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Visualizza il Catalogo Corsi Ceida Marzo - Dicembre 2013

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GUIDA AI CORSI, MASTER E SEMINARI<br />

PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE<br />

L’AZIENDA<br />

LE LIBERE PROFESSIONI<br />

ROMA, MARZO - DICEMBRE <strong>2013</strong><br />

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CEIDA<br />

dal 1980<br />

aiutiamo <strong>il</strong> tuo futuro<br />

“La povertà di conoscenza è l’anticamera della povertà economica” - Mario Draghi, Governatore Banca Centrale Europea<br />

“L’Italia è in una situazione di emergenza per carenza di formazione” - Corrado Passera, Ministro Sv<strong>il</strong>uppo economico, infrastrutture e trasporti<br />

“L’istruzione continua è <strong>il</strong> p<strong>il</strong>astro dello sv<strong>il</strong>uppo economico” - Gary Becker, Premio Nobel per l’economia<br />

SCUOLA SUPERIORE di AMMINISTRAZIONE PUBBLICA e degli ENTI LOCALI<br />

SCUOLA SUPERIORE di STUDI GIURIDICI<br />

ISTITUTO di STUDI di MANAGEMENT


INDICE GENERALE<br />

1 – Diritto amministrativo e delle Pubbliche Amministrazioni Pag. 1<br />

2 – Diritto processuale Pag. 38<br />

3 - Autonomie territoriali Pag. 45<br />

4 – Organi collegiali e monocratici Pag. 53<br />

5 – Contrattazione telematica Pag. 58<br />

6 – Contratti Pag. 65<br />

7 – Lavori pubblici Pag. 95<br />

8 – Urbanistica, ed<strong>il</strong>izia ed espropri Pag. 105<br />

9 – Fondi strutturali e finanziamenti comunitari Pag. 112<br />

10 – Patrimonio immob<strong>il</strong>iare Pag. 121<br />

11 – Contab<strong>il</strong>ità pubblica Pag. 128<br />

12 – Tributi e fisco Pag. 155<br />

13 – Management Pag. 161<br />

14 – Diritto del lavoro e gestione del personale Pag. 173<br />

15 – Previdenza Pag. 201<br />

16 – Servizi di segreteria Pag. 210<br />

17 – Sanità e igiene pubblica Pag. 220<br />

18 – Ambiente e tutela del territorio Pag. 228<br />

19 – Sicurezza del lavoro Pag. 243<br />

20 – Comunicazione istituzionale e interpersonale Pag. 265<br />

21 – Cerimoniale Pag. 287<br />

22 – Amministrazione m<strong>il</strong>itare Pag. 292<br />

23 – Archivi e gestione informatizzata dei documenti Pag. 305<br />

24 – Informatica e applicazioni informatiche Pag. 311


1 - INDICE DELLA MATERIA<br />

DIRITTO AMMINISTRATIVO E DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI<br />

A082 Spending review e tecniche per la valutazione delle politiche pubbliche ........................... pag. 2<br />

A080 La prevenzione della corruzione nella P.A. dopo la l. 190/2012 ....................................... pag. 3<br />

A083 I ritardi dei pagamenti delle P.A. e la certificazione dei crediti ...................................... pag. 4<br />

A127 Disciplina e controlli su documentazione amministrativa e autocertificazioni ..................... pag. 5<br />

A084 Il nuovo Testo Unico sulla trasparenza e la sua applicazione .......................................... pag. 6<br />

A078 La rappresentanza dello Stato sul territorio e l’istituzione dei nuovi uffici delle Prefetture .... pag. 8<br />

A181 Seminario pratico sulla tutela dei dati personali secondo <strong>il</strong> codice della privacy .................. pag. 9<br />

C411 Il nuovo prof<strong>il</strong>o del responsab<strong>il</strong>e del procedimento .................................................... pag. 10<br />

A074 La nuova semplificazione amministrativa - prof<strong>il</strong>i applicativi ........................................ pag. 11<br />

A079 Gli obblighi di trasparenza per le pubbliche amministrazioni ........................................ pag. 12<br />

A128 Il diritto di accesso ai documenti amministrativi ....................................................... pag. 13<br />

M104 Master in diritto amministrativo ........................................................................ pag. 14<br />

A052 Il diritto amministrativo nell’evoluzione normativa e giurisprudenziale ........................... pag. 16<br />

A053 L’attività contrattuale nelle Pubbliche Amministrazioni .............................................. pag. 17<br />

A060 La P.A. nel processo amministrativo alla luce del nuovo codice e dei decreti attuativi ......... pag. 18<br />

A137 Responsab<strong>il</strong>ità e controlli sulle P.A. e sui gestori di risorse pubbliche .............................. pag. 19<br />

A054 Ordinamento e flussi finanziari di Enti locali e Regioni ............................................... pag. 20<br />

A112 Il procedimento amministrativo: dalla l. 241/90 alle leggi 69/09, 104/10 e 35/12 .............. pag. 21<br />

B127 Disciplina generale del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici ................................. pag. 22<br />

A075 Responsab<strong>il</strong>ità amministrativa degli enti collettivi per <strong>il</strong>lecito da reato ........................... pag. 23<br />

C404 La nuova attività telematica della P.A.: procedimento amministrativo e “decertificazione” .. pag. 24<br />

A023 Amministrazione digitale e innovazione organizzativa nella P.A. .................................... pag. 25<br />

M170 Master in diritto penale della pubblica amministrazione .......................................... pag. 26<br />

M272 Master sulla disciplina dell’azione amministrativa .................................................. pag. 28<br />

A046 Potere discrezionale e motivazione nelle pubbliche amministrazioni .............................. pag. 29<br />

A032 Le funzioni di responsab<strong>il</strong>e di procedimento e di provvedimento nelle AA.PP. .................... pag. 30<br />

A106 Come gestire le controversie nelle amministrazioni pubbliche ...................................... pag. 31<br />

A081 Il procedimento per <strong>il</strong> rimborso delle spese legali ..................................................... pag. 33<br />

A071 La responsab<strong>il</strong>ità delle pubbliche amministrazioni verso terzi ....................................... pag. 34<br />

F209 Corso teorico-pratico sul diritto di accesso nella pubblica amministrazione .................. pag. 35<br />

A049 Procedimento e tecniche di redazione dei provvedimenti in materia di accesso ................. pag. 36<br />

1<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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A082<br />

Spending review e tecniche per la valutazione delle politiche pubbliche<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

18-19 marzo <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Cons. Anna SIGGILLINO<br />

Responsab<strong>il</strong>e Struttura di missione per la spending review della Presidenza del Consiglio dei Ministri<br />

Dott.ssa Maria Rita PIERLEONI<br />

Dottore di ricerca in Econometria, Università di Roma “Tor Vergata”<br />

L’obiettivo del corso è quello di fornire una conoscenza di base sulle principali tecniche di valutazione delle politiche<br />

e più in generale della spesa pubblica in un contesto in cui le risorse sono sempre più scarse, con una conseguente<br />

necessità di rivedere i programmi di spesa pubblica secondo i criteri di efficacia ed efficienza.<br />

Il corso si articolerà in due parti: la prima di tipo teorico ha lo scopo di fornire un quadro di contesto, <strong>il</strong> ruolo dello<br />

Stato nell’economia con particolare riguardo agli andamenti della spesa pubblica dagli anni ’80 sino ad oggi, <strong>il</strong><br />

concetto di welfare state e la nozione di spending review. L’esperienza di alcuni Paesi (Regno Unito).<br />

La seconda parte riguarderà la presentazione delle principali tecniche di valutazione dei programmi e progetti che<br />

possono essere applicate per le politiche pubbliche e per i programmi di spesa pubblica, al fine di verificare l’efficacia<br />

e l’efficienza nell’allocazione delle risorse pubbliche. In altre parole la domanda principale alla quale si cercherà<br />

di rispondere – presentando queste tecniche con relativi casi di studio - è: “Sono soldi ben spesi?”.<br />

DESTINATARI<br />

Funzionari e dirigenti che si interessano di valutazione delle politiche pubbliche e del miglioramento dell’efficienza<br />

nel processo di allocazione delle risorse pubbliche disponib<strong>il</strong>i.<br />

Sono necessarie alcune nozioni base sia di statistica che di economia per la comprensione della parte tecnica.<br />

PROGRAMMA<br />

La valutazione delle politiche e dell’efficienza. Compiti dello Stato e concetto di welfare state. Ciclo e valutazione<br />

delle politiche pubbliche. Stato dell’arte in Italia sulla valutazione delle politiche pubbliche (esperienza dell’Ufficio<br />

per <strong>il</strong> monitoraggio del programma di Governo e per la valutazione delle politiche pubbliche).<br />

Come si rappresenta la spesa pubblica: b<strong>il</strong>ancio dello Stato (classificazioni della spesa nel missioni/programmi).<br />

Macro-aggregati della spesa. Concetto di PIL potenziale e PIL effettivo. Perché spendere meglio per spendere bene.<br />

Aspetti principali della normativa per la spending review del 2012: d.l. 7/5/12, n. 52, conv. in l. 94/12; d.l.<br />

6/7/12, n. 95, conv. in l. 135/12. Le Direttive della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione<br />

Pubblica.<br />

Parte tecnica e applicativa. La misurazione delle performance della Pubblica Amministrazione: l’analisi di efficienza<br />

con approcci parametrici (frontiere stocastiche e deterministiche) e non parametrici (DEA). La valutazione<br />

delle politiche pubbliche mediante l’ut<strong>il</strong>izzo dell’approccio controfattuale. Contenuti teorici e presentazione<br />

delle tecniche di valutazione applicab<strong>il</strong>i. L’analisi costi e benefici come metodo per la valutazione di progetti.<br />

Contenuti teorici e presentazione delle diverse metodologie con particolare riguardo alla tecnica del Valore Attuale<br />

Netto.<br />

Presentazione di casi di studio.<br />

2<br />

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A080<br />

La prevenzione della corruzione nella P.A. dopo la l. 190/2012<br />

e <strong>il</strong> d.l.vo 33/13<br />

- LA TRASPARENZA DELL’ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 8-9 apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong> - 2ª edizione: 17-18 giugno <strong>2013</strong> - 3ª edizione: 7-8 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Carlo POLIDORI - Consigliere TAR Lazio<br />

Dott.ssa Anna CORRADO - Magistrato TAR Calabria<br />

Il seminario offre una panoramica completa delle misure in materia di trasparenza dell’attività amministrativa e<br />

di prevenzione del fenomeno della corruzione all’interno della Pubblica Amministrazione - in particolare degli Enti<br />

pubblici e territoriali - alla luce delle recenti novità connesse all’approvazione della l. 190/2012 (cd. legge anticorruzione)<br />

e all’emanazione del d.l.vo 33/<strong>2013</strong> (T.U. “Trasparenza”). L’analisi di nuovi istituti giuridici, come <strong>il</strong><br />

piano di prevenzione della corruzione e la figura del responsab<strong>il</strong>e della corruzione, è affiancata dalla disamina di<br />

tematiche già da tempo all’attenzione degli operatori del settore - come i rapporti tra trasparenza e diritto di accesso,<br />

la gestione dei siti web della P.A., i codici deontologici, la gestione delle situazioni di conflitto d’interessi<br />

del pubblico dipendente - che si rivelano, però, ancora foriere di numerose questioni applicative di non fac<strong>il</strong>e soluzione.<br />

Il tutto, come la legge stessa prevede, con un riguardo particolare alla formazione del personale.<br />

PROGRAMMA<br />

Genesi e ambito applicativo della legge n. 190/2012. Il quadro delle misure anticorruzione, alla luce della<br />

l. 190/12 e dei decreti attuativi. Il ruolo delle intese del comma 60. Il responsab<strong>il</strong>e della prevenzione della<br />

corruzione, alla luce della circolare della PCM n. 1/<strong>2013</strong>. Il piano di prevenzione della corruzione: procedura<br />

di approvazione e contenuto. Il ruolo della dirigenza nella prevenzione della corruzione. La trasparenza<br />

dell’attività amministrativa come accessib<strong>il</strong>ità totale e l’accesso civico, alla luce del d.l.vo<br />

33/<strong>2013</strong>. La trasparenza dell’attività amministrativa come misura di prevenzione della corruzione: rapporti<br />

tra <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e della prevenzione della corruzione ed <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e della trasparenza. Funzione,<br />

struttura e contenuto dei siti web della pubblica amministrazione: la sezione “Amministrazione trasparente”,<br />

l’accesso agli atti in via telematica, la pubblicità legale e l’albo pretorio on line. Il quadro degli obblighi<br />

di pubblicazione finalizzati alla accessib<strong>il</strong>ità totale, alla luce del d.l.vo 33/13. La trasparenza<br />

dell’attività amministrativa e la pubblicità legale in materia di appalti pubblici. La trasparenza dell’attività<br />

amministrativa in materia di sovvenzioni, contributi e aus<strong>il</strong>i finanziari pubblici e i pagamenti di importo superiore<br />

a m<strong>il</strong>le euro. Rapporti tra trasparenza e diritto alla riservatezza. Il rispetto dei tempi del procedimento<br />

amministrativo, tra efficienza della pubblica della amministrazione e prevenzione della corruzione.<br />

I codici di comportamento dei dipendenti pubblici. La disciplina in materia di incompatib<strong>il</strong>ità e di inconferib<strong>il</strong>ità<br />

degli incarichi dirigenziali e di vertice nello schema di decreto legislativo di cui ai commi 49<br />

e 50 della l. 190/12. Le misure di prevenzione della corruzione nella gestione del personale: <strong>il</strong> ruolo della<br />

formazione e della rotazione del personale. Le scelte in materia di assegnazione agli uffici e formazione<br />

delle commissioni. I divieti e le autorizzazioni in materia di incarichi conferiti a pubblici dipendenti. La disciplina<br />

del conflitto d’interessi e degli obblighi di astensione. Le misure di prevenzione della corruzione<br />

in materia di appalti pubblici: funzione e contenuto dei protocolli di legalità e dei patti di integrità.<br />

L’elenco degli operatori economici non soggetti a tentativo di inf<strong>il</strong>trazione mafiosa. Gli strumenti di tutela<br />

del dipendente pubblico che segnala <strong>il</strong>leciti. Cenni alle diverse forme di responsab<strong>il</strong>ità del pubblico dipendente.<br />

La disciplina del danno all’immagine della P.A.<br />

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A083<br />

I ritardi dei pagamenti delle P.A. e la certificazione dei crediti<br />

- ALLA LUCE DEL D.L. 8/4/<strong>2013</strong>, N. 35<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

18-19 apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

1ª giornata 9-13/14-16,30<br />

2ª giornata 9,00-14<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Domenico SCOTTI<br />

Dirigente della Ragioneria generale dello Stato<br />

PROGRAMMA<br />

La criticità dei ritardi nei pagamenti della P.A. Cause derivanti dalle modalità di acquisizione delle risorse<br />

finanziarie. Cause derivanti dagli obblighi del rispetto delle procedure di spesa e dalla verifica di particolari<br />

requisiti di legge. Il problema dei termini di legge per l’espletamento del controllo preventivo di regolarità<br />

amministrativa e contab<strong>il</strong>e.<br />

Le disposizioni del d.l.vo 231/02 nel testo modificato dal d.l.vo 192/12 (recepimento della direttiva CE sulla<br />

lotta ai ritardi nei pagamenti delle transazioni commerciali). Le nuove disposizioni introdotte dal capo I<br />

del d.l. 8/4/13, n. 35 (Disposizioni urgenti per <strong>il</strong> pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione)<br />

Modalità alternative del pagamento delle obbligazioni commerciali delle P.A. Richiesta di pagamento in<br />

titoli di Stato (d.m. MEF 22/5/12); la circ. MEF 27/12/12, n. 35. Richiesta di compensazione con somme<br />

iscritte a ruolo (d.m. 19/10/12). Cessione semplificata del credito a Banche o intermediari finanziari (d.m.<br />

24/09/12). Cessione del credito ordinaria (art. 1260 cod. civ<strong>il</strong>e).<br />

La certificazione del credito. Tipologie di certificazione del credito: certificazione ordinaria (art. 69 r.d.<br />

2440/23); certificazione r<strong>il</strong>asciate in ambito gestione del debito sanitario; certificazione prevista dal codice<br />

contratti; certificazione ex art. 11, comma 2 d.l. 78/2010. Finalità ed ut<strong>il</strong>izzo della certificazione. Diniego<br />

di certificazione e richiesta di nomina del commissario ad acta. Le nuove disposizioni introdotte dal capo<br />

II del d.l. 8/4/13, n. 35.<br />

Approfondimento operativo: case studies da quesiti pervenuti in materia di certificazione.<br />

4<br />

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A127<br />

Disciplina e controlli relativi alla documentazione amministrativa<br />

e alle autocertificazioni<br />

- PRESCRIZIONI<br />

- DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DOPO LA LEGGE DI STABILITÀ 2011 E LA DIRETTIVA MIN. 14/2011<br />

- DISPOSIZIONI DELLA LEGGE ANTICORRUZIONE (L. 190/12)<br />

- MODALITÀ DEI CONTROLLI<br />

- RESPONSABILITÀ<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 20-21 maggio <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 25-26 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Salvatore MEZZACAPO<br />

Consigliere di TAR<br />

Capo ufficio legislativo Ministero Politiche Agricole<br />

Il seminario propone una analisi completa delle più recenti disposizioni e del loro impatto sulla attività dei<br />

funzionari delle P.A. Particolare attenzione verrà rivolta all’esame di casi pratici, alla risoluzione di quesiti<br />

e ai prof<strong>il</strong>i di responsab<strong>il</strong>ità collegati all’esercizio della funzione.<br />

PROGRAMMA<br />

Le fonti normative in materia di produzione, r<strong>il</strong>ascio e conservazione della documentazione amministrativa.<br />

L’evoluzione della disciplina in tema di produzione documentale dalla l. 15/68 alla legge di stab<strong>il</strong>ità<br />

183/2011 (“decertificazione”). La semplificazione amministrativa e documentale; l’eliminazione delle<br />

certificazioni alla luce della Direttiva n. 14/2011 del Ministro per la P.A., del d.l. 5/2012 conv. In l. 35/12<br />

e della nuova legge “semplificazioni-bis”.<br />

Dichiarazioni sostitutive: concetto giuridico; ambito di applicazione. Ut<strong>il</strong>izzazione delle dichiarazioni sostitutive<br />

di certificazioni e delle dichiarazioni dell’atto di notorietà. Modalità di produzione delle dichiarazioni<br />

sostitutive. Autocertificazione in materia di appalti, concorsi, sovvenzioni, contributi, sussidi ed<br />

incentivi finanziari. Dichiarazioni presentate da stranieri.<br />

Obblighi a carico delle amministrazioni. Predisposizione della modulistica. Acquisizione d’ufficio obbligatoria<br />

e facoltativa delle certificazioni. La cd. amministrazione di soccorso. Certificati non sostituib<strong>il</strong>i.<br />

Autocertificazione ed imposta di bollo. I controlli sui contenuti delle dichiarazioni sostitutive: obblighi dei<br />

funzionari in presenza di dichiarazioni mendaci. Ipotesi di controllo a campione su autocertificazioni.<br />

Illustrazione di tecniche di controllo a campione; provvedimenti e denunce in presenza di dichiarazioni mendaci;<br />

sanzioni amministrative e penali. Responsab<strong>il</strong>ità di privati dichiaranti e dei pubblici funzionari, sia<br />

in relazione alla omessa applicazione delle norme sulle autocertificazioni che alla omessa vig<strong>il</strong>anza sulla veridicità<br />

delle dichiarazioni.<br />

Le modalità di acquisizione diretta dei documenti. La tutela della riservatezza dei dati contenuti nei documenti<br />

acquisiti dalla P.A. Le norme introdotte in materia dalla l. 15/05 e dalla legge anticorruzione (l.<br />

190/2012). Casi in cui non può essere applicata la disciplina autocertificativa: in particolare la produzione<br />

di documentazione amministrativa a soggetti privati.<br />

5<br />

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A084<br />

Il nuovo Testo Unico sulla trasparenza (d.l.vo 33/<strong>2013</strong>)<br />

e la sua applicazione<br />

- L’ATTIVITÀ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LE NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA INTRODOTTE<br />

DAL D.L.VO 33/<strong>2013</strong><br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

1ª edizione 19 apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

2ª edizione 31 maggio <strong>2013</strong><br />

3ª edizione 10 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9-13/14-17<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Angelita CARUOCCIOLO<br />

Avv. Donatella VISCOGLIOSI<br />

Avvocati amministrativisti in Roma e Napoli<br />

Il T.U. “Trasparenza” (d.l.vo 33/<strong>2013</strong>) riordina tutte le norme che riguardano gli obblighi di pubblicità, trasparenza<br />

e diffusione delle informazioni da parte delle P.A. e introduce alcune sanzioni per <strong>il</strong> mancato rispetto<br />

di questi vincoli. Il provvedimento ha lo scopo di consentire ai cittadini un controllo democratico<br />

sull’attività delle amministrazioni e sul rispetto, tra gli altri, dei principi costituzionali di eguaglianza, imparzialità,<br />

buon andamento, responsab<strong>il</strong>ità, efficacia ed efficienza dell’azione pubblica.<br />

La pubblicazione dei dati e delle informazioni sui siti istituzionali diventa lo snodo centrale per consentire<br />

un’effettiva conoscenza dell’azione delle P.A. e per sollecitare e agevolare la partecipazione dei cittadini.<br />

Si stab<strong>il</strong>isce, inoltre, <strong>il</strong> principio della totale accessib<strong>il</strong>ità delle informazioni. Viene, altresì, introdotto un<br />

nuovo istituto: <strong>il</strong> diritto di accesso civico <strong>il</strong> quale mira ad alimentare <strong>il</strong> rapporto di fiducia tra cittadini e P.A.<br />

e a promuovere <strong>il</strong> principio di legalità (e prevenzione della corruzione).<br />

PROGRAMMA<br />

La legge anticorruzione (l. 190/2012) e <strong>il</strong> T.U. “trasparenza” (d.l.vo 13/3/13, n. 33): la nuova cultura della<br />

trasparenza amministrativa e la delega della legge. La scelta del legislatore di porre la trasparenza come livello<br />

essenziale delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civ<strong>il</strong>i, alla luce del decreto Brunetta e della<br />

legge anticorruzione. Le delibere CIVIT n. 105/2010, n. 2/2012.<br />

La trasparenza come sistema anticorruzione: dall’incompatib<strong>il</strong>ità degli incarichi, alla pubblicazione dei<br />

dati on-line (art. 18 d.l. 83/12). Le pubblicazioni cartacee: cessazione degli effetti di pubblicità legale. “Sito<br />

web”: i contenuti obbligatori. Le “Linee Guida” del Garante per la privacy, anno 2011.<br />

Le modalità di pubblicazione: “Modalità di pubblicazione dei documenti sull’Albo on line” (2011); nozione<br />

di “riuso” nel Codice dell’amministrazione digitale dopo <strong>il</strong> d.l. 179/12; pubblicità degli atti relativi ai concorsi<br />

pubblici; pubblicità degli atti relativi alle procedure ad evidenza; <strong>il</strong> c.d. prof<strong>il</strong>o del committente e <strong>il</strong><br />

nuovo ruolo del domic<strong>il</strong>io digitale del cittadino (art. 3-bis d.l.vo 82/05); pubblicità di moduli e formulari; la<br />

comunicazione istituzionale; la disciplina sull’accesso dei soggetti disab<strong>il</strong>i agli strumenti informatici (l. 4/04).<br />

Le figure professionali coinvolte.<br />

Il T.U. sulla trasparenza amministrativa: <strong>il</strong> generale principio di trasparenza ed <strong>il</strong> diritto a conoscere; i sog-<br />

6<br />

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6


getti coinvolti (amministrazioni, società in mano o a partecipazione pubblica, altri soggetti); <strong>il</strong> Responsab<strong>il</strong>e<br />

della trasparenza e la suddivisione dei compiti e delle responsab<strong>il</strong>ità nelle Amministrazioni e nei soggetti privati<br />

obbligati alla pubblicazione (<strong>il</strong> Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e la creazione della<br />

sezione “Amministrazione trasparente”); compiti degli OIV; compiti della CIVIT.<br />

I limiti alla trasparenza: la nozione di dato nel Codice della privacy e la attenuata tutela della privacy. Le<br />

modalità di pubblicazione del dato (“dati aperti e riut<strong>il</strong>izzo”). L’inizio dell’obbligo di pubblicare <strong>il</strong> dato e durata<br />

della pubblicazione. Le novità nell’accesso recate dal T.U. sulla trasparenza. Distinzione tra accesso ai<br />

dati, accesso ai documenti e pubblicazione dei dati.<br />

Normative applicab<strong>il</strong>i (l. 241/1990, Codice privacy e C.A.D.). Rapporto tra Amministrazione aperta ed accesso<br />

ai documenti. Il r<strong>il</strong>ievo dell’art. 3, comma 30, l. 190/12.<br />

L’organizzazione degli uffici per garantire la trasparenza delle Pubbliche amministrazioni. La nuova figura<br />

del cd. diritto di “accesso civico”: disciplina e criticità. I confini con la class action pubblica. Il diffic<strong>il</strong>e<br />

orientamento tra la nuova forma di conoscenza dell’agire amministrativo e la sempre sussistenza delle<br />

disposizioni della l. 241/90 in tema di accesso e la nuova frontiera della conoscenza anche delle informazioni.<br />

Responsab<strong>il</strong>ità da accesso e da divulgazione di dati. In particolare, la responsab<strong>il</strong>ità del “controllore” e l’ampliamento<br />

delle circostanze causa di danno all’erario e delle fattispecie di danno all’immagine della Pubblica<br />

amministrazione. Le forme di tutela.<br />

7<br />

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A078<br />

La rappresentanza unitaria dello Stato sul territorio e l’istituzione dei<br />

nuovi uffici delle Prefetture - UTG<br />

RELATORE<br />

Dott. Antonio MARRA<br />

Consigliere TAR<br />

- LA RIORGANIZZAZIONE DELLA PRESENZA DELLO STATO SUL TERRITORIO<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

27-28 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

Il d.l. 6/7/12, n. 95, convertito nella l. 135/12, introduce una complessa disciplina sulla riorganizzazione della<br />

presenza dello Stato sul territorio. Per quanto riguarda, in particolare, la Prefettura – Ufficio territoriale del Governo,<br />

l’art. 10 stab<strong>il</strong>isce alcuni punti fondamentali: 1) contenimento della spesa pubblica; 2) la previsione del<br />

mantenimento della circoscrizione provinciale quale ambito territoriale di competenza delle Prefetture – UTG;<br />

3) la previsione di realizzare l’esercizio unitario delle funzioni logistiche e strumentali di tutte le le amministrazioni<br />

periferiche dell’amministrazione dello Stato. Viene ridisegnata la nuova riorganizzazione dello Stato sul<br />

territorio ed a tal fine la nuova disciplina:<br />

a) individua gli ulteriori compiti e le attribuzioni nelle quali consistono le funzioni di rappresentanza unitaria assegnate<br />

al Prefetto, titolare della Prefettura-Ufficio territoriale del Governo, in coerenza con i suoi compiti di<br />

rappresentanza generale e di garanzia istituzionale a tutela dell’ordinamento giuridico;<br />

b) costituisce presso ciascuna Prefettura - Ufficio territoriale del Governo, in coerenza con le funzioni di cui alla<br />

lettera a), l’Ufficio unico di garanzia dei rapporti tra <strong>il</strong> cittadino e lo Stato;<br />

c) stab<strong>il</strong>isce le modalità di esercizio delle funzioni ulteriori rispetto a quelle di cui all’art. 11 del d.l.vo 300/99<br />

e successive modificazioni, per assicurare, su scala provinciale, regionale o sovraregionale l’ottimale esercizio<br />

coordinato dell’attività amministrativa degli uffici periferici dello Stato e garantire la leale collaborazione di detti<br />

uffici con gli enti locali;<br />

d) definisce i criteri generali relativi alla individuazione degli ambiti territoriali per i quali, in presenza delle eccezionali<br />

esigenze di cui all’art. 10, comma 2, lettera b) del d.l. 95/12, è ritenuta necessaria l’istituzione di specifici<br />

presidi governativi, definendone <strong>il</strong> livello dirigenziale di titolarità, le funzioni e l’organizzazione interna;<br />

e) determina, nei nuovi ambiti territoriali l’assetto organizzativo e funzionale delle ulteriori articolazioni periferiche<br />

delle pubbliche amministrazioni dello Stato, la cui presenza è ritenuta necessaria per la tutela delle eccezionali<br />

esigenze di cui al citato art. 10;<br />

f) regola le modalità e gli strumenti per <strong>il</strong> conseguimento dei livelli ottimali di efficienza delle funzioni logistiche<br />

e strumentali di tutti gli uffici periferici, individuando, per ciascuna di dette funzioni, l’ufficio che ne assicura<br />

lo svolgimento in maniera unitaria e ne assume la responsab<strong>il</strong>ità diretta ed esclusiva, al fine di raggiungere<br />

gli obiettivi di razionalizzazione e di contenimento della spesa pubblica.<br />

PROGRAMMA<br />

Le funzioni di rappresentanza unitaria dello Stato. Le funzioni di rappresentanza unitaria dello Stato sul territorio,<br />

esercitate dal Prefetto titolare della Prefettura-Ufficio territoriale del Governo, in particolare i nuovi<br />

compiti del titolare della Prefettura UTG. L’Ufficio unico di garanzia dei rapporti tra i cittadini e lo Stato. Il coordinamento<br />

in generale come formula organizzatoria, in particolare <strong>il</strong> coordinamento amministrativo del Prefetto.<br />

Il Piano coordinamentale dei servizi.<br />

8<br />

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A181<br />

Seminario pratico sulla tutela dei dati personali secondo <strong>il</strong> codice<br />

della privacy<br />

- LA NORMATIVA AGGIORNATA AL D.L.VO 69/2012; AL D.L. 5/12, CONVERTITO DALLA L. 35/12; AL D.L.<br />

201/11, CONVERTITO DALLA L. 214/11, TUTTI RECANTI MODIFICHE AL CODICE PRIVACY<br />

- ANALISI DELLE PRINCIPALI PRONUNCE DEL GARANTE - I PRINCIPI E LE REGOLE PER IL TRATTAMENTO<br />

DEI DATI PERSONALI - ESAME RAGIONATO DELLA GIURISPRUDENZA<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 27-28-29 maggio <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 14-15-16 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Andrea FROSINI - Esperto in materia di protezione dei dati personali<br />

e inoltre un magistrato amministrativo<br />

PROGRAMMA<br />

Parte I – Principi e regole per <strong>il</strong> trattamento dei dati personali. Introduzione: dal diritto alla privacy al diritto<br />

alla protezione dei dati personali. Il contesto normativo di riferimento: dalla direttiva comunitaria n. 95/46/CE<br />

al Codice in materia di protezione dei dati personali (d.l.vo 30/6/03, n. 196) aggiornato alle più recenti modifiche<br />

legislative; struttura e sistematica del Codice. L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali: composizione,<br />

compiti e poteri. I principi generali in materia di protezione dati personali: necessità, liceità, finalità,<br />

proporzionalità. I soggetti coinvolti nel trattamento: titolare, responsab<strong>il</strong>e, incaricato, interessato. I diritti dell’interessato:<br />

conoscere i propri dati personali e modalità di esercizio di tale diritto. Le regole generali per <strong>il</strong> trattamento<br />

dei dati: le modalità del trattamento e i requisiti dei dati, l’informativa all’interessato, la definizione dei<br />

prof<strong>il</strong>i della personalità dell’interessato, la cessazione del trattamento, <strong>il</strong> prior checking sui trattamenti che presentano<br />

rischi specifici. Le regole ulteriori per i soggetti pubblici e per i soggetti privati e gli enti pubblici economici:<br />

principi applicab<strong>il</strong>i e garanzie per i dati. Sicurezza dei dati e dei sistemi: le misure idonee e minime di<br />

sicurezza; trattamenti con strumenti elettronici e trattamenti senza l’aus<strong>il</strong>io di strumenti elettronici; <strong>il</strong> provvedimento<br />

del Garante del 27/11/08 sugli amministratori di sistema. Gli adempimenti: la disciplina della notificazione<br />

e gli obblighi di comunicazione al Garante; le modalità di trasferimento dei dati verso Paesi dell’Unione<br />

europea e verso Paesi terzi. La semplificazione degli adempimenti in ambito pubblico e privato alla luce dei provvedimenti<br />

del Garante del 19/6/08 e del 27/11/08 e della l. 133/08. La disciplina relativa a specifici settori: ricognizione<br />

generale. Parte II – Esame ragionato dei principali atti del Garante inerenti specifici settori. I<br />

provvedimenti del Garante in materia di: accesso ai documenti amministrativi e videosorveglianza. Le Linee<br />

guida del Garante in materia di trasparenza amministrativa: deliberazioni del 2/3/2011 in materia di “trattamento<br />

di dati personali contenuti anche in atti e documenti amministrativi, effettuato da soggetti pubblici per finalità di<br />

pubblicazione e diffusione sul web” e del 19/4/07 in materia di “trattamento di dati personali per finalità di pubblicazione<br />

e diffusione di atti e documenti di enti locali”. Le autorizzazioni generali del Garante con particolare<br />

riguardo alle seguenti: n. 2/2012 al trattamento dei dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale; n.<br />

5/2012 al trattamento dei dati sensib<strong>il</strong>i da parte di diverse categorie di titolari; n. 7/2012 al trattamento dei dati<br />

a carattere giudiziario da parte di privati, di enti pubblici economici e di soggetti pubblici. Parte III – La tutela dell’interessato<br />

e le sanzioni. La tutela amministrativa e quella giurisdizionale: le forme di tutela dinanzi al Garante<br />

mediante <strong>il</strong> ricorso, <strong>il</strong> reclamo, la segnalazione. Il ricorso al tribunale del luogo ove risiede <strong>il</strong> titolare del<br />

trattamento. La tutela giurisdizionale contro i provvedimenti del Garante. Le sanzioni per le violazioni amministrative<br />

e gli <strong>il</strong>leciti penali alla luce della l. 27/2/09, n. 14. Danni cagionati per effetto del trattamento e risarcib<strong>il</strong>ità.<br />

Esame ragionato della giurisprudenza.<br />

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C411<br />

Il nuovo prof<strong>il</strong>o del Responsab<strong>il</strong>e del procedimento a seguito<br />

degli ultimi interventi normativi<br />

- D.L.VO 190/2012 E T.U. “TRASPARENZA” (D.L.VO 33/<strong>2013</strong>): IL RESPONSABILE DELL’ANTICORRUZIONE<br />

(RA) ED IL RESPONSABILE DELLA TRASPARENZA (RT)<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATA<br />

5-6 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Angelita CARUOCCIOLO<br />

Avvocato amministrativista in Roma e Napoli<br />

PROGRAMMA<br />

Fonti normative: 241/90: obbligo da parte delle P.A. di provvedere e di motivare. D.l.vo 165/01, art. 11, Ufficio<br />

relazioni con <strong>il</strong> pubblico: <strong>il</strong> nominativo del responsab<strong>il</strong>e del procedimento. L’art. 28 della Costituzione: la responsab<strong>il</strong>ità.<br />

Le responsab<strong>il</strong>ità di tipo organizzativo dei dirigenti: a) funzionalità rispetto ai compiti e ai programmi<br />

di attività, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità; b) definizione dei programmi<br />

operativi; assegnazione delle risorse; d) garanzia dell’imparzialità e della trasparenza dell’azione amministrativa.<br />

La motivazione in forma semplificata in caso di istanza irricevib<strong>il</strong>e; I nuovi adempimenti relativi agli incarichi pubblici.<br />

La trasparenza quale strumento di lotta alla corruzione e la prevenzione amministrativa: <strong>il</strong> nuovo concetto<br />

di amministrazione aperta. Obiettivi di chiarezza tra Responsab<strong>il</strong>e del procedimento e terzi. La comunicazione<br />

interna ed esterna. La comunicazione innovativa. Responsab<strong>il</strong>e del procedimento e soggetto competente all’adozione<br />

dell’atto. Nuovo ruolo e compiti del responsab<strong>il</strong>e del procedimento e del dirigente; obblighi e riflessi<br />

sul responsab<strong>il</strong>e del procedimento; titolarità e unicità di responsab<strong>il</strong>ità. Nomina, funzioni, competenze e responsab<strong>il</strong>ità.<br />

Le norme in tema di efficientazione della P.A. (d.l.vo 150/09). La nuova figura del superdirigente e i contatti<br />

con organo politico e Corte dei conti. I vari interventi normativi del 2012. L’incompatib<strong>il</strong>ità “diffusa” dei<br />

responsab<strong>il</strong>i di procedimento (nuovo art. 6-bis l. 241/90). Il superamento dell’impedimento conoscitivo dettato dal<br />

c.d. controllo generalizzato. Ut<strong>il</strong>izzo della PEC e obbligo di previsione sul sito dell’indirizzo di posta elettronica certificata.<br />

Obbligo di predisposizione del sito web e la figura del responsab<strong>il</strong>e del sito. Il domic<strong>il</strong>io digitale del cittadino<br />

(d.l. 179/12). L’inizio telematico del procedimento e la responsab<strong>il</strong>ità immediata del funzionario. Le ccdd.<br />

“modalità semplificate” nelle risposte della P.A. Obbligo di conoscenza telematica dei documenti da produrre all’atto<br />

dell’istanza. Le forme doverose di pubblicità introdotte dal d.l. 83/12 e dalla l. 190/12. L’attenuazione<br />

della tutela della privacy. Mancanza di pubblicità: conseguenze. Conoscenza dell’andamento del procedimento da<br />

parte dell’istante: obblighi, diritti e partecipazione con acquisizione di informazioni e documenti dei diversi soggetti<br />

titolari di posizioni qualificate. Il Responsab<strong>il</strong>e dell’anticorruzione. Il T.U. sulla trasparenza (d.l.vo 13/3/13,<br />

n. 33): <strong>il</strong> nuovo principio generale di trasparenza; la delega di cui all’art. 1, co. 35, d.l.vo 190/12; la cd. accessib<strong>il</strong>ità<br />

totale. L’accesso civico e l’inadempimento: le responsab<strong>il</strong>ità dei dipendenti addetti alla trasparenza; gli obblighi<br />

di pubblicazione e i siti web, <strong>il</strong> Responsab<strong>il</strong>e della trasparenza; gli Organismi indipendenti di valutazione e<br />

la CIVIT. Violazione degli obblighi di trasparenza. Sanzioni. La conclusione del procedimento telematico: motivazione<br />

accentuata degli accordi sostitutivi. Comunicazioni personali e pubblicità sul sito del provvedimento finale.<br />

Ritardi o mancata acquisizione di pareri: conseguenze e responsab<strong>il</strong>ità. L’accentuato nuovo ruolo della conferenza<br />

di servizi. La prevenzione penale: <strong>il</strong> denunciante e la sua tutela. I nuovi volti dei reati contro la P.A. Riparto di responsab<strong>il</strong>ità<br />

tra dirigente, responsab<strong>il</strong>e del procedimento e funzionario coinvolto nel procedimento.<br />

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A074<br />

La nuova semplificazione amministrativa – Prof<strong>il</strong>i applicativi<br />

RELATORE<br />

Dott. Antonio MARRA<br />

Consigliere TAR<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

13-14 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

Il profondo processo di cambiamento della P.A., che ha subito un’accelerazione con <strong>il</strong> d.l.9/2/12, n. 5 (c.d.<br />

“Semplifica Italia”), punta ad imprimere una nuova fisionomia ai rapporti tra gli uffici pubblici e privati.<br />

La previsione di poteri sostitutivi, di responsab<strong>il</strong>ità, anche erariali per i pubblici funzionari che non rispettano<br />

i termini per i procedimenti, l’istituzione degli obblighi di rendere pubblici i documenti da produrre a<br />

corredo delle istanze o i criteri e le modalità di svolgimento dei controlli amministrativi sono solo alcuni dei<br />

numerosi indici rivelatori di una nuova cultura del servizio pubblico che vuole farsi strada nel nostro Paese.<br />

Il “nuovo” decreto-legge in materia di semplificazione prosegue l’opera intrapresa con <strong>il</strong> d.l. 5/2012, e contribuisce<br />

a completare <strong>il</strong> quadro innovativo delineato con <strong>il</strong> secondo decreto-sv<strong>il</strong>uppo, dal momento che le<br />

misure previste riguardano preminentemente le imprese, pur essendo stab<strong>il</strong>ite specifiche semplificazioni in<br />

particolari settori anche per i cittadini. Le nuove misure di semplificazione sono indispensab<strong>il</strong>i al fine di creare<br />

le condizioni di contesto per la ripresa economica e <strong>il</strong> mantenimento sul mercato delle imprese italiane<br />

nell’attuale situazione di crisi economica mondiale.<br />

DESTINATARI<br />

Amministrazioni pubbliche in generale; Ordini professionali<br />

PROGRAMMA<br />

Semplificazione di adempimenti formali in materia di sicurezza sul lavoro. Misure di semplificazione per<br />

le prestazioni lavorative di breve durata. Misure di semplificazione in materia di sorveglianza sanitaria e in<br />

relazione ai rapporti tra medico competente e servizio sanitario nazionale. Semplificazione della<br />

documentazione. Semplificazione di adempimenti nei cantieri. Misure di semplificazione in materia di<br />

comunicazioni e notifiche. Verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro. Misure in materia di lavoro e<br />

previdenza. Pagamento d<strong>il</strong>azionato dei crediti contributivi. Modifica all’art. 13-bis del d.l. 7/5/12, n. 52<br />

in materia di DURC. Riconduzione all’INPS delle prestazioni previdenziali gestite dall’ex IPSEMA.<br />

Eliminazione dell’obbligo a carico del datore di lavoro di invio all’INAIL delle certificazioni mediche di<br />

infortunio sul lavoro e di malattia professionale. Copertura dei costi per l’erogazione delle devoluzioni<br />

del 5 per m<strong>il</strong>le dell’IRPEF. Disposizioni in materia di disciplina del lavoro occasionale accessorio.<br />

Misure in materia di infrastrutture, beni culturali ed ed<strong>il</strong>izia. Eliminazione del s<strong>il</strong>enzio rifiuto sul permesso<br />

di costruire in caso di vincoli. Modifiche all’art. 146 del d.l.vo 42/04. Modifiche ai pesi percentuali delle<br />

categorie di opere generali e specializzate. Disposizioni in materia di contratti di rete e di allegazione<br />

di atti. Disposizioni in materia di svincolo delle garanzie di buona esecuzione. Parcheggi pertinenziali.<br />

Ambiente. Pubblicazione provvedimenti di VIA. Norme di semplificazione in materia di Valutazione di<br />

impatto ambientale. Accelerazione e semplificazione del procedimento di Autorizzazione integrata<br />

ambientale.Ulteriori disposizioni di semplificazione. Modifiche alla disciplina della conferenza di servizi.<br />

Adempimenti connessi al cambio della residenza o del domic<strong>il</strong>io. Modifica al testo unico bancario.<br />

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A079<br />

Gli obblighi di trasparenza per le Pubbliche amministrazioni<br />

DURATA: 2 giorni<br />

DATE: 10-11 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO: 9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Stefano TOSCHEI - Magistrato TAR<br />

Il principio della trasparenza amministrativa quale diritto all’accessib<strong>il</strong>ità, che fino ad oggi si era caratterizzato,<br />

prevalentemente, per la obbligatorietà della pubblicazione del curriculum di ciascun dirigente, organo politico e<br />

consulente dell’ente, con indicazione del corrispettivo riconosciuto, con un primo intervento legislativo (art. 18 d.l.<br />

83/12) aveva visto ampliare i propri orizzonti applicativi andando a investire i dati di tutte quelle operazioni di attribuzione<br />

di vantaggi economici, oltre ai corrispettivi ed ai compensi (fatta esclusione degli emolumenti e dei<br />

contributi dovuti per rapporti di lavoro), riconosciuti in favore di terzi soggetti privati da parte di enti pubblici e<br />

società in house. La mancata pubblicazione dei dati sul sito web dell’ente comporta <strong>il</strong> divieto di corresponsione di<br />

somme superiori ai m<strong>il</strong>le euro nel corso dell’anno solare, con inevitab<strong>il</strong>i conseguenze sia sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o del danno<br />

erariale, per gli eventuale pagamenti effettuati disattendendo <strong>il</strong> divieto, sia per <strong>il</strong> riconoscimento del danno da ritardo<br />

da riconoscersi a coloro che sono interessati a ricevere <strong>il</strong> pagamento. Con la legge anticorruzione (l. 190/2012,<br />

art. 1, comma 16) l’obbligo di pubblicazione dei dati è stato esteso pressoché a tutte le attività delle amministrazione,<br />

dal r<strong>il</strong>ascio di autorizzazioni e concessioni all’espletamento dei concorsi pubblici. In particolare per quanto<br />

riguarda gli appalti (comma 32) è prevista la pubblicazione di numerosi dati relativi anche ai pagamenti effettuati<br />

all’appaltatore, con la previsione di sanzioni nell’ipotesi di mancata pubblicazione. Tutte queste nuove disposizioni<br />

creano difficoltà organizzative agli uffici e accrescono le responsab<strong>il</strong>ità di coloro che vi operano e quindi si rende<br />

necessaria una puntuale conoscenza delle disposizioni in questione da parte di tutti i soggetti che intervengono nelle<br />

varie fasi della f<strong>il</strong>iera procedimentale, dai dirigenti, ai funzionari fino a giungere agli addetti ai pagamenti. Il<br />

5/4/<strong>2013</strong> è stato pubblicato <strong>il</strong> Testo unico della trasparenza (d.l.vo 14/3/13, n. 33) e quindi dal 20/4/13 (data di<br />

entrata in vigore del testo) <strong>il</strong> nostro ordinamento conosce una vera e propria trasformazione dello st<strong>il</strong>e amministrativo,<br />

dal momento che <strong>il</strong> legislatore ha giuridicamente invertito <strong>il</strong> rapporto tra segreto e libera conoscenza con<br />

riferimento all’esercizio di funzioni amministrative (coinvolgendo anche le società in mano pubblica). In particolare<br />

è stato introdotto <strong>il</strong> diritto di accesso civico che porrà le Amministrazioni dinanzi alla impossib<strong>il</strong>ità di nascondere<br />

i dati, potendo “chiunque” pretendere, anche giudizialmente, che i dati obbligatoriamente pubblici siano<br />

pubblicati sul sito web dell’ente.<br />

PROGRAMMA<br />

Un approccio multiforme al nuovo st<strong>il</strong>e della P.A.: dalla semplificazione dei procedimenti a una più decifrab<strong>il</strong>e<br />

scansione dei subprocedimenti, dal vaglio del comportamento dell’impresa negli appalti in fase di scelta ed in fase<br />

di esecuzione del contratto al rafforzamento delle white list (Dir. UE 7/2011) accanto a quello delle black list. I<br />

singoli rimedi proposti recentemente dal legislatore. Impossib<strong>il</strong>ità per i condannati di partecipare ad appalti; la<br />

banca dati online sugli appalti; l’istituzione di una Authority anti-corruzione: prevenzione e contrasto attraverso<br />

controlli e sanzioni nei confronti delle P.A. non in regola. L’obbligo di pubblicare notizie su procedimenti amministrativi,<br />

costi di opere e servizi, monitoraggi sul rispetto dei tempi. Onere della P.A. di dotarsi di un indirizzo<br />

di posta elettronica per comunicare con i cittadini. Pubblicazione di ruoli, incarichi e retribuzioni. Limiti alla transitab<strong>il</strong>ità<br />

dal pubblico al privato: chi ha svolto ruoli dirigenziali nel settore pubblico non potrà passare a svolgere<br />

la stessa mansione nel privato prima che siano trascorsi tre anni. La nuova incompatib<strong>il</strong>ità dei responsab<strong>il</strong>i di procedimento<br />

introdotta con l’art. 6-bis della l. 241/90. L’obbligo di rispondere in misura “semplificata”. L’istituzione<br />

di corsi di etica e la redazione di codici di comportamento per i dipendenti. La progettazione e pianificazione dell’azione<br />

di contrasto alla corruzione. Le figure responsab<strong>il</strong>i (es. i segretari comunali) che vadano a rimuovere <strong>il</strong><br />

“risk management” (individuazione dei rischi legati alla gestione della Pubblica amministrazione e delle sanzioni<br />

nei casi in cui questi piani non vengano portati avanti). Le tutele per <strong>il</strong> dipendente che rivela informazioni su<br />

pratiche scorrette fino all’impossib<strong>il</strong>ità di essere licenziato. Rapporto tra trasparenza e tutela di chi denuncia:<br />

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la prevenzione da possib<strong>il</strong>i comportamenti e ritorsivi e/o integranti mobbing. Il ruolo delle Prefetture e l’elenco<br />

delle imprese “virtuose”. L’inasprimento delle pene per i reati coinvolti e nuova definizione di alcuni reati, tra cui<br />

la concussione. Il nuovo reato di “traffico di influenze”: l’intermediario tra <strong>il</strong> funzionario pubblico e chi vuole ottenere<br />

favori. La trasparenza come sistema anticorruzione: dall’incompatib<strong>il</strong>ità degli incarichi, alla pubblicazione<br />

dei dati on-line (art. 18 d.l. 83/12 e art. 3 l. 190/12). In particolare, la responsab<strong>il</strong>ità del “controllore” e l’ampliamento<br />

delle circostanze causa di danno all’erario e delle fattispecie di danno all’immagine della Pubblica amministrazione.<br />

Il nuovo decreto legislativo di attuazione della l. 190/2012. approvato dal Consiglio dei Ministri.<br />

Il d.l.vo 33/<strong>2013</strong> (T.U. Trasparenza): dati, informazioni e documenti la cui pubblicazione è obbligatoria; limiti alla<br />

pubblicazione; soggetti tenuti alla pubblicazione (pubbliche amministrazioni e società che svolgono funzioni amministrative);<br />

quando sorge l’obbligo di pubblicare; caratteristiche del sito e modalità di pubblicazione del dato;<br />

esame delle principali “famiglie” di dati da pubblicare (organi politici, dirigenti, dipendenti, organizzazione, procedimenti<br />

amministrativi, concessioni e autorizzazioni, sovvenzioni e contributi, concorsi, tempi di pagamento, appalti,<br />

urbanistica, ed<strong>il</strong>izia e espropriazione, servizio sanitario nazionale, ecc.). Il Responsab<strong>il</strong>e per la trasparenza<br />

(nomina, compiti, adempimenti e responsab<strong>il</strong>ità). Sanzioni per la violazione delle disposizioni del T.U. Trasparenza.<br />

Il “diritto di accesso civico”. Il nuovo volto dell’accesso documentale a seguito della introduzione dell’Amministrazione<br />

aperta; in particolare la nuova configurazione del controinteressato nell’accesso a documenti<br />

e ad atti di gara. Le responsab<strong>il</strong>ità connesse alla comunicazione impropria di dati. Tutela giurisdizionale esclusiva<br />

dinanzi al G.A.<br />

A128<br />

Il diritto di accesso ai documenti amministrativi<br />

- DOPO LE LEGGI 69/09 E 104/10 E IL D.L.VO 33/13 - TUTELA DELLA PRIVACY - NORME, GIURISPRU-<br />

DENZA, ECCEZIONI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 10-11 giugno <strong>2013</strong> - 2ª edizione: 9-10 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Marco LIPARI - Consigliere di Stato<br />

PROGRAMMA<br />

Definizioni e principi in materia di diritto di accesso ai documenti amministrativi. I rapporti tra diritto<br />

di accesso e tutela della privacy: <strong>il</strong> Codice in materia di protezione dei dati personali (d.l.vo 196/03); <strong>il</strong> trattamento<br />

dei dati personali e la conc<strong>il</strong>iazione tra interessi contrapposti. Gli orientamenti del Garante e dei<br />

giudici amministrativi. L’evoluzione normativa: la l. 15/05, le leggi 69/09 e 104/10, <strong>il</strong> d.l.vo n. 33 del<br />

13/3/13 (T.U. Trasparenza). I regolamenti attuativi della l. 241/1990, in particolare <strong>il</strong> d.P.R. 12/4/06, n.<br />

184. La disciplina statale, regionale, degli enti locali territoriali e delle altre amministrazioni pubbliche.<br />

La legittimazione all’accesso ed <strong>il</strong> requisito dell’interesse. L’accesso con riguardo ai gestori di servizi pubblici<br />

e agli organismi di diritto pubblico. Le modalità di esercizio del diritto di accesso: l’accesso informale;<br />

<strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio di copie e i costi; <strong>il</strong> differimento; i controinteressati. L’accesso ai documenti informatici:<br />

in particolare alle registrazioni fonografiche e videofonografiche. Il testo unico sulla documentazione amministrativa.<br />

L’accesso effettuato dalle P.A. L’accesso ai documenti in materia ambientale. La tutela giurisdizionale;<br />

<strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio rifiuto; la legittimazione e l’interesse ad agire; l’ordine di esibizione del giudice;<br />

l’ottemperanza. Il ricorso al difensore civico. La difesa diretta dell’amministrazione e del ricorrente. Violazione<br />

del diritto di accesso e tutela risarcitoria. Il regime delle responsab<strong>il</strong>ità dei funzionari.<br />

13<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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M104<br />

MASTER IN DIRITTO AMMINISTRATIVO<br />

DURATA<br />

20 giorni<br />

articolato in 8 moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

1ª edizione<br />

10-11-12-13-14 giugno <strong>2013</strong><br />

21-22-23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

18-19-20-21-22 novembre <strong>2013</strong><br />

9-10-11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

2ª edizione<br />

23-24-25-26 27 settembre <strong>2013</strong><br />

21-22-23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

18-19-20-21-22 novembre <strong>2013</strong><br />

9-10-11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 3.460,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Lorenzo ANELLI - Avvocato amministrativista in Roma<br />

Prof. Ida CARACCIOLO - Ordinario di Diritto internazionale, Seconda Università di Napoli<br />

Dott. Oberdan FORLENZA - Consigliere di Stato<br />

Dott. Marco LIPARI - Consigliere di Stato<br />

Avv. Nicola MARCONE - Avvocato amministrativista in Roma<br />

Dott. Eugenio MELE - Consigliere di Stato<br />

Prof. avv. Giuseppe MONTANARA - Docente di diritto penale, Università di Teramo<br />

Dott. Paolo PASSONI - Consigliere TAR<br />

Dott. Armando POZZI - Presidente del Tribunale Regionale di Giustizia amministrativa del Trentino Alto<br />

Adige, Trento<br />

Prof. avv. Vito TENORE - Consigliere Corte dei conti<br />

Prof. Avv. Gennaro TERRACCIANO - Professore ordinario di diritto amministrativo, II Università di Napoli<br />

Il Master è finalizzato all’accrescimento professionale degli Amministratori pubblici e del personale delle Amministrazioni<br />

pubbliche di carriera dirigenziale e direttiva. Esso è articolato in 8 moduli fruib<strong>il</strong>i anche singolarmente.<br />

Il 1° modulo si occupa delle fonti, dei soggetti e dell’organizzazione amministrativa. Specifici moduli tratteranno<br />

<strong>il</strong> tema del procedimento amministrativo, del diritto di accesso e delle recenti riforme che hanno semplificato e<br />

modificato l’assetto dell’esercizio della potestà amministrativa, nonché la giustizia amministrativa, con ampia focalizzazione<br />

sulle modifiche introdotte dal nuovo codice del processo (d.l.vo 104/2010). Tematiche monografiche<br />

riguarderanno <strong>il</strong> regime delle responsab<strong>il</strong>ità e dei controlli, i contratti e l’attività negoziale dei soggetti pubblici,<br />

<strong>il</strong> sistema delle autonomie locali, ove ampio risalto sarà dato ai temi del federalismo, e la disciplina del lavoro nella<br />

P.A. Per la vastità e generalità delle problematiche affrontate, <strong>il</strong> Master si caratterizza anche come perfezionamento<br />

post-universitario e può essere ut<strong>il</strong>izzato per la preparazione ai concorsi a posti di funzioni direttive e dirigenziali,<br />

per le magistrature amministrative (TAR, Corte dei conti) e per l’Avvocatura dello Stato.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A052):<br />

1ª edizione: 10-11-12 giugno <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 23-24-25 settembre <strong>2013</strong><br />

Il diritto amministrativo nell’evoluzione normativa e giurisprudenziale<br />

14<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

14


2° modulo (A053):<br />

1ª edizione: 13-14 giugno <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 26-27 settembre <strong>2013</strong><br />

L’attività contrattuale nelle Pubbliche Amministrazioni<br />

3° modulo (A060):<br />

21-22 ottobre <strong>2013</strong><br />

La P.A. nel processo amministrativo alla luce del nuovo codice e del decreto correttivo<br />

4° modulo (A137):<br />

23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

Responsab<strong>il</strong>ità e controlli sulle P.A. e sui gestori di risorse pubbliche<br />

5° modulo (A054):<br />

18-19 novembre <strong>2013</strong><br />

Ordinamento e flussi finanziari di Enti locali e Regioni<br />

6° modulo (A112):<br />

20-21-22 novembre <strong>2013</strong><br />

Il procedimento amministrativo: dalla l. 241/90 alle leggi 69/09 e 104/10. Prof<strong>il</strong>i teorici e attuativi<br />

7° modulo (A128):<br />

9-10 dicembre <strong>2013</strong><br />

Il diritto di accesso ai documenti amministrativi<br />

8° modulo (B127):<br />

11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

Disciplina generale del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• presenti una ricerca sugli argomenti trattati nel Master, che verrà esaminata e valutata dal docente relatore<br />

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A052<br />

Il diritto amministrativo nell’evoluzione normativa e giurisprudenziale<br />

- LE FONTI<br />

- I SOGGETTI<br />

- L’ORGANIZZAZIONE<br />

- L’INFLUENZA DEL DIRITTO COMUNITARIO<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione 10-11-12 giugno <strong>2013</strong><br />

2ª edizione 23-24-25 settembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Ida CARACCIOLO<br />

Ordinario di Diritto internazionale, Seconda Università di Napoli<br />

Dott. Oberdan FORLENZA<br />

Consigliere di Stato<br />

PROGRAMMA<br />

Il sistema delle fonti del diritto amministrativo: fonti atto e fonti fatto. La Costituzione: la revisione del<br />

Titolo V e l’assetto costituzionale delle Autonomie locali (l. cost. n. 3/2001). Iter approvativo delle leggi di<br />

riforma del diritto costituzionale. Le prospettive di riforma della Costituzione. I testi unici misti. La potestà<br />

regolamentare: <strong>il</strong> riparto delle competenze alla luce del vigente assetto costituzionale. La delegificazione.<br />

Le situazioni giuridiche soggettive nel diritto amministrativo. La lesione di situazioni giuridiche<br />

soggettive: tutela risarcitoria; interesse legittimo; evoluzione della giurisprudenza con particolare riguardo<br />

alla Corte dei conti, alla Cassazione, al Consiglio di Stato. Organizzazione dello Stato: <strong>il</strong> Governo e la Presidenza<br />

del Consiglio alla luce delle più recenti riforme. Concetti di federalismo e decentramento alla luce<br />

della vigente legislazione e delle prospettive di riforma. Autonomie ed Enti locali. Organizzazione amministrativa:<br />

figure giuridiche soggettive; tipologie di enti pubblici; organi e uffici. Forme di organizzazione<br />

alternative al modello burocratico: le agenzie. Le figure soggettive pubbliche non entificate e gli enti privati<br />

di interesse pubblico. Privatizzazione e società a partecipazione pubblica dopo la riforma del diritto societario<br />

alla luce della giurisprudenza comunitaria. L’organismo di diritto pubblico e le società miste locali.<br />

L’affidamento “in house”. Le Autorità amministrative indipendenti: poteri; organizzazione; rapporti con le<br />

tradizionali strutture amministrative dello Stato. Le fonti del diritto dell’Unione europea: diritto primario<br />

e diritto derivato. La influenza del diritto dell’Unione Europea sul diritto amministrativo. Regolamenti, direttive<br />

e decisioni: loro diretta applicab<strong>il</strong>ità, effetto diretto e primato sul diritto nazionale degli Stati membri.<br />

L’adeguamento dell’ordinamento italiano all’ordinamento dell’Unione europea: <strong>il</strong> quadro normativo;<br />

la legge comunitaria annuale; l’adeguamento diretto, per delega legislativa, per atto amministrativo; la giurisprudenza<br />

comunitaria e costituzionale. I conflitti tra diritto comunitario e diritto interno e i criteri di<br />

risoluzione alla luce della più recente giurisprudenza costituzionale. La violazione del diritto comunitario<br />

e i riflessi sulla legalità dell’azione amministrativa. Diritto dell’Unione Europea e riflessi sull’azione dei<br />

giudici interni: giudice ordinario e giudice amministrativo. La giurisprudenza della Corte di Giustizia: tipologie<br />

di giudizi; loro efficacia nei riguardi degli Stati membri. Responsab<strong>il</strong>ità extracontrattuale dello Stato<br />

per inerzia legislativa. Responsab<strong>il</strong>ità di amministratori e funzionari pubblici per omessa o errata applicazione<br />

di norme comunitarie.<br />

16<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

16


A053<br />

L’attività contrattuale nelle Pubbliche Amministrazioni<br />

- APPALTI, CONCESSIONI, AFFIDAMENTI DI SERVIZI PUBBLICI DOPO LA L. 133/08<br />

- DIRETTIVE COMUNITARIE, CODICE DEI CONTRATTI, NUOVO REGOLAMENTO<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 13-14 giugno <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 26-27 settembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Lorenzo ANELLI<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Avv. Nicola MARCONE<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

PROGRAMMA<br />

L’attività negoziale nelle Pubbliche Amministrazioni alla luce delle più recenti riforme e dell’influenza<br />

comunitaria. Il sistema delle fonti: principi del Trattato, direttive codice dei contratti, codice civ<strong>il</strong>e. La giurisprudenza<br />

della Corte costituzionale e della Corte di giustizia. I contratti esclusi. Sistematica del codice:<br />

struttura; principi; ambito soggettivo; ambito oggettivo; prof<strong>il</strong>i organizzativi. Concetti base degli istituti più<br />

importanti: pubblicità, procedure di gara, criteri di aggiudicazione, organismi di diritto pubblico, ecc. Il<br />

procedimento: <strong>il</strong> RUP e i suoi rapporti con l’organizzazione amministrativa. L’Autorità di Vig<strong>il</strong>anza. Struttura<br />

del procedimento: dalla determina all’aggiudicazione e alla stipulazione del contratto. Tipologie di fattispecie<br />

negoziali: i contratti pluriennali, opzionali e aperti; accordi quadro nei settori ordinari e speciali; sistemi<br />

dinamici di acquisizione; gare on-line e marketplace; la centrale di committenza CONSIP; forniture e<br />

servizi in economia; <strong>il</strong> ricorso al sistema no profit. L’avvio della procedura e gli atti di gara: <strong>il</strong> bando; <strong>il</strong> capitolato<br />

speciale di gara; lo schema di contratto. La qualificazione delle imprese: disciplina nazionale e<br />

punti di vista comunitari; <strong>il</strong> nuovo istituto dell’avvalimento. Certificazione di qualità delle imprese. Le operazioni<br />

di gara: casi di esclusione dalla gara; criteri di scelta del contraente; nomina, poteri e funzioni della<br />

commissione di gara; l’anomalia dell’offerta; criteri e sottocriteri nella valutazione dell’offerta; aggiudicazione<br />

provvisoria e definitiva e consegna provvisoria; accesso e privativa industriale. La stipula e la gestione<br />

del contratto. Le variazioni soggettive dell’appaltatore. Le variazioni oggettive dell’appalto. Il contenzioso<br />

connesso all’esecuzione. Singole tipologie di forniture e servizi: gli appalti di manutenzione; gli appalti per<br />

la progettazione; gli appalti per <strong>il</strong> global service, ecc.<br />

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A060<br />

La P.A. nel processo amministrativo alla luce del nuovo codice<br />

e dei decreti correttivi<br />

RELATORE<br />

Dott. Oberdan FORLENZA<br />

Consigliere di Stato<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

21-22 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

PROGRAMMA<br />

La giustizia amministrativa: evoluzione storica; principi informatori; influenza del diritto comunitario; quadro<br />

normativo vigente. La riforma del processo amministrativo nella l. 205/2000 e le dichiarazioni di incostituzionalità<br />

degli artt. 33 e 34 del d.l.vo 80/98. Le novelle apportate dalla l. 69/09.<br />

Il processo amministrativo alla luce del nuovo Codice (d.l.vo 2/7/2010, n. 104) e dei correttivi di cui ai<br />

dd.l.vi 195/11 e 160/12: i tipi di giurisdizione del giudice amministrativo e i principi fondamentali del<br />

processo, in particolare, la giurisdizione sui diritti patrimoniali conseguenziali (servizi pubblici, appalti, ed<strong>il</strong>izia<br />

e urbanistica); competenza e incompetenza territoriale, contenuti del ricorso.<br />

Le azioni esperib<strong>il</strong>i innanzi al giudice amministrativo. Il ricorso giurisdizionale. La fase cautelare, con particolare<br />

riguardo alla tutela ante causam. L’esecuzione dei provvedimenti cautelari e la loro impugnazione.<br />

Il processo amministrativo speciale per determinate materie. Le decisioni in forma semplificata e la<br />

esecuzione della sentenza di I grado. Il giudizio di ottemperanza; nomina e poteri del commissario ad acta.<br />

Il giudizio sul s<strong>il</strong>enzio dell’amministrazione e i poteri del giudice. Il nuovo processo amministrativo per gli<br />

appalti pubblici: la cd. Direttiva ricorsi (Dir. 2007/66/CE) e le novità introdotte in materia processuale<br />

per i contratti pubblici dal decreto di recepimento 53/2010 e dal d.l.vo 195/11.<br />

I processi amministrativi speciali. In particolare: <strong>il</strong> processo a tutela del diritto di accesso. Il procedimento<br />

di ingiunzione nei confronti della P.A. Le decisioni in forma semplificata e l’esecuzione della sentenza di I<br />

grado non sospesa. La disciplina dei mezzi di prova: la consulenza tecnica d’ufficio.<br />

L’azione collettiva per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei concessionari pubblici (d.l.vo.<br />

198/09).<br />

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A137<br />

Responsab<strong>il</strong>ità e controlli sulle P.A. e sui gestori di risorse pubbliche<br />

- RESPONSABILITÀ CIVILE - RESPONSABILITÀ PENALE - RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVO-CONTABILE<br />

- RESPONSABILITÀ DIRIGENZIALE - RESPONSABILITÀ DELLE PERSONE GIURIDICHE<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Paolo PASSONI<br />

Consigliere TAR<br />

Prof. avv. Giuseppe MONTANARA<br />

Docente di diritto penale, Università di Teramo<br />

e inoltre altri Magistrati di magistrature superiori<br />

PROGRAMMA<br />

Principi generali in materia di responsab<strong>il</strong>ità nella gestione della cosa pubblica. L’art. 28 della Costituzione:<br />

la responsab<strong>il</strong>ità diretta delle P.A. e quella degli impiegati per danni a terzi: limiti alla solidarietà passiva. Casistiche<br />

di danno. Rapporti tra responsab<strong>il</strong>ità della P.A. e dei dirigenti e funzionari agenti: criteri per la imputazione<br />

del risarcimento ai funzionari. La responsab<strong>il</strong>ità amministrativa e contab<strong>il</strong>e alla luce della più recente legislazione<br />

e giurisprudenza: in particolare la l. 97/01, i nuovi orientamenti della Cassazione con particolare riguardo alle pronunzie<br />

del 2009. Il concetto di colpa grave alla luce della giurisprudenza della Corte dei conti. La compensatio lucri<br />

cum damno e la insindacab<strong>il</strong>ità del potere discrezionale. Danno erariale diretto e indiretto: casi e questioni. Non<br />

assicurab<strong>il</strong>ità del danno erariale: l’art. 3, c. 59, della l. 244/07 e la giurisprudenza della Corte dei conti. La responsab<strong>il</strong>ità<br />

disciplinare: i contratti collettivi e la l. 15/09. Rapporti tra <strong>il</strong>lecito penale e <strong>il</strong>lecito disciplinare dopo<br />

<strong>il</strong> d.l.vo 150/09. Responsab<strong>il</strong>ità da omessa attivazione dei procedimenti disciplinari. Le nuove nullità processuali<br />

e la restrittiva disciplina del danno all’immagine introdotte dal d.l. 78/09 convertito in l. 102/09. La responsab<strong>il</strong>ità<br />

aqu<strong>il</strong>iana della P.A. e dei suoi funzionari per danno ingiusto. La responsab<strong>il</strong>ità per violazione del<br />

diritto comunitario secondo la giurisprudenza della Corte di Giustizia; soggetti passivi e criteri per la quantificazione<br />

del danno. L’elemento soggettivo (dolo o colpa). Danno da ritardo. Esame della principale giurisprudenza<br />

della Corte costituzionale e della Corte di Cassazione in materia. Le pene accessorie alle condanne: in particolare<br />

l’estinzione del rapporto di impiego; l’interdizione temporanea e perpetua; i rapporti con <strong>il</strong> procedimento<br />

e le sanzioni disciplinari. La responsab<strong>il</strong>ità dirigenziale dopo <strong>il</strong> d.l.vo 150/09. La responsab<strong>il</strong>ità dei dirigenti<br />

per inosservanza dei termini del procedimento: le modifiche e le integrazioni all’art. 2 della l. 241/90 introdotte<br />

dalle leggi 35/2012 e 134/12. Le sanzioni. Il procedimento di valutazione del dirigente e dei funzionari: l’organismo<br />

indipendente di valutazione. La tutela amministrativa e giurisdizionale del dirigente. Responsab<strong>il</strong>ità dirigenziale<br />

per omessa attivazione di azioni disciplinari. Divieto per <strong>il</strong> dirigente di distribuire i premi in mancanza delle<br />

verifiche e attestazioni. Responsab<strong>il</strong>ità del dirigente per omessa vig<strong>il</strong>anza sulla effettiva produttività. La responsab<strong>il</strong>ità<br />

penale alla luce delle norme e della giurisprudenza più recenti. I reati contro <strong>il</strong> patrimonio della<br />

P.A. commessi da pubblici ufficiali e da incaricati di pubblico servizio: <strong>il</strong> peculato. I reati contro <strong>il</strong> patrimonio<br />

della P.A. I reati contro <strong>il</strong> buon andamento della P.A.: rifiuto ed omissione di atti d’ufficio; rapporti con <strong>il</strong> procedimento<br />

amministrativo. Rapporti con la responsab<strong>il</strong>ità disciplinare. La fattispecie di corruzione: la corruzione propria<br />

ed impropria; la corruzione attiva e passiva; la corruzione antecedente e susseguente; la induzione alla<br />

corruzione. La riforma dei delitti di corruzione e le nuove figure di reato introdotte con la l. 190/12. I reati<br />

contro la fede pubblica. Le fattispecie di falsità documentale. Il falso materiale e quello ideologico. Le false attestazioni<br />

rese al pubblico ufficiale.<br />

19<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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A054<br />

Ordinamento e flussi finanziari di Enti locali e Regioni<br />

- ALLA LUCE DEL D.L. 201/2011, DEL D.L. 174/12 (CONV. IN L. 213/12) E DEI NUOVI MECCANISMI<br />

SANZIONATORI E PREMIALI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 14-15 marzo <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 18-19 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Eugenio MELE<br />

Consigliere di Stato<br />

Prof. Avv. Gennaro TERRACCIANO<br />

Professore ordinario di diritto amministrativo, II Università di Napoli<br />

PROGRAMMA<br />

Le Autonomie locali e <strong>il</strong> federalismo dopo la riforma del Tit. V della Costituzione. I decreti delegati portanti<br />

le riforme in materia di federalismo. Le funzioni fondamentali di Comuni, Province (nella nuova configurazione)<br />

e Città metropolitane. La delega al Governo. La legge delega sul federalismo fiscale (l. 42/09): <strong>il</strong><br />

nuovo sistema di finanza locale; le norme di coordinamento; <strong>il</strong> fondo perequativo con la riduzione di cui<br />

al d.l. 201/2011, conv. in l. 214/11; la potestà impositiva (IMU e tributo sui rifiuti); la solidarietà finanziaria<br />

nazionale; l’istituzione di tributi regionali e locali con leggi regionali; <strong>il</strong> rapporto personale-residenti (efficienza).<br />

La Commissione permanente per l’attuazione del federalismo; la Commissione tecnica paritaria;<br />

<strong>il</strong> Patto di convergenza. La nuova normativa sui consorzi. Il nuovo sistema dei controlli introdotto con <strong>il</strong> d.l.<br />

174/12, conv. in l. 213/12. La relazione di inizio mandato e di fine mandato. L’intervento della Corte<br />

dei conti negli equ<strong>il</strong>ibri e squ<strong>il</strong>ibri finanziari. La pubblicazione del patrimonio degli amministratori. Il piano<br />

di riequ<strong>il</strong>ibrio finanziario. Il divieto decennale di ricoprire cariche per gli amministratori riconosciuti colpevoli<br />

di squ<strong>il</strong>ibri finanziari.<br />

Funzioni ordinamentali e funzioni amministrative gestionali. Rapporti tra competenze normative statali,<br />

regionali e degli Enti locali. Il nodo della costituzione delle Città metropolitane. I servizi essenziali. Accordi<br />

e associazioni tra Enti Locali. I servizi pubblici locali di r<strong>il</strong>evanza economica. Gli altri servizi pubblici locali.<br />

I principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. Funzioni esercitate in proprio ed esternalizzate:<br />

<strong>il</strong> ruolo dei dirigenti nella gestione delle scelte e della vig<strong>il</strong>anza-ingerenza nei servizi esternalizzati. Le società<br />

partecipate dagli enti locali e quelle in house. Il controllo e <strong>il</strong> monitoraggio delle società partecipate.<br />

20<br />

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A112<br />

Il procedimento amministrativo: dalla l. 241/90 alle leggi 69/09, 104/10<br />

e 35/12. Prof<strong>il</strong>i teorici e attuativi<br />

RELATORE<br />

Dott. Oberdan FORLENZA<br />

Consigliere di Stato<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

20-21-22 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

PROGRAMMA<br />

La disciplina del procedimento amministrativo alla luce della l. 15/05, del d.l. 35/05, delle leggi 69/09<br />

e 104/10 e delle novità introdotte dal d.l. 5/2012 conv. in l. 35/12: l’integrazione dei principi generali con<br />

quelli di fonte comunitaria. L’applicab<strong>il</strong>ità della l. 241/90 alle Regioni e agli Enti locali.<br />

L’azione amministrativa di natura non autoritativa: l’applicazione delle norme di diritto privato e <strong>il</strong> rapporto<br />

paritario con i soggetti destinatari; gli accordi procedimentali e gli accordi sostitutivi di procedimento.<br />

La Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi. La esternazione dei motivi nell’atto amministrativo<br />

e nella attività di natura privata della P.A.<br />

Il procedimento e le forme di partecipazione: i termini di durata del procedimento; l’emanazione del provvedimento;<br />

la comunicazione ai destinatari quale elemento integrativo dell’efficacia. Le conseguenze della<br />

mancata o tardiva emanazione del provvedimento (art. 1 d.l. 5/12); in particolare, le conseguenze per<br />

i dirigenti.<br />

L’obbligo di concludere <strong>il</strong> procedimento con provvedimento espresso. La problematica del “s<strong>il</strong>enzio” della<br />

P.A. La disciplina del s<strong>il</strong>enzio-inadempimento alla luce del Codice del processo amministrativo. Il danno da<br />

ritardo o da inerzia ai sensi dell’art. 2-bis.<br />

L’amministrazione telematica: forme, modalità, effetti. Il trattamento informatico dei procedimenti amministrativi<br />

(D.P.C.M. 14/10/03). I rapporti con <strong>il</strong> codice dell’amministrazione digitale.<br />

La disciplina dell’autotutela (anche alla luce dell’art. 1, comma 136, l. 311/03). Revoca e annullamento<br />

d’ufficio del provvedimento amministrativo. L’obbligo di corrispondere indennizzo in capo di revoca e la<br />

sua quantificazione; i rapporti con la responsab<strong>il</strong>ità precontrattuale e contrattuale della P.A.<br />

La figura del responsab<strong>il</strong>e del procedimento: qualifica, poteri, responsab<strong>il</strong>ità. Rapporti tra <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e<br />

del procedimento e i titolari delle funzioni di direzione politica e gestione amministrativa. I regolamenti attuativi<br />

delle singole Amministrazioni: principi e suggerimenti pratici per la redazione dei regolamenti di<br />

competenza delle Amministrazioni di appartenenza dei partecipanti. La gestione del procedimento: comunicazione<br />

di avvio e conseguenze dell’omissione; l’art. 21-octies l. 241/90.<br />

La conferenza di servizi, dopo le nuove disposizioni introdotte dal d.l. 78/2010 e relativa legge di conversione<br />

122/10. Gli accordi di programma. Le semplificazioni procedimentali, anche alla luce del d.l. 5/12.<br />

In particolare, i regolamenti per la riduzione degli oneri amministrativi. La SCIA (art. 19 l. 241/90), alla luce<br />

delle interpretazioni dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato.<br />

Esame ragionato della giurisprudenza.<br />

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B127<br />

Disciplina generale del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici<br />

- LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO: SIGNIFICATO, EFFETTI, ESCLUSIONI<br />

- FONTI NORMATIVE: NORME UE, LEGGI E REGOLAMENTI STATALI E REGIONALI, STATUTI E REGOLAMENTI<br />

(ENTI LOCALI, UNIVERSITÀ, ENTI PUBBLICI ).<br />

- LE NOVITÀ DEGLI ULTIMI ANNI: DALLE LEGGI 133/08 E 15/09, AL D.L.VO 150/09, AL D.L. 78/2010, DAI<br />

DECRETI LEGGE DEL 2011 CONVERTITI (NN. 98 E 138 ) SINO ALLE RIFORME DEL 2012: RIFORMA FOR-<br />

NERO, SPENDING REVIEW, RIFORMA DEL CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE, LEGGE DI STABILITÀ<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45-14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Armando POZZI<br />

Presidente del Tribunale Regionale di Giustizia amministrativa del Trentino Alto Adige, Trento<br />

Esperto in diritto del lavoro privato e pubblico<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti e funzionari di Enti pubblici (aziende ASL ed ospedaliere, enti locali, Amministrazioni dello Stato,<br />

Enti pubblici non economici); responsab<strong>il</strong>i uffici di staff; responsab<strong>il</strong>i uffici del personale e gestione risorse<br />

umane; responsab<strong>il</strong>i di unità operative varie; avvocati lavoristi.<br />

PROGRAMMA<br />

La privatizzazione del rapporto di lavoro. Significato ed effetti. Materie e categorie escluse. Le fonti di disciplina<br />

e regolazione dei rapporti di lavoro: norme comunitarie, Costituzione, leggi, regolamenti, statuti,<br />

contratti collettivi. Procedimenti di contrattazione e rapporti sindacali. Contratti collettivi nazionali, integrativi<br />

e decentrati. la gerarchia tra livelli contrattuali. Il ruolo dei sindacati. Principi e modalità di organizzazione<br />

degli uffici ed effetti sulla gestione ed ut<strong>il</strong>izzazione dei dipendenti dopo la privatizzazione:<br />

fonti e competenze. Piante organiche, modi di copertura dei posti e progressioni interne. I contratti di lavoro<br />

flessib<strong>il</strong>e nell’evoluzione e nel susseguirsi delle varie riforme, dalla riforma Biagi alla riforma Fornero<br />

(l. 92/12). La dirigenza pubblica: poteri e responsab<strong>il</strong>ità. Le vicende del rapporto di lavoro. Le mansioni<br />

ed <strong>il</strong> nuovo sistema classificatorio del personale. Mansioni superiori. Gestione degli esuberi: fonti, procedimento,<br />

atti dispositivi. Incompatib<strong>il</strong>ità. Distacchi, comandi, fuori ruolo: effetti sulla situazione economica<br />

e giuridica del dipendente; le disposizioni del d.l. 4/06 e della legge anticorruzione 190/12. Le<br />

innovazioni introdotte dal d.l. 112/08, dalla l. 15/09, dal d.l.vo 150/09 e dal d.l. 78/2010 e relativa legge<br />

di conversione sino al d.l. 95/12, conv. in l. 135/12 (spending review). Le assenze: malattia, motivi personali,<br />

congedi parentali, controlli antiassenteismo. Le novità introdotte dalla l. 183/2010 riguardante<br />

norme in tema di lavoro pubblico e controversie di lavoro. Gli obblighi del lavoratore e del datore di lavoro.<br />

La sicurezza sui luoghi di lavoro. Il procedimento disciplinare. Le cause di cessazione del rapporto di lavoro.<br />

Il nuovo processo del lavoro e la tutela del lavoratore pubblico: la riforma Fornero. Il risarcimento del<br />

danno. Cenni su alcuni ordinamenti settoriali: enti locali, sanità, università, ecc. Esame ragionato della giurisprudenza<br />

più recente.<br />

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A075<br />

Responsab<strong>il</strong>ità amministrativa degli enti collettivi per <strong>il</strong>lecito da reato<br />

- IL D.L.VO 231/01, CON SPECIFICO RIGUARDO ALLE PROBLEMATICHE INTERPRETATIVE ED APPLICATIVE<br />

DEL COMPARTO SANITARIO (PUBBLICO E PRIVATO)<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

12-13 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Sandro BARTOLOMUCCI<br />

Avvocato patrocinante in Cassazione, esperto in diritto societario e in organizzazione penal-preventiva, docente<br />

e pubblicista, presidente di Organismi di Vig<strong>il</strong>anza di società pubbliche e private<br />

La trattazione delle tematiche verrà condotta sia a livello teorico che pratico-applicativo.<br />

PROGRAMMA<br />

Contenuti normativi del decreto n. 231/01, come successivamente modificato. Il SSN: strutture private,<br />

accreditate, ASL e AO. Il paradigma normativo per l’imputab<strong>il</strong>ità della responsab<strong>il</strong>ità amministrativa dell’ente<br />

per <strong>il</strong>lecito da reato. L’impianto sanzionatorio.<br />

L’ipertrofico complesso disciplinare del settore sanitario (normativa ordinaria, secondaria, di autodisciplina,<br />

best practices). Metodologia e contenuti del modello penal-preventivo “dedicato”. Mappatura dei rischireato:<br />

ricognizione delle tipologie di reato ad alta potenzialità commissiva di ambito. Non ricomprensione<br />

del “rischio clinico” nella “231”. Le esigenze di Clinical governance”.<br />

Elaborazione dei protocolli comportamentali special-preventivi. Coordinamento e non sovrapposizione con i<br />

diversi sistemi di Risk control e di SCI, Sistema integrato di controllo. Le linee guida categoriali.<br />

Organismo di vig<strong>il</strong>anza: nomina, funzioni, responsab<strong>il</strong>ità. Il fenomeno dell”affollamento organico”, <strong>il</strong> rischio<br />

di ingerenza politica. Cenni sulle principali pronunce giurisprudenziali inerenti.<br />

Esclusione delle strutture sanitarie pubbliche dall’applicazione del d.l.vo 231/01. Dalla sperimentale adozione<br />

volontaria dalla Regione Lombardia (2004-6) di alcuni strumenti ex d.l.vo 231/01 all’obbligatoria adozione<br />

del modello. Le recenti esperienze di altre Regioni (es. ASL FI).<br />

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C404<br />

La nuova attività telematica della P.A.: <strong>il</strong> procedimento amministrativo<br />

e la “decertificazione”<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATA<br />

12-13 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Angelita CARUOCCIOLO<br />

Avvocato amministrativista in Roma e Napoli<br />

PROGRAMMA<br />

La attestazione di stati, qualità personali e fatti nella disciplina precedente (cenni). Le modifiche attuate<br />

al fine di ridurre gli oneri a carico dei privati (principi). I diversi campi di operatività dell’intento di ridurre<br />

gli oneri (concorsi, appalti, ecc.).<br />

Le novità introdotte dalla l. 183/11. La Direttiva del Dipartimento della Funzione pubblica n. 14 del<br />

22/12/11. La salvaguardia della certificazione nei rapporti tra privati e <strong>il</strong> loro contenuto. La nullità dei certificati<br />

e l’ut<strong>il</strong>izzo diverso da quello nei rapporti tra privati. Responsab<strong>il</strong>ità dei funzionari che emettono certificati<br />

nulli.<br />

L’individuazione dell’ufficio preposto al r<strong>il</strong>ascio. L’assetto organizzativo della P.A. certificante e le relative<br />

misure organizzative. La pubblicità sui siti istituzionali delle procedure.<br />

La nuova disciplina della decertificazione; l’incidenza sul d.l.vo 82/05 (Codice dell’Amministrazione digitale).<br />

Le linee-guida redatte da DigitPA e le convenzioni previste dall’art. 58 del d.l.vo 82/05. Le norme del<br />

d.P.R. 445/2000 ancora vigenti e modificate dall’art. 15 della l. 183/11 e dal d.l.vo. 82/05.<br />

L’organizzazione degli uffici: la nuova trasparenza delle Pubbliche amministrazioni. La banca dati informatica<br />

della P.A. anche in materia di appalti pubblici. Il rapporto tra nuove norme del 2012 e modifiche<br />

alla l. 241/90; nuovi prof<strong>il</strong>i di responsab<strong>il</strong>ità per dirigenti e funzionari<br />

La divulgazione di dati. Le differenti forme di responsab<strong>il</strong>ità: disciplinare, amministrativa, civ<strong>il</strong>e e penale<br />

di coloro che trattano i dati. Responsab<strong>il</strong>ità per mancato accesso o per eccesso di dati comunicati. L’onere<br />

di pubblicazione dei dati di ogni procedimento amministrativo introdotta dalla l. 6/2012. La pubblicazione<br />

dei dati in materia di appalti di cui all’art. 3, comma 32, l. 6/12. Le conseguenze dell’inadempimento<br />

agli obblighi di trasparenza cui all’art. 3 della legge anticorruzione 190/12.<br />

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A023<br />

Amministrazione digitale e innovazione organizzativa nella P.A.<br />

- P.A. DIGITALE: LE NUOVE OPPORTUNITÀ PER L’ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA E IL TRATTAMENTO DEI DATI<br />

- I NUOVI STRUMENTI INFORMATICI NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO<br />

- L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE<br />

- IL DOCUMENTO INFORMATICO E LA DEMATERIALIZZAZIONE DEI PROCEDIMENTI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

21-22 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Anna Mariagrazia CRESCENZI<br />

Referendario Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione<br />

Ing. Guglielmo LONGOBARDI<br />

Funzionario Agenzia per l’Italia Digitale ex-DigitPA - Esperto gestione elettronica dei documenti e Project<br />

Manager “Progetti e-gov 2012 di automazione flussi documentali in ambito Giustizia”<br />

Il seminario intende fornire una panoramica completa e approfondita sul tema dell’innovazione nella pubblica<br />

amministrazione nell’ambito della cornice delineata dal quadro normativo dettato dal Codice dell’amministrazione<br />

digitale, aggiornato dal d.l.vo 235/2010 ed integrato da più recenti interventi legislativi<br />

sullo sv<strong>il</strong>uppo e la crescita (d.l. 83/2012 e d.l. 179/12) che hanno introdotto la road map per l’ ut<strong>il</strong>izzo efficiente<br />

dei servizi della Pubblica Amministrazione, in particolare di quella locale, tenuto conto del contesto<br />

tecnologico in evoluzione e in relazione alle nuove esigenze di contenimento della spesa pubblica<br />

PROGRAMMA<br />

L’amministrazione digitale: quadro comparativo delle disposizioni del Codice dell’Amministrazione digitale<br />

prima e dopo la riforma dettata dal d.l.vo 235/2010, alla luce delle disposizioni integrative previste dal<br />

decreto sv<strong>il</strong>uppo 2012 (d.l. 83/12 convertito nella l. 134/12) e dal decreto crescita 2 (d.l. 179/12, conv.<br />

nella l. 221/12), e complementarietà con la riforma del d.l.vo 150/09 in termini di meritocrazia, premialità,<br />

trasparenza e responsab<strong>il</strong>izzazione dell’operatore pubblico.<br />

Le opportunità e le applicazioni delle nuove disposizioni dettate dall’Agenda digitale europea ed italiana nella<br />

Pubblica Amministrazione. Strumenti organizzativi a sostegno dell’innovazione e strutture per l’organizzazione<br />

dell’innovazione tecnologica, <strong>il</strong> coordinamento tra Stato, Regioni ed autonomie locali.<br />

Le disposizioni del Testo Unico sulla documentazione amministrativa (d.P.R. 445/2000) in rapporto al codice<br />

dell’amministrazione digitale: la transizione dal documento amministrativo all’informazione digitale<br />

strutturata alla luce delle nuove disposizioni regolamentari e tecniche. La disciplina giuridica delle comunicazioni<br />

tra P.A., cittadini ed imprese: la posta elettronica certificata, i pagamenti elettronici, la sicurezza<br />

digitale, gli open data e le basi dati di interesse nazionale. Sv<strong>il</strong>uppo dei servizi in rete e servizi applicativi<br />

per cittadini ed imprese, supporto del miglioramento dell’efficienza dell’azione amministrativa.<br />

Le regole tecniche di attuazione delle disposizioni normative per la digitalizzazione della P.A.: formazione,<br />

tenuta e conservazione del documento informatico; gestione documento informatico e gestione flussi<br />

documentali; firme digitali e identità digitali. Linee guida per la stesura di convenzioni per la fruib<strong>il</strong>ità dei<br />

dati tra amministrazioni. Integrazione dei servizi e delle banche dati delle amministrazioni centrali e locali<br />

per la realizzazione dei servizi in rete.<br />

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Le linee guida per la tenuta e l’implementazione dei siti Web nelle Pubbliche Amministrazioni e modalità<br />

di pubblicazione e gestione dei documenti sull’Albo pretorio on-line.<br />

Prof<strong>il</strong>i di sicurezza e riservatezza dei dati trattati in forma elettronica aggiornati al d.l. 201/11, conv.<br />

nella l. 214/11. Riflessi sull’organizzazione, sull’azione delle pubbliche amministrazioni e sul diritto di accesso.<br />

Titolarità e responsab<strong>il</strong>ità nel trattamento dei dati. Gestione delle informazioni: autenticazione informatica<br />

e identificazione informatica; analogie e differenze. Problematiche applicative.<br />

La formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici. Le novità in materia di conservazione<br />

informatica; tipologia dei documenti e supporti di memorizzazione r<strong>il</strong>evanti ai fini della conservazione<br />

informatica; riversamento diretto e sostitutivo dei documenti conservati; validazione temporale dei processi;<br />

eliminazione degli archivi cartacei; outsourcing dei processi di conservazione; <strong>il</strong> manuale della conservazione;<br />

obblighi e responsab<strong>il</strong>ità nel processo di conservazione; casi di intervento obbligatorio del<br />

pubblico ufficiale.<br />

Sistemi di accesso permanenti e temporanei - infrastrutture (SPC) per evidenziare le modalità di trasferimento<br />

di contenuti prettamente tecnologici in formati giuridici per i quali l’impostazione osc<strong>il</strong>la tra indirizzi<br />

pre-esistenti e nuove necessità<br />

M170<br />

MASTER IN DIRITTO PENALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE<br />

DURATA<br />

5 giorni<br />

PERIODO DI SVOLGIMENTO<br />

4-5-6-7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.030,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. avv. Giuseppe MONTANARA<br />

Docente di diritto penale, Università di Teramo<br />

Dott. Carlo POLIDORI<br />

Magistrato TAR Campania<br />

e inoltre altri Magistrati di magistrature superiori<br />

Il Master si propone di fornire un aggiornamento sulla tutela penale della Pubblica Amministrazione, alla<br />

luce della più recente normativa e giurisprudenza, sia nei confronti dei soggetti privati che degli stessi dipendenti<br />

pubblici. Vengono altresì esaminate le conseguenze dei reati sul piano della responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e e<br />

amministrativo-contab<strong>il</strong>e.<br />

Per la sua specificità, <strong>il</strong> Master risulta diretto in particolare a tutti coloro che hanno funzione di dirigenza o<br />

comunque di responsab<strong>il</strong>ità nell’ambito delle amministrazioni pubbliche, ai dipendenti che hanno compiti di<br />

relazioni con <strong>il</strong> pubblico (responsab<strong>il</strong>i di procedimento, ecc.), nonché a tutti i funzionari che si occupano dell’attività<br />

contrattuale della P.A.; inoltre a professionisti, avvocati, dipendenti di S.p.A. a partecipazione<br />

pubblica e cultori della materia.<br />

PROGRAMMA<br />

La definizione di pubblica funzione amministrativa e di pubblico servizio. Individuazione dei soggetti titolari<br />

della qualifica di pubblico ufficiale e di incaricato di pubblico servizio. Quadro generale dei compor-<br />

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tamenti dei dipendenti pubblici penalmente r<strong>il</strong>evanti: beni giuridici protetti. I reati mediante abuso della<br />

qualità: in particolare, abuso d’ufficio, concussione, rivelazione di segreti d’ufficio: le differenze fra <strong>il</strong>liceità<br />

penale e <strong>il</strong>legittimità amministrativa. Attività di diritto privato della P.A. e tutela penale: i reati a tutela<br />

della libertà di scelta del contraente in sede di gara; i reati a tutela dei contratti conclusi dalla P.A., con<br />

particolare riguardo all’appalto. Le conseguenze dei reati: le incapacità; le conseguenze sullo status di<br />

pubblico dipendente e di titolare di cariche pubbliche. Obbligo di astensione riguardante atti di gestione:<br />

casi in cui ricorre l’interesse proprio e/o di altri congiunti; altri casi in cui è previsto.<br />

I reati contro <strong>il</strong> patrimonio della P.A. commessi da pubblici ufficiali e da incaricati di pubblico servizio: <strong>il</strong><br />

peculato. I reati contro <strong>il</strong> patrimonio della P.A. commessi anche da privati: la malversazione ai danni dello<br />

Stato; la frode in pubbliche erogazioni. I reati contro <strong>il</strong> buon andamento della P.A.: rifiuto ed omissione di<br />

atti d’ufficio; rapporti con <strong>il</strong> procedimento amministrativo. Rapporti con la responsab<strong>il</strong>ità disciplinare.<br />

La fattispecie di corruzione: la corruzione propria ed impropria. La corruzione attiva e passiva. La corruzione<br />

antecedente e susseguente. La induzione alla corruzione. La riforma dei delitti di corruzione e le<br />

nuove figure di reato introdotte con la nuova legge di riforma 6/11/12, n. 190. Le convenzioni internazionali<br />

in tema di corruzione. Le pene e <strong>il</strong> trattamento sanzionatorio. La prevenzione. I reati contro la<br />

fede pubblica. Le fattispecie di falsità documentale. Il falso materiale e quello ideologico. Le false attestazioni<br />

rese al pubblico ufficiale. Cenni ai reati in materia informatica. Riferimenti ed esame della giurisprudenza.<br />

Contenuti e critiche.<br />

La responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e nei confronti della P.A. e dei terzi, la responsab<strong>il</strong>ità amministrativo-contab<strong>il</strong>e connessa<br />

a reati (danno da tangente e danno all’immagine della P.A. dopo <strong>il</strong> c.d. “Lodo Bernardo”); la responsab<strong>il</strong>ità<br />

disciplinare dopo la riforma Brunetta: gli artt. 55 e segg. del d.l.vo 165/01 come riformati dal<br />

d.l.vo 150/09. I codici di comportamento dopo la legge anticorruzione 190/12. Le misure interdittive dei<br />

pubblici uffici. I rapporti tra responsab<strong>il</strong>ità penale e disciplinare dopo l’art. 69 del d.l.vo 150/09. La<br />

pena accessoria della estinzione del rapporto impiego pubblico. La responsab<strong>il</strong>ità delle persone giuridiche<br />

prevista dalla l. 231/01: esame ragionato della giurisprudenza e della prassi. La prescrizione, la decadenza<br />

dell’azione di danno e la responsab<strong>il</strong>ità per non aver interrotto la prescrizione (art. 1, l. 20/94 e succ.<br />

mod.). L’obbligo di denuncia di reato (art. 361 c.p.) e di danno erariale alle rispettive Procure. Tutela<br />

dei dipendenti segnalatori di <strong>il</strong>leciti: art. 54 bis, d.l.vo n. 165 introdotto dalla l. 190/12.<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• presenti, nelle settimane successive alla frequenza al corso, una ricerca sugli argomenti trattati nel<br />

Master, che verrà esaminata e valutata dal docente relatore<br />

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M272<br />

MASTER SULLA DISCIPLINA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA<br />

DURATA<br />

10 giorni<br />

articolato in 4 moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

18-19-20-21-22 novembre <strong>2013</strong><br />

9-10-11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.850,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Pierina BIANCOFIORE<br />

Consigliere TAR<br />

Dott. Dante D’ALESSIO<br />

Consigliere di Stato<br />

Dott. Oberdan FORLENZA<br />

Consigliere di Stato<br />

Dott. Paolo PASSONI<br />

Consigliere TAR<br />

Dott. Stefano TOSCHEI<br />

Magistrato TAR – Capo Ufficio legislativo Ministero dei trasporti<br />

Il master, particolarmente consigliato a chi desidera approfondire le più attuali tematiche della Pubblica<br />

Amministrazione, si articola in 4 moduli fruib<strong>il</strong>i anche singolarmente. I primi due trattano dei principi generali,<br />

che devono ispirare non solo i provvedimenti amministrativi ma anche l’attività negoziale della P.A.,<br />

con una analisi dettagliata della l. 241/90 come modificata dalla l. 15/05 e dalle altre disposizioni successive.<br />

Il terzo pone al centro dell’attenzione gli adempimenti dei responsab<strong>il</strong>i di procedimento e di provvedimento<br />

e i rapporti di tali figure con i dirigenti, le strutture e l’organizzazione amministrativa. Il quarto<br />

affronta le tematiche afferenti alla gestione del contenzioso amministrativo e giurisdizionale, mettendo a<br />

fuoco i parametri di riferimento per istruire e adottare le decisioni più opportune in questa delicata materia.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A046):<br />

18-19 novembre <strong>2013</strong><br />

Potere discrezionale e motivazione nelle Pubbliche Amministrazioni<br />

2° modulo (A112):<br />

20-21-22 novembre <strong>2013</strong><br />

Il procedimento amministrativo: dalla l. 241/90 alla l. 69/09. Prof<strong>il</strong>i teorici e attuativi<br />

3° modulo (A032):<br />

9-10 dicembre <strong>2013</strong><br />

Le funzioni di responsab<strong>il</strong>e di procedimento e di provvedimento nelle Amministrazioni Pubbliche<br />

4° modulo (A106):<br />

11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

Come gestire le controversie nelle Amministrazioni Pubbliche<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

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A046<br />

Potere discrezionale e motivazione nelle Pubbliche Amministrazioni<br />

RELATORE<br />

Dott. Paolo PASSONI<br />

Consigliere TAR<br />

- SECONDO IL DIRITTO COMUNITARIO E LA GIURISPRUDENZA<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

18-19 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

Il seminario si propone come guida teorico-pratica nella ricognizione dei vari paradigmi procedimentali e decisori<br />

che presidiano l’istruttoria e le scelte finali delle pubbliche amministrazioni, anche in relazione ai riverberi<br />

processuali ed ai limiti di sindacato giurisdizionale che tali modelli presentano in caso di ricorsi al<br />

giudice amministrativo. In particolare oggetto del seminario saranno le tecniche di individuazione delle alternative<br />

decisionali a disposizione, <strong>il</strong> cronoprogramma procedurale, l’elaborazione dei motivi e la definizione<br />

delle conseguenti decisioni, con particolare riguardo al riparto di competenze fra responsab<strong>il</strong>e del<br />

procedimento ed <strong>il</strong> titolare del provvedimento. Le tecniche oggetto di esame appaiono particolarmente ut<strong>il</strong>i<br />

sia per prevenire patologie degli atti amministrativi, sia per evitare che l’adozione di determinate scelte<br />

possa provocare in capo al funzionario pubblico conseguenze personali anche sul piano delle responsab<strong>il</strong>ità.<br />

PROGRAMMA<br />

Atto vincolato, discrezionale, di alta amministrazione e politico; la discrezionalità parziale solo nell’an, nel<br />

quid, nel quomodo o nel quando. Atto autoritativo e paritetico: la posizione “intermedia” dell’atto vincolato.<br />

La discrezionalità amministrativa e la riserva di legge: la problematica dei cosiddetti poteri impliciti;<br />

l’acquisizione degli elementi alla base dei giudizi; la ponderazione degli interessi pubblici e privati; la<br />

ponderazione degli interessi pubblici nelle procedure negoziate. Merito amministrativo e discrezionalità<br />

tecnica, anche alla luce del nuovo modo di amministrare per progetti e per via convenzionale. Le rispettive<br />

competenze del responsab<strong>il</strong>e del procedimento (discrezionalità tecnica) e del titolare del provvedimento<br />

(merito amministrativo). La discrezionalità mista. Le valutazioni tecniche ed economiche alla base dei<br />

provvedimenti amministrativi. La nuova SCIA ex art. 19 l. 241/90 estesa alle valutazioni tecniche. Il s<strong>il</strong>enzio<br />

assenso e la discrezionalità, configurab<strong>il</strong>ità o meno anche in presenza di presupposta discrezionalità tecnica;<br />

la problematica delle valutazioni tecniche facoltative, non contemplate dall’art. 17 legge 241/90. I<br />

poteri del giudice amministrativo nel sindacato dell’attività discrezionale: la nuova verificazione e la CTU<br />

nel codice del processo amministrato. L’azione sul s<strong>il</strong>enzio-rifiuto ex art. 31 CPA e la possib<strong>il</strong>ità del GA di dichiarare<br />

la fondatezza della pretesa nei soli casi di atti vincolati o di discrezionalità già consumata. L’autotutela<br />

e la discrezionalità nei ripensamenti dell’amministrazione; l’indennizzo nella revoca ex art. 21<br />

quinquies l. 241/90; discrezionalità ed autotutela nella conferenza di servizi; <strong>il</strong> cd. dissenso extraconferenziale<br />

e l’art. 21 septies l. 241/90. Le responsab<strong>il</strong>ità nell’esercizio dell’attività discrezionale; <strong>il</strong> mancato<br />

rispetto dei termini, la responsab<strong>il</strong>ità dirigenziale e <strong>il</strong> danno da ritardo; <strong>il</strong> risarcimento dei danni per violazione<br />

di interessi legittimi pretensivi: criteri di determinazione a seconda se trattasi di attività vincolata o<br />

discrezionale; in particolare <strong>il</strong> danno da spettanza e <strong>il</strong> danno da chance. La colpevolezza della P.A. secondo<br />

la giurisprudenza.<br />

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A032<br />

Le funzioni di responsab<strong>il</strong>e di procedimento e di provvedimento nelle<br />

Amministrazioni Pubbliche<br />

RELATORE<br />

Dott. Stefano TOSCHEI<br />

Magistrato TAR<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

9-10 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti, responsab<strong>il</strong>i di servizi o di singoli procedimenti, amministratori degli Enti locali, funzionari delegati<br />

a svolgere compiti di r<strong>il</strong>ievo per effetto di delega, segretari comunali, legali degli Enti pubblici e del libero<br />

foro.<br />

PROGRAMMA<br />

Indirizzo politico e gestione amministrativa: l’ambito delle nuove competenze nelle Amministrazioni<br />

pubbliche statali e non statali alla luce della riforma sulla dirigenza e vicedirigenza. La dirigenza nell’Amministrazione<br />

statale, in quella sanitaria, nella pubblica istruzione, negli enti non economici, nelle Regioni<br />

(a Statuto speciale e ordinario) e negli Enti locali. La questione della “delega di poteri”: riflessi<br />

sull’assetto delle posizioni lavorative e di responsab<strong>il</strong>ità all’interno dell’organizzazione degli uffici pubblici.<br />

Individuazione della figura del “responsab<strong>il</strong>e del procedimento” e distinzione con quella del “responsab<strong>il</strong>e<br />

del provvedimento”. Soggetti, unità, uffici e servizi nell’organigramma organizzativo dell’amministrazione.<br />

Il RdP quale organo indipendente, titolare di apposito ufficio preordinato alla direzione<br />

dell’istruttoria e alla gestione della discrezionalità tecnica.<br />

L’attività dei responsab<strong>il</strong>i di procedimento: dalla assunzione dell’incarico alla redazione dell’atto. Responsab<strong>il</strong>ità<br />

di procedimento amministrativo e dell’esecuzione dei contratti: elementi comuni e distintivi.<br />

Le figure di responsab<strong>il</strong>ità connesse alla normativa introdotta dai Testi Unici in materia ed<strong>il</strong>izia ed espropriativa.<br />

Le peculiarità della posizione del responsab<strong>il</strong>e unico del procedimento in materia di appalti pubblici.<br />

Rapporti tra responsab<strong>il</strong>e del procedimento e dirigenti preposti alla assunzione delle decisioni e delle<br />

funzioni di rappresentanza. Il responsab<strong>il</strong>e dei procedimenti concorsuali. Lo strumento della conferenza di<br />

servizi ed i compiti del responsab<strong>il</strong>e di procedimento.<br />

Tecniche di redazione della bozza dell’atto amministrativo da parte del responsab<strong>il</strong>e del procedimento;<br />

incidenza della l. 15/05. I responsab<strong>il</strong>i delle procedure contrattuali in materia di forniture e servizi: incidenza<br />

della giurisprudenza, anche costituzionale, sull’assetto della responsab<strong>il</strong>ità dei gestori di pubbliche<br />

competenze.<br />

Responsab<strong>il</strong>ità amministrativa e contab<strong>il</strong>e, penale, civ<strong>il</strong>e: aspetti, forme di manifestazione, ipotesi di verificazione,<br />

modalità di prevenzione. Conseguenze connesse alla riforma della dirigenza pubblica e alla vicedirigenza.<br />

I nuovi istituti introdotti dalla l. 183/2010, e le ripercussioni sull’organizzazione degli uffici pubblici e<br />

sulla responsab<strong>il</strong>ità dei dirigenti: in particolare l’incidenza del c.d. danno da ritardo e gli attuali orientamenti<br />

della giurisprudenza amministrativa e contab<strong>il</strong>e in merito.<br />

L’incidenza della l. 15/09 e del d.l.vo 150/09 (riforma Brunetta sul pubblico impiego) nella organizzazione<br />

degli uffici e sulla responsab<strong>il</strong>ità dei dirigenti e dei responsab<strong>il</strong>i del procedimento: in particolare i<br />

rischi collegati con l’azione per la tutela degli standard qualitativi (esame della fattispecie, previsioni circa<br />

i presupposti e gli effetti dell’esercizio dell’azione, poteri del giudice amministrativo e conseguenze disciplinari<br />

e civ<strong>il</strong>i dirette nei confronti dei dipendenti che hanno assunto ruoli nel procedimento).<br />

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A106<br />

Come gestire le controversie nelle Amministrazioni Pubbliche<br />

- PREVENZIONE DEI CONFLITTI - STRATEGIE PROCESSUALI - PARAMETRI DECISIONALI<br />

- RESPONSABILITÀ PER ERRATA GESTIONE DELLE CONTROVERSIE - LITI TEMERARIE<br />

- ACCORDI E TRANSAZIONI - RICONOSCIMENTI DI DEBITO<br />

- VALUTAZIONI IN SEDE AMMINISTRATIVA E PROCESSUALE - CONSEGUENZE DELLE SENTENZE<br />

DI CONDANNA - ESAME DI CASI PRATICI<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Pierina BIANCOFIORE<br />

Consigliere TAR<br />

Dott. Dante D’ALESSIO<br />

Consigliere di Stato<br />

Dott. Oberdan FORLENZA<br />

Consigliere di Stato<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

Il seminario è rivolto ad amministratori, dirigenti, funzionari e membri di Uffici legali della P.A., al fine di<br />

approfondire le tematiche e le tecniche decisionali che possono assicurare una proficua gestione delle controversie<br />

in cui è parte la P.A. I nuovi criteri manageriali alla base dell’agire pubblico impongono da un lato<br />

una maggiore flessib<strong>il</strong>ità sulla valutazione delle controversie, dall’altro massima padronanza dei processi<br />

valutativi che conducono ad assumere decisioni quali l’acquiescenza alle sentenze, la transazione,<br />

<strong>il</strong> ricorso all’arbitrato o comunque tutte le decisioni che possono orientare in modo irreversib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> corso<br />

dei processi e l’esito delle controversie.<br />

Il programma del seminario terrà conto delle novità introdotte dal nuovo codice del processo amministrativo<br />

(d.l.vo 104/2010) e dai dd.l.vi 195/11 e 160/12.<br />

PROGRAMMA<br />

Il processo amministrativo e i rapporti con l’arbitrato. Le altre forme di definizione del contenzioso alternative<br />

al processo (accordo bonario, transazione, conc<strong>il</strong>iazione).<br />

La prevenzione dei conflitti nella P.A.: modelli di comportamento; criteri e limiti per la composizione<br />

bonaria dei conflitti. Le diverse tipologie di contenzioso in cui può essere parte attiva o passiva la P.A.<br />

Il concetto di obbligo al recupero dei crediti. I giudizi davanti al giudice ordinario, amministrativo, ai giudici<br />

speciali. Il danno da <strong>il</strong>lecito della P.A.: criteri e limiti per la adozione di accordi ai fini di prevenzione<br />

della chiamata in giudizio. Le norme del codice dei contratti di alternativa al contenzioso (artt. 239-243<br />

d.l.vo 163/06). Le novità introdotte dal recepimento della cd. Direttiva ricorsi (d.l.vo 53/2010).<br />

Imputazione delle responsab<strong>il</strong>ità in caso di mancato esercizio della difesa o di difesa temeraria, ai sensi<br />

del d.l.vo 195/11. Competenze e attribuzioni in tema di assunzione della delibera a stare in giudizio e di<br />

conferimento del mandato. Come si motiva un provvedimento di resistenza in giudizio o di attivazione di<br />

un contenzioso. Il responsab<strong>il</strong>e dei procedimenti contenziosi nella P.A. La risoluzione in via amministrativa<br />

delle controversie. Le transazioni: modalità; limiti alla disponib<strong>il</strong>ità delle controversie; tecniche di ne-<br />

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goziazione; prof<strong>il</strong>i di responsab<strong>il</strong>ità. Analisi economica degli schemi di contratto. Risoluzione di controversie<br />

nelle procedure di riconoscimento dei debiti fuori b<strong>il</strong>ancio. La tematica degli atti di diffida ingiuntivi<br />

e di precetto e i comportamenti della P.A. a fronte di tali atti. I riconoscimenti di debito: gestione, copertura,<br />

modalità per la loro quantificazione. Tipologie di ricorsi giurisdizionali. La disciplina dell’istruttoria.<br />

La giurisdizione sui diritti patrimoniali conseguenziali del G.A. Il risarcimento del danno da atto amministrativo<br />

<strong>il</strong>legittimo, da inerzia e da ritardo: <strong>il</strong> nuovo art. 2-bis l. 241/90.<br />

I provvedimenti cautelari, le ordinanze di condanna al pagamento di somme, la loro esecuzione e la loro<br />

impugnazione. Tipologie di sentenze nei confronti della P.A. e loro esecuzione. Determinazione della provvisionale<br />

in ordine al credito azionato. Rapporto tra commissario ad acta e responsab<strong>il</strong>i del procedimento;<br />

termini per <strong>il</strong> pagamento spese da condanna; insufficienza fondi; pagamenti da regolare in conto sospeso.<br />

La disciplina della esecuzione forzata. I fondi impignorab<strong>il</strong>i. La copertura delle spese derivanti da sentenze:<br />

copertura, imputazione a b<strong>il</strong>ancio, obblighi di denunzia al giudice contab<strong>il</strong>e, relative responsab<strong>il</strong>ità.<br />

I processi amministrativi speciali. In particolare: <strong>il</strong> processo a tutela del diritto di accesso. Il procedimento<br />

di ingiunzione nei confronti della P.A. Le decisioni in forma semplificata e l’esecuzione della sentenza di I<br />

grado non sospesa. La disciplina dei mezzi di prova: la consulenza tecnica d’ufficio.<br />

Il processo amministrativo, anche alla luce del nuovo Codice (d.l.vo 104/2010, come integrato dai dd.l.vi<br />

195/11 e 160/12): tipi di giurisdizione del giudice amministrativo e i principi fondamentali del processo;<br />

in particolare, la giurisdizione sui diritti patrimoniali conseguenziali (servizi pubblici, appalti, ed<strong>il</strong>izia e urbanistica).<br />

La difesa in giudizio della P.A. nei processi relativi all’accesso ai documenti amministrativi. I<br />

ricorsi contro <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio della P.A.; la nuova disciplina introdotta dall’art. 2 l. 241/90, come modif. dalla<br />

l. 69/09. L’azione collettiva per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei concessionari pubblici<br />

(d.l.vo 198/09).<br />

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A081<br />

Il procedimento per <strong>il</strong> rimborso delle spese legali<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

28 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Angelita CARUOCCIOLO<br />

Avvocato amministrativista in Roma e Napoli<br />

PROGRAMMA<br />

Il rapporto di lavoro tra <strong>il</strong> dipendente e l’ente di appartenenza: ente pubblico o soggetto privato anche<br />

funzionalizzato alla cura di un interesse pubblico. Il diritto al rimborso nei diversi enti e i contratti che ne<br />

prevedono la corresponsione nelle società per azioni. Il generale divieto previsto dall’art. 1720 c.c. per gli<br />

amministratori. Eccezioni. Modalità di corresponsione.<br />

Amministratori di Enti pubblici. Il diritto ad esigere <strong>il</strong> rimborso delle spese legali. principio di b<strong>il</strong>anciamento<br />

dei beni e degli interessi. I diritti dei componenti degli organi statutari. Applicab<strong>il</strong>ità agli amministratori<br />

degli Enti pubblici della normativa dettata in favore dei dipendenti. L’art. 1720, II comma, c.c.:<br />

presupposti e condizioni al rimborso delle spese legali. L’applicazione analogica di principi generali del diritto<br />

civ<strong>il</strong>e dettati dall’art. 1720, II comma, c.c. Il d.P.R. 191/79 e del d.P.R. 268/87, che assicurano l’assistenza<br />

in sede processuale ai dipendenti. I presupposti: a) se ricorra la necessità di tutelare i propri diritti<br />

e propri interessi e la propria immagine; b) la diretta connessione del contenzioso processuale alla carica<br />

espletata o all’ufficio rivestito dal pubblico funzionario; c) la carenza di conflitto di interessi tra gli atti<br />

compiuti dal funzionario e l’ente; d) la conclusione del procedimento con una sentenza di assoluzione, che<br />

abbia accertato la insussistenza dell’elemento psicologico del dolo o della colpa grave.<br />

Il campo del diritto pubblico: l’ammissib<strong>il</strong>ità in favore degli amministratori, limitazioni e requisiti. Presupposti:<br />

lo scopo pubblico, la discrezionalità e la distinzione tra atti compiuti dall’amministratore e immediatamente<br />

necessari al perseguimento del detto scopo, ed atti che con lo scopo medesimo si pongono<br />

solo in legame di occasionalità. La giurisprudenza formatasi al riguardo. Coinvolgimento iniziale dell’ente<br />

nella scelta del difensore. L’elemento qualificante del rapporto di mandante a mandatario esistente tra<br />

l’ente locale e gli amministratori. L’analisi dell’art. 1720 e <strong>il</strong> principio di autointegrazione attraverso l’analogia<br />

legis o l’analogia juris. Le condizioni di compatib<strong>il</strong>ità del rimborso con le previsioni di cui all’ articolo<br />

1720 c.c.: conclusione del procedimento con sentenza di assoluzione e assenza di conflitto di interessi; presenza<br />

nesso causale tra mansioni e fatti giuridicamente r<strong>il</strong>evanti; gradimento del legale da parte dell’amministrazione<br />

interessata.<br />

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A071<br />

La responsab<strong>il</strong>ità delle Pubbliche Amministrazioni verso terzi<br />

RELATORE<br />

Dott. Paolo PASSONI<br />

Consigliere di TAR<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

9-10 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

PROGRAMMA<br />

L’art. 28 della Costituzione: la responsab<strong>il</strong>ità diretta del dipendente pubblico e la responsab<strong>il</strong>ità che si<br />

“estende” allo Stato secondo le leggi penali, civ<strong>il</strong>i ed amministrative; l’interpretazione adeguatrice della<br />

norma nel diritto vivente della Corte Costituzionale anche alla luce degli artt. 22 e 23 del T.U. 3/1957.<br />

Il nesso organico che determina l’estensione di responsab<strong>il</strong>ità dell’ente pubblico per danni recati da atti<br />

o comportamenti del suo dipendente: la cd. occasionalità necessaria ed i casi di interruzione del nesso organico<br />

per fatti estranei all’occasione del servizio. I gradi di colpevolezza sufficienti per rispondere dei<br />

danni recati a terzi: differenze fra l’amministrazione-apparato ed <strong>il</strong> dipendente pubblico; giudizio di rivalsa<br />

della Corte dei conti per <strong>il</strong> dipendente che ha recato danni all’ente pubblico. La responsab<strong>il</strong>ità dell’amministrazione<br />

per la violazione di interessi legittimi e l’abolizione (apparente) della pregiudizialità amministrativa;<br />

l’art. 30 del CPA ed <strong>il</strong> concorso di colpa del creditore nell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato<br />

n. 3/2011. Responsab<strong>il</strong>ità contrattuale, extracontrattuale e precontrattuale della Pubblica Amministrazione<br />

nella violazione di interessi legittimi. La culpa in contrahendo della stazione appaltante nelle procedure<br />

di evidenza pubblica. Prova del danno, consulenza tecnica, liquidazione equitativa e criteri direttivi per<br />

la quantificazione risarcitoria nel processo amministrativo; onere rinforzato di prova nel danno emergente<br />

e ricorso a criteri presuntivi per <strong>il</strong> lucro cessante. Il risarcimento in forma specifica ex art. 2058 c.c. nella<br />

responsab<strong>il</strong>ità dell’amministrazione; differenze con l’esecuzione in forma specifica della sentenza. I danni<br />

derivanti dalla inesecuzione del giudicato.<br />

La responsab<strong>il</strong>ità dell’amministrazione nelle procedure di evidenza pubblica: gli artt. 120-125 del CPA;<br />

l’inefficacia ex nunc ed ex tunc del contratto in corso di esecuzione nel caso di annullamento degli atti di<br />

gara; la sanzione pecuniaria introdotta dall’art. 123 CPA. Il danno non patrimoniale ex art. 2059 nella più recente<br />

giurisprudenza della Corte di cassazione e del giudice amministrativo. Il danno da chance e <strong>il</strong> danno<br />

da disturbo nella giurisprudenza amministrativa. Il danno da ritardo cd. puro, l’art. 2 bis della l. 241/90 e<br />

l’art. 30 comma 5 del CPA. L’efficienza amministrativa, la specifica giurisdizione del G.A. mirata a ripristinarla<br />

(d.l.vo 198/09 cd. class action pubblica) e le connesse responsab<strong>il</strong>ità della P.A. soccombente.<br />

Le pene accessorie alle condanne: in particolare l’estinzione del rapporto di impiego; l’interdizione temporanea<br />

e perpetua; i rapporti con <strong>il</strong> procedimento e le sanzioni disciplinari. La responsab<strong>il</strong>ità dirigenziale<br />

dopo <strong>il</strong> d.l.vo 150/09; la responsab<strong>il</strong>ità dei dirigenti per inosservanza dei termini del procedimento: le<br />

modifiche e le integrazioni all’art. 2 della l. 241/90 introdotte da ultimo ad agosto 2012. Le sanzioni. Il<br />

procedimento di valutazione del dirigente e dei funzionari: l’organismo indipendente di valutazione. La<br />

tutela amministrativa e giurisdizionale del dirigente. Responsab<strong>il</strong>ità dirigenziale per omessa attivazione di<br />

azioni disciplinari. Divieto per <strong>il</strong> dirigente di distribuire i premi in mancanza delle verifiche e attestazioni.<br />

Responsab<strong>il</strong>ità del dirigente per omessa vig<strong>il</strong>anza sulla effettiva produttività.<br />

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F209<br />

Corso teorico-pratico sul diritto di accesso<br />

nella pubblica amministrazione<br />

DURATA<br />

4 giorni, articolato in due moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

9-10-11-12 dicembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 830,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Michelangelo FRANCAVILLA<br />

Magistrato del TAR Lazio, già Magistrato ordinario<br />

Dott. Marco LIPARI<br />

Consigliere di Stato<br />

Il corso propone una panoramica integrata, sia teorica che operativa, del diritto all’accesso. Dopo un inquadramento<br />

delle fonti normative in materia di trasparenza, riservatezza, diritti d’autore e segretazione<br />

della documentazione amministrativa, verrà data un’ampia <strong>il</strong>lustrazione della disciplina di settore, della<br />

giurisprudenza, degli orientamenti del Garante della privacy. A questi elementi teorici, trattati nel 1° modulo,<br />

seguirà una concreta <strong>il</strong>lustrazione e simulazione delle fasi operative, durante la quale i partecipanti<br />

potranno sperimentazione i concetti acquisiti nella pratica simulata, attraverso una continua interazione<br />

con <strong>il</strong> docente.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A128):<br />

9-10 dicembre <strong>2013</strong><br />

Il diritto di accesso ai documenti amministrativi<br />

2° modulo (A049):<br />

11-12 dicembre <strong>2013</strong><br />

Procedimento e tecniche di redazione dei provvedimenti in materia di accesso<br />

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A049<br />

Procedimento e tecniche di redazione dei provvedimenti in materia<br />

di accesso<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

11-12 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Michelangelo FRANCAVILLA<br />

Magistrato del TAR Lazio, già Magistrato ordinario<br />

OBIETTIVI<br />

Il seminario si caratterizza per la sua impostazione prevalentemente pratica e vuole offrire agli operatori ut<strong>il</strong>i<br />

indicazioni sui modelli di comportamento cui essi sono tenuti, in base alla normativa, a seguito della presentazione<br />

dell’istanza di accesso da parte del privato. In particolare, verranno trattate le principali problematiche<br />

concrete con cui l’Amministrazione si confronta allorché viene presentata l’istanza di accesso.<br />

Particolare attenzione sarà dedicata all’esame degli adempimenti procedimentali facenti capo all’Amministrazione<br />

e delle tecniche di redazione dei provvedimenti finali (accoglimento, differimento, rigetto). Nel<br />

corso di ogni giornata sono previsti l’esame di casi giurisprudenziali e la redazione di provvedimenti da parte<br />

dei partecipanti in contraddittorio con <strong>il</strong> relatore e gli altri corsisti.<br />

PROGRAMMA<br />

Il contenuto del diritto di accesso. Visione ed estrazione di copia. Gli omissis e le mascherature del documento.<br />

