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SETTEMBRE 2012 - Parrocchie Rivoli

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IL VESCOVO CESARE<br />

IN VISITA PASTORALE<br />

A RIVOLI<br />

1<br />

<strong>SETTEMBRE</strong> <strong>2012</strong>


2<br />

RIVOLI<br />

<strong>Parrocchie</strong> nella città<br />

ANNO XVI - N.2<br />

Settembre <strong>2012</strong><br />

Via F.lli Piol, 44<br />

10098 <strong>Rivoli</strong> (TO)<br />

www.parrocchierivoli.it<br />

redazione@parrocchierivoli.it<br />

In copertina:<br />

Campanili di <strong>Rivoli</strong><br />

(Si ringrazia<br />

Foto Bonetti - <strong>Rivoli</strong>)<br />

Direttore responsabile:<br />

Paolo Paccò<br />

Vice direttore:<br />

Lidia Cuva<br />

Redazione:<br />

Don Giovanni Isonni<br />

Don Angiolino Cobelli<br />

Don Paolo Ravarini<br />

Don Andrea Zani<br />

Riccardo Bona<br />

Paola Cornaglia<br />

Pierangelo Coscia<br />

Silvano Giordani<br />

Remo Lardori<br />

Fabio Leone<br />

Franco Rolfo<br />

Mariangela Zamariola<br />

Lidia Zanette<br />

Progetto grafico:<br />

Identità Multimediale<br />

Torino<br />

Impaginazione:<br />

Fabio Leone<br />

Stampa:<br />

Tipografia Locatelli<br />

Trezzano sul Naviglio (MI)<br />

EDITORIALE<br />

“Oggi c’è il sole, lo sento!”<br />

“Carissimi…<br />

una mattina sono entrato nella casa di un cieco, di nome Bartolomeo. I familiari<br />

l’avevano messo a sedere vicino alla finestra, quando all’improvviso,<br />

felice per tante attenzioni, ha esclamato: “Oggi c’è il sole: non lo vedo, ma<br />

lo sento!”. Quella frase, registrata nell’archivio delle mie memorie più belle,<br />

ve la ripropongo quale stimolo simbolico per la vostra vita di ogni giorno. Il<br />

Signore, come il sole di Bartolomeo, è difficile vederlo; ma non è impossibile<br />

sentirlo. E io vi auguro che ne avvertiate la presenza, oltre che nella riscoperta<br />

di un rapporto più personale con lui, anche nel calore di una solidarietà<br />

nuova, nel fremito di speranze audaci, nel rischio di scelte coraggiose coltivate<br />

insieme. Ma soprattutto vi auguro che dalla vostra comunità si sprigioni un<br />

tale sapore di vangelo, che ogni cieco di passaggio, poco importa se reso tale<br />

dalle sventure o dal disinganno o dal peccato, fermandosi sui vostri limitari,<br />

possa dire: “Il Signore, io non lo vedo; ma qui, in mezzo a voi, lo sento”.<br />

(don Tonino Bello, Servi inutili a tempo pieno, Edizioni San Paolo, <strong>2012</strong>)<br />

La casa di Bartolomeo,<br />

la nostra casa, le nostre case,<br />

la nostra comunità…<br />

e il miracolo si ripete!!!<br />

Carissimi,<br />

in questi giorni di luglio, di cieli azzurri e trasparenti, di sole grande grande,<br />

mi piace pensare a settembre e al nuovo anno pastorale dentro il calore e la<br />

bellezza della casa di Bartolomeo il cieco. Il racconto e l’augurio di don Tonino<br />

sono l’icona di quanto vivremo nel nuovo anno.<br />

LA VISITA… un raggio di sole in casa!<br />

A settembre le sette parrocchie della nostra città<br />

vivranno la grande esperienza della visita pastorale<br />

del nostro vescovo Cesare. La visita pastorale è…<br />

- un tempo di Grazia… il Signore nella persona e<br />

nella presenza del vescovo ci fa sperimentare la sua<br />

vicinanza, la sua attenzione, la sua cura per noi. La<br />

visita è così una forte esperienza di fede: ognuno di<br />

noi sarà chiamato a ritrovare le ragioni, gli impegni<br />

e le prospettive del proprio credere.<br />

- un’esperienza di chiesa… saremo invitati a ripensare<br />

al nostro essere chiesa, a come viviamo la<br />

comunità cristiana, a ritrovare la nostra vocazione<br />

ministeriale, di cristiani servi, vestiti di grembiule.<br />

- una scommessa di missione… il vescovo starà<br />

nella nostra città, uscirà per le strade, andrà nelle<br />

scuole, nei luoghi di lavoro, in ospedale, nel palazzo<br />

comunale, nelle case dei malati… perché il vangelo<br />

è lieta notizia per tutti!<br />

Davvero questo tempo di visita sarà tempo di sole,<br />

il sole di Bartolomeo che a volte non riusciamo a<br />

vedere, ma che non possiamo non sentire!


EDITORIALE<br />

Il nuovo anno è stato scelto da Papa Benedetto come ANNO DELLA FEDE.<br />

Che cosa significa per noi?<br />

- È un forte invito a fare memoria. La nostra esperienza cristiana si inserisce<br />

in una lunga storia e ciò che siamo oggi è anche frutto di fatiche, scommesse,<br />

testimonianze, consegnateci da chi ci ha preceduto.<br />

- È fermarsi per rileggere alla luce dello Spirito il nostro vissuto cristiano, lasciandoci<br />

interrogare dal nostro tempo, lasciandoci provocare dai tanti segni<br />

che lo Spirito colloca nei nostri cammini, sforzandoci di essere nuovi e aperti al<br />

presente con il suo carico di cose belle e di fatiche, di sofferenze e di gioie, di<br />

attese e di speranze.<br />

- È ritrovare il coraggio di sognare dei cristiani che vestono con gioia “la veste<br />

battesimale” in fabbrica, per strada, nelle piazze, in ufficio, semplicemente per<br />

dire che essere cristiani è bello, e che nello stesso tempo tornano in chiesa in<br />

“tuta da lavoro” per celebrare all’altare la vita di ogni giorno.<br />

LA FESTA… gratis, sempre!<br />

A settembre ci ritroveremo anche a vivere le nostre FESTE! La festa della Stella,<br />

della Madonna del buon rimedio, di san Bernardo e poi più tardi di san Martino e<br />

di Maria Immacolata. È importante ritrovare la voglia di “far festa”!<br />

Dio ci ha creati per la festa.<br />

Gesù ha compiuto tanti gesti e miracoli perché ci vuole in festa.<br />

Lo Spirito ci offre i suoi doni per essere gente di festa.<br />

Festa è gratuità.<br />

Festa è fare comunità.<br />

“<br />

Il Signore,<br />

io non lo vedo;<br />

ma qui,<br />

in mezzo a voi,<br />

lo sento.<br />

LA FEDE… la veste battesimale in fabbrica<br />

e la tuta da lavoro in chiesa!<br />

”<br />

Festa è dare spazio all’altro, perché non ci può essere festa da soli, perché la<br />

festa è per ognuno e per tutti, per sempre!<br />

Sento davvero che ci attende un tempo bello, di sole, di azzurro-cielo!<br />

Mi permetto di riprendere gli auguri di don Tonino, sono così belli che val la<br />

pena rileggerli…<br />

“E io vi auguro che avvertiate la presenza del sole di Bartolomeo, oltre che<br />

nella riscoperta di un rapporto più personale con lui, anche nel calore di una<br />

solidarietà nuova, nel fremito di speranze audaci, nel rischio di scelte coraggiose<br />

coltivate insieme.<br />

Ma soprattutto vi auguro che dalla vostra comunità si sprigioni un tale sapore<br />

di vangelo, che ogni cieco di passaggio, poco importa se reso tale dalle sventure<br />

o dal disinganno o dal peccato, fermandosi sui vostri limitari, possa dire:<br />

“Il Signore, io non lo vedo; ma qui, in mezzo a voi, lo sento”.<br />

Buon anno con un Sole che si sente, qui, in<br />

mezzo a noi!!!<br />

don Giovanni<br />

3


4 SACERDOZIO<br />

Non ritengo in nessun<br />

modo preziosa<br />

la mia vita,<br />

purché conduca<br />

a termine la mia corsa<br />

e il servizio<br />

che mi fu affidato<br />

dal Signore Gesù,<br />

di dare testimonianza<br />

al Vangelo<br />

della grazia di Dio.<br />

(Atti 20,24)<br />

“<br />

”<br />

Don Paolo… sacerdote da 50 anni<br />

<strong>Rivoli</strong> - 23 giugno <strong>2012</strong><br />

50° anniversario dell’Ordinazione sacerdotale<br />

Signore, grazie del dono di don Paolo e del suo ser vizio alla Chiesa!<br />

Donagli sempre serenità e gioia nell’essere dono!<br />

È stato bello celebrare l’anniversario di ordinazione di don Paolo!<br />

Abbiamo potuto dire grazie al Signore<br />

per il dono dei sacerdoti!<br />

Abbiamo potuto riflettere sul significato<br />

della presenza e del servizio dei sacerdoti!<br />

Abbiamo detto a don Paolo il nostro grazie<br />

per il suo essere dono tra di noi!


SACERDOZIO<br />

Le foto pubblicate in queste due pagine<br />

sono di Scatti Urbani - <strong>Rivoli</strong>.<br />

Preghiera per i sacerdoti<br />

Spirito del Signore,<br />

dono del Risorto agli Apostoli del Cenacolo,<br />

gonfia di passione la vita dei tuoi presbiteri.<br />

Riempi di amicizie discrete la loro solitudine.<br />

Rendili innamorati della Terra,<br />

e capaci di misericordia per tutte le sue debolezze.<br />

Confortali con la gratitudine della gente<br />

e con l'olio della comunione fraterna.<br />

Ristora la loro stanchezza,<br />

perché non trovino appoggio più dolce per il loro riposo<br />

se non sulla spalla del Maestro.<br />

Liberali dalla paura di non farcela più.<br />

Dai loro occhi partano inviti a sovrumane trasparenze.<br />

Dal loro cuore si sprigioni audacia mista a tenerezza.<br />

Dalle loro mani grondi il crisma<br />

su tutto ciò che accarezzano.<br />

Fa’ risplendere di gioia i loro corpi.<br />

Rivesti loro di abiti nuziali e cingili con cinture di luce<br />

perché, per essi e per tutti, lo Sposo non tarderà.<br />

Tonino Bello<br />

5


6 SACERDOZIO<br />

Giovedì 14 giugno<br />

Talk-show<br />

con don Paolo<br />

Domenica<br />

17 giugno<br />

Pranzo<br />

comunitario


SACERDOZIO<br />

Vive ed opera nel mondo,<br />

ma non appartiene al mondo.<br />

È figlio di uomini,<br />

ma ha l'autorità di renderli figli di Dio.<br />

È povero, ma ha il potere di comunicare ai fratelli<br />

ricchezze infinite.<br />

È debole, ma rende forti i deboli col pane della vita.<br />

È servitore, ma davanti a lui si inginocchiano<br />

gli Angeli.<br />

È mortale,<br />

ma ha il compito di trasmettere l'immortalità.<br />

Cammina sulla terra,<br />

ma i suoi occhi sono rivolti al cielo.<br />

Collabora al benessere degli uomini,<br />

ma non li distoglie dalla méta finale che è il Paradiso.<br />

Può fare cose che neppure Maria e gli Angeli<br />

possono compiere:<br />

celebra la Messa e perdona i peccati.<br />

Quando celebra ci sovrasta di qualche gradino,<br />

ma la sua azione tocca il cielo.<br />

Quando assolve rivela la potenza di Dio<br />

che perdona i peccati e ridona la vita.<br />

Ma chi è il sacerdote?!?<br />

Domenica 17 giugno<br />

Messa alla Consolata<br />

dopo il pellegrinaggio<br />

Quando insegna propone la Parola di Gesù:<br />

«Io sono la Via, la Verità e la Vita».<br />

Quando prega per noi il Signore lo ascolta,<br />

perché lo ha costituito "Pontefice",<br />

cioè ponte di collegamento fra Dio e i fratelli.<br />

Quando lo accogliamo<br />

diventa l'amico più sincero e fedele.<br />

È l'uomo più amato e più incompreso;<br />

il più cercato e a volte il più rifiutato.<br />

È la persona spesso criticata,<br />

perché deve confermare con il suo esempio<br />

l'autenticità del messaggio.<br />

È il fratello universale, il cui mandato<br />

è solo quello di servire, senza nulla pretendere.<br />

Se è santo, lo ignoriamo;<br />

se è mediocre, lo disprezziamo.<br />

Se è generoso, lo sfruttiamo;<br />

se è "interessato", lo critichiamo.<br />

Se siamo nel bisogno, lo assilliamo;<br />

se vengono meno le necessità, lo dimentichiamo.<br />

E solo quando ci sarà sottratto comprenderemo<br />

quanto ci fosse indispensabile e caro.<br />

don Novello Pederzini<br />

7


8 SACERDOZIO<br />

TOTOPRETI…<br />

un quiz sulla presenza dei sacerdoti nella diocesi di Torino<br />

Vi propongo un quiz… per poter rispondere procuratevi una calcolatrice<br />

e l’annuario della diocesi di Torino. Pronti: quanti preti con meno di 75<br />

anni ci saranno nella diocesi di Torino da qui a quindici anni?<br />

Qualcuno un po’ più accorto mi potrà dire che non basta l’annuario e la<br />

calcolatrice, ma serve anche un po’ di calcolo delle probabilità, perché<br />

alcuni dati sono delle incognite. Allora ipotizziamo 4 ordinazioni all’anno<br />

e che nessun prete che entra in questa statistica si ammali, muoia, lasci<br />

il ministero.<br />

Tra quindici anni saremmo all’incirca 270 preti sotto i 75 anni… Con<br />

2.000.000 di abitanti, 650 parrocchie, con gli ospedali, le associazioni,<br />

le scuole, gli incarichi in curia e tutto ciò che la fantasia pastorale farà<br />

nascere e a cui bisognerà dare un’attenzione pastorale. Davanti a queste<br />

cifre non si può che rimanere attoniti e impauriti… credo che chiunque<br />

non possa che accorgersi della sproporzione dei numeri e della gran mole<br />

di lavoro che spetterà a quei 270 preti!<br />

E allora cosa fare? Proviamo a passare dal quiz e dal calcolo statistico a<br />

uno sguardo profetico… che è fatto di realtà, di certezza che lo Spirito<br />

Santo non ci abbandona e che la Chiesa di Torino sia in grado di mettere<br />

in gioco tutti i talenti di ragionamento, di riflessione e di rinnovamento<br />

che lo Spirito le dona.<br />

Vi (ri)propongo un quiz… quanti preti ci saranno tra quindici anni sotto<br />

i 75 anni nella diocesi di Torino? Saranno ben 270! 270 missionari, che<br />

testimoniano la presenza di Dio nel mondo nel suo Figlio Gesù, che sapranno<br />

camminare con tanti laici missionari, con i diaconi, con i religiosi,<br />

tutti insieme con la voglia di far conoscere la concretezza dell’amore<br />

di Dio nel momento storico in cui si vivrà… 270 preti che incontreranno<br />

persone, che potranno condividere responsabilità, che spinti dallo Spirito<br />

vivranno in una chiesa attenta a tutti i carismi e a tutte i talenti. 270 preti<br />

che cammineranno da fratelli con la responsabilità della presidenza di più<br />

comunità.<br />

Perché questa profezia si possa realizzare, bisognerà vivere un cammino<br />

di conversione; una conversione che dobbiamo vivere per primi noi preti,<br />

ma anche le comunità cristiane; una conversione che ci metta intorno a<br />

un tavolo, che ci permetta di condividere la visione di Chiesa e del ruolo<br />

del presbitero che ci sono nell’esperienza di ogni comunità; una con-<br />

CuRIOSITà<br />

Il territorio dell’Arcidiocesi di Torino si articola in 4 distretti, con l’area<br />

metropolitana torinese in posizione centrale: intorno a questo<br />

asse ruotano tre grandi aree che si aprono seguendo i quattro punti<br />

cardinali. Le Zone Vicariali ripartite nei Distretti sono in totale 26,<br />

mentre le parrocchie, organizzate in 64 Unità Pastorali, raggiungono<br />

la ragguardevole quota di 357.<br />

<strong>Rivoli</strong> fa parte dell’Unità Pastorale 36, il cui moderatore è don Giacomo<br />

