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scheda-teatro-completa 2013 - Gek Tessaro

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IL TEATRO DISEGNATO<br />

DI<br />

GEK TESSARO<br />

www.gektessaro.it https://www.facebook.com/pages/<strong>Gek</strong>-<strong>Tessaro</strong>/218301081537401<br />

contatti: gek.tessaro@libero.it Lella Marazzini 338 2751767


Si spegne la luce, la notte è arrivata<br />

si può dare inizio alla matta sfilata.<br />

E come immaginerete già,<br />

il circo delle nuvole eccolo qua.<br />

<strong>Gek</strong> <strong>Tessaro</strong>, Il circo delle nuvole,<br />

Fanucci, Roma, 2007<br />

Nota tecnica<br />

Indispensabile l’oscurabilità della sala<br />

Montaggio: 2 ore<br />

Durata: 50 min<br />

Età: per tutti<br />

Genere: “<strong>teatro</strong> disegnato”<br />

narrazione con lavagna luminosa<br />

“Il signor Giuliano non è cattivo e nemmeno farabutto / ma<br />

per essere felice deve comperare tutto”.<br />

Quando tutto è già suo, altro non gli rimane che comperarsi<br />

il cielo. E in cielo, sopra le nuvole, ci sta un circo, un circo<br />

molto speciale fatto di personaggi bizzarri e poetici, scherzi<br />

della natura e creature improbabili.<br />

Adesso Giuliano è diventato il padrone del circo ed è anche<br />

l’unico ad assistere dello spettacolo che sta per cominciare<br />

sulla pista. Ma governa qualcosa che è fatto di nuvole, di<br />

niente, della materia dei sogni e alla fine si<br />

dovrà rassegnare: non tutto si può comperare.<br />

E’ facile sollevare un treno coi vagoni,<br />

quindici uomini anche se sono ciccioni,<br />

un sacco di patate, una mucca intera,<br />

un camion, una moto e una grassa parrucchiera.<br />

Ma prova a sollevare chi solo si sente<br />

E vedrai che non è una cosa facile per niente.<br />

Ci vuole una forza davvero straordinaria<br />

perché chi è a terra si senta per aria.<br />

Questo è l’uomo più forte, più forte che ho incontrato<br />

ha sollevato me che ero stato abbandonato.


In un prato apparentemente<br />

Sembra che non ci sia quasi niente<br />

I fiori, gli steli, le foglie qua e là<br />

Ma siamo sicuri che sia tutto qua?<br />

Se in mezzo all’erba ti metti a cercare<br />

Tanti piccolini potrai incontrare<br />

Corrono, saltano, son birichini<br />

Ecco a voi i bestiolini.<br />

<strong>Gek</strong> <strong>Tessaro</strong>, I Bestiolini,<br />

Franco Cosimo Panini Editore,<br />

Modena, 2009<br />

Nota tecnica<br />

Indispensabile l’oscurabilità della sala<br />

Montaggio: 2 ore<br />

Durata: 40 min<br />

Età: per tutti<br />

Genere: “<strong>teatro</strong> disegnato”<br />

narrazione con lavagna luminosa<br />

La danza sgangherata dei molesti<br />

ma tenerissimi abitanti dei prati<br />

Non abbiamo in bocca le tue stesse parole<br />

Ma a riscaldarci è lo stesso sole<br />

La stessa acqua a dissetarci<br />

Siam bestiolini cosa vuoi farci?<br />

Eccoci qua, siamo gli insetti<br />

In verità assai piccoletti<br />

Ma la statura è uno strano affare<br />

Avvicinati e grandi ci farai diventare.<br />

Il più piccino di voi bambini<br />

È gigantesco per noi bestiolini<br />

Se lo vediamo la cosa è sicura<br />

Tremiamo di spavento, tremiamo di paura.<br />

Dall’omonimo libro edito da Panini prendono vita storie<br />

di insetti e di altri piccoli abitanti del prato.<br />

La narrazione è allegra e giocosa, tenera talvolta,<br />

semplice tanto da essere adatta ad un pubblico anche di<br />

piccolissimi, ma ricca al contempo di spunti di riflessione<br />

su temi molto impegnativi.