I costi. Modalità di calcolo dei diritti di ricerca e visura e dei costi di riproduzione. Autenticazione<br />

delle copie. La predisposizione di modulistica e vantaggi. L’istanza di accesso. Contenuto, requisiti, legittimazione<br />

e modalità di presentazione. In particolare, la necessità o meno di indicare gli estremi dei documenti<br />

oggetto della richiesta. La richiesta di informazioni. La possib<strong>il</strong>ità di ripresentare la stessa istanza di<br />

accesso già respinta. L’istanza di accesso formulata nel corso del procedimento amministrativo. Modalità di<br />

presentazione dell’istanza: per fax, per posta e in via telematica e la disciplina prevista dall’art. 77 del codice<br />

degli appalti. L’istanza presentata dal rappresentante e dal difensore: requisiti di regolarità. L’interesse.<br />

Indicazione nell’istanza. Collegamento dell’interesse con la tutela giurisdizionale e procedimentale.<br />

L’interesse del partecipante alla procedura concorsuale e dell’escluso. L’accesso del denunciante e del denunciato.<br />

L’istanza di accesso presentata da un ente pubblico. L’oggetto dell’accesso. Gli atti della procedura<br />

concorsuale e della gara di appalto. Gli atti trasmessi dall’autorità amministrativa al giudice penale.<br />

Gli atti ut<strong>il</strong>izzati ai fini della verbalizzazione (minute, registrazioni ecc.). Gli atti inaccessib<strong>il</strong>i. Il procedimento<br />

amministrativo conseguente alla presentazione dell’istanza di accesso. La comunicazione ai controinteressati<br />

e loro individuazione. Esistenza di controinteressati nelle procedure concorsuali. Le modalità<br />

della comunicazione e dell’opposizione. Effetti dell’opposizione ai fini della decisione: in particolare, la disciplina<br />

degli appalti. Valutazione dell’opposizione nel provvedimento finale. L’accesso informale e l’accesso<br />

formale. Differenze e discrezionalità dell’amministrazione in ordine alla scelta della procedura.<br />

Termini e richieste istruttorie. Termini e loro decorso. Possib<strong>il</strong>ità di provvedere tardivamente e conseguenze<br />

sul giudizio eventualmente instaurato dal richiedente. L’istanza presentata ad amministrazione incompetente.<br />

L’irregolarità e l’incompletezza documentale: casi. L’interruzione del termine per effetto della richiesta<br />

istruttoria. L’inottemperanza alla richiesta istruttoria. La decisione dell’amministrazione in ordine<br />

all’istanza di accesso. Il provvedimento di accoglimento: contenuto (in particolare, l’indicazione dell’uffi-<br />

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cio e del termine), necessità o meno della motivazione, comunicazione al richiedente e ai controinteressati.<br />

L’accesso decentrato. Il provvedimento di rigetto e motivazione. Il differimento: casi, durata, motivazione,<br />

proroga. Il differimento negli appalti e differenze rispetto alla disciplina ordinaria. Il responsab<strong>il</strong>e del procedimento<br />

in materia di accesso. L’individuazione. Compiti. La responsab<strong>il</strong>ità penale (con particolare riferimento<br />

ai reati di rivelazione di segreto d’ufficio ed omissione di atti d’ufficio), civ<strong>il</strong>e, disciplinare ed<br />

amministrativa. Gli atti organizzatori delle amministrazioni. Tipologie: gli atti previsti dalla l. 241/90 e dal<br />

d.P.R. 184/06. Contenuto. L’atto organizzatorio contrastante con la normativa primaria.<br />

Esame di casi giurisprudenziali. Redazione di provvedimenti in materia di accesso in contraddittorio con<br />

i partecipanti sulla base di casi predisposti dal relatore nell’ambito dei quali verranno esaminati: a) prof<strong>il</strong>i<br />

giuridici, b) procedimento e c) contenuto dei singoli atti da predisporre.<br />

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2 - INDICE DELLA MATERIA<br />

DIRITTO PROCESSUALE<br />

A062 Il processo davanti alla corte europea per i diritti dell’uomo (CEDU) ................................ pag. 2<br />

A487 Il processo civ<strong>il</strong>e del lavoro e gli altri riti speciali ....................................................... pag. 3<br />

M128 Master teorico-pratico in diritto processuale della P.A. ............................................. pag. 4<br />

A060 La P.A. nel processo amministrativo alla luce del nuovo codice e dei decreti correttivi .......... pag. 5<br />

A056 La pubblica amministrazione nel processo civ<strong>il</strong>e dopo <strong>il</strong> d.l.vo 150/11 ............................... pag. 6<br />

A416 Il rito del lavoro nelle P.A. e la difesa in giudizio dell’amministrazione .............................. pag. 7<br />

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A062<br />

Il processo davanti alla Corte europea per i diritti dell’uomo (CEDU)<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

30-31 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Fabio RATTO TRABUCCO<br />

Professore a contratto di Istituzioni di diritto pubblico, Università Ca’ Foscari di Venezia<br />

La Convenzione europea dei diritti dell’uomo, sottoscritta a Roma <strong>il</strong> 4 novembre 1950 dai Paesi membri del<br />

Consiglio d’Europa (oggi 47, per un totale di 800 m<strong>il</strong>ioni di cittadini), costituisce <strong>il</strong> primo catalogo vincolante<br />

di diritti umani a livello europeo. Essa ha segnato l’avvio di un sistema di garanzia sovranazionale dei diritti,<br />

attraverso la costituzione della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), ab<strong>il</strong>itata a pronunciarsi sulle violazioni<br />

denunciate da persone fisiche, giuridiche ed enti non governativi, previo esaurimento dei gradi interni<br />

di ricorso.<br />

Il progressivo aggiornamento della Convenzione è passato attraverso quattordici Protocolli di modifica che<br />

hanno via via aggiunto nel catalogo delle libertà fondamentali ulteriori diritti, quali: proprietà, istruzione,<br />

libere elezioni, circolazione, doppio grado di giudizio penale, ne bis in idem, risarcimento degli errori giudiziari,<br />

parità coniugale, divieto della pena capitale e discriminazioni, sino al Protocollo XIV, entrato in vigore<br />

nel 2010, finalizzato a snellire la procedura di ricevib<strong>il</strong>ità dei ricorsi innanzi alla Corte per fronteggiare<br />

l’enorme arretrato accumulatosi nel corso degli anni.<br />

La comprensione del rango della Convenzione nell’ordinamento italiano presuppone <strong>il</strong> richiamo alla giurisprudenza<br />

costituzionale e in particolare alle sentt. 348-349/2007 che, in virtù del rispetto degli obblighi internazionali<br />

da parte della legislazione, ex art. 117, c. 1, Cost., hanno riconosciuto ai giudici comuni <strong>il</strong><br />

compito di verificare la conformità convenzionale delle norme censurate.<br />

DESTINATARI<br />

Avvocati; Personale uffici giudiziari; Personale uffici legali P.A.<br />

PROGRAMMA<br />

La Corte europea dei diritti dell’uomo dalla Convenzione del 1950 al Protocollo XIV. Il potere regolamentare<br />

della Corte. L’organizzazione e <strong>il</strong> funzionamento della Corte: Presidente, giudici, cancelleria e articolazione<br />

in Sezioni.<br />

La procedura innanzi alla Corte: <strong>il</strong> deposito dell’istanza, i giudici relatori, l’assistenza giudiziaria, l’esame<br />

della ricevib<strong>il</strong>ità, l’esame del merito, l’udienza. L’esame dei ricorsi individuali e interstatali avanti la CEDU<br />

(lingua, rappresentanza, osservazioni, ordine di trattamento, obbligo di cooperazione, intervento di terzi).<br />

La procedura per le misure cautelari d’urgenza. La procedura d’esame sulla ricevib<strong>il</strong>ità davanti al giudice<br />

unico e al Comitato. La procedura d’esame nel merito davanti alla Camera e alla Grande Camera.<br />

L’udienza (pubblicità, direzione, verbalizzazione, audizione di testimoni ed esperti). Le sentenze (contenuto,<br />

lingua, sottoscrizione, pubblicazione, interpretazione, revisione, rettificazione).<br />

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A487<br />

Il processo civ<strong>il</strong>e del lavoro e gli altri riti speciali<br />

- ALLA LUCE DELLE NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROCEDURA CIVILE (D.L.VO 150/11)<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

7-8 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Esperti in diritto processuale civ<strong>il</strong>e<br />

DESTINATARI<br />

Avvocati; Amministratori, dirigenti e dipendenti delle amministrazioni pubbliche, componenti degli uffici legali<br />

di P.A. e di aziende private o società in mano pubblica, funzionari ab<strong>il</strong>itati alla difesa in giudizio delle<br />

amministrazioni pubbliche.<br />

PROGRAMMA<br />

Le peculiarità del processo del lavoro. Competenza del giudice del lavoro. Concentrazione della fase di definizione<br />

del tema della decisione e del tema probatorio. Il ricorso introduttivo. Nullità. La comparsa di risposta<br />

e la domanda riconvenzionale. Decadenze. Il mutamento del rito. La rappresentanza processuale<br />

delle pubbliche amministrazioni. L’udienza ex art. 420 c.p.c. Il tentativo di conc<strong>il</strong>iazione alla luce del<br />

nuovo art. 410 del c.p.c. introdotto dalla l. 183/2010. L’arbitrato in materia di lavoro di cui alla l. 183/10.<br />

I poteri istruttori del giudice. La disciplina della decisione secondo <strong>il</strong> d.l. 112/08 conv. in l. 133/08. Il f<strong>il</strong>tro<br />

in appello di cui al d.l. 83/12 convertito, con modificazioni, nella l. 134/2012. I riti speciali: la disciplina<br />

del d.l.vo 1/9/2011, n. 150 per la riduzione e semplificazione dei riti civ<strong>il</strong>i. L’applicazione del rito<br />

lavoro. Il nuovo rito per i licenziamenti di cui alla l. 92/12. Il procedimento sommario di cognizione nella<br />

l. 69/09: giudizi cui è applicab<strong>il</strong>e ex art. 702 bis c.c., disciplina del procedimento, l’istruzione sommaria, la<br />

pronuncia con ordinanza, gli effetti della pronuncia. Gli altri giudizi cui è stata estesa la disciplina del procedimento<br />

sommario dal d.l.vo 150/11 per la riduzione e semplificazione dei riti civ<strong>il</strong>i.<br />

Il procedimento per decreto ingiuntivo. Natura del giudizio monitorio e sue caratteristiche. La prova scritta<br />

e i suoi rapporti con <strong>il</strong> giudizio di merito. Le regole sulla competenza e i poteri del Giudice del monitorio dopo<br />

la sentenza n. 410/05 della Corte Costituzionale. La fase dell’opposizione a decreto ingiuntivo. I termini<br />

dell’iscrizione a ruolo dopo la sentenza delle Sezioni Unite Cass. n. 19246 del 2010 e la l. 218/11. Il ricorso<br />

in opposizione a ordinanza-ingiunzione su sanzioni amministrative (l. 689/81). L’incidenza del d.l. 1/2012<br />

(convertito nella l. 27/12) di abrogazione del sistema tariffario dei professionisti sul procedimento monitorio.<br />

La mediazione e <strong>il</strong> procedimento monitorio. Casistica e prassi giurisprudenziali.<br />

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M128<br />

MASTER TEORICO-PRATICO IN DIRITTO PROCESSUALE DELLA P.A.<br />

DURATA<br />

7 giorni, articolato in tre moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

21-22-23-24 ottobre <strong>2013</strong> - 25-26-27 novembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.350,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Dante D’ALESSIO - Consigliere TAR<br />

Dott. Oberdan FORLENZA - Consigliere di Stato<br />

Avv. Maria GENTILE - Docente Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze<br />

Dott. Paolo MORMILE - Magistrato del lavoro<br />

e inoltre Esperti di diritto processuale civ<strong>il</strong>e<br />

Il master ha quale obiettivo l’approfondimento generale delle tematiche connesse al contenzioso di cui è parte<br />

la Pubblica Amministrazione. In questo contesto saranno approfonditi i rapporti tra gli uffici e le figure professionali<br />

delle Pubbliche Amministrazioni nell’istruttoria della rappresentanza processuale dell’Amministrazione.<br />

In particolare, l’attenzione sarà rivolta alle tecniche e ai criteri di valutazione delle strategie da tenere durante<br />

<strong>il</strong> rapporto processuale sia attivo che passivo. I concetti di lite temeraria, di obbligatoria resistenza in giudizio,<br />

di transigib<strong>il</strong>ità delle questioni processuali, di motivazione delle decisioni di volta in volta assunte saranno sviscerati<br />

in tutte le potenziali manifestazioni tipiche degli apparati amministrativi. Anche i concetti di dolo e<br />

colpa nella gestione delle controversie saranno esplicitati attraverso un’ampia casistica esemplificativa. Per ragioni<br />

connesse alla specificità delle diverse giurisdizioni, <strong>il</strong> master è ripartito in tre moduli frequentab<strong>il</strong>i anche<br />

singolarmente: <strong>il</strong> primo riguarda <strong>il</strong> processo amministrativo con esame analitico del nuovo codice (d.l.vo<br />

104/2010), e del d.l.vo 53/10, attuativo della direttiva comunitaria ricorsi in tema di appalti pubblici; <strong>il</strong> secondo<br />

afferisce alla Pubblica Amministrazione quale parte nel processo civ<strong>il</strong>e alla luce del d.l.vo 150/11; <strong>il</strong><br />

terzo riguarda <strong>il</strong> rito del lavoro pertinente ai dipendenti pubblici.<br />

DESTINATARI<br />

Membri di uffici legali, amministratori, dirigenti e funzionari delle Amministrazioni dello Stato, delle Regioni,<br />

degli Enti locali, delle ASL e degli enti pubblici, funzionari deputati alla rappresentanza processuale dell’amministrazione.<br />

Il master può essere ut<strong>il</strong>izzato per la preparazione ai concorsi alle Magistrature superiori e ai ruoli<br />

dirigenziali e direttivi della Pubblica Amministrazione.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A060):<br />

21-22 ottobre <strong>2013</strong><br />

La P.A. nel processo amministrativo alla luce del nuovo codice<br />

2° modulo (A056):<br />

23-24 ottobre <strong>2013</strong><br />

La P.A. nel processo civ<strong>il</strong>e dopo <strong>il</strong> d.l.vo 150/11<br />

3° modulo (A416):<br />

25-26-27 novembre <strong>2013</strong><br />

Il rito del lavoro nelle P.A. e la difesa in giudizio dell’Amministrazione<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

4<br />

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A060<br />

La P.A. nel processo amministrativo alla luce del nuovo codice<br />

e dei decreti correttivi<br />

RELATORE<br />

Dott. Oberdan FORLENZA<br />

Consigliere di Stato<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

21-22 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

PROGRAMMA<br />

La giustizia amministrativa: evoluzione storica; principi informatori; influenza del diritto comunitario; quadro<br />

normativo vigente. La riforma del processo amministrativo nella l. 205/2000 e le dichiarazioni di incostituzionalità<br />

degli artt. 33 e 34 del d.l.vo 80/98. Le novelle apportate dalla l. 69/09.<br />

Il processo amministrativo alla luce del nuovo Codice (d.l.vo 2/7/2010, n. 104) e dei correttivi di cui ai<br />

dd.l.vi 195/11 e 160/12: i tipi di giurisdizione del giudice amministrativo e i principi fondamentali del<br />

processo, in particolare, la giurisdizione sui diritti patrimoniali conseguenziali (servizi pubblici, appalti, ed<strong>il</strong>izia<br />

e urbanistica); competenza e incompetenza territoriale, contenuti del ricorso.<br />

Le azioni esperib<strong>il</strong>i innanzi al giudice amministrativo. Il ricorso giurisdizionale. La fase cautelare, con particolare<br />

riguardo alla tutela ante causam. L’esecuzione dei provvedimenti cautelari e la loro impugnazione.<br />

Il processo amministrativo speciale per determinate materie. Le decisioni in forma semplificata e la<br />

esecuzione della sentenza di I grado. Il giudizio di ottemperanza; nomina e poteri del commissario ad acta.<br />

Il giudizio sul s<strong>il</strong>enzio dell’amministrazione e i poteri del giudice. Il nuovo processo amministrativo per gli<br />

appalti pubblici: la cd. Direttiva ricorsi (Dir. 2007/66/CE) e le novità introdotte in materia processuale<br />

per i contratti pubblici dal decreto di recepimento 53/2010 e dal d.l.vo 195/11.<br />

I processi amministrativi speciali. In particolare: <strong>il</strong> processo a tutela del diritto di accesso. Il procedimento<br />

di ingiunzione nei confronti della P.A. Le decisioni in forma semplificata e l’esecuzione della sentenza di I<br />

grado non sospesa. La disciplina dei mezzi di prova: la consulenza tecnica d’ufficio.<br />

L’azione collettiva per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei concessionari pubblici (d.l.vo.<br />

198/09).<br />

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A056<br />

La Pubblica Amministrazione nel processo civ<strong>il</strong>e dopo <strong>il</strong> d.l.vo 150/11<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATA<br />

23-24 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Esperti di diritto processuale civ<strong>il</strong>e<br />

DESTINATARI<br />

Membri di uffici legali, amministratori, dirigenti e funzionari delle Amministrazioni dello Stato, delle Regioni,<br />

degli Enti locali, delle ASL e degli enti pubblici, funzionari deputati alla rappresentanza processuale<br />

dell’amministrazione. Addetti all’Ufficio B<strong>il</strong>ancio delle Aziende pubbliche e/o sanitarie che gestiscono pratiche<br />

inerenti a: decreti ingiuntivi e pagamenti conseguenti; pignoramento presso terzi e vincolo somme; diffide<br />

e pagamenti; tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi.<br />

PROGRAMMA<br />

Strumenti e forme di esercizio dell’azione giurisdizionale civ<strong>il</strong>e da parte e contro le amministrazioni<br />

pubbliche. Le novità introdotte dal d.l.vo 150/11. Condizioni di procedib<strong>il</strong>ità: la mediazione di cui al<br />

d.l.vo 28/10. Presupposti processuali e condizioni dell’azione. Riparto di giurisdizione e criteri di competenza.<br />

Il nuovo art. 2 bis l. 241/90 introdotto dalla l. 69/09. Difesa tecnica e processi in cui l’amministrazione<br />

sta in giudizio a mezzo dei propri funzionari. Poteri dei funzionari che stanno in giudizio. In particolare<br />

<strong>il</strong> processo del lavoro. Disciplina delle prove. Consulenza tecnica. Tipologie di azioni: di accertamento, di<br />

condanna, costitutive. L’esecuzione forzata contro e a favore della P.A. L’efficacia esecutiva della sentenza<br />

di primo grado. L’esecuzione forzata sui beni della pubblica amministrazione. La partecipazione dell’amministrazione<br />

al processo esecutivo come debitor debitoris. I decreti ingiuntivi. L’esecuzione forzata indiretta<br />

e le misure coercitive. La riscossione mediante ruolo e le relative opposizioni. L’Agente della riscossione. Il<br />

fermo amministrativo. Pignoramenti, diffide e pagamenti. L’opposizione. La tutela cautelare. La informatizzazione<br />

del processo, anche alla luce del d.m. 21/2/11, n. 44. Le impugnazioni. I procedimenti sommari<br />

aventi quale parte la pubblica amministrazione. Il procedimento ingiuntivo e la sua gestione da parte<br />

della P.A.<br />

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A416<br />

Il rito del lavoro nelle P.A. e la difesa in giudizio dell’Amministrazione<br />

- IL RITO DINANZI AL GIUDICE ORDINARIO<br />

- CONCILIAZIONI<br />

- ARBITRATI<br />

- GLI UFFICI PER LA GESTIONE DEL CONTENZIOSO<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

25-26-27 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Oberdan FORLENZA<br />

Consigliere di Stato<br />

Dott. Paolo MORMILE<br />

Magistrato del lavoro<br />

Avv. Maria GENTILE<br />

Professore Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze<br />

PROGRAMMA<br />

Il rito del lavoro e <strong>il</strong> contenzioso relativo ai pubblici dipendenti: prof<strong>il</strong>i processuali. L’iter del giudizio innanzi<br />

al giudice del lavoro. Il giudice unico. Il processo per le controversie di lavoro dei dipendenti di amministrazioni<br />

pubbliche introdotto dal d.l.vo 80/98 e successive modifiche. Distinzione tra controversie appartenenti<br />

alla giurisdizione del giudice ordinario e controversie appartenenti alla giurisdizione del giudice<br />

amministrativo. La difesa in giudizio all’amministrazione: strategie; parametri decisionali; limiti alla disponib<strong>il</strong>ità<br />

dell’oggetto delle controversie. La costituzione in giudizio e lo svolgimento del processo di primo<br />

grado. I poteri del giudice e la sentenza. Le innovazioni introdotte dall’art. 2 del d.l.vo 150/2011, comuni<br />

alle controversie disciplinate dal rito del lavoro. Principali questioni: controversie relative allo status<br />

giuridico; ai trasferimenti; ai corrispettivi per lo svolgimento di mansioni superiori; ai diritti patrimoniali<br />

del dipendente. La tutela prevista dall’art. 28 della l. 300/70 (Statuto dei lavoratori). La condotta antisindacale<br />

e <strong>il</strong> mobbing. Le azioni contro le discriminazioni alla luce dell’art. 28 del d.l.vo 150/11. Il procedimento<br />

disciplinare e la sua sindacab<strong>il</strong>ità in sede processuale. Le controversie in materia di procedure<br />

concorsuali nel pubblico impiego. I f<strong>il</strong>tri deflattivi del contenzioso: la difesa in giudizio della P.A. e l’art.<br />

417 bis c.p.c.; l’accertamento pregiudiziale sull’efficacia, validità ed interpretazione dei contratti collettivi;<br />

<strong>il</strong> giudizio incidentale di interpretazione del contratto collettivo; le spese di lite. Il nuovo tentativo di<br />

conc<strong>il</strong>iazione di cui all’art. 410 del c.p.c., introdotto dalla l. 183/2010. Le ipotesi di arbitrato disciplinate<br />

dagli artt. 412 c.p.c., 412 ter c.p.c. e 412 quater c.p.c., introdotte dall’art. 31 della l. 183/10. Risvolti<br />

organizzativi per la pubblica amministrazione derivanti dalla devoluzione al giudice ordinario delle controversie<br />

sul pubblico impiego. La creazione e l’organizzazione degli uffici per la gestione del contenzioso<br />

del lavoro. I rapporti con l’Avvocatura dello Stato o con l’avvocatura interna. Rapporti tra difesa in primo<br />

grado e appello. Tecniche defensionali, verbalizzazione in udienza, istruttoria. Stesura simulata di memorie<br />

per l’Amministrazione. Esame ragionato della giurisprudenza.<br />

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3 - INDICE DELLA MATERIA<br />

AUTONOMIE TERRITORIALI<br />

A054 Ordinamento e flussi finanziari di Enti locali e Regioni ................................................. pag. 2<br />

D165 La gestione integrata del rifiuto urbano: situazione e prospettive ................................... pag. 3<br />

A569 I nuovi compiti dei Comuni e della Polizia locale nella lotta contro l’evasione fiscale ............ pag. 4<br />

A076 L’applicazione del patto di stab<strong>il</strong>ità interno negli Enti locali .......................................... pag. 5<br />

C088 Disciplina e gestione dei servizi pubblici locali .......................................................... pag. 6<br />

A219 Armonizzazione sistemi contab<strong>il</strong>i e gestione del b<strong>il</strong>ancio degli Enti locali e loro organismi ...... pag. 7<br />

1<br />

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A054<br />

Ordinamento e flussi finanziari di Enti locali e Regioni<br />

- ALLA LUCE DEL D.L. 201/2011, DEL D.L. 174/12 (CONV. IN L. 213/12) E DEI NUOVI MECCANISMI<br />

SANZIONATORI E PREMIALI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 14-15 marzo <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 18-19 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Eugenio MELE<br />

Consigliere di Stato<br />

Prof. Avv. Gennaro TERRACCIANO<br />

Professore ordinario di diritto amministrativo, II Università di Napoli<br />

PROGRAMMA<br />

Le Autonomie locali e <strong>il</strong> federalismo dopo la riforma del Tit. V della Costituzione. Le funzioni fondamentali<br />

di Comuni, Province (nella nuova configurazione) e Città metropolitane. Il nuovo sistema di finanza locale;<br />

le norme di coordinamento; <strong>il</strong> fondo perequativo con la riduzione di cui al d.l. 201/2011, conv. in l.<br />

214/11; la potestà impositiva (IMU e tributo sui rifiuti); imposta di soggiorno e di sbarco; la solidarietà finanziaria<br />

nazionale; l’istituzione di tributi regionali e locali con leggi regionali. Il nuovo sistema dei controlli<br />

introdotto con <strong>il</strong> d.l. 174/12, conv. in l. 213/12. La relazione di inizio mandato e di fine mandato.<br />

L’intervento della Corte dei conti negli equ<strong>il</strong>ibri e squ<strong>il</strong>ibri finanziari. La pubblicazione del patrimonio<br />

degli amministratori. Il piano di riequ<strong>il</strong>ibrio finanziario. Il divieto decennale di ricoprire cariche per gli amministratori<br />

riconosciuti colpevoli di squ<strong>il</strong>ibri finanziari. I decreti attuativi della l. 190/12 (anticorruzione).<br />

Funzioni ordinamentali e funzioni amministrative gestionali. Rapporti tra competenze normative statali,<br />

regionali e degli Enti locali. Il nodo della costituzione delle Città metropolitane. I servizi essenziali. Accordi<br />

e associazioni tra Enti Locali. I servizi pubblici locali di r<strong>il</strong>evanza economica. Gli altri servizi pubblici locali.<br />

I principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. Funzioni esercitate in proprio ed esternalizzate:<br />

<strong>il</strong> ruolo dei dirigenti nella gestione delle scelte e della vig<strong>il</strong>anza-ingerenza nei servizi esternalizzati. Le società<br />

partecipate dagli enti locali e quelle in house. Il controllo e <strong>il</strong> monitoraggio delle società partecipate.<br />

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D165<br />

La gestione integrata del rifiuto urbano: situazione e prospettive<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

7 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Stefano SASSONE - Docente di Economia dell’ambiente<br />

La giornata di studio riguarda <strong>il</strong> tema della gestione integrata dei rifiuti solidi urbani da parte della Pubblica Amministrazione,<br />

e in particolare dei Comuni, facendo <strong>il</strong> punto della situazione attuale e <strong>il</strong>lustrando le prospettive<br />

circa gli argomenti trattati durante la loro esposizione.<br />

OBIETTIVI<br />

Illustrare la disciplina normativa sui rifiuti ed in particolare le competenze della pubblica amministrazione locale<br />

a riguardo della categoria dei rifiuti “urbani”; spiegare da un punto di vista economico, ingegneristico, biochimico<br />

la “gestione integrata dei rifiuti urbani”; <strong>il</strong>lustrare la disciplina relativa alla gestione di particolari<br />

categorie di rifiuti solidi urbani, con riferimento a quella degli imballaggi (aspetti normativi e novità dopo <strong>il</strong> d.l.<br />

1/2011, c.d. “decreto liberalizzazioni”) ed <strong>il</strong> Sistema ANCI-CONAI, e a quella dei RAEE (dopo <strong>il</strong> recente accordo<br />

quadro 2012), e <strong>il</strong> sistema ANCI-CdC-RAEE; fare <strong>il</strong> punto della situazione sulla disciplina d’affidamento del servizio<br />

pubblico locale di igiene urbana; <strong>il</strong>lustrare <strong>il</strong> meccanismo impositivo Comune-Cittadino utente, per <strong>il</strong> finanziamento<br />

del servizio medesimo.<br />

PROGRAMMA<br />

Normativa sui rifiuti. I principi della disciplina (art. 177, TUA). L’attività di prevenzione e <strong>il</strong> programma nazionale<br />

del MATTM (art. 180, c.1 bis). La nuova gerarchia del rifiuto: dalla prevenzione allo smaltimento: prospettive della<br />

gestione integrata del rifiuto solido urbano con l’introduzione della “preparazione per <strong>il</strong> riut<strong>il</strong>izzo”. Il concetto di<br />

rifiuto, materia prima seconda, e sottoprodotto: le nuove definizioni introdotte dal d.l.vo 205/10. Il quadro delle<br />

competenze: Stato, Regioni, Province, Comuni. Il regolamento comunale di gestione dei rifiuti urbani. L’assim<strong>il</strong>azione<br />

dei rifiuti speciali agli urbani: lo schema di decreto statale. La gestione integrata dei rifiuti urbani. Gestione<br />

integrata dei rifiuti: modificazioni ed integrazioni normative introdotte dal d.l.vo 205/10. Le fasi della gestione integrata<br />

dei rifiuti urbani: le attività di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento. La f<strong>il</strong>iera del rifiuto nel Lazio.<br />

Focus sul recupero: modalità e dati. Focus sullo smaltimento: tecnologie e consistenza del fenomeno. La gestione<br />

degli imballaggi. La disciplina normativa degli imballaggi dopo <strong>il</strong> decreto “liberalizzazioni” (titolo II, parte IV, del<br />

d.l.vo 152/06), e la nuova direttiva <strong>2013</strong>/2/UE del febbraio <strong>2013</strong>, che innova i criteri di individuazione dell’imballaggio.<br />

Il sistema CONAI-Consorzi di f<strong>il</strong>iera: descrizione e <strong>il</strong> suo contributo all’evoluzione della gestione degli imballaggi<br />

dal decreto Ronchi (d.l.vo 22/97) fino ad oggi. Gli accordi quadro ANCI-CONAI: la valorizzazione economica<br />

degli imballaggi e <strong>il</strong> supporto alle raccolte differenziate dei Comuni. La gestione dei RAEE. La disciplina normativa<br />

dei RAEE: d.l.vo 151/05 e successive modificazioni ed integrazioni. La revisione della Direttiva RAEE: prospettive<br />

della disciplina normativa dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il sistema CdC<br />

RAEE-sistemi collettivi: attori e descrizione del sistema, <strong>il</strong> contributo alla raccolta e <strong>il</strong> recupero dei RAEE. Il nuovo<br />

accordo quadro ANCI-CdC RAEE: le novità del nuovo accordo triennale. Il nuovo accordo quadro ANCI-CdC RAEEdistributori.<br />

L’affidamento del servizio di igiene urbana. Inquadramento generale sulla disciplina. Gli effetti<br />

della sentenza della Corte Costituzionale n. 199 del 20/7/2012: cosa cambia. Le recenti modificazioni<br />

della normativa: cosa cambia con la l. 221/12 sugli affidamenti in house del servizio di igiene urbana. Il finanziamento<br />

del servizio. Inquadramento normativo del rapporto impositivo Comune-cittadino utente: evoluzione<br />

e caratteristiche attuali. Dalla TIA1 (d.l.vo 22/97) alla Tares, cosa cambia per <strong>il</strong> Comune e per<br />

l’utente. Prof<strong>il</strong>o della nuova tassa per rifiuti e servizi (Tares): le principali novità.<br />

3<br />

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47


A569<br />

I nuovi compiti dei Comuni e della Polizia locale nella lotta contro<br />

l’evasione fiscale<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

24 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Michele TIOZZO<br />

Capo di Gabinetto del Sindaco e Comandante della Polizia Locale di Chioggia<br />

La partecipazione al contrasto all’evasione dei tributi dello Stato si presenta per i Comuni come un’interessante<br />

opportunità in quanto sono stati riconosciuti incentivi all’Ente sulle maggiori somme relative ai tributi<br />

statali riscosse a titolo definitivo.<br />

Le peculiarità operative dei servizi di polizia locale renderanno pressoché indispensab<strong>il</strong>e l’impiego delle<br />

strutture di polizia dipendenti dagli Enti locali per porre in essere la necessaria azione di controllo del flusso<br />

delle entrate tributarie.<br />

DESTINATARI<br />

Operatori di polizia locale, Uffici Tributi, Commercio.<br />

PROGRAMMA<br />

La l. 42/09. Il federalismo fiscale. Sv<strong>il</strong>uppi normativi. Il ruolo dei comuni nel contrasto all’evasione fiscale.<br />

I tre provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle Entrate: <strong>il</strong> provvedimento n. 187461 del 3/12/07; <strong>il</strong><br />

n. 175466 del 26/11/08; <strong>il</strong> n. 24114 del 27/2/12. Gli ambiti di intervento: 1. Commercio e professioni; 2.<br />

Urbanistica e Territorio; 3. Proprietà ed<strong>il</strong>izie e Patrimonio immob<strong>il</strong>iare; 4. Residenze fiscali all’estero; 5.<br />

Beni indicanti capacità contributiva; 6. Contrasto al lavoro sommerso.<br />

Le banche dati. L’attività della polizia locale. Casi operativi. Il sistema SIATEL. Prof<strong>il</strong>i di responsab<strong>il</strong>ità in<br />

tema di collaborazione. I poteri di polizia tributaria. Conclusionie risposte ai quesiti.<br />

4<br />

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A076<br />

L’applicazione del patto di stab<strong>il</strong>ità interno negli Enti locali<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

27-28 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Pasqualino CASTALDI<br />

Dirigente Ufficio II, Ispettorato generale per la Finanza delle P.A., Ragioneria generale dello Stato<br />

PROGRAMMA<br />

Il patto di stab<strong>il</strong>ità interno: motivazioni e finalità. La manovra complessiva del patto di stab<strong>il</strong>ità e <strong>il</strong> calcolo<br />

degli obiettivi programmatici: case study su un Comune. Gli adempimenti principali. Il sistema sanzionatorio<br />

e premiale.<br />

La programmazione degli incassi e dei pagamenti. La certificazione dei crediti e la compensazione fiscale.<br />

Le misure di contenimento del debito.<br />

I riflessi gestionali dei vincoli derivanti dal patto. Le azioni ut<strong>il</strong>i a migliorare i saldi di finanza pubblica e a<br />

renderli coerenti con gli obiettivi programmatici.<br />

Il prospetto dimostrativo del rispetto del patto di stab<strong>il</strong>ità.<br />

5<br />

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C088<br />

Disciplina e gestione dei servizi pubblici locali<br />

- ALLA LUCE DEI PIÙ RECENTI INTERVENTI DI SETTORE<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Enrico CELLENTANI<br />

Avvocato amministrativista – Consulente Confservizi Lazio<br />

Prof. Stefano POZZOLI<br />

Ordinario di ragioneria delle P.A. locali Università di Napoli “Parthenope”<br />

Coordinatore Gruppo Principi di revisione IFAC<br />

Il seminario propone un approfondimento delle tematiche afferenti l’affidamento e la gestione del servizi<br />

pubblici locali, con particolare riguardo alle più recenti vicende normative, referendarie e giurisprudenziali,<br />

volendo definire un possib<strong>il</strong>e quadro operativo in un momento notevolmente mutevole.<br />

PROGRAMMA<br />

Le fonti normative comunitarie e nazionali in materia di servizi pubblici locali; <strong>il</strong> ruolo della giurisprudenza;<br />

lo stato dell’arte dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 199 del 20/7/12 e l’abrogazione dell’art.<br />

4 del d.l. 138/11.<br />

La nuova regolamentazione dei servizi pubblici locali, come risultante dalla sentenza n. 199/12, dall’art.<br />

3 bis del d.l. 138/11, convertito in l. 148/11 e ss.mm.ii. e dall’art. 34 del d.l. 179/12 convertito in l.<br />

221/12; ambito di applicazione della nuova disciplina. I servizi esclusi e le società strumentali; possib<strong>il</strong>ità,<br />

limiti e modalità di affidamento dei servizi strumentali; la disciplina transitoria; le disposizioni di cui<br />

all’art. 4 d.l. 95/12 convertito in l. 135/12 (provvedimento sulla c.d. spending review).<br />

Moduli di affidamento della gestione: appalto, concessione a terzi, società miste pubblico–privato, società<br />

in house. Le gare per affidamenti in appalto e in concessione.<br />

Scelta del socio nelle società a partecipazione pubblica; le gare ed i criteri di valutazione delle offerte<br />

e la selezione del socio privato. Possib<strong>il</strong>ità per le società a capitale interamente pubblico e/o miste di partecipare<br />

a procedure competitive.<br />

Il regime degli acquisti di beni e servizi e delle assunzioni di personale da parte delle società in house e delle<br />

società miste.<br />

I contratti di servizio e la separazione delle funzioni di regolazione rispetto a quelle di gestione. Il ruolo dell’Autorità<br />

Garante per la Concorrenza. La Carta dei servizi.<br />

Termine degli affidamenti; disciplina del subentro nei beni e nei rapporti di lavoro.<br />

Esemplificazioni pratiche e risoluzione di quesiti.<br />

6<br />

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A219<br />

Armonizzazione sistemi contab<strong>il</strong>i e gestione del b<strong>il</strong>ancio degli enti locali<br />

e loro organismi<br />

- IL PATTO DI STABILITÀ DOPO LE ULTIME NOVITÀ LEGISLATIVE<br />

- L’ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI<br />

- LE REGOLE DELL’INDEBITAMENTO<br />

- LA CONTABILITÀ ECONOMICO-PATRIMONIALE<br />

- LE NOVITÀ IN MATERIA DI CONTROLLI INTRODOTTE DAL D.L. 174/2012<br />

- IL CONTROLLO CONTABILE DELLE RAGIONERIE<br />

- NUOVI ADEMPIMENTI DEI REVISORI<br />

- I CONTROLLI DELLA CORTE DEI CONTI<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

18-19-20 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Carmine COSSIGA<br />

già Direttore generale del Comune di Pozzuoli - Professore incaricato di Economia delle Amministrazioni Pubbliche,<br />

Seconda Università di Napoli – Esperto Corte dei conti<br />

Prof. Fabio Giulio GRANDIS<br />

Associato di economia delle Amministrazioni Pubbliche, Università degli Studi di Roma Tre – Revisore contab<strong>il</strong>e<br />

PROGRAMMA<br />

Gli obiettivi di finanza pubblica e <strong>il</strong> concorso degli enti locali. Le regole del patto di stab<strong>il</strong>ità interno e<br />

gli effetti del mancato rispetto. Le modalità operative con particolare riguardo al controllo dei saldi finanziari.<br />

Il sistema di controllo e monitoraggio dei vincoli posti. Le regole per l’indebitamento e <strong>il</strong> regime degli<br />

investimenti verso strumenti innovativi: leasing in costruendo e project finance. La legge di stab<strong>il</strong>ità <strong>2013</strong><br />

(l. 228/12) e i suoi effetti nell’ambito degli enti locali. L’armonizzazione dei sistemi contab<strong>il</strong>i e degli<br />

schemi di b<strong>il</strong>ancio delle regioni e degli enti locali alla luce del d.l.vo 118/11 e dei decreti attuativi. La<br />

fase sperimentale. La contab<strong>il</strong>ità finanziaria “rafforzata” o “realizzativa” affiancata a un sistema di contab<strong>il</strong>ità<br />

economico-patrimoniale a fini conoscitivi. La nuova disciplina del risultato di amministrazione. I<br />

principi contab<strong>il</strong>i generali e i principi contab<strong>il</strong>i applicati. Gli strumenti della programmazione pluriennale<br />

e annuale. La Relazione previsionale e Programmatica (RPP): funzioni, struttura ed elementi. Attività per<br />

programmi e progetti. Il b<strong>il</strong>ancio di previsione: la struttura attuale e quella nuova per missioni e programmi<br />

coerenti con i dati SIOPE, da allegare al budget economico e al b<strong>il</strong>ancio d’esercizio. I macroaggregati. Il<br />

piano dei conti integrato. Il Piano esecutivo di gestione (PEG): disciplina ed esemplificazioni. Il b<strong>il</strong>ancio<br />

economico e l’impianto della contab<strong>il</strong>ità analitica: r<strong>il</strong>evazioni analitiche economiche per centri di responsab<strong>il</strong>ità,<br />

di attività, di prodotto; determinazione degli scostamenti; integrazione tra contab<strong>il</strong>ità finanziaria<br />

ed economico-patrimoniale. Il b<strong>il</strong>ancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende,<br />

società e altri organismi controllati.<br />

Le novità in materia di controlli introdotte dal decreto “salva enti” (d.l. 174/2012, conv. in l. 213/12).<br />

I rapporti del servizio ragioneria con gli uffici responsab<strong>il</strong>i della gestione. Il parere di regolarità contab<strong>il</strong>e.<br />

Il nuovo ruolo del segretario comunale e provinciale. Misure organizzative per garantire la tempe-<br />

7<br />

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51


stività dei pagamenti e l’importanza dell’attestazione di copertura finanziaria. La funzione “allargata”<br />

dei revisori dei conti negli enti locali: prof<strong>il</strong>i metodologici; tecniche di campionamento e di referto; obblighi<br />

di denunzia degli <strong>il</strong>leciti. I rapporti con la Corte dei conti in sede di controllo e in sede giurisdizionale. I<br />

nuovi compiti delle sezioni regionali di controllo della Corte anche alla luce del d.l. 174/12: funzione consultiva<br />

di controllo finanziario-contab<strong>il</strong>e, di controllo sulla gestione. Le linee guida della Corte dei conti nei<br />

confronti dei revisori. Esame ragionato delle pronunzie della Corte sui b<strong>il</strong>anci preventivi e consuntivi e<br />

dei pareri resi in materia di contab<strong>il</strong>ità degli enti locali.<br />

Copertura tariffaria dei servizi: criteri per la determinazione dei costi. La ut<strong>il</strong>izzazione dell’avanzo di amministrazione.<br />

La sistemazione dei debiti fuori b<strong>il</strong>ancio e la procedura di riconoscimento dei debiti.<br />

La contab<strong>il</strong>ità economico-patrimoniale nell’ente locale: <strong>il</strong> patrimonio nella Pubblica Amministrazione. La<br />

disciplina degli inventari e la ricognizione e valorizzazione del patrimonio prevista dall’art. 58 del d.l. 112/08.<br />

Caratteristiche e classificazioni degli elementi del patrimonio. La valutazione dei beni demaniali e patrimoniali.<br />

Il conto del patrimonio. I crediti inesigib<strong>il</strong>i e di dubbia esigib<strong>il</strong>ità. Il conto economico. Il prospetto<br />

di conc<strong>il</strong>iazione quale strumento di collegamento tra contab<strong>il</strong>ità finanziaria ed economica negli enti locali.<br />

Le scritture di rettifica e di integrazione. I costi capitalizzati e gli incrementi di immob<strong>il</strong>izzazioni per lavori<br />

interni. I ricavi pluriennali. L’IVA. Le quote di ammortamento e del fondo svalutazione crediti. Le plusvalenze<br />

e le minusvalenze. Le sopravvenienze e le insussistenze. Il raccordo in contab<strong>il</strong>ità economica delle spese del<br />

titolo II.<br />

8<br />

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4 - INDICE DELLA MATERIA<br />

ORGANI COLLEGIALI E MONOCRATICI<br />

M210 Master in tecniche di redazione degli atti amministrativi ........................................... pag. 2<br />

A121 Istruttoria, tecniche di redazione ed emanazione atti e provvedimenti amministrativi .......... pag. 3<br />

A037 Tecniche di verbalizzazione e formalizzazione delle decisioni negli organi collegiali ............. pag. 4<br />

C190 Seminario pratico sulla redazione degli atti di gara ..................................................... pag. 5<br />

1<br />

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M210<br />

MASTER IN TECNICHE DI REDAZIONE DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI<br />

DURATA<br />

8 giorni<br />

articolato in tre moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

4-5-6-7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

2-3-4 dicembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.500,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Eugenio MELE<br />

Consigliere di Stato<br />

Dott. Giacomo AREZZO di TRIFILETTI<br />

già Dirigente ispettore del Ministero Beni e Attività culturali<br />

Avv. Riccardo RANDISI<br />

Direttore Dipartimento Acquisizione Beni e Servizi E.S.T.A.V. Sud Est (Servizio Sanitario Regione Toscana)<br />

La redazione degli atti amministrativi è da sempre un compito delicato e complesso, dal momento che questa<br />

funzione fonde in un momento coerente discussioni, interrogazioni e opinioni varie in documenti coerenti<br />

e univoci.<br />

Il master vuole essere un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono apprendere o migliorare: le tecniche<br />

che poi servono per rappresentare la volontà dell’organo collegiale oppure quella di chi assume decisioni;<br />

le modalità con cui si acquisiscono conoscenze necessarie per amministrare o migliorare<br />

l’amministrazione.<br />

L’iniziativa è divisa in tre moduli: <strong>il</strong> primo inerisce alla redazione degli atti e provvedimenti amministrativi;<br />

<strong>il</strong> secondo riguarda più in particolare la verbalizzazione delle decisioni degli organi collegiali, la cui qualità<br />

costituisce elemento indefettib<strong>il</strong>e per assumere decisioni appropriate nei singoli casi in cui queste ultime sono<br />

collegate alle verifiche indirette della Pubblica Amministrazione; <strong>il</strong> terzo esamina in particolare le tecniche<br />

di redazione degli atti di gara per l’acquisizione di beni e servizi.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A121):<br />

4-5-6 novembre <strong>2013</strong><br />

Istruttoria, tecniche di redazione ed emanazione degli atti amministrativi<br />

2° modulo (A037):<br />

7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

Tecniche di verbalizzazione e formalizzazione delle decisioni negli organi collegiali<br />

3° modulo (C190):<br />

2-3-4 dicembre <strong>2013</strong><br />

La redazione degli atti di gara<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

2<br />

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RELATORE<br />

Dott. Eugenio MELE<br />

Consigliere di Stato<br />

A121<br />

Istruttoria, tecniche di redazione ed emanazione degli atti<br />

e dei provvedimenti amministrativi<br />

- COME SI REDIGONO I PROVVEDIMENTI<br />

– FORMAZIONE DEI VERBALI<br />

- ATTI NEGOZIALI E LORO COLLEGAMENTO AL PUBBLICO INTERESSE<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

4-5-6 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

PROGRAMMA<br />

Principi generali dell’azione amministrativa: buon andamento e imparzialità, pubblicità e trasparenza,<br />

economicità, efficacia ed efficienza. L’accesso ai documenti amministrativi dopo la legge n. 15 del 2005. Attività<br />

e gestione amministrativa dopo le recenti leggi di riforma: riparto delle competenze tra organi e funzionari;<br />

deliberazioni collegiali, determinazioni monocratiche. I provvedimenti del ministro Brunetta.<br />

Attività un<strong>il</strong>aterale autoritativa e attività negoziata: aspetti differenziali e comuni; riflessi sulla prassi amministrativa.<br />

Il procedimento di formazione degli atti amministrativi. L’istruttoria del provvedimento:<br />

adempimenti del responsab<strong>il</strong>e; lo studio e la ponderazione delle soluzioni alternative; la carenza di istruttoria.<br />

Responsab<strong>il</strong>e del procedimento e dirigente dell’ufficio: ruoli, rapporti, eventuale coincidenza. La<br />

sintesi degli elementi conoscitivi e fattuali alla base del provvedimento ed <strong>il</strong> loro inquadramento nella fattispecie<br />

giuridica. La struttura del provvedimento: preambolo e narrativa; motivazione; dispositivo. La direttiva<br />

P.C.M. 8/5/02 sulla semplificazione del linguaggio degli atti amministrativi. La corretta formulazione<br />

dei motivi alla base dell’atto: <strong>il</strong> presupposto giuridico; la fattispecie concreta; la ponderazione e la scelta<br />

tra le diverse soluzioni. Gli atti senza obbligo di motivazione. I vizi del provvedimento alla luce delle recenti<br />

leggi di riforma dell’azione amministrativa. La verbalizzazione delle sedute degli organi collegiali e la distinzione<br />

tra verbale e provvedimento amministrativo. L’approvazione del verbale nella seduta successiva:<br />

limiti; modalità; intangib<strong>il</strong>ità del provvedimento già adottato ed eventuali deroghe in via di autotutela.<br />

Valore giuridico delle registrazioni fonografiche e videofonografiche e rapporti con i verbali. I pareri obbligatori<br />

e facoltativi del funzionario sullo schema del provvedimento: effetti e responsab<strong>il</strong>ità connesse. Il<br />

responsab<strong>il</strong>e del procedimento amministrativo e i termini per l’emanazione dell’atto previsti dalla l. 241/90.<br />

Gli atti di gestione del personale dopo la privatizzazione del pubblico impiego e i nuovi poteri dei dirigenti<br />

previsti dal d.l.vo 165/01: tipologie, modalità, valutazione, sindacato giurisdizionale. Gli atti negoziali<br />

della P.A.: problemi relativi alla estrinsecazione degli interessi pubblici perseguiti; prof<strong>il</strong>i di trasparenza<br />

ed economicità. Le determinazioni dei dirigenti e dei funzionari.<br />

3<br />

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A037<br />

Tecniche di verbalizzazione e formalizzazione delle decisioni<br />

negli organi collegiali<br />

- RESPONSABILE NELLA VERBALIZZAZIONE<br />

- STESURA DEI PROVVEDIMENTI<br />

- PUBBLICITÀ<br />

- SINTESI<br />

- SISTEMI DI REGISTRAZIONE<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 13,00 / 14,30 – 17,00 (1 a giornata)<br />

9,00 - 14,00 (2 a giornata)<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Giacomo AREZZO di TRIFILETTI<br />

già Segretario generale di Amministrazioni comunali e Dirigente ispettore del Ministero per i Beni e le Attività<br />

culturali<br />

Oggetto del seminario è l’analisi delle principali tematiche inerenti alle tecniche di verbalizzazione, con<br />

particolare riguardo all’influenza esercitata dall’uso della tecnologia in questa particolare materia. Ampia<br />

attenzione sarà riservata ai prof<strong>il</strong>i pratici e operativi.<br />

DESTINATARI<br />

Soggetti addetti ai servizi di segreteria di organi collegiali e Commissioni; segretari comunali; dirigenti preposti<br />

alla formalizzazione di decisioni collegialmente assunte.<br />

PROGRAMMA<br />

L’atto pubblico. Gli atti e i provvedimenti della Pubblica Amministrazione. La verbalizzazione. Gli elementi<br />

essenziali ed eventuali del verbale. II Responsab<strong>il</strong>e del procedimento e i suoi rapporti con <strong>il</strong> Presidente della<br />

seduta. Tecniche di redazione del verbale. I sistemi elettronici di verbalizzazione delle sedute degli organi<br />

collegiali. I rapporti fra <strong>il</strong> Segretario della seduta ed <strong>il</strong> soggetto verbalizzante. La sottoscrizione del verbale.<br />

La redazione non contestuale del verbale. Il valore probatorio del verbale. Il c.d. brogliaccio delle sedute.<br />

Pubblicità dei provvedimenti, accesso e riservatezza. Nullità del verbale. Gli errori del verbale e loro sanab<strong>il</strong>ità.<br />

Il regime delle responsab<strong>il</strong>ità. La verbalizzazione delle sedute degli organi collegiali societari: problematiche<br />

connesse. Casi pratici.<br />

4<br />

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56


C190<br />

Seminario pratico sulla redazione degli atti di gara<br />

- BANDO DI GARA, LETTERA D’INVITO, CAPITOLATO SPECIALE, VERBALI DELLA COMMISSIONE GIUDICA-<br />

TRICE NEGLI APPALTI PUBBLICI DI FORNITURE E SERVIZI<br />

- MODALITÀ DI FORMALIZZAZIONE DEI CONTRATTI<br />

- CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA E VESSATORIE<br />

- MODELLI TIPO E ATTI STANDARD<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

2-3-4 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Riccardo RANDISI<br />

Direttore Dipartimento Acquisizione Beni e Servizi E.S.T.A.V. Sud Est (Servizio Sanitario Regione Toscana)<br />

DESTINATARI<br />

Uffici Provveditorato, Economato, Affari Legali e Contratti, Patrimonio, Area Tecnica delle P.A. e Ditte interessate<br />

agli appalti pubblici di forniture e servizi.<br />

PROGRAMMA<br />

Disciplina normativa: procedure di acquisizione di forniture e servizi sopra e sotto la soglia comunitaria previste<br />

dal d.l.vo 163/06; semplificazioni e obblighi di verifica disposti dal d.P.R. 445/2000. Norme introdotte<br />

dal Codice dei contratti: centrali di committenza, dialogo competitivo, sistema dinamico di acquisizione,<br />

aste elettroniche, accordi quadro, avvalimento. Il regolamento di attuazione (d.P.R. 207/2010). Atti di<br />

gara: contenuti del provvedimento a contrattare o di indizione gara e dei suoi allegati (bando di gara, lettera<br />

di invito, capitolato speciale) nelle varie procedure di scelta del contraente (procedura aperta; procedure<br />

ristrette; procedura negoziata). Requisiti di partecipazione dei concorrenti: dimostrazione della<br />

capacità tecnico-economico-finanziaria. Commissione giudicatrice: nomina, composizione, responsab<strong>il</strong>ità e<br />

redazione dei verbali. Formalizzazione del contratto: contenuti del provvedimento di aggiudicazione e del<br />

contratto e dei relativi allegati (stipulazione mediante atto pubblico notar<strong>il</strong>e, in forma pubblica amministrativa<br />

a cura dell’ufficiale rogante, per scrittura privata o in forma elettronica); adempimenti propedeutici<br />

e conseguenti (verifica offerte anomale; costituzione cauzione definitiva; accertamenti antimafia).<br />

Clausole contrattuali: revisione prezzi; rinnovo del contratto; modalità e tempi di pagamento; subappalto.<br />

Responsab<strong>il</strong>e del procedimento: individuazione, compiti e responsab<strong>il</strong>ità. Accesso ai documenti amministrativi:<br />

modalità e limiti. Strumenti di tutela: inadempimenti contrattuali; penali; risoluzione del contratto;<br />

transazioni; ricorsi giudiziari ed extra-giudiziari. Esemplificazioni pratiche.<br />

5<br />

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5 - INDICE DELLA MATERIA<br />

CONTRATTAZIONE TELEMATICA<br />

C034 Gli acquisti telematici e l’uso efficace del programma Consip ........................................ pag. 2<br />

M219 Master in contrattazione telematica e di ut<strong>il</strong>izzazione dei sistemi Consip ...................... pag. 3<br />

A023 Amministrazione digitale e innovazione organizzativa nella P.A. ..................................... pag. 4<br />

C410 Accordi quadro e sistemi dinamici di acquisizione: i nuovi strumenti Consip ....................... pag. 6<br />

C085 Esercitazione pratica di uso dei sistemi telematici di acquisto nel MEPA ............................ pag. 7<br />

1<br />

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C034<br />

Gli acquisti telematici e l’uso efficace del Programma CONSIP<br />

- CONVENZIONI, GARE TELEMATICHE, NEGOZIO ELETTRONICO E MERCATO ELETTRONICO<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 30-31 maggio <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 18-19 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9 - 13/14 - 17 (1ª giornata) - 9 - 14 (2ª giornata)<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Ing. Francesco PORZIO - Docente in materia di contrattualistica, contenimento della spesa, informatica e<br />

telecomunicazioni, Studio di Ingegneria Porzio & Partners, già dirigente CONSIP<br />

Avv. Daniele RICCIARDI - Avvocato del Foro di Roma, docente in materia di diritto degli appalti e diritto dell’informatica<br />

Il corso fornisce ai dipendenti di Pubbliche Amministrazioni le conoscenze indispensab<strong>il</strong>i per effettuare acquisti<br />

nel rispetto delle più recenti disposizioni legislative in materia di acquisti e “spending review”, con<br />

particolare riferimento al modello Consip, ovvero Convenzioni, <strong>Catalogo</strong> elettronico e Mercato elettronico<br />

della Pubblica Amministrazione. Il corso è finalizzato, anche tramite esempi e casi di studio, ad applicare la<br />

normativa vigente in termini di ut<strong>il</strong>izzazione degli strumenti predisposti dalla Consip, valutando le circostanze<br />

in cui vige l’obbligo di uso delle Convenzioni e le modalità con cui possono essere effettuati acquisti<br />

in autonomia. Saranno inoltre forniti idonei suggerimenti per assicurare, nel rispetto della normativa, l’esigenza<br />

di contenimento della spesa con le aspettative di qualità della Pubblica Amministrazione.<br />

PROGRAMMA<br />

La normativa vigente: l’obbligo di adesione alle Convenzioni Consip e di ut<strong>il</strong>izzo del Mercato elettronico della<br />

Pubblica Amministrazione dopo la legge di stab<strong>il</strong>ità e le leggi 94 e 135 del 2012, di conversione dei dd.l. 52<br />

e 95/12 (spending review); le amministrazioni obbligate, le merceologie e le circostanze in cui si applica l’obbligo.<br />

L’evoluzione dei sistemi di negoziazione tradizionali. Il Programma di razionalizzazione della spesa<br />

e la spending review. Obiettivi, origini, evoluzione e risultati. Ruolo di Consip, anche alla luce del d.l.<br />

201/2011 conv. in l. 214/11, nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni e del Mercato di fornitura. Gli strumenti<br />

offerti da Consip in favore delle Pubbliche Amministrazioni. Le Convenzioni Consip: modalità di<br />

adesione e di ut<strong>il</strong>izzo, beni e servizi acquistab<strong>il</strong>i. La stipula e la gestione del Contratto attuativo, responsab<strong>il</strong>ità<br />

e ruoli della Consip e dell’Amministrazione aderente alla Convenzione. Convenzioni attive, in<br />

corso di attivazione, allo studio ed esaurite. Le circostanze in cui è applicab<strong>il</strong>e l’obbligo di acquisto tramite<br />

le Convenzioni. Esempi di applicab<strong>il</strong>ità e di non applicab<strong>il</strong>ità dell’obbligo di acquisto in Convenzione.<br />

Gli acquisti in autonomia: individuare e motivare la legittimità dell’acquisto, applicare i parametri di prezzo e qualità<br />

Consip. L’acritica adesione alle Convenzioni censurata dalla decisione del TAR Puglia (n. 1800/09). Esempi di<br />

acquisti in autonomia. Gli acquisti tramite procedure telematiche e l’e-government: <strong>il</strong> ruolo di Internet, come<br />

e perché Internet può cambiare <strong>il</strong> modo di effettuare gli acquisti. Il catalogo elettronico: caratteristiche, modalità<br />

di accesso e di ut<strong>il</strong>izzo, tipologie di beni e servizi idonei e disponib<strong>il</strong>i. Esempi di accesso. Il mercato elettronico<br />

della Pubblica Amministrazione: modalità di ut<strong>il</strong>izzo, beni e servizi attualmente acquistab<strong>il</strong>i. Responsab<strong>il</strong>ità<br />

e ruoli della Consip. Acquisto diretto e richiesta di offerta (RdO). I criteri per individuare i fornitori da invitare alle<br />

RdO. I criteri di aggiudicazione e di valutazione nelle RdO. Come gestire i rischi e conseguire i benefici attesi.<br />

Esempi di ut<strong>il</strong>izzo. Come definire una strategia ottimale con Convenzioni, gare telematiche ed acquisti in autonomia<br />

nel rispetto dei vincoli disposti dalla normativa vigente. Come scegliere <strong>il</strong> tipo di contratto più favorevole. La<br />

scelta di acquistare un bene o di esternalizzare un servizio. Gli adempimenti in tema di tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari.<br />

Esperienze pubbliche Consip e casi di studio inerenti merceologie di interesse proposti dai docenti.<br />

2<br />

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59


M219<br />

MASTER IN CONTRATTAZIONE TELEMATICA E DI UTILIZZAZIONE<br />

DEI SISTEMI CONSIP<br />

- IL CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE<br />

- CONVENZIONI, ACCORDI QUADRO E MERCATO ELETTRONICO<br />

DURATA<br />

7 giorni, articolato in quattro moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30 con una ripresa pomeridiana<br />

DATE<br />

21-22-23 ottobre <strong>2013</strong><br />

18-19-20-21 novembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.350,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Anna Grazia CRESCENZI<br />

Referendario Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione<br />

Ing. Guglielmo LONGOBARDI<br />

Funzionario Agenzia per l’Italia Digitale ex-DigitPA - Esperto gestione elettronica dei documenti e Project<br />

Manager “Progetti e-gov 2012 di automazione flussi documentali in ambito Giustizia”<br />

Ing. Francesco PORZIO<br />

Docente in materia di contrattualistica, contenimento della spesa, informatica e telecomunicazioni, Studio<br />

di Ingegneria Porzio & Partners, già dirigente CONSIP<br />

Avv. Daniele RICCIARDI<br />

Avvocato del Foro di Roma, docente in materia di diritto degli appalti e diritto dell’informatica<br />

OBIETTIVI<br />

Fornire ai partecipanti le conoscenze teoriche, normative e pratiche ed operative sui sistemi telematici di<br />

acquisto predisposti dalla CONSIP, obbligatori per le Amministrazioni dello Stato ai sensi della legge finanziaria,<br />

e ampiamente ut<strong>il</strong>izzati anche dalle restanti Pubbliche Amministrazioni.<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti, funzionari e responsab<strong>il</strong>i degli uffici che stipulano contratti di acquisto per beni e servizi (nonché<br />

punti ordinanti e punti istruttori) presso Pubbliche Amministrazioni Centrali, Enti Locali, Aziende del servizio<br />

sanitario, Università, Istituti scolastici, Agenzie, Società pubbliche, ecc.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A023):<br />

21-22 ottobre <strong>2013</strong><br />

Il codice dell’amministrazione digitale e <strong>il</strong> documento informatico<br />

2° modulo (C410):<br />

23 ottobre <strong>2013</strong><br />

Accordi Quadro e Sistemi dinamici di acquisizione: i nuovi strumenti di approvvigionamento nel Sistema<br />

Consip<br />

3° modulo (C034):<br />

18-19 novembre <strong>2013</strong><br />

3<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

60


Gli acquisti telematici e l’uso efficace del Programma CONSIP<br />

4° modulo (C085):<br />

20-21 novembre <strong>2013</strong><br />

Esercitazione pratica di uso dei sistemi telematici di acquisto nel MEPA<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

A023<br />

Amministrazione digitale e innovazione organizzativa nella P.A.<br />

- P.A. DIGITALE: LE NUOVE OPPORTUNITÀ PER L’ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA E IL TRATTAMENTO DEI DATI<br />

- I NUOVI STRUMENTI INFORMATICI NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO<br />

- L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE<br />

- IL DOCUMENTO INFORMATICO E LA DEMATERIALIZZAZIONE DEI PROCEDIMENTI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

21-22 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Anna Mariagrazia CRESCENZI<br />

Referendario Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione<br />

Ing. Guglielmo LONGOBARDI<br />

Funzionario Agenzia per l’Italia Digitale ex-DigitPA - Esperto gestione elettronica dei documenti e Project<br />

Manager “Progetti e-gov 2012 di automazione flussi documentali in ambito Giustizia”<br />

Il seminario intende fornire una panoramica completa e approfondita sul tema dell’innovazione nella pubblica<br />

amministrazione nell’ambito della cornice delineata dal quadro normativo dettato dal Codice dell’amministrazione<br />

digitale, aggiornato dal d.l.vo 235/2010 ed integrato da più recenti interventi legislativi<br />

sullo sv<strong>il</strong>uppo e la crescita (d.l. 83/2012 e d.l. 179/12) che hanno introdotto la road map per l’ ut<strong>il</strong>izzo efficiente<br />

dei servizi della Pubblica Amministrazione, in particolare di quella locale, tenuto conto del contesto<br />

tecnologico in evoluzione e in relazione alle nuove esigenze di contenimento della spesa pubblica<br />

PROGRAMMA<br />

L’amministrazione digitale: quadro comparativo delle disposizioni del Codice dell’Amministrazione digitale<br />

prima e dopo la riforma dettata dal d.l.vo 235/2010, alla luce delle disposizioni integrative previste dal<br />

decreto sv<strong>il</strong>uppo 2012 (d.l. 83/12 convertito nella l. 134/12) e dal decreto crescita 2 (d.l. 179/12, conv.<br />

nella l. 221/12), e complementarietà con la riforma del d.l.vo 150/09 in termini di meritocrazia, premialità,<br />

trasparenza e responsab<strong>il</strong>izzazione dell’operatore pubblico.<br />

Le opportunità e le applicazioni delle nuove disposizioni dettate dall’Agenda digitale europea ed italiana nella<br />

4<br />

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Pubblica Amministrazione. Strumenti organizzativi a sostegno dell’innovazione e strutture per l’organizzazione<br />

dell’innovazione tecnologica, <strong>il</strong> coordinamento tra Stato, Regioni ed autonomie locali.<br />

Le disposizioni del Testo Unico sulla documentazione amministrativa (d.P.R. 445/2000) in rapporto al codice<br />

dell’amministrazione digitale: la transizione dal documento amministrativo all’informazione digitale<br />

strutturata alla luce delle nuove disposizioni regolamentari e tecniche. La disciplina giuridica delle comunicazioni<br />

tra P.A., cittadini ed imprese: la posta elettronica certificata, i pagamenti elettronici, la sicurezza<br />

digitale, gli open data e le basi dati di interesse nazionale. Sv<strong>il</strong>uppo dei servizi in rete e servizi applicativi<br />

per cittadini ed imprese, supporto del miglioramento dell’efficienza dell’azione amministrativa.<br />

Le regole tecniche di attuazione delle disposizioni normative per la digitalizzazione della P.A.: formazione,<br />

tenuta e conservazione del documento informatico; gestione documento informatico e gestione flussi<br />

documentali; firme digitali e identità digitali. Linee guida per la stesura di convenzioni per la fruib<strong>il</strong>ità dei<br />

dati tra amministrazioni. Integrazione dei servizi e delle banche dati delle amministrazioni centrali e locali<br />

per la realizzazione dei servizi in rete.<br />

Le linee guida per la tenuta e l’implementazione dei siti Web nelle Pubbliche Amministrazioni e modalità<br />

di pubblicazione e gestione dei documenti sull’Albo pretorio on-line.<br />

Prof<strong>il</strong>i di sicurezza e riservatezza dei dati trattati in forma elettronica aggiornati al d.l. 201/11, conv.<br />

nella l. 214/11. Riflessi sull’organizzazione, sull’azione delle pubbliche amministrazioni e sul diritto di accesso.<br />

Titolarità e responsab<strong>il</strong>ità nel trattamento dei dati. Gestione delle informazioni: autenticazione informatica<br />

e identificazione informatica; analogie e differenze. Problematiche applicative.<br />

La formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici. Le novità in materia di conservazione<br />

informatica; tipologia dei documenti e supporti di memorizzazione r<strong>il</strong>evanti ai fini della conservazione<br />

informatica; riversamento diretto e sostitutivo dei documenti conservati; validazione temporale dei processi;<br />

eliminazione degli archivi cartacei; outsourcing dei processi di conservazione; <strong>il</strong> manuale della conservazione;<br />

obblighi e responsab<strong>il</strong>ità nel processo di conservazione; casi di intervento obbligatorio del<br />

pubblico ufficiale.<br />

Sistemi di accesso permanenti e temporanei - infrastrutture (SPC) per evidenziare le modalità di trasferimento<br />

di contenuti prettamente tecnologici in formati giuridici per i quali l’impostazione osc<strong>il</strong>la tra indirizzi<br />

pre-esistenti e nuove necessità<br />

5<br />

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C410<br />

Accordi Quadro e Sistemi dinamici di acquisizione: i nuovi strumenti di<br />

approvvigionamento nel Sistema Consip<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

23 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9-13 / 14-16<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Daniele RICCIARDI<br />

Avvocato del Foro di Roma, docente in materia di diritto degli appalti e diritto dell’informatica<br />

Gli strumenti di approvvigionamento di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazione si sono modificati<br />

nel corso dell’ultimo decennio, anche a seguito dell’avvio del programma di razionalizzazione della<br />

spesa pubblica gestito dalla Consip SpA per conto del Ministero dell’Economia.<br />

L’introduzione delle convenzioni quadro con l’art. 26 della l. 488/99 (finanziaria 2000) e del mercato elettronico<br />

della pubblica amministrazione (MEPA) con l’art. 11 del d.P.R. 101/02 ha indotto molte amministrazione<br />

a modificare le procedure di acquisto aprendo all’opportunità di ut<strong>il</strong>izzo di ulteriori metodi di<br />

acquisizione.<br />

Il Codice dei contratti pubblici (d.l.vo 163/06) ha introdotto nel sistema degli appalti pubblici gli accordi quadro<br />

(art. 59) ed i sistemi dinamici di acquisizione (art. 60) che già sono a disposizione delle stazioni appaltanti,<br />

anche nell’ambito della piattaforma telematica gestita dalla Consip che nei prossimi anni, in virtù<br />

delle modalità. Il Regolamento di esecuzione del Codice (d.P.R. 207/2010) ha poi introdotto alcune specifiche<br />

norme.<br />

A distanza di sei anni dalla pubblicazione l’applicazione pratica degli accordi quadro è ancora limitata sebbene<br />

nei piani di razionalizzazione nazionale ed interni alla P.A. siano ritenuti lo strumento più idoneo a garantire<br />

flessib<strong>il</strong>ità e qualità per forniture e servizi. Anche i sistemi dinamici di acquisizione rappresentano la<br />

nuova frontiera dell’e-procurement per gli affidamenti di importo superiore alla soglia di r<strong>il</strong>ievo comunitario,<br />

come dimostra la sperimentazione avviata da Consip per l’acquisto di farmaci per un valore di circa 1<br />

m<strong>il</strong>iardo di euro che stimolando la concorrenza intende ottenere grandi risparmi nel settore della sanità e<br />

non solo.<br />

Il seminario si pone l’obiettivo, anche attraverso richiami giurisprudenziali e l’analisi di case studies, di formare<br />

dirigenti e funzionari delle stazioni appaltanti nell’approfondimento di strumenti operativi che, al pari<br />

delle convenzioni quadro e del mercato elettronico, nel tempo diventeranno le modalità ordinarie per le proprie<br />

acquisizioni.<br />

PROGRAMMA<br />

Gli accordi quadro: tipo contrattuale o procedura di affidamento? La definizione del Codice dei contratti.<br />

Le previsioni del regolamento attuativo. Differenze ed analogie con contratti quadro e convenzioni quadro.<br />

La procedura per l’aggiudicazione dell’accordo quadro. La procedura per l’aggiudicazione degli appalti specifici.<br />

Case study: gli accordi quadro stipulati dalla Consip.<br />

I sistemi dinamici di acquisizione: nuova frontiera dell’e-procurement. La definizione del Codice dei contratti.<br />

L’istituzione del sistema dinamico. Differenze ed analogie con <strong>il</strong> mercato elettronico. L’offerta indicativa<br />

e la negoziazione. Case study: i sistemi dinamici stipulati dalla Consip.<br />

6<br />

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C085<br />

Esercitazione pratica di uso dei sistemi telematici di acquisto nel MEPA<br />

- IL MERCATO ELETTRONICO CONSIP DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

20-21 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 -14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Ing. Francesco PORZIO<br />

Docente e Consulente in materia di acquisti telematici, contrattualistica e contenimento della spesa presso<br />

lo Studio di Ingegneria Porzio & Partners in Roma<br />

Il seminario tenuto con l’aus<strong>il</strong>io di personal computer e collegamento alla piattaforma telematica, è <strong>il</strong><br />

necessario completamento ai corsi di formazione sugli acquisti pubblici tradizionali e telematici previsti<br />

dalla normativa vigente. Il corso fornisce ai dipendenti pubblici le conoscenze pratiche ed operative<br />

indispensab<strong>il</strong>i per ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione nel rispetto del disposto<br />

del Regolamento d.P.R. 207/2010 e d.l. 52/12, conv. in l. 94/12, che ne estende l’obbligo di ut<strong>il</strong>izzo a tutte<br />

le Pubbliche Amministrazioni.<br />

PROGRAMMA<br />

Il <strong>Catalogo</strong> elettronico: caratteristiche. Esercitazione pratica di accesso al <strong>Catalogo</strong> elettronico: ricerca<br />

e confronto degli articoli.<br />

Il Negozio elettronico: caratteristiche, modalità di accesso e di ut<strong>il</strong>izzo, tipologie di beni e servizi idonei e<br />

disponib<strong>il</strong>i.<br />

Esercitazione pratica sul Negozio Elettronico: accesso dall’Area Convenzioni, dal <strong>Catalogo</strong> Prodotti e dalla<br />

sezione “Acquista beni/servizi”, preparazione ordine, composizione e salvataggio del carrello.<br />

Il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione: modalità di ut<strong>il</strong>izzo, beni e servizi acquistab<strong>il</strong>i. Le<br />

regole del Mercato Elettronico, responsab<strong>il</strong>ità e ruoli della Consip. Modalità per effettuare acquisti diretti o<br />

richiedere offerte.<br />

Esercitazione pratica di accesso al Mercato Elettronico: ricerca prodotti tramite la funzione “Sfoglia <strong>il</strong> catalogo”,<br />

ricerca semplice e ricerca avanzata dei prodotti, visualizzazione dei risultati della ricerca e confronto<br />

tra prodotti presenti nel catalogo. Scaricamento dei cataloghi in formato Excel per la consultazione<br />

sul proprio personal computer. Inserimento dei prodotti nel carrello. Creazione di Ordine Diretto: inserimento<br />

nell’Ordine delle informazioni consentite, sottoscrizione dell’Ordine con firma digitale ed invio.<br />

Creazione di Richiesta di Offerta: inserimento delle informazioni sui prodotti e sulle condizioni di offerta,<br />

vincoli di prezzo, informazioni sulle modalità e tempi di presentazione, criteri di valutazione tecnica ed economica<br />

delle offerte. Invito dei fornitori nella Richiesta di Offerta: la scelta dei fornitori da invitare, l’elenco<br />

dei fornitori preferiti, la scelta tra tutti i fornitori ab<strong>il</strong>itati. Invio della Richiesta di Offerta, estensione dei<br />

tempi di presentazione, estensione dell’invito ad altri fornitori.<br />

La valutazione delle Offerte: sblocco della Richiesta di Offerta, verifica e confronto delle proposte ricevute,<br />

aggiudicazione della Richiesta di Offerta.<br />

7<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

64


6 - INDICE DELLA MATERIA<br />

CONTRATTI<br />

C408 Le responsab<strong>il</strong>ità di f<strong>il</strong>iera delle imprese affidatarie di contratti pubblici ........................... pag. 2<br />

C409/1 Affidamenti sotto soglia e tecniche procedimentali di spending review nella P.A. .................. pag. 3<br />

C413 La stipula dei contratti di appalto con modalità informatiche ......................................... pag. 5<br />

C407 I bandi di gara alla luce della determinazione AVCP n. 4 del 10/10/2012 ............................ pag. 6<br />

C412 L’attuazione della banca dati nazionale sui contratti pubblici ......................................... pag. 7<br />

C031 La disciplina delle cause di esclusione dalle gare (art. 38 codice dei contratti) .................... pag. 8<br />

C289 Le strategie d’acquisto negli appalti di forniture e servizi .............................................. pag. 9<br />

C043 Procedure negoziate e spese in economia per beni e servizi nella P.A. ............................... pag. 10<br />

C405 L’esecuzione del contratto in tema di servizi e forniture e le novità nel regolamento ............ pag. 11<br />

A109 Forniture nella P.A.: guida all’affidamento e alla gestione dei relativi contratti ................... pag. 12<br />

A053 L’attività contrattuale nelle pubbliche amministrazioni ............................................... pag. 13<br />

C115 Gli appalti di servizi nelle P.A. dopo i provvedimenti di “spending review” ......................... pag. 14<br />

C096 L’applicazione del regolamento del codice contratti al settore forniture e servizi ............... pag. 15<br />

M141 Master in teoria e pratica dei contratti pubblici ....................................................... pag. 17<br />

A314 Le tecniche di redazione e la stipulazione dei contratti nella pubblica amministrazione ......... pag. 19<br />

C180 Responsab<strong>il</strong>e procedure di affidamento ed esecuzione nei contratti di forniture e servizi ....... pag. 20<br />

C287 Gli appalti di servizi e forniture nelle amministrazioni pubbliche ................................... pag. 21<br />

C143 Procedure di affidamento e contratti nella realizzazione di lavori pubblici ..................... pag. 22<br />

C190 Seminario pratico sulla redazione degli atti di gara ...................................................... pag. 23<br />

C042 Gestione del contenzioso nei contratti pubblici e attuazione della direttiva ricorsi ............... pag. 24<br />

C091 Subappalto, antimafia e tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari nei contratti pubblici .................... pag. 25<br />

C097 La tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari (l. 136/2010 e d.l. 187/10) ....................................... pag. 27<br />

C164 La disciplina comunitaria dei contratti di appalto e concessione ...................................... pag. 28<br />

C409 Affidamenti sotto soglia e tecniche procedimentali di spending review nella P.A. .............. pag. 29<br />

1<br />

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C408<br />

Le responsab<strong>il</strong>ità di f<strong>il</strong>iera delle imprese affidatarie di contratti pubblici:<br />

subappalti, concessioni<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

11-12 marzo <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Stefano de MARINIS<br />

Avvocato amministrativista in Roma. Esperto in materia di contrattualistica pubblica<br />

Sulle imprese appaltatrici di contratti pubblici gravano incombenze e compiti che riguardano non solo <strong>il</strong> fatto<br />

proprio ma anche l’attività, non specificamente imprenditoriale, dei rispettivi subappaltatori e/o fornitori.<br />

Ciò in base alla progressiva affermazione di un principio secondo <strong>il</strong> quale responsab<strong>il</strong>e della commessa è e<br />

rimane a tutti gli effetti l’affidatario <strong>il</strong> quale, peraltro, non può più scaricare sui propri aventi causa <strong>il</strong> peso<br />

di adempimenti di varia ed onerosa natura cui egli stesso sarebbe stato tenuto laddove avesse optato per<br />

l’esecuzione diretta.<br />

Ci si riferisce agli obblighi in materia di salute e sicurezza che, non per <strong>il</strong> fatto che i lavoratori siano alle dipendenze<br />

di terzi, possono risultare eluse; lo stesso dicasi per <strong>il</strong> pagamento di retribuzioni, contributi e<br />

premi assicurativi. Ancora, è da considerare la responsab<strong>il</strong>ità solidale in materia fiscale, su cui è intervenuto<br />

in modo innovativo da ultimo <strong>il</strong> d.l. 83/2012, nonché gli obblighi sulla tracciab<strong>il</strong>ità dei pagamenti, la cui violazione<br />

secondo le più recenti disposizioni “antimafia”, viene letta addirittura quale indice dell’esistenza di<br />

un tentativo di inf<strong>il</strong>trazione.<br />

In altri termini è sempre più radicata nel sistema degli appalti pubblici una “responsab<strong>il</strong>ità di f<strong>il</strong>iera” che ha<br />

natura solidale ed i cui effetti devono essere attentamente analizzati per fronteggiarne i rischi.<br />

PROGRAMMA<br />

Le commesse pubbliche: esecuzione diretta e tramite terzi. Lavori, forniture e servizi: differenze/identità.<br />

Il subappalto: nozione; requisiti del subappaltatore e condizioni per procedervi. La fornitura come subappalto<br />

o come sub-contratto: schema causale dell’istituto e relativa disciplina. I parametri di assim<strong>il</strong>azione<br />

al subappalto e le conseguenze. Le responsab<strong>il</strong>ità dell’impresa capo commessa per le inadempienze dei suoi<br />

aventi causa. La responsab<strong>il</strong>ità solidale: nozione e contenuti. Violazione, da parte dei subaffidatari, degli<br />

obblighi in materia di: salute e sicurezza, pagamento dei lavoratori, imposte e tasse, tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi<br />

finanziari; altri obblighi. Responsab<strong>il</strong>ità verso la stazione appaltante. Responsab<strong>il</strong>ità verso terzi quali:<br />

altre imprese; lavoratori dipendenti propri ed altrui; organismi pubblici (Agenzia delle Entrate, Inps, Ina<strong>il</strong>).<br />

Il ruolo dell’AVCP e la questione dei rating di impresa. La posizione del concessionario verso gli esecutori e<br />

verso <strong>il</strong> concedente.<br />

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C409_1<br />

Affidamenti sotto soglia e tecniche procedimentali di spending review<br />

nella Pubblica Amministrazione<br />

- IL NUOVO SISTEMA DELLA SPESA PER I CONSUMI INTERMEDI DOPO IL D.L. 95/2012 (CONV. IN L.<br />

135/12)<br />

RELATORE<br />

Dott. Stefano TOSCHEI<br />

Magistrato TAR<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATE<br />

15 marzo <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

L’art. 1 del d.l. 95/2012 ha introdotto stringenti disposizioni nel settore degli acquisti di beni e servizi, imponendo<br />

alle amministrazioni di ricorrere obbligatoriamente e prevalentemente al mercato elettronico ovvero<br />

al meccanismo di adesione alle convenzioni stipulate da centrali di committenza, statali e regionali. Per<br />

gli acquisti di valore inferiore alla soglia comunitaria <strong>il</strong> ricorso al mercato elettronico costituisce ormai la regola.<br />

Importanti le conseguenze in capo ai dirigenti ed ai responsab<strong>il</strong>i di procedimento in caso di inosservanza<br />

delle disposizioni sulla c.d. spending review (peraltro alcune dedicate esclusivamente al settore sanitario,<br />

in virtù dell’art. 15 del d.l. citato). Solo nei restanti casi, pur sempre verificab<strong>il</strong>i, i procedimenti ordinari (e<br />

comunque gli affidamenti di lavori pubblici che sono esclusi dalla operazione di spending review) sono ormai<br />

regolati da norme che impongono comportamenti tassativi alle amministrazioni ed alle società partecipate<br />

che bandiscono selezioni, e che riducono al minimo la possib<strong>il</strong>ità di intervento discrezionale del soggetto che<br />

affida la commessa pubblica.<br />

Peraltro anche le norme introdotte dalla legge anticorruzione 190/12 impattano pesantemente sulle procedure<br />

di affidamento indipendentemente dal valore della commessa da affidare, coinvolgendo <strong>il</strong> ruolo e le funzioni<br />

del RUP, del dirigente e delle commissioni. Anche le disposizioni introdotte in tema di trasparenza e di<br />

amministrazione aperta impongono di assumere un nuovo approccio culturale verso lo svolgimento delle procedure<br />

di affidamento, che sia in linea con <strong>il</strong> cambiamento normativo che esita dalle numerose disposizioni<br />

introdotte sin dal d.l. 70/11 fino a giungere agli ultimi interventi normativi della fine del 2012. Non irr<strong>il</strong>evante<br />

è, infine, l’impatto sulle forme di responsab<strong>il</strong>ità di coloro che sono coinvolti attivamente nelle procedure,<br />

non ultima la fase di esecuzione, in quest’ultimo caso anche a causa delle disposizioni introdotte dal<br />

d.l.vo 192/12 in vigore dal 1° gennaio <strong>2013</strong>.<br />

PROGRAMMA<br />

Gli strumenti di controllo dell’efficienza della spesa ivi compresa la valutazione della performance. L’obbligo<br />

di programmazione degli acquisti di beni e servizi nonché delle manutenzioni ordinarie. La creazione<br />

del centro unico acquisti e la derivante revisione delle procedure interne di spesa. La nozione di<br />

“consumo intermedio” e la sua applicazione soggettiva.<br />

La nozione di “costi standard” in tema di consumi intermedi e la relativa procedura di individuazione. La<br />

nuova figura del commissario straordinario (d.l. 52/12 convertito in l. 94/12): ruolo e poteri.<br />

L’obbligo del ricorso agli strumenti di acquisto tramite centrale di committenza: la CONSIP e le centrali<br />

regionali. Le diverse convenzioni. Il crescente uso dell’istituto gli accordi quadro. I casi di “motivata urgenza”<br />

o inesistenza dell’“apposita convenzione” e la obbligatorietà della condizione risolutiva in caso di suc-<br />

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cessiva sopravvenienza della convenzione. Le cd. “condizioni economiche pari o inferiori a quelle di CON-<br />

SIP” che legittimano <strong>il</strong> non uso di dette convenzioni. Presupposti e limiti. I miglioramenti delle condizioni economiche<br />

nel corso della durata della convenzione e dei contratti attuativi. Le procedure elettroniche di gara<br />

e <strong>il</strong> Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA): rapporti con altre centrali di committenza.<br />

L’asta pubblica elettronica.<br />

Gli effetti sui contratti stipulati in violazione degli obblighi del ricorso all’approvvigionamento centralizzato:<br />

nullità, recesso. L’obbligo di comunicazione alla Corte dei conti del mancato esercizio del diritto di<br />

recesso.<br />

Il nuovo volto della P.A. committente effetto della razionalizzazione e della riqualificazione della spesa:<br />

i risparmi sui consumi derivanti dalla revisione delle procedure, l’eliminazione della duplicazione delle attività,<br />

la razionalizzazione della domanda interna di acquisto; la digitalizzazione; la circolarità delle informazioni<br />

interne. La ristrutturazione amministrativa e riorganizzazione logistica finalizzato al risparmio di<br />

spesa.<br />

La pubblicità come sistema di controllo sull’operato della P.A.: amministrazione aperta e prevenzione<br />

della corruzione. Le responsab<strong>il</strong>ità.<br />

Le differenze tra le norme del d.l. 83/2012 e quelle recate dall’art. 1 comma 32 della l. 190/12.<br />

Le procedure ordinarie “superstiti”. L’impatto delle nuove norme (dal d.l. 70/2011 alla l. 190/2012) sulla<br />

scelta del contraente per l’affidamento di lavori, servizi e forniture sotto soglia comunitaria.<br />

Le nuove funzioni e responsab<strong>il</strong>ità dei RUP. L’incidenza delle disposizioni della legge anticorruzione sulla<br />

gestione delle procedure sotto soglia e le relative responsab<strong>il</strong>ità. In particolare gli affidamenti di lavori, servizi<br />

e forniture fino a 40.000 euro.<br />

L’accesso agli atti nelle procedure di modesto valore.<br />

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C413<br />

La stipula dei contratti di appalto con modalità informatiche<br />

RELATORE<br />

Dott.ssa Caterina VALIA<br />

Notaio in Firenze<br />

- AI SENSI DELL’ART. 6 COMMA 3 DEL D.L. 179/2012, CONVERTITO IN L. 221/12<br />

- FORMAZIONE DELL’ATTO E ADEMPIMENTI CONNESSI<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

21 marzo <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

10,00 -14,15<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

Il legislatore, nell’intento di promuovere l’uso delle modalità informatiche nell’ambito della Pubblica Amministrazione,<br />

ha dettato una serie di disposizioni normative che incidono in modo sostanziale nel modus operandi<br />

degli operatori del sistema.<br />

In particolare, l’art. 6 comma 3 del d.l. 18/10/12, n. 179 convertito con modificazioni in l. 17/12/12, n. 221,<br />

ha apportato r<strong>il</strong>evanti modifiche in materia di appalti, riformulando l’art. 11 comma 13 del Codice degli appalti<br />

(d.l.vo 163/06) <strong>il</strong> quale attualmente prevede che: “Il contratto è stipulato, a pena di nullità, con atto<br />

pubblico notar<strong>il</strong>e informatico, ovvero, in modalità elettronica, secondo le norme vigenti per ciascuna stazione<br />

appaltante, in forma pubblica amministrativa a cura dell’Ufficiale rogante dell’amministrazione aggiudicatrice<br />

o mediante scrittura privata.”<br />

La modalità elettronica, che nella formulazione precedente risultava essere una possib<strong>il</strong>e alternativa alle<br />

forme tradizionali, rappresenta così ora l’unica forma in cui si può procedere alla stipulazione dei detti contratti.<br />

L’incontro si propone di descrivere le novità apportate dalla novella, di analizzare le procedure da seguire<br />

nella predisposizione di un atto pubblico informatico evidenziandone le peculiarità e soffermandosi sulle accortezze<br />

da adottare.<br />

PROGRAMMA<br />

Gli atti pubblici informatici alla luce del d.l. 179/2012, n. 179 convertito in l. 221/2012, n. 221. Formazione:<br />

uso degli strumenti informatici (peculiarità e accortezze). Sottoscrizione: firme elettroniche e<br />

firma digitale. La conservazione: normativa di riferimento e procedura. La predisposizione delle copie. La<br />

registrazione e l’assolvimento del bollo. L’atto pubblico notar<strong>il</strong>e informatico: le soluzioni adottate.<br />

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C407<br />

I bandi di gara alla luce della Determinazione AVCP n. 4 del 10/10/2012<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

1 a edizione: 28-29 gennaio <strong>2013</strong><br />

2 a edizione: 11-12 apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

3 a edizione: 23-24 settembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Stefano de MARINIS<br />

Avvocato amministrativista esperto in materia di contratti pubblici; componente del Private Forum dell’EPEC<br />

(European PPP Expertise Center)<br />

Secondo quanto previsto dal Codice dei contratti pubblici (articolo 64, comma 4-bis) le stazioni appaltanti<br />

devono predisporre i bandi sulla base dei bandi-tipo approvati dall’Autorità di Vig<strong>il</strong>anza sui Contratti<br />

Pubblici, le cui prescrizioni possono essere derogate solo in base a motivazione espressa. In vista della successiva<br />

adozione dei singoli modelli specificamente riferiti a lavori, forniture e servizi, l’Autorità ha adottato<br />

la Determinazione n. 4/12, che descrive <strong>il</strong> quadro giuridico di riferimento sulla base del quale le stazioni<br />

appaltanti sono nel frattempo tenute a redigere la documentazione di gara. Oltre a svolgere funzioni di “indirizzo”,<br />

tali indicazioni sono r<strong>il</strong>evanti anche nell’ottica di ridurre <strong>il</strong> rischio di nullità delle prescrizioni di gara<br />

sancito dal comma 1 bis dell’art. 46 del codice.<br />

PROGRAMMA<br />

La questione dei bandi tipo nel Codice dei contratti pubblici. Le prescrizioni di gara da rispettarsi a pena<br />

di esclusione. Prescrizioni legittime ed <strong>il</strong>legittime: la conformità al Codice, al Regolamento e alla legislazione<br />

vigente. Le prescrizioni affette da nullità: <strong>il</strong> relativo regime. L’attività interpretativa dell’Autorità<br />

di Vig<strong>il</strong>anza sui Contratti Pubblici e gli obblighi di standardizzazione fissati dal Codice: gli artt. 46, 64 e<br />

74 e <strong>il</strong> loro collegamento; la Determinazione n. 4/12. Requisiti di partecipazione: di ordine generale e speciale.<br />

L’avvalimento. Le verifiche sul possesso dei requisiti. Mancato, inesatto o tardivo adempimento alla<br />

richiesta di chiarimenti. Termini da rispettarsi ai fini della partecipazione e dell’offerta. Partecipazione plurima<br />

contestuale. Adempimenti per la partecipazione di raggruppamenti temporanei e consorzi (reti d’impresa).<br />

Carenza di elementi essenziali ed incertezza assoluta sul contenuto o sulla provenienza dell’offerta.<br />

Ulteriori adempimenti riguardanti la partecipazione alla gara.<br />

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C412<br />

L’attuazione della Banca dati nazionale sui contratti pubblici<br />

- INTRODOTTA DALL’ART. 6 BIS DEL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATE<br />

1ª edizione: 16 maggio <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 22 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Stefano de MARINIS<br />

Avvocato amministrativista in Roma. Esperto in materia di contrattualistica pubblica<br />

L’art. 6 bis del Codice dei contratti impone che, dal 1° gennaio <strong>2013</strong>, tutte le stazioni appaltanti verifichino<br />

in capo alle imprese partecipanti alle gare <strong>il</strong> possesso dei prescritti requisiti tramite la Banca dati nazionale<br />

dei contratti pubblici, istituita presso l’Autorità di vig<strong>il</strong>anza. Trattasi di una modifica epocale nei rapporti<br />

tra imprese e stazioni appaltanti, e tra queste e le amministrazioni certificanti, che azzera ogni forma di produzione<br />

cartacea per documentare le dichiarazioni rese, ciò in linea con i più recenti interventi del legislatore<br />

in tema di “decertificazione”. Per fronteggiare gli effetti di tale passaggio l’AVCP, oltre ad attivare la<br />

suddetta Banca dati, ne ha disciplinato l’operatività in forma graduale, iniziando dai contratti di maggior importo.<br />

In particolare: dal 1/1/<strong>2013</strong> si è avviata la fase di sperimentazione per affidamenti sopra i 20 m<strong>il</strong>ioni<br />

di €, mentre dal 1° marzo scatta quella per tutte le gare sopra i 40m<strong>il</strong>a, fase che si conclude <strong>il</strong> 1° luglio<br />

quando <strong>il</strong> sistema diviene obbligatorio per tutti (tranne che per i settori speciali e le gare interamente gestite<br />

con modalità elettroniche dove l’obbligatorietà scatterà dal 1/1/2014). In vista di tali scadenze è quindi<br />

opportuno cominciare ad impadronirsi delle logiche e del pratico funzionamento dei relativi meccanismi attraverso<br />

l’analisi delle indicazioni rese dall’AVCP con la delibera del 27/12/2012.<br />

PROGRAMMA<br />

La Banca dati nazionale dei contratti pubblici. I principi di funzionamento: <strong>il</strong> sistema AVCpass; la conferma<br />

delle dichiarazioni sostitutive delle imprese; indicazioni da inserire nella documentazione di gara. I rapporti<br />

con le altre banche dati. I soggetti che possono operare nel sistema ed obblighi di registrazione: <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e<br />

del procedimento. I soggetti ab<strong>il</strong>itati alla verifica dei requisiti: <strong>il</strong> legale rappresentante o delegato<br />

dell’operatore economico; gli altri soggetti. I requisiti oggetto di verifica: i requisiti di carattere<br />

generale e speciale; <strong>il</strong> riferimento ai soli partecipanti alla singola procedura; i criteri di pertinenza e non eccedenza;<br />

l’ambito di validità della documentazione introdotta; <strong>il</strong> fascicolo della gara; <strong>il</strong> fascicolo dell’impresa.<br />

L’apporto delle amministrazioni certificanti. L’apporto dell’AVCP: richiesta e messa a disposizione<br />

dei documenti acquisiti presso gli enti certificanti; inserimento dati; invio dei dati alle amministrazioni appaltanti.<br />

L’apporto degli operatori economici: registrazione; inserimento dati residuali; apposizione della<br />

firma digitale; invio. Disciplina degli atti di accesso alla documentazione di gara nell’ipotesi di contenzioso.<br />

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C031<br />

La disciplina delle cause di esclusione dalle gare<br />

(art. 38 codice dei contratti)<br />

- LA DISCIPLINA DELLE CAUSE DI ESCLUSIONE DI CUI ALL’ART. 38 DEL CODICE – REGIME UNICO PER FOR-<br />

NITURE, SERVIZI, E LAVORI – LE MODIFICHE ED I PIU’ RECENTI CHIARIMENTI DELL’AUTORITÀ PER LA VI-<br />

GILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI (DET. N. 1 E 4 DEL 2012)<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

22 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 -13,00/14,00 - 17,00<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Stefano de MARINIS<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Esperto in materia di contrattualistica pubblica<br />

Il seminario opera una ricognizione completa della disciplina da tutti considerata come quella generatrice<br />

di maggiore contenzioso nella gestione delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, al fine di individuare<br />

ut<strong>il</strong>i linee guida per i funzionari impegnati nella loro gestione.<br />

PROGRAMMA<br />

La disciplina di cui all’art. 38 del Codice, riguardante <strong>il</strong> possesso dei requisiti di ordine generale per l’assunzione<br />

di contratti aventi ad oggetto lavori, forniture e servizi. Descrizione delle singole previsioni ed<br />

analisi delle tematiche connesse. L’interferenza con la disciplina delle cause di esclusione e del cd. Bandi<br />

Tipo. L’attività interpretativa dell’Autorità di vig<strong>il</strong>anza sui contratti pubblici: le Determinazioni n. 1 e 4/2012.<br />

Le modifiche apportate dalla legislazione più recente: l’estensione alla persona fisica, socio unico o di riferimento,<br />

del novero dei soggetti “sensib<strong>il</strong>i” nelle società con meno di 4 soci relativamente alle condanne<br />

o alla pendenza di procedimenti per l’applicazione di misure di prevenzione antimafia; la violazione del divieto<br />

di intestazione fiduciaria; l’ininfluenza dei i reati depenalizzati ed estinti, delle condanne revocate<br />

e di quelle per le quali è intervenuta riab<strong>il</strong>itazione; i problemi riguardanti gli amministratori cessati; <strong>il</strong><br />

parametro di gravità nelle violazioni degli obblighi concernenti <strong>il</strong> pagamento di imposte e tasse e di quelli<br />

in materia retributiva, contributiva e previdenziale nei confronti dei lavoratori. Le altre previsioni dell’art.<br />

38. Le ulteriori cause di esclusione riferib<strong>il</strong>i ai contenuti dell’art. 38: condizioni espressamente previste<br />

come tali dalla legge, dal Codice o dal regolamento. Il principio di tassatività fissato dall’art. 46, comma<br />

1 bis. La dichiarazione del possesso dei requisiti: gli schemi da adottare in attesa dell’adozione di quelli<br />

previsti dall’art. 74, comma 2 bis, del Codice. Il controllo come fattore impediente la partecipazione: la<br />

“decertificazione” e l’ut<strong>il</strong>izzo della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici di cui all’art. 6 bis del Codice.<br />

I problemi legati al r<strong>il</strong>ievo delle false dichiarazioni: esclusione dalla gara e segnalazione all’Autorità;<br />

l’autonoma r<strong>il</strong>evanza del provvedimento e l’eventuale iscrizione nel Casellario come fatto indipendente o<br />

correlato. La gradualità delle sanzioni.<br />

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C289<br />

Le strategie d’acquisto negli appalti di forniture e servizi<br />

- DISCIPLINA NORMATIVA<br />

- STESURA DEGLI ATTI DI GARA<br />

- EVOLUZIONE DEL RUOLO DEL BUYER<br />

- ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ<br />

- RESPONSABILITÀ<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

23-24 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Riccardo RANDISI<br />

Direttore Dipartimento Acquisizione Beni e Servizi E.S.T.A.V. Sud Est (Servizio Sanitario Regione Toscana)<br />

DESTINATARI<br />

Responsab<strong>il</strong>i ed addetti di unità organizzative preposte agli acquisti negli Enti pubblici.<br />

PROGRAMMA<br />

Organizzazione degli uffici e delle attività: indicatori di efficienza ed efficacia; percorsi amministrativi<br />

della domanda; strumenti di controllo delle attività. Principi generali e riferimenti normativi: procedure<br />

di acquisizione di beni e servizi per valori superiori o inferiori alla soglia comunitaria.<br />

Spese in economia: disciplina regolamentare e semplificazione delle attività. Novità introdotte dal Codice<br />

dei contratti: centrali di committenza, dialogo competitivo, sistema dinamico di acquisizione, aste elettroniche,<br />

accordi quadro. Convenzioni CONSIP e dell’Agenzia per l’Italia Digitale: facoltà ed obblighi di adesione;<br />

responsab<strong>il</strong>ità. Procedure centralizzate: dimensione ottima dell’aggregazione.<br />

Modalità di acquisizione dei beni: visione e prova; acquisto e somministrazione; noleggio, locazione “inclusive<br />

service” e leasing; donazioni e comodati d’uso. Procedure tradizionali di scelta del contraente:<br />

procedura aperta; procedura ristretta; procedura negoziata. Iter procedurale: analisi di mercato; indizione<br />

gara (contenuti del bando di gara, della lettera di invito o del disciplinare di gara e del capitolato speciale);<br />

semplificazioni e obblighi di verifica previsti dal d.P.R. 445/2000; forme di pubblicità; campionature; capacità<br />

tecnica, economica e finanziaria dei concorrenti; avvalimento; aggiudicazione. Norme tecniche: indicazioni<br />

discriminatorie e limiti alla concorrenza. Struttura dei mercati e conseguente impostazione delle<br />

gare: monopolio, oligopolio, concorrenza. Raggruppamenti di imprese; Commissioni giudicatrici (composizione,<br />

incompatib<strong>il</strong>ità e redazione dei verbali); sedute pubbliche e segrete. Cause di esclusione dalla gara.<br />

Integrazione degli atti presentati dai concorrenti. Albo fornitori: istituzione e gestione. Garanzie: cauzione<br />

provvisoria e definitiva. Offerte anomale: procedure di verifica. Limiti al subappalto e divieto di cessione<br />

del contratto. Revisione prezzi, proroga e rinnovo dei contratti. Accertamenti antimafia: comunicazioni<br />

ed informazioni prefettizie. Formalizzazione dei contratti: contenuti ed adempimenti propedeutici e conseguenti.<br />

Pagamenti: obblighi prescritti dal d.l.vo 231/02; cessione dei crediti. Responsab<strong>il</strong>e del procedimento:<br />

individuazione, competenze e responsab<strong>il</strong>ità. Accesso ai documenti amministrativi e divieto di<br />

divulgazione: limiti e responsab<strong>il</strong>ità. Controversie e tutela risarcitoria: inadempimenti contrattuali; penali;<br />

risoluzione del contratto; orientamenti giurisprudenziali e atti d’indirizzo delle autorità centrali; forme di<br />

tutela giudiziaria ed extra-giudiziaria. Esemplificazioni pratiche.<br />

9<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

73


C043<br />

Procedure negoziate e spese in economia per l’approvvigionamento di<br />

beni e servizi nella P.A.<br />

- CARATTERI E MODALITÀ DI ADOZIONE<br />

- AUTONOMIA REGOLAMENTARE DELLE STAZIONI COMMITTENTI E RELATIVI LIMITI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

1 ° a edizione: 27-28 maggio <strong>2013</strong><br />

2 a ° edizione: 6-7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Agostino NOBILE<br />

Esperto di contrattualistica e autore di pubblicazioni in materia<br />

PROGRAMMA<br />

Le spese in economia e la loro riconduzione al concetto comunitario di procedure negoziate. Le procedure<br />

negoziate nel diritto comunitario e in quello nazionale, alla luce del codice dei contratti pubblici e del<br />

relativo regolamento, anche alla luce della disciplina su razionalizzazione della spesa (l. 94/12) e spending<br />

review (l. 135/12), nonché delle correzioni ed integrazioni introdotte dai dd.l. 70/11 e 201/11. Le<br />

modalità procedimentali. Residualità delle procedure in economia rispetto a quelle concorsuali anche<br />

sotto la soglia comunitaria. Fonti normative che regolano l’acquisizione in economia di beni e servizi:<br />

l’art. 125 del d.l.vo 163/06 nonché gli artt. 329-338 del d.P.R. 207/2010; le definizioni di cottimo fiduciario<br />

e di amministrazione diretta, le tipologie di prestazioni; i limiti di spesa. Le acquisizioni in economia<br />

di beni e servizi per motivi di somma urgenza. Le procedure in economia con particolare riguardo ai casi in<br />

cui i beni e servizi da acquisire siano contemplati in convenzioni Consip. Criteri per la redazione e la revisione<br />

dei regolamenti per le spese in economia. La disciplina dei rapporti contrattuali originati dalla<br />

trattativa privata e dalle procedure in economia: la gestione dei contratti, la vig<strong>il</strong>anza, le verifiche. Esame<br />

del regolamento dei contratti pubblici (d.P.R. 207/2010) per le materie in oggetto. Gli adempimenti in<br />

tema di tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari.<br />

10<br />

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74


C405<br />

L’esecuzione del contratto in tema di servizi e forniture e le novità nel<br />

Regolamento<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

29 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9-13 / 14-17<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Angelita CARUOCCIOLO<br />

Avvocato amministrativista in Roma e Napoli<br />

PROGRAMMA<br />

Introduzione alla fase di esecuzione del contratto di appalto. L’impostazione offerta dal regolamento di applicazione<br />

del Codice dei contratti pubblici. La programmazione dell’attività contrattuale per l’acquisizione<br />

di beni e servizi.<br />

Gli organi e le competente indicate dal Codice e dal regolamento. Il necessario coordinamento tra gli organi<br />

e la stazione appaltante in fase di programmazione; le competenze e le responsab<strong>il</strong>ità per mancata programmazione.<br />

Il Responsab<strong>il</strong>e del procedimento e le centrali di committenza. La figura del direttore dell’esecuzione del<br />

contratto. La distribuzione dei compiti tra gli organi. La nomina del direttore dell’esecuzione.<br />

L’avvio dell’esecuzione del contratto: gli atti e documenti necessari. Le modalità: <strong>il</strong> ritardo da parte della<br />

committente dell’esecutore nella fase di avvio. Gli svincoli delle cauzioni. La contab<strong>il</strong>izzazione delle fasi<br />

del contratto e i relativi pagamenti: i documenti necessari.<br />

Sospensione e ordini del direttore dell’esecuzione. Variazioni dell’oggetto contrattuale: responsab<strong>il</strong>ità. Certificato<br />

ultimazione delle prestazioni. Verifica di conformità. Incarico, termini, documenti e adempimenti.<br />

Certificato di verifica di conformità e provvedimenti successivi.<br />

11<br />

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75


A109<br />

Forniture nella P.A.: guida all’affidamento e alla gestione dei relativi<br />

contratti<br />

- LE NORME - I MODELLI ORGANIZZATIVI - I TIPI CONTRATTUALI - LE MODIFICHE AI CONTRATTI<br />

- LE VERIFICHE - L’EFFETTO DELLA SPENDING REVIEW (LEGGI 94 E 135 DEL 2012, DI CONVERSIONE DEI<br />

DD.L. 52 E 95/12)<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

5-6-7 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Agostino NOBILE - Esperto di contrattualistica e autore di pubblicazioni in materia, già componente<br />

effettivo del Comitato consultivo appalti pubblici presso la Commissione europea<br />

Ing. Francesco PORZIO - Consulente e docente in materia di contrattualistica, strategie, informatica e telecomunicazioni<br />

PROGRAMMA<br />

Contesto normativo nazionale e comunitario in materia di forniture. Il codice degli appalti pubblici (d.l.vo 163/06)<br />

e successive disposizioni correttive ed integrative; <strong>il</strong> regolamento di esecuzione (d.P.R. 207/2010). L’istituzione<br />

del Commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi con d.l. 52/2012<br />

e le nuove norme introdotte dal decreto. Obblighi e vincoli derivanti dalle Convenzioni Consip secondo i decreti<br />

legge 52/12 e 95/12. Il concetto comunitario di fornitura e la sua corrispondenza con i contratti disciplinati<br />

dall’ordinamento civ<strong>il</strong>istico nazionale. Le diverse forme di affidamento dei contratti aventi per oggetto<br />

forniture: secondo le procedure contrattuali comunitarie e nazionali; in economia; per adesione alle convenzioni<br />

Consip; attraverso <strong>il</strong> ricorso al mercato elettronico. La nuova figura del responsab<strong>il</strong>e delle procedure di affidamento<br />

ed esecuzione dei contratti pubblici di lavori, forniture e servizi (art. 10 d.l.vo 163/06). La determinazione<br />

ad acquistare e le procedure per la scelta del contraente: procedure aperte, ristrette, negoziate. Sistemi<br />

dinamici di acquisizione e aste elettroniche. La procedura di aggiudicazione: configurazione ed adempimenti. Il<br />

criterio del prezzo più basso e quello dell’offerta più vantaggiosa. Procedure negoziate attraverso gare ufficiose,<br />

indagini di mercato e interpellanze in gara. Le offerte e la loro composizione. Contraddittorio e discrezionalità tecnica<br />

nell’individuazione e valutazione dell’anomalia dell’offerta. La stipulazione del contratto e gli adempimenti<br />

preliminari. La gestione del contratto e le modifiche nel corso dello svolgimento: nella quantità, nei soggetti,<br />

nel termine di esecuzione, nella durata. La revisione dei prezzi contrattuali. I rinnovi dei contratti: limiti e requisiti.<br />

Le vicende contrattuali più significative: la consegna, i collaudi, le garanzie, le penalità contrattuali, le<br />

controversie contrattuali, i pagamenti, la disciplina degli interessi moratori secondo <strong>il</strong> d.l.vo 231/02 e la più recente<br />

interpretazione giurisprudenziale. Inadempimento e difformità della fornitura rispetto all’oggetto del contratto.<br />

Procedure in economia ed economali. Gli acquisti tramite procedure telematiche e l’e-government: <strong>il</strong><br />

ruolo di Internet nei confronti degli acquisti pubblici. Il Negozio elettronico: caratteristiche, modalità di attivazione,<br />

di accesso e di ut<strong>il</strong>izzo. Tipologie di beni idonei e disponib<strong>il</strong>i tramite negozio elettronico. Esempi di ut<strong>il</strong>izzo.<br />

Le procedure di gara interamente gestite con sistemi telematici: tipologie e formati di gara, caratteristiche, criteri<br />

di valutazione tecnica ed economica. Ruoli della Consip nelle gare telematiche. Merceologie e circostanze<br />

in cui la gara telematica risulta particolarmente efficace. Esempi di gare telematiche. Il mercato elettronico della<br />

Pubblica Amministrazione: modalità di ut<strong>il</strong>izzo, beni e servizi attualmente acquistab<strong>il</strong>i. L’obbligo di ut<strong>il</strong>izzo del<br />

Mercato elettronico ex d.l. 52/12 (spending review). Responsab<strong>il</strong>ità e ruoli della Consip. Acquisto diretto e richiesta<br />

di offerta (RDO). Come gestire i rischi e conseguire i benefici attesi. Esempi di ut<strong>il</strong>izzo. Il regolamento del<br />

mercato elettronico. Esperienze pubbliche Consip e casi di studio inerenti forniture di interesse comune.<br />

12<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

76


A053<br />

L’attività contrattuale nelle Pubbliche Amministrazioni<br />

- APPALTI, CONCESSIONI, AFFIDAMENTI DI SERVIZI PUBBLICI DOPO LA L. 133/08<br />

- DIRETTIVE COMUNITARIE, CODICE DEI CONTRATTI, NUOVO REGOLAMENTO<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 13-14 giugno <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 26-27 settembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Lorenzo ANELLI<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Avv. Nicola MARCONE<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

PROGRAMMA<br />

L’attività negoziale nelle Pubbliche Amministrazioni alla luce delle più recenti riforme e dell’influenza<br />

comunitaria. Il sistema delle fonti: principi del Trattato, direttive codice dei contratti, codice civ<strong>il</strong>e. La giurisprudenza<br />

della Corte costituzionale e della Corte di giustizia. I contratti esclusi. Sistematica del codice:<br />

struttura; principi; ambito soggettivo; ambito oggettivo; prof<strong>il</strong>i organizzativi. Concetti base degli istituti più<br />

importanti: pubblicità, procedure di gara, criteri di aggiudicazione, organismi di diritto pubblico, ecc. Il<br />

procedimento: <strong>il</strong> RUP e i suoi rapporti con l’organizzazione amministrativa. L’Autorità di Vig<strong>il</strong>anza. Struttura<br />

del procedimento: dalla determina all’aggiudicazione e alla stipulazione del contratto. Tipologie di fattispecie<br />

negoziali: i contratti pluriennali, opzionali e aperti; accordi quadro nei settori ordinari e speciali; sistemi<br />

dinamici di acquisizione; gare on-line e marketplace; la centrale di committenza CONSIP; forniture e<br />

servizi in economia; <strong>il</strong> ricorso al sistema no profit. L’avvio della procedura e gli atti di gara: <strong>il</strong> bando; <strong>il</strong> capitolato<br />

speciale di gara; lo schema di contratto. La qualificazione delle imprese: disciplina nazionale e<br />

punti di vista comunitari; <strong>il</strong> nuovo istituto dell’avvalimento. Certificazione di qualità delle imprese. Le operazioni<br />

di gara: casi di esclusione dalla gara; criteri di scelta del contraente; nomina, poteri e funzioni della<br />

commissione di gara; l’anomalia dell’offerta; criteri e sottocriteri nella valutazione dell’offerta; aggiudicazione<br />

provvisoria e definitiva e consegna provvisoria; accesso e privativa industriale. La stipula e la gestione<br />

del contratto. Le variazioni soggettive dell’appaltatore. Le variazioni oggettive dell’appalto. Il contenzioso<br />

connesso all’esecuzione. Singole tipologie di forniture e servizi: gli appalti di manutenzione; gli appalti per<br />

la progettazione; gli appalti per <strong>il</strong> global service, ecc.<br />

13<br />

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C115<br />

Gli appalti di servizi nelle amministrazioni pubbliche<br />

dopo i provvedimenti di “spending review”<br />

- COME SI REDIGONO BANDI E CONTRATTI NELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI SERVIZI DA APPALTARE<br />

- CONCESSIONI DI SERVIZI<br />

- COTTIMI DI SERVIZI<br />

- GLI ACQUISTI DI SERVIZI ATTRAVERSO LA CENTRALE CONSIP<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

30 settembre – 1-2 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Nicola MARCONE<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Avv. Francesca PETULLÀ<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Ing. Francesco PORZIO<br />

Consulente e docente in materia di contrattualistica, strategie, informatica e telecomunicazioni<br />

PROGRAMMA<br />

L’appalto pubblico di servizi: secondo <strong>il</strong> codice civ<strong>il</strong>e, le leggi nazionali, le direttive comunitarie. Il codice<br />

degli appalti e <strong>il</strong> nuovo regolamento (d.P.R. 207/2010), anche alla luce della disciplina su razionalizzazione<br />

della spesa (l. 94/12) e spending review (l. 135/12). L’istituzione del Commissario straordinario<br />

per la razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi con d.l. 52/2012 e le norme introdotte dal<br />

decreto. La concessione di servizi: schema contrattuale, modalità di affidamento, riparto dei rischi tra<br />

committente e affidatario. La nuova figura del responsab<strong>il</strong>e delle procedure di affidamento ed esecuzione<br />

dei contratti pubblici di servizi (art. 10 d.l.vo 163/06). Analisi di alcune tipologie di appalti di servizi:<br />

manutenzione e riparazione; trasporto; servizi finanziari, di contab<strong>il</strong>ità; di pulizia; servizi attinenti<br />

all’architettura e all’ingegneria. La predisposizione di bandi e avvisi di gara: ipotesi simulate in relazione<br />

alle varie tipologie di servizi. Le tecniche di redazione dei capitolati con particolare riguardo alle concrete<br />

caratteristiche dell’appalto. I requisiti di qualificazione. Forme e modalità di associazione di imprese,<br />

anche alla luce della giurisprudenza comunitaria e nazionale. Il nuovo istituto dell’avvalimento. I sistemi<br />

di affidamento: procedure aperte, ristrette, negoziate, procedure in economia. Gestione dei servizi in economia:<br />

l’art. 125 del codice dei contratti; la natura dei contratti di servizi a cottimo; la possib<strong>il</strong>ità di estenderli<br />

ai servizi di ingegneria. Criteri di selezione qualitativa: modalità e tecniche applicative per gli appalti<br />

nazionali e comunitari. Il Global Service alla luce del codice degli appalti. Le modalità di ut<strong>il</strong>izzazione dei<br />

parametri qualità-prezzo Consip quali limiti massimi per l’acquisto di servizi: obblighi e sanzioni per i<br />

funzionari delle Amministrazioni Pubbliche. La gestione del contratto di appalto di servizi e l’ambito di<br />

ingerenza della P.A. committente nella esecuzione dello stesso. Vicende del rapporto nell’appalto di<br />

servizi: inadempimenti, jus variandi, doppio quinto d’obbligo. Alterazioni dell’equ<strong>il</strong>ibrio contrattuale e<br />

rimedi ammissib<strong>il</strong>i. Valutazioni di congruità dei prezzi. Rinnovi e proroghe alla luce dell’evoluzione<br />

normativa e della giurisprudenza. Risoluzione in via amministrativa e giudiziale delle controversie.<br />

Il Programma di Razionalizzazione della spesa e la centrale Consip. Obiettivi, origini, evoluzione e risultati.<br />

Ruolo di Consip nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni e del Mercato di fornitura. Le Conven-<br />

14<br />

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zioni quadro per servizi stipulate dalla Consip: Amministrazioni obbligate all’uso delle Convenzioni, modalità<br />

di adesione e di acquisto. La stipula e la gestione della Convenzione e del singolo Contratto attuativo,<br />

responsab<strong>il</strong>ità e ruoli della Consip e dell’Amministrazione aderente alla Convenzione. Convenzioni in<br />

fase di studio, attive ed esaurite. Le circostanze in cui è applicab<strong>il</strong>e l’obbligo di acquisto tramite le Convenzioni.<br />

Esempi di ut<strong>il</strong>izzo dei parametri di prezzo-qualità delle Convenzioni Consip, come limiti massimi,<br />

per l’acquisto di beni e servizi comparab<strong>il</strong>i. Rapporti tra Convenzione e contratti attuativi: ipotesi di contenzioso<br />

e ruolo della Consip. La procedura di registrazione. Analisi ed esempi di stipula di contratti attuativi<br />

per servizi in adesione alle Convenzioni. Gli acquisti in autonomia: criteri per individuare le<br />

circostanze di legittimità dell’acquisto. Esempi di procedure in autonomia per l’acquisto di servizi nel rispetto<br />

dei vincoli di legge.<br />

C096<br />

L’applicazione del regolamento di attuazione del Codice dei contratti<br />

pubblici al settore delle forniture e servizi<br />

- CORSO TEORICO-PRATICO<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

7-8-9 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Stefano de MARINIS<br />

Avvocato amministrativista in Roma. Esperto in materia di contrattualistica pubblica<br />

Il regolamento di attuazione del Codice dei contratti, già modificato in alcune parti “per decreto” ha esteso<br />

alle forniture ed ai servizi norme e modi di operare per lungo tempo maggiormente propri della disciplina<br />

dei lavori, ciò che crea la necessità di rivedere prassi consolidate in modo diverso. Basti pensare all’istituto<br />

del Responsab<strong>il</strong>e del procedimento, unico per tutto <strong>il</strong> processo realizzativo di ciascun contratto, ai meccanismi<br />

di “controllo a campione” dei requisiti di gara, cui si raccorda l’operatività della Banca dati nazionale<br />

dei contratti pubblici, alla gestione delle offerte anomale e di quelle cd. economicamente più<br />

vantaggiose. Ma l’ambito nel quale <strong>il</strong> Regolamento esercita in modo più ampio e significativo la propria portata<br />

innovativa è quello dell’esecuzione della commessa, dove la storica assenza di una disciplina di portata<br />

generale viene colmata con un articolato quadro di disposizioni che merita opportuno approfondimento.<br />

PROGRAMMA<br />

Il d.P.R. 5/10/2010, n. 207 e le modifiche ad esso recate dai provvedimenti urgenti sul contenimento<br />

della spesa, lo sv<strong>il</strong>uppo e la semplificazione. I primi orientamenti interpretativi del MIT: la Circolare n.<br />

4536 del 30/10/2012. I principi di delega e gli interventi della legislazione primaria. Ambito applicativo e<br />

vincolatività delle relative previsioni rispetto alla legislazione regionale e provinciale. Il diritto transitorio.<br />

Gli organi del procedimento e la programmazione. la suddivisione dei contratti in lotti per l’accesso<br />

delle PMI. Il responsab<strong>il</strong>e unico del procedimento: funzioni e compiti; rapporti con <strong>il</strong> dirigente dell’ufficio.<br />

Il Direttore dell’esecuzione: i casi in cui è previsto; altre figure. Ordini di servizio e disposizioni di servizio.<br />

L’Autorità di Vig<strong>il</strong>anza: obblighi di comunicazione e sanzioni per <strong>il</strong> caso di inadempienza. Il casellario<br />

delle imprese e la Banca dati nazionale dei contratti pubblici. La pubblicità delle gare. La progettazione<br />

15<br />

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nelle forniture e nei servizi. I sistemi di realizzazione: l’esecuzione tramite appalto. Gli accordi quadro. Esecuzione<br />

tramite concessione. Finanza di progetto nei servizi. Esecuzione in economia: la soglia dei 40.000<br />

€ per gli affidamenti fiduciari. Nuove regole in tema di esecuzione attraverso contratti di sponsorizzazione.<br />

La qualificazione ed i requisiti degli assuntori dei contratti: soggetti legittimati a concorrere. Determinazione<br />

dei requisiti di accesso: di ordine generale (nuovo art. 38 del Codice dei contratti), di capacità<br />

economico finanziaria e tecnico organizzativa. Ripartizione dei requisiti in caso di partecipazione in forma<br />

riunita: differenze rispetto alla disciplina dei lavori. Qualificazione mediante avvalimento. La scelta del<br />

contraente: pubblicità delle gare; procedure aperte, ristrette, negoziate; dialogo competitivo. Il bando di<br />

gara ed i termini per concorrere. Criteri di selezione delle offerte: commissioni giudicatrici e commissioni<br />

di gara; le incompatib<strong>il</strong>ità anche alla luce della l. 190/12 (cd. anticorruzione). Offerte anomale e procedimento<br />

di verifica. La commissione per la valutazione dell’anomalia. L’offerta economicamente più vantaggiosa:le<br />

indicazioni dell’AVCP. Le garanzie. Esecuzione dei contratti. Giorno e termine per l’avvio del<br />

l’esecuzione. Esecuzione in senso stretto: sospensione e ripresa. Svincolo della cauzione in funzione dell’avanzamento:<br />

nuove regole dettate dalla l. 211/12 (cd. Sv<strong>il</strong>uppo 2). Contab<strong>il</strong>ità e pagamenti. Modifiche<br />

in corso di esecuzione del contratto. Divieto di modifiche introdotte dall’assuntore. Varianti introdotte dal<br />

committente. Subappalto e pagamento diretto del subcontraente. Revisione prezzi. Ultimazione e penali.<br />

Collaudo e verifica conformità: affidamento dell’incarico; documentazione da fornirsi per <strong>il</strong> collaudo; collaudo<br />

e verifica in corso di esecuzione; oneri delle operazioni di collaudo. Vicende risolutive del contratto:<br />

risoluzione per grave inadempimento grave irregolarità e grave ritardo. Risoluzione per reati accertati: introduzione<br />

del riferimento all’usura e al riciclaggio. Provvedimenti ed obblighi in seguito alla risoluzione.<br />

Possib<strong>il</strong>ità di riaffidare <strong>il</strong> completamento senza gara. Nuove misure a tutela del lavoro e della sicurezza.<br />

Intervento sostitutivo della stazione appaltante per l’inadempienza contributiva dell’esecutore e del subappaltatore.<br />

Intervento sostitutivo della stazione appaltante per l’inadempienza retributiva dell’esecutore<br />

e del subappaltatore. Acquisizione del DURC. Responsab<strong>il</strong>ità dell’assuntore del contratto verso i terzi e verso<br />

<strong>il</strong> committente.<br />

16<br />

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M141<br />

MASTER IN TEORIA E PRATICA DEI CONTRATTI PUBBLICI<br />

DURATA<br />

15 giorni<br />

articolato in sei moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

14-15-16-17-18 ottobre <strong>2013</strong><br />

11-12-13-14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

2-3-4-5-6 dicembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 2.715,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Lorenzo ANELLI<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Avv. Sara DI CUNZOLO<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Avv. Stefano de MARINIS<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Esperto in materia di contrattualistica pubblica<br />

Avv. Nicola MARCONE<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Avv. Agostino NOBILE<br />