Crotti (Parrocchia San Giovanni Bosco).<br />

La popolazione complessiva del territorio diocesano si aggira intorno<br />

ai 2.000.000 di abitanti.<br />

versione che ci permetta di continuare a<br />

mettere il Signore Gesù al centro della<br />

nostra esperienza ecclesiale, liberandoci<br />

dei lacci che spesso ci legano.<br />

Perché questa profezia si possa realizzare<br />

bisogna oggi iniziare nuovi modi di vivere<br />

la pastorale (come capita già da alcuni<br />

anni a <strong>Rivoli</strong>, a San Mauro Torinese,<br />

a Bra e a Savigliano e che da settembre<br />

incominceranno anche in altre unità pastorali<br />

della diocesi), in cui più preti condividano<br />

la responsabilità pastorale concretamente<br />

di più parrocchie, che più<br />

comunità parrocchiali lavorino insieme<br />

nella testimonianza del Signore Risorto,<br />

nella convinzione che non difendendo i<br />

diritti della propria parrocchietta si è testimoni<br />

credibili, ma nel come si è capaci<br />

ad apprezzare e ad amare i fratelli e le<br />

sorelle delle altre comunità parrocchiali<br />

e da come concretamente saremmo uniti<br />

nelle città in cui viviamo.<br />

Perché questa profezia si realizzi bisogna<br />

oggi incominciare a pregare, pensare,<br />

progettare, confrontare idee, esperienze,<br />

visioni per poter arrivare tra quindici<br />

anni avendo fatto tutto ciò che ci è stato<br />

possibile, per permettere allo Spirito di<br />

trovare 270 preti non schiacciati dagli<br />

impegni e dalle responsabilità, ma molti<br />

missionari laici, preti, diaconi e religiosi<br />

che insieme testimoniano la fede nel Signore<br />

Gesù ai 2.000.000 di abitanti della<br />

nostra diocesi.<br />

don Claudio Furnari<br />

parroco a San Mauro Torinese<br />

presso S. Maria Pulcherada e S. Anna


GIOVANI<br />

Giovani in partenza per Kenya, uganda e Benin<br />

Messa del Mandato<br />

9<br />

Domenica 24 giugno <strong>2012</strong>,<br />

in occasione della festa della<br />

Madonna della Consolata, i<br />

Missionari concelebrano alla<br />

Stella la Santa Messa delle<br />

ore 11, presieduta da padre<br />

Sandro Carminati, superiore<br />

regionale dei missionari e<br />

viene consegnato il mandato<br />

ai giovani in partenza verso il<br />

Kenya, l’Uganda e il Benin.<br />

GIOVANI<br />

Concerto Corogiò 9 giugno <strong>2012</strong>


10 ANNO DELLA FEDE<br />

NOTE<br />

1. JHS. Interpretazione più diffusa:<br />

"Gesù Salvatore degli Uomini".<br />

2. Per ogni informazione è già disponibile<br />

il sito Internet www.annusfidei.va,<br />

multilingue e consultabile<br />

da tutti i dispositivi mobili.<br />

A settembre uscirà nelle diverse<br />

lingue il sussidio pastorale Vivere<br />

l’Anno della fede, preparato per<br />

accompagnare, in primo luogo, la<br />

comunità parrocchiale, e quanti<br />

vorranno inserirsi nell’intelligenza<br />

dei contenuti del Credo.<br />

un anno di "fede"<br />

per una "barca" in difficoltà<br />

Perché un anno dedicato alla fede?<br />

Gli obiettivi sono stati precisati dallo<br />

stesso Papa nelle lettera di indizione<br />

Porta Fidei: «Desideriamo che questo<br />

Anno susciti in ogni credente l’aspirazione<br />

a confessare la fede in pienezza e<br />

con rinnovata convinzione, con fiducia<br />

e speranza. Sarà un'occasione propizia<br />

anche per intensificare la celebrazione<br />

della fede nella liturgia, e in particolare<br />

nell’Eucaristia... Nel contempo, auspichiamo<br />

che la testimonianza di vita dei<br />

credenti cresca nella sua credibilità».<br />

Un logo che sintetizza il programma<br />

Il logo rappresenta una barca, immagine<br />

della Chiesa, in navigazione sui flutti. L’albero<br />

maestro è una croce che issa le vele<br />

le quali, con segni dinamici, realizzano il<br />

trigramma di Cristo (IHS) 1 . Sullo sfondo<br />

delle vele è rappresentato il sole che, associato<br />

al trigramma, rimanda all’Eucaristia 2 .<br />

Urgenza della missione<br />

È ormai evidente per tutti che la fede è<br />

in crisi: siamo passati da "credenti poco<br />

praticanti" ai "praticanti poco credenti".<br />

Ridotti al "resto d'Israele", i cristiani<br />

sono una minoranza sempre più sottile<br />

che continua a "praticare" una fede ormai<br />

lontana, rituale, insignificante… incapace<br />

di diventare senape che smuove<br />

le montagne, lievito che aiuta a dare un<br />

senso alla vita.<br />

Confronto con la modernità<br />

Un cristianesimo "stanco" definisce bene<br />

la situazione di un percorso di fede che<br />

via via è stato emarginato dalla modernità<br />

(ideologia e fede essa stessa!). Sembra<br />

che non ci sia spazio per la fede cristiana<br />

in questo mondo che corre non si sa perché,<br />

né verso dove. La fede sembra un<br />

intralcio in questo spericolato e costante<br />

rincorrere una felicità fatta di cose ed<br />

eventi, di ricorrenze e feste; sembra incapace<br />

di intercettare questa rincorsa affannosa,<br />

sintomo di una diffusa insicurezza,<br />

con la proposta gioiosa ed esaltante di una<br />

fede giovane e viva, forte e "moderna".<br />

Un ritorno alle origini<br />

Da sempre, nella storia, si ricorre agli inizi<br />

per rinverdire la speranza originale.<br />

Anche per la fede bisogna ritornare alla<br />

"Pentecoste", a quell'evento che ha<br />

"messo a fuoco" la realtà del Dio fatto<br />

uomo, la verità di un Dio che diventa ragione<br />

profonda di vita per ciascuno e per<br />

il mondo.<br />

Non serve il rimpianto per il tempo passato<br />

o il desiderio di ripercorrere strade<br />

già frequentate… è necessario rimettere<br />

al centro l'essenziale del messaggio<br />

evangelico: Dio ti ama veramente e Gesù<br />

lo ha testimoniato per le strade della Palestina.<br />

Testimoni che testimoniano<br />

Noi siamo chiamati a continuare questa<br />

strada: il testimone della fede che abbiamo<br />

ricevuto, dobbiamo consegnarlo ad<br />

altri che proseguano la corsa.<br />

Una corsa difficile e impegnativa, ma<br />

come ogni gara con le sue soddisfazioni:<br />

la fatica sarà ripagata!<br />

Silvano Giordani


ANNO DELLA FEDE<br />

Scheda delle celebrazioni<br />

L'Anno della fede indetto dal Papa per celebrare i 50 anni del Concilio Vaticano<br />

II e i 20 del Catechismo della Chiesa Cattolica, sarà scandito da numerosi eventi,<br />

presieduti dallo stesso Benedetto XVI. L'arcivescovo Rino Fisichella, presidente del<br />

Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, responsabile degli eventi, li ha<br />

presentati ufficialmente.<br />

Giovedì 11 ottobre <strong>2012</strong> (50° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II3 )<br />

Solenne Apertura dell'Anno della fede in piazza san Pietro.<br />

Domenica 21 ottobre <strong>2012</strong><br />

Canonizzazione di 6 martiri e confessori della fede4 , in piazza San Pietro.<br />

Venerdì 25 gennaio 2013<br />

Tradizionale celebrazione ecumenica nella Basilica di San Paolo fuori le Mura<br />

con un carattere ecumenico più solenne5 .<br />

Sabato 2 febbraio 2013<br />

Celebrazione per tutte le persone consacrate nella Basilica di San Pietro6 .<br />

Domenica 24 marzo 2013 (Domenica delle Palme)<br />

Dedicata ai giovani che si preparano alla Giornata Mondiale della Gioventù.<br />

Domenica 28 aprile 2013<br />

Dedicata ai giovani che hanno ricevuto il sacramento della Confermazione.<br />

Domenica 5 maggio 2013<br />

Dedicata alla celebrazione della fede, alla pietà popolare, alla forma peculiare di<br />

fede di popolo delle Confraternite.<br />

Sabato 18 maggio 2013 (Vigilia di Pentecoste)<br />

Dedicata a tutti i Movimenti.<br />

Domenica 2 giugno 2013 (Festa del Corpus Domini)<br />

Tradizionale processione eucaristica, seguita da una Solenne Adorazione in piazza<br />

Santa Maria Maggiore (in contemporanea in tutto il mondo a livello locale) 7 .<br />

Domenica 16 giugno 2013<br />

Dedicata alla testimonianza del Vangelo della vita: dignità e promozione della vita,<br />

comunque, in ogni condizione.<br />

Domenica 7 luglio 2013<br />

In piazza San Pietro, conclusione del pellegrinaggio di seminaristi, novizi e novizie,<br />

e quanti sono in cammino vocazionale.<br />

Da Mercoledì 23 a Domenica 28 luglio 2013<br />

Tre grandi celebrazioni in Brasile in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù<br />

a Rio de Janeiro.<br />

Domenica 29 settembre 2013<br />

A Roma celebrazione speciale per i Catechisti8 .<br />

Domenica 13 ottobre 2013<br />

con tutte le realtà mariane per evidenziare in Maria, Madre di Dio, l'icona della<br />

fede di ogni credente.<br />

Domenica 24 novembre 2013<br />

Giornata conclusiva dell'Anno della Fede, presieduta dal Papa.<br />

NOTE<br />

11<br />

3. Solenne celebrazione eucaristica<br />

con tutti i Padri Sinodali, i<br />

presidenti delle Conferenze Episcopali<br />

e i Padri conciliari ancora<br />

viventi.<br />

4. Jacques Barthieu sacerdote<br />

gesuita, martire missionario in<br />

Madagascar (1896); Pietro Calungsod<br />

laico catechista, martire<br />

nelle Filippine (1672); Giovanni<br />

Battista Piamarta, sacerdote testimone<br />

della fede nell'educazione<br />

alla gioventù (1913); Madre<br />

Marianne (Barbara Cope) testimone<br />

della fede nel lebbrosario<br />

di Molokai (1918); Maria del<br />

Monte Carmelo, religiosa in Spagna<br />

(1911), Caterina Tekakwitha,<br />

laica indiana convertita alla fede<br />

cattolica (1680), e Anna Schaffer,<br />

laica bavarese, testimone dell'amore<br />

di Cristo dal letto di sofferenza<br />

(1925)<br />

5. Una preghiera perché con la<br />

comune professione del Simbolo<br />

i cristiani che hanno ricevuto lo<br />

stesso battesimo non dimentichino<br />

la via dell'unità come segno<br />

visibile da offrire al mondo.<br />

6. La fede richiede anche segni<br />

concreti che orientano a mantenere<br />

viva l'attesa del Signore che<br />

ritorna.<br />

7. Nella cattedrale e in ogni chiesa<br />

dove sarà possibile si realizzerà<br />

il silenzio della contemplazione<br />

a testimonianza della fede che<br />

contempla il mistero del Dio vivo<br />

e presente in mezzo a noi con il<br />

suo Corpo e il suo Sangue.<br />

8. Importanza della catechesi<br />

nell'intelligenza e nella crescita<br />

della fede per la vita personale e<br />

comunitaria. Occasione per ricordare<br />

anche il ventesimo anniversario<br />

della pubblicazione del Catechismo<br />

della Chiesa Cattolica.


12 PASTORALE BATTESIMALE<br />

Pastorale Battesimale<br />

Risonanze dall’Assemblea Diocesana (1-8 giugno <strong>2012</strong>)<br />

Il nostro Arcivescovo, monsignor Cesare<br />

Nosiglia, nella sua Lettera Pastorale “Sulla<br />

tua Parola getterò le reti” di settembre<br />

2011 ha invitato a sostare e a riflettere, in<br />

questi primi due anni del Piano Pastorale<br />

Diocesano, sul sacramento del Battesimo,<br />

in quanto merita un'attenzione centrale,<br />

nuova e creativa. L'obiettivo del lavoro è<br />

di promuovere un itinerario di Pastorale<br />

Battesimale concorde nei tempi e nei contenuti, con grande qualità di impostazione<br />

e di svolgimento, capace di esprimere l'autenticità e la forza<br />

della nostra fede in chiave missionaria. Anche il Santo Padre Benedetto<br />

XVI, nella Lettera apostolica “Porta Fidei”, indica il Battesimo come “porta<br />

della fede”, che introduce alla vita di comunione con Dio e permette<br />

l'ingresso nella Chiesa. Attraversare quella porta implica immettersi in un<br />

cammino che dura tutta la vita. Occorre, scrive il Papa, una nuova evangelizzazione<br />

per trasmettere la fede cristiana, perché essa non è più un<br />

presupposto ovvio del vivere comune. L’Assemblea Diocesana di quest’anno<br />

ha dunque avuto per titolo: “Il Battesimo, porta della fede e della vita<br />

cristiana”.<br />

Ma che cosa si intende per Pastorale Battesimale?<br />

Lo ha spiegato bene monsignor Giuseppe Cavallotto, vescovo di Cuneo e<br />

di Fossano, nella serata del 1° giugno al Santo Volto: è la prima parte del<br />

percorso d’iniziazione cristiana in stile catecumenale, che va dall’attesa<br />

del figlio al suo ingresso nella scuola primaria. Si svolge attraverso l’accoglienza,<br />

l’annuncio, l’accompagnamento e l’educazione alla vita di fede<br />

delle giovani famiglie.<br />

L’itinerario catechistico può essere suddiviso in tre fasi:<br />

1. La prima fase inizia con l’attesa in gravidanza, l’accoglienza della coppia,<br />

la nascita, la preparazione al sacramento e si conclude con la celebrazione<br />

del Battesimo, verso i 5 o 6 mesi di vita del bambino;<br />

2. La seconda fase va dalla celebrazione del sacramento ai tre anni, vuole<br />

sviluppare il senso religioso del bambino e ravvivare la fede di genitori,<br />

padrini e madrine;<br />

3. La terza fase va da quattro a sei anni, è il tempo della pre-catechesi vera<br />

e propria di tutta la famiglia, per aiutarla ad incarnare la presenza di Gesù<br />

Cristo nel quotidiano, dandole vita e significato.<br />

Il cammino continuerà poi dai 6 ai 14 anni per il fanciullo e la sua famiglia,<br />

raccordandosi a quello che tradizionalmente viene chiamato “il catechismo”.<br />

La famiglia sta al centro di tutto il percorso d’iniziazione cristiana.<br />

Infatti, è il grembo materno che genera alla vita, si prende cura dei figli<br />

e ha una primaria missione di educazione e di trasmissione della fede; la<br />

comunità ecclesiale non deve sostituirsi alla famiglia, ma deve sostenerla<br />

e fortificarla nel suo ruolo. La promozione della pastorale battesimale è<br />

una specifica scelta di evangelizzazione delle famiglie, occasione di crescita<br />

della fede e di inserimento nella comunità cristiana.<br />

Nell’Arcidiocesi di Torino e nelle nostre<br />

<strong>Parrocchie</strong> esistono diverse esperienze<br />

di itinerari battesimali.<br />

Si tratta di percorsi che non si limitano<br />

a una semplice preparazione al rito del<br />

Battesimo e che sono stati registrati nelle<br />

assemblee svolte nei Distretti (Torino<br />

città, Ovest, Sud-est, Nord), coordinate<br />

dai Vicari episcopali territoriali. Da parte<br />

di operatori pastorali, sacerdoti e famiglie<br />

sono emerse risorse, proposte e difficoltà,<br />

poi sintetizzate da don Michele<br />

Roselli, direttore dell’Ufficio Catechistico<br />

Diocesano, nella serata conclusiva al Santo<br />

Volto. Se quasi tutti segnalano la scarsa<br />

motivazione di fede delle famiglie che domandano<br />

il Battesimo, tutti riconoscono<br />

che occorre non scoraggiarsi, ma essere<br />

stimolati a rinnovare le ragioni dell’annuncio<br />

del Vangelo.<br />

Tra le proposte concrete: la valorizzazione<br />

del periodo della gravidanza, la visita<br />

delle coppie a casa, il coinvolgimento della<br />

comunità durante la celebrazione del<br />

sacramento, l’aggancio delle famiglie nel<br />

dopo Battesimo anche attraverso le scuole<br />

materne, il coinvolgimento di padrini,<br />

madrine e nonni. Si auspicano la formazione<br />

di équipe di catechisti-accompagnatori,<br />

la condivisione di energie e risorse<br />

a livello di Unità Pastorale, il cambio di<br />

mentalità in senso missionario da parte<br />

della Comunità cristiana.<br />

Gli operatori hanno evidenziato che è<br />

necessaria un’integrazione delle diverse<br />

dimensioni della pastorale, che colleghi i<br />

corsi di preparazione al matrimonio alla<br />

pastorale battesimale e questa alla catechesi<br />

dei bambini e dei ragazzi, fino ai<br />

cammini di pastorale giovanile.


PASTORALE DELLA FAMIGLIA<br />

Passi condivisi<br />

per il nuovo anno pastorale<br />

Nel suo intervento finale, il Vescovo Cesare ha raccolto l’ampio materiale, le proposte<br />

e i suggerimenti dell’assemblea, che si è svolta in modo sinodale (ovvero con ampia<br />

partecipazione di sacerdoti, laici, religiosi/e, diaconi), per operare un discernimento e<br />

scrivere, durante i mesi estivi, la nuova Lettera Pastorale per l’anno <strong>2012</strong>/13.<br />

L’Arcivescovo ha posto la famiglia<br />

come soggetto dell’iniziazione cristiana.<br />

La famiglia è la prima responsabile della<br />

propria crescita, non solo al suo interno,<br />

ma anche nei confronti delle altre famiglie<br />

e dell’intera Comunità.<br />

La Parrocchia, famiglia di famiglie, deve<br />

andare a cercare sul territorio le famiglie<br />

in modo missionario, gratuito e<br />

amichevole, creando intorno a loro un<br />

ambiente accogliente, sereno e fraterno,<br />

dove al centro sono le persone, il<br />

dialogo e le relazioni prima delle proposte<br />

e dei programmi.<br />

Ha suggerito alcuni passi da condividere<br />

nell’anno pastorale che sta<br />

iniziando, ripresi e approfonditi nella<br />

Lettera Pastorale:<br />

• promuovere itinerari di fede e di vita<br />

cristiana, che si sviluppino nel tempo<br />

necessario, in cui esplicitare l’annuncio<br />

pasquale, proporre alcuni brani biblici,<br />

spiegare i segni del Battesimo, riflettere<br />

sulle motivazioni che hanno condotto a<br />

chiedere il sacramento, dialogare sugli<br />

impegni per l’educazione cristiana dei<br />

bambini in casa<br />

• tracciare un percorso di riferimento<br />

con caratteristica catecumenale:<br />

1. incontri nelle case e in Parrocchia prima<br />

del Battesimo, con presentazione<br />

alla Comunità di genitori e bambini nella<br />

messa domenicale<br />

2. celebrazione del sacramento aperta<br />

alla Comunità, con valorizzazione del<br />

Battistero (che deve essere un vero fonte<br />

battesimale e non una “ bacinella”!)<br />

3. periodo di mistagogia (ripresa del significato<br />

dei segni e del sacramento nella<br />

vita quotidiana) nei mesi successivi,<br />

in modo che il Battesimo stia al centro<br />

di questa prima parte dell’itinerario<br />

4. accompagnamento di genitori e bimbi<br />

nei primi 3 anni di vita, con incontri<br />

sporadici e celebrazioni connesse a feste<br />

significative.<br />

5. da 3 a 6 anni programmare incontri<br />

mensili, in cui siano protagonisti i bambini,<br />

i genitori e i nonni<br />

• formare coppie e catechisti della famiglia,<br />

con appositi Corsi promossi<br />

dall’Ufficio Catechistico nei Distretti e<br />

nelle Unità Pastorali della Diocesi<br />

• utilizzare come sussidio il libro di catechismo<br />

“Lasciate che i bambini vengano<br />

a me”<br />

• collegare la pastorale battesimale<br />

all’Anno della Fede, indetto dal Papa<br />

per il <strong>2012</strong>/13<br />

Il Vescovo Cesare ci invita a una<br />

conversione pastorale e di mentalità,<br />

da promuovere in modo coraggioso<br />

tra tutti noi.<br />

È terminato il tempo di una Parrocchia<br />

che si reputa autosufficiente e autoreferenziale<br />

e si va in modo irreversibile<br />

verso una Parrocchia che opera in stretta<br />

correlazione e sinergia con le altre<br />

Comunità e realtà del territorio, in una<br />

prospettiva ampia di ecclesialità. Monsignor<br />

Nosiglia ci sprona caldamente a<br />

scommettere di più sulle famiglie, a favorire<br />

la responsabilità dei laici, a operare<br />

insieme tra <strong>Parrocchie</strong> e nell’Unità<br />

Pastorale.<br />

La Madonna della Stella, che festeggiamo<br />

quale Patrona della nostra Città di<br />

<strong>Rivoli</strong>, ci guidi e ci sostenga in questo<br />

cambiamento!<br />

Raffaella Priasco<br />

13<br />

La famiglia è la prima<br />

responsabile della propria<br />

crescita, non solo<br />

al suo interno, ma anche<br />

nei confronti delle<br />

altre famiglie e dell’intera<br />

Comunità. La Parrocchia<br />

deve andare a<br />

cercare sul territorio<br />

le famiglie in modo<br />

missionario, gratuito<br />

e amichevole, creando<br />

intorno a loro un ambiente<br />

accogliente, sereno<br />

e fraterno.<br />

“<br />


14 INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE<br />

Settimo Incontro Mondiale delle Famiglie a Milano<br />

Benedetto XVI e la tutela della Famiglia, cuore di tutto<br />

Da venerdì 1 a domenica 3 giugno Benedetto XVI ha partecipato alle fasi finali del VII<br />

