La Voce del Comune 01/2011 - Comune di Martinengo

VOCE DEL COMUNE. GENNAIO - MARZO 2011
Patata di Martinengo:
aggiornato il disciplinare
e consorzio al via
L'amministrazione comunale ha promosso un passo decisivo per
l’obiettivo di valorizzazione della patata di Martinengo, grazie a
due importanti passaggi, necessari per proseguire il progetto di Denominazione
di origine comunale (De.Co.) avviato a partire dall’anno
2000. In attiva collaborazione con le aziende produttrici della patata di Martinengo
si sta infatti cercando di dare sempre più visibilità al marchio De.Co.
Per poter rispondere meglio alle attuali esigenze produttive è stato di conseguenza aggiornato
il Disciplinare di produzione, che risaliva al 2003. Il Disciplinare di produzione è quell’insieme
di tecniche e requisiti che deve essere rispettato dai produttori della patata di Martinengo. In particolare
con l’aggiornamento è stata implementata la parte introduttiva sugli aspetti botanici
della patata (capitolo 1), mentre per quanto riguarda la scelta varietale sono state ammesse all'uso
tutte le varietà in grado di rispettare le caratteristiche morfologiche e organolettiche della
tradizionale varietà a pasta bianca Kennebec (capitolo 5). Infine la procedura per il riconoscimento
e la certificazione è stata implementata inserendo il "registro produttori" che dovrà essere
aggiornato annualmente dall'Amministrazione Comunale (capitolo 14). Inoltre grazie all’iniziativa
dell’Amministrazione Comunale si sono messe in moto due ulteriori azioni: da un lato
si sta finalizzando la costituzione del Consorzio dei produttori di patata di Martinengo, dall’altro
si sta predisponendo la registrazione del marchio. Attraverso un Consorzio sarà quindi possibile
concordare e coordinare le attività tecniche, colturali e di sviluppo dei produttori, in modo
da perseguire obiettivi comuni di valorizzazione e di tutela della “Patata di Martinengo”.
La patata di Martinengo:
le caratteristiche
La patata bianca di Martinengo si differenzia dalle più diffuse patate a pasta gialla proprio
per il caratteristico colore della polpa. La “pasta” interna è bianca, con sfumature bianco
candido o bianco crema. Visivamente si caratterizza anche per la dimensione dei tuberi, si
presentano di forma tondo ovale con buccia gialla o giallognola, la superficie è liscia e gli
occhi molto superficiali. I tuberi pronti per la raccolta sono di dimensioni piuttosto
grosse. La varietà più coltivata è la Kennebec, si tratta della varietà storica largamente
diffusa in passato, ma che anche oggi domina la scena produttiva.
L’utilizzo culinario tradizionale è prevalentemente quello della cottura a
vapore, al forno e per produzione di gnocchi.
Da notare che solo le varietà precoci si prestano bene
anche per la frittura.
16 Ecologia, Agricoltura e Sport