Esperto di contrattualistica e autore di pubblicazioni in materia, già componente effettivo del Comitato<br />

consultivo appalti pubblici presso la Commissione europea<br />

Avv. Francesca PETULLÀ<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Ing. Francesco PORZIO<br />

Consulente e docente in materia di contrattualistica, strategie, informatica e telecomunicazioni<br />

Avv. Riccardo RANDISI<br />

Direttore Dipartimento Acquisizione Beni e Servizi E.S.T.A.V. Sud Est (Servizio Sanitario Regione Toscana)<br />

Dott. Antonio RUOTOLO<br />

Esperto di diritto notar<strong>il</strong>e<br />

e inoltre, Magistrati di magistrature superiori<br />

OBIETTIVI<br />

Fornire un ut<strong>il</strong>e contributo alla formazione e all’aggiornamento delle professionalità impiegate nell’attività<br />

contrattuale pubblica. Il primo modulo <strong>il</strong>lustrerà le tematiche e le regole comuni dell’attività negoziale; gli<br />

altri riguardano i settori contrattuali pubblici più importanti, ed <strong>il</strong> regime del contenzioso. I moduli del Master<br />

sono fruib<strong>il</strong>i anche singolarmente.<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti, funzionari e responsab<strong>il</strong>i di uffici contratti delle P.A. Segretari comunali. Rappresentanti legali di<br />

imprese pubbliche e private operanti nei settori immob<strong>il</strong>iari, dei servizi, dei lavori ed<strong>il</strong>i e delle forniture e<br />

in generale tutti i dipendenti degli Enti Pubblici interessati alla materia.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A314):<br />

14-15-16 ottobre <strong>2013</strong><br />

Le tecniche di redazione e la stipulazione dei contratti nella Pubblica Amministrazione<br />

17<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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2° modulo (C180):<br />

17-18 ottobre <strong>2013</strong><br />

Gli adempimenti dei responsab<strong>il</strong>i delle procedure di affidamento dei contratti pubblici<br />

3° modulo (C287):<br />

11-12-13 novembre <strong>2013</strong><br />

Gli appalti di servizi e forniture nelle amministrazioni pubbliche<br />

4° modulo (C143):<br />

14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

Procedure di affidamento e contratti nella realizzazione di lavori pubblici dopo <strong>il</strong> nuovo regolamento<br />

5° modulo (C190):<br />

2-3-4 dicembre <strong>2013</strong><br />

Seminario pratico sulla redazione degli atti di gara<br />

6° modulo (C042):<br />

5-6 dicembre <strong>2013</strong><br />

Gestione contenzioso nei contratti pubblici e attuazione della direttiva ricorsi<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• presenti una ricerca sugli argomenti trattati nel Master, che verrà esaminata e valutata dal docente relatore<br />

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A314<br />

Le tecniche di redazione e la stipulazione dei contratti nella Pubblica<br />

Amministrazione<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

14-15-16 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Riccardo RANDISI<br />

Direttore Dipartimento Acquisizione Beni e Servizi E.S.T.A.V. Sud Est (Servizio Sanitario Regione Toscana)<br />

Dott. Antonio RUOTOLO<br />

Esperto di diritto notar<strong>il</strong>e<br />

PROGRAMMA<br />

Principi dell’attività amministrativa: legalità, buona amministrazione e imparzialità. Iter procedimentale<br />

nell’affidamento degli appalti sopra e sotto la soglia di applicazione delle direttive comunitarie. La nomenclatura<br />

contrattuale di origine comunitaria: procedura aperta, procedura ristretta, procedura negoziata,<br />

dialogo competitivo, sistema dinamico di acquisizione, aste elettroniche, accordi quadro. Rapporti<br />

con quella tradizionale dell’ordinamento italiano. Il principio dell’evidenza pubblica: forme di pubblicità.<br />

Le clausole contrattuali principali: durata, revisione prezzi e rinnovo contrattuale, modalità e termini di<br />

consegna, controlli, periodo di prova, aggiornamenti tecnologici, termini di pagamento, cessione del contratto,<br />

subappalto, cessione dei crediti, foro competente, clausole di salvaguardia e norme di rinvio. Stipulazione<br />

del contratto: modalità di forma (atto pubblico notar<strong>il</strong>e, forma pubblica amministrativa, scrittura<br />

privata o forma elettronica) e di sostanza (contenuti ed allegati); adempimenti propedeutici (verifica dichiarazioni<br />

sostitutive di certificazione e dell’atto di notorietà, cauzione definitiva, accertamenti antimafia).<br />

Forme di tutela; i prof<strong>il</strong>i di responsab<strong>il</strong>ità: civ<strong>il</strong>e, amministrativo-contab<strong>il</strong>e, dirigenziale e penale con<br />

riferimento alla conduzione della gara, alla posizione dello stipulante. Azioni risarcitorie esperib<strong>il</strong>i dai contraenti,<br />

ricorsi giudiziari ed extra-giudiziari. Esemplificazioni pratiche.<br />

L’atto pubblico (e in forma pubblica amministrativa). Formazione ed efficacia. Nozione di fede pubblica. La<br />

firma digitale. Equiparazione del contratto concluso con sottoscrizione digitale alla firma scritta. Obbligatorietà<br />

della stipula con atto pubblico notar<strong>il</strong>e informatico o in modalità elettronica secondo quanto disposto<br />

dall’art. 6 comma 3 della l. 221/12, che modifica l’art. 11 del Codice dei contratti. Il contraente<br />

privato. Accertamento della capacità giuridica e di agire. Gli stranieri. Condizioni generali di contratto.<br />

Clausole onerose e vessatorie nella contrattualistica pubblica. I capitolati generali e speciali. Natura ed<br />

efficacia. Il verbale di gara. Compiti del presidente e del segretario. Tecniche redazionali, poteri, doveri del<br />

soggetto verbalizzante. La potestà dell’ufficiale rogante nell’ambito delle funzioni demandate alla P.A. La<br />

competenza per materia e territorio dell’ufficiale rogante. Individuazione delle norme e dei principi che regolano<br />

la materia con particolare riguardo ai regolamenti di contab<strong>il</strong>ità. Limiti al potere regolamentare e ambito<br />

della riserva di legge in materia. Documentazione amministrativa e attività negoziale. Il repertorio.<br />

Cenni di diritto tributario: imposta di registro, IVA e imposta di bollo.<br />

I doveri di controllo dell’ufficiale rogante anche con riferimento alle fasi del procedimento negoziale anteriori<br />

alla stipulazione e alle connesse responsab<strong>il</strong>ità.<br />

19<br />

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C180<br />

Il responsab<strong>il</strong>e delle procedure di affidamento ed esecuzione<br />

nei contratti pubblici di forniture e servizi<br />

IL RUP NEL CODICE DEI CONTRATTI E NEL REGOLAMENTO – RAPPORTI ESTERNI E INTERNI ALL’AMMINI-<br />

STRAZIONE - RAPPORTI CON I DIRIGENTI E LA DIREZIONE POLITICA – LA LEGGE “ANTICORRUZIONE” – IL<br />

RUOLO DI L’INTERFACCIA DELL’AVCP - POTERI ED ADEMPIMENTI – REGIME DEGLI ATTI E RESPONSABILITÀ<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

17-18 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Stefano de MARINIS<br />

Avvocato amministrativista in Roma - Esperto in materia di contrattualistica pubblica<br />

Partendo dall’estensione della figura dal campo dei lavori a quello delle forniture e dei servizi, disposta<br />

dal Codice dei contratti e resa operante dal Regolamento, <strong>il</strong> seminario si propone di realizzare una ricognizione<br />

puntuale degli adempimenti, delle modalità organizzative e dei prof<strong>il</strong>i di responsab<strong>il</strong>ità collegati a<br />

questa nodale figura, di strategica importanza nella realizzazione dei contratti pubblici anche alla luce delle<br />

recenti norme in materia di “anticorruzione”. Specifica attenzione verrà rivolta ai rapporti tra responsab<strong>il</strong>e<br />

unico del procedimento e Autorità di Vig<strong>il</strong>anza sui Contratti Pubblici in genere e con riferimento all’ut<strong>il</strong>izzo<br />

della Banca dati sui contratti pubblici, di cui all’art. 6 bis del Codice dei contratti.<br />

PROGRAMMA<br />

L’estensione della figura già prevista per gli appalti di lavori al campo delle forniture e dei servizi: presupposti<br />

e ragioni. Il superamento della nozione di responsab<strong>il</strong>e del procedimento per fasi: <strong>il</strong> concetto di Responsab<strong>il</strong>e<br />

unico (RUP). Le fonti legislative di riferimento: principi generali (l. 241/90); <strong>il</strong> Codice dei contratti<br />

pubblici (d.l.vo 163/06); <strong>il</strong> regolamento attuativo (d.P.R. 207/2010) e le prime indicazioni ministeriali (Circolare<br />

MIT n. 4536 del 30/10/12). Nomina. Funzioni: impulso, accertamento, certificazione e responsab<strong>il</strong>ità<br />

su tempi e costi del contratto. Potestà decisoria e rappresentanza attribuita dal complesso<br />

codice-regolamento e dai regolamenti organizzativi dell’ente di appartenenza. Obblighi di comunicazione e<br />

rapporti con l’Autorità di vig<strong>il</strong>anza: acquisizione del CIG e ut<strong>il</strong>izzo della Banca dati nazionale sui contratti<br />

pubblici. Rapporto con gli altri dipendenti dell’ente di appartenenza: in particolare con <strong>il</strong> dirigente del servizio<br />

e con <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e della prevenzione della Corruzione (l. 190/12).Il contributo nella programmazione.<br />

Gli accertamenti di competenza per la verifica della copertura della spesa. Le verifiche antecedenti<br />

alla procedura di gara. Obblighi e responsab<strong>il</strong>ità nella pubblicazione dei bandi. Verifiche delle dichiarazioni<br />

dell’impresa e ruolo dei soggetti ab<strong>il</strong>itati a consultare la BDNCP. Competenze in materia di offerte anomale.<br />

La gestione della fase realizzativa: rapporti con <strong>il</strong> Direttore del l’esecuzione. Competenze speciali in materia<br />

di varianti. Adempimenti alla luce delle norme sulla razionalizzazione della spesa pubblica (l. 94/12)<br />

e sulla cd. spending review (l. 135/12). Modalità e regime dei pagamenti alle imprese: verifica adempimenti<br />

nei confronti dei sub affidatari; la nuova disciplina dei ritardi (l. 192/12). Termini di esecuzione e penali.<br />

Intervento in sede di collaudo e/o verifica di conformità. Responsab<strong>il</strong>ità in caso di ritardo o sforamento dei<br />

tetti di spesa. Gestione del contenzioso anche in base al d.l.vo 53/2010, che aggiorna le “direttive ricorsi”.<br />

Ruoli aggiuntivi del RUP nei contratti in economia. Ruolo e funzioni del RUP nel caso di stazioni appaltanti<br />

che non sono pubbliche amministrazioni o enti pubblici. Esame della giurisprudenza e degli orientamenti<br />

dell’AVCP in materia.<br />

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C287<br />

Gli appalti di servizi e forniture nelle amministrazioni pubbliche<br />

- BANDI E CAPITOLATI - SISTEMI DI AGGIUDICAZIONE - PROCEDURE IN ECONOMIA<br />

- ACQUISTI CENTRALIZZATI E MERCATI ELETTRONICI<br />

- L’EFFETTO DELLA SPENDING REVIEW (LEGGI 94 E 135 DEL 2012)<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

11-12-13 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Agostino NOBILE - Esperto di contrattualistica e autore di pubblicazioni in materia<br />

già componente effettivo del Comitato consultivo appalti pubblici presso la Commissione europea<br />

Avv. Francesca PETULLÀ - Avvocato amministrativista in Roma<br />

Ing. Francesco PORZIO - Consulente e docente in materia di contrattualistica, strategie, informatica e telecomunicazioni<br />

PROGRAMMA<br />

I contratti di forniture e servizi: secondo <strong>il</strong> codice civ<strong>il</strong>e, le leggi nazionali, le direttive comunitarie. Il codice<br />

degli appalti e <strong>il</strong> nuovo regolamento. La concessione di servizi dopo <strong>il</strong> codice dei contratti: schema contrattuale,<br />

modalità di affidamento, riparto dei rischi tra committente e affidatario. Acquisti centralizzati e mercato<br />

elettronico. La figura del responsab<strong>il</strong>e delle procedure di affidamento ed esecuzione dei contratti<br />

pubblici di servizi e forniture (art. 10 d.l.vo 163/06). Analisi di alcune tipologie di contratti di forniture e<br />

servizi. La predisposizione di bandi e avvisi di gara: ipotesi simulate in relazione alle varie tipologie di servizi.<br />

Le tecniche di redazione dei capitolati con particolare riguardo alle concrete caratteristiche del contratto.<br />

I requisiti di qualificazione: norme specifiche e discrezionalità del committente. Forme e modalità di<br />

associazione di imprese, anche alla luce della giurisprudenza comunitaria e nazionale. Il nuovo istituto<br />

dell’avvalimento. I sistemi di affidamento: procedure aperte, ristrette, negoziate. Procedure in economia:<br />

l’art. 125 del codice dei contratti. Il Global Service alla luce del codice degli appalti. Le modalità di<br />

ut<strong>il</strong>izzazione dei parametri qualità-prezzo Consip quali limiti massimi per l’acquisto di forniture e servizi: obblighi<br />

e sanzioni per i funzionari delle Amministrazioni Pubbliche. Vicende del rapporto nel contratto di servizi e<br />

forniture: inadempimenti, jus variandi, doppio quinto d’obbligo. Alterazioni dell’equ<strong>il</strong>ibrio contrattuale e rimedi<br />

ammissib<strong>il</strong>i. Valutazioni di congruità dei prezzi. Rinnovi e proroghe alla luce dell’evoluzione normativa e della<br />

giurisprudenza. Risoluzione in via amministrativa e giudiziale delle controversie. Il Programma di razionalizzazione<br />

della spesa e la centrale Consip. L’obbligo di uso delle Convenzioni Consip come da leggi 94 e 135<br />

del 2012 (Spending Review). Obiettivi, origini, evoluzione e risultati. Ruolo di Consip nei confronti delle Pubbliche<br />

Amministrazioni e del Mercato di fornitura. Le Convenzioni quadro per servizi e forniture stipulate<br />

dalla Consip: Amministrazioni obbligate all’uso delle Convenzioni secondo le leggi finanziarie, modalità di<br />

adesione e di acquisto. La stipula e la gestione della Convenzione e del singolo Contratto attuativo, responsab<strong>il</strong>ità<br />

e ruoli della Consip e dell’Amministrazione aderente alla Convenzione. Convenzioni in fase di studio, attive<br />

ed esaurite. Le circostanze in cui è applicab<strong>il</strong>e l’obbligo di acquisto tramite le Convenzioni e <strong>il</strong> vincolo<br />

di prezzo Consip. Esempi di applicab<strong>il</strong>ità e di non applicab<strong>il</strong>ità dell’obbligo di acquisto di servizi in Convenzione.<br />

Rapporti tra Convenzione e contratti attuativi: ipotesi di contenzioso e ruolo della Consip. La procedura di registrazione.<br />

Analisi ed esempi di stipula di contratti attuativi per servizi in adesione alle Convenzioni. Gli acquisti<br />

in autonomia: criteri per individuare le circostanze di legittimità dell’acquisto. Esempi di procedure in<br />

autonomia per l’acquisto di servizi nel rispetto dei vincoli di legge.<br />

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C143<br />

Procedure di affidamento e contratti nella realizzazione di lavori<br />

pubblici<br />

- CONTROLLO SOCIETARIO E CONTRADDITTORIO NELLE AGGIUDICAZIONI<br />

- REGOLAMENTO<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14.30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Lorenzo ANELLI<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Avv. Nicola MARCONE<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Il seminario propone un’attenta ricognizione delle forme di realizzazione dei lavori pubblici alla luce delle<br />

fonti normative, della giurisprudenza, della prassi. Saranno formulate indicazioni operative anche in relazione<br />

alle singole realtà amministrative di appartenenza dei partecipanti.<br />

PROGRAMMA<br />

La fase interna del procedimento contrattuale per l’esecuzione dei lavori pubblici. Le deliberazioni a contrattare.<br />

I rapporti con la programmazione triennale; la determinazione dell’oggetto del contratto. Il contenuto<br />

del contratto: schemi grafici e capitolato. La comp<strong>il</strong>azione del capitolato speciale. Le clausole a<br />

corpo e a misura: gli effetti sulla retribuzione del contratto. I contratti collegati all’esecuzione dei lavori:<br />

appalto di progetto, concorso di idee e concorso di progettazione. Disciplina comune applicab<strong>il</strong>e ai contratti<br />

sopra e sottosoglia. Disciplina specifica per i contratti di lavori pubblici sotto soglia. Le novità introdotte<br />

dal d.l. 70/11. Le forme di appalto con progettazione: in particolare, l’appalto integrato dopo l’emanazione<br />

del regolamento. Bandi, avvisi, capitolati speciali, verbali di aggiudicazione: criteri per la loro comp<strong>il</strong>azione,<br />

clausole discrezionali e obbligatorie. L’art. 81, comma 3, del codice dei contratti: i limiti al potere<br />

di non aggiudicare. La qualificazione delle imprese alla luce delle novità introdotte dal regolamento<br />

207/2010. Il nuovo istituto dell’avvalimento e la sua concreta attuazione nelle procedure di affidamento<br />

dei lavori. I sistemi di aggiudicazione: procedura aperta, ristretta, negoziata, dialogo competitivo, accordi<br />

quadro. I limiti al potere di selezionare nella procedura ristretta. La procedura ristretta semplificata. Varianti<br />

progettuali in sede di offerta. Gli accordi quadro. La somma urgenza nei lavori pubblici: la deroga al principio<br />

della previa copertura della spesa; <strong>il</strong> verbale dello stato dei luoghi; la perizia di spesa; le modalità di<br />

copertura a consuntivo. I criteri di aggiudicazione: modalità di applicazione del prezzo più basso e del criterio<br />

dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il dialogo competitivo. Procedimenti di gara: presidenza,<br />

svolgimento, vicende patologiche. La stipulazione dei contratti. La disciplina dell’offerta anomala.<br />

Nuove modalità di verifica delle offerte anomalmente basse. La disciplina della concessione di lavori<br />

pubblici. La responsab<strong>il</strong>ità dei funzionari, dei tecnici e del responsab<strong>il</strong>e del procedimento nell’attività<br />

contrattuale della pubblica amministrazione: esame ragionato della giurisprudenza. Completamento dei<br />

lavori a seguito di fattispecie di recesso e risoluzione del contratto: modalità per la stipula dei contratti<br />

di completamento.<br />

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C190<br />

Seminario pratico sulla redazione degli atti di gara<br />

- BANDO DI GARA, LETTERA D’INVITO, CAPITOLATO SPECIALE, VERBALI DELLA COMMISSIONE GIUDICA-<br />

TRICE NEGLI APPALTI PUBBLICI DI FORNITURE E SERVIZI<br />

- MODALITÀ DI FORMALIZZAZIONE DEI CONTRATTI<br />

- CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA E VESSATORIE<br />

- MODELLI TIPO E ATTI STANDARD<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

2-3-4 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Riccardo RANDISI<br />

Direttore Dipartimento Acquisizione Beni e Servizi E.S.T.A.V. Sud Est (Servizio Sanitario Regione Toscana)<br />

DESTINATARI<br />

Uffici Provveditorato, Economato, Affari Legali e Contratti, Patrimonio, Area Tecnica delle P.A. e Ditte interessate<br />

agli appalti pubblici di forniture e servizi.<br />

PROGRAMMA<br />

Aspetti generali.- Disciplina normativa: procedure di acquisizione di forniture e servizi sopra e sotto la soglia<br />

comunitaria previste dal d.l.vo 163/06; semplificazioni e obblighi di verifica disposti dal d.P.R. 445/2000.<br />

Requisiti di partecipazione dei concorrenti: dimostrazione della capacità tecnico-economico-finanziaria.<br />

Potere/dovere di integrazione documentale. Tutela delle P.M.I. e della concorrenza: R.T.I., avvalimento,<br />

subappalto, indicazioni discriminatorie, frazionamento in lotti.<br />

Commissione giudicatrice: nomina, composizione, responsab<strong>il</strong>ità, organizzazione dei lavori e redazione dei<br />

verbali. Responsab<strong>il</strong>e del procedimento: individuazione, compiti e responsab<strong>il</strong>ità. Accesso ai documenti<br />

amministrativi: modalità e limiti. Strumenti di tutela: inadempimenti contrattuali; penali; risoluzione del<br />

contratto; transazioni; ricorsi giudiziari ed extra-giudiziari.<br />

Parte pratica.- Atti di gara: contenuti del provvedimento a contrattare o di indizione e dei suoi allegati<br />

(bando, lettera di invito, capitolato speciale). Formalizzazione del contratto: contenuti del provvedimento<br />

di aggiudicazione e del contratto e dei relativi allegati (stipulazione mediante atto pubblico notar<strong>il</strong>e, in<br />

forma pubblica amministrativa a cura dell’ufficiale rogante, per scrittura privata o in forma elettronica);<br />

adempimenti propedeutici e conseguenti (verifica offerte anomale; costituzione cauzione definitiva; accertamenti<br />

antimafia; requisiti di ordine morale). Clausole contrattuali: revisione prezzi; rinnovo del contratto;<br />

modalità e tempi di pagamento; cessione dei crediti; divieto di cessione del contratto e disciplina del subappalto.<br />

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C042<br />

Gestione del contenzioso nei contratti pubblici e attuazione<br />

della direttiva ricorsi<br />

ALLA LUCE DEL NUOVO CODICE DEL PROCESSO AMMINISTRATIVO, DEL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI<br />

E DEGLI ULTERIORI INTERVENTI NORMATIVI<br />

- RITO AMMINISTRATIVO - ACCORDI BONARI - PROCEDURE DI GARA<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

5 – 6 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Lorenzo ANELLI<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Avv. Sara DI CUNZOLO<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Il seminario si propone come sicura guida nella definizione delle controversie afferenti ai contratti pubblici,<br />

sia con riguardo alle fasi di gara che alla gestione del contratto. In tal modo i partecipanti potranno<br />

acquisire sicuri parametri di riferimento nei comportamenti e nelle decisioni da adottare ogniqualvolta<br />

si presentano conflitti e/o dubbi interpretativi.<br />

PROGRAMMA<br />

I contratti tra privati e la P.A.: procedimento di formazione, stipulazione ed esecuzione, limitatamente alle<br />

potenziali controversie che possono insorgere. Il contenzioso nelle procedure di gara. Il nuovo processo<br />

amministrativo per gli appalti pubblici: la cd. Direttiva ricorsi (Dir. 2007/66/CE del Parlamento europeo e<br />

del Consiglio, per <strong>il</strong> miglioramento dell’efficacia delle procedure di ricorso in materia d’aggiudicazione degli<br />

appalti pubblici). Le novità introdotte in materia processuale per i contratti pubblici dal d.l.vo 53/2010,<br />

di recepimento della direttiva, in materia di comunicazione dell’aggiudicazione e di accesso ai documenti<br />

amministrativi. L’informativa preventiva di ricorso. L’obbligo di sospendere la stipula del contratto:<br />

termine di sospensione dopo l’aggiudicazione; ulteriore effetto sospensivo collegato alla proposizione<br />

del ricorso con istanza cautelare; effetto sospensivo dopo l’udienza cautelare; contratto concluso in violazione<br />

dello stand-st<strong>il</strong>l. Il rito speciale in materia di contratti pubblici introdotto con <strong>il</strong> Codice del processo<br />

amministrativo di cui al d.l.vo 104/2010: nuovi termini processuali; <strong>il</strong> termine per ricorrere in caso di violazione<br />

dell’obbligo di pubblicità; fissazione dell’udienza di merito; nuovo regime dei motivi aggiunti; l’eliminazione<br />

del ricorso straordinario al Capo dello Stato. La tutela cautelare nel nuovo rito in materia di<br />

appalti. Il regime della incompetenza territoriale. Gli effetti dell’annullamento dell’aggiudicazione sulla<br />

sorte del contratto. Ipotesi in cui l’inefficacia del contratto è obbligatoria; Ipotesi in cui <strong>il</strong> giudice sceglie<br />

se dichiarare inefficace <strong>il</strong> contratto o risarcire <strong>il</strong> danno. Le novità introdotte dal “Decreto Sv<strong>il</strong>uppo” (d.l.<br />

13/5/11, n. 70). Le novità in materia accordo bonario: natura e funzione dell’accordo bonario; valutazione<br />

sulla fondatezza e ammissib<strong>il</strong>ità delle riserve; poteri e responsab<strong>il</strong>ità del responsab<strong>il</strong>e del procedimento;<br />

composizione della commissione di esperti e designazione del presidente. Le novità in materia di arbitrato:<br />

arbitrato in materia di appalti pubblici; <strong>il</strong> principio secondo cui l’arbitrato è ammesso solo se previsto nel<br />

bando; <strong>il</strong> divieto del compromesso; compensi degli arbitri; nuove incompatib<strong>il</strong>ità alla nomina ad arbitro; deposito<br />

del lodo presso la camera arbitrale; differenze rispetto al regime previsto dal c.p.c.; nuovo regime di<br />

impugnazione del lodo. Il giudizio ordinario: termini; predisposizione degli atti difensivi; mezzi di prova.<br />

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C091<br />

Subappalto, antimafia (nuovo codice) e tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari<br />

nei contratti pubblici di lavori, forniture e servizi<br />

- LA NORMATIVA ANTIMAFIA (SECONDO IL NUOVO CODICE DI CUI AL D.L.VO 159/2011)<br />

- LE ATTIVITÀ A RISCHIO DI INFILTRAZIONE<br />

- IL REGIME DEL SUBAPPALTO: PAGAMENTI DIRETTI E RESPONSABILITÀ DELL’IMPRESA PRINCIPALE<br />

- IL REGIME DI TRACCIABILITÀ DEI FLUSSI FINANZIARI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

21-22 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Stefano de MARINIS<br />

Avvocato amministrativista in Roma, Esperto in materia di contrattualistica pubblica<br />

In virtù di quanto previsto dal d.l.vo 15/11/12, n. 218, a partire dal 13/2/<strong>2013</strong> è pienamente operativo,<br />

senza più limitazioni di sorta, fatta salva la banca dati nazionale antimafia, <strong>il</strong> codice delle leggi antimafia<br />

(di cui al d.l.vo 159/11), dove oltre alla risistemazione dell’intera disciplina, trovano posto significativi interventi<br />

innovativi della materia. Il Codice, abrogativo del vecchio d.P.R. 252/98, nasce in virtù della delega<br />

contenuta nella l. 136/2010, recante Piano straordinario contro le mafie, che ha previsto numerosi adempimenti<br />

da attuarsi ai fini della lotta alla criminalità organizzata tra cui <strong>il</strong> regime di tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari<br />

derivanti da pubbliche commesse. Nello stesso tempo, la l. 180/11 punta in maniera importante<br />

sul subappalto, uno degli istituti più delicati nel quadro della lotta alla criminalità organizzata, e sul pagamento<br />

diretto dei sub affidatari, per lo sv<strong>il</strong>uppo delle PMI. Il seminario si propone di analizzare l’innovativa<br />

disciplina in materia di Antimafia, raccordandola con quella relativa ai subappalti ed alla tracciab<strong>il</strong>ità<br />

dei flussi finanziari alla luce delle modifiche da ultimo recate al Codice dei contratti ed al regolamento.<br />

PROGRAMMA<br />

Il codice delle leggi antimafia di cui al d.l.vo 159/11, come modificato dal d.l.vo 218/12 e dalla legge di<br />

stab<strong>il</strong>ità <strong>2013</strong> (l. 228/12, art. 2, commi 189 e segg.): i motivi dell’intervento e gli aspetti innovativi. La legislazione<br />

antimafia: presupposti e ragioni storiche della relativa disciplina; la centralità delle nozioni di<br />

impresa e spendita di danaro pubblico. La documentazione antimafia: comunicazioni ed informazioni, interdittive<br />

e liberatorie. Le soglie di importo ed <strong>il</strong> regime libero. I soggetti legittimati ad acquisire la documentazione<br />

alla luce dei processi di decertificazione: la Banca Dati nazionale unica della documentazione<br />

antimafia ed <strong>il</strong> rapporto con la Banca Dati nazionale sui contratti pubblici presso l’AVCP. L’ampliamento dei<br />

“soggetti sensib<strong>il</strong>i” cui riferire la documentazione. Verifiche nei confronti delle imprese estere. Tempi per<br />

la verifica/acquisizione della documentazione antimafia e relativo regime temporale di validità; obbligo di<br />

aggiornamento dei relativi dati. Autocertificazione ed urgenza: clausole contrattuali; <strong>il</strong> recesso dal contratto.<br />

Attività a rischio e white list. L’accesso dei prefetti nei cantieri. Appalti e subappalti: prof<strong>il</strong>i civ<strong>il</strong>istici<br />

e ragion d’essere del subappalto nei processi produttivi: la natura di contratto derivato ed <strong>il</strong> ruolo per<br />

lo sv<strong>il</strong>uppo delle PMI. L’autorizzazione al subappalto e le condizioni per <strong>il</strong> relativo r<strong>il</strong>ascio. L’art. 118 del Codice<br />

ed <strong>il</strong> ruolo del Responsab<strong>il</strong>e del procedimento: richiesta di autorizzazione ed inoltro della documentazione<br />

da parte dell’interessato. Qualificazione tecnica e finanziaria del subappaltatore. Gli altri<br />

presupposti per <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio dell’autorizzazione: in particolare i limiti di natura qualitativa e quantitativa. La<br />

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tempistica: <strong>il</strong> decorso dei termini e la formazione del s<strong>il</strong>enzio-assenso. La disciplina dei subappalti e cottimi<br />

di importo inferiore a 100.000 euro. Divieto di subappalto “a cascata” ed eccezioni. Casi dove è sufficiente<br />

la semplice comunicazione. Forniture e servizi non configurab<strong>il</strong>i come subappalti. Il prezzo del subappalto<br />

ed <strong>il</strong> pagamento dei subappaltatori: pagamento diretto e relative cautele. L’obbligo di remunerare per intero<br />

la sicurezza. La specificità dei lavori: antimafia e attestazioni SOA. La responsab<strong>il</strong>ità solidale dell’appaltatore<br />

principale per l’adempimento delle obbligazioni del subappaltatore verso i dipendenti e verso<br />

terzi. La responsab<strong>il</strong>ità del subappaltatore per l’adempimento delle proprie prestazioni e decorrenza del regime<br />

di garanzia. Subappalto e avvalimento. Le disposizioni riguardanti la risoluzione dei rapporti in corso o<br />

la revoca delle autorizzazioni dei sub contratti. La tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari e le indicazioni della<br />

determinazione n. 4/2011 dell’AVCP. Il divieto dell’uso del contante e lo strumento del bonifico bancario<br />

o postale; <strong>il</strong> conto corrente dedicato; l’indicazione del CIG e/o del CUP; gli altri strumenti volti ad assicurare<br />

la piena tracciab<strong>il</strong>ità delle operazioni. Clausole contrattuali nei rapporti stazione appaltante – affidatari<br />

e tra affidatari; diritto transitorio e automatica integrazione, ex art. 1374 cod. civ. I soggetti tenuti. I<br />

contratti interessati ed i limiti della f<strong>il</strong>iera. Fattispecie escluse dagli obblighi di tracciab<strong>il</strong>ità o soggette ad<br />

obblighi di tracciab<strong>il</strong>ità cd. “attenuata”: le spese tratte su fondi economali. I controlli sui soggetti tenuti a<br />

garantire la tracciab<strong>il</strong>ità; le sanzioni di natura amministrativo pecuniaria e civ<strong>il</strong>istico amministrativa; la competenza<br />

per la relativa irrogazione ed ulteriori conseguenze.<br />

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C097<br />

La tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari (l. 136/2010 e d.l. 187/10)<br />

- LE MODALITÀ DI PAGAMENTO NEI CONTRATTI PUBBLICI<br />

- I CREDITI NEI CONFRONTI DELLA P.A.<br />

- GLI OBBLIGHI DI TRACCIABILITÀ PER APPALTI, SERVIZI, FORNITURE E FINANZIAMENTI PUBBLICI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

4 - 5 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Angelita CARUOCCIOLO<br />

Avvocato amministrativista in Roma e Napoli<br />

PROGRAMMA<br />

Premessa sulle modalità di pagamento nei contratti pubblici. Le fonti che regolamentano i pagamenti. Le<br />

clausole del contratto in tema di pagamenti. Il ritardo nei pagamenti. La direttiva comunitaria 2000/35 e <strong>il</strong><br />

d.l.vo 231/02. La direttiva comunitaria 2011/7 e <strong>il</strong> nuovo testo nazionale di recepimento (d.l.vo 192/12). La<br />

nuova tempistica imposta dalla UE. I crediti nei confronti della P.A. e la possib<strong>il</strong>ità di compensare con essi<br />

i debiti previdenziali: l’interpretazione della giurisprudenza della disciplina in tema di spending review. Misure<br />

organizzative e funzionali atte a velocizzare i pagamenti nella Pubblica Amministrazione (ai sensi dell’art.<br />

9 d.l. 78/09 convertito in l. 102/09), la responsab<strong>il</strong>ità amministrativa e disciplinare. La l. 136/2010:<br />

la f<strong>il</strong>iera delle imprese coinvolte; i “soggetti” a qualsiasi titolo interessati; le amministrazioni aggiudicatrici;<br />

le novità e disposizioni interpretative dell’art. 3 della l. 136/2010. Ambito oggettivo della disciplina.<br />

Appalti pubblici, subappalti, appalti esclusi, contratti diversi dagli appalti, concessioni. Pagamenti destinati<br />

a dipendenti, consulenti e fornitori di beni e servizi. Pagamenti a favore di gestori e fornitori di pubblici esercizi.<br />

Decorrenza delle disposizioni. Il d.l. 187/2010 e la legge di conversione 217/2010. Il regime transitorio<br />

indicato dal Governo. I contratti con i fornitori pubblici stipulati prima e dopo l’entrata in vigore<br />

(07/09/2010). Il chiarimento interpretativo del Ministero dell’interno. La tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari<br />

relativi ai contratti pubblici già in essere previste da speciali disposizioni di legge. Ambito di applicazione.<br />

La determinazione dell’Autorità di vig<strong>il</strong>anza sui contratti pubblici n. 4 del 7/7/11 che ha sostituito le nn.<br />

8 e 10/2010.<br />

Il conto corrente dedicato e gli adempimenti per <strong>il</strong> pagamento: la comunicazione del codice unico di progetto<br />

(CUP) e Codice identificativo Gara (CIG); la comunicazione delle generalità e del codice fiscale delle<br />

persone delegate a operare sul conto corrente dedicato. Le funzioni organizzative interessate alla richiesta<br />

di c/c delegato: le interazioni fra ufficio approvvigionamenti e ufficio pagamenti. I soggetti presso cui aprire<br />

i conti correnti dedicati. I conti “dedicati anche in via non esclusiva”.<br />

Il regime dei subappalti. La disciplina dei contratti. Clausole da inserire nel contratto. Dalla nullità assoluta<br />

del contratto alla eterointegrazione normativa. Il divieto di uso del contante. Il fondo economale per<br />

le spese minute. Assetti organizzativi e gestionali. Responsab<strong>il</strong>ità di amministrazioni e imprese. Sistema sanzionatorio.<br />

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C164<br />

La disciplina comunitaria dei contratti di appalto e concessione<br />

ANCHE ALLA LUCE DELLE NUOVE DIRETTIVE UE E DELLO “SMALL BUSINESS ACT”<br />

SOGLIE – COLLEGAMENTO TRA IMPRESE - ESECUZIONE IN HOUSE - ARTICOLAZIONE AFFIDAMENTI IN<br />

LOTTI - TEMATICHE SOCIALI ED AMBIENTALI - UTILIZZO DEI REQUISITI DI TERZI - ACCORDI QUADRO - SI-<br />

STEMI DINAMICI DI ACQUISIZIONE - ASTE ELETTRONICHE - DIALOGO COMPETITIVO – OFFERTA ECONOMI-<br />

CAMENTE PIU’ VANTAGGIOSA - VALUTAZIONE DELLE OFFERTE ANOMALE - CONCESSIONI DI LAVORI E<br />

SERVIZI – TEMPI DI PAGAMENTO – PROCEDURE DI RICORSO - VOCABOLARIO COMUNE DEGLI APPALTI<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

4-5-6 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Stefano de MARINIS<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Esperto in materia di contrattualistica pubblica; Componente del “Private Forum” dell’EPEC (European<br />

PPP Expertise Center)<br />

Il seminario ha per oggetto l’analisi a 360° della disciplina comunitaria dei contratti pubblici con riferimento<br />

non solo alle procedure di affidamento, peraltro destinatarie di un nuove Direttive che avranno corso dal<br />

2014, ma anche alla disciplina dei ricorsi, dei ritardati pagamenti ed alle norme volte a tutelare l’accesso<br />

al mercato delle micro- piccole e medie imprese.<br />

PROGRAMMA<br />

La legislazione comunitaria ed <strong>il</strong> suo recepimento interno. Le direttive 17 e 18 del 2004 e le modifiche in<br />

vigore dal 2014. Lo Small Business Act: natura ed impatto sulla vigente disciplina dei contratti pubblici. La<br />

direttiva 66/2007 in tema di ricorsi. La direttiva 7/2011 sui tempi di pagamento. Codice dei contratti (d.l.vo<br />

163/06) e Regolamento di attuazione (d.P.R. 207/2010): <strong>il</strong> quadro aggiornato a seguito delle modifiche legate<br />

ai reiterati interventi urgenti per la semplificazione e lo sv<strong>il</strong>uppo; le prospettive di riordino (legge delega).<br />

La lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali (d.l.vo 192/12). La legislazione a<br />

tutela delle micro-, piccole e medie imprese (l. 180/11). Principi fondamentali e fonti della legislazione comunitaria:<br />

la codificazione. I rapporti della normativa nazionale e regionale con quella europea: la prevalenza<br />

delle regole comunitarie e le indicazioni della giurisprudenza nazionale e della Corte di Giustizia.<br />

Ulteriori vincoli derivanti dal Trattato istitutivo: gli affidamenti sottosoglia e quelli esclusi dall’applicazione<br />

delle Direttive. L’accordo CE-WTO-GP.<br />

Le procedure di affidamento: lavori, forniture e servizi, elementi distintivi; fattispecie contraddistinte da<br />

elementi misti e criteri per la individuazione delle norme applicab<strong>il</strong>i. Le soglie. I differenti ambiti applicativi:<br />

settori ordinari e settori speciali. La suddivisione dei contratti in lotti. Ambiti di applicazione oggettiva<br />

e soggettiva: le amministrazioni aggiudicatrici, gli organismi di diritto pubblico, le imprese pubbliche<br />

ed i soggetti operanti in virtù di diritti speciali ed esclusivi. Le procedure aperte, ristrette, negoziate. Centrali<br />

di acquisto, aste elettroniche, dialogo competitivo, accordi quadro. Gli affidamenti in house. La pubblicità<br />

comunitaria: i modelli di bando. Il “prof<strong>il</strong>o di committente” e la messa a disposizione della<br />

28<br />

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documentazione di gara per via elettronica e/o informatica per accelerare le procedure. Le cause di esclusione.<br />

La possib<strong>il</strong>ità di avvalersi di requisiti di terzi per l’accesso alle gare ed ai sistemi di qualificazione: l’avvalimento.<br />

Le imprese stab<strong>il</strong>ite in stati diversi dall’Italia. La normativa tecnica. I riferimenti alla qualità del<br />

prodotto. e dei processi produttivi.<br />

L’aggiudicazione: <strong>il</strong> massimo ribasso e l’offerta economicamente più vantaggiosa; l’offerta anomala e <strong>il</strong> relativo<br />

procedimento di valutazione. Il r<strong>il</strong>ievo delle tematiche ambientali e sociali nella redazione dei capitolati,<br />

nell’accesso alle gare e nell’esecuzione dei contratti. Subappalto e tutela dei subappaltatori. La<br />

disciplina delle concessioni nei lavori pubblici e nei servizi. Concessionari amministrazioni aggiudicatrici e<br />

concessionari privati: gli affidamenti a valle. La prospettiva di una disciplina ad hoc. I settori speciali: differenze<br />

e tipicità rispetto ai contratti ordinari; negoziazione con pubblicità preventiva e sistemi di qualificazione.<br />

Procedure di ricorso: <strong>il</strong> periodo di “standst<strong>il</strong>l” e le limitazioni alla consegna prima della stipula del contratto.<br />

Gli obblighi di comunicazione degli esiti della partecipazione alle gare. Tempi di pagamento: l’aggiornamento<br />

del d.l.vo. 231/02. L’applicazione generale e la specificità della disciplina in materia di lavori. Patti<br />

in deroga e limiti di ammissib<strong>il</strong>ità.<br />

C409<br />

Affidamenti sotto soglia e tecniche procedimentali di spending review<br />

nella P.A.<br />

- IL NUOVO SISTEMA DELLA SPESA PER I CONSUMI INTERMEDI DOPO IL D.L. 95/2012 (CONV. IN L.<br />

135/12)<br />

RELATORE<br />

Dott. Stefano TOSCHEI<br />

Magistrato TAR<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

20-21 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

L’art. 1 del d.l. 95/2012 ha introdotto stringenti disposizioni nel settore degli acquisti di beni e servizi, imponendo<br />

alle amministrazioni di ricorrere obbligatoriamente e prevalentemente al mercato elettronico ovvero<br />

al meccanismo di adesione alle convenzioni stipulate da centrali di committenza, statali e regionali. Per<br />

gli acquisti di valore inferiore alla soglia comunitaria <strong>il</strong> ricorso al mercato elettronico costituisce ormai la regola.<br />

Importanti le conseguenze in capo ai dirigenti ed ai responsab<strong>il</strong>i di procedimento in caso di inosservanza<br />

delle disposizioni sulla c.d. spending review (peraltro alcune dedicate esclusivamente al settore sanitario,<br />

in virtù dell’art. 15 del d.l. citato). Solo nei restanti casi, pur sempre verificab<strong>il</strong>i, i procedimenti ordinari (e<br />

comunque gli affidamenti di lavori pubblici che sono esclusi dalla operazione di spending review) sono ormai<br />

regolati da norme che impongono comportamenti tassativi alle amministrazioni ed alle società partecipate<br />

che bandiscono selezioni, e che riducono al minimo la possib<strong>il</strong>ità di intervento discrezionale del soggetto che<br />

affida la commessa pubblica.<br />

Peraltro anche le norme introdotte dalla legge anticorruzione 190/12 impattano pesantemente sulle procedure<br />

di affidamento indipendentemente dal valore della commessa da affidare, coinvolgendo <strong>il</strong> ruolo e le funzioni<br />

del RUP, del dirigente e delle commissioni. Anche le disposizioni introdotte in tema di trasparenza e di<br />

29<br />

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93


amministrazione aperta impongono di assumere un nuovo approccio culturale verso lo svolgimento delle procedure<br />

di affidamento, che sia in linea con <strong>il</strong> cambiamento normativo che esita dalle numerose disposizioni<br />

introdotte sin dal d.l. 70/11 fino a giungere agli ultimi interventi normativi della fine del 2012. Non irr<strong>il</strong>evante<br />

è, infine, l’impatto sulle forme di responsab<strong>il</strong>ità di coloro che sono coinvolti attivamente nelle procedure,<br />

non ultima la fase di esecuzione, in quest’ultimo caso anche a causa delle disposizioni introdotte dal<br />

d.l.vo 192/12 in vigore dal 1° gennaio <strong>2013</strong>.<br />

PROGRAMMA<br />

Gli strumenti di controllo dell’efficienza della spesa ivi compresa la valutazione della performance. L’obbligo<br />

di programmazione degli acquisti di beni e servizi nonché delle manutenzioni ordinarie. La creazione<br />

del centro unico acquisti e la derivante revisione delle procedure interne di spesa. La nozione di<br />

“consumo intermedio” e la sua applicazione soggettiva.<br />

La modifica costituzionale in tema di armonizzazione dei b<strong>il</strong>anci dello Stato, degli Enti pubblici non territoriali,<br />

delle Regioni, delle Autonomie locali e delle ASL e l’incidenza sull’individuazione dei consumi intermedi<br />

della P.A.<br />

La nozione di “costi standard” in tema di consumi intermedi e la relativa procedura di individuazione. La<br />

nuova figura del commissario straordinario (d.l. 52/12 convertito in l. 94/12): ruolo e poteri.<br />

L’obbligo del ricorso agli strumenti di acquisto tramite centrale di committenza: la CONSIP e le centrali<br />

regionali. Le diverse convenzioni. Il crescente uso dell’istituto gli accordi quadro. I casi di “motivata urgenza”<br />

o inesistenza dell’“apposita convenzione” e la obbligatorietà della condizione risolutiva in caso di successiva<br />

sopravvenienza della convenzione. Le cd. “condizioni economiche pari o inferiori a quelle di CONSIP”<br />

che legittimano <strong>il</strong> non uso di dette convenzioni. Presupposti e limiti. I miglioramenti delle condizioni economiche<br />

nel corso della durata della convenzione e dei contratti attuativi. Le procedure elettroniche di gara<br />

e <strong>il</strong> Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA): rapporti con altre centrali di committenza.<br />

L’asta pubblica elettronica.<br />

Gli effetti sui contratti stipulati in violazione degli obblighi del ricorso all’approvvigionamento centralizzato:<br />

nullità, recesso. L’obbligo di comunicazione alla Corte dei conti del mancato esercizio del diritto di<br />

recesso.<br />

Il nuovo volto della P.A. committente effetto della razionalizzazione e della riqualificazione della spesa:<br />

i risparmi sui consumi derivanti dalla revisione delle procedure, l’eliminazione della duplicazione delle attività,<br />

la razionalizzazione della domanda interna di acquisto; la digitalizzazione; la circolarità delle informazioni<br />

interne. La ristrutturazione amministrativa e riorganizzazione logistica finalizzato al risparmio di<br />

spesa.<br />

Il nuovo volto degli strumenti di controllo: <strong>il</strong> ritorno al passato. L’obiettivo di efficientazione della spesa<br />

pubblica ed <strong>il</strong> rapporto con <strong>il</strong> mantenimento della qualità dei servizi erogati e dei beni acquistati.<br />

Il controllo di gestione: alcune modifiche per <strong>il</strong> suo potenziamento.<br />

La pubblicità come sistema di controllo sull’operato della P.A.: amministrazione aperta e prevenzione<br />

della corruzione. Le responsab<strong>il</strong>ità.<br />

Le differenze tra le norme del d.l. 83/2012 e quelle recate dall’art. 1 comma 32 della l. 190/12.<br />

Le procedure ordinarie “superstiti”. L’impatto delle nuove norme (dal d.l. 70/11 alla l. 190/12) sulla scelta<br />

del contraente per l’affidamento di lavori, servizi e forniture sotto soglia comunitaria.<br />

Le nuove funzioni e responsab<strong>il</strong>ità dei RUP. L’incidenza delle disposizioni della legge anticorruzione sulla<br />

gestione delle procedure sotto soglia e le relative responsab<strong>il</strong>ità. In particolare gli affidamenti di lavori, servizi<br />

e forniture fino a 40.000 euro.<br />

L’accesso agli atti nelle procedure di modesto valore.<br />

30<br />

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7 - INDICE DELLA MATERIA<br />

LAVORI PUBBLICI<br />

C028 Partenariato pubblico privato per finanziamento e gestione di opere pubbliche .................. pag. 2<br />

M101 Master in teoria e pratica dei lavori pubblici .......................................................... pag. 3<br />

C076 Programmazione, incarichi di progettazione e strumenti di finanziamento nei LL.PP. ............ pag. 4<br />

C143 Procedure di affidamento e contratti nella realizzazione di lavori pubblici ........................ pag. 5<br />

C136 Gestione tecnico-amm.va e contenziosa nell’esecuzione dei contratti di appalto di LL.PP. ....... pag. 6<br />

C183 Procedure negoziate e lavori in economia alla luce delle recenti novità normative ............... pag. 7<br />

C075 Pratica delle OO.PP. nella dialettica tra responsab<strong>il</strong>e del procedimento e direttore lavori ...... pag. 8<br />

C068 Il regolamento d’attuazione del codice dei contratti nel settore delle opere pubbliche ......... pag. 9<br />

C025 Redazione e gestione di bandi, inviti e capitolati nei lavori pubblici ............................... pag. 10<br />

1<br />

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C028<br />

Partenariato pubblico privato per finanziamento e gestione<br />

di opere pubbliche<br />

LA SCELTA NAZIONALE E COMUNITARIA E LE IMPLICAZIONI SUL PIANO DELLA GESTIONE DEL SERVIZI E<br />

DELLA COMPATIBILITÀ CON IL PATTO DI STABILITÀ – LE AGEVOLAZIONI FISCALI - IL CONTRATTO DI DISPO-<br />

NIBILITÀ – LE MODIFICHE “PER DECRETO” ALLA DISCIPLINA DELLE CONCESSIONI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

3-4 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Stefano de MARINIS<br />

Avvocato amministrativista esperto in materia di contratti pubblici; componente del Private Forum dell’EPEC<br />

(European PPP Expertise Center)<br />

Il partenariato pubblico privato, nelle diverse formule contrattuali in cui può articolarsi, è senza dubbio lo<br />

strumento su cui le istituzioni nazionali e comunitarie sembrano voler puntare con determinazione per coniugare<br />

<strong>il</strong> rigido controllo della spesa pubblica con la realizzazione degli investimenti comunque necessari.<br />

I provvedimenti contenuti nei Decreti “salva Italia” “cresci Italia” “sv<strong>il</strong>uppo 1 e 2” e <strong>il</strong> regime di agevolazioni<br />

fiscali da ultimo introdotto e via via perfezionato (da ultimo con l. 221/12) testimoniano di tale approccio,<br />

fatto proprio anche dal legislatore italiano che, tra l’altro, ha aggiunto alle figure tipiche di PPP<br />

anche <strong>il</strong> Contratto di disponib<strong>il</strong>ità.<br />

PROGRAMMA<br />

Il r<strong>il</strong>ievo del Partenariato pubblico privato nella disciplina comunitaria ed in quella nazionale. La comunicazione<br />

della Commissione del 17/11/2009 “PPP for Recovery”. Le decisioni EuroStat. L’accollo del rischio al<br />

soggetto privato:rischio di costruzione, rischio di domanda e rischio di disponib<strong>il</strong>ità: recepimento del relativo<br />

regime nella proposta di direttiva UE in materia di Concessioni. Le agevolazioni fiscali nella legislazione più<br />

recente. I PPP contrattuali: le formule tipiche. Concessioni con rischio di domanda e con rischio di disponib<strong>il</strong>ità.<br />

La concessione di servizi. Modi di affidamento delle concessioni e valorizzazione dell’iniziativa privata.<br />

Qualificazione del concessionario. Affidamenti del concessionario: regime e quote d’obbligo secondo la legge<br />

più recente. Durata della concessione: limite cinquantennale. Prezzo ed equ<strong>il</strong>ibrio del piano economico finanziario:<br />

cessione di beni immob<strong>il</strong>i, sfruttamento di parti dell’opera già realizzate, compensazioni fiscali. Il leasing<br />

finanziario ed <strong>il</strong> leasing operativo. Modalità di affidamento e qualificazione dei concorrenti. Il rapporto<br />

impresa di costruzione - società di leasing. Il contratto di disponib<strong>il</strong>ità e la delimitazione dei rischi in capo all’assuntore.<br />

Altre formule di PPP contrattuali. I PPP istituzionali: le società miste; la scelta del socio; l’affidamento<br />

del contratto; l’esecuzione tramite terzi e l’esecuzione in house. Le ricadute del PPP sulla gestione<br />

del servizio e sui conti pubblici. Operazioni off balance o con impatto limitato sui conti pubblici.Il regime dell’opera<br />

realizzata tramite contratti di PPP. Pagamento di contributi e canoni: <strong>il</strong> pagamento dell’infrastruttura;<br />

<strong>il</strong> pagamento del servizio. Il piano economico finanziario: contenuti, asseverazione e modalità di riequ<strong>il</strong>ibrio;<br />

<strong>il</strong> diverso ruolo delle banche e degli altri soggetti autorizzati. Le società di progetto ed <strong>il</strong> loro finanziamento.<br />

La possib<strong>il</strong>ità di emettere obbligazioni: i project bond. Le più recenti esperienze maturate nel settore in Italia<br />

ed all’estero: i progetti p<strong>il</strong>ota.<br />

2<br />

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M101<br />

MASTER IN TEORIA E PRATICA DEI LAVORI PUBBLICI<br />

- ALLA LUCE DEL CODICE E DEL REGOLAMENTO CONTRATTI<br />

DURATA<br />

10 giorni, articolato in quattro moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

11-12-13-14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

9-10-11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.850,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Lorenzo ANELLI - Avvocato amministrativista in Roma<br />

Avv. Stefano de MARINIS - Avvocato amministrativista in Roma, Esperto in materia di contrattualistica pubblica<br />

Avv. Cesare LORIA - Avvocato amministrativista, Esperto in diritto delle opere pubbliche ed autore di pubblicazioni<br />

in materia<br />

Avv. Nicola MARCONE - Avvocato amministrativista in Roma<br />

Avv. Matteo MAZZONE - Avvocato amministrativista già Docente di Legislazione delle opere pubbliche Università<br />

LUISS “Guido Carli”<br />

Cons. Roberto PROIETTI - Magistrato TAR Lazio e Consigliere giuridico presso <strong>il</strong> Ministero delle Infrastrutture<br />

Obiettivo del Master, articolato in 4 seminari fruib<strong>il</strong>i anche singolarmente, è fornire un ut<strong>il</strong>e contributo alla<br />

formazione e all’aggiornamento di professionalità integrate sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o giuridico, economico e tecnico,<br />

idonee a governare la complessa gestione dei lavori pubblici secondo <strong>il</strong> nuovo ordinamento risultante dal Codice<br />

dei contratti pubblici, dal nuovo regolamento (d.P.R. 207/2010), dalla disciplina comunitaria, dalle<br />

leggi regionali e dalle recenti pronunzie della Corte costituzionale.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (C076):<br />

11-12-13 novembre <strong>2013</strong><br />

Fonti normative, programmazione, incarichi di progettazione e strumenti di finanziamento nei lavori<br />

pubblici<br />

2° modulo (C143):<br />

14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

Procedure di affidamento e contratti nella realizzazione di lavori pubblici<br />

3° modulo (C136):<br />

9-10-11 dicembre <strong>2013</strong><br />

Gestione tecnico-amministrativa e contenziosa nell’esecuzione dei contratti di appalto nei lavori pubblici<br />

4° modulo (C183):<br />

12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

Procedure negoziate e lavori in economia alla luce delle recenti novità normative<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• o affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

3<br />

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C076<br />

Fonti normative, programmazione, incarichi di progettazione<br />

e strumenti di finanziamento nei lavori pubblici<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

11-12-13 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Stefano de MARINIS - Avvocato amministrativista in Roma, Esperto in materia di contrattualistica pubblica<br />

Cons. Roberto PROIETTI - Magistrato TAR Lazio<br />

Tenendo conto delle più recenti modifiche normative, <strong>il</strong> seminario si propone quale ut<strong>il</strong>e punto di riferimento per<br />

l’orientamento delle scelte sul come intervenire per la realizzazione di un’opera pubblica, alla luce dei problemi<br />

che derivano dalla pratica quotidiana. Ampi riferimenti verranno compiuti in merito alla organizzazione degli uffici<br />

dell’amministrazione chiamati a cooperare con i responsab<strong>il</strong>i del procedimento nella realizzazione dei contratti.<br />

Analoga attenzione sarà riservata alla fase della programmazione e alle opportunità che si aprono per le imprese<br />

di partecipare alle iniziative inerenti ai futuri assetti dei territori interessati. Ancora, puntuali riferimenti di tipo<br />

manageriale e tecnico-finanziario saranno svolti in relazione all’innovativa formula del contratto di disponib<strong>il</strong>ità,<br />

quale strumento idoneo a realizzare la formula del Partenariato Pubblico Privato. Saranno analizzati, infine, tutti<br />

i limiti ed i vantaggi che possono derivare dalle singole opzioni organizzative.<br />

PROGRAMMA<br />

Le fonti normative in materia di lavori pubblici: normativa statale, regionale, comunitaria. Il Regolamento,di cui<br />

al d.P.R. 5/10/2010, n. 207. L’organizzazione degli uffici delle Stazioni appaltanti: gestione interna ed esterna,<br />

unitaria e frazionata, delle singole fasi dei processi realizzativi e gestionali delle opere da realizzare; confronto tra<br />

le diverse opzioni e principio della complessità crescente. Efficienza ed efficacia dell’attività amministrativa: i<br />

costi. Le risorse finanziarie e la programmazione. La programmazione triennale e annuale dei lavori pubblici: <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e<br />

della programmazione. Responsab<strong>il</strong>e del procedimento e funzionari preposti alla gestione. Responsab<strong>il</strong>e<br />

del procedimento e incentivi per le attività tecniche eseguite senza ricorso ad esterni. Il responsab<strong>il</strong>e della prevenzione<br />

e della corruzione ai sensi della l. 190/12. La progettazione: affidamento interno o esterno dei relativi<br />

incarichi: la disciplina di cui all’art. 91 del Codice e gli affidamenti in economia: la Circolare del MIT n. 4536 del<br />

30/10/2012. I concorsi di progettazione. Il criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa e le modalità applicative.<br />

Illustrazione del metodo del confronto a coppie. I concorsi di idee. L’offerta anomala nell’affidamento dei<br />

servizi di ingegneria. La verifica delle offerte anormalmente basse. La conferenza di servizi ed <strong>il</strong> nuovo comma<br />

1 bis dell’art. 97 del Codice. La realizzazione delle opere progettate e la scelta dell’esecutore: <strong>il</strong> problema dei<br />

lotti. Le procedure aperte, ristrette, negoziate; dialogo competitivo; accordi quadro e contratti esecutivi degli<br />

stessi. Le diverse forme giuridiche degli operatori economici; <strong>il</strong> nuovo art. 112 bis del Codice; criteri di aggiudicazione;<br />

modalità di aggiudicazione: massimo ribasso o offerta economicamente più vantaggiosa. La strada dell’appalto<br />

integrato: affidamento su progetto definitivo o sul solo preliminare. Differenze ai fini della gestione della<br />

successiva fase di affidamento: gli artt. 168 e 169 del Regolamento ed <strong>il</strong> recepimento delle richieste dell’amministrazione<br />

da parte del progetto aggiudicatario. Natura del contratto ed effetti sulla relativa disciplina e sulla qualificazione<br />

degli assuntori. L’appalto del terzo tipo: l’affidamento a contraente generale: <strong>il</strong> prefinanziamento degli<br />

interventi e la loro realizzazione unitaria; <strong>il</strong> coinvolgimento delle PMI secondo la l.180/11; la qualificazione. La libertà<br />

delle forme nella fase realizzativa. La locazione finanziaria per i lavori: regime comune applicab<strong>il</strong>e; norme<br />

speciali. L’esecuzione tramite concessione e la nozione di Partenariato Pubblico Privato: caratteristiche dei contratti;<br />

l’applicazione più ampia del ricorso a terzi per <strong>il</strong> finanziamento, la progettazione, la realizzazione e la gestione di<br />

un’opera pubblica. Le caratteristiche dei contratti di PPP e la nuova figura del “contratto di disponib<strong>il</strong>ità”. Vantaggi<br />

e svantaggi del ricorso alle formule contrattuali più evolute. Le società pubbliche di progetto.<br />

4<br />

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98


C143<br />

Procedure di affidamento e contratti nella realizzazione<br />

di lavori pubblici<br />

- CONTROLLO SOCIETARIO E CONTRADDITTORIO NELLE AGGIUDICAZIONI<br />

- REGOLAMENTO<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14.30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Lorenzo ANELLI<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Avv. Nicola MARCONE<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Il seminario propone un’attenta ricognizione delle forme di realizzazione dei lavori pubblici alla luce delle<br />

fonti normative, della giurisprudenza, della prassi. Saranno formulate indicazioni operative anche in relazione<br />

alle singole realtà amministrative di appartenenza dei partecipanti.<br />

PROGRAMMA<br />

La fase interna del procedimento contrattuale per l’esecuzione dei lavori pubblici. Le deliberazioni a contrattare.<br />

I rapporti con la programmazione triennale; la determinazione dell’oggetto del contratto. Il contenuto<br />

del contratto: schemi grafici e capitolato. La comp<strong>il</strong>azione del capitolato speciale. Le clausole a<br />

corpo e a misura: gli effetti sulla retribuzione del contratto. I contratti collegati all’esecuzione dei lavori:<br />

appalto di progetto, concorso di idee e concorso di progettazione. Disciplina comune applicab<strong>il</strong>e ai contratti<br />

sopra e sottosoglia. Disciplina specifica per i contratti di lavori pubblici sotto soglia. Le novità introdotte<br />

dal d.l. 70/11. Le forme di appalto con progettazione: in particolare, l’appalto integrato dopo l’emanazione<br />

del regolamento. Bandi, avvisi, capitolati speciali, verbali di aggiudicazione: criteri per la loro comp<strong>il</strong>azione,<br />

clausole discrezionali e obbligatorie. L’art. 81, comma 3, del codice dei contratti: i limiti al potere<br />

di non aggiudicare. La qualificazione delle imprese alla luce delle novità introdotte dal regolamento<br />

207/2010. Il nuovo istituto dell’avvalimento e la sua concreta attuazione nelle procedure di affidamento<br />

dei lavori. I sistemi di aggiudicazione: procedura aperta, ristretta, negoziata, dialogo competitivo, accordi<br />

quadro. I limiti al potere di selezionare nella procedura ristretta. La procedura ristretta semplificata. Varianti<br />

progettuali in sede di offerta. Gli accordi quadro. La somma urgenza nei lavori pubblici: la deroga al principio<br />

della previa copertura della spesa; <strong>il</strong> verbale dello stato dei luoghi; la perizia di spesa; le modalità di<br />

copertura a consuntivo. I criteri di aggiudicazione: modalità di applicazione del prezzo più basso e del criterio<br />

dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il dialogo competitivo. Procedimenti di gara: presidenza,<br />

svolgimento, vicende patologiche. La stipulazione dei contratti. La disciplina dell’offerta anomala.<br />

Nuove modalità di verifica delle offerte anomalmente basse. La disciplina della concessione di lavori<br />

pubblici. La responsab<strong>il</strong>ità dei funzionari, dei tecnici e del responsab<strong>il</strong>e del procedimento nell’attività<br />

contrattuale della pubblica amministrazione: esame ragionato della giurisprudenza. Completamento dei<br />

lavori a seguito di fattispecie di recesso e risoluzione del contratto: modalità per la stipula dei contratti<br />

di completamento.<br />

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C136<br />

Gestione tecnico-amministrativa e contenziosa nell’esecuzione<br />

dei contratti di appalto di LL.PP.<br />

- ALLA LUCE DEL REGOLAMENTO 207/2010 E DEL D.L. 70/11<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

9-10-11 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Cesare LORIA<br />

Avvocato amministrativista<br />

Avv. Matteo MAZZONE<br />

Avvocato amministrativista<br />

già Docente di Legislazione opere pubbliche Università LUISS “Guido Carli”<br />

Il seminario ha carattere pratico e si rivolge ai RUP, ai D.L., ai tecnici che comunque partecipano all’esecuzione<br />

dei lavori sia delle amministrazioni sia delle imprese appaltatrici fornendo loro, tra l’altro, <strong>il</strong> quadro<br />

normativo essenziale (codice civ<strong>il</strong>e e normativa appalti) cui fare riferimento nell’espletamento della loro attività.<br />

Naturalmente, <strong>il</strong> corso si rivolge anche ad amministrativi, avvocati e funzionari in genere, pubblici e<br />

privati, interessati all’approfondimento della materia. Nel contesto del corso ampio spazio viene riservato<br />

a quesiti ed interventi dei partecipanti.<br />

PROGRAMMA<br />

Principi generali sull’interpretazione del contratto di appalto. Vig<strong>il</strong>anza, ingerenza e cooperazione della<br />

stazione appaltante. Direzione dei lavori e responsab<strong>il</strong>e del procedimento. L’appaltatore come esecutore<br />

qualificato e conseguenze sul piano della responsab<strong>il</strong>ità. La consegna dei lavori: modalità, effetti, mancata<br />

consegna, consegna frazionata, consegna per parti. Appalti a corpo e appalti a misura. I lavori in economia.<br />

Il corrispettivo dell’appalto: acconti, rata di saldo, pagamento materiali, ritardo nei pagamenti, eccezione<br />

di inadempimento. Le varianti: le varianti arbitrarie, le tipologie di varianti, lo ius variandi dell’amministrazione<br />

ed i suoi limiti. L’imprevisto geologico. Il termine di esecuzione: cronoprogramma e programma<br />

esecutivo, i ritardi, la penale, l’ultimazione dei lavori, termini suppletivi, i vari tipi di sospensione dei lavori.<br />

I danni da forza maggiore. Il collaudo dell’opera: procedimento, collaudo provvisorio, collaudo definitivo,<br />

effetti del collaudo. Il recesso dell’amministrazione. Risoluzione del contratto per colpa<br />

dell’appaltatore: varie tipologie, provvedimenti conseguenti alla risoluzione. Risoluzione per colpa dell’amministrazione.<br />

Le riserve dell’appaltatore: modalità e tempi di iscrizione, contenuto, decadenza, riserve<br />

per fatti continuativi, deduzioni del direttore dei lavori. L’accordo bonario come mezzo ordinario di<br />

risoluzione delle riserve, sia in corso d’opera, sia al collaudo dei lavori: presupposti, procedimento, conclusione.<br />

La transazione: sua ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>ità in via generale, procedimenti. L’arbitrato. Casi concreti di contenzioso<br />

prospettati dai partecipanti.<br />

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C183<br />

Procedure negoziate e lavori in economia alla luce delle recenti novità<br />

normative<br />

- GUIDA PRATICA PER LA LORO CORRETTA GESTIONE E REDAZIONE DEI CONTRATTI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Lorenzo ANELLI<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Avv. Nicola MARCONE<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

PROGRAMMA<br />

Le procedure negoziate secondo <strong>il</strong> codice dei contratti. La nuova fattispecie di cui all’art. 122, comma 7bis<br />

del codice. Procedure negoziate previa pubblicazione di bando e procedure senza previa pubblicazione. La<br />

casistica concreta. La scelta dei soggetti con cui trattare. Il ruolo del responsab<strong>il</strong>e del procedimento.<br />

L’esecuzione dei lavori in economia: per cottimi e in amministrazione diretta; quando è consentita, in che<br />

cosa si differenzia dall’appalto. Natura e struttura del contratto di cottimo. I regolamenti per l’esecuzione<br />

dei lavori in economia: criteri per la redazione, per l’individuazione delle tipologie e per la scelta del contraente.<br />

I limiti previsti dalla legge per l’esecuzione dei lavori in economia: l’art. 125 del codice dei contratti<br />

e <strong>il</strong> regime transitorio. La legislazione delle Regioni a statuto speciale e ordinario.<br />

Lavori di urgenza e di somma urgenza: concetto; disciplina; procedura per l’affidamento; autorizzazione;<br />

rendicontazione. Tipologie di cottimi: a misura, a corpo. La procedura di affidamento dei lavori a<br />

cottimo: in particolare l’individuazione degli organi amministrativi competenti ad autorizzare, deliberare e<br />

negoziare. Modalità e requisiti per la tenuta di un elenco aperto di imprese per gli affidamenti in economia:<br />

<strong>il</strong> punto di vista comunitario. Vicende del rapporto di cottimo: la vig<strong>il</strong>anza, la direzione lavori, la<br />

risoluzione di controversie. La contab<strong>il</strong>ità dei lavori in economia. Il rendiconto finale delle spese. Il responsab<strong>il</strong>e<br />

del procedimento nei lavori in economia: adempimenti e livelli di responsab<strong>il</strong>ità. Esame di modelli ed<br />

esemplificazioni pratiche. Risoluzione quesiti.<br />

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C075<br />

La pratica delle opere pubbliche nella dialettica tra responsab<strong>il</strong>e<br />

del procedimento e direttore lavori<br />

- IL CODICE DEI CONTRATTI E LE RECENTI MODIFICHE - RAPPORTI ESTERNI E INTERNI ALL’AMMINISTRAZIONE<br />

- POTERI, ADEMPIMENTI, CERTIFICAZIONI - ATTIVITÀ ISTRUTTORIA<br />

- RAPPORTI CON I DIRIGENTI E LA DIREZIONE POLITICA - REGIME DELLE RESPONSABILITÀ<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

18-19-20 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Ing. Alessandro COLETTA<br />

Già componente l’Autorità per la vig<strong>il</strong>anza sui lavori pubblici<br />

Avv. Stefano de MARINIS<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Esperto in materia di contrattualistica pubblica<br />

Il seminario propone una lettura alla luce del regolamento attuativo del Codice dei contratti,dei rapporti tra<br />

le figure professionali del responsab<strong>il</strong>e del procedimento e del direttore dei lavori, e tra quest’ultima e gli<br />

altri organi esterni e interni alle stazioni committenti che influenzano la realizzazione delle opere pubbliche.<br />

PROGRAMMA<br />

Fonti normative e regolamentari disciplinanti gli adempimenti del responsab<strong>il</strong>e del procedimento e del direttore<br />

dei lavori: in particolare i nuovi equ<strong>il</strong>ibri rivenienti dall’entrata in vigore del d.P.R. 5/10/2010, n. 207.<br />

Criteri per l’individuazione e la nomina del direttore dei lavori: <strong>il</strong> ruolo del responsab<strong>il</strong>e del procedimento.<br />

La vig<strong>il</strong>anza-ingerenza del responsab<strong>il</strong>e e del direttore nell’esecuzione dell’opera. Limiti e rispettivi<br />

ruoli. Le modalità di accertamento della libera disponib<strong>il</strong>ità delle aree e degli immob<strong>il</strong>i necessari: potere<br />

del responsab<strong>il</strong>e del procedimento di delegare <strong>il</strong> direttore dei lavori. Le modalità di consegna, ivi compresa<br />

quella anticipata, dei lavori alla luce del d.l.vo 53/2010. I rapporti con l’appaltatore e la gestione delle risorse.<br />

Ruoli del responsab<strong>il</strong>e del procedimento e del direttore nel contenzioso amministrativo, nell’adozione<br />

di transazione e nella gestione del contenzioso arbitrale e processuale. Le perizie di variante, la loro ammissib<strong>il</strong>ità<br />

e copertura economica: i livelli di prestazione, qualità e prezzo dei lavori di variante nella dialettica<br />

responsab<strong>il</strong>e del procedimento – direttore dei lavori. Responsab<strong>il</strong>e e direttore nelle procedure di<br />

acquisizione di intese, pareri, concessioni, autorizzazioni. La gestione dei poteri interni al rapporto contrattuale<br />

con l’impresa: <strong>il</strong> c.d. sesto quinto d’obbligo. La vig<strong>il</strong>anza sul cantiere e i rapporti con gli assistenti.<br />

L’esercizio della vig<strong>il</strong>anza-ingerenza e i prof<strong>il</strong>i di responsab<strong>il</strong>ità connessi alle due figure professionali.<br />

Responsab<strong>il</strong>ità e direzione nei contratti di concessione lavori, nelle opere in project finance e nei contratti<br />

atipici come la locazione di lavori pubblici e le sponsorizzazioni. I rapporti con <strong>il</strong> dirigente dell’amministrazione<br />

aggiudicatrice preposto alla struttura competente, con <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e della programmazione; con<br />

l’ufficio di ragioneria, con l’ufficio gare e contratti; con uffici tecnici e progettisti in tema di sicurezza. Validazione<br />

dei progetti, predisposizione di schemi contrattuali, verifiche degli adempimenti dell’appaltatore,<br />

collaudi. Obblighi e responsab<strong>il</strong>ità in tema di sicurezza. Responsab<strong>il</strong>e e direttore nelle fai di collaudo e verifica<br />

della regolare esecuzione. Esame della giurisprudenza e delle pronunzie dell’Authority in materia.<br />

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C068<br />

Il regolamento d’attuazione del codice dei contratti (d.P.R. 207/2010)<br />

nel settore delle opere pubbliche<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

DATE<br />

27-28-29 novembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Ing. Alessandro COLETTA<br />

già componente l’Autorità per la vig<strong>il</strong>anza sui lavori pubblici<br />

Avv. Stefano de MARINIS<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Esperto in materia di contrattualistica pubblica<br />

Cons. Roberto PROIETTI<br />

Magistrato TAR Lazio<br />

Il seminario propone una “full immersion” integrata di carattere giuridico, tecnico ed economico, nel nuovo<br />

regolamento dei contratti, già oggetto di modifiche “per decreto” ad opera della legislazione più recente.<br />

Ciò con particolare riferimento al settore dei lavori pubblici, e curando l’analisi delle connessioni e dei rapporti<br />

con <strong>il</strong> codice dei contratti, le norme comunitarie e la giurisprudenza più importante.<br />

PROGRAMMA<br />

Contenuti e criteri della delega ex d.l.vo 163/06. Natura della potestà regolamentare conferita con <strong>il</strong> d.l.vo<br />

163/06. Il riparto di competenze tra Stato e Regioni. Il sistema di qualificazione e i requisiti per gli esecutori<br />

di lavori: categorie e classifiche; sistema di qualità aziendale. Il nuovo regime di qualificazione e<br />

la riforma delle SOA. Requisiti per la qualificazione: l’avvalimento e le relative ulteriori modalità attuative<br />

rimesse al regolamento. I soggetti ab<strong>il</strong>itati ad assumere lavori: requisiti dell’impresa singola e di quelle<br />

riunite; consorzi stab<strong>il</strong>i di imprese; requisiti del concessionario; requisiti del promotore e attività di asseverazione;<br />

revoca dell’attestazione di qualificazione. La qualificazione dei contraenti generali. I ricorsi amministrativi<br />

contro i provvedimenti di attestazione. Condizioni per la partecipazione alle gare aggiornati<br />

secondo la l. 221/12. Criteri di affidamento delle opere generali e specializzate non eseguite direttamente.<br />

Criteri di selezione delle offerte: aggiudicazione al prezzo più basso determinato mediante massimo ribasso<br />

sull’elenco prezzi o sull’importo dei lavori; aggiudicazione al prezzo più basso determinato mediante<br />

offerta a prezzi unitari; offerta economicamente più vantaggiosa; la Commissione giudicatrice: composizione<br />

e pubblicità delle sedute di gara; le offerte anomale e le procedure di verifica. Aste elettroniche. Le<br />

garanzie: cauzioni, lo svincolo della cauzione definitiva; fideiussioni e polizze di assicurazione. Il sistema<br />

di garanzia globale.<br />

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C025<br />

Come si redigono e gestiscono bandi, inviti e capitolati nei lavori<br />

pubblici<br />

- SEMINARIO PRATICO PER LA PREDISPOSIZIONE E GESTIONE DEI BANDI E DELLA RESTANTE DOCUMEN-<br />

TAZIONE DI GARA SECONDO IL CODICE ED IL REGOLAMENTO: LE INDICAZIONI DELL’AVCP<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

4-5 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Ing. Alessandro COLETTA<br />

Già componente l’Autorità per la vig<strong>il</strong>anza sui lavori pubblici<br />

Avv. Stefano de MARINIS<br />

Avvocato amministrativista in Roma<br />

Esperto in materia di contrattualistica pubblica<br />

PROGRAMMA<br />

Contenuti e struttura di bandi, inviti, capitolati e contratti alla luce del Codice dei contratti pubblici, del<br />

relativo regolamento di attuazione e delle indicazioni dell’AVCP in materia di cd. Bandi Tipo (det. 4/2012).<br />

Il bando di gara: valore di lex specialis. Funzioni e differenze a seconda della procedura di affidamento. Le<br />

previsioni di cui agli artt. 46 e 64 del codice dei contratti in materia di cause tassative di esclusione. L’obbligo<br />

di pubblicità. Abbreviazione termini per concorrere. I mezzi elettronici: <strong>il</strong> “prof<strong>il</strong>o di committente”.<br />

Contrasti tra bando e legge. Correzione e rettifica dei bandi di gara come effetto di interventi operati in sede<br />

di autotutela o di pronunce giurisdizionali. Previsioni legittime, <strong>il</strong>legittime e nulle. Effetti dell’<strong>il</strong>legittimità<br />

del bando di gara sull’aggiudicazione. Rapporti tra bando e invito e tra bando e capitolato. Requisiti di idoneità<br />

dei partecipanti alle gare. Individuazione di categorie e classifiche SOA.<br />

Criteri di aggiudicazione e loro correlazione alle caratteristiche delle commesse: le prescrizioni di bando<br />

riguardanti la determinazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa e le indicazioni dell’AVCP. Oneri<br />

per la sicurezza. Oneri di progettazione negli appalti di progettazione ed esecuzione. Indicazioni ex d.l.vo<br />

53/2010 in materia di procedure di ricorso.<br />

La lettera di invito. Le procedure ristrette e funzione integrativa rispetto al bando e al disciplinare di gara.<br />

Divieto di contrasto con <strong>il</strong> bando e prescrizioni che possono essere inserite solo nell’invito. Estensione all’invito<br />

delle regole sulla nullità delle ulteriori prescrizioni fissate a pena di esclusione ex art. 46, comma 1<br />

bis, del Codice. La funzione interamente sostitutiva in presenza di procedure negoziate senza pubblicità<br />

preventiva.<br />

I capitolati. Il dettaglio delle prestazioni oggetto di affidamento: descrizione delle lavorazioni e specificazione<br />

delle prescrizioni tecniche. Capitolati e altri documenti complementari. Capitolati d’oneri; capitolati<br />

speciali prestazionali o descrittivi. Contenuti: indicazione delle opere generali e delle eventuali opere<br />

specializzate comprese nell’intervento con i relativi importi; dei criteri e sub-criteri, necessari per l’applicazione<br />

della metodologia di determinazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa; dei requisiti minimi<br />

per le varianti che possono essere presentate in sede di offerta. Rapporti con <strong>il</strong> bando di gara e con <strong>il</strong><br />

contratto: prescrizioni ed obblighi dell’esecutore. Il r<strong>il</strong>ievo dei capitolati d’oneri nelle procedure di gara<br />

elettroniche.<br />

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8 - INDICE DELLA MATERIA<br />

URBANISTICA, EDILIZIA ED ESPROPRI<br />

C269 Vig<strong>il</strong>anza e sanzioni in materia ed<strong>il</strong>izia .................................................................... pag. 2<br />

D160 Gestione ambientale del cantiere .......................................................................... pag. 3<br />

C250 La nuova ed<strong>il</strong>izia dopo <strong>il</strong> decreto “crescita” ............................................................. pag. 5<br />

C304 L’espropriazione per pubblica ut<strong>il</strong>ità: procedura, prospettive e aspetti conflittuali .............. pag. 6<br />

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C269<br />

Vig<strong>il</strong>anza e sanzioni in materia ed<strong>il</strong>izia<br />

- GUIDA TEORICO-PRATICA PER FUNZIONARI PUBBLICI ED ESPERTI DELLA MATERIA<br />

DURATA<br />

2 giornate<br />

DATE<br />

17-18 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Prof. Pietro FALCONE<br />

Presidente di sezione del Consiglio di Stato<br />

Autore del “Codice dell’ed<strong>il</strong>izia e dell’urbanistica annotato con la giurisprudenza”<br />

Avv. Maria Lidia IASCONE<br />

Dirigente Avvocatura Comune di Viareggio<br />

Il seminario intende fornire agli operatori pubblici e privati una guida teorica-pratica aggiornata, in tema di<br />

sanzioni per abusi ed<strong>il</strong>izi, con particolare attenzione alle novità normative ed alle più recenti pronunce giurisprudenziali.<br />

Saranno esaminati i diversi procedimenti sanzionatori previsti per ciascuna tipologia di abuso, con riferimento<br />

ai singoli titoli ed<strong>il</strong>izi: attività ed<strong>il</strong>izia libera; SCIA; DIA; permesso di costruire e s<strong>il</strong>enzio assenso,<br />

come disciplinati dopo le recenti modifiche normative introdotte, da ultimo, con <strong>il</strong> d.l. 83/2012.<br />

Per le aree soggette a vincolo paesaggistico, l’esame riguarda le sanzioni per mancanza dell’autorizzazione<br />

paesaggistica a regime, dell’autorizzazione semplificata (d.P.R. 139/2010) e di quella in sanatoria.<br />

Le singole questioni - <strong>il</strong>lustrate alla luce della più recente giurisprudenza - saranno esposte con numerose<br />

esemplificazioni, in modo da consentire modelli di risoluzione dei principali casi che si presentano nell’esercizio<br />

della professione.<br />

Il materiale didattico comprende una aggiornata rassegna normativa ed una giurisprudenziale.<br />

PROGRAMMA<br />

Vig<strong>il</strong>anza e repressione, per abusi ed<strong>il</strong>izi: attività obbligatoria e vincolata; imprescrittib<strong>il</strong>ità e disciplina<br />

applicab<strong>il</strong>e. La denuncia dei cittadini: quando corre l’obbligo di attivare <strong>il</strong> procedimento repressivo. Sospensione<br />

dei lavori, sia in generale, che per lavoro irregolare, per sicurezza dei lavoratori o per assenza del<br />

DURC. Inizio di opere su aree vincolate: presupposti per la demolizione d’ufficio. Opere abusive soggette<br />

a: attività ed<strong>il</strong>izia libera; SCIA dopo <strong>il</strong> d.l. 83/12: casi di irregolarità, <strong>il</strong>legittimità e nullità della segnalazione;<br />

dichiarazioni sostitutive di certificazione false o mendaci; sanzioni amministrative e penali; superDIA. Ristrutturazione<br />

ed<strong>il</strong>izia cd. pesante. Opere senza permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni<br />

essenziali. Ingiunzione di demolizione. Questioni controverse: è dovuta la comunicazione dell’avvio del procedimento?<br />

necessità o meno del previo esame della domanda di sanatoria o di variante; chi sono i soggetti<br />

responsab<strong>il</strong>i; quando è responsab<strong>il</strong>e <strong>il</strong> proprietario; in quale fase e con quale atto va individuata l’area da<br />

acquisire; termine per demolire; bene sottoposto a sequestro. Mutamento di destinazione d’uso; quale<br />

sanzione, a seconda dei casi concreti? Inottemperanza all’ingiunzione di demolizione; necessità o meno di<br />

un apposito provvedimento. Proprietario estraneo all’abuso. Acquisizione di diritto al patrimonio comunale;<br />

necessità di un provvedimento? Quali opere possono acquisirsi. Proprietario incolpevole. Demolizione o conservazione<br />

del bene; quali presupposti. Rapporti con l’ordine di demolizione impartito dal giudice penale.<br />

2<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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Le sanzioni pecuniarie alternative alla demolizione: ristrutturazione ed<strong>il</strong>izia in assenza, difformità dal<br />

p.d.c. Le sanzioni ed<strong>il</strong>izie in caso di assenza di SCIA o di comunicazione inizio attività. Opere abusive a seguito<br />

di annullamento del permesso; i termini ed i presupposti per l’annullamento e per la scelta della<br />

sanzione. Opere eseguite in parziale difformità dal permesso. Accertamento di conformità e titolo in<br />

sanatoria; opere già eseguite e abusi formali; presupposti: doppia conformità urbanistica; possib<strong>il</strong>ità e limiti<br />

della cd. sanatoria giurisprudenziale. Quali gli effetti sulle misure sanzionatorie da adottare o già adottate?<br />

Soggetti legittimati. Procedimento ed obbligo di provvedere. Quando opera la sospensione dell’azione<br />

penale e l’estinzione dei reati urbanistici? Diniego e s<strong>il</strong>enzio-diniego. Lottizzazione abusiva, materiale o<br />

giuridica; casi concreti. Sospensione delle opere. Confisca. Nullità degli atti. Sanzioni penali: per inosservanza<br />

di norme urbanistiche; natura di norma penale in bianco; per costruzioni in assenza di permesso di costruire<br />

(l’avvenuta demolizione del manufatto non esclude <strong>il</strong> reato urbanistico; soggetti responsab<strong>il</strong>i; <strong>il</strong> caso<br />

del proprietario); per lottizzazione abusiva. Sequestro penale. Sospensione condizionale della pena. Prescrizione<br />

del reato. Sanzione civ<strong>il</strong>e della nullità degli atti di trasferimento del bene; in quali ipotesi. Il risarcimento<br />

danni anche per ritardo, dopo l’entrata in vigore dalla l. 69/09. Abusi su aree vincolate:<br />

autorizzazione paesaggistica a regime, semplificata ed in sanatoria: presupposti e limiti; sanzione pecuniaria<br />

dell’indennità. L’art. 167 del d.l.vo 42/04 e i casi di accertamento di compatib<strong>il</strong>ità paesaggistica. Casi di<br />

non necessità dell’autorizzazione.<br />

D160<br />

Gestione ambientale del cantiere<br />

- ALLA LUCE DELLE NOVITÀ NEL TERZO DECRETO CORRETTIVO AMBIENTALE (D.L.VO 4/08) E DELLA DI-<br />

RETTIVA 2008/98/CE IN MATERIA DI RIFIUTI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

17-18 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 -14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Andrea FACCON<br />

Avvocato amministrativista in Firenze<br />

PROGRAMMA<br />

Premesse d’inquadramento. Contratti pubblici e norme ambientali. Appalto e concessioni di lavori pubblici.<br />

La posizione della stazione appaltante e dell’impresa nei confronti delle norme ambientali. Il Testo unico<br />

ambientale approvato con d.l.vo 3/4/06 n. 152 e i successivi decreti correttivi. I principi fondamentali ivi<br />

enunciati e la rispettiva r<strong>il</strong>evanza nell’attività cantieristica: quadro generale. La nozione di cantiere r<strong>il</strong>evante<br />

ai fini della gestione ambientale: <strong>il</strong> dato normativo specifico. I soggetti che operano nel cantiere e le rispettive<br />

responsab<strong>il</strong>ità. I soggetti responsab<strong>il</strong>i nel caso di associazioni temporanee d’imprese; consorzi; lavoratori<br />

autonomi; subappaltatori; noleggiatori. La gestione dei rifiuti di cantiere. La nozione di rifiuto<br />

r<strong>il</strong>evante ai sensi del d.l.vo 152/06 (Testo unico ambientale) e s.m.i. Le categorie di rifiuti da gestire. La r<strong>il</strong>evanza<br />

gestionale della distinzione categoriale. Riferimento alla casistica in tema di demolizione, costruzione<br />

e manutenzione di immob<strong>il</strong>i. Esami di casi prospettati dagli utenti. Modalità di gestione dei rifiuti<br />

prodotti dalle attività di cantiere. Individuazione del soggetto produttore di rifiuti in ambito di cantiere mo-<br />

3<br />

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<strong>il</strong>e. Descrizione della posizione del proprietario dell’area rispetto agli obblighi relativi alla gestione dei rifiuti.<br />

Descrizione e valutazione degli oneri e le responsab<strong>il</strong>ità che gravano sul produttore di rifiuti in ambito<br />

di cantiere temporaneo o mob<strong>il</strong>e. Individuazione dei casi in cui è obbligatoria l’iscrizione nell’Albo nazionale<br />

dei gestori ambientali. Descrizione delle condizioni per <strong>il</strong> sorgere di un deposito temporaneo e le conseguenze<br />

della realizzazione di un deposito temporaneo di rifiuti. Oneri e responsab<strong>il</strong>ità del produttore di rifiuti<br />

e degli altri soggetti coinvolti. Descrizione dei poteri della P.A. rispetto ai rifiuti accumulati in deposito<br />

temporaneo. Precisazione in merito ai casi in cui è obbligatoria la tenuta del registro di carico e scarico, del<br />

formulario di identificazione dei rifiuti e dell’ulteriore documentazione amministrativa connessa alla gestione<br />

dei rifiuti. Buone prassi per la tenuta della documentazione amministrativa di gestione dei rifiuti. Conoscere<br />

le modalità di gestione di alcune particolari rifiuti nel cantiere temporaneo o mob<strong>il</strong>e. Oli usati.<br />

Sostanze pericolose. Amianto. Terre e rocce da scavo. Le sanzioni irrogab<strong>il</strong>i in caso di non corretta gestione<br />

dei rifiuti di cantiere. Il procedimento sanzionatorio. Casistica. La gestione degli scarichi nel cantiere temporaneo<br />

o mob<strong>il</strong>e. Descrizione della normativa del Testo unico ambientale che si occupa degli “scarichi” prodotti<br />

da un cantiere temporaneo o mob<strong>il</strong>e. Descrizione della nozione di “scarico” r<strong>il</strong>evante e distinzione<br />

dello “scarico” di acque dal “rifiuto”. Chiarimenti circa le conseguenze che derivano dall’applicazione del<br />

regime degli “scarichi” e dei “rifiuti”. Come rispettare gli obblighi in tema di autorizzazione per la gestione<br />

dello scarico. Sanzioni e responsab<strong>il</strong>ità. Esame di casi concreti di gestione di scarichi inquinanti in cantiere.<br />

Il caso dei bagni chimici: “rifiuti” o “scarichi”?. Descrizione delle sanzioni che si accompagnano alla non corretta<br />

gestione degli scarichi prodotti dal cantiere temporaneo o mob<strong>il</strong>e. La gestione del rumore prodotto<br />

dal cantiere temporaneo o mob<strong>il</strong>e – Descrizione della normativa del T.U.A. in materia di inquinamento acustico.<br />

La classificazione del territorio ai fini acustici, i valori limite assoluti di immissione e gli altri parametri<br />

r<strong>il</strong>evanti ai fini del rispetto della normativa. La nozione di impianti, macchine ed attrezzature r<strong>il</strong>evanti ai<br />

fini della normativa antirumore. Rispettare gli obblighi di autorizzazione per la gestione del rumore di cantiere.<br />

Esame dei casi concreti di gestione di rumori inquinanti in cantiere. Iter da seguire per la gestione<br />

del rumore prodotto dal cantiere ed<strong>il</strong>e. Sanzioni e responsab<strong>il</strong>ità dei soggetti che intervengono nella vita<br />

del cantiere ”rumoroso”. La gestione delle emissioni in atmosfera prodotte dal cantiere temporaneo o mob<strong>il</strong>e.<br />

Descrizione della normativa del T.U.A. che si occupa di inquinamento atmosferico. La definizione di impianto<br />

r<strong>il</strong>evante ai fini della normativa. Rispettare gli obblighi di autorizzazione per la gestione delle<br />

emissioni di cantiere. Riferimento a casi concreti di gestione di emissioni inquinanti prodotte dal cantiere<br />

temporaneo o mob<strong>il</strong>e. Iter da seguire per la gestione delle emissioni prodotte dal cantiere. Riferimento a casi<br />

concreti tratti dall’esperienza dei partecipanti. Le sanzioni e le responsab<strong>il</strong>ità dei soggetti che intervengono<br />

nella vita del cantiere in relazione alla corretta gestione delle emissioni in atmosfera di agenti inquinanti.<br />

Esame di un capitolato d’appalto redatto secondo criteri ambientali: disamina di casi concreti. Predisposizione<br />

di un piano finalizzato a risolvere le problematiche ambientali generate dall’attività del cantiere<br />

temporaneo o mob<strong>il</strong>e.<br />

4<br />

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C250<br />

La nuova ed<strong>il</strong>izia dopo <strong>il</strong> decreto “crescita”<br />

- TITOLI, PROCEDURE, RESPONSABILITÀ, NOVITÀ LEGISLATIVE E ORIENTAMENTI GIURISPRUDENZIALI<br />

- GUIDA TEORICO-PRATICA PER FUNZIONARI PUBBLICI ED ESPERTI DELLA MATERIA<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

18-19-20 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 +IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Pietro FALCONE<br />

Presidente di sezione del Consiglio di Stato<br />

Autore del “Codice dell’ed<strong>il</strong>izia e dell’urbanistica annotato con la giurisprudenza”<br />

Avv. Maria Lidia IASCONE<br />

Dirigente Avvocatura Comune di Viareggio<br />

Il seminario intende fornire agli operatori pubblici e privati una guida teorica-pratica aggiornata per la gestione<br />

delle pratiche ed<strong>il</strong>izie, con particolare attenzione alle novità normative ed agli orientamenti giurisprudenziali.<br />

Saranno esaminate le diverse procedure per <strong>il</strong> conseguimento di ciascun titolo ed<strong>il</strong>izio, dopo le recenti modifiche<br />

normative introdotte, da ultimo, dal d.l. 83/2012, in tema di: attività ed<strong>il</strong>izia libera; segnalazione<br />

certificata di inizio attività (SCIA); denuncia di inizio attività (DIA); conferenza di servizi; permesso di costruire<br />

e s<strong>il</strong>enzio assenso.<br />

Per le aree soggette a vincolo paesaggistico, sarà <strong>il</strong>lustrata l’autorizzazione paesaggistica a regime, l’autorizzazione<br />

semplificata (d.P.R. 139/2010) e quella in sanatoria.<br />

Le singole questioni - commentate alla luce della più recente giurisprudenza - saranno esposte con numerose<br />

esemplificazioni, in modo da consentire modelli di risoluzione dei principali casi che si presentano nell’esercizio<br />

della professione.<br />

Il materiale didattico comprende una rassegna normativa ed una giurisprudenziale.<br />

PROGRAMMA<br />

Attività ed<strong>il</strong>izia libera dopo <strong>il</strong> d.l. 83/12. Interventi che non necessitano di alcun titolo ed<strong>il</strong>izio; interventi<br />

che richiedono la mera comunicazione dell’inizio dei lavori; interventi per i quali alla comunicazione va allegata<br />

una relazione tecnica e gli elaborati progettuali a firma di un tecnico ab<strong>il</strong>itato.<br />

La SCIA, segnalazione certificata di inizio attività, dopo <strong>il</strong> d.l. 83/12, per gli interventi ed<strong>il</strong>izi già soggetti<br />

a DIA: restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione c.d. leggera. Mutamento di destinazione d’uso;<br />

quando è sufficiente la SCIA? Esecuzione delle varianti in corso d’opera. Parcheggi pertinenziali, dopo <strong>il</strong> d.l.<br />

5/12; anche in deroga agli strumenti urbanistici? Altre pertinenze; requisiti necessari. Interventi individuati<br />

con legge regionale. Facoltà di scelta del permesso in luogo della SCIA: quali sanzioni in caso di abusi? Contributi;<br />

quando vanno corrisposti. Procedimento: accertamento dei requisiti e presupposti richiesti dalla<br />

legge o da atti amministrativi a contenuto generale. Casi di inapplicab<strong>il</strong>ità della SCIA; immob<strong>il</strong>e interessato<br />

da vincoli ambientali, paesaggistici o culturali. Inizio dei lavori dalla data di presentazione della SCIA. Tutela<br />

del terzo. Controllo dell’amministrazione entro 30 giorni; perentorietà del termine; sospensione del<br />

termine. Procedimento di controllo: obbligo o meno della comunicazione dell’avvio del procedimento ed del<br />

5<br />

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preavviso di rigetto. Diffida ad iniziare i lavori. Effetti del s<strong>il</strong>enzio dell’amministrazione. Efficacia triennale<br />

della SCIA: comunicazione dell’effettivo inizio dei lavori. Collaudo a fine lavori. Annullamento in autotutela<br />

della SCIA divenuta efficace. Voltura della SCIA. Dichiarazioni sostitutive di certificazioni false o mendaci.<br />

Sanzioni amministrative e penali. Denuncia di inizio attività cd. “pesante” o superDIA. Interventi ammissib<strong>il</strong>i.<br />

Ristrutturazione ed<strong>il</strong>izia cd. pesante: a) concetto di esistenza di manufatto legittimamente realizzato;<br />

in particolare, quando si è in presenza di rudere; b) rapporto funzionale e temporale tra demolizione e ricostruzione;<br />

c) limite della localizzazione nella medesima area di sedime; d) calcolo della volumetria; volumi<br />

tecnici e volumi interrati. Permesso di costruire. Necessità del permesso; casi particolari: volumi<br />

interrati, opere precarie, opere agricole, attività estrattive e mutamento di destinazione d’uso. Legittimazione<br />

soggettiva per la richiesta del permesso; obblighi e limiti della verifica comunale; i casi dubbi. Competenze<br />

professionali. Competenza dei geometri per opere in cemento armato ed in zone sismiche.<br />

Documenti per l’osservanza della normativa tecnica. Responsab<strong>il</strong>e del procedimento e modalità dell’istruttoria,<br />

dopo <strong>il</strong> d.l. 83/12; obbligo o meno della comunicazione dell’avvio del procedimento, preavviso di rigetto<br />

e conferenza dei servizi. Volumetria edificab<strong>il</strong>e; criterio di computo nel caso di asservimento di aree,<br />

volumi tecnici e interrati. Determinazione finale: misure di salvaguardia e termine di efficacia; introduzione<br />

del “s<strong>il</strong>enzio assenso”. R<strong>il</strong>ascio del permesso; presupposti: esistenza delle opere di urbanizzazione e necessità<br />

del piano attuativo; rispetto della normativa tecnica ed acquisizione degli assensi di altre amministrazioni.<br />

Tutela dei diritti dei terzi; impugnazione del permesso: soggetti legittimati e termine per ricorrere.<br />

Permesso in precario: è ammissib<strong>il</strong>e? Permesso in deroga: quali limiti e presupposti. Variante al permesso e<br />

rapporti con <strong>il</strong> titolo originario. Voltura: quali effetti. Decadenza del permesso, quali le cause di sospensione<br />

del termine; quando è possib<strong>il</strong>e la proroga del termine. Annullamento del permesso, presupposti e motivazione;<br />

effetti dell’annullamento giudiziario. Interventi su aree vincolate: autorizzazione paesaggistica<br />

a regime; autorizzazione semplificata (d.P.R. 139/2010). Autorizzazione in sanatoria: presupposti e limiti; divieto<br />

in caso di nuove superfici ut<strong>il</strong>i e volumi; sanzione pecuniaria dell’indennità. Conferenza di servizi, modificata<br />

dal d.l. 83/12. Casi di non necessità dell’autorizzazione.<br />

C304<br />

L’espropriazione per pubblica ut<strong>il</strong>ità: procedura, prospettive e<br />

aspetti conflittuali<br />

RELATORE<br />

Dott. Diego SABATINO<br />

Consigliere di Stato<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

21-22 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

Il seminario si prefigge l’<strong>il</strong>lustrazione istituzionale organica della disciplina dell’espropriazione per pubblica<br />

ut<strong>il</strong>ità, facendo perno sul d.P.R. 8/6/01 n. 327 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in<br />

materia di espropriazione per pubblica ut<strong>il</strong>ità”, come inciso dalle modifiche legislative recenti ed interpretato<br />

alla luce della giurisprudenza costituzionale ed europea.<br />

Saranno oggetto di disamina le sentenze della Corte costituzionale in merito alla quantificazione delle indennità<br />

in materia (Corte cost. n. 348/2007 e n. 349/2007 sul valore di mercato; Corte Cost. n. 181/2011 e<br />

n. 338/2011 sul valore agricolo medio e sulla denuncia I.C.I.) e gli esiti della riforma dell’istituto dell’ac-<br />

6<br />

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quisizione sanante, come ora vigente nell’art. 42 bis del Testo unico (introdotto dal d.l. 6/7/11 n. 98) e nelle<br />

sentenze del giudice amministrativo.<br />

In particolare, la prima modulo si tratterrà sul quadro ordinamentale, percorrendo l’evolversi del procedimento<br />

amministrativo, e sulla struttura per fasi della procedura, secondo la scansione seguita dal Testo<br />

unico. La seconda si soffermerà con maggiore attenzione sugli aspetti conflittuali della vicenda, sotto i diversi<br />

prof<strong>il</strong>i della disciplina delle indennità dovute, del recupero alla legalità dei comportamenti amministrativi<br />

<strong>il</strong>legittimi e della tutela giurisdizionale delle posizioni dei privati incisi dall’azione pubblica.<br />

PROGRAMMA<br />

Il quadro ordinamentale del procedimento amministrativo dell’espropriazione e le fasi della procedura.-<br />

Istituto dell’espropriazione per pubblica ut<strong>il</strong>ità: principi generali ed evoluzione dell’istituto fino al Testo<br />

unico sulle espropriazioni (d.P.R. 8/6/01 n. 327). Pianificazione territoriale, tutela della proprietà e procedimento<br />

espropriativo: confini della disciplina nazionale e della giurisprudenza della Corte europea dei diritti<br />

dell’uomo. Prof<strong>il</strong>i oggettivi e soggettivi dell’espropriazione. Prof<strong>il</strong>i concettuali: opera pubblica e<br />

pubblica ut<strong>il</strong>ità dell’opera. Ambiti applicativi: beni espropriab<strong>il</strong>i, beni non espropriab<strong>il</strong>i, beni espropriab<strong>il</strong>i<br />

in casi particolari (beni demaniali, beni gravati da usi civici, beni del patrimonio indisponib<strong>il</strong>e, beni di altri<br />

soggetti). Riferimenti soggettivi della procedura di esproprio: espropriato, autorità espropriante, beneficiario<br />

e promotore dell’espropriazione. Organizzazione procedimentale: l’ufficio per le espropriazioni e <strong>il</strong><br />

responsab<strong>il</strong>e del procedimento (natura giuridica, obblighi e responsab<strong>il</strong>ità, strumenti operativi in raccordo<br />

con la legge 241 del 1990). Prof<strong>il</strong>i particolari: espropriazioni comunali a norma dell’art. 7 del Testo unico.<br />

Fasi del procedimento espropriativo. Fase della sottoposizione a vincolo. Fasi che precedono <strong>il</strong> decreto<br />

di esproprio: sottoposizione del bene al vincolo preordinato all’esproprio. Fonti del vincolo: piani generali,<br />

attuativi e altri atti impositivi del vincolo. Caratteri del vincolo preordinato all’esproprio, in particolare durata<br />

e sua possib<strong>il</strong>e reiterazione. Rapporti con la strumentazione urbanistica: adozione di variante in via generale<br />

e per via semplificata. Partecipazione procedimentale dei soggetti interessati. Fase della<br />

dichiarazione di pubblica ut<strong>il</strong>ità: struttura, natura, contenuto ed effetti. Fonti della dichiarazione di pubblica<br />

ut<strong>il</strong>ità: tipicità degli atti e tipicità degli effetti; elenchi di atti impositivi. Contratti pubblici, progetti<br />

ed espropriazione. Redazione del progetto: fasi preliminari, attuative e di efficacia (accesso alle aree, redazione<br />

e deposito). Approvazione del progetto: schema procedurale, partecipazione e conclusione del procedimento.<br />

Prof<strong>il</strong>i di sovrapposizione con la disciplina contrattualistica pubblica: affidamento delle attività<br />

espropriative a terzi; programmazione triennale dei lavori; lavori relativi a infrastrutture strategiche, insediamenti<br />

produttivi strategici ed infrastrutture strategiche private di preminente interesse nazionale. Fase<br />

di determinazione della indennità provvisoria. Procedura e patologia della determinazione della indennità<br />

provvisoria: quantificazione, comunicazione, accettazione e rifiuto. Cessione volontaria e procedimento autoritativo.<br />

Fase dell’emanazione del decreto di esproprio. Disciplina del decreto di esproprio: presupposti,<br />

contenuto ed effetti. Prof<strong>il</strong>i procedurali: notifica, esecuzione, registrazione e trascrizione. Effetti<br />

dell’espropriazione nei confronti dei terzi. Indennità d’esproprio e aspetti contenziosi.- Prof<strong>il</strong>i di urgenza<br />

nelle procedure. Artt. 22 e 22 bis: espropriazione anticipata e occupazione d’urgenza preordinata all’espropriazione.<br />

Indennità definitiva. Determinazione dell’indennità di esproprio: aree edificab<strong>il</strong>i, aree legittimamente<br />

edificate e aree non edificab<strong>il</strong>i. Criteri di calcolo: giurisprudenza costituzionale in materia<br />

(Corte cost. n. 348/2007 e n. 349/2007 sul valore di mercato; Corte Cost. n. 181/2011 e n. 338/2011 sul valore<br />

agricolo medio e sulla denuncia I.C.I.). Fase di stima: procedimento peritale e determinazione da parte<br />

della Commissione provinciale espropri. Fase contenziosa: opposizione alla stima e determinazione giudiziale<br />

dell’indennità. Pagamento dell’indennità di espropriazione. Deposito dell’indennità provvisoria, urgente<br />

e definitiva Procedimento di pagamento: autorizzazione al pagamento, pagamento in caso di<br />

opposizione alla stima, determinazione giudiziale e svincolo delle indennità.<br />

Occupazione temporanea: funzione dell’istituto, presupposti, indennità dovuta per l’occupazione temporanea.<br />

Occupazione sine titulo. Evoluzione storica: occupazione appropriativa e occupazione usurpativa<br />

prima del Testo unico; occupazione sine titulo ed acquisizione sanante nell’art. 43 del Testo unico; dichiarazione<br />

di incostituzionalità dell’art. 43 (Corte cost. n. 293/2010). Disciplina dell’art. 42 bis del Testo unico:<br />

ambito applicativo, danno risarcib<strong>il</strong>e (patrimoniale e non), struttura e presupposti dell’atto acquisitivo, procedimento<br />

espropriativo in sanatoria, giurisdizione.<br />

Tutela giurisdizionale ed espropriazioni. Riparto di giurisdizione: giurisdizione esclusiva e giudice amministrativo<br />

nella fase procedurale; giurisdizione ordinaria e determinazione dell’indennità di esproprio. Risarcimento<br />

e quantificazione del danno in materia espropriativa: tipologia delle fattispecie.<br />

7<br />

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9 - INDICE DELLA MATERIA<br />

FONDI STRUTTURALI E FINANZIAMENTI COMUNITARI<br />

M232 Master in europrogettazione - Programmi comunitari ............................................... pag. 2<br />

M218 Master su gestione, attuazione e controllo dei nuovi fondi strutturali 2014-2020 ......... pag. 4<br />

A524 Fondi strutturali europei: dalla programmazione 2007-<strong>2013</strong> a quella 2014-2020 .................. pag. 6<br />

A570 Fondi strutturali 2014-2020: <strong>il</strong> fondo europeo di sv<strong>il</strong>uppo regionale (FESR) e <strong>il</strong> FSE ............... pag. 7<br />

A562 Il nuovo sistema di gestione e controllo e le regole di ammissib<strong>il</strong>ità delle spese .................. pag. 8<br />

A571 Aspetti specifici dei fondi strutturali europei ............................................................ pag. 9<br />

1<br />

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112


M232<br />

MASTER IN EUROPROGETTAZIONE - PROGRAMMI COMUNITARI<br />

DURATA<br />

6 giorni<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

22-23-24 maggio <strong>2013</strong><br />

17-18-19 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.200,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Riccardo CARELLI<br />

Responsab<strong>il</strong>e Bandi Europei/EU funding coordinator Sapienza Innovazione<br />

Dott. Lorenzo IMPROTA<br />

Esperto in programmazione, gestione, monitoraggio, controllo e valutazione di programmi e progetti<br />

Dott. Michele NICOLAJ<br />

Esperto e consulente per la pubblica amministrazione sulla programmazione, gestione, controllo e valutazione<br />

di programmi e progetti complessi<br />

Dott. Sergio VASARRI<br />

Professore a contratto Università di Siena – Facoltà di scienze politiche, Corso fondi strutturali e politiche<br />

europee<br />

OBIETTIVI<br />

Oltre agli interventi gestiti dalle autorità nazionali e regionali (fondi strutturali, sovvenzioni agricole, ecc.),<br />

la Commissione europea gestisce direttamente circa <strong>il</strong> 22% del b<strong>il</strong>ancio comunitario attraverso la realizzazione<br />

di numerosi Programmi che intervengono nei diversi settori ritenuti strategici per l’Unione (ricerca,<br />

istruzione, sanità, interventi in favore dei giovani, apprendimento permanente, lotta contro la violenza,<br />

ecc.).<br />

Per poter accedere ai finanziamenti comunitari, accrescere la possib<strong>il</strong>ità di successo delle proposte presentate<br />

ed attuare gli interventi secondo una sana gestione finanziaria è, dunque, necessario possedere non solo<br />

conoscenze specialistiche nei diversi settori, ma anche specifiche competenze “trasversali” in materia di progettazione,<br />

gestione e rendicontazione dei progetti.<br />

Ed è proprio in risposta a questi fabbisogni “trasversali” che è indirizzato <strong>il</strong> presente Master. Infatti, attraverso<br />

l’analisi dei criteri e delle principali regole che disciplinano l’attuazione dei Programmi a gestione diretta<br />

della Commissione europea, si vogliono fornire indicazioni ut<strong>il</strong>i e suggerimenti concreti per contribuire<br />

a superare le difficoltà di accesso ai finanziamenti comunitari. In particolare, si approfondiranno le principali<br />

modalità attraverso cui la Commissione procede all’erogazione di sovvenzioni, tramite inviti a presentare<br />

proposte (call for proposals), e all’acquisto di beni, servizi o opere, attraverso gare d’appalto (call for<br />

tenders).<br />

I partecipanti, attraverso <strong>il</strong> percorso del master, avranno la possib<strong>il</strong>ità di simulare la presentazione di un<br />

progetto a valere su un programma specifico (CIP, Progress, Life+, Daphne, Cultura, Media, IPA, ENPI, etc.)<br />

e sperimentare le metodologie e le strategie più opportune per rispondere adeguatamente a quanto previsto<br />

dal bando/avviso.<br />

DESTINATARI<br />

Settore pubblico: ministeri, regioni, province, comunità montane, comuni, società pubbliche e a partecipazione<br />

pubblica, enti e istituti di ricerca, formazione, università, agenzie di sv<strong>il</strong>uppo, ecc.<br />

2<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

113


Settore privato: ONG, PMI, società di consulenza e assistenza tecnica, Società di revisione, Agenzie di sv<strong>il</strong>uppo<br />

private, Associazioni professionali, singoli professionisti, ecc.<br />

Il programma è rivolto in particolare a: beneficiari pubblici e privati o singoli operatori privati che partecipano<br />

o che sono interessati a partecipare ai programmi a gestione diretta della Commissione europea o a svolgere<br />

attività di assistenza e supporto nei confronti dei destinatari dei finanziamenti.<br />

PROGRAMMA<br />

Introduzione ai programmi comunitari. La politica dell’Unione Europea. I programmi europei a gestione diretta.<br />

La politica di coesione. Le altre politiche dell’UE e i relativi programmi. Le caratteristiche fondamentali<br />

dei Programmi a gestione diretta.<br />

Le procedure per l’accesso ai finanziamenti comunitari. Come partecipare ai finanziamenti. Le procedure<br />

ad evidenza pubblica comunitarie e nazionali (Appalti pubblici e Sovvenzioni). I principali documenti di riferimento:<br />

normativa, documenti di programmazione, bandi/avvisi, modulistica. I requisiti per la partecipazione.<br />

Lettura ed interpretazione dei bandi/avvisi. Il sistema di contrattualizzazione previsto dai<br />

programmi centralizzati<br />

Come progettare. L’approccio del quadro logico (analisi, programmazione, realizzazione e valutazione). Il<br />

GOPP (Goal Oriented Project Planning), la pianificazione del progetto orientata agli obiettivi, la metodologia<br />

di progettazione. La costituzione del progetto: <strong>il</strong> PCM (Project Cycle Management). La definizione degli<br />

obiettivi: <strong>il</strong> Logical Framework. La pianificazione del progetto: <strong>il</strong> diagramma di Gannt e <strong>il</strong> Pert. Esercitazione:<br />

analisi di una situazione problematica e formulazione degli obiettivi: (analisi dei problemi, analisi<br />

degli obiettivi, analisi strategica e programmazione operativa delle attività).<br />

La gestione e la rendicontazione del progetto. La gestione finanziaria di un progetto comunitario. La costruzione<br />

del quadro finanziario. Le principali regole di rendicontazione degli interventi. I costi ammissib<strong>il</strong>i.<br />

Valutazione dei progetti.<br />

Esame di alcuni programmi specifici. Il contenuto di alcuni programmi specifici. I bandi aperti. Le modalità<br />

di partecipazione.<br />

Il Programma Quadro di ricerca. La struttura del Programma Quadro di ricerca. Cenni sull’VIII Programma<br />

Quadro di ricerca. I possib<strong>il</strong>i partecipanti. Le regole e le modalità di partecipazione. Le regole finanziarie di<br />

gestione del programma.<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

3<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

114


M218<br />

MASTER SU GESTIONE, ATTUAZIONE E CONTROLLO DEI NUOVI FONDI<br />

STRUTTURALI 2014-2020<br />

DURATA<br />

12 giorni<br />

articolato in quattro moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

25-26-27 settembre <strong>2013</strong><br />

23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

13-14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 2.190,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Sabina ARMATI<br />

Avvocato esperto diritto europeo, aiuti di Stato e concorrenza<br />

Prof. Roberto JANNELLI<br />

Docente di Programmazione e Controllo AA.PP. – Università degli Studi di Roma Tre<br />

Dott. Lorenzo IMPROTA<br />

Esperto in programmazione, gestione, monitoraggio, controllo e valutazione di programmi e progetti<br />

Dott. Michele NICOLAJ<br />

Esperto e consulente per la pubblica amministrazione sulla programmazione, gestione, controllo e valutazione<br />

di programmi e progetti complessi<br />

Dott.ssa Cec<strong>il</strong>ia ROSICA<br />

Esperta in Politica di coesione e componente delle Task Force nell’ambito delle azioni di cooperazione rafforzata<br />

promosse dal Ministro per la Coesione Territoriale per l’accelerazione della spesa nelle regioni in<br />

ritardo di sv<strong>il</strong>uppo e per l’attuazione del Piano Azione Coesione<br />

Dott. Sergio VASARRI<br />

Professore a contratto Università di Siena – Facoltà di scienze politiche, Corso fondi strutturali e politiche<br />

europee<br />

e inoltre, esperti Fondi Strutturali, KPMG<br />

OBIETTIVI<br />

I Fondi dell’Unione Europea costituiscono, soprattutto nell’attuale periodo di crisi economica, una delle<br />

principali fonti di finanziamento per molti degli interventi pubblici promossi dalle Amministrazioni centrali,<br />

regionali e dagli Enti locali. In particolare, <strong>il</strong> nuovo periodo di Programmazione 2014–2020 ormai alle porte,<br />

oltre ad offrire nuove opportunità in tutti i settori interessati dai fondi, presenta molte novità rispetto al passato.<br />

Alla luce delle sempre maggiori conoscenze e competenze richieste per l’attuazione, la gestione ed <strong>il</strong><br />

controllo degli interventi cofinanziati dai fondi comunitari, con <strong>il</strong> presente Master vengono approfondite le<br />

principali tematiche di interesse per gli stakeholder (Amministrazioni pubbliche e private, beneficiari dei finanziamenti,<br />

ecc.) alla luce dei nuovi regolamenti, della voluminosa documentazione prodotta dagli organismi<br />

comunitari e nazionali di riferimento e dell’esperienza maturata nel periodo 2007-<strong>2013</strong>.<br />

L’attuazione e la gestione efficace di un programma o di singoli progetti è, infatti, possib<strong>il</strong>e solo nella misura<br />

in cui si conoscono a fondo le regole e le procedure che governano la programmazione comunitaria nonché<br />

ruoli, responsab<strong>il</strong>ità e competenze delle Autorità individuate dai regolamenti comunitari (Autorità di<br />

Gestione e Controllo, Autorità di Certificazione e Autorità di Audit) e dei principali organismi coinvolti.<br />

Il Master si propone, quindi, di esaminare i principali aspetti relativi a tutti fondi del Quadro Strategico Co-<br />

4<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

115


mune (FSE- Fondo sociale europeo, FESR - Fondo europeo di sv<strong>il</strong>uppo regionale, FEASR - Fondo europeo agricolo<br />

per lo sv<strong>il</strong>uppo rurale e FEAMP - Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) ed approfondire gli<br />

aspetti specifici connessi al Contratto di partenariato ed alle nuove regole per la gestione ed attuazione<br />

degli interventi per <strong>il</strong> periodo 2007-<strong>2013</strong>.<br />

Particolare attenzione sarà posta ai Fondi strutturali europei (FSE e FESR), in quanto rappresentano <strong>il</strong> principale<br />

strumento attraverso cui l’Unione Europea concorre al finanziamento di grandi programmi e progetti<br />

finalizzati a favorire la crescita e l’occupazione di tutte le Regioni d’Italia (da quelle più sv<strong>il</strong>uppate del Centro-Nord<br />

a quelle meno sv<strong>il</strong>uppate del Mezzogiorno), nonché al rafforzamento della Cooperazione territoriale<br />

europea. I Fondi strutturali costituiscono un opportunità ad ampio raggio, infatti <strong>il</strong> campo di applicazione è<br />

molto ampio, sia dal punto di vista temporale (la loro durata si estende dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre<br />

2020), sia dal quello settoriale (si va dai progetti infrastrutturali, ai servizi pubblici, alla scuola, ricerca, formazione<br />

e qualificazione delle risorse umane, agli aiuti diretti a diversi settori produttivi, ecc.).<br />

Pertanto, la finalità principale del Master è quella di fornire una conoscenza approfondita sull’evoluzione<br />

della programmazione comunitaria dal periodo 2007-<strong>2013</strong>, al periodo 2014-2020, sugli aspetti connessi alla<br />

chiusura della programmazione 2007-<strong>2013</strong>, sul nuovo sistema di gestione e controllo, sulle nuove regole di<br />

ammissib<strong>il</strong>ità delle spese e su tematiche specifiche particolarmente r<strong>il</strong>evanti e complesse, quali: strumenti<br />

finanziari, aiuto di Stato e Servizi di interesse economico generale, Grandi progetti, Strategie di sv<strong>il</strong>uppo locale,<br />

etc.<br />

I partecipanti, attraverso <strong>il</strong> percorso formativo, avranno la possib<strong>il</strong>ità di approfondire le diverse tematiche<br />

sia attraverso l’analisi guidata della documentazione prodotta dagli organismi comunitari e nazionali, sia attraverso<br />

specifiche simulazioni e/o esercitazioni su temi specifici.<br />

DESTINATARI<br />

Settore pubblico: ministeri, regioni, province, comunità montane, comuni, società pubbliche e a partecipazione<br />

pubblica, enti e istituti di ricerca, formazione, università, agenzie di sv<strong>il</strong>uppo, ecc.<br />

Settore privato: società di consulenza e assistenza tecnica, Società di revisione, agenzie di sv<strong>il</strong>uppo private,<br />

singoli professionisti, ecc.<br />

Il programma è rivolto in particolare a: beneficiari pubblici e privati o singoli operatori privati che partecipano<br />

o che sono interessati a partecipare ai programmi cofinanziati dai Fondi strutturali o a svolgere attività<br />

di assistenza e supporto nei confronti delle Autorità coinvolte nella gestione e controllo dei programmi.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A524):<br />

25-26-27 settembre <strong>2013</strong><br />

Fondi strutturali europei: dalla programmazione 2007-<strong>2013</strong> alla programmazione 2014-2020<br />

2° modulo (A570):<br />

23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

Fondi strutturali 2014-2020: <strong>il</strong> Fondo europeo di sv<strong>il</strong>uppo regionale (FESR) e <strong>il</strong> Fondo sociale europeo<br />

(FSE)<br />

3° modulo (A562):<br />

13-14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

Il nuovo sistema di gestione e controllo e le regole di ammissib<strong>il</strong>ità delle spese<br />

4° modulo (A571):<br />

11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

Aspetti specifici dei fondi strutturali europei<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• presenti una ricerca sugli argomenti trattati nel Master, che verrà esaminata e valutata dal docente relatore<br />

5<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

116


A524<br />

Fondi strutturali europei: dalla programmazione 2007-<strong>2013</strong><br />

alla programmazione 2014-2020<br />

- FONDI STRUTTURALI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO, PROGRAMMI E RISORSE FINANZIARIE, ORGANIZZA-<br />

ZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE E DI CONTROLLO<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

25-26-27 settembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Lorenzo IMPROTA<br />

Esperto in programmazione, gestione, monitoraggio, controllo e valutazione di programmi e progetti<br />

Dott. Michele NICOLAJ<br />

Esperto e consulente per la pubblica amministrazione sulla programmazione, gestione, controllo e valutazione<br />

di programmi e progetti complessi<br />

Dott. Sergio VASARRI<br />

Professore a contratto Università di Siena – Facoltà di scienze politiche, corso Fondi strutturali e politiche<br />

europee<br />

PROGRAMMA<br />

Il nuovo periodo di programmazione 2014-2020: aspetti generali. Europa 2020: strategie, obiettivi ed<br />

priorità. Il Quadro Strategico Comune. I fondi del Quadro Strategico Comune: Fondo europeo di sv<strong>il</strong>uppo regionale,<br />

Fondo sociale europeo, Fondo europeo agricolo per lo sv<strong>il</strong>uppo rurale, Fondo europeo per gli affari<br />

marittimi e la pesca. I meccanismi di coordinamento tra i fondi del Quadro Strategico Comune. Il processo<br />

di programmazione 2014 – 2020.<br />

I Regolamenti sui fondi del Quadro Strategico Comune 2014-2020. Le principali novità della programmazione<br />

2014-2020. Disposizioni generali applicab<strong>il</strong>i ai fondi del Quadro Strategico Comune. Gli obiettivi tematici.<br />

Concentrazione tematica, condizionalità, addizionalità, orientamento ai risultati e riduzione degli<br />

oneri per i beneficiari. Indicatori di risultato e target.<br />

Il Contratto di partenariato ed i Programmi operativi 2014-2020. Il quadro finanziario. Il contenuto del Contratto<br />

di partenariato e dei Programmi operativi. La struttura dei Programmi operativi. Obiettivi e strategie<br />

di intervento.<br />

6<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

117


A570<br />

Fondi strutturali 2014-2020: <strong>il</strong> Fondo europeo di sv<strong>il</strong>uppo regionale<br />

(FESR) e <strong>il</strong> Fondo sociale europeo (FSE)<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Michele NICOLAJ<br />

Esperto e consulente per la pubblica amministrazione sulla programmazione, gestione, controllo e valutazione<br />

di programmi e progetti complessi<br />

Dott.ssa Cec<strong>il</strong>ia ROSICA<br />

Esperta in Politica di coesione e componente delle Task Force nell’ambito delle azioni di cooperazione rafforzata<br />

promosse dal Ministro per la Coesione Territoriale per l’accelerazione della spesa nelle regioni in ritardo<br />

di sv<strong>il</strong>uppo e per l’attuazione del Piano Azione Coesione<br />

e inoltre, un Esperto Fondi strutturali, KPMG<br />

PROGRAMMA<br />

Missione, obiettivi e ripartizione geografica delle risorse. L’Obiettivo 1: Investimenti a favore della crescita<br />

e dell’occupazione. L’Obiettivo 2: Cooperazione territoriale europea. La ripartizione geografica delle<br />

risorse: Regioni meno sv<strong>il</strong>uppate, Regioni in transizione, Regioni più sv<strong>il</strong>uppate. Il campo di applicazione del<br />