Incontro Mondiale delle Famiglie. Molti gli incontri, molte le sue sollecitazioni a tutti i<br />

settori della società civile affinché tutelino con forza la famiglia.<br />

Festa delle Testimonianze<br />

Nella serata di sabato 2 giugno quasi mezzo<br />

milione di persone hanno partecipato<br />

alla Festa delle Testimonianze nell’ambito<br />

del VII Incontro Mondiale delle Fa-<br />

miglie, nel Parco Bresso di Milano. Alle<br />

20.30 è giunto il Santo Padre che ha partecipato alla Festa e ha risposto<br />

alle domande, formulate da alcune famiglie presenti, intervallate da canzoni<br />

e musica. La crisi economica, la situazione dei divorziati nella Chiesa<br />

e l’indissolubilità del matrimonio sono stati alcuni dei temi affrontati. Benedetto<br />

XVI ha ricordato anche la sua infanzia in famiglia.<br />

Una coppia di fidanzati del Madagascar che segue gli studi universitari<br />

in Italia, ha espresso il suo timore alla prospettiva del “per sempre”<br />

che implica il matrimonio.<br />

Il Papa ha risposto che l’innamoramento, come sentimento, non è forse<br />

sempre perpetuo. “Il sentimento dall’amore deve essere purificato, deve<br />

andare in un cammino di discernimento, cioè devono entrare anche la<br />

ragione e la volontà. Nel Rito del Matrimonio, la Chiesa non dice: ‘Sei innamorato?’,<br />

ma ‘Vuoi’, ‘Sei deciso’. Cioè l’innamoramento deve divenire vero<br />

amore coinvolgendo la volontà e la ragione in un cammino, che è quello<br />

del fidanzamento, di purificazione, di più grande profondità, così che realmente<br />

tutto l’uomo, con tutte le sue capacità, con il discernimento della<br />

ragione, la forza di volontà, dice: ‘Sì, questa è la mia vita’. E qui è importante<br />

che sia coinvolta anche la comunità della parrocchia, la Chiesa, gli<br />

amici”, la fede, Dio stesso.<br />

Una famiglia brasiliana ha presentato<br />

il problema dei divorziati risposati che<br />

vorrebbero riavvicinarsi alla Chiesa, ma<br />

che non possono accedere ai sacramenti.<br />

Benedetto XVI ha detto: “Questo problema<br />

dei divorziati risposati è una delle<br />

grandi sofferenze della Chiesa di oggi. E<br />

non abbiamo semplici ricette. Molto importante<br />

sarebbe, naturalmente, la prevenzione,<br />

cioè approfondire fin dall’inizio<br />

l’innamoramento in una decisione profonda,<br />

maturata; inoltre, l’accompagnamento<br />

nel loro cammino. E poi, quanto<br />

a queste persone, dobbiamo dire - come<br />

lei mi ha detto - che la Chiesa le ama,<br />

ma esse devono vedere e sentire questo<br />

amore”. Le parrocchie e altre comunità<br />

cattoliche devono “fare realmente il possibile<br />

perché esse sentano di essere amate,<br />

accettate, che non sono ‘fuori’ anche<br />

se non possono ricevere l’assoluzione e<br />

l’Eucaristia: devono sentire che realmente<br />

entrano in comunione con il Corpo di<br />

Cristo se l’Eucaristia è vera e partecipata.<br />

Anche senza la ricezione ‘corporale’ del<br />

Sacramento, possiamo essere spiritualmente<br />

uniti a Cristo nel suo Corpo. È importante<br />

che realmente trovino la possibilità<br />

di vivere una vita di fede e possano<br />

vedere che la loro sofferenza è un dono<br />

per la Chiesa, perché servono così a tutti<br />

anche per difendere la stabilità dell’amore,<br />

del Matrimonio: è un soffrire nella<br />

comunità della Chiesa per i grandi valori<br />

della nostra fede”.<br />

Una famiglia greca ha domandato al Santo<br />

Padre ciò che le famiglie possono fare<br />

di fronte alla crisi, per non perdere la<br />

speranza.<br />

“Le parole sono insufficienti - ha risposto<br />

Benedetto XVI - Dovremmo fare qualcosa<br />

di concreto e tutti soffriamo del fatto che<br />

siamo incapaci di fare qualcosa di concreto.<br />

Parliamo prima della politica: mi sem-


INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE<br />

bra che dovrebbe crescere il senso della<br />

responsabilità in tutti i partiti, che non<br />

promettano cose che non possono realizzare,<br />

che non cerchino solo voti per sé,<br />

ma siano responsabili per il bene di tutti e<br />

che si capisca che politica è sempre anche<br />

responsabilità umana, morale davanti a<br />

Dio e agli uomini. Cerchiamo che ognuno<br />

faccia il suo possibile, pensi a sé, alla famiglia,<br />

agli altri con grande senso di responsabilità,<br />

sapendo che i sacrifici sono<br />

necessari per andare avanti. Io penso che<br />

forse gemellaggi tra città, tra famiglie, tra<br />

parrocchie, potrebbero aiutare.<br />

Così anche le parrocchie, le città: che realmente<br />

assumano responsabilità, aiutino<br />

in senso concreto. E siate sicuri: io<br />

e tanti altri preghiamo per voi, e questo<br />

pregare non è solo dire parole, ma apre il<br />

cuore a Dio”.<br />

Cat Tien, una bambina vietnamita di<br />

sette anni ha chiesto al Santo Padre di<br />

raccontare qualcosa della sua famiglia e<br />

della sua infanzia.<br />

Benedetto XVI ha ricordato che: “Il punto<br />

essenziale era per noi sempre la domenica,<br />

ma la domenica cominciava già<br />

il sabato pomeriggio. Il padre ci diceva le<br />

letture, le letture della domenica. Entravamo<br />

già nella liturgia, in atmosfera di<br />

gioia. Il giorno dopo andavamo a Messa.<br />

Io sono di casa vicino a Salisburgo, quindi<br />

abbiamo avuto molta musica - Mozart,<br />

Schubert, Haydn - e quando cominciava<br />

il Kyrie era come se si aprisse il cielo.<br />

Eravamo un cuore e un’anima sola, con<br />

tante esperienze comuni, anche in tempi<br />

molto difficili, perché era il tempo della<br />

guerra, prima della dittatura, poi della<br />

povertà. Ma questo amore reciproco che<br />

c’era tra di noi, questa gioia anche per<br />

cose semplici era forte e così si potevano<br />

superare e sopportare anche queste<br />

cose.<br />

E così siamo cresciuti nella certezza che<br />

è buono essere un uomo, perché vedevamo<br />

che la bontà di Dio si rifletteva<br />

nei genitori e nei fratelli. Così, in questo<br />

contesto di fiducia, di gioia e di amore<br />

eravamo felici e penso che in Paradiso<br />

dovrebbe essere simile a come era nella<br />

mia gioventù. In questo senso spero<br />

di andare ‘a casa’, andando verso l’altra<br />

parte del mondo”.<br />

Cari sposi,<br />

diventate Vangelo vivo<br />

15<br />

Cari sposi, nel vivere il matrimonio voi non vi donate qualche cosa o<br />

qualche attività, ma la vita intera. E il vostro amore è fecondo innanzitutto<br />

per voi stessi, perché desiderate e realizzate il bene l’uno dell’altro,<br />

sperimentando la gioia del ricevere e del dare. È fecondo poi nella<br />

procreazione, generosa e responsabile, dei figli, nella cura premurosa per<br />

essi e nell’educazione attenta e sapiente. È fecondo infine per la società,<br />

perché il vissuto familiare è la prima e insostituibile scuola delle virtù sociali,<br />

come il rispetto delle persone, la gratuità, la fiducia, la responsabilità,<br />

la solidarietà, la cooperazione. Cari sposi, abbiate cura dei vostri figli e, in<br />

un mondo dominato dalla tecnica, trasmettete loro, con serenità e fiducia,<br />

le ragioni del vivere, la forza della fede, prospettando loro mete alte e<br />

sostenendoli nelle fragilità.<br />

Ma anche voi figli, sappiate mantenere sempre un rapporto di profondo<br />

affetto e di premurosa cura verso i vostri genitori, e anche le relazioni tra<br />

fratelli e sorelle siano opportunità per crescere nell’amore.<br />

Il progetto di Dio sulla coppia umana trova la sua pienezza in Gesù Cristo,<br />

che ha elevato il matrimonio a Sacramento. Cari sposi, con uno speciale<br />

dono dello Spirito Santo, Cristo vi fa partecipare al suo amore sponsale,<br />

rendendovi segno del suo amore per la Chiesa: un amore fedele e totale.<br />

Care famiglie, chiedete spesso, nella preghiera, l’aiuto della Vergine Maria<br />

e di san Giuseppe, perché vi insegnino ad accogliere l’amore di Dio come<br />

essi lo hanno accolto.<br />

La vostra vocazione non è facile da vivere, specialmente oggi, ma quella<br />

dell’amore è una realtà meravigliosa, è l’unica forza che può veramente<br />

trasformare il mondo. Davanti a voi avete la testimonianza di tante<br />

famiglie, che indicano le vie per crescere<br />

nell’amore: mantenere un costante rapporto<br />

con Dio e partecipare alla vita ecclesiale,<br />

coltivare il dialogo, rispettare il<br />

punto di vista dell’altro, essere pronti al<br />

servizio, essere pazienti con i difetti altrui,<br />

saper perdonare e chiedere perdo-


16<br />

no, superare con intelligenza e umiltà gli<br />

eventuali conflitti, concordare gli orientamenti<br />

educativi, essere aperti alle altre<br />

famiglie, attenti ai poveri, responsabili<br />

nella società civile. Sono tutti elementi<br />

che costruiscono la famiglia. Viveteli con<br />

coraggio, certi che, nella misura in cui,<br />

con il sostegno della grazia divina, vivrete<br />

l’amore reciproco e verso tutti, diventerete<br />

un Vangelo vivo, una vera Chiesa<br />

domestica.<br />

Una parola vorrei dedicarla anche ai fedeli<br />

che, pur condividendo gli insegnamenti<br />

della Chiesa sulla famiglia, sono<br />

segnati da esperienze dolorose di fallimento<br />

e di separazione. Sappiate che il<br />

Papa e la Chiesa vi sostengono nella vostra<br />

fatica. Vi incoraggio a rimanere uniti<br />

alle vostre comunità, mentre auspico che<br />

le diocesi realizzino adeguate iniziative di<br />

accoglienza e vicinanza.<br />

Nel libro della Genesi, Dio affida alla coppia<br />

umana la sua creazione, perché la<br />

custodisca, la coltivi, la indirizzi secondo<br />

il suo progetto. L’uomo e la donna sono<br />

immagine di Dio anche in questa opera<br />

preziosa, che devono compiere con lo<br />

stesso amore del Creatore. Il progetto di<br />

Dio e la stessa esperienza mostrano che<br />

non è la logica unilaterale dell’utile proprio<br />

e del massimo profitto quella che<br />

può concorrere ad uno sviluppo armonico,<br />

al bene della famiglia e ad edificare<br />

una società più giusta, perché porta con<br />

sé concorrenza esasperata, forti disuguaglianze,<br />

degrado dell’ambiente, corsa ai<br />

consumi, disagio nelle famiglie. Anzi, la<br />

INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE<br />

mentalità utilitaristica tende ad estendersi<br />

anche alle relazioni interpersonali e<br />

familiari, riducendole a convergenze precarie<br />

di interessi individuali e minando la<br />

solidità del tessuto sociale.<br />

Un ultimo elemento. L’uomo, in quanto<br />

immagine di Dio, è chiamato anche al<br />

riposo e alla festa. Il racconto della creazione<br />

si conclude con queste parole: «Dio,<br />

nel settimo giorno, portò a compimento<br />

il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo<br />

giorno da ogni suo lavoro che aveva<br />

fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo<br />

consacrò» (Gen 2,2-3). Per noi cristiani, il<br />

giorno di festa è la Domenica, giorno del<br />

Signore, Pasqua settimanale. È il giorno<br />

della Chiesa, assemblea convocata dal<br />

Signore attorno alla mensa della Parola<br />

e del Sacrificio Eucaristico, per nutrirci di<br />

Lui, entrare nel suo amore e vivere del suo<br />

amore. È il giorno dell’uomo e dei suoi valori:<br />

convivialità, amicizia, solidarietà, cultura,<br />

contatto con la natura, gioco, sport.<br />

È il giorno della famiglia, nel quale vivere<br />

assieme il senso della festa, dell’incontro,<br />

della condivisione, anche nella partecipazione<br />

alla Santa Messa. Care famiglie, pur<br />

nei ritmi serrati della nostra epoca, non<br />

perdete il senso del giorno del Signore! È<br />

come l’oasi in cui fermarsi per assaporare<br />

la gioia dell’incontro e dissetare la nostra<br />

sete di Dio.<br />

Famiglia, lavoro, festa: tre doni di Dio,<br />

tre dimensioni della nostra esistenza<br />

che devono trovare un armonico equilibrio.<br />

Armonizzare i tempi del lavoro e le<br />

esigenze della famiglia, la professione e<br />

la maternità, il lavoro e la festa, è importante<br />

per costruire società dal volto umano.<br />

In questo privilegiate sempre la logica<br />

dell’essere rispetto a quella dell’avere: la<br />

prima costruisce, la seconda finisce per<br />

distruggere. Occorre educarsi a credere,<br />

prima di tutto in famiglia, nell’amore autentico,<br />

quello che viene da Dio e ci unisce<br />

a Lui e proprio per questo «ci trasforma in<br />

un Noi, che supera le nostre divisioni e ci<br />

fa diventare una cosa sola, fino a che, alla<br />

fine, Dio sia “tutto in tutti”».<br />

(Dal discorso di Benedetto XVI,<br />

domenica 3 giugno a Bresso,<br />

davanti a 350 mila fedeli)


VISITA PASTORALE<br />

visita pastorale<br />

17


18<br />

IL NOSTRO VESCOVO CESARE<br />

VIENE A TROVARCI<br />

La visita pastorale alle parrocchie di <strong>Rivoli</strong><br />

“Nessuno si senta escluso o estraneo a questa visita, ma tutti possano<br />

godere di un segno di attenzione, di accoglienza”. Con queste parole la<br />

preghiera esprime il carattere della visita pastorale del Vescovo di Torino,<br />

Cesare Nosiglia, alle nostre parrocchie. La visita pastorale è il periodo durante<br />

il quale il “pastore”, il Vescovo, non facile ad essere raggiunto, sarà<br />

nelle nostre parrocchie. Chiunque potrà accostarlo, parlargli, far sentire,<br />

se necessario, le proprie rimostranze, pregare e riflettere con lui. Non sarà<br />

un periodo breve: il Vescovo sarà nelle sette parrocchie dell’Unità pastorale<br />

di <strong>Rivoli</strong> dal 15 settembre al 21 ottobre. L’inizio coinciderà con la ricorrenza<br />

della Madonna della Stella, festa patronale della città. La visita avrà<br />

momenti diversi: quelli burocratici e formali durante i quali il Vescovo si<br />

occuperà dell’aspetto liturgico e canonico delle parrocchie, delle chiese,<br />

degli arredi sacri, degli archivi, della situazione economica-amministrativa;<br />

e quelli essenzialmente pastorali, di contatto con tutte le realtà umane ed<br />

ecclesiali della città. Incontrerà i sacerdoti, i diaconi, le comunità religiose,<br />

i consigli pastorali ed economici, i giovani, gli ammalati. Avrà contatti con il<br />

consiglio comunale, con la giunta, le scuole, l’ospedale. È previsto l’incontro<br />

“con fratelli e sorelle di altre confessioni cristiane e di altre religioni”.<br />

