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Insegnamenti - Università Ca

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<strong>Insegnamenti</strong><br />

Avvertenze<br />

1. Ogni modulo equivale a 30 ore di lezione (4 crediti)<br />

2. Tutti gli insegnamenti nei quali non è presente la divisione in 2 moduli sono costituiti<br />

da 1 solo modulo (4 crediti).<br />

3. In mancanza di indicazioni differenti, il I modulo è da intendersi propedeutico al II<br />

modulo.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 103<br />

Docente Elena Modena<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: duo.claviere@libero.it<br />

II semestre<br />

Analisi musicale<br />

ELENA MODENA, diplomata in pianoforte, clavicembalo, organo e composizione organistica e infine<br />

in composizione, si è laureata in Lettere presso l’<strong>Università</strong> di Padova con una tesi sull’applicazione<br />

di metodologie di analisi linguistica al linguaggio musicale. Ha pubblicato sulle riviste Analisi, Quaderni<br />

di Musica/Realtà, Diastema. In collaborazione con il M. Baroni ha curato l’edizione italiana di<br />

Counterpoint in Composition di F. Salzer e C. Schachter pubblicata dalla EdT e per il Saggiatore ha<br />

tradotto A Generative Theory of Tonal Music di F. Lerdahl e R. Jackendoff, completando entrambi i<br />

lavori con un ampio saggio introduttivo. Si è specializzata in canto funzionale presso il Lichtenberger<br />

Institut (Darmstadt) e ha effettuato diverse pubblicazioni discografiche con strumenti storici a tastiera.<br />

Il corso tratta dell’analisi musicale come mezzo di comprensione dei parametri costitutivi<br />

del linguaggio musicale e della logica compositiva che ad esso soggiace e ne considera<br />

le relazioni con la teoria e l’estetica musicale, la linguistica e la psicologia della percezione.<br />

Le funzioni e la dimensione interdisciplinare dell’analisi musicale. Analisi e teoria musicale,<br />

analisi ed estetica musicale, analisi e prospettiva storica. Le origini e i metodi tradizionali<br />

dell’analisi musicale. Criteri d’indagine e metodi d’analisi elaborati nel Novecento.<br />

Bibliografia<br />

N. COOK, Guida all’analisi musicale, edizione italiana a cura di G. Salvetti, Milano, Guerini<br />

e Associati 1991; C. DAHLHAUS, Analisi musicale e giudizio estetico, Bologna, Il Mulino<br />

1987 (capitoli I e II); A. SCHOENBERG, Stile e idea, Milano, Feltrinelli 1960 (in particolare<br />

i saggi Rapporto con il testo, Brahms il Progressivo, Cuore e cervello nella musica, Criteri di<br />

valutazione della musica).<br />

A integrazione del programma di studio per gli studenti non frequentanti:<br />

I. BENT-W. DRABKIN, Analisi Musicale, edizione italiana a cura di C. ANNIBALDI, Torino,<br />

EdT 1990 oppure D. EPSTEIN, Al di là di Orfeo, edizione italiana a cura di M. DE<br />

NATALE, Milano, Ricordi 1998<br />

Modalità d’esame. L’esame consisterà in un colloquio orale che dimostri la pertinenza del<br />

lavoro di studio con le principali finalità dell’insegnamento. Modalità di frequenza. Per gli<br />

studenti non frequentanti si rimanda all’ultima delle indicazioni bibliografiche.<br />

Docente Anna Maria Rapetti<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: arapetti@unive.it<br />

II semestre<br />

Antichità e istituzioni medievali<br />

ANNA MARIA RAPETTI (1965) è ricercatrice di Storia medievale. Laureata presso l’<strong>Università</strong> degli<br />

Studi di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>ttolica del Sacro Cuore<br />

di Milano. Le sue ricerche si incentrano sullo studio del paesaggio rurale, dei suoi assetti economici,


104 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

sociali ed ecologici, e del monachesimo riformato dei secoli centrali del medioevo. Tra le pubblicazioni<br />

più significative: <strong>Ca</strong>mpagne medievali. Aspetti e metamorfosi di un paesaggio rurale tra X e XII secolo,<br />

<strong>Ca</strong>vallermaggiore-Torino 1994; La formazione di una comunità cistercense. Istituzioni e strutture organizzative<br />

di Chiaravalle della Colomba tra XII e XIII secolo, Roma 1999; Comunità cistercensi: struttura e relazioni,<br />

in "Studi storici", (1999); Dalla curtis al dominatus loci, Cuneo 2000<br />

I Modulo<br />

Istituzioni medievali dal tardo antico all’età dei comuni<br />

Bibliografia<br />

M. ASCHERI, Istituzioni medievali. Una introduzione, Bologna, Il Mulino, 1999, limitatamente<br />

alle pagg. 9-294 (Introduzione e capitoli 1-13)<br />

Gli studenti non frequentanti integreranno la loro preparazione con lo studio di G. TA-<br />

BACCO, Le ideologie politiche del medioevo, Torino, Einaudi (PBE), 2000 e G. TABACCO, La<br />

sintesi istituzionale di vescovo e città in Italia e il suo superamento nella res publica comunale, appendice<br />

a G. Tabacco, Egemonie sociali e strutture del potere nel medioevo italiano, Torino, Einaudi<br />

(PBE), 1979<br />

Propedeuticità. Il I modulo è propedeutico al II modulo.<br />

II Modulo<br />

Esperienze monastiche in area veneta<br />

Durante le lezioni saranno esaminati i caratteri fondamentali dello sviluppo del monachesimo<br />

nel Veneto lagunare e di terraferma dalla diffusione del cristianesimo fino al XIII<br />

secolo. Gli elementi caratterizzanti le diverse esperienze venete saranno collocati in una<br />

prospettiva di forte comparazione con i movimenti monastici sviluppatisi contemporaneamente<br />

in altre regioni della cristianità.<br />

Bibliografia<br />

M. PACAUT, Monaci e religiosi nel medioevo, Bologna, Il Mulino, 1989, pagg. 9-272 (Introduzione<br />

e capitoli 1-11); Il monachesimo nel Veneto medioevale. Atti del convegno di studi in<br />

occasione del millenario di fondazione dell’abbazia di S. Maria di Mogliano Veneto (Treviso), 30<br />

novembre 1996, a cura di F. G. B. Trolese, Cesena, Badia di S. Maria del Monte, 1998,<br />

pagg. 1-168<br />

Gli studenti non frequentanti dovranno concordare alcune letture integrative con la docente.<br />

Nota Bene. Per una preparazione più agevole e adeguatamente approfondita, si invitano<br />

gli studenti a considerare l’esame di Storia medievale propedeutico a quello di Antichità e<br />

istituzioni.<br />

Docente <strong>Ca</strong>rlo Franco<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: cfranco61@tin.it<br />

I semestre<br />

Antichità greche<br />

CARLO FRANCO (Venezia, 1961), laureato in Lettere, è dottore di ricerca in storia antica e professore<br />

di ruolo nei licei. Si è occupato di storia greca del periodo ellenistico (Il regno di Lisimaco. Strutture


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 105<br />

amministrative e rapporti con le città, Pisa 1993), di storiografia antica (Anonimo, Vita di Alessandro il<br />

Macedone, trad. e comm., Palermo 2001, Traduzione e commento a Tacito, Historiae II-IV-I e Annales<br />

XI-XII, in Tacito, Opera omnia, a cura di R. Oniga, Torino 2003) di storia della tradizione classica<br />

in Italia (Piero Treves, Bibliografia. Dal 1930 al 1996, Napoli 1998). Dal 1989 è membro della Missione<br />

archeologica di Iasos in <strong>Ca</strong>ria.<br />

Corso rivolto a tutti gli/le studenti del corso triennale per acquisire la preparazione di base.<br />

Istituzioni, diritto e società nel mondo greco<br />

Il corso analizza il “funzionamento” di una città greca, esaminando le strutture politiche<br />

e le magistrature, i fondamenti e la prassi del diritto, la composizione del quadro sociale.<br />

Asse principale è la polis di Atene, con cenni comparativi dedicati anche ad altre realtà, nei<br />

loro differenti assetti. Guida al percorso è la “Costituzione degli Ateniesi” attribuita ad<br />

Aristotele, insieme ad altri testi antichi selezionati e commentati.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni sul dossier di testi esaminati a lezione; Aristotele, La Costituzione<br />

degli Ateniesi: si consiglia A. SANTONI, Aristotele, La Costituzione degli Ateniesi. Alle radici<br />

della democrazia occidentale, Bologna, <strong>Ca</strong>ppelli, 1999; Istituzioni, diritto e società della polis<br />

classica: D. LOTZE, Il cittadino e la partecipazione al governo della polis, in S. SETTIS (cur.)<br />

I Greci. Storia Cultura Arte Società, 2/II, Definizione, Einaudi, Torino, 1997, pp. 369-401;<br />

F. GSCHNITZER, Abitanti senza diritto di cittadinanza: non liberi e stranieri, ibid. 403-421; S.<br />

C. HUMPHREYS, Leggi, tribunali, processi, ibid. 541-565; A. MAFFI, Forme della proprietà,<br />

345-368, G. BODEI GIGLIONI, L’oikos: realtà familiare e realtà economica, in S. Settis (cur.) I<br />

Greci. Storia Cultura Arte Società, 2/I, Formazione, Einaudi, Torino 1996, 735-754.<br />

Programma per non frequentanti:<br />

Il programma prevede, oltre ai saggi sopra indicati e ad Aristotele, La Costituzione degli<br />

Ateniesi, la lettura di R. FLACELIÈRE, La vita quotidiana in Grecia nel secolo di Pericle, trad. it.<br />

Milano 1983; M. FINLEY, L’economia degli antichi e dei moderni, trad. it. Bari-Roma 1974.<br />

Propedeuticità. Si consiglia di seguire il corso in rapporto agli insegnamenti di Storia Greca.<br />

Modalità d’esame. La verifica avverrà in tutti gli appelli e per tutti gli studenti tramite un<br />

test scritto. Le modalità d’esame per gli studenti del v. o. sono le stesse di quelle previste<br />

per gli studenti del n. o., ma essi possono sostenere l’esame in forma orale negli appelli a<br />

loro destinati. Modalità di frequenza. Il corso si terrà nel II modulo del primo semestre. Nota<br />

Bene. L’orario di ricevimento sarà comunicato in seguito insieme all’orario delle lezioni.<br />

È comunque possibile rivolgersi anche all’indirizzo di posta elettronica.<br />

Docente Donatella Cozzi<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: bulunut@tin.it<br />

II semestre<br />

Antropologia<br />

DONATELLA COZZI (1957) è dottore di ricerca in Scienze etnoantropologiche. Ha insegnato per i<br />

Diplomi Universitari per Infermiere delle Facoltà di Medicina e Chirurgia di Udine e di Trieste.<br />

Membro della SIAM (Società italiana di Antropologia medica). Oltre a vari articoli inerenti<br />

l’antropologia medica e i saperi terapeutici, ha pubblicato Gesti di cura. Elementi di metodologia della<br />

ricerca etnografica e di analisi socioantropologica per il nursing (con D. Nigris) (Milano, 1996); La depressio-


106 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

ne (Milano, 1996); Zahre/Sauris. Una comunità delle Alpi <strong>Ca</strong>rniche (con D. Isabella e E. Navarra) (2<br />

voll., Udine, 1998-99). Ha organizzato corsi per la mediazione culturale e progetti per la promozione<br />

della salute per la L. 285/97.<br />

Il corso si propone di introdurre i principali concetti dell’antropologia culturale ed un<br />

approfondimento di antropologia applicata all’ambito dei sistemi sanitari per la comprensione<br />

culturale dei contesti e dei soggetti coinvolti nell’operatività del servizio sociale.<br />

I Modulo<br />

Antropologia culturale, concetti e metodi<br />

L’antropologia culturale nei concetti e metodi maturati in oltre un secolo di storia, e<br />

come strumento indispensabile per comprendere il mondo attuale, nell’intrecciarsi di esperienze,<br />

memorie e identità tipiche del mondo globale.<br />

Bibliografia<br />

CLAUDE RIVIÈRE, Introduzione all’antropologia, Bologna, Il Mulino, 1998, pp. 187; U. FA-<br />

BIETTI, R. MALIGHETTI, V. MATERA, Dal tribale al globale. Introduzione all’antropologia, Milano,<br />

Bruno Mondadori, 2002, pp. 157<br />

II Modulo<br />

Un esempio di antropologia applicata, l’antropologia medica<br />

Salute/malattia, il corpo in prospettiva antropologica, il ruolo di malato, rito e simbolo<br />

nella pratica medica, il contatto/contagio, il dolore in prospettiva trasculturale: questi alcuni<br />

dei temi affrontati in ambito teorico e applicativo.<br />

Bibliografia<br />

D. COZZI, D. NIGRIS, Gesti di cura, Milano, Colibrì, rist. 2003 (scelta di capitoli)<br />

Modalità d’esame. Un test scritto di verifica delle nozioni alla fine del I modulo; un esame<br />

in forma orale con un approfondimento (sotto forma di commento a un testo, a un<br />

articolo, una breve ricerca in Internet, una scelta iconografica) alla fine del II modulo.<br />

Modalità di frequenza. Per l’a. a. 2003-04, gli iscritti al I anno del Servizio sociale possono<br />

anticipare la frequenza. Nota Bene. Il II modulo può essere scelto anche da non iscritti al<br />

corso di laurea in Servizio Sociale, nell’ambito degli insegnamenti dell’area etnograficoantropologica<br />

Docente Giovanni Dore<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: dore@unive.it<br />

II semestre<br />

Antropologia culturale<br />

GIOVANNI DORE conduce ricerche sulla storia dell’Etnologia italiana del Novecento, sull’Eritrea e<br />

Etiopia di età coloniale e sulle nuove immigrazioni in Italia. Ha recentemente pubblicato Amministrare<br />

l’esotico in A. Triulzi, (a cura di) La Colonia: Italiani in Eritrea, “Quaderni storici”, 109, 1/2002;<br />

ha curato per la rivista “Erreffe. La Ricerca folklorica” i nn. monografici Genere, sessualità, gestione del<br />

corpo, 46/2002 e Antropologia dei processi migratori, 44/2001; per i tipi L’Harmattan Italia con A. Bausi e


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 107<br />

I. Taddia, Anthropological and Historical Documents on “Rim” in Ethiopia and Eritrea, 2001 e con Uoldelul<br />

Chelati Dirar <strong>Ca</strong>rte coloniali. Documenti italiani del Fondo Ellero, 2000.<br />

Stili alimentari e pratiche culturali nel Mediterraneo<br />

Bibliografia<br />

Saggi scelti tratti da: M. MONTANARI (a cura di), Il mondo in cucina. Storia, identità, scambi,<br />

Laterza, Bari 2002; C. PAPA, Il pane, Electa Editori, Perugia 1992; J. BAROU (a cura<br />

di), Pratiques alimentaires et identités culturelles, “Ethnologie française”, 1/1997; D. SILVE-<br />

STRI, A. MARRA, I. PINTO (a cura di), Saperi e sapori mediterranei. La cultura<br />

dell’alimentazione e i suoi riflessi linguistici, Atti del convegno Internazionale (Napoli 13-<br />

16/10 1999), Istituto Orientale di Napoli, vol.I (saggi scelti)<br />

Modalità d’esame. La prova d’esame si svolgerà in forma orale. Nota Bene. Gli orari di ricevimento<br />

verranno comunicati all’inizio del semestre presso il Dipartimento di Studi<br />

Storici. È previsto il ricevimento elettronico (dore@unive.it). Tutti gli studenti e in particolare<br />

i non frequentanti sono obbligati a conferire con il docente almeno due volte<br />

all’inizio e prima della fine del corso.Gli studenti che hanno particolare interesse per le<br />

etno-antropologie troveranno utile informarsi delle iniziative del settore presso il LEAR,<br />

Laboratorio etno-antropologico di formazione e ricerca (lear@unive.it) della Facoltà di<br />

Lettere e Filosofia. Seminari e altre attività integrative. Ricerca sul campo: è proposta a tutti<br />

gli studenti, frequentanti e non, una esercitazione sul campo sulla alimentazione in contesti<br />

migratori. La ricerca va individualmente concordata con il docente, che metterà a disposizione<br />

le istruzioni per la rilevazione sul campo e il temario/questionario. Chi volesse<br />

fare la ricerca sul campo riceverà crediti di tirocinio corrispondenti all’impegno profuso.<br />

Se si intende collegarla all’esame, la relazione (trascrizione, traduzione, notizie), accompagnata<br />

dalla cassetta registrata, dovrà essere consegnata almeno otto giorni prima<br />

dell’appello prescelto.<br />

Docente Paolo Pagani<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: pagani.p@libero.it<br />

II semestre<br />

Antropologia filosofica<br />

PAOLO PAGANI si è laureato nel 1986 in Filosofia teoretica all’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>ttolica di Milano. Dopo<br />

essere stato docente di ruolo nei licei, ha conseguito nel 1997 il titolo di dottore di ricerca in Filosofia<br />

presso l’<strong>Università</strong> di Venezia. Nel 2000 ha conseguito l’idoneità alla docenza come Professore<br />

associato nell’area della Filosofia morale. I suoi studi insistono attualmente su due aree di interesse:<br />

la questione dei fondamenti del sapere filosofico, e la questione della libertà umana. Sue principali<br />

pubblicazioni sono i volumi: Sentieri riaperti, Jaca Book, Milano 1990; Contraddizione performativa e<br />

ontologia, FrancoAngeli, Milano 1999; Libertà e non-contraddizione in Jules Lequier, FrancoAngeli, Milano<br />

2000. Le sue pubblicazioni più recenti riguardano Kant e Habermas.<br />

I Modulo<br />

Ragione, passione, libertà<br />

Questa serie di lezioni si propone di offrire le nozioni basilari di Antropologia filosofica.<br />

I tre termini che formano il titolo verranno esaminati - con l’aiuto di alcuni tra i maggiori<br />

classici - sia nel loro contenuto specifico sia nelle loro relazioni reciproche.


108 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Bibliografia<br />

Classici: Platone, Repubblica, a cura di G. LOZZA, Mondadori, Milano 1990; Aristotele,<br />

Metafisica, a cura di G. REALE, Vita e Pensiero, Milano 1993; Agostino, La vera religione, a<br />

cura di M. VANNINI, Mursia, Milano 1987; Tommaso d’Aquino, Somma Teologica, I IIae,<br />

a cura di A. SALANI, Firenze 1975; Kant, Critica della ragion pratica, a cura di V. MA-<br />

THIEU, Rusconi, Milano 1996; Hegel, Lineamenti di filosofia del diritto, a cura di V. CICE-<br />

RO, Rusconi, Milano 1996<br />

Altri testi: S. VANNI ROVIGHI, Uomo e natura, Vita e Pensiero, Milano 1995; AA. VV., La<br />

libertà del bene, a cura di C. VIGNA, Vita e Pensiero, Milano, 1998; P. PAGANI, Libertà e<br />

non-contraddizione in Jules Lequier, FrancoAngeli, Milano, 2000.<br />

II Modulo<br />

L’azione umana<br />

Il primo gruppo di lezioni si propone di ripercorrere - con particolare riferimento ad<br />

Aristotele, Cicerone e Tommaso - alcune classiche distinzioni: quella tra “agere” e “facere”,<br />

e quella tra “contenuto”, “circostanze” e “fine” dell’azione. Il secondo gruppo di lezioni,<br />

poi, si propone di rivisitare le precedenti distinzioni con l’aiuto dei filosofi contemporanei,<br />

con particolare riferimento alla tradizione analitica.<br />

Bibliografia<br />

Aristotele, Etica Nicomachea, a cura di C. NATALI, Laterza, Roma-Bari, 2001; Cicerone,<br />

De Inventione, a cura di A. PACITTI, Mondadori, Milano, 1967; Tommaso d’Aquino,<br />

Somma Teologica, I IIae, qq. 1-19, a cura di A. SALANI, Firenze, 1975; G. E. M. AN-<br />

SCOMBE, Intention (1957), Basil Blackwell, Oxford, 1979; A. C. DANTO, Analytical Philosophy<br />

of Action, <strong>Ca</strong>mbridge University Press, <strong>Ca</strong>mbridge, 1973; P. RICOEUR, La semantica<br />

dell’azione (1977), Jaca Book, Milano, 1986; D. DAVIDSON, Azioni ed eventi (1980), Il<br />

Mulino, Bologna, 1992; E. RUNGGALDIER, Che cosa sono le azioni? (1996), Vita e Pensiero,<br />

Milano, 2000<br />

Modalità d’esame. L’esame relativo a ciascun modulo si svolgerà - salvo indicazione contraria<br />

da parte delle autorità accademiche - in forma orale. Modalità di frequenza. Gli studenti<br />

non frequentanti sono tenuti a segnalarsi al docente con anticipo rispetto all’esame.<br />

Nota Bene. Il docente metterà a disposizione degli studenti gli appunti delle lezioni e alcune<br />

antologie di classici da lui disposte. Gli altri testi oggetto d’esame, verranno indicati<br />

all’inizio del corso.<br />

Docente Luciana Galliano<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: lgallian@unive.it<br />

II semestre<br />

Antropologia musicale<br />

LUCIANA GALLIANO, musicologa e studiosa di estetica musicale, dopo studi musicali (Conservatorio,<br />

<strong>Università</strong> di Torino con Mila, Vattimo e Fubini), ha approfondito temi di musica contemporanea<br />

ed insieme la conoscenza della musica asiatica (M. A. Musicologia, <strong>Università</strong> Geidai di Tokyo).<br />

Cura la sezione musicale del CESMEO (Istit. Internaz. di Studi Asiatici Avanzati), e ha per anni<br />

insegnato Musica dell’Asia Orientale presso il Dipartimento Studi Eurasiatici dell’<strong>Università</strong> di Venezia.<br />

Collabora con le maggiori riviste musicologiche italiane e giapponesi e con importanti istitu-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 109<br />

zioni italiane ed europee. Ha pubblicato con Luni, EdT, Guerini, TextMusik, Barenreiter etc., e il<br />

libro Yogaku. Percorsi della musica giapponese nel 900, Venezia: <strong>Ca</strong>foscarina 1998 (ed. ingl. 2002)<br />

Aspetti socio-antropologici della musica dell’Asia orientale<br />

Il corso ha la durata di 30 ore, con il seguente programma: la diversa sensibilità culturale<br />

rispetto alla definizione del suono (e del rumore) e dei diversi elementi del linguaggio<br />

musicale (il tempo, la gamma/scala, il timbro). <strong>Ca</strong>ratteri sociali della pratica musicale (esecuzione,<br />

circostanze dell’ascolto, produzione musicale). Peculiarità storico-antropologiche<br />

delle diverse culture musicali nell’area di influenza cinese (Cina, Giappone, Corea,<br />

Indonesia); cenni sul percorso storico.<br />

Bibliografia<br />

J. BLACKING, Com’è musicale l’uomo?, Milano, Ricordi Unicopli, 1986; J. J. NATTIEZ, Il<br />

discorso musicale, Torino, Einaudi, 1977; M. LIANG, Music of the Billion, New York, Heinrichshofen,<br />

1985<br />

Altri testi saranno indicati nel corso delle lezioni.<br />

Docente responsabile Giovanni Dore<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: dore@unive.it<br />

contratto integrativo di Antropologia sociale: Gian Luca Ligi<br />

e-mail: gligi@libero.it<br />

II semestre<br />

Antropologia sociale<br />

GIANLUCA LIGI ha condotto indagini sul campo tra i Saami della Lapponia svedese privilegiando<br />

temi di antropologia dello spazio, percezione e costruzione sociale del paesaggio. Fra le sue pubblicazioni:<br />

I miti scandinavi della luce. Fertilità e iniziazione nei miti nordici, Gangemi, Roma, 1998; Le fonti<br />

che non parlano. Ipotesi per un’etnografia del paesaggio in Lapponia, in “La Ricerca Folklorica”, 2002, n. 45,<br />

pp. 79-96.<br />

Lineamenti di antropologia del rischio<br />

A partire dall’analisi del pensiero di Mary Douglas, figura di spicco dell’antropologia sociale<br />

contemporanea, il corso si propone di delineare i principali approcci antropologici<br />

alla nozione di rischio. L’analisi dei processi sociali di attribuzione di colpa (blaming) dopo<br />

eventi catastrofici (disastri ambientali, calamità naturali, gravi malattie, epidemie, ecc.), sia<br />

in società primitive, sia nella nostra società occidentale, mostra una fondamentale relazione<br />

fra sistemi sociali, razionalità delle credenze native rispetto ai nessi causali, e rappresentazioni<br />

simboliche dell’ambiente naturale. Attraverso la discussione di alcuni studi di<br />

caso si porrà in evidenza la particolarità dell’approccio antropologico (Douglas, Thompson)<br />

rispetto a quelli psicologico (Slovic), sociologico (Luhman) e più in generale alle<br />

visioni deterministiche. Si mostrerà infine che il problema antropologico di comprendere<br />

come, in ogni società, le istituzioni sociali contribuiscano a costruire la percezione del rischio<br />

e le categorie di colpa, pericolo, purezza, caso e causalità, è strettamente legato a<br />

questioni applicative di natura decisionale, politica ed etica.<br />

Bibliografia<br />

M. DOUGLAS, Rischio e colpa, Bologna, Il Mulino, 1996


110 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Un testo a scelta fra i seguenti: M. DOUGLAS, Purezza e pericolo, Bologna, Il Mulino,<br />

1993; M. DOUGLAS, Come pensano le istituzioni, Bologna, Il Mulino, 1990; M. DOUGLAS,<br />

Come percepiamo il pericolo. Antropologia del rischio, Feltrinelli, Milano, 1991; E. E. EVANS-<br />

PRITCHARD, Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande, Milano, Cortina, 2002; U. BECK,<br />

La società del rischio. Verso una nuova modernità, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2002; S. KRIMSKY, D.<br />

GOLDING (a cura di), Social Theories of Risk, London, Praeger, 1992 (soltanto le parti I e<br />

II); A. MARINELLI, La costruzione sociale del rischio, Milano, Franco Angeli, 1993; M.<br />

SCHWARZ, M. THOMPSON, Il rischio tecnologico. Differenze culturali e azione politica, Milano,<br />

Guerini, 1993; B. A. TURNER, N. F. PIDGEON, Disastri. Dinamiche organizzative e responsabilità<br />

umane, Torino, Edizioni di Comunità, 2001; P. VINEIS, Modelli di rischio. Epidemiologia<br />

e causalità, Torino, Einaudi, 1992<br />

Gli studenti non frequentanti sono tenuti ad aggiungere un secondo testo a scelta.<br />

Applicazioni didattiche del cinema<br />

Docente Michele Gottardi<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: migottar@unive.it<br />

I semestre<br />

MICHELE GOTTARDI (Venezia, 1956) insegna dal 1998 nel corso di laurea in Tecniche Artistiche e<br />

dello Spettacolo. Di formazione storiografica, ha rivolto la propria attenzione al cinema come fonte<br />

storica. Critico cinematografico, è commissario di selezione della Settimana Int. della Critica, presso la<br />

Mostra Int. d’arte cinematografica di Venezia. È autore di saggi sulla critica negli anni di Francesco<br />

Pasinetti, sul rapporto tra cinema e storia nella Venezia contemporanea e di video didattici.<br />

Il corso si propone di fornire un quadro generale del rapporto tra cinema e storia,<br />

dell’uso didattico, pubblico e divulgativo del cinema, con riferimento a particolari momenti<br />

storici e correnti estetiche della storia del cinema.<br />

Minore, popolare, al nero: la Venezia degli anni Cinquanta<br />

L’approfondimento è volto a mostrare come il cinema abbia testimoniato la Venezia degli<br />

anni ’50, in bilico tra l’esplosione del turismo di massa e il permanere di elementi legati<br />

alla tradizione veneziana. I film sono quelli previsti nell’apposita programmazione della<br />

“Videoteca Pasinetti” del mese di ottobre 2003, che costituiscono parte integrante del programma<br />

d’esame.<br />

Bibliografia<br />

P. SORLIN, L’immagine e l’evento. L’uso storico delle fonti audiovisive, Paravia, Torino, 1999 e<br />

altri materiali distribuiti dal docente durante le lezioni. Gli studenti del vecchio ordinamento<br />

dovranno portare una scelta antologica (concordata col docente) tratta da G.<br />

MIRO GORI, La storia al cinema, Bulzoni, Roma, 1994<br />

Propedeuticità. Si consiglia di seguire il corso prima di Critica cinematografica.<br />

Modalità d’esame. L’esame viene fatto in forma scritta. Solo per casi particolari, nonché<br />

per gli studenti del vecchio ordinamento, con programma concordato col docente, la prova<br />

sarà orale. Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria. Nota Bene. Solo in caso di<br />

assenze giustificate da comprovati motivi il docente fornirà una bibliografia integrativa.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 111<br />

Applicazioni didattiche della televisione<br />

Docente Mariangela <strong>Ca</strong>rone<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: mariangela.carone@tin.it<br />

MARIANGELA CARONE, laureata in Lettere con indirizzo artistico, dal 1979 lavora in RAI, prima<br />

come programmista-regista, ora come giornalista.<br />

La televisione, dalla sua nascita, ha segnato l’individuo e la società. La sua grammatica è<br />

in divenire, esattamente come la sua tecnologia. Richiede figure professionali complesse.<br />

Storia, tecniche, normative, limiti e potenzialità: tutto nel complesso passaggio dai mass ai<br />

new media.<br />

La storia della TV in Italia; il passaggio al digitale e i suoi scenari; le leggi. Riprese, montaggio,<br />

postproduzione. Relazioni con le forme d’arte, dal cinema alla letteratura. Giornalismo<br />

per la tv.<br />

Docente Mauro Rottoli<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: archeobo@tin.it<br />

I semestre<br />

Archeobotanica<br />

MAURO ROTTOLI (Milano 1959), risiede a Como. Svolge l’attività di archeobotanico presso il Laboratorio<br />

di Archeobiologia dei Musei Civici di Como. Ha effettuato ricerche su materiali botanici<br />

(macroresti: semi, frutti, legni, carboni e tessili) provenienti da oltre 200 siti archeologici italiani ed<br />

esteri dal Neolitico al Rinascimento. È autore di oltre 120 pubblicazioni.<br />

Il corso intende dare allo studente di Beni Culturali, ed in particolare a chi segue un indirizzo<br />

archeologico, gli strumenti per conoscere la materia prima di origine vegetale, il<br />

suo impiego dalla preistoria e tutte le informazioni che lo studio dei reperti vegetali può<br />

produrre.<br />

Archeobotanica<br />

L’archeobiologia e l’archeobotanica. Nozioni di botanica generale e sistematica. Finalità<br />

della ricerca archeobotanica. Il legno, i carboni di legna, i resti carpologici (semi e frutti)<br />

negli scavi archeologici: caratteristiche anatomiche e funzionali, conservazione. I pollini e<br />

i fitoliti. La campionatura sullo scavo archeologico: siti asciutti e siti umidi. Le analisi di<br />

laboratorio. I risultati: dati ambientali, produzione agricola, sfruttamento forestale, alimentazione<br />

vegetale. le materie prime vegetali e l’evoluzione della tecnologia. Gli aspetti<br />

economici. Archeobotanica e archeologia un rapporto difficile. Cenni sul restauro dei materiali<br />

organici. Metodi della ricerca archeobotanica applicati ai beni storici, artistici, architettonici<br />

e ambientali.<br />

Bibliografia<br />

C. RENFREW, P. BAHN, Archeologia: teorie, metodi, pratica, Zanichelli, 1995 (le parti relative<br />

al corso); R. NISBET, Paletnobotanica, in T. Mannoni, A. Molinari (a cura di), Scienze


112 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

in Archeologia, II ciclo di lezioni sulla Ricerca applicata in Archeologia. Certosa di Pontignano<br />

(Siena), 7-19 novembre 1988, pp. 321-94, Edizioni all’Insegna del Giglio, Firenze, 1990;<br />

L. CASTELLETTI, Legni e carboni in Archeologia, in T. Mannoni, A. Molinari (a cura di),<br />

Scienze in Archeologia, II ciclo di lezioni sulla Ricerca applicata in Archeologia, Certosa di Pontignano<br />

(Siena), 7-19 novembre 1988, pp. 321-94, Edizioni all’Insegna del Giglio, Firenze,<br />

1990; L. CASTELLETTI, E. CASTIGLIONI, M. ROTTOLI, L’agricoltura dell’Italia settentrionale<br />

dal Neolitico al medioevo, in O. FAILLA, G. FORNI (a cura di), Le piante coltivate e la loro storia.<br />

Dalle origini al transgenico in Lombardia nel centenario della riscoperta della genetica di Mendel,<br />

pp. 33-84. Franco Angeli, Milano, 2001<br />

Archeologia della Magna Grecia<br />

Docente responsabile Annapaola Zaccaria Ruggiu<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: zccanpl1@unive.it<br />

contratto integrativo di Archeologia della Magna Grecia: Marina Albertocchi<br />

I semestre<br />

Per il curriculum della docente Annapaola Zaccaria v. oltre Archeologia e storia dell’arte greca e<br />

romana A.<br />

Per il curriculum della docente Marina Albertocchi v. oltre Archeologia della Magna Grecia 2.<br />

Manifestazioni della civiltà greca in Italia meridionale e Sicilia<br />

Dopo una breve storia degli studi si fornirà un inquadramento sul fenomeno della colonizzazione<br />

greca d’epoca arcaica, a partire dalle frequentazioni “precoloniali”; le principali<br />

colonie saranno analizzate per quanto riguarda il loro assetto urbanistico, lo sviluppo<br />

architettonico e la produzione artigianale. Particolare interesse sarà inoltre tributato alla<br />

dislocazione delle aree sacre e ai culti attestati.<br />

Bibliografia<br />

Oltre agli appunti delle lezioni, il manuale di E. GRECO, Archeologia della Magna Grecia,<br />

Roma-Bari, 1992 e l’articolo di A. DI VITA, Urbanistica della Sicilia greca, nel catalogo della<br />

mostra: I Greci in Occidente, G. PUGLIESE CARRATELLI (a cura di), Milano, 1996, pp.<br />

263-308<br />

Propedeuticità. Archeologia e storia dell’arte greca e romana.<br />

Docente Daniela Cottica<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: cottica@helios.unive.it<br />

I semestre<br />

Archeologia delle province romane<br />

DANIELA COTTICA è ricercatrice di Archeologia Classica presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia.<br />

La sua attività di studio e ricerca spazia dall’urbanistica all’architettura privata (nelle province<br />

d’oriente e occidente), dallo studio dei reperti della cultura materiale all’archeometria, con un interesse<br />

particolare per la circolazione ceramica in Anatolia fra l’ellenismo e la media età bizantina. Da


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 113<br />

anni opera sul campo (in Inghilterra, Italia, Francia, Libia e Turchia), collaborando alle attività di<br />

ricerca di varie Missioni Archeologiche italiane (a Hierapolis, Turchia) ed estere (in Galazia, Paphlagonia<br />

e nel sito di <strong>Ca</strong>talhoyuk). Fra la produzione scientifica, oltre a vari articoli (in RCRF Acta,<br />

MEFRA, RdA), si segnala il recente volume: La casa urbana in Britannia, Trieste 2002.<br />

I Modulo<br />

Le province e l’Impero: omogeneità e particolarismi regionali<br />

Nella prima parte del corso si offrirà un inquadramento storico e topografico<br />

dell’Impero ed una sintesi dell’evoluzione dell’organizzazione amministrativa delle province.<br />

Si procederà quindi ad illustrare il tema del corso focalizzando l’analisi su argomenti<br />

specifici quali: a) l’urbanistica e l’architettura (in particolare complessi forensi ed<br />

edifici religiosi) nelle province occidentali ed orientali; b) l’arte provinciale con particolare<br />

riferimento alle Gallie, alla Dacia, all’Asia Minore ed alla Siria.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni e dispense fornite dal docente. Ulteriori letture mirate verranno<br />

segnalate all’inizio del corso.<br />

II Modulo<br />

La romanizzazione della Britannia<br />

Il corso prevede un’analisi contestuale dei dati archeologici, delle fonti iconografiche e<br />

documentarie; particolare rilevanza verrà data ai seguenti temi, fra loro interconnessi: a) il<br />

ruolo dell’esercito romano in Britannia: dalla fase della conquista alla romanizzazione del<br />

territorio; b) l’impatto fra substrato indigeno e tradizione romana; c) il processo di urbanizzazione<br />

con l’analisi dettagliata di alcuni impianti urbani; d) il limes e la sua evoluzione;<br />

e) l’arte e l’architettura civile e militare.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni e dispense fornite dal docente da integrare con la consultazione<br />

delle seguenti opere: D. COTTICA, La casa urbana in Britannia. Evoluzione, forma e significato,<br />

Trieste, 2002; D. JONES, D. MATTINGLY, An Atlas of Roman Britain. Oxford 1990<br />

(in particolare capitolo 4)<br />

Modalità d’esame. L’esame del I modulo si articolerà in una prova scritta. Gli studenti interessati<br />

possono consultare i test assegnati nell’anno accademico 2002/2003, depositati<br />

presso la Biblioteca della sezione di archeologia a Palazzo Bernardo, S. Polo. L’esame del<br />

II modulo prevede invece una prova orale. Modalità di frequenza. Gli studenti impossibilitati<br />

a frequentare il corso, possono concordare un programma sostitutivo. Seminari e altre<br />

attività integrative. Nel I semestre la docente terrà un seminario, sostitutivo di tirocinio,<br />

sulla ceramica romana (dall’ellenismo al tardo antico), aperto a tutti gli studenti di archeologia<br />

classica (laurea triennale e specialistica). Ulteriori dettagli verranno esposti nella bacheca<br />

della Sezione di Archeologia.


114 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Archeologia e antichità egee<br />

Docente Filippo Maria <strong>Ca</strong>rinci<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

sito web: http: //lettere.unive.it/materiale_didattico/archeologia_egea/index.htm<br />

e-mail: carfilm@unive.it<br />

I semestre<br />

FILIPPO M. CARINCI (Roma 1948) ha studiato presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene ed a<br />

lungo ha collaborato con questa istituzione per scavi e ricerche a Creta. Con Doro Levi ha pubblicato<br />

la ceramica protopalaziale del Palazzo e dell’abitato di Festòs (Festòs e la Civiltà Minoica, II, 2,<br />

Roma 1986) ed ai materiali di scavo di questo sito e della vicina Haghia Triada, dedica gran parte<br />

delle sue ricerche. Altri interessi sono rivolti ad aspetti del culto (v. p.es. Per una diversa interpretazione<br />

delle kulure nei cortili dei palazzi minoici, in Creta Antica, II, 2001, pp.43-62) e dei rapporti del mondo<br />

egeo con l’Egitto e il Mediterraneo Orientale (Western Mesara and Egypt during the Protopalatial Times:<br />

A Minimalist View, in Kriti-Aigyptos, Athenai 2000, 31-37).<br />

Visione generale della preistoria e protostoria del bacino dell’Egeo dal Neolitico<br />

all’inizio dell’Età del Ferro, corredata da una storia degli studi e da una sintetica esposizione<br />

dei principali aspetti metodologici della ricerca. Il II modulo è dedicato<br />

all’approfondimento di singoli temi.<br />

I Modulo<br />

Corso istituzionale<br />

Linee generali dello sviluppo delle civiltà Elladica, Cicladica, Minoica e della Grecia<br />

Nord-Orientale, sulla base della documentazione archeologica e dei testi in Lineare B.<br />

Bibliografia<br />

Voci: Elladica, Arte (L. VAGNETTI); Cicladica, Arte (J. DAVIS), Minoico-Micenea, Civiltà e arte<br />

(F. CARINCI, V. LA ROSA, L. VAGNETTI) in Enciclopedia dell’arte antica, Suppl. 1970-<br />

1995, Roma 1994-97, integrata, per le immagini della sola parte relativa all’Età del<br />

Bronzo da P. DEMARGNE, Arte Egea, Milano, Bur, 1980 ss.<br />

II Modulo<br />

La Grecia continentale nel Medio Elladico<br />

Le testimonianze archeologiche di un quadro culturale sul quale si innestano le origini<br />

della civiltà micenea.<br />

Bibliografia<br />

Dispensa corredata di immagini e basata sul testo di J. B. RUTTER, Review of Aegean Prehistory<br />

II: The Prepalatial Bronze Age of the Southern and Central Greek Mainland, in T. Cullen<br />

(a cura di), Aegean Prehistory: A Review, Boston, 2001, 95-155. Altri riferimenti saranno<br />

indicati nel corso delle lezioni.<br />

Modalità d’esame. Il I modulo si svolgerà in forma scritta, il II in forma orale. Modalità di<br />

frequenza. La frequenza è vivamente consigliata, benché non obbligatoria. Nota Bene. Il docente<br />

è a disposizione per chiarimenti, suggerimenti e altro, anche via e-mail. Coloro che<br />

siano impossibilitati a frequentare, sono tenuti a concordare con il docente un programma<br />

di studio. Seminari e altre attività integrative. Un seminario sulla Pittura Egea sarà tenuto<br />

dal prof. Pietro Militello dell’<strong>Università</strong> di <strong>Ca</strong>tania.


Docente Elena Rova<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: erova@unive.it<br />

II semestre<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 115<br />

Archeologia e storia dell’arte<br />

del Vicino Oriente antico<br />

ELENA ROVA (Mestre 1959) è ricercatrice di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico.<br />

Ha partecipato a campagne di scavo in Iraq, Siria e Turchia e collaborato con varie università<br />

italiane (Roma, Padova, Venezia), tedesche (Saarbrücken, Würzburg) e americane (Yale). Attualmente<br />

partecipa, in qualità di vice-direttore dell’équipe dell’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari, alla Missione<br />

Archeologica Europea di Tell Beydar (Siria). I suoi interessi riguardano prevalentemente l’Alta Mesopotamia<br />

nel IV e III millennio a. C. Si è occupata soprattutto di ceramica e di glittica, sia con studi<br />

di carattere generale sulle produzioni del VI e III millennio a. C., che nell’ambito della pubblicazione<br />

di materiali di scavo. Un ulteriore filone di ricerca riguarda l’applicazione di metodi di analisi<br />

statistica a particolari categorie di reperti archeologici. Tra le pubblicazioni principali: Distribution<br />

and Chronology of the Nineveh 5 Pottery and of its Culture, (Contributi e Materiali di Archeologia Orientale<br />

2), Roma 1988; Ricerche sui sigilli a cilindro vicino-orientali del periodo di Uruk/Jemdet Nasr (Orientis<br />

Antiqui Collectio 20), Roma 1994; Alta Mesopotamia. La preistoria fino al 2000., Atlante Storico del<br />

Vicino Oriente Antico” (a cura di M. Liverani, L. Milano), fascicolo 3.1, Roma 1996; ha inoltre curato<br />

Patavina Orientalia Selecta (HANE/M 4), Padova 2000 e, insieme ad H. Weiss, The Origins of North<br />

Mesopotamian Civilization: Ninevite 5 Chronology, Economy and Society (Subartu 9), 2002.<br />

<strong>Ca</strong>ratteri generali e cronologia delle civiltà pre-classiche del Vicino Oriente, problematiche<br />

della ricerca archeologica nella regione; introduzione alle principali tipologie architettoniche,<br />

generi artistici e categorie di manufatti. Analisi di un argomento specifico (la<br />

storia del sito di Ninive).<br />

I Modulo<br />

Introduzione all’Archeologia e alla Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico<br />

Lineamenti generali della Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico. Problematiche<br />

della ricerca archeologica nella regione.<br />

Bibliografia<br />

H. FRANKFORT, Arte e Architettura dell’Antico Oriente, Torino, Einaudi, 1970; integrato da:<br />

M. ROAF, Atlante della Mesopotamia e dell’Antico Vicino Oriente, Novara, Istituto Geografico<br />

De Agostini, 1992<br />

II Modulo<br />

Dal villaggio alla metropoli: il caso di Ninive<br />

Verrà analizzata la storia di Ninive, capitale assira del I millennio a. C. dalle origini (VI<br />

millennio a. C.) alla fase successiva alla distruzione del 612 a. C., illustrando le principali<br />

strutture architettoniche ed opere d’arte rinvenute sul sito.<br />

Bibliografia<br />

P. MATTHIAE, Ninive, Milano, 1998<br />

Appunti delle lezioni (ulteriore bibliografia sarà comunicata durante il corso).<br />

Propedeuticità. L’esame non può essere sostenuto prima di quello del I modulo.


116 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Modalità d’esame. L’esame del I modulo consiste in una prova scritta, quello del II in un<br />

colloquio orale. Modalità di frequenza. Si consiglia la frequenza per entrambi i moduli. Nota<br />

Bene. Gli studenti impossibilitati a frequentare potranno concordare con la docente un<br />

programma alternativo in sostituzione del II modulo (il programma relativo al I modulo<br />

rimane invariato). Seminari e altre attività integrative. Sono previste alcune conferenze, i cui<br />

titoli e orari verranno comunicati nel corso del semestre. Eventuali attività alternative individuali<br />

potranno essere concordate direttamente con la docente.<br />

Archeologia e storia dell’arte greca e romana A (A-L)<br />

Docente Annapaola Zaccaria Ruggiu<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: zccanpl1@unive.it<br />

I semestre<br />

ANNAPAOLA ZACCARIA RUGGIU, laurea in Lettere e Diploma di specializzazione presso la Facoltà di<br />

lettere e Filosofia dell’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>ttolica di Milano con il massimo dei voti e la lode. Ha insegnato<br />

come professore associato “Archeologia delle province romane” e “Archeologia, metodologia della<br />

ricerca” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia. Attualmente è<br />

professore ordinario di “Archeologia e storia dell’arte greca e romana” presso la medesima <strong>Università</strong>.<br />

Ha partecipato a campagne di scavo in Italia e all’estero. Ha diretto scavi a Luni (La Spezia), ad<br />

Altino (Venezia), a Hierapolis (Turchia). Aree di interesse scientifico: architettura privata e rapporto<br />

tra spazio pubblico e spazio privato, lo spazio del banchetto, problemi di iconografia (il Tempo), il<br />

tessuto antico.<br />

I Modulo<br />

Mito e storia: il mondo greco dall’età arcaica all’ellenismo<br />

Saranno trattati gli aspetti e i periodi più significativi dell’arte greca, con particolare attenzione<br />

all’arte arcaica, ai grandi artisti del V e del IV sec. a. C., all’età di Pericle,<br />

all’ellenismo, all’architettura privata e al nesso abitare-società.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni. Manuali consigliati: G. BECATTI, L’arte dell’età classica, Sansoni,<br />

Milano, 1971 o edizioni successive; oppure J. BOARDMAN, Storia Oxford dell’arte classica,<br />

Laterza, Bari, 1995; oppure. A. GIULIANO, Storia dell’arte greca, NIS, Roma, 1989; Letture<br />

aggiuntive, consigliate per integrare lezioni perse o per colmare lacune: L’esperimento<br />

della perfezione (a cura di E. LA ROCCA), Electa, Milano, 1988. Per il tema dell’abitare: A.<br />

ZACCARIA RUGGIU, Spazio privato e spazio pubblico nella città romana, Colléction Ecole<br />

Française, Roma, 1995<br />

Propedeuticità. Conoscenze di storia greca e di letteratura greca, o comunque della civiltà<br />

greca.<br />

II Modulo<br />

Il mondo romano, arte architettura, città<br />

Si affronteranno alcuni temi di carattere generale (il ritratto, il racconto figurato, l’arte<br />

dell’età augustea, alcune tipologie architettoniche come il tempio, il teatro, i complessi<br />

forensi, l’architettura privata e il nesso abitare-società).


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 117<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni. Come manuali si suggeriscono R. BIANCHI BANDINELLI, L’arte<br />

romana al centro del potere, Feltrinelli, Milano, 1969 o altra edizione successiva; R. BIAN-<br />

CHI BANDINELLI, Roma, la fine dell’arte antica, Feltrinelli, Milano, 1969 o altra edizione<br />

successiva. Per il tema dell’abitare: A. ZACCARIA RUGGIU, Spazio privato e spazio pubblico<br />

nella città romana, Colléction Ecole Française, Roma, 1995; altri titoli saranno indicati a<br />

lezione.<br />

Propedeuticità. Conoscenze di storia romana e di letteratura latina.<br />

Modalità d’esame. L’esame si svolgerà in forma scritta per il I modulo, in forma orale per<br />

il II, in tutti gli appelli. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza. Seminari e altre attività<br />

integrative. Seminario mensile per i laureandi secondo un calendario che verrà comunicato<br />

a lezione.<br />

Archeologia e Storia dell’arte greca e romana B (M-Z)<br />

Docente Luigi Sperti<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: sperti@unive.it<br />

I semestre<br />

LUIGI SPERTI (1957) è docente di archeologia classica. Si è occupato tra l’altro di decorazione architettonica<br />

(I capitelli romani del Museo Archeologico di Verona, Roma 1983), di urbanistica e architettura<br />

dell’Asia Minore (Ricognizione archeologica a Laodicea di Frigia: 1993-1998, in “Laodicea di Frigia I”,<br />

Roma 2000, pp. 29-105), di scultura ellenistica e romana (Rilievi greci e romani del Museo Archeologico di<br />

Venezia, Roma 1988), di vari temi attinenti alla “memoria dell’antico”. È membro della redazione<br />

del Corpus Signorum Imperii Romani.<br />

I Modulo<br />

Storia dell’arte e dell’architettura greca dall’età arcaica all’Ellenismo<br />

Le origini della scultura greca. L’arte arcaica: Ionia e Atene. Scultura del periodo “di stile<br />

severo”: statue e complessi frontonali. L’Atene di Pericle. La scultura di IV secolo. Arte<br />

e architettura dell’Ellenismo: Pergamo e Alessandria.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni.<br />

J. BOARDMAN (a cura di) Storia Oxford dell’arte classica, Bari, Laterza, 1995, pp. 1-216<br />

II Modulo<br />

Innovazione e codificazione: il linguaggio artistico romano da Traiano ai Severi<br />

Forme dell’arte ufficiale: il rilievo storico dalla Colonna Traiana all’arco di Settimio Severo<br />

a Leptis Magna: La sfera privata: ritratti, sarcofagi.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni.<br />

J. BOARDMAN (a cura di) Storia Oxford dell’arte classica, Bari, Laterza, 1995, pp. 217-295<br />

Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite a lezione.


118 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Modalità d’esame. I modulo prova scritta, II modulo orale. Modalità di frequenza. È suggerita<br />

la frequenza. Nota Bene. Gli studenti impossibilitati a frequentare sono pregati di concordare<br />

con il docente un programma alternativo. Seminari e altre attività integrative. È previsto<br />

un seminario di un docente esterno, su argomento da stabilire. Eventuali altre iniziative<br />

verranno comunicati a lezione.<br />

Docente Sauro Gelichi<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

sito web: http: //lettere2.unive.it/iam_ve/index.html<br />

e-mail: gelichi@unive.it<br />

II semestre<br />

Archeologia medievale<br />

SAURO GELICHI, è stato funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia<br />

Romagna dal 1981 al 1992. Da quell’anno, fino al 1997, ha insegnato Archeologia Medievale<br />

all’<strong>Università</strong> di Pisa. Fa parte del Comitato di Direzione della rivista “Archeologia Medievale” e del<br />

comitato di redazione di: “Archeologia Postmedievale” e “Rivista di Archeologia”. Dirige le seguenti<br />

collane: “Ricerche di Archeologia Altomedievale e Medievale” (con R. Francovich) e Documenti di<br />

Archeologia (con G. P. Brogiolo). Attualmente è Presidente della S.A.M.I. (Società degli Archeologi<br />

Medievisti Italiani) e Membro del Comitato Internazionale dell’AIECM2. Si occupa di storia delle<br />

“cultura materiale” e storia dell’insediamento. Ha diretto missioni archeologiche in Italia e all’estero<br />

(Tunisia, Turchia, Siria).<br />

Il corso si articola in due moduli. Nel I modulo si forniranno indicazioni di carattere<br />

generale sulla storia della disciplina e sul suo sviluppo in Italia. Nel II modulo si affronterà<br />

un argomento di carattere più specifico.<br />

I Modulo<br />

Introduzione all’archeologia medievale<br />

Nel I modulo si presenterà una breve storia della disciplina. Successivamente si prenderanno<br />

in esame i principali nuclei tematici di cui si è occupata l’archeologia medievale,<br />

attraverso un succinto bilancio.<br />

Bibliografia<br />

S. GELICHI, Introduzione all’archeologia medievale. Storia e ricerca in Italia, <strong>Ca</strong>rocci, Roma,<br />

2002 (5 ristampa)<br />

II Modulo<br />

Costumi funerari e formazione delle nuove aristocrazie nell’Europa alto-medievale<br />

Il corso intende analizzare i cambiamenti e le peculiarità dei costumi funerari di alcuni<br />

gruppi sociali dell’Europa alto medievale, sia come espressione culturale che come evidenza<br />

di autolegittimazione politico-economica.<br />

Bibliografia<br />

Come introduzione S. GELICHI, Funeraria, archeologia. Medioevo, in R. FRANCOVICH-D.<br />

MANACORDA (a cura di), Dizionario di Archeologia, Laterza, Bari-Roma, 2000, pp. 150-<br />

154. Altra bibliografia verrà fornita durante il corso.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 119<br />

Modalità d’esame. Il I modulo prevede la prova scritta (al primo appello). Per gli appelli<br />

successivi e per il II modulo è prevista una prova orale. Modalità di frequenza. È raccomandata<br />

la frequenza, soprattutto per il II modulo. Seminari e altre attività integrative. Rossana<br />

Gabrielli terrà alcune lezioni su Applicazioni informatiche all’archeologia medievale. Gli studenti<br />

potranno usufruire del Laborario di Informatica applicata all’Archeologia Medievale (e<br />

di aereofotointerpretazione) e partecipare a scavi/ricognizioni nel periodo estivo.<br />

Archeologia protostorica delle Venezie<br />

Docente responsabile Adriano Maggiani<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: adriano.maggiani@unive.it<br />

contratto integrativo di Archeologia protostorica delle Venezie: Giovanna Gambacurta<br />

e-mail: giovannagambacurta@virgilio.it<br />

I semestre<br />

Per il curriculum del docente Adriano Maggiani v. sopra Etruscologia e archeologia italica.<br />

Per il curriculum della docente Giovanna Gambacurta v. oltre Archeologia protostorica delle Venezie<br />

2.<br />

Storia degli studi e fonti di conoscenza. Cronologia relativa e cronologia assoluta: le<br />

principali sequenze cronologiche della civiltà del Veneto antico.<br />

Il Veneto preromano: le città e i luoghi di culto.<br />

Bibliografia<br />

L. CAPUIS, I Veneti. Società e cultura di un popolo dell’Italia preromana, Longanesi, Milano<br />

1993, pp. 23-46, 114-264; R. PERONO, G. L. CARANCINI et alii, Studi sulla cronologia delle<br />

civiltà di Este e Golasecca, Firenze 1975 (per la parte relativa alla civiltà atestina); P. CAS-<br />

SOLA GUIDA, Lineamenti di protostoria friulana, in La protostoria tra Sile e Tagliamento. Antiche<br />

genti tra Veneto e Friuli, <strong>Ca</strong>talogo della mostra, Padova 1996, pp. 313-320; A. RUTA<br />

SERAFINI (a cura di), Este preromana: una città e i suoi santuari, Treviso 2002<br />

Nota bene. Saranno parte integrante del programma appunti, fotocopie e bibliografia delle<br />

lezioni. La docente riceve gli studenti su appuntamento, da concordare tramite e-mail.<br />

Docente Mauro Bon<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: mauro.bon@comune.venezia.it<br />

I semestre<br />

Archeozoologia<br />

MAURO BON, laureato in Scienze Biologiche presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Padova. È conservatore<br />

per la Zoologia dei Vertebrati presso il Museo civico di Storia Naturale di Venezia e Responsabile<br />

dell’Unità Operativa Complessa “Ricerca, Didattica e Documentazione Naturalistica” del Settore<br />

Beni e Attività Culturali del Comune di Venezia. Professore a contratto nell’Anno Accademico<br />

2001-2002 presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia, Facoltà di Lettere e Filosofia, per gli insegnamenti<br />

di Archeozoologia e Museologia scientifica.


120 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Il corso illustra le principali problematiche relative allo scavo, conservazione, determinazione<br />

e interpretazione delle faune associate all’uomo negli scavi paleontologici e archeologici.<br />

Particolare attenzione viene data all’analisi dei reperti osteologici e alla loro<br />

contestualizzazione.<br />

Metodi e problematiche dell’archeozoologia; relazioni con le altre discipline; materiali<br />

di studio; fondamenti di zoologia, paleontologia, osteologia; nozioni di scavo e trattamento<br />

dei materiali; tafonomia; gestione e interpretazione dei dati; domesticazione; biogeografia<br />

e cronostratigrafia.<br />

Bibliografia<br />

Parti scelte da: S. J. M. DAVIS, The Archaeology of Animals, B. T. Batsford Ltd London,<br />

1987; B. HESSE, P. WAPNISH, Animal bone archeology, Manuals on Archeology 5, Taraxacum,<br />

Washington, 1985; E. J. REITZ, E. S. WING, Zooarchaeology, <strong>Ca</strong>mbridge Manuals in<br />

Archaeology, <strong>Ca</strong>mbridge, 1999; A. TAGLIACOZZO, L’Archeozoologia: problemi e metodologie<br />

relativi alla interpretazione dei dati, Origini, XVII, 1993; L. CHAIX, P. MENIEL, Eléments<br />

d’Archéozoologie, ed. Errance, Paris, 1996<br />

Architettura del paesaggio<br />

Docente Francesca Venuto<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: venutofrancesca@libero.it<br />

II semestre<br />

FRANCESCA VENUTO, laureatasi a Trieste con indirizzo storico-artistico, si è perfezionata in Storia<br />

dell’Arte a Padova. Ha partecipato a vari convegni e seminari sulla storia e tutela dei giardini e del<br />

paesaggio e pubblicato numerosi studi sull’argomento e su alcuni aspetti dell’architettura friulana,<br />

giuliana e veneta, con attenzione particolare al rapporto tra committenti, opere promosse e territorio.<br />

Ispettore onorario della Soprintendenza del FVG per il verde storico, è socio corrispondente<br />

dell’Accademia di Udine e della Deputazione di Storia Patria del Friuli; collabora per la sezione Veneto<br />

all’Atlante del Barocco in Italia, diretto da M. Fagiolo, promosso dall’Accademia dei Lincei di<br />

Roma. Dal 1995/96 è docente di Storia dei Giardini presso il CdL in Cons. dei Beni Culturali di <strong>Ca</strong>’<br />

Foscari.<br />

Verrà considerato il paesaggio nel rapporto tra natura e storia, puntando l’attenzione<br />

sulle trasformazioni più significative e sulla loro percezione nelle varie epoche, poiché<br />

queste modificazioni rispondono a finalità pratiche e a visioni culturali ben individuabili.<br />

Cultura e natura nell’architettura del paesaggio - Tradizione e trasformazione del<br />

paesaggio veneto<br />

Alla panoramica storica farà seguito l’approfondimento su alcuni casi esemplari del paesaggio<br />

veneto, per rintracciarne i caratteri originali che ne definiscono l’identità e le trasformazioni<br />

del presente.<br />

Bibliografia<br />

E. TURRI, Il paesaggio come teatro, Venezia 1998; A. MANIGLIO CALCAGNO, Architettura del<br />

paesaggio, Bologna 1983; Paesaggio e paesaggi veneti, a cura di G. BALDAN ZENONI, Politeo,<br />

Milano 1999<br />

Altre indicazioni verranno fornite a lezione.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 121<br />

Modalità d’esame. Esami orali, salvo indicazioni successive. Modalità di frequenza. Chi non<br />

può frequentare deve necessariamente concordare l’esame con la docente.<br />

Convenzione con Archivio di Stato di Venezia<br />

Docente Paolo Selmi<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

Programma in via di definizione.<br />

Convenzione con Archivio di Stato di Venezia<br />

Docente Claudia Salmini<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

sito web: http: //lettere2.unive.it/salmini<br />

e-mail: c.salmini@tiscali.it<br />

Archivistica<br />

Archivistica applicata<br />

CLAUDIA SALMINI, laureata in lettere, è archivista di stato nell’Archivio di Stato di Venezia dal 1980.<br />

Si occupa di informatica applicata agli archivi storici; è responsabile scientifico del progetto Anagrafe<br />

avviato a Venezia nell’ottobre 1997 la cui conclusione è prevista per il 2003. Ha elaborato con Elvio<br />

Pozzana il software Isis/ARCA per l’inventariazione di fondi archivistici. È componente di commissioni<br />

nazionali di lavoro sul sistema informativo archivistico SIUSA e sugli standard descrittivi internazionali.<br />

Dal 1994 fino al 1999 ha insegnato Archivistica e scienze ausiliarie della storia all’Istituto Universitario<br />

di Architettura di Venezia. È autrice di numerose pubblicazioni dedicate alla storia<br />

dell’istruzione e all’informatica applicata agli archivi.<br />

La redazione di strumenti archivistici<br />

Il corso si propone di sviluppare la capacità di riconoscere le principali caratteristiche<br />

dell’organizzazione degli archivi tra il XVI e il XX secolo per individuare e ricavare gli elementi<br />

essenziali alla descrizione dei fondi, delle serie e delle singole unità.<br />

Le lezioni si svolgono in forma di esercitazione e si basano sull’esame diretto delle fonti;<br />

verranno presentati casi diversi, sia per tipologia che per epoca: almeno una esercitazione<br />

per il periodo dal XVI al XVIII secolo, una per il XIX e una per il XX secolo. Nel<br />

corso delle lezioni gli studenti dovranno provare a descrivere alcune unità, e si confronteranno<br />

insieme criteri, soluzioni e risultati.<br />

Nel corso del lavoro verranno introdotti e utilizzati gli standard internazionali per la<br />

descrizione archivistica. Oltre alle lezioni, gli studenti parteciperanno a seminari di approfondimento<br />

organizzati per far conoscere esperienze particolarmente significative, che saranno<br />

illustrate direttamente dai rispettivi responsabili scientifici.<br />

Bibliografia<br />

I. ZANNI ROSIELLO, Andare in Archivio, Bologna, il Mulino, 1996; P. CARUCCI, Le fonti<br />

archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, 1983 (e successive edizioni); F. VALENTI,<br />

Nozioni di base per un’archivistica come euristica delle fonti documentarie, in Scritti e lezioni di ar-


122 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

chivistica, diplomatica e storia istituzionale, a cura di D. GRANA, Roma, 2000, pp. 135-224;<br />

R. GRASSI, P. POZZI, M. SAVOJA, Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione<br />

inventariale, Regione Lomardia-Archilab, 2001<br />

Modalità d’esame. La lettura e la comprensione dei testi suggeriti sono accertate con un<br />

test, che costituisce la prima parte dell’esame; la seconda parte consiste in una esercitazione<br />

individuale specificamente concordata nel corso delle lezioni. Modalità di frequenza. In<br />

linea generale e salvo specifiche eccezioni è richiesta la frequenza alle lezioni e ai seminari.<br />

Seminari e altre attività integrative. I seminari di approfondimento costituiscono parte integrante<br />

del corso<br />

Docente Elvio Pozzana<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: pzzlve@unive.it<br />

II semestre<br />

Basi di dati bibliografiche<br />

ELVIO POZZANA, laureato in Lettere, da anni si occupa dell’informatizzazione dei servizi bibliotecari.<br />

Ha svolto attività di consulenza e di collaborazione per enti diversi, anche all’interno di progetti<br />

di notevole rilevanza come quello relativo al censimento ed alla inventariazione degli archivi storici<br />

della Chiesa veneziana, occupandosi in modo specifico del trattamento delle informazioni mediante<br />

tecnologie informatiche. In questo ambito ha realizzato alcuni pacchetti software con la relativa documentazione,<br />

finalizzati a specifiche procedure o alla creazione di particolari interfacce utente. È<br />

Direttore Vicario della Direzione Centrale Politiche Sociali, Educative e Sportive del Comune di Venezia per<br />

l’Area delle Politiche Educative.<br />

Il corso si propone di introdurre lo studente nelle problematiche legate alle basi dati bibliografiche<br />

ed ai linguaggi “di marcatura”.<br />

I Modulo<br />

La rappresentazione formalizzata e la strutturazione dei dati in un sistema automatizzato<br />

Il modulo intende offrire alcune fondamentali nozioni per la comprensione delle tecniche<br />

necessarie a formare, gestire e consultare una base dati. L’insegnamento svilupperà,<br />

tra gli altri, i concetti di formalizzazione e strutturazione dell’informazione e di interscambio<br />

dati tra diverse basi. Accanto a questa trattazione prevalentemente teorica troveranno<br />

largo spazio le esercitazioni: verrà affrontata la costruzione di una base dati secondo<br />

il formato UNIMARC.<br />

Bibliografia<br />

M. B. BALDACCI, Rappresentazione e ricerca delle informazioni. Come comunicare attraverso i sistemi<br />

informativi automatizzati, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1988; A. PETRUCCIANI,<br />

L’indicizzazione per soggetto, in Lineamenti di biblioteconomia, a cura di P. Geretto, Roma, La<br />

Nuova Italia Scientifica, 1991, pp. 151-199; CDS-ISIS versione 3.0 per mini e microcomputer:<br />

manuale d’uso, traduzione italiana coordinata e rivista da G. DEL BIGIO per conto della<br />

DBA - Associazione per la Documentazione le Biblioteche e gli Archivi, Firenze, Titivillus,<br />

1992; L. CORTI, Beni culturali: standards di rappresentazione, descrizione e vocabolario,


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 123<br />

Modena, Panini, 1992; F. DELL’ORSO, Winisis: la nuova versione Windows di micro<br />

CDS/ISIS, in “Bollettino AIB”, 39 (1999), 1/2, pp. 117-123.<br />

Propedeuticità. Non sono richieste conoscenze specialistiche in ambito informatico, ma<br />

una certa familiarità con l’utilizzo del personal computer.<br />

II Modulo<br />

I linguaggi di marcatura: il progetto TEI (Text Encoding Initiative)<br />

Il modulo si propone di esaminare le modalità con cui i linguaggi “di marcatura” preparano<br />

un testo all’interpretazione e rappresentazione elettronica, in particolare verrà illustrato<br />

il progetto TEI (Text Encoding Initiative).<br />

Bibliografia<br />

G. P. LANDOW, Ipertesto. Il futuro della scrittura, a cura di B. BASSI, Bologna, Baskerville,<br />

copyr. 1993; E. VAN HERWIJNEN, Practical SGML, Boston-Dordrecht-London, Kluwer<br />

Academic Publisher, 1994, 2 ed.<br />

Per il progetto TEI si farà riferimento soprattutto ai materiali informativi presenti nel sito<br />

ufficiale all’indirizzo .<br />

Propedeuticità. Non sono richieste conoscenze specialistiche in ambito informatico, ma<br />

una certa familiarità con l’utilizzo del personal computer. Modalità d’esame. Gli esami si<br />

svolgeranno in forma scritta. La prova del I modulo consisterà anche nella creazione di<br />

una base dati di almeno 4 campi, secondo il tracciato UNIMARC, utilizzando il programma<br />

CDS/ISIS. Modalità di frequenza. È richiesta la frequenza alle lezioni viste le modalità<br />

con cui vengono trattati i vari argomenti.<br />

Docente Marco Menato<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: isontina@librari.beniculturali.it<br />

I semestre<br />

Bibliografia di base<br />

MARCO MENATO, direttore della Biblioteca Statale Isontina di Gorizia e della Biblioteca Statale di<br />

Trieste. Professore a contratto di Bibliografia nell’<strong>Università</strong> degli Studi di Venezia è autore di studi<br />

sulla tipografia italiana del cinquecento.<br />

Definizione e ambito del concetto di “bibliografia”. Introduzione alla bibliografia generale<br />

con particolare riguardo ai repertori sul libro antico. Istituzioni di storia della bibliografia.<br />

Bibliografia<br />

R. PENSATO, Corso di bibliografia, Milano, Editrice Bibliografica, 2000;<br />

A. SERRAI, Storia della bibliografia, Roma, Bulzoni, 1997, vol. 7°, p. 1-260.<br />

Modalità d’esame. esame scritto. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza alle lezioni.<br />

Seminari e altre attività integrative. È prevista la compilazione di una bibliografia da<br />

consegnare in fase d’esame.


124 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Docente Francesco Passadore<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: francesco.passadore@libero.it<br />

I semestre<br />

Bibliografia musicale<br />

FRANCESCO PASSADORE è docente di Storia ed estetica della musica presso il Conservatorio di musica<br />

“A. Pedrollo” di Vicenza e coordina con Franco Rossi l’attività editoriale e di ricerca bibliografica<br />

della Fondazione Levi di Venezia. Svolge attività di ricerca nel settore della bibliografia musicale<br />

e della storia della musica veneta; inoltre ha pubblicato repertori bibliografici, saggi e articoli su temi<br />

seicenteschi e ottocenteschi. Fra le pubblicazioni più recenti: La sottigliezza dell’intendimento. <strong>Ca</strong>talogo<br />

tematico di Giovanni Legrenzi, Venezia, Edizioni Fondazione Levi, 2002 (il collaborazione con Franco<br />

Rossi); Luoghi pii, monache cantatrici e avvertimenti ai lettori: il mottetto a voce sola in area marciana dopo<br />

Monteverdi, in Barocco padano 1, Como, AMIS, 2002, pp. 347-359.<br />

Gli strumenti della ricerca musicologica<br />

Il corso intende fornire le conoscenze dei mezzi e delle tecniche per condurre una ricerca<br />

e progettare uno strumento bibliografico in ambito musicologico.<br />

Elementi di bibliografia musicale. I “giacimenti bibliografici” e gli istituti della bibliografia<br />

musicale in Italia e all’estero. Gli strumenti della bibliografia musicale: efficacia e<br />

strategie. Esercitazioni sulla conduzione di una ricerca e sull’utilizzo dei repertori bibliografico-musicali<br />

Bibliografia<br />

G. M. MERIZZI, La ricerca bibliografica nell’indagine storico-musicologica, Bologna, Clueb,<br />

1996; N. TANGARI, Telematica e ricerca musicale: la rete INTERNET e i servizi di posta elettronica,<br />

«Le fonti musicali in Italia», VII, 1993, pp. 241-280; K. KEIL, Il RISM e la ricerca sulle fonti:<br />

un compito nazionale con coordinamento internazionale, «Fonti musicali italiane», I, 1996, pp.<br />

201-213; C. PARMEGGIANI, La base-dati del sistema centrale Indice SBN, «Fonti musicali italiane»,<br />

I, 1996, pp. 215-230; A. IANNE, Le risorse internet per la ricerca musicologica: strategie di<br />

ricerca e criteri di valutazione, «Fonti musicali italiane», VI, 2001, pp. 119-143; V. M. MAR-<br />

RANGI, Verso un thesaurus in materia di legislazione sui beni e le attività musicali: proposte di integrazione<br />

al TEsauro SEnato per l’Organizzazione dei documenti parlamentari, «Fonti musicali<br />

italiane», VI, 2001, pp. 145-159; <strong>Ca</strong>noni bibliografici. Atti del convegno internazionale IAML-<br />

IASA. Perugia, 1-6 settembre 1996, a cura di L. SIRCH, Lucca, Libreria Musicale Italiana,<br />

2001 (gli articoli concordati con il docente in riferimento agli specifici interessi degli<br />

studenti)<br />

Ulteriori indicazioni bibliografiche e materiali di studio saranno forniti dal docente nel<br />

corso delle lezioni.<br />

Modalità d’esame. L’esame si svolgerà in forma orale. Ogni studente dovrà inoltre produrre<br />

un elaborato scritto, concordato con il docente, che sarà oggetto di discussione in<br />

sede d’esame. Nota Bene. Le lezioni si terranno presso la Fondazione Ugo e Olga Levi di<br />

Venezia


Docente Riccardo Ridi<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

sito web: http: //lettere2.unive.it/ridi<br />

e-mail: ridi@unive.it<br />

I semestre<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 125<br />

Biblioteconomia<br />

RICCARDO RIDI, laureato in filosofia, ha lavorato dal 1988 al 1999 presso la Biblioteca della Scuola<br />

Normale Superiore di Pisa. Dal 2000 è professore associato di biblioteconomia presso l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia. Dirige ESB Forum , dedicato alle fonti informative<br />

elettroniche e coordina AIB-WEB , il Web dell’Associazione Italiana<br />

Biblioteche. La sua bibliografia, completa e aggiornata, è disponibile in linea all’indirizzo del sito<br />

.<br />

I Modulo<br />

La ricerca di informazioni, in biblioteca e in Internet<br />

Verranno analizzati gli strumenti e le strategie fondamentali per la ricerca di informazioni,<br />

soprattutto ma non esclusivamente bibliografiche, in ambiente cartaceo ed elettronico,<br />

con particolare attenzione ai cataloghi bibliotecari elettronici (OPAC) e ai motori di<br />

ricerca web (search engines).<br />

II Modulo<br />

L’organizzazione della biblioteca<br />

Il modulo verterà sull’organizzazione dei vari servizi, interni e “al pubblico”, necessari<br />

per la vita di una moderna biblioteca (catalogazione, reference, gestione delle raccolte,<br />

prestito, misurazione e valutazione, automazione, deontologia).<br />

Modalità d’esame. Scritti Modalità di frequenza. La frequenza è raccomandata ma non obbligatoria.<br />

Nota Bene. All’indirizzo http: //lettere2.unive.it/ridi sono disponibili bibliografia,<br />

date e orari di lezioni, ricevimenti e seminari integrativi, materiali didattici e mailing<br />

list.<br />

Docente e programma in via di definizione.<br />

Convenzione con Fondazione Querini Stampalia<br />

Docente Chiara Simonato Rabitti<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: crabitti@interbusiness.it<br />

II semestre<br />

<strong>Ca</strong>rtografia<br />

<strong>Ca</strong>talogazione bibliografica<br />

CHIARA SIMONATO RABITTI, laureata in Lingue e letterature straniere nel 1973 presso l’<strong>Università</strong><br />

degli studi di Venezia. Da 1976 al 1990 ha prestato servizio presso l’Archivio storico delle arti con-


126 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

temporanee della Biennale di Venezia, occupandosi dell’automazione del catalogo. Presso la Fondazione<br />

Querini Stampalia dirige dal 1990 il servizio di catalogazione e dal 1998 è responsabile della<br />

Biblioteca. Cura ogni anno l’organizzazione (e dal 1992 la pubblicazione degli atti) dei Seminari<br />

Angela Vinay, dedicati a temi biblioteconomici di attualità, quali l’informatizzazione e l’economia<br />

delle biblioteche.<br />

La catalogazione è investita in questi anni dalle evidenti contraddizioni che accompagnano<br />

la trasformazione delle biblioteche sotto la spinta dello sviluppo tecnologico. Per<br />

gestire il passaggio servono nuovi strumenti e nuovi modelli.<br />

I Modulo<br />

Requisiti funzionali per record bibliografici<br />

Il modello FRBR: entità, attributi, relazioni<br />

Bibliografia<br />

IFLA, STUDY GROUP ON THE FUNCTIONAL REQUIREMENTS FOR BIBLIOGRAPHIC RE-<br />

CORDS, Requisiti funzionali per record bibliografici, Roma, ICCU, 2000<br />

Propedeuticità. È consigliabile aver superato l’esame di Biblioteconomia<br />

II Modulo<br />

Descrizione e indicizzazione bibliografica<br />

La descrizione bibliografica (ISBD). Gli accessi formali (RICA). Gli accessi semantici<br />

(classi e soggetti)<br />

Bibliografia<br />

C. REVELLI, Il catalogo, Milano, Bibliografica, 1996<br />

Modalità d’esame. Gli esami si svolgono in forma scritta presso la sede della Fondazione<br />

Querini Stampalia. Nota Bene. Ulteriori indicazioni bibliografiche complementari o alternative<br />

saranno fornite durante il corso. Ricevimento su appuntamento. Seminari e altre attività<br />

integrative. Alcune lezioni potranno essere sostituite o integrate da seminari<br />

Docente Luciano De Nardo<br />

Dipartimento di Scienze ambientali<br />

I semestre<br />

Programma in via di definizione<br />

Chimica dei supporti cartacei<br />

Civiltà musicale afro-americana:<br />

elementi di storia del jazz<br />

Docente Riccardo Scivales<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

II semestre<br />

RICCARDO SCIVALES è autore di varie pubblicazioni sul del pianoforte afroamericano. Numerosi<br />

suoi contributi sono apparsi in periodici specializzati quali “The Piano Stylist”, “Piano Today”,


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 127<br />

“Jazz”, “Musica Jazz”, “Rassegna Veneta di Studi Musicali”, “Venezia Arti” e “Il Sismografo”. A<br />

contratto nell’<strong>Università</strong> dal 1999, ha curato cicli di programmi sul jazz per RAI-RadioTre. Pubblicazioni<br />

recenti: The Right Hand According To Tatum, Bedford Hills, NY, Ekay Music, 1998; The Soul<br />

of Blues, Stride & Swing Piano, Ekay Music, 2001; Jazz Styles for the Left Hand, Ekay Music, 2003; Dick<br />

Wellstood: The Art of Jazz and Blues Piano, London, Soliloquy Music, 2002; Salsa Piano Duets, Soliloquy<br />

Music, 2003; Esempi di dissonanza metrica nel pianismo di Charlie ed Eddie Palmieri, “Ring Shout”,<br />

1, 2002.<br />

<strong>Ca</strong>lle 54 e i mille colori del Latin Jazz<br />

Attraverso la visione del film <strong>Ca</strong>lle 54 di Fernando Trueba e l’ascolto guidato del CD<br />

omonimo, il corso si propone di accostare gli studenti a varie espressioni del Latin Jazz e<br />

ad alcuni dei suoi protagonisti, come Paquito D’Rivera, Bebo e Chucho Valdés, Israel<br />

“<strong>Ca</strong>chao” Lòpez, Tito Puente, Chico O’Farrill, Michel <strong>Ca</strong>milo, Eliane Elìas e Chano<br />

Dòminguez. Ulteriori temi di approfondimento saranno le radici di questo genere musicale<br />

nel jazz e nella musica latinoamericana. Al fine di rendere più agevole la prova finale<br />

d’esame, il docente provvederà ad alcune periodiche verifiche scritte del profitto degli<br />

studenti.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni, integrati da indicazioni biblio-discografiche fornite dal docente<br />

durante il corso.<br />

Docente Paolo Eleuteri<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: ele@unive.it<br />

I semestre<br />

Codicologia<br />

PAOLO ELEUTERI, laureato a Roma nel 1976, dal 1982 al 1986 è stato borsista e ricercatore alla Freie<br />

Universität di Berlino; dal 1987 è professore di Codicologia a Venezia. I suoi interessi scientifici<br />

vertono principalmente sulla storia dei testi, la paleografia greca e la catalogazione dei manoscritti.<br />

Pubblicazioni recenti: I manoscritti greci della Biblioteca Palatina di Parma, Milano 1993; I Greci in Occidente,<br />

Venezia 1996; Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600, III, Wien 1997 (assieme a E. Gamillscheg<br />

e D. Harlfinger).<br />

I Modulo<br />

Introduzione allo studio dei manoscritti. Saranno presentate e studiate le componenti<br />

materiali, gli aspetti testuali, storici e culturali del codice.<br />

Bibliografia<br />

A. PETRUCCI, La descrizione del manoscritto. Storia, problemi, modelli, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001<br />

(seconda edizione). Per puntuali chiarificazioni può essere utile la consultazione di M.<br />

MANIACI, Terminologia del libro manoscritto, Roma-Milano, Editrice Bibliografica, 1996<br />

II Modulo<br />

La descrizione del manoscritto fra tradizione e innovazione<br />

Bibliografia<br />

Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento, a cura di V. JEMOLO, M.<br />

MORELLI, Roma, Istituto Centrale per il <strong>Ca</strong>talogo Unico, 1990


128 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Modalità d’esame. Il I modulo scritto, il secondo orale. Modalità di frequenza. Consigliata la<br />

frequenza.<br />

Conservazione del materiale librario e documentario<br />

Docente Tiziana Plebani<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: plebani@marciana.venezia.sbn.it<br />

I semestre<br />

TIZIANA PLEBANI, laureata nel 1976, specializzata nel 1989 presso la Scuola speciali per bibliotecari<br />

di Padova, dal 1978 bibliotecaria presso la Biblioteca Nazionale Marciana e dal 1989 responsabile<br />

del settore conservazione e restauro. Si occupa di storia del libro e delle pratiche di lettura e scrittura.<br />

Tra le più recenti pubblicazioni: Dal regno delle polveri alla casa della memoria, in La conservazione dei<br />

beni culturali in Italia, Roma 2001; Il libro moderno: quell’oscuro oggetto di (non) desiderio, in Conservare il<br />

Novecento, Roma 2001; Mostre librarie e documentarie, in Obiettivo conservazione, Bologna 2002<br />

Il corso consisterà in una parte teorica sulla storia della conservazione ed una pratica,<br />

che approfondirà la conoscenza dei materiali librari e documentari e sarà svolta soprattutto<br />

presso la Biblioteca Nazionale Marciana.<br />

Bibliografia<br />

L’esame verterà sugli argomenti trattati nel corso e sul materiale di documentazione che<br />

sarà distribuito a lezione.<br />

Modalità d’esame. L’esame si svolgerà in forma scritta. Modalità di frequenza. La frequenza<br />

è vivamente consigliata.<br />

Docente Luigi Quintarelli<br />

Dipartimento di Scienze giuridiche<br />

sito web: www.quintarelli.xs3.com<br />

e-mail: avv. quintarelli@tin.it<br />

I semestre<br />

Criminologia e diritto penale<br />

LUIGI QUINTARELLI (Venezia 1957), avvocato penalista dal 1986, <strong>Ca</strong>ssazionista dal 1999, Magistrato<br />

on. penale 1989/1993, Consigl. Ordine Avv. 1996/2000, a contratto nell’Un. dal 1997. Tra le relazioni<br />

e lezioni: La difesa nei processi per reati sessuali; La legge sui delitti di usura; Gli infortuni sul<br />

lavoro; L’indagine sugli abusi sessuali; La tutela del detenuto; La legislazione penale sugli stranieri.<br />

Pubblicazioni: La ricerca della paternità mediante prove biologiche; Un nuovo codice per una nuova<br />

giustizia; n. 16 note a provvedimenti del distretto; Diritti dell’uomo e processo penale italiano;<br />

Principio di offensività e illecito disciplinare.<br />

Programma in via di definizione.<br />

Critica cinematografica<br />

Docente Michele Gottardi<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: migottar@unive.it<br />

II semestre


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 129<br />

Per il curriculum del docente Michele Gottardi v. sopra Applicazione didattica del cinema.<br />

Il corso si propone di tracciare un percorso storico nella critica cinematografica, in particolare<br />

di quella italiana, e di iniziare lo studente, attraverso esercitazioni in aula, alla critica<br />

di film di prima visione.<br />

Origine e sviluppo della critica cinematografica italiana<br />

Storia della critica cinematografica in Europa e in Italia. Critici letterari e critici militanti.<br />

La critica nei quotidiani e nelle riviste specializzate dagli anni Trenta al secondo dopoguerra.<br />

Il panorama odierno. Esercitazioni di critica cinematografica obbligatorie su film<br />

in programmazione nelle sale.<br />

Bibliografia<br />

L. PELLIZZARI, Critica alla critica. Contributi a una storia della critica cinematografica italiana,<br />

Roma, Bulzoni, 1999. Gli studenti del vecchio ordinamento dovranno portare una scelta<br />

antologica (concordata direttamente col docente) tratta da D. BORDWELL, K. THOM-<br />

PSON, Cinema come arte. Teoria e prassi del film, Il <strong>Ca</strong>storo, Milano, 2003<br />

Propedeuticità. Si consiglia di seguire il corso dopo quello di Applicazioni didattiche del<br />

cinema.<br />

Modalità d’esame. L’esame viene fatto in forma scritta e comprende anche la critica su<br />

uno dei film oggetto delle esercitazioni. Solo per casi particolari, nonché per gli studenti<br />

del vecchio ordinamento, con programma concordato col docente, la prova sarà orale.<br />

Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria. Nota Bene. Solo in caso di assenze giustificate<br />

da comprovati motivi il docente fornirà una bibliografia integrativa.<br />

Docente Ilaria Crotti<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

I semestre<br />

Critica e teoria letteraria<br />

ILARIA CROTTI, nell’ambito della letteratura italiana sette-novecentesca, si è occupata di problemi<br />

teorico-critici investenti le forme narrative, con specifica attenzione per aspetti concernenti la paraletteratura<br />

(genere poliziesco), la forma romanzo, la commedia, la librettistica e il giornalismo.<br />

Pubblicazioni recenti: Libro, Mondo, Teatro. Saggi goldoniani, Venezia, Marsilio, 2000; 1955: Goffredo<br />

Parise reporter a Parigi. Con due racconti, Padova, Il Poligrafo, 2002.<br />

Problemi generali di critica e teoria letteraria<br />

Bibliografia<br />

F. MUZZIOLI, Le teorie della critica letteraria, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1994; M.<br />

LAVAGETTO (a cura di), Il testo letterario. Istruzioni per l’uso, Roma-Bari, Laterza, 1999<br />

(due saggi a scelta); E. BIAGINI, A. BRETTONI, P. ORVIETO, Teorie critiche del Novecento.<br />

Con antologia di testi, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001 (facoltativo; utile consultare per la sezione antologica);<br />

I. CALVINO, Lezioni americane, Milano, Garzanti, 1988 (facoltativo).<br />

Modalità d’esame. La prova scritta è riservata ai frequentanti.


