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Le pagelle della Crippa Vol1.pdf - Luca Picasso

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<strong>Crippa</strong>thinaykos F.C. 1999<br />

Da dove partire?<br />

Forse dall’inizio!<br />

Erano i primi anni 90 e, all’inizio <strong>della</strong> mia vita universitaria, nel mio lungo peregrinare in via Balbi<br />

mi ritrovai a frequentare la biblioteca di lettere: la Romeo <strong>Crippa</strong>.<br />

Ecco, già da qui si capisce da dove nasce il nome <strong>della</strong> nostra squadra. Nasce da qui perché<br />

all’inizio è formata da ragazzi che frequentavano questa biblioteca! Ragazzi che, oltre a studiare<br />

avevano voglia di socializzare, di conoscere persone nuove e quale miglior modo può esserci se non<br />

organizzare delle sane partite di pallone?<br />

Ricordo ancora come fosse ieri la prima partita: campo di……, un freddo incredibile (era inverno!),<br />

quattordici ragazzi su un campo in terra battuta ed uno sparuto gruppo di amici ed amiche a<br />

guardarci dagli spalti. C’erano ragazzi che un po’ di calcio lo masticavano, altri un po’ meno ma<br />

l’esperimento funzionò e la cosa ebbe seguito! Nacque la Romeo <strong>Crippa</strong> F.C. con “sede” in una<br />

specie di sgabuzzino <strong>della</strong> biblioteca.<br />

Andammo avanti e si partì con una specie di torneo organizzato dal buon Max Guidotti, poi si<br />

diventò sparring partner <strong>della</strong> squadra dove giocavo e che partecipava al campionato a sette UISP.<br />

<strong>Le</strong> cose andavano bene, c’era seguito i giocatori erano entusiasti, quindi, il passaggio a squadra<br />

“uffciale” fù quasi naturale e si decise di partecipare ad un campionato ufficiale.<br />

Nel frattempo, però la squadra si divise: alcuni si fermarono nel Club Rossoazzurro e, al secondo<br />

anno, vinsero il campionato, gli altri (quelli che cercavano un’impegno meno “agonistico) decisero<br />

di prendere parte al nuovo campionato Endas, inventato ed organizzato da Sandro Scarrone.<br />

Il nome cambiò e diventammo Bar Università: il proprietario (Roberto) entrò a far parte <strong>della</strong><br />

squadra.<br />

L’anno seguente, sciolti i miei impegni precedenti, decisi di unirmi ai miei vecchi compagni,<br />

seguito l’anno ancora dopo dgli altri che erano rimasti nel Club Rossazzurro!<br />

Siamo al 1999, qualcuno <strong>della</strong> vecchia guardia aveva deciso di mollare, anche uno dei primi<br />

responsabili, Andrea Coccia aveva deciso di appendere le scarpe al fatidico chiodo, lasciandomi la<br />

responsabilità organizzativa e “tecnica” <strong>della</strong> squadra.<br />

All’inizio del campionato 1999/2000 nasce la <strong>Crippa</strong>thinaykos F.C. 1999, nome nato da un’idea<br />

geniale di Federico Fontana.<br />

Cos’è la <strong>Crippa</strong>?<br />

Non è solo una squadra, non si può ridurre tutto a questo, specialmente perchè dura da così tanto<br />

tempo!<br />

No, è molto di più: è un insieme di persone molto diverse tra loro ma che si completano,<br />

un’insieme di persone speciali: parafrasando una vecchia pubblicità, la <strong>Crippa</strong> è per molti, ma non<br />

per tutti. Per farne parte, come gruppo non solo come squadra, devi essere un tipo da <strong>Crippa</strong>!<br />

Cosa vuol dire essere un “tipo da <strong>Crippa</strong>”? Beh, leggete le <strong>pagelle</strong> e, forse, lo capirete.<br />

Voglio ringraziare tutti coloro che hanno indossato questa maglia (da qualche anno a questa parte<br />

amaranto), nel bene e nel male! Vorrei fare un elenco ma, sicuramente, dimenticherei qualcuno,<br />

anzi, tanti!<br />

Un grazie speciale a <strong>Luca</strong> IlVate <strong>Picasso</strong> che, con la sua capacità letteraria è riuscito a rendere<br />

splendidi i giorni seguenti la partita: l’attesa delle sue <strong>pagelle</strong> era spasmodica, così come gli spasmi<br />

da risate ti prendevano quando le leggevi. Un grande Amico che mi ha aiutato molto nel continuare<br />

a tenere in vita questa squadra, specialmente nei momenti di crisi, quando avrei voluto abbandonare<br />

tutto!<br />

Un saluto speciale all’altro dei “padri fondatori” rimasto dai tempi <strong>della</strong> Romeo <strong>Crippa</strong>: Federico<br />

Fontana è appena diventato papà! Chissà, forse suo figlio, un giorno seguirà le orme del padre e<br />

resusciterà la <strong>Crippa</strong>, insieme ai figli di coloro che sono stati <strong>Le</strong>oni Amaranto!


Non me ne vogliano gli altri, ma se scrivo qualcosa di ognuno, la prefazione diventa più lunga <strong>della</strong><br />

raccolta delle mitiche <strong>pagelle</strong>!<br />

Chiudo al grido di, W CRIPPA, SEMPRE E COMUNQUE!<br />

Nek , alias Massimiliano Nigro<br />

Post-prefazione 08/12/2012<br />

Dai un po' di tempo è passato da questa emozionante prefazione...Altri bambini sono nati, altri<br />

nasceranno...la <strong>Crippa</strong> è ancora qui, che gioca, insieme all'Associazione il Ce.Sto che propone a<br />

tanti ragazzi del Centro Storico possibilità interessanti, tra le quali, appunto ci siamo noi!<br />

Campionato 2012-2013...la storia continua!


Il duo organizzativo<br />

Mi ero ripromesso di non scrivere le <strong>pagelle</strong> per il “Torneo Primavera” ma il genio del duo tecnico<br />

organizzativo Montoli-Fontana mi ha fatto ricredere. Quello che è successo ieri sera non poteva non<br />

essere descritto dettagliatamente: la mia fantasia evocativa al confronto è niente rispetto alle<br />

prodezze dei succitati responsabili i quali vanno ringraziati perché ci hanno fatto trascorrere una<br />

serata comunque indimenticabile…….la realtà, dunque, ha superato ogni immaginazione…..<br />

Ci vediamo alle 9.30 in via Fillak. E’ questo l’appuntamento per la prima giornata del campionato<br />

primaverile. Piccolo dettaglio: nessuno o quasi sa precisamente dov’è via Fillak. Fontana è andato a<br />

prendere il nuovo portiere Said. In giornata l’ha cercato telefonicamente ma il primo colpo di genio<br />

di Montoli mischia da subito le carte. Invece del numero di telefono di Said si sbaglia e fornisce al<br />

Fontana quello di una nostra comune amica, Simona! In preda alla disperazione, Federico cerca di<br />

convincerla a venire al campo munita di indumenti da portiere ma dopo un quarto d’ora, in lacrime,<br />

cede all’evidenza; quindi alla stazione ferma tutti i marocchini con borsa presenti nell’atrio di Sestri<br />

Ponente (9852) gridando “Said” che è il nome più comune del Marocco.<br />

Io e Montoli, intanto, arriviamo all’appuntamento sulla sua Vespa con le nostre borse e quella dei<br />

palloni, ricordando a molti passanti la fuga del Mullah Omar nel deserto afgano. I nuovi tesserati,<br />

galvanizzati dalle palle che Fontana gli ha raccontato durante l’anno, muoiono dalla voglia di<br />

giocare,ma intanto il tempo stringe.<br />

Sir Bozzo dovrebbe già essere al campo ma di lui, essendo l’unico uomo al mondo privo di<br />

telefonino, non si hanno notizie. Io e i nuovi giocatori, sempre più perplessi, intanto ci dirigiamo<br />

verso il campo. Dopo avere aumentato vertiginosamente il fatturato di Tim, Omnitel e Wind con le<br />

nostre telefonate, apprendiamo che Fontana ha trovato Said e si avvicina all’appuntamento.<br />

Arriviamo al campo “Torbella” accolti dal gracidare delle rane e da un buio spettrale. Alcuni<br />

giovinastri del luogo ci guardano increduli pensando ad una provocazione. La sbarra del posteggio<br />

è chiusa, le luci del campo spente. Di Sir Bozzo nessuna traccia. Arrivano Fontana, Montoli e Said<br />

mentre incrociamo il custode del campo che, ridacchiando, ci dice che per la serata non è in<br />

programma nessuna gara. Chiediamo notizie di Bozzo: sembra sia stato avvistato sulle colline di<br />

Begato Nove, mentre palleggiava di testa con un pastore locale.<br />

Fontana è furibondo: telefona a Maestro Nek che è introvabile, poi a Coccia che stava già<br />

dormendo da due ore, dovendosi alzare presto per andare al lavoro, minaccia il ritiro <strong>della</strong> squadra,<br />

insinua di essere stato preso in giro da Scarrone, piange. I nuovi sghignazzano istericamente, mentre<br />

andiamo al campo del Boschetto a vedere se per caso la partita fosse lì. Niente da fare. I nuovi la<br />

prendono con filosofia ripromettendosi di munirsi del telefono di Scarrone e di informarsi da soli,<br />

Bozzo, sbucato all’improvviso dalla boscaglia, va flemmaticamente a casa, Said pensa a come<br />

rimpatriare in Marocco.<br />

Io e il duo tecnico, per non gettare via completamente la serata, andiamo a mangiare la pizza. Nella<br />

famosa via Fillak, Marco in Vespa ci indica la pizzeria sfiorando con la mano una poveretta che<br />

aspetta l’autobus. Io e Fontana piangiamo dal ridere. Entriamo nella pizzeria dove mangiamo e<br />

beviamo come maiali, mentre iniziano i supplementari di Barcellona-Juventus, inchiodata sul<br />

pareggio dal primo minuto e che niente sembra voler sbloccare. La frase di Fontana è seguita immediatamente dalla prodezzaqualificazione<br />

dell’attaccante bianconero, tra gli sguardi irritati degli avventori tutti di provata fede<br />

anti-bianconera.<br />

Usciamo: la Vespa di Marco è esattamente dietro la macchina di Fede. Sotto il mio sguardo<br />

esterrefatto Marco sale in macchina chiedendo a Fontana di accompagnarlo alla Vespa! Fede mette<br />

in moto e sta partendo ed è allora che io li fermo! Credevano tutti e due che la Vespa fosse a<br />

Certosa, cioè dove Marco l’aveva ripresa due ore prima! Io non ho più parole e mi faccio il segno


<strong>della</strong> croce!<br />

Messaggio di Federico, stamattina, ore 8.52<br />

Era colpa mia, si gioca il 29.Mi dispiace, ero ultrasicuro,avrei messo la mano sul fuoco. Pagherò<br />

da bere alla prima occasione. Federico.<br />

A voi i commenti


Eccoci!<br />

Dopo una estate sconcertante nella quale Maestro Nek ha dovuto prodigarsi fino all’esaurimento<br />

nervoso per cercare di mettere su una squadra competitiva, gli amaranto <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> sono scesi<br />

nuovamente in campo, confermando la tradizione che li vede sconfitti alla prima giornata (in realtà<br />

la tradizione si estende alla seconda, alla terza, alla quarta e alle ultime dieci, qualcheduna la<br />

vinciamo verso gennaio-febbraio che sono i nostri mesi preferiti).<br />

Ecco quindi, con molta gioia , le prime <strong>pagelle</strong> dell’anno.<br />

Dario: 8 Si presenta al campo munito di borsa con dentro l’occorrente per parare ed una sega (?!)<br />

che appoggia in maniera minacciosa nell’angolo dello spogliatoio. I giocatori <strong>della</strong> difesa si<br />

guardano preoccupati immaginandosi mutilazioni e sofferenze in caso di errore. Così si spiega il<br />

primo quarto d’ora di panico generale. In realtà Dario è solito dopo la partita disboscare un’area di<br />

500metri quadrati sotto casa sua e costruire ponti, palafitte e strade carrabili che poi distrugge la<br />

mattina successiva.<br />

Paolo: 7,5 Non ci capisce niente per almeno un quarto d’ora durante il quale si chiede<br />

ripetutamente chi gliel’ha fatto fare di venire a giocare con noi. Quando Dario gli lancia il pallone<br />

nell’occasione del primo gol avversario si ricorda <strong>della</strong> sega e scappa terrorizzato. Nella ripresa,<br />

tranquillizzato dall’ingresso di Bino, si rilassa e spinge sulla fascia pennellando un paio di preziosi<br />

cross.<br />

Fontana: 7 Di stima, perché aveva di fronte un gran bel centravanti che l’ha fatto penare. Sfoggia<br />

un intimo ricercato dove al posto del tradizionale cotone questa volta mette una testa d’aglio per<br />

esorcizzare gli avversari(…..) . Il suo pacco assume cosi’ un aspetto tripallico inquietante!<br />

Complimenti avvocato!<br />

Montoli: 6.5 Prima <strong>della</strong> partita scivola sulla grata lungo la linea laterale, sbilanciato dalle<br />

tagliatelle che aveva consumato poco prima dalla mamma. Viene avvicinato da un avversario<br />

(ricordiamoci che avevamo davanti la squadra di una ditta di pompe funebri) che con ghigno<br />

malefico gli dice :” Si scivola ehh”. Sconvolto dall’accaduto passa tutto il primo tempo a toccarsi le<br />

palle lontano dalla linea laterale. Un po’ appesantito, deve ancora entrare in forma.<br />

Andreazzi 6.5 Il campo piccolo lo penalizza, lui che, cavallo pazzo, ama sconfinare lungo le<br />

fasce laterali ariose e correre per chilometri e chilometri braccato da impotenti avversari che,<br />

vedendosi irrisi, spesso lo martellano alle caviglie con inusitata ferocia. Il campo del Don Bosco<br />

(poco più grande di un campo del Subbuteo) lo penalizza oltremodo. Fa gol su incursione di Pablo,<br />

lo aspettiamo alla riprova al Boschetto che tra l’altro è ancora più stretto! (bella rima, neh?)<br />

Nek.6.5 Grazie a lui possiamo ancora divertirci e correre per il campo come indemoniati. Cicca<br />

completamente la formazione iniziale, anche se la presenza di molti nuovi non lo aiuta. Cambia in<br />

corsa e rimette le cose a posto, anche se oramai è tardi, visto che abbiamo già perso il conto delle<br />

pappine che gli avversari ci hanno messo in saccoccia. Gravissima la dimenticanza che impedisce a<br />

<strong>Picasso</strong> di giocare con la sua maglia e lo espone a figure umilianti, come quando alla metà <strong>della</strong><br />

ripresa rimane per tre minuti nudo davanti alla panchina perché nessuno vuole saperne di uscire e di<br />

dargli la maglia da indossare alla rovescia!<br />

Mauro: 6.5 Prima di entrare in campo si vede costretto a togliere il suo orecchino portafortuna ( un<br />

enorme cerchio in legno di 30 cm di diametro). Dopo un timido tentativo di protesta si leva il bacco<br />

di ebano provocandosi una ferita lacero-contusa che guarirà in un paio di mesi. In campo viene


giustamente servito con palle alte, visto che lo stopper lo sovrastava in altezza solamente di circa<br />

venti centimetri. Pregevole un suo assist a Nek che però si appisola davanti al portiere.<br />

Bino 7,5 Il pendolino ritma la squadra attraversando il campo più volte in verticale, dialogando<br />

bene con l’altro nuovo arrivato Pablo e dando sicuramente più sostanza in mezzo al campo.<br />

Notevole il suo balzo di venti metri nel finale quando colpisce la palla di testa su cross di Paolo: il<br />

portiere purtroppo respinge.<br />

Pablo.8.5 La sorpresa <strong>della</strong> serata. Quando entra s’inventa un dribbling con tiro all’incrocio dei pali<br />

che lascia allibiti giocatori e spettatori. Poi irride gli avversari con un paio di tunnel, propizia il<br />

nostro primo gol e segna direttamente il secondo su punizione. Purtroppo verso la fine <strong>della</strong> partita<br />

va in crisi mistica: vede Don Bosco che lo chiama dalla sagrestia e gli offre una sigaretta e una<br />

birra. Lui non capisce più niente e chiede il cambio cercando di raggiungere il santo. Viene fermato<br />

dal sagrestano mentre ridacchia in maniera preoccupante.<br />

<strong>Picasso</strong> () Il grande vecchio subisce una delle più terribili umiliazioni <strong>della</strong> sua ormai trentennale<br />

carriera . Viene privato <strong>della</strong> maglia e durante l’appello è costretto a dire, in un silenzio orrendo,<br />

“Zero” alla richiesta del suo numero di maglia! Umiliato, emarginato ai bordi del campo entra nella<br />

ripresa e con un guizzo di orgoglio tira fuori le sue ultime energie giocando una buona partita.<br />

Notevole il suo tackle scivolato che spazza via palla , mezzo campo in erba sintetica, due guardiani<br />

e tre chierichetti che si dirigevano alla funzione serale.<br />

Saluti! E Forza <strong>Crippa</strong>!


Visita Oculistica<br />

Ottica Sparviero 3 - <strong>Crippa</strong> 1<br />

Amici, amiche, colleghi, fidanzate e semplici tifosi <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> che attraverso queste mie <strong>pagelle</strong><br />

vi state appassionando ai colori amaranto, anche lunedì abbiamo perso, ma quello che più salta agli<br />

occhi questa volta è la bella prova di carattere fornita dagli otto baldi giocatori scesi in campo al<br />

Boschetto. Il risultato finale di tre a uno è infatti maturato solo nel finale, dopo un lungo sebbene<br />

sterile nostro dominio con ben due pali colpiti e tante occasioni sfumate per la bravura del portiere<br />

avversario e per nostri errori di mira. Il capitano degli avversari (Ottica Sparviero) ci ha offerto a<br />

fine partita un buono collettivo per una visita oculistica.<br />

Pagelle.<br />

Dario 8.5 Semplicemente strepitoso soprattutto nelle uscite sulle palle basse. Sradica dai piedi<br />

degli avversari decine di palloni con una foga e una grinta notevoli. Al 7’ <strong>della</strong> ripresa il suo<br />

capolavoro: davanti a lui si presentano in successione tutti i giocatori avversari, l’allenatore, tre<br />

tifosi e due pensionati per concludere a rete, ma lui si espande fino ad occupare tutta l’area di<br />

rigore, estrae dalle tasche due paia di braccia supplementari che mulina in maniera vorticosa<br />

fermando tutte le conclusioni. A fine partita fa esplodere un pallone nello spogliatoio con la forza<br />

del pensiero! Gran bell’acquisto….<br />

Fontana 8.5 <strong>Le</strong>ttera aperta a Federico Fontana<br />

Caro Fontana, a parte che nella classe dove lavoro c’e’ un bambino che ti assomiglia, ma questo<br />

non vuol dir niente, volevo dirti che la sconfitta non è affatto colpa tua. La causa semmai è la<br />

nostra sciaguratezza offensiva che ci ha fatto sprecare decine di occasioni. Quindi, quando tu hai<br />

ciccato in maniera ignobile sul lancio dalle retrovie del difensore avversario, dovevamo essere<br />

almeno sul sei a uno per noi. Quindi, basta piagnucolare. Eppoi, visto che sei avvocato, perché ti<br />

devo difendere io? Mah….<br />

Paolo 8.5 In settimana si sottopone ad un trapianto supplementare di polmone arrivando al numero<br />

complessivo di otto. A volte è un po’ impreciso in fase conclusiva, ma è in ottima compagnia.<br />

D’altronde, dopo le continue sgroppate avanti indietro è impossibile arrivare lucidi sotto porta. Un<br />

ottimo acquisto per la <strong>Crippa</strong>, poi è simpatico, fa spogliatoio, e poi e anche genoano!<br />

Bino 8.5 Vedi Paolo per i complimenti. Sua è la proposta di auto-impiegarsi come difensore, ruolo<br />

che svolge al meglio con grinta e mestiere. Si propone anche in avanti lanciato da uno splendido<br />

assist di <strong>Picasso</strong> scagliando il primo di una serie incredibile di ventisei tiri consecutivi da parte di<br />

tutta la squadra , venticinque parati dal portiere e uno spedito fuori da Nek, che negli spogliatoi, per<br />

giustificare il clamoroso errore, teorizza che lui anche sulla linea di porta preferisce passarla perché<br />

è fatto così e di tenerne conto per le prossime partite! Impagabile maestro……..<br />

Nandrolone 8.5<br />

La mamma di Marco dopo aver letto le <strong>pagelle</strong> e la continua ironia sulle abbondanti libagioni del<br />

figlio è passata al contrattacco. Lo ha immerso in un pentolone ripieno di polenta taragna che ha<br />

avuto sul figlio lo stesso effetto delle pozioni dei druidi su Obelix. Marco è apparso trasformato. Ha<br />

corso per tutto il campo come un invasato, scalpitando e nitrendo come un purosangue. Verso la fine<br />

del match l’arbitro, ignaro dell’accaduto gli ha detto >. Grazie<br />

Carmela, Marco è di nuovo in forma!<br />

Pablo e Mauro (assenti): 4 Impalpabile presenza sul campo, nessuno si è accorto di loro.


Nek 8.5<br />

Il maestro trasforma la lettura delle formazioni in un’assemblea degna dei grandi processi<br />

rivoluzionari. Azzecca i sette iniziali (eravamo in sette contati) e dopo una discussione di trenta<br />

minuti alla quale partecipa anche il barista dell’impianto schiera le pedine in campo al meglio.<br />

Gioca una buona partita correndo , lottando e dialogando palla a terra. Dedica la buona prestazione<br />

alla dottoressa Tirone che lo sta aiutando a perdere peso. Poco deciso sottoporta (vedi sopra).<br />

Andreazzi:8.5<br />

Ecco l’Andreazzi che la tifoseria attendeva. Peggio per la tifoseria che al campo a sostenerci non ci<br />

fosse nessuno (Ivan? Bozzo?) Un giocatore così, una squadra così meritano più rispetto! Andreazzi<br />

gioca una serie impressionante di palloni, dribbla, tira, rientra e copre meritandosi l’attenzione dei<br />

maniscalchi <strong>della</strong> squadra avversaria che lo martellano come in una fucina. Unica pecca, qualche<br />

pallone perso di troppo a centrocampo (non ti offendere dai, l’ho scritto apposta…..)<br />

<strong>Picasso</strong>: ( )<br />

Data storica. Si procura un rigore (e questo è già un fatto assoluto) e poi lo trasforma dopo 20 anni<br />

esatti dall’ultimo tentativo in gare ufficiali.<br />

Questo eterno giovanotto (eh eh eh eh) fornisce una bella prova fatta di assist e possesso di palla in<br />

un duello rusticano con il ruvido stopper avversario. Prende pure la traversa….oh…ma cosa volete<br />

di più? bomber, assist-man, giornalista…….<br />

E, come dice Andreazzi….il nostro campionato comincia lunedì!!!!!


Zazzera Radiocomandata<br />

<strong>Crippa</strong> 3- Ponente <strong>Le</strong>vatori 2<br />

Richiamata dalla vittoria di lunedì scorso la tifoseria <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> si presenta allo stadio al gran<br />

completo. Quindi c’erano sia Bozzo che Ivan. L’entrata in campo delle due squadre è salutata da<br />

una vera e propria coreografia: sventolio di bandieroni, fumogeni, petardi. Uno di questi colpisce in<br />

testa Mauro: così si spiega la sua pettinatura. L’euforia sugli spalti contagia immediatamente la<br />

squadra. E’ il 1° minuto, quando Juan Pablo Olivo detto “Marimba” per la sua passione per questo<br />

particolare ritmo caraibico spara una bordata terrificante deviata da un difensore distratto da <strong>Picasso</strong><br />

con alcuni trucchetti imparati da Delfo (barzellette, spintarelle, ehiguardalà, eh? ciccamelo!) che<br />

finisce dritta in porta. Dopo un epico assedio durato un tempo la <strong>Crippa</strong> viene infilata due volte ma<br />

reagisce. L’urlo “CRIPPA CRIPPA” arriva dalle gradinate ed esalta i ragazzi di Maestro Nek ( che<br />

intanto litigava con Marimba) i quali ribaltano il risultato con due perle di Nandrolone Montoli (una<br />

bella, l’altra di culo) conquistando la vittoria contro la (ex) prima in classifica.<br />

Pagelle<br />

Carlo 9.<br />

L’epopea dei portieri <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> si arricchisce di un nuovo esaltante capitolo. Carlo, sostituto di<br />

Dario e attaccante di una squadra di un altro torneo, si presenta in campo con la seguente tenuta:<br />

maglietta di Guidotti (!!!!) mai lavata e utilizzata l’ultima volta nel 1996 quando aveva preso gol da<br />

suo padre, pantaloni tuta alla Ragno Nero Cudicini, guanti raccattati da Marco nella rumenta,<br />

maglia <strong>della</strong> tuta dell’ Audace Campomorone stagione 46-47 nella quale aveva giocato l’ultima<br />

partita in porta. Prima dell’inizio viene oliato nelle giunture da Montoli - tuttofare con uno speciale<br />

olio al peperoncino preparato per l’occasione da Mamma Carmela. Al 1° secondo esce “alla Dario”<br />

su incursione avversaria, si gasa e para tutto, a parte la prodezza di Bino e una bordata da tre<br />

centimetri. Fondamentale. Complimenti a Montoli per averci dato due portieri affidabilissimi.<br />

Fontana 9.<br />

Entra nello spogliatoio nel preciso istante in cui tutti ci stiamo levando le scarpe .<br />

<strong>Le</strong> esalazioni che arrivano dal pavimento per una strana combinazione chimico-molecolare lo<br />

rendono immediatamente biondo platino e lo fanno ingrassare di una decina di chili. In campo è uno<br />

spettacolo, chiude su decine di tentativi avversari, corre come un giovane puledro, carica la squadra,<br />

ma purtroppo alla fine s’infortuna. Speriamo non sia nulla di serio, altrimenti perdiamo per un po’<br />

una colonna portante!<br />

Marimba 8.5.<br />

Fa più tunnel lui agli avversari che la Società dei Trafori in tempi di buona. Canticchia per tutta la<br />

partita “Vamos a bailar un poquito de marimba” distraendosi per questo motivo sulle incursioni<br />

avversarie. Ha però un grandissimo merito. Sblocca la situazione all’inizio con la rasoiata già<br />

descritta e tenta un paio di volte il raddoppio, tradito da un pallone che pesa 13 grammi e col vento<br />

che c’era non aiutava certo i giocatori più tecnici! (questa l’ho scritta per pararmi il culo e<br />

giustificare il mio primo tempo…..). Litiga per tutta la ripresa con Nek. Fa la doccia senza ciabatte.<br />

Nek 8,5<br />

Per chi non è addentro alle cose <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> è difficile immaginare il lavoro sotterraneo che il


Maestro svolge settimanalmente con spirito di sacrificio e abnegazione, muovendosi con fare<br />

sapiente tra i meandri burocratici dell’ Endas e i misteri irrisolti <strong>della</strong> psiche di Montoli. Tra i due<br />

oramai si è instaurato un rapporto di odio-amore che ricorda quello tra l’ispettore Clouseau e il<br />

commissario Dreyfuss nei film <strong>della</strong> Pantera Rosa. Questo rapporto si materializza ogni settimana<br />

in telefonate minatorie, minacce di espulsione dalla squadra, pianti e sfoghi liberatori. Maestro, un<br />

consiglio: Marco alla fine ce la fa, non si sa come ma ce la fa…..sempre, non mi chiedere perché<br />

ma è così……<br />

In campo svolge un ottimo lavoro d’interdizione e rilancio dimostrando che la dieta <strong>della</strong> dottoressa<br />

gli sta facendo guadagnare in agilità. Esce dal campo con una parrucca colorata messagli in testa da<br />

Marimba con le sue continue lamentele….un santo!<br />

Paolo 8.5<br />

Esasperato e intimorito dalla figura di Marimba e dalle folate avversarie limita molto le incursioni<br />

offensive limitandosi in maniera efficace a chiudere gli spazi sulla fascia sinistra. Si inserisce<br />

sempre di più negli schemi <strong>della</strong> squadra (quali? boh, ma si dice così) e fornisce corsa ed esperienza<br />

al team amaranto. Nel finale sostituisce il granitico Fontana contribuendo con rilanci alla “Viva il<br />

parroco” al mantenimento del risultato finale. Il parrocco, commosso, lo ringrazia negli spogliatoi<br />

consegnandogli il “Premio Campanile 2003”<br />

Bino 8.5<br />

E’ un po’ stanco e lo si capisce quando entra nella ripresa. Avendo pisolato per tutto il primo tempo<br />

seduto in panchina non si accorge del cambio di campo spedendo il pallone del pareggio avversario<br />

in fondo alla nostra porta! Convinto di aver raddoppiato corre sotto la curva ma viene fulminato da<br />

uno sguardo terrificante di Ivan che ha il potere di svegliarlo: ed ecco allora il solito Super-Bino che<br />

percorre il campo decine e decine di volte avanti e indietro, indietro e avanti e avanti avanti e<br />

ancora indietr…ehmm sto esagerando. Comunque bene, bene davvero.<br />

Andreazzi 8.5<br />

La fine dello sciopero <strong>della</strong> curva lo esalta, caricandolo come una molla. La presenza dello<br />

striscione “Tutti Pazzi Per Andreazzi” cucito personalmente a mano da Bozzo lo rende euforico.<br />

Allora prova ad imbastire trame offensive conferendo ordine e sostanza al centrocampo. Nella<br />

ripresa è illuminante, ma la stanchezza degli attaccanti (altra parata di culo, olleeee) impedisce che i<br />

suoi assist si tramutino in sostanza, cioè in goals.<br />

Marco 9<br />

Skoglund , o comecacchio si scrive era un giocatore dell’Inter e di un’altra squadra negli anni 60’.<br />

Alcolizzato, soleva nascondere una bottiglietta di grappa dietro la bandierina del corner durante<br />

l’allenamento…………..<br />

“Siamo all’imbocco del rettangolo di gioco e io vedo la seguente scena: Marco,inizialmente<br />

schierato tra i sette titolari, con in mano un cartoccio avvolto nella stagnola si dirige verso la<br />

bandierina del calcio d’angolo. Insospettito dal fare furtivo del Montoli e per i motivi che già vi<br />

dicevo prima Maestro Nek lo avvicina. Mi passano davanti due giocatori avversari e quando<br />

ritrovo la visuale sento il Maestro gridare gesticolando :” Ti ho detto di no! Tu le melanzane alla<br />

parmigiana le mangi nel primo tempo in panchina oppure non giochi!” Messo alle strette di fronte<br />

alla scelta Marco a testa bassa ha raccolto il cartoccio e si è seduto in panchina consumandone il<br />

contenuto .”<br />

Nella ripresa con una grande punizione sigla il pareggio e poi, raccogliendo la palla ribattuta dal<br />

palo, sigla il gol <strong>della</strong> vittoria! Grande Nandrolone!<br />

Mauro 8.5<br />

Dieci minuti ma importantissimi. Radiocomandato dalla panchina da <strong>Picasso</strong> che lo incita in


maniera continua ma anche irritante, Mauro corre da un giocatore all’altro, zazzera al vento,<br />

mandando in totale confusione la squadra avversaria. Incredibile l’azione che dà il “La” al gol <strong>della</strong><br />

vittoria. Mauro, oramai incontrollabile, rimbalza come una pallina da flipper tra il laterale che<br />

minaccia di prenderlo a pugni (dissuaso da me che entro in campo e dai grugniti di Ivan dalla<br />

tribuna) e il difensore che pur di levarselo dalle balle tira contro la sua porta prendendo il palo che<br />

dà via libera al gol del Montoli! <strong>Le</strong>ggendario, una scena mai vista!<br />

<strong>Picasso</strong> ( ) Ragà, ho scritto talmente tanto su di voi che non mi viene da scrivere niente…tra le<br />

righe di qualche giudizio poi si intuisce qualcosa…diciamo maluccio il primo, bene il secondo e<br />

poi…delego maestro Nek a scrivere la mia pagella, mandandola a tutti gli altri!<br />

A lunedì e laviamoci i piedi!<br />

W la <strong>Crippa</strong>!


Radio Marimba<br />

Chiavari- <strong>Crippa</strong> 2-2<br />

La collina di Montesignano, vestita a festa, celebra il ritorno degli amaranto di Mister Nigro<br />

palesandosi di bandiere <strong>della</strong> ad ogni balcone. Ivan, unico tifoso presente sugli spalti insieme alla<br />

fidanzata dell’arbitro, celebra il gemellaggio con la parrocchia di San Michele portando in dono al<br />

parrocco un ciuffo di capelli di Mauro. Andreazzi, che appena vede una ragazza sugli spalti perde<br />

completamente il senso <strong>della</strong> realtà, viene accolto da un nugolo di fans che lo acclama quasi fosse<br />

John Travolta. Gasato dall’episodio, sarà il migliore in campo realizzando il rigore del primo<br />

vantaggio e sparando sull’orecchio di <strong>Picasso</strong> il bolide che, toccato da 26 difensori, l’arbitro, un<br />

cane randagio e il padre di un giocatore avversario finisce in rete dandoci l’illusione <strong>della</strong> vittoria.<br />

Purtroppo un arbitraggio indegno, alcune distrazioni difensive e la cronica incapacità offensiva ci<br />

condannano al pareggio. Beh…vorrete mica sempre vincere……<br />

Arbitro (?): ?<br />

Si presenta al campo con la fidanzata, e la cosa lo manda completamente nel pallone. Pettinato con<br />

quintali di brillantina, ben rasato e col sorriso alla Richard Gere non ne imbrocca una innervosendo<br />

i giocatori, Ivan e pure la sua fidanzata che lascia gli spalti dopo pochi minuti (ma dopo vi svelerò il<br />

vero motivo). Per rincorrerla fischia la fine con 5’ di anticipo mentre la palla stava danzando<br />

pericolosamente al limite dell’aria avversaria e l’azione presentava tutti i crismi <strong>della</strong> pericolosità!<br />

Fischia 12 rigori, tutti sbagliati tranne uno, rischia di essere aggredito dallo stopper avversario che<br />

viene allontanato dai suoi stessi compagni prima che la sua azione sfociasse nel penale. A fine gara<br />

si avvicina ad Andreazzi e gli dice <br />

Fontana: 8<br />

Non c’e’ ma la sua presenza si avverte nei discorsi pre-partita. Infortunato, alla Silvia non sembra<br />

vero di poterselo godere una sera tutto per lui. Fontana gioca, infatti, 79 partite settimanali e nei<br />

ritagli di tempo si allena con la stessa Silvia che, esasperata dal suo gioco falloso ha assunto un<br />

arbitro personale che li segue ovunque.<br />

Fede naturalmente prova a venire al campo a vederci utilizzando le seguenti tattiche:<br />

1) Ehmmmm, c’e’ un posto di Genova che non hai mai visto, è un po’ umido (102%) ma è così<br />

romantico: si chiama Montesignano!<br />

1) I ragazzi hanno bisogno di me: da un punto di vista caratteriale la mia presenza in panchina<br />

ha il suo significato, ed anche tattico, visto che Maestro Nek a volte non ne azzecca una!<br />

1) Ho dimenticato il telefonino in Via Terpi! L’ultima volta che ci abbiamo giocato, tre anni fa!<br />

Prima di scendere in campo ci giunge la notizia che la Silvia, pur di trattenerlo, si è mangiata una<br />

confezione di tabacco Winston procurandosi la febbre a 40°! Fede guarisci che è meglio…..Ciao<br />

Silvia….quando torni a vederci?<br />

Dario 8<br />

Avendo letto dell’abbigliamento di Carlo nella partita precedente decide a tutti i costi di vestire la<br />

stessa maglietta che prudentemente Andreazzi custodiva nella borsa. Dario gioca un’ottima partita,<br />

parando un rigore e sbagliando pochissimo. L’allenamento che svolge tutte le notti gettandosi da un<br />

dirupo di Crevari, mentre un amico gli lancia dei macigni con una catapulta lo rende sicuro nelle<br />

uscite, anche se la diversa consistenza del pallone che usiamo lo inganna in occasione del secondo<br />

gol avversario. Esce dallo spogliatoio in infradito a fiorellini e spesso maglione di lana che usa per<br />

zappare la terra creando un connubio personalissimo e originale.


