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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1 - Roma/Aut. N° 176/2007<br />
Mensile di Politica, Economia, Attualità e Cultura. Numero 43 (Nuova Serie) € 3,50<br />
www.progressonline.it<br />
ESTERI<br />
IL MAGHREB IN FIAMME<br />
Le regioni del Nordafrica bruciano.<br />
Dopo Tunisia ed Egitto l'effetto domino<br />
coinvolge anche la Libia di Gheddafi<br />
mentre Marocco e Algeria danno già<br />
segnali di instabilità. È il nuovo 1989?<br />
AUTO<br />
SALONE DI GINEVRA<br />
Novità & modelli<br />
TRAVEL<br />
SCOPRIRE IL KERALA<br />
NAUTICA<br />
DUBAI BOAT SHOW<br />
EVENTI<br />
VOGLIA DI UNITÀ<br />
POLITICA ITALIANA<br />
NEBBIA “AMMINISTRATIVE”<br />
CINEMA<br />
INTERVISTA AD<br />
ALESSANDRO GASSMAN<br />
LUXURY WATCH<br />
APPUNTAMENTO<br />
A BASELWORLD<br />
Modelli e novità in anteprima<br />
PEOPLE<br />
PROVOCATORIO TOSCANI<br />
Intervista con il maestro<br />
della fotografia che<br />
non rinuncia alla provocazione<br />
WEB 2.0<br />
TWITTER SI, TWITTER NO...<br />
150 ANNI PER L'ITALIA, CHE TRA POLEMICHE E ASPETTATIVE SI RITROVA<br />
A CELEBRARE UNA SOFFERTA UNITÀ IL 17 MARZO<br />
Dal 17 marzo tutto ciò che il Bel Paese ha di meglio da offrire al mondo sarà raccontato sul palcoscenico<br />
di Torino, che 150 anni fa fu la culla del Risorgimento italiano
editoriale<br />
editoriale<br />
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editoriale<br />
IL MEDIO ORIENTE SI RIBELLA E L'OCCIDENTE SI NASCONDE<br />
lLe rivoluzioni che stanno<br />
attraversando il mondo arabo potevano<br />
essere ampiamente previste. Oggi<br />
l'Occidente, e l'informazione che offre<br />
al mondo, paga la miopia con la quale<br />
ha sempre snobbato i popoli del Medio<br />
Oriente, le loro istanze, la loro storia, e<br />
guarda attonito l'esclation di protesta e<br />
violenza che sembra arrivare dal nulla.<br />
Tutto ha contribuito a portare alla<br />
situazione attuale: la crisi economica<br />
che – ovviamente – ha pesato<br />
maggiormente sulle economie più<br />
deboli, il conseguente rialzo dei prezzi<br />
con politiche piratesche di governi e<br />
multinazionali, in un nuovo<br />
colonialismo che mostra tutte le sue<br />
falle. Ma la cosa più grave è la<br />
“timidezza” con la quale le cosiddette<br />
democrazie occidentali stanno<br />
reagendo di fronte alla potente e<br />
straordinaria richiesta di democrazia di<br />
questi popoli. Abbiamo paura. Temiamo<br />
gli sbarchi, l'immigrazione massiccia,<br />
l'affermazione dell'Islam<br />
fondamentalista, e nessuno prova ad<br />
applicare un'esportazione – questa<br />
volta sana – della democrazia,<br />
sostenendo i giovani che sono stato il<br />
motore delle rivoluzioni, fornendo<br />
supporto reale e ideologico alle<br />
opposizioni che si propongono come<br />
pacifiche e democratiche. Ancora<br />
miopia di un mondo (quello occidentale)<br />
vecchio e arroccato nei suoi sempre più<br />
ristretti confini, cieco di fronte alla<br />
novità di una ribellione nata –<br />
nonostante le censure e l'arretratezza<br />
tecnologica – su facebook, blogs e<br />
twitter, e che della rete si nutre anche<br />
per fornire a noi le informazioni che i<br />
media di stato ci negano. Ancora una<br />
volta, a cavalcare il malcontento sarà il<br />
fondamentalismo e Al Qaeda , e<br />
l'Occidente avrà perso un'altra buona<br />
occasione di contribuire fattivamente (e<br />
non con le armi) alla diffusione della<br />
democrazia.
sommario<br />
sommario<br />
sommario<br />
sommario<br />
sommario<br />
sommario<br />
44<br />
72<br />
68<br />
sommario<br />
40<br />
sommario<br />
sommario<br />
■ 40 ADDIO AI REGIMI<br />
LE MILLE E UN’INSURREZIONE<br />
■ 44 RECORD EUROPEI<br />
BELGIO: UN PAESE SENZA GOVERNO<br />
■ 46 NAPOLI VERSO LE AMMINISTRATIVE<br />
NOTTE FONDA SUL GOLFO<br />
■ 52 QUESTA GLOBALIZZAZIONE NON FUNZIONA<br />
SE LA RIVOLUZIONE È “ALWAYS ON”<br />
■ 56 COMMERCIO IN CINA<br />
TAOBAO VILLAGE IL PAESE-MAGAZZINO<br />
■ 58 LA FESTA DEL 17 MARZO<br />
L’ITALIA COMPIE 150 ANNI<br />
■ 64 DONNE ITALIANE<br />
150 ANNI DI DONNE<br />
■ 68 LA MUSICA LIRICA IN GIRO PER L’ITALIA<br />
TOUR NELLA MUSICA TRICOLORE<br />
■ 72 INTERVISTA CON ANDREA BOCELLI<br />
UNA VOCE ITALIANA<br />
58<br />
64<br />
56<br />
4/6/8 FOTOREPORTAGE<br />
10 DA NEW YORK<br />
12 DA PARIGI<br />
14 DA LONDRA<br />
16 CONTROCORRENTE<br />
18 PERSONAGGIO<br />
20 ONOMATOMANIE<br />
22 SCOSTUME E SOCIETÀ<br />
24 QUADRICROMIE<br />
26 TRASHION VICTIM<br />
28 ART<br />
30 CULT<br />
32 ECOLOGY<br />
34 MEETING<br />
38 FOOD<br />
50 ECONOMY<br />
58 PERSONALITIES<br />
66 SHOWBIZ<br />
74 CINEMA<br />
78 INTERNET<br />
86 CARS<br />
104 BOAT<br />
118 LIFESTYLE<br />
122 FASHION<br />
128 TUNES<br />
64
88<br />
80<br />
84<br />
100<br />
106<br />
114<br />
■ 76 ALESSANDRO GASSMAN<br />
NON SONO UN CUOR DI LEONE<br />
MA MI BATTO PER L’INTEGRAZIONE<br />
■ 80 TWITTER È IN CRISI?<br />
TWITTER SÌ, TWITTER NO<br />
■ 82 PUBBLICITÀ SOCIALE<br />
DAL SOFT ALLO SHOCK<br />
■ 84 INTERVISTA CON OLIVIERO TOSCANI<br />
QUANDO LA PASSIONE INCONTRA LA PROVOCAZIONE<br />
■ 88 SPECIALE SALONE DI GINEVRA<br />
87° SALONE DELL’AUTO A GINEVRA<br />
■ 100 LA NUOVA SEAT EXEO<br />
AUTOMATICA A FUROR DI POPOLO<br />
■ 106 LA NATURA È DI SCENA A DUBAI<br />
DUBAI INTERNATIONAL BOAT SHOW<br />
■ 110 VIAGGIO NEL SUB-CONTINENTE INDIANO<br />
QUEL PARADISO NASCOSTO IN UN LEMBO DI TERRA<br />
■ 114 NOZZE D'ARGENTO TRA AUSTIN E IL SXSW<br />
AUSTIN, LA CAPITALE DELLA MUSICA<br />
■ 118 SALONE MONDIALE DELL’OROLOGERIA<br />
IL MONDO DEGLI OROLOGI<br />
SI INCONTRA IN SVIZZERA<br />
■ 120 SINA FINE ITALIAN HOTELS<br />
LUSSO E COMFORT<br />
120<br />
118<br />
Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa<br />
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70% Filiale di Roma.
iIl via è stato dato il 23 febbraio, ma i Mondiali<br />
di Sci Nordico proseguiranno ad Oslo fino al 6<br />
marzo. Nell’arena di Holmenkollen, il cui<br />
nuovo trampolino dal design futuristico è<br />
stato costruito proprio in occasione dei<br />
mondiali 2011, gli atleti si sfideranno nelle<br />
diverse categorie dello sci: ben 23<br />
competizioni in programma, sia di sci fondo,<br />
che di salto dal trampolino e combinata<br />
nordica. Un vero e proprio spettacolo che<br />
accoglierà, secondo gli organizzatori, minimo<br />
300.000 spettatori.<br />
FOTOREPORTAGE<br />
Giacché lo sci è lo sport più popolare e amato<br />
dai norvegesi, il Mondiale di Sci Nordico è un<br />
evento che Oslo accoglie con entusiasmo, per<br />
la terza volta. I mondiali, infatti, sono stati<br />
ospitati nella capitale norvegese già 3 volte in<br />
passato: nel 1930, nel 1966 e nel 1982, come<br />
sempre nell'arena di Holmenkollen, che è<br />
stata la sede principale dei mondiali, ma<br />
anche delle Olimpiadi Invernali del 1952.<br />
Holmenkollen, d’altronde, vanta una certa<br />
esperienze nelle competizioni sciistiche, dal<br />
momento che ospita gare di sci e di salto con<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
gli sci da più di 100 anni, accogliendo un gran<br />
numero di spettatori che incitano gli atleti<br />
dalle tribune o anche lungo il percorso dello<br />
sci di fondo nella foresta. All'interno della<br />
torre del trampolino è presente anche un<br />
Museo dello Sci, che vanta 4000 anni di storia<br />
di tale disciplina sportiva, ma anche la storia<br />
delle Olimpiadi Invernali, della Famiglia<br />
Reale norvegese sugli sci, e l’esposizione di<br />
snowboard.<br />
www.visitnorway.com<br />
Elisa Rodi<br />
MONDIALI DI SCI NORDICO
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
RIO: O CARNAVAL!
pPer quattro giorni – quest’anno dal 4 all’8<br />
marzo – la città di Rio de Janeiro accende i<br />
suoi colori e si riempie di musica e danze<br />
da cui è impossibile non farsi trascinare.<br />
Sambodromo, accoglie le sfilate delle<br />
migliori scuole di samba della città, è lo<br />
scenario principale delle feste e delle<br />
parate del carnevale carioca.<br />
Ma la festa non inizia e finisce al<br />
Sambodromo: l'intera città viene invasa dal<br />
Carnevale. Tutta Rio de Janeiro balla a<br />
ritmo di samba, da Cinelandia a i quartieri<br />
di Gavea, alle spiagge di Ipanema, Leblon,<br />
Copacabana e Botafogo fino ai locali più<br />
disparati e le vie più nascoste.<br />
Il ritmo della samba, come ormai avviene<br />
ogni anno, scuote l’intera popolazione e la<br />
folla di turisti provenienti da tutto il<br />
mondo. L’evento artistico più famoso al<br />
mondo si spartisce nelle sue quattro<br />
giornate, inaugurate dalla celebre<br />
cerimonia di apertura in cui il sindaco di<br />
Rio incorona il Re del Carnevale, il Re<br />
Momo, dio della mitologia greca cacciato<br />
dall’Olimpo perché troppo irriverente, e<br />
che ritrovandosi da solo sulla terra si<br />
inventa il Carnevale per divertirsi insieme<br />
agli uomini senza pensare alla sua triste<br />
condizione.<br />
Qualsiasi descrizione non renderebbe<br />
onore al carnevale carioca: quello che va in<br />
scena a Rio, è risaputo, è un evento che<br />
solo vivendolo lo si può capire.<br />
www.rio-carnival.net<br />
Elisa Rodi
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
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FOTOREPORTAGE<br />
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FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
FOTOREPORTAGE<br />
ST PATRICK DAY
iIl 17 marzo si celebra la festa nazionale<br />
irlandese di San Patrizio, il santo patrono<br />
dell’Irlanda; ogni comunità irlandese festeggia<br />
a modo suo e in qualsiasi parte del mondo<br />
ma la costante per tutti è un'imponente<br />
parata celebrativa sulla cultura e sulla<br />
tradizione irlandese. Il trifoglio è il simbolo<br />
della festa perchè San Patrizio se ne serviva<br />
per spiegare la Trinità agli irlandesi precrisitani<br />
e perchè il verde è associato alla sua<br />
figura. Si sa poco sulla vita di San Patrizio:<br />
sembra sia nato nel V secolo in Britannia,<br />
allora provincia romana; dopo essere stato<br />
rapito dagli irlandesi, gli fu ordinato da Dio di<br />
fuggire verso la costa, dove si sarebbe<br />
imbarcato per tornare in Britannia. Dopo oltre<br />
30 anni spesi a diffondere la parola di Dio,<br />
morì il 18 marzo del 461 e fu seppellito a<br />
Downpatrick. Si ritiene che questa festa sia<br />
una celebrazione vecchia di oltre 400 anni ma<br />
solo nel 1996 il governo iniziò ad utilizzarla<br />
per diffondere le tradizioni e la cultura<br />
irlandesi e per dare un'immagine<br />
internazionale dell'Irlanda, per St Patrick Day.<br />
Tutti vestono di verde come il simbolo<br />
dell’Irlanda e anche gli addobbi sono del<br />
medesimo colore. Dal 2006 è un festival che<br />
dura 5 giorni ed ogni anno presenta un tema<br />
dominante. La festa infatti prende inizio già il<br />
12 marzo con mostre, concerti, spettacoli e<br />
molto altro. Attualmente la più grossa parata<br />
di San Patrizio è quella di New York, con oltre<br />
150.000 partecipanti alla marcia e più di 3<br />
milioni di spettatori.<br />
www.stpatricksfestival.ie<br />
Jessica Mirabilia
da new york<br />
da<br />
da new york<br />
da new york<br />
da new york york<br />
da new york<br />
da new york<br />
da new york<br />
da new york<br />
da new york<br />
1<br />
da new york da new york<br />
ESPRESSIONISMO<br />
ASTRATTO AL MOMA<br />
da new york<br />
Chi ha deciso di trascorrere qualche giornata<br />
di marzo a New York, non può lasciarsi sfuggire<br />
l’occasione di apprezzare, all’interno degli spazi<br />
espositivi del MOMA, un’interessantissima<br />
mostra dedicata all’Espressionismo Astratto<br />
newyorkese. Ha aperto i battenti già dall’ottobre<br />
scorso e, fino al 25 aprile 2011, permetterà ai<br />
visitatori di scoprire le opere di Jackson Pollock,<br />
Barnett Newman, Lee Krasner, Mark Rothko, e<br />
David Smithe, fra tanti altri. Stiamo parlando di<br />
un’imponente raccolta dei lavori di tutti quegli<br />
artisti operanti a New York nell’immediato<br />
dopoguerra e nel periodo della Guerra Fredda<br />
con stili molto differenti tra loro, ma con l’intento<br />
comune di dimostrare la vitalità e la creatività<br />
dell’arte americana in quegli anni, attraverso un<br />
linguaggio artistico non prettamente figurativo.<br />
www.moma.org<br />
3<br />
STIEGLITZ: FOTOGRAFIA È ARTE<br />
“La fotografia è la mia passione, la verità è la<br />
mia ossessione”, scriveva Alfred Stieglitz, genio<br />
della fotografia tra i grandi maestri che resero lo<br />
scatto una forma d’arte al pari livello della pittura<br />
classica. Stieglitz esplorava e raccontava<br />
attraverso l’obiettivo della sua macchina<br />
fotografica, dipingeva il mondo e le sue parti con<br />
uno scatto. Spinto da questa pulsione diffuse, con<br />
la galleria “291″ e il giornale specializzato<br />
Camera Work, il suo concetto di fotografia e l’arte<br />
che si cela dietro l’obiettivo. Un maestro, in<br />
sostanza, a cui il Metropolitan Museum di New<br />
York dedica fino al 10 aprile una mostra di 115<br />
scatti raffiguranti ritratti, scorci urbani e paesaggi<br />
vari che Stieglitz immortalò: le celeberrime<br />
vedute cittadine, gli studi di nuvole, i ritratti di<br />
Georgia O’Keeffe. D’altronde il Met è in qualche<br />
modo debitore nei confronti del celebre fotografo,<br />
in quanto fu proprio lui a gettare le fondamenta<br />
per la ricchissima collezione del museo<br />
newyorkese, donando 22 delle sue opere nel 1928<br />
- le prime fotografie a essere acquisite dal Museo<br />
10 MARZO 2011<br />
2<br />
di ELISA RODI<br />
TEMPORARY RESTAURANT<br />
WHAT HAPPENS WHEN<br />
Dopo il successo del ristorante “Dovetail”<br />
nell’Upper West Side, il famoso chef John<br />
Fraser ha deciso di inaugurare, agli inizi di<br />
quest’anno, un altro locale di tendenza.<br />
Si chiama “What Happens When” e si tratta<br />
di un temporary restaurant che rimarrà aperto<br />
a Soho per soli nove mesi, durante i quali non<br />
mancherà certo di stupire gli avventori con<br />
numerose curiosità e singolari sorprese, e non<br />
solo a livello gastronomico.<br />
Il locale, infatti, cambierà “pelle” una volta<br />
al mese: ogni trenta giorni un team di creativi<br />
si occuperà di rinnovare completamente il<br />
menù, il brand, la musica e tutti gli interni.<br />
“What Happens When”, al 25 di Cleveland<br />
Place - NY.<br />
www.whathappenswhennyc.com<br />
con lo status di opere d’arte — e più di 600 lavori<br />
di altri artisti, tra cui Steichen e Strand, nei<br />
decenni successivi. E saranno proprio gli scatti di<br />
questi ultimi due talenti ad affiancare quelli del<br />
gigante della fotografia nella mostra al<br />
Metropolitan. Di Edward Steichen, protégé e<br />
collaboratore di Stieglitz, sarà possibile ammirare<br />
– ad esempio – le sue tre grandi varianti stampa<br />
del Flatiron, consacrate come le foto simbolo più<br />
note di New York, o le meravigliose foto al chiaro<br />
di luna della scultura Balzac di Rodin. Di<br />
altrettanto prestigio la collezione di Paul Strand –<br />
tra le sue opere fotografiche: Woman and Boy,<br />
Tenancingo, Photogravure, David Hunter McAlpin<br />
Fund –, a cui è riconosciuto il merito di aver<br />
influenzato l’arte e la visione di Edward Hopper, e<br />
famoso per i suoi ritratti di gente ai bordi di una<br />
strada impolverata o negli angoli di qualche<br />
vicolo. Tre dei maggiori grandi fotografi del XX<br />
secolo e più di cento dei loro lavori a confronto:<br />
foto che attestano quanta arte ci sia in uno scatto.<br />
www.metmuseum.org<br />
1<br />
2<br />
MJSA EXPO<br />
È conosciuta come la<br />
più grande fiera degli Stati<br />
Uniti dedicata alla<br />
produzione di gioielli, si<br />
terrà dal 13 al 15 marzo<br />
presso l’Hotel Hilton e<br />
raccoglierà tutte le ultime<br />
innovazioni nel campo dei<br />
materiali, dei macchinari,<br />
dei servizi e, naturalmente,<br />
dei prodotti finiti.<br />
Mjsa Expo rappresenta,<br />
sicuramente, un’importante<br />
occasione non solo per gli<br />
operatori, ma anche per<br />
tutti gli appassionati del<br />
mondo della manifattura dei<br />
gioielli perché, come<br />
sempre, sarà accompagnata<br />
da seminari tecnici, tavole<br />
rotonde e interessanti<br />
dimostrazioni pratiche.<br />
Appuntamenti grazie ai quali<br />
si potranno acquisire<br />
conoscenze dalle esperienze<br />
dei più famosi esperti del<br />
settore.<br />
www.mjsa.org/<br />
3
da parigi<br />
da parigi<br />
da parigi<br />
da parigi<br />
da parigi<br />
da parigi<br />
da parigi<br />
da parigida parigida<br />
da parigi<br />
da parigi<br />
parigi<br />
1<br />
3<br />
12 MARZO 2011<br />
SALONE DEL VINTAGE<br />
Da venerdì 18 a domenica 20 Marzo 2011,<br />
lo spazio dei Blancs Manteaux, antico mercato<br />
coperto nel IV arrondissement di Parigi,<br />
ospiterà il Salone del Vintage, giunto alla sua<br />
settima edizione. Più di 80 espositori faranno<br />
rivivere la moda e la tradizione d'altri tempi in<br />
una cornice pittoresca e un ambiente<br />
divertente: un altro modo per fare shopping<br />
nella capitale e scoprire le iniziative di un<br />
quartiere centralissimo... a tempo di swing!<br />
L'anno scorso ben 26.000 persone hanno<br />
partecipato all'evento, non solo curiosando tra<br />
gli stand e facendo acquisti, ma anche<br />
assistendo e prendendo parte alle numerose<br />
attività promosse dal Salone.<br />
Quest'anno ad esempio sarà possibile<br />
chiedere una messa in piega anni 60, farsi<br />
fare un tatuaggio temporaneo per immergersi<br />
nei 70 o far rivivere la vecchia lampada della<br />
nonna...<br />
www.salonduvintage.com<br />
18, 19 e 20 Marzo 2011<br />
Espace d'animation des Blancs Manteaux<br />
48 rue Vieille du Temple, Paris<br />
IL SALONE DEL LIBRO<br />
Il Salone del Libro di Parigi propone al<br />
pubblico, dal 18 al 21 Marzo 2011, percorsi<br />
attraverso immaginari sorprendenti... Al posto<br />
d'onore nel salone infatti saranno quest'anno le<br />
letterature nordiche, con circa quaranta autori<br />
invitati provenienti da Danimarca, Finlandia,<br />
Islanda, Norvegia e Svezia.<br />
Si potrà assistere a presentazioni di<br />
libri e dibattiti che avranno come tema<br />
centrale la varietà e particolarità<br />
letteraria del nord d'Europa, oltre a<br />
portare l'attenzione su tutte le ultime<br />
tendenze del settore, in costante<br />
evoluzione. Altri assi portanti del salone<br />
saranno: gli autori argentini, che<br />
di FLAVIA ALIBERTI<br />
1<br />
renderanno onore a Buenos Aires eletta capitale<br />
mondiale del libro 2011; polizeschi e thriller sotto<br />
forma di romanzi, manga o fumetti; le letterature<br />
dei paesi “d'outre-mer” come La Réunion e la<br />
Polinesia; infine il fenomeno contemporaneo dei<br />
libri in serie, come Millennium e Twilight. Nelle<br />
diverse giornate del salone saranno anche<br />
annunciati i vincitori di diversi premi letterari e si<br />
potrà assistere a esposizioni e numerose<br />
conferenze. Per consultare il programma si può<br />
accedere al sito internet:<br />
www.salondulivreparis.com<br />
Dal 18 al 21 Marzo 2011<br />
Paris Porte de Versailles – Pavillon 1<br />
Boulevard Victor, Paris 15ème<br />
2 3<br />
2 KUBRICK A PARIGI<br />
BRASSENS<br />
Per la prima volta in Francia, si organizza<br />
un'esposizione in omaggio ad un grande<br />
personaggio della storia del cinema: Stanley<br />
Kubrick. L'idea è della Deutsches Filmmuseum di<br />
Francoforte ed è stata già realizzata in importanti<br />
musei europei. A Parigi sarà ospitata dalla<br />
Cinémathèque. Alla base della mostra c'è una<br />
stretta collaborazione con Christiane Kubrick, la<br />
moglie del regista, e Jan Harlan. Molti oggetti<br />
fanno parte dei suoi principali film. Si potrà così<br />
vedere da vicino i costumi usati in “2001 Odissea<br />
nello Spazio” o in “Barry Lindon”, i vestiti delle<br />
gemelle di “Shining”, il casco del sergente di<br />
“Full Metal Jacket” e le maschere di “Eyes Wide<br />
Shut”. Il metodo di lavoro di Kubrick verrà<br />
illustrato tramite i suoi appunti, schizzi, piani di<br />
lavoro, fotografie e molti altri documenti.<br />
La Cinémathèque di Parigi propone inoltre<br />
dal 21 marzo, la messa on line sul suo sito di<br />
un'esposizione virtuale su Kubrick, articolata in<br />
diversi percorsi di viaggio attraverso<br />
l'opera del cineasta.<br />
www.cinematheque.fr/<br />
Dal 23 Marzo al 31 Luglio 2011<br />
Cinémathèque, 51 rue de Bercy<br />
IN MOSTRA<br />
Gli amanti di Fabrizio de<br />
André e gli appassionati di<br />
musica francese, conoscono<br />
senza dubbio George<br />
Brassens e hanno almeno<br />
una volta fischiettato famose<br />
canzoni come “Le Gorille” o<br />
“Les Amoureux des bancs<br />
publics”. Parigi vuole oggi<br />
parlare di Brassens, del suo<br />
carattere riservato, ma<br />
sempre attaccato alle proprie<br />
convinzioni, alla sua<br />
cultura letteraria e<br />
alla sua critica<br />
verso il moralismo<br />
di certi ambienti.<br />
La capitale gli<br />
dedica gli spazi<br />
della Cité de la<br />
Musique e parla di lui<br />
attraverso un percorso ludico<br />
e didattico.<br />
I visitatori potranno<br />
passeggiare tra documenti<br />
inediti, manoscritti, video e<br />
suoni, fotografie e chitarre...<br />
Un'esposizione diretta a<br />
grandi e piccini, dove è difficile<br />
non uscirne con la voglia di<br />
riascoltare i brani di grande<br />
potenza scritti da Brassens<br />
negli anni 1950-1980...<br />
15 Marzo al 21 Agosto 2011<br />
Cité de la Musique, Parigi
14<br />
da londra<br />
da londra<br />
da londra<br />
da<br />
da londra<br />
londrada<br />
londra<br />
da londra<br />
da londra da londra<br />
da londra<br />
da londra<br />
da londrada londrada londra<br />
1<br />
Dopo Milano e Bali, la prestigiosa Maison<br />
Bulgari sta pensando di aprire nella capitale<br />
inglese un altro dei suoi alberghi di lusso.<br />
Il nuovo hotel dovrebbe essere inaugurato<br />
nella primavera del 2012 e sorgerà nel cuore<br />
della città, nell’esclusivo quartiere di<br />
Knightbridge, di fronte ai magazzini Harrods.<br />
Il resort ospiterà al suo interno una<br />
lussuosa Spa, un cinema privato, piscina al<br />
coperto e oltre ottantacinque camere, tra cui<br />
sette suite.<br />
www.bulgarihotels.com<br />
3<br />
di FEDERICA VAGNOZZI<br />
TRAGEDIA IN ATTI TRA APPLAUSI E POLEMICHE<br />
Standing ovation alla Royal Opera House per<br />
“Anna Nicole”, l’opera lirica che ripercorre la<br />
vita dell’ex playmate, morta di overdose a soli 39<br />
anni. Una vita di eccessi - supermaggiorata,<br />
spogliarellista, coniglietta, sposa di un<br />
miliardario ottantenne - raccontata in toni<br />
moderni e spiritosi con tanto di<br />
riferimenti a sesso, droga e parolacce,<br />
dal compositore Mark-Anthony<br />
Turnage e il librettista Richard<br />
Thomas, e interpretata egregiamente<br />
dal soprano Eva-Maria Westbroek.<br />
Nonostante il divieto ai minori di 16 anni<br />
MARZO 2011<br />
BULGARI NUOVO RESORT<br />
2<br />
SALVA LA FORESTA<br />
DI ROBIN HOOD<br />
1<br />
Robin Hood può dormire ancora sonni<br />
tranquilli: la foresta di Sherwood non è più in<br />
vendita. Parola di Primo Ministro che rassicura<br />
tutti ammettendo che “quel piano era solo una<br />
consultazione”.<br />
Il ministero per l’Ambiente e gli Affari<br />
Rurali aveva, infatti, lanciato la curiosa<br />
iniziativa di vendere 258 mila ettari di boschi<br />
demaniali per sanare il pesante deficit di<br />
bilancio. Ma, evidentemente, l’idea non è<br />
piaciuta al premier David Cameron che ha così<br />
accolto le molte proteste sollevate da<br />
personalità della cultura e dello spettacolo, le<br />
critiche degli ambientalisti e dei giornali.<br />
e l’enorme successo di pubblico - tutte le<br />
rappresentazioni finora hanno registrato il soldout<br />
- l’ex amante della Smith, padre della sua<br />
piccola Dannielyn, ha giurato azioni legali contro<br />
la produzione per non aver contattato la famiglia<br />
prima di andare in scena. Secondo Larry<br />
Birkheard, infatti, la rappresentazione “sporca”<br />
l’immagine della Smith e non le rende giustizia.<br />
Una causa per diffamazione potrebbe essere<br />
indetta anche da Howard K Stern, l'ex amante e<br />
avvocato della donna, di recente prosciolto<br />
dall'accusa di aver fornito alla ex modella i<br />
barbiturici che l'anno uccisa.<br />
2 3<br />
A CENA CON<br />
LA REGINA<br />
Dal 24 al 26 maggio,<br />
Barack Obama e sua moglie<br />
Michelle saranno ospiti della<br />
regina Elisabetta<br />
d'Inghilterra a Buckingham<br />
Palace. Prima visita ufficiale<br />
di Stato per il presidente<br />
americano, nonostante la<br />
presenza nel 2009 al Summit<br />
dei G20 che si tenne proprio<br />
in Inghilterra. Un presidente<br />
Usa mancava alla Corte<br />
Reale dei Windsor da circa<br />
otto anni, cioè da quando era<br />
ancora in carica George W.<br />
Bush. “È un segno della forte<br />
e durevole relazione tra i<br />
nostri due paesi”, ha<br />
affermato il primo ministro<br />
inglese, David Cameron, che<br />
si è detto entusiasta della<br />
visita.
controcorrente controcorrente<br />
controcorrente<br />
controcorrente<br />
JULIANNE MOORE, “L’AMORE NON HA GENERE”<br />
Ha fatto scalpore ai festival<br />
cinematografici del Sundance,<br />
di Berlino e di Roma, Julianne<br />
Moore, la rossa più<br />
anticonformista di Hollywood.<br />
A dimostrarlo, una carriera<br />
fatta e fitta di ruoli<br />
drammatici.<br />
Basterebbe anche solo<br />
l’ultima commedia che la vede<br />
co-protagonista con Annette<br />
Bening: “I ragazzi stanno<br />
bene”, vincitrice di due Golden<br />
Globe e candidata a quattro<br />
premi Oscar, nelle nostre sale<br />
dall’11 marzo. Ci sono voluti<br />
cinque anni per arrivare a<br />
realizzarla, racconta la regista<br />
Lisa Cholodenko, e chissà<br />
quanto ci vorrà ora, nella<br />
nostra Italia omofoba e piena di<br />
pregiudizi, a digerirla. Il film<br />
racconta, infatti, le<br />
(dis)avventure quotidiane di una<br />
famiglia molto unita, guidata<br />
però da due mamme (una è,<br />
16 MARZO 2011<br />
controcorrente<br />
controcorrente<br />
controcorrente<br />
controcorrente<br />
appunto, la Moore). L’unica<br />
figura maschile, interpretata da<br />
Mark Ruffalo, è un donatore di<br />
sperma ritrovato dopo 18 anni.<br />
“Trovo che il film sia un bel<br />
ritratto sul matrimonio e sulla<br />
famiglia in genere. Che poi<br />
siano gay è solo un dettaglio<br />
che rende tutto più<br />
interessante”, sostiene,<br />
rispondendo alle molteplici<br />
curiosità della stampa, l’acuta<br />
e sexy Julianne, all’anagrafe<br />
Julie Ann Smith.<br />
Quanto le è piaciuto<br />
interpretare il personaggio di<br />
Jules?<br />
L’ho adorata subito: è una<br />
donna innamorata della persona<br />
con cui divide il letto ogni sera e<br />
dei suoi figli, così incasinata,<br />
confusa, incapace di capire la<br />
direzione giusta da prendere che<br />
non sa nemmeno definire i<br />
contorni della sua famiglia o<br />
della sua relazione. Una<br />
complessità psicologica molto<br />
verosimile, una donna di quelle<br />
che incontri nella vita reale,<br />
caratteristica che nei film<br />
mainstream non si trova poi<br />
tanto. Inoltre la regista, Lisa, è<br />
mia amica da molto tempo e il<br />
progetto mi interessava talmente<br />
che ne ho seguito, negli anni,<br />
tutta la lunga gestazione.<br />
Non si è posta problemi<br />
sul come interpretare al<br />
meglio una madre, una moglie<br />
e una donna omosessuale?<br />
No, il vero problema è che<br />
dividiamo tutto troppo in<br />
categorie: una famiglia è una<br />
famiglia, al di là del genere. E<br />
così una madre. Ecco perché<br />
con i miei figli mi metto spesso<br />
a fare insieme un gioco da<br />
tavola che si chiama “Il gioco<br />
della vita”: devi fare scelte<br />
diverse a seconda delle carte<br />
che hai in mano, e sposare per<br />
gioco una donna o un uomo per<br />
loro è indifferente. È così che<br />
deve essere, penso sia questo<br />
il futuro. Pensare il contrario è<br />
una cosa arcaica, imbarazzante<br />
e infelice.<br />
di CLAUDIA CATALLI<br />
Il miglior complimento<br />
che ha ricevuto nella sua<br />
carriera?<br />
Quando il pubblico si<br />
congratula dicendomi che<br />
sono riuscita a rappresentare<br />
le loro vite e storie personali:<br />
ecco, lì mi commuovo davvero.<br />
È vero che non ama fare<br />
prove prima di girare?<br />
Verissimo: arrivo sul set<br />
sempre preparata, preferisco<br />
partire e via, senza stare a<br />
provare e riprovare di<br />
continuo. E posso farlo perché<br />
in genere i grandi registi<br />
chiedono a ogni attore, se lo<br />
stimano, quello che preferisce<br />
fare.<br />
Se si guardasse indietro,<br />
chi ringrazierebbe per essere<br />
diventata l’attrice che è?<br />
Proprio i registi di cui<br />
parlavo prima: devo molto a<br />
tutti quelli con cui ho lavorato,<br />
dal primo all’ultimo, mi hanno<br />
consentito di partecipare a<br />
progetti stimolanti e<br />
interpretare personaggi con<br />
psicologie sempre ben<br />
definite.
