AGGIORNAMENTO PER I SOCI N° 25 - Le Nuvole
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BE VEGAN<br />
<strong>Le</strong> Motivazioni della scelta vegan…cominciamo dal latte!<br />
(seconda parte)<br />
Spesso, chi diventa vegetariano per ragioni etiche, quindi per non uccidere animali, in sostanza, è<br />
convinto che la produzione di latte non comporti la morte di nessun animale.<br />
Perché anche il consumo di latte implica,<br />
necessariamente, l'uccisione di animali. Non gli stessi<br />
individui che producono questi "alimenti" (o almeno, non<br />
subito), ma loro simili, i loro figli, che devono morire<br />
affinché questa produzione sia possibile. E'<br />
matematicamente, statisticamente,<br />
economicamente impossibile produrre latte senza<br />
uccidere un altissimo numero di animali. Spieghiamo ora<br />
perché. Per cui, alla fine, chi ha scelto di essere<br />
vegetariano per non uccidere dovrebbe, per lo stesso<br />
motivo, diventare vegano. Il motivo è identico, quindi è una decisione facile da prendere, perché<br />
ci si è già passati una volta. Si è già convinti della sua validità<br />
Al di là dell'esempio specifico, quello che a molti sfugge è che per far produrre latte alla mucca<br />
occorre farle partorire un vitellino. La mucca non è una macchina che produce latte senza scopo,<br />
ma è un mammifero, e come tutti i mammiferi, esseri umani compresi, produce latte solo quando<br />
mette al mondo un figlio, per nutrirlo. E poi non continua certo a produrlo per sempre: dopo un<br />
anno, non ha più latte, e per continuare a produrlo deve partorire di nuovo!<br />
Se il vitellino è maschio non potrà vivere come "mucca da latte", perciò vivrà qualche mese e poi<br />
verrà macellato. Anche se è femmina, potrà vivere per prendere il posto della madre, ma solo una<br />
seguirà questo destino, le altre andranno al macello coi loro<br />
fratelli.<br />
I cuccioli vengono quindi tolti alla madre appena nati, a 1-2 giorni<br />
di vita, e la madre continuerà a piangere per mesi chiamandoli, e i<br />
piccoli vivranno la loro misera vita per 6 mesi, piangendo e<br />
chiamando la madre che non vedranno mai più e poi saranno<br />
portati al macello e uccisi. I bufaletti fanno una fine forse peggiore<br />
(o forse no, è difficile scegliere tra due tipi di morte): vengono<br />
ammazzati, o lasciati morire, appena nati. I vitellini invece<br />
vengono abitualmente mangiati, perciò vivono qualche mese per<br />
mettere su carne (6 mesi, di solito).Ma di questo argomento né<br />
parlerò in maniera più approfondita nei prossimi articoli.<br />
Non è pensabile che possano essere mantenuti "a sbafo" animali improduttivi (i maschi, e le<br />
femmine in più). Anche nei piccoli allevamenti. Significherebbe far crescere i costi in maniera<br />
enorme. E se mai gli allevatori e i consumatori diventassero così (e comunque ADESSO non lo<br />
sono e quindi ADESSO il latte implica la morte dei vitelli) tanto sensibili al benessere degli animali<br />
da consentire agli animali maschi di vivere (ma dove mai li metterebbero? Non c'è spazio<br />
abbastanza al mondo)... credete davvero che non sarebbe più probabile che si arrivasse invece a<br />
una semplice rinuncia a quella piccolissima quantità di prodotti animali che allevamenti di questo<br />
genere consentirebbero di ottenere?<br />
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