2. “Nel Cuore della Valnerina … ” Sant'Anatolia di Narco ... - Spoleto
2. “Nel Cuore della Valnerina … ” Sant'Anatolia di Narco ... - Spoleto
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<strong>2.</strong> <strong>“Nel</strong> <strong>Cuore</strong> <strong>della</strong> <strong>Valnerina</strong> <strong>…</strong> <strong>”</strong> Sant’Anatolia <strong>di</strong> <strong>Narco</strong> – Cerreto <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong><br />
Lunghezza: 16,800 km<br />
Partenza: Sant’Anatolia <strong>di</strong> <strong>Narco</strong> – Piazza<br />
Corrado<br />
Arrivo: Cerreto <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong> - Piazza Pontano<br />
Dislivello: : + 430 / - 200 mt<br />
Pendenza max: 21 %<br />
Declivio max: 7 %<br />
Pendenza me<strong>di</strong>a: 2 %<br />
Quota massima <strong>di</strong> passaggio: 534 mt.<br />
Difficoltà: <strong>di</strong>fficile<br />
Tempo percorrenza: 6hrs 00’<br />
Tipologia percorso: Sentiero - sterrato - asfalto<br />
Segnaletica: CAI Bianco-rossa<br />
Cartografia IGM: 336 I Sant’Anatolia <strong>di</strong> <strong>Narco</strong> - 324 II<br />
Sellano<br />
Da vedere: Sant’Anatolia <strong>di</strong> <strong>Narco</strong>, Abbazia <strong>di</strong> San Felice, Eremo <strong>di</strong> Sant’Antonio – rudere -, Vallo <strong>di</strong> Nera, Tracciato Ferrovia: tunnel, caselli e ponti, Borgo<br />
Cerreto, Cerreto <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong><br />
Waypoints Dist/mt. Altez/mt Descrizione<br />
Sant’Anatolia <strong>di</strong><br />
331 PARTENZA. In Piazza Corrado, dalla caratteristica chiesa <strong>di</strong> Santa Maria delle Grazie scendere a destra<br />
<strong>Narco</strong><br />
lungo le mura del borgo.<br />
Sant’Anatolia <strong>di</strong> <strong>Narco</strong>. La località era abitata fin dall'antichità ma deve il suo aspetto attuale al periodo tardome<strong>di</strong>evale. Il castello che domina l'abitato è<br />
<strong>della</strong> seconda metà del XII secolo mentre le mura furono costruite due secoli più tar<strong>di</strong>. La chiesa parrocchiale <strong>di</strong> <strong>Sant'Anatolia</strong> contiene pregevoli affreschi del XIV<br />
secolo. Di grande interesse artistico è anche l'oratorio <strong>di</strong> Santa Maria delle Grazie in stile rinascimentale. Il convento <strong>di</strong> Santa Croce, ora struttura ricettiva, sorse<br />
nel XIII secolo, lasciato in abbandono, venne ricostruito nel 1610.<br />
T01 asfaltata a destra 240 314 Allo Stop Incrocio a T: prendere a destra la SP 471.<br />
D01 sterrata a destra 300 304 Scendere e dopo un curvone: svoltare a destra su sterrata. Segnalazione CAI sentiero degli eremiti nr. 1<strong>2.</strong><br />
Passare un antico lavatoio e proseguire dritti sulla via principale.<br />
Pieve S. Maria <strong>di</strong><br />
<strong>Narco</strong><br />
430 305 Si arriva fino all’antica Pieve <strong>di</strong> S. Maria <strong>di</strong> <strong>Narco</strong>. Continuare avanti .<br />
Abbazia <strong>di</strong> San Felice 640 300 Passato un caratteristico ponte sul fiume Nera si arriva alla stupenda Abbazia <strong>di</strong> San Felice accanto al borgo<br />
<strong>di</strong> Castel san Felice.<br />
Abbazia <strong>di</strong> san Felice . La chiesa, rie<strong>di</strong>ficata nel 1190, è un mirabile esempio <strong>di</strong> architettura romanica spoletina.Da due passaggi laterali si accede alla cripta<br />
coperta da volte sorrette da una colonna centrale; le tre absi<strong>di</strong> accolgono due altari e, al centro, un sarcofago in pietra rossastra.<br />