130 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Docente Adriana Guarnieri Corazzol<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: helios.unive.it<br />

e-mail: guarnier@unive.it<br />

II semestre<br />

La critica musicale italiana negli anni Cinquanta e Sessanta<br />

Critica musicale<br />

Il corso di prefigge di introdurre gli studenti alla scrittura critica di argomento musicale<br />

attraverso l’esame, la discussione e la riproduzione personale di importanti modelli critici<br />

del periodo preso in considerazione.<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia verrà fornita durante le lezioni.<br />

Propedeuticità. Si danno per acquisite alcune conoscenze musicali di base.<br />

Modalità d’esame. L’esame prevede una prova scritta e un’integrazione orale. Nota Bene.<br />

Nel corso del primo incontro verranno illustrati l’articolazione del modulo e il programma<br />

d’esame. Non sono previsti programmi alternativi.<br />

Cultura e civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento<br />

Docente Angela <strong>Ca</strong>racciolo<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

sito web: http: //lettere.unive.it<br />

e-mail: caraccio@unive.it<br />

I e II semestre<br />

ANGELA CARACCIOLO ARICÒ, professore associato nel settore di Filologia della letteratura italiana<br />

ha insegnato Letteratura umanistica nell’<strong>Università</strong> di Venezia dal 1991. Gli attuali interessi di ricerca<br />

sono rivolti ai seguenti temi: la letteratura italiana umanistico-rinascimentale, con particolare<br />

riferimento all’ambiente veneziano e aragonese; la cronachistica veneziana; il mito nella letteratura<br />

aragonese del sec. XV. Tra le sue pubblicazioni vi sono i seguenti volumi: Marin Sanudo il giovane,<br />

Le vite dei dogi (1474-1494), ed. critica, note e introd. a cura di A. <strong>Ca</strong>racciolo Aricò, Padova, 1989 -<br />

2000, voll. 2; L’“Arcadia” del Sannazaro nell’autunno dell’Umanesimo, Roma, 1995; Il letterato tra miti e<br />

realtà del Nuovo Mondo: Venezia, il mondo iberico e l’Italia, Atti del Convegno C.N.R., Venezia, 21-22-<br />

23 ottobre 1992, a cura di A. <strong>Ca</strong>racciolo Aricò, Roma, 1994; A. Trevisan, Lettere sul Nuovo Mondo.<br />

Granada 1501, ed., introd. e note a cura di A. <strong>Ca</strong>racciolo Aricò, Venezia, 1993.<br />

I Modulo - I semestre<br />

Società e cultura nell’Umanesimo e nel Rinascimento<br />

I modi di trasmissione del sapere, filologia e filosofia; dal manoscritto alle edizioni; il<br />

corredo iconografico dei libri; testo letterario e testo iconico; gli autori.<br />

Bibliografia<br />

E. GARIN, L’Umanesimo italiano, Bari, Laterza, 1990, i capp. I-IV; P.O. KRISTELLER,<br />

Quattro lezioni di filologia, Venezia, “Centro di Studi medievali e rinascimentali E. A. Ci-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 131<br />

cogna”, 2003, pp. 3-18, 43-68; A. CARACCIOLO, Lezioni di Cultura e civiltà dell’Umanesimo<br />

e del Rinascimento. Iconografia e testi. Lezioni in rete o in cd-rom<br />

II Modulo - II semestre<br />

Le metamorfosi dell’immagine: l’io e il paesaggio<br />

Il corso vuole indagare all’interno della produzione letteraria e artististica tra Quattro e<br />

Cinquecento le mutazioni indotte dall’io nella percezione del reale.<br />

Bibliografia<br />

Testi: letture tratte da: F. COLONNA, Hypnerotomachia Poliphili, a cura di M. ARIANI, M.<br />

GABRIELE, Milano, Adelphi, 1998; J. SANNAZARO, Arcadia, a cura di F. ERSPARMER, Milano,<br />

Mursia, 1997; T. TASSO, Gerusalemme Liberata, a cura di L. CARETTI, Torino, Einaudi,<br />

1971<br />

Studi: M. GABRIELE, Il viaggio dell’anima, in F. COLONNA, op. cit., I, pp. IX-XXX; A.<br />

CARACCIOLO, Il canto di Ergasto, in L’Arcadia del Sannazaro nell’autunno dell’Umanesimo,<br />

Roma, Bulzoni, 1995, pp. 11-38; B. BASILE, Poeta melancholicus. Tradizione classica e follia<br />

nell’ultimo Tasso, Pisa, 1984<br />

Modalità d’esame. La prova d’esame per il I modulo si svolgerà attraverso un accertamento<br />

scritto. La prova d’esame per il II modulo si svolgerà oralmente. Modalità di frequenza.<br />

La frequenza alle lezioni è caldamente consigliata. Seminari e altre attività integrative. I Seminario:<br />

Medioevo ed età contemporanea: La fortuna cinematografica del Medioevo e del<br />

Rinascimento. II Seminario: visita al ciclo pittorico di J. Tintoretto alla Scuola grande di<br />

San Rocco; al Museo Archeologico e alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.<br />

Docente <strong>Ca</strong>rla Marcato<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

sito web: web.uniud.it<br />

e-mail: carla.marcato@dllgr.uniud.it<br />

I semestre<br />

Dialettologia italiana<br />

CARLA MARCATO, professore di Linguistica italiana all’<strong>Università</strong> di Udine, si occupa di dialettologia,<br />

etimologia, antroponimia e toponomastica, linguaggi gergali, in particolare linguaggi giovanili.<br />

Ha pubblicato tra l’altro il volume Friuli-Venezia Giulia (Laterza, 1999), Dialetto, dialetti e italiano (il<br />

Mulino, 2002), I dialetti italiani. Dizionario etimologico (Torino, 1998, con Manlio Cortelazzo), Dizionario<br />

di toponomastica (Utet, 1990, con G.B. Pellegrini e altri); ha curato con altri il volume I dialetti<br />

italiani. Storia, struttura, uso (Utet, 2002).<br />

Il corso si propone di esaminare la situazione linguistica dell’Italia odierna tra italiano e<br />

dialetto (varietà di italiano e varietà di dialetto), minoranze linguistiche, con uno sguardo<br />

alla storia linguistica dell’Italia e con attenzione per gli strumenti della ricerca dialettale.<br />

I Modulo<br />

L’Italia linguistica tra lingua e dialetti<br />

Repertorio linguistico italiano; varietà di italiano; varietà di dialetto; classificazione dialettale;<br />

strumenti per la ricerca.


132 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Bibliografia<br />

C. MARCATO, Dialetto, dialetti e italiano, Bologna, il Mulino, 2002<br />

II Modulo<br />

Il veneto: storia, struttura, usi<br />

Storia linguistica del Veneto; situazione linguistica odierna; caratteri del veneto; rapporto<br />

tra italiano e veneto.<br />

Bibliografia<br />

C. MARCATO, Il Veneto, in I dialetti italiani. Storia, struttura, uso., a cura di M. CORTELAZ-<br />

ZO e altri, Torino, Utet, 2002, pp. 296-328<br />

Modalità d’esame. Esame scritto.<br />

Docente Marco Pozza<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: pozza@unive.it<br />

II semestre<br />

Diplomatica<br />

MARCO POZZA, nato a Mestre nel 1954, insegna Diplomatica nella Facoltà di Lettere e Filosofia<br />

dell’<strong>Università</strong> di Venezia dal 1994. I suoi interessi scientifici riguardano in prevalenza la documentazione<br />

veneziana, il notariato e la cancelleria, la produzione statutaria comunale e le pattuizioni internazionali<br />

in età medievale. Fra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano Gli atti originali della<br />

cancelleria veneziana 1205-1227, Venezia 1996; I trattati con Bisanzio 1265-1285 (in collaborazione con<br />

G. Ravegnani), Venezia 1996; I trattati con Genova 1136-1251 (in collaborazione con M. Giordano),<br />

Roma 2000; Regesti delle pergamene di Santa Maria di Mogliano 997-1313, Mogliano 2000.<br />

Il corso si articola in due moduli: il primo, a carattere istituzionale, dedicato alla Diplomatica<br />

generale; il secondo, a carattere monografico, rivolto specificamente al tema<br />

sotto indicato.<br />

I Modulo<br />

La documentazione nell’Europa medievale<br />

Analisi degli aspetti formali della documentazione notarile e cancelleresca europea<br />

Bibliografia<br />

Per i frequentanti: appunti e materiali delle lezioni.<br />

Per i non frequentanti: un buon manuale di Diplomatica (testo consigliato A. PRATESI,<br />

Genesi e forme del documento medievale, Jouvence, Roma, 1979 e successive edizioni).<br />

II Modulo<br />

Gli usi cronologici nei documenti medievali<br />

Analisi degli usi cronologici nella documentazione notarile e cancelleresca europea.<br />

Bibliografia<br />

Per i frequentanti: appunti e materiali delle lezioni.<br />

Per i non frequentanti: un buon manuale di cronologia (testo consigliato A. CAPPELLI,<br />

Cronologia, cronografia e calendario perpetuo, Hoepli, Milano, 1998)


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 133<br />

Modalità d’esame. Lo studente dovrà dimostrare un’adeguata conoscenza dei principi generali<br />

della disciplina e degli argomenti trattati durante il corso, nonché una buona capacità<br />

di comprensione e commento dei testi. Modalità di frequenza. Considerato il carattere<br />

della disciplina, si consiglia un’assidua frequenza delle lezioni. Nota Bene. Si richiede<br />

un’adeguata conoscenza del latino. Seminari e altre attività integrative. Sono previsti un seminario<br />

e una visita guidata all’Archivio di Stato di Venezia, in date da stabilire.<br />

Docente Cristina Ceroni<br />

Dipartimento di Scienze giuridiche<br />

e-mail: ondace@libero.it<br />

I e II semestre<br />

Diritto privato e di famiglia<br />

CRISTINA CERONI ha insegnato Istituzioni di Diritto Privato presso la Facoltà di Economia dall’a. a.<br />

1991 al 1996. Inoltre, dall’a. a. 1987 è titolare di Diritto Privato e di Famiglia nella formazione degli<br />

assistenti sociali, ora Corso di Laurea in Servizio Sociale. I propri studi si orientano prevalentemente<br />

ai problemi della tutela della persona fisica e a quelli riguardanti i rapporti giuridici familiari. È<br />

consulente in materia di adozioni per alcuni centri del territorio veneziano. Tra le pubblicazioni più<br />

recenti: La tutela civilistica del minore, in L’aiuto difficile, Milano, 1996. Attualmente sono in corso studi<br />

in materia di adozione internazionale, e sul consenso nelle relazioni familiari. In via di pubblicazione<br />

la monografia Scritti scelti di Giuseppe Franchi (a cura).<br />

La prima parte del corso è orientata a fornire nozioni prevalentemente generali quali il<br />

concetto e la struttura della norma giuridica, nonché i fondamentali principi presenti nel<br />

codice civile e alcune figure essenziali in esso contenute. La seconda parte del corso è specialistica,<br />

e riguarda l’evoluzione del gruppo familiare nell’attuale sistema giuridico italiano<br />

e le principali relazioni interpersonali che lo caratterizzano.<br />

I Modulo<br />

Diritto privato<br />

Il codice civile italiano: evoluzione, suddivisione e contenuto. Le situazioni soggettive<br />

rilevanti. I fatti e gli atti giuridici. I soggetti di diritto: le persone fisiche e le persone giuridiche.<br />

La rappresentanza. Le principali attività negoziali. Il contratto in generale: concetto<br />

e principi che lo regolano. Gli elementi del contratto. Principali vicende: la conclusione,<br />

lo scioglimento, le invalidità. L’illecito extracontrattuale. I beni giuridici. Cenni sulle successioni<br />

a causa di morte.<br />

Bibliografia<br />

G. IUDICA, P. ZATTI, Linguaggio e regole del diritto privato, Cedam, ult. ed.<br />

Il programma sarà precisato nel dettaglio a inizio corso e depositato in copia in portineria<br />

ad uso degli studenti.<br />

Propedeuticità. Il I modulo “Diritto Privato” è propedeutico al II modulo “Diritto di famiglia”<br />

II Modulo<br />

Diritto di famiglia


134 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Il matrimonio. La separazione e il divorzio. La mediazione familiare. La filiazione legittima.<br />

La filiazione naturale. La filiazione adottiva. La famiglia di fatto. Gli alimenti.<br />

L’intervento del giudice nella famiglia.<br />

Bibliografia<br />

G. IUDICA, P. ZATTI, Linguaggio e regole del diritto privato, Cedam, ult. ed., parte sesta<br />

Propedeuticità. Il I modulo “Diritto privato” è propedeutico al II modulo “Diritto di famiglia”.<br />

Modalità d’esame. orale. Modalità di frequenza. obbligatoria, un giorno alla settimana, tre<br />

ore di lezione. Nota Bene. La docente riceve, durante il corso, ogni giovedì mattina a palazzina<br />

Briati, in orario da definire a inizio lezioni. Seminari e altre attività integrative. Il modulo,<br />

per la sua specificità, prevede lo svolgimento delle tematiche indicate anche nella<br />

forma di incontri seminariali.<br />

Docente (I modulo) Francesco Morosini<br />

Dipartimento di Scienze giuridiche<br />

Docente (II modulo) Maurizio Cermel<br />

Dipartimento di Scienze giuridiche<br />

e-mail: cermel@unive.it<br />

I semestre<br />

Diritto pubblico<br />

FRANCESCO MOROSINI si è laureato con 110 e lode presso l’<strong>Università</strong> di Padova. Principali pubblicazioni:<br />

“La vigilanza nel nuovo TU sulle banche e il credito” in “Diritto della banca e del mercato<br />

finanziario”; “Sulla natura giuridica delle fondazioni di origine bancaria” in “Le Regioni”;<br />

“Contratti bancari” in “Operazioni e servizi bancari”, Torino, (I ed.); “Commento alla legge elettorale<br />

della Repubblica federale di Yugoslavia” in AA. VV. “La transizione della democrazia di Serbia e<br />

Montenegro”, Venezia.<br />

MAURIZIO CERMEL è ricercatore confermato di Diritto costituzionale. Negli anni 90/91, 91/92,<br />

92/93 titolare di un corso integrativo - Ordinamento degli enti locali - dell’insegnamento di Diritto<br />

Pubblico presso Scuola diretta a fini speciali per assistenti sociali di Venezia. Professore incaricato<br />

del corso di Istituzioni di Diritto Pubblico presso Facoltà di Economia dell’<strong>Università</strong> Cà Foscari<br />

dall’a. a. 97/98. L’orientamento attuale dei propri studi è rivolto, principalmente, al problema della<br />

partecipazione democratica dei cittadini all’esercizio della sovranità nelle istituzioni. Ha in corso di<br />

pubblicazione, presso la CEDAM, la seconda parte di una monografia su La democrazia nei partiti. È<br />

coordinatore di un gruppo di ricerca della "Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace", presso la<br />

quale ha curato la pubblicazione di un volume collettivo, La transizione alla democrazia di Serbia e<br />

Montenegro. La Costituzione della RFJ 1992-2002, Marsilio, Venezia, 2002. Partecipa alle attività del<br />

Centro Interdipartimentale di Ricerca sui Diritti Umani, CIRDU.<br />

Il corso ha lo scopo di offrire agli studenti gli elementi di base per comprendere<br />

l’architettura costituzionale dell’ordinamento italiano. In ragione di ciò il corso medesimo<br />

si propone di analizzare la struttura ed il funzionamento degli Organi Costituzionali e<br />

della Pubblica amministrazione.<br />

I Modulo<br />

Corso di diritto pubblico


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 135<br />

Il concetto di diritto e di norma; Le fonti del diritto; L’organizzazione costituzionale<br />

dello Stato italiano; La Corte costituzionale; La Pubblica amministrazione; L’integrazione<br />

europea.<br />

Bibliografia<br />

A. BARBERA, C. FUSARO, Corso di diritto pubblico, Il Mulino, 2002 (esclusi Introduzione e<br />

indice, p. 1-13 ed il cap. VI, p.119-179) per un totale di p. 416<br />

II Modulo<br />

Le autonomie regionali e locali<br />

Il corso, dopo aver brevemente esaminato l’evoluzione del sistema delle autonomie locali<br />

e la difficile attuazione dell’ordinamento regionale previsto dalla Costituzione del<br />

1948, si indirizzerà allo studio dell’ordinamento regionale dopo la riforma del 2001. Sarà<br />

quindi studiato l’ordinamento dei comuni e delle province, i rapporti di questi enti con le<br />

regioni e con l’amministrazione dello Stato.<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia verrà fornita dal docente a inizio corso.<br />

Modalità d’esame. I modulo: un compito scritto ed un colloquio orale. Modalità di frequenza.<br />

I modulo: obbligatoria<br />

Docente Maria Turchetto<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: turco@unive.it<br />

I semestre<br />

Economia e stato sociale<br />

MARIA TURCHETTO, laureata presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’<strong>Università</strong> di Pisa e diplomata<br />

presso la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento di Pisa, ha seguito il corso<br />

di perfezionamento presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove è stata ricercatrice presso il<br />

Seminario di Filosofia e si è occupata principalmente di epistemologia delle scienze sociali. Dal<br />

1997 è ricercatrice presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia. Dirige la rivista virtuale Intermarx<br />

(www.intermarx.com) e le collane “Althusseriana” e “Epistemologia” dell’editore Mimesis. Insieme<br />

a G. La Grassa e E. De Marchi è autrice dei volumi Per una teoria della società capitalistica, NIS 1994 e<br />

Oltre il fordismo, UNICOPLI 1999.<br />

L’insegnamento si propone di presentare le principali realizzazioni e istituzioni dello<br />

“Stato sociale” alla luce delle teorie economiche che le hanno ispirate e discusse.<br />

L’economia politica tra liberismo e interventismo<br />

Lo “Stato sociale” - ossia l’impegno dello Stato, oggi sancito dalle maggior parte delle<br />

Costituzioni come vera e propria obbligazione giuridica, a garantire ai cittadini sicurezza e<br />

benessere sociale - non è una creazione novecentesca. La sua nascita è coeva a quella dello<br />

Stato moderno e la sua formazione accompagna lo sviluppo dell’economia industriale. Le<br />

teorie economiche rappresentano un osservatorio privilegiato per comprendere le istanze<br />

sociali e le trasformazioni socioeconomiche che ne determinano i principi ispiratori, il<br />

funzionamento, l’assetto istituzionale. Il corso tratterà le principali correnti del pensiero<br />

economico sottolineando le indicazioni di politica economica e sociale che esse implicano


136 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

e si concluderà con una panoramica del dibattito contemporaneo sulla crisi dello Stato<br />

sociale.<br />

Bibliografia<br />

G. A. RITTER, Storia dello Stato sociale, Laterza, 2003; J. K. GALBRAITH, Storia della economia,<br />

Bur, 2000. Alcuni brevi testi, oggetto di lettura e discussione, verranno forniti agli<br />

studenti durante le lezioni.<br />

Modalità d’esame. Esame orale. Seminari e altre attività integrative. Il corso sarà integrato da<br />

alcuni seminari espressamente dedicati alla storia e alle caratteristiche dello Stato sociale<br />

in Italia. Le date dei seminari verranno comunicate durante il corso.<br />

Docente Ivana Maria Padoan<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

sito web: univirtual@it<br />

e-mail: ipadoan@unive.it<br />

I semestre<br />

Educazione degli adulti<br />

IVANA MARIA PADOAN è ricercatrice presso il Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze di<br />

<strong>Ca</strong>’ Foscari, Venezia. È linguista, psicologa e pedagogista. Ha insegnato a Padova, Teorie e tecniche<br />

della comunicazione e Metodi e tecniche del lavoro di gruppo, e inoltre insegna Pedagogia Sperimentale<br />

presso la SSIS del Veneto. Si occupa di epistemologia della formazione, di comunicazione e<br />

relazione, di ricerca educativa e didattica. Tra le sue pubblicazioni: La formazione personale, in AA.<br />

VV., Pensare la formazione (a cura di U. Margiotta), Armando 1998; traduzione e cura di Epistemologia<br />

della formazione di M. Fabre, Clueb 1999 (PUF 1994); L’agire comunicativo. Epistemologia e formazione,<br />

Armando 2000; Verso un’università professionale? in “Formazione e insegnamento”, Pensa Lecce n.1<br />

2003.<br />

Vi è un ripensamento epistemologico e strategico nella problematica della formazione<br />

adulta. La riflessione è orientata alla ricerca dei rapporti tra le necessità delle conoscenze e<br />

delle azioni sociali e le epistemologie dei soggetti.<br />

La formazione personale<br />

Il corso presenta le epistemologie, le strategie, i contesti e le azioni della formazione adulta.<br />

Bibliografia<br />

Testo d’esame: D. DEMETRIO, Manuale di educazione degli adulti, Bari, Laterza, 2000.<br />

Per approfondimenti personali: R. DE MONTICELLI, La conoscenza personale, Milano,<br />

Guerini, 1998; M.C. BONINI, L’orientamento nell’educazione degli adulti. Analisi del contesto e<br />

prospettive di sviluppo, Milano, Angeli, 2003; D. DEMETRIO, A. ALBERICI, Istituzioni di educazioni<br />

degli adulti. Vol.1: Il metodo autobiografico. Milano, Guerini scientifica, 2002.<br />

Modalità d’esame. L’esame è orale fatto salvo ulteriori indicazioni istituzionali. Modalità di<br />

frequenza. Il corso si svolge in forma seminariale, con la partecipazione attiva degli studenti<br />

Nota Bene. Per i non frequentanti, il testo d’esame va integrato con un approfondimento<br />

da concordare con il docente. Seminari e altre attività integrative. Il corso prevede tre testimonianze<br />

d’autore: - La formazione attraverso l’autobiografia; - Le differenze tra formazione<br />

adulta e formazione in età evolutiva; - L’analisi delle pratiche professionali


Docente Emanuele Marcello Ciampini<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

II semestre<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 137<br />

Egittologia<br />

E. M. CIAMPINI (Roma 1966), dott. di ricerca in Egittologia, special. in Archeologia Orientale presso<br />

l’<strong>Università</strong> di Roma “La Sapienza”, ha collaborazioni con la cattedra di Egittologia dello stesso ateneo;<br />

in servizio presso la Soprintendenza alle Antichità del Museo Egizio di Torino come Archeologo.<br />

Pubbl. recenti: Testi funerari del Medio Regno in contesto ‘anomalo’: il caso di formule su stele, in “VO”<br />

10 (1966); I percorsi misteriosi di Rosetau in “VO” 11 (1998); Circa una rappresentazione di ippopotamo da<br />

Biblo in “RivStFen” 27 (1999); Il serpente, la Fenice e il tempo in “SMSR” 65 (n.s. 23) (1999); In stampa:<br />

Una camera funeraria del Medio Regno da Qaw el-.Kebir nel Museo Egizio di Torino (<strong>Ca</strong>t. Gen. Del Museo<br />

Egizio di Torino); Gli obelischi iscritti romani (IPZS).<br />

Il corso si articola in due moduli: I - Elementi basilari per l’approccio alla cultura faraonica<br />

attraverso un percorso storico e tematico; II - Nozioni di lingua egizia per la lettura<br />

di un brano.<br />

I Modulo<br />

Introduzione all’Egitto Faraonico<br />

Introduzione alla civiltà egizia con particolare riferimento al quadro storico e archeologico;<br />

approfondimenti tematici su aspetti specifici della cultura faraonica.<br />

Bibliografia<br />

GRIMAL, Storia dell’Antico Egitto; BAINES-MALEK, Atlante dell’Antico Egitto (ora disponibile<br />

nella versione inglese riveduta e ampliata)<br />

II Modulo<br />

Nozioni di Egiziano Classico (Medio Egiziano)<br />

Introduzione alla grammatica medio-egiziana per la lettura di un testo; analisi della letteratura<br />

egiziana antica.<br />

Bibliografia<br />

Lingua: DONADONI, Appunti di grammatica egiziana; GARDINER, Egyptian Grammar (integrazione)<br />

Letteratura: BRESCIANI, Letteratura e poesia nell’antico Egitto; LICHTHEIM, Ancient Egyptian<br />

Literature, voll. I-III<br />

Ulteriori indicazioni saranno fornite nel corso delle lezioni.<br />

Modalità d’esame. Il I modulo prevede una prova scritta comprendente cinque domande<br />

a risposta aperta e cinque a risposta multipla; il II modulo (orale) prevede la lettura del<br />

testo con traduzione e commento grammaticale, più una parte di letteratura. Modalità di<br />

frequenza. È vivamente consigliata la frequenza a entrambi i moduli.


138 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Elementi di acustica musicale<br />

Docente Francesco Rizzoli<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

II semestre<br />

FRANCESCO RIZZOLI ha già insegnato Elementi di Acustica presso il DUTARS nei passati anni accademici.<br />

Docente di Storia ed Estetica della Musica presso il Conservatorio di Venezia, è anche professore<br />

a contratto di Fisica Generale II presso la Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali<br />

(laurea in scienze dell’Informatica) di <strong>Ca</strong>’ Foscari. Liutista e chitarrista - impegnato in sedi concertistiche<br />

- è consulente nel settore della fisica acustica (una disciplina in cui si è formato, dopo aver<br />

conseguito la laurea in fisica nell’<strong>Università</strong> di Padova). Ha compiuto ricerche musicologiche sulla<br />

retorica musicale elisabettiana, esplorata su testi liutistici e sui metodi originali della chitarra barocca<br />

nonché sulle canzoni veneziane del ’700 di cui ha inciso 2 CD. Ha tradotto manuali di storia e pubblicato<br />

revisioni di musica antica nonché lavori a carattere tecnico.<br />

Preludio di matematica elementare; movimento, energia, forze ed altri principi fisici; sistemi<br />

vibranti; onde di traslazione; onde stazionarie; rifrazione, diffrazione, risonanza;<br />

pressione sonora "laudness" e potenza; definizione del decibel; stimolo e sensazione; le<br />

curve di isofonia; il tempo di riverberazione; elementi di acustica ambientale ed architettonica;<br />

il suono e la musica; definizione di intervallo musicale; la scala temperata equabile<br />

e quella pitagorica; l’evoluzione della musica occidentale dal punto di vista acustico.<br />

L’orecchio e l’ascolto: la legge 447 sull’inquinamento acustico; elementi di fonometria<br />

applicata; l’isolamento acustico e l’impiego dei materiali; l’amplificazione elettronica: microfono<br />

e casse acustiche: quale registrazione del suono?<br />

Bibliografia<br />

T. D. ROSSING, The Science of Sound, Addison Wesley<br />

Elementi di editing e pubblicazioni programmi di sala<br />

Docente Fabio Zanzotto<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

I semestre<br />

Introduzione alla comunicazione culturale: storia, tecniche e applicazioni<br />

Il corso, che fornisce elementi essenziali sia sul piano teorico che pratico, intende portare<br />

ad una relativa familiarità soprattutto con la comunicazione visiva, dalla rappresentazione<br />

elementare fino ai sistemi più complessi. Sono previste visite a studi di grafica e in<br />

altre sedi operative, ma anche incontri con rappresentanti dei diversi settori produttivi e<br />

di nuove tendenze stilistiche.<br />

Il programma dettagliato e la bibliografia verranno precisati successivamente.<br />

Nota Bene. Gli studenti che non possono frequentare sono pregati di contattare il docente<br />

all’inizio del corso.


Docente Fabrizio Turoldo<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: fturoldo@unive.it<br />

II semestre<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 139<br />

Elementi di etica della vita<br />

FABRIZIO TUROLDO, dottore di ricerca in filosofia e poi assegnista, ha conseguito nel febbraio 2003<br />

l’idoneità alla docenza come professore associato nell’area della Filosofia morale. Si è occupato del<br />

pensiero di Paul Ricoeur, a cui ha dedicato la monografia Verità del metodo. Indagini su Paul Ricoeur, Il<br />

Poligrafo, Padova, 2000 e del pensiero contemporaneo di orientamento metafisico, che costituisce<br />

l’oggetto del suo secondo libro Polemiche di metafisica. Quattro dibattiti su Dio, l’Essere e il Nulla, <strong>Ca</strong>foscarina,<br />

Venezia, 2001. È intervenuto spesso su temi di bioetica attraverso saggi, articoli e lezioni, i<br />

cui contenuti vengono ripresi e ricondotti ad un disegno organico nel volume Bioetica e reciprocità.<br />

Una nuova prospettiva sull’etica della vita, Città Nuova, Roma, 2003 (2a ed.).<br />

Elementi di bioetica applicata: aborto, eutanasia, sperimentazioni, ingegneria genetica<br />

e clonazione<br />

Il corso prenderà in esame, in modo analitico, le questioni sollevate dalle più recenti<br />

scoperte scientifiche e dalle nuove pratiche della biomedicina e, partendo sempre da specifici<br />

casi clinici, affronterà anche alcune questioni teoriche relative all’etica generale.<br />

Bibliografia<br />

Il testo fondamentale per l’esame è il seguente: F. TUROLDO, Bioetica e reciprocità. Una<br />

nuova prospettiva sull’etica della vita, Città Nuova, Roma, 2003<br />

Il testo indicato sopra dovrà essere integrato con uno a scelta tra i seguenti volumi: L. PA-<br />

LAZZANI, Il concetto di persona tra bioetica e diritto, Giappichelli, Torino, 1996; F. VIOLA, Etica<br />

e metaetica dei diritti umani, Giappichelli, Torino, 2000; D. NERI, Eutanasia. Valori, scelte<br />

morali e dignità delle persone, Laterza, Roma-Bari, 1995; P. CATTORINI, M. REICHLIN,<br />

Bioetica della generazione, Sei, Torino, 1996; D. NERI, La bioetica in laboratorio, Laterza,<br />

Roma-Bari, 2001; R. DWORKIN, Il dominio della vita. Aborto, eutanasia e libertà individuale,<br />

Edizioni di Comunità, Milano, 1994; AA.VV, La bioetica. Questione civile e problemi teorici<br />

sottesi, Glossa, Milano, 1998; J. HABERMAS, Il futuro della natura umana. I rischi di una genetica<br />

liberale, Einaudi, Torino, 2002; E. LECALDANO, Bioetica. Le scelte morali, Laterza, Roma-Bari,<br />

1999; G. RUSSO, Bioetica fondamentale e generale, Sei, Torino, 1995; C. VIAFORA<br />

(a cura di), Quando morire? Bioetica e diritto nel dibattito sull’eutanasia, Gregoriana, Padova,<br />

1996; P. CATTORINI, E. D’ORAZIO, V. POCAR (a cura di), Bioetiche in dialogo. La dignità<br />

della vita umana e l’autonomia degli individui, Zadig, Milano, 1999; J. RIFKIN, Il secolo biotech.<br />

Il commercio genetico e l’inizio di una nuova era, Baldini & <strong>Ca</strong>stoldi, Milano, 2000; M.<br />

TALLACCHINI (a cura di), Etiche della terra. Antologia di filosofia dell’ambiente, Vita e Pensiero,<br />

Milano, 1998; G. ANGELINI, La malattia, un tempo per volere. Saggio di filosofia morale,<br />

Vita e Pensiero, Milano, 2000; P. SINGER, Etica pratica, Liguori, Napoli, 1989; D. GRA-<br />

CIA, Fondamenti di bioetica. Sviluppo storico e metodo, San Paolo, Cinisello Balsamo, 1993;<br />

H. JONAS, Tecnica, medicina ed etica. Prassi del principio di responsabilità, Einaudi, Torino,<br />

1997


140 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Elementi di etnomusicologia<br />

Docente Giovanni Morelli<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: helios.unive.it<br />

e-mail: gmorelli@unive.it<br />

I semestre<br />

GIOVANNI MORELLI, dirige l’Ist. Musica della Fond. Cini. Componente dei comm. scient.-direttivi<br />

della Fond. Levi, Arch. Nono, Ist. It. A. Vivaldi, Archivi Malipiero-<strong>Ca</strong>sella-Nino Rota-Togni- Respighi-Milloss,<br />

Ist. Petrassi, riv. “Musica e Storia” (Mulino), Com. celebr. di L. Dallapiccola, collana<br />

“Studi di musica veneta” (Olschki), Fondaz. Malipiero, Comit. Patrimonio/Memoria del Mediterraneo<br />

Roma, collane “Musica critica” (Marsilio) e “Drammaturgia musicale veneta” (Ricordi),<br />

riv. AAA/TAC Acoust.Arts & Artifacts - Technology Aesthetics Communication Pisa, ”Riv. It. di<br />

Musicologia” (1983-1993), coll. “St, della cult. pop. veneta”; è socio della Int. Soc. of Musicology,<br />

dell’Aduim, Amic-Archivi della mus. it. cont. Com. It. Mus. Unesco, e dell’Ist, Ven. di Sc. Lett. ed<br />

Arti<br />

Il corso proporrà una introduzione ai temi e ai metodi propri delle discipline etnomusicologiche<br />

e illustrerà le pertinenze dei campi di ricerca tassonomica, morfosintattica e<br />

“storica” sui quali s’attua la ricerca sulla musica di tradizione popolare, etnica o comunque<br />

in senso allargato “orale”.<br />

Attenzioni e disattenzioni riservate dalla cultura musicale occidentale alle cosiddette<br />

“altre musiche”<br />

Il corso sarà tripartito ed avrà luogo, in deroga al calendario ufficiale, in tre successive<br />

parti: una introduttiva che si svolgerà nella seconda settimana del mese di dicembre, una<br />

seconda, monografica, dedicata al tema del titolo, che si svolgerà nella seconda e terza settimana<br />

del mese di gennaio, ed una conclusiva che avrà luogo nell’ultima settimana di<br />

gennaio ed includerà la preparazione al e lo svolgimento del seminario annuale di studi<br />

etnomusicologici realizzato di concerto fra l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari e la Fondazione Giorgio<br />

Cini Scuola internazionale di Musicologia comparata (tale seminario avrà carattere di<br />

applicazione intensiva per complessive 20 ore di seduta seminariale e si terrà presso la<br />

succitata Scuola di Musicologia comparata all’Isola di San Giorgio, Fondazione Giorgio<br />

Cini). I calendari dettagliati verranno forniti all’inizio del ciclo delle lezioni, a dicembre.<br />

Le lezioni introduttive tratteranno anche, in gran parte, della problematica unità della<br />

disciplina e delle procedure d’unificazione in specie grazie agli interventi dei processi sociali<br />

di conservazione, recupero, revival, interpretazioni politiche, trascrizione, opposti ai<br />

processi storici e sociali di disgregazione e omologazione.<br />

Bibliografia<br />

AGAMENNONE, FACCI, GIANNATTASIO, GIURIATI, Grammatica della musica etnica, Roma,<br />

Bulzoni, 1991<br />

Propedeuticità. È consigliata la lettura preliminare della succitata Grammatica della musica<br />

etnica.<br />

Modalità d’esame. Una prova scritta relativa alle parti introduttive e al corso monografico,<br />

più una relazione descrittiva dei lavori del seminario internazionale di studi alla Fond.<br />

Cini. La valutazione comprenderà una media dei risultati delle due prove scritte integrate


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 141<br />

da una comunicazione orale durante l’appello. Modalità di frequenza. Obbligatoria, con registro<br />

di presenza per le attività del seminario conclusivo. Nota Bene. Ad ogni lezione del<br />

corso, in specie nelle sezioni introduttive, verrà fornito un breve testo che sintetizza il<br />

contenuto della lezione e che lo studente dovrà annotare volta a volta. Seminari e altre attività<br />

integrative. Le annotazioni al corso e gli appunti riordinati verranno conservati in una<br />

cartella personalizzata a prova dello svolgimento del attività di studio previste per<br />

l’ottenimento dei 4 cfu del modulo. Tale cartella dovrà essere consegnata al manager didattico<br />

Paola Marchese al termine del corso.<br />

Docente Fabrizio Borin<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: helios.unive.it<br />

e-mail: fborin@unive.it<br />

I semestre<br />

Introduzione al discorso critico sul film. Zelig di Woody Allen<br />

Elementi di filmologia<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia di riferimento sarà fornita all’inizio delle lezioni.<br />

Modalità d’esame. La prova d’esame avverrà in forma scritta. Le modalità saranno comunicate<br />

alla presentazione del corso.<br />

Docente <strong>Ca</strong>rlo Gradenigo<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

sito web: http: //lettere2.unive.it/grade/eleinfo/<br />

e-mail: cgradenigo@tiscali.it<br />

I semestre<br />

Elementi di informatica<br />

Elementi di informatica<br />

Introduzione: il concetto di informazione, la codifica dei dati, la trasmissione<br />

dell’informazione. Strutture hardware: l’esecutore, la memoria, le memorie di massa,<br />

l’interfaccia di ingresso e uscita, le principali periferiche, la connettività, le reti locali e geografiche.<br />

Strutture software: il sistema operativo, la gestione dei processi, la gestione della<br />

memoria, il file system, il software di rete. Strutture dati: le basi di dati, relazioni, vincoli<br />

di integrità, algebra relazionale, linguaggio SQL.<br />

Bibliografia<br />

D. SCIUTO, G. BUONANNO, W. FORNACIARI, L. MARI, Introduzione ai sistemi informatici,<br />

McGraw-Hill, 2003<br />

Modalità d’esame. Consisterà in una prova scritta sugli argomenti svolti a lezione.


142 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Elementi di informatica (Applicazioni di informaticA<br />

alle arti della musica e dello spettacolo)<br />

Docente Franco Rossi<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: rossi@unive.it<br />

FRANCO ROSSI è insegnante di Storia della musica presso il Conservatorio «C. Pollini» di Padova;<br />

dal 1983 è direttore della biblioteca della Fondazione Levi di Venezia; dal 1990 è responsabile<br />

dell’archivio storico del Teatro La Fenice. Si occupa di problemi archivistici e bibliografici e del riutilizzo<br />

di questo materiale con l’uso dell’informatica. Negli ultimi anni ha realizzato i CD-ROM:<br />

La Fenice: un secolo di Libretti d’opera 1792-1891, Roma, 1999; Baldassare Galuppi e il Mondo<br />

della Luna, Padova, 2003<br />

Il corso intende condurre alla definizione e alla creazione di una piccola banca dati realizzata<br />

con il programma dell’Unesco ISIS per Windows, alla realizzazione di alcuni formati<br />

di visualizzazione e alla creazione di una interfaccia per la consultazione con i<br />

browser<br />

Realizzazione di un archivio e interfaccia Web<br />

Bibliografia<br />

CDS-ISIS for Windows, Unesco, 1998, manuale allegato al programma e che può essere<br />

gratuitamente scaricato dal sito www.dba.it. Ulteriori indicazioni saranno fornite<br />

nell’ambito del corso<br />

Modalità d’esame. L’esame verterà sulla creazione e sull’analisi di un piccolo archivio realizzato<br />

dal candidato con questo programma.<br />

Elementi di regia teatrale<br />

Docente Elisabetta Brusa<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

I e II semestre<br />

ELISABETTA BRUSA, laureata in Lingue e Letterature Straniere. all’<strong>Università</strong> di <strong>Ca</strong>’Foscari, ha frequentato,<br />

in seguito, come borsista. l’Instituto de Bellas Artes a Città del Messico e l’Institut<br />

d’Etudes Théatrales a Parigi, dove ha seguito il lavoro di Ariane Mnouchkine e Peter Brook. È stata<br />

assistente alla regia presso il Teatro La Fenice di Venezia. Firma oggi regie di prosa, lirica, musica<br />

contemporanea, in Italia e all’estero (Europa, Stati Uniti, Egitto, Corea del Sud). Nel 1995 ha ricevuto<br />

dall’<strong>Università</strong> di <strong>Ca</strong>’ Foscari il riconoscimento di <strong>Ca</strong>foscarino dell’anno.<br />

Confronto e rifiuto nella tragedia greca e nel teatro moderno occidentale<br />

Confronto e rifiuto nella tragedia greca. Atene, città che accoglie, è culla di civiltà. Tebe,<br />

che rifiuta il diverso, è città che muore. Non esiste cultura che non sia il frutto di continue<br />

mediazioni. Il teatro moderno occidentale ha scoperto le grandi tradizioni classiche<br />

dell’Oriente. Lezioni teoriche insieme a lezioni di pratica teatrale<br />

Bibliografia<br />

Mi riservo di produrre una bibliografia in seguito al tipo di studenti frequentanti.


Docente Gian <strong>Ca</strong>rlo Alessio<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

sito web: lettere2.unive.it/alessio<br />

e-mail: alessio@unive.it<br />

I semestre<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 143<br />

Elementi di retorica<br />

La cultura occidentale ha sempre cercato di scoprire, codificare e trasmettere le regole<br />

per parlare e scrivere bene, per vincere e convincere, in modo da trasformare la voce e la<br />

penna in armi potenti. Il corso offre un profilo storico e metodologico della retorica<br />

(dall’antichità ai giorni nostri)<br />

Elementi di retorica<br />

Una definizione di retorica: retorica e logica; retorica e poetica; articolazione e strumenti<br />

dell’arte retorica. Profilo di storia della retorica (con letture dei testi fondamentali):<br />

I fondamenti; la retorica nel Medioevo; la retorica tra Cinque e Settecento; crisi e morte<br />

della retorica; il ritorno della retorica (retorica e semiotica); Esercizi: la retorica e il testo<br />

letterario; la retorica e il testo iconico (in collaborazione con l’insegnamento di Civiltà e<br />

cultura dell’Umanesimo e del Rinascimento); la retorica e la comunicazione oggi.<br />

Bibliografia<br />

P. L. CERISOLA, Trattato di retorica e semiotica letteraria, La Scuola, Brescia 1983, pp. 18-151<br />

Studenti non frequentanti: P. L. CERISOLA, Trattato di retorica e semiotica letteraria, Brescia,<br />

La Scuola, 1983, pp. 18-76; C. MARAZZINI, Il perfetto parlare. La retorica in Italia da Dante a<br />

Internet, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001, pp. 1-101 e 199-262.<br />

Modalità d’esame. L’esame consiste in una prova scritta (scritta o orale a scelta dello studente<br />

nella sessione di recupero). Modalità di frequenza. Non obbligatoria ma consigliata.<br />

Elementi di scenografia e scenotecnica<br />

Docente Maria Ida Biggi<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: biggi@unive.it<br />

I semestre<br />

Storia della scenografia<br />

Definizione dei termini e degli strumenti per una storia della scenografia. Fonti per lo<br />

studio della scenografia e tecniche di catalogazione e classificazione del materiale iconografico<br />

documentario di allestimenti scenici in ambito storico e contemporaneo. Sono<br />

previsti stages applicativi della catalogazione proposta.<br />

Bibliografia<br />

M. VIALE FERRERO, Luogo teatrale e spazio scenico in “Storia dell’Opera italiana”, II parte,<br />

tomo V, “I Sistemi”, L. BIANCONI, G. PESTELLI (a cura di), Torino, EdT, 1988, pp.3-<br />

122; F. MANCINI, L’evoluzione dello spazio scenico, Bari, Dedalo, 1975; F. PERRELLI, Storia


144 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

della scenografia. Dall’antichità al Novecento, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2002; S. SINISI, I. INNAMORA-<br />

TI, Storia del teatro: Lo spazio scenico dai greci alle avanguardie, Milano, Bruno Mondadori,<br />

2003.<br />

Nota Bene. La docente riceve gli studenti dopo le lezioni e può essere contattata per posta<br />

elettronica all’indirizzo: biggi@unive.it.<br />

Elementi di storia degli strumenti musicali<br />

Docente Angelo Zaniol<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: http: //www.unive.it<br />

e-mail: azaniol@unive.it<br />

I semestre<br />

ANGELO ZANIOL è stato per molti anni docente di lingua francese presso la Facoltà di Lingue e Letterature<br />

Straniere di <strong>Ca</strong>’ Foscari. Contemporaneamente si è dedicato anche a studi di musicologia e<br />

organologia, entrando poi a far parte del Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni<br />

artistici “G. Mazzariol”, sezione Musica.<br />

Il corso si propone di fornire agli studenti una chiara visione della tipologia, del processo<br />

evolutivo e delle peculiarità foniche dei principali strumenti musicali della tradizione<br />

colta europea, con particolare riferimento a quelli dei secoli XVI-XVIII.<br />

Bibliografia<br />

Testi di riferimento: A. BAINES (a cura di), Storia degli strumenti musicali, Introduzione,<br />

traduzione e note di F. GUIZZI, Milano, Rizzoli, 1995; A. BUCHNER (a cura di), Enciclopedia<br />

degli strumenti musicali, La Spezia, Fratelli Melita Editori, 1990.<br />

Altre indicazioni bibliografiche sui diversi tipi di strumenti saranno fornite dal docente<br />

durante il corso, in funzione degli interessi particolari di ogni studente.<br />

Modalità d’esame. L’esame consta di un questionario scritto, riguardante gli argomenti<br />

approfonditi durante il corso, e di una prova orale riguardante le letture assegnate ad ogni<br />

studente. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente raccomandata. Contattare tempestivamente<br />

il docente in caso di impedimento. Nota bene. Il docente è contattabile via email,<br />

all’indirizzo: azaniol@unive.it oppure 041/234.97.43.<br />

Elementi di storia dei generi teatrali popolari<br />

Docente Roberto Cuppone<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: cupp@libero.it<br />

II semestre<br />

ROBERTO CUPPONE, laurea, dottorato e postdottorato in Discipline dello Spettacolo, si occupa di<br />

commedia dell’arte; ha partecipato e diretto spettacoli con Losey, Nanni, Scaparro, Marcucci, De<br />

Bosio, Costa, Boso, Soleri, Merisi, Micol, Maag, Foà, Degli Esposti; premio Teatro Goldoni 1981,<br />

come Brighella; lezioni internazionali a Parigi, Budapest, Londra, Marilia; ha scritto venticinque<br />

commedie rappresentate e i libri Teatri, città, Venezia 1991, L’invenzione della commedia dell’arte, Torino<br />

1998, CDA, sogno romantico. Il mito della commedia dell’arte nell’Ottocento francese, Roma 2000; il<br />

Commento alla <strong>Ca</strong>meriera brillante di Goldoni, Venezia 2002, Ed. Nazionale; la riedizione di Strampalata<br />

in rosablu ovvero Arlecchino e Allegria oggi sposi di Palmieri, Pesaro 2003.


I canovacci di Goldoni<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 145<br />

Inizio e fine carriera per Goldoni si congiungono nel segno di una scrittura spesso negata,<br />

quella “a soggetto”: lo studio di ciò che ci rimane dei suoi canovacci, scritti dapprima<br />

per la compagnia Sacchi, quindi scritti o riscritti per la Comédie Italienne, ci avvia alla riscoperta<br />

di un repertorio europeo “dell’arte” e di un processo secolare di “reinvenzione”<br />

del genere che arriverà, fra l’altro, con Eugenio Ferdinando Palmieri, a sognare la trama<br />

goldoniana “perfetta”.<br />

Il corso, nella sua parte generale, illustrerà, con l’aiuto di strumenti audiovisivi: a) i fondamenti<br />

storici della commedia dell’arte, b) la “fisiologia” della maschera, c) alcuni caratteri<br />

della scrittura “a soggetto”, a partire da tre canovacci goldoniani: La bague magique, Gli<br />

accidenti, La maschera; nella parte pratica condurrà una esercitazione su Strampalata in rosablu<br />

ovvero Arlecchino e Allegria oggi sposi di E. F. Palmieri.<br />

Bibliografia<br />

L’esame orale verterà sulla discussione di una dispensa a cura del docente e su un testo<br />

fra quelli che verranno consigliati all’inizio del corso; ai non frequentanti sarà richiesto<br />

un ulteriore testo di approfondimento.<br />

Elementi di storia del cinema<br />

del Vicino ed Estremo Oriente<br />

Docente Marco Dalla Gassa<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: dallagas@unive.it<br />

I semestre<br />

MARCO DALLA GASSA ha indirizzato, negli ultimi anni, i propri interessi scientifici verso due diverse<br />

aree di ricerca. In primo luogo si è occupato di cinematografie asiatiche, prima in collaborazione<br />

con la cattedra di “Storia e critica del cinema” della Facoltà di Lettere Moderne dell’<strong>Università</strong> di<br />

Torino, poi pubblicando diversi saggi e articoli e curando le monografie di Abbas Kiarostami (Recco,<br />

2001) e Zhang Yimou (Recco, 2003). In secondo luogo, come coordinatore dell’“Archivio Filmografico<br />

sui Minori” del Centro Nazionale di Documentazione ed Analisi per l’Infanzia e<br />

l’Adolescenza, ha studiato la rappresentazione dei minori in campo audiovisivo. È inoltre docente di<br />

cinema per l’A.i.a.c.e. (Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai) di Torino.<br />

Il cinema asiatico contemporaneo tra eccessi dell’immagine e vuoti di rappresentazione<br />

Il corso intende fornire alcune linee di storia del cinema delle principali cinematografie<br />

orientali (Iran, India, Taiwan, Hong Kong, Giappone, Corea, Cina) e tracciare, nel corso<br />

delle ultime lezioni, modalità e stili di rappresentazione di alcuni importanti cineasti asiatici<br />

contemporanei depositari di visioni antitetiche della settima arte. Cinema come violenza<br />

dell’immagine o come sobrietà figurativa, cinema come affabulazione o come stasi<br />

narrativa, cinema come creazione dell’immaginario o registrazione dell’esistente.<br />

Bibliografia<br />

G. P. BRUNETTA (a cura di), Storia del cinema mondiale. Americhe, Africa, Asia, Australia,<br />

tomo IV, Torino, Einaudi, 2001 (saggi relativi alle cinematografie affrontate a lezione).<br />

Altri riferimenti bibliografici relativi all’argomento monografico saranno indicati nel<br />

corso delle prime lezioni


146 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Per la preparazione dell’esame è necessaria la visione diretta di alcune significative pellicole<br />

della storia del cinema asiatico. Parallelamente al corso verranno pertanto organizzate<br />

delle proiezioni di film a cadenza settimanale alle quali gli studenti sono tenuti a<br />

partecipare. Il calendario delle proiezioni sarà presentato e illustrato dal docente<br />

all’inizio delle lezioni.<br />

Modalità d’esame. La preparazione del corso sarà valutata attraverso una prova scritta e,<br />

eventualmente, attraverso un colloquio orale. Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria.<br />

Nota Bene. Gli studenti che, per comprovato motivo, non possono frequentare il<br />

corso dovranno concordare con il docente uno o più testi di approfondimento.<br />

Elementi di Storia del disegno, dell’incisione e<br />

della grafica<br />

Docente responsabile Augusto Gentili<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

contratto integrativo di Elementi di Storia del disegno dell’incisione e della grafica: Agnese Chiari Moretto<br />

Wiel<br />

I semestre<br />

Per il curriculum del docente Augusto Gentili v. oltre Storia dell’arte moderna.<br />

Per il curriculum della docente Agnese Chiari Moretto Wiel v. oltre Storia del disegno,<br />

dell’incisione e della grafica.<br />

Problemi di grafica tizianesca<br />

Il corso mira ad analizzare la produzione grafica legata al nome di Tiziano, nel suo duplice<br />

aspetto disegnativo e incisorio, alla luce dei piu` recenti contributi critici.<br />

Al fine di raggiungere una ricostruzione sistematica del corpus del maestro in questo<br />

particolare settore della sua arte, saranno presi in considerazione disegni e stampe, studiandoli<br />

sia nei loro molteplici aspetti tecnici e stilistici, che nel loro rapporto con la produzione<br />

pittorica.<br />

Bibliografia<br />

M. A. CHIARI MORETTO WIEL, Per un catalogo ragionato dei disegni di Tiziano, in “Saggi e<br />

Memorie di Storia dell’Arte”, 16, 1988, pp. 21; 99, 211-271; M. A. CHIARI MORETTO<br />

WIEL, Tiziano. Corpus dei disegni autografi, Milano 1989; K. OBERHUBER, Le message de<br />

Giorgione et du jeune Titien dessinateurs, in Le siecle de Titien, catalogo della mostra, Paris<br />

1993, pp. 483-502 e schede n. 89, 94, 97-104, 130-132; W. R. REARICK, Titien: la fortune<br />

du dessinateur, in Le siecle de Titien, catalogo della mostra, Paris 1993, pp. 609-614; W. R.<br />

REARICK, Titien, la maturite et le derniers annees. Dessins et gravures, in Le siecle de Titien, catalogo<br />

della mostra, Paris 1993, pp. 615-620, nn. 205-211; pp. 622-628, nn. 215-221;<br />

/630-638, nn. 225-234; B. L. BROWN, in Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord ai<br />

tempi di Bellini, Durer, Tiziano, catalogo della mostra, Milano 1999, pp. 254-255, 460-<br />

463, 484-485; W. R. REARICK, Il disegno veneziano del Cinquecento, Milano 2001, pp. 31-<br />

44, 50-54, 59-69, 76-83, 91, 96-98, 100-105, 112-115, 139-145.<br />

Propedeuticità. Per sostenere l’esame gli studenti dovranno aver già superato quello di<br />

Storia del disegno, dell’incisione e della grafica.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 147<br />

Elementi di storia del teatro<br />

Docente <strong>Ca</strong>rmelo Alberti<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: helios.unive.it<br />

e-mail: calberti@unive.it<br />

I semestre<br />

CARMELO ALBERTI insegna Discipline dello spettacolo (L-Art/05) presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di<br />

Venezia. I suoi studi riguardano le forme della scena moderna e contemporanea, a partire dalle vicende<br />

della teatralità veneziana. Tra gli studi recenti un volume di commedie di C. Goldoni (Roma,<br />

Salerno, 2001); L’invenzione del teatro, e Teatro, musica e stagione teatrale, in Storia di Venezia<br />

(Roma, Enciclopedia Italiana, 1997, 2002); ha curato tre volumi della collana Teatro nel Veneto<br />

(Milano, Motta, 2001-2003). È direttore dell’Istituto per la ricerca teatrale della <strong>Ca</strong>sa di Goldoni; è<br />

direttore della collana “La fenice dei teatri” (Bulzoni); è componente del comitato scientifico<br />

dell’ediz. naz. delle opere di Goldoni; collabora alle riviste «Ariel», «Venezia Arti», «Drammaturgia».<br />

L’obiettivo del corso è volto a trasmettere le nozioni basilari della storia del teatro, organizzandole<br />

lungo un’asse di sviluppo privilegiata, che per quest’anno è individuata nel<br />

fenomeno della “tradizione”.<br />

L’invenzione della tradizione scenica nell’età moderna e contemporanea<br />

Dall’idea di classico al concetto barocco, dal teatro della ragione all’età delle crisi.<br />

Bibliografia<br />

Il docente consiglierà testi o sezione di testi funzionali agli argomenti trattati durante il<br />

corso, che fanno riferimento a studi generali e monografici.<br />

Modalità d’esame. Gli elaborati di ricerca e le esercitazioni scritte, svolti durante il corso,<br />

sono parte integrante dell’esame; pertanto, è necessario che siano consegnati al docente<br />

almeno una settimana prima della prova finale. Modalità di frequenza. Frequenza obbligatoria.<br />

Nota Bene. Il corso prevede la partecipazione degli studenti, attraverso la stesura di elaborati<br />

e di esercitazioni in aula.<br />

Elementi di storia del teatro e dello spettacolo<br />

Docente Antonio Attisani<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: attisani@unive.it<br />

I semestre<br />

ANTONIO ATTISANI è approdato all’insegnamento dopo avere dedicato un quarto del secolo scorso<br />

alla militanza teatrale, prima come attore, poi come saggista, critico e direttore artistico. Suoi attuali<br />

interessi di ricerca sono la sperimentazione teatrale internazionale, le politiche culturali, i rapporti<br />

tra arti sceniche dell’Oriente e dell’Occidente (in particolare il caso del lhamo tibetano). Tra le sue<br />

pubblicazioni: Teatro come differenza (1978 e 1988), Enciclopedia del teatro del Novecento (1980), Fiabe<br />

teatrali del Tibet (1996), Oltre la scena occidente (1999), L’invenzione del teatro (2003).<br />

Antonin Artaud, ovvero il teatro e l’attore tra Lettere e Filosofia


148 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

La figura di Artaud è al centro di una rivalutazione che riguarda non solo il suo pensiero<br />

sul teatro, ma più in generale i rapporti tra arte e vita (e poesia e clinica) al tempo della<br />

fine dell’umanesimo. Il corso tenta di inquadrare la questione con riferimento a<br />

un’aggiornata bibliografia internazionale.<br />

Bibliografia<br />

C. DUMOULIÈ, Antonin Artaud, Costa & Nolan; P. THEVENIN, Artaud, ce Désésperé qui<br />

vous parle, Seuil; e altri materiali approntati dal docente.<br />

Parte integrante del corso è un programma di proiezioni e ascolti, i cui orari, per esigenze<br />

tecniche, potranno variare rispetto a quelli delle lezioni (p. e. il martedì mattino).<br />

Nota Bene. On Antonin Artaud is currently concentrated a wide range of international<br />

studies, concerning his theatrical activity, the relation between art and life (and poetic,<br />

and clinic) at the end of humanism.<br />

Elementi di storia del teatro musicale<br />

Docente Annibale Enrico Cetrangolo<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: http: //helios.unive.it/~imla/<br />

e-mail: cetrango@protec.it<br />

I semestre<br />

ANNIBALE ENRICO CETRANGOLO, dirigendo complessi di musica antica ha presentato quasi tutti i<br />

melodrammi del primo Settecento. Durante Celebrazione della Nascita dell’Opera, fu scelto per<br />

dirigere l’Euridice di Peri a Firenze. Registrò per numerose case discografiche e per le emittenti di<br />

molti paesi musiche in prima mondiale. Fu docente al Teatro Colón, diverse <strong>Università</strong> e Conservatori<br />

italiani. Dirige l’Istituto per lo studio della Musica Latinoamericana. Organizzò diversi convegni<br />

musicologici. Pubblicò per Liviana e Olschki. Collabora con il Grove’s Dictionnary e l’Utet.<br />

Ricevette il Diploma al Mérito della Fondazione Konex 1999 per la Musica Classica Argentina come<br />

‘uno dei cinque migliori musicologi dell’ultima decade’. Diresse il Programma “European Musical<br />

Heritage and Migration” dell’UE<br />

Si studia la migrazione dell’opera italiana all’estero e le risposte locali attraverso forme<br />

alternative di teatro musicale.<br />

Nell’Ottocento, nelle Americhe, con la nascita degli stati liberali, il teatro musicale avrà<br />

nuovi importanti sviluppi con l’arrivo di un nuovo pubblico grazie alle migrazioni del<br />

proletariato italiano. L’opera allora sarà legata all’idea di nazione, sia quella lontana, sia<br />

quella in formazione. La diffusione del repertorio operistico grazie alla nascita e sviluppo<br />

di nuove tecnologie riproduttive di suoni e immagini (cinema, fonografo e radio) permise<br />

al fenomeno un’assoluta trasversalità in tutte le classi sociali. Queste problematiche di un<br />

genere così legato al potere – dalla protezione della monarchia assoluta alla libertà mercantilistica<br />

- sono studiate attraverso lo spoglio di testi e di periodici dell’epoca.<br />

Si potenziano collaborazioni con gruppi di studenti d’Argentina, Uruguay e Spagna: i<br />

materiali dello spoglio contribuiscono alla formazione di una Data base in formato Access<br />

tra i gruppi IMLA di <strong>Ca</strong>’ Foscari, dell’<strong>Università</strong> di Buenos Aires, dell’<strong>Università</strong> di Montevideo,<br />

del Teatro Liceu di Barcellona e del giornale in rete Mundoclasico (Spagna).<br />

Questi lavori fanno parte del programma “European Musical Heritage and Migration II”<br />

coordinato da A. Cetrangolo. Si prevede l’organizzazione di una mostra itinerante con i<br />

materiali grafici, audio e filmici raccolti. Si favoriranno aspetti pratici e d’ascolto attivo


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 149<br />

con presenza a prove e spettacoli operistici. Si prevede l’attivazione di un seminario, destinato<br />

allo studio della letto - scrittura musicale di base e alla pratica organizzazione di<br />

spettacoli di teatro musicale. Il seminario è continuazione del laboratorio sviluppato durante<br />

il 2003 che ha permesso la messa in scena di parti dell’“Orfeo ed Euridice” di Gluck<br />

con studenti del TARS (con l’attivazione di un coro, gruppo di solisti di canto, strumentisti,<br />

ballo e scenografie).<br />

Opera e antiopera. Altre forme di teatro musicale. Il modello degli italiani e la risposta<br />

degli oltremontani. Modelli culturale e identificazioni nazionali in lotta. Opera e inganno,<br />

artificio, virilità. L’identità: il recitativo? I diritti della musica e i diritti del dramma. Peri,<br />

Gluck, Wagner. I lavoratori dell’opera: il cantante, lo scenografo, allora e oggi. Opera è la<br />

divulgazione. La musica popolare. L’opera di chi non va al teatro Opera e periodici, opera<br />

e cinema, opera e radio. Opera e nazione. Verdi e Wagner. I riflessi in America Latina.<br />

Opera e potere. Mitologia e corte. Storia e propaganda nell’opera. Opera e mercato.<br />

L’impresario. Opera seria e opera buffa. Opera, illuminismo e progresso. Opera e reazione.<br />

Immobilità dell’opera, dinamismo del teatro. La parola controllata. Il librettista. Opera<br />

e l’emigrazione degli italiani nelle America tra 1880 e 1920. Tra futuro e nostalgia. Opera<br />

e la creazione della nazione in Argentina, Uruguay e in altri paesi dell’America Latina.<br />

Opera e cinema nella reazione nazionalista del 1917.<br />

Bibliografia<br />

Storia dell’opera italiana, a cura di L. BIANCONI e G. PESTELLI, vol. 4, 5 e 6, Torino, 1987,<br />

1988;<br />

Il teatro dei due mondi, coordinato da A. E. CETRANGOLO, Padova, 2000; Musica in Scena.<br />

Storia dello Spettacolo Musicale, diretta da A. BASSO, Torino, 1996; Data base elaborato dagli<br />

stessi studenti e pubblicato nella pag. web dell’IMLA; libretti d’opera vari; periodici<br />

ottocenteschi conservati in fondi veneziani e no.<br />

Elementi di storia della danza e del mimo<br />

insegnamento “E. Olivieri Respighi”<br />

Docente Stefano Tomassini<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: ste.tomas@tin.it<br />

II semestre<br />

STEFANO TOMASSINI (1966), di formazione umanistica, tra Parma Torino Londra e Oxford (Vaciago’s<br />

Fellow), ha fornito, in edizione critica, la pubblicazione del libretto del ballo Prometeo di Salvatore<br />

Viganò (LegendA, Torino 1999, premio «Marino Moretti»). In ambito novecentesco ha scritto<br />

una monografia sul danzatore e coreografo romano Enzo Cosimi (Zona, Arezzo 2002), e ha raccolto<br />

in antologia parte degli scritti coreosofici di Aurel Milloss (Olschki, Firenze 2003). Ha cercato, inoltre,<br />

di ricostruire la genealogia letteraria di una metafora di lunga durata, nella tradizione occidentale:<br />

«la peste del teatro»; nonché, la ricezione italiana della teoresi teatrale di Mejerchol’d. Svolge attività<br />

di critico di danza per «Libertà».<br />

“Raccontare è come ballare”: la danza nel tempo lungo della Storia<br />

In vista della specializzazione la danza in Occidente è considerata sotto l’aspetto teorico,<br />

storico e più in generale di cultura, restaurando e mettendo in prospettiva, nella prima


150 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

parte del corso, il contributo dei suoi maggiori esponenti dalla rinascenza umanistica al<br />

postmoderno.<br />

Bibliografia<br />

W. SORELL, Storia della danza. Arte, cultura, società (1981), Il Mulino, Bologna, 1994<br />

A. MILLOSS, Coreosofia. Scritti sulla danza, Olschki, Firenze, 2003<br />

Modalità d’esame. L’esame finale sarà preceduto da dialoghi con il docente, letture, ricerche<br />

personali e brevi elaborati che ne ridurranno la portata a valutazione complessiva del<br />

lavoro già svolto dallo studente. Nota Bene. Agli studenti che avessero difficoltà a seguire il<br />

corso con regolarità (e impegnati per esempio nella compilazione delle tesi di laurea) è<br />

consentito di sostenere un esame su temi e testi concordati<br />

Elementi di storia<br />

della drammaturgia antica e classica<br />

Docente Martina Treu<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

I semestre<br />

MARTINA TREU, cultore di Storia del Teatro Greco e Latino presso l’<strong>Università</strong> di Pavia, è stata relatrice<br />

di corsi d’aggiornamento, lezioni, incontri, convegni e seminari internazionali. Ha collaborato<br />

con vari teatri (curando pubblicazioni e svolgendo mansioni di segreteria scientifica e P. R per<br />

l’Olimpico di Vicenza, l’INDA di Siracusa, l’Eliseo di Roma, il Piccolo di Milano, il Theatre des Italiens<br />

di Parigi) e con Teatridithalia alla drammaturgia dell’Orestiade di Eschilo-Pasolini. Ha pubblicato<br />

studi sulla commedia aristofanea (fra i quali Undici cori comici. Aggressività, derisione e tecniche<br />

drammatiche in Aristofane, <strong>Università</strong> di Genova, 1999) e sugli allestimenti, rivisitazioni o riscritture<br />

recenti delle tragedie di Eschilo, Sofocle, Euripide.<br />

Generi drammatici, contaminazioni e parodie<br />

Durante il corso si prenderanno in esame esempi di contaminazioni e parodie tra generi<br />

drammatici (tragedia, commedia, dramma satiresco), con l’ausilio di testi in traduzione e<br />

riprese video di spettacoli classici.<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia verrà fornita all’inizio del corso.<br />

Nota Bene. Orario di ricevimento prima e dopo le lezioni<br />

Elementi di storia della grafica,<br />

della grafica pubblicitaria, del fumetto e<br />

dei cartoons<br />

Docente Daniela Rossi<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: drossitars@yahoo.it<br />

I semestre<br />

DANIELA ROSSI si è laureata in lettere moderne presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Venezia, approfondendo<br />

l’arte contemporanea e in particolare le sue applicazioni al mondo della pubblicità e della<br />

comunicazione. Si è occupata di comunicazione all’interno di una primaria compagnia di assicura-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 151<br />

zioni maturando significative esperienze di coordinamento delle campagne pubblicitarie nazionali e<br />

pianificando iniziative di comunicazione commerciale per la rete di vendita; ha curato anche ricerche<br />

iconografiche relative all’attività dei cartellonisti italiani del primo Novecento. È consulente<br />

presso un’agenzia di pubblicità dove ha ricoperto il ruolo di “account” e ha collaborato con il responsabile<br />

dell’area marketing nella gestione di budget e nella stesura di piani di comunicazione.<br />

Il corso, approfondirà le linee storiche dell’evoluzione dei mezzi di comunicazione<br />

pubblicitaria in Italia e proporrà un’attività di laboratorio “grafico-creativo” finalizzata alla<br />

creazione di una campagna stampa.<br />

Bibliografia<br />

D. ROSSI, Il messaggio pubblicitario italiano del Novecento, CEDAM, Padova, 2003.<br />

Tutti i riferimenti bibliografici relativi al tema del corso verranno forniti direttamente<br />

dal docente.<br />

Lo studente, in funzione dei propri interessi ed orientamenti professionali, dovrà scegliere<br />

un settore specifico di approfondimento (pubblicità o fumetto). Gli studenti non<br />

frequentanti dovranno concordare con il docente il programma d’esame.<br />

Elementi di storia della musica<br />

Docente Giovanni Morelli<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: helios.unive.it<br />

e-mail: gmorelli@unive.it<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Giovanni Morelli v. sopra Elementi di etnomusicologia.<br />

Il corso sarà interamente dedicato ad un periodo di Storia della musica (italiana) limitato<br />

nel tempo, ma di grande rilevanza culturale, precisamente: L’Opera Lirica Italiana dal<br />

preromanticismo, ossia dagli anni precedenti l’affermazione di Gioachino Rossini, sino ai<br />

recenti anni ’80 del XX secolo.<br />

Dalla rinascita (settecentesca) della tragedia per musica alla “tragedia dell’ascolto”<br />

di Luigi Nono<br />

Il corso sarà sviluppato in 35 unità didattiche (lezioni) delle quali verrà fornito, all’inizio<br />

di ogni lezione, un ristretto, ma sufficiente compendio scritto. Tale breve testo (di 2400<br />

battute max) servirà agli studenti da base per alcune integrazioni, appunti, piccoli approfondimenti,<br />

cui gli studenti dedicheranno le ore di studio personalizzato previste e prescritte<br />

per l’ottenimento dei 4 cfu del modulo.<br />

Bibliografia<br />

Si consiglia come bibliografia di riferimento una scelta fra il volumetto di L. BIANCONI,<br />

Il teatro d’opera in Italia; geografia, caratteri, storia, Bologna, il Mulino, 1993 e i capitoli dedicati<br />

all’opera italiana nel Manuale di storia della musica di E. SURIAN (Milano, Rugginenti<br />

ultima ed.), vol. III, pp.718-769.<br />

Propedeuticità. Potrebbe essere oltremodo utile agli studenti prendere contatto approfondito<br />

col libro di Bianconi o con le pagine del manuale di Surian prima dell’inizio del<br />

corso.


152 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Modalità d’esame. L’esame comporterà sia la valutazione di una prova scritta (almeno 10<br />

risposte a una batteria di 20 domande relative a uno dei volumi consigliati in bibliografia)<br />

che avrà luogo nell’ultimo giorno di lezione, sia la valutazione. del lavoro svolto negli approfondimenti<br />

delle 35 unità didatt. Modalità di frequenza. Obbligatoria. Nota Bene. Gli<br />

studenti integreranno le unità didattiche distribuite all’inizio d’ogni lezione volta a volta,<br />

consegnando l’elaborato al momento della consegna del nuovo testo ad ogni lezione. Seminari<br />

e altre attività integrative. Gli elaborati d’integrazione e note applicati alle 35 unità didattiche<br />

saranno conservati in segreteria in una cartella personalizzata. Gli studenti potranno<br />

eventualmente integrare gli elaborati consegnati prima dell’esame. La votazione<br />

finale risulterà dalle media delle 2 valutazioni.<br />

Elementi di storia della musica da film<br />

insegnamento “Nino Rota”<br />

Convenzione con il Fondo Nino Rota della Fondazione Cini<br />

Docente Roberto Pugliese<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: roberto.pugliese@gazzettino.it<br />

II semestre<br />

ROBERTO PUGLIESE è nato a Venezia nel 1952, laureato in lettere all’<strong>Università</strong> di <strong>Ca</strong>’ Foscari con<br />

tesi sul cinema di Stanley Kubrick, giornalista professionista, caposervizio Cultura e Spettacoli e<br />

critico cinematografico del Gazzettino, componente il direttivo di Segnocinema dove cura la rubrica<br />

“Segnodischi”, autore di saggi e monografie sulla musica cinematografica e sul cinema di Dario Argento,<br />

Brian De Palma, Alfred Hitchcock, Sergio Leone, John <strong>Ca</strong>rpenter, David Cronenberg, Stanley<br />

Kubrick.<br />

Il corso si propone di affrontare, attraverso la messa a fuoco e l’analisi di tendenze, generi,<br />

autori, sodalizi regista-compositore, “scuole nazionali”, alcune metodologie di utilizzo<br />

della musica al cinema, basandosi soprattutto sull’esemplificazione audiovisiva e su<br />

un percorso di tipo storico.<br />

John Williams e la saga di “Star Wars”: il modello wagneriano<br />

Obiettivo dell’analisi è l’individuazione e la comparazione delle identità strutturali, mitologiche,<br />

narrative e musicologiche esistenti fra le partiture di Williams per i capitoli della<br />

saga fantascientifica di George Lucas e il “Ring” wagneriano, soprattutto per quanto riguarda<br />

l’uso del leitmotiv e il suo sviluppo nei vari capitoli e nella definizione evolutiva<br />

dei vari personaggi.<br />

Bibliografia<br />

Testo base del corso, che comunque si fonderà sull’esemplificazione in audio e in video<br />

tratta sia dalla vecchia trilogia che dai due nuovi Episodes, oltre che dall’Anello del Nibelungo<br />

wagneriano, è il saggio di Kristian Evensen reperibile nella traduzione italiana sui<br />

siti internet http: //www.guerrestellari.net/athenaeum/influ_menuradici_ring.html e<br />

http: //www.guerrestellari.net/athenaeum/music_identita.html, dei quali comunque il<br />

docente provvederà personalmente a fornire copie stampate agli studenti.<br />

Modalità d’esame. Gli esami prevedono la presentazione preventiva di una tesina (di formato,<br />

lunghezza e struttura a libera discrezione dello studente) sull’argomento del corso.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 153<br />

Elementi di storia della poesia per musica<br />

Docente Francesco Cesari<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: cesarfra@tin.it<br />

I semestre<br />

FRANCESCO CESARI si è laureato nel 1995 con Giovanni Morelli all’<strong>Università</strong> di Venezia. Specialista<br />

dell’opera italiana, ha pubblicato saggi su Puccini, Bellini, Ponchielli, Cilea e ha curato l’edizione<br />

delle Ventidue composizione vocali da camera di Vincenzo Bellini, Milano, Suvini-Zerboni 2000.<br />

Quest’è un telegramma di molteplici parole. Metrica, parola e canto<br />

Metro poetico, ritmo musicale, metro musicale e loro rapporti. Esempi tratti dal repertorio<br />

italiano. Panoramica storica e approfondimenti dedicati a singoli autori.<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia sarà presentata durante il corso.<br />

Propedeuticità. Poiché il corso si svilupperà intorno all’ascolto e alla lettura degli spartiti,<br />

è importante che gli studenti abbiano una conoscenza minima della notazione musicale.<br />

Modalità d’esame. Esercitazione scritta ed esame orale. Quest’ultimo sarà un breve colloquio<br />

sul contenuto dell’esercitazione scritta. Nota Bene. La frequenza non è obbligatoria<br />

ma, poiché le conoscenze acquisite durante le lezioni saranno il presupposto essenziale<br />

per affrontare l’esercitazione scritta, non è previsto un programma alternativo.<br />

Elementi di storia<br />

dello spettacolo medievale e rinascimentale<br />

Docente Roberto Cuppone<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: cupp@libero.it<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Roberto Cuppone v. Elementi di storia dei generi teatrali popolari.<br />

Alle origini del Teatro Veneto<br />

La grande commedia rinascimentale veneta (Ruzante, <strong>Ca</strong>lmo, Giancarli, i grandi testi di<br />

autore anonimo) è il primo fondamento di una idea postuma, novecentesca, di Grande<br />

Teatro Veneto. Lo studio di questa produzione e di alcuni documenti ad essa precedenti<br />

(mariazi, laudi, lamenti) è interessante oggi per comprendere la questione di una “identità”<br />

del Teatro Veneto: storica, linguistica e finanche tecnica, relativa a temi e strumenti<br />

(sperimentalismo linguistico, tipi fissi, rapporto città-campagna) talvolta ripresi e teorizzati<br />

nell’Ottocento e nel Novecento.<br />

Il corso, nella sua parte generale, illustrerà con l’aiuto di strumenti audiovisivi: a) i caratteri<br />

costitutivi del teatro medievale, in generale e nel Veneto, b) i primi documenti teatrali<br />

in volgare veneto, c) la commedia rinascimentale veneta (gli attori-autori, la nascita


154 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

del professionismo); nella parte pratica condurrà una esercitazione su Betia di Ruzante e<br />

sulla forma del mariazo.<br />

Bibliografia<br />

L’esame orale verterà sulla discussione di una dispensa a cura del docente e su un testo<br />

fra quelli che verranno consigliati all’inizio del corso; ai non frequentanti sarà richiesto<br />

un ulteriore testo di approfondimento.<br />

Elementi di teoria musicale<br />

Docente Paolo Pinamonti<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: pinamont@unive.it<br />

I semestre<br />

PAOLO PINAMONTI è ricercatore confermato di "Musicologia e Storia della Musica". Nelle sue ricerche<br />

si è occupato di alcuni aspetti della vita teatrale veneziana nell’Ottocento (Rossini, Meyerbeer,<br />

Bellini e Donizetti, curando l’edizione critica del Sigismondo di Rossini), di alcuni temi della storia<br />

della musica del Novecento (Malipiero, <strong>Ca</strong>sella, Nono, Maderna) e di questioni e problemi relativi<br />

alla metodologia dell’indagine musicologica, ricerche che si sono concretizzati in varie pubblicazioni.<br />

Un ulteriore ambito di studi è legato ad una serie di lavori sull’opera di Manuel de Falla.<br />

Dal 1997 al 2000 è stato Direttore Artistico del Teatro La Fenice di Venezia e dal 2001 il Ministero<br />

della Cultura Portoghese lo ha chiamato alla Direzione del Teatro Nacional São <strong>Ca</strong>rlos di Lisbona.<br />

Nel corso delle lezioni oltre ad una analisi del testo di Johann Joseph Fux, Gradus ad<br />

Parnassum (1725), saranno affrontate alcune questioni relative alla ricezione del trattato di<br />

Fux nell’opera di Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert, che su questo trattato si sono<br />

formati.<br />

Il Gradus ad Parnassum (1725) di Johann Joseph Fux. Lettura ed analisi del testo<br />

Bibliografia<br />

J. J. FUX, Gradus ad Parnassum (1725), texte original intégral. Introduction, traduction et<br />

notes par Jean-Philippe Navarre, Sprimont, Pierre Madraga èditeur, 2000, o eventuali<br />

altre edizioni moderne. Si consiglia inoltre la lettura di D. DE LA MOTTE, Manuale<br />

d’armonia, Firenze, La Nuova Italia, Firenze, 1988, 1995 2<br />

Modalità d’esame. L’esame prevede un colloquio orale oltre alla presentazione di brevi<br />

personali lavori. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata Nota Bene.<br />

Non è un corso di alfabetizzazione musicale di base. Agli studenti privi di queste nozioni<br />

si suggerisce lo studio preliminare del testo: O. KAROLY, La grammatica della musica, Torino,<br />

Einaudi, 1998.<br />

Docente responsabile Luigi Sperti<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: sperti@unive.it<br />

contratto integrativo di Elementi di topografia antica: Annapaola Mosca<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: annapaol@unive.it<br />

I semestre<br />

Elementi di topografia antica


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 155<br />

Per il curriculum del docente Luigi Sperti v. sopra Archeologia e storia dell’arte greca e romana B.<br />

Per il curriculum della docente Annapaola Mosca v. oltre Topografia e urbanistica del mondo antico.<br />

Introduzione alla topografia antica<br />

Fonti per lo studio della disciplina; storia degli studi topografici; lettura e analisi delle<br />

fotografie aeree e delle carte topografiche; tecniche edilizie utilizzate nell’antichità; viabilità<br />

antica; centuriazione; principali fenomeni insediativi nell’antichità; metodologie<br />

d’indagine nella ricerca topografica; GIS.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni.<br />

Manuale di riferimento: G. BONORA, P. L. DALL’AGLIO, S. PATITUCCI, G. UGGERI, La<br />

topografia antica, Bologna, Clueb, 2000 (pp. 15-59; 105-240) o, in alternativa, F. CASTA-<br />

GNOLI, G. A. MANSUELLI, N. ALFIERI, Geografia e topografia storica, in “Enciclopedia Classica”,<br />

sezione III, vol. X, 3-4, Torino, Sei, 1957.<br />

Modalità d’esame. Prova scritta. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza. Nota Bene.<br />

Gli studenti impossibilitati a frequentare sono pregati di concordare con la docente un<br />

programma alternativo. Seminari e altre attività integrative. Eventuali iniziative saranno comunicate<br />

a lezione.<br />

Docente Guido Sartorelli<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: www.artsystem.it/sartorelli<br />

e-mail: guisartorelli@libero.it<br />

Elementi di videoarte<br />

GUIDO SARTORELLI, artista veneziano dell’area concettuale, per la sua ricerca di tipo strutturale utilizza<br />

anche il video a partire dal 1974 fino ai primi anni ottanta. Ha preso parte a numerosissime<br />

videorassegne in Italia e in altri Paesi quali Svizzera, Gran Bretagna, Belgio, Spagna, Grecia, Argentina.<br />

Alcuni suoi videonastri degli anni settanta prodotti dalla Galleria del cavallino di Venezia sono<br />

stati acquisiti dal Museo Multimediale di Tokyo (I.c.c.). Guido Sartorelli risiede e lavora a Venezia.<br />

Il corso fa particolare riferimento alla videoarte degli anni settanta, epoca della sua piena<br />

affermazione in ambito internazionale, e prosegue fino alle espressioni più recenti.<br />

Videoarte vista da un artista con riferimento particolare alle esperienze internazionali<br />

a Venezia<br />

Bibliografia<br />

F. MENNA, La linea analitica dell’arte moderna, Einaudi, Torino, 1975<br />

V. FAGONE, L’immagine video, Feltrinelli, Milano, 1990<br />

Propedeuticità. In armonia con le caratteristiche linguistiche del video negli anni 70, la<br />

sua rivisitazione sarà preceduta da una premessa riguardante l’aspetto analitico delle prime<br />

e seconde avanguardie.<br />

Seminari e altre attività integrative. Sono previsti incontri con protagonisti (videoartisti,<br />

produttori, galleristi) dagli anni 70 ad oggi. È prevista la pubblicazione di una dispensa


156 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Docente Fulviomario Broilo<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: fulbroil@unive.it<br />

II semestre<br />

I Modulo<br />

Epigrafia e antichità romane<br />

Introduzione all’epigrafia e alle antichità romane<br />

Approfondimenti sulla produzione e tecnica epigrafica, sulla classificazione delle iscrizioni<br />

e sulla storiografia delle persone.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni.<br />

G. C. SUSINI, Epigrafia Romana, Jouvence, Roma, 1982<br />

II Modulo<br />

Aspetti della vita economica e sociale nell’Alto Impero Romano<br />

Ricerca sulle testimonianze epigrafiche e antiquarie.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni.<br />

A. DONATI, Epigrafia Romana, Il Mulino, Bologna, 2002<br />

Modalità d’esame. Il I modulo avrà come esito una prova scritta mentre al secondo seguirà<br />

una prova orale. Modalità di frequenza. é vivamente consigliata una frequenza assidua.<br />

Nota Bene. In caso di impossibilità motivata si prega di contattare il docente per eventuali<br />

alternative bibliografiche. Seminari e altre attività integrative. Il docente riceve gli studenti<br />

dopo le lezioni. Si terranno alcuni approfondimenti seminariali in sede con successiva verifica<br />

autoptica al Museo Archeologico di Portogruaro.<br />

Docente Claudia Antonetti<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: cordinat@unive.it<br />

I semestre<br />

Epigrafia greca<br />

CLAUDIA ANTONETTI è professore di Storia Greca dal 1993. È valutatore della Comunità Europea,<br />

ha ideato e coordinato il Master Europeo (CDA Socrates) The Archaeology and Dynamics of Writing<br />

(1997/8 -1999/2000) ed ha collaborato con l’<strong>Università</strong> di Münster al progetto bilaterale italotedesco<br />

Vigoni per la formazione alla ricerca nel settore epigrafico (2000-2001). Si occupa di ricerche<br />

storico-epigrafiche sulla Grecia occidentale e le isole ioniche (Etolia, Acarnania, Epiro, Corcira);<br />

di studi sulle tradizioni della dorizzazione in Grecia centrale e nelle isole doriche dell’Egeo; del<br />

commento storico a Dionigi il Periegeta e della tradizione dei Geografi Greci Minori; della valorizzazione<br />

e pubblicazione di Iscrizioni greche della Venetia.<br />

Corso istituzionale, rivolto a tutti gli studenti della Laurea triennale che debbano o vogliano<br />

affrontare la preparazione di base della materia.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 157<br />

L’Epigrafia greca dalle origini alla civiltà greco-romana: lineamenti generali<br />

Il corso illustra la nascita della scrittura alfabetica greca nel contesto delle scritture mediterranee,<br />

i principali alfabeti dell’età arcaica, l’evoluzione dell’alfabeto greco dall’arcaismo<br />

all’età ellenistico-romana, le peculiarità e il significato dell’epigrafia greca, la problematica<br />

dell’archiviazione e della divulgazione epigrafica, la classificazione, lo studio, l’edizione<br />

scientifica delle iscrizioni attraverso esempi di vita pubblica e privata.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni (con i testi epigrafici esaminati)<br />

M. GUARDUCCI, L’epigrafia greca dalle origini al tardo impero, Roma, Istituto Poligrafico e<br />

Zecca dello Stato, 1987; G. R. CARDONA, Antropologia della scrittura, Torino (Loescher),<br />

1981; Sapere e scrittura in Grecia, a cura di M. DETIENNE, Roma-Bari, Laterza, 1989<br />

Programma per non frequentanti:<br />

Il programma è lo stesso dei frequentanti. In sostituzione degli appunti e delle iscrizioni<br />

presentate a lezione, è previsto lo studio del seguente dossier di testi epigrafici: da R.<br />

MEIGGS, D. LEWIS, A Selection of Greek Historical Inscriptions to the End of the Fifth Century<br />

B. C., revised edition, Oxford, 1992, traduzione e commento storico dei testi nr. 14<br />

(decreto ateniese concernente Salamina), 23 (il “decreto di Temistocle”), 27 (ex-voto<br />

delfico dei Greci vittoriosi sui Persiani), 63 (alleanza tra Atene e Reggio), 64 (alleanza<br />

tra Atene e Leontini). Da L. MORETTI, Iscrizioni storiche ellenistiche, I, Firenze, La Nuova<br />

Italia, 1967, traduzione e commento storico dei testi nr. 3 (concessione della cittadinanza<br />

ad Aineto di Rodi), 10 (supplica dello schiavo pubblico Antiphates), 37 (dedica di Aristaineto<br />

in onore di T. Quinzio Flaminino), 47 (statua onoraria di Filippo V), 55 (decreto<br />

di Platea in ringraziamento agli Stinfalii)<br />

Modalità d’esame. La verifica avverrà in tutti gli appelli e per tutti gli studenti tramite un<br />

test scritto e verterà sui contenuti delle lezioni e delle letture indicate in bibliografia. Nota<br />

Bene. Per poter seguire il corso la conoscenza del greco antico è indispensabile. Seminari e<br />

altre attività integrative. Le attività sostitutive di stages e tirocinio connesse al Laboratorio<br />

Epigrafico del Dipartimento saranno rese note all’inizio di ogni semestre anche sul sito<br />

web di Facoltà.<br />

Docente Luigi Lentini<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: lentini@unive.it<br />

II semestre<br />

Epistemologia<br />

LUIGI LENTINI. Ha insegnato filosofia teoretica e filosofia della scienza. Si occupa di epistemologia<br />

ed etica della scienza.<br />

Il corso presenta, anche in chiave critica, il pensiero filosofico contemporaneo sulla natura<br />

e sul valore della conoscenza scientifica, che costituisce la forma di conoscenza dominante<br />

nella cultura occidentale contemporanea.<br />

I Modulo<br />

Cosa distingue la conoscenza scientifica dalle altre forme di conoscenza?<br />

Popper: fallibilismo e razionalismo critico.


158 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Bibliografia<br />

K. POPPER, Scienza e filosofia, Einaudi, Torino; K. POPPER, Conoscenza oggettiva, Armando,<br />

Roma (solo l’Appendice, intitolata Il recipiente e il faro: due teorie della conoscenza)<br />

Appunti dalle lezioni.<br />

Propedeuticità. Il I modulo, pur costituendo una unità didattica compiuta, trova il suo naturale<br />

sviluppo contenutistico e il suo approfondimento nel II modulo.<br />

II Modulo<br />

Cosa distingue la conoscenza scientifica dalle altre forme di conoscenza?<br />

Dopo Popper. La teoria dei paradigmi di Kuhn e l’anarchismo metodologico di Feyerabend.<br />

Bibliografia<br />

T. KUHN, La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Einaudi, Torino; P. FEYERABEND, Il realismo<br />

scientifico e l’autorità della scienza, Il Saggiatore, Milano (parte seconda)<br />

Appunti dalle lezioni.<br />

Propedeuticità. I modulo di Epistemologia.<br />

Modalità d’esame. Colloquio su: contenuto delle lezioni; testi in programma. Modalità di<br />

frequenza. Data la bibliografia d’esame, il corso richiede piena disponibilità di frequenza.<br />

Nota Bene. È prevista la partecipazione all’attività didattica di Matteo Collodel, che collaborerà<br />

alla lettura e al commento dei testi d’esame.<br />

Docente (I modulo) Luigi Tarca<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: tarca@unive.it<br />

Docente responsabile (II modulo) Luigi Tarca<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: tarca@unive.it<br />

contratto integrativo di Ermeneutica e dialettica: Davide Spanio<br />

II semestre<br />

Ermeneutica filosofica<br />

LUIGI VERO TARCA è professore ordinario di Ermeneutica Filosofica presso questa Facoltà dove insegna<br />

anche Logica, è presidente del Collegio didattico di Filosofia e tiene il “Seminario aperto di<br />

pratiche filosofiche”; in precedenza ha insegnato pure Filosofia teoretica presso l’<strong>Università</strong> di Salerno.<br />

Allievo di Emanuele Severino, ha elaborato una proposta teorica presentata in una serie di<br />

saggi tra i quali Il linguaggio sub specie aeterni (1986, sul pensiero di Wittgenstein); Elenchos. Ragione e<br />

paradosso nella filosofia contemporanea (1993); Differenza e negazione (2001); Introduzione alla logica formale<br />

(2003, scritto con F. Berto); e infine La filosofia come stile di vita. Introduzione alle pratiche filosofiche (B.<br />

Mondadori, 1993), scritto con R. Màdera.<br />

A partire da una panoramica essenziale del pensiero ermeneutico contemporaneo, il<br />

corso fornisce alcune esemplificazioni concrete della pratica ermeneutica che caratterizza<br />

l’esperienza filosofica. Nel II modulo si affrontano alcune tematiche caratteristiche<br />

dell’ermeneutica filosofica contemporanea, con particolare riguardo alle questioni concernenti<br />

la relazione tra il pensiero, l’essere e il linguaggio, collocata nel contesto della<br />

trama speculativa dettata dalla tradizione metafisica occidentale.


