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edizione n. 1 - Il Ciampini

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Testata del Giornale “Nota di Classe” in fase di elaborazione<br />

Un progetto redazionale non è per nulla semplice, soprattutto se<br />

avviato all’interno di un Istituto.<br />

Si ha bisogno di ragazzi con buona volontà, creativi e desiderosi di<br />

scrivere. A questo si aggiunge l’impaginazione, la grafica, la stampa<br />

e la distribuzione. Ma “Nota di classe” è tornato per il secondo<br />

anno, con l’obiettivo di intrattenere, informare sulle novità<br />

dell’Istituto e magari strappare qualche sorriso leggendo le rubriche<br />

più “soft”.<br />

Non cerchiamo di pubblicare un giornale di “successo”, ma di<br />

provare e condividere un’esperienza nuova, anche a costo di qualche<br />

sacrificio. Esso ci viene ripagato pienamente dalla soddisfazione<br />

nel vedere la nostra creazione, sfogliata dai nostri compagni, e non<br />

solo.<br />

Ringraziamo anticipatamente i Professori che collaborano con noi<br />

per la riuscita del giornale, il nostro Dirigente scolastico, che<br />

appoggia da sempre l’iniziativa redazionale, e soprattutto vorremmo<br />

lanciare un appello a chi ci leggerà.<br />

Se a qualcuno sfiorasse il desiderio di provare l’esperienza<br />

giornalistica noi saremo sempre disponibili e felici di vedere facce<br />

nuove.<br />

L’unione fa la forza!<br />

di Edoardo Traverso e Siham Mekrane


Sommario<br />

Pagina 1: Editoriale: Torna Nota di classe<br />

Pagina 2: Contro la violenza:<br />

“<strong>Il</strong> silenzio di un bacio con un pugno di parole”<br />

Pagina 3: Concorso di lettere e cinematografia<br />

Pino l’eroe della nostra scuola!<br />

Pagina 4: Non solo numeri … ma impariamo a convivere<br />

Dalla Grammatica alla Politica<br />

Pagina 5: I videogiochi dell’ultimo minuto<br />

Pagina 6: Pomeriggio di fuoco<br />

Pagina 7: Ecco cosa dicono gli alunni<br />

Pagina 8 - 9: Inglese<br />

Pagina 10 - 11: Salone della Scuola 2011<br />

Pagina 11:<strong>Il</strong> Corso Enogastronomico in visita a Genova<br />

alla Mostra “Pane al pane: un mare di bontà<br />

Pagina 12: <strong>Il</strong> <strong>Ciampini</strong> – Boccardo per Genova<br />

<strong>Il</strong> Big Brother di Orwell è il presagio del futuro<br />

Contro la violenza<br />

Pagina 13: Coldplay<br />

Pagina 14: L’equitazione questa sconosciuta<br />

“<strong>Il</strong> silenzio di un bacio con un pugno di parole”<br />

Sport <strong>Ciampini</strong> – Boccardo<br />

Pagina 15: Diobò se ci manchi<br />

Pagina 16: L’alimentazione dei ragazzi<br />

Pagina 17: Piercing, tatuaggi e cos’altro?!<br />

Pagina 18: <strong>Il</strong> mito dell’eterna giovinezza<br />

Pagina 19: La solitudine<br />

L’afasia<br />

Pagina 20: Lucca Comics & Games<br />

<strong>Il</strong> respiro di Jennifer<br />

Pagina 21: <strong>Il</strong> linguaggio segreto dei fiori<br />

Pagina 22: Steve Jobs, l’inizio di un’era<br />

Pagina 23: Più veloce della luce<br />

La cucina albanese e le sue caratteristiche<br />

di Deborah Romano classe IV O<br />

<strong>Ciampini</strong> - Boccardo:-<br />

dell’età evolutiva, psicoterapeuta e autrice di vari testi sul<br />

Si è svolto in data 25 Novembre nell’Aula Magna dell’Itis tema dell’educazione sessuale.<br />

Volta di Alessandria un convegno per la Giornata Grazie a questa importante figura e ad altre eminenti<br />

Internazionale contro la violenza sulle donne.<br />

personalità presenti al convegno, gli studenti attraverso<br />

“<strong>Il</strong> silenzio di un bacio con un pugno di parole” è stato domande e spunti di riflessione hanno approfondito<br />

il tema conduttore, logica prosecuzione del progetto tematiche legate alla violenza femminile, di alto valore<br />

“Provincia Si*cura”, promosso dall’Assesorato Pari culturale e formativo.<br />

Opportunità della Provincia di Alessandria, con il<br />

sostegno della Regione Piemonte.<br />

Grazie all’interesse dell’Assessore Maria Grazia Morando,<br />

il progetto è stato proposto in molte scuole della Provincia<br />

e seguito con grande interesse.<br />

L’Istituto <strong>Ciampini</strong> Boccardo ha partecipato alle lezioni,<br />

facendosi protagonista anche di un cortometraggio dal titolo<br />

“Io Ti..”, disponibile su Facebook; la creazione del murales<br />

all’interno del cortile del plesso di Via Verdi .<br />

<strong>Il</strong> Convegno del 25 novembre ha avuto inizio alle ore 9.00<br />

con l’accoglienza delle scuole e l’ intervista alla dott.ssa Jole<br />

Baldaro Verde, medico, specialista in Pediatria e Psicologia<br />

Fotografia del congresso del 25 Novembre (prov. Alessandria)<br />

2


di Giulio De Nardi classe IV M<br />

Concorso Concorso di di lettere lettere e e cinematog cinematografia cinematog rafia<br />

Ho voluto provare a scrivere una sceneggiatura. Questa viene scritta<br />

proprio per essere il più possibile somigliante a un cortometraggio.<br />

Quindi le pause non sono quelle letterarie, bensì quelle<br />

cinematografiche. Come se un narratore stesse raccontando, mentre<br />

si ha la visione delle immagini che scorrono. Ve la presento.<br />

Profumo<br />

<strong>Il</strong> suo sapere, la sua passione, il suo scopo, la sua ragione di vita. Un<br />

profumo. Xavier non vendeva soltanto profumi. Lui vendeva creazioni.<br />

Le sue creazioni. Perché Xavier riusciva a dare vita a un semplice profumo<br />

e chi lo indossava, riusciva a sentire la vita in una cosa semplice e banale<br />

come un profumo. Ma il suo obiettivo più grande era quello di trovare<br />

un’essenza. Non un’essenza qualsiasi, ma l’essenza della vita. Per quanto<br />

lui studiò e provò, non riuscì mai in trent’anni, a trovarla. Mille furono le<br />

sue esperienze. Mille i mari che aveva attraversato. Mille le terre che aveva<br />

solcato. Mille le vette che aveva scalato, ma per quanto lui provasse a cercare nuove esperienze non riuscì nel suo intento.<br />

Ormai rassegnato e vicino alla sua di partenza rinunciò. Un giorno, vicini al crepuscolo, Xavier, passeggiando per la<br />

piazza centrale di St.Louis à la Mer fu colto da un malore. Si accasciò a terra e, negli ultimi istanti, ripensò a quello per cui<br />

aveva vissuto. L’essenza della vita. Fu un attimo e capì. <strong>Il</strong> suo sguardo vagò per tutta la piazza. Ecco l’essenza della vita. <strong>Il</strong><br />

pianto di una donna, l’ingenuità di un bambino, la resistenza alla morte di un vecchietto, la passione di due amanti, la<br />

felicità della gente. In un ultimo sforzo riuscì a scrivere questa sua scoperta distillando un profumo. E dopo caddero le sue<br />

ultime volontà e, il foglio con dentro l’essenza della vita, cadde dalle sue mani e si appoggiò a terra. Xavier morì felice, per<br />

aver scoperto quello che cercava da una vita. Destino beffardo. Una folata di vento trascinò il foglio lontano nel mare. E<br />

così si perse, di nuovo, quello che tutti cercano e hanno sempre cercato. L’essenza della vita.<br />

Se qualcuno volesse provare a scrivere una sceneggiatura … vi aspettiamo..<br />

Obiettivo: scegliere un soggetto e su questo scrivere una sceneggiatura di un cortometraggio, che duri all’incirca<br />

venti minuti. La lunghezza del testo deve essere di una pagina di computer (circa).<br />

Buon lavoro.<br />

La Redazione<br />

Pino: l’eroe della nostra scuola!<br />

di Silvia Caserza classe I D<br />

Molti di voi ricorderanno in quei giorni si erano prodigati in cento e più mansioni<br />

sicuramente il terremoto differenti, aiutando la popolazione nella ricerca dei dispersi,<br />

dell’aprile 2009 avvenuto in nello sgombero dei detriti, collaborando all’allestimento di<br />

Abruzzo, che aveva causato una tendopoli dove erano curati i feriti e dove avveniva la<br />

centinaia di morti, migliaia di somministrazione immediata di viveri.<br />

feriti e distrutto interi paesi. <strong>Il</strong> loro aiuto si era concentrato soprattutto nel territorio di<br />

Tra i tanti volontari c’erano Castel di Ieri ed è per questo motivo che è stato deciso di<br />

anche tre novesi appartenenti donare a questo Comune 22 mila euro raccolti dal Comitato<br />

al Gruppo Comunale di della Croce Rossa Italiana. I fondi sono stati destinati alla<br />

Protezione Civile e tra questi costruzione di un Parco inaugurato il 27 Agosto scorso.<br />

Giuseppe Totaro, chiamato In Abruzzo come a scuola Pino si è distinto per la sua volontà<br />

“Pino” da noi alunni e dai professori.<br />

di rendersi utile senza riserve ovunque sia necessario.<br />

Con Decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Grazie Pino!<br />

Consiglio, sono stati consegnati dal Dipartimento di Tu ci dimostri che l’altruismo non è solo un mito ma una<br />

Protezione Civile gli attestati di Benemerenza ai novesi che realtà.<br />

3


Popolazione mondiale: 7 miliardi. Riusciamo a<br />

immaginare la grandezza di questo numero? Proviamo a<br />

contare da 1 fino a 7.000.000.000. No, forse meglio di no. 7<br />

miliardi sono un numero grandissimo, ma qui si sta parlando<br />

di persone, infatti, la Terra ha tagliato il traguardo di 7 miliardi<br />

di abitanti.<br />

Pare che il neonato che ha fatto scattare un simile<br />

numero sia la piccola Danica delle Filippine.<br />

Secondo il rapporto “stato della popolazione nel<br />

mondo”, curato dall’U.N.F.P.A si fanno decisamente meno<br />

figli rispetto a 50 anni fa, ma la popolazione mondiale<br />

continua a crescere. Questo rapporto rivela anche uno<br />

spostamento degli abitanti sempre più intenso all’interno e<br />

tra diversi paesi. Inoltre c’è la presenza di crescenti migrazioni<br />

di massa dovute sempre più spesso a catastrofi ambientali e<br />

cambiamenti climatici. A questo numero sono legati anche:<br />

la speranza di vita media che oggi è di 69 anni contro i 48<br />

degli anni cinquanta e la mortalità infantile che è scesa dai<br />

133 decessi ogni mille nati sempre negli anni cinquanta; a 46<br />

negli ultimi cinque anni.<br />

Si dice che la bomba demografica sia la prima causa<br />

di distruzione totale, sicché aumentano consumi e<br />

inquinamento.<br />

Nel 1810 eravamo 980 milioni, nel 1910 eravamo<br />

1,8 miliardi e nel 2011 siamo in 7 miliardi e nel frattempo<br />

abbiamo consumato gran parte delle risorse non rinnovabili<br />

e siamo anche troppi per vivere con quelle rinnovabili.<br />

E la popolazione continuerà ad aumentare ancora e<br />

ancora (il World Population Prospect prevede il<br />

raggiungimento di 9,3 miliardi di persone entro il 2050) con<br />

inevitabili ripercussioni sull’ambiente e sulla disponibilità e<br />

prezzo di alimentari, acqua e materie prime.<br />

Gli attuali modelli di sviluppo economici e<br />

ambientali sembrano non essere capaci di reggere alle<br />

richieste di 7 miliardi di persone.<br />

Che cosa bisogna fare?<br />

Secondo i responsabili dell’UNFPA bisognerebbe<br />

mettere in atto politiche in grado di affrontare problemi come<br />

la povertà sempre più diffusa, le disuguaglianze sociali e infine<br />

la distribuzione delle risorse. Secondo me, sarebbe ora anche<br />

che si promuovessero politiche che favoriscano la<br />

scolarizzazione delle nuove generazioni e l’emancipazione<br />

delle donne in tutto il mondo.<br />

Chissà! Forse ci sarà una terza guerra mondiale e questa<br />

volta si combatterà per il controllo delle materie prime. Ma...<br />

per ora siamo qui, siamo in 7 miliardi e la prima arma da<br />

impugnare è la convivenza.<br />

<strong>Il</strong> Graffio<br />

a cura della classe I D<br />

In una mattina di metà novembre alla seconda ora di lezione, in 1° D, una delle classi<br />