Di là da questi incontri organizzati, il Vescovo sarà disponibile per chiunque<br />

abbia bisogno di parlargli. Ma perché questi incontri? Per conoscere la realtà<br />

viva di ogni parrocchia, per sapere che cosa di fatto accade, in quale<br />

modo si vive la fede in Cristo, per ripartire poi con passo nuovo e diverso<br />

se necessario. La visita canonica non è cosa nuova, è una forma collaudata<br />

dall’esperienza dei secoli, ma in questo momento assume una caratteristi-<br />

PREGHIERA PER LA VISITA PASTORALE<br />

Signore, aumenta la nostra fede.<br />

Fa’ che in mezzo alle intemperie del male che affliggono questo mondo, non<br />

perdiamo mai la fiducia in Te, che sei Salvatore potente. Guarda la nostra<br />

comunità diocesana e parrocchiale che si affida al tuo amore di Padre, e<br />

chiede l’aiuto del tuo Spirito, per seguire Cristo tuo Figlio sulla via della verità<br />

e dell’amore.<br />

Benedici la visita pastorale del Vescovo Cesare e rendici aperti e disponibili<br />

a cogliere in essa i segni del tuo passaggio pasquale di speranza. Le nostre<br />

comunità riunite attorno al loro Pastore, celebrino con gioia l’Eucaristia per<br />

rinsaldare la loro unità, e vivere la carità, superando divisioni e indifferenza.<br />

Alle famiglie, ai piccoli, ai giovani, agli anziani, ai malati e ai poveri, giunga<br />

la buona novella del Vangelo, e sia portatrice di pace, di coraggio e di vita<br />

nuova. Nessuno si senta escluso o estraneo a questa visita, ma tutti possano<br />

godere di un segno di attenzione, di accoglienza e di misericordia. Si rinsaldi<br />

nel cuore di ogni credente la convinzione che si è chiamati ad essere missionari<br />

diventando cristiani ogni giorno di più mediante l’ascolto della Parola di<br />

Dio e la testimonianza della carità, verso i poveri e sofferenti. In tutti rinasca<br />

la gioia e il coraggio di annunciare Cristo, in famiglia, nella comunità, e in<br />

ogni ambiente di vita e di lavoro.<br />

O Maria Santissima, Vergine Consolata patrona della Diocesi, e Ausiliatrice,<br />

guida i nostri passi dietro il tuo Figlio Gesù, e mostraci in Lui la meta della<br />

nostra speranza, per la vita eterna. Amen.<br />

Il Vescovo Cesare<br />

VISITA PASTORALE<br />

ca eccezionale: è un’occasione unica per<br />

richiamare tutti, sacerdoti e fedeli, al rinnovamento<br />

della propria vita cristiana, a<br />

un’azione apostolica e missionaria più intensa.<br />

La fede cristiana sta passando uno<br />

dei momenti forse più difficili della sua<br />

storia. L’indifferenza religiosa è altissima:<br />

non si è contro Dio, ma non ci si interessa<br />

assolutamente di Lui.<br />

Poche sono le persone che frequentano<br />

in modo convinto la Messa domenicale o<br />

gli incontri di formazione e di approfondimento<br />

della fede. Il numero dei sacerdoti<br />

diminuisce in modo vistoso, l’incontro con<br />

uno di loro è sempre più difficile, le parrocchie<br />

devono essere accorpate. I giovani<br />

sembrano scomparsi dalle nostre chiese,<br />

molte famiglie si formano al di fuori<br />

dell’insegnamento e del clima cristiano,<br />

le separazioni e i divorzi aumentano. La<br />

presenza di altre religioni, in particolare<br />

dell’Islam, pone problemi culturali, religiosi<br />

e pratici non indifferenti. “La società<br />

in cui viviamo - aggiunge il Vescovo nella<br />

lettera di indizione della visita - è meno<br />

attenta ai valori dello Spirito e distratta da<br />

tanti messaggi contraddittori che inducono<br />

atteggiamenti e comportamenti lontani<br />

dalla tradizione cristiana; dense nubi<br />

sembrano addensarsi sul mondo e sull’umanità<br />

suscitando timori e paure che ci<br />

fanno guardare al futuro con comprensibile<br />

preoccupazione”.<br />

In questa visione negativa della realtà religiosa<br />

il Vescovo fa entrare con forza lo<br />

spirito di Cristo: in noi credenti risuona<br />

le fede di Pietro che accoglie l’invito di<br />

Gesù a gettare le reti in mare, anche se<br />

ha pescato tutta la notte e non ha preso<br />

niente. Per questo pregheremo insieme,<br />

rifletteremo insieme, ascolteremo insieme<br />

la parola di Dio e insieme decideremo<br />

i passi da fare per dare alla comunità una<br />

salutare scossa missionaria.<br />

“Vorrei che la mia visita fosse come quella<br />

di Giovanni Battista che a tutti proclamava:<br />

in mezzo a voi c’è uno che non conoscete;<br />

è Lui l’agnello di Dio che toglie i peccati<br />

del mondo, accoglietelo e seguitelo”.<br />

Questa è la visita canonica: un incontro<br />

nuovo con Cristo, guidati dall’incoraggiamento<br />

e dalla parola del nostro Vescovo.<br />

Fondamentale la nostra presenza.<br />

Remo Lardori


PROGRAMMA VISITA PASTORALE<br />

Gli eventi stampati in blu sono quelli dell’Unità Pastorale (per tutte le sette parrocchie insieme)<br />

<strong>SETTEMBRE</strong><br />

Sabato 15 18.00 Stella Santa Messa di apertura della Visita Pastorale<br />

21.00 Stella Processione cittadina<br />

Domenica 16 09.00 San Paolo Santa Messa<br />

11.00 Tetti Neirotti Santa Messa<br />

Giovedì 20 17.00 Incontro con tutti i Diaconi<br />

21.00 Teatro Borgonuovo Incontro CPP, CPAE, éQUIPE U.P. 36<br />

Venerdì 21 15.00 Ospedale <strong>Rivoli</strong> Visita<br />

21.00 Stella Gruppi Caritativi<br />

Sabato 22 15-17 San Bernardo Colloqui personali<br />

17.00 San Bernardo Incontro bimbi catechismo<br />

21.00 San Martino Incontro dei Giovani Sposi delle 4 parrocchie di <strong>Rivoli</strong> centro<br />

Domenica 23 09.15 San Martino Confessioni<br />

10.00 San Martino Santa Messa<br />

11.15 M.I.A. Santa Messa<br />

Venerdì 28 16-19 Stella Visita malati<br />

21.00 S. Giovanni Bosco Incontro “ristretto” per i Giovani<br />

Sabato 29 09-12 San Giovanni Bosco Colloqui personali con fedeli (Viale Carrù 9)<br />

12.30 Missionari Consolata Pranzo<br />

16-18 San Giovanni Bosco Visita malati<br />

Domenica 30 10.00 Stella Confessioni<br />

11.00 Stella Santa Messa<br />

19<br />

visita pastorale<br />

OTTOBRE<br />

Giovedì 4 mattino Visita ad alcune realtà produttive (industrie, aziende…)<br />

17.00 San Martino Incontro bimbi catechismo<br />

21.00 Incontro con l’Amministrazione comunale<br />

Venerdì 5 07.30 Monastero S.Croce Santa Messa (Via Querro)<br />

mattino Scuole: “San Giuseppe” e “Salotto e Fiorito”<br />

15-18 San Martino Malati, comunità psich. e anziani<br />

21.00 Stella Incontro Catechisti<br />

Sabato 6 09-12 S. Bernardo Visita malati + casa di riposo “Villa Elena”<br />

15.30 Oratorio don Bosco Ragazzi del catechismo<br />

17.00 S. Giovanni Bosco Animatori e giovani<br />

18.00 S. Giovanni Bosco Gruppi famiglia<br />

20.45 Teatro don Bosco Inaugurazione del nuovo impianto di proiezione “don Bosco digital”<br />

Domenica 7 09.15 San Giovanni Bosco Confessioni<br />

10.00 San Giovanni Bosco Santa Messa (Viale Carrù 9)<br />

11.15 Maria Ausiliatrice Santa Messa (Via Stupinigi, 1)<br />

Giovedì 11 mattino Scuole: “Direzione Didattica III Circolo” Primaria Freinet-Rosselli<br />

Incontro con i dirigenti scolastici di <strong>Rivoli</strong><br />

Scuola Media Levi<br />

15.00 San Martino Incontro Gruppi Anziani<br />

17.00 Stella Incontro bambini catechismo<br />

21.00 San Giovanni Bosco Associazioni e movimenti ecclesiali (Viale Carrù)<br />

Venerdì 12 mattino Scuole superiori statali: “Natta”, “Darwin” e “Romero”<br />

15-17 San Paolo (C.ne Vica) Malati, Monastero, Catechismo bimbi<br />

Sabato 13 16.00 San Giovanni Bosco Cresimandi <strong>2012</strong>/13 dell’U.P. 36<br />

18.00 San Francesco Santa Messa<br />

Domenica 14 10.00 San Bernardo Confessioni<br />

11.00 San Bernardo Santa Messa<br />

Giovedì 18 mattino Scuole I circolo: primaria e infanzia - Scuola media “Gobetti”<br />

Casa del sole (primaria e infanzia) - D.D. IV Circolo<br />

15.00 Tetti Neirotti Visita malati<br />

17.00 Tetti Neirotti Incontro bimbicatechismo<br />

Venerdì 19 mattino Scuole: IC “Matteotti” (Infanzia, primaria e media)<br />

15-19 San Bartolomeo Visita malati e incontro bimbi catechismo<br />

21.00 Teatro Don Bosco Incontro giovani<br />

Domenica 21 09.00 San Bartolomeo Santa Messa


20 MISSIONE GIOVANI<br />

MISSIONE GIOVANI…<br />

per mettere in circolo il “Suo” amore<br />

il progetto<br />

Dalla Prima Lettera di Giovanni 1,1-4<br />

“Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello<br />

che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e<br />

che le nostre mani toccarono del Verbo della vita - la vita infatti si<br />

manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi<br />

annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò<br />

a noi - , quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche<br />

a voi, perché anche voi siate in comunione con noi.<br />

E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo.<br />

Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena”.<br />

Io GIOVANE, quale esperienza non posso più tacere? Quale esperienza<br />

di Fede ho da raccontare? Cosa ho visto? Cosa ho toccato?<br />

Cosa è passato attraverso la mia persona da essere testimoniato?<br />

Il nostro corpo è l'unico strumento che abbiamo per rendere visibile<br />

l'esperienza dell'Amore! L'esperienza della Fede non passa per<br />

forza attraverso l'esplicitazione della morte e resurrezione di Gesù<br />

Cristo, ma passa anche attraverso la nostra esperienza di vita. È<br />

Gesù che si incarna in ciascuno di noi! Da lì nasce l'Annuncio della<br />

gioia data dall'esperienza realmente vissuta.<br />

OBIETTIVO: Annunciare il Vangelo ai giovani da parte di altri giovani che<br />

hanno UDITO, VEDUTO, CONTEMPLATO, TOCCATO Cristo. E dopo averlo<br />

incontrato, non potranno non farlo conoscere. I giovani per i giovani! Raccontare<br />

l’amore e l’amicizia per arrivare a Gesù.<br />

MISSIONARI (Religiosi e giovani forensi):<br />

- Padri Oblati di Maria Immacolata di Vercelli e Suore Operaie di Brescia<br />

(Zona <strong>Rivoli</strong> centro)<br />

- Frati Francescani di Torino (Zona San Paolo e Tetti Neirotti)<br />

- Comunità Cenacolo di Saluzzo (Zona don Bosco)<br />

- Giovani dell'Unità Pastorale che riceveranno il mandato<br />

DOVE: Città di <strong>Rivoli</strong> "Terra di Missione"<br />

TEMPI:<br />

- Fase progettuale e di programamzione: Ottobre 2010 - Marzo <strong>2012</strong><br />

- Evento Missionario: dal 23 Marzo al 1° Aprile <strong>2012</strong>. È la fase culminante<br />

della Missione. È il momento della manifestazione pubblica, dell’andare<br />

a cercare i giovani nei luoghi nei quali abitano. È il momento dell’invito a<br />

unirsi alla Festa. Tutto questo con il linguaggio dei giovani e per il protagonismo<br />

degli stessi.<br />

DESTINATARI: Giovani dai 16 ai 25 anni, ma sono coinvolti anche i bambini,<br />

i ragazzi e gli adulti. I destinatari diretti della Missione Giovani sono<br />

potenzialmente 1.200 adolescenti tra i 16 e i 18 anni (triennio delle Scuole<br />

Superiori) e 2.800 Giovani tra i 19 e i 25 anni.<br />

Obiettivi della Missione giovani<br />

• Coinvolgere i giovani del territorio<br />

rendendoli protagonisti attraverso la<br />

partecipazione attiva;<br />

• Promuovere il linguaggio dei giovani;<br />

• Formare e auto-formare i giovani sensibilizzandoli<br />

ad avere desideri alti, lungimiranti<br />

e possibili;<br />

• Formare Comunità: aiutare i giovani<br />

che già vivono un'esperienza all'interno<br />

delle strutture di volontariato del territorio<br />

(oratori, gruppi, associazioni, movimenti)<br />

a intessere uno stile di vita comunitario,<br />

ad attivarsi a beneficio della<br />

stessa e dei suoi abitanti;<br />

• "Andare" - Giovani per i Giovani:<br />

formare animatori del territorio che<br />

promuovono il coinvolgimento di altri<br />

giovani all'interno dell'oratorio e del<br />

territorio cittadino. I giovani sono chiamati<br />

a entrare in un dialogo con i loro<br />

coetanei nei luoghi della quotidianità.<br />

Formati, quindi, a essere animatori del<br />

territorio, promuovono il coinvolgimento<br />

di altri giovani all'interno del territorio<br />

stesso;<br />

• Promuovere attività culturali e del<br />

tempo libero;<br />

• Prevenire e contrastare fenomeni di<br />

emarginazione sociale,;<br />

• Aiutare tutta la comunità a entrare in<br />

dialogo con il mondo dei giovani, prendendo<br />

su di sé la responsabilità educativa<br />

e sociale della loro crescita;<br />

• Far crescere la qualità della vita dei<br />

giovani all'interno del loro territorio di<br />

riferimento.


MISSIONE GIOVANI<br />

I figli: dono di Dio<br />

Incontro dei genitori di figli<br />

adolescenti con Padre Saverio<br />

(29 marzo <strong>2012</strong>)<br />

• Nascono con le ali.<br />

A noi il compito di farli volare.<br />

• Fin dalla nascita, il figlio<br />

non ci appartiene ma è dono di Dio.<br />

• Sviluppare il rispetto profondo<br />

della dignità personale.<br />

• Imparare a dialogare in maniera autentica.<br />

• Esercitare l’autorevolezza<br />

e non l’autoritarismo.<br />

• Trovare un giusto equilibrio<br />

tra libertà e disciplina.<br />

• Introdurre i figli alla comunità<br />

e al rapporto con Dio.<br />

Preghiera dei genitori<br />

"O Signore, che non ci accada mai più<br />

che i nostri figli<br />

ci chiedano vicinanza e diamo loro giocattoli<br />

ci chiedano ascolto e accendiamo la TV<br />

ci chiedano speranza e mostriamo rassegnazione<br />

ci chiedano tempo e abbiamo l'agenda piena<br />

ci chiedano esempi e diamo loro parole<br />

ci chiedano sentimenti e nascondiamo il cuore<br />

ci chiedano valori e diamo loro cose<br />

ci chiedano libertà e suscitiamo rimorsi<br />

ci chiedano pareri e imponiamo ricette<br />

ci chiedano sogni e li invitiamo a svegliarsi<br />

ci chiedano stima e ricevano accuse<br />

ci chiedano virtù e li esponiamo a vizi<br />

ci chiedano tenerezza e proviamo imbarazzo<br />

ci chiedano luce e oscuriamo Dio.<br />

Che non ci accada mai più".<br />

T. Solarino - R. Perricone<br />

il programma<br />

Visita ai giovani<br />

La Missione vuole incontrare ogni giovane. Per questo sono necessarie,<br />

oltre ai momenti assembleari e di gruppo, anche occasioni di contatto<br />

più "personale" e capillare. Con la visita si desidera raggiungere<br />

personalmente ogni giovane, fermarsi con lui, ascoltarlo, se possibile,<br />

invitarlo alle iniziative che la Missione propone. È importante che<br />

questo incontro avvenga nei luoghi di vita dei giovani, in particolare:<br />

- A casa: incontro "porta a porta" con ciascun giovane del territorio<br />

da parte di altri giovani<br />

- A scuola: i giovani, a due a due, incontreranno i giovani nel momento<br />

del gruppo classe, attraverso un momento di condivisione presenteranno<br />

la loro esperienza di vita, si confronteranno, saranno da<br />

stimolo al prendere in mano ed in modo decisionale e consapevole<br />

la propria vita e la propria progettualità. Saranno da stimolo all'inserimento<br />

come protagonisti in attività proprie della cittadinanza attiva<br />

a beneficio del territorio e della collettività.<br />

- Nei luoghi di ritrovo: attraverso la mappatura dei luoghi di ritrovo<br />

(locali, pub, parchi, biblioteche, fermate dei pullman, piazze...) i giovani<br />

cercheranno di incontrare gli altri giovani per cercare con loro<br />

uno scambio ed un confronto.<br />

Questo incontro è il momento dell'annuncio diretto senza artifici e<br />

forzature. Esso permetterà altresì di conoscere da vicino i bisogni e<br />

le necessità spirituali e materiali di tanti giovani a cui va offerta la parola<br />

della speranza e la propria vita come testimonianza. Da parte del<br />

giovane che riceve la visita è un segno vedere altri giovani che vengono<br />

a bussare alla sua porta per fermarsi qualche minuto con Lui.<br />

Workshop<br />

La parola workshop significa letteralmente "luogo di lavoro". Sono<br />

dei laboratori di lavoro dove ci si mette insieme per interessi con lo<br />

scopo di preparare una festa della Missione, ma anche di fare un'esperienza<br />