I Modulo<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 159<br />

Interpretazione, verità ed esistenza<br />

1. “Introduzione all’ermeneutica filosofica: il problema dell’interpretazione nella filosofia<br />

del XX secolo”. Viene fornita una panoramica essenziale del pensiero ermeneutico<br />

contemporaneo e delle sue problematiche. 2. “Pratiche della verità: la filosofia come interpretazione<br />

dell’esistenza”. A partire dalla lettura e commento di un classico, in questo<br />

caso Heidegger, si affronta il problema fondamentale della filosofia intesa come interpretazione<br />

dell’esistenza.<br />

Bibliografia<br />

Per il punto 1. uno a scelta tra i seguenti testi: F. BIANCO, Introduzione all’ermeneutica,<br />

Laterza, Roma-Bari; M. FERRARIS, Storia dell’ermeneutica, Bompiani, Milano; L. PERISSI-<br />

NOTTO, Le vie dell’interpretazione nella filosofia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2002<br />

Per il punto 2. lettura di un classico: M. HEIDEGGER, Che cos’è metafisica? (trad. it.),<br />

Adelphi, Milano. Per la comprensione del discorso svolto a lezione il testo di riferimento<br />

è: R. MÀDERA, L. V. TARCA, La filosofia come stile di vita. Introduzione alle pratiche filosofiche,<br />

Bruno Mondadori, Milano, 2003<br />

Propedeuticità. Nessuna propedeuticità.<br />

II Modulo<br />

Dialettica ed ermeneutica. La riforma del metodo hegeliano: Gentile e Gadamer<br />

Argomento del corso è la lettura gadameriana della dialettica di Hegel, che ci si propone<br />

di indagare alla luce della “riforma della dialettica hegeliana” di Giovanni Gentile. Il confronto<br />

con l’esito determinato dall’attualismo intende far risaltare, grazie al contrasto, la<br />

fisionomia speculativa della “dialettica” gadameriana, chiamata dal filosofo marburghese a<br />

“riprendersi nell’ermeneutica”, provando però a scorgere gli elementi che accomunano<br />

questi due tentativi di emanciparsi dall’idealismo hegeliano senza rinunciare a Hegel e al<br />

suo “metodo”.<br />

Questi i temi del corso: 1. Cos’è la dialettica? 2. La dialettica degli antichi e dei moderni.<br />

3. Gentile: la riforma della dialettica hegeliana. 4. Gadamer: la dialettica di Hegel. 5.<br />

Gadamer: i limiti della filosofia della riflessione. 6. Gentile e Gadamer: il concetto di esperienza.<br />

7. Dall’ermeneutica all’ontologia: il filo conduttore del linguaggio.<br />

Bibliografia<br />

H. G. GADAMER, Verità e metodo, Milano, Bompiani (Parte seconda, cap. II. 3; Parte terza,<br />

§§ 1 – 3; H. G. GADAMER, La dialettica di Hegel, Genova, Marietti (parti da definire);<br />

G. GENTILE, La riforma della dialettica hegeliana, II ed. (e seguenti), Firenze, Sansoni (Parte<br />

prima; Parte seconda, capp. VII-IX); G. BRIANESE, Invito al pensiero di Gentile, Milano,<br />

Mursia, pp. 65-70; 175-190; M. FERRARIS, Storia dell’ermeneutica, Milano, Bompiani<br />

(<strong>Ca</strong>p.III.2.1); F. BIANCO, Introduzione all’ermeneutica, Roma–Bari, Laterza (<strong>Ca</strong>p. XI).<br />

Propedeuticità. Nessuna.<br />

Modalità d’esame. Gli esami si svolgeranno in forma orale. Modalità di frequenza. La frequenza<br />

non è obbligatoria, tuttavia è consigliata. Nota Bene. Il II modulo è affidato a Davide<br />

Spanio. Seminari e altre attività integrative. Gli studenti che lo desiderano potranno partecipare<br />

ad alcune attività seminariali connesse al “Seminario aperto di pratiche filosofiche”,<br />

che fa riferimento allo stesso docente L. V. Tarca.


160 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Docente Paola Corò <strong>Ca</strong>pitanio<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: coropa@unive.it<br />

I semestre<br />

Esegesi delle fonti per la storia<br />

del Vicino Oriente Antico<br />

PAOLA CORÒ CAPITANIO (Venezia, 1973) è dottore di ricerca in Semitistica e svolge attività come<br />

assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità. Ha insegnato Elementi di Assiriologia,<br />

come titolare di contratto integrativo, all’<strong>Università</strong> degli Studi di Trieste. Attualmente è<br />

professore a contratto di Assiriologia presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari. Si occupa di storia, lingue e<br />

letterature della Mesopotamia del II e I millennio a. C. Collabora con il British Museum di Londra<br />

per la pubblicazione di un lotto di tavolette cuneiformi inedite di età seleucide provenienti dalla città<br />

di Uruk-Warka.<br />

Il corso verte sullo studio dei fondamenti della grammatica della lingua accadica, condotto<br />

di pari passo con un’introduzione allo studio della scrittura cuneiforme. A questi<br />

sarà affiancata l’analisi delle problematiche della traslitterazione, trascrizione e traduzione<br />

del testo cuneiforme.<br />

Introduzione alla lingua accadica<br />

Grammatica accadica elementare con introduzione alla scrittura cuneiforme ed esercitazioni<br />

di traduzione (lettura, traslitterazione, trascrizione).<br />

Bibliografia<br />

R. CAPLICE, Introduction to akkadian, Roma, Pontificio Istituto Biblico, 1988<br />

Propedeuticità. Si consiglia la frequenza contemporanea del corso di Storia del Vicino Oriente<br />

antico.<br />

Modalità d’esame. L’esame consisterà in una breve prova scritta di traduzione di uno dei<br />

testi affrontati durante il corso, integrata da un colloquio. Modalità di frequenza. La frequenza<br />

è vivamente consigliata. Nota Bene. Gli studenti non frequentanti o che avessero<br />

già conoscenze della lingua accadica sono invitati a contattare la docente per concordare<br />

un programma sostitutivo. Seminari e altre attività integrative. Gli studenti che seguiranno il<br />

corso potranno accedere alle offerte di attività sostitutive di stage e tirocinio attivate nel I e<br />

II semestre dai docenti della sezione di Storia antica.<br />

Docente Daniele Goldoni<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: goldoni@unive.it<br />

I semestre<br />

Estetica<br />

DANIELE GOLDONI, professore associato, presso il Dipartimento di Filosofia e teoria delle Scienze,<br />

ha pubblicato libri su Marx (Il mito della trasparenza, Unicopli, Milano 1982), su Hegel (Il riflesso<br />

dell’Assoluto, Guerini, Milano 1992), su Hölderlin (Filosofia e paradosso, ESI, Napoli 1990), saggi su<br />

Goethe, Hölderlin, Hegel, Heidegger, Levinas, Gadamer, con particolare attenzione alla relazione<br />

arte-linguaggio-verità.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 161<br />

Questo corso intende offrire alcuni elementi fondamentali di estetica moderna e contemporanea<br />

agli studenti di diversi indirizzi di laurea (filosofia, lettere, beni culturali,<br />

Tars, lingue e letterature straniere, scienze sociali...) attraverso una scelta di testi da Kant a<br />

Jakobson e Gadamer.<br />

Nascita e sviluppi dell’estetica<br />

I temi saranno la nascita moderna dell’estetica (Baumgarten, Kant, Schiller), la “fine<br />

dell’arte” (Hegel) e qualche indicazione sommaria sull’oltrepassamento dell’estetica in<br />

correnti critiche e filosofiche contemporanee (Heidegger, Merleau-Ponty, Gadamer, Jakobson,<br />

Derrida). Durante il corso si costruirà un percorso attraverso passi tratti da alcune<br />

opere di questi autori. I testi (indicati nella bibliografia) saranno commentati in classe,<br />

perciò è opportuno che gli studenti se li procurino fin dall’inizio. Ogni studente dovrà<br />

inoltre approfondire uno degli autori proposti dal corso, leggendone un’opera intera o un<br />

gruppo di saggi (potrà proporre anche altro autore da concordare, congruente con il corso).<br />

È richiesta la conoscenza del manuale di S. GIVONE, Storia dell’estetica, Laterza, Bari,<br />

1988. Qualche modifica al programma potrà essere decisa durante il corso<br />

Bibliografia<br />

Passi tratti da I. KANT, La critica del giudizio (Introduzione, paragrafi 1-23 e 40-59); F.<br />

SCHILLER, Lettere sull’educazione estetica dell’umanità (lettere 6, 10, 19-fine); HEGEL: Fenomenologia<br />

(tr. it. De Negri, La Nuova Italia, pp. 255-8), Lezioni di estetica (“confutazione<br />

di alcune obiezioni...” (tr. it. Einaudi pp. 14-16) e “il sistema delle singole arti”); H-G.<br />

GADAMER: Verità e metodo (tr. Vattimo, Bompiani 1972 pp. 110 e segg. e 132 e segg.); R.<br />

JAKOBSON: il saggio Linguistica e poetica, contenuto in Saggi di linguistica generale, Feltrinelli.<br />

Il manuale S. GIVONE, Storia dell’estetica, Laterza, Bari, 1988.<br />

Modalità d’esame. L’esame verterà sulle lezioni, sui testi degli autori, sull’autore scelto<br />

dallo studente, sul manuale. Si prevede, in linea di massima, che l’esame sarà per iscritto.<br />

Comunque comunicazioni definitive al riguardo verranno date durante il corso. Seminari<br />

e altre attività integrative. Il corso potrà essere affiancato da un Laboratorio di Estetica<br />

Docente Maria Luisa Ciminelli<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

sito web: http: //www.ethnoanthropologica.org<br />

e-mail: ciminell@unive.it<br />

I semestre<br />

Etnoantropologia<br />

MARIA LUISA CIMINELLI, dottore di ricerca in Antropologia culturale, etnologia e tradizioni popolari,<br />

ha insegnato nelle <strong>Università</strong> di Roma Tor Vergata, Firenze e <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia. Dal 1990<br />

svolge attività di ricerca in Africa, tra i Bamanan del Mali, su temi di etnopsichiatria, etnologia e semantica<br />

cognitiva. Pubblicazioni: «Le “ragioni culturali” delle mutilazioni genitali femminili: note<br />

critiche sulla definizione di MFG dell’OMS/WHO», La Ricerca Folklorica, 46 (2003): 39-50; Follia del<br />

sapere e saperi della follia. Percorsi etnopsichiatrici tra i Bamanan del Mali, Milano, F. Angeli, 1998; con V.<br />

Lanternari (a cura di), Medicina, magia, religione, valori. Volume II: Dall’antropologia all’etnopsichiatria,<br />

Napoli, Liguori, 1998.<br />

La differenza culturale: il sapere etnoantropologico


162 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Il corso costituisce un’introduzione propedeutica alle teorie, ai metodi, al linguaggio e<br />

ai campi del sapere etnoantropologico.<br />

Bibliografia<br />

E. A. SCHULTZ, R. H. LAVENDA, Antropologia culturale, Zanichelli, Bologna 1999<br />

Un testo di approfondimento da scegliere nell’elenco che sarà fornito durante il corso.<br />

Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare la docente per l’assegnazione della<br />

bibliografia integrativa.<br />

Modalità d’esame. Esame scritto (prove differenziate per frequentanti e non frequentanti).<br />

Modalità di frequenza. La presenza è vivamente raccomandata. Nota Bene. Durante<br />

l’intero anno accademico è possibile il ricevimento per e-mail; il ricevimento personale è<br />

possibile durante il periodo delle lezioni, negli orari che saranno comunicati all’inizio del<br />

corso.<br />

Docente Gianfranco Bonesso<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: gianbo@unive.it<br />

I semestre<br />

Etnografia<br />

GIANFRANCO BONESSO, laureato in Etnologia, ha realizzato la sua ricerca sul campo nei centri i pesca<br />

della laguna di Venezia ricostruendo alcuni repertori dei saperi popolari utilizzati nel lavoro. Ha<br />

lavorato nell’ambito delle scienze sociali applicate, dell’immigrazione e delle relazioni interculturali.<br />

I suoi attuali interessi di ricerca sono orientati da una parte sul versante dell’etnografia della laguna,<br />

della costruzione e trasmissione dei saperi popolari, dall’altro lato sull’antropologia applicata in<br />

campo socioeducativo, nella mediazione e nei cambiamenti delle “culture migranti”. Articoli recenti:<br />

Granchi in laguna. La produzione di moéche a Burano, “La Ricerca Folklorica”, n. 42, ottobre 2000,<br />

pp. 5-26. Il viaggio del mestièr geóso, “Venetica”, 2001, XV, terza serie, pp.115-143.<br />

Il corso si propone di introdurre alle metodologie etnografiche e agli strumenti specifici<br />

per la ricerca sul campo. Oltre ad una breve ricostruzione storica dell’utilizzo ed dell’evoluzione<br />

della pratica etnografica, saranno esaminati in dettaglio alcuni nodi problematici<br />

con particolare riferimento all’organizzazione della ricerca, al reperimento e utilizzo delle<br />

fonti, al rapporto con gli informatori, all’analisi dei dati, alla costruzione del testo.<br />

Metodologie e strumenti della ricerca etnografica. Interdisciplinarietà e ricerca sul<br />

campo: Ernesto De Martino e la spedizione nel Salento<br />

Dopo una rassegna su strumenti e metodi della ricerca etnografica, la parte monografica<br />

del modulo si propone di affrontare la questione del rapporto tra etnografia ed altre discipline<br />

a partire da esperienze condivise di ricerca sul campo. Si prenderà come riferimento<br />

la “spedizione” nel Salento effettuata nel 1959 da un gruppo di ricerca coordinato da Ernesto<br />

De Martino e formato da antropologi, medici, assistenti sociali, psicologi, etnomusicologi,<br />

fotografi.<br />

Attraverso il resoconto di quell’esperienza, che ha documentato ed analizzato il tarantismo<br />

nelle forme che ancora sopravvivevano, basandoci sul testo demartiniano e su alcuni<br />

saggi, proveremo ad esaminare i contributi alla ricerca provenienti dalle diverse discipline,<br />

i punti di vista, gli strumenti e i momenti di confronto fra i protagonisti.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 163<br />

Bibliografia<br />

Per la parte generale: C. BIANCO, Dall’evento al documento. Orientamenti etnografici, Roma,<br />

Cisu, 1988, pp. 49-211; U. FABIETTI, R. MALIGHETTI, V. MATERA, Dal tribale al globale,<br />

Milano, Mondatori, 2000 (Parte seconda. Il lavoro etnografico, pp. 91-161). Durante le lezioni<br />

saranno presentati e discussi alcuni resoconti etnografici tratti da E. SERVICE, Introduzione<br />

all’etnologia, Torino, Loescher, 1982 (i non frequentanti potranno sostituire<br />

questa parte con letture alternative concordate)<br />

Per la parte monografica: E. DE MARTINO, La terra del rimorso. Contributo ad una storia religiosa<br />

del Sud, Milano, Il Saggiatore, 1961. Saranno inoltre proposte letture da: Ernesto<br />

De Martino. La ricerca e i suoi percorsi, «La Ricerca Folklorica», n. 13, aprile 1986, numero<br />

monografico a cura di C. GALLINI; Tra furore e valore: Ernesto De Martino, «Bollettino<br />

dell’Istituto Ernesto De Martino», n. 5-6, 1996; C. GALLINI, La ricerca, la scrittura, in E.<br />

De Martino, Note di campo, a cura di C. Gallini, Lecce, ed. Argo, 1995, pp. 9-74<br />

Modalità esami. Per gli studenti frequentanti: l’esame è orale e richiede la conoscenza approfondita<br />

dei due testi indicati come parte generale (le pagine indicate) e del testo di riferimento<br />

per la parte monografica. Gli studenti dovranno inoltre presentare almeno una<br />

settimana prima dell’esame una breve scheda (con sintesi ed osservazioni) su un articolo o<br />

su un saggio fra quelli proposti durante le lezioni, da concordarsi con il docente. Per gli<br />

studenti non frequentanti: al programma di esame previsto per i frequentanti, va aggiunta<br />

una lettura da concordarsi (sostitutiva del testo di E. Service); si richiede inoltre la presentazione<br />

di due brevi schede (con sintesi ed osservazioni) di articoli o saggi da concordarsi<br />

col docente. Seminari e altre attività integrative. La lettura dei resoconti etnografici proposti<br />

da E. Service sarà effettuata con modalità seminariali e quindi richiederà la partecipazione<br />

e la condivisione della lettura e dei commenti critici da parte dei frequentanti. Durante le<br />

lezioni si prevede una uscita per sperimentare direttamente modalità di osservazione o di<br />

rilevazione sul campo.<br />

Docente Glauco Sanga<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: sanga@unive.it<br />

I semestre<br />

Etnolinguistica<br />

GLAUCO SANGA (Milano 1947) ha compiuto studi e ricerche sul campo di etnologia e di linguistica,<br />

principalmente sulle culture popolari italiane. Si è occupato di: marginali (vagabondi, ambulanti);<br />

antropologia alpina; letteratura orale (canti e fiabe); etnoscienza (i saperi naturalistici, gli zoonimi);<br />

etnolinguistica (i gerghi, l’origine del linguaggio); dialettologia italiana (i dialetti lombardi e veneti);<br />

storia della lingua italiana (i volgari antichi). Ha insegnato nelle <strong>Università</strong> di Pavia, Bergamo, Los<br />

Angeles (UCLA), Zurigo. È direttore della “Ricerca folklorica” e fa parte della direzione della “Rivista<br />

italiana di dialettologia” e di “Quaderni di semantica”.<br />

Introduzione all’etnolinguistica<br />

Introduzione allo studio antropologico del linguaggio.<br />

Bibliografia<br />

G. GRAFFI, S. SCALISE, Le lingue e il linguaggio, Bologna, il Mulino, 2002; G. R. CARDO-<br />

NA, Introduzione alla sociolinguistica, Torino, Loescher, 1987


164 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Per i non frequentanti due libri in più, uno a scelta tra: G. R. CARDONA, Introduzione<br />

all’etnolinguistica, Bologna, il Mulino, 1976; A. DURANTI, Antropologia del linguaggio, Roma,<br />

Meltemi, 2002; un secondo volume a scelta tra: G. R. CARDONA (a cura di), Antropologia<br />

simbolica. <strong>Ca</strong>tegorie culturali e segni linguistici, «La ricerca folklorica» 4, 1981; G. R.<br />

CARDONA, La foresta di piume. Manuale di etnoscienza, Roma-Bari, Laterza, 1985; G. R.<br />

CARDONA, I linguaggi del sapere, Roma-Bari, Laterza, 1990; G. R. CARDONA, I sei lati del<br />

mondo. Linguaggio ed esperienza, Roma-Bari, Laterza, 1985; B. TURCHETTA, La ricerca di<br />

campo in linguistica, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2000; B. TURCHETTA (a cura di), Introduzione alla<br />

linguistica antropologica, Milano, Mursia, 1996.<br />

Per i semifrequentanti: un solo libro a scelta tra tutti quelli indicati per i non frequentanti.<br />

Modalità d’esame. Esame scritto con domande aperte. Modalità di frequenza. Libera; la frequenza<br />

è raccomandata.<br />

Docente Glauco Sanga<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: sanga@unive.it<br />

I semestre<br />

Per il curriculum del docente Glauco Sanga v. sopra Etnolinguistica.<br />

Antropologia della scrittura<br />

Etnologia<br />

Verranno studiati i rapporti tra oralità e scrittura, dal paleolitico alle culture popolari e<br />

primitive at-tuali, attraverso l’analisi dello sviluppo parallelo della tradizione orale e della<br />

tradizione scritta, dai segni ritmici del Paleolitico Superiore alla nascita delle scritture alfabetiche.<br />

La lingua e la scrittura come forme complementari di linguaggio, rispettivamente<br />

vocale-uditiva (verbale) e manuale-visiva (grafica e plastica). Verranno inoltre illustrate<br />

le conseguenze cognitive dell’introduzione dell’alfabetizzazione e le varie forme e<br />

funzioni della scrittura nelle diverse culture.<br />

Bibliografia obbligatoria<br />

G. R. CARDONA, Antropologia della scrittura, Torino, Loescher, 1981; G. SANGA, Oralità e<br />

scrittura. Materiali di lavoro, dispensa<br />

Per i non frequentanti due libri a scelta tra: A. BARTOLI LANGELI, G. SANGA (a cura di),<br />

Scrittura e figura, «La ricerca folklorica» 31 (1995); G. BOCCHI & M. CERUTI (a cura di.),<br />

Origini della scrittura: genealogie di un’invenzione, Milano, Bruno Mondadori, 2002; G. R.<br />

CARDONA, La scrittura: funzione e ideologie, «La ricerca folklorica» 5 (1982); G. R. CAR-<br />

DONA, Storia universale della scrittura. Milano, Mondadori, 1986; G. R. CARDONA (a cura<br />

di), Sulle tracce della scrittura, <strong>Ca</strong>salecchio di Reno, Grafis, 1986; J. G. FÉVRIER, Storia della<br />

scrittura, Genova, ECIG, 1992; J. GOODY, The Domestication of the Savage Mind, <strong>Ca</strong>mbridge,<br />

<strong>Ca</strong>mbridge University Press, 1977; tr. it. L’addomesticamento del pensiero selvaggio,<br />

Milano, F. Angeli, 1987; J. GOODY, La logica della scrittura e l’organizzazione della società,<br />

Torino, Einaudi, 1988; J. GOODY, Il potere della tradizione scritta, Torino, Bollati Boringhieri,<br />

2002; J. GOODY, Il suono e i segni: l’interfaccia tra scrittura e oralità, Milano, Il Saggiatore,<br />

1989; R. HARRIS, L’origine della scrittura, Roma, Stampa alternativa & Graffiti, 1998;<br />

E. A. HAVELOCK, Cultura orale e civiltà della scrittura. Da Omero a Platone, Roma-Bari, Laterza,<br />

1973; E. A. HAVELOCK, La Musa impara a scrivere. Riflessioni sull’oralità e l’alfabetismo


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 165<br />

dall’antichità al giorno d’oggi, Roma-Bari, Laterza, 1987; A. LEROI-GOURHAN, Il gesto e la<br />

parola, 2 voll., Torino, Einaudi, 1977; A. SEPPILLI, La memoria e l’assenza. Tradizione orale<br />

e civiltà della scrittura nell’America dei Conquistadores, Bologna, <strong>Ca</strong>ppelli, 1979<br />

Per i semifrequentanti un solo libro a scelta dall’elenco precedente.<br />

Propedeuticità. Bisogna aver già seguito il corso di Etnoantropologia. Modalità d’esame. Esame<br />

orale. Modalità di frequenza. Libera; la frequenza è raccomandata.<br />

Docente Adriano Maggiani<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: adriano.maggiani@unive.it<br />

II semestre<br />

Etruscologia e archeologia italica<br />

ADRIANO MAGGIANI (La Spezia 1943).Laureato a Pisa e specializzato presso la Scuola archeologica<br />

italiana di Atene. Dal 1975 funzionario archeologo presso la Soprintendenza archeologica della Toscana.<br />

Dal 1990 professore ordinario presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari. Dal 1998 al 2002 direttore<br />

dell’Istituto per l’archeologia etrusco italica del CNR. Ha eseguito scavi in Turchia e in Italia (in <strong>Ca</strong>labria<br />

e soprattutto in Toscana e nel Lazio). Si è occupato di problemi dell’architettura e della scultura<br />

funerarie, della religione e della epigrafia etrusche e di aspetti dell’arte e della cultura di Liguri e<br />

Veneti preromani.<br />

Il corso ha per oggetto la ricostruzione della civiltà etrusca tra X e I sec. a. C. e i suoi<br />

rapporti con quella delle popolazioni del resto della penisola e del Mediterraneo, mediante<br />

lo studio delle testimonianze letterarie, epigrafiche e soprattutto archeologiche.<br />

I Modulo<br />

Storia dell’Etruscologia dal XV sec. ai giorni nostri. La formazione delle città stato- X-<br />

VII sec. a. C.<br />

Bibliografia<br />

G. CAMPOREALE, Gli Etruschi Storia e civiltà, Torino, Utet, 2000<br />

II Modulo<br />

Etruschi tra apogeo e romanizzazione (VI-I sec. a. C.).La scultura etrusca tra VIII e V<br />

sec. a. C.<br />

Bibliografia<br />

G. CAMPOREALE, Etruschi. Storia e civiltà, Torino, Utet, 2000<br />

Modalità d’esame. Prova scritta al termine del I modulo. Prova orale al termine del II<br />

modulo. Possibilità di sostenere unitamente entrambi i moduli con esclusiva prova orale.<br />

Docente Antonio Rigo<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: arigo@unive.it<br />

Filologia bizantina<br />

ANTONIO RIGO, professore ordinario di Storia bizantina presso l’<strong>Università</strong> della Basilicata (1994-<br />

2001) e Filologia bizantina presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari dal 2001. Professore invitato presso uni-


166 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

versità europee (EPHE-Sorbonne, Paris; Pompeu Fabre, Barcelona, ecc.). Si occupa di letteratura e<br />

storia religiosa di età bizantina e postbizantina, della produzione letteraria, filosofica, scientifica e<br />

teologica in lingua greca in epoca umanistica (con particolare attenzione a Bessarione e alla sua cerchia)<br />

durante la Turcocrazia e nei domini veneziani del Levante, della produzione teologica, filosofica<br />

e ascetica nell’età dell’Illuminismo e negli anni dell’indipendenza greca. Pubblicazione più recente:<br />

Il monaco, la Chiesa e la liturgia. I capitoli sulle gerarchie di Gregorio il Sinaita, Milano 2003.<br />

Introduzione alla letteratura e filologia bizantina. Problemi di redazione e di storia del<br />

testo di un’opera d’argomento storico.<br />

I Modulo<br />

Lineamenti di storia della letteratura bizantina<br />

Registri linguistici e livelli di stile nella letteratura bizantina. Storia letteraria dall’epoca<br />

tardo-antica all’età paleologa<br />

Bibliografia<br />

È consigliata la lettura di N. G. WILSON, Filologi bizantini, Morano editore, Napoli 1990<br />

con lo studio di un periodo a scelta (rinascenza macedone o età paleologa)<br />

II Modulo<br />

La Cronaca di Ioannina (1400 circa)<br />

Collazione della Cronaca nell’edizione di Bonn con i manoscritti. Studio linguistico,<br />

stilistico, ecc. Commento.<br />

Bibliografia<br />

Il testo dell’edizione di Bonn sarà distribuito all’inizio delle lezioni.<br />

Modalità d’esame. Colloquio orale. Modalità di frequenza. La frequenza è indispensabile.<br />

Seminari e altre attività integrative. Sono previste alcune conferenze di studiosi stranieri su<br />

problemi legati agli argomenti del corso.<br />

Docente Aldo Maria Costantini<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: costaldo@unive.it<br />

I semestre<br />

Filologia e critica dantesca<br />

ALDO MARIA COSTANTINI (1946), laureatosi a Padova nel 1970, è a Venezia dal 1971, dapprima<br />

come assistente di Letteratura Italiana, poi come professore incaricato di Filologia medievale e umanistica,<br />

dal 1982 come professore associato di Filologia e critica dantesca, infine dal 1998 come<br />

associato di Letteratura Italiana. Ha scritto su Dante (Vita Nuova e Inferno), Boccaccio (latino) e su<br />

temi otto-novecenteschi. Si occupa soprattutto di memoria e ricezione dantesche in tutta la letteratura<br />

italiana e di problemi di filologia boccacciana.<br />

Il corso ha l’obiettivo di fornire una presentazione puntuale della biografia e delle opere<br />

dell’Alighieri, attraverso una rassegna critica della sua produzione e una lettura per temi e<br />

problemi del poema.<br />

I Modulo<br />

Dante Alighieri. Vita, opere, fortuna di Dante


Bibliografia<br />

E. MALATO, Dante, Roma, Salerno, 1999<br />

II Modulo<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 167<br />

La Divina commedia. Lettura critica del poema<br />

Bibliografia<br />

D. ALIGHIERI, La Divina Commedia, nel testo critico e con l’ausilio di un commento<br />

scientificamente impostato (consigliato: A. M. CHIAVACCI LEONARDI, Bologna, Zanichelli.<br />

Alternative e/o integrazioni: U. BOSCO, G. REGGIO, Firenze, Le Monnier; N.<br />

SAPEGNO, Firenze, La Nuova Italia; M. CORTI, B. GARAVELLI, Milano, Bompiani; A.<br />

GIANNI, Messina-Firenze, D’Anna)<br />

Propedeuticità. Aver sostenuto il I modulo.<br />

Modalità d’esame. Il I modulo si conclude con una prova scritta (questionario che comprende<br />

domande a risposta multipla e a risposta aperta). Il II modulo si conclude con una<br />

prova orale. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata. I non frequentanti<br />

prendano contatto con il docente. Seminari e altre attività integrative. Il II modulo prevede<br />

un’attività integrativa per meglio approfondire le letture del poema.<br />

Docente Saverio Bellomo<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: bellomo@unive.it<br />

II semestre<br />

Filologia italiana<br />

SAVERIO BELLOMO è professore ordinario di Filologia della letteratura italiana. Ha insegnato<br />

all’<strong>Università</strong> di Trento e all’<strong>Università</strong> di Roma Tre. Si è occupato principalmente dell’antica esegesi<br />

dantesca: ha curato l’edizione critica dei commenti alla Commedia di Jacopo, figlio del poeta, di<br />

Guglielmo Maramauro, nobile napoletano amico di Petrarca e Boccaccio, e di Filippo Villani, nipote<br />

del più famoso Giovanni. Ha pubblicato un volume sulla tradizione manoscritta della Fiorita del<br />

trecentista Guido da Pisa. Ha collaborato con varie riviste scientifiche pubblicando saggi in prevalenza<br />

di critica e filologia dantesca.<br />

La prosa del Duecento e l’edizione critica del Novellino<br />

Si analizzeranno i principali generi di composizioni in prosa del Duecento: volgarizzamenti,<br />

trattati, testi narrativi, con particolare attenzione alle loro caratteristiche linguistiche.<br />

Una parte cospicua del corso sarà dedicata alla lettura del Novellino e ai problemi<br />

connessi con l’edizione critica dello stesso.<br />

Bibliografia<br />

Testi di riferimento: Il Novellino, testo critico, introduzione e note a cura di G. FAVATI,<br />

Genova, Bozzi, 1970; Il Novellino, a cura di A. CONTE, Roma, Salerno Editrice, 2001<br />

Gli studenti potranno avvalersi di una delle seguenti edizioni economiche: Il Novellino<br />

(Le ciento novelle antike), Intr. di G. MANGANELLI, Milano, Rizzoli, 1975 e successive ristampe<br />

(“Biblioteca Universale Rizzoli”); Novelle italiane, Il Duecento, Il Trecento, a cura<br />

di L. BATTAGLIA RICCI, Milano, Garzanti, 1982 e successive ristampe; Novellino e Conti<br />

del Duecento, a cura di S. LO NIGRO, Milano, TEA, 1989


168 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Lettura dei seguenti saggi: C. SEGRE, La prosa del Duecento, in Lingua, stile e società, Studi<br />

sulla storia della prosa italiana, Milano, Feltrinelli, 1991, pp. 13-47; C. SEGRE, I volgarizzamenti<br />

del Due e Trecento, ivi, pp. 49-78<br />

Bibliografia alternativa per gli studenti non frequentanti: S. CARRAI, La lirica toscana del<br />

Duecento, Bari, Laterza, 1997; G. CONTINI, Esperienze d’un antologista del Duecento poetico<br />

italiano, in ID., Breviario di ecdotica, Torino, Einaudi, 1986, pp. 175-210<br />

Propedeuticità. Il corso presuppone il superamento del modulo di Istituzioni di filologia<br />

moderna o di Istituzioni di Filologia medioevale.<br />

Modalità d’esame. Colloquio. Lettura e commento dei testi.<br />

Filologia musicale II<br />

Elementi di applicazioni di video scrittura musicale<br />

Docente Riccardo <strong>Ca</strong>rnesecchi<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

II semestre<br />

RICCARDO CARNESECCHI, compositore e musicologo, ha al suo attivo numerose pubblicazioni. Oltre<br />

a saggi sulla musica russa ottocentesca e la musica francese, tra cui La sovranità in scena fra Piovoso<br />

e Termidoro, in ‘Musica e storia’, Bologna 1993, ha scritto libri, in particolare ‘Venezia sorgesti<br />

dal duro servaggio’, la musica durante la Repubblica di Manin, Venezia 1994, e Quel che ghe vol, Le canzoni<br />

del Redentore (1866-1935), Venezia 1995. Tra le sue musiche vi sono gli arrangiamenti dei 4 CD musicali<br />

che accompagnano i 2 volumi Storia della canzone veneziana dal 1400 ai giorni nostri, Venezia<br />

2000/2002.<br />

Il corso si rivolge a studenti con conoscenze di base informatiche (in ambiente PC oppure<br />

MAC) e musicali (lettura delle note); fornisce strumenti da sviluppare in caso di future<br />

necessità professionali (potranno essere presi in considerazione programmi di studio<br />

personalizzati).<br />

Elaborazione dei passaggi informatici necessari per tradurre un manoscritto in un testo<br />

stampato e graficamente ‘finito’.<br />

Bibliografia<br />

Sarà fornita nel corso delle lezioni.<br />

Docente Luigi Milone<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

II semestre<br />

Filologia romanza<br />

LUIGI MILONE (Venezia 1949), dopo essere stato ricercatore a Padova, è professore associato dal<br />

1986. Per un triennio (1988-91) ha tenuto la supplenza di Filologia italiana presso la facoltà di Lettere<br />

dell’<strong>Università</strong> di Venezia, dove è titolare dell’insegnamento di Filologia romanza dal 1991. I<br />

suoi interessi di ricerca si sono rivolti in particolare alla lirica romanza medievale, sia sotto l’aspetto<br />

storico-letterario che filologico-testuale (edizione critica di Raimbaut d’Aurenga, Guittone<br />

d’Arezzo). Attualmente si occupa anche del romanzo cortese (sia in versi che in prosa).


I Modulo<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 169<br />

Civiltà e culture del Medioevo romanze. I parte: Istituzioni di filologia romanza:<br />

l’edizione critica di testi lirici, dai trovatori ai Siciliani e a Guittone. II parte: le letterature<br />

medievali romanze: epica, lirica, romanzo. La seconda parte ha carattere seminariale.<br />

Bibliografia<br />

I parte – Dispense a cura del docente. Per un orientamento generale – e per i non<br />

frequentanti in particolare - si veda: A. STUSSI (a cura di), Fondamenti di critica testuale, Bologna,<br />

il Mulino, 1998<br />

II parte: la bibliografia sarà presentata e commentata nella lezione introduttiva. Per un<br />

orientamento generale, si tenga presente: M. MANCINI (a cura di), La letteratura francese<br />

medievale, Bologna, il Mulino, 1997<br />

II Modulo<br />

Lirica e romanzo: Tristano e i trovatori<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia sarà presentata e commentata nella lezione introduttiva. I testi utilizzati a<br />

lezione (con le relative traduzioni) saranno riuniti in una dispensa che sarà disponibile<br />

all’inizio del corso.<br />

Modalità d’esame. I modulo: prova scritta; II modulo: tesina scritta individuale concordata<br />

con il docente. Modalità di frequenza. Frequenza richiesta. Seminari e altre attività integrative.<br />

Esercitazioni e approfondimenti. Questa parte del corso viene tenuta in collaborazione<br />

con gli insegnamenti di Cultura e civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento (A. <strong>Ca</strong>racciolo),<br />

Elementi di retorica (G. C. Alessio). Titolo del corso: Medioevo e Rinascimento<br />

ed età contemporanea. La fortuna cinematografica del Medioevo e del Rinascimento. Il<br />

seminario prevede la proiezione, preceduta da un commento e seguita da una discussione,<br />

di quattro film centrati su temi relativi al Medioevo e al Rinascimento. Titoli e contenuti<br />

dei film e le date di proiezione saranno comunicati tempestivamente.<br />

Docente Luigi Perissinotto<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: lperissi@unive.it<br />

II semestre<br />

Filosofia del linguaggio<br />

LUIGI PERISSINOTTO, laureatosi in Filosofia all’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia, ha successivamente<br />

conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filosofia (<strong>Università</strong> Statale di Milano). Attualmente<br />

è professore straordinario (settore scientifico-disciplinare di Filosofia teoretica). Il suoi campi<br />

principali di ricerca sono la filosofia di Wittgenstein; i rapporti tra linguaggio, esperienza e interpretazione;<br />

il problema delle lingue storico-naturali nella filosofia di Leibniz. Tra le sue pubblicazioni<br />

più recenti: Le vie dell’interpretazione nella filosofia contemporanea, Laterza, Roma-Bari, 2002; Wittgenstein.<br />

Una guida, Feltrinelli, Milano, 2002 (terza ristampa).<br />

Scopo del corso è di fornire un’introduzione aggiornata e critica ai principali temi e<br />

problemi che hanno segnato la riflessione contemporanea sul linguaggio.


170 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

I Modulo<br />

Temi e problemi della filosofia del linguaggio contemporanea (da Frege ai giorni nostri)<br />

Il modulo percorrerà le vicende della nozione di significato nella filosofia del linguaggio<br />

contemporanea, prendendo le mosse dalla distinzione tra Sinn e Bedeutung di Frege e analizzando<br />

alcuni dei contributi più rilevanti alla discussione (Russell, Wittgenstein, Strawson,<br />

Quine, Davidson, Putnam, Kripke).<br />

Bibliografia<br />

L. PERISSINOTTO, Lezioni di filosofia del linguaggio, dispensa (a disposizione dal mese di<br />

febbraio 2004); G. FREGE, “Senso e significato”, in G. FREGE, Senso, funzione e concetto, a<br />

cura di C. PENCO ed E. PICARDI, Laterza, Roma-Bari 2001, pp. 32-57; H. PUTNAM, “Il<br />

significato di ‘significato’”, in H. PUTNAM, Mente, linguaggio e realtà, tr. it. di R. CORDE-<br />

SCHI, Adelphi, Milano 1976, pp. 239-297<br />

II Modulo<br />

Frege e Wittgenstein: un confronto critico<br />

Il modulo si propone di indagare i complessi rapporti tra la filosofia di Frege e la filosofia<br />

di Wittgenstein, con particolare riferimento alla formazione e ai contenuti della prima<br />

grande opera wittgensteiniana: il Tractatus logico-philosophicus.<br />

Bibliografia<br />

G. FREGE, “Il pensiero”, in G. FREGE, Ricerche logiche, tr. it. R. CASATI, Guerini, Milano<br />

1988, pp. 43-74; G. FREGE, “Senso e significato”, in G. FREGE, Senso, funzione e concetto, a<br />

cura di C. PENCO, E. PICARDI, Laterza, Roma-Bari 2001, pp. 32-57; L. WITTGENSTEIN,<br />

Tractatus logico-philosophicus, tr. it. A. G. CONTE, Einaudi, Torino (varie ristampe); L.<br />

PERISSINOTTO, Wittgenstein. Una guida, Feltrinelli, Milano 2002 (terza ristampa)<br />

Modalità d’esame. La prova del I modulo è sempre scritta. Consiste in un questionario di<br />

10 domande a risposta aperta. La prova del II modulo è orale. Modalità di frequenza. È ovviamente<br />

consigliata frequenza. Nota Bene. Chi non potesse frequentare dovrà concordare<br />

con il docente le modalità di preparazione delle prove d’esame.<br />

Docente Gian Luigi Paltrinieri<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: gpaltri@unive.it<br />

II semestre<br />

Filosofia della comunicazione<br />

GIAN LUIGI PALTRINIERI è ricercatore di Filosofia Teoretica. Conseguito il titolo di dottore di ricerca<br />

nel 1994, si è occupato sia di classici moderni (<strong>Ca</strong>rtesio, Kant) che contemporanei (G.E. Moore,<br />

Wittgenstein). Le sue indagini, sempre attente alle implicazioni esistenziali delle questioni, si inseriscono<br />

nel solco della impostazione ermeneutica. È membro della redazione nord-orientale della<br />

rivista «Filosofia e Teologia». Da ultimo ha pubblicato il volume L’uomo nel mondo. Libertà e cosa in sé<br />

nel pensiero di Immanuel Kant, <strong>Ca</strong>rocci editore, Roma 2001, e gli articoli: La responsabilità kantiana come<br />

libertà eteronoma, in «Filosofia e Teologia», 2, 2001, pp. 243-257; Per un’identità cosmopolita, tra storicità e<br />

relativismo, in «Oltrecorrente», 6, 2002, pp. 77-88.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 171<br />

L’insegnamento di Filosofia della Comunicazione fa parte del corso di Laurea triennale<br />

in Filosofia ed è previsto, sia all’interno del percorso «Filosofia e storia del pensiero» sia di<br />

quello «Filosofia e Scienze dell’uomo», per gli studenti iscritti al secondo o al terzo anno.<br />

I Modulo<br />

La comunicazione umana come relazione fática e interpretativa.<br />

Il corso si prefigge, anche sulla base di alcuni elementi di semiotica, di investigare filosoficamente<br />

il fenomeno della comunicazione umana – verbale, ma non solo – quale evento<br />

che coinvolge le concrete esistenze dei parlanti, intesi come interpreti di un mondo<br />

condiviso. (Nei termini di Malinowski e Jakobson la «funzione fática» caratterizza tutte<br />

quelle frasi che dicono pressoché nulla – “mi senti?”, “come stai?”–, ma che gli esseri umani<br />

si scambiano costantemente al fine di tener vivo il loro reciproco legame comunicativo).<br />

Bibliografia<br />

Gli appunti delle lezioni; da R. JAKOBSON, Saggi di linguistica generale [1963], Cura e traduzione<br />

di L. Heilmann, Feltrinelli, Milano 2002: «Linguistica e poetica», pp. 181-218;<br />

da U. ECO, Semiotica e filosofia del linguaggio, Einaudi, Torino 1984: Introduzione, pp. IX-<br />

XVII; 1. «Segno e inferenza», pp. 3-54; 2. «Dizionario versus enciclopedia», pp. 55-140;<br />

da C. S. PEIRCE, Opere, a cura di M. A. Bonfantini, Bompiani, Milano 2003: «Pensierosegno-uomo»<br />

(titolo originale: «Some Consequences of Four Incapacities», 1868), pp.<br />

75-109; «L’interpretante logico finale» (titolo originale: «A Survey of Pragmaticism»,<br />

1907), pp. 251-277; da H. G. GADAMER, Verità e metodo 2, traduzione e cura di R. Dottori,<br />

Bompiani, Milano 1996: «Uomo e linguaggio» [1966], pp. 115-123; «L’incapacità del<br />

comunicare» [1972], pp. 175-183; G. L. PALTRINIERI, «La comunicazione umana come<br />

relazione fática e interpretativa», in AA. VV., La comunicazione. Nella filosofia, nelle arti, nella<br />

vita quotidiana. «Ciò che si dice e ciò che non si lascia dire», a cura di M. Ruggenini, Donzelli<br />

editore, Roma 2003<br />

Solo per gli studenti del vecchio ordinamento: da H. G. GADAMER, Verità e metodo 2,<br />

Bompiani, Milano 1996: «L’universalità del problema ermeneutico» [1966], pp. 211-<br />

223; da P. RICOEUR, Filosofia e linguaggio, a cura di D. Jervolino, Guerini e Associati, Milano<br />

1994: «Discorso e comunicazione», pp. 111-142<br />

Solo per gli studenti non frequentanti: G. P. PRONI, Introduzione a Peirce, Bompiani,<br />

Milano 1990<br />

II Modulo<br />

La comunicabilità universale. Analogia e «senso linguistico»<br />

Il corso insegue i seguenti obiettivi: Esaminare il «senso linguistico» di Kant, nella Critica<br />

del Giudizio, e la sua idea di comunicabilità universale; Mettere in luce, per contiguità e<br />

per contrasto con Kant, le indicazioni di W. Von Humboldt intorno al carattere analogico<br />

e formativo del linguaggio; Scandagliare la questione della provenienza sensibile e metaforica<br />

della lingua metafisica dei filosofi (Derrida).<br />

Bibliografia<br />

Gli appunti delle lezioni; da I. KANT, Critica della facoltà di giudizio, a cura di E. GARRONI<br />

e H. HOHENEGGER, Einaudi, Torino 1999: Passi scelti (indicati durante il corso); da W.<br />

VON HUMBOLDT, La diversità delle lingue, Traduzione e introduzione a cura di D. DI<br />

CESARE, Laterza, Roma-Bari 2000: Passi scelti (indicati durante il corso); J. DERRIDA,


172 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

La mitologia bianca [1971], in ID., Margini della filosofia, Einaudi, Torino 1997, pp. 273-<br />

349; G. L. PALTRINIERI, «La comunicabilità universale. Kant e l’interpretazione di Hannah<br />

Arendt», in Giornale di Metafisica, XXV, 2003<br />

Solo per gli studenti del vecchio ordinamento: da R. JAKOBSON, Saggi di linguistica generale<br />

[1963], Cura e traduzione di L. HEILMANN, Feltrinelli, Milano 2002: «Due aspetti<br />

del linguaggio e due tipi di afasia», pp. 22-45<br />

Solo per gli studenti non frequentanti: da J. HABERMAS, Etica del discorso [1983], a cura<br />

di E. AGAZZI, Laterza, Roma-Bari 1985: primi tre capitoli, pp. 1-121<br />

Propedeuticità. Non vi è una propedeuticità stretta tra I e II modulo e dunque<br />

quest’ultimo può essere seguito anche a prescindere dal primo.<br />

Modalità d’esame. Gli esami consistono per lo più in un colloquio orale finale. Modalità di<br />

frequenza. Sebbene non sia formalmente obbligatoria, la frequenza è caldamente consigliata.<br />

Nota Bene. Gli studenti non frequentanti sono comunque tenuti a contattare il docente<br />

prima di accingersi a preparare l’esame.<br />

Docente Daniele Goldoni<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: goldoni@unive.it<br />

I semestre<br />

Per il curriculum del docente Daniele Goldoni v. sopra Estetica.<br />

Filosofia della cultura<br />

Dopo la “fine dell’arte” il futuro è (stato) la filosofia (secondo Hegel) o la “poesia” (secondo<br />

Hölderlin e Heidegger)? La questione può diventare produttiva se si rimette in discussione<br />

un pensiero filosofico e teorico rivelatosi incapace di pensare la relazione linguaggio-natura.<br />

Linguaggio, natura, poesia<br />

Si vedrà come la diagnosi hegeliana sulla fine dell’arte dipende anche (non solo!) dal<br />

modo in cui Hegel pensa la natura, il linguaggio, il concetto. Una alternativa, da Rousseau<br />

a Hölderlin, è stata una via naturale e “musicale” al linguaggio. Durante il corso si leggeranno<br />

testi di Hegel, Rousseau, Hölderlin e analisi di Hölderlin da parte di Heidegger e di<br />

Jakobson. In tal modo si porterà la relazione poesia-linguaggio-natura nell’ambito della<br />

discussione teorica del secondo novecento, fra strutturalismo e ermeneutica, fino a incontrare<br />

ricezioni teoriche e poetiche contemporanee - soprattutto in area francese - del tema<br />

“abitare poeticamente”. Modifiche al programma potranno avvenire durante il corso.<br />

Bibliografia<br />

Attenzione: per tutti i testi - eccetto Hölderlin - indicati in bibliografia lo studente potrà<br />

ricorrere a edizioni in lingua originale o a una qualsiasi traduzione italiana: indico<br />

l’edizione solo per comodità dello studente. Per Hölderlin invece indico le traduzioni<br />

preferibili, e meglio se vi è il testo a fronte. Edizioni critiche: Beissner, Sattler, Knaupp.<br />

G. W. F. HEGEL: Passi dall’Estetica (sistema delle singole arti, tr. Einaudi) e dall’Enciclopedia<br />

(paragrafi sul linguaggio, tr. Laterza); J-J. ROUSSEAU: 12 libro delle Confessioni (tr.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 173<br />

it. Garzanti) quinta delle Reveries (tr. it. Feltrinelli o Einaudi o Bur), passi dal Saggio<br />

sull’origine delle lingue (tr. Einaudi); F. HÖLDERLIN, Iperione (tr. Feltrinelli o Guanda)<br />

Le liriche: Im Walde (nella foresta), Brod und Wein (Pane e vino), Andenken (Ricordo), Die<br />

Aussicht (La veduta). Delle liriche sono consigliate le traduzioni di Reitani (Mondadori,<br />

Meridiani, testo a fronte) o Crescenzi (Bur, testo a fronte) o Vigolo (Einaudi, o vecchia<br />

ediz. Mondadori con testo a fronte) o Contini (Einaudi)<br />

Critica: D. GOLDONI, Hegel e il linguaggio: quale alterità? in L. RUGGIU, I. TESTA (a cura<br />

di), Hegel contemporaneo, Guerini, Milano 2003, pp. 400-434; - parti di: D. GOLDONI, Il<br />

riflesso dell’Assoluto. Destino e contraddizione in Hegel (1797-1805), Milano, Guerini, 1992;<br />

M. HEIDEGGER, Hölderlin e l’essenza della poesia, in La poesia di Hölderlin, Adelphi, Milano<br />

1988; R. JAKOBSON, Hölderlin. L’arte della parola, Il melanoglo, Genova 1988; D. GOL-<br />

DONI: Hölderlin: Andenken, in G. SEVERINO (a cura di) Anima Tempo Memoria, Milano<br />

2000 pp143-73; Immagine del tempo: la natura aus der Ferne. Die Aussicht di F. Hölderlin,<br />

con una nota su Jakobson e Heidegger in L. PERISSINOTTO, M. RUGGENINI (a cura di)<br />

Tempo e interpretazione, Guerini, Milano 2002, pp. 67-91; parti di D. GOLDONI, Filosofia<br />

e paradosso. Il pensiero di Hölderlin e il problema del linguaggio da Herder a Hegel, ESI, Napoli<br />

1990; Tempo della parola. Hölderlin, l’idealismo tedesco e Heidegger, in L. RUGGIU (a cura<br />

di), Il tempo in questione, Milano, Guerini 1997, pp. 235-51. Sulla ricezione contemporanea<br />

filosofia e poetica francese del tema “abitare poeticamente” si consiglia: J. CLAUDE<br />

PINSON, Habiter en poete, Champ Vallon, Seyssel 1995. Altra bibliografia potrebbe essere<br />

indicata durante il corso.<br />

Modalità d’esame. Per sostenere l’esame lo studente dovrà conoscere il contenuto delle<br />

lezioni e i testi del classici proposti e della critica, in una misura che sarà più esattamente<br />

definita durante il corso delle lezioni. Seminari e altre attività integrative. Al corso potrà eventualmente<br />

essere connessa una attività seminariale, precisata a suo tempo.<br />

Docente Umberto Galimberti<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: umbertogalimberti@libero.it<br />

I semestre<br />

Filosofia della storia<br />

UMBERTO GALIMBERTI, ordinario di Filosofia della storia, ha di recente pubblicato: Psiche e techne.<br />

L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 1999, Dizionario di psicologia, Garzanti, Milano 1999,<br />

Orme del sacro, Feltrinelli Milano, 2000, e una nuova edizione ampliata de Il corpo, Feltrinelli, Milano<br />

2002<br />

Il problema della conoscenza in Platone e Nietzsche<br />

Il modulo affronta il problema della conoscenza a partire dalla costruzione platonica fino<br />

alla decostruzione nietzscheana<br />

Bibliografia<br />

Platone, Repubblica: Libri V-VI; NIETZSCHE, Verità e menzogna in senso extramorale; NIE-<br />

TZSCHE, La volontà di potenza: Libro I: “il nichilismo europeo”, Libro III, capitolo I: “La<br />

volontà di potenza come conoscenza”; GALIMBERTI, Gli equivoci dell’anima, Feltrinelli;<br />

GALIMBERTI, Nietzsche. Una guida, Feltrinelli


174 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Docente Arnaldo Petterlini<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: arpette@libero.it<br />

I semestre<br />

Filosofia delle religioni<br />

ARNALDO PETTERLINI è professore ordinario di Filosofia delle Religioni, disciplina impartita presso<br />

l’<strong>Università</strong> di Venezia dal 1972 e dal 1990 al 1997 presso l’<strong>Università</strong> di Bari. Tra i suoi scritti: J.<br />

Lequier e il problema della libertà, Milano 1969; Esperienza e ragione nel primo Schelling, Verona 1972; Filosofia<br />

e antropologia, Verona 1974; La notte della ragione. Razionalità formale e valore in M. Weber, Venezia<br />

1979; Parola e senso. Studi di ermeneutica, Padova 1984; Nostalgia del padre. Religione e illusione nel pensiero<br />

di Freud, Verona 1993; Il ruolo del tempo nel movimento del pensiero schellinghiano, in Il tempo in questione,<br />

Milano 1997; Tempo e psicoanalisi, in What is time? A multidisciplinary approach, Milano 1998; Illusione<br />

religiosa e teologia dialettica: S. Freud e K. Barth, in Psicoanalisi e religione, Torino 2002<br />

I Modulo<br />

Filosofia e Rivelazione. Introduzione alla teologia contemporanea<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia sarà data all’inizio delle lezioni<br />

Propedeuticità. nessuna propedeuticità<br />

II Modulo<br />

Filosofia e Rivelazione. Il dibattito Barth-Bultmann<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia sarà data all’inizio delle lezioni<br />

Propedeuticità. nessuna propedeuticità<br />

Seminari e altre attività integrative. Sarà tenuto un seminario da <strong>Ca</strong>rlo Enzo, le cui modalità<br />

verranno esposte in bacheca all’inizio delle lezioni.<br />

Docente <strong>Ca</strong>rlo Lottieri<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: lottieri@libero.it<br />

I semestre<br />

Filosofia delle scienze sociali<br />

CARLO LOTTIERI si è laureato in filosofia a Genova e ha proseguito i suoi studi a Ginevra e<br />

all’università di Parigi IV- Sorbona, dove ha conseguito un dottorato di ricerca nel 1993 con una tesi<br />

sul pensiero di Gaetano Mosca sotto la guida di Raymond Boudon. È autore di: Denaro e comunità,<br />

Guida, 2000; Il pensiero libertario contemporaneo, Liberilibri, 2001; (con Enrico Diciotti) Il libertarismo di<br />

Murray N. Rothbard: un confronto, Digips, 2002. Docente di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di<br />

Giurisprudenza dell’<strong>Università</strong> di Siena, è autore di numerosi saggi sulla filosofia politica, giuridica<br />

e morale, con una speciale attenzione al rapporto tra il pensiero liberale classico e la tradizione giusnaturalista.<br />

È fellow del Mises Institute di Auburn (Alabama) e dell’Icer di Torino.


Il tema della proprietà e il dibattito sulla giustizia<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 175<br />

Il corso intende esaminare le origini storiche e l’attualità teoretica del dibattito occidentale<br />

sul tema della proprietà, nel suo rapporto con le questioni della giustizia e della libertà.<br />

In particolare, l’attenzione verrà focalizzata sul contrasto tra la visione ‘proprietarista’<br />

della libertà (Rothbard) e il ‘real-libertarismo’ redistributivo (van Parijs).<br />

Bibliografia<br />

F. BASTIAT, “Proprietà e Legge”, in F. BASTIAT, G. DE MOLINARI, Contro lo statalismo, Macerata,<br />

Liberilibri, 1994, pp.17-42; P. VAN PARIJS, Cos’è una società giusta?, Firenze, Ponte<br />

alle Grazie, 1995 (parti); M. N. ROTHBARD, L’etica della libertà, Macerata, Liberilibri,<br />

1996 (parti)<br />

Eventuali integrazioni (a scelta): J. LOCKE, Due trattati sul governo civile, Torino, Utet,<br />

1948; I. BERLIN, Quattro saggi sulla libertà, Milano, Feltrinelli, 1989; B. LEONI, La libertà e<br />

la legge, Macerata, Liberilibri, 1994; I. CARTER, M. RICCIARDI (a cura di), L’idea di libertà,<br />

Milano, Feltrinelli, 1996; J. RAWLS, Una teoria della giustizia, Milano, Feltrinelli, 1984; R.<br />

NOZICK, Anarchia, Stato e utopia, Milano, Il Saggiatore, 2000<br />

Modalità d’esame. Per gli studenti del Nuovo Ordinamento, le parti dei volumi di Philippe<br />

van Parijs e Murray N. Rothbard da studiare in vista dell’esame saranno indicate a<br />

lezione. Gli studenti del Vecchio Ordinamento, invece, devono preparare integralmente<br />

entrambi i testi.<br />

Docente <strong>Ca</strong>rmelo Vigna<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: vignaca@unive.it<br />

II semestre<br />

Filosofia morale<br />

CARMELO VIGNA è dal 1981 professore ordinario di Filosofia morale presso la nostra <strong>Università</strong>,<br />

dove ha diretto il Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze e ha fondato e attualmente dirige<br />

il Centro Interuniversitario per gli Studi sull’Etica (CISE). Pubblicazioni recenti: il vol. Il frammento<br />

e l’Intero, Vita e Pensiero, Milano 2000 e (come coautore e curatore, sempre presso l’editrice Vita e<br />

Pensiero) Introduzione all’etica, Milano 2001, Etica trascendentale e intersoggettività, Milano 2002; Libertà,<br />

giustizia e bene in una società plurale, Milano 2003; Etiche e politiche della post-modernità, Milano 2003.<br />

Il corso intende offrire le grandi linee della filosofia morale durante le lezioni del I modulo<br />

e approfondire alcuni temi dell’etica contemporanea durante le lezioni del II modulo.<br />

L’andamento della riflessione è di tipo teorico.<br />

I Modulo<br />

Etica del desiderio come etica e politica del riconoscimento<br />

Etica teleologica ed etica deontologica. Struttura del desiderio. Dinamiche del desiderio.<br />

Intersoggettività riconoscente. Giustizia e bene. Destino del desiderio.<br />

Bibliografia<br />

ARISTOTELE, Etica a Nicomaco, qualsiasi ed.; C. VIGNA (a cura di), Introduzione all’etica,<br />

Vita e Pensiero, Milano, 2001; C. VIGNA (a cura di), Etica trascendentale e intersoggettività,<br />

Vita e Pensiero, Milano, 2002; C. VIGNA (a cura di), Libertà, giustizia e bene in una società


176 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

plurale, Vita e Pensiero, Milano, 2003; C. VIGNA, Il frammento e l’Intero, Vita e Pensiero,<br />

Milano, 2000<br />

Propedeuticità. È utile accedere al corso avendo una buona conoscenza della storia della<br />

filosofia e in particolare della storia della filosofia morale.<br />

II Modulo<br />

Etica pagana, etica cristiana, etica neopagana<br />

Le lezioni offriranno una riflessione che approfondirà le tre visioni dell’etica sia in sequenza<br />

storica sia in raffronto teorico. Riferimenti classici fondamentali: Aristotele,<br />

Tommaso, Nietzsche<br />

Bibliografia<br />

ARISTOTELE, Etica a Nicomaco, qualsiasi ed.; TOMMASO D’AQUINO, Summa theologiae,<br />

IaIIae, qq. 1-5, qualsiasi ed.; F. NIETZSCHE, Così parlò Zarathustra, qualsiasi ed.; C. VI-<br />

GNA (a cura di) Introduzione all’etica, cit.; C. VIGNA (a cura di) Etica trascendentale e intersoggettività,<br />

Vita e Pensiero, Milano, 2002; C. VIGNA (a cura di), Libertà, giustizia e bene in<br />

una società plurale, Vita e Pensiero, Milano, 2003; C. VIGNA, Il frammento e l’Intero, cit.; S.<br />

Natoli, I nuovi pagani, Il Saggiatore, Milano, 1995<br />

Propedeuticità. Il contenuto del modulo richiede una buona conoscenza di quanto esposto<br />

nel modulo precedente.<br />

Modalità d’esame. Esami orali e scritti Modalità di frequenza. Si consiglia la frequenza assidua<br />

delle lezioni, perché l’esame verte anche sul loro contenuto. Seminari e altre attività integrative.<br />

È possibile frequentare, per gli studenti che lo desiderino, il Seminario di Filosofia<br />

della pratica, coordinato dal docente.<br />

Docente Vittorio Possenti<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: possenti@unive.it<br />

I semestre<br />

Filosofia politica<br />

VITTORIO POSSENTI è professore ordinario di Filosofia politica. I suoi interessi di ricerca includono<br />

la politica, l’etica, l’ontologia metafisica. È autore di circa 20 volumi, alcuni dei quali tradotti in varie<br />

lingue. Fra i suoi scritti più significativi nel campo del pensiero politico: La buona società. Sulla ricostruzione<br />

della filosofia politica, Vita e Pensiero 1983; Filosofia e società, Massimo 1983; Le società liberali al<br />

bivio. Lineamenti di filosofia della società, Marietti 1992; Oltre l’illuminismo, Ed. Paoline 1992; Religione e<br />

vita civile, Armando 2002; L’azione umana, Città Nuova 2003. È membro del Comitato Nazionale di<br />

Bioetica e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.<br />

La filosofia politica rappresenta un ambito che appartiene alla filosofia sin dalle origini.<br />

L’esperienza umana è sociale. Nella vita in società incontriamo i problemi del pensiero<br />

politico: come dobbiamo vivere insieme? Che cosa sono la politica, il diritto, la democrazia?<br />

I Modulo<br />

Il problema della pace: sovranità dello Stato e istituzioni mondiali


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 177<br />

Come approssimarsi alla pace fra popoli e stati e all’unificazione politica del mondo? I<br />

recenti sconvolgimenti dell’ordine internazionale e le sfide della globalizzazione ripropongono<br />

questa domanda nella quale ne va del nostro futuro. Un’interdipendenza basata<br />

sull’economia e la tecnica non può condurre lontano: lascia aperta la strada agli scontri fra<br />

interessi divergenti e all’uso della forza militare. Occorre operare per il superamento della<br />

sovranità ‘assoluta’ dello stato che non intende riconoscere quello che lo supera, per<br />

l’istituzione di poteri pubblici sovranazionali e il prevalere della forza del diritto contro il<br />

diritto della forza. Il pensiero politico ha posto con chiarezza queste tematiche e dato voce<br />

alla prospettiva ‘cosmopolitica’: due grandi classici saranno esaminati nel modulo.<br />

Bibliografia<br />

Testi: I. KANT, Per la pace perpetua, Feltrinelli, 2002; J. MARITAIN, L’uomo e lo Stato, Marietti<br />

2003<br />

II Modulo<br />

La questione della guerra<br />

La schiavitù, un istituto ammesso per millenni, è stata superata, non così la guerra, che<br />

sembra una fatalità inestirpabile dalla storia umana. Quali ne sono le cause? Alcuni pensatori<br />

vedono la politica come denotata dallo scontro fra amico-nemico: la guerra sarebbe<br />

eterna, insuperabile, connaturale alla convivenza umana. Un’altra scuola ritiene che la<br />

guerra non sia una fatalità o un destino: essa è volontaria, sono gli uomini a farla. Essi ne<br />

sono i responsabili, anche quando dicono di non volerla. La guerra può essere superata<br />

mediante limitazione dello jus ad bellum, il ripensamento della dottrina della guerra giusta,<br />

l’edificazione di poteri sovranazionali di arbitraggio. Nel modulo verranno approfondite<br />

criticamente le suddette posizioni mediante lo studio di due autori rappresentativi.<br />

Bibliografia<br />

C. SCHMITT, Il nomos della terra, Adelphi, Milano, 1991; Le categorie del politico, Il Mulino,<br />

Bologna, 1972 (entrambi solo in parte); L. STURZO, La comunità internazionale e il diritto<br />

di guerra, Laterza, Bari, 1992<br />

Per ciascuno dei due moduli lo studente dovrà acquisire conoscenza A) della storia della<br />

filosofia politica; e B) di un classico. La scelta andrà effettuata fra i seguenti due elenchi<br />

di testi consigliati:<br />

A) Storia/introduzione alla filosofia politica:<br />

J. J. CHEVALLIER, Le grandi opere del pensiero politico, Il Mulino, Bologna, 1998 (due parti a<br />

scelta dello studente fra le quattro di cui è composto il volume); STRAUSS-CROPSEY,<br />

Storia del pensiero politico, Il Melangolo, Genova, 1990<br />

Due autori antichi e due moderni a scelta fra i seguenti. Antichi: Platone, Aristotele,<br />

Cicerone, Agostino, Tommaso, Marsilio; Moderni: Machiavelli, Hobbes, Locke, Rousseau,<br />

Kant<br />

B) Lettura di un classico:<br />

Platone, Leggi, i libri III, IV, V, VI; Aristotele, Politica, i primi tre libri; HEGEL, Filosofia<br />

del diritto, la Parte III (eticità); TOCQUEVILLE, La democrazia in America, il libro III (parti<br />

I, II, III); MARITAIN, L’uomo e lo Stato, i capp. I, III, IV, V<br />

Nota bene: Il programma per gli studenti che permangono nell’ordinamento quadriennale<br />

risulta dalla somma dei due moduli. La parte concernente la storia del pensiero politico<br />

e la lettura di un classico va concordata col docente.


178 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Modalità d’esame. Il colloquio d’esame si svolge normalmente in forma orale per accertare<br />

il grado di padronanza del programma e le capacità espositive dello studente. Modalità di<br />

frequenza. È consigliata la frequenza. Per i non frequentanti occorre concordare il programma<br />

col docente<br />

Docente Mario Ruggenini<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: ruggenin@unive.it<br />

I semestre<br />

Filosofia teoretica<br />

MARIO RUGGENINI, professore ordinario, direttore di progetti di ricerca nazionali, fa parte della direzione<br />

di “Filosofia e Teologia, del Comité d’honneur di “Alter”, dello Advisory Board di “New<br />

Studies in Phenomenology”; tiene conferenze e corsi in Italia e all’Estero. Scritti più recenti:<br />

L’esperienza del sacro nell’età della tecnica; Veritas e alétheia; La verità del discorso; Trascendenza del vero, verità<br />

dell’enigma; Il tempo della parola; La parola della responsabilità e il tempo dell’interpretazione; Possibilità e impossibilità<br />

della comunicazione; Hegel e il nichilismo; Die Welt der Anderen und das Raetsel des Ichs; Odsotni<br />

Bog (Il Dio assente); Il tragico della bellezza.<br />

Il corso è dedicato al rapporto tra “Filosofia e verità”(I modulo) e al “Conflitto delle verità”:<br />

”Polemos”, con la parola d’un frammento di Eraclito (II modulo). Si ripromette una<br />

riflessione sulla conflittualità delle esperienze di verità nel mondo contemporaneo.<br />

I Modulo<br />

Filosofia e verità. Dalla verità dell’essere alla verità del soggetto<br />

Il I modulo, di carattere propedeutico, introduce al problema della verità in filosofia in<br />

riferimento ad alcune concezioni dominanti in epoca greco-antica (Aristotele), cristianomedioevale<br />

(Tommaso d’Aquino), moderna (Kant e Hegel). Lo studente si avvia così<br />

all’esperienza delle complesse implicazioni del problema e delle variazioni decisive che<br />

differenziano le diverse epoche del pensiero, per portare alla luce - anche attraverso la discussione<br />

comune - le tracce che le concezioni tradizionali hanno lasciato nel nostro modo<br />

di pensare attuale e i problemi che esse ci pongono oggi.<br />

Bibliografia<br />

Le lezioni si baseranno su alcune pagine degli autori considerati che saranno indicate a<br />

lezione, in particolare: Aristotele, Metafisica (brevi riferimenti scelti); TOMMASO<br />

D’AQUINO, Summa Theologiae, I parte, Questione 16; I. KANT, Prolegomeni ad ogni metafisica<br />

futura, edizione Bruno Mondadori, passi scelti; G. W. F. HEGEL, Fenomenolgia dello<br />

spirito, Prefazione (pagine scelte); M. RUGGENINI, I fenomeni e le parole, Marietti, Genova,<br />

1992 (capitoli II, III, IX)<br />

Propedeuticità. Le istruzioni per il lavoro personale degli studenti sui testi saranno fornite<br />

a lezione, in particolare per quanto riguarda le richieste specifiche e aggiuntive per<br />

l’esame degli studenti che completano il quadriennio. I non frequentanti si rivolgeranno<br />

al docente nelle ore di ricevimento.<br />

II Modulo<br />

Polemos. Il conflitto delle verità<br />

1. Ripresa e approfondimento degli argomenti del I modulo; 2. confronti e conflitti tra<br />

le verità delle filosofie e quelle delle religioni, delle rivelazioni e delle fedi da esse ispirate,


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 179<br />

delle arti, dell’esistenza quotidiana; 3. i conflitti delle verità nelle tensioni dei giorni nostri<br />

tra pace e guerra.<br />

Bibliografia<br />

F. NIETZSCHE, La verità come volontà di potenza: passi scelti dalle opere; F. NIETZSCHE,<br />

”Viene il tempo in cui il conflitto per il dominio della terra verrà condotto in nome di dottrine filosofiche<br />

fondamentali.”(pagine scelte sul tema); M. HEIDEGGER, pagine su pace e guerra, da<br />

“Superamento della metafisica”, in “Saggi e discorsi”, Mursia, Milano; H. ARENDT, Sulla violenza<br />

(lettura facoltativa, obbligatoria per i quadriennalisti); M. RUGGENINI, Il Dio assente.<br />

La filosofia e l’esperienza del divino, Bruno Mondadori, Milano, 1996, cap.1, 2, 4 (per<br />

i quadriennalisti lettura integrale); M. RUGGENINI, Il tempo del discorso. Possibilità e impossibilità<br />

della comunicazione, in “La comunicazione”, Donzelli, Roma, 2003; M. RUGGENINI,<br />

Il discorso dell’altro. Ermeneutica della differenza, Il Saggiatore, Milano 1996 (solo per i quadriennalisti)<br />

Propedeuticità. Le precisazioni relative al lavoro personale sui testi, in particolare per i<br />

quadriennalisti, saranno fornite a lezione e nel ricevimento del docente, a cui si rinviano<br />

inoltre coloro che non possono frequentare.<br />

Docente Luciano <strong>Ca</strong>nepari<br />

Dipartimento di Scienze del linguaggio<br />

e-mail: canepari@unive.it<br />

II semestre<br />

Fonetica e fonologia<br />

Interessi professionali di LUCIANO CANEPARI: Fonetista: s’occupa alla descrizione della pronuncia e<br />

dell’intonazione “neutra” (e delle varianti regionali) dell’italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo<br />

e portoghese, nonché della pronuncia italiana degli stranieri. Ortologista: punta all’interpretazione<br />

fonica dei testi secondo i valori semantici e comunicativi. Trascrittore: ha impostato e fornito<br />

le trascrizioni fonetiche per alcuni noti dizionari d’italiano e di lingue straniere. Pubblicazioni<br />

recenti: Manuale di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999 (seconda ed. con 2 audiocassette);<br />

Dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2000; Manuale di fonetica, München, Lincom Europa,<br />

2003; Manuale di pronuncia, München, Lincom Europa, 2003.<br />

I Modulo<br />

Generalità<br />

Bibliografia<br />

L. CANEPARI, Manuale di fonetica, München, Lincom Europa, 2003: capp. 1-14<br />

Programma per studenti stranieri (o per chi abbia minor interesse per le lingue straniere):<br />

L. CANEPARI, Manuale di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, seconda edizione<br />

1999: capp. 1-8, compreso l’ascolto attento delle due audiocassette allegate<br />

II Modulo<br />

Applicazioni<br />

Bibliografia<br />

L. CANEPARI, Manuale di pronuncia, Lincom Europa, 2003: capp. 1-3 (con italiano e inglese),<br />

più un’altra lingua a scelta tra: francese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo, a-


180 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

rabo, cinese, giapponese, hindi, esperanto; più L. CANEPARI, Manuale di fonetica, München,<br />

Lincom Europa, 2003: una scelta personale dagli oltre 300 idiomi dati nei capp.<br />

15-23 (comprendenti anche decine di dialetti italiani e di lingue morte)<br />

Programma per studenti stranieri (o per chi abbia minor interesse per le lingue straniere):<br />

Ampliamenti - L. CANEPARI, Manuale di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, seconda<br />

edizione 1999: nuovamente i capp. 1-8 e i capp. 9-19, facendo una scelta personale<br />

di pronunce regionali (date nei capp. 9-15), più L. CANEPARI, Manuale di pronuncia,<br />

München, Lincom Europa, 2003: capp. 1-2 e 13 (con italiano ed esperanto)<br />

Nota Bene. Ricevimento: dopo le lezioni. Per appuntamenti: canepari@unive.it<br />

Fonti storiche della pratica musicale<br />

Docente David Bryant<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: www.cini.it<br />

e-mail: musica@cini.it<br />

I semestre<br />

DAVID BRYANT, il docente è attivo da anni sul campo della ricerca sulle fonti della storia della musica<br />

veneta del Rinascimento. È direttore editoriale della collana (edizione nazionale) delle opere<br />

complete di Andrea Gabrieli. Dirige il Cento di ricerca sulle fonti documentarie della vita musicale<br />

europea presso la Fondazione Giorgio Cini. Ha avviato gli studi sull’opera comica e sulla farsa in età<br />

pre-rossiniana i cui primi risultati sono stati pubblicati presso l’editore Olschki di Firenze (I vicini di<br />

Mozart). Ha pubblicato i manoscritti cinquecenteschi della <strong>Ca</strong>ttedrale di Treviso già perduti nel corso<br />

del bombardamento del 1944 e ripristinati con tecniche di restauro virtuale.<br />

Introduzione alla lettura critica e all’interpretazione delle fonti scritte della musica; introduzione<br />

all’uso integrato delle fonti ‘indirette’ - archivistiche, giornalistiche, trattatistiche<br />

ecc. - ai fini di una corretta lettura del testo musicale in ogni suo contestualizzazione.<br />

Problematiche storiografiche e metodi di studio della musica antica<br />

Nelle lezioni formali saranno affrontate le problematiche connesse con l’uso dei vari tipi<br />

di fonti ai fini della storia della musica. Si prevede, per le ultime settimane del corso, lo<br />

svolgimento di una o più ricerche di gruppo condotte in archivio sotto la guida diretta del<br />

docente. (L’argomento o gli argomenti della ricerca saranno definiti in base al numero e<br />

agli interessi specifici dei frequentanti il corso e alla disponibilità delle istituzioni ospiti.)<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia verrà fornita e discussa durante le lezioni.<br />

Modalità d’esame. Al fine della valutazione si richiedono: 1) la stesura di una scheda tecnica<br />

sulle nozioni storiografiche e metodologiche acquisite durante il corso; 2) una fattiva<br />

collaborazione al progetto di ricerca collettivo.<br />

Seminari e altre attività integrative. Due seminari tematici: sulla nozione di popolarizzazione;<br />

sul declino dei repertori.


Docente responsabile Paolo Biagi<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

sito web: www.harappa.com/rohri<br />

e-mail: pavelius@unive.it<br />

contratto integrativo di Geoarcheologia: Giovanni Boschian<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Paolo Biagi v. oltre Paletnologia.<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 181<br />

Geoarcheologia<br />

Il corso consiste in un approccio generale ai metodi impiegati nello studio di tutti gli elementi<br />

che rientrano nel quadro generale della geoarcheologia nella visuale più ampia del<br />

termine impiegato<br />

Geoarcheologia: generalità e metodi. Rapporti tra geologia ed Antropologia culturale<br />

Note storiche, Climi, orme del paesaggio e insediamenti, Ecologia ambientale ed umana,<br />

Sedimenti e processi sedimentari, Depositi archeologici, Interazione uomo-ambiente,<br />

Processi di formazione dei siti archeologici, Metodi di laboratorio applicati ai siti archeologici,<br />

Alcuni casi pratici di studio<br />

Bibliografia<br />

Appunti delle lezioni<br />

M. CREMASCHI, G. RODOLFI (a cura di), Il suolo. Pedologia nelle scienze della terra e nella<br />

valutazione del territorio. La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1995; M. CREMASCHI (a cura<br />

di), Manuale di geoarcheologia. Laterza, Bari, 2000; D. F. DINCAUZE, Environmental Archaeology,<br />

2000; F. RICCI LUCCHI, La scienza di Gaia. Ambienti e sistemi visti da un geologo. Zanichelli,<br />

Bologna, 1996. Principles and Practise. <strong>Ca</strong>mbridge University Press, <strong>Ca</strong>mbridge<br />

Propedeuticità. È consigliabile aver seguito un corso di geografico o geomorfologico ed<br />

uno di argomento paletnologico<br />

Docente Francesco Vallerani<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e.mail: francesco.vallerani@virgilio.it<br />

I semestre<br />

Geografia A (A-M)<br />

FRANCESCO VALLERANI (1954) si è formato presso il Dip.to di Geografia dell’<strong>Università</strong> di Padova.<br />

Dottorato di Ricerca in Geografia Storica e Pianificazione del Territorio presso l’<strong>Università</strong> di Pavia<br />

(1988). Specialità Post-dottorato a Padova sulla gestione dei paesaggi fluvio-lagunari (1991). Dal<br />

1993 al 1995 partecipa a un progetto europeo sul rapporto tra progetti idraulici e la formazione<br />

dell’idea di natura. Dal 1993 Professore a contratto di Geografia Umana presso lo IULM di Feltre.<br />

Dal 1999 al 2002 è Professore associato di Geografia Regionale all’<strong>Università</strong> Statale di Milano.<br />

Principali filoni di ricerca: turismo sostenibile, campagne post-produttive e risignificazione della<br />

ruralità, rapporto tra geografia e testi letterari e pittura, comunità anfibie e le economie alternative.


182 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Il corso affronta la distribuzione geografica dei sempre più diffusi problemi ambientali,<br />

con particolare riguardo ai vistosi contrasti e conflitti circa l’uso delle risorse, sia a scala<br />

planetaria che locale, dando inoltre ampio risalto all’evoluzione delle attitudini sociali e<br />

geoculturali. Allo studente è richiesta una competenza geografica di base acquisibile su un<br />

manuale a scelta di geografia generale della scuola secondaria, nonché capacità di lettura di<br />

un buon atlante.<br />

I Modulo<br />

Geografia e ambiente tra globale e locale<br />

Politiche ambientali e gestione del territorio. Rapporti tra luoghi geografici e identità<br />

locale.<br />

Bibliografia<br />

U. LEONE, Nuove politiche per l’ambiente, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 1999; D. MASSEY, P. JESS (a cura<br />

di), Luoghi, culture e globalizzazione, Torino, Utet, 2000<br />

I non frequentanti dovranno integrare con una lettura a scelta tra: A. ROY, La fine delle<br />

illusioni, Parma, Guanda, 1999; T. MERLIN, Sulla pelle viva, Sommacampagna (VR),<br />

Cierre, 1997<br />

II Modulo<br />

La pianura padana come spazio problema<br />

Evoluzione recente della Padania a seguito dell’espansione industriale e dell’agricoltura<br />

intensiva. Le modalità della urbanizzazione rurale e gli scenari futuri.<br />

Bibliografia<br />

E. TURRI, La megalopoli padana, Venezia, Marsilio, 2000; L. DAL POZZOLO (a cura di),<br />

Fuori città, senza campagna, Milano, Angeli, 2002<br />

Ai non frequentanti è assegnata la seguente lettura integrativa: P. RUMIZ, Secessione leggera,<br />

Roma, Editori Riuniti, 1997<br />

Modalità d’esame. Le prove d’esame del primo modulo si svolgeranno in forma scritta,<br />

quelle del secondo avranno forma orale.<br />

Docente Francesca De Meo<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

II semestre<br />

Geografia B (N-Z)<br />

FRANCESCA DE MEO è professore associato presso l’<strong>Università</strong> degli studi di Perugia. I suoi principali<br />

interessi di ricerca sono la didattica, la strutturazione dei curricula scolastici ed universitari,<br />

l’analisi diacronica di territori regionali, studi su aree montane per ipotesi di pianificazione. Monasteri,<br />

castelli, percorsi religiosi, la montagna appenninica sono temi della sua ricerca attuale.<br />

Lo studio dei rapporti di integrazione e interferenza fra uomo, spazi, ambienti in una<br />

sequenza diacronica permette di ottenere una quadro di riferimento per una autonoma<br />

analisi critica in una prospettiva di evoluzione e sviluppo. Il corso si articola in moduli.<br />

I Modulo<br />

La terra pianeta dell’uomo


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 183<br />

Lo stabilirsi e il mutare dei rapporti tra i gruppi umani e gli spazi terrestri verranno esaminati<br />

attraverso la geografia degli antichi e la cartografia, documento e strumento di<br />

conoscenza geografica; naturalmente gli aspetti fondamentali dei fenomeni del dinamismo<br />

naturale della superficie terrestre consentiranno di meglio comprendere tale lungo<br />

armonico e/o conflittuale dialogo.<br />

Bibliografia<br />

Un manuale a scelta di Geografia Generale per l’ultima classe del liceo (per es. Tarbuck;<br />

Bosellini; …) per i fenomeni naturali; P. PINCHEMEL, G. PINCHEMEL, Lo spazio<br />

antropico, Milano, Franco Angeli, per gli aspetti antropici.<br />

II Modulo<br />

Città e fenomeno urbano<br />

Il sorgere e il divenire della città nel processo di territorializzazione; antagonismo/sinergismo<br />

tra città e campagna; la diffusione della città; la città come luogo di incontro di culture<br />

sono i temi salienti che verranno trattati.<br />

Bibliografia<br />

M. RONCAYOLO, Storia e problemi della dimensione urbana, Milano, Einaudi; J. F. TROIN,<br />

Le Metropoli del Mediterraneo, Milano, Jaca Book; P. L. CERVELLATI, La città bella, Bologna,<br />

Il Mulino; F. GIOVENALE, Come leggere la città, Firenze, La Nuova Italia<br />

Docente Francesco Vallerani<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: francesco.vallerani@virgilio.it<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Francesco Vallerani v. sopra Geografia A.<br />

Geografia culturale<br />

Il corso considera le sedimentazioni geoculturali dell’entroterra veneto connesse alla<br />

firma paesaggistica palladiana. Il corso esamina inoltre le recenti e vistose modifiche del<br />

paesaggio ereditato a seguito del tumultuoso affermarsi del cosiddetto “miracolo economico”.<br />

Il Veneto dall’eredità culturale al miracolo economico<br />

L’entroterra veneto e l’evoluzione geostorica del paesaggio. La villa tra agricoltura, idrografia<br />

e neoplatonismo. Sviluppo economico e spreco di qualità territoriale. Opulenza diffusa<br />

e le “arcadie” popolari.<br />

Bibliografia<br />

D. COSGROVE, Il paesaggio palladiano, Sommacampagna (VR), Cierre, 2000; E. TURRI,<br />

Miracolo economico, Sommacampagna (VR), Cierre, 2000; F. VALLERANI, “Dal successo economico<br />

all’Arcadia urbanizzata. I nuovi paesaggi del Veneto”, in G. BALDAN ZENONI-<br />

POLITEO (a cura di), Paesaggio e paesaggi veneti, Milano, Guerini, 1999, pp. 145-160 (disponibile<br />

in biblioteca del Dipartimento di Studi Storici e presso la copisteria CEV in<br />

Corte Mazor, vicino a S. Sebastiano)


184 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Per i non frequentanti si richiede la seguente integrazione: B. ANASTASIA, G. CORO’,<br />

Evoluzione di un’economia regionale. Il Nordest dopo il successo, Portogruaro, Ediciclo, 1996,<br />

solo le pp. 221-311<br />

Propedeuticità. Vedi quanto indicato per il corso di Geografia A. Modalità d’esame. La prova<br />

d’esame si svolgerà in forma scritta<br />

Docente Giorgio Bartolomei<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: gf.bartolo@libero.it<br />

I semestre<br />

Geografia fisica<br />

GIORGIO BARTOLOMEI è stato docente di Rilevamento Geologico (a. a. 1967/1969) e di Geografia<br />

Fisica (a. a. 1969/1983) per i Corsi di Laurea in Scienze Geologiche e in Scienze Naturali<br />

dell’<strong>Università</strong> degli Studi di Ferrara, di Geologia e Sedimentologia Storica (a. a. 1983/1985) e di<br />

Geografia Fisica dall’a. a. 1985/86 ad oggi per la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’<strong>Università</strong> di Venezia.<br />

La sua attività scientifica si svolge nello studio dell’evoluzione paleo climatica, paleontologica<br />

e morfologica durante il Quaternario dei paesaggi italiani e con particolare riguardo a quelli veneti.<br />

Alcuni aspetti generali di Geografia Fisica.<br />

Bibliografia<br />

Un buon testo di Geografia dei Licei come: A. N. STRAHLER, Geografia Fisica. Ed. Piccin;<br />

B. ACCORDI, E. LUPIA PALMIERI, Il globo terrestre e la sua evoluzione. Zanichelli; P.<br />

FEDERICI, S. PIACENTE, Geografia Fisica. NIS. Nuova Italia Scientifica<br />

Per gli studenti che intendono seguire anche il corso di Paleontologia e Paleoecologia è<br />

utile il testo di: P. CASATI, F. PACE, Scienze della terra. Atmosfera, acqua, climi, suoli. Ed.<br />

Città Studi, Milano<br />

Per i non frequentanti si consiglia di contattare all’inizio del corso il docente.<br />

Modalità d’esame. Scritto: rispondere a cinque/sei domande. Orale per chi desidera migliorare<br />

il voto dello scritto. Modalità di frequenza. È consigliabile la frequenza per la presenza<br />

di esempi del Veneto.<br />

Docente Alessandro Gallo<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: alekos@unive.it<br />

II semestre<br />

Geografia politica ed economica<br />

ALESSANDRO GALLO si è laureato in Lettere presso l’<strong>Università</strong> “La Sapienza” di Roma. Le sue pubblicazioni<br />

principali vertono sui temi di geografia agraria, economica, politica, sociale e delle<br />

comunicazioni<br />

Il corso di Geografia politica ed economica si propone di fornire, da un lato, gli strumenti<br />

interpretativi spaziali connessi all’azione dei soggetti che operano nel campo della<br />

politica e dell’economia e, dall’altro, di analizzare alcuni casi concreti di instabilità geopolitica.


