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Baaria - Liceo Classico “Scaduto”

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<strong>Liceo</strong> <strong>Liceo</strong> <strong>Classico</strong> <strong>Classico</strong> “F.Scaduto” “F.Scaduto” – Bagheria<br />

Bagheria<br />

Storia Del Cinema – Prof. Domenico Aiello<br />

SCHEDA DI ANALISI DEL FILM<br />

Classe III C alunno/a Rosa Anna Ribaudo data 20 Giugno 2010<br />

Aggiornata dall’alunno/a Ida Carlino, classe IC 4 Aprile 2011<br />

1. Il film<br />

1.1. Compila la seguente scheda riassuntiva delle informazioni più importanti<br />

che servono per precisare le varie componenti del film che devi analizzare<br />

Componenti Informazioni<br />

Titolo <strong>Baaria</strong><br />

Titolo originale<br />

Regista Giuseppe Tornatore<br />

Genere<br />

Drammatico, Commedia epica<br />

Attori principali Francesco Scianna, Margareth Madè, Raoul Bova. Laura Chiatti,<br />

Monica Bellucci, Beppe Fiorello, Leo Gullotta<br />

Sceneggiatura Giuseppe Tornatore<br />

Fotografia<br />

Enrico Lucidi<br />

Musica Ennio Morricone<br />

Durata 150 min<br />

Data di produzione 2009<br />

Paese/i di produzione Italia


Note particolari<br />

Premi<br />

1.2. La sceneggiatura del film è originale oppure è tratta dalla letteratura o<br />

da qualche libro, inchiesta, saggio, biografia, etc.?<br />

La sceneggiatura è originale. Tornatore prende spunto dalla realtà vissuta da lui e dalla sua<br />

famiglia.<br />

2. La storia, la struttura narrativa e i personaggi<br />

2.1. Riassumi brevemente la storia che il film racconta, badando ad indicare<br />

l’inizio (la situazione iniziale e le condizioni che rendono possibile lo<br />

svolgimento delle vicende successive), lo svolgimento (sintesi delle vicende<br />

principali attraverso le quali si passa dalla situazione iniziale a quella<br />

finale) e il finale (come si concludono le vicende).<br />

Attraverso la vita di una famiglia “I Torrenuova”, il film <strong>Baaria</strong> racconto 50 anni di storia<br />

(dagli anni ‘30 agli anni ’80). Il film è ambientato a Bagheria, una cittadina siciliana vicino<br />

Palermo, dalla quale prende il nome.<br />

Narra la storia di Peppino che come tutti i bambini dell’epoca oltre che andare a scuola<br />

lavorava per aiutare economicamente la<br />

famiglia.<br />

In un primo momento lavorava nei campi; in<br />

seguito, abbandonata la scuola, lavora come<br />

pastore in cambio di formaggio. Alla fine della<br />

guerra, approfittando dell’incursione del<br />

popolo in una banca appartenente ai fascisti,<br />

riesce a racimolare dei soldi e a dare un aiuto<br />

alla sua famiglia. Peppino, crescendo, continua


a coltivare le sue idee per migliorare la situazione di Bagheria e di tutto il territorio siciliano.<br />

Così da ragazzo si iscrive al partito comunista e si impegna tantissimo contro la mafia, che da<br />

sempre si arricchiva alle spalle della povera gente. Per lui queste ideologie diventano un lavoro a<br />

tempo pieno ed in questo è appoggiato sempre dal fratello e dal padre orgoglioso di lui che lotta<br />

per delle giuste cause. In seguito conosce Mannina, giovane sarta della quale si innamora e con la<br />

quale organizza la cosiddetta “fuitina”, dal momento che i genitori di lei non acconsentivano al<br />

fidanzamento, ritenendolo un uomo economicamente poco affidabile. I due hanno 5 figli,<br />

concepiti tra una partenza e l’altra di Peppino.<br />

Attraverso le vicende dei personaggi si attraversano vari avvenimenti storici tra cui: l’avvento<br />

del regime fascista, l'entrata dell'Italia in guerra, le chiamate alle armi, il referendum per la<br />

Repubblica, la strage di Portella della Ginestra, la riforma agraria, l'arrivo della televisione<br />

nelle case degli italiani, gli scontri armati contro il Governo Tambroni, le elezioni politiche del<br />

