Aeronautica & Difesa - Gennaio 2011 - ELT

sabato 1 gennaio 2011 estratto da pag 30-31 .. .. .. 

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direttore: Ugo Passalacqua diffusione: 20000


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domenica 2 gennaio 2011 estratto da pag 17-17 .. .. .. 

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direttore: Gianni Riotta

martedì 11 gennaio 2011 estratto da pag 6-6 .. .. .. 

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martedì 1 febbraio 2011 estratto da pag 26-26 .. .. .. 

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direttore: Andrea Nativi diffusione: 30000

02 Febbraio 2011

mercoledì 16 febbraio 2011 estratto da pag 25-25 .. .. .. 

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direttore: Gianni Riotta

martedì 1 marzo 2011 estratto da pag 20-20 .. .. .. 

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direttore: Paolo Panerai


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STRATEGIC AFFAIRS ARMAMENT 

Elettronica offering latest technology to India 

Dedicated approach 

HANS PRISLEY/PRODUCT ANALYST 

Elettronica (ELT) is one of the 

Europe’s leading manufacturers 

of electronic defence equipment. 

The experience in design and 

production of electronic defence systems 

enables the company to guarantee a 

reliable, effective and consistent 

response to the ever changing 

requirements of modern defence. ELT 

product line covers all aspects of 

electronic warfare, from single standalone 

equipment to complete integrated 

systems for naval, airborne and ground 

applications. 

For ELT, India is a strategic 

market and opening of the ELT office 

in New Delhi was the first sign of the 

full commitment in this market. ELT, 

being the only EW company in Italy, is 

willing to have a strategic partnership 

with India. For this, the only strategy 

ELT has in mind is to supply the best 

available technology to the Indian 

Armed Forces. 

“For us India is a key market 

and we want to cooperate with India for 

the most important programs in EW. 

We have approached R&D organizations 

like DRDO and few other labs in order 

ELT is creating a niche market with its world class EW products 

For operational support requirements 

Elettronica’s commitments are mainly 

focused on developing 

• 

• 

• 

• 

• 

EW Database Management Systems 

Libraries Generation and Validation 

Systems 

EW Simulation applications for Training 

Purposes, both on-board (OBEWS) 

and on ground 

EW Solutions for Mission Planners 

Briefing and Debriefing Tools 

to show our end user that we do not just 

want to sell products but we want to 

cooperate in new developments as 

well. We are fully committed to our 

customers and this is our approach,” 

said Valerio Monforti Ferrario, 

International Sales, ELT. 

ELT, which is celebrating its 

th 

60 year, displayed its state of the art 

products at the recently concluded 

Aero India 2011. Though ELT is 

relatively a small company, it has been 

ranked as the number 4 in EW in the 

world, just after three US companies. 

In India the aim of the 

company is to become a good partner 

for the end user and to establish a long 

term partnership. The company is 

working in the direction of providing a 

complete package including latest 

available products, transfer of technology, 

post sale support and other operation 

support requirements. 

“We do not want just a buyerseller 

relationship. We are not a 

company as fire and forget, we are here 

to stay”, added Ferrario. Further in 

order to comply with DPP and offset 

requirements, ELT has established a 

joint venture with Bengaluru based 

Alpha Design & Technologies. 

The company has a proven 

record of successful international 

collaborations with platform manufacturers 

as well as with other electronic 

industries on a word wide basis. ELT is 

well recognized worldwide. It is 

involved in almost all most important 

European programs, from supplying 

systems to co design. Just to mention 

few programs such as Eurofighter 

Typhhon, FREMM and Horizon 

frigates, NH-90 helicopters. 

The Indian market is 

influenced by many companies but 

ELT is sure that its products will be 

well received and it can create a desired 

space. 

“We are convinced we will 

have a good stake in the India market as 

we are developing unique technology 

and have a niche market of EW. Our 

solid state transmitting and receiving 

phased array systems are well 

appreciated by the Indian Armed 

Forces. We believe in progressing step 

by step and we are sure that slowly our 

customer will appreciate the full range 

of products that we provide,” 

emphasized Ferrario. 

ELT is working on some 

projects with the Indian Air Force and 

is giving presentations on some 

specific programs as well. The 

company is making a niche in the 

market of EW and is completely 

focused into this sector. 

62 MARCH 2011


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direttore: Maurizio Belpietro


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direttore: Mario Sechi

ROMA: INAUGURATA LA TARGA TOPONOMASTICA LARGO FILIPPO FRATALOCCHI 

RICONOSCIMENTO PER IL FONDATORE DELLA ELETTRONICA SPA 

Roma, 11 mar. (Adnkronos) - Si è svolta questa mattina a Roma in Via Cerchiara, l'inaugurazione 

della targa toponomastica «Largo Filippo Fratalocchi» in memoria del Fondatore di Elettronica, 

azienda romana leader nella progettazione di sistemi di difesa elettronica. Tra i rappresentanti 

istituzionali presenti alla manifestazione, Gianni Letta, sottosegretario di Stato alla Presidenza del 

Consiglio dei Ministri e il senatore Arnaldo Forlani, che hanno espresso con grande emozione 

parole di riconoscimento nei confronti della figura umana del Fondatore dell'azienda. La grande 

umiltà, l'umanità e l'attenzione dimostrate nel lavoro, unite al suo genio imprenditoriale, sono 

stati i valori cardine che hanno accompagnato la vita professionale del Cavaliere del Lavoro Filippo 

Fratalocchi e hanno sedimentato, in tutti quelli che lo hanno conosciuto, il ricordo di un grande 

uomo. La lungimiranza e le capacità della sua persona ne hanno fatto una figura di indubbio 

successo imprenditoriale, di riconosciuto e assoluto spicco sociale e di grandissimo prestigio 

internazionale. (segue) (Rre/Ct/Adnkronos) 11-MAR-11 15:36 NN

(LZ) STRADE. ROMA, INAUGURATA TARGA 'LARGO FILIPPO FRATALOCCHI' PRESENTI GIANNI 

LETTA E ARNALDO FORLANI. 

(DIRE) Roma, 11 mar. - E' stata inaugurata stamattina a Roma, in via Cerchiara, la targa 

toponomastica "Largo Filippo Fratalocchi", in memoria del fondatore di Elettronica, azienda 

romana impiegata nel settore della progettazione di sistemi di difesa elettronica. Erano presenti, 

fra gli altri, Gianni Letta, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, e il 

senatore Arnaldo Forlani. (Com/Rel/ Dire) 14:58 11-03-11 NNNN

(LZ) GLI APPUNTAMENTI DI VENERDI' 11 MARZO -3- 

(DIRE) Roma, 11 mar. –12.00 - Via Cerchiara (zona Settecamini). L'assessore al Patrimonio e alla 

Casa, Alfredo Antoniozzi, inaugura la targa toponomastica "Largo Filippo Fratalocchi" in memoria 

del fondatore di Elettronica, azienda romana leader nella progettazione di sistemi di difesa 

elettronica. Il riconoscimento avviene in concomitanza con i festeggiamenti per i sessant'anni di 

attivita' dell'azienda fondata nel 1951.

(ANSA) - ROMA, 11 MAR - AVVENIMENTI PREVISTI PER OGGI NEL LAZIO: 

12.00 - Settecamini ( Roma ), lungo via Cerchiara. Inaugurazione di una targa toponomastica '' 

Largo Filippo Fratalocchi '', in memoria del fondatore di Elettronica, interviene, l'assessore al 

Patrimonio e alla Casa, Antoniozzi 10)

ROMA: INAUGURATA LA TARGA TOPONOMASTICA LARGO FILIPPO FRATALOCCHI 

Roma, 11 mar. - Si e' svolta questa mattina a Roma in Via Cerchiara, l'inaugurazione della targa 

toponomastica ''Largo Filippo Fratalocchi'' in memoria del Fondatore di Elettronica, azienda 

romana leader nella progettazione di sistemi di difesa elettronica. 

Tra i rappresentanti istituzionali presenti alla manifestazione, Gianni Letta, sottosegretario di Stato 

alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e il senatore Arnaldo Forlani, che hanno espresso con 

grande emozione parole di riconoscimento nei confronti della figura umana del Fondatore 

dell'azienda. 

La grande umilta', l'umanita' e l'attenzione dimostrate nel lavoro, unite al suo genio 

imprenditoriale, sono stati i valori cardine che hanno accompagnato la vita professionale del 

Cavaliere del Lavoro Filippo Fratalocchi e hanno sedimentato, in tutti quelli che lo hanno 

conosciuto, il ricordo di un grande uomo. La lungimiranza e le capacita' della sua persona ne 

hanno fatto una figura di indubbio successo imprenditoriale, di riconosciuto e assoluto spicco 

sociale e di grandissimo prestigio internazionale.

TOPONOMASTICA, LETTA INAUGURA LARGO FILIPPO FRATALOCCHI 

Si è svolta questa mattina a Roma in via Cerchiara, l’inaugurazione della targa toponomastica 

'Largo Filippo Fratalocchi' in memoria del Fondatore di Elettronica, azienda romana leader nella 

progettazione di sistemi di difesa elettronica. Tra i rappresentanti istituzionali presenti alla 

manifestazione, Gianni Letta, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e il 

Senatore Arnaldo Forlani, che hanno espresso con grande emozione parole di riconoscimento nei 

confronti della figura umana del Fondatore dell’azienda.

POL - Agenda Lazio-Roma Capitale / gli appuntamenti di domani 

ROMA (ore 12) - L’assessore al Patrimonio e alla casa, Alfredo Antoniozzi, inaugura la targa 

toponomastica “Largo Filippo Fratalocchi” in memoria del fondatore di Elettronica, azienda 

romana leader nella progettazione di sistemi di difesa elettronica. Il riconoscimento avviene in 

concomitanza con i festeggiamenti per i sessant’anni di attività dell’azienda fondata nel 1951. 

Lungo via Cerchiara, zona Settecamini.

venerdì 11 marzo 2011 estratto da pag 2-2 .. .. .. 

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sabato 12 marzo 2011 estratto da pag 2-2 .. .. .. 

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Elettronica ad IDEX 

La presenza dell’azienda romana ad Abu Dhabi 

L’ 

industria italiana è entrata «da 

tempo tra i leader mondiali del- 

la tecnologia nel settore dife- 

sa», ha dichiarato il 22 febbraio il ministro 

della Difesa, Ignazio La Russa, 

durante la sua visita ad IDEX 2011, 

negli Emirati Arabi Uniti. Il ministro, 

accompagnato dal sottosegretario alla 

Difesa on. Guido Crosetto e del capo 

di Stato Maggiore della Difesa 

gen. Biagio Abrate, si è soffermato 

nell’area espositiva di Elettronica per 

assistere ad un briefing tecnico ed ha 

lasciato lo stand esprimendo compiacimento 

per i risultati che l’azienda italiana 

sta ottenendo nell’innovazione 

tecnologica e nella competizione tra 

le aziende della difesa in paesi di 

grande interesse strategico per l’Italia, 

come gli Emirati Arabi Uniti. 

Analizziamo i principali elementi di 

forza dell’azienda di via Tiburtina presentati 

ad Abu Dhabi a febbraio che, 

grazie al sempre maggiore impatto 

dell’intelligence, sono determinanti 

sia in chiave offensiva che difensiva. 

Il segmento terrestre 

Presente in maniera consistente sul 

mercato navale e aeronautico, Elettronica 

è attiva anche sul mercato terrestre 

e propone apparati nei settori 

ESM, ECM, ELINT e COMINT destinati 

alle forze di terra continuamente 

aggiornati, mentre sta considerando 

di ampliare la propria gamma di proposte 

mettendo in atto collaborazioni 

con players stranieri. 

Uno dei settori di forza di Elettronica 

è sempre stato quello dei sistemi 

destinati a rilevare l’attività radar avversaria, 

e in questo la famiglia 

ELT/888 ha incontrato un notevole 

successo. Se le versioni immediatamente 

precedenti sono state acquisite 

dall’Esercito Italiano nel quale sono 

note con la sigla SIAR (Sistema Intercetto-localizzatore 

Automatizzato per 

Radar) e sono in dotazione al 33° 

Rgt. Gu.El. “Falzarego”, il programma 

SIAR nasce alla fine degli anni ’90 e 

prevede l’adozione di una rete ELINT 

composta di tre sensori mobili shelterizzati 

e di una stazione di supervisio- 

ne installata su un veicolo VM90P 

protetto, connessi attraverso routers 

AMD e radio SRT 636 in dotazione all’Esercito. 

I sensori della rete SIAR 

sono gli ELT/888(V)3 e il compito primario 

del sistema è l’acquisizione, 

l’analisi e la registrazione dei dati dei 

radar avversari. In seconda analisi il 

SIAR assicura la sorveglianza ambientale 

mirata alla ricerca rapida di 

particolari minacce. L’attività di analisi 

e sorveglianza è compito del sistema 

di supervisione, il cui software 

consente la realizzazione di triangolazioni, 

il tracking continuo di emittenti 

mobili, la creazione dell’EOB 

(Electronic Order of Battle) e dispone 

anche di mappe digitalizzate per la 

presentazione di tutte le attività della 

rete. Due sensori simili, precisamente 

degli ELT/888(V2), sono stati forniti 

agli Emirati Arabi Uniti nel corso 

della prima Guerra del Golfo nel quadro 

del programma “Hodhod”; a 

questa è seguita la fornitura di altri 

quattro sensori aggiornati sempre 

shelterizzati e con sollevamento di 6 

m conclusasi nel 2001, con retrofit 

dei primi due, cui era stata aggiunta 

la goniometria di tipo Monopulse e la 

frequenza era stata estesa alla banda 

K. Un successivo requisito per altri 

64 sistemi non è stato implementato 

per il mutare delle condizioni 

operative. Anche la Germania schiera 

l’ELT/888; il sistema è stato installato 

da Elettronica GmbH, il braccio 

tedesco della società con sede a 

Meckenheim, a bordo dei blindati 

6x6 Fuchs, piattaforma standard dei 

reparti di guerra elettronica della 

Bundeswehr. Sempre su questi veicoli 

è stato infatti installato anche un 

sistema ECM in banda HF, mentre il 

sistema più recente adottato dalla 

Germania è il sistema di tracking 

passivo delle emissioni ELT/243 che 

si avvale del nuovo ricevitore digitale 

sviluppato da Elettronica. 

Nel settore dei disturbatori destinati 

a neutralizzare i radiocomandi degli 

IED la società ha optato per una scelta 

tecnologica all’avanguardia che integri, 

oltre alle funzioni di disturbo, 

moderne capacità di contrasto dinamico 

tra cui Jamming di tipo “reactive” 

e modalità di disturbo selettivo in 

grado di cooperare con i sistemi di 

comunicazione in uso alle forze. Per 

questo, oltre alle iniziative interne di 

ricerca e sviluppo, guarda alla possibile 

collaborazione con aziende con 

le quali ha già in atto accordi. Lo 

stesso discorso vale anche per il settore 

delle applicazioni in campo COM 

(comunicazioni). Da notare come 

Elettronica sia Design-Authority della 

Lo stand di Elettronica, che 

quest’anno festeggia il suo 60° 

anniversario, ad Abu Dhabi e, 

sotto, un disegno del Dash 8- 

300 con sistema ELINT/ESM di 

Elettronica destinato al pattu - 

gliameno marittimo, lotta anti - 

som, SAR e controllo costiero. 

componente guerra elettronica del 

programma Forza NEC dell’Esercito 

Italiano. La società ha avuto fra l’altro 

il ruolo di definire le architetture funzionali 

di riferimento, per le quali ha 

puntato sulla massima flessibilità 

possibile in considerazione della 

continua evoluzione degli scenari sulla 

base delle lezioni apprese nei vari 

scenari operativi. Sono stati attualmente 

definiti i sensori e gli attuatori, 

che sono in grado di soddisfare i più 

stringenti requisiti che la componente 

EW terrestre dell’esercizio italiano dovrà 

affrontare nei teatri operativi. 

Il segmento aeronavale 

Gli Emirati Arabi Uniti rappresentano 

un importante mercato per la società 

Elettronica fin dagli anni ’80, 

quando il fondatore ing. Filippo Fratalocchi 

ha stabilito le basi per una forte 

e duratura presenza che ha portato 

a sviluppare una consolidata partnership 

con le forze armate degli 

UAE. Per sostenere ed ampliare quest’ultima 

nonché la presenza nella regione 

del Golfo, la società romana ha 

rafforzato la propria presenza industriale 

in UAE con la joint venture Elt- 

Bat Electronic Systems Development. 

Nel corso dell’ultimo decennio, 

Elettronica ha fornito il sistema integrato 

di guerra elettronica per i velivoli 

da combattimento multiruolo “Mirage” 

2000/9, nonché i sistemi di protezione 

passiva e sorveglianza elettronica 

(ESM/ELINT) per le moderne 

corvette classe “Baynunah” ed “Abu 

Dhabi” in fase d’acquisizione, il retrofit 

delle unità missilistiche da pattugliamento 

“Mubarraz” e “Murraijib”, e 

le future unità stealth tipo “Falaj 2”. 

Più recentemente, Elettronica ha ampliato 

la gamma di piattaforme delle 

forze armate degli Emirati dotate dei 

propri sistemi, fornendo un sofisticato 

sistema ELINT/ESM per i velivoli 

Bombardier Dash 8-300, modificati 

ed equipaggiati per svolgere missioni 

di pattugliamento marittimo, lotta 

antisom, ricerca e soccorso, controllo 

delle acque territoriali ed antinquinamento, 

di prossima adozione da parte 

dell’aeronautica emiratina. Destinato 

a gestire una moderna suite per 

la protezione passiva, l’avanzato sistema 

ELINT/ ESM fornito da Elettronica 

appartiene alla medesima famiglia 

ELT/800, destinata ad equipaggiare 

la componente di velivoli da pattugliamento 

marittimo e lotta antisom 

ATR 72MP per l’Aeronautica Militare 

italiana. Elettronica continua a seguire 

da vicino l’evoluzione del mercato 

UAE, che ha mostrato un forte interesse 

per una componente aerea di 

sorveglianza e ricognizione. 

P.V. e L.P. 

64 AERONAUTICA & DIFESA Aprile 2011

Accompagnata dal sottosegretario 

alla presidenza del 

Consiglio Gianni Letta e dal 

presidente di Unindustria Lazio, 

Aurelio Regina, Renata 

Polverini ha reso omaggio all’azienda 

che quest’anno festeggia 

il 60° anno di attività. 

Il giorno 28 febbraio, il presidente 

della Regione Lazio, Renata 

Polverini, si è 

Recata in visita alla sede romana 

di Elettronica SpA in via Tiburtina. 

L’appuntamento è stato 

l’occasione per far conoscere dal 

vivo al Governatore del Lazio la 

storia e la realtà dell’azienda che 

quest’anno festeggia i sessant’anni 

di attività nella progettazione, 

sviluppo e produzione di 

sistemi e apparati di protezione 

e di sicurezza per la difesa elettronica, 

in Italia e nel mondo. 

All’incontro hanno partecipato 

anche il dott. Gianni Letta, sottosegretario 

alla 

presidenza del Consiglio dei Ministri 

e il dott. Aurelio Regina, 

presidente di 

Unindustria Lazio. 

ELT, una realtà in crescita 

Per Elettronica la visita della Polverini 

è stata motivo di particolare 

orgoglio, ennesimo riconoscimento 

dell’impegno dell’azien- 

da nel territorio romano e laziale 

per indotto e occupazione. Ricordiamo 

infatti che Elettronica 

conta oggi 759 

dipendenti, tra cui 132 donne, 

uno staff che l’azienda prevede 

di espandere ulteriormente nei 

prossimi anni, in controtendenza 

rispetto a quanto avviene in 

tante realtà industriali in questo 

presente asfittico per il mondo 

del lavoro. Un chiaro segnale di 

successo e di proiezione nel futuro 

per l’azienda fondata nel 

1951 dall’ingegner Fratalocchi. 

Negli ultimi anni sono infatti 

molti i giovani, reclutati dalle più 

prestigiose università romane, 

che sono entrati a fare parte della 

famiglia “ELT” e che contribuiranno 

con il loro talento alla 

crescita dell’azienda. Dal 2003 

ad oggi sono stati attivati circa 

50 tirocini formativi, di cui il 

75% con laureandi/laureati in 

discipline tecniche. Di questi, il 

35% circa vengono poi trasformati 

in rapporti di lavoro dipendente. 

“Un progetto importante, 

da conoscere e sostenere” 

Ad accogliere il Governatore del 

Lazio, il 28 febbraio, è stato il 

presidente e amministratore delegato, 

ing. Enzo Benigni, accompagnato 

dal direttore gene- 

rale, ing. Domitilla Benigni, e dal 

direttore della comunicazione, 

dott. Lorenzo Benigni. 

La presidente Polverini ha visitato 

i laboratori all’interno dell’azienda, 

dove gli 

ingegneri di ELT hanno avuto il 

piacere di illustrarle i prodotti 

dell’azienda. Al 

termine del giro la Presidente 

Polverini e il Sottosegretario Letta 

hanno pranzato in mensa con 

i dipendenti di Elettronica. 

“Abbiamo avuto l’occasione di 

visitare una delle nostre eccellenza, 

impegnata in tutto il mondo, 

prima in Europa e quinta nella 

classifica mondiale”, ha commentato 

all’uscita il Governato- 

News 

News 

Il Governatore del Lazio in visita da Elettronica 

re del Lazio, “un’azienda dove 

lavorano molte professionalità a 

disposizione di un progetto importante, 

che dobbiamo conoscere 

e sostenere come istituzione 

e come cittadini”. 

“Quando sono ar- 

Il Governatore 

rivato ero molto 

del Lazio, 

turbato”, ha af- 

Renata 

Polverini, e il fermato dal canto 

presidente e suo il sottosegre- 

amministratore tario Letta, rife- 

delegato di rendosi alle noti- 

Elettronica, zia, arrivata poco 

l’ingegner prima, della mor- 

Enzo Benigni. te di un soldato 

italiano e del ferimento di altri 

quattro in Afghanistan, “ma 

esco rasserenato perché mi conforta 

sapere che coloro che operano 

in tutto il mondo tra i rischi 

hanno alle spalle uomini e tecnologie 

che lavorano al meglio 

per ridurre sempre più il loro pericolo. 

Questa è un’azienda che 

ha saputo guardare avanti e grazie 

a questa visione lungimirante 

possiamo guardare tutti con fiducia 

all’avvenire”. 

Soddisfatto della visita anche il 

presidente di Unindustria Lazio, 

Aurelio Regina: “Oggi ho potuto 

ammirare la bravura di 

un’azienda patrimonio di Roma 

da 60 anni: una storia spesa al 

servizio dell’innovazione. Grazie 

alla qualità delle risorse, Elettronica 

ha davanti a sé grandi 

prospettive”. 

I vertici societari presentano le attività di ELT agli illustri ospiti. Questi 

ultimi hanno anche visitato i laboratori della sede di via Tiburtina e 

pranzato in mensa con i dipendenti dell’azienda. 

MARZO APRILE 2011 31

venerdì 22 aprile 2011 estratto da pag 57-57 .. .. .. 

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direttore: Gianni Gambarotta diffusione: 120714

Elettronica 

punta ai mercati mondiali 

Sfruttando le più recenti tecnologie del settore, la società romana ritorna 

all’ampia gamma di contromisure del passato, e con l’innovativo sistema 

EW all-in-one Virgilius s’appresta a conquistare ulteriori mercati nel mondo 

L a 

società Elettronica, con sessant’anni 

di esperienza alle 

spalle nel settore della guerra 

elettronica (EW, Electronic Warfare) 

– questo mese ricorre l’anniversario 

– è coinvolta in un’importante 

attività di penetrazione su nuovi 

mercati internazionali, in particolare 

grazie ad un’ampliata gamma di 

prodotti di nuova generazione, capace 

di soddisfare i più sofisticati e 

complessi requisiti che gli attuali e 

futuri utilizzatori richiederanno per 

poter individuare, gestire e fronteggiare 

le minacce non soltanto nel 

campo delle radiofrequenze (RF, 

Radio Frequency), ma anche in 

quello delle comunicazioni, in banda 

infrarossa (IR, InfraRed) e la 

nuova frontiera della cyber warfare. 

Nello scorso decennio, con la di- 

smissione di buona parte della produzione 

di componenti elettroniche, 

è stato creato uno stretto rapporto 

con un network di fornitori, 

principalmente basati in Italia centrale 

ed in Lombardia. Elettronica 

ha deciso di concentrare le proprie 

forze sull’attività di design, sviluppo 

ed integrazione, in aggiunta alla 

produzione di specifiche componenti 

e sotto-assemblati, come nel 

caso della tecnologia degli amplificatori 

allo stato solido. 

I ricavi della società sono, nel 

frattempo duplicati, raggiungendo 

i 195 milioni di euro nel 2010, nonostante 

la crisi mondiale, con un 

costante seppure contenuto incremento 

annuo nell’ultimo quinquennio. 

Un portafoglio ordini di oltre un 

miliardo di euro, che proviene principalmente 

dal mercato europeo, 

in particolare da quello dei programmi 

di cooperazione, come nel 

caso del velivolo da combattimento 

multiruolo Eurofighter “Typhoon”, 

delle nuove fregate anch’esse multiruolo 

denominate FREMM (FREgate 

Multi-Missione) e della famiglia 

di elicotteri NH-90 sviluppata 

dal consorzio NHIndustries. L’evoluzione 

di tali programmi ha consentito 

di sviluppare tecnologie, 

metodi produttivi e di investire i 

guadagni in nuove linee di prodotti 

con le quali è stato possibile aggredire 

il mercato internazionale e 

sviluppare una presenza che si sta 

allargando ai mercati emergenti, 

come quello indiano e brasiliano, 

dopo aver con lungimiranza consolidato 

la propria presenza in Europa, 

e più in particolare in Germania 

con la sussidiaria Elettronica 

GmbH, e nel Medio Oriente, in particolare 

negli Emirati Arabi Uniti. 

Elettronica non guarda soltanto all’estero 

come mercato da conquistare 

ma anche come terreno per 

costruire nuove cooperazioni o 

partnership locali, con le quali sviluppare 

e consolidare rapporti duraturi 

non soltanto a livello industriale 

ma anche con il cliente utilizzatore, 

sia esso militare o governativo. 

Sulla base dell’attività svolta 

fin dagli anni ’80 negli Emirati 

Arabi Uniti dal fondatore della società 

romana, l’ing. Filippo Fratalocchi, 

ha costituito la joint venture 

ELTBAT con il locale gruppo Baynunah 

Aviation Technology (BAT) e 

sede ad Abu Dhabi. Questa profusione 

di forze ha portato l’Elettronica 

ad essere il principale fornitore 

di sistemi EW per le forze armate 

degli UAE, ed ulteriori successi 

possono intravedersi all’orizzonte. 

Mercato più difficile ma al tempo 

stesso importante, quello indiano, 

a cui Elettronica ha approcciato 

con relazioni costruttive con i locali 

centri di ricerca della difesa, attività 

sfociata dal punto di vista industriale 

nella joint-venture AEDS 

con la locale Alpha Design Technologies, 

grazie alla quale sarà possibile 

soddisfare le richieste di trasferimento 

di tecnologia previste 

dal governo indiano nel settore della 

difesa. A questi paesi s’aggiunge 

anche il Brasile dove Elettronica 

sta valutando quali strategie di penetrazione 

del mercato seguire, alla 

luce dei programmi d’interesse, 

rappresentati dal potenziamento 

della flotta di superficie della Marina, 

fino ai grandi sistemi di sorveglianza 

delle regioni del paese. 