Bino : 8<br />

Il centravanti avversario, un biondino arrogante e antipaticissimo, vedendo la differenza di statura<br />

tra lui e il nostro difensore ridacchia convinto di avere vita facile sulle palle alte. In realtà le origini<br />

australiane di Bino lo portano ad eccellere nella scelta di tempo e nella disciplina del balzo a piè<br />

pari da fermo. Incredibile l’azione al 7’ <strong>della</strong> ripresa quando, su cross a campanile di Paolo, Bino si<br />

infila sotto la maglietta del centravanti, gli sbuca dal colletto come un anguilla, colpisce di testa e<br />

con un doppio salto mortale ricade a terra impostando l’azione di contropiede. Il centravanti<br />

avversario a fine partita comunica alla stampa la decisione di abbandonare il calcio.<br />

Pablo 6.5<br />

Rimane tutto il pre-partita, parte del primo tempo e venti minuti dopo la gara attaccato al telefonino.<br />

I compagni si dilettano a chi fa l’insinuazione più maliziosa, ma in realtà, come mi ha confermato in<br />

lacrime, il suo telefonino era sintonizzato su Radio Marimba! Questa volta porta le ciabatte<br />

(tradizionali, bianche e blu col disegno che riproduce un orripilante fiorellino stilizzato), ma si<br />

dimentica le scarpe da calcio. Gioca, infatti, con ai piedi un paio di saponette di Marsiglia che ne<br />

limitano l’azione. Vai Marimba, una giornata storta capita a tutti!<br />

Nek (Maestro Nek) 7<br />

Gioca molto bene i primi venti minuti, offrendo una palla deliziosa a Simonazzi che viene<br />

impietosamente abbattuto in area. Verso la fine del primo tempo diventa paonazzo, va in apnea,<br />

crede che la partita sia appena iniziata rifiutando il cambio che dalla panchina pietosamente gli si<br />

offre. Credendosi Karl Heinze Rumenigge vuole a tutti i costi battere il secondo rigore, insultando<br />

in tedesco Andreazzi pronto alla battuta dal dischetto. Si presenta cianotico dagli 11 metri e spara<br />

una terribile ciabattata che finisce un metro fuori, meritandosi la contestazione del pubblico e di due<br />

beghine <strong>della</strong> parrocchia che lo fischiano sonoramente.<br />

Marco 7.5<br />

Come lui stesso ci ha confermato, è andato a cena da Mamma Carmela. Essendosi espanso di circa<br />

il 40% <strong>della</strong> sua massa corporea abituale non ce la fa neanche a raggiungere il campo telefonando a<br />

Maestro Nek che lo va a prendere sul ponte di Molassana dove alcuni turisti incuriositi lo stavano<br />

fotografando credendo lui una chiatta e che il Bisagno fosse navigabile. Nel primo tempo gioca in<br />

attacco battendosi con vigore, anche se il movimento sussultorio di un cotechino ingerito intero per<br />

paura di arrivare in ritardo lo penalizza nei movimenti. Avendo digerito tra il primo e il secondo<br />

tempo e cambiata posizione sul terreno di gioco si riprende risultando incisivo anche se un po’<br />

sciupone nelle conclusioni (come del resto tutti, si è solo riadeguato alla media….)<br />

Andreazzi: 9<br />

Quando c’e’ una ragazza sugli spalti “nu capisce ciu ninte”! Una volta a Sori quando per miracolo<br />

c’erano tre donne sedute sugli spalti, piuttosto che farsi sfuggire l’occasione si è tolto di squadra<br />

proponendosi come raccattapalle, recuperando decine di palloni, scalando tre volte il monte<br />

adiacente al campo , andando a ritrovare un pallone nel porticciolo di Recco (su rinvio a campanile<br />

di Paolo) e tornando a cavallo. Tutto per farsi notare e per sedere qualche minuto vicino alle<br />

ragazze!<br />

Ieri, avendo notato la fidanzata dell’arbitro è andato in tilt cominciando a cinguettare con gli occhi e<br />

a tubare a distanza con la sventurata .Dopo pochi minuti lei ha lasciato il campo per raggiungere il<br />

luogo segreto dell’appuntamento che Andreazzi le aveva comunicato con uno speciale alfabeto<br />

morse utilizzando languidamente le ciglia. E’ la svolta <strong>della</strong> partita: lui si gasa, l’arbitro comincia a<br />

fischiare a vanvera. La partita in fondo è tutta qui………Se qualcuno ha sue notizie me le<br />

comunichi.<br />

Paolo: 8.5


Riempe di botte il diretto avversario ma lo fa con classe, eleganza e sempre col sorriso sulle labbra,<br />

protestando addirittura con Richard Gere per alcune decisioni dubbie. Gioca molto bene in difesa<br />

dimostrando affiatamento con Bino. A fine gara, al momento dei saluti si presenta in sella ad un<br />

vespino rosso lungo 43 cm, tanto che in molti si chiedono cosa ci faccia in posizione da motociclista<br />

senza avere niente sotto il culo.<br />

Mauro: 8 Ottima prova nel primo tempo, “zazzera” sfiora il gol inserendosi in velocità su di un<br />

errato retropassaggio avversario. Gioca con una vistosa piallatura in mezzo alla testa procuratogli da<br />

Ivan che lo rapa impietosamente per ricavare il ciuffo da donare al parroco. Adesso la reliquia si<br />

trova nella chiesa di San Michele, come simbolo tangibile dell’intervento del Signore nelle<br />

capigliature umane. Buon compleanno, zazzera!<br />

Pica : 7.5 Questa volta il voto me lo dò io perché Maestro Nek me lo dà sempre troppo basso.<br />

Entra nel secondo tempo e va subito in rete, come lo vediamo dopo. Poi alterna passaggi smarcanti<br />

a vaccate clamorose che denotano un non perfetto stato di forma. Però crea spazi e occasioni.<br />

Sondaggio<br />

Secondo voi come ha segnato <strong>Picasso</strong> il gol del secondo vantaggio?<br />

A) Di orecchio<br />

A) D’istinto<br />

A) Di culo<br />

Siete pregati di rispondere tutti, anche Bozzo sebbene non ci fosse (????). I risultati saranno<br />

pubblicati sulle prossime <strong>pagelle</strong>.<br />

WWWWWWWW La <strong>Crippa</strong>aaaaaaaaaa!!!!!!!!!!


Musica per vecchi amaranto<br />

San Giorgio del porto 5 - <strong>Crippa</strong>thinaikos F.C. 1999 6<br />

Dalla “Gazzetta di Montesignano” del 24/11/2003. Intervista al parroco.<br />

“All'improvviso, durante la funzione domenicale delle 10.30, il ciuffo di capelli di Mauro donatomi<br />

lunedì scorso da un santone vestito di amaranto (Ivan n.d.a.) ha cominciato a gemere e a<br />

moltiplicarsi fino a riprodurre sull'altare esattamente la zazzera di Mauro! E'stato allora che il<br />

barista dell'impianto ha ritrovato l'udito, le beghine <strong>della</strong> parrocchia sono salite sulle panche ed<br />

hanno incominciato a ballare come le Kessler e i 14 pensionati che hanno affittato il campo il<br />

lunedì dalle 21 alle 22 hanno iniziato a giocare a pallone come l'Olanda di Crujff!”<br />

Una <strong>Crippa</strong> “gagliardica”, volenterosa, confusionaria, sciupona ma generosa fino all'ultimo<br />

confeziona nel finale la terza vittoria nelle ultime quattro partite portandosi a ridosso delle<br />

primissime posizioni. Nella giornata ampliamente positiva per tutti spiccano le prestazioni dei<br />

“vecchi” <strong>della</strong> squadra (per me non valgono le virgolette, sono vecchio senza virgolette anche se ora<br />

mi sono messo l'orecchino per sembrare più giovane). Nandrolone (2), Casanova Andreazzi(2),<br />

Maestro Nek e il Pica realizzano le reti del successo granata che manda letteralmente alle stelle Ivan<br />

(il Pubblico). I ragazzi di Maestro Nek sono attesi adesso dallo scontro contro i primi in classifica<br />

che sono usciti sconfitti dal “derby dei beccamorti” contro la Generale Pompe Funebri (mamma<br />

mia.....portate gli amuleti....)<br />

Ivan il Pubblico: 10<br />

Ivan non fa parte del pubblico, Ivan è' il Pubblico! Unico spettatore presente riceve una<br />

gratificazione che solo un gruppo di pazzi come il nostro poteva dargli (giuro che nessuno l'aveva<br />

preparata). All'inizio <strong>della</strong> partita , dopo i rituali saluti, tutta la squadra si dirige verso di lui<br />

applaudendolo con convinzione. Lui ringrazia inchinandosi! Anche gli avversari, commossi da tale<br />

dimostrazione di affetto, si uniscono all'applauso con frasi tipo o . Ivan, grazie: tu<br />

non fai parte del pubblico, tu SEI “il Pubblico!”<br />

Fontana: 4<br />

In settimana mi scrive via SMS: mi dice di aver querelato un tipo che ha rubato due CD degli<br />

AC/DC e che ciò gli ha causato una crisi di coscienza. E ci credo! Vergogna! Dovevi metterti nei<br />

suoi panni! Tu quanto resisti senza ascoltare Highway to hell o Back in black? Rispondimi se hai il<br />

coraggio!<br />

Fugge da casa mentre la Silvia si appisola sul divano e piomba nello spogliatoio dicendo di avere<br />

visto la partita nascosto tra i rami di un albero per paura delle ritorsioni <strong>della</strong> fidanzata. Appena<br />

entra vede Andreazzi con indosso le sue mutande da ginnasta sovietico e dall'episodio nasce un<br />

acceso diverbio.<br />

Bino: 6<br />

E’ rapito dai parenti australiani entusiasti delle sue <strong>pagelle</strong>. Viene ingozzato con bistecche di struzzo<br />

e rinchiuso per non venire a giocare nonostante salti per tutta la gabbia gridando:”Lasciatemi, la<br />

<strong>Crippa</strong> ormai è la mia vita!”<br />

Richard Gere: 8<br />

A sorpresa (ma non troppo...) si ripresenta ad arbitrarci. Dice di essere stato chiamato alle 19 con un


numero di telefonino anonimo altrimenti non avrebbe risposto. In realtà un funzionario dell'Endas<br />

mi ha detto (testuali parole) . Afferma di aver lasciato a casa la fidanzata ma, come vedremo, non<br />

è andata propriamente così..........<br />

Dario: 9<br />

Ci ha abituato così bene che oramai non gli facciamo neanche i complimenti a fine partita. Sicuro<br />

fra i pali, grande nelle uscite, avendo letto che nel nostro girone ci sono due squadre sponsorizzate<br />

da ditte di pompe funebri, si presenta al campo con in borsa un enorme sacco nero da cadavere e<br />

dello scotch color viola! Oramai affezionato alla maglia di Guidotti la abbina con un “magliotto” di<br />

lana appartenente ad un suo trisavolo, portiere di una squadra di calcio fiorentino di Crevari.<br />

Paolo: 8<br />

Perde l'ugola e le tonsille tentando di richiamare all'ordine i compagni di squadra che, invasati, si<br />

gettano all'attacco lasciandolo solo a difendere assieme a Dario che nel frattempo aveva tirato fuori<br />

il sacco da morto e lo schotch viola. Sviene sul 6-4 liberato dalla tensione per la sua sorte dopo<br />

l'eventuale pareggio avversario.<br />

Mi critica in settimana perchè sono già due partite del Genoa che non vado a vedere (hai ragione,<br />

ma i motivi erano validi!) e perchè ho definito la sua Vespa un “vespino”. In realtà a ben vedere la<br />

Vespa ha dimensioni normali ma il fanale anteriore e il parafango, taroccati e sostituiti con dei pezzi<br />

di una bicicletta Graziella di sua zia , la rendono alquanto bizzarra e originale.<br />

Mauro: 7,5<br />

Soffre di un particolare disturbo <strong>della</strong> vista per cui vede tutto traslato di un metro verso sinistra.<br />

Questo spiega l'incredibile precisione nel colpire la stessa mattonella del muro dietro il campo per<br />

ben 156 volte consecutive, di destro, di sinistro, di testa, di tacco, di petto e di lobo sinistro. Senza<br />

questo difetto guiderebbe la classifica cannonieri con 156 reti. Dopo l'ennesimo errore Ivan cerca di<br />

lapidarlo, ma Mauro calcia al volo anche le pietre colpendo la mattonella.<br />

Pablo: 7,5<br />

Per lui marimba ha lo stesso significato di saudade per i brasiliani. Accenna un passo negli<br />

spogliatoi mandandoci in deliro, gioca con un paio di pantaloncini che si cuce pietosamente sul<br />

davanti perchè troppo grandi, a volte è impreciso ma serve con classe Nandrolone per il gol del<br />

pareggio. Non torna a coprire la fascia, però è sempre allegro, come i brasiliani, anche se lui è<br />

dell'Equador! Vai Marimba, tiraci una puntassa!...<br />

Nandrolone: 9<br />

Per evitare <strong>pagelle</strong> sulle sue abbondanti libagioni viene a mangiare da me prima <strong>della</strong> partita (come<br />

fa oramai tutte le sere....) e pilucca distrattamente qualcosa con fare innocente . Sabato, dopo avermi<br />

svuotato il frigo, mi ha chiesto in prestito un paio di ciabatte che mi ha fuso con l'acido dei calzini,<br />

riducendole ad una massa informe e fumante. E' in forma smagliante, segna il gol del primo<br />

pareggio e quello dell'ultimo vantaggio. Nell'intervallo approfittando <strong>della</strong> scala che gli avversari<br />

stanno usando per recuperare il pallone finito sull’albero dove Fontana faceva finta di niente<br />

fischiettando, si auto-invita a cena in casa di due pensionati guardando anche alcune fasi del<br />

Processo di Biscardi.<br />

Nek* : 8<br />

Sette maglie per otto giocatori, il Maestro lucidissimo decide di fare la conta per decidere chi sta


fuori. Utilizza la vecchia filastrocca “Passa Paperino con la pipa in bocca”. Quando arriva a “L’hai<br />

toccata pro-prio-te” indica un incredulo Mauro. Ma il vero colpo di scena arriva al momento di<br />

decidere i ruoli. In stato schizofrenico acuto questa volta si crede Beckembauer schierandosi<br />

addirittura in difesa dove non vede boccia per tutta la partita. Da sapiente maestro di vita quale è<br />

tira fuori dal cilindro una magia che però lo riscatta : gran botta al volo su corner e palla nel sette,<br />

anche se gli avversari pietosamente cercano di convincere l'arbitro che la sfera fosse finita sul palo!<br />

Arriva al campo ascoltando canzoni di Nek* (è davvero schizofrenico).<br />

Andreazzi: 9<br />

Beh, Casanova insegna calcio e da marpione qual è due minuti dopo la fine <strong>della</strong> partita è già fuori<br />

dallo spogliatoio impomatato, tirato a lucido e con i peli che abbondantemente gli ricoprono il corpo<br />

trattati con uno speciale balsamo fornitogli da Nek.<br />

Alcuni giovinastri del luogo mi hanno raccontato di averlo visto arrampicarsi sul campanile <strong>della</strong><br />

chiesa attaccato ad una treccia che una donzella, vista il lunedì precedente a fianco dell'arbitro, gli<br />

aveva calato all'improvviso. Ditemi voi se non è classe, in campo e fuori.........E con che faccia<br />

saluta l'arbitro! Impagabile......<br />

<strong>Picasso</strong>: ()<br />

Il sondaggio dell'altra volta ha stabilito che il suo è stato un gol “di posizione”. Per confermarne<br />

l'esito e per tacitare i maligni che avevano votato “culo” (Nek) ne segna uno simile, questa volta di<br />

polpaccio. Per il resto corre gagliardo e pimpante nonostante sia braccato dallo stopper che lo<br />

cintura spesso in maniera vistosa (però era simpatico, ci siamo fatti anche due risate).<br />

Amici, chi ha qualcosa da aggiungere, aggiunga. Per i profani del web basta schiacciare “Rispondi a<br />

tutti” tra le opzioni in alto.


B.F.C. (Beccamorti Football Club)<br />

ASEF B.F.C. (Beccamorti Football Club) 4- <strong>Crippa</strong>thinaikos F.C. (Football Club!) 1999 3<br />

Una <strong>Crippa</strong> sempre su alti livelli di gioco cede alla capolista al termine di una partita<br />

combattutissima e sfiora nel finale il pareggio. Decisivi in negativo i cinque minuti dopo il gol che<br />

dimezza le distanze del Pica, durante i quali gli amaranto incassano ben tre gol. Sul 4-1, dopo il<br />

rigore sbagliato dal solito Pica , Nek e il Pica, aiutati dalle difese avversarie riportano la squadra ad<br />

un solo gol dagli avversari ma sfortuna, stanchezza e imprecisione impediscono l’impresa.<br />

Fabrissio: 10 (con tante scuse….)<br />

Mentre sotto un diluvio torrenziale stiamo aspettando Marimba sul luogo del solito appuntamento<br />

pre-partita, un piacevole torpore avvolge me, Mauro e Dario. Marimba ci trova appisolati sui sedili<br />

<strong>della</strong> macchina e appena arriva ci chiede: “Avete visto Fabrissio?”. Io, Mauro e Dario ci guardiamo<br />

stupiti: “Chi è Fabrissio?”. Fabrissio è un amico di Marimba erroneamente convocato per la partita.<br />

Lo troviamo in stato di semi-congelamento mentre ci aspetta alla stazione Brignole da un ora e<br />

mezza, sale in macchina convinto di giocare , viene posizionato sul sedile posteriore con un woofer<br />

dell’impianto di Mauro attaccato all’orecchio mentre lo stesso Mauro spara a tutto volume “Song<br />

for the deaf (canzone per il sordo…..)” dei Queens of the stone age. Esce dalla macchina con i<br />

capelli pettinati a schiaffo, visibilmente scosso ma ancora convinto di giocare la partita. A questo<br />

punto Maestro Nek, impietosamente, lo avvisa che, a causa <strong>della</strong> distrazione di Montoli e di<br />

Marimba è nato un clamoroso equivoco e che quindi non potrà giocare. Dopo 15 minuti di finta non<br />

chalance, abbandona il campo giurando di non volere mai più sentire parlare di Marimba e <strong>della</strong><br />

<strong>Crippa</strong>.<br />

Dario: 9<br />

Della partita non parlo perché para sempre bene. Propone ad inizio gara un premio per chi attuerà la<br />

fase difensiva con più vigore e coraggio : l’accensione di una speciale sigaretta da lui preparata con<br />

erbetta, maggiorana, cicoria, aglio, pepe, maionese, buccia d’arancio triturata, cannella, basilico di<br />

Prà, peperonata, pane grattuggiato, melanzane alla parmigiana (………) e salame di Crevari. Bino,<br />

che ha vinto il premio rifiuta perché di fretta e soprattutto perché persona di buon senso. Gli altri<br />

no…..Dopo mezz’ora d’intorpidimento Pablo gli riporta le infradito dimenticate nello spogliatoio,<br />

parentesi d’estate nell’uggiosa notte di Montesignano.<br />

Paolo: 6<br />

Tenta di raggiungere il campo risalendo il Bisagno in piena con il suo vespotto carenato, rinforzato<br />

lateralmente da due parti di gommone e posteriormente da un’elica di piroscafo. Travolto dalla furia<br />

del torrente ritorna alla Foce da dov’era partito. Stamattina Maestro Nek lo ha riscattato al mercato<br />

del pesce di Piazza Cavour mentre protestava con frasi del tipo: “Non si è mai sentito di un fritto<br />

misto con difensori <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong>!”<br />

Bino : 8<br />

Arriva di gran carriera preferendo glissare sulla sua assenza di lunedì scorso. Messo alle strette mi<br />

racconta di un fantomatico parente cubano che lo avrebbe trattenuto per tre giorni per festeggiare il<br />

suo matrimonio. Evidentemente appesantito e messo di fronte alla solita pertica di centravanti<br />

svolge comunque il suo compito con diligenza, evitando gli eccessi atletici di due settimane fa.<br />

Fontana: 6


Prova in settimana organizzando, in piena crisi di megalomania, un amichevole per verificare le sue<br />

condizioni di salute. Purtroppo non ce la fa e non viene neanche a vederci.<br />

Ivan il Pubblico: 4<br />

Dopo le onoreficenze di lunedì scorso tradisce la squadra per un po’ di pioggerellina (va beh si,<br />

c’era allerta 2 però…..). L’autobus speciale organizzato per seguire la squadra (680 barrato) viene<br />

cancellato all’ultimo secondo con gravissimo danno economico per la società visto il grande<br />

numero di tagliandi già staccati ( 1 !).<br />

Nandrolone : 8<br />

Il mio squallido tentativo di sembrare più giovane mettendo l’orecchino viene vanificato da Montoli<br />

venerdi’ scorso. Al 10’ <strong>della</strong> ripresa di Genoa- Palermo Colacone porta in vantaggio i rossoblù:<br />

mentre tutti ci stiamo abbracciando e gridiamo come invasati io alzo la testa e vedo Nandrolone<br />

rimbalzare come una palla matta per tutta la gradinata. Come temevo, prima che alcuni addetti al<br />

campo lo abbattessero a fucilate sparando dalle torrette laterali , mi piomba addosso strappandomi<br />

l’orecchino dal lobo. Tutto questo per spiegare il suo momento di forma, chiaramente determinato<br />

dall’abuso di nandrolone.Dopo la rituale sigaretta in macchina racconta la partita del Genoa<br />

indicando tra i migliori “Mario Rossi” (che ha giocato tre minuti e si chiama Marco!) e “Dalla<br />

Morte” (Della Morte)! In totale stato confusionale chiama Dario “Mario” provocando feroci<br />

sghignazzate da parte dei passeggeri.<br />

Pablo: 8<br />

E’ litigioso come una pettegola di paese e si becca con Maestro Nek dopo il gol del vantaggio<br />

avversario. E’ in crescita, anche se da lui ci si aspetta sempre il gol…..In macchina dopo la partita<br />

mi dice trecentocinquanta volte che l’anno scorso quel dribbling non l’avrebbe sbagliato e avrebbe<br />

fatto gol provocandomi crisi d’ansia, visioni e conati di vomito trattenuti a fatica.<br />

Mauro: 8<br />

In zona gol è sempre timoroso, anche se appena entrato si esibisce in un grande assist che il Pica<br />

onora trasformandolo in rete. Visti i precedenti Nek lo schiera nel secondo tempo dall’altra parte<br />

rispetto alla mattonella distrutta lunedì scorso. Dopo la partita andiamo a prenderci una birra alla<br />

Polena e vediamo che un sottobicchiere <strong>della</strong> Adelscott raffigura due paggetti medievali con<br />

pettinatura chiaramente ispirata dal nostro centrocampista….Il mistero continua……<br />

Maestro: 8<br />

Riapre la partita con una terrificante bordata da circa venticinque metri che, deviata da un difensore,<br />

inganna quell’infame del portiere (tiè, così impari a pararmi i rigori!). E’ in crescita continua, anche<br />

se non si capisce più in che ruolo giochi e non lo capisce più nemmeno lui. Essendo l’allenatore, ad<br />

inizio partita tenta di spiegarselo, ma è distratto e non capisce le indicazioni che si dà! Per Dio! Di<br />

lui si ricordano, oltre il gol, il volto paonazzo e i denti canini tipo vampiro che sfoggia a Marimba<br />

dopo il primo gol dei beccamorti.<br />

Andreazzi: 8.5<br />

A fine partita viene premiato da Fazzuoli (Si, quello di verde Fazzuoli, popolare trasmissione di<br />

qualche anno fa) con il premio “Innovatore tecnologico 2003- sezione agricoltura” per la perfetta<br />

aratura del campo di Montesignano che produce con le sue continue scorribande. Il custode, già<br />

miracolato da Mauro per l’udito, lo ringrazia spiegandogli che nei periodi tra una partita e l’altra<br />

coltiverà il campetto a patate, fagiolini melanzane e barbabietola. Gioca una grande partita e<br />

fornisce sostanza e fosforo (?!!??) a centrocampo dando a Pica ( o al difensore? Nek, cosa ha scritto<br />

l’arbitro?) il pallone che riapre la partita.


<strong>Picasso</strong> ()<br />

Dal “Gazzettino dell’Endas” del 2-12-2003<br />

Giornalista - <strong>Picasso</strong>, come ha fatto a tirare in maniera così vergognosa il calcio di rigore?<br />

P- Avendo visto l’arbitro indicare il dischetto e trovandomi vicino al pallone l’ho preso in mano per<br />

posizionarlo sul cerchio bianco (che non c’era N.D.A). Mi giro per vedere chi vuole batterlo e mi<br />

trovo di fronte questa scena : TUTTI FANNO FINTA DI NIENTE. Maestro Nek estrae dai<br />

calzoncini un set da barba e si rade fischiettando specchiandosi in una pozza del terreno di gioco,<br />

Andreazzi col violino suona una serenata gitana alla ragazza del centravanti avversario rischiando<br />

l’incidente diplomatico, Pablo sta ballando una marimba guancia a guancia con l’allenatore<br />

avversario, Mauro si lima le unghie, Marco, a terra simula la frattura di tibia e perone<br />

provocatagli dalla lieve trattenuta che ha causato il penalty, Bino salta in braccio a Dario<br />

dall’altra parte del campo! E cosa potevo fare? Così mi avvicino al pallone e mi dico “basso,<br />

angolato e forte!” Ne è uscita una canocchia velenosa ma centrale e…poi…il portiere…ha fatto la<br />

parata <strong>della</strong> vita…eh..eh……(scoppia a piangere!).<br />

G- Cosa le hanno detto i compagni a fine gara per rincuorarla?<br />

P- Che tutti loro avrebbero voluto batterlo! Non c’e’ limite al cattivo gusto…guardi,<br />

interrompiamo qui che è meglio!<br />

Saluti a tutti, non perdiamoci d’animo che tra due settimane ci riscattiamo!


Lourdes<br />

Bavari 12 (sigh)- <strong>Crippa</strong> 6<br />

L’atmosfera gaia e piacevole <strong>della</strong> giornata di sole che precede l’incontro Bavari - <strong>Crippa</strong> si<br />

stempera immediatamente al nostro arrivo al complesso sportivo. Foschi presagi si addensano sulle<br />

nostre teste: segnali chiarissimi di catastrofi imminenti, corvi che volano bassi e spettinano<br />

Andreazzi, pettinato peraltro impeccabilmente, pensieri malvagi di acidi menagramo ci preparano<br />

un piattino freddo e indigesto ingurgitato sotto forma di dodice pere al passivo, tre dita slogate, un<br />

occhio tumefatto, una gamba di Nandrolone offesa e un serata da dimenticare.<br />

Il parroco ci riserva la prima sorpresa <strong>della</strong> lugubre serata. Mentre una fitta nebbiolina cala<br />

all’improvviso e si sentono ululare lupi in maniera inequivocabile, ci dice, sghignazzando, di averci<br />

riservato uno spogliatoio speciale, dandoci un mazzo di chiavi dalla fosca somiglianza con i<br />

chiavistelli da galera medioevali. Dopo un quarto d’ora di tentativi nei quali Nek tenta di farci<br />

cambiare nel vano di un gruppo elettrogeno, entriamo in una fredda catacomba sistemata a guisa di<br />

spogliatoio: sulla panca di fronte uno scheletro impolverato di un terzino di calcio fiorentino del<br />

Crevari con il cranio sfondato da una rapa (che giace a fianco sventrata dalla polvere). Per terra la<br />

distinta dell’ultima partita in cui una squadra ha utilizzato lo spogliatoio: Don Bosco F.F.C.<br />

(Florence Football Club)-Crevari ( Arbitro Ivaldi di Genova). Data 26/11/1678! In porta nel Crevari<br />

tale Nonavrò Patrone.<br />

Dopo esserci ripresi dallo shock apriamo le borse e da quella di Dario (8.5, che sfiga! Perde il<br />

mignolo per amputazione e finisce la serata al Pronto soccorso in compagnia del Pubblico) escono<br />

delle banane che, visti i precedenti metodi educativi del Nostro, preoccupano non poco i difensori,<br />

soprattutto Paolo (7,5 difende come può, dando spesso un occhio dietro a causa delle banane di<br />

Dario, si prende la soddisfazione di segnare il primo gol in maglia amaranto).<br />

Maestro Nek (7, in ombra rispetto alle precedenti prove, a mio avviso gioca in un ruolo non suo)<br />

prova a dire la formazione provocando il solito parapiglia verbale e dopo una mezz’ora di<br />

discussione si arriva ad una mediazione: estrae i numeri <strong>della</strong> tombola di Natale abbinando il nome<br />

al numero di maglia. Prima di uscire avverte la squadra: “Mi raccomando, basta tirare addosso a<br />

<strong>Picasso</strong> che poi la palla entra!”. Mauro (7 ancora sotto shock dal week-end precedente durante il<br />

quale è stato premiato dalla Tennent’s con un vitalizio per l’oscena quantità di prodotto consumato)<br />

prende alla lettera il Maestro e durante il riscaldamento pensa bene di riscaldare l’occhio sinistro del<br />

povero centravanti con una terrificante bordata che lo acceca per qualche secondo. Tutto sotto la<br />

curva ospite (una ventina di persone che ridacchiavano divertite dall’episodio). Prima del tutto<br />

<strong>Picasso</strong> ( corre come un pazzo, facendo tre gol e toccando centinaia di palloni: finisce sfinito, con il<br />

corpo che sembra una bandiera <strong>della</strong> juve, livido a sinistra, intonso a destra) e Dario avevano<br />

assistito ad un episodio poco chiaro, presagio di sventura purtroppo sottovalutato: l’apparizione di<br />

Don Bosco (4, ci è ostile e si vede), vecchio e demoralizzato che , zoppicando e vestito di amaranto,<br />

si dirige verso il nostro spogliatoio.<br />

Si parte e Dario esce a valanga sul centravanti che invece del pallone gli calcia violentemente il<br />

mignolo sparandoglielo a venti metri di distanza. Dopo circa due minuti il portiere ferma il gioco, si<br />

toglie i guanti e sempre sorridendo ci mostra ciò che gli rimane del mignolo, riportatogli da Don<br />

Bosco su un cuscino di ciuffi di capelli di Mauro. Applaudito dalla curva ospite viene raccattato da<br />

Ivan Il Pubblico (10, altruista, un po’ taccagno perché non compra i fumogeni come i tifosi<br />

avversari) che lo accompagna all’ospedale dove un medico mio amico mi ha rivelato che era tutta<br />

una scena per fare colpo sulle ragazze sugli spalti e farsi accompagnare da una di loro. Sarà in<br />

campo già dalla prossima partita (Meno male N.D.A.). In porta, dopo alcuni attimi di imbarazzo ci<br />

va Bino (10, fa quello che può, cioè fin troppo, non è coperto da nessuno, in effetti non abbiamo<br />

marcatori di ruolo!), accolto dalle nostre grida bene auguranti: “Dai Bino, come Dario eh?!”<br />

Passano dieci minuti e Bino, infatti, uscendo a valanga sul centravanti avversario, si sloga il pollice<br />

<strong>della</strong> mano destra!


Comunque non ci demoralizziamo . Mauro si auto-sostituisce per far posto a Marimba (7 Si è<br />

iscritto ad un corso per dribblatori anonimi tenuto da Bruno Conti, meglio quando tira, infatti fa gol)<br />

mentre Marco (7,5 generosissimo, arriva nello spogliatoio con la bava alla bocca chiedendo lacrime<br />

e sangue e gridando come un ossesso nel timpano sinistro di <strong>Picasso</strong>) prova a trascinare la squadra.<br />

Purtroppo gli avversari prendono il sopravvento e non basta la grinta di Andreazzi (7,5 gli manca<br />

solo il gol) per evitare un pesante passivo al termine del primo tempo.<br />

Ma la <strong>Crippa</strong> non demorde e guidata da un <strong>Picasso</strong> in stato di grazia e che poi voleva farsi vedere<br />

dal suo amico Bruno (10, affianca Il Pubblico sugli spalti insieme a Stefano (10 perché in un<br />

sussulto di masochismo ci viene a vedere). Viene scambiato da molti per Andrea Mingardi al quale<br />

assomiglia in maniera impressionante) dimezza lo svantaggio. A quel punto il crollo, seguito da<br />

brevi riprese, gol da una parte dall’altra, gente che vola di qui e di là finendo a rimpolpare mucchi<br />

umani scomposti, accenni di rissa, canti e risa di scherno <strong>della</strong> tifoseria avversaria che però alla fine<br />

ci dedica un coro. L’emblema <strong>della</strong> sconfitta è <strong>Picasso</strong> all’ultimo minuto, nella nostra area, sfinito,<br />

infortunato al timpano, all’occhio, all’alluce, al pollice, al gomito e alla coscia sinistri che chiede il<br />

cambio a Nandrolone in panchina con uno strappo alla coscia!<br />

Nota di biasimo a Bozzo (4, ma dove è finito?) che pur di non farsi criticare ha disattivato<br />

l’indirizzo e-mail!<br />

Che dire? Dai, i risultati arriveranno. Propongo di vederci per una pizza o una birra ( o<br />

entrambi….) prima di natale. Scusate per eventuali errori di grammatica (Dario, belin come sei<br />

pignolo…) ma non ho la correzione automatica (non chiedetemi perché…se qualcuno ha<br />

suggerimenti….)<br />

Ciao


Foo Fighters!<br />

Il preambolo<br />

Sono le 22 in punto quando mi accingo a fare quello che mi ero preparato in giornata, un bel<br />

discorso alla squadra reduce da una delle più brutte figure che la storia del calcio amatoriale ligure<br />

ricordi: la sconfitta contro la A…….. , selezione di zoppi e ipovedenti in gita premio al Don Bosco<br />

per aver conquistato un punto in dieci partite. Sono molto emozionato. In quanto decano <strong>della</strong><br />

squadra e in quanto “meno giovane” mi assumo la responsabilità. D’altronde il maestro Nek (voto 2<br />

d’invidia) è in vacanza alle Maldive, mentre il suo vice Casanova Andreazzi (6 di solidarietà) giace<br />

sepolto in ufficio sotto una coltre di pratiche dalle quali è stato estratto stamattina, spolverato e<br />

rimesso al lavoro senza neanche fare colazione.<br />

Comincio: mi appello a valori quali l’orgoglio, esternando platealmente il mio rammarico e la mia<br />

vergogna per la prestazione collettiva di venerdì scorso (voto 2), mi accaloro, piango. Foo Fighters<br />

(Foo Fana Scheck), nuovo arrivato del gruppo, si guarda attorno preoccupato. La mia arringa<br />

continua. La mia maglietta bianca <strong>della</strong> pelle assume agli occhi dei più giovani la stessa valenza<br />

<strong>della</strong> toga forense, Fontana prende appunti per i suoi casi da avvocato delle cause perse, Bino si<br />

addormenta sulla panca. L’ultimo guizzo retorico lo dedico alle parole grosse volate tra noi, quando,<br />

fuor di metafora, ci siamo mandati una volta a quel paese, l’altra a cagare trasformando il rientro in<br />

campo post-festivo in una gara per ipotecare il “Premio Beghina 2004”. Finisco, quando l’arbitro<br />

Ivaldi ci chiama all’appello con la seguente frase: “ Si può perdere, ma con dignità”. Sarò preso alla<br />

lettera.<br />

La Partita<br />

La partita la fanno loro nel primo tempo: sono la squadra più forte del torneo e si vede. Sceck<br />

comunque è fortissimo e prova a prendere in mano la squadra. Palla a <strong>Picasso</strong> che si libera bene, ma<br />

dalla parte sbagliata, palla di sinistro sul fondo. Gli altri non perdonano, e c’infilano due volte con<br />

belle azioni manovrate e cross dal fondo. La <strong>Crippa</strong> non demorde, proviamo ad attaccare, mentre<br />

Sceck prova ad attaccare i polpacci e le tibie degli avversari risultando fastidiosissimo e<br />

tremendamente efficace per la nostra fase di rilancio. Purtroppo all’ultimo secondo del primo tempo<br />

prendiamo il gol che risulterà decisivo.<br />

Nella ripresa la svolta. Entra per gli avversari Kojack, temibile centravanti di sfondamento che<br />

decide di affrontare di petto il permalosissimo arbitro Ivaldi (6.5, questa volta lo assolvo, e se lo<br />

dico io….). Il risultato è un’espulsione per doppia ammonizione che ci ricarica. Azione Pica-Bino-<br />

Pica, destro a incrociare e gol. Sceck scarta tutti, anche i genitori di un terzino avversario presenti in<br />

tribuna e scarica in rete una bordata terrificante. Ci illudiamo ma i 435 cambi a disposizione degli<br />

avversari fanno la differenza. Esauriti questi,chiamano col cellulare gli altri 1365 giocatori <strong>della</strong><br />

rosa e la girandola di sostituzioni ci taglia le gambe. Noi, con due ragazzi freschi reduci da<br />

infortuni, non riusciamo a trovare il guizzo decisivo e così si perde…….Ma con dignità.<br />

<strong>Le</strong> <strong>pagelle</strong><br />

Dario 8<br />

Venerdì sera, in stato confusionale causato dalla sconfitta, ha cominciato a girare per i vicoli con un<br />

ghigno sarcastico stampato sul volto e la borsa sulle spalle. Lo abbiamo visto ad esempio davanti<br />

alla creperie di Piazza delle Erbe transitare più volte senza una meta precisa. La cosa incredibile è<br />

che lunedì pomeriggio, mentre sorseggiavo una cioccolata calda in Via Fossatello con alcuni amici,<br />

l’ho visto passare con lo stesso ghigno, la stessa borsa e gli stessi vestiti, segno evidente che non si<br />

era ancora fermato! Per il resto due buone prove, specialmente lunedì.<br />

Bino 8


La legge del contrappasso esiste…eccome se esiste. Venerdì sera ha preferito le gozzoviglie e gli<br />

stravizi all’agone calcistico lasciandoci in sette contati con Montoli-Boa a zoppicare umilmente in<br />

posizione avanzata. Ebbene, il gruppo di disperati che ci ha battuto è sponsorizzato da un negozio<br />

situato accanto alla farmacia dove lavora! E quindi sarà impietosamente preso in giro almeno fino<br />

alla gara di ritorno! Ieri ha giocato bene, mi ha fornito un bell’assist e ha fatto aumentare i rimpianti<br />

per la sua assenza precedente…….Bino, leggi le e-mail!<br />

Fontana 8.5<br />

Rieccolo, e finalmente! Come sempre basta la sua presenza per farci giocare meglio e metterci di<br />

buon umore. Ad esempio nel dopo partita al Tartan Pub dopo una serie di minchiate ne azzecca una<br />

buona, sostenendo che il nome <strong>della</strong> nostra squadra quando giochiamo contro le pompe funebri<br />

diventa CRIPTAtinaikos……<br />

Mauro 7.5<br />

Mezza partita alternando buone cose ad errori dettati dalla fretta e dalla poca serenità (gol che non<br />

arriva) . Dotato di ottimi mezzi tecnici il zazzera stenta a metterli in mostra con continuità . Al<br />

Tartan, mentre ci sbizzarriamo nello scegliere le birre più disparate, Mauro trascrive in maniera<br />

certosina le ordinazioni sul bigliettino da dare al barista. Risultato: dodici Tennent’s , sei panini alla<br />

Tennent’s , due pacchetti di sigarette Tennent’s . All’uscita, in preda al delirio, sostiene di vedere un<br />

piccolo cartellone pubblicitario luminoso appoggiato all’angolo raffigurante un bicchiere di vera<br />

Tennent’s tentando di bervi a garganella. Venerdì scorso è stato il migliore dei nostri.<br />

Marco 8<br />

Mezzo voto in più per il coraggio e l’attaccamento alla squadra. E’ in un periodo particolare e<br />

quindi è più distratto del solito e ha più appetito del solito. Nelle vacanze di Natale è successo un<br />

episodio che riassume questi due stati d’animo. Impadronitosi di una bruschetta da me ordinata e<br />

accortosi dell’accaduto non ha esitato a sbranarsela passando sopra a dieci anni di amicizia! Ieri<br />

sera si è mangiato due hot-dog con patatine e crauti che il povero cameriere è andato direttamente a<br />

prendere in Germania, allungando il tempo di consegna del cibo a circa tre ore e un quarto.<br />

Sceck 9<br />

Mezzo voto in meno perché è un po’ egoista, ma visti i mezzi tecnici…Signori, questo è il giocatore<br />

del salto di qualità. Si attacca alle caviglie degli avversari con tenacia e ferocia martellandole<br />

metodicamente e con ritmo, producendo sulle tibie avversarie effetti musicali che rimandano alle<br />

percussioni suonate nel suo splendido paese: il Senegal. Pablo, in estasi, balla per tutta la partita. Il<br />

lamento degli avversari terrorizzati fornisce la melodia alle esecuzioni balistiche del nostro;<br />

contrasto, dribbling, corsa, tecnica e tiro si alternano in un turbillion di emozioni esaltanti che ci fa<br />

esclamare ad alta voce: Belin, gioca con noi!<br />

Pablo 8<br />

Juan Pablo Olivo Mera detto “El Canario” e, più recentemente “Marimba” trae giovamento dagli<br />

inserimenti del suo amico senegalese, giocando in posizione più arretrata e facendo valere così al<br />

meglio le sue doti di impostazione. Meno brillante in avanti denota una forma fisica preoccupante<br />

soprattutto perché non mi dà retta e non si decide a fare le flessioni come gli vado ribadendo da<br />

quest’estate. Belin che testa!<br />

<strong>Picasso</strong> ( )<br />

Sbaglia il gol che potrebbe portarci in vantaggio, ma si fa ampliamente perdonare nel corso <strong>della</strong><br />

gara. Tiene palla e lotta nel primo tempo. Nel secondo, schierato sulla fascia, segna il gol <strong>della</strong><br />

speranza e si danna l’anima fino ad effettuare due recuperi miracolosi nel finale. Tutto merito <strong>della</strong><br />

decisione di smettere di fumare che lo pone in una situazione simile a quella dei dopati (Montoli).