FESR e del FSE. Coerenza e concentrazione tematica.<br />

L’obiettivo Cooperazione territoriale europea. La normativa di riferimento. Il sistema di gestione e controllo.<br />

Le procedure di attuazione degli interventi.<br />

Prospettive, vincoli ed opportunità per <strong>il</strong> triennio <strong>2013</strong>-2015. La sovrapposizione dei due periodi di programmazione.<br />

La chiusura della programmazione 2007-<strong>2013</strong> e l’avvio della programmazione 2014-2020. Un<br />

intervento strategico “a cavallo” tra le due programmazioni: <strong>il</strong> Piano di Azione Coesione. Il “metodo” del<br />

Piano di Azione Coesione come anticipazione delle modalità di attuazione per <strong>il</strong> periodo 2014-2020.<br />

7<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

118


A562<br />

Il nuovo sistema di gestione e controllo e le regole di ammissib<strong>il</strong>ità delle<br />

spese<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

13-14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Lorenzo IMPROTA<br />

Esperto in programmazione, gestione, monitoraggio, controllo e valutazione di programmi e progetti<br />

Dott. Michele NICOLAJ<br />

Esperto e consulente per la pubblica amministrazione sulla programmazione, gestione, controllo e valutazione<br />

di programmi e progetti complessi<br />

e inoltre, un Esperto Fondi strutturali, KPMG<br />

PROGRAMMA<br />

Il sistema di gestione e controllo. Principi generali dei sistemi di gestione e controllo. Funzioni dell’Autorità<br />

di gestione e controllo, dell’Autorità di Certificazione e dell’Autorità di audit. Proporzionalità in materia<br />

di controllo dei programmi operativi. Nuovi adempimenti in materia di informazione e comunicazione.<br />

La gestione finanziaria per <strong>il</strong> periodo 2014-2020. Gestione finanziaria, liquidazione dei conti, rettifiche finanziarie<br />

e disimpegno. L’impatto del Regolamento finanziario n. 966/2012 sulla gestione ed attuazione dei<br />

fondi strutturali. Interruzione dei termini di pagamento e sospensione dei pagamenti.<br />

Ammissib<strong>il</strong>ità delle spese per <strong>il</strong> periodo 2014-2020. Norme generali sull’ammissib<strong>il</strong>ità delle spese e norme<br />

specifiche relative al FESR ed al FSE. Le forme di sostegno dei fondi strutturali e le forme di sovvenzioni. Le<br />

novità nell’ut<strong>il</strong>izzo delle misure di semplificazione: tabelle standard di costi unitari, somme forfettarie,<br />

finanziamenti a tasso forfettario. Stab<strong>il</strong>ità degli interventi.<br />

8<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

119


A571<br />

Aspetti specifici dei fondi strutturali europei<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Sabina ARMATI<br />

Avvocato esperto diritto europeo, aiuti di Stato e concorrenza<br />

Dott. Lorenzo IMPROTA<br />

Esperto in programmazione, gestione, monitoraggio, controllo e valutazione di programmi e progetti<br />

e inoltre, un Esperto Fondi strutturali, KPMG<br />

PROGRAMMA<br />

Gli strumenti finanziari. L’attuazione degli strumenti di ingegneria finanziaria. Le iniziative realizzate e le<br />

iniziative della Commissione europea: Jasmine, Jeremie e Jessica. Fondi di partecipazione, fondi di garanzia,<br />

fondi per mutui, fondi per lo sv<strong>il</strong>uppo urbano, fondi o altri programmi di incentivazione. Le modalità di<br />

attuazione degli strumenti finanziari. L’ut<strong>il</strong>izzo degli strumenti finanziari nel Fondo sociale europeo.<br />

Gli aiuti di stato e i servizi d’interesse economico generale (SIEG). La definizione ed <strong>il</strong> campo di applicazione<br />

degli aiuti di stato. Le disposizioni specifiche per le diverse categorie di aiuto. Gli aiuti de minimis. La<br />

definizione dei servizi di interesse generale. L’applicazione ai SIEG delle norme in materia di aiuti di stato<br />

e agli appalti.<br />

Grandi progetti, strategie di sv<strong>il</strong>uppo locale e Piano d’azione comune. I Grandi Progetti. Strategie di sv<strong>il</strong>uppo<br />

locale e gruppi di azione locale. Gli Investimenti Territoriali Integrati (ITI). Interventi per lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

urbano. Il Piano d’azione comune.<br />

9<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

120


10 - INDICE DELLA MATERIA<br />

PATRIMONIO IMMOBILIARE<br />

A573 La riforma del condominio negli immob<strong>il</strong>i pubblici e privati ........................................... pag. 2<br />

M131 Master in diritto e gestione del patrimonio immob<strong>il</strong>iare pubblico ................................ pag. 4<br />

A320 Gestione e valorizzazione del patrimonio immob<strong>il</strong>iare pubblico ...................................... pag. 5<br />

A193 Locazione e r<strong>il</strong>ascio degli immob<strong>il</strong>i pubblici e privati ................................................... pag. 6<br />

A395 Dismissioni e alienazione di beni immob<strong>il</strong>iari ............................................................ pag. 7<br />

1<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

121


A573<br />

La riforma del condominio negli immob<strong>il</strong>i pubblici e privati<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

16-17 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 -14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Nunzio IZZO<br />

Avvocato in Roma. Specialista in materia<br />

Il 18 giugno <strong>2013</strong> entra in vigore la nuova disciplina dettata dalla l. 11/12/2012 n. 220 per <strong>il</strong> condominio negli<br />

edifici. La nuova normativa conserva l’originaria configurazione individualistica e la rafforza con la modifiche<br />

di alcune leggi speciali che avevano attenuato le maggioranze deliberative per la validità ed efficacia<br />

di deliberazioni a tutela di interessi pubblici generali sovraordinati alla gestione condominiale. Essa si discosta<br />

dal testo legislativo approvato dal Senato che era informato ad una visione progressista e recepisce, prevalentemente,<br />

<strong>il</strong> diritto vivente nella giurisprudenza di legittimità che acquisisce, così, la maggiore stab<strong>il</strong>ità<br />

delle norme di legge.<br />

Le innovazioni riguardano, principalmente, <strong>il</strong> ruolo e gli obblighi dell’amministratore di condominio, le nuove<br />

maggioranze deliberative, la videosorveglianza degli spazi comuni, la responsab<strong>il</strong>ità, sussidiaria a quella parziaria,<br />

per le obbligazioni condominiali inadempiute con l’obbligo della preventiva escussione del condomino<br />

moroso e la responsab<strong>il</strong>ità solidale tra <strong>il</strong> nudo proprietario e l’usufruttuario che risulta particolarmente<br />

r<strong>il</strong>evante per gli immob<strong>il</strong>i dismessi dalle pubbliche amministrazioni, partecipanti al condominio per le unità<br />

immob<strong>il</strong>iari delle quali conservano la nuda proprietà e sono, quindi, soggette alla nuova disciplina legislativa<br />

di diritto privato. In relazione alla irretroattività della nuova disciplina si pongono alcune questioni intertemporali<br />

di diritto sostanziale, a differenza delle nuove norme processuali di immediata applicazione.<br />

PROGRAMMA<br />

Le origini della disciplina condominiale italiana e le legislazioni europee. I progetti di riforma. La costituzione<br />

del condominio. Le cooperative ed<strong>il</strong>izie a contributo statale e <strong>il</strong> condominio speciale. Il passaggio dal<br />

regime pubblicistico a quello privato. La specificità del condominio. La differenziazione dalla comunione e<br />

<strong>il</strong> limite del rinvio alle sue norme. La coesistenza delle proprietà esclusive e delle parti comuni. Il diverso<br />

regime giuridico. La relazione di accessorietà delle parti comuni alle proprietà esclusive. L’individuazione<br />

delle parti comuni e <strong>il</strong> titolo contrario. L’usucapione nel condominio. Il condominio parziale, <strong>il</strong> condominio<br />

orizzontale ed <strong>il</strong> supercondominio. L’uso delle cose comuni e la sopraelevazione. L’indivisib<strong>il</strong>ità delle parti<br />

comuni. Le innovazioni e la tutela della destinazione d’uso delle parti comuni. Innovazioni gravose ed ut<strong>il</strong>izzazione<br />

separata. Opere su parti di proprietà o uso comune. Il distacco dall’impianto comune centralizzato<br />

di riscaldamento o la sua trasformazione in impianti unifam<strong>il</strong>iari. Gli impianti comuni e singoli per la<br />

ricezione radiotelevisiva: <strong>il</strong> diverso regime giuridico. Gli impianti comuni di videosorveglianza.<br />

Il regolamento condominiale. Il regolamento assembleare c.d. interno e quello esterno c.d. contrattuale I<br />

limiti inderogab<strong>il</strong>i. Le infrazioni e le sanzioni. Le tabelle m<strong>il</strong>lesimali. Formazione e modifica. Il valore proporzionale.<br />

La revisione delle tabelle m<strong>il</strong>lesimali: errore di calcolo e mutate condizioni di una parte dell’edificio.<br />

L’impugnativa. Legittimazione processuale.<br />

L’assemblea. Costituzione e validità. Le sue attribuzioni. La convocazione dell’assemblea: requisiti dell’avviso,<br />

modalità e termini. L’ordine del giorno. La regolare costituzione in prima e seconda convocazione.<br />

I quorum costitutivi e deliberativi. Le deliberazioni assembleari e la loro obbligatorietà. La delimitazione<br />

2<br />

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122


alle situazioni condominiali. Il principio della maggioranza ed <strong>il</strong> metodo collegiale. Deliberazioni nulle ad<br />

annullab<strong>il</strong>i. L’intervento per delega e limiti. Il conflitto di interessi. Il condomino apparente. Le nuove maggioranze<br />

deliberative. La costituzione obbligatoria di un fondo speciale di pari importo delle opere di manutenzione<br />

straordinaria e le innovazioni deliberate dall’assemblea. Condizione di legittimità e incidenza<br />

sulla parziarietà delle obbligazioni. Le barriere architettoniche e la tutela dei portatori di handicap. Il risparmio<br />

energetico e le relative deliberazioni condominiali. Il verbale di assemblea. La comunicazione.<br />

L’impugnazione delle deliberazioni assembleari: legittimazione e termini. Il consiglio di condominio. Nomina<br />

e compiti.<br />

L’amministratore. La nomina dell’amministratore. L’obbligo legale di nomina e la sua retribuzione. La durata.<br />

I requisiti per l’incarico. La polizza individuale di assicurazione per la responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e. Le nuove<br />

attribuzioni dell’amministratore. L’amministratore persona fisica e società. Doveri ed obblighi dell’amministratore.<br />

I provvedimenti dell’amministratore. La riscossione dei contributi: dovere e obbligo specifico. Gli<br />

alloggi di ed<strong>il</strong>izia economica e popolare. Il condominio di gestione. L’amministratore dimissionario e la c.d.<br />

prorogatio. La revoca assembleare e la nomina giudiziale. Legittimazione alla domanda di nomina giudiziale.<br />

Legittimazione processuale attiva e passiva dell’amministratore. Il rendiconto condominiale. Periodicità<br />

e requisiti. La nomina di un revisore della contab<strong>il</strong>ità condominiale. L’obbligatorietà del conto corrente.<br />

La tutela della privacy e l’obbligo di comunicazione al terzo contraente dei condomini morosi.<br />

Le spese e le obbligazioni condominiali. Le spese per le scale e l’ascensore. Il rimborso delle spese sostenute<br />

dal singolo condomino. L’urgenza e <strong>il</strong> diverso regime giuridico della comunione. La speciale ed eccezionale<br />

ingiunzione immediatamente esecutiva: ampliamento dell’ambito di applicazione. La sospensione<br />

dell’ut<strong>il</strong>izzazione dei servizi comuni per <strong>il</strong> condomino moroso.- La solidarietà in caso di trasferimento dell’unità<br />

immob<strong>il</strong>iare. Le spese dovute dall’usufruttuario e dal nudo proprietario. La prededucib<strong>il</strong>ità dei contributi<br />

per le spese condominiali nel caso di fallimento del condomino. La parziarietà delle obbligazioni<br />

condominiali e l’obbligo di preventiva escussione del condomino moroso inadempiente. Foro per le cause tra<br />

condomini. La previsione normativa del procedimento di mediazione.<br />

Entrata in vigore. Irretroattività della nuova disciplina e questioni intertemporali.<br />

3<br />

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M131<br />

MASTER IN DIRITTO E GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO<br />

DURATA<br />

7 giorni<br />

articolato in tre seminari frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

11-12-13-14 novembre <strong>2013</strong><br />

16-17-18 dicembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.350,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Nunzio IZZO<br />

Avvocato in Roma Specialista in materia<br />

Prof. Arch. Giancarlo PRESICCI<br />

Libero docente di metodi e tecniche di valutazione dei progetti, Facoltà di Architettura, Università “La Sapienza”<br />

Roma<br />

Avv. Em<strong>il</strong>iano RUSSO<br />

Chief Legal Officer, Beni Stab<strong>il</strong>i Gestioni S.p.A. Sgr<br />

Il Master propone un rapido e approfondito esame di tutti gli aspetti connessi alla gestione immob<strong>il</strong>iare del<br />

patrimonio pubblico. Esso si compone di tre moduli, fruib<strong>il</strong>i anche separatamente. Il primo attiene alla gestione<br />

e valorizzazione del patrimonio immob<strong>il</strong>iare, con particolare riguardo alla normativa specifica riguardante<br />

le amministrazioni stesse. Il secondo è dedicato alla disciplina della locazione con<br />

approfondimento sia degli aspetti pubblici che privatistici. Il terzo riguarda le vicende relative all’alienazione<br />

dei beni delle amministrazioni pubbliche.<br />

DESTINATARI<br />

Funzionari delle Amministrazioni pubbliche adibiti alla gestione economica del patrimonio; manager privati<br />

e pubblici; avvocati e membri di uffici legali; professionisti che si occupano della gestione del patrimonio immob<strong>il</strong>iare.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A320):<br />

11-12 novembre <strong>2013</strong><br />

Gestione e valorizzazione del patrimonio immob<strong>il</strong>iare pubblico<br />

2° modulo (A193):<br />

13-14 novembre <strong>2013</strong><br />

Locazione e r<strong>il</strong>ascio degli immob<strong>il</strong>i pubblici e privati<br />

3° modulo (A395):<br />

16-17-18 dicembre <strong>2013</strong><br />

Dismissioni e alienazione di beni immob<strong>il</strong>iari<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

4<br />

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A320<br />

Gestione e valorizzazione del patrimonio immob<strong>il</strong>iare pubblico<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

11-12 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Prof. Arch. Giancarlo PRESICCI<br />

Libero docente di metodi e tecniche di valutazione dei progetti, Facoltà di Architettura, Università “La<br />

Sapienza” Roma<br />

Il seminario si colloca all’interno delle tematiche in corso di rapida evoluzione e riorganizzazione nella Pubblica<br />

Amministrazione. Esso intende affrontare le problematiche legate al processo di formazione del quadro<br />

di riferimento tecnico–economico, nonché alla determinazione dei valori da assumere per i cespiti in<br />

funzione della valutazione delle diverse componenti: finanziarie, economiche, globali dei medesimi.<br />

I temi che saranno affrontati riguardano: a) gli aspetti normativi nella definizione e identificazione dei beni<br />

di r<strong>il</strong>evanza economica come derivanti dalla normativa civ<strong>il</strong>istica e dalle leggi 183/12 e 214/11; b) le sentenze<br />

di Corte costituzionale n. 181/2011 e n. 320/11; c) gli Standard europei di valutazione e quelli internazionali.<br />

PROGRAMMA<br />

Definizione di bene pubblico e classificazione. Quadro normativo: artt. 12 e 33 del d.l. 98/2011, convertito<br />

dalla l. 111/11; art. 6 della l. 183/11, art. 27 del d.l. 201/2011 convertito dalla l. 214/11.<br />

Federalismo demaniale: d.l.vo 85/2010. Beni trasferib<strong>il</strong>i. Beni non trasferib<strong>il</strong>i. Sentenza Corte Costituzionale<br />

n. 181 del 26/6/2011 sugli espropri. Sentenza Corte Costituzionale n. 320 del 21/11/2011 sulla cessione<br />

reti. Agenzia del Demanio come manutentore unico dei beni dello Stato. Agenzia del Demanio e ruolo<br />

definito di promozione, coordinamento e supporto tecnico-specialistico nei processi di valorizzazione degli<br />

altri patrimoni immob<strong>il</strong>iari pubblici, a partire da quelli di proprietà degli Enti territoriali, anche rivenienti<br />

dal cosiddetto “federalismo demaniale” di cui al d.l.vo 85/2010.<br />

Efficientamento energetico: definizioni e organi competenti. Procedure.<br />

Perizia tecnica: Determinazione del valore degli immob<strong>il</strong>i ut<strong>il</strong>izzati dalle Amministrazioni dello Stato e/o di<br />

altri enti della P.A. ai fini della verifica dei tetti di spesa per gli interventi manutentivi, così come previsto<br />

dall‘art. 2, commi 618 e 619, della l. 244/07. Stima e valutazione di un bene secondo i criteri privati previsti<br />

dalla legge e dalla prassi (metodo comparativo, DCF). Stima e valutazione di un bene pubblico; analisi,<br />

funzioni, organismi competenti quali l’Osservatorio del mercato immob<strong>il</strong>iare). prezzo valore Agenzia Entrate<br />

11/4/08.<br />

5<br />

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A193<br />

Locazione e r<strong>il</strong>ascio degli immob<strong>il</strong>i pubblici e privati<br />

- PROFILI TEORICI E PRATICO-AMMINISTRATIVI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

13-14 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Nunzio IZZO<br />

Avvocato in Roma - Specialista in materia<br />

PROGRAMMA<br />

La locazione dal codice civ<strong>il</strong>e alle leggi speciali. Costituzione del rapporto locatizio.- Autonomia privata e norme<br />

imperative limitative. Conclusione del contratto e forma: le fattispecie di prescrizione della forma scritta ad substantiam.<br />

Locazione e P.A. Destinazione contrattuale e destinazione urbanistica: ipotesi di nullità contrattuale.<br />

Obblighi del locatore e norme di sicurezza. Locazione dell’usufruttuario; limiti durata. Locazione al comproprietario<br />

ed esecuzione dell’obbligazione di r<strong>il</strong>ascio. Pattuizione del canone per periodi superiori a tre mesi: abrogazione<br />

tacita del limite. Disciplina rimborso oneri accessori e abrogazione tacita della decadenza biennale per <strong>il</strong><br />

rimborso. Registrazione fiscale, cedolare secca ex art. 3, co. 1 d.l.vo 23/2011 per le locazioni abitative: conseguenze<br />

per l’omissione. Locazioni abitative.- Regime giuridico: dalla l. 392/78 alla l. 431/98. Le locazioni escluse.<br />

Disciplina transitoria della l. 431/98: locazioni in corso al 30/12/98 e rinnovo tacito. L’ultrattività del canone legale<br />

precedente. La locazione di fatto e sua eventuale riconversione. Libera determinazione del canone e clausole<br />

sulla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immob<strong>il</strong>e locato. La r<strong>il</strong>evanza della destinazione catastale dell’immob<strong>il</strong>e.<br />

Convenzione nazionale ed accordi locali per le locazioni concordate, locazione transitorie e per studenti<br />

universitari: aggiornamento Istat della fasce di osc<strong>il</strong>lazione ex art.1 d.m. 13/7/04. Aggiornamento ISTAT del<br />

canone pattuito nella misura del 75% o del 100%: condizioni e metodo di calcolo. Legittimità di canoni differenziati:<br />

condizioni e limiti. R<strong>il</strong>evanza delle circolari ministeriali per gli enti pubblici. R<strong>il</strong>evanza del regolamento di<br />

condominio e partecipazione del conduttore alle assemblee condominiali. Manutenzione ordinaria e straordinaria<br />

nella locazione. La nullità dei patti contrari alla legge. Ipotesi di prelazione reale, obbligatoria e convenzionale.<br />

Riscatto: condizioni oggettive, temporali e pagamento del canone. Cessazione.- Scadenza naturale, rinnovo tacito<br />

e novazione. Clausola risolutiva espressa. Clausola penale. Clausola arbitrale. Risoluzione per inadempimento.<br />

Mutamento dell’uso pattuito. Dismissione patrimonio pubblico e rinnovo per categorie protette e diritto di opzione.<br />

Locazioni non abitative. - Disciplina del canone e del suo aggiornamento. Condizioni per l’applicazione<br />

dell’aggiornamento ISTAT nella misura del 100%. Legittimità di canoni differenziati e limiti. Durata e rinnovazione<br />

obbligatoria. Beni demaniali. D.P.R. 296/05: regolamento concessioni e locazioni beni dello Stato. Locazione stagionale<br />

e per attività particolari. Cessione e successione nel contratto: responsab<strong>il</strong>ità sussidiaria dei cedenti. Prelazione<br />

reale e riscatto: condizioni e decadenza. Indennità di avviamento ed eseguib<strong>il</strong>ità del provvedimento di<br />

r<strong>il</strong>ascio. Indennità di avviamento suppletiva. Prelazione per nuova locazione. Affitto d’azienda. Risarcimento danni<br />

per ritardata riconsegna. Prescrizione e decadenza per <strong>il</strong> pagamento del corrispettivo della locazione. - La limitata<br />

abrogazione dell’art. 79 l. 392/78. Ripetizione di indebito. La nullità dei patti contrari alla legge. Prof<strong>il</strong>i<br />

processuali. Questioni di giurisdizione per i contratti stipulati con la P.A. Convalida di licenza o di sfratto per morosità<br />

o finita locazione. Morosità e sanatoria giudiziale. Fissazione data r<strong>il</strong>ascio e opposizione. Proponib<strong>il</strong>ità di domande<br />

nuove o riconvenzionali con la memoria integrativa per <strong>il</strong> passaggio dal procedimento speciale a quello<br />

ordinario a rito speciale. Decreto ingiuntivo ordinario e speciale su convalida. Prova del credito. Esecuzione. Sospensione<br />

e speciale opposizione ex l. 431/98. Riconsegna: verbale, offerta e accertamento danni. Vendita beni<br />

custoditi e non ritirati. Condizioni per la proroga al 31/12/2012 degli sfratti per particolari categorie. Esame ragionato<br />

della giurisprudenza di merito e di legittimità. Risoluzione quesiti.<br />

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A395<br />

Dismissioni e alienazione di beni immob<strong>il</strong>iari<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

16-17-18 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Arch. Giancarlo PRESICCI<br />

Libero docente di metodi e tecniche di valutazione dei progetti, Facoltà di Architettura, Università “La<br />

Sapienza” Roma<br />

Avv. Em<strong>il</strong>iano RUSSO<br />

Chief Legal Officer, Beni Stab<strong>il</strong>i Gestioni S.p.A. Sgr<br />

PROGRAMMA<br />

Introduzione: definizione di bene pubblico; classificazione.<br />

Procedure di alienazione: pubblica e privatistica con riferimento alla legislazione nazionale, in particolare<br />

alla l. 111/2011, alla l. 12/11/11, n. 183 (legge di stab<strong>il</strong>ità 2012), artt. 6 e 7, e al d.l. 201/11, conv. in l.<br />

214/11; asta; pubblici incanti, ecc. Linee guida finalizzate alla predisposizione di un regolamento interno.<br />

Le novità introdotte con i decreti sulla “spending review”.<br />

Gli atti precontrattuali e contrattuali di dismissione immob<strong>il</strong>iare in regime privatistico: gli atti precontrattuali<br />

e la responsab<strong>il</strong>ità precontrattuale; contratto preliminare; contratto definitivo.<br />

I Fondi immob<strong>il</strong>iari: iter autorizzativo, collocamento, avvio operatività, Esperto indipendente, Intermediario<br />

finanziario, Banca depositaria. Regole di governance: assemblea e Comitato consultivo; i conferimenti ad<br />

un fondo immob<strong>il</strong>iare. Regole in materia di conflitti di interessi.<br />

Perizia tecnica: stima e valutazione di un bene secondo i criteri privati previsti dalla legge e dalla prassi (metodo<br />

comparativo, dcf). Stima e valutazione di un bene pubblico; analisi, funzioni, organismi competenti quali<br />

Osservatorio immob<strong>il</strong>iare, Uffici tecnici erariali, ecc.<br />

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11 - INDICE DELLA MATERIA<br />

CONTABILITÀ PUBBLICA<br />

A565 Contab<strong>il</strong>ità economica-patrimoniale e analitica, b<strong>il</strong>ancio unico nelle Università .................. pag. 2<br />

A568 Tecniche di spending review nella P.A. e negli enti pubblici ........................................... pag. 3<br />

A265/1 La riforma contab<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> principio del pareggio di b<strong>il</strong>ancio ............................................ pag. 4<br />

A359 Gli inventari nelle pubbliche amministrazioni: procedure operative ................................. pag. 5<br />

M269 Master di alta specializzazione in contab<strong>il</strong>ità pubblica e finanza allargata ..................... pag. 6<br />

A246 L’ordinamento della contab<strong>il</strong>ità pubblica dopo le recenti disposizioni di riforma ................. pag. 8<br />

A265 La riforma contab<strong>il</strong>e e la gestione delle risorse nelle amministrazioni statali ...................... pag. 9<br />

A219 Armonizzazione sistemi contab<strong>il</strong>i e gestione del b<strong>il</strong>ancio degli enti locali e loro organismi .... pag. 10<br />

A268 Principi e norme su b<strong>il</strong>ancio e contab<strong>il</strong>ità delle Regioni dopo la legge generale contab<strong>il</strong>e ...... pag. 12<br />

B241 Processo budgetario, controllo di gestione e contab<strong>il</strong>ità economico-patrimoniale in Sanità ... pag. 13<br />

A281 La contab<strong>il</strong>ità negli Enti pubblici ex d.P.R. 97/03 alla luce delle riforme del d.l.vo 91/2011 .. pag. 14<br />

M114 Master per analisti di b<strong>il</strong>ancio, valutatori di performance e controllori contab<strong>il</strong>i ............ pag. 15<br />

A333 I b<strong>il</strong>anci e i rendiconti pubblici: tecniche di lettura ................................................... pag. 17<br />

A541 La revisione e <strong>il</strong> controllo contab<strong>il</strong>e nelle P.A. .......................................................... pag. 18<br />

A400 Strumenti operativi di programmazione e controllo nelle pubbliche amministrazioni ........... pag. 19<br />

B148 Sistemi di valutazione e misurazione della performance ............................................. pag. 20<br />

M215 Master di specializzazione per economi, provveditori e consegnatari .......................... pag. 21<br />

C097 La tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari (l. 136/2010 e d.l. 187/10) ..................................... pag. 22<br />

C043 Procedure negoziate e spese in economia per l’approvvigionamento di beni e servizi nella P.A. ... pag. 23<br />

A360 Le funzioni dell’economo nella P.A. – indirizzo pratico-operativo ................................... pag. 24<br />

A212 Le procedure di erogazione della spesa pubblica alla luce della spending review ................ pag. 25<br />

A567 Gli aggiornamenti contab<strong>il</strong>i nelle Regioni ed EE.LL. secondo <strong>il</strong> d.l.vo 118/2011 .................. pag. 27<br />

1<br />

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A565<br />

Contab<strong>il</strong>ità economica-patrimoniale e analitica, b<strong>il</strong>ancio unico<br />

e consolidato nelle Università dopo <strong>il</strong> d.l.vo 18/12<br />

- LA RICLASSIFICAZIONE DEI DATI CONTABILI ED I NUOVI PRINCIPI CONTABILI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

18-19 apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott.ssa ADELIA MAZZI<br />

Consulente di processi organizzativi e sistemi contab<strong>il</strong>i delle Università - Autrice di pubblicazioni in materia<br />

Il decreto l.vo 27/1/2012, n. 18 ha come oggetto “Introduzione di un sistema di contab<strong>il</strong>ità economicopatrimoniale<br />

e analitica, del b<strong>il</strong>ancio unico e del b<strong>il</strong>ancio consolidato nelle Università, a norma dell’art.<br />

5, comma 1, lettera b), e 4, lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240”. Il seminario intende fornire<br />

una puntuale analisi sulle principali novità della recente novella legislativa e sui riflessi pratico-operativi<br />

negli Atenei.<br />

L’intento legislativo presuppone di individuare: un b<strong>il</strong>ancio unico di Ateneo di previsione annuale autorizzatorio,<br />

composto da budget economico e degli investimenti unico; un b<strong>il</strong>ancio unico d’ateneo di previsione<br />

triennale, composto da budget economico e degli investimenti; un b<strong>il</strong>ancio unico d’Ateneo di esercizio composto<br />

da stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario, nota integrativa; un b<strong>il</strong>ancio preventivo<br />

unico d’ateneo non autorizzatorio in contab<strong>il</strong>ità finanziaria.<br />

PROGRAMMA<br />

Le finalità della programmazione in autonomia. I vari sistemi di contab<strong>il</strong>ità secondo la legislazione vigente.<br />

Il principio della competenza economico/finanziaria. La tassonomia per la riclassificazione dei dati contab<strong>il</strong>i<br />

ed i nuovi principi contab<strong>il</strong>i. Il piano dei conti. Le regole di registrazione (dare e avere), con esemplificazioni.<br />

Il conto generale del patrimonio. L’inventario e lo stato patrimoniale. Le informazioni legate ai<br />

documenti indispensab<strong>il</strong>i per valutare. La contab<strong>il</strong>ità economico-patrimoniale nelle Università. Principi contab<strong>il</strong>i<br />

e schemi di b<strong>il</strong>ancio. Classificazione della spesa per missioni e programmi. B<strong>il</strong>ancio unico di Ateneo di<br />

previsione annuale e triennale e b<strong>il</strong>ancio unico di Ateneo d’esercizio. B<strong>il</strong>ancio consolidato. Introduzione della<br />

contab<strong>il</strong>ità economico-patrimoniale, della contab<strong>il</strong>ità analitica e del b<strong>il</strong>ancio unico. Obblighi di trasparenza.<br />

Contab<strong>il</strong>ità finanziaria nella fase transitoria.<br />

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A568<br />

Tecniche di spending review nella P.A. e negli enti pubblici<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

20-21 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Prof. Fabio Giulio GRANDIS<br />

Associato di economia delle Amministrazioni Pubbliche, Università degli Studi di Roma Tre – Revisore contab<strong>il</strong>e<br />

Per garantire <strong>il</strong> successo dei programmi di risanamento dell’economia e per stimolare la crescita e la competitività,<br />

<strong>il</strong> Governo ha avviato, sin dal suo insediamento con <strong>il</strong> d.l. 92/11, la revisione della spesa pubblica.<br />

Tale processo di revisione - che viene comunemente denominato, sulla base di analoghe esperienze internazionali,<br />

“spending review”- è infatti uno dei p<strong>il</strong>astri dell’attività governativa.<br />

Attraverso l’ut<strong>il</strong>izzo di una metodologia sistematica si tende a migliorare <strong>il</strong> processo di decisione e di allocazione<br />

delle risorse e la performance delle amministrazioni pubbliche in termini di economicità, qualità ed<br />

efficienza dei servizi offerti ai cittadini. Con tale metodologia si sostituisce la logica dei “tagli lineari” e <strong>il</strong><br />

criterio della “spesa storica” con un sistema razionale di valutazione e programmazione che ottimizzi <strong>il</strong> mix<br />

di risorse umane e materiali a disposizione delle pubbliche amministrazioni.<br />

Secondo gli intendimenti del Governo stesso, a cosa serve la spending review? Eliminare sprechi e inefficienze;<br />

garantire <strong>il</strong> controllo dei conti pubblici; liberare risorse da ut<strong>il</strong>izzare per interventi di sv<strong>il</strong>uppo; ridare<br />

efficienza al settore pubblico allo scopo di concentrare l’azione su chi ne ha bisogno.<br />

PROGRAMMA<br />

L’armonizzazione dei sistemi contab<strong>il</strong>i e degli schemi di b<strong>il</strong>ancio alla luce della l. 196/09 e dei dd.l.vi<br />

91/11; i prevedib<strong>il</strong>i impatti sulla contab<strong>il</strong>ità degli enti pubblici istituzionali. Il b<strong>il</strong>ancio degli enti previdenziali<br />

articolato per missioni e programmi: la proposta della Ragioneria generale dello Stato.<br />

Il sistema dei controlli nelle pubbliche amministrazioni. Il controllo amministrativo contab<strong>il</strong>e e la spending<br />

review dopo <strong>il</strong> d.l.vo 123/11, <strong>il</strong> d.l. 52/12 convertito in l. 94/12. I controlli amministrativi e contab<strong>il</strong>i presso<br />

gli enti ed organismi pubblici. La riforma dei controlli interni di regolarità amministrativa e contab<strong>il</strong>e introdotta<br />

con <strong>il</strong> d.l. 174/2012. Analisi e valutazione della spesa. Il d.l. 95/2012 e la sua conversione con la<br />

l. 135/2012. Riduzione della spesa delle amministrazioni statali e degli enti non territoriali. Finalizzazione<br />

dei risparmi di spesa. Valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico. La classificazione gestionale dei<br />

beni pubblici. Criteri per l’individuazione del patrimonio da alienare.<br />

3<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

130


A265_1<br />

La riforma contab<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> principio del pareggio di b<strong>il</strong>ancio<br />

- LE DISPOSIZIONI PER L’ATTUAZIONE NELLA L. 243/2012<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

30-31 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Giorgio GISCI<br />

già Dirigente generale presso <strong>il</strong> Ministero dell’Economia e Finanze<br />

Dott. Eugenio STARNINO<br />

Funzionario presso <strong>il</strong> Ministero dell’Economia e Finanze<br />

OBIETTIVI<br />

Il seminario si propone di approfondire i principi della riforma contab<strong>il</strong>e recata dalla l. 31/12/09 n. 196 e<br />

s.m.i., e di aggiornarne la sua attuazione anche alla luce dell’introduzione del principio costituzionale del<br />

pareggio di b<strong>il</strong>ancio; l’assetto contab<strong>il</strong>e finanziario del b<strong>il</strong>ancio dello Stato, e l’armonizzazione dei sistemi<br />

contab<strong>il</strong>i e degli schemi di b<strong>il</strong>ancio nel perimetro della P.A. ; la nuova linea di demarcazione tra b<strong>il</strong>ancio politico<br />

e b<strong>il</strong>ancio amministrativo; <strong>il</strong> nuovo ciclo di programmazione e gli strumenti contab<strong>il</strong>i: Documento di finanza<br />

pubblica, legge di stab<strong>il</strong>ità e b<strong>il</strong>ancio di previsione; le informative provenienti dalla Note integrative<br />

a previsione e a rendiconto; <strong>il</strong> budget economico e la contab<strong>il</strong>ità economico-analitica per centri di costo.<br />

PROGRAMMA<br />

La riforma delle norme di contab<strong>il</strong>ità pubblica previste dalla l. 196/09, recante “Legge di contab<strong>il</strong>ità e finanza<br />

pubblica”. Il b<strong>il</strong>ancio dello Stato: struttura, formazione, gestione e rendicontazione delle risorse. La<br />

contab<strong>il</strong>ità finanziaria. La struttura del b<strong>il</strong>ancio delle Stato impostato per Missioni e Programmi e <strong>il</strong> suo<br />

raccordo con la COFOG (Classificazione delle funzioni di governo dei paesi U.E.). B<strong>il</strong>ancio decisionale e b<strong>il</strong>ancio<br />

gestionale. La gestione di competenza e di cassa. La gestione dei residui. La classificazione economica<br />

delle spese. Il rendiconto generale dello Stato. La nota integrativa agli stati di previsione dei Ministeri e<br />

al rendiconto generale dello Stato. La direttiva del Ministro. L’individuazione e la definizione degli obiettivi.<br />

L’interrelazione con <strong>il</strong> Piano delle performance. Prof<strong>il</strong>i di armonizzazione e adeguamento dei sistemi<br />

contab<strong>il</strong>i e degli schemi di b<strong>il</strong>anci pubblici alla luce dei dd.l.vi 91 e 118 del 2011. La codificazione gestionale<br />

SIOPE (cenni). Il nuovo ciclo e gli strumenti della programmazione economico-finanziaria e di b<strong>il</strong>ancio<br />

alla luce della l. 39/11 (c.d. semestre europeo). La triennalità del b<strong>il</strong>ancio, la composizione delle<br />

dotazioni finanziarie a legislazione vigente, <strong>il</strong> rafforzamento del ruolo della legge di approvazione del b<strong>il</strong>ancio<br />

di previsione. Le spese rimodulab<strong>il</strong>i e le spese non rimodulab<strong>il</strong>i La flessib<strong>il</strong>ità del b<strong>il</strong>ancio in corso di formazione<br />

e nel corso della gestione. La copertura finanziaria delle leggi e la clausola di salvaguardia: le<br />

tecniche di copertura. Le deleghe della l. 196/09: <strong>il</strong> potenziamento della funzione del b<strong>il</strong>ancio di cassa. Il<br />

Piano finanziario come previsto dalla Circolare RGS n. 1 del <strong>2013</strong> . L’analisi e la valutazione della spesa (c.d.<br />

revisione della spesa - spending review). L’introduzione del “principio del pareggio di b<strong>il</strong>ancio” nella Carta<br />

costituzionale: le disposizioni per l’attuazione nella l. 24/12/2012, n. 243.<br />

La contab<strong>il</strong>ità economico-analitica per centri di costo: finalità, obiettivi, sistema contab<strong>il</strong>e e la riconc<strong>il</strong>iazione<br />

con la contab<strong>il</strong>ità finanziaria.<br />

4<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

131


A359<br />

Gli inventari nelle Pubbliche Amministrazioni: procedure operative<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

9-10-11 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott.ssa Adelia MAZZI - Esperta di processi organizzativi e sistemi contab<strong>il</strong>i delle Pubbliche Amministrazioni.<br />

Autrice di pubblicazioni in materia<br />

DESTINATARI<br />

Il corso è rivolto a coloro che svolgono attività legate alla gestione patrimoniale; agli Economi, ai Provveditori,<br />

ai Consegnatari, ai Dirigenti Contab<strong>il</strong>i-Finanziari, agli Agenti contab<strong>il</strong>i del Servizio economato, e quindi<br />

ai dipendenti: Ufficio Inventario; Ufficio Patrimonio; Ufficio Provveditorato; Consegnatario; ai Dirigenti, funzionari<br />

e addetti Servizi contab<strong>il</strong>i-finanziari.<br />

OBIETTIVI<br />

Il pieno e soddisfacente ut<strong>il</strong>izzo dei beni pubblici è in grado di fornire importanti ed ut<strong>il</strong>i occasioni per migliorare<br />

la qualità del servizio istituzionale, di favorire una corretta e proficua gestione economico-finanziaria<br />

e di dare un concreto contributo alla realizzazione dei nuovi principi di autonomia, previsti dalla più recente<br />

legislazione. Inoltre, si esamineranno in dettaglio <strong>il</strong> rinnovo degli inventari dei beni mob<strong>il</strong>i, la loro valutazione<br />

e l’aggiornamento dei valori, la ricognizione dei beni mob<strong>il</strong>i ed eventuali sistemazioni contab<strong>il</strong>i. Partendo<br />

dalle problematiche relative alla inventariazione dei beni e tenendo presente l’attuale quadro<br />

normativo, durante <strong>il</strong> corso saranno forniti suggerimenti per migliorare, da parte del Servizio Economato/Provveditorato<br />

e dell’Ufficio Patrimonio, l’organizzazione procedurale della gestione degli inventari.<br />

PROGRAMMA<br />

La razionalizzazione dei costi della gestione dei beni e la mappa a reddito: le novità introdotte dalla spending<br />

review. I nuovi principi normativi del patrimonio immob<strong>il</strong>iare pubblico dopo <strong>il</strong> d.l. 95/12 convertito in l. 135/12,<br />

compreso <strong>il</strong> piano di dismissione e valorizzazione ex art. 58 l. 133/08, come modificato dal d.l. 201/11. Il censimento<br />

e la gestione degli inventari dei beni immob<strong>il</strong>i. La formazione e la gestione dell’elenco dei beni immob<strong>il</strong>izzati,<br />

facenti parte del conto del patrimonio dell’ente. La gestione della contab<strong>il</strong>izzazione del bene e le relative<br />

riduzioni dei costi per locazioni passive della Pubblica amministrazione. La razionalizzazione delle spese di manutenzione<br />

degli immob<strong>il</strong>i. La rendicontazione annuale dei beni a conto del patrimonio. Le immob<strong>il</strong>izzazioni<br />

immateriali e le immob<strong>il</strong>izzazioni materiali: i concetti dei beni pubblici; le norme del codice civ<strong>il</strong>e. Le immob<strong>il</strong>izzazioni<br />

finanziarie: i concetti dei beni pubblici. I ratei, i risconti. L’attivo ed <strong>il</strong> passivo circolante, <strong>il</strong> conto del<br />

patrimonio. L’inventario dei beni. Le operazioni inventariali: ricerca, classificazione beni mob<strong>il</strong>i ed immob<strong>il</strong>i, descrizione<br />

e valutazione. Consegnatario dei beni immob<strong>il</strong>i. La disciplina civ<strong>il</strong>istica dei beni soggetti ad inventariazione.<br />

L’inventario e lo stato patrimoniale. L’aggiornamento annuale dell’inventario. La procedura operativa di<br />

gestione dell’inventario: l’inventario dei beni immob<strong>il</strong>i e mob<strong>il</strong>i. La ricerca, la classificazione, la descrizione e la<br />

valutazione dei beni mob<strong>il</strong>i, i beni da contratto di locazione finanziaria (leasing). La contab<strong>il</strong>izzazione e la gestione<br />

dei beni mob<strong>il</strong>i. La gestione dell’inventario delle singole parti di un’apparecchiatura elettronica. La gestione della<br />

procedura di inventario dei beni mob<strong>il</strong>i. I Consegnatari ed i Subconsegnatari dei beni mob<strong>il</strong>i. Il carico e lo scarico<br />

dei beni mob<strong>il</strong>i. La ricognizione dei beni mob<strong>il</strong>i e l’aggiornamento civ<strong>il</strong>e delle scritture. I materiali di consumo e la<br />

cancelleria. La gestione delle rimanenze. La contab<strong>il</strong>ità patrimoniale e le registrazioni di chiusura dei registri. I controlli<br />

amministrativi dei dati contab<strong>il</strong>i. Il regime delle responsab<strong>il</strong>ità, riferimenti normativi, concetto di colpa<br />

alla luce della giurisprudenza: gli agenti contab<strong>il</strong>i a denaro e a materia; verbali di consegna; verbali di trasferimento;<br />

verbali di discarico; verbali di annullamento o variazione valore; la resa del conto al proprio Ente.<br />

5<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

132


M269<br />

MASTER DI ALTA SPECIALIZZAZIONE IN CONTABILITÀ PUBBLICA E FINANZA<br />

ALLARGATA<br />

DURATA<br />

16 giorni<br />

articolato in 6 moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

21-22-23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

18-19-20-21-22 novembre <strong>2013</strong><br />

9-10-11-12-13-14 dicembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 2.850,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Angelo CAGNAZZO<br />

Dirigente Ministero Economia e Finanze<br />

Prof. Carmine COSSIGA<br />

già Direttore generale del Comune di Pozzuoli - Professore incaricato di Economia delle Amministrazioni Pubbliche,<br />

Seconda Università di Napoli – Esperto Corte dei conti<br />

Dott. Giorgio GISCI<br />

già Dirigente generale presso <strong>il</strong> Ministero dell’Economia e Finanze<br />

Prof. Fabio Giulio GRANDIS<br />

Associato di economia delle Amministrazioni Pubbliche, Università degli Studi di Roma Tre – Revisore contab<strong>il</strong>e<br />

Prof. Roberto JANNELLI<br />

Docente di programmazione e controllo delle Amministrazioni pubbliche, Università degli Studi di Roma Tre<br />

Prof. Stefano POZZOLI<br />

Ordinario di ragioneria delle P.A. locali Università di Napoli “Parthenope”<br />

Dott. Eugenio STARNINO<br />

Funzionario presso <strong>il</strong> Ministero dell’Economia e Finanze<br />

e inoltre esperti KPMG<br />

La complessa tematica dei vincoli di b<strong>il</strong>ancio, strettamente correlata agli obblighi comunitari, la forte interrelazione<br />

dei b<strong>il</strong>anci pubblici, indotta da programmi che attraversano amministrazioni diverse, la accentuata<br />

mob<strong>il</strong>ità della dirigenza pubblica rendono necessario <strong>il</strong> perfezionamento di professionalità,<br />

capaci di leggere e gestire i diversi tipi di contab<strong>il</strong>ità presenti nelle amministrazioni e nelle aziende pubbliche,<br />

anche alla luce della l. 42/09, della nuova legge di contab<strong>il</strong>ità e finanza pubblica (l. 196/09) e dei<br />

dd. l.vi 91 e 123 del 2011.<br />

Il master, attraverso moduli fruib<strong>il</strong>i anche separatamente, dopo una introduzione di carattere generale, propone<br />

una analitica ricognizione delle principali tipologie contab<strong>il</strong>i, della loro disciplina generale e della evoluzione<br />

normativa e giurisprudenziale.<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti di amministrazioni pubbliche e società commerciali, responsab<strong>il</strong>i di uffici di ragioneria, revisori dei<br />

conti, ispettori, laureati in scienze economiche, giuridiche e ragionieristiche. Per la vastità e la completezza<br />

delle tematiche contab<strong>il</strong>i <strong>il</strong> master è particolarmente ut<strong>il</strong>e per i concorsi della magistratura della Corte<br />

dei conti e Dirigente nelle P.A.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A246):<br />

21-22 ottobre <strong>2013</strong><br />

L’ordinamento della contab<strong>il</strong>ità pubblica, dopo le recenti disposizioni di riforma<br />

6<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

133


2° modulo (A265):<br />

23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

La riforma contab<strong>il</strong>e (l. 196/09) e la gestione delle risorse nelle Amministrazioni statali<br />

3° modulo (A219):<br />

18-19-20 novembre <strong>2013</strong><br />

Armonizzazione sistemi contab<strong>il</strong>i e gestione del b<strong>il</strong>ancio degli enti locali e loro organismi<br />

4° modulo (A268):<br />

21-22 novembre <strong>2013</strong><br />

Il b<strong>il</strong>ancio e la contab<strong>il</strong>ità delle Regioni alla luce dei decreti delegati ex l. 42/09<br />

5° modulo (B241):<br />

9-10-11 dicembre <strong>2013</strong><br />

Processo budgetario, controllo di gestione e contab<strong>il</strong>ità economico-patrimoniale nelle aziende sanitarie<br />

e ospedaliere<br />

6° modulo (A281):<br />

12-13-14 dicembre <strong>2013</strong><br />

La contab<strong>il</strong>ità negli enti pubblici ex d.P.R.97/03 alla luce delle riforme del d.l.vo 91/2011<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• presenti una ricerca sugli argomenti trattati nel Master, che verrà esaminata e valutata dal docente relatore<br />

7<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

134


A246<br />

L’ordinamento della contab<strong>il</strong>ità pubblica dopo le recenti disposizioni di<br />

riforma<br />

- ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DEL PAREGGIO DOPO LA LEGGE COST. 1/2012 E LA L. 243/2012<br />

- UNIFORMITÀ DEI SISTEMI CONTABILI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

21-22 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Prof. Stefano POZZOLI<br />

Ordinario di ragioneria delle P.A. locali Università di Napoli “Parthenope”<br />

Coordinatore Gruppo Principi di revisione IFAC<br />

PROGRAMMA<br />

L’evoluzione della contab<strong>il</strong>ità pubblica sotto l’influsso del diritto comunitario e del processo federalista. I<br />

principi introdotti dalla nuova legge di contab<strong>il</strong>ità e finanza pubblica (l. 196/09). La introduzione del principio<br />

del pareggio di b<strong>il</strong>ancio nella Carta costituzionale operata dalla legge cost. 20/4/2012, n. 1 e le disposizioni<br />

per l’attuazione nella l. 24/12/2012, n. 243.<br />

La legge sul federalismo (42/09) e i decreti attuativi. La riforma dei controlli di regolarità amministrativa<br />

e contab<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> potenziamento dell’attività di analisi e valutazione della spesa (d.l.vo 123/11). La contab<strong>il</strong>ità<br />

come strumento di <strong>il</strong>lustrazione significativa di fatti gestori: classificazione della diversa tipologia<br />

di contab<strong>il</strong>ità sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o finalistico. I principi fondamentali dell’armonizzazione dei b<strong>il</strong>anci pubblici<br />

alla luce del d.l.vo 91/11. Il SEC e i vincoli di b<strong>il</strong>ancio derivanti dall’appartenenza alla Comunità Europea.<br />

Il quadro normativo nazionale della contab<strong>il</strong>ità: Stato, Regioni, Enti locali, Enti pubblici, Aziende<br />

ospedaliere e sanitarie. La l. 196/09 e i rapporti con le normative di settore. Le diverse tipologie di b<strong>il</strong>ancio:<br />

finanziario, economico, sociale, ambientale, di mandato. Rapporti e strumenti di riclassificazione tra<br />

i diversi tipi di b<strong>il</strong>ancio nell’ambito dell’Amministrazione pubblica. Sistemi contab<strong>il</strong>i, principi generali<br />

(framework), autonomia contab<strong>il</strong>e e suoi limiti. I principi contab<strong>il</strong>i di dettaglio: nazionali, civ<strong>il</strong>istici, internazionali;<br />

criteri per la loro corretta ut<strong>il</strong>izzazione. Principi di revisione del b<strong>il</strong>ancio. IAS, ISA, IPSAS e loro<br />

livello di recepimento nel nostro ordinamento contab<strong>il</strong>e. La contab<strong>il</strong>ità economica e la contab<strong>il</strong>ità finanziaria.<br />

Come funziona la contab<strong>il</strong>ità economica.<br />

8<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

135


A265<br />

La riforma contab<strong>il</strong>e (l. 196/09) e la gestione delle risorse<br />

nelle Amministrazioni statali<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Angelo CAGNAZZO<br />

Dirigente Ministero Economia e Finanze<br />

Dott. Giorgio GISCI<br />

già Dirigente generale presso <strong>il</strong> Ministero dell’Economia e Finanze<br />

Dott. Eugenio STARNINO<br />

Funzionario presso <strong>il</strong> Ministero dell’Economia e Finanze<br />

OBIETTIVI<br />

Il seminario si propone di <strong>il</strong>lustrare: i principi della riforma contab<strong>il</strong>e, alla luce della l. 196/09 e s.m.i.; l’assetto<br />

contab<strong>il</strong>e finanziario del b<strong>il</strong>ancio dello Stato, degli enti ed organismi pubblici, previsto dalla riforma<br />

della P.A.; la nuova linea di demarcazione tra b<strong>il</strong>ancio politico e b<strong>il</strong>ancio amministrativo; <strong>il</strong> nuovo ciclo di programmazione<br />

e gli strumenti contab<strong>il</strong>i: Documento di finanza pubblica, legge di stab<strong>il</strong>ità e b<strong>il</strong>ancio di previsione.<br />

Le informative provenienti dalla Note integrative a previsione e a rendiconto. Il budget economico<br />

e la contab<strong>il</strong>ità economico-analitica per centri di costo e <strong>il</strong> controllo interno di gestione.<br />

PROGRAMMA<br />

La riforma delle norme di contab<strong>il</strong>ità pubblica previste dalla l. 31/12/09, n. 196, recante “Legge di contab<strong>il</strong>ità<br />

e finanza pubblica”.<br />

Il b<strong>il</strong>ancio dello Stato: struttura, formazione, gestione e rendicontazione delle risorse. La contab<strong>il</strong>ità finanziaria.<br />

La struttura del b<strong>il</strong>ancio delle Stato impostato per Missioni e Programmi e <strong>il</strong> suo raccordo con<br />

la COFOG (Classificazione delle funzioni di governo dei paesi U.E.). Il programma nuova unità di voto per la<br />

decisione parlamentare. Affidamento di ciascun programma ad un unico Centro di responsab<strong>il</strong>ità amministrativa.<br />

B<strong>il</strong>ancio decisionale e b<strong>il</strong>ancio gestionale. La gestione di competenza e di cassa. La gestione dei residui.<br />

La classificazione economica delle spese. Il rendiconto generale dello Stato.<br />

La nota integrativa agli stati di previsione dei Ministeri e al rendiconto generale dello Stato. La direttiva<br />

del Ministro. L’individuazione e la definizione degli obiettivi. L’interrelazione con <strong>il</strong> Piano delle performance.<br />

L’estensione della riforma contab<strong>il</strong>e alle Regioni ed agli altri Enti ed organismi pubblici: prof<strong>il</strong>i di armonizzazione<br />

e adeguamento dei sistemi contab<strong>il</strong>i pubblici alla luce dei dd.l.vi 91/11 e 118/11. La codificazione<br />

gestionale SIOPE (cenni).<br />

Il nuovo ciclo e gli strumenti della programmazione economico-finanziaria e di b<strong>il</strong>ancio alla luce della l.<br />

39/11 (c.d. semestre europeo).<br />

La triennalità del b<strong>il</strong>ancio, la composizione delle dotazioni finanziarie a legislazione vigente, <strong>il</strong> rafforzamento<br />

del ruolo della legge di approvazione del b<strong>il</strong>ancio di previsione. Le spese rimodulab<strong>il</strong>i e le spese non<br />

rimodulab<strong>il</strong>i La flessib<strong>il</strong>ità del b<strong>il</strong>ancio in corso di formazione e nel corso della gestione. La copertura finanziaria<br />

delle leggi e la clausola di salvaguardia: le tecniche di copertura. Le deleghe della l. 196/09: <strong>il</strong><br />

potenziamento della funzione del b<strong>il</strong>ancio di cassa. L’analisi e la valutazione della spesa (c.d. revisione della<br />

spesa - spending review). L’introduzione del “principio del pareggio di b<strong>il</strong>ancio” nella Carta costituzio-<br />

9<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

136


nale: le disposizioni per l’attuazione nella l. 24/12/2012, n. 243. Linee evolutive del b<strong>il</strong>ancio: dalle competenze<br />

giuridico-finanziarie al b<strong>il</strong>ancio costruito secondo le regole della competenza economica. La programmazione<br />

delle risorse per la formazione del budget come strumento strategico per la definizione<br />

dell’azione amministrativa.<br />

La contab<strong>il</strong>ità economico-analitica per centri di costo: finalità e obiettivi. Il sistema contab<strong>il</strong>e: 1) <strong>il</strong> piano<br />

dei conti (d.m. Economia e Finanze 8/6/07; 2) <strong>il</strong> piano dei centri di costo; 3) <strong>il</strong> piano dei servizi. L’applicazione<br />

delle Missioni e dei Programmi in contab<strong>il</strong>ità economica. Il Manuale dei principi e delle regole contab<strong>il</strong>i<br />

(d.m. Economia e Finanze 7/5/08). La consuntivazione economica: la r<strong>il</strong>evazione annuale dei costi. La<br />

riconc<strong>il</strong>iazione del budget economico con <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio finanziario. I nuovi modelli di programmazione e controllo<br />

“a supporto delle decisioni” e la r<strong>il</strong>evanza della contab<strong>il</strong>ità analitica. Il sistema di reportistica: report<br />

per natura, per tipologia di costo, per Amministrazione e per centri di costo. I report dello Stato. Il sistema<br />

informatico a supporto.<br />

A219<br />

Armonizzazione sistemi contab<strong>il</strong>i e gestione del b<strong>il</strong>ancio degli enti locali<br />

e loro organismi<br />

- IL PATTO DI STABILITÀ DOPO LE ULTIME NOVITÀ LEGISLATIVE<br />

- L’ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI<br />

- LE REGOLE DELL’INDEBITAMENTO<br />

- LA CONTABILITÀ ECONOMICO-PATRIMONIALE<br />

- LE NOVITÀ IN MATERIA DI CONTROLLI INTRODOTTE DAL D.L. 174/2012<br />

- IL CONTROLLO CONTABILE DELLE RAGIONERIE<br />

- NUOVI ADEMPIMENTI DEI REVISORI<br />

- I CONTROLLI DELLA CORTE DEI CONTI<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

18-19-20 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Carmine COSSIGA<br />

già Direttore generale del Comune di Pozzuoli - Professore incaricato di Economia delle Amministrazioni Pubbliche,<br />

Seconda Università di Napoli – Esperto Corte dei conti<br />

Prof. Fabio Giulio GRANDIS<br />

Associato di economia delle Amministrazioni Pubbliche, Università degli Studi di Roma Tre – Revisore contab<strong>il</strong>e<br />

PROGRAMMA<br />

Gli obiettivi di finanza pubblica e <strong>il</strong> concorso degli enti locali. Le regole del patto di stab<strong>il</strong>ità interno e<br />

gli effetti del mancato rispetto. Le modalità operative con particolare riguardo al controllo dei saldi finanziari.<br />

Il sistema di controllo e monitoraggio dei vincoli posti. Le regole per l’indebitamento e <strong>il</strong> regime degli<br />

investimenti verso strumenti innovativi: leasing in costruendo e project finance. La legge di stab<strong>il</strong>ità <strong>2013</strong><br />

(l. 228/12) e i suoi effetti nell’ambito degli enti locali. L’armonizzazione dei sistemi contab<strong>il</strong>i e degli<br />

schemi di b<strong>il</strong>ancio delle regioni e degli enti locali alla luce del d.l.vo 118/11 e dei decreti attuativi. La<br />

10<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

137


fase sperimentale. La contab<strong>il</strong>ità finanziaria “rafforzata” o “realizzativa” affiancata a un sistema di contab<strong>il</strong>ità<br />

economico-patrimoniale a fini conoscitivi. La nuova disciplina del risultato di amministrazione. I<br />

principi contab<strong>il</strong>i generali e i principi contab<strong>il</strong>i applicati. Gli strumenti della programmazione pluriennale<br />

e annuale. La Relazione previsionale e Programmatica (RPP): funzioni, struttura ed elementi. Attività per<br />

programmi e progetti. Il b<strong>il</strong>ancio di previsione: la struttura attuale e quella nuova per missioni e programmi<br />

coerenti con i dati SIOPE, da allegare al budget economico e al b<strong>il</strong>ancio d’esercizio. I macroaggregati. Il<br />

piano dei conti integrato. Il Piano esecutivo di gestione (PEG): disciplina ed esemplificazioni. Il b<strong>il</strong>ancio<br />

economico e l’impianto della contab<strong>il</strong>ità analitica: r<strong>il</strong>evazioni analitiche economiche per centri di responsab<strong>il</strong>ità,<br />

di attività, di prodotto; determinazione degli scostamenti; integrazione tra contab<strong>il</strong>ità finanziaria<br />

ed economico-patrimoniale. Il b<strong>il</strong>ancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende,<br />

società e altri organismi controllati.<br />

Le novità in materia di controlli introdotte dal decreto “salva enti” (d.l. 174/2012, conv. in l. 213/12).<br />

I rapporti del servizio ragioneria con gli uffici responsab<strong>il</strong>i della gestione. Il parere di regolarità contab<strong>il</strong>e.<br />

Il nuovo ruolo del segretario comunale e provinciale. Misure organizzative per garantire la tempestività<br />

dei pagamenti e l’importanza dell’attestazione di copertura finanziaria. La funzione “allargata”<br />

dei revisori dei conti negli enti locali: prof<strong>il</strong>i metodologici; tecniche di campionamento e di referto; obblighi<br />

di denunzia degli <strong>il</strong>leciti. I rapporti con la Corte dei conti in sede di controllo e in sede giurisdizionale. I<br />

nuovi compiti delle sezioni regionali di controllo della Corte anche alla luce del d.l. 174/12: funzione consultiva<br />

di controllo finanziario-contab<strong>il</strong>e, di controllo sulla gestione. Le linee guida della Corte dei conti nei<br />

confronti dei revisori. Esame ragionato delle pronunzie della Corte sui b<strong>il</strong>anci preventivi e consuntivi e<br />

dei pareri resi in materia di contab<strong>il</strong>ità degli enti locali.<br />

Copertura tariffaria dei servizi: criteri per la determinazione dei costi. La ut<strong>il</strong>izzazione dell’avanzo di amministrazione.<br />

La sistemazione dei debiti fuori b<strong>il</strong>ancio e la procedura di riconoscimento dei debiti.<br />

La contab<strong>il</strong>ità economico-patrimoniale nell’ente locale: <strong>il</strong> patrimonio nella Pubblica Amministrazione. La<br />

disciplina degli inventari e la ricognizione e valorizzazione del patrimonio prevista dall’art. 58 del d.l. 112/08.<br />

Caratteristiche e classificazioni degli elementi del patrimonio. La valutazione dei beni demaniali e patrimoniali.<br />

Il conto del patrimonio. I crediti inesigib<strong>il</strong>i e di dubbia esigib<strong>il</strong>ità. Il conto economico. Il prospetto<br />

di conc<strong>il</strong>iazione quale strumento di collegamento tra contab<strong>il</strong>ità finanziaria ed economica negli enti locali.<br />

Le scritture di rettifica e di integrazione. I costi capitalizzati e gli incrementi di immob<strong>il</strong>izzazioni per lavori<br />

interni. I ricavi pluriennali. L’IVA. Le quote di ammortamento e del fondo svalutazione crediti. Le plusvalenze<br />

e le minusvalenze. Le sopravvenienze e le insussistenze. Il raccordo in contab<strong>il</strong>ità economica delle spese del<br />

titolo II.<br />

11<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

138


A268<br />

Principi e norme su b<strong>il</strong>ancio e contab<strong>il</strong>ità delle Regioni dopo la nuova<br />

legge generale contab<strong>il</strong>e<br />

- RIFLESSIONI SUGLI IMPATTI DELLA L. 42/09 SUL FEDERALISMO FISCALE, ANCHE ALLA LUCE DELLA DE-<br />

LEGA EX L. 196/09<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

21-22 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 -14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Roberto JANNELLI<br />

Docente di programmazione e controllo delle Amministrazioni pubbliche, Università degli Studi di Roma<br />

Tre<br />

e inoltre Manager KPMG s.p.a., Roma<br />

PROGRAMMA<br />

Principi fondamentali in materia di b<strong>il</strong>ancio e contab<strong>il</strong>ità regionali sanciti dal d.l.vo 76/2000. Prof<strong>il</strong>i di armonizzazione<br />

e adeguamento della contab<strong>il</strong>ità regionale agli altri sistemi contab<strong>il</strong>i pubblici: in particolare<br />

le novità introdotte dalla l. 196/09 in materia di contab<strong>il</strong>ità e finanza pubblica e le modalità di integrazione<br />

con la l. 42/09. Finanza regionale e strumenti di programmazione finanziaria. Caratteristiche e struttura<br />

del b<strong>il</strong>ancio, gestione delle risorse. Le unità previsionali di base. La gestione delle fasi delle entrate e<br />

delle fasi delle uscite: la gestione di competenza e di cassa, la gestione dei residui. I principi contab<strong>il</strong>i regionali<br />

e la c.d. finanza creativa: disciplina di strumenti derivati, di cartolarizzazioni, della finanza di<br />

progetto e i limiti all’indebitamento (art. 62); salvaguardia degli equ<strong>il</strong>ibri di b<strong>il</strong>ancio e patto di stab<strong>il</strong>ità<br />

(artt. 77 e 77-ter), anche alla luce delle nuove norme in materia introdotte dal d.l. 78/2010 e relativa legge<br />

di conversione. Individuazione dei principi fondamentali dell’armonizzazione dei b<strong>il</strong>anci pubblici, anche<br />

alla luce del d.l.vo. 118/11. Procedura amministrativa per l’approvazione del b<strong>il</strong>ancio. Esercizio provvisorio<br />

e gestione provvisoria. B<strong>il</strong>ancio degli enti dipendenti dalla Regione. Controllo regionale sulla destinazione<br />

dei fondi assegnati agli enti locali e alle ASL. Rapporti e collegamenti tra la contab<strong>il</strong>ità regionale e<br />

quella economica delle ASL. Il sistema SIOPE nelle Regioni e nelle strutture sanitarie: <strong>il</strong> d.m. 5/3/07 e la<br />

circ. 10/6/08, n. 15 del Min. Economia e Finanze. Il rendiconto generale: caratteristiche e struttura del<br />

conto di b<strong>il</strong>ancio e del conto del patrimonio. Modalità per la formazione e l’approvazione del rendiconto. Rendiconti<br />

degli enti dipendenti dalla Regione.<br />

12<br />

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B241<br />

Processo budgetario, controllo di gestione e contab<strong>il</strong>ità<br />

economico-patrimoniale nelle aziende sanitarie e ospedaliere<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

9-10-11 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,00<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Angelo CAGNAZZO<br />

Dirigente Ministero Economia e Finanze<br />

Dott. Giorgio GISCI<br />

già Dirigente generale presso <strong>il</strong> Ministero Economia e Finanze<br />

Prof. Roberto JANNELLI<br />

Docente di programmazione e controllo delle Amministrazioni pubbliche, Università degli Studi di Roma Tre<br />

e inoltre<br />

esperti KPMG S.p.A., Roma<br />

PROGRAMMA<br />

Le aziende sanitarie ed ospedaliere: caratteristiche, assetto istituzionale e contesto normativo alla luce del<br />

d.l.vo 118/11. La gestione sanitaria accentrata regionale.<br />

La programmazione nelle aziende sanitarie ed ospedaliere: la programmazione regionale, la programmazione<br />

aziendale.<br />

Il budget nel sistema di programmazione delle aziende sanitarie ed ospedaliere: <strong>il</strong> budget: natura e caratteristiche.<br />

Tipologie di budget nelle aziende sanitarie ed ospedaliere. La costruzione del budget aziendale.<br />

Gestione del budget ed esempio di scheda di budget.<br />

Il controllo di gestione: oggetto e finalità del controllo. Gli strumenti operativi del controllo di gestione: <strong>il</strong><br />

budget, la contab<strong>il</strong>ità analitica, <strong>il</strong> reporting, l’analisi degli scostamenti, gli indicatori.<br />

La gestione contab<strong>il</strong>e delle aziende sanitarie ed ospedaliere: dalla contab<strong>il</strong>ità finanziaria alla contab<strong>il</strong>ità<br />

economico – patrimoniale. Il piano dei conti integrato. I principi generali della contab<strong>il</strong>ità economico-patrimoniale<br />

e le problematiche inerenti alla loro applicazione alle aziende sanitarie. Comprensione del sistema<br />

di r<strong>il</strong>evazione aziendale e dei relativi documenti di sintesi. Il sistema SIOPE nelle strutture sanitarie: <strong>il</strong><br />

d.m. Economia 5/3/07<br />

La rendicontazione delle aziende sanitarie ed ospedaliere: <strong>il</strong> sistema di b<strong>il</strong>ancio delle aziende sanitarie<br />

ed ospedaliere alla luce del d.l.vo 118/11: lo stato patrimoniale, <strong>il</strong> conto economico, <strong>il</strong> rendiconto finanziario,<br />

la Nota integrativa. Il b<strong>il</strong>ancio consolidato del Sistema Sanitario. I modelli di r<strong>il</strong>evazione extracontab<strong>il</strong>i:<br />

<strong>il</strong> modello SP e <strong>il</strong> modello CE.<br />

I nuovi criteri di valutazione previsti dal d.l.vo 118/11. Le rimanenze di magazzino, l’ammortamento, la<br />

ster<strong>il</strong>izzazione, <strong>il</strong> leasing finanziario.<br />

Il controllo contab<strong>il</strong>e nelle aziende sanitarie ed ospedaliere: natura e caratteristiche de controllo. Processo<br />

di controllo. Le altre forme di controllo interno. Il controllo esterno e la certificab<strong>il</strong>ità dei b<strong>il</strong>anci.<br />

13<br />

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140


A281<br />

La contab<strong>il</strong>ità negli enti pubblici ex d.P.R. 97/03 alla luce delle riforme<br />

del d.l.vo 91/2011<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

12-13-14 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Prof. Fabio Giulio GRANDIS<br />

Associato di economia delle Amministrazioni Pubbliche, Università degli Studi di Roma Tre – Revisore contab<strong>il</strong>e<br />

Il seminario propone un’accurata analisi degli aspetti applicativi del regolamento 97/03 alla luce dei principi<br />

introdotti dalla nuova legge di finanza e contab<strong>il</strong>ità pubblica (l. 196/09) e dal d.l.vo 91/11.<br />

PROGRAMMA<br />

Ambito di applicazione del regolamento. I principi contab<strong>il</strong>i e di revisione anche alla luce della l. 196/09.<br />

Pianificazione, programmazione e budget. L’articolazione del b<strong>il</strong>ancio di previsione. La disciplina delle<br />

variazioni di b<strong>il</strong>ancio e dei fondi. Il preventivo economico. Il sistema di contab<strong>il</strong>ità analitica. Centri di responsab<strong>il</strong>ità<br />

di 1° e 2° livello. Le fasi di gestione dell’entrata e delle spese. Il rendiconto generale. Il conto<br />

del b<strong>il</strong>ancio. Il conto economico. Lo stato patrimoniale. La nota integrativa. Funzioni e compiti del Collegio<br />

dei revisori dei conti. Il b<strong>il</strong>ancio in forma abbreviata: enti legittimati ad adottarli; articolazione.<br />

Il sistema SIOPE negli enti parastatali: la circ. 10/6/08, n. 15 del Min. Economia e Finanze. Spese delegate,<br />

resa dei conti e uffici decentrati. Chiusura delle contab<strong>il</strong>ità degli enti controllati. Le più importanti scritture<br />

contab<strong>il</strong>i. Rapporti dei sistemi di controllo interno con le strutture gerenti la contab<strong>il</strong>ità alla luce del<br />

d.l.vo 123/11. Riflessioni sulle esperienze attuative del d.P.R. 97/03. La disciplina del risultato di amministrazione<br />

finale.<br />

L’armonizzazione dei sistemi contab<strong>il</strong>i e degli schemi di b<strong>il</strong>ancio alla luce della l. 196/09 e dal d.l.vo<br />

91/11; i prevedib<strong>il</strong>i impatti sulla contab<strong>il</strong>ità degli enti pubblici istituzionali. Il b<strong>il</strong>ancio degli enti previdenziali<br />

articolato per missioni e programmi: la proposta della Ragioneria Generale dello Stato. L’armonizzazione<br />

contab<strong>il</strong>e degli enti in contab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>istica.<br />

14<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

141


M114<br />

MASTER PER ANALISTI DI BILANCIO, VALUTATORI DI PERFORMANCE<br />

E CONTROLLORI CONTABILI<br />

DURATA<br />

10 giorni<br />

articolato in quattro moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

4-5-6-7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

2-3-4-5-6 dicembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.850,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Cinzia BARISANO<br />

Magistrato Corte dei conti<br />

Dott. Angelo CAGNAZZO<br />

Dirigente Ministero Economia e Finanze<br />

Dott.sa Denita CEPIKU<br />

Ricercatore di Economia Aziendale<br />

Università di Roma “Tor Vergata”<br />

Dott. Santo FABIANO<br />

Esperto di Diritto degli Enti locali<br />

Prof. Roberto JANNELLI<br />

Docente di programmazione e controllo delle Amministrazioni pubbliche, Università degli Studi di Roma Tre<br />

Prof. Fabio Giulio GRANDIS<br />

Associato di economia delle Amministrazioni Pubbliche, Università degli Studi di Roma Tre – Revisore contab<strong>il</strong>e<br />

Prof. Stefano POZZOLI<br />

Ordinario di ragioneria delle P.A. locali Università di Napoli “Parthenope”<br />

Coordinatore Gruppo Principi di revisione IFAC<br />

e inoltre,<br />

Manager KPMG SpA, Roma<br />

OBIETTIVI E METODI<br />

Il Master è finalizzato alla formazione di nuove professionalità indispensab<strong>il</strong>i per dare attuazione alle<br />

nuove norme in materia di governance, controlli e valutazione della performance contenute nella riforma<br />

Brunetta. Il Master è quindi concepito per offrire una panoramica completa e approfondita della contab<strong>il</strong>ità<br />

finanziaria, economica e patrimoniale e delle tecniche di controllo contab<strong>il</strong>e, di gestione e di<br />

valutazione delle performance organizzative ed individuali. Il primo modulo riguarda le tecniche di lettura<br />

e analisi dei b<strong>il</strong>anci e dei rendiconti pubblici, attraverso una visione integrata delle scritture finanziarie,<br />

patrimoniali ed economiche. Il secondo modulo contempla una ricognizione completa delle tecniche di<br />

controllo e revisione contab<strong>il</strong>e attraverso un’analisi teorica e pratico-applicativa delle migliori prassi in materia.<br />

Il terzo prevede una ricognizione dinamica degli strumenti di programmazione e di controllo di gestione,<br />

necessari per supportare in modo appropriato le decisioni della dirigenza in relazione alla<br />

pianificazione strategica proposta dalla direzione politica. La trattazione di ciascun argomento prevede una<br />

analisi integrata dei prof<strong>il</strong>i giuridici, economici, finanziari e patrimoniali come la eterogenea natura della<br />

materia esige. Il quarto prevede un’attenta analisi dei sistemi di valutazione e misurazione dei prof<strong>il</strong>i organizzativi<br />

dell’attività amministrativa e delle prestazioni individuali rese dai dirigenti e funzionari pubblici;<br />

detta analisi sarà corredata da ampie esemplificazioni applicative dei vari adempimenti del decreto Brunetta.<br />

15<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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DESTINATARI<br />

Membri di organismi indipendenti di valutazione. Dirigenti e funzionari preposti alla realizzazione di programmi<br />

e progetti; dirigenti degli uffici di ragioneria; membri dei Collegi sindacali e di revisione. Responsab<strong>il</strong>i<br />

e addetti al controllo di gestione; revisori contab<strong>il</strong>i, dottori commercialisti, manager di società di<br />

revisione.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A333):<br />

4-5-6 novembre <strong>2013</strong><br />

I b<strong>il</strong>anci e i rendiconti pubblici: tecniche di lettura<br />

2° modulo (A541):<br />

7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

La revisione e <strong>il</strong> controllo contab<strong>il</strong>e nelle P.A.<br />

3° modulo (A400):<br />

2-3 dicembre <strong>2013</strong><br />

Strumenti operativi di programmazione e controllo nelle P.A.<br />

4° modulo (B148):<br />

4-5-6 dicembre <strong>2013</strong><br />

Sistemi di valutazione e misurazione della performance. Organismi indipendenti di valutazione<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

16<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

143


A333<br />

I b<strong>il</strong>anci e i rendiconti pubblici: tecniche di lettura<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

4-5-6 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Prof. Fabio Giulio GRANDIS<br />

Associato di economia delle Amministrazioni Pubbliche, Università degli Studi di Roma Tre – Revisore contab<strong>il</strong>e<br />

PROGRAMMA<br />

Le recenti riforme della P.A. e l’impatto sui sistemi contab<strong>il</strong>i. Principi di contab<strong>il</strong>ità economica e finanziaria.<br />

I principi di armonizzazione dei b<strong>il</strong>anci pubblici secondo la l. 196/09 e <strong>il</strong> d.l.vo 91/11. Raccordo fra<br />

contab<strong>il</strong>ità e responsab<strong>il</strong>ità direzionale dopo <strong>il</strong> d.l.vo 150/09. L’autonomia di spesa dei dirigenti e la sua influenza<br />

sui b<strong>il</strong>anci pubblici. Concetto di rigidità del b<strong>il</strong>ancio e relativi indicatori. L’analisi degli scostamenti<br />

tra previsione iniziale e definitiva. L’analisi delle spese per investimenti. Verifiche ed analisi del<br />

conto del patrimonio e del conto del b<strong>il</strong>ancio. La differenza fra nozione di uscita e la nozione di costo.<br />

L’analisi del significato economico delle attività svolte. I centri di costo. Contab<strong>il</strong>ità economica e finanziaria:<br />

tecniche di conc<strong>il</strong>iazione e prospetti dimostrativi. Le tecniche sintetiche di riclassificazione di b<strong>il</strong>ancio.<br />

I costi della politica: caratteri, loro individuazione. Variazioni al b<strong>il</strong>ancio e la discrezionalità dei<br />

dirigenti. Analisi delle normative di settore e loro impatto sulla struttura dei b<strong>il</strong>anci: Stato, Regioni, Enti<br />

locali, Enti parastatali, aziende sanitarie. Vincoli contab<strong>il</strong>i e modalità degli adempimenti periodici. Le speciali<br />

competenze attribuite dai provvedimenti di contenimento della spesa pubblica (in particolare su patto<br />

di stab<strong>il</strong>ità e debiti fuori b<strong>il</strong>ancio). Riclassificazione e prospetti di conc<strong>il</strong>iazione.<br />

17<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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A541<br />

La revisione e <strong>il</strong> controllo contab<strong>il</strong>e nelle P.A.<br />

ALLA LUCE DELLA RIFORMA DEI CONTROLLI INTERNI INTRODOTTA DAL D.L. 174/2012, CONVERTITO IN<br />

L. 213/12<br />

- TIPOLOGIE - LE TECNICHE - I PRINCIPI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Cinzia BARISANO<br />

Magistrato Corte dei conti<br />

Prof. Stefano POZZOLI<br />

Ordinario di ragioneria delle P.A. locali Università di Napoli “Parthenope”<br />

Coordinatore Gruppo Principi di revisione IFAC<br />

PROGRAMMA<br />

I controlli interni ed esterni: caratteristiche generali. La riforma dei controlli interni di regolarità amministrativa<br />

e contab<strong>il</strong>e introdotta con <strong>il</strong> d.l.vo 123/11. I controlli esterni.<br />

Le funzioni di controllo della Corte dei conti: sulle Amministrazioni dello Stato, sugli enti pubblici, sulle<br />

Regioni e sugli enti locali, sulle aziende sanitarie e ospedaliere. Il d.l. 174/12 (convertito in l. 213/12):<br />

nuove forme di controllo sulle Autonomie locali. La revisione contab<strong>il</strong>e e i controlli sulle regioni: controlli<br />

sui b<strong>il</strong>anci di previsione e sui rendiconti delle Regioni, giudizio di parifica del rendiconto regionale, verifica<br />

dei rendiconti dei Gruppi cons<strong>il</strong>iari delle Regioni, relazioni sulla gestione e sul funzionamento dei controlli<br />

interni, controllo sulla copertura delle leggi di spesa regionali. Rafforzamento dei controlli sugli enti locali:<br />

controllo semestrale sulla legittimità e regolarità delle gestioni e sul funzionamento dei controlli interni,<br />

nuovo controllo sui b<strong>il</strong>anci e sulla gestione finanziaria degli enti locali, procedura di riequ<strong>il</strong>ibrio finanziario<br />

pluriennale e connessioni, fondo di rotazione per assicurare la stab<strong>il</strong>ità degli enti locali, pre-dissesto, dissesto<br />

finanziario e responsab<strong>il</strong>ità. Spending review e controlli della Corte dei conti. Le innovazioni della riforma<br />

Brunetta in tema di: controllo contab<strong>il</strong>e, contrattazione collettiva e integrativa, responsab<strong>il</strong>ità<br />

amministrativa, obbligo di denunzia per irregolarità e <strong>il</strong>leciti riscontrati. Le responsab<strong>il</strong>ità dei revisori e le<br />

principali criticità da affrontare. Cenni alle più recenti modifiche costituzionali : pareggio di b<strong>il</strong>ancio,<br />

legge rinforzata. Tipologie dei controlli amministrativo-contab<strong>il</strong>i con particolare riguardo ai sistemi di contab<strong>il</strong>ità<br />

autorizzatoria ed economica. Uffici di ragioneria, revisori e collegi sindacali. Controllo contab<strong>il</strong>e<br />

e funzione di revisione nelle amministrazioni pubbliche: nei ministeri, negli enti pubblici ex l. 97/03,<br />

nelle società pubbliche. La revisione negli enti locali, nelle regioni e nelle aziende sanitarie. I principi dell’Ordine<br />

dei commercialisti. Certificazione e revisione dei conti: tecniche ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i, relazioni; carte di lavoro<br />

e loro conservazione. Tecniche di campionamento e selettive. caratteri e modalità di stesura di una<br />

relazione sui conti. Il controllo contab<strong>il</strong>e nelle Regioni, negli enti locali, nelle società partecipate, nelle<br />

aziende sanitarie. La riforma dei controlli interni di regolarità amministrativa e contab<strong>il</strong>e introdotta con<br />

<strong>il</strong> d.l. 174/2012. La revisione legale dei conti nelle società quotate in borsa, per azioni, in accomandita,<br />

a responsab<strong>il</strong>ità limitata.<br />

18<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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A400<br />

Strumenti operativi di programmazione e controllo<br />

nelle Pubbliche Amministrazioni<br />

- MODELLI DI GOVERNANCE ALLA LUCE DELLE NUOVE DISPOSIZIONI NORMATIVE<br />

- IL SISTEMA DI CONTROLLO NELLA P.A. E LE RECENTI RIFORME (L. 196/09, D.L.VO 123/11, L.<br />

190/2012, L. 213/2012 DI CONVERSIONE DEL D.L. 174/12)<br />

- IL PIANO TRIENNALE E LA RELAZIONE CONSUNTIVA SULLA PERFORMANCE<br />

- L’ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE<br />

- GLI STRUMENTI OPERATIVI PER LA PROGRAMMAZIONE E IL CONTROLLO DI GESTIONE NELLE PUBBLICHE<br />

AMMINISTRAZIONI: CASI DI STUDIO E ESERCITAZIONI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

2-3 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Angelo CAGNAZZO - Dirigente Ministero Economia e Finanze<br />

Prof. Roberto JANNELLI - Docente di programmazione e controllo delle Amministrazioni pubbliche, Università<br />

degli Studi di Roma Tre<br />

e inoltre, Manager KPMG SpA, Roma<br />

PROGRAMMA<br />

Modelli di governo: dalla riforma della Public Governance alla New Public Governance. Il modello di governance<br />

e <strong>il</strong> sistema integrato di controlli dopo le recenti disposizioni normative (d.l.vo 123/11, d.l. 174/12<br />

convertito in l. 213/12). La corruzione e l’<strong>il</strong>legalità nelle amministrazioni pubbliche: la l. 6/11/12 n. 190.<br />

Il concetto di corruzione e di <strong>il</strong>legalità nelle amministrazioni pubbliche. Il risk management quale strumento<br />

per la prevenzione della corruzione e dell’<strong>il</strong>legalità. Integrazione dei controlli. Le esigenze e la funzione<br />

del controllo, <strong>il</strong> processo e gli strumenti di programmazione e controllo. Il budget e <strong>il</strong> reporting, gli indicatori,<br />

<strong>il</strong> tableau de bord e l’analisi degli scostamenti. Il riordino del controllo di regolarità amministrativa e<br />

contab<strong>il</strong>e alla luce delle disposizioni previste dal d.l.vo 123/11. Controllo di gestione e contab<strong>il</strong>ità: rapporti,<br />

coordinamento; raccolta ed elaborazione mirata di dati contab<strong>il</strong>i; creazione e compatib<strong>il</strong>ità di sistemi informativi.<br />

Caratteri, scopi e differenze della contab<strong>il</strong>ità finanziaria rispetto alla contab<strong>il</strong>ità economica. Il<br />

controllo di regolarità amministrativo contab<strong>il</strong>e alla luce del d.l.vo 123/11 e della l. 213/2012. Rafforzamento<br />

dei controlli in materia di regioni ed enti locali alla luce delle disposizioni date dal d.l. 174/12. Il controllo<br />

strategico e <strong>il</strong> controllo di gestione: la procedura di pianificazione e controllo; <strong>il</strong> ruolo della direzione<br />

politica e della dirigenza; l’OIV quale soggetto validatore delle procedure di controllo gestionale. Il controllo<br />

sulle società partecipate non quotate: natura e caratteristiche del controllo. Il controllo sugli equ<strong>il</strong>ibri<br />

finanziari della gestione: natura e caratteristiche del controllo. I controlli esterni e <strong>il</strong> ruolo della<br />

Corte dei conti alla luce della l. 213/12. Il piano triennale della performance e la relazione annuale consuntiva.<br />

Il piano strategico e le correlazioni tra strategie e obiettivi. L’organismo indipendente di valutazione<br />

(OIV) della performance organizzativa. La contab<strong>il</strong>ità dei costi consuntivi: sistema a costi pieni;<br />

sistema a costi variab<strong>il</strong>i; sistema a costi variab<strong>il</strong>i e a costi fissi. Gli indicatori: definizione; natura; tecniche<br />

di determinazione; cautele nella loro lettura. Le tipologie: indicatori quantitativi; temporali; qualitativi; economici.<br />

Il benchmarking: concetto; definizione; tipi. La valutazione delle prestazioni. L’opportunità dell’integrazione<br />

con gli altri sistemi di controllo interno, le dimensioni della valutazione e i risultati, i<br />

comportamenti organizzativi. Analisi di un modello di valutazione.<br />

19<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

146


B148<br />

Sistemi di valutazione e misurazione della performance.<br />

Organismi indipendenti di valutazione<br />

- LOGICHE, SOGGETTI E METODOLOGIE PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE<br />

ALLA LUCE DELLA L. 15/09 E DEL D.L.VO 150/09<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 29-30-31 maggio <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 4-5-6 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.sa Denita CEPIKU<br />

Ricercatore di Economia Aziendale<br />

Università di Roma “Tor Vergata”<br />

Dott. Santo FABIANO<br />

Esperto di Diritto degli Enti locali<br />

PROGRAMMA<br />

Quadro normativo sulla pianificazione, programmazione e controllo. Dai controlli interni (d.l.vo 29/93 e<br />

d.l.vo 286/99) alla gestione della performance (d.l.vo 150/09). Le motivazioni e l’impianto della riforma.<br />

Analisi delle principali misure introdotte dal d.l.vo 150/09 in materia di programmazione, misurazione e valutazione<br />

delle performance.<br />

La valutazione organizzativa e quella individuale: principi fondamentali. I soggetti e i loro ruoli: la Commissione<br />

indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT);<br />

gli organismi indipendenti di valutazione (OIV); la dirigenza; l’organo di indirizzo politico-amministrativo.<br />

I principali strumenti previsti dalla riforma: <strong>il</strong> piano delle performance (delibera 112/2010 della CiVIT); <strong>il</strong><br />

sistema di misurazione e valutazione delle performance (delibere 89/2010, 104/2010 e 114/2010 della CiVIT),<br />

<strong>il</strong> programma triennale della trasparenza (delibera 105/2010 della CiVIT). Le specificità nell’applicazione<br />

della riforma in alcune tipologie di amministrazioni (Enti locali, Regioni, Aziende sanitarie, Ministero della<br />

Difesa, Enti di ricerca e Università). I provvedimenti successivi al d.l.vo 150/09 e i loro impatti sulla riforma:<br />

<strong>il</strong> d.l.vo 78/2010 (convertito in l. 122/10) e <strong>il</strong> d.l.vo 141/11 (rinvio dell’applicazione del sistema delle fasce<br />

di merito).<br />

Come si pianificano, misurano e valutano le performance. La pianificazione strategica e operativa: metodologie<br />

e strumenti. La definizione degli obiettivi degli indicatori di performance e dei target: consigli pratici.<br />

La costruzione del piano di performance di cui all’art. 10 del d.l.vo 150/09 e alla delibera CiVIT<br />

112/2010: esercitazione guidata. La costruzione del sistema di misurazione e valutazione della performance<br />

di cui all’art. 7 del d.l.vo 150/09 e alla delibere CiVIT 89, 104 e 114 del 2010: esercitazione guidata.<br />

La valutazione delle performance come leva di gestione: aspetti normativi e modelli gestionali. L’integrazione<br />

del sistema di valutazione con <strong>il</strong> sistema di controllo interno. la performance organizzativa e individuale<br />

nelle pubbliche amministrazioni. la valutazione del comportamento organizzativo dei dipendenti<br />

pubblici. Le implicazioni tra sistema di valutazione e sistema retributivo. La valutazione del personale dirigente<br />

e non dirigente.<br />

20<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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M215<br />

MASTER DI SPECIALIZZAZIONE PER ECONOMI, PROVVEDITORI<br />

E CONSEGNATARI<br />

- CORSO INTENSIVO PER OPERATORI DELLA MATERIA<br />

DURATA<br />

7 giorni<br />

articolato in tre moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

4-5-6-7 novembre <strong>2013</strong><br />

27-28-29 novembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.350,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Angelita CARUOCCIOLO<br />

Avvocato amministrativista in Roma e Napoli<br />

Dott. Carmine COSSIGA<br />

già Direttore generale del Comune di Pozzuoli - Professore incaricato di Economia delle Aziende e delle P.A.<br />

Seconda Università di Napoli, Componente dell’Osservatorio nazionale per la finanza e la contab<strong>il</strong>ità degli<br />

enti locali<br />

Avv. Agostino NOBILE<br />

Esperto di contrattualistica e autore di pubblicazioni in materia, componente effettivo del Comitato consultivo<br />

appalti pubblici presso la Commissione europea<br />

Il Master si propone come puntuale ricognizione delle funzioni e degli adempimenti, sia di carattere amministrativo<br />

che negoziale, attribuiti a economi, provveditori e consegnatari. I moduli didattici, fruib<strong>il</strong>i anche<br />

separatamente, focalizzeranno in successione gli aspetti di carattere amministrativo e negoziale.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (C097):<br />

4-5 novembre <strong>2013</strong><br />

La tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari (l. 136/2010 e d.l. 70/11)<br />

2° modulo (C043):<br />

6-7 novembre <strong>2013</strong><br />

Procedure negoziate e spese in economia per l’approvvigionamento di beni e servizi nella P.A.<br />

3° modulo (A360):<br />

27-28-29 novembre <strong>2013</strong><br />

Le funzioni dell’economo nella P.A. – Indirizzo pratico-operativo<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

21<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

148


C097<br />

La tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari (l. 136/2010 e d.l. 187/10)<br />

- LE MODALITÀ DI PAGAMENTO NEI CONTRATTI PUBBLICI<br />

- I CREDITI NEI CONFRONTI DELLA P.A.<br />

- GLI OBBLIGHI DI TRACCIABILITÀ PER APPALTI, SERVIZI, FORNITURE E FINANZIAMENTI PUBBLICI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

4 - 5 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Angelita CARUOCCIOLO<br />

Avvocato amministrativista in Roma e Napoli<br />

PROGRAMMA<br />

Premessa sulle modalità di pagamento nei contratti pubblici. Le fonti che regolamentano i pagamenti. Le<br />

clausole del contratto in tema di pagamenti. Il ritardo nei pagamenti. La direttiva comunitaria 2000/35 e <strong>il</strong><br />

d.l.vo 231/02. La direttiva comunitaria 2011/7 e <strong>il</strong> nuovo testo nazionale di recepimento (d.l.vo 192/12). La<br />

nuova tempistica imposta dalla UE. I crediti nei confronti della P.A. e la possib<strong>il</strong>ità di compensare con essi<br />

i debiti previdenziali: l’interpretazione della giurisprudenza della disciplina in tema di spending review. Misure<br />

organizzative e funzionali atte a velocizzare i pagamenti nella Pubblica Amministrazione (ai sensi dell’art.<br />

9 d.l. 78/09 convertito in l. 102/09), la responsab<strong>il</strong>ità amministrativa e disciplinare. La l. 136/2010:<br />

la f<strong>il</strong>iera delle imprese coinvolte; i “soggetti” a qualsiasi titolo interessati; le amministrazioni aggiudicatrici;<br />

le novità e disposizioni interpretative dell’art. 3 della l. 136/2010. Ambito oggettivo della disciplina.<br />

Appalti pubblici, subappalti, appalti esclusi, contratti diversi dagli appalti, concessioni. Pagamenti destinati<br />

a dipendenti, consulenti e fornitori di beni e servizi. Pagamenti a favore di gestori e fornitori di pubblici esercizi.<br />

Decorrenza delle disposizioni. Il d.l. 187/2010 e la legge di conversione 217/2010. Il regime transitorio<br />

indicato dal Governo. I contratti con i fornitori pubblici stipulati prima e dopo l’entrata in vigore<br />

(07/09/2010). Il chiarimento interpretativo del Ministero dell’interno. La tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari<br />

relativi ai contratti pubblici già in essere previste da speciali disposizioni di legge. Ambito di applicazione.<br />

La determinazione dell’Autorità di vig<strong>il</strong>anza sui contratti pubblici n. 4 del 7/7/11 che ha sostituito le nn.<br />

8 e 10/2010.<br />

Il conto corrente dedicato e gli adempimenti per <strong>il</strong> pagamento: la comunicazione del codice unico di progetto<br />

(CUP) e Codice identificativo Gara (CIG); la comunicazione delle generalità e del codice fiscale delle<br />

persone delegate a operare sul conto corrente dedicato. Le funzioni organizzative interessate alla richiesta<br />

di c/c delegato: le interazioni fra ufficio approvvigionamenti e ufficio pagamenti. I soggetti presso cui aprire<br />

i conti correnti dedicati. I conti “dedicati anche in via non esclusiva”.<br />

Il regime dei subappalti. La disciplina dei contratti. Clausole da inserire nel contratto. Dalla nullità assoluta<br />

del contratto alla eterointegrazione normativa. Il divieto di uso del contante. Il fondo economale per<br />

le spese minute. Assetti organizzativi e gestionali. Responsab<strong>il</strong>ità di amministrazioni e imprese. Sistema sanzionatorio.<br />

22<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

149


C043<br />

Procedure negoziate e spese in economia per l’approvvigionamento di<br />

beni e servizi nella P.A.<br />

- CARATTERI E MODALITÀ DI ADOZIONE<br />

- AUTONOMIA REGOLAMENTARE DELLE STAZIONI COMMITTENTI E RELATIVI LIMITI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

1 a edizione: 27-28 maggio <strong>2013</strong><br />

2 a edizione: 6-7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Agostino NOBILE<br />

Esperto di contrattualistica e autore di pubblicazioni in materia<br />

PROGRAMMA<br />

Le spese in economia e la loro riconduzione al concetto comunitario di procedure negoziate. Le procedure<br />

negoziate nel diritto comunitario e in quello nazionale, alla luce del codice dei contratti pubblici e del<br />

relativo regolamento, anche alla luce della disciplina su razionalizzazione della spesa (l. 94/12) e spending<br />

review (l. 135/12), nonché delle correzioni ed integrazioni introdotte dai dd.l. 70/11 e 201/11. Le<br />

modalità procedimentali. Residualità delle procedure in economia rispetto a quelle concorsuali anche<br />

sotto la soglia comunitaria. Fonti normative che regolano l’acquisizione in economia di beni e servizi:<br />

l’art. 125 del d.l.vo 163/06 nonché gli artt. 329-338 del d.P.R. 207/2010; le definizioni di cottimo fiduciario<br />

e di amministrazione diretta, le tipologie di prestazioni; i limiti di spesa. Le acquisizioni in economia<br />

di beni e servizi per motivi di somma urgenza. Le procedure in economia con particolare riguardo ai casi in<br />

cui i beni e servizi da acquisire siano contemplati in convenzioni Consip. Criteri per la redazione e la revisione<br />

dei regolamenti per le spese in economia. La disciplina dei rapporti contrattuali originati dalla<br />

trattativa privata e dalle procedure in economia: la gestione dei contratti, la vig<strong>il</strong>anza, le verifiche. Esame<br />

del regolamento dei contratti pubblici (d.P.R. 207/2010) per le materie in oggetto. Gli adempimenti in<br />

tema di tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari.<br />

23<br />

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A360<br />

Le funzioni dell’economo nella P.A. – Indirizzo pratico-operativo<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

27-28-29 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Carmine COSSIGA<br />

già Direttore generale del Comune di Pozzuoli - Professore incaricato di Economia delle Aziende e delle P.A.<br />

Seconda Università di Napoli, Componente dell’Osservatorio nazionale per la finanza e la contab<strong>il</strong>ità degli<br />

enti locali<br />

Avv. Agostino NOBILE<br />

Esperto di contrattualistica e autore di pubblicazioni in materia, componente effettivo del Comitato consultivo<br />

appalti pubblici presso la Commissione europea<br />

PROGRAMMA<br />

Quadro generale: la disciplina normativa e regolamentare. I Regolamenti di economato degli Enti pubblici.<br />

I Consegnatari nell’Amministrazione dello Stato ed <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e del servizio economale negli Enti pubblici<br />

e negli Enti locali: modalità di nomina, durata negli incarichi, qualifica, contenuti dell’incarico. Le<br />

funzioni economali e le procedure d’acquisto: le minute spese di ufficio; le ricerche di mercato; le procedure<br />

semplificate. Gli adempimenti dei consegnatari e degli economi negli Enti: preliminari, concomitanti<br />

e susseguenti le ordinazioni. Le procedure economali per l’acquisizione di beni e servizi. L’esecuzione<br />

delle minute spese di funzionamento a carico di fondi di anticipazione. La gestione contab<strong>il</strong>e. I servizi di<br />

cassa: le giacenze e la gestione della liquidità. Le spese da pagare, la custodia dei valori, le scritture da tenere,<br />

le verifiche ed i controlli. La presentazione del Rendiconto dei fondi ut<strong>il</strong>izzati. I servizi economali<br />

specifici (le gestioni dirette). Le tipografie e i centri-stampa, laboratori ed officine. Il servizio automob<strong>il</strong>istico.<br />

L’economo come agente della riscossione. Gli Economi e Consegnatari come Agenti contab<strong>il</strong>i. La resa del<br />

conto ed i suoi fini. La rendicontazione di ordine generale e quella analitica dei singoli agenti. I conti amministrativi<br />

o rendiconti e i conti giudiziali. La gestione dei beni del patrimonio mob<strong>il</strong>iare e immob<strong>il</strong>iare. Considerazioni<br />

generali sui beni pubblici. Le valutazioni e gli ammortamenti. Gli inventari dei beni demaniali,<br />

dei beni patrimoniali immob<strong>il</strong>i e loro tenuta. I compiti del consegnatario nello Stato e dell’economo negli altri<br />

enti in materia di contab<strong>il</strong>izzazione e di inventariazione dei beni mob<strong>il</strong>i. Il nuovo procedimento per l’alienazione<br />

dei beni mob<strong>il</strong>i. La gestione dei beni in uso: l’assunzione dei carichi inventariali, aggiornamento;<br />

manutenzione; dismissione. La gestione dei beni fuori uso o non più ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i. I magazzini di conservazione;<br />

gestione; scritture; vig<strong>il</strong>anza e controllo. Le responsab<strong>il</strong>ità: giudizio di conto e giudizio di responsab<strong>il</strong>ità<br />

amministrativa e civ<strong>il</strong>e. Gli adempimenti in tema di tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari.<br />

24<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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A212<br />

Le procedure di erogazione della spesa pubblica alla luce<br />

dell’armonizzazione dei sistemi contab<strong>il</strong>i e della spending review<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

25-26-27 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Giorgio GISCI<br />

già Dirigente generale presso <strong>il</strong> Ministero Economia e Finanze<br />

Dott. Paolo Luigi REBECCHI<br />

Vice Procuratore generale Corte dei conti<br />

Dott. Domenico SCOTTI<br />

Dirigente della Ragioneria generale dello Stato<br />

Il seminario propone una sintesi organica di tutte le problematiche relative al processo inerente l’erogazione<br />

delle spese pubbliche partendo dalle previsioni di b<strong>il</strong>ancio, attraverso un esaustivo confronto tra <strong>il</strong><br />

sistema della erogazione di spesa statale e quello degli Enti del settore pubblico, secondo tre diverse ottiche,<br />

verranno evidenziate le regole generali del sistema e quelle particolari di ciascun ordinamento.<br />

Destinatari delle lezioni sono soprattutto amministratori, dirigenti, ragionieri e funzionari delle Amministrazioni<br />

dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e degli Enti pubblici non economici.<br />

PROGRAMMA<br />

Il quadro normativo contab<strong>il</strong>e in materia di gestione della spesa pubblica.<br />

Prof<strong>il</strong>i economico-finanziari. - I sistemi contab<strong>il</strong>i a supporto e a servizio dello svolgimento delle attività<br />

istituzionali e della gestione delle amministrazioni pubbliche: La contab<strong>il</strong>ità finanziaria, la contab<strong>il</strong>ità economica<br />

e quella analitica: fonti, fondamenti ed obiettivi.<br />

L’evoluzione dei principi contab<strong>il</strong>i alla luce delle recenti norme di riforma. Le innovazioni introdotte con<br />

la l. 31/12/09, n. 196, “Legge di contab<strong>il</strong>ità e finanza pubblica”. Il semestre europeo. Il b<strong>il</strong>ancio per Missioni<br />

e Programmi. Il Programma quale nuova unità di voto decisionale. Il Rendiconto. L’armonizzazione dei<br />

sistemi contab<strong>il</strong>i e degli schemi di b<strong>il</strong>ancio alla luce dei dd.l.vi n. 91 del 2011 e n.118 del 2011. L’interrelazione<br />

con la classificazione funzionale internazionale Cofog.<br />

L’analisi e la valutazione della spesa pubblica (c.d. revisione della spesa – spending review). Il Titolo III del<br />

d.l.vo 279/97: cenni sul sistema unico di contab<strong>il</strong>ità economica per centri di costo; I rapporti tra contab<strong>il</strong>ità<br />

finanziaria e contab<strong>il</strong>ità economica. I controlli e la loro evoluzione sul processo della spesa, visti in una<br />

logica di efficienza ed efficacia dell’azione della P.A.<br />

Prof<strong>il</strong>i contab<strong>il</strong>i.- Il mandato informatico e la smaterializzazione degli ordinativi. Fasi delle entrate e<br />

delle spese. La riscossione e i pagamenti. Le variazioni di b<strong>il</strong>ancio. Fondi di riserva, i residui e la loro gestione.<br />

Norme e prassi in tema di semplificazione e accelerazione delle procedure di spesa e contab<strong>il</strong>i. La tesoreria:<br />

verifiche ordinarie e straordinarie. I risultati contab<strong>il</strong>i della gestione, anche con riferimento agli obiettivi<br />

programmati e gli indicatori di performance: <strong>il</strong> conto del b<strong>il</strong>ancio, <strong>il</strong> conto economico, <strong>il</strong> conto del<br />

patrimonio. Il deficit e <strong>il</strong> dissesto di b<strong>il</strong>ancio. I possib<strong>il</strong>i interventi. Il riequ<strong>il</strong>ibrio di b<strong>il</strong>ancio e <strong>il</strong> risanamento.<br />

Il consolidamento dei conti pubblici in ambito nazionale e comunitario: ruolo di Istat e di Eurostat. Il sistema<br />

di classificazione contab<strong>il</strong>e SIOPE: la circolare Mef 10/6/08, n. 15. L’adeguamento delle previsioni<br />

di spesa agli esiti del controllo della Corte dei conti introdotti dal c. 171, l. 266/05. Il testo unico sul-<br />

25<br />

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l’ordinamento degli enti locali (d.l.vo 267/2000). Il regolamento di contab<strong>il</strong>ità n. 97 del 2003 per gli enti<br />

pubblici e la sua estensione applicativa.<br />

Prof<strong>il</strong>i giurisdizionali.- L’erogazione delle spese derivanti da sentenze di condanna: in particolare <strong>il</strong> problema<br />

della imputazione al b<strong>il</strong>ancio e della copertura economica in caso di indisponib<strong>il</strong>ità o insufficienza degli<br />

stanziamenti in b<strong>il</strong>ancio; la nomina e la competenza dei commissari ad acta. Rapporti tra procedimento contab<strong>il</strong>e<br />

e obbligazione pecuniaria della P.A. Le patologie di erogazione della spesa pubblica: impegno, ordinazione<br />

e pagamento di spese in eccedenza allo stanziamento di b<strong>il</strong>ancio e in violazione del principio della<br />

competenza. Le norme introdotte dalle leggi finanziarie. Le procedure irrituali di erogazione della spesa<br />

pubblica e le relative conseguenze sulle obbligazioni della P.A., in particolare i debiti fuori b<strong>il</strong>ancio e la<br />

riferib<strong>il</strong>ità alla P.A. Provvedimenti legislativi diretti al contenimento di particolari categorie di spesa degli<br />

Enti pubblici. Novità introdotte dalla l. 15/09 e dai dd.l. 78/09 e 103/09. La responsab<strong>il</strong>ità dei soggetti preposti<br />

alla erogazione della spesa pubblica. Esame della più recente giurisprudenza in tema di responsab<strong>il</strong>ità<br />

e di giudizio di conto della Corte dei conti.<br />

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A567<br />

Gli aggiornamenti contab<strong>il</strong>i nelle Regioni ed EE.LL. secondo <strong>il</strong> d.l.vo.<br />

118/2011<br />

- LA RENDICONTAZIONE DI FINE ANNO, LO START-UP PATRIMONIALE E LE RESPONSABILITÀ DI BILANCIO<br />

- PRINCIPI E METODOLOGIE DEL NUOVO SISTEMA CONTABILE DI REGIONI, PROVINCE<br />

E COMUNI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATA<br />

28-29 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott.ssa Adelia MAZZI<br />

Esperta di processi organizzativi e sistemi contab<strong>il</strong>i di Amministrazioni e Aziende<br />

Pubbliche. Autrice di pubblicazioni in materia<br />

Il corretto ut<strong>il</strong>izzo dei beni pubblici è un presupposto fondamentale per assicurare l’oculata gestione economico-finanziaria<br />

e la qualità dei servizi. Per questo motivo, è necessario dedicare grande attenzione alla<br />

tenuta degli inventari e, in particolare, alla ricognizione, valutazione e sistemazione contab<strong>il</strong>e dei beni.<br />

Partendo dalle linee guida emanate con la normativa di riforma della contab<strong>il</strong>ità, <strong>il</strong> seminario analizza i procedimenti<br />

patrimoniali ai fini di un corretto start-up patrimoniale e per non incorrere in b<strong>il</strong>anci non rappresentativi<br />

e non responsab<strong>il</strong>i.<br />

Saranno esaminate le principali metodologie e tecniche di contab<strong>il</strong>izzazione che caratterizzano <strong>il</strong> nuovo sistema<br />

e i nuovi schemi di b<strong>il</strong>ancio e di rendiconto. Verranno anche sinteticamente analizzati principi e metodi<br />

per l’introduzione del b<strong>il</strong>ancio consolidato.<br />

PROGRAMMA<br />

Strumenti dell’armonizzazione dei sistemi contab<strong>il</strong>i. Sistemi e principi contab<strong>il</strong>i uniformi. Piano dei conti<br />

integrato. Schemi di b<strong>il</strong>ancio comuni. B<strong>il</strong>ancio consolidato con le proprie aziende. Tabelle a confronto; spese<br />

correnti e spese in conto capitale: attuali interventi di spesa-macroaggregati per decreto.<br />

Criteri di iscrizione e valutazione degli elementi patrimoniali. Aggiornamento e gestione degli inventari<br />

dei beni mob<strong>il</strong>i. Sistemi di analisi e r<strong>il</strong>evazione. Analisi dell’attuale inventario dell’ente. Esame delle voci che<br />

compongono le immob<strong>il</strong>izzazioni immateriali. Verbale dei consegnatari. Censimento e gestione degli inventari<br />

dei beni immob<strong>il</strong>i.<br />

La struttura del conto del patrimonio. La contab<strong>il</strong>izzazione delle voci patrimoniali. L’inventario e la responsab<strong>il</strong>ità<br />

inventariale connessa alla redazione dello stesso documento. La rendicontazione della gestione<br />

patrimoniale e i criteri di valutazione del patrimonio: discarico e/o eliminazione, alienazioni, donazioni, costruzioni<br />

in economia. Le responsab<strong>il</strong>ità patrimoniali secondo le ultime sentenze della Corte dei conti.<br />

27<br />

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154


12 - INDICE DELLA MATERIA<br />

TRIBUTI E FISCO<br />

A357 L’assistenza fiscale - Mod. 730/<strong>2013</strong> ....................................................................... pag. 2<br />

A578 L’introduzione e l’applicazione della Tares ............................................................... pag. 3<br />

A356 Il modello 770/<strong>2013</strong> semplificato .......................................................................... pag. 4<br />

A371 L’IVA negli enti pubblici ...................................................................................... pag. 5<br />

A357/2 Conguagli di fine anno e <strong>il</strong> modello CUD .................................................................. pag. 6<br />

1<br />

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A357<br />

L’assistenza fiscale - Mod. 730/<strong>2013</strong><br />

- ASSISTENZA FISCALE DIRETTA E INDIRETTA - ADEMPIMENTI, OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ - LA PROCE-<br />

DURA DI ASSISTENZA FISCALE - LA NUOVA MODULISTICA - LE COMUNICAZIONI ALL’AMMINISTRAZIONE FI-<br />

NANZIARIA - ANALISI PARTICOLAREGGIATA DEI REDDITI DA DICHIARARE NEL MOD. 730/<strong>2013</strong> – CALCOLO<br />

PER LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

11-12-13 marzo <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

un Esperto in materia tributaria e fiscale<br />

PROGRAMMA<br />

Assistenza fiscale: prof<strong>il</strong>i organizzativi, giuridici e funzionali e ultime novità. Analisi dei redditi dichiarab<strong>il</strong>i<br />

con <strong>il</strong> mod. 730 con particolare riguardo ai redditi fondiari, ai redditi di lavoro dipendente ed assim<strong>il</strong>ati,<br />

ai redditi di capitale e ai redditi di lavoro autonomo. Ritenute alla fonte. Addizionali regionale e<br />

comunale all’Irpef. Oneri deducib<strong>il</strong>i. Le detrazioni per redditi da lavoro, le detrazioni per carichi di famiglia<br />

e le detrazioni per oneri. Adempimenti e tempistica del sostituto d’imposta nell’assistenza fiscale: ricezione<br />

dei mod. 730; comunicazioni mod. 730-4 (anche rettificative e integrative) da parte dei Caf-dipendenti;<br />

controllo formale; liquidazione dell’imposta e conguagli. Rettifiche e integrazioni. Esame particolareggiato<br />

della nuova modulistica. Le connesse comunicazioni all’Amministrazione finanziaria. Nuovi termini di trasmissione<br />

telematica dei modelli 730 all’Amministrazione finanziaria. Le sanzioni previste per i sostituti<br />

d’imposta e per i Caf-dipendenti.<br />

2<br />

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A578<br />

L’introduzione e l’applicazione della Tares<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

19-20 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott.ssa Claudia ROTUNNO<br />

Dirigente Ufficio XII Comuni e Province, Direzione legislazione tributaria e federalismo fiscale, Dipartimento<br />

delle Finanze MEF<br />

Dott.ssa Lucia SOLITRO<br />

Direzione legislazione tributaria e federalismo fiscale, Dipartimento delle Finanze MEF<br />

Dal 1° gennaio <strong>2013</strong> <strong>il</strong> nuovo tributo TARES ha sostituito i prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani<br />

(TARSU, TIA 1 e TIA 2) e i comuni e gli operatori del settore devono cimentarsi con l’applicazione delle nuove<br />

disposizioni contenute nell’art. 14 del d.l. 201/2011. Si ricorda che detta norma prevede anche l’applicazione<br />

della cosiddetta maggiorazione a copertura dei cosiddetti costi indivisib<strong>il</strong>i.<br />

Il legislatore ha previsto una pausa nell’applicazione del tributo e della maggiorazione poiché ha differito<br />

inizialmente a luglio <strong>il</strong> pagamento dei relativi importi e con <strong>il</strong> recentissimo d.l. 35 dell’8/4/<strong>2013</strong> ha consentito<br />

ai Comuni di intervenire sulla scadenza delle rate e di far pagare i contribuenti sulla base dei precedenti prelievi<br />

sui rifiuti.<br />

La novità più significativa è costituita dalla circostanza che la maggiorazione è attribuita allo Stato e <strong>il</strong> suo<br />

pagamento è rinviato all’ultima rata. E’ importante quindi che i comuni intervengano immediatamente con<br />

propria delibera nel caso in cui vogliano anticipare la scadenza di luglio.<br />

I Comuni, inoltre, dovranno predisporre i relativi atti regolamentari e tariffari entro <strong>il</strong> termine di approvazione<br />

del b<strong>il</strong>ancio preventivo che quest’anno è stato fissato al 30 giugno. A questo proposito si segnalano le<br />

importanti novità recate dal d.l. 35/13 sulla esclusione dalla tassazione delle aree scoperte pertinenziali e<br />

accessorie di tutti i locali tassab<strong>il</strong>i e non solo di quelle di civ<strong>il</strong>i abitazioni.<br />

Il corso ha lo scopo di offrire sia ai comuni sia ai soggetti coinvolti (società che svolgevano <strong>il</strong> servizio di riscossione<br />

e di accertamento dei precedenti prelievi) nell’applicazione della TARES, fornendo le indicazioni necessarie<br />

per la predisposizione dei regolamenti, seguendo le linee giuda pubblicate dal Ministero<br />

dell’economia e delle finanze sul proprio sito istituzionale.<br />

Nelle giornate dedicate allo svolgimento del corso saranno anche affrontate le tematiche relative alla disciplina<br />

del nuovo tributo e al pagamento del tributo.<br />

PROGRAMMA<br />

LA TARES-Tributo. La distinzione tra tariffa tributo e tariffa corrispettivo. Il presupposto impositivo. I soggetti<br />

attivi. I soggetti passivi. La base imponib<strong>il</strong>e. La maggiorazione.<br />

La redazione del regolamento. Esame del prototipo del regolamento TARES pubblicato dal Ministero dell’economia<br />

e delle finanze (MEF). Linee guida per l’elaborazione delle tariffe pubblicate dal MEF. Le agevolazioni.<br />

La dichiarazione. Il pagamento del tributo. Le novità recate dal d.l. 35/<strong>2013</strong> in materia di versamento<br />

del tributo e della maggiorazione, di rateizzazione del tributoe di aree scoperte.<br />

TARES-Corrispettivo. Cenni sull’applicazione della tariffa corrispettivo.<br />

3<br />

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A356<br />

Il Modello 770/<strong>2013</strong> semplificato<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

10-11 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Rodolfo AFFATICATI<br />

Esperto in materia previdenziale, INAS-CISL<br />

e inoltre un Esperto in materia tributaria e fiscale<br />

PROGRAMMA<br />

Soggetti del comparto pubblico obbligati alla presentazione della dichiarazione di sostituto d’imposta. I<br />

nuovi termini per <strong>il</strong> <strong>2013</strong>. Modalità di comp<strong>il</strong>azione e presentazione della dichiarazione; le procedure per l’invio<br />

telematico. Parte fiscale. Esame particolareggiato delle novità della dichiarazione e delle modalità di<br />

comp<strong>il</strong>azione delle comunicazioni nonché dei prospetti dei versamenti e delle compensazioni. Lo scomputo<br />

delle ritenute. Le sanzioni previste per i sostituti d’imposta. Il ravvedimento operoso. Parte contributiva.<br />

Esame dei riquadri relativi ai dati previdenziali. Le novità per i dati INPS e INAIL. Le particolarità dei dati<br />

exINPDAP: <strong>il</strong> reddito imponib<strong>il</strong>e ai fini pensionistici, <strong>il</strong> reddito imponib<strong>il</strong>e ai fini del TFS e del TFR, della<br />

Cassa unica del Credito, dell’ENPDEP. La contribuzione obbligatoria ai fini pensionistici e previdenziali, la contribuzione<br />

non obbligatoria. Le novità relative alla contribuzione per <strong>il</strong> TFR per i nuovi assunti e per i dipendenti<br />

in regime TFS che optano per la previdenza complementare.<br />

4<br />

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A371<br />

L’IVA negli Enti pubblici<br />

- ANCHE DOPO LE NOVITÀ ARRECATE DAL REG. UE 2011/282<br />

- L’ IVA, UN’IMPOSTA SEMPRE PIÙ EUROPEA E SEMPRE PIÙ PRESENTE NELLA VITA AMMINISTRATIVA DI<br />

OGNI ENTE PUBBLICO ANCHE QUANDO AGISCE IN VESTE DI PUBBLICA AUTORITÀ<br />

- LE NOVITÀ DELLA LEGGE DI STABILIZZAZIONE PER IL <strong>2013</strong>: ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2010/45/UE<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

10-11 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Rolando VIVALDI<br />

Responsab<strong>il</strong>e Unità fiscale “Gestione redditi lavoro autonomo e adempimenti assistenziali e previdenziali”<br />

Università di Pisa<br />

OBIETTIVI<br />

Il seminario si propone come efficace guida operativa per i funzionari preposti agli adempimenti contab<strong>il</strong>i di<br />

questa materia.<br />

PROGRAMMA<br />

Presupposti di applicazione dell’IVA con specifico riferimento alle operazioni poste in essere dagli enti pubblici.<br />

Le operazioni assoggettate: problematiche relative al regime intertemporale di modifica all’ aliquota<br />

IVA. Le operazioni fuori campo IVA per carenza dei presupposti. Le operazioni non imponib<strong>il</strong>i. Le più importanti<br />

operazioni commerciali negli enti pubblici: i servizi a domanda individuale negli enti locali, i contratti<br />

di consulenza e assistenza tecnica per gli enti di ricerca e le Università, le prestazioni a tariffario.<br />

La detrazione dell’IVA sugli acquisti r<strong>il</strong>evanti: presupposti e modalità tecniche di detrazione per gli enti pubblici.<br />

Modalità di ottimizzazione del recupero dell’ IVA. Le operazioni esenti e la loro r<strong>il</strong>evanza nella determinazione<br />

della percentuale di detraib<strong>il</strong>ità IVA sugli acquisti (indetraib<strong>il</strong>ità specifica o applicazione del<br />

pro-rata).<br />

I più importanti adempimenti documentali IVA: fatturazione, registrazione, dichiarazione annuale. Analisi<br />

delle novità recate dalla l. 217/2011 (Comunitaria 2012) in tema di fatturazione.<br />

L’IVA nel settore immob<strong>il</strong>iare: cessioni e locazioni di immob<strong>il</strong>i negli enti pubblici, eventuale r<strong>il</strong>evanza ai fini<br />

della soggezione all’imposta. La r<strong>il</strong>evanza IVA dei contributi ricevuti con riferimento sia alla sfera istituzionale<br />

che a quella commerciale. Il regime IVA dei corsi di formazione effettuati o commissionati da Enti Pubblici.<br />

L’attività editoriale negli enti pubblici. L’organizzazione di viaggi turistici negli enti pubblici.<br />

L’organizzazione di un congresso negli enti pubblici.<br />

Il VAT Package 2008: la r<strong>il</strong>evanza delle operazioni compiute con soggetti esteri; l’IVA come imposta che<br />

grava anche sulle operazioni istituzionali dell’ Ente. Le novità del Regolamento CE 282/2011 e quelle introdotte<br />

dal d.l. 16/2012 (semplificazioni fiscali), conv. in l. 44/12. Gli acquisti di beni in ambito UE: <strong>il</strong><br />

regime intracomunitario. Gli adempimenti Intrastat degli enti pubblici. Analisi delle principali disposizioni<br />

legislative e di prassi. Le novità della legge di stab<strong>il</strong>ità per <strong>il</strong> <strong>2013</strong> (l. 24/12/12 n. 228): <strong>il</strong> restyling della<br />

fatturazione in ambito UE in attuazione della direttiva 2010/45/UE.<br />

5<br />

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A357/2<br />

Conguagli di fine anno e <strong>il</strong> modello CUD<br />

- IL CONGUAGLIO DI FINE ANNO<br />

- L’ADDIZIONALE REGIONALE ALL’IRPEF<br />

- L’ADDIZIONALE COMUNALE ALL’IRPEF<br />

- LE CERTIFICAZIONI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

2-3 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Rag. Rodolfo AFFATICATI<br />

Esperto in materia previdenziale, INAS-CISL<br />

e inoltre un Esperto in materia tributaria e fiscale<br />

Analisi delle disposizioni che regolano l’effettuazione del conguaglio di fine anno, che prevedono <strong>il</strong> prelievo<br />

alla fonte delle addizionali regionale e comunale all’Irpef sui redditi di lavoro dipendente e assim<strong>il</strong>ati.<br />

PROGRAMMA<br />

Il conguaglio di fine anno: adempimenti del sostituto d’imposta; redditi e oneri che possono o devono essere<br />

considerati ai fini del conguaglio; detrazioni per carichi di famiglia; detrazioni per redditi da lavoro;<br />

scelta del dipendente in caso di incapienza della retribuzione; addizionale regionale all’Irpef; addizionale<br />

comunale all’Irpef. Il modello CUD che deve essere comp<strong>il</strong>ato dai sostituti d’imposta per certificare i redditi<br />

di lavoro dipendente e quelli ad esso assim<strong>il</strong>ati erogati nel <strong>2013</strong>. Gli aspetti contributivi INPS ed ex IN-<br />

PDAP riportati sul modello CUD. Destinatari dell’invio del modello CUD. Individuazione del reddito imponib<strong>il</strong>e<br />

ai fini pensionistici, previdenziale, della Gestione del credito e dell’ENPDEP. R<strong>il</strong>evazione dei contributi versati<br />

ai fini pensionistici, previdenziali, della Gestione del credito e dell’ENPDEP. Risoluzione di quesiti.<br />

6<br />

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13 - INDICE DELLA MATERIA<br />

MANAGEMENT<br />

C254 La valorizzazione dei beni culturali: metodi, competenze, management ........................... pag. 2<br />

A077 E-government e open government ......................................................................... pag. 3<br />

M139 Master in management della pubblica amministrazione ............................................. pag. 4<br />

A052 Il diritto amministrativo nell’evoluzione normativa e giurisprudenziale ............................. pag. 6<br />

B478 Leadership, coordinamento e organizzazione del lavoro ............................................... pag. 7<br />

B367 L’analisi e la riorganizzazione dei procedimenti amministrativi e negoziali ........................ pag. 8<br />

B477 Semplificazione del lavoro: la gestione efficiente di attività e risorse .............................. pag. 9<br />

B479 Gestione delle competenze e sv<strong>il</strong>uppo dei collaboratori .............................................. pag. 10<br />

B148 Sistemi di valutazione e misurazione della performance ............................................. pag. 11<br />

D282 Lo stress nella P.A. da lavoro correlato: ottica manageriale, prevenzione, gestione ............ pag. 12<br />

1<br />

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C254<br />

La valorizzazione dei beni culturali: metodi, competenze, management<br />

- NORMATIVA, MARKETING, TECNICHE MULTIMEDIALI, FUND RAISING<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

13-14-15 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA 20% (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Giampietro MASSACCI<br />

Consulente di organizzazione<br />

Dott. Francesco CLARO<br />

Sociologo ed esperto di formazione<br />

Avv. Teresa CANONICO<br />

Studio Legale Avv. Paolo Galdieri<br />

OBIETTIVI<br />

La cultura si ritiene circoscritta alla riflessione, studio, meditazione, s<strong>il</strong>enzio; la gestione è tesa al dinamismo<br />

dell’azione, alla continua risposta, pronta e adeguata alla mutevolezza del contesto collettivo in cui si opera.<br />

