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<strong>Sinergica</strong><br />
Il marchio logotipo<br />
dai trasferib<strong>il</strong>i al digitale<br />
Collana a cura di Luca Mazzari<br />
1
<strong>Sinergica</strong><br />
Il marchio logotipo<br />
dai trasferib<strong>il</strong>i al digitale<br />
Collana a cura di Luca Mazzari
7<br />
11<br />
15<br />
23<br />
91<br />
La proporzione come mestiere<br />
di Luca Mazzari<br />
A proposito di <strong>Sinergica</strong><br />
di Sergio Veccia<br />
La costruzione del marchio logotipo - 01<br />
Principi concettuali<br />
La costruzione del marchio logotipo - 02<br />
Una galleria d’immagini<br />
Appendice<br />
Intervista<br />
a cura di Luca Mazzari
La proporzione come mestiere<br />
di Luca Mazzari<br />
Il progetto di comunicazione, dall’arte alla grafica, dal design all’architettura, si costruisce<br />
su dati e informazioni in continua mutazione tra loro, si struttura su condizioni morali<br />
e di senso che <strong>il</strong> progettista pone ogni volta come premessa e metodo, disciplinandone<br />
traiettorie di crescita e struttura. La qualità che definisce <strong>il</strong> processo progettuale fino<br />
al suo esito, si configura sugli obiettivi che <strong>il</strong> progetto stesso pone, sui contributi che <strong>il</strong><br />
committente è in grado di offrire per competenza e immaginazione, sul livello di senso<br />
che <strong>il</strong> progettista restituisce all’intero progetto. Ogni progetto giunge sempre al punto<br />
nel quale stab<strong>il</strong>isce forme, colori, proporzioni, pieni e vuoti, ossia al punto nel quale<br />
si compie la sua configurazione, attraverso linee, immagini e misure. Per questo deve<br />
strutturarsi su regole chiare e decifrab<strong>il</strong>i, deve consentire di individuare le norme che lo<br />
regolano, le accezioni, gli slittamenti, i paradossi e le contraddizioni che lo definiscono,<br />
rendere leggib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> percorso narrativo. Nel mare senza sponde del libero arbitrio, sotteso<br />
ad ogni pratica progettuale, nella straordinaria era del tutto possib<strong>il</strong>e senza regole date<br />
e condivise, è chiaro che <strong>il</strong> darsi disciplina e misura appartenga alla singola sfera etica di<br />
ogni singolo progetto e progettista. Darsi regole e metodo contribuisce a strutturare <strong>il</strong><br />
lavoro al di là del proprio lavoro, a metterlo in relazione con lo spazio e <strong>il</strong> tempo in cui si<br />
compie, a dargli senso, significato e misura. Darsi misura è da sempre obiettivo dell’arte,<br />
non solo per definire i suoi metodi applicativi, ma anche per rivendicare <strong>il</strong> suo ambito<br />
disciplinare e vedere riconosciuto <strong>il</strong> suo farsi come processo creativo e non artigianale.<br />
Durante l’Alto Medioevo, e più precisamente nel periodo noto come rinascenza carolingia,<br />
furono istituite numerose scuole, come la celebre schola palatina voluta da Carlo Magno.<br />
Il mestiere, che allora era sinonimo di arte, era insegnato ai funzionari in qualità di<br />
uomini liberi, in scuole dette di Arti liberali. Nelle scuole si offriva una preparazione nelle<br />
discipline ritenute fondamentali suddivise in Arti del Trivio, ossia grammatica, retorica e<br />
dialettica e Arti del Quadrivio ossia aritmetica, geometria, astronomia e musica. Dalle arti<br />
7
erano escluse quelle pratiche fino ad allora considerate artigianali come pittura, scultura<br />
e architettura, le quali, nei secoli successivi, diventeranno con opportuni accorgimenti e<br />
non senza difficoltà, preminenti. La pittura, per essere considerata arte, dovette aspettare<br />
<strong>il</strong> Rinascimento, con l’invenzione e l’applicazione <strong>della</strong> prospettiva, che introduceva nella<br />
struttura compositiva del quadro la geometria, già considerata arte nei secoli precedenti.<br />
Oltre alla prospettiva veniva introdotta anche la Sezione Aurea, definita dal matematico<br />
d’Alessandria d’Egitto, Euclide, nell’anno 300 a.C. e già impiegata dallo scultore Fidia<br />
nel Partenone, per ordinare e armonizzare figure e spazio. Gli artisti e i matematici del<br />
Rinascimento, tra cui Leonardo da Vinci, Piero <strong>della</strong> Francesca, Bernardino Luini e Sandro<br />
Botticelli rimasero sedotti dalla Sezione Aurea, avendo intuito come la percezione umana<br />
mostri una naturale preferenza e predisposizione verso le proporzioni in accordo con<br />
essa. La divina proportione, come veniva definita la Sezione Aurea veniva considerata<br />
la chiave mistica dell’armonia nelle arti e nelle scienze e De divina proportione è anche<br />
<strong>il</strong> titolo del trattato redatto dal matematico Luca Pacioli, pubblicato nel 1509, <strong>il</strong>lustrato<br />
8 da Leonardo da Vinci. In questo trattato, Pacioli, ricercò nella proporzione dei numeri i<br />
Palladio e Le Corbusier. Le fitte produzioni di bozzetti, modelli tridimensionali di legno o 9<br />
principi ispiratori in architettura, scienza e natura: la regola aurea introdotta fu in seguito<br />
chiamata praxis italica, e influenzò artisti anche delle epoche successive come Georges<br />
Seurat e Piet Mondrian. Analogo travaglio, per certi aspetti tocca anche all’architettura,<br />
che dopo avere introdotto, sempre in età rinascimentale, i rapporti armonici musicali<br />
nella costruzione di piante e prospetti, fu considerata arte tra le arti. Di grande interesse<br />
la vicenda <strong>della</strong> chiesa di S. Francesco <strong>della</strong> Vigna, a Venezia, iniziata da Sansovino e<br />
terminata per volontà del Doge Andrea Gritti dal frate Francesco Giorgi. La richiesta che<br />
<strong>il</strong> Doge Gritti rivolse a Francesco Giorgi, fu quella di dotare l’intero complesso liturgico di<br />
un struttura compositiva non arbitraria, che rispondesse all’armonia che regola l’universo,<br />
e di conseguenza <strong>il</strong> rapporto che intercorre tra l’architettura sacra e Dio. Francesco Giorgi,<br />
aveva studiato i rapporti armonici di Pitagora, già noti nella musica, per i quali una corda<br />
fatta vibrare emette un suono mentre la medesima corda dimezzata emette un suono di<br />
un’ottava superiore alla precedente. Sui rapporti che ne derivano, iniziò a ridisegnare le<br />
singole parti <strong>della</strong> chiesa come navate, transetto e cappelle, in relazione armonica tra loro.<br />
Introdusse i rapporti di 1/2, 1/4, 1/16 ed ancora di 1/3, 1/9, 1/27, rapporti che servirono<br />
per stab<strong>il</strong>ire l’ampiezza, la profondità e l’altezza delle navate, così come la distanza tra<br />
le colonne e le paraste, fino ad arrivare a determinare i minuti rapporti che regolano le<br />
più piccole parti del Tabernacolo, mettendo così in armonia e relazione macrocosmo e<br />
microcosmo, regolati da pochi numeri primi. Altri architetti del Rinascimento seguirono<br />
i rapporti matematici in modo inequivocab<strong>il</strong>e, compresa la Sezione Aurea, fino agli inizi<br />
del secolo scorso, come l’architetto svizzero Le Corbusier che ut<strong>il</strong>izzò tale rapporto sotto<br />
<strong>il</strong> nome di Modulor, sistema per definire le proporzioni di tutti gli spazi dedicati alla<br />
vita degli esseri umani, con l’intento di creare uno standard che fosse allo stesso tempo<br />
armonico e funzionale alle esigenze del vivere quotidiano. L’architetto svizzero ut<strong>il</strong>izzò<br />
gli schemi del Modulor in diversi progetti, come nella costruzione di alcune strutture<br />
governative nella città di Chandigarh in India. Sorprendente <strong>il</strong> fatto che a influenzare Le<br />
Corbu, sull’ut<strong>il</strong>izzo di tali rapporti geometrici e musicali, fu un tal Iannis Xenakis, architetto<br />