In piena notte è dissuaso da una vicina novantenne, mentre cerca di coinvolgere una famiglia di<br />

pachistani in una seduta defatigante.<br />

Ivan Il Pubblico 10<br />

Oramai fa parte a pieno titolo <strong>della</strong> squadra. Ci segue ovunque, sebbene i risultati potrebbero<br />

spingerlo in qualsiasi posto tranne che sulle fredde alture di S. Desiderio...A metà gara, ancora<br />

turbato dall'errore in apertura, mi rivolgo verso le tribune e cerco conforto nel Pubblico. Lui, invece<br />

di fischiarmi, ha solo parole d'incitamento...Entro in campo e dopo tre minuti segno! Questa si che è<br />

una tifoseria! (un po' esigua ma...)<br />

Bozzo (3) non mantiene le promesse<br />

Finale<br />

Meno parole, più corsa, meno screzi….venerdì scorso un incubo da non ripetere mai più, lunedì un<br />

punto di partenza……saluti a tutti.<br />

<strong>Luca</strong><br />

P.S.<br />

Paolo (6) dove sei finito?


Intermezzo<br />

Il 13 di febbraio Ivan il Pubblico ci manda un’e-mail per fare reagire la squadra, oramai<br />

sprofondata in una serie drammatica di sconfitte. Per essere più “convincente, allega una foto….<br />

Il suo “incoraggiamento” produce l’effetto sperato…..


Oh, <strong>Crippa</strong>!<br />

<strong>Crippa</strong> 3- Ponente Elevatori 3<br />

Sono le 23.30 del 16 febbraio 2004, in un luogo però senza spazio né tempo. Attaccati alla<br />

radiolina ci sono Don Bosco e San Michele. Stanno ascoltando Radio Endas quando<br />

improvvisamente interviene San Desiderio annunciando il vantaggio <strong>della</strong> Ponente Elevatori sulla<br />

<strong>Crippa</strong>. “Però – dice San Michele – Ma è la stessa <strong>Crippa</strong> che qualche mese fa vinceva e faceva<br />

divertire Il Pubblico?”. “ Si – risponde Don Bosco – Ma poi hanno cominciato a battibeccare e<br />

hanno perso quello spirito di amicizia che li sosteneva, li rendeva una squadra capace di qualsiasi<br />

impresa. Mi sembra si parlasse di soldi…..”<br />

“ Scusa Don, sono San Desiderio. Volevo comunicarvi che gli amaranto hanno finalmente risolto<br />

quella cazz. Ehmmm….quella cavolo di questione dei soldi: hanno fatto “colletta” ed hanno<br />

raccolto il necessario per coprire l’ammanco dovuto al mancato versamento di uno di loro…”.<br />

“Scusa San Desiderio sono San Michele, come si chiama quello per cui hanno fatto “colletta” ?<br />

“Juan Pablo Olivo Mera”<br />

“Detto?”<br />

“ Marimbaaaaaaaaaa!”<br />

Sono le 23.30 del 16 febbraio 2004 quando rientro in campo dalla panchina. La <strong>Crippa</strong> è sotto per<br />

3-2, maledizione stavamo vincendo due a zero. Vedo il pallone rilanciato da Dario che mi spiove<br />

addosso, sinceramente sono un po’ stanco, non mi sento tanto sicuro di prenderlo….quando succede<br />

qualcosa di strano…..Lo stopper avversario chiaramente in vantaggio viene come spostato da un<br />

venticello comparso all’improvviso mentre con la coda dell’occhio vedo Juan Pablo Olivo Mera<br />

detto “Marimba” che saltella come guidato da una forza divina. Al quinto balzo consecutivo<br />

incoccia il pallone di testa che come per magia scavalca il portiere! Goooool, è la fine dell’incubo,<br />

interrompiamo la serie di sconfitte, il primo punto dopo due mesi! Cerco Pablo per festeggiarlo ma<br />

è sparito. Si sentono solo le sue urla che rimbombano per tutta la vallata. Si narra che a Fontanegli<br />

alcuni pensionati si siano riversati giù per la vallata annunciando la fine del mondo! Intanto,<br />

incredulo, vedo Pablo in mezzo al bosco festeggiato da fauni e satiri, elfi, ninfe e gnomi! Mi giro<br />

verso il centro del campo e lo vedo rientrare da una porticina laterale! E’ allora che esclamo:”Santo<br />

Cielo!” e una mano invisibile mi accarezza la testa……..<br />

La fine di un incubo! Ecco le <strong>pagelle</strong>.<br />

Ivan Il Pubblico 11<br />

Si, 11 avete letto bene perché il suo ruolo oramai va ben oltre quello di una semplice tifoseria. Egli<br />

si è impegnato, ingegnato mi verrebbe quasi da dire, per risolvere la nostra crisi che più che altro<br />

era psicologica. Ebbene il nostro immenso tifoso ci ha scritto una lettera ( corredata da foto<br />

minatoria….) che ha saputo suonare le corde dei nostri cuori affranti come musa ispiratrice per<br />

poeti senza amore. A lui è dedicato il pareggio. Grazie, Pubblico. Ti vogliamo lunedì per dedicarti la<br />

vittoria!<br />

Dario 8<br />

Contadino postmoderno, come da definizione di Montoli, studente di matematica, interprete e<br />

filosofo di un calcio di altri tempi si arrende finalmente all’idea che qualche calcione al pallone in<br />

avanti bisogna pur darlo, trovando collaborazione nei santi per l’imbeccata dell’azione decisiva. Per<br />

vendicarsi e ritornare ad una visione quasi mistica dello sport del football, ci racconta aneddoti<br />

divertentissimi sulla storia <strong>della</strong> nostra amata squadra (il Genoa) e di conseguenza sulla storia del


calcio. Per chi non era in macchina ( e per Pablo che c’era ma sonnecchiava) il consiglio è di<br />

prendere una birra con il Nostro e farsi raccontare….<br />

Nek. 8<br />

Alla sua veneranda età capisce finalmente che è spompato come una carretta e si inventa difensore.<br />

Si presenta al campo rinnovato nello spirito e nel fisico, visibilmente dimagrito e di buon umore. In<br />

settimana, folgorato dalla lettera del Pubblico si appropria di un mio slogan, lo corregge di<br />

pochissimo e lo fa suo riproponendolo nello spogliatoio. Come al solito non ha la minima idea <strong>della</strong><br />

formazione da mettere in campo, però basta il suo buon umore per darci la carica…E poi, gioca<br />

pure bene in difesa, allungandosi la carriera per almeno altri dieci anni e sghignazzando all’idea di<br />

dover correre molto meno….<br />

Fede 8<br />

Instancabile gladiatore, guardiano invalicabile del nostro fortino difensivo, baluardo, pilastro,<br />

ingordo divoratore di garretti e caviglie avversari, stoppa decine e decine di incursione degli allibiti<br />

avversari, denotando una crescita psico- fisica che ha fatto esclamare a molti :”Perbacco!” Ha una<br />

sola indecisione al momento del rigore per gli avversari ma la sua prova ci lascia con il cuore gonfio<br />

di ammirazione per la vigoria fisica, l’abnegazione e la pulizia degli interventi, ricordandolo gli altri<br />

anni eccedere più volte in entrate spericolate e rudi al limite del regolamento. Ci risparmia all’uscita<br />

il suo pezzo forte, la litania :” Oh come ho giocato male”<br />

Cheich (Foo Fighters) 8.5<br />

Beh, quando c’e’ lui la musica cambia, e ne traiamo giovamento tutti . Segna due reti procurandosi<br />

un calcio di rigore, innervosisce gli avversari, recupera palloni, imposta e tira. Ogni tanto viene<br />

colto da incomprensibili crisi di generosità verso gli avversari, regalando palloni davanti<br />

all’esterrefatto Dario che non gli darà mai il “Premio Dieng”.<br />

Pablo 8<br />

Ho già scritto tutto sopra<br />

Mauro (Caparezza) 8<br />

Due episodi gli hanno cambiato la vita. Il primo è il gol segnato lunedì scorso che gli ha fatto<br />

perdere il sonno per l’intera settimana, il secondo l’uscita del video “ Sono fuori dal Tunnel” di<br />

Caparezza, unico uomo al mondo con una capigliatura tale da tenergli testa! (eh eh eh….).<br />

Parafrasando il cantante si potrebbe dire che Mauro dopo il gol è uscito dal tunnel dell’astinenza<br />

(calcistica….) ma siccome mi sono reso conto che è una cagata fate conto che non l’abbia scritta!<br />

Simonazzi 8<br />

Viene insignito dai suoi superiori del “Premio Stackanov 2004” per avere superato nel 2003 il<br />

numero di ore lavorate nel 1932 dal famoso operaio sovietico . La sua presenza in campo si sente,<br />

anche se è ancora un po’ fuori forma per via <strong>della</strong> lunga assenza dovuta all’assidua ricerca del<br />

premio sopraccitato. Alcuni maligni mi hanno sussurrato che la sua presenza in ufficio più che<br />

all’emulazione di Stackanov fosse dovuta all’assunzione di una nuova impiegata con la quale si è<br />

perso in cinguettii e occhiate languide…..<br />

Montoli 8<br />

Reduce da un lungo infortunio dal quale finalmente sembra essere guarito il Montoli si fa notare per<br />

la generosità dimostrata in campo in una serata particolarmente difficile vista la rudezza dello<br />

stopper avversario. E’ soprannominato dall’impeccabile arbitro Ivaldi (6, spacca il casco quando<br />

arriva a cinque minuti dall’inizio bestemmiando santi e madonne) “Colonna Sonora” per il


maledetto vizio di commentare con urla impressionanti ogni fase dello svolgimento <strong>della</strong> partita.<br />

Anche allo stadio d’altronde è così avendomi domenica scorsa trivellato l’orecchio destro con i suoi<br />

cori, i suoi commenti e la sua esultanza smodata. Nello spogliatoio estrae il numero che lascia<br />

allibiti i compagni: dopo tre anni di scrocco selvaggio si è portato da casa lo shampoo!<br />

Bino e Paolo 6<br />

Dopo la vittoria del Genoa, attesa per quattro mesi, si sono chiusi per sei ore di fila al bar Pontetto a<br />

festeggiare, riducendosi in condizioni inadeguate a sostenere una partita di calcio sebbene<br />

amatoriale come la nostra.<br />

<strong>Picasso</strong><br />

Dopo dieci minuti durante i quali, disorientato dai continui suggerimenti dei compagni, non trova<br />

assolutamente la posizione, inverte il ruolo col Montoli presidiando con onore ed esperienza la<br />

fascia destra. Essendo un maledetto testone smarrisce nel pomeriggio lo spruzzino per l’asma,<br />

limitando così di molto la sua azione nella ripresa, risultando però decisivo nell’azione del pareggio<br />

anche se Maestro Nek, malignando, sostiene che sembrava fosse stato aiutato dai Santi!<br />

A lunedì e W La <strong>Crippa</strong>!!!!!!!


Il sogno del Maestro<br />

Tratto da: Massimiliano Nigro. ”Io proprio io, Maestro Nek: una favola amaranto”. Edizioni<br />

Coccia, 2004”<br />

Brano scelto dal Capitolo 4 “I miei sogni”<br />

“Arrivo al campo e trovo la squadra che mi aspetta. Sono tutti in orario. Sbarbati, ben pettinati,<br />

riposati, hanno seguito la tabella alimentare che gli ho fornito ad inizio anno: due ore prima <strong>della</strong><br />

partita una barretta di cioccolato, un po’ di pane con la marmellata, formaggio grana che è tanto<br />

energetico! Naturalmente nessuno fuma. Chiacchieriamo piacevolmente nel quarto d’ora che ci<br />

rimane. Cerco di capire dagli sguardi il livello di tensione per apportare eventuali modifiche alla<br />

formazione che con tanta cura ho studiato in settimana.<br />

Entriamo nello spogliatoio. Gli sguardi sono bassi, c’è silenzio, i miei giocatori sono esemplari<br />

nella cura dei particolari. C’è chi vorrebbe darmi dei consigli ma per rispetto e disciplina di squadra<br />

non osa neanche fiatare. Comincio a dettare la formazione: un nome dopo l’altro, gli sguardi si<br />

caricano di energia positiva pronta ad esplodere in campo, chi va in panchina mastica amaro ma è<br />

pronto a dare il suo contributo.<br />

Entra l’arbitro e fa l’appello. Ci sediamo e detto gli schemi, guardo in faccia i ragazzi uno ad uno,<br />

pacca sulla spalla e via! In campo! Quest’anno si vince il campionato!”<br />

La realtà, raccontata da <strong>Luca</strong> <strong>Picasso</strong><br />

Sono le 19 e 30 di lunedì. Come al solito arrivo un po’ prima e come al solito il luogo<br />

dell’appuntamento è deserto. D’altronde ci si deve vedere alle 19 e 45 e non ho motivo di dubitare<br />

<strong>della</strong> puntualità dei miei compagni che sono Dario, Pablo, Mauro e Il Pubblico!<br />

Prima telefonata ore 1945. Mauro, in macchina con Ivan (l’unica macchina a disposizione per<br />

raggiungere Sori) mi dice che sono ancora a Sestri e se possono raggiungere direttamente il campo.<br />

Gli faccio presente che raggiungere Sori a piedi è un po’ faticoso e così si dirigono verso Brignole,<br />

anche se percepisco nitidamente un minaccioso brontolio di Ivan all’altro capo <strong>della</strong> cornetta del<br />

telefonino (?!).<br />

Nel frattempo arriva Dario e gli braso un elmetto incredibile sulla sconfitta del Genoa a Bergamo<br />

tanto che alla fine il colore dei suoi capelli tenderà al rosso porpora.<br />

Sono le otto e Marimba non si vede. Provo a sentirlo telefonicamente e con voce umile mi confida<br />

due cose:<br />

1) Di Cheick nemmeno l’ombra nonostante abbia provato a cercarlo per tutto il pomeriggio.<br />

1) E’ ancora a Principe e il treno parte alle 8.15!<br />

L’unica soluzione è prendere la Vespa e andare a raccattare Marimba a Principe. Il tempo è poco.<br />

Maestro Nek è già al campo, puntualissimo, ma a fargli compagnia ci sono solo due lupi (mansueti)<br />

e Paolo, incredibilmente in orario. Parto col vespozzo, infrango tutte le regole del codice stradale e<br />

piombo alla Commenda dove Pablo , sguardo basso e berrettino alla pescatore , tenta una flebile<br />

difesa cercando di addossare le colpe sul telefonino di Mauro che non “prende”. Scattiamo come<br />

molle, Ivan, dopo aver blaterato due frasi sui piatti di casa ancora da lavare (?), parte, stimolato<br />

dalla mia frase: “Ivan credici!”<br />

La frase successiva di Mauro: “Belin , ma ha le gomme lisce”, frena subitamente gli entusiasmi.<br />

Nel frattempo Nek comincia a preoccuparsi. Paolo, che per una volta è in orario, fa addirittura lo<br />

spocchioso telefonandoci con voce irritata! Roba da matti! Cerco intanto di capire dove è finito<br />

Montoli, che mi dice.: “Siiiii, stiamo arrivando, siamo a Nervi”.<br />

Conoscendolo benissimo lo presso con domande continue e capisco che non è più in là di Sturla<br />

assieme a Fontana.


Insomma, arriva l’arbitro e tre quarti <strong>della</strong> squadra deve ancora cambiarsi. Montoli entra trafelato<br />

ancora grondante di pizza e con sei sigarette in bocca, Mauro fuma una pipa indiana, Pablo durante<br />

l’appello mostra all’arbitro il numero di una maglia dell’Atletico Fluminense, Nek, in un angolo,<br />

piange…….<br />

Va beh, abbiamo vinto dai…….<br />

<strong>Crippa</strong>thinaikos 1999 F.C. 3 - Nonmiricordocomesichiama F.C. 2<br />

Una <strong>Crippa</strong> finalmente umile, grintosa e ben messa in campo torna finalmente al successo dopo due<br />

mesi. Alla base <strong>della</strong> vittoria la presa di coscienza degli elementi del team amaranto di non essere<br />

precisamente dei fuoriclasse ma degli umili manovali del calcio e che come tali devono<br />

comportarsi.<br />

Pagelle:<br />

Dario 9<br />

Una maschera di fango: esce dal campo che sembra una di quelle pubblicità per vecchie signore<br />

rugose. In realtà è conciato in questa maniera indecorosa per il suo incredibile coraggio nel tuffarsi<br />

nelle mischie nell’area piccola. Si butta tra le gambe avversarie come fossero scogli di Vesima,<br />

mulinando le braccia vorticosamente e arpionando qualsiasi oggetto sferico che gli passa tra le mani<br />

(per fortuna di solito è la palla…). Ivan mi ha raccontato che nel primo tempo durante una mischia<br />

furibonda ha estratto dai pantaloncini un picchetto concavo (quelli da vento, per intenderci) ed ha<br />

picchettato il centravanti avversario al terreno soffiandogli il pallone!<br />

Maestro Nek 9<br />

Continuiamo a leggere il libro…..”Da bambino la sequenza dei voti sulle sue <strong>pagelle</strong> (3-4-3, 5-3-2,<br />

4-4-2) lo ha immediatamente avvicinato al gioco del calcio. Non sapendo contare che fino a 8 però,<br />

si è inevitabilmente interessato al calcio a sette giocatori. Passate le medie per sorteggio e le scuole<br />

superiori per sfinimento del personale scolastico, il tempo trascorso nella biblioteca <strong>Crippa</strong><br />

dell’Università di <strong>Le</strong>ttere di Genova gli ha permesso di affinare tecniche e schemi e di fondare,<br />

assieme ad altri sbandati perditempo come <strong>Picasso</strong> e Fontana, la Romeo <strong>Crippa</strong> F.C…..”<br />

Gioca un’ottima partita da difensore, partecipando, assieme al primo sbandato citato qui sopra, alla<br />

costruzione delle ficcanti azioni offensive del primo tempo. Un giocatore rinato!<br />

Fontana (secondo sbandato citato qui sopra) 9<br />

In stato di perenne confusione (S.D.T.L., sindrome da troppo lavoro, la stessa che ha costretto<br />

Simonazzi ad alzare bandiera bianca) raccoglie le ultime energie per giocare la solita partita<br />

gagliarda e deridere calcisticamente un borioso fighetto schierato dagli avversari in posizione<br />

avanzata. Dopo avere sproloquiato per una ventina di minuti costruisce un clamoroso equivoco che<br />

rischia di sfaldare lo spogliatoio. Dice infatti , trovando<br />

immediatamente almeno un paio di complici.<br />

La sua precisazione: “Belin ma no, come avvocato!” convince tutti, ma lascia l’amaro in bocca a<br />

qualcuno.<br />

<strong>Picasso</strong> ( )<br />

S’improvvisa direttore d’orchestra e sorprende tutti con una prestazione attenta e corposa, di qualità<br />

e di quantità. Tesse le trame offensive nel primo tempo, esaltando le qualità dei suoi compagni che<br />

finalmente si vedono valorizzati per quello che sanno fare. Paolo crossa, Pablo tira, Nek imposta,<br />

Marco protegge la palla. Al 10’ del secondo tempo si auto-sostituisce quando, cianotico, è convinto<br />

di vedere San Gottardo, santo patrono di Sori, liberarsi sulla fascia e lo lancia, rimproverandolo per<br />

la scarsa reattività.


Pablo 9.5<br />

Ah, Marimba, croce e delizia <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong>! A volte non torna, è vero, anche se lo si rimprovera<br />

troppo soprattutto in campo e non sempre a proposito (vizio d’altronde da evitare quello di<br />

commentare le vicende altrui…). Ma quando parte palla al piede è uno spettacolo! Segna il nono<br />

gol stagionale (capocannoniere) e gioca un secondo tempo di classe e sostanza, risultando decisivo<br />

per la vittoria <strong>della</strong> nostra gloriosa squadra. A fine gara mi ha confessato il motivo del ritardo:<br />

cinque panini di grano duro con la marmellata divorati prima di uscire! Che faccia…..<br />

Mauro 9<br />

Comincia a entrare nella mentalità agonistica del torneo: impegno e grinta accompagnati da<br />

sostanza e sacrificio. In settimana un nostro amico comune mi ha detto che Caparezza è rimasto<br />

folgorato dalla visione in televisione di un balletto di Nurayev. Si spiegano così gli svolazzamenti<br />

offensivi del Nostro, piroette, capovolte, giravolte e tentativi di rovesciate alla Pelè in “Fuga per la<br />

vittoria” . Tenta la conclusione un paio di volte, ma è sfortunato perché il portiere, un imbranato<br />

clamoroso, si supera sulle sue conclusioni.<br />

Paolo 9<br />

Reduce dalla trasferta di Bergamo non sopporterebbe un altro risultato negativo. Si presenta perciò<br />

molto carico, arrivando prima degli altri e pronto alla battaglia, addirittura sghignazzando in<br />

maniera satanica. Mi ha confessato il segreto <strong>della</strong> sua ottima prestazione. Sostituire idealmente ai<br />

sette avversari sette Brighi e comportarsi di conseguenza. Benissimo sulla fascia destra dove duetta<br />

con i compagni, copre e addirittura segna su calcio d’angolo! Bravo! Essendo arrivato e andatosene<br />

prima degli altri non si capisce come sia arrivato al campo. Mica col vespetto? Sarebbe un mito!<br />

Brighi 3<br />

L’arbitro <strong>della</strong> partita ci fischia contro un sacco di falli. Spesso ha ragione, ma non si deve<br />

permettere! Soprattutto a me e a Nek che abbiamo il doppio dei suoi anni!<br />

Marco 9<br />

In settimana ha letto un bando di concorso per il “Premio Sgarbi 2004”. Solo così si spiega il suo<br />

comportamento in campo. Riesce a polemizzare con tutti: con i compagni, con gli avversari, con<br />

l’arbitro, con me che dalla panchina lo incito alla battaglia!<br />

Due episodi. Sul rigore avversario grida :”Dai che lo sbagliaaaaaaaa”, che se i nostri avversari non<br />

fossero stati dei gentleman lo avrebbero schiaffeggiato, e sul finire, con il pallone tra i piedi e<br />

davanti al portiere si intromette in una disputa tra il barista dell’impianto ed un cliente sullo stato di<br />

cottura di una pizzetta!<br />

Tra una litigata e l’altra trova il tempo di disputare un’ottima gara e di segnare il pregevole gol che<br />

chiude la partita.<br />

Ivan 10<br />

Pubblico esemplare, s’improvvisa anche pilota per permetterci di arrivare in tempo e disputare la<br />

gara. A fine partita viene invitato negli spogliatoio dove è accolto da un fragoroso applauso. A lui,<br />

come promesso, la dedica <strong>della</strong> Vittoria!<br />

Gli assenti: 6<br />

Tornate presto!<br />

Si chiude così la serata del ritorno alla vittoria <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong>. Calano le luci artificiali dell’impianto e<br />

sul campo uno sventolio di colore blu scuro si confonde col buio <strong>della</strong> notte: è il centravanti<br />

avversario, picchettato da Dario e dimenticato dai compagni, che si muove in balia del vento di<br />

Sori…….


Il Bradipo<br />

Sono le due del mattino e io Marco e Federico siamo ancora nello spogliatoio. Fede, che in campo è<br />

velocissimo, fuori ha le movenze di un bradipo, soprattutto se è stanco.<br />

Io e il Montoli siamo oramai addormentati sulle panche, quando un rumore fortissimo ci coglie di<br />

soprassalto:<br />

STAC –STAC…..-STAC-… STAC- STAC –STAC…..-STAC-… STAC-<br />

Ci svegliamo urlanti e spaventati ma l’immagine che ci si presenta davanti ci fa passare in un<br />

attimo dal terrore alle risate più grasse: Federico con un piccolo asciugamano color senape si sta<br />

asciugando le balle e il pene, foderati in cuoio, con rapidi movimenti sussultori dal basso verso<br />

l’alto!<br />

Il custode che, rassegnato, dormiva anche lui dentro il bar oramai da due ore, entra trafelato<br />

nella stanza e, accortosi <strong>della</strong> scena esclama ad alta voce : “ Belin, se ne sun aneti tutti, tei<br />

rimastu solo ti che te sciacchi e balle!”( trad: Minchia, se ne sono andati tutti, sei rimasto solo tu<br />

a scrollarti le balle!”). Immaginatevi la reazione mia e del Montoli…..<br />

Alle 9 del mattino, mentre Federico finiva di curarsi il ginocchio con una speciale pomata ,<br />

davanti a cappuccino e brioche il custode ci ha raccontato del perché adesso stanno facendo<br />

tutti i campi in sintetico. Tutti forse pensavate che il motivo fosse il miglioramento tecnico<br />

dovuto allo speciale materiale. Niente di tutto questo. Per legge entro il 2005 tutti i campi<br />

dovranno essere in sintetico perché quelli in terra battuta sono stati ricavati dove prima c’erano<br />

discariche e non si sa con precisione cosa ci fosse in quelle discariche! Abbiamo giocato su<br />

rifiuti tossici centinaia di partite!<br />

Sarà per questo motivo che alle undici di stamattina, quando finalmente Federico ci ha riportati<br />

indietro mi è preso un attacco di “Sguaraus Fulminans”, malattia che di solito coglie Simonazzi<br />

in situazioni intime? Mah….<br />

ASEF 3- CRIPPA 1<br />

Che dire? Forse stavolta abbiamo perso perché gli avversari erano veramente più forti e non<br />

abbiamo niente da rimproverarci. Tranne il fatto che….nessuno riesce a segnare con continuità.<br />

Ci manca il bomber, nonostante l’impegno di tutti per sopperire a questa mancanza…Valgano le<br />

parole dell’arbitro che, sebbene in evidente stato di alterazione etilica a fine partita ha detto che<br />

avevano appena giocato due tra le migliori squadre del torneo….In effetti, se ci fosse stato Ivan<br />

(3, da quando limona con continuità diserta le partite <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong>) avrebbe visto una squadra<br />

tranquilla, ben messa in campo, capace di far girare la palla e di arrivare più volte alla<br />

conclusione. Anche la fase difensiva (finalmente…..) vedeva i giocatori schierarsi correttamente<br />

a coprire il buco creatosi con lo sganciamento di uno dei centrocampisti e non le bocche di tutti<br />

aprirsi a sproposito a pretendere improbabili recuperi. Il risultato è bugiardo:Il 3-1 è arrivato<br />

all’ultimo secondo con tutti noi riversati in attacco. Lo sguardo tra me e Montoli dopo aver<br />

perso l’ultimo pallone per il pareggio era eloquente: “Beh, stavolta abbiamo davvero dato<br />

tutto….”<br />

Il Signore Dei Capelli 9<br />

Mauro Musa, detto Mauro Musa, unico uomo al mondo ad avere il soprannome uguale al nome<br />

e cognome, per parecchie partite si è rivelato una sorta di oggetto misterioso. Certo, la tecnica<br />

non gli faceva difetto e neppure la corsa, ma certi suoi svolazzamenti, tentennamenti, forse non<br />

giustificavano appieno i 500.000 euro sborsati da Maestro Nek per acquistarlo dal Real<br />

Caparezza, squadra dove militava fino all’anno scorso e dove ha segnato migliaia di gol.<br />

Ebbene, a vederlo ieri sera c’era da stropicciarsi gli occhi: corsa continua, recuperi favolosi,


impostazioni da manuale, gol di testa alla Roberto Pruzzo! Nello spogliatoio la spiegazione. Ha<br />

sostituito la Tennent’s con una birra da discount, gramma e quindi dal tasso alcolico inesistente,<br />

che gli ha permesso di rimanere con i piedi ben saldi per terra, tranne che nell’occasione del gol!<br />

Dario 8.5<br />

Inizia con una piccola indecisione, una delle pochissime del campionato, ma poi si riprende alla<br />

grande sfoderando la solita serie di interventi e di belle uscite. Non riesce a credere ai suoi occhi<br />

vedendo la squadra ben disposta in campo limitare i pericoli avversari e quindi può dedicarsi in<br />

santa pace al suo hobby preferito: l’incitamento del compagno di squadra. Mauro, stordito dai<br />

suoi continui complimenti, si crede Garrincha!<br />

Marco 8<br />

Il voluminoso centravanti si batte con vigoria fisica, sebbene zavorrato dal salvagente che da<br />

qualche mese gli cinge i fianchi. Ha una sfiga incredibile nel secondo tempo quando una sua<br />

bella conclusione incoccia prima nella gamba del portiere e poi sul petto di una avversario che<br />

non sapeva neanche lui cosa ci faceva sulla linea. Giocatore atipico, vedasi la settimana scorsa,<br />

quando dopo aver ricevuto il pallone restituito correttamente dagli avversari si è gettato alla<br />

ricerca del gol senza rendersi conto <strong>della</strong> situazione. Ieri ha ricevuto una botta alla gamba che<br />

qualsiasi centravanti avrebbe trasformato in una ruzzolata da rigore: lui, invece, è rimasto in<br />

piedi rincorrendo il pallone che stava andando in fallo laterale! Ma cos’hai nelle gambe? Ghisa?<br />

Pablo 8<br />

Entra nella ripresa e non trovando Nek è spaesato e non sa con chi beccarsi. Pensa perciò a<br />

giocare e lo fa bene, sebbene chieda inspiegabilmente il cambio dopo pochi minuti.<br />

Ad inizio gara si propone per la panchina, restando a bordo campo ad incitare la squadra. Alcuni<br />

avversari mi hanno raccontato però di alcune telefonate sospette durante le quali urlava ad alta<br />

voce: “ No, quella punizione dovevo batterla io !” Sotto la doccia cerca di giustificare il<br />

gonfiore addominale chiaramente da birra con un calcio ricevuto da un avversario! Belin che<br />

faccia…..<br />

Nek 6<br />

Rimane a casa per motivi sconosciuti e, non trovando Pablo è spaesato e non sa con chi<br />

beccarsi. La sua fidanzata mi ha raccontato, però di alcune telefonate sospette durante le quali<br />

urlava ad alta voce: “ No, quella punizione dovevo batterla io!”<br />

Simonazzi 8<br />

Reduce da malattie, sovraccarichi da lavoro e sfighe varie si ripresenta al campo dopo sei mesi<br />

giocando un’ottima partita. Gli difetta un poco la continuità e, negli spogliatoi, mi ha raccontato<br />

alcuni motivi del suo calo fisico. In certe occasioni, infatti, si crede Van Basten e non riesce a<br />

dormire per l’emozione, immaginandosi di dover giocare finali di coppa o di campionati<br />

europei. La conferma l’abbiamo avuta al 15’ <strong>della</strong> ripresa, quando ha tentato di calciare al volo<br />

dalla trequarti un corner di Pablo, colpo che ,se fosse riuscito, sarebbe passato alla storia come<br />

la prodezza del centravanti olandese contro L’URSS nel 1988.<br />

Bino 8.5<br />

Il suo ritorno coincide con una delle migliori prove <strong>della</strong> squadra e forse non è un caso. Negli<br />

spogliatoi è arrabbiatissimo perché non facciamo neanche un fallo, mentre gli avversari non<br />

lesinano calcioni e pedate negli stinchi e sulle ginocchia. Propone il consueto repertorio di balzi<br />

e piroette, slalom, contrasti e lanci illuminanti e, udite udite, per la prima volta da quando gioca<br />

a calcio non si fa male! Incredibile! Anche se un suo volo a metà ripresa ci ha fatto temere il<br />

peggio……


Fontana 10<br />

E lode per la scena negli spogliatoi………<br />

Maltratta il centravanti avversario senza rincorrere alle maniere forti. In macchina al ritorno<br />

(erano oramai le tre del pomeriggio…Sori-Genova 4 ore e cinquanta minuti!) rimembriamo<br />

episodi del passato come quando io e lui ci siamo conosciuti sul campetto di San Cipriano.<br />

Giocavamo contro, lui mi fece tunnel, io inferocito ed umiliato lo stesi con un calcione<br />

proditorio e, non essendoci l’arbitro mi auto-espulsi dalla vergogna! Ah, che tempi…..<br />

