere concordato con il docente.<br />
Storia della critica d’arte<br />
Docente Sergio Marinelli<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
II semestre<br />
I Modulo<br />
Nozioni di storia della critica d’arte<br />
Bibliografia<br />
J. VON SCHLOSSER MAGNINO, La Letteratura artistica. Manuale delle fonti della Storia<br />
dell’Arte moderna, Firenze, 1935, ed. aggiornata O. KURZ (a cura di), 1964<br />
II Modulo<br />
La Letteratura sul falso<br />
Bibliografia<br />
O. KURZ, Falsi e falsari, a cura di L. RAGGHIANTI COLLOBI, Vicenza, Neri Pozza, 1996<br />
G. PEREC, Storia di un quadro, Milano, Rizzoli, 1990<br />
E. HEBBORN, Troppo bello per essere vero, Vicenza, Neri Pozza, 1994<br />
Modalità d’esame. I modulo: scritto; II modulo: colloquio. Modalità di frequenza. Per i non<br />
frequentanti il programma concordato si trova presso il dipartimento.<br />
Docente Luigi Ruggiu<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: ruggiu@unive.it<br />
I semestre<br />
Storia della filosofia<br />
LUIGI RUGGIU (Sassari 1939). Professore ordinario di filosofia nei licei. Dopo aver ottenuto la libera<br />
docenza in filosofia teoretica ed essere stato assistente ordinario di filosofia teoretica e professore<br />
incaricato di storia della filosofia nella facoltà di lettere e filosofia dell’<strong>Università</strong> di Venezia, è di-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 277<br />
ventato professore ordinario di storia della filosofia dall’a. a. 1975. Preside della facoltà di Lettere e<br />
filosofia dal 1982 al 1994, componente del CUN. Si è occupato del problema del tempo in Aristotele,<br />
Hegel e nella filosofia contemporanea, di Parmenide e della genesi dell’ontologia, di filosofia della<br />
prassi, di filosofia dell’economia. Negli ultimi anni studia la filosofia hegeliana, di G. Bruno.<br />
I Modulo<br />
Lettura di testi classici: Aristotele, <strong>Ca</strong>rtesio, Kant. Il problema della genesi della socialità<br />
Lettura di testi classici in funzione della ricostruzione storica in alcuni autori quali Aristotele,<br />
<strong>Ca</strong>rtesio, Kant della giustificazione della socialità e della genesi<br />
dell’intersoggettività..<br />
Bibliografia<br />
Aristotele, Politica, Laterza editore; Aristotele, Etica Nicomachea, Laterza editore; Kant,<br />
Scritti politici, Utet; ABBAGNANO, Storia della filosofia, Utet, Torino.<br />
II Modulo<br />
Socialità e intersoggettività in Hegel<br />
Indagine sulla fondazione della società e dello stato e sulla genesi dell’intersoggettività<br />
in Hegel.<br />
Bibliografia<br />
G. W. F. HEGEL, Filosofia dello spirito jenese, a cura di G. CANTILLO, Laterza; G. W. F.<br />
HEGEL, Fenomenologia dello spirito, autocoscienza, ragione.; J. HYPPOLITE, Gensi e struttura<br />
della Fenomenologia dello spirito di Hegel, La Nuova Italia, capp. 1, 2, 3; T. PINKARD, Hegel’s<br />
Phenomenology: The Sociality of Reason, <strong>Ca</strong>mbridge University Press<br />
Modalità d’esame. Scritto e orale.<br />
Docente Lucio Cortella<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
sito web: www.unive.it/teoriacritica<br />
II semestre<br />
Storia della filosofia contemporanea<br />
LUCIO CORTELLA è nato nel 1953 ed è professore straordinario di Storia della Filosofia contemporanea.<br />
Membro fondatore del Seminario nazionale di Teoria critica e filosofia sociale di Gallarate, dirige il<br />
Seminario di teoria critica presso l’<strong>Università</strong> di Venezia. Più volte ospite di università tedesche, studioso<br />
di Hegel e della filosofia del Novecento, si occupa in particolare di teoria critica, dialettica,<br />
ermeneutica, filosofia pratica, teorie della razionalità e della modernità. È autore dei volumi Crisi e<br />
razionalità: da Nietzsche a Habermas (1981), Aristotele e la razionalità della prassi (1987), Dopo il sapere assoluto.<br />
L’eredità hegeliana nell’epoca post-metafisica (1995), Autocritica del moderno. Saggi su Hegel (2002),<br />
Dal soggetto al linguaggio (<strong>Ca</strong>foscarina, VI ed. 2004).<br />
I Modulo<br />
Istituzioni di Storia della Filosofia contemporanea<br />
Bibliografia<br />
L. CORTELLA, Dal soggetto al linguaggio. Un percorso nella filosofia contemporanea, VI. edizione,<br />
Venezia 2004 (dispensa distribuita dalla libreria <strong>Ca</strong>foscarina).
278 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Gli studenti non frequentanti integreranno lo studio della dispensa con la conoscenza di<br />
uno dei seguenti manuali: N. ABBAGNANO, Storia della Filosofia, Utet (vol. III-IV); S.<br />
MORAVIA, Filosofia, Le Monnier (vol. III); CIOFFI, GALLO, LUPPI, ZANETTE, Il testo filosofico,<br />
Bruno Mondadori (vol. III/2: Il Novecento)<br />
Propedeuticità. Si consiglia la frequenza del I modulo di Storia della filosofia, oppure di<br />
Storia della filosofia moderna prima di affrontare lo studio della Filosofia contemporanea.<br />
II Modulo<br />
Una dialettica senza sapere assoluto. Th. W. Adorno e il programma di una dialettica<br />
negativa<br />
Bibliografia<br />
TH. W. ADORNO, Dialettica negativa, Einaudi<br />
TH. W. ADORNO, Minima moralia, Einaudi<br />
Gli studenti non frequentanti (e tutti gli studenti del vecchio ordinamento) integreranno la<br />
bibliografia qui indicata con lo studio di una monografia a scelta fra le seguenti:<br />
A. CICATELLO, Dialettica negativa e logica della parvenza, Il Melangolo; F. JAMESON, Tardo<br />
marxismo. Adorno, il post-moderno e la dialettica, Manifestolibri; M. NARDI, Pensare nella verità.<br />
L’itinerario della ragione dialettica in Th. W. Adorno, Studium<br />
Modalità d’esame. La prova d’esame relativa al I. modulo sarà svolta in forma scritta. La<br />
prova d’esame relativa al II modulo sarà svolta in forma orale.<br />
Docente Andrea Suggi<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
Programma in via di definizione.<br />
Docente Dario Schioppetto<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: dariosch@unive.it<br />
II semestre<br />
Storia della filosofia del Rinascimento<br />
Storia della filosofia medievale<br />
DARIO SCHIOPPETTO. Nato a Mestre nel 1961, ha conseguito il dottorato in St. della Fil. Med. a<br />
Venezia, e si è perfezionato presso il CESCM dell’Univ. di Poitiers. Tra i suoi contributi Enciclopedia<br />
e Sacra Pagina tra VII e XII sec., in Lanfranco di Pavia e l’Europa del sec. XI, Roma 1993; «Studiose, non<br />
curiose». Note sul concetto di natura e scrittura in S. Bonaventura, “Doctor Seraphicus”, 1993-94; Dal laboratorio<br />
delle arti: la nuova organizzazione del sapere e il pensiero teologico, in Storia della teologia nel Medioevo,<br />
<strong>Ca</strong>sale Monf. 1996; L’ombra dell’eterno. Note sul tempo degli angeli, in Il tempo in questione, Milano 1997;<br />
“Inutilis est logica si sit sola”. L’organizzazione del sapere in Giovanni di Salisbury, in La Divisione della Filosofia<br />
e le sue Ragioni, <strong>Ca</strong>va de’ Tirreni 2001<br />
Istituzioni di Storia della Filosofia Medievale
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 279<br />
Bibliografia<br />
Un manuale a scelta tra i seguenti:<br />
A. DE LIBERA, Storia della filosofia medievale, Jaca Book, Milano, 1999; Storia della filosofia.<br />
II. Il Medioevo, a cura di P. ROSSI, C. A. VIANO, Laterza, Bari-Roma, 1994<br />
Inoltre tre capitoli a scelta da Le fonti del pensiero medievale, a cura di M. GARDINALI, L.<br />
SALERNO, presentazione di M. T. Beonio Brocchieri Fumagalli, Led, Milano, 1993.<br />
Nota Bene. L’esame accerterà anche la conoscenza degli argomenti trattati a lezione, da<br />
preparare sugli appunti e sul materiale fornito.<br />
Docente Lucio Cortella<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
sito web: www.unive.it/teoriacritica<br />
I semestre<br />
Storia della filosofia moderna<br />
Per il curriculum del docente Lucio Cortella v. sopra Storia della filosofia contemporanea.<br />
Istituzioni di Storia della Filosofia moderna<br />
Bibliografia<br />
È richiesta la conoscenza della storia della filosofia moderna da <strong>Ca</strong>rtesio a Hegel. A tal<br />
fine si raccomanda lo studio di uno dei seguenti manuali a scelta (limitatamente al periodo<br />
filosofico sopra indicato): N. ABBAGNANO, Storia della Filosofia, Utet, Vol. II e vol.<br />
III; S. MORAVIA, Filosofia, Le Monnier, vol. II e vol. III; CIOFFI, GALLO, LUPPI, VIGO-<br />
RELLI, ZANETTE, Il testo filosofico, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, vol. II e vol.<br />
III/1; E. CASSIRER, Storia della filosofia moderna, Einaudi, vol. II e vol. III.<br />
Modalità d’esame. La prova d’esame sarà svolta in forma scritta.<br />
Docente Isabella Adinolfi<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: sisa@unive.it<br />
II semestre<br />
Storia della filosofia morale<br />
ISABELLA ADINOLFI è ricercatrice presso il Dipartimento di Filosofia e T.d. S.. È membro del Centro<br />
italiano di studi superiori sulle Religioni, del Consiglio direttivo della Società italiana per gli<br />
studi kierkegaardiani e direttrice di NotaBene, rivista della medesima Società. Tra le sue opere di<br />
recente pubblicazione: Il cerchio spezzato. Linee di antropologia in Pascal e Kierkegaard, Città nuova, Roma<br />
2000; Leggere oggi Kierkegaard. NotaBene. Quaderni di Studi kierkegaardiani, I, Città nuova, Roma<br />
2000; Il religioso in Kierkegaard, Morcelliana, Brescia 2002; Diritti umani. Realtà e utopia, Città nuova,<br />
Roma 2003; L’arte dello sguardo. Kierkegaard e il cinema. NotaBene. Quaderni di studi kierkegaardiani, III,<br />
Città nuova, Roma 2003.<br />
I Modulo<br />
Introduzione alla storia della filosofia morale<br />
Il I modulo sarà dedicato a una presentazione di carattere generale della storia della filosofia<br />
morale: suo oggetto saranno, pertanto, i concetti fondamentali dell’etica, quali giustizia,<br />
bene, virtù, dovere, libertà, colti nelle diverse formulazioni a noi pervenute.
280 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Bibliografia<br />
Lo studente che segua con regolarità le lezioni avrà, alla fine del modulo, una preparazione<br />
sufficiente ad affrontare l’esame. Per chi non può frequentare, si consiglia la lettura<br />
di uno dei manuali qui di seguito indicati:<br />
J. MARITAIN, La filosofia morale. Esame storico e critico dei grandi sistemi, Morcelliana, Brescia,<br />
1999; J. ROHLS, Storia dell’etica, il Mulino, Bologna 1995; R. GUARDINI, Etica, Morcelliana,<br />
Brescia 2001<br />
II Modulo<br />
Esistenza autentica come scelta: la concezione kierkegaardiana della libertà<br />
La concezione della libertà come rapporto dialettico tra possibilità/necessità, attività/<br />
passività, dono/consenso, ossia la concezione della libertà nella sua dimensione esistenziale,<br />
come è stata pensata da Kierkegaard, costituisce il tema del II modulo<br />
Bibliografia<br />
S. KIERKEGAARD, L’equlibrio tra l’estetico e l’etico nell’elaborazione della personalità, qualsiasi<br />
edizione; S. KIERKEGAARD, Il concetto dell’angoscia, qualsiasi edizione.<br />
Seminari e altre attività integrative. A completamento del II modulo, verranno proiettati alcuni<br />
film di Dreyer e Bergman che hanno attinenza con il tema trattato. Introdurrà alla<br />
visione dei film Enrico Tommaso Spanio.<br />
Docente Giuseppe Goisis<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: goisis@unive.it<br />
I semestre II semestre<br />
Storia della filosofia politica<br />
GIUSEPPE GOISIS ha orientato le sue ricerche attorno ai fondamenti teorici del socialismo in Europa,<br />
concentrando i suoi studi, in particolare, attorno agli ultimi dieci anni dell’Ottocento e ai primi<br />
quindici anni del Novecento; ha indagato altresì lo statuto della persona e le basi valoriali della democrazia.<br />
Negli ultimi tre anni, ha focalizzato la sua riflessione sul pensiero morale e politico di<br />
Antonio Rosmini. Ha dedicato monografie a G. Sorel, E. Mounier, G. Bernanos e ha in preparazione<br />
un volume complessivo sugli aspetti etici e sociali della filosofia di H. Bergson. Infine, ha pubblicato<br />
due libri sulla questione della pace.<br />
Gli studenti verranno gradualmente avvicinati alle problematiche riguardanti la storia<br />
della filosofia politica, insistendo, in particolare, sulle origini del pensiero politico e sulla<br />
“svolta” significativa impressa dall’avvento della modernità. Alcune lezioni dedicate a tratti<br />
di metodologia.<br />
I Modulo - I semestre<br />
Lineamenti del pensiero politico di A. Rosmini<br />
Si lavorerà sul testo-base: A. ROSMINI, Filosofia della politica, a c. di S. COTTA, Milano,<br />
Rusconi.<br />
Bibliografia<br />
Oltre al testo di Rosmini, lo studente- per sostenere l’esame- dovrà approfondire una<br />
monografia critica sul pensiero politico dello stesso Rosmini; si segnala: P. P. OTTO-<br />
NELLO, Rosmini: l’ordine del sapere e della società, Città Nuova, Roma.
II Modulo - II semestre<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 281<br />
Il volto del dio della guerra è divenuto indistinto<br />
Un dono, tra quelli meno desiderabili, della globalizzazione è la “guerra globale”, cioè<br />
una guerra condotta al di là di ogni distanza e confine, con armi caratterizzate da una crescente<br />
distruttività. Si teorizza, inoltre, una guerra preventiva, che possa risolvere i dilemmi<br />
della sicurezza nazionale, ma l’ossessione della sicurezza può comportare rischi<br />
crescenti di destabilizzazione. Guerre senza limiti, guerre “asimmetriche” e guerre dimenticate,<br />
in un mondo nel quale ogni evento traumatico ha infinite ed imprevedibili ripercussioni.<br />
La competizione fra le civiltà ed il ruolo delle tradizioni etiche e religiose.<br />
Bibliografia<br />
M. KALDOR, Le nuove guerre, <strong>Ca</strong>rocci, Roma; C. GALLI, La guerra globale, il Mulino, Bologna;<br />
F. ANDREATTA, Istituzioni per la pace, il Mulino, Bologna<br />
Modalità d’esame. Sono previste alcune esercitazioni, per incoraggiare l’approfondimento<br />
personale delle principali questioni focalizzate nel corso. La partecipazione è facoltativa e<br />
la bibliografia verrà integrata via via. Seminari e altre attività integrative. Potranno aver luogo<br />
incontri seminariali, su temi richiesti da un certo numero di studenti, che si impegnino<br />
ad analizzare ed approfondire alcuni aspetti, esponendo e discutendo sintesi delle loro ricerche.<br />
Di tale partecipazione diretta si terrà conto in sede d’esame.<br />
Docente Stefano Maso<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
sito web: http: //www1.provincia.venezia.it/nemus/org_int.htm<br />
e-mail: maso@unive.it<br />
I semestre<br />
Storia della filosofia tardo antica<br />
STEFANO MASO, laureato in Lettere antiche (1977) e in Filosofia (1986). È membro della redazione<br />
di “Lexis. Poetica, retorica e comunicazione nella tradizione classica”, Amsterdam. Si è occupato di<br />
sofisti e presofisti, di epicureismo e stoicismo. Recenti pubblicazioni: Sofisti: Protagora, Gorgia, Dissoì<br />
Lógoi. Una reinterpretazione dei testi, a cura di S. Maso e C. Franco: Zanichelli 1995; La decisione di significare.<br />
Il libro ‘gamma’ di Aristotele, a cura di B. <strong>Ca</strong>ssin, Michel Narcy; ed. it. a cura di S. Maso: Zanichelli,<br />
1998; S. Maso, Lo sguardo della verità. Cinque studi su Seneca: Il Poligrafo 1999; Antiaristotelismo,<br />
a cura di C. Natali e S. Maso: Hakkert 1999; S. Maso, ‘Pròlepsis’ agostiniana, in “Lexis” 20<br />
(2002), pp. 213-226; Plato physicus, a cura di C. Natali e S. Maso: Hakkert 2003.<br />
Com’erano organizzate nell’antichità e nella tarda antichità le scuole di filosofia?<br />
Anche Cicerone fu allievo di scuola, ma intravide per sé e per la latinità un ruolo speciale.<br />
È possibile studiarne la formazione e capirne l’atteggiamento prudente, a volte scettico<br />
ma retoricamente agguerrito?<br />
Le scuole antiche di filosofia. Un allievo speciale: Cicerone<br />
Stoicismo ed epicureismo; Platone ed Aristotele a Roma. La formazione filosofica di<br />
Cicerone. Gli Academica.<br />
Bibliografia<br />
Per quanto concerne le fonti antiche, ci si richiamerà all’opera filosofica di Cicerone -<br />
in particolare agli Academica, cfr. l’edizione di H. RACKHAM, <strong>Ca</strong>mbridge Mass. London,<br />
Loeb 1933 (più volte riedita) - di cui si forniranno in fotocopia le parti indispensabili.
