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Il Messaggio di Gesù a Dozulé - Entra e vedi

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<strong>Il</strong> <strong>Messaggio</strong> <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> a <strong>Dozulé</strong><br />

PROLOGO<br />

"Da quel 12 aprile 1970, per me è la Resurrezione" Madeleine Aumont<br />

<strong>Il</strong> 29 marzo 1970, per l’insistenza <strong>di</strong> sua madre, che visse fino a 94 anni, Maddalena decide <strong>di</strong><br />

confessarsi e comunicarsi per la Pasqua, cosa che aveva tralasciato da 4 anni anche perchè nella<br />

Chiesa <strong>di</strong> Putôt-en-Auge non vi era più il prete. La domenica dopo Pasqua, dopo essersi<br />

comunicata, prima <strong>di</strong> giungere al suo banco per inginocchiarsi "mi stava accadendo qualche cosa<br />

che non sapevo spiegare ... provavo un senso <strong>di</strong> debolezza ... ero ebbra <strong>di</strong> gioia, <strong>di</strong> felicità. Mi<br />

pareva <strong>di</strong> scoprire un altro mondo." Tutto questo si è protratto sino al suo ritorno a casa. Era il 5<br />

aprile. La domenica seguente, 12 aprile 1970 "questa gioia interiore mi possedeva, ma questa volta<br />

sentivo una presenza che non era <strong>di</strong> questo mondo ... la presenza <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>, dello Spirito Santo, una<br />

forza soprannaturale mi possedeva, presenza dolce ... il mondo non esisteva più, il mio corpo non<br />

esisteva più, non restava che Dio in me e io in Dio." La terza domenica dopo Pasqua, 19 aprile,<br />

"questa gioia meravigliosa si riproduce ancora." Decide <strong>di</strong> confidarsi al Parroco, poiché: "Non<br />

sono più io che vivo, è <strong>Gesù</strong> che vive in me." <strong>Il</strong> prete le concede la facoltà <strong>di</strong> comunicarsi anche<br />

durante la settimana, "è così lunga l’attesa da una domenica all’altra... niente può sostituire una<br />

Santa Messa. E' <strong>Gesù</strong>-Ostia che mi ha salvata dal dubbio, ed in ogni Santa Messa vedo veramente<br />

<strong>Gesù</strong> attraverso il prete, nei suoi gesti della vigilia della Passione e vedo lo Spirito <strong>di</strong> Dio venire<br />

sull’altare per donarsi a tutti noi." "Tutto è trasformato se si offre tutto a Dio ogni mattina per<br />

"amore <strong>di</strong> Lui" che ha donato la Sua Vita per ciascuno <strong>di</strong> noi. Cristo è Resuscitato ed è veramente<br />

Vivo: tutti i giorni io vivo questa Resurrezione ... Non lasciate mai trascorrere una giornata senza<br />

pregare, senza pensare a <strong>Gesù</strong>, a tutti coloro che soffrono, che piangono ... la preghiera ci unisce a<br />

<strong>Gesù</strong> e ci dona la gioia spirituale che nessun bene materiale può sostituire ... Nè la scienza, nè la<br />

saggezza umana, nè le belle parole che si possono <strong>di</strong>re hanno il potere <strong>di</strong> aprire il cuore <strong>di</strong> un<br />

incredulo a Dio. La conversione non è opera dell’uomo, bisogna che sia Dio ad attirarlo con il Suo<br />

Spirito. Senza lo Spirito Santo, l’uomo è nulla e non può nulla. Bisogna pregare "per amore"<br />

poiché senza lo Spirito <strong>di</strong> Dio noi siamo niente. Egli veglia su <strong>di</strong> noi sempre, <strong>di</strong>telo a tutti: Dio<br />

veglia su <strong>di</strong> noi in ogni istante e se lo sappiamo e l’abbiamo ben compreso noi possiamo <strong>di</strong>re grazie<br />

a Dio. Solo Dio può trasformare così il cuore dell’uomo, ma per ricevere delle grazie dal Signore,<br />

bisogna pregare molto, con fiducia, con fede." "Nel mio spirito, tutto canta la lode del Signore, i<br />

fiori, il loro profumo, gli alberi, la rugiada del mattino, tutto quello che esiste, tutto quello che vive,<br />

è il Soffio <strong>di</strong> Dio, poiché qui su questa terra tutto canta le lo<strong>di</strong> del Signore ... Prima, dubitavo<br />

dell’esistenza <strong>di</strong> Dio, la mia vita non aveva alcun interesse, lugubre, cinque figli da allevare, la<br />

mancanza <strong>di</strong> denaro ... ma da quel 12 aprile 1970 per me è stata la resurrezione del mio spirito,<br />

della mia anima, le preoccupazioni materiali sono sparite, questa pace interiore si eleva al <strong>di</strong> sopra<br />

<strong>di</strong> tutto quello che esiste su questa terra... <strong>Il</strong> Cielo è lo scopo della nostra vita terrestre..."<br />

PRIMA APPARIZIONE<br />

Martedì 28 marzo 1972 ore 4.35 del mattino<br />

Ecco il martedì della Settimana Santa 1972. Mio marito ripartiva per andare a lavorare alle 4.30 del<br />

mattino. Come la vigilia e le giornate precedenti mi sono alzata e sono scesa a chiudere la porta<br />

dopo la sua partenza. Sono risalita in camera ed ho aperto la finestra. <strong>Il</strong> cielo era coperto <strong>di</strong> grosse<br />

nubi che andavano veloci da Nord-Ovest a Sud-Est. C’era un forte vento. Non pioveva ed era<br />

abbastanza chiaro. Doveva esserci la luna. Guardavo il cielo, quelle grosse nubi che passavano<br />

veloci. Mi apprestavo a recitare la preghiera alla Santa Trinità. Non avevo ancora iniziato la prima<br />

parola. Improvvisamente, scorgo in fondo all’orizzonte, un po’ a destra, un chiarore abbagliante che<br />

illumina tutto l’orizzonte come quando vi è un lampo durante un temporale. Ma questa luminosità<br />

rimaneva, mentre quella <strong>di</strong> un lampo non dura che un attimo. Ho avuto paura. Ho chiuso la finestra<br />

e mi sono ricoricata. Mi sono coperta per non vedere più nulla. Otto o <strong>di</strong>eci minuti dopo mi sono<br />

sollevata sul letto. Non vi era più il chiarore alla finestra. Era talmente abbagliante che l’avrei visto<br />

senza muovermi. Mi sono dunque alzata e sono ritornata alla finestra. Non vi era assolutamente<br />

niente. E qualche istante dopo, <strong>di</strong> nuovo, vedevo qualche cosa formarsi nel cielo, nel punto dove


avevo appena visto quella luce. Tutto si formava contemporaneamente, così: La base, i bracci, la<br />

parte superiore si formavano insieme lentamente congiungendosi al centro della Croce. Quando<br />

questa Croce fu formata, era Immensa, Meravigliosa, più Brillante del giorno, tutta semplice, tutta<br />

<strong>di</strong>ritta, un po' più grande della Croce del Calvario <strong>di</strong> <strong>Dozulé</strong> quando la vedo da vicino. Era<br />

Impressionante ma Meravigliosamente Bella, Dolce da guardare sebbene fosse <strong>di</strong> una Luminosità<br />

Abbagliante. Oh! com’era bello sulla piccola collina davanti alla mia casa, il martedì 28 marzo tra<br />

le ore 4.30 e 4.50 del mattino. Non vi era che la Croce. <strong>Il</strong> Cristo lì non c’era. E sulla piccola collina,<br />

l’insieme aveva la forma del Calvario. Qualche secondo più tar<strong>di</strong> ho u<strong>di</strong>to queste tre parole: "Ecce<br />

Crucem Domini." (Ecco la Croce del Signore). Queste tre parole risuonavano come in una Chiesa.<br />

Riecheggiavano, erano sonore. Mi sembrava che esse fossero dette al mondo intero e che il nostro<br />

globo avrebbe tremato al suono <strong>di</strong> questa voce grave. Questa immensa Croce, questa voce nel<br />

mezzo della notte, erano impressionanti. Poi ho fatto il Segno della Croce. La Meravigliosa Croce<br />

era sempre presente davanti a me, Immensa e Bella. Oh! com’era Bella, per la sua Luminosità. Non<br />

ho mai visto nulla <strong>di</strong> così Bello e <strong>di</strong> così Luminoso. Ho poi sentito qualcuno che parlava vicino a<br />

me. Questa Voce era così Dolce, nessun essere su questa terra mi ha mai parlato così lentamente,<br />

così dolcemente. Ho pensato che fosse <strong>Gesù</strong>. Ho u<strong>di</strong>to: "Farete conoscere questa Croce e la<br />

porterete" Ancora qualche secondo, poi tutto è sparito in un attimo. Quando è apparsa si è formata a<br />

poco a poco, ma è sparita in un attimo, poi non ho visto più nulla. E' il Giovedì Santo durante la<br />

confessione che l’ho detto al Signor Parroco. Egli ha un po' insistito per sapere; gli avevo chiesto tre<br />

giorni prima cosa volesse <strong>di</strong>re: "Ecce Crucem Domini." Se non avesse insistito per sapere credo che<br />

non glielo avrei detto così presto. Ma doveva pur saperlo. Senza alcun dubbio erano destinate a lui<br />

quelle tre parole e gli dovevo <strong>di</strong>re tutto. Non dubitavo della sua <strong>di</strong>screzione. Un sacerdote deve<br />

mantenere il segreto. E credo pure che tutti avrebbero dovuto saperlo. <strong>Il</strong> Signore non si è mostrato e<br />

fatto intendere per una sola persona. Sul momento, avevo detto a Don L’Horset (Parroco <strong>di</strong> <strong>Dozulé</strong><br />

nel 1972) <strong>di</strong> non parlarne a nessuno. Ma un po' più tar<strong>di</strong> gli ho detto: "Vi lascio libero <strong>di</strong> parlarne a<br />

chi voi crederete necessario, ma che non sia rivelato il mio nome." Se non desidero che il mio nome<br />

venga rivelato, non cre<strong>di</strong>ate innanzi tutto che sia per vergogna, per scrupolo, per pudore, no. Ma<br />

tutto questo mi è stato donato da <strong>Gesù</strong> L'Onnipotente. Io non possiedo nulla in me stessa, non ho<br />

alcuna capacità, alcun potere, il mio nome non è niente. Non è a me che bisogna guardare in tutto<br />

questo. E' Dio, <strong>Gesù</strong>, lo Spirito Santo che è tutto, che può tutto. Io temo che mi si guar<strong>di</strong> per la<br />

strada come un fenomeno, un essere straor<strong>di</strong>nario che si segna a <strong>di</strong>to e <strong>di</strong> cui si <strong>di</strong>ca: "E' colei che<br />

ha visto la Croce <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>, che ha u<strong>di</strong>to queste parole..." Io non c’entro per nulla. Io sono una<br />

creatura molto semplice, perciò non voglio che questa cosa sia resa pubblica, per il mio nome, che<br />

non è niente. "Farete conoscere questa Croce." ...Senza dubbio, per mezzo delle mie parole ricordo<br />

alla gente che incontro che <strong>Gesù</strong> ha sofferto per salvarci; che si ricor<strong>di</strong>no: - Che la Sua Croce è un<br />

Trionfo, - Che la Sua Croce è la nostra unica Speranza, - Che la Sua Croce deve essere sempre<br />

presente in noi, nei nostri cuori, - Che la Sua Croce è sempre innalzata sull’universo. Oh! Croce<br />

adorata <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> che fu macchiata <strong>di</strong> Sangue per salvare tutti gli uomini! Credetemi, è con il cuore e<br />

con fede che parlerò <strong>di</strong> GESÙ e della SUA CROCE. E inoltre: "Voi la porterete." Talvolta è molto<br />

<strong>di</strong>fficile portare la croce. Intendo <strong>di</strong>re, accettare tutte le miserie, tutte le tristezze, tutte le<br />

preoccupazioni, tutte le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> ogni giorno, tutte le sofferenze. Sì, è molto <strong>di</strong>fficile. Ma quando<br />

si ha la certezza che <strong>Gesù</strong> esiste, che Egli è Vivente, che Egli è presente in ogni momento della<br />

nostra vita, che la Sua Presenza si fa talmente sentire, questo deve addolcire tutte queste miserie,<br />

tutte queste tristezze, tutte queste preoccupazioni, tutte queste sofferenze. <strong>Gesù</strong> stesso non ha<br />

sofferto per tutti noi? E quali sofferenze ha subìto, moralmente e fisicamente. E’ stato picchiato,<br />

schernito, Gli hanno sputato in Faccia, Gli hanno dato da bere aceto, e in questo stato pietoso, Lui<br />

ha detto: "Padre, perdona loro, essi non sanno quello che fanno." Chi <strong>di</strong> noi avrebbe il coraggio, in<br />

un simile momento, <strong>di</strong> perdonare i suoi carnefici? Bisognava che ci fosse <strong>Gesù</strong> ad accettare tali<br />

sofferenze per salvare l’umanità. A questo pensiero, ci verrebbero le lacrime agli occhi. Eppure,<br />

quanta gente ignora <strong>Gesù</strong>, <strong>di</strong>mentica <strong>Gesù</strong>. Nessuno pensa alla Croce <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>, che domina il<br />

mondo, questa Immensa Croce, Meravigliosa, Risplendente <strong>di</strong> Luce che appare all’orizzonte.


Simbolo <strong>di</strong> Potenza la Croce domina il nostro globo. Questo globo deve essere molto piccolo<br />

paragonato alla Potenza <strong>di</strong> Dio. Dovremmo tutti tremare davanti a un tale spettacolo. Tutto ciò che<br />

esiste su questa terra è nulla, paragonato a quello che ho visto e u<strong>di</strong>to il 28 marzo alle 4.35 del<br />

mattino.<br />

SECONDA APPARIZIONE<br />

Mercoledì 8 novembre 1972 ore 4.35 del mattino<br />

Durante la settimana <strong>di</strong> lunedì 6 novembre mio marito lavorava al mattino alle 4.30. A quell’ora<br />

non manco <strong>di</strong> ringraziare Dio mettendomi alla finestra, le braccia in croce, <strong>di</strong> fronte al luogo in cui<br />

avevo visto questa meravigliosa Croce. Pensavo d’altronde <strong>di</strong> non rivederla mai più. <strong>Il</strong> mercoledì 8<br />

mi metto alla finestra con le braccia in croce. Qualche minuto dopo, quando ero ancora in questa<br />

posizione, questa Croce Meravigliosa si forma <strong>di</strong> nuovo davanti a me, come la volta precedente. Le<br />

quattro estremità della Croce si formavano ravvicinandosi verso il centro. Qualche secondo dopo ho<br />

u<strong>di</strong>to questo: "Penitenza, penitenza." Qualche secondo più tar<strong>di</strong>: "E' tempo <strong>di</strong> salvare tutti questi<br />

peccatori che non amano <strong>Gesù</strong>." (Nel momento in cui ero immobile per l’ammirazione, ho ricevuto<br />

un segreto concernente una minaccia prossima per l’umanità.) Questa voce mi parlava molto<br />

dolcemente e sembrava molto triste. Questa Croce è Meravigliosamente Bella, <strong>di</strong> una Chiarezza e <strong>di</strong><br />

una Limpidezza che non sono paragonabili a nessuna luce <strong>di</strong> quaggiù, nè alla luce del sole, nè alla<br />

più bella luce elettrica che esista. Questa Luce Celeste non fa male agli occhi, essa non abbaglia che<br />

lo spirito. Quando mi lascia <strong>di</strong>vento tutta triste. Mi sembra poi <strong>di</strong> essere nelle tenebre anche se il<br />

tempo è soleggiato. Desidererei morire per trovarmi in questa Luce <strong>di</strong> Dio, per poterla contemplare<br />

per sempre. Oh! Voi tutti che leggerete queste righe: Fate penitenza, purificatevi, è tempo <strong>di</strong> salvare<br />

il proprio spirito, è tempo che vi volgiate verso <strong>Gesù</strong>. Vi supplico, <strong>Gesù</strong> ve lo domanda. Non <strong>di</strong>te<br />

"E' troppo tar<strong>di</strong>". Non <strong>di</strong>te "Sono troppo avanti negli anni, ho rovinato la mia vita". Non <strong>di</strong>te : "Ho<br />

troppo peccato". Non <strong>di</strong>te : "Tanto peggio, si vedrà". Non è mai troppo tar<strong>di</strong> per volgersi verso<br />

<strong>Gesù</strong>. <strong>Gesù</strong> è Buono, Lui vi perdonerà, anche all’ultimo minuto della vostra vita. Ma non aspettate.<br />

E’ oggi, è subito, Dio ve lo chiede. E’ quasi un S.O.S. che Dio domanda poiché Lui <strong>di</strong>ce: "E’ tempo<br />

<strong>di</strong> salvare tutti questi peccatori che non amano <strong>Gesù</strong>." Voi Signor Canonico, che leggerete queste<br />

pagine, d’ora in avanti pre<strong>di</strong>cate la penitenza a tutti coloro che vi avvicineranno e <strong>di</strong>te a tutti coloro<br />

che hanno la fede <strong>di</strong> fare penitenza, per salvare tutti questi peccatori che non amano <strong>Gesù</strong>, che non<br />

hanno mai avuto uno sguardo verso <strong>Gesù</strong>, che non vedono che le cose superficiali - il denaro, il<br />

lusso, il benessere. Dite loro <strong>di</strong> far penitenza per salvare tutta questa gente che non ha cuore, che<br />

non ha carità. Ma quando si ha veramente la Fede tutto è così <strong>di</strong>verso. La vita monotona che prima<br />

vivevo con tutte le preoccupazioni, si è trasformata in un solo istante. Io vedo <strong>Gesù</strong> in tutto. Poiché<br />

la più piccola cosa su questa Terra è <strong>Gesù</strong> che ce l’ha donata. Tutto ciò che vive, tutto ciò che<br />

respira, è il Soffio <strong>di</strong> Dio e senza questo Soffio, quaggiù è il nulla. Tutti <strong>di</strong>menticano questo. Chi<br />

pensa alla Croce <strong>di</strong> Cristo? <strong>Il</strong> mondo è così sconvolto per il crescente progresso, che ha <strong>di</strong>menticato<br />

il Creatore: Dio. Tuttavia, è per mezzo della Croce che <strong>Gesù</strong> è venuto a liberarci dal peccato. E’ per<br />

mezzo della Croce, quella che io ho visto con i miei propri occhi, che <strong>Gesù</strong> verrà a salvare il<br />

mondo. E’ per mezzo <strong>di</strong> questa Croce Gloriosa che avranno fine tutte le tristezze, tutte le<br />

sofferenze, tutte le miserie. Allora ci sarà la fine, ci sarà la Pace, la felicità immensa. Noi<br />

scopriremo tutte queste Meraviglie <strong>di</strong> Dio nella Luce Celeste che non avrà sera. Ma per ottenere<br />

tutte queste Meraviglie che Dio ci ha annunciato bisogna convertirsi, è ora <strong>di</strong> fare penitenza,<br />

penitenza. Mi chiedevo come avrei fatto a raccontare l’accaduto al Signor Parroco. Come poteva<br />

credermi poiché, questa volta qui, non avevo un messaggio per lui? Ma sono certa che è la<br />

Provvidenza che ha agito e poiché Dio mi aveva detto questo bisognava che Don L’Horset lo<br />

sapesse. Mi sono recata alla Santa Messa come d'abitu<strong>di</strong>ne quel mercoledì mattina, giorno in cui<br />

non vi è scuola e quando sono uscita dalla Cappellina del pensionato San Giuseppe anche il Signor<br />

Parroco è uscito, cosa che non fa mai dopo la Santa Messa. Mi ha chiesto: "Perchè siete cosi triste?"<br />

Mi sono chiesta come aveva fatto ad accorgersi che ero triste. Questa Croce è cosi Imponente, cosi<br />

Meravigliosa, cosi Impressionante che dopo non riesco a non piangere e non posso addormentarmi.<br />

<strong>Il</strong> Signor Parroco ha letto questo sul mio viso. Ma non gliel’ho detto subito, d’altra parte, avevo


fretta <strong>di</strong> rientrare a casa per dare la colazione ai miei bambini e a mia madre che è inferma, e<br />

ripartire in fretta per recarmi a fare (insegnare ai bambini) il catechismo alle ore 9.30. Sono andata a<br />

trovarlo il giorno dopo per <strong>di</strong>rgli tutto. So che il Signor Parroco non dubita della mia parola. Io<br />

stessa se non avessi visto questa Meravigliosa Croce mi domanderei se non fosse un incubo,<br />

un’illusione, un sogno. Ma no, so benissimo che questa Croce è presente poiché quello che non<br />

inganna sono le Parole così <strong>di</strong>stinte e così dolci: E' la Parola <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>, la Parola <strong>di</strong> Dio.<br />

TERZA APPARIZIONE<br />

Giovedì 7 <strong>di</strong>cembre 1972 ore 4.35<br />

Ho visto <strong>di</strong> nuovo la Croce Meravigliosa, si innalzava nel cielo nello stesso modo, come le due<br />

volte precedenti alla stessa ora ed esattamente nello stesso posto. Quando questa Meravigliosa<br />

Croce fu formata ho u<strong>di</strong>to: "Au<strong>di</strong>vi vocem de caelo <strong>di</strong>centem mihi..." (Ho u<strong>di</strong>to una voce dal cielo<br />

che mi <strong>di</strong>ceva): "Dite al prete <strong>di</strong> far innalzare in questo luogo la Croce Gloriosa e ai pie<strong>di</strong> un<br />

Santuario. Tutti verranno a pentirsi e a trovarvi la Pace e la Gioia."<br />

QUARTA APPARIZIONE<br />

Martedì 19 <strong>di</strong>cembre 1972 ore 4.35<br />

La Meravigliosa Croce mi è apparsa <strong>di</strong> nuovo e ho u<strong>di</strong>to: "Voi vedrete questa Croce ancora tre<br />

volte."<br />

QUINTA APPARIZIONE<br />

Mercoledì 20 <strong>di</strong>cembre 1972 ore 4.35<br />

Come il giorno prima ho visto la Croce allo stesso modo delle volte precedenti alla stessa ora, nello<br />

stesso posto e ho <strong>di</strong> nuovo u<strong>di</strong>to: "Dite al prete che la Croce Gloriosa innalzata in questo luogo sia<br />

paragonabile a Gerusalemme."<br />

SESTA APPARIZIONE<br />

Giovedì 21 <strong>di</strong>cembre 1972 ore 4.35<br />

Terzo giorno consecutivo che la Croce mi appare, nello stesso posto, alla stessa ora, nello stesso<br />

modo. E mentre ero come le volte precedenti con le braccia a forma <strong>di</strong> Croce ho u<strong>di</strong>to una Voce<br />