Paolo 4<br />

E’ un pelandrone incredibile, svogliato e apatico. Se vince il Genoa poi non viene a giocare<br />

perché appagato! Va beh, se vai a Bergamo dimmelo che vengo anch’io.<br />

<strong>Picasso</strong> ( )<br />

Ne viene da un pomeriggio infernale durante il quale ingaggia una battaglia campale con alcuni<br />

bacherozzi che vivono da qualche parte nella sua cucina. Dopo averle provate tutte ha scoperto<br />

che tali demoniache bestiacce provengono dal buco del lavandino e lo ha tappato con una<br />

griglia. Ma le malefiche bestie si sono striminzite e sono riuscite nuovamente ad invadergli la<br />

cucina passando tra le maglie <strong>della</strong> griglia!<br />

In campo dimentica tutto e giocando nella sua posizione preferita si diverte un sacco…….e<br />

poi…scrivetemi voi la pagella che sono stanco…<br />

Bene, lunedì stessa grinta e stesso orgoglio amaranto! Dobbiamo vendicare una figuraccia<br />

che…..<br />

LUCA 9<br />

Nel ruolo di centrale si trova proprio bene e si vede... nel primo tempo fa partire un tiro al volo<br />

da centro campo splendido che esce di poco,da quel momento lo proviamo tutti e lo stop diventa<br />

un optional...<br />

Viene picchiato per bene finche non dice agli avversari che Bino li ha chiamati "beccamorti"<br />

così spostano le loro attenzioni su bino calpestandolo per bene ma non lo uccidono solo per non<br />

lavorare anche di sera...<br />

Quando è in panca mi sussurra indicazioni utili ma che non sento tipo "marca il 5" ma io<br />

capisco "dammi un 5" quindi lascio segnare l'attaccante e corro da luca a scambiare il simbolico<br />

gesto... lasciando stordito fede che per ore negli spogliatoi si chiede "perchè l'ha<br />

fatto?" fissando il vuoto! Poi se ne sbatte le balle. (Mauro)


La Passione di Ivan<br />

CRIPPA 3-ANIMALHOUSE 1<br />

Ivan Il Pubblico : 10<br />

Ritorna a seguire la squadra dopo due lunghe settimane di passione e si presenta a Cornigliano in<br />

netto anticipo. Verso le 19 comincia a cercare il campo, ma all’improvviso è circondato da alcuni<br />

membri del Circolo ARCI “BOCCE E PENSIONE” di Coronata che per dispetto gli indicano la<br />

strada sbagliata. Comincia così un ‘interminabile Via Crucis lungo la strada che porta al Campo di<br />

calcio detto dagli abitanti indigeni “Monte Calvario”.<br />

Mentre alcune beghine misericordiose gli bagnano il viso con l’aceto, alcuni giovinastri gli cingono<br />

il capo con una corona di spine e gli piazzano una croce sulle spalle, mentre altri gli ostacolano il<br />

cammino con delle ran<strong>della</strong>te nelle tibie.<br />

La sua salvezza è il parroco di Coronata che, dopo averlo vestito di bianco, gli indica una<br />

scorciatoia: ><br />

Raccolto il suggerimento Ivan, oramai ansimante e sanguinolento raggiunge la via e alla prima<br />

svolta a sinistra Padre Umile esce dalla targa che indica la strada, gli si infila sotto la veste e gli<br />

sussurra: ><br />

H22:Ivan all’arrivo al campo viene soccorso da una beghina<br />

Ivan, seduto accanto al redivivo Bozzo (10, si presenta tirato a lucido e col baffo impomatato,<br />

pronto a indossare i colori amaranto nel torneo primavera), benedice l’ingresso in campo delle due<br />

squadre . La <strong>Crippa</strong> gioca, segna e vince con relativa facilità vendicando la pessima figura<br />

dell’andata.<br />

Dario 8,5<br />

Quando arriviamo è ai giardinetti di Principe, noto ritrovo di sfaccendati e perdigiorno, che parla


con il sosia di Ben Harper. Costui in realtà non è altro che tale Federico Grisi detto “Capodanno”<br />

per motivi che è meglio non indagare. Unico uomo al mondo che compra ancora le Mentos<br />

(Montoli è l’unico che gliele scrocca), mentre andiamo al campo saluta un vichingo con le cuffiette<br />

che aspetta l’autobus. Crede di finire imbattuto e quando prende gol al 96 minuto di recupero con<br />

un pugno sfascia la traversa che poi aggiusta a mani nude. Al ritorno definisce l’errore arbitrale “Un<br />

cataclisma naturale contro cui è inutile opporsi (leggi:protestare) dando quindi degli allocchi a me e<br />

a Nek che protestiamo sempre. Che dire….Un artista, in campo e fuori……<br />

Fontana 8<br />

In campo è perfetto e non sbaglia niente, tartassando il povero centravanti avversario con sagacia e<br />

un pizzico di perfidia. Nello spogliatoio si rifiuta di ripetere lo spettacolo <strong>della</strong> settimana scorsa<br />

deludendo molto Bozzo che in realtà è tornato a seguirci apposta. Tira fuori però dalla borsa un<br />

accappatoio a righini verticali multicolori, una via di mezzo tra una vomitata post-moderna e<br />

l’incubo di uno stilista sotto l’effetto del crack.<br />

Forza Fede! Lunedì prossimo vogliamo vederti col sorriso e , possibilmente, con un accappatoio<br />

meno inquietante!<br />

Nek 8<br />

Da quando gli ho fatto conoscere Marco e Pablo, ha perso una decina di chili per il nervoso. Deve<br />

quindi ringraziarmi per tale presentazione che lo ha fatto tornare un figurino. Quando arriva a<br />

Principe lo preghiamo di non beccarsi con Pablo proprio mentre Pablo si sta beccando una lavata di<br />

capo da Montoli per motivi tuttora ignoti. Prima di rendere nota la formazione e scegliere i sette su<br />

gli otto presenti da mandare in campo si nasconde nella boscaglia e sacrifica un capretto traendo<br />

auspicio dalle viscere: Mauro in panchina, come al solito. In campo gioca in difesa e , devo dire la<br />

verità, sebbene quando si presentò in quel ruolo la prima volta sghignazzassimo tutti in maniera<br />

ironica, le uniche due vittorie del ritorno lo hanno visto giocare in quella posizione. E bravo<br />

Maestro…..<br />

Paolo: 8<br />

Paolo il Pelandrone, detto anche Paolo il Lavativo conferma la mia teoria: quando il Genoa vince si<br />

ubriaca al Bar Pontetto e quindi non è in grado di giocare il lunedì. Siccome il Genoa ha pareggiato<br />

è venuto al campo….Si ispira a Cafù, ma siccome è di Bogliasco invece che “Pendolino” viene<br />

soprannominato “Regionale”.<br />

Un giocatore avversario mi ha detto che il nostro centrocampista ha un fratello che gioca nel<br />

Bogliasco . Paolo, in lacrime nello spogliatoio, ci ha confessato che suddetto fratello lo batte in tutti<br />

gli sport che praticano insieme: calcio, pallanuoto, bocce, boxe, freccette, ippica, volley, basket,<br />

poker, zecchinetta, salto con l’asta, polo, cricket, hockey su prato e ghiaccio, surf, windsurf e corsa<br />

nei sacchi. Mezzo voto in meno perché è andato a Bergamo e non me l’ha detto.<br />

Simonazzi 6<br />

Affitta un cammello dotato di sistema cellulare e antenna parabolica per seguire la <strong>Crippa</strong><br />

dall’Egitto.<br />

Bino 6<br />

Affitta un paio di sci dotati di sistema cellulare e antenna parabolica per seguire la <strong>Crippa</strong> dalla<br />

montagna.<br />

Pablo: 8,5<br />

Genio e sregolatezza, entra di prepotenza in tutte le azioni da gol <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong>. Innamorato <strong>della</strong><br />

palla, del tunnel e <strong>della</strong> finezza si perde ogni tanto nei meandri del centrocampo in azioni<br />

stucchevoli. Ma l’autorevolezza con la quale sradica un pallone dai piedi dell’avversario e lo offre a<br />

Montoli e la freddezza con la quale tira una clamorosa “Puntassa” e realizza il terzo gol valgono il


prezzo del biglietto (?!). In macchina ha il coraggio di affermare che a volte Paolo si stanca troppo<br />

perché è troppo generoso e non torna! Belin che faccia…..Con il gol all’ultimo secondo ritorna il<br />

miglior cannoniere <strong>della</strong> squadra. Non si lava la maglietta da calcio dal 9 ottobre 2003.<br />

Mauro 8<br />

In tribuna c’e’ il suo amico Pino, esperto di musica e di pallone che è venuto ad appurare se tutte le<br />

balle che Mauro gli racconta sono vere. Visibilmente emozionato, sbaglia alcuni controlli di palla,<br />

tanto che Pino furibondo medita di abbandonare il campo e di non registrargli mai più una cassetta<br />

dei Raimbow!. Ma poi, scrostatosi dalle scarpe lo strato di sapone Camay che le avvolgevano e<br />

fattosi regolare il baricentro da Ivan, si ributta nella mischia con indomito coraggio e spirito di<br />

abnegazione riconquistando la fiducia di Pino che alla fine gli fa i complimenti regalandogli una<br />

cassetta con le musiche dei balletti di Nurayev. Notevoli alcuni recuperi difensivi, da infarto un<br />

retropassaggio a Dario nel finale.<br />

<strong>Picasso</strong> ( ) Il gol che sblocca la partita e poi scrivetemela voi, prendendo spunto da Mauro che la<br />

settimana scorsa me ne ha scritta una molto divertente. Una sola domanda. Perché prima di chiedere<br />

il cambio ho visto il centrocampista avversario mulinare sette gambe e Pablo ballare il CHA CHA<br />

CHA con Padre Umile mentre Mauro, pelato, cercava di fermarli? Mah…..<br />

Marco Montoli detto Nandrolone 10 e lode<br />

Tratto dal testo teatrale: “Montoli, un centravanti anomalo”,commedia in tre atti.<br />

Atto primo: “La non restituzione <strong>della</strong> palla”<br />

Atto secondo: “Gamba di ghisa”<br />

Atto terzo: “La protesta”<br />

Atto terzo<br />

Ambientazione. Campo “Monte Calvario” di Coronata,campionato Endas, 15° minuto di<br />

recupero sui 26 concessi da un arbitro che delira. Quattordici cianotici in crisi di fiato si<br />

affrontano colpendo il pallone come meglio gli capita, sono frequenti gli svenimenti e le crisi di<br />

allucinazioni. Un invasato con la maglia numero 9 <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> si rotola in panchina (sono io<br />

n.d.a.).<br />

Arbitro “Fiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”<br />

Montoli “Nooooooooooo! Arbitrooooooo, stavolta ha esagerato! Come è possibile<br />

fischiarmi un fallo simile? Io non ho fatto niente! Glielo giuro su quello che ho<br />

di più caro al mondo: le sigarette!<br />

Arbitro Mah veramente……….<br />

Montoli Zitto! Adesso parlo io! Ma dove l’ha fatto il corso per arbitri? Ma non si rende<br />

conto? Io non ho fatto niente, è lui che mi ha spinto!


Arbitro Si ma…….<br />

Montoli<br />

(piange)<br />

Arbitro<br />

(ritrovando un<br />

po’ di coraggio)<br />

Montoli<br />

(arrossisce)<br />

Bastaaaaaaaa! Questa non la digerisco, come del resto la pizzetta che ho<br />

mangiato prima di scendere in campo! Io capisco che siamo tutti a livello<br />

ENDAS ma il suo errore è imperdonabile! Il fallo era a mio favore!<br />

Infatti…..è suo! Lo batta!<br />

Ah….mi scusi…..<br />

Arbitro Va beh……<br />

Montoli ……………………………………..<br />

La partita si chiude con gli otto amaranto che gettano le maglie a Bozzo, Ivan e Pino. Pablo, che<br />

dopo il gol perde la testa, getta anche le scarpe che nessuno raccoglie per ovvi motivi,<br />

ritornando mestamente a prenderle un’ora dopo.<br />

Consigli per la prossima partita<br />

1) Fumate con moderazione<br />

1) Bevete poco<br />

1) Non imitate Montoli!


Il Pallone di Latta<br />

BAVARI 3- CRIPPA 1<br />

(bella partita…tanti tifosi…potevamo vincere…la nostra migliore prestazione…)<br />

In questo mio delirio che sono diventate ormai le <strong>pagelle</strong> ……..<br />

Don Bosco, Padre Umile, San Desiderio, San Gottardo e il Parroco di Coronata sono riuniti<br />

attorno a un tavolo. Argomento <strong>della</strong> discussione: l’assegnazione del Pallone di Latta,<br />

corrispondente per l’Endas del Pallone d’Oro professionistico. La discussione si fa concitata.<br />

San Desiderio: ><br />

Don Bosco: ><br />

San Gottardo><br />

Padre Umile: <br />

Don Bosco: ><br />

Il Parroco di Coronata e San Gottardo (in coro): <br />

Bacco:><br />

Fontana (Trinchetto) 10<br />

Forza Fede! Lunedì prossimo vogliamo vederti col sorriso e , possibilmente, con un accappatoio<br />

meno inquietante. Così terminavo le <strong>pagelle</strong> lunedì scorso……<br />

Beh, a dire il vero visto cosa è successo nessuno si è accorto dell’accappatoio ma del sorriso tutti….<br />

Infatti Fede arriva al campo ciucco perso (su quello che è successo in macchina delego Montoli al<br />

racconto….), saluta tutti felice come un bambino in gita di classe, risponde all’appello dell’arbitro<br />

con voce biascicata . Al primo minuto stende l’avversario diretto con un calcione che ai veterani<br />

<strong>della</strong> squadra ricorda i bei tempi andati <strong>della</strong> “Sindrome di Pasquale Bruno*”, ma l’arbitro lo grazia.<br />

Poi si riprende e incredibilmente gioca una buona partita! Nello spogliatoio in lacrime, si confessa:<br />

tre Martini Dry e due birre medie! Incredibile, ragazzi, incredibile….E poi mi chiedete come faccio<br />

a scrivere le <strong>pagelle</strong> ma ve lo giuro, con dei personaggi come voi è facilissimo….è facilissimo…<br />

davvero….<br />

*Sindrome di Pasquale Bruno: “ Raptus omicida che coglie stopper generalmente corretti .Si<br />

manifesta con criminali entrate da dietro atte a stroncare la carriera dei malcapitati avversari. Si<br />

cura con lunghi soggiorni presso il monastero di Padre Nesta(Confraternita degli stopper<br />

gentiluomini) e particolari pasticche fornite al mercato nero da Fulvio Collovati. Nel 2002 falcidiò<br />

la difesa <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> colpendo ambedue gli stopper (Federico e Maurizio). Tratto da: <strong>Luca</strong> <strong>Picasso</strong><br />

“L’esoterico nel football”, Ed Coccia 2003.<br />

Dario 9<br />

Prima <strong>della</strong> partita viene circondato da una folta schiera di menagramo che gli rammentano<br />

l’amputazione del mignolo nella partita di andata. Mentre gesticola cercando di toglierseli dalle<br />

balle mi colpisce con il mignolo in questione in un occhio e non se ne accorge neanche nonostante<br />

le mie vibrate proteste. In campo para il parabile e anche di più, intrattenendo la nutrita tifoseria


avversaria con piccati commenti in genovese.<br />

Maestro Nek (Gerovital) 8.5<br />

Il 22 Marzo 2004 è una data da incorniciare. Maestro Nek per la prima volta da dieci anni azzecca<br />

la formazione e persino i cambi! . Nel suo nuovo ruolo si trova a meraviglia e, altro fattore<br />

assolutamente inedito, non mi ricordo neanche una sua vaccata! Anzi, un suo tiro nel primo tempo<br />

chiama il portiere alla deviazione di gran classe, mentre una buca maligna gli nega la meritata<br />

soddisfazione del gol nella ripresa.<br />

Paolo 8.5<br />

Soffre di una malattia rarissima che lo costringe a terribili peripezie lungo l’arco <strong>della</strong> settimana per<br />

ritrovare la maglia <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> che infila di nascosto a turno nelle maglie dei suoi compagni di<br />

squadra. D’altronde alcuni suoi amici mi hanno confessato che anche in casa è così. Si alza dal letto<br />

senza la maglia del pigiama, compra una maglietta <strong>della</strong> pelle al giorno perché ne perde una al<br />

giorno, a volte si ritrova a torso nudo a camminare per strada, allo stadio fa la figura del buzzurro a<br />

petto nudo, in realtà infila la maglietta del Genoa nello zainetto di Bino che, rassegnato gliela<br />

riporta a casa. Sulla fascia è incisivo come al solito.<br />

Bino 9<br />

Un indemoniato. Arriva nello spogliatoio gasatissimo e commenta tutto quello che succede con<br />

battute sagaci. In campo è letteralmente scatenato: corre, contrasta, imposta, scatta e tira, giocando<br />

una delle migliori partite del campionato. Nello spogliatoio prende per il culo Fede in maniera<br />

magistrale….Secondo me potrebbe scrivere qualche commento alle <strong>pagelle</strong> (vedi quell’infamone di<br />

Mauro…..)<br />

Andreazzi 9.5<br />

Il suo primo tempo rasenta la perfezione. Due cose in particolare. Il lancio per il mio gol e,<br />

soprattutto, l’invenzione rappresentata da un lancio in verticale sul quale arrivo con un attimo di<br />

ritardo. Un suo amico mi ha detto che in Egitto girava bardato dalla testa ai piedi ed in bermuda.<br />

Solo così si spiega l’abbronzatura delle gambe nettamente superiore a quella del resto del corpo che<br />

gli conferisce un aspetto inquietante e maculato.<br />

Pablo 8.5<br />

Entra nella ripresa e sta per lasciare il segno: punizione magistrale leggermente deviata palla che sta<br />

per entrare in rete lui esulta e<br />

grida:“Gooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo<br />

oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo<br />

oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo<br />

oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo<br />

ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooolllll<br />

lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll"<br />

Ma: il portiere fa un miracolo, il difensore imposta il contropiede, il centravanti avversario segna,<br />

noi perdiamo la partita.<br />

Morale: Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco! Marimba, che sfiga!<br />

Mauro Musa Zazzera Caparezza Tennent’s 8<br />

Mezzo voto in meno per lo scherzo <strong>della</strong> gomma…aspettando il seguito…….Intanto chiarisco<br />

l’episodio <strong>della</strong> squalifica. Un giorno, tornando da Roma , presi il treno e vi trovai sopra Mauro e<br />

Marimba e altri che tornavano da Napoli. Mauro senza scarpe stava impestando lo scompartimento,<br />

ma nessuno aveva il coraggio di dirglielo così io, che notoriamente non ho peli sulla lingua, gli feci<br />

rimettere le scarpe squalificandolo per sei viaggi, cioè impedendogli di levarsi le scarpe per sei


volte. Naturalmente la squalifica valeva sia in Campionato che in Europ….ehmmmm sia in pulman<br />

che in treno! In campo si batte al massimo, come tutti del resto, viene falcidiato nel finale dal<br />

portiere.<br />

<strong>Picasso</strong> ( ) Una precisazione. Da un attento conteggio dei gol risulta che ne ho segnati undici e<br />

non dieci, quindi tutta quella manfrina sulla doppia cifra dovevo farvela il lunedì precedente. Sono<br />

soddisfatto di questo bottino, soprattutto perché sono ancora giovane e posso migliorare! Va<br />

beh….fatemela voi una pagella seria (non come quella di Mauro!) perché sto incominciando a<br />

delirare….<br />

Bozzo 10: Sebbene Dario lo definisca impietosamente un tifoso da distinti, a differenza del<br />

barricadiero Ivan (6. E’ malato , il dottore gli ha diagnosticato “overdose di <strong>Crippa</strong>” e gli ha<br />

ordinato di saltare almeno due partite), Sir Bozzo ci segue nella difficile trasferta, unico tifoso<br />

amaranto in mezzo a una trentina di tifosi avversari. Sente aria di primavera……(il torneo).<br />

Marco Montoli detto “Nandrolone” 8<br />

Massimo impegno, uno splendido assist per Maestro Nek e poi………..<br />

Amarcord (nuova rubrica delle <strong>pagelle</strong>, N° 1)<br />

Marco al momento <strong>della</strong> decisione di riprendere a giocare al calcio nel 2001. Snello, sbarbato,<br />

timorato di Dio e con parrucca votiva si affida a Santa Polenta per migliorare le prestazioni<br />

calcistiche.<br />

Saluti e W la <strong>Crippa</strong><br />

Iniziative:<br />

Amarcord è solo alla prima puntata. Chi avesse foto stravaganti può, anzi deve, inviarmele.<br />

Naturalmente foto di altri. Vale cioè solo la spiata e la delazione, nessuno può mandare foto proprie,<br />

in modo da creare l’effetto sorpresa. A Montoli gliel’ho soffiata sotto il naso…..


Concorso “La maglia di Paolo”. I concorrenti dovranno settimanalmente indovinare a chi Paolo ha<br />

infilato la maglia nella borsa. Primo premio: un giro col suddetto a torso nudo in via XXsettembre<br />

di sabato pomeriggio alle17.<br />

Io voto: nella borsa di Dario.


Il sogno del Maestro parte seconda<br />

Tratto da “La schizofrenia in Europa”, cap 4 “I casi più eclatanti nel mondo del calcio” Ed<br />

Coccia, 2005<br />

“Che serata che si prospetta! Andiamo a giocarci le nostre chance anche oggi e io mi sento<br />

benissimo! Mi ha appena telefonato Breitner e mi ha detto che Schwarzenbeck aveva detto a tutti<br />

che giocavamo a Berlino e non a Monaco di Baviera! Ma come si fa a essere così storditi....Vabbe,<br />

nel tardo pomeriggio ho diramato le convocazioni. Oltre a me che sono Neckenbauer, a Breitner e<br />

Schwarzenbeck ci sono Hoeness, Bonhof, Netzer, Muller e Vogts. Sono tutti ragazzi eccezionali<br />

anche se non ho mai capito perchè...hanno tutti soprannomi italiani! Ivan, Dario, Marco, <strong>Luca</strong>,<br />

Federico, Mauro....che stranezza....<br />

Entriamo in campo e di fronte ci troviamo l’Olanda di Crujff che parte sparata e ci fa subito due<br />

gol. Mi giro verso la panchina ma mi accorgo che Helmut Schoen non c’è! Si sarà sentito male,<br />

impossibile disertare la finale mondiale del 1974!<br />

Ma ecco che all’improvviso, su rimessa laterale di Bonhof, sbuca in area Muller che di testa riapre<br />

la partita! Che gioia! Non sto più nella pelle ma a questo punto accade l’imponderabile!<br />

Schwarzenbeck , Vogts e Bonhof, siccome mi odiano, decidono di non passarmi più il pallone e gli<br />

avversari ce ne fanno altri due! E’una vergogna, peccano di egoismo, non si può buttare via un<br />

campionato del mondo giocato oltretutto in casa in questa maniera! Non me la passano proprio<br />

mai , tanto è che da una azione manovrata dei tre mi arriva la palla e io faccio gol! Incredibile !<br />

Nella ripresa però non ci diamo per vinti ,e sebbene l’Olanda sia a tratti incontenibile non ha fatto<br />

i conti con il nostro carattere teutonico. Soprattutto io sono bravissimo, eccezionale, fantastico,<br />

inimitabile, clamoroso, bello, simpatico, affascinante, fuoriclasse, fantasioso, concreto,<br />

insuperabile, un dio, un adone, un fico <strong>della</strong> madonna, adorabile, charmant,un duro dal cuore<br />

tenero, perfetto! Faccio due gol <strong>della</strong> Madonna e anche questa volta me la sono passata da solo!<br />

Ho fatto tutto io Franz Neckenbauer! Eh eh eh eh eh eh eh..........Campioni del Mondooooooooo!”<br />

La triste realtà raccontata da <strong>Picasso</strong><br />

Una <strong>Crippa</strong> tenace e gagliarda gioca una delle migliori partite del torneo ma perde (7-5). Nulla si<br />

può imputare ai ragazzi di Helmut Schoen ehmmm...di maestro Nek se non una insopprimibile<br />

tensione al bisticcio e al battibecco. Protagonista questa volta Maestro Nek che durante una delle<br />

sue frequenti crisi di schizofrenia, rimprovera agli allibiti compagni di non passargli la palla proprio<br />

dopo avere segnato una rete su azione manovrata!<br />

Pagelle<br />

Dario 8<br />

Non una prestazione memorabile, ma la canna di bambù che usa per portare la borsa da calcio fa<br />

passare in secondo piano la sua partita. Oramai, visti i risultati, si concentra solamente sulle<br />

valutazioni per assegnare il Premio Dieng che questa volta consegna a Penco, nonostante le vibrate<br />

proteste di <strong>Picasso</strong>. Contagiato da Nek anche lui comincia a soffrire di crisi di schizofrenia tanto da<br />

credersi Jan Anderson, il cantante e flautista dei Jethro Tull.


Dario a fine gara suona la canna di bambù<br />

Mauro 7.5<br />

Mezzo voto in meno per il tenero coniglietto parlante che usa come portachiavi ciondolante alla<br />

sinistra del pene (chissà quante ne ha da raccontare...). Ma che gol! Sbuca dalle retrovie e come un<br />

consumato centravanti la sbatte in rete ricordando a tutti (soprattutto a Nek....) Gerd Muller, il<br />

poderoso centravanti <strong>della</strong> Germania Campione del Mondo del 1974. Ma siccome è segaligno e<br />

filiforme si infortuna e lascia spazio a...<br />

Sir Bozzo 7.5<br />

Ci rimane molto male per le esternazioni fuori luogo del Maestro. Nello spogliatoio, in lacrime, mi<br />

ha confessato il perchè! Lui, i tedeschi, proprio non li sopporta e l’ho fermato mentre covava<br />

propositi di vendetta meditando di bombardare Dresda. Una buona partita, anche se non dà mai la<br />

palla a Nek.<br />

Marco 7.5<br />

Arriva al campo in stato confusionale, scambiando lo spogliatoio per il bagno di casa sua. Inizia<br />

infatti a scoreggiare come un disperato e non ci risparmia una bella pisciatina nella doccia. Gioca<br />

bene sulla fascia destra ma solo per sette secondi, infrangendo il suo record precedente (otto). Poi si<br />

sposta, completamente spompato, a fare il centravanti. Emblematica una sua rimessa laterale.<br />

Rimane per circa mezzo minuto con la palla tra le mani dietro la testa, in posizione di battuta, con lo<br />

sguardo perso nel vuoto. Poi improvvisamente la sbatte per terra con violenza. Punito dall’incredulo<br />

arbitro con l’inversione <strong>della</strong> rimessa, ha pure il coraggio di protestare con un urlaccio dei suoi. Fa<br />

comunque il suo dovere (gol). Non dà mai la palla a Nek.<br />

Ivan Alpa 7.5<br />

Di fronte ha un centravanti coi fiocchi, esperto e maligno, che lo fa penare non poco. Si arrangia<br />

come può, proponendosi poco in fase di impostazione, a causa di frequenti crisi cardiocircolatorie,<br />

ansie, stati di ipertensione cianotica, miraggi. Sono due mesi che nello spogliatoio mi guarda e<br />

canticchia motivetti infantili, dando poi, complice Mauro, la colpa al coniglietto portachiavi!<br />

Fede Penco 7.5<br />

Decisamente migliorato rispetto alle precedenti prestazioni tira fuori dal cilindro un<br />

conigliett...ehmmm un colpo a sorpresa, un numero che ai vecchi <strong>della</strong> squadra ha ricordato i tempi<br />

<strong>della</strong> “Sindrome di Pasquale Bruno” Colpisce infatti proditoriamente, con coscienza,<br />

consapevolezza e applicazione un avversario con un efferato calcione , quindi ridacchia e a fine<br />

gara si lamenta del fatto di avere sprecato un ammonizione! Ma va là, gli sta bene a quei<br />

beccamorti!<br />

Tratto da: Massimiliano Nigro. ”Io proprio io, Maestro Nek: una favola amaranto”. Edizioni<br />

Coccia, 2004”<br />

Brano scelto dal Capitolo 5 “Una vita di cazzeggio”<br />

“ Arrivato all’Università Nek dimostrò subito un notevole spirito di iniziativa. Non certo nello<br />

studio, vista la rada frequenza dei suoi esami, ma nel adattarsi completamente all’ambiente <strong>della</strong><br />

Biblioteca Romeo <strong>Crippa</strong>. Divenne cioè un punto di riferimento, vista la quantità di tempo che


passava nella struttura. Essendo di bell’aspetto e non studiando mai, soleva adagiarsi sulle panchine<br />

dei corridoi studiando attentamente, questa volta si, il passaggio delle decine di ragazze che<br />

frequentavano la Biblioteca e che spesso rimanevano colpite da un tale bellimbusto. Attirò anche<br />

l’attenzione di un giovane studente di Scienze Politiche, <strong>Picasso</strong> <strong>Luca</strong>, che, ammirato dalla capacità<br />

di Nek di riuscire a flirtare con parecchie delle ragazze e di tenere tutto nascosto alla sua povera<br />

fidanzata dell’epoca, decise di diventare suo amico. Rimasto colpito dalla conoscenza <strong>della</strong> materia<br />

e, verificata l’abilità sopraccitata, gli conferì il titolo di “Maestro”, cercando di seguirlo, con buoni<br />

risultati, senza però minimamente raggiungere i livelli del suo insegnante (ora lui fa il tranquillo e<br />

io invece guarda come sono ridotto! N.D.A.)<br />

Dopo parecchi anni di permanenza, oramai invecchiato e dopo essere stato inserito nell’inventario<br />

<strong>della</strong> biblioteca come soprammobile, il maestro decise che era l’ora di laurearsi. Acquistò un<br />

biglietto per Napoli dove alla stazione comprò una laurea in Scienze Politiche da un farabutto del<br />

luogo, riuscendo a farsela convalidare dopo avere limonato con tutte le segretarie di via Balbi.”<br />

<strong>Picasso</strong> ( )<br />

Non passa mai la palla a Nek. Oh, però voglio la pagella eh?


Amarcord


Mario Merola<br />

<strong>Crippa</strong> 0 – Figli di Mardok 1<br />

Gentile <strong>Luca</strong> <strong>Picasso</strong><br />

Ho il piacere di comunicarle che <strong>Le</strong> è stato assegnato, all’unanimità, il Premio Mario Merola 2004<br />

per le sceneggiate messe in atto durante le prime partite del torneo “Lavoratore Endas 2004 girone<br />

del lunedì sera”.<br />

La commissione giudicante, nella sua attenta e gustosa motivazione, ha sottolineato in particolare<br />

tre concitati momenti durante i quali la sua recitazione ha raggiunto picchi d’intensità paragonabili<br />

solo, e sottolineiamo solo, al grande Maestro (che non è Nek in questo caso, ci mancherebbe!) al<br />

quale questo premio è intitolato.<br />

1° momento: il tuffo del rigore (prima partita)<br />

2° momento: il lancio <strong>della</strong> fascia<br />

3° momento: il battibecco nello spogliatoio<br />

Nel ringraziarla per averci regalato questi momenti di grande teatro la invitiamo a segnalarci<br />

l’indirizzo dove inviarle il premio, che consiste in cinque copie del film “Da Corleone a Brooklyn”<br />

(1979)di Umberto <strong>Le</strong>nzi con Mario Merola e Maurizio Merli (7.5). <strong>Le</strong> inviamo, per gentile<br />

omaggio, la locandina.<br />

“<strong>Crippa</strong> Core Ingrato!”, così canticchiavo martedì mattina, prima che mi arrivasse la notizia del<br />

premio. Questa <strong>Crippa</strong> appassiona, lotta giochicchia ma non segna, ahimè, non segna! Gli altri<br />

fanno un misero golletto di culo e portano a casa i tre punti ridacchiando e sghignazzando. I temibili<br />

“Figli di Mardock (no, Nek…non è quello di Sky)” in realtà si rivelano non più che una sbragata<br />

accozzaglia di pedatori semi-disperati, cioè al nostro livello, anzi non del tutto, visto che noi<br />

abbiamo eliminato il semi.<br />

Dario 8<br />

Durante la settimana il polemico portiere sia annoia a casa e non sa cosa fare. Decide quindi di<br />

preparare i premi Dieng per tutto l’anno ma poi, si sa come vanno queste cose, un premio tira<br />

l’altro, et voilà, il premio non c’è più. Prende dunque carta e penna e decide di rispondere<br />

polemicamente alle mie <strong>pagelle</strong>, cadendo però in un grossolano errore di filosofia <strong>della</strong> scienza.


Afferma infatti che siccome io ho sostenuto che Bozzo è un baronetto perché di notte si congela e di<br />

giorno si sbrina, anche lui dovrebbe essere un baronetto. Ma Dario, io non ho detto che “tutti quelli<br />

che dormono con le finestre aperte diventano baronetti” ma che “Sir Bozzo diventa baronetto!”. Ti<br />

spiego meglio: sia Marco Montoli che sua sorella Sara vengono ingozzati da Mamma Carmela, ma<br />

mentre Marco è lievitato orizzontalmente , sua sorella è filiforme! Capito?<br />

Nek 8<br />

Durante la settimana il novello Lippi non sa cosa fare e passa il tempo a cercare di farsi consegnare<br />

la muta di maglie che ci spetta di diritto. L’unica raccomandazione è stata, al momento dell’ordine<br />

.<br />

Quando due settimane fa siamo andati a cercare di ritirarle per la prima volta la commessa ci disse<br />

, segno inequivocabile <strong>della</strong> perentorietà <strong>della</strong> sua raccomandazione.<br />

Nek prima bleffa, poi accusa Scarrone non sapendo che da lì in poi inizierà un vero calvario. Gli<br />

verranno consegnate nell’ordine: una muta di maglie dell’Avellino stagione 82-83 senza<br />

pantaloncini, due vestiti da sposa, quattro maglie bianche, undici pantaloncini rosa,sedici staffe da<br />

cavallerizzo, la divisa <strong>della</strong> nazionale sovietica di ping-pong (1987), i costumi <strong>della</strong> selezione<br />

italiana di nuoto sincronizzato, le maglie d’allenamento <strong>della</strong> Nocerina, sette canottiere (bucate e<br />

con macchia di vino) rubate al magazziniere dell’Albinoleffe!<br />

Disperato, ripiega quindi sulla trentaduesima divisa dell’Inter ( a maniche corte), indicatissima per<br />

il gelo di Bavari e si sfoga chiamandomi “abulico”.<br />

Marco 3<br />

Siamo tutti ansiosi di vedere il cortometraggio di Bozzo e lui pretende di farcelo vedere su un<br />

“Commodore 64” vinto ad una riffa di beneficenza alla “Fiera del Rottame” di Piccarello (vicino a<br />

S.Olcese) nel 1984!<br />

Giorgio 7/8<br />

Arriva come al solito con tutto l’occorrente nascosto sotto la tuta. Novità <strong>della</strong> serata: non solo<br />

occlude alla vista l’occorrente per giocare al football, ma anche quello per la successiva serata<br />

galante….Saputo delle proprietà galvanizzanti del “Maca” descritte da <strong>Picasso</strong>, scappa alla fine del<br />

primo tempo, svaligiando la farmacia di Bavari. Non si hanno notizie sui risultati…<br />

Bozzo 10<br />

Per colpa di Montoli, la mia succulenta pagella sul suo cortometraggio , già pronta da mesi,è<br />

rinviata a data da destinarsi. A pallone gioca bene, prova la conclusione da fuori e cinguetta<br />

pedatoriamnte con amabilità e cortesia con i suoi compagni centrocampisti. Assiste sbigottito alla<br />

pioggia di critiche piovute sul suo amico <strong>Picasso</strong> alla fine del primo tempo e nello spogliatoio è<br />

l’unico a difenderlo mentre tutti ridacchiano!


Ivan Luigi Alpa 10<br />

Prima <strong>della</strong> partita io e “freezer” Bozzo ci avviciniamo agli avversari che ci spiegano che Mardok è<br />

una divinità babilonese e che hanno scelto il nome <strong>della</strong> squadra per intimorire gli avversari.<br />

Accortosi di Ivan però il capitano ha esclamato e si è ritirato negli spogliatoio a farsi il segno <strong>della</strong> croce. THOR<br />

gioca una partita perfetta, fatta di ardore agonistico, tempismo, proditorietà balistica e convinzione<br />

di fondo. Spazza quello che c’è da spazzare, chiude, imposta, facendo passare in secondo piano la<br />

sua assenza suglI<br />

spalti……………………………………………………………………………………..(ci siamo<br />

capiti THOR?)<br />

Ivan Luigi Alpa guida la difesa con autorità!<br />

Mauro (Maurizio Merli) 7.5<br />

Essendo un compagno di vagabondaggio di <strong>Picasso</strong> e convintosi oramai dell’ammerolamento<br />

dell’amico decide di trasformarsi in Maurizio Merli. Prende quindi il rasoio per tagliarsi i baffi alla<br />

Merli ma, dopo un lungo litigio con lo stesso, assume nell’ordine le sembianze di : Charles<br />

Bronson, Castagna, Peppino di Capri. Deluso, mantiene il suo aspetto attuale alla Caparezza.<br />

Il gruppo dei ritardatari: 4<br />

Arrivano in ritardo e passano tutto il primo tempo a palleggiare a bordocampo. Corrado (7) ha<br />

passato la settimana lanciando fermacarte dell’ufficio in posizione eretta, mani dietro la testa e piedi<br />

dietro la linea <strong>della</strong> porta d’ingresso dell’ufficio del direttore, che lo ha licenziato. Rabbioso, ha<br />

guidato gli assalti <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> nella ripresa con ghigno satanico e bava alla bocca. Fontana (7)<br />

afferma di avere giocato 200 partite nella <strong>Crippa</strong> proprio lunedì, ma non si capisce su quale base<br />

matematica e statistica. A Dario l’ultima parola……Trivellone (7) trivella con ritmica ferocia la<br />

difesa avversaria facendosi largo a colpi d’anca, spintoni e parolacce, ma non riesce ad essere<br />

incisivo sottoporta. Federico Secondo (7) studia la linea di difesa per il suo centravanti nonché<br />

capitano nonché io per il tentativo di assassinio di un avversario. Poi, esaltato dall’ardore<br />

agonistico, lo imita azzoppando un malcapitato.