'72 (prime elezioni anticipate della storia), fino ad arrivare agli anni '80 di Renato Guttuso,<br />

pittore bagherese di nota fama.<br />

2.2. Analizza la struttura narrativa completando il seguente schema<br />

TEMPO E AMBIENTE<br />

a) Periodo storico delle vicende narrate<br />

Dal 1930 al 1980.<br />

b) Ambienti e luoghi principali<br />

Bagheria.<br />

c) Arco di tempo in cui si svolge la storia<br />

Cinquanta anni di storia<br />

PERSONAGGI<br />

a) Protagonista (chi è, descrizione fisica, cosa fa, …)<br />

Peppino: bagherese, proveniente da un'umile<br />

famiglia tanto è vero che da bambino si<br />

ritira dalla scuola per andare a lavorare<br />

come bracciante e pastore per dare un<br />

sostegno economico alla propria famiglia.<br />

Nonostante l'assenza di un titolo di studio,<br />

grazie al suo ingegno, riesce ad entrare, da<br />

adulto, nel partito comunista cercando di<br />

migliorare la condizione della popolazione<br />

sottomessa alla mafia e rivendicandone i<br />

diritti umani.


) Altri personaggi importanti (individuare per ognuno: none, aspetto fisico,<br />

personalità<br />

Mannina<br />

Giovane sarta, donna innamorata e<br />

coraggiosa. Interpreta la madre di<br />

Tornatore.<br />

Per la donna è stata una forte emozione<br />

rivedere la "Bagheria d'un tempo" ricreata<br />

magnificamente. Si è tanto parlato della<br />

visita sul set della donna, di questo tuffo nel<br />

passato. Tornatore stesso ha raccontato che<br />

non appena Mannina è entrata nella "sua"<br />

casa ricostruita in Tunisia “si è guardata<br />

intorno, è andata in un angolo, ha preso una<br />

sedia mezza sgangherata e l'ha spostata nell'angolo di fronte dicendo: "questa è stata<br />

sempre qua”, tutto è al proprio posto adesso".<br />

Da un'intervista alla madre di Tornatore:<br />

Aveva 16 anni Mannina quando incontrò il futuro marito, allora ventenne e con tanta bellezza.<br />

Andava a scuola di ricamo ed era promessa sposa di un vicino, possidente di una casa. "Ci<br />

siamo visti e ci siamo voluti. Ci siamo acchiappati ". Il padre di lei tuttavia si oppone e loro<br />

fanno la fuitina, la fuga, il "danno" prima del matrimonio riparatore che sarebbe seguito<br />

come da copione (la fuitina era usanza del Sud).<br />

C'è tutto nel film. "Non fuggimmo, ci chiudemmo in casa. Ogni tanto mi domando: ma come ho<br />

fatto a ribellarmi a mio padre? Dove ho trovato il coraggio? Ero una ragazza moderna, mi<br />

dico. Perché l'idea mia fu. Ogni tanto mio marito mi stuzzicava: "Diglielo ai figli che sei<br />

stata tu". Nel film c'è la scena e sono proprio io".<br />

Un amore leggendario, lo definisce il regista. "Non conoscevamo soldi, se c'era da mangiare o<br />

meno, andava bene lo stesso. "Abbiamo patito la fame ma guarda che famiglia abbiamo<br />

fatto" mi disse anni dopo mio marito. Lui voleva tenersi i figli vicini, ha sofferto quando se<br />

ne sono andati.<br />

<strong>Baaria</strong> è un immenso coro di personaggi con dei coreuti, che di volta in volta rubano la scena<br />