Dolce che sembrava essere al mio fianco: "Avrete la bontà <strong>di</strong> <strong>di</strong>re alla Curia Vescovile che il prete<br />

non deve lasciare la sua Parrocchia prima <strong>di</strong> aver adempiuto il compito che gli è stato chiesto."<br />

"Trovate tre persone e recitate insieme il Rosario per l’elevazione della Croce Gloriosa, qui al limite<br />

del territorio <strong>di</strong> <strong>Dozulé</strong>." Questa volta la Croce Gloriosa mi è apparsa per un tempo più lungo dai 15<br />

ai 18 minuti circa. Nessuna luce su questa terra è paragonabile a questa Luce del Cielo. Questa Luce<br />

Meravigliosa non fa male agli occhi eppure è più abbagliante del sole, ma non abbaglia gli occhi,<br />

essa non abbaglia che lo spirito. Quando la si vede la morte sarebbe auspicabile per poter vivere<br />

sempre in questa Meravigliosa Luce Celeste.<br />

SETTIMA APPARIZIONE<br />

Mercoledì sera 27 <strong>di</strong>cembre 1972 ore 19 - Festa <strong>di</strong> San Giovanni Apostolo<br />

Mi restava dunque una sola volta per vedere questa Croce; ero impaziente <strong>di</strong> arrivare alla settimana<br />

del 1° gennaio, settimana in cui mio marito parte alle 4.30 del mattino, per mettermi nuovamente<br />

con le braccia in croce e aspettare, forse in quella stessa settimana, un’ultima apparizione. Sono<br />

venuta per vedere il Signor Parroco mercoledì sera. La <strong>di</strong>rettrice del pensionato San Giuseppe Suor<br />

B. mi aveva chiesto <strong>di</strong> preparare la Chiesa per un matrimonio che doveva aver luogo il sabato<br />

successivo. Sono dunque venuta in sacrestia con il Signor Parroco mercoledì sera 27, erano<br />

esattamente le 19. Lo attendevo davanti alla porta della sacrestia mentre chiudeva la porta a chiave.<br />

In quel momento la Croce si è presentata davanti a me, come al solito, sembrava più alta nel cielo<br />

ma meno grande e non al medesimo posto. Qualche secondo dopo ai pie<strong>di</strong> della Croce si è formata<br />

una nuvola ovale che fungeva da pie<strong>di</strong>stallo. La Croce è sparita. Una forma umana ha preso il Suo<br />

posto e i Pie<strong>di</strong> poggiavano su questa nuvola. Non ho mai visto nulla <strong>di</strong> così Bello, la Sua Testa era<br />

inclinata e le Sue Mani tese verso <strong>di</strong> me come per accogliermi. Ho u<strong>di</strong>to una Voce molto Dolce che<br />

mi <strong>di</strong>ceva: "Non abbiate paura, Io sono <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong> Nazareth, il Figlio dell’Uomo Resuscitato."<br />

Qualche secondo dopo questa stessa Voce mi ha detto: "Abbiate la bontà <strong>di</strong> ripetere questo: O Sorte<br />

Nupta Prospera Magdalena! Annonciate virtutes ejus qui vos de tenebris vocavit in admirabile


Lumen Suum." (O Maddalena che una sorte felice ha fatto sposa! Annunciate le Meraviglie <strong>di</strong> Colui<br />

che vi ha chiamato dalle tenebre alla Sua Ammirabile Luce.) Ho potuto ammirare questa Meraviglia<br />

ancora per qualche istante, poi tutto è scomparso in un attimo. Mi sembrava <strong>di</strong> ritrovarmi nelle<br />

tenebre. Se voi sapeste come il mio cuore è pieno d’amore per <strong>Gesù</strong> che si è degnato <strong>di</strong> visitare me,<br />

povera creatura indegna. Fino al mio ultimo giorno su questa terra resterò abbagliata da questa<br />

Meravigliosa Visione, questa Presenza <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> in quella sera del 27 <strong>di</strong>cembre. Non mi rimane che<br />

un solo desiderio: rivederLo, rivedere <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong> Nazareth, il Figlio dell’Uomo Resuscitato. Sarebbe<br />

stato dolce per me morire in quell'istante. Aveva le Mani aperte come per accogliermi, ma è durato<br />

così poco tempo. Avrei voluto che tutto si fermasse, che il tempo si fermasse, che non ci fosse più il<br />

tempo, affinché tutto il mondo, tutta l’umanità potesse vederLo, come io L’ho visto. Vorrei poterLo<br />

contemplare per sempre nel suo Splendore, contemplare questa Meravigliosa Luce, questo <strong>Gesù</strong><br />

d’Amore pieno <strong>di</strong> Dolcezza, <strong>di</strong> Bontà, Risplendente <strong>di</strong> Luce. Tutto è così Meraviglioso, così Grande<br />

che non riesco a esprimere ciò che ho sentito fino alle estremità del mio corpo, del mio spirito. In<br />

tutta la mia persona sento <strong>Gesù</strong> pieno d’Amore, <strong>di</strong> Dolcezza, <strong>di</strong> Luce. Che Meravigliosa Bellezza,<br />

che Luce Limpida, che Tesoro, che Grandezza hanno visto i miei occhi quella sera del 27 <strong>di</strong>cembre.<br />

Quale gioia, quale piacere avremo quando potremo contemplare: "<strong>Gesù</strong> per l’Eternità." Se il mondo<br />

sapesse, se il mondo avesse visto, se il mondo vedesse. E il mondo vedrà un giorno non molto<br />

lontano. E quel giorno tutta la faccia della terra vedendo sarà totalmente abbagliata. "<strong>Gesù</strong> <strong>di</strong><br />

Nazareth, il Figlio dell’Uomo" Risplendente <strong>di</strong> Luce, come io L’ho visto con i miei stessi occhi<br />

venire su <strong>di</strong> una nuvola in tutta la Sua Grandezza. Sì, tutti Lo vedranno, è per questo che è tempo<br />

che vi convertiate. E’ il tempo <strong>di</strong> alzare la testa. Potete ancora essere salvati. <strong>Gesù</strong> è Amore, <strong>Gesù</strong> è<br />

Buono, Egli perdona. Pentitevi nel profondo del cuore, fate una breve preghiera, <strong>Gesù</strong> sarà<br />

contento. Abbiate uno sguardo verso <strong>di</strong> Lui e vedrete che sarete molto felici, il vostro spirito sarà in<br />

una estrema gioia, una gioia che non potrete definire, poiché questa gioia spirituale è più bella <strong>di</strong><br />

tutte le gioie materiali. Su questa terra noi non troveremo mai la perfetta gioia. Proprio quando si<br />

crede <strong>di</strong> raggiungerla tutto crolla. Ma la gioia spirituale che noi troviamo nella Persona <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>,<br />

quella gioia quando la si possiede veramente è inesauribile. Oh mio <strong>Gesù</strong> come siete Risplendente<br />

<strong>di</strong> Bellezza in questa Meravigliosa Luce, come Siete Buono, Voi siete Amore, come sono Dolci le<br />

Vostre Parole; mai nessuno mi ha parlato così dolcemente. La Luce e le Parole <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> sono<br />

incomparabili per Dolcezza e Bellezza. Per tutta la mia vita proclamerò questa Meraviglia nella<br />

quale bisogna vivere continuamente dalla mattina alla sera, dalla sera alla mattina; da quando mi<br />

sveglio <strong>Gesù</strong> è con me, in me. Bisogna vivere sempre con <strong>Gesù</strong> come una fiamma interna che non<br />

si spegne mai. Oh mio <strong>Gesù</strong> com’è dolce vivere sempre con Voi, in Voi. Quale gioia meravigliosa<br />

donate a coloro che Vi amano. Non pensate assolutamente che io sia privilegiata da Dio. Dio ama<br />

tutte le Sue creature. E’ Lui che ci ha donato la Vita. Senza il Soffio <strong>di</strong> Dio non saremmo niente,<br />

sarebbe il nulla assoluto. Ma lo Spirito Santo è presente e ci rialza, ci ama. Dio Ama tutte le Sue<br />

creature, senza eccezione. Dio chiama tutti, ma pochi L’ascoltano. Riflettete, ritiratevi soli un<br />

istante. Ammirate dunque questa natura, questi fiori, questo profumo, la rugiada del mattino, e<br />

potrete ben <strong>di</strong>rvi che tutto ciò non si è fatto da solo. Tutto ciò che cresce, tutto ciò che si forma,<br />

tutto ciò che vive, è il Soffio <strong>di</strong> Dio. La natura è un miracolo costante del Creatore, ma noi non ci<br />

facciamo attenzione, perchè ci siamo abituati. E’ quando si è soli che si trova la Presenza <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>,<br />

quando ci si raccoglie, quando si ammira questa natura, la meraviglia della creazione. E’ in tutto<br />

questo che si trova il Creatore, Dio, <strong>Gesù</strong>, lo Spirito Santo, il Volto <strong>di</strong> Cristo. Quando un’anima<br />

vede un Raggio della Luce <strong>di</strong> Dio vorrebbe morire per poterLa vedere eternamente. Ho potuto<br />

ammirare questa Meraviglia ancora per qualche istante, poi tutto è sparito in un attimo.<br />

OTTAVA APPARIZIONE<br />

Martedì 12 giugno 1973 ore 19, alla Cappella.<br />

Mi trovavo nella Cappella con le Suore del pensionato San Giuseppe e il Signor Parroco, avevamo<br />

appena terminato <strong>di</strong> recitare il Rosario e i Vespri; d'improvviso ho sentito un vento sfiorarmi il viso,<br />

pensavo che si fosse aperta la porta e questo avesse provocato una corrente d’aria con la piccola<br />

finestra, ma non era stato così. Mi sono quin<strong>di</strong> avvicinata al Signor Parroco che sedeva davanti a


me, gli ho chiesto se lui avesse sentito il vento, poiché questa cosa mi sembrava poco normale. Mi<br />

ha risposto <strong>di</strong> no, poi d’improvviso è apparso un bagliore al posto del Tabernacolo e subito è<br />

apparso <strong>Gesù</strong> come L’avevo visto la prima volta, le Mani tese verso <strong>di</strong> me, come per accogliermi.<br />

Era Meravigliosamente Bello; questa Luce era Risplendente <strong>di</strong> Bellezza. <strong>Gesù</strong> mi <strong>di</strong>ce: "Abbiate la<br />

bontà <strong>di</strong> avvicinarvi fin qui." Mi sono quin<strong>di</strong> avvicinata. <strong>Gesù</strong> mi <strong>di</strong>ce: "Dite questo ad alta voce."<br />

"Io sono il Primo e l’Ultimo e il Vivente e Tutto ciò che vi è stato dato: Io sono l’Amore, la Pace, la<br />

Gioia, la Resurrezione e la Vita. Baciate le persone qui presenti per amore e carità verso il<br />

prossimo." Ho quin<strong>di</strong> baciato le persone presenti. "Abbiate la bontà <strong>di</strong> ripetere questo: "Atten<strong>di</strong>te,<br />

quod in aure au<strong>di</strong>tis, prae<strong>di</strong>cate super tecta. Per te Magdalena civitas Dozulea decorabitur per<br />

Sanctam Crucem. Et ae<strong>di</strong>ficet Sanctuarium Domino in monte ejus. Terribilis est locus iste."<br />

(Attenzione! Ciò che sentite all’orecchio proclamatelo sui tetti. Per voi Maddalena la città <strong>di</strong> <strong>Dozulé</strong><br />

sarà ornata dalla Santa Croce e che essa e<strong>di</strong>fichi un Santuario al Signore sulla Sua montagna.<br />

Terribile è questo luogo!) "Baciate la terra tre volte per penitenza a causa dell’iniquità." Quando ho<br />

rialzato la testa <strong>Gesù</strong> aveva un’espressione molto triste, ha guardato a lungo le tre persone presenti e<br />

mi ha detto: "Dite questo ad alta voce alle persone che <strong>di</strong>cono il Rosario con voi": "Affrettatevi ad<br />

annunciare al mondo ciò che avete visto e sentito in Mio Nome. Date l’or<strong>di</strong>ne alla Curia Vescovile<br />

<strong>di</strong> annunciare la Mia Legge allo scopo <strong>di</strong> far elevare la Croce Gloriosa e il Santuario della<br />

Riconciliazione nel posto preciso dove Maddalena l’ha vista sei volte e veniteci tutti in<br />

processione." <strong>Gesù</strong> ha poi alzato le Braccia, le Mani rivolte verso <strong>di</strong> me e ha detto: "Quando questa<br />

Croce sarà innalzata da terra Io attirerò tutto a Me." Quando <strong>Gesù</strong> ha detto questo il Suo Sguardo<br />

era lontano, quasi levato al cielo. Poi ha rimesso le Sue Braccia e le Sue Mani come per accogliermi<br />

e mi ha detto: "Abbiate la bontà <strong>di</strong> venire qui ogni primo venerdì del mese, Io vi visiterò fino<br />

all’elevazione della Croce Gloriosa." Poi è scomparso.<br />

NONA APPARIZIONE<br />

6 luglio 1973, primo venerdì del mese, ore 19.<br />

Una Luce, poi <strong>Gesù</strong> mi è apparso come la volta precedente al posto del Tabernacolo, le Mani tese<br />

verso me per accogliermi; il Suo Sguardo è <strong>di</strong> una Meravigliosa Bontà e il Suo Sorriso è<br />

Dolcissimo. Tutto questo è <strong>di</strong>fficile da descrivere talmente è Bello. Qualche istante dopo <strong>Gesù</strong> alza<br />

il Braccio Destro verso <strong>di</strong> me, posa l’altra Mano sul Suo Petto. Lui <strong>di</strong>ce: "Abbiate la bontà <strong>di</strong><br />

ripetere questo": "Misit Dominus Manum Suam et <strong>di</strong>xit mihi: Spiritus Domini docebit vos<br />

quaecumque <strong>di</strong>xero vobis." (<strong>Il</strong> Signore ha steso la Sua Mano e mi ha detto: "Lo Spirito del Signore<br />

vi insegnerà tutto quello che Io vi avrò detto.) Poi, sempre con il Suo Braccio alzato verso <strong>di</strong> me e la<br />

Sua Mano sinistra sul Suo Petto, Lui mi ha detto: "Andate a <strong>di</strong>re alla Curia Vescovile tutte le Parole<br />

che Io vi ho dettato. E la serva del Signore avrà parlato una lingua che le è estranea." Non<br />

ricordandomi alcuna Parola in latino che il Signore mi aveva detto dall’inizio, Gli ho detto: "Ma<br />

Signore, non me ne ricordo più." Egli mi ha detto: "Ricordatevi della Mia Parola: Voi<br />

testimonierete a causa del Mio Nome e non avrete bisogno <strong>di</strong> esercitarvi per sapere quello che<br />

dovrete <strong>di</strong>re perchè Io sarò con voi." Poi <strong>Gesù</strong> è scomparso. Bisognava dunque che mi recassi a<br />

trovare il vescovo e sebbene <strong>Gesù</strong> mi avesse assicurato che non avevo nulla da temere esitavo ad<br />

andarci e poi quando sarei andata? Non lo sapevo proprio, però sapevo con certezza che dovevo<br />

andarci. Non potevo andarci sola, inoltre, spettava al Signor Parroco decidere; non devo fare nulla<br />

<strong>di</strong> mia iniziativa.<br />

Primo venerdì del mese <strong>di</strong> agosto 1973<br />

Quando furono le ore 18 nella Cappellina, davanti al Santissimo Sacramento esposto per questo<br />

primo venerdì del mese, il mio spirito era in una grande pace e nella gioia. Attendevo con<br />

impazienza "<strong>Gesù</strong>", questo <strong>Gesù</strong> d’Amore che si era degnato visitarmi il venerdì precedente. Quale<br />

Tesoro, quale Meravigliosa Bellezza i miei occhi e il mio spirito scoprivano in Sua presenza! Ciò<br />

non durava che qualche minuto ogni volta, ma quando questi minuti in presenza <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> dureranno<br />

un’eternità, oh! come sarà Dolce e Meravigliosa questa Eternità in questa "Splen<strong>di</strong>da" Luce. Ma<br />

erano quasi le ore 19, i secon<strong>di</strong> mi sembravano interminabili. Ho atteso così fino alle ore 19.45, poi<br />

mi sono resa conto che <strong>Gesù</strong> non sarebbe venuto, era troppo tar<strong>di</strong>. <strong>Il</strong> mio cuore era molto triste, mi


sembrava che tutto crollasse. Sono ripartita dalla Cappellina piangendo come una bambina. Quando<br />

sono entrata in casa i miei bambini mi hanno chiesto che cosa avessi. Non ho loro risposto.<br />

Fortunatamente mio marito non c’era. In quella settimana lavorava il pomeriggio e rientrava alle<br />

21.30. Quella notte non ho quasi dormito. Mi chiedevo cosa avessi fatto al Signore per far sì che<br />

Lui non fosse venuto a visitarmi, poiché Lui mi aveva detto: "Ogni venerdì Io vi visiterò" e pensavo<br />

in me stessa che se Egli non mi aveva visitato era forse a causa <strong>di</strong> un signore che la mattina mi<br />

aveva parlato quasi ad alta voce davanti al Santissimo Sacramento e mi aveva detto delle cose che<br />

non avrebbe dovuto <strong>di</strong>re poiché, quanto mi <strong>di</strong>ceva mancava <strong>di</strong> carità e ne ero molto <strong>di</strong>spiaciuta a<br />

causa del Santissimo Sacramento che era là davanti a noi; e in quel momento ho pensato che<br />

bisognava avere un grande raccoglimento e un grande rispetto davanti al Santissimo Sacramento.<br />

Poi ho anche pensato che forse era per il fatto che non avevo eseguito quanto il Signore mi aveva<br />

chiesto la volta precedente. <strong>Gesù</strong> mi aveva detto: "Andate a <strong>di</strong>re alla Curia Vescovile tutte le Parole<br />

che vi ho dettato" e questo non era stato fatto. L’indomani mattina sono andata a trovare il Signor<br />

Parroco per <strong>di</strong>rgli che desideravo andare il più presto possibile a <strong>di</strong>re alla Curia Vescovile tutto<br />

quello che il Signore mi aveva detto <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, era una missione che dovevo compiere poiché il<br />

Signore me l’aveva domandato e desideravo andarci al più presto, bisognava che facessi la volontà<br />

<strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>. Sono dunque andata con il Signor Parroco e suor Bruno a incontrare un membro della<br />

Curia Vescovile, come <strong>Gesù</strong> mi aveva domandato. Non ricordandomi nulla del latino vi assicuro<br />

che esitavo e mi domandavo cosa gli avrei detto e domando ancora perdono al Signore <strong>di</strong> aver<br />

esitato, poiché Egli mi aveva detto: "Io sarò con voi". In effetti <strong>Gesù</strong> era proprio con me.<br />

Improvvisamente mi sono ricordata <strong>di</strong> tutte le parole in latino che <strong>Gesù</strong> mi aveva dettato dall’inizio,<br />

lo Spirito Santo mi guidava, è Lui che mi ha fatto ricordare tutto. Ero tutta commossa e sorpresa <strong>di</strong><br />

vedere come all’improvviso ho potuto <strong>di</strong>re tutte quelle parole sconosciute. Non ho alcuna istruzione<br />

e voi potete ben immaginare come il latino per me sia una lingua del tutto estranea. Non so se è<br />

stata volontà dello Spirito Santo, ma quando sono salita in macchina uscendo dalla Curia Vescovile<br />

ho detto tutto a Suor Bruno e al Signor Parroco, tutte le parole straniere (in latino) che il Signore mi<br />

aveva detto dall’inizio. E’ lo Spirito Santo che mi ha fatto ricordare tutto. Senza Lui non sarei stata<br />

capace <strong>di</strong> proferire parola. E so che il Signor Parroco e Suor Bruno si sono commossi entrambi<br />

nell’ascoltarmi. Ritornando da Bayeux ero in una grande pace. Ero soprattutto molto felice <strong>di</strong> aver<br />

compiuto ciò che <strong>Gesù</strong> mi aveva chiesto e ringraziavo lo Spirito Santo <strong>di</strong> avermi fatto ricordare<br />

tutto. Senza <strong>di</strong> Voi, Spirito Santo, nulla esiste, nulla è possibile, noi non siamo che tenebre. Ma<br />

quando Vi si possiede tutto è gioia, tutto è amore, tutto è possibile.<br />

DECIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 7 settembre 1973 ore 19.05<br />

Vi era qualche persona nella Cappella davanti al Santissimo Sacramento esposto. Quando ho visto<br />

la Luce, ma questa volta al posto del Santissimo Sacramento, non ho potuto trattenermi<br />

dall’esclamare ad alta voce, talmente ero felice: "EccoLa." Ero così felice, <strong>Gesù</strong> non mi aveva<br />

visitata il mese precedente. Subito dopo questa Luce, <strong>Gesù</strong> appare come <strong>di</strong> solito. Mi Sorride con<br />

un Sorriso Dolcissimo. Mi <strong>di</strong>ce: "Fate la genuflessione e salutate." Poi <strong>Gesù</strong> mi <strong>di</strong>ce: "Dite questo<br />

ad alta voce": "Rallegratevi, <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong> Nazareth il Figlio dell’Uomo Resuscitato, è lì davanti a me,<br />

circondato <strong>di</strong> Luce. Le Sue Mani e il Suo Viso Risplendono come il sole. <strong>Il</strong> Suo Sguardo è Amore e<br />

Bontà. Ed ecco ciò che <strong>di</strong>ce il Primo e l’Ultimo e il Vivente a voi tutti che ne siete i testimoni:<br />

Rallegratevi, rallegratevi incessantemente nel Signore, come la serva del Signore qui presente<br />

sovrabbonda <strong>di</strong> Gioia nella Luce che scopre." Qualche secondo dopo: "Siate umili, pazienti,<br />

caritatevoli." <strong>Gesù</strong> con lo Sguardo più grave <strong>di</strong>ce: "Baciate la terra tre volte come penitenza per<br />

l’iniquità." Quando ho rialzato la testa dopo aver baciato la terra, <strong>Gesù</strong> aveva lo Sguardo molto<br />

triste. Guarda la gente nella Cappella poi, lo Sguardo sempre molto triste, guarda lontano come se<br />

vedesse il mondo. Gli ho chiesto perchè fosse cosi triste. <strong>Gesù</strong> mi ha risposto: "Sono triste a causa<br />

della mancanza <strong>di</strong> Fede nel mondo, a causa <strong>di</strong> tutti quelli che non amano il Padre Mio." Poi <strong>Gesù</strong><br />

