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Giornale Comune n.54 - Comune di Caltanissetta

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pag. 4<br />

pag. 5<br />

pag. 7<br />

pag. 16<br />

pag. 22<br />

L'e<strong>di</strong>ficio che<br />

verrà ricostruito<br />

in via Redentore<br />

Il prospetto dei due nuovi e<strong>di</strong>fici che verranno realizzati<br />

nel quartiere Provvidenza<br />

Sommario<br />

2 Campisi: «Riqualificazione del<br />

centro storico, un progetto con<br />

ambizioni non soltanto architettoniche»<br />

3 Due nuovi assessori in Giunta e<br />

rimodulazione delle deleghe<br />

4 Sinergia tra <strong>Comune</strong> e Iacp: presentati<br />

due progetti<br />

5 Così “risorgerà” il palazzo <strong>di</strong> via<br />

Redentore che nel marzo 2009 fu<br />

<strong>di</strong>chiarato pericolante<br />

6 Un Programma Integrato per<br />

avviare il recupero del quartiere<br />

“Provvidenza”<br />

7 Nove alloggi sociali per "famiglie<br />

giovani"<br />

9 Milazzo: «Uno strumento urbanistico<br />

attuativo sul centro storico<br />

per invogliare i privati a investire»<br />

10 Gambino: «Una “mappa del<br />

rischio” per stabilire la priorità<br />

degli interventi <strong>di</strong> messa in sicurezza»<br />

12 Prg, una “storia” che parte da<br />

lontano: tutte le “tappe” dal 1967<br />

ad oggi (Bellomo)<br />

15 Giarratano: «Realizzare un sistema<br />

<strong>di</strong> mobilità più efficiente e una<br />

corretta pianificazione delle aree<br />

<strong>di</strong> parcheggio»<br />

16 La ripavimentazione <strong>di</strong> corso<br />

Umberto: un “nastro” carrabile e<br />

un’ampia area pedonale<br />

17 Marciapie<strong>di</strong> più ampi nel “salotto”<br />

della città e allo stu<strong>di</strong>o c’è<br />

pure l’ipotesi <strong>di</strong> una fontana<br />

(Giarratano)<br />

18 Calafato: «In corso le procedure<br />

per la ven<strong>di</strong>ta degli immobili<br />

che rappresentano un onere per<br />

l’Amministrazione»<br />

20 Schillaci: «Con l’adesione a circuito<br />

regionale “Tirsi” avremo<br />

importanti rappresentazioni a<br />

costo zero»<br />

21 “Omaggio a Tripisciano” tanti<br />

appuntamenti dal 13 luglio a 21<br />

settembre<br />

22 L’ospedale Sant’Elia nel “mirino”<br />

della conferenza dei sindaci<br />

23 Lo Valvo-Dierna: «La mancata<br />

istituzione dell’Utin fortemente<br />

penalizzante per la nostra città»<br />

24 Zummo: «Riattivare le Consulte<br />

per fare arrivare a Palazzo del<br />

Carmine la “voce” dei citta<strong>di</strong>ni»<br />

25 Cigna entra in Consiglio e si col-<br />

loca nel Gruppo misto<br />

25 Aiello: «Potenziare il Polo universitario<br />

ma Cciaa e Asp sono<br />

"sorde"»<br />

26 Collerone: «Il Consiglio comunale<br />

dei ragazzi percorso <strong>di</strong> educazione<br />

alla legalità e alla citta<strong>di</strong>nanza<br />

attiva»<br />

27 I consiglieri junior in carica<br />

28 Aggiu<strong>di</strong>cazione “provvisoria” per<br />

i lavori del primo lotto del Palazzo<br />

<strong>di</strong> Giustizia (Scarantino-Armatore)<br />

29 Raddoppio della «640»: investimento<br />

da 990 milioni <strong>di</strong> euro,<br />

realizzazione in 1.500 giorni<br />

29 Previste pure varie “opere <strong>di</strong><br />

compensazione” per ripagare dei<br />

<strong>di</strong>sagi la citta<strong>di</strong>nanza nissena<br />

30 Rilascio delle certificazioni: importanti<br />

novità dal 2012 (Di Gesu)<br />

31 Scarantino: «Ecosistema urbano,<br />

ripensare un percorso verso la<br />

sostenibilità»<br />

31 Tesi <strong>di</strong> specializzazione <strong>di</strong>scussa<br />

della dott. Gabriella Romano<br />

CALTANISSETTA COMUNE<br />

Perio<strong>di</strong>co del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

Anno XVI n. 54 - Febbraio 2012<br />

www.comune.caltanissetta.it<br />

Direttore<br />

Michele Campisi, sindaco <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

Direttore responsabile<br />

Lino Lacagnina (l.lacagnina@virgilio.it)<br />

Collaborazione fotografica<br />

Stu<strong>di</strong>o “L’Immagine” <strong>di</strong> Giovanni Sciandra<br />

Stampa<br />

Tipolitografia Paruzzo, <strong>Caltanissetta</strong><br />

Progetto grafico e Impaginazione<br />

Maria Dell’Utri<br />

Autorizzazione Tribunale <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

n. 156 del 16/12/1996<br />

Si ringraziano i <strong>di</strong>pendenti comunali<br />

per la preziosa collaborazione<br />

Foto Lillo Miccichè


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

2<br />

EDITORIALE<br />

Riqualificazione del centro storico<br />

un progetto con ambizioni<br />

non soltanto architettoniche<br />

Il momento storico ed amministrativo<br />

che stiamo vivendo ci obbliga<br />

a <strong>di</strong>verse riflessioni sul territorio<br />

della nostra città, sulla gestione che<br />

dello stesso se ne è fatto e su quanto<br />

vorremo farne nel prossimo futuro.<br />

Nei processi <strong>di</strong> trasformazione<br />

che hanno interessato la nostra città<br />

dal dopoguerra ad oggi osserviamo<br />

che all’ottimismo che accompagnava<br />

gli anni del boom economico, si è ben<br />

coniugata una strumentazione urbanistica<br />

che prevedeva uno sviluppo<br />

territoriale per ospitare 130.000 abitanti,<br />

parametro che ha <strong>di</strong>mensionato<br />

il piano Colombo nel 1961 e la sua<br />

revisione nel 1982.<br />

Questo strumento, se da una parte<br />

ha concorso meritoriamente a rendere<br />

la nostra città più moderna, più<br />

vivibile, se pur con tutte le contrad<strong>di</strong>zioni<br />

e lacune nell’in<strong>di</strong>viduarne i<br />

valori dell’identità storica architettonica<br />

urbanistica e sociale, dall’altra<br />

ha avuto la responsabilità <strong>di</strong> farla<br />

crescere su un’estensione territoriale<br />

vastissima, conseguendone un grande<br />

consumo <strong>di</strong> territorio e un grande<br />

<strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o per la realizzazione delle<br />

infrastrutture, <strong>di</strong>mensionate per più<br />

del doppio dell’attuale popolazione,<br />

e che oggi sono oggetto <strong>di</strong> rilevanti<br />

costi <strong>di</strong> gestione e manutenzione<br />

che rimangono rapportati a una base<br />

impositiva <strong>di</strong> 60.000 abitanti.<br />

Ulteriore grave danno è stato l’abbandono<br />

del centro storico a favore<br />

delle zone “nuove”, dove il ceto<br />

me<strong>di</strong>o ha trovato opportunità <strong>di</strong> investimento<br />

immobiliare in seconde e<br />

terze case nella prospettiva meritoria<br />

<strong>di</strong> donarle ai figli, e ciò senza fare il<br />

conto con il deteriorarsi del sistema<br />

economico che colpisce prima le aree<br />

territoriali più fragili sotto il profilo<br />

socio economico causando i fenomeni<br />

migratori delle corti più giovani<br />

Michele Campisi<br />

sindaco <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

della popolazione.<br />

Nessun elemento <strong>di</strong> novità è purtroppo<br />

pervenuto dall’attuale strumento<br />

urbanistico, cui deve riconoscersi<br />

il merito <strong>di</strong> aver attenzionato<br />

alcuni aspetti del recupero, ma che <strong>di</strong><br />

contro ha consentito l’interessamento<br />

<strong>di</strong> ulteriori e gran<strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> territorio<br />

per strutture commerciali, il<br />

cui insuccesso è purtroppo piuttosto<br />

evidente.<br />

Il risultato che oggi la città ed il<br />

territorio e gli abitanti ci presentano<br />

il “conto”, emergendo gli effetti delle<br />

contrad<strong>di</strong>zioni e delle <strong>di</strong>sattese previsioni.<br />

Il centro storico è stato abbandonato<br />

ed in alcune zone il degrado<br />

ha raggiunto livelli emergenziali. La<br />

parte più pregiata dello stesso sta perdendo<br />

la prestigiosa funzione <strong>di</strong> rappresentanza<br />

e <strong>di</strong> centro commerciale<br />

all’aperto, e ciò a favore dei centri<br />

commerciali, il più delle volte ubicati<br />

fuori dal territorio citta<strong>di</strong>no.<br />

Sotto il profilo sociale la situazione<br />

non risparmia criticità. La contrad<strong>di</strong>zione<br />

che vede da una parte un<br />

patrimonio immobiliare delle periferie,<br />

in decrescente interesse economico<br />

proprio per la copiosità dell’offerta,<br />

causata proprio dalle seconde e<br />

terze case che ormai non trovano figli<br />

che le occupano, e dall’altra un sempre<br />

maggiore numero <strong>di</strong> senza tetto,<br />

talvolta sfollati dall’e<strong>di</strong>lizia fatiscente<br />

abbandonata delle zone del centro<br />

storico.<br />

Quin<strong>di</strong> un modello urbano economico<br />

sociale che ci sta mostrando<br />

tutti i suoi limiti, una promessa <strong>di</strong><br />

sviluppo mancata, basata su errati<br />

presupposti <strong>di</strong> una terziarizzazione<br />

che avrebbe dovuto sostenere lo Stato<br />

e <strong>di</strong> una zona industriale che non ha<br />

mai assunto il ruolo <strong>di</strong> piattaforma<br />

logistica <strong>di</strong> retro porto, o retro aeroporto<br />

che in ragione dello sviluppo<br />

infrastrutturale viario e ferroviario,<br />

avrebbe concretamente permesso <strong>di</strong><br />

moltiplicare il valore della nostra<br />

centralità territoriale.<br />

Tutto ciò, pur nell’obbligo <strong>di</strong> concentrarci<br />

sul quoti<strong>di</strong>ano, ci offre l’opportunità<br />

<strong>di</strong> guardare cosa abbiamo<br />

perduto, che è essenzialmente il patrimonio<br />

relazionale che ci offre una<br />

città delle <strong>di</strong>mensioni della nostra,<br />

che può trovare la ragione del proprio<br />

riscatto proprio nella risignificazione<br />

del sistema <strong>di</strong> relazioni culturali, religiose<br />

e sociali, che trovano nella città<br />

e nei luoghi <strong>di</strong> significato della stessa,<br />

che i nostri antenati hanno realizzato<br />

misurandoli con il loro tempo.<br />

La riqualificazione del centro<br />

storico <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> quin<strong>di</strong> è un<br />

progetto che ha ambizioni multi settoriali,<br />

non solo architettoniche. Il<br />

riappropriarsi dell’identità urbana da<br />

parte dei citta<strong>di</strong>ni è un incentivo<br />

all’ospitalità, la visita dell’ospite è<br />

conoscenza, e la conoscenza è il<br />

motore dello sviluppo economico e<br />

sociale. Dobbiamo avere la capacità<br />

<strong>di</strong> credere nelle nostre capacità <strong>di</strong><br />

trasformare problemi in risorse, concorrendo<br />

tutti (Istituzioni pubbliche,<br />

ceto produttivo, ceto culturale, citta<strong>di</strong>ni)<br />

a perseguire il riscatto, ognuno<br />

per il proprio anche poco per volta,<br />

rendendo ogni buona iniziativa pilota<br />

per altre.<br />

Pensiamo all’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> Via<br />

Redentore e allo sfollamento delle<br />

famiglie che oggi hanno più <strong>di</strong> una


speranza <strong>di</strong> avere la propria casa più<br />

moderna e più sicura <strong>di</strong> prima, grazie<br />

al concorso <strong>di</strong> forze tra il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>, l’Istituto Autonomo<br />

Case Popolari, e la collaborazione<br />

degli abitanti.<br />

Pensiamo al primo concreto passo<br />

per la riqualificazione del quartiere<br />

Provvidenza che si è attivato con<br />

l’approvazione del progetto dei nove<br />

alloggi <strong>di</strong> via Mazzini e scalinata<br />

Abba, cui si è accompagnato il<br />

recupero della scalinata da parte del<br />

<strong>Comune</strong>. Le case da recuperare sono<br />

state donate da citta<strong>di</strong>ni nisseni che<br />

hanno ritenuto <strong>di</strong> doverle sottrarre<br />

all’abbandono e a restituirle all’utilità<br />

<strong>di</strong> chi ha poco.<br />

Pensiamo al progetto della Grande<br />

Piazza, i cui lavori inizieranno nella<br />

prossima primavera e restituiranno ad<br />

una fruizione <strong>di</strong>gnitosa il “salotto” citta<strong>di</strong>no,<br />

ed ancora all’ampliamento del<br />

parcheggio <strong>di</strong> via Medaglie d’oro che<br />

concorrerà a restituire alla fruizione<br />

pedonale il nostro centro storico.<br />

Pensiamo a tutti gli interventi <strong>di</strong><br />

piccola riqualificazione che, nell’ambito<br />

del progetto del coor<strong>di</strong>namento<br />

quartieri, hanno interessato ed interessano<br />

percorsi, scale e spazi nel<br />

centro storico, restituito a pari <strong>di</strong>gnità<br />

delle altre zone della città dove era<br />

naturale ritenere urgente intervenire<br />

su ogni problematiche con la stessa<br />

naturalezza con la quale era ritenuto<br />

naturale <strong>di</strong>sattendere la richiesta <strong>di</strong><br />

intervento nel centro storico.<br />

Una pervicace attività <strong>di</strong> monitoraggio<br />

e pianificazione è in corso per<br />

esitare concrete possibilità <strong>di</strong> intervento<br />

pubblico, privato o misto, nel<br />

presupposto che la pubblica amministrazione<br />

può e deve rimuovere ogni<br />

<strong>di</strong>vieto che impe<strong>di</strong>sce l’accesso al<br />

benessere da parte dei citta<strong>di</strong>ni.<br />

Un cambiamento “politico” quin<strong>di</strong>,<br />

cui abbiamo più <strong>di</strong> un motivo <strong>di</strong><br />

ritenere corrisponderà una partecipazione<br />

da parte dei citta<strong>di</strong>ni che oggi<br />

più che mai lo chiedono e concorso<br />

delle forze dei quali da forza al progetto<br />

e moltiplica le capacità <strong>di</strong> azione<br />

amministrativa.<br />

Due nuovi assessori in Giunta<br />

e rimodulazione delle deleghe<br />

Due nuovi assessori per la Giunta municipale guidata<br />

dal sindaco Michele Campisi. Dal 19 gennaio infatti<br />

fanno parte dell’Esecutivo Gaetano Angilella (esponente<br />

del Pid) e Giuseppe Firrone (consigliere comunale<br />

del Gruppo misto); vanno ad affiancare i riconfermati<br />

Carlo Giarratano, Salvatore Calafato, Andrea Milazzo e<br />

Loredana Schillaci.<br />

Nel contesto <strong>di</strong> questo provve<strong>di</strong>mento, il sindaco Michele<br />

Campisi ha deciso <strong>di</strong> rimodulare l’attribuzione delle<br />

deleghe assessoriali, mantenendo per sé le competenze su<br />

Polizia municipale e Affari legali.<br />

CARLO GIARRATAnO (riconfermato vicesindaco) si<br />

occuperà <strong>di</strong> Lavori pubblici, Manutenzione e patrimonio<br />

comunale, Strade, Trasporti e viabilità, Verde pubblico.<br />

GAETAnO AnGILELLA ha avuto assegnate le deleghe ad<br />

Affari generali, Ambiente, Ato Ambiente, Ato Idrico,<br />

Igiene e Sanità, Quartieri, Randagismo, Sport e tempo<br />

libero.<br />

SALvATORE CALAfATO seguirà le problematiche <strong>di</strong><br />

Bilancio, Finanze e Tributi, Gestione patrimoniale<br />

mobiliare e immobiliare, Gestione partecipata, Politiche<br />

comunitarie, Sviluppo economico e agricoltura.<br />

GIuSEppE fIRROnE concentrerà il suo impegno su<br />

Solidarietà sociale, Affari demografici e Servizio<br />

elettorale.<br />

AnDREA MILAzzO sarà assessore all’Urbanistica,<br />

Attività rilascio titoli abitativi e<strong>di</strong>lizia privata, pubblica e<br />

cimiteriale, Pianificazione territoriale, Suap.<br />

LOREDAnA SChILLACI sarà responsabile dei settori<br />

Cultura, Teatro, Scuola e Università, Biblioteca, Palazzo<br />

Moncada, Gran<strong>di</strong> eventi, Politiche giovanili, Personale,<br />

Ced e Servizi statistici.<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

3


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

4<br />

SineRGia<br />

tRa <strong>Comune</strong><br />

e iaCp<br />

presentati<br />

due progetti<br />

Il <strong>Comune</strong> ha presentato due importanti iniziative sviluppate in<br />

sinergia con l’Istituto Autonomo Case Popolari <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>,<br />

una riguardante la ricostruzione dell’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> via Redentore<br />

(<strong>di</strong>chiarato pericolante nel marzo 2009 e che aveva portato allo<br />

sgombero <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci famiglie), l’altra relativa alla realizzazione <strong>di</strong><br />

9 alloggi nel quartiere “Provvidenza” che verranno realizzati al<br />

posto <strong>di</strong> vecchie case inabitate e ormai pericolanti, i cui proprietari<br />

hanno accettato la “proposta” <strong>di</strong> cessione gratuita da parte del<br />

<strong>Comune</strong>.<br />

In via Redentore (su un’area <strong>di</strong> 125 metri quadrati) verrà realizzato<br />

un palazzo a sette livelli, due dei quali con ingresso da via<br />

Redentore (civico 282) e cinque dalla retrostante via Guardavascio.<br />

Nel primo livello seminterrato saranno creati un magazzino e<br />

altri locali tecnici; nel secondo livello (pure seminterrato) due<br />

locali <strong>di</strong> 30 metri quadrati ciascuno da a<strong>di</strong>bire ad uffici; l’uno e<br />

l’altro resteranno a <strong>di</strong>sposizione dell’Iacp. Nel terzo livello (che<br />

corrisponderà al primo livello <strong>di</strong> via Guardavascio) saranno creati<br />

due mini appartamenti che gestirà il <strong>Comune</strong> utilizzandoli come<br />

case-parcheggio per situazioni <strong>di</strong> emergenza e da concedere per<br />

un tempo limitato. Negli altri quattro livelli verranno realizzati<br />

otto alloggi da 45 metri quadrati che l’Iacp assegnerà ai proprietari<br />

degli appartamenti dell’e<strong>di</strong>ficio demolito, purché questi non siano<br />

proprietari <strong>di</strong> altri alloggi.<br />

L’altro intervento che <strong>Comune</strong> e Iacp hanno concordato <strong>di</strong> attuare<br />

ricade nel quartiere Provvidenza e riguarda la realizzazione<br />

<strong>di</strong> nove nuovi alloggi che verranno assegnati preferibilmente a<br />

giovani famiglie a canone socialmente compatibile (a metà tra la<br />

quota <strong>di</strong> alloggio “popolare” e il prezzo <strong>di</strong> equo canone). Verranno<br />

realizzati due nuovi fabbricati. Il primo prevede una costruzione<br />

su quattro livelli <strong>di</strong> cui uno seminterrato accessibile da bastione<br />

prospiciente la via Narese (magazzino e vano tecnico); l’accesso<br />

agli alloggi abitabili avrà accesso dalla sovrastante via Mazzini:<br />

alla prima elevazione è previsto un bivani <strong>di</strong> circa 35 metri quadrati,<br />

mentre l’alloggio che verrà realizzato ai livelli superiori (collegato<br />

da una scala interna) avrà una superficie <strong>di</strong> poco superiore a 70<br />

metri quadrati. Nell’altro fabbricato, che nascerà sull’altro fianco<br />

della via Mazzini, sono previsti sette alloggi: il piano seminterrato<br />

ospiterà magazzini, i primi due piano sopraelevati accoglieranno<br />

realizzati tre appartamenti (un bivani da 34 metri quadrati, un<br />

trivani da 62 metri quadrati e un trivani da 47 metri quadrati), il<br />

terzo piano avrà un solo alloggio <strong>di</strong> 46 metri quadrati).<br />

Sia per l’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> via Redentore che per i nuovi alloggi del<br />

quartiere “Provvidenza” è stato detto che la realizzazione e quin<strong>di</strong><br />

la consegna potrà avvenire tra due anni.


Così "risorgerà"<br />

il palazzo <strong>di</strong> via Redentore<br />

che nel marzo 2009<br />

fu <strong>di</strong>chiarato pericolante<br />

L’Iacp ha provveduto alla demolizione<br />

del fabbricato preesistente ed ha acquisito<br />

l’area <strong>di</strong> se<strong>di</strong>me con l’impegno <strong>di</strong> locare gli<br />

alloggi da realizzare a soggetti in<strong>di</strong>viduati<br />

dal <strong>Comune</strong> con un canone calmierato.<br />

L’intervento progettuale ricade a monte<br />

del quartiere Santa Flavia, nella zona territoriale<br />

omogenea A2 (La Città del Primo<br />

Novecento) del vigente Piano Regolatore<br />

Generale; la zona è tuttavia caratterizzata<br />

da una <strong>di</strong>ffusa presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong><br />

sostituzione post-bellica, cui era riconducibile<br />

il medesimo fabbricato<br />

oggetto <strong>di</strong> demolizione.<br />

L’e<strong>di</strong>ficio preesistente occupava<br />

un’area <strong>di</strong> circa 127,0 m 2 e presentava<br />

un’altezza – valutata alla linea <strong>di</strong><br />

gronda – <strong>di</strong> m 23,40. Esso presentava<br />

un’aderenza col fabbricato a<strong>di</strong>acente<br />

lungo il fronte ovest e prospettava a<br />

sud su via Redentore, a nord su via<br />

Guardavascio e ad ovest su una gra<strong>di</strong>nata<br />

pubblica. Il fabbricato si articolava<br />

su sette livelli: un piano seminterrato<br />

avente accesso dalla via Redentore,<br />

a<strong>di</strong>bito a locale commerciale, e sei<br />

elevazioni a destinazione residenziale.<br />

L’accesso ai piani residenziali avveniva<br />

me<strong>di</strong>ante un portone localizzato nel<br />

bastione prospiciente via Redentore ed<br />

il collegamento verticale era costituito<br />

da un corpo scala privo <strong>di</strong> ascensore.<br />

Nell’attuale configurazione, dopo<br />

le operazioni <strong>di</strong> demolizione, l’area<br />

presenta alcune porzioni del fabbricato<br />

preesistente, mantenute al fine<br />

<strong>di</strong> evitare l’innesco <strong>di</strong> perturbazioni negli<br />

equilibri statici consolidati. In particolare,<br />

nella porzione ovest dell’area è presente<br />

un volume - articolato su gradoni - che<br />

ingloba il terreno <strong>di</strong> fondazione dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

limitrofo. Lungo i fronti nord ed est<br />

risultano presenti tracce dei setti murari<br />

costituenti l’ossatura portante del fabbricato<br />

preesistente.<br />

La progettazione del fabbricato <strong>di</strong> nuovo<br />

inserimento è stata condotta nel rispetto<br />

degli allineamenti e delle caratteristiche<br />

<strong>di</strong>mensionali del fabbricato preesistente.<br />

L’area interessata dall’intervento è infatti<br />

pressoché uguale a quella del fabbricato<br />

preesistente; a piano seminterrato essa risulta<br />

inferiore in ragione della presenza del<br />

sopra in<strong>di</strong>cato volume articolato su gradoni;<br />

anche l’altezza – valutata in corrispondenza<br />

della linea <strong>di</strong> gronda – è pari a quella<br />

del fabbricato demolito. Per le ragioni sopra<br />

esposte, la volumetria complessiva del<br />

realizzando e<strong>di</strong>ficio risulta inferiore rispetto<br />

alla configurazione preesistente.<br />

Il progetto prevede la realizzazione <strong>di</strong><br />

10 alloggi e <strong>di</strong> 2 uffici cui si potrà accedere<br />

dalla via Guardavascio; prevede altresì, in<br />

corrispondenza del piano seminterrato cui<br />

si accederà da via Redentore, la realizzazione<br />

<strong>di</strong> locali tecnici e <strong>di</strong> un magazzino.<br />

La redazione del progetto è stata svolta<br />

nell’osservanza della normativa vigente<br />

Il prospetto<br />

dell'e<strong>di</strong>ficio<br />

che l'Iacp<br />

realizzerà<br />

in via<br />

Redentore<br />

in materia <strong>di</strong> requisiti igienico-sanitari, <strong>di</strong><br />

superamento delle barriere architettoniche,<br />

<strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong>, <strong>di</strong> salute nei<br />

luoghi <strong>di</strong> lavoro, nonché della strumentazione<br />

urbanistica del <strong>Comune</strong> (Regolamento<br />

e<strong>di</strong>lizio e Norme <strong>di</strong> attuazione e<br />

del PRG). L’obbligo <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong> tali normative<br />