ai protagonisti principali e poi ritornano nei ranghi.<br />

Altri personaggi e relativi interpreti del film<br />

Francesco Scianna: Peppino<br />

Margareth Madè: Mannina<br />

Lina Sastri: Tana<br />

Angela Molina: Sarina da adulta<br />

Nicole Grimaudo: Sarina da giovane<br />

Salvatore Ficarra: Nino<br />

Valentino Pitone: Luigi


Gaetano Aronica: Ciccio<br />

Alfio Sorbello: Ciccio da bambino<br />

Lollo Franco: Don Giacinto<br />

Giovanni Gambino: Peppino da bambino<br />

Giuseppe Garufi: Pietro da bambino<br />

Aldo Baglio: affarista<br />

Raoul Bova: giornalista romano<br />

Paolo Briguglia: maestro di catechismo<br />

Luigi Maria Burruano: farmacista<br />

Laura Chiatti: studentessa<br />

Giorgio Faletti: Corteccia<br />

Beppe Fioretto: venditore di dollari<br />

Donatella Finocchiaro: merciaia<br />

Corrado Fortuna: Renato Guttuso<br />

Nino Frassica: Giacomo Bartolotta<br />

Leo Gullotta: Liborio<br />

Gabriele Lavia: maestro delle commissioni di esami<br />

Luigi Lo Cascio: giovane con sindrome di Down<br />

Enrico Lo Verso: Minicu<br />

Marcello Mozzarella: podestà<br />

Vincenzo Salemme: capo comico<br />

Monica Bellucci: ragazza del muratore<br />

Michele Placido: esponente del PCI<br />

Rossana Giacalone: Teresa istruttrice di ballo<br />

Tony Sperandeo: allevatore<br />

Sebastiano Lo Monaco: padrone del magazzino di limoni<br />

Enrico Salimberi: Alberto Lattuada<br />

Alessandro Di Carlo: Alberto Sordi<br />

Alessandro Schiavo: Ignazio Buttitta<br />

Orio Scaduto: Gaspare<br />

Nino Russo: sindaco<br />

Elena Russo: sposa<br />

Manuela Sporte: ragazza all'uliveto


3. Significato globale del film<br />

3.1. Sapresti indicare brevemente qual è il messaggio più significativo del<br />

film?<br />

II film è un'opera straordinaria, schietta, popolare, piena di fatterelli allegri e comici, ma allo<br />

stesso tempo una storia capace di costringere lo spettatore ad alcune riflessioni. Ad esempio:<br />

la condizione di assoluta povertà, ma di grande ricchezza d'animo, in cui vivevano i nostri<br />

avi. La riflessione più imponente é quella sulla politica nobile, chiamata ad un ruolo sociale che<br />

oggi appare sempre più dissolto.<br />

3.2. Prova ad indicare quali sono i temi che il film affronta, aiutandoti con<br />

quelli proposti e aggiungendovene eventualmente degli altri:<br />

X l’amore □ la guerra □ la giustizia □ la giovinezza □ la vecchiaia<br />

□ l’incomprensione □ il desiderio di successo X il destino □ la natura<br />

□ l’ambizione personale □ la violenza X la famiglia □ il futuro<br />

□ le istituzioni sociali X il lavoro<br />

4. Giudizio personale<br />

4.1. Spiega se e perché ti è piaciuto il film (o non ti è piaciuto) tenendo<br />

conto del modo in cui è stato realizzato (interesse per la storia narrata,<br />

recitazione, fotografia, costumi, musica, etc.)<br />

A mio parere questo film é un grande capolavoro. E’ un film adatto anche ai giovani per le<br />

tematiche trattate e per i valori che vengono esaltati. Tornatore é stato bravissimo: ha<br />

curato i minimi particolari per realizzare un film molto vicino alla realtà di quegli anni. È<br />

riuscito a dare grande valore persino a degli oggetti insignificanti: come non ricordare la scena in<br />

cui esce la mosca viva dalla trottola. Per realizzare <strong>Baaria</strong> Tornatore attinge al cassetto dei<br />

ricordi della sua infanzia. Per molto tempo ha raccolto appunti, frasi, aneddoti, piccole storie<br />

vissute che gli sono state raccontate dai genitori e dal nonno Cicco. Si manifesta così la potenza<br />

della tradizione orale, il passaggio di testimone da una generazione all'altra che da sempre<br />

bambini incantati, a bocca aperta, immobili.<br />

4.2. A tuo parere è un film adatto ai ragazzi della tua età? Motiva la<br />

risposta<br />

Si. Ritengo che per la varietà dei temi, questo sia un film adatto al dibattito a scuola. Basti<br />

pensare a tutti gli avvenimenti storici cui si fa riferimento tramite l'azione dei<br />

personaggi. Ciò può essere utile per fare delle riflessioni.


5. Il linguaggio del cinema<br />

5.1. Riconosci se il narratore è:<br />

X Interno □ Esterno □ Assente<br />

5.2. Il ritmo del montaggio è:<br />

□ Lento X Rapido □ Alternato □<br />

5.3. Prendi in esame la colonna sonora e descrivine gli effetti:<br />

Il film é scandito dalla splendida colonna sonora di Morricone che oscilla tra ritmi lenti a quelli<br />

più frenetici e coinvolgenti, scelti non a caso per momenti forti come il bombardamento e<br />

l'occupazione delle terre da parte dei contadini.<br />

La colonna sonora può essere considerata fondamentale per un film, perché l'insieme di musiche<br />

e suoni che si fondono con le immagini riescono a dare vita a delle sensazioni magiche, che<br />

solo una pellicola riesce a dare. Il maestro più illustre della musica per film è certamente<br />

