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Tobi - Vicini e Lontani - Comunità Parrocchiale Sternatia

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CENTRO D’ASCOLTO BIBLICO Quaresima 2012 - 29 febbraio<br />

PREGHIERA INIZIALE<br />

G Nel nome del Padre e del Figlio<br />

e dello Spirito Santo.<br />

T Amen.<br />

G Cantate inni al Signore perché ha fatto per<br />

noi cose grandiose; questo sia noto in tutta<br />

la terra.<br />

T Si, Dio è la nostra salvezza: la nostra forza<br />

e il nostro canto è il Signore.<br />

G È bello dar lode al Signore e cantare la sua<br />

fedeltà nei secoli.<br />

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO<br />

(insieme)<br />

Vieni, o Spirito Santo,<br />

e da' a noi un cuore nuovo,<br />

che ravvivi in noi<br />

tutti i doni da Te ricevuti<br />

con la gioia di essere Cristiani,<br />

un cuore nuovo, sempre giovane e lieto.<br />

Vieni, o Spirito Santo,<br />

e da' a noi un cuore puro,<br />

allenato ad amare Dio,<br />

un cuore puro,<br />

che non conosca il male<br />

se non per definirlo,<br />

per combatterlo e per fuggirlo;<br />

un cuore puro,<br />

come quello di un fanciullo,<br />

capace di entusiasmarsi e di trepidare.<br />

Vieni, o Spirito Santo,<br />

e da' a noi un cuore grande,<br />

aperto alla Tua silenziosa<br />

dal Libro di <strong>Tobi</strong>a<br />

TOBI IL CITTADINO<br />

e potente parola ispiratrice,<br />

e chiuso ad ogni meschina ambizione,<br />

un cuore grande e forte<br />

ad amare tutti,<br />

a tutti servire,<br />

con tutti soffrire;<br />

un cuore grande, forte,<br />

solo beato di palpitare col cuore di Dio.<br />

(Paolo VI)<br />

DAL SALMO 34<br />

1L Benedirò il Signore in ogni tempo,<br />

sulla mia bocca sempre la sua lode.<br />

2L Io mi glorio nel Signore,<br />

ascoltino gli umili e si rallegrino.<br />

3L Celebrate con me il Signore,<br />

esaltiamo insieme il suo nome.<br />

1L Ho cercato il Signore e mi ha risposto<br />

e da ogni timore mi ha liberato.<br />

2L Guardate a lui e sarete raggianti,<br />

non saranno confusi i vostri volti.<br />

3L Questo povero grida e il Signore lo ascolta,<br />

lo libera da tutte le sue angosce.<br />

1L L'angelo del Signore si accampa<br />

attorno a quelli che lo temono e li salva.<br />

2L Gustate e vedete<br />

quanto è buono il Signore;<br />

beato l'uomo che in lui si rifugia.<br />

3L Temete il Signore, suoi santi,<br />

nulla manca a coloro che lo temono.


Dal Libro di <strong>Tobi</strong>a (1,3-22)<br />

Chi è <strong>Tobi</strong>?<br />

3 Io, <strong>Tobi</strong>, passavo tutti i giorni della mia vita seguendo le vie della verità e della giustizia. Ai miei fratelli<br />

e ai miei compatrioti, che erano stati condotti con me in prigionia a Nìnive, nel paese degli Assiri,<br />

facevo molte elemosine.<br />

Dove e come ha vissuto?<br />

4 Mi trovavo ancora al mio paese, la terra d'Israele, ed ero ancora giovane, quando la tribù del mio<br />

antenato Nèftali abbandonò la casa di Davide e si staccò da Gerusalemme, la sola città fra tutte le tribù<br />

d'Israele scelta per i sacrifici. In essa era stato consacrato il tempio, dove abita Dio, ed era stato edificato<br />

per tutte le generazioni future. 5 Tutti i miei fratelli e quelli della tribù del mio antenato Nèftali facevano<br />

sacrifici sui monti della Galilea al vitello che Geroboamo re d’Israele aveva fabbricato in Dan. 6 Io<br />

ero il solo che spesso mi recavo a Gerusalemme nelle feste, per obbedienza a una legge perenne prescritta<br />

a tutto Israele. Correvo a Gerusalemme con le primizie dei frutti e degli animali, con le decime<br />

del bestiame e con la prima lana che tosavo alle mie pecore. 7 Consegnavo tutto ai sacerdoti, figli di Aronne,<br />