Elettronica guarda all’estero inoltre 

per lo scouting e lo sviluppo di 

nuove tecnologie e componenti, 

56 AERONAUTICA & DIFESA Maggio 2011

Nella pagina accanto, in alto: l’interno del pod d’estremità alare dell’Euro fighter “Typhoon”, facente 

parte del relativo sistema di autoprotezione con jammer e decoy filabili. In basso: il torrione della 

seconda corvetta classe Baynunah della marina degli Emirati Arabi Uniti, ripresa al salone IDEX 

2011, presenta le antenne del sistema ESM/ELINT Seal fornito da Elettronica. Qui sotto, a sinistra, 

una componente antenna del sofisticato sistema Seal e, a destra, il gruppo elementi di sorveglianza 

per applicazioni navali. In fondo alla pagina: La portaerei Cavour dispone di una sofisticata suite 

integrata ESM/ECM fornita da Elettronica con subcontraente Thales e compren dente jammer posi - 

zionati a prua ed a poppa della nave (notare la struttura centrale di prua, a livello del ponte di volo). 

con la realizzazione e l’alimentazione 

di una rete di Design Centers distribuita 

in tutto il mondo, come nel 

caso del genovese D’Appolonia e 

della società statunitense LNX, 

quest’ultima precedentemente partecipata 

da Elettronica. In parallelo, 

ha tessuto rapporti di collaborazione 

con le principali strutture universitarie 

nell’area della capitale, Milano 

e Napoli, così come con i principali 

centri di ricerca civili e militari 

presenti sul territorio nazionale, 

compreso il CNR (Centro Nazionale 

Ricerche) ed il NURC (NATO Underwater 

Research Centre). 

Con la contrazione del budget 

della difesa e dei fondi destinati alla 

ricerca e sviluppo sui mercati 

domestici, Elettronica ha avviato 

una forte attività indirizzata verso i 

paesi emergenti, i quali ormai richiedono 

il trasferimento di tecnologie 

e pacchetti di offset, mentre 

per quanto riguarda gli altri mercati, 

compresi quelli interni, i ridotti 

fondi disponibili richiedono che le 

società ivi operanti siano in grado 

di presentare prodotti già sviluppati, 

adattabili alle esigenze del cliente, 

che non è più in grado di accollarsi 

i costi non-ricorrenti. Per questi 

motivi, Elettronica si è focalizzata 

ed ha potenziato le capacità delle 

proprie strutture destinate alla ricerca 

e sviluppo (Research & Development, 

R&D), con un investimento 

annuale tipico di 13,5 milioni 

di euro, oltre ai programmi coperti 

da fondi esterni e co-finanziati 

dal ministero della Difesa e dall’EDA, 

European Defence Agency. 

A questi s’aggiunge l’implementazione 

della nuova metodologia di 

verifica e validazione continua, con 

riduzione dei rischi di sviluppo, il 

cui insieme consente di disporre di 

nuovi prodotti da lanciare sul mercato 

nell’arco di tre anni. Come ve- 

dremo in seguito, Elettronica ha 

dato ulteriore impulso al supporto 

non soltanto post-vendita ma anche 

a quello indirizzato allo sviluppo 

di peculiari capacità da parte 

dei clienti, come nel caso di infrastrutture 

capaci di gestire con il 

supporto esterno particolari attività 

come quello della generazione e 

gestione delle Librerie elettroniche, 

così come il software di particolari 

sistemi per la guerra elettronica. 

Un rinnovamento che si è sviluppato 

di pari passo con l’aggiornamento 

e l’inserzione di nuove 

tecnologie per i programmi ormai 

giunti alla fase produttiva, 

con lo sviluppo di sistemi all’avanguardia 

nel settore della guerra 

elettronica in radio-frequenza 

(RF) così come quello di prodotti 

in nuovi e vecchi (per precedente 

abbandono) campi applicativi, 

come nel caso del settore delle 

comunicazioni, in banda IR e dell’emergente 

cyber warfare. 

Nell’ambito del consorzio EURO- 

DASS, che fornisce i principali sistemi 

della suite per la protezione 

passiva del velivolo da combattimento 

multiruolo Eurofighter e che 

comprende i gruppi Indra, Cassidian 

e Selex Galileo, quest’ultimo 

come team leader, Elettronica è codesign 

authority insieme a Selex 

Galileo, ed è responsabile del sottosistema 

di disturbo allo stato solido. 

Il DASS (Defence Aids Sub System) 

“Praetorian” risulta in avanzato 

stato di produzione per la Tranche 

2 degli Eurofighter, per cui sono 

già stati realizzati miglioramenti 

ed aggiornamenti, mentre ulteriori 

attività sono già state concordate o 

risultano in fase di discussione per 

i velivoli della Tranche 3A, come nel 

caso di miglioramenti al RWR e alle 

antenne del sistema di disturbo for- 

Maggio 2011 AERONAUTICA & DIFESA 57

Il sistema di sorveglianza passivo di nuova generazione, installato in shelter, realizzato da 

Elettronica. In passato questi sistemi sono stati acquisiti da diversi paesi compresa l’Italia e 

gli Emirati Arabi Uniti. Oggi Elettronica è design authority del segmento EW nell’ambito del 

programma di digitalizzazione delle forze armate italiane meglio noto come ForzaNEC. Nella 

pagina accanto: torretta in forma prototipica della suite di scoperta, tracking e disturbo laser del 

sistema di guida IR dei missili ingaggiati DIRCM (Directional InfraRed Countermeasures) ELT/572. 

Questo sistema è stato acquistato dall’Aeronautica Militare per l’installazione iniziale a bordo dei 

C-130J e C-27J; il sistema verrà anche installato sulla versione CSAR dall’elicottero AW-101. 

nito da Elettronica, che potrebbero 

incrementare le capacità contro i 

radar per la difesa antiaerea. Nel 

frattempo continua la produzione 

da parte di Elettronica del sistema 

per la sorveglianza elettronica 

(ESM, Electronic Surveillance Measure) 

DETE-90, destinato alla versione 

da pattugliamento marittimo 

e lotta antisom degli elicotteri NH- 

90, i cui più recenti lotti hanno incorporato 

interventi atti ad eliminare 

l’obsolescenza e ridurne il peso, 

con la stretta partecipazione della 

società alle campagne d’esportazione 

della piattaforma in Australia, 

in Europa e nel Medio Oriente. 

Sempre nel settore aeronautico, a 

livello domestico Elettronica sta lavorando 

alla nuova suite per la protezione 

passiva degli elicotteri, in 

fase di acquisizione dall’Aeronautica 

Militare, AgustaWestland AW101 

C-SAR e fornisce il sistema di allerta 

radar (RWR) per l’elicottero da 

combattimento A-129C “Mangusta” 

e per vari altri da trasporto. Nel 

campo delle piattaforme ad ala fissa, 

è presente con il sistema RWR/ 

ESM AR-3C per i velivoli da trasporto 

tattico Alenia Aeronautica C- 

27J “Spartan” non soltanto italiani 

ma anche bulgari, lituani e rumeni, 

e si appresta ad equipaggiare le 

nuove macchine da pattugliamento 

marittimo Alenia Aeronautica ATR 

72MP, caratterizzate da un sistema 

ESM/ELINT (Electronic Intelligence) 

ad elevate capacità della famiglia 

ELT/800, che gestisce anche la suite 

di protezione passiva, destinata 

ad integrare anche il nuovo prodotto 

di Elettronica, rappresentato dal 

sistema direzionale per l’inganno 

delle minacce infrarosse, meglio 

conosciuto come DIRCM (Directional 

InfraRed CounterMeasures). 

Sviluppato grazie ad una partnership 

industriale con l’israeliana 

El Op, del gruppo Elbit, che ne ha 

curato l’iniziale attività prototipica, 

il sistema DIRCM ELT/572 è destinato 

a fronteggiare la difficile minaccia 

costituita dai sistemi missilistici, 

spalleggiabili e non, a guida 

all’infrarosso (IR) di ultima generazione. 

Basato su tecnologia laser a 

fibra ottica, con un’architettura di 

sistema modulare e flessibile, il 

nuovo DIRCM è in grado di essere 

installato su differenti aeromobili 

quali elicotteri e velivoli da trasporto 

tattico nonché widebody militari 

e civili. Caratterizzato da torrette 

fisse che incorporano il sistema di 

scoperta, tracking e di disturbo laser 

del sistema di guida dei missili 

ingaggiati, l’ELT/572 ha completato 

l’attività di valutazione e certificazione 

nella configurazione a torretta 

singola nel dicembre 2010. Più 

recentemente la Direzione Generale 

degli Armamenti Aeronautici 

(DGAA), dopo un attento studio e 

valutazione del sistema, ha assegnato 

ad Elettronica un contratto 

per la prima fase di una roadmap 

di sviluppo ed integrazione di una 

suite comprendente due sistemi 

DIRCM ELT/572 da accoppiare al 

sistema MWS Cassidian MILDS II, 

già in servizio con l’Aeronautica Militare, 

l’Aviazione dell’Esercito e 

della Marina Militare, destinata ad 

essere montato inizialmente sui velivoli 

da trasporto C-130J “Hercules 

II” e C-27J “Spartan”. Un sistema 

di particolare interesse anche 

per il mercato internazionale, causa 

la sempre maggiore proliferazione 

attraverso canali ufficiali e 

non, di sistemi missilistici, spalleggiabili 

e non, a guida IR. In parallelo, 

la società romana si è recentemente 

aggiudicata la gara per la 

fornitura all’A.M. di un laboratorio 

operativo per il contrasto delle minacce 

IR, che si va ad aggiungere 

al riconoscimento della design 

authority per la generazione e validazione 

delle librerie di missione 

dei sistemi EW in dotazione alle 

forze armate italiane, sia per i sistemi 

di propria produzione che di 

quelli di altre ditte. 

Nel settore navale, con alle spalle 

la rilevante esperienza maturata 

principalmente con la Marina Militare 

italiana, Elettronica insieme al 

gruppo Thales – che ne detiene 

una quota azionaria del 33%, insieme 

a Finmeccanica che detiene 

il 31% – ha costituito il consorzio 

SIGEN che ha realizzato il sistema 

integrato di guerra elettronica 

per le unità navali maggiori 

per la difesa aerea del tipo Orizzonte 

e le fregate tipo FREMM, 

destinate alla Marina Militare ed 

alla Marine Nationale francese. 

Con il completamento delle attività 

d’integrazione sulle unità tipo 

Orizzonte, l’attività è ora rivolta alle 

fregate multiruolo FREMM, destinate 

ad essere consegnate a 

partire dal 2012, ed il cui sistema 

EW si differenzia per l’adozione di 

nuove componenti che ne migliorano 

ulteriormente le capacità. 

Sulla base delle più recenti attività 

di sviluppo, Elettronica sta 

completando lo studio di fattibilità 

per una nuova famiglia di apparati 


EW integrati per applicazioni navali 

conosciuta come ELT/225 e destinati 

alla Marina Militare per l’ammodernamento 

di unità subacquee e 

di superficie, in particolare i nuovi 

programmi per unità d’assalto anfibio 

e supporto operativo. Nel settore 

navale dell’esportazione, Elettronica 

propone la suite ESM/ECM integrata 

Neltis, che comprende il sistema 

ESM Seal, già fornito alla 

marina degli Emirati, ed il sistema 

ECM Nettuno 4100. 

Anche nel settore terrestre, dopo 

aver fornito all’Esercito Italiano e 

ad operatori stranieri (vedi Emirati 

Arabi Uniti) sistemi per la guerra 

elettronica di varia natura, la società 

romana, in qualità di “design 

authority” del segmento EW nell’ambito 

del programma di digitalizzazione 

delle forze armate italiane 

meglio conosciuto come Forza- 

NEC, ha ottenuto la responsabilità 

di definire le architetture funzionali 

di riferimento della componente 

tattica EW da utilizzare come “nodo 

di capacità” nell’ambito del 

supporto alle brigate terrestri impegnate 

nelle operazioni. In parallelo 

alla definizione di una serie di sensori 

e sistemi di disturbo nel campo 

RF e delle comunicazioni 

(ELT/332, ELT/819, ELT/333, ecc.) 

in base alle esigenze della forza 

armata, è stato sviluppato il sistema 

C2 ELT/950, con architettura 

che possiede la necessaria flessibilità 

per recepire nuove sfide operative 

ed offrire capacità di crescita 

dell’intero sistema. 

In particolare, Elettronica ha sviluppato 

negli ultimi anni l’attività di 

monitoraggio ed attacco legata alla 

cyber warfare, che costituisce la 

nuova frontiera dell’Information 

Warfare. L’attinenza delle tematiche 

del cyber warfare con il core business 

della società romana si possono 

inquadrare, fin da subito, nelle 

attività di sviluppo di soluzioni sistemistiche 

EW operanti in ambienti 

netcentrici, come nel caso non 

soltanto del programma ForzaNEC 

per il ministero della Difesa italiano, 

ma ovunque è previsto lo sviluppo 

di sistemi EW di nuova concezione, 

cosiddetti “software defined”, da installare 

su piattaforme diverse, in 

configurazione pilotata e non, ma 

resi interoperabili attraverso reti di 

computer. In tale ambito è già in 

sviluppo, grazie a fondi interni, il 

nuovo prodotto per il comando e 

controllo EW in ambito netcentrico 

(ELT/950), che contempla la capacità 

di analisi, riconoscimento ed 

auto-protezione dalla minaccia cyber, 

le cui applicazioni previste riguardano 

il settore terrestre ed EW 

applicato alla difesa aerea. 

Per soddisfare le future esigenze 

nel campo della guerra elettronica, 

Elettronica ha sviluppato il sistema 

“Virgilius”, in fase di completamento 

dell’attività di sperimentazione e 

destinato ad essere pronto per la 

produzione a partire dal primo trimestre 

del 2012. Il “Virgilius” presenta 

un’innovativa architettura in 

cui le principali funzioni e risorse 

necessarie all’intercettazione, analisi, 

caratterizzazione ed assegnazione 

delle priorità per la seguente 

inizializzazione dell’ottimale azione 

di contrasto contro minacce multiple 

mediante tecniche di disturbo 

attivo in un contesto operativo elettromagnetico 

particolarmente denso, 

non vengono più gestite da sottosistemi 

specifici, ma attraverso il 

software del sistema stesso (soft - 

ware defined), alloggiato in un’unica 

scatola avionica. Frutto di uno 

sviluppo interamente realizzato mediante 

fondi propri, il “Virgilius” si 

caratterizza per la completa digitalizzazione 

dei ricevitori e gestione 

delle funzioni, un’elevata velocità di 

copertura dell’intero spettro elettromagnetico 

ed un’alta sensibilità ottenuta 

grazie all’adeguata capacità 

di scoperta dei radar cosiddetti a 

basso livello d’intercettazione (LPI, 

Low Probability of Intercept), indipendentemente 

dalle caratteristiche 

dei segnali radar, oltre ad altre 

innovative tecniche di gestione dei 

segnali. La capacità d’interfacciarsi 

con qualsiasi sensore in banda diversa 

da quella RF, come nel caso 

dei sistemi di scoperta lancio missili 

ed illuminazione laser, unitamente 

alla maturità tecnologica dei disturbatori 

allo stato solido prodotti dalla 

società romana, che rappresentano 

un’eccellenza nel panorama 

internazionale, consentono al sistema 

cosiddetto “all-in-one” di migliorare 

le capacità di negazione all’impiego 

dei sensori avversari, e quindi 

l’efficacia dei medesimi. In aggiunta 

alla facilità d’installazione 

dell’unica scatola che costituisce il 

sistema “Virgilius”, il relativo costo 

unitario è, secondo quanto dichiarato 

da Elettronica, praticamente 

pari alla metà di un prodotto standard 

attuale, questo grazie all’innovativa 

architettura di sistema ed ai 

più recenti ritrovati nel campo della 

Guerra Elettronica. 

Luca Peruzzi 


Sessant’anni di Elettronica 

Elettronica: l’eccellenza italiana della guerra elettronica 

a misura d’uomo. La storia di una grande realtà industriale 

C on 

la tenacia e l’operosità che 

contraddistinguono i marchigiani, 

l’ing. Filippo Fratalocchi, 

nato nel 1911 a Sant’Elpidio a Mare 

in provincia di Ascoli Piceno, fonda il 

2 maggio 1951 – esattamente sessant’anni 

fa – un piccolo laboratorio 

con una trentina di persone in via F. 

Caracciolo, a Roma. Svolge inizialmente 

attività coordinata di ricerca, 

sviluppo e produzione nel campo dei 

controlli elettronici, suscitando l’interesse 

di clienti qualificati quali il Ministero 

delle Poste, quello dei Trasporti, 

della Difesa, nonché dell’allora 

RAI-TV. Nel 1955, con il passaggio 

nella più ampia sede di via Tiburtina 

650, la società incrementa la propria 

attività nel campo dell’elettronica 

professionale ed in particolare nel 

segmento della guerra elettronica 

(GE). Negli anni successivi, la capacità 

di effettuare studi avanzati e la 

progressiva specializzazione, consentirono 

l’avvio dello sviluppo e produzione 

di nuove apparecchiature 

sempre più rispondenti alle esigenze 

delle più moderne forze armate. 

Dopo un breve periodo di rodaggio, 

Elettronica acquisisce rilevanti 

commesse per le quali intraprende 

un’attività di studio e sperimentazione 

che la porterà a realizzare apparati 

sempre più all’avanguardia. La società 

consolida la scelta industriale 

incentrata sulla realizzazione di apparecchiature 

per contromisure elettroniche 

e per l’addestramento, atte 

ad essere impiegate in teatri operativi. 

Significativa la decisione di optare 

per una riduzione delle lavorazioni in 

subcontratto e di quelle che la vedono 

quale contraente diretto, ma non 

legate al settore della difesa. 

Nel giro di pochi anni di attività, 

Elettronica muove i primi passi verso 

l’affermazione quale uno dei principali 

player europei, e successivamente 

mondiali, nella progettazione 

e produzione di sistemi per la guerra 

elettronica. Nel nuovo stabilimento 

di via Tiburtina 650, oltre alle attività 

nella meccanica di precisione e 

nella carpenteria, all’inserimento di 

manodopera qualificata e al rinnovamento 

del complesso dei montaggi 

elettronici, ha inizio lo sviluppo e 

la produzione dei primi amplificatori 

a tubi ad onda progressiva (TWT, 

Traveling Wave Tube) per la generazione 

e l’amplificazione di potenza 

delle microonde. Fanno la loro prima 

apparizione sul mercato i trasmettitori 

di potenza, i disturbatori radar 

della famiglia Cicala ed i primi goniometri 

per l’impiego campale. 

Viene rapidamente sviluppata la 

tecnologia dei circuiti stampati, anche 

multistrato, dapprima a transistor 

e successivamente a circuiti integrati, 

in quegli anni alla loro prima 

apparizione sul mercato; viene sperimentato 

l’impiego di componenti 

“strip-line”, nel filone di una veloce 

crescita tecnologica complessiva 

nel comparto delle microonde. Alla 

fine degli anni ’60, grazie al costante 

impegno nel campo della ricerca, 

della formazione e della fornitura 

d’importanti componenti, la società 

si è già affermata come indu- 

stria di punta del mercato nazionale 

dell’elettronica della difesa e si 

trasforma in Elettronica S.p.A. 

L’incremento del lavoro e la necessità 

di disporre di ulteriori spazi 

comportano il trasferimento dell’azienda 

dalla sede di via Tiburtina 

650 con circa 490 unità, di cui ben 

52 ingegneri e 105 periti tecnici, a 

quella attuale al km 13,700 della 

medesima “strada consolare”, con 

la cerimonia d’inaugurazione tenuta 

il 24 giugno 1972. Negli anni ’70, la 

società consegue importanti affermazioni 

in campo internazionale 

con lo sviluppo e la produzione dei 

sistemi di auto-protezione EL-70 e 

EL-73 per i cacciabombardieri F- 

104 “Starfighter” delle aeronautiche 

militari italiana e tedesca. Nel 1978 

viene inaugurato, nel territorio della 

Repubblica Federale Tedesca, lo 

stabilimento di Elettronica GmbH, 

prima consociata estera di ELT con 

sede nei pressi di Bonn. 

In continua fase di crescita, l’azienda 

incrementa gli investimenti in 

settori fondamentali per il suo sviluppo 

ed inizia il lavoro nel campo dell’infrarosso, 

sperimenta componenti 

attivi allo stato solido ed a microonde, 

diffonde l’impiego del software 

in apparati e sistemi. E si rende indipendente 

dalla tecnologia americana, 

migliorando il proprio “knowhow”, 

fino a ricevere commesse anche 

da clienti americani. 

Nel corso degli anni ’80, accentua 

il suo impegno tecnologico con l’introduzione 

generalizzata di processi 

assistiti da calcolatore (CAD/ CAM/ 

CIM) e con lo sviluppo di prodotti nel 

campo elettroottico e delle comunicazioni 

con l’impiego esteso del 

software. Viene ulteriormente ampliato 

e potenziato il complesso industriale 

sulla “Tiburtina Valley”. L’azienda 

aumenta il capitale sociale ed ac- 


Nella pagina accanto, in alto: una foto del personale della società negli anni Sessanta ripreso nello 

stabi limento di via Tiburtina 650, mentre sta lavorando all’assemblaggio di componenti; in basso: 

il fondatore di Elettronica, ing. Filippo Fratalocchi, porta avanti l’attività della società senza dimen - 

ticarsi del personale, delle loro famiglie, delle loro esigenze personali e dell’aggiornamento tecnico. 

Caratteri stiche umane che, insieme al duro lavoro, hanno portato il fondatore di Elettronica a gettare 

le basi per i successivi importanti successi. Qui sotto, a sinistra, il piccolo laboratorio di via Carac - 

ciolo, a Roma, con una trentina di persone rappresenta la prima tappa di un percorso che porterà 

Elettronica al km 13,700 di via Tiburtina e, a destra, il laboratorio come si presentava negli anni ’80. 

quisisce, attraverso la partecipazione 

di autorevoli partner industriali, un miglior 

posizionamento sul mercato internazionale, 

segnatamente europeo, 

grazie a sinergie commerciali e 

produttive. Vengono inoltre aperte 

nuove consociate estere. Alla GmbH 

tedesca si aggiungono la ELT S.A. in 

Spagna, la Elettronica UK in Gran 

Bretagna e la EIS Hellas in Grecia. 

Una delle più significative affermazioni 

in campo internazionale del 

periodo è rappresentata dal programma 

congiunto europeo per lo 

sviluppo e la produzione del cacciabombardiere 

“Tornado” MRCA, il 

cui radar warning receiver (RWR) 

viene commissionato in base ad 

una gara internazionale ad Elettronica, 

quale capocommessa di un’associazione 

d’imprese con Marconi 

Space & Defence Systems ed AEG- 

Telefunken. Nel corso dei successivi 

anni, Elettronica fornisce anche il 

sistema di auto-protezione ELT 553 

Mk 1 per i velivoli destinati all’Aeronautica 

Militare italiana, che viene 

successivamente rimpiazzato dalle 

versioni migliorate Mk 2 e Mk 3. 

Vengono sviluppati e forniti sistemi 

di protezione elettronica per le 

navi classe “Lupo” delle Marine Militari 

italiana, australiana, peruviana, 

ecuadoriana e venezuelana, 

nonché un sistema integrato ESM/ 

ECM per la marina israeliana ed il 

sistema di autoprotezione in pod 

per l’aeronautica del Marocco. Altro 

importante successo è il sistema integrato 

ESM/ECM per elicotteri, denominato 

Colibrì, venduto a diverse 

marine militari, europee e non. 

La crisi del mercato mondiale post 

“caduta del Muro” di Berlino 

spinge Elettronica a cedere alcune 

attività minori, come le contromisure 

nelle bande comunicazioni ed infrarosso 

(IR), per concentrarsi su 

quelle in radio-frequenza. 

Gli anni Novanta vedono profondi 

mutamenti nell’assetto industriale 

del settore, con numerose fusioni 

tra gruppi industriali e la formazione 

di consorzi su programmi internazionali. 

Elettronica risponde al cambiamento 

partecipando ai maggiori 

consorzi europei, tra cui EuroDASS, 

dedicato allo sviluppo del sistema 

di auto-protezione (DASS) dell’EFA, 

l’Eurofighter “Ty pho on”, ed il consorzio 

SIGEN per lo sviluppo e la 

produzione del sistema EW per la 

protezione delle fregate (oggi caccia) 

italo-francesi della classe “Orizzonte”. 

Per accrescere le sinergie di 

prodotto e di business, nel 1996 l’azienda 

stringe un accordo con la 

francese Thomson CSF, oggi Thales, 

con cui condivide contratti di 

sviluppo e produzione di apparati 

nel settore della difesa. In questi anni 

Elettronica è la prima azienda al 

mondo a realizzare e produrre ingannatori/ 

disturbatori basati sulla 

tecnologia della amplificazione a 

microonde “allo stato solido”. 

ELT studia e realizza sistemi per 

contromisure elettroniche (ECM, 

Electronic CounterMeasures) con 

un’architettura di antenna ricetrasmittente 

ad elevatissima potenza e 

con capacità di scansione elettronica 

del fascio meglio conosciuta come 

“Active Phased Array”. Basandosi 

sulle medesime tecnologie, nasce 

un programma nazionale per lo sviluppo 

e la sperimentazione della tecnica 

ECM denominata “Wave Front 

Distortion” che rappresenta un successo 

di grande rilevanza internazionale 

nella ricerca del comparto. 

L’approccio ai mercati internazionali 

punta su un nuovo modello di 

business che vede nella cooperazione 

internazionale e nell’impostazione 

di attività localizzate nei pae- 

si oggetto d’interesse i punti qualificanti. 

Si consolidano le attività di 

Elettronica GmbH in Germania con 

la partecipazione ai workshare dei 

programmi cooperativi europei e su 

linee di prodotti in ambito Elint 

(Electronic Intelligence). 

Nel 2003, Elettronica acquisisce 

una quota di minoranza di una piccola 

società americana, la LNX, dedicata 

alla gestione dei fornitori 

americani ed al progetto congiunto 

di componenti tecnologici avanzati. 

Tale compartecipazione, poi dismessa 

per lasciare spazio ad altri 

progetti, ha rappresentato il primo 

passo verso la realizzazione di un 

network mondiale di centri di design 

a cui appoggiarsi per ottimizzare 

il focus strategico dedicato al 

processo di innovazione aziendale. 

Negli anni più recenti sono state 

costituite importanti joint-venture, 

denominate ELTBAT e AEDS, con 

società locali e sedi rispettivamente 

negli Emirati Arabi Uniti ed in India. 

Di primissimo piano ed ultimo dal 

punto di vista temporale, l’accordo 

con la società israeliana El Op (Electro-Optics 

Industries Ltd) per una 

cooperazione volta a realizzare un 

sistema direzionale laser per l’inganno 

dei sensori a guida IR dei missili 

spalleggiabili, denominato DIRCM 

(Directional InfraRed Countermeasures) 

e finalizzato alla protezione di 

elicotteri e piattaforme aeree civili e 

militari, che proietta la società Elettronica 

verso nuovi successi sul 

mercato interno ed estero. La crescita 

futura si avvarrà, infine, anche 

dello sviluppo di nuovi sistemi per la 

sorveglianza, analisi e disturbo delle 

comunicazioni (COMINT, Communication 

Intelligence) e di difesa ed attacco 

nel campo sempre più evoluto 

della Cyber Warfare. 

L. P. 


domenica 1 maggio 2011 estratto da pag 52-52 .. .. .. 

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NUOVE TECNOLOGIE 

Elettronica e la cyb 

N 

ei moderni scenari di 

guerra, sempre più networkcentrici 

e dove, di conseguenza, 

la superiorità nell'informazione 

(nel senso più ampio del 

termine) risulta ancora più importante 

per ottenere il successo delle 

operazioni, l'informazione 

stessa diventa un vero e proprio 

bersaglio da colpire (quella del 

nemico) e da difendere (la propria). 

Si tratta di uno scontro tra 

attacco e difesa concettualmente 

simile a quello che devono sostenere 

i sistemi più tradizionali, quali 

carri armati, aerei, navi, missili, 

ecc.. Tuttavia, a differenza degli 

ambienti in cui operano questi as- 

38 

GIUGNO 2011 

setti hardware (terra, aria, acqua, 

spazio), l'informazione si muove 

in un dominio più difficilmente 

definibile, ma il cui controllo sarà 

determinante per prevalere nei 

conflitti del prossimo futuro: il cyberspazio. 

