IL LAMPION E L A VOCE - parrocchie di villongo
IL LAMPION E L A VOCE - parrocchie di villongo
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<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
L A <strong>VOCE</strong><br />
V<strong>IL</strong>LONGO<br />
NATALE<br />
2012<br />
n°10
2<br />
SOMMARIO<br />
SETT/OTTOBRE 2012<br />
In copertina: Umberto Gamba, Natività<br />
2 LETTERA PARROC0<br />
3 MUNAYPATA: MISSIONE<br />
ANNO DELLA FEDE<br />
6 CARISSIMI AMICI DI V<strong>IL</strong>LONGO<br />
7 GESÙ, TU AL CENTRO<br />
DELLA VITA MIA…<br />
10 PAPA GIOVANNI<br />
12 POPOLO IN CAMMINO<br />
13 R<strong>IL</strong>EGGIAMO LA NOSTRA VITA CON GLI<br />
OCCHI DELLA FEDE DA TESTIMONIARE<br />
16 E <strong>IL</strong> CINE-TEATRO DI S. F<strong>IL</strong>ASTRO?<br />
17 UN OSSERVATORIO DIOCESANO SUL<br />
MONDO DEL LAVORO E DEL SOCIALE<br />
18 PELLEGRINAGGIO IN BICICLETTA<br />
A LORETO<br />
18 L’AIDO V<strong>IL</strong>LONGO HA TROVATO CASA!<br />
20 RICORDARE UN AMICO<br />
21 CON LA DONAZIONE DI MIDOLLO<br />
OSSEO “L’AMORE NON VERRÀ MAI MENO”<br />
22 <strong>IL</strong> C.P.A. CARITAS<br />
INTERPARROCCHIALE SI ...ALLARGA.<br />
26 DALL’ASSOCIAZIONE<br />
ANZIANI E PENSIONATI<br />
33 L’ANGOLO DELL’ECONOMIA<br />
TELEFONI<br />
Parrocchie <strong>di</strong> Villongo<br />
- Casa dei sacerdoti: 035.927.144<br />
Oratorio s. Filastro: 035.927.082<br />
Oratorio s. Alessandro: 035.926.498<br />
cell. don Cristoforo: 3393656361<br />
cell. don Angelo: 3335338042<br />
cell. don Daniele: 3385938900<br />
Scuola Infanzia s. Filastro: 035.927.375<br />
Scuola Infanzia s. Alessandro: 035.928.247<br />
Caritas: 035.929.453<br />
E-mail<br />
Don Cristoforo padrecris@virgilio.it<br />
Don Angelo paronce67@yahoo.es<br />
Don Daniele scande84@gmail.com<br />
bino nella Messa <strong>di</strong> Mezzanotte.<br />
Qualcuno potrebbe pensare che<br />
ci vuole ben altro per sentirci una<br />
vera famiglia; lo credo fermamente<br />
anch’io. Proprio per questo, affido ad<br />
un piccolo scritto (una volta si sarebbe<br />
chiamato “letterina <strong>di</strong> Natale”), il<br />
desiderio sincero <strong>di</strong> essere accolto<br />
da voi tutti come un padre nella fede,<br />
e, più semplicemente, come persona<br />
desiderosa <strong>di</strong> rendersi amica e utile<br />
a chiunque.<br />
La cosa che mi sta più a cuore è la<br />
possibilità che mi viene concessa - e<br />
<strong>di</strong> ciò vi ringrazio fraternamente -<br />
<strong>di</strong> annunciarvi, ancora una volta, la<br />
nascita del Salvatore, Gesù. Questo<br />
mi assicura che, quando ci ritroveremo<br />
in chiesa per le celebrazioni<br />
<strong>di</strong> Natale, unico sarà l’intento mio e<br />
vostro: incontrare Gesù, per affidare<br />
a Lui le nostre speranze, rinsaldare<br />
l’amore, metterci a sua <strong>di</strong>sposizione<br />
come fecero i pastori <strong>di</strong> Betlemme<br />
per portare a tutti la sua pace. Il<br />
pensiero che, se non ci fossero stati i<br />
pastori, Gesù sarebbe rimasto solo e<br />
sconosciuto, mi inorgoglisce e mi riempie<br />
<strong>di</strong> gioia, nella consapevolezza<br />
che questo è anche il nostro compito<br />
oggi, ciò che Gesù ci chiede.<br />
Il Natale 2012 potremmo definirlo<br />
“Natale <strong>di</strong> fraternità”, prendendo<br />
spunto dalla lettera pastorale del<br />
nostro Vescovo: “La fraternità cristiana”.<br />
Si tratta <strong>di</strong> riscoprirlo, prima <strong>di</strong><br />
LETTERA<br />
PARROCO<br />
Don Cristoforo<br />
Carissimi<br />
sono dei gesti nella vita che, ripetuti, possono <strong>di</strong>ventare<br />
banali; gli stessi, però, se fatti con amicizia e umiltà,<br />
acquistano il sapore dell’intimità, <strong>di</strong>ventando momenti<br />
ai quali non vorresti rinunciare per nessuna cosa al ...ci<br />
mondo. Questo vorrei che fossero gli auguri <strong>di</strong> Natale,<br />
che come parroco mi scambio con voi, fratelli e sorelle<br />
<strong>di</strong> Villongo: nel mio immaginario <strong>di</strong> parroco, sono l’equivalente<br />
dell’abbraccio natalizio, che vi scambierete tra genitori e figli<br />
la sera, durante la cena <strong>di</strong> Natale, prima <strong>di</strong> venire a celebrare Gesù Bam-<br />
tutto, come il più grande gesto <strong>di</strong> carità<br />
da parte <strong>di</strong> Dio, che “annientò Se<br />
Stesso”, lui il Creatore, assumendo<br />
la con<strong>di</strong>zione umana della creatura<br />
per stare nella famiglia umana.<br />
Subito dopo, però, deve <strong>di</strong>ventare<br />
occasione per noi <strong>di</strong> assumere come<br />
stile <strong>di</strong> vita la stessa fraternità, fatta<br />
<strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione, <strong>di</strong> dono (anche nella<br />
forma sublime del per - dono) <strong>di</strong><br />
se stessi al prossimo, <strong>di</strong> accoglienza<br />
e <strong>di</strong> ascolto. Proprio il modo scelto<br />
da Dio per la nascita <strong>di</strong> Gesù - la<br />
semplicità - lascia intendere che non<br />
ci viene chiesto <strong>di</strong> fare gran<strong>di</strong> cose,<br />
quanto, piuttosto, <strong>di</strong> mettere più<br />
amore in tutto ciò che già facciamo.<br />
Questo, sì, ci farebbe essere e apparire<br />
“la famiglia <strong>di</strong> Gesù”, casa<br />
aperta a tutti, dove ciascuno impara<br />
ad amare e a sentirsi amato. Sia questo<br />
l’augurio e l’impegno reciproco<br />
per questo Natale, “il Natale della<br />
fraternità”.<br />
Ringrazio i volontari e le volontarie<br />
delle due comunità che <strong>di</strong>stribuiscono<br />
il notiziario parrocchiale.<br />
Spero <strong>di</strong> potervi incontrare tutti e<br />
ciascuno nelle chiese in questi santi<br />
giorni.<br />
A tutti, specialmente ai malati, ai piccoli<br />
e a coloro che si sentono soli, il<br />
mio abbraccio e la mia bene<strong>di</strong>zione.<br />
Vi porto anche gli auguri <strong>di</strong> don<br />
Angelo e don Daniele.
MUNAYPATA<br />
MISSIONE ANNO DELLA FEDE<br />
<strong>IL</strong><br />
numero cinquanta accompagna e anima la nostra comunità parrocchiale<br />
in questo anno e la pone stranamente e misteriosamente<br />
in comunione con i gran<strong>di</strong> eventi che si stanno celebrando<br />
nella Chiesa universale. I nostri primi 50 anni <strong>di</strong> vita si intrecciano<br />
infatti con memorie e speranze <strong>di</strong> tanti in questo momento,<br />
e questo legame ci sta aiutando per lo meno a tenere vivo il<br />
necessario sforzo <strong>di</strong> riscoprire la nostra identità e gli elementi<br />
più importanti del nostro vivere (e questa consapevolezza <strong>di</strong> non<br />
essere soli è già una bella fetta <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione nel lavoro!).<br />
È su questa linea che abbiamo pensato <strong>di</strong> lavorare nella celebrazione<br />
dell’anniversario e nella attuazione, sul nostro territorio,<br />
dell’anno della fede. Così è nata l’iniziativa <strong>di</strong> una missione<br />
intensiva, così si stanno sviluppando le proposte per il nuovo anno pastorale (che<br />
qui ha tempi <strong>di</strong>fferenti rispetto ai vostri).<br />
Mentre scrivo stiamo concludendo le due settimane forti della missione parrocchiale<br />
e cercando <strong>di</strong> raccogliere le prime impressioni allo scopo <strong>di</strong> trasformarle<br />
in in<strong>di</strong>cazioni e progetti il più possibile concreti.<br />
La fotografia della nostra comunità riempie <strong>di</strong> me- sima <strong>di</strong>sponibilità a<br />
raviglia e preoccupazione perché sembra presenta- cambiare se non ci sono<br />
re una strana (ma non assurda) equazione tra la geo- risposte. Così sulla carta<br />
grafia e la storia della fede: cosa può nascere a 4000 tanti sono cattolici, han-<br />
metri <strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne? Eppure c’è vita, c’è movimento, no ricevuto qualche sa-<br />
c’è gente come in qualsiasi altro luogo! Come è poscramento, conoscono i<br />
sibile? E accettata la possibilità, con quanto sforzo Padri, hanno collaborato<br />
si produce tutto questo? Il clima freddo che invita a alla realizzazione <strong>di</strong> al-<br />
rinchiudersi ha lo stesso effetto anche sul cuore e cune attività parrocchia-<br />
la mente? Da dove viene quell’affetto che scalda e li, hanno ricevuto dai<br />
muove le persone all’abbraccio?<br />
Padri e ricordano per-<br />
Girando in questi giorni tra le varie realtà dove abfettamente tutto questo.<br />
biamo offerto la possibilità <strong>di</strong> iniziative celebrative e Hanno tuttavia “<strong>di</strong>menti-<br />
<strong>di</strong> incontro, abbiamo ricevuto una chiara conferma <strong>di</strong> cato” dove è la chiesa e<br />
una situazione della nostra comunità come “piccolo che cosa credere o in chi<br />
gregge” dentro un “grande gregge” un po’ smarri- credere. Facile quin<strong>di</strong><br />
to ma non tanto preoccupato <strong>di</strong> questo, perché tanti per alcuni passare ad al-<br />
sono i problemi che giorno per giorno bisogna ritre forme religiose (dove<br />
solvere.<br />
approfittare del dolore<br />
La fede allora? Non è ban<strong>di</strong>ta come cosa inutile e della fragilità per co-<br />
e nemmeno rifiutata come elemento dannoso, tutti stituire gruppo pare sia<br />
si appoggiano a qualcosa o a qualcuno. Si <strong>di</strong>ce che l’unica logica), per altri<br />
è anche un bisogno dell’uomo credere che esista ridursi a essere credenti<br />
qualcuno sopra i tetti! …Però spesso uno “crede” nelle circostanze spe-<br />
solo per quanto serve a tirare avanti, e con la mas- ciali (morte, anniversario,<br />
festa <strong>di</strong> un santo)<br />
oppure scivolare poco<br />
a poco nell’in<strong>di</strong>fferenza<br />
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
Don Fausto<br />
fino a quando la vita non<br />
“regala” una sorpresa.<br />
Capita anche nelle nostre<br />
comunità italiane,<br />
<strong>di</strong>rete voi, e certo non<br />
posso che acconsentire,<br />
però i sessantamila <strong>di</strong><br />
Munaypata sono una bella<br />
sfida.<br />
Ho detto con un po’ <strong>di</strong><br />
agitazione dei pensieri<br />
preoccupanti che alla<br />
rinfusa si addensano nella<br />
mente, però ho usato<br />
anche la parola meraviglia,<br />
qualche riga più su.<br />
La foto della parrocchia<br />
presenta un terreno vastissimo<br />
da lavorare con<br />
decisione (prendendo in<br />
mano vanga e rastrello),<br />
ma c’è anche il colore <strong>di</strong><br />
alcune realtà belle che<br />
si stanno impegnando e<br />
<strong>di</strong> persone che il movimento<br />
<strong>di</strong> questi giorni<br />
ha smosso dalle case,<br />
facendole partecipi della<br />
vita della parrocchia<br />
o rendendole un po’ più<br />
interessate <strong>di</strong> quanto stava<br />
succedendo attorno a<br />
loro.<br />
Guardando i colori<br />
della foto della parrocchia<br />
il punto <strong>di</strong> domanda<br />
sulla fede e sull’anno<br />
della fede incontra altre<br />
parole, e questa volta<br />
sono <strong>di</strong> speranza: il piccolo<br />
gregge non è senza<br />
vita e senza entusiasmo,<br />
è capace <strong>di</strong> farsi sentire<br />
e <strong>di</strong> lasciare impronte<br />
evidenti. Penso che do-<br />
LA <strong>VOCE</strong><br />
3
vremo lavorare molto<br />
sulla definizione <strong>di</strong> alcuni<br />
contenuti della nostra<br />
fede, soprattutto nella<br />
ricerca/ riscoperta dei<br />
“volti” dell’esperienza<br />
del credere: il volto<br />
<strong>di</strong> Cristo come centro<br />
della fede, in contrapposizione<br />
alle numerose<br />
“maschere” che piacciono<br />
tanto ma non danno<br />
niente; il volto della co-<br />
4<br />
munità che si riconosce<br />
tale perché eucaristica e<br />
sa che le tantissime <strong>di</strong>fferenze<br />
non si annullano<br />
ma possono trovare un<br />
punto <strong>di</strong> incontro; i volti<br />
delle persone che vivono<br />
in questa zona e non<br />
sono numeri o nemici,<br />
ma prossimo.<br />
Abbiamo tentato <strong>di</strong><br />
scuotere e <strong>di</strong> seminare,<br />
confidando nel Signore e<br />
nella sua infinita pazienza<br />
e tenacia. Recuperando<br />
parole ben conosciute<br />
abbiamo proclamato<br />
più volte in questi giorni<br />
come ritornello della<br />
missione: “Aprite le porte<br />
a Cristo”. Ora siamo in<br />
cammino, con il consiglio<br />
pastorale e l’apporto <strong>di</strong><br />
nuove voci, per dare forma<br />
ad alcune proposte<br />
che ci facciano procede-<br />
re bene e non spengano<br />
la rinnovata attenzione<br />
che la missione ha provocato<br />
in alcuni.<br />
Sempre confido in tutti<br />
voi <strong>di</strong> Villongo perché<br />
con la preghiera e la gioia<br />
del credere siate parte<br />
viva del nostro impegno<br />
<strong>di</strong> quest’anno.<br />
Un grazie<br />
e un saluto a tutti.