nato in Romania ma di origini e vita greca, che collaborò con lui per una dozzina d’anni<br />
e che fu uno dei massimi compositori di musica contemporanea del novecento, al pari<br />
Schoenberg, Stockhausen, Berio. Xenakis, che aveva nel sangue l’armonia musicale,<br />
sentiva l’urgenza di strutturare i progetti con misura e proporzione. Dare misura al<br />
progetto significa proporzionare i suoi equ<strong>il</strong>ibri interni, rapportarlo all’ambiente con cui si<br />
confronta, restituirgli identità.<br />
La lezione secolare di dare misura e proporzione alle cose anche attraverso l’uso dei<br />
rapporti armonici e musicali e <strong>della</strong> sezione aurea, non lascia indifferente <strong>il</strong> lavoro di<br />
<strong>Sinergica</strong> e dei suoi artisti-artigiani. Nei loro studi per un logotipo o per la definizione<br />
di un packaging, nella costruzione di una campagna pubblicitaria o nella strutturazione<br />
di un marchio, sono percepib<strong>il</strong>i le lezioni di Giotto e Piero Della Francesca, di Andrea<br />
gesso, simulazioni al computer, appunti disegnati e scritti in ordinate pagine di ricerca, le<br />
improvvise incursioni sociologiche, semiologiche e psicologiche, sono <strong>il</strong> bagaglio espressivo<br />
di <strong>Sinergica</strong>, <strong>il</strong> percorso invisib<strong>il</strong>e che sottende ogni progetto e che non tralascia nessuna<br />
opportunità di ricerca e rappresentazione. Progetti in progress dal rigoroso attaccamento<br />
all’innovazione e all’originalità, non come stravaganza, ma come ricerca dell’origine e del<br />
perché delle cose, che ut<strong>il</strong>izza <strong>il</strong> lavoro e l’esperienza precedente come spinta verso quelli<br />
successivi, sicuramente diversi, mai piegati a cliché fac<strong>il</strong>i, preconfezionati, accademici.<br />
Nel lavoro <strong>della</strong> comunicazione visiva, attraverso lo studio di marchi, merchandising,<br />
campagne stampa, pubblicità, ma anche nel contestuale lavoro fotografico, pittorico e di<br />
ricerca, <strong>Sinergica</strong> rappresenta i pieni e i vuoti con eguale intensità, la parola e <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio<br />
con uguale forza, per generare <strong>il</strong> ritmo e lo spazio <strong>della</strong> sua partitura grafica, come in certe<br />
composizioni musicali di John Cage, o certe pitture di Kandinsky. Sorprendente e potente<br />
è <strong>il</strong> naturale gioco tra sacro e profano che accosta con ironia e capacità l’arte di Rubens e<br />
di Boccioni ai marchi Lip e IP, la sezione aurea e la serie di Fibonacci ai fustini di detersivo<br />
e scatole di tonno, la purezza delle forme al packaging di un olio per <strong>il</strong> motore dell’auto,<br />
in un caleidoscopio raffinato di disegni, immagini, forme, colori, misure, scritture, che si<br />
mescolano senza pregiudizi e retorica in un nuovo modo di vedere e comprendere cose e<br />
relazioni, attraverso <strong>il</strong> progetto che decostruisce e ricompone nuove percezioni. Ascoltare<br />
Guido Ziveri e Manuela Biagini raccontare <strong>il</strong> lavoro di <strong>Sinergica</strong>, trasmette la stessa<br />
curiosità e voglia di fare che solo chi coltiva passioni sa trasmettere. Una racconto che<br />
descrive <strong>il</strong> rapporto delle forme e la forma dei rapporti, come relazioni tra persone e cose,<br />
che sconfina in una visione del mondo nella quale si mescolano al lavoro la ricerca, la<br />
conoscenza, le relazioni, le passioni, per arrivare a trasmettere quel senso <strong>della</strong> misura, che<br />
è <strong>il</strong> senso <strong>della</strong> vita.
A proposito di <strong>Sinergica</strong><br />
di Sergio Veccia<br />
“Creiamo valore dal 1970”, sussurra <strong>Sinergica</strong> nella monografia che sintetizza i punti<br />
nei quali si articola l’attività <strong>della</strong> società impegnata nel produrre <strong>il</strong> ciclo completo <strong>della</strong><br />
comunicazione pubblicitaria aziendale e di prodotto. Nome non scelto a caso, quello di<br />
<strong>Sinergica</strong>, per la sua duplice valenza: di valorizzare al meglio le risorse costituite dal frutto<br />
dell’esperienza dei singoli, ma anche di apertura ai proficui apporti di incursioni e studi in<br />
campi a volte non considerati affini. Proprio la capacità di cogliere le potenzialità offerte<br />
da un approccio multidisciplinare è una delle costanti che hanno accompagnato tutta<br />
l’attività di questo gruppo di operatori, nato nei primi anni ‘70 come Centro Operazioni<br />
Visive per trasformarsi vent’anni dopo in <strong>Sinergica</strong>. Sin dall’inizio a caratterizzare <strong>il</strong> lavoro<br />
c’è questo f<strong>il</strong>o conduttore del mettere in comune e quindi affinare con ulteriori e continui<br />
studi, <strong>il</strong> patrimonio culturale dei singoli. Ad essi si intreccia la felice apertura al confronto<br />
con collaboratori esterni o altri studiosi <strong>il</strong> cui apporto integra e fornisce nuova linfa al<br />
lavoro di ricerca perseguito in questi anni e che costituisce la base dalla quale partire per<br />
l’elaborazione di ogni nuovo progetto. <strong>Sinergica</strong> è la sintesi e l’elemento di partenza di tre<br />
diverse esperienze culturali e professionali.<br />
Guido Ziveri, una intera vita dedicata alla ricerca e allo studio dell’immagine, vive ed opera<br />
a Genova. Un lungo percorso artistico che dall’approfondimento <strong>della</strong> storia dell’arte<br />
e delle metodologie classiche lo ha portato a sperimentare gli specifici mediatici delle<br />
varie tecniche espressive: pittore, incisore, ceramista, fotografo, grafico, poeta visivo,<br />
operatore digitale. Ha fatto parte del nucleo fondatore del Gruppo Studio e <strong>della</strong> Galleria<br />
Carabaga, due eventi entrati ormai nei libri di storia dell’arte contemporanea. Il gusto per<br />
la sperimentazione colta, la ricerca continua di nuove forme espressive oltre gli schemi<br />
fissati dalle regole linguistiche, sorretto dal piacere dell’ironia e <strong>della</strong> contaminazione,<br />
lo portano ad applicare professionalmente i frutti di questa operazione di scandaglio,<br />
11
con una operatività che spazia dalla proprietà dei mezzi di produzione, alle verifiche<br />
psicopercettive delle immagini prodotte per la comunicazione artistica ed aziendale.<br />
Olga Casa: anche lei tra i fondatori del Gruppo Studio e <strong>della</strong> Carabaga, vive ed opera a<br />
Genova producendo immagini che spaziano dalla pittura alla ceramica, dalla fotografia<br />
analogica, alle tecnologie digitali. Testimonianze <strong>della</strong> sua esperienza pittorica,<br />
ceramistica, fotografica e di arte digitale, documentate in collezioni private e pubbliche,<br />
le sono valse premi e segnalazioni in importanti mostre nazionali ed estere. L’evoluzione<br />
artistica l’ha portata prima all’ut<strong>il</strong>izzazione di materiali “non pittorici”, carte, sabbie,<br />
stoffe, oggetti, per approdare poi alla computer art ed alla simulazione digitale, con una<br />
contaminazione del linguaggio dal suo interno che ne stravolge ironicamente i significati.<br />
Manuela Biagini, nata a Genova, ha coltivato fin da giovanissima l’amore per le arti visive<br />
ed in particolare per la fotografia, passione che sul finire degli anni settanta l’ha portata<br />
ad incontrare <strong>Sinergica</strong>. Con l’ampliarsi dell’attività, nel corso degli anni ha esteso <strong>il</strong> suo<br />
12<br />
campo d’azione alla cinematografia documentaristica e pubblicitaria in pellicola, sino alle<br />
nuove tecnologie digitali di ripresa e montaggio video. Si è specializzata in marketing e<br />
comunicazione ed oggi è <strong>il</strong> presidente <strong>della</strong> società.<br />