Il cuore dei matti<br />

Il cuore dei bambini<br />

Il cuore degli alberi<br />

Il cuore dei giardini<br />

Il cuore delle bestie<br />

Il cuore dei vulcani<br />

Il cuore delle dita<br />

E il cuore delle mani<br />

Il cuore dei ponti<br />

Che uniscono i posti<br />

I cuori che vanno<br />

I cuori rimasti<br />

Il cuore di mia madre<br />

Il cuore della notte<br />

Il cuore generoso<br />

Il cuore di Chisciotte<br />

L’omonimo libro, edito da<br />

Carthusia, contiene il DVD<br />

dello spettacolo<br />

Nota tecnica<br />

Indispensabile l’oscurabilità della sala<br />

Montaggio: 2 ore<br />

Durata: 50 min<br />

Età: per ragazzi dai 8 anni e per adulti<br />

Genere: “<strong>teatro</strong> disegnato”<br />

narrazione con lavagna luminosa<br />

GEK TESSARO<br />

Lo spettacolo propone un percorso di suggestioni liriche sul tema dei<br />

cuori in viaggio. Il leitmotiv è il Don Chisciotte, il cuore del cavaliere<br />

errante. E’ la lettura che lo farà diventare matto, la lettura come forza<br />

travolgente ed inarrestabile, la lettura come magia.<br />

E’ quindi il leggere ad acquistare un ruolo centrale in questa libera<br />

rivisitazione dell’immortale personaggio di Cervantes<br />

Il cuore di Chisciotte è uno spettacolo visionario e poetico. I cuori<br />

diventano i diversi temi trattati dal Cervantes per descrivere la figura<br />

del cavaliere errante.<br />

Il cuore dei matti. Il tema della pazzia, ma anche del coraggio.<br />

Il tema per eccellenza donchisciottesco, il combattere contro i mulini a<br />

vento, l’inutilità del gesto ma anche la bellezza dell’ostinazione, della<br />

resistenza, anche nella consapevolezza dell’impossibilità di vincere, il<br />

tema dell’onestà, dell’etica.<br />

Il tema del viaggio e della scoperta. Si sa, si conosce, si impara viaggiando.<br />

Vedere è conoscere, è la curiosità che ci permette di imparare.<br />

Il tema della diversità e dell’amicizia. Chisciotte e Sancho: l’uno<br />

educato, colto e magro, l’altro villano, ignorante e grasso. Quale può<br />

essere l’incastro felice per due figure così diverse e come proprio questa<br />

diversità li possa rendere così indispensabili l’uno per l’altro.<br />

Il tema dell’amore. Dulcinea, la figura femminile idealizzata, ma anche<br />

la consapevole necessità indispensabile dell’altra metà del cielo.<br />

La morte. Il fuoco che si spegne e le riflessioni del proprio essere,<br />

esistere e del significato infine delle impronte lasciate.<br />

Mi si riempie la testa, mi si riempie la testa / Di tutto il mare pacifico,<br />

di tutto il mare in tempesta / Di contese, battaglie, duelli e incantamenti<br />

/ Di giganti giganteschi, sfide e tradimenti / Di capricci, piagnistei e<br />

degli amori tormentati / Dell’odore dei cavalli, del rumore dei soldati<br />

/ Dell’odore di bruciato che dal libro pare esca / Tutto questo tutto<br />

quanto sta qui dentro la mia testa? / A vederla sembrerebbe che non c’è<br />

poi molto posto / Ma qui dentro c’è lo spazio più gigante che conosco.