più numerose di tutta la scuola, formata da ben trentadue ragazzi, era arrivata la più<br />

temuta tra gli insegnanti: la professoressa Ravazzano.<br />

Al cambio d’ora c’era un grandissimo caos, ma al suo arrivo è ritornata subito la<br />

quiete: tutti zitti ed eretti come soldati! Dopo il caloroso buongiorno abbiamo<br />

controllato i compiti: formare delle frasi di senso compiuto e in lingua italiana con le parole di cui in precedenza abbiamo<br />

cercato i significati. Siamo riusciti tutti insieme a formulare delle belle frasi, finché, arrivati alla parola “ipocrisia”, l’atmosfera<br />

si è “scaldata”: abbiamo cominciato a parlare di politica e la lezione si è improvvisamente animata!<br />

Per spiegare questo termine abbiamo elaborato le seguenti riflessioni: molti dei nostri politici sono così ipocriti da mentire<br />

pur di raggiungere il loro scopo; promettono grandi cambiamenti, come la diminuzione delle tasse, sapendo che non<br />

manterranno le loro promesse. Secondo loro queste accuse sono infondate perché sostengono di agire per il bene dello<br />

stato, però non riescono a dimostrarsi coerenti e nè attribuiscono la causa ai problemi economici mondiali.<br />

I cittadini, delusi, si sentono presi in giro e preoccupati per il futuro del paese, denunciano l’ipocrisia di alcuni politici<br />

perché non vedono nessun miglioramento sociale. Con la caduta del governo ci auguriamo di veder “risorgere” il nostro<br />

paese.<br />

4


di Raffaele Tirozzi e Giovanni Fiumara I L<br />

I videogiochi da qualche anno sono ormai diventati parte<br />

integrante della vita di noi ragazzi e non solo...<strong>Il</strong> periodo in<br />

cui si accentua la vendita di questi prodotti è quello<br />

precedente le vacanze Natalizie, durante il quale vengono<br />

messi in vendita la maggior parte dei giochi nuovi e più<br />

attesi. Quest’anno gli appassionati saranno molto più<br />

contenti del solito perché sono usciti ed usciranno ancora<br />

molti titoli validi tra i quali:<br />

Forza Motorsport 4: uscito già ad ottobre, dei titoli più<br />

attesi per Xbox 360 e per gli appassionati di gare<br />

automobilistiche. Le imperfezioni sono state diminuite ed è<br />

stato aggiunto una nuova compatibilità con il Kinect ed è<br />

stato creato apposta un nuovo volante con un nuovo design.<br />

La difficoltà è stata anche questa migliorata, infatti è<br />

aumentata l’intelligenza artificiale che ci porterà ad affrontare<br />

gare difficili e a lottare con il computer. Sono stati aggiunti<br />

anche miglioramenti durante il gioco<br />

online.<br />

Gears Of War 3, uscito il 20 settembre,<br />

terzo e ultimo capitolo della saga che<br />

soddisferà gli appassionati, possessori<br />

Xbox360, su tutti gli aspetti.<br />

Battlefield 3, sparatutto molto atteso<br />

prodotto da EA, che l’anno scorso<br />

promise a tutti fans che avrebbe<br />

pubblicato un gioco innovativo, con un<br />

motore grafico avanzato , ma soprattutto<br />

una realisticità ad alta tecnologia, che però<br />

ha deluso in parte gli utenti di console, sulle quali la grafica<br />

è risultata inferiore confronto ai PC per i videogiochi.<br />

Call Of Duty: Modern Warfare 3, sparatutto validissimo<br />

e degno rivale di Battlefield, soprattutto grazie al suo<br />

predecessore Modern Warfare 2 che ha venduto più di<br />

60.000.000 di copie nel mondo. La storia continua e i fans<br />

della saga saranno molto contenti, anche se il motore grafico<br />

è rimasto lo stesso del precedente Call Of Duty.<br />

Uncharted 3: Drake’s Decenption, seguito dei primi due<br />

titoli esclusiva Playstation 3, molto simile ai primi due e<br />

naturalmente con la storia che continua, lasciamo a voi<br />

scoprire come andrà a finire.<br />

Pes 2012 e Fifa 12, simulatori di calcio abbastanza diversi<br />

tra loro, tocca a voi la scelta e a individuare i pregi e i difetti<br />

dell’uno e dell’altro. Questione di gusti.<br />

The Elder Scrolls V: Skyrim è il quinto capitolo della saga<br />

The Elder Scrolls, sviluppata da Bethesda Softworks, uscito<br />

l’11 novembre 2011 sarà di sicuro uno dei GDR più giocati<br />

dell’anno.<br />

Halo Anniversary (Halo: Combat Evolved), famoso titoli<br />

di Bungie esclusiva Xbox rimasterizzato in HD che ha<br />

cominciato la serie di Halo, sparatutto con ambientazione<br />

fantascientifica che la maggior parte di voi conosce già.<br />

Assassin’s Creed: Revelation, il quarto capitolo della<br />

famosa serie Ubisoft, probabilmente anche l’ultimo,<br />

vestiremo di nuovo i panni di Ezio Auditore anche se più<br />

vecchio e scopriremo alla fine il mistero degli antenati di<br />

Desmond.<br />

Need For Speed: The Run, nuovo titolo della serie che ci<br />

vedrà questa volta impegnati in una gara clandestina da San<br />

Francisco a New York per salvarci la vita, attraversando<br />

ambientazioni statunitensi di montagna, cittadine e stretti<br />

canyon, naturalmente inseguiti dalla polizia che ci darà la<br />

caccia.<br />

Batman: Arkham City, un buon titolo naturalmente per<br />

gli appassionati dei supereroi DC Universe e quelli che hanno<br />

giocato il predecessore Arkham Asylum.<br />

Deus Ex: Human Revolution, gioco<br />

nel quale vestiremo i panni di Adam<br />

Jensen, un agente cyberpotenziato, che<br />

ha il dovere di proteggere i segreti di<br />

una società biotecnologica, in quanto<br />

se rubati il loro lavoro cambia.<br />

Saints Row: The Third, sul quale<br />

non c’è molto da dire. Questa volta i<br />

videogiocatori che acquisteranno il<br />

game si troveranno nuovamente ad<br />

indossare i panni di uno dei membri<br />

della Third Street Saints.<br />

Mass Effect 3, capitolo conclusivo della saga disponibile<br />

da marzo 2012 sarà, come sapranno tutti i fans il solito<br />

gioco che mischia azione, storia e interattività con l’avventura<br />

che sarà quasi sicuramente molto divertente ed<br />

appassionante.<br />

Zelda: Skyward Sword, esclusiva Wii, che ha introdotto<br />

nuove innovazioni e che ha raggiunto livelli mai visti prima<br />

grazie al Wii Motion Plus. Gli appassionati avranno pane<br />

per i loro denti.In questo folto elenco abbiamo articolato i<br />

titoli dei giochi più attesi anche se poi dipende dai gusti.<br />

Oltre a questi non si può dimenticare anche un tipo di<br />

videogiochi che si sta diffondendo molto, che sono i Casual<br />

Games, ovvero i giochi innovativi, compatibili per esempio<br />

con Kinect per Xbox 360 e Playstation Move , i quali stanno<br />

riscuotendo molto successo. Tra questi si possiamo citare il<br />

nuovo NBA 2K 12, Rayman Raving Rabbits: Fuori di<br />

Schermo, Kinect Sports 2, Fruit Ninja Kinect, The<br />

Gunstringer, Kung Fu Panda 2, EyePet ed i suoi amici,<br />

Move Fitness, After Hours Atletes e molti altri…<br />

5


Vento di novità quest anno all’I.I.S.<br />

<strong>Ciampini</strong>-Boccardo di Novi Ligure..<br />

Neanche il tempo di riuscire a<br />

riambientarsi dopo le vacanze, e già si<br />

sente la parola “cambiamento”,<br />

strettamente legata a quella di “orario”.<br />

Sì, perchè, ci dicono i Professori, è stata<br />

proposta la settimana breve, ovvero<br />

Sabato tutti in branda a sonnecchiare,<br />

mentre un pomeriggio a settimana<br />

bisogna restare sui banchi.<br />

Da quel momento in poi, le voci di<br />

corridoio si sono diffuse a una velocità<br />

che farebbe invidia alla fibra ottica.<br />

Persone disposte a giurare che, se fosse<br />

entrato in atto l’orario nuovo, sarebbe<br />

stato necessario tornare a scuola per 4<br />

o 5 pomeriggi, mentre i docenti<br />

frustavano gli alunni e i bidelli,<br />

spargendo bucce di banana per la<br />

scuola. Favole. Ma le favole hanno<br />

sempre un fondo di verità.<br />

Dopo quasi due settimane di trepidante<br />

attesa, con tanto di sondaggio tra gli<br />

alunni e collegio docenti, è arrivato il<br />

verdetto: sì alla settimana breve.<br />

Scongiurata anche la minaccia dei<br />

recuperi, dato che le normali 32 ore da<br />

55 minuti, più il rientro pomeridiano,<br />

consentono di raggiungere il quorum<br />

dei 200 giorni di lezione previsti dal<br />

Pomeriggio di fuoco<br />

Ministero, anzi, si superano di 5!<br />

<strong>Il</strong> pomeriggio cade di Venerdì, evitando<br />

così verifiche o interrogazioni il giorno<br />

dopo. I ragazzi, chi più chi meno,<br />

sembrano contenti, un po’ meno i<br />

collaboratori scolastici (che il Sabato<br />

lavorano comunque). Anche la<br />

maggior parte dei “Prof ” ha votato si.<br />

Ma c’è un’altra faccia della<br />

medaglia.<br />

<strong>Il</strong> rientro che riguarda tutti gli oltre<br />

1000 alunni (tra la sede di V. Verdi e<br />

quella di V.le Saffi) è lo stesso giorno.<br />

Ciò implica, facendo una statistica, che<br />

il 60% degli alunni (circa 600 ragazzi)<br />

non può tornare a casa a pranzare, dato<br />

il tempo insufficiente della pausa.<br />

6<br />

di Edoardo Traverso classe V M<br />

Fortunatamente molte ristorazioni<br />

hanno proposto menù e prezzi di<br />

convenienza per quel giorno, ma,<br />

naturalmente, i posti a sedere sono<br />

limitati, quindi la maggior parte di noi<br />

si sposta con le proprie cibarie su una<br />

panchina. <strong>Il</strong> che non è una tragedia,<br />

mangiare una pizza in panchina ha<br />

molti vantaggi<br />

Ma essa si potrà consumare a<br />

scuola quando il freddo raggelerà<br />

l’aria?<br />

Per ora, non si sa.<br />

Ogni alunno ha avuto la possibilità di<br />

scegliere se uscire o restare nell’edificio.<br />

Pare che la scelta sia irreversibile: chi<br />

esce resta fuori per tutto l’anno!<br />

Questo perchè c’è bisogno di un<br />

Professore che controlli i ragazzi che<br />

rimangono a scuola... Ma allora<br />

poniamo il caso che sia il 20 Gennaio<br />

e stia nevicando copiosamente. Uno<br />

studente ha scelto di uscire da scuola<br />

nella pausa pranzo e si reca nella<br />

pizzeria più vicina, scoprendo con<br />

grande disappunto che i posti a sedere<br />

sono tutti occupati. Esce dal locale con<br />

la sua pizza margherita fumante e....<br />

lascio il seguito all’immaginazione,<br />

sperando di avere nuove e buone<br />

notizie prima della fine dell’inverno.<br />

Pensare? Pensare? Pensare? Pensare? Pensare? Perché Perché Perché Perché Perché pensare! pensare! pensare! pensare! pensare!<br />