<strong>Sinergica</strong> è però qualcosa di più <strong>della</strong> semplice somma di queste tre professionalità e degli<br />
apporti dei vari collaboratori, in quanto <strong>il</strong> perseguire quasi con ostinazione <strong>il</strong> lavoro di<br />
analisi dei vari aspetti <strong>della</strong> percezione porta ad un rigore <strong>della</strong> ricerca che inevitab<strong>il</strong>mente<br />
si riverbera nella parte più strettamente artistica e da questa nella comunicazione<br />
pubblicitaria. Lo studio del colore e <strong>della</strong> composizione nella storia dell’arte, <strong>della</strong> struttura<br />
dell’immagine attraverso i supporti <strong>della</strong> Gestalt, la collaborazione con Enrica Anfossi,<br />
specializzata in psicologia <strong>della</strong> forma, neuro marketing e supervisione motivazionale degli<br />
elaborati e con i designers Raffaella Bellucci, Diana Luvini, Matteo Palmieri, costituiscono<br />
l’impalcatura per poter sfruttare anche con ironia le opportunità offerte dalle nuove<br />
tecnologie.<br />
13
La costruzione del<br />
marchio logotipo - 01<br />
Principi concettuali<br />
15
OGGETTO<br />
DELL’INTERPRETAZIONE<br />
Analisi di mercato<br />
Il mondo dei motivi<br />
socio-economici<br />
<strong>della</strong> concorrenza.<br />
ATTO<br />
INTERPRETATIVO<br />
Fase progettuale<br />
BAGAGLIO NECESSARIO<br />
ALL’INTERPRETAZIONE<br />
Capacità conoscitive<br />
PRINCIPIO REGOLATORE<br />
DELL’INTERPRETAZIONE<br />
Strumenti cognitivi<br />
16<br />
SOGGETTO PRIMARIO<br />
DESCRIZIONE<br />
ESPERIENZA<br />
LO STILE<br />
17<br />
PREICONOGRAFICA<br />
PRATICA<br />
SOGGETTO SECONDARIO<br />
Il mondo delle immagini<br />
e dei valori che denotano<br />
esteticamente la concorrenza.<br />
SIGNIFICATO INTRINSECO<br />
(o contenuto)<br />
Il mondo dei valori simbolici<br />
che connotano la concorrenza.<br />
Il percorso di <strong>Sinergica</strong><br />
per la costruzione di un marchio<br />
Il contesto.<br />
Affisioni, packaging, pagine,<br />
cinema, TV, P.O.P.<br />
ANALISI<br />
ICONOGRAFICA<br />
Le immagini<br />
e la loro distribuzione<br />
nello spazio dedicato.<br />
INTERPRETAZIONE<br />
ICONOGRAFICA<br />
L’insieme stampato,<br />
le sue emozionalità<br />
e la sua visib<strong>il</strong>ità.<br />
Fam<strong>il</strong>iarità con oggetti<br />
ed eventi nella loro forma<br />
comunicazionale<br />
dalla stampa al digitale.<br />
CONOSCENZA<br />
DELLE FONTI<br />
Tematiche, concettuali,<br />
letterarie, cinematografiche,<br />
editoriali, fumettistiche,<br />
digitali.<br />
VISIONE<br />
DEL MONDO<br />
Fam<strong>il</strong>iarità, le tendenze<br />
dello spirito umano<br />
e la sua visione del mondo.<br />
Storia <strong>della</strong> forma degli oggetti<br />
e degli eventi tecnologici.<br />
STORIA DEI TIPI<br />
Variazione storica dei temi,<br />
dei concetti, degli oggetti,<br />
delle forme e delle scritture.<br />
STORIA DEI SIMBOLI<br />
Le tendenze dello spirito umano,<br />
espresse da temi o concetti<br />
specifici.
Alcuni modi di ordinare simbolicamente<br />
una configurazione logotipica<br />
MODO<br />
TEOCENTRICO<br />
MODO<br />
ANTROPOCENTRICO<br />
18 19<br />
Ordina lo spazio configurale secondo<br />
modalità costruttive autoritarie (la<br />
divinità, la dominanza...) comprese in<br />
un ordine gerarchico e assoluto<br />
costruito con una armonia astratta<br />
imperativa (si vedano, ad esempio, le<br />
forme araldiche, centralistiche e con<br />
la suddivisione gerarchica<br />
alto-basso).<br />
L’ut<strong>il</strong>izzazione di questa modalità<br />
strutturale è dettata dalle esigenze<br />
espressive con le quali <strong>il</strong> referente<br />
(azienda o prodotto) intende<br />
presentarsi alla fruizione del<br />
consumatore con autorità, con<br />
prestigio assoluto, con dominanza<br />
indiscussa.<br />
Ordina lo spazio configurale secondo<br />
modalità costruttive democratiche,<br />
proporzionate alla dimensione<br />
umana, in una armonia che riflette<br />
l’uomo nella sua simpateticità.<br />
L’ut<strong>il</strong>izzazione di questa modalità<br />
strutturale è dettata dalle esigenze<br />
espressive con la quali <strong>il</strong> referente<br />
intende presentarsi al consumatore<br />
con un’alea di umana simpatia, di<br />
accudimento, di collaborazione.
Aspetto <strong>della</strong><br />
realtà<br />
socio-economica<br />
dell’azienda, sua<br />
f<strong>il</strong>osofia, suoi<br />
comportamenti<br />
connotativi.<br />
Grafismo.<br />
Alto impatto<br />
visivo, rapida<br />
lettura, fac<strong>il</strong>e<br />
memorizzazione.<br />
Deve denotare<br />
l’azienda,<br />
connotare la<br />
produzione.<br />
Il processo comunicazionale<br />
<strong>della</strong> messa in forma di un marchio<br />
20<br />
EMITTENTE<br />
RICEVENTE<br />
COMPORTA-<br />
MENTO<br />
21<br />
SEGNALE CANALE RICETTORE MESSAGGIO<br />
MESSAGGIO<br />
Grafismo<br />
I mezzi<br />
L’apparato visivo<br />
INTERPRETATO<br />
Connotato<br />
Ridondanza<br />
Attraverso <strong>il</strong><br />
canale<br />
<strong>il</strong> marchio<br />
comunica.<br />
Rumore<br />
Trasforma <strong>il</strong><br />
segnale in<br />
significato<br />
linguistico.<br />
Il segnale<br />
trasformato<br />
diventa<br />
messaggio e<br />
forma<br />
significante<br />
dell’azienda che<br />
si caratterizza<br />
come sorgente<br />
dell’informazione.<br />
ZONA DEI CONNOTATI<br />
Trasforma <strong>il</strong><br />
significante<br />
(l’aspetto grafico<br />
o fonico) del<br />
messaggio in<br />
significato<br />
(contenuto<br />
semantico).<br />
L’insieme è <strong>il</strong><br />
segno linguistico<br />
che significa uno<br />
stato sociale.<br />
Zona dei connotati<br />
Significato<br />
acquisito che<br />
diventa nuova<br />
informazione per<br />
i destinatari.<br />
Significati diversi<br />
L’azione di<br />
risposta<br />
al messaggio<br />
interpretato.
La costruzione del<br />
marchio logotipo - 02<br />
Galleria d’immagini<br />
23
24 As Do Mar<br />
Prodotti ittici conservati<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
25<br />
Committente<br />
Generale Conserve<br />
Costruzione<br />
Le immagini e i segni lettera sono costruiti<br />
su un impianto aureo e di curve derivate<br />
che producono un insieme armonico.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione connota valori di<br />
regalità, di mare, di unicità, di sicurezza e<br />
di affidab<strong>il</strong>ità garantita.<br />
Contestualità percettiva<br />
Blu: 450nm<br />
Arancio: 620nm<br />
Giallo: 570nm
26 Canon Experience<br />
Incentive viaggi<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
27<br />
Committente<br />
Canon<br />
Costruzione<br />
I segni lettera disegnati sono inseriti in<br />
uno spazio romboidale costruito sulla<br />
sezione aurea per esprimere una continuità<br />
dinamica percorrib<strong>il</strong>e da sinistra a destra, <strong>il</strong><br />
tutto sovrapposto dal logotipo Canon in un<br />
contesto di freccialità.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione dà vita ad uno spazio<br />
dinamico ed esprime: mob<strong>il</strong>ità, avventura,<br />
viaggio.<br />
Contestualità percettiva<br />
Rosso: 700nm<br />
Nero fotografico
28 AMT<br />
Trasporti urbani<br />
Marchio istituzionale<br />
29<br />
Committente<br />
Azienda Municipalizzata Trasporti<br />
Costruzione<br />
I segni lettera disegnati per uno spazio<br />
circolare adatto a rappresentare <strong>il</strong><br />
movimento continuo sono organizzati su<br />
una rigorosa rett<strong>il</strong>inearità.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime circolarità,<br />
movimento intersecante in situazione<br />
diurna (arancio) e nottura (blu).<br />
Contestualità percettiva<br />
Blu: 450nm<br />
Arancio: 620nm<br />
La forza di diversità delle lunghezze d’onda<br />
crea un pattern di alta attenzionalità.