I01 tornare in<strong>di</strong>etro 130 298 Tornare in<strong>di</strong>etro sulla stessa via e ripassato il ponte subito a sinistra prendere un ripido sentiero segnalato dal<br />
CAI come nr. 12 o degli eremiti. Direzione Vallo <strong>di</strong> Nera.<br />
Y01 sentiero a destra 310 321 Salire su largo sentiero sassoso fino ad un incrocio a Y: salire a destra. Segnale bianco rosso del CAI su<br />
cartello <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto d’accesso per veicoli a motore.<br />
Y02 sentiero a<br />
340 389 La salita è impegnativa fino ad un altro incrocio a Y: salire a sinistra/dritti. Riferimento segnale del CAI<br />
sinistra/dritti<br />
sentiero nr. 12 o degli eremiti.<br />
S01 sentiero<br />
460 358 Il largo sentiero ben segnalato dal CAI con segnavie bianco-rosse su alberi, si sviluppa in un bel bosco <strong>di</strong><br />
sinistra/dritti<br />
latifoglie. Dopo una piccola piazzola naturale ed un in<strong>di</strong>cazione a terra cementata c’è una leggera<br />
biforcazione prendere a sinistra/dritti sulla via principale.<br />
Y03 sentiero a destra 210 363 Saliscen<strong>di</strong> fino ad un incrocio a Y <strong>di</strong> sentieri: salire a destra sulla via principale. Ci sono una piccola
Y04 sentiero a<br />
300 396<br />
in<strong>di</strong>cazione a terra cementata e segnalazioni arancio fluorescenti su pietre.<br />
Andare avanti in un sentiero un po’ scosceso a valle. Fare attenzione !!! Dopo aver passato un fosso creato<br />
sinistra<br />
da un torrente si arriva ad un incrocio a Y: scendere a sinistra per vedere l’antico rudere dell’Eremo <strong>di</strong><br />
Sant’Antonio. Segnalazione evidente cementata e <strong>di</strong>segnata su un blocco <strong>di</strong> travertino.<br />
Eremo <strong>di</strong><br />
40 381 Scendere su un sentiero un po’ scosceso fino al rudere dell’Eremo <strong>di</strong> Sant’Antonio. Tornare in<strong>di</strong>etro sulla<br />
Sant’Antonio<br />
stessa via, questa volta ovviamente all’incrocio salire a sinistra in <strong>di</strong>rezione Vallo <strong>di</strong> Nera.<br />
Eremo <strong>di</strong> Sant’Antonio. Siamo voluti passare in questo rudere <strong>di</strong> un vecchio eremo per testimoniare un esempio concreto ed affascinante <strong>della</strong> presenza<br />
eremitica <strong>di</strong> questi luoghi. Si alternano centri costruiti da santi fondatori e centri in cui gli eremi sono stati intitolati. Questo è uno <strong>di</strong> quelli.<br />
A01 sentiero avanti 480 476 Il sentiero ben segnalato dal CAI continua a salire fino ad un fossato e ad un bosco ora molto <strong>di</strong>radato.<br />
dritti<br />
Andare avanti sulla via principale; alla nostra destra c’è una delimitazione in filo spinato.<br />
X01 sentiero a<br />
260 443 Ancora avanti fino a quando arriviamo ad un incrocio a 3 vie <strong>di</strong> sentieri. Prendere quello a sinistra avanti a<br />
sinistra<br />
noi che scende. Avanti a noi abbiamo la vista <strong>di</strong> Vallo <strong>di</strong> Nera. Riferimento segnale del CAI sentiero nr. 12 o<br />
degli eremiti.<br />
Punto Panoramico 1 200 439 Si scende lungo il largo sentiero fino a raggiungere un segnale del CAI nr. 12 <strong>di</strong>segnato su un albero. Da<br />
questo punto si gode una magnifica vista su Vallo <strong>di</strong> Nera e la <strong>Valnerina</strong> in <strong>di</strong>rezione N<br />
T02 sentiero a<br />
390 442 Si scende gradatamente fino ad un incrocio a T con un sentiero: prendere a sinistra. Riferimento segnale del<br />
