Accendi l'energia verde - Verdi
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UTENSiLI<br />
Ciascuno Stato membro farà la sua parte. Se rispetteremo tale<br />
obiettivo avremo una grossa opportunità di accrescere la sicurezza degli<br />
approvvigionamenti, creando al contempo nuova occupazione e nuove<br />
possibilità di investimento. Ma l’impresa non sarà facile. Lo sfondo sul<br />
quale la nuova Direttiva dovrebbe dispiegare i propri effetti è ovviamente<br />
il costituendo mercato interno dell’energia, al quale ho già accennato.<br />
Il settore dell’energia rinnovabile, come anche il mercato interno, è<br />
stato finora frenato da vincoli connessi all’infrastruttura fisica e a problemi<br />
di governance e di proprietà. Ma i vantaggi insiti nelle economie di<br />
scala sono reali per le energie rinnovabili come lo sono per qualsiasi altro<br />
settore. Le esigenze delle imprese che producono energia rinnovabile,<br />
che spesso sono di piccole dimensioni, devono essere rispettate all’interno<br />
di un mercato che è dominato dalle grandi società.<br />
Dall’adozione del “Libro bianco sulle fonti di energia rinnovabile”del<br />
1997 sono state approvate due Direttive per questo settore: una<br />
Direttiva sull’elettricità da fonti rinnovabili e una Direttiva sui biocarburanti.<br />
L’impostazione generale della nuova Direttiva riunirà in un unico<br />
strumento giuridico l’intero complesso delle norme sull’energia rinnovabile,<br />
completato da un capitolo dedicato specificamente al riscaldamento/raffreddamento.<br />
Un’altra premessa contenuta in questa Direttiva<br />
sull’energia rinnovabile è il fatto che essa prende atto delle notevoli<br />
differenze esistenti tra i 27 Stati membri dell’UE, anche se tutti rispettano<br />
come obiettivo comune quello di potenziare la produzione di energia<br />
da fonti rinnovabili. L’idea di fondo è garantire la coesione ottimizzando<br />
il vantaggio comparato offerto da ciascuno Stato membro. Il provvedimento<br />
deve tenere conto del fatto che non possiamo prevedere le<br />
misure che i singoli Stati saranno in grado di attuare entro il 2020, né<br />
valutarne fin d’ora i costi. Quello che viene considerato “giusto” oggi<br />
potrebbe rivelarsi non più opportuno tra tredici anni. Il quadro presenta<br />
troppe incognite. Pertanto è assolutamente necessario prevedere una<br />
certa flessibilità per consentire agli Stati membri di tener fede ai rispet-<br />
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