L'Evoluzione - scuola salesiana don lazzero - montechiarugolo
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Evoluzione
L’IDEA DI EVOLUZIONE NEL<br />
TEMPO<br />
Fissismo<br />
Georges Cuvier<br />
Jean Baptiste Lamarck<br />
L’evoluzione biologica<br />
Perché le giraffe hanno il collo lungo?<br />
Lotta per la sopravvivenza e selezione naturale<br />
Mutazioni ed evoluzione<br />
Le pecore ancon<br />
Evoluzione ed adattamento<br />
Coevoluzione di piante ed animali.
Il fissismo<br />
La teoria del fissismo secondo la quale tutti<br />
gli organismi viventi non erano cambiati<br />
nel tempo: mantenevano le<br />
caratteristiche fornite loro al momento<br />
della creazione.<br />
Uno dei sostenitori fu Linneo l’ideatore del<br />
sistema di classificazione delle specie<br />
viventi.<br />
Entrò in crisi con la scoperta dei fossili.
Georges Cuvier (1769/1832)<br />
Teoria delle catastrofi:<br />
La terra nel corso del tempo ha subito una<br />
serie di immani catastrofi che avrebbero<br />
sterminato tutti i viventi: dopo ciascuno di<br />
questi eventi la vita sarebbe ripresa con<br />
specie diverse da quelle precedenti.
Jean Baptiste Lamarck<br />
(1744/1829)<br />
Un cambiamento dell’ambiente provoca modificazioni<br />
in animali e piante che vivono in esso.<br />
Furono formulati due principi:<br />
- dell’uso dell’ uso e del disuso e<br />
- Legge dell’ereditarietà dell’ ereditarietà dei caratteri acquisiti<br />
(una parte del corpo sottoposta ad un uso frequente si s sviluppa<br />
mentre se non usata si atrofizza)<br />
(le giraffe avevano il collo corto ma quando furono costrette a<br />
brucare le foglie degli alberi si sforzarono ad allungarsi verso<br />
l’alto. Questo continuo allungamento si trasmise da una<br />
generazione all’altra)
SEMPRE A PROPOSITO DI GIRAFFE<br />
Parlando delle abitudini, è interessante osservarne le<br />
conseguenze nella particolare forma e statura della giraffa<br />
(camelo pardalis): è noto che quell’animale, che è il<br />
mammifero più grosso, abita l’interno dell’Africa e vive in<br />
luoghi dove un terreno quasi dovunque arido e non erboso<br />
lo obbliga a brucare il fogliame degli alberi e a<br />
sforzarsi continuamente di arrivare tanto in alto.<br />
Da quest’abitudine, mantenutasi per lungo tempo in tutti gli<br />
individui della sua razza, è risultato che le zampe<br />
anteriori sono diventate più lunghe delle posteriori, e<br />
che il<br />
suo collo si è tanto allungato da permetterle di<br />
alzare la testa<br />
toccando i sei metri d’altezza (quasi venti piedi)<br />
senza<br />
drizzarsi sulle zampe posteriori.”<br />
dal Cap. VII della Filosofia zoologica, zoologica,<br />
1809 di J.B.<br />
Lamarck
Charles Robert Darwin<br />
Darwin si accorse che le minuziose osservazioni<br />
compiute durante il<br />
lungo viaggio di circumnavigazione<br />
del globo acquistavano un significato solo se si<br />
ammetteva che le specie si trasformavano<br />
(evolvevano) sotto la spinta della lotta per la<br />
sopravvivenza e del processo della selezione<br />
naturale.<br />
naturale
Che cos’è l’evoluzione<br />
biologica?<br />
L’evoluzione L’ evoluzione biologica è un processo lentissimo che non<br />
riguarda il singolo individuo ma le specie.<br />
I figli sono simili ma non identici ai genitori: queste piccole<br />
differenze accumulandosi di generazione in<br />
generazione , possono trasformare anche<br />
profondamente i caratteri di una specie.<br />
La cosa straordinaria è che le trasformazioni che<br />
avvengono nelle specie sembrano obbedire ad una<br />
ricerca della “perfezione”: dai primi organismi molto<br />
semplici ne sono derivati di sempre più complessi e<br />
perfezionati.
