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RISERVA NATURALE DELLA VAL ROSANDRA ... - Cral Araba Fenice

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<strong>Araba</strong> <strong>Fenice</strong> Veneto www.cralaraba.com E-mail : cralaraba@gmail.com fax 0498995614<br />

<strong>RISERVA</strong> <strong>NATURALE</strong> <strong>DELLA</strong> <strong>VAL</strong> <strong>ROSANDRA</strong><br />

CARSO TRIESTINO E SLOVENO – DOMENICA 24 MARZO 2013<br />

La gita è interamente dedicata alla visita della Riserva naturale della val Rosandra: si avrà<br />

l'impressione d'essere in alta montagna ed invece ci si trova a pochi passi dal mare. Il torrente<br />

Rosandra ha scavato il suo passaggio incidendo una stretta valle dalle aspre pareti che fin dai<br />

primordi dell'alpinismo furono per gli scalatori triestini le loro difficili palestre d’arrampicata.<br />

Saranno date interessanti spiegazioni sulla storia della valle (ci sono testimonianze di ogni forma e<br />

momento del vivere umano, dalle grotte fino all'epoca attuale). Il percorso si propone di risalire<br />

l’intera valle del torrente Rosandra, fino alle sua sorgente.<br />

IL PROGRAMMA <strong>DELLA</strong> GITA: indicazioni e orari<br />

Ore 6.30 Padova. Partenza con pullman riservato dal parcheggio di via Transalgardo 2. Percorsa<br />

l’autostrada A/4 e lambita Trieste, si uscirà allo svincolo “Grandi Motori” raggiungendo in breve<br />

Bagnoli, il paese situato all’imbocco della Val Rosandra, da dove avrà inizio la nostra escursione a<br />

piedi<br />

Ore 9.30 Bagnoli (punto 1). Incontro presso il Centro Visite della val Rosandra con il nostro<br />

amico triestino, Sergio Ollivier. Dopo aver visitato esternamente la sorgente dell’Antro di<br />

Bagnoli, si attraverserà l’interessante paese carsico raggiungendo il vicino rifugio Cai Premuda, il<br />

secondo più basso d'Italia (90 m).<br />

Ore 10.00 Rifugio Premuda (punto 2). Partenza dal rifugio (ora apprezzato ristorante). Si<br />

percorrerà il sentiero principale, già via del commercio del sale, che si addentra fra le dirupate<br />

pareti della valle (una bella cascata durante il percorso), raggiungendo in ½ ora il paesino di<br />

Bottazzo, dove si farà una breve sosta di ristoro avvalendosi di una accogliente trattoria. Incontro<br />

con un gemellato gruppo di escursionisti triestini.<br />

Ore 10.45 Bottazzo (punto 3). Con un sentiero recentemente ripristinato si entra in territorio<br />

sloveno, salendo allo sperone roccioso su cui si notano i resti del castello medioevale dei<br />

“Funfenberg”. Qui si potrebbe pervenire anche partendo da Draga. Percorso per un breve tratto la<br />

bella pista ciclabile che è stata ricavata dal tracciato dell’ex-ferrovia Trieste-Erpelle, si scende con<br />

una facile traccia all’insellatura dove passa l’affluente Krvavi Potok (Rio del Sangue). Da qui parte<br />

una vecchia carrareccia ora in disuso, con la quale si traversa (sono di parziale ostacolo alcuni<br />

alberi caduti) tenendosi alti rispetto al torrente. Due facili deviazioni consentirebbero la discesa al<br />

greto, che però è possibile percorrere solo se il torrente è in periodo di magra. Poi, con una breve<br />

risalita si va a sfociare su un grande ripiano erboso. Transitando al limite del bosco, si raggiunge<br />

un’ex-caserma militare, da vent’anni abbandonata e perciò molto degradata. Nei pressi parte una<br />

carraia ora rovinata dalle acque che, se non in ritardo sugli orari, permetterà ai più veloci di<br />

scendere fino al letto del Rosandra, proprio nel punto dove si trovano i resti di un vecchio mulino.<br />