30 Ava<br />
Detersivo a mano e lavatrice<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
31<br />
Committente<br />
Mira Lanza<br />
Costruzione<br />
I segni lettera disegnati sono inseriti in<br />
uno spazio geometrico e organizzati in un<br />
tracciato aureo che ne determina la forma<br />
e le proporzioni.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione inserita nell’insieme del<br />
prodotto esprime: attenzionalità, forza,<br />
pulizia, efficacia.<br />
Contestualità percettiva<br />
Rosso: 700nm
32 Fiver<br />
Tecnologia gas e acqua<br />
Marchio istituzionale<br />
33<br />
Committente<br />
Fiver - Gruppo Plasson<br />
Costruzione<br />
I segni lettera derivati dalla forma dei<br />
prodotti aziendali, sono disegnati e inseriti<br />
in uno spazio rettangolare e organizzati<br />
in un doppio tracciato aureo che ne<br />
determina le proporzioni e lo st<strong>il</strong>e.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione connota i prodotti<br />
aziendali ed esprime un’armonica<br />
continuità, essenzialità, acqua, cielo e<br />
prestigio.<br />
Contestualità percettiva<br />
Azzurro: 460nm<br />
Rosso: 700nm<br />
La forza di diversità delle lunghezze d’onda<br />
crea un pattern di alta attenzionalità.
34 Sic Canon<br />
Office<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
35<br />
Committente<br />
Canon<br />
Costruzione<br />
I segni lettera disegnati sono inseriti in un<br />
rettangolo armonizzato con i percorsi aurei<br />
costruiti sulla forma <strong>della</strong> C del marchio<br />
Canon. Esprimono continuità compatib<strong>il</strong>e,<br />
rapporto con le proporzioni umane che,<br />
unite con la C, rinforzano la f<strong>il</strong>osofia<br />
aziendale Kyosei.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione dà vita ad un campo<br />
composito ed esprime dinamicità<br />
operativa, attenzionalità, compatib<strong>il</strong>ità con<br />
<strong>il</strong> marchio logotipo Canon.<br />
Contestualità percettiva<br />
Rosso: 700nm<br />
Nero fotografico
36 Canon Global Office<br />
Office<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
37<br />
Committente<br />
Canon<br />
Costruzione<br />
I segni lettera sono disegnati in<br />
allineamento centrale dove le parole<br />
Global Office sono costruite su campi<br />
uguali e inseriti sulle linee armoniche<br />
<strong>della</strong> sezione aurea.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: globalità,<br />
sicurezza.<br />
Contestualità percettiva<br />
Blu: 450nm in successione cromatica fino al<br />
Rosso: 710nm
38 Carige Assicurazioni<br />
Carige Vita Nuova<br />
39<br />
Assicurazioni<br />
Marchio istituzionale<br />
Committente<br />
Carige Assicurazioni<br />
Costruzione<br />
I segni lettera sono realizzati disegnando<br />
i singoli caratteri su un tracciato lineare<br />
che li organizza in modo da fac<strong>il</strong>itare <strong>il</strong><br />
percorso visivo del lettore in un pattern<br />
d’espansione longitudinale.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime lungimiranza,<br />
affidab<strong>il</strong>ità e sicurezza.<br />
Contestualità percettiva<br />
Verde: 500nm<br />
Blu: 450nm<br />
Assicurazioni<br />
Marchio istituzionale<br />
Committente<br />
Carige Assicurazioni<br />
Costruzione<br />
I segni lettera sono realizzati disegnando<br />
i singoli caratteri su un tracciato lineare<br />
composto da tre rettangoli organizzati in<br />
un unico rettangolo in modo da fac<strong>il</strong>itare<br />
<strong>il</strong> percorso visivo del lettore in un pattern<br />
d’espansione longitudinale.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime lungimiranza,<br />
affidab<strong>il</strong>ità e sicurezza.<br />
Contestualità percettiva<br />
Verde: 500nm<br />
Blu: 450nm
40 Rossi<br />
Gastronomia di qualità<br />
Marchio istituzionale<br />
41<br />
Committente<br />
Rossi<br />
Costruzione<br />
I segni lettera sono inseriti in un’ellisse<br />
costruita con le proporzioni auree.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: eleganza,<br />
morbida avvolgenza, classicità, tradizione,<br />
affidab<strong>il</strong>ità.<br />
Contestualità percettiva<br />
Blu: 450nm
42 Salumi Pernigotti<br />
Salumi<br />
Marchio istituzionale<br />
43<br />
Committente<br />
Pernigotti<br />
Costruzione<br />
I segni lettera disegnati sono inseriti in<br />
un campo ellittico che ne determina<br />
l’anamorfosi. L’insieme <strong>della</strong> configurazione<br />
è compresa in uno spazio aureo.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: alimentarità,<br />
tradizione, igiene, sicurezza.<br />
Contestualità percettiva<br />
Rosso: 700nm<br />
Verde 520 nm<br />
Nero
44 Euro Press Pack<br />
Oleodinamica ad alta pressione<br />
Marchio istituzionale<br />
45<br />
Committente<br />
Euro Press Pack<br />
Costruzione<br />
I segni lettera sono costruiti e organizzati<br />
in un contesto di avvolgenza che<br />
suggerisce l’azione ergonomica dei<br />
prodotti costruiti dall’azienda.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: equ<strong>il</strong>ibrio,<br />
sicurezza, affidab<strong>il</strong>ità e afferrab<strong>il</strong>ità.<br />
Contestualità percettiva<br />
Magenta: 650nm<br />
Nero<br />
La forza di diversità delle lunghezze d’onda<br />
crea un pattern di alta attenzionalità.
46 Geo Uno<br />
Olio per macchine agricole<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
47<br />
Committente<br />
IP - Italiana Petroli<br />
Costruzione<br />
I segni lettera sono disegnati e allineati<br />
su un campo aureo che racchiude nel<br />
quadrato le lettere minuscole. Le lettere<br />
maiuscole sono disposte in modo da<br />
connotare due rotazioni.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: movimento,<br />
ruote, rotazione.<br />
Contestualità percettiva<br />
Bianco su verde: 520nm<br />
Arancio: 580nm
48 Eltron<br />
Sistemi elettronici<br />
Marchio istituzionale<br />
49<br />
Committente<br />
Eltron<br />
Costruzione<br />
I segni lettera derivati dalla famiglia<br />
Stop SB sono stati ristrutturati con una<br />
proporzione aurea.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: progettualità,<br />
tecnicità, modernità.<br />
Contestualità percettiva<br />
Blu: 450nm
50 SolvCat<br />
SolvBird<br />
SolvRod<br />
51<br />
Lettiera per gatti<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
Committente<br />
Solvay<br />
Costruzione<br />
I segni lettera SOLV, derivati dal marchio<br />
Solvay, e quelli CAT, derivati e modificati dalla<br />
famiglia dei caratteri Script MT, sono inseriti<br />
in uno spazio rettangolare attraversato dalla<br />
sezione aurea che unisce i due loghi in una<br />
forma contestuale e organica.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime igiene,<br />
spazialità, sicurezza per un contesto<br />
lettiera per gatti.<br />
Contestualità percettiva<br />
Blu: 450nm<br />
Giallo: 580nm<br />
La forza di diversità delle lunghezze d’onda<br />
crea un pattern di alta attenzionalità.<br />
Lettiera per uccelli<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
Committente<br />
Solvay<br />
Costruzione<br />
I segni lettera SOLV, derivati dal marchio<br />
Solvay, e quelli BIRD, derivati e modificati<br />
dalla famiglia dei caratteri Mistral, sono<br />
inseriti in due spazi rettangolari con<br />
superfici diverse percorse da un tracciato<br />
aureo che dà forma ai due loghi.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime igiene,<br />
spazialità, sicurezza per un contesto<br />
lettiera per volat<strong>il</strong>i.<br />
Contestualità percettiva<br />
Blu: 450nm<br />
Arancio: 610nm<br />
La forza di diversità delle lunghezze d’onda<br />
crea un pattern di alta attenzionalità.<br />
Lettiera per roditori<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
Committente<br />
Solvay<br />
Costruzione<br />
I segni lettera SOLV, derivati dal marchio<br />
Solvay, e quelli ROD, derivati e modificati<br />
dalla famiglia dei caratteri Mistral, sono<br />
inseriti in due spazi rettangolari con<br />
superfici diverse percorse da un tracciato<br />
aureo che dà forma ai due loghi.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime igiene, sicurezza<br />
spazialità, pulizia per un contesto lettiera<br />
per roditori.<br />
Contestualità percettiva<br />
Blu: 450nm<br />
Arancio: 610nm<br />
La forza di diversità delle lunghezze d’onda<br />
crea un pattern di alta attenzionalità.