U.S. Bavari 0 – <strong>Crippa</strong>thinaikos 0<br />

Ecco! Questa è la <strong>Crippa</strong> che le migliaia e migliaia di tifosi sparsi lungo lo stivale vorrebbero<br />

sempre vedere. Barricadiera quando serve, grintosa senza essere cattiva, umile e mai spocchiosa,<br />

semplice, quadrata. Al cospetto del lanciatissimo Bavari, secondo in classifica e seguito come al<br />

solito da una trentina di “afecionados”, i leoni amaranto si ritrovano tali, ribadendo colpo su colpo<br />

agli attacchi avversari e sfiorando anche la vittoria nel finale quando Baffo Bozzo viene fermato al<br />

limite dell’area in maniera almeno sospetta da un rude avversario mentre l’arbitro nicchia beffardo.<br />

Quando, a metà <strong>della</strong> ripresa, gli attacchi del Bavari si fanno pressanti e il fortino predisposto da<br />

Maestro Nek sembra sul punto di crollare, ci pensa il valoroso Dario Patrone, con la sua migliore<br />

prestazione nella <strong>Crippa</strong>, a sbarrare le porte d’ingresso agli avanti avversari e a consegnarci un<br />

punto sofferto ma meritato. Crisi superata? E’ presto per dirlo. Prendiamo questo punto come<br />

stimolo per risalire la china, ora ci aspettano tre turni alla nostra portata:se verranno affrontati con la<br />

stessa grinta e umiltà di ieri sera potranno portarci fuori dalle secche di una classifica che disonora<br />

la oramai ultra decennale storia del nostro sodalizio.<br />

Patrone Dario 10 con lode<br />

Questa strana annata, fino adesso portatrice di sconfitte e delusioni, ci consegna definitivamente un<br />

personaggio difficile da raccontare attraverso il solo strumento delle <strong>pagelle</strong>. Per fare un esempio,<br />

come definire un portiere che si presenta al campo ben prima dell’orario stabilito per appendere alla<br />

griglia di protezione del campo uno splendido striscione in piume di gallina (appiccicate con la<br />

catramina) recante la scritta “Alè <strong>Crippa</strong>”? E mi bastano poche righe per descrivere le parate di ieri<br />

sera? Di fronte al suo senso <strong>della</strong> posizione e alle sue spericolate uscite le porte di Bavari<br />

sembravano quelle del Subbuteo! E che dire delle sue urla di incitamento continue e <strong>della</strong> sua<br />

parlantina in campo, seconde sole al fiume di parole incontenibile che sgorga dalla bocca del<br />

logorroico Montoli? E dei suoi generosi premi finali?<br />

Allora parlo del suo cane Geppo, incredibilmente assomigliante al mio Ugo, ma decisamente più<br />

vivace e festaiolo. All’uscita <strong>della</strong> partita di due lunedì addietro ha aspettato tutti i delusi<br />

componenti <strong>della</strong> squadra per salutarli ad uno a uno con salti prodigiosi e leccate sulla faccia<br />

(Bozzo lo usa per impomatarsi i baffi), riportando il sorriso sui volti affranti degli scombinati<br />

calciatori amaranto. Dario però, in lacrime, mi ha confessato che a casa il quadrupede si è divertito<br />

a riproporre con una palla di carta straccia alcune nostre giocate, riuscendoci alla perfezione!<br />

Maestro Nek 10<br />

Arriva al campo influenzato, distrutto dalla dieta a zona e pettinato con la permanente vista la<br />

quantità di parole che Marco gli ha riversato dal sedile posteriore <strong>della</strong> sua macchina nel viaggio di<br />

andata. Quindi negli spogliatoi è più stranito del solito. Quando però veste la maglia <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong><br />

dimentica tutte queste disgrazie e si propone a guidare la difesa con perizia, acume e senso tattico,<br />

risultando pedina fondamentale nella costruzione del prezioso pareggio. Partecipa anche alle rare<br />

sortite offensive, arrivando però alla conclusione barcollante, olivastro e in chiaro debito di<br />

ossigeno.<br />

Nel viaggio di ritorno brasa un elmo pauroso a Marco (io fingevo di dormire) sulla oramai famosa<br />

dieta a zona, dissertando in maniera forbita su carboidrati, proteine, lipidi, verdure e latticini<br />

credendo in questo modo di disinnescare la verve logorroica di Montoli, col solo risultato di zittirlo<br />

per pochi secondi ma di fornirlo di nuovi argomenti per i suoi discorsi insensati che mi toccherà<br />

sorbire in settimana! Guarda che te lo mando in ufficio eh?


Ivan Il Pazzo 10<br />

E’ chiaramente pazzo, anche se fatica ad ammetterlo. Per quanto riguarda la partita, nulla da dire,<br />

ineccepibile; si propone come diga invalicabile e quando viene valicato si fa il segno <strong>della</strong> croce<br />

sperando nella serata miracolosa di Dario. Il problema è questo: è un pò di tempo che è stranamente<br />

silenzioso, sebbene sempre puntuale e sagace nelle battute. Ogni tanto però se ne esce con strani<br />

versi, risatine, ghigni impercettibili che mi fanno dubitare <strong>della</strong> sua tenuta mentale. Anche il suo<br />

abbigliamento prepartita, da arlecchino schizofrenico, mi ha lasciato più di una perplessità. Lui<br />

stesso mi ha raccontato che in settimana, al supermercato, canticchiava un motivetto le cui parole<br />

aveva tratto dalla lista <strong>della</strong> spesa! Lo sguardo esterrefatto di una pensionata (che, nell’assistere alla<br />

scena ha lasciato cadere le borse per terra) lo ha convinto ad interrompere la<br />

performance.....Mah......(Ce lo fai avere il testo?)<br />

Baffo Bozzo 10<br />

In settimana viene contattato da un dirigente <strong>della</strong> birra Moretti ed informato del fatto che la stessa<br />

vuole allestire una squadra di calcio amatoriale. Alla sua gentile affermazione (“E chi se ne frega?”)<br />

l’alto dirigente gli ha rivelato di averlo scelto come giocatore simbolo per il suo baffo, l’unico in<br />

Italia a tenere testa a quello del famoso testimonial pubblicitario. Minacciato da Mauro, che come<br />

tutti sapete da solo regge all’incirca il 30% del fatturato <strong>della</strong> Tennent’s , Baffo Boffo ha risposto<br />

picche affermando di avere giurato eterna fedeltà a Maestro Nek, sciorinando un’ottima prestazione,<br />

culminata col mirabile salvataggio sulla linea a metà ripresa, accompagnato da un boato di<br />

meraviglia degli esterrefatti tifosi avversari. Per il resto gioca molto bene, toccando decine di<br />

migliaia di palloni.<br />

Paolo 10<br />

Domenica mi sono preoccupato di verificare la sua presenza a Genova e non in quel di Pescara.<br />

Visti i precedenti veneti, infatti, temevo che il buon Paolo si lasciasse nuovamente andare a bagordi<br />

e gozzoviglie di ogni genere, stravizi e baccanali, rendendosi nuovamente indisponibile per la<br />

contesa del lunedì...<br />

Importantissimo infatti è stato il suo rientro sulla fascia sinistra. Paolo ha fornito un’ottima<br />

prestazione, equilibrio tattico a centrocampo, proponendosi spesso per l’incursione offensiva,<br />

duettando in maniera tutt’altro che vana con i suoi compagni Bozzo e <strong>Picasso</strong>: dal suo piede partono<br />

le azioni più pericolose e incisive, soprattutto nella ripresa. Più che altro mi sorprende il suo rifiuto<br />

a partecipare alla bevuta del dopo partita.... Mi sa che nasconde qualcosa....sghignazzava troppo...va<br />

beh, mi racconterai allo stadio....<br />

Montoli 10 meno<br />

Il meno per la quantità incalcolabile di parole profuse dalle 19 alle 24 di ieri sera! Incredibile!<br />

Piuttosto che stare zitto voleva raccontare barzellette! Come cappello finale alla serata ha attaccato<br />

bottone con il proprietario del Galeone che alla fine voleva cedere l’attività!<br />

Gioca molto bene, facendo crescere i rimpianti per le sue “non perfette” condizioni di forma.<br />

In preda a crisi ripetute di schizofrenia logorroica, è rimasto particolarmente turbato dall’episodio<br />

<strong>della</strong> sua espulsione di qualche settimana fa. All’inizio descriveva ( a tutti.....) l’accaduto in maniera<br />

abbastanza verosimile ma, complice la sosta natalizia, il suo racconto si è progressivamente<br />

arricchito di particolari fino a....


Rambo di <strong>Le</strong>vante<br />

Marco, davanti al caminetto, la sera di Natale, racconta a mamma Carmela e a babbo Piero<br />

l’episodio dell’espulsione.........<br />

“Pieve Ligure. La partita stava volgendo al termine. Partita maschia, mamma, eravamo sotto di un<br />

gol e mancava davvero poco al termine. Io fungevo da perno <strong>della</strong> squadra, ero il fulcro di ogni<br />

azione offensiva e avevo anche fatto gol, un gol fantastico, papà, davvero imparabile. Quando....Mi<br />

si sono avventati addosso in tre con inusitata ferocia, mi braccavano come nelle più spietate battute<br />

di caccia. Lo so, Sara (l’esterrefatta sorella n.d.a.), forse non dovevo farlo ma... tu non puoi<br />

capire...le urla dei tifosi, l’adrenalina <strong>della</strong> partita, l’importanza del risultato...Con un gomito ne ho<br />

steso uno, con un pugno l’altro e con un doppio calcio volante il terzo!<br />

La reazione degli avversari è stata fulminea. Tutti e centottanta mi si sono avventati addosso,<br />

l’allenatore brandiva un machete, mentre il capitano con una sega elettrica attaccata ad un<br />

improvvisato generatore cercava di squartarmi. Io sembravo Uma Turman in Kill Bill volume<br />

primo, ne ho fatti fuori ottanta a mani nude, ma poi nessuno mi dava man forte. ....<br />

Sono quindi fuggito nella boscaglia nascondendomi per tre giorni e cibandomi di bacche e radici.<br />

Ero ferito, ma sono riuscito a fermare il sangue con un logoro brandello di stoffa. Mi sentivo<br />

perduto, gli avversari, chiamati i rinforzi, mi braccavano sempre più da vicino quando.....Nei pressi<br />

di Bavari ho trovato un covo di mitragliatrici dei partigiani ed una sembrava ancora in buono stato.<br />

Ho unto gli ingranaggi con lo sputo e miracolo....Funzionava! Imbracciatola ho cominciato a<br />

sparare e li ho uccisi tutti! Davvero! Ma qui sta l’incredibile <strong>della</strong> storia, Fabio, (fidanzato <strong>della</strong><br />

sorella che nel frattempo sta chiamando la neuro n.d.a.): quello stronzo del giudice sportivo mi ha<br />

dato due giornate di squalifica! Non vi sembrano troppe?”<br />

<strong>Picasso</strong> (Nek, se non mi fai la pagella non ti parlo più)<br />

Ma...vorrei fare una proposta: l’introduzione del palloncino per gli stopper avversari...anche questo<br />

aveva un fiato da avvinazzato......la prossima volta mi porto un pacchetto di Fischerman.<br />

Mauro 10<br />

Riesce finalmente a fare due cose: il tackle scivolato e a farsi crescere la barba. Per quanto riguarda<br />

la seconda questione,in lacrime, mi ha svelato un segreto. La gatta che da qualche tempo abita con<br />

lui ogni mattina al risveglio lo sgraffigna sulla faccia rendendogli impossibile la cura <strong>della</strong> stessa.<br />

Disperato, ha comprato quindi all’animale quattro babbucce e applicategliele è riuscito a farsi<br />

crescere la barba. Un suo “amico” mi ha spifferato che usa il gatto anche per allenarsi nei tackle,<br />

rendendo la vita impossibile a quella povera bestia.<br />

Carosella 10<br />

<strong>Le</strong> partite si vincono insieme e quindi è stato importante anche il contributo di chi da fuori incitava.<br />

Che dire? Spero che la comprensibile incazzatura ti sia passata...Dai Corra!<br />

Un caro saluto a Fontana<br />

W la <strong>Crippa</strong>!


<strong>Crippa</strong> 6 – Zena City Ramblers 1<br />

Via Terpi Calibro 9<br />

Questa non vuole essere una semplice pagella. No. Questo vuole essere il resoconto dettagliato e<br />

particolareggiato di come una semplice squadra di amici si possa trasformare nella più agguerrita<br />

combriccola di sanguinari, feroci, spietati killer che il calcio amatoriale ligure ricordi.....<br />

Tutto cominciò il pomeriggio di martedì 22 marzo 2005, alle ore 18.12.<br />

Federico Fontana, avvocato emergente del Foro genovese, mite e pacifico come l’orsetto di Mauro,<br />

invia alla squadra una e-mail dai contenuti quantomeno preoccupanti....<br />

“Stavolta batterò il record: voglio prendere tre ammonizioni in una partita sola, farò saltare<br />

qualche dente, spacco tutto, sono carico come una molla, aaarghhh, morte, sangue, distruzione.<br />

gambe in frantumi, cartellini in culo all'arbitromerda, merda, cazzo!!!ah, ramblatemi sto culo, vi<br />

piscio in bocca, bastardi, rompo tutto.<br />

crippa ultima? MMMAAAIII!!!”<br />

L’email in questione faceva riferimento al recupero di campionato Endas a 7 (Desperation Cup) in<br />

programma in Via Terpi alle 5 del mattino di giovedì 24 marzo, <strong>Crippa</strong>-Zena City Ramblers,<br />

incontro fondamentale per evitare l’onta dell’ultimo posto del girone che le due squadre<br />

mestamente condividevano con quattro miseri punti a testa........<br />

Evidentemente qualcosa era scattato nella già scombiccherata capoccia del rosso difensore. Mentre<br />

incredulo provavo a scrivere qualcosa per calmarlo gettai un’occhiata sulla lista delle e-mail<br />

ricevute e mi accorsi del tenore delle risposte........<br />

Maestro Nek: “Vi voglio tutti concentrati e con gli occhi ignettati di sangue, come contro l'asef!!!!!<br />

(Il madornale errore grammaticale viene stigmatizzato da Fontana in un e-mail a parte e certifica<br />

quanto vi raccontavo ne “Il sogno del maestro prima e seconda parte”, cioè che Nek è un asino.<br />

N.D.A.)”<br />

Ivan Alpa : “puttana minchia! dobbiamo giocare come se fossero i primi del torneo!spaccare tutto!<br />

cazzo!”<br />

Dario Patrone : “per la sanguinolenta, truce e spietata partitona di stasera sono riuscito a<br />

recuperare una calorosa tifosa!!! pertanto prego Ivan di sbattersi a recuperare lo striscione.<br />

Maestro, ti prego, maglie amaranto!!! E ramblatemi tutto il ramblabile miseri ultimacci!”<br />

Dalle parole delle e-mail emergeva chiaro e tondo che ........non sarebbe stata una partita come tutte<br />

le altre......Io, sebbene ateo, mi feci il segno <strong>della</strong> croce e mi avviai al campo....<br />

La partita<br />

Nello spogliatoio sembra tutto normale: Marco scoreggia, Ivan canticchia, Fede straparla, Dario<br />

suona la canna di bambù. I nostri avversari, ignari di ciò che gli sarebbe capitato, sorseggiano<br />

distratti un cafè al bar in attesa di giocarsi il penultimo posto. Si sono portati anche un poker di<br />

tifosi che prende posto sulle gradinate dell’impianto di Montesignano. Lo striscione in colla di<br />

pesce e piume di struzzo che recita “<strong>Crippa</strong>, you’ll never walk alone” campeggia maestoso sulla


griglia di protezione del campo.<br />

Bene, si gioca, l’arbitro è Ivaldi che, ridacchiando ironicamente, chiama all’appello i giocatori delle<br />

due squadre ultime in classifica. Anche lui, chiaramente, non sospetta che razza di partita gli<br />

sarebbe toccata .<br />

Si inizia. Gli avversari fanno gli spiritosi, si sono accorti che qualcosa non quadra. Dagli sguardi<br />

minacciosi che incrociano dalla parte opposta del campo intuiscono che c’è qualcosina di strano e<br />

tentano nervosamente di sdrammatizzare. Sono tutti bravi ragazzi, rasati di fresco, facce da onesti<br />

giovanotti, pettinature convenzionali a parte uno che sembra un cedro, timorati di Dio. Ma la<br />

campagna di odio orchestrata da Fontana li snatura ai nostri occhi e ce li fa sembrare maligni<br />

provocatori, infami delatori, avanzi di galera, delle merde, in poche parole.<br />

Si parte. Nek, ancora convinto di essere Neckenbauer, sfodera una doppietta da campione in meno<br />

di tre minuti. Siamo in vantaggio. Alè ragazzi, il penultimo posto non ci può sfuggire!<br />

Quei bastardi dei Ramblers tentano di reagire ma noi siamo determinati. Un dribbling?Una tibia!<br />

Tenti di passarmi? Calcione da dietro! Fai il furbino eh? Vuoi segnare? Tackle scivolati sulle rotule,<br />

spinte, urla, improperi!<br />

Ivan Alpa si distingue in ferocia. Calcione proditorio e ruzzolata dell’avversario. Io sono<br />

incontenibile. Appena sento odore di diatriba, mi ci tuffo a pesce. Per quei disonesti dei Ramblers è<br />

un inferno. Che Bello! Nek è scatenato e picchia come un fabbro, Fede incontenibile, Gigio si<br />

sbaglia e mi manda affanculo ma fa niente, si è sbagliato, Paolo percorre la fascia come un treno e<br />

tra una sbuffata e l’altra infligge pesantissimi calcioni agli avversari, Dario, sotto gli occhi<br />

esterrefatti <strong>della</strong> sua amica , si agita in porta come un tarantolato e para alla grande . Ehi raghi,<br />

siamo una squadra, li stiamo facendo a pezzi!<br />

Quei fascisti dei Ramblers, suonati come dei tamburi, provano a protestare (maledette spie!) ma<br />

vengono immediatamente zittiti dalla nostra logorrea che è incontenibile! L’arbitro Ivaldi, che ha<br />

capito che razza di figli di puttana sono i nostri avversari ne ammonisce un paio a casaccio. Bravo!<br />

Fine primo tempo, non vogliamo neanche fare l’intervallo tanto siamo indiavolati.<br />

Ripresa. Per un attimo il furore agonistico lascia spazio all’appisolamento e prendiamo un gol<br />

demenziale (forse era meglio fare l’intervallo). Marco, in stato di forma a dir poco carente e che non<br />

si era ancora accorto di essere in campo, viene individuato come colpevole e schiaffeggiato in<br />

mezzo al campo da Dario dopo venti metri di corsa in apnea.<br />

E beh? Si riparte. Che problema c’è? Altri due calcioni ben dati, proteste contro l’arbitro per due<br />

sviste clamorose e poi mi scateno io. Destro, sinistro, due gol in un minuto, 4-1, incassa, sucido di<br />

un portiere, te e i tuoi compagni di merende! Chiamo a raccolta provocatoriamente la squadra sotto<br />

la curva occupata da quei quattro schifosi di tifosi di quei fottutissimi Ramblers (miiiiinchia come li<br />

odiooooo....porco zioooooooo) e godo come un riccio, gli agito anche il medio sotto il naso! Toh,<br />

assassini!<br />

Bene ora è tutta in discesa e possiamo giocare come più ci piace, cioè menando e provocando a più<br />

non posso. Penco, a conclusione di uno schema inventato sul momento dal Maestro segna il suo<br />

primo gol in amaranto e sputa in un occhio al portiere. Io, in panchina provoco tutti ed elargisco<br />

generosamente gestacci e parolacce (anche battutine ironiche, che all’uso vengono bene), chiunque<br />

sia in campo con la maglia <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> mulina gambe e braccia con l’unico scopo di colpire<br />

l’avversario. L’unico che gioca ancora è Fontana, ma col calcio non centra nulla. Lui sghignazza,<br />

vedendo cosa ha combinato....<br />

Segna anche Marco, Nek sbaglia un gol madornale che vanifica completamente la sua buona prova.<br />

E’ finita! Penultimiiiiiiiii! Mah...che fanno quelle bestie di Satana? Osano protestare? Gli<br />

ergastolani accerchiano l’ottimo Ivaldi? Addosso ragazzi...che stasera ci si diverte!


(Mi fermo qui, se qualcuno vuole raccontare il seguito....)<br />

Buona Pasqua e W i buoni sentimenti!<br />

?


Giobbe and the Family Band 10 e lode<br />

Giobbe and the Family Band<br />

-Minchia, che facciamo stasera?-<br />

-Mah……ci andiamo a ubriacare o fumiamo i soliti spinotti?-<br />

-Io ho una proposta, perché non buchiamo tutte le gomme del posteggio del campo di calcio?-<br />

-Ma dai, l’abbiamo già fatto ieri sera….. Piuttosto, andiamo a svegliare le vecchiette ricoverate<br />

all’ospedale? Eh? Eh?-<br />

Queste le parole di un gruppo di giovinastri di Sestri Ponente, alla spasmodica ricerca di qualcosa<br />

da fare nella fredda serata di martedì sera….Quando……<br />

-Porcu belin, ma cos’è quel fumo che viene dal campo San Giovanni?-<br />

-Saranno mica quelli di Begato che hanno dato fuoco al cinema? Andiamo a vedere, dai, raghi-<br />

No, amici, non erano quelli di Begato, era la maestrina che, utilizzando una tecnica rivoluzionaria<br />

nel mondo del tifo era riuscita, scoperchiando un pentolone di tisana a 180°, a creare un effetto<br />

fumogeno mai visto su nessun campo di calcio. Accorsi precipitosamente al campo e investiti dai<br />

vapori diabolici <strong>della</strong> tisana sembra che i giovinastri abbiano esclamato in coro:<br />

Miiiiinchiaaaaaa, ma questa tisana è meglio <strong>della</strong> drooooooggaaaaaaaaa. <strong>Crippa</strong>! <strong>Crippa</strong>!<br />

<strong>Crippa</strong>!-<br />

Ecco com’e è nata la Giobbe and the Family Band ! Unico gruppo ultrà al mondo guidato da un<br />

quadrupede, la torcida amaranto, composto da Giobbe, Maestrina, Papà <strong>della</strong> Maestrina e Mamma<br />

di Dario e un Gruppo di Giovinastri, è riuscita a trasformare la fredda serata di Sestri Ponente in una<br />

calda nottata brasiliana, con i canti, i balli e i suoni delle percussioni che sovrastavano persino il<br />

rumore dell’autostrada! Incredibile quando al 50’ esatto l’arbitro fischiava una punizione contro dal<br />

limite. L’ululato dei nostri tifosi, istintivamente lanciato da Giobbe, ha deconcentrato il nostro<br />

avversario che ha battuto una punizione degna di Perdomo centrando in pieno un pensionato al<br />

casello autostradale dell’Aeroporto! Grazie per il caloroso supporto!<br />

Clamorosa impresa <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> che sotto per quattro a uno a dieci minuti dal termine riesce<br />

nell’intento di rimontare e sfiorare persino la vittoria contro Lo Spaccio Occhiali SV (!?),<br />

lanciatissima capolista che fino ad allora aveva conquistato tutti i punti a disposizione mettendo<br />

nella saccoccia avversaria ben diciotto palloni e raccogliendone in fondo alla rete solo due.<br />

Partiti malissimo a causa di una disorganizzazione deprecabile, che mai più dovrà ripetersi, la<br />

crippa sembra essere rimasta nello spogliatoio (dove invece erano rimasti i palloni…..). Gli<br />

avversari partono alla grande e ci rifilano immediatamente tre pappine pesantissime, che avrebbero<br />

devastato a livello psico-fisico-esistenziale qualsiasi team pallonaro, inducendo molti atleti al ritiro<br />

e alcuni addirittura al suicidio. Ma noi, avvezzi a ciaparne a destra e a manca, almeno fino all’anno<br />

scorso, ci siamo guardati in faccia e abbiamo esclamato: “ No!” Mentre il nostro urlo di battaglia si<br />

confondeva con i cori <strong>della</strong> Band, Carlo ci riportava in partita gonfiando la rete avversaria con un<br />

calibrato siluro rasoterra. Intervallo. Rientriamo. Quattro a uno! Miiiinchiiaaaa. Finita? Ma va!<br />

<strong>Picasso</strong> sfrutta alla perfezione un perfetto assist di baresi dalla metà campo e insacca di testa,<br />

causando gioia e tripudio sugli spalti. Litighiamo furiosamente per un cambio e dal parapiglia esce<br />

la soluzione giusta. Due punte in campo, e chi li vede più gli avversari? Carlo di testa riaccende<br />

definitivamente le speranze, aiutato da un colpo di naso di Bonazzoli che gli indirizza la testa verso<br />

la sfera di cuoio, provocando scompiglio e una gioia irrefrenabile sugli spalti, oltre che dolore e<br />

bestemmie da parte di bonazzoli, che credeva oltretutto di avere colpito il pallone e di avere fatto


gol. Attacchiamo a testa bassa e pestiamo sodo, due ammoniti, un avversario esce trascinandosi dal<br />

campo, gli altri tremano. Ultimo minuto: combinazione Carlo, Pica, Carlo, Fabio tiro .<br />

Goooooooool. Gioia in campo e tripudio sugli spalti. Travolto dall’emozione un giovinastro cade<br />

nel pentolone di tisana ma ne esce comunque contento sebbene violaceo. Finita? NO! Carlo con un<br />

tiro incredibile da oltre metà campo centra la traversa! Miiiiiiii, sono sfinito….Dalla gioia un altro<br />

giovinastro prende la pentola e ne beve tutto il contenuto: pare sia stato avvistato all’Aeroporto<br />

Cristoforo Colombo mentre tentava di decollare dalla pista numero uno!<br />

Matita 7.5<br />

Allenatore - giocatore non sfigura in campo ma tralascia la parte tecnica, creando confusione e<br />

imbarazzo al momento dell’ultimo cambio. In settimana compila 74.178.897 schemini per la partita,<br />

tutti con Paolo titolare tranne uno, che prevedeva l’ingresso di Paolo in campo al secondo minuto<br />

del primo tempo, solo nel caso, però, in cui Gerbi avesse sofferto di mal di pancia, avendo quindi<br />

bisogno di soffermarsi in bagno prima del match. Sviene quando apprende che Paolo non giocherà,<br />

pensando quindi di sostituirlo con se stesso per non buttare a mare tutto il suo lavoro settimanale.<br />

Dario 8<br />

A fare la cacca prima <strong>della</strong> partita ci va davvero, come confessa in lacrime seduto fuori dal bar nel<br />

dopo partita. D’ora in poi, quindi sarà costretto a ripetere il rituale prima di ogni match. Notizie<br />

dell’ultima ora mi confermano che Dario ha piantato parecchi alberi di prugne nella sua tenuta di<br />

Crevari. Premio Dieng a Nek, che, come afferma Patrone, non l’ha fatto arrabbiare neppure una<br />

volta! Incredibile! Un premio speciale per avere coinvolto nella causa amaranto la Band, esempio<br />

di tifo genuino e passionale proprio come il calcio che intende il nostro portiere!<br />

Carlo 9<br />

Arriva al campo in ritardo e con un pacchettino sospetto che, una volta aperto, riempie l’aria di<br />

effluvi aromatici e intensi, tanto che Bonazzoli, dopo avere respirato a pieni polmoni si ritrova alto<br />

un metro e venti, anzianotto,canuto e particolarmente aggressivo, mentre Ivan biondo e con i capelli<br />

cotonati. Intanto un gruppo di pensionati veniva scacciato dal custode mentre si accalcava fuori dal<br />

nostro spogliatoio, convinti di aver trovato una rivendita di formaggio a buon mercato. Erano in<br />

realtà i pantaloncini di Carlo, lavati l’ultima volta nel 1986 e lasciati ad asciugare per tutti questi<br />

anni nella cambusa di una pizzeria…….Ne è testimonianza la scritta “Pizzeria Er Più”, marchiata a<br />

fuoco sulle chiappe di Gagrifo. In campo è imprendibile, anima e cuore, goleador, un personaggio<br />

da crippa, insomma.<br />

Marco 7,5<br />

Arriva in ritardo all’appuntamento con me e Alessio, sbaglia strada perché mentre guida canta,<br />

balla, telefona e litiga con Matita (sembravano due beghine). Arrivato nello spogliatoio, si mette a<br />

telefonare a chiunque, pretendendo addirittura silenzio (!), uscendo ed entrando in continuazione ,<br />

lasciando ogni volta la porta aperta, con il suo povero amico <strong>Picasso</strong>, già inferocito per il ritardo, in<br />

balia di fredde correnti siberiane. Si cambia sette secondi prima del fischio d’inizio tra una sigaretta<br />

e l’altra e , una volta in campo, rimprovera la squadra per scarsa attenzione nella preparazione <strong>della</strong><br />

partita! Incredibile, ragazzi….ditemi voi se sono troppo cattivo….! Va beh… in campo è un<br />

bulldozer, ricordando ai più anziani Ruspa Testoni. Sotto porta è poco lucido…..Mister Matita dice<br />

perché non fa le flessioni.<br />

Baresi Franco Neckembauer 8<br />

Già solo l’assist per il mio gol varrebbe il prezzo del biglietto, se solo si pagasse qualcosa per<br />

vederci. Gli vengono i capelli dritti quando vede il caos totale che regna sovrano nello spogliatoio, e<br />

non bastano neppure i 150 prodotti tra balsami e cremine che si mette in testa per mantenergli


intonsa la chioma. Nel clamoroso parapiglia seguito all’indecisione per chi doveva uscire, risolve<br />

magistralmente la situazione mandando in panchina quel ribelle del Matita. Gioca di nuovo bene,<br />

sciorinando un’altra prestazione di grande prestigio, rettitudine morale, onestà intellettuale e<br />

coerenza ideologica. Davvero bravo, se riesce a fare tutte queste cose.<br />

Alpa. 7.5<br />

Mastino implacabile trova la compiacenza di un arbitro benevolo che non lo punisce quando<br />

massacra senza pietà di sorta il povero centravanti avversario all’interno dell’aria di rigore.<br />

Pungolato dalle mie critiche sul fatto di non litigarsi più con nessuno mostra i denti al dirimpettaio,<br />

perdendosi addirittura alcune fasi di gioco per digrignare la sua ferocia in faccia al borioso fighetto<br />

(ma sarà sempre lui?….). Il borioso fighetto, già picchettato da Dario a Sori e impaurito da Ivan, se<br />

la prende con Carlo, inscenando una penosa gazzarra che gli si ritorce contro. A fine gara attacca<br />

duramente l’arbitro e Ivan, accusandoli di compiacenza reciproca e complicità sospetta,<br />

ammiccando anche a relazioni poco chiare tra i due….mah….<br />

Fabio Old 9<br />

Che dire? Che gol, che gioia personale e collettiva, bella conclusione, limpida, precisa, amabile<br />

come un buon vino novello e corposa come un gotto di barbera che ci ubriaca dall’emozione. Per il<br />

resto gioca bene, vagabondando tra campo e panchina, ridacchiando con Bonazzoli per la scenetta<br />

comica dei cambi nel secondo tempo. Alla fine ha un sorriso stampato in faccia che è uno<br />

spettacolo, tanto che sembra avere quarantasette denti invece dei canonici trentadue. Nek, vedi un<br />

po’ di sistemargli i turni in modo che ci sia sempre eh? E non pensate, lazzaroni, martedì prossimo<br />

di andare alla cena aziendale piuttosto che al campo…ci siamo capiti?<br />

Bonazzoli Giorgio 8<br />

Nel primo tempo la vede pochissimo e corre da una parte all’altra <strong>della</strong> difesa avversaria cercando<br />

di arpionare i pochi palloni che gli arrivano. Sbeffeggiato dagli avversari che lo irridono con un<br />

vergognoso torello, si riscatta nella ripresa quando il suo ingresso conferisce pericolosità<br />

irresistibile all’attacco amaranto che infatti dilaga. Incredibile e provvidenziale la sua nasata che in<br />

maniera indiretta ci procura il gol del 3-4. Incredulo, pensa, una volta arrivato a centrocampo, di<br />

avere segnato mentre ha “solamente” colpito la testa del tarantolato Gagrifo! A fine gara, per la<br />

prima volta, viene a festeggiare nello spogliatoio!. E vai Bonazzoli! Ma allora io chi sono…Flachi?,<br />

Borriello?….Kutuzov?<br />

….Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!<br />

Ma pensa te…stavo contando quante <strong>pagelle</strong> avevo fatto e mi mancava un giocatore…dopo cinque<br />

minuti ho capito che ero io! Che stordito! Forza <strong>Crippa</strong>! Abbiamo fatto più punti in tre partite che in<br />

tutto il campionato scorso! Minchia come siamo forti! O come eravamo grammi? Vi lascio con<br />

questo amletico dubbio…..