Abbiamo Abbiamo Abbiamo Abbiamo Abbiamo i i i i i computer computer computer computer computer che che che che che lo lo lo lo lo fanno fanno fanno fanno fanno per per per per per noi. noi. noi. noi. noi.<br />

(Jean (Jean Rostand)<br />

Rostand)


Ecco che cosa dicono gli alunni<br />

Di VIA VERDI<br />

TOTEM<br />

<strong>Il</strong> Totem: la novità dell’ultimo minuto..<br />

<strong>Il</strong> “progetto Totem” è stato presentato nel 2009 ed è attuaslmente funzionante nel nostro Istituto.<br />

Si tratta di un sistema assolutamente innovativo, una sorta di registro elettronico delle presenze degli alunni, che dovrebbe<br />

essere un utile strumento di controllo sia per i docenti sia per i genitori. Esso, infatti, può monitorare la presenza scolastica<br />

dei propri figli a scuola che i genitori potranno conoscere in qualsiasi momento utilizzando una personale password, che<br />

gli verrà fornita a breve, e che dovranno inserire nell’apposito spazio posto all’interno del sito dell’Isituto.<br />

Una novità importante, che merita l’attenzione di tutti.<br />

Cosa ne pensano gli studenti?<br />

Se ne sente di tutti i colori ma credo di poter dire che la maggior parte di essi si mostra indifferente perché il sistema di<br />

rilevazione non cambia sostanzialmente nulla delle modalità d’ingresso e uscita. Si tratta solo di fare uno sforzo minimo<br />

e ricordarsi di far scorrere il badge davanti ad un apposito lettore.<br />

Ci auguriamo che entro pochi anni, un Istituto moderno e tecnologico come il nostro, si doti anche di qualche nuovo<br />

dispositivo, che metta in condizione gli alunni assenti di ottenere facilmente gli argomenti scolastici persi, con un semplice<br />

clic del mouse e in pochi secondi.<br />

Nell’era della telematica, la tecnologia non può più lasciare il posto alla manualità e diventa, soprattutto nella scuola,<br />

funzionale mezzo di apprendimento e di controllo.<br />

Cristina D’Angelo II P<br />

<strong>Il</strong> nostro istituto si è dotato di un “Totem” collocato al<br />

primo piano che rileva in modo automatico le presenze degli<br />

alunni. A ogni studente è stata consegnata una tessera<br />

plastificata con il suo nome e la sua foto.<br />

<strong>Il</strong> badge, che contiene un microchip, deve essere fatto<br />

passare davanti ad uno schermo che registra le presenze, i<br />

ritardi e le uscite anticipate.<br />

Di VIALE SAFFI<br />

7<br />

Si tratta di un’operazione digitale che dovrebbe facilitare<br />

l’informazione e la comunicazione tra scuola, studenti e<br />

famiglie. Questo nuovo sistema di controllo computerizzato<br />

rallenta il normale flusso di entrata degli alunni; ci sono<br />

mattine che la fila arriva fino al portone d’ingresso, e ci fa<br />

sentire come dei prigionieri “segregati” all’interno della<br />

scuola.<br />

Noi pensiamo che sarebbe stato meglio impiegare in altro<br />

modo la somma spesa per comprare il totem al fine di<br />

sopperire a necessità più urgenti come ad esempio la<br />

ristrutturazione dei bagni, la riparazione del tetto e dei<br />

pavimenti...<br />

I sistemi informatici, d’altro canto, fanno parte della nostra<br />

vita quotidiana e il fatto che la nostra scuola sia al passo<br />

con i tempi deve renderci orgogliosi, anche se molti di noi<br />

alla notizia dell’installazione di questa postazione di<br />

rilevamento hanno certamente “storto il naso” poiché<br />

vedono in questa innovazione un controllo dei propri<br />

movimenti.<br />

Se teniamo conto invece che anche qualche genitore,<br />

andando al lavoro, deve timbrare il cartellino all’entrata e<br />

all’uscita, potremmo paragonarci a loro e quindi sentirci<br />

adulti.<br />

di Stefania Lovotti e Silvia Caserza classe I D


In our school there’s the possibility to attend special courses<br />

of English subject. These are the P.E.T. (Preliminary<br />

English Test) exam and the Cambridge<br />

FIRST Certificate in English. You can<br />

subscribe to these projects if you are in the<br />

4th or 5th class. The FIRST exam represents<br />

the third level of the University of Cambridge<br />

tests (medium-high level B2) while the P.E.T.<br />

graduation is B1 level. This certifications gives<br />

you the chance to show it in a job request to<br />

improve it, specially if your ideal job needs a<br />

secondary language. In the P.E.T. exam we<br />

find three “papers”, which are three different<br />

tests to check your preparation. The first<br />

paper is about Reading and Writing. In this test you have 1<br />

hour and 30 minutes to write all the answers. The second<br />

paper is the Listening tests, which lasts half an our. The<br />

Class II C Tecnico Turistico<br />

It’s English time<br />

di Edoardo Traverso classe 5M<br />

candidate has to listen to the speech and choose the correct<br />

answer on the answer sheet. The last paper is the speaking.<br />

It takes place between the candidate and the examiner, who<br />

will ask the student to describe a picture<br />

and talk about himself. The P.E.T. exam<br />

may gives you four marks: Pass with merit<br />

(that means you made a very good exam);<br />

Pass (that means you made a good test);<br />

Narrow fail (you were close to pass) and<br />

Fail (you didn’t pass the exam). The FIRST<br />

exam is similar to the P.E.T but it has 5<br />

papers: Reading (1 hour), Writing (1 hour<br />

and 20 minutes), Use of English (45<br />

minutes), Listening (about 40 minutes) and<br />

Speaking (14 minutes). In conclusion, this<br />

courses are very important if you’re going to attend<br />

University or if you’re interested in languages.<br />

On 16 th November our class -2^C- and class -2^D- went to Alessandria to<br />

see the English musical “Guys and Dolls”, at Teatro Alessandrino.<br />

We met our teachers (Mrs. Barella, Mrs. Bottazzi, Mrs. Mangini) at Novi<br />

Ligure railway station at 7:20 a.m., we took the 7:26 a.m. train and we<br />

arrived in Alessandria at 7:50 a.m.<br />

Before getting to the theatre we had breakfast in a café. We had to wait for<br />

half an hour to enter the theatre; the weather was really cold that morning<br />

but we were happy to spend a day which was different from any other<br />

school day!<br />

The theatre was full of students coming from different schools and from<br />

different towns (Vercelli, Alessandria, Asti).<br />

The show started at about 9:30 a.m. and it lasted about an hour and a half.<br />

The stage was rich in bright lights and the rhythm of the music was irresistible and infectious.<br />

The show was cheerful, joyful and always on the go! The actors and actresses acted, sang and danced. The plot<br />

was interesting and the atmosphere was really nice.<br />

At the end of the show we had the possibility to ask questions to the actors. We found out they are British, they<br />

come from England, Scotland and Wales; they are very young and they are going to perform this musical in<br />

different Italian towns till next April. They said they like Italy very much.<br />

We liked the show, the plot was quite easy to follow and we enjoy ourselves.<br />

Before coming back to Novi, we had free time for shopping, some students bought something, others went for<br />

a walk. At about 12:30 p.m. We took the train to come back to Novi.<br />

The day was great and funny and this experience was useful to train our minds and to improve our English!<br />

8


di Jessica Coscia e Giulia Caratto classe II D<br />

In 1950’s New York city there is a gambler, Nathan Detroit.<br />

He needs a place to hold his illegal dice game and he finds it<br />

in the hotel Biltmore’s garage, but the owner of this place<br />

wants one thousand dollars to rent it for the night. Nathan,<br />

to obtain the money, wants to involve another famous<br />

gambler that is in town, Sky Masterson.<br />

Sky offers Nathan to invite Miss Sarah Brown, member of<br />

the “Salvation Army” for a love dinner to Havana, if Nathan<br />

wins the bet Sky will give him the money to rent the garage.<br />

Sarah is very religious and moralistic so<br />

she doesn’t accept Sky’s gallantries.<br />

Meanwhile Nathan has been engaged to<br />

Adelaide for a long time, but they are not<br />

married yet.<br />

Sky hears that Sarah has a mission for a<br />

midnight prayer meeting, so he makes a<br />

deal whit her. If she goes to Havana whit<br />

him, he will persuade the men he knows,<br />

all sinners, to go to the prayer meeting.<br />

Sarah is desperate and accepts his offer.<br />

Firstly it is a simple deal but while they<br />

are in Havana they fall in love. In the<br />

mean time, Nathan and the other<br />

gamblers run out of the mission, were<br />

they have been holding the dice game.<br />

For this reason Sarah is very angry with Sky but he is seriously<br />

in love with her. So he decides to make a bet with all the<br />

9<br />

gamblers. If he loses he will give each of the gamblers a<br />

thousand dollars. If he wins, they will have to go to the<br />

prayer meeting.<br />

Sky wins the bet, and Sarah’s mission in saved. In the end<br />

of the story Nathan decides to marry Adelaide and Sky<br />

marries Sarah.<br />

The setting of the story in between Havana and New York<br />

city.<br />

The characters are:<br />

• Nathan, a little and fat man, who<br />

loves playing illegal dice game; he<br />

marries Adelaide at the end of the<br />

comedy.<br />

• Adelaide is a show girl, thin and<br />

blonde.<br />

• Sky is a gambler, tall and with a<br />

strong constitution.<br />

• Sarah is a simple young lady and<br />

she is very religious, after the love<br />

dinner with Sky she falls in love with<br />

him and they get married.<br />

The songs are happy and rhythmic.<br />

The lights are coloured and intense.<br />

The scenes are well-built.<br />

The actors are very charismatic and nice English young<br />

people.


