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Scommesse a quota fissa di Luca Turchi<br />
NewSlot di Ugo Rispoli<br />
Il rovescio nel tennis<br />
si gioca “live”<br />
Il tennis si conferma, nel corso del 2007, come il terzo sport più apprezzato<br />
dagli scommettitori italiani. Infatti, la raccolta di scommesse sullo sport<br />
della racchetta, nel periodo 1° gennaio-17 giugno di quest’anno, con un<br />
totale di 28 milioni di euro si è portata sul 2,47% del complessivo incassato<br />
da AAMS, incrementando notevolmente quel 2% che si era registrato nell’intero<br />
primo semestre 2006 (19,5 milioni di euro).<br />
Il mercato conferma che le scommesse sul tennis sono immediate da comprendere<br />
e facili da porre in pratica. La tipologia preferita, come banco di<br />
prova delle proprie conoscenze, dagli scommettitori è quella classica del<br />
<strong>vinc</strong>ente nel testa a testa su un incontro. E’, infatti, la preferita, inclusa la<br />
modalità live, dall’86,2% dei giocatori. Va da sé che tutte le altre tipologie<br />
hanno un appeal decisamente minore, ma alcune di queste, come il set betting<br />
(ovvero indovinare il risultato esatto dell’incontro) riservano spesso<br />
delle interessanti soddisfazioni personali.<br />
Ma come si spiega l’accresciuto fascino del tennis in un Paese, il nostro, che<br />
non sta esprimendo campioni a livello internazionale? Riteniamo che, anche<br />
per il tennis, valga in generale un discorso riconducibile a tutto il settore<br />
delle scommesse a quota fissa. Le innovazioni di palinsesto, la diffusione<br />
dei mezzi di informazione e comunicazione, il gioco in sicurezza sono “volani”<br />
che, se da un lato spingono il cliente ad abbandonare <strong>def</strong>initivamente<br />
l’improbabile mercato non regolamentato, dall’altro avvicinano all’emozione<br />
della scommessa anche il semplice appassionato ed il tifoso.<br />
L’interesse dei mass media su questo antico sport (si ritiene che derivi dai<br />
pila trigonalis dell’antica Roma, sia stato successivamente importato alla corte<br />
bizantina e si sia modernizzato nel corso del XVI secolo in Francia nella<br />
pallacorda, che esigeva l’uso della racchetta mentre in precedenza era gioca-<br />
4 il<strong>punto</strong><strong>vinc</strong>ente<br />
to con il palmo della mano coperto<br />
da un apposito guanto) si è ultimamente<br />
sviluppato grazie ai buoni risultati<br />
ottenuti, nel settore maschile,<br />
da Filippo Volandri e da Potito Storace<br />
e, in campo femminile, da Flavia<br />
Pennetta, Mara Santangelo e<br />
Maria Elena Camerin.<br />
“Filo” Volandri, in particolare, nel<br />
corso degli ultimi Internazionali di<br />
Italia ha ottenuto, negli ottavi di finale,<br />
una vittoria che rimarrà negli<br />
annali contro l’indiscusso numero<br />
uno al mondo, l’elvetico Roger Federer,<br />
giungendo così ad un passo<br />
da una storica finale.<br />
Tra le donne, invece, il secondo torneo<br />
del Grande Slam ovvero gli Internazionali<br />
di Francia disputati sulla<br />
terra rossa del Roland Garros di<br />
Parigi hanno visto una straordinaria<br />
affermazione per i nostri colori. La<br />
Santangelo è stata la prima italiana<br />
a <strong>vinc</strong>ere un torneo del circuito<br />
mondiale: nella finale del doppio,<br />
insieme alla forte australiana Alicia<br />
Il maestoso complesso sportivo<br />
di Wimbledon, alla periferia di Londra,<br />
dove sui campi in erba si gioca<br />
l’omonimo torneo dal lontano 1877