Immagini <strong>della</strong> gara<br />

Torcida Amaranto<br />

Giorgio Bonazzoli, dopo avere inspirato i vapori dei pantaloncini di Carlo, si carica nel pre partita<br />

Ancora Giorgio Bonazzoli, dopo il gol del 3-4, cerca parte del suo sette nasale perduta nello scontro<br />

con Carlo<br />

La <strong>Crippa</strong> è poesia (5-2)


Giorgio (2), Marco, Vate, Andreazzi<br />

Una <strong>Crippa</strong> combattiva ma soprattutto ben disposta all'onorare il gioco del football, tanto<br />

ignominiosamente vituperato in questi tristi e ipocriti giorni, ha ragione <strong>della</strong> compagine dei Nati<br />

Stanchi, che, confermando appieno la verità contenuta nel loro nome, non hanno retto alla lunga alle<br />

solide geometrie <strong>della</strong> nostra amata compagine, che ottiene, con questa, la seconda vittoria in tre<br />

partite facendo salire a sette i punti conquistati nelle ultime quattro gare. Il campo più grande, la<br />

ritrovata compattezza di squadra, alcuni validi innesti, la rinnovata forma di alcuni componenti<br />

<strong>della</strong> squadra. Queste sono alcune delle spiegazioni <strong>della</strong> nostra ritrovata verve, assommate al fatto<br />

che alcune cose ci portano indubbiamente buono.<br />

1) Carpaneto: ovunque lo schieri è un amuleto (si noti la rima, retaggio <strong>della</strong> mia<br />

attività poetica) http://www.unilibro.it/find_buy/result_scrittori.asp?<br />

scrittore=<strong>Picasso</strong>+<strong>Luca</strong>&idaff=0<br />

2) L'arbitro: due vittorie (le uniche) su due partite giocate!e bene arbitrate! (vedi<br />

sopra)<br />

3) Il campo, il tempo, la pioggia, il fragore del tuono, il chiarore del lampo<br />

Carpaneto 8<br />

Personaggio stravagante, ai confini dello strambo, per noi è come al lotto un ambo. Ovunque lo si<br />

schieri, i tifosi rende fieri, imbattibile fra i pali, incurante degli strali, si è proposto all'occorrenza<br />

come bomber di potenza. E' pur vero che ier sera, su un tiraccio da lontano, ai più è apparso un po'<br />

distratto, tanto da pigliar la pera.<br />

Bene comunque, un bel inserimento, sia in campo che nello spogliatoio. Un bravo ragazzo, un<br />

gradito ritorno, visto che ha vestito le vesti <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> per una stagione qualche anno fa. Da curare<br />

alcune sue fobie, come il guado del fiume Secca che gli procura ancora tremori, miraggi,<br />

salivazione azzerata, palpitazioni.<br />

Giuseppe 8<br />

Una volta sfortunato, sempre contro i nati stanchi, seppur senza para stichi, alla grande è ritornato.<br />

Grande amico del maestro, sa tirar meglio col destro, anche se sulla mancina, belle cose lui<br />

combina.<br />

Che dire, un bell'acquisto, un personaggio che sembra inserirsi bene negli schemi (mentali) <strong>della</strong><br />

<strong>Crippa</strong>. Imperdibile il bel siparietto sotto la doccia con Frignone Montoli, che tralascio per questioni<br />

di decenza. Gioca un'ottima partita anche se, sul due a zero, sembra nuovamente infortunarsi alla<br />

caviglia dove si era già sempre infortunato sempre con i nati stanchi e sempre sul due a zero!<br />

Sarebbe stato troppo...dai.<br />

Frignone Montoli 8<br />

Sempre pronto sotto porta, la distanza lunga o corta, al frignone non importa. Spiace invece<br />

constatare, che al momento di lasciare, non saluta il suo compagno (io!), ma comincia già a<br />

frignare!<br />

Buona prova quella di Ruspfrigno Montoli, che, tanto per cambiare, segna anche l'importante gol<br />

del novello vantaggio. Gioca bene in copertura, si propone in attacco e sfrutta bene le sue<br />

acrobatiche doti sotto rete, segnando la decima rete stagionale. Si nutre oramai solamente di<br />

bresaola, non beve, non fuma, insomma, che palle! Ma di che cazzo scrivo? Mi sono riletto un po'<br />

di <strong>pagelle</strong> nelle quali venivi descritto come uno che si mangiava di tutto, addirittura un'insalata di<br />

sigarette prima di entrare in campo! E di che minchia scrivo io adesso, <strong>della</strong> bresaola? Ma pensa te


oh<br />

Matita 8<br />

L'anno scorso contestato, forse a torto od a ragione, prontamente riscattato, strappa applausi anche<br />

al loggione. Corre, attacca e si difende, con la fascia sulla testa, è corretto ed educato, mai<br />

ammonito per protesta.<br />

Alessio Alloatti “Matita” appare trasformato. Merito sicuramente <strong>della</strong> grande attività fisica che<br />

pratica tutti i giorni.<br />

Ecco una sua giornata tipo:<br />

ore 5.40 sveglia<br />

ore 5.41 flessioni<br />

ore 5.46 colazione<br />

ore 6.01 50 vasche (letterale, nella vasca di casa sua sbraccia sotto gli sguardi allibiti<br />

dei familiari)<br />

ore 7.00 è già davanti alla piscina di Sturla (che apre alle otto e mezza): Ne<br />

approfitta per andare a nuoto fino a Voltri e tornare.<br />

Ore 8,30 55487185 vasche a Sturla<br />

ore 11,00 torneo di cirulla<br />

ore 12,00 pranzo<br />

ore 12,01 torneo di petanque alla bocciofila rionale di sturla<br />

ore 12,04 arrampicata<br />

ore 13,00 stretching<br />

ore 14,00 ippica (galoppo)<br />

ore 15,00 palestra<br />

ore 16,00 canottaggio<br />

ore 1700 pesca del boero<br />

ore 18,00 amichevole di calcetto<br />

ore19,00 sci di fondo (?)<br />

ore 20,00 arrampicata (ghiacciaio)<br />

ore 21,00 quadrangolare di bim bum bam<br />

ore 22,00 cena<br />

ore 23,00 tiro al piattello<br />

ore 24,00 palestra<br />

Maestro Nek 10<br />

Sente tutte le campane, con pazienza certosina, per la <strong>Crippa</strong> e i suoi campioni, pranzo e cena si<br />

rovina. Poi al momento di giocare, pur con classe stile e ardore, prende palla a centrocampo, e ci<br />

procura un colpo al cuore!<br />

Beh Massi, le tue discese palla al piede in dribbling saltando gli avversari come birilli sono, lo<br />

ammetto, stilisticamente perfette.... Quando riescono! Testone! Va beh, che dire di questo eterno<br />

giovanotto che alla sua veneranda età si batte ancora con la foga di un pivello? E gioca pure a 11!<br />

Nello spogliatoio (sotto la doccia...), a bassa voce, commenta maliziosamente le forme di Montoli,<br />

dispensandogli consigli culinari per farlo ritornare alle antiche fattezze. Un maestro a tutto campo...<br />

Bonazzoli 8


Grande grosso e un po' frescone (artifizio poetico, perdonami), sempre lesto e combattivo, segna<br />

reti a profusione, con il piede e col testone. Nel finale s'improvvisa, per la gioia degli astanti, in<br />

uomo assist per il vate, che accontenta tutti quanti! (questa metafora si riferisce al meraviglioso gol<br />

del vate che ha chiuso, in pratica, la partita n.d.p.)<br />

Realizza le due reti che ci portano a chiudere il primo tempo in vantaggio di due reti (riferimento<br />

lapalissiano). Curiosa la seconda segnatura, con la palla che carambola sulla nuca del portiere e<br />

finisce nel sacco. Il primo gol invece rischia di trasformarsi in dramma. Giorgio realizza con un<br />

diagonale incrociato ma nessuno se ne accorge! Mentre gli avversari stanno per rimettere da fondo<br />

campo lui, disperato, esulta, convincendo i più <strong>della</strong> validità <strong>della</strong> sua rete.<br />

Simonazzi 8,5<br />

Sempre snello e pettinato, dribbla fiero per il prato, convergendo verso il centro, e la butta spesso<br />

dentro. Quando al gol alfine arriva, adombrato chiede scusa, perchè in questo campionato, far<br />

prodezze non si usa!<br />

Finalmente Andreazzi è tornato stabilmente a far parte del sette titolare, anche se, a dire il vero,<br />

martedì è partito dalla panchina. Una “fonte” mi ha sussurrato in un orecchio che una volta di quelle<br />

in cui aveva detto di essere malato è stato visto aggirarsi in via xxv aprile in compagnia di due<br />

prosperose fanciulle...va beh, dai, lo perdoniamo, basta che giochi così...<br />

Un saluto particolare a Darione, Bozzo, Fontana e Corrado.<br />

A presto.<br />

Il vate


Ricevo e pubblico..<br />

Psiche e <strong>Crippa</strong><br />

Carissimo Vate, sono Herbert von Desperaten, luminare in tema di psicologia dei fiaschi calcistici.<br />

Ho ricevuto nella serata di mercoledì un certo massimiliano Nigro, detto anche, a suo dire, Maestro<br />

Nek. Il paziente è arrivato in condizioni disperate, quindi chi meglio di me poteva aiutarlo. Però..le<br />

giuro che ho provato a farlo in tutti i modi, <strong>Le</strong> invio, anche se segretissimo, il resoconto dei nostri<br />

colloqui….mi raccomando la segretezza e la riservatezza…non lo faccia leggere a nessuno e non ne<br />

parli con nessuno, ne va <strong>della</strong> mia professionalità…<br />

13/12/2006<br />

Anamnesi del paziente<br />

Giocatore di medio livello, snello anche se con un po’ di pancetta, trascurabile data l’età non più<br />

verde, si presenta nel mio studio trafelato e madido di sudore affermando di essere inseguito da uno<br />

struzzo. Curiosa la somiglianza col cantante Nek, afferma di essere conosciuto da tutti come<br />

Maestro <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong>, anche se gli piacerebbe essere chiamato, per correttezza, Venerabile Gran<br />

Maestro Amaranto.<br />

Primo stralcio di conversazione<br />

(M) Buonasera mi aiuti, la faccio breve eh eh eh piripi piripi…<br />

(H) Mah…si calmi giovanotto!<br />

(M) Giovanotto a chi? Io ne ho le palle piene di giovanotti, mi sbucano da tutte le parti,<br />

eccheccazzo, naranà, naranà No? E la smetta di suonare quel cazzo di campanellino!<br />

(H) Ma guardi che non sto suonando nessun campanellino!<br />

(M) Ah mi prende in giro eh? Allora lei è ventriloquo perché io sento chiaramente Din Din Din Don<br />

nella mia testa, ora basta, sia serio!<br />

A questo punto comicio a preoccuparmi. Gli offro una tisana per calmarlo ma lui si agita ancora di<br />

più e mi dice che di tisane lui beve solo quelle <strong>della</strong> Maestrina, che gli porta tale portiere Dario,<br />

recentemente.. “Fucilato alle balle da una banda di mascalzoni. Doveva vedere! Punizione, palla,<br />

palle , punta pene, male, dolore, una scena terribile, era bianco come uno straccio!”<br />

Poi il paziente, caro Vate, ha tirato fuori un cappellino con l’elica e ha cominciato a girare la stessa<br />

facendo “Vuuuurzzzz Vuuuurzz”. Era paonazzo, biascicava incomprensibili parole anche su di <strong>Le</strong>i,<br />

mi spiace, credo che abbia detto “E’ una vecchia beghina si litiga con tutti, avversari e<br />

compagni,anche con Matita che non è una punta ah ah ah ah ah”<br />

Poi è stato il turno di tale Simonazzi:” Lo schiero sempre in attacco e lui mi fa il marcatore puro! E’<br />

pazzo! Pensi che ho schierato lui e la beghina in attacco e poi me li sono ritrovati tutti e due in<br />

difesa! Matita (la punta ah ah ah ah) ha provato poi a dare una spiegazione accusando la beghina<br />

beh, sa dai su su” A questo punto ha tirato fuori una trombetta e si è messo a suonare una canzone<br />

che credo si chiamasse Tropicana, una roba anni 80’, e faceva il coretto in falsetto “Doolce<br />

Doolce”..una cosa terribile…E dopo è successo il fatto che più mi ha preoccupato…<br />

Secondo stralcio di conversazione<br />

(M) Ma non le ho detto tutto….ieri sera siamo scesi in campo, convinti di fare una bella prestazione<br />

quando….(si alza in piedi, alza un braccio, poggia le dita sulla testa e gira prima in senso orario, poi<br />

antiorario) quando…. …va beh, quando, ho visto un animale..<br />

(H) Un animale in campo? Ma cosa dice Maestro!<br />

(M) uno uno….<br />

(H)………..uno?


(M)Uno struzzo!<br />

(H) Eh?<br />

(M) Ciccamelo!<br />

Uno struzzo no?..più precisamente quello del cartone animato Willy il Coyote! Beep Beep! Eccolo!<br />

E’ li sulla fascia Nooooooo, tira in diagonale Goolll Nooo un altrooooooo!<br />

A questo punto ho chiamato la neuro. Ho trovato una persona molto gentile che si è detto subito<br />

disponibile a ricoverarlo, tra l’altro si è detto appassionato di calcio, ha detto di essere il presidente<br />

<strong>della</strong> neurodeliri….e di chiamarsi dott. Scarrone!<br />

Cordiali saluti<br />

H.V.D.<br />

Da <strong>Luca</strong> <strong>Picasso</strong><br />

A: Herbert von Desperaten<br />

14/12/2006<br />

Carissimo dott. HVD. La ringrazio <strong>della</strong> cortesia e le giuro sulla Sampdoria che la sua lettera non la<br />

leggerà nessuno. <strong>Le</strong> invio, al fine di completezza, il resoconto <strong>della</strong> partita di martedì sera tra noi,<br />

cioè la <strong>Crippa</strong> e il San Michele di Coronata, finita 1-14 per loro. <strong>Le</strong> giuro,questa volta sul San<br />

Michele di Coronata, che il nostro carteggio rimarrà segreto!<br />

Una accozzaglia di amici convinti di potersi misurare onestamente contro una squadra di calcio si<br />

ritrova di fronte dieci allenatissimi adolescenti che corrono come dei razzi, una tifoseria ostile e<br />

maleducata sugli spalti, e ne incassano quattordici, senza colpo ferire. La squadra di Maestro Nek<br />

(6, auguri per il ricovero) si ritrova sotto di tre reti dopo tre minuti, perdendo in pratica partita,<br />

morale e Fontana (6, si stira dopo tre minuti perché prova a fermare il centravati avversario, detto<br />

Road Runner).Nonostante le precise disposizioni tattiche date dal maestro e l’ingresso di Corrado<br />

(6, si chiede ancora adesso chi glielo ha fatto fare), il team amaranto va in confusione. Il Vate (6,<br />

anche se dopo dieci minuti vorrebbe ritirare la squadra e si litiga con giocatori e tifosi avversari) e<br />

Simonazzi (6, si crede un difensore, lui che snello eguizzante dovrebbe giocare all’ala!) si<br />

posizionano in difesa mentre Willy Montoli (6,5 per il gol <strong>della</strong> bandiera) e Matita il Coyote (6<br />

anche se non è una punta, ci vorrebbe Temperino ah ah ah ah)scorrazzano per il campo alla ricerca<br />

di Road Runner. <strong>Le</strong> analisi tecniche di fronte a tale superiorità non hanno alcun senso. Spiace per il<br />

portiere Dario (8, quattro per balla), colpito da una fucilata in zona pubica da Road Runner sul<br />

finale <strong>della</strong> partita. Immola quindi le sue balle per una parata salva risultato! Ultima annotazione,<br />

l’infortunio a Matita che si è stirato una chiappa! AAAAAHHHHHHHHHHHHHH Maestro<br />

Aspettami Arrivoooooooooo BEEP BEEP!<br />

Road Runner supera Fontana e segna il primo gol. Il pallone non si vede, del resto è da martedì sera che lo<br />

cerchiamo.


Maestro nek a fine gara<br />

I tifosi del San Michele di Coronata chiedono civilmente di incontare il Vate per un chiarimento<br />

Herbert Von Disperaten cerca di calmare Il Maestro con metodi poco ortodossi ma efficaci


Porcu Diau!<br />

Intervista a Thomas Skuravy pubblicata sul Corriere dell’Endas:<br />

Thomas, che ne dice del due a due <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong>?<br />

“Dico che mi hanno parlato tanto di questa squadra per cui mi sono nascosto su un albero e ho visto<br />

tutta la partita..le posso dire solo che a un certo punto, mentre stava finendo la mia, ho parlato a<br />

lungo con un loro giocatore che mi marcava….”<br />

Ma come? Non siete nello stesso girone…<br />

“Lo so, ma poi leggendo le <strong>pagelle</strong> del Vate capirete…quella dello stesso girone è una belinata..si<br />

dice così no? Messa in giro da Maestro nek, il quale è così asino, come ho saputo recentemente , da<br />

fare pubblicare un articolo sui dieci anni <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> su Noi sampdoriani, che non lo legge<br />

nessuno!”<br />

“Cosa l’ha più impressionata?”<br />

“U purte…tanto bravo anche se parlava lingua difficile…che cosa vuol dire Porcu Diau? E poi<br />

giocatore di culo…Andreazzi Simonazzi…che gol, mi ricordava il Pato…e quello Corrado Platini<br />

che si è litigato con Ruspa Montoli, ruspa come Testoni…e poi Bernacci, davvero bravo e Nigro…e<br />

quello che mi ricordo allo stadio, quello matto…Matita mi sembra che imperversava sulle<br />

gradinate, e Fontana, anche se il Vate, che mi ha fatto leggere le <strong>pagelle</strong> in anteprima, mi ha<br />

raccontato che…….Porcu Diau!”<br />

Corrado 8: Gioca benissimo il primo quarto d’ora dove dispensa palloni e suggerimenti da ispirato<br />

regista. Sfiatato come un calorifero estivo, cade in una evidente crisi mistica, credendosi Platini<br />

all’apice <strong>della</strong> carriera. Dopo un macroscopico errore scambia Montoli per Bonini intimandogli in<br />

francese di correre al suo posto per rimediare! Montoli, in modo molto più ruspante e meno<br />

elegante, lo minaccia pesantemente obbligandomi a toglierlo per motivi precauzionali.<br />

Nel finale, sempre per la suddetta crisi mistica, si crede questa volta Tricella sbagliando la misura<br />

delle conclusioni che ci avrebbero fatto vincere il match. Buona prova la sua, dai.<br />

Fontana 9<br />

Implacabile ed elegante, a tratti sinuoso, corre con giovanile freschezza avvalendosi <strong>della</strong> sua<br />

ritrovata forma : un figurino insomma. Ogni tanto rinfodera il fioretto e sguaina la spada, scalciando<br />

i malcapitati avversari come puledro imbizzarrito, attirandosi sia i rimbrotti degli avversari sia la<br />

nostra ammirazione, che lo ricordiamo così quando era davvero giovane, e non adesso che lo fa.<br />

Inquietante e ancora irrisolto però l’episodio che lo ha visto protagonista negli spogliatoi insieme a<br />

Ruspa Montoli.<br />

Paonazzi in volto, belli caldi dopo la doccia appena fatta i due, sistematisi l’uno di fronte all’altro,<br />

assumevano posture virili, osservandosi maliziosamente le vergogne e stropicciando la faccia in<br />

incomprensibili (almeno per noi!) ammiccamenti!<br />

Si attendono spiegazioni……<br />

Nek 10<br />

Sia per la partita sia per la costanza con la quale ogni anno si adopra per allestire la squadra…<br />

Nulla da dire sulla partita. Oramai gioca su livelli eccelsi nella posizione di terzino destro.<br />

D’indole pelandrona, si limita però a mantenere la posizione e, approfitta <strong>della</strong> confusione mentale<br />

di Ruspa Montoli per addossargli tutte le responsabilità in caso di difesa scoperta.<br />

Nel dopogara, durante una delle sue ben note crisi di megalomania e visibilmente alticcio, ci delizia<br />

con episodi del passato <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong>, salvo però gonfiare a dismisura (con la complicità di Fede che


gli dava ragione basta che non si parlasse dell’episodio precedente…), attribuendosi gol fantastici in<br />

realtà frutto esclusivo <strong>della</strong> sua fantasia malata.<br />

Ruspa Montoli 10<br />

La mia breve avventura di mister ha rischiato di naufragare dopo circa due minuti dall’assunzione<br />

dell’incarico. In piena trance logorro-gastronomica (quando non mangia, parla), attribuibile alla<br />

decisione lodevole di smettere di fumare, riesce a farmi innervosire contraddicendomi su tutto e<br />

provocando le mie dimissioni.<br />

Pure in campo parla, urla, dispensa consigli e rimproveri, s’incazza cercando di sostituirsi a me,<br />

avendo creduto alla balla delle mie dimissioni e sentendosi in colpa.<br />

Nella ripresa, in stato confusionale, si dimentica di cambiare fascia, evidentemente gradendo il<br />

dolce scollinare del panorama al suo fianco, rifiutando di credere alla mia semplice spiegazione che<br />

cambiando campo bisognerebbe anche cambiare fascia! Dopo cinque minuti di ambasce capisce il<br />

tragico equivoco tornando al suo posto e giocando alla grande , come del resto nel primo tempo.<br />

Credo che il Trap, in tutta la sua onorata carriera, non abbia mai trovato un elemento simile da<br />

allenare…<br />

Bernacci 7.5<br />

E’ meno incisivo del solito, sebbene si batta con ardore leonino creando spazi per lo scatenato<br />

Andreazzi e provando pregevoli concusioni che termineranno fuori di poco sia per lieve<br />

imprecisione sia per beffarda malasorte. Nell’intervallo, visibilmente scosso, mi mostra una chiappa<br />

orrendamente sgrattuggiata a causa di un incidente di moto, provocando risolini ironici da parte dei<br />

tifosi avversari, che pure conosco perché sono del Genoa Club Serra Riccò (che se leggono le<br />

<strong>pagelle</strong> ci prendono per una squadra perlomeno ambigua…).<br />

Dopo questo equivoco siparietto rientra in campo contribuendo all’assalto finale che ci porta il<br />

primo punto in saccoccia e meritandosi il soprannome di “Bernacci”, centravanti del Mantova,<br />

molto più bravo giovane e tecnico di quel pippone di Bonazzoli!<br />

Dario 10 con doppia lode (10+2L)<br />

E bravo portierone…dopo averci fatto spaventare per tutta l’estate con voci di un suo probabile<br />

ritiro (hai mica imparato da me?) si ripresenta in questo avvio di campionato sciorinando interventi<br />

prodigiosi e balzi da felino.<br />

Da grande personaggio qual è reagisce ad una carica di un avversario con un “Porcu Diau!” che fa<br />

sorridere i più, provocando anche qualche lacrimuccia, abbracci di amicizia tra le panchine, scambi<br />

di doni, buffetti amichevoli e reciproca stima.<br />

Nel dopo gara, uscendo dal campo, scambia pure qualche battuta in genovese con un attempato<br />

vecchietto che giocava nella squadra avversaria, che io non so ancora adesso se era<br />

un’allucinazione o non mi ero accorto che c’era…ma chi cccazzzzooooo era quello li Darione? Ci<br />

ha fatto pure gol? Mah…<br />

Andreazzi 10 con lode e citazione (10+L e C)<br />

Per finire con la saga degli equivoci iniziamo con una botta di culo. Con tale parte del corpo infatti<br />

il Buon Simonazzi devia in rete un pallone scagliato da un compagno, facendo esplodere la nostra<br />

tifoseria (Matita).<br />

Scatenato, incontenibile, generoso, inarrestabile, indiavolato, spesso assatanato, imperversa in tutte<br />

le parti del campo tanto da provocare commenti dagli spalti:” Beh, questi hanno culo e Andreazzi!”<br />

E lui che fa? Segna di culo perché voleva i complimenti tutti per lui!


Poi, per zittire i critici che già malignavano segna il gol del pareggio con una prodezza balistica dal<br />

vertice sinistro dell’area!<br />

Infine rimane ventisette minuti in accappatoio a fissare il vuoto riuscendo però ad uscire dallo<br />

spogliatoio prima degli altri! Che personaggio! E che lenti gli altri!<br />

Matrix 7<br />

Ha una voglia matta di rendersi utile e si presenta in campo con un colpo di tacco degno di altre<br />

platee. Poi si fa prendere dalla smania e comincia a girare come una trottola per tutto il campo<br />

ricoprendo vari ruoli. Tomas Skuravy, nel dopogara, mi ha confessato che su un corner se lo è<br />

ritrovato in marcatura! Dopo aver girovagato per i campi limitrofi si riaccomoda in panca giocando<br />

ancora uno scampolo di partita nel finale. Dai Mauro che puoi dare di più! Ti aspettiamo!<br />

Matita 10<br />

Si ripresenta nell’insolita veste di “galvanizzatore da tribuna”, nuvo ruolo recentemente introdotto<br />

dalla FIFA e dall’endas per dare visibilità a personaggi estrosi e casinari come il nostro. Il suo show<br />

sulle tribune insieme ai ragazzini <strong>della</strong> tribunetta vale da solo il prezzo del biglietto. Inoltre è<br />

prodigo di consigli e incitamenti per tutti.<br />

Dopo il caffè dell’intervallo si ripresenta in tribuna e con il solito tatto e la solita delicatezza,<br />

accorgendosi <strong>della</strong> mancata presenza di Ruspa a sé stesso mi dice:” Oh, ma che ccccccaaazzzzzzooo<br />

fa Montoli? Porcu…Diau!”<br />

Saluti …se qualcuno mi vule fare la pagella la faccia, martedì credo di tornare in campo!


<strong>Crippa</strong> 2 – Petone(???!!!) 0<br />

Giovinco, Montoli<br />

Tanto tuonò (dal culo di Matita) che piovve (detto popolare)<br />

Il lupo (Fontana) perde il pelo ma non il vizio (proverbio)<br />

San Giovanni (il campo n.d.a.) non porta inganni. E infatti la <strong>Crippa</strong> vince. (antico proverbio<br />

sestrese)<br />

Meglio l'equilibrio tattico (<strong>della</strong> crippa) che lo squilibrio mentale (degli avversari). (vate)<br />

Matteo 7,5<br />

Guarisce a tempo di record dall'abulia e dalla voragine sul petto causategli dai due gol subiti la<br />

settimana scorsa, due tremende castagne se ricordate.<br />

Il merito è <strong>della</strong> fidanzata che, vedendolo abulico e poco reattivo, prima gli procura una pomata a<br />

base di maron glaces che gli ottura il cratere, poi dopo essersi recati in campagna, lo sottopone ad<br />

una terapia-choc prendendolo a castagnate. Vedendo che neppure quello funzionava, lo ha<br />

bombardato di ricci. Matteo, sentendosi punto nel vivo, ha reagito con impegno neutralizzando ricci<br />

e castagne con movenze alla Kneon in Matrix, presentandosi agile e scattante all'appuntamento di<br />

ieri e custodendo lo scrigno <strong>della</strong> nostra vittoria con arguzia e sagacia applicate all'agilità.<br />

Roberto 9<br />

A fine gara un osservatore <strong>della</strong> Fiat mi ha chiesto se Roberto è brevettato, volendone applicare il<br />

modello ad una nuova serie di trattori Diesel da utilizzare solo su terreni impervi (Manenti, se vedi<br />

Roberto non cercare di riempirlo di benzina verde! n.d.a.).<br />

Una prova senza sbavature che gl vale senza indugio il soprannome di “Perno Difensivo”<br />

onoreficenza mai attribuita fin ora a nessun difensore amaranto. Vista la metamorfosi di Fontana,<br />

<strong>della</strong> quale parlerò dopo, la sua grinta implacabile fornisce alla difesa un aspetto burbero ma<br />

concreto, arcigno ma allo stesso tempo nobile, visto che picchia senza fare falli, ma quando ci vuole<br />

entra sull'avversario senza pensarci su due volte, esaltando le sue caratteristiche meccaniche che<br />

tanto hanno convinto il delegato Fiat.<br />

Manenti 7,5<br />

Funge da perno avanzato, facendo ruotare la difesa avversaria come una giostra antica: i difensori<br />

avversari sembrano cavalieri e cavalli, dame e principi azzurri, insomma, tutto fuorchè atleti del<br />

pallone. L'unica sbavatura in una prova senza fronzoli ma concreta è il tiro che scaglia al 5' <strong>della</strong><br />

ripresa che stupisce in quanto non facente parte del suo bagaglio tecnico. La conclusione infatti<br />

sorpassa di parecchio la traversa, s'infila nella porta del bar e tramortisce definitivamente un<br />

vecchio avvinazzato mentre stava trangugiando il sedicesimo gotto di bianco.<br />

Negli spogliatoi confessa di non avere addosso nessuna maglietta elettorarle particolare e dopo poco<br />

capisco il senso <strong>della</strong> sua affermazione!Sotto la tuta è nudo e se ne esce con questa<br />

affermazione:”Stasera mi presento a casa alla Siffredi!” Attendo spiegazioni...va beh che la vittoria<br />

rinvigorisce ma...<br />

Fontana 7,5<br />

Famoso per la sua grinta e per i suoi poderosi fallacci, conosciuto in tutta Genova e provincia per le<br />

sue notti brave, Fontana con il fidanzamento ha subito una metamorfosi a 360 gradi trasformandosi<br />

in un elegante giovanotto dalle buone maniere, tecnico e corretto in campo, tanto da non scomporsi<br />

neppure dopo le minacce di morte subite da un giocatore avversario. Fuori dal campo poi trascorre


le giornate festive a raccogliere viole e margherite, per poi intrecciare ghirlande da deporre<br />

delicatamente sul capo <strong>della</strong> sua donna.<br />

Ma siccome il lupo perde il pelo ma non il vizio, ecco che tracce del vecchio Fontana fanno<br />

capolino, lasciando intravvedere bagliori del sé precedente anche nell'enfasi gioiosa dell'alba di una<br />

nuova esistenza. Perche infatti Fede ha telefonato a nek mezz'ora prima dell'incontro chiedendogli,<br />

insieme a Matteo, dov'era il campo, campo che vi ricordo essere stato il nostro di casa per un anno<br />

intero? Aveva forse trangugiato un bicchierino di troppo? E la sua placida serenità in campo?E le<br />

sue scorregge devastanti nello spogliatoio? Sono forse fermentazione di bevande alcoliche alla<br />

frutta?Attendo anche qui risposte...<br />

Marco 8.5<br />

Se ne sta in panchina per tutto il primo tempo vedendosi piano piano spodestare dal suo trono di<br />

buldozzer da Roberto. Ma, essendo egocentrico di natura, medita nella prima frazione di gioco il<br />

modo per farsi ricordare anche in questo match. E ci riesce perfettamente, estraendo dal cilindro un<br />

gol di rara fattura, un sinistro a incrociare che si infila languidamente nel sette lasciando di sasso il<br />

pur bravo portiere avversario (Matita, più prosaico, lo ha definito “culo”). Travolto dall'orgasmo<br />

però, cade in una crisi ego-mistica devastante, credendosi Franco Baresi e provando a districare<br />

complicate siuazioni difensive con tocchetti eleganti e colpi di classe mai visti su un campo Endas.<br />

In macchina incredibilmente non telefona ma invita Matita a relazionarci dettagliatamente sul corso<br />

anti-fumo che sta frequentando. Matita non si fa pregare e ci brasa un elmo terrificante sulle<br />

conseguenza devastanti <strong>della</strong> sigaretta, prefigurando conseguenza sanitarie apocalittiche e<br />

costringendo me e il Maestro Nek a consumarci le balle (non certo a vicenda!) con il tradizionale<br />

rito scaramantico consueto in questi casi.<br />

Bonazzoli 7,5<br />

Scena tratta da “Casa Bonazzoli”, Endas edizioni, collana “Il calcio dei disperati”.<br />

Bonazzoli:”Ti prego dai...fallo...”<br />

Fidanzata:”No, stasera no...basta, sei ossessivo!”<br />

B: “Ancora una volta, dai...sai che non posso farne a meno...”<br />

F:”E va bene, spiegami bene cosa devo fare..........................”<br />

B (tutto contento):”Ecco: io piazzo questa raccolta di sentenze <strong>della</strong> cassazione del 1970 sul<br />

dischetto, tu vai in porta e io tiro il rigore!”<br />

Esasperata, la fidanzata con un guizzo di orgoglio lo prese per un orecchio e lo portò vicino<br />

all'armadio:” Se non ti vesti e vai a giocare con la <strong>Crippa</strong> ti ammazzo!”<br />

Giorgio con le lacrime agli occhi prese un sacco per gli stracci (ma che borsa avevi?), salì<br />

sull'automobile e raggiunse il campo, dove gli amici lo aspettavano da tempo. Non era ancora in<br />

forma ma il suo contributo si rivelò prezioso e solo un portiere in serata di grazia gli negò la gioia di<br />

un gol vero.<br />

Giovinco 8<br />

Giovanotto di poche parole ma di sostanza ci regala il fondamentale gol del vantaggio con una<br />

ritmica percussione centrale impreziosita da un gradevole tocco alla destra del portiere in uscita.<br />

Gioca tantissimi palloni innervosendo la difesa avversaria, ora tentando la conculsione ora, con<br />

perizia e destrezza, servendo il compagno meglio piazzato alla sua destra o alla mancina.<br />

Nello spogliatoio ritrova le parole: stuzzicato da Manenti, lo gela con una risposta che siamo sicuri


innescherà un duello molto prolifico per la <strong>Crippa</strong> :”Tanto quest'anno ho già segnato più di te!”<br />

Manenti, già provato da Montoli che tenta in tutti i modi di metterlo a dieta e dal fatto di avere<br />

messo benzina verde nel motore diesel, finge di non accusare il colpo, in realtà dimenticandosi<br />

persino di mettersi i vestiti sotto la tuta!<br />

(segue......)<br />

Matita 10<br />

<strong>Le</strong> avvisaglie di ciò che sarebbe poi successo martedì sera le avevo avute chiare ed inequivocabili<br />

venerdì a pranzo. Invitato a pranzo a casa mia, appena entrati Matita si è fiondato nel bagno<br />

uscendone visibilmente imbarazzato cira un quarto d'ora dopo. Mi ha confessato, in lacrime, di<br />

avere partorito un galuscio cilindrico dal diametro di base di circa 15 cm e di non riuscire a farlo<br />

andare giù dalla coppa del cesso. Dopo vari tentativi, è riuscito con la ventosa a fare defluire<br />

l'orrendo frutto.<br />

Martedì in giornata lo sento e mi dice imbarazzato di sentire uno strano dolore alla chiappa destra,<br />

evidentemente dovuto alla cagata di venerdì, e di non sentirsela di giocare, adducendo varie scuse.<br />

Arrivati alla macchina di Nek è chiaro il suo imbarazzo intestinale. Emette flautolenze variegate che<br />

sconcertano i passeggeri: Marco addirittura non telefona, io mi chiudo in un imperscrutabile<br />

silenzio, Nek sbaglia strada uscendo a Pegli e facendoci visitare tutta Sestri Ponente prima di<br />

arrivare al campo.<br />

Arrivati nello spogliatoio mi chino sulla mia borsa, impaziente di farvi vedere le mie nuove scarpe<br />

Ferrari quando una nube giallastra mi avvolge completamente provocandomi un effetto tipo Premio<br />

Dieng! Ma non solo a me: Fontana straparla con Nek di mutande sporche, il problema è che Nek<br />

non c'è, ma lui parla fino a quando glielo facciamo notare.<br />

Dopo avere condizionato l'arbitro sparandogliene una in faccia durante l'appello,a fine gara,<br />

emozionato per la vittoria, non si contiene e diventa straripante provocando effetti adesso non solo<br />

sulle persone ma anche sulle cose! <strong>Le</strong> scarpe di Matteo infatti camminano da sole e si infilano sotto<br />

la panca opposta e ci vuole tutta la dialettica del nostro portiere per convincerle a ritornare ai suoi<br />

piedi!<br />

A fine gara scorreggia nel serbatoio di Manenti riuscendo a neutralizzare l'effetto <strong>della</strong> benzina<br />

verde sul motore diesel.<br />

Nek 10<br />

Anche lui è strano, dice di non volere giocare e, conoscendolo, la cosa mi puzza (qui Matita non<br />

centra niente). In realtà sta benissimo e lo si capisce a fine gara nello spogliatoio quando, tronfio, si<br />

leva la maglietta e sfoggia un tatuaggio raffigurante il mitico leone <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong>! Non voleva<br />

rovinarlo col sudore <strong>della</strong> gara! Impareggiabile Maestro, uomo simbolo <strong>della</strong> leggenda amaranto,<br />

guida la squadra dalla panchina impreziosendola con i suoi pertinenti suggerimenti tattici,<br />

nonostante Matita gli urli nell'orecchio per l'intera durata <strong>della</strong> gara.


<strong>Crippa</strong> 6 – argentinos J 0 !<br />

Che dire? Avrei sicuramente preferito scrivere di una delle vittorie più eclatanti, dal punto di vista<br />

storico e morale, <strong>della</strong> nostra compagine. Avrei preferito parlare <strong>della</strong> compatta prova di forza che<br />

gli amaranto, di bianco rosso giallo pettorina vestiti, hanno fornito sul campo di serrà ricco, <strong>della</strong><br />

ricchezza delle prove individuali, corroborata da una saggezza tattica e da una giusta grinta che<br />

hanno da subito messo in difficoltà i volenterosi ma inesperti avversari...<br />

E invece mi tocca parlarvi di un caso giuridico che non è ancora venuto alla luce (si tratta di un vero<br />

e prorio scoop) e che riguarda alcuni componenti <strong>della</strong> squadra. Soprattutto i genoani non si<br />

preoccupino, l'ufficio indagini non c'entra, non siamo a rischio retrocessione, ma è un caso che getta<br />

una fosca luce sui raporti che intercorrono tra giocatori e allenatore e che riguarda anche l'altro<br />

campionato, quello a undici, che alcuni nostri pedatori frequentano il sabato mattina.<br />

Pensavo che dopo il diverbio tra matita (detto anche “Pennarello) e maestro nek, avvenuto al<br />

termine <strong>della</strong> partita di due martedì fa, i rapporti fra loro si fossero definitivamente chiariti. E invece<br />

il nervosismo palesato da Matita Pennarello durante la settimana mi ha messo la pulce nell'orecchio,<br />

e, siccome, oltrechè pigna secca sono pure ficcanaso, ho deciso di andare fino in fondo e,<br />

fregandomene di tutte le normative sulla privacy sono riuscito a ottenere questo documento,<br />

allegato all'email...<br />

Ma non è finita qui...Dopo la partita fontana, invece di bere la birra come facciamo io, matita (detto<br />

pennarello), marco montoli e paolo gerbi, conversa freneticamente al telefono. Tutti crediamo sia<br />

con la fidanzata ma...<br />

Arriviamo in piazza caricamento, siamo rimasti io e montoli. La macchina di fontana è ferma in<br />

piazza, vicina ai taxi. Lo raggiungiamo, insieme a lui c'è matita: i due stanno consultando<br />

freneticamente alcuni documenti sui quali si rifiutano categoricamente di darci spiegazioni...<br />

Ieri mattina una mia fonte mi avvisa..al palazzo di giustizia sono stati notati Matita e Fontana...mi<br />

informo meglio, pretendo spiegazioni. Lui allerta i suoi contatti che spulciando nei faldoni trovano<br />

la pratica N 346403612 denominata Processo Nigro, Mobbing calcistico!<br />

Incredulo stamattina mi sono attivato, marinando riunioni di lavoro e impegni presi in<br />

precedenza...E' tutto vero! Allego come prova altri tre reperti che sono inconfutabili!<br />

Reperto N 1 Matita, in qualità di testimone, legge il violento documento accusatorio contro Maestro<br />

Nek preparato con l'avvocato Fontana


Reperto N 2 L'avvocato Fontana si rivolge ai giudici chiedendo sanzioni esemplari..........<br />

Reperto 3 Massimiliano Nigro, detto “Nek” e “Maestro”, all'entrata del palazzo di giustizia<br />

accompagnato dal suo avvocato<br />

Partita<br />

Matteo 7<br />

Dopo l'exploit di due settimane addietro, durante il quale per punire la nostra disattenta retroguardia<br />

s'improvvisa in un dribbling demenziale che ci fa prendere gol, coglie l'invito di Matita e si<br />

sottopone a psicoterapia. Purtroppo però si rivolge allo stesso terapeuta di chi l'aveva consigliato.<br />

Risultato: a fine gara, dopo la doccia, afferma di essersi recato in un bar sulle Alpi e di avere trovato<br />

e bevuto la grappa Bordiga!<br />

Esce imbatutto per la seconda volta in questo campionato restando quasi inoperoso ma preparato<br />

alla bisogna.<br />

Roberto 8<br />

Sua la perla di saggezza regalata allo spogliatoio e che spero apra la mente di molti come a volte<br />

succede quando si colgono frasi illuminanti in periodi <strong>della</strong> vita talvolta oscuri..”Bisogna giocare<br />

dietro la linea <strong>della</strong> palla!”. Semplice ed efficace questo suggerimento, se seguito alla lettera,<br />

porterà frutti concreti, in termini di punti e bel gioco. Il suo primo intervento in campo è però<br />

preoccupante. Travolto dalla foga, anticipa il suo avversario, non accorgendosi però di avere il<br />

baricentro spostato sulla fronte e finendo, come si diveva una volta, “carponi” Ritarato da Matteo si<br />

riprende e gioca una partita impeccabile.