Raccontare l’Islam, la cultura,<br />
affrontarne i problemi e analizzarne le<br />
difficolta non è semplice. Shirin Neshat<br />
lo sa. Nata a Qazvin nel 1957, Shirin è<br />
oggi un’importante fotografa, filmmaker<br />
e videoartista.<br />
Ha lasciato l'Iran nel 1974 per<br />
trasferirsi negli Stati Uniti, dove studia<br />
arte e inizia ad affermarsi come fotografa,<br />
filmmaker e videoartista. Resta lontana<br />
dai suoi luoghi d’origine fino al 1990,<br />
causa – nel 1979 – lo scoppio in Iran della<br />
rivoluzione islamica degli Ayatollah, che<br />
le impedisce di tornare in patria. Ma è<br />
anche quell’allontanamento – che la<br />
porta in mondi differenti dal suo – e quel<br />
ritorno – in cui scopre una terra diversa,<br />
buia – che inducono in lei l’impulso di<br />
narrare attraverso la sua arte quel che<br />
l’Iran è e quel che l’Occidente pensa.<br />
Figlia di terre difficili, ha usato il suo<br />
talento per capire e far capire, ha diffuso<br />
le sue immagini per denunciare le piaghe<br />
della sua cultura d’appartenenza, ha<br />
racchiuso in video e foto un grido contro<br />
regole in alcuni casi poco condivise e che<br />
limitano identità, quelle femminili in<br />
primis. Al corpo delle donne islamiche<br />
Shirin Neshat ha infatti dedicato la sua<br />
attività di ricerca, cercando di raccontare<br />
quel che sono. Donne che Shirin,<br />
nonostante l’oppressione, non reputa<br />
vittime perché forti, perché combattono<br />
senza scendere a compromessi.<br />
Il senso di appartenenza a quella<br />
realtà e la voglia di esprimere la propria<br />
identità e quella di tutte le altre donne<br />
islamiche la conducono all’esposizione<br />
“Women of Allah”, una raccolta<br />
fotografica in cui l’artista ritrae donne<br />
avvolte nello chador, il tipico velo che –<br />
nella mostra – lascia però scoperti volto,<br />
mani e piedi, parti del corpo coperte<br />
invece da scritte in calligrafia persiana e<br />
che raccontano donne, sessualità,<br />
18 MARZO 2011<br />
il personaggio<br />
ifestile<br />
il personaggio<br />
il personaggio il personaggio<br />
il personaggio il personaggio<br />
il personaggioil<br />
personaggio<br />
il personaggio<br />
SHIRIN NESHAT. STORIE<br />
DI DONNE, SENZA UOMINI<br />
sottomissione.<br />
Sulle loro mani<br />
storie tatuate e<br />
vissute; mani a volte<br />
anche tinte di rosso come<br />
se insanguinate, o che reggono armi,<br />
simboli dell’idea del martirio e<br />
dell’immagine convenzionale che gli<br />
occidentali hanno dell’Iran.<br />
Dall’apparente staticità delle foto,<br />
Shirin passa in poco tempo alla<br />
dinamicità dei video, realizzando:<br />
“Anchorage” (1996), “Shadow under the<br />
Web” (1997), “Turbulent” (1998),<br />
“Rapture” (1999) e “Soliloquy” (1999). Le<br />
immagini in movimento non si discostano<br />
dalle tematiche a lei più care, ma anzi<br />
ribadiscono le posizioni della Neshat, che<br />
prosegue così nel suo percorso di<br />
rivendicazione dei diritti femminili.<br />
Convinta delle sue idee, Shirin Neshat<br />
condensa tutta la sua arte nel primo<br />
lungometraggio “Women without men”:<br />
ambientato nella Teheran del 1953,<br />
all’epoca del colpo di stato che riporterà<br />
alla guida dello stato lo Scià, protetto<br />
dagli Usa, racconta quattro donne,<br />
diverse per estrazione sociale ma uguali<br />
per il loro essere soggette al sopruso o al<br />
disprezzo. Donne che, come dicevamo,<br />
non accettano la loro condizione, ma<br />
svestono i panni delle vittime e trovano la<br />
forza per abbandonare la vita che è loro<br />
imposta, avviandosi simbolicamente<br />
lungo una strada, apparentemente senza<br />
fine e desolata, che le conduce in un<br />
giardino di orchidee decadente. Un<br />
viaggio metaforico al termine del quale le<br />
donne hanno la possibilità di ritrovarsi e<br />
recuperare la dignità e la forza, perdute<br />
nella precedente quotidianità. Un film<br />
d’esordio, ma estremamente maturo e<br />
raffinato, tanto da vincere il Leone<br />
d’Argento al Festival di Venezia nel 2009.<br />
Una pellicola che Shirin ha voluto<br />
di ELISA RODI<br />
disarticolare in diverse installazioni<br />
facendola diventare anche una splendida<br />
mostra multimediale, che ripercorre le<br />
storie di Mahdokht, Zarin, Munis, Faezeh<br />
e Farokh Legha.<br />
È la storia di donne che ce la fanno,<br />
donne senza uomini, appunto. Donne<br />
come Shirin Nashat, quelle donne che,<br />
come nel film, affermano: “Tutto ciò a cui<br />
aspiravamo era questo, una forma nuova,<br />
un sentiero, una nuova strada verso la<br />
libertà...”
onomatomanie onomatomanie onomatomanie<br />
onomatomanie onomatomanie<br />
onomatomanie<br />
onomatomanie<br />
onomatomanie<br />
onomatomanie<br />
DALLE PRECATTOLICHE ALLE POSTFEMMINISTE<br />
TUTTE IN PIAZZA IL MESE SCORSO. L’OBIETTIVO<br />
ERA SILVIO, REO DI OFFENDERLA, QUESTA DIGNITÀ.<br />
UNICO AL MONDO A FARLO, NON CREDETE?<br />
VI È MAI SFIORATA L’IDEA CHE<br />
SIETE VOI, PER PRIME, AD<br />
OFFENDERE LA VOSTRA<br />
DIGNITÀ? AH, GIA’ È VERO. IL<br />
PAZZO, MICA SA DI ESSERLO<br />
LA SACRALIZZAZIONE DEL<br />
CORPO FEMMINILE, È UN<br />
ARGOMENTO DIFFICILE DA<br />
SOSTENERE, SE ACCANTO<br />
A TE C’E’ IVA ZANICCHI<br />
onomatomanie<br />
MA GUARDATEVI: PRETENDETE<br />
ANCORA IL MASCHILISTA OMAGGIO<br />
FLOREALE, L’8 DI QUESTO MESE. E<br />
QUALCUNO CHE SALGA SU AL<br />
TERZO PIANO CON LE BUSTE DELLA<br />
SPESA, TUTTI IL RESTO DEI GIORNI<br />
QUALCUNA PROPONE DI<br />
SPOSTARE LA FESTA DELLE<br />
DONZELLE AL 6 APRILE,<br />
PRESSO UN TRIBUNALE DI<br />
MILANO. NON SI SA MICA<br />
PERCHÈ<br />
di PIETRO ROMEO<br />
LA PAROLA DEL MESE TORMENTONI LESSICALI A SCADENZA MENSILE<br />
GRIDAVANO: “DIGNITÀ È LAVORARE IN FABBRICA<br />
PER 12 ORE AL GIORNO”. MICA ANDARE A LETTO<br />
CON IL PRIMO BERLUSCONI CHE CAPITA<br />
DIGNITÀ DELLA DONNA<br />
20 MARZO 2011<br />
“LE VELINE SONO UN’OFFESA ALLA<br />
NOSTRA DIGNITÀ DI DONNE CHE NON<br />
VANNO A LETTO CON NESSUNO PERCHÈ<br />
LA MAMMA E LA NONNA CI HANNO<br />
DETTO CHE NON È GIUSTO”<br />
A PROPOSITO NON PERDETEVI<br />
CALIFANO AL RISTORANTE LA SERA<br />
DELL’8. UNA BANDIERA PER I DIRITTI<br />
DELLA DONNA. SI, AMMAINATA PERÒ<br />
FOSSE MARCHIONNE<br />
MAGARI, LA SI POTREBBE<br />
PURE AZZARDARE UNA LAP<br />
DANCE. TENTAR NON<br />
NUOCE: CHI LO SA, MAGARI<br />
VI RIDUCE L’ORARIO DI<br />
LAVORO A UNDICI ORE E<br />
MEZZA AL DI’.<br />
TRANQUILLI, BERLUSCONI STAVOLTA IN AULA<br />
PERDERÀ: SARÀ CONDANNATO A TRE ANNI DI<br />
VELINE FORZATE E DUE DI ESCORT DOMICILIARI.<br />
LA GIUSTIZIA, SI SA, È UGUALE PER TUTTI
Scostume e società<br />
In questo esuberante periodo<br />
della mia vita, ho ripreso a<br />
torturarmi con delle domande<br />
a cui non so dare risposta.<br />
Chi siamo? Da dove veniamo?<br />
E soprattutto, a cosa servono i<br />
festival di cortometraggi?<br />
Quest’ultimo interrogativo,<br />
ahimè, è quello che azzanna<br />
più di tutti la mia carotide: che<br />
non mi fa dormire di notte e<br />
che, soprattutto, non mi fa<br />
svegliare di giorno.<br />
Lungi dall’esser giunto alla<br />
soluzione dell’enigma che mi<br />
consentirebbe di fare a meno di<br />
un arsenale di tranquillanti e di<br />
cantine sociali di Lexotan<br />
invecchiato, tenterò qui<br />
l’approccio alla questione, con<br />
la speranza che lo scripta<br />
manent possa dare una certa<br />
coerenza ai miei raffazzonati<br />
pensieri in merito.<br />
Intanto chiariamo, una volta<br />
per tutte: il cortometraggio non<br />
è un film dalla durata limitata,<br />
è un abito trendy. È una giacca<br />
sdrucita con le toppe sui<br />
gomiti, una barba incolta e ben<br />
curata, un giornale impegnato<br />
sottobraccio.<br />
Fenomeno di costume<br />
relativamente recente, si<br />
propaga con vertiginosa<br />
rapidità nell’ultimo decennio,<br />
agevolato dalla crescente<br />
facilità d’uso dei mezzi di<br />
riproduzione audio-video, dalla<br />
loro trasversale diffusione sul<br />
tessuto sociale e dalla assoluta<br />
mancanza di doveri delle nostre<br />
recenti generazioni.<br />
Lavorare non sia mai e su<br />
questo posso pure essere<br />
d’accordo, ma perché sprecare<br />
22 MARZO 2011<br />
Scostume e società<br />
Scostume e società<br />
Scostume e societàScostume<br />
e società Scostume e società<br />
Scostume e società<br />
Scostume e società<br />
Scostume e società<br />
il tempo libero concessoti dai<br />
mille euro mensili che ti passa<br />
papà per montare con un<br />
softwerino dodici minuti di<br />
girato su ciò che hai frainteso<br />
dell’esistenza?<br />
Una risposta ce l’ho, specie se<br />
circoscrivo per un attimo il<br />
tutto al sesso maschile.<br />
Per rimorchiare.<br />
Lo sanno tutti che è molto più<br />
semplice abbordare una<br />
fanciulla con le intellettuali<br />
vanità da filmaker, piuttosto<br />
che utilizzare lo charme<br />
indefesso e plebeo di un<br />
elettrauto.<br />
Ma tornando al generico, sono<br />
generazioni queste,<br />
dall’intrinseca, quasi genetica<br />
autorialità. I nostri giovani<br />
hanno un sacco di cose dentro<br />
e non vedono l’ora di<br />
esprimersi, di dire la loro e di<br />
sorseggiare Spritz a fine<br />
proiezione in quel locale<br />
perfetto per il vernissage.<br />
Insomma: mi sono innamorato<br />
di te, o cinema con la c<br />
minuscola, perché non avevo<br />
nulla da fare.<br />
Ecco dunque una probabile<br />
Scostume e società<br />
SBAGLIARE È UMANO, CORTOMETRARE INUTILE<br />
risposta: i festival dei<br />
corti, rassegne<br />
d’autore, servono a<br />
trovare qualcosa da fare per la<br />
serata a chi ha girato i corti, e i<br />
corti servono a trovare<br />
qualcosa da fare per la giornata<br />
a chi ha intenzione di girare un<br />
corto. Una morbosa<br />
autoreferenzialità, un<br />
compiacimento autoerotico<br />
quasi, che dà credito alla mia<br />
teoria della nullafacenza sopra<br />
abbozzata. Esiste un detto,<br />
dalle mie parti, che associa<br />
l’onanismo con l’ozio<br />
improduttivo. Alla luce di ciò,<br />
come dargli torto.<br />
Ma c’è un ulteriore aspetto<br />
ancora da considerare: quello,<br />
immancabile, del business ad<br />
esso associato.<br />
Le iene della cultura, sempre<br />
con la c minuscola, lo hanno<br />
fiutato bene. Consiglieri<br />
comunali incalliti, prestigiatori<br />
della professione inventata,<br />
arrabbattatori di sponsor di<br />
ogni specie, si sono dati tutti da<br />
fare per sfruttare questo nuovo<br />
modo di sembrare intelligenti.<br />
di PSEUDONIMO<br />
Gira qua, gira là, l’uno ti<br />
recupera il mobilificio<br />
Gaudenzi disposto ad una<br />
svantaggiosa partnership<br />
commerciale, l’altro scrive il<br />
bando di concorso pompando<br />
l’estorsione di partecipazione,<br />
l’altro ancora, trova il modo di<br />
purificare il magna magna<br />
organizzando la serata di<br />
premiazione in una sede<br />
adeguata ed istituzionale come<br />
lui. Nascono così, grammo più<br />
grammo meno, i filmfest<br />
sparsi per la nazione con le<br />
loro sigle suggestive, piacione<br />
e romantiche e i loro<br />
calembour da bottega che<br />
tanto fanno gola<br />
all’intellettuame del reame.<br />
L’importante è far girare soldi<br />
inutili e abbondare con gli<br />
aggettivi underground e<br />
indipendente, che ci stanno<br />
bene su tutto in questi casi,<br />
come il prezzemolo.<br />
Peccato che a me, il<br />
prezzemolo non piace affatto.
quadricromie quadricromie<br />
quadricromie<br />
quadricromie<br />
SCANDALO ALL’OMBRA, CHE NESSUNO CI VEDE<br />
Per misurare la<br />
temperatura intellettuale di<br />
una data società, l’indagine<br />
della sua sfera sessuale è un<br />
ottimo punto di partenza.<br />
Prendi l’utilitaria, guidi un po’<br />
sulla perenne Casilina, uno<br />
stradone che fa da collante tra<br />
la tua vita e le altre<br />
imbottigliate nel traffico, e poi<br />
ti fermi al primo sexy shop.<br />
Il primo automatico di tutta<br />
Roma est, s’intende, me l’ha<br />
detto un cartellone<br />
pubblicitario. Nessun<br />
inserviente, nessun titolare.<br />
Riservatezza al 101%,<br />
anonimato al 100.<br />
Se, come è facile<br />
immaginare, non te la senti<br />
ancora di sventolare un cartello<br />
con su scritto “Ho comprato<br />
una tutina sexy per la mia<br />
annoiata moglie”, vieni qui.<br />
Sarà una sottospecie di<br />
bancomat a servirti senza<br />
riverirti: l’unico da oggi in poi a<br />
24 MARZO 2011<br />
quadricromie<br />
quadricromie<br />
quadricromie<br />
quadricromie<br />
quadricromie<br />
quadricromie<br />
sapere come passi il tempo<br />
libero come “mamma ti ha<br />
fatto”.<br />
Negli anni sessanta,<br />
qualcuno mi raccontò, si andava<br />
in auto fino al paesino più<br />
remoto della Caledonia a<br />
comprare l’impudica rivista “Le<br />
ore”. Nella migliore delle<br />
ipotesi travestiti da Diabolik,<br />
nella peggiore da gatto delle<br />
nevi. L’importante era non farsi<br />
riconoscere.<br />
Il giornalaio del tuo girone<br />
dantesco non doveva insomma<br />
sapere: o meglio non doveva<br />
associare un generico prurito<br />
ad uno specifico volto. Il tuo.<br />
Oggi abbiamo raggiunto il<br />
futuro tanto atteso, ma non è<br />
cambiato nulla. Certo è vero, ci<br />
sono frustini, manette, stivaloni<br />
in latex e tanti altri gingilli, ma<br />
la dialettica del decoro è<br />
rimasta inalterata. Se non fosse<br />
che adesso, per sfuggire<br />
all’etico giudizio, il prodotto<br />
erotico lo paghi a Robocop, che<br />
non ha tabù.<br />
La sua deficienza artificiale<br />
odora di plastica e metallo e<br />
non moralizza perché non sa<br />
cos’è il pudore. E nemmeno il<br />
marketing, che più avanti vi<br />
spiego cosa c’entra.<br />
Intanto chiediamoci perché,<br />
una società come la nostra che<br />
si autoproclama costantemente<br />
libera e sessualmente matura,<br />
che ha trapassato rivoluzioni di<br />
costume e sorvolato spiagge<br />
di intelletti nudisti, continua<br />
a manifestare infiammazioni<br />
bigotte della personalità.<br />
La risposta sta nel<br />
marketing, ecco cosa c’entra.<br />
I manuali della strategia<br />
capitalista insegnano: è<br />
necessità assoluta e primaria il<br />
funzionamento del messaggio<br />
persuasorio, la sua capacità<br />
performativa.<br />
Fin qui tutto vecchio, pure<br />
banale. Sbadigliate, vi è<br />
concesso ancora per poco.<br />
Perché si dà il caso che la<br />
bibbia del mercato raccomanda<br />
presto di stratificare l’anzidetta<br />
comunicazione suggestiva, di<br />
bipolarizzarla in due contenuti<br />
perfettamente opposti,<br />
rendendola dissociata e<br />
schizoide. Come un essere<br />
umano.<br />
Scriveva Stevenson:<br />
“L’uomo non è veracemente<br />
uno, ma due”. Dr. Jekyll e Mr.<br />
Hyde. E allora è il caso di<br />
consigliare due cose diverse<br />
alla stessa persona e al<br />
contempo la stessa cosa a due<br />
persone diverse.<br />
di PSEUDONIMO<br />
Nella sexy fattispecie: da un<br />
lato di alimentare il vizio,<br />
dall’altro di tutelare la virtù di<br />
facciata. Messaggi opposti che<br />
si eccitano a vicenda,<br />
accaparrandosi in tal modo la<br />
soggezione psicologica dello<br />
stesso individuo.<br />
Stempero il vostro mal di<br />
testa con un aneddoto a tema,<br />
poi vi saluto: Una mia zia ricca,<br />
timorata dal suo onnipresente<br />
intercalare “Madonnuzza<br />
bedda”, rifiutava a tal punto il<br />
genere cinematografico a luci<br />
rosse, da non riuscire<br />
nemmeno a nominarlo. Non<br />
diceva mai film porno, lei le<br />
chiamava pellicole vietate.<br />
Si scoprì col tempo che la<br />
vegliarda passava le domeniche<br />
giammai in chiesa, come<br />
credeva il marito, ma a<br />
sbobinare lungometraggi hot<br />
con il suo amante, un<br />
sessuomane membro, tra<br />
l’altro, del Comitato censura<br />
dell’Istituto Luce.
trashion victims trashion victims<br />
trashion victims<br />
TI SEDUCO CON UN QUATTRO IN GRAMMATICA<br />
Per una volta parliamo di<br />
sesso. Quindi mettete a<br />
dormire i grandi e svegliate i<br />
bambini, così magari un giorno,<br />
chessò, tra venti, quaranta,<br />
duemila anni nessuno troverà<br />
più sul dizionario Zanichelli la<br />
voce “perbenismo”.<br />
E invece tutto questo non si può,<br />
soprattutto oggi, in quest’Italia<br />
recentemente riscopertasi<br />
sessuofoba grazie alle vicende<br />
del Premier.<br />
Ci tocca anzi, al contrario,<br />
ripristinare arcaici orgogli e<br />
pregiudizi di natura morale.<br />
Per cui ecco subito tre passi<br />
indietro: facciamo intanto che i<br />
bambini tornano a letto,<br />
immaginiamo poi che nessuno<br />
di voi sia mai stato su un sito<br />
porno nazionale e inventiamoci<br />
infine che “se io l’ho fatto è<br />
stato solo per nobili motivazioni<br />
socio-antropologiche”.<br />
La ricerca su google, a me<br />
neofita del cyber sex, mi<br />
stupisce per la quantità di link<br />
possibili: molto di materiale<br />
perturbante mioddio, che se<br />
non fosse per il mio senso del<br />
dovere abbandonerei subito.<br />
Certo, detta in tutta sincerità, la<br />
prima cosa che mi salta<br />
addosso su sogninascosti.com,<br />
non è una donna con una quarta<br />
di reggiseno senza reggiseno.<br />
Alla destra del monitor infatti,<br />
lampeggiano in alternanza<br />
banner ben più ipnotici. Tutti<br />
estremamente imbarazzanti per<br />
il genere umano.<br />
A livello di contenuti e di<br />
espressione, potrei definirli<br />
26 MARZO 2011<br />
trashion victims<br />
trashion victims<br />
trashion victims trashion victims trashion victims<br />
trashion victims<br />
trashion victims<br />
trashion victims<br />
assolutamente primordiali.<br />
Qualcuno mi chiede se voglio<br />
sposare donne russe prima,<br />
qualcun altro vuole invogliarmi<br />
ad aumentare le mie dimensioni<br />
di sesso, come cantava<br />
Abatantuono.<br />
Si comunica qui al prossimo,<br />
insomma, come lo si faceva ai<br />
tempi dell’ormai fuori moda<br />
Tyrannosaurus Rex.<br />
Noto facile l’orientamento<br />
ultramaschilista di tali<br />
interpellazioni e poi mi offendo:<br />
io, la mia intelligenza, e il mio<br />
stadio evolutivo ci sentiamo<br />
sottovalutati.<br />
La visita continua e conferma<br />
quanto sopra, col supporto di un<br />
lessico e una sintassi<br />
fruttivendola e analfabetica.<br />
Sembra di essere nella toilette<br />
di un autogrill del basso<br />
casertano.<br />
I curatori della pornosfera<br />
nostrana infatti, tutti inclusi, si<br />
rivelano schermata dopo<br />
schermata, dei perfetti<br />
trascuratori dell’ortografia e<br />
della grammatica italiana. Mi<br />
fisso su tale punto,<br />
convincendomi che è questo il<br />
nucleo non ancora discusso<br />
dell’osceno in rete: la violazione<br />
dell’ultimo codice possibile,<br />
quello grammaticale.<br />
La deriva comunicazionale si fa<br />
definitiva: l’utente medio è<br />
pregato di regredire<br />
psicologicamente, di<br />
dimenticare il suo tasso di<br />
alfabetizzazione, di eccitarsi<br />
quanto più all’aumentare di E<br />
senza accento e di “A”<br />
senz’acca.<br />
Io mi rifiuto: ci tengo a<br />
sottolineare che ad essere<br />
scambiato per uno con la quinta<br />
elementare, non mi accende un<br />
granché di desiderio.<br />
Per cui chiudo Mozilla e metto<br />
fine alla mia vacanza sessuale<br />
in rete con la sensazione<br />
sgradevole che la mia istruzione<br />
superiore e la mia evoluzione<br />
intellettuale siano due grossi<br />
ostacoli per la fruizione di uno<br />
dei più cliccati piaceri della vita:<br />
di PSEUDONIMO<br />
il sesso. Peccato, fino a questo<br />
momento mi era parso di poter<br />
praticare la trasgressione senza<br />
rinunciare alla mia intelligenza<br />
soggettiva. E comunque NO:<br />
cari industriali bottegai e filistei<br />
della pornografia, non voglio<br />
sposare donne russe.<br />
Anzi, non mi voglio sposare<br />
punto.<br />
Come disse il mastodontico<br />
Silvano Agosti: “Non umilierò<br />
mai una donna trasformandola<br />
in una moglie”.
arte<br />
arte<br />
arte<br />
arte arte<br />
arte arte<br />
arte<br />
arte<br />
arte<br />
arte<br />
L’OTTOCENTO ELEGANTE DI FORTUNY<br />
Con l’Unità d’Italia nuovi venti<br />
iniziarono a spirare e l’arte e le<br />
sue forme non restarono<br />
immuni da quest’aria di<br />
cambiamento.<br />
Soprattutto negli ambienti<br />
borghesi – le tendenze<br />
artistiche rappresentarono il<br />
sentimento del tempo.<br />
Era una borghesia, quella della<br />
seconda metà dell’800, che non<br />
andava in cerca di un’arte<br />
impegnativa, ma preferiva – al<br />
contrario – una pittura che<br />
mettesse su tela il benessere nel<br />
quale viveva. Mariano Fortuny fu<br />
uno degli artisti maggiormente<br />
amati in quel periodo storico da<br />
parte dei buona borghesia<br />
italiana, che appendeva sulle<br />
28 MARZO 2011<br />
pareti la rappresentazione della<br />
loro vita.<br />
L’arte di Fortuny e la società post<br />
Unità sono in mostra a Rovigo<br />
fino al 12 giugno, presso Palazzo<br />
Rovella, nell’esposizione<br />
“L’Ottocento elegante: arte in<br />
Italia nel segno di Fortuny 1860-<br />
1890”. Curata da Francesca<br />
Cagianelli e Dario Matteoni, la<br />
mostra intende esporre il talento<br />
del pittore spagnolo e la sua<br />
importanza nell’Italia del tempo,<br />
mettendo in evidenza – a<br />
distanza di 150 anni – il contesto<br />
borghese di quegli anni<br />
successivi all’unificazione, a<br />
tratti frivolo e leggero.<br />
Quello che Fortuny imprimeva<br />
sulle tele era, appunto,<br />
l'Ottocento vitale ed elegante dei<br />
grandi salotti à la page, delle<br />
corse, dei balli e dei ricevimenti:<br />
una fetta di società ricca e<br />
benestante che ostentava la sua<br />
eleganza. Ma Fortuny guardava<br />
anche alle feste popolari, ai<br />
carnevali, ai balli mascherati e<br />
agli incontri tra le fronde, ai<br />
travestimenti e agli idilli; così<br />
come non dimenticava neanche<br />
l'Ottocento dei sogni popolato da<br />
carnose odalische e ammaliato<br />
dai conturbanti profumi<br />
d’Oriente. È un’Italia vitale e<br />
luminosa – quella rappresentata<br />
– la stessa che, come scriveva il<br />
critico pugliese Francesco Netti,<br />
era popolata da signore e signori<br />
alla moda i quali «ritrovavan se<br />
stessi in quelle opere. Vedevan<br />
le stesse stoffe che avevano<br />
addosso, i tappeti che avevano a<br />
casa, il lusso nel quale vivevano,<br />
e poi scarpe di raso, mani<br />
bianche, braccia nude, piccoli<br />
piedi, teste graziose».<br />
130 le opere esposte e<br />
raffiguranti anni che non sono<br />
stati attraversati esclusivamente<br />
da luci e ricchezze, ma che<br />
hanno conosciuto anche il buio e<br />
la povertà. La scelta di mettere<br />
in risalto un aspetto piuttosto<br />
che un altro deriva dal desiderio<br />
dei curatori di esprimere, in<br />
particolare, il dinamismo<br />
artistico di quegli anni. Mariano<br />
Fortuny, da questo punto di vista,<br />
fu certamente un talento:<br />
pennellate vibranti e luminose,<br />
colori accesi e caldi riscaldano le<br />
sue opere.Tela cardine<br />
dell'esposizione è "La scelta<br />
della modella" (1866-1874),<br />
arrivata dalla Corcoran Gallery di<br />
Washington e presentata<br />
all'Esposizione Universale di<br />
Parigi del 1878: ambientata<br />
nell’edificio romano di Palazzo<br />
INFO<br />
di ELISA RODI<br />
✑ L’OTTOCENTO ELEGANTE<br />
ARTE IN ITALIA NEL SEGNO<br />
DI FORTUNY, 1860 - 1890<br />
Rovigo, Palazzo Roverella,<br />
via Laurenti 8/10;<br />
29 gennaio - 12 giugno 2011<br />
Tel. 0425 460093<br />
Orari: 9.00-19.00; sabato<br />
9.00-20.00; festivi 9.00-20.00.<br />
Chiuso i lunedì non festivi<br />
Biglietti: intero € 9; ridotto € 7<br />
www.ottocentoelegante.it<br />
Colonna, che l'artista<br />
frequentava assiduamente ospite<br />
della sua amica la Duchessa<br />
Adele di Castiglione-Colonna, è<br />
la tela più complessa di Fortuny.<br />
Questa, ma molte altre opere<br />
potranno essere ammirate nella<br />
mostra, dedicata alla pennellata<br />
di un artista che entrò nelle case<br />
dei borghesi del tempo e di loro<br />
ritrasse gli aspetti più gloriosi,<br />
intimi e privati.
cult<br />
cult<br />
30 MARZO 2011<br />
cult<br />
cult<br />
cult<br />
cult<br />
cult cult<br />
cult<br />
cult<br />
cult<br />
I “SANTUARI” DI CINECITTÀ<br />
L’obiettivo di Gregory<br />
Crewdson genera capolavori,<br />
o santuari, sarebbe il caso di<br />
dire. “Sanctuary” è infatti il<br />
nome della mostra<br />
fotografica che l’artista<br />
newyorchese terrà fino a<br />
marzo presso la Gagosian<br />
Gallery di Roma.<br />
41 scatti in bianco e nero<br />
hanno come soggetto gli studi<br />
romani di Cinecittà, gli<br />
indimenticabili set<br />
cinematografici che hanno<br />
fatto la storia del glorioso<br />
cinema italiano e non solo.<br />
Crewdson immortala città<br />
vuote, racchiude nelle sue foto<br />
quel che resta di quei set una<br />
volta terminate le riprese:<br />
palazzi, case, spazi spenti non<br />
più illuminati dai fari, lontani<br />
dalla macchina<br />
cinematografica.<br />
Il bianco e nero delle foto<br />
trasmette nostalgia e<br />
sottolinea la precarietà di<br />
quelle strutture, enfatizzando<br />
la decadenza e l’assenza di<br />
cult<br />
cult<br />
cult<br />
vita che aleggia nei set una<br />
volta che svanisce il suono del<br />
ciak. La leggerezza e il<br />
silenzio spirano nelle foto di<br />
Crewdson, il quale – per<br />
intensificare l’effetto<br />
suggestivo – si è avvalso di<br />
quella luce candida che<br />
accompagna l’inizio e la fine<br />
della giornata: scattate<br />
dall’alba e al tramonto, le foto<br />
catturano l’atmosfera,<br />
apparentemente artificiale,<br />
dell’Antica Roma, ricostruita –<br />
per la serie “Rome” della HBO<br />
del 2005 – negli Studios di<br />
Cinecittà. Ne viene fuori una<br />
splendida mostra di immagini<br />
affascinanti, in grado di<br />
trasmettere un senso di<br />
sospensione, quell’essere in<br />
bilico tra realtà e finzione,<br />
natura e artificio, bellezza e<br />
degrado.<br />
Nelle strade ricostruite e<br />
catturate da Crewdson è come<br />
se si aggirasse un fantasma<br />
del passato, i luoghi nudi e<br />
abbandonati sembrano essere<br />
di ELISA RODI<br />
SANCTUARY<br />
✑ “SANCTUARY” -<br />
GREGORY CREWDSON<br />
uFino al 5 marzo 2011<br />
Gagosian Gallery, Roma<br />
www.gagosian.com<br />
attraversati da una<br />
impalpabile presenza, a tratti<br />
spirituale.
ecology<br />
ecology<br />
ecology<br />
ecology<br />
ecology<br />
APPUNTAMENTO A ECOPOLIS<br />
Gli spazi espositivi della<br />
Fiera di Roma ospiteranno, dal<br />
23 al 25 marzo 2011, una nuova<br />
edizione di Ecopolis, evento a<br />
carattere internazionale che<br />
propone soluzioni<br />
ecosostenibili per l'ambiente<br />
urbano.<br />
Sin dalle precedenti<br />
edizioni, la manifestazione è<br />
divenuta un vero e proprio<br />
punto di riferimento per quanti<br />
si occupano di crescita<br />
sostenibile delle realtà urbane,<br />
perché Ecopolis offre, a<br />
istituzioni e a operatori del<br />
settore, la possibilità di<br />
confrontarsi sui temi della<br />
green economy, ponendo come<br />
obiettivi la selezione, la<br />
raccolta, nonché la<br />
valorizzazione delle tecnologie<br />
esistenti e inerenti alla<br />
gestione sostenibile delle città.<br />
Tutto questo con lo scopo<br />
di riportare al centro<br />
dell’attenzione il benessere dei<br />
cittadini, cercando di stimolare<br />
la crescita di città realmente<br />
vivibili, favorire lo sviluppo<br />
dell’industria e dei servizi<br />
ecology<br />
ecology<br />
ecology ecology<br />
ecology<br />
32 MARZO 2011<br />
ecology<br />
ecology<br />
ecology<br />
specializzati, offrire un canale<br />
di interazione col mondo della<br />
ricerca, nonché sostenere<br />
l’aumento della sensibilità del<br />
grande pubblico sul tema<br />
dell’ecosostenibilità e della<br />
qualità della vita in città.<br />
Due sono le sezioni in cui<br />
si divide l’evento: Ecopolis 2011<br />
Expo rivolta ad aziende e<br />
amministrazioni impegnate<br />
nella realizzazione della città<br />
sostenibile, e Ecopolis 2011<br />
Conference che prevede degli<br />
incontri specifici su diversi<br />
argomenti: dai temi legati al<br />
risparmio energetico<br />
all’interesse per le applicazioni<br />
che si alimentano<br />
da fonti di energia<br />
alternativa e<br />
rinnovabile, passando<br />
per la gestione e lo<br />
smaltimento dei rifiuti e la<br />
progettazione di spazi verdi.<br />
Nel corso delle tre<br />
giornate, le aziende dei diversi<br />
settori merceologici potranno<br />
confrontarsi e interloquire con<br />
le amministrazioni interessate<br />
alla gestione ecosostenibile<br />
degli spazi urbani. In primo<br />
piano ci sarà tutto quello che di<br />
meglio il mercato offre nel<br />
campo della produzione<br />
energetica: eolico, fotovoltaico,<br />
geotermico e sistemi integrati<br />
applicati all’architettura.<br />
Grande importanza verrà<br />
assegnata al tema dello<br />
smaltimento dei rifiuti e a<br />
quello della riprogettazione<br />
urbana, intesa come strumento<br />
per ripensare un nuovo<br />
modello di rapporto interattivo<br />
tra la città, i suoi abitanti e la<br />
natura.<br />
Anche il sistema dei<br />
trasporti e la mobilità cittadina<br />
saranno argomenti al centro<br />
del dibattito e particolare<br />
attenzione sarà rivolta al<br />
di DENISE MARIANACCI<br />
ECOPOLIS INFO<br />
✑ FIERA ROMA<br />
Via Portuense, 1645 - 1647<br />
00173 Roma<br />
Tel. +39 06 65074514/617<br />
Fax +39 06 65074475<br />
✑ FIERA ECOPOLIS 2011<br />
Dal 23/03/2011 Al 25/03/2011<br />
Ecopolis: buone pratiche e<br />
tecnologie per l’ambiente<br />
urbano e le città sostenibili<br />
www.ecopolis.fieraroma.it<br />
monitoraggio dei livelli di<br />
inquinamento dell’aria,<br />
dell’acqua e acustico.<br />
Un’occasione da non<br />
perdere, dunque, per chi cerca<br />
e per chi offre prodotti,<br />
tecnologie, idee e soluzioni<br />
alle numerose e diverse<br />
problematiche ecologiche<br />
che interessano le nostre<br />
città in continua e rapida<br />
evoluzione.
meeting<br />
meeting<br />
meeting<br />
meeting<br />
meeting<br />
CASAIDEA 2011<br />
La Mostra dell'Abitare si avvia<br />
a celebrare, dal 12 al 20<br />
marzo, la sua 37^ primavera,<br />
sull'onda del successo<br />
ottenuto nella passata<br />
edizione. Corpo centrale della<br />
Manifestazione resta<br />
l'arredamento, esposto nelle<br />
Sezioni ambiente giornonotte,<br />
bagno e cucina.<br />
Un percorso ideale lungo tutti<br />
gli spazi della casa di oggi,<br />
che consente ad ogni visitatore<br />
di toccare con mano le novità<br />
di un mercato caratterizzato<br />
da forti dinamiche di<br />
cambiamento.<br />
Un appuntamento con la<br />
moda-casa che anticipa le<br />
tendenze ed offre un ampio<br />
panorama di nuovi prodotti e<br />
proposte. Alla vasta area<br />
dell'arredamento si aggiunge<br />
la Sezione Tecnica dedicata<br />
alla ristrutturazione ed alle<br />
finiture d'interni. I nuovi<br />
materiali, i più aggiornati<br />
metodi di lavorazione, le<br />
34 MARZO 2011<br />
meeting<br />
meeting<br />
meeting<br />
meeting meeting<br />
soluzioni più innovative per<br />
riqualificare ogni ambiente<br />
nella fase pre-arredo.<br />
Arricchisce il panorama di<br />
“Casaidea” la Sezione<br />
Spazioverde che si occupa<br />
dell’ambiente, della<br />
progettazione e delle<br />
attrezzature per gli esterni.<br />
Si rinnova anche quest'anno<br />
l'impegno della Sezione<br />
Eventi. Un calendario di<br />
iniziative ispirate alla<br />
creatività, alla cultura<br />
dell’abitare, all’innovazione.<br />
In particolare il tema della<br />
Rassegna “Primacasa”<br />
porterà nuovamente alla<br />
ribalta una delle più attuali ed<br />
interessanti tendenze del<br />
mercato: la casa dei giovani, le<br />
sue forme, i suoi colori, la sua<br />
atmosfera dettata da uno stile<br />
di vita diverso.<br />
Altro settore in costante<br />
crescita che “Casaidea 2011”<br />
intende proporre è quello<br />
dell’outdoor. Attraverso la<br />
Mostra “Di Fuori/Idee e<br />
soluzioni per vivere all’aria<br />
aperta” - curata dall’arch.<br />
Patrizia Di Costanzo e<br />
sostenuta dalla Provincia di<br />
Roma/Dip.to Servizi alle<br />
Imprese - verranno presentate<br />
una gamma di nuove ed<br />
originali proposte per<br />
“reinventare l’esterno” e<br />
migliorare la fruizione di spazi<br />
importanti dell’abitare quale i<br />
giardini, i terrazzi, la città...<br />
L’attenzione dei giovani<br />
architetti sarà di nuovo rivolta<br />
alla Mostra-Concorso “80<br />
Voglia di Casa” organizzata in<br />
collaborazione con l’Ordine<br />
degli Architetti di Roma e<br />
Provincia, la Casa<br />
dell’Architettura e<br />
Casa&Design” il sito di “La<br />
Repubblica”. Tema di<br />
quest’anno è: l’ambiente<br />
unico.<br />
Il Travertino Romano sarà<br />
protagonista di un’iniziativa,<br />
promossa dalla CCIAA di<br />
Roma, curata dal “Centro di<br />
Valorizzazione del Travertino<br />
Romano” in collaborazione<br />
con l’Ordine degli Architetti<br />
PPC, che prevede due<br />
momenti salienti:<br />
<strong>•</strong> una sezione espositiva di<br />
oggetti di design progettati<br />
da noti architetti e realizzati<br />
in travertino;<br />
<strong>•</strong> una sezione convegnistica<br />
per la presentazione del<br />
libro “Il Travertino<br />
nell’architettura<br />
contemporanea” prevista<br />
per la giornata inaugurale<br />
(sabato 12 marzo, ore<br />
10,30).<br />
Il tema della tavola, elemento<br />
centrale di ogni casa, sarà<br />
a cura della Redazione<br />
ancora una volta oggetto della<br />
Rassegna “Design in Tavola” -<br />
promossa dalla CCIAA di<br />
Roma - che offrirà un<br />
panorama delle ultime novità<br />
per la decorazione.<br />
"Officina delle Arti”, giunta<br />
alla 16^ edizione, sarà come<br />
sempre il momento per<br />
valorizzare l’artigianato di<br />
design. Una trentina di<br />
artigiani, in collaborazione con<br />
altrettanti progettisti,<br />
presenteranno nuove idee sul<br />
tema “Piccolo è bello” nella<br />
Rassegna sostenuta dalla<br />
Regione Lazio, Assessorato<br />
alla piccola e media impresa,<br />
commercio e artigianato.<br />
www.casaidea.com
36<br />
meeting<br />
meeting<br />
meeting<br />
meeting<br />
meeting<br />
MIFUR 2011. UNA NUOVA PELLE A MILANO<br />
Il Salone Internazionale della<br />
Pellicceria e della Pelle, Mifur,<br />
è l’appuntamento annuale<br />
dedicato allo stile<br />
intramontabile della pelle e<br />
delle pellicce.<br />
20.000 mq. di area espositiva,<br />
oltre 200 espositori della moda<br />
italiana e internazionale, 8000<br />
visitatori in primo ingresso<br />
provenienti da tutto il mondo.<br />
La pelliccia, come tessuto di<br />
infinita duttilità, svelerà i sui<br />
mille volti nelle nuove aree<br />
tematiche del Salone: B.box,<br />
Crossover, Glam Av K.Point.<br />
Nato nel 1996 per iniziativa<br />
dell'Associazione Italiana<br />
Pellicceria, l'Ente Fieristico<br />
MARZO 2011<br />
meeting<br />
meeting<br />
meeting<br />
meeting meeting<br />
Mifur è stato costituito appunto<br />
dall'Associazione Nazionale di<br />
categoria e dalle Associazioni<br />
Regionali che la compongono.<br />
Il suo scopo è quello di<br />
promuovere gli scambi<br />
commerciali del comparto,<br />
sostenendo nel contempo<br />
l'immagine del prodotto.<br />
Organizzato quindi dall’Ente<br />
Fieristico Mifur, il Salone della<br />
pelle e della pellicceria Mifur,<br />
rappresenta oggi il punto di<br />
riferimento per il mercato<br />
internazionale di settore, grazie<br />
ad una bellissima esposizione<br />
organizzata per aree<br />
merceologiche che vanno dalle<br />
pelli per pellicceria alle<br />
confezioni di pellicceria,<br />
dall’abbigliamento ai servizi e<br />
comprendono anche accessori,<br />
attrezzature, prodotti e servizi<br />
per la custodia dei capi e la<br />
pulitura.<br />
La divisione per settori<br />
merceologici è pensata allo<br />
scopo di facilitare la visita e gli<br />
acquisti dei Compratori.<br />
Il mondo dei capi in pelle, dei<br />
tessuti tecnici con bordura e dei<br />
piumini: la pelliccia viene reinventata<br />
e mescolata con altri<br />
materiali, per un prèt à porter<br />
giovane e sofisticato.<br />
L’affluenza di buyers italiani ed<br />
esteri a Mifur è garantita dalla<br />
cura con cui si selezionano gli<br />
espositori, ai quali si richiede di<br />
presentare prodotti di propria<br />
produzione o marchi di cui si<br />
certifica l’esclusività o la<br />
rappresentanza.<br />
Agli espositori di Mifur è<br />
assegnata una vasta superficie<br />
espositiva, mentre gli acquirenti<br />
potranno godere di spazi<br />
dedicati a loro, aree predisposte<br />
per i momenti di pausa, dove<br />
sfogliare riviste specializzate ed<br />
organizzare la propria<br />
permanenza in città. Massima<br />
attenzione alla qualità, alla cura<br />
del dettaglio e il rispetto della<br />
A cura della Redazione<br />
MIFUR 2011<br />
✑ INTERNATIONAL FUR<br />
AND LEATHER EXHIBITION<br />
Dal 6 al 9 marzo<br />
Fieramilano<br />
Orario: dalle 9.30 alle 19.<br />
Ingresso Porta Est/Ovest<br />
di Fieramilano<br />
www.mifur.com<br />
tradizioni: questi i segreti delle<br />
più grandi aziende di pellicceria<br />
e delle loro nuove collezioni.<br />
Accanto alla Manifestazione<br />
fieristica, l'Ente Fieristico Mifur<br />
promuove da tempo importanti<br />
eventi collaterali che<br />
rappresentano un momento<br />
fondamentale di colloquio con la<br />
stampa, gli opinion leaders, il<br />
mondo politico e gli operatori<br />
del settore. L'appuntamento con<br />
Mifur si tiene in contemporanea<br />
con le fiere Micam, Mipel e<br />
Mido, sinergia di eventi che<br />
richiamano in fiera a Milano un<br />
pubblico vasto e interessato,<br />
attento alle novità del settore e<br />
pronto a recepire i segnali<br />
innovativi che gli espositori<br />
sapranno proporre.
food&wine<br />
food&wine<br />
ifestile<br />
JEAN-GEORGES VONGERICHTEN, LO CHEF CHE RIUNÌ ORIENTE E OCCIDENTE<br />
“Quando ero piccolo,<br />
aiutavo sempre in cucina.<br />
E organizzavo sempre!<br />
Organizzavo feste di<br />
compleanno per gli amici: sin<br />
da sette o otto anni, i miei<br />
amici mi chiedevano: «Ti<br />
occupi del mio compleanno?».<br />
All’epoca non sapevo cosa<br />
avrei fatto in futuro. Ma<br />
vedete, io adoro viziare le<br />
persone“ Parola di Jean-<br />
Georges Vongerichten.<br />
Ha creato un impero<br />
culinario sottolineando gli<br />
ingredienti locali e stagionali in<br />
una serie di ristoranti e<br />
installazioni sparsi in tutto il<br />
mondo. Ma come ha iniziato?<br />
“È stato a 16 anni, il giorno del<br />
mio compleanno, che i miei<br />
genitori mi hanno portato<br />
all’Auberge d’Ill. Andavamo al<br />
ristorante solo una volta<br />
all’anno perché mia madre<br />
cucinava in casa. Questa<br />
esperienza è stato un lampo di<br />
genio per me. Assolutamente<br />
tutto: i sapori, l’argenteria, il<br />
pasto. Ed ero felice: lo chef è<br />
venuto al nostro tavolo e i miei<br />
genitori gli hanno chiesto se<br />
food&wine<br />
food&wine<br />
food&wine<br />
food&wine<br />
food&wine food&wine<br />
food&wine<br />
38 GENNAIO-FEBBRAIO 2011<br />
food&wine<br />
avesse bisogno di un<br />
apprendista, sono rimasto lì per<br />
tre anni!”<br />
Il segreto per dosare gli<br />
ingredienti... C’è un tempo e<br />
luogo per ogni sapore. “Non<br />
cucinerei mai castagne in<br />
estate o fragole per Natale”,<br />
dice Vongerichten. Allo stesso<br />
tempo il suo cibo celebra le<br />
sfumature cosmopolite, dato<br />
che lo chef di New York City,<br />
cresciuto in Austria, ha passato<br />
anni cucinando in Asia e viaggia<br />
ancora moltissimo. “Non posso<br />
vivere senza zenzero, non posso<br />
vivere senza formaggio, non<br />
posso vivere senza citronella.<br />
Fa tutto parte della mia<br />
dispensa”.<br />
Una giustapposizione di<br />
gusti Thai, all’interno di un<br />
tradizionale piatto austriaco o<br />
un ristorante che serve un<br />
menu tradizionale asiatico, nel<br />
cuore di New York City...<br />
entrambe le interpretazioni di<br />
Jean Georges elevano l’idea di<br />
cucina. “Il cibo deve essere<br />
conflittuale, a volte,<br />
contrapponendo i gusti”, dice.<br />
Da questo concetto di<br />
confronto, emerge l’armonia.<br />
Vongerichten ha passato la<br />
vita a trasformare il cibo in un<br />
punto di conversazione e in un<br />
veicolo di scambio, perché il cibo<br />
è l’unico legame che ci rimane.<br />
“Per me è difficile<br />
allontanarmi al 100% dai miei<br />
ristoranti. Per 35 anni, ho<br />
passato dalle 14 alle 16 ore in<br />
cucina. Però, quando ho<br />
compiuto 50 anni, ho deciso di<br />
prendermi alcuni week end di<br />
riposo. Ho una casa in<br />
campagna dove amo pescare<br />
nel mio stagno e passare il<br />
tempo in giardino. La natura mi<br />
ispira. Sono cresciuto così in<br />
Alsazia...”<br />
Vongerichten, che una volta<br />
lavorava al Le Méridien<br />
Singapore, ha lavorato con Le<br />
Méridien in contesti vari e in via<br />
di sviluppo. “Gran parte di Le<br />
Méridien è la scoperta”, dice.<br />
Come chef ristoratore, l’enfasi<br />
sulla scoperta ha alimentato la<br />
sua intera carriera. Il suo<br />
lavoro recente con l’hotel è una<br />
serie di piatti e bevande<br />
esclusive per colazione che<br />
convertono la colazione<br />
A cura della Redazione<br />
all'hotel da pasto convenzionale<br />
a un'esperienza non solo<br />
rinvigorente, ma memorabile.<br />
L'Asia, dunque è stata la<br />
vera rivelazione... “Quando ho<br />
lasciato la Francia per il mio<br />
primo lavoro nel 1980 a<br />
Bangkok, la mia vita è<br />
cambiata: gli odori di citronella,<br />
di curry, di tutte le spezie<br />
esotiche. È stato uno choc<br />
culturale. In Europa, tra i vari<br />
paesi ci sono delle similitudini.<br />
Non ero mai andato in Asia. Nel<br />
tragitto di un’ora e mezza in<br />
taxi fino all’hotel, ho chiesto<br />
all’autista di fermarsi cinque<br />
volte: era il miglior menù<br />
degustazione! I gamberetti alla<br />
citronella sono rimasti impressi<br />
nella mia memoria. Come il<br />
pollo al pepe nero, il curry e i<br />
dolcetti alla noce di cocco, di<br />
fianco ai templi”.<br />
Il consiglio per i cuochi<br />
della domenica.<br />
“Fate un piatto in tegame :<br />
con le verdure e la carne cotte<br />
assieme. Oppure provate a fare<br />
un semplice pollo arrosto con<br />
le patate. Lasciate che le<br />
persone si servano da sole.”