Eventi<br />

Quale sarà la scuola giusta per me?<br />

Questa è la domanda che, spesso, si<br />

pongono i ragazzi al termine della<br />

scuola dell’obbligo una domanda che<br />

è soprattutto un dubbio e che, sovente,<br />

coinvolge anche i loro genitori.<br />

Per sostenere ed orientare i ragazzi<br />

nella complessità della scelta formativa<br />

è stata riproposta il 17, 18 e 19<br />

Novembre 2011, presso il Centro<br />

Fieristico di Novi Ligure, la VII^<br />

ed. del Salone della Scuola che si<br />

pone lo scopo di offrire ai giovani<br />

un’opportunità in più, una risposta<br />

concreta ai loro bisogni<br />

d’informazione sulle possibilità offerte<br />

dal territorio.<br />

Forte del largo consenso ottenuto nelle<br />

precedenti edizioni, il Salone 2011 ha<br />

presentato, anche, quest’anno,<br />

un’ampia vetrina di proposte, e si è<br />

affermato sempre più come<br />

appuntamento importante per tutti i<br />

ragazzi che desiderano diventare i<br />

protagonisti del proprio futuro..<br />

L’iniziativa nasce dalla collaborazione<br />

tra il Puntogiovani, gestito dalla<br />

Cooperativa Sociale Azimut, il<br />

Comune di Novi Ligure e la<br />

Provincia di Alessandria, che<br />

ritengono essenziale investire risorse<br />

in questo evento. Esso si pone come<br />

uno dei pochi appuntamenti che, a<br />

livello provinciale, sono dedicati al<br />

mondo della scuola e che è cresciuto<br />

nel tempo grazie all’impegno delle<br />

scuole, dei docenti e degli alunni, i quali<br />

grazie alle loro molteplici attività,<br />

aggiungono un enorme sforzo per<br />

allestire e gestire questa “vetrina”.<br />

L’iniziativa, rivolta agli studenti delle<br />

classi terze medie, ai loro genitori, ai<br />

docenti delle scuole secondarie di<br />

primo grado si propone di fornire<br />

un’informazione il più possibile<br />

completa per consentire di operare una<br />

scelta consapevole per il percorso di<br />

studio successivo alla terza media.<br />

Quest’anno il Salone è stato articolato<br />

in due sezioni parallele: da una parte<br />

gli stand, delle Scuole Superiori e le<br />

Agenzie Formative della Provincia di<br />

Alessandria, gestiti direttamente da<br />

docenti e studenti, i quali hanno<br />

presentato i piani di studio dei singoli<br />

Istituti e offerto il maggior numero<br />

possibile di informazioni ma ci sono<br />

stati anche momenti seminariali e<br />

laboratoriali che hanno consentito<br />

l’approfondimento delle tematiche<br />

inerenti il mondo della scuola e del<br />

lavoro.<br />

Tra le novità di questa <strong>edizione</strong> si<br />

segnalano: la possibilità rivolta ai<br />

ragazzi più grandi di incontrare le<br />

principali rappresentanze aziendali<br />

del territorio novese per capire quali<br />

settori offrono maggiori opportunità<br />

e quali sono le figure più richieste,<br />

10<br />

conoscere le imprese e il mondo del<br />

lavoro più da vicino; la presenza di<br />

personale esperto del Centro per<br />

l’Impiego, che è stato a disposizione<br />

dei ragazzi per illustrare i servizi offerti<br />

dal Centro per l’Impiego e le possibili<br />

azioni per la ricerca di un lavoro.<br />

Inoltre è stato previsto l’allestimento<br />

di uno stand della Biblioteca Civica<br />

di Novi Ligure che per l’occasione ha<br />

approntato una specifica bibliografia<br />

dedicata agli adolescenti. Presso lo<br />

stand sono stati esposti volumi, da<br />

sfogliare in loco, o prendere in prestito<br />

gratuito per 30 giorni.<br />

Infine, nel pomeriggio di sabato, si è<br />

lasciato spazio alle scuole che hanno<br />

desiderato presentare performance/<br />

spettacoli artistici rappresentativi del<br />

proprio Istituto.<br />

La redazione


di Milena Oliveri e Siham Mekrane classe 3 C<br />

Gli alunni del<br />

Boccardo hanno<br />

partecipato alla<br />

settima <strong>edizione</strong><br />

del Salone della<br />

Scuola nei giorni dal 17 al 19 Novembre 2011 presso il Centro Fieristico<br />

le Dolci Terre di Novi Ligure nel viale dei Campionissimi.<br />

Lo scopo di questa manifestazione è stato quello di presentare le scuole<br />

del Novese ai futuri iscritti, in particolare agli alunni che stanno<br />

frequentando la terza media e che presto prenderanno la loro prima e<br />

importante decisione.<br />

Molti di noi si chiedono: qual è la scuola che più fa per me?<br />

A chiarire<br />

questo loro<br />

dubbio ci ha pensato il Salone della Scuola che ha loro fornito<br />

tutte le informazione e indicazioni riguardanti l’indirizzo che<br />

sceglieranno e segnerà in qualche modo la loro carriera scolastica.<br />

Noi alunni del Boccardo ci siamo impegnati a distribuire<br />

volantini illustrativi sui vari corsi e orari. Abbiamo risposto a<br />

domande di ragazzini confusi e disorientati che dicono di essersi<br />

chiariti le idee visitando stand per stand, mentre altri sapevano<br />

già che cosa volevano ma affermando che cogliere info sia<br />

sempre utile. Come ogni anno il salone della scuola ha avuto<br />

successo grazie a professori e studenti che si sono resi disponibili<br />

a spiegare e illustrare la nostra struttura scolastica a chiunque<br />

ne avesse avuto bisogno.<br />

<strong>Il</strong> Corso Enogastronomico in visita a Genova<br />

alla Mostra “Pane al pane: un mare di bontà”<br />

La classe 1F del nuovo corso di Enogastronomia e ospitalità<br />

alberghiera presente ha visitato nel mese di dicembre a<br />

Genova i vari stand della mostra “Pane al pane: un mare di<br />

bontà”, allestita presso il Palazzo Ducale.<br />

L’evento, suddiviso in esposizione, degustazione, cene a tema<br />

e scuola di cucina, aveva come traccia centrale il percorso<br />

geografico – culinario attraverso la via del sale, da cui nasce<br />

una cucina territoriale di transizione e d’interscambio dal<br />

territorio ligure e rivierasco sino all’Europa.<br />

Alla mostra erano presenti vari produttori locali tra cui il<br />

Salumificio Cacciavillani di Novi Ligure, il Birrificio<br />

artigianale Kamun di Predosa, il Caseificio di val d’Aveto di<br />

Rezzoaglio, Grondona Pasticceria genovese di Pontedecimo.<br />

I rappresentanti dei vari stand<br />

hanno spiegato ai ragazzi la<br />

lavorazione e la produzione dei<br />

prodotti delle proprie aziende,<br />

tutti prodotti doc e docg,<br />

riconosciuti a livello locale e<br />

nazionale.<br />

Sono state offerte gradite degustazioni dei prodotti presentati<br />

con possibilità di acquisto in loco.<br />

La visita ha dato la possibilità di capire il prezioso legame<br />

che unisce la cultura e la storia di un territorio con le sue<br />

tradizioni culinarie.<br />

a cura della Classe I F<br />

11


<strong>Il</strong> <strong>Il</strong> <strong>Ciampini</strong>-Boccardo <strong>Ciampini</strong>-Boccardo per per Genova<br />

Genova<br />

La parola “ignoranza” sta a indicare lo stato della persona<br />

che manca di una conoscenza adeguata su uno o più<br />

argomenti.<br />

Cos’è che nella società attuale rappresenta di più questa<br />

condizione?<br />

Rullo di tamburi …<br />

<strong>Il</strong> Grande Fratello! Ormai comunemente chiamato Gf.<br />

Come ogni anno, la pubblicità della nuova <strong>edizione</strong> ha<br />

cominciato a bombardarci un mese prima della messa in<br />

onda. La realtà è che non lo fanno per suscitare nei<br />

telespettatori la voglia di vederlo, bensì consentire ai genitori<br />

di studiarsi gli orari del programma per tenere i propri figli<br />

lontani dallo schermo.<br />

Ma ecco che allora sorge un secondo problema, che appare<br />

ironico, dato l’argomento trattato dal programma: il Gf è<br />

ovunque! <strong>Il</strong> Lunedì in prima serata; al mattino giusto per<br />

darci il buongiorno; in tardo pomeriggio, il Sabato.<br />

Siamo tutti d’accordo sul fatto che un bel riassunto della<br />

settimana all’ora di pranzo ci stia proprio bene e anche di<br />

domenica non faccia male. Per non parlare dei tanti<br />

programmi tv, che vi dedicano uno<br />

spazio di piccola, media o lunga<br />

durata, e per finire, per i grandi<br />

appassionati, su uno dei tanti canali<br />

nuovi del digitale terrestre, una<br />

diretta 24 ore su 24 sugli<br />

avvenimenti della “Casa!”<br />

Ammettetelo che non state più nella<br />

pelle, che ora lancerete questo<br />

giornalino per aria e correrete alla<br />

ricerca del telecomando più vicino<br />

a voi che permetta di accendere la<br />

<strong>Il</strong> 6 Dicembre, in occasione delle udienze generali dei Professori, è<br />

partita un’iniziativa proposta dai rappresentanti d’istituto e dalla<br />

Professoressa Sara Priora a favore degli alluvionati di Genova. Si<br />

tratta di una raccolta fondi destinata alla Protezione Civile con lo<br />

scopo di aiutare le persone colpite dalla terribile alluvione lo scorso<br />

Novembre. Gli alunni dell’Istituto avevano già partecipato a iniziative<br />

simili, quali “Uniti per l’Abruzzo e Itis per Haiti”.<br />

Anche per Genova i ragazzi hanno realizzato i più svariati manufatti<br />

e accessori che saranno disponibili in un banchetto all’entrata nel<br />

Plesso di Via Verdi, in cambio di un’offerta devoluta alla Protezione<br />

Civile. Ancora una volta gli studenti si mostrano interessati e sensibili<br />

a questi problemi, cercando di contribuire al meglio delle loro<br />

possibilità.<br />

di Edoardo Traverso classe V M<br />

12<br />

televisione! <strong>Il</strong> canale non è importante, uno a caso andrà<br />

bene, c’è una possibilità dello 0,5% di non beccare il<br />

programma in questione.<br />

Sono certa, assolutamente sicura, ci metterei la mano sul<br />

fuoco che George Orwell NON intendeva questo nel<br />

romanzo 1984.<br />

Per Orwell il Grande Fratello era l’immagine che il Partito<br />

dava di sé, anche se non viene mai specificato se fosse esso<br />

una persona reale, facente parte o addirittura fondatrice del<br />

Partito, oppure se soltanto un sunto di tutte le persone e<br />

idee che stavano dietro a questo totalitarismo.<br />

Fatto sta che tra il “Big Brother di Orwell” e il nostro attuale<br />

Gf non ci sono proprio punti di contatto.<br />

1984 è un romanzo che, come altri di quell’epoca, rappresenta<br />

un’utopia negativa, una società da ripudiare, della quale però<br />

se ne parla spesso guardando al futuro. Ed ecco che la<br />

distopia di Orwell si realizza, anche se in ambito differente,<br />

sedici anni dopo la sua previsione, con la prima <strong>edizione</strong> del<br />