Ennio Morricone, che grazie alle sue colonne sonore é diventato famoso in tutto il mondo;<br />

le sue musiche sono entrate a far parte della storia del cinema.<br />

Il compositore, parlando di <strong>Baaria</strong> in un'intervista, dice di essersi subito reso conto della<br />

complessità e della delicatezza dell'opera, attraverso la quale il regista Tornatore ha reso<br />

omaggio alla sua terra e di conseguenza alla sua famiglia.<br />

5.4. Prendi in esame le tecniche cinematografiche ed in particolare: l’uso<br />

degli effetti speciali, i movimenti di macchina più significativi, l’uso delle<br />

inquadrature<br />

E' molto importante notare quanta precisione il regista abbia impiegato nella realizzazione del<br />

suo film. In <strong>Baaria</strong> si può notare che anche lo stacco da una scena all'altra e curato da<br />

Tornatore: il nesso potrebbe essere logico, tematico ecc. Un esempio è, a mio parere, la fine<br />

della scena della mucca, in cui si vedono i suoi denti, e l'inizio della scena successiva in cui si<br />

vedono i denti del personaggio Ciccio.<br />

5.5. Considera la recitazione degli attori e chiarisci se è:<br />

X naturale □ enfatica □ ad effetto □ trasandata<br />

□ meccanica □ teatrale □<br />

5.6. Parla della sequenza, a tuo avviso, importante e/o particolarmente<br />

significativa, indimenticabile ….<br />

A mio parere la sequenza più bella é quella in cui il bambino si sveglia a scuola, esce e trova<br />

una realtà diversa da quella che forse ha sognato. E’ un modo per Tornatore, di fare notare al


pubblico come é cambiata la vita, come sono cambiate le persone, come alcuni valori sono andati<br />

perduti. É una parte forse malinconica. Suggestiva é la parte in cui il bambino trovandosi nella<br />

Bagheria del 2009, ricerca la sua casa e li ritrova l’orecchino di "sua figlia". Il passato e il<br />

presente si ricollegano.<br />

6. Storia del cinema<br />

6.1. Chi è il regista? Aggiungi altre informazioni e la filmografia essenziale<br />

Giuseppe Tornatore é nato e cresciuto nella città di Bagheria. Divenuto indipendente già dall'età<br />

di nove anni, comincia a trascorrere il proprio tempo accompagnando un amico fotografo a<br />

matrimoni e battesimi. A sedici anni inizia a dedicarsi al teatro, mettendo in scena due opere:<br />

"Bellavita" di Pirandello e "L'arte della Commedia" di De Filippo. Quello che però cattura<br />

l'interesse di Tornatore é il lavoro del regista. Così avviene una svolta nella sua vita e gira i primi due<br />

film: "Le minoranze etniche in Sicilia" e "Il carretto". In seguito Tornatore lavora per diversi mesi<br />

come regista-programmatore presso gli studi Rai. Dopo aver girato "Cento giorni a Palermo”,<br />

esordisce con il film "Il camorrista". L'anno successivo, l'incontro con il produttore Franco<br />

Cristaldi getta le basi per il capolavoro “Nuovo Cinema Paradiso”. Negli anni successivi si gira il film<br />

"Malena" e "La sconosciuta"; quest'ultimo, uno dei film più crudi e al contempo struggenti della<br />

filmografia del regista, vince vari premi ed è candidato come film italiano agli Oscar.<br />

Successivamente furono girati altri film, come "L'uomo delle stelle" e "La leggenda del<br />

pianista sull'oceano", tratto dal monologo di Alessandro Baricco che riuscì a colpire<br />

profondamente il resista. Tornatore non dimentica l'amore per la fotografia e viene pubblicata<br />

una raccolta di scatti bagheresi degli anni ‘70. Nel 2000 esce “Giuseppe Tornatore - Un sogno<br />

fatto in Sicilia", del regista Marc Evans dove, con un percorso artistico-biografico, sono<br />

ripercorse le tappe di una carriera e di una vita.<br />

6.2. Aggiungi informazioni sul contesto produttivo e/o autoriale e altre notizie<br />

sul film<br />

“ Non è un film autobiografico - ha specificato il regista - ma è un film personale”. Il<br />

legame tra il passato e il presente è estremamente forte, Tornatore ha giocato abilmente<br />

con la metrica della poesia del film, ha composto il suo canone dei ricordi. Ha dato ai suoi<br />

personaggi un'impronta incisiva di quei ricordi di un bambino cresciuto a casa dei nonni, con la<br />

passione per il cinema (Peppino che accompagna suo figlio Pietro per la prima volta al cinema è<br />

una scena raccontata con una deliziosa sincerità affettuosa). La vita di Peppino e Mannina si<br />

muove come sul palcoscenico di un teatro, all'interno un affresco che possiede la poesia antica di un<br />

presepe, dove la natività è la vita stessa che continua a voler sognare. Questa pellicola si basa su<br />

una resistente impalcatura dove la dignità psicologica di ogni personaggio si dipana scenicamente,<br />

creando una forte empatia con il pubblico.

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