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Rassegna Stampa 10 maggio 2013.pdf - Associazione degli ...

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venerdì <strong>10</strong> <strong>maggio</strong> 2013


Indice <strong>Rassegna</strong> <strong>Stampa</strong><br />

Economia e imprese locali<br />

INDICE RASSEGNA STAMPA<br />

venerdì <strong>10</strong> <strong>maggio</strong> 2013<br />

Nazione Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. 8 Fondazione Banca del Monte, grandi numeri<br />

Paolo Mandoli 1<br />

Nazione Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. 8 Quest'anno già superato il livello fondi 2012<br />

2<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. IV Fondazione Banca del Monte, positivo anche il bilancio 2012 Marco Innocenti 3<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. IV Attenzione particolare ai settori del sociale e del volontariato<br />

4<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. IV Il patrimonio sale ad oltre 75 milioni<br />

5<br />

Nazione Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. 11 Wepa, vertice fiume. Ma è ancora fumata nera<br />

Barbara Di<br />

Cesare<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. X Vertenza Wepa, prime prove di accordo<br />

Barbaraantoni 8<br />

Nazione Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. 12 Poggi: «L'inquinamento ha ridotto Borgo a Mozzano come<br />

Taranto»<br />

Marco Nicoli 9<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. 1-III Biomasse, scontro in Provincia<br />

Luca Cinotti <strong>10</strong><br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. III «Il via libera un atto nel rispetto delle norme»<br />

12<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. III «Quel progetto è dannoso»<br />

13<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. III «Le centrali? Da azzerare senza la cogenerazione»<br />

Barbaraantoni 14<br />

Lagazzettadilucca.<br />

It<br />

09/05/2013 Le aziende di Lu.Me partecipano all'evento dell'Istituto Fermi<br />

di Lucca<br />

15<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. XII Ennesima asta per l'Acqua Azzurrina<br />

Luca Cinotti 16<br />

Tirreno Viareggio <strong>10</strong>/05/2013 p. II Zebre, all'asta azienda dell'ex presidente<br />

Luca Cinotti 17<br />

Nazione Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. 17 Ingegneri superstar: passione e tecnologia<br />

18<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. IX Premio innovazione e tecnologia e tre giovani ingegneri<br />

19<br />

Nazione Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. 16 Toyota-Lucar, che binomio<br />

20<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. VII La Toyota a Guamo<br />

21<br />

Nazione Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. 8 Giustizia in tempi più rapidi<br />

22<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. V Ichino inaugurala Fondazione Pera<br />

23<br />

Nazione Viareggio <strong>10</strong>/05/2013 p. 7 Polo Nautico. Lavoratori e sindacati proclamano lo sciopero<br />

24<br />

Tirreno Viareggio <strong>10</strong>/05/2013 p. III Polo nautico: sciopera e stato di agitazione arti frazionamento Donatella<br />

Francesconi<br />

Tirreno Viareggio <strong>10</strong>/05/2013 p. I Torna in bilico la proroga delle concessioni balneari<br />

Matteo Tuccini 26<br />

Edilizia & Territorio<br />

Nazione Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. 3 Le osservazioni al progetto dell'Anas tra speranze, timori e<br />

rischi di rinvio<br />

Paolo Mandoli 28<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. V «Avanti con la nuova viabilità ma coi correttivi necessari»<br />

31<br />

Nazione Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. 7 Il planetario, eterno incompiuto<br />

Fabrizio Vincenti 33<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. I Approvati i lavori per i mondiali di ciclismo<br />

34<br />

Nazione Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. 9 «Valore», illegittimi tutti i sequestri<br />

35<br />

Tirreno Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. II Restituito alla Valore il Parco Sant'Anna<br />

36<br />

Nazione Lucca <strong>10</strong>/05/2013 p. 12 Garfagnana. Dopo-alluvione: arrivano i soldi per realizzare<br />

lavori urgenti<br />

37<br />

Nazione Viareggio <strong>10</strong>/05/2013 p. <strong>10</strong> Viareggio. Piazza Shelley. «I lavori cli risistemazione dell'area Martina Del<br />

termineranno entro fine <strong>maggio</strong>»<br />

Chicca<br />

Nazione Viareggio <strong>10</strong>/05/2013 p. 12 Massarosa. Crollo nel cantiere, il giudice inasprisce la pena<br />

39<br />

Tirreno Viareggio <strong>10</strong>/05/2013 p. VIII Tre condanne e due assoluzioni per il crollo di Quiesa<br />

40<br />

Tirreno Viareggio <strong>10</strong>/05/2013 p. VII Camaiore. Rivoluzione per le strade di Capezzano e Lido Marco Pomella 41<br />

6<br />

25<br />

38<br />

Pagina I


Indice <strong>Rassegna</strong> <strong>Stampa</strong><br />

INDICE RASSEGNA STAMPA<br />

venerdì <strong>10</strong> <strong>maggio</strong> 2013<br />

Nazione Viareggio <strong>10</strong>/05/2013 p. 13 Pietrasanta. Gli enti a caccia di fondi Piuss<br />

Daniele<br />

Masseglia<br />

43<br />

Pagina II


Fondazione Banca del Monte, grandi numeri<br />

Nonostante i venti di crisi, mantenuto alto il livello delle erogazioni sul territorio<br />

