11.06.2013 Views

L'incredibile storia di Phineas Gage e la sua sbarra di ferro. Giulietta ...

L'incredibile storia di Phineas Gage e la sua sbarra di ferro. Giulietta ...

L'incredibile storia di Phineas Gage e la sua sbarra di ferro. Giulietta ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

L’incre<strong>di</strong>bile <strong>storia</strong> <strong>di</strong> <strong>Phineas</strong> <strong>Gage</strong> e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> <strong>sbarra</strong> <strong>di</strong> <strong>ferro</strong>.<br />

<strong>Giulietta</strong> Capacchione http://psicocafe.blogosfere.it/2007/01/lincre<strong>di</strong>bile-<strong>storia</strong>-<strong>di</strong>-phineasgage-e-<strong>la</strong>-<strong>sua</strong>-<strong>sbarra</strong>-<strong>di</strong>-<strong>ferro</strong>.html<br />

<strong>Gage</strong> non è uno scienziato, ma un famosissimo paziente, il cui caso è ormai entrato a far parte<br />

degli annali del<strong>la</strong> moderna neuropsicologia. Per chi non lo conoscesse questa è <strong>la</strong> <strong>sua</strong> <strong>storia</strong>.<br />

L'incidente.<br />

<strong>Phineas</strong> <strong>Gage</strong> era caporeparto <strong>di</strong> una squadra <strong>di</strong> operai impegnati nel<strong>la</strong> costruzione del<strong>la</strong> linea<br />

<strong>ferro</strong>viaria Burlington-Rut<strong>la</strong>nd vicino a Caven<strong>di</strong>sh nel Vermont. Scavavano nel<strong>la</strong> roccia<br />

realizzando dei fori profon<strong>di</strong> che riempivano <strong>di</strong> <strong>di</strong>namite, poi inserivano una <strong>sbarra</strong> <strong>di</strong> <strong>ferro</strong> e<br />

tappavano l’entrata del foro con del<strong>la</strong> sabbia, in modo che <strong>la</strong> forza dell’esplosione si <strong>di</strong>rigesse<br />

verso il masso roccioso. Il 13 settembre 1848, <strong>Phineas</strong> aveva 25 anni e stava riempiendo un<br />

foro con polvere esplosiva e inserendo <strong>la</strong> <strong>sbarra</strong> <strong>di</strong> <strong>ferro</strong>. Improvvisamente una scintil<strong>la</strong> bruciò<br />

<strong>la</strong> polvere esplosiva e il ferrò schizzò a gran<strong>di</strong>ssima velocità dritto nel cranio <strong>di</strong> <strong>Gage</strong>. Entrò da<br />

sotto l'osso <strong>di</strong> sinistra del<strong>la</strong> guancia e sbucò dal<strong>la</strong> parte superiore del<strong>la</strong> testa, per essere poi<br />

ritrovato e recuperato a circa 30 metri dal luogo dell'incidente.<br />

Il me<strong>di</strong>co che successivamente lo assistette, John Martin Harlow, annotò che il <strong>ferro</strong> era stato<br />

trovato “parecchi metri <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> lui, dove era stato recuperato dai suo uomini imbrattato <strong>di</strong><br />

sangue e cervello” . Il <strong>ferro</strong> era <strong>di</strong> 1 metro e 10 cm circa <strong>di</strong> lunghezza e 3 cm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro ad<br />

un'estremità, mentre l’altra estremità, più smussata, misurava circa mezzo cm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro, e<br />

pesava più <strong>di</strong> 6 chilogrammi. Se <strong>Phineas</strong> abbia perso conoscenza non si sa, ma<br />

sorprendentemente era cosciente e in grado <strong>di</strong> camminare entro pochi minuti dall'incidente. Fu<br />

messo quin<strong>di</strong> su un veicolo e trasportato nel<strong>la</strong> casa in cui alloggiava. Qui fu assistito da John<br />