Ore 12.00 Mulino sul Rosandra (punto 4). Passando sulla sua roggia, si supera con attenzione il<br />

punto dove confluisce un affluente. Risalendo di poco, bisogna rintracciare l’inizio di un vecchio<br />

tratturo ora non più frequentato che risale un solitario ambiente boschivo e sbuca in un importante<br />

incrocio di carrarecce.<br />

Ore 12.30 Incrocio (punto 5). Qui perverranno più direttamente i meno allenati che partendo dalla<br />

caserma abbandonata useranno una carrareccia che può risultare piuttosto fangosa, che proviene,<br />

attraversata la pista ciclabile, dal sovrastante paese di Mihele e poi, guadato il torrente, prosegue<br />

nel versante opposto, costituendo un importante modo escursionistico per collegarsi direttamente<br />

al dirimpettaio paesino di Beka. Si prende invece una comoda traccia traversale e alla prima<br />

occasione si scende, raggiungendo in breve i grandi prati che fiancheggiano la sponda<br />

settentrionale del Rosandra. Si procede seguendo, per comodità di passaggio e bellezza


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paesaggistica, le ampie distese erbose, delle vecchie zone di pascolo, tenendosi sempre vicini al<br />

torrente, che qui compie alcuni meandri. Arrivati al punto dove convergono due carrarecce che<br />

potrebbero costituire un meno attraente percorso alternativo, si continua lungo la valle che ora si<br />

restringe, delimitata da due erti versanti. Il transitare in questa solitaria zona, ingiustamente non<br />

curata e valorizzata, risulta molto suggestivo. Alla prima occasione, rappresentata da un tratturo in<br />

salita, si lascia il fondovalle per raggiungere il passaggio sottostante il ponte dove passa la strada<br />

che collega Kozina al paesino di Klanec, in italiano San Pietro di Madrasso. Passando tra le case,<br />

che sono state in buona parte rinnovate, e costeggiato un laghetto che riforniva d’acqua l’ex-<br />

ferrovia, si arriva al centro del paesino, dove c’è un bar utile come punto di ristoro.<br />

Sosta per il pranzo al sacco.<br />

Ore 13.30 Klanec-San Pietro di Madrasso (punto 6). Si riprende il cammino salendo alla chiesa<br />

del paese, che è preceduta da un grande tiglio, e poi si prosegue seguendo una locale strada<br />

asfaltata che transita nella zona dove ha origine il torrente Rosandra. Giunti a un bivio si prende<br />

una stradina che in breve ci porta all’appartato paese di Ocizla.<br />

Ore 14.15 Ocizla- Occisla (punto 7). Attraversato il piccolo paese carsico (qui si trova l’ostello<br />

Ociski Raj) si arriva alla chiesa di S.Maria Maddalena, posta su un promontorio che domina una<br />

vasta conca carsica.. Con un tratturo si scende nella grande depressione seguendo un percorso<br />

geologico (segnavia giallo) che permette di visitare gli imbocchi di ben quattro inghiottitoi. In<br />

successione si visiona la voragine di Occisla, che si potrebbe discendere al suo fondo, seguendo<br />

una grotta accessoria, la grotta della cascata, quella dell’arco naturale e infine si passa a fianco del<br />

pozzo di Beka. Gran parte dell’acqua, dopo un percorso sotterraneo sconosciuto, ritornerà<br />

all’esterno a Bagnoli. Si esce dalla conca carsica raggiungendo una strada campestre proveniente<br />

dal vicino paese di Beka; qui ha origine il rio Grisa che si unisce al torrente principale al ponte di<br />

Bottazzo. Se in anticipo sui tempi si potrà raggiungerà per la visita il paesino di Beka,<br />