In generale il termine cyberwarfare 

rimanda subito alla mente il 

mondo di Internet e l'azione di 

hacker e pirati informatici. Dall'intercettazione 

di informazioni sensibili 

(sniffing) ai veri e propri attacchi 

informatici capaci di manipolare 

il flusso di dati (malicious 

attack) o di bloccarlo del tutto 

(denial of service), sono molti i 

modi possibili per aggredire la Re- 

te. Ma il problema non si limita alla 

sola Internet ed è comune a tutte 

le reti dati, civili, industriali e militari. 

Basti pensare al sofisticatissimo 

virus Stuxnet, capace di spiare 

e riprogrammare computer industriali, 

che nel 2010 è stato diffuso 

soprattutto in Iran al preciso 

scopo, a quanto pare, di colpire il 

programma nucleare di Teheran 

modificando processi industriali e 

provocando il malfunzionamento 

di macchinari con l'obiettivo di 

causare danni molto concreti. 

Dagli strumenti di “cybersabotaggio”, 

come Stuxnet, alle armi 

per attacchi informatici di tipo militare 

il passo è breve, ed è già sta- 

to fatto. Un esempio concreto di 

ciò si è avuto il 6 settembre 2007, 

quando 10 F-15I israeliani e un team 

delle forze speciali trasportato 

in elicottero penetrarono, indisturbati, 

nello spazio aereo siriano 

e portarono a termine la distruzione 

di un reattore nucleare 

in costruzione presso Al Kibar, 

nella regione di Deir ez-Zor. Chiave 

del successo dell'operazione fu 

il preliminare attacco condotto 

contro il sito radar di Tall al- 

Abuad, vicino al confine turco, 

che prima di essere distrutto con 

bombe di precisione, fu oggetto 

di un attacco elettronico condotto 

da un aereo ELINT (probabil-

erwarfare 

mente un Gulfstream G550 SE- 

MA) a seguito del quale l'intera 

rete radar siriana fu disattivata. 

Secondo le poche informazioni 

trapelate, ma non confermate, il 

network della difesa aerea siriano 

sarebbe stato penetrato tramite 

le antenne del radar di Tall al- 

Abuad, che avrebbero agito come 

una sorta di porta di accesso 

attraverso la quale l'aereo ELINT 

avrebbe “iniettato” il codice del 

virus contenuto in particolari impulsi 

radar. Il programma impiegato 

sarebbe simile all'americano 

Suter, concepito per condurre diversi 

tipi di malicious attack e che, 

nelle sue versioni più avanzate, 

potrebbe persino consentire agli 

operatori che effettuano l'attacco 

cibernetico di prendere il controllo 

della rete di computer da esso 

infettata. Poiché il network 

della difesa aerea siriana era centralizzato 

e sprovvisto di protezioni 

contro questo tipo di attacchi, il 

risultato dell'azione di hacking 

israeliana non poteva che riuscire. 

Loki: il Networked 

Systems Manager 

L'esempio siriano non significa, 

ovviamente, che un diffuso impiego 

delle reti informatiche per 

connettere i vari elementi di un si- 

L'azienda italiana, leader a livello 

mondiale nel settore della guerra 

elettronica, sta realizzando un nuovo 

sistema di comando e controllo capace 

non solo di gestire complesse reti di 

sistemi di Electronic Warfare, ma anche 

di proteggerle dai più insidiosi attacchi 

di tipo cibernetico. 

di Riccardo Ferretti 

stema militare sia un errore. Tutt'altro, 

la disponibilità di forze armate 

strutturate secondo il paradigma 

della Network Centric 

Warfare (NCW) sarà sempre più 

importante negli anni a venire, fino 

a diventare irrinunciabile. Tuttavia 

è evidente che tra i notevoli 

Nonostante l'elevato 

livello di automazione, 

Loki mantiene 

l'operatore al centro 

del sistema di 

Network Centric 

Electronic Warfare da 

esso gestito. 

In apertura: 

un'immagine relativa 

al centro di comando 

digitalizzato 

sviluppato da Selex 

Sistemi Integrati 

nell'ambito del 

programma Forza NEC. 

punti di forza di un sistema come 

quello networkcentrico, capace 

di generare sinergie tali da superare 

in modo esponenziale la 

somma degli elementi che lo 

compongono, si annidano anche 

dei punti deboli che, se non sono 

adeguatamente rinforzati, pos- 

GIUGNO 2011 39

Elettronica e la cyberwarfare 

Il G550 SEMA, il velivolo ELINT che probabilmente è stato impiegato 

dalle forze israeliane per condurre l'attacco cibernetico che il 6 

settembre 2007 ha messo fuori uso la rete della difesa aerea siriana. 

Il VBM Freccia. L'ELT-950 può essere integrato su tutti i tipi di 

piattaforme. 

sono consentire al nemico di portare 

con poco sforzo attacchi dall'esito 

devastante. 

Anche nello specifico settore della 

guerra elettronica la messa in 

rete di diversi sottosistemi rappresenta 

la chiave per fornire prestazioni 

molto superiori ed è proprio 

in considerazione dei vantaggi e 

dei rischi che ciò comporta che 

Elettronica sta conducendo un 

importante programma di ricerca 

nel campo della cyberwarfare. 

Il primo prodotto frutto di questa 

ricerca è il nuovo ELT-950 Loki, il 

primo sistema di Comando e 

Controllo specificamente progettato 

per la guerra elettronica in 

ambito networkcentrico. 

Il nome “Loki” deriva da quello di 

una divinità nordica alla quale veniva 

attribuita la capacità di mutare 

forma in funzione dell'ambiente 

circostante, una capacità di cui 

dispongono anche le reti di sistemi 

che sono gestite dall'ELT-950. 

La prima applicazione di questo 

sistema, che Elettronica sta sviluppando 

con fondi propri, avverrà 

nell'ambito di Forza NEC, il programma 

di digitalizzazione dell'Esercito 

Italiano di cui l'azienda 

40 

GIUGNO 2011 

romana è Design Authority per 

ciò che attiene al layer di guerra 

elettronica. Capace di operare in 

tempo reale, Loki consentirà alle 

piattaforme da esso gestite di 

condividere tra loro le informazioni 

sullo spettro elettromagnetico, 

fondendole in modo tale da consentire 

di applicare la strategia migliore 

per reagire alle minacce 

eventualmente rilevate, garantendo 

al contempo la protezione 

della rete sulla quale queste informazioni 

viaggiano. Dal lato della 

guerra elettronica, l'ELT-950 ha il 

compito di integrare le capacità 

dei vari sensori attivi 

(radar, laser, ecc.) o passivi 

(Electronic Support Measures, 

Laser Warning Systems, 

Missile Warning Systems, 

sistemi di comunicazione, 

ecc.) e di garantirne l'impiego 

sinergico tramite una serie 

di ausili forniti all'operatore 

C2 (Comando e Controllo). 

Questi ausili sono 

concepiti sia per dare supporto 

durante la pianificazione 

della missione, sia durante 

lo svolgimento della 

missione stessa. Durante la 

pianificazione, il sistema suggerisce 

la migliore modalità di dispiegamento 

degli assetti ESM e radar 

disponibili, sia nello spazio fisico 

che nello spettro delle radiofrequenze, 

così da massimizzarne 

l'efficacia e ridurre il rischio di interferenze 

reciproche. 

Durante la missione il supporto all’operatore 

di C2 si estende su 

tutte le fasi del paradigma OODA 

(Observe, Orient, Decide, Act). 

Nella prima fase (Observe), il sistema 

analizza l'ambiente circostante 

impiegando i diversi tipi di sensori, 

da diverse prospettive, in 

modo da identificare e localizzare 

con maggiore precisione tutti gli 

attori dello scenario elettromagnetico; 

nella seconda fase 

(Orient), individua e classifica le 

eventuali minacce; nella terza 

(Decide), elabora la migliore strategia 

da adottare in base alle minacce 

rilevate, alle caratteristiche 

fisiche ed elettromagnetiche del 

teatro e agli assetti disponibili. Infine 

(Act), l'ELT-950, coordina e 

sincronizza le diverse piattaforme 

nell'attuazione dell'azione di 

guerra elettronica. 

Difendere la rete 

Dal lato della cyberwarfare, Loki si 

adopera per proteggere la rete su 

cui opera il sistema di Network 

Centric Electronic Warfare da esso 

stesso gestito. Questa rete, è 

bene sottolinearlo, non è creata 

dall'ELT-950, ma è la stessa rete di 

comando e controllo che collega 

Un centro di cyberwarfare dell'US Air Force. 

anche gli altri assetti sul campo di 

battaglia e che, a sua volta, è collegata 

alle reti di comando e controllo 

di livello superiore. 

I media su cui opera il network 

che connette le piattaforme dotate 

dei sistemi di electronic warfare 

possono essere di ogni tipo (radio, 

cavo di rame, fibra ottica, satellite, 

ecc.) e quindi può essere 

soggetto a diversi tipi di vulnerabilità. 

Pertanto l'obiettivo di Loki 

non è rendere la rete impenetrabile, 

quanto, piuttosto, garantire 

la riservatezza, l'integrità, l'autenticità 

e la disponibilità di tutte 

le informazioni, anche mentre la 

rete è oggetto di aggressione. 

Il primo passo per attuare una efficace 

difesa è rendersi conto di 

essere sotto attacco, cosa non facile 

nel mondo della cyberwarfare 

dove spesso i virus e i malware impiegati 

dall'aggressore sono concepiti 

appositamente per rimanere 

invisibili, così da poter rubare le 

informazioni o cancellarle prima 

che possano essere propriamente 

processate dal sistema. Uno dei 

metodi impiegati da Loki per scoprire 

questo tipo di attacchi è l’invio 

di informazioni di monitoraggio, 

il cui solo scopo è quello di verificare 

la corretta circolazione del 

flusso di dati secondo criteri prestabiliti 

di tempo, quantità, integrità 

ecc. Questo sistema consente 

anche di identificare quali nodi 

della rete sono stati eventualmente 

colpiti e che tipo di danno 

stanno subendo (disturbo, disattivazione 

ecc.).

La Network Centric Warfare offre la possibilità di realizzare sinergie prima impensabili. 

In alcuni casi la minaccia può presentarsi 

persino come un elemento 

cooperante, in modo da inserire 

nella rete informazioni false. 

Per questo motivo si sta dotando 

Loki della capacità di monitorare 

costantemente l'attività delle 

piattaforme cooperanti, di comparare 

i dati condivisi e, quindi, di 

riconoscere tempestivamente 

eventuali comportamenti sospetti. 

In caso di possibile intrusione, il 

sistema attiverà complessi algoritmi 

di controllo volti a verificare 

l'effettiva identità della piattaforma 

sospetta e in caso di riscontro 

negativo procederà alla attuazione 

della opportuna contromisura 

sia con l’ausilio dell’operatore che 

in modo automatico laddove 

configurato. In caso di contromisura 

automatica il sistema potrà 

ad esempio provvedere alla disconnessione 

dei nodi malevoli 

con immediata notifica dell'avvenuta 

intrusione e della contromisura 

intrapresa all'operatore C2. 

Purtroppo la determinazione dell'esatta 

tipologia di attacco risulta 

generalmente impossibile, a causa 

dei tempi che richiederebbe e 

della necessità di agire immediatamente 

per preservare la funzionalità 

della rete. Per questo motivo 

il tipo di contromisura più frequentemente 

adottata dall'ELT- 

950 prevede l'isolamento dalla 

rete dei nodi sotto attacco e la riconfigurazione 

della rete stessa in 

modo tale da consentire agli altri 

nodi di bypassare quelli “infetti”. 

In base a questo concetto di riallocazione 

dinamica delle risorse, 

persino il centro di comando e 

controllo, se necessario, può essere 

isolato e sostituito nelle sue 

funzioni principali da uno dei nodi, 

così che il nemico non possa 

contare su una “testa” da tagliare 

per disabilitare la rete in un colpo 

solo. Ovviamente, per avere una 

ragionevole garanzia che il livello 

minimo di servizio stabilito a priori 

sia assicurato, è necessario predisporre 

anche un adeguato livello 

di ridondanza dei nodi. Il sistema 

di Elettronica è anche in grado di 

registrare tutti gli eventi dell'attacco, 

così che possano essere 

successivamente studiati per consentire 

la realizzazione di strumenti 

di “cleaning” dei nodi infettati 

e conseguentemente disconnessi, 

e preparare protezioni 

specifiche affinché la rete non 

possa subire una seconda aggressione 

dello stesso tipo. Su questo 

specifico punto è interessante 

sottolineare che Elettronica si avvale 

della collaborazione della Facoltà 

di Ingegneria Informatica 

dell'Università di Tor Vergata, un 

vero e proprio centro di eccellenza 

per quanto riguarda gli studi 

sull'intelligenza artificiale e la network-security. 

Basato su un hardware di processazione 

dati a elevate prestazioni 

e un software estremamente reattivo, 

l'ELT-950 si presenta come 

un'unità molto leggera, di facile 

installazione su piattaforme di 

ogni tipo, siano esse terrestri, aeree 

o navali. Per semplificarne 

l'impiego e agevolare al massimo 

il ruolo centrale ricoperto dall'elemento 

umano (cioè l'operatore 

C2), Elettronica sta anche sviluppando 

delle specifiche interfacce 

grafiche capaci di mostrare la rilevazione 

delle minacce e le contromisure 

adottate per ogni tipologia 

di attacco cyber che è stato 

detettato. Come è facile immaginare, 

l'impegno di Elettronica nella 

cyberwarfare non si limita alla 

difesa delle reti, ma riguarda anche 

il cyber-attack. Per ragioni intuibili, 

dettagli a riguardo non 

possono ancora essere diffusi, ma 

si può dire che è in fase di studio 

un “semantic jammer”, cioè un 

jammer di nuova generazione, di 

tipo riprogrammabile, capace di 

generare forme d'onda semantiche 

(che trasmettono dati), un sistema, 

quindi, concettualmente 

simile al già citato Suter. ■ 

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GIUGNO 2011 41

mercoledì 1 giugno 2011 estratto da pag 45-45 .. .. .. 

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lunedì 6 giugno 2011 estratto da pag 26-26 .. .. .. 

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LOKI: un sistema C2 

per la guerra elettronica 

Elettronica ha presentato l’ELT-950 LOKI 

per rispondere alle esigenze di Forza NEC 

Con oltre 2.500 sistemi venduti 

in tutto il mondo, Elettronica 

è una realtà viva che reinveste 

annualmente circa il 15% dei 

propri guadagni in ricerca e sviluppo. 

Se finora l’attività era stata in 

prevalenza centrata sui sistemi di 

guerra elettronica veri e propri, sia 

attivi che passivi, la messa in rete 

dei diversi sistemi presenti nello 

spazio di manovra ha portato a dover 

spostare l’attenzione anche sulla 

gestione della guerra elettronica, 

per evitare che si creino pericolose 

falle attraverso le quali un potenziale 

avversario potrebbe inserirsi. 

Oggi, infatti, per migliorare la con - 

sapevolezza della situazione ai diversi 

livelli, per consentire una rapida 

valutazione degli obiettivi, per permettere 

l’assegnazione distribuita 

dei sistemi d’arma in modo da ottimizzarne 

l’impiego, e per fornire una 

valutazione degli effetti dell’intervento, 

i sensori intelligenti, le armi di precisione 

ed i sistemi di comando e 

controllo fanno tutti parte di una rete. 

Osservando il medesimo schema 

nell’ambito più specifico della guerra 

elettronica, gli obiettivi che ci si pone 

sono assai simili, ossia migliore consapevolezza, 

rapida valutazione della 

minaccia, assegnazione distribuita 

di disturbatori, e valutazione dell’efficacia 

degli interventi; tutto ciò attraverso 

la messa in rete dei sensori 

per guerra elettronica intelligenti, di 

jammer dedicati e di un sistema di 

comando e controllo specifico all’electronic 

warfare. Quest’ultimo consente 

di integrare il livello di guerra 

elettronica all’interno del più ampio 

sistema net-centrico, rendendolo 

parte del “sistema dei sistemi”. 

Con il lancio del programma Forza 

NEC, le forze armate italiane si 

apprestano anch’esse ad adottare 

nel prossimo futuro una postura netcentrica, 

e fin dalla fase di definizione 

di progetto, che ha preso il via 

nel 2008, Elettronica è la “design 

authority” della componente guerra 

elettronica, nell’ambito del più ampio 

programma che vede come capofila 

Selex Sistemi Integrati. 

Nell’attuale fase di sviluppo concettuale 

e sperimentazione, Elettronica 

è impegnata su diversi fronti, e 

più specificatamente nella definizione 

dell’architettura delle capacità di 

guerra elettronica, nello sviluppo 

dell’Integrated Test Bed per la parte 

attinente sempre alla guerra elettronica, 

e in quello dei relativi sistemi 

net-centrici su piattaforme mobili. 

I compiti della guerra elettronica 

nelle operazioni terrestri, cui mira 

essenzialmente Forza NEC, sono 

molteplici e vanno dall’intelligence in 

ambito trasmissioni, con la raccolta 

dei dati per fornire l’ordine di battaglia 

elettronico, grazie alle intercettazioni 

e all’analisi e identificazione 

delle comunicazione avversarie, e al 

conseguente allarme ai propri sistemi 

di ricerca di vario tipo, all’E- 

LINT/COMINT con l’aggiornamento 

delle librerie riguardanti i sistemi trasmissivi 

avversari ed all’intercettazione 

e registrazione dei messaggi, 

alle contromisure elettroniche nei 

confronti di sistemi radar e delle trasmissioni 

per proteggere i propri assetti 

e ottenere la superiorità nel 

campo delle trasmissioni attraverso 

il disturbo delle reti nemiche. 

Il citato schieramento distribuito 

dei sistemi di guerra elettronica ed il 

loro impiego attraverso un sistema 

net-centrico impone l’integrazione 

di questi assetti al fine di dar vita a 

un processo automatico di guerra 

elettronica che rispetti la sequenza 

osserva, orienta, decidi e agisci. Se 

da un lato la messa in rete dei sistemi 

di guerra elettronica ne amplifica 

gli effetti, dall’altro l’accesso da parte 

avversaria a uno dei numerosi sistemi 

consentirebbe al nemici di 

penetrare la rete permettendogli di 

accedere alle informazioni e di controllarle. 

Si entra qui nella sfera dei 

cyber-attacchi che si possono sviluppare 

in diversi modi una volta 

penetrata la rete, interrompendo il 

flusso delle informazioni, intercettando 

queste ultime e facendo quindi 

venire meno la confidenzialità del 

sistema, modificando le informazioni 

e attentando quindi all’integrità 

della rete stessa, ovvero fabbricando 

informazioni false e simulando di 

essere una piattaforma cooperante. 

L’ELT-950 LOKI 

Da qui lo sviluppo del sistema 

ELT-950 LOKI, del quale il sistema 

C2 dedicato a Forza NEC è lo spinoff 

di un programma più generico 

mirato al mercato internazionale. Il 

sistema è progettato per essere 

parte integrante del processo decisionale, 

e consente all’operatore di 

interfacciarsi con i diversi sistemi di 

guerra elettronica schierati sul terreno 

i cui dati vengono fusi in un’unica 

immagine operativa di guerra 

elettronica, nella quale sono integrati 

anche i dati provenienti da tutte 

le fonti rilevanti. 

Il software LOKI sarà in grado anche 

di supportare l’operatore nella fase 

di pianificazione, in funzione del 

numero e del tipo di sensori, del terreno 

e della minaccia prevedibile, e 

avrà anche capacità di auto-apprendimento. 

In fase difensiva sarà in grado 

di rilevare i cyber-attacchi e reagire 

ad esempio chiudendo la porta del 

sistema sotto attacco i cui dati non 

sono più considerati affidabili, ovvero 

riveicolando le funzioni C2 su un altro 

nodo, dato che il software in questione 

sarà residente su un elevato numero 

di nodi della rete. 

Per il momento, sia il prodotto ELT- 

950 LOKI che il test-bed a lui dedicato 

sono in fase di sviluppo presso 

Elettronica, e entro la fine dell’anno 

dovrebbe essere disponibile il primo 

dimostratore del sistema. 

P. V. 

In apertura: uno dei sistemi 

SIGINT di Elettronica in servizio 

nell’Esercito Italiano. Nei grafi - 

ci in alto a destra: lo schema 

che illustra un sistema di sorve - 

glian za elettronica distribuito 

(sopra) e come (sotto), al pari 

di quelli di scoperta, in un sis - 

tema net-centrico anche quelli 

di reazione sono distribuiti. 

46 AERONAUTICA & DIFESA Agosto 2011

lunedì 1 agosto 2011 estratto da pag 6-6 .. .. .. 

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sabato 1 ottobre 2011 estratto da pag 25-25 .. .. .. 

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direttore: Andrea Nativi diffusione: 30000

(RADI) ‐ ALR 

08/11/2011 18.03.13 

(Il Sole 24 Ore Radiocor) ‐ Roma, 08 nov ‐ Elettronica ha 

firmato un contratto da 12 milioni con Alenia Aeronautica, 

nell' ambito della commessa ricevuta dalla societa' di 

Finmeccanica da parte del ministero della Difesa per la 

fornitura di servizi di supporto logistico per i quattro Atr 

72 MP ordinati nel 2008 dall' Aeronautica Militare. La 

commessa di Elettronica, spiega una nota, prevede 

l' equipaggiamento dei quattro aerei con il sistema Elt/800 

dell' azienda romana di elettronica per la difesa, con la 

prima consegna prevista orientativamente tra fine 2012 ed 

inizi 2013. 

L' Elt/800 rappresenta un' innovazione nella progettazione di 

sistemi Elint destinati alle piattaforme sia ad ala fissa 

che rotante. Il sistema permette la Sorveglianza Tattica 

(funzione ESM) e l' elaborazione di dati con elevata 

accuratezza per consentire l' analisi delle informazioni 

(funzione ELINT). "Questo ennesimo risultato ‐ dichiara in 

una nota il vice president domestic sales del gruppo, 

Giovanni Zoccali ‐ conferma l' eccellenza e il sostegno di 

Elettronica alla difesa italiana". 

Com‐Zam 

(RADIOCOR) 08‐11‐11 17: 55: 55 (0385) 5 NNNN

lunedì 21 novembre 2011 estratto da pag 14-14 .. .. .. 

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giovedì 1 dicembre 2011 estratto da pag 32-32 .. .. .. 

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p.6 www.AsianDefence-Diplomacy.com 

IMDEX ASIA - DAY 3 

Sweet 60 for Elettronica 

Italy’s Elettronica comes to IMDEX 

Asia as it celebrates 60 years since its 

foundation - as unlike many in the industry 

it still has the same name as it 

started out with. 

The company started out by collaborating 

with the Italian Contraves Company 

and Turin-based Sielte. 

The latter subsequently released part 

of its plant in Rome to this newly born 

industrial concern and Elettronica subsequently 

transferred its head office 

there. 

The company began to specialise in 

the field of electronic countermeasures 

(ECM). Production included radar 

countermeasures equipment as well as 

the first power transmitters (Cicala series) 

and ground direction finders. 

This period also saw the firm supply 

the Italian army with underwater equipment 

(SONAR) to the Italian Navy, 

among other projects both in Italy and 

abroad. 

By the late 1960s it was a leading 

European defence company and moved 

into larger premises that it occupies to 

this day. 

In the 1970s and 1980s, the company 

made use of Travelling Wave Tube 

(TWT) technology to develop an inhouse 

capability in the manufacture of 

broadband power tubes in the microwave 

field. 

The company developed ECM selfprotection 

systems for the Italian and 

German air forces and then embarked 

on the three-nation and then Italian Tornado 

adventure, with the development 

and production of its Radar Warning 

Receiver (RWR) and self-protection 

system. 

Defence systems were produced for 

the “Lupo” class ships of the Italian, 

Australian, Ecuadorian, Peruvian and 

Venezuelan navies, as well as an integrated 

naval ESM-ECM system, and 

an airborne self-protection systems in 

POD for the Moroccan Air Force. 

Another achievement was the integrated 

ESM-ECM system for helicopters, 

named Colibri, supplied to many 

European and non-European navies. 

In the 1990s, Elettronica sold off some 

minor operations such as electronic defence 

in IR bands and focussed on radar 

bands. 

As the defence industry saw a wave 

of mergers and acquisitions, the company 

responded by participating in a num- 

ASIAN 

DEFENCE & DIPLOMACY 

ber of European consortiums, including 

EURODASS, dedicated to the development 

of Defensive Aids Sub-System of 

the EFA (the Typhoon - the first fighter 

featuring solid state jamming) and 

SIGEN, for the defence system of Horizon 

frigates and is also the design authority 

and manufacturer of the NH90’s 

ESM system. 

Around this time, Elettronica became 

the first company in the world to develop 

and produce deception and jamming 

equipment based on high power “solid 

state” technology. 

Drawing upon this, the company studied 

ECM phased array broadband antennas 

for an important European contract. 

This combination led to a naval ECM 

that helped Elettronica and Thales win a 

number of contacts from the French and 

Italian navies, with Elettronica main design 

authority for the ECM subsystem. 

The ECM solid state is a breakthrough 

solution for naval applications featuring 

a multitude of technical advantages not 

achievable by traditional ECM systems. 

In the first decade of the new millennium, 

the company took a minority 

stake in a small US company LNX to 

facilitate its supply chain and participated 

in joint ventures with AEDS and 

ELTBAT, based in India and the UAE, 

respectively. 

As it seeks to maintain its innovative 

edge the company is investing a great 

amount in R&D to explore new areas 

of innovation. Presently the company is 

looking at cyber warfare as a key future 

market and is carrying out research projects 

in this area. 

Future escort missions by assigned 

plaforms will generate deception techniques 

that are not necessarily targeted 

directly against individual threats 

but rather against the host network. 

Elettronica is focussing both on cyber 

security and cyber attack.


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sabato 1 gennaio 2011 

of performing tasks that go well beyond 

specific roles related to air operations, 

particularly when the ship is sailing in a 

threat environment. 

'Borh personnel and aircraft operate In 

accordane e with highly multl-role criterla, 

in arder to attain maximum rationalìzation 

of resources, therefore ensuring maximum 

cost-effectiveness, both In acqulsltion and 

employment: stresses Treu. 'l t is that special 

bond t ha t integrates the personnel of the 

Fleet Air Arm In the complement of the 

ship ... the highly multi·role approach to our 

business allows the Fleet Alr Arm to ensure 

maximum operational output in the compi ex 

an d pecullar mariti me environment: 

Helicopters in Afghanistan 

The ltalian Navy has announced that the 

Fleet Alr Arm has deployed three EH101 

Amphibious Support Helìcopters (ASHs) 

to Afghanistan fora year. 'The Italia n Fleet 

Air Arm has been contributing to ltaly's 

contlngent within the ISAF mission in 

Afghanistan since 2005, employing AB212s 

and 5H·3Ds, in rotation with Italia n AF 

AB212s: explainsTreu. Operating from Kabul 

and Herat. these helicopters have provided 

support to ISAF and Italia n contlngents, 

undertaking command flight, transport, 

ground-troop support. reconnalssance and 

casevac/medevac misslons. 

Considering the high elevation of the 

Afghan terraln and the high priority afforded 

to medevac missions, which requlre the 

ability to carry a medicai team and support 

equipment, the perfonnance of ltalian Navy 

AB212s was considered lnadequate for the 

requirement. Therefore, the Joint Chief of 

Staff accepted the Navy's offerto employ 

the more capable EH101 In support of 

the troops on the ground. 'In preparatlon 

for our n ex t demanding mlsslon, we have 

specific training and maintenance actlvities 

in progress, in order to prepare both crews 

and helicopters to the specific Afghan 

environment; Treu reports. 'The Italia n 

Navy helicopter detachment, Task Group 

Shark, operates three EH101 ASH varlants 

belonging to GRUPELICOT l based at Luni, 

and a team of 55 people (flight crews, 

maintalners, ground support) in addition to 

an aero-medicai evacuatlon team (AMETJ. 

whlch wlll be deployed fora year starting 

from next October, wlthln ISAF Regional 

Comma n d West: 

The ASH configuration, derlved from the 

EH 1 O 1 utllity version, provldes enhanced 

capabilitles through a self·contained, 

all-weather navigatlon suite with digitai 

map system, forward·looking lnfra·red, 

personnellocatlng system for personnel 

recovery, satcom/SINCGARS/SATURN/Have 

Quick Il communicatlon capability, newgeneration 

IFF, armored crew seats, and full 

night vislon goggle compatibiiity. The EH101 

ASH is capable of transportìng up to 34 

equipped soldlers or 161ltters. in addition to 

three crew. 