FESTA DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA<br />
E FESTA DEI NONNI, 30<br />
SETTEMBRE 2012<br />
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
LA <strong>VOCE</strong><br />
5
CARISSIMI AMICI<br />
DI V<strong>IL</strong>LONGO,<br />
è lunedì 8 Ottobre. Solo ora, ben due mesi dopo la mia partenza, mi faccio<br />
vivo con una lettera. Non so perché ci ho messo tanto, ma è successo.<br />
Scrivo questa lettera da una stanzetta nella casa <strong>di</strong> Quelimane in Mozambico.<br />
Non sono stato trasferito, sono venuto in Mozambico per una serie <strong>di</strong><br />
occasioni e eventi. Fa caldo, sudo, scrivo con un asciugamano sul tavolo.<br />
Ho la mente occupata da tante cosette che sono successe e altre che mi<br />
aspettano nel prossimo futuro.<br />
Ma adesso spendo alcuni minuti con voi, la mia gente <strong>di</strong> Villongo: siete<br />
voi stasera i miei ospiti in questa stanzetta. Per farvi stare tutti vi ho accomodati<br />
nel mio piccolo povero cuore. Vi racconto…<br />
Ieri a Beira, una città del centro del Mozambico, c’è stata l’or<strong>di</strong>nazione<br />
del nuovo Arcivescovo della Diocesi.<br />
Ecco la prima occasione: sono venuto per partecipare a<br />
quell’evento, in modo speciale perché il nuovo Arcivescovo,<br />
Clau<strong>di</strong>o, è un mio compagno <strong>di</strong> classe con il quale abbiamo<br />
fatto tutto il percorso formativo dal ginnasio fino all’or<strong>di</strong>nazione<br />
sacerdotale. È stata una giornata piena, con la messa<br />
iniziata alle 8:30 e finita verso l’1:30, seguita poi dal pranzo<br />
e dal programma <strong>di</strong> danze e teatrini vari per festeggiare il<br />
nuovo Arcivescovo. Tutto molto bello ed emozionante per<br />
me che conosco Clau<strong>di</strong>o praticamente da sempre! Il tutto<br />
è stato con<strong>di</strong>to da un viaggio <strong>di</strong> 1300 km da Quelimane a<br />
Beira, tra andata e ritorno… sotto un sole cocente (oggi il<br />
termometro lungo la strada ha toccato i 40), senza luoghi<br />
come gli “autogrill” o che so io… Comunque siamo arrivati<br />
sani e salvi, anche se stanchi dopo il lento zigzagare tra le<br />
buche <strong>di</strong> certi tratti <strong>di</strong> strada.<br />
Poi domattina avremo una riunione del consiglio provinciale<br />
del Mozambico, <strong>di</strong> cui io sono membro e segretario.<br />
Sarà un’altra giornata un po’ stancante.<br />
Quin<strong>di</strong> da mercoledì a venerdì avremo una “tre giorni”<br />
per gli economi delle comunità, e io sono quello che dovrà<br />
<strong>di</strong>rigere la baracca e presentare i temi.<br />
Domenica ritornerò a Maputo via aereo, per poi saltare<br />
in macchina il lunedì mattina e rientrare in Sudafrica (altri<br />
700 km).<br />
Nei due mesi dal mio rientro ho avuto abbastanza impegni,<br />
ma soprattutto ho avuto bisogno <strong>di</strong> un attimo <strong>di</strong> tempo<br />
per rimettermi in carreggiata dopo i lunghi mesi passati in<br />
6<br />
P. Sandro mi manda, anche se questo<br />
mi costa uno strappo<br />
da affetti e situazioni<br />
gratificanti e care.<br />
Allora dovrei <strong>di</strong>re grazie<br />
a tutti voi per l’accoglienza<br />
riservatami, per<br />
le testimonianze ricevute<br />
e l’appoggio che mi<br />
avete dato, per le belle<br />
parole ed espressioni<br />
Italia.<br />
Ho anche avuto tempo<br />
<strong>di</strong> ripensare proprio<br />
a quei mesi, specie al<br />
tempo passato a Villongo.<br />
Credo sia stato un bel<br />
tempo per me, per rientrare<br />
in contatto con la realtà<br />
pastorale <strong>di</strong> Villongo,<br />
per spendere tempo con<br />
e per voi, la gente delle<br />
<strong>parrocchie</strong>, per scoprire<br />
qualcosa <strong>di</strong> più della<br />
realtà <strong>di</strong> S. Alessandro…<br />
Insomma, ho guadagnato<br />
una bella esperienza e mi<br />
sono sentito parte <strong>di</strong> una<br />
famiglia allargata, quella<br />
della parrocchia.<br />
Cosa mi è rimasto dell’esperienza<br />
italiana? Credo<br />
che mi abbia consolidato<br />
nella mia vocazione missionaria,<br />
nell’idea che la<br />
fede, che ho ricevuto e si è<br />
rafforzata a Villongo, non<br />
la posso solo tenere come<br />
una bella cosa da gustarmi<br />
da solo, che sono chiamato<br />
a con<strong>di</strong>videre con le<br />
persone da cui il Signore<br />
<strong>di</strong> incoraggiamento, per<br />
le lo<strong>di</strong> immeritate che<br />
qualcuno mi ha rivolto.<br />
È anche cresciuto un<br />
certo legame con Villongo,<br />
con le due realtà che<br />
compongono l’unità pastorale.<br />
Ho notato con piacere<br />
che piano piano si sta<br />
costruendo qualcosa<br />
<strong>di</strong> nuovo e significativo<br />
in quel <strong>di</strong> Villongo. Ho<br />
sentito le <strong>di</strong>fficoltà del<br />
cammino dei sacerdoti e<br />
della gente, ma mi pare<br />
<strong>di</strong> aver colto in modo<br />
speciale che c’è gente<br />
entusiasta e capace <strong>di</strong><br />
lasciarsi coinvolgere in<br />
un cammino che porta<br />
lontano. Complimenti,<br />
andate avanti, non lasciatevi<br />
scoraggiare, ma<br />
cercate sempre <strong>di</strong> trovare<br />
nuovi passi da percorrere<br />
insieme.<br />
Per il cammino mi permetto<br />
<strong>di</strong> suggerirvi una<br />
certa idea. Ecco cosa<br />
potrebbe essere il mese<br />
<strong>di</strong> ottobre: un mese missionario,<br />
a cominciare da<br />
Villongo. Che bello se<br />
ciascuno <strong>di</strong> voi arrivasse<br />
a fine mese con maturata<br />
un’idea che possa farvi<br />
guardare avanti con coraggio<br />
e fiducia: l’idea<br />
che ciascuno <strong>di</strong> voi è un<br />
missionario a Villongo!<br />
Ditevelo: io sono un missionario!<br />
Io sono in missione<br />
per conto <strong>di</strong> Dio!<br />
Lo suggerisco senza ironia,<br />
ci credo, è la nostra<br />
comune vocazione. O la<br />
Chiesa, anche la Chiesa
che è in Villongo, è missionaria<br />
o non è Chiesa!<br />
Sentitevelo dentro,<br />
sappiate che il tempo e<br />
le energie che de<strong>di</strong>cate<br />
a testimoniare il Vangelo<br />
(sempre!) non sono<br />
sprecate, ma hanno un<br />
senso profondo. Riscoprite<br />
il senso <strong>di</strong> essere<br />
una comunità, <strong>di</strong> essere<br />
parte <strong>di</strong> una famiglia a<br />
cui appartenete per via<br />
del Battesimo ricevuto.<br />
E sentitevi parte <strong>di</strong> un<br />
cammino comune. Non è<br />
il cammino dei preti, no!<br />
È <strong>di</strong> tutti!<br />
Io vi accompagno da<br />
lontano con un poco <strong>di</strong><br />
preghiera e tanto interesse.<br />
Tra le tante cosette<br />
che riempiono le mie<br />
giornate, c’è sempre un<br />
posto per la memoria<br />
<strong>di</strong> voi gente <strong>di</strong> Villongo,<br />
delle situazioni <strong>di</strong> cui<br />
sono venuto a conoscenza<br />
quando ero lì, delle<br />
chiacchierate fatte con<br />
molti <strong>di</strong> voi, anche con<br />
gente con cui non avevo<br />
forse mai parlato prima.<br />
Grazie a tutti.<br />
Adesso i miei occhi si<br />
chiudono e mi pare <strong>di</strong><br />
non avere altre energie<br />
per stasera. Credo proprio<br />
che andrò a letto.<br />
Sono “solo” le 22:30, ma<br />
devo recuperare un poco<br />
prima <strong>di</strong> domattina, della<br />
preghiera delle 5:45 e<br />
della messa delle 6.<br />
Che il Signore vi bene<strong>di</strong>ca<br />
tutti con abbondanti<br />
bene<strong>di</strong>zioni.<br />
E pregate per me, che<br />
il Signore mi sia sempre<br />
vicino.<br />
Ciao a tutti.<br />
P. Sandro<br />
PS: se qualcuno non<br />
sapesse cosa fare ogni<br />
tanto, e magari si decidesse…<br />
scrivetemi!<br />
Ecco l’in<strong>di</strong>rizzo: sandro@<br />
dehonafrica.net<br />
GESÙ, TU AL CENTRO<br />
DELLA VITA MIA…<br />
Irene<br />
Carissimi, eccomi qui a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un paio <strong>di</strong> mesi dall’inizio <strong>di</strong><br />
questo viaggio che il Signore mi ha chiamato ad intraprendere.<br />
Rileggendo il mio cammino mi meraviglio perché scopro come<br />
il Signore mi ha preso per mano in questi mesi, mi ha chiesto <strong>di</strong><br />
stringere la Sua mano e lasciarmi condurre con fiducia.<br />
Gesù mi ha chiesto <strong>di</strong> permettergli <strong>di</strong> fare insieme a me quel<br />
meraviglioso viaggio chiamato vita, per con<strong>di</strong>videre con me un<br />
sogno, un sogno contenuto in un pezzo <strong>di</strong> pane, che ha voluto<br />
raggiungere la mia vita e <strong>di</strong>ventare proposta, proposta <strong>di</strong> felicità<br />
vera. Per anni ho cercato invano la felicità rimanendo sempre<br />
insod<strong>di</strong>sfatta <strong>di</strong> ciò che trovavo, ma ad un certo punto sono stata<br />
attratta da una bellezza, da Colui che ha letto nel mio cuore i<br />
desideri più veri; mi sono lasciata trasportare da questa seria<br />
perché<br />
ed inquieta ricerca e mi<br />
sono accorta che era Gesù<br />
a suscitare in me il desiderio<br />
<strong>di</strong> seguirlo più da<br />
vicino spingendomi a spalancargli<br />
le porte del mio<br />
giovane cuore. Ho iniziato<br />
a capire che non potevo<br />
cercare altrove ciò che<br />
solo Gesù poteva darmi.<br />
Questa caccia al Tesoro<br />
è iniziata proprio quando<br />
mi sono resa conto <strong>di</strong> questo<br />
sguardo d’amore posato<br />
su <strong>di</strong> me. Prima la mia<br />
vita scorreva abbastanza<br />
normale: lavoro, amici,<br />
oratorio, impegno in parrocchia..<br />
Avevo imparato a<br />
volergli bene, ma io stavo<br />
qua e Lui là e non mi ero<br />
mai fermata a riflettere su<br />
dove stavo andando. Era<br />
normale pensare ad un lavoro,<br />
ad una famiglia tutta<br />
mia, c’era però qualcosa<br />
che mi faceva percepire<br />
che non ero veramente<br />
felice, ma per paura non<br />
ascoltavo mai quel senso<br />
<strong>di</strong> insod<strong>di</strong>sfazione che mi<br />
accompagnava. Alla fine<br />
mi sono arresa a Lui, al Suo<br />
amore, mi ha messo con le<br />
spalle al muro ed ora eccomi<br />
qui a Ranica, postulante<br />
nelle Suore Sacramentine<br />
con tre meravigliose<br />
compagne <strong>di</strong> viaggio che<br />
stanno arricchendo la mia<br />
vita. Oggi sono convinta<br />
che non sono le mie forze<br />
ma è la Sua fedeltà che mi<br />
ha portato qui, il mio è un<br />
piccolo sì per provare a vivere<br />
come Lui ha vissuto,<br />
un sì che devo rinnovare<br />
ogni mattina perché ancora<br />
non so se avrò sempre<br />
la forza <strong>di</strong> affidarmi al Suo<br />
amore; ma la strada la so:<br />
“Prendere la croce e andare<br />
<strong>di</strong>etro a Lui”. Mi sono<br />
sentita amata e ho ceduto<br />
a Lui non senza fatica, non<br />
senza pormi e porgli delle<br />
domande, ma alla fine<br />
mi rendo conto che con<br />
Lui posso essere davvero<br />
felice perché è l’amore<br />
che rende felici e Lui è<br />
l’Amore. Il Signore mi ha<br />
chiesto <strong>di</strong> stargli <strong>di</strong>etro:<br />
questo a volte è <strong>di</strong>fficile<br />
