Nessun paragone - Boss Hoss
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oad est<br />
Testo di Alessandro Gueli<br />
Foto di Max Trono<br />
64 bikerslife.com
La storia di <strong>Boss</strong> <strong>Hoss</strong> Cycles non è molto lontana nel tempo ma il<br />
segno lasciato nel panorama motociclistico è pesante e indissolubile<br />
Monte Warne fonda la <strong>Boss</strong> <strong>Hoss</strong><br />
Cycles, nel Tennessee, nel 1990 e<br />
realizza con molta probabilità il<br />
sogno “indecente” di tanti biker; nascono<br />
così le moto più ignoranti, esagerate<br />
ed esclusive che le nostre<br />
strade possano ospitare,<br />
come un mostro geneticamente<br />
proibito e immorale,<br />
l’unione tra<br />
un corpo da gigante<br />
e un cuore<br />
diabolico… Da<br />
piccolo negozio,<br />
oggi,<br />
l’azienda<br />
americana si sviluppa su 2200<br />
metri quadri, producendo motociclette<br />
evolute attraverso il<br />
potenziamento del reparto di<br />
ricerca e sviluppo. La continua<br />
ricerca dei migliori materiali,<br />
sperimentando innovazioni<br />
ciclistiche e avvalendosi di fornitori<br />
tra i migliori sul mercato hanno<br />
incrementato la qualità e la guidabilità<br />
di queste moto, senza<br />
stravolgerne mai il carattere<br />
unico che contraddistingue i<br />
motori V8 Chevy. In Italia la<br />
<strong>Boss</strong> <strong>Hoss</strong> Italy si attesta<br />
come una<br />
delle realtà più attive in ambito europeo,<br />
ritrovando consensi in quella fetta di appassionati<br />
attratti dall’esuberanza, dalla<br />
netta distinzione tra le motociclette <strong>Boss</strong><br />
<strong>Hoss</strong> e il resto del mondo. L’idea, tutta italiana,<br />
è quella di organizzare un trofeo monomarca<br />
drag, ossia gare di accelerazione<br />
sul ¼ di miglio che, per un appassionato<br />
nonché proprietario di queste moto, vuol<br />
dire avere la possibilità di scatenare fino<br />
all’ultimo tutti i 350 CV (5700 cc) sull’asfalto,<br />
senza il sottile inconveniente di<br />
essere arrestato! A tale scopo nasce un kit<br />
trofeo e noi ci ritroviamo per le mani la più<br />
sportiva della gamma, la ZZ4 SS allestita in<br />
versione Cup; il modello SS nasce nel<br />
2007 in Tennessee e si caratterizza per un<br />
interasse più corto e un piano seduta<br />
più basso. La guidabilità migliora<br />
bikerslife.com 65
nettamente ed<br />
è probabilmente<br />
il modello <strong>Boss</strong> <strong>Hoss</strong><br />
più adatto alle nostre<br />
strade. Il motore V8 raffreddato<br />
a liquido è visivamente<br />
sempre il protagonista,<br />
immenso nelle dimensioni,<br />
rapisce lo sguardo<br />
ammutolito e incanta una<br />
volta messo in moto. Il suono<br />
rauco e rabbioso di questo Chevy<br />
è inimitabile. La ZZ4 monta il propulsore<br />
più piccolo, si fa per dire, un 5700 cc con<br />
blocco motore in ferro e cilindri in alluminio,<br />
iniezione elettronica Holly e impianto<br />
di scarico 2-4-1 con collettori da<br />
60 mm. Il cambio si avvale di 2 rapporti<br />
manuali, frizione automatica e retromarcia<br />
con trasmissione finale a cinghia.<br />
L’allestimento Trofeo è aggressivo e<br />
snellisce le forme imponenti della ZZ4.<br />
Queste sono motociclette numerate e ulteriormente<br />
personalizzabili, ad esempio<br />
il serbatoio è arricchito da immagini<br />
<strong>Boss</strong> <strong>Hoss</strong> che, in base ai gusti del<br />
cliente, possono variare. In sella a questa<br />
moto impressionano le forme esagerate<br />
di tutti i particolari, tutto è over<br />
size a partire proprio dal<br />
serbatoio carburante da 32 litri<br />
posizionato davanti agli occhi<br />
sulla cui sommità sono incastonati<br />
numerosi indicatori analogici:<br />
tachimetro, amperometro, temperatura<br />
acqua e olio e livello carburante<br />
a led. Il largo manubrio è<br />
montato su riser granitici e la forcella<br />
anteriore ha steli da 63 mm, molto<br />
