Giornale Comune n.54 - Comune di Caltanissetta
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pag. 4<br />
pag. 5<br />
pag. 7<br />
pag. 16<br />
pag. 22<br />
L'e<strong>di</strong>ficio che<br />
verrà ricostruito<br />
in via Redentore<br />
Il prospetto dei due nuovi e<strong>di</strong>fici che verranno realizzati<br />
nel quartiere Provvidenza<br />
Sommario<br />
2 Campisi: «Riqualificazione del<br />
centro storico, un progetto con<br />
ambizioni non soltanto architettoniche»<br />
3 Due nuovi assessori in Giunta e<br />
rimodulazione delle deleghe<br />
4 Sinergia tra <strong>Comune</strong> e Iacp: presentati<br />
due progetti<br />
5 Così “risorgerà” il palazzo <strong>di</strong> via<br />
Redentore che nel marzo 2009 fu<br />
<strong>di</strong>chiarato pericolante<br />
6 Un Programma Integrato per<br />
avviare il recupero del quartiere<br />
“Provvidenza”<br />
7 Nove alloggi sociali per "famiglie<br />
giovani"<br />
9 Milazzo: «Uno strumento urbanistico<br />
attuativo sul centro storico<br />
per invogliare i privati a investire»<br />
10 Gambino: «Una “mappa del<br />
rischio” per stabilire la priorità<br />
degli interventi <strong>di</strong> messa in sicurezza»<br />
12 Prg, una “storia” che parte da<br />
lontano: tutte le “tappe” dal 1967<br />
ad oggi (Bellomo)<br />
15 Giarratano: «Realizzare un sistema<br />
<strong>di</strong> mobilità più efficiente e una<br />
corretta pianificazione delle aree<br />
<strong>di</strong> parcheggio»<br />
16 La ripavimentazione <strong>di</strong> corso<br />
Umberto: un “nastro” carrabile e<br />
un’ampia area pedonale<br />
17 Marciapie<strong>di</strong> più ampi nel “salotto”<br />
della città e allo stu<strong>di</strong>o c’è<br />
pure l’ipotesi <strong>di</strong> una fontana<br />
(Giarratano)<br />
18 Calafato: «In corso le procedure<br />
per la ven<strong>di</strong>ta degli immobili<br />
che rappresentano un onere per<br />
l’Amministrazione»<br />
20 Schillaci: «Con l’adesione a circuito<br />
regionale “Tirsi” avremo<br />
importanti rappresentazioni a<br />
costo zero»<br />
21 “Omaggio a Tripisciano” tanti<br />
appuntamenti dal 13 luglio a 21<br />
settembre<br />
22 L’ospedale Sant’Elia nel “mirino”<br />
della conferenza dei sindaci<br />
23 Lo Valvo-Dierna: «La mancata<br />
istituzione dell’Utin fortemente<br />
penalizzante per la nostra città»<br />
24 Zummo: «Riattivare le Consulte<br />
per fare arrivare a Palazzo del<br />
Carmine la “voce” dei citta<strong>di</strong>ni»<br />
25 Cigna entra in Consiglio e si col-<br />
loca nel Gruppo misto<br />
25 Aiello: «Potenziare il Polo universitario<br />
ma Cciaa e Asp sono<br />
"sorde"»<br />
26 Collerone: «Il Consiglio comunale<br />
dei ragazzi percorso <strong>di</strong> educazione<br />
alla legalità e alla citta<strong>di</strong>nanza<br />
attiva»<br />
27 I consiglieri junior in carica<br />
28 Aggiu<strong>di</strong>cazione “provvisoria” per<br />
i lavori del primo lotto del Palazzo<br />
<strong>di</strong> Giustizia (Scarantino-Armatore)<br />
29 Raddoppio della «640»: investimento<br />
da 990 milioni <strong>di</strong> euro,<br />
realizzazione in 1.500 giorni<br />
29 Previste pure varie “opere <strong>di</strong><br />
compensazione” per ripagare dei<br />
<strong>di</strong>sagi la citta<strong>di</strong>nanza nissena<br />
30 Rilascio delle certificazioni: importanti<br />
novità dal 2012 (Di Gesu)<br />
31 Scarantino: «Ecosistema urbano,<br />
ripensare un percorso verso la<br />
sostenibilità»<br />
31 Tesi <strong>di</strong> specializzazione <strong>di</strong>scussa<br />
della dott. Gabriella Romano<br />
CALTANISSETTA COMUNE<br />
Perio<strong>di</strong>co del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />
Anno XVI n. 54 - Febbraio 2012<br />
www.comune.caltanissetta.it<br />
Direttore<br />
Michele Campisi, sindaco <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />
Direttore responsabile<br />
Lino Lacagnina (l.lacagnina@virgilio.it)<br />
Collaborazione fotografica<br />
Stu<strong>di</strong>o “L’Immagine” <strong>di</strong> Giovanni Sciandra<br />
Stampa<br />
Tipolitografia Paruzzo, <strong>Caltanissetta</strong><br />
Progetto grafico e Impaginazione<br />
Maria Dell’Utri<br />
Autorizzazione Tribunale <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />
n. 156 del 16/12/1996<br />
Si ringraziano i <strong>di</strong>pendenti comunali<br />
per la preziosa collaborazione<br />
Foto Lillo Miccichè
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
2<br />
EDITORIALE<br />
Riqualificazione del centro storico<br />
un progetto con ambizioni<br />
non soltanto architettoniche<br />
Il momento storico ed amministrativo<br />
che stiamo vivendo ci obbliga<br />
a <strong>di</strong>verse riflessioni sul territorio<br />
della nostra città, sulla gestione che<br />
dello stesso se ne è fatto e su quanto<br />
vorremo farne nel prossimo futuro.<br />
Nei processi <strong>di</strong> trasformazione<br />
che hanno interessato la nostra città<br />
dal dopoguerra ad oggi osserviamo<br />
che all’ottimismo che accompagnava<br />
gli anni del boom economico, si è ben<br />
coniugata una strumentazione urbanistica<br />
che prevedeva uno sviluppo<br />
territoriale per ospitare 130.000 abitanti,<br />
parametro che ha <strong>di</strong>mensionato<br />
il piano Colombo nel 1961 e la sua<br />
revisione nel 1982.<br />
Questo strumento, se da una parte<br />
ha concorso meritoriamente a rendere<br />
la nostra città più moderna, più<br />
vivibile, se pur con tutte le contrad<strong>di</strong>zioni<br />
e lacune nell’in<strong>di</strong>viduarne i<br />
valori dell’identità storica architettonica<br />
urbanistica e sociale, dall’altra<br />
ha avuto la responsabilità <strong>di</strong> farla<br />
crescere su un’estensione territoriale<br />
vastissima, conseguendone un grande<br />
consumo <strong>di</strong> territorio e un grande<br />
<strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o per la realizzazione delle<br />
infrastrutture, <strong>di</strong>mensionate per più<br />
del doppio dell’attuale popolazione,<br />
e che oggi sono oggetto <strong>di</strong> rilevanti<br />
costi <strong>di</strong> gestione e manutenzione<br />
che rimangono rapportati a una base<br />
impositiva <strong>di</strong> 60.000 abitanti.<br />
Ulteriore grave danno è stato l’abbandono<br />
del centro storico a favore<br />
delle zone “nuove”, dove il ceto<br />
me<strong>di</strong>o ha trovato opportunità <strong>di</strong> investimento<br />
immobiliare in seconde e<br />
terze case nella prospettiva meritoria<br />
<strong>di</strong> donarle ai figli, e ciò senza fare il<br />
conto con il deteriorarsi del sistema<br />
economico che colpisce prima le aree<br />
territoriali più fragili sotto il profilo<br />
socio economico causando i fenomeni<br />
migratori delle corti più giovani<br />
Michele Campisi<br />
sindaco <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />
della popolazione.<br />
Nessun elemento <strong>di</strong> novità è purtroppo<br />
pervenuto dall’attuale strumento<br />
urbanistico, cui deve riconoscersi<br />
il merito <strong>di</strong> aver attenzionato<br />
alcuni aspetti del recupero, ma che <strong>di</strong><br />
contro ha consentito l’interessamento<br />
<strong>di</strong> ulteriori e gran<strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> territorio<br />
per strutture commerciali, il<br />
cui insuccesso è purtroppo piuttosto<br />
evidente.<br />
Il risultato che oggi la città ed il<br />
territorio e gli abitanti ci presentano<br />
il “conto”, emergendo gli effetti delle<br />
contrad<strong>di</strong>zioni e delle <strong>di</strong>sattese previsioni.<br />
Il centro storico è stato abbandonato<br />
ed in alcune zone il degrado<br />
ha raggiunto livelli emergenziali. La<br />
parte più pregiata dello stesso sta perdendo<br />
la prestigiosa funzione <strong>di</strong> rappresentanza<br />
e <strong>di</strong> centro commerciale<br />
all’aperto, e ciò a favore dei centri<br />
commerciali, il più delle volte ubicati<br />
fuori dal territorio citta<strong>di</strong>no.<br />
Sotto il profilo sociale la situazione<br />
non risparmia criticità. La contrad<strong>di</strong>zione<br />
che vede da una parte un<br />
patrimonio immobiliare delle periferie,<br />
in decrescente interesse economico<br />
proprio per la copiosità dell’offerta,<br />
causata proprio dalle seconde e<br />
terze case che ormai non trovano figli<br />
che le occupano, e dall’altra un sempre<br />
maggiore numero <strong>di</strong> senza tetto,<br />
talvolta sfollati dall’e<strong>di</strong>lizia fatiscente<br />
abbandonata delle zone del centro<br />
storico.<br />
Quin<strong>di</strong> un modello urbano economico<br />
sociale che ci sta mostrando<br />
tutti i suoi limiti, una promessa <strong>di</strong><br />
sviluppo mancata, basata su errati<br />
presupposti <strong>di</strong> una terziarizzazione<br />
che avrebbe dovuto sostenere lo Stato<br />
e <strong>di</strong> una zona industriale che non ha<br />
mai assunto il ruolo <strong>di</strong> piattaforma<br />
logistica <strong>di</strong> retro porto, o retro aeroporto<br />
che in ragione dello sviluppo<br />
infrastrutturale viario e ferroviario,<br />
avrebbe concretamente permesso <strong>di</strong><br />
moltiplicare il valore della nostra<br />
centralità territoriale.<br />
Tutto ciò, pur nell’obbligo <strong>di</strong> concentrarci<br />
sul quoti<strong>di</strong>ano, ci offre l’opportunità<br />
<strong>di</strong> guardare cosa abbiamo<br />
perduto, che è essenzialmente il patrimonio<br />
relazionale che ci offre una<br />
città delle <strong>di</strong>mensioni della nostra,<br />
che può trovare la ragione del proprio<br />
riscatto proprio nella risignificazione<br />
del sistema <strong>di</strong> relazioni culturali, religiose<br />
e sociali, che trovano nella città<br />
e nei luoghi <strong>di</strong> significato della stessa,<br />
che i nostri antenati hanno realizzato<br />
misurandoli con il loro tempo.<br />
La riqualificazione del centro<br />
storico <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> quin<strong>di</strong> è un<br />
progetto che ha ambizioni multi settoriali,<br />
non solo architettoniche. Il<br />
riappropriarsi dell’identità urbana da<br />
parte dei citta<strong>di</strong>ni è un incentivo<br />
all’ospitalità, la visita dell’ospite è<br />
conoscenza, e la conoscenza è il<br />
motore dello sviluppo economico e<br />
sociale. Dobbiamo avere la capacità<br />
<strong>di</strong> credere nelle nostre capacità <strong>di</strong><br />
trasformare problemi in risorse, concorrendo<br />
tutti (Istituzioni pubbliche,<br />
ceto produttivo, ceto culturale, citta<strong>di</strong>ni)<br />
a perseguire il riscatto, ognuno<br />
per il proprio anche poco per volta,<br />
rendendo ogni buona iniziativa pilota<br />
per altre.<br />
Pensiamo all’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> Via<br />
Redentore e allo sfollamento delle<br />
famiglie che oggi hanno più <strong>di</strong> una
speranza <strong>di</strong> avere la propria casa più<br />
moderna e più sicura <strong>di</strong> prima, grazie<br />
al concorso <strong>di</strong> forze tra il <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>, l’Istituto Autonomo<br />
Case Popolari, e la collaborazione<br />
degli abitanti.<br />
Pensiamo al primo concreto passo<br />
per la riqualificazione del quartiere<br />
Provvidenza che si è attivato con<br />
l’approvazione del progetto dei nove<br />
alloggi <strong>di</strong> via Mazzini e scalinata<br />
Abba, cui si è accompagnato il<br />
recupero della scalinata da parte del<br />
<strong>Comune</strong>. Le case da recuperare sono<br />
state donate da citta<strong>di</strong>ni nisseni che<br />
hanno ritenuto <strong>di</strong> doverle sottrarre<br />
all’abbandono e a restituirle all’utilità<br />
<strong>di</strong> chi ha poco.<br />
Pensiamo al progetto della Grande<br />
Piazza, i cui lavori inizieranno nella<br />
prossima primavera e restituiranno ad<br />
una fruizione <strong>di</strong>gnitosa il “salotto” citta<strong>di</strong>no,<br />
ed ancora all’ampliamento del<br />
parcheggio <strong>di</strong> via Medaglie d’oro che<br />
concorrerà a restituire alla fruizione<br />
pedonale il nostro centro storico.<br />
Pensiamo a tutti gli interventi <strong>di</strong><br />
piccola riqualificazione che, nell’ambito<br />
del progetto del coor<strong>di</strong>namento<br />
quartieri, hanno interessato ed interessano<br />
percorsi, scale e spazi nel<br />
centro storico, restituito a pari <strong>di</strong>gnità<br />
delle altre zone della città dove era<br />
naturale ritenere urgente intervenire<br />
su ogni problematiche con la stessa<br />
naturalezza con la quale era ritenuto<br />
naturale <strong>di</strong>sattendere la richiesta <strong>di</strong><br />
intervento nel centro storico.<br />
Una pervicace attività <strong>di</strong> monitoraggio<br />
e pianificazione è in corso per<br />
esitare concrete possibilità <strong>di</strong> intervento<br />
pubblico, privato o misto, nel<br />
presupposto che la pubblica amministrazione<br />
può e deve rimuovere ogni<br />
<strong>di</strong>vieto che impe<strong>di</strong>sce l’accesso al<br />
benessere da parte dei citta<strong>di</strong>ni.<br />
Un cambiamento “politico” quin<strong>di</strong>,<br />
cui abbiamo più <strong>di</strong> un motivo <strong>di</strong><br />
ritenere corrisponderà una partecipazione<br />
da parte dei citta<strong>di</strong>ni che oggi<br />
più che mai lo chiedono e concorso<br />
delle forze dei quali da forza al progetto<br />
e moltiplica le capacità <strong>di</strong> azione<br />
amministrativa.<br />
Due nuovi assessori in Giunta<br />
e rimodulazione delle deleghe<br />
Due nuovi assessori per la Giunta municipale guidata<br />
dal sindaco Michele Campisi. Dal 19 gennaio infatti<br />
fanno parte dell’Esecutivo Gaetano Angilella (esponente<br />
del Pid) e Giuseppe Firrone (consigliere comunale<br />
del Gruppo misto); vanno ad affiancare i riconfermati<br />
Carlo Giarratano, Salvatore Calafato, Andrea Milazzo e<br />
Loredana Schillaci.<br />
Nel contesto <strong>di</strong> questo provve<strong>di</strong>mento, il sindaco Michele<br />
Campisi ha deciso <strong>di</strong> rimodulare l’attribuzione delle<br />
deleghe assessoriali, mantenendo per sé le competenze su<br />
Polizia municipale e Affari legali.<br />
CARLO GIARRATAnO (riconfermato vicesindaco) si<br />
occuperà <strong>di</strong> Lavori pubblici, Manutenzione e patrimonio<br />
comunale, Strade, Trasporti e viabilità, Verde pubblico.<br />
GAETAnO AnGILELLA ha avuto assegnate le deleghe ad<br />
Affari generali, Ambiente, Ato Ambiente, Ato Idrico,<br />
Igiene e Sanità, Quartieri, Randagismo, Sport e tempo<br />
libero.<br />
SALvATORE CALAfATO seguirà le problematiche <strong>di</strong><br />
Bilancio, Finanze e Tributi, Gestione patrimoniale<br />
mobiliare e immobiliare, Gestione partecipata, Politiche<br />
comunitarie, Sviluppo economico e agricoltura.<br />
GIuSEppE fIRROnE concentrerà il suo impegno su<br />
Solidarietà sociale, Affari demografici e Servizio<br />
elettorale.<br />
AnDREA MILAzzO sarà assessore all’Urbanistica,<br />
Attività rilascio titoli abitativi e<strong>di</strong>lizia privata, pubblica e<br />
cimiteriale, Pianificazione territoriale, Suap.<br />
LOREDAnA SChILLACI sarà responsabile dei settori<br />
Cultura, Teatro, Scuola e Università, Biblioteca, Palazzo<br />
Moncada, Gran<strong>di</strong> eventi, Politiche giovanili, Personale,<br />
Ced e Servizi statistici.<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
3
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
4<br />
SineRGia<br />
tRa <strong>Comune</strong><br />
e iaCp<br />
presentati<br />
due progetti<br />
Il <strong>Comune</strong> ha presentato due importanti iniziative sviluppate in<br />
sinergia con l’Istituto Autonomo Case Popolari <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>,<br />
una riguardante la ricostruzione dell’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> via Redentore<br />
(<strong>di</strong>chiarato pericolante nel marzo 2009 e che aveva portato allo<br />
sgombero <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci famiglie), l’altra relativa alla realizzazione <strong>di</strong><br />
9 alloggi nel quartiere “Provvidenza” che verranno realizzati al<br />
posto <strong>di</strong> vecchie case inabitate e ormai pericolanti, i cui proprietari<br />
hanno accettato la “proposta” <strong>di</strong> cessione gratuita da parte del<br />
<strong>Comune</strong>.<br />
In via Redentore (su un’area <strong>di</strong> 125 metri quadrati) verrà realizzato<br />
un palazzo a sette livelli, due dei quali con ingresso da via<br />
Redentore (civico 282) e cinque dalla retrostante via Guardavascio.<br />
Nel primo livello seminterrato saranno creati un magazzino e<br />
altri locali tecnici; nel secondo livello (pure seminterrato) due<br />
locali <strong>di</strong> 30 metri quadrati ciascuno da a<strong>di</strong>bire ad uffici; l’uno e<br />
l’altro resteranno a <strong>di</strong>sposizione dell’Iacp. Nel terzo livello (che<br />
corrisponderà al primo livello <strong>di</strong> via Guardavascio) saranno creati<br />
due mini appartamenti che gestirà il <strong>Comune</strong> utilizzandoli come<br />
case-parcheggio per situazioni <strong>di</strong> emergenza e da concedere per<br />
un tempo limitato. Negli altri quattro livelli verranno realizzati<br />
otto alloggi da 45 metri quadrati che l’Iacp assegnerà ai proprietari<br />
degli appartamenti dell’e<strong>di</strong>ficio demolito, purché questi non siano<br />
proprietari <strong>di</strong> altri alloggi.<br />
L’altro intervento che <strong>Comune</strong> e Iacp hanno concordato <strong>di</strong> attuare<br />
ricade nel quartiere Provvidenza e riguarda la realizzazione<br />
<strong>di</strong> nove nuovi alloggi che verranno assegnati preferibilmente a<br />
giovani famiglie a canone socialmente compatibile (a metà tra la<br />
quota <strong>di</strong> alloggio “popolare” e il prezzo <strong>di</strong> equo canone). Verranno<br />
realizzati due nuovi fabbricati. Il primo prevede una costruzione<br />
su quattro livelli <strong>di</strong> cui uno seminterrato accessibile da bastione<br />
prospiciente la via Narese (magazzino e vano tecnico); l’accesso<br />
agli alloggi abitabili avrà accesso dalla sovrastante via Mazzini:<br />
alla prima elevazione è previsto un bivani <strong>di</strong> circa 35 metri quadrati,<br />
mentre l’alloggio che verrà realizzato ai livelli superiori (collegato<br />
da una scala interna) avrà una superficie <strong>di</strong> poco superiore a 70<br />
metri quadrati. Nell’altro fabbricato, che nascerà sull’altro fianco<br />
della via Mazzini, sono previsti sette alloggi: il piano seminterrato<br />
ospiterà magazzini, i primi due piano sopraelevati accoglieranno<br />
realizzati tre appartamenti (un bivani da 34 metri quadrati, un<br />
trivani da 62 metri quadrati e un trivani da 47 metri quadrati), il<br />
terzo piano avrà un solo alloggio <strong>di</strong> 46 metri quadrati).<br />
Sia per l’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> via Redentore che per i nuovi alloggi del<br />
quartiere “Provvidenza” è stato detto che la realizzazione e quin<strong>di</strong><br />
la consegna potrà avvenire tra due anni.