diretta di un nuovo stile di relazioni fraterne dove non è<br />

importante l'efficienza, ma l'amicizia e l'accoglienza reciproca.<br />

Focus<br />

Momenti di incontro e formazione su tematiche specifiche di interesse<br />

dei giovani es. affettività, volontariato, mondo del lavoro, perché<br />

credere,... Sono serate a tema tenute da esperti nel quale il giovane<br />

viene coinvolto sia sul piano umano che evangelico.<br />

Gesti di carità<br />

Proporre "gesti concreti di carità" in aiuto delle comunità terapeutiche,<br />

delle case di riposo, del carcere o di altre strutture che hanno a<br />

che a fare con la povertà. È l'amore concreto ai poveri dai molteplici<br />

volti di oggi, in modo particolare i giovani loro coetanei.<br />

Incontragiovani<br />

L'Incontragiovani è un piccolo gruppo di giovani che si ritrova insieme<br />

attorno alla persona e alla parola di Gesù per scoprire o riscoprire<br />

il messaggio cristiano in stretto rapporto con la vita.<br />

21


22<br />

L’esperienza nelle scuole<br />

Contatto Giovani è opportunità di incontro nei luoghi abitualmente<br />

frequentati dai giovani: piazze, strade, pub e anche scuole.<br />

Queste ultime sono state occasioni davvero importanti in quanto ci<br />

hanno permesso di conoscere molti ragazzi rivolesi e di confrontarci<br />

con loro. Le diverse équipe, formate da giovani delle quattro parrocchie<br />

e da religiosi missionari, hanno incontrato gli studenti del Salotto<br />

e Fiorito, dell’Istituto Oscar Romero e del Liceo San Giuseppe.<br />

Durante queste ore nelle classi, dopo un primo momento di gioco<br />

per rompere il ghiaccio, i gruppi hanno condiviso la loro esperienza<br />

di vita e di fede. Sia studenti che giovani missionari hanno superato<br />

l’imbarazzo iniziale lasciandosi coinvolgere da un dialogo tanto semplice<br />

quanto inusuale. Un aiuto per approfondire questi temi è arrivato<br />

dalla curiosità dei ragazzi verso i religiosi, ossia nello scoprire sotto<br />

un abito così poco comune e “datato”, giovani con pochi anni in più di<br />

loro che avevano già compiuto una scelta di vita tanto grande.<br />

In queste chiacchierate noi abbiamo portato la nostra piccola testimonianza,<br />

riflesso di una scelta di fede apparentemente inconsapevole,<br />

ma che, proprio per la sua semplicità, ha permesso ai ragazzi di vedere<br />

Gesù come una possibilità alla portata di tutti. Tutto questo ha contribuito<br />

a creare un clima di scambio e confronto molto profondo e<br />

ha spinto gli studenti a un interesse che molte volte ha superato l’ora<br />

concessaci dalle scuole ed è sfociato in successivi incontri a tu per tu.<br />

È così che questi incontri sono stati la prova ulteriore della presenza<br />

di Qualcuno più grande di noi: eravamo partiti scettici e poco fiduciosi<br />

e ci siamo dovuti meravigliosamente ricredere, trovando un po’ del<br />

volto di Dio negli occhi di ciascuno dei ragazzi.<br />

Batta e Irene<br />

Aver fede: appoggiarsi<br />

sulla fede dei tuoi fratelli<br />

Aver fede significa appoggiarsi sulla fede<br />

dei tuoi fratelli, e che la tua fede serva<br />

allo stesso modo da appoggio per quella<br />

degli altri. Vi chiedo, cari amici, di amare<br />

la Chiesa, che vi ha generati alla fede,<br />

che vi ha aiutato a conoscere meglio Cristo,<br />

che vi ha fatto scoprire la bellezza del<br />

suo amore. Per la crescita della vostra<br />

amicizia con Cristo è fondamentale riconoscere<br />

l’importanza del vostro gioioso<br />

inserimento nelle parrocchie, comunità<br />

e movimenti, così come la partecipazione<br />

all’Eucarestia di ogni domenica, il<br />

frequente accostarsi al sacramento della<br />

riconciliazione e il coltivare la preghiera e<br />

la meditazione della Parola di Dio.<br />

Da questa amicizia con Gesù nascerà anche<br />

la spinta che conduce a dare testimonianza<br />

della fede negli ambienti più diversi,<br />

incluso dove vi è rifiuto o indifferenza.<br />

Non è possibile incontrare Cristo e non<br />

farlo conoscere agli altri.<br />

Quindi, non conservate Cristo per voi<br />

stessi! Comunicate agli altri la gioia della<br />

vostra fede. Il mondo ha bisogno della testimonianza<br />

della vostra fede, ha bisogno<br />

certamente di Dio. Penso che la vostra<br />

presenza qui, giovani venuti dai cinque<br />

continenti, sia una meravigliosa prova<br />

della fecondità del mandato di Cristo alla<br />

Chiesa: «Andate in tutto il mondo e proclamate<br />

il Vangelo a ogni creatura» (Mc<br />

16,15). Anche a voi spetta lo straordinario<br />

compito di essere discepoli e missionari di<br />

Cristo in altre terre e paesi dove vi è una<br />

moltitudine di giovani che aspirano a cose<br />

più grandi e, scorgendo nei propri cuori<br />

la possibilità di valori più autentici, non si<br />

lasciano sedurre dalle false promesse di<br />

uno stile di vita senza Dio.<br />

Dall’omelia di Benedetto XVI<br />

durante la Celebrazione Eucaristica<br />

con i giovani a Madrid<br />

(GMG 21 agosto 2011)


MISSIONE GIOVANI<br />

Gli adulti<br />

e la Missione Giovani<br />

È stata davvero una bella esperienza di<br />

condivisione nel servizio. Si è lavorato<br />

con gioia e impegno superando quelle piccole<br />

difficoltà dovute alla non conoscenza<br />

più che alla diffidenza. Molte delle persone<br />

coinvolte ringraziano ancora adesso e<br />

altre si son fatte coinvolgere nella preparazione<br />

dei pasti per l'estate ragazzi.<br />

Tante famiglie hanno partecipato donando<br />

qualcosa... il tempo, gli alimenti, qualcuno<br />

ha anche fatto delle offerte, forse<br />

poche, ma tutti in qualche modo hanno<br />

contribuito.<br />

Ed è questo il miglior segno di accoglienza:<br />

la "gioia nel servire".<br />

Appartenere a una comunità parrocchiale<br />

vuol dire appartenere a tutta la chiesa,<br />

senza distinzioni.<br />

Alle mie consorelle una di quelle sere ho<br />

detto di amarle, perché vederle così laboriose<br />

e allegre insieme mi ha davvero colmata<br />

di gioia.<br />

Lo stesso è accaduto nella possibilità che<br />

ci è stata data di conoscere i missionari<br />

e le suore. Io ero al settimo cielo! Ricordo<br />

con commozione quando in chiesa in<br />

piazza Cavallero c'erano le suore Salesiane...<br />

vedere i giovani in quei giorni, felici<br />

di tutto ciò che si stava facendo, davvero<br />

mi ha stupita e commossa.<br />

Fiorenza<br />

ANNuNCIO NELLA NOTTE<br />

DI NICODEMO…<br />

23<br />

La Piazza è il palcoscenico della vita di una Comunità. La piazza è il luogo<br />

d’incontro, è un punto di riferimento, la piazza è il luogo in cui sosti per<br />

rifocillarti alla fontana, la piazza è il luogo da cui, prima o poi, nella tua<br />

quotidianità, passi di sicuro.<br />

Ecco perché, durante la Missione Giovani, abbiamo deciso di “piazzarci”<br />

le tende nella nostra Piazza. Qui, con la preghiera del mattino, sono iniziate<br />

tutte le giornate della Missione giovani; sempre qui si è conclusa<br />

una delle serate più importanti della missione: la Notte di Nicodemo<br />

guidata dalla Comunità Cenacolo.<br />

In quella notte, in quella tenda, in quella piazza… è avvenuto un incontro<br />

speciale: tra noi e Dio, che non era solo il Santissimo esposto dinanzi ai<br />

fedeli in preghiera; egli era nel canto incessante e soave dei giovani del<br />

Cenacolo; era nei tanti volti in preghiera, volti disperati, volti speranzosi,<br />

volti stanchi, volti pieni di gioia, volti pensierosi, volti curiosi, anche nei<br />

volti dubbiosi ma coinvolti e affascinati.<br />

La presenza dello Spirito aleggiava nella nostra Piazza, tra i tanti giovani<br />

che si confessavano con un Padre Missionario seduto sulla panchina e<br />

pronto ad accoglierti. Abbiamo<br />

vissuto questa veglia non<br />

da semplici spettatori, ma da<br />

testimoni.<br />

Sarebbe impossibile e riduttivo<br />

pretendere di descrivere<br />

tutte le emozioni che abbiamo<br />

provato quella sera della<br />

missione, ma possiamo testimoniare<br />

di aver visto la grande<br />

sete di Dio che c’è tra la<br />

gente. Una sete, di cui forse<br />

le persone si vergognano o<br />

forse non sanno neppure di<br />

avere, ma chissà, forse, per<br />

poche ore in quella piazza,<br />

una fontana, ben più grande<br />

è stata capace di dar da<br />

bere a una piccola parte di<br />

questo grande popolo di assetati.<br />

Giuseppe & Elena


24 MISSIONE GIOVANI<br />

"La Missione è l'occasione<br />

per far risuonare con maggior forza<br />

tra i giovani il messaggio del Vangelo"<br />

entrando in dialogo con loro<br />

e annunciando Cristo.<br />

alcuni elementi per una verifica da continuare<br />

- I missionari ospitati nelle nostre parrocchie sono stati: 8 padri oblati,<br />

6 suore operaie, 4 suore di Ravasco, 2 postulanti e 2 aspiranti delle<br />

suore operaie, 8 giovani provenienti da Vercelli, Roma e Firenze. La<br />

Parrocchia San Giovanni Bosco ha ospitato un gruppo di giovani della<br />

Comunità Cenacolo di Saluzzo. La Parrocchia San Paolo ha ospitato alcuni<br />

frati e suore francescani e alcuni giovani di Gioventù Francescana.<br />

Per alcuni incontri sono state presenti anche le Sentinelle del Mattino.<br />

- Durante la Missione alcuni giovani delle nostre parrocchie hanno vissuto<br />

a stretto contatto con i missionari, preparando concretamente<br />

con loro i vari incontri, andando con loro (nelle scuole, nei pub, per<br />

strada, nelle piazze) e testimoniando la propria esperienza di fede.<br />

- La comunicazione dell'evento prima e durante la missione è avvenuta<br />

per mezzo di facebook, internet, 500 manifesti (70x100), 5000<br />

cartoline, 5000 depliant, bollettino e "face to face" in tutte le possibili<br />

occasioni.<br />

- La Missione è stata caratterizzata da due azioni: l'invito rivolto ai giovani<br />

a venire per partecipare ad alcuni incontri (preghiera del mattino,<br />

formazione focus e centri di ascolto, aggregazione musica e sport) e<br />

l'andare ad incontrare i giovani nei loro luoghi di vita (scuola, casa, strada,<br />

piazza, pub).<br />

- A tutti i giovani contattati è stato lasciato il braccialetto con la scritta<br />

"Metti in circolo il Suo amore", spiegandone nel limite del possibile il<br />

significato.<br />

- La Missione, pur essendo una proposta rivolta ai giovani, ha coinvolto<br />

anche gli adulti: ospitalità, preparazione dei pranzi e delle cene,<br />

preghiera del mattino, celebrazioni varie (messa quotidiana, mandato,<br />

vescovo, finale), incontri per i genitori.<br />

- I missionari, alla fine della Missione, hanno lasciato all'unità pastorale<br />

quattro elementi sui quali continuare a lavorare:<br />

1. la formazione a un'intensa vita spirituale;<br />

2. crescere nella comunione tra le <strong>Parrocchie</strong>;<br />

3. i giovani siano testimoni di Gesù;<br />

4. crescere nella comunione tra giovani e adulti.<br />

- La Missione Giovani non deve restare un'esperienza conclusa: la comunità<br />

cristiana è chiamata ad annunciare sempre e a tutti Gesù e il<br />

suo Vangelo.<br />

Se vuoi guardare i video della Missione Giovani: www.parrocchierivoli.it


CORO POLIFONICO<br />

Per accendere i cuori:<br />

da semplice cd a “Messa” partecipata!<br />

Domenica 22 aprile presso la chiesa di<br />

Santa Maria della Stella è avvenuta la<br />

“trasformazione”. I canti composti da<br />

Andrea Piccirillo, arrangiati dall’equipe<br />

dell’Associazione Eirene e interpretati dai<br />

ragazzi dei cori delle quattro parrocchie<br />

del centro storico di <strong>Rivoli</strong> sono diventati<br />

una “Messa partecipata”. è stata una<br />

grande soddisfazione aver completato un<br />

lavoro durato anni, ma ancor più grande<br />

l’emozione che il Coro Polifonico ha provato<br />

nell’eseguire quei brani; l’intensità<br />

dell’esecuzione da parte del coro è stata<br />

favorita dall’atmosfera di profonda e<br />

Il cd “Per accendere i cuori” del Coro Polifonico Interparrocchiale<br />

nasce dal cammino compiuto dai cori<br />

delle nostre <strong>Parrocchie</strong> per perseguire un obiettivo<br />

comune. Il disco, che contiene una Messa Cantata,<br />

sostiene un progetto di solidarietà: aiutare il Gruppo<br />

Abele di don Luigi Ciotti.<br />

Il Cd è disponibile presso:<br />

Parrocchia Santa Maria della Stella<br />

Parrocchia San Bartolomeo<br />

Parrocchia San Bernardo<br />

Parrocchia San Martino<br />

Associazione Culturale Eirene Onlus<br />

Coro “La Stella”<br />

Buon Ascolto!<br />

25<br />

partecipata spiritualità che don Guido,<br />

Monsignor Fiandino, amico caro e prezioso,<br />

nel presiedere la S. Messa ha saputo<br />

creare. Ringraziamo don Guido per la sua<br />

autorevole presenza e per le parole che<br />

ci ha regalato che, come sempre, hanno<br />

davvero “acceso i cuori” di tutta la gente<br />

che ha letteralmente riempito la Stella. Il Coro Polifonico cercherà ora di<br />

far conoscere questi brani il più possibile presso le varie comunità rivolesi<br />

e non solo, sia per appoggiare il progetto voluto da don Giovanni, sia anche,<br />

soprattutto, per proseguire quel cammino comune iniziato tre anni<br />

fa. Pubblicheremo sui foglietti settimanali le date degli incontri del coro<br />

Polifonico, per consentire a tutti coloro che ne hanno voglia, di unirsi a<br />

cantare e pregare insieme a noi. Vi aspettiamo con gioia.


26 VILLA MATER<br />

“Ho 97 anni e sono qui da nove! Ed ora mi vogliono mandare<br />

via, da un’altra parte! Io non me ne vado…”. Così,<br />

tenendosi appena in equilibrio con un girello e quasi piangendo,<br />

un ospite della casa di riposo Villa Mater di <strong>Rivoli</strong> ai<br />

giornalisti, a febbraio, dopo la notizia che la casa avrebbe<br />

chiuso entro il 31 luglio. Toccante la rabbia, la ribellione di<br />

quest’anziano a una notizia che mai avrebbe dovuto essere<br />

data, per la sofferenza ed i problemi che ha portato con<br />

sé. Era proprio così mal ridotta questa casa da dover dire:<br />

chiudiamo, ma state tranquilli, un posto lo troveremo?<br />

Villa Mater si trova in Via Rosta a <strong>Rivoli</strong>, di fronte alla chiesa<br />

di San Bartolomeo. È una costruzione antica, una villa<br />

ottocentesca, donata all’Ufficio Pio della Compagnia di<br />

San Paolo “a favore di persone anziane e meritevoli di aiu-<br />

Villa Mater: scorcio del parco<br />

to e di soccorso”. Utilizzata dal 1994 come residenza per<br />

anziani, ha chiuso a luglio in modo definitivo, dopo aver<br />

sistemato in qualche modo gli ospiti.<br />

È difficile parlare della sofferenza degli anziani: la si riconosce<br />

nei loro gesti anche se non esprimono i loro sentimenti<br />

o tentano di nasconderli. La vita di una persona di<br />

una certa età fuori dell’ambiente familiare, in qualunque<br />

posto, non è mai facile. La casa di riposo è sempre una sofferenza,<br />

un’accettazione obbligata. Anche i parenti lo sanno<br />

e arrivano a questa decisione, perché la considerano il<br />

minor male. Ma Villa Mater aveva qualcosa di diverso, lo<br />

si scopriva a poco a poco. Gli anziani vi si inserivano con<br />

discreta facilità, vedevano e capivano di essere seguiti ed<br />

amati, si sentivano in “casa propria”, per il clima familiare<br />

che il personale aveva saputo creare. Il cambiamento<br />

forzato è stato per loro un colpo notevole dal quale non<br />

sarà facile riprendersi. Una ventina di ospiti di Villa Mater,<br />

con una parte del personale, ha trovato posto presso la<br />

“Residenza al Castello” ad Alpignano, una nuova e grandiosa<br />

costruzione di proprietà dei Missionari della Con-<br />

È stata chiusa Villa Mater<br />

Villa Mater: interno<br />

solata. È considerata una delle case più belle e attrezzate<br />

della zona, ma gli anziani vi si trovano dispersi, chiusi nella<br />

strettoia di una necessaria organizzazione che non può facilmente<br />

offrire un clima familiare. Si adatteranno? C’è da<br />

augurarselo!...<br />

Alla scelta non facile di questa nuova residenza si è arrivati<br />

con fatica dopo non poche polemiche. Non sono mancate<br />

trattative e insistenze da parte dell’Ufficio Pio e dei<br />

sindacati per trovare prima una sistemazione in altre nuove<br />

residenze, sempre rifiutate dai parenti perché lontane<br />

o scomode e con difficoltà ad accogliere il personale. Alla<br />

fine un accordo, anche se non per tutti soddisfacente, con<br />

la casa di riposo dei Missionari della Consolata ha fatto<br />

rivolgere lo sguardo verso Alpignano.<br />

Ma alcune domande sono rimaste sospese lasciando l’amaro<br />

in bocca: perché Villa Mater, una struttura buona,<br />

accettabile nelle sue condizioni, ha chiuso? E perché così<br />

all’improvviso?<br />

Forse qualcosa d’altro si poteva ancora fare se l’anziano,<br />

silenzioso e sofferente, fiosse stato messo al primo posto.<br />

Residenza Al Castello - Alpignano<br />

Mariangela Zamariola


ORATORIO<br />

Il Papa: gli oratori, un grande dono.<br />

Oratori, palestre di vita<br />

Benedetto XVI all’incontro mondiale delle famiglie saluta<br />

i giovani degli oratori “Luogo privilegiato della crescita umana”<br />

Il 2 giugno, di fronte a 60.000 giovani e famiglie, il tradizionale incontro con<br />

tutti i giovani cresimandi della diocesi di Milano si è trasformato in un evento<br />

che ha visto abbracciarsi, in una moltitudine di colori, il Santo Padre e i ragazzi<br />

degli oratori milanesi, ai quali Benedetto XVI ha riservato parole profonde e<br />

di speranza, soprattutto per l’importante funzione sociale che ricoprono nella<br />

nostra società.<br />

“Questi sono solo una piccola parte di tutti i ragazzi che trovano nei nostri<br />

oratori il luogo privilegiato per la crescita umana e cristiana”, aveva spiegato al<br />

