11.06.2013 Views

Repertorio folklore e canti popolari. - Associazioni.Cralucinico.It

Repertorio folklore e canti popolari. - Associazioni.Cralucinico.It

Repertorio folklore e canti popolari. - Associazioni.Cralucinico.It

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Folklore e <strong>canti</strong> <strong>popolari</strong><br />

Gotis di rosade | di Cesare Augusto Seghizzi<br />

Le villotte friulane, piccoli <strong>canti</strong> nati spontaneamente per sottolineare i vari momenti della vita, si<br />

adattano bene ad essere riunite in assieme secondo diversi temi.<br />

…II^ serie – “Che violute”<br />

La seconda rapsodia è imperniata sul tema del ricordo della ragazza per la quale si coglie il primo fiore<br />

d’amore, la ragazza che si trastulla sulle ginocchia, che si ricorda sempre pur in mezzo al fischio delle<br />

granate, benché sia rimasta laggiù a Cormòns.<br />

…III^ serie (No uei vè chel brut veciàt)<br />

Rapsodia amatissima e di frequente esecuzione, nella quale il grande musicista goriziano riunisce<br />

mirabilmente vari <strong>canti</strong> e villotte del Friuli. I temi allegri, amorosi e scanzonati, tristi e grotteschi si<br />

alternano portando al finale con la massima popolare, particolarmente gradita: “A busà fantatis bièlis<br />

no lè frégul di pecjàt” (A baciare ragazze belle non c’è ombra di peccato).<br />

…IV^ serie (Tra la la)<br />

La quarta rapsodia tratta l’argomento “amore” e si conclude con il noto motivo: “Se jo vès di<br />

maridàmi”.<br />

Il gri | di Cesare Augusto Seghizzi<br />

Al pari delle favole, anche questo testo di Maria Gioitti del Monaco, narra, attraverso l’espediente degli<br />

animali, tipiche situazioni umane. Un grilletto uscito per cercare l’insalata, trova invece la sua grilletta<br />

in compagnia del suo miglior amico. Superato lo sconforto iniziale, il grilletto non si perde d’animo e<br />

con un canto affascinante e suadente, si prende la sua rivincita.<br />

A mi baste un fil di lune | di Cecilia Seghizzi<br />

Sul testo breve, ma particolarmente intenso questa villotta a tre voci è senz'altro una raffinata<br />

composizione espressa con mezzi armonici moderatamente moderni ed efficaci.<br />

Luna | di Cecilia Seghizzi<br />

Gli splendidi versi del poeta gradese Biagio Marin trovano un'adeguata veste musicale in questa<br />

composizione di Cecilia Seghizzi. Scritta per coro a 4 voci virili, la lirica descrive l’estatico turbamento<br />

d’amore che “no me lassa durmì”, espresso dall’incalzante ripetizione di figurazioni brevi, come un


tremito, che poi dominano la seconda parte, dove il tormento amoroso fa ribollire il sangue “de tante,<br />

tante voge”. La ripresa racchiude la composizione nella classica forma ternaria, con una coda a bocca<br />

chiusa, che ne esalta l’espressione, come in una ultima fiammata.<br />

(oppure) Dopo un inizio che resta indelebilmente impresso nella mente di chi ascolta, il brano si snoda<br />

in altre immagini dense d'atmosfera: le due facce della luna viste come inquietudine del desiderio e<br />

all'opposto come pace e magia del paesaggio notturno velato dall'astro.<br />

Tristessa de la sera | di Marco Sofianopulo<br />

Testo poetico di Biagio Marin musicato da Marco Sofianopulo per coro virile a 4 voci.<br />

Le tre strofe della lirica suggeriscono tre periodi musicali che ruotano attorno ad una nota centrale, il fa<br />

diesis, e dove il secondo sviluppa, o meglio ricalca, il peso che viene all’anima dalla tristezza delle cose<br />

che finiscono: il fieno segato e le vecchie <strong>canti</strong>lene. La terza strofa segnata da un accenno di ripresa,<br />

giunge al fine, passando per alcune sospensioni che ne ritardano il divenire.<br />

A plànc càle il sor éli | di Or lando Dipiazza<br />

Elaborazione del compositore contemporaneo Orlando Dipiazza, della nota e delicata villotta molto<br />

sentita. Con abili raffinatezze armoniche ben descrive il lento tramontare del sole dietro le montagne, la<br />

pace che esso diffonde fa volare il pensiero verso la ragazza amata.<br />

Cùi mi dìs | di Or lando Dipiazza<br />

Canto popolare friulano elaborato dal compositore contemporaneo Orlando Dipiazza. Il brano canta le<br />

meraviglie dell’universo e s’interroga su quante sono le stelle e le nubi che il Signore ha creato.<br />