Così "risorgerà"<br />
il palazzo <strong>di</strong> via Redentore<br />
che nel marzo 2009<br />
fu <strong>di</strong>chiarato pericolante<br />
L’Iacp ha provveduto alla demolizione<br />
del fabbricato preesistente ed ha acquisito<br />
l’area <strong>di</strong> se<strong>di</strong>me con l’impegno <strong>di</strong> locare gli<br />
alloggi da realizzare a soggetti in<strong>di</strong>viduati<br />
dal <strong>Comune</strong> con un canone calmierato.<br />
L’intervento progettuale ricade a monte<br />
del quartiere Santa Flavia, nella zona territoriale<br />
omogenea A2 (La Città del Primo<br />
Novecento) del vigente Piano Regolatore<br />
Generale; la zona è tuttavia caratterizzata<br />
da una <strong>di</strong>ffusa presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong><br />
sostituzione post-bellica, cui era riconducibile<br />
il medesimo fabbricato<br />
oggetto <strong>di</strong> demolizione.<br />
L’e<strong>di</strong>ficio preesistente occupava<br />
un’area <strong>di</strong> circa 127,0 m 2 e presentava<br />
un’altezza – valutata alla linea <strong>di</strong><br />
gronda – <strong>di</strong> m 23,40. Esso presentava<br />
un’aderenza col fabbricato a<strong>di</strong>acente<br />
lungo il fronte ovest e prospettava a<br />
sud su via Redentore, a nord su via<br />
Guardavascio e ad ovest su una gra<strong>di</strong>nata<br />
pubblica. Il fabbricato si articolava<br />
su sette livelli: un piano seminterrato<br />
avente accesso dalla via Redentore,<br />
a<strong>di</strong>bito a locale commerciale, e sei<br />
elevazioni a destinazione residenziale.<br />
L’accesso ai piani residenziali avveniva<br />
me<strong>di</strong>ante un portone localizzato nel<br />
bastione prospiciente via Redentore ed<br />
il collegamento verticale era costituito<br />
da un corpo scala privo <strong>di</strong> ascensore.<br />
Nell’attuale configurazione, dopo<br />
le operazioni <strong>di</strong> demolizione, l’area<br />
presenta alcune porzioni del fabbricato<br />
preesistente, mantenute al fine<br />
<strong>di</strong> evitare l’innesco <strong>di</strong> perturbazioni negli<br />
equilibri statici consolidati. In particolare,<br />
nella porzione ovest dell’area è presente<br />
un volume - articolato su gradoni - che<br />
ingloba il terreno <strong>di</strong> fondazione dell’e<strong>di</strong>ficio<br />
limitrofo. Lungo i fronti nord ed est<br />
risultano presenti tracce dei setti murari<br />
costituenti l’ossatura portante del fabbricato<br />
preesistente.<br />
La progettazione del fabbricato <strong>di</strong> nuovo<br />
inserimento è stata condotta nel rispetto<br />
degli allineamenti e delle caratteristiche<br />
<strong>di</strong>mensionali del fabbricato preesistente.<br />
L’area interessata dall’intervento è infatti<br />
pressoché uguale a quella del fabbricato<br />
preesistente; a piano seminterrato essa risulta<br />
inferiore in ragione della presenza del<br />
sopra in<strong>di</strong>cato volume articolato su gradoni;<br />
anche l’altezza – valutata in corrispondenza<br />
della linea <strong>di</strong> gronda – è pari a quella<br />
del fabbricato demolito. Per le ragioni sopra<br />
esposte, la volumetria complessiva del<br />
realizzando e<strong>di</strong>ficio risulta inferiore rispetto<br />
alla configurazione preesistente.<br />
Il progetto prevede la realizzazione <strong>di</strong><br />
10 alloggi e <strong>di</strong> 2 uffici cui si potrà accedere<br />
dalla via Guardavascio; prevede altresì, in<br />
corrispondenza del piano seminterrato cui<br />
si accederà da via Redentore, la realizzazione<br />
<strong>di</strong> locali tecnici e <strong>di</strong> un magazzino.<br />
La redazione del progetto è stata svolta<br />
nell’osservanza della normativa vigente<br />
Il prospetto<br />
dell'e<strong>di</strong>ficio<br />
che l'Iacp<br />
realizzerà<br />
in via<br />
Redentore<br />
in materia <strong>di</strong> requisiti igienico-sanitari, <strong>di</strong><br />
superamento delle barriere architettoniche,<br />
<strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong>, <strong>di</strong> salute nei<br />
luoghi <strong>di</strong> lavoro, nonché della strumentazione<br />
urbanistica del <strong>Comune</strong> (Regolamento<br />
e<strong>di</strong>lizio e Norme <strong>di</strong> attuazione e<br />
del PRG). L’obbligo <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong> tali normative<br />
ha determinato, in primo luogo, <strong>di</strong><br />
dover procedere ad una progettazione dei<br />
collegamenti verticali con adeguati spazi <strong>di</strong><br />
accesso e <strong>di</strong> passaggio e con la presenza<br />
<strong>di</strong> un ascensore; le prime due elevazioni<br />
sono state altresì progettate per essere<br />
destinate ad usi non residenziali poiché<br />
risultanti a seminterrato. Le normative vigenti<br />
hanno altresì determinato il rispetto<br />
delle superfici minime dei vani e del rapporto<br />
minimo tra le suddette superfici e le<br />
superfici finestrate.<br />
L’e<strong>di</strong>ficio presenta complessivamente<br />
7 livelli: due piani seminterrati su via Redentore,<br />
e 5 elevazioni fuori terra su via<br />
Guardavascio. Il primo piano seminterrato<br />
presenta una superficie ridotta rispetto agli<br />
altri livelli per la presenza della struttura <strong>di</strong><br />
contenimento del fabbricato a<strong>di</strong>acente; vi è<br />
previsto un locale da a<strong>di</strong>bire a magazzino,<br />
nonché alcuni locali condominiali stu<strong>di</strong>ati<br />
per accogliere gli impianti tecnologici e la<br />
riserva idrica del fabbricato.<br />
Dalla via Guardavascio si accede -<br />
me<strong>di</strong>ante il corpo scala e l’ascensore - al<br />
piano destinato ai due uffici, posto a<br />
circa m -3,50 dalla sede stradale della<br />
predetta via, nonché ai cinque livelli<br />
sovrastanti.<br />
I due locali per uffici presentano<br />
ciascuno una superficie netta <strong>di</strong> m<br />
43,40 circa, ed una <strong>di</strong>stribuzione interna<br />
speculare: è previsto in entrambi<br />
un ampio vano atto ad accogliere<br />
2-3 postazioni <strong>di</strong> lavoro ed una zona<br />
<strong>di</strong> attesa con finestre “a nastro” su<br />
Via Redentore, un servizio igienico<br />
accessibile ai <strong>di</strong>versamente abili e<br />
un archivio - deposito. L’altezza netta<br />
<strong>di</strong> tali locali risulta, secondo quanto<br />
richiesto dalle normative vigenti per<br />
la progettazione dei luoghi <strong>di</strong> lavoro<br />
e dei locali aperti al pubblico, <strong>di</strong> 3<br />
metri.<br />
In corrispondenza dei cinque livelli<br />
superiori, il progetto prevede 10<br />
alloggi, ovvero 2 alloggi per ciascuna<br />
elevazione. La prima elevazione su<br />
via Guardavascio - sopraelevata <strong>di</strong><br />
circa 20 cm rispetto alla sede stradale<br />
- presenta una superficie utile ridotta<br />
per la presenza dell’androne e del locale<br />
contatori; sono stati previsti, pertanto: un<br />
monovano con posto <strong>di</strong> cottura, ripostiglio<br />
e servizio igienico, per una superficie complessiva<br />
netta <strong>di</strong> m 2 29,00, oltre una superficie<br />
non residenziale <strong>di</strong> circa m 2 4,00<br />
(balcone su via Redentore) ed un alloggio<br />
bivani costituito da soggiorno con posto <strong>di</strong><br />
cottura, servizio igienico e camera matrimoniale,<br />
per una superficie complessiva<br />
netta <strong>di</strong> m 2 43,00, oltre una superficie non<br />
residenziale <strong>di</strong> circa m 2 4,00 (balcone su<br />
via Redentore). Ai livelli superiori gli alloggi<br />
sono costituiti da bivani con <strong>di</strong>stribuzione<br />
interna uguale e speculare; in ciascuno<br />
degli alloggi la <strong>di</strong>stribuzione interna prevede<br />
un soggiorno con posto <strong>di</strong> cottura, un<br />
servizio igienico ed una camera matrimoniale,<br />
per una superficie netta complessiva<br />
<strong>di</strong> m 2 43,50 circa, oltre una superficie non<br />
residenziale <strong>di</strong> circa m 2 6,50 (balconi entrambe<br />
le strade).<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
5
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
6<br />
un Programma Integrato<br />
per avviare il recupero<br />
del quartiere "provvidenza"<br />
A seguito del bando<br />
emanato dalla Regione<br />
Sicilia (Dipartimento<br />
delle Infrastrutture della<br />
Mobilità e dei Trasporti)<br />
finalizzato al recupero ed<br />
alla riqualificazione dei<br />
centri storici, nel mese <strong>di</strong><br />
luglio 2010 il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong> ha deciso <strong>di</strong><br />
parteciparvi, designando<br />
quale responsabile del<br />
“Programma integrato”<br />
l’ing. Gaetano Corvo<br />
(a quel tempo <strong>di</strong>rigente<br />
coor<strong>di</strong>natore dell’Ufficio Tecnico Comunale)<br />
con la collaborazione dell’ing.<br />
Eduardo Garito e dell’arch. Alessio<br />
Bellomo (funzionari entrambi responsabili<br />
<strong>di</strong> Posizioni Organizzative).<br />
L’ambito del “Programma” in<strong>di</strong>viduato<br />
è stato quello del centro storico, zone<br />
territoriali omogenee “A1” e “A2” ricadenti<br />
nel quartiere “Provvidenza”. Ai<br />
fini della ricognizione delle proposte è<br />
stato pubblicato un avviso pubblico con<br />
scadenza 24 agosto 2010. «La scelta<br />
dell’ambito – fu spiegato nell’avviso –<br />
è coerente con le precedenti esperienze<br />
già avviate proprio nel centro storico<br />
(programma <strong>di</strong> riqualificazione urbana,<br />
programmi costruttivi per l’e<strong>di</strong>lizia<br />
economica e popolare dei quartieri<br />
“Angeli” e “Provvidenza”, piani <strong>di</strong> recupero<br />
<strong>di</strong> iniziativa privata, etc.)».<br />
L’avviso pubblico per la raccolta <strong>di</strong> proposte<br />
da parte <strong>di</strong> privati ha ottenuto una<br />
sola proposta, da parte <strong>di</strong> un privato per<br />
il recupero <strong>di</strong> un immobile sito nel centro<br />
storico del quartiere Provvidenza,<br />
comprendente 5 alloggi, per un importo<br />
complessivo <strong>di</strong> 180.000 euro (Iva compresa),<br />
<strong>di</strong> cui 126.000 euro a carico del<br />
soggetto privato e 54.000 euro) a carico<br />
dell’Ente pubblico (Regione Sicilia).<br />
Al Programma ha partecipato anche<br />
l’Istituto Autonomo Case Popolari <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong>, in considerazione del fatto<br />
che con deliberazione della Giunta<br />
municipale del 6 novembre 2008, tra<br />
il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> e l’Iacp <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong>, era stato concordato <strong>di</strong><br />
Eduardo Garito<br />
procedere al recupero<br />
degli alloggi <strong>di</strong> proprietà<br />
del <strong>Comune</strong>, ricadenti<br />
nel centro storico, nel<br />
quartiere Provvidenza. Si<br />
è convenuto <strong>di</strong> effettuare<br />
tale intervento tramite un<br />
cofinanziamento da parte<br />
dello stesso Iacp. Gli<br />
alloggi interessati dal recupero<br />
sono complessivamente<br />
9 più pertinenze<br />
per un importo complessivo<br />
pari a 1.395.728<br />
euro <strong>di</strong> cui 1.116.582,40<br />
euro a carico della Regione Sicilia e<br />
279.145,60 euro a carico dell’Iacp <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong>.<br />
Quale opera <strong>di</strong> urbanizzazione è sta-<br />
ta in<strong>di</strong>viduata la<br />
scuola materna<br />
“Leonardo Sciascia”,<br />
a<strong>di</strong>acente al<br />
quartiere Provvidenza,<br />
per la piena<br />
funzionalità delle<br />
attività, dell’importo<br />
complessivo<br />
<strong>di</strong> 550.000 mila<br />
<strong>di</strong> cui 440.000<br />
euro a carico della<br />
Regione Sicilia e<br />
110.000 euro a carico<br />
del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong>.<br />
Con la proposta<br />
presentata, il <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> ha richiesto al<br />
Dipartimento regionale delle Infrastrutture<br />
e della Mobilità e dei Trasporti un<br />
finanziamento <strong>di</strong> €. 1.610.582,40 su un<br />
importo complessivo <strong>di</strong> €. 2.125.728.<br />
«La proposta – spiega ora l’ing. Eduardo<br />
Garito – è stata inserita nella graduatoria<br />
utile per ottenere il finanziamento.<br />
Ci è stato già chiesto <strong>di</strong> procedere alla<br />
progettazione esecutiva al fine <strong>di</strong> ottenere<br />
la somma richiesta. Il progetto per<br />
la costruzione dei 9 alloggi elaborato<br />
dall’Iacp è stato approvato in conferenza<br />
dei servizi dall’Ufficio Tecnico Comunale».<br />
L’intervento progettuale ricade<br />
nel Quartiere Provvidenza del centro<br />
storico <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>, in due<br />
<strong>di</strong>fferenti isolati prospicienti le vie<br />
Narese, Mazzini e Blan<strong>di</strong>no e la gra<strong>di</strong>nata<br />
Cesare Abba, e prevede complessivamente<br />
la realizzazione <strong>di</strong> 9<br />
alloggi e <strong>di</strong> 5 locali a piano terra; più<br />
precisamente, nel fabbricato posto<br />
tra la via Narese, la gra<strong>di</strong>nata <strong>di</strong> via<br />
Cesare Abba e la via Mazzini saranno<br />
realizzati un locale e due alloggi,<br />
nell’e<strong>di</strong>ficio<br />
Il quadro economico-finanziario riepilogativo<br />
posto tra la<br />
Importo complessivo del programma:<br />
via Mazzini,<br />
- E<strong>di</strong>lizia privata: € 180.000,00<br />
la la gra<strong>di</strong>nata<br />
- E<strong>di</strong>lizia pubblica: € 1.395.728,00<br />
- Opera <strong>di</strong> urbanizzazione: € 550.000,00<br />
<strong>di</strong> via Cesa<br />
€ 2.125.728,00<br />
re Abba e la<br />
<strong>di</strong> cui a carico della Regione:<br />
via Blan<strong>di</strong>no<br />
- E<strong>di</strong>lizia privata: € 54.000,00 troveranno in<br />
- E<strong>di</strong>lizia pubblica: € 1.116.582,40 vece realizza<br />
- Opera <strong>di</strong> urbanizzazione: € 440.000,00 zione 4 locali<br />
€ 1.610.582,40 a piano terra e<br />
<strong>di</strong> cui a carico del privato, dell’Iacp e del <strong>Comune</strong>: 7 alloggi.<br />
- E<strong>di</strong>lizia privata: € 126.000,00 Gli immo-<br />
- E<strong>di</strong>lizia pubblica: € 279.145,60 bili bili oggetto<br />
- Opera <strong>di</strong> urbanizzazione: € 110.000,00 dell’interven-<br />
dell’interven<br />
€ 515.145,60<br />
to ricadono<br />
nella zona<br />
territoriale<br />
omogenea A1 (Centro Storico) del<br />
vigente Piano Regolatore Generale<br />
del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>, nel<br />
quartiere soggetto alle Prescrizioni<br />
Esecutive (Programma costruttivo<br />
per l’e<strong>di</strong>lizia economica e popolare)<br />
del suddetto strumento, denominate<br />
“Piano Particolareggiato del Rione<br />
Provvidenza”. Specificatamente,<br />
l’immobile ad Est è ricompreso nel<br />
comparto n. 129 delle suddette prescrizioni,<br />
il fabbricato ad ovest nel<br />
comparto n. 128. Le Prescrizioni<br />
Esecutive per il quartiere Provvidenza<br />
prevedono, per i fabbricati in og
getto, l’applicazione della categoria<br />
d’intervento definita “ristrutturazione<br />
complessa”. In relazione al pessimo<br />
stato <strong>di</strong> conservazione riscontrato<br />
negli e<strong>di</strong>fici, caratterizzati da murature<br />
portanti e solai non più idonei a<br />
sopportare i carichi e interessati da<br />
crolli localizzati, si è resa necessaria<br />
l’applicazione, come previsto dalle<br />
suddette Prescrizioni, della categoria<br />
definita “ripristino volumetrico”,<br />
ovvero la demolizione e ricostruzione<br />
dei fabbricati secondo i parametri<br />
volumetrici, <strong>di</strong> altezza e <strong>di</strong> ingombro<br />
degli e<strong>di</strong>fici preesistenti, con la possibilità<br />
<strong>di</strong> accorpamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti<br />
unità e<strong>di</strong>lizie e <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica delle <strong>di</strong>stribuzioni<br />
interne.<br />
L’immobile ricadente nel comparto<br />
n. 129 (N.C.E.U., Foglio 301,<br />
particella 226) ha accesso dal bastione<br />
prospiciente la via Narese ed è<br />
delimitato ad est dalla via Mazzini, a<br />
sud dalla scalinata <strong>di</strong> via Cesare Abba<br />
ed a Nord da proprietà aliena. Il fab-<br />
bricato, originariamente costituito da<br />
quattro elevazioni fuori terra, nel passato<br />
è stato interessato dal crollo <strong>di</strong><br />
tre elevazioni. Le ispezioni condotte<br />
sulle pareti <strong>di</strong> facciata hanno consentito<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare una configurazione<br />
<strong>di</strong> danno consistente in sconnessioni e<br />
crolli localizzati nella muratura, macchie<br />
<strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà, muffe, nonché <strong>di</strong>stacchi<br />
<strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> intonaco.<br />
I tre immobili facenti parte del<br />
comparto n. 128 (N.C.E.U., Foglio<br />
301, particelle 229, 233 e 234) rica-<br />
I tecnici dell'Iacp: l'arch. Pierluigi Campione, l'ing. capo Salvatore Venti, l'ing. Clelia Buscaglia,<br />
il geom. Attilio Passanisi<br />
Nove alloggi sociali<br />
per famiglie "giovani"<br />
dono in un isolato delimitato a nord e<br />
ad ovest dalla via Mazzini, ad est dalla<br />
via Blan<strong>di</strong>no, a sud dalla scalinata<br />
<strong>di</strong> via Cesare Abba. Più precisamente,<br />
il fabbricato ricadente nella particella<br />
229, avente in pianta una sagoma<br />
trapezoidale, presenta 3 elevazioni<br />
fuori terra per un’altezza <strong>di</strong> 9 metri<br />
circa e ad esso si accede dalla via<br />
Mazzini (civici 80, 82, 84). Le pareti<br />
Gra<strong>di</strong>nata Cesare Abba<br />
sono costituite per le prime due elevazioni<br />
in pietra calcarenitica mentre<br />
il terzo livello, palesemente frutto <strong>di</strong><br />
una sopraelevazione, è caratterizzato<br />
da pareti costituite da blocchi in cemento<br />
pomice. La seconda elevazione<br />
presenta tracce degli originari balconi<br />
costituiti da putrelle metalliche e sovrastanti<br />
lastre <strong>di</strong> marmo.<br />
Il fabbricato ricadente nella particella<br />
233, originariamente costituito<br />
da tre elevazioni fuori terra, è stato<br />
nel passato interessato dal crollo<br />
<strong>di</strong> una elevazione. Esso presenta in<br />
pianta una sagoma trapezoidale, ha<br />
un’altezza variabile tra 6 e 6,70 metri.<br />
Le pareti, analogamente al fabbricato<br />
a<strong>di</strong>acente, sono in pietra naturale,<br />
con inserti in mattoni pressati. I solai<br />
interme<strong>di</strong> non risultano ispezionabili;<br />
attraverso i vani esterni è possibile<br />
scorgere tracce del solaio ligneo <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
7
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
8<br />
copertura ad un’unica falda. Entrambi<br />
i fabbricati, all’atto del sopralluogo,<br />
presentavano una puntellatura in legno<br />
per il contenimento della muratura<br />
su via Mazzini, a rischio <strong>di</strong> crollo.<br />
Il fabbricato ricadente nella particella<br />
234, della consistenza <strong>di</strong> tre elevazioni<br />
fuori terra, presenta in pianta<br />
una sagoma trapezoidale ed ha accesso<br />
dai civici 43, 45, 47 <strong>di</strong> via Blan<strong>di</strong>no;<br />
analogamente a quelli sopra<br />
descritti, il fabbricato presenta una<br />
struttura in muratura con setti<br />
portanti e solai lignei. I muri,<br />
costituiti da pietra naturale,<br />
presentano inserti in laterizio.<br />
La configurazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto e<br />
degrado è analoga a quella dei<br />
fabbricati precedentemente descritti.<br />
L’ipotesi progettuale ha richiesto<br />
<strong>di</strong> conciliare <strong>di</strong>fferenti<br />
criteri, <strong>di</strong>scendenti sia dalla<br />
strumentazione urbanistica<br />
vigente nella zona oggetto <strong>di</strong><br />
intervento e dalle conseguenti<br />
prescrizioni, sia dalla finalità<br />
dell’intervento, mirato a realizzare<br />
alloggi sociali <strong>di</strong> me<strong>di</strong>opiccolo<br />
taglio, seppure nel rispetto<br />
dei parametri minimi stabiliti<br />
dalla vigente legislazione.<br />
Il fabbricato ricadente nel comparto<br />
n. 129 presenta una sagoma<br />
planimetrica <strong>di</strong> circa 59,00 m 2 ed<br />
un’altezza - valutata dalla via Mazzini<br />
- <strong>di</strong> circa 11 metri. L’e<strong>di</strong>ficio sarà<br />
articolato su quattro livelli <strong>di</strong> cui uno<br />
seminterrato accessibile dal bastione<br />
prospiciente la via Narese e destinato<br />
ad accogliere un locale non residenziale<br />
ed un vano tecnico. L’accesso<br />
ai livelli superiori - aventi destinazione<br />
residenziale - avverrà dalla<br />
via Mazzini. Alla prima elevazione è<br />
previsto un alloggio bivani, costituito<br />
da soggiorno con posto <strong>di</strong> cottura,<br />
<strong>di</strong>simpegno, servizio igienico e camera<br />
singola, per una superficie netta<br />
complessiva <strong>di</strong> circa m 2 34,00. Ai<br />
livelli superiori è previsto un alloggio<br />
“duplex”, articolato su due elevazioni<br />
poste in collegamento me<strong>di</strong>ante una<br />
scala interna: il primo dei livelli costituenti<br />
tale alloggio accoglierà un<br />
soggiorno con posto <strong>di</strong> cottura, una<br />
camera singola e un servizio igienico,<br />
mentre il secondo una camera da letto<br />
matrimoniale, una camera singola, un<br />
servizio igienico ed una lavanderia,<br />
per una superficie netta complessiva<br />
<strong>di</strong> m 2 73,00 circa.<br />
Per il fabbricato ricadente nel<br />
comparto n. 128 si prevede l’accorpamento<br />
ed il ripristino volumetrico degli<br />
e<strong>di</strong>fici preesistenti. La superficie<br />
complessiva del lotto è <strong>di</strong> m 2 191,00<br />
circa mentre l’altezza – valutata dalla<br />
via Mazzini – risulta variare, in relazione<br />
all’andamento altimetrico della<br />
sede stradale, fino ad un valore massi-<br />
Il prospetto dei due nuovi<br />
e<strong>di</strong>fici che verranno realizzati<br />
nel quartiere Provvidenza<br />
mo <strong>di</strong> 9,50 metri circa. Sono previsti<br />
4 locali - da a<strong>di</strong>bire a magazzino - ed<br />
un vano tecnico al piano seminterrato,<br />
3 alloggi al primo piano, 3 alloggi<br />
al secondo piano ed infine n. 1 alloggio<br />
all’ultima elevazione, per un totale<br />
<strong>di</strong> n. 7 alloggi. Il collegamento<br />
verticale avviene me<strong>di</strong>ante un corpo<br />
scala ubicato in posizione pressoché<br />
baricentrica ed avente accesso dalla<br />
via Mazzini. Al primo piano il corpo<br />
scala <strong>di</strong>simpegna tre alloggi: il primo<br />
consiste in un bivani posto tra la via<br />
Mazzini e la gra<strong>di</strong>nata Abba ed avente<br />
una superficie netta pari a 34,00 m 2<br />
circa ed una superficie non residenziale<br />
(balconi su via Mazzini) pressoché<br />
pari a 3,00 m 2 ; il secondo consiste<br />
invece in un trivani prospiciente<br />
la via Mazzini ed avente una superficie<br />
netta pari a 62,0 m 2 circa ed una<br />
superficie non residenziale (balconi)<br />
pressoché pari a 4,6 m 2 ; il terzo, infine,<br />
ubicato tra la via Blan<strong>di</strong>no e la<br />
gra<strong>di</strong>nata Abba e posto su un piano<br />
sopraelevato <strong>di</strong> 45 cm circa rispetto<br />
agli alloggi prima in<strong>di</strong>cati, è un trivani<br />
<strong>di</strong> circa 47,0 m 2 . Al secondo piano,<br />
si ritrova la medesima <strong>di</strong>stribuzione<br />
con un’unica <strong>di</strong>fferenza consistente<br />
nell’inserimento <strong>di</strong> un balcone in corrispondenza<br />
dell’alloggio tra la gra<strong>di</strong>nata<br />
Abba e la via Blan<strong>di</strong>no. Al terzo<br />
piano, è presente soltanto un alloggio<br />
che, delimitato dalle vie Blan<strong>di</strong>no e<br />
Cesare Abba, presenta i medesimi<br />
caratteri <strong>di</strong>stributivi e <strong>di</strong>mensionali<br />
dell’alloggio sottostante.<br />
I corpi <strong>di</strong> fabbrica verranno rea-<br />
lizzati con strutture intelaiate (travi e<br />
pilastri) in cemento armato. Gli elementi<br />
riguardanti i prospetti esterni<br />
(aperture, sporti, ringhiere, basamenti<br />
e cornici) sono stati progettati nel<br />
rispetto delle “Soluzioni architettoniche<br />
conformi” delle Prescrizioni<br />
Esecutive, sia riguardo ai rapporti<br />
geometrici delle aperture (larghezza e<br />
altezza massima) dei basamenti e delle<br />
cornici, sia ai materiali da utilizzare,<br />
da specificare ulteriormente in fase<br />
<strong>di</strong> progettazione esecutiva.