Perché le giraffe hanno il collo<br />
lungo?<br />
Ricerche paleontologiche hanno rivelato che milioni di anni fa le giraffe<br />
avevano il collo corto.<br />
a) Le giraffe brucano l’erba ma alcune arrivano a mangiare le foglie più<br />
basse degli alberi<br />
b) Mutando il clima l’erba scarseggiò, molte giraffe morirono, solo quelle<br />
che riuscirono a mangiare le foglie degli alberi sopravvissero e si<br />
riprodussero<br />
c) Le giraffe delle nuove generazioni ereditarono la caratteristica del collo<br />
in media più lungo, anche tra queste sopravvissero e si riprodussero le<br />
più forti (le più adattate)<br />
d) Di generazione in generazione il collo si allungò sempre sempre<br />
di più fino a<br />
raggiungere le misure di oggi<br />
Altre trasformazioni si accompagnarono all’allungamento del collo: collo:<br />
- Il cuore è più potente per pompare il sangue fino al cervello<br />
- le arterie sono provviste di particolari valvole per impedire al<br />
- sangue di affluire in quantità eccessiva al cervello quando l’animale si china per<br />
bere.
Lotta per la sopravvivenza e selezione<br />
naturale<br />
In ogni generazione i nuovi nati di una specie<br />
sono in sovrannumero rispetto a quanti<br />
l’ambiente possa nutrire.<br />
Ciascuno cerca di sopravvivere procurandosi<br />
cibo e sfuggendo ai predatori (competizione competizione indiretta). indiretta).<br />
Per sopravvivere è importante possedere<br />
qualche carattere vantaggioso.<br />
Questi individui hanno più probabilità di crescere<br />
e riprodursi trasmettendo ai figli il carattere<br />
vantaggioso posseduto. (selezione selezione naturale)<br />
naturale
Il caso paradigmatico<br />
della selezione naturale<br />
in Biston betularia<br />
(IMMAGINI DA H.B.D. Kettlewell, 1955,1956,1958)
“Il Il corso regolare delle cose sembra essere, che un organo<br />
il quale originariamente serviva ad un determinato scopo<br />
si sia adattato, in seguito a lente modificazioni,<br />
a scopi assai diversi.”<br />
“Seguendo Seguendo questo principio, si può dire che<br />
quando un uomo costruisce una macchina<br />
per un qualche scopo speciale,<br />
ma servendosi di ruote o di molle e cilindri vecchi<br />
e solo poco modificati,<br />
questa intiera macchina con tutte le sue parti è adattata<br />
in modo speciale al nuovo fine.”<br />
Charles Darwin, 1862<br />
“I I diversi meccanismi per mezzo dei quali<br />
le orchidee vengono fecondate dagli Insetti”<br />
I edizione italiana 1883, U.T.E., Torino. Pag. 198
Mutazioni ed evoluzione<br />
Quando una cellula sta per dividersi duplica il DNA per<br />
trasmetterlo alle cellule figlie.<br />
In tale duplicazioni a volte si verificano errori, cioè la<br />
molecola del DNA non è perfettamente identica a<br />
quella d’origine. È avvenuta una mutazione e la<br />
comparsa di un nuovo carattere.<br />
Nella maggior parte dei casi sarà un carattere dannoso<br />
che potrà anche provocare la morte dell’individuo, ma<br />
se invece fosse utile potrebbe avvantaggiarlo nella lotta<br />
per la sopravvivenza e quindi trasmettersi ai<br />
discendenti.
Le pecore ancon<br />
Nel 1791, in America, fra le pecore di un gregge<br />
si produsse una mutazione che provocò la<br />
nascita di agnelli con le zampe più corte e<br />
storte.<br />
Il nuovo carattere sarebbe stato svantaggioso,<br />
quindi sarebbe andato perduto, ma<br />
all’allevatore conveniva avere pecore che non<br />
potessero saltare quindi fece accoppiare<br />
queste pecore fra di loro per ottenere nuovi<br />
agnelli con le zampe corte. Nacque così la<br />
razza di pecore ancon.<br />
ancon
Evoluzione ed<br />
adattamento<br />
Il processo di selezione naturale e quello di selezione<br />
artificiale operano in modo simile. La differenza sta nel<br />
fatto che nel primo è la lotta per la sopravvivenza a<br />
favorire la sopravvivenza dei più adatti mentre nel<br />
secondo è l’uomo a scegliere gli individui che<br />
presentano un certo carattere per farli riprodurre.<br />
Attraverso la selezione artificiale una specie acquisisce le<br />
caratteristiche che più convengono all’uomo mentre<br />
con la selezione naturale essa si adatta sempre meglio<br />
all’ambiente acquistando quei caratteri che<br />
permettono all’individuo di sopravvivere più facilmente.<br />
Ecco come si spiega che tutte le specie animali e vegetali<br />
che popolano la Terra siano così ben adattate<br />
all’ambiente che li ospita.