Ore 15.15 Beka (punto 8). Ripartenza. Percorrendo la strada bianca che ci porterebbe al castello<br />

di Socerb-San Servolo, giunti a un bivio si prende a destra una comoda carrareccia con la quale si<br />

attraversa, con un lungo tragitto pianeggiante, il bordo orientale dell’altopiano di San Servolo, fino<br />

a rientrare in territorio italiano presso la “sella del monte Carso”.<br />

Ore 16.15 Sella del monte Carso (punto 9). Per scendere si prende la mulattiera segnalata n° 25<br />

che si tiene alla base delle verticali pareti del crinale della val Rosandra (dove si aprono le difficili<br />

vie d’arrampicata), e che infine sfocia sul sentiero principale della val Rosandra. Se non in ritardo,<br />

a metà discesa si devierà su uno stretto sentiero che dapprima perviene all’aerea cresta del cippo<br />

dedicato a Emilio Comici (eccezionale la veduta panoramica) e poi scende a raggiungere l’antica<br />

chiesetta di Santa Maria in Siaris. Da qui, con un sentiero tracciato tra i ghiaioni, si scende al<br />

sentiero principale, nel punto dove s’intravede nuovamente la cascata. Qui saluteremo il gruppo<br />

dei triestini che concluderanno la loro gita ritornando a Bottazzo. Infine, seguendo in discesa il<br />

sentiero di fondovalle si raggiunge il piccolo borgo di Bagnoli superiore e il rifugio Premuda.<br />

Ore 17.30 Rifugio Premuda (punto 2). Sosta di un’ora nel ristorante-rifugio per festeggiare la<br />

conclusione dell’escursione nella val Rosandra, con bicchierata e di un primo piatto composto<br />

di un bis di gnocchi con gulasch e pasticcio.<br />

Ore 18.30 Ripartenza dal rifugio Premuda. In 15 minuti, camminando a fianco del torrente<br />

Rosandra, si raggiunge il paese di Bagnoli e il nostro pullman.<br />

Ore 19.00 Bagnoli della Rosandra (punto 1). Partenza con la corriera per il viaggio di rientro. Si<br />

farà il medesimo tragitto stradale fatto all’andata.<br />

Ore 21.30 Padova. Arrivo in città; fine della gita.<br />

Il programma sarà strettamente osservato, salvo cause di forza maggiore.<br />

Durata circa 6,5 ore di cammino. Dislivello salita-discesa metri 500 circa.<br />

Difficoltà: E. - Mappa di riferimento – Carta Tabacco di scala 1:25000 n° 47.


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Caratteristiche tecniche: la gita si svolgerà seguendo sentieri e carrarecce non segnalate,<br />

con percorso vario, solo talvolta impegnativo ma mai pericoloso.<br />

Opportuni i bastoncini e scarponi ed abbigliamento da escursione. PRANZO A SACCO<br />

COSTO. (pullman,,assicurazione infortuni,bicchierata e degustazione finale):<br />

Base 50 pax Soci dip.ti/pensionati banca € 16.00 Soci Fitel € 20,00<br />

Base 40 pax Soci dip.ti/pensionati banca € 20.00 Soci Fitel € 25,00<br />

Info: Segreteria <strong>Cral</strong> tel. 345 5787523 o Fabris Ennio uff. Banche 049 6992378<br />

ADESIONI ENTRO IL 11 MARZO 2013<br />

DA SPEDIRE A CRAL ARABA FENICE - SEGRETERIA<br />

Adesione all’escursione “Riserva Naturale Val Rosandra”<br />

Il/la sottoscritto/a ________________________ Cellulare _______________<br />

Ufficio / Agenzia _______________________________ tel._______________<br />

Intende aderire alla gita “Riserva naturale della Val Rosandra 24.03.2013 assieme a:<br />

___________________________________________________________________________________________________<br />

___________________________________________________________________________________________________<br />

Autorizzo l’addebito di € ______________. Sul c/c ……………………………….<br />

presso l’agenzia di ………………………………………. codice interno …………<br />

I soci Fitel non clienti di Banca Antonveneta dovranno effettuare il versamento con bonifico<br />

a favore <strong>Cral</strong> <strong>Araba</strong> <strong>Fenice</strong> Veneto IBAN: IT19A0504012159000001420363 l’Agenzia Centrale<br />

Padova con causale : quota Riserva naturale della Val Rosandra del 24.03.2013.<br />

Data, __________. Firma __________________________<br />

Val Rosandra Chisetta di Santa Maria in Siaris


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