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
ha un passo <strong>di</strong>verso<br />
dal mio, ma Lui sempre<br />
mi attende anche quando<br />
il passo è lento e affaticato,<br />
Lui è lì ad in<strong>di</strong>carmi la<br />
strada. E la bussola che mi<br />
ha permesso <strong>di</strong> arrivare<br />
a questa risposta è il Suo<br />
essere presente tra noi<br />
ogni giorno, l’Eucarestia,<br />
un Dio che si fa pane, che<br />
si spezza, un Dio che <strong>di</strong>ce:<br />
“pren<strong>di</strong>mi, mangiami…”.<br />
Colui che è impren<strong>di</strong>bile<br />
si lascia contenere da me,<br />
quel pane che trasforma<br />
il mio sguardo riempiendolo<br />
<strong>di</strong> luce, trasforma il<br />
mio parlare riempiendolo<br />
<strong>di</strong> bene<strong>di</strong>zioni, trasforma<br />
le mie mani rendendole<br />
capaci <strong>di</strong> tenerezza infinita…<br />
La risposta <strong>di</strong> Dio ad<br />
ogni bisogno dell’uomo<br />
siamo noi, Dio ha scelto<br />
la nostra piccolezza per<br />
fare cose gran<strong>di</strong>… Sono io<br />
presa, catturata da questo<br />
Dio che mi affascina con<br />
la Sua proposta d’amore<br />
per la mia vita e la mia<br />
felicità… C’è un picco-<br />
LA <strong>VOCE</strong><br />
7
lo segreto che vi voglio<br />
sussurrare all’orecchio,<br />
un ingre<strong>di</strong>ente senza il<br />
quale la ricetta della felicità<br />
non riuscirà mai.. IN-<br />
CONTRARE GESÙ. Gesù<br />
mi ha invitato ad avere lo<br />
sguardo rivolto non solo<br />
all’orticello della mia vita.<br />
Un luogo fondamentale<br />
della mia casa confido<br />
possa <strong>di</strong>ventare il balcone,<br />
perché è facile amare<br />
nella casa degli affetti sicuri,<br />
è più <strong>di</strong>fficile amare<br />
affacciata ad un balcone<br />
dove non ci sono solo i<br />
miei orizzonti, ma ci sono<br />
gli orizzonti <strong>di</strong> un’umanità<br />
che ha fame d’amore e<br />
<strong>di</strong> un Dio che ha bisogno<br />
anche <strong>di</strong> me. La paura e<br />
la nostalgia a volte si fanno<br />
sentire, ma allo stesso<br />
tempo la gioia <strong>di</strong> servire<br />
il Signore in questa nuova<br />
famiglia abbracciando<br />
una vita fraterna fatta <strong>di</strong><br />
preghiera e servizio sta<br />
riempiendo la mia vita.<br />
Il Signore mi chiede <strong>di</strong><br />
non temere perché non<br />
vuole nulla da me, ma<br />
vuole qualcosa per me;<br />
mi piace una frase rivolta<br />
ai giovani dal Papa: “Il Signore<br />
non porta via nulla,<br />
ma dona tutto”. A questo<br />
punto tocca a me dare una<br />
risposta ed e così che con<br />
un briciolo <strong>di</strong> fede e un<br />
po’ <strong>di</strong> pazzia personale ho<br />
detto il mio primo piccolo<br />
sì. Il timore c’era, ma per<br />
sperimentare il sostegno<br />
<strong>di</strong> Dio dovevo buttarmi. È<br />
la stessa situazione del paracadutista:<br />
fino a quando<br />
non si getta nel vuoto non<br />
potrà sentire che le corde<br />
del paracadute lo sostengono.<br />
Prima bisogna<br />
saltare, dopo ci si sentirà<br />
portati. Ci saranno le <strong>di</strong>fficoltà,<br />
ma si sa, quando si<br />
vuole arrivare in cima ad<br />
una vetta bisogna mettere<br />
in conto che c’è una bella<br />
sudata da fare: questa sudata<br />
fa paura, ma quando<br />
8<br />
si arriva in cima si vede<br />
un panorama stupendo.<br />
Nasce spontaneo il ringraziamento<br />
alla mia famiglia:<br />
un po’ manca, ma<br />
mi rendo conto che tutto<br />
ciò che provo per loro lo<br />
porto dentro, non va perso<br />
anche perché non so<br />
come farei se non avessi<br />
l’animo traboccante <strong>di</strong><br />
tutto l’amore dato e soprattutto<br />
ricevuto; a don<br />
Cristoforo, don Angelo<br />
e don Daniele, che con il<br />
loro esempio e la loro testimonianza<br />
hanno contribuito<br />
alla maturazione <strong>di</strong><br />
questa scelta, e alle mie<br />
amate suore che mi hanno<br />
fatto respirare la bellezza<br />
<strong>di</strong> una vita totalmente donata<br />
al Signore e mi hanno<br />
fatto sentire come si può<br />
essere legate al Signore<br />
prendendolo così ra<strong>di</strong>calmente<br />
nelle nostre vite;<br />
una profonda gratitu<strong>di</strong>ne<br />
a tutta la comunità, che<br />
ho sentito vicina in modo<br />
particolare anche l’8 Settembre,<br />
nel momento del<br />
mio ingresso in questa<br />
meravigliosa famiglia che<br />
con tanto affetto mi ha accolto.<br />
Nella preghiera vi<br />
porto tutti nel cuore…<br />
Madre Geltrude scriveva<br />
così ad una sua postulante:<br />
“Gesù si è impossessato<br />
<strong>di</strong> te senza che te<br />
ne accorgessi… ed ora,<br />
mia cara, non devi far altro<br />
che gettarti nel Suo Divinissimo<br />
cuore e lasciarti<br />
maneggiare ed avvolgere<br />
dalla Sua bontà…”. Chiedo<br />
al Signore che questo<br />
possa avvenire ogni giorno<br />
della mia vita perché<br />
ogni mia azione abbia da<br />
Lui il suo inizio e in Lui il<br />
suo compimento.<br />
Chiedo al Signore <strong>di</strong><br />
aiutarmi ogni giorno a<br />
<strong>di</strong>ffondere ovunque il<br />
Suo profumo, la Sua fragranza.<br />
Davvero Gesù è<br />
l’unico profumo da cercare,<br />
perché ti riempie <strong>di</strong><br />
senso la vita e dà senso<br />
anche alle cose più piccole.<br />
Non lo puoi comprare,<br />
puoi solo cercarlo,<br />
anche perché una volta<br />
che l’hai sentito davvero<br />
non ne puoi più fare<br />
a meno, continueresti a<br />
cercarlo; e non appena lo<br />
trovi vorresti farlo conoscere<br />
a tutti. Gesù è lì che<br />
ci aspetta in quel mistero<br />
d’amore che ogni giorno<br />
raggiunge la nostra vita,<br />
l’Eucarestia, ed è desideroso<br />
<strong>di</strong> accoglierci, prenderci<br />
per mano e volerci<br />
bene. Buon cammino! In<br />
preghiera e in comunione<br />
per attuare il progetto<br />
<strong>di</strong> Dio nella nostra vita!!!<br />
Signore,<br />
mi ami come nessun altro saprà farlo mai.<br />
Vuoi il meglio per me e in me hai posto la Tua fiducia.<br />
Mi hai scelto e mi aspetti da sempre… mi chiami per nome e atten<strong>di</strong> con gioia.<br />
Non rispondo, ma tu continui a chiamarmi con pazienza.<br />
Mi osservi con tenerezza lasciandomi tutta la libertà.<br />
Sorri<strong>di</strong> con amore dei miei capricci. Sopporti con dolcezza le mie pigrizie.<br />
Doni serenità al mio cuore agitato. Asciughi lentamente le mie lacrime.<br />
Illumini vivamente le mie oscurità. Rassereni piano piano le mie angosce.<br />
Raccogli come pietre preziose le briciole del mio amore.<br />
E nonostante ciò mi chiami più forte, mi ami ancora <strong>di</strong> più.<br />
Rispondo, ti apro il mio cuor, ti dono la mia vita.<br />
Mi abbracci con la tua pace e ritrovo serenità.<br />
…Grazie Gesù… Irene
LA RAVIOLATA<br />
13 OTTOBRE 2012<br />
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
LA <strong>VOCE</strong><br />
9
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
LA <strong>VOCE</strong><br />
11
12<br />
POPOLO IN CAMMINO<br />
N<br />
on è mia intenzione spiegare il canto “Il tuo popolo in cammino”<br />
che tutti conosciamo e cantiamo spesso nelle nostre<br />
celebrazioni. Voglio, invece, parlare del Concilio Vaticano II,<br />
a cinquant’anni dalla sua in<strong>di</strong>zione, con l’aiuto proprio <strong>di</strong> questo<br />
canto liturgico. Il tentativo è quello <strong>di</strong> evidenziare l’importanza<br />
<strong>di</strong> questo avvenimento: del resto in tutti i libri <strong>di</strong> storia,<br />
quando si parla del XX secolo, troviamo sempre una foto che<br />
lo ricorda. Non so se l’autore del canto, Pierangelo Sequeri,<br />
nel 1985 avesse avuto questo motivo per comporlo. Di fatto mi<br />
offre una opportunità singolare e ne approfitto.<br />
La domanda alla quale voglio rispondere è: perché in quegli anni più <strong>di</strong> duemila<br />
vescovi si sono ritrovati in Vaticano per parlare, <strong>di</strong>scutere, scrivere e – speriamo<br />
– pregare? Quale ere<strong>di</strong>tà ci hanno lasciato e che noi dovremmo saper<br />
portare avanti, pena il declassamento della nostra stessa comunità religiosa?<br />
Prendo spunto dalla seconda parte delle strofe del canto:<br />
Se il vigore nel cammino si svilisce<br />
Se la gioia cede il passo alla stanchezza<br />
Se il rancore toglie luce all’amicizia<br />
Se il donarsi come te richiede fede<br />
Se la Chiesa non è aperta ad ogni uomo<br />
In tutte queste espressioni si descrive una situazione<br />
che mi sembra molto attuale. Il nostro cammino<br />
è svilito da crisi economiche ma, soprattutto,<br />
<strong>di</strong> tutto il sistema sociale, culturale e umano. A<br />
partire dalla cosiddetta “età moderna” gli uomini<br />
non hanno più un riferimento unico e sicuro che<br />
possa guidare la storia. Se c’è una stella cometa<br />
che ci illumina oggi è l’in<strong>di</strong>vidualismo.<br />
L’uomo è stanco, non sa più cosa è la gioia. Siamo<br />
alla ricerca <strong>di</strong> ogni modo nuovo, eccentrico,<br />
off-limits per provare ancora un po’ <strong>di</strong> emozione.<br />
I rapporti sono <strong>di</strong>ventati più <strong>di</strong>fficili, sospettosi e<br />
allergici, a rischio <strong>di</strong> rancore costante. E, per finire,<br />
la Chiesa rischia <strong>di</strong> non essere aperta ad ogni<br />
uomo: non commento!<br />
Questo era il quadro che nel 1962 spinse Papa<br />
Giovanni XXIII a chiamare i Vescovi a Roma per<br />
capire se c’era ancora posto per la Chiesa, per<br />
questo popolo in cammino che sembrava girovagare<br />
per il mondo senza sapere il motivo e la<br />
meta, con un messaggio che rischiava <strong>di</strong> essere<br />
insignificante perché infantile, con riti che non<br />
tolleravano l’allargamento<br />
delle lancette dell’orologio,<br />
con una carità che<br />
riusciva persino ad andare<br />
a braccetto con spinte<br />
razziste.<br />
Questo mi sembra essere<br />
ancora oggi il quadro,<br />
con qualche particolare<br />
aggiunto: in meglio, se<br />
guar<strong>di</strong>amo alla possibilità<br />
<strong>di</strong> comunicare con tutto<br />
il mondo in tempo reale<br />
grazie a internet. In peggio<br />
se pensiamo anche<br />
solo alle guerre che sono<br />
<strong>di</strong>ventate più sofisticate<br />
e al <strong>di</strong>sprezzo del mondo<br />
che dovremmo offrire in<br />
dono ai nostri figli.<br />
Come uscire da questa<br />
situazione? Ce lo suggerisce<br />
ancora il canto:<br />
la guida e il sostegno è<br />
Gesù, la sua Parola, il suo<br />
Corpo. Uno dei passaggi<br />
<strong>di</strong> Beppe Chio<strong>di</strong>ni<br />
più pressanti del Concilio<br />
è stato la rivalorizzazione<br />
dell’ascolto della<br />
Parola <strong>di</strong> Dio. Il documento<br />
fondante è, appunto,<br />
la “Dei Verbum”,<br />
su cui sta riflettendo il<br />
Consiglio pastorale. Se<br />
ci mettiamo all’ascolto<br />
<strong>di</strong> ciò che ci vuol comunicare,<br />
allora nel nostro<br />
mondo e nella nostra<br />
comunità credente potranno<br />
tornare - sono<br />
sempre parole del canto<br />