Sono un drago, una bestia fumante,<br />

una pancia gigantesca di asino,<br />

una balena lenta, un lago rovesciato.<br />

Sono per ciascuno la forma<br />

dei suoi sogni diversi.<br />

Nello spettacolo testi tratti da:<br />

<strong>Gek</strong> <strong>Tessaro</strong>, Acquaria,<br />

ed. Artebambini, Bazzano, 2009<br />

<strong>Gek</strong> <strong>Tessaro</strong>, Il circo delle nuvole,<br />

Fanucci, Roma, 2007<br />

<strong>Gek</strong> <strong>Tessaro</strong>, L’acqua è il cielo dei<br />

pesci, premiato all’edizione 2001<br />

del concorso “Libri mai visti”<br />

Nota tecnica<br />

Indispensabile l’oscurabilità della sala<br />

Montaggio: 2 ore<br />

Durata: 50 min<br />

Età: per tutti<br />

Genere: “<strong>teatro</strong> disegnato”<br />

narrazione con lavagna luminosa<br />

Acqua e aria. Tra mari e cieli prendono forma piccole storie di<br />

nuvole, aironi, creature marine, ghiacci e lune.<br />

Spettacolo di grande suggestione giocato prevalentemente sulla<br />

forza evocativa delle immagini.<br />

E’ un viaggio attraverso le trasformazioni dell’acqua, il mistero<br />

del mare e il fascino del cielo. Un viaggio che diventa metafora<br />

del percorso umano, fatto anch’esso di continue trasformazioni, di<br />

scoperte e di occasioni di incontro con la bellezza intesa in senso<br />

etico più che estetico.<br />

Le immagini si trasformano e scompaiono, spesso cancellate<br />

sotto gli occhi di chi guarda. A restare è solo il fragile eco di<br />

un’emozione.<br />

Molti ma molti anni fa, appena scesi dagli alberi, ci dobbiamo<br />

essere sentiti oltremodo imbarazzati nello spiccicare le prime parole.<br />

Qualcuno infine deve essersi preso la responsabilità e la briga di dare<br />

i nomi alle cose: mano testa albero acquazzone piove porco cane.<br />

Quando ci è toccato di battezzare il pianeta l’idea che ci veniva era<br />

che si trattasse di un luogo di sassi, rocce, montagne e, qua e là,<br />

pozzanghere e rivoli d’acqua. Sulla terra il nostro piede poggiava<br />

bene mentre scivolava nell’acqua. Non ha, questo, aumentato la<br />

simpatia per l’elemento liquido e dunque “Terra” si è deciso per il<br />

nome e “Terra” è rimasto.<br />

E’ una questione di punti di vista: fossero stati i tarli a scegliere il<br />

nome, avrebbero detto “comò”.<br />

Resta il fatto che nel mondo i mari la fanno da padrone. Dovevano<br />

essere dunque i pesci a decidere e, se non fossero muti, avrebbero<br />

detto “Acqua”.


Spettacolo da:<br />

<strong>Gek</strong> <strong>Tessaro</strong>, La città e il drago,<br />

ed. Lapis, Roma, 2012<br />

Nota tecnica<br />

Indispensabile l’oscurabilità della sala<br />

Montaggio: 2 ore<br />

Durata: 50 min<br />

Età: per tutti<br />

Genere: “<strong>teatro</strong> disegnato”<br />

narrazione con lavagna luminosa<br />

C’è una montagna, anzi no, sono due<br />

Su una c’è un drago che sta sulle sue<br />

Sull’altra invece c’è una città<br />

Sentiste tutto il fracasso che fa.<br />

Un drago possente quanto inoffensivo assiste incredulo<br />

all’ennesima assurda guerra degli uomini e, preso dalla noia,<br />

sbadiglia.<br />

Ma il suo non è sbadiglio da poco,<br />

è sbadiglio di drago, alito di fuoco.


La strega era cattiva, perfida perfino.<br />

In più adesso era anche molto molto arrabbiata.<br />

<strong>Gek</strong> <strong>Tessaro</strong>, L’albero e la strega,<br />

ed. Artebambini, Bazzano, 2007<br />

Nota tecnica<br />

Indispensabile l’oscurabilità della sala<br />

Montaggio: 2 ore<br />

Durata: 45 min<br />

Età: per bambini dai 6 anni e adulti<br />

Genere: “<strong>teatro</strong> disegnato”<br />

narrazione con lavagna luminosa<br />

Il <strong>teatro</strong> disegnato di <strong>Gek</strong> <strong>Tessaro</strong> ci accompagna in un<br />

percorso dove il gioco della la luce e del buio diventano<br />

i protagonisti di un sogno africano.<br />

Il fascino dei contrasti del grande continente e la magia<br />

dei suoi colori prendono vita sullo schermo al ritmo<br />

della musica e dei racconti.<br />

Costruzioni effimere che vivono, crescono e si concludono<br />

con la fine del brano. Le immagini scompaiono lasciando<br />

in chi assiste il fragile eco di un’emozione.<br />

Se riusciremo a scaldarci con<br />

le storie e raccogliere un po’<br />

di luce con i nostri racconti,<br />

la notte, anche quella più<br />

fredda e buia, non riuscirà<br />

più a farci alcun male.