LA CRISI è arrivata nelle fondazioni<br />

bancarie italiane ma a Lucca<br />

la Fondazione Banca del Monte<br />

regge, anzi chiude in positivo<br />

anche il bilancio 2012. Il documento<br />

è stato approvato all'unanimità<br />

dal consiglio di amministrazione<br />

e dall'organo di indirizzo.<br />

da evidenziare un avanzo primario<br />

dell'esercizio di oltre 2,5 milioni<br />

di euro (circa il 36 per cento in<br />

più rispetto al 2011), cifra reinvestito<br />

sul territorio per un totale di<br />

quasi 2,2 milioni di erogazioni deliberate.<br />

A presentare il bilancio<br />

ai cronisti c'erano l'avvocato Alberto<br />

Del Carlo (nella foto), presidente<br />

della Fondazione, e il dottor<br />

Oriano Landucci, consigliere<br />

d'indirizzo e membro della commissione<br />

investimenti.<br />

«LE RISORSE disponibili - ha<br />

spiegato Del Carlo - sono risalite<br />

nel 2012 grazie a entrate straordinarie<br />

conseguenti a politiche<br />

virtuose precedenti, nonostante il<br />

minor dividendo della Banca del<br />

Monte spa, compensato dai <strong>maggio</strong>ri<br />

proventi <strong>degli</strong> altri investimenti.<br />

Nonostante la crisi anche<br />

il patrimonio della Fondazione<br />

Banca del Monte si attesta a oltre<br />

75 milioni di euro. Il costante incremento<br />

patrimoniale registrato<br />

negli anni è stato possibile grazie<br />

all'assenza, nel pacchetto di investimenti,<br />

di strumenti finanziari<br />

derivati, e dall'assenza o quasi, di<br />

investimenti in obbligazioni strutturate,<br />

in titoli illiquidi, in titoli<br />

di natura speculativi (ivi compresi<br />

gli "hedge funds") e grazie ad<br />

una costante attenzione, quasi<br />

giornaliera, all'evolversi della situazione<br />

economica, che ha consentito<br />

un adeguamento tempestivo<br />

<strong>degli</strong> investimenti».<br />

NEL CORSO del 20123 sono stati<br />

erogati 2 milioni 190.852 euro<br />

così ripartiti: al settore «Arte, attività<br />

e beni culturali» è stato destinato<br />

il 32 per cento delle erogazioni<br />

deliberate; al settore «Volontariato,<br />

filantropia e beneficenza» è<br />

stato erogato il 25 per cento delle<br />

risorse; il 21 per cento è andato allo<br />

«Sviluppo locale», il 20 per cento<br />

a «Educazione, istruzione, formazione»<br />

e il restante 2 per cento<br />

a «Protezione e ricerca ambientale».<br />

Su un totale di 355 domande<br />

pervenute, ne sono state accolte<br />

289. Tra gli interventi in evidenza<br />

della Fondazione Banca del<br />

Monte di Lucca nel 2012, sono da<br />

segnalare la partecipazione all'Os-<br />

I<br />

L' ocato DeLCarlo rilancia<br />

evi denzia ndo la piena difesa<br />

l patri monio dell'ente<br />

servatorio mestieri e arte, alla<br />

Consulta regionale delle fondazioni<br />

toscane e a Flafr (Fondazione<br />

lucchese per l'alta formazione e la<br />

ricerca). A livello internazionale<br />

la Fondazione conferma l'adesione<br />

all'European foundation centre<br />

di Bruxelles e la forte attenzione<br />

verso le persone con disabilità<br />

e il problema dell'accessibilità di<br />

tutti alla città e ai servizi, da cui<br />

deriva la partecipazione al Consorzio<br />

europeo per la tutela dei diritti<br />

dei disabili e alla Lega europea<br />

per le città storiche accessibili, da<br />

cui è scaturito il progetto «Lucca...<br />

diventare accessibile». Nel<br />

settore del volontariato sono da segnalare<br />

anche il sostegno alle iniziative,<br />

ad esempio, di Caritas, di<br />

Anfass e ad eventi come «Villaggio<br />

solidale».<br />

MOLTO ATTIVO il Palazzo<br />

delle esposizioni della Fondazione,<br />

con un auditorium richiestissimo<br />

e a disposizione della città, sale<br />

espositive che ospitano un calendario<br />

di mostre di artisti emergenti<br />

o anche già affermati che<br />

nel 2012 hanno accolto 12mila visitatori,<br />

e il fondo documentazione<br />

Arturo Paoli, promotore di varie<br />

iniziative pubbliche che vedono<br />

spesso anche il coinvolgimento<br />

di giovani studenti delle scuole<br />

lucchesi e la partecipazione di personalità<br />

della cultura fra cui anche<br />

premi Nobel.<br />

Paolo Mandoli<br />

Economia e imprese locali Pagina 1


UN NUOVO ANNO Di SPERANZA<br />

Quest'anno già superato il livello fondi 2012<br />

IL 2013 della Fondazione Banca del Monte è scattata<br />

all'insegna di un aumento delle erogazioni. La cifra<br />

del 2012 è stata già superata e a fine anno dovrebbe<br />

attestarsi sui 2,6-2,7 milioni di euro. Intanto fra i<br />

progetti annuali per settori rilevanti sono da evidenziare<br />

il restauro della chiesa di San Salvatore e gli<br />

scavi archeologici di via Martiri Lunatesi a Capannori.<br />

Sempre nell'ambito del settore «arte e cultura»,<br />

molte sono state le manifestazioni culturali e di<br />

promozione del territorio sostenute dalla Fondazione<br />

in tutta la provincia e l'organizzazione di appun-<br />

tamenti di rilievo nazionale come il convegno biennale<br />

sul ruolo delle fondazioni bancarie e le iniziative<br />

di Ambrosetti House. La Fondazione ha inoltre<br />

contribuito al progetto Acri di diffusione della stampa<br />

nelle scuole, privilegiando e sollecitando quelle<br />

iniziative proposte dagli istituti scolastici che hanno<br />

ad oggetto proprio questa diffusione. Insomma<br />

la Fondazione Banca del Monte è riuscita ada adempiere<br />

all'attività istituzionale, rispettando gli impegni<br />

pluriennali assunti, promuovendo nuovi progetti,<br />

propri o concordati, e mantenendo un eccellente<br />

rapporto tra patrimonio e erogazioni deliberate.<br />

Economia e imprese locali Pagina 2


Fondazione Banca del Monte<br />

positivo anche ml bilancio 2(J12<br />

Grazie agli investimenti il patrimonio continua a crescere e nel 2013 saranno destinati al territorio<br />

oltre 2 milioni e 600mHHa euro. Accolte 289 richieste di contributi sulle 355 presentate<br />