ESTERI MAGHREB E MEDIO ORIENTE<br />
di Dario Campagna<br />
ADDIO AI REGIMI<br />
LE MILLE E UN’INSURREZIONE<br />
Il mondo arabo è in fermento. Le piazze gremite. I dittatori spodestati. Il tutto in nome di una democrazia e di una<br />
richiesta di benessere che forse, faticherà ad arrivare. Mentre l’occidente sta a guardare<br />
sSembra incredibile, e quasi metaforico, il<br />
fatto che tutto sia cominciato quando Mohamed<br />
Bouazizi si è dato fuoco a Sidi Bouzid<br />
(Tunisia) per l’ennesima umiliazione subita. La<br />
polizia gli aveva confiscato il carretto di legumi,<br />
un sopruso di troppo in una vita di stenti<br />
senza lo Stato dalla tua parte. Era il 17 dicembre.<br />
E dalla torcia umana la miccia della polveriera<br />
che pian piano esplode ancora.<br />
Da quel giorno infatti un susseguirsi di<br />
manifestazioni di massa, il regime di Zine el<br />
Abidine Ben Ali che prima traballa e poi crolla,<br />
con l’esercito che passa dalla parte del popolo.<br />
Un’atmosfera ricalcatasi con carta carbone<br />
in Egitto, dove una protesta senza precedenti si<br />
è scagliata contro Hosni Mubarak. Tempi duri<br />
per le dittature, in un’impressionante catena di<br />
eventi. In atto fino ad oggi, con la Libia in fermento<br />
e Gheddafi che decide bene di passare<br />
direttamente alle maniere forti contro la gente<br />
per le vie e in piazza. Ovviamente feriti e morti<br />
a valanga. Ma a parte i casi eclatanti, tutto il<br />
nord Africa e il Medio Oriente sembrano essere<br />
davvero nella bufera, con Algeria, Marocco,<br />
Yemen, Siria che aspettano alla finestra il loro<br />
turno per implodere (sono comunque già stati<br />
detonati, o già esplosi, magari solamente più in<br />
sordina).<br />
Dando uno sguardo al mondo occidentale,<br />
non si può non fare una prima considerazione.<br />
Per decenni gli Usa e i loro alleati hanno<br />
40 MARZO 2011<br />
usato la presenza degli islamisti come scusa per<br />
appoggiare le dittature più atroci del mondo<br />
arabo. E a loro volta, questi regimi hanno da<br />
sempre demonizzato gli oppositori islamisti, gli<br />
estremisti e i presunti terroristi identificati con<br />
“<br />
Al Qaeda, in particolar modo i Fratelli musulmani<br />
egiziani, che storicamente rappresentano<br />
il primo movimento di massa ben organizzato<br />
in grado di esercitare anche un’influenza politica.<br />
Insomma, lo schema utilizzato nell’analisi<br />
NUOVE GENERAZIONI<br />
Osservando meglio i manifestanti, è evidente che abbiamo<br />
a che fare con una generazione postislamista [...]. La<br />
nuova generazione non è interessata all’ideologia: urla<br />
slogan pragmatici e concreti<br />
del nostro modo di vedere risulta così davvero<br />
datato: semplice rivoluzione islamica, come in<br />
Iran. E ci si aspetta che l’ovvio gruppo islamista<br />
presente sul territorio assuma prima o poi il<br />
controllo della protesta, trami nell’ombra<br />
IL POPOLO CHIEDE SOLO UNO STILE DI VITA DECENTE,<br />
CONTRO LA CORRUZIONE E LO SFARZO DEI VERTICI E<br />
DELLA RISTRETTA CLASSE DIRIGENTE<br />
”<br />
pronto a sfoderare le sue armi terroristiche,<br />
pronto a conquistare il potere tra Jihad varie. E<br />
magari ritraducendosi a sua volta in una nuova<br />
dittatura, purchè fondata sui valori del Corano.<br />
Su questo ha scritto bene Olivier Roy su Le<br />
Monde. “Osservando meglio i manifestanti, è<br />
evidente che abbiamo a che fare con una generazione<br />
postislamista […]. La nuova generazione<br />
non è interessata all’ideologia: urla slogan pragmatici<br />
e concreti (erhal, via subito) ed evita i richiami<br />
all’islam, come succedeva invece in Algeria
ESTERI MAGHREB E MEDIO ORIENTE<br />
alla fine degli anni ottanta. La nuova generazione<br />
rifiuta la dittatura e chiede a gran voce la democrazia”.<br />
Un passo, forse due, in avanti rispetto alla<br />
tipica credenza occidentale, quando ci si appresta<br />
a osservare l’universo arabo di questi anni generalizzando:<br />
il popolo chiede solo uno stile di<br />
vita decente, contro la corruzione e lo sfarzo dei<br />
vertici e dei pochi, e la possibilità di poter autodefinirsi<br />
meglio. Un nazionalismo poco nazionalista,<br />
condito dall’abbandono delle teorie complottiste:<br />
gli Usa o Israele, o la Francia per i vecchi<br />
colonizzati, non sono più la causa del male<br />
del mondo arabo. Questo perché, scrive ancora<br />
bene Roy, “abbiamo a che fare con una generazione<br />
pluralista, anche perché le persone sono<br />
più individualiste, più istruite rispetto ai genitori,<br />
non trovano lavoro o hanno visto peggiorare<br />
le loro condizioni sociali”. Tutte cose per cui noi<br />
stessi siamo scesi o scendiamo o scenderemo in<br />
piazza. E in totale contraddizione con il nostro<br />
torpore. Quasi un ’68 italiano nel 2011 arabo,<br />
senza bandiere rosse, ma con il giusto ardore sociale.<br />
Inoltre adesso, nei Paesi suddetti, i gruppi<br />
sono senza dubbio più informati e spesso (censure<br />
varie e possibilità economiche permettendo)<br />
hanno accesso a mezzi di comunicazione moderni<br />
e che permettono loro di entrare in contatto<br />
con altri individui senza dover passare necessariamente<br />
dai partiti politici. Partendo da queste<br />
premesse di attività intellettuale e dalle esperienze<br />
suggerite dalla storia stessa, quindi con più iniziativa<br />
critica, adesso si sa bene che i regimi islamisti<br />
si sono ben presto trasformati in dittature.<br />
I nordafricani e gli orientali non subiscono più<br />
né il fascino dell’Iran, né dell’Arabia Saudita.<br />
Una generazione rinnovata insomma, fresca di<br />
protesta, che chiaramente ha bisogno di organiz-<br />
42 MARZO 2011<br />
PERCORSO VERSO IL FUTURO<br />
I nordafricani e gli orientali non subiscono più né il fascino<br />
dell’Iran, né dell’Arabia Saudita. Una generazione rinnovata<br />
insomma, fresca di protesta, che chiaramente ha bisogno di<br />
organizzazione e tempo prima di poter passare dal crollo di<br />
una dittatura, all’istituzionalizzazione della democrazia<br />
zazione e tempo prima di poter passare dal crollo<br />
di una dittatura all’istituzionalizzazione della<br />
democrazia. Anche perché gli apparati del potere<br />
e le strutture di regime comunque faticheranno<br />
a soccombere del tutto, o almeno ciò non avverrà<br />
nei primi tempi che seguono o seguiranno<br />
i loro addii.<br />
IL RUOLO DEI SOCIAL NETWORK<br />
Continuando questa modesta analisi, c’è<br />
poi chi ha decantato parecchio un concetto brevemente<br />
espresso in precedenza. Il ruolo dei social<br />
network. E c’è chi pensa che in Egitto ad<br />
esempio, Twitter, o il “partito di Facebook”, come<br />
lo scrittore Ala al Aswani definisce la generazione<br />
tra i venti e i trent’anni, siano riusciti in<br />
quello che i partiti d’opposizione tradizionali<br />
(islamisti, sinistra, liberali) non hanno saputo fare.<br />
Raccogliendo adesioni sulla pagina “Movimento<br />
6 aprile” (70mila iscritti), portando gente<br />
sulle strade. Ma anche questa sembrerebbe,<br />
forse, una visione tutta occidentale. Perché così<br />
la narrazione degli eventi diventa più cool. Per<br />
gli occidentali, forse, che considerano tali strumenti<br />
indispensabili nell’arco delle loro giornate<br />
e del loro comune sentire, è normale leggere con<br />
fervore il fenomeno anche sotto questo punto di<br />
vista. In realtà, ha fatto ben notare qualcuno, se<br />
l’insurrezione tunisina ha avuto luogo (e di conseguenza<br />
tutte le altre), bisognerebbe cercare la<br />
risposta in un gesto politico tutt’altro che virtuale.<br />
Appunto, l’ambulante Mohamed Bouazizi<br />
che si dà fuoco per gesto di protesta estrema,<br />
contro la disoccupazione, la miseria e la mancanza<br />
di opportunità. Eppure, la Cnn in primis<br />
ha dedicato moltissimi dei suoi servizi a ciò che<br />
si leggeva su blog o sul flusso della piattaforma<br />
di Tweet. È scontato che come strumento di diffusione,<br />
socialità, unione, i social network pos-<br />
LA SITUAZIONE<br />
✑ LO STATO COME CARCERE<br />
I giovani sono in trappola”, dice Rime<br />
Allaf, dell’istituto di affari internazionali<br />
Chatham House. “Per loro è molto<br />
difficile, anche perché il resto del mondo<br />
non è particolarmente aperto nei<br />
confronti degli arabi. Dove possono<br />
andare? Sono condannati a restare dove<br />
sono. Nella maggior parte del mondo<br />
arabo il tasso di disoccupazione è molto<br />
alto (per i giovani arriva all’80% in alcune<br />
zone) e le possibilità di arricchirsi sono<br />
pochissime. La situazione è aggravata dal<br />
nepotismo e dalla corruzione. I despoti<br />
che hanno governato i loro feudi hanno<br />
fatto poco per stimolare gli investimenti o<br />
l’occupazione. Intere industrie sono<br />
controllate dall’elite. È una questione di<br />
malgoverno: ci si è concentrati su pochi<br />
settori, come il turismo, a scapito di altri.<br />
Molti giovani non si preoccupano più<br />
nemmeno di studiare perché sanno di<br />
non potersi aspettare niente. I giovani<br />
sentono che le loro idee, la loro creatività<br />
e la loro energia vengono soffocate.<br />
sono rappresentare il massimo con il minimo<br />
sforzo. Tuttavia, restano pur sempre segno distintivo<br />
di fette sociali certamente più abbienti<br />
dei nordafricani che in massa stanno tentando di<br />
raggiungere l’Europa con i soliti gommoni. O di<br />
chi un lavoro proprio non ce l’ha. O di chi, come<br />
Mohamed, non aveva altro che un carretto<br />
di legumi. Semplicemente, tendiamo a darci<br />
questo tipo di spiegazione nell’era globale della<br />
Rete. Invece non bisogna dimenticare che le rivolte<br />
contro i regimi sono il prodotto di decenni<br />
di stato di polizia e di umilianti situazioni. La<br />
chiave di lettura sta nel cuore del popolo. E i<br />
mezzi tecnologici utilizzati non possono essere<br />
che una cornice. Il quadro invece, va proprio a<br />
fuoco. Come il cuore battente della gente che<br />
chiede solo la libertà e quel tocco in più di benessere<br />
che no, non guasterebbe affatto. Assisteremo<br />
alla nascita di un’”Arabia” democratica e<br />
idealmente unificata?<br />
■
ESTERI RECORD EUROPEI<br />
di Denise Marianacci<br />
44 MARZO 2011<br />
BELGIO<br />
UN PAESE<br />
SENZA GOVERNO<br />
Da oltre 200 giorni la vita politica del paese sembra condannata all’immobilismo perché le diverse parti sembrerebbero<br />
incapaci di formare un nuovo governo. Una situazione di stallo imbarazzante che non promette rapidi risvolti<br />
iImmaginate uno Stato che non ha un<br />
governo da quasi nove mesi, più di 200 giorni;<br />
un vero e proprio record per un paese europeo.<br />
Immaginate uno Stato immerso in<br />
una crisi politica ormai talmente profonda<br />
che i sette partiti che dovrebbero formare la<br />
maggioranza di governo non riescono ad accordarsi<br />
su un progetto comune che riesca a<br />
sbloccare la situazione di stallo.<br />
Date tali premesse, lo scenario che si<br />
potrebbe immaginare sarebbe quello di un<br />
paese sull’orlo di una profonda crisi politica<br />
e istituzionale. Ma non è così. Perché il Bel-<br />
gio continua a vivere (quasi) normalmente e<br />
sembra ben governarsi da sé, riuscendo a<br />
conservare una posizione tra i primi posti in<br />
Europa nella pagella sull’innovazione tecnologica<br />
da poco pubblicata dalla Commissione<br />
Europea, poco dopo la Germania e molto<br />
prima dell’Italia (dove, nonostante ci sia<br />
un governo, la situazione non è certo delle<br />
migliori, considerando quello che sta succedendo<br />
proprio in questo periodo...)<br />
Tuttavia, questa sorta di “imbarazzo”<br />
politico belga, alimenta tutta una serie di<br />
preoccupazioni, in primis quelle degli eco
SENZA UNA GUIDA<br />
Il Belgio è senza un governo dal Giugno dello scorso anno.<br />
Le elezioni anticipate, tenutesi dopo la caduta dell'esecutivo<br />
di Yves Leterme, hanno prodotto un parlamento<br />
estremamente frammentato e litigioso. In basso: la<br />
senatrice Marleen Temmerman ha proposto alle donne - in<br />
particolare alle donne dei politici del paese - di iniziare uno<br />
“sciopero del sesso”, finché non si arrivi finalmente alla<br />
formazione di un governo<br />
nomisti, impensieriti dal fatto che lo stallo<br />
istituzionale comprometta la reputazione finanziaria<br />
del paese - anche perché senza governo<br />
non può esserci politica fiscale, senza<br />
politica fiscale non ci sono i tagli e senza tagli<br />
il debito pubblico continua a crescere sotto<br />
il peso del tasso di interesse - ma anche e<br />
soprattutto le preoccupazioni dei cittadini<br />
del Belgio che, stufi della situazione, il 23<br />
gennaio di quest’anno sono scesi in piazza<br />
per denunciare l’inattività politica - e quella<br />
dei politici – di fronte a tali circostanze.<br />
Al grido di “Shame” si è svolta a Bruxelles<br />
la “Marcia della Vergogna”, pensata e organizzata<br />
da cinque ventenni che hanno diffuso<br />
il loro messaggio tramite i social<br />
networks, dando appuntamento a un impensabile<br />
numero di utenti/cittadini. Stiamo<br />
parlando di circa cinquantamila persone che<br />
hanno rivendicato il loro diritto ad essere<br />
guidati da un governo stabile.<br />
Sempre in questo senso, nel corso degli<br />
ultimi mesi, sono state intraprese anche altre<br />
curiose iniziative. La senatrice Marleen Temmerman,<br />
appartenente alle fila del partito socialista<br />
fiammingo, rievocando la Lisistrata di<br />
Aristofane, ha proposto alle donne - in particolare<br />
alle donne dei politici del paese - di ini-<br />
ziare uno “sciopero del sesso”, finché non si<br />
arrivi finalmente alla formazione di un governo.<br />
E solo qualche tempo prima, l’attore vallone<br />
Benoit Poelvoorde aveva invitato i suoi<br />
concittadini a non radersi più, finché la situazione<br />
politica non fosse uscita dall’impasse.<br />
Le iniziative, per così dire, più “ufficiali”,<br />
invece, sono state condotte dal Re del Belgio,<br />
Alberto II che, già dall’ottobre del 2010, aveva<br />
incaricato il mediatore fiammingo Johan<br />
Vande Lanotte di trovare una soluzione il prima<br />
possibile, invitandolo a gestire i negoziati<br />
tra le parti coinvolte per la costituzione di un<br />
nuovo governo. Tuttavia, Lanotte si è visto costretto<br />
a rassegnare ben presto le dimissioni da<br />
un incarico così difficile da portare a compimento,<br />
perché l’accordo fra i partiti fiamminghi<br />
e quelli francofoni è ben lontano dall’essere<br />
raggiunto, soprattutto a causa dell’eterna divisione<br />
che soggiace tra le due componenti<br />
della popolazione belga.<br />
All’indomani delle elezioni del 13 giugno,<br />
infatti, nel nord del paese avevano raggiunto<br />
il successo elettorale gli autonomisti<br />
fiamminghi di Bart De Wever, e a sud i socialisti<br />
francofoni di Elio Di Rupo. Da qui,<br />
le ipotesi della divisione dello Stato del Belgio,<br />
avevano acquistato sempre maggiore<br />
concretezza.<br />
È ben noto che, a differenza di quello<br />
che avviene in altri paesi con comuni sistemi<br />
democratici, lo scontro politico belga<br />
non si svolge sull’asse tradizionale destra-sinistra,<br />
ma bensì su quello regionale tra fiamminghi-valloni.<br />
Questa eterna e profonda spaccatura genera<br />
anche situazioni, a dir poco, paradossali:<br />
si pensi, per esempio, al raddoppio delle formazioni<br />
politiche presenti, dovuta all’anomalia<br />
delle diverse formazioni partitiche che non<br />
ESTERI RECORD EUROPEI<br />
figurano unitariamente in tutto il paese, ma si<br />
differenziano in due versioni regionalistiche,<br />
totalmente indipendenti le une dalle altre.<br />
Per questo, non esistono partiti politici<br />
su base nazionale, capaci di raccogliere un<br />
consenso trasversale che superi la disarticolazione<br />
interna e le frontiere linguistiche.<br />
Si può, dunque, comprendere come in<br />
realtà le elezioni federali belghe siano due elezioni<br />
regionali ben distinte che, a ben vedere,<br />
concorrono inevitabilmente sia all’allontanamento<br />
tra le due differenti componenti linguistiche<br />
della popolazione, sia – di conseguenza<br />
– all’incapacità di trovare un comune accordo<br />
fra le parti.<br />
Occorre poi sottolineare anche la scarsa<br />
fiducia che godono entrambi i leaders vincitori<br />
della tornata elettorale al di fuori delle proprie<br />
comunità linguistiche.<br />
Di Rupo viene percepito nelle Fiandre<br />
come il tipico politico del sud, dunque come<br />
l’espressione di blocchi di potere che tendono<br />
a favorire il mantenimento dello status-quo a<br />
favore dei francofoni. Similmente, De Wever<br />
viene percepito dal sud come l’uomo che porrà<br />
fine al Belgio guidando le Fiandre verso<br />
l’indipendenza.<br />
Più in generale, negli ultimi venti anni è<br />
cresciuto sempre di più il distacco economicosociale<br />
interno che ha spinto i partiti fiamminghi<br />
ad accelerare il processo per l’autonomia<br />
delle Fiandre. Se ciò non bastasse, alla questione<br />
economica si è aggiunta l’annosa querelle<br />
intorno alla difesa a oltranza della lingua della<br />
propria comunità, da sempre simbolo dell’identità<br />
collettiva fiamminga, che è uno dei<br />
principali nodi della contesa.<br />
Trovare una quadratura politica a tutto<br />
ciò sembrerebbe davvero impossibile e l’uscita<br />
dalla paralisi sembrerebbe ancora lontana.<br />
A meno che, di fatto, l’Unione Europea<br />
non decida di intervenire e di dire la sua sulla<br />
questione, magari sollecitando una soluzione<br />
condivisa, dato che il Belgio è uno di quei paesi<br />
membri da sempre motore dell’iniziativa europeista,<br />
pur conservando - allo stesso tempo e<br />
paradossalmente - forti spinte autonomistiche<br />
al suo interno.<br />
■<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
45
POLITICA NAPOLI VERSO LE AMMINISTRATIVE<br />
di Ivano Basile e Stefano Sabella<br />
È SEMPRE LA VECCHIA POLITICA<br />
NOTTE FONDA SUL GOLFO<br />
Dall'inchiesta sui rifiuti alle Primarie della vergogna. Le risse, le accuse reciproche, i ricorsi, i sospetti e le denunce di<br />
brogli, di inquinamento del voto, addirittura di infiltrazioni della criminalità organizzata. Legalità, democrazia e<br />
trasparenza da tempo solo soltanto involucri vuoti per Napoli e i napoletani perché nessuno è in grado di garantirle<br />
c(Cantava Elio) Appalti truccati, trapianti<br />
truccati, motorini truccati che scippano<br />
donne truccate... Le primarie del Pd...son<br />
truccatissime. Napoli aspetta con ansia il suo<br />
sindaco e a questo punto si augura che non<br />
sia anch’esso truccato. Chi risolverà i problemi<br />
della città? Mastella, Bassolino, Iervolino...<br />
gente che non potrebbe riabilitarsi<br />
nemmeno con la più riuscita operazione di<br />
maquillage. L’unica mossa possibile sarebbe<br />
quella degna del miglior Harry Oudini: sparire<br />
(dalla circolazione) e cambiare lavoro<br />
(una volta per tutte). Perché quando commetti<br />
così tanti errori, in qualsiasi ambito lavorativo,<br />
l’unica soluzione possibile è la riti-<br />
46 MARZO 2011<br />
rata. La situazione venutasi a creare con le<br />
Primarie poi, ha contribuito ad aumentare il<br />
tasso di malcontento e rappresenta una ferita<br />
aperta nel PD, non solo campano ed è<br />
una bastonata al popolo delle Primarie. Napoli<br />
oggi non è altro che il paradigma della<br />
situazione italiana in cui la politica è diventata<br />
sinonimo di corruzione, malcostume,<br />
disonestà.<br />
A NAPOLI È CAOS CANDIDATI<br />
A due mesi dalle elezioni e dopo il flop<br />
delle primarie del Partito Democratico, regna<br />
ancora una grande confusione sui possibili<br />
candidati a sindaco per il Comune di<br />
CAOS CANDIDATI<br />
Umberto Ranieri e Andrea Cozzolino
PROBLEMI “NAPOLETANI”<br />
In basso: il sindaco Rosa Russo Jervolino e l’ex governatore<br />
Campano Antonio Bassolino<br />
Napoli. Il centrosinistra resta spaccato e il<br />
centrodestra insidiato dal centro che sembra<br />
crescere. Il rischio è di arrivare alle elezioni<br />
senza una campagna elettorale, a vantaggio<br />
dei partiti e del sistema di clientele.<br />
I nomi avanzati nel centrosinistra un<br />
giorno ci sono, quello dopo no. Basti pensare<br />
al balletto nato intorno al magistrato Cantone,<br />
che nonostante vedesse d’accordo gli sfidanti<br />
delle primarie Andrea Cozzolino e Umberto<br />
Ranieri e l’adesione dell’Idv, pronta a ritirare<br />
la candidatura di De Magistris, è subito<br />
scemato. E non<br />
va meglio nel<br />
centrodestra dove<br />
stanno galleggiando<br />
più nomi:<br />
dal capogruppo<br />
regionale Pdl<br />
Campania Fulvio<br />
Martusciello, all’assessore<br />
regionale all’Urbanistica<br />
Marcello Taglialatela, al consigliere<br />
per la sanità del governatore Caldoro, Raffaele<br />
Calabrò, senza arrivare a nessuna candidatura.<br />
Nel Pdl si invita l’Udc a un rapporto<br />
strategico e non solo programmatico: la paura<br />
è che i centristi continuino a guardare con<br />
POLITICA NAPOLI VERSO LE AMMINISTRATIVE<br />
IL TEMPO DELLE SCUSE<br />
✑ Ha chiesto scusa Beppe Grillo<br />
quando è stato a Napoli: "Sono qui per<br />
chiedervi scusa a nome di tutti gli<br />
italiani. Napoli è la capitale mondiale<br />
della spazzatura. Sporca, schifosa.<br />
È su “Newsweek”, sul “Time”, su “Le<br />
Monde”. Siete dei benefattori. Smaltite<br />
i rifiuti tossici da tutto il mondo, e<br />
soprattutto, dalle imprese del Nord<br />
Italia. Avvelenare la Campania gli costa<br />
meno che smaltire le scorie nocive. Chi<br />
ci guadagna? Il prodotto interno lordo!<br />
Vi chiedo scusa per la Camorra, per<br />
Bassolino, per Veltroni, per Berlusconi,<br />
per la Iervolino, per Cirino Pomicino.<br />
Scusa per aver ridotto una delle<br />
più belle città del mondo a uno<br />
spot pubblicitario della<br />
monnezza. Voglio chiedervi<br />
scusa per l’inceneritore di<br />
Acerra. Per l’Impregilo. Per<br />
i vostri politici scelti dai<br />
partiti nazionali. Per<br />
Veronesi che è capolista di<br />
Veltroni in Lombardia e ha tre<br />
anni in più di De Mita.<br />
Per Prodi che vuole regalarvi tre<br />
nuovi inceneritori. Vi chiedo scusa per<br />
le malattie dovute ai rifiuti radioattivi<br />
sepolti nelle vostre terre senza che<br />
nessuna autorità abbia mosso un dito<br />
in vent’anni. Vi chiedo scusa per la<br />
diossina e le nanoparticelle da<br />
incenerimento che respirerete insieme<br />
al cancro”.<br />
troppo interesse a quanto avviene nel campo<br />
avversario, soprattutto nel Pd. Ma dietro<br />
l’angolo c’è pure l’ipotesi Terzo polo; i finiani<br />
sembrano convinti a farlo con Udc, Api e<br />
Mpa. Ma l’Mpa campano pare, invece, soffrire<br />
la linea indicata dal presidente della regione<br />
siciliana Raffaele Lombardo che, alleato<br />
con il Pd sull’isola, spinge per un’alleanza alternativa<br />
al Pdl.<br />
ESISTE UNA SOLUZIONE?<br />
Qual è la situazione e il clima che si respira<br />
in città nell’avvicinamento alla fatidica<br />
data? La gente è ormai disillusa e non si fida<br />
più di nessuno. La città è sempre in piena<br />
emergenza, a cui i cittadini si sono rassegnati.<br />
Napoli corre verso le amministrative ma si <br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
47
POLITICA NAPOLI VERSO LE AMMINISTRATIVE<br />
PREMIER<br />
Silvio Berlusconi, Premier e leader del PDL. Per Napoli il<br />
Partito non ha ancora candidature in corso<br />
riscopre immobile. I guai e i problemi sono<br />
quelli di sempre. Si è scritto e si è detto, infi-<br />
“<br />
”<br />
nite volte, che Napoli e i suoi cittadini meritano<br />
di meglio, che c’è una parte della città che<br />
continua a scagliarsi contro questi fenomeni.<br />
Forse una parte troppo minoritaria, forse non<br />
lo fa abbastanza o non riesce a farlo con i giusti<br />
toni. Con il risultato che il dissenso c’è, ma<br />
non si vede. Esiste una soluzione praticabile?<br />
Fare piazza pulita e azzerare un’intera classe dirigente,<br />
non soltanto le primarie, e ricominciare<br />
daccapo. Ma i Don Abbondio della politica<br />
sono troppo impegnati a pensare esclusivamente<br />
al giochino sterile del toto-candidato<br />
senza badare a programmi ed idee da mettere<br />
in campo per la città di Napoli, che in ginocchio<br />
attende ripetendo tra sé e sé: “adda passa<br />
48 MARZO 2011<br />
a nuttat”. Che l’unica strada percorribile sia<br />
quella proposta da Beppe Grillo? “Dall’altra<br />
parte dell’Adriatico un piccolo Stato è appena diventato<br />
indipendente. È il Kosovo, ha due milioni<br />
di abitanti. Voi siete sei milioni in Campania<br />
e chissà quanti milioni in giro per il mondo. Ave-<br />
IL MONDO GUARDA NAPOLI. SIETE A UN PUNTO DI NON<br />
RITORNO. NAPOLI È ALL’ANNO ZERO. COME BERLINO NEL<br />
1945 DOPO I BOMBARDAMENTI. È UN’OCCASIONE<br />
STORICA, UNICA PER RIPARTIRE. PER UNA RINASCITA<br />
CAMPANA (B. GRILLO)<br />
GIUSEPPE FORTUNATO<br />
Presidente di Civicrazia che riunisce 4mila associazioni in<br />
difesa dei cittadini<br />
te una storia millenaria. Lo Stato Italiano vi ha<br />
ridotto a un letamaio. Diventate kosovari. Fate<br />
un referendum per diventare indipendenti. Io<br />
appoggerò la vostra campagna. Proponete un plebiscito<br />
per il ritorno dei Borboni. Peggio di così<br />
non potete essere governati”.<br />
■<br />
IL PROGETTO DI CIVICRAZIA<br />
◗ Intervista a Giuseppe FORTUNATO<br />
di Stefano Sabella<br />
Avvocato, classe 1958, partenopeo, Giuseppe Fortunato è<br />
Garante per la protezione dei dati personali e presidente di<br />
Civicrazia, coalizione che riunisce oltre 4mila associazioni, fra<br />
cui Lions, Rotary, Telefono Amico, Andci (Associazione<br />
nazionale difensori civici italiani). Con il progetto “Napoli<br />
innanzitutto“, Civicrazia scende di fatto in campo nella<br />
prossima competizione elettorale partenopea.<br />
◗ Avvocato, i poteri pubblici devono essere al servizio del<br />
cittadino, lo sono?<br />
Non proprio, ma c’è un forte bisogno che lo diventino,<br />
soprattutto in termini di trasparenza, efficienza, efficacia e<br />
spesso anche in cortesia. A Napoli, in particolare, si è rotto il<br />
concetto di pubblico servizio e ciò ha portato al disagio<br />
quotidiano nell’affrontare problematiche come la pulizia, i<br />
rifiuti, il traffico e la sicurezza.<br />
◗ A Napoli regna il caos sui candidati e mancano i<br />
programmi...<br />
Per questo, con il progetto “Napoli innanzitutto”, Civicrazia<br />
chiede un candidato sindaco con inderogabili requisiti di<br />
competenza amministrativa, alto profilo nazionale, esperienza<br />
di tutela dei diritti dei cittadini e riconosciuta rappresentatività<br />
nazionale, così com’è stato approvato nel documento votato<br />
all’unanimità dal Consiglio nazionale, il 4 dicembre scorso.<br />
◗ Sarebbe disponibile a candidarsi per la poltrona di<br />
sindaco?<br />
Ne sarei onorato. Ognuno ha il dovere, come recita l’articolo<br />
4 della Costituzione, di svolgere, a seconda delle proprie<br />
competenze, una funzione che può essere utile al benessere<br />
della propria comunità. Una richiesta in tal senso mi<br />
mobiliterebbe pienamente e lo farei con tutta la passione e<br />
l’impegno necessari per il riscatto della mia città.<br />
◗ Lei è anche membro del Collegio del Garante per la<br />
protezione dei dati personali, dove finisce il confine tra<br />
l’essere un uomo pubblico e un uomo privato?<br />
Chi ricopre ruoli pubblici assume particolari privilegi e doveri.<br />
Dire che non c’è privacy per i personaggi pubblici è sbagliato,<br />
perché nessuno può pensare di essere sottratto al valore<br />
fondamentale della riservatezza. Ma è evidente che se un<br />
uomo pubblico si bacia a Villa Borghese è legittimo che possa<br />
essere fotografato e che le sue foto vengano pubblicate nei<br />
giornali.<br />
◗ Entra in gioco il diritto di cronaca?<br />
Sì, sostanzialmente ciò fa parte del diritto delle persone a<br />
sapere che genere di vita svolge chi ricopre una funzione<br />
pubblica, dato che vi è un interesse apprezzabile da parte<br />
della collettività.