Matita 9<br />

Tutti bravi, ma stavolta Pennarello (come è stato ribattezzato dal barista dove andiamo a fare<br />

colazione, io alle otto perchè lavoro, lui verso le undici perchè è un signore) è stato indubbiamente<br />

il più bravo. Specie nel secondo tempo quando ha sgroppato sulla fascia come un giovane puledro,<br />

tanto che ad un certo punto, quando ero in panchina, il proprietario del maneggio di Bavari ha<br />

cercato di avviare una trattativa per averne almeno la comproprietà.<br />

Nek 7,5<br />

Entra nella ripresa e si erge come baluardo a difesa del risultato. <strong>Le</strong>ggendo la prima parte delle<br />

<strong>pagelle</strong> si può capire come non se la passi tanto bene, tanto da raccontarci di come venerdì scorso si<br />

sia addormentato in macchina ad un orario da viveur, attribuendo le colpe ad un'abbondante bevuta.<br />

In realtà, come traspare da intercettazioni telefoniche, pare che sia stato al telefono con Matita per<br />

6,5 ore consecutive, discutendo, in particolare, delle responsabilità difensive sul secondo gol preso<br />

contro i Tumbler.<br />

Marco Manenti 8<br />

E' ritornato il bomber che tutti conosciamo grazie ad alcuni accorgimenti casual che hanno reso il<br />

suo abbigliamento molto più funzionale, sebbene discutibile.<br />

Indossa infatti mutande aderenti (griffate con un originale numero 7) che conferiscono un aspetto<br />

più aerodinamico al suo apparato riproduttore riducendone l'attrito con l'aria, caratteristica che<br />

aumenta notevolmente la resa in caso soprattutto di deviazioni volanti. Completa l'intimo una<br />

bizzarra calzamaglia in materiale ignifugo, realizzato da un ingegnere bielorusso prima del crollo<br />

del comunismo e usata solo in un' occasione: nei campionati nazionali di ginnastica ritmica del<br />

1987. Come ne sia venuto in possesso è un mistero.<br />

Bonazzoli 8<br />

Ultimamente le sue prestazioni avevano lasciato un po' a desiderare tanto che alcuni cominciavano<br />

a chiamarlo “Caracciolo” invece che Bonazzoli. Ma lui risponde alle critiche con una prestazione<br />

maiuscola, quattro reti e anche lavoro di copertura, trascinando la squadra all'importante successo.<br />

Visto che siamo in tema di abbigliamento segnalo le sue orripilanti ciabatte infradito giallo verdi<br />

con la scritta”Brazil”che, indossati sui sui piedi numero cinquanta, forniscono uno spettacolo se<br />

possibile ancora più imbarazzante <strong>della</strong> tutina di manenti<br />

Montoli 7,5<br />

E' in palla e segna pure un bel gol. Parte inizialmente dalla panchina, poi, subentrato a Manenti,<br />

svaria sul fronte offensivo procurandosi un rigore con una caduta che ai più ha ricordato quella di<br />

Milanetto contro la lazio ( o anche alcune delle mie, ma visto che io SONO Milanetto è lo stesso).<br />

Quindi, al momento <strong>della</strong> battuta, se la coniglia, lasciando l'incombenza a Bonazzoli che realizza.<br />

Subito dopo gli si avvicina e gli dice “Bravo, io l'avrei tirato proprio così!” Che faccia tosta! Bella<br />

la sua inzuccata del cinque a zero.<br />

Paolo Gerbi 10<br />

Il voto non è tanto riferito alla sua prestazione, seppure convincente, ma al suo ritorno. Ottimo<br />

giocatore, dotato di dote rara (il fiato) in una squadra di mezzi spompati come la nostra, s'inserisce<br />

nel gruppo come se non fosse mai mancato. Rimane sbalordito dal clima avvelenato del nostro<br />

spogliatoio, e assiste esterrefatto al diverbio Matita-Maestro. Unico appunto: dov'è finito il tuo


enorme vespone rosso, con il quale affrontavi anche le trasferte più impervie? La lode (che mi sono<br />

dimenticata) gliela conferisco perchè due martedì addietro (scrivo addietro perche non mi ricordo se<br />

su fa ci va l'accento o no) dalla sua autoradio è sgorgata ,come acqua pura da fonte di montagna, la<br />

canzone No Quarter dei <strong>Le</strong>d Zeppelin, uno dei pezzi più affascinanti dell'intero panorama rock di<br />

tutti i tempi!<br />

Saluti e qualcuno mi faccia la pagella.<br />

Omar Milanetto


Cantami o diva<br />

<strong>Crippa</strong> 3 Sporting 0<br />

Montoli 2, Bonazzoli<br />

Una piacevole e tragica Odissea. Due settimane lunghe come dieci anni: io, novello Ulisse, alla<br />

ricerca <strong>della</strong> mia Penelope (la <strong>Crippa</strong>), che mi aspettava ad Itaca (Serra Riccò), mentre i proci (Area<br />

Sporting) cercavano di impadronirsi del nostro terreno di gioco dove solo lì, terra amica, ci<br />

esprimiamo come temibili guerrieri dell’antichità omerica.<br />

Così è Achille Montoli, che nel giorno del suo trentacinquesimo compleanno decide di affilare piedi<br />

che diventano armi letali e, aiutato dal volere degli dei, riesce a trasformare la battaglia campale per<br />

la permanenza in massima serie in un trionfo epico che io, mutatomi in Omero, racconterò in forma<br />

orale e scritta, per l’eternità.<br />

Tutto questo preambolo perché ieri sera ho visto Troy e mi sono esaltato. Va beh…stare lontano<br />

dalla <strong>Crippa</strong>, così come dall’altrettanto amato animale mitologico (grifone) è stato difficile ma<br />

salutare. Valorizzi a cosa rinunci, seppur temporaneamente, e torni ancora più carico. In parole<br />

povere: avevo una voglia matta di giocare dopo la mia gita a New York e la gita <strong>della</strong> Manu al<br />

Beigua che mi hanno fatto disertare gli ultimi due impegni amaranto.<br />

Al ritorno ho trovato una squadra diversa. Una squadra, mi viene da dire, (a parte Manenti), dove<br />

ognuno ha fatto il suo senza esagerare ma con grinta e passione. Mi si dice che tale atteggiamento<br />

fosse già visibile martedì scorso. Bene, vuol dire che a volte le polemiche portano a qualcosa. In<br />

questo caso a due vittorie “intelligenti” che ci portano a….<br />

Matteo 8,5<br />

Strepitoso nel primo tempo su una perfida conclusione che gli saltella davanti dopo essere<br />

carambolata sul mio culo, conclude imbattuto per la seconda volta in questo campionato,<br />

dimostrando di essere in un crescendo rossiniano di forma (quando non dà di matto…) che gli fa<br />

assumere forma talora di gazzella, altra di agile e potente pantera. In settimana passa tutto il tempo<br />

attaccato al computer sul sito dell’Endas, che studia accuratamente e recita a memoria alla moglie<br />

prima di andare a dormire.<br />

La stessa, in lacrime, mi ha confessato che prima di spegnere la luce, Matteo, invece di sussurrarle<br />

dolci parole di buonanotte, le parla degli scontri diretti dell’Atletico Petone come ago <strong>della</strong> bilancia<br />

per il raggiungimento del nono posto.<br />

Fontana 9<br />

Se Montoli è Achille lui è Aiace, potente guerriero rossiccio che si erge a muraglia umana a difesa<br />

del nostro fortino, martedì insuperabile. Riduce a ben poca cosa il centravanti avversario, un tipetto<br />

borioso e bizzoso, al limite dell’insopportabile. Unico neo <strong>della</strong> gara: il tipetto borioso e bizzoso,<br />

intimorito da Fontana, sfoga la sua frustrazione su di me, riducendomi il piede ad una curiosa<br />

poltiglia bluastra che ancora oggi tento di infilarmi nella scarpa. Grande “vecchia guardia”, mi<br />

sorprende anche nel pomeriggio quando lo scorgo davanti al suo ufficio vestito con un curioso<br />

gessato marrone che lo rende accostabile ad un bacco di legno inamidato. Molto meglio vestito da<br />

football..<br />

Manenti 8,5<br />

Arriva in ritardo perché si appassiona alle vicende <strong>della</strong> Roma, poi mi dà l’impressione di essere un


po’ stranito: le prime avvisaglie nel riscaldamento. Si piazza infatti accanto alla bandierina del<br />

corner guardando la partita in corso di svolgimento con sguardo fisso e vitreo, inespressivo. Dopo<br />

aver giocato una buona partita nello spogliatoio mi conferma di essere stranito. Mentre si lava<br />

infatti, io gli parlo per ben venticinque minuti del mio infortunio, e dell’infamia del tipetto borioso e<br />

bizzoso che mi ha calpestato il piede e poi ha vilmente negato di averlo fatto. Silenzio. Provo a<br />

chiamarlo “Marco, Marcooooooooo”. Nessuna risposta. Allora lo scrollo fisicamente prendendolo<br />

per le spalle e ottengo come risposta: “Ah parlavi con me? Si in effetti è un po’ stronzo…” Mah…<br />

Bonazzoli 8,5<br />

Gioca una buona partita, intimorito dal pacato discorso che gli ho fatto durante il riscaldamento per<br />

convincerlo ad appoggiare il pallone al compagno che giunge dalle retrovie (“se non fai sponda ti<br />

ammazzo”) riuscendo a segnare anche il pittoresco gol del tre a zero. Nello spogliatoio però si<br />

ricorda delle mie minacce e si vendica facendo pesante ironia sulle mie fidanzate attuali e passate.<br />

Conclude la serata come tassinaro, accompagnando a casa compagni di squadra, avversari , arbitro e<br />

tre tifosi dell’Atalanta che passavano di lì. In macchina esprime con delicati versi e sentimentale<br />

armonia le qualità amatorie di una tardona che sfortunatamente per lei transitava da quelle parti.<br />

Montoli 10<br />

E’ in forma strepitosa e figuriamoci se un egocentrico come lui si lasciava sfuggire l’occasione di<br />

trasformare il suo compleanno in un’occasione memorabile. E vai Achille, doppietta e spumante per<br />

festeggiare la ricorrenza! Spumante però sembra una parola grossa. Essendo parecchio pigna (ieri<br />

per strada mi ha detto, lo giuro :”vieni che MI offri un caffe…) offre ai compagni una imbevibile<br />

sciaborda composta da acqua dell’acquedotto, idrolitina, alcool da pavimenti e limoni, chiusa in<br />

bottiglie raccattate dai bidoni <strong>della</strong> raccolta differenziata con le etichette corrette col pennarello.<br />

A parte questo, si prende la responsabilità di, come ha fatto giustamente notare Matita, fare<br />

organizzare il torneo primavera….. agli altri! Un genio ragazzi…<br />

Bozzo 8,5<br />

E’ uno dei grandi rimpianti <strong>della</strong> stagione (l’altro è Paolo). Giocatore tecnico , paga però la scarsa<br />

continuità di rendimento dovuta alle poche partite che ha giocato. Colpa di un lavoro che lo obbliga<br />

ad un eclettismo lavorativo pirotecnico: a volte lo si vede che gira con personaggi delle tv locali,<br />

altre che tiene la manina alla Brignola, a volte giungono notizie di lui che gorgheggia insieme a<br />

Franca Lai sulle panchine di Sestri Ponente il martedì sera. Bellissimo il suo colpo di testa che si<br />

infrange sull’incrocio dei pali che avrebbe reso meno sofferta la vittoria e coronato una ottima<br />

prestazione, anche se sono convinto che se avesse avuto ancora i baffi che si è improvvisamente<br />

tagliato, avrebbe fatto gol (questione di aerodinamica e baricentro).<br />

Roberto 8,5<br />

Gioca da par suo, ma si vede che il volto ha perso la sua abituale rudezza, i tratti sono più gentili,<br />

una lacrimuccia fa capolino e si trattiene, pronta a mostrarsi nello spogliatoio quando ci annuncia la<br />

sua prossima paternità! E vai, rude e moderno difensore, prenditi il tempo che vuoi e poi però torna<br />

a farci vedere altri tackle come quello del secondo tempo, quando sei partito venti metri prima in<br />

scivolata, hai tolto il pallone all’avversario e sei finito nel torrente Secca! Belin, neanche alla<br />

playstation avevo mai visto una cosa simile!<br />

Maestro Nek 8,5


Gioca un’ottima partita difensiva per poi spostarsi a centrocampo quando l’altro esponente <strong>della</strong><br />

vecchia guardia, io, lascia il campo con il piede dolorante lasciandogli le chiavi <strong>della</strong> porta del<br />

centrocampo. Lui allora prende le redini <strong>della</strong> squadra e svolazza di qua e di là alternando la fase<br />

difensiva a quella offensiva, insomma facendo di tutto tranne che il centrocampista! Poi siccome io<br />

mi sono fatto male si fa male anche lui, visto che quando io vengo espulso viene espulso anche lui e<br />

viceversa. Maestro, con chi mi faccio espellere nel torneo<br />

primavera………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………<br />

………..?<br />

Matita 10<br />

Per la costanza e la disciplina. Non eccede nella parlantina (a parte quando, semplicemente e<br />

amichevolmente mi dice che non capisco un tubo di football) guida la squadra con consigli semplici<br />

e preziosi, azzeccando i cambi..Piuttosto, mi preoccupano i tuoi continui infortuni nelle parti basse<br />

posteriori…<br />

A presto e grandi ragazzi, a martedì<br />

Ne manca va una, mi pare…<br />

“Odisseo” <strong>Picasso</strong> 10<br />

… e questo non è un voto di stima, bensì l’obiettiva e serena valutazione <strong>della</strong> sua prestazione<br />

dell’altra sera, in cui ha sorpreso compagni ed avversari con scatti, giocate e contrasti che non<br />

sfoderava da quand’era un ragazzino imberbe.<br />

Forse che, cercando la fidanzata dispersa sul Beigua, abbia invece trovato la mitica fonte dell’eterna<br />

giovinezza? Forse che, novello Odisseo, spintosi ben oltre le colonne d’Ercole, fino all’altra sponda<br />

dell’Oceano, abbia lì incontrato la cugina americana <strong>della</strong> ninfa Calipso?<br />

Il dubbio è, però, immediatamente dissipato dai numerosi segni di palese decadimento delle<br />

capacità sensoriali del nostro eroe, che analizzerò ora nel dettaglio, ad uso e consumo del suo<br />

medico curante, al quale sicuramente mostrerà orgoglioso questa pagella (come del resto fa da anni<br />

con il besagnino sotto casa, la barista del bar dove fa colazione, l’edicolante di fiducia, l’autista del<br />

18 barrato, tutti i vu cumpra’ di Caricamento, e perfino col cantunè che gli appioppa la bolletta):<br />

vista: peggiora di mese in mese. Ha scritto che mi ha visto in centro vestito da ufficio, in realtà<br />

ho dovuto scrollarlo con forza e farmi riconoscere raccontandogli inequivocabili aneddoti <strong>della</strong><br />

nostra lunga militanza nella <strong>Crippa</strong> per convincerlo che io ero io, e questo sia all’andata che al<br />

ritorno dal bar dove ho fatto la pausa caffè;<br />

udito: peggio <strong>della</strong> vista. In campo tutta la <strong>Crippa</strong> si butta in avanti per un corner (sull’1 a 0 per<br />

noi … ) e io lo chiamo a gran voce per chiedergli di coprire la fascia destra abbandonata da Nek<br />

alla mercè degli avversari, che casualmente schieravano in quella zona due terzini, un’ala ed una<br />

mezz’ala tornante. Dopo aver urlato invano “<strong>Luca</strong>! <strong>Luca</strong>!” una ventina di volte, disperato mi<br />

decido a chiamare Nek, che era dall’altra parte del campo. Alla prima pausa Odisseo mi<br />

riprende dicendomi: “Però, Fede, quando chiami Bozzo, urla Bozzo, e non <strong>Luca</strong>, se no non ci<br />

capisco nulla!”. Bozzo – per inciso – aveva battuto il corner;


gusto: io non so se il senso del gusto prima <strong>della</strong> partita fosse già in fase di precoce<br />

decadimento, come tutto il resto. Di sicuro sarà del tutto inservibile dopo che le sue papille<br />

gustative sono entrate in contatto con lo spumante portato da Marco;<br />

memoria: la pagella <strong>della</strong> partita tra la <strong>Crippa</strong> e l’Area Sporting club che ha scritto è splendida,<br />

come tutte le sue opere. Peccato che con lo Sporting abbiamo giocato il martedì precedente,<br />

quando lui era ancora sul Beigua. Non sei convinto? Ti dò un indizio: prova a ricordare le<br />

maglie blu dei nostri avversari di martedì scorso, sulle quali campeggiava in giallo un’enorme<br />

scritta “MOTO GP”. Significherà qualcosa? Mio nonno avrebbe detto: “non distingue il belino<br />

dalla corda”;<br />

mimica e senso del dramma: queste poi sono proprio finite in cantina, tanto che quando il<br />

terrunciello nanerottolo che Roberto ed io abbiamo frollato come una bistecca per tutta la partita<br />

si è giustamente vendicato sul primo che gli è capitato a tiro (Odisseo), il nostro eroe ha<br />

piagnucolato, protestato e sofferto così male ed in maniera così poco realistica e convincente<br />

che tutti, compresi gli scoiattoli dei monti di Serra Riccò (unici spettatori <strong>della</strong> partita, oltre a<br />

Matita) erano convinti che si trattasse dell’ennesima sceneggiata del Vate, meglio nota<br />

nell’emisfero australe come la ormai proverbiale “pajaçada” e nessuno si neanche lontanamente<br />

sognato di sorreggere Odisseo ed accompagnarlo fuori dal terreno di gioco, nella assoluta<br />

convinzione che avrebbe subito ricominciato a saltellare come una cavalletta.


Taxi d’asporto<br />

Verso le 20, 30, in una pizzeria di San Matteo, una cliente si rivolge al titolare:”Senta, è mezz’ora<br />

che aspetto la pizza!”. Il titolare, scuro in volto, intuisce la situazione e pensa:”Maramacas (10 e<br />

lode)!, me la stai facendo sotto il naso un’altra volta…” E si mette a cercarlo.<br />

Lui, svelto, si infila in un cartoccio d’una pizza d’asporto (quattro stagioni), e varca la porta,<br />

trasportato da un ragazzino che fa le consegne. Apre il cartoccio, e scappa, mentre il collega lo<br />

guarda esterrefatto.<br />

“Devo trovare un taxi”, pensa: ma non ne passano. Anzi: uno si, ma è occupato. Maramacas si getta<br />

in mezzo alla strada e con un doppio carpiato s’introduce nell’abitacolo , prendendo il posto<br />

dell’autista che ruzzola per strada, mentre due beghine terrorizzate urlano nel sedile posteriore.<br />

La Polizia lo insegue. Il Brigadiere gli urla:”Macas, fermo, documenti!”. Lui glieli tira e<br />

pensa:”Tanto ci penseranno il Vate e il Maestro a convincere l’arbitro…”. Li semina e arriva al<br />

campo. Saluta le beghine con un bacio sulla fronte, regalandogli una delle duecentosedici maglie<br />

<strong>della</strong> <strong>Crippa</strong> che usiamo quest’anno, si cambia, gioca, segna, demolisce la traversa, si diverte a fare<br />

il solista in un’orchestra che ormai suona a memoria.<br />

<strong>Crippa</strong> 4- Ponente Calcio 2<br />

Franchini doppietta, Macas, Montoli<br />

Patrone Dario 10£¼¼<br />

Esiste ancora l’espressione “persona verace?” O meglio, esistono ancora persone veraci? Ma si dai,<br />

senno la <strong>Crippa</strong> cosa ci sta a fare? <strong>Le</strong> sue parate non fanno più notizia, ma danno tanta sostanza e ci<br />

permettono, assieme al contributo di tutti gli atleti (e del mister), di procedere in avanti, di non<br />

fermarci, di essere tra le migliori trentadue del campionato. Ma le persone veraci si vedono dalle<br />

espressioni veraci…come quella di Dario quando gli ho dato dell’”ineducato”, quando ha ripreso<br />

Pablo o chi per esso (non mi ricordo)…vi giuro che l’espressione, di fronte a tale anacronistico<br />

appellativo, sarebbe valsa da sola il prezzo del biglietto, qualora l’Endas (o Calcioliguria? A me<br />

piace più endas) lo facesse pagare…Grande Dario, portierone <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong>!<br />

Terzini 10, 7/bis<br />

Dopo l’ippoterapia, la <strong>Crippa</strong>terapia. Che non vuol dire girare per il campo a cavallo di Matita, ma<br />

trovare nel solido gruppo amaranto un motivo per passare dal pessimo umore del pomeriggio al<br />

raggiante sorriso di stamane, quando, al suo ingresso in riunione a San Marcellino dove entrambi<br />

lavoriamo, è stato accolto da un applauso (del quale non si è accorto perché dormiva…) e gesti<br />

d’esultanza (questi si, ha risposto), che hanno lasciato perplessi i colleghi, ma non voi che leggete e<br />

sapete che partita ha fatto!Quindi mandiamogli un sacco di email di questo tenore:”Terzini, vieni<br />

sempre a giocare!” Oppure:”Terzigni, con noi vinci e ti diverti, siici più spesso!”<br />

Giorgo 11-<br />

Ha fame di gol e di calcio lui, animale del rettangolo di gioco: corre, pressa, segna, spreca, è nel<br />

vivo del gioco, gli avversari lo sentono e ne hanno paura. Più di tutto, ancora più dei gol mi è<br />

piaciuta la fase difensiva del nostro perticone:sempre il primo a pressare, fino a dove gli competeva.<br />

Ma la fame di calcio e di gol gli gioca un brutto scherzo, quando tenta di sbranarsi pure lo stopper:<br />

un contrasto aereo, un morso deciso, sulla fronte, tagliente. Ma lo stopper è sardo e ha la testa dura<br />

più del pane carasau. Tutte e due sanguinanti escono dal campo, ma non è il far west, è <strong>Crippa</strong>-<br />

Ponente Calcio, roba da atleti veri.<br />

Bozzo 10,6”7”<br />

Quest’estate, nella cena pre campionato, gli avevamo chiesto: di più. E lui, finalmente emancipatosi


dalla Brignola e dai vocalizzi di Franca Lai, che lo avevano reso quasi sordo, può giocare con<br />

continuità, e fornire un contributo tecnico-tattico fondamentale. Ho capito che la squadra è squadra,<br />

che siamo maturati, cresciuti, quando sul tre a due, nel momento di difficoltà, è entrato in takle<br />

deciso sul loro play maker. “Ehi, qui non si passa”, gli ha detto coi tacchetti. “Ricevuto….”, lo<br />

sguardo sommesso dello sbarbatello diceva proprio così…contro questi atleti non c’è proprio nulla<br />

da fare….<br />

Montoli 10 secco e un pezzo di lode<br />

Sorpreso dalla mia decisione di metterlo sulla fascia, sembra perplesso, prova a protestare ma poi,<br />

da camaleontico zelig del calcio italiano si adatta, anzi si “arrabatta” , procedendo per tentativi, fino<br />

a quando si trasforma in un perfetto stantuffo laterale: emette addirittura dalle narici un sottile filo<br />

di fumo. Giusto premio per la sua grinta è il gol che chiude la gara, finalmente in stile Montoli:<br />

controllo, giravolta, rete! La <strong>Crippa</strong> va avanti…!<br />

Marco nel pre partita, nel preciso istante in cui si accorge di stare mangiando Macas, ancora nascosto nella pizza.<br />

Nek : “Non si può dare un voto all’eternità” <strong>Luca</strong> <strong>Picasso</strong><br />

Si presenta nello spogliatoio e io lo guardo e dico:”chi è?” Poi guardo bene…è il Maestro! Taglio di<br />

capelli giovanile, rinnovato nello spirito, nello sguardo. Già l’infuocata email <strong>della</strong> settimana ci<br />

aveva mandato un chiaro messaggio: ehi, raghi, il maestro è qui e ne ha ancora voglia”, e il campo<br />

non fa che confermalo..che partita!. Lo guardo, dicevo, e mi ricorda quando abbiamo cominciato,<br />

oramai tanti anni fa, che ho perso il conto. Lo guardo, e mi ci rivedo, mi ci ritrovo, anche se in<br />

panca, da mister: W la <strong>Crippa</strong> Sempre e Comunque! Ne vedremo delle belle, nei prossimi dieci<br />

anni!<br />

Pablo 10, 9periodico<br />

Rischia di passare per capro espiatorio, in uno di quei momenti di perdita di senno collettivo che<br />

ogni tanto ci prende . Lui, novello Cristo, si gira verso la squadra e dice, con voce ferma e<br />

sicura:”Chi è senza peccato, scagli la prima pietra! Sono forse impazziti questi farisei?”… Beh,<br />

forse non proprio così, ma il senso era quello…Poi che fa, Pablo? Parte palla al piede, ne semina un<br />

paio, guarda bene bene Macas, gli da la palla e la <strong>Crippa</strong> chiude la partita! Bravo Marimba, un altro<br />

pezzo del mosaico amaranto che quest’anno si è ricomposto, maturato come una pera al sole quand’<br />

allora era acerba, ora uomo da crippa , oltre che riferimento biblico ed esistenziale!Persino il<br />

Maestro non si arrabbia più!<br />

Matita 10,98<br />

Ossessionato dall’idea, maturata alla Ekom assieme ad un gruppo di scioperati, che il Genoa perda<br />

le partite apposta, passa la settimana in Riviera a guardare i treni, studiando in particolare il<br />

pendolino Genova-Roma. Applica cotanto studio alla partita proponendosi come pendolino di<br />

centrocampo, avanti-indietro, moto perpetuo, tanto da meritarsi il Premio “Perno di centrocampo<br />

dell’anno 2009”.


Un ottimo acquisto nel ruolo,sconcerta gli avversari anche per il suo look, oramai fuori moda, ma<br />

decisamente efficace (un Axel Roses post-moderno). Quando lo hanno visto (e sentito..), i nostri<br />

avversari, giovanotti bene allenati, rasati di fresco, pettinati a modino, con una bella divisa tutta<br />

eguale, hanno capito con chi avevano a che fare e che non era il caso di fare i furbini! Si merita la<br />

riconferma per il prossimo match a patto che segua i miei consigli e che rispetti l’appuntamento che<br />

gli ho fissato: domani, alle 9, dal falegname di via dei Giustiniani, che mi ha assicurato che per<br />

cento euro gli lima la lingua! Chi si offre per pagare il conto?<br />

Matita risponde “presente” all’appello dell’arbitro<br />

Saluti amaranto, auguri di pronta guarigione a Giorgio che si è beccato un po’ di punti di sutura…<br />

Siamo stati bravi, la prossima però sarà molto difficile…non perdiamo la concentrazione…e non<br />

montiamoci la testa…piedi per terra giovani (e meno giovani) amaranto!


Darione…..abbiamo espugnato Crevari!<br />

Ipnos<br />

Crevari 3 <strong>Crippa</strong> 5<br />

Cristian (2) Matita(2) Bozzo<br />

Da un pò di tempo il nostro <strong>Luca</strong> Bozzo (10,8) conduce il telegiornale di mezzanotte su Telegenova.<br />

Da un po’ di tempo lo vediamo anche disimpegnarsi egregiamente nella lettura di quello delle<br />

diciannove (sempre su Telegenova) e nella realizzazione <strong>della</strong> maggior parte dei servizi <strong>della</strong> nota<br />

emittente locale.<br />

Da un po’ di tempo, ho preso l’abitudine di seguirlo nell’edizione notturna, trovando il suo modo di<br />

leggere le notizie molto rilassante, ideale per un’ultima e pacata riflessione sugli avvenimenti <strong>della</strong><br />

nostra città, prima di coricarmi. Insomma, dopo il telegiornale di <strong>Luca</strong> Bozzo, prendo sonno<br />

immediatamente, come se avessi assunto una mistura tra “Premio Dieng” di crevariana memoria (a<br />

chi non sa cosa sia verrà spiegato privatamente), valeriana, valpinax e fiori di Bach. Mmmhhh un<br />

po’ troppo immediatamente ho pensato…ci deve essere qualcosa sotto..Bozzo è troppo pacato,<br />

troppo rilassato, anche quando deve dare notizie improbabili come quella del contadino caricato dal<br />

montone e finito in ospedale…<br />

Gli avvenimenti di ieri sera hanno portato acqua nella vasca dei miei sospetti. Così, a fine gara, l’ho<br />

preso da parte e, in barba alla legge sulla privacy, pubblico una parte del nostro dialogo,<br />

indispensabile per capire bene cosa è successo ieri sera…<br />

<strong>Luca</strong> (<strong>Picasso</strong>) da qui in poi “Il Vate”<br />

Bozzo, ti seguo sempre prima di coricarmi e su di me hai un effetto soporifero…come mai?<br />

<strong>Luca</strong> (Bozzo) da qui in poi “Ipnos”<br />

Beh sai, Vate, io ho cominciato a fare televisione con Franca Brignola e Franca Lai…come pensi<br />

che queste due vecchie beghine possano avere incollato per anni migliaia di telespettatori alla<br />

televisione senza….<br />

“Il Vate”<br />

Senza ?!.....<br />

“Ipnos”<br />

Beh senza… averli….averli ipnotizzati!<br />

A questo punto mi si schiariscono immediatamente le idee…<br />

“Il Vate”<br />

Ora capisco: La Brignola e la Lai ti hanno insegnato l’arte di ipnotizzare le persone….E’ per questo<br />

che dormo in quel modo! E’ per questo che il portiere avversario, sul tuo innocuo colpo di testa, è<br />

rimasto ad ammirare il pallone finire in rete come se fosse un coniglietto colorato saltellante<br />

beatamente per i prati! Lo hai ipnotizzato!<br />

“Ipnos” (in lacrime)<br />

Beh si….e non è l’unico…<br />

“Il Vate”<br />

Non dirmelo….ho capito…Matita…<br />

“Ipnos”<br />

Si…<br />

“Il vate”<br />

Lo hai convinto di essere…<br />

“Ipnos”<br />

Beppe……<br />

“Il Vate”


Sculli!<br />

Beppe Sculli Matita (10,9)<br />

Ipnotizzato da Bozzo, nel primo tempo si crede però Gorge Best, sciorinando dribbling formidabili<br />

e concludendo a rete sottomisura con tocco da consumato rapace delle aree di rigore. Nel secondo ,<br />

registrato in panchina dallo sguardo di Bozzo, si tara su Beppe Sculli realizzando addirittura una<br />

seconda rete, frutto di una veronica madrilena sul difensore, con sinistro a chiudere sul primo palo!<br />

Salva il centravanti avversario dall’ira di Matteo Carpaneto sostenendo che si che l’aveva chiamato<br />

“bastardo”, ma “simpaticamente!” Un genio ragazzi, un genio. In macchina, continuando l’effetto<br />

Bozzo, manda messaggi cifrati a Lippi per la prossima amichevole Italia-Brasile…<br />

Macas Cristian 11<br />

Un decimo di voto in più per il coraggio:continua a prendere infatti un sacco di botte e giocare<br />

come se nulla fosse. Continua pure a segnare gol pesantissimi e a proporre una serie di finte, di<br />

serpentine e di giocate che gettano nello sconforto e nel pianto i difensori avversari. Dopo il suo<br />

passaggio infatti, le difese avversarie appaiono più come configurazioni laocoontiche piuttosto che<br />

agglomerati umani componenti reparti difensivi. Particolare effetto ha avuto una sua giocata sul<br />

già ipnotizzato portiere del Crevari. Il quale, abbattuto da una sua conclusione antecedente alla sua<br />

seconda marcatura, ha confessato di sentirsi un tamburo, e di risuonare nel vento, stimolato dalle<br />

conclusioni del nostro attaccante, alle quali non riusciva ad opporsi se non casualmente, e che<br />

questo fosse il frutto di una ponderata scelta, non volendo turbare l’equilibrio cosmico creato dagli<br />

dei .<br />

La difesa del Crevari cerca di fermare Cristian lanciato a rete<br />

Carpaneto 10, 9<br />

Ad inizio stagione, alcune sue discutibili prestazioni avevano destato il sospetto che il nostro<br />

numero uno fosse un po’ giù di corda, un po’ molliccio insomma; ma le sue ultime, quella di ieri su<br />

tutte, ci hanno riconsegnato un Carpaneto gagliardo, scattante, felino, sicuro fra i pali, plastico nelle<br />

uscite, reattivo sui palloni tirati bassi nell’angolino, fermo nel comandare la difesa, elegante.<br />

Insomma un idolo delle folle, tanto che a Cogoleto si è scatenata una vera e propria corsa al<br />

merchandising griffato Carpaneto: berrettini, guanti, magliette e felpe, con impresso come marchio<br />

il volto del nostro numero uno, stanno andando a ruba! Maestro, sfruttiamolo per pagarci<br />

l’iscrizione!<br />

Rimassa 10,9<br />

<strong>Le</strong> sue sono vere e è proprie corse contro il tempo. Viene a giocare ma il pensiero in parte, come è<br />

giusto che sia, è per la moglie e il figliolo appena nato. E’ quindi sempre abbastanza di fretta,


desideroso di raggiungere al più presto i suoi affetti ma, come sempre accade in questi casi, il<br />

destino (apparso sotto forma di mezz’ora di ritardo sull’orario d’inizio <strong>della</strong> partita) si diverte<br />

beffardo a prolungare i tempi di quest’attesa. Così a fine gara, quando già compaiono le prime luci<br />

dell’alba, non si fa la doccia, appallottola tutta la sua roba (compresi Carpaneto e Montoli) in un<br />

improvvisato fagotto e se ne va, scomparendo piano piano nella nebbia (licenza poetica)!<br />

Immagine emblematica di un grande atleta e di un grande uomo, prezioso baluardo di una difesa<br />

granitica. Unica pecca un battibecco con Matita ma su quello beh….c’è poco da fare…<br />

Massimo Terzini 10, 9<br />

Ultimamente mi era apparso un po’ svogliato ed aveva saltato alcune gare adducendo scuse poco<br />

credibili. Ho deciso così di sottoporlo al programma “Affezionarsi alla <strong>Crippa</strong> in pochi giorni” che<br />

ho applicato nel seguente modo.<br />

<strong>Le</strong>zione 1 Giochiamo o non giochiamo?. Si tratta di menarlo a sangue al giocatore convincendolo<br />

in tutti i modi (email, messaggi, minacce, aiuto di colleghe…(10 e lode) ) a venire a giocare al<br />

Boschetto la notte dopo un’abbondante nevicata con relativa gelata. Dopo avere ottenuto il fatidico<br />

si, mandargli un messaggio di questo tipo:”Mi spiace, non si gioca, partita rinviata, siamo troppo<br />

pochi”<br />

Se il soggetto non ci ha mandati affanculo dopo questa prima prova si può passare alla seconda.<br />

<strong>Le</strong>zione 2 Dove e quando si gioca?. Se l’atleta si è lamentato <strong>della</strong> distanza del campo di gioco di<br />

casa (Serra Riccò) e dell’orario di disputa del match (ore 22) si tratta a questo punto di organizzare<br />

una partita nel campo più distante possibile (Cogoleto) alle 22.15, quindi (fase 2) convincere<br />

l’arbitro a fare iniziare la gara mezz’ora dopo. Se l’atleta è venuto comunque al campo e alla fine<br />

ridacchia soddisfatto e divertito il gioco è fatto! L’atleta si è affezionato alla <strong>Crippa</strong>! Ah,<br />

dimenticavo, prossima partita lunedì prossimo a mezzanotte al Bacigalupo di Savona!.<br />

Montoli 10 e lode<br />

Percorre mezza Liguria per venire a giocare e si dimentica il documento! L’arbitro, inflessibile, lo<br />

rimanda a cambiarsi e lui invece di starsene ingaggia uno stucchevole battibecco che rimanda<br />

l’inizio <strong>della</strong> gara di ulteriori dieci minuti (Rimassa s’infuria, Terzini ridacchia). Bellissimo lo<br />

scambio di battute finale (Montoli “Ma dai arbitro, che ci conosciamo da tredici anni!”<br />

Arbitro “Ma chi ti ha mai visto??”) che tinge la vicenda di quella vena farsesca che spesso<br />

contraddistingue le avventure di Montoli. A discapito di quest’ultimo c’è da dire che l’arbitro è stato<br />

veramente inflessibile e antipatico, prolungando per vendetta la partita di otto minuti oltre il tempo<br />

regolamentare, facendo infuriare Rimassa e ridacchiare Terzini.<br />

Manenti 10 e lode<br />

Spesso criticato perché tira sempre, continua a tirare sempre. A differenza di altre volte<br />

però,aggiunge ai tiri quattro meravigliosi assist, tra i quali il primo di fattura davvero pregevole!<br />