-la speranza (nell’oggi<br />
prima che nel futuro),<br />
la freschezza (nelle celebrazioni<br />
liturgiche e<br />
fuori della sagrestia), il<br />
perdono (nelle relazioni),<br />
la fede che sfida l’incertezza<br />
(della politica,<br />
della finanza).<br />
In concreto? Già l’esperienza<br />
dei “gruppi<br />
<strong>di</strong> ascolto” è uno stimolo<br />
a confrontarsi con la<br />
“Parola”, insieme, come<br />
“popolo in cammino”,<br />
appunto. In questo<br />
modo possiamo costruire<br />
una alternativa all’in<strong>di</strong>vidualismoesasperato<br />
ed esasperante che,<br />
purtroppo, sta al fondo<br />
<strong>di</strong> tante scelte personali<br />
e collettive. Questo era<br />
vero nel 1962 e mi pare<br />
ancor <strong>di</strong> più oggi.
R<strong>IL</strong>EGGIAMO LA NOSTRA VITA<br />
CON GLI OCCHI DELLA FEDE<br />
DA TESTIMONIARE<br />
Don Cristoforo<br />
Molti cristiani oggi lo sono solo <strong>di</strong> nome o per una strana tra<strong>di</strong>zione pseudo magica<br />
o pseudo superstiziosa (“meglio mantenere Dio dalla nostra parte…non<br />
si sa mai!!!”), altri sono stati risucchiati in un ateismo più o meno <strong>di</strong> moda. La<br />
parrocchia deve occuparsi <strong>di</strong> questa non-fede attraverso una evangelizzazione<br />
che per molti risulta essere la prima. Possiamo <strong>di</strong>re che anche qui siamo in una<br />
situazione <strong>di</strong> missione: prima <strong>di</strong> tutto per l’erosione che ha subìto il messaggio<br />
evangelico nella nostra società, per il paganesimo <strong>di</strong>lagante o per la riduzione<br />
della vita cristiana ad appartenenza sociologica, a una tendenza culturale; e<br />
in secondo luogo per la presenza nel nostro territorio <strong>di</strong> molte altre credenze<br />
religiose o <strong>di</strong> molti non credenti che chiedono e possono essere fatti incontrare<br />
con il Vangelo. Non sono poche le <strong>parrocchie</strong> in cui si celebrano i battesimi<br />
degli adulti, segno che, nonostante la rete capillare istituzionale, alcuni restano<br />
fuori dall’appartenenza alla Chiesa sebbene abitino sul nostro territorio.<br />
Sono terra <strong>di</strong> missione il mondo giovanile, il mondo del lavoro, il mondo del commercio. Sta <strong>di</strong>ventando<br />
terra <strong>di</strong> missione lo stesso mondo dei bambini per i quali stiamo da tempo pensando a una nuova iniziazione<br />
cristiana. Quando arrivano all’età della Prima Comunione molti non sanno fare il segno <strong>di</strong> croce e non <strong>di</strong>stin-<br />
guono Dio da Harry Potter o lo confondono con Babbo Natale.<br />
La missionarietà nelle nostre scelte <strong>di</strong> pastorale deve avere la forza<br />
e lo spirito della “Comunione”, con caratteristiche ben specifiche:<br />
+ una Parrocchia che respira missionarietà si sente costruita<br />
da un dono cui deve rispondere;<br />
+ è orientata non da interessi, ma da una vocazione;<br />
+ si misura sul servizio e non sulla <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> sé,<br />
sull’andare e non sul venire,<br />
+ si fa giu<strong>di</strong>care da un principio interiore;<br />
+ è orientata totalmente al servizio della comunità cristiana<br />
e soprattutto umana;<br />
+ <strong>di</strong>pende totalmente dalla Parola <strong>di</strong> Dio, che destabilizza<br />
l’accerchiamento <strong>di</strong> una conversione pastorale che trova i suoi car<strong>di</strong>ni<br />
nel riequilibrare l’azione pastorale in senso missionario.<br />
Non si impianta un nuovo soggetto pastorale clonando una parrocchia comunità<br />
<strong>di</strong> comunità autocentrata, introversa, funzionale ai praticanti, che fa la pastorale<br />
del “bonsai”, che non <strong>di</strong>aloga con il territorio, ma lo si apre a un massimo <strong>di</strong><br />
missionarietà (la parrocchia realizza se stessa fuori <strong>di</strong> se stessa, <strong>di</strong>ce Giovanni<br />
Paolo II) e lo si riqualifica perché sia significativo nella cultura <strong>di</strong> oggi. La missionarietà<br />
non è solo uscire, ma anche essere in un certo modo. Si tratta anche<br />
<strong>di</strong> articolare la ministerialità laicale in termini corretti, innovativi, con un’autentica<br />
spiritualità laicale che non si raggiunge automaticamente con le pratiche <strong>di</strong> pie-<br />
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
tà dei preti o delle suore,<br />
ma va oltre il tempio, per<br />
raggiungere le famiglie e<br />
le case dove esse vivono.<br />
Il Vescovo Francesco ci<br />
invita a realizzare lo spirito<br />
<strong>di</strong> fraternità cristiana<br />
che ha come primo stile<br />
<strong>di</strong> evangelizzazione e missionarietà<br />
quello dell’esserci,<br />
non nascondersi e<br />
non scappare. È importante<br />
rileggere la spiritualità<br />
del paralitico guarito da<br />
Gesù: il Maestro gli <strong>di</strong>ce<br />
<strong>di</strong> rimettersi in pie<strong>di</strong> (convertirsi)<br />
e non solamente<br />
<strong>di</strong> stare in pie<strong>di</strong> (guarigione<br />
solo fisica). Se vogliamo<br />
dar senso ad una<br />
parrocchia missionaria,<br />
rileggiamo la nostra vita<br />
cristiana da testimoni e<br />
costruttori <strong>di</strong> una speranza<br />
che non delude la fame<br />
<strong>di</strong> senso e <strong>di</strong> vita presente<br />
nel cuore umano.<br />
LA <strong>VOCE</strong><br />
13
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
RENZO E LUCIA<br />
SPOSARSI CHE FOLLIA!,<br />
MUSICAL A CURA<br />
DEGLI ARISTOGATTI,<br />
10-11 NOVEMBRE 2012<br />
LA <strong>VOCE</strong><br />
15
16<br />
Don Daniele<br />
E <strong>IL</strong> CINE-TEATRO<br />
DI S. F<strong>IL</strong>ASTRO?<br />
Q rante il CRE quello stanzone ormai vuoto ma non toccato nella<br />
sua struttura viene utilizzato per i laboratori: un po’ sporco, ma<br />
molto comodo e spazioso.<br />
Finito il CRE si passa alla seconda fase: portare il pavimento<br />
ad un unico livello. Ecco che i volontari, anche grazie all’aiuto<br />
del materiale prestato da alcune imprese, cominciano il grosso<br />
del lavoro e in due settimane fanno quello che si è pensato: le pendenze che<br />
servivano prima, ora non ci sono più e il cinema comincia ad assumere il “volto”<br />
<strong>di</strong> una grande sala.<br />
Perché vi racconto questo, vi chiederete? Mi sembra importante con<strong>di</strong>videre<br />
con la comunità questo piccolo cambiamento che c’è stato a livello strutturale, ma<br />
che porta con sé - mi pare - l’obbiettivo che il Vescovo Francesco ci ha affidato <strong>di</strong><br />
costruire una comunità realmente interparrocchiale. Ovviamente il criterio delle<br />
strutture non è decisivo per la pastorale (anche se tante volte sembra esserlo),<br />
ma le mura portano in sé <strong>di</strong>versi significati: le attese <strong>di</strong> chi ha sognato e costruito<br />
l’oratorio sostenendolo con il lavoro gratuito e attraverso le offerte. Allora perché<br />
questo intervento? Non serviva più il cinema a S. Filastro? Cerco in breve <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre<br />
alcuni motivi per cui si è arrivati a questa scelta dopo un confronto con il<br />
Consiglio dell’oratorio e con i sacerdoti:<br />
UT<strong>IL</strong>IZZO: il cine-teatro durante l’anno veniva utilizzato pochissimo per la sua<br />
finalità specifica: la rassegna dei film per i ragazzi che durava sei domeniche, la<br />
rassegna dei film <strong>di</strong> qualità, le recite dei bambini dell’asilo nel periodo natalizio.<br />
Insomma risultava uno spazio sprecato, soprattutto per la como<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> essere<br />
sul piano “aggregativo” (bar, cortile, spazi per il gioco), e in questo ripensamento<br />
darà la possibilità <strong>di</strong> avere una comoda cucina finalizzata al ritrovo dei gruppi<br />
parrocchiali e delle nostre famiglie.<br />
ECONOMICO: risultava eccessivo l’investimento che si doveva fare per mettere<br />
la struttura “a norma” nelle sue varie parti. Inoltre l’installazione della macchina <strong>di</strong><br />
proiezione in modalità <strong>di</strong>gitale e non più a pellicola (che entrerà in vigore tra un<br />
anno) ha un costo attualmente esagerato. Il rischio era <strong>di</strong> avere un ambiente che<br />
non si poteva più utilizzare se non per qualche riunione e recita. Il costo <strong>di</strong> questo<br />
intervento è poca cosa rispetto al preventivo <strong>di</strong> risistemazione.<br />
PASTORALE: il mandato del Vescovo alle comunità <strong>di</strong> Villongo è <strong>di</strong> costruire una<br />
reale interparrocchialità nella collaborazione tra le persone che la compongono,<br />
tra i gruppi che la costituiscono, ma anche nelle strutture, che devono fare i conti<br />
con il percorso <strong>di</strong> unità che si sta facendo. Poiché nel nostro paese esiste una struttura<br />
a<strong>di</strong>bita esclusivamente alla proposta cine-teatrale - che è il cine-teatro Isola<br />
uesta estate, prima del CRE, passando all’oratorio <strong>di</strong> S. Filastro avrete notato del movimento<br />
nella zona del cinema: un cassone rosso in cui alcuni preziosissimi e instancabili volontari hanno<br />
buttato sedute e schienali delle vecchie poltroncine del cinema, carriole che portavano via<br />
del materiale, camioncini che se ne andavano con pezzi <strong>di</strong> moquets, pannelli bianchi che tolti<br />
scoprivano delle finestre. “Che succede?” è la domanda che molti si saranno posti e che alcuni<br />
hanno rivolto. “Ristrutturano il cinema” qualcuno <strong>di</strong>ceva, “tolgono il cinema” <strong>di</strong>cevano altri. Du-<br />
- e vive solo per questo tipo<br />
<strong>di</strong> attività, si è fatta la scelta<br />
<strong>di</strong> proporre in quello spazio<br />
tutto ciò che riguarda cinema<br />
e teatro: film per i ragazzi,<br />
musical del gruppo Aristogatti,<br />
educazione filmica<br />
proposta dalla scuola, teatro<br />
delle famiglie proposto dalla<br />
biblioteca comunale, rassegna<br />
<strong>di</strong>alettale, la possibilità<br />
della proposta “oratori<br />
in musical” e altre iniziative.<br />
Questi mi sembrano i tre<br />
motivi più significativi su cui<br />
si è ragionato e ci si è confrontati.<br />
Ovviamente, come<br />
ogni scelta, porta con sé il<br />
fatto <strong>di</strong> non essere giusta in<br />
senso assoluto. Tuttavia, l’aspetto<br />
bello mi pare sia che<br />
la scelta è stata con<strong>di</strong>visa e<br />
presa in accordo con il Consiglio<br />
dell’oratorio e con i<br />
sacerdoti e che sono stati<br />
informati anche coloro che<br />
in oratorio danno la loro <strong>di</strong>sponibilità<br />
svolgendo qualche<br />
servizio. Ora il salone<br />
che si verrà a creare lo possiamo<br />
intendere come uno<br />
spazio vuoto che, a seconda<br />
della finalità della proposta<br />
che si farà, verrà adattato:<br />
vi si potranno ospitare da<br />
riunioni a cene, da momenti<br />
animativi (CRIN e CRE) a<br />
momenti <strong>di</strong> riflessione, da<br />
mostre a pesche <strong>di</strong> beneficienza.
