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Sconfessato dalla Chiesa Ortodossa - ASAAP

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Sospensione a divinis del 06/11/2008<br />

6 novembre 2008<br />

In seguito alla segnalazione del Vicario Generale della Diocesi di Udine e ai fatti da lui<br />

presentati, la nostra Metropolia ha sospeso a divinis l’abate Gabriele (Fiume), per<br />

consentire lo svolgimento di un’accurata indagine ecclesiastica sulle attività svolte nel<br />

territorio della diocesi di Udine.<br />

Ricordiamo che la sospensione a divinis significa che la persona sospesa non può<br />

svolgere attività sacerdotali come, per esempio, la celebrazione della Divina Liturgia, non<br />

che la persona non è più un sacerdote o che è accusato di qualcosa di grave nei suoi<br />

confronti - per lo meno fino a quando non sarà stata fatta piena luce su quanto riferito.<br />

Desideriamo inoltre precisare che la <strong>Chiesa</strong> cattolica romana non ha alcuna giurisdizione<br />

in merito a questioni interne delle Chiese ortodosse e non ha alcuna autorità nel giudicare<br />

la validità o meno di una <strong>Chiesa</strong> ortodossa, avendo abbandonato l’Ortodossia nell’XI<br />

secolo - così come le Chiese ortodosse non hanno giurisdizione sull’operato interno della<br />

<strong>Chiesa</strong> di Roma.<br />

E’ noto che nel mondo ortodosso esistono circa 30 valide Chiese ortodosse, alcune delle<br />

quali si riconoscono a vicenda, altre invece che non si riconoscono tra loro: da qui le<br />

numerose reciproche accuse di non essere “canoniche”, un termine che ha in Ortodossia<br />

un significato diverso rispetto al corrispondente termine in uso nel mondo latino.<br />

Nessuno può mettere in dubbio la canonicità dogmatica delle varie Chiese ortodosse<br />

dotate di purezza di fede e corretta successione apostolica (come la nostra Metropolia),<br />

mentre è invece frequente l’accusa di non canonicità “amministrativa”.<br />

Ricordiamo che il Patriarcato di Mosca e la <strong>Chiesa</strong> Russa in Esilio si sono accusate a<br />

vicenda di non essere canoniche dagli Anni’20 al 2008, quando si sono unite di nuovo,<br />

riconoscendo la validità dei reciproci sacramenti, senza nuovi battesimi o riordinazioni -<br />

una prova che l’accusa di non canonicità aveva una valenza puramente politico -<br />

giurisdizionale e non dogmatica.<br />

Mons. Luca, Arcivescovo,<br />

Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Milano<br />

Metropolia Autonomia di Milano e Aquileia<br />

<strong>Chiesa</strong> Greca <strong>Ortodossa</strong> dei Veri Cristiani di Grecia


Il Messaggero Veneto del 6 novembre 2008<br />

È STATO SOSPESO A DIVINIS IL “PRETE DEI MIRACOLI”.<br />

La decisione presa dal Metropolita ortodosso di Milano, dopo un’indagine sugli incontri<br />

friulani<br />

di PAOLA LENARDUZZI<br />

Dopo il documento della diocesi di Udine contro preghiere di gruppo e guaritori che prende<br />

di mira – pur senza precisarlo – i ritrovi al centro San Charbel di Feletto dove padre<br />

Gabriele Fiume riunisce centinaia di fedeli, sul religioso si abbatte ora la tegola della<br />

sospensione “a divinis” da parte della Metropolìa ortodossa di Milano e Aquileia.<br />

La decisione è di martedì sera, presa <strong>dalla</strong> massima autorità della chiesa autonoma<br />

ortodossa milanese, il primate metropolita Evloghios, dopo una serie di indagini e<br />

accertamenti di cui sono stati incaricati i suoi due vicari, monsignor Abbondio e monsignor<br />

Luca. Sono stati loro a mettersi in contatto sia con l’arcidiocesi udinese, ascoltando il<br />

nostro vicario generale Giulio Gherbezza, sia “monitorando” attraverso alcune persone di<br />

fiducia i momenti di preghiera al centro di Feletto.<br />

Gabriele Fiume, il cui nome di battesimo è Domenico, era già stato oggetto di<br />

ammonimenti da parte della diocesi di Torino per essersi qualificato come detentore di<br />

“carismi speciali di guarigione e di liberazione”; era poi stato processato per truffa e abuso<br />

della credulità popolare, ma era stato assolto.<br />

«Stiamo seguendo molto da vicino questa vicenda – rivela padre Abbondio – e dobbiamo<br />

ringraziare l’arcidiocesi di Udine per l’importante collaborazione. Dopo le informazioni che<br />

abbiamo avuto facendo seguire direttamente le funzioni religiose in cui promette<br />

guarigioni, il nostro primate è giunto alla decisione di sospenderlo a divinis, questo<br />

“riporterà” l’abate Gabriele a semplice monaco oppure allo stato laicale. Non ci sono<br />

alternative».<br />

Era già accaduto due anni fa, spiega il vicario ortodosso, che padre Gabriele fosse stato<br />

ammonito e si fosse quindi allontanato <strong>dalla</strong> chiesa milanese «perchè faceva credere che<br />

la statua della Vergine piangesse sangue. Poi, di fronte al suo pentimento, era stato<br />

riaccolto e consacrato abate. Io stesso gli avevo parlato e lo avevo ammonito al riguardo.<br />

Ma ora questo suo comportamento lo taglia completamente fuori <strong>dalla</strong> nostra chiesa».<br />

Secondo il responsabile, padre Gabriele «non potrà essere reintegrato nella metropolìa e<br />

pertanto non potrà più esercitare cerimonie». Non è infatti accettabile dal punto di vista<br />

teologico, spiega padre Abbondio, «che un sacerdote ortodosso eserciti una funzione con<br />

il rito cattolico e si rivolga a fedeli di religione cattolica. Ci risulta poi che abbia<br />

concelebrato assieme a sacerdoti di rito latino, neppure questo è permesso. Senza<br />

contare che nelle messe usa il pastorale, questo lo può fare solo il vescovo».<br />

Quanto alle aspettative di guarigione, «non è questo che la nostra religione ci dice. Così<br />

nei fedeli si creano solo disagi, mentre ciò che Cristo vuole è creare pace».


Per approfondire:<br />

http://stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/6704787

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