52 Solux<br />
Pannelli solari<br />
Marchio istituzionale<br />
53<br />
Committente<br />
Solux<br />
Costruzione<br />
L’immagine è inserita in uno spazio<br />
rettangolare attraversato da un percorso<br />
aureo e dalle diagonali che determinano<br />
l’altezza <strong>della</strong> scritta in proporzione con<br />
l’immagine rappresentata.<br />
Contestualità simbolica<br />
L’immagine connota tecnologia, solarità,<br />
pulizia, energia e centralità.<br />
Contestualità percettiva<br />
Azzurro: 460nm<br />
Arancio: 610nm
54 Super Faust<br />
Insetticida<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
55<br />
Committente<br />
Super Iride<br />
Costruzione<br />
I segni lettera disegnati sono inseriti in due<br />
spazi rettangolari sovrapposti e organizzati<br />
su percorsi visivi che uniformano lo<br />
spessore dei caratteri.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione inserita nell’insieme<br />
del prodotto esprime: rigore, efficacia,<br />
sicurezza.<br />
Contestualità percettiva<br />
Giallo: 580nm
56 Vittoria<br />
Amaretti<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
57<br />
Committente<br />
Cidag<br />
Costruzione<br />
I segni lettera derivati dalla famiglia dei<br />
caratteri Hobo sono stati ristrutturati per<br />
essere inseriti nel ventaglio liberty che<br />
racchiude <strong>il</strong> marchio logotipo e la scritta<br />
sottostante.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: alimentarità,<br />
pasticceria, tradizione.<br />
Contestualità percettiva<br />
Magenta: 650nm
58 Cera Liù<br />
Cera per pavimenti<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
59<br />
Committente<br />
Super Iride<br />
Costruzione<br />
I segni lettera disegnati sono inseriti in<br />
uno spazio rettangolare e organizzati in un<br />
tracciato aureo unito alla centralità che ne<br />
determinano la forma e le proporzioni.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione bianca è stata inserita<br />
nel fondo rosso dell’etichetta ed esprime:<br />
pulizia, lucidità e forza pulente.<br />
Contestualità percettiva<br />
Bianco su rosso: 720nm
60 Azzurro<br />
Olio universale per motori<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
61<br />
Committente<br />
IP - Italiana Petroli<br />
Costruzione<br />
I segni lettera disegnati sono inseriti<br />
in uno spazio aureo in dialettica con <strong>il</strong><br />
marchio IP e in un percorso piegato di<br />
23° che connota l’inclinazione posturale<br />
dinamica del correre (vedi l’uomo in corsa<br />
di Boccioni).<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime velocità,<br />
dinamicità e solida garanzia.<br />
Contestualità percettiva<br />
Blu: 450nm<br />
Arancio: 630nm<br />
Rosso: 700nm
62 Biol<br />
Detersivo biologico a mano e in lavatrice<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
63<br />
Committente<br />
Mira Lanza<br />
Costruzione<br />
I segni lettera disegnati sono inseriti in<br />
uno spazio geometrico e organizzati in<br />
un sistema aureo che mette in forma<br />
proporzionale i tracciati curvi e rett<strong>il</strong>inei.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione inserita nell’insieme del<br />
prodotto esprime: efficacia, dinamismo<br />
rotativo, pulizia biologica.<br />
Contestualità percettiva<br />
Blu: 450nm<br />
Rosso: 720nm<br />
Verde: 530nm
64 Lip<br />
Detersivo per capi delicati<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
65<br />
Committente<br />
Mira Lanza<br />
Costruzione<br />
I segni lettera disegnati sono inseriti in uno<br />
spazio geometrico quadrato e organizzati<br />
su un percorso diagonale determinato dai<br />
tracciati aurei.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione inserita nell’insieme del<br />
prodotto esprime: dinamicità, morbidezza,<br />
amorevole attenzione per i capi delicati.<br />
Contestualità percettiva<br />
Rosso: 700nm
66 Lanza<br />
Detersivo per piatti<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
67<br />
Committente<br />
Mira Lanza<br />
Costruzione<br />
I segni lettera disegnati sono inseriti in<br />
uno spazio rettangolare e organizzati in<br />
due tracciati sovrapposti, uno aureo e uno<br />
centrico, che determinano la forma e le<br />
proporzioni racchiudendo rett<strong>il</strong>inearità e<br />
curvatura.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione inserita nell’insieme del<br />
prodotto esprime: tranqu<strong>il</strong>lità dinamica,<br />
concentrato biologico, tecnologia e<br />
modernità.<br />
Contestualità percettiva<br />
Giallo: 580nm<br />
Verde: 530nm
68 Emolab<br />
Laboratorio analisi<br />
Marchio istituzionale<br />
69<br />
Committente<br />
Emolab<br />
Costruzione<br />
I segni lettera sono disegnati su un campo<br />
geometrico con proporzioni auree in un<br />
gioco ottico positivo/negativo.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: medicalità,<br />
igiene, stab<strong>il</strong>ità.<br />
Contestualità percettiva<br />
Rosso: 680nm
70 Kop<br />
Detersivo per piatti<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
71<br />
Committente<br />
Mira Lanza<br />
Costruzione<br />
I segni lettera sono costruiti per esprimere<br />
un pattern visivo ad alta attenzionalità.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: forza, pulizia,<br />
equ<strong>il</strong>ibrio, sicurezza.<br />
Contestualità percettiva<br />
Rosso: 700nm<br />
Verde: 530nm
72 Calinda<br />
Detersivo per superfici dure<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
73<br />
Committente<br />
Mira Lanza<br />
Costruzione<br />
I segni lettera sono stati costruiti per<br />
essere inseriti in una doppia ellisse per<br />
l’adattab<strong>il</strong>ità alla forma tubolare <strong>della</strong><br />
confezione.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: pulizia,<br />
sicurezza, efficacia.<br />
Contestualità percettiva<br />
Rosso: 700nm<br />
Verde: 530nm
74 Nelsen Piatti<br />
Detersivo per piatti<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
75<br />
Committente<br />
Nelsen<br />
Costruzione<br />
La configurazione ospita <strong>il</strong> logotipo Nelsen<br />
tradizionale e i segni lettera <strong>della</strong> scritta<br />
Piatti per ottenere una contestualità<br />
compatib<strong>il</strong>e con la cornice verde.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: pulizia,<br />
sicurezza, rapidità.<br />
Contestualità percettiva<br />
Rosso: 700nm<br />
Verde: 530nm
76 Ocean Fish<br />
Prodotti ittici surgelati<br />
Marchio istituzionale<br />
77<br />
Committente<br />
Ocean Fish<br />
Costruzione<br />
I segni lettera, derivati dalla famiglia<br />
Bookman e arrotondati per significare <strong>il</strong><br />
pesce, sono compresi all’interno di una<br />
cerchialità armonica.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: alimentarità,<br />
freschezza, dinamicità, sicurezza.<br />
Contestualità percettiva<br />
Blu: 450nm
78 Seac Sub<br />
Attrezzature subacquee<br />
Marchio istituzionale<br />
79<br />
Committente<br />
Seac Sub<br />
Costruzione<br />
I segni lettera sono disegnati per coprire<br />
la serie di quadrati che formano <strong>il</strong> campo<br />
visivo attraversato da un rettangolo.<br />
Il tutto ordinato dai moduli aurei.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: tecnicità,<br />
rigore, sicurezza, profondità.<br />
Contestualità percettiva<br />
Blu: 450nm<br />
Nero
80 Genova Zena<br />
Il mens<strong>il</strong>e dei genovesi che amano Genova<br />
Marchio istituzionale<br />
81<br />
Committente<br />
Associazione Forza Genova<br />
Costruzione<br />
I segni lettera disegnati sono derivati dalla<br />
famiglia di caratteri Insigna e modificati<br />
per mantenere una spazialità equ<strong>il</strong>ibrata,<br />
all’interno di un rettangolo aureo. La<br />
parola Zena è scritta sulla sezione aurea.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: modernità,<br />
editorialità, autorevole stab<strong>il</strong>ità.<br />
Contestualità percettiva<br />
Rosso: 700nm
82 Gadomed<br />