282 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
È importante la conoscenza del capitolo Luoghi e scuole del sapere filosofico in Grecia antica<br />
di C. NATALI e pubblicato nella dispensa di Istituzioni di storia della filosofia antica (2001-<br />
2002).<br />
Di riferimento ed eventualmente di approfondimento saranno principalmente i seguenti<br />
volumi: P. GRIMAL, Cicerone, Milano, Garzanti 1987 ss.; P.L. DONINI, Le scuole<br />
l’anima l’impero: la filosofia antica da Antioco a Plotino, Torino, Rosenberg & Sellier, 1982;<br />
Philosophia togata, a cura di J. BARNES, M. GRIFFIN, Oxford – Clarendon Press, vol. I<br />
(1989); vol. II (1997).<br />
Modalità d’esame. Colloquio orale sui temi affrontati durante il corso, con riferimento ad<br />
alcuni testi di Cicerone per lo più in traduzione. Nota Bene. Si presuppone solo una conoscenza<br />
a livello generale della storia della filosofia antica. Per perfezionarla si può profittare<br />
di C. LÉVI, Le filosofie ellenistiche, Torino, Einaudi, 2002. Seminari e altre attività integrative.<br />
Non sono previsti; tuttavia il corso idealmente si allaccia al I modulo di Origini greche della<br />
tradizione filosofica europea (C. Natali).<br />
Storia della fotografia<br />
Docente Italo Zannier<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
I semestre<br />
ITALO ZANNIER si occupa di fotografia, in tutti i suoi aspetti e particolarmente della sua storia, dal<br />
1952. Ha insegnato in varie <strong>Università</strong>, tra cui la Facoltà di Architettura di Venezia, e pubblicato<br />
innumerevoli saggi, tra i quali: Storia e tecnica della fotografia, Laterza, Bari, 1982-1984, Storia della fotografia<br />
italiana, Laterza, Bari, 1986; L’occhio della fotografia, Nis, Roma, 1988; Leggere la fotografia, Nis,<br />
Roma, 1993, Le grand tour, <strong>Ca</strong>nal & stamperia, Venezia, 1997. Ha curato molte rassegne internazionali<br />
di fotografia, ed è curatore della collana: “fotologia”, Alinari, Firenze, e della rivista “Fotostorica”,<br />
<strong>Ca</strong>nova, Treviso. Con Daniela Tartaglia ha pubblicato un volume sulla tutela della fotografia: La<br />
fotografia in archivio, Sansoni, Milano.<br />
I Modulo<br />
Fondamenti di storia della fotografia<br />
Bibliografia<br />
I. ZANNIER, Storia e tecnica della fotografia, Laterza, 2000<br />
II Modulo<br />
Tutela e conservazione della fotografia<br />
Bibliografia<br />
I. ZANNIER, D. TARTAGLIA, Gli archivi della fotografia, Firenze, Sansoni, 2000<br />
Modalità d’esame. I modulo esame scritto - II modulo esame orale. Nota Bene. Altre indicazioni.<br />
Lo studente può utilizzare altri testi, alternativi o integrativi, concordandoli con il<br />
docente.
Docente Francesco Bruni<br />
Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />
e-mail: fbruni@unive.it<br />
II semestre<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 283<br />
Storia della lingua italiana<br />
FRANCESCO BRUNI (Perugia 1943) è Accademico della Crusca e socio dell’Istituto Veneto. Il suo<br />
ultimo libro è La città divisa. Le parti e il bene comune da Dante a Guicciardini, Bologna, il Mulino, 2003.<br />
Il programma di Storia della lingua italiana intende fornire alcune chiavi e strumenti<br />
per la lettura e l’interpretazione dei testi antichi e moderni della tradizione italiana, dalle<br />
origini ai tempi nostri.<br />
I Modulo<br />
La grammatica storia dell’italiano<br />
Dal latino all’italiano antico, e dall’italiano antico all’italiano moderno. Cenni sulle varietà<br />
dialettali principali.<br />
Bibliografia<br />
G. PATOTA, Lineamenti di grammatica storica dell’italiano, Bologna, il Mulino, 2002<br />
II Modulo<br />
L’italiano letterario: caratteri originari e vicende storiche<br />
L’invenzione dello spazio letterario italiano. Italiano delle origini, italiano “argenteo”,<br />
italiano moderno. Italiano letterario, storia dell’istruzione, storia politica.<br />
Bibliografia<br />
F. BRUNI, L’italiano letterario nella storia, Bologna, il Mulino, 2002.<br />
Lettura commentata di due canti della Divina commedia, di una novella del Decameron, di<br />
un capitolo dei Promessi Sposi, di un capitolo dei Malavoglia.<br />
Modalità d’esame. Per il I modulo si prevede un esame scritto; per il II modulo l’esame è<br />
solo orale.<br />
Docente Luca Mondin<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
sito web: http: //lettere2.unive.it/lmondin/<br />
e-mail: mondin@unive.it<br />
I semestre<br />
Storia della lingua latina<br />
Per il curriculum del docente Luca Mondin v. sopra Introduzione allo studio del latino B (D-O).<br />
I Modulo<br />
Lineamenti di storia della lingua latina<br />
Origini, evoluzione ed esiti del sistema linguistico latino, dalla matrice protoindoeuropea<br />
allo sviluppo delle lingue romanze.
284 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni, integrati da un’apposita dispensa reperibile secondo le indicazioni<br />
del docente.<br />
Gli studenti che intendono sostenere l’esame nell’ambito del vecchio ordinamento, sono<br />
tenuti alla conoscenza dei seguenti manuali: 1.) A. TRAINA, G. BERNARDI PERINI,<br />
Propedeutica al latino universitario, Bologna, Pàtron, 1992 (IV ed. o successive), capitoli I-<br />
VIII (ne sono dispensati gli studenti iteranti e quanti alla data dell’esame risultino aver<br />
già sostenuto l’esame di Letteratura latina); 2.) F. STOLZ, A. DEBRUNNER, W.P.<br />
SCHMID, Storia della lingua latina, trad. it., Bologna, Pàtron, 1993, ovvero: L. R. PALMER,<br />
La lingua latina, trad. it. Torino, PBE, 1977 e ristampe, parte I.<br />
Gli studenti quadriennali che intendono iterare l’esame dovranno sostituire il manuale<br />
di cui al punto 2) con una monografia o una serie di brevi saggi da concordare con il<br />
docente.<br />
Propedeuticità. Per gli studenti triennali, l’approccio all’esame è consentito solo dopo aver<br />
conseguito 10/12 CFU in discipline del settore scientifico-disciplinare di Lingua e letteratura<br />
latina e, possibilmente, 8 CFU in una o più Discipline linguistiche.<br />
II Modulo<br />
Il linguaggio dei libri<br />
Cenni di storia del lessico librario latino attraverso un’antologia di testi poetici, dall’età<br />
classica al periodo tardoantico.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni, da integrare con la lettura dei seguenti saggi:<br />
T. KLEBERG, Commercio librario ed editoria nel mondo antico, e G. CAVALLO, Libro e pubblico<br />
alla fine del mondo antico, in: G. CAVALLO (a cura di), Libri editori e pubblico nel mondo antico.<br />
Guida storica e critica, Roma-Bari, Laterza, 1984³ e ristampe, pp. 25-132;<br />
G. CAVALLO, Testo, libro, lettura, in: AA. VV., Lo spazio letterario di Roma antica, II, La circolazione<br />
del testo, Roma, Salerno, 1989, pp. 307-341<br />
I testi latini oggetto del modulo saranno distribuiti a cura del docente; gli studenti quadriennali<br />
aggiungeranno la lettura dei seguenti capitoli delle Noctes Atticae di Aulo Gellio<br />
(in qualsiasi edizione italiana con testo latino a fronte): I, 21; II, 3; IX, 4; XVIII, 5.<br />
Propedeuticità. Per gli studenti triennali, l’approccio all’esame è consentito solo dopo aver<br />
superato la prova relativa al I modulo.<br />
Modalità d’esame. I modulo: test scritto (facoltativamente aperto anche agli studenti quadriennali).<br />
II modulo: colloquio orale. Nota Bene. Gli studenti impossibilitati a una regolare<br />
frequenza sono invitati a contattare per tempo il docente per valutare adeguate integrazioni<br />
o alternative al programma d’esame.<br />
Docente responsabile Giordana Trovabene<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: trovagio@unive.it<br />
contratto integrativo di Storia della miniatura: Simonetta Nicolini<br />
II semestre<br />
Storia della miniatura
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 285<br />
Per il curriculum della docente Giordana Trovabene v. oltre Storia dell’arte medievale A.<br />
SIMONETTA NICOLINI, laureata in lettere presso l’<strong>Università</strong> di Bologna, specializzata in Storia<br />
dell’arte Medievale, si occupa di miniatura medievale e rinascimentale con particolare riferimento<br />
all’area emiliano-romagnola.<br />
Introduzione alla storia della miniatura<br />
Il corso intende affrontare i principali problemi relativi al codice miniato come manufatto,<br />
in relazione alla sua confezione; ai metodi operativi praticati negli scriptoria e nelle<br />
botteghe di miniatori; alle tipologie decorative; alle categorie d’uso; al rapporto tra testo e<br />
immagine e le strutture di impaginazione; ai contratti e alle indicazioni iconografiche dei<br />
copisti; al rapporto pittura/miniatura; alla tecnica.<br />
Bibliografia<br />
J. J. G. ALEXANDER, Mediaval Illuminators and their Methods of Work, London-New Haven<br />
1992; o O. PÄCHT, La miniatura medievale, ed. it. Torino, 1987.<br />
Oltre agli appunti e ai materiali forniti a lezione per la preparazione dell’esame è indispensabile<br />
lo studio dei seguenti testi: Voce Miniatura, in Enciclopedia tematica aperta -<br />
Arti Minori, Milano, Jaca Book, 2000, pp. 186-249; Elenco dettagliato di elementi per la<br />
descrizione del manoscritto, in Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento,<br />
a cura di V. JEMOLO, M. MORELLI, Roma, 1990, pp. 21-40; B. BAROFFIO, I manoscritti<br />
liturgici, in Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento, a cura<br />
di V. JEMOLO, M. MORELLI, Roma 1990, pp145-168; J. J. G. ALEXANDER, Mediaval Illuminators<br />
and their Methods of Work, London-New Haven 1992 (e successive edizioni), pp.<br />
35-51 (Technical Aspects of the Illumination of a Manuscript, Programmes and Instructions<br />
for Illuminators); o, De arte illuminandi, a cura di F. BRUNELLO, Vicenza, varie<br />
edd.<br />
Modalità d’esame. colloquio orale. Modalità di frequenza. la frequenza non è obbligatoria,<br />
ma consigliata. Nota Bene. La conoscenza degli elementi generali del programma sarà arricchita<br />
anche dall’analisi di codici miniati presso la Biblioteca Malatestiana di Cesena.<br />
Seminari e altre attività integrative. Saranno organizzati dei seminari e altre attività durante il<br />
corso.<br />
Storia della musica rinascimentale veneta<br />
Docente Elena Quaranta<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: equaranta@inwind.it<br />
I semestre<br />
ELENA QUARANTA, ha pubblicato una monografia sul tema della diffusione della musica sacra presso<br />
le chiese veneziane nei secoli XV-XVI: Oltre San Marco, Firenze, Olschki, 1998. Coordina gruppi<br />
di ricerca sulla bibliografia sistematica della musica sacra a stampa e sulla storia della editoria musicale<br />
veneziana. Ha coordinato con David Bryant il seminario internazionale di studi sulla produzione<br />
e il consumo della musica sacra presso la Fondazione Ugo e Olga Levi (maggio 2000)<br />
Il corso tratterà delle varie situazioni tipiche del far musica nel Rinascimento a partire<br />
dall’esame diretto di varie categorie di fonti, delle prassi esecutive nei diversi contesti presi<br />
in esame e del ruolo della stampa musicale nel Cinquecento.
286 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
La musica a Venezia nell’età della nascita e della fioritura della stampa<br />
Fra gli argomenti trattati sarà privilegiata la relazione colto/popolare e verrà evidenziato<br />
il ruolo e il peso della tradizione non scritta nella cultura musicale veneta.<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia verrà fornita e discussa nel corso delle lezioni.<br />
Modalità d’esame. Per poter sostenere l’esame come frequentanti si richiede la presenza<br />
degli studenti ad almeno i due terzi delle lezioni. Per i non frequentanti verrà reso noto<br />
un programma alternativo all’inizio delle lezioni.<br />
Docente Mirella Chiaranda<br />
Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />
e-mail: mirella.chiaranda@unipd.it<br />
II semestre<br />
Storia della pedagogia<br />
MIRELLA CHIARANDA è professore ordinario di “Storia della pedagogia” presso la Facoltà di Scienze<br />
della formazione dell’<strong>Università</strong> di Padova ed è membro del dottorato di ricerca in Scienze pedagogiche<br />
e didattiche (sede amministrativa Padova). Si occupa di storia delle teorie pedagogiche (‘800 e<br />
’900), di storia delle istituzioni educative (famiglia e scuola), di storia delle marginalità sociali ed<br />
educative dell’infanzia e della condizione femminile.<br />
Il pragmatismo pedagogico di John Dewey<br />
Il corso presenta alcune teorie della educazione e dei sistemi formativi europei dall’età<br />
moderna ai nostri giorni. Discute la teoria pedagogica di John Dewey in relazione al<br />
pragmatismo.<br />
Bibliografia<br />
F. CAMBI, Manuale di storia della pedagogia, Laterza, Roma-Bari, 2003, parti III e IV, pp.<br />
95-378; J. DEWEY, Democrazia ed educazione, trad. it, La Nuova Italia, Firenze 1994 (ultima<br />
edizione).<br />
Modalità d’esame. colloquio orale.<br />
Storia della Repubblica di Venezia nell’età moderna<br />
Docente Giuseppe Del Torre<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
sito web: http: //lettere2.unive.it/deltorre/corso/index.htm<br />
e-mail: deltorre@unive.it<br />
I semestre<br />
GIUSEPPE DEL TORRE, laureato in Lettere a Venezia nel 1982, ha proseguito gli studi alla Scuola<br />
normale di Pisa. Ha insegnato a Trieste dal 1990, ed è a Venezia dal 1995. Ha pubblicato, tra l’altro,<br />
i volumi Venezia e la terraferma dopo la guerra di <strong>Ca</strong>mbrai. Fiscalità e amministrazione (1515-1530), Milano,<br />
1986 e II Trevigiano nel secolo XV e XVI. L’assetto amministrativo e il sistema fiscale, Treviso-Venezia,<br />
1990. Studia ora i rapporti tra potere politico e istituzioni ecclesiastiche in età moderna con particolare<br />
riguardo alla Repubblica di Venezia. È coordinatore della redazione di Storia di Venezia. Materiali
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 287<br />
per la ricerca e membro del comitato di coordinamento di Storia moderna.<br />
Risorse on-line per la storia moderna <br />
Il corso incentra l’attenzione sulla società veneziana in età moderna ed in particolare sui<br />
suoi aspetti politico-istituzionali, economici e culturali e sulle strette relazioni intercorrenti<br />
tra essa e la realtà veneta, italiana, europea e mediterranea.<br />
I Modulo<br />
La Repubblica di Venezia, secoli XV- XVIII<br />
Lineamenti generali della storia veneziana, con particolare attenzione alle strutture socio-istituzionali<br />
Bibliografia<br />
G. COZZI, M. KNAPTON, La Repubblica di Venezia nell’età moderna. Dalla guerra di Chioggia<br />
al 1517, Torino, Utet, 1986; e G. COZZI, M. KNAPTON, G. SCARABELLO, La Repubblica<br />
di Venezia nell’età moderna. Dal 1517 alla fine della Repubblica, Torino, Utet, 1992;<br />
I frequentanti utilizzeranno i due volumi ad integrazione degli appunti delle lezioni.<br />
I non frequentanti sostituiranno gli appunti dalle lezioni con le pp. 99-253 del primo<br />
volume sopra indicato e con i capitoli I, III, V, VI, VII, IX, XII, XV, della parte I, e i capitoli<br />
I-IV della parte II del secondo volume sopra indicato<br />
II Modulo<br />
Finanze pubbliche e ricchezza privata<br />
Le vicende generali della politica finanziaria e fiscale veneziana e i loro risvolti sulla società<br />
veneziana e veneta<br />
Bibliografia<br />
L. PEZZOLO, Il fisco dei veneziani. Finanza pubblica ed economia tra XV e XVII secolo, Cierre<br />
edizioni, Verona, 2003<br />
I frequentanti utilizzeranno il volume ad integrazione degli appunti delle lezioni.<br />
I non frequentanti, oltre al volume di Pezzolo prepareranno l’esame anche sul saggio di<br />
A. ZANNINI, La finanza pubblica: bilanci, fisco, moneta e debito pubblico, in Storia di Venezia<br />
dalle origini alla caduta della Serenissima, VIII, L’ultima fase della Serenissima, a cura di P. DEL<br />
NEGRO, P. PRETO, Roma, IEI, 1998, pp. 431-477<br />
Propedeuticità. Storia della repubblica di Venezia in età moderna, I modulo<br />
Docente Mario Galzigna<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
II semestre<br />
I Modulo<br />
Storia della scienza<br />
Per una storia epistemologica delle scienze<br />
Il I modulo, di carattere generale, intende mettere a fuoco l’oggetto ed i metodi della<br />
storia delle scienze. Verrà affrontata, in particolar modo, la vexata quaestio del rapporto tra
288 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
storia interna e storia esterna delle scienze, nella prospettiva di un’imprescindibile connessione<br />
tra i due approcci e con esemplificazioni tratte da differenti discipline scientifiche.<br />
Verrà presentata agli studenti la linea di ricerca (da Bachelard a <strong>Ca</strong>nguilhem, da Foucault<br />
a Hacking) che mette in primo piano la necessità di integrare l’approccio epistemologico<br />
e l’approccio storico.<br />
Verrà inoltre messo in luce, in chiave epistemologica, il ruolo della storia delle scienze<br />
all’interno dei programmi di ricerca scientifica, con esempi tratti da vari ambiti specialistici<br />
(fisica, scienze del vivente, medicina e psichiatria, scienze dell’uomo). Ne emergerà la<br />
nuova figura di uno storico della scienza che diventa interlocutore non solo degli storici e<br />
dei filosofi, ma anche degli scienziati militanti: capace, quindi, di rappresentare – oltre che<br />
un’istanza di ricerca tradizionale e diacronica – anche una componente interna, produttiva<br />
e propulsiva, delle singole discipline scientifiche. Verranno presentati e discussi i casi esemplari<br />
di due premi Nobel, diventati storici della loro disciplina: il fisico Ilya Prigogine<br />
e il biologo molecolare François Jacob.<br />
Bibliografia<br />
G. CANGUILHEM, Etudes d’histoire et de Philosophie des Sciences, Librairie philosophique J.<br />
Vrin, Paris, 1975; M. FOUCAULT, Archeologia del sapere, Rizzoli, Milano, 1980; T. KUHN,<br />
La struttura delle rivoluzioni scientifiche. Come mutano le idee della scienza, Einaudi, Torino,<br />
1982; M. FOUCAULT, Nascita della clinica. Una archeologia dello sguardo medico, Einaudi,<br />
Torino, 1998 (nuova edizione); F. JACOB, La logica del vivente. Storia dell’ereditarietà, Einaudi,<br />
Torino, 1983; M. GALZIGNA, La malattia morale. Alle origini della psichiatria moderna,<br />
Marsilio, Venezia, 1992.<br />
II Modulo<br />
Michel Foucault: la follia e la psichiatria<br />
Il II modulo, di carattere monografico, verrà dedicato alla ricerca di Michel Foucault ed<br />
al suo rapporto con le problematiche della follia e della psichiatria.<br />
Si descriverà il percorso di Foucault focalizzando, al suo interno, la rilevanza strategica<br />
del tema follia/psichiatria. Verrà svolta un’approfondita riflessione sulla possibilità di utilizzare<br />
criticamente l’approccio “archeologico” e “genealogico” foucaultiano, sia rispetto<br />
ad un ripensamento critico delle matrici storiche della psichiatria contemporanea, sia rispetto<br />
alla necessità di problematizzare gli assetti epistemologici delle discipline che confluiscono,<br />
oggi, nella clinica delle malattie mentali.<br />
Bibliografia<br />
M. FOUCAULT, Storia della Follia nell’età classica, Rizzoli, Milano, 1992; M. FOUCAULT,<br />
Gli anormali, Feltrinelli, Milano, 2000; M. FOUCAULT, Il potere psichiatrico, Feltrinelli, Milano,<br />
2003 (in press); M. FOUCAULT (a cura di), Io, Pierre Rivière, avendo sgozzato mia<br />
madre, mia sorella e mio fratello…Un caso di parricidio nel XIX secolo, Einaudi, Torino, 1976<br />
(con interventi di J.-P. Peter, M. Foucault, P. Moulin, B. Barret-Kriegel, P. Riot, R.<br />
<strong>Ca</strong>stel, A. Fontana); H. L. DREYFUS, P. RABINOW, La ricerca di Michel Foucault. Analitica<br />
della verità e storia del presente, Ponte alle Grazie, Firenze, 1989; AA. VV., Effetto Foucault,<br />
Feltrinelli, Milano, 1984 (con interventi di A. Fontana, P. Veyne, M. Vegetti, P. A. Rovatti,<br />
C. Sini, M. Galzigna, F. Guattari, M. Perrot, M. De Certeau, ecc.).<br />
Nota Bene. Ricevimento studenti dopo la lezione.