Papa don Samuele Marelli, presidente della FOM, Fondazione Oratori Milanesi,<br />

all’inizio dell’incontro.<br />

Rivolto ai ragazzi il Papa ha ricordato: “Voi siete fortunati perché nelle vostre parrocchie<br />

ci sono gli oratori. L’oratorio è un luogo dove si prega, ma anche dove si sta<br />

insieme nella gioia della fede. Siate frequentatori assidui del vostro oratorio, per<br />

maturare sempre più nella conoscenza e nella sequela del Signore!”.<br />

Gli oratori, in tutta Italia, restano una realtà consolidata, palestre di vita che, nella<br />

crescita umana e cristiana, danno speranza alle presenti e future generazioni. In<br />

conclusione, e in vista dell’inizio delle vacanze, il Santo Padre ha così voluto incitare:<br />

“Non siate pigri ma ragazzi e giovani impegnati, in particolare nello studio:<br />

è il vostro dovere quotidiano e una grande opportunità che avete per crescere”.<br />

Prandelli, Cassano, Balotelli… cosa c’entrano con l’oratorio?<br />

Con quella faccia un po' così... da brava persona che non diffida di chi la faccia ce l'ha da bullo... giusto quel che<br />

succede ogni giorno in qualunque oratorio. Ci fa piacere poter dire che Cesare Prandelli, ha la faccia che tutti,<br />

ma proprio tutti, dalla casalinga al manager, definirebbero della "brava persona".<br />

Sì, è vero, in Italia di solito non è un gran complimento. Anzi, suona spesso come una velata critica. Ma Prandelli<br />

ha indubitabilmente quella faccia lì, quella faccia un po' così, la faccia di uno che conosce bene il meccanismo e<br />

intanto evita con eleganza e senza supponenza di prendersi addosso gli schizzi d'olio.<br />

Prandelli ha stile, è compassato, non alza la voce in pubblico, non dice cose retoriche, fa scelte complicate<br />

senza menarla tanto. Prandelli ha rinunciato a grossi ingaggi per star vicino alla moglie malata. Prandelli sta<br />

bene con tutti, dal vecchio tanguero (con l'accento sulla "e", cioè ballerino di tango) del centrocampo Pirlo<br />

agli apprendisti Ogbonna, Borini e Giaccherini.<br />

Prandelli, però, ha un'altra qualità. È un italiano senza pregiudizi, uno<br />

con la faccia da brava persona che non diffida di chi la faccia ce l'ha<br />

da bullo. Perché questa Nazionale, sarà la squadra delle due facce da<br />

teppa Cassano e Balotelli messe in riga, sportivamente parlando, da un<br />

allenatore con la faccia da brava persona. Che a pensarci bene, è giusto<br />

quel che succede ogni giorno in qualunque oratorio.<br />

Fulvio Scaglione<br />

(da un articolo del 30 giugno <strong>2012</strong><br />

pubblicato su Famiglia Cristiana)<br />

27


28 ORATORIO STELLA<br />

Il Comune di <strong>Rivoli</strong> ha concesso,<br />

a tempo di record,<br />

il permesso di costruire il<br />

nuovo ORATORIO STELLA<br />

sul progetto presentato dai<br />

nostri Progettisti Architetti<br />

Roberto CALAUTTI e Antonio<br />

CAPOZZI. Alla Commissione<br />

Edilizia e ai professionisti un<br />

caloroso grazie. In attesa del<br />

permesso per costruire è stata<br />

effettuata la gara tra le Imprese<br />

edili. Alla gara hanno<br />

partecipato quattordici imprese<br />

e l’appalto è stato assegnato<br />

alla EDIL.GA.MA srl di<br />

Torino che ha fatto la migliore<br />

offerta per la Parrocchia.<br />

Alla EDIL.GA.MA. facciamo i<br />

nostri migliori auguri, sicuri<br />

che costruirà con passione<br />

e bene il nostro nuovo ORA-<br />

TORIO STELLA. Ringraziamo<br />

tutte le altre Imprese partecipanti<br />

alla gara non risultate<br />

vincitrici dell’appalto che<br />

sono, in ordine alfabetico:<br />

•ASFALT – CCP;<br />

•CNEP UNO srl GRUPPO PIOTTO;<br />

•EDILSERVICE srl;<br />

•FARM sas;<br />

•GFB srl;<br />

•IMMOBILIARE DEA srl;<br />

•IMPRE.GE.CO srl;<br />

•MACCHIA srl;<br />

•OLIMPYA COSTRUZIONI srl;<br />

•ORTONCELLI srl;<br />

•PALUMBO srl;<br />

•SANT’ANGELO srl;<br />

•S.R. COSTRUZIONI srl.<br />

NuOVO ORATORIO STELLA:<br />

finalmente si parte!<br />

Ore 10,20: arrivo dei<br />

bilici con i primi componenti<br />

della gru di<br />

cantiere.<br />

Fotocronaca di una<br />

giornata particolare<br />

18 Giugno <strong>2012</strong><br />

Ore 9,16: arrivo dell’autogru con<br />

braccio da 70 metri per il sollevamento<br />

e montaggio della gru di<br />

cantiere.


ORATORIO STELLA<br />

Ore 10,30: la base della gru è già posizionata<br />

sul basamento in cemento armato<br />

Ore 18,40: gru montata<br />

e ultime verifiche tecniche<br />

Un po’ di tristezza<br />

per il passato di molti...<br />

ma una speranza<br />

per il futuro di moltissimi.<br />

Ore 13,30: montaggio<br />

dell’ultimo pezzo verticale.<br />

Paola Sacchi e Giacomino Chiomento<br />

Programma<br />

dei lavori<br />

29<br />

Tra la seconda e la<br />

terza settimana di<br />

luglio (finita estate<br />

ragazzi) recinzione<br />

dell’area, sistemazione<br />

baracche e<br />

attrezzature di cantiere;<br />

Nel mese di luglio<br />

demolizione del<br />

vecchio fabbricato<br />

e sgombero delle<br />

macerie.<br />

Nel mese di settembre<br />

scavi e fondazioni.


30 FESTA DI SANTA MARIA DELLA STELLA<br />

La luce aumentava ed<br />

io incominciai a socchiudere<br />

le palpebre<br />

che avevo chiuso per<br />

non restare abbacinata.<br />

Ero contenta di<br />

lasciarmi riempire di<br />

quella luce. Mi pareva<br />

il segno della presenza<br />

di Dio che mi avvolgeva<br />

come un manto.<br />

“<br />

”<br />

Comunità in festa…<br />

al centro Maria!<br />

Il nostro anno pastorale inizia con le feste patronali della città e di alcune delle nostre<br />

parrocchie ed ecco che al centro c’è Maria… la nostra Stella. Mi piace condividere questo<br />

testo, bello e delicato, come riflessione in preparazione alle nostre feste. A tutti<br />