Apparecchiature elettromedicali<br />
Marchio istituzionale<br />
83<br />
Committente<br />
Gadomed<br />
Costruzione<br />
I segni lettera sono inseriti in uno spazio<br />
romboidale sovrapposto ad un rettangolo.<br />
I punti di incrocio delle figure geometriche<br />
determinano i disegni dei caratteri in un<br />
insieme armonico.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione connota valori di: igiene,<br />
medicalità, pulizia.<br />
Contestualità percettiva<br />
Verde: 520nm<br />
Azzurro: 450nm
84 Cidag<br />
Cidag produzione biscotti<br />
e pasticceria conservata<br />
Marchio istituzionale<br />
85<br />
Committente<br />
Cidag<br />
Costruzione<br />
I segni lettera derivati dalla famiglia degli<br />
Hobo sono stati ristrutturati per essere<br />
inseriti nel triangolo che racchiude la<br />
scritta e <strong>il</strong> fregio reso compatib<strong>il</strong>e con lo<br />
st<strong>il</strong>e liberty, <strong>il</strong> tutto ordinato sulle sezioni<br />
auree.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: alimentarità,<br />
storicità, autorevolezza, eleganza.<br />
Contestualità percettiva<br />
Nero
86 Fenzi<br />
Sig<strong>il</strong>lanti per vetro camera<br />
Marchio istituzionale<br />
87<br />
Committente<br />
Fenzi<br />
Costruzione<br />
I segni lettera sono stati costruiti in un<br />
rettangolo e disegnati con pseudo r<strong>il</strong>ievo<br />
in una metafora disegnativa con <strong>il</strong> vetro<br />
camera.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: stab<strong>il</strong>ità,<br />
sicurezza, trasparenza.<br />
Contestualità percettiva<br />
Verde: 530nm
88 Tenderly<br />
Rotoli carta per casa<br />
Marchio di prodotto esteso a tutta la linea<br />
89<br />
Committente<br />
Mira Lanza<br />
Costruzione<br />
I segni lettera sono disegnati senza spigoli<br />
e organizzati in uno spazio aureo.<br />
Contestualità simbolica<br />
La configurazione esprime: morbidezza,<br />
igiene, sicurezza.<br />
Contestualità percettiva<br />
Verde: 540nm
Intervista<br />
a cura di Luca Mazzari<br />
Su quali principi si fonda <strong>il</strong> lavoro di <strong>Sinergica</strong> nella progettazione <strong>della</strong><br />
comunicazione pubblicitaria e nella costruzione del marchio logotipo?<br />
Guido Ziveri Bisogna partire da alcune considerazioni preliminari. Siamo circondati da<br />
oggetti, da edifici, da immagini che invadono la nostra sensib<strong>il</strong>ità; belli o brutti, armonici o<br />
disarmonici, costituiscono <strong>il</strong> nostro habitat e convivono con noi in un disordine ambientale<br />
caotico e alienante. Ma da una osservazione più attenta, le cose appaiono ai nostri sensi<br />
piacevoli se sono costruite armonicamente, spiacevoli se costruite disarmonicamente.<br />
Appare qui la funzione del progettista che è quella di costruire le cose armonicamente<br />
per renderle compatib<strong>il</strong>i con <strong>il</strong> “gusto buono” che costituisce la valenza estetica del nostro<br />
sentire. L’armonia è <strong>il</strong> modo di ordinare esteticamente e sta al progettista <strong>il</strong> compito di<br />
trasformarla in regola per applicarla in tutte le espressioni <strong>della</strong> sua creatività.<br />
Prima di definire lo specifico del vostro lavoro, ossia la costruzione di un marchio<br />
logotipo forse sarebbe ut<strong>il</strong>e approfondire cosa si intende per marchio logotipo…<br />
Il marchio logotipo aziendale è la configurazione in primo piano nell’ordine comunicazionale<br />
di una azienda che affida al marchio logotipo (griffe, brand, sigla, ecc.), la missione di sedurre<br />
<strong>il</strong> consumatore per indurlo a preferire <strong>il</strong> prodotto contrassegnato rispetto ai prodotti offerti<br />
dalla concorrenza. La configurazione marchio logotipo si realizza nella fusione culturale tra<br />
i meccanismi cognitivi <strong>della</strong> percezione con i meccanismi dell’inconscio. La sua efficacia<br />
sta proprio nella capacità seduttiva, che deve imporsi nella mente del consumatore nel<br />
momento <strong>della</strong> scelta, ma per raggiungere tale efficacia la sua forma deve essere improntata<br />
a queste condizioni: identificazione, rappresentazione, personalizzazione, ordine formale,<br />
91
ordine simbolico. Il tutto in un insieme armonico per raggiungere gli obiettivi <strong>della</strong><br />
Nel vostro lavoro è chiara la consapevolezza di dover partecipare a principi che ne<br />
memorizzazione e <strong>della</strong> fidelizzazione. Il designer creativo deve conoscere le modalità psico<br />
regolino le traiettorie, perchè tra questi la Sezione Aurea sembra avere, per voi, un<br />
percettive che permettono di dare al prodotto una forma armonica capace di determinare<br />
la simpatia e l’acquisto. In questo contesto simpatetico troviamo anche la Sezione Aurea,<br />
interesse speciale?<br />
modalità costruttiva che armonizza le immagini in proporzione con la dimensione umana.<br />
Sì, speciale nel senso che la Sezione Aurea è un modulo costruttivo che, simbolicamente,<br />
Infatti un marchio costruito su una contestualità determinata dalle regole auree, conferisce<br />
all’immagine un potere di fascinazione capace di attivare la memoria del fruitore in una<br />
dimensiona l’opera nelle proporzioni umane.<br />
stretta dialettica con l’inconscio collettivo. Potremmo anche accennare ad una realtà molto<br />
<strong>Sinergica</strong> non nasce all’improvviso, viene da lontano da esperienze artistiche e<br />
più vasta, perché nella materia come nel corpo umano sono presenti rapporti dimensionali<br />
culturali complesse, un lavoro quindi fondato su rapporti non solo geometrici ma<br />
che imprimono forme armoniche all’organizzazione <strong>della</strong> materia. Dalle spirali <strong>della</strong><br />
conchiglia alle spirali galattiche, dagli alberi e dalle infiorescenze ai protozoi, ecc. Si può<br />
anche su rapporti intesi come relazioni tra persone, come energia, forza…<br />
pensare ad un ordine che i fisici definiscono la costante <strong>della</strong> struttura fine, la chiamano<br />
Infatti noi siamo <strong>Sinergica</strong>, un insieme di forze, una dialettica di forze, dalle quali non puoi<br />
Alfa e misura l’intensità delle forze elettriche tra <strong>il</strong> numero atomico e gli elettroni. E’ <strong>il</strong><br />
estrarre una forza senza compromettere tutte le altre. Abbiamo cercato di organizzare <strong>il</strong><br />
Principio Antropico che risponde proporzionalmente alla Sezione Aurea confermando<br />
gruppo di lavoro, che, come una struttura, non si può dividere in elementi senza alterarla,<br />
92 anche biologicamente <strong>il</strong> rapporto tra l’uomo, la natura, ed i prodotti che l’uomo produce<br />
applicando <strong>il</strong> modulo stesso. L’armonia va dalla mirabolante varietà <strong>della</strong> materia galattica<br />
in quanto gli elementi sono complementari.<br />
93<br />
alla Venere di M<strong>il</strong>o, da Giotto a Picasso, dal Partenone al grattacielo dell’Onu, dai madrigali al<br />
Nei vostri lavori, come quelli dedicati ai marchi logotipi, riportate dei valori che<br />
rock (Genesis, Deep Purple, Tool, ecc.).<br />
potremmo definire “universali” trasmettendo la consapevolezza che la vostra<br />
esperienza, <strong>il</strong> vostro lavoro, la vostra vita, facciano parte di un insieme più ampio.<br />
Come ad esempio per <strong>il</strong> marchio logotipo Fiver…<br />
Il marchio logotipo Fiver lo abbiamo costruito sui rapporti armonici <strong>della</strong> Sezione Aurea<br />
In altri termini, <strong>il</strong> lavoro non come scheggia impazzita, separata dal tutto, ma come<br />
schegge in relazione continua che costituiscono <strong>il</strong> tutto.<br />
perché rispecchia la f<strong>il</strong>osofia aziendale, volta a valorizzare i suoi prodotti tecnologici come<br />
Perché abbiamo la consapevolezza che <strong>il</strong> lavoro, l’esperienza, la vita, appartengano<br />
contributo al benessere dell’uomo.<br />