ha determinato, in primo luogo, <strong>di</strong><br />

dover procedere ad una progettazione dei<br />

collegamenti verticali con adeguati spazi <strong>di</strong><br />

accesso e <strong>di</strong> passaggio e con la presenza<br />

<strong>di</strong> un ascensore; le prime due elevazioni<br />

sono state altresì progettate per essere<br />

destinate ad usi non residenziali poiché<br />

risultanti a seminterrato. Le normative vigenti<br />

hanno altresì determinato il rispetto<br />

delle superfici minime dei vani e del rapporto<br />

minimo tra le suddette superfici e le<br />

superfici finestrate.<br />

L’e<strong>di</strong>ficio presenta complessivamente<br />

7 livelli: due piani seminterrati su via Redentore,<br />

e 5 elevazioni fuori terra su via<br />

Guardavascio. Il primo piano seminterrato<br />

presenta una superficie ridotta rispetto agli<br />

altri livelli per la presenza della struttura <strong>di</strong><br />

contenimento del fabbricato a<strong>di</strong>acente; vi è<br />

previsto un locale da a<strong>di</strong>bire a magazzino,<br />

nonché alcuni locali condominiali stu<strong>di</strong>ati<br />

per accogliere gli impianti tecnologici e la<br />

riserva idrica del fabbricato.<br />

Dalla via Guardavascio si accede -<br />

me<strong>di</strong>ante il corpo scala e l’ascensore - al<br />

piano destinato ai due uffici, posto a<br />

circa m -3,50 dalla sede stradale della<br />

predetta via, nonché ai cinque livelli<br />

sovrastanti.<br />

I due locali per uffici presentano<br />

ciascuno una superficie netta <strong>di</strong> m<br />

43,40 circa, ed una <strong>di</strong>stribuzione interna<br />

speculare: è previsto in entrambi<br />

un ampio vano atto ad accogliere<br />

2-3 postazioni <strong>di</strong> lavoro ed una zona<br />

<strong>di</strong> attesa con finestre “a nastro” su<br />

Via Redentore, un servizio igienico<br />

accessibile ai <strong>di</strong>versamente abili e<br />

un archivio - deposito. L’altezza netta<br />

<strong>di</strong> tali locali risulta, secondo quanto<br />

richiesto dalle normative vigenti per<br />

la progettazione dei luoghi <strong>di</strong> lavoro<br />

e dei locali aperti al pubblico, <strong>di</strong> 3<br />

metri.<br />

In corrispondenza dei cinque livelli<br />

superiori, il progetto prevede 10<br />

alloggi, ovvero 2 alloggi per ciascuna<br />

elevazione. La prima elevazione su<br />

via Guardavascio - sopraelevata <strong>di</strong><br />

circa 20 cm rispetto alla sede stradale<br />

- presenta una superficie utile ridotta<br />

per la presenza dell’androne e del locale<br />

contatori; sono stati previsti, pertanto: un<br />

monovano con posto <strong>di</strong> cottura, ripostiglio<br />

e servizio igienico, per una superficie complessiva<br />

netta <strong>di</strong> m 2 29,00, oltre una superficie<br />

non residenziale <strong>di</strong> circa m 2 4,00<br />

(balcone su via Redentore) ed un alloggio<br />

bivani costituito da soggiorno con posto <strong>di</strong><br />

cottura, servizio igienico e camera matrimoniale,<br />

per una superficie complessiva<br />

netta <strong>di</strong> m 2 43,00, oltre una superficie non<br />

residenziale <strong>di</strong> circa m 2 4,00 (balcone su<br />

via Redentore). Ai livelli superiori gli alloggi<br />

sono costituiti da bivani con <strong>di</strong>stribuzione<br />

interna uguale e speculare; in ciascuno<br />

degli alloggi la <strong>di</strong>stribuzione interna prevede<br />

un soggiorno con posto <strong>di</strong> cottura, un<br />

servizio igienico ed una camera matrimoniale,<br />

per una superficie netta complessiva<br />

<strong>di</strong> m 2 43,50 circa, oltre una superficie non<br />

residenziale <strong>di</strong> circa m 2 6,50 (balconi entrambe<br />

le strade).<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

5


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

6<br />

un Programma Integrato<br />

per avviare il recupero<br />

del quartiere "provvidenza"<br />

A seguito del bando<br />

emanato dalla Regione<br />

Sicilia (Dipartimento<br />

delle Infrastrutture della<br />

Mobilità e dei Trasporti)<br />

finalizzato al recupero ed<br />

alla riqualificazione dei<br />

centri storici, nel mese <strong>di</strong><br />

luglio 2010 il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong> ha deciso <strong>di</strong><br />

parteciparvi, designando<br />

quale responsabile del<br />

“Programma integrato”<br />

l’ing. Gaetano Corvo<br />

(a quel tempo <strong>di</strong>rigente<br />

coor<strong>di</strong>natore dell’Ufficio Tecnico Comunale)<br />

con la collaborazione dell’ing.<br />

Eduardo Garito e dell’arch. Alessio<br />

Bellomo (funzionari entrambi responsabili<br />

<strong>di</strong> Posizioni Organizzative).<br />

L’ambito del “Programma” in<strong>di</strong>viduato<br />

è stato quello del centro storico, zone<br />

territoriali omogenee “A1” e “A2” ricadenti<br />

nel quartiere “Provvidenza”. Ai<br />

fini della ricognizione delle proposte è<br />

stato pubblicato un avviso pubblico con<br />

scadenza 24 agosto 2010. «La scelta<br />

dell’ambito – fu spiegato nell’avviso –<br />

è coerente con le precedenti esperienze<br />

già avviate proprio nel centro storico<br />

(programma <strong>di</strong> riqualificazione urbana,<br />

programmi costruttivi per l’e<strong>di</strong>lizia<br />

economica e popolare dei quartieri<br />

“Angeli” e “Provvidenza”, piani <strong>di</strong> recupero<br />

<strong>di</strong> iniziativa privata, etc.)».<br />

L’avviso pubblico per la raccolta <strong>di</strong> proposte<br />

da parte <strong>di</strong> privati ha ottenuto una<br />

sola proposta, da parte <strong>di</strong> un privato per<br />

il recupero <strong>di</strong> un immobile sito nel centro<br />

storico del quartiere Provvidenza,<br />

comprendente 5 alloggi, per un importo<br />

complessivo <strong>di</strong> 180.000 euro (Iva compresa),<br />

<strong>di</strong> cui 126.000 euro a carico del<br />

soggetto privato e 54.000 euro) a carico<br />

dell’Ente pubblico (Regione Sicilia).<br />

Al Programma ha partecipato anche<br />

l’Istituto Autonomo Case Popolari <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong>, in considerazione del fatto<br />

che con deliberazione della Giunta<br />

municipale del 6 novembre 2008, tra<br />

il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> e l’Iacp <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong>, era stato concordato <strong>di</strong><br />

Eduardo Garito<br />

procedere al recupero<br />

degli alloggi <strong>di</strong> proprietà<br />

del <strong>Comune</strong>, ricadenti<br />

nel centro storico, nel<br />

quartiere Provvidenza. Si<br />

è convenuto <strong>di</strong> effettuare<br />

tale intervento tramite un<br />

cofinanziamento da parte<br />

dello stesso Iacp. Gli<br />

alloggi interessati dal recupero<br />

sono complessivamente<br />

9 più pertinenze<br />

per un importo complessivo<br />

pari a 1.395.728<br />

euro <strong>di</strong> cui 1.116.582,40<br />

euro a carico della Regione Sicilia e<br />

279.145,60 euro a carico dell’Iacp <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong>.<br />

Quale opera <strong>di</strong> urbanizzazione è sta-<br />

ta in<strong>di</strong>viduata la<br />

scuola materna<br />

“Leonardo Sciascia”,<br />

a<strong>di</strong>acente al<br />

quartiere Provvidenza,<br />

per la piena<br />

funzionalità delle<br />

attività, dell’importo<br />

complessivo<br />

<strong>di</strong> 550.000 mila<br />

<strong>di</strong> cui 440.000<br />

euro a carico della<br />

Regione Sicilia e<br />

110.000 euro a carico<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong>.<br />

Con la proposta<br />

presentata, il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> ha richiesto al<br />

Dipartimento regionale delle Infrastrutture<br />

e della Mobilità e dei Trasporti un<br />

finanziamento <strong>di</strong> €. 1.610.582,40 su un<br />

importo complessivo <strong>di</strong> €. 2.125.728.<br />

«La proposta – spiega ora l’ing. Eduardo<br />

Garito – è stata inserita nella graduatoria<br />

utile per ottenere il finanziamento.<br />

Ci è stato già chiesto <strong>di</strong> procedere alla<br />

progettazione esecutiva al fine <strong>di</strong> ottenere<br />

la somma richiesta. Il progetto per<br />

la costruzione dei 9 alloggi elaborato<br />

dall’Iacp è stato approvato in conferenza<br />

dei servizi dall’Ufficio Tecnico Comunale».<br />

L’intervento progettuale ricade<br />

nel Quartiere Provvidenza del centro<br />

storico <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>, in due<br />

<strong>di</strong>fferenti isolati prospicienti le vie<br />

Narese, Mazzini e Blan<strong>di</strong>no e la gra<strong>di</strong>nata<br />

Cesare Abba, e prevede complessivamente<br />

la realizzazione <strong>di</strong> 9<br />

alloggi e <strong>di</strong> 5 locali a piano terra; più<br />

precisamente, nel fabbricato posto<br />

tra la via Narese, la gra<strong>di</strong>nata <strong>di</strong> via<br />

Cesare Abba e la via Mazzini saranno<br />

realizzati un locale e due alloggi,<br />

nell’e<strong>di</strong>ficio<br />

Il quadro economico-finanziario riepilogativo<br />

posto tra la<br />

Importo complessivo del programma:<br />

via Mazzini,<br />

- E<strong>di</strong>lizia privata: € 180.000,00<br />

la la gra<strong>di</strong>nata<br />

- E<strong>di</strong>lizia pubblica: € 1.395.728,00<br />

- Opera <strong>di</strong> urbanizzazione: € 550.000,00<br />

<strong>di</strong> via Cesa<br />

€ 2.125.728,00<br />

re Abba e la<br />

<strong>di</strong> cui a carico della Regione:<br />

via Blan<strong>di</strong>no<br />

- E<strong>di</strong>lizia privata: € 54.000,00 troveranno in<br />

- E<strong>di</strong>lizia pubblica: € 1.116.582,40 vece realizza<br />

- Opera <strong>di</strong> urbanizzazione: € 440.000,00 zione 4 locali<br />

€ 1.610.582,40 a piano terra e<br />

<strong>di</strong> cui a carico del privato, dell’Iacp e del <strong>Comune</strong>: 7 alloggi.<br />

- E<strong>di</strong>lizia privata: € 126.000,00 Gli immo-<br />

- E<strong>di</strong>lizia pubblica: € 279.145,60 bili bili oggetto<br />

- Opera <strong>di</strong> urbanizzazione: € 110.000,00 dell’interven-<br />

dell’interven<br />

€ 515.145,60<br />

to ricadono<br />

nella zona<br />

territoriale<br />

omogenea A1 (Centro Storico) del<br />

vigente Piano Regolatore Generale<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>, nel<br />

quartiere soggetto alle Prescrizioni<br />

Esecutive (Programma costruttivo<br />

per l’e<strong>di</strong>lizia economica e popolare)<br />

del suddetto strumento, denominate<br />

“Piano Particolareggiato del Rione<br />

Provvidenza”. Specificatamente,<br />

l’immobile ad Est è ricompreso nel<br />

comparto n. 129 delle suddette prescrizioni,<br />

il fabbricato ad ovest nel<br />

comparto n. 128. Le Prescrizioni<br />

Esecutive per il quartiere Provvidenza<br />

prevedono, per i fabbricati in og


getto, l’applicazione della categoria<br />

d’intervento definita “ristrutturazione<br />

complessa”. In relazione al pessimo<br />

stato <strong>di</strong> conservazione riscontrato<br />

negli e<strong>di</strong>fici, caratterizzati da murature<br />

portanti e solai non più idonei a<br />

sopportare i carichi e interessati da<br />

crolli localizzati, si è resa necessaria<br />

l’applicazione, come previsto dalle<br />

suddette Prescrizioni, della categoria<br />

definita “ripristino volumetrico”,<br />

ovvero la demolizione e ricostruzione<br />

dei fabbricati secondo i parametri<br />

volumetrici, <strong>di</strong> altezza e <strong>di</strong> ingombro<br />

degli e<strong>di</strong>fici preesistenti, con la possibilità<br />

<strong>di</strong> accorpamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti<br />

unità e<strong>di</strong>lizie e <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica delle <strong>di</strong>stribuzioni<br />

interne.<br />

L’immobile ricadente nel comparto<br />

n. 129 (N.C.E.U., Foglio 301,<br />

particella 226) ha accesso dal bastione<br />

prospiciente la via Narese ed è<br />

delimitato ad est dalla via Mazzini, a<br />

sud dalla scalinata <strong>di</strong> via Cesare Abba<br />

ed a Nord da proprietà aliena. Il fab-<br />

bricato, originariamente costituito da<br />

quattro elevazioni fuori terra, nel passato<br />

è stato interessato dal crollo <strong>di</strong><br />

tre elevazioni. Le ispezioni condotte<br />

sulle pareti <strong>di</strong> facciata hanno consentito<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare una configurazione<br />

<strong>di</strong> danno consistente in sconnessioni e<br />

crolli localizzati nella muratura, macchie<br />

<strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà, muffe, nonché <strong>di</strong>stacchi<br />

<strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> intonaco.<br />

I tre immobili facenti parte del<br />

comparto n. 128 (N.C.E.U., Foglio<br />

301, particelle 229, 233 e 234) rica-<br />

I tecnici dell'Iacp: l'arch. Pierluigi Campione, l'ing. capo Salvatore Venti, l'ing. Clelia Buscaglia,<br />

il geom. Attilio Passanisi<br />

Nove alloggi sociali<br />

per famiglie "giovani"<br />

dono in un isolato delimitato a nord e<br />

ad ovest dalla via Mazzini, ad est dalla<br />

via Blan<strong>di</strong>no, a sud dalla scalinata<br />

<strong>di</strong> via Cesare Abba. Più precisamente,<br />

il fabbricato ricadente nella particella<br />

229, avente in pianta una sagoma<br />

trapezoidale, presenta 3 elevazioni<br />

fuori terra per un’altezza <strong>di</strong> 9 metri<br />

circa e ad esso si accede dalla via<br />

Mazzini (civici 80, 82, 84). Le pareti<br />

Gra<strong>di</strong>nata Cesare Abba<br />

sono costituite per le prime due elevazioni<br />

in pietra calcarenitica mentre<br />

il terzo livello, palesemente frutto <strong>di</strong><br />

una sopraelevazione, è caratterizzato<br />

da pareti costituite da blocchi in cemento<br />

pomice. La seconda elevazione<br />

presenta tracce degli originari balconi<br />

costituiti da putrelle metalliche e sovrastanti<br />

lastre <strong>di</strong> marmo.<br />

Il fabbricato ricadente nella particella<br />

233, originariamente costituito<br />

da tre elevazioni fuori terra, è stato<br />

nel passato interessato dal crollo<br />

<strong>di</strong> una elevazione. Esso presenta in<br />

pianta una sagoma trapezoidale, ha<br />

un’altezza variabile tra 6 e 6,70 metri.<br />

Le pareti, analogamente al fabbricato<br />

a<strong>di</strong>acente, sono in pietra naturale,<br />

con inserti in mattoni pressati. I solai<br />

interme<strong>di</strong> non risultano ispezionabili;<br />

attraverso i vani esterni è possibile<br />

scorgere tracce del solaio ligneo <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

7


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

8<br />

copertura ad un’unica falda. Entrambi<br />

i fabbricati, all’atto del sopralluogo,<br />

presentavano una puntellatura in legno<br />

per il contenimento della muratura<br />

su via Mazzini, a rischio <strong>di</strong> crollo.<br />

Il fabbricato ricadente nella particella<br />

234, della consistenza <strong>di</strong> tre elevazioni<br />

fuori terra, presenta in pianta<br />

una sagoma trapezoidale ed ha accesso<br />

dai civici 43, 45, 47 <strong>di</strong> via Blan<strong>di</strong>no;<br />

analogamente a quelli sopra<br />

descritti, il fabbricato presenta una<br />

struttura in muratura con setti<br />

portanti e solai lignei. I muri,<br />

costituiti da pietra naturale,<br />

presentano inserti in laterizio.<br />

La configurazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto e<br />

degrado è analoga a quella dei<br />

fabbricati precedentemente descritti.<br />

L’ipotesi progettuale ha richiesto<br />

<strong>di</strong> conciliare <strong>di</strong>fferenti<br />

criteri, <strong>di</strong>scendenti sia dalla<br />

strumentazione urbanistica<br />

vigente nella zona oggetto <strong>di</strong><br />

intervento e dalle conseguenti<br />

prescrizioni, sia dalla finalità<br />

dell’intervento, mirato a realizzare<br />

alloggi sociali <strong>di</strong> me<strong>di</strong>opiccolo<br />

taglio, seppure nel rispetto<br />

dei parametri minimi stabiliti<br />

dalla vigente legislazione.<br />

Il fabbricato ricadente nel comparto<br />

n. 129 presenta una sagoma<br />

planimetrica <strong>di</strong> circa 59,00 m 2 ed<br />

un’altezza - valutata dalla via Mazzini<br />

- <strong>di</strong> circa 11 metri. L’e<strong>di</strong>ficio sarà<br />

articolato su quattro livelli <strong>di</strong> cui uno<br />

seminterrato accessibile dal bastione<br />

prospiciente la via Narese e destinato<br />

ad accogliere un locale non residenziale<br />

ed un vano tecnico. L’accesso<br />

ai livelli superiori - aventi destinazione<br />

residenziale - avverrà dalla<br />

via Mazzini. Alla prima elevazione è<br />

previsto un alloggio bivani, costituito<br />

da soggiorno con posto <strong>di</strong> cottura,<br />

<strong>di</strong>simpegno, servizio igienico e camera<br />

singola, per una superficie netta<br />

complessiva <strong>di</strong> circa m 2 34,00. Ai<br />

livelli superiori è previsto un alloggio<br />

“duplex”, articolato su due elevazioni<br />

poste in collegamento me<strong>di</strong>ante una<br />

scala interna: il primo dei livelli costituenti<br />

tale alloggio accoglierà un<br />

soggiorno con posto <strong>di</strong> cottura, una<br />

camera singola e un servizio igienico,<br />

mentre il secondo una camera da letto<br />

matrimoniale, una camera singola, un<br />

servizio igienico ed una lavanderia,<br />

per una superficie netta complessiva<br />

<strong>di</strong> m 2 73,00 circa.<br />

Per il fabbricato ricadente nel<br />

comparto n. 128 si prevede l’accorpamento<br />

ed il ripristino volumetrico degli<br />

e<strong>di</strong>fici preesistenti. La superficie<br />

complessiva del lotto è <strong>di</strong> m 2 191,00<br />

circa mentre l’altezza – valutata dalla<br />

via Mazzini – risulta variare, in relazione<br />

all’andamento altimetrico della<br />

sede stradale, fino ad un valore massi-<br />

Il prospetto dei due nuovi<br />

e<strong>di</strong>fici che verranno realizzati<br />

nel quartiere Provvidenza<br />

mo <strong>di</strong> 9,50 metri circa. Sono previsti<br />

4 locali - da a<strong>di</strong>bire a magazzino - ed<br />

un vano tecnico al piano seminterrato,<br />

3 alloggi al primo piano, 3 alloggi<br />

al secondo piano ed infine n. 1 alloggio<br />

all’ultima elevazione, per un totale<br />

<strong>di</strong> n. 7 alloggi. Il collegamento<br />

verticale avviene me<strong>di</strong>ante un corpo<br />

scala ubicato in posizione pressoché<br />

baricentrica ed avente accesso dalla<br />

via Mazzini. Al primo piano il corpo<br />

scala <strong>di</strong>simpegna tre alloggi: il primo<br />

consiste in un bivani posto tra la via<br />

Mazzini e la gra<strong>di</strong>nata Abba ed avente<br />

una superficie netta pari a 34,00 m 2<br />

circa ed una superficie non residenziale<br />

(balconi su via Mazzini) pressoché<br />

pari a 3,00 m 2 ; il secondo consiste<br />

invece in un trivani prospiciente<br />

la via Mazzini ed avente una superficie<br />

netta pari a 62,0 m 2 circa ed una<br />

superficie non residenziale (balconi)<br />

pressoché pari a 4,6 m 2 ; il terzo, infine,<br />

ubicato tra la via Blan<strong>di</strong>no e la<br />

gra<strong>di</strong>nata Abba e posto su un piano<br />

sopraelevato <strong>di</strong> 45 cm circa rispetto<br />

agli alloggi prima in<strong>di</strong>cati, è un trivani<br />

<strong>di</strong> circa 47,0 m 2 . Al secondo piano,<br />

si ritrova la medesima <strong>di</strong>stribuzione<br />

con un’unica <strong>di</strong>fferenza consistente<br />

nell’inserimento <strong>di</strong> un balcone in corrispondenza<br />

dell’alloggio tra la gra<strong>di</strong>nata<br />

Abba e la via Blan<strong>di</strong>no. Al terzo<br />

piano, è presente soltanto un alloggio<br />

che, delimitato dalle vie Blan<strong>di</strong>no e<br />

Cesare Abba, presenta i medesimi<br />

caratteri <strong>di</strong>stributivi e <strong>di</strong>mensionali<br />

dell’alloggio sottostante.<br />

I corpi <strong>di</strong> fabbrica verranno rea-<br />

lizzati con strutture intelaiate (travi e<br />

pilastri) in cemento armato. Gli elementi<br />

riguardanti i prospetti esterni<br />

(aperture, sporti, ringhiere, basamenti<br />

e cornici) sono stati progettati nel<br />

rispetto delle “Soluzioni architettoniche<br />

conformi” delle Prescrizioni<br />

Esecutive, sia riguardo ai rapporti<br />

geometrici delle aperture (larghezza e<br />

altezza massima) dei basamenti e delle<br />

cornici, sia ai materiali da utilizzare,<br />

da specificare ulteriormente in fase<br />

<strong>di</strong> progettazione esecutiva.


ecco come il <strong>Comune</strong> intende arrestare il degrado dei quartieri più antichi della città<br />

«uno strumento urbanistico<br />

attuativo sul centro storico<br />

per invogliare i privati a investire»<br />

Il processo <strong>di</strong> degrado del centro storico<br />

trova i suoi presupposti in una<br />

complessa serie <strong>di</strong> motivazioni <strong>di</strong><br />

carattere giuri<strong>di</strong>co, urbanistico, economico<br />

e sociale. Per meglio comprendere<br />

gli acca<strong>di</strong>menti, alcuni brevi<br />

cenni storici possono certamente<br />

essere utili. Il Piano Regolatore della<br />

città <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> redatto dall’ing.<br />

Edoardo Caracciolo nel 1939 ed il<br />

successivo Piano <strong>di</strong> Ricostruzione del<br />

1954, descrivevano già delle con<strong>di</strong>zioni<br />

igieniche e <strong>di</strong> salubrità del centro<br />

storico, assolutamente precarie e<br />

necessitanti <strong>di</strong> interventi urgenti.<br />

Va rilevato che ai tempi della redazione<br />

del primo Piano Regolatore del<br />

1939, invero mai entrato in vigore,<br />

non vi era ancora una legge per la<br />

protezione dei Beni culturali, varata<br />

proprio in quell’anno, ed i centri storici<br />

fino a quel momento erano stati<br />

assoggettati a significativi interventi<br />

<strong>di</strong> risanamento anche in forza <strong>di</strong> incisivi<br />

interventi legislativi (legge per<br />

il risanamento della città <strong>di</strong> Napoli)<br />

nel presupposto delle loro carenti<br />

con<strong>di</strong>zioni igienico-sanitarie, in parte<br />

significativa riconducibili alle caratteristiche<br />

morfologiche del tessuto<br />

urbano, e quin<strong>di</strong> alle strade strette, al<br />

mancato soleggiamento, all’assenza<br />

<strong>di</strong> spazi pubblici, e a tutte quelle con<strong>di</strong>zioni<br />

che concorrono alla qualità<br />

urbana e dell’abitare. Poca attenzione<br />

era quin<strong>di</strong> destinata all’aspetto valoriale<br />

storico, architettonico e paesaggistico<br />

degli agglomerati storici.<br />

Il Piano Regolatore Colombo del<br />

1961, nel riproporre la restituzione<br />

del quadro <strong>di</strong> degrado già offerta nelle<br />

relazioni del piano Caracciolo e nel<br />

Piano <strong>di</strong> Ricostruzione, <strong>di</strong>chiara tra<br />

gli obiettivi la volontà <strong>di</strong> delocalizzare<br />

gli abitanti del centro storico nei<br />

quartieri nuovi, con il centro storico<br />

che, una volta svuotato degli abitanti<br />

avrebbe potuto essere assoggettato a<br />

risanamento integrale e che si sarebbe<br />

potuto ripopolare successivamente,<br />

anche approfittando del felice trend <strong>di</strong><br />

aumento della popolazione in<strong>di</strong>cato<br />

nel Piano che prevedeva un aumento<br />

della popolazione fino a 130.000 abitanti<br />

in ragione del favorevole momento<br />

<strong>di</strong> sviluppo socio-economico<br />

della città <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> nel dopoguerra.<br />

Detto risanamento si sarebbe potuto<br />

attuare con incisive demolizioni<br />

e ricostruzioni con in<strong>di</strong>ci e<strong>di</strong>ficatori<br />

elevati. A titolo ulteriormente esemplificativo<br />

della ridotta attenzione <strong>di</strong><br />

detto piano nei confronti dei valori<br />

storico-architettonici deve rilevarsi<br />

che lo stesso prevedeva un vincolo <strong>di</strong><br />

portico nel crocicchio viario tra corso<br />

Vittorio Emanuele, corso Umberto e<br />

piazza Garibal<strong>di</strong>, attuazione del quale<br />

avrebbe comportato la necessità <strong>di</strong><br />

incisivi interventi sugli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> carattere<br />

storico ed architettonico prospicienti<br />

su detti assi viari.<br />

Il Piano Regolatore Colombo fu assoggettato<br />

ad un ulteriore variante nel<br />

1982, variante finalizzata all’adeguamento<br />

degli standard urbanistici ma<br />

che immutata lasciava la struttura del<br />

piano. Il risultato <strong>di</strong> tutto ciò è una<br />

città ove effettivamente si è spopolato<br />

il centro storico. Dai dati più recenti<br />

nel centro storico sarebbero residenti<br />

non più <strong>di</strong> 8.000 persone a fronte delle<br />

20.000 che nello stesso erano re-<br />

sidenti nell’imme<strong>di</strong>ato nell’imme<strong>di</strong>ato dopoguerra. A<br />

detto spopolamento è corrisposto un<br />

trasferimento degli abitanti nelle zone<br />

periferiche, nel frattempo realizzate,<br />

causando un allargamento della stessa,<br />

con conseguente consumo del territorio,<br />

cui purtroppo non è conseguito<br />

il previsto incremento demografico<br />

che avrebbe concorso a ripopolare il<br />

centro storico.<br />

Nel frattempo il sempre crescente<br />

interesse alla tutela dei centri storici<br />

da parte delle Istituzioni, se da una<br />

parte ha concorso a regolamentare gli<br />

interventi nel rispetto dei valori storico-architettonici,<br />

dall’altra, inserendosi<br />

in un contesto socio-economico<br />

scarsamente fidelizzato alla qualità<br />

architettonica (che fortunatamente è<br />

maturato raggiungendo oggi un accettabile<br />

livello <strong>di</strong> consapevolezza)<br />

ha concorso ad allontanare l’interesse<br />

economico allo stesso, che si è invece<br />

sempre rivolto all’e<strong>di</strong>lizia nuova ed<br />

il conseguente continuo allargamento<br />

della città. Detto fenomeno invero<br />

non è stato contrastato dagli strumenti<br />

urbanistici che si sono succeduti, nel<br />

contesto del quale va evidenziato l’attuale<br />

e vigente Prg, il quale pur introducendo<br />

un apprezzabile processo <strong>di</strong><br />

razionalizzazione razionalizzazione e riqualificazione<br />

del costruito, costruito, per una serie <strong>di</strong> vicende<br />

<strong>di</strong> carattere politico ed amministrati<br />

amministrati-<br />

vo, non ha sortito, pur a seguito <strong>di</strong><br />

cre<strong>di</strong>bili tentativi, lo scopo <strong>di</strong> inter<br />

venire concretamente e <strong>di</strong>ffusamente<br />

nel centro storico.<br />

Nell’aprile dell’anno scorso, l’Am<br />

ministrazione comunale ha ritenuto<br />

<strong>di</strong> avviare il monitoraggio del pa<br />

trimonio storico architettonico del<br />

centro storico. Detto monitoraggio,<br />

monitoraggio,<br />

eseguito da gruppi multi<strong>di</strong>sciplinari<br />

(composti da un ingegnere, un archi<br />

tetto ed un geometra), al fine <strong>di</strong> ap<br />

ap-<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

9


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

10<br />

«una "mappa del rischio"<br />

per stabilire le priorità<br />

degli interventi<br />

<strong>di</strong> messa in sicurezza»<br />

Si è conclusa l’attività <strong>di</strong> rilevazione<br />

<strong>di</strong> tutti gli e<strong>di</strong>fici del centro storico<br />

citta<strong>di</strong>no da parte dei gruppi inter<strong>di</strong>sciplinari<br />