Grande Fratello.<br />

Orwell descriveva gli spazi del romanzo come colmi di<br />

manifesti che ritraevano il Grande<br />

Fratello, con annesse didascalie come<br />

“L’ignoranza è la forza” …<br />

Ebbene, a quanto pare i concorrenti<br />

del nostro caro show l’hanno preso<br />

in parola.<br />

di Agnese Corte classe 4 P


di Dalila Pagone, Giovanna Maugeri e Vittoria Giordano classe II C<br />

I Coldplay sono un gruppo alternative rock britannico formatosi a<br />

Londra nel 1997.<br />

La band è composta da Chris Martin (voce, tastiere, chitarra),<br />

Johnny Buckland (chitarra elettrica), Guy Berryman (basso elettrico)<br />

e Will Champion (batteria, cori). I Coldplay raggiunsero la fama<br />

mondiale con il singolo “Yellow” contenuto nel loro album di<br />

debutto “Parachutes”.<br />

<strong>Il</strong> loro secondo album “A Rush of Blood to the Head” segna la<br />

loro consacrazione e consente alla band di acquisire notorietà in<br />

tutto il mondo. L’album si piazzò direttamente al primo posto<br />

dell’UK Albums Chart e al 5º posto della Billboard 2000.<br />

La loro successiva pubblicazione, “X&Y” ricevette una fredda<br />

accoglienza da parte della critica, ma riuscì comunque a tenere i<br />

ritmi di vendita dei precedenti album.<br />

Con il loro quarto album in studio “Viva la Vida or Death and<br />

All’”His Friends”, trainato dalla hit “Viva la Vida” e prodotto da<br />

Brian Eno, la band ottenne numerose recensioni favorevoli, oltre alla vittoria di tre Grammy. I Coldplay con il<br />

loro quarto album in studio hanno raggiunto il traguardo dei cinquanta milioni di dischi venduti.<br />

La band ha anche molto a cuore le questioni politiche e sociali del<br />

mondo, i suoi membri, infatti, sono impegnati attivamente nella causa<br />

portata avanti da Oxfam ed hanno sostenuto altre importanti cause<br />

suonando in concerti come il Live 8 e partecipando al Band Aid.<br />

<strong>Il</strong> 24 ottobre 2011 è uscito il loro nuovo album “Mylo Xyloto” che ha<br />

visto duettare il famoso gruppo con la cantante di successo Rihanna<br />

nella canzone “The princess of China”.<br />

Nuovi rumors sul concerto che i Coldplay dovrebbero tenere nel<br />

giugno del 2012 a San Siro (Milano): secondo la sezione eventi di<br />

Last.fm, infatti, Chris Martin e compagni suoneranno nello stadio<br />

milanese il 26 giugno 2012. Non si tratta ancora, lo ricordiamo, di<br />

una conferma ufficiale, tanto che neppure la data precisa è stata ancora<br />

stabilita; lo show potrebbe anche tenersi il 27 giugno. Pare comunque<br />

che lo stadio sia stato prenotato a questo scopo dal 19 al 30 giugno,<br />

lasso di tempo necessario per montare e smontare il palco del “Mylo<br />

Xyloto” tour.<br />

“ I feel my heart start beating to my favourite song ”<br />

(Sento il mio cuore che inizia a battere al ritmo della mia canzone preferita)<br />

13


L’equitazione è uno sport poco conosciuto e praticato dai<br />

giovani di oggi ma del quale, provato una volta, ci s’innamora<br />

subito.<br />

Essa si divide in due grandi “settori”: la monta americana, o<br />

western, e la monta inglese, a seconda del tipo di sella,<br />

dell’imboccatura e dalla razza del cavallo.<br />

La monta inglese a sua volta prevede varie discipline: quella<br />

maggiormente conosciuta è il salto ostacoli, che consiste<br />

nel compiere un percorso con degli ostacoli commettendo<br />

il minor numero di errori possibili, ma sono diffuse anche<br />

l’horse- ball, il cross country, l’endurance, l’ippica e molte<br />

altre ancora.<br />

<strong>Il</strong> salto ad ostacoli non è una disciplina semplice e adatta a<br />

tutti: il cavaliere e il cavallo, infatti, devono essere una cosa<br />

unica, avere fiducia l’uno nell’altro; inoltre bisogna essere<br />

concentrati e allenarsi sette giorni su sette rinunciando,<br />

talvolta, alla vita sociale; solo cosi si possono affrontare vari<br />

tipi di gara come il barrage, tempo, fasi, di precisione ecc ...<br />

ll salto ostacoli può essere un’esperienza formidabile, perché<br />

è uno sport che insegna ad amare, ad avere fiducia, a essere<br />

costanti e responsabili, a lottare per ottenere buoni risultati.<br />

L’horse ball è una specie di basket a cavallo in cui vince la<br />

squadra che realizza più canestri nel tempo stabilito dalla<br />

Sport <strong>Ciampini</strong> Boccardo<br />

Michela Bergadano e Sofia Michelizzi ll D<br />

Oltre alle partite durante le ore di lezione, vengono attivate per gli alunni dell’Istituto attività sportive alternative a quelle<br />

curricolari che hanno lo scopo di coinvolgere anche coloro che non praticano alcuna attività sportiva extrascolastica.<br />

Anche quest’anno i Professori di Scienze motorie organizzano alcuni tornei di calcetto annuali fra le classi, divisi solitamente<br />

in biennio e triennio, partite amichevoli di pallavolo ed un torneo di rugby, con squadre composte sia da giocatori maschili<br />

che femminili. Da non dimenticare la preparazione degli alunni ai campionati studenteschi di: Corsa campestre, Atletica<br />

su pista, Pallavolo femminile , Calcio a undici maschile, Badminton maschile e femminile, preparazione atletica allo sci<br />

maschile e femminile.<br />

Nei prossimi mesi sarà anche presentato un progetto sportivo rivolto agli alunni con disabilità, inerente all’attività<br />

subacquea, che si svolgerà presso la sede del Parco Marino Dell’Isola Gallinara, insieme ad istruttori specializzati.<br />

Un’occasione da non perdere!!<br />

Ragazzi iscrivetevi ai tornei sportivi, non conta vincere, ma partecipare!!<br />

14<br />

partita; richiede meno impegno, ma allo stesso tempo una<br />

buona preparazione fisica e psicologica. La cosa curiosa di<br />

questo sport è proprio la palla,che a differenza di quella da<br />

basket, ha dimensioni molto ridotte ed è molto particolare,<br />

infatti, ha delle maniglie di cuoio che consentono una presa<br />

più comoda.<br />

Questo sport, come il salto ostacoli, richiede molti sacrifici,<br />

molto impegno, ma in cambio ti regala gioia ed emozioni<br />

straordinarie. L’aspetto più importante rimane comunque il<br />

contatto con un meraviglioso animale, che ti insegna ad avere<br />

fiducia e ti rimarrà sempre accanto, accompagnandoti nel<br />

tuo percorso.<br />

di Tirozzi Raffaele classe I L


DIOBO’ SE CI MANCHI!<br />

Marco Simoncelli è stato un giovane motociclista italiano,<br />

mancato a soli 24 anni durante il Gran Premio della Malesia.<br />

Conosciuto dagli appassionati con il soprannome di SuperSic,<br />

è stato campione del mondo della classe 250 nel 2008 ed è<br />

sempre stato accompagnato dal numero 58.<br />

La sua passione è iniziata a soli 7 anni con le minimoto nella<br />

sua città natale, “Coriano”.<br />

Ciò che rimane di quel tragico 23 ottobre sono solo le struggenti<br />

immagini di quel corpo aggrappato alla moto, quelle braccia<br />

che non vogliono lasciarla andare “perchè forse la riprendo”,<br />

perchè “forse riesco a tirarmi su e continuare”.<br />

La moto di Sic ha perso aderenza in curva e ha seguito una<br />

traiettoria interna, tagliando inevitabilmente la strada a Colin<br />

Edwards, per cui è stato impossibile per l’amico Valentino Rossi,<br />

che sopraggiungeva a forte velocità, evitare il corpo ormai privo<br />

di vita.<br />

E’ tragedia, lo capiscono tutti immediatamente.<br />

Rossi, ancora in sella, mette le mani sul casco.<br />

La gara è subito annullata, mentre sono trasmesse le immagini dal box dove la fidanzata Kate e l’intero Team piangono,<br />

capendo che Marco non ce la farà.<br />

“Siamo solo noi”, la sua canzone preferita di Vasco, ha accompagnato l’ultimo giro di Marco Simoncelli al termine della<br />

cerimonia religiosa.<br />

Un lungo applauso ha accolto sul sagrato la bara durante il funerale, mentre mamma Rossella ha cinto a sé con un<br />

abbraccio e un sorriso Valentino Rossi.<br />

“Ti ricorderò sempre e perdonami per aver discusso con te”, firmato Jorge Lorenzo.<br />

Con queste poche parole, l’ex campione del mondo dell’Yamaha ha salutato Marco Simoncelli sul libro delle firme posto<br />

in chiesa per il funerale del numero 58.<br />

Kate conclude dicendo che il suo Sic non aveva difetti, solo pregi, e che è stato chiamato dal Signore solo perchè era una<br />

persona troppo perfetta per stare qui sulla Terra con noi comuni mortali.<br />

<strong>Il</strong> Consiglio di amministrazione della Santamonica Spa, la società che gestisce il circuito di Misano, ha deciso che la pista<br />

sarà intitolata e dedicata a Marco Simoncelli.<br />

“Sei stato e resterai un grande, insegna agli angeli a impennare.<br />

Ciao SuperSic!”<br />

di Dalila Pagone, Giovanna Maugeri e Vittoria Giordano classe II C<br />

“Si vive di più andando<br />

cinque minuti al massimo<br />

su una moto come questa,<br />

di quanto non faccia certa<br />

gente in una vita intera.”<br />

15<br />

“Per favore, non mi<br />

chiedere dei capelli eh?<br />

Non so perchè li porto così.<br />

Ma non li taglio: sono più<br />

famosi di me!”