Senza le mani<br />

Sopra il manubrio<br />

Senza il timore<br />

Di non aver peso<br />

Senza il cappello<br />

Sulla tovaglia<br />

Senza armatura<br />

Sopra la maglia<br />

Senza il sacco<br />

Sopra la schiena<br />

Senza la testa<br />

La testa piena<br />

Senza la scorta<br />

E la paura<br />

Senza confini<br />

E senza bandiera<br />

Senza il dolore<br />

Dopo che ho pianto<br />

Che queste lacrime<br />

Le asciuga il vento<br />

Le asciuga l’erba<br />

Di questo prato<br />

Quello che avevo<br />

L’ho tutto dato<br />

Senza rimpianti<br />

Per il passato<br />

Il cuore libero<br />

Senza più fiato<br />

<strong>Gek</strong> <strong>Tessaro</strong>, Rimanere,<br />

Cathusia, Milano, 2012<br />

Nota tecnica<br />

Indispensabile l’oscurabilità della sala<br />

Montaggio: 2 ore<br />

Durata: 50 min<br />

Età: per ragazzi dai 10 anni e per adulti<br />

Genere: “<strong>teatro</strong> disegnato”<br />

narrazione con lavagna luminosa<br />

SENZA FIATO<br />

L’incanto e la paura dei sogni disegnati sulla poesia della musica.<br />

La narrazione visionaria delle emozioni che possono lasciare<br />

senza fiato.


IL TEATRO DISEGNATO<br />

Per chi disegna lasciarsi influenzare da una musica può risultare un<br />

gioco affascinante.<br />

Può diventare un tentativo di riprodurre i sentimenti che la musica<br />

ispira.<br />

In questi lavori il procedimento vuole essere ancora più suggestivo,<br />

è il tentativo concreto di riprodurre in immagini i suoni, di trasformare<br />

le note in segni, le pause in vuoti, i suoni gravi in pennellate più<br />

dense, gli acuti in graffi. Figure d’ombra e sagome animate vengono<br />

a <strong>completa</strong>re l’interpretazione di alcuni brani, caratterizzando in<br />

modo più esplicito le atmosfere delle storie.<br />

La divisione degli spazi corrisponde alle diverse lunghezze delle<br />

pause, alle cadenze dei segni. E’ la traduzione visiva del brano.<br />

Le musiche determinano il flusso, il ritmo, il timbro delle storie,<br />

costituite da narrazioni e filastrocche originali.<br />

Guardare la musica, ascoltare le immagini.<br />

La tecnica<br />

Gli spettacoli consistono nella narrazione di alcune storie originali<br />

dell’autore e illustratore di libri per bambini <strong>Gek</strong> <strong>Tessaro</strong>. I racconti<br />

si “animano” mediante l’utilizzo della lavagna luminosa.<br />

Nella grande magia della suggestione data dal buio, la lavagna<br />

luminosa proietta le immagini ingigantendole. Queste, per la maggior<br />

parte, vengono realizzate sul momento. Con tecniche diverse:<br />

acrilico, collage, acquarello, inchiostri e sabbia, si sviluppano così<br />

scenografie bizzarre, divertenti e poetiche. Costruzioni effimere che<br />

vivono, crescono e si concludono con la fine del brano.<br />

La lavagna luminosa costringe l’illustratore a disegnare al rovescio,<br />

suggerendogli nuovi punti di vista e distorsioni rivelatrici; a volte<br />

disegna con entrambe le mani, per creare particolari effetti di<br />

simmetria, adottando una tecnica personale e molto efficace.<br />

Ad arricchire ulteriormente la scena contribuiscono le ombre di<br />

sagome animate, figurine e personaggi cesellati nel metallo o nel<br />

cartoncino, che interagiscono fra loro, con la voce narrante e con<br />

la musica.<br />

Il risultato è quello di un gigantesco libro che si anima, si colora, e<br />

si racconta.<br />

I brani scelti non appartengono al consueto repertorio per<br />

bambini ma a quello della musica del mondo, di paesi e lingue<br />

anche sconosciute, ma che riescono a farsi comprendere da tutti,<br />

sottolineando e valorizzando l’importanza delle differenze.<br />

I destinatari<br />

La rappresentazione mescola contenuti e linguaggi per bambini e<br />

per adulti, permettendo a tutti un approccio semplice ma ricco di<br />

suggestioni e spunti di riflessione.