per l'altare. Davo anche ai leviti, che prestavano servizio a Gerusalemme, le decime del grano,<br />

del vino, dell'olio, delle melagrane, dei fichi e degli altri frutti. Per sei anni consecutivi convertivo in denaro<br />

la seconda decima ogni anno e andavo a spenderla a Gerusalemme. 8 La terza decima poi era per<br />

gli orfani, le vedove e i forestieri che si trovavano con gli Israeliti. La portavo loro ogni tre anni e la si<br />

consumava insieme, come vuole la legge di Mosè e secondo le raccomandazioni di Dèbora, moglie di<br />

Ananièl, la madre di nostro padre, poiché mio padre, morendo, mi aveva lasciato orfano. 9 Quando divenni<br />

adulto, sposai Anna, una donna della mia parentela, e da essa ebbi un figlio che chiamai <strong>Tobi</strong>a.<br />

Dove e come vive?<br />

10 Dopo la deportazione in Assiria, quando fui condotto prigioniero e arrivai a Nìnive, tutti i miei fratelli<br />

e quelli della mia gente mangiavano i cibi dei pagani; 11 ma io mi guardai bene dal farlo. 12 Poiché<br />

restai fedele a Dio con tutto il cuore, 13 l'Altissimo mi fece trovare il favore di Salmanàssar, del quale<br />

presi a trattare gli affari. 14 Venni così nella Media, dove, finché egli visse, conclusi affari per conto suo.<br />

Fu allora che a Rage di Media, presso Gabaèl, fratello di Gabri, depositai in sacchetti la somma di dieci<br />

talenti d'argento. 15 Quando Salmanàssar morì, gli successe il figlio Sennàcherib. Allora le strade della<br />

Media divennero impraticabili e non potei più tornarvi.<br />

16 Al tempo di Salmanàssar facevo spesso l'elemosina a quelli della mia gente; 17 davo il pane agli affamati,<br />

gli abiti agli ignudi e, se vedevo qualcuno dei miei connazionali morto e gettato dietro le mura di<br />

Nìnive, io lo seppellivo. 18 Seppellii anche quelli che aveva ucciso Sennàcherib, quando tornò fuggendo<br />

dalla Giudea, al tempo del castigo mandato dal re del cielo sui bestemmiatori. Nella sua collera egli uccise<br />

molti Israeliti; io sottraevo i loro corpi per la sepoltura e Sennàcherib invano li cercava. 19 Ma un<br />

cittadino di Nìnive andò a informare il re che io li seppellivo di nascosto. Quando seppi che il re conosceva<br />

il fatto e che mi si cercava per essere messo a morte, colto da paura mi diedi alla fuga. 20 I miei<br />

beni furono confiscati e passarono tutti al tesoro del re. Mi restò solo la moglie, Anna, con il figlio <strong>Tobi</strong>a.<br />

21 Neanche quaranta giorni dopo, il re fu ucciso da due suoi figli, i quali poi fuggirono sui monti<br />

dell'Araràt. Gli successe allora il figlio Assarhàddon. Egli diede ad Achikàr, figlio di mio fratello Anaèl,<br />

l'incarico della contabilità del regno: egli ebbe così la direzione generale degli affari. 22 Allora Achikàr<br />

prese a cuore la mia causa e potei così ritornare a Nìnive. Al tempo di Sennàcherib, re degli Assiri, Achikàr<br />

era stato gran coppiere, ministro della giustizia, amministratore e sovrintendente della contabilità e<br />

Assarhàddon l'aveva mantenuto in carica. Egli era mio nipote e uno della mia parentela.


PER IL CONFRONTO<br />

1. <strong>Tobi</strong> vive in situazione di esilio, la sua libertà è limitata. Eppure nutre un profondo rispetto per le<br />

leggi civili. Nelle nostre famiglie (verso i figli, i nipoti, fra noi adulti stessi) educhiamo al senso civico,<br />

al rispetto del pubblico e delle leggi dell’umana convivenza?<br />

2. Quali sono secondo noi i valori civici che è più urgente comunicare alle nuove generazioni?<br />

Come farlo? Noi adulti diamo un sufficiente buon esempio?<br />

3. Possiamo ricordare e raccontare se e come noi siamo stati educati ad essere dei buoni cittadini?<br />

4. <strong>Tobi</strong> è molto rispettoso della legge di Dio e delle prescrizioni religiose, fino a rischiare la vita.<br />