<strong>di</strong> professionisti che, a<br />

seguito <strong>di</strong> una utile attività <strong>di</strong> collaborazione<br />

intrapresa con gli or<strong>di</strong>ni<br />

professionali, sono stati incaricati<br />

dall’Amministrazione comunale.<br />

I gruppi hanno agito sull’intero<br />

tessuto urbano storico della città,<br />

sintetizzando le loro rilevazioni su<br />

schede appositamente pre<strong>di</strong>sposte<br />

dall’Ufficio “Centro storico”. Esse,<br />

oltre a contenere i dati tecnici, hanno<br />

al loro interno immagini grafiche e<br />

fotografiche.<br />

Sono stati rilevati più <strong>di</strong> 500 isolati<br />

e ciascun e<strong>di</strong>ficio posto all’interno<br />

degli stessi, è stata pre<strong>di</strong>sposta una<br />

scheda isolato all’interno della quale<br />

sono stati specificate le caratteristi-<br />

prezzare ogni aspetto architettonico,<br />

statico e catastale, nonché possessorio<br />

all’attualità, è stato completato nel<br />

<strong>di</strong>cembre 2011 ed è in fase <strong>di</strong> verifica<br />

da parte del personale della Direzione<br />

Urbanistica e restituisce un quadro<br />

complesso delle con<strong>di</strong>zioni del costruito.<br />

Una sensibile parte dello stesso, ricadente<br />

nel quartiere della Provvidenza,<br />

è in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fatiscenza e suscettibile<br />

<strong>di</strong> creare pericolo. In generale si<br />

sono rilevati elementi assolutamente<br />

meritevoli <strong>di</strong> conservazione e recupero,<br />

e <strong>di</strong> contro altri episo<strong>di</strong> nel tempo<br />

interessati da fenomeni <strong>di</strong> superfetazione<br />

e trasformazioni così incisive,<br />

non solo tali da comprometterne irrime<strong>di</strong>abilmente<br />

la riconoscibilità, ma<br />

anche <strong>di</strong> alterarne le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza<br />

statica, e nell’in<strong>di</strong>scriminato<br />

aumento delle altezze e delle volumetrie,<br />

anche delle con<strong>di</strong>zioni igienicosanitarie,<br />

concorrendo a peggiorare le<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> scarso soleggiamento e<br />

salubrità che caratterizzano il tessuto<br />

urbano storico.<br />

che dell’intorno urbano oggetto <strong>di</strong><br />

attenzione. L’analisi è stata successivamente<br />

approfon<strong>di</strong>ta re<strong>di</strong>gendo una<br />

scheda per ogni e<strong>di</strong>ficio dove sono<br />

state esplicitate le caratteristiche relative<br />

a identificazione, stato <strong>di</strong> conservazione<br />

e con<strong>di</strong>zioni abitative.<br />

L’Ufficio sta ora procedendo alla<br />

verifica in situ dei dati consegnati<br />

ed a seguito della conclusione <strong>di</strong><br />

quest’attività, si procederà alla redazione<br />

<strong>di</strong> cartografie tematiche propedeutiche<br />

alle azioni <strong>di</strong> recupero del<br />

centro storico.<br />

La priorità verrà data alla mappa del<br />

rischio che interagendo con la mappa<br />

della densità abitativa, darà le<br />

priorità <strong>di</strong> intervento per la messa in<br />

sicurezza <strong>di</strong> ampie porzioni del centro<br />

storico.<br />

Contemporaneamente si procederà<br />

Ulteriore elemento oggetto <strong>di</strong> apprezzamento<br />

è lo stato abitativo e <strong>di</strong> occupazione,<br />

che evidenza delle rilevanti<br />

sacche <strong>di</strong> abbandono, nel contesto<br />

delle quali risulta assolutamente <strong>di</strong>fficile<br />

in<strong>di</strong>viduare i proprietari, spesso<br />

costituiti da una moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> ere<strong>di</strong>,<br />

o ad<strong>di</strong>rittura dei chiamati all’ere<strong>di</strong>tà<br />

che non hanno provveduto ad accettare<br />

la stessa, con la conseguente <strong>di</strong>fficoltà<br />

anche <strong>di</strong> instaurare quei minimi<br />

ma essenziali rapporti giuri<strong>di</strong>ci, necessari<br />

per in<strong>di</strong>rizzare una <strong>di</strong>ffida o un<br />

provve<strong>di</strong>mento cautelare d’urgenza<br />

che può conseguire ad una con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> pericolo. Al termine <strong>di</strong> ciò il quadro<br />

appare significativamente bastevole<br />

ad effettuare una prima <strong>di</strong>agnosi,<br />

in attesa delle operazioni <strong>di</strong> verifica<br />

che gli Uffici stanno effettuando.<br />

Il centro storico <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>, con<br />

riguardo al patrimonio e<strong>di</strong>lizio, è interessato<br />

da un fenomeno <strong>di</strong> degrado,<br />

che in talune zone assume aspetti <strong>di</strong><br />

attenzione sotto il profilo della sicurezza<br />

e salubrità. In tale ambito il<br />

lavoro effettuato è in corso <strong>di</strong> sintesi<br />

alla definizione della perimetrazione<br />

della zona “A” come zona <strong>di</strong> recupero<br />

ai sensi dell’art. 27 della legge<br />

457/78 ed in base alla definizione<br />

delle aree maggiormente degradate,<br />

saranno in<strong>di</strong>viduate le zone da sottoporre<br />

a piani <strong>di</strong> recupero.<br />

A conclusione della sopra descritta<br />

attività <strong>di</strong> tutela e valorizzazione del<br />

territorio, che si estrinseca ponendo<br />

in essere gli atti relativi ai vari livelli<br />

<strong>di</strong> pianificazione territoriale, sarà redatto<br />

un progetto pilota che interesserà<br />

gli ambiti maggiormente degradati<br />

del quartiere “Provvidenza”.<br />

L’attività prima descritta, unita ad<br />

una serie <strong>di</strong> azioni poste in essere nel<br />

campo dei lavori pubblici, a partire<br />

de “La Grande Piazza”, il cui primo<br />

stralcio esecutivo è già stato appaltato<br />

ed un secondo, relativo all’intervento<br />

della salita Matteotti è stato finanziato,<br />

consentirà l’avvio <strong>di</strong> azioni<br />

<strong>di</strong> recupero che vedono interagire i<br />

due assessorati tecnici (Urbanistica e<br />

Lavori pubblici, in assoluta sinergia.<br />

Roberto Gambino<br />

coor<strong>di</strong>natore dei gruppi incaricati<br />

della schedatura<br />

in una “carta del rischio”. Detta carta,<br />

che sarà pre<strong>di</strong>sposta su supporto <strong>di</strong>gitale<br />

ed interattivo, raccoglie i risultati<br />

delle or<strong>di</strong>nanze già emesse con riferimento<br />

puntuale e dettagliato ad ogni<br />

immobile, e permetterà, sulla base<br />

<strong>di</strong> una stima effettuata su esperienza<br />

analoghe, <strong>di</strong> poter determinare i costi<br />

degli interventi in sicurezza che sono<br />

a carico dei privati proprietari, ma che<br />

- come si ha modo <strong>di</strong> osservare in taluni<br />

casi - sono realizzati a carico del<br />

<strong>Comune</strong> costretto ad intervenire in<br />

danno. La conoscenza e valutazione<br />

dei dati permetterà <strong>di</strong> quantificare e<br />

<strong>di</strong> inserire in bilancio l’eventuale richiesta<br />

<strong>di</strong> risorse esterne al <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>.<br />

L’esperienza del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agrigento,<br />

in tal senso, dove il fenomeno del<br />

<strong>di</strong>ssesto e dei crolli ha assunto nel<br />

presente recente delle manifestazioni<br />

eclatanti, ha integrato il contrad<strong>di</strong>ttorio<br />

tra il suo sindaco ed il presidente<br />

della Regione, che ha offerto il<br />

proprio contributo a con<strong>di</strong>zione che<br />

emergesse un supporto programmato-


Una delle schede elaborate dai gruppi <strong>di</strong> lavoro<br />

Il gruppo <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> funzionari comunali<br />

Con delibera adottata, sul proposta dell’assessore Andrea del proce<strong>di</strong>mento è l’arch. Alessio Bellomo, ne fanno parte<br />

Milazzo, il 17 <strong>di</strong>cembre 2011 l’Amministrazione comunale<br />

ha costituito un “gruppo <strong>di</strong> lavoro” composto da funzionari<br />

comunali a cui viene chiesto <strong>di</strong> procedere alla “perimetrazione”<br />

delle aree del centro storico all’interno delle quali<br />

gli architetti Roberto Gambino, Antonietta Pirrera, Michele<br />

Lo Piano, Angelo Armatore, l’ingegnere Giuseppe Dell’Utri<br />

e inoltre Luigi Dell’Utri, Dario Lunetta, Vincenzo Strazzeri,<br />

dovranno essere inserite le zone <strong>di</strong> recupero. Responsabile e Michelangelo Lacagnina).<br />

rio e progettuale da parte dell’Amministrazione<br />

comunale.<br />

È quin<strong>di</strong> in questa <strong>di</strong>rezione che vanno<br />

finalizzate le conclusioni e gli esiti<br />

dell’attività che si avvia alla fase finale.<br />

Oltre alle suddette finalità non si<br />

può prescindere <strong>di</strong> fare cenno all’atto<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo che ho proposto nel <strong>di</strong>cembre<br />

scorso e che è stato adottato<br />

dalla Giunta comunale. Detta delibera<br />

istituisce un gruppo <strong>di</strong> lavoro interno<br />

il quale, sulla scorta delle risultanze<br />

del monitoraggio, provvederà ad una<br />

in<strong>di</strong>viduazione delle zone <strong>di</strong> recupero<br />

ed alla redazione delle prescrizioni<br />

esecutive per gli ambiti degradati<br />

nel contesto dei quali dovrà prestarsi<br />

maggiore attenzione.<br />

In termini più semplici, si intende dotare<br />

il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> uno strumento urbanistico<br />

attuativo sul centro storico,<br />

che, nel riconoscimento dell’interesse<br />

pubblico dello stesso, permetta <strong>di</strong> superare<br />

le problematiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione<br />

fon<strong>di</strong>aria istituendo la possibilità per<br />

i privati, a certe con<strong>di</strong>zioni, <strong>di</strong> espro-<br />

priare i beni <strong>di</strong> eventuali soggetti non<br />

aderenti, garantendo così la concreta<br />

possibilità attuativa, spesso pregiu<strong>di</strong>cata<br />

proprio dalla pluralità <strong>di</strong> soggetti<br />

coinvolti e dall’impossibilità <strong>di</strong> acquisire<br />

il consenso <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> loro.<br />

A ciò si accompagnerà la concreta<br />

possibilità <strong>di</strong> recuperare, con interventi<br />

anche incisivi sul costruito che<br />

prevederanno la sostituzione del patrimonio<br />

<strong>di</strong> scarso valore e <strong>di</strong> ormai<br />

pregiu<strong>di</strong>cate con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> riconoscibilità,<br />

oltre ad una serie <strong>di</strong> incentivi<br />

che potranno ad esempio riguardare<br />

lo sgravio parziale degli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione,<br />

liberandoci - pur nel<br />

rispetto dei valori storici ed architettonici<br />

- <strong>di</strong> ogni alibi che può conseguire<br />

ad un <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> conoscenza del<br />

patrimonio che può portare a generalizzare<br />

mentre è assolutamente necessaria<br />

un’analisi caso per caso delle<br />

emergenze.<br />

Ciò nel convincimento che solo la<br />

certezza del <strong>di</strong>ritto e degli oneri da<br />

sostenere possano riportate il privato,<br />

I gruppi <strong>di</strong> lavoro<br />

Gruppo 1<br />

- Arch. Salvatore Alù<br />

- Ing. Dario Scancarello<br />

- Geom. Calogero Virzì<br />

Gruppo 2<br />

- Arch. Giuseppe alù<br />

- Ing. Francesco Brancatello<br />

- Geom. Angelo Sillitti<br />

Gruppo 3<br />

- Arch. Stefania Lopiano<br />

- Ing. Salvatore Bonelli<br />

- Geom. Antonio Parrino<br />

Gruppo 4<br />

- Arch. Luigia Giunta<br />

- Ing. Gianluca Vitalizio<br />

- Geom. Giuseppe Lo Coco<br />

ma anche il pubblico ad investire nel<br />

patrimonio e<strong>di</strong>lizio del centro storico,<br />

anche in ragione della favorevole posizione<br />

in a<strong>di</strong>acenza al salotto citta<strong>di</strong>no<br />

costituito dal crocicchio piazza<br />

Garibal<strong>di</strong>, corso Vittorio Emanuele e<br />

corso Umberto che nel frattempo sta<br />

per essere interessata da interventi<br />

<strong>di</strong> incisiva riqualificazione. I lavori<br />

già terminati del recupero <strong>di</strong> Palazzo<br />

Moncada, i lavori già appaltati della<br />

Grande Piazza e dell’ampliamento<br />

del parcheggio <strong>di</strong> via Medaglie d’oro,<br />

nonché il progetto del parcheggio <strong>di</strong><br />

via Kennedy e il progetto <strong>di</strong> recupero<br />

del rifugio antiaereo <strong>di</strong> Salita Matteotti,<br />

sono più <strong>di</strong> un esempio concreto<br />

delle volontà <strong>di</strong> recupero della centralità<br />

del centro storico che l’Amministrazione<br />

sta perseguendo, cui si uniscono<br />

le iniziative effettuate <strong>di</strong> manifestazioni<br />

espositive e culturali che<br />

tendono a risignificare l’immagine <strong>di</strong><br />

centro citta<strong>di</strong>ni nella citta<strong>di</strong>nanza.<br />

Andrea Milazzo<br />

assessore all’Urbanistica<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

11


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

12<br />

La pianificazione urbanistica del centro storico<br />

prg, una “storia”<br />

che parte da lontano:<br />

tutte le “tappe”<br />

dal 1967 ad oggi<br />

Il centro storico attraversa uno<br />

stato <strong>di</strong> particolare <strong>di</strong>sagio che si <strong>di</strong>ffonde<br />

anche alle aree <strong>di</strong> più recente<br />

realizzazione a causa del grave degrado<br />

e<strong>di</strong>lizio, della conseguente ridotta<br />

propensione all’utenza abitativa, della<br />

parziale inadeguatezza ad assolvere<br />

alle specifiche funzioni urbane. Significativi<br />

dell’attenzione che il problema<br />

ha suscitato negli anni più recenti<br />

presso l’Amministrazione comunale<br />

sono gli atti amministrativi per mezzo<br />

dei quali è stata posta in essere una<br />

serie <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e <strong>di</strong> varianti.<br />

Nel contesto del Piano Regolatore<br />

generale previgente, approvato<br />

nel 1967 (e nel 1982 adeguato agli<br />

standard urbanistici del D. M. n.<br />

1.444/68) il centro storico venne classificato<br />

zona omogenea “A”, per la<br />

quale la verifica della dotazione degli<br />

standard urbanistici (verde pubblico,<br />

parcheggi, attrezzature, istruzione) fu<br />

rimandata alla successiva redazione<br />

dei piani <strong>di</strong> recupero.<br />

Una prima concreta iniziativa<br />

venne messa in atto con l’incarico<br />

affidato nel maggio 1988 all’Italter<br />

s.p.a. (Gruppo IRI Italstat) per la stesura<br />

<strong>di</strong> un Piano per interventi <strong>di</strong> riqualificazione<br />

del centro storico e del<br />

villaggio <strong>di</strong> Santa Barbara, da quale<br />

scaturì la redazione <strong>di</strong> un Piano Programma<br />

che recepiva le ulteriori in<strong>di</strong>cazioni<br />

emesse nelle <strong>di</strong>scussioni in<br />

Consiglio comunale e le osservazioni<br />

fornite dall’Amministrazione. Un primo<br />

elaborato <strong>di</strong> massima del luglio<br />

1988 in<strong>di</strong>cava come metodo dell’indagine<br />

la conoscenza dello stato <strong>di</strong><br />

fatto urbanistico ed e<strong>di</strong>lizio, premessa<br />

alle ipotesi <strong>di</strong> intervento, e procedeva<br />

me<strong>di</strong>ante la in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> “vocazioni”<br />

da definire nelle relazioni tra<br />

contesti e sistemi morfologici, intendendo<br />

i primi come insiemi percettivi<br />

ed i secon<strong>di</strong> come insiemi<br />

aventi configurazione <strong>di</strong><br />

tessuto simile. Il progetto,<br />

redatto sotto la consulenza<br />

degli architetti professori<br />

Tommaso Giuralongo e<br />

Teresa Cannarozzo, non<br />

ha poi mai avuto una concreta<br />

traduzione in strumento<br />

urbanistico.<br />

La prosecuzione<br />

dell’attività pianificatoria<br />

si ebbe con una variante al<br />

Piano Regolatore Generale, adottata<br />

in data 11 luglio 1991, con la quale<br />

si procedette alla verifica degli standard<br />

e alla in<strong>di</strong>viduazione delle zone<br />

soggette ai piani <strong>di</strong> recupero, oltre che<br />

alla redazione <strong>di</strong> apposite norme mirate<br />

alla riqualificazione; la variante<br />

venne approvata con decreto dell’Assessorato<br />

al Territorio n. 1.112 del 13<br />

<strong>di</strong>cembre 1996, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> cinque<br />

anni dalla sua adozione e con con<strong>di</strong>zioni<br />

che limitavano sostanzialmente<br />

la sua attuazione, atteso che veniva<br />

approvata solo una riperimetrazione<br />

della zona “A”, rinviando ai piani<br />

<strong>di</strong> recupero la <strong>di</strong>sciplina degli interventi<br />

<strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica,<br />

nell’ambito dei quali andavano in<strong>di</strong>viduati<br />

le attrezzature da destinare a<br />

standard.<br />

Nel frattempo, essendosi avviate<br />

nel 1993 le procedure relative alla<br />

revisione del Piano Regolatore Generale,<br />

il Consiglio comunale, in continuità<br />

con l’attività amministrativa già<br />

avviata, pose fra le <strong>di</strong>rettive principali<br />

della revisione il recupero del centro<br />

storico, e con deliberazione consiliare<br />

n. 18 dell’8 marzo 1996 delimitò per<br />

le prescrizioni esecutive del nuovo<br />

Piano degli ambiti ricadenti nei quartieri<br />

“Angeli”, “Provvidenza” e “Santa<br />

Venera”, finalizzati alla redazione<br />

<strong>di</strong> piani <strong>di</strong> recupero per la realizzazione<br />

<strong>di</strong> circa 750 alloggi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia economica<br />

e popolare. Successivamente,<br />

entrò in vigore la legge regionale n.<br />

22 del 6 aprile 1996 il cui a art. 25, nel<br />

sostituire l’art. 2 della legge regionale<br />

n. 86/81, con riferimento ai finanziamenti<br />

già assegnati per e<strong>di</strong>lizia economica<br />

e popolare, impegnava i Comuni<br />

sprovvisti <strong>di</strong> piani <strong>di</strong> zona o con<br />

insufficienza <strong>di</strong> aree <strong>di</strong>sponibili nelle<br />

zone <strong>di</strong> espansione, alla redazione <strong>di</strong><br />

appositi programmi costruttivi per il<br />

sod<strong>di</strong>sfacimento delle<br />

richieste.<br />

Data la particolare<br />

situazione del nostro<br />

<strong>Comune</strong>, che aveva in<br />

<strong>di</strong>viduato l’allocazione<br />

dell’e<strong>di</strong>lizia economica<br />

e popolare nel centro<br />

storico, per verificare se<br />

in tal caso permaneva<br />

la possibilità possibilità dell’ap<br />

Alessio Bellomo<br />

plicazione della sud<br />

detta normativa, venne<br />

formulato un quesito all’Assessorato<br />

regionale al Territorio. Il Consiglio <strong>di</strong><br />

Giustizia Amministrativa (con parere<br />

reso il 19 novembre 1996 n. 562/96)<br />

chiarì poi che la localizzazione prioritaria<br />

dei finanziamenti assegnati per<br />

l’e<strong>di</strong>lizia economica e popolare, in<br />

adempimento dell’art. 25 della legge<br />

regionale n.22/96, sussisteva anche<br />

per le aree in<strong>di</strong>viduate in centro storico,<br />

facenti parte delle prescrizioni<br />

esecutive della revisione del Prg. Il<br />

gruppo <strong>di</strong> progettazione incaricato per<br />

la redazione della Variante generale<br />

del Prg e delle prescrizioni esecutive,<br />

formato dagli architetti Gioacchino<br />

Lo Re, Fausto Provenzano, Ugo Rosa<br />

e dagli ingegneri Giuseppe Trombino<br />

e Alberto Vaccaro, procedette pertanto<br />

alla redazione delle prescrizioni<br />

esecutive per e<strong>di</strong>lizia economica e<br />

popolare nel centro storico, come deliberato<br />

dal Consiglio comunale, nei<br />

quartieri “Angeli”, “Provvidenza” e<br />

“Santa Venera”.<br />

Il proce<strong>di</strong>mento del programma<br />

nel quartiere “Santa Venera” fu in<br />

seguito interrotto in conseguenza <strong>di</strong><br />

una sopravvenuta classificazione dello<br />

stesso quartiere ad “Area <strong>di</strong> rischio<br />

<strong>di</strong> frana elevato R3”, nell’ambito del<br />

Piano Regionale Straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> rischio<br />

idrogeologico, che ha reso nella


quasi totalità inattuabili le previsioni<br />

progettuali del programma costruttivo.<br />

Per i programmi costruttivi “Angeli”<br />

e “Provvidenza” furono acquisiti<br />

i nulla-osta della Soprintendenza ai<br />

Beni culturali e ambientali e dell’Ufficio<br />

del Genio Civile, e con deliberazioni<br />

consiliari n. 31 del 23 marzo<br />

1999 e n. 43 del 2 aprile 1999 sono<br />

stati adottati.<br />

Come già accennato, per accelera-<br />

re l’iter <strong>di</strong> approvazione degli stessi,<br />

l’esame <strong>di</strong> tali programmi avvenne<br />

prioritariamente rispetto a quello della<br />

Variante generale del Prg, con le<br />

procedure stabilite dall’art. 25 della<br />

legge regionale n. 22/96, che prevedono<br />

l’invio dei piani all’Assessorato<br />

regionale al Territorio, per la definitiva<br />

approvazione entro il termine <strong>di</strong><br />

45 giorni. Vanno tuttavia richiamate,<br />

nell’esposizione sin qui condotta, le<br />

iniziative intraprese dall’Assessorato<br />

regionale ai Beno culturali e ambientali,<br />

riguardo ai nulla-osta rilasciati<br />

dalla Soprintendenza ai Beni culturali<br />

e ambientali <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> sui<br />

piani “Angeli” e “Provvidenza”. Con<br />

fax del 23 marzo 1999 avente ad oggetto:<br />

“Salvaguar<strong>di</strong>a dei quartieri<br />

Provvidenza ed Angeli <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>”,<br />

il suddetto Assessore regionale<br />

portava a conoscenza del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

avere impartito le opportune <strong>di</strong>sposizioni<br />

per provvedere alla revoca dei<br />

pareri rilasciati dalla Soprintendenza<br />

<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> per i piani “Angeli”<br />

e “Provvidenza”, invitando a tenere<br />

in considerazione tale presupposto<br />

per le determinazioni da assumere.<br />

Con ulteriore nota del 22 aprile 1999<br />

l’Assessore comunicava le risultanze<br />

del parere, sui piani in questione, del<br />

Consiglio Regionale dei Beni Culturali,<br />

espresso in data 12 aprile 1999<br />

e dell’azione ispettiva avviata dallo<br />

stesso Assessorato, rappresentando<br />

che i nulla osta rilasciati non<br />

apparivano conformi all’or<strong>di</strong>namento<br />

per la salvaguar<strong>di</strong>a dei centri storici,<br />

ed invitando quin<strong>di</strong> il Soprintendente<br />

all’annullamento in autotutela. Tale<br />

invito veniva successivamente riba<strong>di</strong>to<br />

con una successiva nota del 16<br />

giugno 1999.<br />

Considerato che da parte dell’Assessorato<br />

regionale ai Beni culturali e<br />

ambientali era venuta ad attivarsi una<br />

procedura <strong>di</strong> annullamento dei nulla<br />

osta rilasciati dalla Soprintendenza,<br />

e del negativo con<strong>di</strong>zionamento che<br />

da tale atto sarebbe conseguito al momento<br />

dell’esame dei piani da parte<br />

dell’Assessorato regionale al Territorio,<br />

preposto all’approvazione degli<br />

stessi, il <strong>Comune</strong>, attraverso il Commissario<br />

straor<strong>di</strong>nario Stefano Agliata<br />

(inse<strong>di</strong>atosi dopo la tragica scomparsa<br />

del sindaco Michele Abbate),<br />

prese l’iniziativa della convocazione<br />

<strong>di</strong> una apposita conferenza dei servi-<br />

zi, tenutasi il 18 giugno 1999, con la<br />

partecipazione dei progettisti, della<br />

Soprintendenza e dell’Assessorato<br />

regionale al Territorio ed Ambiente.<br />

Nel corso della conferenza, tenuto<br />

conto che in linea prioritaria l’interesse<br />

pubblico era quello <strong>di</strong> dotare la<br />

città <strong>di</strong> piani esecutivi ed efficaci per<br />

l’allocazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia economica e<br />

popolare, si ritenne opportuno procedere<br />

a delle variazioni ai piani “Angeli”<br />

e “Provvidenza”, estendendo<br />

a tutto l’ambito interessato una<br />

revisione progettuale che limitasse<br />

l’intervento demolitivo ed innova<br />

tivo, privilegiando viceversa l’in<br />

tervento conservativo. I progettisti<br />

incaricati <strong>di</strong>edero la loro <strong>di</strong>spo<br />

nibilità alla esecuzione della re<br />

visione dei piani, senza aggravio<br />

della spesa. L’attività proseguì il<br />

20 luglio 1999 con una ulteriore<br />

conferenza, alla quale partecipa<br />

rono i nuovi funzionari della So<br />

printendenza subentrati a quelli<br />

precedentemente in carica, che<br />

richiesero la rielaborazione dei<br />

piani secondo i principi espres<br />

si dal Consiglio Regionale dei<br />

che i nulla osta rilasciati non geli” e “Provvidenza”, estendendo<br />

Vista aerea del quartiere Provvidenza<br />

Beni Culturali nella seduta del<br />

12 aprile 1999, <strong>di</strong>chiarando<br />

nel contempo la loro <strong>di</strong>sponibilità<br />

per la concertazione del-<br />

la rielaborazione.<br />

Dopo l’inse<strong>di</strong>amento della nuo<br />

va Amministrazione Comunale, il<br />

14 gennaio 2000 furono convocati i<br />

progettisti, per esaminare lo stato dei<br />

lavori; nel corso dell’incontro furono<br />

illustrati i criteri <strong>di</strong> revisione progettuale,<br />

che vennero esposti alla Soprintendenza<br />

nel corso <strong>di</strong> una successiva<br />

riunione, tenutasi il 27 marzo 2000<br />

presso l’Assessorato regionale ai<br />

Beni culturali a Palermo. In tale occasione<br />

fu inoltre richiesto dal <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> procedere alla formalizzazione del<br />

provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> revoca dei nullaosta<br />

rilasciati in precedenza, visto che<br />

nessun atto formale era intervenuto<br />

a seguito delle note a firma dell’Assessore<br />

regionale ai Beni culturali e<br />

ambientali e infatti il 12 aprile 2000<br />

la Soprintendenza procedette alla revoca<br />

in autotutela dei nulla-osta che<br />

aveva rilasciato per i piani “Angeli” e<br />

“Provvidenza”.<br />

I progettisti incaricati il 12 giugno<br />

2000 trasmisero i nuovi elaborati dei<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