I Modulo<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 185<br />

Principi e fondamenti di geografia politica ed economica<br />

Il I modulo si propone di fornire gli strumenti necessari per interpretare le differenti e<br />

sempre più complesse realtà geopolitiche e geoeconomiche che formano il mosaico globale<br />

Bibliografia<br />

G. LIZZA, Geopolitica. Itinerari del potere, Torino, Utet, 2001. <strong>Ca</strong>pitoli 3-7 per i frequentanti.<br />

L’intero volume per i non frequentanti.<br />

II Modulo<br />

L’area post-sovietica nel contesto della nuova geopolitica dei rapporti Est-Ovest<br />

Il II modulo si propone di analizzare una delle aree che negli ultimi decenni hanno subìto<br />

profondi rivolgimenti capaci di modificare l’intero assetto nell’arco compreso tra il<br />

Baltico e il Medio Oriente<br />

Bibliografia<br />

V. KOLOSSOV (a cura di), La collocazione geopolitica della Russia. Rappresentazioni e realtà,<br />

Torino, Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli, 2001. I non frequentanti aggiungeranno:<br />

AA. VV., Il Grande Medio Oriente. Il nuovo arco dell’instabilità, Milano, Egea, 2002<br />

oppure E. DELL’AGNESE, E. SQUARCINA, Geopolitiche dei Balcani. Luoghi, narrazioni, percorsi,<br />

Milano, Unicopli, 2002<br />

Modalità d’esame. Per gli studenti frequentanti è prevista la possibilità di sostenere una<br />

prova scritta al termine del I modulo. Nota Bene. Il docente è a disposizione degli studenti<br />

che volessero affrontare specifiche tematiche di loro interesse. Seminari e altre attività integrative.<br />

È prevista un’attività seminariale che avrà per oggetto l’evoluzione del concetto di<br />

confine<br />

Docente Alessandro Gallo<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: alekos@unive.it<br />

I semestre<br />

Geografia sociale ed economica<br />

Per il curriculum del docente Alessandro Gallo v. sopra Geografia politica ed economica.<br />

Il corso di Geografia sociale ed economica si propone di fornire le metodologie e<br />

l’apparato teorico e concettuale necessario ad una interpretazione spaziale dei fenomeni<br />

sociali ed economici con particolare attenzione alle strutture che formano la rete dei servizi<br />

sociali.<br />

Principi e fondamenti dell’interpretazione e analisi del territorio<br />

I contenuti del corso comprendono le principali teorie relative all’interpretazione e<br />

all’analisi del territorio, un panorama storico dei differenti approcci alla lettura dei fenomeni<br />

sociali ed economici, gli elementi che compongono il complesso quadro geosociale<br />

attuale inserito nell’articolato contesto geoeconomico e geopolitico dei nostri giorni.


186 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Bibliografia<br />

A. VALLEGA, Geografia umana, Milano, Mursia, 1995 o edizione successiva<br />

Modalità d’esame. L’esame sarà sostenuto in forma orale.<br />

Docente Anna Marinetti<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: linda@unive.it<br />

I semestre<br />

Glottologia<br />

ANNA MARINETTI (1955). Professore ordinario di Glottologia; dal 1987 al 1990 presso l’<strong>Università</strong><br />

di Bari; dal 1990 presso l’<strong>Università</strong> di Venezia. Linee principali di ricerca: linguistica storica con<br />

particolare riferimento all’indeuropeistica; storiografia della linguistica; lingue dell’Italia preromana.<br />

Tra le pubblicazioni: Le iscrizioni sudpicene (1885); Ferdinand de Saussure: le leggende germaniche (1987);<br />

Venetico 1976-1996. Acquisizioni e prospettive (in Atti Conv. St. Etr. 1999, pp. 391-436); <strong>Ca</strong>ratteri e diffusione<br />

dell’alfabeto venetico (in Akeo 2002, pp. 39-54).<br />

Il corso è dedicato all’acquisizione delle basi per la conoscenza del linguaggio e delle<br />

lingue storico-naturali: le strutture costitutive del linguaggio, la classificazione delle lingue<br />

storico-naturali, l’analisi della variabilità linguistica in prospettiva storica.<br />

I Modulo<br />

Introduzione allo studio del linguaggio e delle lingue<br />

Nozioni di linguistica generale. La ‘storicizzazione’ del linguaggio: il mutamento linguistico<br />

(la varietà sociale; la varietà diacronica; contatti linguistici e interferenza). La classificazione<br />

delle lingue.<br />

Bibliografia<br />

G. BERRUTO, Corso elementare di linguistica generale, Torino, Utet, 1997; R. LAZZERONI (a<br />

cura di), Linguistica storica, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 1998<br />

II Modulo<br />

Metodi e applicazioni in linguistica storica<br />

La prospettiva diacronica del linguaggio: comparazione e ricostruzione (metodologia<br />

generale). Applicazione: l’indeuropeo; la storia della questione; le lingue indeuropee: il<br />

proto-indeuropeo ricostruito; la società e la cultura. Lettura e analisi di testi.<br />

Bibliografia<br />

F. VILLAR, Gli Indeuropei e le origini dell’Europa. Lingua e storia. Bologna, Il Mulino, 1997.<br />

Appunti e materiali dalle lezioni.<br />

Propedeuticità. Glottologia, I modulo.<br />

Modalità d’esame. L’esame del I modulo consiste in una verifica scritta; l’esame del II<br />

modulo si svolge in forma orale. Modalità di frequenza. Gli studenti che non frequentano<br />

devono concordare con il docente una integrazione al programma. Nota Bene. Il programma<br />

è rivolto agli studenti del nuovo ordinamento; per gli studenti iscritti al vecchio<br />

ordinamento (quadriennalisti) sono previste integrazioni rispetto al programma sopra descritto.<br />

Seminari e altre attività integrative. Eventuali attività integrative su argomenti attinenti<br />

al programma saranno proposte nel corso dello svolgimento delle lezioni.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 187<br />

Grammatica e storia della lingua greca<br />

Docente Alberto <strong>Ca</strong>merotto<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: alcam@unive.it<br />

I semestre<br />

ALBERTO CAMEROTTO è ricercatore di Letteratura greca presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia.<br />

Si è occupato dei problemi della formularità epica, delle tecniche e delle strategie della satira e della<br />

parodia nella letteratura greca. Le sue ricerche attualmente riguardano l’epica rapsodica e le sue<br />

strutture compositive. Tra le pubblicazioni: Analisi formulare della Batrachomyomachia. Formularità di<br />

un testo epico letterario, Lexis 9-10, 1992, 1-54; Hermes rhapsodos (Luc. I. tr. 6), Quad. Urb. n. s. 59,<br />

1998, 109-125; Le metamorfosi della parola. Studi sulla parodia in Luciano di Samosata, Pisa-Roma 1998;<br />

Aristeia. Azioni e tratti tematici dell’eroe in battaglia, Aevum Antiquum n. s. 1, 2001, 263-308; Le storie e i<br />

canti degli eroi, Quad. Urb. 2003.<br />

Il corso è dedicato alla lettura e all’analisi di testi della satira antica, affronta questioni di<br />

grammatica e di sintassi, problemi e metodologie della traduzione, con applicazioni sui<br />

testi in programma.<br />

Viaggi fantastici tra parodia e satira nella letteratura greca<br />

Luciano di Samosata, Storie vere<br />

Bibliografia<br />

LUCIANI Opera, vol. I, a cura di M. D. Macleod, Oxford, 1972; LUCIEN, Oeuvres. Tome<br />

II. Opuscules 11-20, a cura di J. Bompaire, Paris 1998; A. CAMEROTTO, Le metamorfosi<br />

della parola. Studi sulla parodia in Luciano di Samosata, Pisa-Roma 1998; V. CITTI, C. CA-<br />

SALI, L. FORT, O. FUÀ, Astrea. Corso di greco. Teoria, Sei, Torino, 2000<br />

Propedeuticità. Il corso svolge anche una funzione preparatoria alla prova scritta di greco,<br />

che deve essere sostenuta preliminarmente agli esami di Letteratura greca dei docenti E.<br />

Cingano e C. O. Pavese.<br />

Modalità d’esame. Prova orale. Tematiche trattate a lezione. Traduzione, analisi grammaticale<br />

e commento dei testi. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza regolare e continuativa.<br />

Nota Bene. Il docente è raggiungibile attraverso la posta elettronica all’indirizzo<br />

alcam@unive.it. Seminari e altre attività integrative. È prevista una attività seminariale, in relazione<br />

ai corsi di Letteratura greca.<br />

Docente Luca Morisi<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

Programma in via di definizione.<br />

Grammatica latina


188 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Docente Olga Visentini<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: olgav@tin.it<br />

II semestre<br />

Iconografia musicale<br />

A un corso generale dedicato alle metodologie di analisi e catalogazione delle immagini<br />

musicali è affiancato un corso di applicazione pratica di tali metodologie sul tema specifico<br />

della funzione e significato del simbolo nella musica dal Rinascimento al simbolismo.<br />

Dagli Emblemata al simbolismo: i ‘segni’ musicali. Analisi iconografica<br />

Studio dei simboli e delle allegorie della musica nell’arte figurativa e in relazione alle<br />

opere musicali (testi, linguaggio e notazione, strumenti musicali, scenografie).<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia insieme al materiale iconografico verrà fornita durante il corso.<br />

Modalità d’esame. L’esame è orale. Gli studenti che desiderano svolgere un programma<br />

personalizzato sono tenuti a concordare con il docente l’argomento entro la seconda settimana<br />

dall’inizio delle lezioni. Essi dovranno presentare una ricerca iconografica con un<br />

commento scritto. Modalità di frequenza. La frequenza è fortemente consigliata. Nota Bene.<br />

All’interno del tema del corso i frequentanti potranno scegliere di approfondire soltanto<br />

alcuni degli argomenti affrontati.<br />

Convenzione con l’Istituto di studi rinascimentali di Ferrara<br />

Docente Olga Visentini<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: olgav@tin.it<br />

II semestre<br />

Iconografia teatrale<br />

Il corso, oltre una parte generale dedicata alle metodologie di analisi delle immagini teatrali,<br />

concerne lo studio del ruolo dell’attore moderno, dalla sua nascita all’epoca di Diderot<br />

fino al teatro dell’attore e del mattatore ottocentesco, alla luce dell’evoluzione storica e<br />

sociale del teatro.<br />

Iconografia dell’attore moderno: l’evoluzione dell’immagine dell’attore da Lekain<br />

alla Duse<br />

Analisi storica del repertorio iconografico (ritratti d’attore, pitture sceniche, fotografie)<br />

concernente i principali attori tra Sette e Ottocento.<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia principale verrà indicata nel corso delle lezioni, insieme al materiale iconografico.<br />

Modalità d’esame. L’esame è orale. Gli studenti che desiderano svolgere un programma<br />

personalizzato sono tenuti a concordare con il docente l’argomento entro la seconda set-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 189<br />

timana dall’inizio delle lezioni. Essi dovranno presentare una ricerca iconografica con un<br />

commento scritto. Modalità di frequenza. La frequenza è fortemente consigliata. Nota Bene.<br />

All’interno del tema del corso i frequentanti potranno scegliere di approfondire alcune<br />

delle figure principali di attore che verranno analizzate.<br />

Docente Alberto <strong>Ca</strong>merotto<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: alcam@unive.it<br />

I semestre<br />

Introduzione alla poesia greca<br />

Per il curriculum del docente Alberto <strong>Ca</strong>merotto v. sopra Grammatica e storia della lingua greca.<br />

Il corso rappresenta una introduzione alla poesia greca, in particolare alle caratteristiche<br />

concrete della composizione poetica nella Grecia arcaica e classica, attraverso l’analisi delle<br />

strutture metriche e delle lingua dei generi poetici tradizionali.<br />

Lingua e metrica dei generi poetici della Grecia arcaica e classica<br />

Omero, Odissea XII<br />

Antologia di testi lirici.<br />

Bibliografia<br />

Testi: Omero, Odissea, Libri IX-XII, vol. III, a cura di A. HEUBECK, traduzione di G. A.<br />

PRIVITERA, Milano, 1983; F. FERRARI, La porta dei canti. Storia e antologia della lirica greca,<br />

Bologna, <strong>Ca</strong>ppelli, 2000. Letture consigliate: M. C. MARTINELLI, Gli strumenti del poeta.<br />

Elementi di metrica greca, Bologna, <strong>Ca</strong>ppelli, 1995; C. O. PAVESE, “Tipologia metrica greca”,<br />

in Problemi di metrica classica, Genova 1978, 49-74; M. VETTA, “Il simposio: la monodia<br />

e il giambo”, in Lo spazio letterario della Grecia antica. Volume I. La produzione e la<br />

circolazione del testo. Tomo I. La polis, Roma 1992, 177-218<br />

È consigliata, riguardo gli autori da tradurre, la conoscenza della storia della letteratura<br />

greca, da preparare su un buon manuale: A. LESKY, Storia della letteratura greca, Il Saggiatore;<br />

D. DEL CORNO, Letteratura greca, Principato; L. E. ROSSI, Letteratura greca, Le Monnier;<br />

G. GUIDORIZZI, Letteratura greca, Mondadori <strong>Università</strong>, o altri testi da concordare<br />

con il docente.<br />

Propedeuticità. Il corso è propedeutico e complementare ai corsi di Letteratura greca del<br />

triennio, ma serve anche come preparazione linguistica e metrica per i corsi di Letteratura<br />

greca e di Filologia greca del biennio.<br />

Modalità d’esame. Prova orale. Lettura metrica, traduzione, analisi linguistica, commento<br />

dei testi. Tematiche e nozioni di teoria e storia della letteratura. Modalità di frequenza. È<br />

consigliata la frequenza regolare al corso. Nota Bene. Il docente è raggiungibile attraverso<br />

la posta elettronica all’indirizzo alcam@unive.it. Seminari e altre attività integrative. È prevista,<br />

in relazione ai corsi di Letteratura greca, l’organizzazione di un seminario, che potrà<br />

svolgersi nell’arco di più moduli.


190 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Docente Alessandro <strong>Ca</strong>sellato<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: casellat@unive.it<br />

II semestre<br />

Introduzione alla storia contemporanea A<br />

ALESSANDRO CASELLATO (1971), laureato in Storia presso l’<strong>Università</strong> di Venezia, co-direttore<br />

dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della Marca trevigiana, fa<br />

parte della redazione della rivista “Venetica”. Tra le sue pubblicazioni: Una “piccola Russia”. Un quartiere<br />

popolare di Treviso tra fine Ottocento e secondo dopoguerra (Verona 1998), Venetismi. Diario di un gruppo<br />

di studio sul Veneto contemporaneo 1997-1999 (Verona 2000), I sestieri popolari, in Storia di Venezia.<br />

L’Ottocento e il Novecento, a cura di Stuart Woolf e Mario Isnenghi (Roma, 2002). Si occupa di storia<br />

veneta in età contemporanea e delle tematiche inerenti la memoria e l’uso pubblico della storia.<br />

L’introduzione generale alla storia contemporanea segue i grandi problemi e blocchi<br />

tematici della storia italiana, europea e mondiale. Il corso si avvale della collaborazione<br />

didattica dei docenti dell’area contemporaneistica del Dipartimento di Studi storici.<br />

Introduzione alla storia contemporanea. Il secondo Ottocento e il Novecento<br />

Le trasformazioni economiche, sociali e politiche nella seconda metà dell’Ottocento e<br />

nel Novecento, il nazionalismo, il fascismo e il nazismo, l’URSS, le due guerre mondiali,<br />

la guerra fredda e il terzo Mondo dopo il 1945.<br />

Bibliografia<br />

Un manuale universitario di storia contemporanea, a scelta dello studente.<br />

Propedeuticità. Il corso può sostituire il I modulo dell’insegnamento di Storia contemporanea.<br />

Modalità d’esame. Esame scritto; la verifica avrà luogo sugli appunti delle lezioni e sui fatti<br />

principali della Storia contemporanea appresi dal manuale. Chi non può frequentare<br />

concorderà programma e modalità d’esame con uno dei docenti titolari del corso di Storia<br />

contemporanea (Isnenghi, Petri). Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria. Nota<br />

Bene. Particolarmente raccomandato agli studenti che ritengano di non avere adeguate<br />

conoscenze di base della storia contemporanea.<br />

Docente Rolf Petri<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

I semestre<br />

Introduzione alla storia contemporanea B<br />

ROLF PETRI (1957) si è laureato a Marburg e ha conseguito il dottorato di ricerca all’Istituto universitario<br />

europeo di Firenze. Ha lavorato all’Istituto storico germanico di Roma e ha insegnato alle<br />

<strong>Università</strong> di Bielefeld e Halle in Germania prima di venire a Venezia. I suoi interessi di ricerca vertono<br />

sulla storia economica italiana ed europea nei secoli XIX e XX, sui processi di identificazione<br />

collettiva e territoriale (idea di ‘Heimat’, regioni di frontiera), e sulla storia europea e del concetto di<br />

‘Europa’. Ha curato Venedig. Ein politisches Reisebuch (1986) e, con M. G. Müller, Die Nationalisierung<br />

von Grenzen (2002). Monografie: Storia di Bolzano (1989), La frontiera industriale (1990), Von der Autarkie<br />

zum Wirtschaftswunder (2001) e Storia economica d’Italia 1918-1963 (2002).


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 191<br />

L’introduzione generale alla storia contemporanea segue i grandi problemi e blocchi<br />

tematici della storia italiana, europea e mondiale. Il corso si avvale della collaborazione<br />

didattica dei docenti dell’area contemporaneistica del Dipartimento di Studi storici.<br />

Introduzione alla storia contemporanea. L’Ottocento e il primo Novecento<br />

Le trasformazioni economiche, sociali e politiche nell’Ottocento e nel primo Novecento,<br />

le rivoluzioni, l’imperialismo, le guerre mondiali, il fascismo, le grandi potenze e le<br />

chiese cristiane.<br />

Bibliografia<br />

Un manuale universitario di storia contemporanea, a scelta dello studente.<br />

Propedeuticità. Il corso può sostituire il primo modulo dell’insegnamento di Storia contemporanea.<br />

Modalità d’esame. Esame scritto; la verifica avrà luogo sugli appunti delle lezioni e sui fatti<br />

principali della Storia contemporanea appresi dal manuale. Chi non può frequentare<br />

concorderà programma e modalità d’esame con uno dei docenti titolari del corso di Storia<br />

contemporanea (Isnenghi e Petri). Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria. Nota<br />

Bene. Particolarmente raccomandata agli studenti che ritengono di non avere adeguate<br />

conoscenze di base della storia contemporanea.<br />

Introduzione allo studio del latino A (A-C)<br />

Docente Alessandro Franzoi<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

I semestre<br />

ALESSANDRO FRANZOI insegna Letteratura latina a Venezia dal 1985. È autore di contributi sulla<br />

poesia pseudovirgiliana (edizione critica con commento della Copa, 1988), sull’elegia latina (Properzio<br />

1991, Ovidio 1993, 1996), sulla poesia priapea (edizione critica con commento del priapeo Quid<br />

hoc novi est?, 1998). Ultime pubblicazioni: Un poeta della tarda Latinità: Sulpicio Luperco Servasio, in<br />

“BstudL” 31, 2001, pp. 543-64; L’epistola a Flaviano: un saggio di tecnica compositiva di Avieno “minore”<br />

(AL 876 Riese), in “Lexis”, 19, 2001, pp. 289-300; Ausonio, Cupido messo in croce, introd., testo, trad.,<br />

commento a cura di A. Franzoi, Napoli 2002. Uscirà il prossimo settembre una traduzione con<br />

commento dei libri XV e XVI degli Annali di Tacito (ed. Pléiade, Einaudi).<br />

Elementi di linguistica sincronica e diacronica del latino; cenni sullo sviluppo storico<br />

della cultura e delle istituzioni di Roma fino alla fine dell’antichità; nozioni di lessico latino<br />

fondamentale, anche attraverso racconti di parole (res publica, ius, mos, fas, fides, pietas,<br />

religio, amicitia, etc.); cenni sul sistema letterario latino e sulla sua tradizione nelle epoche<br />

successive.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni, da integrare con:<br />

L. MONDIN, Introduzione allo studio del latino. Dispense del corso reperibili in formato<br />

pdf nel sito docente: http: //lettere2.unive.it/lmondin/<br />

Modalità d’esame. Test scritto.


192 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Introduzione allo studio del latino B (D-O)<br />

Docente Luca Mondin<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

sito web: http: //lettere2.unive.it/lmondin/<br />

e-mail: mondin@unive.it<br />

I semestre<br />

LUCA MONDIN (1961) si è occupato di critica testuale ed esegesi di poesia tardolatina (Ausonio) e di<br />

interpretazione della lirica oraziana. Gli attuali interessi di ricerca sono rivolti a Lucilio, ai <strong>Ca</strong>rmina<br />

Latina epigraphica e a problemi di linguistica del latino.<br />

Elementi di linguistica sincronica e diacronica del latino; cenni sullo sviluppo storico<br />

della cultura e delle istituzioni di Roma fino alla fine dell’antichità; nozioni di lessico latino<br />

fondamentale, anche attraverso racconti di parole (res publica, ius, mos, fas, fides, pietas,<br />

religio, amicitia, etc.); cenni sul sistema letterario latino e sulla sua tradizione nelle epoche<br />

successive.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni, da integrare con:<br />

L. MONDIN, Introduzione allo studio del latino. Dispense del corso reperibili in formato<br />

pdf nel sito docente: http: //lettere2.unive.it/lmondin/<br />

Modalità d’esame. Test scritto.<br />

Introduzione allo studio del latino C (P-Z)<br />

Docente Luca Morisi<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

Programma in via di definizione.<br />

Docente Gian <strong>Ca</strong>rlo Alessio<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

sito web: lettere2.unive.it/alessio<br />

e-mail: alessio@unive.it<br />

I semestre<br />

Istituzioni di filologia medievale<br />

Il corso introduce alla conoscenza dei veicoli attraverso i quali un testo medievale è<br />

giunto sino a noi e dei metodi e degli strumenti coi quali è possibile, quando sia necessario,<br />

restituire al testo il suo aspetto originario.<br />

Istituzioni di filologia medievale<br />

Concetto di Filologia. Il manoscritto e la stampa antica. L’analisi del manoscritto. La<br />

conservazione del testo: le biblioteche medievali. Come si ricerca un manoscritto (le bi-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 193<br />

blioteche moderne). Le lingue e le letterature dell’Italia medievale. Fondamenti di critica<br />

del testo: l’autografo; le copie non autografe.<br />

Bibliografia<br />

Dispense a cura del docente in distribuzione presso il Dipartimento di Italianistica e Filologia<br />

romanza oppure scaricabili dal sito Internet www.lettere2.unive.it/alessio<br />

Consigliata la lettura di: P.O. KRISTELLER, Quattro lezioni di filologia, Venezia, 2003.<br />

Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere la lettura di: L. CESARINI MARTI-<br />

NELLI, La filologia, Roma, Ed. Riuniti, 1984; P. O. KRISTELLER, Quattro lezioni di filologia,<br />

Venezia, 2003.<br />

Propedeuticità. È utile che il corso di Istituzioni di filologia medievale preceda quello di<br />

Istituzioni di filologia moderna<br />

Modalità d’esame. L’esame consiste in una prova scritta (2 ore) (prova scritta o orale a<br />

scelta dello studente nella sessione di recupero), mirante ad accertare la conoscenza dei<br />

contenuti del corso e costituita da una serie di domande, alcune obbligatorie, altre a scelta<br />

dello studente. Modalità di frequenza. Libera ma raccomandata. Seminari e altre attività integrative.<br />

I semestre. In collaborazione con gli insegnamenti di: Cultura e civiltà<br />

dell’Umanesimo e del Rinascimento; Filologia romanza. Medioevo e età contemporanea: La<br />

fortuna cinematografica del Medioevo e dell’Umanesimo. È prevista la proiezione di 4<br />

film. Soggetti e date da comunicarsi. Frequenza obbligatoria.<br />

Docente Saverio Bellomo<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: bellomo@unive.it<br />

II semestre<br />

Istituzioni di filologia moderna<br />

Per il curriculum del docente Saverio Bellomo v. sopra Filologia italiana.<br />

Problemi e metodologie relativi al restauro dei testi letterari italiani e alla loro resa<br />

editoriale<br />

Si illustreranno, accanto alle varie fasi dell’allestimento di una edizione critica, gli specifici<br />

aspetti connessi con i testi appartenenti alla letteratura italiana: dalla loro specifica<br />

modalità di diffusione, alla loro resa formale, alla problematica connessa con le varianti<br />

d’autore.<br />

Bibliografia<br />

A. STUSSI, Breve avviamento alla filologia italiana, Bologna, Il Mulino, 2002.<br />

Appunti e materiali distribuiti durante le lezioni.<br />

Bibliografia alternativa per gli studenti non frequentanti: A. BALDUINO, Manuale di filologia<br />

italiana, Firenze, Sansoni, 1989 (o edizioni successive).<br />

Modalità di frequenza. La frequenza è caldamente consigliata.


194 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Docente Ettore Cingano<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: willyboy@unive.it<br />

I semestre<br />

Istituzioni di letteratura greca<br />

ETTORE CINGANO ha studiato nelle università di Milano, Urbino, Londra e Amburgo. Le sue ricerche<br />

riguardano l’epica greca, la lirica arcaica da Stesicoro a Bacchilide, le fonti mitografiche e biografiche.<br />

Tra le sue pubblicazioni recenti: ‘La lirica corale’, in Storia della civiltà letteraria greca e latina I,<br />

diretta da I. Lana - E. V. Maltese, Torino 1998, 101-156; ‘Tradizioni su Tebe nell’epica e nella lirica<br />

greca arcaica’, in Presenza e funzione della città di Tebe nella cultura greca, a cura di P. Angeli Bernardini,<br />

Roma-Pisa 2000, 127-161; ‘I nomi dei Sette a Tebe e degli Epigoni nella tradizione epica, tragica, e<br />

iconografica’, in I Sette a Tebe. Dal mito alla letteratura, a cura di A. Aloni, E. Berardi, G. Besso, S.<br />

Cecchin, Bologna 2002, 27-62.<br />

Il corso è incentrato sulla trattazione di temi generali, introduttivi allo studio della cultura<br />

e della letteratura greca arcaica e classica in particolare, in una prospettiva che ne evidenzi<br />

i contatti con altre culture antiche e l’influsso sulla cultura europea.<br />

I contatti tra Grecia e Vicino Oriente. Distruzioni di città: Tebe e Troia tra epos e storia.<br />

Memoria, mito e tradizione - oralità e scrittura. Il bacino dell’Egeo e il Mediterraneo<br />

occidentale: per una geografia della letteratura greca arcaica. Oracoli, religione e letteratura:<br />

Delo e Delfi. Lo spazio della comunicazione poetica: feste, agoni, culti e simposii - i<br />

generi letterari arcaici. Committenza pubblica e privata: città e santuari; aristocrazie, tirannidi<br />

e monarchie. Atene, crogiuolo dell’Ellade: politica e organizzazione della cultura<br />

tra VI e V sec. a. C., da Solone alla guerra del Peloponneso. La nascita della tragedia - lo<br />

spazio teatrale: autore e pubblico. Nuovi centri di cultura: Alessandria e la formazione<br />

della biblioteca moderna.<br />

Bibliografia<br />

W. BURKERT, Da Omero ai Magi, Marsilio, 1999, cap. 1 ‘Tratti orientalizzanti in Omero’,<br />

3-34; F. MONTANARI, Introduzione a Omero, Sansoni 1992, capp. I-IV; VI, 1-53; 59-<br />

79; F. GRAF, Il mito in Grecia, Laterza 1987, capp. III-VII, 43-134; B. GENTILI, Poesia e<br />

pubblico nella Grecia antica, Laterza 1995, 1-10; M. VEGETTI (a cura di), L’esperienza religiosa<br />

antica (Introduzione alle culture antiche III), Bollati Boringhieri 1992, capp. 1 (M.<br />

Detienne, ’Il mito’); 3 (C. <strong>Ca</strong>lame, ‘La festa’); W. BURKERT, ‘La religione greca’, 3-13;<br />

29-51; 137-158; O. MURRAY, ‘La Grecia degli eroi: mito, storia, archeologia’, in I Greci<br />

2 I, a cura di S. Settis, Einaudi 1996, 173-188; W. RÖSLER, ‘Trasmissione culturale tra<br />

oralità e scrittura’, in I Greci 2 II, a cura di S. Settis, Einaudi 1997, 707-723; E. CINGA-<br />

NO, ‘Lirica corale’, in Storia della civiltà letteraria greca e latina I, a cura di I. Lana-E.V. Maltese,<br />

Utet 1998, 101-112; G. CERRI, ‘La tragedia’, in Lo spazio letterario della Grecia antica I<br />

1, Salerno Editrice 1992, 301-329; E. G. TURNER, ‘I libri nell’Atene del V e IV sec. a.<br />

C.’, in G. <strong>Ca</strong>vallo (a cura di), Libri, editori e pubblico nel mondo antico, Laterza 1975, 5-24<br />

(+ Introd. di G. <strong>Ca</strong>vallo)<br />

Letture in aggiunta per coloro che non hanno frequentato<br />

F. BERTOLINI, ‘Società di trasmissione orale: mito e folclore’, in Lo spazio letterario della<br />

Grecia antica I 1, Salerno Editrice, 1992, 47-75; L. E. ROSSI, ‘L’ideologia dell’oralità fino<br />

a Platone’, in Lo spazio letterario della Grecia antica I 1, Salerno Editrice, 1992, 77-106; M.<br />

DI MARCO, La tragedia greca, <strong>Ca</strong>rocci, 2000, 17-66; L. CANFORA, ‘La Biblioteca e il museo’,<br />

in Lo spazio letterario della Grecia antica I 2, Salerno Editrice, 1993, 1-29


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 195<br />

Modalità d’esame. La prova d’esame consiste in un questionario scritto, composto da domande<br />

brevi e domande estese, incentrate sull’argomento del corso e sulle indicazioni bibliografiche.<br />

Gli studenti impossibilitati a frequentare sosterranno un esame orale, portando<br />

una bibliografia aggiuntiva. Modalità di frequenza. Si consiglia la frequenza regolare e<br />

continuativa al corso. Nota Bene. Il modulo non prevede la conoscenza della lingua greca<br />

ed è destinato agli studenti di tutti gli indirizzi e Corsi di laurea. Il docente è raggiungibile<br />

attraverso la posta elettronica all’indirizzo willyboy@unive.it.<br />

Docente responsabile Tommaso Raso<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

sito web: www.italianoscritto.com<br />

e-mail: raso@unive.it<br />

contratto integrativo di Italiano professionale: Laura Besazza<br />

I semestre<br />

Per il curriculum del docente Tommaso Raso v. Linguistica italiana<br />

Italiano scritto A<br />

Il corso ha l’obiettivo di fornire le competenze fondamentali per la redazione di documenti<br />

scritti, dalla definizione della situazione comunicativa, alla progettazione, alla formulazione<br />

linguistica e alla revisione<br />

Servizio d’italiano scritto<br />

Argomenti: 1. Il testo e la situazione comunicativa: differenze tra scritto e parlato. 2. La<br />

gestione informativa e l’argomentazione. 3. Il riassunto e la gerarchia informativa. 4. La<br />

parafrasi e il linguaggio burocratico. 5. La schedatura e le note. 6. La bibliografia. 7. La gestione<br />

della documentazione. 8. I registri linguistici. 9. La lettera. 10. Una testualità professionale.<br />

Esercitazioni: 1. Riformulazione di un testo parlato in un testo scritto. 2. Redazione<br />

di un testo argomentativo senza documentazione. 3. Riassunto. 4. Parafrasi di un<br />

testo burocratico. 5. Esercitazione di schedatura. 6. Esercitazione sulla bibliografia. 7. Riassunto<br />

con cambio di taglio. 8. Progettazione di una tesina. 9. Redazione di una tesina.<br />

10. Redazione di due lettere con diverso registro<br />

Bibliografia<br />

F. BRUNI, G. ALFIERI, S. FORNASIERO, S. TAMIOZZO GOLDMANN, Manuale di scrittura e<br />

comunicazione, Zanichelli, Bologna, 1997.<br />

Modalità d’esame. L’esame sarà tenuto in forma scritta. Modalità di frequenza. La frequenza<br />

è fortemente consigliata. Nota Bene. Il corso è strutturato in modo da prevedere sempre<br />

una esercitazione. Ciò presuppone la frequenza di almeno due terzi delle lezioni.<br />

Docente responsabile Tommaso Raso<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

sito web: www.italianoscritto.com<br />

e-mail: raso@unive.it<br />

contratto integrativo di Italiano professionale: Alessio Cotugno<br />

I semestre<br />

Italiano scritto B


196 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Per il curriculum del docente Tommaso Raso v. Linguistica italiana.<br />

Il corso ha l’obiettivo di fornire le competenze fondamentali per la redazione di testi<br />

scritti, dalla definizione della situazione comunicativa, alla progettazione, alla formulazione<br />

linguistica e alla revisione<br />

Servizio d’italiano scritto<br />

Argomenti: Il testo e la situazione comunicativa: differenze fra scritto e parlato. 2. La gestione<br />

informativa e l’argomentazione. 3. Il riassunto e la gerarchia informativa. 4. La parafrasi<br />

e il linguaggio burocratico. 5. La schedatura e le note. 6. La bibliografia. 7. La gestione<br />

della documentazione. 8. I registri linguistici. 9. La lettera. 10. Una testualità professionale.<br />

Esercitazioni: 1. Riformulazione di un testo parlato in testo scritto. 2. Redazione<br />

di un testo argomentativo senza documentazione. 3. Riassunto. 4. Parafrasi di un testo<br />

burocratico. 5. Esercitazione di schedatura. 6. Esercitazione sulla bibliografia. 7. Riassunto<br />

con cambio di taglio. 8. Progettazione di una tesina. 9. Redazione di una tesina. 10. Redazione<br />

di due lettere con diverso registro.<br />

Bibliografia<br />

F. BRUNI, G. ALFIERI, S. FORNASIERO, S. TAMIOZZO GOLDMANN, Manuale di scrittura e<br />

comunicazione, Zanichelli, Bologna, 1997.<br />

Modalità d’esame. L’esame sarà tenuto in forma scritta. Modalità di frequenza. La frequenza<br />

è fortemente consigliata. Nota Bene. Il corso è strutturato in modo da prevedere sempre<br />

un’esercitazione. Ciò presuppone la frequenza di almeno due terzi delle lezioni.<br />

Docente responsabile Tommaso Raso<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

sito web: www.italianoscritto.com<br />

e-mail: raso@unive.it<br />

contratto integrativo di Italiano professionale: Arianna Scarpa<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Tommaso Raso v. Linguistica italiana.<br />

Italiano scritto C<br />

Obiettivo del corso è l’insegnamento delle competenze fondamentali per la redazione<br />

di testi scritti, dalla definizione della situazione comunicativa, alla progettazione, alla<br />

formulazione linguistica e alla revisione.<br />

Servizio d’italiano scritto<br />

Argomenti: 1. Il testo e la situazione comunicativa: differenze tra scritto e parlato. 2. La<br />

gestione informativa e l’argomentazione. 3. Il riassunto e la gerarchia informativa. 4. La<br />

parafrasi e il linguaggio burocratico. 5. La schedatura e le note. 6. La bibliografia. 7. La gestione<br />

della documentazione. 8. I registri linguistici. 9. La lettera. 10. Una testualità professionale.<br />

Esercitazioni: 1. Riformulazione di un testo parlato in testo scritto. 2. Redazione<br />

di un testo argomentativo senza documentazione. 3. Riassunto. 4. Parafrasi di un testo<br />

burocratico. 5. Esercitazione di schedatura. 6. Esercitazione sulla bibliografia. 7. Riassunto


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 197<br />

con cambio di taglio. 8. Progettazione di una tesina. 9. Redazione di una tesina. 10. Redazione<br />

di due lettere con diverso registro.<br />

Bibliografia<br />

F. BRUNI, G. ALFIERI, S. FORNASIERO, S. TAMIOZZO GOLDMANN, Manuale di scrittura e<br />

comunicazione, Zanichelli, Bologna, 1997.<br />

Modalità d’esame. L’esame sarà tenuto in forma scritta. Modalità di frequenza. La frequenza<br />

è fortemente consigliata. Nota Bene. Il corso è strutturato in modo da prevedere sempre<br />

un’esercitazione. Ciò presuppone la frequenza di almeno due terzi delle lezioni.<br />

Docente responsabile Tommaso Raso<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

sito web: www.italianoscritto.com<br />

e-mail: raso@unive.it<br />

contratto integrativo di Italiano professionale: Alessio Cotugno<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Tommaso Raso v. Linguistica italiana.<br />

Italiano scritto D<br />

L’obiettivo del corso è rafforzare la competenza linguistica dell’italiano, con particolare<br />

attenzione ai registri scritti. Si affronteranno pertanto i punti del sistema linguistico italiano<br />

in cui la competenza orale non garantisce necessariamente un’adeguata competenza<br />

nella scrittura<br />

La lingua dell’italiano scritto<br />

Argomenti: 1. La lingua del parlato e la lingua della scrittura. 2. L’ortografia: punti critici<br />

nella grafia dell’italiano; l’uso delle maiuscole. 3. L’interpunzione: le funzioni della virgola<br />

e i più frequenti usi errati; la funzione dei due punti e del punto e virgola; l’uso del<br />

punto esclamativo, dei puntini sospensivi e delle virgolette. 4. La sintassi: l’analisi logica e<br />

l’ordine delle parole; l’analisi del periodo. 5. La sintassi: le reggenze di aggettivi e verbi;<br />

l’uso dei modi verbali. 6. La sintassi: discorso diretto e discorso indiretto. 7. Il lessico: i<br />

registri; parole generiche e parole specifiche. 8. Il lessico: i registri; parole comuni e termini<br />

tecnici; lessico informale e formale. 9. Il testo: analisi di testi con difetti appartenenti<br />

ai vari livelli di analisi. 10. Il testo: l’organizzazione complessiva del testo. Esercitazioni: 1.<br />

Individuazione degli elementi linguistici non adatti alla scrittura. 2. Individuazione e correzione<br />

di usi ortografici scorretti. 3. Gli usi interpuntivi. 4. Ripristinare l’ordine non<br />

marcato a partire da un ordine marcato. 5. Inserire la reggenza corretta; inserire il modo e<br />

il tempo corretti. 6. Trasposizione dal discorso diretto al discorso indiretto e viceversa. 7.<br />

Sostituire le perifrasi con un termine appropriato; sostituire una parola generica con una<br />

parola specifica. 8. Sostituire una parola comune con il termine tecnico; sostituire una parola<br />

di registro informale con una di registro formale. 9. Riscrittura in italiano standard di<br />

un testo di italiano popolare. 10. Redazione di un testo in registro formale.<br />

Bibliografia<br />

Una buona grammatica dell’italiano


198 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Modalità d’esame. L’esame sarà tenuto in forma scritta. Modalità di frequenza. La frequenza<br />

è obbligatoria. Nota Bene. Il corso è strutturato in modo da comprendere sempre<br />

un’esercitazione.<br />

Docente responsabile Tommaso Raso<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

sito web: www.italianoscritto.com<br />

e-mail: raso@unive.it<br />

contratto integrativo di Italiano scritto di base: Arianna Da Pieve<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Tommaso Raso v. Linguistica italiana.<br />

Italiano scritto E<br />

Obiettivo del corso è fornire le competenze fondamentali per la redazione di testi scritti,<br />

dalla definizione della situazione comunicativa, alla progettazione, alla formulazione<br />

linguistica e alla revisione.<br />

Servizio d’italiano scritto<br />

Argomenti: 1. Il testo e la situazione comunicativa: differenze tra scritto e parlato. 2. La<br />

gestione informativa e l’argomentazione. 3. Il riassunto e la gerarchia informativa. 4. La<br />

parafrasi e il linguaggio burocratico. 5. La schedatura e le note. 6. La bibliografia. 7. La gestione<br />

della documentazione. 8. I registri linguistici. 9. La lettera. 10. Una testualità professionale.<br />

Esercitazioni: 1. Riformulazione di un testo parlato in testo scritto. 2. Redazione<br />

di un testo argomentativo senza documentazione. 3. Riassunto. 4. Parafrasi di un testo<br />

burocratico. 5. Esercitazione di schedatura. 6. Esercitazione sulla bibliografia. 7. Riassunto<br />

con cambio di taglio. 8. Progettazione di una tesina. 9. Redazione di una tesina. 10. Redazione<br />

di due lettere con diverso registro.<br />

Bibliografia<br />

F. BRUNI, G. ALFIERI, S. FORNASIERO, S. TAMIOZZO GOLDMANN, Manuale di scrittura e<br />

comunicazione, Zanichelli, Bologna, 1997.<br />

Modalità d’esame. L’esame sarà tenuto in forma scritta. Modalità di frequenza. La frequenza<br />

è fortemente consigliata. Nota Bene. Il corso è strutturato in modo da prevedere sempre<br />

un’esercitazione. Ciò rende necessaria la frequenza di almeno due terzi delle lezioni.<br />

Docente Giovanni Dore<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: dore@unive.it<br />

I e II semestre<br />

Laboratorio demo-etno-antropologico<br />

Per il curriculum di Giovanni Dore v. sopra Antropologia Culturale.<br />

Verranno organizzate le attività didattiche integrative per l’area antropologica ed etnolinguistica:<br />

conferenze, seminari, convegni, cicli brevi di lezione, brevi rilevazioni sul


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 199<br />

campo. La partecipazione alle attività del laboratorio comporta l’acquisizione di crediti didattici<br />

e di tirocinio.<br />

Nota bene. Gli studenti interessati sono pregati di mettersi in contatto col docente dore@unive.it<br />

o col LEAR Laboratorio etno-antropologico di formazione e ricerca (lear@unive.it)<br />

e riceveranno informazioni regolari sulle attività programmate. Modalità<br />

d’esame. Valutazione delle attività svolte.<br />

Laboratorio di analisi geosociale del territorio<br />

Docente Alessandro Gallo<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: alekos@unive.it<br />

I semestre<br />

Per il curriculum del docente Alessandro Gallo v. sopra Geografia politica ed economica.<br />

Il Laboratorio di analisi geosociale del territorio si connota per un approccio alla realtà<br />

dei servizi sociali che ne evidenzi le connessioni e le interdipendenze che si stabiliscono<br />

con il contesto territoriale nel quale si localizzano.<br />

Servizi sociali e analisi geosociale del territorio<br />

L’attività di laboratorio si svolgerà attraverso una ricerca sul campo che avrà come fine,<br />

in prima battuta, l’analisi, all’interno di quadri di riferimento a differente scala geografica,<br />

degli elementi che compongono la trama della struttura di alcuni servizi sociali. A ciò seguirà<br />

una contestualizzazione all’interno dei diversi territori entro cui tali strutture sono<br />

localizzate e, terzo ed ultimo livello, la redazione di un lavoro che potrà essere anche di<br />

tipo cartografico che definisca differenti insiemi geosociali.<br />

Bibliografia<br />

Nel corso dello svolgimento del Laboratorio saranno fornite le indicazioni bibliografiche<br />

e cartografiche necessarie allo svolgimento della ricerca.<br />

Modalità d’esame. L’esame consiste nella redazione di un documento che sintetizzi i risultati<br />

del lavoro svolto.<br />

Laboratorio di disagio psichico e marginalità sociale<br />

Docente Ada <strong>Ca</strong>mpolucci<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

I semestre<br />

Laureata in Pedagogia, iscritta agli Albi professionali degli Assistenti Sociali e degli Psicologi, ADA<br />

CAMPOLUCCI ha prestato servizio presso il Ministero della Pubblica Istruzione ed è attualmente<br />

Assistente Sociale coordinatore e vice-direttore dell’Ufficio di Servizio sociale presso il Tribunale<br />

per i minorenni di Venezia. Ha collaborato, in qualità di Esercitatore della materia, agli insegnamenti<br />

di Psicologia sociale, Teorie della personalità e Criminologia della Facoltà di Psicologia<br />

dell’<strong>Università</strong> di Padova. Ha al suo attivo numerose partecipazioni a convegni, corsi di formazione,<br />

e alcuni saggi in materia di Servizio Sociale in ambito penale, tra i quali Juvenile Justice in Italy (1992).


200 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Il Servizio sociale nel contesto legislativo a valenza penale tra pratica quotidiana e<br />

principi deontologici.<br />

Saranno approfonditi alcuni aspetti dell’azione professionale dell’A.S. attraverso l’analisi<br />

della documentazione di Servizio sociale, in particolare di alcune relazioni psico-sociali in<br />

materia penale. La lettura delle storie personali, attraverso la rivisitazione dell’esperienza<br />

individuale e l’analisi dei contesti sociali e istituzionali, costituirà il punto di partenza per<br />

la valutazione e la presa in carico degli stati di disagio esistenziale e di emarginazione sociale.<br />

Docente Alberto <strong>Ca</strong>merotto<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: alcam@unive.it<br />

I e II semestre<br />

Laboratorio di greco<br />

Per il curriculum del docente Alberto <strong>Ca</strong>merotto v. sopra Grammatica e storia della lingua greca.<br />

Il corso del laboratorio linguistico di greco è rivolto agli studenti che non hanno frequentato<br />

il Liceo classico e desiderano acquisire una conoscenza adeguata della lingua<br />

greca antica per lo studio delle letterature classiche, della filosofia, dell’archeologia e della<br />

storia antica.<br />

Corso di Lingua greca (“Greco zero”)<br />

Il corso è articolato in due parti ed è costituito da lezioni frontali sugli argomenti della<br />

grammatica, con esercizi di lettura e di traduzione dal greco e in greco, esercizi e prove in<br />

itinere di verifica e di applicazione delle norme linguistiche. Accanto alla frequenza dei<br />

corsi è previsto un lavoro individuale progressivo e continuativo sugli argomenti svolti.<br />

Corso di lingua greca. I parte. Docente Alberto Furlanetto.<br />

Studio della fonetica, della morfologia e della sintassi della lingua greca, primo approccio<br />

a testi semplici, con esercizi di traduzione (4 ore settimanali per i due moduli del primo<br />

semestre, per 40 ore complessive).<br />

La prima parte del corso si conclude con un test sugli argomenti della grammatica trattati<br />

a lezione e con una breve prova di traduzione di un brano elementare. Le competenze<br />

acquisite permettono l’accesso alla II parte del corso.<br />

Corso di lingua greca. II parte. Docente Alberto <strong>Ca</strong>merotto.<br />

Completamento della morfologia e della sintassi della lingua greca. Lettura, analisi<br />

grammaticale e traduzione di brani antologici di autori vari (4 ore settimanali per i due<br />

moduli del secondo semestre, per 40 ore complessive).<br />

Obiettivi. L’obiettivo del corso, che deve essere frequentato integralmente, è di fornire<br />

agli studenti le competenze necessarie per la lettura e la prima interpretazione autonoma<br />

dei testi della letteratura greca e la successiva frequenza dei corsi nell’ordine consigliato<br />

per gradi di difficoltà: Grammatica e storia della lingua greca, Introduzione alla poesia<br />

greca, Letteratura greca A e B, Filologia greca.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 201<br />

Bibliografia<br />

V. CITTI, C. CASALI, L. FORT, O. FUÀ, Astrea. Corso di greco. Teoria. Esercizi (2 voll.), Sei,<br />

Torino, 2000.<br />

Modalità d’esame. A conclusione del corso si svolgerà un esame finale per la verifica delle<br />

competenze acquisite (test scritto sugli argomenti della grammatica e traduzione di un<br />

breve brano d’autore). La frequenza dell’intero corso nelle sue due parti e il superamento<br />

dell’esame finale comportano l’acquisizione di 4 CFU del tipo Altre attività formative. Modalità<br />

di frequenza. È consigliata la frequenza regolare e continuativa. Nota Bene. Il docente è<br />

raggiungibile attraverso la posta elettronica all’indirizzo alcam@unive.it.<br />

Docente responsabile Alessandro Franzoi<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

Docenti Lorenzo Fort, Giancarlo Scarpa<br />

I e II semestre<br />

Laboratorio di latino<br />

Per il curriculum del docente Alessandro Franzoi v. Introduzione allo studio del latino A (A-C).<br />

Questo servizio è indirizzato agli studenti: a) sprovvisti delle competenze linguistiche<br />

richieste dal Modulo II di Letteratura latina (vedi sotto questa voce); b) che vogliano approfondire<br />

le proprie conoscenze di latino; c) che debbano sostenere la prova di Latino scritto<br />

di vecchio ordinamento.<br />

a) Corso di “Latino 0” (produttivo di 4 CFU del tipo Altre attività formative): due corsi paralleli<br />

di 60 ore ciascuno nel I semestre.<br />

L’obiettivo è far acquisire le competenze di base agli studenti che dovranno seguire gli<br />

insegnamenti di Latino, per i quali è indispensabile saper riconoscere almeno le strutture<br />

fondamentali della lingua. Contenuti: studio della morfologia e analisi dei principali costrutti<br />

sintattici, finalizzato alla traduzione di testi moderatamente impegnativi.<br />

b) Corso di “Latino 1” (produttivo di 4 CFU del tipo Altre attività formative): un corso di<br />

20 + 20 = 40 ore nel II semestre.<br />

Il corso mira a completare e a rafforzare le conoscenze e le competenze acquisite con la<br />

frequenza al corso di I livello o nell’arco della carriera scolastica degli studenti. Contenuti:<br />

studio dei principali argomenti della sintassi dei casi e completamento dell’analisi della<br />

sintassi del verbo e del periodo; elementi di prosodia e metrica (esametro dattilico e distico<br />

elegiaco); esercizio di traduzione di brani antologici d’autore. Congruo numero di ore<br />

sarà dedicato alle esercitazioni utili per la prova di Latino scritto contemplata dal vecchio<br />

ordinamento.<br />

Bibliografia<br />

Il materiale didattico sarà indicato e/o fornito a cura dei docenti durante lo svolgimento<br />

dei corsi.<br />

Modalità d’esame. I corsi di “Latino 0” e di “Latino 1” prevedono un test d’ingresso; prove<br />

in itinere di monitoraggio della “risposta” degli studenti ai contenuti didattici; un test conclusivo<br />

per la valutazione delle competenze acquisite e, in caso di esito positivo,<br />

l’accreditamento dell’attività svolta.


202 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Laboratorio di produzione e promozione di comunità<br />

Docente Adriana Nannicini<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: anan@planet.it<br />

I semestre<br />

ADRIANA NANNICINI, laureata in filosofia. Esperta di formazione, ricerca e consulenza alla progettazione<br />

e all’organizzazione nel campo delle organizzazioni lavorative, in modo particolare nei servizi<br />

pubblici e privati. Collabora con Studio APS di Milano. Consulenza pluriennale alla Scuola di<br />

formazione per il personale della Giustizia Minorile. Consulente presso il Provveditorato Regionale<br />

DAP della Regione Lombardia, Ministero della Giustizia. <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>ttolica del Sacro Cuore Milano.<br />

Coordinatore dei tutors delle EPG del triennio (Esperienze Pratiche Guidate) della Facoltà di<br />

Psicologia - coordinamento di un servizio d’innovazione didattica. Docente - Corsi di perfezionamento<br />

universitario per Consulenti dell’Orientamento.<br />

Cruciale risulta nel lavoro sociale dar spazio a pratiche di ascolto delle esigenze, anche<br />

contrastanti provenienti dal territorio, abitato da comunità che cercano di rinnovare patti<br />

di cittadinanza, mentre nell’allentarsi dei legami sociali i singoli cercano di rinnovare vicinanze<br />

comunitarie.<br />

A chi opera nel lavoro sociale - inteso nelle sue accezioni più ampie e nel caso del laboratorio<br />

in particolare come competenza professionale- viene richiesto di saper sostare e<br />

saper agire in quella zona caratterizzata dall’ambivalenza brevemente richiamata.<br />

Agli operatori sociali è infatti richiesta la consapevolezza nel transitare sul crinale tra rischio<br />

e utopia, di partecipare attivamente alla costruzione di contesti sociali in cui sia possibile<br />

per i singoli, i gruppi, le microsituazioni, intessute spesso da parziali e provvisorie<br />

appartenenze, fare esperienza di partecipazione e di gestione comune e condivisa. A questa<br />

difficile e sfidante esperienza, al contempo culturale e professionalizzante, è rivolto il<br />

laboratorio. Nel laboratorio ci si propone di attivare esperienze di sperimentazione e applicazione<br />

di strumenti, metodologie, collegate all’intervento con le comunità sociali. Saranno<br />

presentate varie situazioni e altre saranno oggetto di specifiche esplorazioni degli<br />

studenti.<br />

Laboratorio di relazioni interculturali e tra i popoli<br />

Docente Marina Bianchi<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

I semestre<br />

MARINA BIANCHI (Milano, 1947), laurea in Scienze politiche <strong>Università</strong> degli Studi di Milano.<br />

Formazione come formatrice presso lo Studio analisi psicosociologica di Milano. Ricercatrice sui<br />

temi del Welfare State, servizi, condizione femminile (GRIFF di Milano); dal 1983 ricercatrice e docente<br />

presso l’<strong>Università</strong> di Trento, Facoltà di Sociologia (Politica sociale, Sociologia delle relazioni<br />

etniche). Docente delle stesse materie alla Fachhochschule für Sozialwesen di Bielefeld e di Sociologia<br />

alla Libera <strong>Università</strong> di Bolzano, Facoltà di scienze della formazione. 1993-94 in aspettativa<br />

come Direttrice di Dipartimento presso la Provincia autonoma di Bolzano. Attuali temi di ricerca:<br />

educazione e sviluppo, applicazione dei diritti umani e minoranze, comunità di convivenza e stili di<br />

vita alternativi, rifugiati/e. Membro attivo, come esperta, della Consulta provinciale dei servizi sociali<br />

della Prov. Aut. di Bolzano dal 1999. Pubblicazioni: con M. Nicolini, L’educazione non-formale


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 203<br />

in Ecuador, Video <strong>Università</strong> di Trento, 1997; AA. VV. Raccomandazioni per l’istituzione del Corso di Diploma<br />

universitario in Servizio sociale, Rip. Servizio sociale, Provincia Aut. di Bolzano, 1999; Le politiche<br />

per la famiglia nella Provincia aut. di Bolzano, (in corso di pubblicazione)<br />

Programma in via di definizione.<br />

Docente responsabile Riccardo Ridi<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

sito web: http: //lettere2.unive.it/ridi<br />

e-mail: ridi@unive.it<br />

contratto integrativo di Legislazione bibliotecaria: Fausto Rosa<br />

e-mail: fausto.rosa@sistemabibliotecarioabano.it<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Riccardo Ridi v. sopra Biblioteconomia.<br />

Legislazione bibliotecaria<br />

FAUSTO ROSA è Direttore del Consorzio per il Sistema Bibliotecario di Abano Terme (Padova),<br />

ente di coordinamento e servizio cui sono associate trenta biblioteche comunali della fascia centrale<br />

della provincia padovana. È esperto nel settore delle autonomie locali e dei servizi pubblici.<br />

Stato, Regioni, Autonomie locali: competenze e funzioni in campo bibliotecario<br />

1. Riferimenti normativi per tipologia di biblioteche: statali, universitarie, scolastiche, di<br />

ente locale e private. 2. La biblioteca servizio pubblico locale: gestione; regolamenti; carta<br />

dei servizi.<br />

Bibliografia<br />

Dispensa del corso, a cura di Fausto Rosa. 2003<br />

F. ROSA (a cura), La biblioteca servizio pubblico locale. Bergamo, CEL, 1995, pp. 41-100; P.<br />

TRANIELLO, Legislazione delle biblioteche in Italia. Roma, <strong>Ca</strong>rocci Editore, 1999; P. TRA-<br />

NIELLO, Storia delle biblioteche in Italia. Dall’Unità ad oggi. Bologna, Il Mulino, 2002, pp.<br />

269-335; D. D’ALESSANDRO, Il codice delle biblioteche. Milano, Editrice Bibliografica,<br />

2002.<br />

In aggiunta per i non frequentanti: N. AGOSTINI, La gestione della biblioteca di ente locale.<br />

Milano, Editrice Bibliografica, 2002. pp. 1 - 98.<br />

Modalità d’esame. Prova scritta. Modalità di frequenza. La frequenza non è obbligatoria. Per<br />

i non frequentanti è prevista bibliografia aggiuntiva. Nota Bene. Per contatti con il docente<br />

Fausto Rosa: fausto.rosa@sistemabibliotecarioabano.it oppure ufficio 049.8602506.<br />

Legislazione dei beni culturali<br />

Docente Giovanni Boldon Zanetti<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

II semestre<br />

Elementi di diritto pubblico e privato. I beni culturali e le attività culturali.<br />

L’individuazione dei beni. I beni immateriali: il diritto d’autore. I beni culturali di interes-


204 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

se religioso. Tutela e valorizzazione: le funzioni, i soggetti.. La tutela indiretta.<br />

L’espropriazione. La circolazione dei beni culturali. I beni demaniali e l’alienazione del<br />

patrimonio pubblico. Il restauro. La ricerca e i ritrovamenti archeologici. Beni librari e<br />

archivistici. Beni paesaggistici e ambientali. Il vincolo ambientale. La tutela penale dei beni<br />

culturali e ambientali.<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia d’esame sarà indicata dal docente, all’inizio del corso, con comunicazione<br />

a lezione nonché tramite l’affissione di apposito avviso.<br />

C. BARBATI, M. CAMMELLI, G. SIULLO, Il diritto dei beni culturali, Bologna, Il Mulino,<br />

2003; G. CAIA (a cura di), Il testo unico sui beni culturali e ambientali, Milano, Giuffrè, 2000;<br />

M. CAMMELLI, Commento al testo unico sui beni culturali e ambientali, Bologna, Il Mulino,<br />

2000; W. CORTESE, I beni culturali e ambientali, Padova, Cedam, 2002.<br />

Legislazione internazionale e comparata<br />

dei beni culturali<br />

Docente Maddalena Mazzoleni<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

II semestre<br />

Il corso ha l’obiettivo di analizzare come si integrano ed intrecciano i sistemi di protezione<br />

e tutela dei beni culturali ed ambientali dei singoli Stati nazionali con gli strumenti<br />

elaborati a livello comunitario e internazionale, con particolare riguardo ad alcune esperienze<br />

straniere qualificate<br />

Legislazione internazionale e comparata dei beni culturali e ambientali<br />

Convenzioni internazionali in materia di beni culturali ed ambientali; disciplina italiana<br />

della circolazione dei beni culturali; politica culturale comunitaria; protezione e disciplina<br />

dei beni culturali in alcune esperienze straniere<br />

Bibliografia<br />

Si consiglia la preparazione dell’esame sul testo:<br />

M. MAZZOLENI, La tutela dei beni culturali nel diritto internazionale e comparato, <strong>Ca</strong>foscarina,<br />

2002.<br />

In alternativa, si consiglia la preparazione dell’esame sul testo di M. CAMMELLI, La nuova<br />

disciplina dei beni culturali e ambientali, Il Mulino, 2001, commento agli artt. 65-84; art.<br />

123; art. 136-137; al testo vanno aggiunte le dispense disponibili in copisteria S. Sebastiano<br />

contenenti alcuni articoli di dottrina sulla legislazione comparata<br />

Modalità d’esame. l’esame si svolge, di regola, in forma orale<br />

Docente Anna Maria Boschetti<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: aboschet@unive.it<br />

II semestre<br />

Letteratura francese


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 205<br />

ANNA BOSCHETTI è professore associato di letteratura francese; insegna a Venezia dal 1988. Si interessa<br />

a questioni di teoria e di metodo riguardanti tutti gli aspetti del processo di genesi e consumo<br />

dei prodotti culturali. Temi specifici: rapporti tra forme letterarie e struttura dello spazio sociale<br />

nazionale e transnazionale (campo del potere, campo intellettuale, insegnamento, riviste, media,<br />

mercato, editoria). Tra i suoi lavori: Sartre et les “Temps modernes”, Minuit, 1985; Le mythe du grand<br />

intellectuel, in Grand Atlas Universalis des littératures, 1990; Légitimité littéraire et stratégies éditoriales, in Histoire<br />

de l’édition française, vol. IV, 1986; La poésie partout. Apollinaire, homme-époque, Paris, Seuil, 2001;<br />

La Rivoluzione simbolica di Pierre Bourdieu, Marsilio, 2003.<br />

I corsi si rivolgono a studenti di tutti i corsi di laurea, poiché riguardano, in generale, i<br />

processi della produzione artistica e culturale, della circolazione, del consumo e della consacrazione<br />

delle opere, nonché le questioni teoriche e di metodo poste dallo studio di<br />

questi fenomeni.<br />

I Modulo<br />

Introduzione all’opera di Pierre Bourdieu<br />

Pierre Bourdieu è riconosciuto internazionalmente come una delle più importanti figure<br />

del pensiero contemporaneo. Si presenterà la sua traiettoria, ricostruendone il contesto<br />

(mezzo secolo di storia intellettuale), sottolineando le nuove prospettive e acquisizioni<br />

che lo studio dei fenomeni culturali deve alla teoria di Bourdieu, ai suoi lavori e a quelli<br />

degli altri ricercatori che si ispirano al modo di pensare proposto dalla sua opera.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni; A. BOSCHETTI, La Rivoluzione simbolica di Pierre Bourdieu, Venezia,<br />

Marsilio, 2003 (fino a p. 117); P. BOURDIEU, Questions de sociologie, Minuit, 1980, e altri<br />

testi, indicati all’inizio del corso, da cui si sceglieranno, con la docente, un centinaio di<br />

pagine, secondo gli interessi.<br />

I testi necessari per la preparazione (a parte le opere in volume che si possono acquistare<br />

o reperire presso la biblioteca del dipartimento) saranno raccolti in dossier disponibili<br />

presso la biblioteca del Dipartimento di Italianistica e filologia romanza. Ulteriori<br />

precisazioni verranno fornite durante il corso.<br />

Gli studenti che non possono frequentare concorderanno il programma direttamente<br />

con la docente.<br />

Propedeuticità. Il giorno dell’esame gli studenti sosterranno un test preliminare di comprensione<br />

del francese orale e scritto. Ne saranno esonerati quelli che avranno ottenuto<br />

un voto sufficiente nel lettorato (Thierry) o nel corso di lingua (Dario)<br />

II Modulo<br />

Teoria e pratica del linguaggio nell’opera di Pierre Bourdieu<br />

La riflessione epistemologica e sociologica sul linguaggio attraversa tutta l’opera di P.<br />

Bourdieu. Ci si propone di esaminare la genesi di questa riflessione, la sua evoluzione e il<br />

ruolo che ha svolto nella concezione della ricerca e nei nuovi modelli di scrittura elaborati<br />

da P. Bourdieu.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni; A. BOSCHETTI, La Rivoluzione simbolica di Pierre Bourdieu, Venezia,<br />

Marsilio, 2003 (fino a p. 117); P. BOURDIEU, Langage et pouvoir symbolique, Paris, Seuil,<br />

2001, e altri testi, indicati all’inizio del corso, da cui si sceglieranno, con la docente, un<br />

centinaio di pagine, secondo gli interessi.


206 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

I testi necessari per la preparazione (a parte le opere in volume che si possono acquistare<br />

o reperire presso la biblioteca del dipartimento) saranno raccolti in dossier disponibili<br />

presso la biblioteca del Dipartimento di Italianistica e filologia romanza. Ulteriori<br />

precisazioni verranno fornite all’inizio del corso.<br />

Gli studenti che non possono frequentare concorderanno il programma direttamente<br />

con la docente.<br />

Propedeuticità. Il giorno dell’esame gli studenti sosterranno un test preliminare di comprensione<br />

del francese orale e scritto. Ne saranno esonerati quelli che avranno ottenuto<br />

un voto sufficiente nel lettorato (Thierry) o nel corso di lingua (Dario)<br />

Modalità d’esame. Il I modulo si conclude con una prova scritta. Gli esami orali si svolgono<br />

di norma a S. Sebastiano. La prova prevede un test preliminare di lingua francese, da<br />

cui sono esonerati gli studenti che abbiano già ottenuto un voto nel lettorato o nel corso<br />

di lingua francese (v. propedeuticità). Modalità di frequenza. Si raccomanda di evitare le assenze<br />

e, nel caso, di procurarsi gli appunti o una registrazione. Nota Bene. Gli studenti si<br />

sottoporranno a un test all’inizio dell’a. a., per orientarsi sull’offerta di didattica del francese.<br />

Vari corsi porteranno anche i principianti al livello intermedio richiesto. Seminari e altre<br />

attività integrative. Si consiglia di frequentare il lettorato (J. Thierry - attivo tutto l’anno,<br />

include un Servizio di Autoapprendimento guidato) e almeno un modulo del corso di<br />

Lingua francese (Dario, II sem.).<br />

Docente Ettore Cingano<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: willyboy@unive.it<br />

II semestre<br />

Letteratura greca A<br />

Per il curriculum del docente Ettore Cingano v. sopra Istituzioni di letteratura greca.<br />

Il dramma satiresco<br />

a) Corso monografico: Euripide, Ciclope.<br />

b) Letture di testi. 1. Omero, Odissea IX; si consigliano le traduzioni di R. <strong>Ca</strong>lzecchi<br />

Onesti (Einaudi), M.G. Ciani (Marsilio), G. A. Privitera (in Omero. Odissea IX-XII, a cura<br />

di A. Heubeck, Fondazione Valla/Mondadori 1983). 2. Esiodo, Scudo di Eracle; si consigliano<br />

le traduzioni di L. Magugliani, in Esiodo. Le Opere e i giorni. Lo Scudo di Eracle, Bur<br />

1979; di S. Romani, in Esiodo. Opere e i giorni. Lo Scudo di Eracle, Mondadori 1997; di G.<br />

Arrighetti, in Esiodo. Opere, Einaudi-Gallimard 1998. 3. Tucidide, libro I, capp. 1-70: si<br />

consigliano le traduzioni di L. <strong>Ca</strong>nfora (Mondadori/ Laterza/Einaudi) e di M. Moggi (Rusconi).<br />

Bibliografia<br />

Testo adottato: J. DIGGLE (a cura di), Euripidis Fabulae I, Oxford University Press, 1984;<br />

Commenti: R. G. USSHER, Euripides. Cyclops, Roma, 1978; R. A. S. SEAFORD, Euripides.<br />

Cyclops, Oxford University Press, 1984<br />

Traduzione con note e testo a fronte: M. NAPOLETANO (a cura di), Euripide. Ciclope,<br />

Marsilio, 2003


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 207<br />

Letture suggerite: A. LESKY, La poesia tragica dei Greci, Il Mulino, 1996 (cap. VI su Euripide);<br />

L. E. ROSSI, Il dramma satiresco attico. Forma, fortuna e funzione di un genere letterario<br />

antico, in Dialoghi di Archeologia 6 (1972), 248-302; R. A. S. SEAFORD, Il dramma satiresco<br />

di Euripide, in Dioniso 61 (1991), 75-89<br />

È consigliata - in particolare riguardo gli autori da tradurre - la conoscenza della storia<br />

della letteratura greca, da preparare su un buon manuale: D. DEL CORNO, Letteratura<br />

greca (Principato); L. E. ROSSI, Letteratura greca (Le Monnier); G. GUIDORIZZI, Letteratura<br />

greca (Mondadori <strong>Università</strong>), o altri testi da concordare con il docente.<br />

Gli studenti che si laureino nelle varie discipline archeologiche o filosofiche, o che intendano<br />

seguire il corso di Lingua e Letteratura neogreca (C. <strong>Ca</strong>rpinato), possono concordare<br />

un programma di letture di testi parzialmente diverso.<br />

Propedeuticità. È richiesta la lettura metrica dell’esametro e del trimetro tragico. A questo<br />

fine saranno tenute durante l’anno esercitazioni di metrica (ved. modulo ‘Introduzione<br />

alla poesia greca’, propedeutico e complementare al corso di Letteratura greca).<br />

Modalità d’esame. Preliminare all’esame orale è la prova scritta di traduzione di un brano<br />

in prosa, che non comporta l’assegnazione di un voto. Si consiglia la frequentazione del<br />

corso di ‘Grammatica e storia della lingua greca’in preparazione della prova, che si consiglia<br />

vivamente di sostenere sin dal primo anno. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza<br />

attiva al corso. Nota Bene. Gli studenti che non abbiano studiato la lingua greca al<br />

liceo dovranno frequentare i corsi del Laboratorio linguistico di greco, che comportano<br />

l’acquisizione di 4 CFU liberi. Seminari e altre attività integrative. È prevista l’organizzazione<br />

di un seminario (valevole come attività sostitutiva di tirocinio), che richiede la partecipazione<br />

attiva degli studenti e potrà svolgersi nell’arco di più moduli, permettendo il conseguimento<br />

di uno o più crediti.<br />

Docente <strong>Ca</strong>rlo Odo Pavese<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

I semestre<br />

Letteratura greca B<br />

CARLO ODO PAVESE è professore ordinario di Letteratura greca dal 1975. Le sue ricerche riguardano<br />

principalmente i generi poetici tradizionali, che sono stati analizzati nei fattori di esecuzione, metrica,<br />

lingua e significato. Egli ha fatto studi innovativi sulla tradizione epica rapsodica, sulla citarodia e<br />

sulla lirica corale. Tra le sue opere: Tradizioni e generi poetici della Grecia arcaica, Roma1972; Studi sulla<br />

tradizione epica rapsodica, Roma 1974; Il grande Partenio di Alcmane, Amsterdam 1992; L’Auriga di Mozia,<br />

Roma1996; I temi e i motivi della lirica corale ellenica. Introduzione, analisi e indice semantematici. Alcmane<br />

Simonide Pindaro Bacchilide, Roma1997; A Complete Formular Analysis of the Hesiodic Poems. Introduction.<br />

Formular Edition: Text and Apparatus, Amsterdam 2000.<br />

Introduzione alla rapsodia: esecuzione, metrica, dizione, tematica<br />

Omero, Iliade, <strong>Ca</strong>nto I e IX.<br />

Apollodoro, Biblioteca (letture antologiche).<br />

Bibliografia<br />

MONRO, ALLEN (a cura di), Homeri Opera, voll. I-II, (Oxford 1920 3 ). Apollodoro, I miti<br />

greci (Biblioteca), a cura di P. SCARPI (Fond. Valla 1996 e successive ristampe);


208 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

C. O. PAVESE, Tradizioni e generi poetici della Grecia arcaica, Roma, 1972, 15-34, 197-274;<br />

C. O. PAVESE, I poemi epici rapsodici come poemi orali e indipendenti, Atene e Roma, 40,<br />

1995, 1-21; C. O. PAVESE, A. CAMEROTTO, Analisi tematica dell’Iliade e dell’Odissea<br />

(sommari in fotocopia).<br />

Propedeuticità. Gli studenti devono precedentemente o contemporaneamente frequentare<br />

il corso di Introduzione alla poesia greca (metrica e lingua).<br />

Modalità d’esame. Dettato. Lettura metrica, traduzione e commento prevalentemente<br />

grammaticale di un luogo tratto dai testi in programma. Un argomento trattato a lezione.<br />

Lettura metrica, traduzione e interpretazione di un luogo tratto dai testi discussi a lezione.<br />

Nota Bene. Adeguata conoscenza della grammatica normativa, a livello scolastico, è necessaria<br />

per frequentare il corso (v. il corso di Lingua greca e di Grammatica e storia della<br />

lingua greca).<br />

Docente Dario <strong>Ca</strong>limani<br />

Dipartimento di Scienze del linguaggio<br />

sito web: lettere2.unive.it/lingue/inglese<br />

e-mail: shemtov@unive.it<br />

II semestre<br />

Letteratura inglese<br />

DARIO CALIMANI è professore ordinario di Letteratura Inglese. Si è laureato a <strong>Ca</strong>’ Foscari e ha studiato<br />

allo University College Dublin. Ha insegnato nelle <strong>Università</strong> di Venezia, Trieste e <strong>Ca</strong>gliari.<br />

Si è occupato di Shakespeare, G. Eliot, Joyce, teatro del Novecento e poesia moderna (inglese e irlandese),<br />

e dei problemi della traduzione letteraria. Oltre a saggi e articoli, ha scritto: Radici sepolte. Il<br />

teatro di Harold Pinter (1985; 1996), Fuori dall’Eden. Teatro inglese moderno (1992; 1996), T.S. Eliot. Le<br />

geometrie del disordine (1998). Dirige le collane “Lingue straniere a fini a speciali” e “Lingue straniere a<br />

fini professionali” e il Laboratorio di Lingue straniere a fini speciali del Dip. di Scienze del Linguaggio.<br />

È Direttore del Centro Linguistico Interfacoltà di <strong>Ca</strong>’ Foscari.<br />

I Modulo<br />

Storia del teatro inglese<br />

La storia del teatro inglese dalle sue origini con focalizzazione sul teatro inglese e angloirlandese<br />

del Novecento<br />

Bibliografia<br />

J. RUSSELL BROWN, Storia del teatro, Mulino, 1998 (solo i capitoli relativi al teatro inglese);<br />

P. BERTINETTI, Il teatro inglese del Novecento, Einaudi, 1992<br />

Propedeuticità. Obbligatorietà di frequenza di 20 ore di lettorato di Lingua inglese<br />

II Modulo<br />

Teatro inglese del ’900: Wilde - Shaw - Synge - Yeats - Beckett – Pinter<br />

Bibliografia obbligatoria<br />

O. WILDE, L’importanza di chiamarsi Ernesto; B. SHAW, La professione della signora Warren; J.<br />

M. SYNGE, La cavalcata a mare; W. B. YEATS, Sulla spiaggia di Baile e Purgatorio; S. BE-<br />

CKETT, Aspettando Godot, Finale di partita; H. PINTER, La stanza, Il compleanno, Il calapranzi,<br />

Il guardiano, Il ritornoacasa, Vecchi tempi, Terra di nessuno, Tradimenti.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 209<br />

Critica obbligatoria: D. CALIMANI, Fuori dall’Eden. Teatro inglese moderno, <strong>Ca</strong>foscarina,<br />

1996; D. CALIMANI, Radici sepolte. Il teatro di Harold Pinter, Olschki, 1996<br />

Propedeuticità. Obbligatorietà di frequenza di 20 ore di lettorato di Lingua inglese<br />

Modalità d’esame. I modulo: - Conoscenza della Lingua inglese in relazione al programma<br />

di lettorato; - Storia del teatro inglese. II modulo: - Conoscenza della Lingua inglese<br />

in relazione al programma di lettorato; - Teatro del Novecento: conoscenza e commento<br />

del periodo e dei testi. Modalità di frequenza. Si raccomanda caldamente la frequenza del<br />

lettorato di Lingua inglese. Nota Bene. Gli esami hanno luogo a Palazzo Giustinian, presso<br />

il Dipartimento di Scienze del Linguaggio. Seminari e altre attività integrative. Nel Laboratorio<br />

linguistico di Facoltà (S. Sebastiano) sono visionabili alcuni drammi in programma di<br />

Wilde, Beckett e Pinter.<br />

Docente Ricciarda Ricorda<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: ricorda@unive.it<br />

II semestre<br />

Letteratura italiana contemporanea A<br />

RICCIARDA RICORDA (1949), professore associato, si occupa di letteratura italiana dal Sette al Novecento,<br />

rivolgendo i suoi interessi in particolare alla narrativa e alle forme “miste”. Pubblicazioni recenti:<br />

Travel writing, 1750-1850, in A History of Women Writing in Italy, a cura di L. Panizza and S.<br />

Wood, <strong>Ca</strong>mbridge, <strong>Ca</strong>mbridge University Press, 2000, pp. 107-119, C. Gozzi, Novelle, introduzione<br />

e cura di R. Ricorda, Venezia, Marsilio, 2001; Il “mondo vivo”. Aspetti del romanzo, del teatro e del giornalismo<br />

nel Settecento italiano (con I. Crotti e P. Vescovo), Padova, Il Poligrafo, 2001, pp. 153-224.<br />

Modulo istituzionale: il corso ripercorrerà la letteratura italiana novecentesca, fornendo<br />

sintetici quadri di insieme e approfondimenti su generi, autori e testi centrali nel panorama<br />

letterario del XX secolo.<br />

Lineamenti di letteratura italiana del Novecento<br />

Gli argomenti del corso saranno i seguenti: Il decadentismo e il simbolismo. Giovanni<br />

Pascoli, Gabriele d’Annunzio. Il primo Novecento: le riviste (le riviste fiorentine, in particolare<br />

«La Voce» e i vociani); il Futurismo; i poeti (i crepuscolari: Guido Gozzano. Corrado<br />

Govoni, Aldo Palazzeschi, Dino <strong>Ca</strong>mpana, <strong>Ca</strong>millo Sbarbaro, Clemente Rebora). La<br />

ripresa del romanzo: Luigi Pirandello, Federigo Tozzi, Italo Svevo. Umberto Saba. Giuseppe<br />

Ungaretti. Eugenio Montale. Salvatore Quasimodo e l’ermetismo. Mario Luzi,<br />

Sandro Penna. Forme della prosa tra le due guerre: il dibattito («La Ronda», «Solaria»,<br />

«Novecento»), gli autori (Moravia, Vittorini, Pavese). <strong>Ca</strong>rlo Emilio Gadda. Il neorealismo.<br />

Beppe Fenoglio. Pier Paolo Pasolini e «Officina». Gli anni Sessanta: romanzo e industria.<br />

La neovanguardia. Italo <strong>Ca</strong>lvino. La poesia nel secondo Novecento. Bertolucci,<br />

Sereni, <strong>Ca</strong>proni. Andrea Zanzotto. Tendenze della narrativa e della poesia nell’ultimo<br />

ventennio del Novecento.<br />

Bibliografia<br />

Le parti relative agli argomenti indicati in un buon manuale di livello liceale (si consigliano,<br />

a titolo esemplificativo, tra i volumi dotati di parte antologica, SEGRE, MARTI-<br />

GNONI, Leggere il mondo. Letteratura, testi, culture, Bruno Mondadori; LUPERINI, CATAL-


210 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

DI, MARCHIANI, La scrittura e l’interpretazione, Palumbo; GUGLIELMINO, GROSSER, Il sistema<br />

letterario, Principato; BALDI, GIUSSO, RAZETTI, ZACCARIA, Dal testo alla storia. Dalla<br />

storia al testo, Paravia; GIBELLINI, OLIVA, TESIO, Il valore letterario, La Scuola; oppure, tra<br />

le storie letterarie: G. FERRONI, Storia della letteratura italiana, Einaudi Scuola; M. CAPA-<br />

TI, Storia letteraria del ’900 italiano, Marsilio).<br />

Modalità d’esame. L’esame consisterà in una prova scritta, mirata a verificare padronanza<br />

di contenuti, capacità di contestualizzazione e competenza analitico-interpretativa. Nota<br />

Bene. Gli studenti non frequentanti e gli studenti iscritti al vecchio ordinamento o iteranti<br />

concorderanno il programma d’esame con la docente. Seminari e altre attività integrative. Sarà<br />

organizzato, con modalità che saranno comunicate all’inizio dell’anno accademico, un<br />

seminario interdisciplinare di Critica e letteratura italiana contemporanea, la cui frequenza<br />

consentirà di ottenere crediti nell’area delle attività di tirocinio, stage ecc.<br />

Docente Anna Scannapieco (I modulo)<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: picciel@libero.it<br />

Docente Valentina Bezzi (II modulo)<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: balenante@box.it<br />

I semestre<br />

Letteratura italiana contemporanea B<br />

ANNA SCANNAPIECO (1959), già docente di Lingua Italiana e di Storia della Critica, si è occupata di<br />

aspetti e personalità della letteratura otto-novecentesca, orientando negli ultimi anni i propri interessi<br />

verso problematiche di filologia teatrale (con particolare riferimento alla tradizione del testo<br />

goldoniano). Fa parte del Comitato Esecutivo dell’Edizione Nazionale delle Opere di <strong>Ca</strong>rlo Goldoni.<br />

Tra i suoi ultimi contributi: Lemmi e “dilemmi” dell’umorismo. Per una morfologia (e storia) della letteratura<br />

umoristica in Italia, in «Rivista di Letteratura Italiana», 2002, XX, 2, pp. 67-105.<br />

VALENTINA BEZZI, dottore in Italianistica presso la Facoltà di Lettere dell’<strong>Università</strong> di Venezia, si<br />

occupa di letteratura di viaggio con particolare attenzione al genere del reportage e ai suoi esiti italiani<br />

otto-novecenteschi. Sull’argomento ha all’attivo saggi e recensioni apparsi in «Studi novecenteschi»<br />

e «Lettere Italiane» e il volume De Amicis in Marocco. L’esotismo dimidiato (Padova, Il Poligrafo, 2001).<br />

Al Viaggio in Italia di Guido Ceronetti (Torino, Einaudi, 1983) ha dedicato il saggio Fuga dalle «ansie<br />

della storia percuotente». Gnosi e apocalissi nel “Viaggio in Italia” di Guido Ceronetti, in Il viaggio in Italia:<br />

modelli, stili, lingue (a cura di Ilaria Crotti, Napoli, ESI, 1999).<br />

I Modulo<br />

Lineamenti di letteratura italiana novecentesca<br />

Il corso intende offrire un profilo sintetico ma ragionato della letteratura italiana contemporanea,<br />

attraverso la delineazione di percorsi propedeutici alla conoscenza sia<br />

dell’evolversi dei generi che degli autori più rappresentativi del nostro Novecento letterario.<br />

Bibliografia<br />

All’inizio del corso sarà fornita agli studenti una raccolta di testi selezionati a supporto<br />

dell’attività didattica. A integrazione delle lezioni, lo studio della disciplina potrà essere<br />

effettuato su un buon manuale di livello liceale, dotato di sezione antologica (a titolo


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 211<br />

esemplificativo, si segnalano: R. LUPERINI, P. CATALDI, L. MARCHIANI, F. MARCHESE,<br />

La scrittura e l’interpretazione. Storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della civiltà<br />

europea, Palermo, Palumbo, 2003 (edizione gialla modulare), vol. III, tomi 2 (parte 13) e<br />

3; S. GUGLIELMINO, H. GROSSER, Il sistema letterario 2000, Storia, vol. III, Testi, voll. 7-<br />

9, Milano, Principato, 2001-2002; C. SEGRE, C. MARTIGNONI, Leggere il mondo. Letteratura,<br />

testi, culture, voll. 7 e 8, Milano, Paravia Bruno Mondadori, 2001; G. GIBELLINI, G.<br />

OLIVA, G.TESIO, Il valore letterario, voll. 5 e 6, Brescia, La Scuola, 1998). È vivamente<br />

raccomandata la lettura di M. CAPATI, Storia letteraria del ’900 italiano, Venezia, Marsilio,<br />

2002; utile anche la consultazione di P. GIOVANNETTI, La letteratura italiana moderna e<br />

contemporanea, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001<br />

Più puntuali indicazioni, relative alla scelta e all’utilizzo del manuale o ad eventuali integrazioni<br />

bibliografiche, verranno fornite durante le lezioni.<br />

Gli studenti non frequentanti, quelli iscritti al vecchio ordinamento e quelli iteranti<br />

concorderanno con la docente il programma d’esame.<br />

II Modulo<br />

Scritture di viaggio: il reportage di Giorgio Manganelli e Guido Ceronetti<br />

Il corso propone una riflessione intorno alla natura e alle evoluzioni del genere del reportage<br />

tra il XIX e il XX secolo in ambito italiano ed europeo con particolare riferimento<br />

agli esiti prodotti da Giorgio Manganelli e Guido Ceronetti tra gli anni Settanta e gli anni<br />

Ottanta del secolo XX.<br />

Bibliografia<br />

Testi d’esame obbligatori: G. MANGANELLI, Cina e altri Orienti, Milano, Bompiani,<br />

1974; G. CERONETTI, Un viaggio in Italia, Torino, Einaudi, 1983.<br />

Testi facoltativi: G. MANGANELLI, Esperimento con l’India, a cura di E. FLAMINI, Milano,<br />

Adelphi, 1992; G. CERONETTI, Albergo Italia, Torino, Einaudi, 1985.<br />

Testi critici: oltre agli appunti dalle lezioni, un volume a scelta tra i seguenti: R. CESE-<br />

RANI, Treni di carta, L’immaginario in ferrovia. L’irruzione del treno nella letteratura moderna,<br />

Genova, Marietti, 1993; I. CROTTI (a cura di), Il viaggio in Italia. Modelli, stili, lingue, Napoli,<br />

ESI, 1999. Atti del convegno (Venezia, 3-4 dicembre 1997); G. DE PASCALE, Scrittori<br />

in viaggio. Narratori e poeti italiani del Novecento, Milano, Bollati Boringhieri, 2001<br />

(Saggi. Arte e letteratura); J. GUÉRIN DALLE MESE, Le voyage de l’aventure à l’écriture, Poitiers,<br />

La licorne, UFR de Langues et Littératures, 1994; E. J. LEED, La mente del viaggiatore.<br />

Dall’Odissea al turismo globale, tr. it. Erica Joy Mannucci, Bologna, Il Mulino, 1986.<br />

Oppure il seguente gruppo di saggi: A. BERARDINELLI, La critica come saggistica, in A. BE-<br />

RARDINELLI, F. BRIOSCHI, C. DI GIROLAMO, La ragione critica. Prospettive nello studio della<br />

letteratura, Torino, Einaudi, 1986, pp. 41-77 (poi in Id., Tra il libro e la vita. Situazioni della<br />

letteratura contemporanea, Torino, Bollati Boringhieri, 1990, pp. 111-145); E. GUAGNINI,<br />

Viaggi e romanzi, Modena, Mucchi, 1994, pp. 13-29; E. KANCEFF, Poliopticon italiano,<br />

Genève, Slatkine I, 1992, pp. 11-17 (collana del CIRVI)<br />

Indicazioni più approfondite, relative alla scelta e all’utilizzo dei volumi previsti o ad<br />

eventuali indicazioni bibliografiche verranno fornite durante le lezioni.<br />

Gli studenti non frequentanti concorderanno il programma d’esame con la docente.<br />

Modalità d’esame. I modulo: l’esame consisterà in una prova scritta, mirata a verificare<br />

padronanza di contenuti, capacità di contestualizzazione e competenza analiticointerpretativa.<br />

II modulo: prova orale.