BUONA FESTA!!! Ogni giorno sia davvero festa!<br />

don Giovanni<br />

Ave Maria<br />

“Beata te che hai creduto” - Carlo Carretto<br />

Una sera tentai il discorso con Maria.<br />

Mi era così facile! Le volevo così bene!<br />

Maria, dimmi come è andata? Raccontalo<br />

a me come l'hai raccontato a Luca<br />

l'evangelista.<br />

Tu lo sai, mi disse, perché conosci il Vangelo.<br />

È stato tutto molto bello! Io vivevo<br />

a Nazaret in Galilea e la mia vita era la<br />

vita di tutte le ragazze del popolo: lavoro,<br />

preghiera, povertà, molta povertà,<br />

gioia di vivere e soprattutto speranza<br />

nelle sorti di Israele. Abitavo con<br />

Anna, mia madre, in una casetta molto<br />

semplice che aveva un cortile davanti<br />

ed un gran muro di cinta fatto apposta<br />

perché noi donne ci sentissimo in<br />

libertà ed intimità.<br />

Lì sostavo sovente per lavorare e pregare.<br />

In me l'una e l'altra cosa si mescolavanoed<br />

ero piena di pace e di gioia.<br />

Quel giorno ero sola nel piccolo cortile e<br />

una gran luce mi avvolgeva.<br />

Pregavo, seduta su uno sgabello. Tenevo<br />

gli occhi socchiusi e sentivo una gioia<br />

invadermi tutta. La luce aumentava ed<br />

io incominciai a socchiudere le palpebre<br />

che avevo chiuso per non restare abbacinata.<br />

Ero contenta di lasciarmi riempire<br />

di quella luce. Mi pareva il segno<br />

della presenza di Dio che mi avvolgeva<br />

come un manto. Ad un tratto quella luce<br />

prese l'aspetto di un angelo. Ho sempre<br />

pensato agli angeli così come lo vidi in<br />

quel momento. Tu sai com'è la questione<br />

della fede. Non sai mai se la visione<br />

è dentro o fuori. È certamente dentro<br />

perché se fosse solo fuori potresti dubitare<br />

come fosse un'illusione. Ma dentro<br />

l'illusione non c'è, è così, sai che è così:<br />

ne è testimone Dio. Io stavo molto ferma<br />

per paura che tutto scomparisse. E invece<br />

l'Angelo parlò. Anche qui: non sai mai<br />

se la voce la senti nell'orecchio o più in<br />

profondo. Certamente in profondo perché<br />

se fosse solo nell'orecchio potresti<br />

illuderti. La voce la senti là dove lo stesso<br />

Dio è il testimone.<br />

E che ti disse?<br />

Mi disse: Ave Maria, piena di grazia, il Signore<br />

è con te.<br />

E tu che provasti?<br />

È evidente che ne fui turbata. Era come<br />

se fossi visitata da cose troppo grandi<br />

per me e per la mia dimensione così<br />

piccola. Tu puoi pensare alle cose di Dio<br />

con immenso desiderio ma quando ti<br />

toccano non puoi non spaventarti. Difatti<br />

mi disse subito: «Non temere, Maria»<br />

(Luca 1,30).<br />

Mi feci coraggio perché la stessa frase<br />

l'avevo sentita alla Sinagoga quando si<br />

leggeva la storia di Abramo. «Non temere,<br />

Abramo. lo sono il tuo scudo» (Genesi<br />

15, 1). Poi l'Angelo mi diede l'annuncio<br />

della maternità con poche parole<br />

ma così chiare che avevo l'impressione<br />

mi stessero nascendo dentro. Non mi<br />

era mai capitato di sentire parole come<br />

fossero avvenimenti.<br />

Dimmi, Maria, sei stata colta di sorpresa?<br />

Non avevi mai pensato prima che<br />

tu... proprio tu...<br />

Oh sì! Ci avevo pensato. Noi ragazze<br />

ebree non pensavamo ad altro. Sentivamo<br />

che i tempi erano quelli e quando<br />

pregavamo nella Sinagoga, l'aria era satura<br />

di attesa del Messia.<br />

Che hai capito quando l'angelo ti disse


FESTA DI SANTA MARIA DELLA STELLA<br />

che eri tu la scelta e che il Messia sarebbe<br />

nato da te?<br />

Capii esattamente cosa voleva dirmi, e<br />

rimasi soltanto stupita della straordinarietà<br />

della cosa. Com'era possibile se io<br />

ero vergine? L'Angelo mi spiegò le cose e<br />

mi fu facile accettarle perché mi sentivo<br />

immersa in Dio come in quella luce vivissima<br />

del mezzogiorno. Confusamente<br />

capii anche che pasticci ce ne sarebbero<br />

stati, che non sarei riuscita a spiegarmi<br />

con mia madre, specialmente col mio fidanzato<br />

Giuseppe, ma non avrei potuto<br />

fermarmi tanta era forte la presa di Dio<br />

su di me e tanta era la certezza che mi<br />

veniva dalle parole dell'Angelo.<br />

«Nulla è impossibile a Dio<br />

nulla è impossibile a Dio<br />

n u l l a è i mp o s s i b i l e a D i o » ( L u ca 1,37) .<br />

Adagio, adagio la luce diminuì e non<br />

vidi più l'Angelo. Vidi mia madre Anna<br />

attraversare il cortile e mi venne voglia<br />

di parlarle, ma non ne fui capace perché<br />

non trovai le parole adatte. Capii subito<br />

che non c'erano parole con cui potevo<br />

spiegare le cose. Così nei giorni che seguirono,<br />

anzi, più andavo avanti e più<br />

diventavo silenziosa. Fu più difficile il discorso<br />

con Giuseppe, mio fidanzato. Tu<br />

sai come avvenivano le cose nelle nostre<br />

tribù. La sposa veniva promessa molto<br />

presto. Era come un patto tra famiglie.<br />

Ma essendo così giovane la futura sposa<br />

continuava a vivere in famiglia in attesa<br />

della maturità.<br />

Allora con grande festa, di notte, si compiva<br />

lo sposalizio e lo sposo accompagnato<br />

dai suoi amici veniva con tante luci<br />

e canti e gioia a prendere la sua sposa ed<br />

a condurla a casa. Da quel momento si<br />

era veramente sposati.<br />

Quando l'Angelo mi apparve per annunciarmi<br />

la maternità, io ero ancora in<br />

casa. Ero stata promessa a Giuseppe ma<br />

non ero ancora andata ad abitare con lui.<br />

Bastarono pochi mesi perché tutto divenisse<br />

complicato agli occhi degli uomini.<br />

Io non potevo nascondere la mia maternità<br />

e il mio ventre mi denunciava. Capii<br />

allora cos' era la fede oscura, dolorosa.<br />

Come potevo spiegarmi con mia madre?<br />

Come potevo discutere col mio fidanzato<br />

Giuseppe? Vissi tempi veramente<br />

dolorosi e l'unico conforto mi veniva nel<br />

ripetere: «Tutto è possibile a Dio, tutto è<br />

possibile a Dio».<br />

Toccava a Lui spiegarsi ed io avevo tanta<br />

confidenza. Ma ciò non toglieva la mia<br />

sofferenza che in certi momenti mi straziava<br />

l'anima. Come potevo trovare le<br />

parole per dire che quel bimbo che portavo<br />

in seno era il figlio dell'Altissimo?<br />

Intanto non osavo più uscire di casa ed<br />

una volta vidi una vicina guardarmi da<br />

sopra il muro del cortile con evidente attenzione<br />

puritana.<br />

Ci furono dei momenti terribili ed io<br />

tremai al pensiero di essere denunziata<br />

come adultera. Ci voleva così poco.<br />

Bastava che Giuseppe andasse alla Sinagoga<br />

a spiegare la cosa e non gli sarebbero<br />

mancati gli zelanti che l'avrebbero<br />

seguito con le pietre per lapidarmi. Non<br />

era la prima volta che a Nazaret veniva<br />

uccisa un'adultera. Ma è vero: «Dio può<br />

tutto». E si spiegò Lui. Si spiegò con Giuseppe<br />

per primo che mi disse di avere<br />

avuto un sogno veramente straordinario<br />

e che non aveva perduto la confidenza in<br />

me e che mi avrebbe sposata lo stesso.<br />

Che gioia quando me lo disse! Ma che<br />

paura avevo provato! Che oscurità! Sì,<br />

il fatto mi aveva spiegato che la fede è di<br />

quella natura e che dobbiamo abituarci<br />

a vivere nell'oscurità. Ci fu anche un fatto<br />

straordinario che alleviò le mie pene<br />

in quei mesi.<br />

Tu sai che l'Angelo mi aveva dato un<br />

s egn o p er a i u tare l a mi a d eb o l ezza.<br />

Mi aveva detto che mia cugina Elisabetta<br />

31<br />

Mi aveva detto che<br />

mia cugina Elisabetta<br />

era al sesto mese di<br />

una maternità straordinaria<br />

perché tutti noi<br />

della famiglia sapevamo<br />

che era sterile. Dovevo<br />

andare a trovarla<br />

in Giudea ad Ain-Karim<br />

dove abitava. Non mi<br />

feci pregare a partire.<br />

“<br />


32<br />

Si mise a cantare per la<br />

gioia ed io cantavo con<br />

lei. Sembravamo due<br />

pazze, ma pazze di amore.<br />

E c’era un terzo che<br />

sembrava impazzito di<br />

gioia. Era il piccolino, il<br />

futuro Giovanni che danzava<br />

nel ventre di Elisabetta<br />

come per fare festa<br />

a Gesù che era nel mio.<br />

“<br />

”<br />

era al sesto mese di una maternità straordinaria<br />

perché tutti noi della famiglia<br />

sapevamo che era sterile. Dovevo andare<br />

a trovarla in Giudea ad Ain-Karim<br />

dove abitava.<br />

Non mi feci pregare a partire.<br />

L'idea venne a mia madre perché era<br />

preoccupata che la gente del paese mi<br />

vedesse con quel ventre grosso e non<br />

voleva dicerie.<br />

Partii di notte, ma così contenta di allontanarmi<br />

da Nazaret dove c'erano troppi<br />

occhi indiscreti e non potevo raccontare<br />

a tutti le mie faccende.<br />

Trovai mia cugina già vicina al parto e<br />

così felice, poverina! Aveva aspettato<br />

tanto un figlio!<br />

Il Signore si era spiegato anche perché<br />

quando giunsi fu come se sapesse<br />

tutto!<br />

tutto!<br />

tutto!<br />

Si mise a cantare per la gioia ed io cantavo<br />

con lei. Sembravamo due pazze,<br />

ma pazze di amore. E c'era un terzo che<br />

sembrava impazzito di gioia. Era il piccolino,<br />

il futuro Giovanni che danzava nel<br />

ventre di Elisabetta come per fare festa<br />

a Gesù che era nel mio. Furono giorni<br />

indimenticabili. Ma Elisabetta, che se ne<br />

intendeva di fede e di fede oscura e che<br />

aveva tanto sofferto nella vita, mi disse<br />

una cosa che mi fece piacere e che fu<br />

come il premio a tutta la mia solitudine<br />

di quei mesi.<br />

«Beata te che hai creduto» (Luca 1,44).<br />

E me lo ripeteva tutte le volte che mi<br />

incontrava e mi toccava il ventre, come<br />

per toccare Gesù, il nuovo Mosè che stava<br />

per venire al mondo.<br />

Il fuoco con cui avevo cotto il pane si stava<br />

spegnendo. La notte era già alta e mi<br />

sentii solo. La presenza di Maria ora era<br />

nel rosario che avevo in mano e che mi<br />

invitava a pregare. Sentivo freddo e mi<br />

avvolsi nel «bournous» (mantello arabo<br />

di lana di pecora) che avevo con me.<br />

L'oscurità divenne totale ma non avevo<br />

nessuna voglia di addormentarmi.<br />

Volevo gustare la meditazione che Maria<br />

mi aveva regalato. Soprattutto volevo<br />

entrare con dolcezza e forza nel mi-<br />

FESTA DI SANTA MARIA DELLA STELLA<br />

stero della fede, la vera, quella dolorosa,<br />

oscura, arida. Oh no! Non è facile credere,<br />

è più facile ragionare. Non è facile<br />

accettare il mistero che ti supera sempre<br />

e che ti allarga sempre i limiti della tua<br />

povertà. Povera Maria!<br />

Dover credere che quel bimbo che<br />

portava in seno era figlio dell'Altissimo.<br />

Sì, è stato semplice concepirlo<br />

nella carne, estremamente più impegnativo<br />

concepirlo nella fede! Quale<br />

cammino! Eppure non ne esiste un altro.<br />

Non c'è altra scelta. Vuoi tu, Maria,<br />

spaventata dal credere, tornare<br />

indietro, pensare che non è vero, che<br />

è inutile tentare, che è una illusione<br />

quella di un Dio che si fa uomo, che<br />

non c'è Messia di salvezza, che tutto<br />

è un caos, che sul mondo domina l'irrazionale,<br />

che sarà la morte a vincere<br />

sul traguardo e non la vita? No!<br />

Se credere è difficile, non credere è morte<br />

certa.<br />

Se sperare contro ogni speranza è eroico,<br />

il non sperare è angoscia mortale.<br />

Se amare ti costa il sangue, non amare<br />

è inferno.<br />

Credo, Signore!<br />

Credo perché voglio vivere.<br />

Credo perché voglio salvare qualcuno<br />

che affoga: il mio popolo.<br />

Credo perché quella del credere è l'unica<br />

risposta degna di te che sei il Trascendente,<br />

l'Infinito, il Creatore, la Salvezza,<br />

la Vita, la Luce, l'Amore, il Tutto.<br />

Che cosa strana per non dire meravigliosa:<br />

appena ho detto con tutte le viscere<br />

la parola «credo» ho visto la notte farsi<br />

chiara.<br />

Ora chiudo gli occhi perché è proprio lei<br />

la notte che mi abbaglia con la sua luce<br />

al di là di ogni luce. Sì, nulla è più chiaro<br />

di questa notte oscura, nulla è più visibile<br />

dell'invisibile Dio, nulla è più vicino<br />

di questo infinitamente lontano, nulla è<br />

più piccolo di questo infinito Iddio.<br />

Difatti è riuscito a stare nel tuo piccolo<br />

seno di donna, Maria, e tu l'hai potuto<br />

scaldare col tuo corpicino bello. Maria!<br />

Sorella mia! Beata te che hai creduto,<br />

ti dico stasera con entusiasmo, come te<br />

lo disse tua cugina Elisabetta, in quel vespero<br />

caldo ad AinKarim.


FESTA DI SANTA MARIA DELLA STELLA<br />

33


E 34se<br />

volessi partecipare<br />

a qualche incontro di formazione?<br />

Proposte di Catechesi per adulti<br />

Quali sono le proposte presenti sul territorio della nostra Unità Pastorale? Sicuramente<br />

le proposte più strutturate sono sviluppate all’interno dei movimenti e delle<br />

associazioni, mentre nelle parrocchie esse sembrano essere più legate a precisi<br />

momenti dell’anno o a temi specifici. Ecco alcune tra le proposte dei Movimenti<br />

ecclesiali presenti sul territorio:<br />

Rinnovamento nello Spirito<br />

È presente a <strong>Rivoli</strong> con tre comunità: San Bernardo, San Martino e Stella. Centrale<br />

è l’esperienza di preghiera che agisce e spinge i fratelli. Il percorso di formazione<br />

pensato è su differenti livelli per chi vuole fare esperienza personale di Gesù e<br />

continuare a vivere la Pentecoste all’interno della Chiesa. È strutturato attraverso<br />

un progetto unitario di formazione (P.U.F.). Un grande progetto per il movimento<br />

riguarda i Seminari di vita nuova che si vorrebbe inserire nelle parrocchie. Si tratta<br />

di un corso proposto ai nuovi fratelli che vogliono mettersi alla sequela di Gesù<br />

riscoprendo le meraviglie della grazia battesimale.<br />

Per saperne di più: www.parrocchierivoli.it<br />

MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani)<br />

È presente con due comunità: San Martino e Stella. L’obiettivo principale è l’educazione<br />

degli adulti che è proposta con un percorso a 360°. All’interno di questa<br />

proposta non può mancare la formazione e la crescita nella fede che avviene attraverso<br />

momenti specifici (Campi Bibbia a livello nazionale, Giornata dello Spirito<br />

a livello regionale, riflessioni e momenti di incontro comunitari), attraverso una<br />

catechesi occasionata (riscoprire nei momenti della vita il messaggio di Dio) e<br />

testimoniata attraverso l’impegno quotidiano ed il servizio.<br />

Per saperne di più: www.mascipiemonte.it<br />

Movimento dei Focolari<br />

La formazione alla vita evangelica è permanente. Ci si trova in piccoli gruppi, di<br />

norma nella casa dell'uno o dell'altro con periodicità diversa secondo l'adesione<br />

al Movimento: con frequenza settimanale o mensile. Come membri del Movimento<br />

ci si trova bimestralmente per area (es. <strong>Rivoli</strong>). Uno strumento particolare<br />

di formazione è l'Università Popolare Mariana con corsi sull'ecclesiologia, sulla<br />

Dottrina Sociale della Chiesa e su punti della spiritualità cristiana, seguiti tramite<br />

dispense preparate da docenti universitari esperti. Un momento sia di formazione<br />

sia di presentazione della spiritualità del Movimento è la Mariapoli, convegno<br />

annuale di alcuni giorni aperto a tutti.<br />

Per saperne di più: www.focolare.org<br />

Volontariato Vincenziano<br />

Sono presenti tre gruppi (San Bernardo, San Martino /Stella, Suor Annunziata).<br />

La formazione degli adulti è ritenuta importante e mensilmente, ogni secondo<br />

venerdì dalle 17 alle 18,30, c'è un incontro dei tre gruppi vincenziani a cui si unisce<br />

anche il gruppo San Giovanni Bosco. La formazione è legata a una programmazione<br />

nazionale, dopodiché tutti i gruppi cercano di approfondirla nel proprio interno.<br />

Per saperne di più: www.gvvpiemonte.org - www.parrocchierivoli.it<br />

Centro di Ascolto<br />

Sono proposti momenti di formazione in alcune giornate durante l'anno: prima<br />

di tutto la giornata annuale, poi alcuni "mini-ritiri", due o tre nel corso dell'anno,<br />

che si svolgono dalle 17 alle 21,30 circa, con momento di preghiera, relazione su<br />

tema attinente al servizio specifico, interventi e cena comunitaria. Singolarmente<br />

si partecipa a momenti formativi organizzati dalla Caritas diocesana, che si tengono<br />

di solito in autunno. Negli incontri di formazione c’è molto spazio dedicato alla<br />

catechesi attraverso la Lectio Divina.<br />

Per saperne di più: cda_rivoli@virgilio.it<br />

Le singole parrocchie presentano percorsi più occasionali se si eccettua la parrocchia<br />

di San Paolo che da sette anni propone i centri di ascolto, momenti di<br />

meditazione della Parola di Dio e sua attualizzazione. Questi momenti si svolgono<br />

presso famiglie ospiti.<br />

FORMAZIONE<br />

Incontri<br />

<strong>2012</strong>-2013<br />

Si vuole porre una particolare attenzione alle<br />

famiglie giovani dei bimbi battezzati per alcune<br />

proposte. Nei momenti forti dell’anno (Avvento,<br />

Quaresima) tutte le parrocchie propongono<br />

occasioni di formazione e di approfondimento.<br />

Tra questi si possono indicare il Vangelo nelle<br />

case, le preghiere delle famiglie, esercizi spirituali,<br />

le veglie, l’Adorazione Eucaristica…<br />

Sono proposti, a livello interparrocchiale momenti<br />

di formazione strutturati e specifici<br />

quali incontri per ministri straordinari della<br />

Comunione, per gli animatori liturgici o la<br />

Lectio Divina.<br />

Vanno poi indicati come momenti specifici di<br />

formazione alcuni gruppi spontanei come<br />

il gruppo con Suor Enedina, che da anni si<br />

incontra ogni mercoledì dalle 20,30 alle 23<br />

circa, alla Stella, per riflettere sulla Parola di<br />

Dio della domenica.<br />

Nelle parrocchie sono presenti gruppi rivolti<br />

agli anziani (Ore Serene, Età d’oro, Nonni e<br />

Nonne, Amicizia) che svolgono un loro percorso<br />

di formazione e proposta di fede, anche<br />

con uscite, feste e pellegrinaggi.<br />

Appare evidente come gli adulti che, in qualche<br />

modo fanno riferimento a gruppi, movimenti<br />

o associazioni più o meno strutturate<br />

sono, a differenti livelli, coinvolti in una proposta<br />

di catechesi per adulti. Un certo numero<br />

di persone può essere coinvolto in momenti<br />

specifici dell’anno o in occasioni particolari<br />

(es. funerali). Si tratta però di una catechesi<br />

occasionale e non strutturata. Si sta pensando<br />

a un progetto di educazione alla fede, rivolta<br />

soprattutto a chi è sulle soglie delle nostre<br />

chiese (es. ricomincianti, separati, divorziati,<br />

persone in ricerca), ma il percorso deve ancora<br />

essere definito in modo più organico.


SCOuT<br />

Avanti… per riprendere la strada<br />

I 90 anni del <strong>Rivoli</strong> 1<br />

Ogni gruppo scout resti in contatto con i suoi ex-membri quando essi entrano nella vita<br />

e si scelgono la professione. Si chiede a questi “adulti scout” di continuare a interessarsi<br />

alle unità e li si invitano a presenziare ai raduni, attività sportive, feste ecc.. Il valore del<br />

Movimento è che i ragazzi presentemente e nelle unità sono incoraggiati dall’interessamento<br />

che per loro mostrano i predecessori. Si stabilisce una tradizione e gli anziani<br />

danno l’esempio ai fratelli più giovani. Distribuiti tra la popolazione essi formano un<br />

lievito di simpatizzanti comprensivi e fedeli sostenitori dello scautismo.<br />

Il legame degli adulti scout con l’organizzazione attuale ha anche valore per il Movimento<br />

in un altro modo in quanto, come scopriamo in pratica, molti di loro, dopo essere<br />

stati per un periodo lontani dallo scautismo, tornano ad esso con rinnovato fervore e<br />

sono lieti di riprendere servizio come capi per contribuire ad un suo più ampio sviluppo.<br />

Gli stessi adulti non possono mancare di trarre giovamento da questa ripresa di contatto<br />

personale con lo scautismo, che li conduce a rivivere la propria gioventù tra i ragazzi,<br />

e al tempo stesso fissa per essi una linea di condotta nella vita tramite una rinnovata<br />

osservanza dello spirito della Legge scout nel loro agire quotidiano. Così in ogni Paese<br />

si costituisce un solido gruppo di uomini sicuri di notoria lealtà e buona volontà.<br />

Per il singolo, quindi, per ciascun Paese e per il Movimento il mantenere gli adulti scout<br />

come associati ha molti vantaggi: ma al di là di tutto ciò vi è un valore ancor più grande,<br />

cioè quello della fraternità internazionale. In quasi ogni Paese vi sono non solo migliaia,<br />

ma – in alcuni – milioni di antichi scouts e guide tra la popolazione, formati ad essere<br />

cittadini leali e servizievoli, e buoni amici e compagni con i loro fratelli scout e sorelle<br />

guide di altre nazioni.<br />

Nella nostra fraternità di adulti scout in ogni Paese abbiamo già il nucleo di tale disposi-<br />

zione d’animo. Se questa fraternità fosse<br />

organizzata più compiutamente, sia nel<br />

Movimento maschile che in quello femminile,<br />

essa, col numero sempre crescente<br />

dei suoi membri, diverrebbe, ben più che<br />

un semplice nucleo, una lega mondiale<br />

di popoli, dotati di menti sane o solide,<br />

impegnati a risolvere le difficoltà con accomodamenti<br />

amichevoli anziché darsi<br />

ad una corsa folle agli armamenti o anche<br />

compiacersi in diverbi politici. Avanti,<br />

quindi, per utilizzare più pienamente la<br />

posizione unica che il nostro Movimento<br />

occupa, e per svilupparla a gloria di Dio e<br />

per la promozione della buona volontà e<br />

della pace nel mondo.<br />

35<br />

Queste sono parole scritte<br />

per il Jamboree del 1937 ma<br />

vanno bene anche per noi<br />

nel <strong>2012</strong>, che nell’occasione<br />

dei novant’anni del <strong>Rivoli</strong> 1<br />

vorremmo con voi fare Memoria/Festa<br />

per…<br />

riprendere la strada!<br />

Appuntamenti<br />

di settembre <strong>2012</strong><br />

Venerdì 28: veglia<br />

Sabato 29: festa<br />

Seguirà<br />

programma dettagliato.


36 APPuNTAMENTI<br />

Cammino<br />

verso la Cresima<br />

per Giovani<br />

e Adulti<br />

Ogni lunedì alla Stella<br />

dal 7 gennaio al 5 aprile<br />

2013<br />

dalle ore 21 alle 22.30<br />

Celebrazione alla Stella:<br />

7 aprile 2013 - ore 11<br />

Per cominciare il percorso<br />

basta iscriversi telefonando<br />

in ufficio (011.9586479)<br />

dal lunedì al sabato<br />

dalle ore 9 alle 12.<br />

La pastorale<br />

del lutto<br />

Incontri<br />

a Gesù Salvatore<br />

ore 21.00<br />

Giovedì<br />

18 ottobre <strong>2012</strong><br />

Giovedì<br />

25 ottobre <strong>2012</strong><br />

Clicca sul nostro sito:<br />

parrocchierivoli.it<br />

Puoi visitarlo,<br />

iscriverti, scrivere<br />

e darci un aiuto<br />

per arricchirlo<br />

e migliorarlo.<br />

Itinerari di fede per fidanzati<br />

a Santa Maria della Stella<br />

L'esperienza d'amore che una coppia sta vivendo, per la comunità cristiana<br />

e, senza dubbio, anche per la comunità civile, è un valore inestimabile.<br />

Inoltre per la Chiesa, attraverso l'amore pienamente umano, si rende visibile<br />

l'amore di Dio.<br />

Per aiutare le coppie a valorizzare la loro scelta di amarsi per tutta la vita,<br />

le <strong>Parrocchie</strong> vogliono offrire, tramite l'itinerario che si percorrerà insieme,<br />

l'occasione per rafforzare le convinzioni della coppia e scoprire nella sua<br />

esperienza di amore se è Dio che la chiama ad essere coppia.<br />

Durante gli incontri sarà data alla coppia la possibilità di confrontarsi attraverso<br />

l'esperienza del dialogo: speriamo aperto, attento e disponibile<br />

all'ascolto.<br />

Ad accompagnare il cammino che si farà durante l'itinerario, saranno presenti<br />

alcune coppie di sposi e un sacerdote. Sono persone che stanno facendo<br />

la stessa esperienza e partecipando all'itinerario di fede vogliono<br />

condividere l'esperienza di coppia e di vita cristiana. Si chiede alla coppia di<br />

partecipare attivamente a tutti gli incontri con puntualità e assiduità, con<br />

spirito costruttivo e sincerità per realizzare pienamente le attese comuni.<br />

Per qualsiasi difficoltà personale o chiarimento la coppia si può rivolgere<br />

liberamente ai sacerdoti delle nostre comunità parrocchiali. Vi auguriamo<br />

un buon cammino.<br />

L'équipe prematrimoniale<br />

Incontri primo turno (ore 19.00)<br />

Ottobre: 14, 21, 28.<br />

Novembre: 4 (Ritiro), 11, 18, 25.<br />

Incontri secondo turno (ore 21.00)<br />

Gennaio: 10, 17, 24, 27 (Ritiro), 31.<br />

Febbraio: 7, 14<br />

Incontri terzo turno (ore 19,00)<br />

Aprile: 7, 14, 21, 28 (Ritiro).<br />

Maggio: 5, 12, 19.<br />

Anno della fede<br />

e celebrazione eucaristica<br />

Incontri a San Bernardo, ore 21.00<br />

Giovedì 15 novembre<br />

“Confesso...” - L’atto penitenziale<br />

Giovedì 22 novembre<br />

“Credo...” - La professione di fede<br />

Giovedì 29 novembre<br />

“Beati gli invitati...” - La Comunione eucaristica


APPuNTAMENTI<br />

CARITAS zonale<br />

unità Pastorale 36 – <strong>Rivoli</strong><br />

Calendario <strong>2012</strong>-2013<br />

Inizio anno pastorale e 20° Anniversario apertura Centro di Ascolto<br />

Lunedì 17 settembre <strong>2012</strong> - ore 21 - Sala Beato Antonio Neyrot<br />

“VIVERE OGGI LA CARITA’…”, incontro e riflessione con PIERLUIGI DOVIS<br />

Direttore della CARITAS DIOCESANA della DIOCESI di TORINO.<br />

Venerdì 21 settembre <strong>2012</strong> – ore 21 - Santa Maria della Stella<br />