'These helicopters are equipped to 

be employed malnly in the marìtlme 

environment In support of special and 

amphibious forces; says Treu. 'In order t o 

effectlvely employ them in sue h a different 

environment, we are carrying out specific 

training includlng simulators In UK. taklng 

advantage of the virtual Afghan scenarlos 

developed for the RAF's Merli n crews. A t the 

sa me ti me we will carry out specific flight 

activities, on both ltalian and European 

estratto da pag 56-63 

l-- 

Jl 

111 

ranges, to meet the demanding needs of the 

operational environment. In addltion, we 

are equippìng the helicopters wlth 7.62mm 

machine guns, ballìstic protectìon and a full 

electronic warfare system: The latter is the 

SIAP (Sulte Integrata dì Auto Protezione) 

that includes an Elettronica radar waming 

receiver and Selex Communications laser 

and missile launch detectlon systems, plus 

an MES decoy dispenser sulte. 

'Furthermore, we are acquirlng specific 

medicai equipment to further boost our 

medevac capabilities, therefore increasing 

the chances of survlval: confirms Treu. 

Wlth the Afghan deployment and future 

lnduction of a new carrier equipped with the 

JSF. the smallltalian Fleet Air Arm is destined 

to be fully engaged in the coming years, 

as l t conti nues t o provide the 'long arm of 

thefleee 91 

Acknowledgements: Thanks to Rear 

Admiral (LH) Paolo Treu, Director of the 

Naval Aviation Department, 

Ca p t Curzio Pacifici of 6• Reparto 

Aeromobili and Capt Carlo Cellerino, 

Capo Ufficio Pubblica Informazione.

Il “Praetorian” 

difende i “Typhoon” 

Tra gli elementi più sofisticati che equipaggiano l’Eurofighter EF-2000 

vi è anche una completa “suite” di autoprotezione elettronica 

N ell’ambito 

delle capacità di 

combattimento delEurofighter 

EF-2000 “Typhoon” vi è 

un aspetto particolarmente avanzato, 

praticamente senza riscontro in 

altri aerei delle ultime generazioni. 

Si tratta della “suite” di autoprotezione 

elettronica EuroDASS “Praetorian”, 

oggetto di un recente ordine 

(6 settembre 2010) relativo alla fornitura 

necessaria per gli EF-2000 

della Tranche 3A. 

Come dice il nome del consorzio 

che lo produce, questo sottosistema 

è un DASS (Defensive Aids Sub- 

System) che comprende un complesso 

ESM/ ECM composto dal sistema 

di sensori d’allarme su 360° a 

micro-onde ESM (Electronic Support 

Measures) accoppiato ad un 

sensore d’allarme radar Doppler ad 

onde millimetriche e da un sottosistema 

ECM (Electronic Counter- 

Measures) che incorpora la tecnologia 

DRFM (Digital Radio Frequency 

Vano per 

l’avionica LRI 

Sensore d’allarme 

laser 

Memory) che fornisce una gamma 

coerente e non coerente di tecniche 

di disturbo ECM. Il sistema ESM/ 

ECR, che opera in congiunzione 

con il DAC, in sintesi fornisce al pilota 

la “consapevolezza della situazione” 

insieme alle contromisure attive 

contro le minacce dei missili a 

guida RF (Radio Frequency). Del 

DASS fa parte anche il sistema di rilevatori 

di attacco missilistico MAW 

(Missile Approach Warner) in grado 

di rilevare l’avvicinamento di qualsiasi 

minaccia e che aziona i lanciatori 

di contromisure automatici. 

Il “Praetorian” costituisce il sistema 

principale del “Typhoon” ed è 

affiancato da altri componenti come 

il sistema d’allarme laser LW (Laser 

Warner, prodotto da Selex Galileo 

per gli esemplari inglesi e sauditi), 

collegato al complesso ESM/ECM e 

al MAW, mentre le possibili minacce 

aria-aria e superficie-aria sono contrastate 

automaticamente dal DAC 

Civetta rimorchiata 

Antenna posteriore 

d’allarme missilistico 

Distributore di flare 

Distributore di chaff 

Contenitore ESM/ECM 

Antenna anteriore 

d’estremità 

d’allarme missilistico 

Sensore d’allarme laser 

(Defensive Aids Computer), che come 

abbiamo visto si interfaccia anche 

con l’ESM/ECM, senza richiedere 

l’intervento del pilota. 

Delle contromisure fanno parte 

anche le Towed Radar Decoys che 

sono contenute alle estremità alari e, 

in caso di necessità, sono “filate” all’esterno 

della cellula e possono 

operare ad una certa distanza dall’aereo, 

senza interferire sensibilmente 

con il suo inviluppo di volo, 

per confondere i radar ostili. 

Attualmente capofila del consorzio 

multinazionale che produce questo 

sottosistema è Selex Galileo. Il 

consorzio, nato da una decisione 

del 1991 con la quale le industrie 

elettroniche italiane e britanniche 

Elettronica e GEC-Marconi (poi BAE 

Systems, in seguito Selex Sensors 

and Airborne Systems e oggi Selex 

Galileo) si accordarono per assumersi 

rispettivamente una quota del 

40% e del 60% del programma, og- 

40 AERONAUTICA & DIFESA Febbraio 2011

Nella pagina accanto, sopra: vista dell’Eurofighter EF-2000 “Typhoon” con le carenature subalari 

dedicate ad ospitare i “chaff” ed i “flare”; in fondo alla pagina, a sinistra: uno schema della distribu - 

zione delle principali antenne ed apparati del sistema EuroDASS “Praetorian” e degli altri sistemi 

sulla cellula del “Typhoon”; a destra: il sensore posteriore del sistema d’allarme missilistico (Rear 

Missile Warning Antenna). Qui sotto, a sinistra: l’antenna anteriore d’allarme missilistico posta sul 

bordo d’entrata alare; a destra: la Towed Radar Decoy (civetta rimorchiata) per ingannare i radar. 

Al centro, il “chi fa cosa” dell’EuroDASS. In basso: a sinistra, il contenitore di ECM/ESM sulla “tip” 

dell’estremità alare sinistra e, a destra, l’alloggiamento del sistema Towed Decoy su quella destra. 

gi fanno parte Elettronica (che ha 

circa il 40% della partecipazione italiana), 

Selex Galileo, la tedesca 

EADS-Germany e la spagnola Indra. 

Nell’ambito del consorzio assume 

particolare rilevanza la presenza 

dell’azienda romana Elettronica, che 

apporta il suo know-how a livello di 

eccellenza mondiale nel campo della 

guerra elettronica e più specificamente 

nel sistemi ECM di jamming. 

Il “Praetorian” ha la caratteristica di 

offrire al caccia una protezione “sferica”, 

priva di “coni d’ombra”, cioè indipendente 

dalla direzione dalla 

quale proviene la minaccia, e, grazie 

alle sue tecnologie, offre una percentuale 

molto bassa di falsi allarmi. 

Si tratta della più estesa soluzione 

di questo tipo presente su un aereo 

da combattimento attuale, con 20 

unità principali (LRI, Line Replaceable 

Items), 16 antenne, dieci radomi 

ed elementi accessori minori. Questi 

apparati sono distribuiti in varie parti 

della cellula del “Typhoon”, con i 

sensori d’allarme laser in prossimità 

del posto di pilotaggio, le LRI nella 

fusoliera, i sensori d’allarme missilistico 

alla radice del bordo d’entrata 

alare, dispositivi ESM/ECM nel fuso 

all’estremità alare sinistra ed il complesso 

Towed Radar Decoy composto 

da due “civette” rimorchiate in 

quello di destra. Sul bordo d’uscita 

alare inferiore vi sono due eiettori di 

flare (inganni anti-missili con guiga 

La ripartizione delle competenze 

all’infrarosso), in prossimità della fusoliera, 

e, più vicini alle estremità 

alare, due distributori di chaff (i dipoli 

antiradar). Ai lati della coda vi 

sono altri due sensori d’allarme laser 

ed alla base della deriva, sopra gli 

ugelli di scarico, vi è l’antenna posteriore 

dell’allarme missilistico costituto 

da un radar doppler. 

C. T. 

Febbraio 2011 AERONAUTICA & DIFESA 41

La Brigata RISTA-EW dell’Esercito 

La combinazione di assetti tecnologici operanti anche 

a distanza e di elementi informativi umani sul terreno 

è essenziale per garantire un quadro di intelligence ottimale 

N el 

bar di una stazione di servizio 

due personaggi in uniforme 

sono intenti a parlare con 

una signora, mentre all’esterno, con 

molta discrezione, altri quattro militari 

sorvegliano i dintorni. La donna è 

una insegnante del luogo e conosce 

molti dei personaggi di spicco che 

fanno parte di un gruppi di insorgenti 

locali che, facendo leva su motivazioni 

essenzialmente etniche, hanno 

generato la situazione di tensione 

che ha portato all’intervento di una 

forza multinazionale. I due militari 

appartengono al 13° btg. HUMINT di 

Anzio, e dopo aver effettuato un primo 

contatto con l’insegnante sono al 

loro quarto incontro, con l’obiettivo di 

ampliare il quadro informativo relativo 

ai capi degli insorgenti. Poco più 

a est, su un colle, una squadra del 

41° rgt. “Cordenons” sorveglia una 

vasta area con il radar “Ranger”, 

mentre a breve distanza una seconda 

aliquota del reparto è pronta a 

lanciare un micro-UAV “Raven B” su 

indicazione dei colleghi, nel caso 

fosse necessario identificare con 

maggiore precisione e seguire un 

gruppo di supposti insorgenti. Intanto 

a ovest, su un’altra altura, due veicoli 

del 33° rgt. Guerra Elettronica di 

Treviso intercettano le trasmissioni e 

cercano di stabilirne la provenienza 

con la massima precisione. 

Non si tratta di un’azione condotta 

in un teatro operativo ma di una fase 

dell’esercitazione “Civetta 2010” organizzata 

dalla Brigata RISTA-EW 

(Reconnaissance, Intelligence, Surveillance, 

Target Acquisition-Electronic 

Warfare) nelle zone addestrative 

attorno a Sora (Frosinone), sede del 

41° reggimento, allo scopo di validare 

la Task Force ISR nell’ambito del 

pacchetto di forze che l’Italia ha reso 

disponibile da gennaio 2011 per l’esigenza 

JRRF (Joint Rapid Response 

Force) della NATO. Nel corso del 

2011 l’Italia fornirà due pacchetti di 

forze ISR (Intelligence, Surveillance, 

Reconnaissance), la prima incentrata 

su un’aliquota di comando fornita 

dal 41° “Cordenons” dal 15 gennaio 

al 15 luglio, e la seconda per i successivi 

sei mesi incentrata su un’aliquota 

di comando del 33° rgt. EW. 

Ognuno di questi pacchetti comprende, 

oltre al comando, un plotone 

ISR del 41° con capacità di schierare 

micro-UAV e radar di sorveglianza 

del campo di battaglia (RCSB), un 

plotone EW del 33° con capacità di 

sorveglianza elettronica, un Field Humint 

Team (FHT) del 13°, e un plotone 

servizi che assicura la componente 

di comando. A questi si aggiunge 

una componente esterna ai 

reparti della brigata, ossia una squadra 

specializzata nelle trasmissioni 

satellitari dell’11° rgt. Trasmissioni 

che assicura l’inoltro del segnale dei 

micro-UAV alla sala operativa del 

gruppo tattico. 

Dal comando della Brigata RISTA- 

EW di Anzio non dipendono solamente 

i tre reparti citati in precedenza 

– le pedine operative sul terreno – 

ma anche pedine destinate alla formazione 

del personale e al supporto 

dei reparti stessi. Prima di addentrarci 

nei dettagli è bene esplicitare 

la missione dell’unità. Nella poco 

probabile ipotesi di impiego dell’unità 

nella sua interezza, la brigata 

deve predisporsi per poter agire alle 

dipendenze di un corpo d’armata in 

qualità di comando specialistico 

con caratteristiche peculiari RISTA- 

EW. Nella realtà, la brigata è costantemente 

impegnata ad addestrare e 


In apertura: ultimi controlli prima del lancio di un “Raven” da parte del personale del 41° rgt.; sulla 

destra è visibile l’antenna satellitare usata per rinviare a grande distanza le immagini riprese dall’UAV, 

installata dai trasmettitori dell’11° rgt. Sotto, un VM-90P dotato di apparecchiature radiogoniometri - 

che e di intercettazione in dotazione al 33° rgt. Sotto: il primo mini-UAV impiegato dal 41° è stato 

il “Pointer”, qui ripreso nel teatro iracheno nel 2005. In basso, due immagini riprese in Afghanistan 

nel 2009: a sinistra il radar “Ranger”, impiegato qui a difesa di una FOB, e a destra un “Raven B”, 

usato in quell’occasione per controllare il percorso che di lì a poco sarebbe stato percorso da una 

pattuglia. La Brigata RISTA-EW sta incrementando il numero dei suoi assetti schierati in operazione. 

preparare le task force RISTA-EW 

per l’impiego operativo in teatro: 

queste devono essere capaci di 

concepire e pianificare l’attività informativa 

e contro-informativa, di organizzare 

le attività di ricerca e raccolta 

dei dati informativi, di elaborarli e 

diffonderli, e infine di condurre operazioni 

di guerra elettronica. 

Il comandante della brigata ha alle 

proprie dipendenze uno Stato Maggiore, 

le tre pedine operative specializzate 

nelle attività di guerra elettronica 

(33°), sorveglianza del campo di 

battaglia (41°) e HUMINT (13°), il 

Centro RISTA EW, che è l’ente di formazione 

del personale, e due sezioni 

destinate una a supportare i sistemi 

anti-RC IED (Radio Controlled IED) e 

l’altra i sistemi di guerra elettronica 

degli aeromobili. Quest’ultimo è di 

stanza a Pratica di Mare (Roma) e assicura 

l’aggiornamento e la diffusione 

delle librerie del SIAP, il Sistema Integrato 

di Auto Protezione in dotazione 

agli elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito, 

mentre l’altra sezione assicura le 

stesse funzioni per i disturbatori veicolari 

e portatili destinati a proteggere 

il personale dalla minaccia degli 

ordigni esplosivi improvvisati attivati a 

distanza da radiocomandi o cellulari. 

Per questa attività, la sezione mantiene 

stretti contatti sia con il Reparto 

Informazioni e Sicurezza (RIS) dello 

Stato Maggiore Difesa, cui giungono 

dai teatri operativi i rapporti sugli incidenti 

più recenti (il comando ISAF in 

Afghanistan ha creato una vera e 

propria banca dati costantemente 

aggiornata), sia con il Comando Genio, 

da cui dipendono l’addestramento 

e l’aggiornamento delle squadre 

EOD/ IEDD. La sezione può inoltre 

essere considerata il centro di eccellenza 

per i lineamenti d’impiego 

dei disturbatori. Quanto al Centro RI- 

STA-EW, il suo compito è quello di assicurare 

la formazione del personale 

della “Branca 2”, ossia Intelligence, 

dell’Esercito Italiano. Complessivamente 

presso il centro di Anzio si tengono 

in media una decina di corsi 

che formano circa 200 specialisti fra 

ufficiali, sottufficiali e volontari in servizio 

permanente. Prima di passare 

alla descrizione dei reparti dipendenti 

e dei loro materiali, va sottolineato 

come la Brigata RISTA-EW mantenga 

un legame con il 185° rgt. paracadutisti 

Acquisizione Obiettivi (RAO) e 

con la cavalleria, in particolare con il 

Reggimento “Savoia Cavalleria”: aliquote 

di questi due reparti, infatti, potrebbero 

essere chiamate a integrare 

le capacità degli assetti, e non a caso 

sono presenti nell’organigramma 

dell’unità, ancorché collegati alla brigata 

da una linea tratteggiata. 

I REPARTI DELLA BRIGATA RISTA-EW 

Il 41° rgt. Military Intelligence “Cor - 

denons” di Sora nasce come reparto 

di artiglieria e nel 1999 viene trasformato 

in 41° Gruppo SORAO acquisendo 

la componente velivoli teleguidati 

del disciolto 13° Gruppo 

Acquisizione Obiettivi e quella UAV 

del sottosistema SORAO del programma 

CATRIN. Di stanza a Casarsa 

della Delizia (Pordenone), si trasferisce 

a Sora fra il 2003 e il 2007. 

Dell’artiglieria mantiene la denominazione 

nelle sue quattro batterie, la 

comando e supporto logistico, le 

due batterie sensori terrestri e la batteria 

sensori aerei a corto raggio. 

Due i radar che equipaggiano, per 

ora, il reparto: l’SCB 2130 e il “Ranger”. 

Il primo è un radar di sorveglianza 

del campo di battaglia prodotto 

dalla belga BATS in collaborazione 

con l’israeliana ELTA, non più 

recentissimo, ma che mantiene una 

buona efficacia e che era ben visibile 

sulla torre del “fortino”, la palazzina 

comando di “Camp Mittica”, a 

Nasiriyah durante la missione in Iraq. 

Si tratta di un sensore che opera in 

banda X (8-12 GHz) con una potenza 

massima di 70W. Può essere usato 

in tre diverse modalità: individuazione 

dei tiri di artiglieria zoomando 

su un settore impostato dall’utilizzatore 

fino a 5x5 km, sorveglianza su 

un settore angolare stabilito e sorveglianza 

a tutto tondo sui 360° in azimut 

e 10° in elevazione. È in grado di 

scorgere un individuo in movimento 

a 14 km, un elicottero in hovering a 

22-25 km e un veicolo a oltre 30 km. 

Il secondo radar del reparto è il 

“Ranger”, prodotto da Selex Sistemi 

Integrati su licenza Thales (la versione 

originaria è denominata “Squire”). 

Si tratta di un sistema scomponibile 

in due carichi da 21 kg l’uno, l’antenna 

e le batterie da un lato e il sistema 

di comando e visualizzazione dell’immagine 

più treppiede e cavi dall’altro; 

il peso ne consente il trasporto 

a spalla da parte di due operatori 

e ciò permette di portare in quota 


l’apparato installandolo nella posizione 

ottimale anche quando questa 

non è raggiungibile con altri mezzi. 

Rispetto alla versione originale, quella 

di produzione italiana ha dei raggi 

d’azione utile maggiori, che sono di 

10 km per un uomo, con precisione 

a 3 km di ±5 millesimi di radiante in 

azimut e 2,5 m in distanza, di 21 km 

per un veicolo leggero o un elicottero 

a bassa quota, e di 28 km per un 

carro armato. Il “Ranger” opera in 

banda X su tre diversi livelli di potenza, 

10 mW, 100 mW e 1 W, e l’antenna 

ruota su un settore impostato dall’operatore 

con un fascio di apertura 

orizzontale pari a 2,7° e verticale di 

8,5°. I primi di questi sistemi sono 

stati consegnati nel 2005 e oggi parte 

dei 22 consegnati operano in teatro 

contribuendo alla sicurezza delle 

basi avanzate. L’idea di montare il 

La storia recente 

L’odierna Brigata RISTA-EW è il risultato di un programma nato nella seconda 

metà degli anni ’90 quando l’evoluzione della situazione geopolitica, della tecnologia 

e le lezioni apprese nei teatri operativi somalo e balcanico hanno portato lo Stato 

Maggiore dell’Esercito a dar vita nel 1998 al Dipartimento IEW (Intelligence, Electronic, 

Warfare), a sua volta erede del CIDEE (Centro Informazioni e Difesa Elettronica 

Esercito); con la riforma dei vertici l’attività a medio e lungo raggio di ricerca 

elettronica transitava nell’area interforze e l’Esercito si trovava quindi a dover riorganizzare 

i propri reparti per fornire il supporto tattico a corto-medio raggio alle 

unità impegnate in operazione. Posto alle dipendenze del Comando C4IEW creato 

ad Anzio nel maggio 1998 e inquadrato nei Supporti delle Forze Operative Terrestri, 

nel 1999 il Dipartimento IEW si trasformava in Raggruppamento IEW. Nel 

2000 il Comando C4IEW transitava alle dirette dipendenze del Comando delle Forze 

Operative Terrestri (FOTER) e nel settembre 2001 a Montelibretti (Roma) veniva 

creato il Raggruppamento RISTA. Al fine di conseguire unitarietà di comando e di 

indirizzo alle unità specializzate a livello tattico e operativo dell’Esercito Italiano 

direttamente incaricate della funzione “informazioni militari”, il 1° giugno 

2004 il Raggruppamento RISTA e il Raggruppamento IEW il 1° settembre 

2004 si fondevano nella Brigata RISTA-EW con sede ad Anzio e dipendente 

dal Comando C4IEW ridenominato Comando Trasmissioni e Informazioni 

dell’Esercito (CoTIE), dal quale oggi dipendono la Brigata Trasmissioni, 

su sette reggimenti trasmissioni dedicati in parte al supporto tattico delle 

unità sul terreno e in parte a quello infrstrutturale sul territorio nazionale, il Reparto 

Sviluppo e Integrazione Sistemi C4 e il Reparto Tecnico Elettronico. 

“Ranger” su un veicolo per consentirne 

un più agevole schieramento 

non si è invece ancora concretizzata. 

A breve giungerà il primo di cinque 

radar controfuoco “Arthur”, la 

versione evoluta del sensore impiegato 

dal 41° rgt. in Iraq nel 2004- 

2006, quando alcuni di questi montati 

su cingolato BV 206 erano stati 

acquisiti a scopo valutativo. Radar 

pulse-doppler con antenna a scansione 

di fase, opera in banda C (5,4- 

5,9 GHz) e copre un settore di 120° 

con raggi d’azione di 20, 30, 40 e 60 

km, ed è in grado di seguire 100 bersagli 

al minuto. Selex S.I. ha il compito 

di integrare il sensore nell’architettura 

C4I dell’Esercito interfacciandolo 

con il sistema C2 SIACCON, 

con il sistema di navigazione e con il 

sistema C2 reggimentale dell’artiglieria 

SIR. Il radar verrà montato in 

uno shelter UEO1 e l’antenna verrà 

ripiegata durante il trasporto. 

La vocazione del “Cordenons” per 

la componente volativa è ben visibile 

all’ingresso della sede del reggimento 

dove sono posti tre “gate guardian”: 

il Northrop RP-71 “Falconer”, il 

Canadair CL/89 e il Meteor “Mirach 

20”. I velivoli in dotazione oggi sono 

molto più piccoli e nel giro di pochi 

anni il reparto ha avuto in dotazione 

tre diversi modelli della statunitense 


Nella pagina accanto: in alto, la formazione del personale all’impiego dei mini-UAV “Raven” avviene 

in massima parte presso il 41° rgt. In basso, a sinistra: uno dei radar “Arthur” montati su BV-206 

acquisiti in leasing che il 41° ha impiegato a Nasiriyah; cinque di questi radar sono stati acquisiti di 

recente. A destra: la sala operativa del comando di gruppo tattico in occasione della “Civetta 2010”. 

In questa pagina. Sotto, a sinistra: il sistema di controllo del Raven si avvale di due console, una 

per il controllo del velivolo e una per quello del payload. A destra: il laboratorio di riparazione presso 

il quale avviene la manutenzione di primo livello degli UAV. In basso, a sinistra e al centro: due 

immagini del simulatore del “Raven”. A destra: lo schermo del radar “Ranger” all’interno di un VM-90. 

AeroVironment: il “Pointer”, il “Raven 

A” e il “Raven B”. Acquisito a fine 

2004, il “Pointer” è stato impiegato in 

Iraq nel corso della missione Antica 

Babilonia, dove ha avuto il battesimo 

del fuoco con l’Esercito Italiano; dotato 

di un’ottimo sensore diurno, può 

imbarcarlo alternativamente a quello 

notturno con camera termica, mentre 

pone qualche problema l’elevata 

velocità di stallo. Nel 2007 è giunto il 

“Raven A”, più compatto e dotato di 

maggiore autonomia e con sensore 

diurno e notturno; se per il “Pointer” 

alcuni elementi del 41° erano stati inviati 

negli USA per un corso di formazione, 

la maggiore facilità di approntamento 

e di lancio ha permesso 

per il “Raven A” di effettuare un 

breve corso di formazione per gli 

istruttori direttamente a Sora, mentre 

per il “Raven B”, acquisito a fine 

2008, è stata sufficiente un’integrazione 

del corso precedente. L’“equipaggio” 

del “Raven” è composto da 

un operatore per la gestione del volo, 

uno specialista per la gestione dei 

sistemi di bordo, e da un tecnico manutentore 

per il supporto tecnico-logistico. 

A questi, in operazione, si 

aggiungono uno o due elementi, uno 

con mansioni di secondo pilota e 

uno di conduttore; entrambi assicurano 

anche l’autodifesa del nucleo. 

Dal punto di vista formativo il corso 

più impegnativo è quello per i manutentori, 

che vengono inviati a Viterbo 

dove seguono per tre mesi il corso 

degli specialisti dell’AVES, integrato 

da un corso di due settimane dedicato 

agli specifici velivoli presso il 

41°. La qualifica di operatore elettronico 

specializzato “Raven”, prevista 

per l’operatore e lo specialista, viene 

ottenuta con la frequenza di un corso 

presso la Scuola delle Trasmissioni 

di Roma-Cecchignola, anch’esso 

della durata di tre mesi, che porta all’ottenimento 

della qualifica di tecnico 

elettronico, seguita dalla formazione 

di tipo “I” presso il Centro RI- 

STA e da quella in sede specifica sui 

I micro-UAV del 41° reggimento 

micro-UAV. A questo proposito ha 

un’importanza chiave il simulatore di 

volo, sviluppato da Selex Galileo in 

stretta collaborazione con il reparto, 

che permette di risparmiare tempo e 

denaro nella fase iniziale dell’addestramento 

e che consente anche, 

grazie alla disponibilità di scenari ricreati 

grazie alla cartografia delle zone 

operative, di familiarizzare il personale 

con le condizioni operative 

reali prima della sua immissione in 

teatro. Ottenuta la qualifica di tecnico 

elettronico, il personale effettua 

presso il 41° il corso basico con l’impiego 

del simulatore e dopo due settimane 

inizia l’addestramento con il 

“Pointer”; una volta raggiunto il gra- 

FQM-151A (Pointer) RQ-11A (Raven A) RQ-11B (Raven B) 

Lunghezza 1,83 m 1,1 m 0,9 m 

Apertura alare 2,74 m 1,3 m 1,4 m 

Peso 4,3 kg 1,9 kg 1,9 kg 

Velocità 80 km/h 95 km/h 98 km/h 

Tangenza 3.500 m 4.500 m 4.500 m 

Quota operativa 100-600 ft AGL 100-600 ft AGL 100-600 ft AGL 

Raggio di missione 10 km 10 km 10 km 

Autonomia batterie a perdere: 80 min batterie a perdere: 80-110 min 

ricaricabili: 60 min ricaricabili: 60-90 min 

Propulsione motore elettrico 300W motore elettrico Aveox 27/26/7-AV 


do di preparazione previsto, effettua 

l’abilitazione sul “Raven A”, con altri 

15 giorni di corso per passare poi al 

“Raven B”. La formazione termina 

con un esame effettuato da valutatori 

del 41° rgt. e del Centro RISTA. A 

questo punto il personale, tutto del 

ruolo sergenti o volontari in servizio 

permanente, è pronto per condurre 

missioni semplici quale gregario, 

mentre il comandante del team è un 

operatore esperto. Prima di poter essere 

rischierato in teatro, il personale 

segue una fase di approntamento di 

sei mesi che comprende attività tecniche, 

fra cui la familiarizzazione al 

simulatore, e tattiche. Da notare come 

il personale tecnico del 41° che 

ha seguito il corso manutentori operi 

anche nel laboratorio mini-UAV dove 

vengono effettuati interventi di primo 

livello sui velivoli, consentendo un 

notevole risparmio e una elevata disponibilità 

in linea; il terzo livello avviene 

presso la ditta, dove i “Raven” 

vengono inviati tramite il Reggimento 

Sostegno Materiali Speciali di Montorio 

Veronese. Al momento, la consistenza 

numerica della Batteria Sensori 

Aerei a Corto Raggio, questa la 

denominazione ufficiale, consente al 

personale un’adeguata rotazione in 

teatro operativo. Il personale in servizio 

presso le due batterie radar segue 

il corso per operatore alla sorveglianza 

del campo di battaglia che si 

svolge presso il 41° rgt. con istruttori 

della Scuola di Artiglieria. Questo ha 

una durata di una settimana e riguarda 

esclusivamente gli aspetti tecnici, 

mentre gli aspetti tattici vengono trattati 

in seguito presso il reparto. Per 

molti la soluzione ottimale, una volta 

a regime, sarebbe la creazione di un 

corso per “Operatore RISTA” destinato 

a fornire al personale del 41° la 

qualifica per poter impiegare tutti i sistemi 

in dotazione, potenzialmente 

comprensivi anche dell’“Arthur” e 

dell’UAV tattico “Shadow 200”, il cui 

contratto è stato firmato nel 2010; 

quest’ultimo troverà posto all’interno 

del 41° e coinvolgerà sicuramente 

l’Aviazione dell’Esercito per la parte 

pilotaggio. La sede della nuova batteria 

che dovrebbe assumere la definizione 

di “batteria sensori aerei a 

medio raggio” non è ancora stata 

scelta e potrebbe non coincidere 

con le zone di volo, dato che la disponibilità 

di un simulatore, eventualmente 

derivato da quello esistente, 

potrebbe consentire il mantenimento 

delle capacità del personale. Quanto 

all’ingresso di micro e mini-UAV 

nell’ambito dei reparti d’arma base, 

in particolare nei reggimenti di fanteria 

delle nuove brigate medie, farebbe 

perdere l’attuale primazia al 41° 

che dovrebbe tuttavia rimanere Centro 

di Eccellenza per questo tipo di 

sistema, in considerazione dell’esperienza 

acquisita in ormai un lustro 

di attività operativa. 