212 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Letteratura italiana moderna e contemporanea<br />

Docente Ricciarda Ricorda<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: ricorda@unive.it<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Ricciarda Ricorda v. sopra Letteratura italiana contemporanea A.<br />

Modulo di approfondimento: si propone un’analisi ravvicinata di un aspetto, di un autore<br />

o di un momento dell’evolversi di un genere letterario nel Novecento italiano.<br />

Forme della prosa tra gli anni ’70 e gli ’80: il quaderno di esercizi, il sillabario, il<br />

poliziesco<br />

Il corso punta ad approfondire la conoscenza di una fase della vita del romanzo in Italia<br />

nel Novecento, tra gli anni Settanta e gli Ottanta, con l’intento di tratteggiarne il quadro<br />

d’insieme, al cui interno selezionare poi alcuni esiti particolari, attraverso la lettura e<br />

l’analisi di tre testi di grande interesse sia per le scelte formali che li caratterizzano, sia per<br />

la rappresentazione della realtà che propongono: Palomar di Italo <strong>Ca</strong>lvino, Sillabari di Goffredo<br />

Parise e Todo modo di Leonardo Sciascia.<br />

Bibliografia<br />

I. CALVINO, Palomar; G. PARISE, Sillabari; L. SCIASCIA, Todo modo: in qualsiasi edizione,<br />

purché integrale.<br />

Appunti dalle lezioni, da integrare con la lettura dei seguenti saggi: M. BELPOLITI, La<br />

pietra e il cuore, in Settanta, Torino, Einaudi, 2001, pp. 181-233 (per <strong>Ca</strong>lvino e Parise); M.<br />

ONOFRI, Storia di Sciascia, Roma-Bari, Laterza, pp. 168-183.<br />

Gli studenti non frequentanti aggiungeranno la lettura di F. SERRA, <strong>Ca</strong>lvino e il pulviscolo<br />

di Palomar, Firenze, Le Lettere, 1996, pp. 77-200; P. V. MENGALDO, Dentro i “Sillabari”<br />

di Parise, in La tradizione del Novecento. Quarta serie, Torino, Bollati Boringhieri, 2000,<br />

pp. 392-409; N. MINEO, Lo scrittore e il detective, in Omaggio a Sciascia, Agrigento, 1991,<br />

pp. 33-44.<br />

Modalità d’esame. Esame orale. Nota Bene. Gli studenti iscritti al vecchio ordinamento e<br />

iteranti concorderanno il programma d’esame con la docente. Seminari e altre attività integrative.<br />

Sarà organizzato, con modalità che saranno comunicate all’inizio dell’anno accademico,<br />

un seminario interdisciplinare di Critica e letteratura italiana contemporanea, la<br />

cui frequenza consentirà di ottenere crediti nell’area delle attività di tirocinio, stage ecc.<br />

Docente Gino Belloni<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

II semestre<br />

Letteratura italiana secoli XII-XVI A<br />

Padovano, all’<strong>Università</strong> di Venezia dal 1971, GINO BELLONI ha insegnato qui Filologia italiana e<br />

Letteratura italiana (e Storia della lingua italiana). Si occupa prevalentemente di letteratura italiana<br />

antica (dal ’200 al ’500), di tradizione e di costituzione di testi, di storia del metodo filologico. Codi-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 213<br />

rige la rivista “Studi petrarcheschi”. Fra le sue pubblicazioni Laura tra Petrarca e Bembo, Padova,<br />

1992; V. Borghini, Lettera intorno a’ manoscritti antichi, Roma, 1995; All’origine della critica degli scartafacci,<br />

in “Schifanoia” 15/16, 1996, pp. 61-81. Vincenzio Borghini. Filologia e invenzione nella Firenze di Cosimo<br />

I (a c. di, e con R. Drusi); F. Petrarca, Rerum vulgarium fragmenta (a cura di), Venezia, Marsilio 2001<br />

I Modulo – Istituzioni<br />

Programma per gli studenti del Corso di laurea in Lettere<br />

Letteratura italiana, secoli XII-XVI<br />

Letture di testi ed esercitazioni in classe<br />

Bibliografia<br />

Manuale di riferimento: SEGRE, MARTIGNONI, Leggere il mondo, edizioni scolastiche<br />

Bruno Mondadori. Testi di consultazione per filologia e metrica: BALDUINO, Manuale di<br />

filologia italiana, Firenze, Sansoni, 1989 (terza ed.); oppure STUSSI, Introduzione alla filologia<br />

italiana, Bologna, il Mulino 1994; per la metrica: BELTRAMI, La metrica italiana, Bologna,<br />

Il Mulino, 1991.<br />

Modalità d’esame. Esame scritto: 2 ore a disposizione. Breve questionario sui temi affrontati<br />

a lezione (1 ora) e breve elaborato (l’ora successiva). Gli studenti frequentanti rispondono<br />

solo sugli argomenti svolti a lezione (e sui relativi materiali distribuiti o esaminati<br />

alla lavagna luminosa). Gli studenti non frequentanti risponderanno sui seguenti argomenti<br />

e autori: poesia del 200 e del 300, Dante, Boccaccio, Petrarca, Umanesimo, da studiare<br />

nel manuale prescelto.<br />

Docente Daria Perocco<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: perocco@unive.it<br />

I semestre<br />

Letteratura italiana secoli XII-XVI B<br />

DARIA PEROCCO, studiosa del Rinascimento, si occupa di letteratura di viaggio e di scrittura femminile.<br />

I Modulo – Istituzioni<br />

Programma per gli studenti del Corso di laurea in Lettere<br />

Letteratura italiana, secoli XII-XVI<br />

Bibliografia<br />

C. SEGRE, C. MARTIGNONI, Leggere il mondo, Milano, edizioni scolastiche Bruno Mondadori,<br />

2002 (edizione verde)<br />

II Modulo – Approfondimenti<br />

Lo studente, sulla base dei propri interessi, potrà scegliere il modulo di approfondimento tra tutti<br />

quelli proposti dai docenti di Letteratura italiana della Facoltà<br />

Il teatro di Niccolò Machiavelli<br />

Bibliografia<br />

Lettura di Mandragola, Clizia, Andria.


214 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Testo consigliato: N. MACHIAVELLI, Opere, vol. IV, Scritti letterari, a cura di L. BLASUCCI,<br />

Torino, Utet, 1989<br />

C. DIONISOTTI, Machiavelli letterato, in Machiavellerie, Torino, Einaudi, 1980, pp. 227-<br />

266; L. BLASUCCI, Introduzione a N. M. Opere, cit. sopra; E. RAIMONDI, Il Segretario a<br />

teatro, in Politica e commedia, Bologna, Il Mulino, 1972, pp. 173-233; D. PEROCCO, Alla<br />

ricerca del frutto proibito: la Mandragola di Machiavelli, in La maschera e il volto. Il teatro in Italia,<br />

a cura di F. Bruni, Venezia, Marsilio, 2002, pp. 39-50<br />

Modalità d’esame. L’esame del I modulo sarà in forma scritta; una serie di domande a cui<br />

rispondere. Il II modulo prevede un esame orale. Modalità di frequenza. La frequenza è<br />

consigliata. Nota Bene. Per i non frequentanti verrà messa a disposizione nella portineria<br />

di <strong>Ca</strong>’ Nani Mocenigo una bibliografia alternativa. Seminari e altre attività integrative. Ulteriori<br />

notizie verranno fornite durante il corso.<br />

Docente Attilio Bettinzoli<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

I semestre<br />

Letteratura italiana secoli XII-XVI C<br />

ATTILIO BETTINZOLI (1957) è ricercatore confermato. Si occupa di letteratura italiana, nelle sue varie<br />

articolazioni. Ha studiato Boccaccio, la letteratura umanistica e rinascimentale (con particolare<br />

riguardo all’opera di Angelo Poliziano), la poesia del Novecento. È redattore delle riviste “Lettere<br />

Italiane” e “Studi sul Boccaccio”. Tra le pubblicazioni più rilevanti: Daedaleum iter. Studi sulla poesia e<br />

la poetica di Angelo Poliziano, Firenze, Olschki, 1995; La poésie parmi les arts. Eloge des disciplines et divisions<br />

de la philosophie dans la litterature humaniste du Quattrocento, in Poétique de la Renaissance, a cura di P.<br />

Galand-Hallyn e F. Hallyn, Genève, Droz, 2001, pp. 3-29 e 72-79; La coscienza spietata. Studi sulla<br />

cultura e la poesia di Clemente Rebora, Venezia, Marsilio, 2002.<br />

I Modulo – Istituzioni<br />

Programma per gli studenti dei Corsi di laurea in Conservazione dei beni culturali, Filosofia, Storia,<br />

Tecniche artistiche e dello spettacolo<br />

Letteratura italiana, secoli XII-XVI<br />

Bibliografia<br />

Testo di lavoro: C. SEGRE, C. MARTIGNONI, Leggere il mondo. Letteratura, testi, culture,<br />

Milano, Bruno Mondadori, 2002, voll.1-3. Saranno indicate a lezione le parti del manuale<br />

da preparare in maniera approfondita.<br />

II Modulo – Approfondimenti<br />

Lo studente, sulla base dei propri interessi, potrà scegliere il modulo di approfondimento tra tutti<br />

quelli proposti dai docenti di Letteratura italiana della Facoltà<br />

La sfida incompiuta dell’Umanesimo: l’Oratio de hominis dignitate di Giovanni Pico della<br />

Mirandola<br />

Bibliografia<br />

Testi: E. GARIN (a cura di), Prosatori latini del Quattrocento, Milano-Napoli, Ricciardi,<br />

1952, pp. 793-823 (Giovanni Pico della Mirandola) e 844-864 (Ermolao Barbaro); G.<br />

PICO DELLA MIRANDOLA, Discorso sulla dignità dell’uomo, a cura di F. BAUSI, Milano-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 215<br />

Parma, Fondazione Pietro Bembo / Guanda, 2003 (oppure: a cura di G. TOGNON, Brescia,<br />

La Scuola, 1987; a cura di S. MARCHIGNOLI, in P. C. BORI, Pluralità delle vie. Alle origini<br />

del “Discorso” sulla dignità umana di Pico della Mirandola, Milano, Feltrinelli, 2000, pp.<br />

97-158)<br />

Studi: appunti dalle lezioni (nel corso delle quali saranno anche fornite ulteriori e circostanziate<br />

indicazioni bibliografiche).<br />

Docente Aldo Maria Costantini<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: costaldo@unive.it<br />

II semestre<br />

Letteratura italiana secoli XII-XVI D<br />

Per il curriculum del docente Aldo Maria Costantini v. sopra Filologia e critica dantesca.<br />

Storia della letteratura italiana dalle Origini alla fine del Cinquecento studiata nei suoi<br />

principali autori, movimenti e generi con letture antologiche; approfondimento su un autore<br />

primario del primario del periodo quale Giovanni Boccaccio con particolare riferimento<br />

al Decameron.<br />

I Modulo – Istituzioni<br />

Programma per gli studenti dei Corsi di laurea in Conservazione dei beni culturali, Filosofia, Storia,<br />

Tecniche artistiche e dello spettacolo<br />

Letteratura italiana, secoli XII-XVI<br />

Bibliografia<br />

Testo di lavoro: SEGRE, MARTIGNONI, Leggere il mondo (letteratura, testi, culture), edizione<br />

verde A (voll. 3), Milano, Ed. Scolastiche Bruno Mondadori, 2002. Saranno indicate a<br />

lezione le parti del manuale da preparare in maniera approfondita. In alternativa (soprattutto<br />

per gli studenti che non possono assicurare una frequenza regolare): GIBELLI-<br />

NI, OLIVA, TESIO, Il valore letterario, Brescia, La Scuola, 1998.<br />

II Modulo – Approfondimenti<br />

Lo studente, sulla base dei propri interessi, potrà scegliere il modulo di approfondimento tra tutti<br />

quelli proposti dai docenti di Letteratura italiana della Facoltà<br />

La concezione amorosa del Boccaccio fiorentino: Decameron e dintorni.<br />

Bibliografia<br />

Testo di lavoro: G. BOCCACCIO, Decameron, a cura di V. BRANCA, Torino, Einaudi. Gli<br />

appunti dalle lezioni dovranno essere integrati con lo studio di L. BATTAGLIA RICCI,<br />

Boccaccio, Roma, Salerno, 2000.<br />

È inoltre consigliata la lettura di M. VEGLIA, La vita lieta, Ravenna, Longo, 2000.<br />

Propedeuticità. Aver sostenuto il I modulo.<br />

Modalità d’esame. Il I modulo si conclude con una prova scritta (questionario che comprende<br />

domande a risposta multipla e risposta aperta). Il II modulo si conclude con una<br />

prova orale. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata. I non frequentanti<br />

prendano contatto con il docente.


216 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Docente Pietro Gibellini<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

II semestre<br />

Letteratura italiana secoli XVII-XIX E<br />

PIETRO GIBELLINI (1945) è ordinario di Letteratura italiana. Filologo e interprete di testi, ha studiato<br />

soprattutto l’Ottocento e il Novecento. Ha curato l’edizione critica di Alcyone (Mondadori 1988) e<br />

commentato varie opere di D’Annunzio per Mondadori, Einaudi, Garzanti, Electa, Giunti. Si è occupato<br />

di letteratura lombarda (La parabola di Renzo e Lucia, Morcelliana 1994), di poesia dialettale<br />

(La Bibbia del Belli, Adelphi, 1974), di critica tematica (Il calamaio di Dioniso, Garzanti 2001). Lavora<br />

attualmente a una storia del mito classico nella letteratura italiana e all’edizione critica e commentata<br />

dei Sonetti di G. G. Belli.<br />

I Modulo – Istituzioni<br />

Programma per gli studenti del Corso di laurea in Lettere<br />

Letteratura italiana, secoli XVII-XIX<br />

Momenti di storia letteraria e commento di testi esemplari<br />

Bibliografia<br />

GIBELLINI, OLIVA, TESIO, Il valore letterario. Storia e Antologia della letteratura italiana, La<br />

Scuola, Brescia, 2000, voll. 2 e 3, o Il percorso letterario, voll. 3, 4 e 5<br />

II Modulo – Approfondimenti<br />

Lo studente, sulla base dei propri interessi, potrà scegliere il modulo di approfondimento tra tutti<br />

quelli proposti dai docenti di Letteratura italiana della Facoltà<br />

Il mito classico nella letteratura italiana moderna<br />

Bibliografia<br />

P. GIBELLINI (a cura di), Il mito nella letteratura italiana: dal Neoclassicismo al Decadentismo,<br />

ed. Morcelliana.<br />

Modalità d’esame. I modulo: l’esame è in forma scritta. II modulo: l’esame è in forma<br />

orale.<br />

Docente Riccardo Drusi<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: rdrdrd@unive.it<br />

I semestre<br />

Letteratura italiana secoli XVII-XIX F<br />

RICCARDO DRUSI si è occupato di letteratura italiana dal secolo XIII al Rinascimento, con particolare<br />

riguardo alle implicazioni linguistiche e alle prime manifestazioni di filologia dei testi volgari nel<br />

Cinquecento fiorentino. Ha pubblicato La lingua “cortigiana romana”. Note su un aspetto della cinquecentesca<br />

questione della lingua (Venezia, Il <strong>Ca</strong>rdo, 1996), e ha curato l’edizione critica delle Annotazioni<br />

sopra Giovanni Villani del cinquecentista Vincenzio Borghini (Firenze, Crusca, 2001). Con Gino<br />

Belloni ha collaborato al volume Vincenzio Borghini. Filologia e invenzione nella Firenze di Cosimo I, Fi-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 217<br />

renze, Olschki, 2002. Sono attualmente in corso di stampa suoi lavori sulla letteratura dialettale<br />

veneziana del XVI secolo<br />

I Modulo – Istituzioni<br />

Programma per gli studenti del Corso di laurea in Lettere<br />

Letteratura italiana, secoli XVII-XIX<br />

Il modulo intende fornire le coordinate elementari per lo studio della storia letteraria<br />

fra Seicento e fine-Ottocento, dando spazio, in particolare, alle correnti di lungo periodo<br />

e alle polemiche intellettuali.<br />

Bibliografia<br />

GIBELLINI, OLIVA, TESIO, Il percorso letterario, Brescia, La Scuola, 1995, voll. 3, 4, 5. Le<br />

parti di manuale da studiare in modo approfondito saranno indicate a lezione. In alternativa,<br />

si consiglia SEGRE, MARTIGNONI, Leggere il mondo. Letteratura, testi, culture, Milano,<br />

Bruno Mondadori, 2001, voll. 4, 5, 6. Per i soli studenti frequentanti: esigenze didattiche<br />

potranno comportare il ricorso (parco) a testi e dispense che verranno distribuiti<br />

a lezione.<br />

Modalità d’esame. L’esame del modulo prevede una prova scritta sugli argomenti trattati<br />

nel corso e presenti nelle parti di manuale che saranno indicate a lezione. Modalità di frequenza.<br />

Gli studenti non frequentanti sono invitati a concordare un programma d’esame<br />

con il docente.<br />

Docente Rolando Damiani<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: damiani@unive.it<br />

I semestre<br />

Letteratura italiana secoli XVII-XIX G<br />

ROLANDO DAMIANI si è occupato di studi leopardiani, curando l’edizione nei “Meridiani” delle Prose<br />

e dello Zibaldone. Per Mondadori ha pubblicato anche l’Album Leopardi e la biografia All’apparir del<br />

vero. Vita di Giacomo Leopardi. Suoi saggi sono stati raccolti in Nuovi mondi nuove stelle, Milano 1987,<br />

L’impero della ragione, Ravenna 1994, Leopardi e Napoli 1833-1837, Napoli 1998, Leopardi e il principio<br />

di inutilità, Ravenna 2000, Approssimazioni e distanza. Un decennio di letteratura, Bari 2000. Ha curato<br />

nel 2002 l’edizione delle Opere di Giovanni Comisso nei “Meridiani”.<br />

I Modulo – Istituzioni<br />

Programma per gli studenti dei Corsi di laurea in Conservazione dei beni culturali, Filosofia, Storia,<br />

Tecniche artistiche e dello spettacolo<br />

Letteratura italiana, secoli XVII-XIX<br />

Bibliografia<br />

C. SEGRE, C. MARTIGNONI, Leggere il mondo. Letteratura, testi, culture, Edizioni scolastiche<br />

Bruno Mondadori, Milano, 2001, volumi 4, 5, 6 dell’edizione bianca. Da questi volumi<br />

si trarranno, nel corso delle lezioni, le letture antologiche. In alternativa (specie per chi<br />

non possa avere una frequenza regolare): GIBELLINI, OLIVA, TESIO, Il valore letterario, La<br />

Scuola, Brescia, 1998


218 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

II Modulo – Approfondimenti<br />

Lo studente, sulla base dei propri interessi, potrà scegliere il modulo di approfondimento tra tutti<br />

quelli proposti dai docenti di Letteratura italiana della Facoltà<br />

Autori e testi della letteratura italiana<br />

I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni<br />

Bibliografia<br />

A. MANZONI, I Promessi Sposi, a cura di S. S. NIGRO con la collaborazione di E. PACCA-<br />

GNINI, 2 tomi, Mondadori (“I Meridiani”), Milano, 2002.<br />

Studi: V. DI BENEDETTO, Guida ai Promessi Sposi, Bur, Milano, 1999.<br />

Docente Gilberto Pizzamiglio<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: pizzamig@unive.it<br />

II semestre<br />

Letteratura italiana secoli XVII-XIX H<br />

GILBERTO PIZZAMIGLIO (1946) è dal 2001 professore straordinario di Letteratura italiana. È condirettore<br />

e capo redattore della rivista “Lettere Italiane”, condirige con Manlio Pastore Stocchi la rivista<br />

“Problemi di critica goldoniana” e con Cesare De Michelis la Collana di Classici italiani “Esperia”<br />

presso la Marsilio Editori. I suoi interessi scientifici si rivolgono in prevalenza al Settecento e<br />

alla prima metà dell’Ottocento, con particolare riguardo alla letteratura veneta; tra le pubblicazioni<br />

più recenti, i saggi: Scena e testo nelle “fiabe teatrali” gozziane, in La maschera e il volto. Il teatro in Italia, a<br />

cura di F. Bruni, Venezia, 2002 e Letterati, poeti, narratori e pubblico nella Venezia dell’Ottocento, in Storia<br />

di Venezia, vol.X/2, Roma, 2002.<br />

Storia della letteratura italiana dall’inizio del Seicento alla fine dell’Ottocento studiata<br />

nei suoi principali autori, movimenti e generi, con letture antologiche; approfondimento<br />

su un autore primario del periodo quale V. Alfieri, esaminato nella sua produzione tragica,<br />

poetica e autobiografica.<br />

I Modulo – Istituzioni<br />

Programma per gli studenti dei Corsi di laurea in Conservazione dei beni culturali, Filosofia, Storia,<br />

Tecniche artistiche e dello spettacolo<br />

Letteratura italiana, secoli XVII-XIX<br />

Bibliografia<br />

Testo di lavoro: SEGRE, MARTIGNONI, Leggere il mondo. Letteratura, testi, culture, Milano,<br />

Bruno Mondadori, 2001, voll. 4, 5, 6 (limitatamente alla sezione 9). In alternativa, soprattutto<br />

per gli studenti che non potranno assicurare una frequenza regolare, GIBELLI-<br />

NI, OLIVA, TESIO, Il valore letterario, Brescia, La Scuola, 1998. Da entrambi i testi si escludano<br />

solo le parti relative alle letterature straniere.<br />

II Modulo – Approfondimenti<br />

Lo studente, sulla base dei propri interessi, potrà scegliere il modulo di approfondimento tra tutti<br />

quelli proposti dai docenti di Letteratura italiana della Facoltà<br />

Vittorio Alfieri poeta tragico


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 219<br />

Bibliografia<br />

V. ALFIERI, Filippo, Saul, Mirra (Milano, Bur) e Vita scritta da esso (Milano, Mursia). Inoltre:<br />

V. BRANCA, Alfieri e la ricerca dello stile, con cinque nuovi saggi, Bologna, Zanichelli,<br />

1981 e A. DI BENEDETTO, Il dandy e il sublime, nuovi studi alfieriani, Firenze, Olschki,<br />

2003.<br />

Propedeuticità. Aver sostenuto il I modulo.<br />

Modalità d’esame. Il I modulo si conclude con una prova scritta (questionario che comprende<br />

domande a risposta multipla e a risposta aperta). Il II modulo si conclude con una<br />

prova orale. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata. I non frequentanti<br />

prendano contatto con il docente.<br />

Docente Mario Geymonat<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: geym@unive.it<br />

I semestre<br />

Letteratura latina A<br />

MARIO GEYMONAT. Prima che a Venezia, ho insegnato alle università di Milano, <strong>Ca</strong>labria e Siena, e<br />

ho fatto lezioni in numerosi dipartimenti classici italiani (Bologna, Pisa, Napoli, <strong>Ca</strong>ssino, Salerno),<br />

tedeschi (Monaco, Dresda), americani (Harvard, Princeton, Berkeley). Mi sono occupato in particolare<br />

del testo e dei commenti antichi a Virgilio, scrivendo numerosi articoli per l’Enciclopedia Virgiliana<br />

(Roma, 1984-91) e per una serie di riviste italiane (Acme, La parola del passato, Eikasmos, Aevum<br />

Antiquum) e straniere (Harvard Studies in Classical Philology, Philologus). Mi sono pure interessato<br />

ad altri poeti latini del I secolo a. C. (<strong>Ca</strong>tullo, Valgio Rufio), a poeti ellenistici (Apollonio<br />

Rodio, Nicandro), alla scienza romana (sono stato il primo editore di “Euclidis Latine facti fragmenta<br />

Veronensia”).<br />

Il corso si rivolge agli studenti del vecchio ordinamento e sarà corrispondente al I e II<br />

modulo insieme.<br />

I Modulo<br />

Il Somnium Scipionis di Cicerone<br />

Lettura e commento grammaticale, storico e filosofico del Somnium Scipionis di Cicerone<br />

Bibliografia<br />

CICERONE, Il sogno di Scipione, a cura di F. STOK, Letteratura universale Marsilio, Venezia,<br />

1993 e seguenti<br />

II Modulo<br />

Il commento di Macrobio al Somnium Scipionis di Cicerone<br />

Lettura dei capitoli principali dell’opera di Macrobio, discutendo i problemi della datazione<br />

e del carattere dell’opera.<br />

Bibliografia<br />

AMBROSII THEODOSII MACROBII, Commentarii in Somnium Scipionis, edidit Iacobus<br />

Willis, Stutgardiae et Lipsiae 1970 e 1994; R. MONTANARI CALDINI, Tradizione medieva-


220 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

le ed edizione critica del “Somnium Scipionis”, Firenze, Edizioni del Galluzzo, 2002; MA-<br />

CROBIO, Commento al “Somnium Scipionis”, a cura di M. REGALI, Pisa, Giardini, vol. I,<br />

1983, vol. II, 1990<br />

Modalità d’esame. L’esame, orale, riguarderà i testi esaminati nel corso e inoltre 3 libri<br />

letti in latino di opere alternativamente in prosa e poesia (Virgilio, Ovidio, <strong>Ca</strong>tullo, Tacito,<br />

o altri a scelta). Lo studente dovrà dimostrare una conoscenza accettabile di lingua e<br />

grammatica latina, sulla base di un qualsiasi manuale in commercio. È giudicata positiva la<br />

conoscenza della metrica, almeno dell’esametro e del distico. Si richiede inoltre una informazione<br />

generale di letteratura latina, preparata su un qualsiasi manuale. Modalità di<br />

frequenza. non obbligatoria. Seminari e altre attività integrative. Sarà attivato uno specifico seminario<br />

di letteratura latina, e durante il semestre verranno organizzate conferenze di<br />

studiosi italiani e stranieri.<br />

Docente Paolo Mastandrea<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: mast@unive.it<br />

Docente Alessandro Franzoi<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

II semestre<br />

Letteratura latina B<br />

PAOLO MASTANDREA si occupa di storia della tradizione e critica dei testi classici, cura edizioni elettroniche<br />

e analisi assistite da computer. Pubblicazioni recenti: Poesis 2. Cd-Rom dei testi della poesia<br />

latina, Zanichelli, 1999; PoetriaNova. A CD-Rom of Latin Medieval Poetry (650–1250 A. D.), Firenze,<br />

SISMEL, 2001; Il latino degli Atti e delle Passioni dei martiri, in Il latino e i Cristiani, Roma, Libreria Editrice<br />

Vaticana, 2002; La retorica, in Manuale dell’italiano professionale. Teoria e didattica, Bologna, Zanichelli,<br />

2002.<br />

Per il curriculum del docente Alessandro Franzoi v. sopra Introduzione allo studio del latino A (A-<br />

C).<br />

I Modulo - Paolo Mastandrea: A-L - Alessandro Franzoi: M-Z<br />

Lineamenti di storia della letteratura latina<br />

I principali autori e testi letterari, dalle origini al medioevo.<br />

Bibliografia<br />

A. CAVARZERE, A. DE VIVO, P. MASTANDREA, Letteratura latina. Sintesi storica, Roma, <strong>Ca</strong>rocci,<br />

2003.<br />

Propedeuticità. L’accesso all’esame è consentito agli studenti che abbiano sostenuto in<br />

precedenza l’esame relativo al modulo di Introduzione allo studio del latino.<br />

II Modulo – Paolo Mastandrea<br />

La Historia Augusta tra biografia imperiale e ideologia senatoria. Lettura della Vita Aureliani.<br />

Un’indagine sui problemi storici, letterari e filologici di uno degli ultimi testi della celebre<br />

raccolta tardoantica.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 221<br />

Bibliografia<br />

Conoscenza delle edizioni critiche di E. HOHL (Leipzig, Teubner, 1927) e di FR. PA-<br />

SCHOUD (Paris, Les Belles Lettres, 1996);<br />

Introduzione di P. SOVERINI a: Scrittori della Historia Augusta, I, Torino, Utet, 1983, pp. 9-<br />

57.<br />

Propedeuticità. L’accesso all’esame è consentito a chi abbia precedentemente sostenuto la<br />

prova relativa al Modulo I e abbia certificato le proprie competenze linguistiche presso il<br />

Laboratorio linguistico di latino (per i dettagli, vd. sotto questa voce).<br />

Modalità d’esame. I modulo: verifica scritta, II modulo: colloquio orale.<br />

Docente Luca <strong>Ca</strong>rlo Rossi<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: luca.c.rossi@libero.it<br />

II semestre<br />

Letteratura latina medievale<br />

LUCA CARLO ROSSI (1958), ricercatore di Filologia della Letteratura italiana, si occupa dei commenti<br />

ai classici latini e volgari in Italia nel tardo Medioevo e dei rapporti tra le due culture. Ha pubblicato<br />

studi in riviste scientifiche, edizioni critiche, tra queste G. Bambaglioli, Commento all’"Inferno" di<br />

Dante, Scuola Normale Superiore di Pisa, Pisa, 1998 e due commenti a Dante per gli Oscar Mondadori:<br />

Il Fiore. Il Detto d’Amore, Milano, 1996 e Vita Nova, Milano, 1999.<br />

I Modulo<br />

Vita intellettuale nel Medioevo<br />

Bibliografia<br />

J. LE GOFF, La vita degli intellettuali nel Medioevo, Mondadori, Milano, 1991 (continuamente<br />

ristampato); A. VÀRVARO, Letterature romanze del medioevo, Il Mulino, Bologna,<br />

1985 (e edizioni successive): cap. 1 Preliminari, pp. 9-82; C. VILLA, I classici, in Lo spazio<br />

letterario del Medioevo latino, vol. I, Salerno Editrice, Roma, 1992, pp. 479-522; RICCARDO<br />

DA BURY, Philobiblon o l’amore per i libri, a cura di M. FUMAGALLI BEONIO BROCCHIERI,<br />

Rizzoli, Milano, 1998 (Bur Classici moderni).<br />

II Modulo<br />

L’autobiografia intellettuale di Petrarca attraverso gli epistolari<br />

Bibliografia<br />

F. PETRARCA, Lettera ai posteri, Le Familiari e Le Senili, in F. PETRARCA, Prose, a cura di<br />

G. MARTELLOTTI e altri, Ricciardi, Milano-Napoli 1955 (e successive ristampe); C.<br />

BERRA (a cura di), Motivi e forme delle «Familiari» di Francesco Petrarca, Cisaplino, Milano<br />

2003; N. MANN, Petrarca, Led, Milano 1993<br />

Modalità d’esame. Per il I modulo la verifica è scritta in forma di questionario. Per il II<br />

modulo la verifica è in forma orale. Modalità di frequenza. La frequenza è opportuna per<br />

avere una guida nello studio della materia.


222 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Letteratura teatrale comparata<br />

Docente Paolo Puppa<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: puppa@unive.it<br />

I semestre<br />

Paolo Puppa è professore ordinario di storia del teatro e dello lo spettacolo nella facoltà di Lingue<br />

dell’ateneo veneziano, e direttore del dipartimento di storia delle arti. È autore di numerose monografie,<br />

da Pirandello a Rosso di San Secondo, da Fo a Ibsen, dalla scena francese a quella veneta, e di<br />

storie della regia e della drammaturgia contemporanea. È altresì commediografo affermato, con<br />

all’attivo numerose commedie tradotte e allestite anche all’estero. Tra gli altri riconoscimenti, è vincitore<br />

del premio Pirandello ’97 con “La collina di Euridice”, messa in scena dallo Stabile Veneto lo<br />

stesso anno, e del premio della giuria Riccione ’99 con “Zio mio”.<br />

Dal futurismo alle neoavanguardie. Analisi di copioni teatrali italiani, in rapporto alle<br />

coeve esperienze europee, individuando le tecniche della trasgressione e della parodia ai<br />

danni del montaggio e del personaggio.<br />

Bibliografia<br />

Dispensa a cura del docente, comprendente un’antologia dei testi esaminati e brevi inserti<br />

teorici; e P. PUPPA, La drammaturgia italiana del Novecento, Utet, Torino, 2003<br />

Modalità d’esame. L’esame sarà orale e comprenderà altresì la stesura di un breve copione<br />

da parte dello studente. Nota Bene. Le lezioni si terranno presso la sede della Giudecca, ex<br />

Palladio<br />

Docente Piermario Vescovo<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: vescovo@unive.it<br />

I semestre<br />

Letteratura teatrale italiana<br />

PIERMARIO VESCOVO si occupa principalmente di letteratura teatrale tra Cinque e Ottocento (con<br />

particolare riferimento all’area veneta) e del rapporto letteratura/arti visive, campi nei quali si inserisce<br />

la maggior parte delle sue pubblicazioni. Tra i lavori più recenti l’edizione in quattro volumi<br />

(2000-2003) di Tutto il teatro di Giacinto Gallina e la cura della traduzione veneziana tardo seicentesca<br />

di Tomaso Mondini della Gerusalemme liberata del Tasso (entrambe per i tipi di Marsilio). È segretario<br />

delle edizioni nazionali delle opere di <strong>Ca</strong>rlo Goldoni e di Ippolito Nievo.<br />

Il corso - destinato ai corsi di laurea in Lettere e Tecniche artistiche e dello spettacolo -<br />

è dedicato all’analisi letteraria e drammaturgica del testo teatrale, con particolare attenzione<br />

ai problemi di ordine strutturale che ne caratterizzano la specificità.<br />

I Modulo<br />

La reinvenzione del teatro tra medioeveo e rinascimento<br />

Il modulo sarà dedicato ad alcuni aspetti generali relativi alla rinascita, alla riscoperta, al<br />

fraintendimento dell’eredità antica, relativamente ai generi teatrali - con particolare riferimento<br />

alla commedia - e al luogo scenico.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 223<br />

Bibliografia<br />

Testi di utile riferimento generale: S. PIETRINI, Spettacoli e immaginario teatrale nel medioevo,<br />

Roma, Bulzoni, 2001; Teatro e culture della rappresentazione. Lo spettacolo in Italia nel<br />

Quattrocento, a cura di R. GUARINO, Bologna, Il Mulino, 1988; M. PIERI, La nascita del teatro<br />

moderno in Italia tra XV e XVI secolo, Torino, Bollati Boringhieri, 1989.<br />

Propedeuticità. Il I modulo è introduttivo al II ed è obbligatorio per coloro che sostengono<br />

un solo modulo o che frequentano per la prima volta l’esame.<br />

II Modulo<br />

Eredità umanistica e commedia regolare nella Veniexiana<br />

Il II modulo approfondirà, attraverso un testo singolare e tardo come l’anonima Veniexiana,<br />

la cultura dello spettacolo veneziano dell’ultimo Quattrocento e del primo Cinquecento.<br />

Bibliografia<br />

L’edizione del testo raccomandata è quella a cura di G. PADOAN (Venezia, Marsilio), da<br />

vedere unitamente a G. PADOAN, La commedia rinascimentale veneta, Vicenza, Neri Pozza,<br />

1982 e R. GUARINO, Teatro e mutamenti. Rinascimento e spettacolo a Venezia, Bologna, Il<br />

Mulino, 1995; P. VESCOVO, Ardelia, Ramnusia, Veniexiana. Appunti su una linea della commedia<br />

cinquecentesca, «Lettere Italiane», 1995, pp. 436-452.<br />

Propedeuticità. Il I modulo è propedeutico alla frequenza del II.<br />

Modalità d’esame. L’esame relativo al I modulo consisterà in una prova scritta, dedicata<br />

agli argomenti del corso e alle letture personali (due testi drammatici italiani a scelta dello<br />

studente). L’esame relativo al II modulo si svolge con prova orale. Modalità di frequenza.<br />

Gli studenti impossibilitati a frequentare sono pregati di contattare il docente.<br />

Docente Susanna Böhme Kuby<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

I semestre<br />

Letteratura tedesca<br />

SUSANNA BÖHME-KUBY è ricercatrice confermata presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere<br />

dell’<strong>Università</strong> di Udine e ha insegnato come germanista anche nelle <strong>Università</strong> di Genova e Venezia.<br />

Si occupa della cultura tedesca del Novecento (ha pubblicato diversi saggi su B. Brecht, E. E.<br />

Kisch, H. Czechowski e sulla pubblicistica della Rivoluzione Francese, della Guerra Civile Spagnola,<br />

del secondo dopoguerra, e della recente unificazione tedesca). Nel 2002 ha pubblicato una monografia<br />

su Kurt Tucholsky, di cui sta preparando una scelta degli scritti politici.<br />

Poesia dopo la guerra (1945-2000)<br />

Aspetti della letteratura tedesca nella seconda metà del Novecento.<br />

Lettura e commento di testi di poesia in lingua tedesca (con traduzione) da Brecht a<br />

Wondratschek.<br />

Bibliografia<br />

Il materiale di testo verrà fornito dalla docente in forma di dispensa all’inizio delle lezioni.


224 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Modalità d’esame. L’esame sarà in forma orale. Nota Bene. Una conoscenza base della lingua<br />

tedesca è auspicabile, si raccomanda la frequenza dei lettorati di lingua tedesca durante<br />

l’anno accademico.<br />

Docente Renato Martinoni<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

sito web: www.kwa.unisg.ch<br />

e-mail: Renato.Martinoni@unisg.ch<br />

II semestre<br />

Letterature comparate<br />

RENATO MARTINONI (1952) è ordinario di letteratura italiana all’<strong>Università</strong> di San Gallo. Ha insegnato<br />

nelle <strong>Università</strong> di Zurigo e di Losanna. Scrittore e traduttore, ha pubblicato edizioni di testi<br />

e studi: sul collezionismo d’arte in epoca barocca; sul Settecento riformatore; sulla poesia in dialetto;<br />

sulla letteratura di viaggio; sulle relazioni fra la cultura letteraria italiana ed europea; su autori<br />

moderni e contemporanei. Fra i volumi recenti: Cento anni di poesia nella Svizzera italiana con G. Bonalumi<br />

e P. V. Mengaldo, Locarno, Dadò, 1997; Buchi nella sabbia e pagine invisibili. Poesie e prose di E.<br />

Ragazzoni, con un saggio introduttivo di S. Vassalli, Torino, Einaudi, 2000; All’ombra del maestro.<br />

Lettere di e a Benedetto Croce (1903-1933), Alessandria, Ed. dell’Orso, 2003.<br />

Letterature comparate<br />

Il corso sarà dato in blocchi di tre ore. La prima ora sarà dedicata alla storia e alle teorie<br />

della letteratura comparata: in particolare, partendo dai primi tentativi di teorizzazione<br />

(Schlegel, Madame de Staël, la Weltliteratur di Goethe), si passeranno in rassegna prospettive<br />

e metodi - specie europei e americani - che, fra molti dibattiti, polemiche e discussioni,<br />

attraverso Croce arrivano al New Criticism di Wellek e al New Historicism (e oltre). La<br />

seconda ora servirà all’approfondimento di alcuni settori cari alle indagini e alle esplorazioni<br />

comparatiste: le letterature nazionali e la transnazionalità, la storia letteraria e il canone,<br />

la tematologia (temi e miti letterari), l’imagologia, l’odeporica, i cultural, i gender e i<br />

women studies. La terza ora, di carattere più esemplificatorio, si concentrerà invece sul<br />

commento e sulla discussione dell’opera di Todorov citata nella bibliografia.<br />

Bibliografia<br />

Si richiede la lettura attenta di AA. VV., Letteratura comparata, a cura di A. GNISCI, Bruno<br />

Mondadori, Milano 2002, che può essere eventualmente accompagnata dal Manuale storico<br />

di letteratura comparata, a cura di A. GNISCI, F. SINOPOLI, Meltemi, Roma 1997. Per<br />

chi vuol saperne di più rinvio ancora a D-H. PAGEAUX, La littérature générale et comparée,<br />

Armand Colin, Paris 1994. Fra i livres de chevet consiglio inoltre vivamente T. TODO-<br />

ROV, La conquête de l’Amerique. La question de l’autre, Seuil, Paris 1982 (trad. it.: La conquista<br />

dell’America, Torino, Einaudi 1992).<br />

Lingua e traduzione francese<br />

Docente Angelo Zaniol<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: http: //www.unive.it<br />

e-mail: azaniol@unive.it<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Angelo Zaniol v. sopra Elementi di storia degli strumenti musicali.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 225<br />

Per meglio rispondere alle necessità degli studenti, questo insegnamento intende configurarsi<br />

come corso di specializzazione. Il docente affronterà dunque senza preamboli il<br />

problema specifico della traduzione in italiano di testi francesi inerenti a cinema, teatro,<br />

musica e danza.<br />

I partecipanti, per seguire le esercitazioni con profitto, dovranno possedere in partenza<br />

una buona conoscenza della morfosintassi e del lessico di base del francese; gli studenti<br />

stranieri dovranno avere inoltre una sufficiente padronanza dell’italiano.<br />

Bibliografia<br />

Tutto il materiale didattico utilizzato durante il corso sarà fornito dal docente sotto<br />

forma di fotocopie. Per ulteriori approfondimenti si consiglia il testo di S. PISERCHIO,<br />

D. PARAVEL, Les mots pour le dire. Études de syntaxe, Bologna, <strong>Ca</strong>ppelli Editore, 1996.<br />

Modalità d’esame. L’esame consiste nella traduzione scritta dal francese in italiano di un<br />

brano di media difficoltà nel campo disciplinare scelto dallo studente. È consentito per<br />

tale prova l’uso del solo vocabolario monolingue (Larousse, Petit Robert o altro). Modalità<br />

di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata. In caso di impedimento contattare<br />

tempestivamente il docente. Seminari e altre attività integrative. Il docente è contattabile via<br />

e-mail, all’indirizzo azaniol@unive.it oppure 041/234.97.43.<br />

Docente Maria Dario<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

II semestre<br />

Lingua francese<br />

MARIA DARIO, laureata presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Venezia, è dottore di ricerca in francesistica.<br />

Collabora con il Dipartimento di Romanistica dell’<strong>Università</strong> di Padova, svolgendo attività didattiche<br />

e ricerca. Si interessa soprattutto alla letteratura francese moderna, con particolare riferimento<br />

alle problematiche inerenti le avanguardie poetiche tra Otto e Novecento (André Salmon. Alle<br />

origini della modernità poetica, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed arti, 2001) e le relazioni<br />

culturali tra Francia e Italia (Appendice al <strong>Ca</strong>rteggio Papini-Soffici, III e IV° voll., Roma, Edizioni di<br />

Storia e Letteratura, 2002). Attualmente si occupa della forme della narrativa sperimentale nel primo<br />

Novecento.<br />

I Modulo<br />

Teoria e pratica dell’apprendimento della lingua francese. Istituzione di lingua francese.<br />

Fonetica. Strutture grammaticali fondamentali. Lessico.<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia ed ogni altra informazione relativa al corso saranno fornite all’inizio delle<br />

lezioni.<br />

Propedeuticità. Gli studenti si sottoporranno ad un test di ingresso all’inizio dell’a. a. per<br />

individuare il loro grado di conoscenza della lingua.<br />

II Modulo<br />

La traduzione dal francese<br />

Approccio alla lettura, analisi e traduzione di testi francesi con particolare attenzione alle<br />

strutture sintattiche fondamentali ed ai registri linguistici e lessicali.


226 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia ed ogni altra informazione relativa al corso saranno fornite all’inizio delle<br />

lezioni.<br />

Propedeuticità. Gli studenti si sottoporranno ad un test di ingresso all’inizio dell’a. a. per<br />

individuare il loro grado di conoscenza della lingua.<br />

Modalità d’esame. L’esame del I modulo consiste in una prova scritta. L’esame del II modulo<br />

consiste nella lettura, traduzione e commento linguistico-grammaticale di testi analizzati<br />

durante il corso. Seminari e altre attività integrative. L’offerta didattica della lingua<br />

francese comprende anche i corsi di lettorato (J. Thierry), differenziati per livelli di conoscenza<br />

(dai principianti ai progrediti). Il lettorato è attivo nel I e nel II semestre ed include<br />

un Servizio di Autoapprendimento guidato; gli studenti contatteranno J. Thierry all’inizio<br />

dell’a. a. per concordare un programma personalizzato di apprendimento linguistico.<br />

Docente (I modulo) Victor Rupik<br />

Dipartimento di Scienze del linguaggio<br />

Docente (II modulo) Michela <strong>Ca</strong>lderaro<br />

Dipartimento di Scienze del linguaggio<br />

I semestre<br />

Lingua inglese A<br />

Programma per gli studenti dei Corsi di Laurea in: Conservazione dei beni culturali (per 8 CFU: I<br />

+ II modulo; per 4 CFU: II modulo); Economia e gestione delle arti e delle attività culturali (idoneità:<br />

I modulo)<br />

I Modulo<br />

Sintassi e morfologia della lingua inglese<br />

La parte generale del corso sarà dedicata alla sintassi della lingua inglese e alle strategie<br />

per lo sviluppo del lessico, con attenzione particolare alla morfologia.<br />

Bibliografia<br />

G. LUDBROOK, An Intermediate English Syntax, <strong>Ca</strong>foscarina, 2001; F. GEBHARDT, An Intermediate<br />

English Syntax Workbook, <strong>Ca</strong>foscarina, 2001<br />

Propedeuticità. Gli studenti principianti assoluti seguiranno il corso propedeutico a partire<br />

dal I modulo.<br />

II Modulo<br />

Inglese per i beni culturali<br />

Il modulo sarà dedicato alla lettura, traduzione e analisi di una serie di testi tratti dal<br />

campo dei beni culturali.<br />

Bibliografia<br />

F. GEBHARDT, English for the Arts, <strong>Ca</strong>foscarina, 2000; F. GEBHARDT, English for Cultural<br />

Heritage, <strong>Ca</strong>foscarina, 2003<br />

Propedeuticità. Gli studenti principianti assoluti seguiranno il corso propedeutico a partire<br />

dal primo modulo.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 227<br />

Modalità d’esame. L’esame del I modulo è una prova scritta; l’esame del II modulo è una<br />

prova orale. Modalità di frequenza. Si raccomanda caldamente la frequenza anche del lettorato<br />

di Lingua inglese. Seminari e altre attività integrative. Oltre al corso monografico, lo studente<br />

frequenterà anche 4 ore settimanali di lettorato di Lingua inglese.<br />

Docente Geraldine Ludbrook<br />

Dipartimento di Scienze del linguaggio<br />

sito web: lettere2.unive.it/lingue/inglese<br />

e-mail: ludbrook@unive.it<br />

II semestre<br />

Lingua inglese B<br />

GERALDINE LUDBROOK è ricercatrice di Lingua Inglese. Si occupa della lingua inglese a fini specifici<br />

e della traduzione. Pubblicazioni recenti: English for Welfare Services (1999), English for History and<br />

Philosophy (2000) e An Intermediate English Syntax (2001). È responsabile scientifico delle collane<br />

“Lingue straniere a fini a speciali” e “Lingue straniere a fini professionali” e del Laboratorio di Lingue<br />

straniere a fini speciali del Dipartimento di Scienze del Linguaggio.<br />

Programma per i Corsi di Laurea in: Filosofia, Lettere, Servizi Sociali, Storia, Tecniche artistiche e<br />

dello spettacolo.<br />

I Modulo<br />

Morfologia e sintassi della lingua inglese<br />

La parte generale del corso sarà dedicata alla sintassi della lingua inglese e alle strategie<br />

per lo sviluppo del lessico, con attenzione particolare alla morfologia.<br />

Bibliografia<br />

G. LUDBROOK, An Intermediate English Syntax, <strong>Ca</strong>foscarina, 2001; F. GEBHARDT, An Intermediate<br />

English Syntax Workbook, <strong>Ca</strong>foscarina, 2001.<br />

Propedeuticità. Gli studenti principianti assoluti seguiranno il corso propedeutico a partire<br />

dal primo semestre.<br />

II Modulo<br />

Lettura e traduzione nel campo umanistico<br />

Il modulo sarà dedicato alla lettura, traduzione e analisi di una serie di testi tratti da varie<br />

discipline umanistiche.<br />

Bibliografia<br />

G. LUDBROOK, Lettura e traduzione nel campo umanistico (dispensa)<br />

Inoltre per gli studenti del Corso di Laurea in Lettere e TARS: F. GEBHARDT, English for<br />

the Arts, <strong>Ca</strong>foscarina, 2000; per gli studenti dei Corsi di Laurea in Storia e in Filosofia:<br />

G. LUDBROOK, English for History and Philosophy, <strong>Ca</strong>foscarina, 2000<br />

Per gli studenti del Corso di Laurea in Servizi Sociali: G. LUDBROOK, English for Welfare<br />

Services, <strong>Ca</strong>foscarina, 1999<br />

Propedeuticità. Gli studenti principianti assoluti seguiranno il corso propedeutico a partire<br />

dal primo semestre.


228 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Modalità d’esame. L’esame del I modulo è una prova scritta; l’esame del II modulo è una<br />

prova orale. Modalità di frequenza. Si raccomanda caldamente la frequenza anche del lettorato.<br />

Seminari e altre attività integrative. Oltre al corso monografico, lo studente frequenterà<br />

anche 4 ore settimanali di lettorato di Lingua inglese.<br />

Docente Sandra Sartor<br />

Dipartimento di Scienze del linguaggio<br />

e-mail: sd.sartor@libero.it<br />

II semestre<br />

Lingua spagnola<br />

SANDRA SARTOR RODRIGUEZ (<strong>Ca</strong>racas - Venezuela, 1957) si è laureata presso la Facoltà di Scienze<br />

Sociali, Specialità Turismo, dell’Istituto Universitario De Nuevas Profesiones di <strong>Ca</strong>racas (Venezuela).<br />

E stata collaboratrice linguistica per la lingua spagnola presso il Centro Linguistico Interfacoltà.<br />

Dall’a. a. 2001/2002 insegna Lingua Spagnola presso la Facoltà di Lettere e Filosofia.<br />

Il corso di Lingua spagnola ha come obiettivo la conoscenza della lingua sia a livello<br />

grammaticale che a livello di cultura generale spagnola e latino americana. La ragione del<br />

corso è mirata all’esercitazione, comprensione e all’espressione orale dello spagnolo.<br />

I Modulo<br />

Cultura generale Spagnola<br />

Visione generale della storia e cultura spagnola attraverso i secoli (Sartor)<br />

Lettura, traduzione, dettato e parte grammaticale (Lombardini)<br />

Bibliografia<br />

R. TAMANES, S. QUESADA, Imàgenes de España, Edelsa, 2001; E. MENDOZA, La verdad sobre<br />

el caso Savolta, Seix Barral, Barcelona, 2000 (1975); F. MATTE BON, Gramàtica comunicativa<br />

del español, 2 vols., Edelsa, Madrid, 1995; H. E. LOMBARDINI, Las irregularidades<br />

verbales, en http: //www.unive.it/-cli/pubblicazioni, 2003.<br />

Durante il corso verrà dato altro materiale.<br />

II Modulo<br />

Cultura generale Latino Americana<br />

Visione generale della storia e cultura latino americana attraverso i secoli (Sartor)<br />

Lettura, traduzione, dettato e parte grammaticale (Lombardini)<br />

Bibliografia<br />

S. QUESADA, Imàgenes de Amèrica Latina, Edelsa, 2001; E. MENDOZA, La verdad sobre el<br />

caso Savolta, Seix Barral, Barcelona, 2000; H. E. LOMBARDINI, Las irregularidades verbales,<br />

en http: //www.unive.it/-cli/pubblicazioni, 2003; F. MATTE BON, Gramàtica comunicativa<br />

del español, 2 vols., Edelsa, Madrid, 1995.<br />

Modalità d’esame. Un dettato come parte scritta. Accertamento grammaticale e linguistico<br />

come prima parte orale (lettura, traduzione e grammatica). Domande sulla cultura spagnola<br />

e latino americana come seconda parte orale. L’esame è in lingua spagnola. Modalità<br />

di frequenza. Si consiglia di seguire, il più possibile, sia la parte di cultura generale sia il let-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 229<br />

torato. Nota Bene. Per gli studenti che necessitino 4 crediti basterà sostenere un modulo.<br />

Seminari e altre attività integrative. Si terranno dei corsi propedeutici di lingua, nel I semestre,<br />

per l’acquisizione del livello minimo richiesto per accedere al corso di lingua spagnola.<br />

I corsi saranno sostenuti da Lombardini.<br />

Docente e programma in via di definizione.<br />

Docente Patrizia Solinas<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: solinas@unive.it<br />

II semestre<br />

Lingua tedesca<br />

Linguistica generale<br />

PATRIZIA SOLINAS è professore associato di Glottologia e linguistica. Le sue ricerche riguardano<br />

problemi di storiografia linguistica e di linguistica indeuropea (soprattutto in ambito italico e celtico);<br />

recentemente ha affrontato anche temi di linguistica teorica. Fra le sue pubblicazioni: Il celtico in<br />

Italia, in REI in SE LX (1994), pp. 313-408; Sulla terminologia della parentela in indeuropeo. Le radici ottocentesche<br />

della questione, Atti Ist. Ven. 1998, pp. 783-866.<br />

Il corso di linguistica generale si presenta in due moduli dedicati rispettivamente ai<br />

fondamenti teorici e metodologici dello studio del linguaggio e ad un tema importante<br />

ma particolare dello stesso e cioè quello della classificazione e della tipologia linguistica.<br />

I Modulo<br />

Introduzione alla linguistica<br />

Il modulo fornisce le conoscenze di base per lo studio del linguaggio; saranno presentati<br />

elementi di semiotica, fonologia, morfologia, sintassi e semantica; saranno altresì trattati<br />

alcuni aspetti della linguistica del testo.<br />

Bibliografia<br />

R. SIMONE, Fondamenti di linguistica, Bari, Laterza, 1994.<br />

II Modulo<br />

Le lingue del mondo. Introduzione alla tipologia linguistica<br />

Il modulo discute i problemi fondamentali relativi ai criteri di classificazione delle lingue<br />

del mondo e introduce alla tipologia linguistica. Alcuni temi saranno trattati partendo<br />

dall’analisi di testi in diverse lingue.<br />

Bibliografia<br />

S. CRISTOFARO, P. RAMAT (a c. di), Introduzione alla tipologia linguistica, Roma, <strong>Ca</strong>rocci.<br />

Propedeuticità. Non è possibile sostenere il II modulo di linguistica generale se non si è<br />

sostenuto il I modulo dello stesso corso.<br />

Modalità d’esame. Il test di verifica del I modulo si svolgerà per iscritto; quello del II si<br />

svolgerà oralmente. Modalità di frequenza. La frequenza è caldamente consigliata. Nota Bene.<br />

In casi particolari è possibile sostenere l’esame da non frequentanti: in questo caso il<br />

programma dovrà essere concordato direttamente con il docente.


230 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Docente Tommaso Raso<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

sito web: www.italianoscritto.com<br />

e-mail: raso@unive.it<br />

I semestre<br />

Linguistica Italiana<br />

TOMMASO RASO è professore associato di Linguistica italiana. Si è occupato principalmente di storia<br />

linguistica abruzzese, di italiano in Brasile e di scrittura professionale. Pubblicazioni principali: Il<br />

“Boezio” abruzzese del XV secolo. Testo latino-volgare per l’insegnamento della sintassi latina, Colacchi,<br />

L’Aquila, 2001. Origini e strategia dell’informazione in alcune testualità burocratiche, in “Studi linguistici<br />

italiani”, 1999, fascicolo 2, pp. 93-148; 2000, fascicolo 1, pp. 97-129. L’italiano in Brasile, in “Rivista<br />

di studi ibero-americani”, 2000, 85-86, pp. 272-82. Manuale dell’italiano professionale (a c. di F. Bruni e<br />

T. Raso), Zanichelli, Bologna, 2002. Corso di scrittura professionale per gli uffici e per l’amministrazione<br />

pubblica, consorzio ICoN (www.italicon.it), 2003.<br />

Il corso ha lo scopo di descrivere l’italiano contemporaneo nelle sue strutture, nelle sue<br />

variazioni sincroniche e nelle principali manifestazioni testuali e comunicative. Ciò avverrà<br />

sia attraverso l’esposizione teorica, sia attraverso l’analisi e la produzione di testi.<br />

I Modulo<br />

I livelli di analisi e il repertorio dell’italiano<br />

Cenni storici e tipologici dell’italiano in rapporto alle altre lingue romanze. Descrizione<br />

dell’italiano contemporaneo: fonologia, morfologia, sintassi e lessico. Il repertorio<br />

dell’italiano contemporaneo e il quadro sociolinguistico generale: variazione diatopica,<br />

diastratica, diamesica e diafasica. Letture di testi<br />

Bibliografia<br />

P. D’ACHILLE, L’italiano contemporaneo, Il Mulino, 2003<br />

I non frequentanti aggiungono i due saggi di BERRUTO e il saggio di TELMON, in A.<br />

SOBRERO (a c. di), Introduzione all’italiano contemporaneo. La variazione e gli usi, Laterza,<br />

1990<br />

II Modulo<br />

La dimensione testuale e pragmatica tra scrittura e oralità<br />

Coesione, coerenza e gli altri principi costitutivi del testo. La gestione dell’informazione<br />

nella situazione comunicativa. La struttura informativa. Deissi, implicature e atti linguistici.<br />

I linguaggi settoriali. Esercitazioni: redazioni di testi diversi per situazioni comunicative<br />

diverse.<br />

Bibliografia<br />

F. BRUNI, T. RASO (a cura di), Manuale dell’italiano professionale, Zanichelli, 2002 (tranne<br />

i capitoli 9 e 10); L. SERIANNI, Italiani scritti, Il Mulino, 2002<br />

Modalità d’esame. Si prevede una prova scritta per il I modulo e una prova orale per il secondo.


Docente Luigi Vero Tarca<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: tarca@unive.it<br />

I semestre<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 231<br />

Per il curriculum del docente Luigi Vero Tarca v. sopra Ermeneutica filosofica.<br />

Logica<br />

Il corso fornisce le conoscenze di base della logica formale (il calcolo proposizionale<br />

mediante le tavole di verità, quello della deduzione naturale, cenni di ontologia, semantica<br />

e metalogica) e ne presenta il significato in relazione a fondamentali questioni filosofiche.<br />

Introduzione alla logica formale e ai problemi della razionalità<br />

1 Introduzione alla logica formale: che cos’è la logica?; linguaggio proposizionale, tavole<br />

di verità; linguaggio predicativo-elementare; il calcolo della deduzione naturale; ontologia<br />

e semantica; cenni di metalogica. 2 La logica e i problemi della filosofia (cenni): la logica e<br />

la questione della razionalità; la logica e i problemi della razionalità filosofica.<br />

Bibliografia<br />

Per il punto 1.: F. BERTO, L. V. TARCA, Introduzione alla logica formale, <strong>Ca</strong>foscarina, Venezia,<br />

2003. Per il punto 2.: Aristotele, Il principio di non contraddizione, a cura di E. SEVE-<br />

RINO, La Scuola, Brescia<br />

Bibliografia complementare (per chi volesse approfondire le tematiche svolte a lezione):<br />

F. BERTO, Logica dialettica e struttura originaria, Il Poligrafo, Padova, 2003; L. V. TARCA,<br />

Differenza e negazione. Per una filosofia positiva, La Città del Sole, Napoli, 2001<br />

Propedeuticità. Si ricorda che gli studenti del vecchio ordinamento devono aggiungere, a<br />

questo modulo, anche un secondo modulo. A tal fine sono invitati a prendere contatto<br />

con il docente.<br />

Modalità d’esame. Gli esami si svolgeranno in due momenti: una prova scritta e un colloquio<br />

orale. Modalità di frequenza. La frequenza non è obbligatoria, tuttavia è caldamente<br />

consigliata. Nota Bene. Gli studenti del Vecchio Ordinamento devono aggiungere, al programma<br />

sopra specificato, un ulteriore testo di carattere logico-filosofico concordato con<br />

il docente. Seminari e altre attività integrative. Allo svolgimento del corso collaborerà Francesco<br />

Berto; eventuali forme seminariali saranno attivate, tenendo conto della disponibilità<br />

delle aule e in relazione alle esigenze manifestate dai corsisti, anche con la sua collaborazione.<br />

Docente (I modulo) Alessandro Ricci<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: alessandro.ricci@univr.it<br />

Docente (II modulo) Pietro Coppo<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: pierocop@tin.it<br />

I e II semestre<br />

Medicina sociale<br />

ALESSANDRO RICCI, medico Psichiatra, lavora presso l’Istituto di Psichiatria della <strong>Università</strong> di Verona;<br />

ha partecipato per vari anni alla esperienza di deistituzionalizzazione dell’Ospedale Psichiatri-


232 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

co di Arezzo. È stato responsabile del Servizio Psichiatrico di Trento. Svolge attività di docenza in<br />

Scuole di Specializzazione e Corsi di Laurea della <strong>Università</strong> di Verona. È autore di lavori di argomento<br />

psicosociale e di teoria delle istituzioni. L’attività istituzionale prevalente consiste nel<br />

training e supervisione dei medici in formazione psichiatrica.<br />

PIETRO COPPO, medico neuropsichiatra e psicoterapeuta, si occupa dal 1979 dell’articolazione tra<br />

sistemi di cura diversi nel quadro di Programmi di Cooperazione e ricerca (Somalia, Somaliland,<br />

Guatemala, Mali, Marocco). Svolge in Italia attività di formazione, informazione e terapeutiche. È<br />

autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di alcuni libri (quelli editi in italiano: Guaritori di<br />

follia, Bollati Boringhieri 1994; Etnopsichiatria, il Saggiatore 1996; Passaggi. Elementi di critica<br />

all’antropologia occidentale, Colibrì 1998; Tra psiche e culture. Elementi di etnopsichiatria, Bollati Boringhieri,<br />

in stampa.<br />

I Modulo - I semestre<br />

Il corso si articolerà sui seguenti argomenti: il concetto di salute pubblica nel mondo<br />

occidentale: un profilo storico. Elementi fondamentali di epidemiologia. Gli indicatori.<br />

Le loro funzioni e i loro limiti. La medicina sociale empiristica. Le disuguaglianze nella<br />

salute. Medicina sociale e ambienti di lavoro. La psichiatria sociale.<br />

Bibliografia<br />

P. VINEIS, Modelli di rischio. Epidemiologia e causalità. Einaudi, 1990; H. WULFF, S. A. PE-<br />

DERSEN, R. ROSEMBERG, Filosofia della medicina. Raffaello Cortina Editore, 1995; R. G.<br />

WILKINSON, Unhealthy Societies, Routledge, 1996; G. COSTA, M. CARDANO, M. DE-<br />

MARCA, Torino, per una storia della salute in una grande città. Città di Torino, Ufficio di statistica,<br />

Osservatorio socio-economico, 1998; Indipendent inquiry into inequality in health.<br />

Acheson rapport, The stationery Office, U.K., 1999; G. THORNICROFT, M. TANSELLA,<br />

Manuale per la riforma dei Servizi di salute mentale. Il Pensiero Scientifico Editore, 2000,<br />

(cap. 2); M. MATERIA, Disuguaglianze nella salute: il ruolo della povertà assoluta e relativa. Agenzia<br />

Sanità Pubblica Regione Lazio, 2001<br />

II Modulo - II semestre<br />

Medicina Sociale, secondo modulo. Questioni di salute e di sofferenza mentale in diverse<br />

culture e nel quadro delle dinamiche di incontro-scontro tra diversità. Temi, storie<br />

e attori dell’etnopsichiatria. Traduzioni. Interdisciplinarietà e complementarietà. Il lavoro<br />

degli umani e quello delle culture. Identità e ibridazioni. Vie della malattia e della cura.<br />

Riparare il disordine. Set e setting. Le funzioni del mediatore (linguistico, culturale, etnoclinico).<br />

Aree di intervento etnopsichiatrico.<br />

Bibliografia<br />

Testo adottato: P. COPPO, Tra psiche e culture. Elementi di etnopsichiatria, Bollati Boringhieri,<br />

in stampa<br />

Uno dei seguenti libri a scelta: A. BIANCHI, Piante droghe e sciamani, Milano, O-<br />

RISS/Colibrì; G. CARDAMONE, S. ZORZETTO, Salute mentale di comunità. Elementi di storia<br />

e di pratica, Milano, F. Angeli, 2000; T. NATHAN, I. STENGERS, Medici e stregoni, Bollati<br />

Boringhieri, Torino, 1995<br />

Propedeuticità. L’esame del II Modulo deve essere preceduto da quello del I Modulo<br />

Modalità d’esame. L’esame sarà costituito da un colloquio generale sulla base del testo adottato<br />

e di uno dei libri a scelta, e dalla discussione di un caso o di una questione di interesse<br />

sociale, storico o clinico identificato dallo/a studente/ssa. Modalità di frequenza. Frequenza<br />

obbligatoria almeno al 70% delle lezioni. Nota Bene. Durante il corso ci sarà un<br />

aggiornamento della bibliografia generale


Docente (I modulo) Chiara Ghetti<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: ghettic@unive.it<br />

Docente (II modulo) Mirella Zambello<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

I e II semestre<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 233<br />

Metodi e tecniche del servizio sociale I<br />

CHIARA GHETTI, nata a Venezia il 26.3.1951, si è laureata all’<strong>Università</strong> di Padova; è assistente sociale<br />

e psicologa; da molti anni affianca l’attività di docenza e di formazione di operatori e dirigenti<br />

sociosanitari, all’esercizio della professione in ambito istituzionale. Dirige attualmente un servizio<br />

sociale del Ministero della Giustizia. Ha approfondito il tema del rapporto tra modalità d’intervento<br />

dell’assistente sociale e organizzazione. Attualmente si occupa di metodi di lavoro in contesti di<br />

controllo, della relazione tra autore di reato, pena e famiglia, e della tutela dei loro diritti. È autrice<br />

di pubblicazioni e di contributi a volumi, tra cui: Qualità e cultura organizzativa.<br />

Il I modulo tratterrà in particolare la relazione con l’utente nelle diverse fasi del processo:<br />

accoglienza, analisi della domanda e valutazione, elaborazione del progetto, sua realizzazione<br />

e conclusione. Il II modulo tratterà i contesti sociali in cui il professionista assistente<br />

sociale si trova ad operare, sempre più caratterizzati da una elevata complessità. Ne<br />

deriva una necessaria qualità della professionalità e della formazione. Il Corso mira ad offrire<br />

agli studenti la conoscenza degli strumenti operativi adeguati.<br />

I Modulo - I semestre<br />

Le fasi del processo di aiuto in servizio sociale<br />

Fornire elementi di conoscenza circa i criteri e i metodi che orientano il lavoro sociale<br />

Bibliografia d’esame<br />

M. PITTALUGA, L’estraneo di fiducia - Competenze e responsabilità dell’assistente sociale, <strong>Ca</strong>rocci,<br />

Roma, 2001<br />

Bibliografia di riferimento<br />

F. FERRARIO, Le dimensioni dell’intervento sociale. Un modello unitario centrato sul compito, <strong>Ca</strong>rocci<br />

Editore, Roma, 1998, (pp. 247)<br />

Ulteriori indicazioni saranno fornite dalla docente durante il corso.<br />

II Modulo - II semestre<br />

Riferimenti valoriali contenuti nella Costituzione italiana, nel Codice deontologico,<br />

nella Legge quadro per la riforma del servizio integrato di interventi e servizi sociali n.<br />

328/2000. Le politiche sociali “sinergicamente integrate”; le funzioni del servizio sociale;<br />

il procedimento metodologico; le fasi del processo d’aiuto; gli strumenti professionali: la<br />

comunicazione verbale e non verbale, il colloquio, la valutazione di “diagnosi sociale”, la<br />

visita domiciliare, il contratto e il compito, la relazione di servizio sociale, la documentazione,<br />

le riunioni, il lavoro di gruppo, i gruppi di auto-aiuto, l’indagine di comunità, la<br />

ricerca-intervento, la progettazione, la programmazione.<br />

Bibliografia<br />

M. CESARONI, A. LUSSU, B. ROVAI, Professione assistente sociale. Metodologia e Tecniche<br />

dell’intervento, Edizioni del Cerro, Pisa, 2000<br />

Approfondimenti: F. FOLGHERAITER, Teoria e metodi di servizio sociale. La prospettiva di rete,<br />

Franco Angeli, Milano, 1998


234 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Modalità d’esame. L’esame sul programma del I modulo si terrà a conclusione del II modulo,<br />

unitamente al programma di quest’ultimo. Prove orali finali. Nota Bene. La docente<br />

Chiara Ghetti riceve gli studenti dopo la lezione.<br />

Docente (I modulo) Graziella Civenti<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: graziella.civenti@libero.it<br />

Docente (II modulo) Lia Chinosi<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: lgiachi@unive.it<br />

I e II semestre<br />

Metodi e tecniche del servizio sociale II<br />

GRAZIELLA CIVENTI è assistente sociale. Professore a contratto presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Milano<br />

e l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari di Venezia, svolge attività di formazione per operatori sociali. Si è<br />

occupata inoltre di sistemi informativi, di ricerca epidemiologica e valutativa nell’ambito dei servizi<br />

sanitari e di economia sanitaria collaborando con diversi istituti di ricerca. Ha scritto su questi temi,<br />

pubblicando articoli e contributi a volumi, e sul lavoro professionale (L’assistente sociale nei servizi psichiatrici,<br />

NIS, Roma, 1994 e L’azione sociale efficace, Ed. Fatebenefratelli, Milano, 2000).<br />

LIA CHINOSI è assistente sociale, psicologa e psicoterapeuta. Svolge attività lavorativa e di formazione<br />

nei servizi socio sanitari dell’area materno infantile dal 1978. È autrice e curatrice di numerose<br />

pubblicazioni sul lavoro con minori e con gruppi familiari.<br />

I Modulo – I semestre<br />

Il lavoro di rete<br />

Il modulo si propone di approfondire, sia dal punto di vista teorico che operativo,<br />

l’analisi del lavoro di rete quale metodologia capace di superare i tradizionali modelli di<br />

lavoro sociale e di promuovere relazioni di aiuto fondate sul riconoscimento delle potenzialità<br />

dei diversi soggetti coinvolti. Il fuoco dell’attenzione sarà centrato sulle strategie<br />

che consentono all’operatore sociale di definire un diverso rapporto con i problemi, con<br />

le persone e con le comunità, in un’ottica di empowerment e di integrazione delle risorse.<br />

Bibliografia<br />

AA. VV., L’intervento di rete. Concetti e linee d’azione in Quaderni di Animazione e Formazione,<br />

Ed. Gruppo Abele, Torino, 1995; AA. VV., Il lavoro di comunità. La mobilitazione delle risorse<br />

nella comunità locale in Quaderni di Animazione e Formazione, Ed. Gruppo Abele, Torino,<br />

1996; M. BULMER, Le basi della community care. Sociologia delle relazioni informali di cura, Erickson,<br />

Trento, 1992; F. FOLGHERAITER, Teoria e metodologia del servizio sociale. La prospettiva<br />

di rete, Erickson, Trento, 1998; F. Folgheraiter, L’utente che non c’è, Erickson,<br />

Trento, 1999<br />

II Modulo – II semestre<br />

I gruppi con gli utenti<br />

Strumenti metodologici di intervento del servizio sociale di gruppo applicato alla prevenzione<br />

e alla cura. Il corso intende fornire allo studente le nozioni principali sul lavoro<br />

con gruppi di utenti nell’ambito della prevenzione e con il gruppo familiare multiproblematico<br />

nell’ambito della presa in carico operativa.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 235<br />

Bibliografia<br />

O. CELLENTANI (a cura di), Lavorare con la famiglia, Franco Angeli Ed. 1998<br />

L. CHINOSI, Sguardi di mamme, Franco Angeli Ed. 2002<br />

Modalità d’esame. L’esame si svolgerà con una prova scritta seguita dall’orale. Modalità di<br />

frequenza. L’intero insegnamento ha l’obbligo di frequenza. Seminari e altre attività integrative.<br />

Sono previsti incontri e lezioni con operatori che lavorano nei servizi alla persona del<br />

territorio regionale.<br />

Docente Arjuna Tuzzi<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: arjtuzzi@stat.unipd.it<br />

I semestre<br />

Metodi e tecniche della ricerca sociale<br />

ARJUNA TUZZI è Dottore di Ricerca in Statistica Applicata alle Scienze Economiche e Sociali. Attualmente<br />

svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Studi storici e Politici dell’<strong>Università</strong><br />

di Padova con un progetto di studio sull’astensionismo elettorale del Nord Est. Si occupa soprattutto<br />

di problemi metodologici inerenti alla raccolta dati con strumenti di rilevazione di tipo stimolorisposta<br />

nell’indagine sociale, di analisi di dati qualitativi, di statistica linguistica e di metodi quantitativi<br />

finalizzati all’analisi del contenuto. Fra le sue pubblicazioni: Dall’intervista alla notizia.<br />

L’intervista nell’indagine sociale e nell’informazione pubblica (ed. Sapere Padova, a cura di, 2001).<br />

Il corso si propone di approfondire tecniche e metodi di ricerca che utilizzano come<br />

fonte di informazione materiale qualitativo di interesse sociologico (lettere, documenti,<br />

interviste aperte, diari, focus group, stampa, etc.). Nella prima parte del corso si affronterà<br />

il problema di progettazione e realizzazione di una ricerca, con particolare attenzione alle<br />

fasi di raccolta ed elaborazione delle informazioni. Per la parte di raccolta delle informazioni,<br />

saranno introdotti limiti, vantaggi e modalità di somministrazione di strumenti<br />

classici di rilevazione di tipo stimolo-risposta (interviste, questionari, etc.) e di altri metodi<br />

qualitativi (storie di vita, etc.). L’elaborazione delle informazioni sarà affrontata in un<br />

modulo monografico dedicato all’analisi del contenuto.<br />

Bibliografia<br />

Testi di riferimento<br />

A. TUZZI, L’analisi del contenuto. Introduzione ai metodi e alle tecniche di ricerca, <strong>Ca</strong>rocci Ed.,<br />

Roma, 2003; A. TUZZI, Dall’intervista alla notizia, Sapere ed., Padova, 2001; P. CORBET-<br />

TA, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Il Mulino, Bologna, 1999<br />

Materiale integrativo sarà fornito dalla docente durante le lezioni.<br />

Modalità d’esame. Valutazione: scritto e orale. Modalità di frequenza. Lezioni frontali alternate<br />

a esercitazioni di laboratorio centrate sullo studio di problemi di ricerca concreti.<br />

Metodologia della conservazione dei beni artistici<br />

Convenzione con Scuola di S. Giorgio, Fond. Cini<br />

Docente Domenico Stanzial<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: www.cini.ve.cnr.it<br />

e-mail: domenico.stanzial@cini.ve.cnr.it<br />

I e II semestre


236 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

DOMENICO STANZIAL è nato a Isola della Scala, Verona, il 15/7/1954. Ha studiato Composizione<br />

Musicale con Armando Gentilucci (1939-1989) e si è laureato in Fisica nel 1984. È ricercatore del<br />

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) dal 1986. Ha sviluppato una originale teoria della riverberazione<br />

del suono basata sulle proprietà stazionarie dell’intensità sonora e del tensore acustico<br />

energia-momento nello spazio-tempo quadridimensionale della fisica. È direttore scientifico del<br />

Laboratorio di acustica FSSG-CNR della Fondazione Cini di Venezia dove lavora allo sviluppo di una<br />

nuova generazione di sistemi elettroacustici per la registrazione e la riproduzione del suono ad altissima<br />

fedeltà. Per la stessa Fondazione coordina l’attività didattica nel campo dell’acustica dei beni<br />

musicali.<br />

Il modulo offre allo studente un quadro di riferimento sintetico dell’acustica dei beni<br />

musicali per la sua identificazione come disciplina essenziale allo studio del patrimonio<br />

culturale. Il modulo è propedeutico a corsi specialistici per la gestione professionale<br />

dell’acustica dei beni musicali.<br />

Elementi di acustica dei beni musicali<br />

Acustica dello stimolo sonoro e attributi musicali delle sensazioni uditive. Elementi di<br />

acustica estetica e fondamenti fisici del linguaggio musicale. Acustica degli strumenti musicali.<br />

Comunicazione acustica e spazi per l’esecuzione musicale. Per ulteriori dettagli consultare<br />

mensilmente i programmi pubblicati nel sito www.cini.ve.cnr.it<br />

Bibliografia<br />

Selezione dagli “Appunti dei corsi intensivi di Acustica dei Beni Musicali” a cura del LAB<br />

FSSG-CNR; M. CAMPBELL, C. GREATED, “The musician’s guide to acoustics”, Oxford press.<br />

(Per gentile concessione degli autori sono disponibili ad uso didattico brani tradotti in Italiano da D.<br />

Stanzial); J. G. ROEDERER, “The physics and psychophysics of music: an introduction”, Springer<br />

Verlag<br />

Propedeuticità. Elementi di acustica musicale (Rizzoli)<br />

Modalità d’esame. Colloquio su argomenti scelti dallo studente. Modalità di frequenza. Obbligatoria<br />

per un totale di trenta ore ad orario flessibile da registrare in segreteria FSSG.<br />

Nota Bene. Il modulo è composto dalle ore di lezione che lo studente avrà preventivamente<br />

concordato con il docente nell’ambito dell’offerta didattica complessiva programmata<br />

presso il Laboratorio FSSG-CNR. Seminari e altre attività integrative. La frequenza al corso<br />

può essere integrata con visite didattiche, stage nel Lab FSSG-CNR, tesi di laurea.<br />

Metodologia della ricerca musicale<br />

Docente Jacopo Pellegrini<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: jacopopellegrini@hotmail.com<br />

II semestre<br />

JACOPO PELLEGRINI, ha curato il volume postumo di Fedele d’Amico, L’albero del bene e del male. Naturalismo<br />

e decadentismo in Puccini, Lucca, Pacini Fazzi 2000. Si occupa di opera italiana, francese e slava<br />

dell’Otto e Novecento, di storia della critica e dell’interpretazione musicale, del rapporto tra musica<br />

e letteratura. Svolge anche attività di critico musicale.<br />

Il corso, dopo un’introduzione generale alla materia, tenta una lettura in chiave antropologica<br />

della pazzia in musica, le forme strumentali del basso di Follia come i trattamenti<br />

drammaturgici dell’alienazione mentale dalla Finta pazza (1641) ad Alfred, Alfred (1998)


Storia (musicale) della Follia<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 237<br />

Introduzione alla storia degli studi musicologici. Dalla “Follia di Spagna” ad Alfred, Alfred<br />

di Donatoni: bizzarrie, alienati e matte a teatro, in concerto e in chiesa.<br />

Bibliografia<br />

M. FOUCAULT, Storia della follia nell’età classica, Milano, Rizzoli<br />

Ulteriori indicazioni verranno fornite nel corso delle lezioni.<br />

Metodologia della ricerca storico-artistica<br />

Docente e programma in via di definizione<br />

Docente Pietro Basso<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: pbasso@unive.it<br />

II semestre<br />

Metodologia delle scienze sociali<br />

PIETRO BASSO insegna da alcuni anni in questa università Metodologia delle scienze sociali e Sociologia<br />

della devianza. I suoi interessi di studio prioritari: il lavoro, le classi sociali, la questione razziale,<br />

i processi di mondializzazione, i fenomeni migratori, il rapporto società-stato, le patologie sociali.<br />

Alcune tra le sue pubblicazioni più recenti: Tempi moderni, orari antichi, Angeli, 1998; Immigrazione<br />

e trasformazione della società (a cura di, con F. Perocco), Angeli, 2002; Razze schiave e razze signore – I.<br />

Vecchi e nuovi razzismi, Angeli, 2000 (è in preparazione il 2° vol., Razzismi e anti-razzismi); Modern<br />

Times, Ancient Hours. Working Lives in the Twenty-first Century, Verso, 2003; Gli immigrati in Europa (a<br />

cura di, con F. Perocco), Angeli, 2003.<br />

Razze, immigrazione, razzismo<br />

Bibliografia<br />

Tre, a scelta, tra i seguenti volumi:<br />

P. BASSO, Razze schiave e razze signore, Milano, Angeli, 2000-2003 (I vol.; il II volume è<br />

in corso di stampa); P. BASSO, F. PEROCCO (a cura di), Immigrazione e trasformazione della<br />

società, Milano, Angeli, 2002 2 ; P. BASSO, F. PEROCCO (a cura di), Gli immigrati in Europa,<br />

Milano, Angeli, 2003; A. BURGIO (a cura di), Nel nome della razza. Il razzismo nella storia<br />

d’Italia 1870-1945, Bologna, Il Mulino, 1999; E. PUGLIESE, L’Italia tra migrazioni interne e<br />

migrazioni internazionali, Bologna, Il Mulino, 2002; G. ZINCONE (a cura di), Primo rapporto<br />

sull’integrazione degli immigrati in Italia, Bologna, Il Mulino, 2000; P. BEVILACQUA,<br />

A. DE CLEMENTI, F. FRANZINA, Storia dell’emigrazione italiana. Partenze, Roma, Donzelli,<br />

2001; P. BEVILACQUA, A. DE CLEMENTI, F. FRANZINA, Storia dell’emigrazione italiana.<br />

Arrivi, Roma, Donzelli, 2002; S. SASSEN, Migranti, coloni, rifugiati, Milano, Feltrinelli,<br />

1999.<br />

Questo programma vale anche per gli studenti non frequentanti.<br />

Per gli studenti della Facoltà di Lingue e letterature straniere vale il programma pubblicato<br />

sulla Guida della Facoltà di Lingue.