Docente Gino Benzoni<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
II semestre<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 289<br />
Storia della storiografia moderna<br />
GINO BENZONI è laureato in lettere e da tempo è ordinario presso l’<strong>Università</strong> di Venezia. Menzionabili,<br />
tra le sue pubblicazioni più recenti, Da Palazzo Ducale. Studi sul Quattro-Settecento veneto, Venezia,<br />
Marsilio, 1999, e Del dialogo, del silenzio e di altro, Firenze, Olschki, 2001.<br />
I Modulo<br />
Lineamenti generali di storia della storiografia. Formazione e circolazione delle conoscenze<br />
Bibliografia<br />
B. CROCE, Teoria e storia della storiografia, Milano, Adelphi, 1990 (o una qualsiasi edizione<br />
antecedente), parte II<br />
P. BURKE, Storia sociale della conoscenza. Da Gutenberg a Diderot, Bologna, Il Mulino, 2002<br />
II Modulo<br />
Dalla politica alla storia: Francesco Guicciardini<br />
Bibliografia<br />
A. ASOR ROSA, Ricordi di Francesco Guicciardini e M. S. Sapegno, Storia d’Italia di Francesco<br />
Guicciardini, in Letteratura italiana. Le opere, II, Torino 1993, rispettivamente alle<br />
pp. 3-94 e 125-178<br />
Richiesta altresì la lettura di almeno 200 pagine guicciardiniane stralciabili a scelta e dei<br />
Ricordi e della Storia d’Italia<br />
Modalità d’esame. L’esame è finalizzato a valutare, oltre alla preparazione, la capacità espositiva<br />
e argomentativa dello studente. Modalità di frequenza. Auspicata, ma non imposta,<br />
la frequenza. Seminari e altre attività integrative. Spesso le lezioni proseguono con articolazione<br />
seminariale<br />
Docente Giovanni Dore<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: dore@unive.it<br />
II semestre<br />
Storia dell’antropologia<br />
Per il curriculum del docente Giovanni Dore v. sopra Antropologia culturale.<br />
Storia degli studi e della ricerca etnologica<br />
Bibliografia<br />
U. FABIETTI, Storia dell’Antropologia, Zanichelli, Bologna 2001<br />
Una monografia etnografica a scelta in una lista proposta dal docente (si terrà conto di<br />
eventuali interessi areali e tematici specifici). I non frequentanti presentano una secon-
290 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
da monografia e devono obbligatoriamente prendere contatto con il docente almeno<br />
due volte, all’inizio e prima della fine del corso.<br />
Modalità d’esame. La verifica d’esame consiste in uno scritto. Modalità di frequenza. Questo<br />
modulo presuppone la frequenza del modulo introduttivo alle etno-antropologie denominato<br />
Etnoantropologia (soluzioni differenti vanno concordate con i docenti dell’area).<br />
Nota Bene. Gli studenti che hanno particolare interesse per le etno-antropologie troveranno<br />
utile informarsi delle iniziative del settore presso il LEAR, Laboratorio etnoantropologico<br />
di formazione e ricerca (lear@unive.it) della Facoltà di Lettere e Filosofia,<br />
aperto anche alla collaborazione volentaria degli studenti e alla valutazione di tirocinio<br />
(soprattutto dell’indirizzo demo-etno-antropologico ed ambientale del corso di laurea in<br />
Conservazione dei beni culturali). Gli orari di ricevimento verranno comunicati all’inizio<br />
del semestre presso il dipartimento di Studi storici. È previsto il ricevimento elettronico<br />
(dore@unive.it).<br />
Storia dell’architettura moderna<br />
Docente (I modulo) Elisabetta Molteni<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: elieni@unive.it<br />
Docente (II modulo) Vincenzo Fontana<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: fonvi@unive.it<br />
I semestre<br />
ELISABETTA MOLTENI è laureata in architettura e dottore di ricerca in Storia dell’architettura e<br />
dell’urbanistica (IUAV). Le sue ricerche riguardano principalmente l’architettura tra Cinque e Settecento.<br />
Ha pubblicato fra l’altro: L’albergo dei Poveri di Genova (in: A. Guerra, E. Molteni, P. Nicoloso,<br />
Il trionfo della miseria, introd. di B. Pullan, Milano, Electa 1995); Pubblico e architettura a Venezia nel<br />
Settecento (in: L’edilizia pubblica nell’età dell’Illuminismo, a cura di G. Simoncini, Firenze, Olschki 2000;<br />
La scienza del fortificare (in E. Concina, E. Molteni, «La fabrica della fortezza». L’architettura militare di<br />
Venezia. secc. XII-XVIII, Verona, 2001).<br />
VINCENZO FONTANA (Ravenna, 1946) è stato assistente all’IUAV e professore incaricato di Storia<br />
dell’Arte contemporanea in questa <strong>Università</strong>. Vinto il concorso a ordinario, ha insegnato al Politecnico<br />
di Torino e poi a Venezia Storia dell’urbanistica e dell’architettura. Ha studiato la teoria architettonica<br />
del Cinquecento, l’architettura civile e industriale dell’Italia giolittiana e diretto ricerche<br />
su giardini storici del Veneto e sull’archeologia industriale. Ha curato la catalogazione informatica<br />
dei giardini storici del Brenta e delle immagini delle città venete fra i secc. XV e XIX. È coordinatore<br />
del dottorato di ricerca in storia e archeologia e storia dell’arte.<br />
Nel corso si prendono in esame alcune architetture, gli autori, i committenti fra i più<br />
significativi in ambito italiano ed europeo dal ’400 e al ’900. Si trattano inoltre le principali<br />
teorie architettoniche e lo sviluppo delle città, dei parchi e del paesaggio.<br />
I Modulo<br />
L’architettura dal Quattrocento al Settecento<br />
Attraverso una scelta di opere tra le più significative, il corso affronta alcuni temi della<br />
ricerca architettonica tra Quattrocento e Settecento quali: i modelli dell’antico; architettura<br />
e scienza; Stato e architettura.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 291<br />
Bibliografia<br />
Uno a scelta fra i manuali di base: R. DE FUSCO, Mille anni di architettura in Europa, Bari,<br />
Laterza, 2001 (1993), capp. 3-6; D. WATKIN, Storia dell’architettura Occidentale, Bologna,<br />
Zanichelli, 1999 (1986), capp. 5-7; altri testi, ugualmente necessari, vengono segnalati<br />
durante le lezioni.<br />
II Modulo<br />
Storicismo e revival, versus modernismo in Italia e in Europa nell’800 e nel ’900<br />
Il neoclassicismo in Europa e in Italia, Milano e S. Pietroburgo, Regent’s Park a Londra<br />
e il tempio di Possagno. Il revival medievale: Pugin, Ruskin e Viollet-le-duc. Jappelli e<br />
Boito a Padova. L’architettura dell’Italia unita. Roma capitale. L’art nouveau in Europa. Il<br />
futurismo e il movimento moderno. Razionalismo e monumentalismo nell’Italia fascista.<br />
Bibliografia<br />
D. WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 1999, capp. 8, 9, 10<br />
V. FONTANA, Profilo di architettura italiana del Novecento, Marsilio, Venezia 1999, capp. 1,<br />
2, 3, 4. Per un approfondimento facoltativo, ma premiato: R. DE FUSCO, L’architettura<br />
dell’ottocento, Utet, Torino 1980.<br />
Si consiglia inoltre lo studio dell’architettura, nei limiti cronologici indicati, sui manuali<br />
di storia dell’arte consigliati per gli altri esami.<br />
Propedeuticità. I modulo di storia dell’architettura, storia dell’arte contemporanea e storia<br />
dei materiali e delle tecniche architettoniche. Modalità d’esame. I modulo: prova scritta e<br />
discussione alla registrazione del voto. II modulo: prova scritta. Modalità di frequenza. I<br />
modulo: gli studenti non frequentanti sono invitati a concordare un argomento da approfondire.<br />
II modulo: si consiglia la frequenza alle lezioni, per seguire la proiezione delle<br />
immagini. e non si prevedono programmi alternativi per i non frequentanti. Seminari e<br />
altre attività integrative. I modulo, Seminario: Cinque incontri sul disegno in architettura. II modulo:<br />
si prevede un seminario su L’architettura del giardino. Il professore riceve al termine<br />
della lezione.<br />
Storia dell’arte bizantina<br />
Docente (I modulo) Elisabetta Molteni<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: elieni@unive.it<br />
Docente responsabile (II modulo) Giordana Trovabene<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: trovagio@unive.it<br />
contratto integrativo di Storia dell’arte bizantina (II modulo): Gabriele <strong>Ca</strong>nuti<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Elisabetta Molteni v. sopra Storia dell’architettura moderna.<br />
Per il curriculum del docente Giordana Trovabene v. sopra Storia dell’arte medievale A.<br />
GABRIELE CANUTI, laureato in Storia antica e in Lettere classiche all’<strong>Università</strong> di Bologna; dottore<br />
di ricerca in Archeologia tardoantica e medioevale. Dal 1996 docente a contratto all’<strong>Università</strong> di<br />
Bologna e di Venezia. I suoi interessi di ricerca vertono sui mosaici pavimentali protobizantini.
292 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
I Modulo<br />
Architettura e città dal VI secolo alla caduta di Costantinopoli<br />
Il corso presenta gli elementi di base per la conoscenza dell’architettura bizantina con<br />
particolare attenzione alle architetture della capitale dell’impero.<br />
Bibliografia<br />
R. KRAUTHEIMER, Architettura paleocristiana e bizantina, Torino, Einaudi, 1986<br />
C. MANGO, Architettura bizantina, Milano, Electa, 2001 (1974)<br />
E. CONCINA, Le Arti di Bisanzio, Milano, Bruno Mondadori, 2002<br />
II Modulo<br />
L’arte dell’età giustinianea<br />
Il corso intende analizzare le caratteristiche di questo primo fondamentale momento<br />
dell’arte bizantina attraverso le sue radici paleocristiane e gli specifici elementi di innovazione.<br />
Verrà trattata inoltre la produzione artistica posteriore sino alle soglie<br />
dell’Iconoclastia.<br />
Bibliografia<br />
E. CONCINA, Le Arti di Bisanzio, Milano, Bruno Mondadori, 2002<br />
Ulteriore bibliografia specifica verrà fornita all’inizio del corso.<br />
Modalità d’esame. I modulo: prova scritta e discussione alla registrazione del voto. II modulo:<br />
colloquio orale. Modalità di frequenza. I modulo: gli studenti non frequentanti sono<br />
invitati a concordare un argomento da approfondire. II modulo: la frequenza non è obbligatoria,<br />
ma consigliata. Nota Bene. Gli studenti che intendono sostenere l’esame senza frequentare<br />
le lezioni sono pregati di contattare il docente per definire i testi di studio. Seminari<br />
e altre attività integrative. Eventuali attività saranno segnalate durante il corso.<br />
Storia dell’arte contemporanea<br />
Docente Nico Stringa<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: stringa@unive.it<br />
II semestre<br />
NICO STRINGA ha pubblicato contributi sulla scultura dell’Ottocento e del Novecento, da Antonio<br />
<strong>Ca</strong>nova a Arturo Martin; di quest’ultimo ha curato il catalogo generale. Altri saggi riguardano la pittura<br />
veneta dell’Ottocento e le arti decorative tra Otto e Novecento.<br />
I Modulo<br />
L’arte contemporanea dal Neoclassicismo ai giorni nostri<br />
Bibliografia<br />
G. C. ARGAN, L’arte moderna dal 1770 al 1970, Sansoni, 2002<br />
II Modulo<br />
Arte in Italia negli anni Settanta<br />
Bibliografia<br />
Verrà fornita durante il corso.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 293<br />
Modalità d’esame. Prova scritta per il I modulo, orale per il secondo. Modalità di frequenza.<br />
Non obbligatoria, ma vivamente consigliata.<br />
Storia dell’arte medievale A (A-M)<br />
Docente Giordana Trovabene<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: trovagio@unive.it<br />
I semestre<br />
GIORDANA TROVABENE, laureata in Archeologia cristiana presso la Facoltà di lettere e filosofia<br />
dell’<strong>Università</strong> degli studi di Bologna, diplomata alla Scuola di perfezionamento in Archeologia della<br />
medesima <strong>Università</strong>, è professore associato di Storia dell’arte medievale in servizio presso il Dipartimento<br />
di storia delle arti e conservazione dei beni artistici «G.Mazzariol» dell’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’<br />
Foscari di Venezia. I suoi principali interessi di ricerca riguardano l’origine e l’evoluzione delle diocesi<br />
paleocristiane e altomedievali, con la relativa analisi delle testimonianze archeologico-artistiche,<br />
in particolare scultoree e di mosaico pavimentale.<br />
I Modulo<br />
Storia dell’arte medievale in Italia dal IV al XIV secolo<br />
Il corso intende affrontare in sintesi lo sviluppo dell’arte dalla fine dell’antichità e dalle<br />
prime testimonianze cristiane fino alle sue manifestazioni gotiche nelle varie regioni italiane.<br />
Bibliografia<br />
P. DE VECCHI, E. CERCHIARI, Arte nel tempo, Bompiani 1991-92, volume I (I e II tomo)<br />
Altri manuali potranno essere concordati col docente.<br />
Bibliografia specifica verrà fornita durante le lezioni.<br />
II Modulo<br />
La basilica di San Marco a Venezia: architettura e scultura<br />
Il corso intende affrontare la storia e le fasi costruttive del monumento insieme alla sua<br />
decorazione scultorea, come presupposto per lo studio dell’apparato musivo che sarà oggetto<br />
del corso del successivo anno accademico.<br />
Bibliografia<br />
R. POLACCO, San Marco: la Basilica d’oro, Milano, 1991<br />
W. DORIGO, Venezia romanica, Venezia, 2003<br />
Bibliografia specifica verrà fornita durante le lezioni.<br />
Propedeuticità. Non è possibile sostenere l’esame del II modulo senza avere superato il<br />
primo.<br />
Modalità d’esame. L’esame del I modulo si svolge in forma scritta; l’esame del II modulo<br />
mediante colloquio orale. Per gli studenti del vecchio ordinamento l’esame del corso si<br />
svolgerà allo stesso modo, con registrazione e voto unico per entrambi i moduli. Modalità<br />
di frequenza. La frequenza non è obbligatoria, ma consigliata. Nota Bene. Gli studenti non<br />
frequentanti dovranno concordare il programma di studio con il docente. Seminari e altre<br />
attività integrative. Visite alla Basilica saranno organizzate durante il corso del II modulo.