Incontro del Vescovo Cesare con tutti i volontari dei gruppi caritativi<br />

Domenica 23 settembre <strong>2012</strong> - ore 11 - Gesù Salvatore<br />

S.Messa e benedizione della nuova sede del C.d.A. in Via Cavour 40. Visita<br />

ai nuovi locali del C.A.V.; pranzo e presentazione del libro sui 20 anni di attività<br />

del centro e recital con testi di Mario Soldati “le due città”.<br />

Mercoledì 26 settembre <strong>2012</strong> - ore 21 - Gesù Salvatore<br />

Serata di spiritualità alla scuola di San Vincenzo de’ Paoli (vigilia della sua<br />

festa).<br />

30 e 31 ottobre, 1 e 2 novembre <strong>2012</strong><br />

Colletta al camposanto<br />

Domenica 2 dicembre <strong>2012</strong> (1^ di Avvento)<br />

Giornata del pane - iniziativa di carità e di solidarietà<br />

Domenica 27 gennaio 2013 - San Martino<br />

“Alla sorgente della carità…” - giornata di spiritualità<br />

Sabato 18 maggio 2013 - San Bernardo<br />

Incontro e festa degli anziani (con il pranzo)<br />

Ri-cominciamo…<br />

Cammino nella fede per ADuLTI<br />

Vespri con don Paolo<br />

dal 7 ottobre <strong>2012</strong> tutte le domeniche dalle 16.30 alle 17.30 alla Stella<br />

con lettura commentata di un breve testo<br />

tratto dal Catechismo degli Adulti<br />

Incontri con don Giovanni<br />

Lunedì 8 e 22 ottobre <strong>2012</strong>, 5 novembre <strong>2012</strong>, 3 dicembre <strong>2012</strong><br />

dalle 21 alle 22,30 nella chiesa di Gesù Salvatore<br />

Serate dalle 21 alle 22.30 - Gesù Salvatore<br />

Lunedì 19 novembre <strong>2012</strong> - “Il Concilio Vaticano II” con don Roberto Repole<br />

Lunedì 17 dicembre <strong>2012</strong> - “La famiglia” con don Alessandro Marino<br />

37


38<br />

Proposte <strong>2012</strong> / 2013<br />

per gli amici<br />

“diversamente giovani”<br />

GRuPPI<br />

Lunedì: AMICIZIA - San Bernardo dalle 15 alle 18<br />

Martedì: ORE SERENE - Stella dalle 14.30 alle 18<br />

Mercoledì: NONNI E NONNE - San Bartolomeo dalle 15,30 (Messa) alle 18<br />

Giovedì: ETÀ D’ORO - San Martino dalle 14.30 alle 18<br />

FESTE<br />

7 ottobre <strong>2012</strong> - Stella - Festa dei nonni nella festa degli Angeli custodi<br />

Ore 11: S. Messa. Ore 12,30 Pranzo<br />

18 maggio 2013 - San Bernardo - Festa di fine anno<br />

con la CARITAS zonale e i Volontari don Bosco<br />

PELLEGRINAGGI<br />

1 - 2 - 3 ottobre – Lourdes (in aereo)<br />

23 ottobre <strong>2012</strong> – Santuario della Consolata di Torino<br />

23 maggio 2013 – Santuario di Vicoforte (Mondovì)<br />

MOMENTI DI SPIRITuALITà<br />

25 settembre <strong>2012</strong> - ore 15,30<br />

Visita guidata alla Collegiata Alta<br />

14 settembre (Stella) e 8 novembre (S. Martino) - ore 15.30<br />

S. Messa con l’Unzione degli infermi<br />

11 ottobre - San Martino - ore 15.00<br />

Visita pastorale del Vescovo Cesare. Partenza da piazza Martiri con trenino.<br />

12 dicembre <strong>2012</strong> - M.I.A. - dalle ore 15.30 alle 17.30<br />

Preghiera in preparazione al Natale nel periodo dell’Avvento<br />

12 marzo 2013 - Stella - ore 16.00<br />

Via Crucis e riflessione con esposizione della via Crucis di San Rocco<br />

del pittore Gonin<br />

22 maggio 2013 - Santa Croce - ore 11.00 - Festa di S.Rita<br />

Visita alla Chiesa, preghiera, benedizione delle rose.<br />

Vi aspettiamo!<br />

GIOVANI<br />

Preghiera dell'anziano<br />

O Dio, nostro Padre<br />

che ti definisci amante della vita<br />

donami la grazia di una perenne<br />

giovinezza dello Spirito,<br />

per restare sempre sereno<br />

anche nei momenti più difficili.<br />

Ti chiedo il dono dell'amicizia:<br />

le persone care che mi hai donato<br />

e mi hai fatto incontrare,<br />

sappiano rimanermi vicine.<br />

Ti chiedo che il cammino<br />

della mia anima verso l'immortalità<br />

non sia barcollante<br />

come quello del mio corpo.<br />

Aiutami a saper comprendere,<br />

più che giudicare<br />

a saper apprezzare,<br />

più che condannare,<br />

ad essere per gli altri un modello,<br />

più che un consigliere.<br />

Aiutami a non prendermi troppo sul serio:<br />

a sorridere dei miei successi,<br />

come dei miei sbagli.<br />

ti prego di conservarmi il gusto delle cose:<br />

di farmi sopportare<br />

il chiasso naturale dei bambini,<br />

l'evolversi di un mondo<br />

che gradualmente non sarà più mio.<br />

Ti prego di farmi capire che, anche per me,<br />

la vita ricomincia sempre nuova<br />

e diversa ogni giorno.<br />

Tu che hai allietato la mia giovinezza,<br />

rendi forte e dignitosa questa mia età,<br />

perché anch'io possa lasciare ai miei figli<br />

e ai figli dei miei figli,<br />

un messaggio di fiducia e di pace.<br />

Ti chiedo infine, con umiltà e speranza,<br />

di conservarmi quel posto,<br />

che il Tuo Figlio Gesù è venuto a preparare<br />

per me nella tua casa,<br />

in modo che possa godere<br />

la giovinezza eterna.<br />

Amen


ANAGRAFE<br />

BATTEZZATI<br />

San Bartolomeo: Sinico Matilde, Steven Marvellous Onyekaki Aisosa Gabriele.<br />

San Bernardo: Comelli Luca, Caccavo Serena, D’Alessio Samuele, Riso Gabriele, Spinnato Emma, Tessari<br />

Alessandro, Zampirolli Greta, Casella Luca, Lamarca Edoardo, Bellone Gabriele, Bongiovanni Andrea, Chiara<br />

Lorenzo, Gambera Edoardo, Mura Andrea, Simone Gaia, Zecchin Giorgia.<br />

San Martino: Nivoli Mattia, Fabbrini Martina, Di Lorenzo Mattia, Attilio Asia, Oliva Leonardo, Giacomini<br />

Miriam, Esposito Gioele, Princi Federico, Zingarello Vittoria, Sponda Andrea Mario, Picco Giorgia, Caraccio<br />

Rossella, Trevisiol Alessandro, Capello Serena, Castelli Samuele, Gagliardi Greta, Macchi Gregorio, Boccuto<br />

Rachele, Concu Linda, Dabeni Isabel, Tempesta Emanuele, Pugliese Camilla Maria, Petracca Amor, Ferreri<br />

Riccardo, Ferreri Elisabetta, Urso Aurora Maria Rita, Polliotto Martina, Piazzano Federica Maria.<br />

Santa Maria della Stella: Bruno Nicolas, Sacco Cristel, Ledda Elisa, La Versa Edoardo, Santovito Giada, Selvaggio<br />

Diletta Laura, Sicurello Matilde, Ferreri Diego, Ferreri Fabio, Guttà Edoardo, Amadei Serena, Benente<br />

Rebecca, Gueli Nicolò, Negro Mattia, Trovato Michael, Blandino Matteo, Marra Agnese, Vigna Alessandro,<br />

Bar Beatrice, Dellacroce Giacomo, Giampà Gabriele, Alternino Benedicta, Tranaso Mayla, Gambalunga Aurora,<br />

Cascio Noah, Cascio Omar, Boggio Gabriele, Mazzolla Manuel, Cirillo Arianna, Iachino Edoardo Carlo<br />

Leopoldo, Pellì Valentina, Ursan Aidan Marian, Ursan Katyusha Isabella, Virgara Gabriele Rosario.<br />

SPOSI<br />

San Bernardo: Pecoraro Giuseppe e Pingitore Elena, Carlone Sabino e Barone Emanuela.<br />

San Martino: Todisco Michele e Maselli Sara, Zingarello Giovanni e Di Martino Elena, D’Elicio Andrea e Vitanza<br />

Mariacristina, Tempesta Donato e Congiusti Vittoria, Pugliese Giancarlo e Stantero Silvia, Cioffi Stefano e<br />

Iatrino Emanuela, Perri Tommaso e Trombin Sara, Barattero Luca e Giuffrida Noemi Vittoria.<br />

Santa Maria della Stella: Durante Alessandro e Simon Gabriela, Condipodaro Marchetta Diego e Pintau<br />

Azzurra, Mazzurco Masi Morris e Delrio Federica, Arinelli Eduardo Alessio e Surian Cristina, Chiaramonte<br />

Alessandro e Gamber Nicole Barbara, Biancofiore Roberto e La Manna Alessandra.<br />

MORTI<br />

San Bartolomeo: Acca Francesca (79), Malandrin Lidia (86), Traversa Teresa (81), Goitre Mario (88), Girodo<br />

Alcide Giovanni (82), Giliberto Piero (72), Vacchiero Pierino (77), Sina Lorenzo (74), Terzolo Irene (85) Giardino<br />

Margherita (95), Candrilli Giovanni (74), Baltrocco Aldo (76), Tarquino Dario (90), Deninotti Paolina<br />

Maria (83).<br />

San Bernardo: Brusciano Carmen Anna in Durante (60), Schellino Andrea (74), Reguzzoni Evaldo (91), Gavinelli<br />

Giovanna ved. Pluviano (76), Merlo Piera ved. Neirotti (73), Bellocci Domenico (51), Cima Nicoletta in Scansetti<br />

(56), Mazzilli Ettore (96), Gallo Maria Grazia ved. Sciré (91), Selmi Edoardo (86), Vicario Aurelio (86), Saligoi<br />

Matilde ved. Garbaz (85), Sciorsci Antonia in Rossi (75), Cantore Marisa ved. Dolfi (77), Centofanti Jara (35).<br />

San Martino: Manara Albino (82), Carossa Ernesto (82), Rabino Giovanni Felice (80), Gaspari Giuseppina<br />

(91), Solitro Luca (95), Lucco Borlera Giulio (85), Gurlino Maria Caterina (95), Bergero Renato Eugenio (63),<br />

D’Agostino Anna (86), Rabbia Graziella (66), Diotti Emilia (85), Perotti Maria (95).<br />

Santa Maria della Stella: Prunello Gino (79), Bertolo Osvalda Emma in Natta (89), Glionna Michelina ved.<br />

Luddi (88), Lussiatti Ivana in Vinai (75), Vendramini Manilo (48), Roggero Giovanni (65), Peruch Cesira in Bergamo<br />

(88), Soffietti Maria Rosina ved. Giorda (84), Mangiardi Ada ved. Goitre (86), Muccilli Lucia ved. Carlone<br />

(91), Giordanino Rosa ved. Casciotti (91), Caruso Felicia in Maglio (93), Monagheddu Diego (74), Monticone<br />

Giovanni (73), Lionello Oriella (66), Gamo Palmina Rosa (86), Barocco Anna ved. Todesco (86), Gottardi Giorgio<br />

(60), Pezzolato Rina ved. Pregnolato (79), Bellucci Alceste (68), Malnato Paola ved. Bellettati (99), Vottero Fin<br />

Caterina Maria ved. Ru (95), Gamo Maria in Nocera (79), Liuni Giovanni (84), Zanellato Patrizia in Penazzi (54),<br />

Berri Michele (81), Baravalle Laura ved. Veltri (62), Manzoni Gabriele (79), Autretto Francesco (71), Ducco Teresa<br />

ved. Grasso (91), Gallo Andrea (79), Ceccato Emilia (92), Cravanzola Maggiorino (97), Sossella Arnalda in<br />

Console (76), Franco Anna Maria ved. Talò (87), Mori Alfeo (79), Petrolino Francesca in De Natale (76), Guida<br />

Donato (57), Bellardi Teresa Luigia ved. Capello (88), Moretto Erminio (81), Taglia Giuseppina ved. Bertolotti<br />

(92), Donadio Natalina ved. Chiappa (93), Perino Giuseppe Vittorio (63), Gherardini Fulvio (59), Cataldi Lucia<br />

ved. Mara (66), Senneca Flavia ved. Squeglia (64), Dana Borga Margherita (98), Pisano Domenico (56), Pin-<br />

to Emanuela ved. Roja (84), Salvatico Doriano (62), Beltrame Giannino (67), Perino Domenico Antonio (97),<br />

Maschio Vincenzo (94), Ruocco Giulia, Broglio Olga ved. Cravero (90), Sipala Erminia ved. Sandri (76), Gulino<br />

Stefano (78), Granzotto Maria Iole ved. Perretti (84), Perkovic Emilio (76).<br />

39<br />

al 30 Giugno <strong>2012</strong><br />

ANAGRAFE PARROCCHIALE


Segreterie 40<br />

parrocchiali<br />

Santa Maria della Stella<br />

Via Fratelli Piol, 44<br />

tel. 011.9586479 - fax 011.9516291<br />

Orari: da lun. a sab. ore 8.30-12;<br />

da mar. a ven. anche 15-17.30<br />

Succursale:<br />

Gesù Salvatore - Via Cavour, 40<br />

Sacerdoti<br />

don Giovanni Isonni<br />

339.6604141<br />

dongio@mediarivoli.it<br />

don Andrea Zani<br />

347.8437134<br />

zanidonandrea@virgilio.it<br />

don Angiolino Cobelli<br />

338.6841684<br />

san.bartolomeo@alice.it<br />

don Paolo Ravarini<br />

347.2390527<br />

paolo.ravarini@virgilio.it<br />

don Mauro Petrarulo<br />

328.546.69.34<br />

Diaconi<br />

Bruno Zanini (San Martino)<br />

349.2304161<br />

Lorenzo Cuccotti (San Bernardo)<br />

011.9585914<br />

Giuseppe Peca (San Bartolomeo)<br />

327.0598222<br />

Religiosi e religiose<br />

Missionari della Consolata<br />

Via 1° Maggio 3 - 011.9586791<br />

rivoli@missionariconsolata.it<br />

padre Giordano Rigamonti<br />

333.3339205<br />

giordanorigamonti@consolata.net<br />

Padri Giuseppini del Murialdo<br />

Corso Francia, 15 - 011.9503666<br />

rivoli@murialdo.org<br />

Figlie della Carità S.Vincenzo De’ Paoli<br />

Via Grandi, 5 - 011.9561715<br />

direzione@salfior.it<br />

Canonichesse Lateranensi S.Croce<br />

(regolari di S.Agostino)<br />

Via Querro, 52 - 011.9586296<br />

San Bartolomeo apostolo<br />

Via Roma, 149 - tel. e fax 011.9580245<br />

Orari: lun.-sab. 9.30-12; mar.-ven. 9-12;<br />

mer. 16.30-19; gio. 16-20.<br />

Succursale: S.Francesco - Via Adamello, 6<br />

San Bernardo Abate<br />

Via Beltramo, 2 - tel. 011.9584950<br />

Orari: da mar. a ven. ore 10-11<br />

LUNEDì<br />

06.30 - Monastero Via Querro<br />

MARTEDì<br />

06.30 - Monastero Via Querro<br />

09.00 - San Bartolomeo<br />

09.00 - M.I.A.<br />

18.00 - Santa Maria della Stella<br />

18.00 - San Bernardo<br />

MERCOLEDì<br />

06.30 - Monastero Via Querro<br />

08.00 - San Rocco<br />

15.30 - San Francesco<br />

18.00 - Santa Maria della Stella<br />

18.00 - San Bernardo<br />

GIOVEDì<br />

06.30 - Monastero Via Querro<br />

08.30 - San Bernardo<br />

09.00 - San Bartolomeo<br />

09.00 - San Martino<br />

18.00 - Santa Maria della Stella<br />

VENERDì<br />

06.30 - Monastero Via Querro<br />

09.00 - San Bartolomeo<br />

09.00 - Gesù Salvatore<br />

18.00 - San Bernardo<br />

20.30 - Santa Maria della Stella<br />

SS.MESSE<br />

Chiese / Orario<br />

MESSE - Orario settimanale<br />

MESSE - Chiese<br />

San Martino Vescovo<br />

Via San Martino, 3 - tel. e fax 011.9587910<br />

Orari: mar. ore 9-12; mer. ore 16-18;<br />

gio. 9.30-11; sab. 9-11.<br />

Succursali:<br />

San Rocco - Piazza San Rocco<br />

M.I.A. - Piazza Cavallero<br />

SABATO<br />

06.30 - Monastero Via Querro<br />

17.00 - San Martino<br />

18.00 - Santa Maria della Stella<br />

18.00 - San Bernardo<br />

18.00 - San Francesco<br />

18.30 - M.I.A.<br />

DOMENICA<br />

07.30 - Monastero Via Querro<br />

08.00 - Santa Maria della Stella<br />

09.00 - San Bartolomeo<br />

09.00 - San Bernardo<br />

09.30 - Gesù Salvatore<br />

10.00 - San Martino<br />

10.30 - San Francesco<br />

11.00 - Santa Maria della Stella<br />

11.00 - San Bernardo<br />

11.15 - M.I.A.<br />

15.00 - Ospedale<br />

18.00 - Santa Maria della Stella<br />

19.00 - San Rocco<br />

FERIALI FESTIVE<br />

LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM<br />

San Bartolomeo 09.00 09.00 09.00 09.00<br />

San Francesco 15.30 18.00 10.30<br />

San Bernardo 18.00 18.00 08.30 18.00 18.00 09.00<br />

11.00<br />

San Martino 09.00 17.00 10.00<br />

San Rocco 08.00 19.00<br />

M.I.A. 09.00 18.30 11.15<br />

Santa Maria della Stella 18.00 18.00 18.00 20.30 18.00 08.00<br />

11.00<br />

18.00<br />

Gesù Salvatore 09.00 09.30<br />

Ospedale 15.00<br />

Monastero Via Querro 06.30 06.30 06.30 06.30 06.30 06.30 07.30

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