<strong>di</strong>ce: "Dite questo ad alta voce": "Andate tutti in processione nel luogo preciso dove la serva del<br />

Signore ha visto la Croce Gloriosa e ogni giorno <strong>di</strong>te questa umile Preghiera seguita da una decina


del Rosario." Poi <strong>Gesù</strong> mi <strong>di</strong>ce: "Dite il Rosario per intero, così anche le persone che lo <strong>di</strong>cono con<br />

voi." <strong>Gesù</strong> mi dettava la preghiera, frase per frase e il Suo Sguardo era molto triste e molto lontano.<br />

Ecco la preghiera che <strong>Gesù</strong> mi ha dettato lentamente: "Pietà Mio Dio, per quelli che Ti<br />

bestemmiano. Perdona loro, essi non sanno quello che fanno." "Pietà Mio Dio, per lo scandalo del<br />

mondo. Liberali dallo spirito <strong>di</strong> Satana." "Pietà Mio Dio per quelli che fuggono da Te. Dona loro il<br />

gusto della Santa Eucarestia." "Pietà Mio Dio, per quelli che verranno a pentirsi ai pie<strong>di</strong> della Croce<br />

Gloriosa, che essi vi trovino la Pace e la Gioia in Dio nostro Salvatore." "Pietà Mio Dio, perchè il<br />

Tuo Regno arrivi, ma salvali, c'è ancora tempo - poiché il tempo è vicino, ed ecco che Io vengo.<br />

Amen, Vieni Signore <strong>Gesù</strong>." Poi ho recitato il Rosario come il Signore me l'ha domandato. <strong>Gesù</strong> mi<br />

ha guardato con tristezza tutto il tempo in cui ho recitato il Rosario. Dopo, alla fine del Rosario,<br />

Egli mi ha detto: "Signore riversa sul mondo intero i Tesori della Tua Infinita Misericor<strong>di</strong>a." Ho<br />

ripetuto questa frase per terminare la preghiera. Poi <strong>Gesù</strong> mi ha detto: "Abbiate la bontà <strong>di</strong> ripetere<br />

questo: "Vos amici Mei estis, si feceritis quae Ego praecipio vobis." (Voi siete Miei amici se fate<br />

ciò che Io vi comando.) "Ogni volta che renderete testimonianza nel Mio Nome abbiate la bontà <strong>di</strong><br />

ripetere questo." Poi con uno Sguardo triste <strong>Gesù</strong> mi ha lasciata ed è scomparso.<br />

UNDICESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 5 ottobre 1973 ore 19<br />

<strong>Il</strong> Signore si è presentato al posto del Santissimo Sacramento esposto, come la volta precedente.<br />

<strong>Gesù</strong> era al posto del Santissimo Sacramento, non vedevo più nè l’altare, nè il Santissimo<br />

Sacramento; la Luce ne aveva preso il posto. <strong>Gesù</strong> mi appare molto vicino, leggermente sollevato. I<br />

Suoi Pie<strong>di</strong> sono posati su una pietra piatta e vicino a questa pietra vi sono alcuni sassi. <strong>Il</strong> Suo Piede<br />

destro è avanzato e scoperto quasi fino alla Caviglia, il Piede sinistro è nascosto dalla Sua veste,<br />

non vedo che l’estremità del Piede. La Sua veste, <strong>di</strong> un bianco luminoso, è trattenuta in vita da un<br />

cordoncino, la scollatura è arrotondata e increspata, ma il Collo è un po' libero. Le maniche sono<br />

abbastanza larghe, come quelle <strong>di</strong> un camice, non vi è alcuna apertura apparente per indossarla. I<br />

Capelli, abbastanza lunghi ricadono sulle Spalle. Le Sue Mani e il Suo Viso sono molto Luminosi -<br />

d’altra parte il Signore ha detto: "Le Sue Mani ed il Suo Viso Risplendono come il sole" ed è proprio<br />

così. Tutto questo è Meraviglioso. <strong>Il</strong> Suo Sguardo è Amore e Bontà: questa frase la sottolineo, la<br />

riprendo da <strong>Gesù</strong>, è Lui stesso che me l’ha detta. Mi ha Sorriso, le Mani tese verso <strong>di</strong> me, come per<br />

accogliermi. Ho fatto la genuflessione, ho salutato, poi mi sono messa in ginocchio, ho fatto il<br />

segno della Croce. L’ho fatto macchinalmente senza che questa volta <strong>Gesù</strong> avesse bisogno <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>rmelo, ma è senza dubbio Lui che me lo fa fare - bisogna senza dubbio che io lo faccia. Non so se<br />

voi mi comprendete, ma ci sono cose <strong>di</strong>fficili da spiegare. <strong>Gesù</strong> è rimasto qualche istante in<br />

silenzio. Io sono rimasta così ad ammirare questa Meraviglia, aspettavo che Egli mi <strong>di</strong>cesse qualche<br />

cosa. Dopo qualche istante, <strong>Gesù</strong> mi ha detto: "Dite alle persone qui presenti che <strong>di</strong>cano con voi la<br />

preghiera che Io ho loro insegnato, seguita da una decina del Rosario." Ho trasmesso il messaggio.<br />

Come la prima volta, il Signore mi ha dettato il <strong>Messaggio</strong> molto lentamente, guardandomi, ho<br />

ripetuto ogni frase dopo <strong>di</strong> Lui. "Pietà Mio Dio, per quelli che Ti bestemmiano. Perdona loro, essi<br />

non sanno quello che fanno." "Pietà Mio Dio, per lo scandalo del mondo. Liberali dallo spirito <strong>di</strong><br />

Satana." "Pietà Mio Dio per quelli che fuggono da Te. Dona loro il gusto della Santa Eucarestia."<br />

<strong>Gesù</strong> si ferma un istante e mi <strong>di</strong>ce: "Colui che fa la Volontà del Padre Mio e che mangia <strong>di</strong> questo<br />

Pane vivrà eternamente in questa Luce." Poi riprende: "Pietà Mio Dio, per quelli che verranno a<br />

pentirsi ai pie<strong>di</strong> della Croce Gloriosa, che essi vi trovino la Pace e la Gioia in Dio Nostro<br />

Salvatore." "Pietà Mio Dio, perchè il Tuo Regno arrivi, ma salvali, è ancora tempo - poiché il tempo<br />

è vicino, ed ecco che Io vengo. Amen. Vieni Signore <strong>Gesù</strong>." Poi <strong>Gesù</strong> ha detto con me la decina del<br />

Rosario. Noi l’abbiamo detta insieme, lentamente, aspettavo ogni "Ave Maria" per ricominciare con<br />

Lui. Era così commovente <strong>di</strong>re questo Rosario con <strong>Gesù</strong>. Non l’avevo mai detto così lentamente in<br />

tutta la mia vita. Alla fine <strong>di</strong> questa decina del Rosario <strong>Gesù</strong> mi ha detto: "Signore, riversa sul<br />

mondo intero i Tesori della Tua Infinita Misericor<strong>di</strong>a." Credo <strong>di</strong> non aver ripetuto questa frase,<br />

assorbita com’ero dalla Presenza Meravigliosa <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>. Resterei così senza fine, ad ammirarLo,<br />

senza <strong>di</strong>rGli nulla, senza domandarGli niente. D'altronde non vi è nulla da domandare. Io sono


come inchiodata sul posto. Qualunque cosa ci fosse non avrebbe importanza, fosse anche un<br />

fulmine non sentirei nulla, non mi muoverei per niente talmente questa Presenza è Meravigliosa.<br />

D’altra parte, quando <strong>Gesù</strong> è Presente io non sono più sulla terra. Non vedo e non penso più a nulla<br />

<strong>di</strong> ciò che mi circonda. E' una Meraviglia degli occhi e dello spirito che non si può spiegare,<br />

bisogna veramente esserci. Nessuna parola può spiegare quello che sento, neppure le più belle frasi.<br />

A tutti quelli che dubitano posso affermare che c’è veramente un altro mondo oltre a quello che si<br />

vede. E il più Meraviglioso è quello che non si vede, non lo si può neanche immaginare. Dopo la<br />

preghiera <strong>Gesù</strong> mi <strong>di</strong>ce, sempre continuando a guardarmi: "Dite questo ad alta voce: La Croce<br />

Gloriosa (in questo istante Egli ha Guardato i presenti con uno Sguardo circolare) innalzata sulla<br />

Haute-Butte deve essere paragonabile alla città <strong>di</strong> Gerusalemme per la sua <strong>di</strong>mensione verticale. I<br />

suoi bracci devono drizzarsi dall’Oriente all’Occidente. Essa deve essere <strong>di</strong> una grande luminosità."<br />

E con tono grave <strong>Gesù</strong> mi ha detto: "Così è il Segno del Figlio dell’Uomo." Poi qualche secondo<br />

dopo: "Fate scavare a 100 metri dal luogo della Croce Gloriosa in <strong>di</strong>rezione del suo braccio destro,<br />

ne uscirà dell'acqua. Verrete tutti a lavarvi in segno <strong>di</strong> purificazione." <strong>Gesù</strong> si è poi chinato verso <strong>di</strong><br />

me e mi ha detto con <strong>di</strong>screzione, senza precisarmi <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo ad alta voce - non l’ho detto che<br />

domenica al Signor Parroco: "Siate sempre nella Gioia, non lamentatevi del cataclisma generale <strong>di</strong><br />

questa generazione, poiché tutto questo deve arrivare. Ma ecco che appare nel cielo il Segno del<br />

Figlio dell’Uomo. E adesso deve compiersi il tempo delle nazioni. Tutti si batteranno il petto. Dopo<br />

l’evangelizzazione del mondo intero, allora Io ritornerò nella Gloria." <strong>Gesù</strong> mi ha guardata ancora<br />

per qualche istante. Mi ha Sorriso, poi è scomparso.<br />

DODICESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 2 novembre 1973 ore 19 (commemorazione dei defunti)<br />

Mi è apparsa la Luce, poi <strong>Gesù</strong> si è presentato come al solito, le Mani aperte. Mi ha Sorriso, poi ha<br />

alzato le due Braccia a forma <strong>di</strong> Croce, la Sua Testa era leggermente inclinata verso il lato destro<br />

come se stessero per crocifiggerLo, ma non vi erano le Sue Piaghe. D’altronde non ho mai visto le<br />

Sue Piaghe. Mi ha detto con un'aria molto grave: "<strong>Dozulé</strong> è ormai una città Benedetta e Sacra. Voi<br />

vivete il tempo del supremo sforzo del Male contro Cristo. Satana è slegato dalla sua prigione. Egli<br />

occupa l’intera faccia della terra." <strong>Gesù</strong> mi parla sempre molto lentamente. Quel giorno la Sua voce<br />

aveva un tono molto molto grave. Ero molto triste nel vederLo così. Poi mi ha detto: "Gog e<br />

Magog, il suo numero è incalcolabile. Qualunque cosa accada, non vi inquietate. Saranno tutti<br />

gettati nel fuoco per i secoli dei secoli. Beato colui che non è sedotto che dal Dio Supremo." Poi<br />

<strong>Gesù</strong> ha abbassato le Braccia e le Mani. Ha ripreso la Sua Posizione normale, con le Mani tese<br />

verso <strong>di</strong> me, poi mi ha Sorriso lungamente e mi ha detto: "Questo messaggio è per voi: Beato colui<br />

che non è sedotto che dal Dio Supremo, poiché Mio Padre non è che Bontà. Egli perdona al più<br />

grande peccatore all’ultimo istante della sua vita. Dite ai morenti pentiti che più grande è il peccato,<br />

più grande è la Mia Misericor<strong>di</strong>a. Nel medesimo istante in cui l’anima lascia il suo corpo si trova in<br />

questa Splen<strong>di</strong>da Luce. Ditelo loro. Parole <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>." In seguito Lui mi ha dato un messaggio molto<br />

grave per il vescovo, poi un messaggio molto personale che mi concerne e <strong>di</strong> cui devo mantenere il<br />

segreto tutta la vita. Poi <strong>Gesù</strong> è sparito.<br />

Venerdì 7 <strong>di</strong>cembre 1973<br />

Questo primo venerdì del mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre ho atteso per molto tempo. Poi alle 19.45 ho lasciato la<br />

Cappella. Avevo il cuore gonfio, le lacrime agli occhi. <strong>Gesù</strong> non è venuto. Pertanto so che anche<br />

senza vederLo Lui è lì. E’ sempre là, con noi, per tutti noi. Nella nostra vita <strong>di</strong> tutti i giorni <strong>Gesù</strong> è<br />

lì, sempre Presente. Ma vederLo è così Bello, così Meraviglioso, questa Luce è <strong>di</strong> uno Splendore!...<br />

e poi il Suo Viso, il Suo Sguardo, la Sua Grandezza!... questa Grandezza ... tutto ciò è <strong>di</strong> una<br />

Bellezza incomparabile. Tutto questo è Unico, nient’altro, no nient’altro ... Nulla che <strong>Gesù</strong> soltanto.<br />

Mio <strong>Gesù</strong>, se Voi sapeste quanto Vi amo - e Lui lo sa.<br />

TREDICESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 4 gennaio 1974 ore 16.15<br />

Non ho potuto assistere alla Santa Messa quel mattino, con mio grande <strong>di</strong>spiacere poiché era alle 8<br />

e io devo preparare i miei bambini che conduco a scuola alle 8.30. Alle 9 mi sono recata a rendere


visita al Santissimo Sacramento esposto. Sono ripartita verso le 11 per preparare il pranzo a mio<br />

marito a mia madre anziana e ai due figli più gran<strong>di</strong> che rientrano per il pranzo a mezzogiorno. Nel<br />

pomeriggio ritornavo al Pensionato per stirare dalle Suore. Tra le due occupazioni dovevo fare una<br />

visita al Santissimo Sacramento. Alle ore 14 arrivavo alla Cappella della scuola San Giuseppe. Vi<br />

sono rimasta fino alle 15 per adorare <strong>Gesù</strong> presente. Poi sono andata a telefonare nell’ufficio <strong>di</strong><br />

Suor Bruno per fissare un appuntamento da un me<strong>di</strong>co per mia figlia maggiore. Ma invece <strong>di</strong><br />

ritornare a stirare, non ho potuto far a meno <strong>di</strong> ritornare alla Cappella, come se qualcosa mi <strong>di</strong>cesse:<br />

"Bisogna andarci." E’ così bello, così dolce adorare <strong>Gesù</strong> presente, <strong>Gesù</strong> è così Felice! Credevo <strong>di</strong><br />

non poter lasciare il mio posto, mi sentivo inchiodata sul posto. Credo che vi sarei rimasta<br />

indefinitamente, in questi casi sento il mio spirito talmente unito a quello <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>. Ma l’ora<br />

avanzava senza che me ne rendessi conto. Tutt'a un tratto sentivo suonare alla Chiesa le ore 16.15.<br />

Avevo ancora una decina del Rosario da recitare prima <strong>di</strong> ritornare a casa, poiché i miei bambini<br />

sarebbero arrivati presto e bisognava che rientrassi per loro, poiché desiderano che io sia a casa<br />

quando ritornano dalla scuola. Cominciai dunque l’ultima decina del mio Rosario. Improvvisamente<br />

cado in una completa oscurità. Se voi sapeste come avevo paura, non ho potuto trattenermi dal<br />

gridare. Ho dovuto chiamare il Signor Parroco per <strong>di</strong>rgli: "Non ci vedo più", poiché ero<br />

completamente nelle tenebre. Mi sentivo <strong>di</strong>sorientata, il mio cuore batteva molto forte dalla paura.<br />

Poi ho sentito il Signor Parroco avvicinarsi a me e mi ha detto con voce molto calma: "Non temete<br />

nulla siate paziente, attendete qualche momento che passerà." Vedevo che non era inquieto (io<br />

<strong>di</strong>cevo a me stessa, si vede bene che non è lui al mio posto), poi ha detto a Suor Margherita:<br />

"Presto, andate a cercare Suor Bruno." Quando ho sentito qualcuno entrare, ho pensato che fosse<br />

suor Bruno. Le ho domandato se fosse lei, mi ha risposto: "Sì sono io". Le ho chiesto <strong>di</strong> condurmi a<br />

casa. Ero inquieta, mi chiedevo cosa sarebbe stato <strong>di</strong> me. Ho pensato alla mia famiglia, ai miei<br />

bambini. Non vedere più. Com’ero triste mio Dio! <strong>Gesù</strong> mi aveva ben detto che avrei sofferto per i<br />

peccatori, un giorno dopo una visita, ma Lui non mi aveva detto che sarei <strong>di</strong>ventata cieca. <strong>Gesù</strong> mi<br />

aveva detto ciò che sarebbe avvenuto del mio corpo, e più precisamente che avrei sofferto molto<br />

nello spirito, ma non mi aveva detto <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo. Se l’ho detto, è stato nella paura, quando mi sono<br />

trovata nelle tenebre. A quell’ora del pomeriggio non pensavo neppure che ciò potesse venire da<br />

<strong>Gesù</strong>, non era l’ora, le altre volte erano le ore 19. Dopo questa terribile angoscia (<strong>di</strong> colpo nelle<br />

gran<strong>di</strong> tenebre degli occhi ma anche dello spirito) la gioia si impossessa <strong>di</strong> me. D’altra parte il<br />

Signor Parroco me l’ha detto non appena se n’è accorto. I miei occhi avevano ritrovato la loro<br />

luminosità, la paura, la tristezza si sono trasformate in gioia immensa, in pace indescrivibile.<br />

Immagino che sia la stessa cosa per chi soffre sul letto <strong>di</strong> morte, quando l’anima lascia il corpo, non<br />

soffre più, poi d’un tratto si trova in questa Dolcezza in questa Luce spirituale, è trasfigurato con<br />

<strong>Gesù</strong>. Non ero cieca, d’altra parte credo <strong>di</strong> averlo gridato molto forte: "No, non sono cieca", avevo<br />

appena scoperto la Luce. Sì la Luce mi appariva nello stesso luogo, al posto del Santissimo<br />

Sacramento e mi sembrava ancora più Bella, più Luminosa, più Limpida del solito. Mi sono<br />

inginocchiata nello stesso posto dove mi trovavo, in fondo alla Cappella, <strong>di</strong> fianco alla mia se<strong>di</strong>a.<br />

Credo che dovevo essere tutta sorridente talmente ero felice <strong>di</strong> ritrovare la Luce... dalle gran<strong>di</strong><br />

tenebre alla Luce e quale Luce, la più bella delle Luci! Poi <strong>Gesù</strong> appare. <strong>Gesù</strong> è così Buono.<br />

Avrebbe potuto lasciarmi così fino alla fine dei miei giorni. Ero nelle Sue Mani, noi siamo tutti<br />

nelle Sue Mani. Lui è <strong>Il</strong> Maestro (<strong>Il</strong> Padrone della vita). Egli fa <strong>di</strong> noi quello che vuole. Bisogna<br />

ringraziarLo per tutte le Grazie che ci accorda. Se noi ve<strong>di</strong>amo, se noi u<strong>di</strong>amo, se noi camminiamo,<br />

se noi abbiamo la salute, se noi siamo felici è grazie a Lui, a Lui solo. Egli ci può togliere tutto<br />

questo in un solo istante. Ma se noi soffriamo, se abbiamo delle miserie quoti<strong>di</strong>ane è ugualmente<br />

Lui che lo permette, per guadagnarci il nostro Cielo. Bisogna offrire tutto a <strong>Gesù</strong>: le nostre gioie, le<br />

nostre pene e, per Lui, con Lui, noi sopportiamo tutto. Questa volta <strong>Gesù</strong> aveva la Mano destra sul<br />

Suo Cuore e il Braccio sinistro lungo il Corpo. Mi Sorrideva, poi Lui mi ha detto: "Perchè avete<br />

paura? Perchè dubitate? Io sono qui." Ho detto a <strong>Gesù</strong>: "Signore ho avuto paura, ho creduto <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ventare cieca." (credo <strong>di</strong> averlo detto ad alta voce). Poi <strong>Gesù</strong> mi ha detto: "Dite loro che ogni<br />

uomo su questa terra è così nelle tenebre." Ho quin<strong>di</strong> ripetuto questo ad alta voce, poi <strong>Gesù</strong> mi ha


detto: "Baciate la terra tre volte per penitenza per la mancanza <strong>di</strong> Fede." Ho dunque fatto questo<br />

gesto, poi <strong>Gesù</strong> con un gesto lento ha tolto la Mano dal Suo Cuore e l’ha rivolta verso me per farmi<br />

segno <strong>di</strong> avvicinarmi. Nello stesso tempo <strong>di</strong> questo gesto Lui mi ha detto: "Avvicinatevi fin qui e<br />

salutate." Sono dunque andata avanti, dal fondo della Cappella dov'ero rimasta, fino all’altare, fino<br />

a <strong>Gesù</strong>. Ero vicinissima a Lui. Ho salutato come <strong>Gesù</strong> mi ha insegnato. <strong>Gesù</strong> aveva messo <strong>di</strong> nuovo<br />

la Sua Mano sul Suo Cuore. Io ero in ginocchio vicinissima a Lui ed Egli mi ha detto: "Abbiate la<br />

bontà <strong>di</strong> ripetere questo: Ecce Dominus Noster cum virtute veniet et illuminabit oculos servorum<br />

Suorum. Laetamini, laetamini in Domino, laetamini cum Magdalena. Paratum cor ejus: 'Speravi in<br />

Domino, ut se simplicitas pro<strong>di</strong>t amabilis.' "(Ecco il Signore Nostro verrà con Potenza e <strong>Il</strong>luminerà<br />

gli occhi dei Suoi servitori. Rallegratevi, rallegratevi nel Signore, rallegratevi con Maddalena. <strong>Il</strong> suo<br />

cuore è pronto: "Ho sperato nel Signore, perchè l’amabile semplicità Lo Rifletta.") <strong>Gesù</strong> mi ha detto<br />

queste frasi molto lentamente, nell’or<strong>di</strong>ne in cui le ho scritte. Poi Lui mi ha detto: "Ogni volta che<br />

ritornerete al vostro posto dopo ogni Eucaristia posate la mano sinistra sul vostro cuore e la mano<br />

destra incrociata sopra." <strong>Gesù</strong> ha fatto questo gesto mentre Egli me lo spiegava, l’ho imitato. <strong>Gesù</strong><br />

mi ha Sorriso per qualche istante, poi è scomparso. Ho tenuto le mani in questa posizione finché<br />

sono ritornata al mio posto.<br />

<strong>Il</strong> primo venerdì del mese <strong>di</strong> febbraio 1974<br />