sinistra<br />
CAI sentiero nr. 12 o degli eremiti.<br />
Fonte del Mulino 110 431 Discesa ripida e sassosa fino ad un rudere sulla destra: è il vecchio mulino. Accanto c’è la Fonte del Mulino.<br />
T03 sterrata a sinistra 140 406 Proseguire avanti fino ad incontrare un doppio incrocio, il primo a Y : andare a destra su una sterrata. Poco<br />
<strong>di</strong> fronte accanto ad una quercia abbiamo un altro incrocio con una sterrata a T: salire a sinistra. C’è un<br />
segnale <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto d’accesso. Riferimento segnale del CAI sentiero nr. 12 o degli eremiti.<br />
Immagine delle<br />
Forche<br />
190 418 Salire ancora fino alla chiesetta dell’Immagine delle Forche, con degli affreschi del XV secolo.<br />
Madonna delle Forche. Lungo la via vecchia via che portava a Castel san Felice c’è l’e<strong>di</strong>cola <strong>della</strong> Madonna delle Forche, ornata da affreschi in gran parte<br />
attribuiti a Jacopo Zabolino<br />
S02 asfaltata<br />
300 444 Continuare a salire su una via che <strong>di</strong>venta cementata accanto ad un muro a pietra <strong>di</strong> sostegno alla nostra<br />
sinistra/dritti<br />
destra fino all’accesso a Vallo <strong>di</strong> Nera. Svoltare a sinistra passando in una stra<strong>di</strong>na del paese. Riferimento<br />
segnale del CAI sentiero nr. 12 o degli eremiti. Attenzione pochi metri a destra c’è la Chiesa <strong>di</strong> san Rocco.<br />
Vallo <strong>di</strong> Nera 80 448 Ancora avanti e sotto la Torre svoltare a destra lungo le mura urbiche. Si arriva ad una rampa che porta al<br />
Palazzo Comunale. Consigliamo la visita del borgo me<strong>di</strong>oevale. Torniamo a questo punto e lasciando alle<br />
spalle l’ingresso del palazzo Comunale in <strong>di</strong>rezione NE troviamo il riferimento segnale del CAI sentiero nr.<br />
12 o degli eremiti. An<strong>di</strong>amo avanti in <strong>di</strong>rezione Pie<strong>di</strong>paterno.<br />
Vallo <strong>di</strong> Nera. Ha origini antichissime, testimonianze archeologiche avvalorano l’ipotesi dell’esistenza <strong>di</strong> remoti inse<strong>di</strong>amenti già nel VIII secolo a.C. Il suo<br />
nome ha una derivazione incerta che si può comunque attribuire alla stessa Valle, in quanto anticamente si chiamava Castrum Vallis, al vallum <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa romano o<br />
alla definizione longobarda del bosco: vald. Nel periodo compreso tra il IV e il II secolo a.C. iniziò la romanizzazione <strong>della</strong> Val<strong>di</strong>narco. A partire dal 1177 , Vallo<br />
<strong>di</strong> Nera <strong>di</strong>venne feudo del duca germanico <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong>. Fu aspramente conteso dallo Stato <strong>della</strong> Chiesa e da <strong>Spoleto</strong> come importante punto strategico,e fu infine<br />
conquistato e ampliato nel XIII secolo secondo uno schema costruttivo me<strong>di</strong>oevale: in cima il castello, poi la chiesa e a cascata le case; questo schema è visibile<br />
nell’abitato ancora adesso. Il Torrione (XIV secolo) , la chiesa <strong>di</strong> Santa Maria, la parrocchiale <strong>di</strong> san Giovanni Battista entrambe del XIII secolo sono la presenza<br />
artistica e monumentale più interessante del bel borgo me<strong>di</strong>oevale.<br />
S03 via pavimentata 60 444 Passato un parcheggio ci troviamo avanti 2 vie una che sale nel borghetto l’altra che scende a sinistra, poco<br />