L’altro reparto “tecnologico” della 

Brigata RISTA-EW è il 33° rgt. Guerra 

Elettronica di Treviso che inquadra il 

btg. “Falzarego”. Il reparto si articola 

su due compagnie COMM e due 

NO-COMM, ad indicare che le apparecchiature 

delle prime sono destinate 

al disturbo e all’ascolto dei sistemi 

di comunicazione avversari 

mentre quelle delle seconde alle attività 

dirette verso fonti elettromagnetiche 

non di comunicazione, in particolare 

i radar. Durante la “Civetta 

2010” erano schierati assetti di 

ascolto e intercettazione di vario tipo; 

l’attività radiogoniometrica COMM 

per l’individuazione delle sorgenti 

dei segnali avversari era affidata ai 

VM-90P dotati di sistema IRG le cui 

quattro antenne, protette da un radome, 

possono essere sollevate a 5 m 

dal suolo, mentre l’antenna ARA 

3000 consente le intercettazioni con 

mezzo fermo e la ARA 2000 anche 

con mezzo in movimento, pur con 

minore efficienza. Purtroppo i VM- 

90P non sono rischierabili in teatri 

operativi a maggior rischio, quindi il 

reparto ha attrezzato alcuni “Lince” 

con sistemi Rhode & Schwarz PR100 

e antenna “Shark” montata sui supporti 

posteriori, e con sistemi goniometrici 

AN/ PRD-13(V)2 “Delfin” in 

banda UHF/ VHF/ HF che possono 

Personale del 33° rgt. mentre 

si appre sta a cambiare schie - 

ramento. Lo shelter ospita 

un sistema di localizzazione 

delle emissioni NO-COM, 

ossia essenzialmente radar; 

si tratta del SIAR sviluppato 

e prodotto dalla Elettronica. 

essere usati anche come sistemi 

portatili. Quanto alle attività NO- 

COMM era schierato il SIAR (Sistema 

Intercetto-localizzatore Automatizzato 

per Radar) di Elettronica, concepito 

specificatamente per individuare 

le sorgenti radar avversarie. Il 

sistema dispone di tre sensori a larga 

banda, ognuno su una diversa 

banda di frequenza, installati su 

shelter, mentre il posto comando è 

su VM-90P. Non sembrava invece 

presente in esercitazione la componente 

ECM, non avendo visto rischierati 

né il disturbatore in banda 

HF “Rhino” né quello in banda VHF 

“Bromure”, peraltro in via di sostituzione 

in quanto ormai datati. 

Ultimo, non certo per importanza, 

il 13° btg. HUMINT; la definizione di 

Human Intelligence data dalla pubblicazione 

AAP-6 della NATO è per 

“Categoria di informazioni ottenute 

da notizie raccolte e fornite da persone 

o organizzazioni”. Costituito il 

31 maggio 2005 la vera “arma” di 

questo reparto sono gli uomini, il cui 

profilo è certamente complesso dato 

che devono sapersi interfacciare 

al meglio con la popolazione civile 

locale allo scopo di acquisire quelle 

informazioni che servono a creare 

una piena consapevolezza della situazione, 

anticipando se possibile i 

problemi, avere buone capacità linguistiche 

per condurre il proprio lavoro, 

saper leggere il linguaggio del 

corpo per riuscire a valutare l’attendibilità 

degli interlocutori, il tutto senza 

dimenticare l’aspetto puramente 

militare dato che gli FHT, i Field HU- 

MINT Teams, operano il più delle 

volte isolati in ambiente potenzialmente 

ostile. Da qui la necessità di 

avere ottime capacità di maneggio 

delle armi e di pianificazione delle 

missioni, non solo dal punto di vista 

strettamente HUMINT ma anche da 

quello della sicurezza per quanto riguarda 

vie di scampo, punti di rendez-vous, 

zone atterraggio elicotteri, 

procedure ecc. Un FHT si compone 

di sei elementi: un capo-team che 

solitamente conduce l’intervista, un 

vice che prende appunti e si occupa 

degli aspetti non verbali, come il linguaggio 

del corpo, e mantiene i 

contatti con gli altri quattro elementi 

che forniscono sicurezza in modo 

discreto. Attualmente il 13° dispone 

di due Compagnie HUMINT, mentre 

la terza ha ricevuto i primi elementi 

proprio nel corso dell’esercitazione 

dello scorso mese di dicembre. 

Paolo Valpolini 


martedì 1 febbraio 2011 

iED 

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Mercury Computer Systems Inc. 

(Chelmsford, MA) has acquired LNX Corp. 

(Salem, MA) for $31 rnillion. Mercury 

has been expanding its presence in the 

EW market via prograrns such as JCREW 

3.3 (as a subcontractor to ITT Electronic 

Systems) and the Navy's Surface EW Improvement 

Program (as a subcontractor to 

Lockheed Martin), as well as in the SIGINT 

market. LNX, which was partly owned by 

Elettronica S.p.A., has also seen growing 

sales in the EW and SIGINT market.

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eco


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Already noted in the Saudi context, the UK arm of Selex 

Galileo has also supplied Kuwait with its Helicopter Integrated 

DAS (HIDAS) suite for use on the country's AH-64 battlefield 

attack helicopters and perhaps more importantly, is 

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eco 

supplying its Aircraft Gateway Processor (AGP) as a standard 

avionics fit aboard all new/remanufactured Block II and III 

AH-64 helicopters. The roughly 3.6 kg AGP provides situational 

awareness, a prioritized threat picture, optimized countermeasures 

responses, centralized mode control of all onboard 

self-protection sub-systems, centralized built-in test, alarm 

audio, centralized distribution of navigational data and recording 

of data from all the onboard EW systems. Again, AGP 

is known to be compatible with Lot 13 AH-64 software (introduced 

during March 2010) and has been procured by Saudi 

Arabia and the UAE, as well as the United States (US) Army. 

AGP's significance lies in the fact that it is sensor/effector 

agnostic and as a standard item, allows any future Apache 

customer to integrate any sensorjeffector fit into a unified 

DAS capability. 

Elsewhere in the region, any Omani procurement of the 

Eurofighter Typhoon can be expected to bring with it the 

Praetorian DAS and it is perhaps worth noting that US industry 

appears to be continuing to support Egypt's fleet of 

Beechcraft 1900 SIGINT aircraft. Another significant air related 

consideration may be Saab's success in integrating its 

Integrated DAS (IDAS) into Malaysian Su-30MKM rnulti-role 

fighters. Such melding of western EW equipment vrith Russian 

aeronautical hardware (a road also being followed by 

Elettronica with its ELT/568(V)2 radar jammer) would seem 

to point to a lucrative Une of business upgrading the Russian 

legacy combat aircraft that remain a feature of many 

Middle Eastern air forces. As a final air-related point, it is 

worth noting that Kuwait has adapted a naval ES/electronic 

intelligence (ELINT) system (ITT Electronic System's 2- to 18- 

GHz band AR 900) for installation in a TCOM Model 71M

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eco 

NAVALEW 

The European EW base has been 

equally successful in the Middle Eastern 

naval arena, with both the French and 

UK arms of Thales being particularly 

prominent. Here, Thales UK-supplied ES 

and radar jamming systems continue 

in service with the navies of Algeria, 

Bahrain, Egypt, Morocco, Oman, Qatar, 

Tunisia and Turkey, while Thales France 

sourced systems serve aboard Kuwaiti, 

Omani, Qatari and Saudi Arabia n vessels. 

For its part, a variant of Elettronica's 

SEAL ES architecture has been selected 

for the UAE's Baynunah class corvette 

program (Baynunah class ships are also 

fitted with Rheinmetall's MASS decoy 

launcher, DRS Technologies' ZS-4015E 

V/UHF communications intercept system 

and Saab's NLWS-310 laser warner), 

while French contractor Sagem Défense 

Sécurité Dagaie decoy launchers can be 

found on warships operated by Bahrain, 

Kuwait, Morocco and Qatar. Again, Esterline 

Technologies UK subsidiary Wallop 

Defence Systems' Barricade series 

decoy launchers are in service aboard 

Algerian, Bahraini and Omani warships. 

For its part, US penetration of the region 

appears to center on Saudi Arabia 

and systems that form part of the equipment 

fit aboard US Navy warships that 

have been transferred to allied nations. 

Beyond the currently serving systems, 

JED has identified new and potential 

naval programs in Algeria, Morocco, 

Orna n, Qatar, Saudi Arabia and the UAE. 

In order, Algeria has a requirement for 

four new frigates, with sources suggesting 

possible candidates as the Franco 

Italian Fregate Multi-Mission (Fregate 

Europea Multi-Missione in Italian - 

FREMM) and Russian Steregushchiy-Class 

frigates or (as an alternative) off-theshelf 

acquisition of a number of ex Royal 

Brunei Navy corvettes. For its part, 

Morocco is acquiring three Dutch-built 

Ship Integrated Geometrical Z.lodularity 

Approach (SIGMA) class frigates together 

with a single FREMM class vessel. 

Here, sources suggest that EW provision 

aboard the SIGMA ships wiU include 

Thales' Vigile ES and Scorpion radar 

jamming systems, while the FREMM uni t 

wiU be equipped with a Thales France ES 

architectu.re and Sagem's New Generation 

Decoy System (NGDS).


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1ùrning to Oman, Thales has scored a 

major success with its Vigile ES system, 

whkh has been selected for installation 

aboard the country's Al Bushra dass patrol 

vessels (Vigile 200), Dhojar class fast 

attack craft (Vigile 200) and Khareef and 

Qahir class corvettes (Vigile 400). Of these. 

theKhareefclass (three ofwhich are building, 

with the first-of-class being expected 

to be delivered during 2011) also benefits 

from a MASS-2L installation. For its part, 

the Qatari Navy has a requirement for a 

new 45-meter patrol craft which may 

(or may not) bcncfit from EW provision, 

wlu1e Saudi Arabia is looking to replace 

its Medina-Class frigates. If consummated, 

this will be a big-ticket program that wiU 

involve up to six ships with sources suggesting 

the Franco-Italian FREMM or one 

of the two American Littoral Cornbat Ship 

designs as being potential candidates for 

sucha buy. 

Last but by no means least (and aside 

from its Baynunah-Class corvettes), the 

UAE Navy has embarked on its Abu Dhabi-Class 

corvette and Falaj 2-Class strike 

craft programs, with sources suggesting 

that both wiU be equipped with variants 

of Elettronica's Seal ES architecture 

(Seal-H for the Abu Dhabi Class and Seal 

L for the Falaj 2 vessels) an d MASS decoy 

launchers. Of these various ship classes 

(and as this is being written), one Abu 

Dhabi-Class corvette is being built (with 

an option for a second pending), with a 

pair of Falaj 2-Class strike craft scheduled 

for first delivery during 2012. 

&ROUNDEW 

While identifying Middle Eastern 

air and naval EW activity is relatively 

easy, finding hard information concerning 

ground applications is much more 

difficult. Indeed (and outside Turkey). 

the author has only been ab le to firmly 

identify two relevant programs, namely 

Egypt's acquisition of six 0.5- to 18-GHz 

band, shelter-mounted, ITT Electronic 

Systems ES-3000 ES/ELINT systems and 

a Jordanian order for what is termed as 

an Electronic Warfare Battalion System 

(EWBS) that was announced in late December. 

Here, DRS Defense Solutions has 

been awarded a $37.1 million Foreign 

Military Sales contract covering the 

supply of two EWBS architectures for 

the Jordanian military. Each turn-key 

EWBS is described as comprising an EW 

operations center, two electronic attack 

systems and six ES/surveillance systems 

and is intended (as its designation 

suggests) for use at Battalion level (see 

related artide in World Report). At the 

time of this writing, no delivery date for 

this architecture had been ascertained. 

Elsewhere, the author is aware that 

variants of Thales UK's 0.4 to 18 GHz 

band Corvus III EUNT system have been 

supplied to at least one unidentified 

Middle Eastern customer while the 1ùrkish 

contractor Asclsan produces a rangc 

of COMINT an d communications jamming 

systems (including the 20 to 1,000 MHz 

band DFINT-3A2 direction-finder and intelligente 

system, the V /UHF band DFINT- 

3T2 direction-finder and the V/UHF band 

JAMINT-3 and the 1 to 30 MHz band JA 

MINT-4S communications jammer) that 

JED believes have been supplied to the 

Turkish military. Just as interestingly, 

Tehran-based IRAN Electronics lndustries 

is known to have developed two 

ground-based communications jammers 

(designated as the HJS-1000 and the VJS- 

200 and covering the 2 to 30 MHz and 2 

to 500 MHz bands respectively). Again, 

IRAN Electronics is also billed as manufacturing 

a 40 mm naval chaff decoy 

under the designation CCC 40 and it is 

possible that the Iranians have managed 

to keep operable some of the EW equipment 

(such as the AN/ALQ-119 jammer 

and the 'Ibex' SIGINT aircraft) that the 

US supplied to the country prior to the 

fall of the Shah in 1979. 

r-r-n 

FFR 

eco 

There can be no doubt that there is 

a ready market for radio frequency surveillance 

equipment as Middle Eastern 

rulers and governments struggle with 

the religious radicalization of their populations, 

calls for more democratic rule 

and the rise of terrorism and insurgency 

aimed at toppling existing regimes. It is 

no t rocket science therefore t o forecast a 

significant market for cellular telephone 

monitoring and locating equiprnent and 

technological fixes for controlling the 

Internet throughout the region. 

As a fina t thought o n EW in the Middtc 

East, readers should be aware of a growing 

trend toward industrial participation 

rather than merely passive equipment 

purchase. Here, Saudi Arabia is looking to 

develop its defense manufacturing base, 

both as a means of maintaining sovereignty 

and as a way of soaking up the 

energies of its young people in order to 

prevent their radicalization. Again, Turkey 

(with its already developed defense 

electronics industry) requires industrial 

participationjoffset as a standard part of 

many of its offshore defense purchases. 

As before, it is not hard to see that such 

requirements can only increase with time 

and that industrialjtechnology transfer/ 

training packages could form a significant 

revenue stream in the not too distant 

future. 

While by no means all encompassing, 

it is hoped that the foregoing will have 

given the reader some insights into EW 

activity in this difficult but enorrnously 

important region of the world. -"

lunedì 28 febbraio 2011 estratto da pag 22-23 .. .. .. 

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NAVDEX: 

IDEX guarda al settore navale 

I principali fornitori mondiali del settore navale si sono dati 

appuntamento presso l’apposita nuova area espositiva di IDEX 

ABU DHABI, EAU, FEBBRAIO 2011 

L a 

decima edizione della mostra 

mediorientale, che si è tenuta 

a febbraio negli Emirati 

Arabi Uniti (EAU), è stata caratterizzata 

dalla presenza per la prima 

volta di un’area espositiva specificamente 

dedicata al settore della 

cantieristica e dell’industria della difesa 

e sicurezza nel settore navale: 

NAVDEX, Naval Defence Exibition. 

Segno dell’importanza di quest’ultimo 

mercato nell’area mediorientale, 

almeno fino alla recente crisi che, 

secondo quanto valutato dal gruppo 

editoriale e d’analisi Jane’s, ha 

registrato nel 2010 un investimento 

per i Paesi del Golfo e dell’Oceano 

Indiano occidentale stimato in 6 miliardi 

di dollari. In linea con le previsioni 

ante-crisi per il periodo 2010- 

2019, che si attestavano sui 76 miliardi 

di dollari, di cui quasi il 65% è 

assorbito dal mercato indiano, mentre 

gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia 

Saudita ed il Pakistan dovrebbero 

raggiungere insieme il 20%. 

Più di 80 società con interessi in 

questo settore, fra cui i principali 

gruppi cantieristici europei e russi 

(fra cui Fincantieri, DCNS, ThyssenKrupp, 

Navantia, Intermarine e 

United Shipbuilding Co.), americani, 

indiani e locali (Abu Dhabi Ship Building 

ed Al Fattan Ship Industry), 

nonchè aziende della difesa e specializzate 

(fra cui Finmeccanica, 

MBDA, Elettronica e Raytheon) erano 

presenti ad IDEX e presso la nuova 

area espositiva NAVDEX. Accanto 

a spazi al coperto, un’ampia superficie 

accoglieva velivoli ad ala rotante 

della marina degli Emirati, 

mezzi terrestri di varia natura ed una 

zona d’approdo dedicata alle imbarcazioni 

veloci di varie dimensioni, 

che hanno preso parte alle quotidiane 

dimostrazioni nello specchio acqueo 

antistante l’area espositiva. 

Fra le unità attraccate presso quest’ultima, 

l’attenzione era rivolta alla 

corvetta Al Hesen appartenente alla 

classe “Baynunah”, destinata ad essere 

consegnata dai locali cantieri 

Abu Dhabi Ship Building alla marina 

degli EAU e diventare operativa nel 

2012. La Al Hesen risultava affianca- 

ta da cacciamine di Royal Navy e 

Marine Nationale, oltre ad unità minori 

della locale guardia costiera locale, 

dell’agenzia nazionale sicurezza 

infrastrutture critiche (CNIA, Critical 

National Infrastructure Authority) 

e delle ditte espositrici, fra cui Al Fattan 

Ship Industry e CMN . 

Per motivi operativi, una delle 

unità classe “Comandanti” appartenenti 

alla Marina Militare non ha potuto 

partecipare all’evento, ma presso 

lo stand di Fincantieri i rappresentanti 

della marina degli Emirati 

ed i visitatori hanno potuto visionare 

un filmato con i momenti salienti delle 

fasi costruttive, allestimento e varo 

della prima unità dell’omonima 

classe “Abu Dhabi”, avvenuto lo 

scorso 15 febbraio. Derivata per 

evoluzione dai pattugliatori d’altura 

classe “Comandanti”, l’unità da 

1.650 t a pieno carico e prevalenti 

capacità antisom, è stata realizzata 

per la marina EAU presso Riva Trigoso 

(GE) in tempi particolarmente 

ridotti (pari a 24 mesi) e sta completando 

le attività di allestimento della 

piattaforma presso il Muggiano, vicino 

La Spezia. Caratterizzata da un 

diverso disegno delle sovrastrutture 

rispetto la classe “Comandanti”, la 

Abu Dhabi dispone di un sistema di 

combattimento fornito da Selex Sistemi 

Integrati, che si occupa anche 

della sua integrazione, direttamente 

a Fincantieri tramite la marina 

degli Emirati. Quest’ultimo è incentrato 

sul sistema di comando e controllo 

IPNS/R, una suite di sensori 

che comprende la versione navale 

del radar multifunzionale di nuova 

generazione “Kronos 3D NV” con 

IFF integrato forniti da Selex Sistemi 

Integrati, insieme ad una direzione 

del tiro radar/elettro-ottica NA-30S 

ed una elettro-ottica “Medusa” 

Mk.4B, radar di navigazione e sistema 

di gestione della plancia GEM 

Elettronica, un complesso EW con 

ESM SEAL-H di Elettronica e lancia- 

62 AERONAUTICA & DIFESA Aprile 2011

Nella pagina accanto, in apertura: la corvetta ASW Abu Dhabi è stata varata presso il cantiere del 

Muggiano (La Spezia) di Fincantieri lo scorso 15 febbraio; in basso: le unità della classe “Baynunah”, 

qui la Al Hesen, dispongono di un sistema di comando e controllo Selex Sistemi Integrati IPN-S/R, un 

sistema ESM SEAL di Elettronica ed un cannone Oto Melara “Super Rapido” da 76/62 mm. Qui di sotto: 

Oto Melara ed Al Fattan Ship Industry forniranno alla marina emiratina 24 complessi a controllo remoto 

con mitragliatrici GAU 19A da 12,7 mm, per le unità veloci classe “Ghannatha”. In basso: in aggiunta 

alle unità classe “Abu Dhabi” e “Falaj 2” realizzate da Fincantieri, i sistemi elettro-ottici Selex Sistemi 

Integrati “Medusa” Mk 4/B verranno installati a bordo di unità della guardia costiera emiratina. 

tori per esche multispettrali Rheinmetall 

MASS, nonché una suite elettro-acustica 

fornita da WASS. Quest’ultima 

comprende il sonar a scafo 

e rimorchiato di Thales Underwater 

Systems, oltre a due lanciatori per 

esche contro-siluro WASS. L’armamento 

cannoniero fornito da Oto 

Melara è invece incentrato sul “Super 

Rapido” con scudo stealth da 

76/62 mm e due sistemi a controllo 

remoto Marlin con cannone da 30 

mm, mentre quello antinave è rappresentato 

da 4 sistemi antinave 

MBDA “Exocet” Block 3. 

In occasione del varo della Abu 

Dhabi presso il Muggiano, il capo di 

Stato maggiore della marina degli 

Emirati Arabi Uniti ha partecipato 

anche alle cerimonie d’impostazione 

della chiglia e taglio della prima 

lamiera rispettivamente della capoclasse 

e della seconda unità realizzate 

da Fincantieri nell’ambito del 

programma “Falaj-2”. Caratterizzate 

da una lunghezza di 55,7 m ed 

un dislocamento di 550 t a p.c., le 

nuove unità della famiglia “Saettia” 

presentano caratteristiche ste alth, 

con torrione in compositi per l’alloggiamento 

del radar “Kronos 3D NV” 

di Selex Sistemi Integrati, che fornisce 

anche il sistema di combattimento 

e lo stesso pacchetto di sensori 

radar ed EW della classe “Abu 

Dhabi”, mentre l’armamento è incentrato 

sul sistema Oto Melara 

“Super Rapido” da 76/62 mm con 

nuovo affusto stealth a totale scomparsa 

della canna, 4 missili antinave 

“Exocet” Block 3 e sei lanciatori 

verticali per missili superficie-aria 

“Mica” VL di fornitura MBDA, con 

l’opzione per due complessi a controllo 

remoto Oto Melara da 12,7 

mm. Destinate alla consegna entro 

la fine del 2012, queste unità verranno 

seguite da un’ulteriore coppia, 

la cui costruzione potrebbe essere 

realizzata negli Emirati presso 

gli stabilimenti della nuova jointventure 

Eithad Ship Building, costituita 

nel 2010 da Fincantieri con i 

cantieri Al Fattan Ship Industries e 

la società Melara Middle East, dove 

verranno realizzate anche la quinta 

e sesta unità della classe. 

La marina emiratina sta valutando 

se effettuare l’integrazione finale e le 

prove del sistema di combattimento 

della corvetta antisom Abu Dhabi, la 

cui piattaforma è previsto venga consegnata 

entro l’inizio dell’autunno, in 

Italia o direttamente in loco presso le 

infrastrutture Eithad Ship Building. 

Selex Sistemi Integrati è presente 

negli Emirati dalla fine 2005 con 

la joint-venture Abu Dhabi Systems 

Integration (ADSI), creata 

con i cantieri ADSB per il supporto 

del sistema di combattimento delle 

corvette della classe “Baynunah”, 

di cui la società di Finmeccanica 

è responsabile dell’integrazione 

e per cui ha fornito il sistema 

IPN-S e la direzione del tiro NA- 

25XM, insieme ad Oto Melara con 

il “Super Rapido” da 76/62 mm. 

Sebbene il programma per la realizzazione 

delle corvette classe 

“Baynunah” abbia accumulato ritardi, 

il completamento della consegna 

di tutte e sei le unità è oggi 

prevista entro il 2014. 

L’impegno profuso dai gruppi italiani 

nello sviluppo del mercato locale 

ha portato Selex Sistemi Integrati 

ad annunciare, alla scorsa edizione 

di IDEX, la fornitura del sistema 

di comando e controllo compatto 

con direzione del tiro elettro-ottica 

“Medusa” Mk.4B da installare a 

bordo delle 12 unità leggere da pattugliamento 

veloce in fase di costruzione 

“Ghannatha 2”. Quest’ultimo 

integra il sistema missilistico antinave 

“Marte” Mk2/N fornito da MBDA 

Italia ed imbarcato in quattro esemplari 

per ciascuna piattaforma. 

L’edizione 2011 della mostra ha 

registrato l’assegnazione di un 

contratto al locale gruppo Al Fattan 

Ship Industry per la consegna 

ed il supporto di 24 complessi a 

controllo remoto (più opzione per 

altri 6) con mitragliatrici GAU 19A 

a tre canne rotanti da 12,7 mm e 

relativo supporto, sviluppate e fornite 

da Oto Melara, da installare a 

bordo delle dodici nuove e delle 

altrettante già in servizio unità 

classe “Ghannatha”, mentre Selex 

Sistemi Integrati fornirà sei sistemi 

elettro-ottici “Medusa” Mk.4/B da 

imbarcare su unità della guardia 

costiera per la direzione del tiro di 

affusti Oto Melara “Marlin” da 30 

mm, già forniti. 

In ordine a contratti per nuove 

unità, nel corso del salone è emerso 

che Fincantieri sta aspettando la 

conferma dell’opzione per la seconda 

corvetta antisom della classe 

“Abu Dhabi”, mentre ai cantieri 

Al Fattan Ship Industry è stato assegnato 

un contratto per la realizzazione 

di 10 unità veloci da 15 metri, 

oltre ad imbarcazioni minori per 

la guardia costiera locale. 

Luca Peruzzi 

Aprile 2011 AERONAUTICA & DIFESA 63


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O ESL Defense Ltd. (Hamble, 

Southampton, UK), a subsidiary of 

AAI Corp. (Hunt Valley, MD), has 

been selected by Elettronica S.p.A. 

(Rome, Italy) to deliver a system 

t hat can characterize IR threat 

seekers for t he Aeronautica Militare 

Italiana's (AMI's) IBOSEC Program. 