di Marco Innocenti<br />

I LUCCA<br />

Alla fine si è schernito di fronte<br />

alla scherzosa proposta dell'applauso,<br />

ma l'avvocato Alberto<br />

Del Carlo è davvero orgoglioso<br />

del risultato raggiunto anche<br />

per il 2012 dalla Fondazione<br />

Banca del Monte di Lucca, di<br />

cui è presidente: anche in un<br />

periodo di disastri la Fondazione<br />

non solo chiude il bilancio<br />

con un buon attivo, ma si conferma<br />

assai sopra la media nella<br />

percentuale relativa alle erogazioni<br />

di contributi, concessi<br />

a 289 richiedenti su 355. Non<br />

solo: nei primi cinque mesi del<br />

2013 la Fondazione ha già erogato<br />

2 milioni e 419mila euro e<br />

proporrà nelle sedi di legge la<br />

revisione del bilancio di previsione<br />

per poter aggiungere altri<br />

2-300mila euro, superando così<br />

i 2 milioni e 190mila euro<br />

concessi lo scorso anno.<br />

Ma i numeri, per quanto lusinghieri,<br />

non illudono Del Carlo<br />

sulla situazione complessiva<br />

nel mondo del credito e, di conseguenza,<br />

delle Fondazioni<br />

bancarie.<br />

«Il nostro patrimonio - dice -<br />

ha avuto una forte impennata<br />

tra il 2005 e il 2009, ma poi l'arrivo<br />

della crisi ha frenato la corsa<br />

e i rendimenti sono molto diminuiti.<br />

La nostra quota nella<br />

Banca del Monte, che dava 4<br />

milioni di utili nel 2005, era sali -<br />

ta a 8,5 nel 2008. Poi la flessione,<br />

fino a scendere agli appena<br />

52mila euro di utile complessivo<br />

della banca nel 2012. Più tardi<br />

rispetto ad altri istituti, ma<br />

poi gli effetti della crisi si sono<br />

avvertiti anche alla Banca del<br />

Monte che reinveste gran parte<br />

delle sue risorse per le famiglie<br />

e le aziende del territorio, le<br />

quali vivono momenti durissimi.<br />

Crescono quindi le sofferenze,<br />

calano gli utili dai presti-<br />

ti e i bilanci non sono più floridi<br />

come prima».<br />

Se la Fondazione riesce tuttavia<br />

a incrementare il suo patrimonio<br />

è grazie agli investimenti<br />

finanziari che danno ancora<br />

buoni guadagni. Per i quali Del<br />

Carlo ringrazia Oriano Landucci,<br />

membro della commissione<br />

investimenti, e lo staff interno<br />

che cura il settore.<br />

«Grazie anche al loro lavoro<br />

- spiega il presidente - senza<br />

avvalerci di consulenze esterne<br />

siamo riusciti a superare la crisi<br />

e a veder sempre crescere il patrimonio.<br />

Crediamo e soprattutto<br />

speriamo nella ripresa,<br />

ma cerchiamo di operare con<br />

oculatezza. Pensiamo ad esempio<br />

di utilizzare una parte<br />

dell'utile per riequilibrare il valore<br />

della quota azionaria che<br />

deteniamo nella Banca del<br />

Alberto Del Carlo (a destra) e Orlano Landucci<br />

Monte, messa bilancio al prezzo<br />

di 2,2 euro e scesa oggi al valore<br />

di 0,55 per azione, dopo<br />

aver toccato i 4 euro».<br />

Intanto la Fondazione cerca<br />

di rispondere alle richieste di<br />

sostegno che arrivano dal territorio.<br />

«Le domande di contributi<br />

sono in calo - conclude il presidente<br />

- perché i soggetti che<br />

partecipano alle iniziative di sostegno<br />

insieme a noi, come gli<br />

enti e le istituzioni locali, hanno<br />

meno soldi da spendere e<br />

devono tagliare tanti progetti.<br />

Forse una concausa della ri duzione<br />

di richieste è anche dovuta<br />

alle nuove regole che cercano<br />

di anticipare i tempi per la<br />

risposta, in modo che chi ha<br />

una iniziativa da portare avanti<br />

sappia organizzarsi per tempo.<br />

Le nostre risorse non consentono<br />

grandi investimenti, ma sono<br />

fondamentali per tanti progetti<br />

compartecipati da più soggetti,<br />

soprattutto nel campo<br />

della formazione e del sociale».<br />

Pondazinn Panca dcl Alonlc,<br />

puvítí o andic il bihmcio 2012<br />

Economia e imprese locali Pagina 3


Attenzione particolare i settori dei sociale I volontariato<br />

Tra gli interventi in evidenza<br />

della Fondazione Banca del<br />

Monte di Lucca nel 2012 , sono da<br />

segnalare la partecipazione<br />

all'Osservatorio Mestieri e Arte,<br />

alla Consulta Regionale delle<br />

Fondazioni Toscane e a Flafr<br />

(Fondazione Lucchese per l'alta<br />

formazione e la ricerca). A livello<br />

internazionale la Fondazione<br />

conferma l'adesione all'EFC<br />

(European Foundation Centre di<br />

Bruxelles) e la forte attenzione<br />

verso le persone con disabilitàe<br />

il problema del l 'accessibilità di<br />

tutti alla cittàeai servizi, da cui<br />

deriva la partecipazione al<br />

Consorzio Europeo per la tutela<br />

dei diritti dei disabili e alla Lega<br />

Europea perle città storiche<br />

accessibili , da cui è scaturito i l<br />

progetto "Lucca... diventare<br />

accessibile". Nel settore dei<br />

volontariato sono da segnalare<br />

anche il sostegno alle iniziative,<br />

ad esempio , di Caritas, di<br />

ANFASS e ad eventi come il<br />

Villaggio Solidale.<br />

F-da,ione Banca del Monte.<br />

ppar, , anche il hitan i 'o 1<br />

Economia e imprese locali Pagina 4


Ilpatrìmomio<br />

sale ad oltre<br />

75 nììlìoM*<br />

I LUCCA<br />

E stato approvato all'unanimità<br />

dal Consiglio di Amministrazione<br />

e dall'Organo di indirizzo, il<br />

23 aprile, l'esercizio 2012 della<br />

Fondazione Banca del Monte di<br />

Lucca, chiuso con un avanzo primario<br />

dell'esercizio di oltre 2,5<br />

milioni di euro (circa +36% rispetto<br />

al 2011), reinvestito sul<br />

territorio per un totale di quasi<br />

2,2 milioni di erogazioni deliberate.<br />

Le risorse disponibili sono risalite<br />

nel 2012 grazie ad entrate<br />

straordinarie conseguenti a politiche<br />

virtuose precedenti, nonostante<br />

il minor dividendo della<br />

Bml SpA, compensato dai <strong>maggio</strong>ri<br />

proventi <strong>degli</strong> altri investimenti.<br />

Nonostante la crisi, anche<br />

il patrimonio della Fondazione<br />

Bml, guidata dal 2005 dall'<br />

avvocato Alberto Del Carlo, si attesta<br />

a oltre 75 milioni di euro.<br />

Il costante incremento patrimoniale<br />

registrato negli anni è<br />

stato possibile grazie all'assenza,<br />

nel pacchetto di investimenti,<br />

di strumenti finanziari derivati,<br />

e dall'assenza o quasi, di investimenti<br />

in obbligazioni strutturate,<br />

in titoli illiquidi, in titoli di<br />

natura speculativi (ivi compresi<br />

gli "hedge funds") e grazie ad<br />

una costante attenzione, quasi<br />

giornaliera, all' evolversi della situazione<br />

economica, che ha<br />

consentito un adeguamento<br />

tempestivo <strong>degli</strong> investimenti.<br />

Nel 2012 la Fondazione ha infatti<br />

proseguito nella diversificazione<br />

<strong>degli</strong> investimenti, così da ripartire<br />

al massimo il rischio, con<br />

attenzione anche agli indici dei<br />

Paesi emergenti ed attenzione al<br />

timing delle acquisizioni e dismissioni<br />

azionarie, riuscendo<br />

così a superare due anni particolarmente<br />

difficili con risultati<br />

buoni (il 2012 ancora meglio del<br />

2011). L'esercizio 2012 della Fondazione<br />

Bml ha comportato<br />

quindi un apprezzabile avanzo<br />

primario dell'esercizio che ha<br />

permesso di conservare un<br />

buon livello di erogazioni, ricorrendo<br />

ai fondi accantonati in misura<br />

molto inferiore a quanto<br />

cautelativamente consentito<br />

dall'organo di indirizzo.<br />

F -MA- Banca del Monte.<br />

r-,i , ameneil nir.,n,fi, loi,<br />

Economia e imprese locali Pagina 5


♦<br />

ce fluine. Ma e ancor<br />

5<br />

i zione di stal : l'azienda non ritira i licenzi n' e gli operai protestano<br />