in pietra a sinistra<br />
avanti notiamo l’ingresso del ristorante “Cacio Re<strong>”</strong>: svoltare e scendere a sinistra <strong>di</strong>rezione N. E’ l’antica via
che portava a Pie<strong>di</strong>paterno.<br />
Vecchia Fonte 120 423 Superato l’ingresso del ristorante ed una villetta ci troviamo accanto una vecchia fonte sulla destra. Sorgente<br />
del Saletto. Continuare avanti dritti<br />
X02 sentiero avanti 130 405 Il sentiero scende ed è un po’ sporco <strong>di</strong> cespugli e rovi ma è abbastanza evidente. La via è delimitata da<br />
dritti<br />
querce secolari e andando avanti troviamo un incrocio a X <strong>di</strong> sentieri: andare avanti dritti sulla via principale.<br />
D02 sentiero a destra 200 376 Dopo aver passato una vigna <strong>di</strong>smessa sulla sinistra il sentiero <strong>di</strong>venta ripido e sassoso, fino ad arrivare su un<br />
tornante dove c’è un bivio a sinistra. Continuare a scendere e svoltare a destra sulla via principale.<br />
T04 sterrata a sinistra 140 349 Dopo un altro bivio, continuando sulla via principale arriviamo ad una strada sterrata. Incrocio a T: scendere<br />
a sinistra. Riferimento segnale del CAI sentiero nr. 12 o degli eremiti.<br />
Y05 sterrata a sinistra 70 341 Scendere ancora fino ad un incrocio a Y si sterrate: prendere a destra. Direzione NO.<br />
Y06 sterrata a sinistra 80 330 Avanti <strong>di</strong> nuovo fino ad un altro incrocio a Y si sterrate: prendere ancora a destra. Direzione N.<br />
Y07 sentiero a<br />
250 326 Attraversare un rado rimboschimento <strong>di</strong> conifere delimitato da una recinzione fino ad un incrocio a Y <strong>di</strong><br />
sinistra<br />
Y08 sentiero a<br />
sinistra<br />
Inizio Percorso<br />
Ferrovia<br />
sentieri: andare a sinistra sulla via principale (non salire a destra). Direzione NO.<br />
270 319 Il sentiero passa accanto al fiume Nera e ad un allevamento <strong>di</strong> trote fino ad arrivare ad un incrocio a Y <strong>di</strong><br />
sentieri: prendere a sinistra il sentiero meno evidente che scende. Segnavia bianco-rosse del CAI su albero e<br />
su pietra. Direzione NO<br />
170 316 Ancora avanti fino ad un incrocio con 2 sterrate: andare prima a sinistra e poi subito a destra. Attenzione<br />
prendere la sterrata e non il sentiero parallelo segnalato dal CAI. In questo punto facciamo l’ingresso al<br />
vecchio tracciato <strong>della</strong> Ferrovia “<strong>Spoleto</strong>-Norcia<strong>”</strong>. Riferimento segnale del CAI sentiero nr. 12 o degli<br />
eremiti.<br />
Ferrovia <strong>Spoleto</strong> -Norcia. La ferrovia <strong>Spoleto</strong>-Norcia era una ferrovia a scartamento ridotto a trazione elettrica , <strong>di</strong>smessa nel 1968. Il progetto subì delle<br />
varianti nella scelta del tracciato adottando soluzioni costruttive <strong>di</strong> tipo elvetico che <strong>di</strong>minuivano la lunghezza del percorso ma ne aumentavano la pendenza<br />
massima e prevedendo la costruzione <strong>della</strong> linea a trazione elettrica a corrente continua con tensione <strong>di</strong> 800 Volt, anziché a vapore. Per le sue caratteristiche<br />
planimetriche ed altimetriche la Ferrovia <strong>Spoleto</strong>-Norcia può definirsi una ferrovia alpina e rappresenta un piccolo gioiello <strong>di</strong> ingegneria ferroviaria; infatti per il<br />
percorso abbastanza breve <strong>di</strong> 52 chilometri vennero costruite ben 19 gallerie, con quella <strong>di</strong> valico nei pressi <strong>di</strong> Caprareccia <strong>di</strong> quasi 2 chilometri, e 24 ponti e<br />