CENTRO DIOCESANO PER LA PASTORALE SOCIALE<br />
UN OSSERVATORIO DIOCESANO<br />
SUL MONDO DEL LAVORO<br />
E DEL SOCIALE<br />
“<br />
A<br />
VOLTE HO L’IMPRESSIONE CHE SUBIAMO PASSIVAMENTE E<br />
ACRITICAMENTE I CAMBIAMENTI O SEMPLICEMENTE LI<br />
PRENDIAMO DALLE MANI DI ALTRI. LA STESSA CRISI FINAN-<br />
ZIARIA ED ECONOMICA CHE IN QUESTI MESI CI HA ATTRAVER-<br />
SATO E CHE RISCHIA NEI PROSSIMI TEMPI DI COLPIRE PESAN-<br />
TEMENTE I POSTI DI LAVORO E LE STESSE STRUTTURE CHE LO<br />
PRODUCONO, È APPARSA COME UNA SCIAGURA IMPREVEDIBI-<br />
LE E COMUNQUE PREPARATA LONTANO DAL NOSTRO VIVERE<br />
QUOTIDIANO. (…) LA CHIESA, LA COMUNITÀ DI COLORO CHE CREDONO IN<br />
CRISTO, È CHIAMATA NON A SUBIRE LA STORIA, MA A FARLA GIORNO PER<br />
GIORNO, INSIEME A TUTTI GLI UOMINI…”<br />
(dalla lettera del Vescovo Francesco Beschi alle famiglie)<br />
È <strong>di</strong> recente nascita l’Osservatorio <strong>di</strong>ocesano<br />
del mondo del lavoro e del sociale: un nuovo organismo<br />
costituito da 24 laici volontari, uno per ogni<br />
vicariato, con compiti <strong>di</strong> animazione e supporto ai<br />
vicariati e alle comunità cristiane impegnate ogni<br />
giorno nel <strong>di</strong>alogo con il territorio sui temi del lavoro<br />
e del sociale.<br />
L’Osservatorio è il risultato del lavoro pastorale<br />
svolto in questi anni da parte della Chiesa <strong>di</strong> Bergamo<br />
dopo il manifestarsi dell’attuale crisi economica,<br />
sociale e occupazionale. Giunge a seguito <strong>di</strong><br />
un lungo e impegnativo processo <strong>di</strong> crescita e <strong>di</strong><br />
confronto: dopo l’attivazione del Fondo <strong>di</strong> solidarietà,<br />
dopo i “Dialoghi con il territorio”, il convegno<br />
“Il lavoro cambia e ci cambia” e il programma<br />
pastorale dell’anno 2011.<br />
Una concreta possibilità per le realtà parrocchiali,<br />
uno spazio <strong>di</strong> riflessione e <strong>di</strong> ricerca capace<br />
<strong>di</strong> operare attivamente con le comunità locali<br />
per l’occupazione e la crescita. È un modello<br />
innovativo attraverso il quale la Chiesa rinnova il<br />
suo <strong>di</strong>alogo con il territorio<br />
- in particolar modo<br />
con le categorie più fragili<br />
- per affrontare i temi<br />
del sociale e della crisi<br />
del lavoro.<br />
Un legame solido con<br />
il mondo laico, che <strong>di</strong>viene<br />
la risorsa operativa<br />
dell’Osservatorio: il compito<br />
dei laici nel progetto,<br />
è, infatti, <strong>di</strong> contribuire ad<br />
una lettura concreta della<br />
situazione socio-economica<br />
del territorio, utilizzando<br />
anche i dati già a <strong>di</strong>sposizione<br />
e collaborando<br />
con i Consigli pastorali<br />
e vicariali. L’obiettivo è<br />
quello <strong>di</strong> interpretare<br />
quanto sta avvenendo e<br />
capire in quale <strong>di</strong>rezione<br />
andare, come e dove<br />
orientare le forze per trovare<br />
soluzioni alle critici-<br />
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
tà aperte. I laici hanno,<br />
quin<strong>di</strong>, il compito - <strong>di</strong><br />
grande valore e responsabilità<br />
- non solo <strong>di</strong> leggere<br />
realtà e criticità, ma<br />
anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogare con<br />
la propria comunità parrocchiale,<br />
interpretando<br />
le chance espresse dal<br />
territorio.<br />
L’Osservatorio è già<br />
operativo e coor<strong>di</strong>nato<br />
dall’Ufficio per la Pastorale<br />
Sociale; esso è motivato<br />
ad accompagnare il<br />
cambiamento in atto nella<br />
nostra società, nella ricerca<br />
<strong>di</strong> una <strong>di</strong>mensione<br />
propositiva, nella valorizzazione<br />
delle risorse a<br />
nostra <strong>di</strong>sposizione per<br />
affrontare e superare la<br />
crisi, con una particolarissima<br />
attenzione ai nostri<br />
giovani.<br />
LA <strong>VOCE</strong><br />
17
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
18<br />
LA <strong>VOCE</strong><br />
PELLEGRINAGGIO IN<br />
BICICLETTA A LORETO<br />
Insieme agli esperti della bicicletta e con l’aiuto <strong>di</strong> alcuni giovani stiamo preparando una<br />
proposta <strong>di</strong> pellegrinaggio in bici al Santuario <strong>di</strong> Loreto.<br />
L’idea è <strong>di</strong> dare al maggior numero <strong>di</strong> persone la possibilità <strong>di</strong> “pedalare” verso questo Santuario<br />
e nello stesso tempo <strong>di</strong> fare un’esperienza <strong>di</strong> pellegrinaggio e <strong>di</strong> fraternità.<br />
La PROPOSTA:<br />
- chi se la sente può fare tutto il percorso in bici: 500 km,<br />
100 – 120 al giorno per 4 giorni;<br />
- chi vuole può fare solo alcuni km in staffetta (per esempio<br />
30 o 40 al giorno);<br />
- tutti gli altri possono venire in pullman, però rispettando<br />
le tappe dei ciclisti e visitando alcune città (per esempio Ferrara<br />
e San Marino). In questo modo la sera si può stare tutti insieme<br />
per la cena e magari anche per un momento <strong>di</strong> preghiera.<br />
<strong>IL</strong> altre<br />
Don Angelo<br />
Il PERIODO:<br />
si prevede una trasferta <strong>di</strong><br />
6 giorni, presumibilmente<br />
la prima o la seconda settimana<br />
<strong>di</strong> luglio, magari comprendendo<br />
un fine settimana<br />
per agevolare chi lavora<br />
o i giovani che sono al CRE.<br />
Potrebbe essere ad esempio<br />
dal 2 al 7 o dal 9 al 14.<br />
I COSTI:<br />
<strong>di</strong>pendono dal numero<br />
e dalle esigenze dei partecipanti.<br />
25 Aprile 2012 è stata donata la sede alla nostra associazione,<br />
situata in via Roma 20, telefono 3287867734. È aperta il giovedì<br />
dalle ore 20.00 alle ore 22.00. Ad ora il nostro gruppo è composto<br />
da 430 iscritti e ci auguriamo vada sempre aumentando<br />
perché “a far del bene, non si sbaglia mai”!<br />
Il Presidente Marcella Brignoli vuole innanzitutto ringrazia-<br />
re i componenti del Direttivo, gli<br />
iscritti Aido <strong>di</strong> Villongo, la <strong>di</strong>sponibilità<br />
e l’amicizia del Consiglio<br />
Provinciale <strong>di</strong> Bergamo e i buoni consigli del Presidente<br />
Regionale Cav. Leonida Pozzi. Un particolare<br />
grazie al parroco Don Cristoforo per la possibilità<br />
concessaci <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere informazioni riguardanti<br />
l’Aido, che si occupa <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere la Cultura della<br />
Donazione <strong>di</strong> Organi, Tessuti e Cellule. Quando<br />
cure risultano inefficaci,<br />
l’unica possibilità,<br />
la speranza ultima, può<br />
essere quella del trapianto.<br />
In parecchi casi si salva<br />
almeno una vita. Noi ci<br />
battiamo perché la Vita<br />
trionfi sulla Morte! Da una<br />
Se il pranzo va bene al<br />
sacco per tutti (W lo spirito<br />
<strong>di</strong> adattamento…) e<br />
per la cena si cerca un<br />
posticino frugale, senza<br />
troppe pretese, o ad<strong>di</strong>rittura<br />
si portano delle<br />
cuoche che cucinino, il<br />
grosso della spesa sarebbe<br />
per il pullman e<br />
per i pullmini <strong>di</strong> supporto<br />
ai ciclisti.<br />
Il SIGNIFICATO:<br />
ci pare che la cosa interessante<br />
sia lo spirito<br />
comunitario che potrebbe<br />
animare questa<br />
iniziativa, come qualcuno<br />
ha già sperimentato<br />
nelle pedalate a Roma,<br />
piuttosto che a Lourdes o<br />
Czestochowa.<br />
Ritrovarsi nel tardo<br />
pomeriggio-sera tutti<br />
insieme permetterebbe<br />
<strong>di</strong> fare gruppo, <strong>di</strong> fare<br />
un’esperienza insieme<br />
oltre che <strong>di</strong> avvicinarsi<br />
al Santuario con qualche<br />
momento <strong>di</strong> riflessione e<br />
<strong>di</strong> preghiera.<br />
L’AIDO V<strong>IL</strong>LONGO HA TROVATO<br />
vita che termina può nascere<br />
una nuova vita! Gli<br />
organi non si possono<br />
comprare, possono arrivare<br />
a chi ne ha bisogno<br />
solo tramite un DONO!<br />
Quando la vita ha lasciato<br />
il corpo... si parla<br />
<strong>di</strong> “DONAZIONE POST<br />
MORTEM”. L’ignoranza<br />
sull’argomento è ancora<br />
tanta, se pensiamo che in<br />
Italia il 33% della popolazione<br />
crede che i me<strong>di</strong>ci<br />
possano comportar-
Cre<strong>di</strong>amo che non<br />
avrebbe molto senso se<br />
un pullman partisse da<br />
Villongo e arrivasse a<br />
Loreto aspettando là i<br />
ciclisti. Non sarebbe un<br />
pellegrinaggio fatto “insieme”.<br />
Neppure si pretende,<br />