curate le cromature, i materiali sono<br />
ottimi e le lavorazioni, come ad esempio<br />
il forcellone posteriore a sezione<br />
quadra, sono di ottima fattura. Una certa<br />
apprensione si fa sentire quando<br />
per la prima volta alziamo la stampella<br />
laterale, perché ci sono 500 kg a secco<br />
da governare per un interesse di 1950<br />
mm. Per fortuna la sella è bassa (630<br />
mm) ed entrambi gli stivali appoggiano<br />
al suolo, confidiamo sul largo manubrio<br />
e finalmente siamo pronti a cogliere in<br />
pieno la differenza tra una <strong>Boss</strong> <strong>Hoss</strong> e<br />
il resto del mondo… Dimenticatevi tutte<br />
le moto che avete provato, in sella alla<br />
ZZ4 esiste una forza così coinvolgente e<br />
vigorosa da fare impallidire svariati<br />
motori sportivi. Basta lasciare il freno con<br />
la marcia inserita e la <strong>Boss</strong> <strong>Hoss</strong> inizia a
muoversi sonnecchiante, 8 cilindri che<br />
borbottano a regimi bassissimi, quasi<br />
un’operazione di allineamento in pista<br />
di decollo. Il gas, appena sfiorato, corrisponde<br />
a uno scatto fulmineo e molto<br />
regolare, è facile parzializzare perché<br />
a ogni millimetrica rotazione della manopola<br />
arriva la medesima risposta del<br />
motore che accelera dolcemente o brutalmente,<br />
a seconda del polso destro. Si<br />
ha costantemente la sensazione im-<br />
bikerslife.com 67
pressionante di essere seduti su un vulcano<br />
pronto a esplodere, e la realtà non<br />
è poi così lontana; ci aggrappiamo al manubrio<br />
e chiediamo cavalli, arriva una<br />
tale botta di coppia e potenza, un’erogazione<br />
talmente robusta e corposa da<br />
stamparci un sorriso scemo sotto il casco,<br />
accompagnato dal suono poderoso di<br />
questo motore che non fa nulla per nascondere<br />
le sue immorali potenzialità.<br />
Per svoltare servono spazi ampi ma una<br />
68 bikerslife.com<br />
volta prese le necessarie misure il gioco<br />
diventa più facile, la frenata è modulabile,<br />
ma certamente i tre dischi Brembo<br />
faticano non poco a fermare tanta<br />
mole, soprattutto a velocità sostenute visto<br />
che questa bestiolina arriva in un<br />
lampo a 250 km/h. Non è una moto da<br />
tornanti e per apprezzarla ci vuole una<br />
buona dose di esperienza, lei però guarda<br />
dall’alto il mondo, con il coraggio di<br />
chi ha saputo rompere le regole.<br />
SCHEDA TECNICA<br />
GENERALITÀ<br />
Marca: <strong>Boss</strong> <strong>Hoss</strong>; modello: BHC-3 ZZ4 SS;<br />
costruttore: <strong>Boss</strong> <strong>Hoss</strong> Cycles Inc., Dyersburg,<br />
Tennessee (USA); importatore per<br />
l’Italia dal 2007: Paolo Orsatti, <strong>Boss</strong> <strong>Hoss</strong> Italy<br />
Srl, tel. 030.7301898,<br />
www.bosshossitaly.it<br />
MOTORE<br />
Marca: General Motors; cilindrata: 5700<br />
cm 3 ; rapp. di compress.: 10:1; raffredd.:<br />
a liquido; cilindri: 8 cilindri in linea; alimentaz.:<br />
Holly 670 Cfm TBI; imp. di<br />
scarico: 2-4-1 collettori da 60 mm; potenza<br />
max: 355 CV a 5250 giri/min; coppia<br />
max: 550 Nm a 3500 giri min<br />
TRASMISSIONE<br />
Secondaria: a cinghia; cambio: a 2 rapporti<br />
più retromarcia; frizione: meccanica<br />
con comando automatico;<br />
CICLISTICA<br />
Telaio: doppia culla; forcellone: oscillante;<br />
forcella: Gabel a steli rovesciati; diam.<br />
steli: 60 mm; ammortiz.: a molla con precarico;<br />
cerchio ant.: 3,50x16”; pneum.<br />
ant.: 130/90-16; freno ant.: doppio disco<br />
Brembo da 320 mm, pinza a 4 pistoncini;<br />
cerchio post.: 7x15”; pneum. post.:<br />
230/60-15; freno post.: disco da 320 mm,<br />
pinza a 4 pistoncini<br />
ACCESSORI E PARTI SPECIALI<br />
Kit estetico <strong>Boss</strong> <strong>Hoss</strong> Italia Trofeo<br />
FINITURE<br />
Colore: Trofeo<br />
ABBIGLIAMENTO<br />
Tuta e guanti: Dainese; casco: X-Lite; stivali:<br />
Tcx; paraschiena: Zandonà<br />
Si ringrazia per l’ospitalità l’aeroporto<br />
di Rivanazzano.