ecco come il <strong>Comune</strong> intende arrestare il degrado dei quartieri più antichi della città<br />
«uno strumento urbanistico<br />
attuativo sul centro storico<br />
per invogliare i privati a investire»<br />
Il processo <strong>di</strong> degrado del centro storico<br />
trova i suoi presupposti in una<br />
complessa serie <strong>di</strong> motivazioni <strong>di</strong><br />
carattere giuri<strong>di</strong>co, urbanistico, economico<br />
e sociale. Per meglio comprendere<br />
gli acca<strong>di</strong>menti, alcuni brevi<br />
cenni storici possono certamente<br />
essere utili. Il Piano Regolatore della<br />
città <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> redatto dall’ing.<br />
Edoardo Caracciolo nel 1939 ed il<br />
successivo Piano <strong>di</strong> Ricostruzione del<br />
1954, descrivevano già delle con<strong>di</strong>zioni<br />
igieniche e <strong>di</strong> salubrità del centro<br />
storico, assolutamente precarie e<br />
necessitanti <strong>di</strong> interventi urgenti.<br />
Va rilevato che ai tempi della redazione<br />
del primo Piano Regolatore del<br />
1939, invero mai entrato in vigore,<br />
non vi era ancora una legge per la<br />
protezione dei Beni culturali, varata<br />
proprio in quell’anno, ed i centri storici<br />
fino a quel momento erano stati<br />
assoggettati a significativi interventi<br />
<strong>di</strong> risanamento anche in forza <strong>di</strong> incisivi<br />
interventi legislativi (legge per<br />
il risanamento della città <strong>di</strong> Napoli)<br />
nel presupposto delle loro carenti<br />
con<strong>di</strong>zioni igienico-sanitarie, in parte<br />
significativa riconducibili alle caratteristiche<br />
morfologiche del tessuto<br />
urbano, e quin<strong>di</strong> alle strade strette, al<br />
mancato soleggiamento, all’assenza<br />
<strong>di</strong> spazi pubblici, e a tutte quelle con<strong>di</strong>zioni<br />
che concorrono alla qualità<br />
urbana e dell’abitare. Poca attenzione<br />
era quin<strong>di</strong> destinata all’aspetto valoriale<br />
storico, architettonico e paesaggistico<br />
degli agglomerati storici.<br />
Il Piano Regolatore Colombo del<br />
1961, nel riproporre la restituzione<br />
del quadro <strong>di</strong> degrado già offerta nelle<br />
relazioni del piano Caracciolo e nel<br />
Piano <strong>di</strong> Ricostruzione, <strong>di</strong>chiara tra<br />
gli obiettivi la volontà <strong>di</strong> delocalizzare<br />
gli abitanti del centro storico nei<br />
quartieri nuovi, con il centro storico<br />
che, una volta svuotato degli abitanti<br />
avrebbe potuto essere assoggettato a<br />
risanamento integrale e che si sarebbe<br />
potuto ripopolare successivamente,<br />
anche approfittando del felice trend <strong>di</strong><br />
aumento della popolazione in<strong>di</strong>cato<br />
nel Piano che prevedeva un aumento<br />
della popolazione fino a 130.000 abitanti<br />
in ragione del favorevole momento<br />
<strong>di</strong> sviluppo socio-economico<br />
della città <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> nel dopoguerra.<br />
Detto risanamento si sarebbe potuto<br />
attuare con incisive demolizioni<br />
e ricostruzioni con in<strong>di</strong>ci e<strong>di</strong>ficatori<br />
elevati. A titolo ulteriormente esemplificativo<br />
della ridotta attenzione <strong>di</strong><br />
detto piano nei confronti dei valori<br />
storico-architettonici deve rilevarsi<br />
che lo stesso prevedeva un vincolo <strong>di</strong><br />
portico nel crocicchio viario tra corso<br />
Vittorio Emanuele, corso Umberto e<br />
piazza Garibal<strong>di</strong>, attuazione del quale<br />
avrebbe comportato la necessità <strong>di</strong><br />
incisivi interventi sugli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> carattere<br />
storico ed architettonico prospicienti<br />
su detti assi viari.<br />
Il Piano Regolatore Colombo fu assoggettato<br />
ad un ulteriore variante nel<br />
1982, variante finalizzata all’adeguamento<br />
degli standard urbanistici ma<br />
che immutata lasciava la struttura del<br />
piano. Il risultato <strong>di</strong> tutto ciò è una<br />
città ove effettivamente si è spopolato<br />
il centro storico. Dai dati più recenti<br />
nel centro storico sarebbero residenti<br />
non più <strong>di</strong> 8.000 persone a fronte delle<br />
20.000 che nello stesso erano re-<br />
sidenti nell’imme<strong>di</strong>ato nell’imme<strong>di</strong>ato dopoguerra. A<br />
detto spopolamento è corrisposto un<br />
trasferimento degli abitanti nelle zone<br />
periferiche, nel frattempo realizzate,<br />
causando un allargamento della stessa,<br />
con conseguente consumo del territorio,<br />
cui purtroppo non è conseguito<br />
il previsto incremento demografico<br />
che avrebbe concorso a ripopolare il<br />
centro storico.<br />
Nel frattempo il sempre crescente<br />
interesse alla tutela dei centri storici<br />
da parte delle Istituzioni, se da una<br />
parte ha concorso a regolamentare gli<br />
interventi nel rispetto dei valori storico-architettonici,<br />
dall’altra, inserendosi<br />
in un contesto socio-economico<br />
scarsamente fidelizzato alla qualità<br />
architettonica (che fortunatamente è<br />
maturato raggiungendo oggi un accettabile<br />
livello <strong>di</strong> consapevolezza)<br />
ha concorso ad allontanare l’interesse<br />
economico allo stesso, che si è invece<br />
sempre rivolto all’e<strong>di</strong>lizia nuova ed<br />
il conseguente continuo allargamento<br />
della città. Detto fenomeno invero<br />
non è stato contrastato dagli strumenti<br />
urbanistici che si sono succeduti, nel<br />
contesto del quale va evidenziato l’attuale<br />
e vigente Prg, il quale pur introducendo<br />
un apprezzabile processo <strong>di</strong><br />
razionalizzazione razionalizzazione e riqualificazione<br />
del costruito, costruito, per una serie <strong>di</strong> vicende<br />
<strong>di</strong> carattere politico ed amministrati<br />
amministrati-<br />
vo, non ha sortito, pur a seguito <strong>di</strong><br />
cre<strong>di</strong>bili tentativi, lo scopo <strong>di</strong> inter<br />
venire concretamente e <strong>di</strong>ffusamente<br />
nel centro storico.<br />
Nell’aprile dell’anno scorso, l’Am<br />
ministrazione comunale ha ritenuto<br />
<strong>di</strong> avviare il monitoraggio del pa<br />
trimonio storico architettonico del<br />
centro storico. Detto monitoraggio,<br />
monitoraggio,<br />
eseguito da gruppi multi<strong>di</strong>sciplinari<br />
(composti da un ingegnere, un archi<br />
tetto ed un geometra), al fine <strong>di</strong> ap<br />
ap-<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
9
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
10<br />
«una "mappa del rischio"<br />
per stabilire le priorità<br />
degli interventi<br />
<strong>di</strong> messa in sicurezza»<br />
Si è conclusa l’attività <strong>di</strong> rilevazione<br />
<strong>di</strong> tutti gli e<strong>di</strong>fici del centro storico<br />
citta<strong>di</strong>no da parte dei gruppi inter<strong>di</strong>sciplinari<br />
<strong>di</strong> professionisti che, a<br />
seguito <strong>di</strong> una utile attività <strong>di</strong> collaborazione<br />
intrapresa con gli or<strong>di</strong>ni<br />
professionali, sono stati incaricati<br />
dall’Amministrazione comunale.<br />
I gruppi hanno agito sull’intero<br />
tessuto urbano storico della città,<br />
sintetizzando le loro rilevazioni su<br />
schede appositamente pre<strong>di</strong>sposte<br />
dall’Ufficio “Centro storico”. Esse,<br />
oltre a contenere i dati tecnici, hanno<br />
al loro interno immagini grafiche e<br />
fotografiche.<br />
Sono stati rilevati più <strong>di</strong> 500 isolati<br />
e ciascun e<strong>di</strong>ficio posto all’interno<br />
degli stessi, è stata pre<strong>di</strong>sposta una<br />
scheda isolato all’interno della quale<br />
sono stati specificate le caratteristi-<br />
prezzare ogni aspetto architettonico,<br />
statico e catastale, nonché possessorio<br />
all’attualità, è stato completato nel<br />
<strong>di</strong>cembre 2011 ed è in fase <strong>di</strong> verifica<br />
da parte del personale della Direzione<br />
Urbanistica e restituisce un quadro<br />
complesso delle con<strong>di</strong>zioni del costruito.<br />
Una sensibile parte dello stesso, ricadente<br />
nel quartiere della Provvidenza,<br />
è in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fatiscenza e suscettibile<br />
<strong>di</strong> creare pericolo. In generale si<br />
sono rilevati elementi assolutamente<br />
meritevoli <strong>di</strong> conservazione e recupero,<br />
e <strong>di</strong> contro altri episo<strong>di</strong> nel tempo<br />
interessati da fenomeni <strong>di</strong> superfetazione<br />
e trasformazioni così incisive,<br />
non solo tali da comprometterne irrime<strong>di</strong>abilmente<br />
la riconoscibilità, ma<br />
anche <strong>di</strong> alterarne le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza<br />
statica, e nell’in<strong>di</strong>scriminato<br />
aumento delle altezze e delle volumetrie,<br />
anche delle con<strong>di</strong>zioni igienicosanitarie,<br />
concorrendo a peggiorare le<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> scarso soleggiamento e<br />
salubrità che caratterizzano il tessuto<br />
urbano storico.<br />
che dell’intorno urbano oggetto <strong>di</strong><br />
attenzione. L’analisi è stata successivamente<br />
approfon<strong>di</strong>ta re<strong>di</strong>gendo una<br />
scheda per ogni e<strong>di</strong>ficio dove sono<br />
state esplicitate le caratteristiche relative<br />
a identificazione, stato <strong>di</strong> conservazione<br />
e con<strong>di</strong>zioni abitative.<br />
L’Ufficio sta ora procedendo alla<br />
verifica in situ dei dati consegnati<br />
ed a seguito della conclusione <strong>di</strong><br />
quest’attività, si procederà alla redazione<br />
<strong>di</strong> cartografie tematiche propedeutiche<br />
alle azioni <strong>di</strong> recupero del<br />
centro storico.<br />
La priorità verrà data alla mappa del<br />
rischio che interagendo con la mappa<br />
della densità abitativa, darà le<br />
priorità <strong>di</strong> intervento per la messa in<br />
sicurezza <strong>di</strong> ampie porzioni del centro<br />
storico.<br />
Contemporaneamente si procederà<br />
Ulteriore elemento oggetto <strong>di</strong> apprezzamento<br />
è lo stato abitativo e <strong>di</strong> occupazione,<br />
che evidenza delle rilevanti<br />
sacche <strong>di</strong> abbandono, nel contesto<br />
delle quali risulta assolutamente <strong>di</strong>fficile<br />
in<strong>di</strong>viduare i proprietari, spesso<br />
costituiti da una moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> ere<strong>di</strong>,<br />
o ad<strong>di</strong>rittura dei chiamati all’ere<strong>di</strong>tà<br />
che non hanno provveduto ad accettare<br />
la stessa, con la conseguente <strong>di</strong>fficoltà<br />
anche <strong>di</strong> instaurare quei minimi<br />
ma essenziali rapporti giuri<strong>di</strong>ci, necessari<br />
per in<strong>di</strong>rizzare una <strong>di</strong>ffida o un<br />
provve<strong>di</strong>mento cautelare d’urgenza<br />
che può conseguire ad una con<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> pericolo. Al termine <strong>di</strong> ciò il quadro<br />
appare significativamente bastevole<br />
ad effettuare una prima <strong>di</strong>agnosi,<br />
in attesa delle operazioni <strong>di</strong> verifica<br />
che gli Uffici stanno effettuando.<br />
Il centro storico <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>, con<br />
riguardo al patrimonio e<strong>di</strong>lizio, è interessato<br />
da un fenomeno <strong>di</strong> degrado,<br />
che in talune zone assume aspetti <strong>di</strong><br />
attenzione sotto il profilo della sicurezza<br />
e salubrità. In tale ambito il<br />
lavoro effettuato è in corso <strong>di</strong> sintesi<br />
alla definizione della perimetrazione<br />
della zona “A” come zona <strong>di</strong> recupero<br />
ai sensi dell’art. 27 della legge<br />
457/78 ed in base alla definizione<br />
delle aree maggiormente degradate,<br />
saranno in<strong>di</strong>viduate le zone da sottoporre<br />
a piani <strong>di</strong> recupero.<br />
A conclusione della sopra descritta<br />
attività <strong>di</strong> tutela e valorizzazione del<br />
territorio, che si estrinseca ponendo<br />
in essere gli atti relativi ai vari livelli<br />
<strong>di</strong> pianificazione territoriale, sarà redatto<br />
un progetto pilota che interesserà<br />
gli ambiti maggiormente degradati<br />
del quartiere “Provvidenza”.<br />
L’attività prima descritta, unita ad<br />
una serie <strong>di</strong> azioni poste in essere nel<br />
campo dei lavori pubblici, a partire<br />
de “La Grande Piazza”, il cui primo<br />
stralcio esecutivo è già stato appaltato<br />
ed un secondo, relativo all’intervento<br />
della salita Matteotti è stato finanziato,<br />
consentirà l’avvio <strong>di</strong> azioni<br />
<strong>di</strong> recupero che vedono interagire i<br />
due assessorati tecnici (Urbanistica e<br />
Lavori pubblici, in assoluta sinergia.<br />
Roberto Gambino<br />
coor<strong>di</strong>natore dei gruppi incaricati<br />
della schedatura<br />
in una “carta del rischio”. Detta carta,<br />
che sarà pre<strong>di</strong>sposta su supporto <strong>di</strong>gitale<br />
ed interattivo, raccoglie i risultati<br />
delle or<strong>di</strong>nanze già emesse con riferimento<br />
puntuale e dettagliato ad ogni<br />
immobile, e permetterà, sulla base<br />
<strong>di</strong> una stima effettuata su esperienza<br />
analoghe, <strong>di</strong> poter determinare i costi<br />
degli interventi in sicurezza che sono<br />
a carico dei privati proprietari, ma che<br />
- come si ha modo <strong>di</strong> osservare in taluni<br />
casi - sono realizzati a carico del<br />
<strong>Comune</strong> costretto ad intervenire in<br />
danno. La conoscenza e valutazione<br />
dei dati permetterà <strong>di</strong> quantificare e<br />
<strong>di</strong> inserire in bilancio l’eventuale richiesta<br />
<strong>di</strong> risorse esterne al <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>.<br />
L’esperienza del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agrigento,<br />
in tal senso, dove il fenomeno del<br />
<strong>di</strong>ssesto e dei crolli ha assunto nel<br />
presente recente delle manifestazioni<br />
eclatanti, ha integrato il contrad<strong>di</strong>ttorio<br />
tra il suo sindaco ed il presidente<br />
della Regione, che ha offerto il<br />
proprio contributo a con<strong>di</strong>zione che<br />
emergesse un supporto programmato-
Una delle schede elaborate dai gruppi <strong>di</strong> lavoro<br />
Il gruppo <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> funzionari comunali<br />
Con delibera adottata, sul proposta dell’assessore Andrea del proce<strong>di</strong>mento è l’arch. Alessio Bellomo, ne fanno parte<br />
Milazzo, il 17 <strong>di</strong>cembre 2011 l’Amministrazione comunale<br />
ha costituito un “gruppo <strong>di</strong> lavoro” composto da funzionari<br />
comunali a cui viene chiesto <strong>di</strong> procedere alla “perimetrazione”<br />
delle aree del centro storico all’interno delle quali<br />
gli architetti Roberto Gambino, Antonietta Pirrera, Michele<br />
Lo Piano, Angelo Armatore, l’ingegnere Giuseppe Dell’Utri<br />
e inoltre Luigi Dell’Utri, Dario Lunetta, Vincenzo Strazzeri,<br />
dovranno essere inserite le zone <strong>di</strong> recupero. Responsabile e Michelangelo Lacagnina).<br />
rio e progettuale da parte dell’Amministrazione<br />
comunale.<br />
È quin<strong>di</strong> in questa <strong>di</strong>rezione che vanno<br />
finalizzate le conclusioni e gli esiti<br />
dell’attività che si avvia alla fase finale.<br />
Oltre alle suddette finalità non si<br />
può prescindere <strong>di</strong> fare cenno all’atto<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo che ho proposto nel <strong>di</strong>cembre<br />
scorso e che è stato adottato<br />
dalla Giunta comunale. Detta delibera<br />
istituisce un gruppo <strong>di</strong> lavoro interno<br />
il quale, sulla scorta delle risultanze<br />
del monitoraggio, provvederà ad una<br />
in<strong>di</strong>viduazione delle zone <strong>di</strong> recupero<br />
ed alla redazione delle prescrizioni<br />
esecutive per gli ambiti degradati<br />
nel contesto dei quali dovrà prestarsi<br />
maggiore attenzione.<br />
In termini più semplici, si intende dotare<br />
il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> uno strumento urbanistico<br />
attuativo sul centro storico,<br />
che, nel riconoscimento dell’interesse<br />
pubblico dello stesso, permetta <strong>di</strong> superare<br />
le problematiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione<br />
fon<strong>di</strong>aria istituendo la possibilità per<br />
i privati, a certe con<strong>di</strong>zioni, <strong>di</strong> espro-<br />
priare i beni <strong>di</strong> eventuali soggetti non<br />
aderenti, garantendo così la concreta<br />
possibilità attuativa, spesso pregiu<strong>di</strong>cata<br />
proprio dalla pluralità <strong>di</strong> soggetti<br />
coinvolti e dall’impossibilità <strong>di</strong> acquisire<br />
il consenso <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> loro.<br />
A ciò si accompagnerà la concreta<br />
possibilità <strong>di</strong> recuperare, con interventi<br />
anche incisivi sul costruito che<br />
prevederanno la sostituzione del patrimonio<br />
<strong>di</strong> scarso valore e <strong>di</strong> ormai<br />
pregiu<strong>di</strong>cate con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> riconoscibilità,<br />
oltre ad una serie <strong>di</strong> incentivi<br />
che potranno ad esempio riguardare<br />
lo sgravio parziale degli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione,<br />
liberandoci - pur nel<br />
rispetto dei valori storici ed architettonici<br />
- <strong>di</strong> ogni alibi che può conseguire<br />
ad un <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> conoscenza del<br />
patrimonio che può portare a generalizzare<br />
mentre è assolutamente necessaria<br />
un’analisi caso per caso delle<br />
emergenze.<br />
Ciò nel convincimento che solo la<br />
certezza del <strong>di</strong>ritto e degli oneri da<br />
sostenere possano riportate il privato,<br />
I gruppi <strong>di</strong> lavoro<br />
Gruppo 1<br />
- Arch. Salvatore Alù<br />
- Ing. Dario Scancarello<br />
- Geom. Calogero Virzì<br />
Gruppo 2<br />
- Arch. Giuseppe alù<br />
- Ing. Francesco Brancatello<br />
- Geom. Angelo Sillitti<br />
Gruppo 3<br />
- Arch. Stefania Lopiano<br />
- Ing. Salvatore Bonelli<br />
- Geom. Antonio Parrino<br />
Gruppo 4<br />
- Arch. Luigia Giunta<br />
- Ing. Gianluca Vitalizio<br />
- Geom. Giuseppe Lo Coco<br />
ma anche il pubblico ad investire nel<br />
patrimonio e<strong>di</strong>lizio del centro storico,<br />
anche in ragione della favorevole posizione<br />
in a<strong>di</strong>acenza al salotto citta<strong>di</strong>no<br />
costituito dal crocicchio piazza<br />
Garibal<strong>di</strong>, corso Vittorio Emanuele e<br />
corso Umberto che nel frattempo sta<br />
per essere interessata da interventi<br />
<strong>di</strong> incisiva riqualificazione. I lavori<br />
già terminati del recupero <strong>di</strong> Palazzo<br />
Moncada, i lavori già appaltati della<br />
Grande Piazza e dell’ampliamento<br />
del parcheggio <strong>di</strong> via Medaglie d’oro,<br />
nonché il progetto del parcheggio <strong>di</strong><br />
via Kennedy e il progetto <strong>di</strong> recupero<br />
del rifugio antiaereo <strong>di</strong> Salita Matteotti,<br />
sono più <strong>di</strong> un esempio concreto<br />
delle volontà <strong>di</strong> recupero della centralità<br />
del centro storico che l’Amministrazione<br />
sta perseguendo, cui si uniscono<br />
le iniziative effettuate <strong>di</strong> manifestazioni<br />
espositive e culturali che<br />
tendono a risignificare l’immagine <strong>di</strong><br />
centro citta<strong>di</strong>ni nella citta<strong>di</strong>nanza.<br />
Andrea Milazzo<br />
assessore all’Urbanistica<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
11
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
12<br />
La pianificazione urbanistica del centro storico<br />
prg, una “storia”<br />
che parte da lontano:<br />
tutte le “tappe”<br />
dal 1967 ad oggi<br />
Il centro storico attraversa uno<br />
stato <strong>di</strong> particolare <strong>di</strong>sagio che si <strong>di</strong>ffonde<br />
anche alle aree <strong>di</strong> più recente<br />
realizzazione a causa del grave degrado<br />
e<strong>di</strong>lizio, della conseguente ridotta<br />
propensione all’utenza abitativa, della<br />
parziale inadeguatezza ad assolvere<br />
alle specifiche funzioni urbane. Significativi<br />
dell’attenzione che il problema<br />
ha suscitato negli anni più recenti<br />
presso l’Amministrazione comunale<br />
sono gli atti amministrativi per mezzo<br />
dei quali è stata posta in essere una<br />
serie <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e <strong>di</strong> varianti.<br />
Nel contesto del Piano Regolatore<br />
generale previgente, approvato<br />
nel 1967 (e nel 1982 adeguato agli<br />
standard urbanistici del D. M. n.<br />
1.444/68) il centro storico venne classificato<br />
zona omogenea “A”, per la<br />
quale la verifica della dotazione degli<br />
standard urbanistici (verde pubblico,<br />
parcheggi, attrezzature, istruzione) fu<br />
rimandata alla successiva redazione<br />
dei piani <strong>di</strong> recupero.<br />
Una prima concreta iniziativa<br />
venne messa in atto con l’incarico<br />
affidato nel maggio 1988 all’Italter<br />
s.p.a. (Gruppo IRI Italstat) per la stesura<br />
<strong>di</strong> un Piano per interventi <strong>di</strong> riqualificazione<br />
del centro storico e del<br />
villaggio <strong>di</strong> Santa Barbara, da quale<br />
scaturì la redazione <strong>di</strong> un Piano Programma<br />
che recepiva le ulteriori in<strong>di</strong>cazioni<br />
emesse nelle <strong>di</strong>scussioni in<br />
Consiglio comunale e le osservazioni<br />
fornite dall’Amministrazione. Un primo<br />
elaborato <strong>di</strong> massima del luglio<br />
1988 in<strong>di</strong>cava come metodo dell’indagine<br />
la conoscenza dello stato <strong>di</strong><br />
fatto urbanistico ed e<strong>di</strong>lizio, premessa<br />
alle ipotesi <strong>di</strong> intervento, e procedeva<br />
me<strong>di</strong>ante la in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> “vocazioni”<br />
da definire nelle relazioni tra<br />
contesti e sistemi morfologici, intendendo<br />
i primi come insiemi percettivi<br />
ed i secon<strong>di</strong> come insiemi<br />
aventi configurazione <strong>di</strong><br />
tessuto simile. Il progetto,<br />
redatto sotto la consulenza<br />
degli architetti professori<br />
Tommaso Giuralongo e<br />
Teresa Cannarozzo, non<br />
ha poi mai avuto una concreta<br />
traduzione in strumento<br />
urbanistico.<br />
La prosecuzione<br />
dell’attività pianificatoria<br />
si ebbe con una variante al<br />
Piano Regolatore Generale, adottata<br />
in data 11 luglio 1991, con la quale<br />
si procedette alla verifica degli standard<br />
e alla in<strong>di</strong>viduazione delle zone<br />
soggette ai piani <strong>di</strong> recupero, oltre che<br />
alla redazione <strong>di</strong> apposite norme mirate<br />
alla riqualificazione; la variante<br />
venne approvata con decreto dell’Assessorato<br />
al Territorio n. 1.112 del 13<br />
<strong>di</strong>cembre 1996, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> cinque<br />
anni dalla sua adozione e con con<strong>di</strong>zioni<br />
che limitavano sostanzialmente<br />
la sua attuazione, atteso che veniva<br />
approvata solo una riperimetrazione<br />
della zona “A”, rinviando ai piani<br />
<strong>di</strong> recupero la <strong>di</strong>sciplina degli interventi<br />
<strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica,<br />
nell’ambito dei quali andavano in<strong>di</strong>viduati<br />
le attrezzature da destinare a<br />
standard.<br />
Nel frattempo, essendosi avviate<br />
nel 1993 le procedure relative alla<br />
revisione del Piano Regolatore Generale,<br />
il Consiglio comunale, in continuità<br />
con l’attività amministrativa già<br />
avviata, pose fra le <strong>di</strong>rettive principali<br />
della revisione il recupero del centro<br />
storico, e con deliberazione consiliare<br />
n. 18 dell’8 marzo 1996 delimitò per<br />
le prescrizioni esecutive del nuovo<br />
Piano degli ambiti ricadenti nei quartieri<br />
“Angeli”, “Provvidenza” e “Santa<br />
Venera”, finalizzati alla redazione<br />
<strong>di</strong> piani <strong>di</strong> recupero per la realizzazione<br />
<strong>di</strong> circa 750 alloggi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia economica<br />
e popolare. Successivamente,<br />
entrò in vigore la legge regionale n.<br />
22 del 6 aprile 1996 il cui a art. 25, nel<br />
sostituire l’art. 2 della legge regionale<br />
n. 86/81, con riferimento ai finanziamenti<br />
già assegnati per e<strong>di</strong>lizia economica<br />
e popolare, impegnava i Comuni<br />
sprovvisti <strong>di</strong> piani <strong>di</strong> zona o con<br />
insufficienza <strong>di</strong> aree <strong>di</strong>sponibili nelle<br />
zone <strong>di</strong> espansione, alla redazione <strong>di</strong><br />
appositi programmi costruttivi per il<br />
sod<strong>di</strong>sfacimento delle<br />
richieste.<br />
Data la particolare<br />
situazione del nostro<br />
<strong>Comune</strong>, che aveva in<br />