294 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Storia dell’arte medievale B (N-Z)<br />
Docente Michela Agazzi<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: agazzi@unive.it<br />
II semestre<br />
MICHELA AGAZZI, ricercatore confermato di storia dell’arte medievale dal 2001. Ha pubblicato: Platea<br />
Sancti Marci. I luoghi marciani dall’XI al XIII secolo e la formazione della piazza (Venezia, 1991). Si è<br />
occupata di edilizia funzionale veneziana (Edilizia funzionale veneziana del XIV secolo, in L’architettura<br />
gotica veneziana, Venezia, IVSLA 2000, pp. 139-156) e scultura (Reperti archeologici dell’area marciana: gli<br />
scavi del 1888-1889 e 1903-1905, in Storia dell’arte marciana: l’architettura, a cura di R. Polacco, Venezia<br />
1997, pp. 105-122; Fregi a tralcio abitato nell’edilizia veneziana, in I modelli, a cura di A. C. Quintavalle,<br />
Milano, 2002, pp. 405-412; Un ciborio altomedioevale a Murano, in Hadriatica, Padova 2002, pp. 43-54).<br />
Attualmente si occupa di scultura altomedievale e pittura medievale.<br />
I Modulo<br />
Storia dell’arte medievale in Italia dal IV al XIV secolo<br />
Bibliografia<br />
Un manuale a scelta: E. BAIRATI- A. FINOCCHI, Arte in Italia. Lineamenti di storia e materiali<br />
di studio, Loescher, 1986; P. DE VECCHI, E. CERCHIARI, Arte nel Tempo, Bompiani,<br />
1991-92; A. M. ROMANINI, L’arte medievale in Italia, Sansoni, 1988<br />
II Modulo<br />
Venezia romanica<br />
Bibliografia<br />
W. DORIGO, Venezia romanica, IVSLA-Cierre, 2003<br />
Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni.<br />
Modalità d’esame. I modulo: in forma scritta e nelle stesse modalità per gli studenti del<br />
vecchio e del nuovo ordinamento (2 ore per rispondere a 5 quesiti relativi a tutto il periodo<br />
oggetto di studio). Quesiti differenziati per gli studenti non frequentanti. II modulo:<br />
orale. Nota Bene. le richieste di informazioni via e-mail verranno considerate se provenienti<br />
da indirizzo inequivoco e con oggetto “studente”<br />
Storia dell’arte moderna<br />
Docente Augusto Gentili<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
II semestre<br />
AUGUSTO GENTILI è all’<strong>Università</strong> di Venezia dal 1997/98. È stato assistente di Storia dell’arte moderna<br />
(1974-1982) e professore di Storia dell’arte veneta (1983-1997) nell’<strong>Università</strong> di Roma La<br />
Sapienza. Studia la pittura veneziana/veneta del Quattro/Cinquecento seguendo un taglio multidisciplinare<br />
di storia e iconologia contestuale. In questo momento lavora su documenti, fonti e contesti<br />
della pittura di Tiziano e di Tintoretto. È particolarmente interessato a problemi di teoria, metodologia<br />
e storia della storiografia artistica. Ha fondato (1991), dirige e cura la rivista Venezia Cinquecento.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 295<br />
L’insegnamento di Storia dell’arte moderna propone percorsi di studio secondo un taglio<br />
dichiaratamente multidisciplinare, che privilegia l’indagine dei contesti storici,<br />
l’approfondimento della committenza, l’analisi dei significati.<br />
I Modulo<br />
La pittura a Venezia (e in Italia) fra Quattrocento e Cinquecento<br />
La preparazione di base, che prevede la conoscenza complessiva della storia delle arti in<br />
Italia dal ’400 al primo ’600 va completata su un manuale (DE VECCHI CERCHIARI) che si<br />
raccomanda rispetto agli altri per l’impostazione storico-contestuale. Questa preparazione<br />
può essere integrata con: a) il confronto con altri manuali; b) la consultazione di monografie<br />
(Art Dossier Giunti, Classici dell’arte Rizzoli, Gigli dell’Arte <strong>Ca</strong>ntini, etc) per quel che<br />
riguarda le personalità di maggior rilievo, in particolare i pittori veneziani del Quattrocento<br />
e Cinquecento.<br />
II Modulo<br />
La pittura veneziana del Cinquecento: Tiziano, Lotto, Veronese, Tintoretto<br />
Conoscenza dettagliata dell’opera di Tiziano, Lotto, Veronese, Tintoretto (catalogo temi<br />
e contesti, problemi storiografici e critici): sono necessari i profili monografici degli<br />
Art Dossier Giunti, integrabili con i cataloghi dei Classici dell’Arte Rizzoli.<br />
Conoscenza diretta di luoghi e opere d’arte della città di Venezia, con particolare riferimento<br />
alla pittura del Cinquecento (ma è ovviamente auspicata la conoscenza diretta di<br />
luoghi e opere d’arte anche fuori Venezia).<br />
Bibliografia<br />
Tre testi specialistici sui pittori sopra indicati, da una bibliografia che sarà a disposizione<br />
presso il Dipartimento di Storia delle Arti.<br />
Modalità d’esame. L’esame relativo al I modulo consiste in un prova scritta: riconoscimento<br />
di dieci opere tramite diapositive, per ognuna delle quali gli studenti dovranno<br />
comporre una scheda. Quello del II modulo consiste in un prova orale sulla pittura veneziana<br />
del ’500 e sugli studi specialistici prescelti. Nota Bene. La bibliografia sarà a disposizione<br />
da ottobre/novembre presso il Dipartimento di Storia delle Arti.<br />
Docente Giovanni Vian<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: vian@unive.it<br />
I semestre<br />
Storia delle chiese cristiane<br />
GIOVANNI VIAN (1963), ha conseguito la laurea in Lettere, il dottorato di ricerca in Storia religiosa e<br />
ha compiuto ulteriori studi presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (Parigi). Dal 2001<br />
è professore associato di Storia del cristianesimo e delle chiese all’<strong>Università</strong> di Venezia. La sua attività<br />
di ricerca è volta a cogliere le dinamiche relative alle chiese cristiane, soprattutto nel contesto<br />
della società europea dal Settecento a oggi.<br />
Il corso affronta la storia delle chiese cristiane (cattolica, ortodosse, protestanti) secondo<br />
un approccio storico-critico, mettendone in luce i nessi principali e le linee di sviluppo
296 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
più caratteristiche nell’ambito della storia della società, con particolare attenzione al contesto<br />
europeo.<br />
I Modulo<br />
Le chiese cristiane dal basso medioevo all’età contemporanea<br />
Il modulo si soffermerà sui principali aspetti della storia delle chiese cristiane (cattolica,<br />
ortodosse, protestanti) nel secondo millennio, con una particolare attenzione alle vicende<br />
della chiesa latina e, dal XVI secolo in avanti, a quelle della chiesa cattolica e delle chiese<br />
riformate.<br />
Bibliografia<br />
Per gli studenti frequentanti:<br />
Appunti delle lezioni; G. G. MERLO, Il cristianesimo latino bassomedievale, in Storia del cristianesimo,<br />
a cura di G. FILORAMO, D. MENOZZI, vol. II: Il medioevo, Roma-Bari, Laterza,<br />
1997, pp. 221-314; P. VISMARA, Il cattolicesimo dalla “riforma cattolica” all’assolutismo<br />
illuminato, in Storia del cristianesimo, a cura di G. FILORAMO, D. MENOZZI, vol. III: L’età<br />
moderna, Roma-Bari, Laterza, 1997, pp. 153-290; D. MENOZZI, La chiesa cattolica, in<br />
Storia del cristianesimo, a cura di G. FILORAMO, D. MENOZZI, vol. IV: L’età contemporanea,<br />
Roma-Bari, Laterza, 1997, pp. 131-257.<br />
I non frequentanti sostituiranno gli appunti delle lezioni con la lettura, a scelta, di uno dei<br />
seguenti saggi:<br />
E. CAMPI, Nascita e sviluppi del protestantesimo (secoli XVI-XVIII), in Storia del cristianesimo,<br />
a cura di G. FILORAMO, D. MENOZZI, vol. III: L’età moderna, Roma-Bari, Laterza,<br />
1997, pp. 5-150; P. RICCA, Le chiese protestanti, in Storia del cristianesimo, a cura di G. FI-<br />
LORAMO, D. MENOZZI, vol. IV: L’età contemporanea, Roma-Bari, Laterza, 1997, pp. 5-<br />
121; G. BATTELLI, <strong>Ca</strong>ttolici. Chiesa, laicato e società in Italia (1796-1996), Torino, Sei,<br />
1997; C. ALZATI, L’ortodossia, in Storia del cristianesimo, a cura di G. FILORAMO, D. ME-<br />
NOZZI, vol. III: L’età moderna, Roma-Bari, Laterza, 1997, pp. 293-418; R. MOROZZO<br />
DELLA ROCCA, Le chiese ortodosse, in Storia del cristianesimo, a cura di G. FILORAMO, D.<br />
MENOZZI, vol. IV: L’età contemporanea, Roma-Bari, Laterza, 1997, pp. 261-352.<br />
II Modulo<br />
La crisi modernista<br />
Il modulo affronterà uno dei nodi di maggiore rilievo della storia della chiesa cattolica,<br />
la crisi modernista, che giunse a maturazione nel 1907. Oltre a offrire un bilancio storiografico<br />
sul tema, nel corso delle lezioni se ne illustreranno criticamente cause, sviluppi,<br />
conseguenze ed esiti sul lungo periodo.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni; M. GUASCO, Modernismo. I fatti, le idee, i personaggi, Cinisello Balsamo<br />
(MI), 1985; G. MICCOLI, Intransigentismo, modernismo e antimodernismo: tre risvolti di<br />
un’unica crisi, in Ricerche per la storia religiosa di Roma, 8 (1990), pp. 13-38<br />
I non frequentanti sostituiranno gli appunti delle lezioni concordando con il docente la<br />
lettura di alcuni saggi editi nel volume Il modernismo tra cristianità e secolarizzazione, a cura<br />
di A. BOTTI, R. CERRATO, Urbino, Quattro Venti, 2000<br />
Modalità d’esame. L’esame per entrambi i moduli verrà svolto in forma orale. Nota Bene.<br />
Il docente è contattabile telefonicamente 041/234.98.15 (diretto). Seminari e altre attivi-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 297<br />
tà integrative. Nel corso dell’anno verranno organizzati alcuni seminari, a frequenza libera,<br />
rivolti in particolare modo ai laureandi in Storia delle chiese cristiane e a coloro che per<br />
interesse personale intenderanno integrare le conoscenze acquisite nel corso delle lezioni.<br />
Docente Nadia Maria Filippini<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: nmfilip@unive.it<br />
II semestre<br />
Storia delle donne<br />
NADIA MARIA FILIPPINI si è laureata in Lettere presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Padova, dove ha<br />
conseguito anche il Diploma di Perfezionamento in Filosofia. È dottorata in Storia presso l’Ecole<br />
des Hautes Etudes (Parigi). È socia fondatrice della Società Italiana delle Storiche. Le sue ricerche<br />
riguardano in particolare la storia delle donne. Oltre a saggi in lingua italiana e straniera, ha pubblicato<br />
il libri: La nascita straordinaria. Tra madre e figlio: la rivoluzione del taglio cesareo (sec. XVIII-XIX),<br />
Milano, F. Angeli, 1995; La scoperta dell’infanzia. Cura, educazione e rappresentazione, Venezia, Marsilio,<br />
1999 (con Tiziana Plebani); Corpi e Storia. Donne e relazioni di genere. Dal mondo antico all’età contemporanea,<br />
Roma, Viella, 2002 (con A. Plebani e A. Scattigno)<br />
I Modulo<br />
Corpi e genere: l’origine della differenza sessuale<br />
Dopo un’introduzione di carattere storiografico, volta a illustrare l’origine, le categorie,<br />
le periodizzazioni della storia delle donne, il corso sarà dedicato all’analisi della elaborazione<br />
culturale del genere in un quadro di lunga durata, con particolare riferimento alla<br />
elaborazione della differenza nel secondo Settecento e alle successive codificazioni ottocentesche.<br />
Sarà considerato in particolare il ruolo della scienza e della filosofia nella creazione<br />
degli stereotipi maschili e femminili, l’intreccio tra rappresentazione del corpo e<br />
codificazione dei ruoli familiari e sociali, il rapporto tra differenza di genere e differenza<br />
di razza.<br />
Bibliografia<br />
Per i frequentanti sarà predisposta una dispensa di fonti e letture.<br />
Per i non frequentanti: N. FILIPPINI, T. PLEBANI, A. SCATTIGNO (a cura di), Corpi e storia.<br />
Donne e relazioni di genere dal mondo antico all’età contemporanea, Roma, Viella, 2002; saggi<br />
di: M. GRAZIOSI, ”Fragilitas sexus. Alle origini della costruzione giuridica della inferiorità della<br />
donna”, pp. 19-38; G. POMATA, “Donne e rivoluzione scientifica: verso un nuovo bilancio”, pp.<br />
167-193; E. BETTA, ”La donna, il feto e l’anima nei decreti del Sant’Uffizio alla fine<br />
dell’Ottocento”, pp. 213-229; G. MOSSE, L’immagine dell’uomo. Lo stereotipo maschile<br />
nell’epoca moderna, Torino, Einaudi, 1997, i capitoli: 2 (“La nascita del modello”), 3 (“Ginnasti<br />
ed eroi: una virile bellezza”), 4 (“Il controtipo”), pp. 22-102.<br />
II Modulo<br />
Soggettività femminile e cittadinanza in età contemporanea<br />
Il corso intende analizzare, in prospettiva europea, momenti e aspetti significativi che<br />
segnano l’ingresso delle donne nella sfera pubblica, sullo sfondo delle grandi trasformazioni<br />
sociali, economiche e politiche dell’Otto-Novecento. Saranno in particolare consi-
298 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
derati: il dibattito sulla cittadinanza; la partecipazione delle donne alle lotte rivoluzionarie;<br />
le forme di protagonismo sociale femminile; i movimenti delle donne nelle loro differenti<br />
componenti; le tappe di conquista dei diritti civili e politici.<br />
Bibliografia<br />
Per i frequentanti sarà predisposta una dispensa di fonti e letture.<br />
Per i non frequentanti (a scelta uno dei seguenti testi): B. S. ANDERSON, J. P. ZINSSER, Le<br />
donne in Europa. Nella città moderna, vol. 4, Roma-Bari, Laterza, 1993, pp. 200-370; A.<br />
BRAVO, M. PELAJA, A. PESCAROLO, L. SCARAFFIA, Storia delle donne nell’Italia contemporanea,<br />
Roma-Bari, Laterza, 2001 (pp. 203); G. BOCK, Le donne nella storia europea, Roma-<br />
Bari, Laterza, 2001, cap. 4 e cap. 5, pp. 215-389.<br />
Propedeuticità. Il II modulo richiede la frequenza del I modulo.<br />
Docente Antonio Rigo<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: arigo@unive.it<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Antonio Rigo v. sopra Filologia bizantina.<br />
Storia delle religioni<br />
Introduzione alla storia degli studi storico-religiosi nell’età moderna e contemporanea.<br />
I Modulo<br />
La storia delle religioni tra storia, filosofia, etnologia, esoterismo e “tradizione”<br />
Bibliografia<br />
G. FILORAMO, M. MASSENZIO, M. RAVERI, P. SCARPI, Manuale di storia delle religioni, Laterza,<br />
Roma-Bari, 1998, parte IV (<strong>Ca</strong>pitolo 22); A. FAIVRE, Esoterismo e tradizione, Elledici,<br />
Torino, 1999<br />
II Modulo<br />
Dualismo e dualismi tra l’antichità e il Medio Evo (dalla gnosi alle eresie medievali)<br />
Il corso si articola in due parti: la questione del dualismo nelle grandi religioni e negli<br />
studi; “Storia” del dualismo dalla tarda antichità (Iran, Gnosi, Manicheismo, ecc.) al Medio<br />
Evo (Paulicianismo, Bogomilismo, <strong>Ca</strong>tarismo) e agli albori dell’epoca moderna (il caso<br />
dei "Cristiani" bosniaci)<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni ed è consigliata la lettura di I. P. COULIANO, I Miti dei Dualismi<br />
Occidentali, Milano, 1989<br />
Modalità d’esame. I modulo: questionario scritto. II modulo: colloquio orale. Modalità di<br />
frequenza. La frequenza ai corsi è vivamente consigliata. Seminari e altre attività integrative.<br />
Sono previste alcune conferenze di specialisti italiani e stranieri su tematiche inerenti il<br />
corso.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 299<br />
Storia dell’impresariato e<br />
dell’organizzazione teatrale<br />
Docente Stefano Tomassini<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: ste.tomas@tin.it<br />
I semestre<br />
Per il curriculum del docente Stefano Tommasini v. Elementi di storia della danza e del mimo.<br />
Lineamenti generali: Alle origini della società dello spettacolo<br />
A partire dalla riflessione contemporanea di Guy Debord sulla sparizione della realtà in<br />
una sorta di “spettacolo integrato”, in questa prima parte di corso si tenterà di ripercorrere<br />
a ritroso le ragioni storiche e teoriche della nascita di un sistema produttivo legato alla storia<br />
dell’impresariato, dal potere di corte allo stato repubblicano, e presieduto ab origine dalla<br />
riflessione seicentesca su paradigma metafisico dello spettacolo e la sua allegoresi del<br />
potere.<br />
Approfondimento: “La réclame preventiva”: organizzazione dell’ufficio stampa<br />
In questa parte di corso verranno affrontate questioni teoriche e pratiche che riguardano<br />
quella che Pirandello nel carteggio con Marta Abba, e pensando alla vicenda della Duse<br />
in America, chiamava “réclam preventiva”, ossia il rapporto dello spettacolo d’arte con i<br />
media e la stampa.<br />
Bibliografia<br />
Sarà indicata dal docente all’inizio del corso.<br />
Modalità d’esame. L’esame finale sarà preceduto da dialoghi con il docente, letture, ricerche<br />
personali e brevi elaborati che ne ridurranno la portata a valutazione complessiva del<br />
lavoro già svolto dallo studente. Modalità di frequenza. Agli studenti che avessero difficoltà a<br />
seguire il corso con regolarità (e impegnati per esempio nella compilazione delle tesi di<br />
laurea) è consentito di sostenere un esame su temi e testi concordati con il docente. Nota<br />
bene. Per contattare il docente: ste.tomas@tin.it<br />
Docente Gadi Luzzato Voghera<br />
Dipartimento di Studi Storici<br />
I semestre<br />
Storia dell’Italia contemporanea<br />
GADI LUZZATO VOGHERA (Venezia 1963) è laureato in Storia Contemporanea a <strong>Ca</strong>’ Foscari. Ha<br />
conseguito il dottorato di ricerca presso la Scuola Superiore di Studi Storici dell’<strong>Università</strong> di San<br />
Marino. Si è occupato di storia degli ebrei in età contemporanea e di storia dell’antisemitismo. È<br />
assegnista presso il Dipartimento di Studi Storici insegna Storia degli ebrei in Italia e Storia<br />
dell’Italia contemporanea alla Boston University. Attualmente è fra i curatori dell’Edizione Nazionale<br />
delle opere di Antonio Gramsci. Fra le sue pubblicazioni Antisemitismo. Domande e risposte, Feltrinelli,<br />
Milano, 1994; Il prezzo dell’eguaglianza. Il dibattito sull’emancipazione degli ebrei in Italia 1781-<br />
1848, Franco Angeli, Milano, 1998.