238 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Gli studenti di altre Facoltà possono concordare eventuali, e parziali, modifiche o integrazioni<br />

del programma di esame.<br />

Docente Fiorino Tessaro<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

sito web: www.univirtual.it<br />

e-mail: tessaro@unive.it<br />

II semestre<br />

Metodologia e didattica generale<br />

FIORINO TESSARO, professore Associato di Didattica generale e Pedagogia speciale. Insegna Processi<br />

e metodologie dell’insegnamento e Metodi e tecniche della valutazione presso la SSIS Interateneo<br />

del Veneto. Le attività di ricerca comprendono gli ambiti a) della formazione degli insegnanti, dei<br />

formatori e degli educatori; b) della valutazione dei processi di apprendimento e di monitoraggio<br />

dei sistemi formativi; c) della psicopedagogia del disagio. Ultime pubblicazioni: Metodologia e didattica<br />

dell’insegnamento secondario, Roma, Armando 2002; Valutazione, Autonomia, Saperi, Roma, IRSEF<br />

2000; Tra senso e necessità. La modularità nell’educazione, in “Studium Educationis”, Padova, Cedam, n.<br />

4 1997; La valutazione dei processi formativi. Per una proposta integrata di Evaluation Research, Roma,<br />

Armando 1977.<br />

Ogni disciplina conosce il mondo secondo propri modelli, ogni persona secondo propri<br />

vissuti, cognizioni, esperienze ed emozioni. La didattica intende studiare gli elementi di<br />

mediazione e di sviluppo reciproco tra i soggetti e i saperi nella personalizzazione dei progetti<br />

e delle azioni formative.<br />

L’insegnamento efficace: idea, progetto, metodo e relazione<br />

Contenuti: <strong>Insegnamenti</strong> di qualità e apprendimenti adolescenti. La didattica ed i saperi: saperi<br />

critici e saperi empirici; saperi reticolari e saperi disciplinari; saperi essenziali e saperi sufficienti.<br />

La costruzione dei profili: stili cognitivi e processi di apprendimento; ruoli sociali<br />

e indicatori relazionali; rappresentazioni del sé e indicatori dell’identità personale; valori<br />

nell’agire e indicatori operativi. Itinerari di competenze e curricoli per padronanze. Il curricolo<br />

come organizzatore degli apprendimenti. Teorie e fondamenti nella ricerca sul curricolo.<br />

Il lessico nel curricolo. La conoscenza, l’azione e la riflessione: capacità e abilità, competenze<br />

e padronanze. Competenze esistenziali, trasversali e disciplinari. Soglie e livelli. Progettazione<br />

formativa e organizzazione modulare. I modelli di progettazione: per obiettivi, per<br />

contenuti, per concetti, per situazioni, per padronanze, per il disagio. La transizione infinita<br />

nel sistema scolastico italiano: tra autonomie e prescrizioni. Progettare per moduli:<br />

l’archetipo rivisitato dai modelli. Metodi esperti e tecniche didattiche partecipative. Il senso del<br />

metodo: dalla lezione al laboratorio, dall’investigazione sperimentale alla ricerca-azione,<br />

dalla partecipazione all’individualizzazione. Le tecniche attive di insegnamento: dalla simulazione<br />

agli ambienti virtuali, dagli studi di caso all’incident, dalle dimostrazioni alle<br />

esercitazioni, dal peer tutoring al cooperative learning.<br />

Bibliografia d’esame<br />

F. TESSARO, Metodologia e didattica dell’insegnamento secondario, Roma, Armando, 2002<br />

Appunti delle lezioni. Materiali e strumenti on line.<br />

Bibliografia di riferimento<br />

E. BASTIANON, I paradigmi fondamentali della formazione, Roma, Armando, 2002; M.<br />

BANZATO, R. MINELLO, Imparare insieme, Roma, Armando, 2002; J. D. NOVAK, D. B.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 239<br />

GOWIN, Imparando ad imparare, Torino, Sei, 1995; R. SEMERARO, La progettazione didattica.<br />

Teorie, Metodi, Contesti, Firenze, Giunti, 1999<br />

Modalità d’esame. Gli esami si svolgeranno su brevi tracce scritte cui seguirà colloquio<br />

orale. Modalità di frequenza. Per i non frequentanti è possibile il tutoraggio on line. Indicazioni<br />

all’avvio del corso. Seminari e altre attività integrative. Attività integrate con Pedagogia<br />

generale (U. Margiotta) e Pedagogia Sociale (I. Padoan). Indicazioni all’avvio del corso.<br />

Docente Ilaria Crotti<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

II semestre<br />

Metodologie della critica letteraria<br />

Per il curriculum del docente Ilaria Crotti v. sopra Critica e teoria letteraria.<br />

I metodi della critica tematica. Reti tematiche nella narrativa di Federigo Tozzi<br />

Bibliografia<br />

D. GIGLIOLI, Tema, Milano, R.C.S. Libri, 2001; F. TOZZI, Tre croci, Il podere (si consiglia<br />

la lettura dei due romanzi nell’edizione “Meridiani”: Milano, Mondadori). Appunti<br />

dalle lezioni.<br />

I non frequentanti integreranno lo studio con: R. LUPERINI, Federigo Tozzi. Le immagini,<br />

le idee, le opere, Roma-Bari, Laterza, 1995<br />

Il programma degli studenti della laurea quadriennale prevede di addizionare quelli relativi<br />

ai due moduli (Critica e teoria letteraria e Metodologie della critica letteraria).<br />

Gli iteranti potranno sostituire la prima parte del corso (Critica e teoria letteraria) con<br />

tre testi teorici a scelta da concordare con la docente.<br />

Si consiglia la consultazione, ove necessario, di G. L. BECCARIA (dir. da), Dizionario di<br />

linguistica e di filologia, metrica, retorica, Torino, Einaudi, 1994<br />

Nota Bene. È prevista un’analisi seminariale, riservata ai frequentanti, dei due romanzi di<br />

Tozzi indicati.<br />

Metodologie della ricerca archeologica<br />

Docente (I modulo – I parte) Luigi Sperti<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: sperti@unive.it<br />

Docente (I modulo – II parte) Luigi Fozzati<br />

Convenzione con Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali - Servizio tecnico per l’Archeologia Subacquea<br />

- Centro tecnico per l’Archeologia Lagunare di Venezia<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

Docente (II modulo – I parte) Sauro Gelichi<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

sito web: http: //lettere2.unive.it/iam_ve/index.html<br />

e-mail: gelichi@unive.it<br />

Docente (II modulo – II parte) Maurizia De Min<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

I semestre


240 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Per il curriculum del docente Luigi Sperti v. sopra Archeologia e Storia dell’arte greca e romana B<br />

(M-Z).<br />

Per il curriculum del docente Sauro Gelichi v. sopra Archeologia medievale.<br />

I Modulo, prima parte<br />

Propedeutica archeologica<br />

L’archeologia come storia dell’arte classica dal Winckelmann ai nostri giorni; storia delle<br />

scoperte e degli scavi; problemi e metodi di oggi.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni;<br />

R. BIANCHI BANDINELLI, Introduzione all’archeologia, Bari, Laterza, 1976 (o edizioni successive).<br />

I Modulo, seconda parte<br />

Programma in via di definizione.<br />

II Modulo, prima parte<br />

Archeologia teorica e archeologia dell’architettura<br />

La 1 parte di questo 2 modulo intende affrontare i problemi dell’archeologia teorica e<br />

analizzare i caratteri di un particolare tipo di approccio al costruito.<br />

Il problema delle elaborazioni teoriche in campo archeologico verrà affrontato prendendo<br />

in considerazione i principali momenti della storia della disciplina fino<br />

all’archeologia post-processuale. Successivamente si discuteranno metodi, procedure e<br />

finalità dell’uso dell’indagine archeologico-stratigrafica sugli alzati.<br />

Bibliografia<br />

E. GIANNICHEDDA, Archeologia teorica, Roma, <strong>Ca</strong>rocci 2002; S. GELICHI, Introduzione<br />

all’archeologia medievale. Storia e ricerca in Italia, <strong>Ca</strong>rocci, Roma 2002 (5 ristampa), soltanto<br />

le pp. 89-109.<br />

II Modulo, seconda parte<br />

Programma in via di definizione.<br />

Modalità d’esame. Per il primo appello è prevista la prova scritta. Gli altri appelli prevedono<br />

una prova orale. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza. Seminari e altre attività<br />

integrative. Gli studenti potranno usufruire delle strutture del Laborario di Informatica<br />

applicata all’Archeologia Medievale (e di aereofotointerpretazione) e potranno partecipare<br />

a scavi/ricognizioni organizzate dall’Insegnamento durante il periodo estivo.<br />

Mineralogia e petrografia applicate ai beni culturali<br />

Docente Fabrizio Antonelli<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

II semestre<br />

1) Elementi di mineralogia generale e sistematica. Elementi di petrografia: genesi, classificazione<br />

e principali litotipi delle rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche. Metodi di


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 241<br />

studio delle rocce e dei materiali litoidi. 2) Le rocce come materiali da costruzione e ornamentali:<br />

i principali litotipi impiegati in antico. 3) Le argille e le loro proprietà: elementi<br />

di tecnologia e archeometria ceramica.<br />

Bibliografia<br />

Oltre agli appunti delle lezioni, si consiglia per ciascuna delle tre parti indicate la consultazione<br />

dei seguenti testi:<br />

1) A. MOTTANA, R. CRESPI, G. LIBORIO, Minerali e rocce, Mondadori, 1977, pp. 7-60,<br />

414-434. 2) AA. VV., I marmi colorati della Roma imperiale, Marsilio, Roma, 2002, pp. 3-68,<br />

203-277. 3) N. CUOMO DI CAPRIO, La ceramica in Archeologia, L’Erma di Bretschneider,<br />

Roma 1985.<br />

Museografia e museotecnica<br />

Docente Dario Maran<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

II semestre<br />

Nel delineare il percorso di un¹esposizione temporanea, come nella rivisitazione di un<br />

allestimento storico, è necessario contemperare le scelte progettuali, propriamente ostensive<br />

e scenografiche, alle esigenze dei contenuti da valorizzare, consapevoli che il momento<br />

espositivo rappresenta, spesso, il primo approccio ai beni culturali.<br />

Ragioni dell’esporre<br />

Tra conoscenza e valorizzazione: la formazione, il ruolo e i compiti del museografo. Il<br />

pubblico negli spazi per l’arte: curiosità, ricerca, apprendimento, contemplazione.<br />

L’architettura dei musei: lettura critica di alcuni casi emblematici.<br />

Bibliografia<br />

I testi di riferimento saranno comunicati all’inizio del corso.<br />

Propedeuticità. Iscrizione al secondo o terzo anno di corso Almeno quattro esami<br />

dell’ambito disciplinare di Storia dell’arte.<br />

Modalità d’esame. Scritto. È richiesto lo svolgimento di tre tracce (a scelta tra quattro) su<br />

un campo predefinito di 15 righe: tempo 1 ora. Modalità di frequenza. Obbligatoria.<br />

Nota bene. È prevista l’attivazione di uno spazio M&M nel sito web di Facoltà. Seminari e<br />

altre attività integrative. Visita guidata ad una mostra di contenuto storico-artistico con la<br />

partecipazione del curatore e dell’allestitore.<br />

Docente Giandomenico Romanelli<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

II semestre<br />

Programma in via di definizione.<br />

Museologia


242 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Docente Adriano Savio<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

II semestre<br />

Numismatica antica<br />

ADRIANO SAVIO è nato a Milano il 28/4/1947, si è laureato in Numismatica presso la Facoltà di lettere<br />

e filosofia dell’<strong>Università</strong> degli studi di Milano il 1/7/1971 con una tesi sulla monetazione di<br />

Nerone, relatore il prof. Ernesto Bernareggi. Pubblicazioni principali: La coerenza di <strong>Ca</strong>ligola nella<br />

gestione della moneta, La Nuova Italia, Firenze, 1988; con G. Corradi e E. Giordana, Che cos’è la moneta,<br />

Giunti, Firenze, 1991; con la collaborazione di V. Cubelli e di T. Lucchelli, Katalog der alexandrinischen<br />

Münzen der Sammlung Dr. Christian Friedrich August Schledehaus im Kulturgeschichtlichen Museum<br />

Osnabrück, III, Die Münzen des 3. Jahrhunderts (Septimius Severus-Domitius Domitianus) Rausch, Bramsche,<br />

1997.<br />

Istituzioni di Numismatica antica<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni. A. SAVIO, Monete Romane, Jouvence, Roma, 2001<br />

Organizzazione del servizio sociale<br />

Docente (I modulo) Silvia De Martino<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

Docente (II modulo) Simonetta Simoni<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: simosimo@database.it<br />

I semestre<br />

Sociologa, SILVIA DE MARTINO insegna da diversi anni presso il DUSS. È consulente di organizzazione,<br />

in particolare di servizi. Opera in collegamento con Istituti e Centri di ricerche, nonché con<br />

società di consulenza Italiane ed estere tra cui, in particolare, il gruppo Allaxia di Milano. Le sue<br />

esperienze professionali vanno dalla consulenza - in particolare l’analisi e diagnosi organizzativa<br />

nelle organizzazioni di servizi; alla formazione - in particolare manageriale, sia per Enti ed Aziende<br />

pubblici e privati sia per Regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Basilicata, Sicilia).<br />

Pubblicazioni: con G. Costa, Management Pubblico, Etas-Libri, 1985; con G. Rebora, Lavoro e<br />

Management nelle Pubbliche Amministrazioni, F. Angeli, 1988; Spazi di gioco e opportunità di cambiamento<br />

nel settore agro-alimentare in Sicilia, rapporto di ricerca per il CE.RI.S.DI., Palermo, 1990-1991; con J. C.<br />

Thoenig, L’analisi strategica per la valutazione delle politiche: l’applicazione al caso delle politiche ambientali,<br />

di prossima pubblicazione.<br />

SIMONETTA SIMONI, sociologa, svolge attività di ricerca e di formazione per servizi sociali, sanitari<br />

ed educativi sui temi della valutazione della qualità, delle culture organizzative, dei rapporti tra famiglie<br />

e servizi. È particolarmente interessata alla sperimentazione di metodologie qualitative come<br />

la ricerca-azione e le tecniche di sociologia visuale<br />

I Modulo<br />

Programma in via di definizione.<br />

II Modulo<br />

Il corso si propone di approfondire le tematiche del convenzionamento tra pubblico e<br />

terzo settore, analizzando sia le caratteristiche delle diverse organizzazioni no-profit che<br />

quelle della gestione dei servizi convenzionati, con attenzione al controllo di qualità.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 243<br />

Bibliografia<br />

C. RANCI, Il mercato sociale dei servizi alla persona, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001.<br />

Altri testi a scelta verranno indicati a lezione<br />

Modalità d’esame. Orali<br />

Docente Luigi Milone<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

I semestre<br />

Per il curriculum del docente Luigi Milone v. sopra Filologia romanza.<br />

I Modulo<br />

Origini delle lingue romanze<br />

Dal latino alle lingue romanze: delimitazione geografica del dominio romanzo, individuazione<br />

dei principali fenomeni di fonetica storica alla base delle trasformazioni del latino,<br />

varietà romanze medievali. Commento linguistico delle più antiche attestazioni romanze.<br />

Bibliografia<br />

Nella lezione introduttiva saranno forniti i materiali e le indicazioni bibliografiche.<br />

II Modulo<br />

"Volgarizzare e tradurre": traduzioni dal latino, traduzioni da una lingua romanza ad<br />

un’altra lingua romanza.<br />

Bibliografia<br />

Nella lezione introduttiva saranno forniti i materiali e le indicazioni bibliografiche.<br />

Modalità d’esame. I modulo: prova scritta; II modulo: tesina scritta individuale concordata<br />

con il docente.<br />

Origini greche della tradizione filosofica europea<br />

Docente <strong>Ca</strong>rlo Natali<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

sito web: www1.provincia.venezia.it/nemus/org_int.htm<br />

e-mail: natali@unive.it<br />

I semestre<br />

CARLO NATALI, ha insegnato nelle Univ. di Padova, della <strong>Ca</strong>labria e di Siena. Dal 1981 al 2001 è<br />

stato docente di Storia della filosofia antica nell’Univ. di Venezia. È socio del Collège International<br />

de Philosophie (Parigi) e membro del Consiglio consultivo delle riviste “Logos” (Salamanca), “Métexis”<br />

(Buenos Aires) e “Rhetorica” (Berkeley). Dirige (con G. Seel e L. Gerson) la collana “International<br />

Studies in Aristotle” (Academia Verlag). Si occupa di vari aspetti della filosofia pratica nel<br />

mondo antico: etica, economica, teoria dell’azione, determinismo. Recenti pubblicazioni: Aristotele,<br />

Etica Nicomachea, a cura di C.N., 1999. Antiaristotelismo, C.N. e S. Maso, 1999. Ario Didimo - Diogene<br />

Laerzio, Etica stoica, a cura di C.N., 1999. The wisdom of Aristotle, 2001; Senofonte, L’economico,<br />

2003


244 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Il modulo costituisce la prima parte di un percorso che avvia ai problemi fondamentali<br />

della filosofia antica, esplicitati poi nel II modulo (cfr.) di “Origini greche” oppure nel<br />

modulo parallelo di “Storia della filosofia tardo antica”.<br />

I Modulo<br />

Istituzioni di Storia della filosofia antica<br />

Si affrontano i temi principali della filosofia antica da Talete a Proclo.<br />

Bibliografia<br />

Dispense delle lezioni. È disponibile una raccolta di materiali intitolata: “Istituzioni di<br />

storia della filosofia antica” (2001-2002).<br />

Gli studenti che non abbiano mai studiato storia della filosofia nella scuola secondaria<br />

dovranno colmare la loro lacuna leggendo un manuale di livello liceale. A puro titolo<br />

indicativo si possono suggerire: E. BERTI, Storia della filosofia, Laterza; G. CAMBIANO,<br />

Storia della filosofia, Laterza; I. YARZA, Filosofia antica, Le Monnier; etc.<br />

Propedeuticità. Modulo propedeutico al II di “Origini greche della tradizione filosofica<br />

europea” e a “Storia della filosofia tardo antica”<br />

II Modulo<br />

Il dialogo socratico<br />

Si affrontano la struttura, la tecnica e il ruolo del dialogo socratico<br />

Bibliografia<br />

Senofonte, L’amministrazione della casa (Economico), a cura di C. NATALI, Roma, Edizioni<br />

di Storia e Letteratura, 2003; Platone, Protagora (qualsiasi edizione con testo a fronte);<br />

F. ADORNO, Introduzione a Socrate, Laterza<br />

Modalità d’esame. Secondo le istruzioni concordate in sede di Dipartimento, al I modulo<br />

di norma seguirà un esame scritto. Il II modulo invece sarà orale. Modalità di frequenza.<br />

Ciascun modulo prevede 30 ore di insegnamento: in pratica 6 ore la settimana per un mese<br />

e mezzo.<br />

Docente Paolo Eleuteri<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: ele@unive.it<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Paolo Eleuteri v. sopra Codicologia.<br />

I Modulo<br />

Paleografia latina<br />

Storia della scrittura latina dalle origini all’XI secolo<br />

Bibliografia<br />

A. PETRUCCI, Breve storia della scrittura latina, Roma, Bagatto Libri, 1989, pp. 17-123; B.<br />

BISCHOFF, Paleografia latina. Antichità e medioevo, Padova, Editrice Antenore, 1992, pp.<br />

76-183, 218-253


II Modulo<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 245<br />

Storia della scrittura latina dal XII al XVI secolo<br />

Bibliografia<br />

A. PETRUCCI, Breve storia della scrittura latina, Roma, Bagatto Libri, 1989, pp. 125-203; B.<br />

BISCHOFF, Paleografia latina. Antichità e medioevo, Padova, Editrice Antenore, 1992, pp.<br />

183-217, 257-340<br />

Modalità d’esame. Entrambi i moduli scritti. Modalità di frequenza. Vivamente consigliata.<br />

Docente Giorgio Bartolomei<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

email: gf.bartolo@libero.it<br />

I semestre<br />

Paleontologia e paleoecologia<br />

Per il curriculum del docente Giorgio Bartolomei v. sopra Geografia fisica.<br />

Evoluzione paleoecologica e paleoeclimatologica dell’Italia Settentrionale dell’ultimo<br />

interglaciale (Eemiano), dell’ultimo glaciale (Würm) e dell’Olocene fino ai nostri giorni.<br />

Bibliografia<br />

P. CASATI, F. PACE, Scienze della terra. Atmosfera, acqua, climi, suoli. Città Studi, Milano<br />

Per i non frequentanti si consiglia: A. MALATESTA, Geologia e Paleobiologia dell’Era Glaciale,<br />

La Nuova Italia Scientifica. Costoro è opportuno contattino il docente all’inizio del<br />

corso<br />

Modalità d’esame. Scritto: rispondere a cinque/sei domande. Orale solo per chi desidera<br />

migliorare il voto dello scritto. Modalità di frequenza. È consigliabile la frequenza non essendovi<br />

un testo esauriente con esempi relativi al Veneto.<br />

Docente Paolo Biagi<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

sito web: www.harappa.com/rohri<br />

e-mail: pavelius@unive.it<br />

II semestre<br />

Paletnologia<br />

PAOLO BIAGI (Brescia, 1948) PhD in Archeologia Preistorica presso l’Istituto di Archeologia<br />

dell’<strong>Università</strong> di Londra nel 1981. Conservatore del Museo Civico di Storia Naturale di Brescia<br />

dal 1978 al 1981. Ricercatore presso l’Istituto di Archeologia dell’<strong>Università</strong> di Genova dal 1981 al<br />

1988. Direttore della Missione Archeologica Italiana nel Sultanato dell’Oman nel 1991. Direttore<br />

della Missione Archeologica Italiana nel Sindh (Pakistan) dal 1993. Attualmente conduce ricerche<br />

all’estero nel Sindh (Pakistan), Transilvania (Romania) e Macedonia occidentale (Grecia). È condirettore<br />

di un progetto sull’analisi scientifica delle ceramiche del Neolitico antico della Penisola Balcanica,<br />

coordinato da S. Shennan (University College London), finanziato dal Leverhulme Trust.<br />

Nel presente modulo vengono forniti gli elementi fondamentali per lo studio<br />

dell’Archeolgia Preistorica, con particolare attenzione verso la Penisola Italiana. Vengono<br />

trattati anche temi riguardanti i metodi di datazione assoluta dei depositi archeologici e<br />

dei singoli reperti organici.


246 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

I Modulo<br />

Introduzione all’Archeologia Preistorica dal Paleolitico all’età del Rame<br />

I primi tempi dell’Archeolgia Preistorica, I metodi di datazione relativa e assoluta, Il Paleolitico,<br />

i primi Sapiens Sapiens, Gli ultimi cacciatori-raccoglitori in Europa, Il processo di<br />

Neolitizzazione nel Vicino Oriente, i primi momenti dell’età dei metalli<br />

Bibliografia<br />

C. RENFREW, L’Europa della Preistoria, Laterza, Bari, 1987; F. FACCHINI et all., La religiosità<br />

nella preistoria, Jaca Book, Milano; A. BROGLIO, Introduzione al Paleolitico. Laterza, Bari,<br />

1998. Appunti delle lezioni.<br />

Propedeuticità. Il corso è considerato di primaria importanza per chi voglia seguire poi il<br />

II modulo della stessa disciplina ed anche l’insegnamento di Preistoria del Vicino e Medio<br />

Oriente<br />

II Modulo<br />

Il processo di Neolitizzazione<br />

Gli ultimi cacciatori-raccoglitori dell’Olocene antico, Le teorie di V. G. Childe, i primi<br />

produttori di cibo nel Vicino Oriente, Studiosi indigenisti e Diffusionisti, l’onda di avanzamento.<br />

Il Neolitico in Italia<br />

Bibliografia<br />

Appunti delle lezioni; A. J. AMMERMAN, L. L. CAVALLI SFORZA, - La transizione neolitica e<br />

la genetica di popolazioni in Italia, 1986<br />

Bibliografia aggiuntiva potrà essere consegnata durante le lezioni<br />

Propedeuticità. È necessario aver seguito il I modulo della stessa materia<br />

Modalità d’esame. I modulo scritto. II modulo orale. Modalità di frequenza. Costante e<br />

continua per entrambi i moduli. Seminari e altre attività integrative. Possibili attività seminariali<br />

di docenti esterni. Visita ad alcuni siti archeologici al termine delle lezioni.<br />

Docente Umberto Margiotta<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

sito web: www.univirtual.it<br />

e-mail: margiot@unive.it<br />

I semestre<br />

Pedagogia generale<br />

UMBERTO MARGIOTTA è professore ordinario di Pedagogia Generale. La sua ricerca scientifica si è<br />

rivolta inizialmente alla storia dell’educazione e alla filosofia dell’educazione. Successivamente i<br />

suoi interessi si sono rivolti alla valutazione dei sistemi educativi e alla progettazione degli interventi<br />

formativi, con particolare attenzione alle problematiche di carattere metodologico - cfr in particolare<br />

le ricerche sulla modulazione degli apprendimenti e sulla modularità - e psicopedagogico. Dirige<br />

la rivista “Formazione & Insegnamento”, è Direttore di Collane editoriali; dirige - con J. M. Barbier<br />

il trattato europeo di scienze della Formazione, è componente di gruppi scientifici internazionali e<br />

nazionali. È autore di circa 20 volumi e circa 480 articoli<br />

Oggi è possibile analizzare come le differenze genetiche possono dar luogo alla variabilità<br />

dei comportamenti e all’apprendimento individuale. È a partire da questo assunto che


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 247<br />

il corso si prefigge di indagare su interrogativi inerenti le scelte formative individuali e istituzionali<br />

I Modulo<br />

Concezioni dello sviluppo e teorie della mente<br />

L’analisi delle scoperte più recenti delle bio-scienze apre prospettive nuove, e per certi<br />

versi rivoluzionarie, sul modo di concepire lo sviluppo e l’apprendimento. E propongono<br />

inquietanti interrogativi sul futuro delle scelte formative, sia a livello individuale che in<br />

sede sociale e istituzionale. Il corso si prefigge altresì di indagare sull’ipotesi della rinuncia<br />

all’unità del self, e su come possa svilupparsi la coscienza personale lungo le vie dello studio,<br />

dell’esperienza e del lavoro.<br />

Bibliografia<br />

O. LIVERTASEMPIO, VYGOTSKIJ, PIAGET, BRUNER, Concezioni dello sviluppo, Cortina Editore,<br />

Milano, 1998; F. SANTOIANNI, M. STRIANO, Immagini e Teorie della Mente, <strong>Ca</strong>rocci,<br />

Roma, 2000<br />

Propedeuticità. Il I modulo è propedeutico al secondo<br />

II Modulo<br />

Intelligenze, emozioni, apprendimenti<br />

Bibliografia<br />

F. SANTOIANNI, Sistemi biodinamici e scelte formative, Liguori, Napoli, 1998; E. FRAUEN-<br />

FELDER, F. SANTOIANNI, Le scienze bioeducative. Prospettive di ricerca, Liguori, Napoli, 2002<br />

Propedeuticità. il I modulo è propedeutico al secondo.<br />

Modalità d’esame. colloquio orale. Modalità di frequenza. si consiglia vivamente la frequenza.<br />

Seminari e altre attività integrative. Ad inizio corso verrà data la programmazione dei Seminari<br />

la cui frequenza darà diritto ai frequentanti di crediti aggiuntivi<br />

Docente Ivana Maria Padoan<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

sito web: univirtual@it<br />

e-mail: ipadoan@unive.it<br />

I semestre<br />

Per il curriculum del docente Ivana Maria Padoan v. sopra Educazione degli adulti.<br />

Pedagogia sociale<br />

Il tempo destinato alla formazione sembra superare il tempo destinato al sonno. Stiamo<br />

avviandoci verso una società formativa o siamo dentro ad un nuovo imperialismo culturale?<br />

Il corso discute paradigmi, epistemologie, orientamenti, soggetti, metodi e tecniche di<br />

formazione ed educazione sociale.<br />

La società formativa<br />

Il corso presenta alcune fenomenologie di cambiamento strutturale della formazione attraverso<br />

le istituzioni, le decisioni, le influenze, i soggetti, i contenuti e le azioni di educazione<br />

sociale.


248 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Bibliografia<br />

Per l’esame: G. ALESSANDRINI, Pedagogia sociale, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2003<br />

Per approfondimenti personali: E. MORGAGNI, A. RUSSO, Educazione in sociologia. Testi<br />

scelti. Bologna, Clueb, 1997; M. NUSSBAUM, Coltivare l’umanità. I classici, il multiculturalismo,<br />

l’educazione contemporanea, Roma, <strong>Ca</strong>rrocci, 1999; J. BEILLEROT, La société pedagogique,<br />

Paris, Puf, 1982<br />

Modalità d’esame. L’esame sarà orale fatto salvo ulteriori indicazioni istituzionali. È prevista<br />

l’integrazione orale, in caso di esame scritto, su richiesta dello studente. Modalità di frequenza.<br />

Il corso si svolge in forma seminariale, con la partecipazione attiva dello studente.<br />

Nota Bene. Per i non frequentanti, il testo d’esame va integrato con un approfondimento<br />

da concordare con il docente. Seminari e altre attività integrative. Il corso prevede tre testimonianze<br />

d’autore: Formazione e disagio. La pedagogia della differenza. Il counseling<br />

formativo<br />

Pensiero filosofico e sociale contemporaneo<br />

Docente Francesco Mora<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: mora@unive.it<br />

II semestre<br />

FRANCESCO MORA (Venezia 1959) si è laureato in filosofia (1983) presso l’<strong>Università</strong> di Venezia.<br />

Diplomatosi alla Scuola di Perfezionamento in Filosofia (1987) dell’<strong>Università</strong> di Padova, Dottore<br />

di Ricerca (1995), Assegnista (2000/2002) è ricercatore di Storia della Filosofia presso questo Dipartimento.<br />

Ha approfondito le problematiche filosofiche e sociali del pensiero di G. Simmel in riferimento<br />

allo storicismo tedesco contemporaneo e alla Lebensphilosophie. Ha studiato la filosofia di<br />

M. Heidegger e il suo rapporto con la fenomenologia di Husserl e con il pensiero di Aristotele. Attualmente<br />

si occupa del problema della vita nella contemporaneità e nel giovane Hegel. Tra le sue<br />

pubblicazioni: L’ente in movimento, Padova 2000; Filosofia della vita e filosofia della prassi, Venezia 2002.<br />

L’insegnamento intende prendere in esame i problemi filosofici e i fenomeni sociali che<br />

hanno segnato il nostro tempo, attraverso il contributo dei maggiori pensatori impegnati<br />

nell’interpretazione dei processi complessi della Contemporaneità.<br />

Georg Simmel e Max Weber. Filosofia della cultura e formazioni sociali<br />

Il corso si prefigge di analizzare gli aspetti fondamentali del pensiero di Simmel e di<br />

Weber con particolare attenzione ai rapporti che intercorrono tra i due pensatori e<br />

l’ambiente culturale dove operano sia a livello filosofico che sociologico.<br />

Bibliografia<br />

Testi di G. SIMMEL: Concetto e tragedia della cultura, in Id., Arte e civiltà, a c. di D. FOR-<br />

MAGGIO, L. PERUCCHI, Isedi, Milano 1976; Il conflitto della cultura moderna, a c. di C.<br />

MONGARDINI, Bulzoni, Roma, 1976; Le metropoli e la vita spirituale, in T. MALDONADO<br />

(a c. di), Tecnica e cultura il dibattito tedesco tra Bismarck e Weimar, Feltrinelli, Milano, 1979<br />

Testi di M. WEBER: Il lavoro intellettuale come professione, a cura di D. CANTIMORI, A.<br />

GIOLITTI, Einaudi, Torino, 1971<br />

Bibliografia secondaria: AA. VV., Georg Simmel. Le forme e il tempo, in “aut aut”, sett. - ott.<br />

1993, n. 257; A. DAL LAGO, Il conflitto della modernità. Il pensiero di Georg Simmel, il Mulino,<br />

Bologna, 1994; D. FRISBY, Frammenti di modernità, il Mulino, Bologna, 1992; B.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 249<br />

GIACOMINI, Relazione e alterità, Il Poligrafo, Padova, 1999; S. KRACAUER, GEORG SIM-<br />

MEL, in Id., La massa come ornamento, a cura di R. BODEI, Prismi, Napoli, 1982; TH. A-<br />

DORNO et All., Max Weber e la sociologia oggi, Jaca Book, Milano, 1972; AA. VV., Max<br />

Weber e l’analisi del mondo moderno, Einaudi, Torino, 1981; F. BIANCO, Le basi teoriche<br />

dell’opera di Max Weber, Laterza, Roma-Bari, 1997<br />

Modalità d’esame. Per gli studenti frequentanti, il programma d’esame prevede lo studio<br />

di un saggio di Simmel e uno di Weber più un testo della bibliografia secondaria. Informazioni<br />

dettagliate saranno fornite durante il corso e in orario di ricevimento.<br />

Pratiche gestionali del teatro pubblico<br />

Docente Luca De Fusco<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

I semestre<br />

LUCA DE FUSCO è direttore artistico del Teatro Stabile del Veneto “C. Goldoni”<br />

Produzione, diffusione e allestimento del teatro d’arte<br />

Il corso segue l’attività di programmazione e di gestione di un teatro pubblico e/o dei<br />

grandi festival di produzione.<br />

Bibliografia<br />

Le indicazioni bibliografiche e le procedure di valutazione finale saranno definite dal<br />

docente dopo l’inizio del corso.<br />

Nota Bene. Il docente riceve dopo le lezioni<br />

Docente Paolo Biagi<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

sito web: www.harappa.com/rohri<br />

e-mail: pavelius@unive.it<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Paolo Biagi v. sopra Paletnologia.<br />

Preistoria del Vicino e Medio oriente<br />

Verranno trattati argomenti della Preistoria del Vicino e Medio Oriente dal Paleolitico<br />

all’età del Bronzo con approfondimenti riguardanti la Preistoria recente delle regioni bagnate<br />

dal Mare Arabico<br />

Introduzione alla Preistoria del Vicino e Medio Oriente<br />

I primi uomini nella Penisola Arabica, Il Paleolitico e la dispersione dei primi Sapiens<br />

Sapiens, Gli insediamenti dell’Olocene antico, Il problema degli shell-middens, I primi<br />

produttori di cibo, La Valle dell’Indo durante l’età del Rame e del Bronzo, I rapporto con<br />

la Penisola di Oman


250 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Bibliografia<br />

Appunti delle lezioni; R. ALLCHIN, B. ALLCHIN, The Rise of Civilization in India and Pakistan.<br />

<strong>Ca</strong>mbridge University Press, <strong>Ca</strong>mbridge, 1982; J. M. KENOYER, Ancient Cities of<br />

the Indus Valley Civilization. Oxford University Press, Oxford, 1998; www. harappa.com<br />

Propedeuticità. È necessario aver seguito il I modulo di Paletnologia<br />

Modalità d’esame. orali. Modalità di frequenza. Continua. Seminari e altre attività integrative.<br />

Probabili seminari tenuti da altri docenti e presentazione di materiali archeologici<br />

Docente Federica De Girolami<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: degife@jumpy.it<br />

II semestre<br />

Principi e fondamenti del servizio sociale<br />

FEDERICA DE GIROLAMI, nata nel 1950, diplomata Assistente Sociale c/o l’ENSISS di Venezia, ha conseguito<br />

la Laurea in Servizio Sociale c/o l’<strong>Università</strong> di Trieste nell’a. a. 98/99. Dopo vent’anni di<br />

esperienza professionale nella Pubblica Amministrazione, dal 1992 svolge la libera professione con<br />

attività di consulenza, progettazione, formazione e supervisione. Già docente di Organizzazione di<br />

servizio sociale II nell’a. a. 2001-2002, da due anni è responsabile dell’Ufficio di S. S. di una RSA per<br />

Anziani. Da molti anni è tutor universitario per i tirocini e da tre anni ricopre anche la funzione di<br />

coordinatore dei tirocini del corso triennale. Tra gli interessi di ricerca figura la tematica dell’auto-<br />

Mutuo-Aiuto, per la quale segue percorsi di formazione di sua progettazione ed esperienze di attuazione.<br />

Il corso si propone di introdurre allo studio del servizio sociale come disciplina e come<br />

professione. Con uno sguardo ai contesti storici d’origine, la conoscenza sarà diretta verso<br />

il sistema dei valori e degli orientamenti teorici che ispirano la struttura e la tecnica stessa<br />

del servizio sociale.<br />

Il servizio sociale: disciplina e professione<br />

La teoria del servizio sociale. La professione. Il ruolo dei bisogni. I modelli. L’etica<br />

Bibliografia<br />

E. NEVE, Il servizio sociale, <strong>Ca</strong>rocci, 2000, capp. 1, 3, 4, 5; M. DAL PRA PONTICELLI, I<br />

modelli teorici del servizio sociale, Astrolabio, Roma, 1985, pagg. 1-50. Il Codice deontologico<br />

dell’assistente sociale. Appunti delle lezioni.<br />

Progettazioni di sistemi multimediali<br />

Docente Franco Rossi<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: rossi@unive.it<br />

I semestre<br />

Per il curriculum del docente Franco Rossi v. sopra Elementi di informatica (Applicazione di informatica<br />

alle arti della musica e dello spettacolo).


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 251<br />

Il corso intende giungere alla realizzazione di una piccola presentazione multimediale<br />

di un fumetto di P. Jacobs inserendo nel percorso testi, immagini fisse e in movimento,<br />

suoni<br />

Il fumetto in CD<br />

Bibliografia<br />

G. ROSENZWEIG, Director 8 e Lingo, Milano, Apogeo, 2000, oppure appunti dalle lezioni<br />

Modalità d’esame. L’esame verterà sul commento e l’analisi di un breve percorso multimediale<br />

realizzato dal candidato con una delle versioni del prodotto citato.<br />

Docente Giorgio Brianese<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: brianese@unive.it<br />

II semestre<br />

Propedeutica filosofica<br />

GIORGIO BRIANESE (Mestre, 1958) si è laureato in Filosofia all’<strong>Università</strong> di Venezia e perfezionato<br />

in Metodologia della ricerca filosofica e Filosofia delle scienze all’<strong>Università</strong> di Padova. Ha insegnato<br />

per oltre dieci anni filosofia e storia nei Licei e dal 1996 è ricercatore di Filosofia teoretica; nel<br />

2002 ha conseguito l’idoneità come professore associato di Filosofia teoretica. Ha pubblicato lavori<br />

su Michelstaedter, Popper, Descartes, Nietzsche, Platone, Gentile e Dostoevskij ed è condirettore<br />

delle collane di classici filosofici Analyse (Zanichelli), Sentieri della filosofia e Sentieri della pedagogia (Paravia).<br />

I suoi attuali interessi di ricerca sono rivolti in particolare a Schopenhauer e Dostoevskij.<br />

Propedeutica filosofica. Ossia "introduzione alla filosofia". Disciplina anomala, forse paradossale:<br />

percorre un cammino che, praticando la filosofia, s’avvicina a passi lenti ai<br />

grandi temi filosofici, con la pretesa di guardare al nostro tempo in modo non ingenuo e<br />

saggiarne il valore.<br />

I Modulo<br />

Parole della filosofia: libertà-volontà; ragione-passione; teoria-prassi; verità-destino<br />

La filosofia occidentale sembra avere per sua natura a che fare con la parola, con il discorso;<br />

la "meraviglia" - dalla quale, secondo Aristotele, essa sarebbe scaturita - si concretizza<br />

nell’articolazione di una domanda: è essa stessa domanda, e produce discorso. Il<br />

primo modulo del corso (che ha una sua configurazione autonoma e può essere frequentato<br />

anche indipendentemente dal secondo modulo, sebbene quest’ultimo ne costituisca<br />

una sorta di messa a fuoco in relazione a tre grandi pensatori del XIX secolo) intende riflettere<br />

su alcune delle parole intorno alle quali si è articolata la pratica della filosofia, con<br />

particolare - anche se non esclusiva - attenzione al pensiero moderno e contemporaneo.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni.<br />

Gli studenti impossibilitati a frequentare li sostituiranno con la lettura attenta di: E. SE-<br />

VERINO, Lezioni sulla politica. I Greci e la tendenza fondamentale del nostro tempo, Milano,<br />

Marinotti Edizioni, 2002<br />

Gli studenti iscritti all’ordinamento quadriennale (per i quali questo primo modulo costituisce<br />

la parte generale del corso) li integreranno con S. NATOLI, Progresso e catastrofe.


252 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Dinamiche della modernità, Milano, Marinotti Edizioni, 1999 (o, in caso di particolari esigenze,<br />

con altro testo da concordare preventivamente con il docente)<br />

Indico qui di seguito, in via provvisoria e puramente orientativa, alcuni autori e testi ai<br />

quali le lezioni faranno riferimento. La bibliografia per l’esame sarà indicata all’inizio<br />

del corso e precisata anche in relazione all’andamento delle lezioni: H. BERGSON,<br />

L’evoluzione creatrice, a cura di F. Polidori, Milano, Cortina Editore, 2002; S. FREUD, Il<br />

perturbante, in ID., Psicoanalisi e vita quotidiana, Milano, Mondadori, 1991, pp. 617-657;<br />

M. HEIDEGGER, Il nichilismo europeo, a cura di F. Volpi, Milano, Adelphi, 2003; C. MI-<br />

CHELSTAEDTER, La persuasione e la retorica, a cura di S. <strong>Ca</strong>mpailla, Milano, Adelphi,<br />

1982; H. MARCUSE, L’uomo a una dimensione, a cura di L. Gallino, Torino, Einaudi,<br />

1999; E. MONTALE, Ossi di seppia, in Tutte le poesie, a cura di G. Zampa, Milano, Mondadori,<br />

1990; L. PAREYSON, Ontologia della libertà, Torino, Einaudi, 1995; G. PASQUA-<br />

LOTTO, East & West. Identità e dialogo interculturale, Venezia, Marsilio, 2003; L. PERISSI-<br />

NOTTO, Le vie dell’interpretazione nella filosofia contemporanea, Roma-Bari, Laterza, 2002; L.<br />

PIRANDELLO, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, in Tutti i romanzi, a cura di G. Macchia<br />

e M. Costanzo, Milano, Mondadori, 1973, vol. II, pp. 512-735; P. RICOEUR, La<br />

memoria, la storia, l’oblio, Milano, Cortina Editore, 2003; R. RORTY, La filosofia e lo specchio<br />

della natura, a cura di D. Marconi e G. Vattimo, Milano, Bompiani, 1986; A. SCHOPEN-<br />

HAUER, La libertà del volere umano, a cura di C. <strong>Ca</strong>labi, Milano, Bruno Mondadori, 1998<br />

(oppure a cura di C. Vasoli, Roma-Bari, Laterza, 1981); E. SEVERINO, La filosofia contemporanea,<br />

Milano, Rizzoli, 1986; E. SEVERINO, La buona fede, Milano, Rizzoli, 1999; I. VA-<br />

LENT, Dire di no. Filosofia, linguaggio, follia, Cosenza, Teda Edizioni, 1995; S. VELOTTI,<br />

Storia filosofica dell’ignoranza, Roma-Bari, Laterza, 2003<br />

Gli iscritti all’ordinamento quadriennale che intendono iterare l’esame possono sostituire<br />

la bibliografia prevista per la parte generale (I modulo) con un breve elaborato<br />

scritto (10-15 cartelle) da discutere in sede d’esame; argomento e bibliografia vanno<br />

concordati con congruo anticipo con il docente. Per gli iscritti all’ordinamento triennale<br />

è prevista l’iterazione del solo secondo modulo.<br />

II Modulo<br />

Scoperta e vicende del sottosuolo: Dostoevskij, tra Schopenhauer e Nietzsche<br />

Dostoevskij – uno dei «più bei casi fortunati» della vita di Nietzsche, lo «psicologo» grazie<br />

al quale egli riusciva a comprendere se stesso – ha disegnato figure che «hanno nei<br />

pensieri, nelle azioni, il colore del sottosuolo» (F. Nietzsche, Crepuscolo degli idoli) e ha colto<br />

il legame che unisce morte di Dio, nichilismo e destino dell’uomo. L’immagine<br />

dell’uomo che lo sguardo appassionato di Dostoevskij ci restituisce è tutt’altro che rassicurante:<br />

un uomo che fatica a mantenere la propria identità, gettato in mondo nel quale<br />

sembra sovente abbandonato a se stesso, dilaniato da forze contrastanti, straziato dalla tentazione,<br />

dal male, dalla follia; un uomo «capace di mescolare insieme i più opposti contrari<br />

che immaginar si possa» e di «affondare lo sguardo» in due abissi contrapposti (Dostoevskij,<br />

I fratelli Karamazov); un uomo, in breve, che vive la lacerazione della contraddizione.<br />

Alle spalle di Dostoevskij (e di Nietzsche) c’è Schopenhauer, il pensatore che, nel modo<br />

più disincantato, ha saputo smascherare – prima di Nietzsche, di Marx, di Freud – la sicurezza<br />

a volte arrogante della ragione, scorgendo nella volontà, che ne produce le figure<br />

visibili, la verità del sottosuolo. Di qui l’esigenza di riflettere sul primato schopenhaueriano<br />

della volontà, non solo per meglio comprendere Dostoevskij e Nietzsche, ma anche<br />

per gettare uno sguardo dentro di noi e nel nocciolo profondo del mondo che abitiamo,


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 253<br />

riconoscendo la negatività che ci accompagna; e anche, forse, per salvare noi stessi, ove sia<br />

possibile scorgere un esito non nichilistico di quella rinuncia alla volontà di vivere che<br />

pare costituire l’esito ultimo del filosofare schopenhaueriano.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni.<br />

Gli studenti impossibilitati a frequentare li sostituiranno con la lettura attenta G. BRIA-<br />

NESE, La tragedia di un uomo ridicolo, in F. Dostoevskij, L’uomo ridicolo, Milano, Gallone<br />

Editore, 1997, pp. XV-LXXII e di G. PACINI, Nietzsche lettore dei grandi russi, Roma, Armando<br />

Editore, 2001<br />

Gli studenti iscritti all’ordinamento quadriennale (per i quali questo modulo costituisce<br />

la parte monografica del corso) li integreranno con L. PAREYSON, Dostoevskij. Filosofia,<br />

romanzo ed esperienza religiosa, Torino, Einaudi, 1993<br />

Indico qui di seguito, in via provvisoria e puramente orientativa, alcuni dei testi ai quali<br />

le lezioni faranno riferimento. La bibliografia per l’esame sarà indicata all’inizio del corso<br />

e precisata anche in relazione all’andamento delle lezioni: a) A. SCHOPENHAUER: Il<br />

mondo come volontà e rappresentazione, antologia sistematica a cura di G. BRIANESE, Firenze,<br />

La Nuova Italia, 1998 [oppure, integrale, a cura di S. Giametta, Milano, Rizzoli,<br />

2002]; Il primato della volontà, a cura di G. GURISATTI, Milano, Adelphi, 2002; Aforismi<br />

sulla saggezza della vita, in Parerga e paralipomena, tomo I, a cura di G. COLLI, Milano, Adelphi,<br />

1981, pp. 421-673. b) F. DOSTOEVSKIJ: L’uomo ridicolo, a cura di G. BRIANESE,<br />

Milano, Gallone Editore, 1999; Il romanzo del sottosuolo, a cura di G. PACINI, Milano,<br />

Feltrinelli, 1988; Il sosia, a cura di G. PACINI, Milano, Feltrinelli, 2003; Memorie da una<br />

casa di morti, a cura di A. POLLEDRO, Firenze, Sansoni, 1989; Ricordi dal sottosuolo, a cura<br />

di G. PACINI, Milano, Feltrinelli, 2002; Delitto e castigo, trad. di A. POLLEDRO, Torino,<br />

Einaudi, 1993; L’idiota, a cura di G. PACINI, Milano, Feltrinelli, 1999; I demòni, a cura di<br />

G. PACINI, Milano, Feltrinelli, 2000; I fratelli Karamazov, a cura di M. R. FASANELLI, Milano,<br />

Garzanti, 1992. c) F. NIETZSCHE: Aurora, a cura di F. MASINI, in «Opere di F.<br />

Nietzsche», Milano, Adelphi, vol. V, tomo 1; La gaia scienza, a cura di F. MASINI, in «Opere<br />

di F. Nietzsche», Milano, Adelphi, vol. V, tomo 2; Genealogia della morale, a cura di<br />

M. VANNINI, Milano, Teorema, 1993 [oppure a cura di F. Masini, in «Opere di F. Nietzsche»,<br />

Milano, Adelphi, vol. VI, tomo 2]; Così parlò Zarathustra, a cura di G. PASQUA-<br />

LOTTO, Milano, Rizzoli [oppure a cura di M. Montinari, in «Opere di F. Nietzsche»,<br />

Milano, Adelphi, vol. VI, tomo 1]; Crepuscolo degli idoli, a cura di G. BRIANESE e C.<br />

ZUIN, Bologna, Zanichelli, 1996 [oppure a cura di F. Masini, in «Opere di F. Nietzsche»,<br />

Milano, Adelphi, vol. VI, tomo 3]; L’anticristo, a cura di L. PARINETTO, Roma,<br />

Stampa Alternativa, 2000 [oppure in «Opere di F. Nietzsche», Milano, Adelphi, vol. VI,<br />

tomo 3]; Frammenti postumi 1885-1889, a cura di S. GIAMETTA, in «Opere di F. Nietzsche»,<br />

Milano, Adelphi, vol. VIII, tomi 1-3. d) Letteratura Critica: all’inizio del corso<br />

saranno fornite indicazioni bibliografiche utili ad un inquadramento introduttivo e a un<br />

approfondimento dei temi e degli autori affrontati.<br />

Propedeuticità. L’esame preliminare del primo modulo è consigliato, ma non propedeutico<br />

a quello del secondo.<br />

Modalità d’esame. Per l’ordinamento triennale l’esame è costituito da due prove distinte,<br />

una per ciascun modulo; per l’ordinamento quadriennale da un unico colloquio relativo<br />

ai temi di entrambi i moduli. Modalità di frequenza. La frequenza è libera. Chi non può seguire<br />

le lezioni è invitato a prendere contatto con il docente. Nota Bene. All’inizio del semestre<br />

o saranno rese note le informazioni definitive relative al corso. Il docente può es-


254 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

sere contattato, oltre che nell’orario di ricevimento, anche all’indirizzo e-mail. Seminari e<br />

altre attività integrative. Il corso si avvarrà della collaborazione di Giulio Goggi e Davide<br />

Spanio.<br />

Docente Enrico Levis<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

II semestre<br />

Psicologia dello sviluppo<br />

ENRICO LEVIS, psichiatra, è psicoterapeuta di bambini e di adulti. A Venezia dirige il Centro Internazionale<br />

Studi Psicodinamici della Personalità (C.I.S.P.P.), la cui attività di ricerca - rivolta a educatori,<br />

assistenti sociali, psicologi e psicoterapeuti - è tesa ad approfondire in particolare le tematiche<br />

relative ai fenomeni psicopatologici dell’infanzia e dell’adolescenza. Insegna pure al Centro Studi<br />

Martha Harris - Corsi Modello Tavistock/Sede di Venezia. Ed è inoltre docente alla Scuola di Psicoterapia<br />

della COIRAG. Ha pubblicato: Radici della sofferenza “non pensata”. Vicissitudini<br />

dell’identificazione proiettiva, Teda Edizioni, e Forme di vita, forme di conoscenza. Un percorso fra psicoanalisi<br />

e cultura, Bollati Boringhieri.<br />

Psicologia dello sviluppo<br />

L’osservazione diretta del bambino all’interno della struttura familiare.<br />

L’osservazione diretta del bambino all’interno della struttura familiare offre uno strumento<br />

che consente di avvicinare e descrivere le dinamiche affettive nella prima infanzia.<br />

Assieme alla lettura del <strong>Ca</strong>so del Piccolo Hans di Freud, permette una prima riflessione<br />

sulle problematiche dello sviluppo infantile e sull’intervento dell’operatore sociale nei diversi<br />

contesti istituzionali.<br />

Bibliografia<br />

S. FREUD, Il piccolo Hans. Analisi della fobia di un bambino di 5 anni, Bollati Boringhieri<br />

C. RIVA CRUGNOLA, La comunicazione affettiva tra il bambino e i suoi partner, R. Cortina<br />

(Introduzione – <strong>Ca</strong>pp. 1, 2 (pp. 3-90), 4 (pp. 141-160), <strong>Ca</strong>p. 9 (pp. 293-311)<br />

S. FRAIBERG, Il sostegno allo sviluppo, R. Cortina (capp. 2 e 7)<br />

Nota Bene. Il docente riceve gli studenti prima delle lezioni.<br />

Docente Umberto Galimberti<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: umbertogalimberti@libero.it<br />

I semestre<br />

Per il curriculum del docente Umberto Galimberti v. sopra Filosofia della storia.<br />

I Modulo<br />

Psicologia generale<br />

Psicologia dell’azione<br />

Partendo dal primato dell’azione sul soggetto, il modulo prende in esame la carenza istintuale,<br />

l’eccesso pulsionale, il turbamento della motricità, l’eccentricità della coscienza,<br />

il simbolismo della percezione, la trasposizione dell’immaginazione, il linguaggio come<br />

sostituto dell’azione, e il pensiero come tecnica di dominio


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 255<br />

Bibliografia<br />

GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica. Parte II-III, Garzanti<br />

BATESON, Verso un’ecologia della mente, Adelphi<br />

II Modulo<br />

Psicologia e fenomenologia<br />

Il modulo vuole illustrare il contributo fornito dalla fenomenologia alla psicologia, soprattutto<br />

in quei luoghi dove la fenomenologia obbliga la psicologia sperimentale a rivedere<br />

i propri statuti epistemologici<br />

Bibliografia<br />

GALIMBERTI, Dizionario di psicologia, Garzanti. Le voci: percezione, attenzione, apprendimento,<br />

immaginazione, pensiero, comunicazione, linguaggio, motivazione, emozione<br />

GALIMBERTI, Psichiatria e fenomenologia, Feltrinelli<br />

Docente Federica Durante<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: fed_durante@hotmail.com<br />

I semestre<br />

Psicologia sociale<br />

FEDERICA DURANTE, Laurea in Psicologia all’<strong>Università</strong> degli Studi di Padova (1999); Visiting Fellow<br />

al Department of Psychology, University of Dundee, Scotland (UK); Master in Social Psychology<br />

al University of Surrey, England (UK); docente del corso Psicologia dello Sviluppo (I modulo)<br />

per il Corso di laurea in Servizio Sociale presso <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari, Venezia<br />

Modulo I<br />

Familiarizzare gli studenti con la Psicologia come disciplina in generale, approfondendo<br />

in particolare il tema dello sviluppo della Socializzazione.<br />

Modulo II<br />

Al fine di comprendere l’evolversi delle società multietniche, obiettivo del corso è quello<br />

di indagare le relazioni intergruppo nei termini di dinamiche, conflitto e cooperazione.<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia verrà comunicata agli studenti ad inizio corso.<br />

Psicologia sperimentale. Animazione teatro-ragazzi<br />

Docente <strong>Ca</strong>rlo Presotto<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: www.clab.it/cp/carlo/<br />

e-mail: cpresott@unive.it<br />

I semestre


256 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

CARLO PRESOTTO, all’interno di una esperienza teatrale a tutto campo che va dalla commedia<br />

dell’arte ai classici, dalla narrazione al teleracconto, sviluppa da più di vent’anni un particolare percorso<br />

artistico e formativo dedicato all’infanzia. Nei suoi lavori l’immaginario dell’artista si confronta<br />

con la differenza della visione del mondo nell’età della crescita, affrontando temi legati alla fiaba,<br />

alla letteratura, alla musica ed alla memoria. Ha sviluppato numerosi progetti di sperimentazione<br />

nel rapporto tra teatro e percorsi educativi per enti pubblici e privati.<br />

Il corso propone agli studenti l’incontro diretto con la pratica del laboratorio teatrale nel<br />

suo aspetto di relazione tra dimensione adulta e dimensione infantile.<br />

Con astuzia e impertinenza ...<br />

Tema centrale del corso sarà la pratica della “narrazione” così come si è venuta a configurare<br />

nel teatro ragazzi in Italia negli ultimi 20 anni. Si tratta di una serie di tecniche attorali<br />

e drammaturgiche nate in gran parte dalla pratica laboratoriale, contaminate da significative<br />

esperienze di attori monologanti, che costituiscono uno degli apporti più significativi<br />

che la relazione con il pubblico dell’infanzia ha restituito alla pratica teatrale.<br />

Bibliografia<br />

C. PRESOTTO, L’Isola e i teatri, Roma, Bulzoni, 2001<br />

e un testo a scelta tra: W. BENJAMIN, “Il narratore”, in Angelus Novus, Torino, Einaudi,<br />

1995, pp. 247-274; F. SAVATER, L’infanzia recuperata, Roma-Bari, Laterza, 1994<br />

Modalità d’esame. La verifica finale si svolgerà con una prova pratica all’interno del laboratorio<br />

e con la discussione di una relazione di circa 1500 parole al colloquio teorico. Modalità<br />

di frequenza. La frequenza al corso è obbligatoria. Si consigliano abiti e calzature comode<br />

per l’attività fisica. Seminari e altre attività integrative. All’interno del programma sono<br />

previsti incontri con artisti e la visione di spettacoli e prove di lavoro.<br />

Psicologia sperimentale. Cinema per ragazzi<br />

Docente Giorgio Mangini<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

I semestre<br />

GIORGIO MANGINI si è laureato al DAMS di Bologna (indirizzo Spettacolo) nel 1982 e ha conseguito<br />

il Perfezionamento in Musicologia nel 1986; ha pubblicato saggi su vari temi di storia e critica dello<br />

spettacolo dal Settecento a oggi. Dall’anno accademico 2001-2002 è docente del corso di Psicologia<br />

sperimentale - Cinema per ragazzi all’<strong>Università</strong> di <strong>Ca</strong>’ Foscari.<br />

Il corso affronterà i problemi teorici e pratici della disciplina, mediante la discussione e<br />

l’elaborazione collettiva di un progetto cinematografico. Le premesse teoriche, la storia e<br />

una “mappa” del cinema per ragazzi saranno usati come punti di riferimento del progetto,<br />

che comprenderà la ricerca e l’analisi di spunti tematici e di modelli narrativi nel cinema<br />

contemporaneo (al centro della ricerca sarà la figura di Abbas Kiarostami), ed esercizi di<br />

scrittura per il cinema.<br />

Bibliografia<br />

C. L. MUSATTI, Scritti sul cinema, Torino, Testo & immagine, 2000; AGE, Scriviamo un<br />

film, Parma, Pratiche, 1990 (ristampe: Milano, 1996 e seguenti)<br />

Ulteriori e più precise indicazioni bibliografiche e filmografiche saranno fornite durante<br />

il corso.<br />

Nota Bene. Ricevimento: al termine delle lezioni


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 257<br />

Regia radiofonica ed elementi di storia<br />

della musica riprodotta<br />

Docente Veniero Rizzardi<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: veniero@unive.it<br />

12 opere vincenti del Prix Italia.<br />

Rota, Berio, Negri e gli altri.<br />

Docente Giuliana Chiaretti<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: chiarett@unive.it<br />

I semestre<br />

Sociologia<br />

GIULIANA CHIARETTI, professore straordinario di Sociologia, insegna all’<strong>Università</strong> di <strong>Ca</strong>’ Foscari<br />

dall’a. a. 1995-1996. Il suo percorso accademico, a partire dagli anni ’80, si intreccia con<br />

un’esperienza di formazione psicanalitica e di ricerca clinica, che la caratterizza come studiosa a<br />

confine tra sociologia e psicologia. Ricorrono nelle sue ricerche temi relativi alle relazioni di genere,<br />

all’identità femminile e maschile, alle relazioni familiari, alla comunicazione e all’ascolto. Attualmente<br />

è impegnata in una ricerca a livello nazionale su “famiglia e denaro” e in una ricerca sulla<br />

migrazioni femminili in Veneto. Tra le sue ultime pubblicazioni: Interni familiari. Relazioni e legami<br />

d’amore, Milano, Franco Angeli, 2002.<br />

Il fenomeno della diseguaglianza sociale è stato e rimane un tema cruciale per la teoria e<br />

la ricerca sociologica, dai padri fondatori, Marx, Durkheim, Weber, ai contemporanei. Per<br />

questo motivo viene posto al centro di un discorso introduttivo, di un “incontro” con la<br />

sociologia.<br />

Incontro con la sociologia: vecchie e nuove forme di disuguaglianza sociale<br />

Parte prima: La trama del tessuto sociale; le forme elementari di interazione; la cultura e<br />

le regole della società; Valori, norme e istituzioni. Seconda parte: le “parole chiave” della<br />

teoria e ricerca sulle disuguaglianze sociali - le classi sociali e la stratificazione sociale; la<br />

riproduzione e il controllo sociale; la mobilità sociale; le relazioni di genere e generazionali;<br />

le relazioni etniche e le discriminazioni razziali.<br />

Bibliografia<br />

A. BAGNASCO, M. BARBAGLI, A. CAVALLI, Corso di Sociologia, Bologna, Il Mulino, 1997.<br />

Altre letture ad integrazione del testo di base verranno consigliate durante lo svolgimento<br />

del corso.<br />

Propedeuticità. La propedeuticità rispetto agli esami di Sociologia delle relazioni familiari<br />

e della Sociologia della devianza è obbligatoria per gli studenti scritti al Corso di laurea in<br />

Servizio Sociale, ma anche consigliabile anche per studenti provenienti da altri corsi di<br />

laurea, frequentanti e non.


258 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Modalità d’esame. L’esame si articola in due momenti: una prova scritta e un colloquio<br />

orale. Per gli studenti iscritti al Corso di laurea in Servizio sociale, il cui piano di studi<br />

prevede due moduli di Sociologia, è previsto un solo esame per il I e II modulo. Modalità<br />

di frequenza. Per gli studenti iscritti al Corso di laurea in servizio sociale la frequenza è obbligatoria.<br />

Nota Bene. L’insegnamento di Sociologia economica (M. <strong>Ca</strong>ngiani) corrisponde<br />

al primo dei due moduli di Sociologia, previsti al primo anno del piano di studi del Corso<br />

di laurea in Servizio sociale.<br />

Docente Pietro Basso<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: pbasso@unive.it<br />

II semestre<br />

Sociologia della devianza<br />

Per il curriculum del docente Pietro Basso v. sopra Metodologia delle scienze sociali.<br />

Introduzione alla sociologia della devianza<br />

Esame delle più significative spiegazioni teoriche della “devianza”, da Lombroso a Durkheim,<br />

da Freud a Merton, dalla scuola di Chicago alla labeling theory, dall’“approccio<br />

sub-culturale” alla sociologia del conflitto, dal Sutherland alla criminologia critica,<br />

dall’interazionismo simbolico al costruzionismo.<br />

Bibliografia<br />

Uno tra i seguenti testi di presentazione della materia:<br />

M. BARBAGLI, A. COLOMBO, E. SAVONA, Sociologia della devianza, Bologna, Il Mulino,<br />

2003; L. BERZANO, F. PRINA, Sociologia della devianza, Roma, La Nuova Italia scientifica,<br />

1996; M. CIACCI, V. GUALANDI (a cura di), La costruzione sociale della devianza, Bologna,<br />

Il Mulino, 1977<br />

Una (almeno) delle sottoindicate opere:<br />

E. DURKHEIM, Il suicidio, Milano, Rizzoli, 1987; M. FOUCAULT, Sorvegliare e punire, Torino,<br />

Einaudi, 1975; E. GOFFMAN, Asylums. Le istituzioni totali, Torino, Einaudi, 1968;<br />

F. BASAGLIA, Scritti 1968-1980, Torino, Einaudi, 1985; E. TRAVERSO, La violenza nazista,<br />

Bologna, Il Mulino, 2002; E. SUTHERLAND, La criminalità dei colletti bianchi, Milano, Unicopli,<br />

1986; P. ARLACCHI, La mafia imprenditrice, Bologna, Il Mulino, 1983; J. ZIE-<br />

GLER, La Svizzera lava più bianco, Milano, Mondadori, 1990; J. O’CONNELL DAVIDSON,<br />

La prostituzione, Bari, Dedalo, 2001; L. WACQUANT, Parola d’ordine: tolleranza zero, Milano,<br />

Feltrinelli, 2000; G. BERLINGUER, V. GARRAFA, La merce finale, Milano, Baldini&<strong>Ca</strong>stoldi,<br />

1996<br />

Nota Bene. Il docente riceve gli studenti dopo le lezioni.<br />

Sociologia della musica e dello spettacolo<br />

Convenzione con Illisso editrice<br />

Docente Marcella Farina<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: farina@unive.it<br />

I semestre


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 259<br />

MARCELLA FARINA (Venezia 1965) si è laureata all’università di Venezia, Lingue e letterature straniere,<br />

nel 1988. In seguito ha conseguito la laurea in Lettere nel 1997. Collabora con l’università di<br />

Venezia dal 1998, per il corso di perfezionamento in testo e scena nel teatro di lingua inglese, e dal<br />

2001 per il corso di sociologia della musica e dello spettacolo. Pubblicazioni: Il cinema di Alan Bennett,<br />

Venezia Arti 1998, Le ali di Henry James, Quaderni della videoteca Pasinetti, Venezia, 2002. Attualmente<br />

sta scrivendo una monografia sulle produzioni cinematografiche Merchant-Ivory e compiendo<br />

una ricerca sul cinema in Sardegna, e sugli autori sardi tradotti per il grande schermo.<br />

La musica, il teatro, il cinema e le mode<br />

Il corso propone un itinerario che inizia da un’analisi introduttiva sulla sociologia della<br />

musica, per continuare approfondendo la funzione musicale come accompagnamento alle<br />

altre forme di spettacolo. Si seguirà con particolare attenzione lo sviluppo moderno delle<br />

tecniche di riproduzione del suono, con una riflessione sull’approccio multimediale, sugli<br />

aspetti della cultura giovanile di massa, sulla produzione e sul consumo di prodotti di diversi<br />

generi in relazione all’offerta musicale. Si svilupperà poi la valorizzazione sociale del<br />

cinema, con particolare riguardo alla sua relazione con il teatro, considerando la funzione<br />

culturale del film come divertimento e come forma narrativa per una corretta collocazione<br />

dell’evento cinematografico nella cultura popolare. Saranno utilizzate selezionate sequenze<br />

cinematografiche il cui motivo conduttore rispecchi i temi trattati. In particolare<br />

si seguirà lo sviluppo della moda e delle mode nei suoi rapporti con musica, teatro e cinema<br />

e le numerose forme di comunicazione tra le aree. La moda è un importantissimo<br />

fenomeno sociale che si sviluppa parallelamente all’evolversi della cultura moderna. Per<br />

comprenderla è dunque necessario collocarla nella sua precisa situazione sociale, e svincolarla<br />

da atteggiamenti riduttivi che portano a considerare il fenomeno come semplice atteggiamento<br />

estetico. La ricostruzione degli approcci di interesse sociologico avverrà in un<br />

primo momento attraverso l’analisi del fenomeno del divismo (cinematografico, teatrale e<br />

musicale) e successivamente nel contesto più ampio del rapporto tra mode, costume e<br />

stratificazioni sociali.<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia è di riferimento generale, eventuali altre indicazioni verranno date durante<br />

il corso.<br />

E. GOFFMAN, La vita quotidiana come rappresentazione, Il Mulino, Bologna, 1997<br />

V. CODELUPPI, Che cos’è la moda?, <strong>Ca</strong>rocci, Roma, 2002<br />

Modalità d’esame. La prova d’esame consisterà in un colloquio, o eventualmente in una<br />

prova scritta, durante il quale lo studente dovrà dimostrare di conoscere i testi in bibliografia.<br />

Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria. Nota Bene. Gli studenti non frequentanti<br />

dovranno contattare il docente e individuare un’attività integrativa alla bibliografia.<br />

In ogni caso l’integrazione deve esser motivata in relazione al piano di studi.<br />

Docente Jabbar Ali Adel<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: studiores@tin.it<br />

I semestre<br />

Sociologia delle migrazioni<br />

ADEL JABBAR è sociologo ricercatore nell’ambito dei processi migratori e interculturali. Nell’area<br />

della ricerca, della formazione e della mediazione culturale ha collaborato con vari enti e istituzioni,


260 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

fra cui CENSIS, CNEL, Commissione per le politiche di integrazione (Presidenza del Consiglio dei<br />

Ministri). Pubblicazioni più recenti: Mediazione socioculturale e percorsi di cittadinanza, in “Animazione<br />

Sociale”, n. 10, Ottobre 2000; La mediazione interculturale. Progetti, esperienze e figura del mediatore in alcune<br />

amministrazioni del Nord Italia (Rapporto di ricerca a cura di N. Lonardi e A. Jabbar), Commissione<br />

per le Politiche di Integrazione, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma, 2001; Il mediatore,<br />

in “Etica per le professioni”, Padova, anno IV, 1/2002.<br />

L’attraversamento dei confini può essere visto come una spinta naturale dell’umanità,<br />

sebbene storicamente condizionata e mossa dalle ragioni più diverse. Il corso tende a fornire<br />

elementi utili alla lettura e all’interpretazione dei processi migratori all’interno di una<br />

società in trasformazione.<br />

Sociologia delle migrazioni<br />

<strong>Ca</strong>ratteristiche e aspetti sociali dell’immigrazione in Italia. Processi migratori e aggiustamento<br />

identitario. Tipologia delle migrazioni. Politiche dell’immigrazione e strategie<br />

di mediazione socioculturale.<br />

Bibliografia<br />

P. BASSO, F. PEROCCO (a cura di), Immigrazione e trasformazione della società, Franco Angeli,<br />

Milano, 2000, pp. 25-61; 77-104; 227-252; R. GALISSOT, M. KILANI, A. RIVERA,<br />

L’imbroglio etnico, Dedalo, Bari, 2001, II ed., pp. 9-106; 201-218; A. JABBAR, Mediazione<br />

socioculturale e percorsi di cittadinanza in “Animazione Sociale”, n. 10, ottobre, 2000; N. LO<br />

NARDI, A. JABBAR, La mediazione interculturale. Progetti, esperienze e figura del mediatore in alcune<br />

amministrazioni del Nord-Italia, Commissione per le politiche di integrazione, Dipartimento<br />

Affari Sociali, presidenza Consiglio dei Ministri, 2001; M. A. PIRRONE, Approdi<br />

e scogli. Le migrazioni internazionali nel Mediterraneo, Eterotopia, Milano, 2002, pp. 19- 33;<br />

35-55; 57-63; F. POMPEO, Il mondo è poco, Meltemi, Roma, 2002, pp. 61-78; 99-131;<br />

133-161<br />

Modalità d’esame. Lavori di ricerca, stesura di papers e discussione del lavoro; esame orale<br />

sui temi del corso. Modalità di frequenza. obbligatoria.<br />

Docente Giuliana Chiaretti<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: chiarett@unive.it<br />

I semestre<br />

Sociologia delle relazioni familiari<br />

Per il curriculum del docente Giuliana Chiaretti v. sopra Sociologia.<br />

Al centro dell’analisi si colloca il tema della pluralità delle forme familiari nella società<br />

odierna, e quello dei passaggi cruciali che segnano il ciclo di vita familiare e i percorsi di<br />

vita individuali dei membri del nucleo familiare.<br />

La vita familiare tra solidarietà e conflitti, identificazioni e separazioni, privato e<br />

pubblico<br />

Il corso, seguendo un approccio storico e una prospettiva di genere e generazionale,<br />

tratta i seguenti temi: 1. i discorsi esperti e non sulla famiglia; 2. i modi di regolazione


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 261<br />

della vita famigliare in passato e in epoca contemporanea; 3. la variabilità dei confini tra<br />

privato e pubblico; 4. le interdipendenze strutturali tra lavoro di cura, familiare e per il<br />

mercato, con particolare riferimento ai modelli di welfare state; 5. la crisi d’autorità e di<br />

sentimento dei padri; 6. i legami tra genitori e figli lungo il corso di vita familiare; 7. le<br />

relazioni di coppia e le trasformazioni dell’intimità.<br />

Bibliografia<br />

Testi base: C. SARACENO, M. NALDINI, Sociologia della famiglia, Bologna, Il Mulino,<br />

2001; G. CHIARETTI, Interni familiari. Relazioni e legami d’amore, Milano, Angeli, 2002. Ai<br />

testi base si aggiungono letture specifiche di approfondimento per gli studenti interessati.<br />

Propedeuticità. Agli studenti non iscritti al Corso di laurea in Servizio sociale si consiglia<br />

un esame propedeutico di Sociologia.<br />

Modalità d’esame. L’esame si svolgerà in forma orale e prevede, per gli studenti interessati,<br />

la presentazione di un elaborato scritto su un argomento concordato con la docente.<br />

Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria per gli studenti iscritti al Corso di laurea<br />

in Servizio sociale. Nota Bene. La frequenza è consigliata soprattutto agli studenti che non<br />

hanno familiarità con le discipline sociologiche. È possibile anche una frequenza limitata<br />

a parti del corso e a specifici argomenti. Seminari e altre attività integrative. All’interno del<br />

corso è previsto un momento di approfondimento dedicato a “Il linguaggio dei sentimenti:<br />

fenomenologia della vergogna, il sentimento di colpa, il lutto”. Interverrà Maria Giacometti,<br />

psicologa.<br />

Docente Enrico Attila Bruni<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: eabruni@unive.it<br />

II semestre<br />

Sociologia dell’organizzazione<br />

(osservazione etnografica-tirocinio)<br />

ENRICO ATTILA BRUNI è Cultore della Materia presso il corso di Sociologia dell’Organizzazione<br />

della Facoltà di Sociologia di Trento. Collabora stabilmente con enti di ricerca e formazione in qualità<br />

di formatore e ricercatore sui temi dell’etnografia organizzativa, della valutazione qualitativa della<br />

formazione e della gestione delle differenze nelle organizzazioni. I suoi interessi di ricerca sono<br />

rivolti ai processi di apprendimento e di gestione della conoscenza sapere all’interno delle organizzazioni,<br />

alla tecnologia quale fattore/processo di innovazione, ai processi di genere ed alle metodologie<br />

d’analisi qualitativa.<br />

L’etnografia organizzativa consiste nell’osservare ed interpretare i processi quotidiani<br />

dell’organizzare. Il corso si propone di fornire alcune indicazioni in merito al cosa significhi<br />

fare etnografia organizzativa ed al come farla, mostrandone la rilevanza in termini teorici<br />

ed empirici.<br />

Etnografia organizzativa<br />

1. Dalle tribù alle organizzazioni: l’etnografia quale metodo e quale prodotto (cenni storici<br />

in merito allo sviluppo della ricerca etnografica, concentrandosi in particolare su come<br />

i concetti di ‘cultura’ e ‘alterità’ siano diventati sempre meno ‘esotici’ e sempre più<br />

‘quotidiani’). 2. L’etnografia nelle dinamiche organizzative (con riferimento ad alcune et-


262 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

nografie organizzative ci si concentrerà sui possibili usi della ricerca etnografica all’interno<br />

delle organizzazioni, mostrando i principali temi emergenti). 3. Etnografie organizzative:<br />

esempi di ricerca e strumenti d’analisi (a partire da alcuni episodi etnografici verranno<br />

proposti suggerimenti operativi e metodologici per l’applicazione del metodo etnografico<br />

allo studio delle organizzazioni). 4. Il lato oscuro dell’etnografia: l’etnografo (cosa fare,<br />

come comportarsi e quale ruolo assumere all’interno delle organizzazioni studiate è uno<br />

dei problemi più ‘spinosi’ per il ricercatore-etnografo; esaminando alcuni casi concreti si<br />

proporranno spunti operativi su come ‘giocare’ la propria figura di etnografo<br />

nell’organizzazione)<br />

Bibliografia<br />

A. BRUNI, L’analisi etnografica dell’organizzazione. Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2003<br />

Altri testi e letture saranno fornite dal docente durante il corso.<br />

Modalità d’esame. Agli studenti frequentanti sarà richiesto di svolgere osservazione<br />

all’interno di un’organizzazione e di scrivere una relazione di ricerca, che costituirà il<br />

principale riferimento in sede d’esame. Modalità di frequenza. La frequenza è obbligatoria.<br />

Nota Bene. È ammesso un numero d’assenze pari al 30% delle ore di lezione.<br />

Docente Adriana Nannicini<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: anan@planet.it<br />

I semestre<br />

Sociologia di comunità<br />

Per il curriculum del docente Adriana Nannicini v. sopra Laboratorio di produzione e promozione<br />

di comunità.<br />

In una fase storica contraddistinta da forti ambiguità, la tradizionale contrapposizione<br />

tra società che da Tonnies in poi segna la letteratura specifica, si arricchisce di interrogativi<br />

e di inquietudini. Accanto ad un uso utopico del concetto appaiono sempre più usi difensivi,<br />

tesi a reiterare esclusioni, segnati da necessità di certezze identitarie. Riconoscere<br />

e individuare contesti intermedi nell’asse individuo-stato, esperienze microsociali di partecipazione<br />

e gestione comune e condivisa, laddove i cittadini possono riconoscere i problemi<br />

e le risorse per affrontarli.<br />

Docente Michele <strong>Ca</strong>ngiani<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: cangiani@unive.it<br />

I semestre<br />

Sociologia economica<br />

MICHELE CANGIANI, lauree in economia e in sociologia. Precedenti esperienze di ricerca e insegnamento<br />

nelle <strong>Università</strong> di Bologna, di Toronto e Cornell. <strong>Ca</strong>mpi d’interesse: teorie politiche ed<br />

economiche del XX secolo, lo sviluppo economico recente in Italia, analisi comparata dei sistemi<br />

economici, l’opera di Karl Polanyi. Pubblicazioni recenti: Economia e democrazia, Padova, Il Poligrafo,<br />

1998. “La scienza economica alla prova della grande guerra”, in Gli intellettuali e la grande guerra, a<br />

cura di V. <strong>Ca</strong>lì et al., Bologna, Il Mulino, 2000. “L’economia veneta tra crescita e trasformazione”,


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 263<br />

Venetica, 2001. “L’evoluzione dell’industria bellunese degli occhiali e la teoria dei distretti industriali”,<br />

Economia e società regionale, n. 2, 2001. “Utilità o profitto?”, Foedus, n. 2, 2001.<br />

Il corso intende proporre strumenti per una conoscenza di base della società contemporanea.<br />

Il metodo di analisi, che verrà seguito e illustrato, è quello storico e istituzionale.<br />

Il posto dell’economia<br />

Oggetto iniziale e più generale del corso sono le caratteristiche specifiche della società<br />

moderna, e in particolare la rilevanza che in essa assumono l’organizzazione e la dinamica<br />

dell’attività economica. Al fine di chiarire meglio alcuni concetti teorici e alcune questioni<br />

di metodo, viene delineata una comparazione con le società premoderne e viene fatto riferimento<br />

ad alcuni classici della letteratura sociologica. La seconda parte del corso rivolge<br />

più concretamente l’attenzione al rapporto tra economia, società e politica in fasi storiche<br />

significative dello sviluppo capitalistico.<br />

Bibliografia<br />

A. BAGNASCO, M. BARBAGLI, A. CAVALLI, Corso di sociologia, Bologna, Il Mulino, 1997<br />

(limitatamente alle parti che saranno indicate all’inizio del corso)<br />

Gli iscritti a Corsi di laurea diversi da Servizio Sociale potranno preparare l’esame su testi<br />

diversi, da concordare con il docente.<br />

Propedeuticità. Il corso è coordinato con quello di Sociologia.<br />

Modalità di frequenza. Obbligatoria per gli studenti di Servizio sociale. Nota Bene. Per gli<br />

studenti di Servizio Sociale è prevista la corrispondenza tra il corso di Sociologia economica<br />

e il I modulo di Sociologia.<br />

Docente Serena Fornasiero<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: fornaser@unive.it<br />

I semestre<br />

Stilistica e metrica<br />

SERENA FORNASIERO (Venezia 1952) ha una formazione filologica e storico-linguistica. Si è interessata<br />

soprattutto di poesia italiana dei primi secoli, privilegiando gli aspetti formali e strutturali delle<br />

opere letterarie (il suo libro più recente è una Guida al <strong>Ca</strong>nzoniere di Petrarca, <strong>Ca</strong>rocci 2001). Su altro<br />

versante, si è occupata anche di didattica della scrittura e di vari aspetti della comunicazione. Afferisce<br />

alla facoltà di Lingue, dove insegna Lingua italiana (al triennio) e Filologia della letteratura italiana<br />

(al biennio specialistico).<br />

I Modulo<br />

Istituzionale: fondamenti di stilistica e metrica italiana<br />

Questo modulo mette gli studenti nella condizione di affrontare il testo poetico con adeguati<br />

strumenti di analisi formale<br />

Bibliografia<br />

P. G. BELTRAMI, Gli strumenti della poesia, Bologna, Il Mulino, 2000<br />

P. V. MENGALDO, La prima lezione di stilistica, Roma-Bari, Laterza, 2001<br />

A. CASADEI, La critica letteraria del Novecento, Bologna, Il Mulino, 2001 (pp.1-121)


264 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

II Modulo<br />

Allusività, innovazione, ironia: considerazioni metrico-stilistiche sulla poesia di Guido<br />

Gozzano<br />

Bibliografia<br />

G. GOZZANO, Tutte le poesie, testo critico a cura di A. ROCCA, Milano 1980 (anche<br />

nell’ed. commentata da E. Sanguineti, Torino, Einaudi, 1990)<br />

A. PELOSI, Indici metrici gozzaniani, in Stilistica, metrica e storia della lingua. Studi offerti (...) a<br />

P. V. Mengaldo, Padova, Antenore, 1997, pp. 249-256<br />

Modalità d’esame. L’esame consiste in un colloquio orale. Per il modulo istituzionale è<br />

prevista anche la possibilità di una verifica scritta. Nota Bene. Gli studenti che iterano<br />

l’esame sono tenuti a frequentare solo il II modulo; sostituiranno la parte istituzionale<br />

con letture concordate.<br />

Docente Giorgio Ravegnani<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: giorav@unive.it<br />

II semestre<br />

Storia bizantina<br />

GIORGIO RAVEGNANI, nato a Milano nel 1948, è docente di storia bizantina presso la Facoltà di lettere<br />

e Filosofia dell’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari dal 1979. Fra le pubblicazioni più recenti si segnalano:<br />

Italia-Grecia: temi e storiografie a confronto (2001) e un saggio sulla presenza dei Greci a Venezia<br />

dalle origini al XVI secolo (2002). Attualmente si sta occupando della storia della presenza bizantina<br />

in Italia.<br />

I Modulo<br />

L’impero bizantino dal 330 al 1453<br />

Bibliografia<br />

Appunti e materiali delle lezioni.<br />

Gli studenti non frequentanti possono preparare l’esame del I modulo su:<br />

F. CONCA, U. CRISCUOLO, R. MAISANO, Bisanzio. Storia e civiltà, ed. LED.<br />

II Modulo<br />

Iconografia e vita di corte a Costantinopoli<br />

Il corso si propone di ricostruire i principali aspetti della vita di corte attraverso il confronto<br />

fra le immagini figurate e le fonti letterarie.<br />

Bibliografia<br />

Appunti e materiali delle lezioni.<br />

Gli studenti non frequentanti possono sostituire il programma svolto a lezione con uno<br />

dei seguenti testi a scelta: C. MANGO, La civiltà bizantina, Laterza; L’uomo bizantino, a cura<br />

di G. CAVALLO; D. M. NICOL, Venezia e Bisanzio, Bompiani.<br />

Modalità d’esame. La prima prova d’esame del I modulo si svolge in forma scritta. Tutte<br />

le successive sono orali. Nota Bene. I testi indicati per la preparazione degli esami sono disponibili<br />

per la consultazione presso la biblioteca del Dipartimento di Studi Storici.


Docente Mario Isnenghi<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: isnenghi@unive.it<br />

I semestre<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 265<br />

Storia contemporanea A<br />

MARIO ISNENGHI si è laureato a Padova in Letteratura italiana contemporanea. Ha insegnato a Padova,<br />

Torino e Venezia. Fra i suoi principali lavori Il mito della Grande guerra (1970) oggi alla quarta<br />

edizione (Bologna, Il Mulino, 1997). Il suo secondo grande ambito di indagine è la cultura<br />

dell’Italia fascista (L’Italia del fascio, Firenze, Giunti, 1996). Gli scritti degli anni novanta vertono sui<br />

conflitti fra le memorie nella storia dell’Italia otto e novecentesca, su cui ha ideato e diretto i tre volumi<br />

Laterza I luoghi della memoria (1996-97). Intervenendo direttamente nel “discorso pubblico”<br />

attualmente in corso ha scritto - pensando in particolare ai più giovani - una Breve storia dell’Italia<br />

unita a uso dei perplessi (Milano, Rizzoli, 1997). Le ultime due uscite sono, nel 1999, La tragedia necessaria.<br />

Da <strong>Ca</strong>poretto all’Otto settembre, Bologna, Il Mulino, e nel 2000, con G. ROCHAT, La Grande guerra<br />

1914-1918, Firenze-Milano, La Nuova Italia, 2000.<br />

La storia dell’Italia unitaria verrà ricostruita nelle sue linee generale cercando di individuare<br />

le tappe, gli agenti, i problemi nella costruzione del soggetto collettivo: il Popolo, la<br />

Nazione, gli Italiani. Esiste un ‘Noi’? Come si forma? Come cambia nel tempo?<br />

I Modulo<br />

Il “noi” difficile degli Italiani (Ottocento)<br />

Dalla “Giovane Italia” alla fucilate rivelatrici dell’Aspromonte; dal ‘Papa liberale’ alle<br />

cannonate del 20 Settembre 1870; dai conflitti di fine Ottocento all’Intervento<br />

Bibliografia<br />

Gli italiani e il Tricolore. Patriottismo, identità nazionale e fratture sociali lungo due secoli di storia,<br />

a cura di F. TAROZZI, G. VECCHIO, Bologna, il Mulino, 1999<br />

Almanacco della Repubblica, a cura di M. RIDOLFI, Milano, Bruno Mondadori, 2003<br />

Chi non può frequentare, aggiunga questo altro libro: M. ISNENGHI, La tragedia necessaria.<br />

Da <strong>Ca</strong>poretto all’Otto settembre, Bologna, Il Mulino, 1999<br />

Propedeuticità. La materia è di carattere generale e propedeutico a successive eventuali<br />

specificazioni<br />

II Modulo<br />

Il “noi” difficile degli Italiani<br />

Dalla Grande Guerra al Dopoguerra: nuovi “noi”, nuovi “loro”. La ‘rieducazione’ nazional-fascista.<br />

Dalle leggi razziste al naufragio della Grande Potenza. Dalla RSI alla<br />

‘Repubblica nata dalla Resistenza’<br />

Bibliografia<br />

M. FRANZINELLI, Delatori, Milano, Mondadori, 2001<br />

T. MERLIN, Sulla pelle viva, Verona, Cierre, 2002<br />

Chi non può frequentare, aggiunga questo altro libro:<br />

A. DAMIANO, Rosso e grigio, a cura di R. LIUCCI, Bologna, il Mulino, 1999<br />

Propedeuticità. vedi sopra


266 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Modalità d’esame. Scritto il primo appello del I e del II modulo; orali tutti gli altri appelli.<br />

Modalità di frequenza. Frequenza caldamente consigliata. Seminari e altre attività integrative.<br />

Un seminario propedeutico tenuto da A. <strong>Ca</strong>sellato verrà proposto, all’inizio del corso,<br />

all’adesione volontaria dei più interessati a uno studio più approfondito, critico e personalizzato.<br />

Continua inoltre il Seminario settimanale per i suoi laureandi tenuto da M. Isnenghi<br />

Docente Rolf Petri<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

II semestre<br />

Storia contemporanea B<br />

Per il curriculum del docente Rolf Petri v. sopra Introduzione alla storia contemporanea B.<br />

Corso di storia contemporanea con accento sulla storia politica, economica, sociale europea<br />

e dell’idea di Europa. Viene presupposta una conoscenza dei fatti basilari della storia<br />

europea, per rinfrescare la quale si consiglia qui di seguito anche la consultazione di un<br />

manuale.<br />

I Modulo<br />

Storia dell’Europa e dell’idea di Europa in età contemporanea<br />

Il I modulo affronta la Storia dell’Europa contemporanea in termini generali, mettendo<br />

al centro la creazione delle identità nazionali e la storia politica e dell’idea di Europa.<br />

Bibliografia<br />

A. M. THIESSE, La Creazione delle identità nazionali in Europa, Bologna, Mulino, 2001, pp.<br />

19-125; H. MIKKELI, Europa. Storia di un’idea e di un’identità, Bologna, Il Mulino, 2002,<br />

pp. 13-144<br />

Manuale consigliato: R. VIVARELLI, Profilo di storia contemporanea, Milano, La Nuova Italia,<br />

1999, pp. 1-19, 44-92, 110-124, 185-203, 229-289, 335-401<br />

Non frequentanti, in aggiunta: S. WOOLF, Il nazionalismo in Europa, Milano, 1994<br />

II Modulo<br />

Storia dell’industria nell’Europa e nell’Italia contemporanea<br />

Il II modulo si occuperà della Storia dell’industria nell’Europa e nell’Italia contemporanea,<br />

affrontando le grandi trasformazioni economiche e sociali prodotte, a livello continentale<br />

e nazionale, dal processo di industrializzazione nei secoli XIX e XX.<br />

Bibliografia<br />

V. ZAMAGNI, Dalla rivoluzione industriale all’integrazione europea, Bologna, 1999, pp. 13-77,<br />

95-243; R. PETRI, Storia economica d’Italia (1918-1963), Bologna, 2002, pp. 19-48, 79-217<br />

Manuale consigliato: VIVARELLI, Profilo di storia contemporanea, pp. 20-35, 139-154, 319-<br />

334<br />

Non frequentanti: in aggiunta due saggi ‘nazionali’ non italiani tratti alternativamente<br />

dal terzo, quarto o quinto volume di Storia economica d’Europa, dir. da C. M. CIPOLLA,<br />

Torino, Utet, 1979-1980<br />

Modalità d’esame. I modulo: esame scritto; II modulo: opzione tra esame orale o ‘tesina’.