La consapevolezza del “bene cultura” è recente nella storia del nostro Paese ma altrettanto pervicace resta l’approccio<br />

burocratico alla diffusione, conoscenza e valorizzazione di una ricchezza che concentra nella sola Italia<br />

l‘ 80% del patrimonio culturale mondiale. Va allora colta l’opportunità per congiungere dinamismo imprenditoriale<br />

e valorizzazione culturale sul territorio e nella collettività. Scopo del seminario è quindi quello di fornire<br />

strumenti, tecniche, orientamenti interdisciplinari per far sì che gli operatori culturali si approprino dei mezzi<br />

adeguati per gestire la cultura nella sua accezione più ampia come un bene anche economico. Dall’analisi del<br />

territorio su cui si intende attuare un evento, interpretando caratteristiche, opportunità e attese, si può procedere<br />

all’organizzazione elaborando la progettazione, curando la promozione, monitorando lo svolgimento e<br />

gestendo la post-produzione, con l’acquisizione di mentalità e mezzi operativi tipici del privato.<br />

DESTINATARI<br />

Operatori culturali, in attività o in formazione, in strutture-contenitori di beni culturali (musei, biblioteche,<br />

eventi artistici, archivi, fondazioni, conservatorie, fiere, mostre) in ambito nazionale e locale, in forma stab<strong>il</strong>e<br />

o temporanea, a vari livelli di responsab<strong>il</strong>ità.<br />

PROGRAMMA<br />

La cultura come “bene” individuale e collettivo, elemento di richiamo per la popolazione. Valori che sottendono<br />

la cultura. Quadro legislativo inerente <strong>il</strong> settore culturale. Tutela e valorizzazione del patrimonio<br />

culturale e ambientale. Conoscenza, forme di comunicazione e coinvolgimento attraverso iniziative in<br />

forma di evento. Norme della propria struttura e dell’evento. Sicurezza ed eventuali imprevisti.<br />

Perché progettare e come gestire un evento culturale. Dall’idea al progetto: piano, location, budget, diffusione,<br />

allestimento. Organizzazione e marketing. Il team di progetto e di gestione, staff interno ed esterno.<br />

Le risorse finanziarie: reperimento e gestione, collaborazioni, patrocini, finanziamenti, rete di partner pubblici<br />

e privati. Tecniche di comunicazione, ufficio stampa, linee editoriali. La formazione scolastica dei<br />

giovani sensib<strong>il</strong>i alla cultura. Il turismo culturale. Parti in causa: Enti, fondazioni, associazioni, persone. Lavoro<br />

di gruppo, simulazione di un evento e role playing.<br />

2<br />

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A077<br />

E-government e Open government<br />

- AGENDA E IDENTITÀ DIGITALE – AMMINISTRAZIONE DIGITALE - LE RIFORME DETTATE DAL D.L.VO<br />

235/2010, ALLA LUCE DELLE DISPOSIZIONI INTEGRATIVE PREVISTE DAL DECRETO SVILUPPO (D.L. 83/12<br />

CONV. IN L. 134/12) E DAL DECRETO CRESCITA 2 (D.L. 179/12, CONV. IN L. 221/12)<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

22-23 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Anna Mariagrazia CRESCENZI<br />

Referendario Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione<br />

OBIETTIVI<br />

Il corso intende fornire una panoramica completa e approfondita sul tema dell’e-Government government<br />

derivante dall’attuale quadro normativo aggiornato rispetto al contesto tecnologico in evoluzione ed in relazione<br />

alle nuove esigenze di ut<strong>il</strong>izzo efficiente dei servizi della pubblica Pubblica amministrazioneAmministrazione.<br />

Rappresentando le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione gli elementi<br />

ab<strong>il</strong>itanti del governo elettronico, con l’Open Ggovernment si rende <strong>il</strong> processo di rincofigurazione di modelli,<br />

strumenti e tecnologie all’interno delle amministrazioni effettivamente sostenib<strong>il</strong>e, sia sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o<br />

tecnico- operativo che di quello degli investimenti da affrontare. L’Open government government può essere<br />

considerato l’evoluzione dell’ e-government che ha visto la pubblica P.A. amministrazione dotarsi per la<br />

prima volta in maniera sistematica e strutturata di tecnologie di Information e communication technology.<br />

Il forte sv<strong>il</strong>uppo delle tecnologie digitali ha un ruolo importante e prevalente nello sv<strong>il</strong>uppo del processo di<br />

innovazione e permette una comunicazione diretta fra i cittadini e <strong>il</strong> Governo. L’evoluzione dei paradigmi<br />

organizzativi e normativi tipici dell’e-government, oltre a dover tenere conto della costante evoluzione<br />

delle tecnologie - e in particolar modo di internet – consente di ut<strong>il</strong>izzare applicazioni on line con uno spiccato<br />

livello di interazione con la comunità sociale aprendo nuovi riferimenti web 2.0.<br />

PROGRAMMA<br />

Le strategie di sv<strong>il</strong>uppo dell’information technology nell’e-government. Il governo elettronico e <strong>il</strong> piano<br />

di azione italiano: contesto istituzionale; valutazione ed esperienze; opportunità finanziarie e gestionali di<br />

management pubblico alla luce dei recenti interventi dettati dal d.l. 83/2012 (decreto sv<strong>il</strong>uppo) e dal d.l.<br />

179/12 (decreto crescita). Società dell’informazione nel settore pubblico: quadro normativo e istituzionale<br />

dell’e-goverment. Le opportunità e le applicazioni delle nuove disposizioni nella pubblica amministrazione<br />

e i programmi previsti dall’Agenda digitale europea e nazionale. Regolamentazione dell’innovazione<br />

digitale della P.A.: dalla implementazione del Codice dell’amministrazione digitale alle altre norme di<br />

e-government. Quadro comparativo delle disposizioni per la digitalizzazione della P.A. prima e dopo la riforma<br />

dettata dal d.l.vo 235/2010, alla luce delle disposizioni integrative previste dal d.l. 83/2012 (conv.<br />

nella l. 134/12) e dal d.l. 179/12, (conv. nella l. 221/12); complementarietà con la riforma del d.l.vo 150/09<br />

in termini di meritocrazia, premialità, trasparenza e responsab<strong>il</strong>izzazione dell’operatore pubblico e con le<br />

disposizioni previste dal d.l. 95/12, convertito nella l. 135/12, in tema di spending review.<br />

3<br />

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Dall’e-government all’Open government. I principi informatori e distintivi dell’Open government: trasparenza,<br />

partecipazione e collaborazione e i diversi livelli di sv<strong>il</strong>uppo.<br />

Il livello giuridico: adozione di un modello di Open government, basato sui concetti di “apertura” e “trasparenza”,<br />

e fondato soprattutto sull’ut<strong>il</strong>izzo delle nuove tecnologie di comunicazione e informazione (Internet<br />

e <strong>il</strong> Web in particolare) in luogo degli strumenti più tradizionali.<br />

L’approccio culturale e organizzativo: <strong>il</strong> modello gerarchico e top down che ancora oggi contraddistingue<br />

gli enti pubblici nei confronti del cittadino sostituito da un modello orizzontale e partecipativo, nel quale <strong>il</strong><br />

processo decisionale sia <strong>il</strong> risultato del dialogo e della collaborazione tra istituzioni e privati.<br />

Gli strumenti ab<strong>il</strong>itanti dell’Open government. Processi decisionali e attività amministrative incentrati<br />

sulle effettive esigenze della comunità di cittadini, sulla comunicazione e sulla collaborazione con essi. Il<br />

passaggio al modello di “governo aperto” attraverso la rete e la serie di questioni tecniche a cui gli enti e<br />

le istituzioni sono chiamati a prestare attenzione. Open data e diffusione degli strumenti di e-government.<br />

M139<br />

MASTER IN MANAGEMENT DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE<br />

DURATA<br />

15 giorni<br />

articolato in sei moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

23-24-25-26-27 settembre <strong>2013</strong><br />

21-22-23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

2-3-4-5-6 dicembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 2.715,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Ida CARACCIOLO<br />

Ordinario di Diritto internazionale, Seconda Università di Napoli<br />

Dott. Andrea CASTIELLO d’ANTONIO<br />

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni<br />

Dott.sa Denita CEPIKU<br />

Ricercatore di Economia Aziendale<br />

Università di Roma “Tor Vergata”<br />

Dott. Santo FABIANO<br />

Esperto di Diritto degli Enti locali<br />

Dott. Oberdan FORLENZA<br />

Consigliere TAR<br />

Dott. Sergio GIGLI<br />

Project manager, coordinatore e docente di corsi di formazione<br />

Dott. Pierluigi MASTROGIUSEPPE<br />

Dirigente Aran<br />

Dott. Eugenio NUNZIATA<br />

Docente di Organizzazione aziendale - Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze<br />

Il Master, organizzato in 6 moduli seminariali fruib<strong>il</strong>i anche separatamente, affronta in modo complessivo<br />

e integrato le tematiche più importanti di competenza del management pubblico e del nuovo modo di amministrare<br />

e organizzare <strong>il</strong> lavoro, alla luce delle linee guida della riforma della Pubblica Amministrazione.<br />

Attraverso questo percorso, dopo una ricognizione del quadro normativo di riferimento dell’amministrazione<br />

attiva, anche per effetto della giurisprudenza, verranno messi a fuoco i tratti distintivi del manager pubblico<br />

4<br />

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164


e dei nuovi processi organizzativi ispirati alla volontà di creare esperienze e cultura d’impresa nell’Amministrazione<br />

pubblica. Ampio spazio verrà riservato all’innovazione tecnologica e organizzativa, alle tecniche<br />

di leadership e valutazione, alla gestione del personale e della dirigenza, alla reingegnerizzazione dei processi,<br />

alla sua attuazione, al coinvolgimento degli uffici deputati.<br />

DESTINATARI<br />

Amministratori, dirigenti, funzionari, manager, segretari comunali, membri dei servizi di controllo interno e<br />

dei nuclei di valutazione ed ispettivi.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A052):<br />

23-24-25 settembre <strong>2013</strong><br />

Il diritto amministrativo nell’evoluzione normativa e giurisprudenziale<br />

2° modulo (B478):<br />

26-27 settembre <strong>2013</strong><br />

Leadership, coordinamento e organizzazione del lavoro<br />

3° modulo (B367):<br />

21-22-23 ottobre <strong>2013</strong><br />

L’analisi e la riorganizzazione dei procedimenti amministrativi e negoziali<br />

4° modulo (B477):<br />

24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

Semplificazione del lavoro: la gestione efficiente di attività e risorse<br />

5° modulo (B479):<br />

2-3 dicembre <strong>2013</strong><br />

Gestione delle competenze e sv<strong>il</strong>uppo dei collaboratori<br />

6° modulo (B148):<br />

4-5-6 dicembre <strong>2013</strong><br />

Sistemi di valutazione e misurazione della performance. Organismi indipendenti di valutazione<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• presenti una ricerca sugli argomenti trattati nel Master, che verrà esaminata e valutata dal docente relatore<br />

5<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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A052<br />

Il diritto amministrativo nell’evoluzione normativa e giurisprudenziale<br />

- LE FONTI - I SOGGETTI - L’ORGANIZZAZIONE - L’INFLUENZA DEL DIRITTO COMUNITARIO<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione 10-11-12 giugno <strong>2013</strong><br />

2ª edizione 23-24-25 settembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Ida CARACCIOLO<br />

Ordinario di Diritto internazionale, Seconda Università di Napoli<br />

Dott. Oberdan FORLENZA<br />

Consigliere di Stato<br />

PROGRAMMA<br />

Il sistema delle fonti del diritto amministrativo: fonti atto e fonti fatto. La Costituzione: la revisione del<br />

Titolo V e l’assetto costituzionale delle Autonomie locali (l. cost. n. 3/2001). Iter approvativo delle leggi di<br />

riforma del diritto costituzionale. Le prospettive di riforma della Costituzione. I testi unici misti. La potestà<br />

regolamentare: <strong>il</strong> riparto delle competenze alla luce del vigente assetto costituzionale. La delegificazione.<br />

Le situazioni giuridiche soggettive nel diritto amministrativo. La lesione di situazioni giuridiche<br />

soggettive: tutela risarcitoria; interesse legittimo; evoluzione della giurisprudenza con particolare riguardo<br />

alla Corte dei conti, alla Cassazione, al Consiglio di Stato.<br />

Organizzazione dello Stato: <strong>il</strong> Governo e la Presidenza del Consiglio alla luce delle più recenti riforme. Concetti<br />

di federalismo e decentramento alla luce della vigente legislazione e delle prospettive di riforma. Autonomie<br />

ed Enti locali.<br />

Organizzazione amministrativa: figure giuridiche soggettive; tipologie di enti pubblici; organi e uffici. Forme<br />

di organizzazione alternative al modello burocratico: le agenzie. Le figure soggettive pubbliche non entificate<br />

e gli enti privati di interesse pubblico. Privatizzazione e società a partecipazione pubblica dopo la riforma<br />

del diritto societario alla luce della giurisprudenza comunitaria. L’organismo di diritto pubblico e le<br />

società miste locali. L’affidamento “in house”.<br />

Le Autorità amministrative indipendenti: poteri; organizzazione; rapporti con le tradizionali strutture amministrative<br />

dello Stato.<br />

Le fonti del diritto dell’Unione europea: diritto primario e diritto derivato. La influenza del diritto dell’Unione<br />

Europea sul diritto amministrativo. Regolamenti, direttive e decisioni: loro diretta applicab<strong>il</strong>ità,<br />

effetto diretto e primato sul diritto nazionale degli Stati membri. L’adeguamento dell’ordinamento italiano<br />

all’ordinamento dell’Unione europea: <strong>il</strong> quadro normativo; la legge comunitaria annuale; l’adeguamento<br />

diretto, per delega legislativa, per atto amministrativo; la giurisprudenza comunitaria e costituzionale.<br />

I conflitti tra diritto comunitario e diritto interno e i criteri di risoluzione alla luce della più recente giurisprudenza<br />

costituzionale. La violazione del diritto comunitario e i riflessi sulla legalità dell’azione amministrativa.<br />

Diritto dell’Unione Europea e riflessi sull’azione dei giudici interni: giudice ordinario e giudice<br />

amministrativo. La giurisprudenza della Corte di Giustizia: tipologie di giudizi; loro efficacia nei riguardi<br />

degli Stati membri. Responsab<strong>il</strong>ità extracontrattuale dello Stato per inerzia legislativa. Responsab<strong>il</strong>ità di amministratori<br />

e funzionari pubblici per omessa o errata applicazione di norme comunitarie.<br />

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B478<br />

Leadership, coordinamento e organizzazione del lavoro<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

26-27 settembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

1ª giornata 9-13/14-16,30<br />

2ª giornata 9,00-14<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Eugenio NUNZIATA<br />

Docente di Organizzazione aziendale - Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze<br />

Scuola Superiore di Polizia Tributaria<br />

L’obiettivo del seminario è quello di sostenere Dirigenti e Funzionari nello sv<strong>il</strong>uppo delle proprie “capacità<br />

di ruolo” atte ad esercitare <strong>il</strong> ruolo di capo e coach nei confronti dei propri collaboratori. Si tratta, quindi,<br />

di sv<strong>il</strong>uppare la capacità di attivare, all’interno dei propri ambiti di responsab<strong>il</strong>ità, meccanismi organizzativi<br />

e culturali virtuosi che consentano di : rinforzare consapevolezza e condivisione di obiettivi; sv<strong>il</strong>uppare<br />

capacità di comunicare una visione condivisa; valutare le diverse opzioni in tema di organizzazione del lavoro<br />

e divisione dei compiti tra i propri collaboratori, e le diverse modalità di gestione della delega operativa<br />

nei loro confronti.<br />

Dal punto di vista delle metodologie didattiche <strong>il</strong> processo formativo adottato è attivo: casi ed esercitazioni<br />

occuperanno la parte prevalente delle unità didattiche, mentre la componente teorica verrà veicolata attraverso<br />

l’alternanza tra momenti di razionalizzazione delle esercitazioni e spazi di approfondimento e concettualizzazione<br />

specifici.<br />

PROGRAMMA<br />

Il dirigente come datore di lavoro. La coerenza mezzi-fini: missione dell’unità organizzativa ed <strong>il</strong> lavoro delle<br />

persone. Il ciclo di direzione: pianificare, organizzare, decidere, controllare. Definire i ruoli, comunicare gli<br />

obiettivi, supportare l’azione. Delega, coordinamento e controllo. La leadership. Il coaching e le modalità<br />

di sv<strong>il</strong>uppo dei collaboratori.<br />

7<br />

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167


B367<br />

L’analisi e la riorganizzazione dei procedimenti amministrativi<br />

e negoziali<br />

- OBIETTIVI - PARAMETRI - AUTONOMIA - ECONOMICITÀ<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

21-22-23 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

Prime due giornate 9,00 – 13,00/14,00 – 16,30<br />

Terza giornata 9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Sergio GIGLI<br />

Project manager, coordinatore e docente di corsi di formazione<br />

OBIETTIVI<br />

Il seminario intende offrire un contributo al miglioramento organizzativo degli enti pubblici, affrontando le condizioni<br />

del “lavorare per processi”. Le più recenti novità normative e tecnologiche hanno indotto la necessità di sottoporre<br />

a revisione i rapporti funzionali tra “back e front office” per priv<strong>il</strong>egiare un forte orientamento agli<br />

obiettivi/risultati. In tale prospettiva lo sv<strong>il</strong>uppo di capacità di agire per processi significa essere in grado di intervenire<br />

sull’organizzazione del lavoro, dato che un processo solitamente comprende più procedure e coinvolge<br />

più servizi anche di aree diverse. L’approccio “prodotto/processo”, oggetto di questo modulo, è centrato sull’analisi<br />

e la razionalizzazione dei processi, con riferimento anche alle modalità con cui <strong>il</strong> d.l.vo 150/09 configura<br />

i nuovi modelli di gestione dell’attività amministrativa, ed è indirizzato allo sv<strong>il</strong>uppo di una maggiore attenzione<br />

a: risultati da conseguire e relative responsab<strong>il</strong>ità; grado di impatto dei risultati sui destinatari (clienti); valutazione<br />

delle condizioni di efficienza (in particolare tempi e costi); integrazione funzionale interna.<br />

METODOLOGIA DIDATTICA<br />

Poiché gli utenti del corso sono responsab<strong>il</strong>i di contesti organizzativi diversi, si ritiene opportuno proporre approcci<br />

diversi dalla semplice relazione ex cathedra, preferendo piuttosto l’uso costante di modalità di intervento essenzialmente<br />

“attive”. Ciò significa dare ampio spazio alla dinamica di gruppo ed alle metodologie attive di apprendimento,<br />

valorizzando le relazioni tra docenza e gruppo d’aula, allo scopo principale di far emergere tra i<br />

partecipanti gli aspetti motivazionali, l’attitudine al cambiamento ed a cambiare/mettersi in discussione. Gli argomenti<br />

del modulo sono presentati con lezioni interferenziali, supportate da f<strong>il</strong>es espositivi, che favoriscono lo<br />

scambio ed <strong>il</strong> confronto docente – partecipanti e tra i partecipanti stessi. Vengono inoltre presentati esempi di applicazione<br />

dell’approccio “prodotto/processo” in contesti pubblici e si propongono esercitazioni individuali e lavori<br />

di gruppo. Gli obiettivi di questo modulo inducono quindi a priv<strong>il</strong>egiare tra le diverse metodologie l’action<br />

learning (formazione esperienziale), ovvero chiedere ai partecipanti di “vivere <strong>il</strong> percorso” in logica di apprendimento<br />

dall’esperienza.<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti di enti pubblici responsab<strong>il</strong>i di procedimenti e funzionari delegati alla responsab<strong>il</strong>ità degli stessi. Più in<br />

generale dirigenti e quadri intermedi interessati a conoscere l’approccio del “lavorare per processi”.<br />

PROGRAMMA<br />

Lo scenario del cambiamento nella P.A. dopo <strong>il</strong> d.l.vo 150/09. Il rapporto dialettico tra direzione politica e dirigenza<br />

nel trasformare la pianificazione generale in singoli obiettivi. Il ciclo di gestione della performance organizzativa.<br />

La redazione del piano triennale delle performance e della relazione sulla performance. Il piano<br />

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triennale per la trasparenza e l’integrità. La ricaduta dei piani sui processi organizzativi. I sistemi di controllo interno<br />

e l’organismo indipendente di valutazione. Esercitazione: “Valutazione dell’innovazione” nell’ottica del<br />

d.l.vo 150/09. Presentazione del metodo di analisi. L’analisi dei prodotti/servizi. Lavoro di gruppo: “Valutazione<br />

dei gap di qualità dei servizi”. Presentazione e discussione dei risultati del lavoro di gruppo. Presentazione<br />

del programma della giornata. Il metodo prodotto/processo. Le principali caratteristiche del processo. L’analisi<br />

e la rappresentazione del processo. Presentazione e discussione di esempi di processi rappresentati in fasi con<br />

diagrammi di flusso. Il metodo prodotto/processo. L’individuazione delle criticità. Il diagramma di Ishikawa per<br />

la selezione delle cause delle criticità. Il confronto tra gap di qualità e criticità del processo. La riorganizzazione<br />

dei processi. L’individuazione dei punti di miglioramento. L’analisi di fattib<strong>il</strong>ità ed <strong>il</strong> piano di intervento. Lavoro<br />

di gruppo: fattori di forza e di debolezza delle azioni di miglioramento nell’esperienza dei partecipanti. Il CRM<br />

(Customer Relationship Management) nelle pubbliche amministrazioni.<br />

B477<br />

Semplificazione del lavoro: la gestione efficiente di attività e risorse<br />

DURATA<br />

2 giornate<br />

DATE<br />

24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Eugenio NUNZIATA<br />

Docente di Organizzazione aziendale, Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze, Scuola Superiore di<br />

Polizia Tributaria<br />

OBIETTIVI<br />

L’obiettivo del seminario è quello di sv<strong>il</strong>uppare la conoscenza di strumenti e piani di azione da compiere sul<br />

tema di miglioramento della organizzazione del lavoro; favorire l’adozione e <strong>il</strong> coordinamento di piani di<br />

azione tesi al riorientamento dei processi di lavoro verso la qualità del servizio; consolidare meccanismi di<br />

integrazione e collaborazione tra persone e uffici. Dal punto di vista delle metodologie didattiche <strong>il</strong> processo<br />

formativo adottato è attivo: casi ed esercitazioni occuperanno la parte prevalente delle unità didattiche,<br />

mentre la componente teorica verrà veicolata attraverso l’alternanza tra momenti di razionalizzazione delle<br />

esercitazioni e spazi di approfondimento e concettualizzazione specifici.<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti, funzionari, coordinatori, responsab<strong>il</strong>i, capiarea, project manager e in generale chiunque ricopra<br />

ruoli di direzione, coordinamento o responsab<strong>il</strong>ità su persone, attività, risultati.<br />

PROGRAMMA<br />

Procedimenti, procedure e processi di lavoro. Utenti, bisogni, servizi e sistema delle prestazioni nei processi di<br />

lavoro. Analisi delle dimensioni organizzative che influenzano <strong>il</strong> livello delle prestazioni nel processo di lavoro.<br />

Reingegnerizzazione dei processi ed impatto delle ITC sull’organizzazione del lavoro. La diagnosi delle criticità<br />

dei processi di lavoro in relazione ai livelli di prestazione attesi. La gestione della non qualità ed <strong>il</strong> presidio delle<br />

varianze di processo. Il governo dei processi interfunzionali e dei servizi erogati. Le metodiche per <strong>il</strong> miglioramento<br />

continuo. Evoluzione delle forme di organizzazione del lavoro. Microstrutture e team.<br />

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B479<br />

Gestione delle competenze e sv<strong>il</strong>uppo dei collaboratori<br />

DURATA<br />

2 giornate<br />

DATE<br />

2-3 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

1ª giornata 9-13/14-16,30<br />

2ª giornata 9,00-14<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Andrea CASTIELLO d’ANTONIO<br />

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni<br />

Dott. Pierluigi MASTROGIUSEPPE<br />

Dirigente Aran<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti, funzionari, coordinatori, responsab<strong>il</strong>i, capiarea, project manager e in generale chiunque ricopra<br />

ruoli di direzione, coordinamento o responsab<strong>il</strong>ità su persone, attività, risultati.<br />

OBIETTIVI<br />

Acquisire metodi e strumenti per valutare le competenze professionali. Collegare la valutazione delle competenze<br />

agli altri strumenti di gestione del personale. Sv<strong>il</strong>uppare la performance dei collaboratori. Costruire<br />

piani personalizzati di sv<strong>il</strong>uppo. Identificare le fasi del processo di valutazione: assegnazione degli obiettivi,<br />

osservazione, feed back.<br />

PROGRAMMA<br />

Le competenze professionali: definizione e tassonomie. Le diverse tipologie di competenza professionale.<br />

Come impostare una gestione del personale basata sulle competenze. Comportamenti rivelatori di competenza.<br />

La valutazione basata sulle competenze. Il collegamento con le progressioni professionali. Strumenti<br />

per lo sv<strong>il</strong>uppo delle competenze. St<strong>il</strong>i di leadership orientati allo sv<strong>il</strong>uppo delle competenze. La relazione<br />

tra valutatore e valutato nella valutazione. La qualità del processo valutativo. La gestione dei colloqui di valutazione.<br />

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B148<br />

Sistemi di valutazione e misurazione della performance.<br />

Organismi indipendenti di valutazione<br />

- LOGICHE, SOGGETTI E METODOLOGIE PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE<br />

ALLA LUCE DELLA L. 15/09 E DEL D.L.VO 150/09<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 29-30-31 maggio <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 4-5-6 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.sa Denita CEPIKU<br />

Ricercatore di Economia Aziendale<br />

Università di Roma “Tor Vergata”<br />

Dott. Santo FABIANO<br />

Esperto di Diritto degli Enti locali<br />

PROGRAMMA<br />

Quadro normativo sulla pianificazione, programmazione e controllo. Dai controlli interni (d.l.vo 29/93 e<br />

d.l.vo 286/99) alla gestione della performance (d.l.vo 150/09). Le motivazioni e l’impianto della riforma.<br />

Analisi delle principali misure introdotte dal d.l.vo 150/09 in materia di programmazione, misurazione e valutazione<br />

delle performance.<br />

La valutazione organizzativa e quella individuale: principi fondamentali. I soggetti e i loro ruoli: la Commissione<br />

indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT);<br />

gli organismi indipendenti di valutazione (OIV); la dirigenza; l’organo di indirizzo politico-amministrativo.<br />

I principali strumenti previsti dalla riforma: <strong>il</strong> piano delle performance (delibera 112/2010 della CiVIT); <strong>il</strong><br />

sistema di misurazione e valutazione delle performance (delibere 89/2010, 104/2010 e 114/2010 della CiVIT),<br />

<strong>il</strong> programma triennale della trasparenza (delibera 105/2010 della CiVIT). Le specificità nell’applicazione<br />

della riforma in alcune tipologie di amministrazioni (Enti locali, Regioni, Aziende sanitarie, Ministero della<br />

Difesa, Enti di ricerca e Università). I provvedimenti successivi al d.l.vo 150/09 e i loro impatti sulla riforma:<br />

<strong>il</strong> d.l.vo 78/2010 (convertito in l. 122/10) e <strong>il</strong> d.l.vo 141/11 (rinvio dell’applicazione del sistema delle fasce<br />

di merito).<br />

Come si pianificano, misurano e valutano le performance. La pianificazione strategica e operativa: metodologie<br />

e strumenti. La definizione degli obiettivi degli indicatori di performance e dei target: consigli pratici.<br />

La costruzione del piano di performance di cui all’art. 10 del d.l.vo 150/09 e alla delibera CiVIT<br />

112/2010: esercitazione guidata. La costruzione del sistema di misurazione e valutazione della performance<br />

di cui all’art. 7 del d.l.vo 150/09 e alla delibere CiVIT 89, 104 e 114 del 2010: esercitazione guidata.<br />

La valutazione delle performance come leva di gestione: aspetti normativi e modelli gestionali. L’integrazione<br />

del sistema di valutazione con <strong>il</strong> sistema di controllo interno. la performance organizzativa e individuale<br />

nelle pubbliche amministrazioni. la valutazione del comportamento organizzativo dei dipendenti<br />

pubblici. Le implicazioni tra sistema di valutazione e sistema retributivo. La valutazione del personale dirigente<br />

e non dirigente.<br />

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D282<br />

Lo stress nella P.A. da lavoro correlato: l’ottica manageriale<br />

verso approcci, prevenzione, gestione<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATA<br />

25-26 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott.ssa Luciana D’AMBROSIO MARRI<br />

Sociologa del lavoro, esperta di leadership organizzativa e consulente selezione, formazione, sv<strong>il</strong>uppo del<br />

personale. Coach individuale e di gruppi organizzativi<br />

Il 31/12/2010 ha segnato l’inizio dell’obbligo di valutare i rischi psico-sociali, così come previsto dall’art. 28<br />

comma 1 del d.l.vo 81/08.<br />

Il corso tratta tematiche non giuridiche-contrattuali di medicina del lavoro, bensì tematiche centrate sulla<br />

prevenzione e sulla gestione manageriale da parte dei Responsab<strong>il</strong>i dei fattori di rischio collegati allo stress.<br />

OBIETTIVI<br />

Fornire strumenti di approfondimento e indicazioni di strumenti inerenti la promozione della salute e del benessere<br />

nella P.A. Identificare casi concreti e buone prassi diffuse per <strong>il</strong> benessere organizzativo. Migliorare<br />

la consapevolezza e la comprensione dello stress da lavoro per prevenire e/o affrontare le situazioni stressogene<br />

all’interno dell’organizzazione, allo scopo di fronteggiare la diminuzione della prestazione lavorativa<br />

singola e del team di lavoro dovuti a stress.<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti, funzionari, manager con responsab<strong>il</strong>ità gestionali di servizi, unità e/o aree organizzative e di gestione<br />

di collaboratori.<br />

PROGRAMMA<br />

Lo stress nelle organizzazioni della P.A. Correlazioni tra <strong>il</strong> clima interno e lo stress organizzativo. I vantaggi<br />

della riduzione dello stress per la persona e per l’Organizzazione. Strumenti per l’analisi dello stress nelle<br />

organizzazioni. I modelli di stress. I principali fattori di stress nel lavoro. Le professionalità a rischio burnout<br />

nella P.A. L’organizzazione sana come Valore e non solo come Adempimento. Il benessere nelle organizzazioni<br />

e come attuarlo. Esempi pratici e casi nella P.A. in Italia. I comportamenti professionali e i sintomi dello<br />

stress. Come prevenire lo stress nelle relazioni professionali. La differenza nel comportamento individuale<br />

tra energia vitale e sovraccarico da stress. Stress comportamentale “normale” e “a rischio”: i segni di riconoscimento<br />

ut<strong>il</strong>i. Tecniche di automonitoraggio e di gestione dello stress.<br />

12<br />

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14 - INDICE DELLA MATERIA<br />

DIRITTO DEL LAVORO E GESTIONE DEL PERSONALE<br />

B486 Il mercato del lavoro alla luce della riforma (l. 92/12) ................................................. pag. 2<br />

B161 Lavoro autonomo, parasubordinato, occasionale, co.co.co. e consulenze nel p.i. ................ pag. 3<br />

B148 Valutazione e misurazione performance. Organismi indipendenti di valutazione .................. pag. 5<br />

B438 La riforma della pubblica amministrazione: performance, trasparenza e lavoro pubblico ....... pag. 6<br />

B466 L’anagrafe delle prestazioni e degli incarichi dei pubblici dipendenti ............................... pag. 8<br />

B136 Il procedimento disciplinare dei dipendenti pubblici dopo la riforma ................................ pag. 9<br />

B239 Pari opportunità, mobbing e valorizzazione del benessere lavorativo nella P.A. .................. pag. 10<br />

B481 Diversity management nella P.A. e nuovi st<strong>il</strong>i di leadership .......................................... pag. 12<br />

M180/1 Master in tutela della privacy del personale di aziende e amministrazioni pubbliche ......... pag. 14<br />

A181 Seminario pratico sulla tutela dei dati personali secondo <strong>il</strong> codice della privacy ............... pag. 15<br />

B150 Tutela della privacy nella gestione del personale dipendente nelle P.A. ........................... pag. 16<br />

B130 Procedure concorsuali e di reclutamento del personale nelle amministrazioni pubbliche ...... pag. 17<br />

B147 Come si gestiscono paghe e contributi nelle pubbliche amministrazioni ........................... pag. 18<br />

B173 Guida pratica alla corretta tenuta del fascicolo personale del dipendente pubblico ............ pag. 19<br />

B171 Trasferte e missioni nel pubblico impiego: gestione, controlli, novità normative e fiscali ...... pag. 20<br />

B133 Relazioni sindacali, contrattazione integrativa e istituti premiali nel pubblico impiego ........ pag. 22<br />

B167 La tutela della salute e gestione delle assenze nel pubblico impiego .............................. pag. 23<br />

M116 Master in diritto del lavoro nelle P.A. e sulla gestione del personale ........................... pag. 24<br />

B190 La gestione delle assenze e dei tempi di lavoro nel pubblico impiego .............................. pag. 26<br />

B170 Mansioni, incompatib<strong>il</strong>ità, cumulo impieghi, incarichi occasionali e consulenze nel p.i. ....... pag. 27<br />

B127 Disciplina generale del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici ................................. pag. 28<br />

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B486<br />

Il mercato del lavoro alla luce della riforma (l. 92/12)<br />

- FLESSIBILITÀ IN ENTRATA, FLESSIBILITÀ IN USCITA, AMMORTIZZATORI SOCIALI E TUTELA DEI LAVORA-<br />

TORI DOPO LA LEGGE 28/6/2012, N. 92, E ALLA LUCE DELLE CIRCOLARI N. 18, 20, 29 E 32 DEL 2012<br />

DEL MINISTERO DEL LAVORO E DEI DECRETI ATTUATIVI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

16-17 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9-13 / 14-17<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Francesco GIAMMARIA<br />

Giuslavorista, Studio Legale Pessi<br />

Dott. Francesco NATIVI<br />

Centro Studi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali<br />

Il seminario, con un approccio pratico e concreto, analizza la complessa materia, <strong>il</strong>lustrando e commentando<br />

le numerose novità introdotte dalla riforma del mercato del lavoro.<br />

PROGRAMMA<br />

Flessib<strong>il</strong>ità in entrata: le varie tipologie contrattuali e le recenti novità. Il contratto a tempo determinato.<br />

Il contratto di apprendistato. La somministrazione di lavoro. L’appalto di servizi. La revisione delle altre tipologie<br />

contrattuali. Il contratto di inserimento. I tirocini formativi e stage. Il lavoro intermittente. Il lavoro<br />

accessorio. Il contratto a tempo parziale. L’associazione in partecipazione. Il lavoro a progetto. Le prestazioni<br />

rese da persona titolare di Partita Iva.<br />

Flessib<strong>il</strong>ità in uscita. La revisione della disciplina in tema di licenziamenti individuali e collettivi. I licenziamenti<br />

discriminatori. Insussistenza del giustificato motivo soggettivo o della giusta causa. Inefficacia del<br />

licenziamento per vizi procedurali o formali. I licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o economici.<br />

Insussistenza del fatto posto a base del giustificato motivo oggettivo.<br />

Ammortizzatori sociali e tutele dei lavoratori. L’ASpI: assicurazione sociale per l’impiego. Estensione delle<br />

tutele in costanza di rapporto di lavoro. Tutele dei lavoratori.<br />

2<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

174


B161<br />

Lavoro autonomo, parasubordinato, occasionale, co.co.co. e consulenze<br />

nel pubblico impiego<br />

DOPO LE ULTIME NOVITÀ NORMATIVE E GIURISPRUDENZIALI: AGGIORNAMENTO ALLA L. 190/2012<br />

“LEGGE ANTICORRUZIONE” E L. 228/12 (LEGGE DI STABILITÀ PER L’ANNO <strong>2013</strong>)<br />

- LE NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE - TIPOLOGIE CONTRATTUALI<br />

- CRITERI DI CONFERIMENTO - LE FORME DI TUTELA PER I PRESTATORI<br />

- LA SPECIALIZZAZIONE UNIVERSITARIA<br />

- LE NORME INTRODOTTE DAL D.L. 112/08, DALLA L. 15/09 E DAL D.L. 78/10<br />

- L’IMPATTO DELLA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO (L. 92/2012)<br />

- IL D.L. 95/12 (SPENDING REVIEW 2) E LA QUESTIONE DEGLI INCARICHI DI STUDIO E CONSULENZA AL<br />

PERSONALE COLLOCATO IN PENSIONE - AGGIORNAMENTO ALLA LEGGE DI STABILITÀ <strong>2013</strong><br />

- CASI PARTICOLARI E DIVIETO DI PROROGA DEL CONTRATTO<br />

- LA QUESTIONE DELLE CONSULENZE INFORMATICHE E LE RESTRIZIONI CONTENUTE NEL NUOVO ART. 7<br />

COMMA 6 - LE QUESTIONI DELLA PROROGA E DEL RINNOVO E LA QUESTIONE DEL PROGETTO<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

27-28-29 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA 20% (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Vincenzo TEDESCO - Dirigente Università di Pisa; Esperto in gestione e sv<strong>il</strong>uppo delle risorse umane.<br />

Autore di articoli, note e commenti in materia<br />

Dott. Rolando VIVALDI - Responsab<strong>il</strong>e unità fiscale, Gestione redditi lavoro autonomo e adempimenti assistenziali<br />

e previdenziali Università di Pisa. Esperto di problematiche fiscali, formatore e docente presso enti pubblici<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti e funzionari di Enti pubblici. Responsab<strong>il</strong>i di uffici contratti e gestione risorse umane, nonché personale<br />

interessato per ragioni lavorative alle materie trattate. Dipendenti pubblici interessati alla materia.<br />

Lavoratori autonomi.<br />

PROGRAMMA<br />

Prof<strong>il</strong>i normativi: l’insieme delle fonti. La differenziazione tra i vari tipi di contratto: la forma e la causa giuridica.<br />

Il nuovo rapporto di lavoro subordinato ed autonomo: <strong>il</strong> caso delle collaborazioni coordinate e continuative.<br />

Le disposizioni degli articoli 2222 e seguenti del codice civ<strong>il</strong>e. Le attività professionali, <strong>il</strong> lavoro autonomo<br />

non abituale o occasionale, le consulenze e gli incarichi di studio e di ricerca. Nuovi presupposti di legittimità<br />

per la stipulazione di contratti di incarico professionale nelle P.A. La questione degli incarichi di consulenza<br />

al personale collocato in pensione di cui all’art. 5 comma 9 del d.l. 95/12 (spending review 2). La questione<br />

delle consulenze informatiche. Definizione della tipologia di incarico e la previsione del comma 146<br />

dell’art. 1 della l. 228/12 (legge di stab<strong>il</strong>ità <strong>2013</strong>). Criteri per la scelta della tipologia contrattuale tra le diverse<br />

forme di lavoro autonomo e/o parasubordinato. Disciplina del rapporto di collaborazione: poteri dell’ente<br />

committente e diritti del collaboratore. Casi particolari. Le circolari ministeriali n. 1/04 (co.co.pro.) e 17/06<br />

(call center) e della P.C.M. 5/06. Il rapporto di lavoro occasionale. Analisi di schemi contrattuali. Circolari e<br />

pareri del Dipartimento Funzione Pubblica. Il concetto di specializzazione universitaria. Criteri per <strong>il</strong> conferimento<br />

degli incarichi di consulenza, collaborazione e occasionali. Primi interventi della Funzione Pubblica.<br />

L’intervento fatto dal d.l. 112/08 in tema di specializzazione universitaria e <strong>il</strong> riferimento alle attività possib<strong>il</strong>i.<br />

Il concetto di attività ordinaria. La questione dell’iscrizione all’albo del collaboratore. Determina-<br />

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175


zione del compenso e proporzionalità con le prestazioni richieste. Le procedure comparative per <strong>il</strong> conferimento<br />

degli incarichi esterni: contenuto minimo di un avviso pubblico; esame dei curricula e valutazione dei requisiti<br />

e dei titoli. Norme regolamentari per gli enti pubblici. La pubblicazione degli incarichi di lavoro autonomo.<br />

Prof<strong>il</strong>i di responsab<strong>il</strong>ità. La trasparenza e obblighi pubblicitari relativamente all’affidamento e ai compensi;<br />

verifica dell’insussistenza di situazioni di conflitto di interessi ai sensi della l. 190/12: soggetti preposti al<br />

controllo e check list di accertamento divieto triennale per gli ex dipendenti pubblici di svolgere attività lavorativa<br />

o professionale e relative sanzioni responsab<strong>il</strong>ità per omesso versamento del compenso indebitamente percepito.<br />

La nuova disciplina degli incarichi di lavoro autonomo dopo le ultime modifiche all’art. 7, c. 6, del<br />

d.l.vo 165/01. Il divieto di proroga introdotto dal comma 147 dell’art. 1 della l. 228/2012. Impatto della l.<br />

15/09 e delle norme successive. Nuovi presupposti di legittimità per la stipulazione di contratti d’incarico professionale<br />

nelle P.A.; tipologie contrattuali ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i: lavoro autonomo, co.co.co. e lavoro occasionale; la “comprovata<br />

specializzazione universitaria”: contenuti ed eccezioni previste dalla nuova disciplina. Gli invii telematici<br />

previsti dal d.l. 78/09. Il d.l. 223/06. L’intervento operato dalla Finanziaria 2008; commento degli artt.<br />

76-80. Le procedure comparative per <strong>il</strong> conferimento dei contratti di lavoro autonomo. Possib<strong>il</strong>i eccezioni.<br />

La circolare Funzione Pubblica n. 5 del 21/12/06. La posizione della Funzione Pubblica e quella<br />

della Corte dei conti. Le soluzioni interpretative e le posizioni prevalenti. Il controllo preventivo di legittimità<br />

della Corte dei conti: limiti e modalità applicative. La questione della proroga e/o del rinnovo dei<br />

contratti. Esame della Delibera n. SCCLEG/24/2011/PREV della Corte dei conti, sez. centr. di controllo,<br />

in tema di controllo preventivo e gli altri interventi della giurisprudenza contab<strong>il</strong>e in materia di proroga e/o<br />

rinnovo del contratto. Le possib<strong>il</strong>i eccezioni con riferimento ai contratti di didattica e le questioni aperte per<br />

i contratti di ricerca. Le norme previdenziali vigenti e gli adempimenti contributivi. La l. 30/03 (c.d.<br />

legge Biagi). Il d.l.vo 276/03 attuativo della delega sul mercato del lavoro. L’impatto sugli Enti pubblici. Le<br />

aliquote contributive. Vincolo di subordinazione e durata ex art. 50 1° comma lettera c-bis del TUIR. La previsione<br />

dell’art. 61 del decreto attuativo. Aspetti operativi. Esame dell’art. 66. La prestazione d’opera occasionale.<br />

La circolare del Ministero del Lavoro n. 4/08. Gli interventi operati dalla riforma “Fornero” (l.<br />

92/12). Gli interventi operati dalla l. 122/2010. La riduzione dei limiti di spesa per la stipula di contratti<br />

di collaborazione coordinata e continuativa, i limiti alla consulenze. Le consulenze ai dipendenti pubblici.<br />

Limiti e ambito di applicazione. Aspetti fiscali e retributivi: l’iscrizione alla gestione separata. La normativa<br />

previdenziale dei parasubordinati e dei prestatori d’opera occasionale. Aspetti fiscali: la tassazione dei<br />

compensi. Specificità: le circolari 67/01 e 105/01 dell’Agenzia delle Entrate. Il versamento delle ritenute e<br />

dei contributi: l’F24 on line e gli enti pubblici. Esame di casi particolari. Nuovi obblighi di comunicazione<br />

dei rapporti di collaborazione ai centri per l’impiego e nuova modulistica: comunicazioni telematiche<br />

nell’ambito della riforma del collocamento (d.m. 30/10/07); ulteriori adempimenti in caso di estinzione del<br />

contratto (l. 188/07). Il lavoro autonomo professionale: Il professionista; la base imponib<strong>il</strong>e; <strong>il</strong> rimborso<br />

spese; le prestazioni professionali con solo rimborso spese; l’ “avviso di parcella”; la cassa di previdenza: contributo<br />

integrativo e soggettivo; i professionisti senza cassa previdenziale; i professionisti del “nuovo regime<br />

dei minimi 2012” (cd. superminimi) dopo <strong>il</strong> provvedimento attuativo 185820 del 22/12/11; i professionisti residenti<br />

all’estero. Le doppie imposizioni. Il lavoro autonomo occasionale: <strong>il</strong> prestatore occasionale; la base<br />

imponib<strong>il</strong>e; <strong>il</strong> rimborso spese; la base imponib<strong>il</strong>e previdenziale; la contribuzione INPS: oneri del prestatore<br />

e del committente; i prestatori residenti all’estero. La nuova configurazione del lavoro a progetto dopo<br />

la legge di riforma del mercato del lavoro (l. 92/12). Le false partite Iva e la questione del progetto. La<br />

questione dell’applicazione dei principi contenuti nella legge alla Pubblica Amministrazione. L’IRAP nell’Ente<br />

pubblico: metodo retributivo e commerciale; Il lavoro autonomo occasionale; Lavoro autonomo professionale;<br />

Le prestazioni di fare, non fare, permettere La valutazione del rischio assicurativo: gli obblighi INAIL. Gli<br />

adempimenti del committente. Il trattamento delle collaborazioni ai fini IVA ed IRAP.<br />

Il regime fiscale delle trasferte e dei rimborsi spese dopo gli ultimi interventi normativi. I fringe benefits, le<br />

modifiche del regime sull’uso dell’auto concessa in uso promiscuo e delle stock option alla luce del d.l.<br />

262/06 e ss.; le norme introdotte dalla l. 133/08. Modalità operative con riferimento alla detrazione IVA<br />

alle prestazioni rese da alberghi e ristoranti. Il concetto d’inerenza. Le novità in materia fiscale e previdenziale<br />

con riferimento alle aliquote INPS e alla contribuzione con riferimento all’anno fiscale di riferimento.<br />

Esame di casi pratici e della giurisprudenza. Limiti eventuali. Le responsab<strong>il</strong>ità dei dirigenti<br />

pubblici nell’attribuzione di incarichi esterni. Atto nullo e responsab<strong>il</strong>ità dirigenziale. Casi particolari: nucleo<br />

di valutazione; <strong>il</strong> revisore dei conti, i componenti di collegi e commissioni. Il relatore professionista<br />

e/o occasionale di convegni. I compensi ai componenti delle commissioni. I compensi/gettoni percepiti dai<br />

dipendenti dello stesso ente; Compensi corrisposti a professionisti dipendenti Conseguenze e applicazione<br />

pratica. Ipotesi di responsab<strong>il</strong>ità amministrativa. Risoluzione di quesiti.<br />

4<br />

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B148<br />

Sistemi di valutazione e misurazione della performance.<br />

Organismi indipendenti di valutazione<br />

- LOGICHE, SOGGETTI E METODOLOGIE PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE<br />

ALLA LUCE DELLA L. 15/09 E DEL D.L.VO 150/09<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 29-30-31 maggio <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 4-5-6 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.sa Denita CEPIKU<br />

Ricercatore di Economia Aziendale<br />

Università di Roma “Tor Vergata”<br />

Dott. Santo FABIANO<br />

Esperto di Diritto degli Enti locali<br />

PROGRAMMA<br />

Quadro normativo sulla pianificazione, programmazione e controllo. Dai controlli interni (d.l.vo 29/93 e<br />

d.l.vo 286/99) alla gestione della performance (d.l.vo 150/09). Le motivazioni e l’impianto della riforma.<br />

Analisi delle principali misure introdotte dal d.l.vo 150/09 in materia di programmazione, misurazione e valutazione<br />

delle performance.<br />

La valutazione organizzativa e quella individuale: principi fondamentali. I soggetti e i loro ruoli: la Commissione<br />

indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT);<br />

gli organismi indipendenti di valutazione (OIV); la dirigenza; l’organo di indirizzo politico-amministrativo.<br />

I principali strumenti previsti dalla riforma: <strong>il</strong> piano delle performance (delibera 112/2010 della CiVIT); <strong>il</strong><br />

sistema di misurazione e valutazione delle performance (delibere 89/2010, 104/2010 e 114/2010 della CiVIT),<br />

<strong>il</strong> programma triennale della trasparenza (delibera 105/2010 della CiVIT). Le specificità nell’applicazione<br />

della riforma in alcune tipologie di amministrazioni (Enti locali, Regioni, Aziende sanitarie, Ministero della<br />

Difesa, Enti di ricerca e Università). I provvedimenti successivi al d.l.vo 150/09 e i loro impatti sulla riforma:<br />

<strong>il</strong> d.l.vo 78/2010 (convertito in l. 122/10) e <strong>il</strong> d.l.vo 141/11 (rinvio dell’applicazione del sistema delle fasce<br />

di merito).<br />

Come si pianificano, misurano e valutano le performance. La pianificazione strategica e operativa: metodologie<br />

e strumenti. La definizione degli obiettivi degli indicatori di performance e dei target: consigli pratici.<br />

La costruzione del piano di performance di cui all’art. 10 del d.l.vo 150/09 e alla delibera CiVIT<br />

112/2010: esercitazione guidata. La costruzione del sistema di misurazione e valutazione della performance<br />

di cui all’art. 7 del d.l.vo 150/09 e alla delibere CiVIT 89, 104 e 114 del 2010: esercitazione guidata.<br />

La valutazione delle performance come leva di gestione: aspetti normativi e modelli gestionali. L’integrazione<br />

del sistema di valutazione con <strong>il</strong> sistema di controllo interno. la performance organizzativa e individuale<br />

nelle pubbliche amministrazioni. la valutazione del comportamento organizzativo dei dipendenti<br />

pubblici. Le implicazioni tra sistema di valutazione e sistema retributivo. La valutazione del personale dirigente<br />

e non dirigente.<br />

5<br />

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B438<br />

La riforma della Pubblica Amministrazione: performance, trasparenza e<br />

lavoro pubblico<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

3-4-5 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45-14,45, con una ripresa pomeridiana nella 1 a giornata<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Albino ANGELILLO<br />

Avvocato giuslavorista in Roma<br />

Dott.ssa Elisa D’ALTERIO<br />

Ricercatore di Diritto amministrativo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Catania<br />

- Consigliere giuridico del Ministro per la Pubblica Amministrazione e la semplificazione<br />

Dott. Fabio MONTEDURO<br />

Ricercatore di Economia delle Aziende Pubbliche e Non Profit- Università di Roma “Tor Vergata”<br />

Prof. avv. Vito TENORE<br />

Consigliere Corte dei conti<br />

OBIETTIVI<br />

Il seminario propone un approfondimento completo della c.d. “riforma Brunetta”. La l. 15/09, pur avendo<br />

quale obiettivo unificante <strong>il</strong> miglioramento della produttività del lavoro pubblico, e dell’efficienza e trasparenza<br />

delle P.A., contiene disposizioni eterogenee che vanno a toccare materie diverse. Obiettivo del seminario<br />

è quello di ricostruire sistematicamente l’impatto delle novità nei settori di rispettiva pertinenza e,<br />

contemporaneamente, di collegare le r<strong>il</strong>evanti innovazioni nel disegno riformatore complessivo della Pubblica<br />

Amministrazione. Nel corso della trattazione sarà analizzato <strong>il</strong> decreto di attuazione (d.l.vo 150/09),<br />

nonché le norme in materia introdotte dal d.l. 78/2010 e dalla l. 183/2010 riguardanti la riorganizzazione<br />

di enti, norme in tema di lavoro pubblico e controversie di lavoro. Verranno discussi gli impatti del d.l.vo<br />

141/11 che ha introdotto correttivi al d.l.vo 150/09, con riferimento all’applicazione del sistema di premialità<br />

economica ed in particolare delle fasce di merito. In materia di trasparenza sarà, infine, approfondita<br />

la nuova disciplina introdotta dal recente d.l.vo. 33/<strong>2013</strong>, in attuazione della legge anticorruzione (l.<br />

6/11/12, n. 190).<br />

PROGRAMMA<br />

1. La performance.- Le motivazioni e l’impianto della riforma della Pubblica Amministrazione introdotta<br />

con <strong>il</strong> decreto di attuazione della l. 15/09 (d.l.vo 150/09). Analisi delle principali innovazioni introdotte<br />

in materia di programmazione, misurazione e valutazione delle performance. Concetto di<br />

performance secondo <strong>il</strong> titolo II (artt. 2-16) del d.l.vo 150/09: performance gestionale, organizzativa e<br />

individuale. Il ciclo di gestione delle performance. Le norme introdotte dal titolo III (artt. 17-28) del<br />

d.l.vo 150/09. Valorizzazione del merito e incentivazione della performance. La selettività delle valutazione.<br />

Gli strumenti di premialità. L’evoluzione del sistema di gestione della performance nei diversi comparti<br />

della Pubblica Amministrazione.<br />

I soggetti e i loro ruoli: la Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle<br />

amministrazioni pubbliche (CiVIT); gli organismi indipendenti di valutazione (OIV); la dirigenza; l’organo di<br />

indirizzo politico-amministrativo. I principali strumenti previsti dalla riforma: <strong>il</strong> piano delle performance<br />

(delibera 112/2010 della CiVIT); <strong>il</strong> sistema di misurazione e valutazione delle performance (delibere<br />

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89/2010, 104/2010 e 114/2010 della CiVIT).<br />

Le specificità nell’applicazione della riforma in alcune tipologie di amministrazioni (Enti Locali, Regioni,<br />

Aziende Sanitarie, Ministero della Difesa, Enti di Ricerca e Università). I provvedimenti successivi al d.l.vo<br />

150/09 e i loro impatti sulla riforma: <strong>il</strong> d.l.vo 78/2010 (convertito in l. 122/10) e <strong>il</strong> d.l.vo 141/2011 (rinvio<br />

dell’applicazione del sistema delle fasce di merito).<br />

2. La “trasparenza amministrativa” e <strong>il</strong> nuovo assetto normativo e attuativo.- La trasparenza: da garanzia<br />

procedimentale ad accessib<strong>il</strong>ità totale. Comparazione con la disciplina sv<strong>il</strong>uppatasi a livello internazionale<br />

e con alcune esperienze straniere. Differenze rispetto all’istituto dell’accesso ai documenti<br />

amministrativi (ex artt. 22 ss. della l. 241/90). L’art. 11 del d.l.vo 150/09. Collegamento con <strong>il</strong> nuovo sistema<br />

di governance della P.A.: <strong>il</strong> ciclo di gestione della performance.<br />

Integrità, etica pubblica e trasparenza. Rapporti tra la nozione di trasparenza e le discipline dell’etica pubblica<br />

e dell’anticorruzione alla luce della l. 190/12. Il concetto di integrità: individuazione dei contenuti e<br />

dei prof<strong>il</strong>i applicativi.<br />

Il nuovo Testo Unico in materia di trasparenza (d.l.vo 33/13): la genesi, gli elementi di continuità e i<br />

prof<strong>il</strong>i innovativi, i rapporti con gli obiettivi di anticorruzione, i contenuti, l’enforcement.<br />

Le attivita della Civit (Autorità nazionale anticorruzione). L’attività di regolazione in materia di trasparenza.<br />

Le Linee guida: <strong>il</strong> Programma triennale per la trasparenza e l’integrita. Gli adempimenti in materia<br />

di trasparenza da parte delle pubbliche amministrazioni. Gli obblighi di pubblicazione on line. Lo stato dell’arte:<br />

primi risultati dell’attività di monitoraggio.<br />

Analisi di alcuni modelli ed esperienze. Analisi dettagliata di alcuni Programmi triennali per la trasparenza<br />

e l’integrità adottati dalle pubbliche amministrazioni. Confronti. Individuazione delle aree di miglioramento<br />

ed esame delle criticità.<br />

3. Lavoro pubblico.- Nuove norme e principi regolanti <strong>il</strong> rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche<br />

amministrazioni. I rapporti tra legge e contrattazione collettiva. Le novità introdotte dal d.l.<br />

78/2010. Il riordino nella materia dei congedi, aspettative e permessi (d.l.vo 119/11).<br />

Il “collegato lavoro” (l. 183/2010). La nuova disciplina dei congedi di malattia. Strumenti di contrasto<br />

all’assenteismo: vari tipi di sanzioni per i casi di false attestazioni, di presenze o di falsi certificati medici;<br />

misure relative al controllo delle assenze. Le circolari Funz. Pub. n. 7/2009 e n. 8/2010. Il d.p.c.m. n.<br />

206/09 sulle fasce di reperib<strong>il</strong>ità e sui casi esclusi dall’obbligo di controllo. Il d.m. 26/2/2010 e la circol.<br />

11/3/2010 Funz. Pub. sulla trasmissione telematica del certificato di malattia. L’intervento interpretativo<br />

sugli altri tipi di assenza con le circolari 7 e 8 del 2009: <strong>il</strong> punto sui permessi l. 104/92 e congedo straordinario<br />

art. 42, comma 5, d.l.vo 151/01 alla luce delle sentenze della Consulta. Le novità introdotte dal<br />

d.l.vo 119/11. Le novità in tema di assenze introdotte dalla legge Fornero 92/12. Il congedo obbligatorio<br />

del padre ed <strong>il</strong> frazionamento orario del congedo parentale. Il d.m. 22/12/2012. I permessi per gravi<br />

motivi fam<strong>il</strong>iari. La nuova disciplina delle collaborazioni autonome nella Pubblica Amministrazione dopo<br />

la l. 69/09 e <strong>il</strong> d.l. 78/09.<br />

La nuova disciplina delle sanzioni disciplinari e della responsab<strong>il</strong>ità dei dipendenti pubblici. La semplificazione<br />

dei procedimenti disciplinari. L’abolizione della pregiudiziale penale. La responsab<strong>il</strong>ità connessa<br />

al dovere di vig<strong>il</strong>anza sulle assenze per malattia. L’abolizione dei collegi arbitrali di disciplina. Ipotesi di responsab<strong>il</strong>ità<br />

nei confronti dell’amministrazione.<br />

7<br />

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B466<br />

L’anagrafe delle prestazioni e degli incarichi dei pubblici dipendenti<br />

- OBBLIGO DI INFORMATIVA E ADEMPIMENTI SPECIFICI<br />

- ESERCITAZIONI PRATICHE<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATE<br />

12 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9-13/14-16,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott.ssa Maria Antonietta TILIA<br />

Dirigente Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Funzione pubblica - Servizio per l’informazione<br />

statistica e la gestione integrata delle banche dati<br />

PROGRAMMA<br />

Revisione del quadro normativo alla luce delle novità introdotte dalla l. 6/11/12, n. 190 (art. 53, d.l.vo<br />

165/01; art. 1, leggi 662/96, 296/06, 244/07; art. 21, l. 69/09; d.P.R. 195/2010, l. 190/12), direttive e circolari;<br />

analisi della giurisprudenza.<br />

Anagrafe delle prestazioni e degli incarichi conferiti a pubblici dipendenti e a consulenti e collaboratori<br />

esterni: natura, struttura, contenuto e funzionamento della banca dati, differenti finalità. Casi pratici.<br />

Obbligo di comunicazione all’Anagrafe delle prestazioni: normativa e nuovi termini per l’adempimento;<br />

individuazione delle amministrazioni tenute all’adempimento; autorizzazioni e tipologia degli incarichi da comunicare;<br />

esclusioni; <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e o i responsab<strong>il</strong>i del procedimento delle pubbliche amministrazioni;<br />

adempimenti on line e dichiarazioni negative. Circolari e direttive in materia-novità introdotte dalla circolare<br />

n.1/2010 del Dipartimento della funzione pubblica: <strong>il</strong>lustrazione di casi pratici.<br />

Obbligo di pubblicità: origine e evoluzione dell’obbligo di pubblicità nella normativa fino alla legge finanziaria<br />

2008; fissazione dei limiti massimi del trattamento economico omnicomprensivo a carico della finanza<br />

pubblica per i rapporti di lavoro dipendente o autonomo (d.P.R. 195/2010) e successiva evoluzione. “Operazione<br />

Trasparenza” ed evoluzione del concetto.<br />

Verifiche e sanzioni: modifiche e integrazioni apportate all’art. 53, d.l.vo 165/01 (d.l. 112/08, d.l.vo 150/09<br />

e l. 190/12). Obblighi di trasmissione alla Corte dei Conti da parte del Dipartimento della funzione pubblica.<br />

La Relazione annuale al Parlamento sui dati raccolti in materia di incarichi conferiti a pubblici dipendenti e<br />

a consulenti e collaboratori esterni ai sensi del comma 16, art. 53, d.l.vo 165/01.<br />

8<br />

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180


B136<br />

Il procedimento disciplinare dei dipendenti pubblici dopo la riforma<br />

- SOSPENSIONI CAUTELARI<br />

- RAPPORTI TRA PROCEDIMENTI PENALI E DISCIPLINARI<br />

- SANZIONI DISCIPLINARI E PENE ACCESSORIE<br />

- CONTROVERSIE RISERVATE AL GIUDICE ORDINARIO<br />

- CASISTICA GIURISPRUDENZIALE<br />

- NOVITÀ NORMATIVE<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

17-18 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Prof. avv. Vito TENORE<br />

Consigliere della Corte dei conti<br />

PROGRAMMA<br />

La privatizzazione del pubblico impiego: significato ed effetti nell’ambito del sistema giuridico disciplinare<br />

vigente. Il procedimento disciplinare secondo <strong>il</strong> T.U. 165/01, i contratti collettivi, la l. 15/09 e <strong>il</strong> d.l.vo<br />

di attuazione 150/09. Le sanzioni disciplinari e i codici deontologici. R<strong>il</strong>evanza disciplinare del mobbing.<br />

Funzionari preposti alla gestione del procedimento disciplinare: la competenza ad effettuare la contestazione<br />

degli addebiti, <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e del procedimento. Il procedimento dopo la l. 15/09 e <strong>il</strong> d.l.vo<br />

150/09: nuove competenze dei dirigenti, termini, snellimento procedimentale e diritto di difesa del soggetto<br />

incolpato. Le tipologie di <strong>il</strong>leciti disciplinari. Codice disciplinare e affissione dopo la l. 15/08. La disciplina<br />

delle sospensioni cautelari in corso di procedimento disciplinare e di procedimento penale dopo la l.<br />

97/01. Rapporti tra procedimento penale e procedimento disciplinare alla luce della l. 97/01, della l.<br />

15/09 e della più recente giurisprudenza costituzionale. I provvedimenti da assumere nei confronti dei dipendenti<br />

condannati con sentenza passata in giudicato. Le responsab<strong>il</strong>ità dei dirigenti e dei componenti<br />

dell’UPD nel caso di omessa o tardiva apertura e/o definizione dei procedimenti disciplinari (l. 15/09), per<br />

omessa o tardiva denuncia alla Corte dei conti di fatti dannosi per l’Erario e alla Procura della Repubblica<br />

di fatti penalmente r<strong>il</strong>evanti. Il rito arbitrale e di conc<strong>il</strong>iazione, anche secondo le norme introdotte dal<br />

d.l.vo 28/2010. La nuova disciplina del danno all’immagine alla luce del d.l. 78/09 e della recente giurisprudenza<br />

della Corte costituzionale. Esame ragionato della giurisprudenza: in particolare le sentenze della<br />

Corte costituzionale, della Cassazione e della Adunanza plenaria del Consiglio di Stato. Le deliberazioni della<br />

Corte dei conti sul cattivo funzionamento del procedimento disciplinare. La devoluzione al giudice ordinario<br />

dei rapporti di lavoro dei dipendenti delle P.A. e la gestione del contenzioso giurisdizionale in materia<br />

disciplinare. I nuovi orientamenti del giudice ordinario sul trattamento economico e giuridico dei periodi di<br />

sospensione cautelare. Accesso agli atti del procedimento disciplinare dopo la novella del 2009 alla l. 241/90.<br />

9<br />

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B239<br />

Pari opportunità, mobbing e valorizzazione del benessere lavorativo<br />

nella pubblica amministrazione<br />

- INQUADRAMENTO<br />

- ESAME DI CASI PRATICI E DELLA GIURISPRUDENZA IN MATERIA<br />

- MODELLI DI PREVENZIONE E DI COMPORTAMENTO<br />

- ASPETTI PSICOLOGICI<br />

- PARI OPPORTUNITÀ E BENESSERE LAVORATIVO<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

7-8-9 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof.ssa Emanuela FATTORINI<br />

Responsab<strong>il</strong>e della linea d’intervento sullo stress occupazionale, Consorzio Humanitas, Università LUMSA<br />

Prof.ssa Maria GENTILE<br />

Docente Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze<br />

Secondo le disposizioni introdotte dall’art. 21 della l. 183/2010, c.d. “collegato lavoro”, le pubbliche amministrazioni<br />

devono garantire parità e pari opportunità tra uomini e donne e l’assenza di ogni forma di discriminazione,<br />

diretta e indiretta, relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine<br />

etnica, alla disab<strong>il</strong>ità, alla religione o alla lingua, nell’accesso al lavoro, nel trattamento e nelle condizioni<br />

di lavoro, nella formazione professionale, nelle promozioni e nella sicurezza sul lavoro, nonché un ambiente<br />

di lavoro improntato al benessere organizzativo e l’impegno a r<strong>il</strong>evare, contrastare ed eliminare ogni forma<br />

di violenza morale o psichica al proprio interno.<br />

Il seminario si prefigge perciò l’obiettivo di chiarire la portata di tali norme rispetto all’esigenza di perseguire<br />

<strong>il</strong> benessere lavorativo nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato e, in particolare, di quello dei<br />

dipendenti pubblici. A tal fine in primo luogo viene <strong>il</strong>lustrato <strong>il</strong> principio di parità di trattamento e di pari<br />

opportunità tra donne e uomini secondo la legislazione vigente, che ha recepito la normativa europea. Si dà<br />

conto poi dell’evoluzione della giurisprudenza comunitaria e di quella nazionale. Si descrivono la composizione<br />

ed <strong>il</strong> ruolo degli organismi di parità: la Commissione per le pari opportunità fra uomo e donna; <strong>il</strong> Comitato<br />

nazionale di parità; le Consigliere e i consiglieri di parità. Si affronta, infine, in particolare, la materia<br />

delle pari opportunità nella pubblica amministrazione.<br />

Con riferimento specifico al mobbing ci si propone di effettuare una ricognizione dell’opera di quanti, appartenenti<br />

alle diverse scienze, si sono accostati fino ad oggi alla materia; ciò al fine di operare una complessiva<br />

ricostruzione del fenomeno, volta alla realizzazione di una più puntuale e penetrante tutela del<br />

prestatore di lavoro. Anche a seguito delle iniziative intraprese dalle Istituzioni comunitarie, <strong>il</strong> nostro legislatore<br />

ha preso atto della necessità di intervenire per combattere <strong>il</strong> fenomeno del mobbing, predisponendo<br />

alcune iniziative normative di cui si intende sv<strong>il</strong>uppare i contenuti.<br />

Vertendo, tuttavia, in materia di salute dei lavoratori, non si può prescindere dall’assoluta prevalenza della<br />

sensib<strong>il</strong>izzazione sul tema della prevenzione. In un’ottica di prevenzione del disagio sul posto di lavoro si pone<br />

sicuramente <strong>il</strong> più recente intervento del legislatore che ha previsto l’istituzione presso le pubbliche amministrazioni<br />

del “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora<br />

e contro le discriminazioni”, <strong>il</strong> quale sostituisce, unificando in sé le relative competenze, i previgenti<br />

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Comitati per le Pari opportunità e i Comitati paritetici per <strong>il</strong> fenomeno del mobbing, organismi paritetici costituiti<br />

dai contratti collettivi.<br />

Un ulteriore approfondimento meritano, infine, le direttive dell’Unione europea in tema di discriminazione<br />

e di molestie sessuali sul posto di lavoro, chiaramente collegate con i temi oggetto del seminario, e i relativi<br />

provvedimenti di recepimento nel nostro ordinamento.<br />

PROGRAMMA<br />

Le disposizioni introdotte dall’art. 21 della l. 183/2010 per garantire pari opportunità, benessere lavorativo<br />

e assenza di discriminazioni. Il nuovo organismo costituito dal Comitato unico di garanzia per le pari<br />

opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, c.d. CUG. La composizione<br />

del Comitato e le modalità di funzionamento. Il ruolo del Comitato e la natura dei suoi compiti. Le<br />

altre modifiche in materia di pari opportunità apportate all’art. 57 del d.l.vo 165/01.<br />

Le pari opportunità nella normativa comunitaria: dalla direttiva 76/207/CEE alla direttiva 2006/54/CE.<br />

L’art. 51 della Costituzione: dal concetto di parità al concetto di pari opportunità. La normativa italiana: dalla<br />

legge n. 125 del 1991 al codice delle pari opportunità di cui al d.l.vo 198/06 e successive modifiche e integrazioni.<br />

La giurisprudenza comunitaria e quella nazionale. Gli organismi di parità: la Commissione per le pari<br />

opportunità fra uomo e donna; <strong>il</strong> Comitato nazionale di parità; le Consigliere e i consiglieri di parità. Le pari<br />

opportunità nella disciplina del lavoro pubblico.<br />

Individuazione della nozione di mobbing: le acquisizioni sul tema della psicologia, della sociologia e psichiatria.<br />

Scenari internazionale e nazionale del mobbing; definizioni; configurazione del fenomeno, fattori<br />

di fac<strong>il</strong>itazione. Il mobbing e le nuove organizzazioni del lavoro. Le condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici<br />

in Italia: la precarietà occupazionale e la estrema competitività tra lavoratori come fattori di sv<strong>il</strong>uppo<br />

del mobbing. La tutela della salute del lavoratore e della sua integrità psicofisica. Il mobbing quale fonte<br />

di malattia professionale. Il mobbing come comportamento antisindacale. Possib<strong>il</strong>i metodi di intervento preventivo.<br />

Cenni sui possib<strong>il</strong>i metodi di intervento terapeutico sulle conseguenze psicologiche e psicosomatiche<br />

del mobbing. Prof<strong>il</strong>i soggettivi e prof<strong>il</strong>i oggettivi del mobbing. Obblighi e responsab<strong>il</strong>ità in tema di<br />

mobbing: la responsab<strong>il</strong>ità diretta ed indiretta del datore di lavoro. Il mobbing nella legislazione statale:<br />

la tutela civ<strong>il</strong>e e la tutela penale. Le prime decisioni della Cassazione ed i successivi approfondimenti della<br />

giurisprudenza di merito. La tutela processuale e le risposte della giurisprudenza riguardo alle forme e alla<br />

quantità dei danni risarcib<strong>il</strong>i. Analisi delle diverse fattispecie attraverso l’esame delle decisioni della<br />

Corte di Cassazione e della giurisprudenza di merito. Il fenomeno del mobbing nell’Unione Europea; in particolare,<br />

la Risoluzione del Parlamento europeo del 20/9/01. Le diverse proposte di legge sul mobbing presentate<br />

nelle ultime legislature. La legislazione regionale e i sospetti di incostituzionalità.<br />

La discriminazione e le molestie sessuali sul posto di lavoro: le direttive comunitarie e la loro trasposizione<br />

nell’ordinamento interno. La nozione di discriminazione diretta e indiretta. La tutela giudiziaria: l’azione individuale<br />

e l’azione collettiva. Le discriminazioni, le molestie ed <strong>il</strong> mobbing sul posto di lavoro: le possib<strong>il</strong>i<br />

forme di prevenzione. Le prospettive.<br />

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B481<br />

Diversity Management nella P.A. e nuovi st<strong>il</strong>i di leadership<br />

- LO SVILUPPO E LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DELLE DIFFE-<br />

RENZE DI GENERE (E NON SOLO) PER UNA LEADERSHIP DELLE COMPETENZE<br />

DATE<br />

14-15 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott.ssa Luciana d’AMBROSIO MARRI<br />

Sociologa, esperta di leadership organizzativa e consulente selezione, formazione, sv<strong>il</strong>uppo del personale.<br />

Autrice di varie pubblicazioni anche sui temi del Diversity Management e della leadership<br />

Per una P.A. che cambia e guarda al futuro sono necessari st<strong>il</strong>i di leadership e di guida che valorizzino le<br />

competenze e le differenze delle risorse umane, affinché operino con efficienza e qualità nelle prestazioni<br />

professionali e per <strong>il</strong> raggiungimento degli obiettivi assegnati, in ottica di Servizio.<br />

L’Unione Europea ha sottolineato come comportamenti e culture orientati all’inclusione, che valorizzino<br />

pari opportunità e differenze di genere, di età, di cultura anche negli approcci al lavoro ecc. sono determinanti<br />

per <strong>il</strong> rispetto e la crescita delle persone e dello sv<strong>il</strong>uppo delle organizzazioni in cui esse operano.<br />

La formazione del personale su questi aspetti ai vari livelli di responsab<strong>il</strong>ità e di operatività ha una funzione<br />

fondamentale per accompagnare processi di cambiamento, motivazione e valorizzazione delle risorse umane.<br />

Le differenze tra approcci masch<strong>il</strong>i e femmin<strong>il</strong>i, le pari opportunità e un’ottica meritocratica di crescita<br />

sono alla base di un sano clima interno di un’Amministrazione che vuole muoversi in ottica di qualità interna<br />

e verso l’esterno. Solo <strong>il</strong> valorizzare le differenze e le competenze aumenta <strong>il</strong> potenziale d’innovazione<br />

e di sv<strong>il</strong>uppo di un’Amministrazione. Il Diversity management e le politiche di gestione risorse<br />

umane d’inclusione tra le persone, politiche originarie nate oltre oceano, si stanno diffondendo sempre più<br />

in Europa e in Italia quale strumento e metodo per affrontare le complessità delle Organizzazioni e le necessità<br />

di approcci sempre più finalizzati a specifici risultati e a rispondere a necessità e sfide sempre più<br />

diffic<strong>il</strong>i e molteplici. Saper guardare con occhi nuovi e cogliere le novità richiedono chiavi di lettura e strumenti<br />

professionali che affinano le competenze specialistiche, ampliandole e potenziandole.<br />

E’ per questo che riconoscere e investire nelle risorse e nelle conoscenze che <strong>il</strong> genere femmin<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> genere<br />

masch<strong>il</strong>e rappresentano, abbattere luoghi comuni, stereotipi e pregiudizi reciproci, è l’unica strada<br />

possib<strong>il</strong>e e concreta per l’affermazione della leadership delle competenze.<br />

A maggior ragione, in periodi di difficoltà e crisi, non ci si può permettere di perdere per strada o sottout<strong>il</strong>izzare<br />

tutte le risorse umane che l’Amministrazione ha al proprio interno, affinché i talenti e le specificità<br />

di ognuno possano essere visib<strong>il</strong>i e messi a disposizione nel proprio ambito lavorativo. Ciò non risponde solo<br />

a principi di equità, ma anche a principi di efficienza e produttività della Pubblica Amministrazione.<br />

Valorizzare le donne e le loro espressioni di competenze e valore professionale è un bisogno per <strong>il</strong> Paese<br />

e per la sua efficienza, e la collaborazione tra donne e uomini per prestazioni e risultati efficaci è un’altra<br />

fondamentale necessità delle Amministrazioni.<br />

Il corso si propone quale ut<strong>il</strong>e e particolare riferimento specifico su tali tematiche al fine di potenziare<br />

concretamente quelle capacità gestionali e di leadership delle competenze finalizzate a riconoscere i<br />

talenti di cui donne e uomini sono portatori con le proprie differenze e a promuovere comportamenti<br />

professionali efficaci.<br />

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OBIETTIVI<br />

Sv<strong>il</strong>uppare e potenziare la visione e la valorizzazione delle differenze e delle competenze in ottica di Diversity<br />

management, sia come valore e sia come opportunità per una efficace e migliore conduzione del rapporto<br />

gerarchico tra capi e collaboratori e del rapporto tra colleghi nelle Amministrazioni. Costruire con sempre<br />

maggiore coerenza l’eccellenza tra le performance individuali, di gruppo e dei Servizi. Individuare. Sv<strong>il</strong>uppare<br />

e migliorare le componenti della leadership femmin<strong>il</strong>e per <strong>il</strong> miglioramento delle attività e dei servizi<br />

della P.A. Ampliare la visione delle espressioni della leadership, delle differenze masch<strong>il</strong>i e femmin<strong>il</strong>i nella<br />

gestione del ruolo e delle responsab<strong>il</strong>ità professionali verso <strong>il</strong> team e <strong>il</strong> processo di raggiungimento dei risultati.<br />

Favorire la comunicazione, la collaborazione e i processi di guida tra le persone affinché le differenze<br />

di genere, di età e di conoscenze, non siano ostacoli ma valori per opportunità di scambio, crescita e sv<strong>il</strong>uppo<br />

sia personali, sia professionale e sia dell’Amministrazione in cui si opera. Acquisire spunti di metodo<br />

e operativi da casi reali che offre sia <strong>il</strong> panorama italiano della P.A. sia lo scenario organizzativo nazionale<br />

ed europeo.<br />

DESTINATARI<br />

Responsab<strong>il</strong>i e operatori nell’ambito dei progetti e comitati di Pari Opportunità, Operatori della P.A. interessati<br />

al miglioramento del proprio approccio di collaborazione e di leadership, Responsab<strong>il</strong>i di unità, aree<br />

e servizi alla guida di un team che desiderano implementare la visione e le pratiche per la valorizzazione delle<br />

risorse umane e delle potenzialità dei propri collaboratori, Specialisti che si occupano di formazione e di cambiamento<br />

all’interno dei vari settori della P.A. per acquisire conoscenze ut<strong>il</strong>i alla elaborazione di modalità<br />

gestionali funzionali alla innovazione e alla efficienza dei processi e delle attività.<br />

PROGRAMMA<br />

Cambiamenti di scenario nella P.A.: numeri ed esempi concreti delle differenze di genere.<br />

Le nuove responsab<strong>il</strong>ità di chi dirige le risorse umane. Valorizzazione dei talenti e delle differenze. Il Diversity<br />

management e le pratiche di inclusione nel mondo del lavoro. La diversità e l’individuazione dei talenti<br />

di ciascuno quali fattori di motivazione. I vantaggi di un approccio inclusivo verso le differenze. Esempi in<br />

Italia e nel mondo delle buone prassi di valorizzazione delle differenze negli ambienti della Pubblica Amministrazione.<br />

Le barriere di cultura e dei comportamenti che ostacolano una sana inclusione tra donne e uomini.<br />

Le “malattie culturali”. Come riconoscere gli atteggiamenti costruttivi e gli atteggiamenti a rischio<br />

per una vita soddisfacente negli ambienti di lavoro. Concetti e pratiche di meritocrazia come valore e come<br />

strumento per l’efficienza. Universi masch<strong>il</strong>e e femmin<strong>il</strong>e: dal dialogo tra sordi ai dialoghi costruttivi. Le<br />

espressioni della leadership femmin<strong>il</strong>e e della leadership masch<strong>il</strong>e nelle attività professionali e nell’approccio<br />

gestionale di guida. Come perseguire una logica di equ<strong>il</strong>ibrio e collaborazione tra i generi nella gestione<br />

del ruolo professionale e delle proprie responsab<strong>il</strong>ità sul lavoro. Il contributo dei talenti femmin<strong>il</strong>i e prospettive<br />

future nella P.A. Il ruolo della formazione per sv<strong>il</strong>uppare una leadership delle competenze e la valorizzazione<br />

delle differenze.<br />

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M180/1<br />

MASTER IN TUTELA DELLA PRIVACY DEL PERSONALE DI AZIENDE<br />

E AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE<br />

DURATA<br />

5 giorni<br />

articolato in due moduli, frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

14-15-16 ottobre <strong>2013</strong><br />

18-19 novembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.030,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Andrea FROSINI<br />

Esperto in materia di protezione dei dati personali<br />

Dott.ssa Maria Barbara CAVALLO<br />

Magistrato TAR Sic<strong>il</strong>ia<br />

e inoltre un magistrato amministrativo<br />

Il Master propone un approfondimento delle tematiche in materia di privacy, in generale e relativamente alla<br />

gestione del personale dipendente. Nel corso dei due moduli, frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente, gli argomenti<br />

saranno trattati prima dal punto di vista legale e teorico, successivamente da quello gestionale e operativo.<br />

In tal modo si potranno perfezionare professionalità in grado di gestire contemporaneamente obblighi<br />

e adempimenti richiesti da una normativa molto complessa e di svolgere consulenze tecnico-legali, sia nelle<br />

aziende private che nelle amministrazioni pubbliche.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A181):<br />

14-15-16 ottobre <strong>2013</strong><br />

Seminario pratico sulla tutela dei dati personali secondo <strong>il</strong> codice della privacy<br />

2° modulo (B150):<br />

18-19 novembre <strong>2013</strong><br />

Tutela della privacy nella gestione del personale dipendente nelle Pubbliche Amministrazioni e nelle<br />

aziende<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

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A181<br />

Seminario pratico sulla tutela dei dati personali secondo <strong>il</strong> codice<br />

della privacy<br />

- LA NORMATIVA AGGIORNATA AL D.L.VO 69/2012; AL D.L. 5/12, CONVERTITO DALLA L. 35/12; AL D.L.<br />

201/11, CONVERTITO DALLA L. 214/11, TUTTI RECANTI MODIFICHE AL CODICE PRIVACY<br />

- ANALISI DELLE PRINCIPALI PRONUNCE DEL GARANTE - I PRINCIPI E LE REGOLE PER IL TRATTAMENTO<br />

DEI DATI PERSONALI - ESAME RAGIONATO DELLA GIURISPRUDENZA<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 27-28-29 maggio <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 14-15-16 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Andrea FROSINI - Esperto in materia di protezione dei dati personali<br />

e inoltre un magistrato amministrativo<br />

PROGRAMMA<br />

Parte I – Principi e regole per <strong>il</strong> trattamento dei dati personali. Introduzione: dal diritto alla privacy al diritto<br />

alla protezione dei dati personali. Il contesto normativo di riferimento: dalla direttiva comunitaria n. 95/46/CE<br />

al Codice in materia di protezione dei dati personali (d.l.vo 30/6/03, n. 196) aggiornato alle più recenti modifiche<br />

legislative; struttura e sistematica del Codice. L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali: composizione,<br />

compiti e poteri. I principi generali in materia di protezione dati personali: necessità, liceità, finalità,<br />

proporzionalità. I soggetti coinvolti nel trattamento: titolare, responsab<strong>il</strong>e, incaricato, interessato. I diritti dell’interessato:<br />

conoscere i propri dati personali e modalità di esercizio di tale diritto. Le regole generali per <strong>il</strong> trattamento<br />

dei dati: le modalità del trattamento e i requisiti dei dati, l’informativa all’interessato, la definizione dei<br />

prof<strong>il</strong>i della personalità dell’interessato, la cessazione del trattamento, <strong>il</strong> prior checking sui trattamenti che presentano<br />

rischi specifici. Le regole ulteriori per i soggetti pubblici e per i soggetti privati e gli enti pubblici economici:<br />

principi applicab<strong>il</strong>i e garanzie per i dati. Sicurezza dei dati e dei sistemi: le misure idonee e minime di<br />

sicurezza; trattamenti con strumenti elettronici e trattamenti senza l’aus<strong>il</strong>io di strumenti elettronici; <strong>il</strong> provvedimento<br />

del Garante del 27/11/08 sugli amministratori di sistema. Gli adempimenti: la disciplina della notificazione<br />

e gli obblighi di comunicazione al Garante; le modalità di trasferimento dei dati verso Paesi dell’Unione<br />

europea e verso Paesi terzi. La semplificazione degli adempimenti in ambito pubblico e privato alla luce dei provvedimenti<br />

del Garante del 19/6/08 e del 27/11/08 e della l. 133/08. La disciplina relativa a specifici settori: ricognizione<br />

generale. Parte II – Esame ragionato dei principali atti del Garante inerenti specifici settori. I<br />

provvedimenti del Garante in materia di: accesso ai documenti amministrativi e videosorveglianza. Le Linee<br />

guida del Garante in materia di trasparenza amministrativa: deliberazioni del 2/3/2011 in materia di “trattamento<br />

di dati personali contenuti anche in atti e documenti amministrativi, effettuato da soggetti pubblici per finalità di<br />

pubblicazione e diffusione sul web” e del 19/4/07 in materia di “trattamento di dati personali per finalità di pubblicazione<br />

e diffusione di atti e documenti di enti locali”. Le autorizzazioni generali del Garante con particolare<br />

riguardo alle seguenti: n. 2/2012 al trattamento dei dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale; n.<br />

5/2012 al trattamento dei dati sensib<strong>il</strong>i da parte di diverse categorie di titolari; n. 7/2012 al trattamento dei dati<br />

a carattere giudiziario da parte di privati, di enti pubblici economici e di soggetti pubblici. Parte III – La tutela dell’interessato<br />

e le sanzioni. La tutela amministrativa e quella giurisdizionale: le forme di tutela dinanzi al Garante<br />

mediante <strong>il</strong> ricorso, <strong>il</strong> reclamo, la segnalazione. Il ricorso al tribunale del luogo ove risiede <strong>il</strong> titolare del<br />

trattamento. La tutela giurisdizionale contro i provvedimenti del Garante. Le sanzioni per le violazioni amministrative<br />

e gli <strong>il</strong>leciti penali alla luce della l. 27/2/09, n. 14. Danni cagionati per effetto del trattamento e risarcib<strong>il</strong>ità.<br />

Esame ragionato della giurisprudenza.<br />

15<br />

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B150<br />

Tutela della privacy nella gestione del personale dipendente<br />

nelle Pubbliche Amministrazioni e nelle aziende<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

18-19 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Maria Barbara CAVALLO<br />

Magistrato TAR Sic<strong>il</strong>ia<br />

Dott. Andrea FROSINI<br />

Esperto in materia di protezione dei dati personali<br />

PROGRAMMA<br />

Parte I – Principi e regole per <strong>il</strong> trattamento dei dati personali nella gestione del rapporto di lavoro. Introduzione:<br />

richiami alle principali definizioni e regole generali vigenti in materia di trattamento dati personali.<br />

La riservatezza sul luogo di lavoro: gli articoli 4 e 8 dello Statuto dei lavoratori (l. 300/70); richiami<br />

al provvedimento generale in materia di videosorveglianza; le Linee guida del Garante per posta elettronica<br />

e Internet (1/3/07); l’Autorizzazione generale n. 1/2012 al trattamento dei dati sensib<strong>il</strong>i nei rapporti di<br />

lavoro. La privacy nel rapporto di lavoro pubblico: i principali provvedimenti del Garante; la direttiva<br />

11/2/05 del Dip. Funzione pubblica per l’attuazione dei principi contenuti nel Codice in materia di protezione<br />

dei dati personali; le Linee guida in materia di trattamento di dati personali di lavoratori per finalità<br />

di gestione del rapporto di lavoro in ambito pubblico (14/6/07). La privacy nel rapporto di lavoro privato:<br />

i principali provvedimenti del Garante; le Linee guida in materia di trattamento di dati personali di lavoratori<br />

per finalità di gestione del rapporto di lavoro alle dipendenze di datori di lavoro private (23/11/06).<br />

Parte II – La tutela dell’interessato e le sanzioni in ambito lavorativo. La tutela amministrativa e quella<br />

giurisdizionale: le forme di tutela dinanzi al Garante mediante <strong>il</strong> ricorso, <strong>il</strong> reclamo, la segnalazione. Il<br />

ricorso al tribunale del luogo ove risiede <strong>il</strong> titolare del trattamento. Il Garante: i compiti e le attività di accertamento<br />

e controllo.La tutela giurisdizionale contro i provvedimenti del Garante. Le sanzioni per le<br />

violazioni amministrative e gli <strong>il</strong>leciti penali alla luce della l. 27/2/09, n. 14. Danni cagionati per effetto del<br />

trattamento e risarcib<strong>il</strong>ità. Esame ragionato della giurisprudenza.<br />

16<br />

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B130<br />

Procedure concorsuali e di reclutamento del personale<br />

nelle Amministrazioni Pubbliche<br />

SECONDO I PRINCIPI COSTITUZIONALI E COMUNITARI, LE FONTI NORMATIVE, LA GIURISPRUDENZA COSTI-<br />

TUZIONALE, AMMINISTRATIVA E DELLA CASSAZIONE - PRESUPPOSTI PER BANDIRE I CONCORSI<br />

- PROCEDIMENTO CONCORSUALE DALLA DOMANDA ALLA GRADUATORIA - LE DEROGHE AL CONCORSO<br />

- MOBILITÀ E CONCORSO - LE FORME FLESSIBILI DI ASSUNZIONE - LA STABILIZZAZIONE DEL PRECARIATO<br />

- GIURISDIZIONE E RISARCIMENTO DEL DANNO - ACCESSO AGLI ATTI - TUTELA CAUTELARE<br />

- LE NOVITÀ APPORTATE NEGLI ULTIMI ANNI DALLE LEGGI 133/08 E 15/09, DAL D.L.VO 150/09, DAL<br />

D.L. 78/2010, DAI D.L. N. 98 E 138 DEL 2011 SINO AL D.L. 95/2012 (SPENDING REVIEW)<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

16-17-18 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Armando POZZI<br />

Presidente del Tribunale Regionale di Giustizia amministrativa del Trentino Alto Adige, Trento<br />

PROGRAMMA<br />

Le fonti normative. Norme comunitarie e Costituzione, leggi e regolamenti. La potestà regolamentare<br />

delle singole amministrazioni e i relativi limiti. Le diverse tipologie di reclutamento (concorso, richieste<br />

numeriche agli uffici per l’impiego, ecc.). Il principio del pubblico concorso soprattutto alla luce della giurisprudenza<br />

Costituzionale . I vari tipi di concorso, differenze e modelli: per esame, per titoli, misto, corsoconcorso,<br />

pubblico, riservato. Le fasi propedeutiche al reclutamento: i riassetti organizzativi, le piante<br />

organiche, la programmazione triennale, i limiti al turnover e alle assunzioni contenuti nelle ultime finanziarie.<br />

Il procedimento concorsuale: indizione del concorso; preparazione, redazione e pubblicazione del<br />

bando; clausole obbligatorie e facoltative; presentazione delle domande di ammissione secondo i nuovi meccanismi<br />

informatici; cause di esclusione. Ammissione con riserva: finalità, presupposti ed effetti. La selezione:<br />

contenuti delle prove; preparazione ed espletamento delle prove; gli adempimenti della commissione<br />

e dei candidati; la discrezionalità valutativa della commissione; la motivazione dei giudizi; la trasparenza;<br />

approvazione della graduatoria e proclamazione dei vincitori. <strong>Corsi</strong>-concorsi e prove pubbliche selettive.<br />

Commissioni esaminatrici: principi generali; composizione e modalità di funzionamento; gli adempimenti<br />

preliminari; verbalizzazioni; modalità di correzione e valutazione delle prove e dei titoli; <strong>il</strong> ruolo del segretario<br />

della commissione; norme particolari relative a particolari procedure selettive, le preselezioni. Le precedenze<br />

e le preferenze. Categorie riservatarie (l. 407/98; l. 68/99, ecc.). I requisiti generali e speciali<br />

di partecipazione: <strong>il</strong> titolo di studio e le equipollenze; la cittadinanza europea; l’età; le ab<strong>il</strong>itazioni; le condanne<br />

penali; i precedenti lavorativi e di carriera. Il diritto di accesso agli atti concorsuali anche alla luce<br />

della giurisprudenza amministrativa. Strumenti della tutela cautelare con particolare riguardo alle esclusioni,<br />

alla ripetizione delle prove d’esame e alla ricusazione della commissione. Il nuovo codice del processo<br />

amministrativo. Le nuove forme di reclutamento. Il lavoro precario: dalla riforma Biagi alla riforma Fornero.<br />

Le novità dell’ultimo quadriennio: dalla finanziaria 2008, alle leggi 133/08 e 15/09, con relativo decreto<br />

di attuazione 150/09, ai d.l. 78/2010, 98/11, 138/2011 fino al d.l. 95/2012 (c.d. spending review)<br />

e la legge di stab<strong>il</strong>ità per <strong>il</strong> <strong>2013</strong> (l. 228/12). La stab<strong>il</strong>izzazione dei precari: principi, destinatari, requisiti<br />

e procedimento. Le progressioni verticali ed orizzontali: aspetti sostanziali e processuali. La mob<strong>il</strong>ità volontaria<br />

e coattiva del personale. Esame ragionato della giurisprudenza con particolare riguardo ai prof<strong>il</strong>i<br />

del risarcimento del danno. Le assunzioni obbligatorie.<br />

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B147<br />

Come si gestiscono paghe e contributi nelle Pubbliche Amministrazioni<br />

- ADEMPIMENTI FISCALI, PREVIDENZIALI, NORMATIVI E RETRIBUTIVI<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

21-22-23 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Rag. Rodolfo AFFATICATI<br />

Esperto in materia previdenziale, INAS-CISL<br />

Dott. Maurizio VALLONE<br />

Dirigente Ministero dell’Interno, Dipartim. per le politiche del personale dell’Amministrazione civ<strong>il</strong>e<br />

e inoltre, un Esperto in materia tributaria e fiscale<br />

PROGRAMMA<br />

La retribuzione contributiva: princìpi di parità, equità, proporzionalità e determinazione. La retribuzione:<br />

onnicomprensività, irriducib<strong>il</strong>ità e irripetib<strong>il</strong>ità. Componenti fisse e variab<strong>il</strong>i. Indennità integrativa speciale,<br />

tredicesima mens<strong>il</strong>ità, retribuzione individuale di anzianità. Il salario accessorio: lavoro straordinario, indennità<br />

di reperib<strong>il</strong>ità e rischio, ferie non godute indennità di preavviso. Emolumenti legati all’attribuzione<br />

di responsab<strong>il</strong>ità: retribuzione di posizione, retribuzione di posizioni organizzative apicali. Emolumenti legati<br />

al raggiungimento di obiettivi: retribuzione di risultato, produttività individuale e collettiva. indennità<br />

di funzione. La retribuzione dei dirigenti. Struttura della busta paga. Retribuzione base mens<strong>il</strong>e, retribuzione<br />

individuale mens<strong>il</strong>e e retribuzione globale di fatto annuale. Retribuzione giornaliera e retribuzione<br />

oraria. Trattamento economico di trasferta, trasferimento. Equo indennizzo. Assegno per <strong>il</strong> nucleo fam<strong>il</strong>iare.<br />

Trattamento economico dei dipendenti in distacco sindacale. Trattenute sulle retribuzioni. I crediti retributivi.<br />

Prescrizione, ritardato pagamento, interessi legali e rivalutazione monetaria. Recupero delle somme<br />

indebitamente erogate. Pignorab<strong>il</strong>ità e cedib<strong>il</strong>ità della retribuzione. La responsab<strong>il</strong>ità patrimoniale nell’amministrazione<br />

del personale. Il danno erariale. Il danno risarcib<strong>il</strong>e. La responsab<strong>il</strong>ità condivisa. La dematerializzazione<br />

della retribuzione. Le procedure informatiche per <strong>il</strong> pagamento degli stipendi. Gli ordini<br />

collettivi di pagamento. La perequazione del trattamento retributivo del personale non contrattualizzato.<br />

Linee evolutive e nuovi scenari ordinamentali alla luce delle recenti modifiche normative intervenute con<br />

la l. 133/08, con la l. 15/09 e <strong>il</strong> d.l.vo 150/09, nonché in materia di contenimento delle retribuzioni del<br />

personale delle Amministrazioni pubbliche, di cui alla l. 122/2010 di conversione del d.l. 78/2010 e alla l.<br />

111/2011 di conversione del d.l. 98/11.<br />

Aspetti contributivi e previdenziali. Denuncia mens<strong>il</strong>e analitica (DMA) delle retribuzioni e dei contributi versati<br />

ai fini pensionistici e dei trattamenti previdenziali (buonuscita, fine servizio, TFR), dei contributi versati<br />

per l’iscrizione alla gestione Fondo credito e all’ENPDEP. Contribuzione obbligatoria, volontaria,<br />

figurativa. Contribuzione per mandato elettivo con estensione ai lavoratori pubblici iscritti all’INPDAP ed<br />

eletti nell’ultima legislatura delle Regioni (d.l.vo 564/96 come modificato e integrato dal d.l.vo 278/98 e dall’art.<br />

38 della l. 488/99. La retribuzione figurativa e i suoi effetti sulla pensione (dd.l.vi 564/96 e 151/01).<br />

La contribuzione aggiuntiva per i sindacalisti. Modalità e sistemi di calcolo delle pensioni retributive e contributive<br />

con particolare riferimento alle novità introdotte dal d.l. 6/12/2011, n. 201. Retribuzione contributiva<br />

e pensionab<strong>il</strong>e imponib<strong>il</strong>i (d.l.vo 314/97). Il preavviso con carattere retributivo. Il part-time,<br />

l’assunzione a part-time e ad orario ridotto. I trattamenti di fine servizio alla luce delle nuove disposizioni<br />

introdotte dalla l. 122/2010. Il TFR e l’opzione in caso di adesione alla previdenza complementare.<br />

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Aspetti fiscali. Qualificazione e determinazione dei redditi di lavoro dipendente e dei redditi assim<strong>il</strong>ati a<br />

quelli di lavoro dipendente. Redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa. Redditi<br />

derivanti dall’esercizio di funzioni pubbliche. Somme che non concorrono in tutto o in parte alla formazione<br />

del reddito. Indennità e rimborsi spese. Indennità per servizi prestati all’estero. Imponib<strong>il</strong>e del periodo<br />

di paga. Mens<strong>il</strong>ità aggiuntive e compensi della stessa natura. Gli oneri deducib<strong>il</strong>i, le detrazioni per carichi di<br />

famiglia e le detrazioni per redditi da lavoro. Gli emolumenti arretrati di lavoro dipendente e assim<strong>il</strong>ati. Le<br />

operazioni di conguaglio di fine anno e per cessazione del rapporto di lavoro. Il contributo di solidarietà.<br />

Le agevolazioni spettanti ai lavoratori che rientrano dall’estero. Incapienza della retribuzione a subire gli<br />

effetti del conguaglio. Determinazione delle addizionali all’IRPEF. La certificazione dei redditi erogati.<br />

B173<br />

Guida pratica alla corretta tenuta del fascicolo personale del dipendente<br />

pubblico<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

21-22 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Marco ROSSI<br />

Dirigente Presidenza del Consiglio dei Ministri<br />

PROGRAMMA<br />

Riferimenti normativi in tema di istituzione e tenuta del fascicolo personale. L’onere di regolamentazione<br />

delle singole P.A. Contenuto del fascicolo del personale. Modalità per la tenuta del fascicolo. Risultati<br />

delle valutazioni periodiche. L’ut<strong>il</strong>izzazione del fascicolo nelle procedure concorsuali interne e per<br />

le valutazioni periodiche. Fascicolo del personale ed atti relativi ai provvedimenti disciplinari. Gli atti relativi<br />

ai giudizi di responsab<strong>il</strong>ità. Procedure di inserzione o eliminazione di atti dal fascicolo. Fascicolo e<br />

procedure di mob<strong>il</strong>ità. Atti del fascicolo e archivio corrente, di deposito e storico. La figura del responsab<strong>il</strong>e<br />

dei fascicoli del personale. Procedimento per l’accesso (l. 241/1990 e Regolamento sull’accesso), <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio<br />

di copie di atti, l’accesso di terzi. Fascicolo personale e “cartelline personali”. La tutela della privacy<br />

nella gestione del fascicolo. Il contenzioso in materia di tenuta del fascicolo.<br />

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B171<br />

Trasferte e missioni nel pubblico impiego: gestione, controlli,<br />

novità normative, fiscali e giurisprudenziali<br />

AGGIORNATO ALLA L. 148/11, AL D.L. 201/2011, ALLA L. 228/2012 (legge di stab<strong>il</strong>ità per <strong>il</strong> <strong>2013</strong>) E<br />

AGLI ULTIMI INDIRIZZI DELLA GIURISPRUDENZA<br />

- TRATTAMENTO ECONOMICO<br />

- COPERTURE ASSICURATIVE<br />

- TRATTAMENTO FISCALE<br />

- NOVITÀ APPLICATIVE, NORMATIVE E GIURISPRUDENZIALI<br />

- IL DECRETO INTERMINISTERIALE 23/3/2011 SUL RIMBORSO SPESE PER IL PERSONALE INVIATO AL-<br />

L’ESTERO<br />

- SPESE DI RAPPRESENTANZA E OMAGGI NELLA P.A.<br />

- FRINGE BENEFITS, RIMBORSI SPESE AD AMMINISTRATORI, COLLABORATORI, TIROCINANTI E STAGISTI<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

4-5-6 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Vincenzo TEDESCO<br />

Dirigente Università di Pisa; Esperto in gestione e sv<strong>il</strong>uppo delle risorse umane. Autore di articoli, note e commenti<br />

in materia<br />

PROGRAMMA<br />

Le trasferte e i rimborsi spese: requisiti minimi per configurare la trasferta, trasferta territorio comunale,<br />

fuori comune ed estero. Differenza con <strong>il</strong> meccanismo di indennità e rimborsi in caso di trasferimento del<br />

lavoratore. Il caso particolare delle trasferte in ambito comunale. L’esercizio del potere direttivo del datore<br />

di lavoro. Differenza con <strong>il</strong> meccanismo del trasferimento, distacco e comando. Fonti normative e <strong>il</strong> rapporto<br />

con quanto contenuto nei contratti collettivi e nei vari regolamenti degli enti. Missioni occasionali,<br />

continuative e saltuarie: contenuto, principi, caratteristiche presupposti e limiti. L. 836/73, l. 122/2010, Tuir<br />

917/86, l. 417/78. L’ambito di applicazione e le esclusioni soggettive e oggettive. Problemi di diritto<br />

transitorio e situazioni in itinere. Soluzioni applicative e definizione dei compensi. La gestione dei rimborsi<br />

spese: tipologie di pezze giustificative e loro r<strong>il</strong>evanza fiscale; modalità di effettuazione dei rimborsi;<br />

anticipazioni; esempi e casi pratici. L’applicazione dei principi delle missioni nei comparti Sanità, Università,<br />

Ministeri, Ricerca, Enti pubblici non economici ed Enti Locali.<br />

Spese relative alberghi e ristoranti: quadro normativo, disciplina relativa all’Iva, disciplina relativa imposte<br />

sui redditi, trattamento fiscale sulle spese di ospitalità, prestazioni vitto e alloggio offerte ai clienti e<br />

fornitori. Le spese nel caso di liberi professionisti, lavoratori autonomi occasionali. La nuova disciplina fiscale<br />

relativa alla deducib<strong>il</strong>ità dell’Iva sulle prestazioni di vitto e alloggio: la circolare dell’Agenzia delle Entrate<br />

53/E del 5/9/08. Esame delle circolari dell’Agenzia delle entrate nn. 6/09 e 25/2010; risoluzione 84/09, decreto<br />

MEF 19/11/08; circolare 2/E del 28/1/2010.<br />

Le spese di rappresentanza ed omaggi: quadro normativo, requisito dell’inerenza, spese viaggio vitto e<br />

alloggio configurab<strong>il</strong>i e non configurab<strong>il</strong>i come spese di rappresentanza. Documentazione delle spese.<br />

Omaggi a clienti e fornitori disciplina fiscale. Esame del d.m. 19/11/08 che dà attuazione alla nuova normativa<br />

sulle spese di rappresentanza. La legge finanziaria 2008 e <strong>il</strong> d.m. Economia e finanze del 19/11/08;<br />

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la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 34/E del 13/7/09.<br />

Rimborsi spese ad amministratori, collaboratori, tirocinanti, stagisti, collaboratori a progetto: disciplina<br />

fiscale in capo ai tirocinanti, collaboratori, amministratori. Rimborsi spese, trattamento fiscale in caso di<br />

trasferta. Spese di viaggio: la questione del mezzo proprio. La risoluzione 56/E del 27/2/02 dell’Agenzia<br />

delle entrate, la risoluzione 224/E del 13/8/09. Prof<strong>il</strong>i di equità. Gli interventi della magistratura contab<strong>il</strong>e<br />

e della dottrina. Soluzioni proposte e norme applicab<strong>il</strong>i. Impatto sulla regolamentazione degli enti, la deliberazione<br />

3/2011/PAR Corte conti Em<strong>il</strong>ia Romagna e le altre deliberazioni sul tema. La questione dell’indennità<br />

ch<strong>il</strong>ometrica e l’impatto della l. 122/2010. La delibera n. 183/2011 Corte conti Toscana. La<br />

questione dei limiti di spesa per le spese di missione su fondi europei e internazionali. La deliberazione<br />

della Corte conti n. 392/2011/PAR del 27/10/11. Coperture assicurative: tutela fisica e tutela patrimoniale.<br />

Trattamento di missione: aspetti previdenziali e fiscali. Base imponib<strong>il</strong>e e franchigia. Rimborsi forfetari,<br />

misti od analitici. I titoli di viaggio. La questione della sede di lavoro e i rimborsi per le trasferte<br />

all’interno dell’ambito comunale<br />

Fringe benefits ai collaboratori e amministratori: quadro normativo; l’art. 51, comma 4, del Tuir, che<br />

prevede deroghe al principio generale sulla valorizzazione dei fringe benefit.<br />

I rimborsi spese a collaboratori coordinati e continuativi, stagisti e altre figure di lavoro flessib<strong>il</strong>e negli<br />

enti pubblici.<br />

L’evoluzione normativa dal d.l. 78/2010. Il rispetto dei limiti di spesa e la questione delle missioni all’estero.<br />

Il decreto interministeriale del 23/3/11, l’applicazione generale e problemi di diritto transitorio.<br />

Prof<strong>il</strong>i e differenze tra rimborso analitico e forfettario. L’intervento della legge di stab<strong>il</strong>ità <strong>2013</strong> (l. 228/12),<br />

con riferimento agli incarichi di cui all’art. 7 comma 6 del d.l.vo 165/01.<br />

Rimborsi spese, convegni nel caso dei liberi professionisti: compensi professionali e rimborsi spese, trattamento<br />

fiscale e ai fini Iva, spese anticipate in nome del cliente. L’intervento operato dall’art.18 della l.<br />

148/11 a proposito dei voli in classe economica. La questione dell’indennità supplementare ex art. 14 l.<br />

836/73. Le possib<strong>il</strong>i eccezioni nel comparto della sicurezza e m<strong>il</strong>itare. I titoli di viaggio. I titoli elettronici,<br />

la valutazione sulla gestione. Liquidazione trattamento di missione: prospetti, documentazione giustificativa<br />

e dichiarazioni sostitutive.<br />

L’intervento del d.l. 201/11. La questione dell’anticipo di missione e <strong>il</strong> rapporto con l’ut<strong>il</strong>izzo del contante.<br />

Limiti e soluzioni pratiche. Question time sugli argomenti trattati.<br />

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B133<br />

Relazioni sindacali, contrattazione integrativa e istituti premiali<br />

nel pubblico impiego<br />

- TIPOLOGIE DI CONTRATTAZIONE<br />

- TUTELA E LIMITI DELL’ATTIVITÀ SINDACALE<br />

- DIRITTI DI INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE<br />

- MODALITÀ DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

11-12-13 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Elvira GENTILE<br />

Dirigente generale Direzione Contrattazione ARAN<br />

Dott.ssa Maria Vittoria MARONGIU<br />

Responsab<strong>il</strong>e Relazioni sindacali ARAN<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti e funzionari delle amministrazioni dello Stato, degli Enti pubblici, degli Enti locali, delle Aziende<br />

sanitarie. Responsab<strong>il</strong>i della gestione del personale e degli uffici rapporti con le Organizzazioni sindacali e<br />

loro collaboratori. Componenti R.S.U.<br />

PROGRAMMA<br />

Il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici: le fonti normative. Le norme introdotte dalla l. 133/08, dalla<br />

finanziaria 2008, dalla l. 15/09, dal d.l.vo 150/09 e dal d.l. 78/2010 e relativa legge di conversione. Le novità<br />

in materia di contrattazione introdotte dall’accordo attuativo della riforma del modello contrattuale (Accordo<br />

quadro 22/1/09); l’accordo interconfederale per l’attuazione della riforma degli assetti contrattuali<br />

siglato <strong>il</strong> 15/4/09. Contrattazione collettiva nazionale: l’Aran e i Comitati di settore. Rappresentatività sindacale.<br />

Procedimento della contrattazione: risorse destinate ai rinnovi contrattuali, trattativa, quantificazione<br />

dei costi e certificazione di compatib<strong>il</strong>ità da parte della Corte dei conti. Procedure di raffreddamento dei conflitti<br />

e interpretazione autentica dei contratti. Diritti di informazione, consultazione e trattativa previsti<br />

dalla legge e dalla contrattazione collettiva: contenuti; casistica; sanzioni. Informazione, concertazione e consultazione.<br />

Approfondimento sulle materie, i limiti e le modalità relazionali. Contrattazione integrativa a livello<br />

di ente o di territorio: materie, procedura, risorse, limiti e certificazione di compatib<strong>il</strong>ità. Delegazione<br />

trattante: parte pubblica e parte sindacale. Vincolatività della contrattazione integrativa: mancato rispetto<br />

degli accordi, rimedi, risarcimenti, responsab<strong>il</strong>ità. Forma della contrattazione integrativa: verbalizzazione,<br />

redazione accordi sottoscrizione, approvazione verbali, assunzione provvedimenti conseguenti. La contrattazione<br />

sindacale integrativa in tema di formazione e percorsi di riqualificazione: gli strumenti, le alternative,<br />

le modalità di formalizzazione. Relazioni sindacali: obiettivi e strumenti. Soggetti sindacali: organizzazioni sindacali;<br />

confederazioni; R.S.U. ed organismi di tipo associativo. Diritti sindacali: tutela e limiti dell’attività sindacale<br />

nelle P.A.; diritto di associazione e di attività sindacale all’interno dell’azienda; divieto di atti<br />

discriminatori individuali e collettivi; diritto di costituire RSU; diritto di assemblea e di referendum; trasferimento<br />

e licenziamento dei dirigenti sindacali; permessi sindacali (retribuiti e non) e aspettativa; contributi sindacali.<br />

Soggetti sindacali nei luoghi di lavoro: diritti e prerogative delle RSU. Commissioni b<strong>il</strong>aterali. Procedure conc<strong>il</strong>iative.<br />

Libertà e prerogative sindacali: distacchi, aspettative e permessi. La repressione della condotta<br />

antisindacale nelle amministrazioni pubbliche.<br />

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B167<br />

La tutela della salute e gestione delle assenze nel pubblico impiego<br />

- MATERNITÀ, ASSISTENZA, MALATTIA, INFORTUNIO SUL LAVORO<br />

- DISCIPLINA DELLE VISITE FISCALI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

11-12 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Dan<strong>il</strong>o PAPA<br />

Vice Direttore generale, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali<br />

PROGRAMMA<br />

Maternità. Le fonti: d.l.vo 151/01 e le modifiche apportate dal d.l.vo 119/11 e dalla l. 92/2012, nonché dalla<br />

l. 228/2012 (legge di stab<strong>il</strong>ità <strong>2013</strong>). Interdizione anticipata, congedo di maternità, congedo di paternità,<br />

congedo parentale, congedo per malattia del figlio e permessi orari giornalieri: contenuti specifici, trattamento<br />

economico ed aspetti previdenziali. Parto anticipato e parto plurimo. Dipendenti part-time e dipendenti<br />

con rapporto di lavoro a termine: aspetti particolari.<br />

La malattia. Le fonti: art. 2110 c.c. e disciplina contrattuale. Il comporto: modalità di computo e malattie<br />

escluse. Visita di controllo e fasce di reperib<strong>il</strong>ità: le modalità telematiche di presentazione dei certificati e<br />

le nuove disposizioni contenute nell’art. 7 del d.l. 179/2012; disciplina della privacy; certificazione di malattie<br />

dipendenti da causa di servizio; le indicazioni contenute nel d.l. 112/08 e le circolari della Funzione<br />

Pubblica; <strong>il</strong> d.m. Pubblica Amministrazione e Innovazione 18/12/09, n. 206. Sanzioni. Conservazione posto<br />

di lavoro e trattamento economico. L’art. 17 del d.l. 78/09 (conv. da l. 102/09), e le prescrizioni del d.l.vo<br />

150/09. I controlli previsti dall’art. 16, comma 9, del d.l. 98/11 (conv. da l. 111/11).<br />

Infortunio sul lavoro e malattie professionali: distinzioni e tutela specifica. Infortunio in itinere. Inab<strong>il</strong>ità<br />

permanente assoluta e parziale al lavoro: effetti e riflessi sul rapporto di lavoro; risoluzione del rapporto<br />

di lavoro in caso di permanente inidoneità psicofisica (d.P.R. 171/11).<br />

Congedi e permessi per assistenza fam<strong>il</strong>iari disab<strong>il</strong>i. Le fonti: l. 104/92 e d.l.vo 151/01. Accertamento dell’handicap.<br />

Prolungamento congedo parentale. Permessi mens<strong>il</strong>i, giornalieri ed orari: le modifiche introdotte<br />

dal d.l. 112/08, dalla l. 183/2010 e dal d.l.vo 119/11: le nuove condizioni per fruire dei permessi, gli accertamenti<br />

sulla sussistenza del diritto a prestare assistenza, gli obblighi di comunicazione alla Funzione<br />

Pubblica. Congedo fino a due anni per assistenza figlio con handicap grave. Dipendenti disab<strong>il</strong>i: permessi<br />

mens<strong>il</strong>i e permessi orari giornalieri. Risoluzione di quesiti.<br />

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M116<br />

MASTER IN DIRITTO DEL LAVORO NELLE P.A. E SULLA GESTIONE<br />

DEL PERSONALE<br />

DURATA<br />

11 giorni<br />

articolato in seminari tematici su ciascun argomento facente parte del programma<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

11-12-13-14-15-16 novembre <strong>2013</strong><br />

16-17-18-19-20 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 2.010,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Elvira GENTILE - Dirigente generale Direzione Contrattazione ARAN<br />

Prof.ssa Maria GENTILE - Docente Scuola Superiore Economia e Finanze<br />

Dott. Marco LIPARI - Consigliere di Stato<br />

Dott. Paolo PASSONI - Consigliere TAR<br />

Dott. avv. Armando POZZI - Presidente del Tribunale Regionale di Giustizia amministrativa del Trentino<br />

Alto Adige, Trento<br />

Avv. Vincenzo TEDESCO - Dirigente Università di Pisa; esperto in gestione e sv<strong>il</strong>uppo delle risorse umane<br />

Prof. avv. Vito TENORE - Consigliere Corte dei conti<br />

OBIETTIVI<br />

Il Master intende fornire a tutti i pubblici dipendenti, in un adeguato arco temporale, un approfondito aggiornamento<br />

professionale generale, spesso di diffic<strong>il</strong>e realizzazione nel corso della normale attività lavorativa,<br />

sulle più importanti novità legislative riguardanti <strong>il</strong> pubblico impiego introdotte dal testo unico, dalla<br />

contrattazione collettiva e dalla più recente normativa: l. 15/09 e d.l.vo di attuazione 150/09; d.l. 78/2010;<br />

<strong>il</strong> c.d. “collegato lavoro” (l. 183/2010), le leggi di stab<strong>il</strong>ità 2012 e <strong>2013</strong> (183/11 e 228/12), i dd.l. 95/12 e<br />

174/12; la l. 190/12.<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti, funzionari, impiegati amministrativi e tecnici di amministrazioni centrali e periferiche dello Stato,<br />

degli Enti locali, degli altri Enti pubblici e delle Authorities, avvocati lavoristi.<br />

PROGRAMMA<br />

Le principali fonti di disciplina del rapporto di pubblico impiego: d.l.vo 165/01, CCNL con particolare riguardo<br />

al quadriennio 2006-2009, l. 15/09 e relativo decreto attuativo 150/09, l. 183/2010, i decreti legge del 2011 e del<br />

2012 ( dd.l. 98 e 138/11; 95, 158, 179, ecc., del 2012), legge di stab<strong>il</strong>ità <strong>2013</strong>, con riferimento ai seguenti prof<strong>il</strong>i<br />

del rapporto di lavoro pubblico: l’organizzazione e la gestione razionale del personale (mob<strong>il</strong>ità individuale e collettiva);<br />

l’accesso: i concorsi pubblici (limiti alle assunzioni, requisiti, prove, graduatorie, giudice competente sulle<br />

relative controversie); obblighi di informazione della P.A. ex art. 5, l. 183/2010; stab<strong>il</strong>izzazione del personale precario);<br />

le mansioni e lo jus variandi; le responsab<strong>il</strong>ità, le incompatib<strong>il</strong>ità del pubblico dipendente e gli incarichi autorizzab<strong>il</strong>i<br />

(anche a seguito della legge anticorruzione n. 190/2012); le misure antiassenteismo: dal decreto Brunetta<br />

ai decreti legge del 2012; le assenze (in particolare la disciplina delle assenze per malattia); le aspettative (con riguardo<br />

anche all’istituto di cui all’art. 18, l. 183/2010) e <strong>il</strong> collocamento fuori ruolo. Il lavoro a tempo parziale e<br />

le altre forme contrattuali flessib<strong>il</strong>i. Cenni sulla riforma del mercato del lavoro e sua incidenza sul lavoro pubblico<br />

(l. 92/12). Tecniche di gestione del personale. Il ruolo della dirigenza: nomina, compiti e poteri del dirigente.<br />

La riforma della dirigenza dopo la l. 145/02, la l. 229/03 e <strong>il</strong> d.l.vo 150/09 di attuazione della l. 15/09 in tema di:<br />

disciplina del conferimento e della revoca degli incarichi dirigenziali; accesso e, in particolare, accesso alla prima<br />

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fascia; nuove forme di responsab<strong>il</strong>ità del dirigente; riorganizzazione del Comitato dei Garanti. La vice dirigenza alla<br />

luce dell’art. 8, l. 15/09. La classificazione del personale: le modifiche apportate dal d.l.vo 150/09 di attuazione<br />

della l. 15/09 all’art. 52 del d.l.vo 165/01 in relazione al sistema delle aree funzionali e delle progressioni all’interno<br />

e fra le aree. I concorsi pubblici per i passaggi tra le aree e per l’accesso alle fasce retributive più elevate.<br />

Il regime della mansioni. Le nuove norme sul ciclo generale di gestione della performance e i nuovi soggetti di<br />

questo ciclo di gestione. Le fasi della valutazione: l’individuazione dei parametri e gli indicatori ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i per<br />

la valutazione delle attività del personale. I sistemi premiali. Le modalità di erogazione degli strumenti di valorizzazione<br />

del merito del personale e degli strumenti per premiarlo; progressioni economiche e tra le aree, attribuzione<br />

incarichi di responsab<strong>il</strong>ità e accesso a percorsi di alta formazione. Forme flessib<strong>il</strong>i di reclutamento e di<br />

impiego di personale nelle Pubbliche amministrazioni. Fonti normative e discipline specifiche: lavoro a tempo<br />

parziale, lavoro a termine, lavoro temporaneo, contratti formativi, lavoro accessorio, incarichi di collaborazione<br />

e telelavoro. La riforma Biagi e la l. 229/03. Le novità introdotte dalla l. 133/08, dalla l. 15/09 e dal d.l.vo 150/09.<br />

Le modifiche al d.l.vo 165/01. Il collegato al lavoro (l. 183/2010) e i riflessi sui rapporti di lavoro flessib<strong>il</strong>e. La riforma<br />

del mercato del lavoro (l. 92/12) e successive modifiche. Riflessi sulle forme flessib<strong>il</strong>i. Le circolari del Ministero<br />

del lavoro. Il d.l.vo n. 24/12 in tema di somministrazione lavoro. Riflessi applicativi. Prof<strong>il</strong>i giurisprudenziali<br />

e dottrinali. La questione della proroga dei contratti a tempo determinato contenuta nella l. 228/12 (legge di stab<strong>il</strong>ità<br />

<strong>2013</strong>) e l’impatto sulle procedure di reclutamento. La trasparenza delle pubbliche amministrazioni ed <strong>il</strong><br />

diritto di accesso alla documentazione amministrativa nel rapporto di pubblico impiego privatizzato. Il ruolo<br />

degli uffici per le relazioni con <strong>il</strong> pubblico. Incidenza del testo unico n. 196/03 sulla tutela della privacy, l’art. 4,<br />

l. 15/09. Trattamento dati da parte del datore ex art. 14, l. 183/2010. La semplificazione amministrativa nell’azione,<br />

nell’organizzazione e nell’efficienza della P.A.; la nuova accezione di trasparenza introdotta dal d.l.vo<br />

150/09; dall’autocertificazione alla decertificazione introdotta con l’art. 15 l. 183/11: l’azione avanti al G.A. per<br />

l’efficienza dell’amministrazione, ai sensi del d.l.vo 198/09 (cd. class action pubblica); la l. 241/90 ed i principali<br />

istituti di semplificazione; le nuove misure preordinate a sanzionare i ritardi di amministrazione: le novelle dell’art.<br />

2 l. 241/90: leggi 35/12 e 134/12. La riforma dello sportello unico introdotta con <strong>il</strong> d.P.R. 160/2010, <strong>il</strong> procedimento<br />

semplificato e la semplificazione senza procedimento (s<strong>il</strong>enzio-assenso/ s<strong>il</strong>enzio rigetto); la spending<br />

review e <strong>il</strong> ridimensionamento degli assetti organizzativi delle pubbliche amministrazioni. Le relazioni sindacali<br />

nella Pubblica amministrazione dopo la Finanziaria 2008 (art. 3, commi 131 e 137), la l. 15/09 e <strong>il</strong> d.l.vo 150/09.<br />

Soggetti sindacali: organizzazioni sindacali, confederazioni, RSU ed organismi di tipo associativo. Diritti sindacali<br />

nella P.A. Contrattazione collettiva nazionale e integrativa aziendale dopo la l. 15/09, <strong>il</strong> decreto attuativo<br />

150/09, l’accordo attuativo della riforma del modello contrattuale e l’accordo interconfederale per l’attuazione<br />

della riforma degli assetti contrattuali. Istituti relazionali in ambito aziendale: informazione, concertazione<br />

e consultazione. Libertà e prerogative sindacali: permessi, distacchi ed aspettative. Commissioni b<strong>il</strong>aterali. Procedure<br />

conc<strong>il</strong>iative. La repressione della condotta antisindacale nelle P.A. I nuovi CCNL 2006-2009 e le modifiche<br />

al d.l.vo 165/01 apportate dalla l. 15/09 e decreto attuativo. Controlli esterni (e loro eventuale esito<br />

sanzionatorio) e controlli interni. La disciplina dei controlli alla luce del d.l.vo 286/99, della l. 131/03, della l.<br />