<strong>di</strong>viduato l’allocazione<br />
dell’e<strong>di</strong>lizia economica<br />
e popolare nel centro<br />
storico, per verificare se<br />
in tal caso permaneva<br />
la possibilità possibilità dell’ap<br />
Alessio Bellomo<br />
plicazione della sud<br />
detta normativa, venne<br />
formulato un quesito all’Assessorato<br />
regionale al Territorio. Il Consiglio <strong>di</strong><br />
Giustizia Amministrativa (con parere<br />
reso il 19 novembre 1996 n. 562/96)<br />
chiarì poi che la localizzazione prioritaria<br />
dei finanziamenti assegnati per<br />
l’e<strong>di</strong>lizia economica e popolare, in<br />
adempimento dell’art. 25 della legge<br />
regionale n.22/96, sussisteva anche<br />
per le aree in<strong>di</strong>viduate in centro storico,<br />
facenti parte delle prescrizioni<br />
esecutive della revisione del Prg. Il<br />
gruppo <strong>di</strong> progettazione incaricato per<br />
la redazione della Variante generale<br />
del Prg e delle prescrizioni esecutive,<br />
formato dagli architetti Gioacchino<br />
Lo Re, Fausto Provenzano, Ugo Rosa<br />
e dagli ingegneri Giuseppe Trombino<br />
e Alberto Vaccaro, procedette pertanto<br />
alla redazione delle prescrizioni<br />
esecutive per e<strong>di</strong>lizia economica e<br />
popolare nel centro storico, come deliberato<br />
dal Consiglio comunale, nei<br />
quartieri “Angeli”, “Provvidenza” e<br />
“Santa Venera”.<br />
Il proce<strong>di</strong>mento del programma<br />
nel quartiere “Santa Venera” fu in<br />
seguito interrotto in conseguenza <strong>di</strong><br />
una sopravvenuta classificazione dello<br />
stesso quartiere ad “Area <strong>di</strong> rischio<br />
<strong>di</strong> frana elevato R3”, nell’ambito del<br />
Piano Regionale Straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> rischio<br />
idrogeologico, che ha reso nella
quasi totalità inattuabili le previsioni<br />
progettuali del programma costruttivo.<br />
Per i programmi costruttivi “Angeli”<br />
e “Provvidenza” furono acquisiti<br />
i nulla-osta della Soprintendenza ai<br />
Beni culturali e ambientali e dell’Ufficio<br />
del Genio Civile, e con deliberazioni<br />
consiliari n. 31 del 23 marzo<br />
1999 e n. 43 del 2 aprile 1999 sono<br />
stati adottati.<br />
Come già accennato, per accelera-<br />
re l’iter <strong>di</strong> approvazione degli stessi,<br />
l’esame <strong>di</strong> tali programmi avvenne<br />
prioritariamente rispetto a quello della<br />
Variante generale del Prg, con le<br />
procedure stabilite dall’art. 25 della<br />
legge regionale n. 22/96, che prevedono<br />
l’invio dei piani all’Assessorato<br />
regionale al Territorio, per la definitiva<br />
approvazione entro il termine <strong>di</strong><br />
45 giorni. Vanno tuttavia richiamate,<br />
nell’esposizione sin qui condotta, le<br />
iniziative intraprese dall’Assessorato<br />
regionale ai Beno culturali e ambientali,<br />
riguardo ai nulla-osta rilasciati<br />
dalla Soprintendenza ai Beni culturali<br />
e ambientali <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> sui<br />
piani “Angeli” e “Provvidenza”. Con<br />
fax del 23 marzo 1999 avente ad oggetto:<br />
“Salvaguar<strong>di</strong>a dei quartieri<br />
Provvidenza ed Angeli <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>”,<br />
il suddetto Assessore regionale<br />
portava a conoscenza del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
avere impartito le opportune <strong>di</strong>sposizioni<br />
per provvedere alla revoca dei<br />
pareri rilasciati dalla Soprintendenza<br />
<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> per i piani “Angeli”<br />
e “Provvidenza”, invitando a tenere<br />
in considerazione tale presupposto<br />
per le determinazioni da assumere.<br />
Con ulteriore nota del 22 aprile 1999<br />
l’Assessore comunicava le risultanze<br />
del parere, sui piani in questione, del<br />
Consiglio Regionale dei Beni Culturali,<br />
espresso in data 12 aprile 1999<br />
e dell’azione ispettiva avviata dallo<br />
stesso Assessorato, rappresentando<br />
che i nulla osta rilasciati non<br />
apparivano conformi all’or<strong>di</strong>namento<br />
per la salvaguar<strong>di</strong>a dei centri storici,<br />
ed invitando quin<strong>di</strong> il Soprintendente<br />
all’annullamento in autotutela. Tale<br />
invito veniva successivamente riba<strong>di</strong>to<br />
con una successiva nota del 16<br />
giugno 1999.<br />
Considerato che da parte dell’Assessorato<br />
regionale ai Beni culturali e<br />
ambientali era venuta ad attivarsi una<br />
procedura <strong>di</strong> annullamento dei nulla<br />
osta rilasciati dalla Soprintendenza,<br />
e del negativo con<strong>di</strong>zionamento che<br />
da tale atto sarebbe conseguito al momento<br />
dell’esame dei piani da parte<br />
dell’Assessorato regionale al Territorio,<br />
preposto all’approvazione degli<br />
stessi, il <strong>Comune</strong>, attraverso il Commissario<br />
straor<strong>di</strong>nario Stefano Agliata<br />
(inse<strong>di</strong>atosi dopo la tragica scomparsa<br />
del sindaco Michele Abbate),<br />
prese l’iniziativa della convocazione<br />
<strong>di</strong> una apposita conferenza dei servi-<br />
zi, tenutasi il 18 giugno 1999, con la<br />
partecipazione dei progettisti, della<br />
Soprintendenza e dell’Assessorato<br />
regionale al Territorio ed Ambiente.<br />
Nel corso della conferenza, tenuto<br />
conto che in linea prioritaria l’interesse<br />
pubblico era quello <strong>di</strong> dotare la<br />
città <strong>di</strong> piani esecutivi ed efficaci per<br />
l’allocazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia economica e<br />
popolare, si ritenne opportuno procedere<br />
a delle variazioni ai piani “Angeli”<br />
e “Provvidenza”, estendendo<br />
a tutto l’ambito interessato una<br />
revisione progettuale che limitasse<br />
l’intervento demolitivo ed innova<br />
tivo, privilegiando viceversa l’in<br />
tervento conservativo. I progettisti<br />
incaricati <strong>di</strong>edero la loro <strong>di</strong>spo<br />
nibilità alla esecuzione della re<br />
visione dei piani, senza aggravio<br />
della spesa. L’attività proseguì il<br />
20 luglio 1999 con una ulteriore<br />
conferenza, alla quale partecipa<br />
rono i nuovi funzionari della So<br />
printendenza subentrati a quelli<br />
precedentemente in carica, che<br />
richiesero la rielaborazione dei<br />
piani secondo i principi espres<br />
si dal Consiglio Regionale dei<br />
che i nulla osta rilasciati non geli” e “Provvidenza”, estendendo<br />
Vista aerea del quartiere Provvidenza<br />
Beni Culturali nella seduta del<br />
12 aprile 1999, <strong>di</strong>chiarando<br />
nel contempo la loro <strong>di</strong>sponibilità<br />
per la concertazione del-<br />
la rielaborazione.<br />
Dopo l’inse<strong>di</strong>amento della nuo<br />
va Amministrazione Comunale, il<br />
14 gennaio 2000 furono convocati i<br />
progettisti, per esaminare lo stato dei<br />
lavori; nel corso dell’incontro furono<br />
illustrati i criteri <strong>di</strong> revisione progettuale,<br />
che vennero esposti alla Soprintendenza<br />
nel corso <strong>di</strong> una successiva<br />
riunione, tenutasi il 27 marzo 2000<br />
presso l’Assessorato regionale ai<br />
Beni culturali a Palermo. In tale occasione<br />
fu inoltre richiesto dal <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> procedere alla formalizzazione del<br />
provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> revoca dei nullaosta<br />
rilasciati in precedenza, visto che<br />
nessun atto formale era intervenuto<br />
a seguito delle note a firma dell’Assessore<br />
regionale ai Beni culturali e<br />
ambientali e infatti il 12 aprile 2000<br />
la Soprintendenza procedette alla revoca<br />
in autotutela dei nulla-osta che<br />
aveva rilasciato per i piani “Angeli” e<br />
“Provvidenza”.<br />
I progettisti incaricati il 12 giugno<br />
2000 trasmisero i nuovi elaborati dei<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
13
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
14<br />
Programmi costruttivi per l’e<strong>di</strong>lizia<br />
economica e popolare ex art. 25 l. r. n.<br />
22/96 dei quartieri “Angeli” e “Provvidenza”.<br />
Il 20 giugno 2000 i piani<br />
vennero inviati all’Ufficio del Genio<br />
Civile e alla Soprintendenza ai Beni<br />
culturali e ambientali, preannunciando<br />
la convocazione <strong>di</strong> una apposita<br />
conferenza dei servizi che ebbe luogo<br />
il successivo 7 luglio con l’Ufficio<br />
del Genio Civile (che espresse parere<br />
favorevole sui due programmi) e il 3<br />
agosto con la Soprintendenza ai Beni<br />
culturali e ambientali (che espresse<br />
parere favorevole con con<strong>di</strong>zioni per<br />
il programma Provvidenza e parere<br />
favorevole, con con<strong>di</strong>zioni e stralcio<br />
per il programma Angeli).<br />
Con deliberazioni consiliari n. 23<br />
e 24 del 3 aprile 2001 il Consiglio comunale<br />
adottò all’unanimità la rielaborazione<br />
dei programmi costruttivi<br />
per l’e<strong>di</strong>lizia economica e popolare<br />
nei quartieri “Angeli” e “Provvidenza”,<br />
che vennero approvati per<br />
decorrenza dei termini con nota del<br />
20 settembre 2002 dell’Assessorato<br />
regionale al Territorio e Ambiente.<br />
Dopo l’approvazione dei programmi,<br />
per passare alla fase esecutiva, con lo<br />
stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> appositi parametri, fu in<strong>di</strong>viduata<br />
la possibilità <strong>di</strong> allocazione <strong>di</strong><br />
245 alloggi all’interno dei due programmi<br />
e il <strong>Comune</strong> invitò tutti gli<br />
operatori (cooperative ed imprese)<br />
con finanziamento assegnato a volere<br />
comunicare la propria <strong>di</strong>sponibilità<br />
per una allocazione nel centro storico.<br />
Alla richiesta <strong>di</strong>edero riscontro positivamente<br />
19 operatori e il 22 settembre<br />
2003 si procedette in seduta pubblica<br />
alla localizzazione degli interventi<br />
me<strong>di</strong>ante sorteggio; tale localizzazione<br />
fu ratificata con deliberazione<br />
della Giunta comunale n. 134 del 26<br />
settembre 2003. Dopo la localizzazione<br />
era previsto che gli operatori dovessero<br />
procedere alla progettazione<br />
del proprio intervento, e in tal senso<br />
il <strong>Comune</strong> costituì un apposito Ufficio,<br />
per supportare l’attuazione dei<br />
programmi costruttivi, fornendo l’assistenza<br />
necessaria. Per gli adempimenti<br />
richiesti non ci fu, da parte delle<br />
Cooperative, nessuna presentazione,<br />
sia riguardo alla pre<strong>di</strong>sposizione della<br />
progettazione dell’intervento, sia per<br />
il piano d’esproprio. Si ebbe viceversa<br />
una rinuncia all’assegnazione da<br />
parte <strong>di</strong> 6 operatori sul totale <strong>di</strong> 14<br />
assegnatari. Essendo poi intervenuta<br />
nel 2004 la scadenza <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà dei<br />
programmi costruttivi, fu avviata dal<br />
<strong>Comune</strong> l’attività necessaria per la<br />
loro riapprovazione, riacquisendo i<br />
pareri favorevoli della Soprintendenza<br />
ai Beni culturali e ambientali, del<br />
Genio Civile e dell’Ufficio Sanitario.<br />
Nel mese <strong>di</strong> ottobre 2005 fu emanato<br />
l’avviso pubblico per l’apposizione<br />
del vincolo preor<strong>di</strong>nato all’espropriazione,<br />
ai sensi del DPR n. 327/2001.<br />
Per agevolare l’intervento degli operatori,<br />
e ad ulteriore sviluppo dell’attività<br />
<strong>di</strong> verifica precedente, nel 2006<br />
si procedette ad una ulteriore ricognizione<br />
mirata all’in<strong>di</strong>viduazione degli<br />
e<strong>di</strong>fici inutilizzati e non occupati, in<br />
base alla quale gli alloggi inse<strong>di</strong>abili<br />
risultarono complessivamente 241,<br />
<strong>di</strong> cui 236 a Provvidenza e 5 alloggi<br />
ad Angeli; il suddetto dato non teneva<br />
più conto degli alloggi inutilizzati<br />
che si trovano all’interno <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />
parzialmente abitati. In particolare,<br />
le risultanze dei sopralluoghi rappresentarono<br />
che un’alta percentuale <strong>di</strong><br />
e<strong>di</strong>fici vuoti sussisteva in vari isolati<br />
a fronte delle vie Ayala, Mazzini e<br />
Barone Lanzirotti, che possono costituire<br />
l’ambito <strong>di</strong> un intervento pilota.<br />
Da una somma degli alloggi inse<strong>di</strong>abili<br />
negli isolati, desunti sulla base <strong>di</strong><br />
520 mc/alloggio, risulterebbero circa<br />
114 alloggi; in via prudenziale si stimano<br />
in ogni modo inse<strong>di</strong>abili circa<br />
100 alloggi.<br />
A conclusione <strong>di</strong> quanto sopra,<br />
vennero pertanto formalizzate le proposte<br />
<strong>di</strong> deliberazioni consiliari per<br />
la riapprovazione dei programmi costruttivi<br />
“Angeli” e “Provvidenza”,<br />
avvenuta con le deliberazioni consiliari<br />
n. 31 e n. 32 del 18 giugno 2007.<br />
Con Determinazione <strong>di</strong>rigenziale<br />
dell’Assessorato regionale al Territorio<br />
n. 892 del 10 settembre 2008 è alla<br />
fine intervenuta la definitiva approvazione<br />
del programma costruttivo<br />
“Provvidenza”, attualmente in vigore;<br />
non è stato approvato dall’Assessorato<br />
il programma costruttivo “Angeli”,<br />
data la scarsa possibilità <strong>di</strong> allocazione<br />
offerta (5 alloggi).<br />
Alessio Bellono<br />
Responsabile<br />
della Posizione Organizzativa n. 14<br />
Pianificazione Territoriale<br />
Il centro storico <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />
presenta attualmente una<br />
situazione <strong>di</strong> grave squilibrio<br />
funzionale: permane, infatti, una<br />
concentrazione <strong>di</strong> attività terziarie<br />
- servizi pubblici e privati, commercio<br />
al dettaglio - localizzate<br />
quasi esclusivamente lungo i due<br />
assi viari principali, corso Umberto<br />
e corso Vittorio Emanuele; oltre<br />
tali cortine e<strong>di</strong>lizie, nel cosiddetto<br />
“tessuto e<strong>di</strong>lizio minore” la funzione<br />
residenziale appare invece<br />
fortemente ridotta e dequalificata.<br />
La carenza <strong>di</strong> servizi e strutture<br />
per la residenza e la scarsa qualità<br />
degli alloggi, peraltro, contribuiscono<br />
ad aggravare, in talune<br />
aree, le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> degrado<br />
sociale e <strong>di</strong> “segregazione” delle<br />
fasce più deboli ivi residenti. L’evidente<br />
fenomeno <strong>di</strong> abbandono del<br />
centro storico è stato determinato,<br />
soprattutto, dalle espansioni<br />
già previste dal Piano Regolatore<br />
degli anni ’60 e dal conseguente<br />
progressivo congestionamento <strong>di</strong><br />
traffico automobilistico, proporzionale<br />
all’ampliamento del perimetro<br />
urbano; nonché dai problemi <strong>di</strong><br />
accessibilità, cui è naturalmente<br />
seguito lo spostamento anche <strong>di</strong><br />
attività commerciali e <strong>di</strong> servizi<br />
in zone periferiche più facilmente<br />
fruibili e più densamente popolate.<br />
Gli assi stradali della area storica<br />
sopra citati rappresentano,<br />
peraltro, importanti arterie viarie,<br />
poiché costituiscono uno snodo<br />
rispetto alle <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong><br />
espansione della città e del suo<br />
hinterland perturbano, e risultano<br />
spesso congestionate, specie<br />
nelle cosiddette “ore <strong>di</strong> punta”, da<br />
flussi <strong>di</strong> traffico non soltanto “<strong>di</strong><br />
destinazione” – ovvero avente per<br />
meta finale le residenze e attività<br />
del centro storico – ma anche, ed<br />
in misura rilevante, <strong>di</strong> mero attraversamento.<br />
Il centro citta<strong>di</strong>no è<br />
stato nel passato oggetto <strong>di</strong> indagini<br />
e <strong>di</strong> proposizioni in materia <strong>di</strong><br />
traffico, <strong>di</strong> residenza e <strong>di</strong> servizi<br />
in maniera avulsa dall’intero contesto<br />
urbano, senza considerare<br />
che proprio tale pregiata porzione<br />
costituisce il nucleo centrale<br />
dell’intero organismo-città, e che<br />
il quadro delle inter<strong>di</strong>pendenze tra<br />
zona antica e zona <strong>di</strong> espansione<br />
continua ad essere forte e strutturato,<br />
rispetto alla <strong>di</strong>stribuzione dei<br />
flussi <strong>di</strong> traffico automobilistico.<br />
Al quadro sopra illustrato corri-
Due esigenze per migliorare la vivibilità in centro storico<br />
«Realizzare un sistema<br />
<strong>di</strong> mobilità più efficiente<br />
e una corretta pianificazione<br />
delle aree <strong>di</strong> parcheggio»<br />
sponde, tuttavia, una dotazione <strong>di</strong><br />
parcheggi destinati al centro storico<br />
notevolmente sotto<strong>di</strong>mensionato,<br />
sia all’interno del suo perimetro,<br />
per ovvie ragioni <strong>di</strong> carattere morfologico<br />
(la compattezza<br />
del tessuto urbano e la<br />
carenza <strong>di</strong> aree libere in<br />
primis), sia ai bor<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
esso.<br />
La necessaria incisività<br />
delle azioni, ormai<br />
improrogabili, alla luce<br />
del quadro sopra illustrato,<br />
richiede pertanto<br />
una griglia operativa e<br />
strutturale che sia certa<br />
e dettagliata, capace <strong>di</strong> adeguare<br />
il patrimonio e<strong>di</strong>lizio del centro<br />
storico, i suoi spazi collettivi, i suoi<br />
potenziali “contenitori” <strong>di</strong> servizi a<br />
standard qualitativi ed infrastrutturali,<br />
volti a potenziare la destinazione<br />
residenziale, anche <strong>di</strong> tipo pubblico,<br />
realizzando una equilibrata integrazione<br />
<strong>di</strong> sociale, funzioni ed attività<br />
che costituiscono la cifra identificativa<br />
dei centri storici vitali e fruibili.<br />
L’area storica è la convivenza <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>verse anime, quella dei residenti,<br />
<strong>di</strong> chi lavora ed opera attivamente<br />
e dei fruitori <strong>di</strong> servizi. Tutte queste<br />
<strong>di</strong>verse categorie subiscono la scarsa<br />
flessibilità strutturale e la limitata<br />
accessibilità. Da qui, dunque, nasce<br />
la necessità <strong>di</strong> realizzare un sistema<br />
<strong>di</strong> mobilità più efficiente ed un siste-<br />
ma adeguato <strong>di</strong> parcheggi; azione<br />
che risulta imprescin<strong>di</strong>bile, non solo<br />
per una corretta pianificazione urbanistica<br />
e gestione della mobilità, ma<br />
anche per tenere conto <strong>di</strong> tematiche<br />
ambientali legate all’in<br />
quinamento atmosferico<br />
ed acustico.<br />
Una corretta piani-<br />
ficazione delle aree <strong>di</strong><br />
parcheggio è fortemen<br />
te con<strong>di</strong>zionata da alcu<br />
ni fattori (popolazione,<br />
<strong>di</strong>mensione della città,<br />
settori settori coinvolti, risorse<br />
finanziarie, tecnologia<br />
<strong>di</strong>sponibile, ecc…) e deve<br />
tenere in debita considerazione la<br />
<strong>di</strong>fferente qualità e quantità dell’offerta<br />
(parcheggi per residenti, parcheggi<br />
per lo scarico merci, parcheggi<br />
per clienti, shopping o eventi<br />
culturali, parcheggi <strong>di</strong> scambio).<br />
La prossima riqualificazione<br />
degli ambiti urbani <strong>di</strong> corso Umberto,<br />
corso Vittorio Emanuele, salita<br />
Matteotti, largo Paolo Barile ed il<br />
recupero dei contenitori <strong>di</strong> maggior<br />
valore architettonico-culturale, comporterà<br />
il necessario potenziamento<br />
dell’offerta in termini <strong>di</strong> servizi e<br />
infrastrutture ed una adeguata viabilità<br />
accessoria.<br />
L’opportunità <strong>di</strong> una pedonalizzazione<br />
o la creazione <strong>di</strong> una “Ztl”<br />
(Zona a Traffico Limitato) <strong>di</strong> tali<br />
ambiti urbani è fortemente subor<strong>di</strong>-<br />
I lavori per la sopraelevazione<br />
e il completamento del parcheggio<br />
<strong>di</strong> via Medaglie d'Oro<br />
saranno realizzati dall'impresa<br />
E<strong>di</strong>ltecnica Costruzioni <strong>di</strong><br />
San Cataldo (aggiu<strong>di</strong>cataria<br />
dell'appalto) che ha offerto<br />
un ribasso del 24,3871%<br />
sull'importo a base d'asta <strong>di</strong><br />
958.228,22 euro. L'importo<br />
complessivo del progetto è <strong>di</strong><br />
1.276.795,86 euro.<br />
Nella foto i due livelli (in giallo)<br />
che verranno realizzati.<br />
nata ad una adeguata strategia che<br />
tenga conto delle specifiche necessità<br />
che i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />
hanno quando fruiscono, nelle <strong>di</strong>verse<br />
maniere, il centro storico, con<br />
l’esigenza <strong>di</strong> godere <strong>di</strong> una sosta sia<br />
a breve che a lungo termine.<br />
Pertanto, occorre una specifica<br />
pianificazione per la sosta ad<br />
uso esclusivo dei residenti, la selezione<br />
<strong>di</strong> aree adatte alla sosta a<br />
pagamento a servizio delle attività<br />
commerciali, il potenziamento e la<br />
piena attuazione del Piano Parcheggi<br />
Comunale con la realizzazione<br />
dei parcheggi multipiano nella zone<br />
perimetrali, incoraggiando il modello<br />
“park and ride” attraverso l’utilizzo<br />
<strong>di</strong> bus navetta, e dunque una forte<br />
integrazione con il sistema <strong>di</strong> trasporto<br />
pubblico.<br />
Il primo elemento <strong>di</strong> questa strategia<br />
sarà realizzato attraverso il<br />
completamento del parcheggio <strong>di</strong><br />
via Medaglie d’Oro che raddoppiando<br />
la sua capienza (200 posti<br />
auto circa) consentirà sia <strong>di</strong> gestire<br />
meglio alcuni flussi viari sia la eliminazione<br />
<strong>di</strong> una parte delle aree <strong>di</strong><br />
sosta <strong>di</strong> corso Umberto a vantaggio<br />
della pedonalizzazione <strong>di</strong> tale spazio<br />
urbano.<br />
Altre strutture <strong>di</strong> particolare utilità,<br />
limitrofe al centro storico, e già<br />
inserite nel Piano Parcheggi sono<br />
i parcheggi <strong>di</strong> via Kennedy, <strong>di</strong> via<br />
Napoleone Colajanni-via Rochester<br />
(“ex Gil”), <strong>di</strong> via Rosso <strong>di</strong> San Secondo,<br />
<strong>di</strong> viale Regina Margherita; la<br />
loro realizzazione, aggiungendosi<br />
alle aree <strong>di</strong> sosta già esistenti <strong>di</strong><br />
piazza Marconi, piazza Grazia, via<br />
Medaglie d’Oro consentirà un maggior<br />
controllo del traffico veicolare,<br />
una maggiore tutela delle aree sensibili<br />
ed un reale miglioramento dell’efficienza<br />
del trasporto pubblico.<br />
Dotare <strong>Caltanissetta</strong> <strong>di</strong> strutture<br />
come queste, insieme ad una estesa<br />
rivisitazione dei percorsi urbani,<br />
<strong>di</strong>venta con<strong>di</strong>zione irrinunciabile per<br />
dar vita a qualsiasi processo, anche<br />
culturale, <strong>di</strong> riuso del centro storico<br />
con soluzioni alternative all’uso<br />
dell’automobile, azione nella quale<br />
tutti gli attori coinvolti (residenti,<br />
commercianti, citta<strong>di</strong>ni, trasporto<br />
pubblico, ecc…) devono vedere<br />
accolte le singole necessità <strong>di</strong> settore<br />
senza che queste <strong>di</strong>ventino,<br />
invece, ostacolo all’intero progetto.<br />
Carlo Giarratano<br />
assessore ai Lavori pubblici<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
15
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
16<br />
La ripavimentazione <strong>di</strong> corso umberto<br />
un "nastro"<br />
carrabile<br />
e un'ampia<br />
area<br />
pedonale<br />
Subito dopo le festività <strong>di</strong> Pasqua,<br />
l’impresa “Blas Costruzioni” che si<br />
è aggiu<strong>di</strong>cata la gara d’appalto per i<br />
lavori <strong>di</strong> ripavimentazione del tratto<br />
<strong>di</strong> corso Umberto (da piazza Garibal<strong>di</strong><br />
a via Auristuto) si metterà a lavoro<br />
per realizzare quanto previsto nel<br />
primo stralcio del progetto “La Grande<br />
Piazza”, ban<strong>di</strong>to dal <strong>Comune</strong> nel<br />
2009 e del quale è risultato vincitore<br />
il progetto denominato “Walling on<br />
the ribbon”.<br />
La gara d’appalto (alla quale avevano<br />
partecipato oltre trecento imprese)<br />
era stata celebrata dall’Urega<br />
ed aggiu<strong>di</strong>cata in via provvisoria alla<br />
“Blas Costruzioni” <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>.<br />
Dopo la verifica dei requisiti, il re-<br />
sponsabile unico del proce<strong>di</strong>mento<br />
arch. Roberto Gambino ha proceduto<br />
alla aggiu<strong>di</strong>cazione definitiva della<br />
gara d’appalto.<br />
Con i lavori che verranno realizzati<br />
(su progetto firmato dall’ing. Giorgio<br />
Salamanca e dal perito agrario<br />
Lucio Giannavola), si procederà alla<br />
abolizione degli attuali marciapie<strong>di</strong> e<br />
il “nastro” carrabile verrà opportunamente<br />
evidenziato. L’area pedonale,<br />
<strong>di</strong> conseguenza, verrà notevolmente<br />
allargata mentre il traffico veicolare<br />
verrà convogliato su un’unica corsia<br />
<strong>di</strong> marcia (centrale) affiancata alla<br />
zona pedonale. Il flusso veicolare si<br />
snoderà su un’unica corsia, e ciò dovrebbe<br />
annullare gli attuali ingorghi.