viadotti ingegneristicamente avveniristici e <strong>di</strong> grande pregio architettonico, con vari tratti <strong>di</strong> linea elicoidali, simili a quelli che si trovano in tante piccole ferrovie<br />
<strong>della</strong> Svizzera, e pendenze fino al 45 x mille nel tratto tra <strong>Spoleto</strong> e la valle del fiume Nera. La durata del viaggio da <strong>Spoleto</strong> a Norcia era <strong>di</strong> circa 2 ore<br />
Punto <strong>di</strong> mezzo dove è possibile partire : Pie<strong>di</strong>paterno . Da qui la Lunghezza del percorso è 9,300 km.<br />
Pie<strong>di</strong>paterno 360 321 Continuare lungo la sterrata fino ad un Ponte sul fiume Nera. A sinistra si sale a Pie<strong>di</strong>paterno, ma noi<br />
resteremo sul tracciato che costeggerà il fiume e andremo avanti. Ignorare il segnale del CAI sentiero nr. 12<br />
o degli eremiti. Sotto il ponte c’è un’area pic-nic e poco avanti una e<strong>di</strong>ficio rosa, in cui sono visibili in alto le<br />
ceramiche in cui erano appoggiati i fili elettrici <strong>della</strong> ferrovia.<br />
Frana 880 329 Proseguire sul tracciato <strong>della</strong> vecchia Ferrovia <strong>Spoleto</strong> – Norcia che ci accompagnerà i prossimi chilometri.<br />
Può capitare <strong>di</strong> trovare sul percorso dei piccoli smottamenti <strong>di</strong> terreno. Ad oggi (16 Febbraio 2009) ce ne è<br />
solamente uno in questo punto. Ovviamente in presenza <strong>di</strong> tale problema bisogna superare la piccola frana<br />
ed andare avanti sulla via principale.<br />
Stazione Romita 720 332 Si percorre questo tratto accompagnati dal fiume Nera fino alla vecchia stazione recuperata <strong>della</strong> “Romita<strong>”</strong>.<br />
Continuare avanti<br />
Chiesa dell'Eremita. La chiesa non è lungo il percorso ma proprio in corrispondenza <strong>della</strong> stazione in <strong>di</strong>rezione NO oltre il fiume, possiamo notare i resti <strong>di</strong><br />
quella che fu l'imponente Abbazia <strong>di</strong> Santa Maria de Ugonis, oggi detta Chiesa dell'Eremita. Questa chiesa è forse l'esempio più notevole <strong>di</strong> costruzione me<strong>di</strong>evale.<br />
La chiesa superiore è a croce latina, mentre la cripta inferiore è a croce greca. Di essa oggi resta solo parte <strong>della</strong> navata centrale.
Segnale CAI 520 329 Si arriva ad un segnale del CAI sentiero nr. 12 o degli eremiti che in<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> prendere un sentiero a sinistra.<br />
Ovviamente non lasciamo il tracciato e an<strong>di</strong>amo dritti sulla via principale<br />
Area <strong>di</strong> Sosta NR. 3 250 334 Ancora avanti fino all’Area <strong>di</strong> Sosta NR. 3<br />
Entrata Galleria 1 800 344 Stiamo percorrendo il tratto “no kill<strong>”</strong> del fiume Nera dove non è possibile portare a casa il pesce pescato. Si<br />
raggiunge la galleria su un lembo <strong>di</strong> montagna tagliato.<br />
Uscita Galleria 1 100 345 Uscita Galleria<br />
Stazione Passo Stretto 130 346 Poco dopo si giunge alla vecchia stazione recuperata <strong>di</strong> “Passo Stretto<strong>”</strong>. Nello stesso punto c’è l’Area <strong>di</strong><br />
Sosta NR. <strong>2.</strong> Continuare avanti.<br />
Muretto 440 350 Segnaliamo lungo il percorso dei muretti a secco <strong>di</strong> pietre, che hanno la funzione <strong>di</strong> sostenere la <strong>di</strong>sgregazione<br />
rocciosa. In questo punto ce n’è un esempio.<br />