13


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

14<br />

Programmi costruttivi per l’e<strong>di</strong>lizia<br />

economica e popolare ex art. 25 l. r. n.<br />

22/96 dei quartieri “Angeli” e “Provvidenza”.<br />

Il 20 giugno 2000 i piani<br />

vennero inviati all’Ufficio del Genio<br />

Civile e alla Soprintendenza ai Beni<br />

culturali e ambientali, preannunciando<br />

la convocazione <strong>di</strong> una apposita<br />

conferenza dei servizi che ebbe luogo<br />

il successivo 7 luglio con l’Ufficio<br />

del Genio Civile (che espresse parere<br />

favorevole sui due programmi) e il 3<br />

agosto con la Soprintendenza ai Beni<br />

culturali e ambientali (che espresse<br />

parere favorevole con con<strong>di</strong>zioni per<br />

il programma Provvidenza e parere<br />

favorevole, con con<strong>di</strong>zioni e stralcio<br />

per il programma Angeli).<br />

Con deliberazioni consiliari n. 23<br />

e 24 del 3 aprile 2001 il Consiglio comunale<br />

adottò all’unanimità la rielaborazione<br />

dei programmi costruttivi<br />

per l’e<strong>di</strong>lizia economica e popolare<br />

nei quartieri “Angeli” e “Provvidenza”,<br />

che vennero approvati per<br />

decorrenza dei termini con nota del<br />

20 settembre 2002 dell’Assessorato<br />

regionale al Territorio e Ambiente.<br />

Dopo l’approvazione dei programmi,<br />

per passare alla fase esecutiva, con lo<br />

stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> appositi parametri, fu in<strong>di</strong>viduata<br />

la possibilità <strong>di</strong> allocazione <strong>di</strong><br />

245 alloggi all’interno dei due programmi<br />

e il <strong>Comune</strong> invitò tutti gli<br />

operatori (cooperative ed imprese)<br />

con finanziamento assegnato a volere<br />

comunicare la propria <strong>di</strong>sponibilità<br />

per una allocazione nel centro storico.<br />

Alla richiesta <strong>di</strong>edero riscontro positivamente<br />

19 operatori e il 22 settembre<br />

2003 si procedette in seduta pubblica<br />

alla localizzazione degli interventi<br />

me<strong>di</strong>ante sorteggio; tale localizzazione<br />

fu ratificata con deliberazione<br />

della Giunta comunale n. 134 del 26<br />

settembre 2003. Dopo la localizzazione<br />

era previsto che gli operatori dovessero<br />

procedere alla progettazione<br />

del proprio intervento, e in tal senso<br />

il <strong>Comune</strong> costituì un apposito Ufficio,<br />

per supportare l’attuazione dei<br />

programmi costruttivi, fornendo l’assistenza<br />

necessaria. Per gli adempimenti<br />

richiesti non ci fu, da parte delle<br />

Cooperative, nessuna presentazione,<br />

sia riguardo alla pre<strong>di</strong>sposizione della<br />

progettazione dell’intervento, sia per<br />

il piano d’esproprio. Si ebbe viceversa<br />

una rinuncia all’assegnazione da<br />

parte <strong>di</strong> 6 operatori sul totale <strong>di</strong> 14<br />

assegnatari. Essendo poi intervenuta<br />

nel 2004 la scadenza <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà dei<br />

programmi costruttivi, fu avviata dal<br />

<strong>Comune</strong> l’attività necessaria per la<br />

loro riapprovazione, riacquisendo i<br />

pareri favorevoli della Soprintendenza<br />

ai Beni culturali e ambientali, del<br />

Genio Civile e dell’Ufficio Sanitario.<br />

Nel mese <strong>di</strong> ottobre 2005 fu emanato<br />

l’avviso pubblico per l’apposizione<br />

del vincolo preor<strong>di</strong>nato all’espropriazione,<br />

ai sensi del DPR n. 327/2001.<br />

Per agevolare l’intervento degli operatori,<br />

e ad ulteriore sviluppo dell’attività<br />

<strong>di</strong> verifica precedente, nel 2006<br />

si procedette ad una ulteriore ricognizione<br />

mirata all’in<strong>di</strong>viduazione degli<br />

e<strong>di</strong>fici inutilizzati e non occupati, in<br />

base alla quale gli alloggi inse<strong>di</strong>abili<br />

risultarono complessivamente 241,<br />

<strong>di</strong> cui 236 a Provvidenza e 5 alloggi<br />

ad Angeli; il suddetto dato non teneva<br />

più conto degli alloggi inutilizzati<br />

che si trovano all’interno <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />

parzialmente abitati. In particolare,<br />

le risultanze dei sopralluoghi rappresentarono<br />

che un’alta percentuale <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>fici vuoti sussisteva in vari isolati<br />

a fronte delle vie Ayala, Mazzini e<br />

Barone Lanzirotti, che possono costituire<br />

l’ambito <strong>di</strong> un intervento pilota.<br />

Da una somma degli alloggi inse<strong>di</strong>abili<br />

negli isolati, desunti sulla base <strong>di</strong><br />

520 mc/alloggio, risulterebbero circa<br />

114 alloggi; in via prudenziale si stimano<br />

in ogni modo inse<strong>di</strong>abili circa<br />

100 alloggi.<br />

A conclusione <strong>di</strong> quanto sopra,<br />

vennero pertanto formalizzate le proposte<br />

<strong>di</strong> deliberazioni consiliari per<br />

la riapprovazione dei programmi costruttivi<br />

“Angeli” e “Provvidenza”,<br />

avvenuta con le deliberazioni consiliari<br />

n. 31 e n. 32 del 18 giugno 2007.<br />

Con Determinazione <strong>di</strong>rigenziale<br />

dell’Assessorato regionale al Territorio<br />

n. 892 del 10 settembre 2008 è alla<br />

fine intervenuta la definitiva approvazione<br />

del programma costruttivo<br />

“Provvidenza”, attualmente in vigore;<br />

non è stato approvato dall’Assessorato<br />

il programma costruttivo “Angeli”,<br />

data la scarsa possibilità <strong>di</strong> allocazione<br />

offerta (5 alloggi).<br />

Alessio Bellono<br />

Responsabile<br />

della Posizione Organizzativa n. 14<br />

Pianificazione Territoriale<br />

Il centro storico <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

presenta attualmente una<br />

situazione <strong>di</strong> grave squilibrio<br />

funzionale: permane, infatti, una<br />

concentrazione <strong>di</strong> attività terziarie<br />

- servizi pubblici e privati, commercio<br />

al dettaglio - localizzate<br />

quasi esclusivamente lungo i due<br />

assi viari principali, corso Umberto<br />

e corso Vittorio Emanuele; oltre<br />

tali cortine e<strong>di</strong>lizie, nel cosiddetto<br />

“tessuto e<strong>di</strong>lizio minore” la funzione<br />

residenziale appare invece<br />

fortemente ridotta e dequalificata.<br />

La carenza <strong>di</strong> servizi e strutture<br />

per la residenza e la scarsa qualità<br />

degli alloggi, peraltro, contribuiscono<br />

ad aggravare, in talune<br />

aree, le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> degrado<br />

sociale e <strong>di</strong> “segregazione” delle<br />

fasce più deboli ivi residenti. L’evidente<br />

fenomeno <strong>di</strong> abbandono del<br />

centro storico è stato determinato,<br />

soprattutto, dalle espansioni<br />

già previste dal Piano Regolatore<br />

degli anni ’60 e dal conseguente<br />

progressivo congestionamento <strong>di</strong><br />

traffico automobilistico, proporzionale<br />

all’ampliamento del perimetro<br />

urbano; nonché dai problemi <strong>di</strong><br />

accessibilità, cui è naturalmente<br />

seguito lo spostamento anche <strong>di</strong><br />

attività commerciali e <strong>di</strong> servizi<br />

in zone periferiche più facilmente<br />

fruibili e più densamente popolate.<br />

Gli assi stradali della area storica<br />

sopra citati rappresentano,<br />

peraltro, importanti arterie viarie,<br />

poiché costituiscono uno snodo<br />

rispetto alle <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong><br />

espansione della città e del suo<br />

hinterland perturbano, e risultano<br />

spesso congestionate, specie<br />

nelle cosiddette “ore <strong>di</strong> punta”, da<br />

flussi <strong>di</strong> traffico non soltanto “<strong>di</strong><br />

destinazione” – ovvero avente per<br />

meta finale le residenze e attività<br />

del centro storico – ma anche, ed<br />

in misura rilevante, <strong>di</strong> mero attraversamento.<br />

Il centro citta<strong>di</strong>no è<br />

stato nel passato oggetto <strong>di</strong> indagini<br />

e <strong>di</strong> proposizioni in materia <strong>di</strong><br />

traffico, <strong>di</strong> residenza e <strong>di</strong> servizi<br />

in maniera avulsa dall’intero contesto<br />

urbano, senza considerare<br />

che proprio tale pregiata porzione<br />

costituisce il nucleo centrale<br />

dell’intero organismo-città, e che<br />

il quadro delle inter<strong>di</strong>pendenze tra<br />

zona antica e zona <strong>di</strong> espansione<br />

continua ad essere forte e strutturato,<br />

rispetto alla <strong>di</strong>stribuzione dei<br />

flussi <strong>di</strong> traffico automobilistico.<br />

Al quadro sopra illustrato corri-


Due esigenze per migliorare la vivibilità in centro storico<br />

«Realizzare un sistema<br />

<strong>di</strong> mobilità più efficiente<br />

e una corretta pianificazione<br />

delle aree <strong>di</strong> parcheggio»<br />

sponde, tuttavia, una dotazione <strong>di</strong><br />

parcheggi destinati al centro storico<br />

notevolmente sotto<strong>di</strong>mensionato,<br />

sia all’interno del suo perimetro,<br />

per ovvie ragioni <strong>di</strong> carattere morfologico<br />

(la compattezza<br />

del tessuto urbano e la<br />

carenza <strong>di</strong> aree libere in<br />

primis), sia ai bor<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

esso.<br />

La necessaria incisività<br />

delle azioni, ormai<br />

improrogabili, alla luce<br />

del quadro sopra illustrato,<br />

richiede pertanto<br />

una griglia operativa e<br />

strutturale che sia certa<br />

e dettagliata, capace <strong>di</strong> adeguare<br />

il patrimonio e<strong>di</strong>lizio del centro<br />

storico, i suoi spazi collettivi, i suoi<br />

potenziali “contenitori” <strong>di</strong> servizi a<br />

standard qualitativi ed infrastrutturali,<br />

volti a potenziare la destinazione<br />

residenziale, anche <strong>di</strong> tipo pubblico,<br />

realizzando una equilibrata integrazione<br />

<strong>di</strong> sociale, funzioni ed attività<br />

che costituiscono la cifra identificativa<br />

dei centri storici vitali e fruibili.<br />

L’area storica è la convivenza <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>verse anime, quella dei residenti,<br />

<strong>di</strong> chi lavora ed opera attivamente<br />

e dei fruitori <strong>di</strong> servizi. Tutte queste<br />

<strong>di</strong>verse categorie subiscono la scarsa<br />

flessibilità strutturale e la limitata<br />

accessibilità. Da qui, dunque, nasce<br />

la necessità <strong>di</strong> realizzare un sistema<br />

<strong>di</strong> mobilità più efficiente ed un siste-<br />

ma adeguato <strong>di</strong> parcheggi; azione<br />

che risulta imprescin<strong>di</strong>bile, non solo<br />

per una corretta pianificazione urbanistica<br />

e gestione della mobilità, ma<br />

anche per tenere conto <strong>di</strong> tematiche<br />

ambientali legate all’in<br />

quinamento atmosferico<br />

ed acustico.<br />

Una corretta piani-<br />

ficazione delle aree <strong>di</strong><br />

parcheggio è fortemen<br />

te con<strong>di</strong>zionata da alcu<br />

ni fattori (popolazione,<br />

<strong>di</strong>mensione della città,<br />

settori settori coinvolti, risorse<br />

finanziarie, tecnologia<br />

<strong>di</strong>sponibile, ecc…) e deve<br />

tenere in debita considerazione la<br />

<strong>di</strong>fferente qualità e quantità dell’offerta<br />

(parcheggi per residenti, parcheggi<br />

per lo scarico merci, parcheggi<br />

per clienti, shopping o eventi<br />

culturali, parcheggi <strong>di</strong> scambio).<br />

La prossima riqualificazione<br />

degli ambiti urbani <strong>di</strong> corso Umberto,<br />

corso Vittorio Emanuele, salita<br />

Matteotti, largo Paolo Barile ed il<br />

recupero dei contenitori <strong>di</strong> maggior<br />

valore architettonico-culturale, comporterà<br />

il necessario potenziamento<br />

dell’offerta in termini <strong>di</strong> servizi e<br />

infrastrutture ed una adeguata viabilità<br />

accessoria.<br />

L’opportunità <strong>di</strong> una pedonalizzazione<br />

o la creazione <strong>di</strong> una “Ztl”<br />

(Zona a Traffico Limitato) <strong>di</strong> tali<br />

ambiti urbani è fortemente subor<strong>di</strong>-<br />

I lavori per la sopraelevazione<br />

e il completamento del parcheggio<br />

<strong>di</strong> via Medaglie d'Oro<br />

saranno realizzati dall'impresa<br />

E<strong>di</strong>ltecnica Costruzioni <strong>di</strong><br />

San Cataldo (aggiu<strong>di</strong>cataria<br />

dell'appalto) che ha offerto<br />

un ribasso del 24,3871%<br />

sull'importo a base d'asta <strong>di</strong><br />

958.228,22 euro. L'importo<br />

complessivo del progetto è <strong>di</strong><br />

1.276.795,86 euro.<br />

Nella foto i due livelli (in giallo)<br />

che verranno realizzati.<br />

nata ad una adeguata strategia che<br />

tenga conto delle specifiche necessità<br />

che i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

hanno quando fruiscono, nelle <strong>di</strong>verse<br />

maniere, il centro storico, con<br />

l’esigenza <strong>di</strong> godere <strong>di</strong> una sosta sia<br />

a breve che a lungo termine.<br />

Pertanto, occorre una specifica<br />

pianificazione per la sosta ad<br />

uso esclusivo dei residenti, la selezione<br />

<strong>di</strong> aree adatte alla sosta a<br />

pagamento a servizio delle attività<br />

commerciali, il potenziamento e la<br />

piena attuazione del Piano Parcheggi<br />

Comunale con la realizzazione<br />

dei parcheggi multipiano nella zone<br />

perimetrali, incoraggiando il modello<br />

“park and ride” attraverso l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> bus navetta, e dunque una forte<br />

integrazione con il sistema <strong>di</strong> trasporto<br />

pubblico.<br />

Il primo elemento <strong>di</strong> questa strategia<br />

sarà realizzato attraverso il<br />

completamento del parcheggio <strong>di</strong><br />

via Medaglie d’Oro che raddoppiando<br />

la sua capienza (200 posti<br />

auto circa) consentirà sia <strong>di</strong> gestire<br />

meglio alcuni flussi viari sia la eliminazione<br />

<strong>di</strong> una parte delle aree <strong>di</strong><br />

sosta <strong>di</strong> corso Umberto a vantaggio<br />

della pedonalizzazione <strong>di</strong> tale spazio<br />

urbano.<br />

Altre strutture <strong>di</strong> particolare utilità,<br />

limitrofe al centro storico, e già<br />

inserite nel Piano Parcheggi sono<br />

i parcheggi <strong>di</strong> via Kennedy, <strong>di</strong> via<br />

Napoleone Colajanni-via Rochester<br />

(“ex Gil”), <strong>di</strong> via Rosso <strong>di</strong> San Secondo,<br />

<strong>di</strong> viale Regina Margherita; la<br />

loro realizzazione, aggiungendosi<br />

alle aree <strong>di</strong> sosta già esistenti <strong>di</strong><br />

piazza Marconi, piazza Grazia, via<br />

Medaglie d’Oro consentirà un maggior<br />

controllo del traffico veicolare,<br />

una maggiore tutela delle aree sensibili<br />

ed un reale miglioramento dell’efficienza<br />

del trasporto pubblico.<br />

Dotare <strong>Caltanissetta</strong> <strong>di</strong> strutture<br />

come queste, insieme ad una estesa<br />

rivisitazione dei percorsi urbani,<br />

<strong>di</strong>venta con<strong>di</strong>zione irrinunciabile per<br />

dar vita a qualsiasi processo, anche<br />

culturale, <strong>di</strong> riuso del centro storico<br />

con soluzioni alternative all’uso<br />

dell’automobile, azione nella quale<br />

tutti gli attori coinvolti (residenti,<br />

commercianti, citta<strong>di</strong>ni, trasporto<br />

pubblico, ecc…) devono vedere<br />

accolte le singole necessità <strong>di</strong> settore<br />

senza che queste <strong>di</strong>ventino,<br />

invece, ostacolo all’intero progetto.<br />

Carlo Giarratano<br />

assessore ai Lavori pubblici<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

15


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

16<br />

La ripavimentazione <strong>di</strong> corso umberto<br />

un "nastro"<br />

carrabile<br />

e un'ampia<br />

area<br />

pedonale<br />

Subito dopo le festività <strong>di</strong> Pasqua,<br />

l’impresa “Blas Costruzioni” che si<br />

è aggiu<strong>di</strong>cata la gara d’appalto per i<br />

lavori <strong>di</strong> ripavimentazione del tratto<br />

<strong>di</strong> corso Umberto (da piazza Garibal<strong>di</strong><br />

a via Auristuto) si metterà a lavoro<br />

per realizzare quanto previsto nel<br />

primo stralcio del progetto “La Grande<br />

Piazza”, ban<strong>di</strong>to dal <strong>Comune</strong> nel<br />

2009 e del quale è risultato vincitore<br />

il progetto denominato “Walling on<br />

the ribbon”.<br />

La gara d’appalto (alla quale avevano<br />

partecipato oltre trecento imprese)<br />

era stata celebrata dall’Urega<br />

ed aggiu<strong>di</strong>cata in via provvisoria alla<br />

“Blas Costruzioni” <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>.<br />

Dopo la verifica dei requisiti, il re-<br />

sponsabile unico del proce<strong>di</strong>mento<br />

arch. Roberto Gambino ha proceduto<br />

alla aggiu<strong>di</strong>cazione definitiva della<br />

gara d’appalto.<br />

Con i lavori che verranno realizzati<br />

(su progetto firmato dall’ing. Giorgio<br />

Salamanca e dal perito agrario<br />

Lucio Giannavola), si procederà alla<br />

abolizione degli attuali marciapie<strong>di</strong> e<br />

il “nastro” carrabile verrà opportunamente<br />

evidenziato. L’area pedonale,<br />

<strong>di</strong> conseguenza, verrà notevolmente<br />

allargata mentre il traffico veicolare<br />

verrà convogliato su un’unica corsia<br />

<strong>di</strong> marcia (centrale) affiancata alla<br />

zona pedonale. Il flusso veicolare si<br />

snoderà su un’unica corsia, e ciò dovrebbe<br />

annullare gli attuali ingorghi.


Finanziato il progetto <strong>di</strong> ripavimentazione <strong>di</strong> un tratto <strong>di</strong> corso Vittorio emanuele<br />

marciapie<strong>di</strong> più ampi<br />

nel "salotto" della città<br />

(e allo stu<strong>di</strong>o c'è pure<br />

l'ipotesi <strong>di</strong> una fontana)<br />

La proposta turistica che la città <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong> vuole offrire riparte dal<br />

centro storico, dove i luoghi <strong>di</strong> interesse<br />

storico-culturale non sono isole<br />

sparse nel tessuto urbano ma momenti<br />

che in continuità appartengono<br />

ad un unico percorso, richiamando il<br />

concetto <strong>di</strong> museo a cielo aperto, un<br />

itinerario attraverso il quale conoscere<br />

e vivere l’anima della città.<br />

La richiesta <strong>di</strong> finanziamento tramite<br />

il bando pubblico PO FERS 2007-<br />

2013 (per l’importo <strong>di</strong> 804.000 euro)<br />

finalizzato alla realizzazione <strong>di</strong> infrastrutture<br />

pubbliche funzionali allo<br />

sviluppo turistico riguarda il rifacimento<br />

della pavimentazione del tratto<br />

a valle <strong>di</strong> corso Vittorio Emanuele II,<br />

facente parte <strong>di</strong> una zona car<strong>di</strong>ne del<br />

centro storico, costituita dal suddetto<br />

corso, dalla piazza Garibal<strong>di</strong>, dal corso<br />

Umberto I, dalla Salita Matteotti e<br />

dagli spazi urbani antistanti il Palazzo<br />

dei Principi Moncada, che rappresentano<br />

fisicamente e istituzionalmente il<br />

luogo <strong>di</strong> simbiosi fra la citta<strong>di</strong>nanza,<br />

il governo della città ed il sentimento<br />

religioso.<br />

Il contesto in<strong>di</strong>cato offre ampie opportunità<br />

sotto l’aspetto turistico, per<br />

le numerose emergenze architettoniche,<br />

costituenti l’identità citta<strong>di</strong>na,<br />

più avanti descritte, che hanno favorito<br />

l’obiettivo della ricerca <strong>di</strong> una<br />

qualificazione degli spazi, attraverso<br />

un unitario sistema <strong>di</strong> lettura progettuale,<br />

che ne consentano il recupero<br />

nel complesso dei ruoli che andranno<br />

ad assumere, oltre ad una caratterizzazione<br />

dell’uso quale luogo d’incontro<br />

e socializzazione.<br />

A tal fine, il finanziamento richiesto si<br />

integra con una serie <strong>di</strong> azioni già poste<br />

in essere nell’ambito considerato,<br />

in un quadro generale avente l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> una riqualificazione del centro<br />

storico, attraverso un piano organico<br />

<strong>di</strong> azioni concertate<br />

con gli Uffici Istituzionali,<br />

Enti competenti,<br />

Or<strong>di</strong>ni professionali,<br />

rappresentanze sociali,<br />

imprese e privati.<br />

I lavori previsti consistono<br />

nella <strong>di</strong>smissione<br />

della pavimentazione<br />

esistente in asfalto, e<br />

dei marciapie<strong>di</strong> con orlatura<br />

<strong>di</strong> pietrame calcareo<br />

e mattonelle in<br />

cemento, per dare luogo<br />

ad una pavimentazione continua<br />

in basolato, nella quale attraverso le<br />

pendenze andranno a delimitarsi le<br />

parti pedonali e carrabili; in particolare<br />

la carreggiata stradale verrà<br />

ridotta rispetto all’attuale, per <strong>di</strong>rigere<br />

il traffico su un’unica corsia,<br />

aumentando l’area pedonale.<br />

La parte pedonale sarà <strong>di</strong>stinta da<br />

quella carrabile attraverso dei <strong>di</strong>ssuasori<br />

in alluminio estruso; si prefigurano<br />

comunque degli utilizzi<br />

totalmente pedonali tramite l’istituzione<br />

<strong>di</strong> zona a traffico limitato e/o<br />

isola pedonale.<br />

Lungo il tratto del corso Vittorio<br />

Emanuele II oggetto del finanziamento<br />

sono presenti <strong>di</strong>versi palazzi<br />

signorili, in parte tutelati dalla<br />

Soprintendenza ai Beni culturali<br />

e ambientali; nella parte iniziale è<br />

stato attuato da non molto tempo un<br />

intervento <strong>di</strong> arredo urbano, con la<br />

creazione <strong>di</strong> un’isola pedonale antistante<br />

il palazzo Testasecca ed un<br />

palazzetto signorile, con la collocazione<br />

<strong>di</strong> alcune sculture richiamanti<br />

i mensoloni del Palazzo dei Principi<br />

Moncada, poco <strong>di</strong>stante dall’intervento.<br />

Carlo Giarratano<br />

assessore ai Lavori pubblici<br />

Il progetto si <strong>di</strong>vide in due stralci: il<br />

primo riguarda la riqualificazione del<br />

tratto <strong>di</strong> corso Vittorio Emanuele che<br />

va da via Francesco Crispi a piazza<br />

Garibal<strong>di</strong> (questo lotto funzionale,<br />

come detto, è stato interamente finanziato<br />

nell’ambito del PO FERS 2007-<br />

2013 per l’importo <strong>di</strong> 804.000 euro).<br />

Il secondo stralcio il cui progetto è <strong>di</strong><br />

livello preliminare, riguarda la riqualificazione<br />

dell’intersezione del corso<br />

Vittorio Emanuele da via Cavour a<br />

via Crispi. Tra le varie ipotesi per la<br />

riqualificazione <strong>di</strong> questo “angolo”<br />

anche la realizzazione <strong>di</strong> una fontana.<br />

Per quanto riguarda il progetto già<br />

finanziato, progettista è l’arch. Angelo<br />

Armatore, collaboratore tecnico il<br />

geom. Fabio Di Renzo, “Rup” l’ing.<br />

Giorgio Salamanca.<br />

Gli uffici comunali stanno lavorando<br />

affinché l’opera venga realizzata entro<br />

il 2012.<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

17


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

18<br />

«in corso le procedure<br />

per la ven<strong>di</strong>ta degli immobili<br />

che costituiscono un onere<br />

per l'amministrazione»<br />

Con delibera del Consiglio comunale<br />

n. 111 del 24 novembre 2011, è<br />

stato approvato l’elenco dei beni <strong>di</strong><br />

proprietà comunale da “valorizzare”<br />

(attraverso la ven<strong>di</strong>ta<br />

o la locazione). «Il<br />

Consiglio comunale<br />

– spiega l’assessore al<br />

Patrimonio, dott. Salvatore<br />

Calafato – ha<br />

accolto la proposta<br />

della Giunta, ispirata<br />

dalla esigenza <strong>di</strong> “<strong>di</strong>smettere”<br />

alcuni beni<br />

dell’ente che avrebbero<br />

bisogno <strong>di</strong> manutenzione<br />

perio<strong>di</strong>ca per cui<br />

rappresentano un onere<br />

non in<strong>di</strong>fferente per<br />

l’Amministrazione. Per<br />

esempio, il nostro <strong>Comune</strong><br />

è proprietario <strong>di</strong> un appartamento e<br />

due gran<strong>di</strong> garage a Palermo che dà in<br />

affitto ma per i quali deve assicurare<br />

la manutenzione e <strong>di</strong> alcune ex scuole<br />

rurali che non può utilizzare perché in<br />

con<strong>di</strong>zioni ormai precarie. Riteniamo<br />

che le spese <strong>di</strong> manutenzione è giusto<br />

in<strong>di</strong>rizzarle prioritariamente agli immobili<br />

<strong>di</strong> grande valore storico <strong>di</strong> cui<br />

il <strong>Comune</strong> è proprietario. Con le somme<br />

che ricaveremo dalla cessione dei<br />

beni che fanno parte della lista approvata<br />

dal Consiglio comunale è nostro<br />

inten<strong>di</strong>mento investire per l’acquisto<br />

<strong>di</strong> beni più proficui».<br />

Ma quali sono i beni immobili <strong>di</strong> cui il<br />

<strong>Comune</strong> è proprietario? Nelle tabelle<br />

che pubblichiamo a fianco ne <strong>di</strong>amo<br />

dettagliato resoconto. La prima tabella<br />

riguarda i beni immobili “in<strong>di</strong>sponibili”<br />

(quelli <strong>di</strong> cui il <strong>Comune</strong> non<br />

è intenzionato a <strong>di</strong>sfarsi), la seconda<br />

tabella riguarda i beni “<strong>di</strong>sponibili”<br />

che il <strong>Comune</strong> utilizza o concede in<br />

comodato, la terza riguarda i beni da<br />

“valorizzare” cioè da vedere o dare in<br />

affitto.<br />

Nell’ottica della riduzione dei costi<br />

(<strong>di</strong> manutenzione, ma anche degli affitti<br />

che il <strong>Comune</strong> paga per l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> locali non propri) dal mese <strong>di</strong> febbraio<br />