Quali regole della nostra religione oggi ci sembrano più disattese e quali quelle più rispettate da<br />

adulti e ragazzi?<br />

Dalla Lettera dell’Arcivescovo alle famiglie:<br />

una spiritualità trinitaria<br />

«In qualche modo ogni famiglia ha la sua spiritualità che è la risultante storica del comporsi insieme<br />

delle forze e delle debolezze spirituali di ciascuno dei suoi componenti.<br />

Vi è dunque una comune spiritualità familiare, con tratti fondamentali unici, che tuttavia si articola<br />

e si diversifica nelle tante spiritualità delle diverse famiglie. E questa diversità non sbiadisce<br />

e non rende invisibile l’unica spiritualità cristiana, al contrario è proprio dalla fedeltà di ciascuna<br />

famiglia alla propria vocazione che emerge la bellezza comunitaria dell’insieme: come ogni piccola<br />

goccia di pioggia che rifrange, ciascuna in modo proprio, il raggio di sole dando vita<br />

all’arcobaleno.<br />

Questo è possibile per la struttura cristiana profonda della famiglia: la famiglia cristiana è<br />

un’Icona della Trinità. È infatti a partire dalla communio Trinitatis e dalle relazioni delle persone<br />

divine che si intuisce l’identità essenziale della famiglia come comunione di persone. La famiglia<br />

deriva dalla unità del Padre e del Figlio nello Spirito Santo e si modella in quell’unità in cui si<br />

innestano le sue dimensioni più profonde: nuzialità io-tu/noi, generatività, comunione. La Trinità<br />

rappresenta il principio e il paradigma del “noi” familiare. (…) Allora anche la spiritualità familiare<br />

è una e trina: se ne può parlare in modo unitario, solo se se ne indica pure la fondamentale<br />

articolazione interna personalistica e spirituale. Non è unitaria in senso monocorde e monocromatico,<br />

non mira ad uniformare ma anzi contrasta ogni conformismo» (D. NEGRO, Abbiamo creduto<br />

all’amore, Otranto 2012, pp. 12-14).<br />

5. La nostra famiglia ha una vita spirituale?<br />

Si preoccupa di alimentare la fede, come si ravviva il fuoco nel camino? E come?<br />

6. Le nostre famiglie vivono il giusto equilibrio fra unità e pluralità o prevale il desiderio di uniformare<br />

gli altri a se stessi?<br />

7. Riusciamo a mantenere all’interno della nostra famiglia il giusto equilibrio tra vita pubblica e privata,<br />

tra l’inserimento nella società e le relazioni fra i membri della famiglia?<br />

8. Impegno. Siamo all’inizio di un nuovo cammino, un’occasione per scegliere un impegno personale,<br />

di coppia e di comunità: in quale ambito sento di dover maggiormente lavorare su me stesso e per<br />

il bene degli altri? Ogni giorno abbiamo molte occasioni, piccole ma concrete, di servizio reciproco.<br />

Per allenarci, scegliamo di partire dai gesti semplici della tavola: mi impegno a servire, dando prima<br />

agli altri e prendendo per ultimo.


PREGHIERA CONCLUSIVA<br />

Signore Gesù,<br />

rendi nuova la nostra vita personale,<br />

il nostro cammino di comunità e di famiglia;<br />

rendici capaci di operare qualcosa di concreto<br />

per rendere più bella la tua Chiesa e il mondo intero.<br />

Donaci ora il coraggio di osare scelte forti,<br />

reagendo alla stanchezza della rassegnazione<br />

e alla zavorra delle abitudini.<br />

Infondici la creatività del tuo Spirito<br />

per rinverdire i ritmi della nostra vita:<br />

aiutaci a capire e a liberarci di cosa ci porta verso il basso;<br />

dona gesti e parole che rinnovino<br />

i linguaggi del nostro amore;<br />

risveglia la fantasia delle scelte,<br />

donaci il gusto del quotidiano.<br />

Amen.<br />

prossimo appuntamento<br />

CENTRO d’ASCOLTO BIBLICO<br />

mercoledì 7 marzo 2012<br />

ore 19.00<br />

Sale Parrocchiali<br />

S. MESSA alle 18.00<br />

CENTRO D’ASCOLTO BIBLICO Quaresima 2012 - 29 febbraio

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