300 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
I Modulo<br />
I grandi temi storiografici dell’Italia repubblicana.<br />
Bibliografia<br />
I frequentanti, oltre agli appunti del corso, dovranno portare all’esame i seguenti testi:<br />
A. DE BERNARDI, L. GANAPINI, Storia d’Italia 1860-1995, Bruno Mondadori, Milano<br />
1996, limitatamente al capitolo 5 parte seconda L’Italia industriale, pp. 150-226 e al capitolo<br />
5 parte quarta La Repubblica italiana, pp. 464-518<br />
P. GINSBORG, Storia d’Italia dal dopoguerra ad oggi. Società e politica 1943-1988, Einaudi,<br />
Torino, 1989, limitatamente ai capitoli II e III, Resistenza e Liberazione e L’assetto postbellico,<br />
pp. 47-159 e al capitolo VII Il miracolo economico, pp. 283-343<br />
I non frequentanti dovranno aggiungere ai testi in elenco il volume:<br />
S. LANARO, Storia dell’Italia repubblicana, Marsilio, Venezia, 1992<br />
II Modulo<br />
La storia dell’Assemblea Costituente e la costituzione della Corte Costituzionale.<br />
Bibliografia<br />
Lettura del testo della Costituzione Italiana in un’edizione recente a scelta (si consiglia<br />
Costituzione Italiana, Einaudi, Torino, 1975, con un’introduzione di G. Ambrosini)<br />
F. BONINI, La Consulta e l’Assemblea costituente, in L. Violante (a cura di), Storia d’Italia.<br />
Annali 17. Il Parlamento, Einaudi, Torino 2001, pp. 293-324<br />
P. SCOPPOLA, Parlamento e Governo da De Gasperi a Moro, in L. Violante (a cura di), Storia<br />
d’Italia. Annali 17. Il Parlamento, Einaudi, Torino, 2001, pp. 357-384<br />
A. PIZZORUSSO, Il disgelo costituzionale, in F. Barbagallo (a cura di), Storia dell’Italia Repubblicana,<br />
Einaudi, Torino, 1994, vol. II, pp. 113-150<br />
M. FIORAVANTI, Le dottrine dello Stato e della costituzione, in R. Romanelli (a cura di), Storia<br />
dello Stato italiano dall’Unità a oggi, Donzelli, Roma, 1995, pp. 408-457<br />
Docente (I modulo) Gherardo Ortalli<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: gort@unive.it<br />
Docente (II modulo) Alessandra Rizzi<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: alerizzi@unive.it<br />
II semestre<br />
Storia di Venezia nel Medio Evo<br />
GHERARDO ORTALLI, professore ordinario dal 1980, prima che a Venezia ha insegnato presso le <strong>Università</strong><br />
di Bologna e Ferrara. Tra i suoi lavori più recenti si ricordano: La peinture infamante du<br />
XIIIe au XVIe siècle, Paris 1994; Scuole e maestri tra Medioevo e Rinascimento. Il caso veneziano, Bologna<br />
1996; Lupi genti culture. Uomo e ambiente nel medioevo, Torino 1997. Dirige le collane di fonti “Corpus<br />
statutario delle Venezie” e “Pacta Veneta”, la collana “Studi veneti” e la rivista “ludica. Annali di storia<br />
e civiltà del gioco”.<br />
ALESSANDRA RIZZI è ricercatrice di storia medievale dal 1996. S’interessa di storia di Venezia e della<br />
società tardomedievale, in particolare di storia del gioco (con attenzione specifica agli aspetti normativi<br />
e alla trattatistica) e di iconografia politica. Fra le sue ultime pubblicazioni: Game hierarchies at the<br />
gaming table in the late Middle Ages, in Board games in Academia III. An interdisciplinary approach. Atti del<br />
convegno Board games in academia III, Firenze 2000; Le jeu dans les villes de l’Italie médiévale, “His-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 301<br />
toire Urbaine”, 1, 2000; Medicine of the soul, medicine of the body at the end of Middle ages, “Ludica”, 5-6,<br />
2000; Gioco, disciplinamento, predicazione, “Ludica”, 7. Per ICON ha pubblicato Il gioco medievale, modulo<br />
di storia del gioco in formato web.<br />
Il corso si articola in due moduli. Il primo svilupperà la parte generale, il secondo il corso<br />
monografico. Le lezioni di entrambi i moduli saranno tenute alternativamente da Gherardo<br />
Ortalli e da Alessandra Rizzi.<br />
I Modulo<br />
Venezia nel medioevo. Origini e sviluppi istituzionali<br />
Sarà presentata nelle linee generali la storia politico-istituzionale di Venezia dalle origini<br />
all’espansione in terraferma (secoli VI-XIV).<br />
Bibliografia<br />
Per chi frequenta il corso le indicazioni bibliografiche saranno fornite a lezione.<br />
Per chi non frequenta potranno essere utilmente consultati: G. ORTALLI, G. SCARABELLO,<br />
Breve storia di Venezia, Pacini Editore, 1990 e i saggi di G. ORTALLI, Venezia dalle origini a<br />
Pietro II Orseolo e G. CRACCO, Venezia nel Medioevo: un “altro mondo”, nella Storia d’Italia,<br />
diretta da G. GALASSO (rispettivamente vol. I, Utet, Torino 1980, pp. 341-438 e vol.<br />
VII, t. I, Utet, Torino 1987, pp. 1-157. Senza che facciano parte del programma<br />
d’esame, a titolo meramente informativo, può essere utile anche la lettura dei contributi<br />
di carattere storico-istituzionale pubblicati nei voll. I-III, della Storia di Venezia, edita<br />
dall’Istituto dell’Enciclopedia italiana, Roma.<br />
II Modulo<br />
<strong>Ca</strong>ratteri della statualità veneziana<br />
Saranno trattati in particolare i seguenti argomenti: - il cammino verso l’autonomia e il<br />
secolo X; - la definizione del ruolo del doge; - governo e sudditi nello stato veneziano: il<br />
dominio da Mar e la prima espansione in terraferma; - Chiesa e società nello stato veneziano.<br />
Bibliografia<br />
Le indicazioni bibliografiche per i frequentanti del II modulo saranno fornite nel corso<br />
delle lezioni.<br />
Per gli studenti non frequentanti la parte monografica (II modulo) sarà sostituita dalla<br />
lettura di due volumi a scelta fra quelli indicati qui di seguito:<br />
AA. VV., Venezia e Creta, Istituto Veneto S.L.A., Venezia (soltanto i saggi di D. Jacoby,<br />
N. A. Karapidakis, N. Oikonomides, G. Ortalli, D. Tsougarakis); C. AZZARA, Venetiae.<br />
Determinazione di un’area regionale fra antichità e alto medioevo, <strong>Ca</strong>nova, Treviso; G. CRAC-<br />
CO, Società e stato nel medioevo veneziano: secoli XII-XIV, Olschki, Firenze; J. C. HOC-<br />
QUET, Denari, navi e mercanti a Venezia 1200-1600, Il Veltro, Roma; G. ORTALLI, Scuole e<br />
maestri tra Medioevo e Rinascimento. Il caso veneziano, Il Mulino, Bologna; G. ROESCH, Venezia<br />
e l’impero: 962-1250 I rapporti politici, commerciali e di traffico nel periodo imperiale germanico,<br />
Il Veltro, Roma; G. ZORDAN, L’ordinamento giuridico veneziano. Lezioni di storia del<br />
diritto veneziano con una nota bibliografica, Cleup, Padova.<br />
Modalità d’esame. I modulo: per il primo appello è prevista una prova scritta, per i successivi<br />
un colloquio. II modulo: orale. Seminari e altre attività integrative. Per gli studenti che<br />
intendono iterare l’esame è previsto un seminario, di cui si forniranno informazioni alla
302 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
fine del I semestre mediante avviso affisso presso il Dipartimento di Studi storici (S. Maria<br />
del Giglio).<br />
Storia e tecnica del documentario artistico<br />
Docente Gianni Di <strong>Ca</strong>pua<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: giannidicapua@libero.it<br />
II semestre<br />
GIANNI DI CAPUA, dopo gli studi musicali e artistici, ha maturato la propria esperienza in Italia e<br />
all’estero operando all’inizio della propria attività professionale nell’ambito della messa in scena di<br />
testi teatrali e musicali, prevalentemente tratti dal repertorio moderno e contemporaneo. Al 1993<br />
risalgono i primi documentari realizzati su tematiche d’attualità e biografie di compositori contemporanei.<br />
Dal 1997, per il canale satellitare RAI SAT, cura la realizzazione di numerosi programmi<br />
televisivi incentrati sull’arte e le performing arts, , in modo particolare, musica e danza. L’attività del<br />
corso è volto a comprendere, mediante uno specifico programma di visioni, l’evoluzione, quindi la<br />
storia del documentario d’arte attraverso una ricognizione critica delle tecniche e dei linguaggi cinetelevisivi<br />
che lo informano.<br />
In generale si esaminerà, l’evoluzione dei processi di committenza del documentario artistico<br />
(in particolare nell’ambito della storia della televisione italiana), i possibili sviluppi<br />
e l’incidenza del documentario artistico nell’attuale sistema televisivo satellitare e<br />
nell’attività di gestione, e valorizzazione dei beni culturali.<br />
L’attività del corso verrà integrata con la preparazione di una dispensa e di una filmografia<br />
di riferimento comprendente una serie di titoli, ne conseguirà, da parte dello studente,<br />
una riflessione critica da produrre mediante un elaborato scritto su quanto sviluppato<br />
all’interno del corso.<br />
Bibliografia<br />
Sarà fornita una bibliografia di riferimento che potrà essere integrata a secondo di specifici<br />
interessi culturali e necessità formative degli studenti.<br />
Docente Gianluigi Corazzol<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
II semestre<br />
Storia economica<br />
GIANLUIGI CORAZZOL si è laureato a Milano nel 1971. Si occupa di storia della montagna in età<br />
moderna. Tra i suoi lavori: Livelli stipulati a Venezia nel 1591. Studio storico, Pisa Giardini 1981; La<br />
palla di Farra di Mel, Vicenza 2002.<br />
I Modulo<br />
L’energia nella storia<br />
Bibliografia<br />
V. SMIL, Storia dell’energia, Bologna, il Mulino, 2000
II Modulo<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 303<br />
Il commercio di legname su grande distanza a Venezia nel ’600. Le imprese<br />
Bibliografia<br />
Una raccolta di documenti trascritti a mia cura che verranno distribuiti a lezione.<br />
G. SAPELLI, Perché esistono le imprese e come sono fatte, Milano, Bruno Mondadori, 1999<br />
O. E. WILLIAMSON, I meccanismi del governo. L’economia dei costi di transazione: concetti,<br />
strumenti, applicazioni, Milano, Angeli, 1998 (saggi indicati a lezione)<br />
Modalità d’esame. I modulo: scritto (per frequentanti e non frequentanti). II modulo: orale.<br />
Per frequentanti: la materia del corso. Non frequentanti: un testo a scelta da una lista<br />
distribuita dall’insegnante a coloro che ne faranno richiesta.<br />
Docente Reinhold Mueller<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: mueller@unive.it<br />
I semestre<br />
Storia economica e sociale del Medioevo<br />
REINHOLD C. MUELLER ha conseguito il PhD presso la Johns Hopkins University di Baltimora nel<br />
1969. Dopo aver insegnato alla University of Arizona negli anni 1970, è approdato all’<strong>Università</strong> di<br />
Venezia nel 1979. Alcune pubblicazioni: The Venetian Money Market: Banks, Panics and the Public<br />
Debt, 1200-1500, Baltimore, Johns Hopkins University Press, 1997; Epidemie, crisi, rivolte in Storia<br />
medievale, Donzelli, Roma 1998, pp. 557-584; Greeks in Venice and ‘Venetians’ in Greece: notes on citizenship<br />
and immigration in the late Middle Ages, in Ricchi e poveri nella società dell’oriente grecolatino, a cura di<br />
Ch. Maltezou, Venezia 1998, pp. 167-180; St. Nicholas, patron of bankers, in Moneda y monedas en la<br />
Europa medieval, Estella - Pamplona, 2000, pp. 277-308.<br />
Il corso è imperniato sui rapporti sociali tra le persone, su come esse si guadagnavano da<br />
vivere, sui loro stili di vita, sull’incidenza di catastrofi quali le carestie o la peste sulla curva<br />
demografica e sulla loro mobilità verso altri luoghi.<br />
I Modulo<br />
Introduzione alla storia economica e sociale dell’Europa medievale<br />
Verranno trattate temi come la demografia e la Peste nera, i conflitti sociali, gli indicatori<br />
economici, la transizione dal feudalesimo al capitalismo.<br />
Bibliografia<br />
C. M. CIPOLLA, Storia economica dell’Europa pre-industriale, Bologna, il Mulino, nuova edizione<br />
2002.<br />
I frequentanti leggeranno la Parte prima, capitoli I-III, e la Parte seconda, capitoli I-VI.<br />
I non-frequentanti leggeranno tutto il libro.<br />
II Modulo<br />
Immigrazione e cittadinanza a Venezia e nei suoi dominii durante il Medioevo<br />
Questo II modulo farà leva, oltreché su letture che trattano la problematica dello straniero<br />
nella città italiana ed europea, sulla banca dati CIVES (ca. 3600 privilegi di cittadi-
304 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
nanza veneta, 1250-1500) e sull’edizione delle leggi riguardanti questo tipo di concessione.<br />
Bibliografia<br />
La città italiana e i luoghi degli stranieri, XIV-XVIII secolo, a cura di D. CALABI, P. LANARO,<br />
Bari, Laterza, 1998.<br />
Oppure Dentro la città. Stranieri e realtà urbane nell’Europa dei secoli XII-XVI, a cura. di G.<br />
ROSSETTI, GISEM, Napoli, Liguori editore, 1989<br />
I frequentanti possono scegliere tra le suddette due raccolte di saggi.<br />
I non-frequentanti leggeranno ambedue i titoli.<br />
Modalità d’esame. Il I modulo si concluderà con un esame scritto, il II modulo con un<br />
esame orale. Parte dell’esame del II modulo potrebbe essere espletata con una breve tesina.<br />
Docente (I modulo) Stefania De Vido<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: devido@unive.it<br />
Docente (II modulo) Claudia Antonetti<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: cordinat@unive.it<br />
I semestre<br />
Storia greca A<br />
CLAUDIA ANTONETTI è professore di Storia Greca dal 1993. È valutatore della Comunità Europea,<br />
ha ideato e coordinato il Master Europeo (CDA Socrates) The Archaeology and Dynamics of Writing<br />
(1997/8 -1999/2000) ed ha collaborato con l’<strong>Università</strong> di Münster al progetto bilaterale italotedesco<br />
Vigoni per la formazione alla ricerca nel settore epigrafico (2000-2001). Si occupa di ricerche<br />
storico-epigrafiche sulla Grecia occidentale e le isole ioniche (Etolia, Acarnania, Epiro, Corcira);<br />
di studi sulle tradizioni della dorizzazione in Grecia centrale e nelle isole doriche dell’Egeo; del<br />
commento storico a Dionigi il Periegeta e della tradizione dei Geografi Greci Minori; della valorizzazione<br />
e pubblicazione di Iscrizioni greche della Venetia.<br />
I Modulo<br />
Corso istituzionale, rivolto a tutti gli studenti del corso triennale che debbano o vogliano acquisire<br />
la preparazione di base.<br />
Lineamenti di storia greca dalla nascita della polis al 146 a. C.<br />
Il corso si propone di seguire le linee essenziali della storia greca, integrando dove opportuno<br />
i dati esposti nel manuale con costante riferimento alle fonti e alle diverse tipologie<br />
documentarie disponibili. Particolare rilievo avranno gli aspetti metodologici generali,<br />
l’individuazione delle coordinate cronologiche e geografiche, la presentazione critica dei<br />
principali nuclei problematici e dei più importanti storici di età classica.<br />
Bibliografia<br />
Appunti del corso (con i testi letti e commentati durante le lezioni)<br />
C. ORRIEUX, P. SCHMITT PANTEL, Storia greca, trad. it., Il Mulino, Bologna, 2003;<br />
Erodoto, Le Storie. Libro I (si consiglia l’edizione a cura di D. ASHERI, Fondazione Valla,<br />
Mondadori, Milano, 1988);<br />
Programma per non frequentanti:
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 305<br />
D. MUSTI, Introduzione alla storia greca, Laterza, Bari-Roma, 2003; Erodoto, Le Storie. Libro<br />
I (si consiglia l’edizione a cura di D. ASHERI, Fondazione Valla, Mondadori, Milano,<br />
1988); Introduzione alla storiografia greca, a cura di M. BETTALLI, <strong>Ca</strong>rocci, Roma, 2001<br />
Propedeuticità. Modulo di base, obbligatorio per coloro che affrontano lo studio della<br />
materia per la prima volta<br />
II Modulo<br />
Corso istituzionale, rivolto a tutti gli studenti della Laurea triennale che debbano o vogliano approfondire<br />
la preparazione della materia.<br />
L’Atene periclea, polis democratica?<br />
Il corso si propone di illustrare criticamente la realtà della polis greca, alla luce di un esempio<br />
cardine, quello dell’Atene periclea. Si studieranno le principali realizzazioni della<br />
democrazia ateniese e la dibattuta figura dello statista.<br />
Bibliografia<br />
Tucidide, II, 34-47: si consigliano la traduzione e il commento proposti in Tucidide,<br />
Epitafio di Pericle per i caduti del primo anno di guerra, a cura di O. LONGO, Venezia, Marsilio,<br />
2000; [Vecchio Oligarca], La costituzione degli Ateniesi: si consiglia la traduzione proposta<br />
in Anonimo Ateniese, La democrazia come violenza, a cura di L. CANFORA, Palermo,<br />
Sellerio, 1996; Plutarco, Vite parallele, Pericle: si consigliano la traduzione e<br />
l’introduzione proposti da A. SANTONI, P. A. STADTER in Plutarco, Vite parallele. Pericle,<br />
Fabio Massimo, Milano, Bur, 2000 (terza ed.); C. HÖCKER, L. SCHNEIDER, Pericle e la costruzione<br />
dell’Acropoli, in I Greci. Storia Cultura Arte Società, 2/II, Una storia greca. II. Definizione,<br />
Torino, Einaudi, 1997, pp. 1239-1274; M. GIANGIULIO, Alla ricerca della polis, in<br />
La civiltà dei Greci. Forme luoghi contesti, a cura di M. VETTA, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001, pp.<br />
59-104; G. POMA, Le istituzioni politiche della Grecia in età classica, Bologna, Il Mulino,<br />
2003, capp. III-V<br />
Il programma per non frequentanti è lo stesso dei frequentanti con l’aggiunta dello studio<br />
di Aristotele, La Costituzione degli Ateniesi, capp. 1-41: si consiglia l’edizione di A. SAN-<br />
TONI, Aristotele, La Costituzione degli ateniesi. Alle radici della democrazia occidentale, Bologna,<br />
<strong>Ca</strong>ppelli, 1999<br />
Propedeuticità. Si presuppone la conoscenza di base della Storia greca (modulo I).<br />
Modalità d’esame. I e II modulo: la verifica avverrà in tutti gli appelli e per tutti gli studenti<br />
tramite un test scritto. Le modalità d’esame per gli studenti del v. o. sono le stesse di<br />
quelle per gli studenti del n. o., ma essi possono sostenere l’esame intero (modulo I +<br />
modulo II) in forma orale negli appelli a loro destinati. Modalità di frequenza. Il I modulo è<br />
offerto anche nel II semestre (v. Storia greca B, C. Franco). La scelta è libera. II modulo:<br />
Lo studente deve aver già frequentato il I modulo. Nota Bene. Il programma di Storia greca<br />
per gli studenti del v. o. comprende quello del I modulo e del II modulo. II modulo:<br />
l’orario di ricevimento sarà comunicato in seguito insieme all’orario delle lezioni. Seminari<br />
e altre attività integrative. È attivato in entrambi i semestri un Seminario di Storia greca e<br />
romana (valevole come attività sostitutiva di tirocinio). Dettagli e calendario saranno definiti<br />
e divulgati all’inizio dell’a. a. anche sul sito web della Facoltà.