The IBOSEC system will be installed 

at the Experimental Flight Center 

within AMI's Armament Depart ment 

and will be used to optimize and 

validate countermeasures flares and 

DIRCM jamming codes. 

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FFR 

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l 

fielding a trio of King Air 350 aircraft 

equipped for intelligence, surveillance 

and reconnaissance (ISR), while the EJC 

flies a pair of Commuter Air Technology 

CATPASS 250 aircraft (modified King Air 

200s) that have been equipped with what 

is believed to be either the Elta Systems 

EL/K-7044 or EL/1-3120 integrated intelligence 

suite, both of which incorporate 

a COMINT component. For their part, the 

FAC King Air 350s appear to have been 

equipped with the same contractor's 

EL/1-3120 multi-mission ISR suite (again 

incorporating a COMINT component) and 

to have been operated by the service's 

Escuadr6n de lnteligencia Aérea 831 

(831st Air Intelligence Squadron) based 

at Bogota's El Dorado International Airport. 

Sadly, one of the unit's King Airs 

was lost in an operational accident that 

occurred in September 2010, killing all 

six crew members. On a happier note, 

the FAC's fleet of Kfir combat aircraft 

are aU said to be equipped with an enhanced 

EW suite "of Israeli origin" and 

are currently the subject of a planned 

avionic upgrade that is expected to include 

an EW component. 

As befits its status as an evolving regional 

super power, Brazil's Força Aérea 

Brasilia (FAB - Brazilian Air Force) is 

increasingly well equipped with airborne 

EW systems both for surveillance 

applications and to protect its combat 

aircraft. On the surveillance side of the 

house, the service has embarked on a 

program to modify three Learjet VU- 

35A transports to R-35AM standard for 

electronic intelligence (ELINT) duties. 

Here, the capability is built around 

Thales France's DR 3000A equipment and 

the new platforms are understood to be 

scheduled for assignment to the FAB's 

1° Esquadrào (Squadron) "Carcara" at 

Recife on Brazil's northeast coast. Elsewhere 

within the FAB inventory, the 

service's E-99 (formerly EMB-145SA/R- 

99A) AEW aircraft are equipped with a 

CommunicationsjNon-Communications 

Exploitation System (CNCES) that is understood 

to be made up of ITT Electronic 

Systems radar-band and DRS Technologies 

communication-band electronic 

support (ES) sub-systems. For its part, 

the FAB R-99 (formerly EMB-145RS/R- 

99B) remote sensing platform is fitted 

with a similar CNCES capability, with 

both types assigned to the service's 

6° Grupo de Aviaçào's (GAv - Aviation 

Group) 2° Esquadrào home-based at 

Anapolis. 

Elsewhere within the Brazilian military, 

the Comando de Força Aeronaval 

(Naval Air Arm) is pursuing a program 

to field three carrier-capable, Turbo 

Tracker-type AEW platforms whose mission 

suite will include an ES capability. 

Returning to the FAB, JED understands 

that its A-1A/-1B (AMX), F-5EM/-5FM 

and F-2000B/-2000C (ex-French Air Force 

Mirage 2000Cs) combat aircraft all have 

some form of EW provision. In order, the 

A-1A/-1B strike aircraft was originally 

equipped with Elettronica's ELT/156 Radar 

Warning Receiver (RWR) and is the 

subject of an Elbit-led avionics upgrade 

that includes Elisra EW equipment. Elisra 

is also understood to be the source 

for the RWRs installed aboard at least 

11 (if not all) of the FAB's F-5EM and F- 

5FM. fighters. Las t but not least, the service's 

F-2000B/Cs were equipped with an 

EW suite that includes Thales France's 

Serval RWR and Sabre radar jammer 

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decoy launcher. Digging down, the A/mirante 

Brown vessels augment Dagaie 

with a UK-sourced radar jammer and the 

Oto Melare SCLAR decoy launcher, while 

the Drummond class frigates are also fitted 

with the Thales France DR 2000 ES 

system and the French-sourced Alligator 

jammer. For their part, Espora class vessels 

are reported to carry the Elettronica 

RQN-3B radar warner and TQN-2Xjammer 

in addition to the Dagaie launcher. Elsewhere, 

the serv:ce's amphibious command 

ship Hercules is understood to be 

fitted with the Corvus decoy launcher 

and a radar warning and jamming package 

from the former Racal (now Thales 

UK) concern. 

Turning to Brazil, the country's 

training ship Brasi/ is fitted with a Racal 

RDL-2 radar warner, while its single aircraft 

carrier (the Siio Paulo) features the 

Sagem Défense Sécurité Sagaie decoy 

launcher. Again, Brazirs pair of landing 

ship logistics (the A/mirante Sabota and 

Garcia d'Avila) are fitted with Plessey 

(origina\ manufacturer) Shield decoy 

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FFR 

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launchers. Elsewhere, the country's 

Broadsword class frigates are understood 

to retain their original Racal Outfit UAA 

ES and Type 670 jammers augmented by 

Lockheed Martin Sippican Super Rapid 

Bloom Offboard Countermeasures (SR 

BOC) decoy launchers. 

More interestingly, Brazitian Niter6i 

Class frigates are understood to carry an 

EW suite that incorporates the Thales 

UK Cutlass BlB ES system together with 

the locally produced ET/SLQ-lA and ET/ 

SLQ-2X, radar jammers and MDLS-12 decoy 

launcher. Of these, the 8- to 16-GHz 

band ET/SLQ-lA has been developed by 

the Instituto de Pesquisas de Marinha 

(IPqM- Brazil's Navy Research Institute), 

while the 8- to 17-GHz band, Digitai Radio 

Frequency Memory (DRFM)-based ET/ 

SLQ-2X, is is produced by local contraetar 

Omnisys Engenharia Ltda and can 

be integrated with the same company's 

2- to 18-GHz band ET/SLR-1 ES system. 

While not confirmed, JED believes that 

Omnisys and Chile's DTS represent the 

continent's cwrent dedicated EW manufactwing 

base. 

Returning to continent-wide naval 

EW provisioning, Chile's 71zomson-Ciass 

submarines carry DR 2000U ES systems. 

while its Scorpene-Class boats are fitted 

with ITT's AR-900 ES and DF equipment. 

Above water, the country's Cochrane 

Class frigates are understood to retain 

their origina\ Outfit UAT ES systems 

together with Terma's Soft Kill Weapon 

System (SKWS) decoy launcher. Again, 

Chile's Bianco Encalada-Class frigates are 

equipped with Argo's APECS II EW suite 

(including the AR-700 ES sub-system) 

together with the SRBOC decoy launcher. 

For their part, Chilean Latorre-Class 

frigates are said to carry SRBOC together 

with an as yet unidentified radar intercept 

and jamming combination. 

The DR 2000U ES system is also a 

feature of Colombian Pijao-Class submarines, 

while the country's Almironte 

PadiUa-Class frigates are known to be 

equipped with the Dagaie decoy launcher, 

an Argo radar warner and a Racal 

Scimitar radar jammer. For their part. 

Ecuadorean Esmeraldas-Cl ass corvettes 

are fitte d with the SCLAR decoy launcher 

and an Elettronica ES system, while the 

country's Leander-Class frigates carry 

Wallop Defence Systems' Barricade decoy

Official handover of the first ltalian Navy NFH is 

due imminently, but qualification of the mission 

system will take a further six months. (Photo: N Hl) 

the Marsdiep near Den Helder. The RNLN 

selected this Raytheon torpedo as its primary 

ASWweapon. 

Another sensor integrated into the Dutch NFH 

is the L-3 HELRAS, which is manufactured under 

licence for the NFH programme by Fokker Elmo 

in the Netherlands, ELAC Nautlk in Germany 

and SELEX Galileo in ltaly.lt is linked to SELEX's 

OTS-90 acoustic processing system, which can 

also handle sonobuoys simuftaneously. The 

ISAR-capable European Naval Radar from SELEX 

and EADS is the primary all-weather surface 

sensor, backed up by a Sagem Artemis EO 

turret. ESM capabllity ìs provided by the DETE 

90, a variant of Elettronica's ALR-733V(4) system. 

SAR CAPABILmES 

The RNLN now has three aìrcraft and is 

expecting its fourth shortly. The service 

began flying its NFHs from the naval air station 

at De Kooy in March, testing mìssion equipment 

in various roles including SAR. which the 

Dutch are due to begin flying with the type 

later this year. 

The second French aircraft was delivered to 

the French Navy Flight Test Ce n tre a t Hyères. 

This machine is equìpped with full ASW mission 

equipment, including Thales's Folding Ught 

Acoustic System for Helicopters, enabling the 

navy to start the operational assessment 

process.lt is due in service this autumn, based 

a t Lanvéoc. February 2011 saw the French Navy 

NAVAL MISSION SYSTEMS 

begin SAR testing in preparation for entry 

into service in this role In 2012. 

While the ltalian Navy has opera t ed an 

NFH as part of the capability development 

programme with industry fora number of 

years, the process to offidally hand over the 

first of the eventual fleet of 46 aircraft was due 

to begin as OH went to press. 

T o achieve FOC, industry stili has to 

complete final performance qualiflcation of 

the mission system, 1n particular for elements 

conceming radar, weapons and navigation 

triaiS: according t o Vaccari. 'Some retrofit activity 

will be required for customer aircraft. but 

primarily the changes required relate to 

software upgrades:This will be achieved by 

the end of 2011, he told OH. 

The Australian govemment has sa id that it 

intends to decide between the NFH and the 

MH-60R this year, and Germany's need to 

replace its Lynx and Sea King fleets is urgent, 

so early demonstrations of full mission system 

capability are vita l to ali contenders. OH 

. -- - l l . l . '. . .- 

- roiOdlub..com · Volume30 Number 31 May,Defence lleliCOplel 2

Feoture 3 l DESTROYERS, FRIGATES & CORVETTES 

Fincantieri launches ASW corvette, builds 

patrol vessels for UAE Navy 

Fincantieri launched the first of a new class of anti-submarine warfare (ASW) 

corvette for the United Arab Emirates (UAE) Navy on 15 February 2011. 

Delivery of the vessel to the UAE 

Navy is expected to take piace 

towards the end of the year. The 

corvette was ordered in July 2009 under a 

contract that includes an opti o n for a second 

vessel which has not yet been finalized. 

Fincantieri is responsible for ali aspects of 

the project except for the combat system, 

which is supplied by the UAE Navy as 

Government Furnished Equipment (GFE). 

Construction of Abu Dhabi commenced 

in October 2009. The keel is believed to 

have been laid down in December 2009. 

The ship was constructed at Fincantieri's 

Riva Trigoso yard and then transferred to 

Muggiano for launching, fina! outfitting 

and combat system integration. 

Based on the Comandante Fulgosi 

class, the 1650tonne ship has a length 

of 88.4m, beam of 12.2m and a depth of 

8.20m. The draft is approximately 4.6m. 

Accommodation is provided for 70. 

The ship is armed with a single Oto 

Melara 76mm/62 Super Rapid gun in a 

stealth mount, two Oto Melara modular 

advanced remotely controlled lightweight 

weapon station (MARLIN) mounts with 

ATK Mk 44 30mm guns, four Exocet MM 

40 Block 3 missiles an d two sets of torpedo 

tube launchers for A244S torpedoes. 

Fire-contro! sensors include a Selex 

Sistemi Integrati NA-30S radar/electrooptical 

fire-contro! system (FCS) and a 

Medusa Mk 4B Electro Optical director. 

Radars include a Selex KRONOS 3D NV 

G-band multifunction radar (based on 

the Empar), SIR-M IFF radar as well as 

X-band low probability of intercept (LPI) 

navigation radars. 

A Thales/WASS Captas Nano 

hull-mounted sonar and underwater 

telephone is also fitted. Self-protection 

measures include an Elettronica Seal-H 

electronic warfare system, two Rheinmetall 

MASS multispectral decoy launchers and 

two WASS torpedo decoy launchers. A Selex 

IPN-S/R combat management system and 

26 

The first of the UAE's new corvettes was launched in February. 

Aeromaritime integrated communication 

suite with a data link and SATCOM make 

up the command and contro! suite. 

The ship is powered by two MTU 20V 

1163 TB93 diesels driving two four-bladed 

controllable-pitch propellers (CPPs) 

through Flanders supplied gearboxes. 

Seastema provides the integrated platform 

management system. This includes the 

power management system, propulsion 

remote contro!, damage information 

System, data distribution unit and the 

integrated bridge system network. 

The hull, with a bulbous bow, is fitted with 

two stabilizers. The corvette has a maximum 

speed of in excess of25knots. The flight deck 

is large enough to operate a medium-sized 

helicopter housed in a telescopic hangar. 

Fincantieri is also building two smaller 

patrol vessels for the UAE Navy under the 

Falaj 2 project. The Falaj 2 contract, signed 

in January 2010, includes an option for a 

further two ships to be built in the UAE at 

the newly formed Etihad Ship Building, a 

joint venture between Fincantieri, Melara 

Middle East an d Al Fattan Ship Industries. 

Work commenced work on the first 

v essei, Hull6221, a t the Muggiano shipyard 

(La Spezia) on 4 November 2010 with a 

steel cutting ceremony. The keel was laid on 

15 February 2011 and the planned launch 

is in early 2012 with delivery around 

September 2012. 

Construction of the second vessel, Hull 

6222, is taking piace sequentially. The 

steel cutting ceremony for this ship was 

performed on 15 February 2011. It is due 

to be launched in mid-2012 and delivered 

by the end of2012. 

The 550tonne Falaj 2 patrol vessels are a 

stealthy version of the Saettia patrol vessel. 

They have alength of55m, beam of8.6m and 

crew of 28. The main feature of the vessels is 

the stealthy superstructure with an enclosed 

mast constructed from composite materials. 

The new vessels are powered by two 

MTU diesels driving CPPs through Renk 

gearboxes for a maximum speed of more 

than 20knots. The hull has twin rudders 

as well as two fin stabilizers. Four Isotta 

Fraschini diesel generators provide 

onboard electrical power. The integrated 

platform management system is provided 

by Seastema Marine Automation Systems. 

Worship Technology May 2011


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phoons in service with the Royal Saudi 

Air Force, which would bring its entire 

fleet up to the Tranche 3 standard. 

Royal Air Force Typhoons flew their 

first-ever combat missions over Libya 

on March ll, while Italian Air Force 

aircraft joined the NATO Operation, 

Unified Protector on March 29. These 

missions are putting to use the Praetorian 

(also known as EuroDASS) EW aircraft 

suite, manufactured by a four-company 

consortium comprising Selex Galileo, 

Elettronica, Indra (Madrid, Spain) and 

Cassidian (Munich, Germany). Praetorian 

comprises an RWR, an active missile 

warner, an RF jammer, a fiber-optic 

towed decoy system and chaff/flare 

dispensers. UIC and Saudi Typhoons also 

have a laser warning system as part of 

t heir Praetorian suites. 

Typhoon customers are pursuing 

a number of proposed upgrades to the 

Praetorian suite. Some have been approved, 

while others are stili pending. 

These include expanded frequency coverage, 

major receiver upgrades and antenna 

modifications. 

Dassault and other French aerospace 

companies are worldng with the French 

government to promote the Rafate multirole 

aircraft on the international market. 

Pote.ntial customers include Brazil, 

the UAE and India. With the validation 

of the production configuration for the 

RBE 2 advanced electronicaUy scanned 

array (AESA) radar, activities are ongoing 

to optimize the performance of the 

Rafale's full avionics suite, in particular 

the enhanced Spectra EW system developed 

by Thales Airbome Systems and 

MBDA France. Thales provides Spectra's 

RWR, RF jammer and laser warning subsystems. 

MBDA France manufactures 

the countermeasures dispensing system 

(CMDS) and the new DDG NG IR missile 

warner. According to the Rafale's evolution 

roadmap, the RBE 2 radar could 

eventually be used as part of the Rafale's 

self-protection capability. Having already 

deployed in support of NATO air operations 

in Afghanistan, both the French Air 

Force's Rafate F3 and t he French Navy's 

Rafale M have recently been conducting 

air-to-ground missions over Libya as part 

of NATO operations there. 

Within the Swedish government's recently 

released four-year budget proposal, 

the Swedish Armed Forces expressed 

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a clear desire to fly Saab's JAS 39 Gripen 

for another 30 years. The aircraft has 

been exported to the Czech Republic, 

Hungary, South Africa and, most recentty, 

Thailand. It is also a player in ongoing 

competitions in Brazil, India and 

Switzerland. To maintain the Gripen's 

fighting effectiveness, Saab is developing 

the Gripen NG (Next Generation) 

configuration, which introduces a more 

powerful engine, greater fuel capadty 

and a completely new avionics system, 

including a highly integrated EW suite. 

Later versions of the avionics system 

could include technology enhancements 

drawn from the Multi-function Phased 

Array (M-AESA) program, which Saab is 

conducting wit h Selex Sistemi Integrati 

and Elettronica. 

PLATFORM PROTECTION ANO 

MID-LIFE UPDATES 

The news coming from different 

military and media sources about the 

slow but accclerating proliferation of 

advanced MANPADS (through black 

market channels a.nd via direct sales 

from Chinese and Russian producers) 

has been a factor in Europe's growing


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interest in integrated IR countermeas· 

ures suites for their fleets of transport 

aircraft, tankers and special mission 

aircraft, in addition to some fighters, 

such as Tornados and f·16s. 

In late 2010, Italy's General Directorate 

for Air Armaments and Elettronica 

approved an evolutionary directed IR 

countermeasures (DIRCM) roadmap for 

the Italian Air Force. The two signed 

a contract under which Elettronica 

wiU develop, integrate. test and manufacture 

its ELT/572 laser·based DIRCM 

system for installation on t he Italian 

Air Force's C-27J Spartan and C-130J 

transport aircraft, in addition to new 

AgustaWestland AW-101 combat searchand-rescue 

(CSAR) helicopters. Jointly 

developed with Elbit of Israel's El-Op 

subsidiary, the system uses a diodepurnped 

solid-state fiber laser to feed 

multiple jam heads, a concept the US 

Army is also pursuing in its Common 

IRCM (CIRCM) program. The two-turret 

ELT/572 DIRCM system provides 360·de· 

gree coverage and wiU be integrated 

with Cassidian's AAR-60 MILDS II ultraviolet 

missile warner, which is already 

in service with the ltalian Air Force. 

The ELT/572 is also slated for installation 

on Italy's four ATR 72 maritime 

patrol aircraft currently in production 

and its four Boeing KC-767A tankers. in 

addition to VIP aircraft and other rotary-wing 

platforms. The new DIRCM will 

also be integrated on C-27Js as part of 

an EW suite that includes Elettronica's 

AR-3C ESM system, Cassidian's AAR-60 

MILDS Il, Selex Galileo's RALM Ol/V2 

laser warner and the ECSD-2 countermeasures 

dispenser from Italian manufacturer 

MES, which is also installed 

on military aircraft in the air forces of 

Lithuania, Bulgaria and Romania. 

The Spanish Air Force plans to buy 

the MANTA DIRCM system from domestic 

defense giant Indra. MANTA uses a relatively 

large but powerful chemicallaser 

supplied by Russia's Rosoboronexport, 

enabling the system to feature closedloop 

performance, which is generally 

more effective against IR threat rnissiles. 

Since 2010, lndra has been conducting 

MANTA flight evaluations on a 

C-212 test aircraft against ground-based 

IR seekers. Although its test schedule is 

being stretched out due to reductions 

in Spain's defense budget. MANTA is expected 

to be installed on Spanish Airbus 

A-310 VIP and C-295 aircraft, and later 

on the A400M strategie transport aircraft. 

In the meantime, Indra is working 

with the Ilyushin Russian aircraft bureau 

to certify the systern installation 

on Il-76 strategie transports for both 

military and civil markets. 

Indra has also been selected to provide 

the RWR/ESM for the A400M, which 

is moving forward again after the seven 

partner nations recently signed a contract 

amendment with EADS. With 170 

firm orders from the seven nations - 

Belgium, France, Gerrnany, Luxemburg, 

Spain, Turkey and the UX for 170 aircraft. 

and an additional four from Malaysia, 

the A400M will be equipped with 

an EW suite that includes Indra's ALR- 

400M RWR, the MIRAS (Multi-color Infrared 

Alerting Sensors) missile warner 

from Thales and Cassidian, and MBDA's 

Saphir-400 CMDS. At this stage of the 

program, the A400M's EW suite doesn't 

include a specified DIRCM solution. Instead, 

each customer wiU choose its 

DIRCM suite separately. Indra has developed 

the MIRAS for Spain's A400Ms;The 

UK is likely to opt for a Selex-Northrop 

Grumman solution based on the AA0-24 

DIRCM in service with the US and the 

UK. Cassidian, Thales, Sagem and Diehl 

BGT Defence have been collaborating on 

r-r-n 

FFR 

eco 

development of the FLASH (Flying Laser 

self-defense Systern Against IR Seeker 

Head), a closed-loop DIRCM that carries 

out threat confirrnation, identification, 

jamrning a.nd defeat assessment. 

While many European DIRCM prograrns 

remain in development, Saab 

has scored some recent success with its 

flare-based Civil Aircraft Missile Protection 

System (CAMPS). In March the 

company received a CAMPS order from 

charter airline FlyMex based in Mexico. 

Under this contract the CAMPS will be 

installed on Fairchild Dornier 328-300 

and Embraer ERJ-135 aircraft flying on 

behalf of the UN World Food Program t o 

countries such as Iraq, Sudan and Somalia, 

where IR MANPADS could be encountered. 

CAMPS is already in operational 

service on two types of aircraft, Lockheed's 

L-382 and Embraer's EMB-120. 

NATO operations in Afghanistan have 

also driven IRCM requirements for legacy 

strike aircraft, such as the Tornado. 

The UK and Germany selected Terma A/S 

(Lystrup, Denmark) w h ile Italy has chosen 

Saab to previde external IRCM pods 

to protect their Tornado aircraft against 

IR MANPADS. In 2007, Terma developed 

the Special Dispensing System (SDS) for 

German Tornado aircraft that deployed 

to Afghanistan the following year, enabling 

them to fly low-altitude reconnaissance 

missions inside the JR threat 

envelope. Based on the compa.ny's under-wing 

Modular Countermeasures Pod 

(MCP) and tailored for the Luftwaffe's 

Tornados on a three-month quick-reaction 

basis, the SDS featured eight flare 

dispensers per pod, as weU as a pointed 

nose and fins for supersonic flight. In 

2009, Terma performed another quickreaction 

program for RAF GR4 Tornados. 

This effort leveraged the MCP and added 

missile warning in addition to the flare 

dispensers. In both programs, the company's 

ALQ-213 EW Management System 

served as the suite controUer. Also in 

2009, Saab upgraded BOZ-102C dispenser 

pods which were already in use on Italian 

Air Force Tornados. This upgrade 

provided them with the company's 

MAW-300 missile warner, multiple BOP 

dispenser units and a suite controller. 

Panavia has also been conducting 

a planned mid-life upgrade of the Tornado's 

RF EW system. In Gerrnany, the


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Luftwaffe is enhancing the EW suite on 

its Tornados with an improved Tornado 

Defensive Aids Subsystem (TDASS) 

based on Saab's updated BOW-21 RWR/ 

ESM, an integrated EW controller and 

the Tornado Self-Protection Jammer 

from EADS and Elta, in addition to 

the BOZ pod. The Italian Air Force has 

decided not to carry on with improvements 

to the internal EW suite on its 

Tornados. However, it will continue 

with upgrades to the emitter targeting 

system on its Tornado ECR aircraft, 

which are used for lethal suppression 

of enemy air defenses (SEAD) missions. 

As the only dedicated European SEAD 

platform used in NATO's Operation 

Unified Protector over Libya, Italy's 

Tornado ECR aircraft will receive an 

improved multi-ship ranging emitter 

geolocation capability, Link 16 MIDS 

LVT data exchange radios and AGM-88E 

Advanced Anti-Radiation Guided Missiles 

(AARGMs), which are being manufactured 

by ATK for the US Navy in Italy 

by MBDA and Vitrociset. 

ROTARY-WING EW 

The operations in Iraq and Afghanistan, 

characterized by low-level flying 

and close air support missions using 

both helicopters and fixed-wing aircraft, 

have focused attention on threats such 

as MANPADS, small-caliber weapons and 

RPGs. These have driven requirements 

for new self-protection capabilities in 

many European air forces. 

Last year the UK MOD launched the 

Common Defensive Aids System Technology 

Demonstrator Program (CDAS TDP), 

a four-year development project that is 

approaching its first round of flight testing. 

CDAS TDP team leader Selex Galileo 

recently completed system integration 

testing of a protot ype CDAS architecture 

using a mixture of legacy and new 

EW sub-systems communicating over 

1553B databus and Ethernet networks 

using some of the new common message 

types. This testing included successful 

demonstration of the integration of 

the ECLIPSE DIRCM pointer-tracker subsystem. 

Flight trials of CDAS TDP wiU 

be carried out later this year, while the 

program's second phase will be largely 

focused on integrating new capabilities, 

such as hostile fire indication (HFI). 

Selex Galileo already provides integrated 

EW solutions to UK MOD and 

other customers, including the Helicopter 

lntegrated Defensive Aids System 

(HIDAS) for the British Army's 

AgustaWestland Apache WAH-64 Mkl, 

as well as AH-64s in service with the 

armies of Greece and Kuwait. HlDAS 

will soon be installed on AW-159 Lynx 

Wildcat helicopters. Selex has modified 

the DAS controller subsystem of 

the HIDAS and transformed it into a 

stand-alone product, known as the Aircraft 

Gateway Processar (AGP), which 

can help transform a federated DAS 

architecture into an integrated suite 

that presents the helicopter crew with 

a unified threat picture from multiple 

DAS sensors. Boeing Helicopters is installing 

the AGP as a retrofit upgrade 

on the US Army's Extended Block II 

Apaches, as well as a standard fit on alt 

new Apaches. In t he 01::, t he AGP was 

installed on RAF Chinook helicopters 

under the wider Project Baker DAS upgrade 

in 2008, and i t is being installed 

on RAF Puma helicopters. 

Like the UK, the Italian MOD is developing 

a new genera:ion of rotarywing 

EW systems that could form the 

basis of a future EW suite. The General 

Directorate for Air Armaments has contracted 

AgustaWestland to develop a 

CSAR version of the AW101 helicopter. It 

has ordered 12 of them (with an option 

for three more) to be delivered beginning 

in 2015. The AW101's new DAS will 

include Elettronica's Virgilius EW system 

and ELT/572 fiber-laser DIRCM, as weU 

as Cassidian's AAR-60 MILDS Il, Selex 

Communications' RALM 01/V2 laser warner 

and MES-manufactured ECSD-2 chaff 

and ftare dispensers. If funding permits, 

11n 

FFR 

eco 

the suite eventually may include a new 

RF jammer from Elettronica. 

France and a range of international 

customers have also bought a variety 

of helicopter EW systems from rhales. 

France's EC-725 Caracal CSAR and special 

operations forces helicopters are 

equipped with the company's Sherloc-SF 

RWR and MWS-20 Darn.ien active missile 

warner, Selex Communications' RALM 

01/V2 laser warner and MBDA's ELIPS-NG 

countermeasures dispenser. 

The Turkish Army owns one of the 

largest helicopter fleets in Europe. It 

has opted to equip its diverse fleet of 

UH-60s, Super Pumas and CH-47s with 

the Aselsan Electronic Warfare Self 

Protection System (ASES), a common 

DAS that is being supplied by its domestic 

EW manufacturer, Aselsan. ASES 

includes a missile warner, a flare dispenser 

a.nd a DAS controller. ASES also 

will be integrated on the T-129 combat 

helicopter, which is being developed by 

AgustaWestland and TAL 

NH Industries and Eurocopter are 

continuing deliveries of the NH-90 and 

Tiger family helicopters, respectively, 

to both European and international 

customers, including Australia, New 

Zealand and Oman. Both aircraft are 

equipped with an EW suite comprising 

the Threat Warning Equipment (TWE) 

RWR from Thales, which incorporates a 

laser warning function and the MILDS 

II MWS, both supplied by Cassidian and 

the ELIPS-HC countermeasures dispenser 

from MBDA. Thales and Eurocopter have 

been collaborating on a program to integrate 

Thales' Compact Airborne Threat 

Surveyor (CATS) 150 ESM system into 

the Tiger's EW suite. Part of the CATS 

family of systems, the CATS 150 features


.. .. .. 