266/06, dei decreti delegati in tema di federalismo (ex l. 42/09) e del d.l. 174/12 conv. in l. 213/12. Incidenza<br />

della riforma Brunetta sui controlli (l. 15/09 e d.l.vo n. 150/09): la Civit e gli OIV. Il concetto di controllo di legittimità<br />

e regolarità amministrativa e contab<strong>il</strong>e (l. 123/11). I controlli ispettivi. Il controllo di gestione quale<br />

elemento strumentale e finalizzato al miglioramento dell’amministrazione attiva. Il controllo strategico. I controlli<br />

preventivi e <strong>il</strong> controllo successivo sulla gestione di pertinenza della Corte dei conti. Il procedimento di controllo<br />

e le modalità di svolgimento. Novità introdotte dal d.l. 174/12 convertito in l. 213/12, e dalla l. 190/12<br />

(anticorruzione). La responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e, penale, amministrativo-contab<strong>il</strong>e e dirigenziale dei pubblici dipendenti<br />

dopo la l. 15/09 e <strong>il</strong> d.l.vo 150/09. Risarcib<strong>il</strong>ità dell’interesse legittimo e pregiudiziale annullamento<br />

dell’atto. Novità introdotte dalla l. 190/12. Il procedimento disciplinare dopo la privatizzazione del rapporto<br />

di pubblico impiego e dopo la l. 15/09 e <strong>il</strong> d.l.vo 150/09. La disciplina contrattuale. I rapporti tra <strong>il</strong>lecito penale<br />

e disciplinare. Le novità dei CCNL 2006-2009 (anche dirigenza). I codici di comportamento nei nuovi contratti<br />

collettivi. La direttiva n. 8/2007 Funzione pubblica e <strong>il</strong> d.l.vo 150/09: termini, competenze, nuovi <strong>il</strong>leciti. La devoluzione<br />

al giudice ordinario delle controversie sul pubblico impiego dopo <strong>il</strong> d.l.vo 165/01: organizzazione,<br />

formazione e compiti degli uffici per <strong>il</strong> contenzioso. Conc<strong>il</strong>iazione e arbitrato dopo la l. 183/2010. La non estensione<br />

dei giudicati.<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

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B190<br />

La gestione delle assenze e dei tempi di lavoro nel pubblico impiego<br />

- ORARIO DI LAVORO<br />

- PERMESSI, RIPOSI, FERIE, FESTIVITÀ, ASPETTATIVE, DISTACCHI SINDACALI E CONGEDI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

21-22 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Mauro MARCHIONNI<br />

Dirigente Ministero dell’Economia e delle Finanze, Servizio Centrale del Personale<br />

Dott. Mauro MANCINI<br />

Esperto in materia di posizioni di stato nel Pubblico impiego<br />

PROGRAMMA<br />

Orario di servizio e orario di lavoro. Turni, orario notturno, pronta disponib<strong>il</strong>ità. I riposi. Riposi giornalieri:<br />

<strong>il</strong> riposo continuativo, i riposi intermedi, le pause, gli addetti ai videoterminali. Riposi settimanali: la regola<br />

del settimo giorno, le eccezioni alla regola. Le festività infrasettimanali. Riposi infrannuali: le ferie, i<br />

tre periodi feriali, l’indennità sostitutiva, <strong>il</strong> divieto di monetizzazione. Le deroghe. Deroghe alla durata settimanale<br />

dell’orario; deroghe al riposo giornaliero; deroghe alle limitazioni al lavoro notturno. I permessi,<br />

le aspettative, i congedi. Gli eventi fam<strong>il</strong>iari: i permessi per motivi fam<strong>il</strong>iari, <strong>il</strong> congedo per motivi fam<strong>il</strong>iari,<br />

<strong>il</strong> congedo matrimoniale. Studio e formazione: i permessi per lavoratori studenti, i congedi per la formazione,<br />

<strong>il</strong> dottorato di ricerca. I donatori: i permessi per donatori di sangue, i permessi per donatori di<br />

midollo osseo. La ridefinizione di termini e modalità di fruizione delle assenze per permesso retribuito e<br />

loro incidenza sul monte-ore a disposizione del dipendente. Le cariche pubbliche: <strong>il</strong> diritto all’aspettativa,<br />

<strong>il</strong> diritto ai permessi. I permessi elettorali. I permessi per la protezione civ<strong>il</strong>e. I permessi contrattuali: la partecipazione<br />

a concorsi, i lutti fam<strong>il</strong>iari, i motivi personali, i permessi brevi. Le aspettative contrattuali: i<br />

motivi personali, l’assunzione di nuovo servizio, <strong>il</strong> ricongiungimento fam<strong>il</strong>iare all’estero, la tossicodipendenza<br />

e l’alcolismo. Rappresentante per la sicurezza: i permessi per l’espletamento dell’attività di vig<strong>il</strong>anza<br />

e controllo. I testimoni e i giudici popolari. Gli incarichi sindacali. I contingenti. I distacchi sindacali.<br />

I permessi sindacali retribuiti e non retribuiti. Le riunioni sindacali. Il diritto di assemblea del personale. Procedure<br />

di richiesta e tutela dei sindacalisti. Il comportamento antisindacale. Le innovazioni introdotte dal<br />

d.l. 112/08, convertito con l. 133/08, e dalla l. 15/09. Le norme contenute nell’art. 17 del d.l. 78/09, convertito<br />

con l. 102/09. Le nuove disposizioni introdotte in materia di congedi, aspettative e permessi dal<br />

d.l.vo 18/7/11, n. 119, e dal d.l. 95/12, conv. in l. 135/12 (spending review).<br />

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B170<br />

Mansioni, incompatib<strong>il</strong>ità, cumulo impieghi, incarichi occasionali<br />

e consulenze nel pubblico impiego<br />

- DOPO IL D.L.VO 150/09, LA MANOVRA 2010, LA L. 183/2010 E LA L. 135/12 SULLA SPENDING REVIEW<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

28-29 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Marco ROSSI<br />

Dirigente Presidenza del Consiglio dei Ministri – Direttore Servizio affari legali e contenzioso<br />

PROGRAMMA<br />

Quadro normativo dopo la riforma Brunetta, direttive e circolari, analisi della giurisprudenza. Le mansioni:<br />

natura, concetto, distinzioni (corrispondenti ed equivalenti), accesso. Diritto alle mansioni (art. 2103 c.c. e<br />

art. 52 d.l.vo 165/01). Ius variandi: concetto, limiti e presupposti. Mansioni e sv<strong>il</strong>uppo di carriera: progressioni<br />

orizzontali e verticali. Mansioni inferiori: divieto, deroga, presupposti, contenuto ed effetti. Mansioni<br />

superiori: contenuto, affidamento, presupposto. Esercizio: effetti (trattamento economico).<br />

Irr<strong>il</strong>evanza ai fini giuridici. Incompatib<strong>il</strong>ità ed incarichi nel pubblico impiego (art. 53, d.l.vo 165/01): divieto<br />

di cumulo di impieghi ed incarichi, deroghe per personale in part-time e per dirigenti. Attività remunerate<br />

soggette ad autorizzazione: limiti e procedimento per l’autorizzazione. L’aspettativa per attività<br />

professionali o imprenditoriali nel Collegato lavoro 2010. Attività rese a titolo gratuito o per volontariato.<br />

Conflitto di interessi: nozione ed effetti. Il d.l.vo 150/09 di attuazione della l. 15/09 sul pubblico impiego e<br />

<strong>il</strong> d.l. 78/2010. Le disposizioni del d.l. 95/12, conv. in l. 135/12 (spending review). Le disposizioni in materia<br />

di collaborazioni e consulenze (Direttive DFP, Finanziaria 2008; d.l. 112/08, circol. DFP n. 3/2011). Accertamento<br />

incompatib<strong>il</strong>ità: servizi ispettivi. Violazioni e regime sanzionatorio. Regolamenti in materia di<br />

incompatib<strong>il</strong>ità e di attività soggette ad autorizzazione (collaborazioni e incarichi occasionali).<br />

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B127<br />

Disciplina generale del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici<br />

- LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO: SIGNIFICATO, EFFETTI, ESCLUSIONI<br />

- FONTI NORMATIVE: NORME UE, LEGGI E REGOLAMENTI STATALI E REGIONALI, STATUTI E REGOLAMENTI<br />

(ENTI LOCALI, UNIVERSITÀ, ENTI PUBBLICI ).<br />

- LE NOVITÀ DEGLI ULTIMI ANNI: DALLE LEGGI 133/08 E 15/09, AL D.L.VO 150/09, AL D.L. 78/2010, DAI<br />

DECRETI LEGGE DEL 2011 CONVERTITI (NN. 98 E 138 ) SINO ALLE RIFORME DEL 2012: RIFORMA FOR-<br />

NERO, SPENDING REVIEW, RIFORMA DEL CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE, LEGGE DI STABILITÀ,<br />

ECC. - CONTRATTAZIONE COLLETTIVA DI COMPARTO ED INTEGRATIVA<br />

- GESTIONE DEL PERSONALE: PRINCIPI E STRUMENTI - MANSIONI - MOBILITÀ<br />

- DISTACCHI, COMANDI, COLLOCAMENTI FUORI RUOLO - ASSENZE<br />

- RESPONSABILITÀ E SANZIONI DISCIPLINARI - CESSAZIONE DEL RAPPORTO<br />

- LA GIURISDIZIONE - LA RIFORMA DEL PROCESSO DEL LAVORO DEL 2012 (CENNI)<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45-14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Armando POZZI<br />

Presidente del Tribunale Regionale di Giustizia amministrativa del Trentino Alto Adige, Trento<br />

Esperto in diritto del lavoro privato e pubblico<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti e funzionari di Enti pubblici (aziende ASL ed ospedaliere, enti locali, Amministrazioni dello Stato,<br />

Enti pubblici non economici); responsab<strong>il</strong>i uffici di staff; responsab<strong>il</strong>i uffici del personale e gestione risorse<br />

umane; responsab<strong>il</strong>i di unità operative varie; avvocati lavoristi.<br />

PROGRAMMA<br />

La privatizzazione del rapporto di lavoro. Significato ed effetti. Materie e categorie escluse Le fonti di disciplina<br />

e regolazione dei rapporti di lavoro: norme comunitarie, Costituzione, leggi, regolamenti, statuti,<br />

contratti collettivi. Procedimenti di contrattazione e rapporti sindacali. Contratti collettivi nazionali, integrativi<br />

e decentrati. la gerarchia tra livelli contrattuali. Il ruolo dei sindacati. Principi e modalità di organizzazione<br />

degli uffici ed effetti sulla gestione ed ut<strong>il</strong>izzazione dei dipendenti dopo la privatizzazione:<br />

fonti e competenze. Piante organiche, modi di copertura dei posti e progressioni interne. I contratti di lavoro<br />

flessib<strong>il</strong>e nell’evoluzione e nel susseguirsi delle varie riforme, dalla riforma Biagi alla riforma Fornero<br />

(l. 92/12). La dirigenza pubblica: poteri e responsab<strong>il</strong>ità. Le vicende del rapporto di lavoro. Le mansioni<br />

ed <strong>il</strong> nuovo sistema classificatorio del personale. Mansioni superiori. Gestione degli esuberi: fonti, procedimento,<br />

atti dispositivi. Incompatib<strong>il</strong>ità. Distacchi, comandi, fuori ruolo: effetti sulla situazione economica<br />

e giuridica del dipendente; le disposizioni del d.l. 4/06 e della legge anticorruzione 190/12. Le<br />

innovazioni introdotte dal d.l. 112/08, dalla l. 15/09, dal d.l.vo 150/09 e dal d.l. 78/2010 e relativa legge<br />

di conversione sino al d.l. 95/12, conv. in l. 135/12 (spending review). Le assenze: malattia, motivi personali,<br />

congedi parentali, controlli antiassenteismo. Le novità introdotte dalla l. 183/2010 riguardante<br />

norme in tema di lavoro pubblico e controversie di lavoro. Gli obblighi del lavoratore e del datore di lavoro.<br />

La sicurezza sui luoghi di lavoro. Il procedimento disciplinare. Le cause di cessazione del rapporto di lavoro.<br />

Il nuovo processo del lavoro e la tutela del lavoratore pubblico: la riforma Fornero. Il risarcimento del<br />

danno. Cenni su alcuni ordinamenti settoriali: enti locali, sanità, università, ecc. Esame ragionato della giurisprudenza<br />

più recente.<br />

28<br />

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200


15 - INDICE DELLA MATERIA<br />

PREVIDENZA<br />

B229/1 Avvio della previdenza complementare dei dipendenti pubblici: fondi Perseo-Sirio-Espero ........... pag. 2<br />

M212 Master in diritto delle pensioni e previdenza .......................................................... pag. 3<br />

B220 Le pensioni pubbliche: <strong>il</strong> vigente quadro normativo e la più recente giurisprudenza ............. pag. 4<br />

B229 Disciplina di TFS e TFR, fondi pensione e previdenza complementare dopo la l. 228/12 ......... pag. 5<br />

B227 La disciplina di causa di servizio, equo indennizzo e pensioni priv<strong>il</strong>egiate .......................... pag. 7<br />

B225 Guida pratico-operativa alla determinazione delle pensioni pubbliche ............................. pag. 8<br />

1<br />

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201


B229/1<br />

L’avvio della previdenza complementare dei dipendenti pubblici: i fondi<br />

Perseo-Sirio-Espero<br />

- I FONDI PER I DIPENDENTI PUBBLICI<br />

- LA CONVENIENZA ALL’ADESIONE AL FONDO PENSIONE<br />

- FATTORI SOGGETTIVI ED OGGETTIVI DA VALUTARE PRIMA DELLA SCELTA<br />

- IL RUOLO DELL’INPDAP<br />

- GLI ADEMPIMENTI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE<br />

DURATA<br />

1 giornata<br />

DATA<br />

22 marzo <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9–13 / 14-16<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Giuliano COAN<br />

Consulente in diritto previdenziale e già docente nazionale INPDAP<br />

Autore di studi e pubblicazioni in materia<br />

OBIETTIVI<br />

Il seminario mira ad <strong>il</strong>lustrare analiticamente le novità conseguenti alle recenti normative di riforma del sistema<br />

pensionistico, in particolare le disposizioni inerenti ai fondi pensione complementari, facendo <strong>il</strong> confronto<br />

fra la precedente e l’odierna disciplina previdenziale, aggiornato alle ultime disposizioni di legge.<br />

DESTINATARI<br />

I dirigenti e funzionari della Pubblica Amministrazione e tutti coloro che si occupano degli aspetti previdenziali<br />

del personale statale e degli Enti pubblici e locali. Responsab<strong>il</strong>i URP (Guida pratica agli Uffici del<br />

personale e all’informazione dei dipendenti).<br />

PROGRAMMA<br />

La previdenza complementare dei dipendenti pubblici. La disciplina legislativa. Il Fondo pensione (tipologie,<br />

natura giuridica, iter costitutivo). Lo stato dell’arte dei Fondi. Come si alimentano. Cosa si ottiene. I<br />

tassi di sostituzione della previdenza obbligatoria e complementare. I Fondi contrattuali nel pubblico impiego:<br />

bacini d’utenza, esperienze realizzate e prospettive. Il Fondo Scuola “Espero”, destinato ai lavoratori<br />

della Scuola. Il Fondo EE.LL. e Sanità “Perseo”, per i lavoratori del comparto Regioni, Enti Locali e<br />

Sanità. Il Fondo nazionale di previdenza complementare “Sirio” per i lavoratori dei Ministeri, degli Enti<br />

pubblici non economici, della P.C.M., dell’ENAC e del CNEL. Il Fondo dei giornalisti Inpgi. Le rispettive peculiarità.<br />

Quando conviene aderire al Fondo. Elementi di valutazione e simulazioni per un’analisi di convenienza<br />

TFS o TFR e Previdenza complementare. I rendimenti del montante figurativo accantonato dall’Inpdap.<br />

Nota ex Inpdap n. 7627 del 11/6/2010.<br />

2<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

202


M212<br />

MASTER IN DIRITTO DELLE PENSIONI E PREVIDENZA<br />

DURATA<br />

7 giorni<br />

articolato in tre moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

7-8-9-10-11 ottobre <strong>2013</strong><br />

4-5 novembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.350,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Giuliano COAN<br />

Esperto previdenziale<br />

Già consulente e docente nazionale INPDAP<br />

Autore di studi e pubblicazioni settoriali<br />

Dott.ssa Adelisa CORSETTI<br />

Consigliere della Corte dei conti<br />

Il master propone una completa trattazione della materia pensionistica, sia dal punto di vista della normativa<br />

che dei diritti soggettivi In tal modo, costituisce efficace strumento di guida e conoscenza per i funzionari<br />

della P.A. deputati a gestire la materia, per le Associazioni sindacali e i Patronati, per i dipendenti<br />

pubblici che possono trarvi ut<strong>il</strong>i elementi di valutazione per la tutela dei propri interessi.<br />

Il master si articola in tre seminari ove la trattazione dei diversi prof<strong>il</strong>i sostanziali viene trattata monograficamente,<br />

di modo che gli stessi possano essere fruiti anche separatamente.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (B220):<br />

7-8-9 ottobre <strong>2013</strong><br />

Le pensioni pubbliche: <strong>il</strong> vigente quadro normativo e la più recente giurisprudenza<br />

2°modulo (B229):<br />

10-11 ottobre <strong>2013</strong><br />

Guida alla disciplina del TFS e TFR - Fondi pensione e previdenza complementare<br />

3°modulo (B227):<br />

4-5 novembre <strong>2013</strong><br />

La disciplina di causa di servizio, equo indennizzo e pensioni priv<strong>il</strong>egiate<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

3<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

203


B220<br />

Le pensioni pubbliche: <strong>il</strong> vigente quadro normativo e la più recente<br />

giurisprudenza<br />

- DAI REGIMI ESCLUSIVI ALL’ACCORDO SUL WELFARE (L. 247/07) FINO AL D.L. 201/2011<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

7-8-9 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott.ssa Adelisa CORSETTI<br />

Consigliere della Corte dei conti<br />

OBIETTIVI<br />

Fornire un quadro aggiornato, per normativa e giurisprudenza, sui più r<strong>il</strong>evanti aspetti del sistema pensionistico<br />

dei dipendenti pubblici, ad uso degli addetti delle amministrazioni datrici di lavoro, degli enti di previdenza<br />

e degli avvocati che curano <strong>il</strong> relativo contenzioso.<br />

DESTINATARI<br />

Personale degli Istituti previdenziali, delle Amministrazioni statali, delle Regioni, degli Enti locali, Avvocati.<br />

PROGRAMMA<br />

Caratteri del diritto a pensione. Fondamento costituzionale e situazioni tutelate dall’art. 38 Cost.: pensioni<br />

di vecchiaia, di invalidità, di anzianità. Pensioni di anzianità. Pensioni di priv<strong>il</strong>egio. Pensioni ai superstiti. Quadro<br />

normativo attuale e prospettive di riforma. Il progetto di unificazione degli enti previdenziali nella l.<br />

247/07, nel d.l. 78/10 e nella l. 183/11. Tutela legale della dell’ente previdenziale resistente a seguito<br />

della soppressione dell’INPDAP e del passaggio delle competenze all’INPS (art. 21, d.l. 201/11). Abolizione<br />

del controllo successivo di legittimità sui decreti pensionistici. Questioni correlate al diritto a pensione: prescrizione<br />

dei ratei pensionistici, interessi e rivalutazione monetaria, recupero di indebito. Previsione del contributo<br />

unificato nelle controversie previdenziali, ex art. 37, co. 6, d.l. 98/11. Le indennità di fine servizio<br />

ed <strong>il</strong> regime di TFR, obbligatorio ed in opzione. La previdenza complementare: legge delega e decreto attuativo<br />

n. 252/05. Opportunità della destinazione del TFS ai fondi pensione. Posticipo del TFS (art. 1, co. 22 e 23,<br />

d.l. 138/2011). Le novità introdotte dal d.l. 78/10. Fonti di finanziamento del sistema previdenziale: dal<br />

sistema a ripartizione al metodo della capitalizzazione dei contributi assicurativi. Il metodo di calcolo contributivo.<br />

Gli elementi del calcolo: montante contributivo e coefficienti di trasformazione. Sistema contributivo<br />

in opzione ed applicazione del pro-rata. Passaggio generalizzato al metodo contributivo, per le anzianità<br />

maturate dal 1° gennaio 2012 (art. 24, co. 2, d.l. 201/11). Programma di informazione previdenziale (art.<br />

24, co. 29, d.l. 201/11). Il metodo di calcolo retributivo. Composizione della base pensionab<strong>il</strong>e: retribuzione<br />

media ed ampliamento della base. Irr<strong>il</strong>evanza a fini pensionistici e del TFS degli incarichi dirigenziale di durata<br />

inferiore a tre anni (art. 1, co. 32, d.l. 138/2011). Blocco degli incrementi di I.I.S. al raggiungimento dei<br />

limiti di età nel d.l. 98/11. Retribuzione annua contributiva e media ponderata delle retribuzioni. Voci stipendiali<br />

e trattamenti accessori. Maggiorazione del 18% e loro inclusione in quota A) ex d.l.vo 503/92. Le nuove<br />

regole per la indicizzazione e la perequazione dei trattamenti nel d.l. 98/11, nel d.l. 138/11, e nel d.l.<br />

201/11, incluso <strong>il</strong> c.d. contributo di solidarietà. Calcolo dei servizi e dei contributi. Valutazione del servizio<br />

part-time e dei periodi svolti all’estero. Contribuzione figurativa: bonus per maternità, invalidi, lavori usuranti.<br />

Riscatto, ricongiunzione dei periodi assicurativi, e totalizzazione. Le nuove regole poste dal d.l.vo<br />

4<br />

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204


42/06 e dalla l. 247/07. Abolizione della costituzione di posizione assicurativa nel d.l. 78/10. I requisiti di<br />

accesso a pensione nel d.P.R. 1092/73 e nella legislazione successiva: cosa cambia per lavoratori pubblici con<br />

la riforma del sistema previdenziale di cui alla l. 335/95. Tendenziale equiparazione dei lavoratori pubblici<br />

ai privati. Pensione di vecchiaia contributiva e retributiva. La pensione di anzianità nella l. 243/04. Aumento<br />

dell’età pensionab<strong>il</strong>e per le donne, ex art. 22-ter, d.l. 78/09, nonché art. 18, co. 1, d.l. 98/11 e art. 1, co.<br />

20, d.l. 138/11, per le lavoratrici private. Aumento dell’età pensionab<strong>il</strong>e nell’art. 5, l. 183/11 e nell’art. 24,<br />

d.l. 201/11. Prosecuzione volontaria del servizio e sconto contributivo. Esonero dal servizio e trattenimento<br />

in servizio ex art. 72, d.l. 112/08 (nonché art. 1, co. 16-17, d.l. 138/11). Modifiche operate dall’art. 17, co.<br />

35-novies, d.l. 78/09. La pensione di inab<strong>il</strong>ità. La riforma delle pensioni di anzianità e di quelle di reversib<strong>il</strong>ità<br />

nel d.l. 98/11. Incidenza dell’aspettativa di vita nel calcolo dell’età pensionab<strong>il</strong>e ex art. 18, co. 4,<br />

d.l. 98/11. Le finestre di uscita nel d.l. 98/11 e nel d.l. 138/11. Vicende modificative del rapporto pensionistico:<br />

cumulo di pensione con redditi da lavoro dipendente o autonomo, cumulo della pensione di reversib<strong>il</strong>ità<br />

con i redditi del beneficiario. Le regole sul cumulo introdotte con <strong>il</strong> d.l. 112/08. Causa e concausa<br />

di servizio. Riconoscimento del nesso causale. La pensione priv<strong>il</strong>egiata. Rapporti con l’equo indennizzo. Principio<br />

dell’unicità di accertamento. Abolizione degli istituti della causa di servizio, dell’equo indennizzo e<br />

della pensione priv<strong>il</strong>egiata (art. 6, d.l. 201/11). Categorie escluse e regime transitorio. Procedimento di “constatazione”<br />

dell’infermità e decadenza dal diritto a pensione. Determinazione del trattamento priv<strong>il</strong>egiato, civ<strong>il</strong>e<br />

e m<strong>il</strong>itare. Revisione per “aggravamento” dell’infermità pensionata. Le altre provvidenze correlate ad<br />

una causa di servizio: le vittime del dovere.<br />

B229<br />

La disciplina di TFS e TFR, i Fondi pensione e la previdenza<br />

complementare dopo la legge di stab<strong>il</strong>ità <strong>2013</strong><br />

- I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO (TFS) E DI FINE RAPPORTO (TFR)<br />

- COME AFFRONTARE LA RIFORMA DEL TFR E PREVIDENZA COMPLEMENTARE<br />

- I FONDI PER I DIPENDENTI PUBBLICI<br />

- LA CONVENIENZA ALL’ADESIONE AL FONDO PENSIONE<br />

- FATTORI SOGGETTIVI ED OGGETTIVI DA VALUTARE PRIMA DELLA SCELTA<br />

- GLI ADEMPIMENTI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE<br />

- IL FUTURO DELLE PENSIONI DEI DIPENDENTI PUBBLICI<br />

- FONDI ESPERO - SIRIO - PERSEO<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

10-11 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Giuliano COAN<br />

Esperto previdenzialista - Già consulente e docente nazionale INPDAP<br />

Autore di studi e pubblicazioni in materia<br />

OBIETTIVI<br />

Il seminario mira ad <strong>il</strong>lustrare analiticamente le novità conseguenti alle recenti normative di riforma del sistema<br />

pensionistico, in particolare le disposizioni inerenti ai fondi pensione complementari, facendo <strong>il</strong> confronto fra<br />

la precedente e l’odierna disciplina previdenziale; aggiornato alle ultimissime disposizioni di legge.<br />

5<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

205


DESTINATARI<br />

Dirigenti e funzionari della pubblica amministrazione e tutti quelli che si occupano degli aspetti previdenziali<br />

del personale statale e degli Enti pubblici e locali. Responsab<strong>il</strong>i URP (Guida pratica agli Uffici del<br />

personale e all’informazione dei dipendenti).<br />

PROGRAMMA<br />

I trattamenti di fine servizio (TFS) e di fine rapporto (TFR) per i lavoratori del pubblico impiego. Il personale<br />

in regime di TFS. La disciplina. La buonuscita per <strong>il</strong> personale m<strong>il</strong>itare e forze di polizia e per <strong>il</strong> personale<br />

con contratto disciplinato da norme di legge. Le prestazioni: indennità d’anzianità, indennità premio<br />

di servizio, indennità di buonuscita. Le peculiarità. Dimostrazione di calcolo, tassazione. TFS per dirigenti<br />

m<strong>il</strong>itari. Il riscatto e i periodi riscattab<strong>il</strong>i. Che cosa cambia dal 1/1/<strong>2013</strong> e con la legge di stab<strong>il</strong>ità <strong>2013</strong> (l.<br />

228/12). Il montante TFS; la tassazione. La liquidazione a rate. Nuovi termini di pagamento dei trattamenti<br />

di fine servizio e di fine rapporto, l. 148/11; istruzioni operative. L’estensione del TFR nel pubblico impiego,<br />

in seguito ai dd.p.c.m. del 20/12/99 e del 2/3/01. Il TFR nel settore privato (art. 2120 cod. civ.). Il personale<br />

in regime di TFR. Le regole del TFR: retribuzione ut<strong>il</strong>e, contribuzioni e prestazioni. Il futuro delle liquidazioni<br />

e delle pensioni dei dipendenti pubblici. Le principali novità contenute nell’attuale normativa. Il<br />

nuovo regolamento sulle modalità di adesione alle forme pensionistiche complementari (deliber. 29/5/08<br />

della Commissione di vig<strong>il</strong>anza sui Fondi pensione). I rapporti di lavoro a tempo determinato ed indeterminato<br />

nel pubblico impiego: la continuità del rapporto previdenziale e la coesistenza del TFS/TFR. L’invarianza<br />

retributiva. Personale non contrattualizzato e personale dei comparti Difesa e Sicurezza. L’opzione per<br />

<strong>il</strong> TFR: istruzioni e modalità. I riscatti ai fini del TFR: calcolo e convenienze. Altri aspetti operativi: assenze,<br />

congedi parentali e relative differenze in costanza di TFS/TFR. Le particolarità e le prospettive dopo <strong>il</strong> decreto<br />

252/05. Il meccanismo del s<strong>il</strong>enzio assenso. I FondInps. Novità in tema di tassazione del TFR .<br />

La previdenza complementare dei dipendenti pubblici. La disciplina legislativa. Il Fondo pensione (tipologie,<br />

natura giuridica, iter costitutivo). Lo stato dell’arte dei Fondi. Come si alimentano. Cosa si ottiene. I<br />

tassi di sostituzione della previdenza obbligatoria e complementare. I Fondi contrattuali nel pubblico impiego:<br />

bacini d’utenza, esperienze realizzate e prospettive. Il Fondo Scuola “Espero”, destinato ai lavoratori<br />

della Scuola. Il Fondo EE.LL. e Sanità “Perseo”, per i lavoratori del comparto Regioni, Enti Locali e<br />

Sanità. Il Fondo nazionale di previdenza complementare “Sirio” per i lavoratori dei Ministeri, degli Enti pubblici<br />

non economici, della P.C.M., dell’ENAC e del CNEL. Il Fondo dei Giornalisti Inpgi. Le rispettive peculiarità.<br />

Quando conviene aderire al Fondo. Elementi di valutazione e simulazioni attraverso un’analisi di<br />

convenienza TFS o TFR e Previdenza Complementare. I rendimenti del montante figurativo accantonato dall’Inpdap.<br />

Nota ex Inpdap n. 7627 del 11/6/2010.-<br />

Novità in materia pensionistica –le norme di riferimento alla leggi 214/11 e di stab<strong>il</strong>ità <strong>2013</strong> (l. 228/12). Circ.<br />

ex gestione Inpdap 131 del 19/11/2012; le modalità di attuazione della determinazione presidenziale 95 del<br />

30/5/12 per la presentazione e per la consultazione telematica delle istanze per prestazioni pensionistiche<br />

previdenziali e circ. 146 del 19/12/12: prestazioni attività creditizia.<br />

6<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

206


B227<br />

La disciplina di causa di servizio, equo indennizzo e pensioni priv<strong>il</strong>egiate<br />

DOPO L’ABOLIZIONE PER IL PERSONALE NON APPARTENENTE AL COMPARTO<br />

SICUREZZA-DIFESA-SOCCORSO<br />

– REQUISITI<br />

– PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI<br />

– CONTENZIOSO<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

4-5 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott.ssa Adelisa CORSETTI<br />

Consigliere della Corte dei conti<br />

OBIETTIVI<br />

Fornire un quadro aggiornato, per normativa e giurisprudenza, sui più r<strong>il</strong>evanti aspetti della disciplina<br />

delle cause di servizio e degli istituti connessi, ad uso degli addetti delle amministrazioni datrici di lavoro,<br />

degli enti di previdenza e degli avvocati che curano <strong>il</strong> relativo contenzioso<br />

DESTINATARI<br />

Personale degli Istituti previdenziali e delle Amministrazioni pubbliche, Avvocati<br />

PROGRAMMA<br />

Quadro normativo alla luce delle riforme in materia pensionistica e del codice dell’ordinamento m<strong>il</strong>itare<br />

(d.l.vo 66/10). Abrogazione, operata dall’art. 6, d.l. 201/11, degli istituti della causa di servizio, dell’equo<br />

indennizzo e della pensione priv<strong>il</strong>egiata, per <strong>il</strong> personale non appartenente al comparto Sicurezza,<br />

Difesa, Vig<strong>il</strong>i del fuoco e Soccorso pubblico. Specificità del predetto comparto, ai sensi dell’art. 19, l.<br />

183/10. Non applicazione ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del d.l. 201/11 nonché ai<br />

procedimenti instaurab<strong>il</strong>i d’ufficio per eventi occorsi prima di tale data. Accertamento della dipendenza<br />

da causa di servizio delle invalidità: impatto sul rapporto di impiego e sulla situazione pensionistica. Principio<br />

dell’unicità di accertamento (d.P.R. 461/01). Commissioni medico ospedaliere interforze di prima<br />

istanza. Comitato di verifica per le cause di servizio. Decisione dell’Amministrazione e rapporto con i pareri<br />

degli organi consultivi. Accertamento della dipendenza in caso di lesioni traumatiche da causa violenta.<br />

Procedimento di accertamento dell’inidoneità psico-fisica dei dipendenti pubblici secondo <strong>il</strong> d.P.R. 171/11.<br />

Pensione di inab<strong>il</strong>ità. Pensione priv<strong>il</strong>egiata ordinaria: termini, decorrenza e liquidazione. Determinazione<br />

del trattamento priv<strong>il</strong>egiato. Assegni accessori alla pensione priv<strong>il</strong>egiata ordinaria. Reversib<strong>il</strong>ità priv<strong>il</strong>egiata<br />

e trattamento speciale. Indennità per una volta tanto. Assegno rinnovab<strong>il</strong>e. Pensione priv<strong>il</strong>egiata tabellare.<br />

Disposizioni introdotte dal d.P.R. 40/12 a modifica del T.U. 90/10 con riferimento alle provvidenze a favore<br />

di soggetti esposti a particolari fattori di rischio. Istituto dell’equo indennizzo: presupposti, procedimento<br />

e quantificazione. Criteri di liquidazione dell’equo indennizzo. Contenzioso relativo all’equo indennizzo e<br />

alla pensione priv<strong>il</strong>egiata.<br />

7<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

207


B225<br />

Guida pratico-operativa alla determinazione delle pensioni pubbliche<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

28-29-30 novembre 2012<br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Rag. Rodolfo AFFATICATI<br />

Esperto in materia previdenziale, INAS-CISL<br />

OBIETTIVI<br />

Fornire criteri operativi per determinare con sicurezza la posizione pensionistica retributiva e contributiva<br />

dei dipendenti pubblici durante l’attività lavorativa.<br />

PROGRAMMA<br />

La soppressione dell’INPDAP ed <strong>il</strong> passaggio delle competenze all’INPS. La contribuzione: contribuzione obbligatoria,<br />

figurativa, volontaria, da riscatto, da ricongiunzione. Le modalità di calcolo della ricongiunzione<br />

secondo le disposizioni previste dalla l. 122/2010. La maternità intervenuta al di fuori del rapporto di lavoro.<br />

Assenze per malattia alla luce della l. 133/08 e della l. 111/2011. Ricognizione del vigente quadro<br />

normativo: la pensione di vecchiaia prima e dopo la l. 214/11. Le decorrenze delle pensioni previste dalla<br />

prima e dopo la legge 214/11.<br />

L’innalzamento dell’età pensionab<strong>il</strong>e per le pensione di vecchiaia del personale femmin<strong>il</strong>e del Pubblico<br />

Impiego ed esclusioni, previsto dall’art. 22 della l. 102/09 come modificata dalla l. 122/2010 e dalla l.<br />

214/11. Nuovi requisiti per la pensione di vecchiaia. Deroghe. La pensione di anzianità: le decorrenze delle<br />

pensioni previste dalla l. 122/2010 e delle pensioni con la massima anzianità contributiva previste dalla l.<br />

111/2011. La pensione di anzianità per <strong>il</strong> personale femmin<strong>il</strong>e dal 2008 che opta per la pensione con <strong>il</strong> calcolo<br />

contributivo.<br />

La pensione anticipata, come prevista dalla l. 214/11: requisiti, salvaguardia e deroghe. Collocamento a<br />

riposo d’ufficio al compimento dei limiti ordinamentali dal 1/01/2012. Sistemi di calcolo delle pensioni: retributivo,<br />

misto, contributivo. Modalità di calcolo delle pensioni introdotte dalla l. 214/2011 a decorrere dal<br />

1/01/2012.<br />

Cumulo redditi di pensione – redditi da lavoro prima e dopo la l. 133/08. La pensione in “totalizzazione”<br />

dei periodi assicurativi con iscrizione presso gestioni pensionistiche diverse, con particolare riferimento<br />

ai lavoratori parasubordinati e decorrenza della pensione secondo la l. 122/2010, ai sensi del d.l.vo. 42/06<br />

e delle modifiche introdotte dal d.l. 201/2011 e dalla l. 214/2011. Il trattenimento in servizio oltre i limiti<br />

di età previsti per <strong>il</strong> collocamento a riposo alla luce del d.l. 112/08, con le modifiche della l. 102/09 e secondo<br />

le disposizioni previste dalla l. 122/2010 e dalla l. 135/12.<br />

Le maggiorazioni: legate al servizio, ai non vedenti, agli invalidi di qualsiasi natura, ai lavoratori esposti al<br />

rischio amianto. Tutela degli stati di invalidità e inab<strong>il</strong>ità dipendenti e non da causa di servizio: Il regolamento<br />

per la semplificazione dei procedimenti per <strong>il</strong> riconoscimento di infermità dipendenti da causa di<br />

servizio, per la concessione dell’equo indennizzo, per la pensione priv<strong>il</strong>egiata (d.P.R. 461/01). Soppressione<br />

delle procedure per l’accertamento della dipendenza da causa di servizio, dell’equo indennizzo, della pensione<br />

priv<strong>il</strong>egiata; deroghe (l. 214/11). La pensione di invalidità (inidoneità alle mansioni, assoluta ad ogni<br />

proficuo lavoro e assoluta a ogni attività lavorativa (l. 335/95). La pensione indiretta e di reversib<strong>il</strong>ità con<br />

8<br />

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le novità introdotte dalla l. 111/2011. Le pensioni in totalizzazione relative ai servizi prestati nei paesi<br />

della Comunità Europea (reg. C. Europea 1606/98); le pensioni per servizi “part-time” nel pubblico impiego.<br />

La prosecuzione volontaria (d.l.vo 184/97). La perequazione delle pensioni.<br />

La denuncia annuale delle retribuzioni attraverso <strong>il</strong> CUD/770 e la DMA (denuncia mens<strong>il</strong>e analitica) dei<br />

dati previdenziali dei dipendenti pubblici resa obbligatoria dal 1/01/05. Le nuove modalità di comunicazione<br />

dei dati previdenziali (DMA2: nuova Uniemens integrata) secondo la circ. INPS 105/2012.<br />

Effetti previdenziali derivanti da malattia, maternità, assistenza ai disab<strong>il</strong>i, preavviso (a carattere retributivo<br />

e risarcitorio), cariche pubbliche elettive, locali e sindacali, part-time (e assunzioni a part-time e ad<br />

orario ridotto).<br />

I trattamenti di fine servizio e TFR, modalità di pagamento e passaggio dal TFS al TFS come previsto dalla<br />

l. 122/2010 e dalla l. 214/2011; sentenza Corte Cost. n. 223/2012 e d.l. 185/12.<br />

La previdenza complementare per i pubblici dipendenti. Fondo pensione Espero per <strong>il</strong> personale della<br />

Scuola, Perseo per <strong>il</strong> personale degli enti locali e SSN, Sirio per <strong>il</strong> personale statale e degli enti pubblici non<br />

economici.<br />

Illustrazione di casi pratici ed esercitazioni.<br />

9<br />

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16 - INDICE DELLA MATERIA<br />

SERVIZI DI SEGRETERIA<br />

M207 Master in servizi di segreteria ............................................................................ pag. 2<br />

B413 Processi e metodi per migliorare l’organizzazione delle attività nei servizi di segreteria ........ pag. 3<br />

B431 L’informatizzazione dei servizi di segreteria ............................................................. pag. 4<br />

B362 Collaborare con capi e colleghi: st<strong>il</strong>i di comportamento ............................................... pag. 5<br />

B414 Le nuove competenze per l’efficacia dei servizi di segreteria nella P.A. ............................ pag. 6<br />

B483 La segreteria 2.0 .............................................................................................. pag. 7<br />

B361 Coaching: tecniche di affiancamento per sv<strong>il</strong>uppare le prestazioni dei colleghi .................. pag. 9<br />

B415 Come migliorare i risultati del team di segreteria ...................................................... pag. 10<br />

1<br />

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M207<br />

MASTER IN SERVIZI DI SEGRETERIA<br />

DURATA<br />

13 giorni, articolato in quattro moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente.<br />

Il titolo di Master può essere conseguito anche frequentando i quattro moduli nell’arco di un biennio<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

10-11-12-13 giugno <strong>2013</strong> - 14-15-16-17-18 ottobre <strong>2013</strong> - 18-19-20-21 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 2.370,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Enrica CICERONE - Psicologa del lavoro – Esperta di formazione comportamentale e psicosociale -<br />

Corporate Coach<br />

Dott.ssa Luciana D’AMBROSIO MARRI - Sociologa del lavoro, esperta di leadership organizzativa e consulente<br />

selezione, formazione, sv<strong>il</strong>uppo del personale. Coach individuale e di gruppi organizzativi<br />

Dott. Sidi Said LAGATTOLLA - Titolare Studio Consultmanagement, Docente di management ed esperto di<br />

comportamento organizzativo<br />

Ing. Alberto CARLESSO - Docente MCSE (Microsoft Certified Systems Engineer)<br />

Dott.ssa Katia VIGNOLA - Consulente formazione e sv<strong>il</strong>uppo - Vice presidente AIPSE<br />

OBIETTIVI GENERALI DEL MASTER<br />

Far acquisire una visione sinergica del ruolo segretariale in coerenza con i bisogni del proprio contesto aziendale;<br />

sv<strong>il</strong>uppare le ab<strong>il</strong>ità relazionali; sv<strong>il</strong>uppare le competenze organizzative e informatiche; apprendere a<br />

collaborare in modo ottimale con capi e colleghi.<br />

DESTINATARI<br />

Segretarie e segretari di dirigenti P.A. e aziende con esperienza specifica nel ruolo, responsab<strong>il</strong>i di segreteria.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (B413):<br />

10-11-12-13 giugno <strong>2013</strong><br />

Processi e metodi per migliorare l’organizzazione delle attività nei servizi di segreteria<br />

2° modulo (B431):<br />

14-15-16 ottobre <strong>2013</strong><br />

L’informatizzazione dei servizi di segreteria<br />

3° modulo (B362):<br />

17-18 ottobre <strong>2013</strong><br />

Collaborare con capi e colleghi: st<strong>il</strong>i di comportamento<br />

4° modulo (B414):<br />

18-19-20-21 novembre <strong>2013</strong><br />

Le nuove competenze per l’efficacia dei servizi di segreteria nella Pubblica Amministrazione<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• presenti una ricerca<br />

• discuta quest’ultima, unitamente ad altri argomenti dei seminari, nel colloquio finale<br />

2<br />

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B413<br />

Processi e metodi per migliorare l’organizzazione delle attività<br />

nei servizi di segreteria<br />

DURATA<br />

4 giorni<br />

DATE<br />

10-11-12-13 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 830,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Katia VIGNOLA<br />

Consulente formazione e sv<strong>il</strong>uppo - Vice presidente AIPSE<br />

Dott.ssa Enrica CICERONE<br />

Psicologa del lavoro<br />

Esperta di formazione comportamentale e psicosociale<br />

Corporate Coach<br />

OBIETTIVI<br />

Fornire strumenti per presidiare con efficacia <strong>il</strong> ruolo segretariale, migliorare l’organizzazione del proprio<br />

ufficio e gestire con competenza la risorsa tempo.<br />

DESTINATARI<br />

Segretarie e Segretari con esperienza professionale di almeno due anni, Responsab<strong>il</strong>i di segreteria.<br />

PROGRAMMA<br />

L’organizzazione del lavoro: dalla tradizione all’innovazione. La gestione efficiente ed efficace della risorsa<br />

informazione nelle sue diverse forme. Le attività tipiche di un servizio di segreteria. Come fornire un servizio<br />

di qualità attraverso <strong>il</strong> presidio delle fasi di analisi, pianificazione e controllo. La gestione del tempo e<br />

gli strumenti di programmazione. La gestione delle urgenze. Le aree di attività nella logica del lavorare per<br />

processo. L’archivio dal cartaceo al digitale. I cambiamenti dopo <strong>il</strong> protocollo informatico. La comunicazione<br />

telefonica efficace in entrata e in uscita. La comunicazione scritta e l’obiettivo di semplificare <strong>il</strong> linguaggio.<br />

L’organizzazione di eventi, riunioni, viaggi: <strong>il</strong> prima, durante e dopo. Il passaggio di consegne e la<br />

suddivisione delle attività. Le competenze da sv<strong>il</strong>uppare per organizzare al meglio <strong>il</strong> lavoro nei servizi di segreteria.<br />

3<br />

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B431<br />

L’informatizzazione dei servizi di segreteria<br />

- COME OTTIMIZZARE LE CONOSCENZE DELL’INFORMATICA PER IL RUOLO SEGRETARIALE<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

14-15-16 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Ing. Alberto CARLESSO<br />

Docente MCSE (Microsoft Certified Systems Engineer)<br />

OBIETTIVI<br />

Il corso è rivolto a tutto <strong>il</strong> personale segretariale che abbia l’esigenza di ottimizzare <strong>il</strong> proprio lavoro con<br />

l’aiuto dell’informatica.<br />

Esso è riferito agli applicativi word, excel, posta elettronica, internet, progettato con lo scopo di ut<strong>il</strong>izzare<br />

le funzioni avanzate, particolarmente idonee e proficue al ruolo di segretario/a degli enti pubblici e di<br />

aziende private.<br />

I partecipanti sapranno creare format adatti alla elaborazione di documenti, lettere, fax, modelli preimpostati<br />

e personalizzati, sapranno revisionare un documento, creare indici e sommari, creare liste di indirizzi,<br />

raccogliere e organizzare le informazioni, gestire in maniera ordinata <strong>il</strong> trasferimento e l’importazione dei<br />

dati da fonti diverse, sapranno ut<strong>il</strong>izzare database, f<strong>il</strong>trare dati e informazioni, creare un efficiente sistema<br />

di reporting e monitorare costantemente i flussi, sapranno ut<strong>il</strong>izzare ed ottimizzare l’ut<strong>il</strong>izzo della posta<br />

elettronica, creare nuovi account, ottimizzare la rubrica, e pianificare gli appuntamenti.<br />

PREREQUISITI<br />

Conoscenza elementi base di informatica e di Windows Xp.<br />

PROGRAMMA<br />

Format di una lettera, sezioni, indici e sommari, mappa del documento, le revisioni, i moduli, la stampa<br />

unione. Ut<strong>il</strong>izzo di excel come database, gestire gli elenchi, <strong>il</strong> f<strong>il</strong>tro automatico, f<strong>il</strong>tro avanzato, la struttura,<br />

subtotali. Gestione ottimizzata della posta elettronica, le attività, gli appuntamenti. Ut<strong>il</strong>izzo di internet, ottimizzazione<br />

delle ricerche. Gestire l’invio dei messaggi; contrassegnare i messaggi; modificare la priorità e<br />

la riservatezza di un messaggio; verificare e richiamare i messaggi; impostare o modificare le opzioni di recapito<br />

per un messaggio; lavorare con le visualizzazioni e i raggruppamenti; personalizzare e creare le visualizzazioni;<br />

raggruppare i messaggi. Lavorare e gestire gli elementi con le categorie; ut<strong>il</strong>izzare le<br />

caratteristiche di Internet; ut<strong>il</strong>izzare la barra degli strumenti Web e <strong>il</strong> menu preferiti; ut<strong>il</strong>izzare i collegamenti<br />

alle pagine Web nella barra di Outlook; inserire <strong>il</strong> calendario sul Web. Ut<strong>il</strong>izzare gli strumenti personali<br />

della posta; ut<strong>il</strong>izzare la rubrica personale, le regole fuori sede e la firma; gestire le impostazioni del<br />

calendario; gestire i giorni lavorativi, i fusi orari e le festività; definire le diverse opzioni del calendario; lavorare<br />

con <strong>il</strong> diario, visualizzare e registrare le attività nel diario. Trovare e organizzare gli elementi in Outlook;<br />

ut<strong>il</strong>izzare la creazione guidata regole; organizzare attività, contatti e note. Sono previste esercitazioni<br />

pratiche su tutti gli argomenti trattati.<br />

4<br />

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B362<br />

Collaborare con capi e colleghi: st<strong>il</strong>i di comportamento<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

17-18 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Katia VIGNOLA<br />

Consulente formazione e sv<strong>il</strong>uppo - Vice presidente AIPSE<br />

Dott.ssa Enrica CICERONE<br />

Psicologa del lavoro<br />

Esperta di formazione comportamentale e psicosociale<br />

Corporate Coach<br />

OBIETTIVI<br />

Il corso offre una panoramica dei diversi st<strong>il</strong>i di collaborazione e delle caratteristiche che danno valore aggiunto<br />

al contributo di un buon collaboratore in modo da fornire contributi fondamentali per <strong>il</strong> buon funzionamento<br />

di tutta l’organizzazione.<br />

In particolare i partecipanti saranno in grado di: individuare <strong>il</strong> proprio st<strong>il</strong>e di collaborazione; acquisire una<br />

metodologia per valorizzare i personali punti di forza e impostare programmi di auto-miglioramento; esercitare<br />

con efficacia le competenze distintive del buon collaboratore.<br />

DESTINATARI<br />

Tutti coloro che sono interessati ad avere collaboratori eccellenti, o a diventare collaboratori eccellenti.<br />

PROGRAMMA<br />

Le persone nei diversi ruoli: capi e collaboratori. La motivazione al lavoro: <strong>il</strong> cambiamento delle spinte motivazionali<br />

negli ultimi anni. Collaborare in qualità di capi o di dipendenti o di colleghi. Le diverse modalità<br />

di collaborazione e l’autodiagnosi del proprio st<strong>il</strong>e. Gli st<strong>il</strong>i di collaborazione: dal passivo all’attivo. Caratteristiche<br />

dei diversi st<strong>il</strong>i di collaborazione. Le capacità e i valori distintivi del buon collaboratore: sapersi<br />

focalizzare sugli obiettivi, saper far bene le cose nei momenti critici, cercare attività che diano valore aggiunto,<br />

sapersi creare una rete di relazioni, saper lavorare in gruppo, saper lavorare con un capo.<br />

5<br />

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B414<br />

Le nuove competenze per l’efficacia dei servizi di segreteria<br />

nella Pubblica Amministrazione<br />

DURATA<br />

4 giorni<br />

DATE<br />

18-19-20-21 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 830,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Luciana D’AMBROSIO MARRI<br />

Sociologa del lavoro, esperta di leadership organizzativa e consulente selezione, formazione, sv<strong>il</strong>uppo del personale.<br />

Coach individuale e di gruppi organizzativi<br />

Dott. Sidi Said LAGATTOLLA<br />

Titolare Studio Consultmanagement<br />

Docente di management ed esperto di comportamento organizzativo<br />

DESTINATARI<br />

Segretarie e Segretari con esperienza nel ruolo, Responsab<strong>il</strong>i di segreteria<br />

OBIETTIVI<br />

Fornire chiavi di lettura per interpretare <strong>il</strong> cambiamento in atto nella Pubblica Amministrazione e strumenti<br />

sia per migliorare l’offerta di servizi di qualità e sia per potenziare l’efficacia comunicativa individuale in<br />

ambiti professionali.<br />

PROGRAMMA<br />

I servizi di segreteria e <strong>il</strong> ruolo di supporto per lo sv<strong>il</strong>uppo della capacità di innovazione richiesto oggi alla<br />

P.A. L’esigenza di migliorare la qualità dei servizi per dare risposte ad una società che cambia e che esprime<br />

bisogni complessi e diversificati. L’orientamento del servizio al cliente interno e la logica del lavorare per<br />

obiettivi. La ricerca del recupero dell’efficienza attraverso una razionale impiego delle risorse umane. L’analisi<br />

del ruolo, la capacità di innovazione e flessib<strong>il</strong>ità e le nuove competenze necessarie per rispondere alle<br />

esigenze future. Il lavoro e l’equ<strong>il</strong>ibrio tra ruolo ricoperto e motivazione personale. I comportamenti di ruolo<br />

che aumentano l’efficacia nella relazione con <strong>il</strong> capo e i colleghi.<br />

Lo sv<strong>il</strong>uppo di una competenza chiave nella relazione interpersonale: la comunicazione consapevole. Il processo<br />

di comunicazione, gli ostacoli, l’ascolto attivo, la percezione interpersonale e spunti di miglioramento<br />

dello st<strong>il</strong>e personale nelle dinamiche di comunicazione.<br />

6<br />

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B483<br />

La Segreteria 2.0<br />

- GLI STRUMENTI GRATUITI DEL WEB 2.0, A DISPOSIZIONE DEL PERSONALE DI SEGRETERIA: LA NUOVA<br />

CASSETTA DEGLI ATTREZZI<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

9 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici<br />

RELATORI<br />

Dott. Mauro FACONDO<br />

Esperto di formazione manageriale, Marketing e Comunicazione, Strategie sul web 2.0 e i sui nuovi media,<br />

progettazione di eventi<br />

Dott.ssa Flavia TRUPIA<br />

Esperta di Tecniche di comunicazione e blogger<br />

OBIETTIVI<br />

Il web 2.0 offre una vasta gamma di strumenti gratuiti o a costi molto ridotti (comunemente definiti “freemium”),<br />

che possono fac<strong>il</strong>itare, rendendolo più proficuo, <strong>il</strong> lavoro del personale di segreteria. Il corso si propone<br />

di trasmettere ai partecipanti una conoscenza aggiornata delle soluzioni a disposizione del web 2.0,<br />

fornendo tecniche e strumenti pratici per ottimizzare la gestione del lavoro di segreteria. Infatti le competenze<br />

oggetto della docenza, una volta assim<strong>il</strong>ate, consentiranno ai presenti di espletare i compiti segretariali<br />

con maggiore efficienza, efficacia e senso di organizzazione (padronanza dei metodi di ricerca e riordino<br />

di informazioni, tracciab<strong>il</strong>ità delle comunicazioni, capacità di redazione, organizzazione delle liste di cose<br />

da fare, gestione, condivisione ed archiviazione di documenti, ecc.). Il programma verrà svolto in modalità<br />

di laboratorio, per permettere di toccare con mano e verificare di persona gli strumenti <strong>il</strong>lustrati (avvalendosi<br />

di un’aula informatizzata con PC collegati al web).<br />

DESTINATARI<br />

Il corso è rivolto a chi lavora, o vuole lavorare nei servizi di segreteria, in particolare a: i responsab<strong>il</strong>i e addetti<br />

di Segreteria, gli Uffici Segreteria di Direzioni Generali a tutti i livelli (Ministeri, Istituzioni, Organizzazioni<br />

internazionali, Associazioni, Ordini Professionali, Aziende ed Organi di informazione), funzionari<br />

interessati alla riorganizzazione di un Ufficio Segreteria.<br />

PROGRAMMA<br />

Metodi di integrazione degli strumenti informatici con le nuove piattaforme on line, messe a disposizione dal<br />

web 2.0. Panoramica generale delle soluzioni a disposizione. Strumenti 2.0 per <strong>il</strong> Time Management e la gestione<br />

dell’agenda. Piattaforme per creare in maniera veloce presentazioni multimediali efficaci, in alternativa<br />

o a integrazione del classico Power Point e tecniche di redazione delle presentazioni. Strumenti per<br />

prendere, condividere ed archiviare appunti. Strumenti per redigere liste di attività da svolgere con ripartizione<br />

di compiti, attribuzione di priorità e pianificazione delle scadenze. Metodi di ricerca di informazioni<br />

su comunità virtuali e social network (sui nuovi motori e piattaforme di ricerca dedicate). Modalità di organizzazione<br />

e gestione di teleconferenze e webinar; strumenti e metodi di organizzazione di conference call.<br />

Altri strumenti ut<strong>il</strong>i (come ad esempio i messaggi vocali con trascrizione dalla segreteria telefonica all’e-<br />

7<br />

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ma<strong>il</strong>). Soluzioni 2.0 a disposizione delle riunioni di lavoro (brainstorming on-line, questionati on line per sondaggi<br />

interni ed esterni, ecc.). Tecniche per pubblicizzare eventi su Linkedin, Twitter, Facebook. Strumenti<br />

di back up on-line, storage e sincronizzazione di f<strong>il</strong>e. Soluzioni 2.0 basate sul concetto di Cloud per l’ archiviazione<br />

e condivisione di documenti. Strumenti on line per l’invio di allegati pesanti. Piattaforme on line<br />

per l’invio massivo di e-ma<strong>il</strong> e newsletter (con possib<strong>il</strong>ità di verificare la ricezione e tracciare i click di apertura).<br />

Ut<strong>il</strong>izzo di calendari 2.0 a supporto della pianificazione di impegni. Gestione di liste di cose da fare e<br />

strumenti per incrementare la propria produttività. Tecniche di ut<strong>il</strong>izzo del web 2.0 a sostegno della pianificazione<br />

e organizzazione di viaggi (recensioni di alberghi e ristoranti ed altri servizi a terra, piattaforme<br />

innovative per la prenotazione di aerei ed hotels, piattaforme di prenotazioni last seconds, siti di couponing<br />

, ecc.). Metodi per f<strong>il</strong>trare le informazioni tramite i lettori di RSS e gli aggregatori on-line (Google Reader,<br />

Netvibes, ecc.).<br />

Nuove soluzioni per integrare la segreteria tradizionale con i servizi di segreteria virtuali nei momenti in cui<br />

la segreteria tradizionale non può fornire i suoi servizi (ad esempio durante la pausa pranzo, i fine settimana,<br />

i giorni festivi, le assenza per ferie o malattia).<br />

8<br />

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B361<br />

Coaching: tecniche di affiancamento per sv<strong>il</strong>uppare le prestazioni<br />

dei colleghi<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA 21% (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Sidi Said LAGATTOLLA<br />

Titolare Studio Consultmanagement<br />

Docente di management ed esperto di comportamento organizzativo<br />

OBIETTIVI<br />

Apprendere come ut<strong>il</strong>izzare gli strumenti del coaching per far acquisire maggiore consapevolezza e sv<strong>il</strong>uppare<br />

le prestazioni di collaboratori e colleghi. Esso permette di approfondire temi non fac<strong>il</strong>mente esplicitab<strong>il</strong>i<br />

in un contesto formativo allargato. Il coaching consente di focalizzarsi sul singolo individuo con una totale<br />

flessib<strong>il</strong>ità di contenuti e modalità operative senza invadere la sfera intima della persona. Non è necessario<br />

infatti risalire alle cause di certi comportamenti per convincersi ad agire nuovi e più efficaci comportamenti.<br />

Il rapporto di coaching è un rapporto professionale, regolato sia da un contratto formale con <strong>il</strong> committente,<br />

sia da un “patto di lavoro” preventivamente stipulato fra <strong>il</strong> Coach ed <strong>il</strong> Coachee destinatario dell’intervento.<br />

DESTINATARI<br />

Chiunque, in posizione di responsab<strong>il</strong>e gerarchico o funzionale, abbia l’esigenza di sv<strong>il</strong>uppare la consapevolezza<br />

e le prestazioni di collaboratori e colleghi.<br />

PROGRAMMA<br />

Presentazione del coaching come attività di sv<strong>il</strong>uppo delle competenze individuali focalizzata sui comportamenti<br />

osservab<strong>il</strong>i. Definizione di coaching, apprendimento e cambiamento; differenze fra insegnamento e<br />

coaching. La comunicazione efficace; principi della comunicazione interpersonale; comunicazione non verbale<br />

- paraverbale - verbale. Saper fare le domande, saper ascoltare. Autodiagnosi dei propri canali di comunicazione.<br />

Il metodo P.O.C.A. La relazione di coaching; <strong>il</strong> ruolo del coach. I tre momenti importanti del<br />

coaching; gli ingredienti per essere un bravo coach; strumenti e possib<strong>il</strong>i ostacoli nella relazione di coaching;<br />

saper dare <strong>il</strong> feedback.<br />

9<br />

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B415<br />

Come migliorare i risultati del team di segreteria<br />

- CORSO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER COORDINATORI DI SEGRETERIA<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

4-5-6 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Enrica CICERONE<br />

Psicologa del lavoro Esperta di formazione comportamentale e psicosociale - Corporate Coach<br />

Dott.ssa Luciana D’AMBROSIO MARRI<br />

Sociologa del lavoro, esperta di leadership organizzativa e consulente selezione, formazione, sv<strong>il</strong>uppo del personale.<br />

Coach individuale e di gruppi organizzativi<br />

OBIETTIVI<br />

Fornire conoscenze e ampliare gli strumenti per sv<strong>il</strong>uppare la capacità di gestire e motivare <strong>il</strong> personale di<br />

segreteria in funzione dei risultati da raggiungere in ottica di qualità.<br />

DESTINATARI<br />

Responsab<strong>il</strong>i di centri di segreteria, che coordinano unità operative o gruppi di lavoro.<br />

PROGRAMMA<br />

Il responsab<strong>il</strong>e di segreteria come agente del cambiamento in atto nella Pubblica Amministrazione. Le nuove<br />

sfide: la tensione ai risultati, l’orientamento al servizio, la capacità di innovazione, la flessib<strong>il</strong>ità, la velocità<br />

nella risposta, la garanzia della qualità. Lavorare con le persone per far crescere le competenze e creare<br />

sinergie. Capire la cultura e <strong>il</strong> contesto di riferimento per attivare comportamenti efficaci. L’esigenza di<br />

creare un buon clima di lavoro per favorire <strong>il</strong> benessere organizzativo. Il team di segreteria come gruppo che<br />

garantisce <strong>il</strong> controllo del processo di lavoro e fornisce servizi di qualità. Il valore del lavoro in gruppo. Il rapporto<br />

tra gruppi diversi. Metodi per la soluzione dei problemi e l’analisi dei fattori critici. Le leve per la motivazione<br />

del team. St<strong>il</strong>i di leadership e di gestione di gruppi di lavoro. L’uso efficace della delega, quale<br />

strumento manageriale.<br />

10<br />

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219


17 - INDICE DELLA MATERIA<br />

SANITÀ E IGIENE PUBBLICA<br />

B235 L’attività libero-professionale intra-moenia nelle ASL e aziende ospedaliere ....................... pag. 2<br />

B287 La cartella clinica e la documentazione sanitaria ....................................................... pag. 3<br />

M176 Master in economia e gestione della sanità pubblica ................................................. pag. 4<br />

B283 Governance, organizzazione e processi aziendali in Sanità ............................................ pag. 5<br />

B467 Organizzazione e gestione del personale in Sanità ...................................................... pag. 6<br />

D243 La tutela della sicurezza alimentare ....................................................................... pag. 7<br />

B241 Processo budgetario, controllo di gestione e contab<strong>il</strong>ità economico-patrimoniale in Sanità ......... pag. 8<br />

1<br />

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B235<br />

L’attività libero-professionale intra-moenia nelle ASL<br />

e aziende ospedaliere<br />

- GUIDA PRATICA PER LA ORGANIZZAZIONE, L’ESERCIZIO DEI CONTROLLI E LA GESTIONE DELL’ATTIVITÀ<br />

- LE NOVITÀ DEL D.L. 158/2012 CONVERTITO IN L. 189/12<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

20-21 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Gianni LIMA<br />

Funzionario amministrativo ASL RM-G<br />

Dott. Roberto TESTA<br />

Direttore sanitario INMP<br />

PROGRAMMA<br />

La libera professione all’interno delle aziende sanitarie come modello alternativo e/o integrativo alle<br />

altre strutture sanitarie pubbliche e private: i presupposti normativi e le prime elaborazioni giurisprudenziali.<br />

Il d.l. 13/9/12 n. 158, convertito con modificazioni in l. 189/12 e le norme della l. 120/07. Limiti e<br />

ambiti di esercizio dell’attività libero-professionale del personale medico e sanitario nelle aziende sanitarie.<br />

Il coinvolgimento delle altre categorie professionali. L’ut<strong>il</strong>izzo degli studi professionali privati. Il regime<br />

giuridico della opzione. Istituti particolari: <strong>il</strong> fondo di perequazione (modalità di ripartizione ed esempi<br />

di applicazione). La disciplina dell’attività di consulenza presso istituzioni pubbliche non sanitarie e le istituzioni<br />

sociosanitarie. L’attività privata resa all’interno delle Aziende USL: tipologia delle prestazioni; tariffe;<br />

trattamenti economici. Modalità per la prenotazione e la riscossione dei proventi, per la relativa allocazione<br />

in b<strong>il</strong>ancio e per <strong>il</strong> riparto tra le categorie interessate. Il calcolo di costi indiretti delle prestazioni<br />

intra-moenia. Le attività di controllo di competenza delle Aziende USL nei confronti del personale autorizzato<br />

allo svolgimento delle attività libero-professionali. Le sanzioni relative alla violazione dei limiti e dei<br />

divieti imposti dalla nuova normativa. Gli aspetti gestionali dell’attività intra-moenia: i volumi di attività ed<br />

<strong>il</strong> controllo. Le responsab<strong>il</strong>ità degli attori del processo all’interno delle Aziende. Il Regolamento aziendale:<br />

modalità di stesura e contenuti riguardanti anche <strong>il</strong> personale di supporto.<br />

2<br />

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221


B287<br />

La cartella clinica e la documentazione sanitaria<br />

- LA GESTIONE<br />

- LE RESPONSABILITÀ<br />

- PRIVACY E ACCESSO<br />

- ASPETTI ORGANIZZATIVI E MEDICO-LEGALI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

29-30 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Roberto TESTA<br />

Direttore sanitario INMP<br />

Dott.ssa Rita SERINO<br />

Medico Legale UOC Medicina Legale ASL RM-C<br />

PROGRAMMA<br />

L’evoluzione storica della cartella clinica e della documentazione sanitaria. Definizione e inquadramento<br />

normativo. La cartella clinica come atto pubblico di fede priv<strong>il</strong>egiata. La comp<strong>il</strong>azione e reati connessi.<br />

Chi, cosa, come, perché e per chi si scrive. La valutazione di qualità. Rintracciab<strong>il</strong>ità, chiarezza, leggib<strong>il</strong>ità,<br />

accuratezza, veridicità, pertinenza e completezza della documentazione sanitaria. Struttura della cartella<br />

clinica. Documentazione particolare: la scheda di dimissione ospedaliera (SDO), <strong>il</strong> registro operatorio, la cartella<br />

clinica neonatale. Il consenso nell’attività medica: aspetti etici, deontologici e giuridici. Incapacità<br />

al consenso, soggetto minore, incapacità naturale. La conservazione: obblighi e responsab<strong>il</strong>ità. La documentazione<br />

sanitaria come bene patrimoniale indisponib<strong>il</strong>e. La circolazione interna/consultazione alla luce<br />

della normativa sulla privacy. Il segreto professionale e d’ufficio. Il r<strong>il</strong>ascio della documentazione sanitaria<br />

e prof<strong>il</strong>i di responsab<strong>il</strong>ità connessi. Aventi diritto alla copia, diritto all’anonimato, tutela della riservatezza<br />

dei dati, acquisizione in presenza di dissenso. Rettifica dei dati. Adempimenti in caso di smarrimento.<br />

Schema di regolamento/procedure aziendali per la gestione della cartella clinica e della documentazione<br />

sanitaria. Linee guida in tema di fascicolo sanitario elettronico e di dossier sanitario. Ruolo e responsab<strong>il</strong>ità<br />

dei vari attori coinvolti nei vari processi di gestione della documentazione sanitaria.<br />

3<br />

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M176<br />

MASTER IN ECONOMIA E GESTIONE DELLA SANITÀ PUBBLICA<br />

- DALLA GOVERNANCE REGIONALE ALLA EROGAZIONE DEI SERVIZI<br />

- ECONOMIA, GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE ASL E AZIENDE OSPEDALIERE ALLA LUCE DELLE<br />

RECENTI LEGGI DI RIFORMA<br />

DURATA<br />

8 giorni, articolato in tre moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

11-12-13-14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

9-10-11 dicembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.500,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Angelo CAGNAZZO - Dirigente Ministero Economia e Finanze<br />

Dott. Giulio d’ARI - Responsab<strong>il</strong>e dell’Ufficio Marketing dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico<br />

Tor Vergata<br />

Dott. Giorgio GISCI - Dirigente presso <strong>il</strong> Ministero Economia e Finanze<br />

Dott. Massimo GUERRIERI WOLF - Capo della Segreteria di Direzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria<br />

Policlinico Tor Vergata<br />

Prof. Roberto JANNELLI - Docente di programmazione e controllo delle Amministrazioni pubbliche, Università<br />

degli Studi di Roma Tre<br />

Dott. Giampietro MASSACCI - Consulente di organizzazione<br />

Dott. Lorenzo SOMMELLA - Direttore sanitario Azienda Ospedaliera S. F<strong>il</strong>ippo Neri, Roma<br />

e inoltre, Manager KPMG S.p.A., Roma<br />

Il master, composto di tre moduli fruib<strong>il</strong>i anche separatamente, propone una ricognizione delle tematiche<br />

inerenti all’economia e all’organizzazione delle aziende sanitarie e ospedaliere. Il primo modulo propone<br />

un approccio economico e gestionale nell’analisi dei problemi sanitari. Il secondo tratterà dei processi organizzativi<br />

e gestionali del personale sanitario. Il terzo descrive <strong>il</strong> processo budgetario e le implicazioni economico-patrimoniali<br />

nella gestione delle aziende.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (B283):<br />

11-12-13 novembre <strong>2013</strong><br />

Governance, organizzazione e processi aziendali in sanità<br />

2° modulo (B467):<br />

14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

Organizzazione e gestione del personale in Sanità<br />

3° modulo (B241):<br />

9-10-11 dicembre <strong>2013</strong><br />

Processo budgetario, controllo di gestione e contab<strong>il</strong>ità economico-patrimoniale nelle aziende sanitarie<br />

e ospedaliere<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

4<br />

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223


B283<br />

Governance, organizzazione e processi aziendali in sanità<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

11-12-13 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45-14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Giulio d’ARI<br />

Responsab<strong>il</strong>e dell’Ufficio Marketing dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Tor Vergata<br />

Dott. Massimo GUERRIERI WOLF<br />

Capo della Segreteria di Direzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Tor Vergata<br />

PROGRAMMA<br />

Il Servizio Sanitario Nazionale: la struttura, <strong>il</strong> finanziamento e la comunicazione. La definizione del SSN,<br />

la sua struttura, la sua missione e <strong>il</strong> suo funzionamento. Il finanziamento del SSN. Dal Fondo Sanitario Nazionale<br />

al federalismo fiscale (d.l.vo 56/2000): struttura, finanziamento e ripartizione. Il Finanziamento<br />

delle ASL: la negoziazione degli obiettivi e delle risorse con l’Ente Regione, <strong>il</strong> budget ed <strong>il</strong> controllo di gestione.<br />

Il Finanziamento di A.O., IRCCS, Policlinici, Strutture sanitarie private convenzionate con <strong>il</strong> SSN,<br />

Strutture private. La spesa sanitaria. La composizione e l’entità della spesa sanitaria in Italia. I fattori di<br />

costo ed <strong>il</strong> controllo della spesa. Le problematiche relative all’allocazione delle risorse e alle scelte delle<br />

priorità. Cenni di confronto con gli altri Paesi europei. La spending review.<br />

L’organizzazione aziendale dopo la riforma Brunetta: principi base e caratteristiche delle organizzazioni<br />

sanitarie. La valutazione dell’efficacia clinica e dell’efficienza gestionale alla luce del d.l.vo 150/09. I<br />

processi organizzativi per valutare l’efficacia clinica e l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie erogate.<br />

La valutazione dell’output e dell’outcome. I processi organizzativi per valutare l’efficienza gestionale delle<br />

prestazioni sanitarie erogate. Il vincolo di b<strong>il</strong>ancio.<br />

Le novità del decreto 158/2012 in tema di libera professione (riforma Balduzzi).<br />

Strumenti e strategie di comunicazione sul territorio. Comunicazione e marketing in sanità. Segmentazione<br />

del mercato e posizionamento dell’azienda sanitaria. Obiettivi e strumenti di comunicazione. Programmi di<br />

educazione e promozione della salute. Il Piano di comunicazione.<br />

5<br />

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B467<br />

Organizzazione e gestione del personale in Sanità<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Teresa CANONICO<br />

Studio legale Galdieri<br />

Dott. Francesco CLARO<br />

Sociologo, esperto in formazione<br />

Dott. Giampietro MASSACCI<br />

Consulente di organizzazione<br />

Il processo di riorganizzazione delle strutture sanitarie (la cosiddetta “aziendalizzazione”) ha visto una notevole<br />

produzione normativa la cui realizzazione è stata, a volte, ostacolata da equivoci, applicazioni frettolose,<br />

problemi irrisolti, opportunità mancate, vincoli economici irrinunciab<strong>il</strong>i, inadeguata preparazione<br />

dei responsab<strong>il</strong>i ai diversi livelli organizzativi. Si ritiene che cruciale possa essere stata, e sia, la scarsa attenzione<br />

alla risorsa “personale” verso la quale è stata prevalente un’ottica burocratico-quantitativa sottovalutando<br />

la valenza strategica di un fattore determinante in tutte le organizzazioni produttrici/erogatrici<br />

di beni e servizi ma, in modo peculiare, nelle strutture operanti a vario titolo nella sanità. E’ quindi necessaria<br />

una costante (ri)qualificazione delle figure professionali che presiedono alla gestione del personale in<br />

una matrice di verticalità organizzativa crescente (dall’ambulatorio al policlinico) e di orizzontalità operativa<br />

interconnessa (servizi di diagnosi e cura, laboratori, reparti di degenza, sale operatorie, servizi infermieristici,<br />

servizi di supporto tecnico-logistico ed amministrativo). Pur dando per acquisito un normale “saper<br />

fare“ dei responsab<strong>il</strong>i delle strutture, si vuole fornire cultura e strumenti per “saper fare meglio” in un quadro<br />

di professionalità interdisciplinare sensib<strong>il</strong>e e pronta a risposte adeguate al contesto economico, normativo<br />

e gestionale in costante dinamismo tenendo sempre presente la doppia “centralità“ del fattore umano<br />

e del paziente. Tra l’organizzazione tecnico-normativa dell’assistenza e la realtà del paziente come persona,<br />

c’è l’anello imprescindib<strong>il</strong>e della risorsa umana che, con diverse professionalità, ruoli, responsab<strong>il</strong>ità,<br />

tende a rendere omogenee, efficienti ed efficaci le acquisizioni della scienza medica, della infermieristica,<br />

dell’economia, del diritto, della tecnologia per assicurare <strong>il</strong> bene-salute ad ogni cittadino.<br />

DESTINATARI<br />

Medici, Direttori di laboratorio, Direttori sanitari, Dirigenti del Servizio infermieristico, Responsab<strong>il</strong>i Servizi<br />

tecnici, logistici ed amministrativi, Capisala, liberi professionisti che collaborano con le strutture del SSN.<br />

PROGRAMMA<br />

L’organizzazione: introduzione e aspetti generali in sanità. Evoluzione giuridica-storica. Il processo organizzativo<br />

e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. Le risorse umane in azienda. Norme: dalle regole<br />

alla gestione. La gestione del personale: strumenti, tecniche, mission, qualità ed efficienza. Le responsab<strong>il</strong>ità<br />

del “capo” e della struttura. Motivare i collaboratori all’eccellenza di una prestazione responsab<strong>il</strong>e.<br />

Contratto di lavoro, relazioni gerarchiche ed interpersonali; i rapporti sindacali. Prevenzione, gestione e<br />

risoluzione dei conflitti: negoziazione, mediazione, fac<strong>il</strong>itazione. Governare i rischi: decisione, errori, tecnologie<br />

e procedure nell’erogazione dei servizi sanitari. Economia e qualità della gestione: la comunicazione<br />

ed <strong>il</strong> sistema di informazioni;. la valutazione del personale. Lavoro di gruppo e sintesi finale.<br />

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B241<br />

Processo budgetario, controllo di gestione e contab<strong>il</strong>ità<br />

economico-patrimoniale nelle aziende sanitarie e ospedaliere<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

9-10-11 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,00<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Angelo CAGNAZZO<br />

Dirigente Ministero Economia e Finanze<br />

Dott. Giorgio GISCI<br />

Dirigente generale presso <strong>il</strong> Ministero Economia e Finanze<br />

Prof. Roberto JANNELLI<br />

Docente di programmazione e controllo delle Amministrazioni pubbliche, Università degli Studi di Roma Tre<br />

e inoltre<br />

esperti KPMG S.p.A., Roma<br />

PROGRAMMA<br />

Le aziende sanitarie ed ospedaliere: caratteristiche, assetto istituzionale e contesto normativo alla luce del<br />

d.l.vo 118/11. La gestione sanitaria accentrata regionale.<br />

La programmazione nelle aziende sanitarie ed ospedaliere: la programmazione regionale, la programmazione<br />

aziendale.<br />

Il budget nel sistema di programmazione delle aziende sanitarie ed ospedaliere: <strong>il</strong> budget: natura e caratteristiche.<br />

Tipologie di budget nelle aziende sanitarie ed ospedaliere. La costruzione del budget aziendale.<br />

Gestione del budget ed esempio di scheda di budget.<br />

Il controllo di gestione: oggetto e finalità del controllo. Gli strumenti operativi del controllo di gestione: <strong>il</strong><br />

budget, la contab<strong>il</strong>ità analitica, <strong>il</strong> reporting, l’analisi degli scostamenti, gli indicatori.<br />

La gestione contab<strong>il</strong>e delle aziende sanitarie ed ospedaliere: dalla contab<strong>il</strong>ità finanziaria alla contab<strong>il</strong>ità<br />

economico – patrimoniale. Il piano dei conti integrato. I principi generali della contab<strong>il</strong>ità economico-patrimoniale<br />

e le problematiche inerenti alla loro applicazione alle aziende sanitarie. Comprensione del sistema<br />

di r<strong>il</strong>evazione aziendale e dei relativi documenti di sintesi. Il sistema SIOPE nelle strutture sanitarie: <strong>il</strong><br />

d.m. Economia 5/3/07.<br />

La rendicontazione delle aziende sanitarie ed ospedaliere: <strong>il</strong> sistema di b<strong>il</strong>ancio delle aziende sanitarie<br />

ed ospedaliere alla luce del d.l.vo 118/11: lo stato patrimoniale, <strong>il</strong> conto economico, <strong>il</strong> rendiconto finanziario,<br />

la Nota integrativa. Il b<strong>il</strong>ancio consolidato del Sistema Sanitario. I modelli di r<strong>il</strong>evazione extracontab<strong>il</strong>i:<br />

<strong>il</strong> modello SP e <strong>il</strong> modello CE.<br />

I nuovi criteri di valutazione previsti dal d.l.vo 118/11. Le rimanenze di magazzino, l’ammortamento, la<br />

ster<strong>il</strong>izzazione, <strong>il</strong> leasing finanziario.<br />

Il controllo contab<strong>il</strong>e nelle aziende sanitarie ed ospedaliere: natura e caratteristiche de controllo. Processo<br />

di controllo. Le altre forme di controllo interno. Il controllo esterno e la certificab<strong>il</strong>ità dei b<strong>il</strong>anci.<br />

7<br />

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D243<br />

La tutela della sicurezza alimentare<br />

TITOLO UTILE PER IL CONSEGUIMENTO DELL’ATTESTATO PER RESPONSABILI DELLA GESTIONE DELLE<br />

PROCEDURE DEL PIANO HACCP<br />

- NORMATIVA COMUNITARIA<br />

- NORMATIVA NAZIONALE<br />

- CENNI DI GIURISPRUDENZA<br />

- ASPETTI OPERATIVI DELLA GESTIONE IGIENICA DELLE IMPRESE ALIMENTARI<br />

- ASPETTI OPERATIVI DEI SISTEMI DI CONTROLLO IGIENICO-SANITARI IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA<br />

ALIMENTARE<br />

- IL SISTEMA HACCP<br />

- APERTURA ESERCIZI SOMMINISTRAZIONE: NUOVA PROCEDURA (SCIA)<br />

DURATA<br />

3 giorni, pari a 20 ore<br />

DATE<br />

25-26-27 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45, con un rientro pomeridiano<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Maurizio FERRANTE<br />

Specialista in Igiene e Medicina preventiva. Direttore sanitario ospedaliero<br />

Dott. S<strong>il</strong>vio SPIRIDIGLIOZZI<br />

Medico igienista, Specialista Medicina del lavoro. Esperto in controlli di igiene alimentare<br />

PROGRAMMA<br />

Normativa europea di riferimento: regolamenti Ce n. 178/2002, 2074/2005, 2075/2005 e 2076/2005.<br />

Normativa italiana in materia di igiene e sicurezza dei prodotti alimentari: l. 283/62 e Codice alimentare.<br />

Obblighi e responsab<strong>il</strong>ità degli operatori. Ruolo del produttore e delle autorità di controllo. La l. 4/2011 in<br />

materia di etichettatura e qualità dei prodotti alimentari.<br />

Provvedimenti nazionali attuativi della normativa alimentare europea. Attuazione e modifiche ai regolamenti<br />

853/2004 e 854/2004. Regolamento 1019/2008.<br />

Aspetti operativi della gestione igienica delle imprese alimentari. Analisi del rischio; modalità applicative<br />

del sistema di autocontrollo HACCP. Analisi dei contenuti del regolamento 2073/2005 e delle norme nazionali,<br />

con valutazione del significato pratico dei criteri di sicurezza dei prodotti alimentari e dei criteri di<br />

igiene dei processi di produzione. Cenni sui principi che caratterizzano la “f<strong>il</strong>osofia” della nuova normativa<br />

sull’igiene dei prodotti alimentari. Somministrazione pesce crudo: procedure per la prevenzione delle parassitosi<br />

(Reg. CE 852/04). Sistemi alternativi alle canne fumarie.<br />

Aspetti operativi dei controlli igienico-sanitari in materia di igiene e sicurezza alimentare. Ruoli e i compiti<br />

delle autorità competenti per i controlli sulla sicurezza degli alimenti. Regime autorizzativo: <strong>il</strong> d.l.vo<br />

59/2010; segnalazione certificata inizio attività (SCIA ex art. 49 l. 122/2010, circ. Min. Sv<strong>il</strong>. n. 3637/10). I<br />

contenuti dei regolamenti 852 e 853/2004 e delle altre norme di attuazione: analisi degli elementi di innovazione<br />

dal campo di applicazione, che vede l’inserimento della produzione primaria, al nuovo basato sulla<br />

registrazione o sul riconoscimento delle strutture produttive.<br />

Prova finale di verifica dell’apprendimento.<br />

8<br />

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18 - INDICE DELLA MATERIA<br />

AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO<br />

D165 La gestione integrata del rifiuto urbano: situazione e prospettive .................................. pag. 2<br />

D164 I controlli ambientali nell’impresa ......................................................................... pag. 3<br />

D126 Valutazioni ambientali: metodologie e strumenti ....................................................... pag. 5<br />

M106 Master in diritto e gestione dell’ambiente ............................................................. pag. 6<br />

D128 Diritto ambientale, responsab<strong>il</strong>ità per danno all’ambiente e bonifica dei siti inquinati .......... pag. 7<br />

D151 Procedimenti amministrativi ambientali, autorizzazioni integrate e paesaggistiche .............. pag. 9<br />

D119 Disciplina e gestione dei rifiuti solidi e liquidi .......................................................... pag. 11<br />

D163 L’inquinamento atmosferico, elettromagnetico, acustico ............................................ pag. 13<br />

D120 La gestione delle risorse idriche e la tutela delle acque dall’inquinamento ....................... pag. 14<br />

1<br />

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D165<br />

La gestione integrata del rifiuto urbano: situazione e prospettive<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

7 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Stefano SASSONE - Docente di Economia dell’ambiente<br />

La giornata di studio riguarda <strong>il</strong> tema della gestione integrata dei rifiuti solidi urbani da parte della Pubblica<br />

Amministrazione, e in particolare dei Comuni, facendo <strong>il</strong> punto della situazione attuale e <strong>il</strong>lustrando<br />

le prospettive circa gli argomenti trattati durante la loro esposizione.<br />

OBIETTIVI<br />

Illustrare la disciplina normativa sui rifiuti ed in particolare le competenze della pubblica amministrazione<br />

locale a riguardo della categoria dei rifiuti “urbani”; spiegare da un punto di vista economico, ingegneristico,<br />

biochimico la “gestione integrata dei rifiuti urbani”; <strong>il</strong>lustrare la disciplina relativa alla gestione<br />

di particolari categorie di rifiuti solidi urbani, con riferimento a quella degli imballaggi (aspetti normativi<br />

e novità dopo <strong>il</strong> d.l. 1/2011, c.d. “decreto liberalizzazioni”) ed <strong>il</strong> Sistema ANCI-CONAI, e a quella dei RAEE<br />

(dopo <strong>il</strong> recente accordo quadro 2012), e <strong>il</strong> sistema ANCI-CdC-RAEE; fare <strong>il</strong> punto della situazione sulla disciplina<br />

d’affidamento del servizio pubblico locale di igiene urbana; <strong>il</strong>lustrare <strong>il</strong> meccanismo impositivo<br />

Comune-Cittadino utente, per <strong>il</strong> finanziamento del servizio medesimo.<br />

PROGRAMMA<br />

Normativa sui rifiuti. I principi della disciplina (art. 177, TUA). L’attività di prevenzione e <strong>il</strong> programma nazionale<br />

del MATTM (art. 180, c.1 bis). La nuova gerarchia del rifiuto: dalla prevenzione allo smaltimento: prospettive della<br />

gestione integrata del rifiuto solido urbano con l’introduzione della “preparazione per <strong>il</strong> riut<strong>il</strong>izzo”. Il concetto di<br />

rifiuto, materia prima seconda, e sottoprodotto: le nuove definizioni introdotte dal d.l.vo 205/10. Il quadro delle<br />

competenze: Stato, Regioni, Province, Comuni. Il regolamento comunale di gestione dei rifiuti urbani. L’assim<strong>il</strong>azione<br />

dei rifiuti speciali agli urbani: lo schema di decreto statale. La gestione integrata dei rifiuti urbani. Gestione<br />

integrata dei rifiuti: modificazioni ed integrazioni normative introdotte dal d.l.vo 205/10. Le fasi della gestione integrata<br />

dei rifiuti urbani: le attività di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento. La f<strong>il</strong>iera del rifiuto nel Lazio.<br />

Focus sul recupero: modalità e dati. Focus sullo smaltimento: tecnologie e consistenza del fenomeno. La gestione<br />

degli imballaggi. La disciplina normativa degli imballaggi dopo <strong>il</strong> decreto “liberalizzazioni” (titolo II, parte IV, del<br />

d.l.vo 152/06), e la nuova direttiva <strong>2013</strong>/2/UE del febbraio <strong>2013</strong>, che innova i criteri di individuazione dell’imballaggio.<br />

Il sistema CONAI-Consorzi di f<strong>il</strong>iera: descrizione e <strong>il</strong> suo contributo all’evoluzione della gestione degli imballaggi<br />

dal decreto Ronchi (d.l.vo 22/97) fino ad oggi. Gli accordi quadro ANCI-CONAI: la valorizzazione economica<br />

degli imballaggi e <strong>il</strong> supporto alle raccolte differenziate dei Comuni. La gestione dei RAEE. La disciplina normativa<br />

dei RAEE: d.l.vo 151/05 e successive modificazioni ed integrazioni. La revisione della Direttiva RAEE: prospettive<br />

della disciplina normativa dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il sistema CdC<br />

RAEE-sistemi collettivi: attori e descrizione del sistema, <strong>il</strong> contributo alla raccolta e <strong>il</strong> recupero dei RAEE. Il nuovo<br />

accordo quadro ANCI-CdC RAEE: le novità del nuovo accordo triennale. Il nuovo accordo quadro ANCI-CdC RAEEdistributori.<br />

L’affidamento del servizio di igiene urbana. Inquadramento generale sulla disciplina. Gli effetti della<br />

sentenza della Corte Costituzionale n. 199 del 20/7/2012: cosa cambia. Le recenti modificazioni della normativa:<br />

cosa cambia con la l. 221/12 sugli affidamenti in house del servizio di igiene urbana. Il finanziamento del servizio.<br />

Inquadramento normativo del rapporto impositivo Comune-cittadino utente: evoluzione e caratteristiche attuali.<br />

Dalla TIA1 (d.l.vo 22/97) alla Tares, cosa cambia per <strong>il</strong> Comune e per l’utente. Prof<strong>il</strong>o della nuova tassa per<br />

rifiuti e servizi (Tares): le principali novità.<br />

2<br />

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229


D164<br />

I controlli ambientali nell’impresa<br />

- GLI INTERVENTI IN AZIENDA RELATIVI AI CONTROLLI AMBIENTALI<br />

- POTERI, DOVERI, OBBLIGHI, RESPONSABILITÀ PENALI E AMMINISTRATIVE<br />

- I COMPORTAMENTI E GLI ADEMPIMENTI OBBLIGATORI IN AZIENDA<br />

- GLI OBBLIGHI DI ISCRIZIONE E DI CORRETTA TENUTA DEI REGISTRI E DEGLI ADEMPIMENTI AMBIENTALI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

27-28 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Rosa BERTUZZI<br />

Avvocato, Consulente legale ambientale<br />

DESTINATARI<br />

Imprese/Enti: responsab<strong>il</strong>i della gestione dell’ambiente in azienda, delegati ambientali; Responsab<strong>il</strong>i dei<br />

procedimenti amministrativi sanzionatori presso gli enti locali; Forze di polizia che eseguono accertamenti<br />

di <strong>il</strong>leciti amministrativi ambientali; responsab<strong>il</strong>i degli uffici legali degli enti pubblici; Consulenti ambientali;<br />

responsab<strong>il</strong>i delle Agenzie Regionali per la protezione dell’ambiente; avvocati e consulenti privati; ditte private,<br />

enti, imprese; legali rappresentanti, delegati ambientali, responsab<strong>il</strong>i dell’ente; soggetti interessati ai<br />

prof<strong>il</strong>i teorici e pratici della gestione ambientale.<br />

PROGRAMMA<br />

Gli obblighi dell’impresa. Obbligo di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, anche per la categoria<br />

intermediari. Obblighi dei formulari, di analisi del rifiuto, di possesso dei certificati, obblighi circa la<br />

corretta tenuta dei Registri di carico e scarico, MUD – Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (reintrodotto<br />

con d.P.C.M. 20/12/2012), obblighi circa la corretta e regolare tenuta dei rifiuti, casi in cui è obbligatoria<br />

l’autorizzazione per lo stoccaggio temporaneo e casi in cui <strong>il</strong> deposito è libero (deposito temporaneo).<br />

Le autorizzazioni specifiche: A.I.A. Autorizzazione Integrata Ambientale, V.I.A. Valutazione di Impatto Ambientale,<br />

l’autorizzazione allo scarico, alla corretta gestione, trasporto, trattamento, stoccaggio, incenerimento<br />

dei rifiuti. Le relative responsab<strong>il</strong>ità.<br />

La responsab<strong>il</strong>ità dell’impresa. Le responsab<strong>il</strong>ità in materia ambientale. Normativa applicab<strong>il</strong>e. Norme in<br />

materia di rifiuti, scarichi, aria. La corretta organizzazione dell’azienda. La organizzazione ex d.l.vo 231/01.<br />

I soggetti destinatari della responsab<strong>il</strong>ità da reato delle società e degli enti e l’elaborazione specifica per tipologia<br />

d’azienda. I reati presupposto della responsab<strong>il</strong>ità degli enti: punti fermi e questioni controverse. I<br />

reati commessi delle imprese in materia ambientale. Reati in materia di rifiuti. Reati in materia di acqua,<br />

scarichi, reflui domestici e industriali. Reati in materia di aria. Reati in materia di animali. La delega di funzioni<br />

ambientale. Nozione. Modalità esecutive.<br />

Funzione e organizzazione della polizia giudiziaria. La prima attività investigativa. Ufficiali ed agenti di<br />

polizia giudiziaria. Loro poteri e doveri e limiti nella attività. I poteri degli organi di controllo. I poteri di comunicazione<br />

di notizia di reato e di denuncia di reato. I poteri relativi all’accertamento ed alla contestazione<br />

dell’<strong>il</strong>lecito amministrativo e penale. I motivi che inducono la polizia giudiziaria ad effettuare i controlli.<br />

I limiti. L’attività di propria iniziativa nell’ambito dell’attività di informazione. Acquisizione della notizia di<br />

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eato. Le notizie confidenziali. L’acquisizione della notizia di reato durante le operazioni di natura amministrativa.<br />

La comunicazione della notizia di reato.<br />

L’attività investigativa o d’indagine. Premessa e generalità. L’attività d’iniziativa. Gli atti di investigazione<br />

e i loro limiti. Atti tipici di investigazione “diretta”: l’identificazione. Gli atti tipici di investigazione “indiretta”.<br />

Le sommarie informazioni. Le sommarie informazioni assunte dall’indagato. L’arresto in flagranza<br />

e <strong>il</strong> fermo in flagranza di polizia giudiziaria. L’attività d’assicurazione. La perquisizione. Il sequestro. I<br />

limiti e l’oggetto del sequestro preventivo e della confisca nella responsab<strong>il</strong>ità da reato delle società e degli<br />

enti.<br />

Il potere di difesa del privato ed ente. Le diverse facoltà difensive del privato o ente. Le diverse posizioni<br />

processuali dell’ente con particolare riguardo alla eventuale pretesa civ<strong>il</strong>istica dovuta dal danno ambientale,<br />

le richieste, ordinanze, diffide fatte dagli enti pubblici. Le possib<strong>il</strong>ità di difesa e di addebito del danno ai<br />

soggetti autori della violazione.<br />

Fac-sim<strong>il</strong>e ricorso amministrativo in sede giurisdizionale avanti al Giudice di pace e dinanzi alla Provincia.<br />

Fac-sim<strong>il</strong>e memorie difensive e richiesta archiviazione in sede di indagini preliminari. Fac-sim<strong>il</strong>e istanza di<br />

dissequestro di beni e riconsegna di veicolo. Casi in cui è possib<strong>il</strong>e addivenire alla estinzione del reato tramite<br />

oblazione. Rito del patteggiamento o di altri riti alternativi.<br />

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D126<br />

Valutazioni ambientali: metodologie e strumenti<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

9-10-11 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Alfonso RUSSI<br />

Geologo, esperto in pianificazione e gestione territoriale ed ambientale. Responsab<strong>il</strong>e scientifico e direttore<br />

tecnico del Laboratorio del M.I.U.R. Tecnovia di Bolzano<br />

PROGRAMMA<br />

Valutazione d’impatto ambientale. La normativa di settore e le procedure operative. I principi di base degli<br />

Studi preliminari ambientali e degli Studi di impatto ambientale. La struttura del dossier. Le fasi operative<br />

degli Studi preliminari ambientali e di impatto ambientale. Modalità di indagine ed analisi delle problematiche.<br />

Programma operativo e piano degli interventi. Ricerca ed analisi dei dati ambientali. I Quadri di riferimento<br />

programmatico, progettuale ed ambientale. Tipologia di opera ed esempi di schemi operativi.<br />

Rapporti tra tipo di opera e contenuti del dossier d’I.A. Le metodologie qualitative impiegab<strong>il</strong>i: check-list,<br />

network, matrici a schema, matrici coassiali, overlay mapping, ecc. Le metodologie quantitative impiegab<strong>il</strong>i:<br />

dicotomica di Saaty, paired comparison technique, regressione lineare multipla, analisi multicriteri,<br />

matrici a livelli di correlazione variab<strong>il</strong>e, modelli matematici, ecc. Presentazione di casi di studio: impianto<br />

fotovoltaico, impianto eolico, strada, ferrovia TAV, centro commerciale, elettrodotto, ecc.<br />

Valutazione Ambientale Strategica. La normativa di settore e le procedure operative. I principi di base dei<br />

rapporti preliminari e dei rapporti ambientali. La struttura del dossier. Fasi costruttive dei rapporti preliminari<br />

e dei rapporti ambientali. Modalità di analisi, sintesi e valutazione. La redazione dei documenti ed i loro<br />

contenuti. Gli obiettivi di sostenib<strong>il</strong>ità (modalità di individuazione, classificazione e valutazione). Gli impatti<br />

ambientali (modalità di individuazione, classificazione e valutazione). Le metodologie e gli strumenti<br />

impiegab<strong>il</strong>i per l’individuazione, la gerarchizzazione e la scelta degli obiettivi di sostenib<strong>il</strong>ità e degli impatti<br />

ambientali: Delphi USAF, PCT, DPSIR, SWOT Analysis. Presentazione di casi di studio: Piano territoriale di coordinamento<br />

provinciale, centro commerciale, Piano ambientale, ecc.<br />

Analisi costi-benefici e valutazioni ambientali. I principi dell’analisi costi-benefici. Gli elementi in gioco ed<br />

<strong>il</strong> loro ruolo. Descrizione e giustificazione dell’intervento oggetto di ACB, descrizione e quantificazione di<br />

Costi e Benefici (diretti, indiretti, sociali, ambientali). L’analisi dei dati: acquisizione, elaborazione, valutazione.<br />

I prezzi ombra, la disponib<strong>il</strong>ità a pagare. Metodologie di stima quali-quantitativa: Brainstorming, Delphi<br />

USAF, PCT. Le fasi dell’ACB, con simulazione di un’analisi comparativa ante e post progettazione.<br />

Esercitazione ed elaborazione con software ACB_BASE di quanto sv<strong>il</strong>uppato al punto precedente. Gli indicatori<br />

di convenienza: Valore attuale netto, VAN cumulativo, Payback, Saggio di rendimento interno, SRI cumulativo,<br />

Rischio d’impresa. Esercitazione ed elaborazione con software ACB_BASE di quanto sv<strong>il</strong>uppato al<br />

punto precedente. Presentazione di casi di studio: diga, porto, impianto industriale, ricerca applicata, ecc.<br />

Dibattito e considerazioni conclusive.<br />

Sarà distribuita ad ogni partecipante una copia del software ACB_BASE.<br />

5<br />

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M106<br />

MASTER IN DIRITTO E GESTIONE DELL’AMBIENTE<br />

DURATA<br />

13 giorni, articolato in cinque moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

14-15-16-17-18 ottobre <strong>2013</strong><br />

11-12-13 novembre <strong>2013</strong><br />

9-10-11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 2.370,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Pietro FALCONE<br />

Presidente di sezione del Consiglio di Stato<br />

Prof. Avv. Franco GIAMPIETRO<br />

Studio legale ambientale Giampietro; Presidente Associazione giuristi ambientali<br />

Ing. Vittorio GIAMPIETRO<br />

Libero professionista, membro della Commissione Ambiente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, Responsab<strong>il</strong>e<br />

del gruppo di lavoro Normativa in campo ambientale<br />

Ing. Giuseppe MININNI<br />

CNR - Istituto di ricerca sulle acque<br />

Dott. Guglielmo PASSARELLI<br />

Consigliere TAR<br />

Dott.ssa Tullia PASSERINI<br />

Direzione generale per la Qualità della vita – Divisione rifiuti Ministero dell’Ambiente<br />

Avv. Maurizio PERNICE<br />

Dirigente generale del Ministero dell’Ambiente<br />

Prof. Enrico ROLLE<br />

Ordinario di Ingegneria sanitaria ambientale, Università di Roma “La Sapienza”<br />

Dott. Mauro ROTATORI<br />

CNR – Istituto sull’inquinamento atmosferico<br />

Dott.ssa Giulia SAGNOTTI<br />

Direzione generale per la Qualità della vita – Divisione rifiuti Ministero dell’Ambiente<br />

Il master propone una <strong>il</strong>lustrazione organica sia sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o teorico che applicativo della materia ambientale,<br />

evidenziando in particolare gli snodi gestionali che derivano dal complesso delle multiformi norme<br />

che la caratterizza. Il primo modulo di carattere generale delineerà l’ordinamento nel suo complesso, soffermandosi<br />

nella parte finale sulla disciplina del danno all’ambiente e i meccanismi gestionali finalizzati<br />

alla bonifica dei siti inquinati. Il secondo modulo è concentrato sulla disciplina, sulle modalità e sulla tempistica<br />

dei procedimenti amministrativi ambientali, delle autorizzazioni integrate e delle interrelazioni con<br />

le disposizioni afferenti alla tutela del paesaggio. Il terzo, <strong>il</strong> quarto e <strong>il</strong> quinto modulo, di carattere monografico,<br />

riguarderanno specificamente la disciplina e la gestione dei rifiuti e quella relativa alla gestione<br />

e alla tutela delle risorse idriche e delle acque e l’inquinamento atmosferico, elettromagnetico, acustico.<br />

DESTINATARI<br />

Il Master è destinato ad aggiornare e perfezionare le nuove professionalità in materia di governo e protezione<br />

dell’ambiente, con particolare riguardo ai responsab<strong>il</strong>i — legali, di gestione e tecnici — delle imprese private<br />

e pubbliche, ivi comprese quelle che prestano servizio di assistenza nell’area ambientale. Esso mira, altresì,<br />

alla formazione e/o all’aggiornamento dei funzionari e degli amministratori delle regioni e degli enti locali<br />

oltre che dei relativi uffici tecnici (Servizi e Presidi multizonali; laboratori pubblici e privati ecc.) nonché del<br />

personale amministrativo e tecnico delle aziende municipalizzate o consort<strong>il</strong>i, delle società concessionarie<br />

di prestazioni e servizi ambientali. E’ altresì destinato ai responsab<strong>il</strong>i dei procedimenti amministrativi san-<br />

6<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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zionatori presso gli enti locali, ai responsab<strong>il</strong>i degli uffici legali degli enti pubblici, nonché ai Dirigenti delle<br />

Agenzie ragionali per la protezione dell’ambiente, avvocati e consulenti privati interessati ai prof<strong>il</strong>i teorici<br />

e pratici della disciplina ambientale.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (D128):<br />

14-15 ottobre <strong>2013</strong><br />

Principi generali di diritto ambientale, responsab<strong>il</strong>ità per danno all’ambiente e bonifica dei siti inquinati<br />

2° modulo (D151):<br />

16-17-18 ottobre <strong>2013</strong><br />

Procedimenti amministrativi ambientali, autorizzazioni integrate e paesaggistiche<br />

3° modulo (D119):<br />

11-12-13 novembre <strong>2013</strong><br />

Disciplina e gestione dei rifiuti solidi e liquidi<br />

4° modulo (D163):<br />

9-10 dicembre <strong>2013</strong><br />

Inquinamento atmosferico, elettromagnetico, acustico<br />

5° modulo (D120):<br />

11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

La gestione delle risorse idriche e la tutela delle acque dall’inquinamento<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• presenti una ricerca sugli argomenti trattati nel Master, che verrà esaminata e valutata dal docente relatore<br />

D128<br />

Principi generali di diritto ambientale, responsab<strong>il</strong>ità per danno<br />

all’ambiente e bonifica dei siti inquinati<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

14-15 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Avv. Franco GIAMPIETRO<br />

Studio legale ambientale Giampietro<br />

Presidente dell’Associazione Giuristi Ambientali<br />

Ing. Vittorio GIAMPIETRO<br />

Libero professionista, membro della Commissione Ambiente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, Responsab<strong>il</strong>e<br />

del gruppo di lavoro Normativa in campo ambientale<br />

7<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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Il corso si articola in tre parti: la prima di valenza generale, è destinata ad <strong>il</strong>lustrare la portata e gli effetti<br />

dei c.d. princìpi generali del diritto ambientale, così come codificati nel T.U.A., attraverso <strong>il</strong> decreto correttivo<br />

4/08, con i successivi decreti (da ultimo, quello n. 205/2010); la seconda e la terza, di valenza applicativa,<br />

esaminano gli istituti (connessi) della responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e per danno all’ambiente e della bonifica<br />

dei siti contaminati e, in specie, quale sia la linea evolutiva della pertinente legislazione prima e dopo <strong>il</strong><br />

T.U.A. e la conseguente attuazione dei princìpi di prevenzione del danno all’ambiente e del “chi inquina,<br />

paga”. L’approccio è di natura interdisciplinare, giuridico e tecnico e si avvale dei contributi della dottrina<br />

e della giurisprudenza, nonché di discussione con i partecipanti di casi di studio esemplificativi.<br />

DESTINATARI<br />

Funzionari pubblici e privati; Consulenti d’azienda; Società di servizi ambientali; Avvocati; Responsab<strong>il</strong>i uffici tecnici<br />

regionali, provinciali e comunali di controllo ambientale; Responsab<strong>il</strong>i tecnici ambientali di impresa.<br />

PROGRAMMA<br />

I princìpi di diritto ambientale nel Trattato di Roma e succ. modifiche. La loro attuazione con direttive e<br />

regolamenti comunitari. La giurisprudenza della Corte di Giustizia: le più recenti decisioni. La r<strong>il</strong>evanza dei<br />

medesimi princìpi nel nostro ordinamento: la loro codificazione prima e dopo <strong>il</strong> Codice dell’ambiente. Il decreto<br />

correttivo 4/08. In specie: la loro portata secondo <strong>il</strong> giudice amministrativo. Un’esemplificazione: la<br />

direttiva 2004/35/CE sul danno ambientale e la corrispondente disciplina della parte VI del T.U.A.<br />

Bonifica di siti contaminati. La linea evolutiva normativa, giurisprudenziale e tecnica: definizioni; valori limite<br />

(CSC e CSR). Procedure ordinarie e semplificate: dal d.m. 471/99 agli artt. 242 ss., d.l.vo 152/06. L’imputazione<br />

della responsab<strong>il</strong>ità. Gli interventi urgenti a carico del proprietario e del gestore dell’area (art.<br />

245 T.U.A.). La disciplina degli inquinamenti anteriori al 26/4/09. Le sanzioni penali: revirement della Cassazione.<br />

Conferenze di servizi e siti di interesse nazionale. Criteri generali per l’analisi di rischio e la caratterizzazione<br />

dei siti. Bonifica, messa in sicurezza d’emergenza, operativa e permanente: r<strong>il</strong>ievi tecnici.<br />

Rassegna di giurisprudenza amministrativa. Le ultime modifiche introdotte dal d.l. 5/2012, conv. con modif.<br />

dalla l. 35/12 (art. 57).<br />

Il danno ambientale: prevenzione e ripristino, dalla Direttiva 2004/35/CE agli artt. 299 ss., Cod. ambiente:<br />

inquadramento normativo e tecnico. Nozione di danno ambientale. Campo d’applicazione e definizioni. Prevenzione,<br />

ripristino e risarcimento del danno ambientale: i limiti alla responsab<strong>il</strong>ità oggettiva nell’art. 311<br />

T.U.A. e <strong>il</strong> riparto della giurisdizione tra giudice amministrativo, ordinario e della Corte dei conti. Bonifica<br />

e transazione globale sul danno ambientale (art. 252-bis, ex d.l.vo 4/08 e art. 2, l. 13/09). Le modifiche alla<br />

parte VI del Codice dell’ambiente nell’art. 5-bis della l. 166/09 (a seguito di procedura di infrazione comunitaria).<br />

I nuovi interventi legislativi in materia ambientale: <strong>il</strong> d.l.vo 128/2010 (su VIA, VAS e AIA e sulla Parte V del<br />

T.U.A.); <strong>il</strong> d.l.vo 205/2010 sui rifiuti; <strong>il</strong> d.l.vo 121/11 sulla tutela penale dell’ambiente, che introduce la responsab<strong>il</strong>ità<br />

delle persone giuridiche nei reati ambientali con <strong>il</strong> nuovo art. 25-undecies del d.l.vo 231/01; <strong>il</strong><br />

d.l. 2/2012, conv. con modifiche dalla l. 28/12 “Misure straordinarie e urgenti in materia ambientale”. Commento<br />

sintetico.<br />

Criteri tecnici ed economici di valutazione del danno ambientale. Misure di riparazione primaria, complementare<br />

e compensativa del danno. Cenni alle problematiche assicurative del danno ambientale. Cenni all’esperienza<br />

USA.<br />

8<br />

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D151<br />

Procedimenti amministrativi ambientali, autorizzazioni integrate<br />

e paesaggistiche<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

16-17-18 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Pietro FALCONE<br />

Presidente di sezione del Consiglio di Stato<br />

Autore del “Codice dell’ed<strong>il</strong>izia e dell’urbanistica annotato con la giurisprudenza”<br />

Avv. Maurizio PERNICE<br />

Dirigente generale del Ministero dell’Ambiente<br />

Dott. Mauro ROTATORI<br />

CNR – Istituto Inquinamento Atmosferico<br />

Il seminario intende favorire l’approfondimento sinergico e trasversale dei procedimenti di autorizzazione<br />

in materia ambientale, incluse tutte le relative fasi sub-procedimentali autonome. La prima parte<br />

è dedicata in modo specifico all’esame analitico ed all’approfondimento delle procedure di autorizzazione<br />

in materia di rifiuti, bonifiche, acque, ed emissioni in atmosfera, con riferimento anche all’autorizzazione<br />

integrata e alle procedure di valutazione ambientale di Piani e di singoli progetti. La seconda parte è incentrata<br />

sull’autorizzazione paesaggistica alla luce delle recenti novità normative.<br />

Il programma sarà integrato con esempi, con applicazioni pratiche e con schemi di provvedimenti, al fine di<br />

soddisfare anche le esigenze operative e funzionali dei partecipanti.<br />

I destinatari del seminario sono, in modo particolare, funzionari e dipendenti delle pubbliche amministrazioni.<br />

PROGRAMMA<br />

I procedimenti di autorizzazione in materia ambientale. L’autorizzazione alla costruzione ed all’esercizio<br />

di impianti di gestione dei rifiuti (artt. 208, 209, 210 e 211 del d.l.vo 152/06 e succ. mod.). Natura<br />

istruttoria della conferenza di servizi di cui all’art. 208 del d.l.vo 152/06. Le attività di trattamento intermedio,<br />

le operazioni di miscelazione, l’incenerimento (d.l.vo 133/06), la discarica (d.l.vo 36/03), gli impianti<br />

di rottamazione e demolizione dei veicoli a motore, l’ut<strong>il</strong>izzo dei fanghi in agricoltura (d.l.vo 99/92). Le<br />

prescrizioni per la corretta gestione degli impianti e delle attività, e per favorire l’efficacia dei controlli: la<br />

classificazione dei rifiuti, la descrizione e l’indicazione precise delle operazioni di gestione, le indicazioni<br />

sulle modalità di gestione amministrativa. Le procedure semplificate di comunicazione d’inizio attività (art.<br />

214 d.l.vo 152/06). L’iscrizione all’Albo Gestori rifiuti (art. 212 d.l.vo 152/06). L’approvazione degli interventi<br />

di bonifica (art. 242 d.l.vo 152/06). Le autorizzazioni allo scarico e alla realizzazione e gestione di<br />

impianti di depurazione (d.l.vo 152/06 e s.m.). Scarico diretto e indiretto. I Consorzi. Il trattamento di rifiuti<br />

liquidi in impianti di depurazione di acque reflue industriali e in impianti di depurazione di acque reflue<br />

urbane: condizioni e limiti. Il problema della d<strong>il</strong>uizione. Autorizzazione alle emissioni in atmosfera<br />

(d.l.vo 152/06 parte V come modificato dal d.l.vo 128/2010). L’inquinamento da impianti industriali e civ<strong>il</strong>i:<br />

autorizzazione dei nuovi impianti e di impianti esistenti. Valori limite di emissione e migliore tecnologia<br />

disponib<strong>il</strong>e. Attività a ridotto inquinamento atmosferico e emissioni poco significative. Approvazione<br />

dei progetti di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale. Regime delle competenze. Soggetti<br />

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obbligati. Fasi procedimentali. L’autorizzazione integrata ambientale (AIA) e le procedure per la prevenzione<br />

e riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC Integrated Pollution Prevention Control) (d.l.vo<br />

59/05 sostituito dal d.l.vo 128/2010 che ha integrato la Parte II del d.l.vo 152/06). La funzione di prevenzione<br />

e di tutela. Approccio integrato e sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e. Le norme di qualità ambientali, le migliori<br />

tecnologie e i valori limite di emissione. Impianti nuovi e impianti esistenti. Ambito oggettivo di applicazione.<br />

Oggetto dell’autorizzazione integrata ambientale: impianto, parte di impianto, impianti o parti di<br />

impianti localizzati in una medesima area. L’autorizzazione unica in materia ambientale (AUA) per le piccole<br />

e medie imprese introdotta con l’art. 23 del d.l. 5/2012, conv. in l. 35/12; <strong>il</strong> relativo Regolamento.<br />

Autorizzazione paesaggistica a regime, ex art. 146 d.l.vo 42/04. Necessità per l’esecuzione dei lavori, in<br />

base ad: attività ed<strong>il</strong>izia libera; segnalazione certificata di inizio attività (SCIA); denuncia di inizio attività<br />

(DIA); permesso di costruire e s<strong>il</strong>enzio assenso, dopo <strong>il</strong> d.l. 83/12. Casi particolari: Attività agricole, Apertura<br />

di cave, Opere pubbliche, Opere di difesa nazionale. Impianti di telecomunicazioni. Impianti eolici.<br />

Rapporti con <strong>il</strong> piano paesaggistico e gli strumenti urbanistici. Documentazione necessaria e richiesta integrativa.<br />

Parere della Commissione locale per <strong>il</strong> paesaggio. Parere vincolante della Soprintendenza. Casi in cui<br />

<strong>il</strong> parere è obbligatorio. Omessa espressione del parere. Conferenza di servizi, dopo <strong>il</strong> d.l. 83/12. Quando<br />

l’amministrazione delegata provvede sulla domanda di autorizzazione. Motivazione per <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio<br />

dell’autorizzazione. Termine quinquennale di validità. Potere statale sostitutivo. Tutela giudiziaria. Sanzioni<br />

per abusi ed<strong>il</strong>izi in aree vincolate. Autorizzazione semplificata per interventi di lieve entità (d.P.R.<br />

139/2010). Esame degli interventi individuati dal Regolamento. Relazione paesaggistica semplificata. Previa<br />

verifica della conformità urbanistica. Autorizzazione in sanatoria; presupposti e limiti: divieto in caso di<br />

nuove superfici ut<strong>il</strong>i e volumi. Esame dei singoli casi. Sanzione pecuniaria dell’indennità. Sanzioni penali.<br />

Reato di pericolo. Distinzione dal reato urbanistico. Ordine di rimessione in pristino. Estinzione del reato:<br />

per spontanea rimessione in pristino o per r<strong>il</strong>ascio dell’autorizzazione in sanatoria. Condono ed<strong>il</strong>izio in aree<br />

vincolate e la cd. sanatoria ambientale. Interventi non soggetti ad autorizzazione.<br />

10<br />

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D119<br />

Disciplina e gestione dei rifiuti solidi e liquidi<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

11-12-13 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Ing. Giuseppe MININNI<br />

IRSA CNR<br />

Dott.ssa Tullia PASSERINI<br />

Direzione generale per la Qualità della vita – Divisione rifiuti Ministero dell’Ambiente<br />

Avv. Maurizio PERNICE<br />

Dirigente generale del Ministero dell’Ambiente<br />

Dott.ssa Giulia SAGNOTTI<br />

Direzione generale per la Qualità della vita – Divisione rifiuti Ministero dell’Ambiente<br />

PROGRAMMA<br />

Il sistema normativo. La disciplina generale della gestione dei rifiuti: <strong>il</strong> d.l.vo 152/06, Parte IV, integrato<br />

e modificato dal d.l.vo 3/12/2010, n. 205 che ha attuato la direttiva 2008/98/CE. Finalità: a) prevenzione<br />

e riduzione degli impatti negativi della produzione e gestione dei rifiuti; b) riduzione degli impatti complessivi<br />

dell’uso delle risorse e uso delle risorse più efficace e razionale. Principi: Precauzione, prevenzione,<br />

sostenib<strong>il</strong>ità, proporzionalità, responsab<strong>il</strong>izzazione, cooperazione, “chi inquina paga”. Il programma nazionale<br />

di Prevenzione (art. 180, cc. 1 bis del d.l.vo 152/2006 e art. 1, c. 3-bis del d.l. 25/1/2012 n. 2). Responsab<strong>il</strong>ità<br />

per la corretta gestione dei rifiuti: gestione in sicurezza (art. 177, c. 4, del d.l.vo 152/06).<br />

Responsab<strong>il</strong>ità estesa del produttore. Obblighi e oneri delle Pubbliche Amministrazioni. Criteri generali<br />

e priorità della gestione dei rifiuti. Campo di applicazione. a) ambito oggettivo. Rifiuto non rifiuto: rifiuto,<br />

sottoprodotto, cessazione della qualificazione di rifiuto. Regolamento (UE) 333/2011/UE che disciplina<br />

quando alcuni rottami metallici cessano di essere rifiuti. Altri provvedimenti all’esame della<br />

Commissione UE sulla cessazione della qualifica di rifiuto. La nuova disciplina della gestione delle terre<br />

e rocce da scavo (art. 49 del d.l. 24/1/12 n. 1 e <strong>il</strong> relativo d.m. di attuazione in corso di pubblicazione) e<br />

delle “matrici da riporto” (art. 3, c. 1, 2 e 3, del d.l. 2/12). I materiali provenienti da attività di dragaggio,<br />

in particolare la nuova disciplina della gestione dei materiali provenienti da dragaggi effettuati in siti<br />

contaminati d’interesse nazionale (art. 48 del d.l. 1/12). Classificazione dei rifiuti e criteri di attribuzione<br />

del codice. Rifiuti speciali, urbani, pericolosi e non pericolosi. Le novità introdotte dall’art. 3, comma 6, del<br />

d.l. 2/12. Regimi speciali di gestione di particolari tipologie di rifiuti: in particolare le acque di scarico e di<br />

vegetazione. I rifiuti e gli effluenti zootecnici. Gli scarti animali non destinati al consumo umano (Reg. UE<br />

142/2011). Gli orientamenti più recenti della giurisprudenza della Corte di Giustizia e della Corte di Cassazione.<br />

La nuova classificazione delle operazioni di gestione dei rifiuti. Preparazione per <strong>il</strong> riut<strong>il</strong>izzo, riut<strong>il</strong>izzo,<br />

riciclaggio, recupero e smaltimento. Incenerimento smaltimento e incenerimento recupero energetico. In<br />

particolare, <strong>il</strong> recupero energetico dei rifiuti urbani indifferenziati. Il deposito di rifiuti: temporaneo, provvisorio<br />

e permanente. Il deposito temporaneo: deposito nel luogo di produzione e deposito preliminare alla<br />

raccolta. Condizioni di esclusione del deposito temporaneo dal regime di gestione dei rifiuti. Le altre attività<br />

di gestione dei rifiuti: i nuovi concetti di preparazione per <strong>il</strong> riut<strong>il</strong>izzo e riut<strong>il</strong>izzo; <strong>il</strong> recupero; lo smaltimento<br />

e l’intermediazione. La raccolta: la raccolta differenziata. Le isole ecologiche e le aree ecologiche<br />

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attrezzate: regime giuridico di autorizzazione. I centri di raccolta. Le campagne di raccolta di flussi omogenei<br />

di rifiuti. Criteri di distinzione tra attività di raccolta e deposito di rifiuti. La microraccolta e le stazioni<br />

di trasferenza. Il trasporto di rifiuti.<br />

La tracciab<strong>il</strong>ità dei rifiuti. L’attivazione del SISTRI con decreto del ministro dell’Ambiente dal 1/10/<strong>2013</strong><br />

per i produttori di rifiuti pericolosi con più di 10 dipendenti e per gli enti e le imprese che gestiscono tali rifiuti,<br />

e per le altre imprese dal 3/3/14. La reintroduzione del MUD con d.P.C.M. 20/12/2012. Le ordinanze<br />

contingib<strong>il</strong>i e urgenti.<br />

Ambito soggettivo di applicazione: produttore “iniziale”, “nuovo” produttore e detentore. Problemi applicativi.<br />

Adempimenti, obblighi e responsab<strong>il</strong>ità dei produttori, dei detentori e degli altri soggetti destinatari<br />

delle norme sulla gestione dei rifiuti. La responsab<strong>il</strong>ità soggettiva del titolare dell’azienda e del<br />

titolare del terreno. La delega di funzioni. Gli adempimenti informatici o su supporto cartaceo per la tracciab<strong>il</strong>ità<br />

dei rifiuti (formulari, registri e comunicazioni al Catasto). Adempimenti ed obblighi per <strong>il</strong> controllo<br />

delle spedizioni transfrontaliere. I divieti: di abbandono e deposito incontrollato; di miscelazione e d<strong>il</strong>uizione.<br />

La gestione dei rifiuti urbani: i piani regionali di gestione e di prevenzione, gli obiettivi di prevenzione e<br />

riciclaggio. Decisone della Commissione UE del 18/11/2011 sulle regole e modalità di calcolo degli obiettivi<br />

di riciclaggio. La privativa comunale, gli ATO, le forme ed i modi di cooperazione tra gli enti locali appartenenti<br />

all’ATO, l’affidamento del servizio, e le gestioni esistenti, la raccolta differenziata e la tariffa. La<br />

nuova Tares.<br />

Le norme in materia di concorrenza nei servizi pubblici locali introdotte dall’art. 26 del d.l. 1/2012.<br />

L’istituzione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (art. 14 d.l. 201/11 convertito in l. 214/11 e art.<br />

19 del d.l. 83/12). La gestione dei rifiuti speciali: piani regionali, oneri e responsab<strong>il</strong>ità dei produttori e detentori.<br />

Le semplificazioni in materia di gestione di rifiuti speciali introdotte dall’art. 40 comma 8, del d.l.<br />

201/11. Gestione di particolari flussi omogenei di rifiuti. I rifiuti di imballaggio: le novità introdotte dall’art.<br />

26 d.l. 1/12 per favorire la concorrenza e la raccolta in materia di imballaggi e rifiuti di imballaggi.<br />

I rifiuti sanitari. I rifiuti elettrici ed elettronici (d.l.vo 151/05). I veicoli a motore. Le batterie esauste. Gli<br />

oli minerali esausti, gli oli e grassi, animali e vegetali, esausti. I rifiuti da navi. I rifiuti di beni di poliet<strong>il</strong>ene.<br />

Le diverse forme e modalità di prevenzione e controllo sulla gestione dei rifiuti. Le procedure amministrative<br />

ordinarie e semplificate di autorizzazione. Le procedure semplificate di recupero dei rifiuti non pericolosi<br />

(d.m. 5/2/98 modificato dal d.m. 5/4/06 n. 186), dei rifiuti pericolosi (d.m. 161/02) e dei rifiuti<br />

pericolosi da navi (d.m. 269/05). L’autorizzazione integrata ambientale. La valutazione d’impatto ambientale<br />

e la valutazione di impatto ambientale strategica: cenni e rinvio. L’autorizzazione unica ambientale<br />

per le imprese non soggette ad AIA.<br />

Le diverse forme <strong>il</strong>lecite di gestione dei rifiuti: deposito temporaneo <strong>il</strong>legale, deposito incontrollato e abbandono<br />

di rifiuti, stoccaggio non autorizzato e discarica abusiva, traffico <strong>il</strong>lecito di rifiuti. Il sistema sanzionatorio<br />

generale <strong>il</strong>leciti amministrativi e penali. La responsab<strong>il</strong>ità delle persone giuridiche per reati<br />

ambientali in materia di gestione dei rifiuti (art. 2 del d.l.vo 7/7/2011, n. 121 che ha inserito l’articolo<br />