Balza Tagliata 730 357 Segnaliamo lungo il percorso dei tagli <strong>di</strong> rocce, fatti dall’uomo per il passaggio <strong>della</strong> ferrovia. In questo punto<br />
ce n’è un esempio.<br />
Traliccio 1160 362 Segnaliamo lungo il percorso <strong>di</strong> piccoli tralicci in ferro , che servivano a sostenere i fili elettrici <strong>della</strong><br />
ferrovia. In questo punto ce n’è un esempio.<br />
Entrata Galleria 2 170 364 Galleria delle Lastre I. Fatta la curva abbiamo l’entrata <strong>della</strong> Galleria 2<br />
Uscita Galleria 2 40 364 Uscita Galleria 2<br />
Entrata Galleria 3 20 364 Galleria Lastre II . Entrata Galleria 3<br />
Uscita Galleria 3 50 364 Uscita Galleria 3<br />
Area <strong>di</strong> Sosta NR. 3 80 364 Poco dopo c’è l’ Area <strong>di</strong> Sosta NR. 3. E’ in<strong>di</strong>cativamente la fine del tratto sull’antica Ferrovia <strong>Spoleto</strong>-<br />
Norcia. Continuare avanti sulla via principale.<br />
Ponte 150 364 Attraversare un primo ponte e poi arrivare su un secondo ponte con una staccionata in legno sul fiume Nera.<br />
Oltrepassarlo e prendere la strada asfaltata a sinistra/ dritti.<br />
Stabilimento 690 365 Risalire la strada asfaltata fino ad arrivare ad uno stabilimento a destra : andare avanti. Attenzione al traffico<br />
!!! C’è anche una stra<strong>di</strong>na <strong>di</strong> campagna parallela, che in alcuni punti arriva in fon<strong>di</strong> chiusi.<br />
Campo sportivo 530 366 Passato un altro stabilimento a sinistra si arriva accanto ad un campo sportivo. Proseguire avanti.<br />
X03 asfaltata a<br />
sinistra<br />
300 365 Si arriva ad uno STOP. Abbiamo un incrocio a 3 vie: svoltare a sinistra e scendere<br />
Chiesa <strong>di</strong> San Lorenzo 70 362 E’ ben visibile accanto a noi la Chiesa <strong>di</strong> San Lorenzo. Andare avanti<br />
Chiesa <strong>di</strong> san Lorenzo. E’ la parrocchiale <strong>della</strong> frazione, costruita nel sec. XIII dai francescani osservanti, su un precedente inse<strong>di</strong>amento benedettino Alla<br />
chiesa, che fino al 1804 era intitolata a S.Francesco, era unito anche un convento, <strong>di</strong> cui resta ai pie<strong>di</strong> soltanto un'ala<br />
Borgo Cerreto 50 362 Si oltrepassa il ponte sul fiume e si attraversano le strette vie <strong>di</strong> Borgo Cerreto. Passare sotto il cartello <strong>di</strong> via<br />
San Lorenzo e continuare dritti sotto un arco.<br />
SS 685 <strong>Valnerina</strong> 60 364 Attenzione si arriva da incrociare la SS 685 <strong>Valnerina</strong>. Procedere con cautela a causa del traffico !!!. Andare<br />
subito a destra e poi attraversare il passaggio pedonale. Di fronte a noi abbiamo un vicolo, sulla destra<br />
appoggiati al muro c’è un cartello giallo “Cerreto sentiero nr. 9 del CAI<strong>”</strong>: andare avanti.<br />
Y09 lastricata a destra 40 368 Poco avanti abbiamo un incrocio a Y: prendere a destra la via lastricata che sale il borgo. Riferimento<br />
segnale bianco rosso del CAI su un muretto.<br />
Chiesa <strong>di</strong> San<br />
110 398 Si salgono le caratteristiche strette vie fino ad una deviazione a destra sotto un arco che ci in<strong>di</strong>ca la via per la<br />
Paterniano<br />
caratteristica chiesa <strong>di</strong> San Paterniano. Fatta la visita tornare a questo punto e continuare a salire a destra<br />
Chiesa <strong>di</strong> san Paterniano. La chiesa, do origine romanica, attualmente ridotta a piccola sacrestia, apparteneva ad un complesso monastico benedettino.