però, che chi vuole<br />
partecipare al fianco<br />
dei ciclisti proceda a 20<br />
km all’ora per 4 giorni!<br />
Per questo la proposta<br />
della visita alle città<br />
e della cena insieme ci<br />
sembra la più interessante.<br />
Abbiamo tempo per<br />
pensarci e per organizzarci,<br />
ma non troppo…<br />
Fatevi avanti.<br />
Chi è interessato<br />
si rivolga<br />
a don Angelo,<br />
Simone Capelli<br />
(3468641177)<br />
o Anna Calissi<br />
(3281788353).<br />
CASA!<br />
a cura del Direttivo<br />
si in modo da procurarsi<br />
gli organi e quin<strong>di</strong> non<br />
sia un DONO! La legge<br />
è molto chiara, molto tutelante<br />
e rispettosa della<br />
persona che può donare<br />
gli organi, in quanto prevede<br />
procedure rigide<br />
e passaggi obbligatori<br />
eseguiti da un collegio<br />
<strong>di</strong> tre me<strong>di</strong>ci (me<strong>di</strong>co<br />
legale, anestesista-rianimatore,neurofisiopatologo):<br />
sono le garanzie<br />
che per il paziente non<br />
ci sono più possibilità.<br />
Dobbiamo lavorare<br />
molto per far capire alla<br />
gente la sicurezza e la<br />
bellezza <strong>di</strong> un gesto che<br />
non toglie nulla al donatore<br />
ma dà molto al ricevente…<br />
la VITA!<br />
Le domande che ci<br />
sentiamo spesso fare<br />
sono molte:<br />
PERCHÉ DONARE?<br />
La donazione è un gesto<br />
d’Amore. Prelevando<br />
organi e tessuti da<br />
una persona deceduta è<br />
possibile salvare la vita<br />
a qualcun altro o rendere<br />
migliore l’esistenza <strong>di</strong><br />
malati afflitti da patologie<br />
gravemente invalidanti.<br />
POSSO DECIDERE<br />
A CHI DONARE?<br />
Non si può decidere a<br />
chi donare; gli organi vengono<br />
assegnati ai pazienti<br />
in lista d’attesa in base<br />
all’urgenza e alla compatibilità<br />
clinica e immunologica<br />
del donatore.<br />
PERCHÉ PROPRIO IO?<br />
Perché non dobbiamo<br />
pensare che il trapianto<br />
sia una eventualità<br />
estranea alla nostra vita,<br />
ognuno <strong>di</strong> noi può averne<br />
bisogno, quin<strong>di</strong> scegliamo<br />
oggi <strong>di</strong> essere<br />
donatori.<br />
SONO ANZIANO/A,<br />
COSA VUOI CHE DONI?<br />
Non esistono fasce d’età,<br />
tutti possono donare.<br />
NON HO NIENTE CHE<br />
VA BENE, COSA VUOI<br />
CHE DONI?<br />
A volte ci si nasconde<br />
<strong>di</strong>etro questa frase,<br />
quando non si vuole affrontare<br />
il <strong>di</strong>scorso della<br />
donazione… che sia<br />
egoismo?<br />
QUALI ORGANI E/O<br />
TESSUTI POSSO<br />
DONARE?<br />
Gli organi che si possono<br />
donare sono: cuo-<br />
re, reni, fegato, polmoni,<br />
pancreas, intestino.<br />
I tessuti sono: tessuto<br />
osseo, ten<strong>di</strong>ni, cute, cartilagini,<br />
cornee, valvole<br />
car<strong>di</strong>ache, vasi sanguigni.<br />
LA MIA RELIGIONE MI<br />
PERMETTE DI DONARE?<br />
La maggioranza delle<br />
religioni occidentali sostengono<br />
la donazione<br />
ed il trapianto <strong>di</strong> organi.<br />
La Chiesa cattolica ha<br />
sottolineato in molte occasioni<br />
che la donazione<br />
degli organi è un atto<br />
supremo <strong>di</strong> Generosità,<br />
Carità e Amore. Altre<br />
religioni, fra cui quella<br />
ebraica, islamica e i Testimoni<br />
<strong>di</strong> Geova, non<br />
pongono nessun ostacolo<br />
alla donazione.<br />
Sua Santità Benedetto<br />
XVI in occasione del<br />
Congresso Internazionale<br />
“UN DONO PER LA<br />
VITA” ha affermato che<br />
la donazione <strong>di</strong> organi è<br />
una forma peculiare <strong>di</strong><br />
testimonianza della Carità.<br />
In un periodo come<br />
il nostro, spesso segnato<br />
da <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> egoismo,<br />
<strong>di</strong>venta sempre più<br />
urgente comprendere<br />
quanto sia determinante<br />
per una corretta concezione<br />
della vita entrare<br />
nella logica della gratuità.<br />
Esiste infatti una responsabilità<br />
dell’Amore<br />
e della Carità che impegna<br />
a fare della propria<br />
vita un dono per gli altri,<br />
se si vuole veramente realizzare<br />
se stessi. Come<br />
il Signore Gesù ci ha insegnato,<br />
solamente colui<br />
che dona la propria vita<br />
può salvarla!<br />
<strong>IL</strong> SANTO NATALE SI<br />
AVVICINA...<br />
Regaliamo alle 9000<br />
persone in lista d’attesa<br />
una speranza in più!<br />
Iscriviamoci all’Aido:<br />
è un atto d’Amore che<br />
si esprime compilando<br />
l’atto olografo. È una testimonianza<br />
<strong>di</strong> carità che<br />
sa guardare al <strong>di</strong> là della<br />
morte, perché vinca<br />
sempre la VITA!<br />
UN PO’ DI STORIA<br />
A Villongo, anni ad<strong>di</strong>etro,<br />
gli iscritti facevano<br />
parte del gruppo pluricomunale<br />
<strong>di</strong> Sarnico.<br />
Il 20 Febbraio 1993 si<br />
costituì il gruppo comunale<br />
<strong>di</strong> Villongo.<br />
Le cariche erano così<br />
ripartite: PRESIDEN-<br />
TE: Varinelli G. Battista;<br />
VICE PRESIDENTE: Tallarini<br />
Elo<strong>di</strong>a; SEGRETA-<br />
RIO: Vavassori Alberto;<br />
DIRETTIVO: Chio<strong>di</strong>ni<br />
Giovanni, Betti Sonia,<br />
Belussi Giovanni, Alari<br />
Pierina, Sandrinelli<br />
Angelo, Sandrinelli Antonio,<br />
Sandrinelli Anna,<br />
Varinelli Sabina.<br />
Il 12 Febbraio 2012 si<br />
è composto il Direttivo<br />
attualmente in carica:<br />
PRESIDENTE: Brignoli<br />
Marcella; VICE PRESI-<br />
DENTE VICARIO: Varinelli<br />
G. Battista; VICE<br />
PRESIDENTE: Vavassori<br />
Matteo; SEGRETARIO:<br />
Del Roscio Michele; DI-<br />
RETTIVO: Tosoni Rosan<strong>di</strong>na,<br />
Ondei Dino,<br />
Chio<strong>di</strong>ni Giovanni, Brescianini<br />
Alberto, Varinelli<br />
Dario.<br />
Da noi tutti<br />
BUONE FESTE!<br />
19
20<br />
RICORDARE UN AMICO<br />
SÈ stato quin<strong>di</strong> doveroso ricordarlo<br />
nel XXV della sua morte, avvenuta a Sarnico il 12 ot- gruppo<br />
tobre 1987.<br />
Alla Fiaccolata hanno partecipato più <strong>di</strong> 40 gruppi<br />
Aido e 10 sezioni Avis; un doveroso ringraziamento<br />
va ovviamente a tutti i volontari che hanno reso possibile<br />
la riuscita <strong>di</strong> questa manifestazione ed a tutti i<br />
gruppi che con la loro presenza hanno reso in<strong>di</strong>menticabile<br />
questa Fiaccolata.<br />
Un grazie in particolare al Sindaco, Rag. Franco Dometti,<br />
al Parroco don Luciano Ravasio, alla Presidente<br />
Provinciale Sig.ra Monica Vescovi, al Presidente Aido<br />
regionale Cav. Leonida Pozzi ed al Presidente del<br />
abato 13 ottobre si è svolta a Sarnico una Fiaccolata alla memoria<br />
del Cav. Ugo Buelli, figura importantissima per l’Aido, poiché – oltre<br />
ad esserne il co-fondatore – ricoprì la carica <strong>di</strong> primo Presidente<br />
Provinciale della Sezione <strong>di</strong> Bergamo (dal 1975 al 1984) e fondò il<br />
gruppo pluricomunale <strong>di</strong> Sarnico nel 1974.<br />
Uomo all’apparenza burbero, era invece dotato <strong>di</strong> grande sensibilità<br />
e chi ebbe la fortuna <strong>di</strong> conoscerlo e lavorare insieme a lui lo<br />
ricorda come una persona sensibile e <strong>di</strong> grande cuore, capace <strong>di</strong><br />
commuoversi <strong>di</strong>nnanzi al letto <strong>di</strong> un bambino malato.<br />
pluricomunale <strong>di</strong><br />
Sarnico, Sig. Leandro Mora.<br />
Alle ore 20.30 la partenza,<br />
subito dopo l’arrivo<br />
della fiaccola (accesa <strong>di</strong>nnanzi<br />
alla sede provinciale<br />
<strong>di</strong> Bergamo e portata dal<br />
gruppo po<strong>di</strong>stico Avis-Aido<br />
<strong>di</strong> Grumello del Monte).<br />
Con il Corpo musicale<br />
citta<strong>di</strong>no in testa, il corteo<br />
ha raggiunto il cimitero,<br />
Il Direttivo dell’Aido Sarnico<br />
dove don Luciano ha benedetto<br />
la tomba <strong>di</strong> Ugo<br />
Buelli.<br />
Dopo la deposizione <strong>di</strong><br />
un cesto <strong>di</strong> fiori, il Cav. Leonida<br />
Pozzi - Presidente<br />
Regionale dell’Aido - ha<br />
acceso con la fiaccola il<br />
cero della memoria. “Il<br />
silenzio” suonato dalla<br />
Banda mentre il Presidente<br />
del gruppo pluricomunale<br />
<strong>di</strong> Sarnico, Leandro<br />
Mora, leggeva la Preghiera<br />
del Donatore, ha reso<br />
ancor più suggestivo il significativo<br />
gesto.<br />
Da qui il corteo ha ripreso<br />
a marciare per le<br />
vie <strong>di</strong> Sarnico, percorrendo<br />
via della Libertà,<br />
via Garibal<strong>di</strong>, via Col. G.