SALA<br />

Non è necessaria la presenza di un palcoscenico, ma occorre uno spazio libero davanti allo<br />

schermo di proiezione di almeno 6 metri per sale con capacità max di 200 posti, di 8/10 metri<br />

per sale più grandi.<br />

Nel caso di utilizzo di sale cinematografiche, in assenza di palcoscenico verificare la presenza<br />

di un corridoio centrale.<br />

Il luogo ideale è il <strong>teatro</strong>, ma lo spettacolo può essere realizzato anche in altri tipi di sala,<br />

purchè oscurabili.<br />

Sono da escludersi le palestre (a causa della pessima acustica).<br />

IL BUIO E’ INDISPENSABILE.<br />

Per gli spettacoli all’aperto assicurarsi che non vi siano luci significative nelle vicinanze,<br />

soprattutto dietro o in prossimità dello schermo (o che queste possano venir spente).<br />

Sempre per gli spettacoli all’aperto, ove non sia già predisposto un telo di proiezione,<br />

possiamo utilizzare il nostro. In questo caso vanno però verificate, caso per caso, le<br />

possibilità di ancoraggio della struttura autoportante che utilizzeremmo.<br />

ATTREZZATURE<br />

Un tavolo stabile indicativamente 80 x 160 minimo (o due più piccoli)<br />

Un tavolo min 60x120<br />

Presa corrente.<br />

La compagnia è autonoma per le altre attrezzature occorrenti<br />

Per gli spettacoli all’aperto non possiamo garantire il montaggio del nostro telo ovunque. In<br />

questi casi è sempre indispensabile poter verificare le condizioni del luogo.<br />

Solo nel caso in cui la compagnia raggiunga il luogo dello spettacolo in aereo tutta<br />

l’attrezzatura deve essere messa a disposizione dall’organizzatore. In questo caso serviranno<br />

anche:<br />

- una lavagna luminosa – del tipo più semplice, non a valigetta. Deve avere una buona<br />

luminosità e due lampade<br />

- Schermo per la proiezione o parete BIANCA libera di almeno 4m x 3m. Gli schermi<br />

cinematografici per la proiezione in 3D non sono adatti.<br />

e<br />

Per spettacoli con musica registrata:<br />

FONICA<br />

Impianto di amplificazione<br />

Mixer min 3 canali<br />

TEMPI<br />

L’allestimento richiede circa due ore, lo smontaggio un’ora.<br />

SPETTACOLI CON LAVAGNA LUMINOSA<br />

SCHEDA TECNICA


<strong>Gek</strong> <strong>Tessaro</strong> è illustratore e autore di libri per bambini.<br />

Ha collaborato con diverse case editrici ed i suoi libri<br />

hanno ottenuto importanti riconoscimenti. Tra gli altri<br />

“Il salto. Di città in città” (ed. Artebambini) e il “Il circo<br />

delle nuvole” (ed. Fanucci) sono stati selezionati tra i 12<br />

migliori titoli italiani rispettivamente del 2005 e del 2008<br />

dalla Biblioteca Internazionale di Monaco.<br />

Nel 2010 ha ricevuto il Premio Andersen quale migliore<br />

autore completo. Nel 2011 ha vinto il Premio nazionale<br />

Nati per Leggere con “Il fatto è”. Nel 2012 “Il cuore<br />

di Chisciotte” ha ricevuto il Premio Andersen come<br />

miglior albo illustrato.<br />

Il <strong>teatro</strong><br />

Dal suo interesse per “il disegnare parlato, il disegno<br />

che racconta” nasce “il <strong>teatro</strong> disegnato”.<br />

Sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa,<br />

con una tecnica originalissima, dà vita a narrazioni<br />

tratte dai suoi testi. La sua capacità di osservazione e<br />

di sintesi si riversa in performance teatrali coinvolgenti<br />

ed efficaci.<br />

Presenta regolarmente i suoi spettacoli in teatri, scuole<br />

e biblioteche in tutta Italia. Ha partecipato a numerosi<br />

festival e manifestazioni culturali (tra cui: Festival<br />

della Mente di Sarzana, Festival letterario di Gavoi,<br />

Burattinarte di Alba, Scrittori in Città di Cuneo, Lector in<br />

fabula di Conversano, Storie di carta di Galliate, Buck di<br />

Foggia)<br />

Ha collaborato con:<br />

Teatro Nuovo di Verona, con la Fondazione Arena e<br />

con l’Orchestra “I virtuosi italiani” di Verona illustrando<br />

dal vivo, con la lavagna luminosa, “Pierino e il lupo”, “Il<br />

carnevale degli animali”, Britten, “Le quattro stagioni”,<br />

“Romeo e Giulietta”, “La bisbetica domata”.<br />

Ha realizzato le scenografie dal vivo per l’opera<br />

“La bella dormente nel bosco” di Ottorino Respighi<br />

prodotta dal Conservatorio di Musica “G. Verdi” di<br />

Milano in collaborazione con il Conservatorio Rimskij-<br />

Korsakov di San Pietroburgo<br />

Collabora con il Teatro dell’Archivolto di Genova, con<br />

Arrivano dal mare e con il CTA di Gorizia.