Il campanile, separato dalla chiesa, è stato ricavato in una delle torri <strong>di</strong> avvistamento e <strong>di</strong>fesa, che un tempo si trovavano nella fortezza posta in cima al borgo.<br />
Via Cerretana 60 404 Poco dopo la via lastricata finisce, si esce dal borgo e avanti a noi c’è un sentiero che sale: prenderlo. Questa<br />
è l’antica “Via Cerretana<strong>”</strong> che collegava i 2 borghi. Riferimento: segnale bianco-rosso del CAI su albero a<br />
destra.<br />
Punto panoramico 2 370 463 Lo stretto sentiero sale a zig-zag sulla cresta del colle. La salita è impegnativa , andare ad un ritmo regolare.<br />
Si arriva fino ad un gruppo <strong>di</strong> cipressi dove è è possibile godere una vista panoramica sulla <strong>Valnerina</strong> sotto a<br />
noi e sull’abitato arroccato <strong>di</strong> Ponte in <strong>di</strong>rezione S. Continuare a salire<br />
Ponte. Sulla collina in <strong>di</strong>rezione S ed ovviamente non sul percorso, possiamo notare il paese <strong>di</strong> Ponte e scorgere i ruderi <strong>della</strong> Rocca con la torre <strong>di</strong> vedetta,<br />
punto <strong>di</strong> controllo <strong>della</strong> valle del fiume Nera e dei suoi affluenti fin dai tempi dei longobar<strong>di</strong><br />
Chiesa <strong>di</strong> San<br />
Giacomo<br />
180 488 Arriviamo sotto le mura urbiche <strong>di</strong> Cerreto. Salire scalette in pietra naturali. Segnalazione bianco-rossa del<br />
CAI. Arrivare alla struttura Cedrav (torre moderna). Continuare a salire poco avanti c’è la Chiesa <strong>di</strong> San<br />
Giacomo.<br />
Chiesa <strong>di</strong> san Giacomo Situato nella parte bassa <strong>di</strong> Cerreto <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong> in prossimità <strong>della</strong> via cerretana che da Borgo Cerreto sale,venne fondato nel XIII<br />
secolo. Ospitava le suore benedettine che lo occuparono fino dal 1783.<br />
Y10 lastricata a destra 200 532 Proseguire la stretta via Padre Pietro Pirri lastricata e accompagnata da uno corrimano. Restare sempre su<br />
questa strada anche quando incrociamo via Circonvallazione: andare avanti dritti. Salendo abbiamo segnalati i<br />
palazzi me<strong>di</strong>evali Orlan<strong>di</strong>ni e Vespasiani. Arriveremo alla fine <strong>della</strong> salita in un incrocio a Y: continuare a<br />
destra lungo Via Umberto I . Riferimento sul bivio è Palazzo Nobili alla nostra destra.<br />
Cerreto <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong> 300 534 Continuare lungo la via fino ad arrivare a Piazza Giovanni Pontano. ARRIVO<br />
Cerreto <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong>. La nascita <strong>di</strong> Cerreto risale sicuramente al 290 a. C. quando avviene la romanizzazione del territorio ad opera delle legioni del console<br />
M. Curio Dentato. Nell'età tardo imperiale il cristianesimo si propaga anche in queste valli e cominciano a sorgere i vari monasteri benedettini. La storia<br />
documentata definisce la fondazione del castello inizia però nel XII secolo. Quando e si erige a libero comune sotto la protezione <strong>della</strong> Chiesa, sfrutta la sua<br />
posizione strategica <strong>di</strong> confine tra i comuni <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong> e <strong>di</strong> Norcia e il Ducato <strong>di</strong> Camerino. Si pensa che Cerreto <strong>di</strong> <strong>Spoleto</strong> abbia conosciuto epoche<br />
particolarmente splen<strong>di</strong>de come testimoniato dai vari palazzotti gentilizi presenti nel tessuto urbano. Il suo nome deriva dalla <strong>di</strong>ffusa presenza <strong>di</strong> piante <strong>di</strong> cerro e,<br />
tra l'altro, fino al secolo scorso si poteva ammirare una quercia centenaria nella piazza principale del paese<br />
Legenda:
Waypoints: Segnavia e punti <strong>di</strong><br />
riferimento progressivi durante il<br />
percorso<br />
Dist./mt: <strong>di</strong>stanza in metri<br />
fra un waypoint ed un altro<br />
Altez/mt: <strong>di</strong>slivello fra<br />
un waypoint ed un altro.<br />
Interesse: punto d’interesse<br />
storico artistico naturale<br />
paesaggistico<br />
Descrizione: in<strong>di</strong>cazioni<br />
essenziali del percorso<br />
T..: incrocio a T X..: incrocio a X Y..: incrocio a Y A..: andare dritto S..: girare a sinistra<br />
D..: girare a destra I..: tornare in<strong>di</strong>etro