<strong>Gesù</strong> non è apparso<br />

QUATTORDICESIMA APPARIZIONE<br />

1° marzo 1974 ore 15.40<br />

(Nella Cappella sono presenti il prete, tre suore religiose e quattro signore.) Ecco la Luce. <strong>Gesù</strong> si è<br />

presentato nello stesso posto, come <strong>di</strong> solito, le Mani tese verso <strong>di</strong> me come per accogliermi. Mi<br />

Sorride, alza gli Occhi al cielo, lo Sguardo grave e lontano e Lui mi <strong>di</strong>ce: "Abbiate la bontà <strong>di</strong><br />

ripetere questo:" Ha alzato le Braccia a forma <strong>di</strong> Croce, ma più in alto. <strong>Gesù</strong> mi <strong>di</strong>ce molto<br />

lentamente ogni frase che io ripeto una dopo l’altra: "Ecce cujus imperii Nomen est in aeternum.<br />

Quae videt Me, videt et Patrem Meum. Magdalena! Annuntiate virtutes ejus qui vos de tenebris<br />

vocavit in admirabile Lumen Suum. Nolite timere, Deum bene<strong>di</strong>cite, et cantate <strong>Il</strong>li." (Ecco Colui il<br />

cui Nome ha un Regno Eterno. Colei che mi vede, vede anche il Padre Mio. Maddalena!<br />

Annunciate le Meraviglie <strong>di</strong> Colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla Sua Ammirabile Luce. Non<br />

temete, bene<strong>di</strong>te il Signore e cantate per Lui.) <strong>Gesù</strong> continua: "Io sono la Luce del mondo e la Luce<br />

Splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno compresa." "Penitenza, penitenza, penitenza, baciate<br />

la terra tre volte per penitenza, per la mancanza <strong>di</strong> Fede nel mondo." Poi <strong>Gesù</strong> riprende la Sua<br />

Posizione normale: "Oggi, <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong> Nazareth, il Figlio dell’Uomo Resuscitato, mi visita per l’ottava<br />

volta. Le Sue Mani, il Suo Viso, Risplendono come il Sole, le Sue vesti sono <strong>di</strong> un bianco<br />

splendente, il Suo Sguardo è Amore e Bontà. Amate il vostro prossimo come Io vi Amo, che il<br />

vostro sguardo sia amore e bontà per ognuno <strong>di</strong> voi. Baciate una persona presente per amore e per<br />

carità." Ho dato un bacio alla prima persona che si trovava lì, era Suor Maria dell’Assunzione,<br />

Superiora generale <strong>di</strong> Blon. <strong>Gesù</strong> ha poi aggiunto: "Questo gesto è segno <strong>di</strong> amore e <strong>di</strong><br />

riconciliazione per il mondo intero. Rallegratevi Maria, ha detto l’Arcangelo Gabriele al<br />

concepimento del Figlio dell’Uomo." E con un tono molto grave: "In verità vi <strong>di</strong>co, oggi è la stessa<br />

cosa. Rallegratevi perchè il tempo è prossimo in cui il Figlio dell’Uomo ritornerà nella Gloria.<br />

Rallegratevi, rallegratevi sempre nel Signore, che la vostra Gioia sia conosciuta da tutti gli uomini a<br />

causa delle Parole che avete appena sentito, a causa del Mio Nome." Poi, qualche istante dopo:<br />

"Che ognuno <strong>di</strong> voi, nel silenzio del suo cuore, doman<strong>di</strong> a Dio la Grazia che desidera, oggi stesso vi<br />

sarà data." Sono rimasta qualche istante in silenzio. Ho ascoltato le Parole molto gravi che <strong>Gesù</strong> mi<br />

ha detto. Non osavo ripeterle a causa della loro gravità. Pensavo che solo il prete o i preti dovessero<br />

saperle, poiché <strong>Gesù</strong> mi ha detto: "Dite alla Chiesa che rinnovi il suo messaggio <strong>di</strong> PACE al mondo<br />

intero, poiché l’ora è grave. Satana <strong>di</strong>rige il mondo, seduce gli spiriti, li rende capaci <strong>di</strong> <strong>di</strong>struggere<br />

l’umanità in qualche minuto." Se l’umanità non si oppone, Io lascerò agire e sarà la catastrofe, tale<br />

che non se n'è avuta ancora una dal Diluvio - e questo prima della fine del secolo." "Tutti quelli che


saranno venuti a pentirsi ai pie<strong>di</strong> della Croce Gloriosa saranno salvati. Satana sarà <strong>di</strong>strutto e non<br />

resterà che Pace e Gioia." Poi <strong>Gesù</strong> è sparito.<br />

QUINDICESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 5 aprile 1974 ore 15.40<br />

Nella Cappella San Giuseppe, l’alone <strong>di</strong> Luce si è formato al posto dell’Ostensorio, dopo vedo<br />

<strong>Gesù</strong>, le Mani tese verso <strong>di</strong> me come per accogliermi. L’ho ammirato a lungo - é così Meraviglioso.<br />

Egli mi Sorrideva. Gli ho detto a voce alta: "Se Voi siete il Cristo, perchè non vedo mai le Vostre<br />

Piaghe? (<strong>Il</strong> Signor Parroco mi aveva incaricata <strong>di</strong> fare questa domanda. Egli continuava a<br />

Sorridermi. Quale inspiegabile dolcezza sentivo in quel momento, non mi sentivo più sulla terra.<br />

<strong>Gesù</strong> ha alzato la Mano destra su <strong>di</strong> me e mi ha detto: "La Pace sia con Voi." "Dite questo ad alta<br />

voce." <strong>Gesù</strong> prese la Sua posizione abituale e non sorrideva più: "<strong>Gesù</strong> domanda: perchè questo<br />

turbamento, perchè questi pensieri si elevano in Voi?" "Voi, i preti che avete l’incarico <strong>di</strong> compiere<br />

quanto Io vi domando, è più facile gridare al miracolo vedendo l’acqua sgorgare dalla montagna,<br />

che sentire la serva del Signore pronunciare Parole che ella non conosce? Uomini <strong>di</strong> poca Fede,<br />

ricordatevi della Mia Parola." (La Voce <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> era severa.) "Coloro che verranno nel Mio Nome<br />

parleranno delle lingue a loro sconosciute." Dopo un momento <strong>di</strong> silenzio e senza precisare <strong>di</strong><br />

ripeterlo: "Non abbiate alcun dubbio, alzatevi, toccate le Mie Mani." Mi sono alzata. <strong>Gesù</strong> mi ha<br />

presentato la Sua Mano sinistra, poi la destra; ho dunque preso ciascuna Mano nelle mie due. Egli<br />

mi ha detto: "Non abbiate più dubbi, uno spirito non ha mani, non ha carne." Sono ritornata al mio<br />

posto, in ginocchio davanti a Lui ed Egli mi ha detto: "Dite loro questo": (L'ho ripetuto ad alta<br />

voce) "Non abbiate più dubbi, é veramente <strong>Gesù</strong> Resuscitato che io vedo oggi per la settima volta.<br />

Gli ho appena toccato le Mani." Ho poi chiesto: "Signore, dove bisogna scavare per avere<br />

dell’acqua?" <strong>Gesù</strong> mi ha risposto: "La Croce Gloriosa deve essere innalzata sulla Haute-Butte,<br />

vicinissimo al confine territoriale <strong>di</strong> <strong>Dozulé</strong>, nel punto esatto dove si trova l’albero da frutta,<br />

l’albero del peccato, perchè la Croce Gloriosa rimetterà ogni peccato. I suoi bracci devono drizzarsi<br />

dall’Oriente all’Occidente. Ogni braccio deve misurare 123 metri e la sua altezza sei volte <strong>di</strong> più. E’<br />

a partire da questi 123 metri, luogo occupato dalla Croce, che si devono misurare i 100 metri. Poi<br />

fate scavare un bacino <strong>di</strong> 2 metri per 1,50 e 1 metro <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà. Fate un recinto. Ne uscirà<br />

dell’acqua." Poi <strong>Gesù</strong> aggiunge: "Se il vostro cuore è arido, vi sarà poca acqua e pochi saranno<br />

salvati." Poi Egli <strong>di</strong>ce: "Vos amici Mei estis si feceritis quae Ego praecipio vobis, <strong>di</strong>xit Dominus."<br />

(Voi siete Miei amici se fate quello che Io vi comando, <strong>di</strong>ce il Signore.) <strong>Gesù</strong> aggiunge: "Mettete la<br />

mano sinistra sul vostro cuore e la destra posata sopra." Poi <strong>Gesù</strong> è scomparso e così io sono<br />

ritornata al mio posto. Se voi sapeste com’ero felice. Per la prima volta da quando vedo <strong>Gesù</strong><br />

desideravo gridare loro la mia gioia. L’ho detto al Signor Parroco e ad una persona uscendo dalla<br />

Cappella. "<strong>Gesù</strong> è veramente Vivo; io Gli ho toccato le Sue Mani; queste sono delle Mani <strong>di</strong> carne<br />

come le nostre, esse sono tiepide, è stato meraviglioso." <strong>Gesù</strong> è veramente Vivo, Resuscitato in<br />

carne ed ossa. Piangevo dalla gioia; una Gioia meravigliosa che inondava il mio spirito. Avevo<br />

voglia <strong>di</strong> cantare, del resto ho chiesto <strong>di</strong> cantare il Magnificat talmente la mia gioia era grande. Si<br />

deve obbe<strong>di</strong>re ai preti, ai vescovi: ho l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> non <strong>di</strong>re nulla, è questo che mi ha trattenuta;<br />

altrimenti avrei voluto gridare la mia gioia a tutti, per dare la Gioia <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> risorto a tutti coloro che<br />

dubitano.<br />

Venerdì Santo 12 aprile 1974<br />

Nel pomeriggio, dopo l’accordo tra Suor Bruno e il proprietario del prato, tre uomini scavarono il<br />

bacino. Faceva freddo e su un fornello ad alcool, nel fondo del bacino in corso <strong>di</strong> scavo, Suor Bruno<br />

riscaldò del caffè per i volontari...<br />

SEDICESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 3 maggio 1974 dalle ore 17.10 alle 17.25<br />

Appare la Luce, poi <strong>Gesù</strong> si presenta, le Mani tese verso <strong>di</strong> me per accogliermi; mi Sorride. Sono<br />

così felice, resterei indefinitamente alla Sua Presenza. Egli <strong>di</strong>ce: "Dite questo ad alta voce : <strong>Il</strong> prete<br />

non è nell’errore, quell’albero inclinato è il simbolo del peccato. Sra<strong>di</strong>catelo prima che compaiano i<br />

frutti, e affrettatevi a far elevare, al suo posto, la Croce Gloriosa, poiché la Croce Gloriosa rimetterà


ogni peccato." Un istante dopo <strong>Gesù</strong> ha messo le Mani giunte sul Suo Petto. Mi ha guardato<br />

tristemente, ho visto due Lacrime sgorgare dai Suoi Occhi. Ho pianto in quel momento, <strong>Gesù</strong> era<br />

così triste. Egli mi ha detto: "Sventura all’Umanità intera se non ci sarà dell’acqua in questo bacino<br />

entro i 50 giorni che seguiranno i lavori, poiché Satana impe<strong>di</strong>sce la purificazione <strong>di</strong> un più grande<br />

numero. Ricordatevi della Mia Parola. Io lascerò agire a causa della mancanza <strong>di</strong> Fede." Un<br />

momento dopo: "Dite alla Chiesa che invii dei Messaggi nel mondo intero e che si affretti a far<br />

erigere, nel luogo in<strong>di</strong>cato la Croce Gloriosa e ai pie<strong>di</strong> un Santuario. Tutti verranno a pentirsi e vi<br />

troveranno la Pace e la Gioia. La Croce Gloriosa o il Segno del Figlio dell’Uomo, è l’annuncio del<br />

prossimo ritorno nella Gloria <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> Resuscitato. Quando questa Croce sarà elevata da terra Io<br />

attirerò tutto a Me." <strong>Gesù</strong> aggiunge: "Trovate un<strong>di</strong>ci persone in questa città Benedetta e Sacra, esse<br />

saranno i Miei <strong>di</strong>scepoli. Esse questueranno <strong>di</strong> porta in porta nel Mio Nome per l’elevazione della<br />

Croce Gloriosa. Ed ecco i comandamenti che ogni <strong>di</strong>scepolo deve rispettare: - Lavorate fino<br />

all’elevazione della Croce Gloriosa; - Siate umili, pazienti, caritatevoli, affinché riconoscano in voi<br />

i Miei <strong>di</strong>scepoli; - Non cercate alcun interesse personale, unicamente quello <strong>di</strong> far erigere la Croce<br />

Gloriosa, poiché ogni uomo che sarà venuto a pentirsi sarà salvato." Poi <strong>Gesù</strong> mi ha detto, senza<br />

precisare <strong>di</strong> ripeterlo: "Dite al prete che Io vi visito per la <strong>di</strong>ciassettesima volta, poiché la Croce<br />

Gloriosa è anche <strong>Gesù</strong> Resuscitato." Poi <strong>Gesù</strong> scompare. <strong>Il</strong> prete e Maddalena erano saliti assieme<br />

sulla Haute Butte per localizzare il luogo della Croce. Si aiutarono con torce elettriche puntate verso<br />

il cielo. Maddalena rimase alla finestra da dove aveva visto sei volte la Croce e <strong>di</strong>rigeva il prete che<br />

faceva l'ascensione della Haute Butte. Egli finì sulla altura delimitata da un fosso che, precisamente<br />

è al limite del territorio <strong>di</strong> <strong>Dozulé</strong>. Restava da situare il punto esatto dove il Signore domandava <strong>di</strong><br />

impiantare la Croce. <strong>Il</strong> prete pensava che questo poteva ben essere al posto del melo inclinato. Ma<br />

non era sicuro e la notte non dormì. <strong>Gesù</strong> conferma qui l'esattezza della sua (del prete) opinione. <strong>Il</strong><br />

bacino era stato scavato contando 223 metri con una corda attaccata al tronco <strong>di</strong> questo melo. Per<br />

quest'acqua che non veniva fu fatta una novena dopo la Pentecoste. Una notte, Maddalena e suor M.<br />

sognano che l'acqua è apparsa nel bacino e la mattina lo <strong>di</strong>cono al prete che risponde: "Voi fate<br />

proprio dei bei sogni, mia suora.". Egli aveva constatato, la sera del giorno prima, che non c'era<br />

dell'acqua nel bacino. Maddalena sale tutta sola alla Haute Butte e constata che l'acqua è proprio là,<br />

e molta: 30 cm <strong>di</strong> altezza. La stazione metereologica interpellata risponde che non ha piovuto la<br />

notte precedente e che una tale altezza non può venire per una pioggia.<br />

DICIASSETTESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 31 maggio 1974 dalle ore 9.45 alle 10.05<br />

Non aspettavo una visita <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> poiché non era il primo venerdì del mese. Ma tutte le mattine dopo<br />

aver accompagnato i bambini a scuola vado fino alla Cappella per rendere visita a <strong>Gesù</strong>, poi il prete<br />

mi da la Comunione. Quel mattino del 31 maggio mi sono recata alla Cappella come gli altri giorni.<br />

<strong>Il</strong> Signor Parroco non mi aveva ancora dato la Comunione quando Suor Bruno è venuta a cercarlo<br />

per vedere un malato. Questo malato abita giusto a fianco e il Signor Parroco mi ha detto: "Non<br />

penso <strong>di</strong> assentarmi a lungo, vi darò la Comunione al ritorno." In quel momento ero dunque rimasta<br />

sola nella Cappella. Improvvisamente ho visto l’alone <strong>di</strong> Luce presentarsi come al solito nel<br />

medesimo posto del Tabernacolo. L’alone era più ampio e sembrava meno alto delle volte<br />

precedenti. Ero sola e la Luce sembrava attendere qualcuno. Mi sono precipitata verso il refettorio<br />

attiguo alla Cappella. Ho detto a J., un’impiegata, <strong>di</strong> andare a cercare imme<strong>di</strong>atamente Suor Bruno<br />

che ho pensato essere nella sua classe a quell’ora. Sono ritornata subito nella Cappella davanti alla<br />

Luce che era sempre là, ma sola. Mi sono inginocchiata. In quello stesso istante è apparso qualcuno,<br />

ma non era <strong>Gesù</strong>. Quando Suor Bruno è arrivata le ho detto: "C’è qualcuno ma non è <strong>Gesù</strong>. E’<br />

qualcuno che non conosco." Questa volta mi sentivo bene nella Cappella! mentre le volte precedenti<br />

mi sentivo trasportata altrove, e quando Suor Bruno è entrata me ne sono ben accorta, mentre le<br />

altre volte non u<strong>di</strong>vo e non vedevo assolutamente nulla, ero totalmente assorbita dalla visione <strong>di</strong><br />

<strong>Gesù</strong>. Questo personaggio sconosciuto teneva una specie <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>era, con in cima una piccola<br />

croce; questa, come l’asta, erano della stessa tonalità e brillavano come l’oro. Sotto la croce, un<br />

orifiamma che sembrava <strong>di</strong> tessuto, recava tre parole <strong>di</strong> cui ho creduto scorgere la prima e l’ultima:


"QUIS... DEUS" (Chi è come Dio). L’asta terminava nella sua estremità inferiore con una piccola<br />

punta a forma <strong>di</strong> lancia o <strong>di</strong> picca. <strong>Il</strong> personaggio pareva ricciuto, i capelli corti, sembrava un<br />

soldato. La sua tunica era corta, la sua mano destra teneva il centro dell’asta, una sorta <strong>di</strong> cinghia<br />

stringeva i suoi polpacci." Come mi ha guardata gli ho chiesto: "Chi siete?" Mi ha risposto: "Vi<br />

saluto." (Mi ha salutato con il capo). "Sono Michele l’Arcangelo, è Dio che mi manda. Voi vedrete i<br />

Misteri del Redentore e ripeterete ogni frase una dopo l’altra man mano che io ve le detterò." Gli ho<br />

detto: "Se è Dio che vi manda, io vi obbe<strong>di</strong>rò." L’Arcangelo era sempre presente quando mi ha<br />

detto: "Per Mysterium Sanctae Incarnationis Tuae". (Per il Mistero della Tua Santa Incarnazione.)<br />

In quel momento scomparve. Poi ho visto qualcuno vestito tutto <strong>di</strong> bianco, in ginocchio. Ho pensato<br />

che fosse un Angelo. Guardava una giovane fanciulla, bella, con un fazzoletto in testa. Alla vista<br />

dell’Angelo Ella ha salutato ed è rimasta con la testa inclinata, Ella ha posato le mani una dopo<br />

l’altra sul petto, nello stesso modo in cui il Signore me l'ha insegnato. Ho notato particolarmente<br />

questo stesso gesto, che mi ha impressionato. Qualche secondo dopo tutto è scomparso. Poi rivedo<br />

l’Arcangelo che mi <strong>di</strong>ce: "Per Nativitatem Tuam" ("Per la Tua Natività.") L’Arcangelo scompare.<br />

Vedo allora un bimbo in una culla <strong>di</strong> vimini o su della paglia a forma <strong>di</strong> culla; molta gente attorno,<br />

in lunghe vesti, sembrano guardarLo e ammirarLo ...poi tutto sparisce. Rivedo l’Arcangelo allo<br />

stesso posto (d’altronde penso che sia sempre la, sono io che non lo scorgo più, senza dubbio a<br />

causa dell’importanza del quadro Vivente che mi si presenta.) Egli mi <strong>di</strong>ce: "Per Baptismus et<br />

Sanctum Jejunium Tuum." ("Per il Tuo Battesimo e il Tuo Santo Digiuno"). L’Arcangelo scompare<br />

dalla mia vista e vedo <strong>Gesù</strong>, accompagnato da un uomo grande, ma meno alto <strong>di</strong> Lui. E’ coperto da<br />

una specie <strong>di</strong> mantello che sembra essere <strong>di</strong> pelliccia a peli rasi. Vedo scorrere dell’acqua come un<br />

fiume e quest’uomo ne versa sulla testa <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>. Tiene una scodella per il manico, prende<br />

dell’acqua nel fiume e la versa sulla testa <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>. Qualche secondo dopo <strong>Gesù</strong> si avvia per un<br />

sentiero in salita e, giunto in alto, Egli si siede. Incrocia le Mani, alza gli occhi al cielo come per<br />

pregare, poi tutto sparisce. Rivedo l’Arcangelo che <strong>di</strong>ce: "Per Crucem et Passionem Tuam." ("Per la<br />

Tua Croce e la Tua Passione.") L’Arcangelo scompare e vedo <strong>Gesù</strong> che porta sulla Spalla destra<br />

una croce che sembra molto pesante. La porta penosamente camminando nel mezzo <strong>di</strong> un sentiero.<br />

Da ogni lato <strong>di</strong> questo sentiero una folla <strong>di</strong> gente sembra ridere. Qualcuno alza la mano come per<br />

gettare a Lui qualcosa. <strong>Gesù</strong> non è caduto malgrado il peso della Sua Croce e ne sono rimasta<br />

sorpresa. A più riprese ho creduto che Lui stesse per crollare sul sentiero. Povero <strong>Gesù</strong>. Poi<br />

l’immagine scompare. L’Arcangelo si è mostrato <strong>di</strong> nuovo e mi ha detto: "Per Mortem et<br />

Sepulturam Tuam." ("Per la Tua Morte e la Tua Sepoltura.") Vedo <strong>Gesù</strong> sulla Croce, sembra morto,<br />

la testa inclinata in avanti, il torso nudo, una larga Piaga sul lato destro e sotto la Piaga un filo <strong>di</strong><br />

Sangue coagulato credo. Tre persone sono ai pie<strong>di</strong> della Croce - una da ogni lato, in pie<strong>di</strong> -<br />

guardano con tristezza il Viso <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>. Quella al centro è in ginocchio ai Suoi Pie<strong>di</strong>, stringe con le<br />

due mani il piede della Croce e sembra voglia baciare i Pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>. Sento le mie lacrime colare. I<br />

Pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> sono posati su <strong>di</strong> un supporto in legno. L’immagine scompare. Rivedo l’Arcangelo<br />

che mi <strong>di</strong>ce: "Per Sanctam Resurrectionem Tuam." ("Per la Tua Santa Resurrezione) In questo<br />

momento rivedo <strong>Gesù</strong> vivente. Una gioia meravigliosa si è impadronita <strong>di</strong> me. Egli mi appare come<br />

la prima volta, la sera del 27 <strong>di</strong>cembre 1972, Sorridente, le Mani tese verso <strong>di</strong> me come per<br />

accogliermi. Mi sembra <strong>di</strong> vederLo per la prima volta. Dopo averLo visto morto sulla Croce, Lo<br />

vedo vivo - <strong>Gesù</strong> Vivo, Resuscitato dai morti: Egli mi <strong>di</strong>ce: "Sono <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong> Nazareth, <strong>Il</strong> Figlio<br />

dell’Uomo Resuscitato dai morti." "Guardate le mie Piaghe." Con la Sua Mano destra ha scoperto il<br />

lato destro della Sua veste (nonostante che essa sembri essere senza apertura). Ho visto allora una<br />

larga Piaga che non aveva sangue. Sul Dorso della Sua Mano destra ho intravisto un piccolo Foro.<br />

Ho ugualmente intravisto un Foro nel Palmo della Sua Mano sinistra, tesa verso <strong>di</strong> me e un Foro su<br />

ciascuno dei Suoi Pie<strong>di</strong>. Quin<strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> mi ha detto: "Avvicinatevi e toccate il Mio Costato." Mi sono<br />

alzata, ho teso la mia mano destra e, con due mie <strong>di</strong>ta (in<strong>di</strong>ce e me<strong>di</strong>o), ho toccato il bordo della Sua<br />

Piaga che sembrava profonda. Ero molto commossa ed ho detto: "Signore, Voi avete tanto sofferto<br />

per noi." Ero triste al pensiero che <strong>Gesù</strong> avesse tanto sofferto per il mondo, per il peccato del<br />

mondo, per l’ingratitu<strong>di</strong>ne del mondo, per tutti noi poveri peccatori. Mi sono rimessa in ginocchio e


<strong>Gesù</strong> ha ripreso la sua Posizione abituale, con le Mani tese verso me. La Sua veste aveva ripreso la<br />

sua posizione normale. Poi <strong>Gesù</strong> mi ha detto: "Dite questo ad alta voce:" <strong>Gesù</strong> mi dettava ogni frase<br />

una dopo l’altra ed io la ripetevo, una dopo l'altra. "<strong>Gesù</strong> domanda <strong>di</strong> annunciare al mondo intero la<br />

preghiera che Lui vi ha insegnato. Chiede che la Croce Gloriosa e il Santuario siano costruiti entro<br />

la fine dell’Anno Santo, poiché esso sarà l’ultimo Anno Santo." Che ogni anno sia celebrata una<br />

Festa Solenne nel giorno in cui Maddalena ha visto la Croce per la prima volta. Tutti coloro che,<br />

pieni <strong>di</strong> fiducia, saranno venuti a pentirsi, saranno salvati, in questa vita e per l’Eternità. Satana non<br />

avrà più potere su <strong>di</strong> loro." Qualche istante dopo e con voce molto grave: "In verità Io ve lo <strong>di</strong>co,<br />

Mio Padre Mi ha inviato per salvarvi e per donarvi la Pace e la Gioia. Sappiate che Io sono Amore e<br />

Compassione." Poi aggiunge: "Questa è la fine del Mio <strong>Messaggio</strong>." <strong>Gesù</strong> era sempre là quando<br />

l’Arcangelo, senza mostrarsi, mi ha detto le parole seguenti che io ho ripetuto: "Per Admirabilem<br />

Ascensionem Tuam." ("Per la Tua Ammirabile Ascensione".) In quel momento <strong>Gesù</strong> ha alzato la<br />

Mano su <strong>di</strong> me e mi ha detto: "Che la Pace sia con voi e con tutti quelli che vi avvicinano." <strong>Gesù</strong> ha<br />

abbassato la Mano, poi L’ho visto Salire lentamente e leggermente, poi scomparire. Rivedo<br />

l’Arcangelo che mi <strong>di</strong>ce: "Per Adventum Spiritus Sancti Paracliti" ("Per la venuta dello Spirito<br />

Santo Paraclito.") Questa volta l’Arcangelo non è scomparso; è rimasto e mi ha detto: "<strong>Gesù</strong> vi ha<br />

appena lasciata. <strong>Il</strong> Suo <strong>Messaggio</strong> è terminato, ma Lo rivedrete." Ha aggiunto questo, che ho<br />

ripetuto: "Per cujus imperii Nomen est in aeternum, ab omni malo libera nos Domine." ("Per Colui<br />

il cui Nome ha un Regno Eterno, da ogni male liberaci Signore) E senza precisarmi <strong>di</strong> ripeterlo<br />

l’Arcangelo aggiunge: "Questo vuol <strong>di</strong>re: Per Colui il cui Nome ha un Regno Eterno, da ogni male<br />

liberaci Signore." Poi: "Dite questo ad alta voce:" "Dio rimprovera ai preti la loro lentezza<br />

nell’adempimento del loro compito e la loro incredulità. Dio ha chiesto loro <strong>di</strong> annunciare al mondo<br />

le Meraviglie <strong>di</strong> Colui che ha chiamato Maddalena dalle tenebre alla Sua Ammirabile Luce, poiché<br />

la Croce Gloriosa abbellirà la città <strong>di</strong> <strong>Dozulé</strong>. Essi non l’hanno affatto compiuto. Questa è la causa<br />

della mancanza d’acqua in questo bacino. Una grande calamità <strong>di</strong> siccità si abbatterà sul mondo<br />

intero. Che i preti leggano attentamente il <strong>Messaggio</strong> e rispettino scrupolosamente quello che è stato<br />

loro domandato." "Chiedete alla persona presente che vi <strong>di</strong>a un cero." Mi sono girata e ho chiesto a<br />

Suor Bruno <strong>di</strong> darmi un cero. Quando l’ho avuto, l’Arcangelo mi ha detto: "Deponetelo acceso nel<br />

punto in cui il Cristo vi ha lasciata. Che tutti coloro che verranno in questa Cappella vi imitino." Un<br />

istante dopo: "Avete tutta la giornata per <strong>di</strong>rlo al prete e alle persone che desiderano ascoltarvi; ve<br />

ne ricorderete, esse saranno sorprese dalla vostra memoria. Che il prete trovi una persona che<br />

rilegga tre volte il <strong>Messaggio</strong> e che lo ripeta: essa non ne sarà capace." L’Arcangelo mi guarda e mi<br />

<strong>di</strong>ce: "Scrivete quanto sto per <strong>di</strong>rvi quando rientrate a casa. Rimetterete questo scritto al prete nello<br />

stesso istante in cui vi avrà detto: "Ho un appuntamento in Curia Vescovile la settimana del Sacro<br />

Cuore." Fate una novena che inizierete il giorno del Sacro Cuore. Questa novena si compone <strong>di</strong> un<br />

Mistero al giorno, i Misteri che vi sono stati insegnati. In seguito andate dal vescovo. Gli <strong>di</strong>rete che<br />

è Dio che vi manda. Dategli il <strong>Messaggio</strong> completo, che ne prenda conoscenza. Le porte si<br />

apriranno, il cuore del vescovo si scioglierà." Ho dunque conservato preziosamente questo scritto a<br />

casa mia, in attesa che il Signor Parroco mi <strong>di</strong>cesse la frase annunciata. <strong>Il</strong> Signore fa bene le cose:<br />

mercoledì 12 giugno, il Signor Parroco è venuto a casa mia per <strong>di</strong>rmi: "Ho un appuntamento in<br />

Curia Vescovile la settimana prossima." Gli ho detto: "E’ la settimana del Sacro Cuore." Egli mi ha<br />

risposto: "Non ne so nulla..." "Ne sono certa..." "Perchè?..." Gli ho dunque consegnato nello stesso<br />

istante lo scritto che mi aveva dettato l’Arcangelo - ed era proprio durante la settimana del Sacro<br />

Cuore che il Signor Parroco aveva un appuntamento in Curia Vescovile. In seguito, abbiamo fatto<br />

una novena tutti insieme nella Cappella. L’abbiamo iniziata il giorno del Sacro Cuore, come aveva<br />

domandato l’Arcangelo. Questa novena terminava il sabato della settimana successiva e<br />

l’Arcangelo aveva detto: "In seguito andate dal vescovo." Volevo andarvi, non il giorno dopo<br />

poiché era domenica, ma due giorni dopo. Mi sentivo trasportata, qualche cosa mi spingeva. Non<br />

avevo alcun mezzo <strong>di</strong> locomozione (pensavo <strong>di</strong> prendere il mio motorino) ma bisognava che vi<br />

andassi. Dio lo voleva, per mezzo dell'Arcangelo Lui me lo aveva fatto sapere. Uno slancio<br />

inspiegabile mi dava la forza <strong>di</strong> andare alla Curia Vescovile, con il mio <strong>Messaggio</strong> completo. La


mia delusione è stata così grande quando il Signor Parroco mi ha detto: "Ma non si può andare dal<br />

vescovo così: devo prendere un appuntamento e poi il vescovo forse non c’è; non vi riceverebbe<br />

così; bisogna obbe<strong>di</strong>re, si deve sempre obbe<strong>di</strong>re." <strong>Il</strong> mio slancio era così grande - il Signor Parroco<br />

me l’ha impe<strong>di</strong>to - mi ha detto: "Bisogna obbe<strong>di</strong>re." Eppure avevo voglia <strong>di</strong> <strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>re poiché<br />

sapevo che è Dio che mi aveva dato questo slancio per andare dal vescovo a portargli questo<br />

<strong>Messaggio</strong>, che Dio mi aveva dato. Se vi <strong>di</strong>cessi che ho pianto; era una prova. Ma ho obbe<strong>di</strong>to al<br />

Signor Parroco. Tuttavia ero certa che il vescovo mi avrebbe ricevuta, che le porte mi si sarebbero<br />

aperte. Ma per far piacere agli uomini, ho <strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>to a Dio. Credo che Dio me lo rimprovererà.<br />

Primo venerdì del mese <strong>di</strong> giugno<br />

<strong>Gesù</strong> non è apparso.<br />

DICIOTTESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 5 luglio 1974<br />

<strong>Gesù</strong> appare ma resta silenzioso.<br />

Venerdì 19 luglio 1974<br />

Scoperta dell’acqua nel bacino (molto più <strong>di</strong> 50 giorni dopo l’avvertimento del 3 maggio...)<br />

DICIANNOVESIMA APPARIZIONE<br />

Sabato 3 agosto 1974<br />

Ero nel mio giar<strong>di</strong>no per vedere se la biancheria era asciutta. Rientrando in casa ho sentito una voce<br />

abbastanza lontana provenire dal luogo della Croce. "Sono Michele l’Arcangelo ascoltatemi." Mi<br />

sono inginocchiata verso la voce: "Dite al prete che faccia intonacare i tre lati del bacino, ma non il<br />

fondo. Sul quarto lato, nel senso della larghezza, alla fine della <strong>di</strong>mensione, fate ricoprire<br />

venticinque centimetri, poi fate fare tre gra<strong>di</strong>ni. Veniteci tutti in processione e non temete <strong>di</strong> lavarvi<br />

in quest’acqua polverosa, poiché sappiate che siete polvere e che ritornerete in polvere. Ma il vostro<br />

spirito sarà purificato." "Quest’acqua non è una sorgente. E’ un’acqua che esce dalla terra." "Beato<br />

colui che verrà a purificarsi senza temere <strong>di</strong> sporcarsi."<br />

VENTESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 6 settembre 1974, in Cappella<br />

Ho visto l’alone <strong>di</strong> Luce. Suor Margherita Maria era sola con me e ho detto forte: "Ecco la Luce."<br />

La mia gioia è così grande quando vedo apparire la Luce, che non posso impe<strong>di</strong>rmi <strong>di</strong> gridarlo. Poi,<br />

alla sinistra del Santissimo Sacramento (o piuttosto alla sinistra <strong>di</strong> questa Luce) Michele<br />

l’Arcangelo si presenta come al solito e mi <strong>di</strong>ce: "Io vi saluto." Mi inginocchio davanti a lui, un po’<br />

a sinistra del Santissimo Sacramento, ma egli mi <strong>di</strong>ce: "Non prostratevi davanti a me, ma davanti a<br />

Colui che venite ad adorare." Mi sono dunque alzata ed inginocchiata davanti al Santissimo<br />

Sacramento. In quel momento ho visto dei Raggi Luminosi scaturire dall’Ostia, erano come viventi<br />

e si rinnovavano continuamente a partire dall’Ostia come da una Sorgente Luminosa (è <strong>di</strong>fficile da<br />

esprimere). San Michele, che era sempre là, un po' in <strong>di</strong>sparte a sinistra, mi <strong>di</strong>ce: "Non lamentatevi<br />

per gli occhi del piccolo David. Se Dio l’ha voluto così non è perchè è lui che ha gli occhi chiusi,<br />

ma sono i suoi genitori che hanno gli occhi chiusi alla Luce della Fede. Deponete un cero nel posto<br />

dove il Signore vi ha lasciato l’ultima volta." Per tutto il tempo che l’Arcangelo mi ha parlato,<br />

l’Ostia Santa non ha smesso <strong>di</strong> proiettare i Suoi Raggi Luminosi. Poi tutto è scomparso.<br />

Primo venerdì del mese <strong>di</strong> ottobre 1974<br />

<strong>Gesù</strong> non è apparso.<br />

VENTUNESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 1° novembre 1974 - Tutti i Santi<br />

Quel giorno sono andata alla Santa Messa delle ore 8 del mattino, in Chiesa. Verso le ore 15.30<br />

sono ritornata ad adorare il Santissimo Sacramento per un’ora. Mio marito mi ha dato il permesso <strong>di</strong><br />

recarmi la sera alla Bene<strong>di</strong>zione; non ci vado mai, poiché a quell’ora non è facile a causa della cena<br />

della famiglia che non posso lasciare. Ma la mia piccola Ghislaine, che non era stata alla Santa<br />

Messa <strong>di</strong> Tutti i Santi, è venuta con me alla Bene<strong>di</strong>zione alle ore 20. Nel medesimo istante in cui il<br />

Signor Parroco alza l’Ostensorio per la Bene<strong>di</strong>zione, si forma l’alone <strong>di</strong> Luce come al solito, al<br />

posto del Santissimo Sacramento. Come la volta precedente, non ho visto nessuno, non ho visto il


Cristo, ma l’Ostia era Scintillante <strong>di</strong> Raggi. Ho sentito: "Dite questo ad alta voce:" (ho ripetuto<br />

forte.) "Dicite in nationibus" ("Dite alle nazioni") Dite alle nazioni che Dio ha parlato per bocca<br />

della Sua serva. Egli le ha rivelato che la Grande Tribolazione è vicina. Poiché ella ha visto il Segno<br />

del Figlio dell’Uomo che parte dall’Oriente ed è subito all’Occidente. Questo Segno del Figlio<br />

dell’Uomo è la Croce del Signore. Io ve lo <strong>di</strong>co in verità, è giunto per il mondo il tempo <strong>di</strong> pentirsi,<br />

poiché un cambiamento universale è prossimo, tale che non se n’è avuto dal principio del mondo<br />

fino ad oggi e che non ve ne sarà mai più. Quando la predetta calamità <strong>di</strong> siccità s’abbatterà sul<br />

mondo intero, solo il bacino che Dio ha fatto scavare conterrà dell’acqua, non per la consumazione,<br />

ma per lavarvi in segno <strong>di</strong> purificazione. E verrete tutti a pentirvi ai pie<strong>di</strong> della Croce Gloriosa, che<br />

Dio domanda alla Chiesa <strong>di</strong> far elevare. Allora, in quel momento, tutte le nazioni della terra si<br />

lamenteranno ed è presso questa Croce che troveranno la Pace e la Gioia. Dopo quei giorni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sperazione allora apparirà nel cielo il Figlio dell’Uomo Lui stesso, con Grande Maestà e Grande<br />

Potenza, per radunare gli eletti dai quattro angoli della terra. Beati i pentiti poiché avranno la Vita<br />

Eterna. In verità Io ve lo <strong>di</strong>co, il cielo e la terra passeranno, ma le Mie Parole non passeranno." Alla<br />

fine, prima <strong>di</strong> lasciarmi, il Signore mi ha detto, senza precisare <strong>di</strong> ripeterlo ad alta voce: "Dite loro<br />

che non vi sarà altro segno che il Segno <strong>di</strong> Dio stesso. <strong>Il</strong> solo segno visibile è il comportamento<br />

della Sua serva e le sue parole che sono le Parole <strong>di</strong> Dio, e queste Parole sono irrefutabili. Se<br />

l’uomo non erige la Croce Gloriosa, Io la farò apparire, ma non ci sarà più tempo." Poi la Luce<br />

scomparse.<br />

VENTIDUESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 14 febbraio 1975 - Primo venerdì <strong>di</strong> Quaresima - ore 15<br />

Mi sono recata alla Cappella per mettervi un cero, come del resto ogni venerdì. Dopo qualche<br />

istante <strong>di</strong> adorazione, il Signore mi è apparso come al solito, preceduto da un alone <strong>di</strong> Luce. Non mi<br />

ha detto nulla. Sono rimasta in adorazione circa <strong>di</strong>eci minuti, poi tutto è scomparso. Dopo questa<br />

apparizione, ho avuto il presentimento che <strong>Gesù</strong> sarebbe ritornato ogni venerdì <strong>di</strong> Quaresima. Ero<br />

sola in Cappella.<br />

VENTITREESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 21 febbraio 1975 alle ore 15<br />

Mi sono recata alla Cappella alle ore 15. <strong>Il</strong> Signor Parroco era presente. Alle 15.10 il Signore mi è<br />

apparso, Egli mi Sorrideva, poi mi ha detto con aria grave: "Dite al prete che è nel Nome <strong>di</strong> Dio e<br />

per Lui che voi avete profetizzato. Poi, che porti il <strong>Messaggio</strong> a coloro che hanno l’incarico <strong>di</strong><br />

adempierlo, con fiducia e umiltà, poiché resta poco tempo per fare quello che Io chiedo." Lui mi ha<br />

Sorriso e io Gli ho detto: "Quale gioia per me rivederVi. Quante volte ancora Vi rivedrò?" Egli mi<br />

ha Sorriso lungamente ma non mi ha risposto e dopo qualche istante tutto è scomparso.<br />

VENTIQUATTRESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 28 febbraio 1975 dalle ore 15 alle 15.30<br />

L'alone <strong>di</strong> Luce si forma e <strong>Gesù</strong> si presenta come al solito, ma con le Mani pendenti lungo il Corpo.<br />

Mi Sorride, mette la Mano sinistra sul Suo Petto e alza la Mano destra come per Bene<strong>di</strong>re. <strong>Il</strong> Suo<br />

Viso era pieno <strong>di</strong> Bontà, la Sua Espressione e quella dei Suoi Occhi erano <strong>di</strong> una Gran<strong>di</strong>ssima<br />

Dolcezza. Infine, dopo qualche momento, Lui mi <strong>di</strong>ce: "Dite al prete: Io voglio versare nei cuori<br />

umani la Mia Misericor<strong>di</strong>a, per primo a coloro che conoscono il <strong>Messaggio</strong> e in seguito al mondo<br />

intero. Che coloro che hanno l’incarico <strong>di</strong> far innalzare la Croce Gloriosa non siano ciechi, poiché<br />

non vi sarà altro segno che quello <strong>di</strong> questa profetessa che è stata chiamata dalle tenebre alla Luce.<br />

In verità <strong>di</strong> segno non ce ne sarà un altro, poiché questa generazione è la più ipocrita e la più<br />

malvagia." Prima <strong>di</strong> lasciarmi <strong>Gesù</strong> ha abbassato le Mani e le Braccia lungo il Suo Corpo, mi ha<br />

Sorriso ed è sparito.<br />

VENTICINQUESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 7 marzo 1975 ore 16 in Cappella<br />

La Luce appare, poi <strong>Gesù</strong> che mi Sorride e mi <strong>di</strong>ce: "Dite al prete (in quel momento Lui ha<br />

guardato il Signor Parroco) che questa città, che è Benedetta e Sacra, sarà protetta da tutte le<br />

calamità, in particolare ogni focolare che <strong>di</strong>ce tutti i giorni la preghiera che Io ho loro insegnato


seguita da una decina del Rosario." Poi, il Signore smette <strong>di</strong> guardare in <strong>di</strong>rezione del Signor<br />

Parroco. Egli mi guarda, porta avanti le Sue Mani verso <strong>di</strong> me (la destra più avanzata-vedevo il<br />

Palmo) e mi <strong>di</strong>ce: "E' a Voi che mi rivolgo" (Egli mi Sorride, quanto sono felice!) "Siate umile ma<br />

non accettate nessun aiuto per voi stessa. Voi non avete niente da attendere da questo mondo, ma la<br />

vostra Gioia sarà immensa nell’altro." <strong>Gesù</strong> abbassa le Mani e tutto sparisce. <strong>Il</strong> Signor Parroco mi<br />

<strong>di</strong>ce ogni volta quanto tempo dura l'apparizione. Io non mi rendo conto del tempo che passa. Dopo<br />

l'apparizione, ho l'impressione <strong>di</strong> non essere invecchiata. Poi mi sembra <strong>di</strong> tornare sulla terra e nel<br />

buio.<br />

VENTISEIESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 14 marzo 1975 ore 15<br />

Ecco la Luce. <strong>Il</strong> Signore si è presentato, la Mano destra sul Suo Petto, l’altra pendente lungo il Suo<br />

Corpo. Mi ha Sorriso e mi ha detto, senza precisarmi <strong>di</strong> ripeterlo ad alta voce: "Perseverate<br />

Maddalena nella preghiera, il <strong>di</strong>giuno e l’astinenza. Perseverate senza temere gli scherni e le<br />

mal<strong>di</strong>cenze che si eleveranno contro <strong>di</strong> voi, poiché pochi hanno fede nelle Parole che sono uscite<br />

dalla vostra bocca, ma il prete può testimoniare che sul vostro viso si riflette la Presenza Invisibile.<br />