LO SPETTRO dei licenziamenti<br />

aleggia ancora sulla Wepa. L'incontro<br />

di ieri fra i sindacati di categoria<br />

FisTel -Cisl e Slc Cgil con<br />

le rappresentanze sindacali aziendali<br />

e la direzione Wepa - ospitato<br />

presso la sede dell'associazione<br />

<strong>degli</strong> Industriali di Lucca -, si è<br />

chiuso dopo più di quattro ore<br />

con un niente di fatto. I settanta<br />

lavoratori che sono a rischio licenziamento,<br />

quindi, sono ancora<br />

con il fiato sospeso in attesa di un<br />

nuovo incontro fra le parti. A<br />

niente, almeno fino ad ora , è falso<br />

il presidio dei lavoratori che sono<br />

rimasti per buona parte della mattinata<br />

in piazza Bernardini per<br />

manifestare tutta la loro preoccupazione.<br />

Un lungo braccio di ferro,<br />

quello fra sindacati e amministrazione<br />

dell'azienda che è iniziato<br />

ad aprile, quando la crisi si è fatta<br />

<strong>maggio</strong>rmente sentire e la società<br />

ha iniziato a parlare di esuberi<br />

con un primo incontro ospitato<br />

presso la sede della Provincia a palazzo<br />

Ducale. A quanto pare, l'amministratore<br />

delegato della Wepa<br />

ha rifiutato di ritirare il piano<br />

aziendale che prevede l'esubero<br />

dei 70 lavoratori, mantenendo comunque<br />

aperto il dialogo, visto<br />

che di fatto ci sarà un nuovo incontro<br />

il 20 <strong>maggio</strong>.<br />

NEL FRATTEMPO, comunque,<br />

anche per dimostrare collaborazione<br />

ed apertura al dialogo, le<br />

associazioni di categoria si asterranno<br />

dal convocare scioperi e<br />

astensioni dal lavoro, almeno fino<br />

al prossimo tavolo di confronto,<br />

nella speranza di poter ottenere risposte<br />

chiare da parte della dire-<br />

zione aziendale . I sindacati, infatti,<br />

da parte loro lamentano la mancanza<br />

di concertazione sul piano<br />

<strong>degli</strong> esuberi e chiedono soluzioni<br />

alternative «che possano tenere<br />

conto anche di eventuali ammortizzatori<br />

sociali, conservativi (cassa<br />

integrazione straordinaria e<br />

contratti di solidarietà) in alternativa<br />

alla mobilità o complementare<br />

ad essa».<br />

DALL'ALTRA PARTE si ribadisce<br />

la necessità di una riorganizzazione:<br />

«per portare l'azienda in<br />

attivo e in riequilibrio finanziario<br />

- sostiene l'amministratore delegato<br />

Cristiano Battelli - nel<br />

2014, garantendo la continuità<br />

della <strong>maggio</strong>r parte dei posti di lavoro.<br />

La volontà del Gruppo di restare<br />

operativa a Lucca è chiara e<br />

il provvedimento riguarda prevalentemente<br />

personale indiretto.<br />

Non sono toccate le linee di produzione.<br />

Abbiamo intenzione di<br />

trovare un accordo e sono ottimista.<br />

Se servirà tempo e se ci saranno<br />

proposte concrete che ci facciano<br />

capire di poterlo raggiungere,<br />

ne discuteremo». Intanto lunedì<br />

13 saranno tenute le assemblee<br />

sindacali nelle azienda di Salanetti<br />

e Porcari.<br />

Barbara Di Cesare<br />

IL faccia a faccia coi dirigenti<br />

si è chiuso con La volontà<br />

di incontrarsi di nuovo<br />

Economia e imprese locali Pagina 6


SS f >-, 1 IDI INA S 1 LI I dipendenti della Wepa ieri<br />

hanno manifestato in piazza Bernardini<br />

Economia e imprese locali Pagina 7


Vertenza Wepa, P [ie prove<br />

Invece dei settanta licenziamenti, cassa integrazione speciale e contratti di solidarietà. Mala situazione è ancora critic<br />

1 PORCARI<br />

Dopo la tensione forte, dopo le<br />

proteste e i presìdi - l'ultimo ieri<br />

mattina davanti alla sede<br />

provinciale di Assindustria in<br />

piazza Bernardini - una leggera<br />

apertura, uno spiraglio nel<br />

braccio di ferro che da quasi<br />

due mesi vede impegnati i verti<br />

ci di Wepa da una parte, lavoratori<br />

e sindacati dall'altra. In<br />

ballo ci sono settanta posti di<br />

lavoro, settanta figure non legate<br />

alla produzione (come fu<br />

specificato alla presentazione<br />

della procedura di mobilità)<br />

considerate in esubero. Ieri si<br />

sono registrate prime prove di<br />

dialogo: le procedure di mobilità<br />

potrebbero essere sospese,<br />

per ripiegare su ammortizzatori<br />

sociali come la cassa integrazione<br />

e il contratto di solidarietà.<br />

Un piccolo sollievo, anche<br />

se sono ancora prematuri i termini<br />

di un ipotetico accordo<br />

che interesserebbe tutto circa<br />

425 dipendenti, fra i 300 del<br />

converting di Salanetti, i 70 di<br />

Fosso Ralletta, i 30 di Piano<br />

della Rocca e i 25 di Fabbriche<br />

di Vallico (dove tutti i lavoratori<br />

sono in cassa integrazione a<br />

zero ore).<br />

Organizzazioni sindacali -<br />

Slc Cgil e Fistel Cisl (presenti<br />

all'incontro con i rispettivi segretari<br />

Fabio Graziani e Walter<br />

Fattore) e Rsu (rappresentanze<br />

sindacali unitarie) hanno ri-<br />

badito inizialmente «la richiesta<br />

di ritiro della procedura di<br />

mobilità, allo scopo di consentire<br />

l'avvio del confronto di<br />

merito sulla procedura stessa».<br />

Inoltre, viene spiegato, «ritenendo<br />

per numeri e per loro<br />

collocazione irricevibili i settanta<br />

esuberi», sindacati e Rsu<br />

hanno chiesto all'azienda la disponibilità<br />

«a utilizzare gli ammortizzatori<br />

sociali conservati -<br />

vi, vale a dire cassa integrazione<br />

speciale e contratti di solidarietà,<br />

in alternativa alla mobilità<br />

o complementare ad essa».<br />

E, spiegano sempre i sindacalisti,<br />

«la direzione aziendale<br />

ha chiesto tempo per riflettere<br />

sulle modalità di un<br />

suo eventuale superamento e<br />

ha dato una disponibilità di<br />

massima all'utilizzo di eventuali<br />

ammortizzatori sociali oltre<br />

alla mobilità, riconfermando<br />

però che i settanta esuberi<br />

esuberi sono da considerarsi<br />

strutturali».<br />

Anche le parole di Cristiano<br />

Battelli, amministratore delegato<br />

di Wepa Italia, lasciano<br />

trasparire un accenno all'apertura<br />

nella trattativa. Battelli definisce<br />

quello di ieri «un incontro<br />

utile, per proseguire con il<br />

dialogo, come auspicato, e che<br />

fa seguito all'incontro del 23<br />

aprile con le istituzioni. L'incontro<br />

è stato convocato per illustrare<br />

alle rappresentanze<br />

dei lavoratori tutti i progressi<br />

concreti e tangibili fatti sinora<br />

dall'azienda, gli investimenti<br />

Comizio dei sindacalisti alla fine dell'incontro con la direzione aziendale<br />

eseguiti e quelli pianificati a<br />

breve. Ma ho anche ribadito la<br />

necessità di riorganizzare le attività<br />

indirette per condurre a<br />

termine il piano industriale<br />

già concordato e portare Wepa<br />

Lucca in attivo e in riequilibrio<br />

finanziario nel 2014, garantendo<br />

così la continuità dell'azienda<br />

e della <strong>maggio</strong>r parte dei<br />

posti di lavoro».<br />

Battelli ribadisce che «la volontà<br />

del gruppo di restare<br />

operativa in Italia e a Lucca è<br />

chiara. Il provvedimento in<br />

corso riguarda prevalentemente<br />

personale indiretto. Non sono<br />

toccate le linee di produzione.<br />

Questo provvedimento resta<br />

però essenziale. Ho riscontrato<br />

un atteggiamento di <strong>maggio</strong>re<br />

disponibilità ad ascoltarci<br />

da parte dei sindacati - prosegue<br />

Battelli -; abbiamo intenzione<br />

di trovare un accordo<br />

e sono ottimista riguardo al fatto<br />

che lo troveremo. Non è<br />

possibile pensare a ritiri o sospensioni<br />

del provvedimento<br />

ma, se servirà tempo e se ci saranno<br />

proposte concrete che<br />

ci facciano capire di poter raggiungere<br />

un accordo, ne discuteremo».<br />

Sindacati e direzione aziendale<br />

hanno concordato un<br />

nuovo incontro per il 20 <strong>maggio</strong>.<br />

Intanto lunedì 13 si svolgeranno<br />

le assemblee nei siti industriali<br />

di Salanetti e Porcari.<br />

BarbaraAntoni<br />

CRIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Economia e imprese locali Pagina 8