25-undecies nel d.l.vo 231/2001).<br />

Aspetti tecnici della gestione dei rifiuti. Caratterizzazione e classificazione dei rifiuti, novità introdotte<br />

con <strong>il</strong> d.l.vo 205/10, la normativa tecnica fondamentale degli impianti di recupero e smaltimento: impianti<br />

di compostaggio e caratteristiche del compost per l’ut<strong>il</strong>izzazione agronomica (delibera Comitato Interministeriale<br />

27/7/84, d.l.vo 75/10), impianti per <strong>il</strong> recupero della frazione secca detta Rdf (d.m. 16/1/95)<br />

e del Cdr (d.m. 5/2/98 e s.m.i.), impianti di incenerimento e co-incenerimento e termovalorizzazione (d.l.vo<br />

133/05), discariche (d.l.vo n. 36/03 e d.m. 27/9/2010). Il recepimento della Direttiva 2000/76 in materia<br />

di incenerimento dei rifiuti (d.l.vo 133/05): ambito di applicazione, la nozione di coincenerimento, valori<br />

limite di emissione nell’atmosfera, scarico delle acque reflue derivanti dalla depurazione degli effluenti gassosi,<br />

valutazione delle emissioni in atmosfera, norme tecniche e valori limite di emissione per gli impianti<br />

di coincenerimento. Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti (d.l.vo. 36/03):<br />

finalità, campo d’applicazione ed esclusioni, <strong>il</strong> regime sanzionatorio, criteri costruttivi e gestionali degli impianti<br />

di discarica, piani di gestione operativa, di ripristino ambientale, di gestione post-operativa, di sorveglianza<br />

e controllo, e piano finanziario. Definizione dei criteri di ammissib<strong>il</strong>ità dei rifiuti in discarica<br />

(d.m. 27/9/2010): criteri di ammissib<strong>il</strong>ità dei rifiuti in discarica, test dell’eluato. La produzione dei rifiuti<br />

urbani e speciali in Italia (Rapporti Ispra sui rifiuti 2009 e sui rifiuti speciali 2010). Dati sulla raccolta differenziata<br />

in Italia. I rifiuti d’imballaggio. La gestione dei rifiuti speciali. Cicli integrati di trattamento dei<br />

rifiuti urbani (schemi dei processi). Il processo di compostaggio. Il processo di produzione di CDR. Il processo<br />

d’incenerimento. Biodegradazione dei rifiuti in discarica: produzione di percolato e di biogas.<br />

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D163<br />

L’inquinamento atmosferico, elettromagnetico, acustico<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

9-10 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Cons. Guglielmo PASSARELLI<br />

Consigliere TAR<br />

Dott. Mauro ROTATORI<br />

CNR – Istituto Inquinamento Atmosferico<br />

Inquinamento atmosferico. Nozione e competenze. Il regime autorizzatorio degli impianti industriali, ai<br />

sensi dell’art. 267 e ss. d.l.vo 152/06. Impianti termici civ<strong>il</strong>i. Combustib<strong>il</strong>i ed impianti di combustione. Valutazione<br />

e gestione della qualità dell’aria ambiente. Norme di tutela dell’ozono atmosferico. Effetto serra.<br />

L’inquinamento atmosferico da circolazione stradale in centro abitato. I poteri di ordinanza del sindaco. Prospettive<br />

di riforma.<br />

Fenomenologia dell’inquinamento atmosferico: caratteristiche e scale del problema. Caratteristiche quantitative<br />

e qualitative delle fonti di inquinanti atmosferici: attività di combustione fissa e mob<strong>il</strong>e, sorgenti industriali.<br />

Inquinanti primari e secondari, specie ossidanti e loro formazione. Trasporto, diffusione e<br />

deposizione degli inquinanti. Effetti globali dell’inquinamento troposferico e stratosferico (effetto serra,<br />

piogge acide, buco dell’ozono). Controllo dell’inquinamento atmosferico: interventi alla fonte (sistemi di riduzione,<br />

ecc.). Reti di monitoraggio: criteri per <strong>il</strong> posizionamento ed equipaggiamento, modelli di simulazione<br />

per <strong>il</strong> trasporto e la dispersione degli inquinanti. Normativa tecnica.<br />

Inquinamento elettromagnetico. Definizione. Principi e assetto delle competenze nella legge quadro 36/01.<br />

L’installazione di impianti di telecomunicazione, ai sensi del d.l.vo 259/03. Limiti del potere dei Comune ad<br />

individuare le aree idonee a ospitare gli impianti, ai sensi della l. 36/01. Le ordinanze contingib<strong>il</strong>i e urgenti.<br />

Inquinamento acustico. Principi e assetto delle competenze nella legge quadro sull’inquinamento acustico,<br />

n. 447/95. La pianificazione acustica del territorio comunale. I piani di risanamento acustico comunali. La<br />

valutazione di impatto acustico. Le ordinanze contingib<strong>il</strong>i e urgenti.<br />

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D120<br />

La gestione delle risorse idriche e la tutela delle acque<br />

dall’inquinamento<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Ing. Giuseppe MININNI<br />

CNR - Istituto di ricerca sulle acque<br />

Avv. Maurizio PERNICE<br />

Dirigente generale del Ministero dell’Ambiente<br />

Prof. Enrico ROLLE<br />

Ordinario di Ingegneria sanitaria ambientale, Università di Roma “La Sapienza”<br />

La direttiva quadro europea sulle acque obbliga gli stati membri a prevenire ulteriori forme di deterioramento<br />

dei corpi idrici, preservando e migliorando le condizioni degli ecosistemi che dipendono e/o influenzano la<br />

risorsa acqua. Il recepimento della direttiva in Italia è avvenuto con <strong>il</strong> d.l.vo 3/4/06 n. 152 e le successive<br />

modifiche e integrazioni, ma solo con le recenti disposizioni di legge ci si sta indirizzando verso le richieste<br />

dell’Unione Europea per tale settore.<br />

Proteggere la qualità dell’acqua e difendersi da fenomeni sempre più estremi come le inondazioni e la siccità<br />

è divenuta oramai una impellente necessità cui si può far fronte solo con la chiara consapevolezza che<br />

l’attuale modello di sv<strong>il</strong>uppo non è compatib<strong>il</strong>e con un futuro sostenib<strong>il</strong>e e sufficientemente sicuro in termini<br />

di salute pubblica. Non si tratta di assolvere obblighi burocratici e formali, ma di darsi obiettivi e una<br />

organizzazione in linea con gli standard europei più elevati prendendo come esempio le esperienze più avanzate<br />

e le migliori pratiche già presenti in diverse regioni del nostro continente.<br />

Il buon raggiungimento dello stato delle acque entro <strong>il</strong> 2015, secondo i parametri idro-morfologici, biologici<br />

e chimico-fisici richiesti, può essere raggiunto solo se da subito, rispettando i tempi scanditi dalla norma<br />

stessa, si avviano una serie di provvedimenti e azioni tra le quali grande r<strong>il</strong>ievo assumono anche i programmi<br />

di informazione, sensib<strong>il</strong>izzazione e coinvolgimento dei vari portatori d’interessi (stakeholders).<br />

In questo contesto <strong>il</strong> seminario intende fornire nel nuovo quadro giuridico di riferimento le procedure,<br />

le competenze metodologiche e gli strumenti applicativi per la gestione ottimale delle risorse idriche superficiali<br />

e sotterranee e per la tutela delle acque dall’inquinamento.<br />

Le attività didattiche sono articolate in modo da offrire ai partecipanti non solo una buona conoscenza teorica<br />

e normativa, ma anche pratico-applicativa con esemplificazioni di casi reali, tra cui l’importante esperienza<br />

p<strong>il</strong>ota del bacino del Tevere e <strong>il</strong> recente compito istituzionale assegnato per legge sul Piano di gestione<br />

del Distretto dell’Appennino Centrale.<br />

PROGRAMMA<br />

Le Direttive europee sulle risorse idriche (2000/60 CE, 2006/7/CE, 2006/11/CE, 2006/118/CE,<br />

2007/60/CE).<br />

Il d.l.vo 152/06 parte terza. Le norme abrogate: l. 183/89; l. 36/94; d.l.vo 152/99. Il nuovo quadro di gestione<br />

delle risorse idriche ai vari livelli decisionali: pianificazione, programmazione, progettazione, gestione,<br />

monitoraggio e implementazione dell’azione conoscitiva. Il d.l.vo 30/09 Protezione delle acque<br />

sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento. Il d.l.vo 49/2010 Attuazione della direttiva 2007/60/CE<br />

relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni.<br />

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I decreti del Ministero dell’ambiente: <strong>il</strong> d.m. 131 del 16/6/08 (Tipizzazione), <strong>il</strong> d.m. 56 del 14/4/09 (Monitoraggio),<br />

<strong>il</strong> d.m. 203 del 17/7/09 (Scambio di informazioni, WISE).<br />

I Distretti idrografici: composizione e competenze. I piani di bacino distrettuali, I piani per l’assetto idrogeologico<br />

e i piani di tutela regionali. I fabbisogni di acqua, la gestione integrata delle risorse idriche: <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio<br />

idrico e <strong>il</strong> deflusso minimo vitale. Il Regio Decreto 1775/33 e le sue successive modifiche.<br />

Il risparmio idrico e <strong>il</strong> riut<strong>il</strong>izzo delle acque. L’analisi economica dell’uso delle acque: linee guida WATECO,<br />

applicazioni dell’analisi economica ai piani di distretto e ai piani di tutela. Aspetti partecipativi.<br />

I servizi idrici integrati: lo stato di attuazione della riforma, effetti dell’art 23 bis l. 133/08 (decreto Ronchi),<br />

effetti della riforma degli enti locali (decreto Calderoli). Il controllo e la regolazione. I Piani d’ambito:<br />

piano degli investimenti, piano tariffario, piano economico-finanziario. Le necessità emergenti di revisione<br />

del d.l.vo 152/06 parte III. La delimitazione dei distretti idrografici, le competenze e la composizione dell’autorità<br />

competente, le concessioni di derivazione delle acque, <strong>il</strong> servizio idrico integrato.<br />

Il d.l.vo 152/06, parte III, sez. II, e successive modifiche (d.l.vo 4/08 e d.l.vo 10/12/2010, n. 219): tutela<br />

delle acque dall’inquinamento. Le finalità: prevenzione, risanamento, tutela integrata. Inquinamento<br />

e immissioni dirette e indirette. Ambito oggettivo di applicazione: acque superficiali, acque sotterranee,<br />

acque marine, acque minerali naturali e di sorgenti, corpi idrici artificiali, aree richiedenti specifiche misure<br />

di prevenzione dall’inquinamento e di risanamento, acque reflue e scarichi, acque meteoriche di d<strong>il</strong>avamento<br />

e acque di prima pioggia. Gli obiettivi minimi di qualità. Direttiva 2006/118/CE sulla protezione<br />

delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento. Direttiva 2006/7/CE sulla gestione delle<br />

acque di balneazione. Direttiva 2006/11/CE sull’inquinamento provocato da certe sostanze pericolose. Il sistema<br />

idrico integrato: i Gestori; gli ATO e la loro prevista soppressione a fine 2011. Le reti fognarie. La disciplina<br />

degli scarichi. Il concetto di scarico. Scarichi di sostanze pericolose. Scarichi di acque termali. I<br />

r<strong>il</strong>asci delle dighe. Le altre immissioni in corpi idrici. Acque di scarico e rifiuti liquidi: <strong>il</strong> rapporto tra la parte<br />

III e la parte IV, Titolo II, del T.U. Il concetto di “rifiuto liquido costituito da acque reflue”. La disciplina giuridica<br />

degli effluenti di allevamento (fertirrigazione), dei reflui da frantoi oleari e altri casi specifici. L’autorizzazione<br />

allo scarico. Scarichi sul suolo, nel sottosuolo, nelle acque sotterranee, in acque superficiali,<br />

in corpi idrici ricadenti in aree sensib<strong>il</strong>i, in reti fognarie. Scarichi di acque reflue domestiche, industriali e<br />

urbane. Trasporto rifiuti liquidi. I controlli sugli scarichi. Ambito soggettivo: i titolari degli scarichi. Responsab<strong>il</strong>ità<br />

e deleghe. Il gestore degli impianti di depurazione pubblici e privati. Il consorzio pubblico e privato.<br />

Prelievi ed analisi: prassi, disciplina giuridica, orientamenti giurisprudenziali. L’impianto di<br />

depurazione e l’impianto di smaltimento rifiuti liquidi in proprio e conto terzi, pubblico e privato: diversa<br />

disciplina giuridica; rapporto con <strong>il</strong> depuratore consorziale. La depurazione pubblica. La realizzazione degli<br />

impianti di depurazione. Il trattamento dei rifiuti liquidi negli impianti pubblici. Il sistema sanzionatorio di<br />

tipo amministrativo e penale, le competenze e la giurisdizione. La responsab<strong>il</strong>ità per danno ambientale<br />

alle acque. Obbligo di riparazione. Risarcimento in forma specifica e per equivalente.<br />

Approfondimenti tecnici: norme tecniche sui limiti e sul controllo degli scarichi. La normativa tecnica del<br />

d.l.vo 152/99. La normativa tecnica del d.m. 367/03. Standard di Qualità Ambientale (SQA) per sostanze<br />

pericolose (d.l.vo 219/2010). I limiti per gli scarichi urbani ed industriali. La disciplina per lo scarico delle<br />

sostanze pericolose. Aree sensib<strong>il</strong>i. Il problema del controllo di azoto e fosforo. Il monitoraggio e <strong>il</strong> controllo<br />

degli scarichi. Parametri aspecifici per la caratterizzazione degli scarichi (BOD, COD, TOC). Caratteristiche<br />

dei fanghi di risulta. Le diverse soluzioni offerte dalle moderne tecnologie nei processi di<br />

depurazione delle acque e di trattamento dei fanghi.<br />

15<br />

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242


19 - INDICE DELLA MATERIA<br />

SICUREZZA DEL LAVORO<br />

D283 Sicurezza: autocertificazione e nuove procedure standardizzate per la valutazione rischi ...... pag. 2<br />

D269 Modulo C - Corso di specializzazione gestionale-relazionale per RSPP ............................... pag. 3<br />

D286 La formazione dei dirigenti e dei preposti ................................................................ pag. 5<br />

D267 Modulo A - Corso di formazione di base per RSPP, ASPP e RLS sui rischi lavorativi ................. pag. 6<br />

D272 Il DUVRI nell’azienda e nei cantieri ........................................................................ pag. 8<br />

D280 Ispezione di sicurezza nei luoghi di lavoro e valutazione del rischio stress lavoro-correlato ........ pag. 9<br />

D268/1 Modulo B - Corso di specializzazione per RSPP e ASPP macrosettore Ateco 8 (P.A.) .............. pag. 10<br />

D287 La valutazione dello stress correlato al lavoro ai sensi del d.l.vo 81/2008 e s.m.i. .............. pag. 12<br />

D284 La documentazione per la sicurezza in cantiere ....................................................... pag. 13<br />

D285 I costi della sicurezza negli appalti ....................................................................... pag. 14<br />

M213 Master in sicurezza e igiene del lavoro alla luce del nuovo testo unico ........................ pag. 15<br />

M213/1 I nuovi modelli organizzativi e gestionali aziendali. La valutazione rischi ......................... pag. 17<br />

M213/2 La prevenzione incendi. Gli agenti fisici; <strong>il</strong> rumore .................................................... pag. 18<br />

M213/3 Lavori ed<strong>il</strong>i e di genio civ<strong>il</strong>e. La movimentazione manuale dei carichi ............................. pag. 19<br />

M213/4 I luoghi di lavoro e <strong>il</strong> DVR. Sostanze e agenti pericolosi ............................................... pag. 20<br />

M213/5 Agenti biologici, VDT, sicurezza elettrica, DPI .......................................................... pag. 21<br />

M213/6 La tutela penale sulla sicurezza del lavoro. Vig<strong>il</strong>anza e contrasto del lavoro irregolare ........ pag. 22<br />

1<br />

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243


D283<br />

Sicurezza: la scadenza dell’autocertificazione e le nuove procedure<br />

standardizzate per la valutazione dei rischi<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

13 marzo <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Massimo CAROLI<br />

Dott. in Ingegneria della sicurezza<br />

PROGRAMMA<br />

Gli articoli del d.l.vo 81/2008 e s.m.i. che è necessario ricordare. L’obbligo di sostituire l’autocertificazione<br />

con un DVR - procedure standardizzate. Riep<strong>il</strong>ogo delle possib<strong>il</strong>ità di avvalersi del DVR con le procedure<br />

standardizzate (approvate con decreto interministeriale 30/11/12) per i Datori di lavoro che occupano fino<br />

a 10 lavoratori e per quelli che occupano fino a 50 lavoratori.<br />

Lo schema attuativo delle procedure standardizzate di DVR. Cosa può cambiare nelle verifiche richieste<br />

al Committente e/o al Coordinatore dei lavori in merito alla documentazione che deve presentare l’Impresa.<br />

2<br />

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244


D269<br />

Modulo C – Corso di specializzazione gestionale-relazionale in sicurezza<br />

del lavoro per RSPP<br />

DURATA<br />

4 giorni (26 ore)<br />

DATE<br />

15-16-17-18 apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,30-13/14-16,30 (1 a , 2 a e 3 a giornata)<br />

9,00-14,00 (4 a giornata)<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 830,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Remo ZUCCHETTI<br />

Consulente di sicurezza del Comitato economico e sociale Unione europea –Articolista del Quotidiano on line<br />

sicurezza lavoro<br />

Dott. Sidi Said LAGATTOLLA<br />

Titolare Studio Consultmanagement<br />

Docente di management ed esperto di comportamento organizzativo<br />

Prof. Domenico SANTIROCCO<br />

Esperto giuridico di sicurezza<br />

Il modulo di specializzazione obbligatorio per l’esercizio delle funzioni di Responsab<strong>il</strong>e dei servizi di prevenzione<br />

e protezione dai rischi (RSPP) (facoltativo per gli ASPP), affronta aspetti di prevenzione specifici<br />

di natura ergonomica e psico-sociale, di organizzazione e gestione delle attività tecnico-amministrative, di<br />

tecnica di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali.<br />

L’esito positivo della verifica finale consente <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio al termine del modulo di specializzazione dell’attestato<br />

di frequenza - con verifica dell’apprendimento attraverso un colloquio - r<strong>il</strong>asciato dal Sindacato DIR-<br />

STAT, in Convenzione con <strong>il</strong> CEIDA.<br />

PROGRAMMA<br />

Tecniche di comunicazione in azienda e relazioni sindacali. Il sistema delle relazioni: RLS, medico competente,<br />

lavoratori, datore di lavoro, enti pubblici, fornitori, lavoratori autonomi, appaltatori, ecc. Gestione<br />

della comunicazione nelle diverse situazioni di lavoro. Metodi, tecniche e strumenti della comunicazione. Gestione<br />

degli incontri di lavoro con i RLS. La riunione periodica di sicurezza. Negoziazione e gestione delle relazioni<br />

sindacali nel settore della prevenzione infortuni e l’igiene del lavoro.<br />

Rischi di natura psicosociale. Elementi di comprensione e differenziazione tra stress, mobbing e burn-out.<br />

Conseguenze lavorative dei rischi da tali fenomeni sull’efficienza organizzativa, sui comportamenti di<br />

sicurezza del lavoratore e sul suo stato di salute. Strumenti, metodi e misure di prevenzione. Il rischio stress<br />

lavoro correlato (RSLC). Soggetti sui quali grava l’obbligo e soggetti che possono effettuare e collaborare nella<br />

valutazione. Analisi dei bisogni didattici.<br />

Ruolo dell’informazione e della formazione. Dalla valutazione dei rischi alla predisposizione dei piani di<br />

informazione e formazione in azienda. Le fonti informative su salute e sicurezza del lavoro. Metodologie per<br />

una corretta informazione in azienda (riunioni, gruppi di lavoro specifici, conferenze, seminari informativi,<br />

ecc.). Strumenti di informazione su salute e sicurezza del lavoro (circolari, cartellonistica, opuscoli,<br />

audiovisivi, avvisi, news, sistemi in rete, ecc.). Metodologie didattiche; sistemi di valutazione dei risultati<br />

della formazione.<br />

Organizzazione e sistemi di gestione della sicurezza: Linee guida UNI–INAIL 2001, integrazione e<br />

confronto con norme British Standard (OHSAS 18001:2007. I requisiti di un sistema integrato di sicurezza.<br />

3<br />

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245


Il processo di miglioramento continuo. La testimonianza dell’esperto sulla organizzazione e gestione di un<br />

Centro di ricerca nazionale. Il Regolamento aziendale per l’organizzazione e gestione della sicurezza, redatto<br />

ai sensi dell’art. 30 d.l.vo 81/08.<br />

Rischi psico-sociali e l’obbligo di valutazione di tutti i rischi. Il rischio stress lavoro-correlato (RSLC).<br />

Soggetti sui quali grava l’obbligo e soggetti che possono effettuare e collaborare nella Valutazione. Il coinvolgimento<br />

del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS).<br />

Percorso metodologico per la valutazione del rischio stress lavoro correlato (VRSLC) stab<strong>il</strong>ito dalla Commissione<br />

consultiva permanente – Ministero del lavoro e delle politiche sociali – <strong>il</strong> 18/11/2010. La successiva<br />

Guida INAIL del 2011. Il percorso metodologico per la valutazione del rischio stress lavoro correlato (VRSLC).<br />

La valutazione preliminare: indicatori oggettivi, eventi sentinella, fattori contenuto del lavoro, fattori con<br />

testo del lavoro, azioni e interventi correttivi. La valutazione approfondita.<br />

Organizzazione tecnico-amministrativa della prevenzione. L’organizzazione del Servizio prevenzione. La<br />

modulistica del Servizio per la gestione dei processi lavorativi; le procedure di lavoro per le attività a maggior<br />

rischio; impostazione e gestione informatica del manuale aziendale di sicurezza aziendale (piano di sicurezza<br />

aziendale, piano di emergenza, ecc.). La testimonianza dell’esperto nell’organizzazione e gestione della<br />

sicurezza in una struttura complessa.<br />

Il corso sarà completato dalla proiezione di alcuni brevi f<strong>il</strong>mati dal contenuto didattico sulla sicurezza<br />

del lavoro.<br />

La verifica finale dell’apprendimento sarà costituita da un test obbligatorio mediante questionario.<br />

4<br />

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246


D286<br />

La formazione dei dirigenti e dei preposti nella sicurezza sul lavoro<br />

DURATA<br />

3 giorni (16 ore)<br />

DATE<br />

7-8-9 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,30-14,00<br />

8,30-13,30 (<strong>il</strong> 3° giorno)<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Prof. Remo ZUCCHETTI<br />

Docente di sicurezza della Business School, Div. Università Luiss G. Carli di Roma, Consulente tecnico del Tribunale<br />

di Roma<br />

La formazione obbligatoria di tutti i lavoratori trova la sua disciplina generale nel d.l.vo 81/08. Essa è<br />

disciplinata nel dettaglio da Accordi Stato-Regioni. L’Accordo del 25/7/12 ha integrato e modificato le disposizioni<br />

contenute nei precedenti Accordi 21/12/11 e 26/1/06 per quanto riguarda la formazione dei Lavoratori,<br />

preposti e dirigenti (art. 37, d.l.vo 81/08), RSPPR e ASPPR (art. 32).<br />

Limitatamente ai dirigenti e preposti in servizio, l’Accordo consente la facoltà di completare <strong>il</strong> percorso<br />

formativo entro l’11/7/<strong>2013</strong>.<br />

PROGRAMMA<br />

Modulo 1. Giuridico-normativo. Sistema legislativo in materia di sicurezza dei lavoratori. Gli organi di vig<strong>il</strong>anza<br />

e le procedure ispettive. Soggetti del sistema di prevenzione aziendale secondo <strong>il</strong> d.l.vo 81/08. Compiti,<br />

obblighi, responsab<strong>il</strong>ità e tutela assicurativa. Delega di funzioni. La responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e e penale e la<br />

tutela assicurativa. La responsab<strong>il</strong>ità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni<br />

(ex d.l.vo 231/01) per i delitti di lesioni colpose od omicidio colposo a seguito di infortunio sul lavoro).<br />

I sistemi di qualificazione delle imprese e la patente a punti in ed<strong>il</strong>izia.<br />

Modulo 2. Gestione e organizzazione della sicurezza. Modelli di organizzazione e di gestione della salute<br />

e sicurezza sul lavoro (art. 30, d.l.vo 81/08). Obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione.<br />

Organizzazione della prevenzione incendi, primo soccorso e gestione delle emergenze. Modalità<br />

di organizzazione e di esercizio della funzione di vig<strong>il</strong>anza delle attività lavorative e in ordine<br />

all’adempimento degli obblighi del datore di lavoro e dei dirigenti (previsti anche dal comma 3 bis dell’art.<br />

18, d.l.vo 81/08). Ruolo del Responsab<strong>il</strong>e e degli Addetti al Servizio di prevenzione e protezione.<br />

Modulo 3. Individuazione e valutazione dei rischi. Criteri e strumenti per l’individuazione dei pericoli e la valutazione<br />

dei rischi. Il rischio da stress lavoro-correlato. Il rischio ricollegab<strong>il</strong>e alle differenze di genere, età alla<br />

provenienza da altri Paesi e alla tipologia contrattuale. Il rischio interferenziale e la gestione del rischio nella<br />

gestione dei lavori in appalto. Le misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione in<br />

base ai fattori di rischio. La considerazione degli infortuni mancati e delle risultanze delle attività di partecipazione<br />

dei lavoratori e dei preposti. I dispositivi di protezione individuale (DPI). La sorveglianza sanitaria.<br />

Modulo 4. Comunicazione, formazione e consultazione dei lavoratori. Competenze relazionali e consapevolezza<br />

del ruolo. Importanza strategica dell’informazione, della formazione e dell’addestramento quali<br />

strumenti di conoscenza della realtà aziendale. Tecniche di comunicazione. Lavoro di gruppo e gestione del<br />

conflitto. Consultazione e partecipazione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Natura, funzioni<br />

e modalità di nomina o di elezione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.<br />

Questionario di verifica.<br />

L’attestato di partecipazione e profitto verrà r<strong>il</strong>asciato dal Sindacato DIRSTAT, in Convenzione con <strong>il</strong> CEIDA.<br />

5<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

247


D267<br />

Modulo A - Corso di formazione di base per RSPP, ASPP e RLS sui rischi<br />

nelle attività lavorative<br />

Il modulo è valido anche per la formazione obbligatoria dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza<br />

(*)<br />

DURATA<br />

4 giorni (30 ore)<br />

DATE<br />

20-21-22-23 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

Mattino: 8,30 - 14,30 Pomeriggio: 15,30-17,30<br />

La sessione pomeridiana di giovedì è obbligatoria per i Rappresentanti dei lavoratori che devono frequentare<br />

almeno 32 ore, mentre è facoltativa per RSPP e ASPP.<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 830,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Manfredi CAPONE<br />

Specialista in igiene del lavoro ed alimentare<br />

Dott. Annibale D’ORO<br />

Consigliere Corte Costituzionale<br />

Docente Università di Roma Tor Vergata<br />

Prof. Remo ZUCCHETTI<br />

Consulente di sicurezza del Comitato economico e sociale dell’Unione europea e del Tribunale di Roma; Coordinatore<br />

e Docente di sicurezza della Business School dell’Università Luiss, Guido di Roma<br />

Prof. Domenico SANTIROCCO<br />

Esperto giuridico di sicurezza<br />

PROGRAMMA<br />

Presentazione del corso. L’evoluzione storica della sicurezza del lavoro: dal Regno d’Italia, al ventennio<br />

fascista, alla Costituzione della Repubblica, ai giorni nostri.<br />

L’ordinamento giuridico della sicurezza: la gerarchia delle fonti; la Costituzione, <strong>il</strong> Codice civ<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> Codice<br />

penale; le direttive comunitarie; l’organizzazione della sicurezza aziendale nel Titolo I del d.l.vo 81/08;<br />

<strong>il</strong> valore delle norme tecniche sull’attuazione della sicurezza (ISO, UNI, CEN, CENELEC, CEI).<br />

L’approccio alla prevenzione: la f<strong>il</strong>osofia del nuovo Testo Unico (d.l.vo 81/08, corretto e integrato dal<br />

d.l.vo 106/09). Organizzazione e contenuti del provvedimento. Il nuovo sistema di prevenzione aziendale.<br />

I soggetti della prevenzione. Funzioni, doveri e responsab<strong>il</strong>ità: <strong>il</strong> datore di lavoro, i dirigenti e i preposti;<br />

<strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e e gli addetti al servizio prevenzione; <strong>il</strong> medico competente; <strong>il</strong> rappresentante dei lavoratori<br />

per la sicurezza; le squadre antincendio, evacuazione e pronto soccorso; i lavoratori; i progettisti, i<br />

fabbricanti, i fornitori, gli installatori; i lavoratori autonomi.<br />

(*) Il corso per RSPP e ASPP ha una durata di 30 ore (di cui 28 ore di lezione e 2 ore per la verifica dell’apprendimento); per i RLS ha<br />

una durata di 32 ore.<br />

Il modulo A, obbligatorio per tutti i settori produttivi, è propedeutico al modulo B. Esso costituisce <strong>il</strong> corso di base per le due figure<br />

professionali di Responsab<strong>il</strong>e dei servizi di prevenzione e protezione dai rischi (RSPP) e di Addetto dei servizi di prevenzione protezione<br />

dai rischi (ASPP).<br />

La frequenza al corso è valida per la formazione obbligatoria dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS).<br />

I contenuti delle attività formative sono quelli indicati nell’Allegato A1 dell’Accordo Stato-Regioni del 26/1/06.<br />

La frequenza al modulo A vale per qualsiasi macro-settore e costituisce credito formativo permanente.<br />

Al termine del modulo A sarà r<strong>il</strong>asciato dal Sindacato DIRSTAT, in Convenzione con <strong>il</strong> CEIDA, la certificazione di frequenza e <strong>il</strong> superamento<br />

del corso, con l’idoneità a frequentare i moduli di specializzazione successivi.<br />

6<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

248


L’apparato pubblico di prevenzione: vig<strong>il</strong>anza e controllo. La prescrizione e le sanzioni; l’ omologazione e<br />

le verifiche periodiche; l’informazione, l’assistenza e la consulenza; gli organismi paritetici e gli Accordi di<br />

categoria.<br />

Criteri e strumenti per la individuazione dei rischi: concetti di pericolo, rischio, danno e prevenzione;<br />

principio di precauzione, attenzione al genere, clima delle relazioni aziendali, rischio di molestie e mobbing;<br />

analisi degli infortuni: cause, modalità di accadimento, indicatori, analisi statistica e trend, registro infortuni;<br />

le fonti statistiche: strumenti e materiale informativo INAIL; informazione sui criteri, metodi e strumenti per<br />

la valutazione dei rischi.<br />

Il documento di valutazione dei rischi: contenuti e specificità: metodologia della valutazione e criteri<br />

ut<strong>il</strong>izzati; individuazione e quantificazione delle misure di prevenzione adottate o da adottare; priorità e<br />

tempistica degli interventi di miglioramento; definizione di un sistema per <strong>il</strong> controllo della efficienza e<br />

dell’efficacia nel tempo delle misure attuate.<br />

Gli agenti di rischio previsti dalla normativa: ambienti di lavoro; rischio elettrico; rischio meccanico,<br />

macchine, attrezzature; rischio movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto);<br />

rischio caduta dall’alto; le verifiche periodiche obbligatorie di apparecchi e impianti. Rischio incendio ed<br />

esplosione: <strong>il</strong> quadro legislativo antincendio e C.P.I.; gestione delle emergenze elementari.<br />

La valutazione di alcuni rischi pericolosi: malattie professionali; rischi cancerogeni e mutageni; rischio<br />

chimico; tenuta dei registri di esposizione.<br />

Valutazione di alcuni rischi fisici: rischio rumore, vibrazioni, campi elettromagnetici e radiazioni;<br />

videoterminali; movimentazione manuale dei carichi pesanti; microclima; <strong>il</strong>luminazione.<br />

La documentazione applicativa della valutazione del rischio: <strong>il</strong> documento di valutazione del rischio<br />

(DVR) e <strong>il</strong> programma delle misure di prevenzione; la gestione del pronto soccorso; la sorveglianza<br />

sanitaria; gli appalti e <strong>il</strong> documento di valutazione del rischio interferente (DUVRI); l’informazione, la<br />

formazione e l’addestramento dei lavoratori (nuovi assunti, Dirigenti, RSPP, RLS, addetti alle emergenze).<br />

Proiezione di alcuni brevi f<strong>il</strong>mati dal contenuto didattico sulla sicurezza del lavoro.<br />

Questionario finale di verifica dell’apprendimento.<br />

7<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

249


D272<br />

Il documento unico di valutazione del rischio interferente (DUVRI)<br />

nell’appalto all’interno dell’azienda e nei cantieri ed<strong>il</strong>i<br />

- Aggiornamento obbligatorio per l’esercizio della professione di Responsab<strong>il</strong>e (RSPP) e Addetto (ASPP)<br />

al Servizio prevenzione (*)<br />

DURATA<br />

2 giorni (12 ore)<br />

DATE<br />

23-24 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,30-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Remo ZUCCHETTI<br />

Consulente tecnico di sicurezza dell’Unione europea, Consulente di sicurezza del Tribunale di Roma<br />

Dott. Giuseppantonio CELA<br />

Direttore a r. dell’Ufficio provinciale del lavoro di Roma<br />

PROGRAMMA<br />

La disciplina della sicurezza nell’appalto di opere, servizi e forniture nel d.l.vo 81/08, corretto e integrato<br />

dal d.l.vo 106/09. Il rischio di interferenze e la necessità del coordinamento all’interno dell’azienda.<br />

Il Documento unico di valutazione dei rischi interferenti (DUVRI) a cura del datore di lavoro committente con<br />

<strong>il</strong> contributo dell’appaltatore.<br />

Procedura del Servizio prevenzione per l’elaborazione del DUVRI. Il verbale di verifica dell’andamento del<br />

lavoro/prestazioni di servizi a cura del committente. Gli obblighi sanzionati penalmente a carico dei committenti,<br />

degli appaltatori, dei dirigenti e dei preposti.<br />

La disciplina dell’appalto nei lavori ed<strong>il</strong>i e di genio civ<strong>il</strong>e. Il Piano di sicurezza e di coordinamento (PSC)<br />

del committente nei cantieri ed<strong>il</strong>i. Sim<strong>il</strong>itudini e differenziazioni del PSC e del POS (piano di sicurezza operativo)<br />

rispetto al DUVRI.<br />

I presupposti per la sospensione dell’attività d’impresa da parte degli organi ispettivi in caso di inadempienze<br />

gravi. I lavoratori irregolari coinvolti; gravi e reiterate violazioni alle norme di sicurezza e igiene sul<br />

lavoro.<br />

Il provvedimento di sospensione. I soggetti ab<strong>il</strong>itati all’emanazione; natura obbligatoria o meno; finalità<br />

della comunicazione alle Pubbliche Amministrazioni appaltanti, alle Forze dell’ordine e al Comune interessato.<br />

Le condizioni per la revoca del provvedimento di sospensione. Regolarizzazione: modalità; pagamento<br />

sanzione aggiuntiva; la durata della sospensione. Le possib<strong>il</strong>ità di impugnazione del provvedimento di sospensione.<br />

Le modalità di identificazione del personale nelle attività degli appalti e sub-appalti: tessera di<br />

riconoscimento; nuovo registro del personale occupato; sanzioni.<br />

La formazione del personale. L’obbligo di effettuare la formazione periodica dei dirigenti e preposti in materia<br />

di sicurezza sul lavoro, secondo le modalità e i tempi previsti dall’Accordo Stato-Regioni del 25/7/2012.<br />

(*) Corso di aggiornamento obbligatorio secondo quanto disposto dall’Accordo Stato-Regioni del 26/1/2006, della durata di 12 ore, indirizzato<br />

agli Addetti e Responsab<strong>il</strong>i dei SPPR che hanno svolto regolarmente i moduli B e C previsti dall’art. 32 del d.l.vo 81/08. L’attestato<br />

di partecipazione e profitto verrà r<strong>il</strong>asciato dal Sindacato DIRSTAT, in Convenzione con <strong>il</strong> CEIDA.<br />

8<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

250


D280<br />

L’ispezione di sicurezza nei luoghi di lavoro e la valutazione del rischio<br />

stress lavoro correlato<br />

DURATA<br />

2 giorni (12 ore)<br />

DATE<br />

6-7 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,30-13/14-16,30 (1 a giornata)<br />

9,00-14,00 (2 a giornata)<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Remo ZUCCHETTI<br />

Consulente, RSPPR e Coordinatore sicurezza, Docente della Scuola superiore di Amministrazione dell’Interno<br />

e inoltre un Ispettore dell’Ispettorato del lavoro<br />

Il testo unico n. 81/08 aggiornato con <strong>il</strong> d.l.vo 106/09 obbliga tutti i datori di lavoro pubblici e privati, grandi<br />

e piccoli, a procedere dal 31dicembre 2010, ad avviare la valutazione del rischio stress lavoro correlato e<br />

all’elaborazione del relativo documento. Non ottemperando a tale obbligo si commette reato.<br />

Il datore di lavoro per tale adempimento si potrà avvalere del Responsab<strong>il</strong>e del Servizio di Protezione e Prevenzione<br />

(RSPP) che vi si potrà dedicare, anche se già in possesso di laurea in Ingegneria o Architettura e/o<br />

di altro titolo ab<strong>il</strong>itante. Il CEIDA organizza e certifica <strong>il</strong> corso richiesto dalla legge con esercitazioni pratiche<br />

con docente esperto di chiara fama.<br />

DESTINATARI<br />

Datori di lavoro, Responsab<strong>il</strong>i del servizio di protezione e prevenzione (RSPP), Rappresentanti dei lavoratori<br />

per la sicurezza (RLS), Ispettori del lavoro e delle ASL, consulenti del settore.<br />

OBIETTIVI<br />

Fornire precise indicazioni ed esperienza pratica su come sorge e come si svolge un’ispezione in materia di<br />

sicurezza e salute sul lavoro da parte sia degli ispettori del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che<br />

degli ispettori delle Aziende Sanitarie Locali, sulle responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>i e penali e su come adempiere e, se<br />

del caso, contestare e ricorrere avverso i provvedimenti dell’organo ispettivo.<br />

Fornire ai RSPP <strong>il</strong> titolo ab<strong>il</strong>itante e l’esperienza pratica per poter svolgere la valutazione del rischio stress<br />

lavoro correlato (VRSLC) secondo quanto stab<strong>il</strong>ito dall’art. 32, c. 2 e dall’art. 28 del T.U. 81/08, secondo le<br />

indicazioni operative del Ministero del lavoro – Commissione consultiva permanente – con circolare del<br />

18/11/2010 e successiva Linee guida INAIL del 2011. Il percorso metodologico per la valutazione del rischio<br />

stress lavoro correlato (VRSLC). La valutazione preliminare: indicatori oggettivi, eventi sentinella, fattori contenuto<br />

del lavoro, fattori con testo del lavoro, azioni e interventi correttivi. La valutazione approfondita.<br />

METODOLOGIA DIDATTICA<br />

Rapporto con i discenti di tipo interattivo con lezione frontale, approfondimenti, discussioni, dibattiti ed<br />

esercitazioni pratiche.<br />

(*) Il corso ha anche valore di aggiornamento obbligatorio, secondo quanto disposto dall’Accordo Stato-Regioni del 26/1/2006, della durata<br />

di 12 ore, per gli Addetti e Responsab<strong>il</strong>i dei SPPR. L’attestato di partecipazione e profitto verrà r<strong>il</strong>asciato dal Sindacato DIR-<br />

STAT, in Convenzione con <strong>il</strong> CEIDA.<br />

9<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

251


PROGRAMMA<br />

L’ispezione in materia di sicurezza. Modalità di svolgimento: accesso ai luoghi di lavoro; accertamenti<br />

ispettivi; r<strong>il</strong>ievi tecnici; la verbalizzazione. Le responsab<strong>il</strong>ità dei vari soggetti: datori di lavoro, dirigenti,<br />

preposti, lavoratori, Responsab<strong>il</strong>i dei servizi prevenzione, consulenti, medici competenti, committenti, coordinatori<br />

per la progettazione e esecuzione dei lavori, ed<strong>il</strong>i, Direttori di cantiere.<br />

Responsab<strong>il</strong>ità penali: Il delitto di lesioni e omicidio colposo, la colpa, <strong>il</strong> concorso di persone nel reato, <strong>il</strong><br />

nesso di causalità tra infortunio sul lavoro e responsab<strong>il</strong>ità penale. Attività di polizia giudiziaria. La procedura<br />

della prescrizione prevista dal d.l.vo 758/94. L’opposizione alle prescrizioni impartite e <strong>il</strong> processo penale.<br />

La responsab<strong>il</strong>ità amministrativa dei vertici delle aziende aventi personalità giuridica.<br />

Rischi psico-sociali e obbligo di valutazione. Il rischio stress lavoro correlato (RSLC). La funzione del Responsab<strong>il</strong>e<br />

del servizio prevenzione. Il coinvolgimento del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza<br />

(RLS).<br />

Percorso metodologico per la valutazione del rischio stress lavoro correlato (VRSLC) secondo la la Commissione<br />

consultiva permanente – Ministero del lavoro - del 18/11/2010. Successiva Linea guida INAIL 2011. Indicatori<br />

oggettivi, eventi sentinella, azioni e interventi correttivi. Verifica dell’apprendimento.<br />

D268_1<br />

Modulo B - Corso di specializzazione per RSPP e ASPP Macrosettore<br />

Ateco 8 (pubblica amministrazione e istruzione)<br />

ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI RESPONSABILE (RSPP) E ADDETTO AL SERVIZIO<br />

PREVENZIONE (ASPP), AI SENSI DEL D.L.VO 81/08<br />

DURATA<br />

3 giorni (24 ore)<br />

DATE<br />

14-15-16 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,30-14/15-17,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Manfredi CAPONE<br />

Specialista di igiene del lavoro ed alimentare<br />

Prof. Remo ZUCCHETTI<br />

Consulente di sicurezza del Comitato economico e sociale dell’Unione europea, consulente tecnico di sicurezza<br />

del Tribunale di Roma<br />

Il corso ha la durata di 24 ore con verifica finale di apprendimento, mediante questionario, consente <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio<br />

al termine del modulo dell’attestato di frequenza da parte del Sindacato DIRSTAT, in Convenzione con<br />

<strong>il</strong> CEIDA.<br />

PROGRAMMA<br />

Il documento di valutazione del rischio. Il Documento di valutazione del rischio (DVR) di una struttura<br />

pubblica: requisiti degli uffici e degli ambienti scolastici. Accertamento delle violazioni alle disposizioni di<br />

sicurezza. Valutazione del rischio residuo. Programma degli interventi di adeguamento e di miglioramento.<br />

Certificato di prevenzione incendi per la scuola e le grandi strutture adibite ad uffici.<br />

Il piano di emergenza. Procedura di emergenza in un edificio complesso della P.A. Come attrezzare <strong>il</strong> centro<br />

gestione emergenza. Chiamata di soccorso. Documentazione di rito. Norme di comportamento. Squadra<br />

10<br />

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antincendio, evacuazione e pronto soccorso. Scenari incidentali: incendio, terremoto, attentato, ecc.<br />

Il registro dei controlli delle attrezzature e dei dispositivi antincendio: compiti di controllo della squadra<br />

antincendio. Le verifiche obbligatorie periodiche degli specialisti.<br />

La prevenzione dall’inquinamento e <strong>il</strong> benessere negli uffici. Inquinamento microclimatico nel lavoro<br />

d’ufficio. Programma di prevenzione. Microclima e benessere ambientale.<br />

I requisiti dei grandi uffici. Servizi di benessere collettivo: caffetteria, bagni,ecc..<br />

Cenni di Medicina del lavoro. Organizzazione della sorveglianza sanitaria. Funzioni ed obblighi del medico<br />

competente. Agenti di rischio e prevenzione sanitaria. Le visite mediche. La gestione del primo soccorso.<br />

I Requisiti di sicurezza delle attrezzature e degli arredamenti. Organizzazione e gestione della<br />

manutenzione. Sicurezza attrezzature: I principi generali e le disposizioni di cui al Titolo III del d.l.vo 81/08.<br />

Istruzioni per l’uso. I requisiti degli arredi. Le caratteristiche di sicurezza ed antincendio delle biblioteche<br />

e degli archivi cartacei.<br />

Il Monitoraggio aziendale. Check up aziendale: la radiografia dell’unità produttiva: dati identificativi,<br />

valutazione dei rischi, programmazione degli interventi, informazione e formazione, procedure di sicurezza.<br />

Il lavoro ai videoterminali. Attrezzature VDT: Progettazione ergonomica del posto di lavoro: banco, sedia,<br />

unità logica, videoschermo, ecc.<br />

Determinazione dei requisiti della postazione VDT: procedura di censimento; scheda di r<strong>il</strong>evazione;<br />

valutazione specifica del rischio; programma degli interventi di miglioramento; esecuzione dei lavori;<br />

informazione e formazione; sorveglianza sanitaria per i videoterminalisti.<br />

La Sicurezza elettrica. Misure di protezione contro i contatti diretti ed indiretti. Messa a terra. Interruttori<br />

differenziali. Verifiche preventive e periodiche.<br />

L’ispezione di sicurezza. Il fondamento dell’ispezione. Organi di vig<strong>il</strong>anza. Funzioni e compiti ispettivi delle<br />

ASL e della Direzione provinciale del lavoro. La programmazione delle ispezioni.<br />

Gli atti dell’ispezione. La prescrizione. La disposizione. L’adempimento. L’oblazione. L’inadempimento e <strong>il</strong><br />

rinvio a giudizio. Il sistema sanzionatorio. Il reato e la sanzione penale. Distinzione tra delitti e<br />

contravvenzioni in materia di sicurezza. Modulistica ispettiva: denuncia. Foglio di prescrizione.<br />

La tutela penale nel T.U. della sicurezza. Prevenzione e lavoratore subordinato. Delega di funzioni.<br />

Responsab<strong>il</strong>ità amministrativa delle persone giuridiche.Valutazione dei rischi. Sospensione dell’attività<br />

imprenditoriale. Obblighi del datore di lavoro, del dirigente, del preposto e del lavoratore. Obblighi connessi<br />

al contratto d’appalto o di somministrazione. Il Servizio prevenzione e protezione. Compiti del Servizio<br />

prevenzione. Ruolo e responsab<strong>il</strong>ità del Responsab<strong>il</strong>e del Servizio prevenzione. La sorveglianza sanitaria. La<br />

responsab<strong>il</strong>ità penale per gli infortuni.<br />

Il corso sarà completato dalla proiezione di brevi f<strong>il</strong>mati dal contenuto didattico sulla sicurezza del<br />

lavoro e la gestione dell’emergenza nella Scuola e nella Pubblica Amministrazione.<br />

La valutazione finale sarà costituita da un test obbligatorio.<br />

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D287<br />

La valutazione dello stress correlato al lavoro ai sensi del d.l.vo 81/2008<br />

e s.m i. (*)<br />

DURATA<br />

2 giorni (12 ore)<br />

DATE<br />

21-22 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

1ª giornata 9-13/14-17<br />

2ª giornata 9-14<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Prof.ssa Emanuela FATTORINI<br />

Responsab<strong>il</strong>e della linea d’intervento sullo stress occupazionale, Consorzio Humanitas, Università LUMSA<br />

OBIETTIVI<br />

Il percorso didattico, attraverso lezioni teoriche interattive ed esercitazioni pratiche, si propone di offrire<br />

ai partecipanti conoscenze teoriche sullo stress occupazionale e modalità operative, ai fini di una corretta<br />

valutazione, secondo i criteri forniti nella lettera circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali<br />

(18/11/2010).<br />

DESTINATARI<br />

Datori di lavoro, Responsab<strong>il</strong>i e Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, Rappresentanti dei Lavoratori<br />

per la Sicurezza, Medici competenti, Consulenti del lavoro e figure istituzionali che, a vario titolo, siano<br />

interessate alla valutazione dello stress correlato al lavoro.<br />

PROGRAMMA<br />

Valutazione dei rischi come obbligo fondamentale in materia di salute e sicurezza sul lavoro. R<strong>il</strong>evanza dello<br />

stress in Europa e in Italia: qualche dato statistico. Stress: concetti e definizioni. La letteratura corrente.<br />

Lo stress è presente in tutte le imprese? Piccole, medie e grandi imprese di fronte al rischio stress. Stress<br />

lavoro-correlato e potenziali indicatori occupazionali.<br />

Il percorso di valutazione: valutazione preliminare e valutazione approfondita. Il livello di rischio e le misure<br />

d’intervento.<br />

Presentazione degli strumenti per la valutazione dello stress correlato al lavoro: liste di controllo, focus<br />

group, interviste semistrutturate, questionari organizzativi. Esercitazioni pratiche.<br />

(*) Corso di aggiornamento obbligatorio secondo quanto disposto dall’Accordo Stato-Regioni del 26/1/2006, della durata di 12 ore,<br />

indirizzato preferib<strong>il</strong>mente ai Responsab<strong>il</strong>i e agli Addetti ai Servizi prevenzione tenuti ad effettuare l’aggiornamento formativo dovuto<br />

per l’esercizio della professione, anche coloro che sono esonerati dalla frequenza dei moduli A e B.<br />

L’attestato di partecipazione e profitto verrà r<strong>il</strong>asciato dal Sindacato DIRSTAT, in Convenzione con <strong>il</strong> CEIDA.<br />

12<br />

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254


D284<br />

La documentazione per la sicurezza in cantiere<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

28 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9-13/14-17<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Massimo CAROLI<br />

Dott. in Ingegneria della sicurezza<br />

In questo seminario verranno <strong>il</strong>lustrati i più importanti adempimenti relativi alla sicurezza che devono essere<br />

prodotti e/o verificati da tutti i soggetti coinvolti nella fase di progettazione esecutiva delle opere che<br />

rientrano nel Titolo IV del d.l.vo 81/2008 e s.m.i.<br />

PROGRAMMA<br />

La nomina del Responsab<strong>il</strong>e dei lavori; la nomina dei Coordinatori in materia di sicurezza e di salute durante<br />

la progettazione e l’esecuzione dell’opera (CSP/CSE). La verifica (da parte del committente e/o responsab<strong>il</strong>e<br />

dei lavori) dei contenuti del PSC e del fascicolo<br />

La relazione del CSE al Responsab<strong>il</strong>e dei lavori in merito all’andamento dei lavori in tema di sicurezza (svolgimento<br />

dei compiti a lui affidati). I rapporti tra CSE e Direttore dei lavori in merito alla liquidazione dell’importo<br />

relativo ai costi della sicurezza previsti in base allo stato di avanzamento lavori. Comunicazioni<br />

alle imprese.<br />

I vari tipi di verbali di riunione preliminare di coordinamento con le imprese. I verbali di riunione di coordinamento<br />

in corso d’opera. Il programma di dettaglio delle attività (richiesto all’impresa affidataria). Il<br />

verbale di verifica del piano operativo di sicurezza (POS) e allegati. Il verbale di verifica del PiMUS (piano<br />

di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi) e allegati. Il verbale di visita in cantiere. Il verbale di sospensione<br />

di una fase lavorativa in cantiere, a causa di pericolo grave e imminente per inadempienza in materia<br />

di sicurezza. La revoca della sospensione di una fase lavorativa in cantiere. La consegna del fascicolo<br />

al committente in seguito all’ultimazione dei lavori.<br />

13<br />

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255


D285<br />

I costi della sicurezza negli appalti<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

29 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9-13/14-17<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Massimo CAROLI<br />

Dott. in Ingegneria della sicurezza<br />

Questo seminario risponde all’esigenza di individuare correttamente, nella redazione del PSC e del DUVRI,<br />

i costi della sicurezza “incomprimib<strong>il</strong>i” e, dunque, non assoggettab<strong>il</strong>i a ribasso d’asta.<br />

Strutturato in due parti, nella prima si chiarisce cosa deve essere stimato: dai “Committenti” (Titolo IV:<br />

Cantieri temporanei o mob<strong>il</strong>i - PSC); dai “Datori di lavoro committenti” (Titolo I, art. 26: Obblighi connessi<br />

ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione - DUVRI); dai “Datori di lavoro delle imprese” (per<br />

documentare, in sede di verifica dell’anomalia delle offerte, la congruità dei propri “costi della sicurezza”).<br />

La seconda parte è dedicata ad esempi svolti e commentati, che si riferiscono alle tre tipologie di stima<br />

dei costi della sicurezza indicate.<br />

PROGRAMMA<br />

I costi della sicurezza nelle direttive europee. L’evoluzione dei costi della sicurezza dal d.l.vo 494/96<br />

al d.P.R. 222/03 fino al d.l.vo 81/08 (e l’integrazione del d.l.vo 106/09).<br />

I costi della sicurezza nel d.l.vo 81/08 e s.m.i con esempi svolti che riguardano: stima dei costi della sicurezza<br />

riconducib<strong>il</strong>i al committente (Titolo IV); stima dei costi della sicurezza riconducib<strong>il</strong>i al datore di<br />

lavoro committente (Titolo I); stima dei costi della sicurezza riconducib<strong>il</strong>i ai datori di lavoro delle imprese<br />

(costi della sicurezza aziendali: Titolo I e Titolo IV).<br />

14<br />

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256


M213<br />

MASTER IN SICUREZZA E IGIENE DEL LAVORO ALLA LUCE DEL NUOVO<br />

TESTO UNICO<br />

COME ORGANIZZARE, GESTIRE E CONTROLLARE LA SICUREZZAAZIENDALE, IN ATTUAZIONE DEL D.L.VO. 81/08<br />

Conseguimento del titolo legale attestante l’aggiornamento obbligatorio per Responsab<strong>il</strong>i e Addetti ai<br />

servizi di prevenzione e protezione, per i professionisti della sicurezza, per gli addetti agli uffici tecnici,<br />

per i Coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori di genio civ<strong>il</strong>e, per gli ispettori<br />

delle Aziende USL e gli ispettori del lavoro (*)<br />

DURATA<br />

12 giorni (72 ore)<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

4-5-6-7-8-9 novembre <strong>2013</strong><br />

2-3-4-5-6-7 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,30 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 2.190,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DIRETTORE SCIENTIFICO E COORDINATORE DEL CORSO<br />

Prof. Remo ZUCCHETTI, Docente di sicurezza della Business School dell’Università Luiss, Guido Carli di Roma<br />

Consulente di sicurezza del Comitato economico e sociale dell’Unione europea, Articolista del giornale on<br />

line “Quotidiano sicurezza”<br />

RELATORI<br />

Prof. Remo ZUCCHETTI<br />

Dott. Manfredi CAPONE<br />

Specialista in igiene del lavoro e dell’alimentazione<br />

Dott. Annibale D’ORO<br />

Consigliere Corte Costituzionale<br />

Prof. Luigi FIASCONARO<br />

Consigliere di Cassazione, esperto giuridico di sicurezza<br />

Ing. Ermanno GIULIANO<br />

Progettista impianti elettrici e consulente di sicurezza sul lavoro, Coordinatore cantieri e RSPPR<br />

Prof. Domenico SANTIROCCO<br />

Esperto giuridico di sicurezza, Docente della Scuola superiore della P.A.<br />

Dr.ssa Sabina SERNIA<br />

Medico competente coordinatore, Direttore centro medicina occupazionale, Università di Roma La Sapienza<br />

Il percorso di formazione, strutturato su sei moduli, frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente, è destinato ai professionisti<br />

della sicurezza sul lavoro, Responsab<strong>il</strong>i e Addetti ai Servizi di prevenzione e protezione dai rischi<br />

nell’Azienda o nell’Unità produttiva (Stato, Regioni, Province, Enti pubblici, ecc.), ai Consulenti di sicurezza,<br />

Ai Direttori tecnici di cantiere e al Personale degli Uffici tecnici e dei reparti manutenzione.<br />

(*) Corso di aggiornamento obbligatorio secondo quanto disposto dall’Accordo Stato-Regioni del 26/1/06, della durata di 72 ore, segnatamente<br />

indirizzato ai Responsab<strong>il</strong>i e Addetti ai Servizi prevenzione e protezione.<br />

Gli ASPP e i RSPP esonerati dalla frequenza dei moduli A e B hanno in ogni caso l’obbligo dell’aggiornamento quinquennale. Il monte<br />

ore complessivo minimo dell’aggiornamento è relativo ai macrosettori di appartenenza (28 ore per gli ASPP; 40 o 60 ore per i RSPP a<br />

seconda del macrosettore).<br />

15<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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Il Master ha per obiettivo quello di mettere in grado le strutture operative di migliorare la loro organizzazione,<br />

gestione e controllo dei processi lavorativi secondo le nuove regole di sicurezza e buone prassi<br />

codificate nel Testo Unico (d.l.vo 81/08, corretto ed integrato dal d.l.vo 106/09).<br />

La partecipazione al corso, con <strong>il</strong> superamento delle prove finali di verifica dell’apprendimento, sarà certificata<br />

dalla DIRSTAT, in Convenzione con <strong>il</strong> CEIDA, e costituirà credito formativo in adempimento all’obbligo<br />

di aggiornamento previsto dall’art. 32 del d.l.vo. 81/08.<br />

METODOLOGIA DIDATTICA<br />

Lezioni teoriche, proiezione slides, analisi e discussione in plenaria, case study, esercitazioni pratiche.<br />

La valutazione del discente si articola in verifiche intermedie e finali, con simulazioni di compiti operativi,<br />

con test obbligatori volti ad accertare le conoscenze acquisite e pregresse.<br />

MATERIALE DIDATTICO:<br />

CD delle norme costituenti <strong>il</strong> “corpus” della sicurezza, l’igiene del lavoro, la prevenzione incendi e l’ispezione<br />

del lavoro.<br />

CD degli argomenti tecnici/giuridici trattati nei singoli moduli formativi.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (M213_1)<br />

4-5 novembre <strong>2013</strong><br />

I nuovi modelli organizzativi e gestionali aziendali. La valutazione dei rischi e la redazione del DVR<br />

2° modulo (M213_2)<br />

6-7 novembre <strong>2013</strong><br />

La prevenzione incendi. Gli agenti fisici; <strong>il</strong> rumore<br />

3° modulo (M213_3)<br />

8-9 novembre <strong>2013</strong><br />

Lavori ed<strong>il</strong>i e di genio civ<strong>il</strong>e. La movimentazione manuale dei carichi<br />

4° modulo (M213_4)<br />

2-3 dicembre <strong>2013</strong><br />

I luoghi di lavoro e <strong>il</strong> documento di valutazione del rischio (DVR). Sostanze e agenti pericolosi<br />

5° modulo (M213_5)<br />

4-5 dicembre <strong>2013</strong><br />

Agenti biologici, VDT, sicurezza elettrica, DPI<br />

6° modulo (M213_6)<br />

6-7 dicembre <strong>2013</strong><br />

La tutela penale sulla sicurezza del lavoro. La vig<strong>il</strong>anza e le misure di contrasto del lavoro irregolare<br />

TITOLO DI VALUTAZIONE FINALE<br />

Ai partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master, con valutazione espressa in sessantesimi, a chi:<br />

• frequenti l’intero Master<br />

• superi la prova finale sulle materie trattate<br />

16<br />

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M213_1<br />

I nuovi modelli organizzativi e gestionali aziendali (UNI-INAIL e OSHAS).<br />

La valutazione dei rischi e la redazione del DVR<br />

- Corso di aggiornamento ut<strong>il</strong>e ai fini del mantenimento del titolo ab<strong>il</strong>itante all’esercizio della professione<br />

di Consulente della sicurezza, di Responsab<strong>il</strong>e e Addetto ai Servizi prevenzione, Capo squadra<br />

antincendio ed evacuazione, ai sensi del d.l.vo 81/08 (*)<br />

DURATA<br />

2 giorni (12 ore)<br />

DATE<br />

4-5 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,30-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Annibale D’ORO<br />

Consigliere Corte Costituzionale<br />

Docente Università di Roma Tor Vergata<br />

Prof. Remo ZUCCHETTI<br />

Consulente tecnico di sicurezza del Tribunale di Roma<br />

PROGRAMMA<br />

I nuovi modelli organizzativi e gestionali aziendali. I modelli UNI-INAIL e OSHAS 18001/2007 applicati<br />

all’azienda e all’unità produttiva, con riferimento all’art. 30 del d.l.vo 81/08. Il Titolo I del T.U., anche alla<br />

luce del decreto correttivo delle disposizioni sulla salute e sicurezza nel lavoro: definizioni, campo<br />

d’applicazione, soggetti tutelati. Sistema istituzionale: attività promozionali e misure premiali. Gestione<br />

della prevenzione: misure generali di tutela, delega di funzioni al dirigente, obblighi del datore di lavoro,<br />

del dirigente, del preposto e del lavoratore, obblighi dei soggetti estranei al rapporto di lavoro; <strong>il</strong><br />

coordinamento nell’appalto all’interno dell’azienda.<br />

Documento di valutazione del rischio (DVR). Il modello standardizzato di DVR per le piccole aziende. La<br />

procedura operativa per <strong>il</strong> coordinamento dei rischi interferenti. Il DUVRI: valutazione dei rischi e suoi<br />

contenuti<br />

Servizio prevenzione e protezione: capacità e requisiti professionali del responsab<strong>il</strong>e e degli addetti,<br />

compiti del servizio, riunione periodica. Formazione dei lavoratori: dei rappresentanti dei lavoratori,<br />

formazione specifica ed aggiornamento periodico dei dirigenti e dei preposti preposti da effettuarsi, secondo<br />

l’Accordo Stato-Regioni del 25/7/2012. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: aziendale,<br />

territoriale e di sito produttivo, attribuzioni del RLS, organismi paritetici, misure di sostegno alle piccole e<br />

medie imprese. Attrezzature di lavoro, di cui al Titolo III, d.l.vo 81/08; uso delle attrezzature, requisiti di<br />

sicurezza, obblighi del datore di lavoro, obblighi dei noleggiatori e concedenti in uso, informazione e<br />

formazione.<br />

(*) Corso di aggiornamento obbligatorio secondo quanto disposto dall’Accordo Stato-Regioni del 26/1/2006, della durata di 12 ore,<br />

indirizzato preferib<strong>il</strong>mente ai Responsab<strong>il</strong>i e agli Addetti ai Servizi prevenzione tenuti ad effettuare l’aggiornamento formativo dovuto<br />

per l’esercizio della professione, anche coloro che sono esonerati dalla frequenza dei moduli A e B.<br />

L’attestato di partecipazione e profitto verrà r<strong>il</strong>asciato dal Sindacato DIRSTAT, in Convenzione con <strong>il</strong> CEIDA.<br />

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www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

259


M213_2<br />

La prevenzione incendi. Gli agenti fisici; <strong>il</strong> rumore<br />

- Corso di aggiornamento ut<strong>il</strong>e ai fini del mantenimento del titolo ab<strong>il</strong>itante all’esercizio della professione<br />

di Consulente della sicurezza, di Responsab<strong>il</strong>e e Addetto ai Servizi prevenzione, Capo squadra<br />

antincendio ed evacuazione, ai sensi del d.l.vo 81/08 (*)<br />

DURATA<br />

2 giorni (12 ore)<br />

DATE<br />

6-7 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,30-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Prof. Remo ZUCCHETTI<br />

Consulente di sicurezza sul lavoro, Responsab<strong>il</strong>e servizi prevenzione e protezione<br />

PROGRAMMA<br />

Prevenzione incendi. La disciplina del d.l.vo 81/08. La valutazione del rischio incendio, <strong>il</strong> piano di<br />

emergenza, forma e contenuti in riferimento agli eventi incidentali (incendio, terremoto, inondazione,<br />

ecc.). Organizzazione, funzioni e compiti della squadra antincendio ed evacuazione. Le verifiche delle<br />

attrezzature antincendio e <strong>il</strong> Registro dei controlli antincendio.<br />

Semplificazione dei procedimenti di prevenzione incendi. Regolamento recante la disciplina semplificata<br />

dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi nel d.P.R. 1/8/11, n. 151. Definizioni. Valutazione dei<br />

progetti. Controlli di prevenzione incendi. Attestazioni di rinnovo periodico di conformità antincendio.<br />

Obblighi connessi con l’esercizio dell’attività. Deroghe. Verifiche. Nulla osta di fattib<strong>il</strong>ità. Lo sportello unico<br />

per le attività produttive. Elenco delle attività soggette alle visite e ai controlli di prevenzione incendi (all.<br />

I al d.P.R. 151/11). Procedura e requisiti per l’iscrizione dei professionisti negli elenchi degli esperti del<br />

Ministero dell’Interno nel d.m. 5/8/11.<br />

Agenti fisici. Esposizione agli agenti fisici, diciplinata dal Titolo VIII, d.l.vo 81/08. Definizioni, valutazione<br />

dei rischi, informazione e formazione, sorveglianza sanitaria. Protezione dal rumore: la fisica del rumore,<br />

valori limite di esposizione e valori di azione, valutazione del rischio rumore, misure di prevenzione e<br />

protezione, uso dei dispositivi di protezione individuale, informazione e formazione, sorveglianza sanitaria,<br />

la bonifica da rumore nell’azienda industriale. F<strong>il</strong>mino sul rumore.<br />

Protezione dai lavoratori dal rischio di esposizione alle vibrazioni e ai campi elettromagnetici.<br />

(*) Corso di aggiornamento obbligatorio secondo quanto disposto dall’Accordo Stato-Regioni del 26/1/2006, della durata di 12 ore,<br />

indirizzato preferib<strong>il</strong>mente ai Responsab<strong>il</strong>i e agli Addetti ai Servizi prevenzione tenuti ad effettuare l’aggiornamento formativo dovuto<br />

per l’esercizio della professione, anche coloro che sono esonerati dalla frequenza dei moduli A e B.<br />

L’attestato di partecipazione e profitto verrà r<strong>il</strong>asciato dal Sindacato DIRSTAT, in Convenzione con <strong>il</strong> CEIDA.<br />

18<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

260


M213_3<br />

Lavori ed<strong>il</strong>i e di genio civ<strong>il</strong>e. La movimentazione manuale dei carichi<br />

- LA DISCIPLINA NELL’ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI CANTIERI TEMPORANEI E MO-<br />

BILI<br />

- Corso di aggiornamento ut<strong>il</strong>e ai fini del mantenimento del titolo ab<strong>il</strong>itante all’esercizio della professione<br />

di Consulente della sicurezza, di Responsab<strong>il</strong>e e Addetto ai Servizi prevenzione, ai sensi del<br />

d.l.vo 81/08 (*)<br />

DURATA<br />

2 giorni (12 ore)<br />

DATE<br />

8-9 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,30-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Prof. Remo ZUCCHETTI<br />

Coordinatore per la progettazione e l’esecuzione, Consulente tecnico di parte (CTP) nei processi penali per<br />

infortuni sul lavoro<br />

PROGRAMMA<br />

Cantieri temporanei e mob<strong>il</strong>i. L’organizzazione e gestione del cantiere secondo la nuova disciplina del Titolo<br />

IV del d.l.vo 81/08. Campo d’applicazione. Definizioni. Il dovere di sicurezza del committente. I coordinatori<br />

per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori ed<strong>il</strong>i e di genio civ<strong>il</strong>e. Il piano di sicurezza e di<br />

coordinamento (PSC). Il piano operativo di sicurezza dell’impresa affidataria e delle altre imprese appaltatrici<br />

e subappaltatrici (<strong>il</strong> POS). Il fascicolo con le caratteristiche dell’opera (All. XVI d.l.vo 81/08). La stima<br />

dei costi della sicurezza.<br />

La sicurezza tecnologica del cantiere: prevenzione degli infortuni nelle costruzioni: attrezzature per lavori<br />

in quota, scale semplici e doppie, trabattelli, ponteggi, lavori in prossimità di linee in tensione, scavi e fondazioni,<br />

demolizioni.<br />

F<strong>il</strong>mino sui rischi cantieristici.<br />

La movimentazione manuale dei carichi di cui al Titolo IV, d.l.vo 81/08: disposizioni generali, sanzioni. La<br />

segnaletica di sicurezza di cui al Titolo V, d.l.vo 81/08. Disposizioni generali, sanzioni. F<strong>il</strong>mino sulla<br />

segnaletica e la movimentazione dei carichi.<br />

Questionario di valutazione.<br />

(*) Corso di aggiornamento obbligatorio secondo quanto disposto dall’Accordo Stato-Regioni del 26/1/2006, della durata di 12 ore,<br />

indirizzato preferib<strong>il</strong>mente ai Responsab<strong>il</strong>i e agli Addetti ai Servizi prevenzione tenuti ad effettuare l’aggiornamento formativo dovuto<br />

per l’esercizio della professione, anche coloro che sono esonerati dalla frequenza dei moduli A e B.<br />

L’attestato di partecipazione e profitto verrà r<strong>il</strong>asciato dal Sindacato DIRSTAT, in Convenzione con <strong>il</strong> CEIDA.<br />

19<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

261


M213_4<br />

I luoghi di lavoro e <strong>il</strong> documento di valutazione del rischio (DVR).<br />

Sostanze e agenti pericolosi<br />

- Corso di aggiornamento ut<strong>il</strong>e ai fini del mantenimento del titolo ab<strong>il</strong>itante all’esercizio della professione<br />

di Consulente della sicurezza, di Responsab<strong>il</strong>e e Addetto ai Servizi prevenzione, Capo squadra<br />

antincendio ed evacuazione, ai sensi del d.l.vo 81/08 (*)<br />

DURATA<br />

2 giorni (12 ore)<br />

DATE<br />

2-3 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,30-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dr.ssa Sabina SERNIA<br />

Medico competente coordinatore, Direttore centro medicina occupazionale, Università di Roma La Sapienza<br />

Prof. Remo ZUCCHETTI<br />

Responsab<strong>il</strong>e Servizi prevenzione, Consulente tecnico di sicurezza del Tribunale di Roma<br />

PROGRAMMA<br />

Luoghi di lavoro e documento di valutazione rischio. Requisiti dei luoghi di lavoro nel Titolo II, d.l.vo<br />

81/08. Definizioni. Obblighi del datore di lavoro. Locali sotterranei. Lavori in ambienti sospetti d’inquinamento,<br />

notifica preventiva all’organo di vig<strong>il</strong>anza per i nuovi edifici industriali. Locali di lavoro: altezza, cubatura,<br />

superficie, corridoi, scale, porte, portoni, finestre, lucernari, ecc. (All. IV, d.l.vo 81/08). Sanzioni.<br />

Il documento di valutazione del rischio: Criteri e modalità della valutazione, modelli di organizzazione e<br />

di gestione, monitoraggio dei luoghi di lavoro, programma degli interventi di adeguamento e di<br />

miglioramento, forma e contenuto del documento per una struttura complessa.<br />

La procedura standardizzata per la valutazione dei rischi nelle piccole imprese secondo <strong>il</strong> d.m.<br />

30/11/2012.<br />

Sostanze e agenti pericolosi. La protezione da agenti chimici, da agenti cancerogeni e mutageni e<br />

dall’amianto, ai sensi del Titolo X, d.l.vo 81/08. Campo d’applicazione, definizioni, progettazione dei<br />

processi lavorativi, misure di prevenzione tecniche, organizzative e procedurali. Valori limite di esposizione,<br />

sorveglianza sanitaria, Informazione e formazione, registri di esposizione e controlli sanitari, sanzioni.<br />

Sorveglianza sanitaria: medico competente, titoli e requisiti del medico, sorveglianza sanitaria, cartella<br />

sanitaria e di rischio (All. III, d.l.vo 81/08), conseguenze dell’inidoneità del lavoratore alla mansione<br />

specifica, sanzioni a carico del medico competente.<br />

(*) Corso di aggiornamento obbligatorio secondo quanto disposto dall’Accordo Stato-Regioni del 26/1/2006, della durata di 12 ore,<br />

indirizzato preferib<strong>il</strong>mente ai Responsab<strong>il</strong>i e agli Addetti ai Servizi prevenzione tenuti ad effettuare l’aggiornamento formativo dovuto<br />

per l’esercizio della professione, anche coloro che sono esonerati dalla frequenza dei moduli A e B.<br />

L’attestato di partecipazione e profitto verrà r<strong>il</strong>asciato dal Sindacato DIRSTAT, in Convenzione con <strong>il</strong> CEIDA.<br />

20<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

262


M213_5<br />

Agenti biologici, VDT, sicurezza elettrica, DPI<br />

- Corso di aggiornamento ut<strong>il</strong>e ai fini del mantenimento del titolo ab<strong>il</strong>itante all’esercizio della professione<br />

di Consulente della sicurezza, di Responsab<strong>il</strong>e e Addetto ai Servizi prevenzione, Capo squadra<br />

antincendio ed evacuazione, ai sensi del d.l.vo 81/08 (*)<br />

DURATA<br />

2 giorni (12 ore)<br />

DATE<br />

4-5 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,30-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Manfredi CAPONE<br />

Specialista in igiene del lavoro ed alimentare<br />

Ing. Ermanno GIULIANO<br />

Progettista impianti elettrici e consulente di sicurezza sul lavoro, Coordinatore cantieri e RSPPR<br />

PROGRAMMA<br />

Agenti biologici.La disciplina del titolo X, d.l.vo 81/08 per la tutela dall’esposizione ad agenti biologici.<br />

Definizioni, classificazione degli agenti, comunicazione o autorizzazione all’uso, valutazione del rischio,<br />

misure tecniche ed organizzative, misure igieniche, misure di emergenza, sorverglianza sanitaria, registro<br />

degli esposti e degli eventi accidentali, sanzioni. F<strong>il</strong>mino sul rischio biologico.<br />

Prevenzione dall’inquinamento indoor: inquinamento e danni alla salute. Programma di prevenzione. Linee<br />

strategiche d’attuazione. Verifica del benessere ambientale. I servizi di benessere collettivo: mense, refettori,<br />

spogliatoi, docce e gabinetti. Organizzazione del primo soccorso: funzioni e compiti della squadra di<br />

primo soccorso aziendale.<br />

Attrezzature munite di videoterminali nel Titolo VII, d.l.vo 81/08: progettazione ergonomica del posto di<br />

lavoro; procedura di censimento; valutazione del rischio; sorveglianza sanitaria; informazione e formazione;<br />

sanzioni a carico del datore, del dirigente e del preposto.<br />

Sicurezza elettrica. Impianti ed apparecchiature elettriche (Tit. III, Capo III, d.l.vo 81/08): Obblighi di<br />

prevenzione del datore di lavoro, requisiti di sicurezza delle apparecchiature, messa a terra e interruttori<br />

differenziali, lavori sotto tensione, lavori in prossimità di parti attive (tab. 1, all. IX, d.l.vo 81/08. Protezione<br />

da atmosfere esplosive, di cui al Tit. XI, d.l.vo 81/08: campo di applicazione, definizioni, prevenzione<br />

e protezione contro le esplosioni, valutazione dei rischi di esplosione. Documento sulla protezione contro le<br />

esplosioni, verifiche, sanzioni. Norme di buona tecnica.<br />

Dispositivi di protezione individuale (Tit. III, Capo II, d.l.vo 81/08): definizioni, obbligo di uso, requisiti dei<br />

DPI, obblighi del datore di lavoro e dei lavoratori.<br />

Breve f<strong>il</strong>mato dal contenuto didattico sulla sicurezza del lavoro.<br />

(*) Corso di aggiornamento obbligatorio secondo quanto disposto dall’Accordo Stato-Regioni del 26/1/2006, della durata di 12 ore,<br />

indirizzato preferib<strong>il</strong>mente ai Responsab<strong>il</strong>i e agli Addetti ai Servizi prevenzione tenuti ad effettuare l’aggiornamento formativo dovuto<br />

per l’esercizio della professione, anche coloro che sono esonerati dalla frequenza dei moduli A e B.<br />

L’attestato di partecipazione e profitto verrà r<strong>il</strong>asciato dal Sindacato DIRSTAT, in Convenzione con <strong>il</strong> CEIDA.<br />

21<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

263


M213_6<br />

La tutela penale sulla sicurezza del lavoro. La vig<strong>il</strong>anza e le misure di<br />

contrasto del lavoro irregolare<br />

- Corso di aggiornamento ut<strong>il</strong>e ai fini del mantenimento del titolo ab<strong>il</strong>itante all’esercizio della professione<br />

di Consulente della sicurezza, di Responsab<strong>il</strong>e e Addetto ai Servizi prevenzione, Capo squadra<br />

antincendio ed evacuazione, ai sensi del d.l.vo 81/08 (*)<br />

DURATA<br />

2 giorni (12 ore)<br />

DATE<br />

6-7 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,30-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZION<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Luigi FIASCONARO<br />

Consigliere di Cassazione, esperto giuridico di sicurezza<br />

Prof. Domenico SANTIROCCO<br />

Esperto giuridico di sicurezza, Docente della Scuola superiore della P.A.<br />

PROGRAMMA<br />

Il dovere penale di sicurezza sul lavoro. I principi generali di tutela dell’ordinamento giuridico. Dal d.l.vo<br />

626/94 al d.l.vo 81/08, dopo le correzioni al T.U. introdotte dal d.l.vo 106/09. I soggetti responsab<strong>il</strong>i del<br />

dovere di sicurezza. Il nuovo sistema sanzionatorio.<br />

La responsab<strong>il</strong>ità amministrativa dell’azienda, anche secondo l’art. 25-septies del d.l.vo 231/01 (come<br />

modificato dall’art. 300 del d.l.vo 81/08). Servizio prevenzione e protezione: punib<strong>il</strong>ità del responsab<strong>il</strong>e per<br />

colpa professionale negli infortuni sul lavoro; gli orientamenti recenti della Cassazione penale. Luci ed ombre<br />

del d.l.vo 81/08.<br />

Le misure di contrasto del lavoro irregolare. Le gravi violazioni e la sospensione dell’attività imprenditoriale<br />

(all. I al d.l.vo 81/08): gli effetti della sentenza Corte Cost. n. 310/2010: l’ <strong>il</strong>legittimità dell’art. 14, c. 1,<br />

del d.l.vo 81/08. Coordinamento della vig<strong>il</strong>anza. La tutela della salute dei lavoratori precari. Le figure<br />

tipologiche della legge Biagi. Organi di vig<strong>il</strong>anza. Funzioni e compiti ispettivi delle ASL e della Direzione<br />

provinciale del lavoro. Potestà ispettive: la prescrizione e la disposizione. Il diritto di accesso ai luoghi di<br />

lavoro. La qualifica di UPG. La programmazione delle ispezioni. L’adempimento alle prescrizioni. L’oblazione<br />

amministrativa. L’inadempimento e <strong>il</strong> rinvio a giudizio. La modulistica ispettiva: verbale di ispezione. Verbale<br />

di sequestro di cantieri, impianti e macchine. La nomina del custode delle cose sequestrate. Giurisprudenza<br />

penale della sicurezza.<br />

(*) Corso di aggiornamento obbligatorio secondo quanto disposto dall’Accordo Stato-Regioni del 26/1/2006, della durata di 12 ore,<br />

indirizzato preferib<strong>il</strong>mente ai Responsab<strong>il</strong>i e agli Addetti ai Servizi prevenzione tenuti ad effettuare l’aggiornamento formativo dovuto<br />

per l’esercizio della professione, anche coloro che sono esonerati dalla frequenza dei moduli A e B.<br />

L’attestato di partecipazione e profitto verrà r<strong>il</strong>asciato dal Sindacato DIRSTAT, in Convenzione con <strong>il</strong> CEIDA.<br />

22<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

264


20 - INDICE DELLA MATERIA<br />

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE E INTERPERSONALE<br />

B397 Front office: la formazione degli addetti ................................................................. pag. 2<br />

B488 Tecniche di negoziazione e comunicazione ............................................................... pag. 3<br />

M118 Master in management della comunicazione .......................................................... pag. 4<br />

B349 Il piano di comunicazione .................................................................................... pag. 6<br />

B484 Comunicazione interna e organizzazione ................................................................. pag. 7<br />

B333 L’ufficio stampa e i rapporti con i media nell’era dei social network ................................ pag. 8<br />

B490 Comunicazione scritta per la carta e per <strong>il</strong> web ......................................................... pag. 9<br />

B491 Pubblicità on e off line e marketing non convenzionale .............................................. pag. 10<br />

B449 L’organizzazione degli eventi, strumento di comunicazione nella P.A. e nelle aziende .......... pag. 11<br />

B482 Social media management: la comunicazione nel web 2.0 ........................................... pag. 12<br />

B492 E-government e ascolto delle esigenze dei cittadini attraverso <strong>il</strong> web ............................. pag. 13<br />

B493 Tecniche di persuasione: scegliere le parole, parlare in pubblico, gestualità ..................... pag. 14<br />

B494 La comunicazione in situazione di crisi ................................................................. pag. 15<br />

M262 Master in comunicazione efficace e gestione dei conflitti sui luoghi di lavoro ............... pag. 16<br />

B455 La gestione creativa dei conflitti sui luoghi di lavoro ................................................. pag. 17<br />

B454 Comunicazione efficace, public speaking, trasformazione delle conflittualità ................... pag. 18<br />

M233 Master in Web Journalism ................................................................................ pag. 19<br />

B354 Gestire i rapporti con l’utenza nella pubblica amministrazione ..................................... pag. 20<br />

B361 Coaching: tecniche di affiancamento per sv<strong>il</strong>uppare le prestazioni dei colleghi .................. pag. 21<br />

B489 Gestione delle relazioni tra istituzioni, imprese e gruppi di interesse ............................. pag. 22<br />

M164 Master in scrittura efficace tradizionale e web ...................................................... pag. 23<br />

1<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

265


B397<br />

Front office: la formazione degli addetti<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

12-13 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

1 a giornata: 9,00 - 17,00<br />

2 a giornata: 9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Mario Roberto TROYLI<br />

Psicologo, consulente di formazione e sv<strong>il</strong>uppo manageriale<br />

OBIETTIVI<br />

Conoscere <strong>il</strong> ruolo dell’addetto al front-office e le relative competenze richieste. Sv<strong>il</strong>uppare le ab<strong>il</strong>ità di comunicazione,<br />

di relazione e di ascolto attivo. Acquisire la consapevolezza del proprio ruolo all’interno della<br />

organizzazione di appartenenza. Gestire situazioni critiche e di stress. Gestire le comunicazioni al telefono.<br />

Sv<strong>il</strong>uppare l’orientamento alla qualità del servizio.<br />

Verranno proposti i seguenti metodi didattici: lezioni, discussioni, esercitazioni, simulazioni, role playing, autocasi.<br />

DESTINATARI<br />

Responsab<strong>il</strong>i e operatori di call center, linee verdi, “help desk”, servizi di assistenza telefonica, Operatori<br />

Uffici URP, Commessi/Uscieri con funzione di centralino per la struttura interna, Personale allo sportello per<br />

<strong>il</strong> pubblico.<br />

PROGRAMMA<br />

Il ruolo dell’addetto al front office: competenze richieste e analisi delle attività ricorrenti. Comunicare con<br />

efficacia: processo di comunicazione, fasi, modalità, principi guida. La metacomunicazione. St<strong>il</strong>i di comunicazione<br />

e modalità di gestione. Ab<strong>il</strong>ità relazionali: <strong>il</strong> processo di relazione e l’empatia. Integrazione e<br />

coesione nel gruppo di lavoro.<br />

Qualità del servizio: la mappatura delle attività di front office e gestione del proprio ruolo. La linea di “visib<strong>il</strong>ità”:<br />

attività di back office e di front office. Gestione efficace del tempo e dei “tempi di attesa”. Integrazione<br />

e coesione nel team di appartenenza. Gestione delle emozioni: gestire lo stato emotivo proprio e<br />

dei propri interlocutori. Comunicazioni telefoniche: come gestire la comunicazione interna e verso<br />

l’esterno. Situazioni critiche: modalità e tecniche.<br />

2<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

266


B488<br />

Tecniche di negoziazione e comunicazione<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

3 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9-13/14-17<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Sidi Said LAGATTOLLA<br />

Titolare Studio Consultmanagement<br />

Docente di management ed esperto di comportamento organizzativo<br />

In qualsiasi contesto organizzativo oggi vi è la necessità di negoziare obiettivi, mezzi o tempi per <strong>il</strong> conseguimento<br />

dei risultati. Gli st<strong>il</strong>i di management richiedono inoltre sempre più un maggiore coinvolgimento del<br />

personale, a vari livelli, per l’ottenimento del consenso.<br />

Una giornata quindi dedicata ad approfondire questo tema con molte esercitazioni pratiche per la sperimentazione<br />

delle tecniche e metodologie negoziali.<br />

PROGRAMMA<br />

Definizione di negoziazione. La gestione del “potere” nella negoziazione.<br />

La comunicazione negoziale. Comunicazione verbale, paraverbale e non verbale. Frasi ed intercalari da<br />

evitare.<br />

Obiettivi collaborativi e conflittuali. Elementi oggettivi e soggettivi nella negoziazione. Metodi e tecniche<br />

negoziali. Negoziare con più interlocutori. Vademecum del negoziatore.<br />

Esercitazioni e simulazioni.<br />

3<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

267


M118<br />

MASTER IN MANAGEMENT DELLA COMUNICAZIONE<br />

DURATA<br />

15 giorni, pari a 90 ore,<br />

articolati in dieci moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

7-8-9-10-11 ottobre <strong>2013</strong><br />

4-5-6-7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

9-10-11-12-13 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 2.715,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

PROGETTO E DIREZIONE SCIENTIFICA<br />

Flavia TRUPIA<br />

Comunicatrice, docente e blogger<br />

RELATORI<br />

Antonella BERNINI - Esperta di comportamento organizzativo e life coach<br />

Mauro FACONDO - Esperto di comunicazione e di social media<br />

Paolo CELATA - Giornalista del Tg La7<br />

Andrea GRANELLI - Esperto di innovazione nella P.A.<br />

Eva JANNOTTI - Esperta di comunicazione in caso di crisi<br />

Em<strong>il</strong>iano MASALA - Attore<br />

Alessandro PERINI - Esperto di comunicazione<br />

Alessandro SISTI - Responsab<strong>il</strong>e operativo della divisione multimedia del Gruppo Corriere dello Sport<br />

Flavia TRUPIA<br />

DESTINATARI<br />

Il master risponde all’esigenza di qualificare e aggiornare in maniera specifica <strong>il</strong> personale e i responsab<strong>il</strong>i<br />

delle funzioni di comunicazione e informazione nelle amministrazioni pubbliche e nelle aziende private, con<br />

particolare attenzione alla pianificazione e gestione delle attività e degli strumenti on e off line.<br />

OBIETTIVI<br />

Offrire conoscenze pratiche e ab<strong>il</strong>ità specifiche per la pianificazione della comunicazione, la gestione dei rapporti<br />

umani e della comunicazione interna, la gestione dell’ufficio stampa e dei rapporti con i media anche<br />

grazie alle nuove tecnologie, la pubblicità sui media tradizionali e nuovi, la redazione di testi on line e off<br />

line, <strong>il</strong> marketing non convenzionale, la presenza sui social media, la costruzione di discorsi e la capacità di<br />

parlare in pubblico, la gestione della comunicazione in situazione di crisi.<br />

Tutti i moduli sono costruiti con un approccio pratico e prevedono attività in aula e laboratori.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (B349)<br />

7 ottobre <strong>2013</strong><br />

Il piano di comunicazione<br />

4<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

268


2° modulo (B484)<br />

8-9 ottobre <strong>2013</strong><br />

La comunicazione interna e l’organizzazione<br />

3° modulo (B333)<br />

10-11 ottobre <strong>2013</strong><br />

L’Ufficio stampa e i rapporti con i media nell’era dei social network<br />

4° modulo (B490)<br />

4 novembre <strong>2013</strong><br />

La comunicazione scritta per la carta e per <strong>il</strong> web<br />

5° modulo (B491)<br />

5-6 novembre <strong>2013</strong><br />

Pubblicità on e off line e marketing non convenzionale<br />

6° modulo (B449)<br />

7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

L’organizzazione degli eventi come strumento di comunicazione<br />

7° modulo (B482)<br />

9 dicembre <strong>2013</strong><br />

Social media management: la comunicazione nel web 2.0<br />

8° modulo (B492)<br />

10 dicembre <strong>2013</strong><br />

E-government e ascolto delle esigenze dei cittadini attraverso <strong>il</strong> web<br />

9° modulo (B493)<br />

11-12 dicembre <strong>2013</strong><br />

Tecniche di persuasione: scegliere le parole, parlare in pubblico, gestualità<br />

10° modulo (B494)<br />

13 dicembre <strong>2013</strong><br />

La comunicazione in situazione di crisi<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• presenti una ricerca<br />

• discuta quest’ultima, unitamente ad altri argomenti dei seminari, nel colloquio finale<br />

5<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

269


B349<br />

Il piano di comunicazione<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATE<br />

7 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Alessandro PERINI<br />

Esperto di comunicazione<br />

Dott.ssa Flavia TRUPIA<br />

Comunicatrice, docente e blogger<br />

OBIETTIVI<br />

Acquisire competenze per la progettazione della comunicazione relativamente a prodotti, servizi, istituzioni<br />

pubbliche e private, temi sociali. Conquistare la capacità di individuare l’idea creativa (concept) alla base<br />

del piano di comunicazione. Creare interazione tra le diverse iniziative di comunicazione (cross media). Gestire<br />

la tempistica delle iniziative di comunicazione nel corso dell’anno e imparare a costruire <strong>il</strong> relativo<br />

budget. Valutare i risultati in corso d’opera.<br />

DESTINATARI<br />

Il seminario è rivolto a coloro che desiderano costruire o ampliare le proprie competenze di comunicazione<br />

e pianificare le attività, garantendo una migliore gestione del budget e delle risorse umane e ut<strong>il</strong>izzando al<br />

meglio la propria capacità creativa.<br />

PROGRAMMA<br />

Definizione del contesto di riferimento. Individuazione degli obiettivi di comunicazione, dei pubblici di riferimento<br />

e dei target. Formulazione dei messaggi chiave. Definizione della strategia. Progettazione delle<br />

iniziative di comunicazione da svolgere sia on line che off line. Gestione delle attività nei social media. Pianificazione<br />

del calendario e del budget. Partecipare a una gara. Valutazione dei risultati.<br />

Le diverse modalità di presentazione del piano di comunicazione ai committenti o al management della propria<br />

organizzazione (power point, infografiche, video).<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

270


B484<br />

Comunicazione interna e organizzazione<br />

DURATA<br />

2 giornate<br />

DATE<br />

8-9 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott.ssa Antonella BERNINI<br />

Esperta di comportamento organizzativo e comunicazione aziendale<br />

OBIETTIVI<br />

Scoprire e potenziare le aree di miglioramento personali, individuando i punti forti e i punti deboli della<br />

comunicazione istituzionale e aziendale, per migliorare l’attività lavorativa.<br />

Ottenere rapporti più efficaci e produttivi nell’ambiente lavorativo, ottimizzando risorse personali e professionali,<br />

attraverso <strong>il</strong> lavoro cooperativo e la condivisione degli obiettivi comuni.<br />

DESTINATARI<br />

Il seminario è destinato a tutti coloro che operano all’interno delle organizzazioni pubbliche e private, sia<br />

in ruoli di affiancamento e collaborazione, sia in ruoli di responsab<strong>il</strong>ità e leadership.<br />

PROGRAMMA<br />

La comunicazione di qualità: come gestire i rapporti interpersonali per agevolare la vita lavorativa quotidiana.<br />

Punti forti e punti deboli della comunicazione istituzionale e aziendale: rivedere la relazione tra<br />

“persuadere” e “convincere” per ottimizzare l’attività lavorativa comune. Come attivare la “complicità” all’interno<br />

del gruppo di lavoro, acquisendo <strong>il</strong> consenso e la collaborazione tra colleghi. Team bu<strong>il</strong>ding: analisi<br />

dei fattori comportamentali e psicologici in gioco nella gestione delle relazioni di gruppo. Gli st<strong>il</strong>i di<br />

comunicazione nel rapporto interpersonale: modalità passiva, aggressiva e assertiva.<br />

L’assertività come strumento di lavoro: applicazione pratica agli “appuntamenti spinosi” del lavoro quotidiano,<br />

nel rapporto con colleghi, collaboratori, capi e pubblici di riferimento interno.<br />

Autorità, autoritarismo e autorevolezza: differenze e applicazioni nei rapporti interpersonali.<br />

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B333<br />

L’ufficio stampa e i rapporti con i media nell’era dei social network<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

10-11 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Flavia TRUPIA<br />

Comunicatrice, docente e blogger<br />

Dott. Mauro FACONDO<br />

Esperto di comunicazione e di social media<br />

Dott. Paolo CELATA<br />

Giornalista del Tg La7<br />

OBIETTIVI<br />

Gestire le attività di ufficio stampa nell’era dei social media. Acquisire le competenze per la gestione della<br />

maling list media, per la redazione del comunicato stampa e la preparazione di una cartella stampa, per la<br />

gestione di Facebook, Twitter, YouTube ecc. Avere le capacità per organizzare un evento che preveda la presenza<br />

dei media (conferenza stampa, presentazione di un prodotto o di un servizio, congresso ecc.). Gestire<br />

un’intervista e la presenza a un talk show.<br />

DESTINATARI<br />

Il seminario è rivolto a coloro che desiderano costruire o ampliare le proprie capacità di gestire i rapporti<br />

con i media e di costruire notizie ut<strong>il</strong>i per l’attività di ufficio stampa, sia avvalendosi degli strumenti tradizionali<br />

sia dei social media.<br />

PROGRAMMA<br />

Ruolo dell’ufficio stampa in un’organizzazione. Creazione di una notizia e scrittura giornalistica. Monitoraggio<br />

della stampa on line e cartacea e delle notizie prodotte dai social media. Rassegna stampa. Organizzazione<br />

e gestione di un’intervista o della presenza all’interno di un format televisivo o radiofonico. Attività<br />

di ufficio stampa in occasione di eventi e sponsorizzazioni. Strumenti del web 2.0 ut<strong>il</strong>i per l’attività di ufficio<br />

stampa.<br />

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B490<br />

Comunicazione scritta per la carta e per <strong>il</strong> web<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

4 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45-14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott.ssa Flavia TRUPIA<br />

Esperta di tecniche di comunicazione aziendale<br />

OBIETTIVI<br />

Acquisire tecniche di scrittura che conferiscano a maggiore disinvoltura e rapidità. Ottenere la capacità di<br />

scrivere testi di fac<strong>il</strong>e comprensione, anche quando si trattano argomenti tecnici o complicati. Assicurare un<br />

valore maggiormente comunicativo e funzionale a documenti, relazioni, verbali, presentazioni. Avvalersi di<br />

sintesi, infografiche e schemi.<br />

PROGRAMMA<br />

Regole chiave per scrivere con forza e chiarezza. Cause di incomprensione nel linguaggio e le ambiguità<br />

d’interpretazione. Scrivere “semplice” o scrivere “complicato”. Traduzione dall’italiano all’italiano: come<br />

semplificare testi complessi. Affrontare <strong>il</strong> foglio bianco: come iniziare? iniz Punteggiatura. Principali norme redazionali.<br />

Redazione dei testi per <strong>il</strong> web (Facebook, Twitter, YouTube, blog eccetera). Aspettative, codici culturali,<br />

codici linguistici e ruolo del lettore. Condizioni per una comunicazione scritta efficace:<br />

focalizzazione sul destinatario, chiarezza, concisione, concretezza, personalità. Previsione delle mosse del<br />

lettore. Raccolta, creazione e organizzazione delle idee.<br />

Esempi e attività di laboratorio in aula: la relazione di lavoro, <strong>il</strong> comunicato stampa, presentazione di un<br />

progetto, discorso in pubblico, piano editoriale per <strong>il</strong> social media management. Ruolo chiarificatore delle<br />

infografiche.<br />

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B491<br />

Pubblicità on e off line e marketing non convenzionale<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

5-6 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Flavia TRUPIA<br />

Comunicatrice, docente e blogger<br />

Dott. Alessandro SISTI<br />

Responsab<strong>il</strong>e operativo della divisione multimedia del Gruppo Corriere dello Sport<br />

OBIETTIVI<br />

Imparare a progettare e gestire una campagna pubblicitaria sui media cartacei e sui social media. Acquisire<br />

la capacità di committenza per gestire agenzie o consulenti di pubblicità e di pianificazione media. Formulare<br />

messaggi in linea con la strategia aziendale.<br />

DESTINATARI<br />

Il seminario è rivolto a coloro che desiderano costruire o ampliare le proprie capacità di progettare attività<br />

di comunicazione e di pubblicità, di gestire <strong>il</strong> messaggio e la creatività, di impiegare i social network, di conoscere<br />

e avvalersi di iniziative di marketing non convenzionale.<br />

PROGRAMMA<br />

La pubblicità nel <strong>2013</strong>. Tecniche per impostare una campagna pubblicitaria. Commissionare una campagna<br />

pubblicitaria. Giudicare la creatività. Conoscere le figure professionali della pubblicità e del marketing non<br />

convenzionale. Cos’è <strong>il</strong> marketing non convenzionale. Scrivere una copy strategy coerente con <strong>il</strong> piano di comunicazione.<br />

Pianificare una campagna sui social media (Google Adword, pubblicità su Facebook, banner advertising<br />

eccetera).<br />

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B449<br />

L’organizzazione degli eventi come strumento di comunicazione nella<br />

Pubblica Amministrazione e nelle Aziende<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Mauro FACONDO<br />

Esperto di formazione manageriale, marketing e comunicazione, organizzazione eventi e new media<br />

Dott.ssa Flavia TRUPIA<br />

Esperta di tecniche di comunicazione aziendale<br />

OBIETTIVI<br />

L’evento è oggi considerato uno degli strumenti più efficaci della comunicazione istituzionale. Il corso intende<br />

<strong>il</strong>lustrare le modalità e le tecniche per organizzare un evento di successo nella Pubblica Amministrazione così<br />

come in qualsiasi altra azienda.<br />

La scelta di comunicare attraverso gli eventi, infatti, è tra le tendenze più attuali nel campo. In un mercato<br />

in continua evoluzione, in cui la multimedialità sta cambiando le dinamiche di relazione con i target, gli<br />

eventi assumono un ruolo sempre più determinante quale strumento di forte interattività con i pubblici che<br />

si intendono raggiungere.<br />

Partendo da un’analisi degli eventi nel loro valore strategico, <strong>il</strong> seminario fornisce gli strumenti per ideare,<br />

progettare e gestire gli eventi di comunicazione nella Pubblica Amministrazione e presenta le metodologie<br />

per misurarne l’efficacia.<br />

DESTINATARI<br />

Il seminario è destinato sia a coloro che vogliono lavorare nell’ambito dell’organizzazione degli eventi che<br />

a coloro che già lavorano in questo campo e vogliono approfondire le problematiche e <strong>il</strong> confronto tra Pubblica<br />

Amministrazione e privato in merito a questo strumento di comunicazione.<br />

PROGRAMMA<br />

L’evento come strumento di comunicazione globale per la P.A. e l’impresa. Il ruolo degli eventi nella comunicazione<br />

istituzionale. Definizione del target e mappatura dei fattori influenzanti. La definizione di<br />

event marketing: la miglior forma aggregante per un’efficace comunicazione istituzionale. Come scegliere<br />

un evento in relazione agli obiettivi di comunicazione. Modelli e metodi operativi di gestione degli eventi.<br />

La strategia per l’evento e la strategia dell’evento. La pianificazione di un evento: dal brainstorming alla<br />

realizzazione. Architettura dei contenuti ed impostazione strategica. Le diverse tipologie di evento: istituzionali<br />

e di prodotto. Le fasi di preparazione: dalla creatività alla produzione. Briefing & brainstorming<br />

management. Budget e time planning di un evento. Gli eventi nella P.A. Ufficio stampa e comunicazione dell’evento.<br />

Intervento e partecipazione dei media all’interno di un evento. Gli eventi sul territorio: dal globale<br />

al locale. La conoscenza del territorio per <strong>il</strong> successo di un evento. I bisogni locali relazionati alle<br />

strategie globali. Strumenti e tecniche di misurazione dell’efficacia di un evento. I risultati di un evento:<br />

l’approccio strategico per la misurazione dell’efficacia. Il ruolo della misurazione quale strumento competitivo:<br />

“monitoring” e “benchmarking”. La definizione degli obiettivi come premessa alla misurazione dell’efficacia.<br />

La valutazione di un evento: tutti i possib<strong>il</strong>i risultati. Casi reali di eccellenza (Aziende nazionali,<br />

Pubblica Amministrazione, Turismo). Esercitazione pratica.<br />

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B482<br />

Social media management: la comunicazione nel web 2.0<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATE<br />

9 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Mauro FACONDO<br />

Consulente e formatore in comunicazione e strategie su internet e sui nuovi media, fa parte della rete di<br />

comunicatori “Professionisti Liberi”<br />

Flavia TRUPIA<br />

Comunicatrice, docente e blogger<br />

OBIETTIVI<br />

Conoscere i social media e integrarli nei piani di comunicazione. Individuare e analizzare newsgroup, forum,<br />

blog, wiki, social network, microblogging, piattaforme di condivisione foto e video eccetera. Monitorare e<br />

pianificare la propria presenza su Facebook, Twitter, YouTube, You Reporter e altri ambienti sim<strong>il</strong>i. Creare e<br />

gestire un blog.<br />

DESTINATARI<br />

Il seminario è rivolto a chi lavora, o vuole lavorare, nelle direzioni della comunicazione di Enti Pubblici,<br />

organizzazioni internazionali, enti non profit, società di consulenza.<br />

PROGRAMMA<br />

Panoramica generale degli strumenti a disposizione. Le novità del web e l’impatto sulla comunicazione di enti<br />

pubblici e privati. Il ruolo attivo delle aggregazioni on line di utenti e cittadini e l’impatto sulla formazione<br />

dell’opinione pubblica. Principali comunità virtuali (tipologie e differenze). Integrazione social media e<br />

comunità virtuali nel piano di comunicazione.<br />

Metodologie e strumenti per trovare i “luoghi di aggregazione virtuali”, impostare un’attività di monitoraggio<br />

delle conversazioni on line, individuare opinion leader e “influenzatori” on line. Predisporre un piano<br />

“editoriale” su comunità virtuali e social media (contenuti, tono della voce e st<strong>il</strong>e di scrittura). Diffondere<br />

notizie attraverso altri strumenti 2.0 (es. Digg, Oknotizie, Wikio, ecc.). Ut<strong>il</strong>izzare al meglio i social network<br />

in chiave di dialogo e comunicazione: aprire un account e diffondere contenuti su Twitter (tecniche e<br />

strumenti), aprire e gestire pagine istituzionali su Facebook, impostare gli strumenti di interazione (gruppi,<br />

eventi, newsletter, ecc.), pianificare i contenuti, gestire le conversazioni, impostare e gestire una campagna<br />

pubblicitaria su Facebook. Condividere i contenuti di un sito o di un blog con altri ambienti di social<br />

networking (cross media).<br />

Laboratorio Digital: creare un blog collegato al Twitter e Facebook.<br />

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B492<br />

E-government e ascolto delle esigenze dei cittadini attraverso <strong>il</strong> web<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATE<br />

10 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Andrea Bruno GRANELLI<br />

Presidente Kanso Srl<br />

Formatore in ambito aziendale e universitario su temi di digitale, innovazione e design<br />

OBIETTIVI<br />

Esplorare le potenzialità offerte dal web e dalle nuove tecnologie digitali (social media, 2.0, apps), comprendendone<br />

le dinamiche evolutive e le crescenti dimensioni problematiche - con particolare riferimento<br />

ai processi di ascolto e di coinvolgimento progettuale della cittadinanza e alle nuove frontiere dell’e-Government.<br />

DESTINATARI<br />

Il seminario è rivolto a coloro che desiderano comprendere con maggiore profondità le opportunità (e le<br />

aree problematiche) delle nuove tecnologie digitali e la loro applicab<strong>il</strong>ità ai metodi dell’ascolto e alla progettazione<br />

di servizi per i cittadini. Possono avere particolare interessate a queste tematiche i sistemi informativi,<br />

le stazioni appaltanti, gli uffici di dialogo con i cittadini (assessorati allo sv<strong>il</strong>uppo economico e<br />

all’innovazione, agenzie digitali, ecc.).<br />

PROGRAMMA<br />

Le nuove tecnologie digitali (internet e mob<strong>il</strong>e) e i loro trend evolutivi. I lati problematici delle tecnologie<br />

digitali e come porvi rimedio. Web 2.0, self service e le nuove forme di cittadinanza attiva nell’era della Rete.<br />

La rivoluzione del Cloud-computing. Crowsourcing, crowdfunding e i nuovi processi di progettazione partecipata.<br />

Service & Experience design e <strong>il</strong> contributo delle interfacce e dello story telling nella progettazione<br />

di servizi digitali interattivi. Ascolto e osservazione del cittadino-utente e nuove tecniche di segmentazione.<br />

Le nuove frontiere dell’e-Government.<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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B493<br />

Tecniche di persuasione: scegliere le parole, parlare in pubblico,<br />

gestualità<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

11-12 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Em<strong>il</strong>iano MASALA<br />

Attore<br />

Dott. Flavia TRUPIA<br />

Comunicatrice, docente e blogger<br />

OBIETTIVI<br />

Il seminario è rivolto alle persone che intendono interpretare e saper ut<strong>il</strong>izzare i meccanismi della persuasione,<br />

sia verbali sia non verbali; conoscere le soluzioni linguistiche e testuali che rendono incisivo un discorso;<br />

gestire le tecniche di persuasione attraverso i media, con particolare riferimento alla televisione;<br />

acquisire le tecniche per affrontare <strong>il</strong> pubblico in modo efficace e non apprensivo.<br />

PROGRAMMA<br />

Scrivere un discorso. L’arte retorica contemporanea. Le tecniche di argomentazione. Parlare in pubblico<br />

e gestire <strong>il</strong> corpo (respirazione, postura, movimento nello spazio, pause). Parlare davanti a una telecamera<br />

o alla radio. Etica della persuasione. Esempi di comunicazione persuasiva di politici, manager, personaggi<br />

della storia contemporanea (es. Barack Obama, Angela Merkel, Steve Jobs, Tony Blair, Alcide De Gasperi, S<strong>il</strong>vio<br />

Berlusconi, Mario Monti, ecc.). Strumenti audiovisivi, power point e infografiche a supporto di un discorso.<br />

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B494<br />

La comunicazione in situazione di crisi<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

13 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Eva JANNOTTI<br />

Esperta di comunicazione in caso di crisi<br />

OBIETTIVI<br />

Comprendere le situazioni di crisi: meccanismi di evoluzione, impatto sull’organizzazione. Tecniche di gestione<br />

e di prevenzione delle situazioni di crisi. Importanza della comunicazione nelle situazioni di crisi.<br />

DESTINATARI<br />

Il seminario è rivolto a coloro che desiderano conoscere gli strumenti per gestire una situazione di crisi con<br />

particolare riferimento all’ut<strong>il</strong>izzo di strumenti e tecniche di comunicazione. Di interesse per tutti i responsab<strong>il</strong>i,<br />

funzionari e professionisti che, nei diversi ruoli pubblici e aziendali, possono essere coinvolti da<br />

una situazione di crisi.<br />

PROGRAMMA<br />

Anatomia di una crisi: caratteristiche, crisi striscianti e prodromi delle situazioni di crisi. Principi chiave di<br />

gestione di crisi, composizione, organizzazione e gestione di un’unità di crisi. Ruoli e responsab<strong>il</strong>ità: modelli<br />

organizzativi e strumenti a supporto. L’importanza della preparazione; <strong>il</strong> processo di preparazione alla<br />

gestione di crisi da parte di un’organizzazione pubblica o privata. Analisi delle vulnerab<strong>il</strong>ità, creazione di un<br />

comitato di crisi, elaborazione di un piano di crisi, formazione del management e realizzazione di simulazioni.<br />

Comunicare in situazioni di crisi: obiettivi e strumenti. Il Web 2.0 durante le situazioni di crisi.<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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M262<br />

MASTER IN COMUNICAZIONE EFFICACE E GESTIONE DEI CONFLITTI<br />

SUI LUOGHI DI LAVORO<br />

DURATA<br />

6 giorni<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

14-15-16 ottobre <strong>2013</strong><br />

13-14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.200,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof.ssa Antonella SAPIO (coordinatrice)<br />

Formatrice – Esperta in psicologia dei gruppi<br />

Claudia FRISONE<br />

Formatrice in ambito aziendale in corsi dedicati alla comunicazione e al public speaking<br />

Dott. Sidi Said LAGATTOLLA<br />

Docente di management ed esperto di comportamento organizzativo<br />

Cons. Leg. Fabrizio LOBASSO<br />

Capo Ufficio V - Concorsi e Organismi Internazionali, Direzione Generale Risorse e Innovazione, Ministero<br />

degli Affari Esteri<br />

Il Master, articolato in due moduli, frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente, mira alla acquisizione di strumenti di<br />

conoscenza per una corretta gestione delle relazioni conflittuali e consente, nel contempo, <strong>il</strong> miglioramento<br />

delle ab<strong>il</strong>ità comunicative e relazionali, anche al fine di una adeguata valorizzazione delle risorse umane.<br />

Il lavoro viene svolto in particolare con attività di tipo esperienziale.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (B455):<br />

14-15-16 ottobre <strong>2013</strong><br />

La gestione creativa dei conflitti sui luoghi di lavoro<br />

2° modulo (B454):<br />

13-14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

Comunicazione efficace, public speaking, trasformazione delle conflittualità<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati<br />

in una prova finale<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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B455<br />

La gestione creativa dei conflitti sui luoghi di lavoro<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

14-15-16 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof.ssa Antonella SAPIO<br />

Formatrice – Esperta in psicologia dei gruppi<br />

Cons. Leg. Fabrizio LOBASSO<br />

Capo Ufficio V - Concorsi e Organismi Internazionali, Direzione Generale Risorse e Innovazione, Ministero<br />

degli Affari Esteri<br />

PROGRAMMA<br />

Significato, struttura e tipologia dei conflitti sui luoghi di lavoro. I livelli impliciti ed espliciti di comunicazione.<br />

La comunicazione sana ed efficace: l’armonia tra verbale e non verbale. Dinamica dell’interazione<br />

conflittuale e caratteristiche dell’escalation. La comunicazione problematica, distonica, simmetrica, disorientante,<br />

manipolativa, con doppio messaggio: i feedback negativi nei luoghi di lavoro e lo stress relazionale.<br />

Il disagio relazionale: diventare improduttivi e non valorizzare <strong>il</strong> proprio potenziale. Tecniche e<br />

strategie di prevenzione, gestione e risoluzione dei conflitti. Il modello interattivo-emozionale per la trasformazione<br />

delle conflittualità. La capacità di accogliere ed incontrare <strong>il</strong> bisogno dell’altro: l’ascolto. La<br />

gestione delle emozioni condivise: l’empatia. La possib<strong>il</strong>ità di sperimentare <strong>il</strong> piacere dell’incontro: la condivisione.<br />

Il superamento della diversità e dell’intolleranza: l’integrazione. La comunicazione consapevole:<br />

<strong>il</strong> contenimento della distruttività e la capacità di orientare in modo costruttivo la relazione verso obiettivi<br />

condivisi. La trasformazione di una comunicazione problematica: la capacità di accogliere e sostenere <strong>il</strong><br />

cambiamento dell’altro. Aggressività, passività, assertività.<br />

Osservare, conoscere, sv<strong>il</strong>uppare se stessi nel rapporto con gli altri: la conoscenza di se stessi, la consapevolezza<br />

della nostra molteplicità, la capacità di osservarci dentro, <strong>il</strong> primo passo verso la gestione dei<br />

conflitti all’interno di noi stessi, passaggio imprescindib<strong>il</strong>e per stab<strong>il</strong>ire giuste relazioni con gli altri, nella vita<br />

e sul lavoro.<br />

17<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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B454<br />

Comunicazione efficace, public speaking, trasformazione<br />

delle conflittualità<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

13-14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Sidi Said LAGATTOLLA<br />

Titolare Studio Consultmanagement<br />

Docente di management ed esperto di comportamento organizzativo<br />

Claudia FRISONE<br />

Formatrice in ambito aziendale in corsi dedicati alla comunicazione e al public speaking<br />

Prof.ssa Antonella SAPIO<br />

Formatrice – Esperta in psicologia dei gruppi<br />

OBIETTIVI<br />

Coinvolgere, motivare e creare impatto su un pubblico interno o esterno; migliorare la proprie ab<strong>il</strong>ità comunicative<br />

tramite autovalutazione e implementazione delle proprie capacità personali. Gestire lo stress e<br />

le situazioni di tensione nella comunicazione e nelle presentazioni in pubblico. Gestire efficacemente le relazioni<br />

problematiche.<br />

DESTINATARI<br />

Il seminario è rivolto a coloro che desiderano ampliare le proprie capacità di comunicazione in pubblico. Può<br />

essere di interesse anche per professionisti che desiderano accrescere <strong>il</strong> proprio impatto nella comunicazione<br />

di fronte ad un uditorio (avvocati, formatori, insegnanti, ruoli pubblici).<br />

PROGRAMMA<br />

Ab<strong>il</strong>ità e principi fondamentali della comunicazione. Riconoscere gli interlocutori e leggere i segnali. La<br />

struttura del discorso: costruire e articolare con chiarezza i contenuti della presentazione. Autovalutazione<br />

del proprio st<strong>il</strong>e comunicativo per potenziare le proprie ab<strong>il</strong>ità nella comunicazione verbale e non verbale.<br />

Esercizi per implementare l’impatto nell’uso dei gesti, della voce e del corpo. Intelligenza emotiva: la gestione<br />

delle emozioni e dell’ansia nelle presentazioni. Simulazione di incontri e di riunioni: le dinamiche<br />

di gruppo, la gestione dei conflitti e delle tensioni, la creazione del clima relazionale e del coinvolgimento<br />

verso obiettivi comuni.<br />

La voce: emissione, articolazione, pronuncia, modulazione, oratoria. Focalizzazione degli obiettivi e accenni<br />

teorici su: apparato respiratorio, apparato fonatorio, produzione e modulazione del suono. Esercizi<br />

pratici su: respirazione corretta e consapevole, per <strong>il</strong> potenziamento della vocalità e dell’emissione; potenziamento<br />

della vocalità e dell’emissione; articolazione e pronuncia, per la comprensib<strong>il</strong>ità, la fluidità e<br />

la qualità dell’eloquio; segnalazione di inflessioni dialettali e difetti che compromettono la comprensib<strong>il</strong>ità;<br />

prosodia. Espressività e modulazione vocale: tono, volume e ritmo, per la comprensib<strong>il</strong>ità, la fluidità e la qualità<br />

dell’eloquio. Simulazioni.<br />

La trasformazione delle conflittualità. La gestione efficace delle relazioni problematiche e la valorizzazione<br />

delle risorse umane. Il clima relazionale quale indicatore della qualità di vita lavorativa. La gestione dello<br />

stress relazionale e <strong>il</strong> benessere organizzativo.<br />

18<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

282


M233<br />

MASTER IN WEB JOURNALISM<br />

- COMUNICAZIONE ONLINE E STRATEGIE REDAZIONALI NELL’ERA DELLA MULTIMEDIALITÀ<br />

DURATA<br />

5 giorni<br />

DATE<br />

21-22-23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.030,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Dott.ssa Roberta de MARTINO<br />

Art Director - Visual Designer<br />

Il contesto: <strong>il</strong> Web? Nell’era di Internet e dell’abbattimento delle barriere comunicative, <strong>il</strong> giornalista è<br />

chiamato a ripensare la propria professionalità, nell’ottica dell’acquisizione di competenze più ampie rispetto<br />

al classico “mestiere”. La multimedialità e la possib<strong>il</strong>ità di rivolgersi ad un numero di lettori potenzialmente<br />

infinito offrono opportunità sinora impensab<strong>il</strong>i, e ridefiniscono nuove strategie comunicative e<br />

redazionali. Il cyber-lettore. A differenza del lettore del quotidiano cartaceo, <strong>il</strong> cyber-lettore desidera ricevere<br />

la notizia in tempo reale, riservandosi al tempo stesso la possib<strong>il</strong>ità di approfondirla tramite link alle<br />

fonti, f<strong>il</strong>mati e interviste audio/video.<br />

PROGRAMMA<br />

Nascita e sv<strong>il</strong>uppo dei quotidiani. Cos’è la notizia e come si scrive la notizia. Carta stampata. Giornalismo<br />

online. L’informazione tradizionale e quella on line. I giornali online: analisi comparativa delle varie<br />

esperienze. Il flusso e <strong>il</strong> mercato delle news. Concetti introduttivi sulla comunicazione e sui media e sul processo<br />

di comunicazione. L’etica e i diritti del buon giornalista. La natura e la complessità dei media. Lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

del media giornale. La redazione giornalistica: struttura, prof<strong>il</strong>i professionali, competenze. Il lettore:<br />

qual è <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o del cyber-navigatore. La scrittura giornalistica. La scrittura on line: le caratteristiche e le<br />

peculiarità della scrittura per <strong>il</strong> web. Le fonti giornalistiche, Le fonti su Internet. Metodi di lettura e di scrittura.<br />

La home page, La titolazione e la struttura di un articolo redatto per <strong>il</strong> web. L’inizio del pezzo, La piramide<br />

invertita. La legge della vicinanza. L’intervista tradizionale e quella on line. L’intervista per e-ma<strong>il</strong>.<br />

Scrittura ipertestuale. La diffusione delle informazioni sulla Rete. Editoria digitale. Come nasce e come si<br />

struttura un giornale on line. Redattore e/o Web Editor: prof<strong>il</strong>i professionali. Web-usab<strong>il</strong>ity. Web-zine. Nozioni<br />

di base di tipografia ed editoria. La struttura del lavoro editoriale dalla redazione del testo alla stampa<br />

tipografica. Le parti del libro, gabbie, giustezza, unità di misurazione tipografica. La scelta dei caratteri, teoria<br />

del colore e applicazioni. Il progetto grafico del testo scientifico: funzioni specifiche e rapporti di equ<strong>il</strong>ibrio<br />

fra le diverse parti del libro. Immagini e testo: supporto e complementarietà. La scelta delle immagini<br />

e le risorse disponib<strong>il</strong>i in rete. Nozioni di base sul trattamento delle immagini, risoluzione, metodi colore.<br />

Adobe InDesign per l’impaginazione: specificità e interazione con i programmi per la grafica e <strong>il</strong> fotoritocco.<br />

Gli strumenti di InDesign per l’impaginazione scientifica. Scelta e ottimizzazione dei contenitori di testo: colonne,<br />

box di testo e gabbie. Note a piè di pagina, testatine, indice analitico e indice sommario. Formule e<br />

grafici. Impaginazione di testi in lingua straniera e testo a fronte. Creazione di ipertesti: riferimenti, indici,<br />

collegamento a documenti diversi, collegamento a pagine web. Creazione di un pacchetto di stampa. Considerazioni<br />

sulla condivisione del lavoro di pubblicazione in studio. Parametri di esportazione in .pdf per la<br />

stampa e <strong>il</strong> web, Creazione di .pdf dinamici. Creazione un e-book a partire da un progetto InDesign. Creazione<br />

di una presentazione Flash a partire da un progetto InDesign.<br />

19<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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B354<br />

Gestire i rapporti con l’utenza nella Pubblica Amministrazione<br />

- TECNICHE DI RISOLUZIONE DEI PROBLEMI E DEI CONFLITTI E PER SVILUPPARE LA SODDISFAZIONE DELL’UTENZA<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Luciana D’AMBROSIO MARRI - Sociologa del lavoro, esperta di leadership organizzativa e consulente<br />

selezione, formazione, sv<strong>il</strong>uppo del personale. Coach individuale e di gruppi organizzativi<br />

Dott. Andrea CASTIELLO d’ANTONIO - Psicologo del lavoro, consulente di gestione e sv<strong>il</strong>uppo delle risorse umane<br />

DESTINATARI<br />

Tutti coloro che desiderano potenziare le capacità di relazione e comunicazione con i clienti esterni ed interni.<br />

Il modulo è rivolto ad accrescere la capacità di front-office rispetto allo svolgimento delle attività di<br />

servizio nei confronti dell’utenza, con particolare attenzione alle situazioni conflittuali e di tensione nella<br />

risoluzione dei problemi.<br />

OBIETTIVI<br />

Acquisire strumenti per rapportarsi in maniera più efficace ai clienti interni ed esterni. Gestire “i clienti diffic<strong>il</strong>i”<br />

e le situazioni di tensione. Acquisire la capacità di “problem solving”: definire i problemi della struttura e<br />

dei clienti, le tecniche per analizzarli in maniera sistematica e le metodologie per cercare le soluzioni e implementarle<br />

nell’ottica della massima efficacia (soluzione dei problemi) ed efficienza (tempo e sforzi impiegati).<br />

Organizzare <strong>il</strong> back-office e <strong>il</strong> front-office del servizio. Rispondere alle obiezioni ed ai reclami. Riconoscere i segnali<br />

di stress e l’impatto emotivo delle attività di servizio. Identificare e implementare le dimensioni della qualità<br />

del servizio e gli strumenti per la r<strong>il</strong>evazione della soddisfazione dell’utenza anche in relazione alla Direttiva<br />

24/04/04 Min. Funzione Pubblica. Il metodo che si intende ut<strong>il</strong>izzare è un metodo “attivo” e di carattere esperienziale.<br />

Attraverso l’ut<strong>il</strong>izzo di simulazioni i partecipanti potranno, alternativamente, sperimentare e osservare<br />

lo sv<strong>il</strong>uppo delle ab<strong>il</strong>ità di comunicazione con i clienti esterni ed interni e le dinamiche connesse. Tramite<br />

esercitazioni, role-play, simulazioni, video si permetterà a ciascun partecipante di “mettersi alla prova” e ricevere<br />

un riscontro sulle proprie competenze di comunicazione. Il metodo sperimentale permette di r<strong>il</strong>evare la<br />

differenza tra le tecniche di comunicazione e la capacità di ut<strong>il</strong>izzarle praticamente.<br />

PROGRAMMA<br />

Lo st<strong>il</strong>e relazionale adeguato in relazione ai differenti clienti. Le competenze per gestire <strong>il</strong> rapporto con <strong>il</strong><br />

cliente. Tecniche per affrontare le situazioni di tensione e conflittuali. Riconoscere i segnali di stress e <strong>il</strong> ruolo<br />

delle emozioni nei rapporti con l’utenza. Gli utenti “diffic<strong>il</strong>i” e le dinamiche relazionali. Proporre la soluzione ed<br />

essere assertivi con gli interlocutori interni ed esterni. Gestire i conflitti nella relazione con i clienti: ut<strong>il</strong>izzare l’assertività.<br />