Sora, per poi ricongiungersi<br />
a via Vittorio Veneto<br />
e giungere infine al Cineteatro<br />
Junior, dove è stata<br />
commemorata la figura<br />
del Cav. Ugo Buelli.<br />
A presentare la serata<br />
la Sig.ra Monica Vescovi<br />
la quale, oltre a preparare<br />
una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>apositive<br />
che raccontavano la vita<br />
<strong>di</strong> Ugo Buelli, introduceva<br />
man mano i vari interventi<br />
che si sono susseguiti<br />
nel corso della serata e<br />
dai quali è emerso che il<br />
Cavaliere fu tra i primi a<br />
credere fortemente alla<br />
donazione degli organi,<br />
contribuendo così a far<br />
arrivare l’Aido dove è<br />
ora: un’Associazione riconosciuta<br />
da tutti, i cui<br />
valori sono rispettati ed<br />
apprezzati.<br />
Un ringraziamento particolare<br />
va ai parenti, la<br />
cui presenza ci ha fatto<br />
enormemente piacere.<br />
CON LA DONAZIONE<br />
DI MIDOLLO OSSEO<br />
“L’AMORE NON VERRÀ<br />
MAI MENO”<br />
Amore: la più bella parola che sia mai stata inventata<br />
dall’uomo. Amore che racchiude in sé un’infinità <strong>di</strong> sentimenti,<br />
<strong>di</strong> emozioni e <strong>di</strong> stati d’animo. La cosa magnifica<br />
è che proprio questa infinità è racchiusa dentro ognuno<br />
<strong>di</strong> noi. Amore che da sempre ha fatto sognare, amore che<br />
ha da sempre portato l’uomo ad abbandonare il razionale<br />
che spinge a pensare solo all’ “Io” per pensare invece più<br />
in grande, al “noi” che ci circonda.<br />
Amore: cosa vi è al mondo <strong>di</strong> più stupendo? Amore come<br />
caritas che si trova nella splen<strong>di</strong>da Prima Lettera <strong>di</strong> San Paolo ai Corinzi, al<br />
capitolo 13. Un testo <strong>di</strong> pura lirica: se letto da un credente, vi si può ritrovare<br />
l’amore vero, quello che dovrebbe essere vissuto tutti i giorni; se letto da un<br />
non credente, descrive l’amore come un sentimento che porta a non pensare<br />
solo a sé stessi, ma anche agli altri.<br />
Amore, quin<strong>di</strong>, è donare qualcosa <strong>di</strong> se stessi agli altri. Un sentimento che in<br />
concreto si può trasporre in un gesto che possa salvare una speranza e ridare<br />
un giorno a chi non ce l’ha…<br />
Donare midollo osseo: ecco allora che, parlando d’amore, non può mancare<br />
questo gesto meraviglioso. Un gesto che si tramuta in un dono per molte persone<br />
affette da patologie del sangue (leucemie e tumori) in attesa del buon<br />
cuore <strong>di</strong> sempre più persone per poter sperare nella guarigione. Un gesto<br />
che dona in concreto un nuovo giorno a chi, ogni giorno, lotta per la vita. Ma<br />
per aiutare chi è meno fortunato dobbiamo essere in tanti: uno su centomila<br />
è la probabilità <strong>di</strong> trovare un donatore compatibile tra persone non consanguinee.<br />
Un “fratello” e una “sorella” genetico possono aver proprio bisogno<br />
<strong>di</strong> noi e attendono il nostro aiuto. E come fare per aiutarli? Basta iscriversi ad<br />
Admo, l’Associazione Donatori <strong>di</strong> Midollo Osseo: una semplice provetta permetterà<br />
<strong>di</strong> essere tipizzati e <strong>di</strong> entrare in un registro mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> potenziali<br />
donatori. E da qui, il “cerchio della vita” in<strong>di</strong>cherà se qualcuno che spera in<br />
un nuovo giorno ha bisogno del nostro aiuto.<br />
Per oggi ci fermiamo qui. La rubrica della donazione <strong>di</strong> midollo osseo prosegue<br />
sul prossimo numero. Chi volesse approfon<strong>di</strong>re, avere maggiori ragguagli<br />
e <strong>di</strong>ventare potenziale donatore <strong>di</strong> midollo osseo può contattarci ad<br />
Admo tramite il numero 3482333402 o scriverci a: bassosebino@admolombar<strong>di</strong>a.org.<br />
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
Ernesto Freti - Admo basso sebino<br />
«CARITAS NUMQUAM EXCIDIT» (L’AMORE NON VERRÀ MAI MENO) - 1 COR 13, 8<br />
LA <strong>VOCE</strong><br />
21
22<br />
<strong>IL</strong> C.P.A. CARITAS<br />
INTERPARROCCHIALE<br />
SI ...ALLARGA.<br />
NI parroci hanno deciso <strong>di</strong> affidare<br />
alla nostra sede, già collaudata ONERE,<br />
da 16 anni, il compito <strong>di</strong> ascoltare,<br />
monitorare e coinvolgere le varie strutture (comuni,<br />
Caritas <strong>di</strong>ocesana, associazioni, benefattori),<br />
perché i parrocchiani in <strong>di</strong>fficoltà possano godere<br />
degli aiuti dovuti.<br />
Per noi villonghesi è un onere e un onore questo<br />
maggior impegno.<br />
Riflessioni dei volontari e collaboratori del C.P.A. Caritas Villongo<br />
ell’ultima Assemblea Presbiterale Vicariale, tenuta dai parroci<br />
delle <strong>parrocchie</strong> del vicariato, è emersa la necessità, viste le <strong>di</strong>fficoltà<br />
che la crisi internazionale ha prodotto, <strong>di</strong> unire gli sforzi<br />
per dare il massimo aiuto ai fratelli più deboli e sfortunati.<br />
Pertanto, il C.P.A. Caritas Villongo <strong>di</strong>venta C.P.A.C. CARITAS<br />
VICARIALE (che significa Centro Primo Ascolto e coinvolgimento<br />
Caritas per le 13 <strong>parrocchie</strong> limitrofe).<br />
perché c’è<br />
estremo bisogno <strong>di</strong> risorse<br />
umane (operatori, volontari)<br />
che si impegnino<br />
ad ascoltare, consigliare e<br />
aiutare a risolvere in parte<br />
i vari problemi (compito<br />
non sempre facile).<br />
ONORE, perché la causa<br />
per la quale abbiamo sempre<br />
operato (cioè la solidarietà<br />
e la sensibilità per il<br />
bene altrui) ha germogliato<br />
anche fuori dalle nostre<br />
CARTA DEI SERVIZI DEL CENTRO DI PRIMO ASCOLTO<br />
CARITAS (C.P.A.C.) VICARIALE DI V<strong>IL</strong>LONGO<br />
- Centro Primo Ascolto (CPAC)<br />
e Coinvolgimento vicariale<br />
- Servizio <strong>di</strong> trasporto<br />
ammalati (da concordare con<br />
anticipo)<br />
- Servizio <strong>di</strong> accesso e assistenza<br />
per il fondo famiglia<br />
Caritas (richieste <strong>di</strong> aiuto per<br />
pagamento bollette o aiuto<br />
integrazione alimenti, solo<br />
come da parametri in linea<br />
con le <strong>di</strong>rettive della Caritas<br />
nazionale)<br />
- Servizio in prestito <strong>di</strong> acces-<br />
sori e materiale ospedaliero<br />
(letti ospedalieri, materassi<br />
antidecubito, carrozzine per<br />
esterno e interno, stampelle,<br />
ecc. secondo le <strong>di</strong>sponibilità)<br />
- Aiuto e collaborazione alla ricerca<br />
<strong>di</strong> badanti o collaboratori<br />
domestici (la famiglia/persona<br />
interessata, ci richiede una<br />
collaboratrice o una badante<br />
e noi creiamo il contatto tra il<br />
richiedente e la stessa collaboratrice/badante)<br />
- Servizio vestiario (consi-<br />
ste nella possibilità <strong>di</strong> avere<br />
biancheria “usata” per la casa,<br />
coperte, lenzuola, vestiti, scarpe,<br />
ecc. e occasionalmente <strong>di</strong>sponiamo<br />
<strong>di</strong> materiale nuovo)<br />
- Sevizio mobili (ritiro e consegna<br />
materiale “usato” ma efficiente,<br />
arredamenti in genere,<br />
elettrodomestici, materiale per<br />
l’ infanzia, ecc. naturalmente<br />
sempre da concordare preventivamente<br />
con un nostro incaricato<br />
per un controllo preventivo)<br />
- Rapporto con enti del territorio<br />
mura.<br />
Ringraziamo i parroci,<br />
perché hanno organizzato<br />
nelle loro comunità<br />
parrocchiali una raccolta<br />
<strong>di</strong> generi alimentari che<br />
affideranno alla nostra<br />
sede, che ha il compito<br />
della gestione e della <strong>di</strong>stribuzione.<br />
Dobbiamo pure riconoscere<br />
e ringraziare molti<br />
benefattori, che con le<br />
loro offerte con<strong>di</strong>vidono<br />
sempre i vari progetti <strong>di</strong><br />
solidarietà.<br />
Un particolare ringraziamento<br />
va al CENTRO<br />
CULTURALE ALCIDE DE<br />
GASPERI, che ha ceduto i<br />
locali dell’attuale sede <strong>di</strong><br />
P.zza Marconi a titolo gra-<br />
(comunità montana, comune<br />
<strong>di</strong> Villongo, servizi sociali e<br />
assistenti sociali <strong>di</strong> Villongo e<br />
Sarnico)<br />
- Servizio e supporto per inserimento<br />
<strong>di</strong>sabili (convenzione<br />
con il comune <strong>di</strong> Villongo)<br />
DA RICORDARE:<br />
• Il C.P.A.C. si propone (come<br />
<strong>di</strong>ce il nome stesso) <strong>di</strong> provvedere<br />
alle emergenze più gravi,<br />
non solo nelle nostre <strong>parrocchie</strong><br />
ma in tutto il Vicariato.<br />
• Non è un aiuto a vita per<br />
quelli che vogliono fare i<br />
lazzaroni e non si vogliono<br />
impegnare…
tuito, e pertanto la parrocchia<br />
<strong>di</strong> S. Alessandro ne è<br />
<strong>di</strong>ventata proprietaria a<br />
pieno titolo.<br />
Un sentito ringraziamento<br />
va pure alla Dott.<br />
ssa Ori Belometti Mariella<br />
che, in veste <strong>di</strong> esecutrice<br />
testamentaria dei F.lli<br />
BETTINA, ROSA e G<strong>IL</strong>-<br />
BERTO PARIS, ha donato<br />
un’autovettura - una Opel<br />
Combo - per potenziare il<br />
parco auto esistente, utilizzato<br />
per il servizio <strong>di</strong><br />
trasporto degli ammalati<br />
e anziani.<br />
Infine si ringraziano i<br />
vari gruppi associativi<br />
del paese e l’amministrazione<br />
comunale, perché<br />
con<strong>di</strong>vidono da sempre i<br />
nostri progetti solidali.<br />
Possiamo <strong>di</strong>re che la<br />
CARITÀ è una realtà viva<br />
e coinvolgente e possiamo<br />
ritenerla un “DONO<br />
<strong>di</strong> DIO”, che ci vuole<br />
presenti, uniti e <strong>di</strong>sponibili<br />
ad ascoltare le <strong>di</strong>fficoltà<br />
altrui.<br />
A tutti i parrocchiani<br />
delle comunità <strong>di</strong> S. Alessandro<br />
e S. Filastro auguriamo<br />
un sereno NA-<br />
TALE e un felice ANNO<br />
NUOVO e… non <strong>di</strong>mentichiamo<br />
che “c’è sempre<br />
qualcuno che sta peggio<br />
<strong>di</strong> noi”.<br />
• Le altre <strong>parrocchie</strong> del<br />
Vicariato aiutano il centro<br />
(e la Caritas in genere) con<br />
raccolte perio<strong>di</strong>che <strong>di</strong> fon<strong>di</strong>, <strong>di</strong><br />
generi alimentari, <strong>di</strong> vestiti e<br />
<strong>di</strong> mobili.<br />
• Il C.P.A.C. non è la “spalla<br />
operatrice” delle istituzioni<br />
statali, che in questo modo<br />
danno sostegno agli immigrati<br />
che vengono da noi senza<br />
nessun criterio <strong>di</strong> equità e <strong>di</strong><br />
giustizia.<br />
• Un dato emergente molto<br />
importante da tener presente:<br />
in questi mesi del 2012 il 40%<br />
<strong>di</strong> coloro che si sono rivolti al<br />
C.P.A.C. sono italiani!<br />
23<br />
23
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
LA <strong>VOCE</strong>
CASTAGNATA E OPEN DAY<br />
AL PALAZZO PASSI, 7 OTTOBRE 2012<br />
25
26<br />
Gita sociale al lago d’Orta<br />
DALL’ASSOCIAZIONE<br />
ANZIANI E PENSIONATI<br />
Ri <strong>di</strong>versi gruppi che operano sul<br />
territorio.<br />
benefiche<br />
Molteplici sono gli appuntamenti<br />
ricreativi, culturali e assistenziali che anche<br />
quest’anno hanno animato la vita del Centro. Dalle<br />
serate danzanti del sabato sera al sempre più apprezzato<br />
e partecipato “Musicalcantando”, grazie alla generosa<br />
presenza del Coro Angelo e del Corpo Musicale<br />
<strong>di</strong> Villongo; dall’avvincente torneo <strong>di</strong> bocce agli<br />
incontri culturali; dalle giornate <strong>di</strong> festa alla gestione<br />
degli apparecchi per il telesoccorso; dalle iniziative<br />
ingraziamo don Cristoforo che anche quest’anno ci offre la possibilità<br />
<strong>di</strong> rivolgere il nostro saluto ed il nostro ringraziamento a<br />
tutta la comunità <strong>di</strong> Villongo.<br />
Numerose sono le persone che, a vario titolo, ruotano attorno<br />
alla nostra Associazione offrendo tempo, energie, competenze<br />
per qualificare al meglio le molteplici iniziative che il nostro<br />
gruppo mette in campo in prima persona o collaborando con<br />
alla <strong>di</strong>stribuzione<br />
<strong>di</strong> buoni-acquisto a Natale<br />
per gli ultraottantenni;<br />
dai soggiorni marini alle<br />
gite culturali; dalla “Giornata<br />
dell’Anziano e Pensionato”<br />
al semplice ritrovarsi<br />
<strong>di</strong> numerosi soci che, nei<br />
pomeriggi settimanali, animano<br />
le proprie giornate<br />
lanciandosi in appassionanti<br />
partite a tombola, a<br />
carte o a bocce.<br />
Cogliamo l’occasione <strong>di</strong><br />
questo spazio concessoci<br />
per ringraziare tutte le<br />
persone che prestano volontariamente<br />
il loro tem-<br />
Il Comitato <strong>di</strong> gestione<br />
po per l’Associazione ed<br />
in particolare i numerosi<br />
commercianti che dal<br />
1992 praticano sconti a<br />
chi presenta la tessera <strong>di</strong><br />
iscrizione. Un piccolo gesto,<br />
ma sicuramente molto<br />
apprezzato, soprattutto in<br />
questo momento <strong>di</strong> crisi.<br />
Ricor<strong>di</strong>amo che è sempre<br />
aperto il rinnovo del<br />
tesseramento per l’anno<br />
2013. Presso la segreteria<br />
del Centro si possono trovare<br />
tutte le informazioni.<br />
NELL’IMMINENZA DEL-<br />
LE FESTIVITÀ NATALIZIE<br />
GIUNGANO A TUTTA LA<br />
COMUNITÀ DI V<strong>IL</strong>LON-<br />
GO, IN PARTICOLARE<br />
AGLI ANZIANI E PEN-<br />
SIONATI, I NOSTRI PIÙ<br />
CARI AUGURI DI BUON<br />
NATALE E DI UN SERENO<br />
ANNO NUOVO.