economy<br />
TURISMO DI LUSSO AL MEETING LUXURY<br />
Dal 31 marzo al 2 aprile<br />
ritorna l’International Luxury<br />
Travel Exhibition, l’evento più<br />
rilevante per i professionisti<br />
del settore.<br />
Va oltre la fantasia quel che si<br />
vede al Meeting Luxury –<br />
International Luxury Travel<br />
Exhibition, la manifestazione<br />
trade interamente dedicata al<br />
settore del luxury travel. La<br />
fama e l’internazionalità<br />
dell’evento rendono il meeting<br />
l’unico marketplace qualificato<br />
nel cuore d’Europa, per il suo<br />
saper offrire le migliori<br />
proposte nel mondo del<br />
turismo di lusso.<br />
La prossima edizione ne<br />
conferma il rilievo. In<br />
programma dal 31 marzo al 2<br />
aprile 2011, il Meeting Luxury<br />
si svolgerà nell’incantevole<br />
Lugano – presso il Centro<br />
50 MARZO 2011<br />
economy<br />
economy economy<br />
economy<br />
economy<br />
economy<br />
economy<br />
economy<br />
economy<br />
Esposizioni –, cornice<br />
straordinaria nel suolo della<br />
Svizzera.<br />
La lista degli espositori<br />
contiene nomi di prestigio<br />
nelle più svariate categorie:<br />
strutture ricettive di lusso<br />
(Hotel 5 e più stelle, Catene<br />
alberghiere di lusso, Resorts e<br />
Lodge di lusso, Boutique e<br />
design Hotels, Ville e castelli),<br />
vettori e servizi di lusso<br />
(compagnie aeree, servizi<br />
limousine e noleggio auto di<br />
prestigio, Yachts Charter,<br />
Luxury cruises, Jet privati,<br />
treni di lusso), golf resorts e<br />
Golf clubs, ma anche Spa e<br />
Wellness resorts.<br />
Un evento rivolto ai<br />
protagonisti di questo mercato<br />
elitario, i quali hanno qui<br />
l’opportunità di stabilire<br />
collaborazioni e partnership.<br />
Meeting Luxury, con le sue<br />
precedenti edizioni, è riuscita a<br />
diventare l’appuntamento più<br />
importante e atteso per l’intera<br />
industria del luxury travel. I<br />
meriti, per un simile<br />
riconoscimento, ci sono tutti:<br />
la manifestazione ha infatti già<br />
ospitato oltre 220 espositori<br />
appartenenti unicamente al<br />
di ELISA RODI<br />
segmento turismo di lusso, più<br />
di 500 luxury buyer provenienti<br />
da tutto il mondo ed oltre 800<br />
trade visitors internazionali.<br />
Un evento imperdibile per gli<br />
operatori del lusso, i quali<br />
presenteranno le loro proposte<br />
e stabiliranno accordi in una<br />
location all’altezza.<br />
www.meetingluxury.com/
ECONOMIA QUESTA GLOBALIZZAZIONE NON FUNZIONA<br />
di Ivano Basile<br />
52 MARZO 2011<br />
REGIMI AL CAPOLINEA...<br />
SE LA RIVOLUZIONE<br />
È “ALWAYS ON”<br />
Le rivolte scoppiate in Tunisia, Algeria, Egitto e Libia - che come uno tsunami hanno travolto i regimi storici dei rispettivi<br />
paesi, sfatando il mito (e le promesse) della “buona” globalizzazione - hanno un unico comune denominatore: il Web<br />
lLe popolazioni di Egitto, Libia, Algeria,<br />
Tunisia corrono verso l'appuntamento con la<br />
storia. Chi aveva previsto che la crisi tunisina<br />
avrebbe avuto un effetto domino nei paesi arabi<br />
ha avuto ragione: dopo il dittatore tunisino<br />
Ben Ali è toccato all'anziano presidente egiziano,<br />
Hosni Mubarak, 82 anni, da 29 al potere,<br />
e adesso a Gheddafi, al potere da 40. I regimi<br />
dei nostri dirimpettai pagano dazio ad anni di<br />
di malgoverno, disoccupazione, rincari alimentari,<br />
corruzione. L'insoddisfazione popolare<br />
sfociata nelle rivolte ha portato alla ribalta<br />
tutte le false promesse della globalizzazione.<br />
Come si suol dire arriva un momento in cui i<br />
nodi vengono al pettine ed è ciò che sta accadendo<br />
per i Paesi arabi.<br />
NEL NOME DEL MERCATO<br />
Il modello di globalizzazione attuato nel<br />
Terzo Mondo ha portato alla nascita di uno<br />
Stato fondato sul carattere autoritario dei regimi,<br />
la cui prioritaria occupazione, piuttosto<br />
che il benessere dei propri cittadini, è stata<br />
quella di garantire la sicurezza e la protezione<br />
dello status quo, nell’esclusivo interesse del capitalismo<br />
straniero e locale. Questo modello -<br />
privo di politiche sociali e di servizi - nel corso<br />
del tempo ha contribuito ad arricchire i ricchi,<br />
impoverire la classe media ed emarginare<br />
ed escludere i poveri, sia economicamente che<br />
politicamente. Lo stato di polizia, poi, ha avuto<br />
il compito di reprimere con severità ogni<br />
dissenso in nome delle forze del mercato.<br />
Dove sono gli effetti positivi della globalizzazione,<br />
sbandierati per anni? Non c'è traccia.<br />
E dove sono finiti i sostenitori delle rica
dute del mercato sulla democrazia? Spariti nel<br />
nulla. Non hanno il coraggio di difendere una<br />
globalizzazione di lacrime e sangue che si è rivelata<br />
una competizione al ribasso: i diritti universali<br />
non sono riusciti a stare al passo con la fame<br />
di profitto, che ha prevalso.<br />
Il crollo dei vari Ben Ali, Mubarak, e si<br />
spera, Gheddafi, non rappresentano soltanto la<br />
fine di regimi autoritari, ma piuttosto del modello<br />
di globalizzazione che il capitalismo e<br />
l’imperialismo finanziario hanno applicato ai<br />
paesi del Terzo Mondo. Le rivolte non sono altro<br />
che la naturale conseguenza di questo falli-<br />
mento e la dimostrazione che, non appena<br />
l’economia di un paese si apre al capitale straniero,<br />
e i servizi locali vengono appaltati alle<br />
forze del mercato, il ruolo dello stato è automaticamente<br />
compromesso e resta in piedi solo per<br />
proteggere il modello stesso.<br />
Quella a cui stiamo assistendo, infatti,<br />
non è soltanto una mera guerra del pane intrapresa<br />
da poveracci: si tratta di una rivolta per la<br />
dignità, la libertà, la democrazia e il benessere<br />
contro un modello di sviluppo fallimentare.<br />
Soprattutto nel caso della Tunisia è una<br />
lotta per una società più giusta che ha visto pro-<br />
ECONOMIA QUESTA GLOBALIZZAZIONE NON FUNZIONA<br />
DECENNI DI POTERE<br />
In basso da sinistra: il colonnello Gheddafi, l’ex Presidente<br />
tunisino Ben Ali, e l’ex Presidente egiziano Hosni Mubarak<br />
tagonista un esercito di giovani disoccupati,<br />
laureati e tecnicamente preparati che normalmente<br />
dovrebbero contribuire alla costruzione<br />
dell’economia nazionale e al benessere delle loro<br />
comunità, e realizzarsi personalmente.<br />
Il popolo della Tunisia si è reso conto che<br />
il modello della globalizzazione proposto dall'occidente<br />
è pura usurpazione e che nessu- <br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
53
ECONOMIA QUESTA GLOBALIZZAZIONE NON FUNZIONA<br />
LA RIVOLTA VIAGGIA ONLINE<br />
Le rivoluzioni sfruttano il web come catalizzatore sociale, con<br />
effetti mai visti, tutti da studiare e da approfondire da<br />
esperti delle scienze della comunicazione: stiamo assistendo<br />
ad avvenimenti che possiedono una portata epocale<br />
na promessa di benessere e di sviluppo, di libertà<br />
o di democrazia è stata mantenuta. La<br />
nuova generazione, composta da ragazzi laureati<br />
o con un alto livello di istruzione, vede le pro-<br />
“<br />
prie speranze progressivamente distrutte dalla<br />
disoccupazione, dall’emarginazione sociale, e da<br />
un regime che non dà loro opportunità né libertà<br />
di espressione.<br />
Oggi la gioventù araba chiede di partecipare<br />
liberamente alla vita pubblica del proprio<br />
paese e di beneficiare della ricchezza della propria<br />
terra e pretende un cambiamento immediato.<br />
LA RIVOLTA VIAGGIA ONLINE<br />
La funzione di contro-potere si organizza<br />
e si mobilità attraverso il web e i new media, sui<br />
Social network prima di tutto ma anche su forum<br />
e blog, senza trascurare l'importanza deci-<br />
54 MARZO 2011<br />
”<br />
siva di una televisione come Al Jazeera. La società<br />
civile nell'epoca digitale ha sviluppato<br />
quegli anticorpi non solo per resistere ma per<br />
re-agire. Le nuove generazioni decidono di abbandonare<br />
il silenzio e di alzare la voce, in maniera<br />
consapevole, matura, e spontanea, sospinti<br />
dai new media, da internet, dai social<br />
network, piuttosto che da pressioni religiose o<br />
da ideologie.<br />
Le rivoluzioni sfruttano il web come catalizzatore<br />
sociale, con effetti mai vi-<br />
PER I PAESI ARABI L'INTEGRAZIONE NELL'ECONOMIA<br />
GLOBALE NEOLIBERISTA NON HA SIGNIFICATO LA<br />
PARTECIPAZIONE AL <strong>PROGRESS</strong>O MONDIALE, ANZI<br />
QUESTI ULTIMI SONO TRA I PRIMI A PAGARE PER LE<br />
CRISI DEL CAPITALISMO<br />
sti, tutti da studiare e da approfondire<br />
da esperti delle scienze della comunicazione:<br />
stiamo assistendo ad avvenimenti che possiedono<br />
una portata epocale. La rivoluzione viaggia<br />
online, in tempo reale, e live su Al Jazeera e in<br />
questo modo riesce ad auto-propagarsi tramite<br />
meccanismi virali che suggeriscono parallelismi:<br />
come il medium televisivo aveva eroso lo spazio<br />
di retroscena nel corso della guerra del Vietnam<br />
e aveva minato la mitologia di una guerra<br />
d'onore, raggiungendo le masse su scala mondiale<br />
e consentendo la nascita delle manifestazioni<br />
di protesta contro la guerra a livello globale;<br />
così il medium internet sta consentendo oggi<br />
alle popolazioni arabe di organizzarsi, pun-<br />
ELEZIONI IN UGANDA<br />
✑ BLOCCATI SMS CON<br />
PAROLE “EGITTO” E “DITTATORE”<br />
Nel corso delle elezioni parlamentari e<br />
presidenziali la Commissione ugandese<br />
delle Comunicazioni ha ordinato agli<br />
operatori di telefonia mobile di bloccare<br />
gli sms che contenessero determinate<br />
parole. Tra i termini vietati: "Tunisia",<br />
"Egitto", "Mubarak", "Ben Ali",<br />
"dittatore", "gas lacrimogeno" e "potere<br />
del popolo". Le autorità del Paese<br />
ritenevano che avrebbero potuto<br />
"incitare" il popolo alla rivolta.<br />
Il candidato dell'opposizione Kizza<br />
Besigye, infatti, principale sfidante del<br />
presidente uscente Yoweri Museveni, ha<br />
minacciato più volte una rivolta popolare<br />
come quella avvenuta in Egitto in caso di<br />
brogli. La vicenda dell'Uganda avvalora la<br />
tesi della fondamentale importanza dei<br />
mezzi di comunicazione per organizzare<br />
insurrezioni e rivolte.<br />
tando sull'effetto contagio e favorendo<br />
l'aggregazione, addirittura in tempo reale,<br />
delle masse. I video su Facebook e Youtube,<br />
la videocamera di Al Jazeera, diventano testimoni<br />
di eventi che altrimenti difficilmente riuscirebbero<br />
ad oltrepassare i confini nazionali, a<br />
causa della censura.<br />
Il risultato è un mix esplosivo e fortemente<br />
contagioso - forse ancora troppo sottovalutato<br />
dai Paesi dell'Unione europea - pronto a sollevarsi<br />
con un click con un unico obiettivo:<br />
uscire da quel corto circuito basato sulla contraddizione<br />
tra gli interessi del popolo da un lato<br />
e la classe dirigente, creata per proteggere i<br />
capitali stranieri dall’altro.<br />
■
ATTUALITÀ CINA E WEB<br />
di Elisa Rodi<br />
COMMERCIO IN CINA<br />
TAOBAO VILLAGE<br />
IL PAESE-MAGAZZINO<br />
È il più grande magazzino dell’e-commerce del mondo, il cuore cinese delle vendite che ogni giorno partono dal web.<br />
Un paese trasformato in magazzino, un mercato sotterraneo intorno a cui ruota un giro d’affari sempre più consistente<br />
pPare proprio che negli scantinati nascano<br />
le creazioni informatiche più fortunate.<br />
In un garage nacquero Google e Facebook<br />
e in un retrobottega fu creato il più grande<br />
web-mercato al mondo.<br />
Si chiama “Taobao Village”, si trova in<br />
Cina, precisamente a Qingyanliu - nella regione<br />
dello Zhejiang, a sud di Shanghai.<br />
56 MARZO 2011<br />
Ma andiamo per gradi: Taobao.com è<br />
prima di tutto il maggiore internet-shop della<br />
Cina, che nel 2010 ha superato la soglia di un<br />
milione di punti vendita online, per cui lavorano<br />
un altrettanto esorbitante numero di persone.<br />
È in pratica l’e-bay d’Oriente, e il successo<br />
non è certo minore rispetto a quello del suo<br />
rivale americano, anzi. Lanciato nel 2003, il<br />
sito web di shopping online riceve oggi il massimo<br />
consenso da parte degli utenti, i quali pare<br />
siano – infatti – molto più predisposti all’acquisto<br />
su Taobao piuttosto che sull’e-bay<br />
“made in China”. 100 milioni di utenti registrati<br />
soddisfano qui le loro esigenze<br />
d’acquisto, incuriositi soprattutto dalla vasta<br />
gamma di prodotti che il sito è in grado di of
frire: si va dagli articoli introvabili tipici del collezionismo<br />
all'elettronica di consumo, dall’abbigliamento<br />
agli accessori, dagli articoli sportivi<br />
ai prodotti per la casa.<br />
Ma Taobao.com ha un alle sue spalle<br />
un’attività tanto vasta quanto curiosa. Tutto<br />
quel che è possibile trovare sul web è infatti custodito<br />
in un enorme magazzino, un paese in<br />
“<br />
realtà: il villaggio di Taobao, appunto. Esso è il<br />
deposito delle vendite, l’anima del commercio<br />
online: qui sono conservati e da qui partono<br />
tutti i prodotti ordinati dal web. Quel che è oggi<br />
Taobao Village conferma quanto il progresso<br />
e la velocità investano ogni settore e ogni<br />
spazio. Basti pensare che le cantine di<br />
Qingyanliu fino a cinque anni fa erano<br />
occupate da contadini impegnati a combattere<br />
contro la povertà e che qui conservavano<br />
le loro riserve di riso e ortaggi;<br />
il cambiamento ha fatto si che i sotterranei<br />
della città si trasformassero in una<br />
cittadina nascosta in cui scorrono gli innumerevoli<br />
articoli destinati all’e-commerce.<br />
Facile quindi che gli abitanti di<br />
quello che era allora un villaggio atta-<br />
TAOBAO VILLAGE<br />
Dati alla mano, gli economisti non faticano a credere che<br />
quello che ora viene semplicemente definito “Villaggio<br />
Taobao” possa acquistare nel giro di pochi anni lo status di<br />
metropoli<br />
nagliato dalla miseria siano ora diventati milionari,<br />
tanto da risultare abitanti di quello spazio<br />
d’Oriente che oggi ospita la più alta percentuale<br />
di super-ricchi della Cina.<br />
Alle ore 16 il web-mercato inizia la sua frenetica<br />
attività, ricevendo dalla superficie gli ordini<br />
arrivati durante il giorno via computer. Da<br />
quel momento in poi un fiume di magazzinieri<br />
scorre lungo i corridoi alla ricerca degli articoli<br />
scelti dagli utenti di Taobao.com; un’operazione<br />
che si protrae incessantemente fino alle 4 del<br />
mattino, quando centinaia di furgoni ritirano la<br />
merce e si dirigono verso la propria meta di<br />
consegna.<br />
TAOBAO.COM È IL MAGGIOR INTERNET SHOP DELLA CINA.<br />
NEL 2010 HA SUPERATO LA SOGLIA DI UN MILIONE DI<br />
PUNTI VENDITA ONLINE. VANTA OLTRE 100 MILIONI DI<br />
UTENTI REGISTRATI<br />
”<br />
L’iniziativa conferma anno dopo anno la<br />
propria validità ed efficacia, come dimostrano i<br />
dati che sintetizzano l’attività su cui si basa il<br />
mercato-web cinese. Il primo numero significativo<br />
ad offrirci una vaga idea dell’imponenza<br />
dell’iniziativa riguarda il numero dei magazzini<br />
presenti nel villaggio, che sono passati dai 130<br />
nel 2009 ai 1.800 nel 2010. Un aumento sostanziale<br />
che ha prodotto naturalmente delle<br />
conseguenze sulle cifre prodotte in quanto a<br />
ATTUALITÀ CINA E WEB<br />
I NUMERI DI TAOBAO<br />
✑ Numero magazzini<br />
2009: 130<br />
2010: 1.800<br />
✑ Profitto<br />
2008: 150 milioni di dollari<br />
2009: 600 milioni di dollari<br />
2010: 10 miliardi di dollari<br />
✑ Articoli inviati all’anno<br />
1,8 milioni con crescita del 140% annuo<br />
www.taobao.com<br />
profitto: 150 erano i milioni di dollari ricavati<br />
nel 2008, aumentati di colpo nel 2009 fino 600<br />
milioni e arrivati a 10 miliardi nel 2010. È probabile<br />
che diversamente non potrebbe essere,<br />
dal momento che dal paese vengono inviati 1,8<br />
milioni di articoli all’anno, con una crescita del<br />
140% annuo.<br />
Numeri sbalorditivi che generano ancor<br />
più stupore quando si esaminano quelli che riguardano<br />
il fatturato dell’e-commerce in Cina<br />
che poco più di un anno fa si attestava sui 248<br />
miliardi di yuan, ma che si prevede possa superare<br />
nel 2013 i 300 miliardi.<br />
Dati alla mano, gli economisti non faticano<br />
a credere che quello che ora viene semplicemente<br />
definito “Villaggio Taobao” possa acquistare<br />
nel giro di pochi anni lo status di metropoli,<br />
poichè le carte in regola – rispetto al reddito<br />
– ci starebbero tutte: pare infatti che il paese-magazzino<br />
abbia tutte le potenzialità per raggiungere<br />
una condizione reddituale simile a<br />
quella di Shanghai o di Hong Kong. Una vera<br />
fortuna per la già galoppante economia cinese e<br />
per gli abitanti del villaggio, i quali sono riusciti<br />
a cambiare la loro condizione nel giro di poco<br />
tempo, abbandonando una condizione di<br />
povertà che si è inaspettatamente trasformata in<br />
ricchezza grazie all’innovativa forma di commercio.<br />
Una fortuna che pare esser destinata a<br />
non cessare: l’attività di Taobao tende infatti ad<br />
aumentare costantemente e con essa la quantità<br />
di articoli conservati all’interno del magazzino,<br />
tanto che gli spazi del deposito potrebbero<br />
estendersi in maniera esponenziale. Ovviamente<br />
questa evoluzione non rappresenterebbe<br />
un problema per la Cina,<br />
ma al contrario sarebbe un’occasione<br />
per rendere il sito web di appartenenza un punto<br />
di riferimento nel commercio online. Ben<br />
venga quindi che il Taobao Village allarghi i<br />
propri confini... tanto di guadagnato sarà per<br />
l’insaziabile economia cinese.<br />
■<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
57
IL SIGNOR STARBUCKS<br />
58 MARZO 2011<br />
personalities<br />
personalities<br />
ifestile<br />
personalities<br />
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personalities personalities<br />
personalities<br />
Probabilmente<br />
non avrete mai<br />
sentito parlare di<br />
Howard Schultz,<br />
ma è normale;<br />
spesso conosciamo<br />
marchi, aziende di<br />
successo, prodotti<br />
nuovi, ma non conosciamo<br />
chi sta dietro. Sicuramente<br />
però conoscerete Starbucks,<br />
la grande catena<br />
internazionale di caffetterie<br />
un successo incredibile,<br />
soprattutto in America.<br />
Howard non è il fondatore<br />
originario di Starbucks. Il<br />
primo punto fu aperto a<br />
Seattle nel 1971, da due<br />
insegnanti ed uno scrittore,<br />
come negozio al dettaglio di<br />
chicchi di caffè.<br />
Il primo incontro tra<br />
Howard e Starbucks<br />
avvenne dieci anni dopo,<br />
quando un giorno,<br />
passandoci<br />
davanti, viene<br />
attirato<br />
dall’incredibile<br />
profumo di caffè.<br />
Entrò, e fu subito<br />
incantato dal posto;<br />
“ma questa è la mia<br />
Mecca”, pensò Howard. Era il<br />
1981.<br />
Un anno dopo Howard si<br />
unisce alla compagnia, e<br />
diventa il quarto socio.<br />
Ma la Starbucks che<br />
conosciamo è figlia della<br />
visione che Howard Schultz<br />
ha sviluppato in occasione di<br />
un viaggio a Milano nel 1983.<br />
Ai suoi occhi ciò che rendeva<br />
bella la vita dei milanesi non<br />
era la moda o La Scala, ma gli<br />
immancabili caffè, conforto<br />
per molti. Sui banconi dei bar,<br />
sosteneva Schultz,<br />
“Preferirebbero porgere al<br />
cliente una vecchia scarpa<br />
puzzolente che servirgli il<br />
caffè in un bicchiere di carta<br />
da asporto”. Ricreare in<br />
America l'autenticità della<br />
caffetteria italiana diventò il<br />
pensiero dominante di<br />
Schultz, fino a quando non si<br />
accorse che il consumatore<br />
americano si attendeva altro<br />
Howard, convintissimo delle<br />
potenzialità del suo progetto,<br />
decise di creare un brand tutto<br />
suo, “Il Giornale”. Alcuni anni<br />
dopo, nel 1987, i fondatori<br />
originari di Stabucks decisero<br />
di vendere la compagnia ad<br />
Howard. A questo punto, non<br />
c'era che da abbandonare<br />
l’ormai consolidato marchio “Il<br />
Giornale”, e continuare con<br />
Starbucks, creando così la<br />
“Starbucks Corporation”.<br />
Tante altre catene<br />
offrivano caffè, e con ottimi<br />
prezzi, c’era molta<br />
concorrenza. È qui che inizia<br />
veramente la genialità di<br />
Howard. Capì che bisognava<br />
concentrarsi sull’ambiente e<br />
la tipologia d'offerta. Un<br />
ambiente che non solo<br />
permettesse alle persone di<br />
entrare, ma di rimanere a<br />
lungo, e di tornarci. Il signor<br />
Starbucks decise di spendere<br />
poco in promozione, e si<br />
concentrò su un obiettivo<br />
soltanto: dare un’immagine<br />
del marchio attraverso i punti<br />
stessi, con scelte che<br />
andavano applicate in-store,<br />
dentro il locale. “Se non sei né<br />
a casa, né a lavoro, allora devi<br />
essere da Starbucks”; Howard<br />
voleva questo. Come rendere<br />
possibile tutto ciò? Semplice...<br />
Ogni punto ha sedie grandi e<br />
comodissime, musica<br />
rilassante, e oggi Wi-Fi. Unito<br />
di ROBERTA CESARI<br />
alla gentilezza del personale,<br />
si crea un senso di umanità ed<br />
intimità; si può stare seduti<br />
per ore, nessuno ti dirà mai<br />
nulla; il fumo è proibito; il<br />
personale non può indossare<br />
un profumo troppo forte,<br />
potrebbe interferire con<br />
l’aroma del caffè diffuso in<br />
tutto il locale; grande<br />
attenzione alle confezioni dei<br />
prodotti, il design, il<br />
coinvolgimento dei clienti, le<br />
promozioni; l'arredamento di<br />
un punto Starbucks dipende<br />
dalla sua location: università,<br />
centro commerciale,<br />
bookstores. Il punto viene<br />
adattato al target di clientela;<br />
prodotti e novità adattati ai<br />
periodi e alle stagioni in corso;<br />
si possono comprare i CD<br />
della musica che si ascolta<br />
durante la permanenza; gli<br />
impiegati imparano i nomi dei<br />
clienti abituali. Questo e tanto<br />
altro rendono oggi Starbucks<br />
in America un posto speciale.<br />
Howard è riuscito veramente a<br />
farne uno dei posti in cui<br />
alcune persone passano più<br />
tempo.
EVENTI LA FESTA DEL 17 MARZO<br />
di Federica Vagnozzi<br />
60 MARZO 2011<br />
1861 - 2011<br />
L’ITALIA COMPIE<br />
150 ANNI<br />
Capolavori artistici e culturali, creatività, innovazione,<br />
moda, storia e cibo: dal 17 marzo tutto ciò che il Bel<br />
Paese ha di meglio da offrire al mondo sarà raccontato<br />
sul palcoscenico di Torino, che 150 anni fa fu la culla<br />
del Risorgimento italiano
nNel 1861, dopo le guerre contro gli Austriaci<br />
e conclusa la spedizione di Garibaldi in<br />
Sicilia, terminava il lungo periodo di lotta politica<br />
e militare che conduceva l’Italia all’unificazione.<br />
Il 17 marzo di quell’anno a Torino<br />
venne proclamata l’unità nazionale e la città<br />
divenne la prima capitale d’Italia. Torino e il<br />
Piemonte furono il motore di un mutamento<br />
radicale degli equilibri continentali, ponendosi<br />
come fulcro di uno dei principali eventi della<br />
storia europea del XIX secolo, il Risorgimento,<br />
di cui ancora oggi sono forti le tracce<br />
in tutto il territorio regionale.<br />
E la nuova storia dell’Italia, indipendente<br />
e unita, riparte, a un secolo e mezzo di distanza,<br />
dal capoluogo piemontese che darà il<br />
via ai festeggiamenti con un calendario fitto<br />
di appuntamenti che saranno anche un’opportunità<br />
per riflettere sul processo di unificazione<br />
e di costruzione dell’identità italiana,<br />
guardando al futuro del Paese.<br />
Per organizzare il grande appuntamento<br />
del 2011, il Governo italiano, gli enti pubblici<br />
e i principali soggetti economici e culturali<br />
del Piemonte hanno costituito il Comitato<br />
Italia 150, guidato dal sindaco di Torino Sergio<br />
Chiamparino, che dal 2007 ha l’incarico<br />
di organizzare i festeggiamenti e gli eventi di<br />
avvicinamento al 2011.<br />
Con mostre, manifestazioni sportive,<br />
spettacoli, concerti, conferenze, cresce l’attesa<br />
intorno a Esperienza Italia, il grande evento<br />
dedicato alle eccellenze italiane e che avrà due<br />
grandi cuori pulsanti: le Officine Grandi Riparazioni<br />
e La Venaria Reale.<br />
Le prime, capolavoro di architettura industriale<br />
a pochi passi dal centro storico di<br />
Torino, saranno un laboratorio dove ricostruire<br />
il passato e dove potersi proiettare nel futuro.<br />
Aperte alla fine dell’Ottocento come fabbrica<br />
per la costruzione e la manutenzione di<br />
locomotive e vagoni ferroviari, le Officine<br />
EVENTI LA FESTA DEL 17 MARZO<br />
Grandi Riparazioni sono state definitivamente<br />
dismesse all’inizio degli anni ’90 e nel corso<br />
di Esperienza Italia, ospiteranno le mostre<br />
“Fare gli italiani. 150 anni di storia nazionale”,<br />
“Stazione futuro. Qui si<br />
rifà l’Italia” e il “Futuro nella<br />
mani. Artieri domani”, oltre<br />
allo Spazio Scuole e ai servizi<br />
di ristorazione.<br />
Ad Esperienza Italia non<br />
si parlerà solo di un glorioso<br />
passato, ma soprattutto dell’Italia<br />
degli anni a venire. Stazione<br />
Futuro è la mostra che<br />
fa luce su un futuro guidato<br />
dalla tecnologia, ma anche e<br />
soprattutto da tutte quelle<br />
persone che già ora stanno<br />
lavorando per fare in modo<br />
che le loro idee diventino<br />
realtà. La mostra le porta <br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
61
EVENTI LA FESTA DEL 17 MARZO<br />
all’attenzione del pubblico sotto forma di prodotti,<br />
processi e prototipi di nuova generazione<br />
che rappresentano la migliore espressione<br />
della creatività e dell’innovazione italiana, che<br />
proviene da istituzioni pubbliche, dai centri<br />
di ricerca privati delle grandi aziende, tra cui<br />
Fiat, Eni, Enel, Telecom, Finmeccanica, e da<br />
singoli inventori.<br />
Contemporaneamente, alla Venaria Reale,<br />
il maestoso complesso barocco costruito<br />
tra Seicento e Settecento come residenza di<br />
piacere e di caccia dei Savoia, andrà di scena<br />
l’eccellenza italiana nel mondo. Sarà sede delle<br />
mostre “La bella Italia. Arte e identità delle<br />
città capitali”, “Leonardo. Il genio e il mito”,<br />
e “Moda in Italia. 150 anni di eleganza” nelle<br />
suggestive Sale delle Arti. Nell'incantevole<br />
cornice del Parco Basso, ci si potrà immergere<br />
62 MARZO 2011<br />
nel più grande Potager d’Italia,<br />
in un’area di circa 10 ettari localizzata<br />
nei pressi della Cascina<br />
Medici del Vascello, lasciandosi<br />
poi tentare, nella Galleria<br />
Grande della Reggia,<br />
dalle Cene<br />
Regali preparate<br />
EVENTI E MOSTRE IN TUTTA L’ITALIA<br />
Presso la Venaria Reale e Le Officine Grandi Riparazioni,<br />
avranno luogo interessanti mostre. I temi che saranno<br />
affrontati dalle numerose iniziative in programma sono l’arte,<br />
la cultura, la creatività, la moda, l’innovazione, la storia, il<br />
cibo. In parallelo è previsto un fitto calendario di<br />
manifestazioni sportive, eventi, spettacoli, conferenze, concerti<br />
dai migliori chef della cucina italiana. A Torino<br />
e in Piemonte andrà in scena anche un cartellone<br />
unico e prestigioso di eventi culturali,<br />
dedicato all’Italia e al suo 150° anniversario:<br />
spettacoli teatrali, opere, concerti di musica<br />
classica e contemporanea, festival, rassegne cinematografiche,<br />
mostre e convegni. Al Teatro<br />
Regio l’intera stagione sarà dedicata a<br />
Giuseppe Verdi. Dodici i titoli in programma,<br />
sei i nuovi allestimenti – tra<br />
cui i “Vespri siciliani”, “Rigoletto” e<br />
“Nabucco”, c’era la volta la figlia<br />
di un re – e tre gli spettacoli di<br />
danza con “Les Ballets de Monte-Carlo”<br />
e il “Ballet Preljocaj”.<br />
Stagione densa di appuntamenti<br />
anche quella del Teatro Stabile<br />
che riproporrà i capisaldi<br />
della costruzione culturale<br />
italiana<br />
dal ‘700 all’etàcontemporanea,<br />
dal Filippo<br />
di Vittorio Alfieri a<br />
“Questa sera si recita a<br />
soggetto” di Luigi Pirandello.<br />
Edizione<br />
speciale anche per il<br />
Salone internazionale<br />
del libro, in programma<br />
dal 12 al 16 maggio 2011.<br />
Negli spazi dell’Oval Lingotto<br />
verrà infatti allestito il Padiglione<br />
Italia: verranno presentati<br />
150 libri, uno per ogni anno<br />
trascorso dall’Unità; si discuterà<br />
di 15 grandi personaggi della<br />
letteratura italiana, uno per<br />
ogni decennio e di 15 edito-
i, uno per ogni decennio. Mi.To., il festival internazionale<br />
di musica che ogni anno si divide<br />
tra Torino e Milano, renderà omaggio all’Italia<br />
grazie al contributo di quindici fra i maggiori<br />
compositori contemporanei che scriveranno<br />
altrettanti brani eseguiti da grandi orchestre. Il<br />
Museo Nazionale del Cinema offrirà una rassegna<br />
dei film che hanno maggiormente segnato<br />
la storia del nostro Paese.<br />
Nel corso dell’anno, la città piemontese<br />
darà spazio ad alcune importanti competizioni<br />
internazionali di sport, accanto a prestigiosi<br />
appuntamenti di sport giovanile e di quello diversamente<br />
abile. Solo per citarne alcuni, dall’8<br />
al 13 marzo, nella piscina dello Stadio Monumentale<br />
di corso Galileo Ferraris 294, Torino<br />
ospita i Campionati europei di tuffi, mentre<br />
dall’11 al 13 marzo 2011, negli spazi del Pala-<br />
Ruffini, si sfideranno le migliori atlete di 30<br />
nazioni diverse per la Coppa del mondo di fioretto<br />
femminile. Parteciperà alle celebrazioni<br />
anche il Giro d’Italia: la prima tappa della corsa<br />
partirà il 7 maggio dalla Reggia di Venaria<br />
Reale per concludersi nel centro della città.<br />
Ma per il 150° anniversario dell’Unità<br />
d’Italia, Torino e il Piemonte hanno in programma<br />
molte altre sorprese e novità, come la<br />
riapertura di palazzi storici e monumenti restaurati<br />
e riportati allo splendore originario,<br />
l’inaugurazione di nuovi allestimenti museali e<br />
la messa a disposizione di grandi aree verdi.<br />
Una riscoperta che riguarderà anche altre città<br />
italiane in un progetto comune di valorizzazione<br />
dei luoghi che hanno fatto da cornice al processo<br />
risorgimentale. I Luoghi della memoria si<br />
tratta di una vasta azione di classificazione, restauro<br />
e narrazione dei luoghi, dei personaggi e<br />
L’AUSPICIO DEL PRESIDENTE<br />
Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, in carica dal<br />
15 maggio 2006. Il Presidente ha fortemente voluto i<br />
festeggiamenti per “Italia 150 anni”<br />
degli avvenimenti del Risorgimento italiano dislocati<br />
lungo il territorio nazionale. Oltre 400 i<br />
siti identificati e classificati, alcuni dei quali già<br />
celebrati dalle generazioni precedenti con monumenti,<br />
ossari e istallazioni commemorative.<br />
Le tipologie di intervento prevedono oltre 200<br />
opere di restauro a favore di statue, steli e memoriali.<br />
Da poco completato il restauro dello<br />
scoglio di Quarto dei Mille a Genova, con la<br />
nascita del “Memoriale dei Mille”. Per il 17<br />
“<br />
marzo saranno inoltre portati a compimento i<br />
lavori per il completo restauro del parco della<br />
memoria del Gianicolo in Roma e della colossale<br />
Torre Vittorio Emanuele II a San Martino<br />
della Battaglia in provincia di Brescia. Interventi<br />
prioritari e urgenti riguardano le statue<br />
dei patrioti italiani a Firenze, l’ossario di Custoza,<br />
le statue di Cavour e Carlo Alberto a Torino.<br />
È prevista la realizzazione di tre nuovi musei<br />
e il riallestimento di numerosi musei del Risorgimento.<br />
Il Museo nazionale Giuseppe Ga-<br />
EVENTI LA FESTA DEL 17 MARZO<br />
ribaldi, realizzato in collaborazione con la Regione<br />
Sardegna, il Comune de La Maddalena,<br />
e l’Istituto di Studi Internazionali Giuseppe<br />
Garibaldi, sarà collocato sull’isola di Caprera,<br />
nell’area ex militare del Forte Arbuticci. Il nuovo<br />
Museo Nazionale Giuseppe Mazzini, invece,<br />
verrà realizzato presso la Domus Mazziniana di<br />
Pisa, dove il patriota si spense. Il Museo della<br />
difesa di Roma e della Repubblica Romana sarà<br />
allestito all’interno della Porta di San Pancrazio<br />
al Gianicolo, dove la battaglia del 1849 ebbe il<br />
suo punto più cruento e drammatico. Un nuovo<br />
sistema di segnaletica con targhe, mappe e<br />
iscrizioni completa il progetto che ha anche un<br />
sito internet www.iluoghidellamemoria.it dal<br />
LA NUOVA STORIA DELL’ITALIA, INDIPENDENTE E UNITA,<br />
RIPARTE, A UN SECOLO E MEZZO DI DISTANZA, DAL<br />
CAPOLUOGO PIEMONTESE CHE DARÀ IL VIA AI FESTEGGIAMENTI<br />
CON UN CALENDARIO FITTO DI APPUNTAMENTI<br />
”<br />
quale sarà possibile visitare il museo virtuale<br />
della storia dell’unificazione italiana, connettendo<br />
in rete i diversi musei del Risorgimento.<br />
Le iniziative organizzate sono state scelte<br />
in maniera tale da avere carattere permanente e<br />
da poter valorizzazione il patrimonio storicoartistico,<br />
consentendo allo stesso tempo la divulgazione<br />
di informazioni storiche sul processo<br />
di unificazione nazionale e mantenere un<br />
orientamento alle giovani generazioni.<br />
Auguri Italia!<br />
■<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
63
SPECIALE UNITÀ D'ITALIA DONNE SIMBOLO D'ITALIA<br />
di Elisa Rodi<br />
64 MARZO 2011<br />
8 MARZO. LE DONNE D'ITALIA<br />
150 ANNI DI DONNE<br />
Un percorso nella storia italiana, vista dalla parte delle donne, in occasione della ricorrenza dell'8 marzo che,<br />
quest'anno, cade a distanza ravvicinata dalle celebrazioni per l'anniversario dei 150 dell'unità del nostro Paese.<br />
Donne eccezionali, esistenze che hanno cambiato e aiutato la nazione a crescere<br />
lLa storia è fatta di uomini, ma anche di<br />
donne. Donne che hanno vissuto, combattuto,<br />
vinto e creato. Oggi l’Italia compie 150 anni e<br />
con lei la sua storia e i suoi protagonisti, i quali<br />
hanno allevato la nazione, sventolato il tricolore<br />
e cercato di far grande una terra la cui esistenza<br />
è unica. In questi 150 anni di storia italiana<br />
anche donne straordinarie hanno posto la<br />
loro firma su cambiamenti ed evoluzioni, rinvigorendo<br />
lo spirito italiano: donne che, con il<br />
loro impegno, hanno tracciato e percorso la<br />
storia del nostro Paese.<br />
Dal Risorgimento ad oggi, la biografia di<br />
molte donne contiene contributi attivi alla costruzione<br />
dell’Italia, donne intelligenti e determinanti<br />
le quali hanno innalzato la loro voce<br />
per regalare a se stesse e alla nazione un’emancipazione<br />
necessaria.<br />
L’Italia, con i suoi 150 anni, ha il dovere<br />
di celebrare quelle donne che l’hanno amata,<br />
protetta e arricchita, con un istinto materno<br />
che in maniera innata appartiene loro. E allora<br />
basta ritornare indietro con il tempo, a quando<br />
Garibaldi salì a cavallo per attraversare e<br />
unire la penisola, per imbattersi subito in memorabili<br />
donne. Una di queste fu proprio Garibaldi<br />
ad incontrarla: Ana, Aninha, quella che<br />
il generale italiano fece meglio conoscere come<br />
Anita, la sua donna, la madre dei suoi figli e la<br />
compagna delle sue battaglie. Anita Garibaldi,<br />
l’Eroina dei Due Mondi, quella che cavalcava,<br />
combatteva, attaccava così come lo facevano<br />
gli uomini, spinta dagli stessi ideali, dallo stesso<br />
impulso di rivendicare i diritti del popolo e<br />
l’eguaglianza tra i cittadini. Anita condusse una<br />
vita di battaglie che si protrassero fino alla sua<br />
tragica fine, quando insieme a Garibaldi abbandonò<br />
Roma nel 1849, sofferente e in avanzato<br />
stato di gravidanza: una fuga drammatica,<br />
piena di pericoli e privazioni, le quali non fece-<br />
ro altro che indebolire la donna. Trasportata vicino<br />
a Ravenna, il 4 agosto 1849 Anita spirò,<br />
mentre Garibaldi, braccato dagli austriaci, disperato<br />
dovette fuggire immediatamente dal<br />
luogo. Donna di un eroe, Anita Garibaldi, ma<br />
prima ancora donna simbolo dell’Italia, che<br />
anche a lei deve la sua unificazione. Un’altra<br />
donna di spessore la cui storia, per precise ra
PROTAGONISTE<br />
Sopra: Maria Montessori e la Contessa di Castiglione. Sotto:<br />
Nilde Iotti, prima donna a ricoprire la carica di Presidente<br />
della Camera dei deputati e Anita Garibaldi, l’Eroina dei Due<br />
Mondi. Nella pagina a fianco: Susanna Agnelli e Tina<br />
Anselmi<br />
gioni, si intreccia con quella dell’Italia, è la Contessa<br />
di Castiglione: amata o odiata, donna di<br />
straordinaria bellezza, intelligente ed estremamente<br />
spregiudicata. Cavour la contattò, convinto<br />
di poter utilizzare la sua bellezza per concludere<br />
un’alleanza politica con la Francia di Napoleone<br />
III; e infatti la Castiglione si trasferì a<br />
Parigi diventando così l’amante dell’imperatore.<br />
Un legame che consentì a Cavour di stringere gli<br />
accordi di Plombiers con i quali la Francia si sarebbe<br />
schierata al fianco dell’Italia per combattere<br />
l’Austria. L’indipendenza italiana passò dalla<br />
Contessa di Castiglione, il cui fascino e ingegno<br />
piegarono anche Napoleone III.<br />
L’Italia porta dunque anche la firma del<br />
gentil sesso. E d’altronde quei colori che campeggiano<br />
sulla sua bandiera sono figli di una<br />
donna, la Beatrice dantesca a cui il sommo poeta,<br />
nel vederla apparire per la prima volta nel Paradiso<br />
terrestre, dedicò incantevoli versi: “sovra<br />
candido vel cinta d’uliva donna m’apparve, sotto<br />
verde manto vestita di color di fiamma viva”; versi<br />
che Mazzini lesse e a cui si ispirò nella scelta<br />
del tricolore. A ravvivare quelle tonalità c’hanno<br />
pensato le donne degli anni a seguire. Un altro<br />
nome che merita di esser ricordato è quello di<br />
Matilde Serao, classe 1856, scrittrice e giornalista,<br />
una delle penne femminili che riuscirono ad<br />
arrivare ai clamori del successo. Determinata,<br />
ambiziosa, spronata da una grande voglia di riscattarsi<br />
e di risalire con i propri mezzi la scala<br />
della vita, che lei aveva iniziato a percorrere partendo<br />
dal gradino più basso. Protagonista del<br />
rinnovamento della pubblicistica italiana negli<br />
anni cruciali a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento,<br />
Matilde Serao è stata la prima donna ad<br />
aver fondato e diretto un quotidiano, “Il Giorno”,<br />
dopo aver creato – insieme al poeta, giornalista<br />
e scrittore Scarfoglio, suo marito – il quotidiano<br />
napoletano “Il Mattino”. Donna vincente,<br />
la Serao, quella che Carducci ricordava come<br />
“la più forte prosatrice d’Italia”, sebbene lei preferiva<br />
definirsi “una fedele ed umile cronista della<br />
memoria”.<br />
In un secolo e mezzo l’Italia ha visto caratteri<br />
femminili vittoriosi, che con la passione e il<br />
sacrificio hanno lasciato le loro orme. Maria<br />
Montessori è uno di quei nomi che hanno impreziosito<br />
l’Italia. Quando fondò la prima "Casa<br />
dei Bambini" nel 1907 a San Lorenzo in Roma,<br />
la Montessori era già nota per essere stata<br />
una delle prime donne laureate in medicina in<br />
Italia: combattente quale fu, partecipò alle lotte<br />
femministe e mostrò uno smisurato impegno<br />
sociale e scientifico a favore dei bambini handicappati.<br />
Con Maria Montessori la pedagogia<br />
scientifica subì una rivoluzione, perché per la<br />
prima volta il bambino venne riconosciuto “come<br />
essere completo, capace di sviluppare energie<br />
creative e possessore di disposizioni morali”. Il suo<br />
metodo diventò uno dei capisaldi della pedagogia,<br />
merito di una donna che ha saputo riconoscere<br />
e difendere l’importanza del bambino, fino<br />
ad allora dimenticato e sostituito dall'adulto.<br />
Ghandi, Freud, Piaget, Edison e molti altri la<br />
ammirarono, riconoscendo la qualità degli insegnamenti<br />
di quella che fu una straordinaria donna<br />
italiana.<br />
Neanche la politica è rimasta estranea dal<br />
conoscere donne di spessore, contraddistinte da<br />
una nobiltà morale piuttosto che di classe. La<br />
storia della politica italiana ha visto barlumi di<br />
luce con personaggi come Tina Anselmi, prima<br />
donna ministro nella nostra nazione, ma ancor<br />
prima - a 17 anni - parte attiva della Resistenza.<br />
Intelligente, seria, senza padroni e simbolo di garanzia,<br />
doti che la condussero nel 1981 a presiedere<br />
la Commissione parlamentare d'inchiesta<br />
sul fenomeno della loggia P2. Donna che lavorò<br />
SPECIALE UNITÀ D'ITALIA DONNE SIMBOLO D'ITALIA<br />
IL LIBRO<br />
✑ “LE ITALIANE”<br />
a cura di Telefono Rosa<br />
Castelvecchi Editore<br />
✑ Dal Risorgimento ai<br />
nostri giorni, 150 anni<br />
di storia nazionale<br />
raccontati attraverso le biografie delle<br />
protagoniste della politica, della cultura,<br />
della scienza, dell’economia e dello sport.<br />
www.castelvecchieditore.com<br />
per le donne, così come fece Nilde Iotti, la “signora<br />
della politica”, come viene spesso ricordata.<br />
La Iotti, prima donna a ricoprire la carica di<br />
Presidente della Camera dei Deputati, diede alla<br />
politica italiana quella presenza femminile reale<br />
e concreta che fino ad allora era stata solo vagheggiata.<br />
Imparziale e, per questo, a volte scomoda,<br />
fu una donna che marciò a testa alta lottando<br />
per i diritti femminili. Sempre pronta a ribadire<br />
le sue posizioni, Nilde Iotti non chinò<br />
mai il capo e non lo fece anche per il bene delle<br />
donne. Signore che hanno fatto la storia e che si<br />
aggiungono a tutte le altre che oggi, anche nella<br />
loro quotidianità, continuano a scegliere di far<br />
sentire la loro voce. Donne, queste ultime, che<br />
forse non saranno ricordate nei libri di storia, ma<br />
che oggi cercano comunque di far crescere<br />
l’Italia, nonostante i suoi 150 anni. Anche queste<br />
donne sono Madri della Patria. ■<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
65
showbiz<br />
showbiz showbiz<br />
showbiz<br />
LA RIVOLUZIONE PUNK<br />
Fino al 20 marzo<br />
all’accademia di Francia a<br />
Roma, la prima mostra sul<br />
movimento nato 35 anni fa e<br />
che continua ad influenzare le<br />
principali forme d’arte.<br />
Il rifiuto del controllo:<br />
questa era l’idea fondante del<br />
movimento punk. Una<br />
negazione degli stereotipi, del<br />
potere dei mass-media, delle<br />
organizzazioni religiose che<br />
risulta evidente nella mostra<br />
“Europunk: la cultura visiva<br />
punk in Europa, 1976-1980”,<br />
che sarà possibile visitare fino<br />
al 20 marzo all’Accademia di<br />
Francia di Roma. 550 elementi,<br />
tra oggetti e documenti, sono<br />
riuniti nell’esibizione per far<br />
capire l’importanza e<br />
l’influenza del fenomeno punk<br />
nell’arte visiva degli anni<br />
Settanta-Ottanta a livello<br />
europeo. “Europunk” è infatti<br />
la prima mostra a respiro<br />
internazionale che presenta la<br />
produzione alternativa nel<br />
66 MARZO 2011<br />
showbiz<br />
showbiz<br />
showbiz<br />
showbiz<br />
showbiz<br />
showbiz<br />
showbiz<br />
showbiz<br />
campo delle arti visive, in<br />
particolare quella realizzata<br />
nel Regno Unito e in Francia,<br />
ma anche in Germania,<br />
Svizzera, Italia e Olanda.<br />
Aperta dallo scabroso<br />
video “So It Goes” dei Sex<br />
Pistols, la mostra racconta il<br />
punk nelle sue diverse forme:<br />
esso infatti non si limita<br />
semplicemente alla musica,<br />
ma tocca anche il mondo<br />
dell’arte e della moda, fino a<br />
diventare una forma di cultura<br />
a sé, uno stile di vita.<br />
Da quando nacque nella<br />
seconda metà degli anni ‘70 in<br />
Inghilterra, la cultura punk<br />
intendeva soprattutto<br />
comunicare il disagio sociale<br />
che i giovani ventenni della<br />
classe operaia inglese vivevano<br />
allora. Il modo scelto per dar<br />
voce a questa condizione era<br />
l’estetica stravagante.<br />
Il movimento punk si<br />
espresse attraverso oggetti,<br />
copertine di dischi, poster,<br />
filmati e disegni, tutti ispirati<br />
da un’unica ideologia:<br />
cancellare il passato,<br />
boicottare le tradizioni e<br />
demolire qualsiasi mito. Il<br />
punk andava in cerca del nuovo<br />
e in questa sua indagine non<br />
passava di certo inosservato:<br />
provocatori e rivoluzionari, gli<br />
artisti punk ribadivano con<br />
forza le loro convinzioni,<br />
spazzando via anche quegli<br />
ideali hippy tipici della cultura<br />
precedente, così<br />
profondamente diversi.<br />
Fomentavano nuove proposte, i<br />
punk, e lo facevano incitati da<br />
una creatività irrompente.<br />
Attraversando le sale di<br />
Villa Medici si è inondati da<br />
una valanga di immagini<br />
create da artisti che la cultura<br />
punk la rappresentavano e<br />
omaggiavano. Un esempio fu<br />
Jamie Reid, ideatore di<br />
numerose copertine dei Sex<br />
Pistols, che scandalizzò molti<br />
inglesi raffigurando il volto<br />
della Regina Elisabetta con gli<br />
occhi e la bocca coperta dal<br />
nome della rock band.<br />
Ma anche il gruppo<br />
artistico francese Bazooka<br />
affermò la potenza della<br />
cultura punk: di uno dei pochi<br />
gruppi che riuscì a<br />
raggiungere un’estrema<br />
potenza visiva attraverso il<br />
linguaggio del fumetto, la<br />
mostra propone copertine di<br />
dischi, volantini di stampo<br />
anarchico e collages.<br />
Realizzazioni dal sapore<br />
“cattivo” ma che colpiscono<br />
per la loro potenza.<br />
EUROPUNK<br />
di ELISA RODI<br />
✑ LA CULTURA VISIVA<br />
PUNK IN EUROPA, 1976-1980<br />
Fino al 20 marzo 2011<br />
Accademia di Francia a Roma<br />
Villa Medici<br />
www.villamedici.it<br />
Una sensazione che si<br />
prova davanti alle creazioni di<br />
moda degli artisti punk, come<br />
gli abiti di Malcom McLaren e<br />
Vivienne Westwood, stilista<br />
inglese che arrivò ad usare<br />
provocatoriamente la svastica<br />
sulla sua “Destroy shirt” del<br />
1976.<br />
Linguaggi spregiudicati sui<br />
volantini, manifesti, fotocopie<br />
che campeggiano sulle pareti<br />
di Villa Medici; immagini dallo<br />
stile che sfiora e in alcuni casi<br />
oltrepassa la censura, ma che<br />
ad essa non bada perché frutto<br />
di un estro che non ha limiti. È<br />
un caos creativo, lo stesso che<br />
ha stupito, scandalizzato e<br />
trascinato milioni di giovani.<br />
Una mostra che valorizza il<br />
lavoro di artisti che tali non<br />
volevano esser considerati, ma<br />
che con le loro immagini<br />
hanno voluto comunque<br />
cambiare il mondo.