INFUOCATO CONSIGLIO PROVINCIALE DI QUATTRO ORE SULL'IMPIANTO A BIOMASSE. FOCUS SU AMBIENTE E SANITA<br />

ggì- Taranto»<br />

OLTRE quattro ore di dibattito , con grande<br />

partecipazione, al consiglio provinciale<br />

aperto ieri pomeriggio, per un confronto<br />

ampio e approfondito sui temi delle biomasse.<br />

Dopo l'introduzione dell'assessore Diego<br />

Sarti il primo a prendere la parola è stato<br />

il dottor Mario Betti, aderente ai comitati,<br />

che ha fornito dati preoccupanti circa il grave<br />

inquinamento ambientale e sanitario che<br />

affligge la Valle del Serchio , che sarebbero<br />

aggravati dalla centrale a biomasse dell'Alce.<br />

Il sindaco di Borgo a Mozzano Francesco<br />

Poggi ha ribadito la sua proposta di asseriamento<br />

della situazione e l'apertura di un<br />

tavolo di confronto fra le parti interessate<br />

per rilanciare un progetto occupazionale sostenibile<br />

. Poggi laconico : «L'inquinamento<br />

ha ridotto Borgo a Mozzano come Taranto».<br />

ANCHE Balatri di Rifondazione ha chiesto<br />

una moratoria, mentre Maura Bertolozzi, intervenendo<br />

per i comitati, ha chiesto espressamente<br />

l'attivazione della Via (valutazione<br />

impatto ambientale), denunciando la Provincia<br />

di aver abdicato al suo ruolo politico<br />

di programmazione sul territorio. Maurizio<br />

Varraud, presidente dell'Alce, ha sostenuto<br />

la validità del progetto, sia dal punto di vista<br />

ambientale che occupazionale, mentre Andrea<br />

Battaglia, presidente Silvateam ha affermato<br />

che per la produzione sel tannino si<br />

aprono prospettive a livello agroalimentare<br />

per animali. Per Nazareno Belleggia l'impianto<br />

consentirà alle biomasse forestali sviluppo<br />

e sostenibilità, con vantaggi occupazionali<br />

e per l'ambiente. Nel suo atteso intervento<br />

il sindaco di Bagni di Lucca ha ribadito<br />

la convinzione che l'impianto dell'Alce<br />

(da 150 t/annue) è fuori scala per la situazione<br />

morfologica della zona ed è antitetico allo<br />

sviluppo termale e turistico. Al termine è<br />

stato deciso che le commissioni ambiente e<br />

lavoro della Provincia produrranno un documento<br />

che sarà portato all'approvazione<br />

del prossimo consiglio provinciale.<br />

Marco Nicoli<br />

Economia e imprese locali Pagina 9


Biomse, scontro ivi Provincia<br />

Lucca, comitati a confronto con industriali, lavoratori e politici sui progetti dell'Alce<br />

e di San Marco. II sindaco di Borgo a Mozzano evocalo spettro dell'iIva di Taranto ffi IN CRONACA<br />

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I-roro contro znibicntc<br />

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Economia e imprese locali Pagina <strong>10</strong>


Lavoro contro ambiente<br />

e l'Alce díventa come l'19va<br />

Posizioni distanti nell'assemblea aperta li interventi esterni in Palazzo Ducale<br />

Comitati e sindaci da una parte, dall'altra l'alleanza fra impresa e operai<br />