Docente Sergio Zamperetti<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: zamperet@unive.it<br />

I semestre<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 267<br />

Storia degli antichi stati italiani<br />

SERGIO ZAMPERETTI (Vicenza 1958) si è laureato in Filosofia a Venezia nel 1982; ha conseguito<br />

presso la medesima <strong>Università</strong> il dottorato di ricerca in Storia della società europea nel 1988; dopo<br />

varie borse di studio presso enti di ricerca quali il C.N.R., dal 1994 fa parte del Dipartimento di<br />

Studi storici. Pubblicazioni più significative: il volume I piccoli principi, Venezia 1991; I “Sinedri dolosi”.<br />

La formazione e lo sviluppo dei corpi territoriali nello stato regionale veneto tra ’500 e ’600, in “Rivista storica<br />

italiana”, XCIX (1987); Immagini di Venezia in Terraferma tra ’500 e ’600, in Storia di Venezia, vol.<br />

VI, Dal Rinascimento al Barocco, Roma 1994; Patriziato e giurisdizioni private, Ibidem, vol. VII.<br />

I Modulo<br />

Gli stati italiani dalla formazione alle guerre d’Italia<br />

Bibliografia<br />

Studenti frequentanti: Appunti del corso; C. CASANOVA, L’Italia moderna. Temi e orientamenti<br />

storiografici, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001 (capitoli 3 e 4)<br />

Studenti non frequentanti: C. CASANOVA, L’Italia moderna. Temi e orientamenti storiografici,<br />

Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001 (capitoli 3, 4 e 5); G. GRECO, Cronologia dell’Italia moderna, Roma,<br />

<strong>Ca</strong>rocci, 2003, pp. 9-31 e 49-142<br />

II Modulo<br />

Gli stati italiani nel Cinquecento<br />

Bibliografia<br />

Studenti frequentanti: Appunti del corso. Un testo a scelta tra i seguenti: G. HANLON,<br />

Storia dell’Italia moderna. 1550-1800, Bologna, Il Mulino, 2002; A. SPAGNOLETTI, Le dinastie<br />

italiane nella prima età moderna, Bologna, Il Mulino, 2003; G. GRECO, M. ROSA (a c.<br />

di), Storia degli antichi stati italiani, Bari, Laterza, 1996; L. MANNORI (a c. di), Comunità e<br />

poteri centrali negli antichi stati italiani, Napoli, CUEN, 1997; G. COZZI, Repubblica di Venezia<br />

e stati italiani. Politica e giustizia dal secolo XVI al secolo XVIII, Torino, Einaudi, 1982; M.<br />

A. VISCEGLIA (a c. di), Signori, patrizi, cavalieri nell’età moderna, Bari, Laterza, 1992<br />

Studenti non frequentanti: Si richiede la preparazione di due fra i libri indicati sopra.<br />

Modalità d’esame. Nuovo ordinamento: I modulo: prova scritta. II modulo: prova orale.<br />

Vecchio ordinamento: Un’unica prova orale. Modalità di frequenza. Gli studenti iteranti per<br />

sostenere l’esame devono concordare un programma direttamente col docente.<br />

Docente Malcolm Sylvers<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

I semestre<br />

Storia degli Stati Uniti d’America<br />

MALCOLM SYLVERS ha conseguito il BA presso il Brooklyn College nel 1961 e il MA presso<br />

l’University of Wisconsin nel 1969. Le sue pubblicazioni principali sono: Sinistra politica e movimento<br />

operaio negli Stati Uniti. Dal primo dopoguerra alla repressione liberal-maccartista, Napoli, 1984; Politica e


268 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

ideologia nel comunismo statunitense, Roma, 1989; Il pensiero politico e sociale di Thomas Jefferson, Manduria,<br />

1993; Gli Stati Uniti tra dominio e declino. Politica interna, rapporti internazionali e capitalismo globale,<br />

Roma, 1999. Dal 1999 si occupa della Marx-Engels-Gesamtausgabe, coordinata dalla Akademie der<br />

Wissenschaften di Berlino; insieme a due colleghi della Phillips-Universität Marburg, è curatore del<br />

volume III/29, la corrispondenza di Friedrich Engels 1888-89.<br />

I Modulo<br />

Gli Stati Uniti alla metà dell’800 (1850-65). Il conflitto tra le Sezioni<br />

Bibliografia<br />

D. B. DAVIS, D. H. DONALD, Espansione e conflitto. Gli Stati Uniti dal 1820 al 1877, Mulino,<br />

fino alla p. 222.<br />

II Modulo<br />

Gli Stati Uniti alla metà dell’800 (1850-65). La Guerra civile<br />

Bibliografia<br />

D. B. DAVIS, D. H. DONALD, Espansione e conflitto. Gli Stati Uniti dal 1820 al 1877, Mulino,<br />

pp. 225-304; R. LURAGHI, La Guerra civile americana, Mulino, introduzione e qualsiasi<br />

sei saggi.<br />

Gli studenti del vecchio ordinamento aggiungeranno a queste letture anche le seguenti:<br />

P. A. TONINELLI, Nascita di una nazione. Lo Sviluppo economico degli Stati Uniti (1780-<br />

1914), Mulino; B. THOMAS, Abramo Lincoln, Einaudi<br />

Modalità d’esame. Elaborato scritto (7-8 pagine per ciascun modulo) basato sulle letture;<br />

verrà preparato a casa e consegnato -preferibilmente per posta elettronica- tre giorni prima<br />

dell’appello. Vecchio ordinamento: l’elaborato sarà di 30 pagine.<br />

Storia dei materiali e delle tecniche architettoniche<br />

Docente Adriana Guacci<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

II semestre<br />

ADRIANA GUACCI, laureata in Lettere presso l’<strong>Università</strong> di Trieste nel 1970, ha conseguito<br />

l’idoneità a professore associato in Architettura Tecnica nel 1993. Dal 1973 al 1992 ha svolto attività<br />

didattica e scientifica nel campo dell’architettura presso l’<strong>Università</strong> di Trieste in Facoltà di Ingegneria,<br />

poi in Facoltà di Magistero e infine in Facoltà di Scienze Politiche. Dall’anno 1993-1994 insegna<br />

Storia dei Materiali e delle Tecniche architettoniche presso l’<strong>Università</strong> di Venezia, in servizio<br />

al Dipartimento di Storia delle Arti “G. Mazzariol”. I suoi principali interessi di ricerca sono orientati<br />

verso lo studio dell’architettura del territorio nei materiali tradizionali, dell’architettura bioecologica,<br />

della paleoarchitettura industriale e della rappresentazione grafica dell’architettura.<br />

I Modulo<br />

Cenni di Statica. Elementi di tecnologia dell’architettura: i materiali<br />

Elementi di architettura bioecologica.<br />

Bibliografia<br />

<strong>Ca</strong>pitoli scelti da: L. CALECA, Architettura tecnica, Palermo, Flaccovio, 1987; A. CARPIN-<br />

TERI (a cura di), I materiali per l’ingegneria civile, Roma, C.N.R., 1989; A. CHOISY, Histoire<br />

de l’architecture, Paris, Vincent-Freal, 1954; E. CURCIO MANIERI, Storia e uso dei modelli


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 269<br />

architettonici, Bari, Laterza 1982; N. DAVEY, Storia del materiale da costruzione, Milano, Il<br />

Saggiatore, 1965; R. DE FUSCO, Mille anni d’architettura in Europa, Bari, Laterza, 1993; S.<br />

DI PASQUALE, L’arte del costruire. Tra conoscenza e scienza, Venezia, Marsilio 1996; S. MU-<br />

SMECI, C. LA TORRE, Disegno architettonico esecutivo, Roma, La Nuova Scientifica, 1982;<br />

A. PETRIGNANI, Tecnologie dell’architettura, Milano, Gorlich, 1967; A. PRATELLI, Il disegno<br />

di architettura, Milano, Charta, 1995<br />

II Modulo<br />

Elementi di tecnologia dell’architettura: le strutture. Elementi di disegno e rilievo architettonico.<br />

Propedeuticità. I due moduli sono indiscindibili e propedeutici ai due moduli della disciplina<br />

Storia dei materiali e delle tecniche architettoniche 2, attivata nella Laurea Specialistica.<br />

Nota Bene. È del tutto consigliabile la frequenza. I non frequentanti dovranno conferire<br />

con la docente per individuare le letture sostitutive o le attività alternative.<br />

Docente Francesco Leoncini<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: leonfran@libero.it<br />

II semestre<br />

Storia dei paesi slavi<br />

FRANCESCO LEONCINI (Venezia 1946) insegna alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Venezia dall’a. a.<br />

1970-1971. Ha pubblicato volumi sulla questione boema, l’interdisciplinarità, l’opposizione nel<br />

blocco sovietico, la Primavera di Praga, il ’68 all’Est. Ha tradotto dal ceco per le Edizioni Studio Tesi<br />

l’opera programmatica di T. G. Masaryk, La Nuova Europa. Il punto di vista slavo. Suoi contributi<br />

sono apparsi in tedesco (tra i quali Die Sudetenfrage in der europaeischen Politik) in ungherese, slovaco,<br />

ceco, inglese, francese, russo. È membro onorario della Masarykova Spolecnost (Società Masaryk) di<br />

Praga.<br />

I Modulo<br />

Parte istituzionale<br />

Una ricognizione generale sulla storia, la cultura, i costumi dei popoli slavi e non slavi<br />

dell’area compresa tra il Baltico e l’Egeo.<br />

Bibliografia<br />

Testi per l’esame: F. CONTE, Gli Slavi, Einaudi [Libri A, D (IV, V), H (I)]; F. LEONCI-<br />

NI, L’Europa centrale. Conflittualità e progetto, <strong>Ca</strong>foscarina<br />

Propedeuticità. Il superamento dell’esame del I modulo permette di accedere al tirocinio di<br />

Storia slava (Seminario Masaryk).<br />

II Modulo<br />

Nazionalità e federalismo in Europa centrale<br />

Troppo spesso si accentua la componente nazionalistica nella storia dei popoli di questa<br />

regione. Al contrario il nazionalismo è un “prodotto d’importazione” (Romanticismo, reazione<br />

al centralismo asburgico, guerre antinapoleoniche). Meglio andrebbero studiate le


270 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

correnti federalistiche, volte a trovare forme di comune convivenza tra etnie, religioni,<br />

tradizioni culturali diverse, nella convinzione che solo tali prospettive possono garantire<br />

un pacifico sviluppo e il superamento degli squilibri economici e sociali.<br />

Il II modulo si concentrerà su queste problematiche e si concluderà con un’attività seminariale.<br />

Come di consueto è previsto uno stage all’estero nell’ambito dei paesi<br />

dell’Europa centrale e orientale. Avrà luogo una Rassegna del cinema di questi paesi.<br />

Bibliografia<br />

Testi per l’esame: U. CORSINI, D. ZAFFI (a cura di), Le minoranze tra le due guerre, il Mulino;<br />

T.G. MASARYK, La Nuova Europa. Il punto di vista slavo, Edizioni Studio Tesi; M.<br />

TODOROVA, Immaginando i Balcani, Argo<br />

Seminari e altre attività integrative. Nel corso di tutto l’anno accademico si svolge l’attività<br />

di studio. di ricerca e di viaggi e contatti all’estero del “Seminario Masaryk”, con la frequenza<br />

di almeno una volta al mese.<br />

Storia del canto<br />

insegnamento “Ottorino Respighi”<br />

Convenzione con Fondo Respighi della Fondazione Cini<br />

Docente Paolo <strong>Ca</strong>ttelan<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: cattelan@unive.it<br />

I semestre<br />

PAOLO CATTELAN, aderisce al progetto europeo di ricerca La traduzione dei testi cantati nell’ambito del<br />

problema dell’integrazione culturale europea. Ha curato per Riccardo Muti la versione ritmica italiana del<br />

Guglielmo Tell di Gioachino Rossini (Teatro alla Scala 1988); per Hans Werner Henze quella<br />

dell’opera El Cimarrón (Roma 2002). Ha scritto sulle motivazioni ideologiche della vocalità dei castrati<br />

nelle opere di Handel e Gluck e di vocalità Novecentesca e Contemporanea. Insegna Storia<br />

della Musica all’<strong>Università</strong> di Urbino, coordina l’attività scientifica della Fondazione Centro Musicale<br />

Malipiero; è direttore scientifico del Workshop Internazionale di Musica Vocale da <strong>Ca</strong>mera<br />

“Città di Conegliano”. Con il libro Mozart. Un mese a Venezia ha vinto la XXXV edizione del<br />

Premio Iglesias per la saggistica.<br />

Teoria e critica della cultura del canto in Occidente. Le tecniche, le estetiche, le<br />

ideologie<br />

Il corso si propone di stimolare una consapevolezza critica di base sui fenomeni fondamentali<br />

dell’evoluzione musicale della vocalità artistica con riguardo alle loro implicazioni<br />

sociali, economiche, antropologico-culturali.<br />

Bibliografia<br />

F. D’AMICO, Breve storia del <strong>Ca</strong>nto Operistico, appendice I de’ Il Teatro di Rossini, a cura di<br />

G. PESTELLI, Bologna, Il Mulino, 1992; J. ROSSELLI, Il cantante d’opera, Bologna, Il Mulino,<br />

1992; AA. VV., The <strong>Ca</strong>mbridge Companion to Singing, a cura di J. POTTER, <strong>Ca</strong>mbridge<br />

U.P., 2000; AA. VV., La voce del cantante. Saggi di foniatria artistica, a cura di F. FUSSI,<br />

Torino, Omega edizioni, 2000


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 271<br />

Propedeuticità. Introduzione alle metodologie della ricerca storica e filologica in funzione<br />

di eventuali sviluppi di studio e competenza professionale nel settore (si affronterà in particolare<br />

il problema dell’attribuzione dei ruoli vocali nel teatro musicale)<br />

Modalità d’esame. Verifica orale della preparazione e discussione di elaborati individuali o<br />

di gruppo su argomenti concordati. Modalità di frequenza. Obbligatoria; (cfr. Nota Bene)<br />

comporta la stesura di un diario delle lezioni (cfr. attività integrative). Nota Bene. Non sono<br />

ammessi esami da parte di non frequentanti se non chiaramente motivati da esigenze<br />

relative al curriculum degli studi (in funzione di preparazione di tesi o altra attività inerente).<br />

Seminari e altre attività integrative. Tra il 22 e il 25 ottobre si svolgerà a Conegliano<br />

Veneto il 2° Workshop Internazionale di Musica Vocale da <strong>Ca</strong>mera Le parole del canto,<br />

convenzionato; gli studenti parteciperanno alle attività in programma (laboratori, seminari<br />

e concerti) sulle quali verranno informati nel corso delle lezioni.<br />

Docente Claudio Povolo<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: clpovolo@tin.it<br />

I semestre<br />

Storia del diritto e delle istituzioni giuridiche<br />

dal medioevo all’età contemporanea<br />

CLAUDIO POVOLO ha orientato le sue ricerche verso la storia delle istituzioni politiche e giudiziarie,<br />

soffermandosi in particolar modo sull’area territoriale che, a partire dai primi decenni del ’400, sino<br />

alla fine del ’700, appartenne alla Repubblica di Venezia e poi, dopo alterne vicende, confluì nello<br />

stato unitario italiano. Tra i suoi lavori: Il romanziere e l’archivista. Da un processo veneziano del Seicento<br />

all’anonimo manoscritto dei Promessi Sposi, Venezia, 1993; L’intrigo dell’onore. Poteri e istituzioni nella Repubblica<br />

di Venezia tra Cinque e Seicento, Verona, 1997; Introduzione al volume Contributi dal convegno<br />

internazionale Onore: identità e ambiguità di un codice informale (area mediterranea - secc. XII-XX), <strong>Ca</strong>podistria,<br />

2000; The creation of venetian historiography, in “Venice reconsidered. The History and Civilization<br />

of an Italian City-State”, Baltimore, 2000.<br />

Il corso di Storia del diritto e delle istituzioni giuridiche intende soffermarsi su temi e<br />

problemi inerenti i rapporti che, nei diversi periodi, si instaurarono tra società e diritto.<br />

I Modulo<br />

Diritto e politica in Europa. Due grandi sistemi giuridici a confronto: diritto comune e<br />

common law<br />

Nel primo modulo si affrontano alcune rilevanti questioni inerenti la storia del diritto<br />

in Europa, prestando particolare attenzione alla storia politica dei singoli paesi.<br />

L’obbiettivo principale del corso consiste essenzialmente nel fornire agli studenti una sensibilità<br />

nei confronti del diritto e delle sue interrelazioni sociali e politiche,<br />

Bibliografia<br />

R. C. VAN CAENEGEM, I signori del diritto, Milano, Giuffrè, 1991<br />

Propedeuticità. Le lezioni sono rivolte agli studenti di storia e di altri corsi di laurea e si<br />

svolgeranno senza che siano preliminarmente richieste particolari conoscenze tecniche.


272 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

II Modulo<br />

Stato giurisdizionale, stato di diritto, stato costituzionale: il lungo percorso dello stato<br />

moderno<br />

Il secondo modulo si sofferma ad esaminare i momenti decisivi che caratterizzarono la<br />

storia dello stato moderno in Europa dal medioevo all’età contemporanea. Saranno affrontati<br />

i temi rilevanti dei diritti, della giustizia, dell’amministrazione e, in definitiva, della<br />

politica. I passaggi dallo stato giurisdizionale medievale a quello di diritto, sorto dalla<br />

rivoluzione francese, e a quello successivo, definito stato costituzionale, saranno affrontati<br />

prestando particolare attenzione alle trasformazioni intervenute nell’ambito della storia<br />

politica e dell’amministrazione della giustizia.<br />

Bibliografia<br />

Lo stato moderno in Europa. Istituzioni e diritto, a c. di M. FIORAVANTI, Laterza, Bari, 2002<br />

Propedeuticità. Si consiglia la preliminare frequenza del I modulo.<br />

Modalità d’esame. Gli studenti che hanno frequentato le lezioni possono, nel primo modulo,<br />

optare tra prova scritta o orale. Il II modulo prevede una breve relazione scritta concordata<br />

con il docente. Gli studenti non frequentanti dovranno presentare alla prova<br />

d’esame i testi indicati in bibliografia. Seminari e altre attività integrative. Nel corso del II<br />

modulo si affronterà la lettura di alcuni documenti inerenti i temi trattati durante le lezioni.<br />

Storia del disegno, dell’incisione e della grafica<br />

Docente Agnese Chiari Moretto Wiel<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

I semestre<br />

MARIA AGNESE CHIARI MORETTO WIEL, laureata in Storia dell’arte e diplomata in Archivistica, paleografia<br />

e diplomatica. Dottore di ricerca in storia dell’arte. Il suo interesse si concentra prevalentemente<br />

sullo studio del disegno e della produzione incisoria in area veneziana dal Cinquecento al<br />

Settecento. Ha catalogato il fondo di stampe delle Gallerie dell’Accademia di Venezia (1994) e lavora<br />

ad un catalogo dell’incisione veneziana cinquecentesca. Dal 1981 insegna storia dell’arte veneta<br />

presso la Wake Forest University (N.C.) e dal 1997 collabora con la V.I.U, tenendo per conto della<br />

Duke University (N.C.) il corso sull’arte veneziana del Rinascimento. Tra le pubblicazioni: Le<br />

stampe, in Il Pordenone, 1984; Per una nuova cronologia di Giulio <strong>Ca</strong>mpagnola incisore, 1988; Tiziano. Corpus<br />

dei disegni autografi, 1989; Jacopo Tintoretto e i suoi incisori, 1994; L’eredità di Piazzetta. Volti e figure<br />

nelle incisioni del Settecento, 1996.<br />

Storia e tecnica delle arti grafiche, con particolare riguardo alla produzione veneta<br />

dal Quattrocento al Settecento<br />

Il corso offre una panoramica generale sul disegno e l’incisione, analizzandone i diversi<br />

aspetti, con particolare riguardo alla produzione veneta dal Quattrocento al Settecento.<br />

Alla definizione del concetto di disegno attraverso testimonianze teoriche e critiche da<br />

Cennino Cennini al Settecento, seguono un’analisi della sua realtà oggettiva legata al fare<br />

artistico (supporti e tecniche, tipologie) e cenni sui collezionisti e sui maggiori fondi museali<br />

di grafica. Il corso si completa con elementi relativi all’incisione (silografia, bulino,<br />

acquaforte) e alla conservazione del materiale grafico, offrendo altresì elementi per la sua<br />

catalogazione.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 273<br />

Bibliografia<br />

E. PARMA ARMANI, Disegno, in Le tecniche artistiche, a c. di C. MALTESE, Milano 1973, pp.<br />

235-255; G. GIUBBINI, E. PARMA ARMANI, Incisione e stampa, in Le tecniche artistiche, a cura<br />

di C. MALTESE, Milano 1973, pp. 257-306; AA. VV., Il Disegno. 1. Forme, tecniche, significati<br />

2. I grandi collezionisti; 3. Le collezioni pubbliche italiane, Milano 1992-1993 [1. pp. 187-<br />

245; 2. pp. 11-23; 28-35; 44-47; 50-54; 73; 85-88; 92-96; 114-139; 142-149; 158-160; 167-<br />

185; 208-246; 3. I pp. 23-26, 68-72, 130-136, 185-188; 3. II, pp. 37-39; 42-45; 181-184].<br />

Docente Mario Infelise<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: infelise@unive.it<br />

I semestre<br />

Storia del libro<br />

MARIO INFELISE ha insegnato nelle università di Milano e di Venezia. Gli interessi di ricerca sono<br />

orientati verso i problemi della produzione e della circolazione del libro e delle informazioni, dei<br />

sistemi di controllo e censura, dell’editoria popolare e di grande diffusione tra XVII e XIX secolo.<br />

Tra i suoi libri L’editoria veneziana nel ’700, Milano, Angeli, 1989; I libri proibiti, Roma-Bari, Laterza,<br />

1999, Prima dei giornali. Alle origini della pubblica informazione (sec. XVI-XVII), Roma-Bari, Laterza,<br />

2002.<br />

La disciplina pone al centro dei suoi interessi le grandi questioni della comunicazione e<br />

dell’informazione, nonché del ruolo e della funzione sociale e culturale della scrittura<br />

nella civiltà occidentale.<br />

I Modulo<br />

Il I modulo, di carattere generale, ha lo scopo di definire i contorni complessivi delle<br />

grandi questioni sull’argomento in una prospettiva essenzialmente storiografica. Saranno<br />

inoltre presi in considerazione i repertori e agli strumenti che consentono di orientarsi<br />

nella produzione editoriale del passato e del presente.<br />

Bibliografia<br />

A. BRIGGS, P. BURKE, Storia sociale dei media. Da Gutenberg a Internet, Bologna, Il Mulino,<br />

2002; L. BRAIDA, Stampa e cultura in Europa, Roma-Bari, Laterza, 2000<br />

Gli studenti che non sono in grado di frequentare devono aggiungere: D. MCKENZIE,<br />

Bibliografia e sociologia dei testi, Milano, edizioni Sylvestre Bonnard, 1999<br />

II Modulo<br />

Sarà affrontato in forma monografica il tema: Oralità e scrittura tra mondo antico e<br />

mondo moderno<br />

Bibliografia<br />

WALTER ONG, Oralità e scrittura. Le tecnologie della parola, Bologna, Il Mulino<br />

Gli studenti che non sono in grado di frequentare devono aggiungere un libro a scelta<br />

della seguente lista: C. CAPRA, V. CASTRONOVO, G. RICUPERATI, La stampa italiana dal<br />

Cinquecento all’Ottocento, Bari, Laterza, 1986; Storia della lettura nel mondo occidentale, a cura<br />

di G. CAVALLO, R. CHARTIER, Bari, Laterza, 1995; T. PLEBANI, Il genere dei libri. Milano,<br />

Angeli, 2001; R. DARNTON, Libri proibiti. Pornografia, satira e utopia all’origine della rivoluzione<br />

francese, Milano, Mondadori, 1997; G. FRAGNITO, La Bibbia al rogo, Bologna, Il


274 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Mulino, 1997; M. LOWRY, Il mondo di Aldo Manuzio. Affari e cultura nella Venezia del Rinascimento,<br />

Roma, Il Veltro, 1984; F. BARBIERATO, Nella stanza dei circoli. Clavicula Salomonis<br />

e libri di magia a Venezia nei secoli XVII e XVIII, Milano, Sylvestre Bonnard, 2002; G.<br />

TURI (a cura di), Storia dell’editoria nell’Italia contemporanea, Firenze, Giunti, 1997<br />

Modalità d’esame. Chi ha frequentato con regolarità le lezioni potrà sostenere una prova<br />

scritta sugli argomenti trattati nelle lezioni al termine del corso. Per gli altri la prova di<br />

esami è orale.<br />

Docente Maria Turchetto<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: turco@unive.it<br />

II semestre<br />

Storia del pensiero economico<br />

Per il curriculum del docente Maria Turchetto v. sopra Economia e stato sociale.<br />

L’insegnamento, pur focalizzando l’attenzione su un tema particolare, darà una panoramica<br />

complessiva delle principali teorie economiche.<br />

La dimensione internazionale dell’economia<br />

Il corso tratterà le principali elaborazioni della teoria economica in tema di relazioni internazionali:<br />

le teorie classiche del commercio internazionale tra XVIII e XIX secolo, le<br />

teorie dell’imperialismo che si sviluppano negli anni della prima guerra mondiale, le teorie<br />

del sottosviluppo e dello scambio ineguale del secondo dopoguerra e infine le recenti<br />

teorie del “sistema mondo”.<br />

Bibliografia<br />

DE MARCHI, LA GRASSA, TURCHETTO, Per una teoria della società capitalistica, Nis, 1994<br />

(capitoli 5, 6, 7); A. VITALE, I paradigmi dello sviluppo, Rubbettino, 1998; G. ARRIGHI, I cicli<br />

sistemici di accumulazione, Rubbettino, 1999<br />

Sulla prima parte del corso, relativa alle teorie classiche del commercio internazionale,<br />

alcuni brevi testi verranno forniti agli studenti durante le lezioni.<br />

Si consiglia la consultazione di un manuale di storia del pensiero economico, ad esempio<br />

J. K. GALBRAITH, Storia della economia, Bur, 2000 o W. J. BARBER, Storia del pensiero economico,<br />

Feltrinelli, 1992<br />

Modalità d’esame. Esame orale. Nota Bene. Gli studenti che sostengono l’esame nell’ambito<br />

del vecchio ordinamento dovranno integrare la bibliografia indicata con Aglietta, Lunghini,<br />

Sul capitalismo contemporaneo, Bollati Boringhieri 2001.<br />

Docente Bruna Bianchi<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: bbianchi@unive.it<br />

II semestre<br />

Storia del pensiero sociale contemporaneo<br />

BRUNA BIANCHI, laureata nel 1973 in Storia del movimento operaio, si è a lungo occupata della<br />

condizione operaia con particolare attenzione ai temi del lavoro e dell’emigrazione delle donne e dei


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 275<br />

minorenni dall’Unità al fascismo. Tra gli altri filoni di studio si ricorda: la riflessione sulla guerra e<br />

sulla pace nell’Ottocento, l’esperienza bellica di soldati e ufficiali durante il primo conflitto mondiale,<br />

la deportazione femminile nelle guerre coloniali e nel corso della seconda guerra mondiale. Fa<br />

parte del collegio dei docenti del Corso di specializzazione in Studi sulla cultura delle donne presso il<br />

Corso di Laurea in Lingue e Letterature Straniere e del Comitato scientifico dell’Historial de la<br />

Grande guerre, Péronne, Somme.<br />

La questione sociale<br />

Scopo del corso è quello di mettere a fuoco, in una prospettiva europea, il tema della<br />

questione sociale e delle sue trasformazioni storiche e teoriche a partire dalla Rivoluzione<br />

industriale. Le lezioni si soffermeranno in particolare sul tema della povertà analizzato<br />

attraverso le inchieste e le opere di riformatori sociali e pensatori politici<br />

Bibliografia<br />

B. BIANCHI (a cura di), Il pensiero sociale di Jane Addams, in corso di pubblicazione<br />

Una scelta di brani (per circa 200 pagine complessive) tratti da una antologia di scritti<br />

che sarà a disposizione degli studenti all’inizio delle lezioni.<br />

Modalità d’esame. Gli esami si svolgeranno sia in forma scritta che orale. Modalità di frequenza.<br />

Obbligatoria per gli studenti del Corso di laurea in Servizio sociale<br />

Docente Lucio Milano<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: lucio.milano@unive.it<br />

I semestre<br />

Storia del Vicino Oriente antico<br />

LUCIO MILANO si è laureato ed ha insegnato per diversi anni all’<strong>Università</strong> di Roma “La Sapienza”.<br />

Ha inoltre studiato ed insegnato negli Stati Uniti (UCLA e Cornell University). Si occupa in particolare<br />

di storia dell’area siro-mesopotamica tra III e II millennio a. C. Ha curato l’edizione di testi<br />

degli Archivi Reali di Ebla e si è a lungo dedicato ad aspetti di storia economica, soprattutto di storia<br />

dell’alimentazione. Da alcuni anni ha in corso ricerche che riguardano la regione dell’alto Khabur,<br />

dove dirige, per l’<strong>Università</strong> di Venezia, una missione archeologica sul sito di Tell Beydar in collaborazione<br />

con altre università europee.<br />

Il corso intende fornire un inquadramento generale delle civiltà del Vicino Oriente antico,<br />

con speciale attenzione per le aree della Siria-Palestina, della Mesopotamia, e<br />

dell’Anatolia. Si propone inoltre di fornire gli strumenti di base per la ricerca storica in<br />

questo settore.<br />

I Modulo<br />

Introduzione alla storia del Vicino Oriente antico<br />

Le lezioni verteranno sulla problematica generale della storia orientale antica. Verranno<br />

affrontati problemi di metodo attraverso casi di studio esemplificativi. Saranno approfonditi<br />

alcuni dei temi trattati nei manuali.<br />

Bibliografia<br />

M. LIVERANI, Antico Oriente. Storia società economia, Bari-Roma, Laterza, 1988 solo i capp.<br />

VIII-IX, XIII-XVI, XXVIII-XXIX; L. CAPOGROSSI ed altri, Storia antica e medievale, vol. I,<br />

Bologna, Zanichelli, 1999, capp. IV-XIV (a cura di L. Milano)


276 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

II Modulo<br />

Letteratura e politica nel mondo mesopotamico<br />

Si tratta di un corso monografico nel quale verranno esaminati in traduzione testi letterari<br />

babilonesi e assiri nel loro contesto e nelle loro implicazioni storico-politiche.<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia specifica sarà fornita durante il corso.<br />

Propedeuticità. Per seguire il corso monografico sarà necessario aver seguito un modulo<br />

di parte generale, o avere comunque acquisito una conoscenza di base della storia orientale<br />

antica.<br />

Modalità d’esame. I modulo: prova scritta; II modulo: orale. È prevista una breve tesina di<br />

approfondimento di uno dei testi trattati a lezione. Modalità di frequenza. La frequenza non<br />

è obbligatoria, ma è vivamente consigliata. Nota Bene. Per gli studenti non frequentanti il<br />

programma deve essere concordato con il docente.<br />

Storia della critica d’arte<br />

Docente Sergio Marinelli<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

II semestre<br />

I Modulo<br />

Nozioni di storia della critica d’arte<br />

Bibliografia<br />

J. VON SCHLOSSER MAGNINO, La Letteratura artistica. Manuale delle fonti della Storia<br />

dell’Arte moderna, Firenze, 1935, ed. aggiornata O. KURZ (a cura di), 1964<br />

II Modulo<br />

La Letteratura sul falso<br />

Bibliografia<br />

O. KURZ, Falsi e falsari, a cura di L. RAGGHIANTI COLLOBI, Vicenza, Neri Pozza, 1996<br />

G. PEREC, Storia di un quadro, Milano, Rizzoli, 1990<br />

E. HEBBORN, Troppo bello per essere vero, Vicenza, Neri Pozza, 1994<br />

Modalità d’esame. I modulo: scritto; II modulo: colloquio. Modalità di frequenza. Per i non<br />

frequentanti il programma concordato si trova presso il dipartimento.<br />

Docente Luigi Ruggiu<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: ruggiu@unive.it<br />

I semestre<br />

Storia della filosofia<br />

LUIGI RUGGIU (Sassari 1939). Professore ordinario di filosofia nei licei. Dopo aver ottenuto la libera<br />

docenza in filosofia teoretica ed essere stato assistente ordinario di filosofia teoretica e professore<br />

incaricato di storia della filosofia nella facoltà di lettere e filosofia dell’<strong>Università</strong> di Venezia, è di-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 277<br />

ventato professore ordinario di storia della filosofia dall’a. a. 1975. Preside della facoltà di Lettere e<br />

filosofia dal 1982 al 1994, componente del CUN. Si è occupato del problema del tempo in Aristotele,<br />

Hegel e nella filosofia contemporanea, di Parmenide e della genesi dell’ontologia, di filosofia della<br />

prassi, di filosofia dell’economia. Negli ultimi anni studia la filosofia hegeliana, di G. Bruno.<br />

I Modulo<br />

Lettura di testi classici: Aristotele, <strong>Ca</strong>rtesio, Kant. Il problema della genesi della socialità<br />

Lettura di testi classici in funzione della ricostruzione storica in alcuni autori quali Aristotele,<br />

<strong>Ca</strong>rtesio, Kant della giustificazione della socialità e della genesi<br />

dell’intersoggettività..<br />

Bibliografia<br />

Aristotele, Politica, Laterza editore; Aristotele, Etica Nicomachea, Laterza editore; Kant,<br />

Scritti politici, Utet; ABBAGNANO, Storia della filosofia, Utet, Torino.<br />

II Modulo<br />

Socialità e intersoggettività in Hegel<br />

Indagine sulla fondazione della società e dello stato e sulla genesi dell’intersoggettività<br />

in Hegel.<br />

Bibliografia<br />

G. W. F. HEGEL, Filosofia dello spirito jenese, a cura di G. CANTILLO, Laterza; G. W. F.<br />

HEGEL, Fenomenologia dello spirito, autocoscienza, ragione.; J. HYPPOLITE, Gensi e struttura<br />

della Fenomenologia dello spirito di Hegel, La Nuova Italia, capp. 1, 2, 3; T. PINKARD, Hegel’s<br />

Phenomenology: The Sociality of Reason, <strong>Ca</strong>mbridge University Press<br />

Modalità d’esame. Scritto e orale.<br />

Docente Lucio Cortella<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

sito web: www.unive.it/teoriacritica<br />

II semestre<br />

Storia della filosofia contemporanea<br />

LUCIO CORTELLA è nato nel 1953 ed è professore straordinario di Storia della Filosofia contemporanea.<br />

Membro fondatore del Seminario nazionale di Teoria critica e filosofia sociale di Gallarate, dirige il<br />

Seminario di teoria critica presso l’<strong>Università</strong> di Venezia. Più volte ospite di università tedesche, studioso<br />

di Hegel e della filosofia del Novecento, si occupa in particolare di teoria critica, dialettica,<br />

ermeneutica, filosofia pratica, teorie della razionalità e della modernità. È autore dei volumi Crisi e<br />

razionalità: da Nietzsche a Habermas (1981), Aristotele e la razionalità della prassi (1987), Dopo il sapere assoluto.<br />

L’eredità hegeliana nell’epoca post-metafisica (1995), Autocritica del moderno. Saggi su Hegel (2002),<br />

Dal soggetto al linguaggio (<strong>Ca</strong>foscarina, VI ed. 2004).<br />

I Modulo<br />

Istituzioni di Storia della Filosofia contemporanea<br />

Bibliografia<br />

L. CORTELLA, Dal soggetto al linguaggio. Un percorso nella filosofia contemporanea, VI. edizione,<br />

Venezia 2004 (dispensa distribuita dalla libreria <strong>Ca</strong>foscarina).


278 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Gli studenti non frequentanti integreranno lo studio della dispensa con la conoscenza di<br />

uno dei seguenti manuali: N. ABBAGNANO, Storia della Filosofia, Utet (vol. III-IV); S.<br />

MORAVIA, Filosofia, Le Monnier (vol. III); CIOFFI, GALLO, LUPPI, ZANETTE, Il testo filosofico,<br />

Bruno Mondadori (vol. III/2: Il Novecento)<br />

Propedeuticità. Si consiglia la frequenza del I modulo di Storia della filosofia, oppure di<br />

Storia della filosofia moderna prima di affrontare lo studio della Filosofia contemporanea.<br />

II Modulo<br />

Una dialettica senza sapere assoluto. Th. W. Adorno e il programma di una dialettica<br />

negativa<br />

Bibliografia<br />

TH. W. ADORNO, Dialettica negativa, Einaudi<br />

TH. W. ADORNO, Minima moralia, Einaudi<br />

Gli studenti non frequentanti (e tutti gli studenti del vecchio ordinamento) integreranno la<br />

bibliografia qui indicata con lo studio di una monografia a scelta fra le seguenti:<br />

A. CICATELLO, Dialettica negativa e logica della parvenza, Il Melangolo; F. JAMESON, Tardo<br />

marxismo. Adorno, il post-moderno e la dialettica, Manifestolibri; M. NARDI, Pensare nella verità.<br />

L’itinerario della ragione dialettica in Th. W. Adorno, Studium<br />

Modalità d’esame. La prova d’esame relativa al I. modulo sarà svolta in forma scritta. La<br />

prova d’esame relativa al II modulo sarà svolta in forma orale.<br />

Docente Andrea Suggi<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

Programma in via di definizione.<br />

Docente Dario Schioppetto<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: dariosch@unive.it<br />

II semestre<br />

Storia della filosofia del Rinascimento<br />

Storia della filosofia medievale<br />

DARIO SCHIOPPETTO. Nato a Mestre nel 1961, ha conseguito il dottorato in St. della Fil. Med. a<br />

Venezia, e si è perfezionato presso il CESCM dell’Univ. di Poitiers. Tra i suoi contributi Enciclopedia<br />

e Sacra Pagina tra VII e XII sec., in Lanfranco di Pavia e l’Europa del sec. XI, Roma 1993; «Studiose, non<br />

curiose». Note sul concetto di natura e scrittura in S. Bonaventura, “Doctor Seraphicus”, 1993-94; Dal laboratorio<br />

delle arti: la nuova organizzazione del sapere e il pensiero teologico, in Storia della teologia nel Medioevo,<br />

<strong>Ca</strong>sale Monf. 1996; L’ombra dell’eterno. Note sul tempo degli angeli, in Il tempo in questione, Milano 1997;<br />

“Inutilis est logica si sit sola”. L’organizzazione del sapere in Giovanni di Salisbury, in La Divisione della Filosofia<br />

e le sue Ragioni, <strong>Ca</strong>va de’ Tirreni 2001<br />

Istituzioni di Storia della Filosofia Medievale


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 279<br />

Bibliografia<br />

Un manuale a scelta tra i seguenti:<br />

A. DE LIBERA, Storia della filosofia medievale, Jaca Book, Milano, 1999; Storia della filosofia.<br />

II. Il Medioevo, a cura di P. ROSSI, C. A. VIANO, Laterza, Bari-Roma, 1994<br />

Inoltre tre capitoli a scelta da Le fonti del pensiero medievale, a cura di M. GARDINALI, L.<br />

SALERNO, presentazione di M. T. Beonio Brocchieri Fumagalli, Led, Milano, 1993.<br />

Nota Bene. L’esame accerterà anche la conoscenza degli argomenti trattati a lezione, da<br />

preparare sugli appunti e sul materiale fornito.<br />

Docente Lucio Cortella<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

sito web: www.unive.it/teoriacritica<br />

I semestre<br />

Storia della filosofia moderna<br />

Per il curriculum del docente Lucio Cortella v. sopra Storia della filosofia contemporanea.<br />

Istituzioni di Storia della Filosofia moderna<br />

Bibliografia<br />

È richiesta la conoscenza della storia della filosofia moderna da <strong>Ca</strong>rtesio a Hegel. A tal<br />

fine si raccomanda lo studio di uno dei seguenti manuali a scelta (limitatamente al periodo<br />

filosofico sopra indicato): N. ABBAGNANO, Storia della Filosofia, Utet, Vol. II e vol.<br />

III; S. MORAVIA, Filosofia, Le Monnier, vol. II e vol. III; CIOFFI, GALLO, LUPPI, VIGO-<br />

RELLI, ZANETTE, Il testo filosofico, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, vol. II e vol.<br />

III/1; E. CASSIRER, Storia della filosofia moderna, Einaudi, vol. II e vol. III.<br />

Modalità d’esame. La prova d’esame sarà svolta in forma scritta.<br />

Docente Isabella Adinolfi<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: sisa@unive.it<br />

II semestre<br />

Storia della filosofia morale<br />

ISABELLA ADINOLFI è ricercatrice presso il Dipartimento di Filosofia e T.d. S.. È membro del Centro<br />

italiano di studi superiori sulle Religioni, del Consiglio direttivo della Società italiana per gli<br />

studi kierkegaardiani e direttrice di NotaBene, rivista della medesima Società. Tra le sue opere di<br />

recente pubblicazione: Il cerchio spezzato. Linee di antropologia in Pascal e Kierkegaard, Città nuova, Roma<br />

2000; Leggere oggi Kierkegaard. NotaBene. Quaderni di Studi kierkegaardiani, I, Città nuova, Roma<br />

2000; Il religioso in Kierkegaard, Morcelliana, Brescia 2002; Diritti umani. Realtà e utopia, Città nuova,<br />

Roma 2003; L’arte dello sguardo. Kierkegaard e il cinema. NotaBene. Quaderni di studi kierkegaardiani, III,<br />

Città nuova, Roma 2003.<br />

I Modulo<br />

Introduzione alla storia della filosofia morale<br />

Il I modulo sarà dedicato a una presentazione di carattere generale della storia della filosofia<br />

morale: suo oggetto saranno, pertanto, i concetti fondamentali dell’etica, quali giustizia,<br />

bene, virtù, dovere, libertà, colti nelle diverse formulazioni a noi pervenute.


280 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Bibliografia<br />

Lo studente che segua con regolarità le lezioni avrà, alla fine del modulo, una preparazione<br />

sufficiente ad affrontare l’esame. Per chi non può frequentare, si consiglia la lettura<br />

di uno dei manuali qui di seguito indicati:<br />

J. MARITAIN, La filosofia morale. Esame storico e critico dei grandi sistemi, Morcelliana, Brescia,<br />

1999; J. ROHLS, Storia dell’etica, il Mulino, Bologna 1995; R. GUARDINI, Etica, Morcelliana,<br />

Brescia 2001<br />

II Modulo<br />

Esistenza autentica come scelta: la concezione kierkegaardiana della libertà<br />

La concezione della libertà come rapporto dialettico tra possibilità/necessità, attività/<br />

passività, dono/consenso, ossia la concezione della libertà nella sua dimensione esistenziale,<br />

come è stata pensata da Kierkegaard, costituisce il tema del II modulo<br />

Bibliografia<br />

S. KIERKEGAARD, L’equlibrio tra l’estetico e l’etico nell’elaborazione della personalità, qualsiasi<br />

edizione; S. KIERKEGAARD, Il concetto dell’angoscia, qualsiasi edizione.<br />

Seminari e altre attività integrative. A completamento del II modulo, verranno proiettati alcuni<br />

film di Dreyer e Bergman che hanno attinenza con il tema trattato. Introdurrà alla<br />

visione dei film Enrico Tommaso Spanio.<br />

Docente Giuseppe Goisis<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: goisis@unive.it<br />

I semestre II semestre<br />

Storia della filosofia politica<br />

GIUSEPPE GOISIS ha orientato le sue ricerche attorno ai fondamenti teorici del socialismo in Europa,<br />

concentrando i suoi studi, in particolare, attorno agli ultimi dieci anni dell’Ottocento e ai primi<br />

quindici anni del Novecento; ha indagato altresì lo statuto della persona e le basi valoriali della democrazia.<br />

Negli ultimi tre anni, ha focalizzato la sua riflessione sul pensiero morale e politico di<br />

Antonio Rosmini. Ha dedicato monografie a G. Sorel, E. Mounier, G. Bernanos e ha in preparazione<br />

un volume complessivo sugli aspetti etici e sociali della filosofia di H. Bergson. Infine, ha pubblicato<br />

due libri sulla questione della pace.<br />

Gli studenti verranno gradualmente avvicinati alle problematiche riguardanti la storia<br />

della filosofia politica, insistendo, in particolare, sulle origini del pensiero politico e sulla<br />

“svolta” significativa impressa dall’avvento della modernità. Alcune lezioni dedicate a tratti<br />

di metodologia.<br />

I Modulo - I semestre<br />

Lineamenti del pensiero politico di A. Rosmini<br />

Si lavorerà sul testo-base: A. ROSMINI, Filosofia della politica, a c. di S. COTTA, Milano,<br />

Rusconi.<br />

Bibliografia<br />

Oltre al testo di Rosmini, lo studente- per sostenere l’esame- dovrà approfondire una<br />

monografia critica sul pensiero politico dello stesso Rosmini; si segnala: P. P. OTTO-<br />

NELLO, Rosmini: l’ordine del sapere e della società, Città Nuova, Roma.


II Modulo - II semestre<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 281<br />

Il volto del dio della guerra è divenuto indistinto<br />

Un dono, tra quelli meno desiderabili, della globalizzazione è la “guerra globale”, cioè<br />

una guerra condotta al di là di ogni distanza e confine, con armi caratterizzate da una crescente<br />

distruttività. Si teorizza, inoltre, una guerra preventiva, che possa risolvere i dilemmi<br />

della sicurezza nazionale, ma l’ossessione della sicurezza può comportare rischi<br />

crescenti di destabilizzazione. Guerre senza limiti, guerre “asimmetriche” e guerre dimenticate,<br />

in un mondo nel quale ogni evento traumatico ha infinite ed imprevedibili ripercussioni.<br />

La competizione fra le civiltà ed il ruolo delle tradizioni etiche e religiose.<br />

Bibliografia<br />

M. KALDOR, Le nuove guerre, <strong>Ca</strong>rocci, Roma; C. GALLI, La guerra globale, il Mulino, Bologna;<br />

F. ANDREATTA, Istituzioni per la pace, il Mulino, Bologna<br />

Modalità d’esame. Sono previste alcune esercitazioni, per incoraggiare l’approfondimento<br />

personale delle principali questioni focalizzate nel corso. La partecipazione è facoltativa e<br />

la bibliografia verrà integrata via via. Seminari e altre attività integrative. Potranno aver luogo<br />

incontri seminariali, su temi richiesti da un certo numero di studenti, che si impegnino<br />

ad analizzare ed approfondire alcuni aspetti, esponendo e discutendo sintesi delle loro ricerche.<br />

Di tale partecipazione diretta si terrà conto in sede d’esame.<br />

Docente Stefano Maso<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

sito web: http: //www1.provincia.venezia.it/nemus/org_int.htm<br />

e-mail: maso@unive.it<br />

I semestre<br />

Storia della filosofia tardo antica<br />

STEFANO MASO, laureato in Lettere antiche (1977) e in Filosofia (1986). È membro della redazione<br />

di “Lexis. Poetica, retorica e comunicazione nella tradizione classica”, Amsterdam. Si è occupato di<br />

sofisti e presofisti, di epicureismo e stoicismo. Recenti pubblicazioni: Sofisti: Protagora, Gorgia, Dissoì<br />

Lógoi. Una reinterpretazione dei testi, a cura di S. Maso e C. Franco: Zanichelli 1995; La decisione di significare.<br />

Il libro ‘gamma’ di Aristotele, a cura di B. <strong>Ca</strong>ssin, Michel Narcy; ed. it. a cura di S. Maso: Zanichelli,<br />

1998; S. Maso, Lo sguardo della verità. Cinque studi su Seneca: Il Poligrafo 1999; Antiaristotelismo,<br />

a cura di C. Natali e S. Maso: Hakkert 1999; S. Maso, ‘Pròlepsis’ agostiniana, in “Lexis” 20<br />

(2002), pp. 213-226; Plato physicus, a cura di C. Natali e S. Maso: Hakkert 2003.<br />

Com’erano organizzate nell’antichità e nella tarda antichità le scuole di filosofia?<br />

Anche Cicerone fu allievo di scuola, ma intravide per sé e per la latinità un ruolo speciale.<br />

È possibile studiarne la formazione e capirne l’atteggiamento prudente, a volte scettico<br />

ma retoricamente agguerrito?<br />

Le scuole antiche di filosofia. Un allievo speciale: Cicerone<br />

Stoicismo ed epicureismo; Platone ed Aristotele a Roma. La formazione filosofica di<br />

Cicerone. Gli Academica.<br />

Bibliografia<br />

Per quanto concerne le fonti antiche, ci si richiamerà all’opera filosofica di Cicerone -<br />

in particolare agli Academica, cfr. l’edizione di H. RACKHAM, <strong>Ca</strong>mbridge Mass. London,<br />

Loeb 1933 (più volte riedita) - di cui si forniranno in fotocopia le parti indispensabili.


282 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

È importante la conoscenza del capitolo Luoghi e scuole del sapere filosofico in Grecia antica<br />

di C. NATALI e pubblicato nella dispensa di Istituzioni di storia della filosofia antica (2001-<br />

2002).<br />

Di riferimento ed eventualmente di approfondimento saranno principalmente i seguenti<br />

volumi: P. GRIMAL, Cicerone, Milano, Garzanti 1987 ss.; P.L. DONINI, Le scuole<br />

l’anima l’impero: la filosofia antica da Antioco a Plotino, Torino, Rosenberg & Sellier, 1982;<br />

Philosophia togata, a cura di J. BARNES, M. GRIFFIN, Oxford – Clarendon Press, vol. I<br />

(1989); vol. II (1997).<br />

Modalità d’esame. Colloquio orale sui temi affrontati durante il corso, con riferimento ad<br />

alcuni testi di Cicerone per lo più in traduzione. Nota Bene. Si presuppone solo una conoscenza<br />

a livello generale della storia della filosofia antica. Per perfezionarla si può profittare<br />

di C. LÉVI, Le filosofie ellenistiche, Torino, Einaudi, 2002. Seminari e altre attività integrative.<br />

Non sono previsti; tuttavia il corso idealmente si allaccia al I modulo di Origini greche della<br />

tradizione filosofica europea (C. Natali).<br />

Storia della fotografia<br />

Docente Italo Zannier<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

I semestre<br />

ITALO ZANNIER si occupa di fotografia, in tutti i suoi aspetti e particolarmente della sua storia, dal<br />

1952. Ha insegnato in varie <strong>Università</strong>, tra cui la Facoltà di Architettura di Venezia, e pubblicato<br />

innumerevoli saggi, tra i quali: Storia e tecnica della fotografia, Laterza, Bari, 1982-1984, Storia della fotografia<br />

italiana, Laterza, Bari, 1986; L’occhio della fotografia, Nis, Roma, 1988; Leggere la fotografia, Nis,<br />

Roma, 1993, Le grand tour, <strong>Ca</strong>nal & stamperia, Venezia, 1997. Ha curato molte rassegne internazionali<br />

di fotografia, ed è curatore della collana: “fotologia”, Alinari, Firenze, e della rivista “Fotostorica”,<br />

<strong>Ca</strong>nova, Treviso. Con Daniela Tartaglia ha pubblicato un volume sulla tutela della fotografia: La<br />

fotografia in archivio, Sansoni, Milano.<br />

I Modulo<br />

Fondamenti di storia della fotografia<br />

Bibliografia<br />

I. ZANNIER, Storia e tecnica della fotografia, Laterza, 2000<br />

II Modulo<br />

Tutela e conservazione della fotografia<br />

Bibliografia<br />

I. ZANNIER, D. TARTAGLIA, Gli archivi della fotografia, Firenze, Sansoni, 2000<br />

Modalità d’esame. I modulo esame scritto - II modulo esame orale. Nota Bene. Altre indicazioni.<br />

Lo studente può utilizzare altri testi, alternativi o integrativi, concordandoli con il<br />

docente.


Docente Francesco Bruni<br />

Dipartimento di Italianistica e filologia romanza<br />

e-mail: fbruni@unive.it<br />

II semestre<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 283<br />

Storia della lingua italiana<br />

FRANCESCO BRUNI (Perugia 1943) è Accademico della Crusca e socio dell’Istituto Veneto. Il suo<br />

ultimo libro è La città divisa. Le parti e il bene comune da Dante a Guicciardini, Bologna, il Mulino, 2003.<br />

Il programma di Storia della lingua italiana intende fornire alcune chiavi e strumenti<br />

per la lettura e l’interpretazione dei testi antichi e moderni della tradizione italiana, dalle<br />

origini ai tempi nostri.<br />

I Modulo<br />

La grammatica storia dell’italiano<br />

Dal latino all’italiano antico, e dall’italiano antico all’italiano moderno. Cenni sulle varietà<br />

dialettali principali.<br />

Bibliografia<br />

G. PATOTA, Lineamenti di grammatica storica dell’italiano, Bologna, il Mulino, 2002<br />

II Modulo<br />

L’italiano letterario: caratteri originari e vicende storiche<br />

L’invenzione dello spazio letterario italiano. Italiano delle origini, italiano “argenteo”,<br />

italiano moderno. Italiano letterario, storia dell’istruzione, storia politica.<br />

Bibliografia<br />

F. BRUNI, L’italiano letterario nella storia, Bologna, il Mulino, 2002.<br />

Lettura commentata di due canti della Divina commedia, di una novella del Decameron, di<br />

un capitolo dei Promessi Sposi, di un capitolo dei Malavoglia.<br />

Modalità d’esame. Per il I modulo si prevede un esame scritto; per il II modulo l’esame è<br />

solo orale.<br />

Docente Luca Mondin<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

sito web: http: //lettere2.unive.it/lmondin/<br />

e-mail: mondin@unive.it<br />

I semestre<br />

Storia della lingua latina<br />

Per il curriculum del docente Luca Mondin v. sopra Introduzione allo studio del latino B (D-O).<br />

I Modulo<br />

Lineamenti di storia della lingua latina<br />

Origini, evoluzione ed esiti del sistema linguistico latino, dalla matrice protoindoeuropea<br />

allo sviluppo delle lingue romanze.


284 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni, integrati da un’apposita dispensa reperibile secondo le indicazioni<br />

del docente.<br />

Gli studenti che intendono sostenere l’esame nell’ambito del vecchio ordinamento, sono<br />

tenuti alla conoscenza dei seguenti manuali: 1.) A. TRAINA, G. BERNARDI PERINI,<br />

Propedeutica al latino universitario, Bologna, Pàtron, 1992 (IV ed. o successive), capitoli I-<br />

VIII (ne sono dispensati gli studenti iteranti e quanti alla data dell’esame risultino aver<br />

già sostenuto l’esame di Letteratura latina); 2.) F. STOLZ, A. DEBRUNNER, W.P.<br />

SCHMID, Storia della lingua latina, trad. it., Bologna, Pàtron, 1993, ovvero: L. R. PALMER,<br />

La lingua latina, trad. it. Torino, PBE, 1977 e ristampe, parte I.<br />

Gli studenti quadriennali che intendono iterare l’esame dovranno sostituire il manuale<br />

di cui al punto 2) con una monografia o una serie di brevi saggi da concordare con il<br />

docente.<br />

Propedeuticità. Per gli studenti triennali, l’approccio all’esame è consentito solo dopo aver<br />

conseguito 10/12 CFU in discipline del settore scientifico-disciplinare di Lingua e letteratura<br />

latina e, possibilmente, 8 CFU in una o più Discipline linguistiche.<br />

II Modulo<br />

Il linguaggio dei libri<br />

Cenni di storia del lessico librario latino attraverso un’antologia di testi poetici, dall’età<br />

classica al periodo tardoantico.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni, da integrare con la lettura dei seguenti saggi:<br />

T. KLEBERG, Commercio librario ed editoria nel mondo antico, e G. CAVALLO, Libro e pubblico<br />

alla fine del mondo antico, in: G. CAVALLO (a cura di), Libri editori e pubblico nel mondo antico.<br />

Guida storica e critica, Roma-Bari, Laterza, 1984³ e ristampe, pp. 25-132;<br />

G. CAVALLO, Testo, libro, lettura, in: AA. VV., Lo spazio letterario di Roma antica, II, La circolazione<br />

del testo, Roma, Salerno, 1989, pp. 307-341<br />

I testi latini oggetto del modulo saranno distribuiti a cura del docente; gli studenti quadriennali<br />

aggiungeranno la lettura dei seguenti capitoli delle Noctes Atticae di Aulo Gellio<br />

(in qualsiasi edizione italiana con testo latino a fronte): I, 21; II, 3; IX, 4; XVIII, 5.<br />

Propedeuticità. Per gli studenti triennali, l’approccio all’esame è consentito solo dopo aver<br />

superato la prova relativa al I modulo.<br />

Modalità d’esame. I modulo: test scritto (facoltativamente aperto anche agli studenti quadriennali).<br />

II modulo: colloquio orale. Nota Bene. Gli studenti impossibilitati a una regolare<br />

frequenza sono invitati a contattare per tempo il docente per valutare adeguate integrazioni<br />

o alternative al programma d’esame.<br />

Docente responsabile Giordana Trovabene<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: trovagio@unive.it<br />

contratto integrativo di Storia della miniatura: Simonetta Nicolini<br />

II semestre<br />

Storia della miniatura


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 285<br />

Per il curriculum della docente Giordana Trovabene v. oltre Storia dell’arte medievale A.<br />

SIMONETTA NICOLINI, laureata in lettere presso l’<strong>Università</strong> di Bologna, specializzata in Storia<br />

dell’arte Medievale, si occupa di miniatura medievale e rinascimentale con particolare riferimento<br />

all’area emiliano-romagnola.<br />

Introduzione alla storia della miniatura<br />

Il corso intende affrontare i principali problemi relativi al codice miniato come manufatto,<br />

in relazione alla sua confezione; ai metodi operativi praticati negli scriptoria e nelle<br />

botteghe di miniatori; alle tipologie decorative; alle categorie d’uso; al rapporto tra testo e<br />

immagine e le strutture di impaginazione; ai contratti e alle indicazioni iconografiche dei<br />

copisti; al rapporto pittura/miniatura; alla tecnica.<br />

Bibliografia<br />

J. J. G. ALEXANDER, Mediaval Illuminators and their Methods of Work, London-New Haven<br />

1992; o O. PÄCHT, La miniatura medievale, ed. it. Torino, 1987.<br />

Oltre agli appunti e ai materiali forniti a lezione per la preparazione dell’esame è indispensabile<br />

lo studio dei seguenti testi: Voce Miniatura, in Enciclopedia tematica aperta -<br />

Arti Minori, Milano, Jaca Book, 2000, pp. 186-249; Elenco dettagliato di elementi per la<br />

descrizione del manoscritto, in Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento,<br />

a cura di V. JEMOLO, M. MORELLI, Roma, 1990, pp. 21-40; B. BAROFFIO, I manoscritti<br />

liturgici, in Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento, a cura<br />

di V. JEMOLO, M. MORELLI, Roma 1990, pp145-168; J. J. G. ALEXANDER, Mediaval Illuminators<br />

and their Methods of Work, London-New Haven 1992 (e successive edizioni), pp.<br />

35-51 (Technical Aspects of the Illumination of a Manuscript, Programmes and Instructions<br />

for Illuminators); o, De arte illuminandi, a cura di F. BRUNELLO, Vicenza, varie<br />

edd.<br />

Modalità d’esame. colloquio orale. Modalità di frequenza. la frequenza non è obbligatoria,<br />

ma consigliata. Nota Bene. La conoscenza degli elementi generali del programma sarà arricchita<br />

anche dall’analisi di codici miniati presso la Biblioteca Malatestiana di Cesena.<br />

Seminari e altre attività integrative. Saranno organizzati dei seminari e altre attività durante il<br />

corso.<br />

Storia della musica rinascimentale veneta<br />

Docente Elena Quaranta<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: equaranta@inwind.it<br />

I semestre<br />

ELENA QUARANTA, ha pubblicato una monografia sul tema della diffusione della musica sacra presso<br />

le chiese veneziane nei secoli XV-XVI: Oltre San Marco, Firenze, Olschki, 1998. Coordina gruppi<br />

di ricerca sulla bibliografia sistematica della musica sacra a stampa e sulla storia della editoria musicale<br />

veneziana. Ha coordinato con David Bryant il seminario internazionale di studi sulla produzione<br />

e il consumo della musica sacra presso la Fondazione Ugo e Olga Levi (maggio 2000)<br />

Il corso tratterà delle varie situazioni tipiche del far musica nel Rinascimento a partire<br />

dall’esame diretto di varie categorie di fonti, delle prassi esecutive nei diversi contesti presi<br />

in esame e del ruolo della stampa musicale nel Cinquecento.


286 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

La musica a Venezia nell’età della nascita e della fioritura della stampa<br />

Fra gli argomenti trattati sarà privilegiata la relazione colto/popolare e verrà evidenziato<br />

il ruolo e il peso della tradizione non scritta nella cultura musicale veneta.<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia verrà fornita e discussa nel corso delle lezioni.<br />

Modalità d’esame. Per poter sostenere l’esame come frequentanti si richiede la presenza<br />

degli studenti ad almeno i due terzi delle lezioni. Per i non frequentanti verrà reso noto<br />

un programma alternativo all’inizio delle lezioni.<br />

Docente Mirella Chiaranda<br />

Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze<br />

e-mail: mirella.chiaranda@unipd.it<br />

II semestre<br />

Storia della pedagogia<br />

MIRELLA CHIARANDA è professore ordinario di “Storia della pedagogia” presso la Facoltà di Scienze<br />

della formazione dell’<strong>Università</strong> di Padova ed è membro del dottorato di ricerca in Scienze pedagogiche<br />

e didattiche (sede amministrativa Padova). Si occupa di storia delle teorie pedagogiche (‘800 e<br />

’900), di storia delle istituzioni educative (famiglia e scuola), di storia delle marginalità sociali ed<br />

educative dell’infanzia e della condizione femminile.<br />

Il pragmatismo pedagogico di John Dewey<br />

Il corso presenta alcune teorie della educazione e dei sistemi formativi europei dall’età<br />

moderna ai nostri giorni. Discute la teoria pedagogica di John Dewey in relazione al<br />

pragmatismo.<br />

Bibliografia<br />

F. CAMBI, Manuale di storia della pedagogia, Laterza, Roma-Bari, 2003, parti III e IV, pp.<br />

95-378; J. DEWEY, Democrazia ed educazione, trad. it, La Nuova Italia, Firenze 1994 (ultima<br />

edizione).<br />

Modalità d’esame. colloquio orale.<br />

Storia della Repubblica di Venezia nell’età moderna<br />

Docente Giuseppe Del Torre<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

sito web: http: //lettere2.unive.it/deltorre/corso/index.htm<br />

e-mail: deltorre@unive.it<br />

I semestre<br />

GIUSEPPE DEL TORRE, laureato in Lettere a Venezia nel 1982, ha proseguito gli studi alla Scuola<br />

normale di Pisa. Ha insegnato a Trieste dal 1990, ed è a Venezia dal 1995. Ha pubblicato, tra l’altro,<br />

i volumi Venezia e la terraferma dopo la guerra di <strong>Ca</strong>mbrai. Fiscalità e amministrazione (1515-1530), Milano,<br />

1986 e II Trevigiano nel secolo XV e XVI. L’assetto amministrativo e il sistema fiscale, Treviso-Venezia,<br />

1990. Studia ora i rapporti tra potere politico e istituzioni ecclesiastiche in età moderna con particolare<br />

riguardo alla Repubblica di Venezia. È coordinatore della redazione di Storia di Venezia. Materiali


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 287<br />

per la ricerca e membro del comitato di coordinamento di Storia moderna.<br />

Risorse on-line per la storia moderna <br />

Il corso incentra l’attenzione sulla società veneziana in età moderna ed in particolare sui<br />

suoi aspetti politico-istituzionali, economici e culturali e sulle strette relazioni intercorrenti<br />

tra essa e la realtà veneta, italiana, europea e mediterranea.<br />

I Modulo<br />

La Repubblica di Venezia, secoli XV- XVIII<br />

Lineamenti generali della storia veneziana, con particolare attenzione alle strutture socio-istituzionali<br />

Bibliografia<br />

G. COZZI, M. KNAPTON, La Repubblica di Venezia nell’età moderna. Dalla guerra di Chioggia<br />

al 1517, Torino, Utet, 1986; e G. COZZI, M. KNAPTON, G. SCARABELLO, La Repubblica<br />

di Venezia nell’età moderna. Dal 1517 alla fine della Repubblica, Torino, Utet, 1992;<br />

I frequentanti utilizzeranno i due volumi ad integrazione degli appunti delle lezioni.<br />

I non frequentanti sostituiranno gli appunti dalle lezioni con le pp. 99-253 del primo<br />

volume sopra indicato e con i capitoli I, III, V, VI, VII, IX, XII, XV, della parte I, e i capitoli<br />

I-IV della parte II del secondo volume sopra indicato<br />

II Modulo<br />

Finanze pubbliche e ricchezza privata<br />

Le vicende generali della politica finanziaria e fiscale veneziana e i loro risvolti sulla società<br />

veneziana e veneta<br />

Bibliografia<br />

L. PEZZOLO, Il fisco dei veneziani. Finanza pubblica ed economia tra XV e XVII secolo, Cierre<br />

edizioni, Verona, 2003<br />

I frequentanti utilizzeranno il volume ad integrazione degli appunti delle lezioni.<br />

I non frequentanti, oltre al volume di Pezzolo prepareranno l’esame anche sul saggio di<br />

A. ZANNINI, La finanza pubblica: bilanci, fisco, moneta e debito pubblico, in Storia di Venezia<br />

dalle origini alla caduta della Serenissima, VIII, L’ultima fase della Serenissima, a cura di P. DEL<br />

NEGRO, P. PRETO, Roma, IEI, 1998, pp. 431-477<br />

Propedeuticità. Storia della repubblica di Venezia in età moderna, I modulo<br />

Docente Mario Galzigna<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

II semestre<br />

I Modulo<br />

Storia della scienza<br />

Per una storia epistemologica delle scienze<br />

Il I modulo, di carattere generale, intende mettere a fuoco l’oggetto ed i metodi della<br />

storia delle scienze. Verrà affrontata, in particolar modo, la vexata quaestio del rapporto tra


288 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

storia interna e storia esterna delle scienze, nella prospettiva di un’imprescindibile connessione<br />

tra i due approcci e con esemplificazioni tratte da differenti discipline scientifiche.<br />

Verrà presentata agli studenti la linea di ricerca (da Bachelard a <strong>Ca</strong>nguilhem, da Foucault<br />

a Hacking) che mette in primo piano la necessità di integrare l’approccio epistemologico<br />

e l’approccio storico.<br />

Verrà inoltre messo in luce, in chiave epistemologica, il ruolo della storia delle scienze<br />

all’interno dei programmi di ricerca scientifica, con esempi tratti da vari ambiti specialistici<br />

(fisica, scienze del vivente, medicina e psichiatria, scienze dell’uomo). Ne emergerà la<br />

nuova figura di uno storico della scienza che diventa interlocutore non solo degli storici e<br />

dei filosofi, ma anche degli scienziati militanti: capace, quindi, di rappresentare – oltre che<br />

un’istanza di ricerca tradizionale e diacronica – anche una componente interna, produttiva<br />

e propulsiva, delle singole discipline scientifiche. Verranno presentati e discussi i casi esemplari<br />

di due premi Nobel, diventati storici della loro disciplina: il fisico Ilya Prigogine<br />

e il biologo molecolare François Jacob.<br />

Bibliografia<br />

G. CANGUILHEM, Etudes d’histoire et de Philosophie des Sciences, Librairie philosophique J.<br />

Vrin, Paris, 1975; M. FOUCAULT, Archeologia del sapere, Rizzoli, Milano, 1980; T. KUHN,<br />

La struttura delle rivoluzioni scientifiche. Come mutano le idee della scienza, Einaudi, Torino,<br />

1982; M. FOUCAULT, Nascita della clinica. Una archeologia dello sguardo medico, Einaudi,<br />

Torino, 1998 (nuova edizione); F. JACOB, La logica del vivente. Storia dell’ereditarietà, Einaudi,<br />

Torino, 1983; M. GALZIGNA, La malattia morale. Alle origini della psichiatria moderna,<br />

Marsilio, Venezia, 1992.<br />

II Modulo<br />

Michel Foucault: la follia e la psichiatria<br />

Il II modulo, di carattere monografico, verrà dedicato alla ricerca di Michel Foucault ed<br />

al suo rapporto con le problematiche della follia e della psichiatria.<br />

Si descriverà il percorso di Foucault focalizzando, al suo interno, la rilevanza strategica<br />

del tema follia/psichiatria. Verrà svolta un’approfondita riflessione sulla possibilità di utilizzare<br />

criticamente l’approccio “archeologico” e “genealogico” foucaultiano, sia rispetto<br />

ad un ripensamento critico delle matrici storiche della psichiatria contemporanea, sia rispetto<br />

alla necessità di problematizzare gli assetti epistemologici delle discipline che confluiscono,<br />

oggi, nella clinica delle malattie mentali.<br />

Bibliografia<br />

M. FOUCAULT, Storia della Follia nell’età classica, Rizzoli, Milano, 1992; M. FOUCAULT,<br />

Gli anormali, Feltrinelli, Milano, 2000; M. FOUCAULT, Il potere psichiatrico, Feltrinelli, Milano,<br />

2003 (in press); M. FOUCAULT (a cura di), Io, Pierre Rivière, avendo sgozzato mia<br />

madre, mia sorella e mio fratello…Un caso di parricidio nel XIX secolo, Einaudi, Torino, 1976<br />

(con interventi di J.-P. Peter, M. Foucault, P. Moulin, B. Barret-Kriegel, P. Riot, R.<br />

<strong>Ca</strong>stel, A. Fontana); H. L. DREYFUS, P. RABINOW, La ricerca di Michel Foucault. Analitica<br />

della verità e storia del presente, Ponte alle Grazie, Firenze, 1989; AA. VV., Effetto Foucault,<br />

Feltrinelli, Milano, 1984 (con interventi di A. Fontana, P. Veyne, M. Vegetti, P. A. Rovatti,<br />

C. Sini, M. Galzigna, F. Guattari, M. Perrot, M. De Certeau, ecc.).<br />

Nota Bene. Ricevimento studenti dopo la lezione.


Docente Gino Benzoni<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

II semestre<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 289<br />

Storia della storiografia moderna<br />

GINO BENZONI è laureato in lettere e da tempo è ordinario presso l’<strong>Università</strong> di Venezia. Menzionabili,<br />

tra le sue pubblicazioni più recenti, Da Palazzo Ducale. Studi sul Quattro-Settecento veneto, Venezia,<br />

Marsilio, 1999, e Del dialogo, del silenzio e di altro, Firenze, Olschki, 2001.<br />

I Modulo<br />

Lineamenti generali di storia della storiografia. Formazione e circolazione delle conoscenze<br />

Bibliografia<br />

B. CROCE, Teoria e storia della storiografia, Milano, Adelphi, 1990 (o una qualsiasi edizione<br />

antecedente), parte II<br />

P. BURKE, Storia sociale della conoscenza. Da Gutenberg a Diderot, Bologna, Il Mulino, 2002<br />

II Modulo<br />

Dalla politica alla storia: Francesco Guicciardini<br />

Bibliografia<br />

A. ASOR ROSA, Ricordi di Francesco Guicciardini e M. S. Sapegno, Storia d’Italia di Francesco<br />

Guicciardini, in Letteratura italiana. Le opere, II, Torino 1993, rispettivamente alle<br />

pp. 3-94 e 125-178<br />

Richiesta altresì la lettura di almeno 200 pagine guicciardiniane stralciabili a scelta e dei<br />

Ricordi e della Storia d’Italia<br />

Modalità d’esame. L’esame è finalizzato a valutare, oltre alla preparazione, la capacità espositiva<br />

e argomentativa dello studente. Modalità di frequenza. Auspicata, ma non imposta,<br />

la frequenza. Seminari e altre attività integrative. Spesso le lezioni proseguono con articolazione<br />

seminariale<br />

Docente Giovanni Dore<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: dore@unive.it<br />

II semestre<br />

Storia dell’antropologia<br />

Per il curriculum del docente Giovanni Dore v. sopra Antropologia culturale.<br />

Storia degli studi e della ricerca etnologica<br />

Bibliografia<br />

U. FABIETTI, Storia dell’Antropologia, Zanichelli, Bologna 2001<br />

Una monografia etnografica a scelta in una lista proposta dal docente (si terrà conto di<br />

eventuali interessi areali e tematici specifici). I non frequentanti presentano una secon-


290 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

da monografia e devono obbligatoriamente prendere contatto con il docente almeno<br />

due volte, all’inizio e prima della fine del corso.<br />

Modalità d’esame. La verifica d’esame consiste in uno scritto. Modalità di frequenza. Questo<br />

modulo presuppone la frequenza del modulo introduttivo alle etno-antropologie denominato<br />

Etnoantropologia (soluzioni differenti vanno concordate con i docenti dell’area).<br />

Nota Bene. Gli studenti che hanno particolare interesse per le etno-antropologie troveranno<br />

utile informarsi delle iniziative del settore presso il LEAR, Laboratorio etnoantropologico<br />

di formazione e ricerca (lear@unive.it) della Facoltà di Lettere e Filosofia,<br />

aperto anche alla collaborazione volentaria degli studenti e alla valutazione di tirocinio<br />

(soprattutto dell’indirizzo demo-etno-antropologico ed ambientale del corso di laurea in<br />

Conservazione dei beni culturali). Gli orari di ricevimento verranno comunicati all’inizio<br />

del semestre presso il dipartimento di Studi storici. È previsto il ricevimento elettronico<br />

(dore@unive.it).<br />

Storia dell’architettura moderna<br />

Docente (I modulo) Elisabetta Molteni<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: elieni@unive.it<br />

Docente (II modulo) Vincenzo Fontana<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: fonvi@unive.it<br />

I semestre<br />

ELISABETTA MOLTENI è laureata in architettura e dottore di ricerca in Storia dell’architettura e<br />

dell’urbanistica (IUAV). Le sue ricerche riguardano principalmente l’architettura tra Cinque e Settecento.<br />

Ha pubblicato fra l’altro: L’albergo dei Poveri di Genova (in: A. Guerra, E. Molteni, P. Nicoloso,<br />

Il trionfo della miseria, introd. di B. Pullan, Milano, Electa 1995); Pubblico e architettura a Venezia nel<br />

Settecento (in: L’edilizia pubblica nell’età dell’Illuminismo, a cura di G. Simoncini, Firenze, Olschki 2000;<br />

La scienza del fortificare (in E. Concina, E. Molteni, «La fabrica della fortezza». L’architettura militare di<br />

Venezia. secc. XII-XVIII, Verona, 2001).<br />

VINCENZO FONTANA (Ravenna, 1946) è stato assistente all’IUAV e professore incaricato di Storia<br />

dell’Arte contemporanea in questa <strong>Università</strong>. Vinto il concorso a ordinario, ha insegnato al Politecnico<br />

di Torino e poi a Venezia Storia dell’urbanistica e dell’architettura. Ha studiato la teoria architettonica<br />

del Cinquecento, l’architettura civile e industriale dell’Italia giolittiana e diretto ricerche<br />

su giardini storici del Veneto e sull’archeologia industriale. Ha curato la catalogazione informatica<br />

dei giardini storici del Brenta e delle immagini delle città venete fra i secc. XV e XIX. È coordinatore<br />

del dottorato di ricerca in storia e archeologia e storia dell’arte.<br />

Nel corso si prendono in esame alcune architetture, gli autori, i committenti fra i più<br />

significativi in ambito italiano ed europeo dal ’400 e al ’900. Si trattano inoltre le principali<br />

teorie architettoniche e lo sviluppo delle città, dei parchi e del paesaggio.<br />

I Modulo<br />

L’architettura dal Quattrocento al Settecento<br />

Attraverso una scelta di opere tra le più significative, il corso affronta alcuni temi della<br />

ricerca architettonica tra Quattrocento e Settecento quali: i modelli dell’antico; architettura<br />

e scienza; Stato e architettura.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 291<br />

Bibliografia<br />

Uno a scelta fra i manuali di base: R. DE FUSCO, Mille anni di architettura in Europa, Bari,<br />

Laterza, 2001 (1993), capp. 3-6; D. WATKIN, Storia dell’architettura Occidentale, Bologna,<br />

Zanichelli, 1999 (1986), capp. 5-7; altri testi, ugualmente necessari, vengono segnalati<br />

durante le lezioni.<br />

II Modulo<br />

Storicismo e revival, versus modernismo in Italia e in Europa nell’800 e nel ’900<br />

Il neoclassicismo in Europa e in Italia, Milano e S. Pietroburgo, Regent’s Park a Londra<br />

e il tempio di Possagno. Il revival medievale: Pugin, Ruskin e Viollet-le-duc. Jappelli e<br />

Boito a Padova. L’architettura dell’Italia unita. Roma capitale. L’art nouveau in Europa. Il<br />

futurismo e il movimento moderno. Razionalismo e monumentalismo nell’Italia fascista.<br />

Bibliografia<br />

D. WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 1999, capp. 8, 9, 10<br />

V. FONTANA, Profilo di architettura italiana del Novecento, Marsilio, Venezia 1999, capp. 1,<br />

2, 3, 4. Per un approfondimento facoltativo, ma premiato: R. DE FUSCO, L’architettura<br />

dell’ottocento, Utet, Torino 1980.<br />

Si consiglia inoltre lo studio dell’architettura, nei limiti cronologici indicati, sui manuali<br />

di storia dell’arte consigliati per gli altri esami.<br />

Propedeuticità. I modulo di storia dell’architettura, storia dell’arte contemporanea e storia<br />

dei materiali e delle tecniche architettoniche. Modalità d’esame. I modulo: prova scritta e<br />

discussione alla registrazione del voto. II modulo: prova scritta. Modalità di frequenza. I<br />

modulo: gli studenti non frequentanti sono invitati a concordare un argomento da approfondire.<br />

II modulo: si consiglia la frequenza alle lezioni, per seguire la proiezione delle<br />

immagini. e non si prevedono programmi alternativi per i non frequentanti. Seminari e<br />

altre attività integrative. I modulo, Seminario: Cinque incontri sul disegno in architettura. II modulo:<br />

si prevede un seminario su L’architettura del giardino. Il professore riceve al termine<br />

della lezione.<br />

Storia dell’arte bizantina<br />

Docente (I modulo) Elisabetta Molteni<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: elieni@unive.it<br />

Docente responsabile (II modulo) Giordana Trovabene<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: trovagio@unive.it<br />

contratto integrativo di Storia dell’arte bizantina (II modulo): Gabriele <strong>Ca</strong>nuti<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Elisabetta Molteni v. sopra Storia dell’architettura moderna.<br />

Per il curriculum del docente Giordana Trovabene v. sopra Storia dell’arte medievale A.<br />

GABRIELE CANUTI, laureato in Storia antica e in Lettere classiche all’<strong>Università</strong> di Bologna; dottore<br />

di ricerca in Archeologia tardoantica e medioevale. Dal 1996 docente a contratto all’<strong>Università</strong> di<br />

Bologna e di Venezia. I suoi interessi di ricerca vertono sui mosaici pavimentali protobizantini.


292 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

I Modulo<br />

Architettura e città dal VI secolo alla caduta di Costantinopoli<br />

Il corso presenta gli elementi di base per la conoscenza dell’architettura bizantina con<br />

particolare attenzione alle architetture della capitale dell’impero.<br />

Bibliografia<br />

R. KRAUTHEIMER, Architettura paleocristiana e bizantina, Torino, Einaudi, 1986<br />

C. MANGO, Architettura bizantina, Milano, Electa, 2001 (1974)<br />

E. CONCINA, Le Arti di Bisanzio, Milano, Bruno Mondadori, 2002<br />

II Modulo<br />

L’arte dell’età giustinianea<br />

Il corso intende analizzare le caratteristiche di questo primo fondamentale momento<br />

dell’arte bizantina attraverso le sue radici paleocristiane e gli specifici elementi di innovazione.<br />

Verrà trattata inoltre la produzione artistica posteriore sino alle soglie<br />

dell’Iconoclastia.<br />

Bibliografia<br />

E. CONCINA, Le Arti di Bisanzio, Milano, Bruno Mondadori, 2002<br />

Ulteriore bibliografia specifica verrà fornita all’inizio del corso.<br />

Modalità d’esame. I modulo: prova scritta e discussione alla registrazione del voto. II modulo:<br />

colloquio orale. Modalità di frequenza. I modulo: gli studenti non frequentanti sono<br />

invitati a concordare un argomento da approfondire. II modulo: la frequenza non è obbligatoria,<br />

ma consigliata. Nota Bene. Gli studenti che intendono sostenere l’esame senza frequentare<br />

le lezioni sono pregati di contattare il docente per definire i testi di studio. Seminari<br />

e altre attività integrative. Eventuali attività saranno segnalate durante il corso.<br />

Storia dell’arte contemporanea<br />

Docente Nico Stringa<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: stringa@unive.it<br />

II semestre<br />

NICO STRINGA ha pubblicato contributi sulla scultura dell’Ottocento e del Novecento, da Antonio<br />

<strong>Ca</strong>nova a Arturo Martin; di quest’ultimo ha curato il catalogo generale. Altri saggi riguardano la pittura<br />

veneta dell’Ottocento e le arti decorative tra Otto e Novecento.<br />

I Modulo<br />

L’arte contemporanea dal Neoclassicismo ai giorni nostri<br />

Bibliografia<br />

G. C. ARGAN, L’arte moderna dal 1770 al 1970, Sansoni, 2002<br />

II Modulo<br />

Arte in Italia negli anni Settanta<br />

Bibliografia<br />

Verrà fornita durante il corso.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 293<br />

Modalità d’esame. Prova scritta per il I modulo, orale per il secondo. Modalità di frequenza.<br />

Non obbligatoria, ma vivamente consigliata.<br />

Storia dell’arte medievale A (A-M)<br />

Docente Giordana Trovabene<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: trovagio@unive.it<br />

I semestre<br />

GIORDANA TROVABENE, laureata in Archeologia cristiana presso la Facoltà di lettere e filosofia<br />

dell’<strong>Università</strong> degli studi di Bologna, diplomata alla Scuola di perfezionamento in Archeologia della<br />

medesima <strong>Università</strong>, è professore associato di Storia dell’arte medievale in servizio presso il Dipartimento<br />

di storia delle arti e conservazione dei beni artistici «G.Mazzariol» dell’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’<br />

Foscari di Venezia. I suoi principali interessi di ricerca riguardano l’origine e l’evoluzione delle diocesi<br />

paleocristiane e altomedievali, con la relativa analisi delle testimonianze archeologico-artistiche,<br />

in particolare scultoree e di mosaico pavimentale.<br />

I Modulo<br />

Storia dell’arte medievale in Italia dal IV al XIV secolo<br />

Il corso intende affrontare in sintesi lo sviluppo dell’arte dalla fine dell’antichità e dalle<br />

prime testimonianze cristiane fino alle sue manifestazioni gotiche nelle varie regioni italiane.<br />

Bibliografia<br />

P. DE VECCHI, E. CERCHIARI, Arte nel tempo, Bompiani 1991-92, volume I (I e II tomo)<br />

Altri manuali potranno essere concordati col docente.<br />

Bibliografia specifica verrà fornita durante le lezioni.<br />

II Modulo<br />

La basilica di San Marco a Venezia: architettura e scultura<br />

Il corso intende affrontare la storia e le fasi costruttive del monumento insieme alla sua<br />

decorazione scultorea, come presupposto per lo studio dell’apparato musivo che sarà oggetto<br />

del corso del successivo anno accademico.<br />

Bibliografia<br />

R. POLACCO, San Marco: la Basilica d’oro, Milano, 1991<br />

W. DORIGO, Venezia romanica, Venezia, 2003<br />

Bibliografia specifica verrà fornita durante le lezioni.<br />

Propedeuticità. Non è possibile sostenere l’esame del II modulo senza avere superato il<br />

primo.<br />

Modalità d’esame. L’esame del I modulo si svolge in forma scritta; l’esame del II modulo<br />

mediante colloquio orale. Per gli studenti del vecchio ordinamento l’esame del corso si<br />

svolgerà allo stesso modo, con registrazione e voto unico per entrambi i moduli. Modalità<br />

di frequenza. La frequenza non è obbligatoria, ma consigliata. Nota Bene. Gli studenti non<br />

frequentanti dovranno concordare il programma di studio con il docente. Seminari e altre<br />

attività integrative. Visite alla Basilica saranno organizzate durante il corso del II modulo.