306 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Docente (I modulo) <strong>Ca</strong>rlo Franco<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: cfranco61@tin.it<br />
Docente (II modulo) Claudia Antonetti<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: cordinat@unive.it<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente <strong>Ca</strong>rlo Franco v. sopra Antichità greche.<br />
Per il curriculum del docente Claudia Antonetti v. sopra Storia greca A.<br />
Storia greca B<br />
I Modulo<br />
Corso istituzionale, rivolto a tutti gli/le studenti del corso triennale che debbano o vogliano acquisire<br />
la preparazione di base.<br />
Lineamenti di storia greca dalla nascita della polis al 146 a. C.<br />
Il corso si propone di seguire le linee essenziali della storia greca, integrando dove opportuno<br />
i dati esposti nel manuale con costante riferimento alle fonti e alle diverse tipologie<br />
documentarie disponibili. Particolare rilievo avranno gli aspetti metodologici generali,<br />
l’individuazione delle coordinate cronologiche e geografiche, la presentazione critica dei<br />
principali nuclei problematici e dei più importanti storici di età classica.<br />
Bibliografia<br />
Appunti delle lezioni (con i testi letti e commentati durante il corso).<br />
C. ORRIEUX, P. SCHMITT PANTEL, Storia greca, trad. it., Il Mulino, Bologna, 2003; Erodoto,<br />
Le Storie. Libro I (si consiglia l’edizione a cura di D. Asheri, Fondazione Valla,<br />
Mondadori, Milano 1988).<br />
Programma per non frequentanti:<br />
D. MUSTI, Introduzione alla storia greca, Laterza, Bari-Roma, 2003; ERODOTO, Le Storie.<br />
Libro I (si consiglia l’edizione a cura di D. ASHERI, Fondazione Valla, Mondadori, Milano,<br />
1988); Introduzione alla storiografia greca, a cura di M. BETTALLI, <strong>Ca</strong>rocci, Roma, 2001.<br />
Propedeuticità. Modulo di base, obbligatorio per coloro che affrontano lo studio della<br />
materia per la prima volta.<br />
II Modulo<br />
Vedi Storia greca A - II modulo (C. Antonetti).<br />
Modalità d’esame. La verifica avverrà in tutti gli appelli e per tutti gli studenti tramite un<br />
test scritto. Le modalità d’esame per gli studenti del v. o. sono le stesse di quelle per gli<br />
studenti del n. o., ma essi possono sostenere l’esame intero (modulo I + modulo II) in<br />
forma orale negli appelli a loro destinati. Modalità di frequenza. Il I modulo è offerto in entrambi<br />
i semestri (v. Storia greca A, S. De Vido). La scelta è libera. Nota Bene. Il programma<br />
di Storia greca per gli studenti del v. o. comprende quello del I modulo e del II<br />
modulo. Seminari e altre attività integrative. È attivato in entrambi i semestri un Seminario di<br />
Storia greca e romana (valevole come attività sostitutiva di tirocinio). Dettagli e calendario<br />
saranno definiti e divulgati all’inizio dell’a. a. anche sul sito web della Facoltà.
Docente Gherardo Ortalli<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: gort@unive.it<br />
I semestre<br />
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 307<br />
Storia medievale A (A-M)<br />
Per il curriculum del docente Gherardo Ortalli v. sopra Storia di Venezia nel Medioevo.<br />
I Modulo<br />
Parte generale. Linee generali di storia del medio evo<br />
Si dovrà giungere alla conoscenza della storia generale del medio evo<br />
Bibliografia<br />
Il I modulo è da preparare su un buon manuale di livello universitario, a scelta dello<br />
studente. Suggerimenti saranno forniti a richiesta a lezione.<br />
II Modulo<br />
Corso monografico. <strong>Ca</strong>ratteri comuni e peculiarità locali nel medio evo europeo<br />
Verranno affrontati in particolare i seguenti punti: le pratiche giudiziarie: dall’ordalia al<br />
diritto proprio dell’età di comune; città e campagna; il formarsi di un’identità europea fra<br />
intrecci e fratture.<br />
Bibliografia<br />
Quanto proposto a lezione sarà integrato con la lettura di un volume (connesso alla materia<br />
svolta), scelto nell’elenco che verrà fornito durante lo svolgimento del corso.<br />
Per gli studenti non frequentanti sono previsti programmi alternativi, con lettura di volumi<br />
scelti nell’elenco che verrà affisso all’albo in ottobre, totalmente sostitutivi della<br />
parte monografica.<br />
Modalità d’esame. Al termine del I modulo ci sarà una verifica scritta, rivolta in special<br />
modo agli studenti frequentanti. Per il II modulo la prova finale sarà orale. Nota Bene. La<br />
suddivisione degli studenti fra gli insegnamenti di Storia Medievale (A e B) sulla base delle<br />
iniziali dei cognomi vale solo per il primo anno di corso, non per le iterazione e la scelta<br />
della tesi. Seminari e altre attività integrative. Per gli studenti che intendono iterare l’esame,<br />
è previsto un seminario di ricerca, per il quale dovranno iscriversi direttamente a lezione<br />
o lasciando nome e recapito telefonico in portineria del dipartimento.<br />
Docente Stefano Gasparri<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: gasparri@unive.it<br />
I semestre<br />
Storia medievale B (N-Z)<br />
STEFANO GASPARRI (Roma 1949) si è laureato all’<strong>Università</strong> di Roma “La Sapienza” ed è ora professore<br />
ordinario di Storia medievale. Dopo essere stato ricercatore all’<strong>Università</strong> della Sapienza, ha<br />
insegnato Istituzioni medievali all’<strong>Università</strong> di Venezia e all’<strong>Università</strong> di Genova. I suoi studi sono<br />
dedicati in prevalenza alle società altomedievali (IV-XI secolo). Alcuni fra i suoi lavori principali<br />
sono: La cultura tradizionale dei Longobardi. Struttura tribale e resistenze pagane, Spoleto 1983; I ‘milites’<br />
cittadini. Studi sulla cavalleria in Italia, Roma 1992; Prima delle nazioni. Popoli etnie e regni fra Anichità e<br />
Medioevo, Roma 1997.
308 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
I Modulo<br />
Storia dell’alto medioevo. Lineamenti generali di storia della tarda antichità e dell’alto<br />
medioevo europeo (IV-X secolo)<br />
Bibliografia<br />
G. PICCINNI, I mille anni del Medioevo, Milano, Bruno Mondadori, 1999, capitoli I e II;<br />
i seguenti saggi contenuti in Storia Medievale, Donzelli, Roma, 1998; W. POHL, L’universo<br />
barbarico; C. LA ROCCA, Cristianesimi; P. GUGLIELMOTTI, I franchi e l’Europa carolingia;<br />
C. WICKHAM, Economia altomedievale; M. GALLINA, La formazione del Mediterraneo medievale;<br />
S. CAROCCI, Signori, castelli, feudi<br />
Appunti e materiali delle lezioni (per i frequentanti) oppure (per gli studenti non frequentanti)<br />
S. GASPARRI, Prima delle nazioni. Popoli etnie regni fra antichità e medioevo, Roma,<br />
<strong>Ca</strong>rocci, 1997, o P. CAMMAROSANO, Nobili e re. L’Italia politica dell’alto medioevo,<br />
Roma-Bari, Laterza 1999<br />
Propedeuticità. Gli studenti che intendono sostenere l’esame di entrambi i moduli dovranno<br />
superare l’esame del I modulo prima di sostenere quello del II modulo.<br />
II Modulo<br />
Storia del basso medioevo. Lineamenti generali di storia del basso medioevo europeo<br />
(secoli XI-XV)<br />
Bibliografia<br />
G. PICCINNI, I mille anni del Medioevo, Milano, Bruno Mondadori, 1999, capitoli III-V;<br />
i seguenti saggi contenuti in Storia Medievale, Roma, Donzelli, 1998: G. C. CANTAREL-<br />
LA, Il papato: riforma, primato e tentativi di egemonia; G. PETRALIA, Crescita ed espansione; P.<br />
CORRAO, Regni e principati feudali; E. ARTIFONI, Città e comuni; M. MIGLIO, Progetti di supremazia<br />
universalistica; R. MUELLER, Epidemie, crisi, rivolte.<br />
Appunti e materiali delle lezioni (per i frequentanti) oppure (per gli studenti non frequentanti)<br />
L. PROVERO, L’Italia dei poteri locali. Secoli X-XII, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 1998, o E.<br />
OCCHIPINTI, L’Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2000.<br />
Propedeuticità. Gli studenti che intendono sostenere l’esame di entrambi i moduli dovranno<br />
superare l’esame del I modulo prima di sostenere quello del II modulo.<br />
Modalità d’esame. Gli esami del primo appello di entrambi i moduli si svolgeranno in<br />
forma scritta. Nota Bene. Tutti i volumi ed i saggi indicati nei programmi d’esame sono<br />
presenti nella Biblioteca del Dipartimento di Studi storici. La suddivisione degli studenti<br />
fra gli insegnamenti di Storia Medievale (A e B) sulla base delle iniziali dei cognomi vale<br />
solo per il primo anno di corso, non per le iterazione e la scelta della tesi.<br />
Docente Giovanni Levi<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: levi@unive.it<br />
II semestre<br />
Storia moderna A<br />
GIOVANNI LEVI (Milano 1939), professore ordinario di Storia moderna, ha insegnato nelle <strong>Università</strong><br />
di Torino, Viterbo e Venezia e in numerose <strong>Università</strong> straniere (Francia, Spagna, Argentina,<br />
Messico, Stati Uniti). Ha diretto la collana ‘Microstorie’ (Einaudi) e la rivista ‘Quaderni Storici’. Fa<br />
parte della redazione di ‘Enquete’, ‘Zakhor’, ‘Rivista di Storia economica’, ‘Pasajes’. Collabora
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 309<br />
all’associazione MERIFOR e fa parte del consiglio direttivo del centro Interdipartimentale IDEAS (per<br />
l’analisi delle interazioni dinamiche fra economia, ambiente e società). Ha scritta tra l’altro L’eredità<br />
immateriale, Torino, 1985; Centro e periferia di uno stato assoluto, Torino, 1985. Ha curato, con J. C.<br />
Schmitt, Storia dei giovani, Bari, 1994. Lavora a una storia del consumo in età moderna.<br />
I due insegnamenti di Storia moderna (A: Levi; B: Politi) sono equivalenti. Gli studenti<br />
possono seguire l’insegnamento che ritengono più vicino ai loro interessi, senza limitazione<br />
alcuna.<br />
I Modulo<br />
Problemi di storia dello stato moderno<br />
Bibliografia<br />
Gli studenti sono tenuti a conoscere la storia moderna. La prepareranno su un buon<br />
manuale di liceo e sugli appunti delle lezioni.<br />
II Modulo<br />
La ragion di stato e il pensiero politico del ’500-’600<br />
Bibliografia<br />
Q. SKINNER, Le origini del pensiero politico moderno. vol. 2, L’età della riforma, Bologna, Il<br />
Mulino, 1989<br />
Modalità d’esame. Alla fine di ogni modulo si terrà un esame scritto. Chi non sosterrà<br />
l’esame scritto e gli studenti non frequentanti potranno sostenere l’esame oralmente negli<br />
appelli successivi. Nota Bene. Gli studenti non frequentanti prepareranno inoltre: I modulo:<br />
F. CHABOD, Lezioni di metodo storico, Bari, Laterza, 2000. II modulo: N. MACHIAVELLI, Il<br />
principe.<br />
Docente Giorgio Politi<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: politi@unive.it<br />
I semestre<br />
Storia moderna B<br />
GIORGIO POLITI è nato nel 1947 a Milano, dove ha insegnato, nel 1975-80, presso l’Accademia di<br />
belle arti e l’<strong>Università</strong> degli studi; fa parte del Dipartimento (già Istituto) di studi storici fin dalla<br />
fondazione. Si occupa di microinformatica, specie in rapporto al trattamento del testo (Desktop Publishing)<br />
ed è stato per molti anni responsabile informatico e webmaster del Dipartimento. Ha fondato<br />
e dirige, con R. C. Mueller, la collana “em/early modern - Studi di storia europea protomoderna”.<br />
Opere principali: le monografie Aristocrazia e potere politico nella Cremona di Filippo II, Milano 1976 e<br />
Gli statuti impossibili. La rivoluzione tirolese del 1525 e il “programma” di Michael Gaismair, Torino 1995,<br />
nonché l’inventario analitico Antichi luoghi pii di Cremona, 2 voll., 1979 e 1985.<br />
Gli studenti possono seguire l’insegnamento di Storia moderna (A o B) che ritengono più vicino ai<br />
loro interessi, senza limitazione alcuna.<br />
I Modulo<br />
Le tre riforme della Germania moderna (1400-1550)<br />
Il modulo intende illustrare con quali specificità la Germania ha affrontato il problema<br />
dello stato agl’inizi dell’età moderna, attraverso tre grandi crisi di rilevanza europea: la cosiddetta<br />
riforma (politico-istituzionale) dell’Impero, la Riforma religiosa e il tentativo di
310 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
riforma sociale meglio noto come “guerra contadina”.<br />
Bibliografia<br />
Il docente dà per scontata un’informazione storica generale sull’età moderna, così come<br />
può aversi da un qualsiasi buon manuale per le scuole superiori. La storia generale, pertanto,<br />
non farà oggetto d’alcuna parte d’esame a sé stante. Gli studenti però potranno attendersi<br />
qualsiasi domanda di storia generale, specie in rapporto con argomenti trattati<br />
durante il modulo o nella lettura prescelta.<br />
Per la restante bibliografia, vedi oltre alle voci “Modalità esami” e “Nota bene”.<br />
Propedeuticità. Nessuna propedeuticità è richiesta.<br />
II Modulo<br />
Leggere e vedere. Storia illustrata di una crisi tedesca ed europea (1490-1530)<br />
Il modulo intende approfondire il ruolo delle arti visive agli esordi del loro impiego “di<br />
massa”, durante le lotte politiche, religiose e sociali soprattutto tedesche nel passaggio fra<br />
medioevo ed età moderna.<br />
Bibliografia<br />
Vedi più oltre, alle voci “Modalità esami” e “Nota bene”.<br />
Propedeuticità. La frequenza al II modulo presuppone quella al primo.<br />
Modalità d’esame. I modulo. Lo studente preparerà gli appunti presi a lezione. I non frequentanti<br />
porteranno invece un testo a scelta entro un elenco proposto dal docente. II<br />
modulo. Lo studente porterà i propri appunti più un testo a scelta entro un secondo elenco.<br />
I non frequentanti prepareranno due testi. Nota Bene. Gli elenchi di testi per la preparazione<br />
agli esami sopra citati, così come gli orari di ricevimento, saranno resi noti dal docente,<br />
come di consueto, a partire dalla prima lezione dell’anno.<br />
Docente Giovannella Cresci Marrone<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: liberta@unive.it<br />
II semestre<br />
Storia romana A<br />
Nata a Pisa nel 1951, GIOVANNELLA CRESCI MARRONE compie gli studi universitari presso<br />
l’<strong>Università</strong> di Genova dove consegue la laurea in Lettere e quindi la laurea in Storia; già borsista<br />
del Consiglio Nazionale delle Ricerche, lavora per dieci anni in qualità di ricercatore presso il Dipartimento<br />
di Storia dell’<strong>Università</strong> di Torino, e dal 1987 insegna presso l’<strong>Università</strong> di Venezia,<br />
dal 2000 in qualità di professore ordinario. I suoi interessi di ricerca sono attualmente orientati allo<br />
studio dei processi di romanizzazione in Traspadana, con particolare riferimento al contesto altinate<br />
e alla sua documentazione epigrafica. A tale indagine affianca una ricerca volta all’approfondimento<br />
delle forme di comunicazione politica nella Roma repubblicana.<br />
Attraverso il confronto con la documentazione antica, il corso ripercorre la storia romana<br />
dai primi insediamenti nel Lazio antico alla caduta dell’Impero romano d’Occidente,<br />
con particolare attenzione alle problematiche politiche, militari, nonché economiche e<br />
sociali.<br />
I Modulo<br />
Lineamenti, temi e problemi di storia romana
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 311<br />
Il corso indaga i momenti salienti della storia romana, con particolare attenzione all’età<br />
della monarchia e della repubblica, impostando un esame della dialettica politica, delle<br />
strutture militari e delle problematiche sociali ed economiche, attraverso l’analisi delle più<br />
significative fonti letterarie, epigrafiche, numismatiche e archeologiche.<br />
Bibliografia<br />
Programma per studenti frequentanti: Appunti dalle lezioni e A. FRASCHETTI, Storia di<br />
Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni del Prisma, 2002, pp. 13-204<br />
Programma per studenti non frequentanti: A. FRASCHETTI, Storia di Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni<br />
del Prisma, 2002, pp. 13-204 e M. CRAWFORD, Roma nell’età repubblicana, trad. it.,<br />
Bologna, Il Mulino, 1984<br />
II Modulo<br />
Augusto racconta sé stesso<br />
All’interno di un esame delle principali tematiche della storia romana imperiale, si approfondisce<br />
la vicenda politica del fondatore del principato attraverso i documenti letterari,<br />
epigrafici e iconografici da lui stesso commissionati.<br />
Bibliografia<br />
Programma per studenti frequentanti: Appunti dalle lezioni; A. FRASCHETTI, Storia di<br />
Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni del Prisma, 2002, pp. 205-321; W. ECK, Augusto e il suo tempo,<br />
Bologna, Il Mulino, 2000<br />
Programma per studenti non frequentanti: A. FRASCHETTI, Storia di Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni<br />
del Prisma, 2002, pp. 205-321; W. ECK, Augusto e il suo tempo, Bologna, Il Mulino,<br />
2000; G. CRESCI MARRONE, Ecumene augustea; una politica per il consenso, Roma, L’Erma<br />
di Bretschneider, 1993<br />
Propedeuticità. Ha accesso alla prova d’esame relativa al II modulo del corso esclusivamente<br />
chi abbia già superato la prova relativa al I modulo del corso medesimo.<br />
Modalità d’esame. L’esame relativo al I modulo avrà luogo sempre e per tutti gli studenti<br />
in forma scritta. L’esame relativo al II modulo sarà sempre e per tutti gli studenti sostenuto<br />
in forma orale. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata per entrambi<br />
i moduli del corso. Nota Bene. Per gli studenti iscritti al vecchio ordinamento l’esame di<br />
storia romana corrisponderà alla somma dei due moduli descritti, nelle indicazioni di bibliografia<br />
come nelle modalità della prova d’esame. Seminari e altre attività integrative. Gli<br />
studenti che seguiranno il corso potranno accedere alle offerte di attività sostitutive di stages<br />
e tirocinio attivate nel I e nel II semestre dai docenti della Sezione di Storia antica.<br />
Docente Francesca Rohr<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: rohr@unive.it<br />
I semestre<br />
Storia romana B<br />
FRANCESCA ROHR VIO (1968), laureata presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’Foscari di Venezia (1992), addottorata<br />
in storia antica presso l’<strong>Università</strong> di Roma La Sapienza (1997), è ricercatore di Storia romana.<br />
Ha focalizzato i suoi interessi di studio sui temi della comunicazione politica, della propaganda ideologica<br />
e delle dinamiche oppositorie in età triumvirale e augustea. Ha inoltre prodotto lavori di<br />
ricerca di ambito storiografico, riservando specifica attenzione alle modalità di ricezione e manipo-
312 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
lazione della memoria storica nella tradizione letteraria, con particolare interesse per la produzione<br />