1 LUCCA<br />

Il paragone è di quelli forti, che<br />

ti risvegliano nella mente interi<br />

quartieri arrossati dagli scariche<br />

delle ciminiere e decine di<br />

persone ammalate. Eppure,<br />

fatti le dovute proporzioni, il<br />

clima che si respirava ieri all'affollatissimo<br />

consiglio provinciale<br />

aperto sulle biomasse ricordava<br />

quello che sta succedendo<br />

a Taranto dove il caso Ilva<br />

ha disegnato una drammatica<br />

spaccatura fra lavoro e ambiente.<br />

Nella nostra provincia qualcosa<br />

del genere sta accadendo<br />

soprattutto per il progetto<br />

dell'Alce a Fornoli: impianto di<br />

estrazione del tannino con annessa<br />

ex cartiera da riconverti -<br />

re in centrale a biomasse legnose<br />

per supportare la<br />

"distillazione" del tannino.<br />

A mettere in tavola il drammatico<br />

paragone è stato il sindaco<br />

di Borgo a Mozzano Fran -<br />

cesco Poggi, fra gli oppositori<br />

del progetto (già autorizzato<br />

dalla Provincia): «Mi dispiace<br />

ci troviamo sempre a contrapposizione<br />

fra ambiente e lavoro.<br />

Siamo la Taranto della provincia<br />

di Lucca. Rendiamoci<br />

conto che da dieci anni la Valle<br />

è spaccata: dobbiamo dire sì al<br />

profitto, ma non alla massimizzazione<br />

del profitto a ogni costo.<br />

Io non sono contro gli inceneritori,<br />

ma il sito scelto pe<br />

rl'Alce è sbagliato». Parole rimarcate<br />

dal collega Massimo<br />

Betti (Bagni di Lucca): «È stata<br />

fatta una guerra fra poveri, nella<br />

quale gli operai sono stati<br />

mandati avanti e i generali sono<br />

rimasti nelle retrovie».<br />

Sull'altro versante, quello <strong>degli</strong><br />

operai (o dei soldati, secondo<br />

l'immagine di Betti) ha parlato<br />

Federico Fontanini, a nome<br />

dei sindacati confederali.<br />

Che ha battuto, com'è logico,<br />

sul tasto del lavoro: «Fino a poco<br />

tempo fa c'erano <strong>10</strong>0 dipendenti.<br />

Ora ce ne sono 70 e 60 saranno<br />

riassunti grazie al progetto».<br />

Ma, al di là della conta-<br />

La platea al consiglio provinciale sulle biomasse di ieri<br />

bilità, Fontantini ha squadernato<br />

il tema del futuro di Bagni<br />

di Lucca e di quella parte della<br />

valle: «Il turismo è praticamente<br />

scomparso. Vogliamo salvare<br />

quel poco di insediamento<br />

industriale rimasto? O Vogliamo<br />

che Bagni di Lucca diventi<br />

solo un dormitorio, dal quale<br />

la gente va via perché non c'è<br />

più opportunità di lavoro?».<br />

Contrarissimi al progetto i<br />

comitati cittadini, che hanno<br />

ricordato i problemi sul piano<br />

ambientale e su quello della salute:<br />

il dottor Mario Betti ha<br />

parlato di un aumento di tumori,<br />

allergie e linfomi e leucemie<br />

nei bambini. Maura Bertolozzi,<br />

del Comitato ambiente di<br />

Fomoli, ha attaccato duramente<br />

la Provincia, spiegando di<br />

«aver chiesto questo consiglio<br />

già quattro anni fa» e sostenendo<br />

che la «Provincia ha abdicato<br />

al ruolo di controllo del terri -<br />

torio della politica».<br />

Sul versante opposto la proprietà<br />

di Alce. Pungente il presidente<br />

Maurizio Varraud, che<br />

si è tolto qualche sassolino dalla<br />

scarpa, soprattutto nei confronti<br />

del sindaco Poggi: «Era<br />

favorevole nel 2004, poi nel<br />

2009 ha cambiato idea». Oltre a<br />

questo Varraud ha riconfermato<br />

i miglioramenti per l'ambiente<br />

che il progetto Alce<br />

comporterà, e anche quelli per<br />

i baschi che forniranno la legna.<br />

Alla fine, mandato alle<br />

commissioni per stilare un documento<br />

conclusivo. E ognuno<br />

torna a casa rimanendo della<br />

propria idea.<br />

LucaCinotti<br />

Economia e imprese locali Pagina 11


L'ASSESSORE SAN TE<br />

«II via libera<br />

atto .<br />

nel rispetto<br />

delle »<br />

1 LUCCA<br />

Sulla questione <strong>degli</strong> impianti<br />

a biomasse la Provincia si è<br />

comportata osservando scrupolosamente<br />

le normative. E<br />

questa la sintesi dei quindici<br />

minuti di intervento dell'assessore<br />

Diego Santi, che ha ricordato<br />

come in un ente pubblico<br />

sia ben distinta la sfera delle<br />

decisioni politiche da quella<br />

delle decisioni tecniche: «L'autorizzazione<br />

delle centrali a<br />

biomasse è solo tecnica e si basa<br />

sul rispetto delle normative».<br />

Margini di manovra praticamente<br />

azzerati, dunque.<br />

Ma anche il rinnovato sostegno,<br />

da parte della giunta di<br />

palazzo Ducale, a cercare e valorizzare<br />

fonti di energie alternative<br />

a quelle fossili.<br />

«Vogliamo impianti con ricadute<br />

positive sia sull'ambiente<br />

che sulla sfera socioeconomica»,<br />

ha spiegato l'assessore<br />

Santi. Che poi ha però anche<br />

precisato che la Provincia<br />

ha chiesto alla Regione (che ha<br />

la potestà legislativa insieme<br />

allo Stato) di "costringere" tutte<br />

le aziende che vogliono installare<br />

una centrale a biomasse<br />

di comunicare questa volontà,<br />

andando così a creare una<br />

sorta di "catasto <strong>degli</strong> impianti<br />

attivi".<br />

Economia e imprese locali Pagina 12


L' EX CARTI ERA I F LI<br />

«Quel progetto è d. 0SM<br />

Legambiente attacca: non si fanno i piani dopo aver dato licenze<br />

1 LUCCA<br />

Dire biomasse non significa ad<br />

ogni buon conto dribblare<br />

ogni ostacolo autorizzativo.<br />

Anche le centrali a biomasse<br />

debbono essere sostenibili,<br />

avere la capacità di ottimizzare<br />

l'uso del calore prodotto (da<br />

sfruttare non solo come energia<br />

da vendere ma anche per<br />

reti integrate di teleriscaldamento).<br />

Le centrali a biomasse<br />

devono andare incontro alla<br />

comunità, non inserirsi in contesti<br />

dove la qualità dell'aria è<br />

già critica; l'ideale sarebbe tante<br />

piccole centrali diffuse, so-<br />

prattutto in territori montani e<br />

non metanizzati. Parte da queste<br />

affermazioni il presidente<br />

della sezione lucchese di Legambiente<br />

Michele Urbano<br />

nel suo intervento al consiglio<br />

provinciale sulle biomasse in<br />

qualità di esponente dell'associazione<br />

a livello nazionale.<br />

Urbano ritiene che «dallo<br />

spreco di energia e di risorse<br />

non si potrà mai creare valore<br />

e occupazione». Un'affermazione<br />

che parte anche - in questo<br />

caso forse soprattutto - dagli<br />

esempi che si sono verificati<br />

sul territorio della Lucchesia.<br />

Il progetto di conversione<br />

Protesta contro Alce (archivio)<br />

della cartiera Alce in centrale a<br />

biomasse per primo. Ripercorrendo<br />

un excursus della vicenda,<br />

Urbano sottolinea come<br />

«la finalità del progetto Alce<br />

non è in relazione alle esigenze<br />

del territorio, ma ne prescinde.<br />

Le dimensioni dell'impianto<br />

sono oltre trenta volte <strong>maggio</strong>ri<br />

di quelle definite dal Pier<br />

(piano industriale energetico<br />

regionale).Le biomasse da utilizzare,<br />

oltre 150mila tonnellate<br />

l'anno, dovranno necessariamente<br />

provenire da altre province<br />

e anche da fuori regione:<br />

ciò avrà conseguenze sull'efficienza<br />

dell'impianto, in quan-<br />

to una considerevole quantità<br />

di energia sarà associata alla<br />

movimentazione dei mezzi, e<br />

questo vanificherà l'apparente<br />

<strong>maggio</strong>re efficienza elettrica<br />

dell'impianto, fra l'altro non<br />

cogenerativo».<br />

E, sempre urbano, sottolinea<br />

che «l'impatto ambientale<br />

delle attività di Alce non è mai<br />

stato oggetto di valutazione.<br />

Eppure si trattava di cartiera e<br />

sin sono svolte nell'impianto<br />

altre attività chimiche per le<br />

quali la normativa comunitaria<br />

avrebbe imposto l'espletamento<br />

di una valutazione di<br />

impatto ambientale». Sempre<br />

l'esponente di Legambiente fa<br />

emergere che «il progetto di realizzazione<br />

di una nuova centrale<br />

a biomasse a servizio della<br />

produzione di tannino è stato<br />

presentato come un elemento<br />

di miglioramento dell'impatto<br />

ambientale rispetto a<br />

una attività precedente che però<br />

era stata autorizzata in assenza<br />

di valutazione di impatto<br />

ambientale. Dunque, miglioramento<br />

rispetto a cosa?».<br />

In ultima analisi un altro dato<br />

relativo al progetto di centrale:<br />

il fatto che sia stata autorizzata<br />

in una zona «in cui espressamente<br />

il Ptc (piano territori ale<br />

di coordinamento) vieta l'insediamento<br />

di nuove centrali<br />

termoelettriche - dice ancora<br />

Urbano -e ciò a tutela dei corsi<br />

d'acqua e dell'acquifero: in relazione<br />

a questo si è parlato di<br />

una ricollocazione di una centrale<br />

che già esisteva. Per tutti<br />

questi motivi Alce porterà più<br />

danni che benefici a Bagni di<br />

Lucca».<br />

CRIPRODUZION[ RISERVATA<br />

Economia e imprese locali Pagina 13


1 LUCCA<br />

La cogenerazione chi l'ha vista.<br />

Michela Caniparoli se lo<br />

domanda e lo domanda più di<br />

una volta nel suo intervento al<br />

consiglio provinciale aperto<br />

sulle biomasse. Michela vive a<br />

San Marco e fa parte del comitato<br />

Aria pulita, nato dopo la<br />

costruzione, in via della Canovetta,<br />

di due centrali a biomasse<br />

che hanno cambiato la vita<br />

dei residenti in quella zona.<br />

Rumori, maleodoranze, emissioni<br />

oltre i limiti di ammoniaca.<br />

Michela parla infatti a no-<br />

COM ITATO AR IA PULITA<br />

«Le centrali? Da azzerare<br />

senza la cogenerazí«one»<br />

me del comitato. Lotta da oltre<br />

un anno e alcuni risultati li ha<br />

ottenuti, come l'abbattimento<br />

del rumore e la riduzione dei limiti<br />

tollerati delle emissioni.<br />

In ballo ci sono sempre l'ammoniaca<br />

in eccesso e le maleodoranze.<br />

Ma c'è anche un altro<br />

aspetto, per niente trascurabile.<br />

E cioè il motivo per il quale<br />

le centrali sono state autorizzate:<br />

la cogenerazione, la possibilità<br />

cioè di produrre, con i motori<br />

alimentati da olio di colza<br />

che creano energia, altra energia<br />

a basso costo per chi vive e<br />

lavora in quella zona.<br />

Le centrali a biomasse in via della Canovetta<br />

«Ad oggi - dice Michela Cani -<br />

paroli - non sappiamo con certezza<br />

se questi impianti faranno<br />

cogenerazione o come la faranno<br />

o la fanno. La presenza<br />

della cogenerazione ha permesso<br />

una procedura più snella<br />

dell'iter autorizzativo. Cogenerazione<br />

che, come attestato<br />

anche dall'Alerr (agenzia lucchese<br />

recupero risorse, ndr)<br />

nella relazione che le fu commissionata<br />

allo scopo da Provincia<br />

e Comune, doveva essere<br />

già presente. Nella relazione<br />

si spiega che la mancanza dei<br />

documenti attestanti l'effetti-<br />

va cogenerazione inficia l'iter<br />

autorizzativo. Come mai si è<br />

stati tanto indulgenti con questa<br />

azienda? Non abbiamo ricevuto<br />

risposte al riguardo.<br />

Perché, nonostante una così<br />

grave inadempienza non si è<br />

azzerato tutto?». E conclude<br />

con un appello: «I fumi volano<br />

e si spargono chissà dove. Come<br />

possiamo stare tranquilli e<br />

fidarci di queste tecnologie?».<br />

BarbaraAntoni<br />

Economia e imprese locali Pagina 14


Le aziende di Lu.Me partecipano all'evento<br />

dell'Istituto Fermi di Lucca<br />

giovedì , 9 <strong>maggio</strong> 2013, 09:24<br />

Le aziende del progetto LU.ME. hanno preso parte ad una delle iniziative organizzate<br />

dall'istituto Tecnico Industriale E. Fermi di Lucca in occasione del 50° annodi attività<br />