EVENTI LA MUSICA LIRICA IN GIRO PER L’ITALIA<br />
di Daniela Sallustio<br />
68 MARZO 2011<br />
TEATRI DELL’OPERA<br />
TOUR ITALIANO<br />
NELLA MUSICA<br />
I più celebri teatri dell’opera in Italia. Storia, programmazione e curiosità, per un viaggio all’insegna della musica<br />
classica, nel 150 anniversario dell’Unità d’Italia
mMelodie di antica tradizione, proprie di<br />
un genere musicale che nasce nel XVII secolo,<br />
le opere di musica classica hanno da sempre<br />
appassionato gli ascoltatori di tutto il mondo.<br />
Se le sinfonie continuano a vibrare e ad entusiasmare<br />
è merito anche dei teatri dell’opera –<br />
italiani ed europei –, i quali si contraddistinguono<br />
per la loro eccellente attività.<br />
Nomi noti agli appassionati e non, parti<br />
integranti della cultura del paese di appartenenza.<br />
Riviviamo la storia di alcuni dei più<br />
importanti teatri, famosi per bellezza e qualità<br />
delle opere rappresentate, e scopriamo qualche<br />
anticipazione sulle loro sempre impeccabili<br />
programmazioni.<br />
TEATRO SAN CARLO, NAPOLI<br />
Perché si chiami San Carlo è facile da capire,<br />
considerando che fu Carlo I di Borbone<br />
a volerne la costruzione e che l’inaugurazione<br />
avvenne proprio il giorno di San Carlo.<br />
Da quel lontanissimo<br />
1737 il Teatro lirico<br />
della città di<br />
Napoli<br />
EVENTI LA MUSICA LIRICA IN GIRO PER L'ITALIA<br />
non ha mai affievolito il suo prestigio. Continua<br />
infatti ad essere il più capiente teatro italiano<br />
– può ospitare quasi 3.300 spettatori – e<br />
il più antico teatro d’opera europeo ancora attivo.<br />
Un vanto per Napoli e per l’Italia intera:<br />
un teatro la cui importanza e bellezza è stata<br />
anche riconosciuta dall’Unesco, che ne ha<br />
identificato lo stato di patrimonio dell’umanità.<br />
Nel corso della sua storica attività artistica,<br />
il San Carlo ha ospitato le più famose prime<br />
operistiche: “Achille in Sciro” di Domenico<br />
Sarro (1737), “Armida” di Rossini (1817),<br />
“Otello” di Giuseppe Verdi (1952/1953), sono<br />
solo alcuni esempi.<br />
La stagione operistica 2011 prevede opere<br />
di altrettanto spicco. In programma: dall' 8<br />
al 13 marzo 2011 “Carmen” di Georges Bizet,<br />
dall' 8 al 17 aprile 2011, “Così fan tutte” di<br />
Wolfgang Amadeus Mozart, dal 5 al 21 maggio<br />
2011 “Il segreto di Susanna” di Ermanno<br />
Wolf, dal 15 al 24 maggio 2011 “Les Vepres<br />
siciliennes” di Giuseppe Verdi.<br />
www.teatrosancarlo.it<br />
TRA LE REGIE POLTRONE<br />
Sopra: Teatro San Carlo. A Napoli il San Carlo è una vera<br />
istituzione. Può contenere fino a 3.300 spettatori<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
69
EVENTI LA MUSICA LIRICA IN GIRO PER L'ITALIA<br />
NOTE REGALI<br />
Sopra: lo storico Teatro alla Scala di Milano. La Scala è<br />
considerata da sempre il miglior teatro al mondo.<br />
Sotto: un’immagine de “La Tosca” di Puccini<br />
TEATRO ALLA SCALA, MILANO<br />
Fu l'opera di Antonio Salieri, “L'Europa<br />
riconosciuta”, ad inaugurare il 3 agosto 1778<br />
il Teatro alla Scala di Milano, degno sostituto<br />
di quello che era il Teatro Regio Ducale, allora<br />
sede delle rappresentazioni liriche milanesi<br />
ma distrutto da un incendio. Una storia artistica,<br />
quella del teatro, lunga e gloriosa, grazie<br />
alle opere che qui hanno goduto di degna rappresentazione.<br />
Si iniziò con l’opera buffa napoletana<br />
per poi diventare con Rossini il teatro<br />
prescelto per il melodramma italiano, e da<br />
allora si continuò via via con opere dal valore<br />
considerevole, che hanno identificato ne La<br />
Scala “il tempio della lirica”. Così chiamato<br />
perché sorge sull’area che fu della chiesa dedicata<br />
a Santa Maria della Scala, il teatro milanese<br />
fu diretto da uomini di musica del calibro<br />
di Arturo Toscanini, nel 1920, Claudio<br />
Abbado dal 1968 al 1986, Riccardo Muti dal<br />
1986 al 2004 e, fino ad oggi Stéphane Lissner.<br />
Restaurato e modernizzato, la stagione<br />
teatrale de La Scala rappresenta uno dei più<br />
importanti eventi culturali della vita culturale<br />
milanese, e nazionale.<br />
Da segnalare nel programma 2011 le<br />
opere di Giacomo Puccini: la “Tosca”, fino al<br />
25 Marzo, la “Turandot”, dal 10 Aprile al 13<br />
Maggio.<br />
www.teatroallascala.org<br />
70 MARZO 2011<br />
TEATRO DELL’OPERA, ROMA<br />
L’idea matrice della sua costruzione era<br />
quella di dotare Roma di una sede artistica e<br />
culturale che celebrasse l’importanza della<br />
città e il prestigio universale della tradizione<br />
“<br />
lirica italiana, così è stato: oggi il Teatro dell’Opera<br />
romano rappresenta un luogo storico,<br />
dedicato all’opera lirica e al balletto. È anche<br />
conosciuto come Teatro Costanzi, dal nome<br />
del suo artefice, Domenico Costanzi, imprenditore<br />
edile romano d’adozione, che l’ha voluto<br />
e tirato su mattone dopo mattone. La storia<br />
musicale è passata anche dal teatro romano:<br />
Pietro Mascagni ne fu un assiduo frequen-<br />
LA STAGIONE TEATRALE DE LA SCALA RAPPRESENTA UNO<br />
DEI PIÙ IMPORTANTI EVENTI CULTURALI DELLA VITA<br />
CULTURALE MILANESE, E NAZIONALE<br />
”<br />
tatore, e vi diede qui nel 1890 la prima della<br />
“Cavalleria rusticana”, ma anche di “L'amico<br />
Fritz”, “Iris” e la “Lodoletta”. Ma l’elenco dei<br />
nomi prestigiosi e delle opere che hanno cal-
MELODRAMMI IN MUSICA<br />
Nella pagina: Il Teatro dell’Opera a Roma; “Carmen” e il<br />
“Nabucco” di Verdi<br />
cato il palco del Teatro dell’Opera è lungo: basti<br />
pensare che nel 1900 Giacomo Puccini diede<br />
al Costanzi la prima della “Tosca”, e anche<br />
“La fanciulla del West”, diretta da Arturo Toscanini<br />
nel 1911 fece qui il suo trionfale esordio.<br />
Una storia, quella del teatro romano, che<br />
nei mesi estivi entra direttamente in contatto e<br />
si mescola con l’antichità di Roma: fin dal<br />
1937 – con un’interruzione nel corso della seconda<br />
guerra mondiale e poi per una decina<br />
d'anni dal 1993 – il Teatro dell'Opera conduce<br />
infatti nei mesi di luglio e agosto una stagione<br />
all'aperto, ambientata nel complesso ar-<br />
EVENTI LA MUSICA LIRICA IN GIRO PER L'ITALIA<br />
cheologico delle Terme di Caracalla, regalando<br />
opere di fama mondiale che, anche grazie alla<br />
suggestiva location, trasmettono vibranti emozioni.<br />
Per la stagione 2011, il Teatro mette in<br />
cartellone – tra gli altri – il “Nabucco” di Giuseppe<br />
Verdi, dal 12 al 24 Marzo, diretto da<br />
Riccardo Muti e il balletto del “Don Chisciotte”,<br />
dal 11 Aprile al 19 Aprile, con la musica di<br />
Ludwig Minkus<br />
www.operaroma.it<br />
■<br />
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71
PEOPLE BEING A STAR<br />
di Kate Carlisle<br />
INTERVISTA CON ANDREA BOCELLI<br />
UNA VOCE ITALIANA<br />
Famoso per la sua cortesia, la seria presenza da palcoscenico e la profonda interpretazione, Andrea Bocelli è un<br />
cantante di successo. Una passione che ha trasmesso ai suoi figli, che spesso lo seguono in tour quando non vanno<br />
a scuola; studiano piano con grande entusiasmo. “Naturalmente - dice Bocelli - quando loro sapranno suonare<br />
abbastanza bene mi accompagneranno, creerò un nascondiglio della musica dove potremo suonare tutti insieme”<br />
72 MARZO 2011<br />
tToscano e noto come il “quarto tenore”<br />
subito dopo il trio Domingo-Carreras-Pavarotti,<br />
Bocelli è conosciuto da tutti per la sua<br />
appassionante “Con te” o, in inglese, “Time<br />
to say goodbye”. Ama i cavalli e cavalcare.<br />
Un classico gentiluomo, una personalità senza<br />
tempo di grazia ed eleganza. Ecco ciò che<br />
il giovane tenore di fama mondiale ci ha raccontato<br />
in un’intervista con Kate Carlisle per<br />
“Progress”.<br />
Il tuo pubblico è composto da ammiratori-ascoltatori<br />
sinceramente emozionati<br />
da ciò che tu fai.<br />
Questo ti concede grandi opportunità,<br />
ma significa anche che hai un numero<br />
immenso di fan da soddisfare. È difficile?<br />
O ciò ti spinge a crescere e migliorare<br />
sempre di più?<br />
Gli artisti si nutrono della loro popolarità.<br />
Il calore e l’apprezzamento del pubblico
ARTISTA INETRNAZIONALE<br />
Andrea Bocelli sta lavorando ad un nuovo progetto che<br />
mette insieme tourneè, video e libro. Il progetto è basato su<br />
cinque concerti e termina con un gran finale al Metropolitan<br />
di New York il 13 febbraio<br />
sono le sensazioni più forti che si possano provare<br />
mentre si sta sul palcoscenico. Durante<br />
tutta la mia carriera ho ricevuto molti riconoscimenti…<br />
alcuni estremamente gratificanti.<br />
Mi piace pensare che questo sia inevitabile,<br />
considerato il rapporto che ho costruito con il<br />
mio pubblico.<br />
E in futuro spero di poter ridare – anche<br />
se solo in parte - la stessa attenzione che mi è<br />
stata data e fare la differenza, anche se piccola,<br />
nella vita di alcuni.<br />
A mio parere, tu sei l’unico musicista<br />
che io conosca il quale è in grado di emozionare<br />
nello stesso modo mia madre, di 75<br />
anni, e mia nipote, di 24. È uno dei tuoi<br />
obbiettivi artistici? Così come lo è trasmettere<br />
agli altri ciò che tu senti dentro?<br />
A mio avviso, ognuno di noi dovrebbe fare<br />
il possibile, o almeno fare del proprio meglio.<br />
Quelli che, come me, hanno avuto la fortuna di<br />
poter fare ciò che più amano devono certamente<br />
sentirsi felici e soddisfatti; tuttavia, ci sono interessanti<br />
e stimolanti esperienze di vita da cui sarebbe<br />
sciocco trattenersi.<br />
Ogni esperienza che ci aiuta a crescere e allargare<br />
gli orizzonti della nostra comprensione<br />
della vita e del mondo è positiva, e deve essere<br />
provata.<br />
Per il mondo tu sei “l’Italiano”, eppure<br />
essere nato in Toscano ha un’importanza<br />
particolare per molti toscani di mia conoscenza.<br />
Quindi, tu sei prima toscano e poi<br />
italiano? Nutri una speciale affinità per la<br />
regione che hai rappresentato e continui a<br />
rappresentare in tutto il mondo?<br />
Più che influenzare la mia carriera, la Toscana<br />
ha modellato la mia personalità, insieme<br />
all’umore e alla sensibilità. Il resto di ciò che sono,<br />
creda dipenda dal personale disegno di Dio.<br />
Quanti mesi all’anno stai in tour? Hai<br />
un luogo in cui, quando sali sul palco, ti fa<br />
sentire estremamente felice di essere lì?<br />
La mia carriera è un po’ come una favola. In<br />
soli pochi anni ho avuto le più eccitanti e incredibili<br />
esperienze che un artista possa immaginare o<br />
sperare. Non posso dimenticare di aver cantato per<br />
due Papi, esser stato in un posto straordinario come<br />
le piramidi d’Egitto, o le Twin Towers prima<br />
del terribile 11 settembre, o ancora la splendida<br />
Piazza Ermitage a San Pietroburgo...<br />
Così come ho avuto il privilegio di ascoltare<br />
le voci più importanti e di primissimo piano<br />
nel mondo. Per una persona appassionata di<br />
musica come lo sono io, questo – in particolare –<br />
è stato uno dei più bei regali che la vita mi abbia<br />
fatto.<br />
PEOPLE BEING A STAR<br />
Tra tutti i dischi che hai fatto, ce n’è<br />
uno che vorresti rifare, che lo ascolti ora e<br />
ti piacerebbe cambiarne qualcosa? O addirittura<br />
rifarlo completamente?<br />
Ah, bella domanda! Ma io credo che in<br />
questo mondo non ci sia nulla che non possa esser<br />
migliorato. Certo, rifarei alcuni dei miei dischi,<br />
ma solo se non fossi spinto dalla mia curiosità<br />
di esplorare nuovi lavori e nuovi mondi.<br />
Stai lavorando ad un nuovo progetto<br />
che mette insieme tournée, video e libro.<br />
Semplicemente immenso. Dove lo trovi il<br />
tempo per mangiare? Battuta a parte, ti<br />
concentrerai su questo progetto e quanto<br />
tempo impiegherai a realizzarlo?<br />
Il progetto è basato su cinque concerti e<br />
termina con un gran finale al Metropolitan di<br />
New York il 13 febbraio. Naturalmente, abbiamo<br />
cercato di creare un repertorio che sia<br />
raffinato ed elegante. Molto probabilmente<br />
sarà un tour per il mondo e che farà contente<br />
molte città.<br />
Tempo libero… Cosa fai quando ne<br />
hai a disposizione? Mi pare di aver letto che<br />
ami i cavalli e i bambini. Cavalchi ancora?<br />
Sei più un uomo di campagna o di città?<br />
È difficile esprimere una passione, perché le<br />
passioni nascono dal cuore e il cuore ha delle ragioni<br />
che la ragione non conosce. Io sono sempre<br />
stato affascinato dai cavalli, dalla loro energia,<br />
agilità, dalla loro bellezza. Non appena la mia<br />
carriera è iniziata ho dovuto smettere di cavalcare,<br />
ma la passione non mi ha mai abbandonato,<br />
a tal punto che proprio recentemente ho comprato<br />
un altro cavallo. Ancora una volta ho scelto<br />
un altro giovane stallone nero, di soli tre anni.<br />
Ci stiamo ancora conoscendo, ma la nostra<br />
amicizia è iniziata bene. Mi sento di avere un<br />
nuovo amico, che sarà un buon compagno per<br />
molti anni.<br />
■<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
73
74<br />
cinema<br />
cinema<br />
MORETTI IN VATICANO: “HABEMUS PAPAM”<br />
Cresce l'attesa per “Habemus<br />
Papam”, ultimo film in uscita di Nanni<br />
Moretti, il cui debutto in sala è previsto<br />
per l’8 marzo. In questo lungometraggio<br />
l’attore-regista recita con Michael<br />
Piccoli, protagonista che veste i panni di<br />
un Papa, appena eletto e assalito dai<br />
dubbi.<br />
Fin dall'inizio della lavorazione, il<br />
film ha suscitato una grande curiosità; si<br />
è parlato sui quotidiani di mezzo mondo,<br />
ed è stato incluso in molte liste di siti<br />
stranieri sui film più attesi per il 2011, in<br />
particolare per il Festival di Cannes dove<br />
dovrebbe essere in concorso.<br />
Costato circa 8 milioni di euro, il<br />
MARZO 2011<br />
cinema<br />
cinema<br />
cinema<br />
cinema<br />
cinema<br />
cinema<br />
cinema<br />
cinema cinema<br />
film, definito da Moretti "una commedia<br />
dolorosa" racconta il viaggio reale e<br />
interiore del cardinale Melville, diventato<br />
inaspettatamente Papa, dopo due<br />
fumate nere, nel sollievo degli altri<br />
porporati. Il nuovo pontefice però si<br />
sente depresso e schiacciato dalla<br />
responsabilità del ruolo. Per aiutarlo<br />
viene chiamato il professor Brezzi (Nanni<br />
Moretti), luminare della psicanalisi, ma il<br />
compito si rivela più difficile del previsto<br />
dopo che il Papa tenta una fuga. Nel<br />
cast Jerzy Stuhr, nei panni del portavoce<br />
papale, Margherita Buy, nel ruolo dell'ex<br />
moglie di Brezzi, anche lei psicanalista,<br />
e fra gli altri, Renato Scarpa e Franco<br />
Graziosi.<br />
“Habemus Papam”, prodotto da<br />
Sacher Film e Fandango in<br />
collaborazione con Rai Cinema e in<br />
associazione con Le Pacte, girato nella<br />
prima parte del 2010, ha usato come<br />
ambientazioni per le stanze del Vaticano<br />
Villa Medici e Palazzo Farnese, sede<br />
dell'ambasciata francese a Roma (al<br />
costo di 146.000 euro), mentre la<br />
Cappella Sistina è stata ricostruita a<br />
Cinecittà.<br />
Concorrerà al Festival di Cannes –<br />
rassegna che già lo aveva premiato con<br />
la Palma d’Oro nel 2001 per il film “La<br />
stanza del figlio” - e regalerà uno<br />
spaccato personale di quello che<br />
succede in Vaticano, su tutto ciò che<br />
ruota intorno all'elezione del pontefice.<br />
Ma al contrario di quello che si potrebbe<br />
pensare, tra i cardinali non c'è nessuna<br />
competizione. Anzi, incredibilmente tutti<br />
sperano di non essere eletti.<br />
Quello di Moretti è un Papa che<br />
stupisce, perché umano e insicuro che<br />
cerca di sottrarsi al suo ruolo fuggendo<br />
dal Vaticano.<br />
di DANIELA SALLUSTIO<br />
Moretti, autore della sceneggiatura<br />
con Francesco Piccolo e Federica<br />
Pontremoli, ha spiegato che "è un film<br />
ambientato nell'oggi ma senza alcun<br />
legame con l'attualità. La sua intenzione<br />
era quella di non voler fare un film<br />
troppo pessimista, volendosi distaccare<br />
dai problemi attuali che il Paese sta<br />
attraversando. “Il mio è un Papa<br />
inventato", la storia è quella "di un uomo<br />
eletto pontefice, che sembra non riuscire<br />
a farcela. Il risultato è una commedia<br />
dolente, solo un paradosso della<br />
contemporaneità; i vertici della Chiesa<br />
possono stare tranquilli, non ci sarà<br />
nessun accenno agli scandali che hanno<br />
colpito il Clero. Nessun oltraggio, ma<br />
solo un’analisi antropologica sullo<br />
smarrimento”.
CINEMA NON CHIAMATELO FIGLIO D'ARTE<br />
di Claudia Catalli<br />
ALESSANDRO GASSMAN<br />
NON SONO UN CUOR DI LEONE<br />
MA MI BATTO PER L’INTEGRAZIONE<br />
Che dal padre Vittorio non abbia ereditato solo il cognome, ma anche una vis artistica straordinaria, uno charme<br />
fuori dal comune, una serietà professionale d’eccezione e un amore smodato per il palcoscenico, è ormai cosa nota.<br />
Perché Alessandro Gassman continua a costruirsi imperterrito e tenace, anno dopo anno una carriera sempre più<br />
solida e ricca di colpi di scena<br />
qQualcuno ha storto il naso nel vederlo,<br />
l’anno scorso, nel cine-panettone “Natale a<br />
Beverly Hills”, qualcun altro ha applaudito<br />
la sua voglia di mettersi alla prova con generi<br />
sempre diversi, altri ancora sono rimasti<br />
estasiati dal suo documentario “Vittorio racconta<br />
Gassman – Una vita da mattatore”. E<br />
se al cinema l’abbiamo visto da poco in “Il<br />
76 MARZO 2011<br />
Padre e lo straniero”, a teatro continua a<br />
portare in scena una storia di integrazione e<br />
paternità difficile con “Roman e il suo cucciolo”,<br />
dal 27 marzo al Quirino di Roma.<br />
Partiamo con il cinema: com’è stato<br />
calarsi nei panni del padre di un bambino<br />
disabile nell’ultimo film di Ricky Tognazzi?<br />
Non è stato difficile, grazie all’ottimo lavoro<br />
degli sceneggiatori, fra cui Giancarlo De<br />
Cataldo, e l’aiuto di attori sublimi come Xenia<br />
Rappaport e Amr Waked. E’ un film che mi ha<br />
aiutato a conoscere me stesso: non sono un cuor<br />
di leone, ma uno che ha paura del dolore fisico,<br />
che si spaventa di fronte alle malattie, un<br />
ipocondriaco. E questo film mi ha fatto riflet
COMPAGNI DI LAVORO<br />
Ale ssandro Gassman e Ricky Tognazzi sul set de “Il padre e<br />
lo straniero”<br />
tere sull’accettazione del dolore, facendo anche<br />
aumentare in me l’interesse verso culture solo apparentemente<br />
lontane dalla nostra.<br />
È stato a Il Cairo poco prima dell’esplosione<br />
degli scontri, che ricordo ne ha?<br />
Ricordo una gigantesca metropoli con molti<br />
check-point, dove la sensazione di democrazia<br />
e libertà era abbastanza lontana. I turismi vivevano<br />
sotto protezione continua, come tutti i paesi<br />
del Nord Africa che ho avuto modo di visitare.<br />
Un sistema di sicurezza che è l’esatto contra-<br />
rio delle popolazioni che vivono in questi paesi,<br />
per cui ho grande rispetto, sono di grandissima<br />
simpatia e accoglienza. Mi ricordano un po’<br />
l’Italia che vediamo nei film degli anni ’50. Mi<br />
auguro che l’Egitto, paese amico dell’Italia e con<br />
una popolazione vastissima possa diventare una<br />
democrazia vera.<br />
Ci parli del suo spettacolo “Roman e<br />
il suo cucciolo”.<br />
È uno spettacolo vincitore di tre premi<br />
Ubu, patrocinato da Amnesty International e,<br />
dopo 85 repliche, si sta rivelando un successo incredibile.<br />
Lo sto portando in giro per l’Italia, è<br />
una commedia che nasce nel 1984 a New York,<br />
scritta da Reinaldo Povod, autore tossicodipendente<br />
scomparso a trentuno anni e scoperto da<br />
CINEMA NON CHIAMATELO FIGLIO D'ARTE<br />
Robert De Niro, messa in scena con grande successo<br />
a Off Broadway per settimane. L’originale<br />
racconta di una comunità di cubani nella Grande<br />
Mela, noi l’abbiamo fatta diventare un gruppo<br />
di romeni sulla Casilina, oggi.<br />
Nasce dall’urgenza di raccontare i<br />
margini della nostra società?<br />
Sì, ma anche un rapporto molto violento<br />
fra padre e figlio. La domanda che m’interessava<br />
è: se hai la disgrazia di nascere da un padre spacciatore<br />
romeno mezzo rom, e hai voglia di uscire<br />
dal ghetto che ti è stato costruito intorno? Può<br />
oggi un diciassettenne romeno crescere con gli<br />
stessi diritti e doveri di un coetaneo italiano?<br />
Perché un ragazzo italiano nelle stesse condizioni<br />
ha sicuramente poche possibilità di uscirne,<br />
ma senz’altro di più di uno che non è italiano.<br />
L’integrazione è un tema che le sta a<br />
cuore, a quanto pare...<br />
Assolutamente sì, molto, anche perché sono<br />
deluso da un paese come il nostro che nell’immediato<br />
dopoguerra ha vissuto gravi momenti economici<br />
e visto molti propri connazionali costretti<br />
a emigrare per trovare spazi di vita. E ora ha<br />
difficoltà ad accettare chi viene da noi ora per gli<br />
stessi motivi.<br />
Porterà “Roman” al cinema? Sarebbe<br />
il suo primo film...<br />
Sì, stiamo finendo la sceneggiatura con<br />
Vittorio Moroni, siamo nel mezzo della trafila<br />
burocratica che tutti i cinematografari devono<br />
fare per arrivare a trovare i soldi, mi auguro possa<br />
trovare uno sbocco e di girarlo fra gennaio e<br />
febbraio del 2012.<br />
■<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
77
internet<br />
internet<br />
ifestile<br />
internet<br />
internet<br />
internet<br />
internet<br />
internet<br />
internet<br />
internet<br />
SAMSUNG WAVE II S8530<br />
Samsung continua a<br />
soddisfare le esigenze dei suoi<br />
clienti: “intrattenimento e<br />
informazione in mobilità di<br />
ciascun utente” – come<br />
dichiara Carlo Barlocco, Vice<br />
Presidente delle divisioni IT &<br />
Telecom di Samsung<br />
Electronics Italia – sono gli<br />
obiettivi che questa volta si è<br />
cercati di perseguire con il<br />
nuovo Wave II GT-S8530,<br />
sequel dello smartphone<br />
presentato lo scorso anno e<br />
che aveva già anticipato il<br />
78 MARZO 2011<br />
internet<br />
restyling dell’azienda coreana<br />
sia nel design che nel<br />
software.<br />
Sistema operativo Bada<br />
1.2, fotocamera da 5 megapixel<br />
e display multitouch da 3,7<br />
pollici di tipo Super Clear LCD<br />
con risoluzione di 480 x 800<br />
pixel: alta tecnologia che<br />
conferma il prestigio e<br />
l’innovazione di Samsung nel<br />
mercato della telefonia.<br />
La versione Wave II<br />
permette di scaricare tante<br />
e nuovissime<br />
applicazioni in<br />
modo semplice e<br />
immediato da<br />
Samsung Apps,<br />
che nel 2010 solo<br />
in Italia ha registrato<br />
oltre 2,4 milioni di<br />
download e su cui sono<br />
state pubblicate oltre<br />
2.700 applicazioni.<br />
Ognuno potrà quindi<br />
personalizzare il suo<br />
smartphone come meglio<br />
crede, scaricando<br />
applicazioni che vanno<br />
dai giochi in alta<br />
definizione agli e-book,<br />
fino alle applicazioni<br />
dedicate a informazione e<br />
salute. Molte di queste<br />
sono state sviluppate ad<br />
hoc per l’Italia, in<br />
collaborazione con brand<br />
importanti: alcuni esempi<br />
sono quelle create per il<br />
Corriere della Sera o<br />
Downlovers, realizzata –<br />
quest’ultima – in<br />
esclusiva per Samsung,<br />
così da permettere agli<br />
utenti di<br />
entrare a 360° nel mondo della<br />
musica, scaricando e<br />
condividendo i brani del cuore.<br />
A fare la differenza è anche il<br />
sistema di navigazione<br />
integrato e la licenza illimitata<br />
di fruizione di tutte le mappe<br />
d’Italia di Route 66, navigabili e<br />
dotate di istruzioni vocali;<br />
valore aggiunto che rende<br />
Samsung Wave II anche un<br />
navigatore di ultima<br />
generazione: il compagno di<br />
viaggio ideale per qualsiasi<br />
destinazione.<br />
Wave II non dimentica<br />
neanche i social network, anzi.<br />
Lo smartphone Samsung offre<br />
infatti la possibilità di<br />
di ELISA RODI<br />
mantenersi sempre in contatto<br />
con la propria rete di contatti<br />
digitale, condividendo<br />
esperienze ed emozioni dal<br />
Social Hub – che consente<br />
appunto di essere<br />
costantemente connessi e<br />
raccontare ciò che si sta<br />
facendo – visualizzando in<br />
un’unica pagina il proprio<br />
phonebook e gli aggiornamenti<br />
dai social network, dall’IM e<br />
dagli account di posta<br />
elettronica. Wave II è già<br />
disponibile, con un prezzo<br />
consigliato di 349 Euro.<br />
“Azione, stile, divertimento!”, le<br />
tre parole chiave del Wave II<br />
GT-S8530 firmato Samsung.<br />
www.samsung.com
NUOVI MEDIA TWITTER È IN CRISI?<br />
di Flavia Aliberti<br />
CRONACHE 2.0<br />
Nell'era del web 2.0, i “fenomeni” mediatici fanno presto ad esplodere, per poi implodere, nel giro di pochi mesi,<br />
massimo qualche anno. E qualcuno sostiene sia quello che sta già accadendo al micro-social network venuto dagli USA<br />
pPer carità, gli utenti sono sempre tanti,<br />
la diffusione negli altri paesi è discreta (nulla<br />
a che vedere con le cifre di Facebook, intendiamoci),<br />
la facilità di utilizzo, unita all'integrazione<br />
con altri supporti, come gli<br />
smartphone, ne favorisce sicuramente<br />
l'espansione. Per chi ancora non lo conoscesse,<br />
Twitter è un servizio di microblogging<br />
che dà la possibilità ai propri iscritti di<br />
pubblicare messaggi di testo della lunghezza<br />
di massimo 140 caratteri, come se fossero<br />
degli SMS. Sulla pagina personale di un<br />
utente Twitter, sul campo di testo dove va<br />
80 MARZO 2011<br />
TWITTER SÌ, TWITTER NO<br />
inserito il messaggio, spicca la domanda<br />
“what are you doing (cosa stai facendo)?”.<br />
Twitter è tutto qui: niente foto (a meno che<br />
non si utilizzino servizi di terze parti), niente<br />
video, niente applicazioni. Un mezzo per<br />
tenere costantemente aggiornati i vostri amici<br />
su Twitter su cosa state facendo.<br />
Ma negli Stati Uniti si parla ultimamente<br />
dell'inizio del declino. Perché? Perché<br />
alcuni dei maggiori artefici del suo successo<br />
stanno abbandonando la barca... Per esempio,<br />
John Mayer. E chi sarebbe? Facciamo<br />
un passo indietro.<br />
Twitter è stata la moda del web 2.0 di<br />
due o tre anni fa: chi non aveva un account<br />
era considerato “out”. Con il tempo Twitter<br />
ha iniziato a diffondersi tra i personaggi<br />
pubblici, grazie alla particolare modalità di<br />
comunicazione. Twitter avvicina la star di<br />
Hollywood, così come il politico più navigato,<br />
ai propri fan. Possono far sapere ai propri<br />
“followers” cosa stanno facendo durante la<br />
giornata, allegando foto della vita di tutti i<br />
giorni. Gli utenti si sentono in questo modo<br />
più vicini ai propri beniamini, come mai era<br />
stato possibile in precedenza. Si tratta però
di una vicinanza “falsa”, perché il canale di comunicazione<br />
è ad un senso solo. Osservando<br />
la situazione da un’angolazione diversa possiamo<br />
infatti vedere che da una parte c’è chi scrive<br />
e decide a chi rispondere, mentre tutti gli<br />
altri possono unicamente leggere, rimanendo<br />
in questo modo spettatori passivi.<br />
Arretrati culturalmente a livello tecnologico,<br />
i personaggi pubblici italiani non sono<br />
mai stati in grado di portare avanti un proprio<br />
profilo Twitter.<br />
Questo, unito alla monodirezionalità<br />
della comunicazione, ha messo Twitter nella<br />
condizione di non sfondare davvero in Italia.<br />
Da quello che possiamo notare, Twitter ha<br />
trovato comunque la propria nicchia nel nostro<br />
Paese nella distribuzione immediata delle<br />
notizie. I più grandi quotidiani, agenzie di<br />
stampa ed emittenti televisive hanno un account<br />
Twitter dal quale poter ricevere immediatamente<br />
le notizie pubblicate.<br />
Torniamo allora negli Stati Uniti e diamo<br />
qualche numero, per capire l’impatto del<br />
fenomeno Twitter. L’account del presidente<br />
Obama è seguito da quasi 5 milioni e mezzo<br />
di utenti, Lady Gaga si attesta sui 6,2 milioni<br />
mentre Justin Bieber, astro nascente della musica<br />
pop, è attorno ai 5 milioni. Da tenere presente<br />
che il 3% di tutti i server di Twitter sono<br />
occupati a gestire l’account di Bieber, uno<br />
che tra l’altro aggiorna spessissimo il proprio<br />
“status”.<br />
Veniamo allora alla questione. John<br />
Mayers è un cantante e chitarrista americano.<br />
Mayers è uno dei pochi che ha saputo usare<br />
Twitter per rompere quella sorta canale monodirezionale<br />
di cui accennavamo qui sopra.<br />
Rispondeva un po’ a tutti i fans, regalava biglietti<br />
gratis per i proprio concerti, dibatteva<br />
ON AIR... ON TWITTER<br />
John Mayers è un cantante e chitarrista americano che ha<br />
saputo usare Twitter per rompere quella sorta canale<br />
monodirezionale di cui accennavamo qui sopra. Rispondeva un<br />
po’ a tutti i fans, regalava biglietti gratis per i proprio concerti<br />
con Perez Hilton, si difendeva da accuse scaturite<br />
tramite interviste mal rilasciate su Playboy.<br />
Come dicono su CNet: John ci mancherai.<br />
Una sorte di elogio funebre per i 3,7 milioni<br />
di utenti che lo seguivano.<br />
Mettiamo insieme i pezzi per capire cosa<br />
è successo e cosa potrebbe accadere. Uno dei<br />
personaggi più seguiti e che più avevano intuito<br />
cosa fare “su” Twitter, scarica in un istante<br />
tutti i propri “followers”. E si tratta di numeri<br />
stratosferici. Ufficialmente la motivazio-<br />
ne è che l’account era nato per promuovere il<br />
proprio tour e che ora non serve più. Come<br />
motivazione ci sembra poco probabile. Forse<br />
l’ennesima mossa studiata a tavolino per far<br />
NUOVI MEDIA TWITTER È IN CRISI?<br />
parlare di sè? Potrebbe essere. Una sorta di<br />
snobismo nei confronti di un mezzo che oggi<br />
negli Stati Uniti usano tutti? Anche questa<br />
potrebbe essere un’ipotesi valida. Ma se così<br />
fosse, quanti personaggi potrebbero lasciare<br />
Twitter? Un po’ come coloro che affermano<br />
orgogliosamente di “non avere un profilo Facebook”:<br />
una sorta di rifiuto per poter dimostrare<br />
di far parte di una minoranza “illuminata”.<br />
Se far parte dell’avanguardia dei primi<br />
utenti Twitter poteva essere “cool”, oggi potrebbe<br />
essere vero il contrario, ovvero<br />
far parte di quelli che per primi lo hanno<br />
abbandonato.<br />
La notizia che Mayer ha lasciato<br />
Twitter, ed ovviamente i suoi 3,7 milioni<br />
di “followers”, sta facendo parlare i<br />
media americani ma sta facendo ancora<br />
più parlare “dove” sia finito ora il cantante.<br />
Perché come avrete capito questo<br />
Mayer è uno che, almeno per quanto riguarda<br />
la rete, sa il fatto suo. Potete trovarlo<br />
su Tumblr, altra piattaforma di microblogging.<br />
Su Tumblr è altrettanto facile<br />
aggiornare il proprio status ma è più<br />
semplice postare immagini o links.<br />
Soprattutto su Tumblr è possibile ricevere<br />
commenti al post specifico, cosa impossibile<br />
su Twitter. A quanto pare la cosa sta<br />
funzionando, perchè negli ultimi due post sono<br />
presenti quasi 1500 commenti sul primo e<br />
più di 2000 sull’altro. Che Mayer ci abbia visto<br />
giusto? È arrivata davvero l’ora di abbandonare<br />
Twitter?<br />
■<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
81
ADVERTISING PUBBLICITÀ SOCIALE<br />
di Elisa Rodi<br />
82 MARZO 2011<br />
CAMPAGNE SOCIALI<br />
DAL SOFT ALLO SHOCK<br />
Dirette ed emotive o schiette e sconvolgenti: le pubblicità sociali, nelle loro diverse<br />
maniere, tentano di intimidire la collettività e scuotere le coscienze. L’obiettivo è<br />
uno solo: sensibilizzare le persone e indurle ad agire per il bene comune<br />
aArmando Testa, il più blasonato pubblicitario<br />
italiano, disegnatore, animatore e<br />
pittore, diceva: “Sono contro la pubblicità<br />
bieca della falsa motivazione, della falsa informazione;<br />
del "lava più bianco". Contro tutto<br />
quello che sfrutta la stupidità del pubblico”.<br />
La pubblicità, quella vera - sosteneva Testa -,<br />
deve dire.<br />
Nel marasma pubblicitario una forma<br />
di advertising che, a nostro parere, “dice”,<br />
trasmette, comunica un messaggio forte e<br />
importante è la pubblicità sociale. General-<br />
mente considerata come l’espressione “nobile”<br />
dell’advertising, la pubblicità sociale si<br />
distingue dalla sua categoria di appartenenza<br />
per lo scopo etico che si prefigge, incentrato<br />
sul diffondere valori indispensabili per il miglioramento<br />
della società. È diversa, sì, dal<br />
resto della pubblicità commerciale, impegnata<br />
essenzialmente a presentare un’immagine<br />
positiva del prodotto promosso, ma ricorre<br />
comunque a quelle identiche tecniche<br />
persuasive rivolte appunto a convincere. La<br />
pubblicità sociale lavora per la gente, tentan-<br />
do di sensibilizzare la comunità su tematiche<br />
che la colpiscono da vicino, chiedendo quindi<br />
ad essa una forma di partecipazione nella<br />
risoluzione di importanti problematiche di<br />
carattere sociale e civile. L’ambiente, la prevenzione<br />
di malattie infettive, la sicurezza<br />
stradale, la tutela del patrimonio artistico sono<br />
alcune delle tematiche di grande interesse<br />
che passano dagli spot sociali, voluti mol
to spesso dai Ministeri e realizzati<br />
da importanti pubblicitari,<br />
i quali ricorrono alle<br />
loro strategie per indurre i<br />
destinatari del messaggio a<br />
prendere coscienza del problema<br />
segnalato.<br />
La pubblicità sociale<br />
parla alla gente e attende una<br />