Finanziato il progetto <strong>di</strong> ripavimentazione <strong>di</strong> un tratto <strong>di</strong> corso Vittorio emanuele<br />
marciapie<strong>di</strong> più ampi<br />
nel "salotto" della città<br />
(e allo stu<strong>di</strong>o c'è pure<br />
l'ipotesi <strong>di</strong> una fontana)<br />
La proposta turistica che la città <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong> vuole offrire riparte dal<br />
centro storico, dove i luoghi <strong>di</strong> interesse<br />
storico-culturale non sono isole<br />
sparse nel tessuto urbano ma momenti<br />
che in continuità appartengono<br />
ad un unico percorso, richiamando il<br />
concetto <strong>di</strong> museo a cielo aperto, un<br />
itinerario attraverso il quale conoscere<br />
e vivere l’anima della città.<br />
La richiesta <strong>di</strong> finanziamento tramite<br />
il bando pubblico PO FERS 2007-<br />
2013 (per l’importo <strong>di</strong> 804.000 euro)<br />
finalizzato alla realizzazione <strong>di</strong> infrastrutture<br />
pubbliche funzionali allo<br />
sviluppo turistico riguarda il rifacimento<br />
della pavimentazione del tratto<br />
a valle <strong>di</strong> corso Vittorio Emanuele II,<br />
facente parte <strong>di</strong> una zona car<strong>di</strong>ne del<br />
centro storico, costituita dal suddetto<br />
corso, dalla piazza Garibal<strong>di</strong>, dal corso<br />
Umberto I, dalla Salita Matteotti e<br />
dagli spazi urbani antistanti il Palazzo<br />
dei Principi Moncada, che rappresentano<br />
fisicamente e istituzionalmente il<br />
luogo <strong>di</strong> simbiosi fra la citta<strong>di</strong>nanza,<br />
il governo della città ed il sentimento<br />
religioso.<br />
Il contesto in<strong>di</strong>cato offre ampie opportunità<br />
sotto l’aspetto turistico, per<br />
le numerose emergenze architettoniche,<br />
costituenti l’identità citta<strong>di</strong>na,<br />
più avanti descritte, che hanno favorito<br />
l’obiettivo della ricerca <strong>di</strong> una<br />
qualificazione degli spazi, attraverso<br />
un unitario sistema <strong>di</strong> lettura progettuale,<br />
che ne consentano il recupero<br />
nel complesso dei ruoli che andranno<br />
ad assumere, oltre ad una caratterizzazione<br />
dell’uso quale luogo d’incontro<br />
e socializzazione.<br />
A tal fine, il finanziamento richiesto si<br />
integra con una serie <strong>di</strong> azioni già poste<br />
in essere nell’ambito considerato,<br />
in un quadro generale avente l’obiettivo<br />
<strong>di</strong> una riqualificazione del centro<br />
storico, attraverso un piano organico<br />
<strong>di</strong> azioni concertate<br />
con gli Uffici Istituzionali,<br />
Enti competenti,<br />
Or<strong>di</strong>ni professionali,<br />
rappresentanze sociali,<br />
imprese e privati.<br />
I lavori previsti consistono<br />
nella <strong>di</strong>smissione<br />
della pavimentazione<br />
esistente in asfalto, e<br />
dei marciapie<strong>di</strong> con orlatura<br />
<strong>di</strong> pietrame calcareo<br />
e mattonelle in<br />
cemento, per dare luogo<br />
ad una pavimentazione continua<br />
in basolato, nella quale attraverso le<br />
pendenze andranno a delimitarsi le<br />
parti pedonali e carrabili; in particolare<br />
la carreggiata stradale verrà<br />
ridotta rispetto all’attuale, per <strong>di</strong>rigere<br />
il traffico su un’unica corsia,<br />
aumentando l’area pedonale.<br />
La parte pedonale sarà <strong>di</strong>stinta da<br />
quella carrabile attraverso dei <strong>di</strong>ssuasori<br />
in alluminio estruso; si prefigurano<br />
comunque degli utilizzi<br />
totalmente pedonali tramite l’istituzione<br />
<strong>di</strong> zona a traffico limitato e/o<br />
isola pedonale.<br />
Lungo il tratto del corso Vittorio<br />
Emanuele II oggetto del finanziamento<br />
sono presenti <strong>di</strong>versi palazzi<br />
signorili, in parte tutelati dalla<br />
Soprintendenza ai Beni culturali<br />
e ambientali; nella parte iniziale è<br />
stato attuato da non molto tempo un<br />
intervento <strong>di</strong> arredo urbano, con la<br />
creazione <strong>di</strong> un’isola pedonale antistante<br />
il palazzo Testasecca ed un<br />
palazzetto signorile, con la collocazione<br />
<strong>di</strong> alcune sculture richiamanti<br />
i mensoloni del Palazzo dei Principi<br />
Moncada, poco <strong>di</strong>stante dall’intervento.<br />
Carlo Giarratano<br />
assessore ai Lavori pubblici<br />
Il progetto si <strong>di</strong>vide in due stralci: il<br />
primo riguarda la riqualificazione del<br />
tratto <strong>di</strong> corso Vittorio Emanuele che<br />
va da via Francesco Crispi a piazza<br />
Garibal<strong>di</strong> (questo lotto funzionale,<br />
come detto, è stato interamente finanziato<br />
nell’ambito del PO FERS 2007-<br />
2013 per l’importo <strong>di</strong> 804.000 euro).<br />
Il secondo stralcio il cui progetto è <strong>di</strong><br />
livello preliminare, riguarda la riqualificazione<br />
dell’intersezione del corso<br />
Vittorio Emanuele da via Cavour a<br />
via Crispi. Tra le varie ipotesi per la<br />
riqualificazione <strong>di</strong> questo “angolo”<br />
anche la realizzazione <strong>di</strong> una fontana.<br />
Per quanto riguarda il progetto già<br />
finanziato, progettista è l’arch. Angelo<br />
Armatore, collaboratore tecnico il<br />
geom. Fabio Di Renzo, “Rup” l’ing.<br />
Giorgio Salamanca.<br />
Gli uffici comunali stanno lavorando<br />
affinché l’opera venga realizzata entro<br />
il 2012.<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
17
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
18<br />
«in corso le procedure<br />
per la ven<strong>di</strong>ta degli immobili<br />
che costituiscono un onere<br />
per l'amministrazione»<br />
Con delibera del Consiglio comunale<br />
n. 111 del 24 novembre 2011, è<br />
stato approvato l’elenco dei beni <strong>di</strong><br />
proprietà comunale da “valorizzare”<br />
(attraverso la ven<strong>di</strong>ta<br />
o la locazione). «Il<br />
Consiglio comunale<br />
– spiega l’assessore al<br />
Patrimonio, dott. Salvatore<br />
Calafato – ha<br />
accolto la proposta<br />
della Giunta, ispirata<br />
dalla esigenza <strong>di</strong> “<strong>di</strong>smettere”<br />
alcuni beni<br />
dell’ente che avrebbero<br />
bisogno <strong>di</strong> manutenzione<br />
perio<strong>di</strong>ca per cui<br />
rappresentano un onere<br />
non in<strong>di</strong>fferente per<br />
l’Amministrazione. Per<br />
esempio, il nostro <strong>Comune</strong><br />
è proprietario <strong>di</strong> un appartamento e<br />
due gran<strong>di</strong> garage a Palermo che dà in<br />
affitto ma per i quali deve assicurare<br />
la manutenzione e <strong>di</strong> alcune ex scuole<br />
rurali che non può utilizzare perché in<br />
con<strong>di</strong>zioni ormai precarie. Riteniamo<br />
che le spese <strong>di</strong> manutenzione è giusto<br />
in<strong>di</strong>rizzarle prioritariamente agli immobili<br />
<strong>di</strong> grande valore storico <strong>di</strong> cui<br />
il <strong>Comune</strong> è proprietario. Con le somme<br />
che ricaveremo dalla cessione dei<br />
beni che fanno parte della lista approvata<br />
dal Consiglio comunale è nostro<br />
inten<strong>di</strong>mento investire per l’acquisto<br />
<strong>di</strong> beni più proficui».<br />
Ma quali sono i beni immobili <strong>di</strong> cui il<br />
<strong>Comune</strong> è proprietario? Nelle tabelle<br />
che pubblichiamo a fianco ne <strong>di</strong>amo<br />
dettagliato resoconto. La prima tabella<br />
riguarda i beni immobili “in<strong>di</strong>sponibili”<br />
(quelli <strong>di</strong> cui il <strong>Comune</strong> non<br />
è intenzionato a <strong>di</strong>sfarsi), la seconda<br />
tabella riguarda i beni “<strong>di</strong>sponibili”<br />
che il <strong>Comune</strong> utilizza o concede in<br />
comodato, la terza riguarda i beni da<br />
“valorizzare” cioè da vedere o dare in<br />
affitto.<br />
Nell’ottica della riduzione dei costi<br />
(<strong>di</strong> manutenzione, ma anche degli affitti<br />
che il <strong>Comune</strong> paga per l’utilizzo<br />
<strong>di</strong> locali non propri) dal mese <strong>di</strong> febbraio<br />
sono stati lasciati liberi (dopo<br />
circa 15 anni) i locali <strong>di</strong> via Kennedy<br />
dove il <strong>Comune</strong> aveva gli uffici Com-<br />
Salvatore Calafato<br />
mercio e Alloggi popolari. «In questo<br />
modo – spiega il dott. Calafato, che è<br />
anche assessore al Bilancio – il <strong>Comune</strong><br />
risparmierà circa 50 mila euro<br />
all’anno. Tale era infatti<br />
la spesa complessiva<br />
per l’affitto, le utenze e<br />
la quota condominiale).<br />
I due nuovi Uffici sono<br />
stati trasferiti all’interno<br />
dell’Ufficio Tributi,<br />
in Largo Paolo Barile<br />
(in una ala <strong>di</strong> Palazzo<br />
Moncada) a costo zero<br />
per le casse dell’ente<br />
visto che si tratta <strong>di</strong> locali<br />
comunali.<br />
Per raggiungere telefonicamente<br />
i due Uffici<br />
gli utenti potranno<br />
comporre il numero telefonico<br />
0934-565041 (fax 0934-<br />
585863).<br />
Il trasferimento dei due Uffici da via<br />
Kennedy a Largo Barile ha anche<br />
una spiegazione legata al fatto che<br />
all’interno della sede <strong>di</strong>staccata <strong>di</strong> via<br />
Kennedy operavano ormai soltanto<br />
due <strong>di</strong>pendenti comunali per ciascun<br />
Ufficio e che in quei locali non erano<br />
presenti più nemmeno i <strong>di</strong>rigenti,<br />
visto che la responsabilità della Direzione<br />
Sviluppo economico è del dott.<br />
Clau<strong>di</strong>o Bennardo, <strong>di</strong>rigente della<br />
Ragioneria (che ha il suo ufficio nella<br />
sede centrale) e che pure la responsabile<br />
della Posizione Organizzativa<br />
dello stesso settore (Giuseppina Camilleri)<br />
opera pure nelle stanze della<br />
Ragioneria. «Anche la mia sede operativa<br />
– ha aggiunto l’assessore Calafato<br />
– si sposta in Largo Barile: il mio<br />
ufficio sarà all’interno dell’Ufficio<br />
Tributi e ciò mi consentirà <strong>di</strong> seguire<br />
da vicino anche questo Ufficio e <strong>di</strong><br />
spostarmi molto velocemente nella<br />
sede centrale del <strong>Comune</strong> a Palazzo<br />
del Carmine o negli uffici della Ragioneria,<br />
quando ne avrò la necessità.<br />
Con questo trasferimento, insomma,<br />
abbiamo meglio razionalizzato il lavoro<br />
<strong>di</strong> tante persone, me compreso,<br />
con il non trascurabile vantaggio <strong>di</strong><br />
ridurre un costo non trascurabile in<br />
tempi <strong>di</strong> crisi».<br />
Beni immobili in<strong>di</strong>sponibili<br />
• 1 Scuola elementare via Leone XIII • 2 Scuola<br />
materna ed elementare via Napoleone Colajanni • 3<br />
Scuola Elementare e materna - via Fer<strong>di</strong>nando I • 4<br />
Scuola elementare e materna via Angeli • 5 Scuola<br />
elementare San Michele - via Alcide De Gasperi • 6<br />
Scuola elementare San Giusto - viale Regina Margherita<br />
• 7 Scuola elementare Santa Lucia - via Maddalena<br />
Calafato • 8 Scuola me<strong>di</strong>a Arcangelo Russo - Villaggio<br />
Santa Barbara • 9 Scuola elementare e materna - Santa<br />
Petronilla, via Montessori • 10 Fabbricato sito in<br />
via Generale Cascino a<strong>di</strong>bito a scuola materna • 11<br />
Scuola me<strong>di</strong>a Pietro Leone - via Lombardo Ra<strong>di</strong>ce •<br />
13 Scuola me<strong>di</strong>a Filippo Cordova - via Leone XIII •<br />
14 Scuola me<strong>di</strong>a “Rosso <strong>di</strong> San Secondo” - via Fra’<br />
Giarratana • 15 Scuola me<strong>di</strong>a Giovanni Verga - via<br />
Rosso <strong>di</strong> San Secondo • 16 Fabbricato via Berengario<br />
Gaetani (ex palazzo Palmeri prima a<strong>di</strong>bito a scuola)<br />
• 17 Scuola me<strong>di</strong>a Luigi Capuana - via Re d’Italia •<br />
18 Fabbricato nel Villaggio Santa Barbara - a<strong>di</strong>bito a<br />
scuola elementare “De Amicis” • 19 Fabbricato in<br />
Piazza Martiri d’Ungheria - a<strong>di</strong>bito a scuola elementare<br />
e materna • 20 Fabbricato scuola materna “Palmintelli”<br />
• 21 Scuola elementare Santa Flavia - Via Guardavascio<br />
• 22 Scuola materna ed elementare Largo Ba<strong>di</strong>a (ex<br />
monastero <strong>di</strong> Santa Croce) • 23 Fabbricato sito in via<br />
Napoleone Colajanni - a<strong>di</strong>bito ad asilo nido Comunale<br />
• 24 Fabbricato sito in via Leone XIII - A<strong>di</strong>bito a scuola<br />
materna • 25 Fabbricato sito in via Malta 121 prima<br />
a<strong>di</strong>bito ad asilo nido, consultorio e scuola materna<br />
(attualmente inutilizzato perché inagibile) • 26 Scuola<br />
elementare e materna - via Don Milani • 27 Scuola<br />
materna Real Maestranza - via Borremans • 28 Scuola<br />
rurale viale Stefano Candura - a<strong>di</strong>bita scuola materna<br />
statale • 29 Scuola rurale contrada Gulfi - in comodato<br />
all’associazione Vita Nova • 30 Scuola rurale in via<br />
Due Fontane - Utilizzata come asilo nido comunale •<br />
31 Scuola rurale contrada Fontanelle - utilizzata per<br />
colonie • 32 Scuola rurale contrada Bucceri - A<strong>di</strong>bito<br />
ad ambulatorio veterinario • 33 Scuola rurale contrada<br />
Bulgarella - (in pessimo stato) • 34 Scuola rurale<br />
contrada Firrio - a<strong>di</strong>bita a scuola materna statale • 35<br />
Scuola rurale contrada Arenella - Concessa alla Casa<br />
dell’Angelo con affitto da compensare con i lavori <strong>di</strong><br />
ristrutturazione • 36 Scuola rurale Mimiani Scalo -<br />
(in ven<strong>di</strong>ta) • 37 Scuola rurale contrada Ramilia - (in<br />
ven<strong>di</strong>ta) • 38 Scuola rurale contrada Niscima - in<br />
comodato all’associazione Anffs • 39 Scuola rurale<br />
Xirbi in comodato all’associazione Nuovo Orizzonte •<br />
40 Scuola rurale contrada San Martino - (in ven<strong>di</strong>ta) •<br />
41 Scuola rurale contrada Mimiani Bosco (in ven<strong>di</strong>ta) •<br />
42 Scuola rurale Xiboli (<strong>di</strong> prossima ristrutturazione per<br />
usi istituzionali) • 43 Scuola rurale Marcato D’arrigo<br />
(in ven<strong>di</strong>ta) • 44 Palazzo municipale (ex Convento dei<br />
Carmelitani) • 45 Immobile “Regina Margherita” a<strong>di</strong>bito<br />
a teatro • 46 Palazzo Moncada ubicato in via Matteotti<br />
• 47 Biblioteca “Luciano Scarabelli” ex convento dei<br />
Gesuiti (complesso con immobili <strong>di</strong> proprietà della<br />
Provincia regionale e della Curia vescovile) • 48<br />
Fabbricato sito in via Mauro Tumminelli (ex Distretto<br />
militare) • 49 Ex convento San Francesco gra<strong>di</strong>nata<br />
Duca degli Abruzzi • 50 Convento dei Domenicani (ex<br />
Distretto militare) via San Domenico, 49 • 51 Immobile<br />
via San Domenico, 49 (ex uffici N.U. e vitivinicoltura,<br />
nonché magazzino ex convento degli ospedalieri <strong>di</strong><br />
San Giovanni Di Dio) • 52 E<strong>di</strong>ficio ex E.C.A. sito in<br />
via Alcide De Gasperi (uffici della Polizia municipale)<br />
• 53 Mercato rionale via Luigi Rizzo • 54 Palazzo <strong>di</strong><br />
Giustizia via Libertà • 55 Fabbricato sito in via Niscemi<br />
Centro culturale “Michele Abbate” (ex mattatoio) •<br />
56 Fabbricato via Vespri Siciliani n. 45/47/49 (in<br />
comodato a tre associazioni) • 57 Ex palestra “Galilei”<br />
e magazzini <strong>di</strong> via Medaglie d’oro • 58 Foro boario<br />
in contrada Calderaro (non <strong>di</strong> proprietà comunale) •<br />
59 Mercato ortofrutticolo in via Bloy (non <strong>di</strong> proprietà<br />
comunale) • 60 Casa natale <strong>di</strong> Michele Tripisciano In<br />
via Ciantro Marrocco 32
• 1 Magazzino sito in via Sallemi - mq. 42,25<br />
(In uso all’Ufficio Tecnico) • 2 Magazzino sito<br />
in via Sallemi - mq. 250 (in uso all’Ufficio<br />
Tecnico) • 3 Due magazzini mq. 44,10 e mq.<br />
9,00 (siti nei pressi del fiume Capodarso)<br />
demoliti • 4 Locali siti in via Crispi 2-4 a<strong>di</strong>biti<br />
a gabinetti (inagibili) • 5 Magazzino sito in<br />
via Crispi 8-10 - mq. 80 (inagibili) • 6 Locali<br />
siti in via Crispi 11-14 - mq. 100 (inagibili)<br />
• 7 Casotto all’interno della Villa Amedeo<br />
(a<strong>di</strong>bito a colombaia) • 8 Magazzino sito<br />
in via Montedoro - mq 36 (in uso all’Ufficio<br />
Tecnico) • 9 Magazzino sito in via Montedoro<br />
- mq. 32,63 (in uso all’Ufficio Tecnico) • 10<br />
Magazzino sito in via Tricomi - mq. 241,25<br />
(in uso all’Ufficio Tecnico) • 11 Locale sito<br />
nella scalinata Ferrara - mq. 62 a<strong>di</strong>bito a<br />
gabinetto (in consegna all’Ufficio Tecnico) •<br />
12 Magazzino sito in viale Amedeo - mq. 19,14<br />
accanto chiesa San Francesco (utilizzato come<br />
ingresso dell’Ufficio Tecnico) • 13 Magazzino<br />
sito nella Gra<strong>di</strong>nata Lo Piano - mq. 40,5 (in uso<br />
all’Ufficio Tecnico) • 14 Magazzino sito in via<br />
Cavour – mq. 37,34 accanto Amico – Scalinata<br />
Silvio Pellico (in affitto a Blas Costruzioni •<br />
15 Magazzino sito in via Cavour – mq. 37,34<br />
accanto Villa Mazzone- Scalinata Pellico (in<br />
affitto a Blas Costruzioni) • 16 Magazzino<br />
sito in via Vespri Siciliani 2 mq. 110 e mq.<br />
120 <strong>di</strong> superficie scoperta (allocazione vasche<br />
idriche) • 17 Magazzino in via Guardavascio<br />
2 confinante con via Santa Flavia – mq. 63,24<br />
(in uso all’Ufficio Tecnico) • 18 Magazzino sito<br />
in via Vespri Siciliani 15/17 (in uso all’Ufficio<br />
Tecnico) • 19 Magazzino sito in via Angeli<br />
126 - mq. 245,22 (in uso all’Ufficio Tecnico) •<br />
20 Magazzino sito in corso Umberto 171 mq.<br />
13,8 (in affitto al sig. Falci Antonino) • 21 Due<br />
magazzini siti lungo la scalinata Silvio Pellico<br />
- mq. 10 cadauno (in affitto a Blas Costruzioni)<br />
• 22 Locale sito in via Palermo 15 - mq. 31,2<br />
(In uso alla chiesa Sant’Agata) • 23 Locale sito<br />
in via Palermo 9 - mq. 10,58 • 24 Magazzino<br />
sito in via Angeli 128-130-132 (In uso<br />
all’Ufficio Tecnico - N.U.) • 25 Magazzino sito<br />
in via Xiboli 34 – mq. 197,4 (in uso all’Ufficio<br />
Tecnico) • 26 Magazzini siti in via Volturno<br />
8-10-12-14-16 mq. 192,9 - ex proprietà<br />
Escal - (avviato contenzioso per due locali<br />
- altri liberi) • 27 Magazzini siti in via Paolo<br />
• 1 Immobile via Tamburini, 41 (N.C.E.U. 7109 – Foglio 125, part. 477, sub.<br />
1 cat. C6 – Classe 2, mq. 34 e foglio 125, part. 477, sub 2 cat. A/4 classe<br />
1, vani 3,5 - Superficie coperta mq. 110 sup. scoperta mq,120) • 2 Garage<br />
via Venezia, 29/31 - Palermo (N.C.E.U. <strong>di</strong> PA – Foglio <strong>di</strong> mappa 128 – par.<br />
843/149 mq. 202) • 3 Magazzino via Lavilla, 9 - Palermo (In<strong>di</strong>viduato al<br />
N.C.E.U. <strong>di</strong> PA al foglio 33 part. 572 sub 1 – mq. 393 – superfice mq.393)<br />
• 4 Appartamento via Zuccarello, 8 - Palermo (Foglio <strong>di</strong> mappa 34 part.<br />
942/57 scala B int.14 piano 7° mq. 74,12 + terrazza mq. 52,48) • 5 Magazzini<br />
siti in via Volturno n. 8/10/12/14/16 Superfice totale 192,9 (Censiti al foglio.<br />
<strong>di</strong> mappa 119 part. 219) • 6 Fabbricato tra via Lomonaco e via. Car<strong>di</strong>nale<br />
Nava 70 secondo piano costituito da un piano terra primo e secondo piano<br />
(Al NCEU alla partita 2514 foglio 297 part-. 219/1 via Lo Monaco 142, p. t.,<br />
part. 219/2 <strong>di</strong> C. Nava n. 68, p. t., part. 219/3 via C. Nava 70, p. 1° e part.<br />
219/4 via C. Nava 70, p. 2) • 7 Immobile via Provvidenza, 14 -1° e 2° piano<br />
(In<strong>di</strong>viduato al catasto alla partita 1010662 foglio 304 part. 53) • 8 Immobile<br />
via Restivo, 41 (Al catasto partita 5399 – foglio 299, part. 135/1) • 9 Immobile<br />
via Lo Monaco, 59 (V. Delibera 897 del 25/08/98) • 10 Immobile via Mazzini,<br />
30 • 11 Immobile via Pampillonia 44 (Part. 5053 foglio 296part. 598 sub 1)<br />
• 12 Immobile via Lomonaco, 25 (Foglio 296 part. 408 sub 2 cat. A/4 classe<br />
Beni immobili <strong>di</strong>sponibili<br />
Emiliani Giu<strong>di</strong>ci 3-5 – mq. 96 (in uso all’Ufficio<br />
Tecnico) • 28 Magazzini siti in via Niscemi 58-<br />
60 mq. 37,23 (in uso all’Ufficio Tecnico) • 29<br />
Magazzino sito in via Ospizio <strong>di</strong> Beneficenza<br />
2 - mq. 41,71 (libero) • 30 Magazzino sito in<br />
piazza Mercato Grazia 3/b mq. 14,60 (in uso<br />
alla Polizia municipale) • 31 Locale salita<br />
Matteotti (utilizzato per gabinetti pubblici e<br />
per magazzino - inagibile) • 32 Magazzino<br />
via Dante Alighieri ex rifugio antiaereo (in<br />
uso all’Ufficio Tecnico) • 33 Fabbricato<br />
all’interno <strong>di</strong> Villa Cordova mq 32,5 (a<strong>di</strong>bito<br />
ad abitazione del custode) • 34 Appartamento<br />
in via Zuccarello 8 a Palermo sup. coperta mq.<br />
74,12 - terrazza mq. 52,48 (affittato al sig.<br />
Mondello) • 35 Magazzino sito via La Villa<br />
9 a Palermo mq. 393 (libero) • 36 Garage<br />
sito in via Venezia 29-31 a Palermo mq. 202<br />
(affittato al sig. Russo) • 37 Magazzino sito in<br />
via Palermo 13 - mq. 7 (in uso all’associazione<br />
Piccoli Gruppi Sacri) • 38 Magazzino sito<br />
in via Palermo 11 (in uso all’associazione<br />
Piccoli Gruppi Sacri) • 39 Magazzino sito<br />
in viale Amedeo (a<strong>di</strong>bito a gabinetti) • 40<br />
Magazzino sito in piazza Mercato Grazia mq.<br />
62 (in uso all’Ufficio Tecnico) • 41 Fabbricato<br />
sito in viale Regina Margherita 32 (costruito<br />
da privati) affittato al sig. Lanzafame • 42<br />
Fabbricato sito in viale Regina Margherita 33<br />
(affittato al sig. Falzone) • 43 Magazzino sito<br />
in corso Umberto 92 – mq. 39 concesso da<br />
svariati anni alla banda musicale San Michele<br />
(responsabile sig. Cataldo Inglese) • 44<br />
Magazzino sito in corso Umberto 88 - mq.<br />
39 concesso da svariati anni all’associazione<br />
Auser (responsabile sig. Randazzo) • 45<br />
Chiosco sito in corso Vittorio Emanuele<br />
138 (piano interrato e piano terra – mq. 32)<br />
locato al sig. Mugavero • 46 Immobile sito<br />
in via Niscemi 237 – mq. 125,10 destinazione<br />
ufficio o attività commerciale) concesso<br />
all’associazione Ra<strong>di</strong>oamatori • 47 Fabbricato<br />
in via Pampillonia 44 • 48 Appartamento<br />
sito in via Lomonaco 25 (2 vani e servizio:<br />
necessita <strong>di</strong> manutenzione) <strong>di</strong>sponibile • 49<br />
Magazzino sito in via Palermo 17 - mq. 23,7<br />
in comodato all’associazione Piccoli Gruppi<br />
Sacri • 50 Fabbricato sito in via del Minatore<br />
78/80/82 mq. 100 (uso commerciale)affittato<br />
ai sigg. Grillo e Ventura • 52 Struttura sita<br />
Beni immobili da "valorizzare"<br />
in via Vespri Siciliani - mq. 480 (concessa in<br />
comodato a tre associazioni) • 52 Ex scuola<br />
rurale contrada Canicassè-Casale mq. 296<br />
(affittata all’associazione Essereperessere) •<br />
53 Ex scuola rurale contrada Gulfi - mq. 291<br />
in comodato all’associazione Vita Nova • 54<br />
Ex scuola rurale contrada Canicassè-Casale (in<br />
affitto all’associazione Essereperessere) • 55<br />
Ex scuola rurale contrada Xirbi - mq. 296 (in<br />
affitto all’associazione Nuovo Orizzonte) • 56<br />
Ex scuola rurale contrada Niscima (in comodato<br />
all’associazione Anffas • 57 Ex scuola rurale<br />
contrada Arenella (in affitto all’associazione<br />
Casa dell’Angelo) • 58 Ex scuola rurale<br />
contrada Xirbi in uso all’associazione Teatro<br />
Stabile e associazione Anpvi (avviata proceduta<br />
per lo sgombero) • 59 Stand mercato via Luigi<br />
Rizzo (in comodato all’associazione Motoclub<br />
Pietrarossa) • 60 Stand mercato via Luigi<br />
Rizzo (affittato al sig. Capobianco Antonio • 61<br />
Stand mercato via Luigi Rizzo (in affitto a <strong>di</strong>tta<br />
Tumminaro Filippa) • 62 Stand mercato via<br />
Luigi Rizzo (in affitto a sig. Mosca Omar) • 63<br />
Stand mercato via Luigi Rizzo (in affitto alla<br />
sig. Saetta Maria) • 64 Chiosco piazzale ex<br />
Gil (in affitto al sig. Mammano Marcello) • 65<br />
Appartamento sito in viale Trieste 132 (libero)<br />
• 66 Stand mercato via Luigi Rizzo (affittato<br />
al sig. Barilà Angelo) • 67 Appartamento<br />
sito in via Lomonaco 25 • 68 Fabbricato sito<br />
in via Lomonaco 142 • 69 Caseggiato via<br />
Mazzini 94-96-98-100-102-104 (Stipulata<br />
convenzione con l’Iacp) • 70 Fabbricato sito<br />
in via Card. Nava 70 (Stipulata convenzione<br />
con l’Iacp) • 71 Fabbricato sito in via Blan<strong>di</strong>no<br />
45-47-49 (Stipulata convenzione con l’Iacp)<br />
• 72 Fabbricato sito in via Sallemi 19 • 73<br />
Fabbricato sito in via Mazzini 103 (Stipulata<br />
convenzione con l’Iacp.) • 74 Fabbricato sito<br />
in via Provvidenza 14 (Locali liberi in pessime<br />
con<strong>di</strong>zioni) • 75 Fabbricato sito in via Restivo<br />
45 (Locali liberi in pessime con<strong>di</strong>zioni) • 75<br />
Fabbricato sito in via Tamburini 41 (Locali<br />
liberi in pessime con<strong>di</strong>zioni) • 77 Fabbricato<br />
sito in via Lomonaco 59 (Locali liberi in<br />
pessime con<strong>di</strong>zioni) • 78 Fabbricato sito in via<br />
Mazzini 30• 79 Fondo Cuti (Locali liberi (in<br />
pessime con<strong>di</strong>zioni)<br />
1) • 13 Immobile via Lomonaco, 25 (Censito partita 511 - al foglio <strong>di</strong> mappa<br />
296 part. 408 sub 2) • 14 Immobile via Ospizio <strong>di</strong> Beneficenza, 2 • 15 Ex<br />
Scuola rurale C/da Xirbi (Foglio <strong>di</strong> mappa 55 part. 79 – superficie: coperta<br />
mq. 296 scoperta mq.1.114) • 16 Ex Scuola rurale C/da Gulfi (Foglio <strong>di</strong><br />
mappa 188 – part. 124 – superficie: coperta mq. 291 scoperta mq. 903) •<br />
17 Ex Scuola rurale C/da Canicassè Casale (Foglio <strong>di</strong> mappa mq. 223 – part.<br />
237 – superficie: coperta mq-. 296 scoperta 796) • 18 Ex Scuola rurale C/da<br />
Niscima (F.M. 163 – part. 192 – superficie: coperta mq. 298 scoperta 1.022)<br />
• 19 Ex Scuola rurale C/da Xiboli (F.M. 93 – Part. 168 – superficie coperta<br />
mq. 580 scoperta mq. 1900) • 20 Magazzino via Sallemi , s.n. (Foglio <strong>di</strong><br />
mappa 120 part. 108 mq. 42,25) • 21 Magazzino via Sallemi, 58 Mq. 250<br />
• 22 Magazzino via Montedoro (Foglio <strong>di</strong> mappa 120 part. 108 mq. 36) •<br />
23 Magazzino via Montedoro (Foglio <strong>di</strong> mappa 120 part. 108 mq. 32,63)<br />
• 24 Immobile composto <strong>di</strong> piano terra via Tricomi 16/18 e via Dei Mille<br />
seminterrato 6/8/10/12 (Foglio <strong>di</strong> mappa 120 part.376- mq. 241,15) • 25<br />
Magazzino via Guardavascio, 2 (Foglio <strong>di</strong> mappa 127 part. 16 mq. 63,24) •<br />
26 Magazzino via Angeli 126 (Foglio <strong>di</strong> mappa 128 part. 123 mq. 748,41) •<br />
27 Magazzini via Angeli 128/130/132 (Foglio <strong>di</strong> mappa 128 part. 133) • 28<br />
Fondo Cuti (n. 2 appezzamenti <strong>di</strong> terreno <strong>di</strong> ettari 52.93.08 con fabbricati).<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
19
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
20<br />
Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> ha deciso<br />
<strong>di</strong> fare inserire il teatro comunale<br />
“Regina Margherita” nella rete dei<br />
Teatri Interme<strong>di</strong> della Regione Siciliana<br />
(“Tirsi”), per far parte <strong>di</strong> un<br />
circuito regionale a cui possono essere<br />
ammesse strutture teatrali con un<br />
numero <strong>di</strong> posti compreso tra 100 e<br />
499, in regola con tutte prescrizioni<br />
<strong>di</strong> legge (agibilità, norme antincen<strong>di</strong>o<br />
e <strong>di</strong> sicurezza), e per avviare in futuro<br />
la circuitazione sul territorio regionale<br />
<strong>di</strong> spettacoli finanziati con fon<strong>di</strong><br />
regionali.<br />
«L’adesione al circuito – afferma a tal<br />
proposito l’assessore alla Cultura Loredana<br />
Schillaci - consentirà <strong>di</strong> potere<br />
fruire a costo zero, delle iniziative <strong>di</strong>rettamente<br />
promosse dall’Assessorato<br />
Regionale del Turismo, dello Sport<br />
e dello Spettacolo, tra le quali quelle<br />
rientranti nel “Circuito del Mito”. Il<br />
nostro teatro è una struttura teatrale<br />
storica che presenta tutte le caratteristiche<br />
richieste nell’avviso emanato<br />
dalla Regione. Va evidenziato che<br />
questa iniziativa non inficerà in alcun<br />
modo l’autonomia artistica organizzativa<br />
<strong>di</strong> chi sta aderendo. Noi, in<br />
questa fase, dobbiamo soltanto dare<br />
conferma della futura <strong>di</strong>sponibilità<br />
del teatro nei confronti del circuito<br />
regionale per un minimo <strong>di</strong> 100 giornate<br />
all’anno e per cinque anni. Riteniamo,<br />
quin<strong>di</strong>, che l’adesione alla<br />
rete “Tirsi”, con spettacoli finanziati<br />
dall’assessorato regionale, sia una ottima<br />
opportunità per il nostro teatro.<br />
Confi<strong>di</strong>amo molto in questo progetto<br />
senza però escludere che si possa<br />
anche passare in futuro ad un affidamento<br />
a soggetti terzi, ovviamente<br />
tramite un bando pubblico».<br />
«In questo particolare momento – aggiunge<br />
la prof. Schillaci – abbiamo<br />
preferito privilegiare il settore dei<br />
servizi, che rischiava <strong>di</strong> risentire dei<br />
tagli dei trasferimenti <strong>di</strong> fon<strong>di</strong>, penalizzando<br />
altri importanti ambiti <strong>di</strong> attività<br />
come quella culturale e teatrale.<br />
In ogni caso, stiamo facendo <strong>di</strong> tutto<br />
per tenere sempre “vivo” il teatro<br />
comunale, garantendone la fruibilità<br />
anche a costo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> sacrifici del<br />
personale che fa parte dell’Ufficio<br />
Teatro» .<br />
Nell’arco del 2011 il “Margherita” ha<br />
ospitato 88 spettacoli, alcuni dei quali<br />
sono stati proposti in giorni consecutivi<br />
con il problema dello smontaggio<br />
e il successivo montaggio delle <strong>di</strong>verse<br />
scenografie effettuate senza orario.<br />
Il tutto gestito con spirito <strong>di</strong> sacrificio<br />
e professionalità da Giusy La Ferla<br />
(che è responsabile dell’Ufficio), collaborata<br />