(1963 - 2013). L'incontro si è svolto il 7 <strong>maggio</strong> ed è stato aperto dai brevi interventi del<br />

Dott. Romiti, Direttore dell'<strong>Associazione</strong> <strong>degli</strong> Industriali di Lucca, <strong>degli</strong> assessori alle<br />

politiche formative Mario Regoli della Provincia e la Prof.ssa Ilaria Vietina del Comune di<br />

Lucca e della Dott.ssa Donatella Buonriposi, dirigente scolastica dell'ITIS Fermi.<br />

A rappresentare il progetto LUME. erano presenti alcune aziende del gruppo: A. Celli<br />

Nonwovens, A.Celli Paper, Fapim, Fosber, Rotork Fluid Systems e Toscotec. I portavoce<br />

delle imprese, divisi nelle varie classi, hanno parlato con molta semplicità agli studenti, i<br />

giovani del prossimo futuro. In prima battuta i rappresentanti hanno presentato LU.ME.: il<br />

progetto nato dallo spirito collaborativo delle principali aziende metalmeccaniche della<br />

Lucchesia che hanno deciso di attivarsi per il bene del territorio attraverso azioni di<br />

concreta utilità. L'incontro si è in seguito sviluppato con una descrizione della vita<br />

aziendale, con dettagli sul funzionamento e sui meccanismi che regolano un'impresa.<br />

I ragazzi presenti sono rimasti particolarmente colpiti dagli interventi dei relatori e hanno<br />

mostrato un interesse molto alto nei confronti della cultura dell'impresa metalmeccanica. I<br />

giovani hanno capito il ruolo fondamentale che le persone, la ricerca e l'innovazione<br />

rivestono all'interno delle aziende: una prospettiva che deve essere un importante punto<br />

di partenza per migliorare la percezione delle giovani generazioni nei confronti dell'utilità<br />

del loro percorso formativo.<br />

Economia e imprese locali Pagina 15


Ennesima asta per l'Acqua Az<br />

In vendita il complesso produttivo e il marchio della fonte di Care ine fallita lo scorso anno<br />