sua risposta. Per farlo, è chiaro,<br />
deve parlare il suo stesso<br />
linguaggio. Se la società cambia anche il modo<br />
di approcciarsi ad essa si trasforma ed è evidente<br />
quanto cammino abbia fatto in questo senso<br />
anche quella forma di pubblicità che guarda alle<br />
tematiche sociali. Essa, infatti, ha dovuto prima<br />
di tutto spostare la propria attenzione sulle<br />
problematiche di maggior urgenza e poi, di<br />
conseguenza, ricorrere ad un linguaggio e ad<br />
uno stile adatto a questi stessi cambiamenti.<br />
Messaggi più diretti, toni più accesi hanno iniziato<br />
a veicolare le nuove problematiche sociali,<br />
cercando così di scuotere le coscienze in maniera<br />
a volte anche più dura. Ma una cosa bisogna<br />
però precisare: questo tipo di operazione è<br />
stata per la maggior parte messa in atto da<br />
aziende pubblicitarie distanti dal lavoro di associazioni<br />
no-profit quali Pubblicità Progresso.<br />
Questa, ad esempio, predilige ricorrere, sì ad<br />
un messaggio diretto, ma che non sia mai troppo<br />
aggressivo. Serio ma non eccessivamente<br />
pungente.<br />
TECNICA DELLO SCHOCK<br />
Campagne dirette, provocatorie, sconvolgenti. Come quelle<br />
firmate dal fotografo Oliviero Toscani, maestro unico nel suo<br />
genere<br />
Quando Pubblicità Progresso<br />
nacque, nel 1971, la sua<br />
campagna d’esordio riguardava<br />
la donazione del sangue, tematica<br />
sintetizzata con lo slogan “C’è<br />
bisogno di sangue. Ora lo sai”:<br />
un messaggio chiaro che invitava<br />
a prendere coscienza, che pacatamente<br />
invitava a ragionare.<br />
Da quegli anni Settanta Pubblicità<br />
Progresso ha sempre continuato,<br />
dal punto di vista dello stile, a viaggiare<br />
sulla stessa scia, sviluppando i temi tradizionali<br />
della solidarietà sociale e del sostegno ai più<br />
deboli: a favore del volontariato, a difesa dei<br />
non vedenti, per la solidarietà verso i malati e –<br />
a partire dagli ultimi anni ’90 – l’educazione alla<br />
civiltà, il piacere di fare un buon gesto,<br />
l’alfabetizzazione informatica del Paese. Un<br />
leggero cambiamento, quello dell’ultimo periodo,<br />
da attribuire alla concorrenza da parte di altri<br />
soggetti di sviluppare campagne a sfondo<br />
sociale e che, quindi, hanno indotto Pubblicità<br />
Progresso a spendersi su nuove aree ancora po-<br />
“<br />
co esplorate. Al di là di queste alterazioni, la<br />
fondazione ha continuato sempre a dialogare<br />
con la gente utilizzando toni pacati - sarà anche<br />
per via della collaborazione con enti istituzionali<br />
- e immagini di grande impatto emotivo<br />
piuttosto che eccessivamente scioccanti.<br />
A sfruttare l’effetto shock sono state invece<br />
le agenzie di advertising più esterne ai<br />
circuiti istituzionali e che hanno voluto affrontare<br />
tematiche di carattere sociale realizzando<br />
campagne pubblicitarie crude, forti.<br />
Estremamente provocatorie, non lasciano spazio<br />
all’immaginazione ma trasmettono il messaggio<br />
in maniera nuda, senza ricorrere a troppe<br />
maschere o sottintesi.<br />
Giudicate spesso troppo eccessive, in Italia<br />
si cerca di mantenersi lontani dalla realizzazione<br />
di pubblicità sociali estreme, molto ricorrenti<br />
invece nei Paese anglosassoni. Non è una<br />
combinazione che gli esempi italiani di pubbli-<br />
ADVERTISING PUBBLICITÀ SOCIALE<br />
cità shock siano sempre stati preceduti e seguiti<br />
da polemiche. Un esempio su tutti la campagna<br />
sull’anoressia, realizzata da Oliviero Toscani<br />
per la casa di moda Nolita: un semplice slogan<br />
“No all’anoressia” e l’immagine di una modella<br />
scheletrica occupavano lo spazio pubblicitario,<br />
rendendo così palese il problema e la sua<br />
LA PUBBLICITÀ SOCIALE PARLA ALLA GENTE E ATTENDE<br />
UNA SUA RISPOSTA. “C’È BISOGNO DI SANGUE. ORA LO<br />
SAI”: UN MESSAGGIO CHIARO CHE INVITAVA A PRENDERE<br />
COSCIENZA, CHE PACATAMENTE INVITAVA A RAGIONARE<br />
”<br />
tragicità. È una provocazione che, come ci ha<br />
raccontato anche lo stesso Toscani nell’intervista<br />
presente in questo numero, è costruita per<br />
provocare interesse.<br />
La “tecnica dello shock” si ritiene infatti<br />
che in determinati casi sia più adatta alla società<br />
odierna, perché più efficace nello scuotere<br />
la gente - troppo spesso distratta da frivolezze<br />
-, svegliarla bruscamente e porla davanti al<br />
problema, così che lo shock sarà dovuto alla<br />
realtà più che dell’immagine.<br />
Se alle pubblicità a sfondo sociale segua o<br />
meno un adeguato comportamento è ancora<br />
difficile da stabilire; molti hanno l’impressione<br />
che in alcuni casi di quelle campagne siano solo<br />
lo slogan o l’immagine trasmessa ad essere ricordati,<br />
ma è altrettanto veritiero che a volte,<br />
per ricordare l’esistenza e l’emergenza di alcuni<br />
problemi, serve qualcuno che ce ne ricordi, anche<br />
in maniera cruda.<br />
■<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
83
ADVERTISING PROVOCATORIO TOSCANI<br />
di Jesper Storgaard Jensen<br />
84 MARZO 2011<br />
INTERVISTA CON OLIVIERO TOSCANI<br />
QUANDO LA PASSIONE<br />
INCONTRA LA PROVOCAZIONE<br />
Sesso, malattia, guerra, religione e tragedie umane di ogni tipo. Niente è tabù per il fotografo italiano Oliviero Toscani<br />
volta che inizio un progetto in cui è<br />
implicata la creatività, non ho alcuna garanzia o<br />
conoscenza su cosa alla fine verrà fuori. Non voglio<br />
avere questo tipo di certezza, perché creatività<br />
“o“Ogni<br />
significa penetrare in territori inesplorati. Certo si<br />
può sperare e sognare che il progetto vada eventualmente<br />
nella giusta direzione e che tu ne sia appagato.<br />
Ma non si può avere alcun tipo di sicurezza<br />
perché sarebbe come agire in favore del consenso<br />
e il consenso conduce alla mediocrità. Quindi<br />
quello che bisogna fare è ascoltare i marketing guy<br />
e andare poi nella direzione completamente opposta”.<br />
Oliviero Toscani sembra rilassato. Indossa<br />
i suoi soliti sgargianti occhiali rossi, che ho sempre<br />
considerato come una sorta di metafora della<br />
passione che lui mette in ogni cosa che fa. Fu<br />
proprio questa stessa passione che nel 1982<br />
convinse Luciano Benetton a creare quella che<br />
sarebbe diventata una premiata agenzia pubblicitaria.<br />
Benetton aveva i soldi, Toscani le idee e<br />
il mondo dovevo solo essere scioccato e stupito<br />
dalle loro creazioni. Tutti noi ricordiamo le famose<br />
pubblicità Benetton: il bacio tra il giovane<br />
prete e la suora, il cavallo nero che “monta”<br />
sul cavallo bianco, la scritta “HIV positivo” impressa<br />
sui sederi nudi, la morte di un malato di<br />
Aids, una dozzine di preservativi colorati retroilluminati,<br />
o un soldato inzuppato di sangue<br />
con i vestiti traforati dalle pallottole.<br />
In molte delle campagne Benetton ciò<br />
che stupiva era il fatto che il prodotto scomparisse<br />
dalla vista, che non fosse presente...<br />
Bene, in casa Benetton io non ero realmente interessato<br />
ai pullover; penso infatti che i prodotti delle<br />
varie aziende siano più o meno tutti uguali. Al<br />
contrario credo invece che sia importante per un’azienda<br />
mostrare la sua intelligenza sociale e la sensibilità<br />
verso la società. Oggi lavoro ancora nello<br />
stesso modo.<br />
Può farci un esempio?<br />
Io non lavoro su commissione. Non faccio<br />
analisi di mercato. Se un’azienda viene da me e<br />
vuole delle foto per una campagna, io racconto loro<br />
i miei attuali interessi. Questo è accaduto ad<br />
esempio con No-l-ita: facemmo una campagna in<br />
cui il tema centrale era l’anoressia. Firmammo il<br />
contratto con una ragazza anoressica francese, facemmo<br />
il servizio fotografico e creammo dei poster<br />
enormi, che furono affissi a Roma e a Milano.<br />
L’azienda, in pratica, divenne famosa in una sola<br />
notte, ma non fu in grado di reggere l’attenzione<br />
della stampa e così interruppe la campagna pubblicitaria.<br />
Oggi la provocazione nella pubblicità è<br />
ancora necessaria?<br />
Si, senza alcun dubbio. È un modo di comunicare<br />
ed è ancora molto importante. C’è bisogno<br />
di provocare interesse. La provocazione è,<br />
a mio parere, una nuova dimensione estetica.<br />
Basta vedere cosa accadde ai tempi di Benetton,<br />
quando creammo la campagna contro l’HIV: in<br />
molti si arrabbiarono, divennero addirittura furiosi,<br />
ma all’improvviso la gente iniziò a discu-<br />
tere del problema. La stessa cosa è accaduta recentemente<br />
quando abbiamo creato la campagna<br />
sull’anoressia.<br />
E come si è difeso quando l’hanno accusato<br />
di essere cinico o di usare le tragedie<br />
umane per vendere prodotti?<br />
Io non penso affatto che sia possibile usare<br />
le tragedie umane per vendere prodotti.<br />
Al contrario credo si possano usare i prodotti<br />
per focalizzare l’attenzione su certi problemi<br />
umani e sociali. E poi chi dice che l’arte<br />
debba necessariamente piacere? Dia un’occhiata<br />
alle tele di Francis Bacon. Piacciono? Sono<br />
belle? No, non lo sono, ma muovono qualcosa<br />
all’interno di noi.<br />
VERSO IL FUTURO<br />
Anche se Oliviero Toscani va quest’anno<br />
per i 70 anni, non si può certo dire che<br />
progetti di andare presto in pensione. Al<br />
contrario sembra che continui ad eruttare<br />
come un vulcano con le sue nuove idee e<br />
progetti. Lo scorso anno ha viaggiato dalle<br />
Alpi alla Sicilia per creare il progetto chiamato<br />
“Razza umana”. “Il progetto nasce in<br />
occasione dell’anniversario dei 150 anni dall’Unità<br />
d’Italia. Io, insieme ad un gruppo di<br />
giovani fotografi, abbiamo ritratto le diverse<br />
fisionomie degli italiani. Le cento foto scattate<br />
faranno parte di un archivio e alcune saranno<br />
esibite in una mostra durante<br />
l’anniversario del 2011.
Un altro progetto,<br />
denominato “Nuovo paesaggio<br />
italiano”, sembra<br />
essere ancor più vicino al<br />
cuore di Toscani.<br />
Sì, penso che il nuovo progetto,<br />
“Nuovo paesaggio italiano”,<br />
sia davvero importante.<br />
Sfortunatamente, 30 anni fa ho<br />
iniziato a dire che l’Italia stava<br />
andando incontro alla rovina<br />
ed oggi questa convinzione è ancora<br />
forte. Da un punto di vista<br />
architettonico, credo che gli ultimi<br />
60 anni in Italia siano stati<br />
un disastro totale! Basta guardare<br />
alcuni di queste nuove orribili costruzioni:<br />
mostri architettonici senza<br />
idee, senza creatività, ampliamenti<br />
illegali e così via. Dobbiamo<br />
semplicemente fare qualcosa.<br />
Csa intende fare?<br />
Per questo nuovo progetto, abbiamo<br />
creato un sito web -<br />
www.nuovopaesaggioitaliano.it - in cui<br />
persone comuni possono postare le loro foto.<br />
Con il materiale raccolto abbiamo creato<br />
un database. Quando avremo abbastanza foto,<br />
organizzeremo in alcune città selezionate una mostra<br />
contro il nuovo anti-estetismo.<br />
Anche se Toscani può sembrare turbato<br />
quando mette in risalto tali problematiche, in<br />
realtà non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze.<br />
Egli dice che è invece ottimista per natura<br />
e si sente sia fortunato che privilegiato...<br />
Sono nato nella generazione ideale, quella che<br />
ha inventato il “concetto di gioventù”. Noi eravamo i<br />
sessantottini. Abbiamo viaggiato in tutto il mondo. Io<br />
ho incontrato persone interessanti, sono nato quando<br />
la minigonna ha iniziato a conquistare il mondo. Tutto<br />
ciò è stato fantastico. E poi... Onestamente credo che<br />
fare il fotografo sia il lavoro più incredibile al mondo.<br />
La fotografia può avere ancora un futuro<br />
in questa nostra era dominata dalla televisione?<br />
Oh si, certo che può. Il fatto che la fotografia sia<br />
statica può costituire un valore. Ecco perché una singola<br />
immagine, molto di più che la televisione o un<br />
film, può creare scalpore nella società. Ricordate la foto<br />
da Varsavia del bambino ebreo con le mani con le<br />
mani alzate di fronte ad un gruppo di soldati armati<br />
delle SS? Oggi, 65 anni dopo, è ancora impressa,<br />
perché ha indotto a chiederci: cos’è accaduto lì? E questo<br />
è fantastico. È la vera arte fotografica. ■<br />
ADVERTISING PROVOCATORIO TOSCANI<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
85
cars cars<br />
cars<br />
cars<br />
cars<br />
cars<br />
cars cars cars<br />
cars<br />
LA FORMULA UNO SCALDA I MOTORI<br />
Il 13 marzo riparte il<br />
campionato organizzato dalla<br />
FIA. Debutta il GP d’India.<br />
Tanti i favoriti, incertezza su<br />
chi vincerà la 62a stagione del<br />
Titolo Piloti e la 54a del<br />
Campionato Costruttori.<br />
Il prossimo 13 marzo<br />
riparte il Campionato del<br />
Mondo di Formula 1.<br />
Organizzato dalla FIA, quella di<br />
quest’anno sarà nella storia<br />
della categoria la 62ª stagione<br />
ad assegnare il Campionato<br />
Piloti e la 54ª quello<br />
Costruttori. L'introduzione del<br />
Gran Premio dell'India, in<br />
aggiunta alle altre diciannove<br />
gare viste nella passata<br />
stagione, imbottisce quello che<br />
sarà il più lungo calendario<br />
della storia della Formula 1.<br />
La stagione inizierà con la<br />
Red Bull Racing di Sebastian<br />
Vettel con il numero 1<br />
stampato in bella mostra sul<br />
telaio. Le principali contendenti<br />
al titolo iridato saranno Ferrari<br />
e McLaren che puntano sui<br />
propri piloti, in Rosso Alonso e<br />
Massa e in sella alle Frecce<br />
D’Argento Hamilton e Button,<br />
per cercare di riscattare la<br />
delusione dello scorso<br />
campionato. I primi cinque<br />
team della scorsa stagione<br />
(Red Bull, McLaren, Ferrari,<br />
Mercedes e Renault) hanno<br />
confermato i piloti della<br />
stagione 2010. Lo scorso 6<br />
febbraio, però, il polacco<br />
Robert Kubica della Renault è<br />
stato vittima di un grave<br />
incidente durante un rally, a<br />
seguito del quale ha riportato<br />
ferite che mettono in dubbio la<br />
sua partecipazione al<br />
mondiale.<br />
Quattro saranno i piloti<br />
86 MARZO 2011<br />
all’esordio: lo scozzese Paul Di<br />
Resta sulla Force India, Sergio<br />
Perez Mendoza, messicano,<br />
che avrà la seconda guida della<br />
Sauber motorizzata Ferrari,<br />
Pastor Maldonado,<br />
venezuelano, che affiancherà<br />
l’esperto Rubens Barichello<br />
alla Williams e infine, il belga<br />
Gerome D’Ambrosio, alla guida<br />
della Virgin. Resta da definire<br />
ancora un pilota, la seconda<br />
guida della spagnola Hrt a<br />
fianco dell’indiano Karthikeyan.<br />
Diverse saranno le<br />
modifiche introdotte al<br />
regolamento. Viene<br />
innanzitutto abolito il divieto di<br />
impartire ordini di scuderia,<br />
dopo le roventi polemiche del<br />
passato e per la difficile<br />
applicabilità della norma. Non<br />
saranno consentiti sorpassi<br />
nella pit lane e, in generale, il<br />
regolamento vedrà<br />
l’inasprimento delle sanzioni<br />
nel caso di comportamento<br />
scorretto in pista dei piloti.<br />
Viene deciso di vietare il lavoro<br />
nelle ore notturne per i<br />
meccanici durante i gran<br />
premi, introducendo il “riposo<br />
obbligatorio” tra mezzanotte e<br />
le sei del mattino il venerdì e<br />
dall'una alle sette del<br />
sabato<br />
mattina.<br />
Da<br />
questa<br />
stagione e per<br />
tre anni,<br />
l'italiana Pirelli<br />
sarà la<br />
fornitrice unica<br />
degli pneumatici<br />
sostituendosi ai<br />
giapponesi della<br />
Bridgestone. La casa italiana,<br />
che ritorna nella massima<br />
serie a vent’anni di distanza<br />
dall’ultimo Gran Premio<br />
d'Australia del 1991, ha<br />
informato che da questa<br />
stagione le diverse mescole<br />
avranno ciascuna un colore<br />
differente, per consentire agli<br />
spettatori di riconoscere i vari<br />
tipi di pneumatici utilizzati.<br />
Nelle qualifiche viene<br />
reintrodotta la regola del 107%<br />
secondo cui ogni pilota, il cui<br />
tempo in Q1 sia superiore a<br />
tale quota calcolata rispetto al<br />
migliore tempo fatto segnare<br />
nella sessione, non si<br />
qualificherà alla gara. Dal<br />
punto di vista tecnico, vengono<br />
vietati il doppio diffusore e l' Fduct,<br />
che è stato abolito per<br />
ragioni di sicurezza in quanto<br />
costringeva il pilota a<br />
togliere una<br />
di PAOLO VACCARO<br />
mano dal volante. Vengono<br />
vietati anche altri piccoli<br />
accorgimenti aerodinamici<br />
presenti sulle vetture del 2010:<br />
la pinna, che collegava il<br />
cofano motore con l'ala<br />
posteriore; la particolare<br />
struttura della presa d'aria<br />
progettata dalla Mercedes GP<br />
con una lama nel mezzo; i<br />
raggi aerodinamici all'interno<br />
delle ruote; gli aggiustatori<br />
anteriori per il regolamento<br />
dell'altezza da terra e il canale<br />
a V, scavato sul musetto. È<br />
stata invece reintrodotta la<br />
possibilità di montare sulla<br />
vettura il Kers, il meccanismo<br />
che immagazzina l'energia<br />
prodotta nelle frenate, che può<br />
essere poi rilasciata per<br />
aumentare la potenza della<br />
vettura.
SPECIALE SALONE DI GINEVRA ASPETTANDO LA RIPRESA<br />
di Paolo Vaccaro<br />
88 MARZO 2011<br />
AUTO IN MOSTRA<br />
81° SALONE DELL’AUTO<br />
A GINEVRA<br />
Nella capitale dell’omonimo cantone svizzero dal 3 all’11 marzo. Nonostante la crisi del settore, uno degli<br />
appuntamenti più seguiti dagli appassionati di auto. Novità, restyling e diverse sorprese
iIl Salone di Ginevra è senza dubbio<br />
l’evento europeo più importante per l’intero<br />
mondo dei motori, che va a mettersi in competizione<br />
con quello americano di Detroit di gennaio.<br />
L’appuntamento di quest’anno segnerà,<br />
comunque vada, una ripartenza dopo anni di<br />
perdite vertiginose, nel senso di immatricolazioni<br />
e fiducia in caduta libera. Ottimismo, in<br />
primis, per chi deve trovare il coraggio di investire<br />
e proporre nuovi modelli, con un mercato<br />
che sembra non rispondere agli stimoli.<br />
Lo dicono anche i dati resi noti dal Ministero<br />
delle Infrastrutture sul mercato dell'auto<br />
in Italia che nel 2010 ha subito un calo del<br />
9,2% rispetto al 2009. Nel solo mese di dicembre,<br />
la flessione è stata del 21,7%. Lo rende<br />
noto il Ministero delle Infrastrutture. A novembre<br />
il calo è stato del 21,1%. Tale calo, viene<br />
confermato anche dal contemporaneo aumento<br />
dell’ Rc auto. Secondo i dati comunicati<br />
dall’Istat che ha diffuso le stime provvisorie<br />
sull’inflazione, infatti, le assicurazioni sui mezzi<br />
di trasporto sono aumentate del 6,6% su base<br />
annua, del 7% nell’ultimo bimestre dell’anno<br />
e dello 0,53% su base mensile.<br />
Ma, tornando a Ginevra, le Case automobilistiche<br />
si sono ancora una volta divise<br />
tra chi rinnova la gamma a getto continuo e<br />
chi rimanda a tempi migliori. Ecco perché la<br />
classica “locandina” del Salone di Ginevra,<br />
quella che caratterizza gran parte degli strumenti<br />
di comunicazione del Salone, stavolta<br />
strizza l'occhio al piacere. Tutto è stilizzato e<br />
in stile cartoon, ma a partire dalla scelta dei<br />
colori non mancano spunti di riflessioni e sorprese<br />
legate al moderno marketing a motori.<br />
Sono gli stessi organizzatori del Salone a dichiararlo<br />
apertamente: “l'auto del futuro deve<br />
essere funzionale, versatile economica ed ecologica.<br />
Ma non importa quali siano le dotazioni tecnologiche,<br />
al centro deve rimanere l'elemento<br />
umano”.<br />
JEEP<br />
Jeep ® , una tra le poche ed autentiche icone<br />
al mondo, festeggia quest’anno il suo 70°<br />
anniversario. Per celebrare la ricorrenza, il<br />
marchio americano introdurrà le esclusive edizioni<br />
speciali “70th Anniversary Edition” di<br />
Jeep Wrangler, Jeep Wrangler Unlimited e<br />
Jeep Compass.<br />
“La straordinaria tradizione e le eccezionali<br />
capacità del marchio Jeep ne fanno un'icona<br />
nota ed apprezzata in tutto il mondo” ha dichia-<br />
SPECIALE SALONE DI GINEVRA ASPETTANDO LA RIPRESA<br />
rato Mike Manley, President and CEO - Jeep<br />
Brand, Chrysler Group LLC. “Dalla produzione<br />
del primo esemplare nel 1941, i modelli Jeep<br />
sono da sempre autentico punto di riferimento<br />
per prestazioni off-road e più di qualsiasi altro<br />
veicolo si distinguono per la capacità di dominare<br />
ogni superficie, di vivere il maggior numero di<br />
avventure e di garantire ai guidatori la massima<br />
libertà. Per il 70° anniversario del marchio, presentiamo<br />
esclusive versioni speciali che celebrano<br />
la leggendaria storia Jeep.”<br />
I modelli Jeep 70th Anniversary Edition<br />
saranno introdotti in selezionati mercati europei<br />
a partire dal primo trimestre 2011 e saranno<br />
disponibili nella esclusiva tonalità per gli<br />
esterni Bronze Star che si aggiunge ai colori<br />
Bright Silver e Black.<br />
All’edizione 2011 del Salone dell'Auto di<br />
Ginevra, il marchio Jeep presenta in anteprima<br />
mondiale anche il nuovo Jeep ® Grand Cherokee<br />
con nuovo motore turbodiesel da 3,0<br />
litri. Il nuovo motore è più potente ed assicura<br />
una maggiore efficienza nei consumi e nelle<br />
emissioni rispetto al motore che sostituisce.<br />
Costruito da VM Motori e sviluppato assieme<br />
a Fiat Powertrain, società di Fiat S.p.a.,<br />
il nuovo propulsore turbodiesel da 3,0 litri <br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
89
SPECIALE SALONE DI GINEVRA ASPETTANDO LA RIPRESA<br />
genera una potenza massima di 241 CV (177<br />
kW) a 4.000 giri/min ed una coppia di 550<br />
Nm (406 lb-ft) a 1.800-2.800 giri/min.<br />
Ciò corrisponde ad un incremento della<br />
potenza erogata pari al 10% e ad un aumento<br />
della coppia dell’8% rispetto alla precedente<br />
motorizzazione diesel.<br />
Insieme ad un incremento delle prestazioni,<br />
il nuovo motore turbodiesel da 3,0 litri<br />
registra consumi pari a 8,3 l/100 km nel ciclo<br />
combinato con un risparmio di carburante del<br />
17%. Le emissioni di CO2 sono stare ridotte<br />
del 17% e sono pari a 218 g/km.<br />
Il nuovo V6 monta iniettori di nuova generazione<br />
a 1800 Bar di pressione con la nuova<br />
tecnologia Multijet II sviluppata e brevettata<br />
da Fiat Powertrain e che ha debuttato nel<br />
2009 sul propulsore 1.3 Small Diesel Engine<br />
presentato su Punto Evo.<br />
Il nuovo Jeep ® Compass presenta invece<br />
un design elegante che riprende alcuni dei<br />
tratti stilistici dell’icona premium del marchio,<br />
il nuovo Jeep Grand Cherokee.<br />
In abbinamento ad un raffinato allestimento<br />
degli interni, migliorate caratteristiche<br />
di guida e maneggevolezza, nuove motorizzazioni<br />
e configurazioni a due o a quattro ruote<br />
motrici disponibili per il mercato europeo,<br />
Jeep Compass offre una nuova sintesi tra stile,<br />
prestazioni, efficienza e valore. “Il nuovo<br />
90 MARZO 2011<br />
Jeep Compass ha tutti i requisiti per essere un<br />
protagonista di livello tra i compact SUV in<br />
Europa” ha dichiarato Mike Manley, President<br />
and CEO - Jeep Brand and Lead Executive<br />
for International Operations, Chrysler<br />
Group LLC. “Abbiamo utilizzato le caratteristiche<br />
premium del design del pluripremiato<br />
Jeep Grand Cherokee, allargato la gamma motorizzazioni<br />
per adattarla alle esigenze del pubblico<br />
in Europa e migliorato gli interni,<br />
l’handling ed il comfort di guida per offrire ai<br />
clienti europei un'alternativa sportiva e di valore”.<br />
Coniugando le caratteristiche e la funzionalità<br />
degli interni di un SUV alle prestazioni,<br />
alla maneggevolezza, ai consumi e al prezzo<br />
di una vettura compatta, Jeep Compass offre<br />
una completa dotazione per la sicurezza<br />
con più di 30 dispositivi.<br />
FORD<br />
Al salone dell'auto di Ginevra 2011 Ford<br />
si presenta con tante novità e inaugura una<br />
delle stagioni più ricche che l’azienda abbia<br />
vissuto nella sua storia recente.<br />
Lo stand Ford a Ginevra ospiterà ben<br />
quattro new entry della sua futura gamma di<br />
prodotti e metterà in mostra tecnologie esclusive<br />
progettate per migliorare l’esperienza di<br />
guida dei consumatori. Innanzitutto, il nuovo<br />
Ford Ranger Wildtrak, un pickup compatto<br />
sportivo che offre livelli straordinari di potenza<br />
e sicurezza, consumi estremamente ridotti e<br />
notevoli prestazioni.<br />
Il nuovo Ford Ranger, che sarà commercializzato<br />
in tutto il mondo nel corso del<br />
2011, vanta un ampio assortimento di caratteristiche<br />
intelligenti all’avanguardia, che ne fanno<br />
un veicolo ancora più facile, sicuro e piacevole<br />
da guidare. È persino dotato di un’esclusiva<br />
telecamera posteriore, che visualizza le immagini<br />
nello specchietto retrovisore, migliorando<br />
sensibilmente la visibilità e semplificando<br />
come mai prima d’ora le operazioni di aggancio<br />
del rimorchio.<br />
Ford presenta inoltre al Salone una nuova<br />
concezione di SUV elegante, sportivo e sofisticato.<br />
Il concept Ford Vertrek, che ha debuttato<br />
in occasione del North American International<br />
Auto Show a gennaio, anticipa le<br />
caratteristiche della Kuga di nuova generazione,<br />
con un design esclusivo e risparmi di carburante<br />
record. Sviluppato a partire dalla<br />
piattaforma globale Ford per il segmento C,<br />
include la nuova gamma Ford Focus oltre ai<br />
più recenti multi-activity vehicle C-MAX e<br />
C-MAX7.<br />
Prima vettura Ford ad alimentazione interamente<br />
elettrica, arriverà sul mercato europeo<br />
nel 2011 e rappresenta il modello di punta<br />
della nutrita gamma Ford di veicoli ibridi, la
GRANDI NOVITÀ<br />
La nuova edizione si veste da Motor Show, coinvolgendo per<br />
la prima volta anche preparatori, carrozzieri, fornitori di<br />
componentistica, accessori e ricambi. La tradizionale<br />
impostazione fatta di “semplici” esposizioni statiche a<br />
Ginevra si trasforma in esperienza multisensoriale<br />
Focus Elettrica è progettata per garantire<br />
un’autonomia capace di assecondare quasi tutte<br />
le abitudini di mobilità quotidiana. Basata sull’elegante<br />
e sofisticata versione due volumi a<br />
cinque porte della nuova Focus, è stata sviluppata<br />
a partire dalla piattaforma globale Ford per<br />
il segmento C, che ha dato origine anche ai modelli<br />
diesel e benzina 110della Focus che saranno<br />
messi in vendita a breve in Europa e Nord<br />
America. Al suo lancio in Europa nel 2012, la<br />
Focus Elettrica proporrà una serie di nuove caratteristiche,<br />
sviluppate appositamente per i<br />
veicoli a motorizzazione elettrica<br />
Ford si appresta poi a introdurre una serie<br />
di vetture ibride elettriche nel mercato europeo,<br />
presentando quest’anno al Salone dell’auto di<br />
Ginevra l’ibrida elettrica ricaricabile<br />
C-MAX Energi. È<br />
la prima di due auto elettriche<br />
basate sul multi-activity<br />
vehicle a cinque posti Ford C-MAX, cui farà seguito<br />
la versione ibrida elettrica prevista per il<br />
2013, quando entrambe le auto verranno commercializzate<br />
in Europa. I loro punti di forza saranno<br />
i consumi ridotti, le basse emissioni, un<br />
design esclusivo e interni flessibili.<br />
Ford ha già una consolidata esperienza nel<br />
settore delle tecnologie ibride nei mercati nordamericani,<br />
dove la Escape Ibrida è in commercio<br />
dal 2004, e ha sviluppato la C-MAX Ibrida<br />
e la C-MAX Energi basandosi sulla sua nuova<br />
piattaforma globale per il segmento C, offrendo<br />
così ai consumatori ancora più scelta, versatilità<br />
e stile per i veicoli adatti alle famiglie. Ford è<br />
costantemente impegnata a incentivare la sua<br />
strategia globale per l'elettrificazione come di-<br />
SPECIALE SALONE DI GINEVRA ASPETTANDO LA RIPRESA<br />
mostra la versione rielaborata del Transit Connect<br />
Elettrico ad emissioni zero presente a Ginevra.<br />
Basato sul Transit Connect Combi, il<br />
modello in mostra è uno dei numerosi veicoli<br />
elettrici Ford attualmente in fase di test nel Regno<br />
Unito ed è equipaggiato con lo stesso motore<br />
elettrico a batteria del Transit Connect Van<br />
Elettrico, che sarà messo in vendita in Europa<br />
nel corso di quest’anno.<br />
La gamma di ammiraglie Ford del segmento<br />
D saluta l’arrivo della nuova Mondeo<br />
ECOnetic, che vanta emissioni di CO2 pari<br />
a soli 114 g/km, e un assortimento rinnovato<br />
di motori per i modelli Mondeo, S-MAX e<br />
Galaxy.<br />
Un nuovo ed efficiente motore Duratorq<br />
TDCi da 1,6 litri con 115 CV (85 kW) di potenza<br />
massima amplia la già nutrita gamma di<br />
motorizzazioni disponibili per. Inoltre, il si- <br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
91
SPECIALE SALONE DI GINEVRA ASPETTANDO LA RIPRESA<br />
92 MARZO 2011<br />
GRANDI NUMERI<br />
Sfileranno ben 170 premiere internazionali collocate nei<br />
sette padiglioni che compongono il Palexpo di Ginevra,<br />
dislocate su un’area espositiva pari a 80.000 metri quadrati.<br />
Saranno 700 i costruttori partecipanti all’evento più atteso<br />
dell’anno, provenienti da 31 Paesi
stema Start&Stop può essere abbinato sia a<br />
questa unità diesel di piccola cilindrata che al<br />
motore Ford EcoBoost da 1,6 litri (160 CV /<br />
118 kW) di recente introduzione.<br />
Le small car a marchio Ford non mancheranno<br />
di farsi notare grazie ad alcune inedite soluzioni<br />
stilistiche di grande impatto visivo come<br />
la Ka Metal creata all'interno del programma<br />
di personalizzazione Ford Individual. Andando<br />
ad affiancare i modelli Ka già inclusi nel<br />
programma Individual, la versione Metal sostituisce<br />
l’allestimento Tattoo che faceva parte delle<br />
personalizzazioni offerte in occasione del lancio<br />
della nuova Ka nel 2008.<br />
La nuova Ford Fiesta RS World Rally<br />
Car in pieno assetto da gara sarà messa in mostra<br />
al Salone dell’auto di Ginevra. La quattroruote<br />
Ford a trazione integrale destinata a<br />
competere nel WRC deriva dalla versione da<br />
strada della Fiesta, una delle auto più apprezzate<br />
dai consumatori, ed è stata sviluppata a<br />
partire dalla Fiesta S2000 da corsa (vincitrice<br />
del rally di Montecarlo 2010) ad opera di M-<br />
Sport, partner di Ford, con il supporto di Ford<br />
Europa.<br />
LAND ROVER<br />
Debutta al motor show la Range_e, il<br />
prototipo diesel ibrido a tecnologia plug-in della<br />
Land Rover. Altamente tecnologica, questa<br />
Range_e è uno dei molti prototipi in via di sviluppo<br />
presso il Design & Engineering Centre<br />
Land Rover, in Inghilterra.<br />
La Range_e, basata su una Range Rover<br />
Sport, monta un motore diesel TDV6 abbinato<br />
ad una trasmissione automatica ZF ad otto<br />
rapporti. Un sistema ibrido plug-in parallelo la<br />
trasforma in un SUV che può avvalersi anche<br />
della sola propulsione elettrica.<br />
La Range_e è il primo modello Land<br />
Rover in grado di limitare i livelli di emissione<br />
di CO2 a 89 g/km. La sua velocità massima è<br />
di circa 193 km/h, può percorrere 32 km con la<br />
sola propulsione elettrica ed ha un’autonomia<br />
complessiva è di 1.112 km.<br />
Il centro della scena spetterà alla nuova<br />
Range Rover Evoque, presente con entrambi i<br />
modelli, Coupé e Cinque Porte. Il 1° marzo,<br />
giornata dedicata ai media, la Land Rover comunicherà<br />
i listini europei della nuova vettura<br />
e presenterà in esposizione un’entusiasmante<br />
SPECIALE SALONE DI GINEVRA ASPETTANDO LA RIPRESA<br />
gamma di opzioni grazie alle quali ogni cliente<br />
potrà realizzare la sua Evoque a misura delle<br />
proprie esigenze e del proprio stile.<br />
La scelta comprende allestimenti esterni<br />
creati dagli stilisti Range Rover, tinte a contrasto<br />
per tetto e spoiler, interni speciali impeccabilmente<br />
rifiniti ed una vasta selezione di accattivanti<br />
tecnologie dedicate al comfort ed allo<br />
svago a bordo. Invece di offrire la tradizionale<br />
gerarchia di allestimenti, la Range Rover Evoque<br />
propone una scelta fra tre temi stilistici: Pure,<br />
brioso ed attuale; Prestige, semplicemente<br />
lussuoso; Dynamic, audace e sportivo.<br />
Il cliente potrà ulteriormente personalizzare<br />
il tema scelto con interni diversi, pacchetti<br />
opzionali ed altri accessori in piena libertà, per<br />
ottenere la sua personalissima Evoque. Naturalmente<br />
è anche disponibile un’ampia scelta di<br />
accessori originali Range Rover, per l’interno e<br />
l’esterno del veicolo, per il traino e per il trasporto.<br />
Al Salone di Ginevra debuttano inoltre<br />
due nuove Edizioni Limitate. La Range Range<br />
Rover Autobiography Ultimate Edition –<br />
la più lussuosa mai prodotta – che offre un <br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
93
SPECIALE SALONE DI GINEVRA ASPETTANDO LA RIPRESA<br />
vero assortimento di caratteristiche superiori,<br />
quali ad esempio i rivestimenti realizzati a mano<br />
in soffice pelle pregiata, un pavimento in<br />
teak d'ispirazione nautica e iPad di serie a disposizione<br />
dei passeggeri che occupano la seconda<br />
fila di sedili.<br />
La più recente gamma Discovery 4<br />
2011 con i temi Black e White della Limited<br />
Edition si arricchisce di nuove varianti dal design<br />
fresco e moderno, entrambe caratterizzate da<br />
livelli di lusso inediti per la Discovery 4, con interni<br />
high-end ed audaci e moderne combinazioni<br />
di colori. Contemporaneamente, in linea<br />
con i valori intrinseci alla Discovery 4, entrambe<br />