dai colleghi Luigi Bingo e<br />
Maria Rosa Sciascia.<br />
nel 2011<br />
il "margherita"<br />
ha ospitato<br />
88 spettacoli<br />
«Con l'adesione al circuito regionale "tirsi"<br />
avremo importanti rappresentazioni a costo zero»<br />
TUTTI gLI SPETTACOLI DEL 2011…<br />
4 gennaio - spettacolo musicale<br />
(associazione culturale “Arca<strong>di</strong>a”)<br />
8 -9 gennaio - spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />
(associazione “Accademia dei guitti”)<br />
16 gennaio - spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />
(associazione “L’Isola <strong>di</strong> Sciacca”)<br />
17 gennaio – concerto<br />
(associazione culturale “Musicarte”)<br />
19 gennaio – spettacolo musicale<br />
(Spettacoli P-Nuts)<br />
21 gennaio - festival della Magia<br />
(agenzia “È quasi magia” <strong>di</strong> Luca Piazza)<br />
23 gennaio – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />
(associazione “Teatro Insieme”)<br />
25 gennaio – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />
(coop. “Officina Teatrale Me<strong>di</strong>terranea”)<br />
5 -6 febbraio – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />
(società “O.L.T.R.E sas”)<br />
11 febbraio – Convegno regionale della Cisl<br />
13 febbraio – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />
(associazione “Il Sipario”)<br />
18-19 febbraio – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />
(Produzioni Raffaello)<br />
20 febbraio – spettacolo <strong>di</strong> musica e poesia<br />
(Alfio Patti)<br />
27 febbraio . spettacolo per ragazzi<br />
(agenzia “Check Sound”)<br />
2 marzo – Musical<br />
(associazione “Metanoeite”)<br />
4 marzo – concerto<br />
(associazione “Culturale Quinten”)<br />
6 marzo – concerto per ragazzi<br />
(Promozioni Terrychegia)<br />
8 marzo – spettacolo musicale<br />
(agenzia “Check Sound”)<br />
13 marzo – concerto<br />
(associazione “La belle époque”)<br />
17 marzo – concerto<br />
(Istituto Musicale Bellini)<br />
18 marzo – concerto<br />
(corpo ban<strong>di</strong>stico “Salvatore Albicocco”)<br />
20 marzo – spettacolo per ragazzi<br />
(Marco Zoppi)<br />
26 marzo – spettacolo musicale<br />
(giornata Fai <strong>di</strong> Primavera)<br />
27 marzo – spettacolo per ragazzi<br />
(associazione “Centro Stu<strong>di</strong> Artistici”)<br />
30 marzo – recital<br />
(associazione “Casa Famiglia Rosetta”)<br />
5 aprile – spettacolo musicale<br />
(Raimondo Di Vincenzo)<br />
10 aprile – spettacolo per ragazzi<br />
(Centro Stu<strong>di</strong> Artistici)<br />
12 aprile – spettacolo musicale<br />
(associazione “Metanoeite”)<br />
15 aprile – spettacolo cabaret<br />
(Tafano Broders)<br />
17 aprile – spettacolo per ragazzi<br />
(agenzia “Check Sound”)<br />
18-19 aprile – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />
(compagnia “Il Sipario”)<br />
29 aprile – concerto<br />
(società coop. “Orpheus”)<br />
15 maggio – concerto<br />
(associazione “Classica e Dintorni”)<br />
21-22 maggio – concorso Miss Mondo Italia<br />
(associazione “Be Art”)<br />
23 maggio – convegno<br />
(seminario <strong>di</strong> Educazione alla Legalità)<br />
24-25 maggio – riprese documentario<br />
(Ondemotive Production)<br />
27 maggio – concerto<br />
(istituto scolastico “Manzoni”)<br />
28 maggio – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />
(associazione scientifica Me<strong>di</strong>terranea <strong>di</strong><br />
Psicologia)<br />
29-30 maggio – concerto<br />
(associazione polifonica “Don Milani”)<br />
31 maggio (mattina) – convegno provinciale<br />
Sindacato Italiano Unitario lavoratori Polizia<br />
31 maggio – concerto<br />
(scuola “Filippo Cordova”)<br />
2 giugno –concerto<br />
(Prefettura, Provincia, <strong>Comune</strong>)<br />
11 giugno – convegno nazionale<br />
(<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>)<br />
5-12 settembre - XII E<strong>di</strong>zione Concorso<br />
Internazionale <strong>di</strong> Danza “Michele Abbate”<br />
28 settembre – spettacolo musicale <strong>di</strong> danza e canto<br />
(Teatro Stabile Nisseno)<br />
1 ottobre – opera “Norna”<br />
(associazione “Amici della Musica”)<br />
7 ottobre – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />
(Circuito del Mito)<br />
9 ottobre - Manifestazione dell’Anmil<br />
15 ottobre – spettacolo <strong>di</strong> prosa e danza<br />
(Circuito del Mito)<br />
18 ottobre – concerto<br />
(associazione “Amici della Musica”)<br />
3-4-5 novembre – congresso regionale associazione<br />
“Cuore Chiaro onlus”<br />
6 novembre – concerto<br />
(Prefettura, Provincia, <strong>Comune</strong>)<br />
10-11 novembre – “Cabafest” 1° Festival Cabaret<br />
Siciliano<br />
13 novembre – spettacolo teatrale<br />
(associazione Fibrosi Cistica)<br />
14 -15-16-17-18-19 novembre – Concorso “Bellini”<br />
21 novembre – concerto Virgo Fidelis<br />
(associazione Carabinieri)<br />
25 novembre – spettacolo musicale<br />
(associazione “Amici del Rapisar<strong>di</strong>”)<br />
26 novembre – spettacolo teatrale<br />
(Ente Nazionale Sor<strong>di</strong>)<br />
3 <strong>di</strong>cembre - manifestazione <strong>di</strong>versamente abili<br />
(ENA@IPCL)<br />
7 <strong>di</strong>cembre – spettacolo musicale Telethon<br />
11 <strong>di</strong>cembre – concerto<br />
(associazione “Aede”)<br />
17 <strong>di</strong>cembre – spettacolo natalizio<br />
(scuola “Baby’s College”)<br />
18 <strong>di</strong>cembre – concerto<br />
(Istituto musicale “Vincenzo Bellini”)<br />
19 <strong>di</strong>cembre – concerto<br />
(associazione “Amici della Musica”)<br />
20 <strong>di</strong>cembre – concerto<br />
(Ispettorato delle Foreste)<br />
23 <strong>di</strong>cembre – concerto<br />
(associazione “Amici della Musica”)<br />
…E QUELLI DI gENNAIO 2012<br />
1-2-3 gennaio – spettacolo musicale “Natale al<br />
Margherita” (associazione “Metanoeite”)<br />
4 gennaio – documentario “La voce del corpo”<br />
(Ondemotive Production)<br />
6 gennaio – spettacolo per ragazzi<br />
(associazione Teatro Stabile Nisseno)<br />
21 -22 gennaio - cortometraggio<br />
(associazione culturale “Prima Quinta”)
aspettando il finanziamento della Regione Sicilia<br />
"omaggio a tripisciano"<br />
dal 13 luglio al 21 settembre<br />
Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> ha deciso<br />
<strong>di</strong> partecipare al bando emanato<br />
dall’Assessorato regionale dei Beni<br />
culturali e dell’Identità Siciliana, chiedendo<br />
un finanziamento <strong>di</strong> 226.000<br />
euro per rendere omaggio all’illustre<br />
scultore nisseno Michele Tripisciano,<br />
nato il 13 luglio del 1860 e morto il<br />
21 settembre 1913 all’età <strong>di</strong> 53 anni,<br />
stroncato da una broncopolmonite.<br />
«Abbiamo aderito al bando – spiega<br />
l’assessore alla Cultura Loredana<br />
Schillaci – per promuovere la conoscenza,<br />
la <strong>di</strong>ffusione e l’approfon<strong>di</strong>mento<br />
dell’arte che nasce dal nostro<br />
concitta<strong>di</strong>no Michele Tripisciano, tra<br />
i più celebri scultori italiani del XIX<br />
secolo. Con il progetto “Omaggio a<br />
Tripisciano”, per il quale abbiamo<br />
chiesto il finanziamento alla Regione,<br />
inten<strong>di</strong>amo organizzare tra luglio<br />
e settembre del 2012 (coincidenti con<br />
la nascita e la morte dell’artista), manifestazioni,<br />
mostre, convegni e giornate<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o».<br />
«Le opere, raccolte<br />
a Palazzo<br />
Moncada –<br />
aggiunge la<br />
prof. Schillaci<br />
– offrono<br />
in modo organiconico<br />
il quadro<br />
della produzioproduzio- nedell’arti- stanisseno che,<br />
c o m e<br />
tanti, trovò<br />
spazio e successo<br />
fuori dalla Sicilia in una<br />
stagione, la seconda metà dell’800,<br />
in cui la cultura nazionale nazionale italiana<br />
veniva costruita con la confluenza <strong>di</strong><br />
molle rivoli provenienti da tutte le<br />
culture regionali. In questo processo<br />
<strong>di</strong> elaborazione, la Sicilia ebbe protagonisti<br />
<strong>di</strong> primo piano, anche se tar<strong>di</strong>vamente<br />
messi in luce, nel loro valore<br />
complessivo dalla critica storica ed<br />
artistica. In questo contesto, Michele<br />
Tripisciano è senza dubbio degno<br />
<strong>di</strong> stare accanto ai iù celebri scultori<br />
italiani del secoli XIX e XX. La sua<br />
opera è pervasa da un intimo sentimento<br />
cristiano religioso, e questo<br />
ideale religioso si riscontra anche in<br />
serte opere profane, come nella statua<br />
“Sicilia” per il monumento a Vittorio<br />
Emanuele II e nelle due colossali<br />
artistiche statue degli oratori romani<br />
Paolo e Ortenzio. Tripisciano fu un<br />
cosciente ricercatore della verità nelle<br />
espressioni dei suoi concetti; fu maestro<br />
sapiente della plastica e fa vivere,<br />
per così <strong>di</strong>re, nella creta, nel gesso,<br />
nel marmo, nel bronzo le persone o le<br />
cose che impresse o che ricavò dalla<br />
sua immaginazione».<br />
Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>, quin<strong>di</strong>,<br />
vuole promuovere il “percorso <strong>di</strong> conoscenza”<br />
<strong>di</strong> Michele Tripisciano a<br />
<strong>Caltanissetta</strong> nel periodo ricompreso<br />
fra la data della sua nascita (13 luglio)<br />
e quella della sua morte (21 settembre),<br />
promuovendo delle iniziative <strong>di</strong><br />
carattere culturale e artistico: manifestazioni,<br />
mostre, convegno/giornata<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, laboratori <strong>di</strong>dattico/artistici,<br />
per promuovere la conoscenza della<br />
sia personalità artistica, seguire il<br />
corso della sia perenne ascesa, che si<br />
concluse con la donazione delle opere,<br />
re, dei suoi strumenti e <strong>di</strong> tutti i suoi<br />
libri alla biblioteca biblioteca comunale “Scarabelli”belli”<br />
Il progetto progetto “Omaggio” a TripiTripisciano”,sciano”, elaborato per l’anno<br />
2012 dal dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong> secondo<br />
questa idea <strong>di</strong> itinerario<br />
della conoscenza,<br />
prevede<br />
quin<strong>di</strong> una<br />
serie <strong>di</strong> iniziative per promuovere<br />
l’identità, i luoghi, la memoria e le<br />
rappresentazioni del contesto e del<br />
tempo in cui è vissuto l’artista Michele<br />
Tripisciano. Come detto, gli eventi<br />
verranno realizzati nel corso del 2012,<br />
prevalentemente nel prestigioso Palazzo<br />
Moncada, dove già sono esposte<br />
le opere <strong>di</strong> Michele Tripisciano, in<br />
una suggestiva cornice che perfettamente<br />
si intona alla produzione artistica<br />
del nostro illustre concitta<strong>di</strong>no,<br />
e che merita che venga creato un percorso<br />
privilegiato per promuoverne la<br />
Loredana Schillaci<br />
conoscenza e <strong>di</strong>ffonderne la bellezza.<br />
Il progetto vede un’articolazione che<br />
prevede la realizzazione del seguente<br />
programma nel periodo ricompreso<br />
tra luglio e settembre 2012. Questi gli<br />
eventi:<br />
Eventi culturali: spettacoli coerenti<br />
con il periodo in cui visse Tripisciano;<br />
Organizzazione <strong>di</strong> un tour su Tripisciano<br />
a <strong>Caltanissetta</strong>, che percorra<br />
i luoghi del Tripisciano, la sua casa<br />
natale, la visita con informazioni<br />
artistiche e, storiche ecc. sulle<br />
opere del Tripisciano a Palazzo<br />
Moncada, nella città <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>,<br />
nonché alla biblioteca “Scarabelli”,<br />
dove sono raccolti i libri<br />
dall’artista donati alla città;<br />
Laboratori artistico/<strong>di</strong>dattici <strong>di</strong>retti<br />
agli alunni delle scuole secondarie<br />
<strong>di</strong> primo grado e secondo grado <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong>;<br />
Concorso con premiazione <strong>di</strong> creazioni<br />
artistiche ispirate all’opera e<br />
all’artista Michele Tripisciano che<br />
verranno acquisite a titolo gratuito<br />
alla Mostra permanente <strong>di</strong> Palazzo<br />
Moncada.<br />
Convegno/giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o a conclusione<br />
del percorso “Omaggio a<br />
Tripisciano.<br />
ChI è MIChELE TRIpISCIAnO<br />
Michele Tripisciano nacque<br />
a <strong>Caltanissetta</strong> il 13 luglio<br />
1860 in un appartamento del<br />
quartiere della “Saccarella”,<br />
da Fer<strong>di</strong>nando Tripisciano<br />
(“quartararo”) e da Calogera<br />
Falci. Da bambino modellava<br />
bozzetti in creta nella fabbrica <strong>di</strong> brocche del padre<br />
e, grazie all’interessamento del barone Guglielmo<br />
Luigi Lanzirotti e dell’on. Pugliese, fu inviato nel<br />
1873 a stu<strong>di</strong>are a Roma presso l’Ospizio San Michele.<br />
Dal 1880 al 1888 lavorò nello stu<strong>di</strong>o dello scultore<br />
Francesco Fabi Altini, e nel 1884 ottenne con l’opera<br />
Caio Mario sulle rovine <strong>di</strong> Cartagine la medaglia<br />
d’argento dell’Accademia <strong>di</strong> San Luca. In seguito aprì<br />
un proprio stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> scultura e scolpì figure mitiche,<br />
soggetti religiosi e personaggi storici contemporanei,<br />
con numerose commesse per chiese e per monumenti<br />
funebri e in seguito alla vittoria in concorsi anche internazionali.<br />
Restò a lavorare a Roma per molti anni<br />
per poi ritornare nella sua città natale, dove il 21<br />
settembre 1913 (a soli 53 anni) morì a causa <strong>di</strong> una<br />
broncopolmonite. Nel 1900 fu insignito dal re Umberto<br />
I <strong>di</strong> Savoia della croce <strong>di</strong> cavaliere e nel 1912<br />
da Vittorio Emanuele III dell’onorificenza <strong>di</strong> cavaliere<br />
dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> San Maurizio e San Lazzaro.<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
21
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
22<br />
L'ospedale Sant'Elia<br />
nel "mirino"<br />
della conferenza<br />
dei sindaci<br />
La “conferenza dei sindaci” presieduta<br />
dal sindaco <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> Michele<br />
Campisi ha de<strong>di</strong>cato due riunioni<br />
(il 17 e il 26 gennaio) al problemasanità<br />
nel capoluogo, soprattutto in<br />
riferimento alla mancata istituzione<br />
nell’ospedale Sant’Elia” della Unità<br />
<strong>di</strong> Terapia Intensiva Neonatale<br />
(“Utin”) e al massiccio esodo <strong>di</strong> primari<br />
che si è registrato nei mesi scorsi<br />
nel nosocomio <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>.<br />
Nella prima “conferenza dei sindaci”<br />
(tenuta il 17 gennaio) i problemi sono<br />
stati <strong>di</strong>scussi ma non approfon<strong>di</strong>ti visto<br />
che non era presente il <strong>di</strong>rettore<br />
generale dell’Asp 2. Nella seconda riunione<br />
(convocata per il 26 gennaio),<br />
il dott. Cantaro era invece presente,<br />
per cui del problema si è <strong>di</strong>scusso in<br />
maniera più concreta.<br />
Come è riportato nei verbali della riunione,<br />
ai sindaci intervenuti il <strong>di</strong>rettore<br />
generale dell’Asp 2 ha così replicato:<br />
«Non è la prima volta<br />
che si affronta il problema<br />
dei punti nascita<br />
e si parla <strong>di</strong> allarmismi<br />
sanitari dell’ospedale<br />
“Sant’Elia” in merito<br />
al funzionamento e<br />
all’erogazione dei servizi<br />
al Pronto soccorso<br />
ed ai trasferimenti dei<br />
primari. Per quanto<br />
concerne l’istituzione<br />
della “Utin” a Gela,<br />
prevista dal decreto<br />
firmato dall’assessore<br />
regionale Massimo Russo, tengo<br />
a sottolineare che avevamo proposto<br />
la istituzione della “Utin” sia a Gela<br />
che a <strong>Caltanissetta</strong>. L’Assessorato regionale<br />
ha stabilito l’istituzione solo<br />
a Gela. Ricordo comunque che a fine<br />
2010 è stato avviato un gruppo per<br />
la Neonatologia per <strong>Caltanissetta</strong> e<br />
Gela, a marzo è stata attivata la pro-<br />
cedura per l’acquisto degli strumenti<br />
in eguale misura per <strong>Caltanissetta</strong><br />
e Gela, e che a Gela è<br />
stato destinalo solo uno<br />
strumento in più rispetto<br />
a <strong>Caltanissetta</strong>. Per l’ac<br />
quisto delle attrezzature<br />
si deve procedere con il<br />
bando. La gara dovrebbe<br />
essere definita entro feb<br />
braio».<br />
Riguardo al recente<br />
esodo dei primari che<br />
sono andati a lavorare<br />
in strutture ospedaliere<br />
<strong>di</strong> Palermo in quanto ri<br />
sultati vincitori <strong>di</strong> con<br />
corso (Francaviglia <strong>di</strong> Neurochirurgia,<br />
Morini <strong>di</strong> Chirurgia, Talarico <strong>di</strong><br />
Chirurgia vascolare), che sono andati<br />
in pensione (Scuderi, già responsabile<br />
del reparto <strong>di</strong> Dermatologia) o si sono<br />
<strong>di</strong>messi per propria scelta (Cirrito,<br />
chirurgo), il dott. Paolo Cantaro ha<br />
detto che si è trattato <strong>di</strong> scelte personali<br />
e che lui in tutti i mo<strong>di</strong> ha provato<br />
a convincerli a restare. Il <strong>di</strong>rettore generale<br />
ha anche fatto sapere che l’Asp<br />
ha già ban<strong>di</strong>to i concorsi <strong>di</strong> primariato<br />
per le Unità Operative <strong>di</strong> Chirurgia,<br />
Neurochirurgia, Chirurgia vascolare,<br />
Dermatologia, Rianimazione e Anestesia.
«La mancata istituzione dell'Utin<br />
fortemente penalizzante<br />
per la nostra comunità»<br />
Come gruppo consiliare Udc per il<br />
Terzo Polo portiamo avanti una battaglia<br />
che riteniamo corretta e finalizzata<br />
all’istituzione dell’Unita <strong>di</strong><br />
Terapia Intensiva Neonatale (“Utin”)<br />
nell’ospedale “Sant’Elia” <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>.<br />
Tale importante Unità Operativa<br />
risulta essere <strong>di</strong> estrema utilità in<br />
tutte le situazioni <strong>di</strong> prematurità neonatale,<br />
sofferenza fetale, malformazioni<br />
fetali, patologie neurologiche,<br />
metaboliche, ed altro. La sua assenza<br />
determina gravi rischi per i nati prematuri<br />
ed impone spesso il trasferimento<br />
delle pazienti con feto in utero<br />
o dei neonati per perio<strong>di</strong> parecchio<br />
lunghi ed in se<strong>di</strong> spesso lontane con<br />
gravissimo <strong>di</strong>sagio per le utenti del<br />
nostro territorio e per le loro famiglie.<br />
In un primo momento il Piano Sanitario<br />
Regionale aveva previsto l’istituzione<br />
<strong>di</strong> tale Unità Operativa nella<br />
Sicilia centrale da affiancare a quella<br />
già esistente ad Enna, per cui il nostro<br />
ospedale (vocato all’emergenza<br />
<strong>di</strong> terzo livello e sede <strong>di</strong> elisoccorso)<br />
rappresentava la giusta collocazione.<br />
In un secondo momento fu deciso <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>videre gli otto posti letto previsti,<br />
tra <strong>Caltanissetta</strong> e Gela e già questo<br />
rappresentava un assurdo tecnico in<br />
quanto creare due “Utin”, ciascuna<br />
dotata <strong>di</strong> soli quattro posti, avrebbe<br />
avuto un costo eccessivo e ciò ci ha<br />
subito insospettito.<br />
I sospetti erano ampiamente giustificati:<br />
infatti dopo poco tempo venne<br />
fuori la verità e cioè che la “Utin”<br />
veniva istituita solamente a Gela promuovendo<br />
in questo modo il punto<br />
nascita <strong>di</strong> Gela al secondo livello e<br />
lasciando il nostro al primo livello.<br />
Per giustificare tale<br />
decisione, sono stati<br />
<strong>di</strong>ffusi dati riguardanti<br />
il numero <strong>di</strong> parti effettuati<br />
a Gela raddoppiati<br />
rispetto la realtà e<br />
pertanto notevolmente<br />
superiori a quelli effettuati<br />
al Sant’Elia.<br />
Vorremmo ricordare<br />
che in<strong>di</strong>pendentemente<br />
dal numero <strong>di</strong> abitanti,<br />
l’ospedale <strong>di</strong> emergenza<br />
<strong>di</strong> terzo livello è<br />
quello <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>,<br />
sede anche <strong>di</strong> Elisoccorso, e questa<br />
classificazione impone la presenza <strong>di</strong><br />
Unità Operative <strong>di</strong> emergenza come<br />
la Chirurgia Vascolare, la Neurochirurgia,<br />
l’Emo<strong>di</strong>namica e la “Utin”.<br />
A ciò si aggiunge che il “Sant’Elia”<br />
è stato designato come centro <strong>di</strong> riferimento<br />
per la Spina bifida e quin<strong>di</strong><br />
logica vorrebbe la contemporanea<br />
presenza <strong>di</strong> “Utin” e Neurochirurgia.<br />
Nella seduta del Consiglio comunale<br />
del 28 novembre 2011 è stato votato<br />
all’unanimità dei presenti un “or<strong>di</strong>ne<br />
del giorno” proposto dal Gruppo Udc<br />
con il quale si chiedeva al sindaco <strong>di</strong><br />
intervenire nei confronti del <strong>di</strong>rettore<br />
generale della Asp <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> e<br />
dell’assessore regionale alla Sanità<br />
al fine <strong>di</strong> favorire l’istituzione della<br />
“Utin” a <strong>Caltanissetta</strong> e si auspicava<br />
il coinvolgimento della Deputazione<br />
nazionale e regionale del territorio.<br />
Vale la pena riba<strong>di</strong>re che l’istituzione<br />
<strong>di</strong> tale Unità Operativa determinerebbe<br />
da una parte un miglioramento<br />
qualitativo dell’offerta sanitaria<br />
con maggiore tranquillità per tutti gli<br />
utenti del nostro territorio, dall’altra<br />
la creazione <strong>di</strong> circa 30 posti <strong>di</strong> lavoro<br />
tra personale me<strong>di</strong>co, parame<strong>di</strong>co ed<br />
ausiliario senza considerare l’indotto<br />
che ogni nuova istituzione porta al<br />
territorio. Ci asteniamo dal fare delle<br />
considerazioni sulle motivazioni che<br />
hanno portato l’assessore regionale<br />
alla Sanità a tale scelta, lasciandole<br />
Ugo Lo Valvo e Felice Dierna<br />
all’intelligenza dei lettori. Ci stupisce<br />
invece la scarsa solidarietà <strong>di</strong>mostrata<br />
dai nostri concitta<strong>di</strong>ni e dalle nostre<br />
concitta<strong>di</strong>ne, soprattutto da coloro<br />
che hanno vissuto in prima persona<br />
i problemi ed i <strong>di</strong>sagi legati a lunghi<br />
perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> ricovero in se<strong>di</strong> lontane e<br />
che solamente in rare occasioni sono<br />
intervenute sui “me<strong>di</strong>a” a <strong>di</strong>fesa dei<br />
<strong>di</strong>ritti e della <strong>di</strong>gnità della nostra popolazione.<br />
Avremmo preferito una levata <strong>di</strong> scu<strong>di</strong><br />
a favore della nostra iniziativa, cosa<br />
che avrebbe dato maggiore forza alla<br />
nostra richiesta. Ci aspettiamo, anche<br />
se con scarsa convinzione, che l’Amministrazione<br />
attiva abbia la capacità<br />
e la forza <strong>di</strong> portare avanti, così come<br />
dovrebbe, la richiesta espressa dal<br />
Consiglio comunale. Ci aspettiamo<br />
anche l’intervento della Deputazione<br />
locale al fine <strong>di</strong> evitare un ulteriore<br />
scippo al nostro territorio.<br />
Ugo Lo Valvo e Felice Dierna<br />
Gruppo consiliare Udc<br />
per il Terzo Polo<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
23
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
24<br />
Intervista al presidente del Consiglio comunale Calogero Zummo<br />
«Riattivare le Consulte<br />
per fare arrivare<br />
a palazzo del Carmine<br />
la "voce" dei citta<strong>di</strong>ni»<br />
Per sbloccare la situazione dei “veti<br />
incrociati” che si era venuta a creare<br />
tra i partiti politici dopo le <strong>di</strong>missioni<br />
<strong>di</strong> Giuseppe Territo da presidente del<br />
Consiglio comunale, era necessario<br />
in<strong>di</strong>viduare un consigliere comunale<br />
che raccogliesse stima, rispetto e cre<strong>di</strong>bilità.<br />
A fine novembre, dopo <strong>di</strong>eci<br />
mesi <strong>di</strong> trattative (durante i quali il<br />
civico consesso è stato presieduto da<br />
Calogero Rinal<strong>di</strong>, consigliere “anziano”<br />
per numero <strong>di</strong> preferenze riportate<br />
nelle elezioni del giugno 2009),<br />
Calogero Zummo è riuscito a raccogliere<br />
il consenso unanime, per cui è<br />
stato chiamato all’importante incarico<br />
<strong>di</strong> presiedere il Consiglio comunale <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong>.<br />
«Il mio mandato – <strong>di</strong>ce subito Zummo<br />
– è improntato sulla volontà <strong>di</strong><br />
garantire i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> tutti i membri del<br />
Consiglio comunale, tanto <strong>di</strong> maggioranza<br />
quanto <strong>di</strong> opposizione. Pur<br />
essendo un uomo <strong>di</strong> parte, fortemente<br />
convinto della bontà dei valori che<br />
ispirano il mio impegno politico, ho<br />
tuttavia ben chiaro che il primo dovere<br />
dell’alta carica istituzionale cui<br />
sono stato chiamato è quello dell’imparzialità,<br />
assicurando attraverso essa<br />
una <strong>di</strong>alettica democratica tra i consiglieri<br />
<strong>di</strong> maggioranza e <strong>di</strong> opposizione,<br />
consentendo a tutti i consiglieri<br />
l’attuazione delle prerogative attribuite<br />
dallo Statuto, dalla Legge e dal Regolamento<br />
per il funzionamento del<br />
Consiglio comunale, oltre che l’attuazione<br />
ottimale <strong>di</strong> tutti gli strumenti <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>rizzo e <strong>di</strong> controllo che le norme<br />
conferiscono al Consiglio comunale.<br />
Il mio impegno costante, insomma, è<br />
quello <strong>di</strong> restare super partes, garante<br />
<strong>di</strong> tutti gli eletti».<br />
Talvolta il Consiglio comunale viene<br />
accusato <strong>di</strong> svolgere delle sedute<br />
“sterili”, senza risultati concreti.<br />
«Dobbiamo riuscire, tutti insieme,<br />
a forgiare il carattere del Consiglio<br />
comunale sull’impronta<br />
dell’efficienza e della trasparenza,<br />
perché laddove<br />
si inceppasse questo importante<br />
organo, <strong>di</strong>rettamente<br />
rappresentativo della volontà<br />
dei citta<strong>di</strong>ni, si scaverebbe un solco<br />
tra politica e società. Sono uomo <strong>di</strong><br />
parte, orgoglioso della mia identità<br />
e della mia appartenenza, ma consapevole<br />
che questa assemblea deve<br />
essere presieduta sempre con rigore<br />
ed imparzialità, nel rispetto delle prerogative<br />
<strong>di</strong> ciascun consigliere, per<br />
cercare <strong>di</strong> trovare sempre un terreno<br />
comune nel quale maggioranza e opposizione<br />
possano parlarsi, <strong>di</strong>alogare,<br />
<strong>di</strong> fronte alle aspettative <strong>di</strong> benessere<br />
e sviluppo della nostra comunità».<br />
Spesso il ruolo del Consiglio comunale<br />
viene sottovalutato, quasi<br />
“oscurato” dall’attività della Giunta.<br />
Cosa si può fare per dare maggiore<br />
visibilità a quest’altro organo<br />
elettivo?<br />
«Sono costantemente impegnato affinché<br />
il Consiglio comunale conquisti<br />
la centralità del <strong>di</strong>battito politico, e<br />
<strong>di</strong>venti quin<strong>di</strong> una sorta <strong>di</strong> “laboratorio”<br />
<strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> sviluppo per la città.<br />
In questo contesto presto verrà indetto<br />
un Consiglio comunale da hoc per<br />
affrontare il delicato problema della<br />
occupazione in città. Il Consiglio<br />
comunale deve essere infatti sempre<br />
tempestivo nell’affrontare i problemi<br />
che emergono nel contesto sociale e<br />
citta<strong>di</strong>no. Ritengo quin<strong>di</strong> essenziale<br />
che il Consiglio comunale riesca ad<br />
essere il più incisivo possibile nei<br />
confronti dell’Amministrazione attiva<br />
e in questo contesto è molto importante<br />
l’azione propositiva delle<br />
Commissioni consiliari per le quali<br />
è importante organizzare al meglio la<br />
loro attività».<br />
Come si può fare per dare “voce”<br />
ai citta<strong>di</strong>ni in modo che il Consiglio<br />
comunale riesca ad affrontare tempestivamente<br />
e con competenza le<br />
problematiche presenti nella quoti<strong>di</strong>anità?<br />
«Questo ostacolo può essere rimosso<br />
se riusciremo a rimettere in funzione<br />
le consulte comunali (su viabilità e<br />
trasporti, sviluppo economico e occupazione,<br />
ambiente e territorio, cultura,<br />
volontariato, terza età e problematiche<br />
sociali, sport e tempo libero,<br />
scuola ed educazione civica, problematiche<br />
giovanili e femminili). In tal<br />
senso ho già chiesto al segretario ge-<br />
Calogero Zummo (nato a <strong>Caltanissetta</strong> il<br />
20 giugno 1961) è stato consigliere comunale<br />
dal 1997 al 1999 nelle file del Partito<br />
popolare italiano (eletto con 273 voti); nel<br />
1999 si è rican<strong>di</strong>dato sempre nella lista<br />
del Ppi ma fu il primo dei non eletti con<br />
298 voti; entrò comunque a fare parte del<br />
Consiglio comunale qualche mese dopo<br />
quando Giuseppe Cimino venne nominato<br />
assessore della Giunta Messana. Nel 2004<br />
è stato rieletto, nella lista della Margherita<br />
con 401 preferenze. Dal 2004 al 2005 è<br />
stato presidente della Commissione consiliare<br />
Urbanistica e nel 2005 ha ricevuto la<br />
delega <strong>di</strong> assessore alle Attività produttive,<br />
Politiche giovanili, Sportello unico delle<br />
attività produttive, Patrimonio. Nelle elezioni<br />
amministrative del 2009 ha ottenuto<br />
419 voti <strong>di</strong> preferenza con la lista del Partito<br />
Democratico. Prima <strong>di</strong> essere eletto presidente<br />
del Consiglio comunale ha presieduto<br />
la Commissione “Trasparenza e legalità”.<br />
È <strong>di</strong>pendente della Provincia Regionale <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong> ed ha la responsabilità della<br />
segreteria universitaria.
