download .pdf - Fondazione Bhole Baba
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Avevamo appena fatto due passi quando due fiotti, uno d'acqua, e uno di latte incominciarono<br />
a scorrere dai due lati del lingam.Il flusso dell'acqua era tale che sia il Signore che io potemmo<br />
bagnarci confortevolmente. Da allora non ho mai più visto acqua o latte scorrere da quel<br />
lingam. Quando chiesi a <strong>Baba</strong>ji riguardo a questo fatto, Egli mi disse: "Quel giorno tu eri così<br />
assetato che Dio non potè fare altro che produrre acqua, ma questo non succederà mai più<br />
qui".<br />
Un giorno mentre ero di nuovo con Lui sul monte Kailash, il Signore mi disse: "Chandramani,<br />
oggi verrà qui un leone; non aver paura". Aveva appena finito di parlare, quando apparve<br />
improvvisamente un leone che si avvicinò come un cane si avvicina al padrone, scodinzolando<br />
e poi piegando tutte le zampe come per prostrarsi ai Suoi piedi. Poi il Signore schioccò le dita<br />
e il leone scomparve d'improvviso, così come era venuto. Ebbi l'occasione di vedere altre due<br />
volte questo leone alla grotta e ogni volta si comportava nello stesso modo: pareva un<br />
cagnolino domestico.<br />
Un altro giorno il mio Signore disse, con lo stesso tono della volta precedente: "Verrà un<br />
grande cobra. Non aver paura". Mi avvicinai a Lui il più possibile e, appena ebbe finito di<br />
parlare, un enorme cobra lungo 6 piedi, di un colore chiaro, dorato, si avvicinò strisciando e si<br />
arrotolò attorno al Suo corpo, allargando la sua testa dorata sopra la testa di <strong>Baba</strong>ji, dove<br />
rimase così eretto per 20 o 25 minuti. Poi scivolò giù e se ne andò passando sulle mie<br />
ginocchia.<br />
Dopo essere rimasto seduto per 45 giorni sul monte Kailash, <strong>Baba</strong>ji si alzò e mi disse: "Non<br />
voglio più andare a Herakhan. Ora vado verso l' Himalaya". Cominciai a supplicarLo: "Se mi<br />
lasci, allora perché mi hai chiamato? Non ti lascerò andare". <strong>Baba</strong>ji cercò di spiegarmi usando<br />
parole dolci ma ferme, ma non Gli prestavo attenzione, convinto che il mio adorato Signore<br />
dovesse restare con me. Allora <strong>Baba</strong>ji cominciò a scendere dalla montagna in direzione di<br />
Herakhan. Là giunti trovammo riunite molte persone per un grande bhandara.<br />
In quell'occasione <strong>Baba</strong>ji mi chiese di preparare ogni giorno 4 libbre6 di prasad 7 da<br />
distribuire alla gente. Preparavo regolarmente il prasad nella quantità indicatami da <strong>Baba</strong>ji, e<br />
straordinariamente era sempre sufficiente, che ci fossero 10 o 100 persone: non era mai né<br />
troppo, né troppo poco.<br />
Rimasi tre mesi con <strong>Baba</strong>ji senza mai tornare a casa. I primi giorni dormivo nella grotta, vicino<br />
a Lui: dividevamo la stessa coperta, <strong>Baba</strong>ji mi metteva a dormire come una madre fa col suo<br />
bambino.<br />
Durante i 45 giorni passati sul monte Kailash e i tre mesi successivi nella grotta di Herakhan,<br />
<strong>Baba</strong>ji non ha mai mangiato né bevuto nulla.e così feci anch'io. Ogni volta che mi allontanavo<br />
dalla grotta e attraversavo il fiume Gotama Ganga, che scorreva a qualche metro di distanza,<br />
sentivo una gran fame, ma appena riattraversavo l'acqua per tornare alla grotta, mi sentivo<br />
come se avessi mangiato un pasto completo.<br />
Quando <strong>Baba</strong>ji si sedeva nella grotta a meditare, una luce molto intensa emanava dal tempio,<br />
situato a mezza costa sull'altro lato del fiume, e cadeva sul Signore. Diversi abitanti del<br />
villaggio di Herakhan, tutt'ora viventi, possono confermare questi fatti.<br />
Dopo tre mesi tornai a casa, anche perchè la mia famiglia cominciava a lamentarsi che ero<br />
diventato uno yogi. Fra le altre cose, raccontai a mia madre questo fatto, per chiedere a lei<br />
conferma.. La prima volta che avevo incontrato <strong>Baba</strong>ji nella grotta, Egli si era rivolto a me<br />
chiamandomi per nome. Con sorpresa Gli avevo chiesto come potesse conoscere il mio nome.