.. .. .. 

.. .. .. 

a digitai receiver and manages the functions 

of the other warning and countermeasures 

systerns in an EW suite. 

lndra's ALR-400, with embedded 

EW suite controller (EWSC) capability, 

forms the basis of the Spanish MOD's 

SIMBA self-protection suite, which is 

being installed on Tiger, NH-90, Cougar 

and Chinook helicopters along with 

Cassidian's MILDS II MWS and ALTAS-2Q 

(Advanced Laser Alerting Sensor - two 

Quadrant) LWS, and severa! types of 

chaff and flare dispensers. The German 

Army is buying a similar suite for its 

CH-53GA helicopters. However, it is instaUing 

the more advanced ALTAS-2QB 

(with Beamrider channel). 

Pod-mounted EW solutions are fairly 

popular in Europe. External pods provide 

the required EW capability while offering 

lower costs in terms of the quantity 

of EW systems that must be procured, 

minimizing aircraft modifications and 

lowering maintenance costs. In the 

helicopter EW rnarket, Terma A/S and 

RUAG Aerospace have developed podded 

IR counterrneasures suites for users 

that want to quickly and easily transfer 

their EW suites from one helicopter to 

another. 

Terma has developed integrat ed solutions 

for the Netherlands' Apaches 

(Apache Modular Aircraft Survivability 

Equipment - AMASE) and Chinooks 

(Chinook Aircraft Survivability Equipment 

- CHASE) that are focused around 

the company's ALQ-213(V} EW Management 

System and incorporate missile 

warning, DIRCM and flare dispensers). 

RUAG Aerospace. toget her with Saab. 

has been offering the Integrated Self 

Protection System (ISSYS) for internai 

and podded (Plug-On Device) installation 

on different helicopter platforms. 

The system includes a missile warning 

system, an RWR, an LWS and a chaff/ 

flare dispenser. RUAG is planning to 

conduct ISSYS Pod certification flights 

later this month. In the meantime, 

Saab has received the launch order for 

the high-end IDAS-3 version of its Integrated 

Defensive Aids Suite (IDAS) family 

for helicopters. The IDAS-3 features 

the company's multi-function EWC300 

EW controller, which receives feeds 

from a RWS-300 dual font-end receiver 

(covering 0.7-40 GHz), the LWS-310 la- 

ser warning sensor and the MAW-300 

missile warning sensor. 

STRATEGIC AND TACTICAL 

SIGINT PLATFORMS 

Europe has always maintained a 

strong interest in signals intelligence 

(SIGINT), and many countries develop 

and operate their own electronic intelligence 

(ELINT) and comrnunications intelligence 

(COMINT} systems. 

In Germany, the first EuroHawk unmanned 

strategie intelligence gathering 

system is expected to be delivered 

to the MOD by the end of this year. 

Developed under a contract awarded to 

EuroHawk, a joint venture formed by 

Northrop Grumman and Cassidian, the 

first Block 20 GlobalHawk air vehicle 

will be transferred later this year from 

Northrop Grumman in the US to Cassidian's 

facility in Manching, Germany. In 

addition to supplying the EuroHawk's 

integrate d ELINT/COMINT payload, Cassidian 

will provide a signal exploitation 

and analysis ground station. Next year, 

Germany is expected to make a decision 

about buying up to four additional 

air vehicles. 

Across the Rhine, the French Air 

Force has completed the upgrade of 

its two Transall C-160G Gabriel SIGINT 

aircraft, which underwent an avionics 

modernization program, as weU as 

a mission suite upgrade conducted by 

Thales Airborne Systerns (providing 

ELINT equipment) and Thales Land and 

Joint Systems (providing the COMINT 

systems). 

In the UK. the RAF's 51 Squadron has 

started training its future RC-135 Rivet 

Joint crews in the US, foUowing last 

year's decision to acquire the three new 

RC-135W aircraft from L-3 Communications 

under the Air Seeker program. The 

operational life of the RAF's remaining 

two Nimrod R. l aircraft, which had been 

scheduled to retire in March, has been 

extended because of the no-fly zone 

operations. The RAF also acquired four 

Hawker Beechcraft King Air 350CER surveillance 

aircraft in 2007 that are now 

equipped with a Raytheon Systems Ltd 

mission suite. 

Finnish Air Force Materie! Command 

has recently contracted with Lockheed 

Martin Information Systems and Global 

r-r-n 

FFR 

eco 

Services- Defense (IS&GS-Defense) for 

the delivery of a C-295M aircraft that 

is reported to include a roU-onjroU-off 

SIGINT suite. The Lockheed Martin team 

includes RockweU Collins, Raytheon 

Applied Signa! Technology, DRS Technologies, 

L-3 Communications and AdamWorks, 

as weU as Finland's Patria 

group, which wilt provide aircraft modifications 

and ground support systems. 

According to industry sources, the 

Italian MOD is looking at extending 

the equipment service life of its Ione 

G-222VS SIGINT aircraft to fili the gap 

created by the postponement of the 

Joint Airborne Multi-sensor System 

(JAMMS) program. The Gulfstream 

G550 is the JAMMS platform of choice, 

while industry sources indicate that 

the SIGINT companies interested in the 

program include Lockheed Martin MS2 

and Israel's Elta. 

Europe's maritime patrol aircraft 

continue to be equipped with robust 

over-the-horizon ESM and ELINT capabilities, 

due to the emphasis on littoral 

operations. Most countries seem to prefer 

domestically sourced EW and SIGINT, 

when possible. 

Elettronica is delivering the ELT/800 

ESM system to the ltalian MOD; which 

will instaU it on the ATR72MP aircraft, 

and DETE-90 equipment for the naval 

version of the NH90 helicopter, the latter 

being proposed for the Royal Australian 

Navy. The ELT/800 is also being 

instaUed on the UAE's new Bombardier 

Dash 8 maritime patrol aircraft, along 

with Saab's CIDAS self-protection suite. 

Saab's HES is part of the company's 

airborne surveillance mission suite for 

aircraft that include the Saab 2000 airborne 

early-warning and control jet and 

the proposed Saab 2000 Airtracer ELINT 

and COMINT platform. 

In France, Thales Airborne Systems is 

proposing its AeroVigile ESM family for 

upgrades to the French Navy's Breguet 

Atlantique 2 maritime patrol aircraft, 

as weU as a range of platforms that includes 

Embraer special mission aircraft. 

Spain's Indra has installed systems 

from its AMES ESM/ELINT farnily on 

Spanish and Brazilian P-3 Orion rnaritime 

patrol aircraft. The newest version, 

the AMES-800, features a wideband digita! 

receiver and software that provides


.. .. .. 

.. .. .. 

.. .. .. 

the latter for unattended operations in 

passive air defense intercept applications, 

while Elettronica markets its ELT 

243 Deployable Passive Emitter Tracking 

(PET) system. 

lndra is proriding a complete Tactical 

Electronic Warfare System for the 

Spanish Army, including sensors and 

jammers for both radar and communication 

signals, in addition to software 

applications for all vehicles coordinating 

and integrating operations. 

Cassidian is offering both mobile communications 

ESM and comrnunications 

jammers, while Elettronica GmbH has 

provided upgraded HF jammers for both 

the German and Netherlands armies, 

and developed an SHF monitoring system 

for potential security and military 

applications. Germany has severa! companies, 

such as Rohde and Schwarz, 

Medav and IZT, which offer COMINT, 

DF and communications ESM solutions. 

Another German company, Plath 

GmbH, has significantly expanded its 

presence in the SIGINT market. In late 

2009, the company signed a contract 

with the German MOD to supply three 

vehicle-mounted Mobile Geschiitzte 

Fernmeldeaufkliirung (MOGEFA) mobile 

COMINT systems to German Land 

Forces. The contract includes optìons 

for additional deliveries in a follow-on 

production phase. 

NAVALEW 

The need for smaller, lighter-weight 

EW systems is not restricted to airborne 

platforms. Naval EW systems are also 

embarking on a size, weight and power 

(SWAP) diet. Thales, for example, has 

launched the Vigile LW (Lightweight) 

system, the latest product of the Vigile 

family of naval EW systems. Derived 

from CATS hardware, but hosting Vigile 

family software, the Vigile LW provides 

improved surveillance over the 2- to 18- 

GHz frequency range, bearing accuracy 

of 6 degrees RMS, and precise emitter 

geolocation capabilities via networking 

with other ships or aircraft. The French 

Navy will test Vigile LW on the new DCNS 

Gowind Hermes off-shore patrol vessel. 

which is slated for launch this month. 

The Netherlands and Belgian navies are 

the latest customers for the Vigile ESM 

farnily, having acquired four APX ver- 

sions of the system from Thales UK for 

their M-Class frigates. 

The French and Italian navies are 

advancing in the vessel construction 

for the joint FREMM frigate program, 

which will be equipped with an integrated 

EW suite provided by the SIGEN 

consortium formed by Thales Airborne 

System (providing the ESM) and Elettronica 

(providing the ECM). The latter 

system is a more advanced version of 

the Nettuno jammer, which was originally 

developed for the Horizon Anti 

Air Warfare frigates. Elettronica also 

is proceeding with a feasibility study 

to develop a new family of ESM/ECM 

systems for the Italian Navy. Named 

ELT/225 and based on the Virgilius 

product family, it is to be introduced as 

an upgrade o n existing submarines an d 

patrol vessels, as weU as being adapted 

for new ship programs. 

Under the recent UK/French Cooperative 

Defence Research and Technology 

memorandum of understanding, Thales 

UK has been appointed by both MODs 

to conduct a technology demonstrator 

program (TDP) known as ACCOLADE. It 

aims to develop a prototype active decoy 

round (ADR) that could meet both 

navies requirements for a future RF anti-ship 

missile defense countermeasure 

(see re late d artide World Report on page 

28). Thales UK is providing the radar 

ESM and decoy launcher systems for the 

Type 45 class destroyers cunently being 

delivered to the Royal Navy. In addition 

to the latest Outfit UAT ESM system, the 

Type 45 is equipped with the Outfit DLH 

decoy launcher system. Moreover, Thales 

UK is leading the Subrnarine Advanced 

Radar ESM Technology {SMART) program, 

which aims to upgrade the Royal 

Navy's legacy Outfit UAP radar ESM family 

with new open architecture, digitai 

technology and COTS components. 

In France, Thales is supplying communications 

ESM systerns for the French 

Navy's FREMM frigates. Derived from its 

Altesse (ALerT and Surface Ship Evaluation), 

the Naval CIEW (Communication 

Intelligence EW) familv is based on a 

new generation of digitai wideband 

receivers enabling the end-to-end digitized 

collection, exploitation and dissemination 

of communications ESM and 

COMINT information. 

r-r-n 

FFR 

eco 

Indra's RIGEL wideband radar ESM 

is fitted on the Spanish Navy's Buques 

de Acci6n Maritima (BAM) maritirne patrol 

vessel and Juan Carlos I arnphibious 

ship, while Indra's Pegasus ESM family 

is fitted on Spain's subrnarine fleet. including 

the new S-80 class, as well as 

Type 212A submarines in service with 

Germany and Italy. 

Rockwell Collins and Gedis (a subsidiary 

ofthe Rohde and Schwarz group) 

are supplying the radar ESM and communications 

ESM systems, respectively, 

for the German Navy's new F125 multirole 

frigates to be delivered from 2016. 

Rheinmethall Defence and Saab have 

won new contracts from the German 

Navy to integrate the MASS Integrated 

Sensor Suite, which comprises Saab's SME 

100 Radar ESM and Naval Laser Warning 

System with RheinmetaU's Multi Ammunition 

SoftkiU System (MASS) decoy 

launcher, on board its mine countermeasures 

vessels. In the UK, Chemring 

has recently unveiled a new trainable 

launcher, narned Centurion, which can 

handle up to 12 of various types of naval 

decoy rounds up to 130 mrn in size. 

Enclosed in a low-radar-cross-section 

housing, the launcher is designed to 

give ships the ability to rapidly deploy 

the optimal decoy types (chaff, IR, or 

active RF) in the right location at any 

tirne during a threat engagement. This 

is a significant irnprovement, especially 

for larger vessels that normally rely on 

fixed decoy launchers. 

CONSOUDATION ANO COOPERATION 

With European defense budgets expected 

to level off or to shrink in the 

near-term, the number of EW prograrn 

opportunities in the region wiU not be 

as large as it has been over the past few 

years. But the bottom is not dropping out 

of the market, either. The trend toward 

tighter defense budgets may force some 

degree of consolidation among major 

EW systems houses in the coming years, 

but Europe has gone through this process 

once before with fairly successful 

results. European countries still retain 

their local EW expertise, but these EW 

subsidiaries are part of global defense 

giants that can compete for business in 

almost any region. Perhaps this is not 

such a bad deal after aU. A"

FLIGHT 

ii •••.•••••.••.•• 

rrn 

FFR 

martedì 31 maggio 2011 estratto da pag 16-16 .. .. .. 

.. .. .. 

.. .. .. 

.. .. .. 

eco 

OPERAnONS LUCA PERUZZI GENOA 

New ltalian tanker joins Libya mission 

nducted into service on 17 May, 

l o ne of the ltalian air force's two 

newly operational Boeing 

KC-76 7 A tankers has joinecl 

NATO's Operation Unified Protector 

Libyan mission. 

The Italian defence minist::ry on 

20 May confirmed that the aircraft 

an d one Lockheed Martin KC-130J 

bave been put at NATO's di sposa l 

for in-flight refuelling tasks. Its 

statement mvealed that both types 

have already been used, along 

with ltalian air force Emofighters, 

Lockheed F-16s, Panavia Tomaclos 

a:ncl an Ale:nia Aeronautica 

G222VS surveillance aircraft. 

Ttaly's iìrst two KC-767 As were 

inducted into operational service 

vvith the 14th Wing during a ceremony 

at Pratica di Mare, attended 

by officiaJs including ajr force 

chief of sta.ff Gen Giuseppe Bernardis 

and Boeing representatives. 

The new KC-767 A was inducted into service at Practica di Mare 

Accepted late last December 

ancl in early March, the aircraft 

should be folluvved by a third exampie 

soon. The fourth ancl final 

tanker/transport should follm".' in 

late 2011 or early 2012, said industry 

sources. 

The last hvo aircraft will be delivered 

in an enhanced configuration, 

which industry and mi.litary 

sources sai d vvill include medicai 

evacuation capability and a selfprotection 

suite including an 

Elettronica ELT/572 directional 

infrarod countermeasures system. 

The in-service aircraft vvill be retrofittcd 

t o thc smno st;mdard. 

Based onamodified 767-200ER. 

airframe, Italy's KC-767As have 

two under-wing hose-a:nd-drogue 

refuelling pods and a centreline 

boom, also v,rith a cenb.'eline ho se. 

The aircraft could al so carry up to 

200 passengers or 19 pallets, or 

operate in a "cambi" configuration 

\·\rith 100 seats and 10 pallets. •

Date Posted: 21-Jul-2011 

Carlo Bergamini is now fitted with its Oto Melara 127 mm/64 main gun, 76 mm/62 Super 

Rapid secondary gun (with Strales lnner-Layer Defence System) and two 25 mm manned 

guns. Also installed is the SAAM-ESD (Surface-to-Air Anti-Missile Extended Self-Defence) 

system, which consists of an EMPAR multifunction active phased array air search radar 

(from Selex-SI), Sylver A50 launchers (from DCNS), Aster 15/3 0 missiles (MBDA), a New 

Generation IFF system, SPS-791 (RAN-30X/I) surface/air search and tracking radar, and two 

NA-25XP gun fire-control systems (the last three items from Selex-SI). 

Other mast-mounted sensors include a radar electronic support measures system and a 

jammer suite from the SIGEN consortium (Eiettronica/Thales), a GEM Elettronica navigation 

radar, and a Silent Acquisition and Surveillance System infrared search and track sensor 

turret (Selex Galileo). 

Selex-SI is the CMS prime contractor and systems supplier wh ile Selex Elsag is providing the 

communications package, both of which are derived fro m the Cavour aircraft carrier and 

Franco-Italian Horizon destroyer programmes. 

The underwater warfare suite in Carlo Bergamini and the other GP frigates includes a Thales 

Underwater Systems 411 OCL bow-mounted sonar, two triple launchers for MU90 lightweight 

torpedos, two anti-torpedo decoy launchers and a W ASS SNA2000 mine avoidance system. 

The GP ships will also carry MBDA Otomat Block IV surface-to-surface missiles, a 

stern-launched 11 m rigid-hull inflatable boat (RHIB) and a side-launched 7 m RHIB. 

The ASW variant has two 76 mm Super Rapid mounts (one ofthem replacing the 127 mm 

gun in the GP frigates) while its underwater warfare capability is enhanced by the addition of 

a Thales Underwater Systems 4249 (Captas-4) low-frequency active/passive towed variable 

depth sonar (in piace ofthe 11 m RHIB) and MILAS ASW missiles. 

The combined diesel-electric and gas propulsion system features an A vio-General Electric 

LM2500+G4 gas turbine (rated at 34 MW), two electric motors (each rated at 2.1 MW), four 

Isotta Fraschini diesels and two controllable pitch propellers. Maximum design speed is in 

excess of27 kt and range is 6,000 n miles at 15 kt. Seastema (ajoint venture ofFincantieri 

and ABB) is providing the integrated platform management system and associated 

subsystems. 

France's originai requirement for 17 frigates under the FREMM programme has been reduced 

to 11 ships, with first-of-class Aquitaine launched by DCNS in Aprii 201 O. Morocco is also 

acquiring a single DCNS-built FREMM unit.

SEEN AND HEARD: EW HIGHUGHTS FROM THE PARIS AIR SHOW 

The 49th Paris Air Show was held 

June 20-26. The July JED went to press 

before the show, but we are reporting 

some ofthe EW and SIGINT-related news 

from the event here: 

• Chemring announced that its US 

subsidiaries, Alloy Surfaces Inc. and 

Kilgore Flares have been awarded 

flare contracts totaling $49 million. 

This induded a $14.3 million US Army 

contract for M211 Special Materials 

Decoys (SMDs) and an $18.9 million 

US Navy contract for MJU-49/B 

SMDs, both awarded to Alloy Surfaces. 

Kilgore received a $7.5 million US Air 

Force contract for M206 and MJU-7A/B 

flares, as wetl as an $8.3 million award 

for MJU-32A/B flares. 

• Elbit Systems' El-Op business unit 

disptayed a fult-size mode l of its Com· 

mercial Multi-Spectral Infrared Countermeasures 

(C-MUSIC) system. The 

system, housed in a 2.7-rneter-long 

pod, uses a fiber laser and is designed 

to protect large jet aircraft against 

IR rnan-portable air defense systems 

(MANPADS). Elbit also announced 

that it has received a contract in excess 

of $15 rnillion from Elettronica to 

supply ELT-572 DIRCM (directed infrared 

countermeasures) systerns for in· 

stallation on various Italian Air Force 

platforrns. Based on El-Op's MUSIC systern, 

the ELT-572 was jointly funded 

by the two companies. 

• Raytheon announced that it has received 

a contract to supply its ALR· 

69A digital radar warning receiver 

for the US Air Force's KC-46 Tanker 

program. 

• ITT Electronic Systems (now ITT Ex· 

elis) was rnarketing its ALQ-136(V)5 

RF jammer for helicopter applications 

with a specific eye on the internation· 

al market. The cornpany said it was receiving 

interest from severat potential 

custorners frorn around the world. As 

the cornpany waits for a custorner to 

restart the production line, the com· 

pany is pursuing technologicat improvements 

to the system, based on 

advancements from other programs. 

• Northrop Grurnman said its APG-81 

AESA radar and AAQ·37 Distributed 

Aperture System perforrned well 

aboard the F-35 during 2011 Northern 

Edge exercises. During t he event, 

the APG-81 featured Block 3 software 

with electronic protection, electronic 

attack capabilities and passive modes. 

The AAQ-37 flew with Block 2 soft· 

ware, enabling it to track multiple 

aircraft in every direction sirnultaneously. 

The Joint Etectrornagnetic 

Preparedness for Advanced Cornbat 

(JEPAC) at Nellis AFB, NV was arnong 

the organizations that supervised 

2011 Northern Edge. 

• Terrna A/S announced that it has re· 

ceived an order from the Norwegian 

Govemrnent to deliver an undisclosed 

quantity of Pylon Integrated Dispensing 

Systerns for instaltation on the 

Royal Norwegian Air Force's {RNOAF) 

F-16s. Installed on F-16's wing stations 

3 and 7, the RNOAF PIDS will feature 

the Cassidian AAR-60(V)2 Missile 

Launch Detection Systern-F (MILDS-F) 

in a three sensor configuration and 

ALQ-213 EW Management Systerns, 

which were already installed on the 

aircraft. In the cockpit. the upgrade 

atso includes a full-color Advanced 

Threat Display to replace the 1310 

RWR display and a Countermeasures 

Signal Processor. 

• Northrop Grumrnan and Selex Galileo 

jointly announced plans to develop 

an "ITAR free" Directional Infrared 

Counterrneasures (DIRCM) systern for 

international users. Their goal is to 

develop an open architecture DIRCM 

systern that does not face restriction 

under US International Traffic 

in Arrns Regulations. The cornpanies 

would not give a tirneline, but noted 

that after completing some final 

business they would be working to 

produce a systern as soon as possible 

to compete on the international 

market. Elbit Systems and Elettronica 

are currently offering the ELT-572 

a laser-based DIRCM, which does not 

fall under any ITAR restrictions. - 

JEDStaff # 

Ili 

lunedì 1 agosto 2011 estratto da pag 24-24 .. .. .. 

.. .. .. 

.. .. .. 

.. .. .. 

nlll 

nlll 

DJJJ

A fianco: SELEX El· 

sag sta lavorando al· 

I'M-427 IFF M-5, ri· 

sponditore reverse 

per applicazioni di 

identificazione forze 

amiche. 

Sotto: Thales Alenia 

Space ha ricevuto 

dall'ESA un contratto 

per proseguire il programma 

GALILEO. 

Nell'immagine "l'oro· 

logio" dpl satellite di 

SELEX GALILEO. 

re. Ben fatto. 

Per il resto la presenza 

del governo al Salone 

è stata ridimensionata 

dalle esigenze interne, 

con voto di fiducia 

in Parlamento. Al 

Bourget è venuto il Sottosegretario 

alla Ricerca 

Scientifica, Giuseppe 

Pizza, il quale ha 

confermato l'obiettivo 

del governo di aumentare 

gradualmente, a 

a Cameri, procedono a ritmo più che spedito. dispetto del momento difficile per l'economia, 

Dal punto di vista industriale i tempi saranno gli stanziamenti per la ricerca, che aumenterispettati. 

E Lockheed Martin conferma che i ranno dallo 0,56 allo 0,67% del PIL entro fine 

primi cacciabombardieri F-35A potranno esse- 2013, ma chiarendo che per centrare gli obietre 

consegnati a fine 2014, mentre gli USA do- tivi dettati a Lisbona dalla UE {ed oggi del tutto 

vrebbero accorgersi che, di tutti i famosi clienti irrealistici) di aumentare la spesa in R&D fino 

deii'F-35, è proprio l'Italia quella che sta inve- al3% del PIL il grosso dello sforzo deve essestendo 

di più e in modo più serio nel program- re sostenuto da aziende e attori privati, come 

ma. La Russa si è poi mostrato molto più "mor- accade nel resto del mondo. Ed una delle pobido" 

sulla questione Brasile-Battisti, disti n- che aziende che continua a dedicare alla ricerguendo 

il suo sdegno personale alla consape- ca e sviluppo oltre il 1 O% dei ricavi è proprio 

volezza che non si può andare alla rissa con Finmeccanica. Al salone erano presenti anche 

Brasilia in nome di un terrorista, compromet- i vertici delle Forze Armate e delle Forze di 

tendo rapporti economici ed industriali da mi- Polizia nazionali, a partire dal Generale Giorliardi 

di euro di cui sarebbe l'Italia a beneficia- gio Abrate di SMD. Dal canto suo il Generale 

Prima presentazione in pubblico per l'elicottero militare AW-149 di Agusta Westland. 

Claudio De Bertolis, il DNA, sta imprimendo una 

svolta al segretariato generale degli armamenti 

e questo ha portato ad una serie di incontri con 

gli omologhi stranieri {anche francesi) e con le 

industrie. Non poteva mancare il Capo di Stato 

Maggiore dell'Aeronautica, Giuseppe Bernardis, 

e i rappresentanti delle altre Forze Armate 

e del comparto sicurezza. Quanto all'industria, 

Finmeccanica, come già in passato, aveva una 

mostra stati ca bene organizzata che regge certamente 

il confronto con quella di EADS e che 

anzi è più funzionale, essendo prospiciente alla 

linea degli chalet. Bene anche il grande stand, 

dove oltre ai singoli prodotti, vengono presentati 

i sistemi complessi, con rappresentazioni 

che consentono anche ai non addetti ai lavori 

di comprendere concetti ostici come quelli dei 

sistemi netcentrici o di homeland security, mostrando 

che il gruppo italiano è in grado di fornire 

tutti gli elementi, dalle piattaforme in giù. 

Al salone erano presenti diverse altre aziende 

italiane, come Aero Sekur e Northrop Grumman 

Italia, per non parlare delle rappresentative 

industriale "regionali", che cercano lodevolmente 

di acquistare una dimensione internazionale. 

Avio, dal canto suo, mentre si prepara ad un 

cambio di proprietà {e mentre rimane in piedi 

l'ipotesi della quotazione in borsa; si discute 

anche di una vendita diretta), che, tra l'altro, 

porterà Finmeccanica, azionista di minoranza 

con quasi il15%, a valutare se rimanere o meno 

nel capitale dell'azienda motoristica, continua 

ad Investire in ricerca e sviluppo, ad entrare in 

nuovi programmi motoristici, ad ampliare il business 

orizzontalmente, in particolare nel campo 

deii'MRO, supporto logistico e tecnico e vuole 

sostenere anche il business spaziale, in particolare 

con il programma VEGA, che si awicina 

al lancio inaugurale, senza trascurare il coinvolgimento 

in nuove iniziative europee. 

Elettronica da qualche tempo presenta ai principali 

saloni nuovi prodotti. Due anni fa si era 

trattato del DIRCM ELT/572, frutto della collaborazione 

con la israeliana Elbit Elop. Quest'anno 

la novità della società romana, che festeggia 

i 60 anni di attività, è il LOKI, un sistema di 

guerra elettronica pensato specificamente per 

le esigenze della guerra netcentrica ed in grado 

anche di gestire la minaccia rappresentata 

dal cyberwarfare. Il sistema riesce a gestire 

sensori e sistemi di guerra elettronica "distribuiti", 

verificando la presenza di una minaccia 

{e se del caso isolando anche automaticamente 

il sospetto intruso) e nel caso coordinando la 

miglior risposta elettronica. LOKI utilizza sistemi 

di scoperta passivi ed attivi ed offre all'operatore 

la soluzione di risposta migliore. Il sistema 

è indipendente da specifiche piattaforme o 

missioni ed è suscettibile di applicazioni navali, 

aeree e, soprattutto, terrestri, dove i problemi 

da affrontare in contesto netcentrico sono 

forse ancora più complessi {e talvolta non evidenti 

a chi pensa di rendere netcentriche le 

proprie forze). 

e Rìpfoduzione lissrvata Rlt 

RID8/11

lnternationales 

Hubschrauberforum 

Michael Horst 

26 

Firmenprasentationen 

Die Veranstaltung wurde von einer Ausstellung 

der Produkte von 27 Firmen begleitet. 