Superare le paure e i blocchi emotivi nel conflitto. Argomentazione del proprio punto di vista in modo<br />

convincente. Gestire le obiezioni e le situazioni critiche. Saper ut<strong>il</strong>izzare l’empatia in maniera efficace. Saper dire<br />

di no. Ut<strong>il</strong>izzare strumenti per persuadere gli interlocutori e valorizzare <strong>il</strong> proprio punto di vista raggiungendo soluzioni<br />

soddisfacenti per entrambi. Saper fare un critica costruttiva. Ampliare le proprie ab<strong>il</strong>ità di influenzamento<br />

per raggiungere soluzioni condivise con i clienti esterni ed interni. Le dimensioni della qualità nel servizio nella Pubblica<br />

Amministrazione. Organizzare <strong>il</strong> flusso delle informazioni nel front-office e nel back-office. Strumenti di r<strong>il</strong>evazione<br />

e misurazione della soddisfazione dell’utenza: questionari, focus-group, interviste.<br />

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B489<br />

Gestione delle relazioni tra istituzioni, imprese e gruppi di interesse<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

28-29 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00-14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Fabio BISTONCINI<br />

Fondatore di FB & Associati. Advocacy and Lobbying<br />

Flavia TRUPIA<br />

Libera professionista, esperta di comunicazione<br />

DESTINATARI<br />

Organi legislativi e normativi (Comuni, Regioni, Province, Parlamento Italiano, Parlamento Europeo), organismi<br />

di controllo (Authority), imprese, organizzazioni di categoria, organizzazioni sindacali, gruppi di interesse,<br />

associazionismo.<br />

PROGRAMMA<br />

Come gestire <strong>il</strong> dialogo tra la Pubblica Amministrazione e i gruppi di interesse. Gli strumenti a disposizione<br />

della Pubblica Amministrazione per accogliere, interpretare, negoziare o respingere le richieste presentate<br />

da imprese, organizzazioni di categoria, organizzazioni sindacali, associazioni. Gli strumenti a<br />

disposizione dei gruppi di interesse per presentare le proprie esigenze alla Pubblica Amministrazione.<br />

Orientarsi nell’universo decisionale pubblico italiano ed europeo: leggi, disegni e proposte di legge, dibattiti,<br />

interpellanze, interrogazioni, mozioni, commissioni d’inchiesta, audizioni, direttive, raccomandazioni,<br />

assi, misure ecc.<br />

Gli strumenti di comunicazione per creare occasioni di confronto e di legittimazione sociale tra Pubblica<br />

Amministrazione e portatori di interesse: eventi, pubblicazioni, relazioni con i media, Web ecc.<br />

Attività di sensib<strong>il</strong>izzazione da parte delle Pubbliche Amministrazioni nazionali e locali in contesti decisionali<br />

più ampi, ad esempio l’Unione Europea. Attività da parte della P.A. e dell’associazionismo per l’assegnazione<br />

o la difesa dei fondi di b<strong>il</strong>ancio erogati dagli enti finanziatori. Competizione nell’assegnazione<br />

delle risorse pubbliche da parte di istituzioni locali: <strong>il</strong> caso della ricostruzione dell’Abruzzo dopo <strong>il</strong> terremoto.<br />

21<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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M164<br />

MASTER IN SCRITTURA EFFICACE TRADIZIONALE E WEB<br />

DURATA<br />

5 giorni<br />

PERIODO DI SVOLGIMENTO<br />

2-3-4-5-6 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.030,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott.ssa Antonella BERNINI<br />

Esperta di comportamento organizzativo e di tecniche di comunicazione efficace<br />

Dott.ssa Flavia TRUPIA<br />

Esperta di tecniche di comunicazione aziendale<br />

Saper comunicare scrivendo significa esprimersi con chiarezza, precisione linguistica, capacità di analisi e<br />

sintesi, presentandosi con una veste grafica espressiva e stimolante. Esistono, a questo proposito, tecniche<br />

adeguate per ottenere <strong>il</strong> massimo grado di efficacia nei messaggi scritti, <strong>il</strong> cui obiettivo primario è avere le<br />

risposte attese. Saper strutturare i testi in funzione degli obiettivi, degli interlocutori e dei contesti sono gli<br />

argomenti principali trattati nel Master.<br />

OBIETTIVI<br />

Ottenere capacità di analisi e sintesi, precisione di linguaggio e organizzazione strutturale nel redigere i<br />

messaggi. Fornire strumenti concreti per mirare i messaggi agli obiettivi desiderati, snellendo le procedure<br />

scritte interne alle organizzazioni. Creare l’impatto grafico-visivo adeguato al conseguimento dei risultati desiderati.<br />

PROGRAMMA<br />

Gli elementi di base nella comunicazione organizzata. I principi di scrittura e la definizione degli obiettivi<br />

di comunicazione. Le cause di incomprensione nel linguaggio e le ambiguità d’interpretazione. Un modello<br />

linguistico di precisione: <strong>il</strong> Metamodello. La “fisiologia” del foglio e del messaggio scritto. La rappresentazione<br />

grafica e <strong>il</strong> rapporto forma/contenuto in un documento. Analisi dei codici linguistici nei linguaggi specifici.<br />

La posta elettronica: <strong>il</strong> grado di efficacia nei messaggi e-ma<strong>il</strong> e lo st<strong>il</strong>e di scrittura.<br />

Il periodo. Il testo. Scrivere “semplice” o scrivere “complicato”: paratassi e ipotassi. La traduzione dall’italiano<br />

all’italiano: come semplificare testi complessi. Regole generali per scrivere con chiarezza. Affrontare<br />

<strong>il</strong> foglio bianco: come iniziare? iniz La punteggiatura. Le principali norme redazionali. La redazione dei testi<br />

per <strong>il</strong> web. Aspettative, codici culturali, codici linguistici e ruolo del lettore. Condizioni per una comunicazione<br />

scritta efficace: focalizzazione sul destinatario, chiarezza, concisione, concretezza, personalità. Previsione<br />

delle mosse del lettore. Obiettivo, contesto, strategia. La documentazione: tecniche per prendere<br />

appunti. Raccolta, creazione e organizzazione delle idee. Struttura del testo in funzione dell’obiettivo e del<br />

lettore: discorso informativo, descrittivo, narrativo, persuasivo, prescrittivo, ottativo. Il verbale, la relazione<br />

di lavoro, <strong>il</strong> comunicato stampa, <strong>il</strong> redazionale, la newsletter, <strong>il</strong> discorso in pubblico.<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

22<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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21 - INDICE DELLA MATERIA<br />

CERIMONIALE<br />

M154 Master in cerimoniale delle pubbliche amministrazioni e degli enti locali ...................... pag. 2<br />

B318 La disciplina del cerimoniale nelle amministrazioni pubbliche ........................................ pag. 3<br />

A613 I cerimoniali specializzati e internazionali ................................................................ pag. 4<br />

B373 Regole ulteriori, parte applicativa del cerimoniale e progettazione di eventi ...................... pag. 5<br />

1<br />

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M154<br />

MASTER IN CERIMONIALE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DEGLI<br />

ENTI LOCALI<br />

DURATA<br />

8 giorni, articolato in tre moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

5-6-7 giugno <strong>2013</strong><br />

23-24 settembre <strong>2013</strong><br />

21-22-23 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45 (con una ripresa pomeridiana)<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.500,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Massimo SGRELLI (coordinatore)<br />

già Direttore Dipartimento Cerimoniale di Stato P.C.M.<br />

Col. Antonio BILANCIA<br />

Già Responsab<strong>il</strong>e del cerimoniale del Comando M<strong>il</strong>itare della Capitale<br />

Avv. Francesco PIAZZA<br />

Capo del cerimoniale di Roma Capitale<br />

Gr. Uff. Francesco GALETTA<br />

Servizio Araldica della Presidenza del Consiglio dei Ministri<br />

OBIETTIVI<br />

Oggi l’attività di rappresentanza di tutte le istituzioni pubbliche, e anche presso gli Enti locali e le Amministrazioni<br />

regionali, si va grandemente ampliando. Il Master si propone perciò di creare funzionari in grado di gestire eventi<br />

ufficiali di varia natura ma anche di svolgere la propria attività professionale nei vari settori, con rispetto di tutte<br />

le regole di forma nazionali e internazionali. Esso si articola in tre moduli: <strong>il</strong> primo di formazione teorica, <strong>il</strong> secondo<br />

dedicato ai cerimoniali specializzati e <strong>il</strong> terzo di carattere applicativo. Ciò consentirà di far acquisire ai frequentatori<br />

le conoscenze tecniche e l’esperienza di casi concreti necessarie a padroneggiare l’organizzazione e la gestione<br />

delle varie tipologie di cerimonie, l’attività formale interna ed esterna e lo st<strong>il</strong>e manageriale.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (B318):<br />

5-6-7 giugno <strong>2013</strong><br />

La disciplina del cerimoniale nelle P.A. e negli Enti territoriali<br />

2° modulo (A613):<br />

23-24 settembre <strong>2013</strong><br />

I cerimoniali specializzati e internazionali<br />

3° modulo (B373):<br />

21-22-23 ottobre <strong>2013</strong><br />

Regole ulteriori, parte applicativa del cerimoniale e progettazione di eventi<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

2<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

288


B318<br />

La disciplina del cerimoniale nelle Amministrazioni Pubbliche<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

5-6-7 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45 con una ripresa pomeridiana<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Massimo SGRELLI<br />

già Direttore Dipartimento Cerimoniale di Stato P.C.M.<br />

Avv. Francesco PIAZZA<br />

Capo del cerimoniale di Roma Capitale<br />

OBIETTIVI<br />

Rendere consapevoli autorità, dirigenti e funzionari che hanno rapporti esterni dell’esistenza di regole formali<br />

dell’attività pubblica e del loro contenuto allo scopo di elevare l’immagine e la qualità dell’istituzione<br />

di appartenenza.<br />

DESTINATARI<br />

Autorità e dirigenti, nonché funzionari incaricati delle relazioni esterne e istituzionali e del cerimoniale.<br />

PROGRAMMA<br />

I fondamenti storico-sociologici del cerimoniale e le odierne norme costituzionali, ordinarie e amministrative<br />

che ne sono alla base, alla luce del d.P.C.M. 14/4/06. Gli invitati, gli inviti e la loro tipologia. Il posto<br />

d’onore e l’ordine delle precedenze delle cariche costituzionali di tutte le cariche pubbliche e delle altre<br />

autorità. La rappresentanza. Le precedenze in ambito internazionale, regionale e locale. Gradi civ<strong>il</strong>i e m<strong>il</strong>itari.<br />

Cerimoniale di Stato e cerimoniale territoriale: regole comuni e differenze. Il documento approvato della<br />

Conferenza delle Regioni sugli indirizzi per <strong>il</strong> raggiungimento dell’uniformità operativa degli uffici del cerimoniale<br />

delle Regioni e delle Province autonome.<br />

Organizzazione di cerimonie, premiazioni e inaugurazioni. Tipi di cerimonie presso Enti territoriali; la rappresentanza<br />

dell’Ente; incontri tra autorità locali e nazionali e tra autorità locali ed estere.<br />

Incontri e visite ufficiali e di lavoro, accoglienza, composizione delle delegazioni, firma di accordi, interpreti.<br />

Colazioni e pranzi ufficiali e di lavoro: la sala, i tavoli, i posti a tavola, <strong>il</strong> menù di un pranzo ufficiale e lo<br />

svolgimento del convivio. Giuramento delle cariche pubbliche. Cerimonie religiose ufficiali. Messaggi e lettere:<br />

l’appellativo di Onorevole, di Eccellenza, gli altri titoli, le abbreviazioni. Premi e doni di rappresentanza,<br />

adesioni e patrocini. Uso delle bandiere, dei gonfaloni e delle fasce. Festività e lutti. Onorificenze<br />

civ<strong>il</strong>i. Gli abiti: come vestirsi nelle occasioni ufficiali. Esercitazioni e risoluzione quesiti.<br />

3<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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A613<br />

I cerimoniali specializzati e internazionali<br />

- CERIMONIALE DIPLOMATICO E DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI<br />

- CERIMONIALE MILITARE ED ESEQUIE<br />

- CERIMONIALE VATICANO<br />

- CERIMONIALE DEI MATRIMONI<br />

- CERIMONIALI ORIENTALE, ISLAMICO, EBRAICO<br />

- CERIMONIALE SPORTIVO<br />

- CERIMONIALE ACCADEMICO E GIUDIZIARIO<br />

- REGOLE DI BON TON GENERALE E CONVIVIALE<br />

- FESTIVITÀ LOCALI E GIORNATE SPECIALI<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

23-24 settembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

1° giorno 9-13/14-16,30<br />

2° giorno 9-14<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Massimo SGRELLI<br />

già Direttore del Dipartimento del Cerimoniale di Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri<br />

Ambasciatore Stefano STARACE JANFOLLA<br />

Diplomatico della Repubblica<br />

Col. Antonio BILANCIA<br />

Già Responsab<strong>il</strong>e del cerimoniale del Comando M<strong>il</strong>itare della Capitale<br />

Dott. Reda HAMMAD<br />

Esperto di cerimoniale islamico<br />

OBIETTIVI E DESTINATARI<br />

Chi si occupa di cerimoniale, relazioni esterne e istituzionali non può ignorare le regole dei molti cerimoniali<br />

specializzati che può essere chiamato ad applicare. Questo seminario fornisce tale approfondimento specifico,<br />

che interessa anche settori e istituzioni private.<br />

PROGRAMMA<br />

Cerimoniale diplomatico. Cerimoniale m<strong>il</strong>itare, onori ed esequie. Cerimoniale dei paesi orientali. Cerimoniale<br />

nei paesi islamici. Cerimoniale ebraico. Cerimoniale induista. Cerimoniale Vaticano. Cerimoniale dei matrimoni.<br />

Cerimoniale sportivo, accademico e giudiziario. Feste locali. Giornate nazionali. Cerimonie internazionali.<br />

Regole generali di bon ton generale e conviviale.<br />

4<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

290


B373<br />

Regole ulteriori, parte applicativa del cerimoniale e progettazione<br />

di eventi<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

21-22-23 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Massimo SGRELLI<br />

già Direttore Dipartimento Cerimoniale di Stato P.C.M.<br />

Avv. Francesco PIAZZA<br />

Capo del cerimoniale di Roma Capitale<br />

Gr. Uff. Francesco GALETTA<br />

Servizio Araldica della Presidenza del Consiglio dei Ministri<br />

DESTINATARI<br />

I frequentatori anche in anni precedenti dei moduli base A613, B318 e B358; responsab<strong>il</strong>i e addetti al cerimoniale,<br />

per <strong>il</strong> loro aggiornamento professionale.<br />

PROGRAMMA<br />

L’organizzazione di un ufficio per la gestione del cerimoniale. Tecniche di allestimento e gestione dei vari<br />

eventi. Forme di accoglienza. Progettazione di eventi. Organizzazione di gruppi per la gestione di manifestazioni.<br />

Aspetti evolutivi. St<strong>il</strong>e di comportamento. Formazione del personale di supporto agli eventi. Le distinzioni<br />

cavalleresche e le distinzioni onorifiche e modalità di esposizione delle insegne italiane e straniere.<br />

L’araldica pubblica: nozioni e applicazioni.<br />

Esercitazioni sugli argomenti esposti, con l’applicazione delle regole definite e degli aspetti flessib<strong>il</strong>i.<br />

5<br />

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291


22 - INDICE DELLA MATERIA<br />

AMMINISTRAZIONE MILITARE<br />

A606/1 L’acquisizione di beni e servizi in economia nelle Forze Armate ...................................... pag. 2<br />

C037/1 Gestione dei lavori in economia nella Difesa e Genio m<strong>il</strong>itare ........................................ pag. 3<br />

M148 Master in gestione ed alta vig<strong>il</strong>anza sui contratti dell’amministrazione m<strong>il</strong>itare .............. pag. 4<br />

A606 L’acquisizione di beni e servizi in appalto e in economia nelle FF.AA. ............................... pag. 5<br />

C037 Gestione dei lavori nella Difesa e Genio m<strong>il</strong>itare, a quantità indeterminata e in economia ..... pag. 6<br />

A609 I ricorsi giurisdizionali e amministrativi nelle FF.AA. e la difesa dell’amministrazione ............ pag. 7<br />

M602 Master in gestione dei procedimenti tipici delle Forze Armate .................................... pag. 8<br />

A614 Missioni internazionali, peacekeeping e cooperazione .................................................. pag. 9<br />

M604 Master in diritto penale m<strong>il</strong>itare ........................................................................ pag. 11<br />

B276 Le pensioni dei dipendenti pubblici ad ordinamento m<strong>il</strong>itare ........................................ pag. 12<br />

1<br />

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292


A606_1<br />

L’acquisizione di beni e servizi in economia nelle Forze Armate<br />

- L’APPLICAZIONE DEL CODICE DEI CONTRATTI<br />

- IL REGOLAMENTO DI SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI DI SPESE IN ECONOMIA<br />

- IL D.M. DIFESA 16/3/06<br />

- IL D.L.VO 15/11/2011, N. 208, DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA COMUNITARIA 2009/81 E RELATIVO<br />

REGOLAMENTO ATTUATIVO (D.P.R. 15/11/12, N. 236)<br />

- LE DISPOSIZIONI DI SPENDING REVIEW (LEGGI 94 E 135/2012)<br />

RELATORE<br />

Avv. Francesca PETULLÀ<br />

Avvocato amministrativista<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

11-12 marzo <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

PROGRAMMA<br />

Inquadramento generale sulla normativa di riferimento per l’amministrazione m<strong>il</strong>itare. Il codice dei contratti<br />

e <strong>il</strong> regolamento dei contratti (d.P.R. 207/2010). Procedure di acquisizione di beni e servizi per valori superiori<br />

o inferiori alla soglia comunitaria.<br />

La nuova disciplina contenuta nel d.l.vo 208/11: disamina della normativa e integrazione con codice appalti.<br />

Il regolamento attuativo (d.P.R. 15/11/2012 n. 236), recante disciplina delle attività del Ministero<br />

della Difesa in materia di lavori, servizi e forniture, a norma dell’art. 196 del d.l.vo 163/06.<br />

La diffic<strong>il</strong>e convivenza tra le due normative: la posizione dell’Autorità di vig<strong>il</strong>anza. Individuazione degli<br />

ambiti oggettivi delle due normative. I contratti misti.<br />

Le fasi del procedimento attuativo. La disciplina del responsab<strong>il</strong>e del procedimento nel Ministero della<br />

Difesa; principali adempimenti nelle fasi di affidamento ed esecuzione.<br />

La disciplina delle gare e <strong>il</strong> procedimento. La banca nazionale dei contratti pubblici e le verifiche documentali.<br />

Le acquisizioni in economia in diretta amministrazione e cottimo fiduciario.<br />

La gestione del contratto. Verifiche in fase esecutiva, collaudo o certificazione. La disciplina delle varianti<br />

e delle controversie. Il subappalto. Le modalità di pagamento e la nuova disciplina sugli interessi nel<br />

d.l.vo 9/11/12, n. 192. La certificazione dei debiti.<br />

2<br />

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C037_1<br />

Gestione dei lavori in economia nella Difesa e Genio m<strong>il</strong>itare<br />

- ALLA LUCE DEL NUOVO REGOLAMENTO (D.P.R. 15/11/2012, N. 236)<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

18-19 marzo <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Francesca PETULLÀ<br />

Avvocato amministrativista<br />

Ing. Alessandro COLETTA<br />

già componente l’Autorità per la vig<strong>il</strong>anza sui lavori pubblici<br />

Il seminario propone una ricognizione della disciplina dei LL.PP. in ambito m<strong>il</strong>itare anche sulla base del<br />

nuovo regolamento 236/2012.<br />

Particolare risalto verrà dato al discorso dei lavori di “minuto mantenimento” da eseguirsi nell’immediato<br />

con le procedure in economia.<br />

PROGRAMMA<br />

Fonti normative della esecuzione dei LL.PP. in ambito Difesa. Il codice degli appalti e relativo regolamento;<br />

ricostruzione in parallelo degli istituti giuridici r<strong>il</strong>evanti. Le nuove disposizioni del d.l.vo 208/11 e <strong>il</strong> regolamento<br />

(d.P.R. 236/12): raccordo tra le varie normative. Le fasi del procedimento attuativo. La particolare<br />

disciplina del responsab<strong>il</strong>e del procedimento nel Ministero della Difesa; principali adempimenti nelle<br />

fasi di progettazione, affidamento, esecuzione. La disciplina delle gare e i diversi procedimenti di affidamento.<br />

I contratti a quantità indeterminata. L’accordo quadro nei lavori di manutenzione. La partecipazione<br />

alla gara. I requisiti. La verifica dei requisiti. La stipulazione del contratto.<br />

Criteri di aggiudicazione. La disciplina delle varianti. La disciplina delle controversie. Appalti integrati e subappalti.<br />

Lavori di somma urgenza. Documenti di contab<strong>il</strong>ità. Verifiche e collaudi. La gestione dei contratti a quantità<br />

indeterminata. Quadri economici ed elaborati della progettazione secondo <strong>il</strong> diverso livello della stessa.<br />

Capitolato prestazionale e documenti componenti <strong>il</strong> progetto definitivo. I piani di manutenzione delle opere.<br />

La validazione dei progetti. I lavori in economia. I lavori di diretta amministrazione del Genio m<strong>il</strong>itare.<br />

3<br />

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294


M148<br />

MASTER IN GESTIONE ED ALTA VIGILANZA SUI CONTRATTI<br />

DELL’AMMINISTRAZIONE MILITARE<br />

DURATA<br />

6 giorni, articolato in due moduli frequentab<strong>il</strong>i anche singolarmente<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

25-26-27 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.200,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Ing. Alessandro COLETTA<br />

Già componente l’Autorità per la vig<strong>il</strong>anza sui lavori pubblici<br />

Avv. Francesca PETULLÀ<br />

Avvocato amministrativista<br />

Ing. Francesco PORZIO<br />

Consulente e docente in materia di contrattualistica, strategie, informatica e telecomunicazioni<br />

Prof. Avv. Vito TENORE<br />

Consigliere della Corte dei conti<br />

Il master ha quale oggetto di approfondimento i contratti del settore speciale dell’Amministrazione m<strong>il</strong>itare<br />

nel campo dei lavori, beni e servizi. Dopo un inquadramento generale della materia, l’attenzione sarà rivolta<br />

alla normativa speciale dell’Amministrazione m<strong>il</strong>itare alla luce delle più recenti novità legislative e regolamentari,<br />

dando conto anche agli indirizzi della giurisprudenza della Magistratura amministrativa e di quella<br />

contab<strong>il</strong>e. Particolare attenzione sarà rivolta ai prof<strong>il</strong>i di alta vig<strong>il</strong>anza sull’esecuzione dei contratti stessi,<br />

individuando uffici, funzionari e adempimenti finalizzati all’efficace e corretta gestione degli stessi.<br />

I due moduli, inerenti rispettivamente ai lavori e alle forniture e servizi, sono fruib<strong>il</strong>i anche separatamente.<br />

PROGRAMMA<br />

1° modulo (A606):<br />

23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

L’acquisizione di beni e servizi nelle Forze Armate, in appalto e in economia<br />

2° modulo (C037):<br />

25-26-27 novembre <strong>2013</strong><br />

Gestione dei lavori nella Difesa e Genio m<strong>il</strong>itare, a quantità indeterminata e in economia<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

4<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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A606<br />

L’acquisizione di beni e servizi in appalto e in economia<br />

nelle Forze Armate<br />

- L’APPLICAZIONE DEL CODICE DEI CONTRATTI<br />

- IL REGOLAMENTO DI SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI DI SPESE IN ECONOMIA<br />

- IL D.M. DIFESA 16/3/06<br />

- IL D.L.VO 15/11/2011, N. 208 DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA COMUNITARIA 2009/81 E RELATIVO<br />

REGOLAMENTO ATTUATIVO (d.P.R. 15/11/12, N. 236)<br />

- LE DISPOSIZIONI DI SPENDING REVIEW (DD.L. 52 E 95/2012, CONV. NELLE LEGGI 94 E 135/2012)<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Francesca PETULLÀ<br />

Avvocato amministrativista<br />

Ing. Francesco PORZIO<br />

Consulente e docente in materia di contrattualistica, strategie, informatica e telecomunicazioni<br />

PROGRAMMA<br />

Inquadramento generale sulla normativa di riferimento per l’amministrazione m<strong>il</strong>itare. Il codice dei contratti<br />

come modificato dal d.l. 70/11 e dal d.l. 201/11. La tassatività dei casi di esclusione dalle gare di appalto.<br />

Il d.l.vo 208/11 sulla disciplina dei contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture nei settori della difesa<br />

e sicurezza, in attuazione della direttiva 2009/81/CE. Il regolamento dei contratti (d.P.R. 207/2010).<br />

Procedure di acquisizione di beni e servizi per valori superiori o inferiori alla soglia comunitaria.<br />

La nuova disciplina contenuta nel d.l.vo 208/11: disamina della normativa e integrazione con codice appalti.<br />

Il regolamento attuativo (d.P.R. 15/11/2012 n. 236), recante disciplina delle attività del Ministero<br />

della Difesa in materia di lavori, servizi e forniture, a norma dell’art. 196 del d.l.vo 163/06.<br />

Gli appalti segretati. Le acquisizioni tramite Consip: gli acquisti centralizzati; le Convenzioni; <strong>il</strong> <strong>Catalogo</strong><br />

elettronico, <strong>il</strong> Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione; le procedure di gara interamente gestite<br />

con sistemi telematici; l’esperienza Consip. L’obbligo di ut<strong>il</strong>izzo delle Convenzioni Consip e del MEPA<br />

come da spending Review (dd.l. 52 e 95/2012. Responsab<strong>il</strong>ità e ruoli della Consip.<br />

La diffic<strong>il</strong>e convivenza tra le due normative: la posizione dell’Autorità di vig<strong>il</strong>anza. Individuazione degli<br />

ambiti oggettivi delle due normative. I contratti misti.<br />

Le fasi del procedimento attuativo. La disciplina del responsab<strong>il</strong>e del procedimento nel Ministero della<br />

Difesa; principali adempimenti nelle fasi di affidamento ed esecuzione.<br />

La disciplina delle gare e <strong>il</strong> procedimento. La banca nazionale dei contratti pubblici e le verifiche documentali.<br />

Le acquisizioni in economia in diretta amministrazione e cottimo fiduciario.<br />

La gestione del contratto. Verifiche in fase esecutiva, collaudo o certificazione. La disciplina delle varianti<br />

e delle controversie. Il subappalto. Le modalità di pagamento e la nuova disciplina sugli interessi nel<br />

d.l.vo 9/11/12, n. 92. La certificazione dei debiti.<br />

5<br />

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296


C037<br />

Gestione dei lavori nella Difesa e Genio m<strong>il</strong>itare, a quantità<br />

indeterminata e in economia<br />

- ALLA LUCE DEL NUOVO REGOLAMENTO (D.P.R. 15/11/2012, N. 236)<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

25-26-27 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA 21% (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Avv. Francesca PETULLÀ<br />

Avvocato amministrativista<br />

Ing. Alessandro COLETTA<br />

già componente l’Autorità per la vig<strong>il</strong>anza sui lavori pubblici<br />

e inoltre un Magistrato di magistratura superiore<br />

Il seminario propone una ricognizione della disciplina dei LL.PP. in ambito m<strong>il</strong>itare anche sulla base del<br />

nuovo regolamento 236/2012.<br />

Particolare risalto verrà dato al discorso dei lavori di “minuto mantenimento” da eseguirsi nell’immediato<br />

con le procedure in economia.<br />

PROGRAMMA<br />

Fonti normative della esecuzione dei LL.PP. in ambito Difesa. Il codice degli appalti e relativo regolamento;<br />

ricostruzione in parallelo degli istituti giuridici r<strong>il</strong>evanti. Le nuove disposizioni del d.l.vo 208/11 e <strong>il</strong> regolamento<br />

(d.P.R. 236/12): raccordo tra le varie normative. Le fasi del procedimento attuativo. La particolare<br />

disciplina del responsab<strong>il</strong>e del procedimento nel Ministero della Difesa; principali adempimenti nelle<br />

fasi di progettazione, affidamento, esecuzione. La disciplina delle gare e i diversi procedimenti di affidamento.<br />

Procedure aperte e ristrette. I contratti a quantità indeterminata. L’accordo quadro nei lavori di manutenzione.<br />

La partecipazione alla gara. I requisiti. La verifica dei requisiti. La stipulazione del contratto.<br />

Criteri di aggiudicazione. La disciplina delle varianti. La disciplina delle controversie. Appalti integrati e subappalti.<br />

Lavori di somma urgenza. Documenti di contab<strong>il</strong>ità. Verifiche e collaudi. La gestione dei contratti a quantità<br />

indeterminata. Quadri economici ed elaborati della progettazione secondo <strong>il</strong> diverso livello della stessa.<br />

Capitolato prestazionale e documenti componenti <strong>il</strong> progetto definitivo. I piani di manutenzione delle opere.<br />

La validazione dei progetti. I lavori in economia. I lavori di diretta amministrazione del Genio m<strong>il</strong>itare.<br />

Responsab<strong>il</strong>ità amministrativo-contab<strong>il</strong>e, civ<strong>il</strong>e, penale e disciplinare degli addetti agli uffici contratti e<br />

dell’ufficiale rogante legata ai contratti delle Pubbliche Amministrazioni. Il responsab<strong>il</strong>e dei contratti nell’Amministrazione<br />

m<strong>il</strong>itare. Analisi della normativa e della giurisprudenza. L’obbligo di denuncia dei fatti di<br />

r<strong>il</strong>evanza penale o dannosi per l’erario accertati in sede di stipula. L’accesso agli atti di gara.<br />

6<br />

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297


A609<br />

I ricorsi giurisdizionali e amministrativi nelle Forze Armate e la difesa<br />

dell’Amministrazione m<strong>il</strong>itare<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATA<br />

14-15 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 490,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Prof. Avv. Francesco CASTIELLO<br />

Avvocato cassazionista, Docente SSPA<br />

DESTINATARI<br />

Ufficiali e sottufficiali delle FF.AA., personale addetto al contenzioso.<br />

PROGRAMMA<br />

La tutela giurisdizionale amministrativa nella prospettiva del nuovo Codice dell’ordinamento m<strong>il</strong>itare<br />

(d.l.vo 66/2010) e del nuovo Codice del processo amministrativo (d.l.vo 104/2010); i ricorsi giurisdizionali:<br />

giurisdizione generale di legittimità e giurisdizione esclusiva. Gli organi giurisdizionali di primo e secondo<br />

grado (TAR e CdS). Il giudizio: predisposizione del ricorso, della comparsa di costituzione, della relazione documentata<br />

sui fatti di causa per l’Avvocatura dello Stato. L’udienza. La decisione. L’appello. I rapporti<br />

con l’Avvocatura dello Stato. Analisi della casistica tipica delle FF.AA. La tutela cautelare: atipicità delle<br />

misure cautelari e <strong>il</strong> procedimento. La decisione e l’appello cautelare. Il giudicato e la sua ottemperanza.<br />

Poteri del giudice e modalità di esecuzione. Il commissario ad acta. I riti speciali previsti dal nuovo Codice<br />

del processo amministrativo. La tutela amministrativa. Ricorso gerarchico e ricorso straordinario al Presidente<br />

della Repubblica: presupposti, procedimento, difesa dell’amministrazione. Redazione del ricorso, della<br />

memoria di costituzione. Le osservazioni da inviare al Consiglio di Stato. Il ricorso avverso <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio della<br />

P.A. I rimedi avverso la decisione. Analisi della casistica tipica delle FF.AA. La tutela dell’Amministrazione<br />

innanzi al giudice ordinario: azioni risarcitorie contro l’amministrazione della difesa e impostazione della<br />

linea difensiva. Analisi delle condotte dannose più frequenti presso le FF.AA. La responsab<strong>il</strong>ità solidale del<br />

m<strong>il</strong>itare e della P.A. I poteri del giudice ordinario. Le condanne e la loro esecuzione. Condanna dell’Amministrazione<br />

e azione di rivalsa nei confronti del m<strong>il</strong>itare innanzi alla Corte dei conti. Modalità di denuncia.<br />

Redazione della relazione istruttoria a fronte di ricorso straordinario al Capo dello Stato e di relazione<br />

per l’Avvocatura dello Stato ai fini della difesa dell’amministrazione nel giudizio innanzi al TAR. Esame e<br />

messa a punto delle eccezioni di irricevib<strong>il</strong>ità, improponib<strong>il</strong>ità, inammissib<strong>il</strong>ità, improcedib<strong>il</strong>ità, infondatezza<br />

del gravame.<br />

7<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

298


M602<br />

MASTER IN GESTIONE DEI PROCEDIMENTI TIPICI DELLE FORZE ARMATE<br />

- ILLECITO DISCIPLINARE - SANZIONI DISCIPLINARI - RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE<br />

- SOSPENSIONI CAUTELARI - AVANZAMENTO UFFICIALI - TOSSICODIPENDENZE - TRASFERIMENTI<br />

DURATA<br />

5 giorni, articolato in seminari tematici su ciascun argomento facente parte del programma<br />

PERIODO DI SVOLGIMENTO<br />

18-19-20-21-22 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.030,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Cons. Vito POLI - Consigliere di Stato<br />

Dott.ssa Adele SIMONCELLI - Magistrato m<strong>il</strong>itare<br />

Prof. Avv. Vito TENORE - Consigliere Corte dei conti<br />

PROGRAMMA<br />

La l. 241/90 e successive modifiche e integrazioni sul procedimento amministrativo e l’amministrazione m<strong>il</strong>itare:<br />

incidenza dei principali istituti sulla gestione dell’attività delle Forze Armate alla luce del Codice dell’ordinamento<br />

m<strong>il</strong>itare (d.l.vo 15/3/2010, n. 66) e del T.U. 90 del 2010, come modificato dal d.P.R. 40/2012. Prof<strong>il</strong>i giurisdizionali<br />

relativi al contenzioso analizzato. Obblighi di denuncia alla Corte dei conti e alla Procura della<br />

Repubblica di danni erariali e di reati accertati nel corso della gestione dei procedimenti. I rapporti con l’Avvocatura<br />

dello Stato. La responsab<strong>il</strong>ità disciplinare e penale del m<strong>il</strong>itare alla luce del nuovo codice dell’ordinamento<br />

m<strong>il</strong>itare. Nozione di <strong>il</strong>lecito disciplinare del m<strong>il</strong>itare. Le sanzioni disciplinari di corpo: la definizione, l’analisi<br />

tipologica, la ricorrib<strong>il</strong>ità dei provvedimenti applicativi di sanzioni disciplinari di corpo. Esame delle novità introdotte<br />

dal nuovo codice dell’ordinamento m<strong>il</strong>itare; rapporti fra <strong>il</strong> codice m<strong>il</strong>itare e le leggi speciali (ad es. l. 97/01).<br />

Le sanzioni disciplinari di stato: l’individuazione delle singole sanzioni mediante l’analisi delle norme del nuovo<br />

codice m<strong>il</strong>itare con particolare riferimento alle garanzie del procedimento disciplinare. Ipotesi speciale di responsab<strong>il</strong>ità<br />

disciplinare per i m<strong>il</strong>itari che rivestono la qualità di ufficiale e agenti di polizia giudiziaria: gli artt.<br />

16, 17, 18 delle disposizioni di attuazione del c.p.p. Esame del procedimento relativo; gli organi competenti ad applicare<br />

sanzioni disciplinari ed <strong>il</strong> problema della ricorrib<strong>il</strong>ità per Cassazione. Cenni sulla responsab<strong>il</strong>ità penale del<br />

m<strong>il</strong>itare. Analisi dell’<strong>il</strong>lecito penale m<strong>il</strong>itare ed i rapporti con l’<strong>il</strong>lecito disciplinare. La tutela penale della disciplina<br />

m<strong>il</strong>itare, con particolare riguardo alla figura di reato di disobbedienza. Le pene m<strong>il</strong>itari con specifica attenzione<br />

alle pene m<strong>il</strong>itari accessorie (degradazione, rimozione) ed <strong>il</strong> rapporto con la sanzione disciplinare della<br />

perdita del grado per rimozione. L’efficacia della sentenza di applicazione della pena su richiesta ex art. 444 c.p.p.<br />

nel procedimento disciplinare. Casistica giurisprudenziale ed analisi della legislazione in tema di: a) sospensione<br />

cautelare dal servizio; presupposti, motivazione, restitutio in integrum; b) avanzamento ufficiali; natura giuridica<br />

del giudizio delle commissioni, struttura, fasi del giudizio, alti gradi, casistica comparata, prof<strong>il</strong>i processuali;<br />

esame della nuova disciplina normativa; c) stato di tossicodipendenza, assunzione di sostanze stupefacenti e<br />

condizione giuridica di appartenente alle Forze Armate; accesso, dispensa, benefici ai sensi del nuovo codice m<strong>il</strong>itare;<br />

d) trasferimento; natura giuridica, prof<strong>il</strong>i procedimentali, motivazione, onere di avviso, fattispecie speciali,<br />

casistica varia.<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

8<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

299


A614<br />

Missioni internazionali, peacekeeping e cooperazione: aspetti giuridici e<br />

strategico-organizzativi<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

DATE<br />

25-26-27 novembre <strong>2013</strong><br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Giuseppe CATALDI<br />

Ordinario di Diritto internazionale e di Tutela internazionale dei diritti dell’Uomo - Università “L’Orientale”<br />

di Napoli, Direttore dell’Istituto sui Diritti Fondamentali – CNR<br />

Dott. Giorgio GUERRIERO<br />

Segretario parlamentare Commissione IV Difesa, Camera dei Deputati<br />

Dott. Raffaele SALINARI<br />

Docente di Cooperazione internazionale, Università di Bologna - Presidente di “Terres des Hommes” International<br />

Federation<br />

La necessità di riformulare caratteristiche e strategie degli interventi m<strong>il</strong>itari, sempre più orientati alla difesa<br />

e alla tutela delle condizioni di democrazia e pace, impone sia aspetti di trasformazione della cultura<br />

della pace e della guerra sia acquisizione di tecniche e strategie per <strong>il</strong> peacemaking, <strong>il</strong> peacebu<strong>il</strong>ding e peacekeeping.<br />

Le evoluzioni a livello scientifico e operativo della “peace research” suggeriscono percorsi metodologici<br />

aggiornati di cui <strong>il</strong> personale civ<strong>il</strong>e e m<strong>il</strong>itare può fruire per ottimizzare i propri interventi. Le<br />

“emergenze complesse” hanno assunto un r<strong>il</strong>ievo centrale nello scenario internazionale degli ultimi anni. La<br />

necessità di sv<strong>il</strong>uppare nuovi strumenti di intervento nella prevenzione, gestione e risoluzione dei conflitti<br />

a livello internazionale ha portato al rapido sv<strong>il</strong>uppo di nuove figure professionali di operatori m<strong>il</strong>itari e civ<strong>il</strong>i<br />

nelle missioni internazionali; l’impegno di un continuo aggiornamento operativo riguarda, inoltre, sia le<br />

organizzazioni internazionali (in particolare ONU e OSCE), sia le organizzazioni non governative (ONG). Il seminario<br />

è destinato a personale dell’Amministrazione m<strong>il</strong>itare, a personale impegnato in attività di cooperazione<br />

e di diplomazia internazionale e in missioni operative in situazione di conflitto.<br />

PROGRAMMA<br />

Il divieto dell’uso della forza e le norme derogatorie: <strong>il</strong> sistema di sicurezza collettiva delle Nazioni<br />

Unite e <strong>il</strong> Capitolo VII della Carta. L’accertamento di una minaccia alla pace, di una violazione della pace<br />

e di un atto di aggressione (art. 39). Le misure provvisorie (art. 40). Le misure non implicanti l’uso della forza<br />

(art. 41). L’inoperatività del sistema di sicurezza collettiva e le misure implicanti l’uso della forza (art. 42).<br />

Le Forze di pace delle Nazioni Unite: a) aspetti operativi; b) la natura del mandato delle Forze di Pace e sua<br />

evoluzione: dal peace-keeping al peace-enforcement; c) le funzioni tipiche delle attività di peace-keeping:<br />

osservazione e verifica, interposizione, mantenimento dell’ordine e del rispetto del diritto, assistenza umanitaria;<br />

d) le regole di ingaggio delle Forze di pace; e) le funzioni tipiche delle attività di peace-enforcement.<br />

La delega agli Stati dell’uso della forza da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.<br />

La partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali: quadro normativo nazionale. Lo strumento m<strong>il</strong>itare<br />

nel contesto internazionale. La Nato e difesa europea: sv<strong>il</strong>uppi recenti, scenari e ruolo dell’Italia. Missioni<br />

internazionali e strategia nazionale/europea. Criteri geopolitici ed economici su come si “valuta” una<br />

missione. Le operazioni di supporto alla pace nel contesto di un nuovo “ordine mondiale”. L’applicazione del<br />

codice penale m<strong>il</strong>itare in tempo di guerra e/o in tempo di pace alle missioni internazionali e definizione<br />

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300


delle regole d’ingaggio. La partecipazione del Parlamento al processo decisionale sull’uso dello strumento<br />

m<strong>il</strong>itare. Il ruolo della Commissione Difesa e del Parlamento nei processi decisionali. Le proposte di<br />

legge volte all’approvazione di una “Legge quadro sulle missioni umanitarie e internazionali” nell’attuale Legislatura<br />

e in quelle passate. Gli interventi normativi in materia di proroga della partecipazione italiana a<br />

missioni internazionali.<br />

Le principali missioni internazionali in cui è impegnata l’Italia. Il ruolo e l’impegno dell’Italia in Afghanistan.<br />

Le missioni UNIFIL in Libano. Le missioni m<strong>il</strong>itari nei Balcani. La situazione in Kosovo e l’impegno italiano<br />

nel processo di pace. Il ruolo centrale dell’Italia nei Balcani e conseguente aumento di peso politico<br />

nell’ambito dell’Unione Europea. La situazione nel Caucaso e i rapporti con la Russia di Putin nello scacchiere<br />

europeo. Missioni a guida UE a cui partecipa l’Italia. Criteri e principi logistico-amministrativi adottati dal<br />

Ministero della Difesa per l’organizzazione delle missioni internazionali a guida ONU.<br />

La cooperazione civ<strong>il</strong>e-m<strong>il</strong>itare: la gestione degli aiuti umanitari: pianificazione e organizzazione degli interventi.<br />

La interazione civ<strong>il</strong>e-m<strong>il</strong>itare in scenari di conflitto. La funzione delle ONG e degli apparati m<strong>il</strong>itari<br />

nella cooperazione civ<strong>il</strong>e-m<strong>il</strong>itare.<br />

La riforma dello strumento m<strong>il</strong>itare: analisi e commento all’attuazione della revisione dello strumento m<strong>il</strong>itare<br />

alla luce dei decreti delegati emanati dal Governo. Valutazioni sull’impianto della riforma in essere nel<br />

suo complesso.<br />

10<br />

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301


M604<br />

MASTER IN DIRITTO PENALE MILITARE<br />

DURATA<br />

5 giorni, articolato in seminari tematici su ciascun argomento facente parte del programma<br />

PERIODO DI SVOLGIMENTO<br />

2-3-4-5-6 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.030,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Massimo Luigi FERRANTE - Docente di diritto penale della Pubblica Amministrazione e Diritto penale<br />

dello sport, Università degli Studi di Cassino<br />

Cons. Antonio INTELISANO - Procuratore generale m<strong>il</strong>itare presso la Corte suprema di Cassazione<br />

Docente di istituzioni di diritto e procedura penale – Università di Roma “La Sapienza”<br />

Dott. Giovanni BARONE - Sostituto Procuratore m<strong>il</strong>itare di Roma<br />

e inoltre un magistrato di magistrature superiori<br />

OBIETTIVI<br />

Offrire un aggiornato ed accurato quadro normativo e giurisprudenziale di riferimento in ordine ai più frequenti<br />

reati m<strong>il</strong>itari. Chiarire i rapporti tra le Forze Armate e la magistratura m<strong>il</strong>itare sia in caso di accertamento<br />

di fatti di reato, sia in caso di istruttorie della Procura m<strong>il</strong>itare. Esplicitare i rapporti tra fatti di reato<br />

e fattispecie di danno erariale da denunciare alla Corte dei conti. Massima attenzione verrà dedicata ai prof<strong>il</strong>i<br />

operativi della materia.<br />

PROGRAMMA<br />

La legge penale m<strong>il</strong>itare in generale ed in relazione alla legge penale comune. I destinatari della legge penale<br />

m<strong>il</strong>itare. La legge penale m<strong>il</strong>itare di guerra. Il reato m<strong>il</strong>itare. Il concorso di estranei alle FF.AA. nel reato<br />

m<strong>il</strong>itare. La pena m<strong>il</strong>itare e la sua esecuzione in concreto. I reati m<strong>il</strong>itari in occasione di missioni internazionali<br />

di pace. La parte speciale del diritto penale m<strong>il</strong>itare. I reati contro la fedeltà e la difesa m<strong>il</strong>itare.<br />

I reati contro <strong>il</strong> servizio m<strong>il</strong>itare. I reati contro la disciplina m<strong>il</strong>itare. I reati contro l’Amministrazione<br />

m<strong>il</strong>itare, la fede pubblica, la persona ed <strong>il</strong> patrimonio. L’obiezione di coscienza. La giurisdizione m<strong>il</strong>itare.<br />

L’ordinamento giudiziario m<strong>il</strong>itare. Il processo penale m<strong>il</strong>itare. La connessione di procedimenti tra giudice<br />

ordinario e giudice m<strong>il</strong>itare. Prospettive di riforma: l’unicità della giurisdizione. Rapporti tra <strong>il</strong>lecito penale<br />

e <strong>il</strong>lecito amministrativo-contab<strong>il</strong>e. La responsab<strong>il</strong>ità amministrativo-contab<strong>il</strong>e del personale: condotta,<br />

evento, nesso causale, danno erariale. In particolare <strong>il</strong> concorso di ufficiali e sottufficiali nella<br />

causazione del danno e la responsab<strong>il</strong>ità collegiale. La culpa in vig<strong>il</strong>ando dell’ufficiale. Il danno erariale e in<br />

particolare <strong>il</strong> danno da tangente, <strong>il</strong> danno all’immagine dell’amministrazione m<strong>il</strong>itare ed <strong>il</strong> danno ad amministrazione<br />

diversa da quella di appartenenza. L’obbligo di denuncia alla Corte dei conti del danno erariale<br />

da parte dell’organo apicale e responsab<strong>il</strong>ità da omessa denuncia. Rapporti tra <strong>il</strong>lecito penale e <strong>il</strong>lecito<br />

disciplinare dopo la l. 97/01.<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

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B276<br />

Le pensioni dei dipendenti pubblici ad ordinamento m<strong>il</strong>itare<br />

- DETERMINAZIONE E CONTENZIOSO<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

4-5-6 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 – 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA 20% (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott.ssa Adelisa CORSETTI<br />

Consigliere della Corte dei conti<br />

OBIETTIVI<br />

Fornire un approfondito aggiornamento delle numerose questioni concernenti lo specifico sistema pensionistico<br />

delle forze di polizia m<strong>il</strong>itari (FF.AA., Carabinieri e Guardia di Finanza), anche alla luce del Codice dell’ordinamento<br />

m<strong>il</strong>itare (d.l.vo 66/2010), per meglio curare <strong>il</strong> relativo contenzioso da parte degli addetti<br />

degli enti m<strong>il</strong>itari e per avvocati interessati alla materia.<br />

DESTINATARI<br />

Personale civ<strong>il</strong>e e m<strong>il</strong>itare delle Forze armate, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Avvocati.<br />

PROGRAMMA<br />

Concetto di pensione nel settore pubblico. Prestazioni correlate al rapporto di impiego o di servizio presso<br />

una pubblica amministrazione. Situazioni tutelate dall’art. 38 Cost. Abolizione del controllo successivo di legittimità<br />

sui decreti pensionistici. Previdenza complementare e TFS. Posticipo del TFS (art. 1, co. 22 e 23,<br />

d.l. 138/11). Evoluzione e riassetto della normativa previdenziale nel Codice dell’ordinamento m<strong>il</strong>itare<br />

(d.l.vo 66/10). Principio di specificità nella l. 183/10. Regolamento di armonizzazione (art. 24, co. 18,<br />

d.l. 201/11, come modificato dall’art. 12, co. 88, d.l. 95/12). Fonti di finanziamento del sistema previdenziale:<br />

dal sistema a ripartizione al metodo della capitalizzazione dei contributi assicurativi. Riorganizzazione<br />

del sistema previdenziale pubblico. Unificazione degli enti previdenziali nella l. 247/07, nel d.l.<br />

78/10, nella l. 183/11 e nel d.l. 201/11. Tutela legale dell’ente previdenziale resistente a seguito della soppressione<br />

dell’INPDAP e del passaggio delle competenze all’INPS (art. 21, d.l. 201/11). Programma di informazione<br />

previdenziale (art. 24, co. 29, d.l. 201/11). Metodo di calcolo contributivo. Composizione<br />

della base pensionab<strong>il</strong>e nel sistema retributivo: retribuzione media e ampliamento della base. Passaggio generalizzato<br />

al metodo contributivo, per le anzianità maturate dal 1° gennaio 2012 (art. 24, co. 2, d.l.<br />

201/11). Singole voci stipendiali e i trattamenti accessori. Maggiorazione del 18% e inclusione in quota A) ai<br />

sensi del d.l.vo 503/92. Blocco degli incrementi di I.I.S. al raggiungimento dei limiti di età nel d.l. 98/11.<br />

Questioni correlate al diritto a pensione: prescrizione dei ratei pensionistici, interessi e rivalutazione monetaria,<br />

recupero di indebito, riscatto dei servizi, ricongiunzione dei periodi assicurativi, perequazione e r<strong>il</strong>iquidazione<br />

delle pensioni, doppia percezione di indennità integrativa speciale. Nuove regole per la<br />

indicizzazione e la perequazione dei trattamenti nel d.l. 98/11, nel d.l. 138/11 e nel d.l. 201/11, incluso<br />

<strong>il</strong> c.d. contributo di solidarietà. Disciplina prevista dal d.P.R. 1092/73 per <strong>il</strong> personale m<strong>il</strong>itare in materia<br />

di accesso al trattamento di quiescenza normale e relative modalità di calcolo. Abolizione della costituzione<br />

di posizione assicurativa nel d.l. 78/10. Aumento dell’età pensionab<strong>il</strong>e per le donne, ex art. 22-ter, d.l.<br />

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78/09, nonché art. 18, co. 1, d.l. 98/11 e art. 1, co. 20, d.l. 138/11, per le lavoratrici private. Aumento dell’età<br />

pensionab<strong>il</strong>e nell’art. 5, l. 183/11 e nell’art. 24, d.l. 201/11. Progressiva omogeneizzazione dei criteri<br />

di accesso alla pensione normale: cosa cambia per i m<strong>il</strong>itari con la riforma del sistema previdenziale<br />

di cui al d.l.vo 165/97. Pensione di inab<strong>il</strong>ità. Status m<strong>il</strong>itare e aus<strong>il</strong>iaria. Trattamento economico di aus<strong>il</strong>iaria.<br />

Requisiti di permanenza e richiamo in servizio. Questioni interpretative: calcolo della ritenuta INPDAP<br />

(ora INPS), r<strong>il</strong>iquidazione dell’indennità, rideterminazione in favore degli ufficiali “esodati”. Cumulo della<br />

pensione con redditi da lavoro nella disciplina del d.l. 112/08, cumulo della pensione di reversib<strong>il</strong>ità con<br />

i redditi del beneficiario. Riforma delle pensioni di anzianità e di quelle di reversib<strong>il</strong>ità nel d.l. 98/11. Pensione<br />

anticipata nel d.l. 201/11. Incidenza dell’aspettativa di vita nel calcolo dell’età pensionab<strong>il</strong>e ex<br />

art. 18, co. 4, d.l. 98/11, e art. 24, co. 13, d.l. 201/11. Finestre di uscita nel d.l. 98/11 e impatto dell’art.<br />

24, co. 5, d.l. 201/11. Causa e concausa di servizio. Riconoscimento del nesso causale. Pensione priv<strong>il</strong>egiata<br />

m<strong>il</strong>itare. Rapporti con l’equo indennizzo. Abolizione degli istituti della causa di servizio, dell’equo<br />

indennizzo e della pensione priv<strong>il</strong>egiata, per <strong>il</strong> personale non incluso nel comparto Sicurezza, Difesa, Vig<strong>il</strong>i<br />

del fuoco e Soccorso pubblico (art. 6, d.l. 201/11). Principio dell’unicità di accertamento e decadenza<br />

dal diritto a pensione. Determinazione del trattamento priv<strong>il</strong>egiato. L’assegno rinnovab<strong>il</strong>e. Pensione priv<strong>il</strong>egiata<br />

tabellare. Revisione per “aggravamento” dell’infermità pensionata. Inidoneità al servizio, trattenimento<br />

in servizio e transito all’impiego civ<strong>il</strong>e. Transito ad altra P.A. ex art. 4, co. 96, l. 183/11. Provvidenze<br />

correlate ad una causa di servizio. Regole del giudizio pensionistico tra normativa di settore e rito del lavoro.<br />

Innovazioni recate dalla l. 205/00. Previsione del contributo unificato nelle controversie pensionistiche,<br />

ex art. 37, co. 6, d.l. 98/11. Legittimazione attiva. Cause di inammissib<strong>il</strong>ità del ricorso. Costituzione<br />

del ricorrente e del resistente. Legittimazione passiva. Difesa personale delle amministrazioni pubbliche. Tecniche<br />

di redazione della memoria di costituzione. Termine per la proposizione delle eccezioni. Mezzi istruttori.<br />

Perizia e consulenza tecnica. Accertamento tecnico preventivo nelle domande di inab<strong>il</strong>ità (art. 38, d.l.<br />

98/11). Decisione in forma semplificata. Condanna al pagamento delle spese di giudizio. Giudizio cautelare.<br />

Estinzione del giudizio. Esecuzione della sentenza e <strong>il</strong> giudizio di ottemperanza. Commissario ad acta. Appello.<br />

Altri giudizi di impugnazione. Questioni di massima dinanzi alle Sezioni riunite.<br />

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23 - INDICE DELLA MATERIA<br />

ARCHIVI E GESTIONE INFORMATIZZATA DEI DOCUMENTI<br />

M111A Master sugli archivi: formazione, gestione e conservazione documenti nella P.A. ............. pag. 2<br />

E330A Registrazione, classificazione e scarto dei documenti: compiti e nuove funzioni .................. pag. 3<br />

E248A Il sistema di protocollo informatico nella gestione degli archivi pubblici ........................... pag. 4<br />

E307 Riproduzione digitale, firma digitale e posta elettronica certificata ................................. pag. 5<br />

E269 Dall’archivio corrente all’archivio storico: conservazione e tenuta dei documenti ................ pag. 6<br />

1<br />

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M111<br />

MASTER SUGLI ARCHIVI: FORMAZIONE, GESTIONE E CONSERVAZIONE DEI<br />

DOCUMENTI NELLA P.A.<br />

DURATA<br />

5 giorni<br />

PERIODI DI SVOLGIMENTO<br />

1ª edizione: 20-21-22-23-24 maggio <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 4-5-6-7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.030,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Dott. Vincenzo FRANCO<br />

Docente di Archivistica<br />

Prof. Elio LODOLINI<br />

Professore emerito di Archivistica<br />

Il Master offre un quadro generale della dottrina archivistica e della prassi amministrativa consolidata dopo<br />

l’applicazione della più recente normativa in materia di gestione informatica di archivi e documenti, e fornisce<br />

occasione di interpretazione, discussione e scambio di esperienze anche in vista delle norme introdotte<br />

dal codice dell’amministrazione digitale (d.l.vo 82/05), con le modifiche apportate dal d.l.vo<br />

30/12/2010, n. 235.<br />

PROGRAMMA<br />

Elementi di archivistica generale: principi fondamentali di teoria archivistica. Legislazione in materia di<br />

archivi. Gli obblighi di conservazione. La tradizionale ripartizione dell’archivio: corrente, di deposito, storico.<br />

Gli strumenti di gestione degli archivi. Scarto, piani di conservazione e massimari di scarto.<br />

Il riconoscimento del valore legale dei documenti informatici. La normativa in materia di gestione informatica<br />

dei documenti. Formazione, trasmissione, esibizione, conservazione dei documenti. Gli archivi storici<br />

nell’era digitale. Il protocollo informatico e <strong>il</strong> sistema di gestione informatica dei documenti. Il valore<br />

legale delle registrazioni di protocollo: excursus della normativa dal protocollo cartaceo a quello informatico.<br />

Titolari e piani di classificazione. Teoria della classificazione archivistica. I fascicoli. Gli adempimenti<br />

di legge. La firma digitale come soluzione al problema dell’autenticità dei documenti informatici. Criticità<br />

delle soluzioni legislative.<br />

La dematerializzazione come programma di governo nell’ambito della gestione degli archivi pubblici. La dematerializzazione<br />

come progressiva perdita di consistenza fisica degli archivi. La distinzione tra documenti<br />

originali unici e documenti originali non unici prevista nel Codice dell’amministrazione digitale. Riproduzione<br />

di sicurezza e riproduzione sostitutiva. Procedure amministrative, indicazioni archivistiche e regole tecniche<br />

per l’archiviazione sostitutiva.<br />

Il manuale di gestione. Nuove e vecchie figure professionali.<br />

L’accesso e la tutela della privacy nei documenti degli archivi delle P.A.<br />

L’outsourcing dei servizi archivistici: presupposti, condizioni e limiti.<br />

VALUTAZIONE FINALE<br />

A richiesta dei partecipanti sarà r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> titolo di Master con valutazione finale espressa in sessantesimi<br />

a chi:<br />

• abbia frequentato l’intero Master<br />

• affronti gli argomenti trattati in una prova finale<br />

2<br />

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RELATORE<br />

Dott. Vincenzo FRANCO<br />

Docente di Archivistica<br />

E330<br />

Registrazione, classificazione e scarto dei documenti:<br />

compiti tradizionali e nuove funzioni<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 29-30-31 maggio <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 27-28-29 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

Il seminario ripercorre l’itinerario logico seguito dalla recente legislazione per dotare l’apparato pubblico di<br />

efficienti strumenti di gestione documentaria e fornisce gli strumenti indispensab<strong>il</strong>i sia per l’impostazione<br />

di un valido sistema di classificazione che per la costruzione di un massimario di conservazione e scarto.<br />

OBIETTIVI<br />

Fornire agli operatori del settore conoscenze di base e specialistiche per la gestione dei principali strumenti<br />

di gestione documentaria alla luce della teoria archivistica, della normativa di settore e delle tecniche informatiche.<br />

PROGRAMMA<br />

La gestione informatica dei documenti e i principi fondamentali di teoria archivistica. Vecchia e nuova<br />

legislazione in materia di archivi. La normativa abrogata e quella ancora in vigore. I limiti all’autonomia<br />

degli enti pubblici. Gli obblighi a carico degli enti pubblici. Gli strumenti di gestione degli archivi. La tradizionale<br />

funzione e le nuove finalità espressamente statuite per la registrazione di protocollo. Scelte<br />

politico-amministrative e impostazione archivistica nel nuovo ruolo del protocollo: dalla tradizionale funzione<br />

di certezza giuridica alle nuove attribuzioni in materia di gestione dei flussi documentali. Funzioni innovative<br />

per la pubblica amministrazione del protocollo informatico: la gestione del flusso di informazioni continuo<br />

e pluridirezionale, la gestione del diritto di accesso e <strong>il</strong> controllo della tutela della privacy. Excursus<br />

della normativa dal protocollo cartaceo a quello informatico: sussistenza del valore legale delle registrazioni<br />

di protocollo. Normativa, teoria e pratica della classificazione archivistica. La previsione legislativa. La<br />

nuova funzione della classificazione. Il fascicolo informatico. Normativa, teoria e pratica dello scarto dei<br />

documenti. I massimari di conservazione e di scarto. La nuova funzione dello scarto e la dematerializzazione<br />

degli archivi.<br />

3<br />

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E248<br />

Il sistema di protocollo informatico nella gestione degli archivi pubblici<br />

RELATORE<br />

Dott. Vincenzo FRANCO<br />

Docente di Archivistica<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 5-6-7 giugno <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 9-10-11 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

Il seminario mira a consentire agli operatori del settore di impossessarsi delle conoscenze di base della teoria<br />

archivistica, della normativa di settore e delle tecniche informatiche per la gestione del protocollo informatico,<br />

anche alla luce delle innovazioni previste dal Codice dell’amministrazione digitale, così come<br />

profondamente modificato dal d.l.vo 30/12/2010, n. 235.<br />

PROGRAMMA<br />

Scelte politico-amministrative e impostazione archivistica nel nuovo ruolo del protocollo: tradizionale<br />

funzione di certezza giuridica e nuova attribuzione di gestione dei flussi documentali.<br />

La funzione di certezza giuridica del protocollo informatico: <strong>il</strong> nuovo modo di accertamento della certezza<br />

della provenienza dei documenti attraverso la firma digitale. Il protocollo informatico e <strong>il</strong> problema della<br />

conservazione dei documenti digitali.<br />

La funzione di gestione dei flussi documentali nella normativa in materia di archivi e documenti a partire<br />

dalla l. 241/90 fino al Codice dell’amministrazione digitale e alle novità apportate in materia dal d.l.vo<br />

235/2010. La comunicazione legale online alla luce del d.l. 83/12 (decreto “crescita”) e relativa legge<br />

di conversione n. 134/12. Il servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali<br />

e degli archivi.<br />

Le nuove funzioni del protocollo informatico e le questioni sempre attuali della classificazione e dello<br />

scarto nell’epoca della documentazione digitale. Il protocollo informatico e la redazione del manuale di<br />

gestione.<br />

4<br />

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E307<br />

Riproduzione digitale, firma digitale e posta elettronica certificata<br />

RELATORE<br />

Dott. Vincenzo FRANCO<br />

Docente di Archivistica<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

17-18-19 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 - 14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

Il Codice dell’amministrazione digitale è <strong>il</strong> compendio di tutti gli obblighi di innovazione della Pubblica Amministrazione<br />

e la fonte dei nuovi diritti dei cittadini nei confronti della P.A. I principali strumenti di innovazione<br />

tecnologica previsti nel Codice riguardano innanzitutto gli strumenti di cui deve dotarsi la Pubblica<br />

Amministrazione per essere al passo con i tempi: tra questi strumenti <strong>il</strong> più diffic<strong>il</strong>e ad essere realizzato è<br />

<strong>il</strong> programma di dematerializzazione, i cui progetti di riproduzione digitale sono di gran lunga i più complessi<br />

a programmarsi e realizzarsi. In secondo luogo, ma non meno importanti per realizzare la piena trasformazione,<br />

sono i programmi di piena attuazione della firma digitale e della posta elettronica certificata che<br />

rappresentano i principali strumenti attraverso i quali si realizzano le aspettative di certezza del diritto da<br />

parte dei cittadini.<br />

PROGRAMMA<br />

I programmi del Codice dell’amministrazione digitale tra presente e futuro prossimo.<br />

La firma digitale. Il presupposto: la certezza del diritto. Il fondamento: l’art. 15 della l. 59/97. Il regolamento<br />

d.P.R. 513/97 e la previsione di un’unica tipologia di firma digitale. L’emanazione del d.P.R. 445/2000<br />

(Testo unico sulla documentazione amministrativa) e <strong>il</strong> recepimento della direttiva 1999/93/CE. Le successive<br />

modifiche fino al d.l.vo 82/05 (Codice dell’amministrazione digitale) e al d.l.vo 30/12/2010, n. 235.<br />

Le attuali tre tipologie di firma: la firma elettronica, la firma elettronica qualificata, la firma digitale. Il<br />

Certificatore. Le ultime regole tecniche in materia di firme digitali stab<strong>il</strong>ite nel DPCM 30/3/09. La deliberazione<br />

CNIPA 45/09 in materia di riconoscimento e verifica del documento informatico.<br />

La Posta Elettronica Certificata (PEC): le caselle istituzionali delle Pubbliche Amministrazioni e l’indice generale<br />

delle Pubbliche Amministrazioni italiane nelle “Linee guida per lo sv<strong>il</strong>uppo della società dell’informazione”.<br />

La diffusione della PEC anche in molti settori diversi dalla Pubblica Amministrazione. La<br />

sostituzione della raccomandata e del fax nei rapporti ufficiali. La PEC come sistema di comunicazione sim<strong>il</strong>e<br />

alla posta elettronica standard, ma con caratteristiche di sicurezza e di certificazione della trasmissione<br />

tali da rendere i messaggi opponib<strong>il</strong>i a terzi. Requisiti della posta elettronica certificata. Il regolamento per<br />

l’ut<strong>il</strong>izzo della posta elettronica certificata. Il ruolo dell’Agenzia per l’Italia Digitale.<br />

La dematerializzazione dei documenti come elemento di riprogettazione delle procedure della Pubblica Amministrazione<br />

in una prospettiva digitale. Il programma di dematerializzazione come mezzo per attuare la<br />

completa gestione informatica dei documenti. Dematerializzazione e procedimento di riproduzione digitale:<br />

normativa e precetti tecnici e archivistici. Il processo di conservazione e quello di archiviazione digitale.<br />

Le possib<strong>il</strong>i scelte consentite: tecnologie e regolamentazione a confronto.<br />

5<br />

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E269<br />

Dall’archivio corrente all’archivio storico: conservazione e tenuta<br />

dei documenti nell’era digitale<br />

- STATO, ENTI PUBBLICI, REGIONI, ENTI LOCALI<br />

DURATA<br />

3 giorni<br />

DATE<br />

7-8-9 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

8,45 -14,45<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 640,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORI<br />

Prof. Elio LODOLINI<br />

Professore emerito di Archivistica<br />

Dott. Vincenzo FRANCO<br />

Docente di Archivistica<br />

DESTINATARI E OBIETTIVI<br />

Il seminario, contrassegnato da una notevole caratterizzazione teorico-pratica, è diretto ai Responsab<strong>il</strong>i<br />

delle Aree organizzative omogenee e al personale incaricato di predisporre la costituzione, l’incremento e<br />

la valorizzazione dell’archivio storico delle Amministrazioni Pubbliche. L’obiettivo principale è fornire al<br />

personale, direttamente o indirettamente coinvolto nella costruzione di un archivio storico, gli strumenti di<br />

lavoro ritenuti indispensab<strong>il</strong>i dalla dottrina archivistica e dalla normativa sulla gestione dei beni culturali.<br />

PROGRAMMA<br />

La nascita degli archivi storici; <strong>il</strong> lavoro negli archivi; ordinamento e inventariazione; <strong>il</strong> metodo storico e gli<br />

archivi storici nell’era digitale; sistemi e criteri di classificazione, conservazione e scarto alla luce delle disposizioni<br />

sul protocollo informatico. Classificazione, registrazione e fascicolazione come capisaldi sia del tradizionale<br />

che del nuovo modo di operare negli archivi. Il manuale di gestione e la creazione dell’Archivio<br />

Storico dei documenti in formato digitale. La qualità della divulgazione dei dati storici nell’era di Internet.<br />

Applicazioni pratiche.<br />

6<br />

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310


24 - INDICE DELLA MATERIA<br />

INFORMATICA E APPLICAZIONI INFORMATICHE<br />

E278 Ut<strong>il</strong>izzo di Excel come database ............................................................................ pag. 2<br />

E340 I reati informatici alla luce della l. 48/2008 ............................................................. pag. 3<br />

M234 Master in comunicazione visiva e grafica vettoriale .................................................. pag. 4<br />

E336 Ut<strong>il</strong>izzo efficace del PC ...................................................................................... pag. 6<br />

E207 Microsoft access per utenti .................................................................................. pag. 7<br />

E302B Office avanzato ................................................................................................ pag. 8<br />

M235 Master in Multimedia Communication .................................................................. pag. 10<br />

E322 La firma digitale ............................................................................................. pag. 11<br />

M233 Master in Web Journalism ................................................................................ pag. 13<br />

E280 Amministrazione di sistemi di rete ....................................................................... pag. 14<br />

E338 Comunicazione con PowerPoint ........................................................................... pag. 15<br />

E296 Fondamenti della sicurezza informatica ................................................................. pag. 16<br />

E249 Microsoft Access progettazione ............................................................................ pag. 17<br />

E323 Funzionalità database di Excel ed Access ................................................................ pag. 18<br />

E327 Implementazione e gestione sicurezza reti ............................................................. pag. 19<br />

1<br />

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E278<br />

Ut<strong>il</strong>izzo di Excel come database<br />

DURATA<br />

4 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 20-21-22-23 maggio <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 25-26-27-28 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 700,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Ing. Alberto CARLESSO<br />

Docente MCSE (Microsoft Certified Systems Engineer)<br />

OBIETTIVI<br />

Il corso è rivolto a tutti gli utenti che vogliono ut<strong>il</strong>izzare proficuamente l’applicazione Excel come base dati.<br />

Durante <strong>il</strong> corso saranno riportati esempi per la gestione di ufficio acquisti finalizzati alla conoscenza delle<br />

funzioni maggiormente ut<strong>il</strong>izzate nella gestione dei dati. I partecipanti dopo <strong>il</strong> corso sapranno elaborare modelli,<br />

template per raccogliere e organizzare le informazioni, gestire in maniera ordinata <strong>il</strong> trasferimento e<br />

l’importazione dei dati da fonti diverse. Sapranno altresì creare un efficiente sistema di reporting e monitorare<br />

costantemente i flussi di archivio.<br />

PREREQUISITI<br />

L’intervento formativo, è rivolto ad utenti che abbiano conoscenza dei contenuti di corsi di introduzione all’informatica<br />

e ut<strong>il</strong>izzo di Windows Xp.<br />

PROGRAMMA<br />

Costruire modelli. Copia normale, riferimenti di celle e intervalli, operazione standard di copia, <strong>il</strong> quadratino di<br />

riempimento, riferimenti assoluti e misti, immissioni di dati e formule con <strong>il</strong> Ctrl+ Invio. Il mondo di Excel. La scrivania<br />

di Excel, Fogli e cartelle di lavoro, Rinominare, eliminare, aggiungere, nascondere fogli, riferimenti a celle<br />

di altri fogli di lavoro. Estetica e formati numerici. Interventi su righe, colonne, celle, fogli, aspetti globali del foglio<br />

di lavoro, attributi di celle e intervalli, la via canonica per ottenere i formati, allineamento e st<strong>il</strong>i. Formule,<br />

nomi di zona, altre funzioni. Operatori e priorità, la funzione SE() e le funzioni logiche. Funzioni speciali e altre<br />

particolarità. Funzioni su ricerca tabellare, la funzione Cerca.vert(), altre funzioni di ricerca tabellare, la gestione<br />

di date e orari, la sintassi dei formati numerici, la protezione dei fogli e delle celle. Elenchi e database. Che cosa<br />

è un elenco in Excel, definizioni, caratteristiche, Il modulo dati, <strong>il</strong> f<strong>il</strong>tro automatico, f<strong>il</strong>tro avanzato, <strong>il</strong> nome riservato<br />

Criteri, le zone di criteri composite, criteri calcolati, estrazione di record, ordinamento di elenchi e intervalli,<br />

aggiungere ed eliminare i subtotali, lavorare con i moduli dati, ut<strong>il</strong>izzare la convalida dei dati. Ut<strong>il</strong>izzare<br />

le strutture. Creare una struttura, nascondere e visualizzare i livelli della struttura, nascondere e visualizzare i simboli.<br />

Lavorare con le tabelle Pivot. Creare e modificare le tabelle pivot, modificare la visualizzazione delle tabelle<br />

pivot, raggruppare i dati nella tabella pivot, creare i grafici in tabella pivot. Eseguire le proiezioni sui dati.<br />

Lavorare con le tabelle database di dati a una e due variab<strong>il</strong>i, creare e gestire gli scenari, analizzare i dati, ricerca<br />

obiettivo, <strong>il</strong> risolutore, ut<strong>il</strong>izzare gli strumenti di analisi, individuare i riferimenti alle celle, individuare le formule<br />

cha fanno riferimento a una cella. Ut<strong>il</strong>izzare le Macro. Registrare, eseguire ed assegnare una macro, modificare,<br />

rinominare ed eliminare una macro. Importare ed esportare le informazioni. Importare ed esportare le informazioni,<br />

inserire e modificare oggetti e immagini, inviare documenti ad altri utenti, lavorare con i commenti alle celle,<br />

condividere le cartelle e lavorare con le informazioni personalizzate.<br />

2<br />

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E340<br />

I reati informatici alla luce della l. 48/2008<br />

DURATA<br />

1 giorno<br />

DATA<br />

24 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 -13,00/14,00 - 17,00<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 250,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Avv. Stefano VENANZI<br />

Consulente legale dell’Agenzia dell’Italia digitale<br />

DESTINATARI<br />

Dirigenti, funzionari e responsab<strong>il</strong>i della Pubblica Amministrazione centrale e locale. Avvocati, membri di Uffici<br />

legali. Organi di Magistratura e Polizia giudiziaria. Responsab<strong>il</strong>i di aziende e imprese.<br />

OBIETTIVI<br />

Con la ratifica della Convenzione di Budapest sul crimine informatico, <strong>il</strong> legislatore ha di fatto introdotto nel<br />

sistema normativo nazionale, sanzioni più pesanti per i reati informatici, prevedendo norme maggiormente<br />

incisive nel contrasto alla pedopornografia on line e sanzioni anche a carico delle società. In definitiva, <strong>il</strong> legislatore<br />

ha introdotto importanti varianti al Codice penale, al Codice di procedura penale, al Codice della<br />

privacy ed al d.l.vo 231/01.<br />

Una conseguenza che riveste particolare importanza è sicuramente l’estensione della responsab<strong>il</strong>ità amministrativa<br />

della persone giuridiche ai reati informatici, pertanto aumenta la responsab<strong>il</strong>ità delle imprese e<br />

degli enti pubblici nel caso non adottino misure preventive idonee ad evitare che gli addetti interni della società<br />

commettano reati informatici.<br />

Il seminario intende fornire un quadro chiaro ed esaustivo in materia di responsab<strong>il</strong>ità amministrativa degli<br />

enti per delitti informatici, trattamenti <strong>il</strong>leciti di dati e violazioni in materia di diritto d’autore da parte di<br />

enti e persone giuridiche.<br />

PROGRAMMA<br />

Fattispecie di reato sui sistemi informatici: accesso abusivo informatico; integrità dei dati e dei sistemi informatici;<br />

riservatezza dei dati e delle comunicazioni informatiche; diffusione di programmi diretti a danneggiare<br />

o interrompere <strong>il</strong> sistema informatico; danneggiamento informatico e frode informatica.<br />

Fattispecie realizzate attraverso l’ut<strong>il</strong>izzo dei sistemi informatici: diffamazione; truffa; ricettazione; riciclaggio;<br />

pedopornografia; vendita o <strong>il</strong>lecita acquisizione in violazione del diritto di autore.<br />

3<br />

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M234<br />

MASTER IN COMUNICAZIONE VISIVA E GRAFICA VETTORIALE<br />

- FONDAMENTI IN ADOBE ILLUSTRATOR E ADOBE PHOTOSHOP<br />

DURATA<br />

5 giorni<br />

DATE<br />

27-28-29-30-31 maggio <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.030,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Dott.ssa Roberta de MARTINO<br />

Art Director - Visual Designer<br />

OBIETTIVI<br />

Il corso è articolato in due parti: teorica e pratica. La parte teorica farà riferimento ai principi cardine del<br />

Graphic Design e della comunicazione. La parte pratico-laboratoriale sarà formativa per l’acquisizione degli<br />

strumenti per la creazione di grafica vettoriale per la stampa.<br />

Adobe Illustrator è <strong>il</strong> software standard industriale per la creazione di grafica vettoriale per la stampa e <strong>il</strong><br />

Web. È dedicato per <strong>il</strong> disegno e la stampa professionale, offre inoltre strumenti che consentono ai designer<br />

di grafica un livello di produttività senza precedenti, con pagine master, nuove interfacce utente e sofisticati<br />

strumenti di <strong>il</strong>lustrazione vettoriali, pubblicando quindi attraverso svariati supporti, tra i quali stampa<br />

e Web.<br />

Photoshop è <strong>il</strong> programma maggiormente ut<strong>il</strong>izzato nel mondo della grafica computerizzata, in particolar<br />

modo per <strong>il</strong> fotoritocco e la realizzazione di effetti e fotomontaggi assolutamente unici nel loro genere. Il<br />

corso è finalizzato alla formazione di un operatore grafico di alto livello professionale, quindi una persona<br />

in grado di lavorare nel campo della grafica pubblicitaria e dell’elaborazione delle immagini. Durante <strong>il</strong> corso<br />

saranno ut<strong>il</strong>izzati tutti gli strumenti messi a disposizione dal programma e saranno svolte esercitazioni, che<br />

saranno seguite dal docente al fine di ottimizzare l’apprendimento.<br />

PREREQUISITI<br />

<strong>il</strong> master è rivolto ad utenti che abbiano conoscenza dei principi dell’informatica e sappiano ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong><br />

computer con i diversi sistemi operativi. Si richiede la conoscenza del pacchetto Office.<br />

PROGRAMMA<br />

Parte teorica. Il valore e l’applicazione del brand nella pubblicità. L’analisi, la percezione e <strong>il</strong> trattamento<br />

analitico dei valori della marca nella realizzazione di progetti di comunicazione. La psicologia del messaggio<br />

grafico. Il significato e l’analisi degli elementi visivi. Il visual in pubblicità. L’agenzia pubblicitaria. Struttura,<br />

reparti, possib<strong>il</strong>ità. Dal piano di marketing al piano di comunicazione. Dalla valutazione degli obiettivi<br />

di business del brand alla pianificazione delle attività di comunicazione nel breve, medio lungo periodo.<br />

Strumenti e metodi di comunicazione pubblicitaria. Il tone of voice e gli elementi verbali. Il brief. L’analisi<br />

degli elementi fondamentali per la realizzazione di un progetto di comunicazione. La strategia creativa. La<br />

definizione degli elementi principali della strategia creativa per <strong>il</strong> raggiungimento della promessa dei messaggi<br />

di comunicazione. La definizione del messaggio pubblicitario. Tecniche creative e figure retoriche applicate<br />

alla pubblicità. I format pubblicitari. Tipologie ed elementi. La fotografia pubblicitaria. Analisi delle<br />

diverse tipologie di fotografie per la realizzazione delle campagne pubblicitarie.<br />

4<br />

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L’applicazione della pubblicità: i media. Dai media classici a quelli più innovativi, un panorama delle applicazioni<br />

dei messaggi pubblicitari sui diversi mezzi di comunicazione (stampa, web, tv, radio, mob<strong>il</strong>e, ecc.).<br />

Parte pratica-applicativa. Le basi di Illustrator: interfaccia, strumenti e funzionalità, Sv<strong>il</strong>uppare elementi<br />

grafici e layout dei progetti. Creazione, sv<strong>il</strong>uppo ed esportazione dei progetti grafici. Strumenti avanzati<br />

(plugin e template). Progetti per la stampa e altri formati. Effetti speciali e “trucchi del mestiere”.<br />

Adobe <strong>il</strong>lustrator con le novità CS6. Introduzione: area di lavoro e i pannelli. Il colore: la quadricromia e i<br />

colori Pantone. Elaborare un testo. Gli oggetti e l’elaborazione dei tracciati. I f<strong>il</strong>tri, i livelli e le altre funzioni.<br />

Gli strumenti. I diagrammi e i grafici. L’esportazione e la stampa.<br />

Nozioni di base per l’uso corretto del programma. Creazione di un documento nuovo. La grafica vettoriale<br />

e gli strumenti. Selezione e disposizione degli oggetti. Rimodellamento degli oggetti. Pannello colori. Lo<br />

strumento testo. Effetti Speciali con f<strong>il</strong>tri. I formati supportati. Esercitazioni.<br />

Adobe Photoshop con le novità CS6 .Introduzione: area di lavoro e i pannelli. La barra degli strumenti. Immagini<br />

in Photoshop. Creare un f<strong>il</strong>e. I f<strong>il</strong>tri. Gli st<strong>il</strong>i livello. Lavorare con le fotografie. La stampa.<br />

Nozioni di base per l’uso corretto del programma. Le selezioni. Tecniche di fotomontaggio. Pittura e Riempimenti.<br />

Tecniche di fotoritocco (strumenti). Tecniche di fotoritocco (colore). Gli strumenti vettoriali e <strong>il</strong><br />

testo. Uso artistico ed effetti speciali. Salvataggio e ottimizzazione del lavoro. Le funzioni 3D di Photoshop.<br />

Esercitazioni.<br />

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E336<br />

Ut<strong>il</strong>izzo efficace del PC<br />

DURATA<br />

4 giorni<br />

DATE<br />

3-4-5-6 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 700,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Ing. Alberto CARLESSO<br />

Docente MCSE (Microsoft Certified Systems Engineer)<br />

OBIETTIVI<br />

Acquisizione delle competenze da parte dei partecipanti delle tecniche più efficaci nell’ut<strong>il</strong>izzo del computer<br />

quale strumento di lavoro per elaborare informazioni ut<strong>il</strong>i nell’ambito lavorativo ut<strong>il</strong>izzando l’integrazione<br />

bas<strong>il</strong>are del pacchetto Office.<br />

PREREQUISITI<br />

Conoscenza elementi base di informatica e di Windows Xp/Vista/Seven.<br />

PROGRAMMA<br />

Manutenzione dei PC. Scandisk, defrag, backup, comprimere i f<strong>il</strong>e: Winzip e Zipgenius, masterizzare, pulire<br />

<strong>il</strong> disco, installare e disinstallare un programma. Archiviazione gestione e ricerca dei f<strong>il</strong>e. Partizioni e<br />

buone abitudini di archiviazione dei f<strong>il</strong>e, uso e ottimizzazione del desktop, la struttura ad albero, ut<strong>il</strong>ità di<br />

Windows: lo strumento “Cerca”; perché aggiornare le definizioni dei virus: aggiornamento automatico, semiautomatico,<br />

manuale, come mettere in quarantena un f<strong>il</strong>e.<br />

Word. Produzione di documenti. Immissione e modifica del testo, definizione dei formato, pagina, carattere,<br />

paragrafo, inserimento di caratteri speciali, ut<strong>il</strong>izzo di modelli e st<strong>il</strong>i predefiniti, copia e spostamento di<br />

porzioni dei testo nell’ambito dello stesso documento e tra documenti diversi. Gestione dei documenti. Memorizzazione<br />

e richiamo documenti, proprietà di un documento, ricerca di documenti su disco. Creazione di<br />

tabelle. Inserimento dati, formattazione celle, modifica, formule. Inserimento di grafici e immagini.<br />

Foglio di calcolo. Operazioni di editing. Selezione, spostamento, copia, modalità di inserimento dei dati. Le<br />

principali funzioni predefinite. Funzioni matematiche, funzioni data e ora, funzioni statistiche, funzioni finanziarie,<br />

funzioni di testo, funzioni logiche, funzioni di ricerca. Gestione dei dati. Ut<strong>il</strong>izzo del modulo per<br />

l’immissione dei dati, riep<strong>il</strong>ogo dei dati, ordinamento standard e personalizzato, creare ed eliminare Subtotali,<br />

teoria dei database applicata ad Excel, f<strong>il</strong>trare i dati ut<strong>il</strong>izzando <strong>il</strong> f<strong>il</strong>tro automatico e <strong>il</strong> f<strong>il</strong>tro avanzato,<br />

funzioni DB, ut<strong>il</strong>izzare le strutture, creare una struttura, nascondere e visualizzare i livelli della<br />

struttura, nascondere e visualizzare i simboli, convalida dati. Importazione ed esportazione dati. Importare<br />

dati in Excel, Integrazione dati da web e inserimento tabelle Excel su Word, esportare dati da Excel su altri<br />

applicativi.<br />

Differenze tra i diversi pacchetti Office. Individuazione delle informazioni e funzionalità nelle schede delle<br />

versioni più recenti del pacchetto Office.<br />

6<br />

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E207<br />

Microsoft Access per Utenti<br />

DURATA<br />

4 giorni<br />

DATE<br />

10-11-12-13 giugno <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 700,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Ing. Alberto CARLESSO<br />

Docente MCSE (Microsoft Certified Systems Engineer)<br />

OBIETTIVI<br />

Il programma didattico tiene in considerazione l’esigenza archivistica degli enti pubblici.<br />

Un database deve assolvere a due funzioni fondamentali, l’archiviazione dei dati e la loro interrogazione.<br />

Quindi l’obiettivo del corso è strettamente legato a queste esigenze; in particolare, la tecnica di formazione<br />

è particolarmente mirata allo scopo di far acquisire all’utente le conoscenze che gli permetteranno di<br />

creare e gestire autonomamente archivi dati, con estrema semplicità.<br />

PREREQUISITI<br />

L’intervento formativo è rivolto ad utenti che abbiano conoscenza dei contenuti di corsi di introduzione all’informatica<br />

e ut<strong>il</strong>izzo di Windows Xp.<br />

PROGRAMMA<br />

Introduzione ad Access. Consultare la Guida in linea, comprendere come strutturare i dati, comprendere<br />

gli oggetti del database: tabelle, query, maschere e report.<br />

Creare un database. Creare un database da un modello, creare un database vuoto.<br />

Creare le tabelle. Creare una tabella nella visualizzazione struttura, creare una tabella nella visualizzazione<br />

foglio dati, usare la creazione guidata per creare una tabella, modificare e stampare le tabelle, aggiungere<br />

record ad una tabella, spostarsi all’interno di una tabella, selezionare e modificare i record, gestire<br />

i dati e stampare le tabelle, personalizzare le tabelle, personalizzare righe e colonne, modificare l’aspetto<br />

dei dati, inserire ed eliminare i campi, usare la ricerca guidata, creare collegamenti ipertestuali, modificare<br />

le proprietà dei campi.<br />

Relazioni. Stab<strong>il</strong>ire relazioni tra le tabelle, comprendere le relazioni tra le tabelle: nozioni di chiavi primarie<br />

e di chiavi esterne.<br />

Definire le relazioni tra le tabelle, lavorare con i fogli dati secondari, modificare ed eliminare le relazioni<br />

tra le tabelle, comprendere l’integrità referenziale.<br />

Creare e personalizzare F<strong>il</strong>tri e Query. Lavorare con i f<strong>il</strong>tri, creare una query usando la creazione guidata.<br />

Query semplice, creare una query nella visualizzazione struttura, personalizzare una query, analogie e differenze<br />

tra le query e i f<strong>il</strong>tri, lavorare con le espressioni nelle query, usare le espressioni in una query, definire<br />

più criteri creare campi calcolati.<br />

Progettare le maschere. Usare le maschere creare una maschera standard, creare una maschera usando la<br />

creazione guidata.<br />

Produrre i report. Usare i report, creare un report standard, creare un report usando la creazione guidata.<br />

Sono previste esercitazioni pratiche sugli argomenti trattati.<br />

7<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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E302<br />

Office avanzato<br />

DURATA<br />

4 giorni<br />

DATE<br />

2 a edizione: 17-18-19-20 giugno <strong>2013</strong><br />

3 a edizione: 9-10-11-12 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 700,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Ing. Alberto CARLESSO<br />

Docente MCSE (Microsoft Certified Systems Engineer)<br />

Durante <strong>il</strong> corso l’utente sarà formato sulle funzionalità avanzate dei programmi per l’elaborazione dei<br />

testi, i fogli elettronici, le basi di dati e gli strumenti di presentazione, oltre ad un ut<strong>il</strong>e approfondimento<br />

sulle buone pratiche nell’uso del PC. Al termine del percorso formativo, poiché i contenuti coincidono con<br />

quelli previsti per la certificazione ECDL Core, i partecipanti disporranno della preparazione necessaria per<br />

sostenere i relativi esami.<br />

OBIETTIVI<br />

Saper risolvere autonomamente le problematiche ricorrenti nell’uso del Personal computer.<br />

Il programma didattico tiene in considerazione l’esigenza di acquisire una ottima padronanza nell’ut<strong>il</strong>izzo del<br />

PC orientata all’ut<strong>il</strong>izzo degli applicativi di ufficio più diffusi, come l’elaborazione testi, <strong>il</strong> foglio di calcolo,<br />

le basi di dati e gli strumenti di presentazione, ed imparare ad usarli correntemente per svolgere <strong>il</strong> proprio<br />

lavoro.<br />

PREREQUISITI<br />

L’intervento formativo è rivolto ad utenti che abbiano conoscenza dei contenuti di corsi di introduzione all’informatica<br />

e ut<strong>il</strong>izzo di Windows Xp.<br />

PROGRAMMA<br />

Manutenzione dei PC. Scandisk, defrag, backup, comprimere i f<strong>il</strong>e: winzip e zipgenius, masterizzare, pulire<br />

<strong>il</strong> disco, installare e disinstallare un programma. Archiviazione gestione e ricerca dei f<strong>il</strong>e. Partizioni e<br />

buone abitudini di archiviazione dei f<strong>il</strong>es, uso e ottimizzazione del desktop, la struttura ad albero, ut<strong>il</strong>ità di<br />

Windows: lo strumento “Cerca”; perché aggiornare le definizioni dei virus: aggiornamento automatico, semiautomatico,<br />

manuale, come mettere in quarantena un f<strong>il</strong>e. Salute, sicurezza e ambiente. Ergonomia, salute,<br />

precauzioni, ambiente.<br />

WORD. L’ambiente di lavoro. Menu e comandi, la barra degli strumenti, <strong>il</strong> nastro e <strong>il</strong> righello, ut<strong>il</strong>izzo dell’help.<br />

Produzione di documenti. Immissione e modifica del testo, definizione dei formato, pagina, carattere,<br />

paragrafo, inserimento di caratteri speciali, ut<strong>il</strong>izzo di modelli e st<strong>il</strong>i predefiniti, copia e spostamento<br />

di porzioni dei testo nell’ambito dello stesso documento e tra documenti diversi. Gestione dei documenti.<br />

Memorizzazione e richiamo documenti, proprietà di un documento, ricerca di documenti su disco. Creazione<br />

di tabelle. Inserimento dati, formattazione celle, modifica, formule. Inserimento di grafici e immagini.<br />

Modifica di immagini, creazione di immagini, funzione di raggruppamento. Funzioni di carattere generale.<br />

Numerazione delle pagine, impaginazione, ricerca e sostituzione di testo o di, controlli di formato, ut<strong>il</strong>izzo<br />

dei controllo ortografico e dei thesaurus, formato e ordinamento di elenchi.<br />

8<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

318


FOGLIO DI CALCOLO. Operazioni di editing. Selezione, spostamento, copia, modalità di inserimento dei<br />

dati. Le principali funzioni predefinite. Funzioni matematiche, funzioni data e ora, funzioni statistiche, funzioni<br />

finanziarie, funzioni di testo, funzioni logiche, funzioni di ricerca. Gestione dei dati. Ut<strong>il</strong>izzo del modulo<br />

per l’immissione dei dati, riep<strong>il</strong>ogo dei dati, ordinamento standard e personalizzato, creare ed eliminare<br />

Subtotali, teoria dei database applicata ad Excel, f<strong>il</strong>trare i dati ut<strong>il</strong>izzando <strong>il</strong> f<strong>il</strong>tro automatico e <strong>il</strong> f<strong>il</strong>tro<br />

avanzato, funzioni DB, ut<strong>il</strong>izzare le strutture, creare una struttura, nascondere e visualizzare i livelli della<br />

struttura, nascondere e visualizzare i simboli, convalida dati. Importazione ed esportazione dati. Importare<br />

dati in Excel, recupero dati dal web e creazione di query, esportare dati da Excel pubblicazione statica ed<br />

interattiva. La protezione dei Fogli e delle cartelle di lavoro. Proteggere l’accesso alle cartelle di lavoro<br />

in lettura e in scritture, proteggere <strong>il</strong> foglio di lavoro in lettura, in scrittura, completamente o solo per aree.<br />

L’analisi dei dati. La ricerca obiettivo. Il risolutore. Analizzare i dati ut<strong>il</strong>izzando la Tabella Pivot. Creare<br />

e modificare le tabelle pivot, mostrare e nascondere dati, modificare <strong>il</strong> layout, raggruppare i dati, campo<br />

calcolato ed Elemento calcolato, grafico Pivot, creare una tabella pivot interattiva per <strong>il</strong> web. Le proiezioni<br />

dei dati. Creare tabelle di dati a una e a due variab<strong>il</strong>i, creare e gestire scenari.<br />

POWER POINT. Caratteristiche generali e potenzialità del prodotto. Interfaccia utente, introduzione all’uso,<br />

inserimento e modifica dei testi, inserimento e modifica di elementi grafici, creazione della slide master.<br />

Funzionalità per la gestione dei testi. Controllo dell’allineamento e della spaziatura, ut<strong>il</strong>izzo di font<br />

ed attributi tipografici, funzioni di ricerca e sostituzione, controllo ortografico, editor di equazioni.<br />

Funzionalità grafiche. tracciamento di linee, rettangoli, ovali, cerchi, ridimensionamento e riposizionamento<br />

degli elementi grafici, applicazione di ombreggiature, fondini e colori, effetti speciali, ut<strong>il</strong>izzo della<br />

libreria grafica. Generatore di grafici. Inserimento dei dati, generazione e modifica dei grafici, personalizzazioni.<br />

Funzioni di presentazione. <strong>Visualizza</strong>zione slide: anteprima, scorrimento manuale ed automatico,<br />

controllo generale dei formato e relative opportunità di modifica, organizzazione della presentazione: spostamento<br />

delle slide e operazioni di copia, taglia, incolla, inserimento delle note e generazione di documenti<br />

riassuntivi.<br />

9<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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M235<br />

MASTER IN MULTIMEDIA COMMUNICATION<br />

- SOCIAL MEDIA E FACEBOOK MARKETING<br />

- FONDAMENTI DI ADOBE FLASH E ADOBE DREAMWEAVER<br />

DURATA<br />

5 giorni<br />

DATE<br />

7-8-9-10-11 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.030,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Dott.ssa Roberta de MARTINO<br />

Art Director - Visual Designer<br />

OBIETTIVI<br />

Adobe Flash è <strong>il</strong> programma indicato per sv<strong>il</strong>uppare siti e per produrre animazioni da pubblicare direttamente<br />

su web. Le tecniche ut<strong>il</strong>izzate da Flash per realizzare animazioni sono quelle usate nei montaggi video, dove<br />

è presente una linea temporale e una serie di fotogrammi.<br />

Adobe Dreamweaver è indicato per sv<strong>il</strong>uppare siti ad alta grafica da pubblicare direttamente su web. Consente<br />

a progettisti e sv<strong>il</strong>uppatori web di creare siti standard in tutta sicurezza, di progettare in maniera grafica<br />

o direttamente nel codice e sv<strong>il</strong>uppare pagine con i sistemi di gestione dei contenuti.<br />

Durante <strong>il</strong> corso verranno trattati i maggiori argomenti inerenti alla realizzazione di animazioni e elementi<br />

grafici da includere in un progetto web. Saranno eseguite delle esercitazioni finalizzate allo svolgimento dei<br />

singoli progetti.<br />

PREREQUISITI<br />

Il master è rivolto ad utenti che abbiano conoscenza dei principi dell’informatica e sappiano ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong><br />

computer con i diversi sistemi operativi. Si richiede la conoscenza del pacchetto Office.<br />

PROGRAMMA<br />

Social media, la multimedialità e la comunicazione: pro e contro, partecipazione ed evoluzioni digitali. Le<br />

basi della creazione dell’identità ondine. I meccanismi dei canali principali. Predisporre <strong>il</strong> proprio sito per <strong>il</strong><br />

social marketing. Le strategie: eventi, partecipativi, contest, promozioni e visual marketing. Promozione sui<br />

canali sociali, Facebook marketing.<br />

Adobe animation. Introduzione a Flash. Proprietà del f<strong>il</strong>mato. La timeline. La barra degli strumenti. Creazione<br />

della grafica. I simboli. Le immagini e <strong>il</strong> testo. L’animazione e la navigazione in flash. Gestione audio.<br />

Introduzione a Dreamweaver. Interfaccia e layout di lavoro. Definire e gestire un sito. Nuove pagine e collegamenti.<br />

Mappa immagine, Immagini e animazioni. Database e pagine dinamiche. Inserire i dati nel database.<br />

Tabelle e layout di pagina, Barra di navigazione. I frame, Inserire f<strong>il</strong>mati. Il linguaggio CSS.<br />

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E322<br />

La firma digitale<br />

- DOCUMENTO INFORMATICO, FIRME ELETTRONICHE, POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA: I CAMBIAMENTI<br />

INTRODOTTI DAL D.L.VO 235/12<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

17-18 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 420,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Dott. Stefano ARBIA<br />

Funzionario Agenzia dell’Italia digitale<br />

OBIETTIVI<br />

Il d.l.vo 235/2010 apporta profonde modifiche al Codice dell’Amministrazione digitale (d.l.vo 82/05). In particolare,<br />

l’impianto normativo che regola la firma digitale subisce profonde e radicali modifiche. La stessa<br />

firma digitale - come oggi largamente diffusa - non è più definib<strong>il</strong>e tale.<br />

L’indicazione di eventuali titoli o cariche possedute dal sottoscrittore finora contenuti nel certificato di firma<br />

digitale, potrà essere contenuta in specifici certificati emessi da istituzioni, organi e collegi professionali.<br />

Conoscere i fondamenti, la normativa vigente e gli aspetti pratici dello strumento “firma digitale” e delle<br />

altre tipologie di firme elettroniche introdotte dal d.l.vo 235/2010, con particolare attenzione alla “firma<br />

elettronica avanzata”, le innovazioni e gli scenari introdotti dalle nuove regole tecniche. Scopo è quello di<br />

fornire ai partecipanti una corretta conoscenza delle nuove norme in tema di firma digitale al fine di avere<br />

gli strumenti per cogliere nuove opportunità ed essere preparati ad affrontare i cambiamenti che devono essere<br />

obbligatoriamente gestiti.<br />

Conoscere gli obblighi derivanti dalla Direttiva europea 123/06; le modalità previste dal legislatore europeo<br />

per ottemperarvi. Conoscere cosa aspettarsi in ambito comunitario e dalle norme di recepimento che ne derivano<br />

e come le pubbliche amministrazioni dovranno modificare le procedure di e-procurement.<br />

Consentire ai partecipanti di verificare ed ut<strong>il</strong>izzare la firma digitale acquisendo, inoltre, le conoscenze necessarie<br />

per configurare ed ut<strong>il</strong>izzare Acrobat al fine di sottoscrivere con firma digitale documenti informatici<br />

ut<strong>il</strong>izzando i dispositivi di firma forniti dai certificatori accreditati. Conoscere la posta elettronica<br />

certificata (PEC) e le differenze con la CECPAC.<br />

PROGRAMMA<br />

Firma digitale, firma elettronica avanzata e firma elettronica qualificata nel quadro normativo introdotto<br />

dal d.l.vo 30/12/2010, n. 235.<br />

La Firma elettronica avanzata nella pubblica Amministrazione: opportunità e semplificazione.<br />

Le attuali modalità di firma e le tipologie di firma: prospettive, limiti, benefici. La validità giuridica delle<br />

firme digitali nel tempo. La validità giuridica della marca temporale e degli altri riferimenti temporali opponib<strong>il</strong>i<br />

ai terzi. Le innovazioni introdotte dalle nuove regole tecniche.<br />

La firma elettronica in ambito europeo: cosa comporta <strong>il</strong> recepimento della Decisione 767/2009 e 130/2011;<br />

obblighi e opportunità per le P.A.<br />

La firma digitale in pratica: come dotarsi dei dispositivi di firma, come ut<strong>il</strong>izzarli, quando usare e come ottenere<br />

un riferimento temporale opponib<strong>il</strong>e ai terzi. Configurare Acrobat per la firma digitale; personaliz-<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

321


zare l’aspetto di firma. Le potenzialità del formato .pdf: creare un modulo sottoscritto dalla P.A., comp<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>e<br />

e sottoscrivib<strong>il</strong>e con firma digitale dal cittadino.<br />

La firma digitale verificata ab origine: vantaggi e ut<strong>il</strong>izzo. Configurare Acrobat per la firma digitale; personalizzare<br />

l’aspetto di firma. Le potenzialità del formato .pdf: creare un modulo sottoscritto dalla P.A., comp<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>e<br />

e sottoscrivib<strong>il</strong>e con firma digitale dal cittadino.<br />

La posta elettronica certificata: funzionamento, garanzie e false aspettative. PEC, PECid e CECPAC: differenze<br />

ed analogie.<br />

Firma digitale e posta elettronica certificata nel procedimento amministrativo: come integrare tali strumenti<br />

ab<strong>il</strong>itanti nel procedimento amministrativo in ottemperanza all’art. 3-bis della l. 241/90 evitando <strong>il</strong><br />

rischio di violare le prescrizioni contenute nell’art. 1, comma 2.<br />

La dematerializzazione del documento informatico: copia analogica di documento informatico, duplicato<br />

e copia di documento informatico, i documenti amministrativi informatici.<br />

I certificati di attributo: fondamenti, gestione, vantaggi.<br />

12<br />

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M233<br />

MASTER IN WEB JOURNALISM<br />

- COMUNICAZIONE ONLINE E STRATEGIE REDAZIONALI NELL’ERA DELLA MULTIMEDIALITÀ<br />

DURATA<br />

5 giorni<br />

DATE<br />

21-22-23-24-25 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 - 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 1.030,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Dott.ssa Roberta de MARTINO<br />

Art Director - Visual Designer<br />

Il contesto: <strong>il</strong> Web? Nell’era di Internet e dell’abbattimento delle barriere comunicative, <strong>il</strong> giornalista è<br />

chiamato a ripensare la propria professionalità, nell’ottica dell’acquisizione di competenze più ampie rispetto<br />

al classico “mestiere”. La multimedialità e la possib<strong>il</strong>ità di rivolgersi ad un numero di lettori potenzialmente<br />

infinito offrono opportunità sinora impensab<strong>il</strong>i, e ridefiniscono nuove strategie comunicative e<br />

redazionali. Il cyber-lettore. A differenza del lettore del quotidiano cartaceo, <strong>il</strong> cyber-lettore desidera ricevere<br />

la notizia in tempo reale, riservandosi al tempo stesso la possib<strong>il</strong>ità di approfondirla tramite link alle<br />

fonti, f<strong>il</strong>mati e interviste audio/video.<br />

PROGRAMMA<br />

Nascita e sv<strong>il</strong>uppo dei quotidiani. Cos’è la notizia e come si scrive la notizia. Carta stampata. Giornalismo<br />

online. L’informazione tradizionale e quella on line. I giornali online: analisi comparativa delle varie<br />

esperienze. Il flusso e <strong>il</strong> mercato delle news. Concetti introduttivi sulla comunicazione e sui media e sul processo<br />

di comunicazione. L’etica e i diritti del buon giornalista. La natura e la complessità dei media. Lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

del media giornale. La redazione giornalistica: struttura, prof<strong>il</strong>i professionali, competenze. Il lettore:<br />

qual è <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o del cyber-navigatore. La scrittura giornalistica. La scrittura on line: le caratteristiche e le<br />

peculiarità della scrittura per <strong>il</strong> web. Le fonti giornalistiche, Le fonti su Internet. Metodi di lettura e di scrittura.<br />

La home page, La titolazione e la struttura di un articolo redatto per <strong>il</strong> web. L’inizio del pezzo, La piramide<br />

invertita. La legge della vicinanza. L’intervista tradizionale e quella on line. L’intervista per e-ma<strong>il</strong>.<br />

Scrittura ipertestuale. La diffusione delle informazioni sulla Rete. Editoria digitale. Come nasce e come si<br />

struttura un giornale on line. Redattore e/o Web Editor: prof<strong>il</strong>i professionali. Web-usab<strong>il</strong>ity. Web-zine. Nozioni<br />

di base di tipografia ed editoria. La struttura del lavoro editoriale dalla redazione del testo alla stampa<br />

tipografica. Le parti del libro, gabbie, giustezza, unità di misurazione tipografica. La scelta dei caratteri, teoria<br />

del colore e applicazioni. Il progetto grafico del testo scientifico: funzioni specifiche e rapporti di equ<strong>il</strong>ibrio<br />

fra le diverse parti del libro. Immagini e testo: supporto e complementarietà. La scelta delle immagini<br />

e le risorse disponib<strong>il</strong>i in rete. Nozioni di base sul trattamento delle immagini, risoluzione, metodi colore.<br />

Adobe InDesign per l’impaginazione: specificità e interazione con i programmi per la grafica e <strong>il</strong> fotoritocco.<br />

Gli strumenti di InDesign per l’impaginazione scientifica. Scelta e ottimizzazione dei contenitori di testo: colonne,<br />

box di testo e gabbie. Note a piè di pagina, testatine, indice analitico e indice sommario. Formule e<br />

grafici. Impaginazione di testi in lingua straniera e testo a fronte. Creazione di ipertesti: riferimenti, indici,<br />

collegamento a documenti diversi, collegamento a pagine web. Creazione di un pacchetto di stampa. Considerazioni<br />

sulla condivisione del lavoro di pubblicazione in studio. Parametri di esportazione in .pdf per la<br />

stampa e <strong>il</strong> web, Creazione di .pdf dinamici. Creazione un e-book a partire da un progetto InDesign. Creazione<br />

di una presentazione Flash a partire da un progetto InDesign.<br />

13<br />

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E280<br />

Amministrazione di sistemi di rete<br />

DURATA<br />

4 giorni<br />

DATE<br />

28-29-30-31 ottobre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 700,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Ing. Alberto CARLESSO<br />

Docente MCSE (Microsoft Certified Systems Engineer)<br />

OBIETTIVI<br />

Far acquisire le nozioni di base per la gestione e configurazione dei Sistemi operativi Windows Server 2003<br />

nell’ambito delle funzionalità bas<strong>il</strong>ari di rete. Il corso mira alla preparazione degli studenti per apprendere<br />

le competenze necessarie per la gestione degli account utente, la gestione delle risorse del server, <strong>il</strong> monitoraggio<br />

delle prestazioni e la protezione dei dati in un ambiente di rete basato su tecnologia Microsoft.<br />

PREREQUISITI<br />

Come requisiti fondamentali del corso si richiede la conoscenza di base sui sistemi operativi e sulle reti.<br />

PROGRAMMA<br />

Introduzione all’amministrazione di account e risorse. Amministrazione delle risorse presenti in una macchina<br />

con Windows Server 2003 presente in un’infrastruttura di rete.<br />

Gestione di account utente e computer. Creazione, modifica e gestione degli account utente e computer<br />

in un ambiente di rete basato su un dominio Windows Server 2003.<br />

Gestione dei gruppi. Le diverse tipologie di gruppi e la loro ut<strong>il</strong>ità in un dominio. Creazione, modifica e la<br />

gestione dei gruppi in un ambiente di rete basato su un dominio Windows Server 2003.<br />

Gestione dell’accesso alle risorse. Struttura di gestione dei permessi in relazione ai f<strong>il</strong>e e alle cartelle, sia<br />

a livello locale che attraverso la rete.<br />

Implementazione della stampa. Creazione delle stampanti e gestione dei relativi driver in un’infrastruttura<br />

di rete basata su Windows Server 2003.<br />

Gestione della stampa. cambiamento della posizione dello spooler di stampa, impostazione delle priorità e<br />

disponib<strong>il</strong>ità delle stampanti.<br />

Gestione dell’accesso agli oggetti delle unità organizzative. Assegnazione dei permessi e delega del controllo<br />

delle Unità organizzative in modo personalizzato.<br />

Implementazione di criteri di gruppo. Ut<strong>il</strong>izzo dei criteri di gruppo nei diversi livelli logici di un dominio e<br />

le possib<strong>il</strong>e impostazioni presenti.<br />

Gestione dell’ambiente utente mediante i criteri di gruppo. Impostazione dell’ambiente utente e dell’ambiente<br />

macchina in una PdL gestita in un dominio basato su Window Server 2003.<br />

Introduzione alla protezione in Windows Server 2003. Metodologie ut<strong>il</strong>izzate per proteggere i servizi presenti<br />

in server e implementazione del monitoraggio degli eventi di sistema.<br />

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E338<br />

Comunicazione con PowerPoint<br />

DURATA<br />

2 giorni<br />

DATE<br />

7-8 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 420,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Ing. Alberto CARLESSO<br />

Docente MCSE (Microsoft Certified Systems Engineer)<br />

OBIETTIVI<br />

Il corso ha l’obiettivo nella prima parte di insegnare ai partecipanti l’ut<strong>il</strong>izzo del PowerPoint in tutte le sue<br />

applicazioni, nella seconda parte i partecipanti apprenderanno le tecniche integrate con elementi di storytelling,<br />

tecniche vocali, gestione dello spazio e public speaking evoluto.<br />

PROGRAMMA<br />

Progettare la presentazione. Immaginare lo storyboard. Gli errori ricorrenti nella progettazione del ppt. La<br />

gestione del testo. Le immagini. i caratteri. i colori e le animazioni. Elementi di infografica. Rapporto tra<br />

verbale e non verbale nella presentazione.<br />

La curva dell’attenzione: conoscerla e gestirla. La relazione fra chi presenta e l’aula. Uso della voce e<br />

della presenza fisica. Elementi di storytelling. Controllare prossemica e gestualità. Analisi dello st<strong>il</strong>e. “Tell,<br />

don’t sell” per essere convincenti. Cosa è “convincere”, cosa è “persuadere”.<br />

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Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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E296<br />

Fondamenti della sicurezza informatica<br />

DURATA<br />

4 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 15-16-17-18 apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 11-12-13-14 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 700,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Ing. Alberto CARLESSO<br />

Docente MCSE (Microsoft Certified Systems Engineer)<br />

OBIETTIVI<br />

Far acquisire le nozioni di base nell’ambito della sicurezza informatica riuscendo ad inquadrare le problematiche<br />

inerenti i sistemi informativi in ambito lavorativo aziendale, in particolare collegati a reti di comunicazione.<br />

Esaminarne le principali procedure e tecnologie ut<strong>il</strong>izzate per l’implementazione della<br />

sicurezza interna ed esterna.<br />

PREREQUISITI<br />

Come requisiti fondamentali del corso si richiede la conoscenza generale del funzionamento di una rete di<br />

computer.<br />

PROGRAMMA<br />

Richiamo ai concetti sulle reti di comunicazione. Ripasso delle nozioni di base sulle reti ut<strong>il</strong>i per affrontare<br />

<strong>il</strong> discorso relativo alla sicurezza informatica e far acquisire la competenza sulle procedure inerenti allo<br />

scambio dei dati in una rete. Tipologia di reti, Apparecchi di networking e <strong>il</strong> Protocollo TCP/IP.<br />

Aspetti e principi sulla sicurezza. Comprensione dei concetti fondamentali relativa ai requisiti della sicurezza<br />

informatica. Sicurezza delle informazioni e dei servizi. Il ciclo di vita della sicurezza.<br />

Crittografia. Crittografia simmetrica ed asimmetrica. Algoritmi crittografici, processo di cifratura, le loro caratteristiche<br />

e relativo schema di funzionamento.<br />

PKI. Infrastruttura a Chiave Pubblica. Caratteristiche principali una PKI nell’ambito del soddisfacimento di<br />

alcuni requisiti di sicurezza.<br />

Attacchi informatici. I principali attacchi a cui sono sottoposte le reti informatiche; obiettivi, modalità di<br />

funzionamento, cause delle minacce e contromisure più comuni.<br />

Tecniche di difesa. Le metodologie ut<strong>il</strong>izzate proteggere l’infrastruttura di rete dagli attacchi. Case study.<br />

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www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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E249<br />

Microsoft Access progettazione<br />

DURATA<br />

4 giorni<br />

DATE<br />

18-19-20-21 novembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 700,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Ing. Alberto CARLESSO<br />

Docente MCSE (Microsoft Certified Systems Engineer)<br />

OBIETTIVI<br />

Il programma didattico è rivolto ad utenti che hanno necessità di progettare database con strutture e relazioni<br />

tabellari articolate.<br />

Il corso permetterà all’utente di acquisire <strong>il</strong> giusto approccio di progettazione e normalizzazione dei dati,<br />

orientate alla creazione di database complessi.<br />

PREREQUISITI<br />

L’intervento formativo è rivolto ad utenti che abbiano conoscenza dei contenuti di corsi di introduzione all’informatica,<br />

ut<strong>il</strong>izzo di Windows Xp e Microsoft Access livello base.<br />

PROGRAMMA<br />

Controllare l’input dei dati. Usare le regole di convalida, lavorare con la maschera di input, creare colonne<br />

di ricerca.<br />

Query. Creare query flessib<strong>il</strong>i, lavorare con le proprietà delle query di selezione, creare query con parametri,<br />

creare una tabella con una query di comando,aggiornare i record con una query di comando, accodare<br />

ed eliminare record con una query di comando, Creazione di query a campi incrociati.<br />

Maschere. Modificare <strong>il</strong> layout di una maschera, aprire una maschera in visualizzazione Struttura, operare<br />

sui controlli, disegnare una maschera in visualizzazione struttura, creare una nuova maschera in visualizzazione<br />

struttura, controllare gli errori in maschere e report, aggiungere elementi grafici restringere l’imputazione<br />

dei dati nelle maschere usando pulsanti di opzione e caselle di riep<strong>il</strong>ogo, migliorare l’efficacia delle<br />

maschere, lavorare con le sottomaschere, introduzione alle sottomaschere, creare sottomaschere.<br />

Report. lavorare con i report in visualizzazione struttura, attivare la visualizzazione struttura lavorare con<br />

i controlli, creare un nuovo report in visualizzazione struttura aggiungere controlli calcolati personalizzare<br />

i report, aggiungere elementi grafici, ordinare e raggruppare i record, controllare l’impaginazione dei report,<br />

aggiungere un sottoreport ad un report esistente.<br />

Altre funzioni. creare un grafico, creare etichette di indirizzi, importare ed esportare dati, importare i dati<br />

da un foglio di calcolo Excel, da un f<strong>il</strong>e di testo o da un altro.<br />

Database di Access, collegare le tabelle ad un f<strong>il</strong>e di origine esterno, esportare i dati di Access ut<strong>il</strong>izzando i<br />

collegamenti Office, eseguire una stampa unione con i dati di Access, esportare i dati in altre applicazioni.<br />

Sono previste esercitazioni pratiche sugli argomenti trattati.<br />

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www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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E323<br />

Funzionalità database di Excel ed Access<br />

DURATA<br />

4 giorni<br />

DATE<br />

1ª edizione: 8-9-10-11 apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

2ª edizione: 2-3-4-5 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 700,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

DOCENTE<br />

Ing. Alberto CARLESSO<br />

Docente MCSE (Microsoft Certified Systems Engineer)<br />

OBIETTIVI<br />

Il programma didattico tiene in considerazione l’esigenza di acquisire una ottima conoscenza delle funzionalità<br />

riferite alla gestione dei dati con l’ut<strong>il</strong>izzo delle applicazioni di Excel ed Access.<br />

PREREQUISITI<br />

L’intervento formativo è rivolto ad utenti che abbiano conoscenza dei concetti base di informatica e dell’Ut<strong>il</strong>izzo<br />

di Windows Xp.<br />

PROGRAMMA<br />

Excel.- Tabelle, elenco dati. Gestione di fogli di lavoro, elenco dati, importazione. Ricerca dei dati. Ut<strong>il</strong>izzo<br />

dei F<strong>il</strong>tri, f<strong>il</strong>tro automatico, f<strong>il</strong>tro avanzato, ricerca verticale, funzioni database. Struttura dati e<br />

funzioni. Subtotali, Se condizionale, Struttura dati, funzioni database. Macro. Creazione di macro tramite<br />

autocomposizione, personalizzazione della barra degli strumenti.<br />

Access.- Tabelle. I campi, I record, la chiave primaria. Relazioni. Le relazioni tra tabelle, tipi e funzionalità.<br />

Query. Le interrogazioni, query di selezione, di creazione tabella, di eliminazione. Interazione tra<br />

Excel ed Access.<br />

18<br />

www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

328


E327<br />

Implementazione e gestione sicurezza reti<br />

DURATA<br />

4 giorni<br />

DATE<br />

16-17-18-19 dicembre <strong>2013</strong><br />

ORARIO<br />

9,00 – 14,30<br />

QUOTA DI PARTECIPAZIONE<br />

euro 700,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)<br />

RELATORE<br />

Ing. Alberto CARLESSO<br />

Docente MCSE (Microsoft Certified Systems Engineer)<br />

OBIETTIVI<br />

Il corso è incentrato su un ambiente di servizi di rete basati su Windows Server 2003 per far acquisire le nozioni<br />

di base per l’installazione, la gestione e configurazione di sistemi e servizi RRAS, DHCP, DNS, WINS su<br />

ambienti di rete. Inoltre <strong>il</strong> corso <strong>il</strong>lustra come configurare la protezione del traffico IP attraverso IPSec.<br />

PREREQUISITI<br />

Come requisiti fondamentali del corso si richiede la conoscenza degli obbiettivi previsti nel corso “Amministrazione<br />

di sistemi di rete” (E280) o equivalente.<br />

PROGRAMMA<br />

Configurazione del routing mediante Routing e Accesso remoto. Allocazione degli indirizzi IP mediante DHCP<br />

(Dynamic Host Configuration Protocol). Gestione e monitoraggio del DHCP. Risoluzione dei nomi. Risoluzione<br />

dei nomi degli host mediante DNS (Domain Name System). Gestione e monitoraggio del DNS. Risoluzione dei<br />

nomi NetBIOS mediante WINS (Windows Internet Naming Service). Protezione del traffico di rete mediante<br />

IPSec. Configurazione dell’accesso alla rete. Gestione e monitoraggio dell’accesso alla rete.<br />

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www.ceida.com<br />

Via Palestro, 24 - 00185 Roma / Tel. 06.492531-06.4450700 - Fax 06.49384866<br />

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i<br />

RICONOSCIMENTI E ACCREDITAMENTI<br />

• Presidenza del Consiglio dei Ministri (d.P.C.M. 1/8/2007)<br />

- Corso biennale di Management pubblico e Formazione dirigenziale<br />

• Regione Lazio - Ente Accreditato per la Formazione Superiore e Continua<br />

• Consiglio Ordine Avvocati di Roma - formazione per Avvocati<br />

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE PER GLI ENTI PUBBLICI - TRACCIABILITÀ<br />

Per l’adesione ai corsi è necessario, sino a 5 giorni dall’inizio del corso, l’invio di lettera di iscrizione (tramite fax o e-ma<strong>il</strong>)<br />

o della scheda apposita che si trova sul sito www.ceida.com. Le quote di partecipazione sono esenti iva ex art. 14<br />

comma 10, legge 537/1993. Il <strong>Ceida</strong> srl assume tutti gli obblighi di tracciab<strong>il</strong>ità dei flussi finanziari ex art. 3, legge 136/2010<br />

e s.m.i. Il conto corrente dedicato è <strong>il</strong> seguente: BANCOPOSTA – Ufficio Roma 13 IBAN IT 97 R 07601 03200<br />

000013130000. Il soggetto delegato ad operare sul conto è <strong>il</strong> Presidente dott.ssa Alessandra IOANNUCCI, C.F.:<br />

NNCLSN41M52H501C. - Si consiglia ai dipendenti e ai collaboratori di Enti Pubblici di interessare al più presto l’Ufficio<br />

Formazione per ottenere l’autorizzazione alla partecipazione ai corsi.<br />

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE PER AZIENDE, PROFESSIONISTI E PRIVATI<br />

Per l’adesione ai corsi è necessario l’invio di lettera di iscrizione (tramite fax o e-ma<strong>il</strong>) o della scheda apposita che<br />

si trova sul sito www.ceida.com. Le quote di partecipazione sono al netto dell’Iva 21%. Il pagamento va eseguito<br />

prima dell’inizio del corso con versamento diretto o tramite bollettino postale (c/c n. 13130000) o bonifico (IBAN<br />

IT 97 R 07601 03200 000013130000). Per le persone fisiche e i professionisti è possib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> pagamento rateale in<br />

10 rate mens<strong>il</strong>i a tasso zero con finanziamento bancario (TAN 0% - TAEG 0% + € 14,62 per <strong>il</strong> bollo).<br />

INFO<br />

VOUCHER: varie Amministrazioni regionali e provinciali emettono buoni formativi (voucher) spendib<strong>il</strong>i per la partecipazione ai<br />

corsi.<br />

Sul sito www.ceida.com è riportato l’elenco degli alberghi adiacenti la Stazione Termini e la Scuola e la loro ubicazione sulla<br />

piantina. Sono inoltre indicate alcune sistemazioni a prezzo ridotto.<br />

___________________________________________<br />

Visitate <strong>il</strong> nostro sito www.ceida.com per le informazioni complete<br />

sui programmi, docenti e date di effettuazione<br />

COME RAGGIUNGERE LA NOSTRA SEDE<br />

Per raggiungere la Scuola vedere la piantina della zona sul sito<br />

www.ceida.com (cliccare su Informazioni: dove siamo)<br />

dall’Aeroporto di Fiumicino è possib<strong>il</strong>e ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> collegamento<br />

ferroviario FS Air Terminal fino alla Stazione Termini.<br />

dalla Stazione Termini è possib<strong>il</strong>e arrivare:<br />

• a piedi in dieci minuti, seguendo le indicazioni della<br />

piantina sul sito;<br />

• in autobus ut<strong>il</strong>izzando <strong>il</strong> 310 o <strong>il</strong> 649 e scendendo in<br />

Via S. Martino della Battaglia, altezza Via Palestro;<br />

• in metropolitana ut<strong>il</strong>izzando la Linea B - direzione Rebibbia<br />

e scendendo a Castro Pretorio (1ª fermata).<br />

CEIDA<br />

Informativa ai sensi dell'art. 13 d.l.vo 196/2003 - Il trattamento dei dati personali che La riguardano viene svolto<br />

nell’ambito della banca dati elettronica del CEIDA e nel rispetto di quanto stab<strong>il</strong>ito dal d.l.vo 30 giugno 2003, n. 196 sulla<br />

tutela dei dati personali. Il trattamento di tali dati, di cui Le garantiamo la massima riservatezza, è effettuato all’unico fine di<br />

aggiornarLa sulle iniziative formative del CEIDA. Potrà richiedere, ai sensi dell’art. 7 del d.l.vo n. 196/2003, in qualsiasi<br />

momento, la modifica o la cancellazione dei suoi dati scrivendo all’attenzione del Responsab<strong>il</strong>e Dati del CEIDA.<br />

SEDE DEI CORSI:<br />

Via Palestro, 24 • 00185 Roma • Tel. 06.492531 - 06.4450700 • Fax 06.49384866 - 06.44704462<br />

e-ma<strong>il</strong> seminari@ceida.com

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