Prestazione maiuscola in un ruolo non suo, centrale di centrocampo, ricoperta per le disavventure<br />

dello smemorato Montoli.<br />

Ma non per questo che la sua serata è da ricordare. No.La sua serata è da ricordare per le pittoresche<br />

mutande che ci mostra tutto fiero rimanendo culo all’aria per una decina di minuti fino a quando<br />

non lo notiamo! Sullo sfondo nero ardesia infatti, campeggiano accattivanti macchine fotografiche<br />

multicolore, sparse a costante macchia pluriforme sull’intera superficie del culo. Come se non<br />

bastasse (sempre chiappe all’aria) ha tirato fuori un taglia unghie ed ha cominciato a farsi la<br />

pedicure! Deriso amichevolmente dal gruppo, gela lo stesso con la seguente frase:”Ma se non fossi<br />

così, secondo voi potrei giocare nella <strong>Crippa</strong>? Mi sono adeguato!”, frase che apre il campo a<br />

riflessioni che esulano dal tema delle mie <strong>pagelle</strong> e che tratterò forse in seguito, magari con uno<br />

speciale…<br />

Pablito Marimba 10,8


Dopo la parentesi pugilistica, rientra in squadra avendo saltato solo una partita, visto che quella<br />

<strong>della</strong> settimana scorsa l’abbiamo rinviata. Negli spogliatoi, prima del match, ha un diverbio con la<br />

sua capigliatura che, imbrigliata da tutte le parti da lacci,elastici e stringhe, con un sussulto<br />

d’orgoglio si ribella e gli invade tutta la faccia, costringendolo ad una durissima battaglia che vince<br />

solo grazie al mio intervento, dato che riesco a sistemargli la parrucca legandogliela con una stringa<br />

da scarpe. Gioca una buona partita, sebbene partendo dalla panca, ma riuscendo comunque a fornire<br />

le accelerazioni e i cambi di ritmo che tanto lo hanno reso famoso prima in Ecuador e ora a Genova.<br />

Dopo la partita lo attendiamo a lungo, visto che invece di prepararsi si pavoneggia, cotonandosi la<br />

capigliatura finalmente doma.<br />

Pablo nello spogliatoio viene aggredito dai suoi capelli<br />

10 anche alla dirigenza, con il gradito ritorno di Fontana! che, dopo essersi parzialmente<br />

allontanato dalla <strong>Crippa</strong> per motivi contingenti (che ha confessato dopo essere stato ipnotizzato da<br />

Bozzo nell’intervallo….), è tornato come spettatore, in attesa di vederlo presto in campo!<br />

Grandi tutti, anche a Nek e al Vate che hanno azzeccato la formazione!<br />

W La <strong>Crippa</strong> Sempre e Comunque…Iniziare l’anno del decennale con una vittoria non è male…


Il Vate e il Benzinaio voto 10<br />

Il Maestro e il Benzinaio<br />

Dieci anni di <strong>Crippa</strong><br />

“Dai, ora devo smetterla, quest’anno farò il mister, ruolo nuovo, vita nuova!…e poi quest’estate ho<br />

compito quarant’anni, devo diventare una persona seria! Perciò basta “pajasade”, mi devo<br />

contenere: equilibrato, serio, riflessivo, giusto…queste d’ora in poi saranno le mie riconosciute<br />

qualita’…”..<br />

Così pensavo arrivando al campo ieri sera….Ebbene, arrivo al campo, saluto tutti con grande<br />

affetto! Chi si vede, Delfo, Andreazzi! Maurizio! Che tuffo nel passato! E gli amici <strong>della</strong> squadra!<br />

Sono un uomo realizzato, felice!Mi intervista la TV! Non mi manca nulla nella vita e la <strong>Crippa</strong> è<br />

sempre qui, qualcosa abbiamo costruito, ragazzi!<br />

Ecco che intanto arriva il Benzinaio…mi sembra che mi guardi sghignazzando… Forse è solo una<br />

mia paranoia…ma cosa gli avra’ detto di me Nek? Boh, si conoscono da tanto..…Inizia la partita,<br />

passiamo in vantaggio, poi riemergono i nostri soliti difetti, ne prendiamo quattro, ma due le ha<br />

fatte Carlo (4) che un tempo giocava con noi, quindi è come se avessimo vinto tre a due! Io sono<br />

sereno, un pacioccone, mi limito a una piccola boutade, battendo il calcio di avvio nella ripresa, ma<br />

è cosa piccola e giustamente dimensionata al mio nuovo ruolo di persona pacata (neppure il calcio<br />

d’inizio, solo quello del secondo tempo!Come sono pacato, e felice di esserlo!)…E intanto il<br />

Benzinaio mi guarda e sghignazza…ma cosa gli avrà raccontato Nek, forse delle mie<br />

sceneggiate?...Mi sto innervosendo…<br />

Al ristorante il Benzinaio si siede vicino a me…e.sta zitto…io vorrei prendere una pizza ma a<br />

questo punto lui interviene e….mi consiglia le penne all’arrabbiata del suo amico cuoco…Io, nulla<br />

sospettando, le ordino, il cameriere arriva e….<br />

<strong>Le</strong> assaggio! Fuoco puro! Il mio tanto sbandierato equilibrio si rompe, divento una furia, i miei<br />

buoni propositi ardono nel peperoncino! Me la prendo con tutti: col Genoa (!) , i genoani (!),<br />

Garrone, Preziosi, i politici, Carpaneto: mi infiammo, m’infervoro, urlo gesticolo, pontifico, attacco<br />

tutto e tutti! Tutti i miei tentativi andati in fumo! Dove è finito il mio self-control? Ho fatto un’altra<br />

“pajasada”, ci sono ricascato! Nek e il Benzinaio se la ridono soddisfatti…<br />

Andando a casa, precipito nei sensi di colpa…avrò esagerato? Avrò offeso qualcuno, ma guarda te<br />

cosa mi vanno a combinare il Maestro e il Benzinaio…Ma poi ci ripenso, ma no dai, è che la<br />

<strong>Crippa</strong>…mi…mi…trasforma…ci trasforma tutti…diventiamo…personaggi da pagella…, non so<br />

cosa farci, è più forte di noi…. e…e …poi ieri era ….<br />

La partita del decennale!<br />

Darione 10<br />

Vedo che durante la mia sfuriata se la ghigna con Bozzo, lui che è amante del calcio che piace a me<br />

e mi capisce…ghigna anche perché il Chievo ce l’ha fatta grossa…<br />

Va beh, in panchina, approfittando del piacevole clima creato dalla presenza di Delfo e di altri ex<br />

tipo Simonazzi, nel primo tempo si divaga, tra aneddoti vecchi e nuovi, rimembrando episodi del<br />

passato e commentando le giocate degli attuali componenti la rosa. Si parla di Dario e ci si accorge<br />

che il Nostro sta parando tutto, proprio tutto, anche tiri che finirebbero normalmente alti, parecchio<br />

alti, accompagnati, in campionati più seri del nostro, da pernacchi, fischi, ululati , sbellicamenti


dalle risate, gestacci, inviti a cambiare sport. La mia mente analitica si è messa perciò a cercare le<br />

cause ed improvvisamente ha trovato la soluzione: Dario è più alto <strong>della</strong> porta di circa mezzo<br />

metro! Mentre per la larghezza non c’è problema, coprendo l’intera linea di porta con i suoi famosi<br />

“srotolamenti a salame” , la sua lunghezza sta diventando un caso! Sembra un portiere di hockey su<br />

ghiaccio!<br />

Para tutto, beffato clamorosamente solo da Simonazzi e da alcune prodezze del vile Carlo (4) sulle<br />

quali non c’era assolutamente nulla da fare.<br />

Rimassa 10<br />

Inizia la partita come se si trattasse <strong>della</strong> finale del campionato del mondo. In sei secondi entra in<br />

scivolata ben quindici volte, manco che il terreno di via Tanini fosse una pista di pattinaggio! Infatti<br />

l’arbitro, visto l’equivoco di Dario e le scivolate di Rimassa, dopo un paio di minuti mi si avvicina e<br />

mi fa “Mi scusi Vate, mi avevano detto di arbitrare una partita celebrativa del decennale di una<br />

squadra di calcio, ma visti Dario e Rimassa, siete mica una squadra di hockey?” Dopo aver<br />

tranquillizzato il direttore di gara, la gara stessa riprende e Rimassa disputa una gara in clima<br />

campionato, alternando spada e fioretto in un interessante duello coll’infingardo e malevolo Carlo<br />

(4) che non lo vede affatto sfigurare. Unica pecca <strong>della</strong> gara, non riesce a neutralizzare Simonazzi…<br />

Andreazzi 10<br />

Che dire di Andreazzi: sempre il solito talento. Il narciso del calcio amatoriale ligure decide che,<br />

siccome c’è la televisione, fin quando ne ha, deve essere protagonista. Primo: da solo davanti alla<br />

porta sguarnita, col pallone solo da depositare in rete, si inventa un curioso passo di pizzica facendo<br />

mulinare in modo incomprensibile gambe e braccia , accasciandosi al suolo tra lo stupore generale.<br />

Poi, nell’azione successiva, segna alla sua maniera, con un tiro radente da fuori area.<br />

Ma la perla arriva qualche secondo dopo.Come mi ha raccontato (in lacrime) al momento <strong>della</strong><br />

sostituzione, sapendo di non avere più birra nelle gambe e di non poterlo fare nella ripresa (ha visto<br />

che il cameraman stava smobilitando…), non ha resistito alla tentazione di battezzare anche l’altra<br />

porta, superando Dario in uscita con un tocco malizioso, che gli ignari spettatori (il custode) hanno<br />

classificato come banale autorete, ma noi che lo conosciamo, come autentica genialata! Grande<br />

Andre…<br />

Matteo 10<br />

Pochi giorni fa l’ho incontrato in Piazza Fossatello dove, tutto gasato, mi ha detto di essersi allenato<br />

tutta l’estate. Ieri, durante la cena, ha detto invece di avere giocato tutta l’estate alla play station…<br />

Ho così indagato su tale incongruenza e una “fonte” mi ha svelato l’arcano. Un suo amico,<br />

sentendolo continuamente parlare di sé come del “nuovo Jankovic” ha deciso di mandarlo da un<br />

“suo conoscente” (col camice bianco n.d.a.) che gli ha prescritto un pastiglione. Tale prodigiosa<br />

medicina lo ha trasportato in uno stato di trance: Matteo ha realmente vissuto un’esperienza onirica<br />

che lo ha portato dentro alla play station, in contatto con campioni come Messi e C. Ronaldo.<br />

L’esperimento non è stato però gradito dalla moglie: sentendolo continuamente dimenarsi nel letto,<br />

simulando continui scatti e proferendo frasi del tipo “Dai <strong>Le</strong>o, passami la palla” per tutta la notte,<br />

ha tentato prima di convincerlo a smetterla con le buone, tramite le parole ed il buon senso, quindi<br />

passando ad armi non convenzionali (roncola, mattarello), poi sbattendolo fuori di casa. Carpaneto è<br />

quindi tornato alla “normalità”, soddisfatto e ben allenato.


Nek 10 e lode<br />

E’strafelice per l’intervista di Tele Genova, nella quale però s’impappina e sbaglia tutto e, in crisi di<br />

megalomania, si definisce “giocatore, presidente, magazziniere, tifoso, raccattapalle, addetto<br />

all’arbitro, direttore sportivo, mascotte, preparatore atletico, consulente psicologico e cappellano<br />

<strong>della</strong> <strong>Crippa</strong>”, concludendo con un:”E anche Mister” che mi fa infuriare, visto che avevo appena<br />

parlato con l’intervistatore definendomi io “Il Mister”. Chiarito l’equivoco, si presenta in campo<br />

bello lucido, fisicamente a posto e sposato a Las Vegas. Nel ristorante racconta per la trecento<br />

quarantaseiesima volta la storia del suo matrimonio, mentre gli astanti tentano disperatamente di<br />

guardare i gol <strong>della</strong> C. <strong>Le</strong>ague. Gli resiste solo Bozzo, con gli occhi pallati, perché era l’unico nella<br />

posizione a tavola dalla quale era impossibile vedere la televisione, oppure perché…<br />

Bozzo 10<br />

Nei suoi anni di lavoro come cameraman, o operatore di ripresa, ha sviluppato una tecnica detta “a<br />

occhio di caprone” per cui riesce a fissare in un punto mentre guarda in un altro! Così, mentre Nek<br />

gli racconta del matrimonio, riesce a seguire tutti i gol <strong>della</strong> C. <strong>Le</strong>ague, facendo pure la figura di<br />

quello che ascolta il Maestro! Un grande. La sua prova è ottima, gioca bene da centravanti anche se<br />

gli mance il guizzo vincente. Rimane impressionato dall’originale prova di Simonazzi. Dopo la<br />

partita l’ho beccato mentre, imboscato, telefonava a Franca Lai, proponendole il passo di pizzica<br />

come sigla per il suo show!<br />

Manenti e Giorgio Bonazzoli 10<br />

Per tutta la partita se ne stanno, entrambi infortunati, ad osservare lo svolgersi dell’evento in tutta<br />

tranquillità, alternando argute osservazioni tecniche a sghignazzi sotto i baffi per alcuni svarioni da<br />

sotto ossigenazione dei nostri atleti . Verso la fine si isolano come due pettegole da parrocchia e<br />

decidono di confabulare <strong>della</strong> loro squadra del cuore, inaspettatamente in testa alla classifica : si<br />

infervorano talmente che ad un certo punto mi giro e li vedo che, dimenandosi, hanno sfondato la<br />

panchina! Cercando di bluffare, i due tentano disperatamente di non farsi vedere dal custode che li<br />

fissa con sguardo minaccioso e indagatore dall’altra parte del campo, e da me che invece li becco<br />

entrambi con il culo a terra! Che elementi che mi tocca portare in panchina, meno male che tra un<br />

po’ guariscono….<br />

Alessio 10<br />

Quando entra in campo ci sbizzarriamo nel gioco “A che giocatore assomiglia Matita?” Vengono<br />

fuori i nomi più disparati e affascinanti. C’è chi dice Gorge Best, chi lo paragona a Caniggia, chi a<br />

Lavezzi, chi a Paulo Sousa. In realtà gli scatti dei primi venticinque secondi ci avevano tratto in<br />

inganno! Dopo alcuni svarioni e scatti a vuoto, mulinamento incontrollato di gambe e lingua<br />

felpata, siamo tutti concordi: assomiglia ad Ametrano! Indimenticabile (e ci credo) centrocampista<br />

di un Genoa molto peggiore dell’attuale!<br />

Pregustandomi la faccia impermalosita di Matita, annoto invece una prestazione duttile ( a tratti<br />

malleabile), fino a che la condizione fisica lo ha retto, e di tanto impegno. Ma la cosa più incredibile<br />

<strong>della</strong> serata è che a cena, per la prima volta nella nostra vita, ci troviamo d’accordo su un<br />

argomento! Mi devo preoccupare?


Mauri e Delfo 10<br />

Meritano il 10 solo per esserci, loro che <strong>della</strong> prima <strong>Crippa</strong> erano asse portante e asse portante<br />

anche delle mie <strong>pagelle</strong>, materiale infinito di aneddoti e argomenti per la macchina da scrivere.<br />

Che dire, quando il filo del tempo si riannoda improvvisamente, basta un attimo, affinché il tratto di<br />

passato che ci ha separato svanisca in un attimo. Quell’attimo in cui il malcapitato centravanti<br />

avversario sfugge a Maurizio e io e Delfo ci guardiamo negli occhi…Lo fa, lo fa, ne siamo certi, il<br />

centravanti non sa cosa ha fatto e soprattutto cosa lo aspetta….e infatti…il morbo è nell’aria, altro<br />

che influenza suina…è….la Sindrome di Pasquale Bruno! Maurizio lo insegue, sotto gli occhi<br />

gaudenti di Dario e di noi che sappiamo e lo stende da dietro, con l’eleganza e la cattiveria che solo<br />

lui sa usare…Che bello! Io e Delfo ridiamo come due bambini, felici, Mauri con ghigno satanico<br />

chiede scusa all’avversario e gli tende la mano…E’ la <strong>Crippa</strong>! Che bello avervi rincontato!<br />

Fontana 10<br />

Visto che non ha mai portato calzettoni da calcio più lunghi di tre centimetri, per il decennale decide<br />

di fare qualcosa di straordinario: innanzitutto di arrivare solo per gli ultimi dieci minuti e poi senza<br />

calzettoni! Gioca infatti con i piedi sudaticci da giornata da lavoro a contatto con il cuoio <strong>della</strong><br />

scarpa, producendo uno sfrigolio sinistro da carne alla piastra che fa preoccupare nuovamente il<br />

custode del campo il quale, viste le colonne di fumo che gli escono dalle scarpe, decide<br />

preventivamente di avvisare la protezione civile. Anche quest’anno sempre con noi, uno dei più<br />

vecchi (e più originali visto che gioca con la maglia <strong>della</strong> Ternana…), uno dei sempre presenti, in<br />

attesa dell’erede! Grande Fede!<br />

Marco Montoli 10<br />

Ultimo ma non ultimo, uno dei veterani, si presenta all’appuntamento in forma smagliante! Snello,<br />

asciutto come le acciughe del ristorante che mangia a quintalate, addirittura rasato di fresco, vuole<br />

dimostrare che dieci anni per lui non sono passati. Sembra un giovincello, si merita addirittura i<br />

complimenti di Delfo che lo ha recentemente ben pettinato, esaltandone il profilo smagrito e<br />

sbarazzino. La sua prova è gagliarda, sebbene il fiato, difficilmente taroccabile, metta leggermente<br />

in discussione l’idilliaco profilo da me dipinto in precedenza. Spostato in attacco, si muove bene,<br />

cavandosela anche in difesa. Al ristorante viene però improvvisamente colto dalla “sindrome <strong>della</strong><br />

pigna”. Avendoci messo “ben” tre euro (tre euro!) in più nella colletta per i soldi del campo, non<br />

riesce a farsene una ragione, fino a pretenderli indietro dal Benzinaio, minacciato con il piatto delle<br />

acciughe. Accortosi dell’attacco <strong>della</strong> sindrome, rincula, sghignazzando sportivamente.<br />

Saluti anche a chi non c’era..per il ventennale dovete esserci però!<br />

Dieci anni di <strong>pagelle</strong>…Sempre con Voi<br />

Il Vate


<strong>Crippa</strong> 4- Altri 3<br />

Che bello! Abbiamo vinto! (dichiarazione rilasciata dal tecnico amaranto al termine <strong>della</strong> gara)<br />

Dario 10<br />

Dopo l’email <strong>della</strong> settimana scorsa, nella quale lo definisco “un uccellino”, passa il tempo prima<br />

<strong>della</strong> sfida di ieri a rimuginare sulla definizione. Data la stima che nutre per me (reciproca), gli<br />

affiora nella testa più volte la domanda: “E se fosse vero? E se fossi davvero un uccellino?, facendo<br />

più volte preoccupare la moglie che lo coglie con sguardo distratto a fissare gli alberi.<br />

Improvvisamente, a metà del primo tempo, si convince. Su lancio dalle retrovie si alza in volo, a<br />

guisa di inesperto passerotto al primo abbandono del nido, aprendo quelle braccia che oramai crede<br />

ali. Il risultato è devastante: il povero centravanti avversario imbatte con la capoccia in un’ “ala” e<br />

frana al suolo. Mentre gli bagno pietosamente la fronte, con l’ultimo rantolo di voce mi dice:”Vate,<br />

ma che cazzo scrivi? Questo non è un uccellino, è un Boeing 747!”<br />

Nek 10<br />

Lo conosciamo, ma ci sorprende ogni volta con le sue stramberie. Dopo essersi sposato a Las Vegas<br />

ed essere passato da centrocampista a difensore si convince, alla maniera di Don Chisciotte, di<br />

essere un centravanti. E, come il cavaliere mancheco partì alla ricerca dell’elmo di Mambrino, lui<br />

parte con sguardo trasognato alla ricerca del gol. Ecco qui, che con inusitata freddezza ne realizza<br />

due in due gare, facendomi sgorgare dal profondo del cuore l’urlo “Goooooooooool!” Incredibile<br />

Maestro…Come se non bastasse, combatte pure contro quel mulino a vento del centravanti<br />

avversario…solo che le braccia le mulina lui!<br />

Matteo 10<br />

Averlo vicino in panchina è come avere una radiolina collegata all’orecchio. Non ha la voce rauca<br />

del compianto Sandro Ciotti, ma la puntualità e la competenza sono le sue. E’ come se giocasse la<br />

partita, tutto un sussulto, un’emozione, un consiglio, un commento: un tarantolato, in poche parole.<br />

Poi entra e la partita la gioca davvero, riciclandosi come vigoroso mediano nel cuore <strong>della</strong> battaglia,<br />

dando il cambio all’esausto Matita, leggendo il match e dandone una sua personale interpretazione<br />

difensiva (bravo!). Ottima la sua prova in porta mercoledì scorso, sebbene un’inaudita sfiga lo<br />

condanni ad un clamoroso autogol.<br />

L’esausto Matita 10<br />

Cosa hai fatto Matita in Brasile?E noi pettegoli, immaginando turpi avventure promiscue, tu in<br />

mezzo a ballerine brasiliane a rimirare formosi deretani accompagnare musica latina. E quante<br />

cachaça berrà? Ti pensavamo, insomma, protagonista di un romanzo di Jorge Amado. Potevi dirlo,<br />

esausto Matita, che invece andavi in Brasile a conoscere Alemao e a carpirne i segreti(persino il suo<br />

incedere silenzioso)! Quale partita, quale corsa generosa, quali geometrie ci è toccato rimirare ieri<br />

sera! Allenati, o esausto, che qui puoi fare la differenza! Al limite ti facciamo un biglietto per Rio!<br />

Montoli 10<br />

Non tutti sanno che Montoli, un paio di anni fa, iniziò a collaborare alla realizzazione di un film sui<br />

vicoli di Genova, aiutando il regista Pietro Marcello, allora ai primi passi. Non tutti credemmo in<br />

lui, alcuni lo derisero, altri tentarono di sfiduciarlo. Ma lui, caparbio, andò avanti…..Bene, ora quel<br />

film, “La Bocca del Lupo” ha vinto il festival del cinema di Torino! Che dire…E’ troppo dire “un<br />

esempio?”. No, amici, non è troppo. Montoli è un tipo da <strong>Crippa</strong>, niente è precluso ai tipi da<br />

<strong>Crippa</strong>!<br />

In mediana se la cava egregiamente, segnando con pregevole finta (culo) il gol del nostro<br />

vantaggio!<br />

Bozzo 10


E chi chiude la partita? Bozzo! Eccolo, rigenerato dal cambio di ruolo, lascia la fascia<br />

(assonanza…) per supportare Giorgio nelle scorribande offensive. Nonostante celi a malapena una<br />

fastidiosa invidia per i baffi di Nek, aumenta, sebbene minuto e smilzo, il peso offensivo <strong>della</strong><br />

<strong>Crippa</strong>, dialogando in maniera intelligente con il resto dei glabri compagni e muovendosi, tale e<br />

quale ballerino del Bolschioi, tra le linee difensive avversarie. Meritata ricompensa, il gol del<br />

quattro a tre, appena dopo aver rilevato un generosissimo Giorgio. Pare che abbia promesso alla sua<br />

fidanzata di farsi ricrescere i baffi alla prima marcatura. Speriamo, perché secondo me sta meglio!<br />

Generosissimo Giorgio 10<br />

Da quando è rientrato, la musica è cambiata: otto gol in due gare quando prima ne avevamo partoriti<br />

la miseria di due in quattro. E’ come se si fosse passati da un concerto di Gigi d’Alessio ad un a<br />

performance dei Deep Purple. La sua capoccia svetta generosa tra le cime impervie <strong>della</strong> difesa<br />

avversaria, fronteggiando (la volta scorsa fronteggiando ha scheggiato lo zigomo di in avversario)<br />

con coraggio difensori spesso rudi, talvolta antipatici. Manenti prova a chiamarlo”Pazzini” ma per<br />

noi rimane sempre e sempre rimarrà “Bonazzoli”, sebbene mi scazzi un po’ scrivere di giocatori di<br />

una certa squadra alla vigilia del derby.<br />

Osvaldo Vincenzo ed Enrico 10 e lode<br />

Avendo io, per varie traversie, saltato le prime partite <strong>della</strong> gloriosa, non conoscevo i due o tre<br />

ultimi arrivati, contribuendo non poco alla tremenda confusione creatasi intorno alla loro identità.<br />

Essi non sapevano che indossare la maglia amaranto avrebbe potuto infatti cambiare in modo così<br />

radicale la loro esistenza. Uno si presenta nell’ufficio dell’altro qualificandosi come Vincenzo,<br />

l’altro si trova inaspettatamente a pronunciare la frase “piacere Enrico”, non sapendo però se<br />

chiamarsi in realtà Osvaldo o Vincenzo. Il cambio del ruolo in campo ha aumentato la confusione:<br />

l’uno (Enrico detto “Vincenzo”), si è trovato inaspettatamente a ricoprire il ruolo di libero vecchio<br />

stampo, al quale si è adeguato con ottimi e promettenti risultati (nell’entusiasmo dimenticandosi<br />

però di non potere battere le rimesse laterali e provocando l’ira di Nek); l’altro (Vincenzo detto<br />

Osvaldo), dopo avere percorso 98765 volte la fascia sinistra a vuoto perché non servito, ha capito<br />

che per giocare nella <strong>Crippa</strong> bisogna adeguarsi in fretta alla strampalata personalità dei vecchi (vedi<br />

Nek), trovandosi improvvisamente a giocare dietro le punte!<br />

Ebbene, i tre stanno iniziando la loro avventura amaranto nel migliore dei modi, dimostrandosi due<br />

autentici tipi da <strong>Crippa</strong>, sia nelle prestazioni pallonare che nello spirito, calandosi nel gruppo con<br />

simpatia e disponibilità, ed essendone felici!<br />

Pino<br />

Fontana 10<br />

Dove eravamo rimasti Jimmy (soprannome che ti è stato conferito da Matita al 12’ <strong>della</strong> ripresa)?<br />

Ah già, a quelle prestazioni tutta sostanza, quei centravanti ridotti ad omini del subbuteo che<br />

uscivano dal campo chiedendosi cosa fosse un pallone? Eccoti, sciolto dalle briglie dell’ufficio, ti<br />

rivedo mettere le briglie a quei malcapitati. Darti il cambio? Convengo insieme al prode Rimassa<br />

che sarebbe un azzardo, perché il centravanti avversario si è rassegnato all’anticipo sistematico e<br />

al takle scivolato, che gli popoleranno la notte di autentici incubi. Che bello ritrovarsi, ogni volta<br />

come fosse la prima! Che questa vittoria sia la prima di una lunga serie! (diciassette?)!<br />

Perde due mute di maglie e sedici paia di calzettoni in due partite.<br />

Il prode Rimassa 10<br />

Il ruolo di stopper gli procurava oramai preoccupanti emergenze psico somatiche: desiderio di auto<br />

flagellazione, castrazione di arbitri, soliloqui auto punitivi, manie di persecuzione, pellegrinaggi con<br />

croce sulle spalle fino alla Madonna <strong>della</strong> Guardia. Dimenticate oramai le sue famose filippiche


post partita, si cala nel nuovo ruolo di mediano con personalità e sorriso, tale da meritarsi il<br />

soprannome di “El Filtrador”, il primo a bearsi di tale onorificenza dopo Guillermo Stabile. Perché<br />

il concetto di filtro nel calcio è importante quanto quello di gol e di parata. Egli smista e fa circolare<br />

il pallone, mai dimentico di tamponare in maniera rude e corretta l’avversario. Da encomio il<br />

pressing finale sui portatori di palla altrui, in quei concitati minuti finali che ci hanno permesso di<br />

portare a casa i primi tre agognati, sudati, strameritati punti!<br />

Manenti 10<br />

Finalmente dopo anni di gradinate desolatamente vuote, un vero e autentico Pubblico. Libero da<br />

spettri di cartellino giallo, controbatte alla logorrea avversaria contestando sagacemente l’arbitro.<br />

Pietoso ma efficace il duetto finale con il Vate: a due voci chiedono al direttore di gara la fine delle<br />

ostilità, creando un “effetto gradinata” che costringe il malcapitato ad anticipare la fine di 0,<br />

34596847363 secondi.<br />

Saluti Amaranto<br />

Il Vate


Coglioni di ghisa (<strong>pagelle</strong> flash suggerite da Patrone Dario)<br />

Patrone Dario 10 e lode<br />

Alla fine è raggiante: per lui il risultato di uno a uno ottenuto su un campo di 3 metri per 2 con 14<br />

atleti in campo è sinonimo di partita quasi perfetta, arcigna e combattuta proprio come quella che è<br />

stata. Nel finale dall’emozione perde il controllo e sfascia a testate un palo<br />

Giorgio 10 e lode<br />

Negli spogliatoi, in lacrime, mi confessa di avere scommesso una pizza con Dario su chi avrebbe<br />

sfasciato più pali. Seguendo metodi più tradizionali (legnata su punizione) va vicino al risultato ma<br />

perde la scommessa<br />

Montoli 10 e lode<br />

Corre, sbuffa, lotta, fa casino, perde palla, riconquista palla, insulta, viene insultato, protesta, parla a<br />

vanvera, trascina, combatte, segna il gol del pareggio: il solito Marco<br />

Bozzo 10 e lode<br />

Il Vate in piena crisi respiratoria lo manda nello spogliatoio a prendere la polpetta per l’asma che<br />

cerca ovunque tranne dove gli aveva detto, nella giacca. Prima e dopo la spola tra spogliatoio e<br />

campo fa la spola tra attacco e centrocampo, una serata da spola, una spola d’autore.Nel pre partita<br />

scalda i calzini sul calorifero, confermandosi un tipo stravagante e originale, oltre che freddoloso.<br />

Nek 10 e lode<br />

Lo sposalizio di Las Vegas lo ha rigenerato tanto da organizzarne un altro. A proposito. Qualcuno<br />

l’ha visto ieri sera? Perché se era lui quello stopper freddo e determinato sempre in anticipo mi<br />

sposo domani! Era talmente freddo che la prossima volta lo faccio scaldare da Bozzo sul calorifero!<br />

Vincenzo 10 e lode<br />

La sera prima era a sciare a Dubai (?!!!?), in giornata in volo transoceanico, alla sera a vestire la<br />

casacca amaranto e a fornire una prestazione generosa a centrocampo…ah…eterna e romantica<br />

<strong>Crippa</strong>..quante altre squadre al mondo hanno schierato alla sera un giocatore che la sera prima era a<br />

sciare a Dubai (?!!!!)<br />

Matteo Scarpi<br />

Sperimenta sul campo un paio di speciali coglioni di ghisa costruiti in mattinata tanto per fare<br />

qualcosa. Accordatosi di nascosto con gli avversari, si fa bombardare da calci e pallonate nella zona<br />

pubica. Nel finale, a corto di ossigeno, farfuglia qualcosa sull’offrire una birra agli avversari,<br />

circostanza che involontariamente e suo malgrado svela i termini dell’accordo.<br />

Un grande abbraccio a Fede, moglie e figliolo!<br />

Vostro Vate GIOCATORE ALLENATORE (E PAGELLISTA?)!


Macas meccanico<br />

Dario 10<br />

Compie almeno quattro interventi miracolosi, di altra categoria, che cancellano la piccola incertezza<br />

sul gol avversario.<br />

Memore <strong>della</strong> settimana scorsa, cerca di abbattere un palo con un colpo di karate, perfetto dal punto<br />

di vista stilistico (gambe in perfetta squadra), ma il custode aveva preventivamente rinforzato le<br />

porte con <strong>della</strong> ghisa prelevata direttamente dai coglioni di Carpaneto. Nel finale sconfina per la<br />

prima volta nella sua vita nella metà campo avversaria per riacciuffare il pari ma disorientato e<br />

sconvolto, scoppia a piangere.<br />

Vincenzo 9<br />

Passa il primo quarto d’ora a cercare di domare l’ombrello in balìa del vento, tentando di non fare<br />

bagnare l’indiavolato Vate, semi-congelato e tenuto in vita solo dall’adrenalina che gli circolava in<br />

corpo.<br />

Poi, semi surgelato a sua volta, viene obbligato dal Vate stesso al riscaldamento in quanto,<br />

bianchiccio e agonizzante, biascica qualcosa su una sua presunta influenza. Sostituisce uno stremato<br />

Carpaneto con verve e sagacia tecnico- agonistica (cos’è? Boh…).<br />

Mi presta le ciabatte.<br />

Uno stremato Carpaneto 9<br />

Benissimo fino al decimo <strong>della</strong> ripresa quando, in crisi mistico allucinatoria crede di essere a un<br />

torneo di tamburello, non riuscendo a capire che deve battere un fallo laterale, iniziando uno<br />

snervante ping pong con Dario che fa perdere la pazienza a compagni, avversari, all’arbitro,a un<br />

pinguino e a un orso polare che, incuriositi, osservano la scena e fischiano. Alla fine si convince ma<br />

scaraventa la palla direttamente in panchina addosso al Vate,che si persuade <strong>della</strong> urgente necessità<br />

di sostituirlo…..<br />

Molto bene sia in fase difensiva che a centrocampo nell’arrembante finale.<br />

Matita 9<br />

Sta smettendo di fumare, così i polmoni gli pompano in circolo quell’energia che credeva perduta, e<br />

si vede. Spiazzato lui stesso dalle gambe che decidono in maniera autonoma, sembra una pallina da<br />

flipper: gioca ovunque tranne dove gli aveva detto il Vate. Viene riportato all’ordine da un potente<br />

bestemmione del Vate stesso e si dimostra più disciplinato ma non meno efficace. Gli riescono<br />

anche alcune finezze delle quali parla in macchina ma che solo lui ha visto.<br />

Usa il mio shampoo anche se ha il suo nella borsa.<br />

Sgarbi Rimassa 9<br />

E’ il re del “takle scivolato palla o gamba” abbinato ad una parlantina che fa ipotizzare ai più un suo<br />

futuro alla radio come polemista. Interviene duecentossessantacinque volte sull’avversario ma<br />

questa volta, complice un arbitro compiacente, commette solo pochi falli. Grintoso e caratteriale,<br />

dopo la doccia, una volta vestito da civile e senza più un grammo di ossigeno in circolo, cerca di<br />

anticipare la porta di uscita dallo spogliatoio in takle, rischiando una sforbiciata che sarebbe<br />

diventata leggenda.<br />

Marco 9<br />

Questa invece è leggenda. Una volta appreso di essere capitano, dall’emozione va completamente<br />

nel pallone. Prima fissa nel vuoto dimenticandosi di vestirsi da calciatore. Poi, stimolato da Rimassa<br />

che gli dice “Dai, metti due firme sulle distinte (plurale)”, ne firma due volte una sola (singolare),<br />

scarabocchiando anche dove doveva firmare l’arbitro. Quest’ultimo, esterrefatto, cerca di essere


comprensivo: si arrende quando Marco, fortunatamente fermato in tempo dal solito Rimassa, cerca<br />

di firmare due volte anche l’altra! In campo il solito Montoli purtroppo senza gol<br />

Bonazzoli 9<br />

“Non ne posso più Vate, di questi pali…Mi perseguitano…Pensa che ne ho presi sei nelle ultime<br />

quattro partite e poi…Una volta andato via dal campo sono andato a sbattere quattro volte contro un<br />

palo…a piedi….E pensi che sia riuscito a entrare in casa?...Beh ti sbagli…La mia fidanzata ha<br />

dovuto chiamare i pompieri…alle due ero ancora sul pianerottolo…Non riuscivo a centrare la porta<br />

di casa!”<br />

Nello spogliatoio cerca nervosamente un accendino che utilizza per auto punirsi bruciacchiandosi i<br />

peli delle balle. Se ne va coi coglioni fumanti, in tutti i sensi.<br />

Dai Giorgio!<br />

Macas 9<br />

Lui ci tiene un sacco a giocare e il mercoledì sera spesso lavora ma a noi serve come il pane; perciò<br />

dobbiamo liberarlo. Di seguito elenco tre proposte sulle quali tutti, e ripeto tutti (chi non risponde<br />

non gioca) dovranno esprimersi.<br />

1) Rapirlo, nasconderlo in una casa a turno e farlo uscire solo per la partita travestito da<br />

Massimo Terzigni<br />

1) Cena <strong>della</strong> squadra martedì sera nella pizzeria dove lavora: facciamo ubriacare il<br />

proprietario e gli offriamo la presidenza onoraria <strong>della</strong> <strong>Crippa</strong>.<br />

1) Affidare a Carpaneto la costruzione di un Macas meccanico in ghisa, in grado di servire<br />

duecento coperti a serata.<br />

Dai <strong>Crippa</strong>! Chi si arrende l’anno prossimo lo vendiamo all’Atletico Petone!<br />

Vate

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