nerale del nostro ente <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre<br />
le delibere per la revisione dei regolamenti<br />
per l’attivazione delle consulte,<br />
attraverso le quali potremo ricevere<br />
suggerimenti, proposte, progetti da<br />
valutare in Consiglio comunale».<br />
In conclusione, quale è il ruolo del<br />
Consiglio comunale nel contesto<br />
politico e sociale della città?<br />
«Il Consiglio è organo autonomo<br />
ed in<strong>di</strong>pendente rispetto alla Giunta<br />
comunale, un organo elettivo e non<br />
nominativo, <strong>di</strong> garanzia per la maggioranza<br />
e per l’opposizione, che in<br />
quanto organo elettivo, tramite il voto<br />
dei consiglieri comunali, è espressione<br />
della volontà popolare. Insomma:<br />
c’è un <strong>di</strong>ritto della maggioranza a<br />
governare, c’è un <strong>di</strong>ritto dell’opposizione<br />
a controllare. E ci sono doveri<br />
a cui nessuno <strong>di</strong> noi si può sottrarre.<br />
Riguardo poi al rapporto del Consiglio<br />
comunale con la città, riba<strong>di</strong>sco<br />
la massima attenzione <strong>di</strong> tutti i consiglieri,<br />
e ricordo per esempio che in<br />
occasione delle festività <strong>di</strong> fine anno<br />
abbiamo ben volentieri dato un contributo<br />
alla Caritas. Stiamo lavorando<br />
inoltre, facendo leva sulla competenza<br />
degli artigiani che compongono i<br />
ceti della Real Maestranza, per avviare<br />
un percorso che consenta il recupero<br />
dei vecchi mestieri in modo da<br />
salvare le tra<strong>di</strong>zioni ma soprattutto<br />
per creare una prospettiva <strong>di</strong> lavoro<br />
per i nostri giovani».<br />
Cigna entra in Consiglio e si colloca nel Gruppo misto<br />
Nominato assessore dal sindaco Michele Campisi, Giuseppe<br />
Firrone ha lasciato il Consiglio comunale. Nel<br />
giugno 2009 era stato eletto nella lista del movimento<br />
Intesa Civica Solidale (con 241 voti <strong>di</strong> preferenza) ma<br />
poi era transitato nel Gruppo misto. Al suo posto, il 13<br />
febbraio, si è inse<strong>di</strong>ato Giuseppe Cigna, primo dei non<br />
eletti (con 234 voti <strong>di</strong> preferenza). Giuseppe Cigna è<br />
nato il 7 febbraio 1964 a <strong>Caltanissetta</strong>, è sposato ed ha<br />
due figlie. È laureato in Scienze Politiche. Funzionario<br />
regionale, è attualmente <strong>di</strong>rigente responsabile del Servizio Turistico regionale<br />
<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>. È stato già consigliere comunale dal 1990 al 1992 nelle file<br />
della Democrazia Cristiana. Dal 2002 al 2007 ha presieduto il Consiglio comunale<br />
<strong>di</strong> Sommatino e successivamente è stato assessore <strong>di</strong> quel <strong>Comune</strong>. Nella<br />
seduta <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento non ha formalizzato alcuna adesione partitica <strong>di</strong>chiarando<br />
<strong>di</strong> volere continuare il proprio impegno amministrativo da in<strong>di</strong>pendente.<br />
Per questo motivo ha aderito al Gruppo misto.<br />
«potenziare il polo universitario<br />
ma Cciaa e asp sono "sorde"»<br />
È passato circa un anno da quando il sindaco Michele<br />
Campisi ha provveduto a rinnovare i rappresentati<br />
del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> in seno al<br />
Consorzio Universitario, ma nonostante ciò ad oggi<br />
l’Asp e la Camera <strong>di</strong> Commercio non hanno anche<br />
loro provveduto, determinando così una con<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile prorogatio degli organismi statuari con la conseguenza che il Consorzio<br />
sta proseguendo nelle proprie funzioni nell’alveo delle linee programmatiche<br />
e progettuali che erano state definite nel contesto del triennio precedente<br />
alla <strong>di</strong>missioni del presidente Prof. Carta, avvenute nel Giugno 2009. In questo<br />
modo, e per responsabilità che si potrebbero probabilmente attribuire ai soci<br />
inadempienti, si sta verificando una forma <strong>di</strong> marginalizzazione della realtà<br />
territoriale della Provincia <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> rispetto al sistema universitario regionale.<br />
Credo invece che occorre potenziare il ruolo del Polo Universitario <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong> nei confronti del territorio nisseno, ma per far ciò il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong> non può continuare ad essere lasciato solo da parte degli altri<br />
soci. Occorre infatti anche il loro interessamento affinché si possa arrivare alla<br />
definitiva adozione del nuovo Statuto del Consorzio in modo tale che si realizzi<br />
il pieno coinvolgimento dei Soci, l’ampliamento degli stessi e soprattutto la<br />
rimodulazione del piano finanziario <strong>di</strong> partecipazione al Consorzio, da anni <strong>di</strong><br />
fatto le quote contributive dei Soci maggioritari sono rimaste le stesse e ciò determina<br />
un ri<strong>di</strong>mensionamento delle sue attività. Secondo me sarebbe dunque<br />
opportuno incrementare la quota <strong>di</strong> partecipazione annuale dei singoli soci per<br />
poter avere un Polo Universitario <strong>di</strong> qualità che sappia rispondere alle aspettative<br />
dei numerosi giovani, non solo della Provincia nissena, che hanno deciso<br />
<strong>di</strong> investire culturalmente ed anche economicamente a <strong>Caltanissetta</strong> e che<br />
in futuro potrebbero continuare a farlo. Credo poi che, oltre su <strong>Caltanissetta</strong>,<br />
dove un maggior e serio interesse dell’Asp 2 sarebbe determinante per istituire<br />
sul capoluogo il corso <strong>di</strong> laurea in Scienze infermieristiche, che potenzierebbe<br />
insieme a Me<strong>di</strong>cina e Scienze biologiche il settore della professione sanitaria,<br />
bisognerebbe riconoscere il giusto valore all’adesione al Consorzio del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Gela prendendo seriamente in considerazione la possibilità, per il<br />
rilancio anche del territorio gelese, della localizzazione del Corso <strong>di</strong> Laurea in<br />
Ingegneria Chimica presso la città <strong>di</strong> Gela. Purtroppo il fatto che il <strong>di</strong>scorso<br />
Università a <strong>Caltanissetta</strong> sia <strong>di</strong>ventato un tabù, anche per alcuni politici impegnati<br />
solo a parlare <strong>di</strong> mozione <strong>di</strong> sfiducia, fa pensare che probabilmente non<br />
ci si vuole interessare <strong>di</strong> questo importante problema per evitare che alla fine<br />
sia il Sindaco Michele Campisi ad incassare il risultato del potenziamento del<br />
progetto universitario nisseno.<br />
Oscar Aiello<br />
capogruppo Pdl<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
25
26<br />
percorso <strong>di</strong> educazione alla legalità<br />
e alla citta<strong>di</strong>nanza attiva»<br />
Da quando, con apposita delibera del<br />
Consiglio comunale, è stato istituito<br />
il Consiglio comunale dei ragazzi <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong>, si sono susseguite a<br />
cadenza biennale le votazioni per il<br />
rinnovo delle cariche <strong>di</strong> consigliere<br />
junior nell’ambito della rete delle<br />
scuole del settore primario che hanno<br />
aderito al progetto promosso dal<br />
patto associativo “Arcipelago città”,<br />
dall’Amministrazione comunale e<br />
dal Comitato provinciale dell’Unicef.<br />
Quest’anno il Consiglio dei ragazzi<br />
ha intrapreso la realizzazione delle<br />
attività relative alla seconda annualità<br />
del mandato elettivo, per sviluppare,<br />
da protagonisti, uno speciale percorso<br />
<strong>di</strong> educazione alla citta<strong>di</strong>nanza attiva<br />
e alla legalità che coinvolga,nelle più<br />
varie e articolate modalità, gli alunni<br />
frequentanti le scuole rappresentate<br />
dai consiglieri junior.<br />
Sono previsti percorsi <strong>di</strong>versificati<br />
che vanno dal coinvolgimento in<strong>di</strong>viduale<br />
a quello <strong>di</strong> piccolo gruppo, a<br />
quello <strong>di</strong> classe, attraverso approcci<br />
ed esperienze sul campo che fanno<br />
leva sulla motivazione e sull’interesse,<br />
come prima essenziale leva per<br />
appren<strong>di</strong>menti stabili e acquisizione<br />
<strong>di</strong> abitus mentali orientati alla legalità.<br />
La modalità laboratoriale favorisce,<br />
inoltre, un più intenso scambio <strong>di</strong><br />
materiali, esperienze e una più ricca<br />
relazionalità e permette la realizzazione<br />
<strong>di</strong> riflessioni, prodotti ed elaborati<br />
con<strong>di</strong>visi.<br />
Gli alunni delle scuole coinvolte,<br />
coor<strong>di</strong>nati <strong>di</strong>datticamente dal CDDP<br />
<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> nella persona del Dirigente,<br />
sono affiancati, sostenuti e<br />
organizzati dai docenti referenti delle<br />
scuole, che negli anni hanno seguito<br />
corsi <strong>di</strong> formazione ed effettuato<br />
esperienze specifiche: per il 1° Circolo<br />
insegnante Rosanna Riggi, per il<br />
2° Circolo insegnante Morena Piave,<br />
per il 4° Circolo insegnanti Michela<br />
Brivido e Patrizia Lomonaco, per il<br />
5° Circolo insegnante Tommasina<br />
Lentini, per l’istituto comprensivo<br />
“Luigi Capuana” insegnante Eugenia<br />
Baglio, per l’istituto comprensivo<br />
“Pietro Leone” insegnante Fabiola<br />
Cammarata.<br />
Garantiscono la fattibilità del progetto<br />
l’insieme delle risorse umane e<br />
materiali messe in campo dal sindaco<br />
Michele Campisi, dall’assessore alla<br />
Pubblica istruzione Loredana Schillaci,<br />
dalla Direzione scuola in particolare<br />
dalla dott. Giu<strong>di</strong>tta Costanzo, dal<br />
presidente del Consiglio comunale<br />
Calogero Zummo e da tutti i consiglieri,<br />
dal responsabile <strong>di</strong> “Arcipelago<br />
Città” psicologo Piero Cavaleri,<br />
dal presidente del comitato Unicef <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong> prof. Salvatore Pirrello,<br />
dall’Amministrazione comunale nel<br />
suo complesso, dalle Forze dell’or<strong>di</strong>ne<br />
presenti sul territorio (Polizia <strong>di</strong><br />
Stato, Carabinieri, Polizia municipale,<br />
Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, Vigili del fuoco,<br />
Guar<strong>di</strong>a forestale).<br />
Ciascuno degli enti coinvolti ha partecipato<br />
alle riunioni organizzative<br />
mettendo a <strong>di</strong>sposizione le proprie<br />
competenze, il proprio tempo e le<br />
proprie strutture per la piena realizzazione<br />
delle seguenti iniziative:<br />
• Poliziotto per un giorno, Carabiniere<br />
per un giorno, Poliziotto<br />
municipale per un giorno,<br />
Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza per un<br />
giorno, Vigile del fuoco per<br />
un giorno, Guar<strong>di</strong>a forestale<br />
per un giorno;<br />
• Convocazione del Consiglio<br />
comunale dei ragazzi<br />
nel mese <strong>di</strong> gennaio 2012<br />
• Visita alla sede del Palazzo<br />
municipale e interviste alle<br />
figure istituzionali per conoscerne<br />
le funzioni e porre<br />
domande in merito alle<br />
aspettative dei ragazzi;<br />
• Consiglio comunale (istituzionale)<br />
aperto ai ragazzi<br />
per procedere nel percorso<br />
<strong>di</strong> “ciità amica dei bambini<br />
e delle bambine “ promosso<br />
dall’Unicef e sostenuto dal<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong> «il Consiglio comunale dei ragazzi<br />
Comitato provinciale;<br />
• Laboratori <strong>di</strong> redazione del giornalino<br />
interscolastico per la legalità<br />
che raccolga le esperienze<br />
condotte dagli alunni delle scuole<br />
coinvolte;<br />
• Presentazione e <strong>di</strong>stribuzione alle<br />
scuole del giornalino interscolastico;<br />
• Forum dei ragazzi sulla Convenzione<br />
dei <strong>di</strong>ritti dell’infanzia e<br />
dell’adolescenza.<br />
Una così articolata sinergia tra tutti<br />
gli “attori” coinvolti, si inserisce in<br />
una idea <strong>di</strong> società in cui, ciascuno<br />
per il ruolo che riveste, può contribuire<br />
a creare “alleanze” positive volte<br />
ad affrontare le nuove sfide <strong>di</strong> questo<br />
tempo, che sono sfide educative<br />
che riguardano non solo i ragazzi o<br />
i loro docenti e genitori, ma anche la<br />
società civile e l’insieme dei servizi.<br />
Un’esperienza che richiede tenacia,<br />
impegno, responsabilità per superare<br />
ostacoli organizzativi e mentali e<br />
aprire ad una nuova citta<strong>di</strong>nanza attiva<br />
la nostra realtà territoriale superando<br />
l’in<strong>di</strong>vidualismo e l’autoreferenzialità.<br />
Irene Cinzia Maria Collerone<br />
<strong>di</strong>rigente scolastico
i consiglieri junior in carica<br />
Alla presenza del presidente<br />
del Consiglio comunale<br />
Calogero Zummo,<br />
il 26 gennaio si è<br />
tenuta nell’aula consiliare<br />
<strong>di</strong> Palazzo del Carmine<br />
l’ultima riunione<br />
del Consiglio comunale<br />
dei ragazzi eletto ad inizio<br />
dell’anno scolastico<br />
2010/2011 e inse<strong>di</strong>atosi<br />
il 17 <strong>di</strong>cembre del 2010.<br />
I lavori erano stati precedentementeprogrammati<br />
nel corso <strong>di</strong> un<br />
incontro a cui avevano<br />
partecipato l’assessore<br />
Loredana Schillaci (che<br />
ha le deleghe a Scuola,<br />
Università, Cultura e<br />
Teatro) e il funzionario<br />
comunale Giu<strong>di</strong>tta Costanzo.<br />
Il Consiglio comunale<br />
dei ragazzi è stato costituito<br />
nell’aprile 2004<br />
con deliberazione del Consiglio comunale n. 39 che ne ha approvato il Regolamento<br />
che prevede al suo interno anche il Protocollo <strong>di</strong> intesa fra il <strong>Comune</strong>,<br />
il Csa <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>, il patto associativo <strong>di</strong> “Arcipelago Città” e il<br />
comitato provinciale dell’Unicef. Ne fanno parte 25 studenti che vengono<br />
eletti (ogni due anni) fra gli alunni delle quarte e quinte classi delle scuole<br />
primarie e dei tre anni delle scuole secondarie <strong>di</strong> primo grado. Ha funzioni<br />
propositive e consultive su politiche ambientali, sport e tempo libero, cultura<br />
e arte e spettacolo, solidarietà e in generale su temi e problemi propri del<br />
mondo giovanile e della citta<strong>di</strong>nanza in generale. Nei mesi scorsi sono stati<br />
realizzati percorsi <strong>di</strong> educazione alla legalità e <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza attiva (che<br />
hanno visto i ragazzi per un giorno a fianco <strong>di</strong> vigili urbani, poliziotti, carabinieri,<br />
finanzieri, vigili del fuoco, guar<strong>di</strong>e forestali), attività <strong>di</strong> formazione per<br />
la prevenzione del bullismo e mostre della solidarietà.<br />
Questi i consiglieri baby in carica nel biennio in corso:<br />
1° Circolo: Calogero Zaccone e Francesca Randazzo (plesso “Sciascia”),<br />
Valentino Cammalleri e Antonio Riggi (plesso “San Giusto”);<br />
2° Circolo: Dorotea Addamo e Marta Mammana (plesso “Santa Petronilla”);<br />
3° Circolo: Alfredo Vasapolli e Clelia Cancelleri (plesso “Lombardo Ra<strong>di</strong>ce”);<br />
4° Circolo: Evelyn Maira e Allah Hibato Mounir (plesso “Vittorio Veneto”),<br />
Ozè Mosè Gato (plesso “Terrapelata”);<br />
5° Circolo: Roberto Ciulla e Aurora Sardo (plesso “Martin Luther King”),<br />
Mattia Toma e Angelo Palermo (plesso “Michele Abbate”);<br />
Scuola me<strong>di</strong>a “Giovanni Verga”: Annalisa Perricone e Francesco Iacona;<br />
Istituto comprensivo “Luigi Capuana”: Martina Tumminelli (elementare<br />
“Santa Lucia”) e Rosario Manganaro (me<strong>di</strong>a “Santa Lucia”), Salvatore Riccobene<br />
(plesso “Capuana”), Mattia Martorana (plesso “Arcangelo Russo”);<br />
Istituto comprensivo “Pietro Leone”: Costanza Lo Maglio e Giulia Strazzeri<br />
(plesso “Leone”), Mattia Marcè e Alessandra Catanese (plesso “San Michele”).<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
27
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
28<br />
AMPLIAMENTO<br />
DEL PALAzzO DI GIUSTIzIA<br />
aggiu<strong>di</strong>cazione<br />
"provvisoria"<br />
per i lavori<br />
del primo lotto<br />
I lavori <strong>di</strong> realizzazione del primo<br />
lotto dell’ampliamento del palazzo<br />
<strong>di</strong> giustizia <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />
sono stati aggiu<strong>di</strong>cati provvisoriamente<br />
al consorzio <strong>di</strong> imprese<br />
“Coroim” <strong>di</strong> Roma<br />
che ha offerto il ribasso<br />
del 41,73% sull’importo<br />
a base d’asta <strong>di</strong> circa<br />
6.165.152,00 euro. La gara<br />
<strong>di</strong> appalto è stata esperita dal Provve<strong>di</strong>torato<br />
regionale delle Opere pubbliche<br />
<strong>di</strong> Palermo. Come previsto dalla<br />
normativa vigente in materia, la stazione<br />
appaltante, prima <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>care<br />
definitivamente l’opera, sta procedendo<br />
alla verifica della congruità del<br />
ribasso offerto per ogni singola categoria<br />
<strong>di</strong> lavoro. Il delicato compito <strong>di</strong><br />
esaminare l’offerta e certificarne la<br />
congruità è affidato ad una commissione<br />
tecnica nominata appositamente<br />
dal Provve<strong>di</strong>tore alle OO.PP.<br />
Sia il progetto generale (già approvato<br />
nel 2005) che il progetto stralcio<br />
(approvato tra il 2007- 2009) sono<br />
stati redatti dai tecnici comunali: l’ingegnere<br />
Gaetano Corvo (oggi in pensione),<br />
l’architetto Angelo Armatore<br />
e l’ingegnere Costantino Scarantino<br />
che cureranno anche la <strong>di</strong>rezione dei<br />
lavori dell’opera; responsabile unico<br />
del proce<strong>di</strong>mento è l’ing. Rosario Puglisi<br />
funzionario del Provve<strong>di</strong>torato<br />
regionale delle Opere pubbliche.<br />
Il progetto generale <strong>di</strong> ampliamento<br />
del palazzo <strong>di</strong> giustizia prevede la<br />
realizzazione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> forma<br />
ad “L” aperta <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni in pianta<br />
maggiori rispetto al palazzo esistente<br />
(se si escludono da questo le aule <strong>di</strong><br />
u<strong>di</strong>enza <strong>di</strong> piano terra). Il nuovo corpo<br />
si svilupperà interamente lungo via<br />
Libertà; esso è destinato ad ospitare<br />
gli uffici della Procura della Repubblica;<br />
accoglierà, quin<strong>di</strong>, anche gli<br />
uffici giu<strong>di</strong>ziari attualmente ospitati<br />
in varie se<strong>di</strong> nella città e permetterà<br />
il trasferimento <strong>di</strong> altri uffici presso<br />
la struttura esistente una volta<br />
che alcune Sezioni, che oggi<br />
occupano il vecchio palazzo,<br />
verranno trasferite nel<br />
nuovo e<strong>di</strong>ficio.<br />
Il primo lotto dei<br />
lavori <strong>di</strong> ampliamento<br />
prevede<br />
la realizzazione<br />
<strong>di</strong> un corpo <strong>di</strong> fabbrica, <strong>di</strong> circa 600<br />
mq a piano per 9 livelli, che ospiterà<br />
lo scalone principale <strong>di</strong> tutto l’e<strong>di</strong>ficio<br />
in ampliamento oltre i vari uffici amministrativi<br />
e il Casellario giu<strong>di</strong>ziario<br />
con annesso archivio. Il Casellario,<br />
che occuperà parte del piano terra e<br />
del piano seminterrato (destinato<br />
ad archivio), avrà l’accesso al<br />
pubblico in<strong>di</strong>pendente dal re<br />
sto dell’e<strong>di</strong>ficio, <strong>di</strong>rettamente<br />
dall’esterno. Il palazzo <strong>di</strong><br />
giustizia esistente sarà op<br />
portunamente collegato al<br />
piano primo del nuovo<br />
corpo tramite un camminamento<br />
coperto<br />
(con struttura metallica e vetro) da<br />
realizzare sulla copertura delle aule <strong>di</strong><br />
u<strong>di</strong>enza esistenti.<br />
Costantino Scarantino<br />
responsabile P. O. Lavori pubblici<br />
Angelo Armatore<br />
funzionario U.T.C.