Martyn Harlow, il me<strong>di</strong>co locale.<br />

Harlow gli pulì le ferite rimuovendo piccoli frammenti <strong>di</strong> ossa e cercando <strong>di</strong> fissare alcuni<br />

frammenti più gran<strong>di</strong> del cranio che erano rimasti, ma erano stati spostati dal <strong>ferro</strong>. Chiuse<br />

dunque <strong>la</strong> ferita più grande nel<strong>la</strong> parte superiore del<strong>la</strong> testa con delle bende adesive. Le ferite<br />

<strong>di</strong> <strong>Phineas</strong> non vennero dunque trattate chirurgicamente, ma <strong>la</strong>sciate aperte a co<strong>la</strong>re nel<br />

tessuto. Non sorprende che il cervello si infettò e <strong>Gage</strong> precipitò in uno stato semicomatoso. La<br />

<strong>sua</strong> famiglia preparò <strong>la</strong> bara e il funerale, ma <strong>Phineas</strong> non aveva intenzione <strong>di</strong> morire in quel<br />

momento.<br />

Rapporti me<strong>di</strong>ci sul caso.<br />

Il primo rapporto scientifico sul caso, redatto dallo stesso Harlow, comparve pochi mesi dopo<br />

come lettera all’e<strong>di</strong>tore del Boston Me<strong>di</strong>cal and Surgical Journal. L’articolo si chiamava<br />

“Passage of an Iron Rod Through the Head “. Il 18 novembre 1848, stando al rapporto, <strong>Gage</strong><br />

risultava rimesso completamente, senza neppure dolori al<strong>la</strong> testa. Al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> una dettagliata<br />

croni<strong>storia</strong> degli eventi, vi erano contenuti pochi partico<strong>la</strong>ri neurologici.<br />

Fu solo nel 1868, venti anni più tar<strong>di</strong> e quando <strong>Phineas</strong> <strong>Gage</strong> era già morto, che Harlow<br />

documentò per <strong>la</strong> prima volta, in un rapporto pubblicato nel bollettino del<strong>la</strong> società me<strong>di</strong>ca del<br />

Massachusetts, "le manifestazioni mentali" delle lesioni al cervello <strong>di</strong> <strong>Gage</strong>. Secondo Harlow il<br />

paziente aveva sì recuperato “il possesso completo del<strong>la</strong> ragione” dopo l'incidente, ma <strong>sua</strong><br />

moglie e <strong>la</strong> gente vicino a lui avevano presto cominciato a notare cambiamenti drammatici<br />

nel<strong>la</strong> <strong>sua</strong> personalità. Di seguito le sue parole:<br />

“I suoi superiori, che lo consideravano come il più efficiente e capace caporeparto che avessero<br />

prima dell’ incidente hanno ritenuto che il cambiamento del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> mente sia così marcato da<br />

rendere impossibile ridargli nuovamente il posto. E’ umorale, irriverente, indulge a volte in<br />

bestemmie (che non era <strong>sua</strong> abitu<strong>di</strong>ne pronunciare), manifestando poca deferenza nei<br />

confronti dei colleghi, impaziente quando qualcosa è in conflitto con i suoi desideri,<br />

occasionalmente pertinace, tuttavia capriccioso e vacil<strong>la</strong>nte, si fa ideatore <strong>di</strong> molti progetti per<br />

il futuro che non realizza e che abbandona presto per altri che appaiano più fattibili. A questo<br />

proposito, <strong>la</strong> <strong>sua</strong> mente è così ra<strong>di</strong>calmente cambiata che i suoi amici e conoscenti <strong>di</strong>cono “non<br />

è più lui”. Il danno al<strong>la</strong> corteccia frontale (oggi lo sappiamo) aveva provocato una per<strong>di</strong>ta<br />

completa delle inibizioni sociali.