all’ordine <strong>della</strong> materia e <strong>della</strong> cultura democratica.<br />
Parliamo di uno dei vostri lavori, <strong>il</strong> marchio As Do Mar…<br />
Ci siamo occupati <strong>della</strong> ristrutturazione del marchio As Do Mar, e <strong>della</strong> linea del<br />
packaging. Il marchio è stato ristrutturato completamente perché inadeguato a esprimere<br />
i valori contemporanei. Siamo ormai abituati ad una tipologia del gusto come fenomeno<br />
storicamente determinato, d’altronde <strong>il</strong> gusto è un fatto sociologico che si evolve con la<br />
storia, cambia <strong>il</strong> mondo e ogni fenomeno economico, sociologico rinnova e trasforma la<br />
percezione dell’immagine.<br />
Ti sembra quindi un lavoro riuscito quello per <strong>il</strong> marchio As Do Mar?<br />
Per noi sembra un lavoro riuscito, ma credo che risulti tale anche per <strong>il</strong> committente, a<br />
giudicare dal successo commerciale.<br />
La cosa più interessante di questo dialogo è che, nonostante vada avanti da<br />
almeno un’ora, non sia ancora entrato nello specifico del vostro lavoro, inteso<br />
come mestiere, ma abbia affrontato i concetti più vasti che lo precedono,<br />
potremmo quasi dire le f<strong>il</strong>osofie che lo sottendono. Come dire che tanto più<br />
si riesce a tener al di sopra la ricerca dallo specifico del mestiere, tanto più<br />
quest’ultimo innalzerà <strong>il</strong> livello…<br />
Infatti gli elementi culturali che strutturano <strong>il</strong> nostro lavoro non appartengono solo alla<br />
grafica, al processo quotidiano del produrre lavoro, ma appartengono alla sfera storicosimbolica<br />
<strong>della</strong> percezione.<br />
Avete spesso legato <strong>il</strong> vostro lavoro di ricerca all’arte dei grandi maestri, come<br />
premessa alla costruzione di famosi marchi come Biol o Azzurro IP…
Nel marchio di Azzurro IP che contrassegna un olio per motore, sentimmo la necessità<br />
di rappresentare <strong>il</strong> dinamismo, infatti l’inclinazione dinamica del marchio di 23°, che noi<br />
abbiamo rappresentato, era già stata sperimentata dal grande pittore futurista Boccioni.<br />
In questo caso tutto l’assetto percettivo del marchio si muove su questa inclinazione<br />
e da sinistra a destra secondo l’ordine <strong>della</strong> lettura occidentale. Per <strong>il</strong> prodotto Biol<br />
Lavatrici è stata ripresa la struttura compositiva del quadro “L’educazione di Maria De<br />
Medici” di Rubens, che abbiamo individuato come tramite simbolico per esprimere i<br />
valori del prodotto.<br />
spedivano le “pizze” che poi venivano montate con la moviola, e doppiate in sala audio.<br />
Con l’avvento <strong>della</strong> tecnologia digitale, cosa è migliorato e cosa si è perso?<br />
Ho vissuto <strong>il</strong> passaggio dall’analogico al digitale. Il digitale ha innanzitutto introdotto una<br />
grande rapidità e dutt<strong>il</strong>ità degli strumenti. Ricordo la camera oscura per <strong>il</strong> caricamento del<br />
magazzino <strong>della</strong> cinepresa che costringeva l’operatore a eseguire l’operazione totalmente<br />
al buio e se in esterno, a indossare un apposito telo nero per non impressionare la<br />
pellicola. Le nuove tecnologie digitali hanno ridotto la tecnica manuale sostituendo gli<br />
specifici analogici (pellicola, moviola) con gli specifici digitali (software).<br />
Quando e perché nasce la tua esperienza con <strong>il</strong> gruppo di lavoro di <strong>Sinergica</strong>, di cui<br />
nel tempo sei diventata socia?<br />
Manuela Biagini Dopo <strong>il</strong> liceo, con i ragazzi <strong>della</strong> compagnia che allora frequentavo<br />
e appassionati come me di fotografia, venimmo a conoscenza che, a Sampierdarena,<br />
Nel tuo lavoro Guido cosa ha cambiato l’avvento del digitale, <strong>il</strong> computer, rispetto<br />
al procedimento analogico?<br />
94 c’era uno dei più affermati studi pubblicitari e fotografici di Genova. Avevamo un amico<br />
Guido Ziveri Facciamo un esempio: l’aerografo. Un tempo lavoravo con l’aerografo,<br />
95<br />
che conosceva Guido Ziveri e fu <strong>il</strong> tramite <strong>della</strong> nostra presentazione. Guido Ziveri con<br />
adesso lavoro ancora con l’aerografo ma ora non sono più lì a soffiare, a mascherare, a<br />
Olga Casa aveva fondato un gruppo di lavoro che veniva da esperienze artistiche legate<br />
spingere <strong>il</strong> colore con l’aeropenna per fare le sfumature. Le sfumature le faccio lo stesso<br />
alla pittura, alla ceramica, al design, e avevano creato e gestito con <strong>il</strong> Gruppo Studio,<br />
ma con l’aeropenna digitale. Questo è un esempio, come per la struttura delle immagini,<br />
una straordinaria galleria d’arte, la Carabaga. Nello studio incontrai, per la prima volta,<br />
<strong>il</strong> mondo <strong>della</strong> pubblicità e fu per me una rivelazione magica, una folgorazione. Da lì<br />
prima le disegnavo a matita e ora le traccio con <strong>il</strong> computer.<br />
iniziammo a partecipare ai seminari che Ziveri e Casa tenevano per formare un gruppo<br />
Il vostro lavoro resta quindi, a prescindere dagli strumenti ut<strong>il</strong>izzati, un lavoro<br />
di professionisti specializzati nel settore pubblicitario. Nello studio vedemmo nascere i<br />
lavori di comunicazione pubblicitaria (marchi, packaging, ecc.), i primi st<strong>il</strong>l life fotografici,<br />
d’équipe.<br />
usare <strong>il</strong> banco ottico e le tecnologie professionali più avanzate. Capivamo che esisteva<br />
Assolutamente d’équipe perché <strong>il</strong> mondo dell’immagine è estremamente complesso:<br />
una fotografia professionale dedicata al lavoro, dedicata alla percezione dell’immagine, e<br />
è formato da campi geometrici, gestaltici, fenomenologici, topologici, che si devono<br />
capivamo soprattutto che l’immagine non è solo un fatto istintivo legato alla gradevolezza<br />
conoscere, discutere, applicare, criticare e sperimentare per dare forma compiuta<br />
del fare, ma un fatto fortemente ancorato nella nostra tradizione culturale. Da qui nacque<br />
all’immagine. In realtà nel nostro “fare” non esiste una dimensione statica ma esistono<br />
un forte interesse per questo lavoro che mi portò da subito a sceglierlo come <strong>il</strong> mio.<br />
La tua esperienza all’interno di <strong>Sinergica</strong> si sposta poi verso la cinematografia…<br />
dimensioni in continua espansione dialettica con le tecnologie che presiedono alla<br />
realizzazione pratica del prodotto.<br />
Dopo la laurea, Guido e Olga, mi inserirono nel progetto di ampliamento dell’attività con<br />
l’apertura di una sezione audiovisiva e cinematografica. Erano gli anni del video ¾ di<br />
pollice, delle televisioni private. Il giorno successivo a quella proposta ero qui a imparare <strong>il</strong><br />
mestiere per realizzare audiovisivi, spot e f<strong>il</strong>mati didattici in tutti i formati. All’epoca c’era<br />
del lavoro molto interessante, si giravano f<strong>il</strong>mati in 16 mm ed io ero diventata l’assistente<br />
del primo operatore per confluire poi nella specializzazione <strong>della</strong> ripresa e del montaggio.<br />
Si realizzavano molti documentari industriali, si sv<strong>il</strong>uppava la pellicola a M<strong>il</strong>ano, dove si<br />
Nel vostro lavoro di grafica avete esperienza del passaggio dal processo analogico<br />
a quello digitale: quali differenze avete avvertito?<br />
Raffaella Bellucci In effetti <strong>il</strong> digitale ha cambiato la vita a tutti, nel lavoro come nel<br />
privato. Per quel che riguarda la nostra professione, io ho la netta sensazione di poter<br />
visualizzare più concretamente le mie idee. Spesso <strong>il</strong> computer viene analizzato solo per le<br />
sue caratteristiche di “virtualità”, ma è anche vero - almeno nel nostro lavoro - che poter<br />
simulare con più velocità l’effetto di un marchio, o la resa di un packaging, permette di