294 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Storia dell’arte medievale B (N-Z)<br />

Docente Michela Agazzi<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: agazzi@unive.it<br />

II semestre<br />

MICHELA AGAZZI, ricercatore confermato di storia dell’arte medievale dal 2001. Ha pubblicato: Platea<br />

Sancti Marci. I luoghi marciani dall’XI al XIII secolo e la formazione della piazza (Venezia, 1991). Si è<br />

occupata di edilizia funzionale veneziana (Edilizia funzionale veneziana del XIV secolo, in L’architettura<br />

gotica veneziana, Venezia, IVSLA 2000, pp. 139-156) e scultura (Reperti archeologici dell’area marciana: gli<br />

scavi del 1888-1889 e 1903-1905, in Storia dell’arte marciana: l’architettura, a cura di R. Polacco, Venezia<br />

1997, pp. 105-122; Fregi a tralcio abitato nell’edilizia veneziana, in I modelli, a cura di A. C. Quintavalle,<br />

Milano, 2002, pp. 405-412; Un ciborio altomedioevale a Murano, in Hadriatica, Padova 2002, pp. 43-54).<br />

Attualmente si occupa di scultura altomedievale e pittura medievale.<br />

I Modulo<br />

Storia dell’arte medievale in Italia dal IV al XIV secolo<br />

Bibliografia<br />

Un manuale a scelta: E. BAIRATI- A. FINOCCHI, Arte in Italia. Lineamenti di storia e materiali<br />

di studio, Loescher, 1986; P. DE VECCHI, E. CERCHIARI, Arte nel Tempo, Bompiani,<br />

1991-92; A. M. ROMANINI, L’arte medievale in Italia, Sansoni, 1988<br />

II Modulo<br />

Venezia romanica<br />

Bibliografia<br />

W. DORIGO, Venezia romanica, IVSLA-Cierre, 2003<br />

Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni.<br />

Modalità d’esame. I modulo: in forma scritta e nelle stesse modalità per gli studenti del<br />

vecchio e del nuovo ordinamento (2 ore per rispondere a 5 quesiti relativi a tutto il periodo<br />

oggetto di studio). Quesiti differenziati per gli studenti non frequentanti. II modulo:<br />

orale. Nota Bene. le richieste di informazioni via e-mail verranno considerate se provenienti<br />

da indirizzo inequivoco e con oggetto “studente”<br />

Storia dell’arte moderna<br />

Docente Augusto Gentili<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

II semestre<br />

AUGUSTO GENTILI è all’<strong>Università</strong> di Venezia dal 1997/98. È stato assistente di Storia dell’arte moderna<br />

(1974-1982) e professore di Storia dell’arte veneta (1983-1997) nell’<strong>Università</strong> di Roma La<br />

Sapienza. Studia la pittura veneziana/veneta del Quattro/Cinquecento seguendo un taglio multidisciplinare<br />

di storia e iconologia contestuale. In questo momento lavora su documenti, fonti e contesti<br />

della pittura di Tiziano e di Tintoretto. È particolarmente interessato a problemi di teoria, metodologia<br />

e storia della storiografia artistica. Ha fondato (1991), dirige e cura la rivista Venezia Cinquecento.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 295<br />

L’insegnamento di Storia dell’arte moderna propone percorsi di studio secondo un taglio<br />

dichiaratamente multidisciplinare, che privilegia l’indagine dei contesti storici,<br />

l’approfondimento della committenza, l’analisi dei significati.<br />

I Modulo<br />

La pittura a Venezia (e in Italia) fra Quattrocento e Cinquecento<br />

La preparazione di base, che prevede la conoscenza complessiva della storia delle arti in<br />

Italia dal ’400 al primo ’600 va completata su un manuale (DE VECCHI CERCHIARI) che si<br />

raccomanda rispetto agli altri per l’impostazione storico-contestuale. Questa preparazione<br />

può essere integrata con: a) il confronto con altri manuali; b) la consultazione di monografie<br />

(Art Dossier Giunti, Classici dell’arte Rizzoli, Gigli dell’Arte <strong>Ca</strong>ntini, etc) per quel che<br />

riguarda le personalità di maggior rilievo, in particolare i pittori veneziani del Quattrocento<br />

e Cinquecento.<br />

II Modulo<br />

La pittura veneziana del Cinquecento: Tiziano, Lotto, Veronese, Tintoretto<br />

Conoscenza dettagliata dell’opera di Tiziano, Lotto, Veronese, Tintoretto (catalogo temi<br />

e contesti, problemi storiografici e critici): sono necessari i profili monografici degli<br />

Art Dossier Giunti, integrabili con i cataloghi dei Classici dell’Arte Rizzoli.<br />

Conoscenza diretta di luoghi e opere d’arte della città di Venezia, con particolare riferimento<br />

alla pittura del Cinquecento (ma è ovviamente auspicata la conoscenza diretta di<br />

luoghi e opere d’arte anche fuori Venezia).<br />

Bibliografia<br />

Tre testi specialistici sui pittori sopra indicati, da una bibliografia che sarà a disposizione<br />

presso il Dipartimento di Storia delle Arti.<br />

Modalità d’esame. L’esame relativo al I modulo consiste in un prova scritta: riconoscimento<br />

di dieci opere tramite diapositive, per ognuna delle quali gli studenti dovranno<br />

comporre una scheda. Quello del II modulo consiste in un prova orale sulla pittura veneziana<br />

del ’500 e sugli studi specialistici prescelti. Nota Bene. La bibliografia sarà a disposizione<br />

da ottobre/novembre presso il Dipartimento di Storia delle Arti.<br />

Docente Giovanni Vian<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: vian@unive.it<br />

I semestre<br />

Storia delle chiese cristiane<br />

GIOVANNI VIAN (1963), ha conseguito la laurea in Lettere, il dottorato di ricerca in Storia religiosa e<br />

ha compiuto ulteriori studi presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (Parigi). Dal 2001<br />

è professore associato di Storia del cristianesimo e delle chiese all’<strong>Università</strong> di Venezia. La sua attività<br />

di ricerca è volta a cogliere le dinamiche relative alle chiese cristiane, soprattutto nel contesto<br />

della società europea dal Settecento a oggi.<br />

Il corso affronta la storia delle chiese cristiane (cattolica, ortodosse, protestanti) secondo<br />

un approccio storico-critico, mettendone in luce i nessi principali e le linee di sviluppo


296 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

più caratteristiche nell’ambito della storia della società, con particolare attenzione al contesto<br />

europeo.<br />

I Modulo<br />

Le chiese cristiane dal basso medioevo all’età contemporanea<br />

Il modulo si soffermerà sui principali aspetti della storia delle chiese cristiane (cattolica,<br />

ortodosse, protestanti) nel secondo millennio, con una particolare attenzione alle vicende<br />

della chiesa latina e, dal XVI secolo in avanti, a quelle della chiesa cattolica e delle chiese<br />

riformate.<br />

Bibliografia<br />

Per gli studenti frequentanti:<br />

Appunti delle lezioni; G. G. MERLO, Il cristianesimo latino bassomedievale, in Storia del cristianesimo,<br />

a cura di G. FILORAMO, D. MENOZZI, vol. II: Il medioevo, Roma-Bari, Laterza,<br />

1997, pp. 221-314; P. VISMARA, Il cattolicesimo dalla “riforma cattolica” all’assolutismo<br />

illuminato, in Storia del cristianesimo, a cura di G. FILORAMO, D. MENOZZI, vol. III: L’età<br />

moderna, Roma-Bari, Laterza, 1997, pp. 153-290; D. MENOZZI, La chiesa cattolica, in<br />

Storia del cristianesimo, a cura di G. FILORAMO, D. MENOZZI, vol. IV: L’età contemporanea,<br />

Roma-Bari, Laterza, 1997, pp. 131-257.<br />

I non frequentanti sostituiranno gli appunti delle lezioni con la lettura, a scelta, di uno dei<br />

seguenti saggi:<br />

E. CAMPI, Nascita e sviluppi del protestantesimo (secoli XVI-XVIII), in Storia del cristianesimo,<br />

a cura di G. FILORAMO, D. MENOZZI, vol. III: L’età moderna, Roma-Bari, Laterza,<br />

1997, pp. 5-150; P. RICCA, Le chiese protestanti, in Storia del cristianesimo, a cura di G. FI-<br />

LORAMO, D. MENOZZI, vol. IV: L’età contemporanea, Roma-Bari, Laterza, 1997, pp. 5-<br />

121; G. BATTELLI, <strong>Ca</strong>ttolici. Chiesa, laicato e società in Italia (1796-1996), Torino, Sei,<br />

1997; C. ALZATI, L’ortodossia, in Storia del cristianesimo, a cura di G. FILORAMO, D. ME-<br />

NOZZI, vol. III: L’età moderna, Roma-Bari, Laterza, 1997, pp. 293-418; R. MOROZZO<br />

DELLA ROCCA, Le chiese ortodosse, in Storia del cristianesimo, a cura di G. FILORAMO, D.<br />

MENOZZI, vol. IV: L’età contemporanea, Roma-Bari, Laterza, 1997, pp. 261-352.<br />

II Modulo<br />

La crisi modernista<br />

Il modulo affronterà uno dei nodi di maggiore rilievo della storia della chiesa cattolica,<br />

la crisi modernista, che giunse a maturazione nel 1907. Oltre a offrire un bilancio storiografico<br />

sul tema, nel corso delle lezioni se ne illustreranno criticamente cause, sviluppi,<br />

conseguenze ed esiti sul lungo periodo.<br />

Bibliografia<br />

Appunti delle lezioni; M. GUASCO, Modernismo. I fatti, le idee, i personaggi, Cinisello Balsamo<br />

(MI), 1985; G. MICCOLI, Intransigentismo, modernismo e antimodernismo: tre risvolti di<br />

un’unica crisi, in Ricerche per la storia religiosa di Roma, 8 (1990), pp. 13-38<br />

I non frequentanti sostituiranno gli appunti delle lezioni concordando con il docente la<br />

lettura di alcuni saggi editi nel volume Il modernismo tra cristianità e secolarizzazione, a cura<br />

di A. BOTTI, R. CERRATO, Urbino, Quattro Venti, 2000<br />

Modalità d’esame. L’esame per entrambi i moduli verrà svolto in forma orale. Nota Bene.<br />

Il docente è contattabile telefonicamente 041/234.98.15 (diretto). Seminari e altre attivi-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 297<br />

tà integrative. Nel corso dell’anno verranno organizzati alcuni seminari, a frequenza libera,<br />

rivolti in particolare modo ai laureandi in Storia delle chiese cristiane e a coloro che per<br />

interesse personale intenderanno integrare le conoscenze acquisite nel corso delle lezioni.<br />

Docente Nadia Maria Filippini<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: nmfilip@unive.it<br />

II semestre<br />

Storia delle donne<br />

NADIA MARIA FILIPPINI si è laureata in Lettere presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Padova, dove ha<br />

conseguito anche il Diploma di Perfezionamento in Filosofia. È dottorata in Storia presso l’Ecole<br />

des Hautes Etudes (Parigi). È socia fondatrice della Società Italiana delle Storiche. Le sue ricerche<br />

riguardano in particolare la storia delle donne. Oltre a saggi in lingua italiana e straniera, ha pubblicato<br />

il libri: La nascita straordinaria. Tra madre e figlio: la rivoluzione del taglio cesareo (sec. XVIII-XIX),<br />

Milano, F. Angeli, 1995; La scoperta dell’infanzia. Cura, educazione e rappresentazione, Venezia, Marsilio,<br />

1999 (con Tiziana Plebani); Corpi e Storia. Donne e relazioni di genere. Dal mondo antico all’età contemporanea,<br />

Roma, Viella, 2002 (con A. Plebani e A. Scattigno)<br />

I Modulo<br />

Corpi e genere: l’origine della differenza sessuale<br />

Dopo un’introduzione di carattere storiografico, volta a illustrare l’origine, le categorie,<br />

le periodizzazioni della storia delle donne, il corso sarà dedicato all’analisi della elaborazione<br />

culturale del genere in un quadro di lunga durata, con particolare riferimento alla<br />

elaborazione della differenza nel secondo Settecento e alle successive codificazioni ottocentesche.<br />

Sarà considerato in particolare il ruolo della scienza e della filosofia nella creazione<br />

degli stereotipi maschili e femminili, l’intreccio tra rappresentazione del corpo e<br />

codificazione dei ruoli familiari e sociali, il rapporto tra differenza di genere e differenza<br />

di razza.<br />

Bibliografia<br />

Per i frequentanti sarà predisposta una dispensa di fonti e letture.<br />

Per i non frequentanti: N. FILIPPINI, T. PLEBANI, A. SCATTIGNO (a cura di), Corpi e storia.<br />

Donne e relazioni di genere dal mondo antico all’età contemporanea, Roma, Viella, 2002; saggi<br />

di: M. GRAZIOSI, ”Fragilitas sexus. Alle origini della costruzione giuridica della inferiorità della<br />

donna”, pp. 19-38; G. POMATA, “Donne e rivoluzione scientifica: verso un nuovo bilancio”, pp.<br />

167-193; E. BETTA, ”La donna, il feto e l’anima nei decreti del Sant’Uffizio alla fine<br />

dell’Ottocento”, pp. 213-229; G. MOSSE, L’immagine dell’uomo. Lo stereotipo maschile<br />

nell’epoca moderna, Torino, Einaudi, 1997, i capitoli: 2 (“La nascita del modello”), 3 (“Ginnasti<br />

ed eroi: una virile bellezza”), 4 (“Il controtipo”), pp. 22-102.<br />

II Modulo<br />

Soggettività femminile e cittadinanza in età contemporanea<br />

Il corso intende analizzare, in prospettiva europea, momenti e aspetti significativi che<br />

segnano l’ingresso delle donne nella sfera pubblica, sullo sfondo delle grandi trasformazioni<br />

sociali, economiche e politiche dell’Otto-Novecento. Saranno in particolare consi-


298 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

derati: il dibattito sulla cittadinanza; la partecipazione delle donne alle lotte rivoluzionarie;<br />

le forme di protagonismo sociale femminile; i movimenti delle donne nelle loro differenti<br />

componenti; le tappe di conquista dei diritti civili e politici.<br />

Bibliografia<br />

Per i frequentanti sarà predisposta una dispensa di fonti e letture.<br />

Per i non frequentanti (a scelta uno dei seguenti testi): B. S. ANDERSON, J. P. ZINSSER, Le<br />

donne in Europa. Nella città moderna, vol. 4, Roma-Bari, Laterza, 1993, pp. 200-370; A.<br />

BRAVO, M. PELAJA, A. PESCAROLO, L. SCARAFFIA, Storia delle donne nell’Italia contemporanea,<br />

Roma-Bari, Laterza, 2001 (pp. 203); G. BOCK, Le donne nella storia europea, Roma-<br />

Bari, Laterza, 2001, cap. 4 e cap. 5, pp. 215-389.<br />

Propedeuticità. Il II modulo richiede la frequenza del I modulo.<br />

Docente Antonio Rigo<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: arigo@unive.it<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Antonio Rigo v. sopra Filologia bizantina.<br />

Storia delle religioni<br />

Introduzione alla storia degli studi storico-religiosi nell’età moderna e contemporanea.<br />

I Modulo<br />

La storia delle religioni tra storia, filosofia, etnologia, esoterismo e “tradizione”<br />

Bibliografia<br />

G. FILORAMO, M. MASSENZIO, M. RAVERI, P. SCARPI, Manuale di storia delle religioni, Laterza,<br />

Roma-Bari, 1998, parte IV (<strong>Ca</strong>pitolo 22); A. FAIVRE, Esoterismo e tradizione, Elledici,<br />

Torino, 1999<br />

II Modulo<br />

Dualismo e dualismi tra l’antichità e il Medio Evo (dalla gnosi alle eresie medievali)<br />

Il corso si articola in due parti: la questione del dualismo nelle grandi religioni e negli<br />

studi; “Storia” del dualismo dalla tarda antichità (Iran, Gnosi, Manicheismo, ecc.) al Medio<br />

Evo (Paulicianismo, Bogomilismo, <strong>Ca</strong>tarismo) e agli albori dell’epoca moderna (il caso<br />

dei "Cristiani" bosniaci)<br />

Bibliografia<br />

Appunti delle lezioni ed è consigliata la lettura di I. P. COULIANO, I Miti dei Dualismi<br />

Occidentali, Milano, 1989<br />

Modalità d’esame. I modulo: questionario scritto. II modulo: colloquio orale. Modalità di<br />

frequenza. La frequenza ai corsi è vivamente consigliata. Seminari e altre attività integrative.<br />

Sono previste alcune conferenze di specialisti italiani e stranieri su tematiche inerenti il<br />

corso.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 299<br />

Storia dell’impresariato e<br />

dell’organizzazione teatrale<br />

Docente Stefano Tomassini<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: ste.tomas@tin.it<br />

I semestre<br />

Per il curriculum del docente Stefano Tommasini v. Elementi di storia della danza e del mimo.<br />

Lineamenti generali: Alle origini della società dello spettacolo<br />

A partire dalla riflessione contemporanea di Guy Debord sulla sparizione della realtà in<br />

una sorta di “spettacolo integrato”, in questa prima parte di corso si tenterà di ripercorrere<br />

a ritroso le ragioni storiche e teoriche della nascita di un sistema produttivo legato alla storia<br />

dell’impresariato, dal potere di corte allo stato repubblicano, e presieduto ab origine dalla<br />

riflessione seicentesca su paradigma metafisico dello spettacolo e la sua allegoresi del<br />

potere.<br />

Approfondimento: “La réclame preventiva”: organizzazione dell’ufficio stampa<br />

In questa parte di corso verranno affrontate questioni teoriche e pratiche che riguardano<br />

quella che Pirandello nel carteggio con Marta Abba, e pensando alla vicenda della Duse<br />

in America, chiamava “réclam preventiva”, ossia il rapporto dello spettacolo d’arte con i<br />

media e la stampa.<br />

Bibliografia<br />

Sarà indicata dal docente all’inizio del corso.<br />

Modalità d’esame. L’esame finale sarà preceduto da dialoghi con il docente, letture, ricerche<br />

personali e brevi elaborati che ne ridurranno la portata a valutazione complessiva del<br />

lavoro già svolto dallo studente. Modalità di frequenza. Agli studenti che avessero difficoltà a<br />

seguire il corso con regolarità (e impegnati per esempio nella compilazione delle tesi di<br />

laurea) è consentito di sostenere un esame su temi e testi concordati con il docente. Nota<br />

bene. Per contattare il docente: ste.tomas@tin.it<br />

Docente Gadi Luzzato Voghera<br />

Dipartimento di Studi Storici<br />

I semestre<br />

Storia dell’Italia contemporanea<br />

GADI LUZZATO VOGHERA (Venezia 1963) è laureato in Storia Contemporanea a <strong>Ca</strong>’ Foscari. Ha<br />

conseguito il dottorato di ricerca presso la Scuola Superiore di Studi Storici dell’<strong>Università</strong> di San<br />

Marino. Si è occupato di storia degli ebrei in età contemporanea e di storia dell’antisemitismo. È<br />

assegnista presso il Dipartimento di Studi Storici insegna Storia degli ebrei in Italia e Storia<br />

dell’Italia contemporanea alla Boston University. Attualmente è fra i curatori dell’Edizione Nazionale<br />

delle opere di Antonio Gramsci. Fra le sue pubblicazioni Antisemitismo. Domande e risposte, Feltrinelli,<br />

Milano, 1994; Il prezzo dell’eguaglianza. Il dibattito sull’emancipazione degli ebrei in Italia 1781-<br />

1848, Franco Angeli, Milano, 1998.


300 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

I Modulo<br />

I grandi temi storiografici dell’Italia repubblicana.<br />

Bibliografia<br />

I frequentanti, oltre agli appunti del corso, dovranno portare all’esame i seguenti testi:<br />

A. DE BERNARDI, L. GANAPINI, Storia d’Italia 1860-1995, Bruno Mondadori, Milano<br />

1996, limitatamente al capitolo 5 parte seconda L’Italia industriale, pp. 150-226 e al capitolo<br />

5 parte quarta La Repubblica italiana, pp. 464-518<br />

P. GINSBORG, Storia d’Italia dal dopoguerra ad oggi. Società e politica 1943-1988, Einaudi,<br />

Torino, 1989, limitatamente ai capitoli II e III, Resistenza e Liberazione e L’assetto postbellico,<br />

pp. 47-159 e al capitolo VII Il miracolo economico, pp. 283-343<br />

I non frequentanti dovranno aggiungere ai testi in elenco il volume:<br />

S. LANARO, Storia dell’Italia repubblicana, Marsilio, Venezia, 1992<br />

II Modulo<br />

La storia dell’Assemblea Costituente e la costituzione della Corte Costituzionale.<br />

Bibliografia<br />

Lettura del testo della Costituzione Italiana in un’edizione recente a scelta (si consiglia<br />

Costituzione Italiana, Einaudi, Torino, 1975, con un’introduzione di G. Ambrosini)<br />

F. BONINI, La Consulta e l’Assemblea costituente, in L. Violante (a cura di), Storia d’Italia.<br />

Annali 17. Il Parlamento, Einaudi, Torino 2001, pp. 293-324<br />

P. SCOPPOLA, Parlamento e Governo da De Gasperi a Moro, in L. Violante (a cura di), Storia<br />

d’Italia. Annali 17. Il Parlamento, Einaudi, Torino, 2001, pp. 357-384<br />

A. PIZZORUSSO, Il disgelo costituzionale, in F. Barbagallo (a cura di), Storia dell’Italia Repubblicana,<br />

Einaudi, Torino, 1994, vol. II, pp. 113-150<br />

M. FIORAVANTI, Le dottrine dello Stato e della costituzione, in R. Romanelli (a cura di), Storia<br />

dello Stato italiano dall’Unità a oggi, Donzelli, Roma, 1995, pp. 408-457<br />

Docente (I modulo) Gherardo Ortalli<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: gort@unive.it<br />

Docente (II modulo) Alessandra Rizzi<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: alerizzi@unive.it<br />

II semestre<br />

Storia di Venezia nel Medio Evo<br />

GHERARDO ORTALLI, professore ordinario dal 1980, prima che a Venezia ha insegnato presso le <strong>Università</strong><br />

di Bologna e Ferrara. Tra i suoi lavori più recenti si ricordano: La peinture infamante du<br />

XIIIe au XVIe siècle, Paris 1994; Scuole e maestri tra Medioevo e Rinascimento. Il caso veneziano, Bologna<br />

1996; Lupi genti culture. Uomo e ambiente nel medioevo, Torino 1997. Dirige le collane di fonti “Corpus<br />

statutario delle Venezie” e “Pacta Veneta”, la collana “Studi veneti” e la rivista “ludica. Annali di storia<br />

e civiltà del gioco”.<br />

ALESSANDRA RIZZI è ricercatrice di storia medievale dal 1996. S’interessa di storia di Venezia e della<br />

società tardomedievale, in particolare di storia del gioco (con attenzione specifica agli aspetti normativi<br />

e alla trattatistica) e di iconografia politica. Fra le sue ultime pubblicazioni: Game hierarchies at the<br />

gaming table in the late Middle Ages, in Board games in Academia III. An interdisciplinary approach. Atti del<br />

convegno Board games in academia III, Firenze 2000; Le jeu dans les villes de l’Italie médiévale, “His-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 301<br />

toire Urbaine”, 1, 2000; Medicine of the soul, medicine of the body at the end of Middle ages, “Ludica”, 5-6,<br />

2000; Gioco, disciplinamento, predicazione, “Ludica”, 7. Per ICON ha pubblicato Il gioco medievale, modulo<br />

di storia del gioco in formato web.<br />

Il corso si articola in due moduli. Il primo svilupperà la parte generale, il secondo il corso<br />

monografico. Le lezioni di entrambi i moduli saranno tenute alternativamente da Gherardo<br />

Ortalli e da Alessandra Rizzi.<br />

I Modulo<br />

Venezia nel medioevo. Origini e sviluppi istituzionali<br />

Sarà presentata nelle linee generali la storia politico-istituzionale di Venezia dalle origini<br />

all’espansione in terraferma (secoli VI-XIV).<br />

Bibliografia<br />

Per chi frequenta il corso le indicazioni bibliografiche saranno fornite a lezione.<br />

Per chi non frequenta potranno essere utilmente consultati: G. ORTALLI, G. SCARABELLO,<br />

Breve storia di Venezia, Pacini Editore, 1990 e i saggi di G. ORTALLI, Venezia dalle origini a<br />

Pietro II Orseolo e G. CRACCO, Venezia nel Medioevo: un “altro mondo”, nella Storia d’Italia,<br />

diretta da G. GALASSO (rispettivamente vol. I, Utet, Torino 1980, pp. 341-438 e vol.<br />

VII, t. I, Utet, Torino 1987, pp. 1-157. Senza che facciano parte del programma<br />

d’esame, a titolo meramente informativo, può essere utile anche la lettura dei contributi<br />

di carattere storico-istituzionale pubblicati nei voll. I-III, della Storia di Venezia, edita<br />

dall’Istituto dell’Enciclopedia italiana, Roma.<br />

II Modulo<br />

<strong>Ca</strong>ratteri della statualità veneziana<br />

Saranno trattati in particolare i seguenti argomenti: - il cammino verso l’autonomia e il<br />

secolo X; - la definizione del ruolo del doge; - governo e sudditi nello stato veneziano: il<br />

dominio da Mar e la prima espansione in terraferma; - Chiesa e società nello stato veneziano.<br />

Bibliografia<br />

Le indicazioni bibliografiche per i frequentanti del II modulo saranno fornite nel corso<br />

delle lezioni.<br />

Per gli studenti non frequentanti la parte monografica (II modulo) sarà sostituita dalla<br />

lettura di due volumi a scelta fra quelli indicati qui di seguito:<br />

AA. VV., Venezia e Creta, Istituto Veneto S.L.A., Venezia (soltanto i saggi di D. Jacoby,<br />

N. A. Karapidakis, N. Oikonomides, G. Ortalli, D. Tsougarakis); C. AZZARA, Venetiae.<br />

Determinazione di un’area regionale fra antichità e alto medioevo, <strong>Ca</strong>nova, Treviso; G. CRAC-<br />

CO, Società e stato nel medioevo veneziano: secoli XII-XIV, Olschki, Firenze; J. C. HOC-<br />

QUET, Denari, navi e mercanti a Venezia 1200-1600, Il Veltro, Roma; G. ORTALLI, Scuole e<br />

maestri tra Medioevo e Rinascimento. Il caso veneziano, Il Mulino, Bologna; G. ROESCH, Venezia<br />

e l’impero: 962-1250 I rapporti politici, commerciali e di traffico nel periodo imperiale germanico,<br />

Il Veltro, Roma; G. ZORDAN, L’ordinamento giuridico veneziano. Lezioni di storia del<br />

diritto veneziano con una nota bibliografica, Cleup, Padova.<br />

Modalità d’esame. I modulo: per il primo appello è prevista una prova scritta, per i successivi<br />

un colloquio. II modulo: orale. Seminari e altre attività integrative. Per gli studenti che<br />

intendono iterare l’esame è previsto un seminario, di cui si forniranno informazioni alla


302 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

fine del I semestre mediante avviso affisso presso il Dipartimento di Studi storici (S. Maria<br />

del Giglio).<br />

Storia e tecnica del documentario artistico<br />

Docente Gianni Di <strong>Ca</strong>pua<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: giannidicapua@libero.it<br />

II semestre<br />

GIANNI DI CAPUA, dopo gli studi musicali e artistici, ha maturato la propria esperienza in Italia e<br />

all’estero operando all’inizio della propria attività professionale nell’ambito della messa in scena di<br />

testi teatrali e musicali, prevalentemente tratti dal repertorio moderno e contemporaneo. Al 1993<br />

risalgono i primi documentari realizzati su tematiche d’attualità e biografie di compositori contemporanei.<br />

Dal 1997, per il canale satellitare RAI SAT, cura la realizzazione di numerosi programmi<br />

televisivi incentrati sull’arte e le performing arts, , in modo particolare, musica e danza. L’attività del<br />

corso è volto a comprendere, mediante uno specifico programma di visioni, l’evoluzione, quindi la<br />

storia del documentario d’arte attraverso una ricognizione critica delle tecniche e dei linguaggi cinetelevisivi<br />

che lo informano.<br />

In generale si esaminerà, l’evoluzione dei processi di committenza del documentario artistico<br />

(in particolare nell’ambito della storia della televisione italiana), i possibili sviluppi<br />

e l’incidenza del documentario artistico nell’attuale sistema televisivo satellitare e<br />

nell’attività di gestione, e valorizzazione dei beni culturali.<br />

L’attività del corso verrà integrata con la preparazione di una dispensa e di una filmografia<br />

di riferimento comprendente una serie di titoli, ne conseguirà, da parte dello studente,<br />

una riflessione critica da produrre mediante un elaborato scritto su quanto sviluppato<br />

all’interno del corso.<br />

Bibliografia<br />

Sarà fornita una bibliografia di riferimento che potrà essere integrata a secondo di specifici<br />

interessi culturali e necessità formative degli studenti.<br />

Docente Gianluigi Corazzol<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

II semestre<br />

Storia economica<br />

GIANLUIGI CORAZZOL si è laureato a Milano nel 1971. Si occupa di storia della montagna in età<br />

moderna. Tra i suoi lavori: Livelli stipulati a Venezia nel 1591. Studio storico, Pisa Giardini 1981; La<br />

palla di Farra di Mel, Vicenza 2002.<br />

I Modulo<br />

L’energia nella storia<br />

Bibliografia<br />

V. SMIL, Storia dell’energia, Bologna, il Mulino, 2000


II Modulo<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 303<br />

Il commercio di legname su grande distanza a Venezia nel ’600. Le imprese<br />

Bibliografia<br />

Una raccolta di documenti trascritti a mia cura che verranno distribuiti a lezione.<br />

G. SAPELLI, Perché esistono le imprese e come sono fatte, Milano, Bruno Mondadori, 1999<br />

O. E. WILLIAMSON, I meccanismi del governo. L’economia dei costi di transazione: concetti,<br />

strumenti, applicazioni, Milano, Angeli, 1998 (saggi indicati a lezione)<br />

Modalità d’esame. I modulo: scritto (per frequentanti e non frequentanti). II modulo: orale.<br />

Per frequentanti: la materia del corso. Non frequentanti: un testo a scelta da una lista<br />

distribuita dall’insegnante a coloro che ne faranno richiesta.<br />

Docente Reinhold Mueller<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: mueller@unive.it<br />

I semestre<br />

Storia economica e sociale del Medioevo<br />

REINHOLD C. MUELLER ha conseguito il PhD presso la Johns Hopkins University di Baltimora nel<br />

1969. Dopo aver insegnato alla University of Arizona negli anni 1970, è approdato all’<strong>Università</strong> di<br />

Venezia nel 1979. Alcune pubblicazioni: The Venetian Money Market: Banks, Panics and the Public<br />

Debt, 1200-1500, Baltimore, Johns Hopkins University Press, 1997; Epidemie, crisi, rivolte in Storia<br />

medievale, Donzelli, Roma 1998, pp. 557-584; Greeks in Venice and ‘Venetians’ in Greece: notes on citizenship<br />

and immigration in the late Middle Ages, in Ricchi e poveri nella società dell’oriente grecolatino, a cura di<br />

Ch. Maltezou, Venezia 1998, pp. 167-180; St. Nicholas, patron of bankers, in Moneda y monedas en la<br />

Europa medieval, Estella - Pamplona, 2000, pp. 277-308.<br />

Il corso è imperniato sui rapporti sociali tra le persone, su come esse si guadagnavano da<br />

vivere, sui loro stili di vita, sull’incidenza di catastrofi quali le carestie o la peste sulla curva<br />

demografica e sulla loro mobilità verso altri luoghi.<br />

I Modulo<br />

Introduzione alla storia economica e sociale dell’Europa medievale<br />

Verranno trattate temi come la demografia e la Peste nera, i conflitti sociali, gli indicatori<br />

economici, la transizione dal feudalesimo al capitalismo.<br />

Bibliografia<br />

C. M. CIPOLLA, Storia economica dell’Europa pre-industriale, Bologna, il Mulino, nuova edizione<br />

2002.<br />

I frequentanti leggeranno la Parte prima, capitoli I-III, e la Parte seconda, capitoli I-VI.<br />

I non-frequentanti leggeranno tutto il libro.<br />

II Modulo<br />

Immigrazione e cittadinanza a Venezia e nei suoi dominii durante il Medioevo<br />

Questo II modulo farà leva, oltreché su letture che trattano la problematica dello straniero<br />

nella città italiana ed europea, sulla banca dati CIVES (ca. 3600 privilegi di cittadi-


304 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

nanza veneta, 1250-1500) e sull’edizione delle leggi riguardanti questo tipo di concessione.<br />

Bibliografia<br />

La città italiana e i luoghi degli stranieri, XIV-XVIII secolo, a cura di D. CALABI, P. LANARO,<br />

Bari, Laterza, 1998.<br />

Oppure Dentro la città. Stranieri e realtà urbane nell’Europa dei secoli XII-XVI, a cura. di G.<br />

ROSSETTI, GISEM, Napoli, Liguori editore, 1989<br />

I frequentanti possono scegliere tra le suddette due raccolte di saggi.<br />

I non-frequentanti leggeranno ambedue i titoli.<br />

Modalità d’esame. Il I modulo si concluderà con un esame scritto, il II modulo con un<br />

esame orale. Parte dell’esame del II modulo potrebbe essere espletata con una breve tesina.<br />

Docente (I modulo) Stefania De Vido<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: devido@unive.it<br />

Docente (II modulo) Claudia Antonetti<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: cordinat@unive.it<br />

I semestre<br />

Storia greca A<br />

CLAUDIA ANTONETTI è professore di Storia Greca dal 1993. È valutatore della Comunità Europea,<br />

ha ideato e coordinato il Master Europeo (CDA Socrates) The Archaeology and Dynamics of Writing<br />

(1997/8 -1999/2000) ed ha collaborato con l’<strong>Università</strong> di Münster al progetto bilaterale italotedesco<br />

Vigoni per la formazione alla ricerca nel settore epigrafico (2000-2001). Si occupa di ricerche<br />

storico-epigrafiche sulla Grecia occidentale e le isole ioniche (Etolia, Acarnania, Epiro, Corcira);<br />

di studi sulle tradizioni della dorizzazione in Grecia centrale e nelle isole doriche dell’Egeo; del<br />

commento storico a Dionigi il Periegeta e della tradizione dei Geografi Greci Minori; della valorizzazione<br />

e pubblicazione di Iscrizioni greche della Venetia.<br />

I Modulo<br />

Corso istituzionale, rivolto a tutti gli studenti del corso triennale che debbano o vogliano acquisire<br />

la preparazione di base.<br />

Lineamenti di storia greca dalla nascita della polis al 146 a. C.<br />

Il corso si propone di seguire le linee essenziali della storia greca, integrando dove opportuno<br />

i dati esposti nel manuale con costante riferimento alle fonti e alle diverse tipologie<br />

documentarie disponibili. Particolare rilievo avranno gli aspetti metodologici generali,<br />

l’individuazione delle coordinate cronologiche e geografiche, la presentazione critica dei<br />

principali nuclei problematici e dei più importanti storici di età classica.<br />

Bibliografia<br />

Appunti del corso (con i testi letti e commentati durante le lezioni)<br />

C. ORRIEUX, P. SCHMITT PANTEL, Storia greca, trad. it., Il Mulino, Bologna, 2003;<br />

Erodoto, Le Storie. Libro I (si consiglia l’edizione a cura di D. ASHERI, Fondazione Valla,<br />

Mondadori, Milano, 1988);<br />

Programma per non frequentanti:


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 305<br />

D. MUSTI, Introduzione alla storia greca, Laterza, Bari-Roma, 2003; Erodoto, Le Storie. Libro<br />

I (si consiglia l’edizione a cura di D. ASHERI, Fondazione Valla, Mondadori, Milano,<br />

1988); Introduzione alla storiografia greca, a cura di M. BETTALLI, <strong>Ca</strong>rocci, Roma, 2001<br />

Propedeuticità. Modulo di base, obbligatorio per coloro che affrontano lo studio della<br />

materia per la prima volta<br />

II Modulo<br />

Corso istituzionale, rivolto a tutti gli studenti della Laurea triennale che debbano o vogliano approfondire<br />

la preparazione della materia.<br />

L’Atene periclea, polis democratica?<br />

Il corso si propone di illustrare criticamente la realtà della polis greca, alla luce di un esempio<br />

cardine, quello dell’Atene periclea. Si studieranno le principali realizzazioni della<br />

democrazia ateniese e la dibattuta figura dello statista.<br />

Bibliografia<br />

Tucidide, II, 34-47: si consigliano la traduzione e il commento proposti in Tucidide,<br />

Epitafio di Pericle per i caduti del primo anno di guerra, a cura di O. LONGO, Venezia, Marsilio,<br />

2000; [Vecchio Oligarca], La costituzione degli Ateniesi: si consiglia la traduzione proposta<br />

in Anonimo Ateniese, La democrazia come violenza, a cura di L. CANFORA, Palermo,<br />

Sellerio, 1996; Plutarco, Vite parallele, Pericle: si consigliano la traduzione e<br />

l’introduzione proposti da A. SANTONI, P. A. STADTER in Plutarco, Vite parallele. Pericle,<br />

Fabio Massimo, Milano, Bur, 2000 (terza ed.); C. HÖCKER, L. SCHNEIDER, Pericle e la costruzione<br />

dell’Acropoli, in I Greci. Storia Cultura Arte Società, 2/II, Una storia greca. II. Definizione,<br />

Torino, Einaudi, 1997, pp. 1239-1274; M. GIANGIULIO, Alla ricerca della polis, in<br />

La civiltà dei Greci. Forme luoghi contesti, a cura di M. VETTA, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2001, pp.<br />

59-104; G. POMA, Le istituzioni politiche della Grecia in età classica, Bologna, Il Mulino,<br />

2003, capp. III-V<br />

Il programma per non frequentanti è lo stesso dei frequentanti con l’aggiunta dello studio<br />

di Aristotele, La Costituzione degli Ateniesi, capp. 1-41: si consiglia l’edizione di A. SAN-<br />

TONI, Aristotele, La Costituzione degli ateniesi. Alle radici della democrazia occidentale, Bologna,<br />

<strong>Ca</strong>ppelli, 1999<br />

Propedeuticità. Si presuppone la conoscenza di base della Storia greca (modulo I).<br />

Modalità d’esame. I e II modulo: la verifica avverrà in tutti gli appelli e per tutti gli studenti<br />

tramite un test scritto. Le modalità d’esame per gli studenti del v. o. sono le stesse di<br />

quelle per gli studenti del n. o., ma essi possono sostenere l’esame intero (modulo I +<br />

modulo II) in forma orale negli appelli a loro destinati. Modalità di frequenza. Il I modulo è<br />

offerto anche nel II semestre (v. Storia greca B, C. Franco). La scelta è libera. II modulo:<br />

Lo studente deve aver già frequentato il I modulo. Nota Bene. Il programma di Storia greca<br />

per gli studenti del v. o. comprende quello del I modulo e del II modulo. II modulo:<br />

l’orario di ricevimento sarà comunicato in seguito insieme all’orario delle lezioni. Seminari<br />

e altre attività integrative. È attivato in entrambi i semestri un Seminario di Storia greca e<br />

romana (valevole come attività sostitutiva di tirocinio). Dettagli e calendario saranno definiti<br />

e divulgati all’inizio dell’a. a. anche sul sito web della Facoltà.


306 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Docente (I modulo) <strong>Ca</strong>rlo Franco<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: cfranco61@tin.it<br />

Docente (II modulo) Claudia Antonetti<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: cordinat@unive.it<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente <strong>Ca</strong>rlo Franco v. sopra Antichità greche.<br />

Per il curriculum del docente Claudia Antonetti v. sopra Storia greca A.<br />

Storia greca B<br />

I Modulo<br />

Corso istituzionale, rivolto a tutti gli/le studenti del corso triennale che debbano o vogliano acquisire<br />

la preparazione di base.<br />

Lineamenti di storia greca dalla nascita della polis al 146 a. C.<br />

Il corso si propone di seguire le linee essenziali della storia greca, integrando dove opportuno<br />

i dati esposti nel manuale con costante riferimento alle fonti e alle diverse tipologie<br />

documentarie disponibili. Particolare rilievo avranno gli aspetti metodologici generali,<br />

l’individuazione delle coordinate cronologiche e geografiche, la presentazione critica dei<br />

principali nuclei problematici e dei più importanti storici di età classica.<br />

Bibliografia<br />

Appunti delle lezioni (con i testi letti e commentati durante il corso).<br />

C. ORRIEUX, P. SCHMITT PANTEL, Storia greca, trad. it., Il Mulino, Bologna, 2003; Erodoto,<br />

Le Storie. Libro I (si consiglia l’edizione a cura di D. Asheri, Fondazione Valla,<br />

Mondadori, Milano 1988).<br />

Programma per non frequentanti:<br />

D. MUSTI, Introduzione alla storia greca, Laterza, Bari-Roma, 2003; ERODOTO, Le Storie.<br />

Libro I (si consiglia l’edizione a cura di D. ASHERI, Fondazione Valla, Mondadori, Milano,<br />

1988); Introduzione alla storiografia greca, a cura di M. BETTALLI, <strong>Ca</strong>rocci, Roma, 2001.<br />

Propedeuticità. Modulo di base, obbligatorio per coloro che affrontano lo studio della<br />

materia per la prima volta.<br />

II Modulo<br />

Vedi Storia greca A - II modulo (C. Antonetti).<br />

Modalità d’esame. La verifica avverrà in tutti gli appelli e per tutti gli studenti tramite un<br />

test scritto. Le modalità d’esame per gli studenti del v. o. sono le stesse di quelle per gli<br />

studenti del n. o., ma essi possono sostenere l’esame intero (modulo I + modulo II) in<br />

forma orale negli appelli a loro destinati. Modalità di frequenza. Il I modulo è offerto in entrambi<br />

i semestri (v. Storia greca A, S. De Vido). La scelta è libera. Nota Bene. Il programma<br />

di Storia greca per gli studenti del v. o. comprende quello del I modulo e del II<br />

modulo. Seminari e altre attività integrative. È attivato in entrambi i semestri un Seminario di<br />

Storia greca e romana (valevole come attività sostitutiva di tirocinio). Dettagli e calendario<br />

saranno definiti e divulgati all’inizio dell’a. a. anche sul sito web della Facoltà.


Docente Gherardo Ortalli<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: gort@unive.it<br />

I semestre<br />

Guida 2003-2004. Corsi di laurea 307<br />

Storia medievale A (A-M)<br />

Per il curriculum del docente Gherardo Ortalli v. sopra Storia di Venezia nel Medioevo.<br />

I Modulo<br />

Parte generale. Linee generali di storia del medio evo<br />

Si dovrà giungere alla conoscenza della storia generale del medio evo<br />

Bibliografia<br />

Il I modulo è da preparare su un buon manuale di livello universitario, a scelta dello<br />

studente. Suggerimenti saranno forniti a richiesta a lezione.<br />

II Modulo<br />

Corso monografico. <strong>Ca</strong>ratteri comuni e peculiarità locali nel medio evo europeo<br />

Verranno affrontati in particolare i seguenti punti: le pratiche giudiziarie: dall’ordalia al<br />

diritto proprio dell’età di comune; città e campagna; il formarsi di un’identità europea fra<br />

intrecci e fratture.<br />

Bibliografia<br />

Quanto proposto a lezione sarà integrato con la lettura di un volume (connesso alla materia<br />

svolta), scelto nell’elenco che verrà fornito durante lo svolgimento del corso.<br />

Per gli studenti non frequentanti sono previsti programmi alternativi, con lettura di volumi<br />

scelti nell’elenco che verrà affisso all’albo in ottobre, totalmente sostitutivi della<br />

parte monografica.<br />

Modalità d’esame. Al termine del I modulo ci sarà una verifica scritta, rivolta in special<br />

modo agli studenti frequentanti. Per il II modulo la prova finale sarà orale. Nota Bene. La<br />

suddivisione degli studenti fra gli insegnamenti di Storia Medievale (A e B) sulla base delle<br />

iniziali dei cognomi vale solo per il primo anno di corso, non per le iterazione e la scelta<br />

della tesi. Seminari e altre attività integrative. Per gli studenti che intendono iterare l’esame,<br />

è previsto un seminario di ricerca, per il quale dovranno iscriversi direttamente a lezione<br />

o lasciando nome e recapito telefonico in portineria del dipartimento.<br />

Docente Stefano Gasparri<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: gasparri@unive.it<br />

I semestre<br />

Storia medievale B (N-Z)<br />

STEFANO GASPARRI (Roma 1949) si è laureato all’<strong>Università</strong> di Roma “La Sapienza” ed è ora professore<br />

ordinario di Storia medievale. Dopo essere stato ricercatore all’<strong>Università</strong> della Sapienza, ha<br />

insegnato Istituzioni medievali all’<strong>Università</strong> di Venezia e all’<strong>Università</strong> di Genova. I suoi studi sono<br />

dedicati in prevalenza alle società altomedievali (IV-XI secolo). Alcuni fra i suoi lavori principali<br />

sono: La cultura tradizionale dei Longobardi. Struttura tribale e resistenze pagane, Spoleto 1983; I ‘milites’<br />

cittadini. Studi sulla cavalleria in Italia, Roma 1992; Prima delle nazioni. Popoli etnie e regni fra Anichità e<br />

Medioevo, Roma 1997.


308 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

I Modulo<br />

Storia dell’alto medioevo. Lineamenti generali di storia della tarda antichità e dell’alto<br />

medioevo europeo (IV-X secolo)<br />

Bibliografia<br />

G. PICCINNI, I mille anni del Medioevo, Milano, Bruno Mondadori, 1999, capitoli I e II;<br />

i seguenti saggi contenuti in Storia Medievale, Donzelli, Roma, 1998; W. POHL, L’universo<br />

barbarico; C. LA ROCCA, Cristianesimi; P. GUGLIELMOTTI, I franchi e l’Europa carolingia;<br />

C. WICKHAM, Economia altomedievale; M. GALLINA, La formazione del Mediterraneo medievale;<br />

S. CAROCCI, Signori, castelli, feudi<br />

Appunti e materiali delle lezioni (per i frequentanti) oppure (per gli studenti non frequentanti)<br />

S. GASPARRI, Prima delle nazioni. Popoli etnie regni fra antichità e medioevo, Roma,<br />

<strong>Ca</strong>rocci, 1997, o P. CAMMAROSANO, Nobili e re. L’Italia politica dell’alto medioevo,<br />

Roma-Bari, Laterza 1999<br />

Propedeuticità. Gli studenti che intendono sostenere l’esame di entrambi i moduli dovranno<br />

superare l’esame del I modulo prima di sostenere quello del II modulo.<br />

II Modulo<br />

Storia del basso medioevo. Lineamenti generali di storia del basso medioevo europeo<br />

(secoli XI-XV)<br />

Bibliografia<br />

G. PICCINNI, I mille anni del Medioevo, Milano, Bruno Mondadori, 1999, capitoli III-V;<br />

i seguenti saggi contenuti in Storia Medievale, Roma, Donzelli, 1998: G. C. CANTAREL-<br />

LA, Il papato: riforma, primato e tentativi di egemonia; G. PETRALIA, Crescita ed espansione; P.<br />

CORRAO, Regni e principati feudali; E. ARTIFONI, Città e comuni; M. MIGLIO, Progetti di supremazia<br />

universalistica; R. MUELLER, Epidemie, crisi, rivolte.<br />

Appunti e materiali delle lezioni (per i frequentanti) oppure (per gli studenti non frequentanti)<br />

L. PROVERO, L’Italia dei poteri locali. Secoli X-XII, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 1998, o E.<br />

OCCHIPINTI, L’Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma, <strong>Ca</strong>rocci, 2000.<br />

Propedeuticità. Gli studenti che intendono sostenere l’esame di entrambi i moduli dovranno<br />

superare l’esame del I modulo prima di sostenere quello del II modulo.<br />

Modalità d’esame. Gli esami del primo appello di entrambi i moduli si svolgeranno in<br />

forma scritta. Nota Bene. Tutti i volumi ed i saggi indicati nei programmi d’esame sono<br />

presenti nella Biblioteca del Dipartimento di Studi storici. La suddivisione degli studenti<br />

fra gli insegnamenti di Storia Medievale (A e B) sulla base delle iniziali dei cognomi vale<br />

solo per il primo anno di corso, non per le iterazione e la scelta della tesi.<br />

Docente Giovanni Levi<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: levi@unive.it<br />

II semestre<br />

Storia moderna A<br />

GIOVANNI LEVI (Milano 1939), professore ordinario di Storia moderna, ha insegnato nelle <strong>Università</strong><br />

di Torino, Viterbo e Venezia e in numerose <strong>Università</strong> straniere (Francia, Spagna, Argentina,<br />

Messico, Stati Uniti). Ha diretto la collana ‘Microstorie’ (Einaudi) e la rivista ‘Quaderni Storici’. Fa<br />

parte della redazione di ‘Enquete’, ‘Zakhor’, ‘Rivista di Storia economica’, ‘Pasajes’. Collabora


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 309<br />

all’associazione MERIFOR e fa parte del consiglio direttivo del centro Interdipartimentale IDEAS (per<br />

l’analisi delle interazioni dinamiche fra economia, ambiente e società). Ha scritta tra l’altro L’eredità<br />

immateriale, Torino, 1985; Centro e periferia di uno stato assoluto, Torino, 1985. Ha curato, con J. C.<br />

Schmitt, Storia dei giovani, Bari, 1994. Lavora a una storia del consumo in età moderna.<br />

I due insegnamenti di Storia moderna (A: Levi; B: Politi) sono equivalenti. Gli studenti<br />

possono seguire l’insegnamento che ritengono più vicino ai loro interessi, senza limitazione<br />

alcuna.<br />

I Modulo<br />

Problemi di storia dello stato moderno<br />

Bibliografia<br />

Gli studenti sono tenuti a conoscere la storia moderna. La prepareranno su un buon<br />

manuale di liceo e sugli appunti delle lezioni.<br />

II Modulo<br />

La ragion di stato e il pensiero politico del ’500-’600<br />

Bibliografia<br />

Q. SKINNER, Le origini del pensiero politico moderno. vol. 2, L’età della riforma, Bologna, Il<br />

Mulino, 1989<br />

Modalità d’esame. Alla fine di ogni modulo si terrà un esame scritto. Chi non sosterrà<br />

l’esame scritto e gli studenti non frequentanti potranno sostenere l’esame oralmente negli<br />

appelli successivi. Nota Bene. Gli studenti non frequentanti prepareranno inoltre: I modulo:<br />

F. CHABOD, Lezioni di metodo storico, Bari, Laterza, 2000. II modulo: N. MACHIAVELLI, Il<br />

principe.<br />

Docente Giorgio Politi<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: politi@unive.it<br />

I semestre<br />

Storia moderna B<br />

GIORGIO POLITI è nato nel 1947 a Milano, dove ha insegnato, nel 1975-80, presso l’Accademia di<br />

belle arti e l’<strong>Università</strong> degli studi; fa parte del Dipartimento (già Istituto) di studi storici fin dalla<br />

fondazione. Si occupa di microinformatica, specie in rapporto al trattamento del testo (Desktop Publishing)<br />

ed è stato per molti anni responsabile informatico e webmaster del Dipartimento. Ha fondato<br />

e dirige, con R. C. Mueller, la collana “em/early modern - Studi di storia europea protomoderna”.<br />

Opere principali: le monografie Aristocrazia e potere politico nella Cremona di Filippo II, Milano 1976 e<br />

Gli statuti impossibili. La rivoluzione tirolese del 1525 e il “programma” di Michael Gaismair, Torino 1995,<br />

nonché l’inventario analitico Antichi luoghi pii di Cremona, 2 voll., 1979 e 1985.<br />

Gli studenti possono seguire l’insegnamento di Storia moderna (A o B) che ritengono più vicino ai<br />

loro interessi, senza limitazione alcuna.<br />

I Modulo<br />

Le tre riforme della Germania moderna (1400-1550)<br />

Il modulo intende illustrare con quali specificità la Germania ha affrontato il problema<br />

dello stato agl’inizi dell’età moderna, attraverso tre grandi crisi di rilevanza europea: la cosiddetta<br />

riforma (politico-istituzionale) dell’Impero, la Riforma religiosa e il tentativo di


310 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

riforma sociale meglio noto come “guerra contadina”.<br />

Bibliografia<br />

Il docente dà per scontata un’informazione storica generale sull’età moderna, così come<br />

può aversi da un qualsiasi buon manuale per le scuole superiori. La storia generale, pertanto,<br />

non farà oggetto d’alcuna parte d’esame a sé stante. Gli studenti però potranno attendersi<br />

qualsiasi domanda di storia generale, specie in rapporto con argomenti trattati<br />

durante il modulo o nella lettura prescelta.<br />

Per la restante bibliografia, vedi oltre alle voci “Modalità esami” e “Nota bene”.<br />

Propedeuticità. Nessuna propedeuticità è richiesta.<br />

II Modulo<br />

Leggere e vedere. Storia illustrata di una crisi tedesca ed europea (1490-1530)<br />

Il modulo intende approfondire il ruolo delle arti visive agli esordi del loro impiego “di<br />

massa”, durante le lotte politiche, religiose e sociali soprattutto tedesche nel passaggio fra<br />

medioevo ed età moderna.<br />

Bibliografia<br />

Vedi più oltre, alle voci “Modalità esami” e “Nota bene”.<br />

Propedeuticità. La frequenza al II modulo presuppone quella al primo.<br />

Modalità d’esame. I modulo. Lo studente preparerà gli appunti presi a lezione. I non frequentanti<br />

porteranno invece un testo a scelta entro un elenco proposto dal docente. II<br />

modulo. Lo studente porterà i propri appunti più un testo a scelta entro un secondo elenco.<br />

I non frequentanti prepareranno due testi. Nota Bene. Gli elenchi di testi per la preparazione<br />

agli esami sopra citati, così come gli orari di ricevimento, saranno resi noti dal docente,<br />

come di consueto, a partire dalla prima lezione dell’anno.<br />

Docente Giovannella Cresci Marrone<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: liberta@unive.it<br />

II semestre<br />

Storia romana A<br />

Nata a Pisa nel 1951, GIOVANNELLA CRESCI MARRONE compie gli studi universitari presso<br />

l’<strong>Università</strong> di Genova dove consegue la laurea in Lettere e quindi la laurea in Storia; già borsista<br />

del Consiglio Nazionale delle Ricerche, lavora per dieci anni in qualità di ricercatore presso il Dipartimento<br />

di Storia dell’<strong>Università</strong> di Torino, e dal 1987 insegna presso l’<strong>Università</strong> di Venezia,<br />

dal 2000 in qualità di professore ordinario. I suoi interessi di ricerca sono attualmente orientati allo<br />

studio dei processi di romanizzazione in Traspadana, con particolare riferimento al contesto altinate<br />

e alla sua documentazione epigrafica. A tale indagine affianca una ricerca volta all’approfondimento<br />

delle forme di comunicazione politica nella Roma repubblicana.<br />

Attraverso il confronto con la documentazione antica, il corso ripercorre la storia romana<br />

dai primi insediamenti nel Lazio antico alla caduta dell’Impero romano d’Occidente,<br />

con particolare attenzione alle problematiche politiche, militari, nonché economiche e<br />

sociali.<br />

I Modulo<br />

Lineamenti, temi e problemi di storia romana


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 311<br />

Il corso indaga i momenti salienti della storia romana, con particolare attenzione all’età<br />

della monarchia e della repubblica, impostando un esame della dialettica politica, delle<br />

strutture militari e delle problematiche sociali ed economiche, attraverso l’analisi delle più<br />

significative fonti letterarie, epigrafiche, numismatiche e archeologiche.<br />

Bibliografia<br />

Programma per studenti frequentanti: Appunti dalle lezioni e A. FRASCHETTI, Storia di<br />

Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni del Prisma, 2002, pp. 13-204<br />

Programma per studenti non frequentanti: A. FRASCHETTI, Storia di Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni<br />

del Prisma, 2002, pp. 13-204 e M. CRAWFORD, Roma nell’età repubblicana, trad. it.,<br />

Bologna, Il Mulino, 1984<br />

II Modulo<br />

Augusto racconta sé stesso<br />

All’interno di un esame delle principali tematiche della storia romana imperiale, si approfondisce<br />

la vicenda politica del fondatore del principato attraverso i documenti letterari,<br />

epigrafici e iconografici da lui stesso commissionati.<br />

Bibliografia<br />

Programma per studenti frequentanti: Appunti dalle lezioni; A. FRASCHETTI, Storia di<br />

Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni del Prisma, 2002, pp. 205-321; W. ECK, Augusto e il suo tempo,<br />

Bologna, Il Mulino, 2000<br />

Programma per studenti non frequentanti: A. FRASCHETTI, Storia di Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni<br />

del Prisma, 2002, pp. 205-321; W. ECK, Augusto e il suo tempo, Bologna, Il Mulino,<br />

2000; G. CRESCI MARRONE, Ecumene augustea; una politica per il consenso, Roma, L’Erma<br />

di Bretschneider, 1993<br />

Propedeuticità. Ha accesso alla prova d’esame relativa al II modulo del corso esclusivamente<br />

chi abbia già superato la prova relativa al I modulo del corso medesimo.<br />

Modalità d’esame. L’esame relativo al I modulo avrà luogo sempre e per tutti gli studenti<br />

in forma scritta. L’esame relativo al II modulo sarà sempre e per tutti gli studenti sostenuto<br />

in forma orale. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata per entrambi<br />

i moduli del corso. Nota Bene. Per gli studenti iscritti al vecchio ordinamento l’esame di<br />

storia romana corrisponderà alla somma dei due moduli descritti, nelle indicazioni di bibliografia<br />

come nelle modalità della prova d’esame. Seminari e altre attività integrative. Gli<br />

studenti che seguiranno il corso potranno accedere alle offerte di attività sostitutive di stages<br />

e tirocinio attivate nel I e nel II semestre dai docenti della Sezione di Storia antica.<br />

Docente Francesca Rohr<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: rohr@unive.it<br />

I semestre<br />

Storia romana B<br />

FRANCESCA ROHR VIO (1968), laureata presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’Foscari di Venezia (1992), addottorata<br />

in storia antica presso l’<strong>Università</strong> di Roma La Sapienza (1997), è ricercatore di Storia romana.<br />

Ha focalizzato i suoi interessi di studio sui temi della comunicazione politica, della propaganda ideologica<br />

e delle dinamiche oppositorie in età triumvirale e augustea. Ha inoltre prodotto lavori di<br />

ricerca di ambito storiografico, riservando specifica attenzione alle modalità di ricezione e manipo-


312 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

lazione della memoria storica nella tradizione letteraria, con particolare interesse per la produzione<br />

di Nicolao di Damasco, Ovidio, Velleio Patercolo e <strong>Ca</strong>ssio Dione. Attualmente i suoi studi si incentrano<br />

sui meccanismi della comunicazione politica su supporto epistolare nel post cesaricidio.<br />

Attraverso il confronto con la documentazione antica, il corso ripercorre la storia romana<br />

dai primi insediamenti nel Lazio antico alla caduta dell’Impero romano d’Occidente,<br />

con particolare attenzione alle problematiche politiche, militari, nonché economiche e<br />

sociali.<br />

I Modulo<br />

Lineamenti, temi e problemi di storia romana<br />

Il corso indaga i momenti salienti della storia romana, con particolare attenzione all’età<br />

regia e repubblicana, impostando una disamina della dialettica politica, delle strutture militari<br />

e delle problematiche sociali ed economiche, attraverso l’analisi mirata delle più significative<br />

fonti letterarie, epigrafiche, numismatiche e archeologiche.<br />

Bibliografia<br />

Programma per studenti frequentanti: Appunti dalle lezioni e A. FRASCHETTI, Storia di<br />

Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni del Prisma, 2002, pp. 13-204<br />

Programma per studenti non frequentanti: A. FRASCHETTI, Storia di Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni<br />

del Prisma, 2002, pp. 13-204 e M. CRAWFORD, Roma nell’età repubblicana, trad. it.,<br />

Bologna, Il Mulino, 1984<br />

II Modulo<br />

Diventare imperatore: le dinamiche dell’ascesa al principato nell’Alto Impero Romano<br />

All’interno di un esame delle principali tematiche della storia romana imperiale, si approfondiscono<br />

le diverse modalità di successione sperimentate nei primi due secoli<br />

dell’Impero.<br />

Bibliografia<br />

Programma per studenti frequentanti: Appunti dalle lezioni; A. FRASCHETTI, Storia di<br />

Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni del Prisma, 2002, pp. 205-321 e M. PANI, Principato e società a<br />

Roma dai Giulio Claudi ai Flavi, Bari, 1983<br />

Programma per studenti non frequentanti: A. FRASCHETTI, Storia di Roma, <strong>Ca</strong>tania, Edizioni<br />

del Prisma, 2002, pp. 205-321; M. PANI, Principato e società a Roma dai Giulio Claudi<br />

ai Flavi, Bari, 1983; M. PANI, Lotte per il potere e vicende dinastiche. Il principato fra Tiberio e<br />

Nerone, in Storia di Roma. 2. L’impero mediterraneo. II. I principi e il mondo, G. Einaudi Editore,<br />

Torino, 1991, pp. 221-252; M. PANI, Il principato dai Flavi ad Adriano, in Storia di<br />

Roma. 2. L’impero mediterraneo. II. I principi e il mondo, G. Einaudi Editore, Torino, 1991,<br />

pp. 265-285; M. PANI, La corte dei Cesari, Bari-Roma, Biblioteca essenziale, serie Storia<br />

antica, Laterza, 2003<br />

Propedeuticità. Ha accesso alla prova d’esame relativa al II modulo del corso esclusivamente<br />

chi abbia già superato la prova relativa al I modulo del corso medesimo.<br />

Modalità d’esame. L’esame relativo al I modulo avrà luogo sempre e per tutti gli studenti<br />

in forma scritta. L’esame relativo al II modulo sarà sempre e per tutti gli studenti sostenuto<br />

in forma orale. Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata per entrambi<br />

i moduli del corso. Nota Bene. Per gli studenti iscritti al vecchio ordinamento l’esame di<br />

storia romana corrisponderà alla somma dei due moduli descritti, nelle indicazioni di bi-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 313<br />

bliografia come nelle modalità della prova d’esame. Seminari e altre attività integrative. Gli<br />

studenti che seguiranno il corso potranno accedere alle offerte di attività sostitutive di stages<br />

e tirocinio attivate nel I e nel II semestre dai docenti della Sezione di Storia antica.<br />

Docente Pietro Brunello<br />

Dipartimento di Studi storici<br />

e-mail: brnll@unive.it<br />

II semestre<br />

Storia sociale<br />

PIETRO BRUNELLO, tra le sue pubblicazioni: Pionieri. Gli italiani in Brasile e il mito della frontiera, Donzelli,<br />

Roma 1994; A. Cechov, Senza trama e senza finale. 99 consigli di scrittura, a cura di P. Brunello,<br />

mimimumfax, Roma 2002.<br />

Il corso prende in esame i temi del potere, del controllo sociale e della disciplina in età<br />

contemporanea, discutendo l’analisi proposta da Michel Foucault.<br />

I Modulo<br />

Potere, disciplina e controllo sociale<br />

Bibliografia<br />

M. FOUCAULT, Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Einaudi, Torino, 1993<br />

Un volume a scelta tra: A, CECHOV, Sahalin, l’isola dei deportati; F. DOSTOEVSKIJ, Memorie<br />

di una casa di morti; A. HUXLEY, Il mondo nuovo; F. KAFKA, Il processo; G. ORWELL,<br />

1984; L. TOLSTOI, Resurrezione (per ciascun libro esistono parecchie edizioni in italiano)<br />

II Modulo<br />

Istituzioni totali<br />

Bibliografia<br />

E. GOFFMAN, Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell’esclusione e della violenza. Prefazione<br />

di A. Dal Lago. Postfazione di F. e F. Basaglia, Einaudi, Torino, 2003<br />

Propedeuticità. L’esame può essere sostenuto solo da chi ha sostenuto l’esame del I modulo.<br />

Modalità d’esame. Scritti. Modalità di frequenza. La bibliografia indicata è sia per frequentanti<br />

che non frequentanti. Nota Bene. Si prega chi deve sostenere l’esame di Storia del Risorgimento<br />

(vecchio ordinamento) di contattare il docente.<br />

Docente Renzo Fontana<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

II semestre<br />

Storia sociale dell’arte<br />

RENZO FONTANA laureato in storia dell’arte a Padova ha frequentato poi i corsi della Scuola di perfezionamento<br />

in archeologia e storia dell’arte dell’<strong>Università</strong> di Siena. Si occupa di arte veneta, con<br />

particolare riguardo alle problematiche religiose della riforma e della controriforma e ai loro riflessi<br />

sulla committenza e sugli artisti. Ha pubblicato vari contributi su Lorenzo Lotto, Jacopo Bassano,


314 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Palladio, Giallo Fiorentino, Serlio, Jappelli. Si interessa inoltre dei temi della tutela del patrimonio<br />

culturale come direttore della rivista “Progetto restauro”.<br />

Ritratto pubblico e ritratto privato nella pittura veneta del Cinquecento: committenza<br />

e significato<br />

Bibliografia<br />

P. BURKE, Il ritratto veneziano nel Cinquecento, in La pittura nel Veneto. Il Cinquecento, III,<br />

1999, pp. 1079-1118; R. GOFFEN, Valicando le Alpi: arte del ritratto nella Venezia del Rinascimento,<br />

in Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord ai tempi di Bellini, Durer e Tiziano,<br />

a cura di B. AIKEMA, B. L. BROWN, Milano, 1999, pp. 115-131; P. FORTINI BROWN, La<br />

pittura nell’età di <strong>Ca</strong>rpaccio. I grandi cicli narrativi, Venezia, 1992, pp. 235-255; W. WOL-<br />

TERS, Storia e politica nei dipinti di Palazzo Ducale. Aspetti dell’autocelebrazione della Repubblica<br />

di Venezia nel Cinquecento, Venezia, 1987, pp. 93-157<br />

Modalità d’esame. Nuovo ordinamento (laurea triennale): esame scritto. Vecchio ordinamento<br />

(sociologia dell’arte): esame orale (al presente programma va aggiunto quello di<br />

Storia sociale dell’arte 2).<br />

Tecniche della comunicazione stampa e fund raising<br />

Docente Patrizia Baggio<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: patriziabaggio@hotmail.com<br />

II semestre<br />

PATRIZIA BAGGIO (1975): laureata in Lettere Moderne presso l’<strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari con una tesi<br />

in Storia del Teatro è co-direttore organizzativo de La Piccionaia - I <strong>Ca</strong>rrara Teatro Stabile di Innovazione<br />

(Vicenza) con specifica competenza rispetto ai progetti territoriali realizzati nelle province<br />

di Vicenza e Venezia. Ha curato l’ideazione, progettazione, comunicazione delle stagioni di prosa<br />

“Linee d’Ombra”, “Ombre nate dalla passione” e il progetto “Latitudini nuove visioni di teatro contemporaneo”<br />

per il Teatro Villa dei Leoni di Mira (Ve), della stagione “Astrazioni anno 2” del teatro<br />

Astra di Vicenza e della rassegna di prosa del Teatro Mattarello di Arzignano.<br />

Il corso propone agli studenti un approfondimento sulle modalità di comunicazione<br />

dell’attività culturale-teatrale<br />

Attirare i grandi sostenitori<br />

La comunicazione dello spettacolo dal vivo: l’ufficio stampa di un evento teatrale; finanziamenti<br />

dal mondo pubblico e da fondazioni bancarie; le erogazioni liberali; dalla<br />

sponsorizzazione alla compartecipazione progettuale; il ciclo del fund raising: le diverse<br />

fonti di finanziamento e le modalità di fund raising; bisogni dell’organizzazione e dei donatori<br />

potenziali.<br />

Bibliografia<br />

Indicazioni bibliografiche saranno fornite all’inizio e durante il corso<br />

Modalità d’esame. La verifica finale consisterà in una prova orale sugli argomenti trattati.<br />

Modalità di frequenza. La frequenza al corso è obbligatoria. Seminari e altre attività integrative.<br />

All’interno del programma sono previsti incontri con esperti e la verifica di alcuni casi esemplari


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 315<br />

Tecnologie dei supporti scrittori<br />

Docente responsabile Paolo Eleuteri<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: ele@unive.it<br />

contratto integrativo di Tecnologie dei supporti scrittori: Marina Molin Pradel<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Paolo Eleuteri v. sopra Codicologia.<br />

Marina Molin Pradel si è laureata in Lettere presso l’<strong>Università</strong> di Venezia e ha conseguito il titolo<br />

di Dottore di ricerca presso l’<strong>Università</strong> di Amburgo. Si occupa principalmente di catalogazione di<br />

manoscritti e di storia della scrittura greca. Tra le pubblicazioni si segnalano le sezioni riguardanti il<br />

romanzo greco e bizantino e Flavio Filostrato in I Greci in Occidente: La tradizione filosofica, scientifica e<br />

letteraria (dalle raccolte della Biblioteca Marciana), Venezia, 1996, Note su alcuni manoscritti greci della Staats-<br />

und Universitätsbibliothek di Amburgo, "Codices manuscripti", 2001, pp. 20-31 e il volume Katalog der<br />

griechischen Handschriften der Staats- und Universitätsbibliothek Hamburg, Wiesbaden, 2002.<br />

Introduzione allo studio dei materiali e strumenti scrittori dall’antichità al Medioevo<br />

Bibliografia<br />

Una raccolta di saggi sui diversi argomenti trattati sarà disponibile in fotocopia presso il<br />

docente<br />

Modalità d’esame. Scritto. Modalità di frequenza. Vivamente consigliata.<br />

Teoria della programmazione musicale<br />

Docente Filippo Juvarra<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: info@pvorchestra.org<br />

II semestre<br />

FILIPPO JUVARRA, è musicologo e organizzazione, nonché titolare della responsabilità di una biblioteca<br />

di notevole interesse storico qual è quella del Conservatorio di Padova “C. Pollini”. Svolge attività<br />

di organizzatore musicale sin dai primi anni Settanta e attualmente è, oltre che membro del<br />

consiglio direttivo del Comitato Musica Unesco, direttore artistico della Associazione Amici della<br />

Musica di Padova e programmatore artistico della Orchestra di Padova e del Veneto. È convinto<br />

assertore delle produzioni concertistiche di qualità finalizzate alla valorizzazioni di repertori rari e<br />

dei giovani interpreti, nonché delle programmazioni di preminente interesse culturale. Premio Abbiati<br />

nel 2002.<br />

Il corso individua e illustra le procedure di creazione e produzione e realizzazione di<br />

manifestazioni musicali, stagioni, nella particolare prospettiva delle problematiche della<br />

organizzazione della quale saranno verificati tutti gli aspetti strutturali.<br />

La programmazione musicale viene anche interpretata sulla linea di un lungo arco della<br />

sua evoluzione storica, in buona connessione con le diverse trasformazioni delle “filosofie”<br />

della operatività d’ordine culturale e “aziendale”.


316 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Verrà significativamente sviluppata la definizione dell’organizzatore musicale secondo<br />

diversi profili in rapporto ai diversi fini e metodi applicati.<br />

Saranno studiate le prospettive di valorizzazione di opere e repertori nel quadro delle<br />

relazioni o dei potenziali di relazione che possono intercorrere fra le istanze della organizzazione<br />

e quelle della ricerca musicologica (ovviamente nel complessivo quadro di una<br />

storia della vita musicale, in specie italiana ed in specie attuale, e della interpretazione).<br />

Il corso prevede attività di stage e lezioni integrative di professori ospiti individuati fra le<br />

personalità più versate nella discussione dei problemi della organizzazione musicale fra le<br />

eminenti ed emergenti nel quadro della stagione musicale 2002-2003.<br />

Teoria e critica<br />

della programmazione cinematografica<br />

Docente Roberto Ellero<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: roberto.ellero@comune.venezia.it<br />

I semestre<br />

ROBERTO ELLERO (Venezia, 1954) è dal 1998 docente di materie cinematografiche al Tars di <strong>Ca</strong>’<br />

Foscari. Dirige dalla fondazione (1981) il Circuito Cinema del Comune di Venezia. Laureato in<br />

filosofia, critico e saggista, collabora al quotidiano “Europa”. È autore e curatore di numerose pubblicazioni,<br />

fra cui L’immagine e il mito di Venezia nel cinema e Cinematecnica. Percorsi critici nella fabbrica<br />

dell’immaginario. Dirige le collane “Quaderni del Circuito Cinema” e “Quaderni della Videoteca Pasinetti”.<br />

È stato selezionatore della Settimana della Critica presso la Mostra del Cinema di Venezia.<br />

Il corso si propone di analizzare il sistema cinematografico sotto il profilo del suo funzionamento<br />

economico-industriale, premessa indispensabile per impostare correttamente<br />

un lavoro critico di programmazione cinematografica.<br />

Tra multiplex e rivoluzione digitale: il sistema cinematografico in via di trasformazione<br />

Proprietà economiche del cinema. Evoluzione storica dell’industria e attuale organizzazione<br />

del mercato. Integrazioni verticali (trust) e orizzontali (multiplex). Criteri e finalità<br />

della programmazione (commerciale, d’essai, mista). Definizione del target e modalità di<br />

promozione. Fonti di reperimento dei film nei diversi supporti (circuito commerciale,<br />

extracommerciale, cineteche, mediateche). La censura cinematografica (amministrativa,<br />

giudiziaria, di mercato). Sistemi di rilevazione del mercato. La programmazione come<br />

possibile espressione di critica cinematografica.<br />

Bibliografia<br />

B. CORSI, Con qualche dollaro in meno. Storia economica del cinema italiano, Editori Riuniti,<br />

Roma, 2001; R. ELLERO, Dove va il cinema. Critica e mercato nell’era dei multiplex, Bulzoni,<br />

Roma, 2000; S. SALVEMINI (a cura di), Il cinema impresa possibile. La sfida del cambiamento<br />

per il cinema italiano, Egea, Milano, 2002<br />

Ulteriore documentazione sarà fornita dal docente durante le lezioni.<br />

Modalità d’esame. L’esame viene sostenuto in forma scritta (cinque domande sui temi del<br />

corso). Modalità di frequenza. La frequenza è vivamente consigliata. Nota Bene. Qualora lo


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 317<br />

studente si trovi nell’impossibilità di frequentare, è tenuto a concordare con il docente un<br />

percorso sostitutivo per il sostenimento dell’esame (alla prima data utile del colloquio<br />

orale). Seminari e altre attività integrative. D’intesa con Applicazioni didattiche del cinema (Gottardi)<br />

è organizzata presso la Videoteca Pasinetti (San Stae 1882 - Venezia) la rassegna Minore,<br />

popolare, al nero: la Venezia degli anni Cinquanta, quale esercitazione di programmazione<br />

valida ai fini CFU (frequenza + relazione).<br />

Teoria e storia delle politiche culturali di massa<br />

Convenzione con Fondazione Teatro La Fenice<br />

Docente Domenico <strong>Ca</strong>rdone<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: www.teatrolafenice.it<br />

e-mail: cardoned@teatrolafenice.org<br />

I semestre<br />

DOMENICO CARDONE, epistemologo, dirige l’Area Formazione, Ricerca, Progetti innovativi della<br />

Fondazione Teatro La Fenice di Venezia; in particolare ne cura dal 1978 le attività didatticoformative<br />

e il settore editoriale educational dove ha costituito un’EduMediaTeca digitale fondata su<br />

avanzati sistemi di classificazione cognitivo-funzionale (‘metadati’) utili alla progettazione di prodotti<br />

e servizi di editoria elettronica e-learning. In campo didattico ha elaborato un metodo interdisciplinare<br />

di insegnamento, fondato sulla comprensione e la valorizzazione sistemica dei testi artistico-narrativi,<br />

denominato “Metodo Epistemico”. È autore di testi saggistici, narrativi e drammaturgici,<br />

compositore, inventore di giochi di simulazione.<br />

Il corso si propone di individuare strumenti analitici, critici e progettuali per realizzare<br />

un Corso on line di Scrittura e Drammaturgia narrativa applicata al Teatro musicale, fondato<br />

anche sulle diverse, possibili interpretazioni di uno stesso testo prodotte da scenografi,<br />

registi e interpreti.<br />

Forme della commedia sentimentale: testo, scena. Elisir d’amore e Don Pasquale<br />

di G. Donizetti<br />

A. “Architettura di un sistema cognitivo di valorizzazione e promozione di testi artistici<br />

e narrativi, anche editabile come corso di insegnamento a distanza”.<br />

L’incontro tra ipertestualità e multimedialità nell’universo digitale dell’integrazione dei<br />

media. Il progetto ipermediale come sistema dinamico: molteplicità di voci, di livelli, di<br />

forme espressive, di linee discorsive. - Nel mare dell’informazione digitale: il turista e il<br />

viaggiatore. Dalla moltiplicazione dei percorsi alla creazione di bussole. - Sistemi Cognitivi<br />

e Giacimenti di Dati; la digitalizzazione delle informazioni e la creazione di Archivi<br />

Digitali Multimediali più o meno formalmente strutturati, correlabili tra loro attraverso<br />

sistemi cognitivi ipermediali. - L’Authoring ipermediale: l’arte di esplicitare criteri ed espanderne<br />

le possibilità applicative. La costruzione del sistema cognitivo attraverso la correlazione<br />

di una molteplicità di punti di vista-strumenti di studio e segmenti testuali oggetti<br />

di studio in modo. La ri-leggibilità di ogni segmento testuale da una pluralità di punti<br />

di vista e l’applicabilità di ogni punto di vista a una pluralità di segmenti testuali. - La<br />

Tela Ipermediale come integrazione virtuale tra Sistema cognitivo e Archivi. -<br />

L’interazione con l’utente: tipi, modi e livelli di interattività. L’implementabilità delle Tele<br />

Ipermediali (nei dati e nei collegamenti) con l’ausilio dei fruitori coordinati progettualmente.


318 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

B. “Interpretanti della commedia sentimentale nel teatro di Donizetti”.<br />

Fondamenti di una metodologia di analisi qualitativa e critica del testo (libretto, musica,<br />

didascalie scenico-registiche). Elaborazione di metadati applicabili al genere: principi di<br />

scrittura creativa sotto il profilo narrativo (trama, intreccio, funzioni dei personaggi, gerarchia<br />

ed economia informativa, creazione del lettore modello...) e sotto il profilo espressivo<br />

(criteri e regole, di natura estetica, formale e semantica, di composizione poetica, sonora<br />

e scenica). - Dal testo alla messa in scena: la progettazione del significante<br />

(l’ideazione scenografica, registica, interpretativo-musicale). Un testo, molte messe in<br />

scena: sistemi comparativi delle soluzioni traducibili in ipermedialità esperta (esposizioni<br />

tematiche on line di documenti audiovisivi, corsi di critica, regia, scenografia ed interpretazione<br />

on line).<br />

Bibliografia<br />

Estratti da: V. PROPP, Morfologia della fiaba; C. BREMOND, La logica dei possibili narrativi; J.<br />

LOTMAN, La struttura del testo poetico; I. CALVINO, Lezioni americane; U. ECO, Passeggiate<br />

nei boschi narrativi + voci pertinenti da: P. PAVIS, Dizionario del teatro, Zanichelli, 1998.<br />

Propedeuticità. L’insegnamento prevede una diretta integrazione, nel II semestre, con il<br />

Corso di Teoria e storia delle politiche culturali di massa. applicativi multimediali affidato allo<br />

stesso docente.<br />

Modalità d’esame. Presentazione e discussione di un elaborato di ricerca (su carta o su<br />

supporto elettronico) relativo ad un aspetto (a scelta) del testo e alle corrispondenti messe<br />

in scena comparate, con indicizzazione dei documenti multimediali di archivio di esempio.<br />

Modalità di frequenza. Una lezione di 3 ore a settimana per l’intero I semestre (30 ore<br />

+ esercitazioni laboratorio). Nota Bene. Il corso consente di partecipare a stage di editing<br />

multimediale e di editoria educational, di durata bimestrale, operativi nel Laboratorio<br />

multimediale della Fondazione Teatro La Fenice. Seminari e altre attività integrative. Laboratorio:<br />

selezione archivistica e digitalizzazione (con traduzione in HTML e compressione<br />

MPEG e Sorenson) di documenti verbali, visivi, sonori e filmici inerenti le opere trattate e<br />

loro catalogazione in base ai metadati individuati, caratterizzanti il genere della ‘commedia<br />

sentimentale’<br />

Teoria e storia delle politiche culturali di massa<br />

Applicativi multimediali<br />

Convenzione con Teatro La Fenice<br />

Docente Domenico <strong>Ca</strong>rdone<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: www.teatrolafenice.it<br />

e-mail: cardoned@teatrolafenice.org<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente D. <strong>Ca</strong>rdone v. Teoria e storia delle politiche culturali di massa.<br />

Il Corso si propone di progettare un Corso di formazione a distanza (on line)<br />

sull’Ideazione scenografica, anche come metodologia di valorizzazione di un patrimonio<br />

archivistico (bozzetti, foto di scena, riprese audiovisive, film d’opera) in forma di esposizione<br />

critico-cognitiva.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 319<br />

L’Invenzione scenica nell’azione drammatica e registica (in omaggio a Maria Teresa<br />

Muraro)<br />

A. Architettura di un Corso di formazione on line: sistema cognitivo e costruzione di<br />

una ‘base di dati’ (risorse d’archivio) idonea ed adeguata a rappresentarlo:<br />

Il lavoro filologico: il reperimento delle fonti; adeguatezza qualitativa e quantitativa. - Il<br />

lavoro metodologico (v. anche parte monografica): segmentazione e articolazione dei dati;<br />

l’esplicitazione dei punti di vista-criteri di studio, la loro definizione e la moltiplicazione<br />

delle loro possibilità applicative; la riarticolazione reticolare dei testi; la rigorizzazione<br />

terminologica e la sistematizzazione dei dati: autonomia e correlazioni possibili, suddivisione<br />

e raggruppamento; la creazione di index di criteri; la costruzione del modello di tela<br />

ipertestuale; l’individuazione di livelli analitici pertinenti; le parti e il sistema;<br />

l’elaborazione di documenti metatestuali capaci di esplicitare i rapporti possibili tra segmenti<br />

testuali e criteri di studio. - Il lavoro tecnologico: dall’acquisizione dei dati alla creazione<br />

dei documenti ipertestuali e testuali; l’implementazione delle tele ipermediali e<br />

degli archivi collegati.<br />

B. Elaborazione di metadati sui principi e i criteri della progettazione scenografica:<br />

1. Delimitazione scenica (cornice del dispositivo materiale). 2. L’impianto visivo (apparati<br />

della bidimensionalità o tridimensionalità; presenza di multipartizioni, vie di accesso,<br />

praticabili). 3. La struttura degli elementi scenici (scenografia e oggetti): materia, colore,<br />

forme, dimensioni, piani prospettici, mobilità, componibilità, quantità, macchinerie per<br />

effetti speciali, oggetti (caratterizzazione ambientale aut interpretativa dell’ambiente, polifunzionalità,<br />

uso fabrile aut simbolico, il corpo come apparato). 4. Significanti comunicativi<br />

ed estetica (corrispondenze aut divergenze drammaturgiche: ambientazione temporale,<br />

illusionismo e convenzioni, stilemi e retoriche, citazioni ed eredità, adeguamento alla<br />

drammaturgia e alla regia).<br />

All’interno del programma sono previsti tre confronti con gli scenografi Lauro Crisman,<br />

Antonio Fiorentino, Massimo Checchetto.<br />

Bibliografia<br />

Estratti selezionati per interesse da: R. LORI, Il lavoro dello scenografo, Gremese editore,<br />

2000; B. MELLO, Trattato di scenotecnica, De Agostani, 1999.<br />

Voci pertinenti da: P. PAVIS, Dizionario del teatro, Zanichelli, 1998; S. MAZZANTI, Luce in<br />

scena, Editrice “Lo scarabeo”, 1998; V. DEL PRATO, Manuale di scenografia, La Nuova Italia<br />

Scientifica, 1990; M. I. BIGGI (a cura di), L’immagine e la scena, Marsilio Editori, 1992;<br />

F. MANCINI, M. T. MURARO, E. POVOLEDO (a cura di), Illusione e pratica teatrale, Neri<br />

Pozza Editore, 1975; C. E. RAVA (a cura di), Scenografie del Museo Teatrale alla Scala dal<br />

XVI al XIX secolo, Neri Pozza Editore, 1965.<br />

Propedeuticità. È consigliabile frequentare nel I semestre il corso di Teoria e storia delle politiche<br />

culturali di massa in quanto la parte generale, inerente l’architettura di un corso di<br />

formazione on line, fornisce competenze autoriali e tecniche (sui software) utili a sviluppare<br />

corsi di e-learning.<br />

Modalità d’esame. Discussione di un elaborato di ricerca (su carta o su supporto elettronico)<br />

relativo all’analisi e alla classificazione delle soluzioni scenografiche ideate per una<br />

certa opera lirica (a scelta dall’EduMediaTeca del Teatro La Fenice), con indicizzazione<br />

dei documenti multimedimediali di esempio. Modalità di frequenza. Una lezione di 3 ore a<br />

settimana per l’intero II semestre (30 ore + esercitazioni laboratorio). Nota Bene. Il corso


320 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

consente di partecipare a stage di editing multimediale e di editoria educational, di durata<br />

bimestrale, operativi nel Laboratorio multimediale della Fondazione Teatro La Fenice.<br />

Seminari e altre attività integrative. Laboratorio: selezione archivistica e digitalizzazione (con<br />

traduzione in HTML e compressione MPEG e Sorenson) di documenti verbali, visivi, sonori<br />

e filmici inerenti la messa in scena considerata e loro catalogazione in base ai metadati<br />

caratterizzanti il percorso interpretativo dello scenografo.<br />

Teoria e tecnica del linguaggio cinematografico<br />

Convenzione con Accademia delle Belle Arti di Venezia<br />

Docente <strong>Ca</strong>rlo Montanaro<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

sito web: lacinetecadelfriuli.org/archiviomontanaro<br />

e-mail: acmve@inwind.it<br />

I semestre<br />

CARLO MONTANARO è nato a Burano (Venezia) il 26 giugno 1946. Compie studi classici e, dopo la<br />

laurea in Architettura, si dedica alla comunicazione e allo spettacolo con particolare attenzione per il<br />

mondo del cinema. Un mondo nel quale lavora professionalmente anche come regista, oltre che<br />

scriverne in giornali, riviste e pubblicazioni anche antologiche (La storia del cinema mondiale, Einaudi,<br />

2001). Ha collaborato e collabora all’organizzazione di festival e rassegne, e in particolar modo a Le<br />

giornate del cinema muto. Raccoglie nel suo privato archivio materiali (film, libri, fotografie, cimeli)<br />

utili a suoi specifici interessi che vedono in primo piano la storia della tecnica cinematografica.<br />

I presupposti fondativi che identificano la grammatica di ogni linguaggio tecnologico<br />

audiovisivo, vengono da molto lontano e rappresentano il frutto di intuizioni di invenzioni<br />

o di applicazioni ora di scoperte scientifiche ora di sistemi di intrattenimento di larga<br />

vocazione spettacolare.<br />

È il cinematografo che, a fine ottocento, ha iniziato ad utilizzare questo linguaggio<br />

universale.<br />

Si ripercorreranno, confrontandosi con i testi filmici, le varie tappe che hanno consentito<br />

la messa a punto delle regole del linguaggio.<br />

Bibliografia<br />

La bibliografia verrà comunicata all’inizio del corso.<br />

Modalità d’esame. L’esame consiste nella visione e nella discussione, collegata, volendo,<br />

agli elementi fondamentali analizzati durante il corso, di un audiovisivo progettato e realizzato<br />

dal candidato.<br />

Teoria e tecnica<br />

della comunicazione audiovisiva in rete<br />

Docente Mario Tonello<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

e-mail: mario.tonello@iol.it<br />

II semestre<br />

MARIO TONELLO (1941) è laureato in Lettere a Padova. Ha insegnato nelle Scuole Superiori e<br />

all’<strong>Università</strong> di Vienna. Si è occupato in collaborazione con il CNR-ITD di Genova e con il Mini-


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 321<br />

stero della P.I. di Telematica e formazione a distanza, di Didattica collaborativa in rete, di Comunicazione<br />

mediata dal Computer. Tra le pubblicazioni, un saggio sulla lingua teatrale di Pietro Aretino<br />

(Padova 1970), la rielaborazione della Bottega del <strong>Ca</strong>ffè di C. Goldoni, il manuale di educazione<br />

linguistica Tra il dire e il fare, Ghisetti e Corvi, 1998, audiotape e CD-rom di carattere storico – documentario<br />

(tra cui “Erodoto a Marcon”, “Dietro la lavagna”, ecc.).<br />

L’obiettivo del corso è: conoscere i problemi posti dai vari aspetti e momenti della comunicazione<br />

in rete, anche in relazione ad altre modalità comunicative; imparare ad inserirsi<br />

nel flusso comunicativo con altri operatori e con un pubblico in maniera efficace e<br />

controllata.<br />

Gli argomenti delle lezioni saranno: la comunicazione interpersonale in rete (e-mail,<br />

chat, mailing list, forum, weblog, ecc.); la comunicazione in rete per apprendere, condividere,<br />

collaborare (gruppi di interesse, comunità di pratica, Knowledge Management,<br />

ecc.); la comunicazione in rete per fornire ed ottenere informazione (siti di servizio, di<br />

documentazione, database, archivi testuali ed audio-visuali, ecc.); La comunicazione in<br />

rete per pubblicizzare e convincere (siti di Enti, Istituzioni, Aziende, ecc.).<br />

Bibliografia<br />

Sull’insieme dei problemi relativi alla rete: F. CARLINI, Lo stile del Web. Parole e immagini<br />

nella comunicazione di rete, Torino, Einaudi, 1999, pag. 187.<br />

Una primissima informazione sulla struttura dei processi comunicativi e sulla storia dei<br />

mezzi di comunicazione si può trovare in: F. CIOTTI, G. RONCAGLIA, Il mondo digitale.<br />

Introduzione ai nuovi media, Roma-Bari, Laterza, 2003, cap. 8 e 9, pagg. 279 - 349. Il volume<br />

è comunque utilmente leggibile per intero.<br />

Letture integrative e complementari verranno indicate all’inizio del corso o saranno oggetto<br />

di dispense.<br />

Letture consigliate<br />

Sul funzionamento della rete, sulla strumentazione hardware e software,<br />

un’informazione di base completa si può trovare in: M. CALVO, F. CIOTTI, G. RONCA-<br />

GLIA, M. A. ZELA, Internet 2000. Manuale per l’uso della rete, Roma-Bari, Laterza, 1999. Il<br />

testo è disponibile anche in forma digitalizzata all’indirizzo: <br />

Docente Guido Biscontin<br />

Dipartimento di Scienze ambientali<br />

I semestre<br />

Teoria e tecniche del restauro dei manufatti<br />

Programma in via di definizione.<br />

Teorie e tecniche del restauro architettonico<br />

Docente responsabile Adriana Guacci<br />

Dipartimento di Storia delle arti e conservazione dei beni artistici “G. Mazzariol”<br />

contratto integrativo di Teorie e tecniche del restauro architettonico: Edi Pezzetta<br />

II semestre<br />

Per il curriculum del docente Adriana Guacci v. Storia dei materiali e delle tecniche architettoniche.<br />

Programma in via di definizione.


322 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia<br />

Topografia e urbanistica del mondo antico<br />

Docente Annapaola Mosca<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: A.Mosca@unive.it<br />

II semestre<br />

ANNAPAOLA MOSCA (Trento 1962) si è laureata e perfezionata all’<strong>Università</strong> di Firenze; ha proseguito<br />

la sua formazione a Roma, dove ha frequentato la Scuola di Specializzazione di Archeologia, e<br />

a Bologna, dove ha conseguito il diploma di Dottore di Ricerca in Topografia antica e ha svolto attività<br />

di ricerca post-dottorato. È stata borsista Fulbright; dal 1992 collabora con la cattedra di Topografia<br />

dell’<strong>Università</strong> degli Studi di Roma “La Sapienza”. Ha svolto ricerche topografiche nel Trentino,<br />

nell’Etruria, a Pantelleria, in Turchia. I suoi interessi sono rivolti principalmente alla viabilità,<br />

alle rotte marittime e fluviali, alla ricognizione del territorio, alla tecnica edilizia. Fra i suoi lavori<br />

più recenti Via <strong>Ca</strong>ssia. Un sistema stradale romano; Ager Benacensis.<br />

Tipologia urbanistica dell’Italia antica<br />

Vari esempi di insediamenti: colonie greche, centri indigeni, città romane. Topografia e<br />

urbanistica di Roma antica.<br />

Bibliografia<br />

Appunti dalle lezioni.<br />

Manuale di riferimento: P. SOMMELLA, Italia Antica. L’urbanistica romana, Roma, Jouvence,<br />

1988 (rist. 2002): i capitoli per la preparazione dell’esame verranno indicati a lezione<br />

Per la topografia di Roma il manuale suggerito è F. CASTAGNOLI, Roma antica. Profilo<br />

urbanistico, Roma, Jouvence, 1987 o, in alternativa, articoli indicati dalla docente.<br />

Propedeuticità. È necessario aver seguito il ciclo di lezioni di Elementi di topografia antica.<br />

Modalità d’esame. Esame orale. Modalità di frequenza. È consigliata la frequenza. Nota Bene.<br />

Gli studenti impossibilitati a frequentare sono pregati di concordare con la docente un<br />

programma alternativo. Seminari e altre attività integrative. Eventuali iniziative verranno comunicate<br />

a lezione.<br />

Docente Claudio Negrelli<br />

Dipartimento di Scienze dell’antichità e del Vicino Oriente<br />

e-mail: to14973@iperbole.bologna.it<br />

II semestre<br />

Topografia medievale<br />

CLAUDIO NEGRELLI, laureato presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Bologna nel corso di laurea in Storia,<br />

Indirizzo Antico. Ha conseguito il Diploma di Specializzazione in Archeologia, indirizzo tardoantico-altomedievale,<br />

presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Pisa. Svolge attività di ricerca sul campo,<br />

concernente sia scavi stratigrafici, sia studi topografici e territoriali, con particolare riferimento alle<br />

fasi di transizione tra la tarda Antichità e l’alto Medioevo. Partecipa ad attività di ricerca archeologica<br />

all’estero (missione a Laodicea ad Lycos – Turchia), dedicandosi agli aspetti topografici ed insediativi<br />

della città. Si occupa inoltre di storia della produzione (specialmente materiali ceramici) tardoromana<br />

ed altomedievale.


Guida 2003-2004. Corsi di laurea 323<br />

Il corso di Topografia Medievale si propone di fornire allo studente gli strumenti metodologici<br />

fondamentali per la disciplina; saranno inoltre affrontati i principali temi di<br />

studio pertinenti all’archeologia urbana ed alle ricerche di tipo territoriale.<br />

La Topografia Medievale tra archeologia urbana e ricognizioni territoriali<br />

Introduzione alla disciplina e metodologia. Definizione della disciplina. La topografia,<br />

l’archeologia urbana e l’archeologia dei paesaggi. Fonti documentarie per la topografia<br />

medievale. Fotografia aerea, cartografia, GIS. Ricognizione e scavo. Topografia urbana. <strong>Ca</strong>ratteri<br />

generali. Problemi e specificità delle città tardoantiche ed altomedievali nel panorama<br />

italiano. La città nel bassomedioevo. Topografia del territorio ed archeologia dei paesaggi.<br />

<strong>Ca</strong>ratteri generali. Il popolamento in Italia centro – settentrionale tra tarda antichità ed<br />

altomedioevo: insediamento sparso, villaggi, castra. Il problema dell’incastellamento. Le<br />

forme insediative nel bassomedioevo.<br />

Bibliografia<br />

M. O. H. CARVER, Archeologia urbana in Europa, in G. P. BROGIOLO (a cura di), Archeologia<br />

urbana in Lombardia. Valutazione dei depositi archeologici e inventario dei vincoli, Modena,<br />

Panini, 1984, pp. 9-21; G. ALVISI, La fotografia aerea nell’indagine archeologica, Roma, NIS,<br />

1989; F. CAMBI, N. TERRENATO, Introduzione all’archeologia dei paesaggi, Roma, <strong>Ca</strong>rocci,<br />

2002 (V ristampa); F. CAMBI, Archeologia dei paesaggi antichi: fonti e diagnostica, Roma, <strong>Ca</strong>rocci,<br />

2003; G. CANTINO WATAGHIN, J. M. GURT ESPARRAGUERA, J. GUYON, Topografia<br />

della Civitas Christiana tra IV e VI secolo, in G. P. BROGIOLO (a cura di), Early Medieval<br />

Towns in the Western Mediterranean, Mantova, SAP, 1996, pp. 17-42; G. P. BROGIOLO, S.<br />

GELICHI, La città nell’alto medioevo italiano, Bari, Laterza, 1998; S. GELICHI, Archeologia urbana:<br />

programmazione della ricerca e della tutela, in S. GELICHI, A. ALBERTI, M. LIBRENTI,<br />

Cesena: la memoria del passato. Archeologia urbana e valutazione dei depositi, Firenze, Insegna<br />

del Giglio, 1999, pp. 9-21.

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