Sinistra o entrambe?<br />

Nel<strong>la</strong> sostanza, il <strong>ferro</strong> aveva effettuato una vera e propria lobotomia frontale, ma <strong>la</strong> natura<br />

esatta del danno è oggetto <strong>di</strong> controversie ancora oggi. Questo perché i danni possono essere<br />

dedotti soltanto dal percorso del <strong>ferro</strong> nel cranio <strong>di</strong> <strong>Gage</strong>, ma poiché <strong>la</strong> circonferenza del<strong>la</strong><br />

ferita nell'osso frontale è molto più grande del <strong>di</strong>ametro massimo del <strong>ferro</strong>, è <strong>di</strong>fficile<br />

determinare precisamente <strong>la</strong> traiettoria seguita dal<strong>la</strong> <strong>sbarra</strong>.<br />

Nel 1994, Hannah Damasio e colleghi dell'università dell’ Iowa hanno usato tecniche <strong>di</strong><br />

neuroimaging (ve<strong>di</strong> <strong>la</strong> foto in alto) per ricostruire il cranio <strong>di</strong> <strong>Gage</strong>.<br />

La conclusione <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o è stata che <strong>Gage</strong> ha subito un danno ad entrambe le cortecce<br />

prefrontali destra e sinistra.<br />

Al contrario, secondo le ricostruzioni tri<strong>di</strong>mensionali generate da una TAC, effettuate da Ratiu e<br />

colleghi, il danno del cervello <strong>di</strong> <strong>Gage</strong> sarebbe stato limitato all'emisfero <strong>di</strong> sinistra. Sia quel<br />

che sia, <strong>la</strong> vicenda <strong>di</strong> <strong>Phineas</strong> <strong>Gage</strong> pose le basi per un nuova idea dei rapporti fra mente,<br />

cervello e comportamento.<br />

Ma che fine fece poi?<br />

Incapace <strong>di</strong> riprendere il suo <strong>la</strong>voro precedente come caporeparto, si <strong>di</strong>ce abbia viaggiato nel<br />

New Eng<strong>la</strong>nd e persino in Europa provando a guadagnare sol<strong>di</strong> con <strong>la</strong> <strong>sua</strong> barra <strong>di</strong> <strong>ferro</strong>. Si <strong>di</strong>ce<br />

che si sia presentato per qualche tempo come curiosità al Circo Barnum <strong>di</strong> New York. Anche se<br />

qualcuno sostiene che il Barnum Newyorkese a cui dovrebbe riferirsi Harlow è un museo e non<br />

il circo. La <strong>storia</strong> <strong>di</strong> <strong>Phineas</strong> <strong>Gage</strong> è anche costel<strong>la</strong>ta <strong>di</strong> invenzioni e false notizie che ne hanno<br />

alimentato il mito e <strong>la</strong> leggenda. Non solo <strong>la</strong> natura esatta del danno neurologico, ma anche i<br />

partico<strong>la</strong>ri del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> vita dopo l'incidente, sono controversi ancora oggi. Si sa che dal 1851 a<br />

poco prima del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> morte, <strong>la</strong>vorò come autista prima ad Hannover, nel New Hampshire, per<br />

circa 18 mesi e poi in Cile per circa 7 anni. Ma nul<strong>la</strong> conosciamo del<strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> vita,<br />

delle abilità intellettuali che aveva conservato o degli altri eventuali cambiamenti del<strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />

personalità. Morì a San Francisco il 20 maggio 1860, circa 13 anni dopo l’ incidente, a causa<br />

delle complicazioni <strong>di</strong> una crisi epilettica.<br />

Un'analisi sul cervello <strong>di</strong> <strong>Gage</strong> non è stata mai condotta. Nel 1867, il corpo <strong>di</strong> <strong>Gage</strong> fu esumato<br />

dal cognato e il suo cranio e il <strong>ferro</strong> inviati al Dott. Harlow. Ora sono conservati al Warren<br />

Anatomical Museum del<strong>la</strong> Harvard University School of Me<strong>di</strong>cine.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!