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Le lesioni cutanee degli arti inferiori. - S.I.F. Sezione Lombardia

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Principi di tecnica delle medicazioni avanzate<br />

“ I Consigli”<br />

Il trattamento ideale delle <strong>lesioni</strong> ulcerative prevede:<br />

1) Osservazione accurata della lesione per definire: la sede, lo stadio, le dimensioni, la<br />

profondità. la presenza di tratti sottominati o tragitti fistolosi, la quantità di essudato, la<br />

presenza di: tessuto necrotico e/o fibrina e/o tessuto di granulazione e/o zone di<br />

riepitelizzazione.<br />

2) Documentazione dei dati raccolti sulla valutazione della lesione<br />

3) Scelta della medicazione più efficace in relazione alle caratteristiche della lesione<br />

appena esaminata<br />

4) Rivalutazione della lesione a frequenza settimanale; se le condizioni peggiorano,<br />

rivalutare il programma di trattamento<br />

5) Coinvolgimento e corretta informazione della persona assistita negli steps di guarigione.<br />

La medicazione deve coprire 2-3 cm. della cute perilesionale, deve riempire gli spazi morti<br />

della lesione senza stiparla e deve mantenere la cute perilesionale integra e asciutta pur<br />

garantendo un ambiente umido sul fondo della lesione<br />

Scegliere una medicazione che controlli la quantità di essudato senza asciugare il fondo<br />

della lesione. Applicare la prima medicazione ed eventualmente la medicazione<br />

semiocclusiva.<br />

Tecniche di Debridement<br />

Debridement chirurgico: il chirurgo rimuove escare e depositi necrotici. Veloce, efficace<br />

ed economico seppure traumatico.<br />

Debridement enzimatico: si effettua con sostanze proteolitiche (collagenasi,<br />

clostridiopeptidasi e cloranfenicolo). Spesso è un processo alquanto lungo.<br />

Debridement autolitico: supportato da medicazioni in gel (idrogel).<br />

Il gel ammorbidisce i depositi necrotici ed escare, che vengono rimossi con la medicazione<br />

al momento del cambio.<br />

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