di Nicolao di Damasco, Ovidio, Velleio Patercolo e <strong>Ca</strong>ssio Dione. Attualmente i suoi studi si incentrano<br />
sui meccanismi della comunicazione politica su supporto epistolare nel post cesaricidio.<br />
Attraverso il confronto con la documentazione antica, il corso ripercorre la storia romana<br />
dai primi insediamenti nel Lazio antico alla caduta dell’Impero romano d’Occidente,<br />
con particolare attenzione alle problematiche politiche, militari, nonché economiche e<br />
sociali.<br />
I Modulo<br />
Lineamenti, temi e problemi di storia romana<br />
Il corso indaga i momenti salienti della storia romana, con particolare attenzione all’età<br />
regia e repubblicana, impostando una disamina della dialettica politica, delle strutture militari<br />
e delle problematiche sociali ed economiche, attraverso l’analisi mirata delle più significative<br />
fonti letterarie, epigrafiche, numismatiche e archeologiche.<br />
Bibliografia<br />
Programma per studenti frequentanti: Appunti dalle lezioni e A. FRASCHETTI, Storia di<br />
Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni del Prisma, 2002, pp. 13-204<br />
Programma per studenti non frequentanti: A. FRASCHETTI, Storia di Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni<br />
del Prisma, 2002, pp. 13-204 e M. CRAWFORD, Roma nell’età repubblicana, trad. it.,<br />
Bologna, Il Mulino, 1984<br />
II Modulo<br />
Diventare imperatore: le dinamiche dell’ascesa al principato nell’Alto Impero Romano<br />
All’interno di un esame delle principali tematiche della storia romana imperiale, si approfondiscono<br />
le diverse modalità di successione sperimentate nei primi due secoli<br />
dell’Impero.<br />
Bibliografia<br />
Programma per studenti frequentanti: Appunti dalle lezioni; A. FRASCHETTI, Storia di<br />
Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni del Prisma, 2002, pp. 205-321 e M. PANI, Principato e società a<br />
Roma dai Giulio Claudi ai Flavi, Bari, 1983<br />
Programma per studenti non frequentanti: A. FRASCHETTI, Storia di Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni<br />
del Prisma, 2002, pp. 205-321; M. PANI, Principato e società a Roma dai Giulio Claudi<br />
ai Flavi, Bari, 1983; M. PANI, Lotte per il potere e vicende dinastiche. Il principato fra Tiberio e<br />
Nerone, in Storia di Roma. 2. L’impero mediterraneo. II. I principi e il mondo, G. Einaudi Editore,<br />
Torino, 1991, pp. 221-252; M. PANI, Il principato dai Flavi ad Adriano, in Storia di<br />
Roma. 2. L’impero mediterraneo. II. I principi e il mondo, G. Einaudi Editore, Torino, 1991,<br />
pp. 265-285; M. PANI, La corte dei Cesari, Bari-Roma, Biblioteca essenziale, serie Storia<br />
antica, Laterza, 2003<br />
Propedeuticità. Ha accesso alla prova d’esame relativa al II modulo del corso esclusivamente<br />
chi abbia già superato la prova relativa al I modulo del corso medesimo.<br />
Modalità d’esame. L’esame relativo al I modulo avrà luogo sempre e per tutti gli studenti<br />
in forma scritta. L’esame relativo al II modulo sarà sempre e per tutti gli studenti sostenuto<br />
in forma orale. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata per entrambi<br />
i moduli del corso. Nota Bene. Per gli studenti iscritti al vecchio ordinamento l’esame di<br />
storia romana corrisponderà alla somma dei due moduli descritti, nelle indicazioni di bi-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 313<br />
bliografia come nelle modalità della prova d’esame. Seminari e altre attività integrative. Gli<br />
studenti che seguiranno il corso potranno accedere alle offerte di attività sostitutive di stages<br />
e tirocinio attivate nel I e nel II semestre dai docenti della Sezione di Storia antica.<br />
Docente Pietro Brunello<br />
Dipartimento di Studi storici<br />
e-mail: brnll@unive.it<br />
II semestre<br />
Storia sociale<br />
PIETRO BRUNELLO, tra le sue pubblicazioni: Pionieri. Gli italiani in Brasile e il mito della frontiera, Donzelli,<br />
Roma 1994; A. Cechov, Senza trama e senza finale. 99 consigli di scrittura, a cura di P. Brunello,<br />
mimimumfax, Roma 2002.<br />
Il corso prende in esame i temi del potere, del controllo sociale e della disciplina in età<br />
contemporanea, discutendo l’analisi proposta da Michel Foucault.<br />
I Modulo<br />
Potere, disciplina e controllo sociale<br />
Bibliografia<br />
M. FOUCAULT, Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Einaudi, Torino, 1993<br />
Un volume a scelta tra: A, CECHOV, Sahalin, l’isola dei deportati; F. DOSTOEVSKIJ, Memorie<br />
di una casa di morti; A. HUXLEY, Il mondo nuovo; F. KAFKA, Il processo; G. ORWELL,<br />
1984; L. TOLSTOI, Resurrezione (per ciascun libro esistono parecchie edizioni in italiano)<br />
II Modulo<br />
Istituzioni totali<br />
Bibliografia<br />
E. GOFFMAN, Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell’esclusione e della violenza. Prefazione<br />
di A. Dal Lago. Postfazione di F. e F. Basaglia, Einaudi, Torino, 2003<br />
Propedeuticità. L’esame può essere sostenuto solo da chi ha sostenuto l’esame del I modulo.<br />
Modalità d’esame. Scritti. Modalità di frequenza. La bibliografia indicata è sia per frequentanti<br />
che non frequentanti. Nota Bene. Si prega chi deve sostenere l’esame di Storia del Risorgimento<br />
(vecchio ordinamento) di contattare il docente.<br />
Docente Renzo Fontana<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
II semestre<br />
Storia sociale dell’arte<br />
RENZO FONTANA laureato in storia dell’arte a Padova ha frequentato poi i corsi della Scuola di perfezionamento<br />
in archeologia e storia dell’arte dell’<strong>Università</strong> di Siena. Si occupa di arte veneta, con<br />
particolare riguardo alle problematiche religiose della riforma e della controriforma e ai loro riflessi<br />
sulla committenza e sugli artisti. Ha pubblicato vari contributi su Lorenzo Lotto, Jacopo Bassano,
314 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Palladio, Giallo Fiorentino, Serlio, Jappelli. Si interessa inoltre dei temi della tutela del patrimonio<br />
culturale come direttore della rivista “Progetto restauro”.<br />
Ritratto pubblico e ritratto privato nella pittura veneta del Cinquecento: committenza<br />
e significato<br />
Bibliografia<br />
P. BURKE, Il ritratto veneziano nel Cinquecento, in La pittura nel Veneto. Il Cinquecento, III,<br />
1999, pp. 1079-1118; R. GOFFEN, Valicando le Alpi: arte del ritratto nella Venezia del Rinascimento,<br />
in Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord ai tempi di Bellini, Durer e Tiziano,<br />
a cura di B. AIKEMA, B. L. BROWN, Milano, 1999, pp. 115-131; P. FORTINI BROWN, La<br />
pittura nell’età di <strong>Ca</strong>rpaccio. I grandi cicli narrativi, Venezia, 1992, pp. 235-255; W. WOL-<br />
TERS, Storia e politica nei dipinti di Palazzo Ducale. Aspetti dell’autocelebrazione della Repubblica<br />
di Venezia nel Cinquecento, Venezia, 1987, pp. 93-157<br />
Modalità d’esame. Nuovo ordinamento (laurea triennale): esame scritto. Vecchio ordinamento<br />
(sociologia dell’arte): esame orale (al presente programma va aggiunto quello di<br />
Storia sociale dell’arte 2).<br />
Tecniche della comunicazione stampa e fund raising<br />
Docente Patrizia Baggio<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: patriziabaggio@hotmail.com<br />
II semestre<br />
PATRIZIA BAGGIO (1975): laureata in Lettere Moderne presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari con una tesi<br />
in Storia del Teatro è co-direttore organizzativo de La Piccionaia - I <strong>Ca</strong>rrara Teatro Stabile di Innovazione<br />
(Vicenza) con specifica competenza rispetto ai progetti territoriali realizzati nelle province<br />
di Vicenza e Venezia. Ha curato l’ideazione, progettazione, comunicazione delle stagioni di prosa<br />
“Linee d’Ombra”, “Ombre nate dalla passione” e il progetto “Latitudini nuove visioni di teatro contemporaneo”<br />
per il Teatro Villa dei Leoni di Mira (Ve), della stagione “Astrazioni anno 2” del teatro<br />
Astra di Vicenza e della rassegna di prosa del Teatro Mattarello di Arzignano.<br />
Il corso propone agli studenti un approfondimento sulle modalità di comunicazione<br />
dell’attività culturale-teatrale<br />
Attirare i grandi sostenitori<br />
La comunicazione dello spettacolo dal vivo: l’ufficio stampa di un evento teatrale; finanziamenti<br />
dal mondo pubblico e da fondazioni bancarie; le erogazioni liberali; dalla<br />
sponsorizzazione alla compartecipazione progettuale; il ciclo del fund raising: le diverse<br />
fonti di finanziamento e le modalità di fund raising; bisogni dell’organizzazione e dei donatori<br />
potenziali.<br />
Bibliografia<br />
Indicazioni bibliografiche saranno fornite all’inizio e durante il corso<br />
Modalità d’esame. La verifica finale consisterà in una prova orale sugli argomenti trattati.<br />
Modalità di frequenza. La frequenza al corso è obbligatoria. Seminari e altre attività integrative.<br />
All’interno del programma sono previsti incontri con esperti e la verifica di alcuni casi esemplari
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 315<br />
Tecnologie dei supporti scrittori<br />
Docente responsabile Paolo Eleuteri<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: ele@unive.it<br />
contratto integrativo di Tecnologie dei supporti scrittori: Marina Molin Pradel<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Paolo Eleuteri v. sopra Codicologia.<br />
Marina Molin Pradel si è laureata in Lettere presso l’<strong>Università</strong> di Venezia e ha conseguito il titolo<br />
di Dottore di ricerca presso l’<strong>Università</strong> di Amburgo. Si occupa principalmente di catalogazione di<br />
manoscritti e di storia della scrittura greca. Tra le pubblicazioni si segnalano le sezioni riguardanti il<br />
romanzo greco e bizantino e Flavio Filostrato in I Greci in Occidente: La tradizione filosofica, scientifica e<br />
letteraria (dalle raccolte della Biblioteca Marciana), Venezia, 1996, Note su alcuni manoscritti greci della Staats-<br />
und Universitätsbibliothek di Amburgo, "Codices manuscripti", 2001, pp. 20-31 e il volume Katalog der<br />
griechischen Handschriften der Staats- und Universitätsbibliothek Hamburg, Wiesbaden, 2002.<br />
Introduzione allo studio dei materiali e strumenti scrittori dall’antichità al Medioevo<br />
Bibliografia<br />
Una raccolta di saggi sui diversi argomenti trattati sarà disponibile in fotocopia presso il<br />
docente<br />
Modalità d’esame. Scritto. Modalità di frequenza. Vivamente consigliata.<br />
Teoria della programmazione musicale<br />
Docente Filippo Juvarra<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: info@pvorchestra.org<br />
II semestre<br />
FILIPPO JUVARRA, è musicologo e organizzazione, nonché titolare della responsabilità di una biblioteca<br />
di notevole interesse storico qual è quella del Conservatorio di Padova “C. Pollini”. Svolge attività<br />
di organizzatore musicale sin dai primi anni Settanta e attualmente è, oltre che membro del<br />
consiglio direttivo del Comitato Musica Unesco, direttore artistico della Associazione Amici della<br />
Musica di Padova e programmatore artistico della Orchestra di Padova e del Veneto. È convinto<br />
assertore delle produzioni concertistiche di qualità finalizzate alla valorizzazioni di repertori rari e<br />
dei giovani interpreti, nonché delle programmazioni di preminente interesse culturale. Premio Abbiati<br />
nel 2002.<br />
Il corso individua e illustra le procedure di creazione e produzione e realizzazione di<br />
manifestazioni musicali, stagioni, nella particolare prospettiva delle problematiche della<br />
organizzazione della quale saranno verificati tutti gli aspetti strutturali.<br />
La programmazione musicale viene anche interpretata sulla linea di un lungo arco della<br />
sua evoluzione storica, in buona connessione con le diverse trasformazioni delle “filosofie”<br />
della operatività d’ordine culturale e “aziendale”.
316 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Verrà significativamente sviluppata la definizione dell’organizzatore musicale secondo<br />
diversi profili in rapporto ai diversi fini e metodi applicati.<br />
Saranno studiate le prospettive di valorizzazione di opere e repertori nel quadro delle<br />
relazioni o dei potenziali di relazione che possono intercorrere fra le istanze della organizzazione<br />
e quelle della ricerca musicologica (ovviamente nel complessivo quadro di una<br />
storia della vita musicale, in specie italiana ed in specie attuale, e della interpretazione).<br />
Il corso prevede attività di stage e lezioni integrative di professori ospiti individuati fra le<br />
personalità più versate nella discussione dei problemi della organizzazione musicale fra le<br />
eminenti ed emergenti nel quadro della stagione musicale 2002-2003.<br />
Teoria e critica<br />
della programmazione cinematografica<br />
Docente Roberto Ellero<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: roberto.ellero@comune.venezia.it<br />
I semestre<br />
ROBERTO ELLERO (Venezia, 1954) è dal 1998 docente di materie cinematografiche al Tars di <strong>Ca</strong>’<br />
Foscari. Dirige dalla fondazione (1981) il Circuito Cinema del Comune di Venezia. Laureato in<br />
filosofia, critico e saggista, collabora al quotidiano “Europa”. È autore e curatore di numerose pubblicazioni,<br />
fra cui L’immagine e il mito di Venezia nel cinema e Cinematecnica. Percorsi critici nella fabbrica<br />
dell’immaginario. Dirige le collane “Quaderni del Circuito Cinema” e “Quaderni della Videoteca Pasinetti”.<br />
È stato selezionatore della Settimana della Critica presso la Mostra del Cinema di Venezia.<br />
Il corso si propone di analizzare il sistema cinematografico sotto il profilo del suo funzionamento<br />
economico-industriale, premessa indispensabile per impostare correttamente<br />
un lavoro critico di programmazione cinematografica.<br />
Tra multiplex e rivoluzione digitale: il sistema cinematografico in via di trasformazione<br />
Proprietà economiche del cinema. Evoluzione storica dell’industria e attuale organizzazione<br />
del mercato. Integrazioni verticali (trust) e orizzontali (multiplex). Criteri e finalità<br />
della programmazione (commerciale, d’essai, mista). Definizione del target e modalità di<br />
promozione. Fonti di reperimento dei film nei diversi supporti (circuito commerciale,<br />
extracommerciale, cineteche, mediateche). La censura cinematografica (amministrativa,<br />
giudiziaria, di mercato). Sistemi di rilevazione del mercato. La programmazione come<br />
possibile espressione di critica cinematografica.<br />
Bibliografia<br />
B. CORSI, Con qualche dollaro in meno. Storia economica del cinema italiano, Editori Riuniti,<br />
Roma, 2001; R. ELLERO, Dove va il cinema. Critica e mercato nell’era dei multiplex, Bulzoni,<br />
Roma, 2000; S. SALVEMINI (a cura di), Il cinema impresa possibile. La sfida del cambiamento<br />
per il cinema italiano, Egea, Milano, 2002<br />
Ulteriore documentazione sarà fornita dal docente durante le lezioni.<br />
Modalità d’esame. L’esame viene sostenuto in forma scritta (cinque domande sui temi del<br />
corso). Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata. Nota Bene. Qualora lo
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 317<br />
studente si trovi nell’impossibilità di frequentare, è tenuto a concordare con il docente un<br />
percorso sostitutivo per il sostenimento dell’esame (alla prima data utile del colloquio<br />
orale). Seminari e altre attività integrative. D’intesa con Applicazioni didattiche del cinema (Gottardi)<br />
è organizzata presso la Videoteca Pasinetti (San Stae 1882 - Venezia) la rassegna Minore,<br />
popolare, al nero: la Venezia degli anni Cinquanta, quale esercitazione di programmazione<br />
valida ai fini CFU (frequenza + relazione).<br />
Teoria e storia delle politiche culturali di massa<br />
Convenzione con Fondazione Teatro La Fenice<br />
Docente Domenico <strong>Ca</strong>rdone<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: www.teatrolafenice.it<br />
e-mail: cardoned@teatrolafenice.org<br />
I semestre<br />
DOMENICO CARDONE, epistemologo, dirige l’Area Formazione, Ricerca, Progetti innovativi della<br />
Fondazione Teatro La Fenice di Venezia; in particolare ne cura dal 1978 le attività didatticoformative<br />
e il settore editoriale educational dove ha costituito un’EduMediaTeca digitale fondata su<br />
avanzati sistemi di classificazione cognitivo-funzionale (‘metadati’) utili alla progettazione di prodotti<br />
e servizi di editoria elettronica e-learning. In campo didattico ha elaborato un metodo interdisciplinare<br />
di insegnamento, fondato sulla comprensione e la valorizzazione sistemica dei testi artistico-narrativi,<br />
denominato “Metodo Epistemico”. È autore di testi saggistici, narrativi e drammaturgici,<br />
compositore, inventore di giochi di simulazione.<br />
Il corso si propone di individuare strumenti analitici, critici e progettuali per realizzare<br />
un Corso on line di Scrittura e Drammaturgia narrativa applicata al Teatro musicale, fondato<br />
anche sulle diverse, possibili interpretazioni di uno stesso testo prodotte da scenografi,<br />
registi e interpreti.<br />
Forme della commedia sentimentale: testo, scena. Elisir d’amore e Don Pasquale<br />
di G. Donizetti<br />
A. “Architettura di un sistema cognitivo di valorizzazione e promozione di testi artistici<br />
e narrativi, anche editabile come corso di insegnamento a distanza”.<br />
L’incontro tra ipertestualità e multimedialità nell’universo digitale dell’integrazione dei<br />
media. Il progetto ipermediale come sistema dinamico: molteplicità di voci, di livelli, di<br />
forme espressive, di linee discorsive. - Nel mare dell’informazione digitale: il turista e il<br />
viaggiatore. Dalla moltiplicazione dei percorsi alla creazione di bussole. - Sistemi Cognitivi<br />
e Giacimenti di Dati; la digitalizzazione delle informazioni e la creazione di Archivi<br />
Digitali Multimediali più o meno formalmente strutturati, correlabili tra loro attraverso<br />
sistemi cognitivi ipermediali. - L’Authoring ipermediale: l’arte di esplicitare criteri ed espanderne<br />
le possibilità applicative. La costruzione del sistema cognitivo attraverso la correlazione<br />
di una molteplicità di punti di vista-strumenti di studio e segmenti testuali oggetti<br />
di studio in modo. La ri-leggibilità di ogni segmento testuale da una pluralità di punti<br />
di vista e l’applicabilità di ogni punto di vista a una pluralità di segmenti testuali. - La<br />
Tela Ipermediale come integrazione virtuale tra Sistema cognitivo e Archivi. -<br />
L’interazione con l’utente: tipi, modi e livelli di interattività. L’implementabilità delle Tele<br />
Ipermediali (nei dati e nei collegamenti) con l’ausilio dei fruitori coordinati progettualmente.