le Limited Edition vantano una raffinatezza<br />
su asfalto che eguaglia quella delle berline Executive,<br />
una versatilità da monovolume e, ovviamente,<br />
una capacità in fuoristrada senza rivali.<br />
PEUGEOT<br />
Il Marchio del Leone presenta in anteprima<br />
mondiale al Salone di Ginevra la Nuova<br />
308, la 508 e le sue nuove tecnologie ambientali:<br />
micro-ibridazione e-HDi su 508 e 308, il<br />
primo ibrido diesel al mondo con 3008 Hybrid4;<br />
e un veicolo al 100% elettrico con i0n.<br />
La nuova 308 integra i nuovi codici stili-<br />
94 MARZO 2011<br />
stici del Marchio: le tre varianti di carrozzeria -<br />
Berlina, SW e CC - evolvono verso un’eleganza<br />
più tecnologica, caratterizzata sempre da un<br />
grande dinamismo, che ritroviamo, ad esempio,<br />
nei nuovi proiettori allo xeno dal corpo color<br />
titanio o nell’esclusivo allestimento Gti.<br />
Con la nuova 508, invece, Peugeot riba-<br />
disce le proprie ambizioni in uno dei suoi campi<br />
storici, quello delle grandi stradiste. La 508<br />
propone, con le sue varianti Berlina (4,79 m) e<br />
SW (4,81 m), con la sua ampia offerta di motorizzazioni<br />
Benzina e Diesel da 112 a 204 CV<br />
dai consumi contenuti, con i suoi inediti equipaggiamenti,<br />
un’offerta moderna al centro del-
GLI AUSPICI DEL PRESIDENTE<br />
Luc Argant, presidente del Salone, ha dichiarato con tono<br />
ottimistico che “La scorsa edizione, nonostante i timori per la<br />
crisi che ha colpito anche il settore auto, è stata un successo.<br />
Quest'anno ci sono stati chiesti 6500 m 2 in più dagli espositori<br />
che non erano disponibili ma lo saranno per l'edizione 2011.<br />
L'esposizione di quest'anno si apre sotto i migliori auspici”<br />
le aspirazioni di una clientela dinamica, esigente<br />
e responsabile.<br />
A Ginevra, RCZ presenta la sua edizione<br />
limitata «Asphalt», disponibile nella primavera<br />
2011: si differenzia dalla versione 200 CV<br />
di serie per la tinta carrozzeria grigio opaco, per<br />
le ruote da 19’’ bicolore e per i numerosi elementi<br />
distintivi interni ed esterni che contribuiscono<br />
a un «look» sportivo radicale.<br />
Peugeot presenta poi a Ginevra 3008 HYbrid4<br />
Limited Edition: i 400 esemplari numerati,<br />
in tinta bianco madreperlato e con rivestimenti<br />
in pelle integrale bicolore, potranno essere<br />
prenotati on-line sin dall’apertura del Salone.<br />
Sul crossover 3008, l’ibridazione di un motore<br />
diesel (2.0 litri HDi FAP ® 120 kW/163 CV)<br />
che muove le ruote anteriori e di un motore<br />
elettrico da 27 kW (37 Cv) montato al retrotreno,<br />
permette di ottenere quattro ruote mo-<br />
Peugeot 908<br />
trici, una potenza massima di 200 CV, una modalità<br />
“emissioni zero” e un consumo medio<br />
normalizzato a partire da 3,8 l/100 km.<br />
i0n è la prima vettura urbana al 100 %<br />
elettrica, di nuova generazione, pensata per una<br />
clientela professionale e privata. Le batterie agli<br />
ioni di litio che alimentano il suo motore elet-<br />
SPECIALE SALONE DI GINEVRA ASPETTANDO LA RIPRESA<br />
trico da 47 kW (64 CV) permettono di raggiungere<br />
una velocità di punta di 130 km/h e<br />
un’autonomia di 150 km. 4 porte, 4 posti, silenziosa,<br />
vivace, pratica, i0n associa un ottimo<br />
rapporto abitabilità/ingombro a una maneggevolezza<br />
senza pari e a un bassissimo costo di utilizzo.<br />
Infine, la nuova 908, alla quale Peu- <br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
95
SPECIALE SALONE DI GINEVRA ASPETTANDO LA RIPRESA<br />
geot Sport ha tolto il velo all’inizio di febbraio,<br />
esprime il dinamismo del Marchio sullo stand<br />
Peugeot. L’obiettivo di 908 è vincere, come nel<br />
2010, il campionato Intercontinental Le Mans<br />
Cup e, a coronamento di ciò, la 24 Ore di Le<br />
Mans, che si disputerà l’11 e il 12 giugno prossimi.<br />
Completamente nuova, la 908 è conforme<br />
al regolamento tecnico con la sua “pinna<br />
dorsale” ma anche con il suo motore V8 HDi<br />
FAP ® di 3,7 litri di cilindrata, che sviluppa 550<br />
CV. In prima mondiale a Ginevra, Peugeot<br />
Sport toglierà il velo a una nuova concept…<br />
BMW<br />
Equipaggiata con un'eccellente competenza<br />
tecnologica e una strategia di sviluppo<br />
96 MARZO 2011<br />
portata avanti coerentemente, BMW piana la<br />
strada per offrire delle soluzioni sostenibili e attraenti<br />
per la mobilità individuale del futuro. I<br />
nuovi modelli e studi automobilistici presentati<br />
al Salone internazionale dell'automobile<br />
2011 di Ginevra sottolineano il potere innovativo<br />
della casa automobilistica premium di<br />
maggiore successo del mondo. Dal 3 al 13 marzo<br />
2011 BMW presenta al pubblico del Salone<br />
dell'automobile di Ginevra numerosi nuovi sviluppi<br />
dei sistemi di propulsione e del collegamento<br />
intelligente di guidatore, vettura e ambiente<br />
esterno che contribuiscono ad aumentare<br />
continuamente l'efficienza di un'automobile<br />
e il piacere di guidare. Il ruolo di leader assunto<br />
da BMW nello sviluppo di sistemi innovati-<br />
vi di assistenza del guidatore e di servizi di mobilità<br />
viene confermato al Salone dell'automobile<br />
2011 con l'anteprima mondiale di una<br />
Concept Car assolutamente straordinaria.<br />
Lo studio BMW Vision ConnectedDrive<br />
è un concentrato delle possibilità presenti e future<br />
di collegamento in rete. Il design e la tecnologia<br />
della spettacolare roadster perseguono<br />
l'obiettivo di trasformare l'automobile in un elemento<br />
fisso di un mondo collegato in rete. Grazie<br />
a una serie di funzioni innovative, sviluppate<br />
su misura per soddisfare le esigenze personali del<br />
guidatore e del passeggero, vengono ottimizzati<br />
il comfort, la sicurezza e l'esperienza<br />
d'infotainment a bordo dell'automobile. Le<br />
nuove tecnologie e gli innovativi concetti di de-
sign contribuiscono ad arricchire di sfaccettature<br />
nuove il tipico piacere di guida BMW.<br />
BMW ha messo a punto delle interpretazioni<br />
nuove del caratteristico piacere di guida<br />
anche nello sviluppo di concetti di elettromobilità.<br />
Nell'ambito di BMW EfficientDynamics,<br />
la propulsione esclusivamente elettrica gioca un<br />
ruolo chiave sulla strada verso la mobilità a<br />
emissioni zero. Per la prima volta, viene presentata<br />
l'elettromobilità nello stile BMW per affrontare<br />
i problemi del traffico di città. Il Salone<br />
internazionale dell'automobile 2011 funge<br />
così da scenario per l'anteprima mondiale della<br />
BMW ActiveE che permette ai quattro occupanti<br />
di vivere la tipica guida sportiva del marchio<br />
a emissioni zero. Ma questo non è tutto:<br />
contemporaneamente, BMW rafforza la propria<br />
posizione di leader nell'introduzione di<br />
tecnologie d'incremento dell'efficienza anche<br />
nel campo delle vetture di serie a propulsione<br />
tradizionale. Al Salone dell'automobile 2011<br />
viene presentata per la prima volta la BMW<br />
320d EfficientDynamics Edition Touring. Il<br />
motore diesel a quattro cilindri eroga una potenza<br />
di 120 kW/163 CV, accontentandosi di<br />
un consumo medio di carburante di 4,3 litri<br />
per 100 chilometri nel ciclo di prova UE (valore<br />
di CO2: 114 g/km). La BMW 320d EfficientDynamics<br />
Edition Touring offre, analogamente<br />
alla berlina dalla stessa configurazione, la<br />
migliore combinazione di divertimento di guida<br />
ed economia di esercizio nel segmento pre-<br />
SPECIALE SALONE DI GINEVRA ASPETTANDO LA RIPRESA<br />
EDIZIONE ECOLOGICA<br />
Grande attenzione per il Padiglione Verde, dove sono puntati i<br />
riflettori sulle tecnologie dal carattere ecologico e dove ben 40<br />
veicoli su 170 anteprime ufficiali saranno dotati di soluzioni<br />
innovative per la mobilità<br />
mium della vetture di categoria media.<br />
In più, il Salone dell'automobile di Ginevra<br />
accoglie anche l'anteprima mondiale della<br />
nuova BMW X1 xDrive28i e di una generazione<br />
nuova di motori a benzina da 2,0 litri. Per<br />
la prima volta, nel propulsore quattro cilindri la<br />
tecnologia BMW TwinPower Turbo è stata<br />
combinata con il principio di sovralimentazione<br />
Twin-Scroll, l'iniezione diretta di benzina<br />
High Precision Injection e il comando variabile<br />
delle valvole VALVETRONIC. Il risultato<br />
soddisfa gli obiettivi di BMW EfficientDynamics:<br />
più piacere di guidare, meno consumo ed<br />
emissioni di CO2.<br />
MERCEDES-BENZ<br />
Folta la rappresentativa Mercedes-Benz al<br />
prossimo Salone di Ginevra. Si comincia con<br />
forspeed, con la quale smart propone uno studio<br />
non convenzionale che coniuga al meglio<br />
mobilità eco-sostenibile ed elevato divertimento<br />
di guida. La nuova due posti si presenta senza<br />
tetto e cristalli laterali ed è dotata, al posto<br />
del parabrezza, di un deflettore piatto nello stile<br />
dei classici aeroplani superleggeri ad elica. Il<br />
risultato è il massimo piacere di guida all'aria<br />
aperta, garantito anche dalla scattante trazione<br />
elettrica, ulteriormente perfezionata grazie alla<br />
funzione Boost. Le prospettive per le future generazioni<br />
appaiono quindi particolarmente eccitanti,<br />
soprattutto perché il marchio smart è<br />
già entrato nell'era dell’elettromobilità.<br />
Con il Coupé della Classe C, presentato<br />
in occasione del 125° anniversario della Casa<br />
con la Stella, Mercedes-Benz entra in un nuovo<br />
segmento di mercato con un Coupé compatto<br />
e dinamico. La due porte sportiva debutterà in<br />
anteprima mondiale al pubblico in occasione<br />
del Salone dell'Auto di Ginevra e sarà disponibile<br />
in Italia a partire dal prossimo giugno.<br />
Il nuovo Coupé è dotato di tutte le avanzate<br />
tecnologie dell'ultima generazione di Classe<br />
C e garantisce elevati livelli di piacere di guida<br />
ed un'efficienza esemplare. Classe C Coupé<br />
risponde perfettamente ai desideri di un Cliente<br />
giovane, tra i 35 ed i 45 anni, caratterizzato<br />
da successo professionale, stile di vita dinamico<br />
ed uno spiccato senso di responsabilità.<br />
Design esterno dinamico, interni di elevata<br />
qualità, consumi ridotti, sistemi di assistenza<br />
alla guida e telematica di nuova generazio- <br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
97
SPECIALE SALONE DI GINEVRA ASPETTANDO LA RIPRESA<br />
ne: queste le principali caratteristiche della<br />
Classe C Nuova Generazione. Oltre ad una<br />
consistente riduzione dei consumi, pari al 31%,<br />
tutti i modelli Classe C Nuova Generazione a<br />
trazione posteriore sono equipaggiati di serie<br />
con la funzione ECO start/stop. Tutte le motorizzazioni<br />
sono BlueEFFICIENCY, altamente<br />
efficienti ed ecocompatibili. Per tutta la gamma,<br />
è disponibile il cambio automatico a sette<br />
rapporti , nella innovativa versione 7G-TRO-<br />
NIC PLUS con funzione ECO start/stop per le<br />
trazioni posteriori, e nella versione 7G-TRO-<br />
NIC per le trazioni integrali 4MATIC.<br />
Prestazioni ai massimi livelli ed efficienza<br />
all'avanguardia per la nuova Mercedes-Benz<br />
CLS 63 AMG. La versione di punta del Coupé<br />
a quattro porte è equipaggiata con il motore V8<br />
98 MARZO 2011<br />
Biturbo AMG V8 di nuova concezione con potenza<br />
massima fino a 410 kW (557 CV) e coppia<br />
di 800 Nm, oltre al cambio sportivo a 7<br />
marce SPEEDSHIFT MCT AMG. Il consumo<br />
di carburante pari a 9,9 litri per 100 km secondo<br />
il nuovo ciclo di marcia europeo assicura un<br />
risparmio di carburante del 32% rispetto al modello<br />
precedente. A garantire la massima eccellenza<br />
nella dinamica di marcia provvede la combinazione<br />
fra l'assetto sportivo RIDE CON-<br />
TROL AMG con sospensioni a regolazione<br />
elettronica ed il nuovo avantreno, lo sterzo parametrico<br />
sportivo elettromeccanico AMG di<br />
nuova concezione e l'impianto frenante ad alte<br />
prestazioni AMG composito in ceramica, a richiesta.<br />
CLS 63 AMG convince per il look atletico<br />
ed il design originale di esterni ed interni.<br />
La dotazione di serie comprende anche gli innovativi<br />
proiettori a LED High Performance. La<br />
terza generazione di una delle sportive più emozionanti<br />
ed apprezzate al mondo si prepara al<br />
debutto. Completamente rinnovata, la nuova<br />
SLK offre un piacere di guida ed un comfort<br />
open-air ancora più elevati e senza compromessi,<br />
proponendo un equilibrio perfetto tra design<br />
sportivo, eco-compatibilità, agilità, comfort nell'utilizzo<br />
quotidiano ed eleganza.<br />
La nuova SLK è inoltre il primo modello<br />
al mondo ad offrire il tetto rigido ripiegabile<br />
Panorama con MAGIC SKY CONTROL, il<br />
cui livello di trasparenza può essere regolato<br />
semplicemente attraverso un pulsante.<br />
Le potenti motorizzazioni a 4 e 6 cilindri<br />
con funzione ECO start/stop di serie garantiscono<br />
elevati livelli di efficienza ed un temperamento<br />
decisamente sportivo. Le brillanti<br />
prestazioni di questi motori si accompagnano<br />
a consumi sensibilmente ridotti rispetto al<br />
precedente modello (fino al 25% in meno).<br />
Gli equipaggiamenti di sicurezza e le diverse<br />
innovazioni tecnologiche rendono il Roadster<br />
compatto Mercedes-Benz il nuovo riferimento<br />
nel segmento.
CITROEN<br />
All’81ª edizione del Salone Internazionale<br />
dell’Auto di Ginevra, Citroën espone una<br />
gamma di prodotti che coniuga creatività, tecnologia<br />
e audacia, valori fondamentali della<br />
Marca.<br />
Dopo Citroën DS3, DS4 è una nuova dimostrazione<br />
di Créative Tecnologie. Berlina 4<br />
porte, dall’assetto rialzato, dinamica e versatile,<br />
Citroën DS4 regala sensazioni di guida<br />
inedite, in linea con la filosofia della linea DS<br />
che propone canoni decisi in termini di stile,<br />
emozioni di guida, struttura e raffinatezza.<br />
Eletta “Vettura più bella dell’anno” grazie<br />
alla votazione che ha coinvolto 60 000 internauti<br />
di 62 Paesi, in occasione del Salone di<br />
Ginevra, Citroën DS4 sarà affiancata da un<br />
concept inedito: DS4 Purple, oggetto del desiderio<br />
e di distinzione che reinterpreta con eleganza<br />
lavorazioni e materiali propri dell’arte<br />
orafa.<br />
L’innovazione è più che mai d’attualità,<br />
con la tecnologia microibrida e-HDi estesa a<br />
diversi modelli della gamma, come Citroën<br />
Berlingo First realizzato in collaborazione<br />
con Venturi Automobiles ® , presentato per la<br />
prima volta con questa nuova motorizzazione.<br />
La sospensione Idrattiva III+, esclusiva mondiale<br />
della Marca, presente su Citroën C5 e<br />
Citroën C6 offre una sintesi unica di dinamismo<br />
e confort, per il massimo benessere degli<br />
occupanti su qualsiasi fondo stradale.<br />
Con Citroën C-ZERO e Berlingo First,<br />
realizzato in collaborazione con Venturi Auto-<br />
SPECIALE SALONE DI GINEVRA ASPETTANDO LA RIPRESA<br />
mobiles ® , la Marca commercializza dalla fine<br />
del 2010 due modelli full electric. Per una migliore<br />
mobilità, Citroën propone un’offerta<br />
inedita: Citroën MULTICITY con soluzioni<br />
nuove per il noleggio di auto e la preparazione<br />
dei viaggi.<br />
Citroën prosegue l’avventura sportiva<br />
con la nuova Citroën DS3 WRC, schierata<br />
nel Campionato del Mondo Rally 2011, che<br />
soddisfa i requisiti del nuovo regolamento in<br />
vigore. L’obiettivo della Marca è conquistare il<br />
settimo titolo di Campione del Mondo Rally<br />
Costruttori.<br />
Con Citroën C3 Red Block e Citroën C6<br />
Scala, Citroën rompe gli schemi, e crea un effetto<br />
sorprendente con questi 2 modelli dai<br />
colori e dai materiali inediti ed espressivi. ■<br />
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99
SPECIALE GINEVRA LA NUOVA SEAT EXEO<br />
di Leonardo Garcia Vincentiis<br />
100 MARZO 2011<br />
LA NUOVA SEAT EXEO TDI MULTITRONIC<br />
AUTOMATICA<br />
A FUROR DI POPOLO
SPECIALE GINEVRA LA NUOVA SEAT EXEO<br />
Alla Seat non sono rimasti insensibili<br />
alle richieste degli utenti, specialmente<br />
le flotte aziendali e di autonoleggio,<br />
che chiedevano insistentemente una<br />
versione automatica per il motore<br />
diesel. Senza cercare troppo lontano,<br />
nel Gruppo Volkswagen avevano a<br />
disposizione l’eccellente cambio<br />
Multitronic a variazione continua e<br />
sette marce sequenziali, il DSG, infatti,<br />
non si sposa con il motore<br />
longitudinale della Exeo<br />
dDetto, fatto: ecco a voi la nuova Seat<br />
Exeo TDI 143 cv Multitronic, la macchina del<br />
cambio... e che cambio! Il Multitronic infatti<br />
aderisce alla perfezione al motore diesel da 143<br />
cv, permettendo grandi prestazioni e comfort,<br />
con consumi ridotti e quasi nessun difetto.<br />
Partiamo quindi da questo “quasi”.<br />
L’unico neo che abbiamo potuto notare, infatti,<br />
è la mancanza di freno motore nei rallentamenti.<br />
Il CVT Multitronic asseconda così bene<br />
il motore e l’eccellente telaio della Exeo in<br />
accelerazione, sia quando spingiamo dolcemente<br />
che quando chiediamo potenza per <br />
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101
SPECIALE GINEVRA LA NUOVA SEAT EXEO<br />
SETTE RAPPORTI<br />
Le Seat Exeo ed Exeo ST di ultima generazione abbinano la<br />
tecnologia Diesel TDI all'efficienza di un cambio multitronic<br />
a variazione continua (CVT) morbido e preciso, con sette<br />
rapporti “sequenziali”. Questa combinazione presenta la<br />
vettura premium della casa spagnola come la soluzione<br />
ideale, sia berlina che station-wagon, per il lavoro e per le<br />
famiglie numerose<br />
un sorpasso urgente, che alla fine salta all’occhio<br />
il lento scalare delle marce, quando invece<br />
vogliamo rallentare senza toccare i freni.<br />
Tuttavia, la presenza dei bottoni di cambio<br />
marcia al volante, consente di passare alla funzione<br />
sequenziale e scalare secondo i bisogni e<br />
nulla impedisce quindi un uso misto del cambio,<br />
piacevole peraltro: in automatico in marcia<br />
normale e con scalate manuali nei rallentamenti.<br />
Detto questo, il resto è tutto bontà.<br />
Il CVT Multitronic è tra i migliori cambi automatici<br />
della produzione mondiale, con un<br />
tatto da vettura elettrica nell’uso normale,<br />
grazie anche alla presenza di due alberi controrotanti<br />
di bilanciamento, che smorzano le<br />
già ridotte vibrazioni del nuovo TDI. Passando<br />
con la leva del cambio alla funzione sequenziale,<br />
la Exeo diventa una macchina dal<br />
piglio sportivo e dalle prestazioni interessanti.<br />
La versione familiare, la più venduta in Italia,<br />
presenta buone capacità di carico, considerate<br />
le dimensioni totali della vettura.<br />
Alla Seat hanno approfittato del momento,<br />
per apportare alcune piccole, ma significative<br />
migliorie alla scocca della Exeo: il pilone<br />
centrale è stato modificato in basso, per permettere<br />
una migliore accessibilità posteriore,<br />
mentre tutti i sedili sono stati modificati per<br />
ottenere quattro centimetri abbondanti di spazio<br />
ulteriore per i passeggeri dietro. La Exeo<br />
conferma, quindi, le sue virtù da berlina di lusso,<br />
al prezzo di una normale macchina di grande<br />
serie. La qualità delle finiture, sia interne<br />
che esterne, la pone al di sopra della media e la<br />
quantità di accessori, sia di serie che in opzione,<br />
contribuisce a renderla molto appetibile a<br />
chi cerca una macchina di grande sostanza, fatta<br />
per durare senza rompersi. Non per nulla il<br />
suo mercato di maggior successo sta nelle flotte<br />
aziendali e di noleggio, dove l’argomento<br />
dell’affidabilità è primordiale. Questo understatement,<br />
unito all’affidabilità, all’austera eleganza<br />
della linea e alle eccellenti prestazioni, sia<br />
velocistiche, che di consumo, potrebbero contribuire<br />
al suo successo, anche tra quei professionisti<br />
di buon gusto, che cercano una macchina<br />
di rappresentanza, né eccessiva, né pretenziosa,<br />
ma elegante ed efficace. ■<br />
102 MARZO 2011
SPECIALE GINEVRA LA NUOVA SEAT EXEO<br />
EXEO & L’ITALIA<br />
✑ In Italia, la Exeo ha ottenuto una<br />
buona accoglienza, con un andamento<br />
delle vendite in costante aumento,<br />
nonostante i tempi difficili. La familiare<br />
ST ha rappresentato il 47% del totale<br />
delle vendite Seat nel segmento D, nel<br />
2010, mentre la berlina si è tenuto il<br />
17%. La Exeo ha anche ottenuto un<br />
grande successo nel settore delle flotte,<br />
dal quale la Seat era pressoché esclusa,<br />
fino alla comparsa di questo modello: il<br />
53% delle vendite della berlina e il 65%<br />
di quelle della ST sono andate verso<br />
flotte. Percentuali queste nettamente<br />
superiori alla media del mercato, a<br />
dimostrazione del successo ottenuto<br />
presso clienti molto sensibili ai temi<br />
della qualità e dell’affidabilità.<br />
www.seat.it<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
103
lifestyle<br />
lifestyle lifestyle<br />
lifestyle<br />
lifestyle<br />
lifestyle<br />
lifestyle<br />
lifestyle<br />
lifestyle<br />
1<br />
108 MARZO 2011<br />
lifestyle<br />
LUSSO A BERLINO<br />
lifestyle<br />
L'hotel Brandeburger Hof, nel cuore di<br />
Berlino, è una struttura a cinque stelle che<br />
crea per i propri ospiti atmosfere intime ed<br />
esclusive. Un valore aggiunto dell'hotel è il<br />
ristorante Die Quadriga vincitore di numerosi<br />
premi e provvisto di una cantina che offre una<br />
selezione di ben 850 vini. In particolare, per i<br />
festeggiamenti del Natale l'hotel ha organizzato<br />
una cena di gala nel lussuoso salone dove è<br />
stato addobbato un albero di sei metri<br />
d'altezza. Il menù ha seguito la linea della New<br />
Nordic Cuisine, scelto e creato dallo chef Sauli<br />
Kemppainen. Il prezzo della cena era di 145<br />
euro, incluso champagne e un concerto da<br />
camera. L'hotel Brandeburger Hof cerca in ogni<br />
occasione di distinguersi nel panorama delle<br />
strutture a cinque stelle ed offre ai propri<br />
clienti ambienti rilassanti dove dedicarsi alla<br />
lettura, spa in cui scegliere trattamenti e<br />
massaggi, una palestra dove tenersi in forma e<br />
mille altri servizi.<br />
www.brandenburgerhof.com/e/home/intro2.html<br />
3<br />
di FLAVIA ALIBERTI<br />
IL GLAMPING: IL LUSSO IN CAMPEGGIO<br />
Sembra incredibile poter coniugare due<br />
realtà così diverse come il campeggio e le<br />
vacanze di lusso. Al giorno d'oggi invece diventa<br />
possibile e nasce un nuovo termine, “glamping”,<br />
dall'unione di glamour e camping. Le strutture<br />
ricettive sono mobili, come nel campeggio.<br />
In genere si tratta di grandi tende<br />
all'apparenza modeste, simili nelle forme e nei<br />
colori alle tende beduine, e dotate solo dei<br />
servizi essenziali. In realtà questa è solo la<br />
facciata delle vacanze glamping, perché al di là<br />
delle tende si nascondono strutture a cinque<br />
stelle che offrono ogni genere di lusso e<br />
2<br />
NUOVI DOLLARI? YES, NO<br />
I creativi di tutti gli Stati Uniti d'America<br />
stanno lavorando sul progetto relativo al<br />
restyling delle banconote americane. Il<br />
promotore della gara al progetto più bello,<br />
chiamata Dollar Rede$ign è Richard Smith che<br />
ritiene i vecchi dollari ormai obsoleti dal punto<br />
di vista grafico e suggerisce un cambio di stile<br />
per il nuovo millennio. Nonostante l'idea di<br />
Smith non sia sbagliata, e sia stata accolta con<br />
entusiasmo dai grafici statunitensi, di certo<br />
negli USA il periodo è difficile e in pochi hanno<br />
preso in considerazione l'iniziativa. In effetti in<br />
questo momento sembra più urgente<br />
preoccuparsi della mancanza di dollari più che<br />
del loro aspetto estetico un po' antiquato...<br />
comfort. Gli ospiti possono quindi scegliere tra<br />
la spa o i campi da tennis come in qualsiasi<br />
resort esclusivo. Tra i primi centri glamping ad<br />
essere creati, c'è il Kasbah Tamadot, a 40 km da<br />
Marrakech. In alcuni casi si è associata una<br />
filosofia di vacanza più ecologica e sostenibile al<br />
concetto di lusso in campeggio, come nei tre<br />
villaggi “Huttopia” sorti in Francia nella Loira,<br />
nella foresta di Rambouillet e a Versailles.<br />
Tutti i materiali usati in queste strutture<br />
sono naturali, compresa la piscina interamente<br />
realizzata in legno.<br />
www.huttopia.com<br />
1 2 3<br />
BOND A PARIS<br />
L'esclusivo Seven Hotel di<br />
Parigi, in pieno quartiere<br />
Latino, ha inaugurato la “Suite<br />
7”, dedicata ad uno dei<br />
personaggi più amati nella<br />
storia del cinema: James<br />
Bond. L'interno della stanza,<br />
con il consueto lusso del Seven<br />
Hotel, ricrea ambienti ed<br />
oggetti che compaiono nella<br />
serie dell'agente segreto.<br />
Così, oltre alle foto degli<br />
attori più famosi che hanno<br />
interpretato il personaggio<br />
creato dallo scrittore Ian<br />
Fleming, si può leggere un<br />
libro illuminati da una lampada<br />
a forma di pistola d'oro.<br />
La nuova ed originale<br />
suite, disegnata dall'agenzia<br />
Basti, si aggiunge alle 27<br />
stanze a tema create nell'hotel,<br />
tra le quali anche l'ospite più<br />
esigente può trovare<br />
l'ambiente più di suo gusto.<br />
Nella Suite 7, oltre agli arredi e<br />
decorazioni in stile chic retrò,<br />
non mancano sauna privata,<br />
mini bar, zona lounge, wi-fi,<br />
dock per i-pod, schermo di 160<br />
cm e tutti i lussi di cui può aver<br />
bisogno un cliente del Seven<br />
Hotel.<br />
www.sevenhotelparis.com
INDIA MERIDIONALE KERALA DELLE MERAVIGLIE<br />
di Federica Vagnozzi<br />
110 MARZO 2011<br />
VIAGGIO NEL SUB-CONTINENTE INDIANO<br />
QUEL PARADISO NASCOSTO<br />
IN UN LEMBO DI TERRA<br />
Racchiuso in un angolo di India, il Kerala è ricco di mondi da scoprire. Tra spiagge bianche, acque cristalline, meltin<br />
pot di culture e storie, è considerata dal National Geographic Traveller una delle cinquanta destinazioni più belle del<br />
mondo, e vi conquisterà con i suoi panorami mozzafiato<br />
sSpesso siamo alla ricerca di un posto<br />
che ci faccia dimenticare per un po’ lo stress<br />
e le faccende tipiche del lavoro, della famiglia,<br />
della città. A volte però non basta affidarsi<br />
a cure termali e rigeneranti per staccare<br />
la spina, vogliamo qualcosa di più coinvolgente,<br />
quasi esperienziale. Se avete in<br />
programma di fare un viaggio unico, in una<br />
terra lontana che sappia regalarvi benessere<br />
e, al tempo stesso, rapirvi con la sua tradizione<br />
e la sua storia, non dovete far altro che visitare<br />
il Kerala.<br />
Magico stato dell’India meridionale, in<br />
quella striscia di terra che si affaccia sulla costa<br />
sud-occidentale del Paese, il Kerala è la<br />
cosiddetta Terra delle noci di cocco, per la<br />
prosperosa vegetazione ricca di palme, nota<br />
per essere un vero paradiso tropicale con le<br />
sue lunghe spiagge bianche e le sue acque<br />
cristalline. Un paesaggio straordinario che<br />
nel corso dei secoli ha visto passare popoli<br />
provenienti da ogni parte del mondo –<br />
Olanda, Portogallo, Arabia Saudita, Francia,<br />
Inghilterra e Danimarca – e lasciare segni
TRA CULTURA E NATURA<br />
Nelle pagine da sìinistra: la spiaggia di Varkala; una<br />
panoramica di Munnar e Kochi,capitale economica del<br />
Kerala, sede del porto marittimo più importante dell’India<br />
Sotto: il Periyar Wildlife Sanctuary, la riserva naturale più<br />
famosa dell’India meridionale<br />
della loro dominazione che ancora oggi convivono<br />
assieme e si affiancano alle tradizioni<br />
locali. L’unico luogo al mondo dove viene<br />
praticata l’antica medicina indiana dell’Ayurveda<br />
con assoluta autenticità e dedizione.<br />
Questo complesso sistema è un metodo<br />
naturale che se applicato opportunamente<br />
consente di vivere più a lungo, migliorando la<br />
propria salute. Giunto al suo stadio attuale<br />
dopo secoli di ricerche e pratiche,<br />
viene condotto attraverso massaggi<br />
con oli, bagni medicamentosi,<br />
diete di erbe, meditazione e yoga.<br />
Una particolarità assoluta<br />
del luogo che viene eseguita<br />
da medici qualificati, in misura<br />
maggiore rispetto alla<br />
medicina tradizionale.<br />
NELLA ZONA PIÙ A SUD<br />
DEL KERALA<br />
Il Kerala racchiude al suo interno<br />
una miriade di sfaccettature,<br />
solo attraversandolo interamente in<br />
tutti i suoi angoli si può comprendere<br />
la sua vera essenza, intrisa <br />
INDIA MERIDIONALE KERALA DELLE MERAVIGLIE
RISERVE NATURALI E CITTÀ<br />
Il Kerala racchiude la riserva naturale più famosa dell’India<br />
meridionale, al cui interno si trova un lago artificiale creato<br />
dagli inglesi nel 1895<br />
di storie e popoli, cultura e natura. A pochissimi<br />
chilometri dal litorale ovest del paese,<br />
sorge la capitale Trivandrum. Con circa un<br />
milione di abitanti è la città più grande dello<br />
stato, sede del Governo Centrale e delle principali<br />
organizzazioni e istituzioni. Costruita<br />
su sette colline e piena di viali alberati - tanto<br />
che il Mahatma Gandhi l’ha definita "la città<br />
sempreverde dell'India" – ha edifici a forma<br />
di pagoda e tetti con le tegole rosse, vicoli<br />
stretti e tortuosi e una vasta offerta di attività<br />
culturali, che ne fanno una delle città più pia-<br />
112 MARZO 2011<br />
cevoli dell’India. Sempre nella parte meridionale<br />
dello stato si trova Kovalam, la località<br />
balneare più famosa del Kerala, che proprio in<br />
virtù del massiccio turismo che assorbe ogni<br />
anno è caratterizzata dalla presenza di molte<br />
comitive e assillanti venditori di souvenir. Se<br />
preferite un soggiorno più tranquillo, fate un<br />
salto in un’altra cittadina balneare della zona,<br />
Varkala suggestiva e caratteristica per le sorgenti<br />
naturali e una scogliera ricca di vegetazione<br />
rigogliosa.<br />
I GHAT OCCIDENTALI<br />
Le foreste del Kerala ospitano dodici<br />
santuari della natura e due parchi nazionali all’interno<br />
dei quali vivono alcune tra le più rare<br />
specie animali e vegetali: dalla Travancore<br />
Evening Brown, una delle più rare farfalle al<br />
INFO KERALA<br />
✑ PARK VIEW,<br />
THIRUVANANTHAPURAM<br />
695 033 Kerala India<br />
Phone: + 91-471-2321132<br />
Fax: + 91-471-2322279<br />
www.keralatourism.org<br />
info@keralatourism.org<br />
deptour@keralatourism.org<br />
✑ UFFICIO NAZIONALE<br />
DEL TURISMO INDIANO<br />
Via Albricci, 9 - 20122 - Milano Italia<br />
Tel. +39 02 804952 - Fax: +39 02 72021681<br />
www.indiatourismmilan.com<br />
info@indiatourismmilan.com<br />
mondo, al Neelakurinji che fiorisce una volta<br />
ogni dodici anni, fino all’unica conifera dell’India<br />
del Sud, la Podocarpus Wallichianus.<br />
Nella zona occidentale dello Stato, sorge il Periyar<br />
Wildlife Sanctuary, la riserva naturale<br />
più famosa dell’India meridionale, al cui interno<br />
si trova un lago artificiale creato dagli<br />
inglesi nel 1895. Situato tra i 900 e 1600 metri<br />
sul livello del mare, per raggiungerlo occorre<br />
arrampicarsi per le montagne attraverso<br />
cespugli di tè, giardini di caffè, cardamomo e<br />
pepe. Qui vivono bisonti, sambar, cinghiali,<br />
langur, elefanti e tigri, cervi, lontre e stormi di<br />
uccelli che non è raro veder fare acrobazie.<br />
AL CENTRO DEL KERALA<br />
Sul delta del fiume Kagami - il “Fiume<br />
Specchio” per la purezza delle sue acque - c’è<br />
la Regina del mare arabico, Kochi, la capitale<br />
economica del Kerala, sede del porto marittimo<br />
più importante dell’India.<br />
In passato Kochi, meta di mercanti e<br />
viaggiatori, è stato uno dei principali snodi<br />
per il commercio delle spezie sulla costa e primo<br />
centro del sub-continente indiano ad essere<br />
colonizzato dagli Europei. Le diverse ondate<br />
migratorie hanno reso la città multietnica,<br />
oggi contraddistinta dalla pacifica convivenza<br />
tra induisti, musulmani e cattolici e dimora<br />
di una moltitudine di persone proveniente<br />
da tutte le parti della regione. La sua<br />
natura multiculturale si esprime anche attraverso<br />
la variopinta architettura: qui si trova la<br />
chiesa più antica dell’India, un castello del<br />
XVII secolo, moschee e case portoghesi di oltre<br />
mezzo secolo fa, una sinagoga del Cinquecento<br />
ed, infine, un palazzo costruito dai por-
toghesi e regalato al raja di Cochin. Ma l’area è<br />
una destinazione di viaggio molto interessante<br />
soprattutto per la sua cucina: la vera specialità<br />
è la palamita, un pesce con poche spine dalla<br />
carne molto gustosa e compatta, simile allo<br />
sgombro, pescato al largo della costa. Se siete<br />
fortunati e capitate nelle zone di Kochi tra il 9<br />
e il 12 agosto, potrete assistere ad un’insolita<br />
festa esotica, il Yasakoi-matsuri, dove ventimila<br />
ballerini in yukata dai colori vivaci si riversano<br />
in città esibendosi in danze tradizionali.<br />
Molti rituali hanno origini molto lontane nel<br />
tempo e vanno oltre il puro divertimento poiché,<br />
soprattutto in passato, venivano inscenate<br />
per chiedere la protezione degli dei.<br />
Come il khathakali, conosciuto in tutto<br />
il mondo: un vero e proprio spettacolo di teatro,<br />
danza, musica e rituali, in cui personaggi,<br />
con volti dipinti e costumi elaborati, narrano<br />
storie epiche indù. Nei dintorni di Kochi,<br />
molte altre città incarnano lo spirito religioso<br />
e culturale dell’intera regione: come Tripunithura,<br />
che conserva ancora preziose collezioni<br />