sono stati lasciati liberi (dopo<br />

circa 15 anni) i locali <strong>di</strong> via Kennedy<br />

dove il <strong>Comune</strong> aveva gli uffici Com-<br />

Salvatore Calafato<br />

mercio e Alloggi popolari. «In questo<br />

modo – spiega il dott. Calafato, che è<br />

anche assessore al Bilancio – il <strong>Comune</strong><br />

risparmierà circa 50 mila euro<br />

all’anno. Tale era infatti<br />

la spesa complessiva<br />

per l’affitto, le utenze e<br />

la quota condominiale).<br />

I due nuovi Uffici sono<br />

stati trasferiti all’interno<br />

dell’Ufficio Tributi,<br />

in Largo Paolo Barile<br />

(in una ala <strong>di</strong> Palazzo<br />

Moncada) a costo zero<br />

per le casse dell’ente<br />

visto che si tratta <strong>di</strong> locali<br />

comunali.<br />

Per raggiungere telefonicamente<br />

i due Uffici<br />

gli utenti potranno<br />

comporre il numero telefonico<br />

0934-565041 (fax 0934-<br />

585863).<br />

Il trasferimento dei due Uffici da via<br />

Kennedy a Largo Barile ha anche<br />

una spiegazione legata al fatto che<br />

all’interno della sede <strong>di</strong>staccata <strong>di</strong> via<br />

Kennedy operavano ormai soltanto<br />

due <strong>di</strong>pendenti comunali per ciascun<br />

Ufficio e che in quei locali non erano<br />

presenti più nemmeno i <strong>di</strong>rigenti,<br />

visto che la responsabilità della Direzione<br />

Sviluppo economico è del dott.<br />

Clau<strong>di</strong>o Bennardo, <strong>di</strong>rigente della<br />

Ragioneria (che ha il suo ufficio nella<br />

sede centrale) e che pure la responsabile<br />

della Posizione Organizzativa<br />

dello stesso settore (Giuseppina Camilleri)<br />

opera pure nelle stanze della<br />

Ragioneria. «Anche la mia sede operativa<br />

– ha aggiunto l’assessore Calafato<br />

– si sposta in Largo Barile: il mio<br />

ufficio sarà all’interno dell’Ufficio<br />

Tributi e ciò mi consentirà <strong>di</strong> seguire<br />

da vicino anche questo Ufficio e <strong>di</strong><br />

spostarmi molto velocemente nella<br />

sede centrale del <strong>Comune</strong> a Palazzo<br />

del Carmine o negli uffici della Ragioneria,<br />

quando ne avrò la necessità.<br />

Con questo trasferimento, insomma,<br />

abbiamo meglio razionalizzato il lavoro<br />

<strong>di</strong> tante persone, me compreso,<br />

con il non trascurabile vantaggio <strong>di</strong><br />

ridurre un costo non trascurabile in<br />

tempi <strong>di</strong> crisi».<br />

Beni immobili in<strong>di</strong>sponibili<br />

• 1 Scuola elementare via Leone XIII • 2 Scuola<br />

materna ed elementare via Napoleone Colajanni • 3<br />

Scuola Elementare e materna - via Fer<strong>di</strong>nando I • 4<br />

Scuola elementare e materna via Angeli • 5 Scuola<br />

elementare San Michele - via Alcide De Gasperi • 6<br />

Scuola elementare San Giusto - viale Regina Margherita<br />

• 7 Scuola elementare Santa Lucia - via Maddalena<br />

Calafato • 8 Scuola me<strong>di</strong>a Arcangelo Russo - Villaggio<br />

Santa Barbara • 9 Scuola elementare e materna - Santa<br />

Petronilla, via Montessori • 10 Fabbricato sito in<br />

via Generale Cascino a<strong>di</strong>bito a scuola materna • 11<br />

Scuola me<strong>di</strong>a Pietro Leone - via Lombardo Ra<strong>di</strong>ce •<br />

13 Scuola me<strong>di</strong>a Filippo Cordova - via Leone XIII •<br />

14 Scuola me<strong>di</strong>a “Rosso <strong>di</strong> San Secondo” - via Fra’<br />

Giarratana • 15 Scuola me<strong>di</strong>a Giovanni Verga - via<br />

Rosso <strong>di</strong> San Secondo • 16 Fabbricato via Berengario<br />

Gaetani (ex palazzo Palmeri prima a<strong>di</strong>bito a scuola)<br />

• 17 Scuola me<strong>di</strong>a Luigi Capuana - via Re d’Italia •<br />

18 Fabbricato nel Villaggio Santa Barbara - a<strong>di</strong>bito a<br />

scuola elementare “De Amicis” • 19 Fabbricato in<br />

Piazza Martiri d’Ungheria - a<strong>di</strong>bito a scuola elementare<br />

e materna • 20 Fabbricato scuola materna “Palmintelli”<br />

• 21 Scuola elementare Santa Flavia - Via Guardavascio<br />

• 22 Scuola materna ed elementare Largo Ba<strong>di</strong>a (ex<br />

monastero <strong>di</strong> Santa Croce) • 23 Fabbricato sito in via<br />

Napoleone Colajanni - a<strong>di</strong>bito ad asilo nido Comunale<br />

• 24 Fabbricato sito in via Leone XIII - A<strong>di</strong>bito a scuola<br />

materna • 25 Fabbricato sito in via Malta 121 prima<br />

a<strong>di</strong>bito ad asilo nido, consultorio e scuola materna<br />

(attualmente inutilizzato perché inagibile) • 26 Scuola<br />

elementare e materna - via Don Milani • 27 Scuola<br />

materna Real Maestranza - via Borremans • 28 Scuola<br />

rurale viale Stefano Candura - a<strong>di</strong>bita scuola materna<br />

statale • 29 Scuola rurale contrada Gulfi - in comodato<br />

all’associazione Vita Nova • 30 Scuola rurale in via<br />

Due Fontane - Utilizzata come asilo nido comunale •<br />

31 Scuola rurale contrada Fontanelle - utilizzata per<br />

colonie • 32 Scuola rurale contrada Bucceri - A<strong>di</strong>bito<br />

ad ambulatorio veterinario • 33 Scuola rurale contrada<br />

Bulgarella - (in pessimo stato) • 34 Scuola rurale<br />

contrada Firrio - a<strong>di</strong>bita a scuola materna statale • 35<br />

Scuola rurale contrada Arenella - Concessa alla Casa<br />

dell’Angelo con affitto da compensare con i lavori <strong>di</strong><br />

ristrutturazione • 36 Scuola rurale Mimiani Scalo -<br />

(in ven<strong>di</strong>ta) • 37 Scuola rurale contrada Ramilia - (in<br />

ven<strong>di</strong>ta) • 38 Scuola rurale contrada Niscima - in<br />

comodato all’associazione Anffs • 39 Scuola rurale<br />

Xirbi in comodato all’associazione Nuovo Orizzonte •<br />

40 Scuola rurale contrada San Martino - (in ven<strong>di</strong>ta) •<br />

41 Scuola rurale contrada Mimiani Bosco (in ven<strong>di</strong>ta) •<br />

42 Scuola rurale Xiboli (<strong>di</strong> prossima ristrutturazione per<br />

usi istituzionali) • 43 Scuola rurale Marcato D’arrigo<br />

(in ven<strong>di</strong>ta) • 44 Palazzo municipale (ex Convento dei<br />

Carmelitani) • 45 Immobile “Regina Margherita” a<strong>di</strong>bito<br />

a teatro • 46 Palazzo Moncada ubicato in via Matteotti<br />

• 47 Biblioteca “Luciano Scarabelli” ex convento dei<br />

Gesuiti (complesso con immobili <strong>di</strong> proprietà della<br />

Provincia regionale e della Curia vescovile) • 48<br />

Fabbricato sito in via Mauro Tumminelli (ex Distretto<br />

militare) • 49 Ex convento San Francesco gra<strong>di</strong>nata<br />

Duca degli Abruzzi • 50 Convento dei Domenicani (ex<br />

Distretto militare) via San Domenico, 49 • 51 Immobile<br />

via San Domenico, 49 (ex uffici N.U. e vitivinicoltura,<br />

nonché magazzino ex convento degli ospedalieri <strong>di</strong><br />

San Giovanni Di Dio) • 52 E<strong>di</strong>ficio ex E.C.A. sito in<br />

via Alcide De Gasperi (uffici della Polizia municipale)<br />

• 53 Mercato rionale via Luigi Rizzo • 54 Palazzo <strong>di</strong><br />

Giustizia via Libertà • 55 Fabbricato sito in via Niscemi<br />

Centro culturale “Michele Abbate” (ex mattatoio) •<br />

56 Fabbricato via Vespri Siciliani n. 45/47/49 (in<br />

comodato a tre associazioni) • 57 Ex palestra “Galilei”<br />

e magazzini <strong>di</strong> via Medaglie d’oro • 58 Foro boario<br />

in contrada Calderaro (non <strong>di</strong> proprietà comunale) •<br />

59 Mercato ortofrutticolo in via Bloy (non <strong>di</strong> proprietà<br />

comunale) • 60 Casa natale <strong>di</strong> Michele Tripisciano In<br />

via Ciantro Marrocco 32


• 1 Magazzino sito in via Sallemi - mq. 42,25<br />

(In uso all’Ufficio Tecnico) • 2 Magazzino sito<br />

in via Sallemi - mq. 250 (in uso all’Ufficio<br />

Tecnico) • 3 Due magazzini mq. 44,10 e mq.<br />

9,00 (siti nei pressi del fiume Capodarso)<br />

demoliti • 4 Locali siti in via Crispi 2-4 a<strong>di</strong>biti<br />

a gabinetti (inagibili) • 5 Magazzino sito in<br />

via Crispi 8-10 - mq. 80 (inagibili) • 6 Locali<br />

siti in via Crispi 11-14 - mq. 100 (inagibili)<br />

• 7 Casotto all’interno della Villa Amedeo<br />

(a<strong>di</strong>bito a colombaia) • 8 Magazzino sito<br />

in via Montedoro - mq 36 (in uso all’Ufficio<br />

Tecnico) • 9 Magazzino sito in via Montedoro<br />

- mq. 32,63 (in uso all’Ufficio Tecnico) • 10<br />

Magazzino sito in via Tricomi - mq. 241,25<br />

(in uso all’Ufficio Tecnico) • 11 Locale sito<br />

nella scalinata Ferrara - mq. 62 a<strong>di</strong>bito a<br />

gabinetto (in consegna all’Ufficio Tecnico) •<br />

12 Magazzino sito in viale Amedeo - mq. 19,14<br />

accanto chiesa San Francesco (utilizzato come<br />

ingresso dell’Ufficio Tecnico) • 13 Magazzino<br />

sito nella Gra<strong>di</strong>nata Lo Piano - mq. 40,5 (in uso<br />

all’Ufficio Tecnico) • 14 Magazzino sito in via<br />

Cavour – mq. 37,34 accanto Amico – Scalinata<br />

Silvio Pellico (in affitto a Blas Costruzioni •<br />

15 Magazzino sito in via Cavour – mq. 37,34<br />

accanto Villa Mazzone- Scalinata Pellico (in<br />

affitto a Blas Costruzioni) • 16 Magazzino<br />

sito in via Vespri Siciliani 2 mq. 110 e mq.<br />

120 <strong>di</strong> superficie scoperta (allocazione vasche<br />

idriche) • 17 Magazzino in via Guardavascio<br />

2 confinante con via Santa Flavia – mq. 63,24<br />

(in uso all’Ufficio Tecnico) • 18 Magazzino sito<br />

in via Vespri Siciliani 15/17 (in uso all’Ufficio<br />

Tecnico) • 19 Magazzino sito in via Angeli<br />

126 - mq. 245,22 (in uso all’Ufficio Tecnico) •<br />

20 Magazzino sito in corso Umberto 171 mq.<br />

13,8 (in affitto al sig. Falci Antonino) • 21 Due<br />

magazzini siti lungo la scalinata Silvio Pellico<br />

- mq. 10 cadauno (in affitto a Blas Costruzioni)<br />

• 22 Locale sito in via Palermo 15 - mq. 31,2<br />

(In uso alla chiesa Sant’Agata) • 23 Locale sito<br />

in via Palermo 9 - mq. 10,58 • 24 Magazzino<br />

sito in via Angeli 128-130-132 (In uso<br />

all’Ufficio Tecnico - N.U.) • 25 Magazzino sito<br />

in via Xiboli 34 – mq. 197,4 (in uso all’Ufficio<br />

Tecnico) • 26 Magazzini siti in via Volturno<br />

8-10-12-14-16 mq. 192,9 - ex proprietà<br />

Escal - (avviato contenzioso per due locali<br />

- altri liberi) • 27 Magazzini siti in via Paolo<br />

• 1 Immobile via Tamburini, 41 (N.C.E.U. 7109 – Foglio 125, part. 477, sub.<br />

1 cat. C6 – Classe 2, mq. 34 e foglio 125, part. 477, sub 2 cat. A/4 classe<br />

1, vani 3,5 - Superficie coperta mq. 110 sup. scoperta mq,120) • 2 Garage<br />

via Venezia, 29/31 - Palermo (N.C.E.U. <strong>di</strong> PA – Foglio <strong>di</strong> mappa 128 – par.<br />

843/149 mq. 202) • 3 Magazzino via Lavilla, 9 - Palermo (In<strong>di</strong>viduato al<br />

N.C.E.U. <strong>di</strong> PA al foglio 33 part. 572 sub 1 – mq. 393 – superfice mq.393)<br />

• 4 Appartamento via Zuccarello, 8 - Palermo (Foglio <strong>di</strong> mappa 34 part.<br />

942/57 scala B int.14 piano 7° mq. 74,12 + terrazza mq. 52,48) • 5 Magazzini<br />

siti in via Volturno n. 8/10/12/14/16 Superfice totale 192,9 (Censiti al foglio.<br />

<strong>di</strong> mappa 119 part. 219) • 6 Fabbricato tra via Lomonaco e via. Car<strong>di</strong>nale<br />

Nava 70 secondo piano costituito da un piano terra primo e secondo piano<br />

(Al NCEU alla partita 2514 foglio 297 part-. 219/1 via Lo Monaco 142, p. t.,<br />

part. 219/2 <strong>di</strong> C. Nava n. 68, p. t., part. 219/3 via C. Nava 70, p. 1° e part.<br />

219/4 via C. Nava 70, p. 2) • 7 Immobile via Provvidenza, 14 -1° e 2° piano<br />

(In<strong>di</strong>viduato al catasto alla partita 1010662 foglio 304 part. 53) • 8 Immobile<br />

via Restivo, 41 (Al catasto partita 5399 – foglio 299, part. 135/1) • 9 Immobile<br />

via Lo Monaco, 59 (V. Delibera 897 del 25/08/98) • 10 Immobile via Mazzini,<br />

30 • 11 Immobile via Pampillonia 44 (Part. 5053 foglio 296part. 598 sub 1)<br />

• 12 Immobile via Lomonaco, 25 (Foglio 296 part. 408 sub 2 cat. A/4 classe<br />

Beni immobili <strong>di</strong>sponibili<br />

Emiliani Giu<strong>di</strong>ci 3-5 – mq. 96 (in uso all’Ufficio<br />

Tecnico) • 28 Magazzini siti in via Niscemi 58-<br />

60 mq. 37,23 (in uso all’Ufficio Tecnico) • 29<br />

Magazzino sito in via Ospizio <strong>di</strong> Beneficenza<br />

2 - mq. 41,71 (libero) • 30 Magazzino sito in<br />

piazza Mercato Grazia 3/b mq. 14,60 (in uso<br />

alla Polizia municipale) • 31 Locale salita<br />

Matteotti (utilizzato per gabinetti pubblici e<br />

per magazzino - inagibile) • 32 Magazzino<br />

via Dante Alighieri ex rifugio antiaereo (in<br />

uso all’Ufficio Tecnico) • 33 Fabbricato<br />

all’interno <strong>di</strong> Villa Cordova mq 32,5 (a<strong>di</strong>bito<br />

ad abitazione del custode) • 34 Appartamento<br />

in via Zuccarello 8 a Palermo sup. coperta mq.<br />

74,12 - terrazza mq. 52,48 (affittato al sig.<br />

Mondello) • 35 Magazzino sito via La Villa<br />

9 a Palermo mq. 393 (libero) • 36 Garage<br />

sito in via Venezia 29-31 a Palermo mq. 202<br />

(affittato al sig. Russo) • 37 Magazzino sito in<br />

via Palermo 13 - mq. 7 (in uso all’associazione<br />

Piccoli Gruppi Sacri) • 38 Magazzino sito<br />

in via Palermo 11 (in uso all’associazione<br />

Piccoli Gruppi Sacri) • 39 Magazzino sito<br />

in viale Amedeo (a<strong>di</strong>bito a gabinetti) • 40<br />

Magazzino sito in piazza Mercato Grazia mq.<br />

62 (in uso all’Ufficio Tecnico) • 41 Fabbricato<br />

sito in viale Regina Margherita 32 (costruito<br />

da privati) affittato al sig. Lanzafame • 42<br />

Fabbricato sito in viale Regina Margherita 33<br />

(affittato al sig. Falzone) • 43 Magazzino sito<br />

in corso Umberto 92 – mq. 39 concesso da<br />

svariati anni alla banda musicale San Michele<br />

(responsabile sig. Cataldo Inglese) • 44<br />

Magazzino sito in corso Umberto 88 - mq.<br />

39 concesso da svariati anni all’associazione<br />

Auser (responsabile sig. Randazzo) • 45<br />

Chiosco sito in corso Vittorio Emanuele<br />

138 (piano interrato e piano terra – mq. 32)<br />

locato al sig. Mugavero • 46 Immobile sito<br />

in via Niscemi 237 – mq. 125,10 destinazione<br />

ufficio o attività commerciale) concesso<br />

all’associazione Ra<strong>di</strong>oamatori • 47 Fabbricato<br />

in via Pampillonia 44 • 48 Appartamento<br />

sito in via Lomonaco 25 (2 vani e servizio:<br />

necessita <strong>di</strong> manutenzione) <strong>di</strong>sponibile • 49<br />

Magazzino sito in via Palermo 17 - mq. 23,7<br />

in comodato all’associazione Piccoli Gruppi<br />

Sacri • 50 Fabbricato sito in via del Minatore<br />

78/80/82 mq. 100 (uso commerciale)affittato<br />

ai sigg. Grillo e Ventura • 52 Struttura sita<br />

Beni immobili da "valorizzare"<br />

in via Vespri Siciliani - mq. 480 (concessa in<br />

comodato a tre associazioni) • 52 Ex scuola<br />

rurale contrada Canicassè-Casale mq. 296<br />

(affittata all’associazione Essereperessere) •<br />

53 Ex scuola rurale contrada Gulfi - mq. 291<br />

in comodato all’associazione Vita Nova • 54<br />

Ex scuola rurale contrada Canicassè-Casale (in<br />

affitto all’associazione Essereperessere) • 55<br />

Ex scuola rurale contrada Xirbi - mq. 296 (in<br />

affitto all’associazione Nuovo Orizzonte) • 56<br />

Ex scuola rurale contrada Niscima (in comodato<br />

all’associazione Anffas • 57 Ex scuola rurale<br />

contrada Arenella (in affitto all’associazione<br />

Casa dell’Angelo) • 58 Ex scuola rurale<br />

contrada Xirbi in uso all’associazione Teatro<br />

Stabile e associazione Anpvi (avviata proceduta<br />

per lo sgombero) • 59 Stand mercato via Luigi<br />

Rizzo (in comodato all’associazione Motoclub<br />

Pietrarossa) • 60 Stand mercato via Luigi<br />

Rizzo (affittato al sig. Capobianco Antonio • 61<br />

Stand mercato via Luigi Rizzo (in affitto a <strong>di</strong>tta<br />

Tumminaro Filippa) • 62 Stand mercato via<br />

Luigi Rizzo (in affitto a sig. Mosca Omar) • 63<br />

Stand mercato via Luigi Rizzo (in affitto alla<br />

sig. Saetta Maria) • 64 Chiosco piazzale ex<br />

Gil (in affitto al sig. Mammano Marcello) • 65<br />

Appartamento sito in viale Trieste 132 (libero)<br />

• 66 Stand mercato via Luigi Rizzo (affittato<br />

al sig. Barilà Angelo) • 67 Appartamento<br />

sito in via Lomonaco 25 • 68 Fabbricato sito<br />

in via Lomonaco 142 • 69 Caseggiato via<br />

Mazzini 94-96-98-100-102-104 (Stipulata<br />

convenzione con l’Iacp) • 70 Fabbricato sito<br />

in via Card. Nava 70 (Stipulata convenzione<br />

con l’Iacp) • 71 Fabbricato sito in via Blan<strong>di</strong>no<br />

45-47-49 (Stipulata convenzione con l’Iacp)<br />

• 72 Fabbricato sito in via Sallemi 19 • 73<br />

Fabbricato sito in via Mazzini 103 (Stipulata<br />

convenzione con l’Iacp.) • 74 Fabbricato sito<br />

in via Provvidenza 14 (Locali liberi in pessime<br />

con<strong>di</strong>zioni) • 75 Fabbricato sito in via Restivo<br />

45 (Locali liberi in pessime con<strong>di</strong>zioni) • 75<br />

Fabbricato sito in via Tamburini 41 (Locali<br />

liberi in pessime con<strong>di</strong>zioni) • 77 Fabbricato<br />

sito in via Lomonaco 59 (Locali liberi in<br />

pessime con<strong>di</strong>zioni) • 78 Fabbricato sito in via<br />

Mazzini 30• 79 Fondo Cuti (Locali liberi (in<br />

pessime con<strong>di</strong>zioni)<br />

1) • 13 Immobile via Lomonaco, 25 (Censito partita 511 - al foglio <strong>di</strong> mappa<br />

296 part. 408 sub 2) • 14 Immobile via Ospizio <strong>di</strong> Beneficenza, 2 • 15 Ex<br />

Scuola rurale C/da Xirbi (Foglio <strong>di</strong> mappa 55 part. 79 – superficie: coperta<br />

mq. 296 scoperta mq.1.114) • 16 Ex Scuola rurale C/da Gulfi (Foglio <strong>di</strong><br />

mappa 188 – part. 124 – superficie: coperta mq. 291 scoperta mq. 903) •<br />

17 Ex Scuola rurale C/da Canicassè Casale (Foglio <strong>di</strong> mappa mq. 223 – part.<br />

237 – superficie: coperta mq-. 296 scoperta 796) • 18 Ex Scuola rurale C/da<br />

Niscima (F.M. 163 – part. 192 – superficie: coperta mq. 298 scoperta 1.022)<br />

• 19 Ex Scuola rurale C/da Xiboli (F.M. 93 – Part. 168 – superficie coperta<br />

mq. 580 scoperta mq. 1900) • 20 Magazzino via Sallemi , s.n. (Foglio <strong>di</strong><br />

mappa 120 part. 108 mq. 42,25) • 21 Magazzino via Sallemi, 58 Mq. 250<br />

• 22 Magazzino via Montedoro (Foglio <strong>di</strong> mappa 120 part. 108 mq. 36) •<br />

23 Magazzino via Montedoro (Foglio <strong>di</strong> mappa 120 part. 108 mq. 32,63)<br />

• 24 Immobile composto <strong>di</strong> piano terra via Tricomi 16/18 e via Dei Mille<br />

seminterrato 6/8/10/12 (Foglio <strong>di</strong> mappa 120 part.376- mq. 241,15) • 25<br />

Magazzino via Guardavascio, 2 (Foglio <strong>di</strong> mappa 127 part. 16 mq. 63,24) •<br />

26 Magazzino via Angeli 126 (Foglio <strong>di</strong> mappa 128 part. 123 mq. 748,41) •<br />

27 Magazzini via Angeli 128/130/132 (Foglio <strong>di</strong> mappa 128 part. 133) • 28<br />

Fondo Cuti (n. 2 appezzamenti <strong>di</strong> terreno <strong>di</strong> ettari 52.93.08 con fabbricati).<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