di Annamaria Kaliajxhiu classe 1°A<br />

Se è importante che l’adulto si alimenti in<br />

maniera corretta ed equilibrata, ciò è ancora<br />

più importante per il ragazzo che, oltre alla<br />

necessità riguardante il funzionamento<br />

dell’organismo, presenta anche le primarie<br />

necessità relative al proprio accrescimento.<br />

<strong>Il</strong> miglioramento dell’alimentazione ha<br />

concorso a far sì che le ultime generazioni<br />

abbiano raggiunto livelli di statura superiore<br />

a quelli dei genitori. Ma ciò ha dato vita<br />

anche a eccessi, esponendo i ragazzi a reali<br />

pericoli per la salute: infatti, è ormai<br />

accertato che certe malattie degenerative<br />

mettono radici già dall’infanzia.<br />

La colazione è il pasto più importante. Una<br />

prima colazione equilibrata fornisce, infatti, energia<br />

necessaria affinché il corpo, sin dall’inizio, abbia l’apporto<br />

delle sostanze più importanti. Soprattutto per la scuola una<br />

buona colazione costituisce la base per un’efficace<br />

concentrazione.<br />

A pranzo, bisognerebbe prendersi il tempo necessario per<br />

nutrirsi con calma e in modo equilibrato, magari facendo<br />

anche due chiacchiere in famiglia (se è possibile). Da un<br />

prodotto fresco o finito si può ricavare una pietanza che<br />

arricchisce d’importanti sali minerali e vitamine e dà nuova<br />

energia per la seconda metà della giornata – per la scuola o<br />

per il tempo libero. Se i ragazzi a pranzo sono a casa da soli,<br />

bisogna pensare insieme alla preparazione del pasto: ripiegare<br />

sul fast food non è una soluzione.<br />

Attenzione poi al calo di energia durante gli intervalli tra i<br />

pasti: chi mangia troppo o in modo non equilibrato (a es.<br />

bevande dolci e gassate o dolciumi) corre il rischio di veder<br />

diminuire la capacità di rendimento e di concentrazione.<br />

Pertanto è meglio rifocillarsi di frequente con piccole quantità<br />

di alimenti non dolci come una carota, una mela o frutta<br />

secca.<br />

La cena è un momento importante per rilassarsi e rifornirsi<br />

di nuova energia. Fa bene alla salute, perché ci si sente a<br />

casa. Per evitare a bambini e ragazzi il rischio d’incubi<br />

notturni non si dovrebbe cenare oltre le ore 20.00: la<br />

digestione, infatti, appesantisce il corpo e non consente un<br />

sonno tranquillo. Se una volta capita di trasgredire questa<br />

regola si può fare una passeggiata digestiva all’aria fresca.<br />

16<br />

Pensate che i dolci possano<br />

essere una forte necessaria di<br />

zucchero?<br />

Danno molte calorie e in pratica<br />

nessuna sostanza.<br />

Ottima è la frutta, che può<br />

considerarsi un delicato e più<br />

salutare dessert - tra l’altro non<br />

richiede neppure impegno per la<br />

preparazione. Fa molto meglio<br />

alla nostra psiche e appaga la<br />

voglia di dolce.<br />

Che ruolo giocano e quanto<br />

incidono i fuori pasto, cioè i<br />

cibi e le bevande assunti da<br />

bambini e ragazzi (soprattutto in occasione della<br />

merenda di metà mattina o di metà pomeriggio e in<br />

ogni altra occasione di consumo al di fuori dei tre pasti<br />

principali), nella diffusione dell’obesità infantile in<br />

Italia? E soprattutto: fino a che punto è corretto<br />

individuare nelle merendine il vero responsabile di<br />

questo problema?<br />

A far luce sul ruolo dei fuori pasto e delle merendine nella<br />

dieta dei più piccoli è la ricerca “Bambini, fuori pasto e<br />

obesità”, coordinata dal prof Claudio Maffei della Clinica<br />

Pediatrica dell’Università di Verona, in collaborazione con<br />

le Cliniche Pediatriche degli Atenei di Pisa e Napoli, e<br />

presentata a Milano nel corso di un incontro di<br />

approfondimento con la stampa, nella quale s’individuano<br />

alcuni “fattori ambientali” determinanti nell’obesità<br />

dell’adulto, così come in quella del bambino. Essi sono,<br />

soprattutto, la riduzione del livello di attività fisica, l’aumento<br />

delle porzioni, la sempre più diffusa abitudine a consumare<br />

pasti fuori di casa, oltre a cambiamenti nella tipologia dei<br />

cibi consumati.<br />

È un fatto evidente che la pubblicità ci assedia e ci colpisce<br />

da ogni parte, senza soste e con ogni mezzo, esercitando<br />

una forte influenza sui giovani e determinando un dilagante<br />

consumismo. L’alimentazione finisce per essere condizionata<br />

da questi “stimoli” spesso devianti, che inducono ad<br />

acquistare e consumare prodotti poco salutari, ma<br />

dall’aspetto irresistibile. E’ fondamentale, pertanto,<br />

mantenere un approccio critico e razionale, senza farsi<br />

persuadere dalle emozioni che la pubblicità ci trasmette.


Per concludere, ecco alcuni suggerimenti per bambini e ragazzi<br />

<strong>Il</strong> corpo ha bisogno di energia dopo il sonno, quindi la colazione è il pasto fondamentale. Gli alimenti ricchi di carboidrati<br />

come pane, cereali e frutta sono un’ottima scelta.<br />

Bisogna cercare di mangiare ogni giorno cibi differenti per variare la dieta e per educare e appagare il piacere del palato.<br />

Molte persone non si accontentano di apportare solo alcuni<br />

miglioramenti alla propria persona, come tingersi i capelli o<br />

personalizzare il modo di vestire; oggi la gente paga per essere<br />

“bucata” come nel caso del piercing, oppure “per decorarsi”<br />

la pelle con simboli, disegni o scritte che possono avere certe<br />

volte un significato ben preciso. Prima di decidere per uno<br />

di questi due interventi sul proprio corpo, uno degli aspetti<br />

che preoccupa maggiormente sono le conseguenze negative:<br />

ecco le risposte a ogni vostra domanda!<br />

<strong>Il</strong> tatuaggio<br />

<strong>Il</strong> tatuaggio è una tecnica di decorazione corporale dell’uomo<br />

che consiste nell’incidere la pelle ritardandone la<br />

cicatrizzazione con sostanze particolari o nell’eseguire<br />

punture con l’introduzione di sostanze coloranti nelle ferite.<br />

Le motivazioni per cui<br />

oggi ci si tatua sono<br />

molto distanti da quelle<br />

di una volta, quando<br />

l’individuo si<br />

contrassegnava per<br />

indicare l’appartenenza<br />

a una tribù. Tali forme<br />

artistiche avevano<br />

legami più intimi relativi<br />

a convinzioni religiose,<br />

spirituali e magiche; in<br />

questi casi, però molto<br />

spesso l’individuo non<br />

aveva il libero arbitrio<br />

sulla scelta di essere<br />

17<br />

di Giorgia Eufemia I E Ragioneria<br />

“marchiato”, né poteva scegliere i motivi decorativi.<br />

<strong>Il</strong> piercing!<br />

Alla pratica del piercing sono soggette soprattutto zone del<br />

corpo come il lobo dell’orecchio, il sopracciglio, la narice, il<br />

setto nasale, il labbro, la lingua, il capezzolo, l’ombelico e gli<br />

organi genitali. I motivi che spingono a tale pratica possono<br />

essere i più vari e possono includere: religione, spiritualità,<br />

tradizione, moda, erotismo, conformismo o identificazione<br />

con una sottocultura.<br />

<strong>Il</strong> piercing ha origini antiche e preistoriche. Lo scopo<br />

principale era quello di distinguere i ruoli assunti da ogni<br />

membro all’interno della tribù al fine di regolare i rapporti<br />

tra i vari individui.<br />

La rinascita del piercing moderno deve molto ad alcuni<br />

personaggi tra cui Doug Malloy. Nel mondo occidentale la<br />

pratica ha iniziato a diffondersi con la comunità del tatuaggio.<br />

In seguito il piercing ha iniziato a essere praticato dalle<br />

sottoculture giovanili: tra i primi a utilizzare la perforazione<br />

di lobi e narici, ci sono stati gli hippy, tra gli anni sessanta e<br />

settanta. A fine anni settanta, e negli anni ottanta, la pratica<br />

è poi divenuta di uso comune tra punk e goth. Tra la fine<br />

degli anni ottanta e gli inizi dei novanta, infine, si sono diffusi<br />

piercing più estremi e intimi. Negli ultimi decenni esso è<br />

diventato una pratica comune anche tra i giovani. <strong>Il</strong> piercing<br />

è praticato dal 60% degli adolescenti (tra i 15 e i 19 anni con<br />

il consenso dei genitori in Italia fino alla maggiore età), per<br />

35% femmine, 25% maschi. La parte del corpo più utilizzata<br />

è l’orecchio (89%), seguita dal naso (56%) e dall’ombelico.<br />

Una delle pratiche usate é comunemente chiamata il<br />

dilatatore.


fisica del singolo individuo. Prima di decidere se eseguire una delle due pratiche bisogna, però, esserne convinti al 100%,<br />

perché in futuro si potrebbe rimpiangere di averlo fatto. Una persona abbastanza robusta, magari con un po’ di pancetta,<br />

se non è del tutto soddisfatta del proprio fisico, non dovrebbe farsi né un piercing all’ombelico né un tatuaggio in quella<br />

zona del corpo, perché metterebbe ancora più in evidenza i suoi piccoli difetti.<br />

Nella maggior parte dei casi, anzi spesso, ogni persona prima di farsi un tatuaggio o un<br />

piercing si pone molteplici domande cui cerca di rispondere: Eccone alcune.<br />

• È più elevato il costo di un piercing o di un tatuaggio? <strong>Il</strong> costo di un tatuaggio<br />

è legato alle dimensioni e al tempo di esecuzione e alla quantità di dettagli e caratteristiche<br />

contenuti. I costi del piercing variano a seconda della zona del corpo interessata.<br />

• Sono interventi dolorosi? <strong>Il</strong> dolore è una sensazione molto soggettiva, in genere<br />

le parti più dolorose sono quelle nelle vicinanze delle ossa e delle parti sensibili come<br />

gomiti, dorso del piede, ginocchia.<br />

• Una volta fatti si possono rimuovere? <strong>Il</strong> tatuaggio consiste nell’inserimento<br />

sottocutaneo di pigmenti neri o colorati, pertanto volendolo eliminare, bisogna ricorrere<br />

a trattamenti laser che distrugge i pigmenti insieme all’epidermide, lasciando nella maggior parte dei casi una cicatrice da<br />

bruciatura, che spesso è deturpante più del tatuaggio stesso. Sicuramente è meglio il piercing perché, se ti stanchi, puoi<br />

toglierlo.<br />

• Mi uscirà molto sangue durante il tatuaggio? In genere se il tatuaggio e il piercing sono eseguiti, correttamente<br />

non vi è un’abbondante fuoriuscita di sangue.<br />

• In quanto tempo si guarisce? I tempi di guarigione dipendono da persona a persona, ma in media un tatuaggio,<br />

se curato bene, può guarire in 4-8 giorni, mentre per il piercing si va da 4 a 12 settimane, per quelli corporali anche 1 anno.<br />

• Si possono incontrare delle malattie? In genere non provocano effetti collaterali, raramente però si possono<br />

verificare delle allergie alle sostanze coloranti usate o al materiale contenente zinco. Nel caso che non si sia fatto ricorso<br />

a esperti che operino in ambienti adatti, c’è il rischio di contrarre infezioni assai gravi come l’epatite B e C, il tetano,<br />

l’AIDS, la lebbra e le infezioni cutanee da stafilococco.<br />

• <strong>Il</strong> tatuaggio deve essere ribattuto? Se un tatuaggio è eseguito correttamente e lo si cura con attenzione, rimarrà<br />

intatto nel tempo; magari con gli effetti della luce solare potrà schiarirsi leggermente. <strong>Il</strong> tatuaggio è una parte del nostro<br />

corpo e come tutte le altre cose invecchia insieme con noi.<br />

Infine, mi raccomando, è consigliabile il ricorso a esperti che operino in ambienti adatti e igienici e MAI esagerare con<br />

entrambe le pratiche.<br />

<strong>Il</strong> mito dell’eterna giovinezza<br />

Lifting, botulino, protesi,<br />

liposuzione: questi sono alcuni tra i<br />

ritrovati che le persone adottano per<br />

trasformare la loro immagine. Perché<br />

ricorrono a questi mezzi per mostrarsi<br />

più giovani? Sono così terrorizzati<br />

all’idea di invecchiare?<br />

Molti probabilmente associano il<br />

termine “giovinezza” a “bellezza”,<br />

“successo”, “popolarità” e questo li<br />

porta a voler mascherare la loro età. È<br />

una specie di ossessione, di fissazione<br />

difficile da estirpare dalla loro mente.<br />

Non si rendono conto che ricorrere alla chirurgia plastica è<br />

un modo per scappare dalla realtà, dal ciclo naturale della<br />

vita. Non capiscono che è meglio vedere una signora di<br />

settanta anni che dimostri l’età che ha piuttosto che una<br />

“vecchietta” tutta “rigida”perché rifatta in seguito a continui<br />

interventi.<br />

Molti giustificano tali comportamenti dicendo: “Lo fanno<br />

solo per mantenersi in forma”. Una persona può mantenersi<br />

18<br />

di Giada Gullà classe IV B<br />

in forma seguendo una dieta<br />

equilibrata, svolgendo attività fisica o<br />

può cercare di abbellirsi utilizzando<br />

semplicemente prodotti cosmetici<br />

come trucchi, creme per il corpo o<br />

per il viso, senza comunque esagerare.<br />

La chirurgia è stata creata per aiutare<br />

le persone a vivere bene con se stesse<br />

e per risolvere problemi fisici seri o<br />

molto evidenti, che non possono<br />

essere curati con medicine o con altri<br />

sistemi.<br />

In tutto ci vuole un equilibrio, un po’ di autocontrollo.<br />

Le persone anziane dovrebbero pensare a imitare i giovani<br />

non sotto l’aspetto esteriore, ma sotto quello mentale,<br />

cercando di coltivare quegli atteggiamenti, quelle qualità che<br />

i ragazzi possiedono: la voglia di imparare, la curiosità, la<br />

vitalità…<br />

Una persona, anche a sessanta anni può sembrare più giovane<br />

mantenendo vive le caratteristiche tipiche della gioventù.