artistiche della famiglia reale di Kochi; Parur,<br />
considerato il mosaico religioso e culturale;<br />
Chennamangalam, dove si trova la sinagoga<br />
più antica del Kerala, e Trichur, la capitale<br />
culturale dello Stato.<br />
NEL VERDEGGIANTE SETTENTRIONE<br />
Kozhikode sorge in riva al Mare arabico,<br />
il suo territorio è pianeggiante e le sue coste sono<br />
basse e sabbiose. È una fiorente città del settentrione,<br />
nota anche come la Città degli Zamorin,<br />
la dinastia che nel X secolo la elesse capitale.<br />
Nelle sue vicinanze si trova la riserva di<br />
foresta pluviale Wayanad Wildlife Sanctuary,<br />
confinante con i parchi nazionali di Nagarhole<br />
e Bandipur, e con il Mudumalai Sanctuary, che<br />
vanta alcuni tra gli scenari naturalistici più belli<br />
dello Stato, con risaie e piantagioni di spezie.<br />
All’estremità settentrionale del Kerala, Bekal,<br />
una cittadina con meravigliose spiagge orlate<br />
INDIA MERIDIONALE KERALA DELLE MERAVIGLIE<br />
“ SE AVETE IN PROGRAMMA DI FARE UN VIAGGIO UNICO IN<br />
UNA TERRA LONTANA CHE SAPPIA REGALARVI BENESSERE<br />
E AL TEMPO STESSO RAPIRVI CON LA SUA CULTURA, LA<br />
SUA TRADIZIONE E LA SUA STORIA, NON DOVETE FAR<br />
ALTRO CHE VISITARE IL KERALA<br />
”<br />
dalle palme e un promontorio sormontato dall’imponente<br />
Bekal Fort, che nei suoi quaranta<br />
acri governa il grande oceano.<br />
LE CENTOMILA ISOLE INCONTAMINATE<br />
Non lasciate il Kerala, senza aver prima fatto<br />
un salto alle Lakshadweep, le cosiddette “centomila<br />
(laks) isole”, ossia il luogo ideale per chi<br />
vuole entrare in contatto con la natura nel suo<br />
significato più puro. L’arcipelago è costellato di<br />
36 isole, di cui soltanto undici sono abitate, situate<br />
a 300 chilometri a ovest del Kerala, affascinanti<br />
per le acque incontaminate, i coralli intatti<br />
e le temperature gradevoli che fra novembre e<br />
marzo non scendono mai al di sotto dei ventiquattro<br />
gradi. Passando di qui scordatevi strutture<br />
dedicate al turismo di massa: rigorosi controlli<br />
fanno sì che solo un numero limitato di visitatori<br />
possa sostare sulle spiagge, e oltretutto<br />
l’accesso non è consentito a tutte le isole. Per visitarle,<br />
è necessario un permesso speciale rilasciato<br />
dalle istituzioni preposte. Una seccatura<br />
ampiamente compensata dalla bellezza mozzafiato<br />
di un paesaggio davvero straordinario. ■<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
113
EVENTI NOZZE D'ARGENTO TRA AUSTIN E IL SXSW<br />
di Ivano Basile<br />
114 MARZO 2011<br />
SOUTH BY SOOUTHWEST<br />
AUSTIN, LA CAPITALE<br />
DELLA MUSICA<br />
Indipendente, tosto, spregiudicato e sfacciatamente alternativo. Poche parole per spiegare il South By Southwest<br />
(SXSW), la manifestazione musicale di Austin (Texas) che quest'anno celebra il suo 25° anniversario<br />
dDall'11 al 20 marzo Austin verrà invasa<br />
da band provenienti da ogni parte<br />
del mondo, per uno dei festival più importanti<br />
della musica indipendente:<br />
ogni angolo della cittadina texana ospiterà<br />
un palco, un concerto ma anche<br />
film, conferenze e presentazioni di<br />
contenuti multimediali. Si tratta di<br />
un appuntamento attorno a cui<br />
ruota la vita (musicale) dell'intera<br />
città. La capitale del Texas, infatti,<br />
è conosciuta soprattutto<br />
come la capitale mondiale<br />
della musica dal vivo perché<br />
da 25 anni ospita la<br />
più trendy, importante e affollata convention<br />
musicale americana, il South by<br />
Southwest, conosciuto anche come il SXSW.<br />
Quest'anno l'evento si terrà dall'11 al 20<br />
marzo. Cinque notti per ballare e ascoltare<br />
tutta (o quasi) la musica del mondo, eseguita<br />
e interpretata da più di 1.200 band e solisti<br />
che si esibiscono fra club, teatri, ristoranti,<br />
caffè e negozi di dischi. Un'atmosfera<br />
davvero unica caratterizzata dai locali<br />
aperti ogni notte sino al mattino,<br />
per oltre 35.000 fan provenienti<br />
da tutto il mondo che parteciperanno<br />
al South by Southwest Music<br />
Conference, solo una parte dell'am-
AUSTIN IN MUSICA<br />
Cinque notti per ballare e ascoltare tutta (o quasi) la musica<br />
del mondo, eseguita e interpretata da più di 1.200 band e<br />
solisti che si esibiscono fra club, teatri, ristoranti, caffè e<br />
negozi di dischi<br />
pia kermesse che comprende una sezione dedicata<br />
al cinema e una al multimediale.<br />
La sezione sul cinema si sofferma, invece,<br />
sugli aspetti principali, artistici e commerciali,<br />
del cinema indipendente; nella sezione<br />
interattiva si celebrano la creatività e la passione<br />
al seguito delle nuove tecnologie dei media.<br />
Il Festival ha acquisito fama internazionale<br />
per la qualità della sua programmazione ma<br />
anche per l'attenzione particolare<br />
che mostra verso i talenti emergenti<br />
che possono presentare i<br />
loro film, accanto ai grandi artisti presenti.<br />
Nel complesso si tratta di una roboante<br />
passerella che attira oltre 8.500 addetti del<br />
music biz, una follia di musica ed esibizioni-<br />
“<br />
smo condita da litri e litri di birra che scorre a<br />
fiumi nei numerosi locali e insaporita dalle<br />
delizie culinarie del barbecue. D'altronde sia-<br />
EVENTI NOZZE D'ARGENTO TRA AUSTIN E IL SXSW<br />
mo in Texas, non dimentichiamolo, dove bisteccone<br />
e braciole di manzo o di maiale insieme<br />
a valanghe di hamburger tagliati a mano<br />
non possono assolutamente mancare in occa-<br />
SOUTH BY SOUTHWEST, MUSICA MA NON SOLO: LA<br />
KERMESSE VANTA ANCHE UNA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA<br />
E CONFERENZE INTERATTIVE, PER 10 GIORNI DI CULTURA<br />
”<br />
sione di un party. Una specie di paradiso che<br />
ha fatto la fortuna di molti: da misconosciuti<br />
artisti che sono arrivati alla ribalta fino <br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
115
EVENTI NOZZE D'ARGENTO TRA AUSTIN E IL SXSW<br />
PROTAGONISTI<br />
Sarà Bob Geldof, storico leader dei Boomtown Rats prima e<br />
poi ambasciatore di pace e fundraiser a livello globale, il<br />
protagonista del South By SouthWest<br />
agli autori di blog musicali che ora riescono a<br />
vivere degli introiti pubblicitari.<br />
C’è stata (e ci sarà) anche una sparuta ma<br />
agguerrita rappresentanza italiana con - tra gli<br />
altri i nostri Afterhours – e poi gli A Classic<br />
Education, Canadians, The Second Grace e Tiger!<br />
Shit! Tiger! Tiger!. Il SXSW, quindi, è<br />
anche un ottimo modo per scoprire tanta<br />
nuova musica che viaggia lontana o<br />
comunque al di fuori dai canali più<br />
mainstream. Poco o per nulla commerciale,<br />
fuori dalle logiche dominanti<br />
che il mondo dello show business<br />
impone: il South by Southwest<br />
è un pugno in faccia a tutta la fuffa del<br />
marketing della musica commerciale, una<br />
sana "rottura della molla per l'industria della<br />
musica", come sostenuto da alcuni.<br />
Basti pensare che lo staff del South By<br />
Southwest ‘regala’ ogni anno, dal 2005, due<br />
enormi file con più di 1000 brani in formato<br />
.mp3 per ascoltare tutti gli artisti presenti. Un<br />
totale di oltre 5Gb di musica che ci offrono la<br />
possibilità di essere ad Austin almeno idealmente<br />
e di diffondere la musica indipendente.<br />
BOB GELDOF IL KEYNOTE<br />
DELLA MANIFESTAZIONE<br />
Sarà Bob Geldof, storico leader dei<br />
Boomtown Rats prima e poi ambasciatore di<br />
pace e fundraiser a livello globale, il protagonista<br />
del South By SouthWest. All'artista irlande-<br />
116 MARZO 2011<br />
se, infatti, è stato assegnato il compito di celebrare,<br />
con un keynote speech, il venticinquesimo<br />
anniversario della manifestazione che si tiene<br />
ogni anno nella città del Texas. Per farlo gli<br />
organizzatori hanno simbolicamente scelto per<br />
lui la giornata del 17 marzo, quella di San Patrizio,<br />
patrono d'Irlanda.<br />
La presenza di colui che Bono definisce<br />
"il mio fratello maggiore" è un inedito per la<br />
manifestazione dedicata storicamente al panorama<br />
emergente nel rock (solo americano prima<br />
ma, con gli anni, via via sempre più internazionale)<br />
che ha gradualmente<br />
ampliato il proprio interesse<br />
per la musica digitale nell'ultimo<br />
quinquennio.<br />
Da oltre trent'anni<br />
Austin ha fatto della musi-<br />
LA CITTÀ DI AUSTIN<br />
✑ Austin, città statunitense, è la<br />
capitale dello Stato del Texas e<br />
capoluogo della contea di Travis. La sua<br />
popolazione composta da oltre 690.000<br />
abitanti, la rende la quarta città più<br />
grande del Texas e la sedicesima di tutti<br />
gli Stati Uniti. Situata nella regione<br />
centrale dello Stato, l'area metropolitana<br />
di Austin cresce molto velocemente ed è<br />
abitata complessivamente da circa<br />
1.400.000 persone.<br />
ca la sua bandiera d'indipendenza dall'omologazione<br />
cui nessuna delle grandi metropoli<br />
americane, fatta eccezione per New York, San<br />
Francisco, Los Angeles e New Orleans, riesce a<br />
sfuggire. Austin è una città che balla e che balla<br />
qualsiasi cosa, senza barriere pregiudiziali e<br />
culturali intendendo la musica nell'unico modo<br />
in cui dovrebbe essere intesa: quello di divertimento<br />
e interazione tra palco e pubblico<br />
(e viceversa).<br />
■
LIFESTYLE SALONE MONDIALE DELL’OROLOGERIA<br />
nNel 1471 l’imperatore Federico III<br />
concesse a Basilea il privilegio di ospitare<br />
per sempre fiere commerciali. Da allora la<br />
città si è sviluppata fino a diventare il primo<br />
centro fieristico nonché la capitale culturale<br />
della Svizzera. La posizione centrale, gli ottimi<br />
collegamenti, un'infrastruttura ben organizzata<br />
e le brevi distanze tra le diverse zone<br />
della città la rendono uno dei poli fieristici e<br />
congressuali più importanti a livello europeo.<br />
Qui sono disponibili le competenze<br />
tecniche e organizzative necessarie per realizzare<br />
eventi di qualsiasi dimensione e per<br />
ogni esigenza.<br />
Dal 24 al 31 marzo, la città ospiterà<br />
Baselworld 2011, la 39° edizione del Salone<br />
dell’Orologeria e della Gioielleria, il<br />
più importante appuntamento del settore.<br />
118 MARZO 2011<br />
di Paolo Vaccaro<br />
BASELWORLD 2011<br />
IL MONDO DEGLI OROLOGI<br />
SI INCONTRA IN SVIZZERA<br />
Il Salone Mondiale dell’Orologeria e della Gioielleria, a Basilea dal 24 al 31 marzo<br />
2011. Orologi, gioielli, perle e pietre preziose: le novità dei grandi marchi e le<br />
nuove tendenze del settore<br />
Organizzato da MCH Fiera Svizzera,<br />
l’evento come ogni anno accoglierà i marchi<br />
più prestigiosi con le novità più rilevanti del<br />
settore. A Basilea non ci saranno tutti, perché<br />
alcuni marchi esporranno nel "dorato<br />
salotto" del Sihh di Ginevra mentre altri organizzano<br />
presentazioni autonome, ma la<br />
maggior parte sì.<br />
Saranno presenti i mostri sacri dell'orologeria,<br />
da Rolex al gruppo Swatch, marchi di<br />
largo consumo dal prezzo più limitato, quelli<br />
made in Japan all'insegna della multifunzionalità<br />
e molti altri del calibro di: Patek Philippe,<br />
Zenith, Omega, Tag Heuer, Longines,<br />
Bell&Ross, Corum, Ulysse Nardin, Chronoswiss,<br />
Harry Winston, Urwerk, MB&F, Perrelet,<br />
Bulgari, Boucheron, Breguet, Blancpain,<br />
Tudor.<br />
Photo www.baselworld.com<br />
Photo www.baselworld.com
Photo www.baselworld.com<br />
IL MONDO IN UN OROLOGIO<br />
Le novità esclusive delle più importanti aziende<br />
internazionali, oltre 1.800 provenienti da tutto il mondo<br />
BaselWorld 2011 è un evento da non<br />
perdere per gli addetti ai lavori e per gli appassionati<br />
in genere, che potranno ammirare tutte<br />
le collezioni e le novità esclusive delle più<br />
importanti aziende internazionali, oltre 1.800<br />
provenienti da tutto il mondo. Le novità come<br />
sempre, saranno molte e per ogni esigenza,<br />
tutte da andare a scoprire direttamente negli<br />
stand. Un repertorio di innovazione e progresso,<br />
una vetrina importante, un ritrovo per collezionisti<br />
e produttori. Per meglio organizzare<br />
la visita del Salone, è indispensabile possedere<br />
il “Catalogo BaselWorld” che contiene l’elenco<br />
degli espositori e le planimetrie di tutti i Padiglioni,<br />
disponibile a partire dal 24 Marzo<br />
2011. Guardando al prossimo futuro, poi, già<br />
dopo la conclusione dell’evento, il quartiere<br />
espositivo subirà una marcata modernizzazione,<br />
in previsione del 2013. Con un investi-<br />
mento pari a circa 430 milioni di franchi, infatti,<br />
i Padiglioni 1 e 3 saranno ampliati, rinnovati<br />
e verranno collegati fra loro con una costruzione<br />
su due livelli sovrastante la Piazza<br />
della Fiera. L’edizione di Baselworld 2011 si<br />
preannuncia in crescita, dopo che anche<br />
l’edizione 2010, quella che usciva dalla crisi<br />
del 2009, aveva fatto segnare risultati positivi.<br />
Nel 2010 i visitatori sono stati oltre 100.000,<br />
facendo registrare un +7% rispetto all’anno<br />
precedente. Un numero che l’edizione di quest’anno<br />
vuole superare, proponendo decine e<br />
decine di stand all'insegna del lusso, eventi<br />
modaioli e un'infinita lista di appuntamenti<br />
collaterali. Il Salone Mondiale dell’Orologeria<br />
e della Gioielleria detterà le tendenze dell’industria<br />
dei beni di lusso, per sottolineare la<br />
sua grande rilevanza anche<br />
nei prossimi anni. ■<br />
Photo www.baselworld.com<br />
INFO BASELWORLD<br />
✑ IL SALONE MONDIALE<br />
DELL’OROLOGERIA E DELLA GIOIELLERIA<br />
Date: Da giovedì 24 marzo<br />
a giovedì 31 marzo 2011<br />
Sede: Fiera di Basilea<br />
Orari di apertura: tutti i giorni dalle ore 9<br />
alle 18, ultimo giorno dalle ore 9 alle 16<br />
Biglietti di ingresso: giornaliero 60.00<br />
CHF, settimanale CHF 150.00<br />
Organizzatore: MCH Fiera Svizzera<br />
Sito Internet: www.baselworld.com<br />
Date prossime edizioni del Salone:<br />
8-15 marzo 2012, 25 aprile -<br />
2 maggio 2013<br />
Photo www.baselworld.com<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
119
HOTELLERIE PASQUA DI LUSSO<br />
di Alesandro Petrone<br />
120 MARZO 2011<br />
SINA FINE ITALIAN HOTELS<br />
LUSSO E COMFORT PER<br />
UNA FANTASTICA PRIMAVERA<br />
Dal tepore della primavera alla calorosa accoglienza di Sina Fine Italian Hotels che offre un soggiorno indimenticabile<br />
dDalla primavera a Pasqua, il gruppo con<br />
alberghi a quattro e cinque stelle nelle maggiori<br />
destinazioni italiane presente sul territorio<br />
nazionale dal 1958 che si distingue per<br />
qualità dell’offerta e del servizio propone ai<br />
propri ospiti vacanze su misura e soggiorni<br />
d’alto livello Con un’offerta dedicata a ogni<br />
tipo di viaggiatore, Sina accompagna i propri<br />
ospiti per tutta la primavera,coccolandoli<br />
fino a Pasqua. Per chi lavora tutta la settimana<br />
e vuole rilassarsi durante il week end, Sina<br />
Fine Italian Hotels propone un soggiorno<br />
nelle città di Parma e Perugia. L’Hotel Palace<br />
Maria Luigia di Parma è l’albergo ideale per<br />
chi vuole trascorrere un week end, dalle tiepide<br />
temperature primaverili, alla scoperta dei<br />
sapori tradizionali. Il pacchetto è perfetto per<br />
i gourmet più sofisticati: da venerdì a domenica,<br />
gli ospiti saranno accompagnati attraverso<br />
un percorso gastronomico con un cocktail<br />
di benvenuto per tutti gli ospiti che, presso<br />
il ristorante gourmet Maxim’s, potranno in<br />
seguito cenare a lume di candela facendosi<br />
trasportare attraverso i piatti della cucina emiliana<br />
rielaborati in chiave moderna.<br />
Il viaggio tra i sapori della regione continua<br />
per tutto il fine settimana, con colazione<br />
a buffet e degustazione di formaggi tipici<br />
accompagnati da un calice di vino, punti di<br />
forza, non solo della regione, ma anche dell’albergo.<br />
L’Hotel Brufani Palace di Perugia è la<br />
destinazione ideale per chi, soprattutto nei<br />
mesi da marzo a maggio, vuole andare alla riscoperta<br />
del patrimonio artistico umbro. Per<br />
un intero week end, gli ospiti potranno scoprire<br />
le bellezze di Assisi, Todi e Gubbio, e poi<br />
Relais Villa Matilde di Romano Canavese<br />
ritornare nel rinomato albergo per un viaggio<br />
in pieno relax: il soggiorno prevede la sistemazione<br />
in una camera di categoria superiore<br />
con un cesto di frutta di benvenuto. Per distendersi<br />
dopo le escursioni e le visite, si può<br />
accedere al Wellness Club dotato di piscina<br />
riscaldata sotto le antiche volte etrusche con<br />
idromassaggio, palestra sauna e bagno turco<br />
per rilassare corpo e spirito.<br />
L’offerta di Sina Fine Italian Hotels non<br />
si esaurisce: per chi viaggia quotidianamente<br />
per lavoro sono stati creati dei pacchetti che<br />
permettono di spostarsi in tutta Italia<br />
completa autonomia. I businessmen sempre<br />
in viaggio troveranno sicuramente invitante<br />
l’offerta di Palazzo Sant’Angelo di Venezia.<br />
Il pacchetto permette di avere accesso a internet<br />
in modo da essere sempre raggiungibili e<br />
collegati con l’ufficio. Non avere tempo per<br />
visitare la città non vuol dire necessariamente<br />
non vedere nulla: Palazzo Sant’Angelo, grazie<br />
alla sua posizione strategica, permette di avere<br />
una panoramica privilegiata della Serenissima.<br />
Il pacchetto include anche la colazione a<br />
buffet e un drink da sorseggiare nel bellissimo<br />
bar, anche questo sul Canal Grande.<br />
RePer chi ama viaggiare senza vincoli<br />
l’ideale è il SINA Grand Tour d’Italia che
permette di scegliere la propria destinazione e i<br />
propri soggiorni a un prezzo fisso per qualsiasi<br />
albergo del gruppo. Il tour permette di crearsi<br />
il proprio viaggio su misura scegliendo di soggiornare<br />
per un minimo di cinque notti in almeno<br />
due alberghi della compagnia usufruendo<br />
non solo di tariffe vantaggiose ma dei numerosi<br />
“benefits” previsti: dalle cene ai rinomati<br />
Ristoranti, alle sistemazioni in camere di categoria<br />
superiore, e agli ingressi a musei, monumenti<br />
o mostre.<br />
Hotel Brufani Palace di Perugia<br />
Hotel Palace Maria Luigia di Parma<br />
The Gray di Milano<br />
La primavera si chiude con un occhio<br />
particolare rivolto alle vacanze pasquali durante<br />
le quali i viaggiatori potranno visitare le città<br />
di Firenze, Roma Milano, Viareggio, Romano<br />
Canavese a pochi chilometri da Torino. Per fare<br />
alcuni esempi all’Astor di Viareggio, dal 22<br />
al 26 aprile, si può prenotare un soggiorno<br />
esclusivo di due notti in camera Superior che<br />
garantisce la vista sul mare. Gli ospiti saranno<br />
accolti da tutti i comfort più elitari con un cesto<br />
di frutta fresca, un trattamento mezza pen-<br />
HOTELLERIE PASQUA DI LUSSO<br />
sione con colazione a buffet e un pranzo o cena<br />
al rinomato ristorante panoramico La<br />
Conchiglia. Nel pacchetto è incluso anche il<br />
Pranzo di Pasqua con menù speciale. Infine i<br />
viaggiatori potranno restare in forma grazie all’accesso<br />
gratuito al SINA Fitness Club che<br />
permette di usufruire della palestra, della sauna,<br />
del bagno turco, della vasca idromassaggio<br />
e della piscina. Per chi volesse trascorrere le vacanze<br />
di Pasqua immerso nella natura, il rifugio<br />
ideale è il Relais Villa Matilde di Romano<br />
Canavese, nella campagna piemontese. Dal 22<br />
al 26 aprile si potrà soggiornare per due notti<br />
in una camera doppia, godendo della prima<br />
colazione a buffet e del pranzo di Pasqua per<br />
due persone presso il ristorante gourmet Le<br />
Scuderie. A completare il pacchetto, si aggiungono<br />
l’accesso al SINA Wellness Club con<br />
sauna, bagno turco, palestra, campo da tennis<br />
e sconto del 10% sui trattamenti e la possibilità<br />
di un’esperienza divertente alla ricerca del proprio<br />
uovo di Pasqua passeggiando nel parco secolare<br />
dell’albergo.<br />
Per gli appassionati d’arte la Pasqua più<br />
affascinante è al The Gray di Milano : dal 22<br />
al 26 aprile il soggiorno per gli ospiti, che sceglieranno<br />
di soggiornare nell’albergo più contemporaneo<br />
del gruppo, sarà addolcito da un<br />
uovo di cioccolato. Il pacchetto include anche<br />
il soggiorno di due notti in una camera di tipologia<br />
superiore con disponibilità all’accesso Wi-<br />
Fi e due biglietti per visitare la mostra a Palazzo<br />
Reale. Anche a Firenze il Grand Hotel Villa<br />
Medici offre l’occasione per visitare la culla del<br />
Rinascimento e nel pacchetto include anche il<br />
biglietto per la mostra di “Picasso, Mirò e Dalì”<br />
a Palazzo Strozzi. I pacchetti primaverili sono<br />
proposti anche dal Centurion Palace, nuovo<br />
albergo in stile design sul Canal Grande e dallo<br />
storico Bernini Bristol di Roma. Tutti i<br />
pacchetti sono prenotabili con conferma immediata<br />
nel sito www.sinahotels.com ■<br />
Palazzo Sant’Angelo di Venezia<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
121
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L’ARTE ITALIANA DEL TAGLIO E CUCITO<br />
Taglio e cucito, era questa<br />
l’alta moda di un tempo: l’arte<br />
sartoriale degli abiti su<br />
misura, creati per e con il<br />
cliente. Ma il tempo passa e<br />
tutto si trasforma, figuriamoci<br />
la moda, oggi popolata da<br />
colossi economici in mano a<br />
business men. È la moda che<br />
cambia. Ma la qualità, laddove<br />
vi sia, resta.<br />
L’Italia di maestri sartoriali ne<br />
ha cresciuti tanti e non è un<br />
caso che siano ancora questi i<br />
più apprezzati e stimati geni<br />
nel campo della moda. Vestiti<br />
su misura, abiti cuciti addosso<br />
che rivestono il corpo senza<br />
alcuna sbavatura, capi perfetti,<br />
122 MARZO 2011<br />
adatti alla forma. Una storia<br />
ricca di grandi nomi, quella<br />
della sartoria italiana: basta<br />
citare Brioni, Kiton o Rubinacci<br />
per avere l’idea di ciò che<br />
stiamo parlando.<br />
In Italia e all’estero la fantasia<br />
di Brioni è più che nota, tanto<br />
che negli Stati Uniti è<br />
considerato il miglior marchio<br />
di lusso per la moda uomo. Un<br />
sondaggio americano del 2007,<br />
il Luxury Brand Status Index,<br />
realizzato dal Luxury Institute –<br />
organismo indipendente con<br />
sede a New York – ha giudicato<br />
Brioni il brand più prestigioso<br />
al mondo, ottenendo un exequo<br />
con Giorgio Armani ed<br />
Ermenegildo Zegna. Le star<br />
adorano Brioni: Pierce Brosnan<br />
indossò le sue creazioni<br />
quando interpretò il ruolo di<br />
James Bond e il miliardario<br />
Donald Trump lo predilige.<br />
Creato nel 1945, il marchio<br />
Brioni non ha avvertito il<br />
passare del tempo: il suo stile<br />
resta intatto, merito di una<br />
realizzazione artigianale che<br />
non ha ceduto al progresso.<br />
Oggi come allora, si disegna, si<br />
taglia, si cuce e si rifinisce tutto<br />
a mano, poco importa se il<br />
numero di capi realizzati ogni<br />
giorno sia inferiore rispetto a<br />
quello delle case di moda che<br />
producono a livello industriale.<br />
Un lavoro forse più lungo,<br />
quello delle sartorie, ma<br />
accurato e meticoloso. Il<br />
classico caso della quantità che<br />
cede il passo alla qualità.<br />
E sono la peculiarità dei tessuti<br />
e l’importanza del lavoro<br />
artigianale ad aver fatto la<br />
fortuna anche dell’altra italiana<br />
Kiton, specializzata nella<br />
produzione di abiti completi da<br />
uomo e cravatte di alta moda.<br />
Da sempre la Kiton produce i<br />
propri abiti rigorosamente a<br />
mano, creando – per tale<br />
motivo – soltanto 18.000 abiti<br />
ogni anno, ognuno realizzato da<br />
almeno 45 sarti. Ciro Paone,<br />
fondatore del marchio, si è<br />
sempre dichiarato un uomo<br />
fortunato, che è riuscito a fare<br />
quel che sognava. E in effetti è<br />
stata una gran fortuna avere<br />
tra i propri clienti uomini<br />
miliardari tra i quali i reali<br />
d'Inghilterra o Gianni Agnelli.<br />
Partito da un negozio familiare<br />
di Secondigliano, Paone si è<br />
affermato sui mercati<br />
internazionali, diventando<br />
simbolo della più alta<br />
sartorialità partenopea.<br />
E dal suolo napoletano viene<br />
fuori l’alta sartoria di<br />
di ELISA RODI<br />
Rubinacci, impegnato a creare<br />
abiti su misura che esprimono<br />
signorilità e gusto. La sua cura<br />
ha conquistato i lords londinesi,<br />
entusiasmato i grandi<br />
industriali, e stregato il<br />
mercato giapponese, dove viene<br />
eseguito su licenza nei più<br />
famosi laboratori della moda<br />
nipponica.<br />
Creare un abito, per Rubinacci,<br />
ha sempre significato cura dei<br />
dettagli, scelta dei migliori<br />
tessuti e lavorazioni in grado di<br />
rendere i capi degli esemplari<br />
unici. Maestri dell’arte<br />
sartoriale, sostenitori dell’idea<br />
secondo cui vestire un uomo è<br />
una sorta di attività analitica:<br />
capirlo, scoprirne le curiosità,<br />
le sue passioni, il suo stile e<br />
tradurle in vestito.<br />
Svestire l’uomo nella sua<br />
interiorità per poi coprirlo di<br />
quegli abiti a lui adatti.
124 MARZO 2011<br />
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5<br />
2<br />
9<br />
4<br />
Intramontabile Black&White per lui<br />
che sceglie il minimal eccentrico<br />
di Gucci (1) e Moschino (2).<br />
Sempre Rossella Jardini, direttore<br />
creativo di Moschino, mette un tocco<br />
dandy con il papillon e il colore sul<br />
completo grigio (3).<br />
L’apoteosi dei colori forti è riservata<br />
a Prada con camicia tricolor e giacca<br />
shocking tre bottoni (4).<br />
La riga che imperversa nell’universo<br />
femminile, invade anche il guardaroba<br />
maschile ed è sempre madame<br />
Miuccia a proporla con un tocco<br />
technicolor (5).<br />
Classici che conquistano il look white<br />
stripes Ferragamo (6) e il total white<br />
Carlo Pignatelli Outside (7).<br />
Stile coloniale aggiornato per Gaetano<br />
Navarra sia in versione Denim (8) che<br />
Safari con espadrillas preziose e<br />
vistose (9). Per tutti, come per Gucci,<br />
pantaloni già corti si accorciano<br />
ulteriormente (10).<br />
MODA UOMO
3<br />
2<br />
7<br />
6<br />
5<br />
8<br />
4<br />
1<br />
1. Saponetta Marinella, prodotta<br />
con il metodo tradizionale che<br />
prevede solo olii vegetali.<br />
2. Balsamo After Shave per pelli<br />
sensibili di Vichy Homme.<br />
3. Shampoo Pure Formance di<br />
Aveda Men che previene le irritazioni<br />
del cuoio capelluto e lava dolcemente<br />
i capelli.<br />
4. Trattamento brevettato doppia<br />
azione per la prevenire la caduta<br />
dei capelli, nutrendo la radice.<br />
L’Oreal Aminexil.<br />
5. Variante per la doccia della<br />
fragranza Allure, per corpo e capelli,<br />
di Chanel Allure Homme Sport.<br />
6. Schiuma da barba emolliente<br />
e senza sapone di XY Homme<br />
La Roche-Posay.<br />
7. Gel doccia L’Occitane ai tre olii<br />
essenziali, per tonificare e rivitalizzare<br />
la pelle.<br />
8. Fragranza che interpreta l’unicità<br />
dei motori di Borgo Panigale,<br />
Ducati Eau de Toilette.<br />
BEAUTY UOMO<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
125
126 MARZO 2011<br />
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2<br />
5<br />
8 9<br />
3<br />
6<br />
COLOR (1, 2, 3)<br />
Come le creature dai riflessi<br />
metallici di Steven Klein negli<br />
anni Novanta, la nuova stagione<br />
stupisce con gli effetti speciali.<br />
Tessuti scelti ad hoc per esaltare<br />
colori shock, come il tinta unita<br />
di Ferré (1), la giacca e gli shorts<br />
brillanti di Roberto Musso (3)<br />
o la macchia di colore al massimo<br />
dell’intensità Normaluisa (2).<br />
FIORI (4, 5, 6)<br />
Leggiadre ninfe dei boschi<br />
e un nuovo flower power assieme.<br />
Non solo gli abiti, ma anche gli<br />
accessori fioriscono e si riempiono<br />
di frutti o décors in tema green.<br />
Che siano a stampa piccola come<br />
quelli di Banana Republic (5),<br />
maxi per John Richmond (6) o delicati<br />
per Kristina Ti (4).<br />
MODA DONNA<br />
STRIPES MANIA (7, 8, 9)<br />
Verticali, oblique, orizzontali.<br />
Qualunque sia l’inclinazione le righe<br />
non scompaiono mai dalle passerelle.<br />
Total look solo per chi osa, piccoli spot<br />
per tutte. Intramontabile il blue navy<br />
ViaDellePerle (7), audace il color<br />
blocking di Prada (8), morbido il<br />
drappeggio di Etro (9).<br />
THREADWORK (10, 11, 12, 13)<br />
Pizzi, merletti e balze all’insegna della<br />
femminilità. Candido tricot, l’evergreen<br />
del bon ton, per scoprire la pelle nelle<br />
giornate estive che verranno. Dai corti<br />
di DSquared2 (12) e Luisa Beccaria (10)<br />
ai lunghi romantici di Brioni (13) e<br />
Laura Biagiotti (11).
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1<br />
4<br />
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3<br />
6<br />
1<br />
2<br />
1. Shu Uemura ha brevettato<br />
la formula lisciante per capelli<br />
indisciplinati e secchi al tatto:<br />
lo Shampoo Shu Su Sleek, la maschera<br />
e l'olio protettivo.<br />
2. Clarins Capital Lumière Jour<br />
è la crema illuminante per pelli mature,<br />
nutriente durante il giorno e Anti Age.<br />
3. Balsamo Idratante di Aveda dry<br />
remedy, da usare dopo ogni lavaggio<br />
all'olio di buriti, una delle palme più<br />
alte e più belle dell'Amazzonia.<br />
4. Deep Smoothing Shampoo<br />
di Matrix Biolage, per disciplinare<br />
i capelli ribelli senza aggredirli.<br />
5. Il pennello perfettore dosa la giusta<br />
quantità di prodotto, stendendo uno<br />
strato sottile e uniforme di colore<br />
sul viso, Infaillible avec Pinceau di<br />
L’Oreal Paris.<br />
6. SkinCeuticals RETEXTURING,<br />
innesca il rinnovamento della pelle<br />
attraverso l’esfoliazione superficiale<br />
e la reidratazione intensa.<br />
7. I principi attivi di Transvital Crema<br />
stimolano la rigenerazione cellulare<br />
nelle pelli mature, da usare night&day<br />
tutti i giorni.<br />
BEAUTY DONNA<br />
8. La crema per il corpo è resa<br />
particolarmente ricca dallo Shea Butter,<br />
estratto dalle noci degli africani<br />
Shea Tree. Baume Corps Super Hydratant<br />
di Clarins.<br />
Testi: Irene Saderini<br />
Foto: Simone Galbusera<br />
LEGGILO SU <strong>PROGRESS</strong>ONLINE.IT<br />
127
tunes<br />
1<br />
NOEMI<br />
La cantante lanciata da X Factor nel 2009<br />
scala la classifica del web con il nuovo singolo<br />
“Vuoto a perdere”, che Vasco Rossi ha scritto<br />
apposta per lei e che sarà la colonna sonora<br />
del film “Femmine contro maschi” di Fausto<br />
Brizzi. A poche ore dalla sua pubblicazione il<br />
brano ha scalato la classifica di iTunes<br />
arrivando direttamente in seconda posizione.<br />
Risultato straordinario che conferma la forza<br />
della canzone. Per il momento non ci sono date<br />
di un tour in programma, ma il suo sito ufficiale<br />
è in costante aggiornamento.<br />
www.noemiofficial.it/eventi<br />
3<br />
NATHALIE “VIVO<br />
SOSPESA…IN TOUR”<br />
Cantautrice rock italo belga, vincitrice della<br />
quarta edizione di X Factor con il brano “In<br />
punta di piedi” che le è valso anche il disco<br />
d’oro. Nathalie parteciperà nella categoria Big al<br />
festival di Sanremo con il brano “Vivo sospesa”.<br />
Il 16 febbraio uscirà con il titolo omonimo il suo<br />
primo LP con 11 brani totalmente scritti da lei.<br />
Il 12 marzo partirà da Firenze il suo tour,<br />
che terminerà il 15 maggio a Roma.<br />
www.nathaliemusic.it<br />
5<br />
A gennaio ha presentato in anteprima<br />
“Unisono”, il singolo che anticipa l’uscita del<br />
nuovo album previsto<br />
dopo Sanremo. Patty<br />
Pravo salirà infatti tra i<br />
Big sul palco dell’Ariston<br />
con il brano “Il vento e le<br />
rose”.<br />
Il 14 aprile tornerà<br />
ad esibirsi presso il<br />
teatro Smeraldo di<br />
Milano in un’unica data.<br />
www.coltempo.it<br />
128 MARZO 2011<br />
PATTY PRAVO<br />
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di JESSICA MIRABILIA<br />
2<br />
4<br />
ELISA “ IVY I & II” TOUR<br />
Mentre procede il successo del suo nuovo<br />
progetto discografico Ivy, parte il 4 marzo<br />
dall’Auditorium della Conciliazione di Roma il<br />
tour teatrale di Elisa che toccherà i grandi teatri<br />
di tutta Italia fino a fine maggio. L’8 marzo sarà<br />
al Teatro Manzoni di Bologna. Il tour si<br />
concluderà il 23 maggio a Reggio Emilia.<br />
elisatoffoli.com<br />
GIANNA NANNINI<br />
“IO E TE” TOUR 2011<br />
Il tour vedrà l’artista impegnata in 17 tappe<br />
che toccheranno i principali palazzetti e arene<br />
italiani e si concluderà il 4 giugno a Torino (ma<br />
proseguirà anche all’estero in estate). Il tour<br />
partirà a fine aprile da Milano dove ha dovuto<br />
raddoppiare l’evento perché la prima data, nel<br />
giro di poche ore, ha contato il tutto esaurito.<br />
www.giannanannini.com/it/tour<br />
1<br />
1 2 3<br />
ALESSANDRA<br />
AMOROSO “ IL<br />
MONDO IN UN<br />
SECONDO” TOUR<br />
La vincitrice del<br />
programma “Amici” dal 12<br />
marzo sarà in tour con il suo<br />
secondo album “Il mondo in<br />
un secondo” già doppio disco<br />
di platino. Il tour partirà da<br />
Parma e si concluderà a<br />
Treviso in aprile.<br />
www.alessandraamoroso.it<br />
FIORELLA<br />
MANNOIA<br />
L’Acustic Tour di Fiorella<br />
Mannoia si è concluso<br />
nell’estate 2010 ed è stato<br />
accompagnato dall’uscita del<br />
doppio cd “Il tempo e<br />
l’armonia” dove, tra brani<br />
classici e inediti, trova spazio<br />
una reinterpretazione del<br />
brano “Sally” di Vasco Rossi.<br />
fiorellamannoia.com