19


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

20<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> ha deciso<br />

<strong>di</strong> fare inserire il teatro comunale<br />

“Regina Margherita” nella rete dei<br />

Teatri Interme<strong>di</strong> della Regione Siciliana<br />

(“Tirsi”), per far parte <strong>di</strong> un<br />

circuito regionale a cui possono essere<br />

ammesse strutture teatrali con un<br />

numero <strong>di</strong> posti compreso tra 100 e<br />

499, in regola con tutte prescrizioni<br />

<strong>di</strong> legge (agibilità, norme antincen<strong>di</strong>o<br />

e <strong>di</strong> sicurezza), e per avviare in futuro<br />

la circuitazione sul territorio regionale<br />

<strong>di</strong> spettacoli finanziati con fon<strong>di</strong><br />

regionali.<br />

«L’adesione al circuito – afferma a tal<br />

proposito l’assessore alla Cultura Loredana<br />

Schillaci - consentirà <strong>di</strong> potere<br />

fruire a costo zero, delle iniziative <strong>di</strong>rettamente<br />

promosse dall’Assessorato<br />

Regionale del Turismo, dello Sport<br />

e dello Spettacolo, tra le quali quelle<br />

rientranti nel “Circuito del Mito”. Il<br />

nostro teatro è una struttura teatrale<br />

storica che presenta tutte le caratteristiche<br />

richieste nell’avviso emanato<br />

dalla Regione. Va evidenziato che<br />

questa iniziativa non inficerà in alcun<br />

modo l’autonomia artistica organizzativa<br />

<strong>di</strong> chi sta aderendo. Noi, in<br />

questa fase, dobbiamo soltanto dare<br />

conferma della futura <strong>di</strong>sponibilità<br />

del teatro nei confronti del circuito<br />

regionale per un minimo <strong>di</strong> 100 giornate<br />

all’anno e per cinque anni. Riteniamo,<br />

quin<strong>di</strong>, che l’adesione alla<br />

rete “Tirsi”, con spettacoli finanziati<br />

dall’assessorato regionale, sia una ottima<br />

opportunità per il nostro teatro.<br />

Confi<strong>di</strong>amo molto in questo progetto<br />

senza però escludere che si possa<br />

anche passare in futuro ad un affidamento<br />

a soggetti terzi, ovviamente<br />

tramite un bando pubblico».<br />

«In questo particolare momento – aggiunge<br />

la prof. Schillaci – abbiamo<br />

preferito privilegiare il settore dei<br />

servizi, che rischiava <strong>di</strong> risentire dei<br />

tagli dei trasferimenti <strong>di</strong> fon<strong>di</strong>, penalizzando<br />

altri importanti ambiti <strong>di</strong> attività<br />

come quella culturale e teatrale.<br />

In ogni caso, stiamo facendo <strong>di</strong> tutto<br />

per tenere sempre “vivo” il teatro<br />

comunale, garantendone la fruibilità<br />

anche a costo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> sacrifici del<br />

personale che fa parte dell’Ufficio<br />

Teatro» .<br />

Nell’arco del 2011 il “Margherita” ha<br />

ospitato 88 spettacoli, alcuni dei quali<br />

sono stati proposti in giorni consecutivi<br />

con il problema dello smontaggio<br />

e il successivo montaggio delle <strong>di</strong>verse<br />

scenografie effettuate senza orario.<br />

Il tutto gestito con spirito <strong>di</strong> sacrificio<br />

e professionalità da Giusy La Ferla<br />

(che è responsabile dell’Ufficio), collaborata<br />

dai colleghi Luigi Bingo e<br />

Maria Rosa Sciascia.<br />

nel 2011<br />

il "margherita"<br />

ha ospitato<br />

88 spettacoli<br />

«Con l'adesione al circuito regionale "tirsi"<br />

avremo importanti rappresentazioni a costo zero»<br />

TUTTI gLI SPETTACOLI DEL 2011…<br />

4 gennaio - spettacolo musicale<br />

(associazione culturale “Arca<strong>di</strong>a”)<br />

8 -9 gennaio - spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />

(associazione “Accademia dei guitti”)<br />

16 gennaio - spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />

(associazione “L’Isola <strong>di</strong> Sciacca”)<br />

17 gennaio – concerto<br />

(associazione culturale “Musicarte”)<br />

19 gennaio – spettacolo musicale<br />

(Spettacoli P-Nuts)<br />

21 gennaio - festival della Magia<br />

(agenzia “È quasi magia” <strong>di</strong> Luca Piazza)<br />

23 gennaio – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />

(associazione “Teatro Insieme”)<br />

25 gennaio – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />

(coop. “Officina Teatrale Me<strong>di</strong>terranea”)<br />

5 -6 febbraio – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />

(società “O.L.T.R.E sas”)<br />

11 febbraio – Convegno regionale della Cisl<br />

13 febbraio – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />

(associazione “Il Sipario”)<br />

18-19 febbraio – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />

(Produzioni Raffaello)<br />

20 febbraio – spettacolo <strong>di</strong> musica e poesia<br />

(Alfio Patti)<br />

27 febbraio . spettacolo per ragazzi<br />

(agenzia “Check Sound”)<br />

2 marzo – Musical<br />

(associazione “Metanoeite”)<br />

4 marzo – concerto<br />

(associazione “Culturale Quinten”)<br />

6 marzo – concerto per ragazzi<br />

(Promozioni Terrychegia)<br />

8 marzo – spettacolo musicale<br />

(agenzia “Check Sound”)<br />

13 marzo – concerto<br />

(associazione “La belle époque”)<br />

17 marzo – concerto<br />

(Istituto Musicale Bellini)<br />

18 marzo – concerto<br />

(corpo ban<strong>di</strong>stico “Salvatore Albicocco”)<br />

20 marzo – spettacolo per ragazzi<br />

(Marco Zoppi)<br />

26 marzo – spettacolo musicale<br />

(giornata Fai <strong>di</strong> Primavera)<br />

27 marzo – spettacolo per ragazzi<br />

(associazione “Centro Stu<strong>di</strong> Artistici”)<br />

30 marzo – recital<br />

(associazione “Casa Famiglia Rosetta”)<br />

5 aprile – spettacolo musicale<br />

(Raimondo Di Vincenzo)<br />

10 aprile – spettacolo per ragazzi<br />

(Centro Stu<strong>di</strong> Artistici)<br />

12 aprile – spettacolo musicale<br />

(associazione “Metanoeite”)<br />

15 aprile – spettacolo cabaret<br />

(Tafano Broders)<br />

17 aprile – spettacolo per ragazzi<br />

(agenzia “Check Sound”)<br />

18-19 aprile – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />

(compagnia “Il Sipario”)<br />

29 aprile – concerto<br />

(società coop. “Orpheus”)<br />

15 maggio – concerto<br />

(associazione “Classica e Dintorni”)<br />

21-22 maggio – concorso Miss Mondo Italia<br />

(associazione “Be Art”)<br />

23 maggio – convegno<br />

(seminario <strong>di</strong> Educazione alla Legalità)<br />

24-25 maggio – riprese documentario<br />

(Ondemotive Production)<br />

27 maggio – concerto<br />

(istituto scolastico “Manzoni”)<br />

28 maggio – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />

(associazione scientifica Me<strong>di</strong>terranea <strong>di</strong><br />

Psicologia)<br />

29-30 maggio – concerto<br />

(associazione polifonica “Don Milani”)<br />

31 maggio (mattina) – convegno provinciale<br />

Sindacato Italiano Unitario lavoratori Polizia<br />

31 maggio – concerto<br />

(scuola “Filippo Cordova”)<br />

2 giugno –concerto<br />

(Prefettura, Provincia, <strong>Comune</strong>)<br />

11 giugno – convegno nazionale<br />

(<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>)<br />

5-12 settembre - XII E<strong>di</strong>zione Concorso<br />

Internazionale <strong>di</strong> Danza “Michele Abbate”<br />

28 settembre – spettacolo musicale <strong>di</strong> danza e canto<br />

(Teatro Stabile Nisseno)<br />

1 ottobre – opera “Norna”<br />

(associazione “Amici della Musica”)<br />

7 ottobre – spettacolo <strong>di</strong> prosa<br />

(Circuito del Mito)<br />

9 ottobre - Manifestazione dell’Anmil<br />

15 ottobre – spettacolo <strong>di</strong> prosa e danza<br />

(Circuito del Mito)<br />

18 ottobre – concerto<br />

(associazione “Amici della Musica”)<br />

3-4-5 novembre – congresso regionale associazione<br />

“Cuore Chiaro onlus”<br />

6 novembre – concerto<br />

(Prefettura, Provincia, <strong>Comune</strong>)<br />

10-11 novembre – “Cabafest” 1° Festival Cabaret<br />

Siciliano<br />

13 novembre – spettacolo teatrale<br />

(associazione Fibrosi Cistica)<br />

14 -15-16-17-18-19 novembre – Concorso “Bellini”<br />

21 novembre – concerto Virgo Fidelis<br />

(associazione Carabinieri)<br />

25 novembre – spettacolo musicale<br />

(associazione “Amici del Rapisar<strong>di</strong>”)<br />

26 novembre – spettacolo teatrale<br />

(Ente Nazionale Sor<strong>di</strong>)<br />

3 <strong>di</strong>cembre - manifestazione <strong>di</strong>versamente abili<br />

(ENA@IPCL)<br />

7 <strong>di</strong>cembre – spettacolo musicale Telethon<br />

11 <strong>di</strong>cembre – concerto<br />

(associazione “Aede”)<br />

17 <strong>di</strong>cembre – spettacolo natalizio<br />

(scuola “Baby’s College”)<br />

18 <strong>di</strong>cembre – concerto<br />

(Istituto musicale “Vincenzo Bellini”)<br />

19 <strong>di</strong>cembre – concerto<br />

(associazione “Amici della Musica”)<br />

20 <strong>di</strong>cembre – concerto<br />

(Ispettorato delle Foreste)<br />

23 <strong>di</strong>cembre – concerto<br />

(associazione “Amici della Musica”)<br />

…E QUELLI DI gENNAIO 2012<br />

1-2-3 gennaio – spettacolo musicale “Natale al<br />

Margherita” (associazione “Metanoeite”)<br />

4 gennaio – documentario “La voce del corpo”<br />

(Ondemotive Production)<br />

6 gennaio – spettacolo per ragazzi<br />

(associazione Teatro Stabile Nisseno)<br />

21 -22 gennaio - cortometraggio<br />

(associazione culturale “Prima Quinta”)


aspettando il finanziamento della Regione Sicilia<br />

"omaggio a tripisciano"<br />

dal 13 luglio al 21 settembre<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> ha deciso<br />

<strong>di</strong> partecipare al bando emanato<br />

dall’Assessorato regionale dei Beni<br />

culturali e dell’Identità Siciliana, chiedendo<br />

un finanziamento <strong>di</strong> 226.000<br />

euro per rendere omaggio all’illustre<br />

scultore nisseno Michele Tripisciano,<br />

nato il 13 luglio del 1860 e morto il<br />

21 settembre 1913 all’età <strong>di</strong> 53 anni,<br />

stroncato da una broncopolmonite.<br />

«Abbiamo aderito al bando – spiega<br />

l’assessore alla Cultura Loredana<br />

Schillaci – per promuovere la conoscenza,<br />

la <strong>di</strong>ffusione e l’approfon<strong>di</strong>mento<br />

dell’arte che nasce dal nostro<br />

concitta<strong>di</strong>no Michele Tripisciano, tra<br />

i più celebri scultori italiani del XIX<br />

secolo. Con il progetto “Omaggio a<br />

Tripisciano”, per il quale abbiamo<br />

chiesto il finanziamento alla Regione,<br />

inten<strong>di</strong>amo organizzare tra luglio<br />

e settembre del 2012 (coincidenti con<br />

la nascita e la morte dell’artista), manifestazioni,<br />

mostre, convegni e giornate<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o».<br />

«Le opere, raccolte<br />

a Palazzo<br />

Moncada –<br />

aggiunge la<br />

prof. Schillaci<br />

– offrono<br />

in modo organiconico<br />

il quadro<br />

della produzioproduzio- nedell’arti- stanisseno che,<br />

c o m e<br />

tanti, trovò<br />

spazio e successo<br />

fuori dalla Sicilia in una<br />

stagione, la seconda metà dell’800,<br />

in cui la cultura nazionale nazionale italiana<br />

veniva costruita con la confluenza <strong>di</strong><br />

molle rivoli provenienti da tutte le<br />

culture regionali. In questo processo<br />

<strong>di</strong> elaborazione, la Sicilia ebbe protagonisti<br />

<strong>di</strong> primo piano, anche se tar<strong>di</strong>vamente<br />

messi in luce, nel loro valore<br />

complessivo dalla critica storica ed<br />

artistica. In questo contesto, Michele<br />

Tripisciano è senza dubbio degno<br />

<strong>di</strong> stare accanto ai iù celebri scultori<br />

italiani del secoli XIX e XX. La sua<br />

opera è pervasa da un intimo sentimento<br />

cristiano religioso, e questo<br />

ideale religioso si riscontra anche in<br />

serte opere profane, come nella statua<br />

“Sicilia” per il monumento a Vittorio<br />

Emanuele II e nelle due colossali<br />

artistiche statue degli oratori romani<br />

Paolo e Ortenzio. Tripisciano fu un<br />

cosciente ricercatore della verità nelle<br />

espressioni dei suoi concetti; fu maestro<br />

sapiente della plastica e fa vivere,<br />

per così <strong>di</strong>re, nella creta, nel gesso,<br />

nel marmo, nel bronzo le persone o le<br />

cose che impresse o che ricavò dalla<br />

sua immaginazione».<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>, quin<strong>di</strong>,<br />

vuole promuovere il “percorso <strong>di</strong> conoscenza”<br />

<strong>di</strong> Michele Tripisciano a<br />

<strong>Caltanissetta</strong> nel periodo ricompreso<br />

fra la data della sua nascita (13 luglio)<br />

e quella della sua morte (21 settembre),<br />

promuovendo delle iniziative <strong>di</strong><br />

carattere culturale e artistico: manifestazioni,<br />

mostre, convegno/giornata<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, laboratori <strong>di</strong>dattico/artistici,<br />

per promuovere la conoscenza della<br />

sia personalità artistica, seguire il<br />

corso della sia perenne ascesa, che si<br />

concluse con la donazione delle opere,<br />

re, dei suoi strumenti e <strong>di</strong> tutti i suoi<br />

libri alla biblioteca biblioteca comunale “Scarabelli”belli”<br />

Il progetto progetto “Omaggio” a TripiTripisciano”,sciano”, elaborato per l’anno<br />

2012 dal dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong> secondo<br />

questa idea <strong>di</strong> itinerario<br />

della conoscenza,<br />

prevede<br />

quin<strong>di</strong> una<br />

serie <strong>di</strong> iniziative per promuovere<br />

l’identità, i luoghi, la memoria e le<br />

rappresentazioni del contesto e del<br />

tempo in cui è vissuto l’artista Michele<br />

Tripisciano. Come detto, gli eventi<br />

verranno realizzati nel corso del 2012,<br />

prevalentemente nel prestigioso Palazzo<br />

Moncada, dove già sono esposte<br />

le opere <strong>di</strong> Michele Tripisciano, in<br />

una suggestiva cornice che perfettamente<br />

si intona alla produzione artistica<br />

del nostro illustre concitta<strong>di</strong>no,<br />

e che merita che venga creato un percorso<br />

privilegiato per promuoverne la<br />

Loredana Schillaci<br />

conoscenza e <strong>di</strong>ffonderne la bellezza.<br />

Il progetto vede un’articolazione che<br />

prevede la realizzazione del seguente<br />

programma nel periodo ricompreso<br />

tra luglio e settembre 2012. Questi gli<br />

eventi:<br />

Eventi culturali: spettacoli coerenti<br />

con il periodo in cui visse Tripisciano;<br />

Organizzazione <strong>di</strong> un tour su Tripisciano<br />

a <strong>Caltanissetta</strong>, che percorra<br />

i luoghi del Tripisciano, la sua casa<br />

natale, la visita con informazioni<br />

artistiche e, storiche ecc. sulle<br />

opere del Tripisciano a Palazzo<br />

Moncada, nella città <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>,<br />

nonché alla biblioteca “Scarabelli”,<br />

dove sono raccolti i libri<br />

dall’artista donati alla città;<br />

Laboratori artistico/<strong>di</strong>dattici <strong>di</strong>retti<br />

agli alunni delle scuole secondarie<br />

<strong>di</strong> primo grado e secondo grado <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong>;<br />

Concorso con premiazione <strong>di</strong> creazioni<br />

artistiche ispirate all’opera e<br />

all’artista Michele Tripisciano che<br />

verranno acquisite a titolo gratuito<br />

alla Mostra permanente <strong>di</strong> Palazzo<br />

Moncada.<br />

Convegno/giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o a conclusione<br />

del percorso “Omaggio a<br />

Tripisciano.<br />

ChI è MIChELE TRIpISCIAnO<br />

Michele Tripisciano nacque<br />

a <strong>Caltanissetta</strong> il 13 luglio<br />

1860 in un appartamento del<br />

quartiere della “Saccarella”,<br />

da Fer<strong>di</strong>nando Tripisciano<br />

(“quartararo”) e da Calogera<br />

Falci. Da bambino modellava<br />

bozzetti in creta nella fabbrica <strong>di</strong> brocche del padre<br />

e, grazie all’interessamento del barone Guglielmo<br />

Luigi Lanzirotti e dell’on. Pugliese, fu inviato nel<br />

1873 a stu<strong>di</strong>are a Roma presso l’Ospizio San Michele.<br />

Dal 1880 al 1888 lavorò nello stu<strong>di</strong>o dello scultore<br />

Francesco Fabi Altini, e nel 1884 ottenne con l’opera<br />

Caio Mario sulle rovine <strong>di</strong> Cartagine la medaglia<br />

d’argento dell’Accademia <strong>di</strong> San Luca. In seguito aprì<br />

un proprio stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> scultura e scolpì figure mitiche,<br />

soggetti religiosi e personaggi storici contemporanei,<br />

con numerose commesse per chiese e per monumenti<br />

funebri e in seguito alla vittoria in concorsi anche internazionali.<br />

Restò a lavorare a Roma per molti anni<br />

per poi ritornare nella sua città natale, dove il 21<br />

settembre 1913 (a soli 53 anni) morì a causa <strong>di</strong> una<br />

broncopolmonite. Nel 1900 fu insignito dal re Umberto<br />

I <strong>di</strong> Savoia della croce <strong>di</strong> cavaliere e nel 1912<br />

da Vittorio Emanuele III dell’onorificenza <strong>di</strong> cavaliere<br />

dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> San Maurizio e San Lazzaro.<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

21


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

22<br />

L'ospedale Sant'Elia<br />

nel "mirino"<br />

della conferenza<br />

dei sindaci<br />

La “conferenza dei sindaci” presieduta<br />

dal sindaco <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> Michele<br />

Campisi ha de<strong>di</strong>cato due riunioni<br />

(il 17 e il 26 gennaio) al problemasanità<br />

nel capoluogo, soprattutto in<br />

riferimento alla mancata istituzione<br />

nell’ospedale Sant’Elia” della Unità<br />

<strong>di</strong> Terapia Intensiva Neonatale<br />

(“Utin”) e al massiccio esodo <strong>di</strong> primari<br />

che si è registrato nei mesi scorsi<br />

nel nosocomio <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>.<br />

Nella prima “conferenza dei sindaci”<br />

(tenuta il 17 gennaio) i problemi sono<br />

stati <strong>di</strong>scussi ma non approfon<strong>di</strong>ti visto<br />

che non era presente il <strong>di</strong>rettore<br />

generale dell’Asp 2. Nella seconda riunione<br />

(convocata per il 26 gennaio),<br />

il dott. Cantaro era invece presente,<br />

per cui del problema si è <strong>di</strong>scusso in<br />

maniera più concreta.<br />

Come è riportato nei verbali della riunione,<br />

ai sindaci intervenuti il <strong>di</strong>rettore<br />

generale dell’Asp 2 ha così replicato:<br />

«Non è la prima volta<br />

che si affronta il problema<br />

dei punti nascita<br />

e si parla <strong>di</strong> allarmismi<br />

sanitari dell’ospedale<br />

“Sant’Elia” in merito<br />

al funzionamento e<br />

all’erogazione dei servizi<br />

al Pronto soccorso<br />

ed ai trasferimenti dei<br />

primari. Per quanto<br />

concerne l’istituzione<br />

della “Utin” a Gela,<br />

prevista dal decreto<br />

firmato dall’assessore<br />

regionale Massimo Russo, tengo<br />

a sottolineare che avevamo proposto<br />

la istituzione della “Utin” sia a Gela<br />

che a <strong>Caltanissetta</strong>. L’Assessorato regionale<br />

ha stabilito l’istituzione solo<br />

a Gela. Ricordo comunque che a fine<br />

2010 è stato avviato un gruppo per<br />

la Neonatologia per <strong>Caltanissetta</strong> e<br />

Gela, a marzo è stata attivata la pro-<br />

cedura per l’acquisto degli strumenti<br />

in eguale misura per <strong>Caltanissetta</strong><br />

e Gela, e che a Gela è<br />

stato destinalo solo uno<br />

strumento in più rispetto<br />

a <strong>Caltanissetta</strong>. Per l’ac<br />

quisto delle attrezzature<br />

si deve procedere con il<br />

bando. La gara dovrebbe<br />

essere definita entro feb<br />

braio».<br />

Riguardo al recente<br />

esodo dei primari che<br />

sono andati a lavorare<br />

in strutture ospedaliere<br />

<strong>di</strong> Palermo in quanto ri<br />

sultati vincitori <strong>di</strong> con<br />

corso (Francaviglia <strong>di</strong> Neurochirurgia,<br />

Morini <strong>di</strong> Chirurgia, Talarico <strong>di</strong><br />

Chirurgia vascolare), che sono andati<br />

in pensione (Scuderi, già responsabile<br />

del reparto <strong>di</strong> Dermatologia) o si sono<br />

<strong>di</strong>messi per propria scelta (Cirrito,<br />

chirurgo), il dott. Paolo Cantaro ha<br />

detto che si è trattato <strong>di</strong> scelte personali<br />

e che lui in tutti i mo<strong>di</strong> ha provato<br />

a convincerli a restare. Il <strong>di</strong>rettore generale<br />

ha anche fatto sapere che l’Asp<br />

ha già ban<strong>di</strong>to i concorsi <strong>di</strong> primariato<br />

per le Unità Operative <strong>di</strong> Chirurgia,<br />

Neurochirurgia, Chirurgia vascolare,<br />

Dermatologia, Rianimazione e Anestesia.


«La mancata istituzione dell'Utin<br />

fortemente penalizzante<br />

per la nostra comunità»<br />

Come gruppo consiliare Udc per il<br />

Terzo Polo portiamo avanti una battaglia<br />

che riteniamo corretta e finalizzata<br />

all’istituzione dell’Unita <strong>di</strong><br />

Terapia Intensiva Neonatale (“Utin”)<br />

nell’ospedale “Sant’Elia” <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>.<br />

Tale importante Unità Operativa<br />

risulta essere <strong>di</strong> estrema utilità in<br />

tutte le situazioni <strong>di</strong> prematurità neonatale,<br />

sofferenza fetale, malformazioni<br />

fetali, patologie neurologiche,<br />

metaboliche, ed altro. La sua assenza<br />

determina gravi rischi per i nati prematuri<br />

ed impone spesso il trasferimento<br />

delle pazienti con feto in utero<br />

o dei neonati per perio<strong>di</strong> parecchio<br />

lunghi ed in se<strong>di</strong> spesso lontane con<br />

gravissimo <strong>di</strong>sagio per le utenti del<br />

nostro territorio e per le loro famiglie.<br />

In un primo momento il Piano Sanitario<br />

Regionale aveva previsto l’istituzione<br />

<strong>di</strong> tale Unità Operativa nella<br />

Sicilia centrale da affiancare a quella<br />

già esistente ad Enna, per cui il nostro<br />

ospedale (vocato all’emergenza<br />

<strong>di</strong> terzo livello e sede <strong>di</strong> elisoccorso)<br />

rappresentava la giusta collocazione.<br />

In un secondo momento fu deciso <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>videre gli otto posti letto previsti,<br />

tra <strong>Caltanissetta</strong> e Gela e già questo<br />

rappresentava un assurdo tecnico in<br />

quanto creare due “Utin”, ciascuna<br />

dotata <strong>di</strong> soli quattro posti, avrebbe<br />

avuto un costo eccessivo e ciò ci ha<br />

subito insospettito.<br />

I sospetti erano ampiamente giustificati:<br />

infatti dopo poco tempo venne<br />

fuori la verità e cioè che la “Utin”<br />

veniva istituita solamente a Gela promuovendo<br />

in questo modo il punto<br />

nascita <strong>di</strong> Gela al secondo livello e<br />

lasciando il nostro al primo livello.<br />

Per giustificare tale<br />

decisione, sono stati<br />

<strong>di</strong>ffusi dati riguardanti<br />

il numero <strong>di</strong> parti effettuati<br />

a Gela raddoppiati<br />

rispetto la realtà e<br />

pertanto notevolmente<br />

superiori a quelli effettuati<br />

al Sant’Elia.<br />

Vorremmo ricordare<br />

che in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dal numero <strong>di</strong> abitanti,<br />

l’ospedale <strong>di</strong> emergenza<br />

<strong>di</strong> terzo livello è<br />

quello <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>,<br />

sede anche <strong>di</strong> Elisoccorso, e questa<br />

classificazione impone la presenza <strong>di</strong><br />

Unità Operative <strong>di</strong> emergenza come<br />

la Chirurgia Vascolare, la Neurochirurgia,<br />

l’Emo<strong>di</strong>namica e la “Utin”.<br />

A ciò si aggiunge che il “Sant’Elia”<br />

è stato designato come centro <strong>di</strong> riferimento<br />

per la Spina bifida e quin<strong>di</strong><br />

logica vorrebbe la contemporanea<br />

presenza <strong>di</strong> “Utin” e Neurochirurgia.<br />

Nella seduta del Consiglio comunale<br />

del 28 novembre 2011 è stato votato<br />

all’unanimità dei presenti un “or<strong>di</strong>ne<br />

del giorno” proposto dal Gruppo Udc<br />

con il quale si chiedeva al sindaco <strong>di</strong><br />

intervenire nei confronti del <strong>di</strong>rettore<br />

generale della Asp <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> e<br />

dell’assessore regionale alla Sanità<br />

al fine <strong>di</strong> favorire l’istituzione della<br />

“Utin” a <strong>Caltanissetta</strong> e si auspicava<br />

il coinvolgimento della Deputazione<br />

nazionale e regionale del territorio.<br />

Vale la pena riba<strong>di</strong>re che l’istituzione<br />

<strong>di</strong> tale Unità Operativa determinerebbe<br />

da una parte un miglioramento<br />

qualitativo dell’offerta sanitaria<br />

con maggiore tranquillità per tutti gli<br />

utenti del nostro territorio, dall’altra<br />

la creazione <strong>di</strong> circa 30 posti <strong>di</strong> lavoro<br />

tra personale me<strong>di</strong>co, parame<strong>di</strong>co ed<br />

ausiliario senza considerare l’indotto<br />

che ogni nuova istituzione porta al<br />

territorio. Ci asteniamo dal fare delle<br />

considerazioni sulle motivazioni che<br />

hanno portato l’assessore regionale<br />

alla Sanità a tale scelta, lasciandole<br />

Ugo Lo Valvo e Felice Dierna<br />

all’intelligenza dei lettori. Ci stupisce<br />

invece la scarsa solidarietà <strong>di</strong>mostrata<br />

dai nostri concitta<strong>di</strong>ni e dalle nostre<br />

concitta<strong>di</strong>ne, soprattutto da coloro<br />

che hanno vissuto in prima persona<br />

i problemi ed i <strong>di</strong>sagi legati a lunghi<br />

perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> ricovero in se<strong>di</strong> lontane e<br />

che solamente in rare occasioni sono<br />

intervenute sui “me<strong>di</strong>a” a <strong>di</strong>fesa dei<br />

<strong>di</strong>ritti e della <strong>di</strong>gnità della nostra popolazione.<br />

Avremmo preferito una levata <strong>di</strong> scu<strong>di</strong><br />

a favore della nostra iniziativa, cosa<br />

che avrebbe dato maggiore forza alla<br />

nostra richiesta. Ci aspettiamo, anche<br />

se con scarsa convinzione, che l’Amministrazione<br />

attiva abbia la capacità<br />

e la forza <strong>di</strong> portare avanti, così come<br />

dovrebbe, la richiesta espressa dal<br />

Consiglio comunale. Ci aspettiamo<br />

anche l’intervento della Deputazione<br />

locale al fine <strong>di</strong> evitare un ulteriore<br />

scippo al nostro territorio.<br />

Ugo Lo Valvo e Felice Dierna<br />

Gruppo consiliare Udc<br />

per il Terzo Polo<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

23


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

24<br />

Intervista al presidente del Consiglio comunale Calogero Zummo<br />

«Riattivare le Consulte<br />

per fare arrivare<br />

a palazzo del Carmine<br />

la "voce" dei citta<strong>di</strong>ni»<br />

Per sbloccare la situazione dei “veti<br />

incrociati” che si era venuta a creare<br />

tra i partiti politici dopo le <strong>di</strong>missioni<br />

<strong>di</strong> Giuseppe Territo da presidente del<br />

Consiglio comunale, era necessario<br />

in<strong>di</strong>viduare un consigliere comunale<br />

che raccogliesse stima, rispetto e cre<strong>di</strong>bilità.<br />

A fine novembre, dopo <strong>di</strong>eci<br />

mesi <strong>di</strong> trattative (durante i quali il<br />

civico consesso è stato presieduto da<br />

Calogero Rinal<strong>di</strong>, consigliere “anziano”<br />

per numero <strong>di</strong> preferenze riportate<br />

nelle elezioni del giugno 2009),<br />

Calogero Zummo è riuscito a raccogliere<br />

il consenso unanime, per cui è<br />

stato chiamato all’importante incarico<br />

<strong>di</strong> presiedere il Consiglio comunale <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong>.<br />

«Il mio mandato – <strong>di</strong>ce subito Zummo<br />

– è improntato sulla volontà <strong>di</strong><br />

garantire i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> tutti i membri del<br />