Consegnati i lavori per il tratto che va da contrada Grottarossa<br />
all'innesto con l'autostrada A/19 Palermo-Catania<br />
Raddoppio della «640»<br />
investimento da 990 milioni <strong>di</strong> euro<br />
realizzazione in 1.500 giorni<br />
Venerdì 27 gennaio l’Anas ha “consegnato”<br />
al Contraente generale che<br />
si era aggiu<strong>di</strong>cato l’appalto per la<br />
esecuzione dei lavori il secondo tratto<br />
della strada statale 640 che ricade<br />
in territorio <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> e che da<br />
contrada Grottarossa (km 44+000)<br />
arriva sino all’innesto dell’autostrada<br />
Palermo-Catania. Ad eseguire il “raddoppio”<br />
della importante arteria sarà<br />
l’impresa “Empedocle 2 Scpa” (per<br />
l’esecuzione dell’intera opera è risultato<br />
aggiu<strong>di</strong>catario il raggruppamento<br />
temporaneo d’imprese costituto dalla<br />
Cooperativa Muratori e Cementisti <strong>di</strong><br />
Ravenna mandataria e dal Consorzio<br />
coop. <strong>di</strong> costruzione CC società cooperativa).<br />
Rappresentante del Contraente<br />
generale è l’ing. Pier Francesco<br />
Paglini, responsabile dei lavori l’ing.<br />
Costanzo Di Gioia. «Con l’avvio <strong>di</strong><br />
questo appalto – ha detto l’ing. Paglini,<br />
project manager della “Empedocle<br />
2” – si apre concretamente lo scenario<br />
del completamento della strada statale<br />
640. Si dà corpo definitivamente<br />
all’importante arteria che collega le<br />
province <strong>di</strong> Agrigento e <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>.<br />
Con la determinazione delle<br />
imprese consorziate saranno rispettati<br />
i tempi previsti. La consegna, infatti,<br />
del secondo lotto è prevista per la fine<br />
del mese <strong>di</strong> marco del 2016. Con una<br />
cerimonia ufficiale, nei prossimi mesi<br />
avverrà la posa della prima pietra».<br />
L’investimento complessivo per la<br />
realizzazione dell’importante opera<br />
(per una estensione complessiva <strong>di</strong><br />
28,2 km) è <strong>di</strong> 990 milioni <strong>di</strong> euro (<strong>di</strong><br />
cui 787 milioni per lavori). «La gara<br />
<strong>di</strong> appalto – ha fatto sapere l’Anas –<br />
è stata aggiu<strong>di</strong>cata secondo il criterio<br />
dell’offerta economicamente più vantaggiosa<br />
ponderando, oltre al prezzo<br />
(che ha avuto una rilevanza del 50%)<br />
altri importanti fattori, quali il pregio<br />
tecnico, le caratteristiche ambientali<br />
e il contenimento dei consumi energetici<br />
e dei costi <strong>di</strong> manutenzione e<br />
utilizzazione dell’opera ultimata. Per<br />
il solo monitoraggio ambientale sono<br />
stati previsti circa 2 milioni <strong>di</strong> euro. Il<br />
bando <strong>di</strong> gara prevedeva inoltre una<br />
spesa <strong>di</strong> quasi 400 mila euro, non soggetti<br />
a ribasso, da destinare all’attuazione<br />
<strong>di</strong> idonee misure volte al perseguimento<br />
delle attività <strong>di</strong> prevenzione<br />
e repressione della criminalità e dei<br />
tentativi <strong>di</strong> infiltrazione mafiosa».<br />
A lavori conclusi (l’impresa ha a <strong>di</strong>sposizione<br />
1.500 giorni) la strada statale<br />
640 - che attualmente è composta<br />
da un’unica carreggiata con una corsia<br />
per ogni senso <strong>di</strong> marcia - <strong>di</strong>venterà<br />
una strada a doppia carreggiata,<br />
con due corsie per senso <strong>di</strong> marcia<br />
separate da spartitraffico e con una<br />
larghezza totale <strong>di</strong> 22 metri. Per questo<br />
secondo lotto <strong>di</strong> lavori sono stati<br />
previsti 6 svincoli, 15 viadotti, 5 gallerie<br />
artificiali in <strong>di</strong>rezione Agrigento-autostrada<br />
(sviluppo complessivo<br />
1.235 metri) e 4 in <strong>di</strong>rezione autostrada-Agrigento<br />
(sviluppo complessivo<br />
1.195 metri), 4 gallerie naturali per<br />
uno sviluppo complessivo <strong>di</strong> 5.159<br />
metri in <strong>di</strong>rezione Agrigento-autostrada<br />
e <strong>di</strong> 5.219 metri in <strong>di</strong>rezione<br />
autostrada-Agrigento, un cavalcaferrovia,<br />
1 ponte monocampata.<br />
previste pure varie<br />
"opere <strong>di</strong> compensazione"<br />
per ripagare dei <strong>di</strong>sagi<br />
la citta<strong>di</strong>nanza nissena<br />
A compensazione della realizzazione del<br />
nuovo tracciato della strada statale 640, nel<br />
2008 il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> chiese ed<br />
ottenne dall’Anas un pacchetto <strong>di</strong> opere “risarcitorie”<br />
finalizzate a limitare e ripagare i<br />
<strong>di</strong>sagi che la comunità nissena avrebbe subìto<br />
sia per tutto il tempo della esecuzione<br />
dei lavori che per le mo<strong>di</strong>fiche che, con il<br />
nuovo tracciato, si sarebbero create ai percorsi<br />
<strong>di</strong> accesso alla città e per i relativi danni<br />
ambientali, in particolare per la realizzazione<br />
della doppia galleria che partendo dallo<br />
svincolo <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> sud (in prossimità<br />
del negozio Scaringi) arriverà sino allo svincolo<br />
per Xirbi e Santa Caterina Villarmosa,<br />
passando sotto la collina Sant’Elia. Il tratto<br />
<strong>di</strong> strada che dal negozio Scaringi arriva<br />
oggi allo svincolo <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> nord (che<br />
permette l’imme<strong>di</strong>ato accesso all’Hotel Ventura<br />
ed ai centri commerciali già esistenti e<br />
lo consentirà anche a quelli <strong>di</strong> prossima realizzazione)<br />
resterà <strong>di</strong> pertinenza comunale e<br />
<strong>di</strong>venterà un lungo violone extraurbano con<br />
aiuola spartitraffico e illuminazione. Il tratto,<br />
invece, che va dalla galleria Sant’Elia allo<br />
svincolo Xirbi-Santa Caterina Villarmosa<br />
<strong>di</strong>venterà <strong>di</strong> pertinenza provinciale. In prossimità<br />
dell’attuale svincolo per la <strong>Caltanissetta</strong>-Gela<br />
(poco prima dell’Hotel Ventura)<br />
verrà realizzata una strada che porterà nella<br />
zona Balate. L’Anas si è impegnata a realizzare<br />
inoltre (sempre a titolo <strong>di</strong> “compensazione”)<br />
altre due importanti opere. Una delle<br />
quali potrà <strong>di</strong>ventare il collegamento <strong>di</strong>retto<br />
tra il capoluogo e la parte finale della “bretella”.<br />
Dallo svincolo Xirbi-Santa Caterina<br />
sino a via Borremans (cioè la vecchia e mal<br />
ridotta strada statale 122) verrà realizzata<br />
una strada a scorrimento veloce <strong>di</strong> poco più<br />
<strong>di</strong> 5 chilometri che by-passerà il tortuoso tragitto<br />
oggi esistente. Infine, nelle a<strong>di</strong>acenze<br />
dello svincolo per la <strong>Caltanissetta</strong>-Gela che<br />
porta a Capodarso verrà realizzata una nuova<br />
strada, utilizzando la “provinciale” oggi<br />
esistente, che arriverà sino al Villaggio Santa<br />
Barbara e che sarà una “bretella” <strong>di</strong> collegamento<br />
con il polo turistico costituito dalla<br />
zona archeologica <strong>di</strong> Sabucina, il piano minerario<br />
<strong>di</strong> Trabonella e Gessolungo, la riserva<br />
naturale orientata dell’Imera meri<strong>di</strong>onale.<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
29
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
30<br />
Rilascio delle certificazioni<br />
importanti novità dal 2012<br />
La legge 12 novembre 2011,<br />
n.183 (detta “legge <strong>di</strong> stabilità<br />
2012”), ha introdotto profonde mo<strong>di</strong>fiche<br />
al D.P.R. 28 <strong>di</strong>cembre 2000,<br />
n. 445, noto come testo unico sulla<br />
documentazione amministrativa. In<br />
particolare l’art. 15 (“Norme in materia<br />
<strong>di</strong> certificati e <strong>di</strong>chiarazioni sostitutive…”)<br />
ha mo<strong>di</strong>ficato l’art 40<br />
del D.P.R 445/2000 stabilendo che a<br />
decorrere dal 1° gennaio 2012 “le certificazioni<br />
rilasciate dalla<br />
Pubblica Amministrazione<br />
in or<strong>di</strong>ne a stati, qualità<br />
personali e fatti sono<br />
valide e utilizzabili solo<br />
nei rapporti tra i privati.<br />
Nei rapporti con gli organi<br />
della Pubblica Amministrazione<br />
e i gestori <strong>di</strong><br />
pubblici servizi i certificati<br />
e gli atti <strong>di</strong> notorietà<br />
sono sempre sostituiti<br />
dalle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> cui<br />
agli articoli 46 e 47”.<br />
L’art 46 del D.P.R.<br />
445/2000 elenca quali fattispecie <strong>di</strong><br />
certificazioni inerenti stati, qualità<br />
personali e fatti, possono essere comprovate<br />
con <strong>di</strong>chiarazioni sostitutive<br />
sottoscritte dall’interessato, anche<br />
contestuali all’istanza; mentre l’art.<br />
47 <strong>di</strong>spone che “nei rapporti con la<br />
pubblica amministrazione e con i concessionari<br />
<strong>di</strong> pubblici servizi, tutti gli<br />
stati, le qualità personali e i fatti non<br />
espressamente in<strong>di</strong>cati nell’articolo<br />
46 sono comprovati dall’interessato<br />
me<strong>di</strong>ante la <strong>di</strong>chiarazione sostitutiva<br />
<strong>di</strong> atto <strong>di</strong> notorietà”.<br />
Pertanto a decorrere dal 1° gennaio<br />
2012 vige per gli enti della Pubblica<br />
Amministrazione il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> rilascio<br />
dei certificati destinati agli organi<br />
della pubblica amministrazione e<br />
ai gestori <strong>di</strong> pubblici servizi. L’art.15<br />
della legge 183/2011, stabilisce altresì<br />
che i certificati rilasciati dalla<br />
Pubblica Amministrazione devono<br />
riportare, “pena <strong>di</strong> nullità”, la seguente<br />
<strong>di</strong>citura “il presente certificato non<br />
può essere prodotto agli organi della<br />
Pubblica Amministrazione o ai privati<br />
gestori <strong>di</strong> pubblici servizi”.<br />
Con la mo<strong>di</strong>fica dell’art. 40 il legislatore<br />
ha inteso chiarire due elementi<br />
fondamentali che regolamentano<br />
il rapporto tra citta<strong>di</strong>no e Pubblica<br />
Amministrazione: in primo luogo<br />
nessuna Pubblica Amministrazione, o<br />
ente gestore <strong>di</strong> un pubblico servizio,<br />
potrà, a partire dal 1° gennaio, richiedere<br />
ad un citta<strong>di</strong>no<br />
la produzione <strong>di</strong> una<br />
qualsivoglia fattispecie<br />
<strong>di</strong> certificazione,<br />
dovendosi limitare a<br />
raccogliere le informazioni<br />
in possesso<br />
del citta<strong>di</strong>no necessarie<br />
alla definizione del<br />
proce<strong>di</strong>mento. Resta<br />
in capo all’ente l’obbligo<br />
<strong>di</strong> verificare la<br />
veri<strong>di</strong>cità delle informazioni<br />
acquisite. Ne<br />
consegue che si assisterà<br />
ad un incremento del <strong>di</strong>alogo fra<br />
gli enti, finalizzato alla verifica delle<br />
informazioni fornite dal citta<strong>di</strong>no.<br />
Appare opportuno, al riguardo, ricordare<br />
che, al fine <strong>di</strong> dare piena applicazione<br />
alle intervenute <strong>di</strong>sposizioni<br />
normative, il legislatore auspica che<br />
vengano potenziati i canali <strong>di</strong> comunicazione<br />
via web fra le Pubbliche<br />
Amministrazioni e che si consenta il<br />
reciproco accesso, nel rispetto della<br />
legge sulla privacy, alle banche dati<br />
informatiche degli enti.<br />
In tal senso la Direzione Affari<br />
Demografici del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />
si è già dotata degli strumenti necessari:<br />
con atto della Giunta Comunale<br />
n. 28 del 26 maggio 2011 sono<br />
stati approvati due schemi <strong>di</strong> convenzione<br />
per la consultazione telematica<br />
degli archivi anagrafici, rivolti l’uno<br />
agli Enti della Pubblica Amministrazione,<br />
e l’altra alle Forze <strong>di</strong> Polizia.<br />
La sottoscrizione della convenzione<br />
permette la consultazione telemati-<br />
ca <strong>di</strong>retta degli archivi informatici<br />
della Direzione Affari Demografici<br />
da parte degli atri enti della Pubblica<br />
Amministrazione o dalle Forze <strong>di</strong><br />
Polizia, garantendo l’acquisizione in<br />
tempo reale delle informazioni senza<br />
doversi recare presso la casa municipale,<br />
e nel contempo un risparmio<br />
nell’impiego <strong>di</strong> risorse umane della<br />
Direzione da destinare al rilascio delle<br />
informazioni.<br />
L’altro obbiettivo che il legislatore<br />
intende raggiungere è quello <strong>di</strong><br />
rimuovere ogni residuo ostacolo alla<br />
piena operatività della semplificazione<br />
amministrativa e <strong>di</strong> incrementare il<br />
ricorso alle <strong>di</strong>chiarazioni sostitutive<br />
<strong>di</strong> certificazione e dell’atto <strong>di</strong> notorietà.<br />
Si tratta, in effetti, <strong>di</strong> riproporre<br />
con maggior vigore principi normativi<br />
già affermati ma che, a causa <strong>di</strong><br />
retaggi culturali, non hanno trovato<br />
piena applicazione. Il ricorso alle <strong>di</strong>chiarazioni<br />
sostitutive <strong>di</strong> certificazione<br />
e <strong>di</strong> atto notorio e l’accertamento<br />
d’ufficio risalgono a tempi ormai<br />
remoti: basti pensare al D.P.R 2 agosto<br />
1957 n. 678, alla legge 4 gennaio<br />
1968 n. 15, alla legge 7 agosto 1990<br />
n. 241, ecc.<br />
In merito alla compilazione delle<br />
<strong>di</strong>chiarazioni sostitutive <strong>di</strong> certificazione<br />
e dell’atto <strong>di</strong> notorietà,<br />
il personale della Direzione Affari<br />
Demografici addetto al rilascio delle<br />
certificazioni è <strong>di</strong>sponibile a fornire<br />
ogni necessaria assistenza, anche nella<br />
compilazione delle <strong>di</strong>chiarazioni. I<br />
modelli delle <strong>di</strong>chiarazioni sostitutive<br />
delle certificazioni e dell’atto <strong>di</strong> notorietà,<br />
nonché gli schemi <strong>di</strong> convenzione<br />
per la consultazione telematica<br />
degli archivi anagrafici da parte degli<br />
enti della Pubblica Amministrazione<br />
e delle Forze dell’Or<strong>di</strong>ne, sono consultabili<br />
e scaricabili, sul sito www.<br />
comune.caltanissetta.it nelle pagine<br />
de<strong>di</strong>cate ai Servizi della Direzione<br />
Affari Demografici.<br />
Angela Maria Di Gesu<br />
Responsabile della P. O.<br />
Servizi Demografici
«ecosistema urbano<br />
ripensare un percorso<br />
verso la sostenibilità»<br />
La politica ambientale del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong> è stata avviata nel 2007<br />
con la delibera “<strong>Caltanissetta</strong> e le sue<br />
nuove energie”, documento politicoprogrammatico<br />
dell’Assessorato<br />
all’Ambiente ed alle politiche energetiche.<br />
Con tale atto, in linea con le<br />
in<strong>di</strong>cazioni europee e gli atti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />
nazionali, sono state tracciate le<br />
linee <strong>di</strong> azione locale per una governance<br />
territoriale in grado <strong>di</strong> tutelare<br />
e valorizzare l’ecosistema urbano.<br />
A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un quinquennio è utile<br />
effettuare un primo bilancio dell’attività<br />
svolta per meglio in<strong>di</strong>viduare<br />
possibili aree <strong>di</strong> sviluppo e miglioramento<br />
della politica ambientale del<br />
<strong>Comune</strong>.<br />
Un primo approfon<strong>di</strong>mento del settore<br />
è stato effettuato dalla dr. Gabriella<br />
Romano in occasione dello stage realizzato<br />
nell’ambito del Master <strong>di</strong> II<br />
livello in “Diritto dell’ambiente” organizzato<br />
dalle Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />
e Ingegneria dell’Università <strong>di</strong><br />
Palermo, presso il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />
con la guida dello scrivente<br />
che ha svolto le funzioni <strong>di</strong> tutor<br />
aziendale per la tesi <strong>di</strong> specializzazione<br />
<strong>di</strong>scussa brillantemente dalla dott.<br />
ssa Romano dal titolo “Gli strumenti<br />
volontari <strong>di</strong> tutela ambientale degli<br />
Enti Locali”.<br />
Al riguardo è emerso che l’atto <strong>di</strong><br />
programmazione “<strong>Caltanissetta</strong> e le<br />
sue nuove energie” è stato applicato<br />
in <strong>di</strong>verse attività finalizzate al migliore<br />
governo ambientale. In particolare<br />
il <strong>Comune</strong> ha introdotto con delibera<br />
<strong>di</strong> Giunta comunale n. 33 del 26<br />
giugno 2008 il regolamento per la Sostenibilità<br />
e Certificazione Energetica<br />
e il Confort Ambientale recependo la<br />
normativa <strong>di</strong> cui al D.Lgs 192/2005 e<br />
successive mo<strong>di</strong>fiche. Obiettivo principale<br />
<strong>di</strong> tale Regolamento è quello <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>rizzare i progettisti e gli operatori<br />
del settore delle costruzioni verso<br />
una e<strong>di</strong>lizia sostenibile cioè verso<br />
uno sviluppo in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare<br />
le esigenze delle generazioni presenti<br />
senza compromettere la possibilità <strong>di</strong><br />
quelle future <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare i loro bisogni.<br />
Il regolamento detta alcuni principi<br />
<strong>di</strong> sostenibilità: riduzione dei consumi<br />
<strong>di</strong> energia attraverso l’utilizzo <strong>di</strong><br />
fonti rinnovabili; utilizzo delle risorse<br />
naturali (acqua e sole); riduzione<br />
dell’impatto ambientale attraverso la<br />
riduzione <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong> CO2 in atmosfera.<br />
Particolarmente significativa è stata<br />
l’adesione da parte del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Caltanissetta</strong> con determina n. 219<br />
del 23/7/2007 al Coor<strong>di</strong>namento<br />
Agende 21 locali.<br />
Agenda 21 (letteralmente.. cose<br />
da fare nel XXI secolo) è un Piano<br />
d’Azione dell’Onu per lo Sviluppo<br />
Sostenibile la cui finalità è quella <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>viduare azioni specifiche e strategie<br />
da realizzare per lo sviluppo locale,<br />
in ogni area in cui l’attività umana<br />
danneggia l’ecosistema, con il coin-<br />
volgimento più ampio possibile <strong>di</strong><br />
tutti i portatori <strong>di</strong> interesse (stakeholders)<br />
del territorio. Atteso che molti<br />
dei problemi e delle strategie delineate<br />
a livello internazionale hanno<br />
origine a livello locale il documento<br />
<strong>di</strong> Agenda 21 invita, infatti, le amministrazioni<br />
pubbliche, nel rispetto del<br />
principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà, ad adottare<br />
programmi <strong>di</strong> azione ambientale valorizzando<br />
pienamente la consultazione<br />
ed il consenso della comunità<br />
locale.<br />
Il secondo step per la realizzazione<br />
"Stage" negli uffici comunali nell'ambito<br />
del master <strong>di</strong> ii livello in "Diritto dell'ambiente"<br />
tesi <strong>di</strong> specializzazione <strong>di</strong>scussa<br />
dalla dott. Gabriella Romano<br />
La dott. Gabriella Romano è nissena. Nel<br />
1997 si è laureata in Giurisprudenza con il<br />
massimo dei voti ed è abilitata all’esercizio<br />
della professione forense e all’insegnamento.<br />
Dal 2000 lavora nella Pubblica amministrazione.<br />
Nel 2010 si è iscritta al Master <strong>di</strong> II livello<br />
“Diritto dell’ambiente” organizzato dalla<br />
facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza, dalla facoltà <strong>di</strong><br />
Ingegneria e dalla facoltà <strong>di</strong> Scienze matematiche,<br />
fisiche e naturali <strong>di</strong> Palermo. Il percorso<br />
formativo, aperto a soggetti laureati mira a<br />
formare figure professionali specialistiche idonee ad operare come esperti nel settore<br />
giuri<strong>di</strong>co-ambientale, sia inserendosi nell’ambito lavorativo delle Pubbliche<br />
amministrazioni, sia svolgendo attività professionale <strong>di</strong> consulenza ed assistenza<br />
alle imprese. «L’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> siffatte tematiche – spiega la dott. Romano<br />
– nasce dall’interesse verso i <strong>di</strong>versi profili giuri<strong>di</strong>ci che l’ambiente presenta a<br />
fronte <strong>di</strong> interventi sempre più mirati dell’or<strong>di</strong>namento internazionale, europeo,<br />
nazionale e regionale. La scelta del tema della tesi “Gli strumenti volontari <strong>di</strong><br />
tutela ambientale degli Enti Locali” è stata effettuata a seguito del confronto con<br />
l’ing. Scarantino, oltre che con il mio relatore prof. Gullo e correlatore prof. ing.<br />
Cellura, con l’obiettivo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare in concreto gli strumenti <strong>di</strong> governo del<br />
territorio offerti dall’or<strong>di</strong>namento agli enti locali».<br />
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
31
<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />
32<br />
del programma “Agenda 21 locale” è<br />
stato la redazione del “Rapporto sulla<br />
sostenibilità del 2008” della città<br />
<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> che fornisce un quadro<br />
completo ed approfon<strong>di</strong>to della<br />
qualità dell’ambiente urbano, dello<br />
stato dell’aria, dell’acqua, dei rifiuti,<br />
dell’energia, dei rumori, dei rischi<br />
naturali antropici. Gli interventi citati<br />
si collocano nell’area degli strumenti<br />
<strong>di</strong> azione ambientale, che superando<br />
il tra<strong>di</strong>zionale approccio <strong>di</strong> “comando<br />
e controllo”, promuovono i comportamenti<br />
volontari da parte <strong>di</strong> tutti<br />
gli attori sociali verso la protezione<br />
dell’ambiente.<br />
Molti interventi <strong>di</strong> efficienza energetica<br />
negli e<strong>di</strong>fici scolastici sono<br />
stati realizzati negli anni 2008-2009-<br />
2010-2011, anche in adempimento al<br />
“Piano d’azione per la sostenibilità<br />
ambientale dei consumi della pubblica<br />
amministrazione”, adottato dal<br />
Ministero dell’ambiente e della tutela<br />
del territorio e del mare con il Decreto<br />
Interministeriale dell’11 aprile 2008.<br />
Più specificatamente si è provveduto<br />
ad installare impianti fotovoltaici sugli<br />
e<strong>di</strong>fici scolastici <strong>di</strong> proprietà del<br />
<strong>Comune</strong> sfruttando i vantaggi delle<br />
norme sul Conto energia e realizzando<br />
un risparmio quantificabile in<br />
50.000 euro l’anno.<br />
Si è provveduto altresì utilizzando la<br />
convenzione <strong>di</strong> illuminazione pubblica<br />
con Enel Sole a sostituire circa 800<br />
corpi illuminanti in varie vie della<br />
città con apparecchi a Led che comportano<br />
un risparmio energetico ed<br />
economico <strong>di</strong> circa il 40%.<br />
Sono stati effettuati interventi <strong>di</strong> adeguamento<br />
<strong>di</strong> buona parte delle Centrali<br />
termiche appartenenti al patrimonio<br />
comunale riguardanti i sistemi<br />
<strong>di</strong> termoregolazione e <strong>di</strong> telegestione<br />
che oltre a <strong>di</strong>minuire fortemente<br />
l’emissione <strong>di</strong> CO2 in atmosfera nel<br />
rispetto del protocollo <strong>di</strong> Kyto ha fatto<br />
registrare nel 2011 un risparmio<br />
energetico-economico per le casse<br />
comunale pari a circa 150.000 euro.<br />
A fronte delle sollecitazioni derivanti<br />
dai programmi europei nonché<br />
della riconosciuta qualità ambientale<br />
<strong>di</strong> quei Comuni che hanno sviluppato<br />
politiche ambientali organiche e<br />
con<strong>di</strong>vise (si pensi, tra i capoluoghi<br />
al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> 80.000 abitanti, a realtà<br />
come Belluno, Verbania, Aosta in<strong>di</strong>cati<br />
da Legambiente come esempi)<br />
ma soprattutto per migliorare il benessere<br />
dei citta<strong>di</strong>ni, sembra tuttavia<br />
utile rafforzare l’impegno, in ambito<br />
ecologico, in<strong>di</strong>viduando strumenti <strong>di</strong><br />
gestione in grado <strong>di</strong> promuovere:<br />
• una conoscenza degli effetti sul<br />
territorio delle scelte pubbliche in<br />
materia;<br />
• il rispetto delle normative vigenti<br />
nel settore ambientale e maggiore<br />
trasparenza pubblica;<br />
• la partecipazione ed il coinvolgimento<br />
dei citta<strong>di</strong>ni;<br />
• capacità <strong>di</strong> influenzare attraverso<br />
la pianificazione, la programmazione,<br />
il controllo e il corretto<br />
esercizio delle mansioni amministrative,<br />
le attività e i comportamenti<br />
ambientali dei citta<strong>di</strong>ni e<br />
delle organizzazioni che insistono<br />
sul territorio;<br />
• integrazione tra politiche ambientali<br />
e pianificazione territoriale;<br />
In concreto può essere opportuno<br />
dare nuovo impulso al programma <strong>di</strong><br />
Agenda 21 me<strong>di</strong>ante la costituzione<br />
del Forum partecipativo e la definizione<br />
del piano <strong>di</strong> azione locale, che<br />
possa includere interventi settoriali<br />
ma coor<strong>di</strong>nati e finalizzati allo sviluppo<br />
eco-compatibile come ad esempio<br />
gli appalti ver<strong>di</strong> e la certificazione<br />
ambientale.<br />
Altra opportunità è rappresentata dal<br />
Patto dei Sindaci che è la principale<br />
iniziativa europea che coinvolge le<br />
città nel perseguimento degli obiettivi<br />
comunitari fissati per il 2020, per<br />
migliorare l’efficienza energetica e<br />
l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili<br />
a livello locale.<br />
L’adesione al Patto dei Sindaci determina<br />
l’adozione <strong>di</strong> uno specifico Piano<br />
<strong>di</strong> Azione per l’Energia Sostenibile<br />
(PAES) - o “Seap” (Sustainable Energy<br />
Action Plan) - finalizzato a sostenere<br />
gli obiettivi fissati dall’Unione<br />
Europea, tra cui si segnala la riduzione<br />
<strong>di</strong> almeno il 20% delle emissioni<br />
<strong>di</strong> CO2 attraverso una maggiore efficienza<br />
energetica, un maggior ricorso<br />
alle fonti <strong>di</strong> energia rinnovabile e ad<br />
appropriate azioni <strong>di</strong> promozione e<br />
comunicazione.<br />
Costantino Scarantino<br />
Energy Manager<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>