La commissione vicariale per la famiglia sta preparando una iniziativa pensata per le famiglie<br />
del Vicariato per il 2 febbraio, vigilia della Giornata della vita.<br />
L’orario dovrebbe essere dalle 17.30 alle 22.00 con momento <strong>di</strong> formazione (per ragazzi e adulti), S. Messa e cena.<br />
Servizio <strong>di</strong> baby sitter se necessario.<br />
Il tema: “la vita vince... la crisi”.<br />
Il luogo: Villongo S. Filastro.<br />
Sul prossimo bollettino maggiori dettagli<br />
Parrocchia Eventi Date Orario /giorno Luogo Responsabile<br />
Tavernola Formazione per coppie 1 volta al mese ore 20:30-23:00 Casa parrocchiale Suor Marianna<br />
Tavernola Ritiro per coppie Avvento-Quaresima Domenica pomeriggio Casa parrocchiale Suor Marianna<br />
Tavernola Rnimazione rosario 1 volta al mese ore 20:00 - mercoledì Casa parrocchiale Romina e Giacomo<br />
Tavernola Incontro coppie futuri sposi mese <strong>di</strong> febbraio Don Nunzio con<br />
“famiglie in rete”<br />
Predore Family day 1 volta al mese Domenica pomeriggio Don Clau<strong>di</strong>o<br />
Paratico Serata formazione 2-3 incontri Domenica pomeriggio Don Gustavo<br />
per famiglie<br />
Paratico Incontro coppie futuri sposi 2-3 incontri Domenica pomeriggio Gianpietro e Laura<br />
Credaro/Villongo Formazione per coppie 1 volta al mese ore 20:45 - mercoledì Oratorio Credaro Don Giovanni<br />
Villongo Gruppo coppie che animano 1 volta mese ore 20:45 - lunedì Orario S.Filastro Don Cristoforo<br />
corso per fidanzati<br />
Sarnico Gruppi <strong>di</strong> preghiera Avvento-Quaresima A seconda del gruppo Nelle case Don Luciano<br />
in famiglia<br />
Sarnico Incontri giovani coppie 1 volta al mese 1° lunedì del mese Oratorio Don Luciano<br />
Sarnico Family day 25 novembre Domenica pomeriggio Oratorio Don Loris<br />
(preparazione 2 <strong>di</strong>cembre<br />
ai sacramenti) 18 <strong>di</strong>cembre<br />
24 febbraio<br />
Sarnico Corsi per fidanzati Ottobre-novembre Aprile-maggio Centro famiglia Don Luciano<br />
Villongo corsi per fidanzati Gennaio-marzo Oratorio S.Fiastro Don Cristoforo<br />
Tutte le <strong>parrocchie</strong> Anniversari <strong>di</strong> matrimonio Varie date Chiesa parrocchiale Parroci<br />
Giar<strong>di</strong>no<br />
Notte <strong>di</strong> stelle alte<br />
notte serena e bianca.<br />
Tante stelle nel cielo<br />
e sopra la campagna arata<br />
un volo <strong>di</strong> uccelli scuri.<br />
Lenta una leggera pioggia<br />
cade su questo giar<strong>di</strong>no<br />
coltivato <strong>di</strong> fiori colorati<br />
e nel sogno un lungo cammino.<br />
Alda Fortini<br />
POESIE<br />
Il graziato<br />
Chi nella vita si sente graziato e fortunato<br />
e non sente né o<strong>di</strong>o né fatica<br />
si sente rilassato<br />
pensando alla grazia che il Signore gli ha donato.<br />
Ti sembra <strong>di</strong> essere veramente graziato guardandoti intorno<br />
e vedendo la miseria che ti circonda<br />
e ti fa pensare<br />
a quando avevi poco da mangiare;<br />
ora sei fortunato, non ti manca niente,<br />
aiuta la povera gente<br />
e quella ti sarà riconoscente<br />
e pregherà per te tutta la vita.<br />
E l’unica cosa che una persona può fare<br />
è voler bene a chi ti ha fatto del male.<br />
Il perdono è grande ed essere graziato è importante.<br />
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
Ugo Silini<br />
LA <strong>VOCE</strong>
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
LA <strong>VOCE</strong><br />
29
V<strong>IL</strong>LONGO CHE CANTA<br />
6 OTTOBRE 2012<br />
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
LA <strong>VOCE</strong><br />
31
<strong>IL</strong> <strong>LAMPION</strong>E<br />
32<br />
LA <strong>VOCE</strong>
Mi sembra importante che teniamo<br />
presente l’introduzione che ho<br />
scritto sul numero precedente de<br />
“Il Lampione - La Voce”, perché i<br />
numeri sono fred<strong>di</strong> e <strong>di</strong>cono poco<br />
o nulla.<br />
In questi due mesi sono stati raccol-<br />
UT<strong>IL</strong>E FESTA PATRONALE S. F<strong>IL</strong>ASTRO EURO 26.930,00<br />
UT<strong>IL</strong>E FESTA PATRONALE S. ALESSANDRO EURO 24.200,00<br />
NR 141 TEGOLINI EURO 1.410,00<br />
OFFERTE NN PER RESTAURO CHIESA EURO 5.480,00<br />
BENEDIZIONE FAMIGLIE EURO 1.685,00<br />
BENEDIZIONE FAMIGLIE EURO 1.760,00<br />
Visitate il nuovo sito delle <strong>parrocchie</strong> all’in<strong>di</strong>rizzo<br />
http://www.<strong>parrocchie</strong><strong>villongo</strong>.org<br />
TROVATE GLI AVVISI DELLA SETTIMANA, DOCUMENTI, FOTOGRAFIE ...<br />
ANAGRAFE PARROCCHIALE<br />
(aggiornamento al 02 <strong>di</strong>cembre 2012)<br />
L’ANGOLO DELL’ECONOMIA<br />
BATTESIMI<br />
S. F<strong>IL</strong>ASTRO<br />
CADEI CAM<strong>IL</strong>LA <strong>di</strong> DANIEL e <strong>di</strong> FEDERICI BARBARA<br />
ALGISI CRISTIAN <strong>di</strong> FABIO e <strong>di</strong> CAPOFERRI LAURA<br />
CADEI BEATRICE <strong>di</strong> RUDI ANGELO e <strong>di</strong> GUATTERI ANNA<br />
SALVETTI NICOLAS <strong>di</strong> CRISTIAN e <strong>di</strong> BUCUR <strong>IL</strong>EANA NICOLETA<br />
MUSSINELLI LORENZO <strong>di</strong> NICOLA e <strong>di</strong> BELLINI BARBARA<br />
VINCI ANNA <strong>di</strong> FRANCESCO e <strong>di</strong> GAMBA ROMINA<br />
ALGISI GABRIELE <strong>di</strong> LUCA e <strong>di</strong> VAVASSORI VALENTINA<br />
S. ALESSANDRO<br />
BELUSSI NICOLAS <strong>di</strong> DANIELE e <strong>di</strong> FERRARI ANTONIA<br />
DONATI VIOLA <strong>di</strong> CRISTIANO e <strong>di</strong> ROGGERI ELISABETTA<br />
ZANCHETTA LETIZIA <strong>di</strong> ENRICO e <strong>di</strong> VIGANI ANNALISA<br />
SOLINAS <strong>IL</strong>ARIA <strong>di</strong> LUCA e <strong>di</strong> GALLI MONICA<br />
BONARDI ISABELLA <strong>di</strong> ALFIO e <strong>di</strong> ZABAVSCHI CRISTINA<br />
MAFFI GIORGIO <strong>di</strong> MARCO e <strong>di</strong> BELLINI <strong>IL</strong>ARIA<br />
URAS CRISTIAN MARIO FRANCESCO <strong>di</strong> ALESSIO e <strong>di</strong> VAVASSORI CINZIA<br />
CRISTINELLI ANNA <strong>di</strong> PIERGIUSEPPE e <strong>di</strong> VICINI <strong>IL</strong>ENIA<br />
ti alcuni aiuti straor<strong>di</strong>nari nelle due<br />
Parrocchie per continuare i lavori<br />
<strong>di</strong> restauro della Chiesa Parrocchiale<br />
a S. Alessandro e della casa<br />
sacerdotale-centro pastorale al Palazzo<br />
Passi. Di proposito pubblico le<br />
entrate in modo in<strong>di</strong>stinto, per dare<br />
senso ad un cammino comunitario<br />
che vogliamo far conoscere anche<br />
con il tema economico.<br />
In attesa <strong>di</strong> pubblicare anche le<br />
spese delle tasse annuali delle Parrocchie<br />
(I.M.U. in primis) vi elenco<br />
le entrate:<br />
NN PER PALAZZO PASSI EURO 12.700,00<br />
GRUPPO ANZIANI E PENSIONATI EURO 800,00<br />
RAVIOLATA EURO 2.300,00<br />
CASTAGNATA EURO 1.870,00<br />
TOMBOLATE EURO 1.160,00<br />
GRUPPO “ARTI E MESTIERI” EURO 2.500,00<br />
MATRIMONI<br />
S. ALESSANDRO<br />
VENARUCCI LUCA con RIBOLI STEFANIA (22 Settembre)<br />
POLINI MATTEO con GAMBIRASIO ELISABETTA (6 Ottobre)<br />
BELLINI ANDREA con MENNI SUSANNA (13 Ottobre)<br />
DEFUNTI<br />
S. F<strong>IL</strong>ASTRO<br />
ONDEI VALERIA <strong>di</strong> anni 79<br />
CALDARA MARIA <strong>di</strong> anni 88<br />
VALTULINI GIUSEPPE <strong>di</strong> anni 64<br />
PINESSI ANNA <strong>di</strong> anni 75<br />
RADICI GIOVANNI <strong>di</strong> anni 77<br />
PELUCCHI PIERGIORGIO <strong>di</strong> anni 66<br />
S. ALESSANDRO<br />
POLINI GIAN FRANCO <strong>di</strong> anni 61<br />
POMPIGLIO RITA <strong>di</strong> anni 73<br />
RAPIZZA GIUSEPPINA <strong>di</strong> anni 82<br />
33
Global Boll per la riparazione <strong>di</strong> piccoli e<br />
gran<strong>di</strong> bolli della carrozzeria, in cui non risulti<br />
asportato il manto <strong>di</strong> vernice, mantenendone<br />
così l’originalità. La tecnica consiste, a<br />
tale proposito, nell’eliminare tutte le citate<br />
imperfezioni senza smontare e verniciare in<br />
tempi brevissimi, con risparmio <strong>di</strong> sol<strong>di</strong>.<br />
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