mettere in discussione le proprie intuizioni e di stimolare la riflessione. Una quindicina<br />
d’anni fa, uscita dall’Accademia di Belle Arti, ho iniziato a lavorare nel campo <strong>della</strong><br />
comunicazione: schizzavo i miei bozzetti su carta e lo faccio ancora oggi. Il digitale mi<br />
permette però di trasformare fac<strong>il</strong>mente i miei bozzetti in simulazioni, lasciandomi così<br />
più tempo per <strong>il</strong> confronto e <strong>il</strong> perfezionamento.<br />
Matteo Palmieri Io sono arrivato in <strong>Sinergica</strong> nel 2006, <strong>il</strong> grosso del cambiamento era<br />
già avvenuto. Uscivo da poco dall’università con una laurea in Conservazione dei Beni<br />
Culturali, ed è stato come trovarsi dall’altra parte <strong>della</strong> barricata: non solo a commentare<br />
un manufatto o un prodotto, ma a provare anche a crearlo. Parlando di fotografia, più che<br />
la modalità di ripresa è <strong>il</strong> consumo che vedo diverso. Si è sv<strong>il</strong>uppato l’uso <strong>della</strong> fotografia<br />
anche in chi non la praticava, con modalità nuove e nuovi contesti. La diffusione dei<br />
nuovi siti di immagini (e video) non hanno cambiato tanto <strong>il</strong> modo di fotografare, quanto<br />
aumentato all’infinito i momenti fotografab<strong>il</strong>i. Cambiano gli strumenti, i requisiti e le<br />
informazioni di cui abbiamo bisogno, ma la sensib<strong>il</strong>ità di mettere in immagine <strong>il</strong> reale è<br />
sempre <strong>il</strong> centro di tutto. Guido faceva l’esempio dell’aerografo: <strong>il</strong> digitale - forse per<br />
renderlo meno astratto - siamo portati a viverlo come una metafora dell’analogico; ma<br />
resta essenzialmente uno strumento, con le sue potenzialità e i suoi limiti, assoggettato a<br />
strutture culturali pre-esistenti.<br />
Nella lunga storia di <strong>Sinergica</strong> c’è un lavoro al quale sei più affezionata, per<br />
qualche motivo, per la qualità ad esempio, così come c’e qualcosa che non<br />
rifaresti?<br />
Manuela Biagini Forse più che di lavori parlerei, questo sì, di aziende; è molto<br />
interessante e arricchente lavorare con aziende che partecipano del nostro lavoro e<br />
rispondono in maniera appropriata alle nostre proposte. Non farei la differenza tra<br />
lavoro bello e lavoro brutto, ma tra livelli di professionalità e impegno che rendono<br />
<strong>il</strong> lavoro appagante e interessante. Non credo che ci siano lavori più significativi di<br />
altri, mi sembrano tutti interessanti: la grafica e la fotografia, l’immagine coordinata,<br />
<strong>il</strong> packaging, la preparazione di campagne pubblicitarie, tutto quello che facciamo in<br />
relazione ai singoli specifici.<br />
E per <strong>il</strong> futuro di <strong>Sinergica</strong> cosa vedi?<br />
Diana Luvini Io penso che <strong>il</strong> cambiamento più significativo nel passaggio dall’analogico al<br />
digitale si sia concretizzato in ambito comunicazionale. La diffusione di massa di internet,<br />
Vedo come sempre molta informazione, molta curiosità, apertura, disponib<strong>il</strong>ità, flessib<strong>il</strong>ità<br />
unita a questioni più “tecniche” - ma non secondarie - come l’adozione di Acrobat Reader<br />
e aggiornamento verso le nuove tecnologie, verso le nuove trasformazioni sociali,<br />
e del formato pdf come standard, hanno cambiato completamente <strong>il</strong> modo di rapportarsi<br />
culturali, territoriali ed economiche, per assorbire l’etica del mondo che ci circonda e<br />
al committente. Io ho iniziato a lavorare in questo settore nel 1997, e ho vissuto quindi<br />
in prima persona l’incredib<strong>il</strong>e accelerazione che queste innovazioni hanno dato al<br />
riproporla in modo coerente con <strong>il</strong> nostro lavoro.<br />
rapporto di feedback di un progetto. Da un lato <strong>il</strong> fattore umano rischia di impoverirsi,<br />
Come si fa a trasformare la propria vita in una passione per l’arte, l’immagine, la<br />
di automatizzarsi; ma, se ben gestito, permette anche di accompagnare meglio <strong>il</strong> cliente<br />
comunicazione?<br />
96 all’interno del processo creativo.<br />
97<br />
Guido Ziveri E’ l’interesse culturale che ti in-forma, specialmente quando questo<br />
interesse non resta teorico ma diventa pratico. L’informazione che hai serve anche per<br />
cambiare la tua vita, serve per affrontare i problemi in un modo diverso. La cosa stupenda<br />
del nostro lavoro è la non ripetitività, ogni problema è un problema diverso, che rinnova<br />
l’orizzonte del mondo intorno a noi.<br />
C’è un lavoro oltre a questo che ricordi con particolare emozione?<br />
Devo dirti che le emozioni le viviamo quando <strong>il</strong> risultato estetico è confermato dal mercato.<br />
Un consiglio a chi inizia questo mestiere?<br />
Il nostro mestiere non finisce sulla tastiera di un computer o sulla punta di una matita, <strong>il</strong><br />
problema non è saper disegnare o sapere manipolare perfettamente una tastiera. Il nodo è<br />
la ricerca <strong>della</strong> consapevolezza. Uno studio continuo per approfondire le ragione culturali<br />
e sociali perché manipolo in questo modo la tastiera, perché faccio questo disegno. L’opera<br />
non è mai compiuta, è sempre un’opera aperta, perché c’è sempre una novità più nuova<br />
che fa invecchiare la precedente.
Realizzazione editoriale<br />
Coordinamento editoriale: Luca Mazzari<br />
Progetto grafico: <strong>Sinergica</strong> - Matteo G. Palmieri<br />
L’editore rimane a disposizione per gli eventuali diritti sulle immagini pubblicate.<br />
I diritti d’autore verranno tutelati a norma di legge.<br />
Stampa e realizzazione<br />
Scuola Tipografica Sorriso Francescano S.r.l.<br />
Via Riboli, 20 - 16145 Genova<br />
©<br />
Tel. 010 311624 - Fax 010 3622830<br />
editorialetipografica@editorialetipografica.com<br />
ISBN 978-88-6405-016-4<br />
Finito di stampare nel mese di novembre 2008
100<br />
ISBN 8864050164<br />
9 7 8 8 8 6 4 0 5 0 1 6 4<br />
18,00 €<br />
Il progetto di comunicazione, dall’arte<br />
alla grafica, dal design all’architettura,<br />
si costruisce su dati e informazioni in<br />
continua mutazione tra loro, si struttura<br />
su condizioni morali e di senso che<br />
<strong>il</strong> progettista pone ogni volta come<br />
premessa e metodo, disciplinandone<br />
traiettorie di crescita e struttura.<br />
La qualità che definisce <strong>il</strong> processo<br />
progettuale fino al suo esito, si configura<br />
sugli obiettivi che <strong>il</strong> progetto stesso<br />
pone, sui contributi che <strong>il</strong> committente<br />
è in grado di offrire per competenza<br />
e immaginazione, sul livello di senso<br />
che <strong>il</strong> progettista restituisce all’intero<br />
progetto. Ogni progetto giunge sempre al<br />
punto nel quale stab<strong>il</strong>isce forme, colori,<br />
proporzioni, pieni e vuoti, ossia al punto<br />
nel quale si compie la sua configurazione,<br />
attraverso linee, immagini e misure.<br />
Per questo deve strutturarsi su regole<br />
chiare e decifrab<strong>il</strong>i, deve consentire di<br />
individuare le norme che lo regolano,<br />
le accezioni, gli slittamenti, i paradossi<br />
e le contraddizioni che lo definiscono,<br />
rendere leggib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> percorso narrativo.<br />
Nel mare senza sponde del libero arbitrio,<br />
sotteso ad ogni pratica progettuale, nella<br />
straordinaria era del tutto possib<strong>il</strong>e senza<br />
regole date e condivise, è chiaro che<br />
<strong>il</strong> darsi disciplina e misura appartenga<br />
alla singola sfera etica di ogni singolo<br />
progetto e progettista. Darsi regole<br />
e metodo contribuisce a strutturare<br />
<strong>il</strong> lavoro al di là del proprio lavoro, a<br />
metterlo in relazione con lo spazio e <strong>il</strong><br />
tempo in cui si compie, a dargli senso,<br />
significato e misura.<br />
Dall’introduzione di Luca Mazzari