318 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
B. “Interpretanti della commedia sentimentale nel teatro di Donizetti”.<br />
Fondamenti di una metodologia di analisi qualitativa e critica del testo (libretto, musica,<br />
didascalie scenico-registiche). Elaborazione di metadati applicabili al genere: principi di<br />
scrittura creativa sotto il profilo narrativo (trama, intreccio, funzioni dei personaggi, gerarchia<br />
ed economia informativa, creazione del lettore modello...) e sotto il profilo espressivo<br />
(criteri e regole, di natura estetica, formale e semantica, di composizione poetica, sonora<br />
e scenica). - Dal testo alla messa in scena: la progettazione del significante<br />
(l’ideazione scenografica, registica, interpretativo-musicale). Un testo, molte messe in<br />
scena: sistemi comparativi delle soluzioni traducibili in ipermedialità esperta (esposizioni<br />
tematiche on line di documenti audiovisivi, corsi di critica, regia, scenografia ed interpretazione<br />
on line).<br />
Bibliografia<br />
Estratti da: V. PROPP, Morfologia della fiaba; C. BREMOND, La logica dei possibili narrativi; J.<br />
LOTMAN, La struttura del testo poetico; I. CALVINO, Lezioni americane; U. ECO, Passeggiate<br />
nei boschi narrativi + voci pertinenti da: P. PAVIS, Dizionario del teatro, Zanichelli, 1998.<br />
Propedeuticità. L’insegnamento prevede una diretta integrazione, nel II semestre, con il<br />
Corso di Teoria e storia delle politiche culturali di massa. applicativi multimediali affidato allo<br />
stesso docente.<br />
Modalità d’esame. Presentazione e discussione di un elaborato di ricerca (su carta o su<br />
supporto elettronico) relativo ad un aspetto (a scelta) del testo e alle corrispondenti messe<br />
in scena comparate, con indicizzazione dei documenti multimediali di archivio di esempio.<br />
Modalità di frequenza. Una lezione di 3 ore a settimana per l’intero I semestre (30 ore<br />
+ esercitazioni laboratorio). Nota Bene. Il corso consente di partecipare a stage di editing<br />
multimediale e di editoria educational, di durata bimestrale, operativi nel Laboratorio<br />
multimediale della Fondazione Teatro La Fenice. Seminari e altre attività integrative. Laboratorio:<br />
selezione archivistica e digitalizzazione (con traduzione in HTML e compressione<br />
MPEG e Sorenson) di documenti verbali, visivi, sonori e filmici inerenti le opere trattate e<br />
loro catalogazione in base ai metadati individuati, caratterizzanti il genere della ‘commedia<br />
sentimentale’<br />
Teoria e storia delle politiche culturali di massa<br />
Applicativi multimediali<br />
Convenzione con Teatro La Fenice<br />
Docente Domenico <strong>Ca</strong>rdone<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: www.teatrolafenice.it<br />
e-mail: cardoned@teatrolafenice.org<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente D. <strong>Ca</strong>rdone v. Teoria e storia delle politiche culturali di massa.<br />
Il Corso si propone di progettare un Corso di formazione a distanza (on line)<br />
sull’Ideazione scenografica, anche come metodologia di valorizzazione di un patrimonio<br />
archivistico (bozzetti, foto di scena, riprese audiovisive, film d’opera) in forma di esposizione<br />
critico-cognitiva.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 319<br />
L’Invenzione scenica nell’azione drammatica e registica (in omaggio a Maria Teresa<br />
Muraro)<br />
A. Architettura di un Corso di formazione on line: sistema cognitivo e costruzione di<br />
una ‘base di dati’ (risorse d’archivio) idonea ed adeguata a rappresentarlo:<br />
Il lavoro filologico: il reperimento delle fonti; adeguatezza qualitativa e quantitativa. - Il<br />
lavoro metodologico (v. anche parte monografica): segmentazione e articolazione dei dati;<br />
l’esplicitazione dei punti di vista-criteri di studio, la loro definizione e la moltiplicazione<br />
delle loro possibilità applicative; la riarticolazione reticolare dei testi; la rigorizzazione<br />
terminologica e la sistematizzazione dei dati: autonomia e correlazioni possibili, suddivisione<br />
e raggruppamento; la creazione di index di criteri; la costruzione del modello di tela<br />
ipertestuale; l’individuazione di livelli analitici pertinenti; le parti e il sistema;<br />
l’elaborazione di documenti metatestuali capaci di esplicitare i rapporti possibili tra segmenti<br />
testuali e criteri di studio. - Il lavoro tecnologico: dall’acquisizione dei dati alla creazione<br />
dei documenti ipertestuali e testuali; l’implementazione delle tele ipermediali e<br />
degli archivi collegati.<br />
B. Elaborazione di metadati sui principi e i criteri della progettazione scenografica:<br />
1. Delimitazione scenica (cornice del dispositivo materiale). 2. L’impianto visivo (apparati<br />
della bidimensionalità o tridimensionalità; presenza di multipartizioni, vie di accesso,<br />
praticabili). 3. La struttura degli elementi scenici (scenografia e oggetti): materia, colore,<br />
forme, dimensioni, piani prospettici, mobilità, componibilità, quantità, macchinerie per<br />
effetti speciali, oggetti (caratterizzazione ambientale aut interpretativa dell’ambiente, polifunzionalità,<br />
uso fabrile aut simbolico, il corpo come apparato). 4. Significanti comunicativi<br />
ed estetica (corrispondenze aut divergenze drammaturgiche: ambientazione temporale,<br />
illusionismo e convenzioni, stilemi e retoriche, citazioni ed eredità, adeguamento alla<br />
drammaturgia e alla regia).<br />
All’interno del programma sono previsti tre confronti con gli scenografi Lauro Crisman,<br />
Antonio Fiorentino, Massimo Checchetto.<br />
Bibliografia<br />
Estratti selezionati per interesse da: R. LORI, Il lavoro dello scenografo, Gremese editore,<br />
2000; B. MELLO, Trattato di scenotecnica, De Agostani, 1999.<br />
Voci pertinenti da: P. PAVIS, Dizionario del teatro, Zanichelli, 1998; S. MAZZANTI, Luce in<br />
scena, Editrice “Lo scarabeo”, 1998; V. DEL PRATO, Manuale di scenografia, La Nuova Italia<br />
Scientifica, 1990; M. I. BIGGI (a cura di), L’immagine e la scena, Marsilio Editori, 1992;<br />
F. MANCINI, M. T. MURARO, E. POVOLEDO (a cura di), Illusione e pratica teatrale, Neri<br />
Pozza Editore, 1975; C. E. RAVA (a cura di), Scenografie del Museo Teatrale alla Scala dal<br />
XVI al XIX secolo, Neri Pozza Editore, 1965.<br />
Propedeuticità. È consigliabile frequentare nel I semestre il corso di Teoria e storia delle politiche<br />
culturali di massa in quanto la parte generale, inerente l’architettura di un corso di<br />
formazione on line, fornisce competenze autoriali e tecniche (sui software) utili a sviluppare<br />
corsi di e-learning.<br />
Modalità d’esame. Discussione di un elaborato di ricerca (su carta o su supporto elettronico)<br />
relativo all’analisi e alla classificazione delle soluzioni scenografiche ideate per una<br />
certa opera lirica (a scelta dall’EduMediaTeca del Teatro La Fenice), con indicizzazione<br />
dei documenti multimedimediali di esempio. Modalità di frequenza. Una lezione di 3 ore a<br />
settimana per l’intero II semestre (30 ore + esercitazioni laboratorio). Nota Bene. Il corso
320 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
consente di partecipare a stage di editing multimediale e di editoria educational, di durata<br />
bimestrale, operativi nel Laboratorio multimediale della Fondazione Teatro La Fenice.<br />
Seminari e altre attività integrative. Laboratorio: selezione archivistica e digitalizzazione (con<br />
traduzione in HTML e compressione MPEG e Sorenson) di documenti verbali, visivi, sonori<br />
e filmici inerenti la messa in scena considerata e loro catalogazione in base ai metadati<br />
caratterizzanti il percorso interpretativo dello scenografo.<br />
Teoria e tecnica del linguaggio cinematografico<br />
Convenzione con Accademia delle Belle Arti di Venezia<br />
Docente <strong>Ca</strong>rlo Montanaro<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
sito web: lacinetecadelfriuli.org/archiviomontanaro<br />
e-mail: acmve@inwind.it<br />
I semestre<br />
CARLO MONTANARO è nato a Burano (Venezia) il 26 giugno 1946. Compie studi classici e, dopo la<br />
laurea in Architettura, si dedica alla comunicazione e allo spettacolo con particolare attenzione per il<br />
mondo del cinema. Un mondo nel quale lavora professionalmente anche come regista, oltre che<br />
scriverne in giornali, riviste e pubblicazioni anche antologiche (La storia del cinema mondiale, Einaudi,<br />
2001). Ha collaborato e collabora all’organizzazione di festival e rassegne, e in particolar modo a Le<br />
giornate del cinema muto. Raccoglie nel suo privato archivio materiali (film, libri, fotografie, cimeli)<br />
utili a suoi specifici interessi che vedono in primo piano la storia della tecnica cinematografica.<br />
I presupposti fondativi che identificano la grammatica di ogni linguaggio tecnologico<br />
audiovisivo, vengono da molto lontano e rappresentano il frutto di intuizioni di invenzioni<br />
o di applicazioni ora di scoperte scientifiche ora di sistemi di intrattenimento di larga<br />
vocazione spettacolare.<br />
È il cinematografo che, a fine ottocento, ha iniziato ad utilizzare questo linguaggio<br />
universale.<br />
Si ripercorreranno, confrontandosi con i testi filmici, le varie tappe che hanno consentito<br />
la messa a punto delle regole del linguaggio.<br />
Bibliografia<br />
La bibliografia verrà comunicata all’inizio del corso.<br />
Modalità d’esame. L’esame consiste nella visione e nella discussione, collegata, volendo,<br />
agli elementi fondamentali analizzati durante il corso, di un audiovisivo progettato e realizzato<br />
dal candidato.<br />
Teoria e tecnica<br />
della comunicazione audiovisiva in rete<br />
Docente Mario Tonello<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
e-mail: mario.tonello@iol.it<br />
II semestre<br />
MARIO TONELLO (1941) è laureato in Lettere a Padova. Ha insegnato nelle Scuole Superiori e<br />
all’<strong>Università</strong> di Vienna. Si è occupato in collaborazione con il CNR-ITD di Genova e con il Mini-
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 321<br />
stero della P.I. di Telematica e formazione a distanza, di Didattica collaborativa in rete, di Comunicazione<br />
mediata dal Computer. Tra le pubblicazioni, un saggio sulla lingua teatrale di Pietro Aretino<br />
(Padova 1970), la rielaborazione della Bottega del <strong>Ca</strong>ffè di C. Goldoni, il manuale di educazione<br />
linguistica Tra il dire e il fare, Ghisetti e Corvi, 1998, audiotape e CD-rom di carattere storico – documentario<br />
(tra cui “Erodoto a Marcon”, “Dietro la lavagna”, ecc.).<br />
L’obiettivo del corso è: conoscere i problemi posti dai vari aspetti e momenti della comunicazione<br />
in rete, anche in relazione ad altre modalità comunicative; imparare ad inserirsi<br />
nel flusso comunicativo con altri operatori e con un pubblico in maniera efficace e<br />
controllata.<br />
Gli argomenti delle lezioni saranno: la comunicazione interpersonale in rete (e-mail,<br />
chat, mailing list, forum, weblog, ecc.); la comunicazione in rete per apprendere, condividere,<br />
collaborare (gruppi di interesse, comunità di pratica, Knowledge Management,<br />
ecc.); la comunicazione in rete per fornire ed ottenere informazione (siti di servizio, di<br />
documentazione, database, archivi testuali ed audio-visuali, ecc.); La comunicazione in<br />
rete per pubblicizzare e convincere (siti di Enti, Istituzioni, Aziende, ecc.).<br />
Bibliografia<br />
Sull’insieme dei problemi relativi alla rete: F. CARLINI, Lo stile del Web. Parole e immagini<br />
nella comunicazione di rete, Torino, Einaudi, 1999, pag. 187.<br />
Una primissima informazione sulla struttura dei processi comunicativi e sulla storia dei<br />
mezzi di comunicazione si può trovare in: F. CIOTTI, G. RONCAGLIA, Il mondo digitale.<br />
Introduzione ai nuovi media, Roma-Bari, Laterza, 2003, cap. 8 e 9, pagg. 279 - 349. Il volume<br />
è comunque utilmente leggibile per intero.<br />
Letture integrative e complementari verranno indicate all’inizio del corso o saranno oggetto<br />
di dispense.<br />
Letture consigliate<br />
Sul funzionamento della rete, sulla strumentazione hardware e software,<br />
un’informazione di base completa si può trovare in: M. CALVO, F. CIOTTI, G. RONCA-<br />
GLIA, M. A. ZELA, Internet 2000. Manuale per l’uso della rete, Roma-Bari, Laterza, 1999. Il<br />
testo è disponibile anche in forma digitalizzata all’indirizzo: <br />
Docente Guido Biscontin<br />
Dipartimento di Scienze ambientali<br />
I semestre<br />
Teoria e tecniche del restauro dei manufatti<br />
Programma in via di definizione.<br />
Teorie e tecniche del restauro architettonico<br />
Docente responsabile Adriana Guacci<br />
Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />
contratto integrativo di Teorie e tecniche del restauro architettonico: Edi Pezzetta<br />
II semestre<br />
Per il curriculum del docente Adriana Guacci v. Storia dei materiali e delle tecniche architettoniche.<br />
Programma in via di definizione.
322 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />
Topografia e urbanistica del mondo antico<br />
Docente Annapaola Mosca<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: A.Mosca@unive.it<br />
II semestre<br />
ANNAPAOLA MOSCA (Trento 1962) si è laureata e perfezionata all’<strong>Università</strong> di Firenze; ha proseguito<br />
la sua formazione a Roma, dove ha frequentato la Scuola di Specializzazione di Archeologia, e<br />
a Bologna, dove ha conseguito il diploma di Dottore di Ricerca in Topografia antica e ha svolto attività<br />
di ricerca post-dottorato. È stata borsista Fulbright; dal 1992 collabora con la cattedra di Topografia<br />
dell’<strong>Università</strong> degli Studi di Roma “La Sapienza”. Ha svolto ricerche topografiche nel Trentino,<br />
nell’Etruria, a Pantelleria, in Turchia. I suoi interessi sono rivolti principalmente alla viabilità,<br />
alle rotte marittime e fluviali, alla ricognizione del territorio, alla tecnica edilizia. Fra i suoi lavori<br />
più recenti Via <strong>Ca</strong>ssia. Un sistema stradale romano; Ager Benacensis.<br />
Tipologia urbanistica dell’Italia antica<br />
Vari esempi di insediamenti: colonie greche, centri indigeni, città romane. Topografia e<br />
urbanistica di Roma antica.<br />
Bibliografia<br />
Appunti dalle lezioni.<br />
Manuale di riferimento: P. SOMMELLA, Italia Antica. L’urbanistica romana, Roma, Jouvence,<br />
1988 (rist. 2002): i capitoli per la preparazione dell’esame verranno indicati a lezione<br />
Per la topografia di Roma il manuale suggerito è F. CASTAGNOLI, Roma antica. Profilo<br />
urbanistico, Roma, Jouvence, 1987 o, in alternativa, articoli indicati dalla docente.<br />
Propedeuticità. È necessario aver seguito il ciclo di lezioni di Elementi di topografia antica.<br />
Modalità d’esame. Esame orale. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza. Nota Bene.<br />
Gli studenti impossibilitati a frequentare sono pregati di concordare con la docente un<br />
programma alternativo. Seminari e altre attività integrative. Eventuali iniziative verranno comunicate<br />
a lezione.<br />
Docente Claudio Negrelli<br />
Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />
e-mail: to14973@iperbole.bologna.it<br />
II semestre<br />
Topografia medievale<br />
CLAUDIO NEGRELLI, laureato presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Bologna nel corso di laurea in Storia,<br />
Indirizzo Antico. Ha conseguito il Diploma di Specializzazione in Archeologia, indirizzo tardoantico-altomedievale,<br />
presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Pisa. Svolge attività di ricerca sul campo,<br />
concernente sia scavi stratigrafici, sia studi topografici e territoriali, con particolare riferimento alle<br />
fasi di transizione tra la tarda Antichità e l’alto Medioevo. Partecipa ad attività di ricerca archeologica<br />
all’estero (missione a Laodicea ad Lycos – Turchia), dedicandosi agli aspetti topografici ed insediativi<br />
della città. Si occupa inoltre di storia della produzione (specialmente materiali ceramici) tardoromana<br />
ed altomedievale.
Guida 2003-2004. Corsi di laurea 323<br />
Il corso di Topografia Medievale si propone di fornire allo studente gli strumenti metodologici<br />
fondamentali per la disciplina; saranno inoltre affrontati i principali temi di<br />
studio pertinenti all’archeologia urbana ed alle ricerche di tipo territoriale.<br />
La Topografia Medievale tra archeologia urbana e ricognizioni territoriali<br />
Introduzione alla disciplina e metodologia. Definizione della disciplina. La topografia,<br />
l’archeologia urbana e l’archeologia dei paesaggi. Fonti documentarie per la topografia<br />
medievale. Fotografia aerea, cartografia, GIS. Ricognizione e scavo. Topografia urbana. <strong>Ca</strong>ratteri<br />
generali. Problemi e specificità delle città tardoantiche ed altomedievali nel panorama<br />
italiano. La città nel bassomedioevo. Topografia del territorio ed archeologia dei paesaggi.<br />
<strong>Ca</strong>ratteri generali. Il popolamento in Italia centro – settentrionale tra tarda antichità ed<br />
altomedioevo: insediamento sparso, villaggi, castra. Il problema dell’incastellamento. Le<br />
forme insediative nel bassomedioevo.<br />
Bibliografia<br />
M. O. H. CARVER, Archeologia urbana in Europa, in G. P. BROGIOLO (a cura di), Archeologia<br />
urbana in Lombardia. Valutazione dei depositi archeologici e inventario dei vincoli, Modena,<br />
Panini, 1984, pp. 9-21; G. ALVISI, La fotografia aerea nell’indagine archeologica, Roma, NIS,<br />
1989; F. CAMBI, N. TERRENATO, Introduzione all’archeologia dei paesaggi, Roma, <strong>Ca</strong>rocci,<br />
2002 (V ristampa); F. CAMBI, Archeologia dei paesaggi antichi: fonti e diagnostica, Roma, <strong>Ca</strong>rocci,<br />
2003; G. CANTINO WATAGHIN, J. M. GURT ESPARRAGUERA, J. GUYON, Topografia<br />
della Civitas Christiana tra IV e VI secolo, in G. P. BROGIOLO (a cura di), Early Medieval<br />
Towns in the Western Mediterranean, Mantova, SAP, 1996, pp. 17-42; G. P. BROGIOLO, S.<br />
GELICHI, La città nell’alto medioevo italiano, Bari, Laterza, 1998; S. GELICHI, Archeologia urbana:<br />
programmazione della ricerca e della tutela, in S. GELICHI, A. ALBERTI, M. LIBRENTI,<br />
Cesena: la memoria del passato. Archeologia urbana e valutazione dei depositi, Firenze, Insegna<br />
del Giglio, 1999, pp. 9-21.