Dopo questi giorni <strong>di</strong> <strong>di</strong>giuno, avrete il carico <strong>di</strong> un pesante compito." Avevo un po’ paura <strong>di</strong> questo<br />

compito e ho detto al Signore: "Ma se io non posso adempiere questo compito?" <strong>Gesù</strong> mi ha<br />

risposto: "Se Vi do un compito da adempiere, voi lo potrete adempiere." Prima <strong>di</strong> lasciarmi <strong>Gesù</strong> mi<br />

ha detto: "Incrociate le vostre mani sul vostro petto come vi ho insegnato." <strong>Gesù</strong> mi ha Sorriso ed è<br />

sparito. <strong>Il</strong> Suo Sguardo è pieno <strong>di</strong> Bontà, <strong>di</strong> una Dolcezza inesprimibile; nessuno ha uno Sguardo<br />

come quello, Limpido, più Limpido che lo sguardo <strong>di</strong> un bambino; il Viso senza una ruga, eppure i<br />

tratti sono marcati. Egli sembra avere una trentina d’anni. GuardandoLo, si ha l’impressione che sia<br />

allo stesso tempo Carne e Spirito, e che Spirito! Purezza, Limpidezza, Santità traspaiono attraverso<br />

tutto il Suo Corpo. Quando Egli parla non cerca, non si sbaglia, non esita mai... Puro e Chiaro come<br />

la Croce che ho visto, Chiarezza senza ombra, Freschezza senza rughe, Limpidezza senza macchia.<br />

Impossibile da definire, come pure impossibile da esprimere la mia Gioia interiore durante la<br />

Comunione, nella quale ho sentito per la prima volta la Sua Presenza.<br />

VENTISETTESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 21 marzo 1975 ore 15.30<br />

<strong>Gesù</strong> si presenta come al solito, le Mani tese verso me come per accogliermi e mi <strong>di</strong>ce: "Cominciate<br />

domani una novena per prepararvi al compito che vi domanderò. Questa novena si compone <strong>di</strong> un<br />

mistero al giorno, seguito dalla preghiera che vi ho insegnato e dalla decina del Rosario. Ditela con<br />

raccoglimento e umiltà." Ho Lui chiesto: Quando Signore mi farete conoscere il compito che dovrò<br />

adempiere?" <strong>Gesù</strong> mi ha risposto: "Venerdì Santo." Poi Lui mi ha Sorriso ed è scomparso.<br />

VENTOTTESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì Santo 28 marzo 1975 - nella Chiesa parrocchiale <strong>di</strong> <strong>Dozulé</strong><br />

Sapevo che il Signore mi avrebbe visitata questo giorno, poiché Lui aveva detto: "Conoscerete il<br />

compito che vi chiedo, il venerdì Santo." Al mattino <strong>Dozulé</strong> era coperta da un manto <strong>di</strong> neve. In<br />

mattinata sono andata alla Cappella, ho incontrato il Signor Parroco che mi ha detto: "Voi andate<br />

alla Cappella? Non c’è il Santissimo Sacramento oggi alla Cappella, ma in Chiesa." Sono dunque<br />

andata in Chiesa verso le ore 11, la Presenza del Signore non si è manifestata. Vi sono ritornata alle<br />

ore 15 per la Via Crucis - ancora nulla - poi nel pomeriggio verso le ore 17 - ma il Signore neppure<br />

allora è venuto. Temevo un po' la sera, a causa della numerosa presenza <strong>di</strong> persone che ci sarebbe<br />

stata. Ritorno dunque in Chiesa la sera alle ore 20.30. Vi erano una cinquantina <strong>di</strong> persone, radunate<br />

nell’interno della Chiesa, per partecipare alla celebrazione della Passione. D’un tratto, dal mio posto<br />

scorgo la Luce, come mi appare prima <strong>di</strong> ogni apparizione, "non al Tabernacolo dell’altare<br />

maggiore, ma in fondo alla Chiesa, dove si trova in questo venerdì Santo l’Eucaristia, in un altro<br />

Tabernacolo." <strong>Il</strong> Signore si è presentato come al solito, le Mani tese verso <strong>di</strong> me. Mi sono<br />

inginocchiata e il Signore mi ha detto: "Dite questo ad alta voce: Perchè piangete sulla morte <strong>di</strong><br />

<strong>Gesù</strong> crocifisso, mentre oggi è Vivo tra voi? Pregate piuttosto per quelli che oggi, ancora più <strong>di</strong> ieri,<br />

Lo perseguitano." Poi: "In<strong>di</strong>etreggiate <strong>di</strong> tre passi, ripeterete quello che Io vi detterò, le braccia in


croce." In quel momento <strong>Gesù</strong> ha incrociato le Mani, ha alzato gli Occhi al Cielo come per pregare,<br />

i Suoi Occhi erano gravi e tristi - ho sentito la Sua tristezza, ho ripetuto ad alta voce una dopo l’altra<br />

ogni frase che Egli mi dettava: "Pietà Mio Dio per quelli che Ti bestemmiano. Perdona loro, essi<br />

non sanno quello che fanno." "Pietà Mio Dio per lo scandalo del mondo. Liberali dallo Spirito <strong>di</strong><br />

Satana." "Pietà Mio Dio per coloro che, oggi ancora più <strong>di</strong> ieri, Ti perseguitano; riversa nei cuori<br />

umani la Tua Misericor<strong>di</strong>a." Poi <strong>Gesù</strong> ha abbassato le Mani. In quel momento ho visto una sfera<br />

sulla quale poggiavano i Suoi Pie<strong>di</strong>. Ha teso le Mani, abbastanza in alto, verso l’assemblea. Da<br />

ciascuna delle Sue Mani, dalle Sue Palme, uscivano dei Raggi bianchi e rossi. Durante tutto questo<br />

tempo, il Signore guardava l’assemblea. Egli mi <strong>di</strong>ce: "Dite loro questo: (l’ho ripetuto ad alta voce)<br />

"Sappiate che <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong> Nazareth ha trionfato dalla morte, che il Suo Regno è Eterno e che Egli viene<br />

per vincere il mondo e il tempo." Ho sentito una grande Gioia, sentivo che il Signore dominava la<br />

Terra. Mi sembrava che Egli venisse con Potenza e Gloria, poiché quella sfera che era sotto i Suoi<br />

Pie<strong>di</strong> era la terra. In seguito Egli mi ha detto queste Parole che ho ripetuto ad alta voce: "È per la<br />

Croce Gloriosa che Maddalena ha visto in questo giorno tre anni or sono, è per la Croce Gloriosa,<br />

che è il segno del Figlio dell’Uomo, che il mondo sarà salvato. <strong>Gesù</strong> in questo momento, mentre è<br />

in nostra presenza, domanda che an<strong>di</strong>ate tutti in processione nel luogo dove è apparsa la Croce<br />

Gloriosa. Andateci a pentirvi, vi troverete la Pace e la Gioia. <strong>Gesù</strong> chiede che ogni anno sia<br />

celebrata una festa solenne - in questo giorno." "Notum fecit Dominus a Magdalena Salutem Suam"<br />

("<strong>Il</strong> Signore ha fatto conoscere per mezzo <strong>di</strong> Maddalena la Sua Salvezza.") Poi <strong>Gesù</strong> mi ha detto:<br />

"Scrivete quello che vi <strong>di</strong>rò, rientrata a casa". Egli si rivolgeva a me personalmente, poiché non l’ho<br />

ripetuto ad alta voce. In quel momento <strong>Gesù</strong> mi ha guardata, mi ha Sorriso, poi ha teso la Sua Mano<br />

destra verso <strong>di</strong> me. La terra è scomparsa, come pure i Raggi che fino a quel momento uscivano dalle<br />

Sue Mani. <strong>Il</strong> Suo Sguardo era così Dolce. Egli mi <strong>di</strong>ce: "Voi siete stata scelta, Maddalena, per<br />

essere il riflesso del Mio Amore. E’ per questo che ne siete stata tutta infiammata. Dopo questo<br />

giorno Glorioso, avrete la bontà <strong>di</strong> adempiere un grande incarico?" Ho detto ad alta voce: "Che la<br />

Vostra volontà sia fatta", ed ecco quello che <strong>Gesù</strong> ha detto: "Fate scrivere trecentoventi volte la<br />

preghiera che Io vi ho insegnato e siate Mio Apostolo. Andate a <strong>di</strong>re in ogni focolare <strong>di</strong> questa città,<br />

fino alle sue frontiere, che <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong> Nazareth ha trionfato dalla morte, che il Suo Regno è Eterno, e<br />

che Lui viene a vincere il mondo e il tempo." In seguito Lui mi ha detto: "Dite questo ad alta voce:<br />

"Voi vivete il tempo in cui ogni avvenimento è il segno della Parola Scritta." Poi, senza che lo<br />

dovessi ripetere ad alta voce: "Desidero che essi <strong>di</strong>cano ogni giorno la preghiera, seguita da una<br />

decina del Rosario." Ogni focolare che la <strong>di</strong>rà con grande fiducia sarà protetto da ogni cataclisma,<br />

poi Io riverserò nei loro cuori la Mia Misericor<strong>di</strong>a. Se vi si domanda chi vi invia, <strong>di</strong>te che è <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong><br />

Nazareth, il Figlio dell’Uomo Resuscitato. Ricordatevi, non temete le umiliazioni, le mal<strong>di</strong>cenze e<br />

gli scherni che si leveranno contro <strong>di</strong> voi. Sarete o<strong>di</strong>ata a causa del Mio Nome, ma perseverate sino<br />

alla fine." "Se lo desiderate, fatevi accompagnare da una persona. Avete tutto il vostro tempo per<br />

adempiere questo incarico. La vostra famiglia non ne deve soffrire, poiché questo ultimo Anno<br />

Santo non terminerà che dopo l’elevazione della Croce Gloriosa. Ma che coloro che hanno<br />

l’incarico <strong>di</strong> elevarla si affrettino, poiché il tempo è vicino. Nella casa dove la porta vi sarà chiusa,<br />

non ritornateci. Dite questo ad alta voce (mi <strong>di</strong>ce <strong>Gesù</strong>): "<strong>Il</strong> peccato è venuto nel mondo a causa<br />

dell’uomo. Ecco perchè domando all’uomo <strong>di</strong> far elevare la Croce Gloriosa. Dite loro, che dopo<br />

ritornerò nella Gloria e voi Mi vedrete come questa serva Mi vede." Poi <strong>Gesù</strong> è scomparso. Mi sono<br />

rialzata e mi sono ritrovata in Chiesa. Quando mi sono voltata e ho visto l’assemblea, tutti gli occhi<br />

rivolti verso <strong>di</strong> me, non ho osato raggiungere il mio posto. <strong>Il</strong> Signor Parroco mi ha fatto segno <strong>di</strong><br />

venire a sedermi <strong>di</strong> lato in basso. Di ritorno a casa, avevo ben l’intenzione <strong>di</strong> scrivere quello che il<br />

Signore mi aveva domandato <strong>di</strong> scrivere, ma vi era tutta la famiglia. Mi vedevo nell’impossibilità <strong>di</strong><br />

scrivere e temevo che più tar<strong>di</strong> l’avrei <strong>di</strong>menticato. Ma d'un tratto, tutti sono saliti per coricarsi. Non<br />

rimanevano che Ghislaine e Bruno, i due bambini piccoli. Allora ho potuto scrivere quello che <strong>Gesù</strong><br />

mi aveva detto, ed è l’indomani che l’ho confidato al Signor Parroco.<br />

VENTINOVESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 11 aprile 1975 alle ore 15


Alle ore 15 mi sono recata alla Cappella per adorare il Signore e mettere un cero. Ero sola. La Luce<br />

mi è apparsa e d’improvviso il Signore si è presentato come al solito, le Mani tese verso me. Mi ha<br />

Sorriso e mi ha detto: "Dite al prete: Io desidero che il mondo intero conosca il <strong>Messaggio</strong>." I preti<br />

devono parlare apertamente e senza timore poiché nulla deve essere velato <strong>di</strong> ciò che deve essere<br />

svelato." Poi <strong>Gesù</strong> mi ha Sorriso ed è scomparso.<br />

TRENTESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 2 maggio ore 17.45 in Cappella<br />

Ero sola in Cappella alle 17.45. Ho visto l’alone <strong>di</strong> Luce che, <strong>di</strong> solito, precede l’apparizione, poi,<br />

improvvisamente, l’Ostia Santa proietta dei Raggi rossi e bianchi tutt’attorno, come già era<br />

accaduto durante le due apparizioni precedenti. Questi Raggi non sono immobili come lo sono i<br />

raggi del sole, sono costantemente animati da un rinnovarsi perpetuo. Non mi sono recata davanti al<br />

Santissimo Sacramento, non ho avuto la sensazione <strong>di</strong> essere invitata ad inginocchiarmi. Questo è<br />

durato circa tre minuti. Non vi è stato né messaggio né voce. Tuttavia, l’ostensorio era sparito ed<br />

aveva ceduto il posto ai Raggi.<br />

TRENTUNESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 30 maggio 1975 ore 15 in Cappella<br />

Ecco la Luce.<br />

<strong>Gesù</strong> mi appare, il Suo Sguardo è <strong>di</strong> un’estrema Bontà. Egli mi <strong>di</strong>ce: "Dite al prete che non è più il<br />

tempo in cui Io risuscitavo i corpi, ma è venuto il momento in cui Io devo risuscitare gli spiriti.<br />

Quelli che pretendono, oggigiorno nel mondo, <strong>di</strong> risuscitare e guarire i corpi nel Mio Nome, non<br />

sono degni del Padre Mio dei Cieli." Maddalena, andate e proclamate il Mio <strong>Messaggio</strong> a <strong>Dozulé</strong>.<br />

L’incarico che vi ho dato da adempiere lo dovete adempiere. Non temete. Io vi darò la forza." <strong>Gesù</strong><br />

mi Sorride e prosegue: "Questa città Mio Padre l’ha Benedetta e Consacrata e tutti coloro che<br />

verranno a pentirsi ai pie<strong>di</strong> della Croce Gloriosa, Io li risusciterò nello Spirito <strong>di</strong> Mio Padre. Essi vi<br />

troveranno la Pace e la Gioia." Poi <strong>Gesù</strong> mi guarda gravemente e <strong>di</strong>ce: "La prima religiosa che vi<br />

darà il bacio portando il <strong>Messaggio</strong> è incredula alle parole che sono uscite dalla vostra bocca. Ella<br />

vi sottovaluta. Non tenetene conto. Siate caritatevole." Poi <strong>Gesù</strong> scompare.<br />

TRENTADUESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 27 giugno 1975 ore 15.15<br />

Ero pronta per ripartire. Poi la Luce - e <strong>Gesù</strong> si presenta come al solito. <strong>Gesù</strong> aveva la Mano destra<br />

in avanti, verso <strong>di</strong> me, l’altra pendente lungo il Suo Corpo. Mi ha Sorriso e mi ha detto: "Dite alla<br />

religiosa che non abita in questa città che abbia la gentilezza <strong>di</strong> venire qui venerdì. Che si munisca<br />

del necessario per scrivere, per bocca vostra le comunicherò un messaggio." Poi <strong>Gesù</strong> mi Sorride un<br />

istante e scompare.<br />

TRENTATREESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 4 luglio 1975 ore 15.15<br />

<strong>Il</strong> Signor Parroco aveva appena annunciato la terza decina del Rosario. Improvvisamente la Luce<br />

appare, <strong>Gesù</strong> mi guarda, poi guarda Suor Giovanna d’Arco e mi <strong>di</strong>ce: "Dite questo ad alta voce:<br />

ecco cosa deve scrivere la religiosa: questa lettera è in<strong>di</strong>rizzata al Capo della Chiesa. E’ <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong><br />

Nazareth che ve la detta per bocca della Sua serva. Egli <strong>di</strong>ce: Beati i chiamati dal Padre Mio che<br />

hanno trovato la Pace e la Gioia su questa terra <strong>di</strong> <strong>Dozulé</strong>, ma quanto sarà grande il numero quando<br />

il mondo intero sarà venuto a pentirsi ai pie<strong>di</strong> della Croce Gloriosa che Io vi domando <strong>di</strong> far<br />

innalzare. Poiché non è più il tempo in cui Io risuscitavo i corpi, ma è venuto il momento in cui Io<br />

devo risuscitare gli spiriti. Comprendete bene questo: i giorni che precedettero il Diluvio, la gente<br />

non dubitava <strong>di</strong> nulla fino all’arrivo del Diluvio che li travolse tutti. Ma oggi voi ne siete avvertiti.<br />

Voi vivete il tempo in cui Io vi <strong>di</strong>cevo: "Vi saranno su questa terra degli sconvolgimenti <strong>di</strong> ogni<br />

genere. E' l’iniquità che è la causa della miseria e della carestia, le nazioni saranno nell’angoscia dai<br />

fenomeni e dai segni nel cielo e sulla terra. Perciò tenetevi pronti, poiché la Grande Tribolazione è<br />

vicina, tale che non se n'è avuta <strong>di</strong> simile dal principio del mondo, fino a quel giorno, e che non ve<br />

ne sarà mai più. Io ve lo <strong>di</strong>co, questa giovane generazione non passerà prima che questo avvenga.<br />

Ma non temete nulla, poiché ecco che si erige nel cielo il Segno del Figlio dell’Uomo che


Maddalena ha visto Brillare dall’Oriente all’Occidente. Voi, Capi delle Chiese, in verità Io a voi<br />

<strong>di</strong>co, è per questa Croce innalzata sul mondo che le nazioni saranno salvate. Mio Padre Mi ha<br />

inviato per salvarvi, e il momento è venuto in cui Io devo versare nei cuori umani la Mia<br />

Misericor<strong>di</strong>a." <strong>Gesù</strong> mi ha detto con Voce meno alta, è per questo che io non l'ho ripetuto ad alta<br />

voce: "<strong>Il</strong> Mio <strong>Messaggio</strong> non deve dormire all’ombra <strong>di</strong> un cassetto, ma deve essere Verità e Luce<br />

per il mondo intero." Poi <strong>di</strong> nuovo ad alta voce: "Questa Croce Gloriosa deve essere innalzata per la<br />

fine dell’Anno Santo. Questo Anno Santo deve prolungarsi fino all’elevazione della Croce<br />

Gloriosa." "Così termina il Mio messaggio. Io vi or<strong>di</strong>no <strong>di</strong> consegnarlo voi stessa al Capo della<br />

Chiesa, accompagnata da un superiore." Poi <strong>Gesù</strong> scompare. Suor Giovanna d’Arco ha ben scritto il<br />

<strong>Messaggio</strong> come <strong>Gesù</strong> le ha domandato. <strong>Gesù</strong> l’ha dettato così lentamente che essa ha avuto tutto il<br />

tempo per scriverlo. Ella attende che il vescovo le <strong>di</strong>a l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> andare a portarlo al Santo Padre.<br />

TRENTAQUATTRESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 19 settembre 1975<br />

Oggi la Madre Superiora <strong>di</strong> Blon e Suor Giovanna d’Arco devono avere un colloquio con<br />

Monsignore alle ore 16. Mi sono recata alla Cappella come ogni venerdì, poi vedo Suor Maria<br />

Margherita che mi <strong>di</strong>ce: "L’appuntamento con Monsignore è alle ore 16." Sono dunque ripartita e<br />

sono ritornata alle ore 16 a recitare una decina del Rosario per il colloquio. Dopo questa decina, che<br />

<strong>Gesù</strong> mi ha lasciato finire, ho visto la Luce al Tabernacolo, senza che nessuno mi apparisse. Ho<br />

sentito una Voce che mi ha detto: "Dite al prete, alle religiose e a due persone che conoscono il<br />

<strong>Messaggio</strong> <strong>di</strong> venire qui alle ore 17.30." Poi la Luce sparisce. Ritorno alla Cappella alle ore 17.30,<br />

sono presenti le tre suore, il Signor Parroco e due persone, la Signora T. e la Signora G. che<br />

conoscono il <strong>Messaggio</strong> e che sono state scelte dalle suore. All’ora in<strong>di</strong>cata, la Luce appare, poi<br />

<strong>Gesù</strong> si presenta, le Mani tese verso me. Alza la Mano destra come per Bene<strong>di</strong>rmi, l’In<strong>di</strong>ce e il<br />

Me<strong>di</strong>o più sollevati, e Lui <strong>di</strong>ce: "Che la Pace rimanga con voi." "Fate il Segno della Croce." (Io lo<br />

faccio.) Poi <strong>Gesù</strong> incrocia le Mani all’altezza del Suo Petto, alza il Suo Sguardo, grave e triste al<br />

cielo, e <strong>di</strong>ce: "Padre, che la Tua volontà si faccia su questa terra." <strong>Il</strong> Suo Sguardo era <strong>di</strong> una grande<br />

tristezza, Egli è rimasto così un momento, poi ha ripreso la Sua Posizione normale e mi ha detto:<br />

"Dite questo ad alta voce": In quel momento <strong>Gesù</strong> guarda l’assemblea. Io ripeto ogni frase che Egli<br />

mi detta. "Voi preti e religiose incaricati del <strong>Messaggio</strong>, non lasciate che l’umanità corra alla sua<br />

per<strong>di</strong>zione. Io vi ho domandato <strong>di</strong> lavorare per far elevare la Croce Gloriosa. Non vedete che il<br />

tempo è venuto, a causa dei fenomeni che si susseguono. Poiché il tempo passa e il Mio <strong>Messaggio</strong><br />

resta nell’ombra. Se così è, il numero dei salvati sarà piccolo. Ma per voi, che non ascoltate la<br />

Parola del Padre Mio, il vostro castigo sarà grande. Poiché è per il numero dei salvati che voi sarete<br />

giu<strong>di</strong>cati. Non impiegate il metodo della saggezza e della riflessione, ma ascoltate la follia del<br />

<strong>Messaggio</strong>. Poiché è con questo <strong>Messaggio</strong> che piace a Dio <strong>di</strong> salvare il mondo. Non siate come gli<br />

Ebrei che domandano dei segni. Ma per questo <strong>Messaggio</strong> Unico e Definitivo che Dio ha rivelato<br />

alla Sua serva - le Parole che sono uscite dalla sua bocca non sono Parole umane, ma per quello che<br />

le ha insegnato lo Spirito - il momento è venuto in cui Io devo versare nei cuori umani la Mia<br />

Misericor<strong>di</strong>a, ma quelli che hanno l’incarico del <strong>Messaggio</strong>, sappiano bene che sono loro che Me lo<br />

impe<strong>di</strong>scono, poiché loro lasciano il mondo nell’ignoranza. Ricordatevi, i giorni saranno abbreviati<br />

a causa degli eletti, ma guai a quelli che non eseguono la Parola <strong>di</strong> Dio." In seguito <strong>Gesù</strong> mi <strong>di</strong>ce:<br />

"Togliete le vostre scarpe poi uscite dalla Cappella e andate fino a quando i vostri pie<strong>di</strong> poggiano<br />

sulla terra. Poi ritornate qui." Faccio quello che mi domanda <strong>Gesù</strong>. Quando mi sono ritrovata in<br />

ginocchio davanti a Lui, Egli mi ha detto: "Questa terra <strong>di</strong> <strong>Dozulé</strong> che mio Padre ha Benedetto e<br />

Consacrato, noi non siamo nemmeno degni <strong>di</strong> posarvi i pie<strong>di</strong> sopra." In seguito <strong>Gesù</strong> riprende il Suo<br />

Viso Raggiante <strong>di</strong> Bontà e <strong>di</strong> Dolcezza, Egli mi sorride e mi <strong>di</strong>ce queste Parole che ripeto a voce<br />

alta: "Io Sono il Dio <strong>di</strong> Bontà e <strong>di</strong> Amore. La Mia Misericor<strong>di</strong>a è Infinita. Se le Mie Parole oggi<br />

sono crudeli non è per condannarvi. Ma al contrario, Io voglio salvare il mondo con il Mio<br />

<strong>Messaggio</strong>." Poi <strong>Gesù</strong> scompare. Era senza dubbio la risposta <strong>di</strong> Monsignore alle due suore; nel<br />

medesimo momento, alla stessa ora, egli chiedeva loro dei segni, Monsignore domandava saggezza<br />

e riflessione. <strong>Gesù</strong> rispondeva a <strong>Dozulé</strong> con tristezza.


TRENTACINQUESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 5 <strong>di</strong>cembre 1975 ore 18.45<br />

Era quasi l’ora della Bene<strong>di</strong>zione. La piccola Cappella era piena <strong>di</strong> gente. Malgrado la numerosa<br />

assemblea, la mia gioia è così grande quando scorgo la Luce che non posso impe<strong>di</strong>rmi <strong>di</strong> gridare:<br />

"Ecco la Luce." Mi sono alzata e recata davanti al Santissimo Sacramento esposto. Subito <strong>Gesù</strong> mi<br />

appare, Sorridente, le Mani tese verso me come per accogliermi. E’ così Bello, quale Dolcezza<br />

inesprimibile. Non vedo nient’altro che <strong>Gesù</strong> d’Amore, non sono più nella Cappella. Non esiste più<br />

nulla, non penso più a niente, non sento più il mio corpo, credo che sia morto, non c’è altro che il<br />

mio spirito unito a quello <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>. Quando si è morti, credo che sia questo che si prova. <strong>Gesù</strong> mi<br />

<strong>di</strong>ce: "Dite ad alta voce quello che state per vedere." In quel momento <strong>Gesù</strong> porta la Sua Mano sul<br />

Suo Petto. Devo spiegare quello che sto per vedere poiché <strong>Gesù</strong> me lo domanda. Dico dunque ad<br />

alta voce: "Con la Sua Mano sinistra, <strong>Gesù</strong> scosta la Sua veste dal Suo Petto (<strong>Gesù</strong> mi Sorride e mi<br />

<strong>di</strong>ce: "dal Suo Cuore", riprendo quin<strong>di</strong> a voce alta)... Dal Suo Cuore escono dei Raggi rossi e<br />

bianchi. La Sua Mano destra è tesa verso <strong>di</strong> noi." Ripeto ogni frase che Egli mi detta con tanta<br />

Dolcezza: "Le Fiamme del Mio Cuore Mi bruciano", <strong>di</strong>ce <strong>Gesù</strong>. "Più che mai Io voglio riversarle su<br />

ciascuno <strong>di</strong> voi. Ecco ciò che prometto all’umanità, tutta intera, quando conoscerà il Mio <strong>Messaggio</strong><br />

e lo metterà in pratica: - Io addolcirò l’amarezza in cui sono immerse le anime dei peccatori. - Io<br />

moltiplicherò <strong>di</strong> grazie l’anima dei preti e delle religiose, poiché è per mezzo loro che deve essere<br />

conosciuto il Mio <strong>Messaggio</strong>. - Io terrò vicino al Mio Cuore le anime pie e fedeli, esse Mi hanno<br />

confortato sulla via del Calvario. - Io verserò i raggi della Mia Grazia, quando conosceranno il Mio<br />

<strong>Messaggio</strong>, ai pagani e a tutti quelli che non Mi conoscono ancora. - Io attirerò all’Unità della<br />

Chiesa l’anima degli eretici e degli apostati. - Io riceverò nella <strong>di</strong>mora del Mio Cuore i bambini e le<br />

anime umili, affinché conservino un’affezione speciale al Nostro Padre dei Cieli. - Io concederò<br />

Grazie <strong>di</strong> ogni genere a coloro che, conoscendo il Mio <strong>Messaggio</strong>, persevereranno sino alla Fine. -<br />

Io darò sollievo alle anime del Purgatorio, il Mio Sangue spegnerà le loro scottature. - Io riscalderò<br />

i cuori più induriti, le anime ghiacciate, quelle che feriscono più profondamente il Mio Cuore. - Io<br />

prometto a tutti coloro che verranno a pentirsi ai pie<strong>di</strong> della Croce Gloriosa e che <strong>di</strong>ranno tutti i<br />

giorni la preghiera che Io ho loro insegnato, che in questa vita, Satana non avrà più potere su <strong>di</strong> loro<br />

e che per tutto un tempo <strong>di</strong> macchia, in un istante <strong>di</strong>verranno puri e saranno figli <strong>di</strong> Dio per<br />

l’Eternità. Mio Padre, la cui Bontà è Infinita, vuol salvare l’umanità che è sull’orlo dell’abisso. Con<br />

questo ultimo <strong>Messaggio</strong> bisogna che vi prepariate. Sappiate che è nel momento in cui non lo<br />

crederete più, che si compirà il <strong>Messaggio</strong>, poiché voi non sapete né il giorno né l’ora in cui Io<br />

ritornerò nella Gloria." Per tutto il tempo che <strong>Gesù</strong> dettava le Sue Promesse dei Raggi rossi e<br />

bianchi uscivano dal Suo Cuore. Poi Egli riprende la Sua posizione normale e mi <strong>di</strong>ce: "Tra venti<br />

giorni inizierete una novena che terminerà il primo venerdì del mese. Io vi <strong>di</strong>rò ogni giorno la<br />

preghiera che Io vengo ad insegnarvi. Questa novena prolungherà l’Anno Santo." Sì, <strong>Gesù</strong> mi aveva<br />

detto "tra venti giorni", era dunque a Natale 1975. Questi venti giorni li ho trascorsi nell’attesa,<br />

nella preghiera e nel raccoglimento. Contavo i giorni. La mia gioia era grande. Ero come una<br />

ragazzina che aspetta il suo fidanzato dopo la partenza, e che sarebbe tornato venti giorni più tar<strong>di</strong>.<br />

Oh Mio <strong>Gesù</strong>, com’è stata dolce quest’attesa, sospiravo ogni giorno, ed ogni volta che una giornata<br />

passava mi <strong>di</strong>cevo: "Non restano più tanti giorni" e pensavo che presto L’avrei rivisto. Questa attesa<br />

mi era dolce, ma così lunga. Poi arrivò la vigilia <strong>di</strong> Natale. Per ogni cristiano Natale è la nascita del<br />

Salvatore. Quale meraviglioso giorno quello della nascita <strong>di</strong> questo Salvatore. Ma quanto grande era<br />

la mia gioia in quel giorno <strong>di</strong> Natale. <strong>Il</strong> Salvatore veniva a visitarmi, mi sentivo talmente unita a<br />

Lui, questo <strong>Gesù</strong> tutto Amore, tutto Misericor<strong>di</strong>a. La Santa Messa <strong>di</strong> mezzanotte era veramente una<br />

Nascita, pensavo al mondo intero, a tutti quelli infelici, a tutti quelli isolati, a tutti quelli non<br />

credenti, chiedevo a <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong> farli partecipi <strong>di</strong> questa mia grande gioia, che <strong>Gesù</strong> dona ai Suoi amici,<br />

la gioia spirituale che mi avrebbe sollevato fino al Cielo. Non ho neanche dovuto dormire per il<br />

resto della notte, questa dolce notte <strong>di</strong> Natale. Circa duemila anni fa in questo giorno <strong>di</strong> Natale, Dio<br />

aveva donato Suo Figlio <strong>Gesù</strong> per salvarci tutti. Questo stesso giorno <strong>di</strong> Natale, quello stesso <strong>Gesù</strong>,


veniva nella piccola Cappella <strong>di</strong> <strong>Dozulé</strong>, per donarci tutta la Sua Bontà, tutta la Sua Misericor<strong>di</strong>a e<br />

le Sue Promesse. Oh com’era bello quel giorno <strong>di</strong> Natale 1975.<br />

TRENTASEIESIMA APPARIZIONE<br />

25 <strong>di</strong>cembre 1975 - Natale - ore 15.15 - Primo giorno<br />

Sono arrivata alle ore 15 alla Cappella. Poiché sapevo che <strong>Gesù</strong> stava per venire, il mio cuore<br />

batteva forte e facevo fatica a trattenere il fiatone. Ho aspettato circa quin<strong>di</strong>ci minuti che mi sono<br />

sembrati interminabili. Non potevo neppure pregare talmente ero felice. Alle ore 15.15 esatte<br />

(avevo appena sentito suonare il quarto d'ora alla Chiesa), ho visto l’alone <strong>di</strong> Luce al Santissimo<br />

Sacramento e mi sono avvicinata come al solito. In quel momento il mio cuore aveva cessato <strong>di</strong><br />

battere forte, mi sembrava ad<strong>di</strong>rittura che non battesse più, che tutta la vita si fosse fermata in me.<br />

Mi sono messa in ginocchio, <strong>Gesù</strong> non è apparso in questa Luce, ma ho sentito una Voce Forte che<br />

mi <strong>di</strong>ceva: "Dio ha parlato agli uomini. Che coloro che hanno l’incarico del <strong>Messaggio</strong> ascoltino la<br />

Sua Voce. A causa della loro mancanza <strong>di</strong> Fede, il mondo intero conoscerà delle gran<strong>di</strong> catastrofi<br />

che sconvolgeranno i quattro angoli della terra. Quello che vivete in questo momento, non è che<br />

l’inizio dei dolori. L’umanità non troverà la Pace finché non conoscerà il Mio <strong>Messaggio</strong> e non lo<br />

metterà in pratica." Poi, un istante dopo aver sentito e ripetuto questo ad alta voce, <strong>Gesù</strong> mi appare e<br />

mi <strong>di</strong>ce: "Volete avere la bontà <strong>di</strong> venire qui per otto giorni consecutivi. Direte una novena che Io vi<br />

detterò ogni giorno. Mio Padre, la cui Bontà è Infinita, vuol far conoscere al mondo il Suo<br />

<strong>Messaggio</strong> per evitare la catastrofe. Più che mai Io voglio riversare un torrente della Mia Grazia su<br />

tutte queste anime in pericolo. Ed ecco quello che prometto a ciascuna <strong>di</strong> queste anime quando<br />

conoscerà il Mio <strong>Messaggio</strong> e lo metterà in pratica. In quel momento <strong>Gesù</strong> porta la Mano sul Suo<br />

Cuore, scosta la Sua veste e ne escono dei Raggi rossi e bianchi. L’altra Mano è tesa verso me,<br />

verso voi, verso il mondo. <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong>ce (ed io ripeto ogni frase): "<strong>Il</strong> primo giorno, addolcirò<br />

l’amarezza in cui sono immerse le anime dei peccatori." "Dite con Me: "Padre Nostro"" (<strong>Gesù</strong> lo<br />

<strong>di</strong>ce con me per intero, molto lentamente.) "Dite tre volte: "Ave Maria"" (le recito sola.) Poi ripeto:<br />

"Per la tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà <strong>di</strong> noi e del mondo intero." "Gloria a Dio nel più<br />

alto dei Cieli, Pace e Gioia sulla terra agli uomini che Egli ama." <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong>ce: "Direte questo tutti i<br />

giorni." Poi Egli scompare.<br />

TRENTASETTESIMA APPARIZIONE<br />

26 <strong>di</strong>cembre 1975 ore 17.15 - Secondo giorno<br />

La Luce, poi il Signore si presenta come la vigilia. Porta la Sua Mano sinistra sul Suo Cuore: ne<br />

escono dei Raggi rossi e bianchi. La Sua Mano destra è tesa verso il mondo. <strong>Gesù</strong> non mi ha<br />

domandato <strong>di</strong> ripetere, ma vedevo che dopo ogni frase Egli attendeva che io a mia volta la ripetessi.<br />

"<strong>Il</strong> secondo giorno" "Io moltiplicherò <strong>di</strong> grazie l’anima dei preti e delle religiose, poiché è per<br />

mezzo loro che deve essere conosciuto il Mio <strong>Messaggio</strong>." <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong>ce: "Padre Nostro" e ho<br />

continuato da sola la preghiera, poi Egli domanda: "Dite tre volte "Ave Maria"", che ho ugualmente<br />

recitato da sola. Poi <strong>Gesù</strong> ha continuato (e io l’ho ripetuto): "Per la Tua Dolorosa Passione, Signore,<br />

abbi pietà <strong>di</strong> noi e del mondo intero." "Gloria a Dio nel più alto dei Cieli, Pace e Gioia sulla terra<br />

agli uomini che Egli ama." <strong>Gesù</strong> toglie la Sua Mano sinistra (dal Suo Cuore) tende le Sue due Mani<br />

verso <strong>di</strong> me, mi Sorride e scompare.<br />

TRENTOTTESIMA APPARIZIONE<br />

27 <strong>di</strong>cembre 1975 ore 17.15 - Terzo giorno<br />

Dal mio posto vedo apparire la Luce come al solito. Nell’istante in cui mi alzo, <strong>Gesù</strong> mi appare, le<br />

Mani aperte tese verso me. Mi sono avvicinata e inginocchiata e L’ho salutato. In quel momento dei<br />

Raggi rossi e bianchi sgorgano dal Suo Cuore ed Egli <strong>di</strong>ce: "<strong>Il</strong> terzo giorno, Io terrò presso il Mio<br />

Cuore le anime pie e fedeli, esse Mi hanno confortato sul cammino del Calvario." Poi <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong>ce:<br />

"Padre Nostro" ed io proseguo da sola la preghiera. <strong>Gesù</strong> riprende: "Ave Maria" ed io proseguo da<br />

sola le tre "Ave Maria". Ed Egli continua: "Per la Tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà <strong>di</strong> noi<br />

e del mondo intero." "Gloria a Dio nel più alto dei Cieli, Pace e Gioia sulla terra agli uomini che<br />

Egli ama." <strong>Gesù</strong> mi domanda: "Fate il segno della Croce", ciò che faccio, poi <strong>Gesù</strong> scompare... I


Raggi che escono dal Suo Cuore devono spargersi su tutti i peccatori pentiti e su tutti coloro che Lo<br />

invocano.<br />

TRENTANOVESIMA APPARIZIONE<br />

28 <strong>di</strong>cembre 1975 ore 17.15 - Quarto giorno<br />

Dal mio posto vedo la Luce. Subito <strong>Gesù</strong> mi appare, le Mani tese verso me, Egli mi Sorride poi<br />

<strong>di</strong>ce: "<strong>Il</strong> quarto giorno." Pronunciando questo, come ogni volta, <strong>Gesù</strong> con un gesto lento della Sua<br />

Mano sinistra lascia comparire il Suo Cuore. Ne escono subito dei Raggi rossi e bianchi. Egli porta<br />

in avanti la Sua Mano destra verso <strong>di</strong> me, ne è visibile il Palmo. In seguito ripeto quello che <strong>Gesù</strong><br />

mi detta: "Io verserò i Raggi della Mia Grazia, nel momento in cui essi conosceranno il Mio<br />

<strong>Messaggio</strong>, ai pagani e a tutti coloro che non Mi conoscono ancora." <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong>ce: "Padre Nostro".<br />

Sembra che io non abbia pronunciato "Padre Nostro", io ho continuato dopo <strong>Gesù</strong> "Che Sei nei<br />

Cieli". In seguito <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong>ce: "Ave Maria" ed ho proseguito da sola, mi è sembrato <strong>di</strong> averla recitata<br />

solo due volte. "Per la Tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà <strong>di</strong> noi e del mondo intero." In quel<br />

momento <strong>Gesù</strong> toglie la Sua Mano sinistra dal Suo Petto, porta in avanti le due Mani, alza gli Occhi<br />

al Cielo e <strong>di</strong>ce più forte: "Gloria a Dio nel più alto dei Cieli e Pace sulla terra agli uomini che Egli<br />

Ama." Poi <strong>Gesù</strong> mi guarda e mi <strong>di</strong>ce: "Fate il segno della Croce" ed Egli scompare.<br />

QUARANTESIMA APPARIZIONE<br />

29 <strong>di</strong>cembre 1975 ore 18.30 - Quinto giorno<br />

Quel giorno i miei figli erano a casa ed io non sono potuta andare alla Cappella alle ore 17 come gli<br />

altri giorni, non mi sentivo nemmeno attirata per recarmici. La mia famiglia è ripartita alle ore 18 e<br />

d’improvviso, alle ore 18.30, qualche cosa mi spinge ad andare alla Cappella. Ho scorto la Luce non<br />

appena vi sono giunta, poi <strong>Gesù</strong> si presenta a me come al solito e <strong>di</strong>ce: "<strong>Il</strong> quinto giorno." I Raggi<br />

escono dal Suo Cuore, ed io ripeto ogni frase: "Io attirerò all’Unità della Chiesa l’anima degli<br />

eretici e degli apostati." "Padre Nostro..." "Ave Maria..." <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong>ce l’inizio delle tre "Ave Maria"<br />

forse a causa della mia <strong>di</strong>menticanza <strong>di</strong> una preghiera della vigilia. Poi ho ripetuto: "Per la Tua<br />

dolorosa Passione, Signore..." "Gloria a Dio...Pace e Gioia..." "Fate il segno della Croce" - "Sì." Le<br />

Sue Mani sono ricadute lentamente, <strong>Gesù</strong> mi ha guardato, mi ha Sorriso, poi è scomparso.<br />

QUARANTUNESIMA APPARIZIONE<br />

30 <strong>di</strong>cembre 1975 ore 17.30 - Sesto giorno<br />

Prima si è manifestata la Luce. <strong>Il</strong> Cristo ha tardato un po' a venire, Egli mi è apparso solo quando<br />

mi sono messa in ginocchio davanti alla Luce. Dei Raggi rossi e bianchi escono dal Suo Cuore. Egli<br />

tende la Mano destra verso l’assemblea e <strong>di</strong>ce: "<strong>Il</strong> sesto giorno, Io riceverò nella <strong>di</strong>mora del Mio<br />

Cuore i bambini e le anime umili affinché conservino un affetto speciale al Padre Nostro dei Cieli."<br />

"Padre Nostro" che <strong>di</strong>co da sola come pure le tre "Ave Maria" poi: "Per la Tua dolorosa Passione,<br />

Signore...", "Gloria a Dio...", "Pace e Gioia...", "Fate il segno della Croce." Forse lo <strong>di</strong>menticherei<br />

se <strong>Gesù</strong> non me lo <strong>di</strong>cesse ogni volta. Poi <strong>Gesù</strong> scompare.<br />

QUARANTADUESIMA APPARIZIONE<br />

31 <strong>di</strong>cembre 1975 ore 17.15 - Settimo giorno<br />

Vedo la Luce. <strong>Gesù</strong> si presenta come <strong>di</strong> solito, le Mani tese verso <strong>di</strong> me, Lui mette la Sua Mano<br />

sinistra sul Suo Cuore da cui escono dei Raggi rossi e bianchi, la Sua Mano è protesa verso<br />

l’assemblea. Io ripeto quello che Egli mi <strong>di</strong>ce: "<strong>Il</strong> settimo giorno, Io concederò le Grazie <strong>di</strong> ogni<br />

genere a coloro che conoscendo il Mio <strong>Messaggio</strong> persevereranno fino alla Fine." "Padre Nostro...",<br />

"Ave Maria..." (tre volte) "Per la Tua dolorosa Passione, Signore..." "Gloria a Dio...", "Pace e Gioia<br />

sulla terra agli uomini che Egli ama." In quel momento i Raggi spariscono. La Sua veste ritorna a<br />

posto e le Sue Mani sono <strong>di</strong> nuovo tese verso <strong>di</strong> me. Senza precisarmi <strong>di</strong> ripeterlo, <strong>Gesù</strong> mi <strong>di</strong>ce:<br />

"Entro tre giorni andate a <strong>di</strong>re al magistrato (sindaco) <strong>di</strong> questa città che <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong> Nazareth ha<br />

trionfato dalla morte, che il Suo Regno è Eterno e che Egli viene a vincere il mondo e il tempo. Se<br />

vi chiede chi vi manda, gli <strong>di</strong>rete che è <strong>Gesù</strong> <strong>di</strong> Nazareth, il Figlio dell’Uomo Resuscitato.<br />

Portategli il <strong>Messaggio</strong>, che ne prenda conoscenza." "Ditegli che Dio lo incarica <strong>di</strong> rendere alla<br />

Chiesa la terra <strong>di</strong> cui ella deve <strong>di</strong>venire proprietaria." Ho detto a <strong>Gesù</strong>: "Ma io forse sarò mal<br />

ricevuta?" <strong>Gesù</strong> mi ha Sorriso e mi ha detto: "La sua apparenza sarà rude, ma il suo cuore sarà


trasformato, la sua <strong>di</strong>gnità non lo lascerà apparire." Ho risposto: "Signore farò la Vostra volontà."<br />

<strong>Gesù</strong> scompare. <strong>Il</strong> Signor Parroco era assente al momento <strong>di</strong> questa Apparizione. Al suo ritorno<br />

Suor Bruno gli ha trasmesso il <strong>Messaggio</strong> che aveva scritto in sua assenza. Avevo la buona<br />

intenzione <strong>di</strong> andare a trovare il sindaco, come <strong>Gesù</strong> me l'aveva domandato, ma il Signor Parroco <strong>di</strong><br />

nuovo m’impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> andarci. <strong>Il</strong> vescovo era assente, e non bisognava fare nulla senza domandare il<br />

suo parere. A chi obbe<strong>di</strong>re? Al Cristo o alla chiesa? Era la seconda volta che <strong>di</strong>subbi<strong>di</strong>vo a <strong>Gesù</strong>. <strong>Il</strong><br />