L’afasia di Desara Vrioni classe III A<br />

Una malattia poco conosciuta ma alquanto grave.<br />

di Sara Stranieri classe II C<br />

Perchè cambiare per far piacere agli altri?<br />

Ci sono molte persone che continuano a criticare gli altri per il modo in cui si<br />

vestono o per i loro atteggiamenti, ed è per paura di queste critiche che alcuni<br />

spesso tendono ad isolarsi dagli altri, anche se a volte a loro piacerebbe stare in<br />

compagnia.<br />

Ci sono persone che invece hanno paura di restare da sole e quindi sono disposte a “cambiare” il loro comportamento o<br />

la loro mentalità per stare con gli altri. La conseguenza più grave di questa scelta è che potrebbe far nascere più di una<br />

personalità in un individuo: quando è in compagnia si adegua agli altri, quando è da solo invece è se stesso.<br />

.A lungo andare, costui si ritroverà a fare i conti con una grande tristezza, perché non riuscirà più a capire quale sia il suo<br />

vero io; a quel punto desidererà tornare indietro, e magari rimpiangerà la solitudine.<br />

Se capita di rimanere soli non bisogna disperare perché non durerà per sempre: basta portare pazienza e, prima o poi,<br />

arriverà qualcuno con gli stessi interessi e ideali con il quale si potrà stringere una sincera e sicuramente duratura amicizia.<br />

Con questa speranza tutti dovrebbero riuscire a superare i momenti più duri, anche se a volte passa parecchio tempo<br />

prima di trovare una persona che ti capisca veramente.<br />

È giusto scegliere la strada di cambiare il proprio io per poi soffrire più di quel che si soffre scegliendo quella<br />

della solitudine?<br />

La maggior parte di voi, nostri amici lettori, si starà<br />

chiedendo dove potrebbe aver sentito questo nome...<br />

AFASIA?<br />

Negli ultimi tempi se n’è parlato spesso nei programmi<br />

televisivi; inoltre è stata messa in onda una campagna<br />

pubblicitaria per informare su questa patologia, alla quale<br />

sono stati “dedicati” cinque giorni (dal 23 al 27 settembre).<br />

L’ afasia è una disfunzione acquisita che danneggia la capacità<br />

di una persona di esprimere in modo appropriato il proprio<br />

pensiero, di parlare e di capire gli altri; in più molti afasici<br />

hanno anche difficoltà a leggere e a scrivere.<br />

Queste persone hanno la sensazione di avere le parole<br />

“imprigionate” e di non riuscire ad esprimerle; hanno<br />

l’impressione di conoscere i termini, ma di non essere in<br />

grado di afferrarne con certezza il significato; infine hanno<br />

difficoltà a cogliere il senso delle frasi quando sono lunghe<br />

e complesse.<br />

A causa dell’ afasia capita di scambiare spesso una parola<br />

con un’ altra, di deformarne il suono, oppure di utilizzare<br />

frasi brevi, costituite da parole slegate, o ancora di usare<br />

parole prive di significato.<br />

In base alle statistiche si calcola che in Italia ogni anno si<br />

verifichino circa 100 mila casi di individui affetti da<br />

disturbi del linguaggio.<br />

La causa di questi disturbi è il danneggiamento della parte<br />

sinistra del cervello che controlla i movimenti del corpo.<br />

Se i sintomi citati precedentemente non passano entro<br />

due o tre mesi, la possibilità di una guarigione completa è<br />

molto improbabile. Se vi rendete conto, pertanto, che<br />

qualcuno intorno a voi soffre di queste disfunzioni , non<br />

aspettate, ma rivolgetevi subito a centri specializzati.<br />

<strong>Il</strong> nostro cervello è come un puzzle: se manca un pezzo<br />

non si può andare avanti.<br />

19


“<strong>Il</strong> “<strong>Il</strong> “<strong>Il</strong> “<strong>Il</strong> “<strong>Il</strong> respiro respiro respiro respiro respiro di di di di di Jennifer” Jennifer” Jennifer” Jennifer” Jennifer”<br />

“<strong>Il</strong> respiro di Jennifer” è un giallo classico scritto dall’autore<br />

novese Maurizio Traverso, appassionato di romanzi di questo<br />

genere.<br />

La trama racconta di una ragazza, per l’appunto Jennifer<br />

Moretti, che è ritrovata in fin di vita, a causa di un tentativo<br />

di soffocamento, una mattina a poche ore dal suo<br />

matrimonio. A occuparsi del caso sarà Aldo Cei, maresciallo<br />

dei Carabinieri accompagnato dalla mente geniale<br />

dell’investigatore Gianni Peppe.<br />

L’autore ha impostato il racconto in un modo da indurre il<br />

lettore, pagina dopo pagina, a voler scoprire l’identità del<br />

colpevole e a conoscere la verità nascosta dietro al tentato<br />

omicidio della ragazza, grazie anche agli indizi e alle<br />

supposizioni raccolti dell’investigatore nel corso della<br />

20<br />

vicenda.<br />

<strong>Il</strong> lettore sarà molto coinvolto<br />

nella lettura di questo giallo: la<br />

trama, infatti, è caratterizzata da<br />

un susseguirsi di colpi di scena<br />

che lasceranno con il fiato<br />

sospeso fino all’ultima pagina.<br />

“ <strong>Il</strong> respiro di Jennifer”, scritto<br />

con uno stile che si avvicina di<br />

più a quello del racconto<br />

teatrale, si stacca dallo<br />

stereotipo del romanzo giallo,<br />

se si può definire ancora cosi,<br />

perché ormai, anche nei casi<br />

di Sara Stranieri classe II C<br />

Lucca Comics & Games è un evento dedicato ai fumetti e ai videogiochi che avviene<br />

ogni anno a fine ottobre, ma quest’anno, in seguito alla terribile disgrazia che ha colpito<br />

il Giappone, Lucca Comcs & Games ha voluto aiutare il Paese con l’ingresso del Japan<br />

Palace.<br />

In questi cinque giorni la manifestazione Lucca Comics & Games è suddivisa in quattro<br />

parti:<br />

Comics: dedicata ai manga, ai fumetti, agli incontri con gli Editor e alla gara annuale per<br />

gli appassionati di manga, dei quali sono esposti i progetti (il vincitore del 2011 è stato<br />

Paolo D’Antonio con Paganini).<br />

Games: dedicata ai giochi di ruolo, ai videogame, all’Amon day svoltosi il 30 Ottobre, e<br />

al Dark Secret, un party notturno reso imperdibile dalla presenza della scrittrice Andrea<br />

Cremer.<br />

Junior: Dedicata ai bambini, al concorso Lucca Junior, e a Lucca AnimataMente per promuovere la prevenzione contro<br />

l’uso di alcol e droghe.<br />

Comics and music: dedicata al progetto “Un cuore per i Meyer”, a Cartoon Heroes, (cui hanno partecipato vari ospiti tra<br />

cui Cristina D’Avena, Giorgio Vanni, Luigi Alberti, Luigi Lopez, i Miwa, e i Sacchi di Sabbia), e al concorso dei Cosplay<br />

avvenuto il 29 e il 30 Ottobre.<br />

<strong>Il</strong> Japan Palace è suddiviso in quattro aree: l’area mangaka, dove si possono trovare tutti gli strumenti per disegnare<br />

fumetti e manga; l’area proiezioni, dove sono proiettati corti e film promozionali; l’area Fashion&Cosplay, dove sono stati<br />

collocati espositori che ruotano intorno alla Japan fashion; l’area Gadgets dedicata ai gadgets, all’artigianato giapponese e<br />

al Mangiappone, dove si possono assaggiare tute le specialità giapponesi.<br />

A mio parere questo evento meritava una visita, soprattutto da parte degli appassionati di manga e anime, i quali, in<br />

quest’occasione, avrebbero potuto anche partecipare al concorso dei cosplay e indossare il costume del loro personaggio<br />

preferito tra manga, fumetti, libri, film, e videogiochi.<br />

Ma non preoccupatevi, perché Lucca Comics & Games torna ogni anno a fine Ottobre.<br />

di Alessia Canepari classe III A


d’investigazione, ci troviamo di fronte a trame e svolgimenti che ricordano sempre di più un racconto dell’orrore, piuttosto<br />

che una semplice cronaca gialla.<br />

E’ sicuramente un libro che consiglio a tutti quelli che hanno uno spirito investigativo, che vuole provare a immedesimarsi<br />

nell’investigatore o che, semplicemente, amano gli intrecci avvincenti.<br />

... ... e e ora ora qualche qualche domanda domanda all’autore all’autore de de “ “ <strong>Il</strong> <strong>Il</strong> respiro respiro di di Jennifer”<br />

Jennifer”<br />

• Da dove ti è venuta l’ispirazione per scrivere questo libro?<br />

“ Sono un appassionato di gialli e volevo provare a scriverne uno, anche solo per vedere se ne fossi capace. All’inizio non<br />

avevo una trama precisa in testa, infatti, ho modificato la vicenda molte volte, fino ad arrivare alla versione definitiva.”<br />

• Quanto tempo ci hai messo per scriverlo?<br />

“Più o meno due mesi. Ho dedicato circa un’ora al giorno alla scrittura. Ai tempi lavoravo in azienda e ogni tanto mi<br />

venivano in mente delle idee mentre ero al lavoro, allora le segnavo su foglietti che poi andavano ad aggiungersi a ciò che<br />

avevo già scritto, una volta tornato a casa”.<br />

• Quanta soddisfazione porta finire un libro e soprattutto vederlo pubblicato?<br />

“Tanta soddisfazione nel realizzarlo, ma ancora di più nel vederlo pubblicato!”<br />

• Quanto tempo c’è voluto per vederlo pubblicato?<br />

“Beh inizialmente quando era finito, stava lì nel cassetto, poi ho iniziato a spedirlo alle varie case editrici, fino a quando<br />

una di queste non ha accettato.”<br />

• Hai qualche consiglio per tutti gli aspiranti scrittori?<br />

“Non mi sento di dare consigli, semplicemente perché ho ancora tanto da imparare!”<br />