Consiglio comunale, tanto <strong>di</strong> maggioranza<br />

quanto <strong>di</strong> opposizione. Pur<br />

essendo un uomo <strong>di</strong> parte, fortemente<br />

convinto della bontà dei valori che<br />

ispirano il mio impegno politico, ho<br />

tuttavia ben chiaro che il primo dovere<br />

dell’alta carica istituzionale cui<br />

sono stato chiamato è quello dell’imparzialità,<br />

assicurando attraverso essa<br />

una <strong>di</strong>alettica democratica tra i consiglieri<br />

<strong>di</strong> maggioranza e <strong>di</strong> opposizione,<br />

consentendo a tutti i consiglieri<br />

l’attuazione delle prerogative attribuite<br />

dallo Statuto, dalla Legge e dal Regolamento<br />

per il funzionamento del<br />

Consiglio comunale, oltre che l’attuazione<br />

ottimale <strong>di</strong> tutti gli strumenti <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzo e <strong>di</strong> controllo che le norme<br />

conferiscono al Consiglio comunale.<br />

Il mio impegno costante, insomma, è<br />

quello <strong>di</strong> restare super partes, garante<br />

<strong>di</strong> tutti gli eletti».<br />

Talvolta il Consiglio comunale viene<br />

accusato <strong>di</strong> svolgere delle sedute<br />

“sterili”, senza risultati concreti.<br />

«Dobbiamo riuscire, tutti insieme,<br />

a forgiare il carattere del Consiglio<br />

comunale sull’impronta<br />

dell’efficienza e della trasparenza,<br />

perché laddove<br />

si inceppasse questo importante<br />

organo, <strong>di</strong>rettamente<br />

rappresentativo della volontà<br />

dei citta<strong>di</strong>ni, si scaverebbe un solco<br />

tra politica e società. Sono uomo <strong>di</strong><br />

parte, orgoglioso della mia identità<br />

e della mia appartenenza, ma consapevole<br />

che questa assemblea deve<br />

essere presieduta sempre con rigore<br />

ed imparzialità, nel rispetto delle prerogative<br />

<strong>di</strong> ciascun consigliere, per<br />

cercare <strong>di</strong> trovare sempre un terreno<br />

comune nel quale maggioranza e opposizione<br />

possano parlarsi, <strong>di</strong>alogare,<br />

<strong>di</strong> fronte alle aspettative <strong>di</strong> benessere<br />

e sviluppo della nostra comunità».<br />

Spesso il ruolo del Consiglio comunale<br />

viene sottovalutato, quasi<br />

“oscurato” dall’attività della Giunta.<br />

Cosa si può fare per dare maggiore<br />

visibilità a quest’altro organo<br />

elettivo?<br />

«Sono costantemente impegnato affinché<br />

il Consiglio comunale conquisti<br />

la centralità del <strong>di</strong>battito politico, e<br />

<strong>di</strong>venti quin<strong>di</strong> una sorta <strong>di</strong> “laboratorio”<br />

<strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> sviluppo per la città.<br />

In questo contesto presto verrà indetto<br />

un Consiglio comunale da hoc per<br />

affrontare il delicato problema della<br />

occupazione in città. Il Consiglio<br />

comunale deve essere infatti sempre<br />

tempestivo nell’affrontare i problemi<br />

che emergono nel contesto sociale e<br />

citta<strong>di</strong>no. Ritengo quin<strong>di</strong> essenziale<br />

che il Consiglio comunale riesca ad<br />

essere il più incisivo possibile nei<br />

confronti dell’Amministrazione attiva<br />

e in questo contesto è molto importante<br />

l’azione propositiva delle<br />

Commissioni consiliari per le quali<br />

è importante organizzare al meglio la<br />

loro attività».<br />

Come si può fare per dare “voce”<br />

ai citta<strong>di</strong>ni in modo che il Consiglio<br />

comunale riesca ad affrontare tempestivamente<br />

e con competenza le<br />

problematiche presenti nella quoti<strong>di</strong>anità?<br />

«Questo ostacolo può essere rimosso<br />

se riusciremo a rimettere in funzione<br />

le consulte comunali (su viabilità e<br />

trasporti, sviluppo economico e occupazione,<br />

ambiente e territorio, cultura,<br />

volontariato, terza età e problematiche<br />

sociali, sport e tempo libero,<br />

scuola ed educazione civica, problematiche<br />

giovanili e femminili). In tal<br />

senso ho già chiesto al segretario ge-<br />

Calogero Zummo (nato a <strong>Caltanissetta</strong> il<br />

20 giugno 1961) è stato consigliere comunale<br />

dal 1997 al 1999 nelle file del Partito<br />

popolare italiano (eletto con 273 voti); nel<br />

1999 si è rican<strong>di</strong>dato sempre nella lista<br />

del Ppi ma fu il primo dei non eletti con<br />

298 voti; entrò comunque a fare parte del<br />

Consiglio comunale qualche mese dopo<br />

quando Giuseppe Cimino venne nominato<br />

assessore della Giunta Messana. Nel 2004<br />

è stato rieletto, nella lista della Margherita<br />

con 401 preferenze. Dal 2004 al 2005 è<br />

stato presidente della Commissione consiliare<br />

Urbanistica e nel 2005 ha ricevuto la<br />

delega <strong>di</strong> assessore alle Attività produttive,<br />

Politiche giovanili, Sportello unico delle<br />

attività produttive, Patrimonio. Nelle elezioni<br />

amministrative del 2009 ha ottenuto<br />

419 voti <strong>di</strong> preferenza con la lista del Partito<br />

Democratico. Prima <strong>di</strong> essere eletto presidente<br />

del Consiglio comunale ha presieduto<br />

la Commissione “Trasparenza e legalità”.<br />

È <strong>di</strong>pendente della Provincia Regionale <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong> ed ha la responsabilità della<br />

segreteria universitaria.


nerale del nostro ente <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre<br />

le delibere per la revisione dei regolamenti<br />

per l’attivazione delle consulte,<br />

attraverso le quali potremo ricevere<br />

suggerimenti, proposte, progetti da<br />

valutare in Consiglio comunale».<br />

In conclusione, quale è il ruolo del<br />

Consiglio comunale nel contesto<br />

politico e sociale della città?<br />

«Il Consiglio è organo autonomo<br />

ed in<strong>di</strong>pendente rispetto alla Giunta<br />

comunale, un organo elettivo e non<br />

nominativo, <strong>di</strong> garanzia per la maggioranza<br />

e per l’opposizione, che in<br />

quanto organo elettivo, tramite il voto<br />

dei consiglieri comunali, è espressione<br />

della volontà popolare. Insomma:<br />

c’è un <strong>di</strong>ritto della maggioranza a<br />

governare, c’è un <strong>di</strong>ritto dell’opposizione<br />

a controllare. E ci sono doveri<br />

a cui nessuno <strong>di</strong> noi si può sottrarre.<br />

Riguardo poi al rapporto del Consiglio<br />

comunale con la città, riba<strong>di</strong>sco<br />

la massima attenzione <strong>di</strong> tutti i consiglieri,<br />

e ricordo per esempio che in<br />

occasione delle festività <strong>di</strong> fine anno<br />

abbiamo ben volentieri dato un contributo<br />

alla Caritas. Stiamo lavorando<br />

inoltre, facendo leva sulla competenza<br />

degli artigiani che compongono i<br />

ceti della Real Maestranza, per avviare<br />

un percorso che consenta il recupero<br />

dei vecchi mestieri in modo da<br />

salvare le tra<strong>di</strong>zioni ma soprattutto<br />

per creare una prospettiva <strong>di</strong> lavoro<br />

per i nostri giovani».<br />

Cigna entra in Consiglio e si colloca nel Gruppo misto<br />

Nominato assessore dal sindaco Michele Campisi, Giuseppe<br />

Firrone ha lasciato il Consiglio comunale. Nel<br />

giugno 2009 era stato eletto nella lista del movimento<br />

Intesa Civica Solidale (con 241 voti <strong>di</strong> preferenza) ma<br />

poi era transitato nel Gruppo misto. Al suo posto, il 13<br />

febbraio, si è inse<strong>di</strong>ato Giuseppe Cigna, primo dei non<br />

eletti (con 234 voti <strong>di</strong> preferenza). Giuseppe Cigna è<br />

nato il 7 febbraio 1964 a <strong>Caltanissetta</strong>, è sposato ed ha<br />

due figlie. È laureato in Scienze Politiche. Funzionario<br />

regionale, è attualmente <strong>di</strong>rigente responsabile del Servizio Turistico regionale<br />

<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>. È stato già consigliere comunale dal 1990 al 1992 nelle file<br />

della Democrazia Cristiana. Dal 2002 al 2007 ha presieduto il Consiglio comunale<br />

<strong>di</strong> Sommatino e successivamente è stato assessore <strong>di</strong> quel <strong>Comune</strong>. Nella<br />

seduta <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento non ha formalizzato alcuna adesione partitica <strong>di</strong>chiarando<br />

<strong>di</strong> volere continuare il proprio impegno amministrativo da in<strong>di</strong>pendente.<br />

Per questo motivo ha aderito al Gruppo misto.<br />

«potenziare il polo universitario<br />

ma Cciaa e asp sono "sorde"»<br />

È passato circa un anno da quando il sindaco Michele<br />

Campisi ha provveduto a rinnovare i rappresentati<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> in seno al<br />

Consorzio Universitario, ma nonostante ciò ad oggi<br />

l’Asp e la Camera <strong>di</strong> Commercio non hanno anche<br />

loro provveduto, determinando così una con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile prorogatio degli organismi statuari con la conseguenza che il Consorzio<br />

sta proseguendo nelle proprie funzioni nell’alveo delle linee programmatiche<br />

e progettuali che erano state definite nel contesto del triennio precedente<br />

alla <strong>di</strong>missioni del presidente Prof. Carta, avvenute nel Giugno 2009. In questo<br />

modo, e per responsabilità che si potrebbero probabilmente attribuire ai soci<br />

inadempienti, si sta verificando una forma <strong>di</strong> marginalizzazione della realtà<br />

territoriale della Provincia <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> rispetto al sistema universitario regionale.<br />

Credo invece che occorre potenziare il ruolo del Polo Universitario <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong> nei confronti del territorio nisseno, ma per far ciò il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong> non può continuare ad essere lasciato solo da parte degli altri<br />

soci. Occorre infatti anche il loro interessamento affinché si possa arrivare alla<br />

definitiva adozione del nuovo Statuto del Consorzio in modo tale che si realizzi<br />

il pieno coinvolgimento dei Soci, l’ampliamento degli stessi e soprattutto la<br />

rimodulazione del piano finanziario <strong>di</strong> partecipazione al Consorzio, da anni <strong>di</strong><br />

fatto le quote contributive dei Soci maggioritari sono rimaste le stesse e ciò determina<br />

un ri<strong>di</strong>mensionamento delle sue attività. Secondo me sarebbe dunque<br />

opportuno incrementare la quota <strong>di</strong> partecipazione annuale dei singoli soci per<br />

poter avere un Polo Universitario <strong>di</strong> qualità che sappia rispondere alle aspettative<br />

dei numerosi giovani, non solo della Provincia nissena, che hanno deciso<br />

<strong>di</strong> investire culturalmente ed anche economicamente a <strong>Caltanissetta</strong> e che<br />

in futuro potrebbero continuare a farlo. Credo poi che, oltre su <strong>Caltanissetta</strong>,<br />

dove un maggior e serio interesse dell’Asp 2 sarebbe determinante per istituire<br />

sul capoluogo il corso <strong>di</strong> laurea in Scienze infermieristiche, che potenzierebbe<br />

insieme a Me<strong>di</strong>cina e Scienze biologiche il settore della professione sanitaria,<br />

bisognerebbe riconoscere il giusto valore all’adesione al Consorzio del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Gela prendendo seriamente in considerazione la possibilità, per il<br />

rilancio anche del territorio gelese, della localizzazione del Corso <strong>di</strong> Laurea in<br />

Ingegneria Chimica presso la città <strong>di</strong> Gela. Purtroppo il fatto che il <strong>di</strong>scorso<br />

Università a <strong>Caltanissetta</strong> sia <strong>di</strong>ventato un tabù, anche per alcuni politici impegnati<br />

solo a parlare <strong>di</strong> mozione <strong>di</strong> sfiducia, fa pensare che probabilmente non<br />

ci si vuole interessare <strong>di</strong> questo importante problema per evitare che alla fine<br />

sia il Sindaco Michele Campisi ad incassare il risultato del potenziamento del<br />

progetto universitario nisseno.<br />

Oscar Aiello<br />

capogruppo Pdl<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

25


26<br />

percorso <strong>di</strong> educazione alla legalità<br />

e alla citta<strong>di</strong>nanza attiva»<br />

Da quando, con apposita delibera del<br />

Consiglio comunale, è stato istituito<br />

il Consiglio comunale dei ragazzi <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong>, si sono susseguite a<br />

cadenza biennale le votazioni per il<br />

rinnovo delle cariche <strong>di</strong> consigliere<br />

junior nell’ambito della rete delle<br />

scuole del settore primario che hanno<br />

aderito al progetto promosso dal<br />

patto associativo “Arcipelago città”,<br />

dall’Amministrazione comunale e<br />

dal Comitato provinciale dell’Unicef.<br />

Quest’anno il Consiglio dei ragazzi<br />

ha intrapreso la realizzazione delle<br />

attività relative alla seconda annualità<br />

del mandato elettivo, per sviluppare,<br />

da protagonisti, uno speciale percorso<br />

<strong>di</strong> educazione alla citta<strong>di</strong>nanza attiva<br />

e alla legalità che coinvolga,nelle più<br />

varie e articolate modalità, gli alunni<br />

frequentanti le scuole rappresentate<br />

dai consiglieri junior.<br />

Sono previsti percorsi <strong>di</strong>versificati<br />

che vanno dal coinvolgimento in<strong>di</strong>viduale<br />

a quello <strong>di</strong> piccolo gruppo, a<br />

quello <strong>di</strong> classe, attraverso approcci<br />

ed esperienze sul campo che fanno<br />

leva sulla motivazione e sull’interesse,<br />

come prima essenziale leva per<br />

appren<strong>di</strong>menti stabili e acquisizione<br />

<strong>di</strong> abitus mentali orientati alla legalità.<br />

La modalità laboratoriale favorisce,<br />

inoltre, un più intenso scambio <strong>di</strong><br />

materiali, esperienze e una più ricca<br />

relazionalità e permette la realizzazione<br />

<strong>di</strong> riflessioni, prodotti ed elaborati<br />

con<strong>di</strong>visi.<br />

Gli alunni delle scuole coinvolte,<br />

coor<strong>di</strong>nati <strong>di</strong>datticamente dal CDDP<br />

<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> nella persona del Dirigente,<br />

sono affiancati, sostenuti e<br />

organizzati dai docenti referenti delle<br />

scuole, che negli anni hanno seguito<br />

corsi <strong>di</strong> formazione ed effettuato<br />

esperienze specifiche: per il 1° Circolo<br />

insegnante Rosanna Riggi, per il<br />

2° Circolo insegnante Morena Piave,<br />

per il 4° Circolo insegnanti Michela<br />

Brivido e Patrizia Lomonaco, per il<br />

5° Circolo insegnante Tommasina<br />

Lentini, per l’istituto comprensivo<br />

“Luigi Capuana” insegnante Eugenia<br />

Baglio, per l’istituto comprensivo<br />

“Pietro Leone” insegnante Fabiola<br />

Cammarata.<br />

Garantiscono la fattibilità del progetto<br />

l’insieme delle risorse umane e<br />

materiali messe in campo dal sindaco<br />

Michele Campisi, dall’assessore alla<br />

Pubblica istruzione Loredana Schillaci,<br />

dalla Direzione scuola in particolare<br />

dalla dott. Giu<strong>di</strong>tta Costanzo, dal<br />

presidente del Consiglio comunale<br />

Calogero Zummo e da tutti i consiglieri,<br />

dal responsabile <strong>di</strong> “Arcipelago<br />

Città” psicologo Piero Cavaleri,<br />

dal presidente del comitato Unicef <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong> prof. Salvatore Pirrello,<br />

dall’Amministrazione comunale nel<br />

suo complesso, dalle Forze dell’or<strong>di</strong>ne<br />

presenti sul territorio (Polizia <strong>di</strong><br />

Stato, Carabinieri, Polizia municipale,<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, Vigili del fuoco,<br />

Guar<strong>di</strong>a forestale).<br />

Ciascuno degli enti coinvolti ha partecipato<br />

alle riunioni organizzative<br />

mettendo a <strong>di</strong>sposizione le proprie<br />

competenze, il proprio tempo e le<br />

proprie strutture per la piena realizzazione<br />

delle seguenti iniziative:<br />

• Poliziotto per un giorno, Carabiniere<br />

per un giorno, Poliziotto<br />

municipale per un giorno,<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza per un<br />

giorno, Vigile del fuoco per<br />

un giorno, Guar<strong>di</strong>a forestale<br />

per un giorno;<br />

• Convocazione del Consiglio<br />

comunale dei ragazzi<br />

nel mese <strong>di</strong> gennaio 2012<br />

• Visita alla sede del Palazzo<br />

municipale e interviste alle<br />

figure istituzionali per conoscerne<br />

le funzioni e porre<br />

domande in merito alle<br />

aspettative dei ragazzi;<br />

• Consiglio comunale (istituzionale)<br />

aperto ai ragazzi<br />

per procedere nel percorso<br />

<strong>di</strong> “ciità amica dei bambini<br />

e delle bambine “ promosso<br />

dall’Unicef e sostenuto dal<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong> «il Consiglio comunale dei ragazzi<br />

Comitato provinciale;<br />

• Laboratori <strong>di</strong> redazione del giornalino<br />

interscolastico per la legalità<br />

che raccolga le esperienze<br />

condotte dagli alunni delle scuole<br />

coinvolte;<br />

• Presentazione e <strong>di</strong>stribuzione alle<br />

scuole del giornalino interscolastico;<br />

• Forum dei ragazzi sulla Convenzione<br />

dei <strong>di</strong>ritti dell’infanzia e<br />

dell’adolescenza.<br />

Una così articolata sinergia tra tutti<br />

gli “attori” coinvolti, si inserisce in<br />

una idea <strong>di</strong> società in cui, ciascuno<br />

per il ruolo che riveste, può contribuire<br />

a creare “alleanze” positive volte<br />

ad affrontare le nuove sfide <strong>di</strong> questo<br />

tempo, che sono sfide educative<br />

che riguardano non solo i ragazzi o<br />

i loro docenti e genitori, ma anche la<br />

società civile e l’insieme dei servizi.<br />

Un’esperienza che richiede tenacia,<br />

impegno, responsabilità per superare<br />

ostacoli organizzativi e mentali e<br />

aprire ad una nuova citta<strong>di</strong>nanza attiva<br />

la nostra realtà territoriale superando<br />

l’in<strong>di</strong>vidualismo e l’autoreferenzialità.<br />

Irene Cinzia Maria Collerone<br />

<strong>di</strong>rigente scolastico


i consiglieri junior in carica<br />

Alla presenza del presidente<br />

del Consiglio comunale<br />

Calogero Zummo,<br />

il 26 gennaio si è<br />

tenuta nell’aula consiliare<br />

<strong>di</strong> Palazzo del Carmine<br />

l’ultima riunione<br />

del Consiglio comunale<br />

dei ragazzi eletto ad inizio<br />

dell’anno scolastico<br />

2010/2011 e inse<strong>di</strong>atosi<br />

il 17 <strong>di</strong>cembre del 2010.<br />

I lavori erano stati precedentementeprogrammati<br />

nel corso <strong>di</strong> un<br />

incontro a cui avevano<br />

partecipato l’assessore<br />

Loredana Schillaci (che<br />

ha le deleghe a Scuola,<br />

Università, Cultura e<br />

Teatro) e il funzionario<br />

comunale Giu<strong>di</strong>tta Costanzo.<br />

Il Consiglio comunale<br />

dei ragazzi è stato costituito<br />

nell’aprile 2004<br />

con deliberazione del Consiglio comunale n. 39 che ne ha approvato il Regolamento<br />

che prevede al suo interno anche il Protocollo <strong>di</strong> intesa fra il <strong>Comune</strong>,<br />

il Csa <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>, il patto associativo <strong>di</strong> “Arcipelago Città” e il<br />

comitato provinciale dell’Unicef. Ne fanno parte 25 studenti che vengono<br />

eletti (ogni due anni) fra gli alunni delle quarte e quinte classi delle scuole<br />

primarie e dei tre anni delle scuole secondarie <strong>di</strong> primo grado. Ha funzioni<br />

propositive e consultive su politiche ambientali, sport e tempo libero, cultura<br />

e arte e spettacolo, solidarietà e in generale su temi e problemi propri del<br />

mondo giovanile e della citta<strong>di</strong>nanza in generale. Nei mesi scorsi sono stati<br />

realizzati percorsi <strong>di</strong> educazione alla legalità e <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza attiva (che<br />

hanno visto i ragazzi per un giorno a fianco <strong>di</strong> vigili urbani, poliziotti, carabinieri,<br />

finanzieri, vigili del fuoco, guar<strong>di</strong>e forestali), attività <strong>di</strong> formazione per<br />

la prevenzione del bullismo e mostre della solidarietà.<br />

Questi i consiglieri baby in carica nel biennio in corso:<br />

1° Circolo: Calogero Zaccone e Francesca Randazzo (plesso “Sciascia”),<br />

Valentino Cammalleri e Antonio Riggi (plesso “San Giusto”);<br />

2° Circolo: Dorotea Addamo e Marta Mammana (plesso “Santa Petronilla”);<br />

3° Circolo: Alfredo Vasapolli e Clelia Cancelleri (plesso “Lombardo Ra<strong>di</strong>ce”);<br />

4° Circolo: Evelyn Maira e Allah Hibato Mounir (plesso “Vittorio Veneto”),<br />

Ozè Mosè Gato (plesso “Terrapelata”);<br />

5° Circolo: Roberto Ciulla e Aurora Sardo (plesso “Martin Luther King”),<br />

Mattia Toma e Angelo Palermo (plesso “Michele Abbate”);<br />

Scuola me<strong>di</strong>a “Giovanni Verga”: Annalisa Perricone e Francesco Iacona;<br />

Istituto comprensivo “Luigi Capuana”: Martina Tumminelli (elementare<br />

“Santa Lucia”) e Rosario Manganaro (me<strong>di</strong>a “Santa Lucia”), Salvatore Riccobene<br />

(plesso “Capuana”), Mattia Martorana (plesso “Arcangelo Russo”);<br />

Istituto comprensivo “Pietro Leone”: Costanza Lo Maglio e Giulia Strazzeri<br />

(plesso “Leone”), Mattia Marcè e Alessandra Catanese (plesso “San Michele”).<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

27


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

28<br />

AMPLIAMENTO<br />

DEL PALAzzO DI GIUSTIzIA<br />

aggiu<strong>di</strong>cazione<br />

"provvisoria"<br />

per i lavori<br />

del primo lotto<br />

I lavori <strong>di</strong> realizzazione del primo<br />

lotto dell’ampliamento del palazzo<br />

<strong>di</strong> giustizia <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

sono stati aggiu<strong>di</strong>cati provvisoriamente<br />

al consorzio <strong>di</strong> imprese<br />

“Coroim” <strong>di</strong> Roma<br />

che ha offerto il ribasso<br />

del 41,73% sull’importo<br />

a base d’asta <strong>di</strong> circa<br />

6.165.152,00 euro. La gara<br />

<strong>di</strong> appalto è stata esperita dal Provve<strong>di</strong>torato<br />

regionale delle Opere pubbliche<br />

<strong>di</strong> Palermo. Come previsto dalla<br />

normativa vigente in materia, la stazione<br />

appaltante, prima <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>care<br />

definitivamente l’opera, sta procedendo<br />

alla verifica della congruità del<br />

ribasso offerto per ogni singola categoria<br />

<strong>di</strong> lavoro. Il delicato compito <strong>di</strong><br />

esaminare l’offerta e certificarne la<br />

congruità è affidato ad una commissione<br />

tecnica nominata appositamente<br />

dal Provve<strong>di</strong>tore alle OO.PP.<br />

Sia il progetto generale (già approvato<br />

nel 2005) che il progetto stralcio<br />

(approvato tra il 2007- 2009) sono<br />

stati redatti dai tecnici comunali: l’ingegnere<br />

Gaetano Corvo (oggi in pensione),<br />

l’architetto Angelo Armatore<br />

e l’ingegnere Costantino Scarantino<br />

che cureranno anche la <strong>di</strong>rezione dei<br />

lavori dell’opera; responsabile unico<br />

del proce<strong>di</strong>mento è l’ing. Rosario Puglisi<br />

funzionario del Provve<strong>di</strong>torato<br />

regionale delle Opere pubbliche.<br />

Il progetto generale <strong>di</strong> ampliamento<br />

del palazzo <strong>di</strong> giustizia prevede la<br />

realizzazione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> forma<br />

ad “L” aperta <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni in pianta<br />

maggiori rispetto al palazzo esistente<br />

(se si escludono da questo le aule <strong>di</strong><br />

u<strong>di</strong>enza <strong>di</strong> piano terra). Il nuovo corpo<br />

si svilupperà interamente lungo via<br />

Libertà; esso è destinato ad ospitare<br />

gli uffici della Procura della Repubblica;<br />

accoglierà, quin<strong>di</strong>, anche gli<br />

uffici giu<strong>di</strong>ziari attualmente ospitati<br />

in varie se<strong>di</strong> nella città e permetterà<br />

il trasferimento <strong>di</strong> altri uffici presso<br />

la struttura esistente una volta<br />

che alcune Sezioni, che oggi<br />

occupano il vecchio palazzo,<br />

verranno trasferite nel<br />

nuovo e<strong>di</strong>ficio.<br />

Il primo lotto dei<br />

lavori <strong>di</strong> ampliamento<br />

prevede<br />

la realizzazione<br />

<strong>di</strong> un corpo <strong>di</strong> fabbrica, <strong>di</strong> circa 600<br />

mq a piano per 9 livelli, che ospiterà<br />

lo scalone principale <strong>di</strong> tutto l’e<strong>di</strong>ficio<br />

in ampliamento oltre i vari uffici amministrativi<br />

e il Casellario giu<strong>di</strong>ziario<br />

con annesso archivio. Il Casellario,<br />

che occuperà parte del piano terra e<br />

del piano seminterrato (destinato<br />

ad archivio), avrà l’accesso al<br />

pubblico in<strong>di</strong>pendente dal re<br />

sto dell’e<strong>di</strong>ficio, <strong>di</strong>rettamente<br />

dall’esterno. Il palazzo <strong>di</strong><br />

giustizia esistente sarà op<br />

portunamente collegato al<br />

piano primo del nuovo<br />

corpo tramite un camminamento<br />

coperto<br />

(con struttura metallica e vetro) da<br />

realizzare sulla copertura delle aule <strong>di</strong><br />

u<strong>di</strong>enza esistenti.<br />

Costantino Scarantino<br />

responsabile P. O. Lavori pubblici<br />

Angelo Armatore<br />

funzionario U.T.C.