Verschiedene Firmen stellten technische 

Lòsungsmòglichkeiten und ldeen vor, die 

zur Erhòhung der operationellen VerfOgbarkeit 

von DrehfiOglern im Einsatz beitragen 

und bestehende FahigkeitsiOcken 

schliel3en kònnen. 

CAE Elektronik GmbH stellte das System 

CAE Caesar vor. Dabei handelt es sich um 

einen .,Ganzkòrper-Traumapatient-Simulator" 

der vor allem aul3erhalb geschlossener 

Raume in verschiedenen 

Gelandearten, Klimazonen 

und anderen erschwerenden 

Situationen dazu dient, 

die Ersthelfer im Einsatz 

auszubilden. Der autono- 

me CAE Caesar kann ein 

weites Feld physiologischer 

Reaktionen - von traumatischen 

Verletzungen bis 

zur Reaktion auf Behandlungen 

- generieren. Das 

Sanitatspersonal erhalt 

- innerhalb verschiedener 

Szenarien - auf seine Behandlung 

Anzeichen von 

Vitalfunktionen und verbale 

Hinweise, von einleuchtend 

bis besorgt. Sind die 

TherapiemaBnahmen korrekt. 

stabilisiert oder verbessert 

sich auch Caesars 

Zustand. 

Der neue Trauma-Patient-Simulator wird 

nach intensiver Erprobung durch die U.S. 

Army und die U.S. Special Forces in wenigen 

Wochen auch for die Ausbildung 

in Europa verfOgbar sein. Durch seine Robustheit- 

i m Vergleich zu mehr klinisch orientierten 

Lòsungsansatzen - kònnen vor 

allem die lebensrettenden MaBnahmen 

der ersten zehn Minuten geObt und durch 

seine Durchhaltefahigkeit (mehr als vier 

Stunden) auch langere Ausschnitte aus der 

Prozesskette Forward-Air-MedEvac kOnftig 

mit hohem Realitatsbezug ausgebildet und 

trainiert werden. 

l

Heer 

Unter der Bezeichnung HELLAS (Helicopter 

Laser Radar) hat Cassidian ein Gerat zur 

Warnung vor Hindernissen beim Tiefflug 

von DrehfiOglern auf den Markt gebracht. 

Das Gerat ist bei der Bundespolizei (EC-1 35) 

und der Royal Thai Air Force bereits seit 

2002 i m Einsatz. FOr eine verbesserte Variante 

des Systems HELLAS A mit deutlicher 

Leistungssteigerung und ergonomischen 

Verbesserungen ist die Zulassung durch 

eine Flugerprobung erfolgt. Die Produktion 

fOr die Serienlieferung fOr den NH90 ist 

angelaufen. 

Hinderniswarnsystem fiir Drehfliigler 

HELLAS 

Ein System unter der Firmenbezeichnung 

,.Situational Awareness Suite" - frOhere 

Bezeichung DeViLA (Degraded Vision Landing 

Aid) - in der ersten Ausbaustufe fOr 

die gefahrlosen Landungen bei Staub und 

Schnee ist entwickelt. Ein Prototyp wurde 

auf einer CH-53 geflogen. Nach Aussagen 

der Firma soli im 11 1. Quartal ein Demonstrator 

verfOgbar sei n. In einer weiteren Ausbaustufe 

sollen weitere Fahigkeiten, z. B. 

sicherer Tiefflug in unbekanntem Gelande 

und unter allen Wetter- und Lichtbedingungen, 

entwickelt und integriert werden. 

Der CAMCOPTER S-100 

28 1 August 2011 · Strategie & Technik 

D\EHL 

t

giovedì 1 settembre 2011 estratto da pag 40-41 .. .. .. 

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chè le fregate "Lupo" ormai radiate, 

le FREMM si caratterizzano per un 

disegno a bassa "segnatura" radar, 

infrarossa e subacquea, un apparato 

propulsivo ottimizzato per attività 

di pattugliamento a bassa velocità 

.. cosl come richiesto dai più recenti 

impieghi operativi, dall'embarqo 

contro la Libia ad attività antipirateria, 

un sistema di gestione 

nave e combattimento particolarmen:e 

sofisticati e flessibili con 

sensori di missione e sistema d'arma 

che consentono di operare in 

autonomia o in supporto ad altre 

unità, unitamcnte ad un elevato livello 

di comfort per l'equipaggio. 

Ciò con una vita operativa prevista 

in 30 anni e ridotti costi d'esercizio 

e manutentivi rispetto alle attuali 

unità., grazie ad un sistema di monitoraggio 

e di gestione delle attività 

manJtentive preventive e correttive 

di nuova generazione. 

Con un dislocamento a pieno carico 

di 6.000 tonnellate, una lunghezza 

e larghezza rispettivamente di 

140,4 e 19,7 metri, ed un equipaggio 

di 120 elementi oltre al reparto 

volo (25 elementi) e personale del 

San Marco, le unità classe "Bergarnini" 

si caratterizzano per un sistema 

propulsivo ibrido di tipo COD 

LAG (COmbined Diesel-electric 

And Gas), con motori elettrici alimentati 

da generatori diesel lsotta 

Fraschini ed una turbina a gas 

Avio/Generai Electric LM 2500+G4, 

che consentono di raggiungere una 

velocità massima rispettivamente di 

16 n:Jdi (motori elettrici) e di oltre 27 

nodi con l'impiego combinato di motori 

elettrici e turbina a gas, un sistema 

integrato di gestione della piattaforma 

Seastema Qoint-venture Fincantieri/ABB) 

con elevata automazione, 

ed un sistema di combattimento 

più evoluto di quello della 

portaerei Cavour e dei caccia classe 

"Joria". Sviluppato da Selex Sistemi 

Integrati, che è anche responsabi 

e dell'integrazione, dispone di 

elevate capacità di comando. controllo 

e comunicazioni interne ed 

este-ne, queste ultime fornile da Sel 

ex Elsag con sistemi tradizionali, satellitari 

e data link, nonché un cornples3o 

dì sensori all'avanguardia, 

di'li 3istema radar EMPAR con antenna 

a scansione elettronica attiva 

facente parte del complesso per la 

difesa missilistica superficie-aria "allargata" 

SAAM-ESD, Extended Self 

Defence, (soltanto 2 delle 11 unità 

FREVIM in costruzione per la marina 

francese disporanno di tale capacità). 

al sistema SASS per la sorveglianza 

all'infrarosso a 360° di Selex 

Galileo, al sistema IFF di nuova generazione, 

al radar di ricerca aeronavale 

RAN-30X/I, alle due direzioni 

del tiro per l'armamento cannoniera 

NA-25 forniti da Selex Sistemi Integrati 

ed alla suite per la guerra elettronica 

del consorzio SIGEN, composto 

da Elettronica e Thales. con 

lanciatori per decoy di Oto Melara. 

La versione ASW presenta un complesso 

dedicato alla lotta contro le 

minacce subacquee, incentrato sui 

sistemi forniti da WASS e Thales Underwater 

Systems, che in aggiunta al 

sonar a scafo compreso di sottosistema 

antimine e lancìatori per siluri MU- 

90 (versioni GP & ASW) comprende il 

sonar a profondità variabile e la suite 

per la difesa antisiluro con cortina di 

scoperta trainata e lanciatori per inganni 

(questi ultimi montati anche 

sulla versione GP). L':mnamento è incentrato 

sulla famiglia mìssilistica del 

sistema superficie-aria Aster (15 e 

30) con 16 celle ed antinave Otornat!T'eseo 

lvlk.2/A (8 missili) o un mix 

(4 + 4) con sistemi missilistici ASW 

MI LAS (versione ASW) della partecipata 

Finmeccanica MBDA, mentre 

per la difesa rawicinata vengono imbarcati 

due mitragliere da 25 rnm ed 

il sistema Davide/Strales con il cannone 

Oto Melara Super Rapido da 

76/62 mm modificato e munizionamento 

guidato di ultima generazione. 

Sulla versione GP, uno dei due sistemi 

Davide/Strales è rimpiazzato dal 

cannone Oto Melara da t 27/64 mm e 

munizionamento convenzionale e 

guidato a lunga gittata Vulcano, mentre 

il sonar a profondità variabile e la 

cortina trainata siste-nati nello specchio 

di poppa lasciano spazio ad una 

zona di lancio e recupero per un battello 

veloce a chiglia da 11 metri, che 

si aggiunge ad un secondo sistemato 

sulla fiancata sinistra, presente anche 

sulla versione ASW. 

Al pari delle precedenti fregate, 

operative fra gli anni '60 ed '80, la cui 

classe portava lo stesso nome e prime 

unità nella storia navale militare 

ad essere dotate di ponte d1 volo e ricovero 

per velivoli ad ala rotante, anche 

le FREMM sono in grado di imbarcare 

ed operare con due elicotteri 

multìruolo di recente adozione 

NHindustries NH-90 NFH (oppure un 

NH-90 + un EH-101), il cui sviluppo 

della versione specifica navale è stato 

realizzato da AgustaWestland. 

Luca Peruzzi 

r-r-n 

FFR 

eco


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HIBHUGHTS FROM MAIS 2011 

Last month, Russian and other Post 

Soviet firms showcased their EW products 

at the MAKS 2011 Aerospace Salon 

held at Zhukovsy Airfield next to Moscow, 

where Western EW solutions were 

also offered for Russian platforms. 

Russia's Kaluga Scientific Research 

Radio Technical Institute (KNIRTI), in 

association with the Rostechnology 

marketing firm, displayed the SAP 14 

group escort jammer, destined for the 

Flanker series aircraft (mostly Su-30MK) 

and Su-32 Fullback. Operating in the 

D-F band, the massive unit can be fitted 

onto the centerline of the aircraft 

with a deep pylon fitted between the 

engines. It is said to have wide band 

active antenna arrays, and is using a 

multi-channel DRFM. 

Belorussian 558 Aircraft Repair Plant 

displayed the Satellite self-protection 

jamming pod which, according to the 

manufacturer, is working in the old X 

band. It ca.n be fitted along the standard 

APU-72 launch rail of the R-73 (AA-11) 

air-to-air missile. It is known to have 

been exported to Kazakhstan when its 

fleet of Su-27 aircraft were the BM and 

UBM standard. 

Ukraine's Adron Research and Development 

of Kiev displayed the T-325 

Adros jamming pod, which combines the 

Adros KT-30 infrared countermeasures 

station with KUB 26-50 (both 26- and 

50-mm) flare dispensers into a single 

unit fitted to the side of the aircraft. 

First and foremost, it is destined for the 

An-26, 30, 32 series of tactical transports 

and the An-140 light transport, as well 

as Mil and Kamov helicopters. According 

to the manufacturer, its jammer is 

capable of jamming missile seekers, not 

just with amplitude-phase modulation 

(APM), but also with frequency-phase 

modulation (FPM) and pulse-position 

modulation (PPM). 

Italy's Elettronica h ad a level of presence 

at MAKS 2011 similar to shows 

like Farnborough or the Paris Air Show. 

Although not confirmed by the company, 

the ELT/568(V)2 solìd state self 

protection system, which it offered as 

part of the failed Russian MiG-35 proposa\ 

to India, may still have found its 

way to the Indian Air Force's MiG-29UPG 

r-r-n 

FFR 

eco 

mid-life upgrade program. Just a due: 

the rectangular antenna pod, housing 

the system's aft-looking phased array 

- the mock-up of which has been displayed 

by Elettronica for years - bears 

a strong resemblance to the one seen on 

the MiG-29UPG prototype first flown at 

Zhukovsky in February. Its location on 

the base of one of the vertical fins also 

coincides with the company's mock-up. 

-G. Zord

mercoledì 14 settembre 2011 estratto da pag 6-6 .. .. .. 

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direttore: Umberto La Rocca 

I l 

IL SECOLO XIX 

rrn 

FFR 

eco 

.... 

MA l NUOVI CONTRATTI HANNO AVUTO UN CALO DEL 40% 

L'ITALIA TRA I BIG DEL MERCATO, 

ESPORTAZIONI PER2,7 MILIARDI 

LONDRA. A Londra l'Italia è fra i 

big. n posto ai vertici della classifica 

è garantito dai dati. Nel 2010 le 

anni italiane consegnate hanno 

raggiunto il valore di 2, 7 miliardi di 

euro ( +550 milioni rispetto al 

2009, pari a + 25%), il più alto dal 

lontano 1997. Quest'importo è fra i 

più significativi, in quanto indica le 

armi effettivamente esportate, 

mentre il valore inerente i contratti 

può risentire di annullamenti di 

ordinativi e di spese spalmate su 

più anni. 

I nuovi contratti, autorizzati 

dall'Esecutivo, sono passati da 4,9 

miliardi nel2009 a 2,9 miliardi nel 

2010, quindi con un calo del 40%. 

Una contrazione dovuta alla crisi 

che ha penalizzato i budget militari 

a livello globale. 

Al primo posto fra i paesi destinatari 

c'è la Germania con 330 milioni, 

seguono due Paesi belligeranti, 

Regno Unito con 249 milioni 

ed USA con 238, poi nell'ordine 

Francia con 228, India con 171; 

l'Arabia Saudita con 142, la Spagna 

con 116,la Malaysia con 105, la Libia 

dominata fino a pochi mesi fa 

da Gheddafi con 101; la Turchia 

con 89, il Qatar con 68, il Marocco 

con 59; i Paesi Bassi con 57, gli 

Emirati Arabi con 55, il Pakistan 

con53,l'Australiacon50,laRomania 

con 49, l"Egitto l'Oman e la Nigeria 

tutti e tre con 45 milioni, Cipro 

con 43, il Venezuela con 35, 

Singapore Polonia ed Austria con 

34, il Kuwait con 26, la Norvegia 

Elicotteri del gruppo Finmeccanica 

con 23, l'Algeria con 19, il Giappone 

con 18, la Colombia con 17, il 

Messico con 14, il Brasile con 13, la 

Nuova Zelanda con 8, la Corea del 

Sud l'Indonesia e la Thailandiache 

SPESE MINORI 

La recessione ha 

costretto i governi 

degli Stati più ricchi 

a tagliare i budget 

militari 

sfiorano i tre milioni, Taiwan in 

perenne stato di tensione con Pechino 

con 1,5, l'Ecuador con 1,2 ed 

addirittura la Cina con 1,1. 

Le principali imprese esportatrici 

sono quelle del gruppo 

Finmeccanica, l'holding di cui è 

presidente Pierfrancesco GUarguagliani 

e che ha quale azionista 

di riferimento il Ministero dell'economia 

ed è fra le prime dieci 

società mondiali per fatturato militare. 

La prima azienda del gruppo è 

AleniaAeronautica con 574 milioni, 

seguita da Agusta con 541 e 

Whitehead Alenia (siluri navali) 

con267milioni.Alquartopostoc'è 

Fincantieri (cantieri navali), 

un'altra azienda pubblica, con 201 

milioni. Seguono poi altre due 

aziende Finmeccanica: Mbda Italia(chesioccupamissili)eOtoMelara 

(che fabbrica cannoni, molti 

dei quali utilizzati dagli eserciti 

della Nato) entrambe con 188 milioni. 

Per completare l'elenco delle 

prime dieci aziende, seguono, nell'ordine 

Microtecnica con 136 milioni, 

Elettronica (sistemi elettroniCI) 

con 119 milioni, Selex SI (sistemi 

elettronici, anche questa 

della holding Finmeccanica) con 

93 ed Avio con 84. Le prime sei 

aziende del comparto sono tutte 

appartenenti, in qualche modo, allo 

Stato italiano. 

ST.TR. 

© RIPRODUZIONE RISERVA T A

venerdì 28 ottobre 2011 estratto da pag 109-113.. .. .. 

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direttore: Gianni Gambarotta diffusione: 120714

"Etjj 

venerdì 28 ottobre 2011 nMttUtam "''""0 ,, pag 109-11 

sicurezza i t». C'è poi chi si è special izzato in 

soluzioni hi-cech per seccori molto specifici, 

come il traspono pubblico: ·di nostro sistema 

di bigliecmzione elerrronica Metrebus 

viene uti lizzato dali"Acac sia nelle smzioni 

della merropolitana sia sulla sua flotra d i 

bus», racconra Giuseppe Russmri, ad della 

Claves, parcecipara dal gruppo mu ltinazionale 

Vix Technology. E la socierà romana 

commercializza anche le vending machine 

che erogano i biglierci. 

Passando ai big, nel quartiere del Torrino 

I'Ib m ha il suo Laboratorio Tivoli, la più 

grande suurcura italiana del gruppo a occuparsi 

di sviluppo sofrware. Proprio qui è sta 

direttore: Gianni Gambarotta diffusione: 120714 

co anche inaugurato un cenrro dedicato al l anciato re Vega del gruppo Avio 

cloud compuring. Dall"alcm parre della ciccà, 

a Casal Boccone, si inconrm invece l'headquarrers di uno dei 

g iganri italiani del settore, il gruppo Almaviva di Alberro Tri- IN VOLO SULLA TI BURTINA VALLE V 

pi (che oggi lo presiede, mencre il figlio Marco è ad): 900 milioni 

di euro di farrumto 2010, 24 mila collabomrori di cui 9 

m ila all'esrero, sedi in Cina e in Brasile e business che spaziano 

dall'outsOLtrcing informatico alle tecnologie per il gioco, ai servizi 

di Crm. Quesri ulrimi fanno parre anche dell'offerta del 

ge era l'alrro un ruolo chiave nel progmmma Eurofighrer Typhoon 

e nel Joinc scrike lighcer. Ma la filiera producriva è force: 

secondo la Filas, società regionale che si occupa di soscegno ai 

processi di sviluppo e di innovazione e gesrisce il Disrrecco tecnologico 

dell 'aerospazio, sono 250 le aziende grandi e piccole 

acrive nel comparto, per un faccuraco di circa) miliardi di euro. 

Jn primo piano resra la bra lassi a Fin meccanica, con i si scemi 

e mdar per la difesa e per la gesdone del cmHico aereo e aeroporruale 

di Selex Sistemi integra ti (srabilimenro stù la Tiburtina), 

le soluzioni sacellirari di Telcspazio (jv Finmeccanica 

T h a les), i sistemi avionici e le reti di comunicazioni per la difesa 

di Sclcx Elsag (naca quesr'anno dalla fusione era Elsag 

D atamat e Selcx Com m unjcarions, sedi a Genova, Roma e 

Milano). Nella Tiburcina valley c'è anche, dal 1955, la sede di 

Elc rtro nica, il gruppo guidaro da Enzo Benigni e specializzaco 

in apparati per la difesa elercronica. 

A Colleferro si concencmno poi le acdvirà spaziau del gruppo 

torinese Avio e in particolare lo sviluppo del lanciacore per saceli 

id Vcga, di cui la Elv (jv Avio-Agenzia spaziale italiana) è 

prime concracror. Poche secdmane fa il Vega ba lasciaro il Lazio 

per essere crasferiro via nave nella Guyana francese, dove 

inizierà la campagna di lancio in vista del primo volo. E agestire 

il centro spaziale di Kourou, da cui sono parti d anche curti 

i lanci del programma Ariane, è un'alrra società romana, la 

V itcociset della famiglia Crociani, il cui core business sono i 

sistemi elecrronici e informacici per usi civi li e militari. 

DAl VACCINI Al BIOTECH 

Secondo l'ulrimo mpporro Bankiralia L'ecrmomia del Lazio, il farmaceurico 

fa parre del poker di secrori (gli alcri sono mezzi di 

rmsporro, prodotti chimici e perroliferi) che insieme generano 

il60% delle vendire regionali all'escero e hanno prodocro i due 

cerzi della crescita delle esportazioni corali registrata nel 2010 

(+25,2%). Tra PomC'.t.ia, Aprilia, Larina e frosinone si concentrano 

del resco, accamo alle aziende locali, le sedi iraliane di 

gruppo Eng ineering, alcro big che copre w rea 

la carena del valore del software. Quorara dal 

2000, l'azienda presieduta dal fondacore Michele 

Cinaglia è tra i leader italiani nella fornitura 

di servizi Ir, con l"amminisrmzione pubblica 

come clieme principale. Sul versanre comunicazioni 

non si può ovviamente dimencicare 

\'

26 AERONAUTICA & DIFESA 

Forza NEC a Montelibretti 

Si è svolta il 7 ottobre, 

presso il Centro Polifunzionale 

di Sperimentazione 

dell'Esercito a Montelibretti 

(Roma). la cerimonia per il 

31 ° anniversario della costituzione 

del Corpo degli Ingegneri. 

A dare particolare 

risalto all'evento è stata la 

presenza del capo di stato 

maggiore dell'Esercito Italiano. 

gen. Giuseppe Valotto, 

accolto dal capo del Corpo 

degli Ingegneri gen. 

Gianfranco Giglio. 

Alla cerimonia hanno preso 

parte le più alte cariche 

militari, tra le quali il segretario 

generale della Difesa e 

direttore nazionale degli Armamenti 

gen. Claudio Debertolis 

ed il comandante logistico 

dell'Esercito gen. 

Rocco Panunzi. nonché i 

vertici delle società leader 

dell'industria per la difesa. 

Selex Sistemi Integrati ha 

partecipato alla celebrazione 

esponendo tutti i principali 

sistemi del programma 

"Forza NEC" (Network Enabled 

Capabilities). Oltre alla 

parte sistemistica. Selex Sistemi 

Integrati ha presentato 

nella mostra statica il "Lyra" 

sul "Lince", il veicolo leggero 

multiruolo per applicazioni 

di scoperta equipaggiato 

con il "Lyra 10". un radar 

di piccole dimensioni 

nato specificatamente per 

applicazioni di Homeland 

Protection e disponibile sia 

per installazioni fisse su torre 

o su veicoli sia per applicazioni 

portatili. 

Nel programma "Forza 

NEC" Selex Sistemi Integrati 

è prime contractor e capofila 

del gruppo industriale 

costituito da altre società 

Finmeccanica, come Selex 

Elsag, Selex Galileo. Oto 

Melara. AgustaWestland, 

MBDA Italia. Del team industriale 

fanno inoltre parte le 

Elettronica. lveco, Engineering 

Ingegneria Informatica. 

il Consorzio lveco-Oto Melara 

ed il raggruppamento 

temporaneo d'impresa Soldato 

Futuro. 

Selex Sistemi Integrati. in 

particolare, riveste il ruolo di 

fornitore principale, di integratore 

del sistema e di 

azienda di riferimento per la 

definizione dell'architettura 

complessiva. 

Novembre 201 1

Novembre 2011 

La corvetta Abu Dhabi prosegue le prove 

Dopo aver completato 

con successo, lo scorso 

settembre, le prove di piattaforma 

iniziate a luglio della 

prima corvetta antisom 

della classe "Abu Dhabi", 

destinata a entrare in servizio 

con la marina degli Emirati 

Arabi Uniti, Fincantieri il 

3 ottobre ha annunciato di 

aver ottenuto un contratto 

per la fornitura di ulteriori attività 

legate ai test ed alla 

qualifica del sistema di 

combattimento della nave, 

comprensivo dei sistemi 

d'arma di superficie e subacquei. 

Costruita presso i cantieri 

di Riva Trigoso e del Muggiano, 

e derivata come progetto 

dalle unità classe "Comandanti" 

della Marina Militare, 

la corvetta da 1.650 t 

Abu Ohabi (P 191) dispone 

di un sistema di combattimento 

fornito da Selex Si- 

sterni Integrati, che si occupa 

anche dell'integrazione 

del medesimo, quale fornitura 

diretta a Fincantieri da 

parte della marina degli 

Emirati. Quest'ultimo è incentrato 

sul sistema di comando 

e controllo IPNS/R. 

una suite di sensori che 

comprende la versione navale 

del radar multifunzionale 

di nuova generazione 

"Kronos 30 NV" con IFF integrato 

forniti sempre dalla 

Selex Sistemi Integrati, insieme 

ad una direzione del 

tiro radar/elettro-ottica NA- 

30S ed una elettro-ottica 

"Medusa" Mk.48, radar di 

navigazione e sistema di gestione 

della plancia di GEM 

Elettronica, un complesso 

per la guerra elettronica EW 

con ESM (Eiectronic Suppor! 

Measures) "Seai-H" di 

Elettronica e lanciatori per 

esche multispettrali Rhein- 

metall MASS, nonché una 

suite elettro-acustica. Quest'ultima, 

fornita da WASS, 

comprende un complesso 

sonar composto da un sistema 

a scafo e da uno rimorchiato 

di Thales Underwater 

Systems, oltre a due lanciatori 

per esche contro-siluro 

WASS. L'armamento cannoniera, 

fornito da Oto Melara. 

è invece incentrato sul "Super 

Rapido" con scudo 

stealth da 76/62 mm e da 

due sistemi a controllo remoto 

"Marlin" con cannone 

da 30 mm, mentre quello antinave 

è rappresentato da 4 

sistemi missilistici MBDA 

"Exocet" Block 3. 

Il contratto per la fornitura 

della corvetta Abu Ohabi 

comprende anche un'opzione 

per una seconda unità. 

di cui la marina degli Emirati 

è interessata all'esercizio. 

Luca Peruzzi 

AERONAUTICA & DIFESA 27

lunedl 14 novembre 2011 

_,DefenseNews 

Logistics Support for ATR 

Alenia Aeronautica has 

been a'Nm:ded a five-year, 100 

million euro ($137.6 million) 

contract for logistical support 

for Italian ATR 72 mariti me 

patrol aircraft; parent company 

Finmeccanica said 

The It:alian Air Force has 

ordered four of the planes. 

The logistics conll:act includes 

"the implementation 

or a series of configurations 

designed to improve the capabilities 

of the aircraft when 

deployed on maritime patrol 

and surveiUance activities,· 

Rome-based Finmeccanica 

sai d in a statement. 

Italian elPctronics company 

EIPttronica also announced 

thatits ELT/800 signals 

intelligencP syst.em wUl 

be installPd on ali fom· aircraft 

under a 12 million emo 

conll:act signecl with Alenia 

estratto da pag 34-34

FLIGHT 

ii •••.•••••.••.•• 

martedì 6 dicembre 2011 estratto da pag 15-15 .. .. .. 

.. .. .. 

.. .. .. 

.. .. .. 

The ltallan defence mlnlstry ls conslderlng the Praetorlan verslon 

ARMED TRANSPORTER LUCA PERUZZI GENOA 

Alenia poised to choose 

its weapons for C-27 J 

Alenia Aeronautica is poised 

to decide on the weapons fit 

for a proposed arrned version of 

its C-27J Spartan tactical transport 

being considered by the Italian 

defence rninistry. First details 

of the so-called "Praetorian" variant 

of the twin-turboprop were 

revealed at the Paris air show in 

Jtme, with the airframer offering 

the development to support "typical 

commando missions". 

A choice will be made soon on 

whether to equip the C-27J with a 

20nun or 30mm carmon, the airframer 

said. The configuration 

will also incorporate an electrooptical/infrared 

sensor for target 

acquisition and tracking applications. 

The new variant would 

also be fitted with an enhanced 

self-protection suite, including 

directional infrared countermeasures 

eqtùpment from Elettronica. 

The Praetorian concept has 

been developed by a combined 

company and defence ministry 

team, with the aim of satisfying 

Italian and export requirements. 

Other key elements include Selex 

Sistemi Integrati's "Fle.xMis" rollon/roll-off 

command, control, 

communication and intelligence 

rnodule, plus multiple data links, 

satellite communications equiprnent 

and secure radios. 

Separately, Elettronica will supply 

self-protection eqtùpment for 

the Italian air force's future AgustaWestlandAW101 

combatsearch 

and rescue helicopters. It vvill deliver 

11 Vrrgilius systems, each 

combining electronic support 

rneasures and radar warning receiver 

equipment. Vrrgilius will 

serve as electronic warfare suite 

manager for a wider subsystem to 

include a missile warning system, 

directional infrared countermeasure 

equipment, chaff and flare dispensers 

an d a radar jarnmer. • 

See ltaly Speclal P24 

8 

l!i 

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Aeronautica & Difesa - Gennaio 2011 - ELT

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