<strong>Il</strong> linguaggio segreto dei fiori<br />

Victoria teme il contatto fisico, la terrorizzano le<br />

parole e ha paura di amare e lasciarsi amare. Esiste soltanto<br />

un posto dove tutte queste paure si dissolvono in un silenzio<br />

esteso alla pace: il suo giardino segreto; che lei ritiene la sua<br />

casa; a cui le stessa ha dato vita e che cura in un angolo<br />

sconosciuto di San Francisco. I suoi fiori sono il suo rifugio,<br />

la sua voce e il suo unico amore. Attraverso di essi Victoria<br />

riesce a descriversi e ad esprimere le sue emozioni più forti:<br />

la lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la “<strong>Il</strong> linguaggio segreto dei fiori” romanzo di Vanessa<br />

rosa bianca per i cuori che non conoscono l’amore. Tutti Diffenbaugh edito da Garzanti, è un fenomeno editoriale<br />

sentimenti che nascono dalla vita poco felice che ha senza precedenti: conteso dalle migliori case editrici e<br />

condotto fino al giorno del suo diciottesimo compleanno. venduto in ventisette paesi con aste agguerrite e cifre record.<br />

Victoria è stata abbandonata dalla madre sin dalla nascita e Tutti i lettori ne sono stati rapiti. Amano questa storia di<br />

ha passato l’infanzia saltando da una famiglia adottiva all’altra coraggio, di speranza e di pazzesca sete di vita.<br />

fino all’incontro con Elisabeth, l’unica donna che sia mai Penso che la forza del libro stia nei fiori e nel loro<br />

stata una madre per lei e colei che le ha insegnato il essere protagonisti onnipresenti. Mi ha stupito il modo con<br />

linguaggio segreto dei fiori. Ed è proprio grazie a il quale il loro simbolismo è associato alle sensazioni, al<br />

quest’ultimo che Victoria ha deciso di vivere la sua vita. carattere, all’amore che sboccia ma che poi viene rifiutato.<br />

Così ha iniziato a lavorare come fioraia e i suoi fiori sono i Questo libro non mi ha deluso, ma concordo con coloro<br />

più richiesti e amati della città, poiché regalano felicità e che dicono che non lo si possa definire un capolavoro. E’<br />

curano l’anima a tutte le persone... tranne che a lei. Victoria, una lettura piacevole per chi voglia varcare la soglia di un<br />

infatti, si porta nel cuore una colpa segreta e l’unico in grado mondo fatto di dolcezze e ricerca disperata di affetti.<br />

di alleggerirla è un ragazzo misterioso che sembra conoscere Una storia romantica e delicata come lo è, del resto,<br />

la protagonista da sempre. Solo lui può trasformare il cuore il linguaggio dei fiori.<br />

acerbo della rosa bianca in uno rosso di passione. <strong>Il</strong> Graffio<br />

21


di Andrea Frizza classe I L<br />

Questo articolo è dedicato al fondatore della Apple Steve Jobs, che è<br />

recentemente defunto a causa di un tumore.<br />

Steve Paul Jobs, nato nel 24 febbraio 1955, figlio di John Jandali,e Joanne<br />

Schieble venne poi adottato da Paul e Clara Jobs.<br />

Nel 1972 si diplomò all’istituto Homestead in California, e in seguito<br />

si iscrisse all’Università, che abbandonò pochi mesi dopo, per andare<br />

a lavorare alla Atari. Nel 1974 conobbe Steve Wozniack, e insieme,<br />

nel 1976 fondarono l’Apple I, e contemporaneamente fondarono la Apple<br />

Computer che era situata nel garage di Jobs. Successivamente l’investimento<br />

di un’industriale (Mike Makulla) gli fruttò 250.000$. Molto presto,<br />

nel 1977 crearono l’Apple II, che riscosse molto successo, e molto<br />

presto (1980) la Apple diventò più importante della Microsoft, fondata<br />

da Bill Gates.<br />

Grazie alla collaborazione del PARC, la Apple creò il primo PC compatto e dotato del sistema operativo MAC OS:<br />

il Macintosh.<br />

Esso, grazie ad innovazioni come il Desktop, le icone e i menù a “tendina”, fu una rivoluzione nel campo<br />

dell’informatica. Dopo la creazione del Macintosh nel 1984 Wozniack lasciò l’azienda, seguito poco dopo da<br />

Jobs che ebbe alcuni battibecchi con l’amministratore delegato John Sculley.<br />

All’età di trent’anni Steve fondò la NeXT Computer, nel 1986 acquistò anche la Pixar dalla LucasFilm.<br />

Nel 1991 si sposò con Laurene Powell e in seguito adottò sua figlia Lisa che aveva ottenuto in una precedente<br />

relazione.<br />

Nel 1996 la Apple era in una fase di stallo, e questo li portò ad acquistare un sistema operativo da una “software<br />

house” per farlo funzionare sulle piattaforme PowerPC.<br />

In seguito la società riprese contatto con Steve, che ritornò alla Apple assorbendo la NeXT e creando il MAC<br />

OS X.<br />

Steve apportò fin dall’inizio grandi cambiamenti nell’azienda, eliminando circa il 60% dei progetti in corso.<br />

Nel 2001 creò l’iMac che grazie al suo design colorato ed elegante ottenne molti acquirenti. Sempre nel 2001<br />

venne prodotto iTunes, seguito dall’iPod che, a differenza dei vari siti pirata sulla rete, permettevano un acquisto<br />

legale, ma pur sempre economico di migliaia di canzoni digitali.<br />

I suoi problemi di salute iniziarono nel 2004, quando scoprì di avere una rara forma di tumore maligno al<br />

pancreas quindi venne sottoposto ad operazioni complesse per la rimozione del cancro.<br />

Nel 2007 venne prodotto l’iPhone, uno smartphone molto tecnologico che possedeva le stesse funzioni di un<br />

PC, ma anche quelle di un comune cellulare.<br />

Nel 2009 molti si preoccuparono ancora di più per la salute di Steve poichè non presentò due grandi congress;<br />

solo più tardi si scoprì che aveva subito un trapianto di fegato ma che le sue condizioni erano molto migliorate.<br />

Nell’anno 2010 nacque infine l’iPad, una “tavoletta” digitale che si poteva sia sostituire ai normali libri, che<br />

usare come mezzo per navigare su internet.<br />

Steve, una settimana prima della sua morte, si dimise dal suo incarico di amministratore, lasciando ancora una<br />

volta la società che aveva creato. La Apple, nonostante la recente morte di Jobs, non si è demoralizzata, e<br />

continuerà a sviluppare e creare progetti per tantissimi anni ancora.<br />

22


Un luogo comune, un modo di dire, ma potremmo ancora<br />

dire così dopo il 2011? Dopo le recenti scoperte scientifiche<br />

dell’anno corrente questo modo di dire sarà costretto a<br />

decadere per mutarsi in un “ Più veloce di un neutrino” ?<br />

Settembre 2011 il mondo in subbuglio, qualcosa ha infranto<br />

la barriera della certezza, qualcosa è stato<br />

più veloce della luce.<br />

I neutrini sono piccole masse senza carica<br />

elettrica, né carica di colore, studiate dal<br />

lontano 1930, anno in cui venne per la prima<br />

volta postulata la loro esistenza e poi<br />

finalmente scoperti nel 1956.<br />

I neutrini hanno assunto la loro rilevanza<br />

recentemente, quando dopo ben 3 anni di<br />

studi è stata resa nota alla popolazione la<br />

loro importanza.<br />

Per chiunque abbia mai studiato almeno i<br />

fondamenti della fisica 299’792,458 km/s<br />

di Chiara e Kevin Mullixhiu classe II D<br />

di Rosa Raia classe IV N<br />

è un valore assai noto, una costante fisica che secondo la<br />

teoria della relatività di Einstein rappresenta la velocità<br />

massima a cui può viaggiare tutta l’energia, materia e<br />

informazione nell’universo. É quindi destinata a cadere la<br />

teoria di uno dei geni più importanti di tutti i tempi?<br />

Realmente Einstein si era sbagliato ? Così<br />

pare.<br />

La notizia pare oramai certa, ma gli stessi<br />

scienziati che hanno pubblicato la<br />

scoperta hanno dichiarato di attendere<br />

conferme da altri scienziati e da altri<br />

esperimenti. Lo scetticismo popola la<br />

mente degli scienziati più conservatori che<br />

continuano a ipotizzare possibili errori<br />

dovuti a incoerenze sulle misurazioni,<br />

quindi niente paura pare proprio che fino<br />

a nuove conferme potremmo ancora dire<br />

“Sei stato più veloce della luce”.<br />

La cucina albanese ha tantissimi piatti tradizionali, diversi da quelli italiani. In<br />

genere il modo di cucinare e di presentare le pietanze si avvicina molto a quella<br />

della cucina turca e greca: infatti, si usa, soprattutto, la carne di agnello, vitello e di<br />

maiale. Ogni piatto, a differenza di quelli italiani, è molto semplice e allo stesso<br />

tempo ‘’particolare’’, perché è cucinato con cura e attenzione rifacendosi a<br />

tradizioni antiche. Ogni zona della regione ha un proprio piatto.<br />

<strong>Il</strong> Bakllava (un dolce molto diffuso e importante, formato da strati di pasta<br />

sfoglia coninterno noci e sciroppo d’acero) è tipico del centro, soprattutto della<br />

capitale Tirana; il Byrek (una torta salata di pasta sfoglia farcita con carne macinata<br />

aromatizzata o con verdure) si può trovare nel sud-ovest a Korce, mentre l’Asude<br />

(dolce con amido e burro), il Kabuni (dolce con riso, uva passa e cannella) e il<br />

Shendetlie (torta con farina, miele, uova, burro e noci) sono tipici di Valona<br />

(Vlore), nel sud est. Sono inoltre il riso (Pilàf) che si trova in meridione e il<br />

Tasqebap (un piatto a base di bocconcini di carne) classico dell’Elbasan (città<br />

23


situata nel centro). Come primo, di<br />

solito, si usano diverse zuppe o<br />

minestroni come il Fasule (una<br />

minestra con salsa di pomodoro condita<br />

e fagioli) e Gjelle (un brodo composto<br />

di carne, patate e varie verdure). Tra i<br />

secondi quello più tipico è il Byrek, che<br />

abbiamo già nominato prima,<br />

accompagnato spesso da Sals Kosi (una<br />

salsa di yogurt con olio, aglio e cetrioli),<br />

Qofte (polpette di carne fritte in olio)<br />

o da una semplice insalata greca. Per<br />

quanto riguarda i dolci, le tante specialità<br />

sono: il Kadaif<br />

(un dolce molto<br />

simile al<br />

Bakllava ma<br />

con un impasto<br />

diverso);<br />

Sultjash<br />

(composto di<br />

latte, riso e<br />

cannella),<br />

Llokume<br />

(simili a delle<br />

grandi<br />

‘’caramelle’’<br />

gommose<br />

ricoperte<br />

d i<br />

zucchero<br />

a velo che<br />

si offronoiin caso di ospiti in casa).<br />

Un’altra particolarità, infine, è il Raki,<br />

una bevanda alcolica con gradazione<br />

minima del 40% ottenuta con la<br />

distillazione di uva o prugne. Noi<br />

preferiamo il cibo italiano per le sue<br />

tante specialità, ma dobbiamo<br />

ammettere che anche quello albanese è<br />

molto buono, forse perché ci ricorda la<br />

nostra terra d’origine.

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