Consegnati i lavori per il tratto che va da contrada Grottarossa<br />

all'innesto con l'autostrada A/19 Palermo-Catania<br />

Raddoppio della «640»<br />

investimento da 990 milioni <strong>di</strong> euro<br />

realizzazione in 1.500 giorni<br />

Venerdì 27 gennaio l’Anas ha “consegnato”<br />

al Contraente generale che<br />

si era aggiu<strong>di</strong>cato l’appalto per la<br />

esecuzione dei lavori il secondo tratto<br />

della strada statale 640 che ricade<br />

in territorio <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> e che da<br />

contrada Grottarossa (km 44+000)<br />

arriva sino all’innesto dell’autostrada<br />

Palermo-Catania. Ad eseguire il “raddoppio”<br />

della importante arteria sarà<br />

l’impresa “Empedocle 2 Scpa” (per<br />

l’esecuzione dell’intera opera è risultato<br />

aggiu<strong>di</strong>catario il raggruppamento<br />

temporaneo d’imprese costituto dalla<br />

Cooperativa Muratori e Cementisti <strong>di</strong><br />

Ravenna mandataria e dal Consorzio<br />

coop. <strong>di</strong> costruzione CC società cooperativa).<br />

Rappresentante del Contraente<br />

generale è l’ing. Pier Francesco<br />

Paglini, responsabile dei lavori l’ing.<br />

Costanzo Di Gioia. «Con l’avvio <strong>di</strong><br />

questo appalto – ha detto l’ing. Paglini,<br />

project manager della “Empedocle<br />

2” – si apre concretamente lo scenario<br />

del completamento della strada statale<br />

640. Si dà corpo definitivamente<br />

all’importante arteria che collega le<br />

province <strong>di</strong> Agrigento e <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>.<br />

Con la determinazione delle<br />

imprese consorziate saranno rispettati<br />

i tempi previsti. La consegna, infatti,<br />

del secondo lotto è prevista per la fine<br />

del mese <strong>di</strong> marco del 2016. Con una<br />

cerimonia ufficiale, nei prossimi mesi<br />

avverrà la posa della prima pietra».<br />

L’investimento complessivo per la<br />

realizzazione dell’importante opera<br />

(per una estensione complessiva <strong>di</strong><br />

28,2 km) è <strong>di</strong> 990 milioni <strong>di</strong> euro (<strong>di</strong><br />

cui 787 milioni per lavori). «La gara<br />

<strong>di</strong> appalto – ha fatto sapere l’Anas –<br />

è stata aggiu<strong>di</strong>cata secondo il criterio<br />

dell’offerta economicamente più vantaggiosa<br />

ponderando, oltre al prezzo<br />

(che ha avuto una rilevanza del 50%)<br />

altri importanti fattori, quali il pregio<br />

tecnico, le caratteristiche ambientali<br />

e il contenimento dei consumi energetici<br />

e dei costi <strong>di</strong> manutenzione e<br />

utilizzazione dell’opera ultimata. Per<br />

il solo monitoraggio ambientale sono<br />

stati previsti circa 2 milioni <strong>di</strong> euro. Il<br />

bando <strong>di</strong> gara prevedeva inoltre una<br />

spesa <strong>di</strong> quasi 400 mila euro, non soggetti<br />

a ribasso, da destinare all’attuazione<br />

<strong>di</strong> idonee misure volte al perseguimento<br />

delle attività <strong>di</strong> prevenzione<br />

e repressione della criminalità e dei<br />

tentativi <strong>di</strong> infiltrazione mafiosa».<br />

A lavori conclusi (l’impresa ha a <strong>di</strong>sposizione<br />

1.500 giorni) la strada statale<br />

640 - che attualmente è composta<br />

da un’unica carreggiata con una corsia<br />

per ogni senso <strong>di</strong> marcia - <strong>di</strong>venterà<br />

una strada a doppia carreggiata,<br />

con due corsie per senso <strong>di</strong> marcia<br />

separate da spartitraffico e con una<br />

larghezza totale <strong>di</strong> 22 metri. Per questo<br />

secondo lotto <strong>di</strong> lavori sono stati<br />

previsti 6 svincoli, 15 viadotti, 5 gallerie<br />

artificiali in <strong>di</strong>rezione Agrigento-autostrada<br />

(sviluppo complessivo<br />

1.235 metri) e 4 in <strong>di</strong>rezione autostrada-Agrigento<br />

(sviluppo complessivo<br />

1.195 metri), 4 gallerie naturali per<br />

uno sviluppo complessivo <strong>di</strong> 5.159<br />

metri in <strong>di</strong>rezione Agrigento-autostrada<br />

e <strong>di</strong> 5.219 metri in <strong>di</strong>rezione<br />

autostrada-Agrigento, un cavalcaferrovia,<br />

1 ponte monocampata.<br />

previste pure varie<br />

"opere <strong>di</strong> compensazione"<br />

per ripagare dei <strong>di</strong>sagi<br />

la citta<strong>di</strong>nanza nissena<br />

A compensazione della realizzazione del<br />

nuovo tracciato della strada statale 640, nel<br />

2008 il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> chiese ed<br />

ottenne dall’Anas un pacchetto <strong>di</strong> opere “risarcitorie”<br />

finalizzate a limitare e ripagare i<br />

<strong>di</strong>sagi che la comunità nissena avrebbe subìto<br />

sia per tutto il tempo della esecuzione<br />

dei lavori che per le mo<strong>di</strong>fiche che, con il<br />

nuovo tracciato, si sarebbero create ai percorsi<br />

<strong>di</strong> accesso alla città e per i relativi danni<br />

ambientali, in particolare per la realizzazione<br />

della doppia galleria che partendo dallo<br />

svincolo <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> sud (in prossimità<br />

del negozio Scaringi) arriverà sino allo svincolo<br />

per Xirbi e Santa Caterina Villarmosa,<br />

passando sotto la collina Sant’Elia. Il tratto<br />

<strong>di</strong> strada che dal negozio Scaringi arriva<br />

oggi allo svincolo <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> nord (che<br />

permette l’imme<strong>di</strong>ato accesso all’Hotel Ventura<br />

ed ai centri commerciali già esistenti e<br />

lo consentirà anche a quelli <strong>di</strong> prossima realizzazione)<br />

resterà <strong>di</strong> pertinenza comunale e<br />

<strong>di</strong>venterà un lungo violone extraurbano con<br />

aiuola spartitraffico e illuminazione. Il tratto,<br />

invece, che va dalla galleria Sant’Elia allo<br />

svincolo Xirbi-Santa Caterina Villarmosa<br />

<strong>di</strong>venterà <strong>di</strong> pertinenza provinciale. In prossimità<br />

dell’attuale svincolo per la <strong>Caltanissetta</strong>-Gela<br />

(poco prima dell’Hotel Ventura)<br />

verrà realizzata una strada che porterà nella<br />

zona Balate. L’Anas si è impegnata a realizzare<br />

inoltre (sempre a titolo <strong>di</strong> “compensazione”)<br />

altre due importanti opere. Una delle<br />

quali potrà <strong>di</strong>ventare il collegamento <strong>di</strong>retto<br />

tra il capoluogo e la parte finale della “bretella”.<br />

Dallo svincolo Xirbi-Santa Caterina<br />

sino a via Borremans (cioè la vecchia e mal<br />

ridotta strada statale 122) verrà realizzata<br />

una strada a scorrimento veloce <strong>di</strong> poco più<br />

<strong>di</strong> 5 chilometri che by-passerà il tortuoso tragitto<br />

oggi esistente. Infine, nelle a<strong>di</strong>acenze<br />

dello svincolo per la <strong>Caltanissetta</strong>-Gela che<br />

porta a Capodarso verrà realizzata una nuova<br />

strada, utilizzando la “provinciale” oggi<br />

esistente, che arriverà sino al Villaggio Santa<br />

Barbara e che sarà una “bretella” <strong>di</strong> collegamento<br />

con il polo turistico costituito dalla<br />

zona archeologica <strong>di</strong> Sabucina, il piano minerario<br />

<strong>di</strong> Trabonella e Gessolungo, la riserva<br />

naturale orientata dell’Imera meri<strong>di</strong>onale.<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

29


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

30<br />

Rilascio delle certificazioni<br />

importanti novità dal 2012<br />

La legge 12 novembre 2011,<br />

n.183 (detta “legge <strong>di</strong> stabilità<br />

2012”), ha introdotto profonde mo<strong>di</strong>fiche<br />

al D.P.R. 28 <strong>di</strong>cembre 2000,<br />

n. 445, noto come testo unico sulla<br />

documentazione amministrativa. In<br />

particolare l’art. 15 (“Norme in materia<br />

<strong>di</strong> certificati e <strong>di</strong>chiarazioni sostitutive…”)<br />

ha mo<strong>di</strong>ficato l’art 40<br />

del D.P.R 445/2000 stabilendo che a<br />

decorrere dal 1° gennaio 2012 “le certificazioni<br />

rilasciate dalla<br />

Pubblica Amministrazione<br />

in or<strong>di</strong>ne a stati, qualità<br />

personali e fatti sono<br />

valide e utilizzabili solo<br />

nei rapporti tra i privati.<br />

Nei rapporti con gli organi<br />

della Pubblica Amministrazione<br />

e i gestori <strong>di</strong><br />

pubblici servizi i certificati<br />

e gli atti <strong>di</strong> notorietà<br />

sono sempre sostituiti<br />

dalle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> cui<br />

agli articoli 46 e 47”.<br />

L’art 46 del D.P.R.<br />

445/2000 elenca quali fattispecie <strong>di</strong><br />

certificazioni inerenti stati, qualità<br />

personali e fatti, possono essere comprovate<br />

con <strong>di</strong>chiarazioni sostitutive<br />

sottoscritte dall’interessato, anche<br />

contestuali all’istanza; mentre l’art.<br />

47 <strong>di</strong>spone che “nei rapporti con la<br />

pubblica amministrazione e con i concessionari<br />

<strong>di</strong> pubblici servizi, tutti gli<br />

stati, le qualità personali e i fatti non<br />

espressamente in<strong>di</strong>cati nell’articolo<br />

46 sono comprovati dall’interessato<br />

me<strong>di</strong>ante la <strong>di</strong>chiarazione sostitutiva<br />

<strong>di</strong> atto <strong>di</strong> notorietà”.<br />

Pertanto a decorrere dal 1° gennaio<br />

2012 vige per gli enti della Pubblica<br />

Amministrazione il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> rilascio<br />

dei certificati destinati agli organi<br />

della pubblica amministrazione e<br />

ai gestori <strong>di</strong> pubblici servizi. L’art.15<br />

della legge 183/2011, stabilisce altresì<br />

che i certificati rilasciati dalla<br />

Pubblica Amministrazione devono<br />

riportare, “pena <strong>di</strong> nullità”, la seguente<br />

<strong>di</strong>citura “il presente certificato non<br />

può essere prodotto agli organi della<br />

Pubblica Amministrazione o ai privati<br />

gestori <strong>di</strong> pubblici servizi”.<br />

Con la mo<strong>di</strong>fica dell’art. 40 il legislatore<br />

ha inteso chiarire due elementi<br />

fondamentali che regolamentano<br />

il rapporto tra citta<strong>di</strong>no e Pubblica<br />

Amministrazione: in primo luogo<br />

nessuna Pubblica Amministrazione, o<br />

ente gestore <strong>di</strong> un pubblico servizio,<br />

potrà, a partire dal 1° gennaio, richiedere<br />

ad un citta<strong>di</strong>no<br />

la produzione <strong>di</strong> una<br />

qualsivoglia fattispecie<br />

<strong>di</strong> certificazione,<br />

dovendosi limitare a<br />

raccogliere le informazioni<br />

in possesso<br />

del citta<strong>di</strong>no necessarie<br />

alla definizione del<br />

proce<strong>di</strong>mento. Resta<br />

in capo all’ente l’obbligo<br />

<strong>di</strong> verificare la<br />

veri<strong>di</strong>cità delle informazioni<br />

acquisite. Ne<br />

consegue che si assisterà<br />

ad un incremento del <strong>di</strong>alogo fra<br />

gli enti, finalizzato alla verifica delle<br />

informazioni fornite dal citta<strong>di</strong>no.<br />

Appare opportuno, al riguardo, ricordare<br />

che, al fine <strong>di</strong> dare piena applicazione<br />

alle intervenute <strong>di</strong>sposizioni<br />

normative, il legislatore auspica che<br />

vengano potenziati i canali <strong>di</strong> comunicazione<br />

via web fra le Pubbliche<br />

Amministrazioni e che si consenta il<br />

reciproco accesso, nel rispetto della<br />

legge sulla privacy, alle banche dati<br />

informatiche degli enti.<br />

In tal senso la Direzione Affari<br />

Demografici del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

si è già dotata degli strumenti necessari:<br />

con atto della Giunta Comunale<br />

n. 28 del 26 maggio 2011 sono<br />

stati approvati due schemi <strong>di</strong> convenzione<br />

per la consultazione telematica<br />

degli archivi anagrafici, rivolti l’uno<br />

agli Enti della Pubblica Amministrazione,<br />

e l’altra alle Forze <strong>di</strong> Polizia.<br />

La sottoscrizione della convenzione<br />

permette la consultazione telemati-<br />

ca <strong>di</strong>retta degli archivi informatici<br />

della Direzione Affari Demografici<br />

da parte degli atri enti della Pubblica<br />

Amministrazione o dalle Forze <strong>di</strong><br />

Polizia, garantendo l’acquisizione in<br />

tempo reale delle informazioni senza<br />

doversi recare presso la casa municipale,<br />

e nel contempo un risparmio<br />

nell’impiego <strong>di</strong> risorse umane della<br />

Direzione da destinare al rilascio delle<br />

informazioni.<br />

L’altro obbiettivo che il legislatore<br />

intende raggiungere è quello <strong>di</strong><br />

rimuovere ogni residuo ostacolo alla<br />

piena operatività della semplificazione<br />

amministrativa e <strong>di</strong> incrementare il<br />

ricorso alle <strong>di</strong>chiarazioni sostitutive<br />

<strong>di</strong> certificazione e dell’atto <strong>di</strong> notorietà.<br />

Si tratta, in effetti, <strong>di</strong> riproporre<br />

con maggior vigore principi normativi<br />

già affermati ma che, a causa <strong>di</strong><br />

retaggi culturali, non hanno trovato<br />

piena applicazione. Il ricorso alle <strong>di</strong>chiarazioni<br />

sostitutive <strong>di</strong> certificazione<br />

e <strong>di</strong> atto notorio e l’accertamento<br />

d’ufficio risalgono a tempi ormai<br />

remoti: basti pensare al D.P.R 2 agosto<br />

1957 n. 678, alla legge 4 gennaio<br />

1968 n. 15, alla legge 7 agosto 1990<br />

n. 241, ecc.<br />

In merito alla compilazione delle<br />

<strong>di</strong>chiarazioni sostitutive <strong>di</strong> certificazione<br />

e dell’atto <strong>di</strong> notorietà,<br />

il personale della Direzione Affari<br />

Demografici addetto al rilascio delle<br />

certificazioni è <strong>di</strong>sponibile a fornire<br />

ogni necessaria assistenza, anche nella<br />

compilazione delle <strong>di</strong>chiarazioni. I<br />

modelli delle <strong>di</strong>chiarazioni sostitutive<br />

delle certificazioni e dell’atto <strong>di</strong> notorietà,<br />

nonché gli schemi <strong>di</strong> convenzione<br />

per la consultazione telematica<br />

degli archivi anagrafici da parte degli<br />

enti della Pubblica Amministrazione<br />

e delle Forze dell’Or<strong>di</strong>ne, sono consultabili<br />

e scaricabili, sul sito www.<br />

comune.caltanissetta.it nelle pagine<br />

de<strong>di</strong>cate ai Servizi della Direzione<br />

Affari Demografici.<br />

Angela Maria Di Gesu<br />

Responsabile della P. O.<br />

Servizi Demografici


«ecosistema urbano<br />

ripensare un percorso<br />

verso la sostenibilità»<br />

La politica ambientale del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong> è stata avviata nel 2007<br />

con la delibera “<strong>Caltanissetta</strong> e le sue<br />

nuove energie”, documento politicoprogrammatico<br />

dell’Assessorato<br />

all’Ambiente ed alle politiche energetiche.<br />

Con tale atto, in linea con le<br />

in<strong>di</strong>cazioni europee e gli atti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />

nazionali, sono state tracciate le<br />

linee <strong>di</strong> azione locale per una governance<br />

territoriale in grado <strong>di</strong> tutelare<br />

e valorizzare l’ecosistema urbano.<br />

A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un quinquennio è utile<br />

effettuare un primo bilancio dell’attività<br />

svolta per meglio in<strong>di</strong>viduare<br />

possibili aree <strong>di</strong> sviluppo e miglioramento<br />

della politica ambientale del<br />

<strong>Comune</strong>.<br />

Un primo approfon<strong>di</strong>mento del settore<br />

è stato effettuato dalla dr. Gabriella<br />

Romano in occasione dello stage realizzato<br />

nell’ambito del Master <strong>di</strong> II<br />

livello in “Diritto dell’ambiente” organizzato<br />

dalle Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />

e Ingegneria dell’Università <strong>di</strong><br />

Palermo, presso il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

con la guida dello scrivente<br />

che ha svolto le funzioni <strong>di</strong> tutor<br />

aziendale per la tesi <strong>di</strong> specializzazione<br />

<strong>di</strong>scussa brillantemente dalla dott.<br />

ssa Romano dal titolo “Gli strumenti<br />

volontari <strong>di</strong> tutela ambientale degli<br />

Enti Locali”.<br />

Al riguardo è emerso che l’atto <strong>di</strong><br />

programmazione “<strong>Caltanissetta</strong> e le<br />

sue nuove energie” è stato applicato<br />

in <strong>di</strong>verse attività finalizzate al migliore<br />

governo ambientale. In particolare<br />

il <strong>Comune</strong> ha introdotto con delibera<br />

<strong>di</strong> Giunta comunale n. 33 del 26<br />

giugno 2008 il regolamento per la Sostenibilità<br />

e Certificazione Energetica<br />

e il Confort Ambientale recependo la<br />

normativa <strong>di</strong> cui al D.Lgs 192/2005 e<br />

successive mo<strong>di</strong>fiche. Obiettivo principale<br />

<strong>di</strong> tale Regolamento è quello <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzare i progettisti e gli operatori<br />

del settore delle costruzioni verso<br />

una e<strong>di</strong>lizia sostenibile cioè verso<br />

uno sviluppo in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare<br />

le esigenze delle generazioni presenti<br />

senza compromettere la possibilità <strong>di</strong><br />

quelle future <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare i loro bisogni.<br />

Il regolamento detta alcuni principi<br />

<strong>di</strong> sostenibilità: riduzione dei consumi<br />

<strong>di</strong> energia attraverso l’utilizzo <strong>di</strong><br />

fonti rinnovabili; utilizzo delle risorse<br />

naturali (acqua e sole); riduzione<br />

dell’impatto ambientale attraverso la<br />

riduzione <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong> CO2 in atmosfera.<br />

Particolarmente significativa è stata<br />

l’adesione da parte del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong> con determina n. 219<br />

del 23/7/2007 al Coor<strong>di</strong>namento<br />

Agende 21 locali.<br />

Agenda 21 (letteralmente.. cose<br />

da fare nel XXI secolo) è un Piano<br />

d’Azione dell’Onu per lo Sviluppo<br />

Sostenibile la cui finalità è quella <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduare azioni specifiche e strategie<br />

da realizzare per lo sviluppo locale,<br />

in ogni area in cui l’attività umana<br />

danneggia l’ecosistema, con il coin-<br />

volgimento più ampio possibile <strong>di</strong><br />

tutti i portatori <strong>di</strong> interesse (stakeholders)<br />

del territorio. Atteso che molti<br />

dei problemi e delle strategie delineate<br />

a livello internazionale hanno<br />

origine a livello locale il documento<br />

<strong>di</strong> Agenda 21 invita, infatti, le amministrazioni<br />

pubbliche, nel rispetto del<br />

principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà, ad adottare<br />

programmi <strong>di</strong> azione ambientale valorizzando<br />

pienamente la consultazione<br />

ed il consenso della comunità<br />

locale.<br />

Il secondo step per la realizzazione<br />

"Stage" negli uffici comunali nell'ambito<br />

del master <strong>di</strong> ii livello in "Diritto dell'ambiente"<br />

tesi <strong>di</strong> specializzazione <strong>di</strong>scussa<br />

dalla dott. Gabriella Romano<br />

La dott. Gabriella Romano è nissena. Nel<br />

1997 si è laureata in Giurisprudenza con il<br />

massimo dei voti ed è abilitata all’esercizio<br />

della professione forense e all’insegnamento.<br />

Dal 2000 lavora nella Pubblica amministrazione.<br />

Nel 2010 si è iscritta al Master <strong>di</strong> II livello<br />

“Diritto dell’ambiente” organizzato dalla<br />

facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza, dalla facoltà <strong>di</strong><br />

Ingegneria e dalla facoltà <strong>di</strong> Scienze matematiche,<br />

fisiche e naturali <strong>di</strong> Palermo. Il percorso<br />

formativo, aperto a soggetti laureati mira a<br />

formare figure professionali specialistiche idonee ad operare come esperti nel settore<br />

giuri<strong>di</strong>co-ambientale, sia inserendosi nell’ambito lavorativo delle Pubbliche<br />

amministrazioni, sia svolgendo attività professionale <strong>di</strong> consulenza ed assistenza<br />

alle imprese. «L’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> siffatte tematiche – spiega la dott. Romano<br />

– nasce dall’interesse verso i <strong>di</strong>versi profili giuri<strong>di</strong>ci che l’ambiente presenta a<br />

fronte <strong>di</strong> interventi sempre più mirati dell’or<strong>di</strong>namento internazionale, europeo,<br />

nazionale e regionale. La scelta del tema della tesi “Gli strumenti volontari <strong>di</strong><br />

tutela ambientale degli Enti Locali” è stata effettuata a seguito del confronto con<br />

l’ing. Scarantino, oltre che con il mio relatore prof. Gullo e correlatore prof. ing.<br />

Cellura, con l’obiettivo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare in concreto gli strumenti <strong>di</strong> governo del<br />

territorio offerti dall’or<strong>di</strong>namento agli enti locali».<br />

<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

31


<strong>Caltanissetta</strong> <strong>Comune</strong><br />

32<br />

del programma “Agenda 21 locale” è<br />

stato la redazione del “Rapporto sulla<br />

sostenibilità del 2008” della città<br />

<strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong> che fornisce un quadro<br />

completo ed approfon<strong>di</strong>to della<br />

qualità dell’ambiente urbano, dello<br />

stato dell’aria, dell’acqua, dei rifiuti,<br />

dell’energia, dei rumori, dei rischi<br />

naturali antropici. Gli interventi citati<br />

si collocano nell’area degli strumenti<br />

<strong>di</strong> azione ambientale, che superando<br />

il tra<strong>di</strong>zionale approccio <strong>di</strong> “comando<br />

e controllo”, promuovono i comportamenti<br />

volontari da parte <strong>di</strong> tutti<br />

gli attori sociali verso la protezione<br />

dell’ambiente.<br />

Molti interventi <strong>di</strong> efficienza energetica<br />

negli e<strong>di</strong>fici scolastici sono<br />

stati realizzati negli anni 2008-2009-<br />

2010-2011, anche in adempimento al<br />

“Piano d’azione per la sostenibilità<br />

ambientale dei consumi della pubblica<br />

amministrazione”, adottato dal<br />

Ministero dell’ambiente e della tutela<br />

del territorio e del mare con il Decreto<br />

Interministeriale dell’11 aprile 2008.<br />

Più specificatamente si è provveduto<br />

ad installare impianti fotovoltaici sugli<br />

e<strong>di</strong>fici scolastici <strong>di</strong> proprietà del<br />

<strong>Comune</strong> sfruttando i vantaggi delle<br />

norme sul Conto energia e realizzando<br />

un risparmio quantificabile in<br />

50.000 euro l’anno.<br />

Si è provveduto altresì utilizzando la<br />

convenzione <strong>di</strong> illuminazione pubblica<br />

con Enel Sole a sostituire circa 800<br />

corpi illuminanti in varie vie della<br />

città con apparecchi a Led che comportano<br />

un risparmio energetico ed<br />

economico <strong>di</strong> circa il 40%.<br />

Sono stati effettuati interventi <strong>di</strong> adeguamento<br />

<strong>di</strong> buona parte delle Centrali<br />

termiche appartenenti al patrimonio<br />

comunale riguardanti i sistemi<br />

<strong>di</strong> termoregolazione e <strong>di</strong> telegestione<br />

che oltre a <strong>di</strong>minuire fortemente<br />

l’emissione <strong>di</strong> CO2 in atmosfera nel<br />

rispetto del protocollo <strong>di</strong> Kyto ha fatto<br />

registrare nel 2011 un risparmio<br />

energetico-economico per le casse<br />

comunale pari a circa 150.000 euro.<br />

A fronte delle sollecitazioni derivanti<br />

dai programmi europei nonché<br />

della riconosciuta qualità ambientale<br />

<strong>di</strong> quei Comuni che hanno sviluppato<br />

politiche ambientali organiche e<br />

con<strong>di</strong>vise (si pensi, tra i capoluoghi<br />

al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> 80.000 abitanti, a realtà<br />

come Belluno, Verbania, Aosta in<strong>di</strong>cati<br />

da Legambiente come esempi)<br />

ma soprattutto per migliorare il benessere<br />

dei citta<strong>di</strong>ni, sembra tuttavia<br />

utile rafforzare l’impegno, in ambito<br />

ecologico, in<strong>di</strong>viduando strumenti <strong>di</strong><br />

gestione in grado <strong>di</strong> promuovere:<br />

• una conoscenza degli effetti sul<br />

territorio delle scelte pubbliche in<br />

materia;<br />

• il rispetto delle normative vigenti<br />

nel settore ambientale e maggiore<br />

trasparenza pubblica;<br />

• la partecipazione ed il coinvolgimento<br />

dei citta<strong>di</strong>ni;<br />

• capacità <strong>di</strong> influenzare attraverso<br />

la pianificazione, la programmazione,<br />

il controllo e il corretto<br />

esercizio delle mansioni amministrative,<br />

le attività e i comportamenti<br />

ambientali dei citta<strong>di</strong>ni e<br />

delle organizzazioni che insistono<br />

sul territorio;<br />

• integrazione tra politiche ambientali<br />

e pianificazione territoriale;<br />

In concreto può essere opportuno<br />

dare nuovo impulso al programma <strong>di</strong><br />

Agenda 21 me<strong>di</strong>ante la costituzione<br />

del Forum partecipativo e la definizione<br />

del piano <strong>di</strong> azione locale, che<br />

possa includere interventi settoriali<br />

ma coor<strong>di</strong>nati e finalizzati allo sviluppo<br />

eco-compatibile come ad esempio<br />

gli appalti ver<strong>di</strong> e la certificazione<br />

ambientale.<br />

Altra opportunità è rappresentata dal<br />

Patto dei Sindaci che è la principale<br />

iniziativa europea che coinvolge le<br />

città nel perseguimento degli obiettivi<br />

comunitari fissati per il 2020, per<br />

migliorare l’efficienza energetica e<br />

l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili<br />

a livello locale.<br />

L’adesione al Patto dei Sindaci determina<br />

l’adozione <strong>di</strong> uno specifico Piano<br />

<strong>di</strong> Azione per l’Energia Sostenibile<br />

(PAES) - o “Seap” (Sustainable Energy<br />

Action Plan) - finalizzato a sostenere<br />

gli obiettivi fissati dall’Unione<br />

Europea, tra cui si segnala la riduzione<br />

<strong>di</strong> almeno il 20% delle emissioni<br />

<strong>di</strong> CO2 attraverso una maggiore efficienza<br />

energetica, un maggior ricorso<br />

alle fonti <strong>di</strong> energia rinnovabile e ad<br />

appropriate azioni <strong>di</strong> promozione e<br />

comunicazione.<br />

Costantino Scarantino<br />

Energy Manager<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Caltanissetta</strong>

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