L’origine delle specie<br />
La Terra è oggi popolata da 4 - 5 milioni di specie<br />
diverse che discen<strong>don</strong>o dai primi semplicissimi<br />
organismi unicellulari quindi l’evoluzione non si<br />
limita a modificare le specie esistenti ma ne<br />
crea continuamente di nuove.<br />
La speciazione (generazione di una nuova<br />
specie) è legata all’isolamento di un gruppo di<br />
individui di una specie che rimasto separato<br />
dagli altri si evolve in modo autonomo fino a<br />
formare una specie diversa da quella<br />
originaria.
La posizione di C. Darwin<br />
dall’ “Origine “ Origine dell’uomo”,<br />
dell’uomo”,<br />
1871: 1871<br />
“… non dobbiamo cadere<br />
nell’errore di credere che il<br />
primiero progenitore di tutto lo<br />
stipite delle scimmie, compreso<br />
l’uomo, fosse identico, o anche<br />
rassomigliasse molto, a<br />
qualunque scimmia che esista<br />
oggi.” oggi.”<br />
“E’ E’ quindi probabile che l’Africa<br />
fosse abitata primieramente da<br />
scimmie estinte strettamente affini<br />
al gorilla ed al scimpanzè; e<br />
siccome queste due specie sono<br />
ora i più prossimi affini dell’uomo, è<br />
in certo modo più probabile che<br />
i nostri primi progenitori<br />
vivessero nel continente<br />
africano che non altrove.” altrove.”
Coevoluzione di piante ed<br />
animali<br />
Molte piante per riprodursi hanno bisogno degli insetti per il trasporto<br />
del polline da un fiore all’altro e molti insetti hanno necessità del<br />
nettare delle piante per nutrirsi.<br />
Qual è stata l’origine di questo rapporto?<br />
Alcune piante iniziarono a riprodursi in modo sessuato.<br />
Certi insetti presero a nutrirsi di polline favorendo le piante che<br />
visitavano<br />
Il processo di selezione iniziò ad agire sia sulle piante favorendo<br />
quelle con i fiori più colorati o più profumati, sia sugli insetti<br />
favorendo quelli che riuscivano a succhiare meglio il nettare.<br />
Nel corso del tempo piante ed insetti subirono un lento processo di<br />
coevoluzione: l’evoluzione contemporanea di più specie che<br />
hanno stretto fra loro una alleanza che permette ad entrambe il<br />
massimo profitto dal loro rapporto.
Il Limulus poliphemus è un artropode<br />
rimasto “quasi” invariato dal Triassico<br />
inferiore,<br />
vale a dire Mesolimulus da 225 walchi milioni di anni fa ad<br />
oggi.<br />
Solnhofen<br />
Giurassico superiore<br />
(150 milioni di anni)
La posizione di C. Darwin<br />
1871: 1871<br />
dall’ “Origine “ Origine dell’uomo”,<br />
dell’uomo”,<br />
“… non dobbiamo cadere nell’errore di credere<br />
che il primiero progenitore di tutto lo stipite<br />
delle scimmie, compreso l’uomo, fosse<br />
identico, o anche rassomigliasse molto, a<br />
qualunque scimmia che esista oggi.” oggi.”<br />
“E’ E’ quindi probabile che l’Africa fosse abitata<br />
primieramente da scimmie estinte strettamente<br />
affini al gorilla ed al scimpanzè; e siccome<br />
queste due specie sono ora i più prossimi affini<br />
dell’uomo, è in certo modo più probabile che<br />
i nostri primi progenitori vivessero nel<br />
continente africano che non altrove.” altrove.”
La posizione di C. Darwin<br />
1871: 1871<br />
dall’ “Origine “ Origine dell’uomo”,<br />
dell’uomo”,<br />
“Secondariamente, Secondariamente, è forse possibile che un animale della<br />
struttura, per esempio, e delle abitudini di un pipistrello, possa<br />
essere stato formato col mezzo di modificazioni di qualche<br />
animale dotato di abitudini e di struttura interamente diverse?<br />
Abbiamo noi a ritenere che l'elezione naturale possa<br />
produrre, da una parte organi di così debole importanza,<br />
come la coda della giraffa che serve a guisa di cacciamosche,<br />
cacciamosche,<br />
dall'altra parte organi di una struttura tanto<br />
portentosa,come l'occhio, del quale noi possiamo appena<br />
conoscere la perfezione meravigliosa?.<br />
… La coda della giraffa sembra un cacciamosche, costruito<br />
artificialmente,<br />
artificialmente,<br />
e sulle prime pare incredibile ch'essa sia stata<br />
adattata all'ufficio attuale per mezzo di piccole modificazioni<br />
successive, una migliore dell'altra, per uno scopo tanto<br />
insignificante, quello di scacciare le mosche; … ”