Bibliografia<br />

1992 – “Mandagiù e altre storie” – Bertani Editore, Verona<br />

1994 – “Abbecedario” – Demetra, Verona<br />

1994 – “Uno due tre – Numeri” – Demetra, Verona<br />

1994 – “La casa bambina” – Legambiente, Verona<br />

1996 – “Il libro delle fiabe” – Demetra, Verona (illustrazioni)<br />

1998 – “Il cantico delle creature” – Demetra, Verona (illustrazioni)<br />

1999 – “L’incredibile viaggio di Pepita Flint” – Imaging, Salerno (illustrazioni)<br />

1999 – “Il mare rubato” – Edicolors, Genova<br />

2000 – “Sogno di un pipistrello…” – GB Edizioni, Padova<br />

2000 – “Forse, di sicuro” – West Press Editrice, Verona<br />

2000 – “Il fatto è” – West Press Editrice, Verona<br />

2000 – “Più in alto” – West Press Editrice, Verona<br />

2000 – “Storia d’acqua” – West Press Editrice, Verona<br />

2000 – “Lo struzzo” – West Press Editrice, Verona<br />

2000 – “La città e il drago” – West Press Editrice, Verona<br />

2002 – “Foto di gruppo” – West Press Editrice, Verona<br />

2002 – “Patatrac guida il trattore” – La Coccinella, Varese (idea e illustrazioni)<br />

2003 – “Quattro animali e un buco” – La Coccinella, Varese<br />

2004 – “Storia matta” – Tutti i colori del mondo, Napoli (illustrazioni)<br />

2004 – “Cantare gli alberi” – West Press, Verona<br />

2005 – “Enciclopedia Treccani per Ragazzi” – Treccani, Roma (illustrazioni)<br />

2005 – “Il salto. Di città in città” – Artebambini, Bazzano 2006 – “Uomini sottosopra” – Artebambini, Bazzano<br />

2006 – “Il segreto dei ciclopi” – Nuove Edizioni Romane (illustrazioni)<br />

2007 – “Il cavallo e il soldato” – Artebambini, Bazzano<br />

2007 – “L’albero e la strega” – Artebambini, Bazzano<br />

2007 – “Il circo delle nuvole” – Fanucci Editore, Roma<br />

2008 – “L’Amore forte forte” – Fanucci Editore, Roma (illustrazioni)<br />

2009 – “Cin Ciao C’è” – Fanucci Editore, Roma<br />

2009 – “Priscilla e Gurdulù. Lo sguardo delle mani” – Artebambini, Bazzano<br />

2009 – “I bestiolini” – Panini Editore, Modena<br />

2009 – “Ptac19 - Un amore spaziale” – Edizioni Anicia, Roma<br />

2009 – “Mio fratello rinoceronte” allegato ad “Animali” - Artebambini, Bazzano<br />

2009 – “Acquaria” – Artebambini, Bazzano<br />

2010 – “La (s)fortuna di Ganda” - Artebambini, Bazzano (illustrazioni) - testi di Giorgio Scaramuzzino<br />

2010 – “Il fatto è” – Edizioni Lapis, Roma<br />

2010 – “La mostra in mostra” – Carthusia, Milano (illustrazioni)<br />

2011 – Jaipur - Kite edizioni, Padova (illustrazioni)<br />

2011 – “Foto di gruppo” – Edizioni Lapis, Roma<br />

2011 – “Manifesti” – Panini Editore, Modena (illustrazioni) - testi di Bruno Tognolini<br />

2011 – “Il cuore di Chisciotte” – Carthusia, Milano<br />

2012 - “Quattro storie quasi vere” - Editoriale Scienza (illustrazioni)<br />

2012 - “Il viaggio di Ulisse” - Edt, Torino (illustrazioni)<br />

2012 - “La città e il drago” - Edizioni Lapis, Roma<br />

2012 - “Rimanere” - Carthusia, Milano<br />

2012 - “Tanti tanti tanti” - Carthusia, Milano<br />

<strong>2013</strong> - “Io sono un ladro di bestiame felice” - Il Castoro, Milano<br />

<strong>2013</strong> - “Un asino a strisce” - Salani, Milano (illustrazioni) - testi di Giorgio Scaramuzzino

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