Signor Parroco mi impe<strong>di</strong>sce ogni volta - ma so anche che l’obbe<strong>di</strong>enza ha il suo valore. Quel<br />

giorno, non so perchè, sono andata alla Cappella. Ne sono tornata fuori tutta calma. Avevo ritrovato<br />

la pace e pensavo <strong>di</strong> non fare nulla senza il permesso del Signor Parroco, della chiesa.<br />

QUARANTATREESIMA APPARIZIONE<br />

1° gennaio 1976 alle ore 17.40 - Ottavo giorno<br />

La Luce, poi vedo subito <strong>Gesù</strong> portare la Sua Mano sinistra al Suo Cuore da cui escono dei Raggi<br />

rossi e bianchi. Credo che i rossi siano più numerosi, sono come del sangue che sgorga da una<br />

sorgente, la Sorgente della Vita, sono Viventi, salgono leggermente e si estendono in larghezza<br />

verso il basso, un po’ come dei getti d’acqua sopra un prato, essi si Rinnovano continuamente.<br />

Come i giorni precedenti, ripeto a voce alta quello che <strong>Gesù</strong> mi <strong>di</strong>ce: "L’ottavo giorno, Io darò<br />

sollievo alle anime del Purgatorio, il Mio Sangue spegnerà le loro scottature. "Padre Nostro...",<br />

"Ave Maria..." (tre volte) "Per la tua dolorosa Passione, Signore..." "Gloria a Dio nel più alto dei<br />

Cieli." (in quel momento <strong>Gesù</strong> alza lo Sguardo lontano) "Pace e Gioia sulla terra agli uomini che<br />

Egli ama." Poi <strong>Gesù</strong> toglie la Mano dal Suo Cuore e i Raggi spariscono, come le volte precedenti.<br />

Egli <strong>di</strong>ce: "Fate il segno della Croce", Sorride e scompare.<br />

QUARANTAQUATTRESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 2 gennaio 1976 alle ore 17.53 - Nono giorno<br />

E’ il nono e ultimo giorno della novena. La Luce, poi <strong>Gesù</strong> appare come <strong>di</strong> solito, i Raggi rossi e<br />

bianchi escono dal Suo Cuore. Ripeto ad alta voce quello che Lui mi <strong>di</strong>ce: "<strong>Il</strong> nono giorno, Io<br />

riscalderò i cuori più induriti, le anime gelide, quelle che feriscono più profondamente il Mio<br />

Cuore." "Padre Nostro...", "Ave Maria..." (tre volte), "Per la tua dolorosa Passione...", "Gloria a<br />

Dio...", "Pace e Gioia...". Poi <strong>Gesù</strong> mi <strong>di</strong>ce: "Dite questo ad alta voce", ed io ripeto ogni frase dopo<br />

<strong>di</strong> Lui. "Io prometto alle anime che andranno a pentirsi ai pie<strong>di</strong> della Croce Gloriosa e che <strong>di</strong>ranno<br />

tutti i giorni la preghiera che Io ho loro insegnato, che in questa vita Satana non avrà più potere su<br />

<strong>di</strong> loro e che per tutto un tempo <strong>di</strong> impurità, in un istante <strong>di</strong>venteranno puri e saranno figli <strong>di</strong> Dio<br />

per l’Eternità. <strong>Il</strong> Padre Mio la cui Bontà è Infinita vuole salvare l’Umanità che è sull’orlo<br />

dell’abisso. Con quest'ultimo <strong>Messaggio</strong> bisogna che vi prepariate." "Fate il Segno della Croce" (ciò<br />

che faccio). Poi <strong>Gesù</strong> abbassa le Mani e mi <strong>di</strong>ce (senza precisare <strong>di</strong> ripeterlo a voce alta): "Senza<br />

<strong>di</strong>re una parola, me<strong>di</strong>tate nel vostro cuore le Parole che avete sentito. Malgrado il tempo che<br />

trascorrerà, la vostra Fede deve restare incrollabile." <strong>Gesù</strong> mi Sorride lungamente e scompare. Ecco<br />

questi meravigliosi nove giorni terminati. Le ultime Parole che <strong>Gesù</strong> mi ha detto, mi lasciano<br />

credere che non Lo rivedrò molto presto. I giorni, le settimane ed i mesi scorrono. <strong>Gesù</strong> non appare<br />

più. <strong>Il</strong> Suo <strong>Messaggio</strong> è senza dubbio terminato. Ma, nonostante il <strong>Messaggio</strong> che <strong>Gesù</strong> domanda <strong>di</strong><br />

annunciare al mondo e che la Chiesa è incaricata <strong>di</strong> riconoscere, io rimango nella grande Pace che<br />

<strong>Gesù</strong> mi ha donato prima <strong>di</strong> lasciarmi. Ma io prego per coloro che hanno l’incarico <strong>di</strong> annunciare al<br />

mondo il <strong>Messaggio</strong> così grave <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>. Prego per quelli che dubitano. Che <strong>Gesù</strong> li illumini,<br />

affinché le Parole Profetiche <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>, che sono uscite dalla mia bocca, siano ascoltate e che quello<br />

che Egli chiede si realizzi. ...Oh mio Dio, che il Vostro Regno arrivi. Ma Fate, che prima, il Vostro<br />

<strong>Messaggio</strong> si <strong>di</strong>ffonda nel mondo intero, perchè in ogni focolare della nostra piccola terra, la<br />

preghiera che Voi mi avete insegnato sia detta con una grande fede e una grande fiducia. Signore,<br />

versa sul mondo intero i Tesori della Tua Infinita Misericor<strong>di</strong>a. Amen. <strong>Gesù</strong> è sempre Presente nel<br />

mio cuore, soprattutto dopo ogni Comunione. Dal 12 aprile 1970, <strong>Gesù</strong> si manifesta sempre per me<br />

nell’Ostia consacrata. Quando Egli mi ha detto un giorno: "Io vi visiterò fino all’elevazione della<br />

Croce Gloriosa", forse è così che Egli continuerà a visitarmi, poiché dopo ogni Comunione sento la<br />

Sua Presenza e questa Gioia Meravigliosa che Egli mi dona. Dopo ogni Comunione chiedo a <strong>Gesù</strong>,


in una preghiera che ho composto con l’aiuto dello Spirito Santo: Mio Signore e mio Dio, Fate<br />

conoscere a tutti coloro che Vi ricevono nella Santa Comunione, la Gioia spirituale che Voi mi<br />

avete donato. Che essi attingano come me, in ogni Comunione, le Gioie reali della Vostra Presenza.<br />

Donate, a tutti quelli che Vi ricevono questo Amore Meraviglioso, questa Gioia inesplicabile che io<br />

possiedo da mesi. Fate che tutti coloro che si sono Comunicati con me, provino altrettanto amore ed<br />

entusiasmo per il mio Signore <strong>Gesù</strong>. Amen.<br />

QUARANTAQUATTRESIMA APPARIZIONE BIS<br />

Venerdì 10 <strong>di</strong>cembre 1976, ho invitato Gerardo a venire alla Cappella.<br />

Dopo venti minuti <strong>di</strong> raccoglimento, ho visto "l’Arcangelo Michele" uscire dal muro a sinistra del<br />

Tabernacolo. Egli mi ha detto: "Vi saluto, <strong>di</strong>te a Gerardo che è a lui che mi rivolgo: "Gerardo, voi<br />

che avete accolto il <strong>Messaggio</strong> con tanto amore, fate ciò che la vostra coscienza vi detterà dopo ogni<br />

raccoglimento. Voi vi lascerete guidare da Dio. Non saranno chiamati Figli <strong>di</strong> Dio coloro che non<br />

vorranno ascoltare il <strong>Messaggio</strong>." Ero ben nella Cappella, non mi sono sentita trasportare in Cielo<br />

come quando <strong>Gesù</strong> mi appare.<br />

QUARANTACINQUESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 1° luglio 1977<br />

<strong>Il</strong> Signor Parroco era partito per Caen (o Bayeux) per vedere il vescovo. Anche Suor Bruno era<br />

assente. Ero soltanto con la Signora T. in quel momento nella Cappella. Uno scricchiolio e<br />

l’Arcangelo Michele si presenta, a sinistra del Santissimo Sacramento, io mi inginocchio davanti a<br />

lui, ma Esso mi fa segno con la sua mano sinistra, che è libera, <strong>di</strong> avanzarmi verso il Santissimo<br />

Sacramento. Dunque retrocedo, e nel momento in cui mi metto in ginocchio davanti al Santissimo<br />

Sacramento, il Santissimo Sacramento proietta dei Raggi rossi e bianchi senza che io Lo veda. <strong>Gesù</strong><br />

è proprio là, poiché mi sento impregnata dei Suoi Raggi. L’Arcangelo mi <strong>di</strong>ce: "Vi saluto." Mi<br />

saluta con la testa e mi <strong>di</strong>ce: "Pia figlia ardente <strong>di</strong> carità, Dio ha stabilito nella Sua Chiesa: 1° degli<br />

apostoli, 2° dei profeti, 3° dei dottori e ogni altro che Lui sceglie. Ma voi, nel mondo d’oggi,<br />

apostolo e profeta, agite verso ciascuno secondo il vostro cuore; il Consolatore vi guida. Dio ha<br />

fatto conoscere quello che deve giungere domani all’aurora, rendendo testimonianza <strong>di</strong> tutto quello<br />

che voi avete visto, u<strong>di</strong>to e toccato <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> Cristo. Ma <strong>di</strong>sgrazia al mondo a causa dei preti intrepi<strong>di</strong><br />

che lottano e rifiutano. Dio è in collera contro questo rifiuto <strong>di</strong> obbe<strong>di</strong>enza e la Sua collera è<br />

crudele. Ma <strong>Gesù</strong>, il Dolce, il Saggio, il Suo Amore è cosi Grande per gli uomini, che vuole salvarli<br />

a <strong>di</strong>spetto <strong>di</strong> tutto, poiché questa generazione è la più ipocrita e la più malvagia ma, a causa dei preti<br />

inattivi e perchè è arrivato il giorno in cui Dio deve Giu<strong>di</strong>care il mondo, Egli dona la Sua Grazia a<br />

tutti quelli che L’ascoltano, e proclama beati coloro che fanno conoscere il Suo <strong>Messaggio</strong> e lo<br />

mettono in pratica. Ma voi Maddalena, che avete avuto l’incarico <strong>di</strong> trasmetterlo al prete,<br />

ascoltatelo e corrispondete con lui. Rimanete nella Pace che <strong>Gesù</strong> vi ha donato, me<strong>di</strong>tate nel vostro<br />

cuore e pregate, pregate, poiché <strong>Gesù</strong> piange sulla degradazione della Sua Chiesa." L’Arcangelo<br />

scompare e poi anche i Raggi che circondano il Santissimo Sacramento.<br />

QUARANTASEIESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 2 <strong>di</strong>cembre 1977 alla Cappella<br />

Dopo la Luce, i Raggi escono dall’Ostia e sento una voce che mi <strong>di</strong>ce: "Volete avere la bontà <strong>di</strong><br />

consegnare i vostri manoscritti al prete designato dall’uomo." Ciò che ho fatto.<br />

QUARANTASETTESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 3 febbraio 1978 ore 18.15<br />

Sono andata alla Cappella nel pomeriggio dalle 14 alle 16 ad adorare <strong>Gesù</strong>. Vi sono ritornata alle<br />

17.30 dopo aver dato la merenda ai bambini che rientravano da scuola. Credo <strong>di</strong> essermi sentita<br />

attirata alla Cappella a quell’ora. Sento suonare le 18.15 alla Chiesa. Non vi era là che una persona<br />

anziana, la Signora L.. Sussulto <strong>di</strong> gioia, poiché scorgo la Luce prendere tutto il posto del<br />

Santissimo Sacramento, come le volte precedenti, ossia non vi sono più né il Santissimo<br />

Sacramento né l’altare. Poi <strong>Gesù</strong> mi appare, le Mani tese verso me come per accogliermi. Ero così<br />

felice, poiché non avevo rivisto <strong>Gesù</strong> in Persona dal 2 gennaio 1976 (fine della novena). <strong>Gesù</strong> mi<br />

<strong>di</strong>ce: "Fate il segno della Croce." Egli alza gli Occhi al Cielo, congiunge le Sue Mani all’altezza del


Suo Petto e <strong>di</strong>ce: "A Nome del Padre Mio dei Cieli, Io vengo a mettere or<strong>di</strong>ne. Satana vi seduce.<br />

Dopo il nono giorno delle promesse che Io ho fatto all’Umanità, esso è venuto a mettere lo<br />

scompiglio nel Mio <strong>Messaggio</strong>. Ma ascoltate bene questo: <strong>Gesù</strong> mi guarda: "Quando Dio Padre<br />

invia il beato Michele, la Luce precede sempre la sua venuta e ricordatevi delle Mie Parole:<br />

verranno degli spiriti cattivi in Mio Nome, che vi sedurranno, e verranno anche nelle vostre case<br />

come angeli <strong>di</strong> luce. Non credeteci, essi vi inducono in errore. State in guar<strong>di</strong>a, eccovi prevenuta.<br />

Voi vivete il tempo in cui Satana è scatenato in tutta la sua forza, ma il tempo è tutto prossimo e Io<br />

vengo a Vincere il Male." Poi <strong>Gesù</strong> abbassa le Mani come per accogliermi e mi <strong>di</strong>ce: "Voi<br />

Maddalena, che siete il solo segno visibile per il Mio <strong>Messaggio</strong>, voi non cadrete più nell’errore.<br />

Ormai, Io ve lo or<strong>di</strong>no, fate il segno della Croce appena una luce vi apparirà." <strong>Gesù</strong> mi guarda <strong>di</strong><br />

nuovo, mi Sorride e <strong>di</strong>ce: "Se è Satana, nello stesso istante tutto sparirà." <strong>Gesù</strong> mi Sorride a lungo,<br />

poi mi <strong>di</strong>ce: "La Pace resti con voi." E sono le tenebre. Le Suore erano andate alla Santa Messa <strong>di</strong><br />

Brucourt, ho supposto che le porte fossero chiuse e sono ritornata <strong>di</strong> fretta a casa a scrivere, e mi<br />

sono rinchiusa nella stanza da bagno (solo doccia e lavabo); non vi è che questa sola porta che si<br />

chiude a chiave. Potevo appena scrivere tanto piangevo. Quale tristezza avevo nel cuore, ero stata<br />

sedotta da Satana, e <strong>Gesù</strong> nella Sua Grande Bontà era venuto a <strong>di</strong>rmelo. Come non me n'ero resa<br />

conto? E’ vero che non era colpa mia, poiché non ne ero cosciente. E’ senza dubbio per questo che<br />

<strong>Gesù</strong> era venuto a prevenirmi, affinché io non ricada più nell’errore della seduzione <strong>di</strong> Satana.<br />

<strong>Gesù</strong>, il Dolce, il Saggio, era venuto a salvarmi per la Sua grande Bontà, la Sua grande<br />

Misericor<strong>di</strong>a. Egli mi ha detto <strong>di</strong> fare il segno della Croce ogni volta che una Luce mi apparirà. Io<br />

non vi mancherò mai.<br />

QUARANTOTTESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 7 luglio 1978 ore 14 - alla Cappella<br />

La Luce mi appare al posto del Santissimo Sacramento, un po’ più larga del solito. Io faccio subito<br />

il segno della Croce come <strong>Gesù</strong> mi aveva richiesto la volta precedente e <strong>di</strong>co: "Se è Satana, che<br />

sparisca." Appena ho fatto il segno della Croce e detto queste parole, ho sentito una Pace e una<br />

fiducia impadronirsi <strong>di</strong> me. Poi <strong>Gesù</strong> appare, mi Sorride e mi <strong>di</strong>ce: "Dite loro quello che voi<br />

vedete." Ripeto dunque a voce alta quello che vedo: "Vedo <strong>Gesù</strong> seduto, davanti a Lui una tavola<br />

come l’altare, ma l’altare che è nella Cappella non vi è più, è una tavola tutta bianca, come <strong>di</strong> pietra<br />

bianca. Su questa tavola vi sono dei Libri aperti, sei o sette, non so esattamente. Poi un altro Libro,<br />

ugualmente aperto, che <strong>Gesù</strong> tiene nelle Sue Mani. Egli mi <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> seguito: "Volete avere la<br />

gentilezza <strong>di</strong> <strong>di</strong>re questo ad alta voce?". Ripeto ogni frase: "Attenzione, voi tutti che tenete velate le<br />

Parole profetiche che vi sono state rimesse, il Libro che Io tengo tra le Mie Mani è il LIBRO<br />

DELLA VITA che Mio Padre Mi ha dato il Potere <strong>di</strong> aprire, ed è su questa montagna Benedetta e<br />

Sacra, luogo che Egli ha scelto, che si rinnoveranno tutte le cose. E’ qui che voi vedrete la Città<br />

Santa, la nuova Gerusalemme. Ed ecco che apparirà la <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> Dio tra voi. Ma allora si<br />

batteranno il petto quelli che lottano e rifiutano <strong>di</strong> ascoltare le parole che questa umile serva ha<br />

pronunciato. Voi ai quali Io ho domandato <strong>di</strong> annunciare il Mio <strong>Messaggio</strong>, voi siete colpevoli <strong>di</strong><br />

lasciare il mondo nell’ignoranza <strong>di</strong> ciò che presto deve accadere. Non appoggiatevi sulla vostra<br />

propria riflessione. Perchè lottate, giacché vi ho dato la Mia Grazia dogmatica? Per pietà, Io vi<br />

domando <strong>di</strong> ascoltarMi, il Mio Cuore trabocca <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a." <strong>Gesù</strong> si alza. La tavola scompare.<br />

Egli mi Sorride lungamente, poi Egli mi <strong>di</strong>ce: "Dite al prete e a tutti quelli che incontrerete, quello<br />

che avete appena visto e u<strong>di</strong>to; ve ne ricorderete tutta la giornata." Poi <strong>Gesù</strong> scompare in un istante<br />

ed io ricado nelle tenebre.<br />

QUARANTANOVESIMA APPARIZIONE<br />

Venerdì 6 ottobre 1978 ore 9.15 - Primo venerdì del mese, nella Cappella delle Suore<br />

Come in quasi tutti i giorni <strong>di</strong> scuola, nel condurre i miei figli a scuola, vado alla Cappella a rendere<br />

visita a Cristo nel tabernacolo. Arrivo alle ore 9, sono sola. Alle 9.15 esatte (il quarto suona alla<br />

Chiesa), la Luce mi appare. Ho pensato <strong>di</strong> andare a cercare Suor Bruno, ma non ne ho avuto il<br />

tempo: <strong>Gesù</strong> mi è apparso, le Mani tese verso me come per accogliermi. Egli mi <strong>di</strong>ce: "Fate il segno<br />

della Croce." Egli mi Sorride sempre. In seguito, congiunge le Mani e, con aria triste, Egli <strong>di</strong>ce:


"Pregate e fate penitenza senza stancarvi." <strong>Il</strong> Suo aspetto era grave. Egli <strong>di</strong>ce, in segreto per me:<br />

"Per la terza volta, Maddalena, Io vi domando <strong>di</strong> essere Mio Apostolo, adempiendo l'incarico che Io<br />

vi ho domandato. Non temete, sarete o<strong>di</strong>ata a causa Mia. Ma in seguito si eleveranno dei figli della<br />

Luce in questa città." Poi dopo un attimo <strong>di</strong> silenzio: "Oggi ancora Mi vedete, ma non Mi vedrete<br />

più, e tuttavia Io continuerò a visitarvi con il Mio Corpo e con il Mio Sangue." Dopo un attimo <strong>di</strong><br />

silenzio: "Ma quando questa Croce sarà innalzata da terra, là voi Mi rivedrete. Poiché in quel<br />

momento rivelerò alle Chiese i Misteri che sono scritti nel LIBRO DELLA VITA che viene ad<br />

essere aperto. Dite al vescovo quello che avete visto e u<strong>di</strong>to." Poi <strong>Gesù</strong> mi Sorride e mi <strong>di</strong>ce:<br />

"Malgrado le Mie suppliche non siate inquieta; voi possedete una saggezza che nessuno quaggiù<br />

possiede, la vostra calma e il vostro silenzio sono i segni visibili della Mia Parola in questo mondo<br />

dove l’azione e l’intrepidezza dominano. Che il vostro viso rifletta sempre la Presenza Invisibile. Io<br />

ve lo <strong>di</strong>co: obbe<strong>di</strong>te al vostro superiore. Lui solo è incaricato su questa terra <strong>di</strong> fare la Volontà del<br />

Padre Mio; ma <strong>di</strong>sgrazia al mondo in pericolo poiché egli tarda." In seguito <strong>Gesù</strong> mi Sorride e<br />

Scompare.<br />

CINQUANTESIMA APPARIZIONE<br />

Don L'Horset e io abbiamo deciso <strong>di</strong> fare una novena con qualche amico.<br />

Nove giorni dopo, il 6 agosto 1982, giorno della Trasfigurazione <strong>di</strong> Cristo<br />

Scorgo la Luce. Faccio il segno della Croce come <strong>Gesù</strong> mi aveva domandato. Poi vedo Michele<br />

l’Arcangelo un po’ a sinistra del Tabernacolo. Esso mi <strong>di</strong>ce: "Io vi saluto, Dio nella Sua Grande<br />

Bontà, mi invia a rendere testimonianza alla Verità... Dal nono giorno <strong>di</strong> Promesse fatte all’umanità,<br />

Satana vi ha sedotta fino alla mia venuta il primo giorno del settimo mese. <strong>Il</strong> fracasso che voi avete<br />

u<strong>di</strong>to ero io Michele che scendevo dal Cielo, da presso Dio, per scacciare lo spirito cattivo che vi<br />

perseguitava. E’ a causa <strong>di</strong> questo che voi non avete visto la Luce che era presente. <strong>Il</strong> mio imitatore,<br />

lui, esce dalla terra, ma a causa de LA DISOBBEDIENZA dei preti <strong>Gesù</strong> dona la Sua Grazia a tutti<br />

coloro che fanno conoscere il Suo <strong>Messaggio</strong>, poiché il mondo non deve restare più a lungo<br />

nell’ignoranza <strong>di</strong> quello che deve giungere domani ALL’AURORA. Ma pregate, fate penitenza, il<br />

momento è molto vicino in cui l’imitatore sarà calpestato sotto i pie<strong>di</strong>." E tutto scompare.

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