Certamente, il Signore le ha contate!<br />

Il cjant de Filologiche Furlane | di Ar tur o Zar dini<br />

Questo canto riporta come sottotitolo “Un salut ‘e Furlanie”; è l’inno ufficiale della Società Filologica<br />

Friulana, la quale si prefigge di diffondere, conservare e fare conoscere la lingua friulana,<br />

confidenzialmente chiamata “mari lenghe”, nonché le tradizioni, gli usi e i costumi del Friuli.<br />

Stelutis alpinis | di Ar tur o Zar dini<br />

Ogni commento, ogni spiegazione, ogni esaltazione sarebbero vane e piccole cose di fronte al<br />

magistrale componimento poetico che è Stelutis alpinis. Un coro che è un inno alla bontà, una<br />

invocazione alla pietà, una mesta preghiera per chi ha raccolto ogni sacrificio e ogni sofferenza di tutti<br />

gli Alpini caduti per la Patria.<br />

Se savessis fantazzinis | canto popolare arm. Giulio Viozzi<br />

Si tratta di un brano "classico" della cultura folkloristica friulana. Attinge infatti a quel vastissimo<br />

repertorio di brani ed ariette che il popolo del Friuli per anni ha cantato e tramandato oralmente. Se


savessis fantazzinis racconta alle giovani fanciulle il travaglio delle pene d'amore e dei sospiri che<br />

queste recano, tanto da continuare anche dopo l'estremo passo.<br />

Acquarello | di Nello Milotti<br />

Nella elaborazione per quattro voci virili di nello Milotti, Vi presentiamo un pot­pourri di motivi molto<br />

celebri e sentiti nella tradizione popolare istriana e triestina, con temi amorosi e marinareschi.<br />

Eviva el mar! | trascr iz. Noliani<br />

La forma triestina di un canto marinaresco molto diffuso in alcune regioni d’<strong>It</strong>alia. Il numero delle<br />

strofe e delle varianti è incontrollabile. Questo canto viene di preferenza intonato dalle compagnie di<br />

festanti innamorati delle bellezze marine.<br />

La montanara | testo e musica di Toni Ortelli | ar monizzazione di Luigi Pigar elli<br />

E’ l’inno alle montagne, ai boschi ed alle valli dei monti trentini. La melodia molto coinvolgente ha<br />

fatto sì che questo canto diventasse un brano d’obbligo per tutti i cori alpini.<br />

Signore delle cime | di Giuseppe de Marzi<br />

Delicatissima preghiera dovuta, sia per i versi sia per la musica, alla felice vena del musicista Giuseppe<br />

de Marzi. Con semplicità egli si ispira alla morte in montagna di un carissimo amico, e rivolge al<br />

Signore e alla madre di Dio una preghiera affinché il suo spirito possa andare liberamente per le<br />

montagne del Paradiso.<br />

I miei Roncs | di Licio Bregant<br />

Breve ma intenso componimento della poetessa farrese Anna Bombig, legato ai ricordi e alla<br />

descrizione delle bellezze, ma anche delle asperità dei “Roncs” di Farra. Il compositore lucinichese<br />

Licio Bregant ne ha colto abilmente il senso, creando un brano strutturalmente tradizionale non privo<br />

però di spunti armonici particolari in aderenza al testo.<br />

La cavra | di Rodolfo Kubik<br />

Su una poesia del poeta ronchese Silvio Domini è questo un brano tutto bisiaco nei modi e nei<br />

contenuti, particolarmente ironico, non privo però di spunti moralistici; è abilmente elaborato per<br />

quattro voci virili dal compositore Rodolfo Kubik. Va ricordato che il compositore Rodolfo Kubik<br />

nativo di Ronchi dei Legionari, ha lavorato ed operato come musicista con indiscusso successo in<br />

Argentina; la sua morte risale al 1984.


My Lord what a mor ning | di anonimo<br />

Spiritual di autore anonimo, invocazione al Signore, che gli schiavi negri elevavano durante la raccolta<br />

del cotone. Il brano è elaborato per quattro voci e solista.<br />

Go down Moses | Traditional Spiritual (ar r. Roberto Beccar ia)<br />

È uno dei più famosi negro spiritual dove nell’esodo della tribù di Mosè dalla terra d’Egitto, il popolo<br />

nero si riconosce e traccia un parallelo con la dipartita dall’Africa. Versione per quattro voci virili e<br />

tenore solista.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!