1 CAREGGINE<br />

Fino a metà <strong>degli</strong> anni duemila<br />

era uno dei vanti produttivi<br />

della Garfagnana. Ora, della<br />

"fu" Acqua Azzurrina, nessuno<br />

vuole nemmeno comprare<br />

il capannone produttivo e il<br />

marchio. Che il 25 giugno prossimo,<br />

perla quarta volta in nove<br />

mesi, andrà all'asta.<br />

A curare la vendita, su mandato<br />

del giudice delegato Giacomo<br />

Lucente sarà il curatore<br />

fallimentare Massimo Capanni.<br />

La base d'asta è fissata a<br />

quota 540.672 euro. Una cifra<br />

molto inferiore rispetto al milione<br />

e 140mila euro del primo<br />

esperimento di vendita dello<br />

scorso 27 settembre. Un'asta<br />

andata deserta, così come le<br />

due successive: quella del 18<br />

dicembre con base 912mila euro<br />

e quella del 26 marzo con<br />

base 729mila euro.<br />

Da considerare anche che il<br />

calo della base d'asta non è legato<br />

solo al fatto che finora<br />

non si sono palesati compratori,<br />

ma anche ai danni subiti da<br />

una tendostruttura a causa<br />

della nevicato dello scorso inverno,<br />

che ha costretto a un aggiustamento<br />

in corsa dell'importa<br />

da chiedere ad eventuali<br />

compratori.<br />

Il lotto in vendita comprende<br />

l'intero stabilimento, compresi<br />

i silos a monte e alcuni<br />

terreni. Oltre a questo, sono<br />

compresi all'interno della ba-<br />

Un macchinario della fabbrica<br />

se d'asta le attrezzature, gli impianti<br />

e gli arredi. E, infine, anche<br />

il marchio e l'avviamento<br />

della Fonte Azzurrina.<br />

Un nome che, a cavallo fra<br />

la fine del secolo scorso e gli<br />

anni Duemila ebbe una certa<br />

notorietà in tutta la provincia<br />

di Lucca. Il suo "creatore",<br />

l'imprenditore Bruno Fanciullacci<br />

è stato pe r un periodo anche<br />

presidente del Viareggio<br />

calcio.<br />

Il lento declino della Fonte<br />

Azzurrine, che nello stabilimento<br />

in località Pianacci imbottigliava<br />

sin dal 1998, inizia<br />

nel 2008, dopo il contratto d'affitto<br />

d'azienda alla Italiana Acque<br />

di Portogruaro.<br />

La crisi si acquisce, fino ad<br />

arrivare al 2011 quando, nel<br />

mese di <strong>maggio</strong>, vengono decisi<br />

tre mesi di cassa integrazione<br />

per i 13 dipendenti dello<br />

stabilimento garfagnino. Il <strong>10</strong><br />

agosto, però, la produzione<br />

non riprende. Intanto i creditori<br />

cominciano a farsi sentire<br />

e partono i decreti ingiuntivi e,<br />

successivamente, la richiesta<br />

di fallimento dell'azienda. Fallimento<br />

che arriva a inizio<br />

2012 Le procedure esecutive<br />

che hanno portato all'asta dei<br />

capannoni sono stati intentate<br />

da Garda Plast e Bientina Srl<br />

contro le due aziende del gruppo,<br />

rispettivamente Fonte Azzurrina<br />

srl e Fonte Azzurrina<br />

spa.<br />

Luca Ci notti<br />

r—-, , i,,,o-, ,; „fli<br />

Economia e imprese locali Pagina 16


FONTE AZZURR I NA<br />

Zebre, all'asta azienda<br />

dell'ex presidente<br />

/ VIAREGGIO<br />

Fino a metà <strong>degli</strong> anni duemila<br />

era uno dei vanti produttivi della<br />

Garfagnana. Ora, della "fu"<br />

Acqua Azzurrina, nessuno vuole<br />

nemmeno comprare il capannone<br />

produttivo e il marchio.<br />

Che il 25 giugno prossimo,<br />

per la quarta volta in nove<br />

mesi, andrà all'asta.<br />

A curare la vendita, su mandato<br />

del giudice delegato Giacomo<br />

Lucente sarà il curatore<br />

fallimentare Massimo Capanni.<br />

La base d'asta è fissata a<br />

quota 540.672 euro. Una cifra<br />

molto inferiore rispetto al milione<br />

e 140mila euro del primo<br />

esperimento di vendita dello<br />

scorso 27 settembre. Un'asta<br />

andata deserta, così come le<br />

due successive: quella del 18 dicembre<br />

con base 912mila euro<br />

e quella del 26 marzo con base<br />

729mila euro.<br />

Da considerare anche che il<br />

calo della base d'asta non è legato<br />

solo al fatto che finora non<br />

si sono palesati compratori, ma<br />

anche ai danni subiti da una<br />

tensostruttura a causa della nevicato<br />

dello scorso inverno, che<br />

ha costretto a un aggiustamento<br />

in corsa dell'importa da chiedere<br />

ad eventuali compratori.<br />

Il lotto in vendita comprende<br />

l'intero stabilimento, compresi<br />

i silos a monte e alcuni terreni.<br />

Oltre a questo, sono com-<br />

presi all'interno della base<br />

d'asta le attrezzature, gli impianti<br />

e gli arredi. E, infine, anche<br />

il marchio e l'avviamento<br />

della Fonte Azzurrina.<br />

Un nome che, a cavallo fra la<br />

fine del secolo scorso e gli anni<br />

Duemila ebbe una certa notorietà<br />

in tutta la provincia di Lucca.<br />

Il suo "creatore", l'imprenditore<br />

Bruno Fanciullacci è stato<br />

pe r un periodo anche presidente<br />

del Viareggio calcio (fu<br />

lui a portare in Versilia un giovanissimo<br />

Totò Di Natale).<br />

Il lento declino della Fonte<br />

Azzurrina, che nello stabilimento<br />

in località Pianacci imbottigliava<br />

sin dal 1998, inizia<br />

nel 2008, dopo il contratto d'affitto<br />

d'azienda alla Italiana Acque<br />

di Portogruaro. La crisi si<br />

acuisce, fino ad arrivare al 2011<br />

quando, nel mese di <strong>maggio</strong>,<br />

vengono decisi tre mesi di cassa<br />

integrazione per i 13 dipendenti<br />

dello stabilimento garfagnino.<br />

Il <strong>10</strong> agosto, però, la produzione<br />

non riprende. Intanto<br />

i creditori cominciano a farsi<br />

sentire e partono i decreti ingiuntivi<br />

e, successivamente, la<br />

richiesta di fallimento<br />

dell'azienda. Fallimento che arriva<br />

a inizio 2012 Le procedure<br />

esecutive che hanno portato<br />

all'asta dei capannoni sono stati<br />

intentate da Garda Plast e<br />

Bientina Srl.<br />

LucaCinotti<br />

roræm,r . re, a" "rro :<br />

1 1111-111.1 '11 1,1 1 1,1<br />

Economia e imprese locali Pagina 17


i r " er r.<br />

passìone tecnolog ìa<br />

TRE G IOVAN I ingegneri premiati<br />

dal Club Tecnologia e Passione,<br />

che ha sede nel Palazzo di<br />

vetro della Fondazione Lazzareschi<br />

a Porcari. Sono i vincitori<br />

del secondo bando per un premio<br />

di studio promosso e finanziato<br />

dal Club in collaborazione<br />

con l'Università di Pisa e riservato<br />

ai neo-laureati delle facoltà di<br />

ingegneria italiane. I tre finalisti,<br />

non in ordine di classifica, che verrà<br />

rivelata al momento della premiazione,<br />

sono Gian Marco Guiduzzi<br />

di Cesena, laureato all'Università<br />

di Bologna, con una tesi<br />

sui controlli qualità nei sistemi di<br />

impacchettamento, Riccardo Paladini<br />

di Bagni di Lucca, laureato<br />

all'Università di Pisa in ingegneria<br />

meccanica con una tesi relativa al<br />

settore della carta e dei tissue e<br />

Gabriele Pescaglini di Lucca, laureato<br />

all'Università di Pisa, con<br />

una tesi sull'ottimizzazione delle<br />

performance industriali, anche<br />

questa riferita al settore cartario<br />

e del tissue. I tre finalisti sono stati<br />

prescelti dalla speciale commissione<br />

nominata dalla Facoltà di ingegneria<br />

dell'Università di Pisa e<br />

composta dai professori Gino Dini,<br />

Luca Fanucci e dall'ingegner<br />

Alessandro Mennucci, dei Club<br />

tecnologia e passione e amministratore<br />

della Toscotec di Lucca.<br />

I tre ingegneri riceveranno i premi<br />

oggi nella sede dell'<strong>Associazione</strong><br />

Industriali di Lucca, alla presenza<br />

<strong>degli</strong> associati dei Club e dei<br />

rappresentanti dei mondo dell'imprenditoria<br />

e delle istituzioni. I<br />

premi sono di 3mila euro, 1.500<br />

e mille euro.<br />

Economia e imprese locali Pagina 18


CLUB TECNOLOGIA PASSIONE<br />

Premio i<br />

I LUCCA<br />

Ancora tre giovani ingegneri<br />

premiati dal club Tecnologia e<br />

Passione. Sono ivincitori del secondo<br />

bando per un premio di<br />

studio promosso e finanziato<br />

dal club con l'Università di Pisa<br />

e riservato ai neo laureati delle<br />

facoltà di Ingegneria italiane. I<br />

tre finalisti, non in ordine di<br />

classifica, che verrà rivelata proprio<br />

al momento della premiazione,<br />

sono Gian Marco Guiduzzi<br />

di Cesena, laureato alla facoltà<br />

di ingegneria meccanica a Bologna<br />

con una tesi sui controlli<br />

qualità nei sistemi di impacchettamento;<br />

Riccardo Paladini<br />

di Bagni di Lucca, laureato a Pi-<br />

ovazione e tecnologia e tre giovani ingegneri<br />

sa in ingegneria meccanica con<br />

una tesi relativa al settore della<br />

carta e del tissue; Gabriele Pescaglisi<br />

di Lucca, laureato a Pisa,<br />

facoltà di ingegneria gestionale,<br />

con una tesi sull'ottimizzazione<br />

delle performance industriali,<br />

anche questa riferita al<br />

settore cartario e del tissue.<br />

I tre finalisti sono stati prescelti<br />

dalla commissione nominata<br />

dal preside della facoltà di<br />

Ingegneria di Pisa e composta<br />

da due docenti della stessa facoltà,<br />

professori Gino Dini e Luca<br />

Fanucci e dall'ing. Alessandro<br />

Mennucci, componente del<br />

consiglio direttivo del club Tecnologia<br />

e Passione e amministratore<br />

dell'azienda lucchese<br />

Toscotec. I tre giovani ingegneri<br />

riceveranno oggi, nella sede<br />

dell'<strong>Associazione</strong> <strong>degli</strong> Industriali<br />

di Lucca, alla presenza <strong>degli</strong><br />

associati del club e dei rappresentanti<br />

del mondo dell'imprenditoria<br />

e delle istituzioni, i<br />

premi in denaro di 3mila, 1.500<br />

e mille euro, rispettivamente<br />

per il primo, secondo e terzo<br />

classificato. Al termine della cerimonia<br />

di premiazione seguirà<br />

un momento conviviale nella foresteria<br />

di Assindustria. Al di là<br />

della classifica finale, l'iniziativa<br />

promossa dal club ha dato l'opportunità<br />

a vari partecipanti di<br />

essere contattati da aziende socie<br />

che si sono interessate ai temi<br />

sviluppati nei lavori di tesi. Il<br />

club Tecnologia e Passione ha<br />

sede nel Palazzo di Vetro - Fondazione<br />

Giuseppe Lazzareschi<br />

di Porcari e ha come scopo principale<br />

diffondere la passione<br />

per innovazione e tecnologia, favorendo<br />

lo scambio di idee, la<br />

formazione e la crescita. Già lo<br />

scorso anno e con le stesse modalità<br />

ha premiato tre neo-laureati<br />

in ingegneria, e offerto stage<br />

aziendali a giovani meritevoli.<br />

Oltre a organizzare annualmente<br />

il premio per l'Innovazione<br />

Tecnologia e Passione, occasioni<br />

di relazione, giornate di<br />

orientamento per giovani studenti,<br />

workshop e giornate tecniche,<br />

il Club si dedica anche ad<br />

attività benefiche.<br />

Economia e imprese locali Pagina 19


Toyota C e<br />

Successo per l'inaugurazione nuova concessionaria<br />

MADAMA Butterfly, grandiosa<br />

opera del nostro Giacomo<br />

Puccini, è stata il tema della serata<br />

d'inaugurazione, a Guamo,<br />

della nuova ufficiale concessionaria<br />

Toyota, «Lucar TM». La<br />

magia della tradizione artistica<br />

di Lucca si è incontrata con la<br />

tradizione giapponese in un<br />

evento che ha parlato di passato,<br />

presente e futuro. Un allestimento<br />

scenico innovativo ed un originale<br />

buffet hanno accompagno<br />

gli ospiti nella nuova dimensione<br />

Toyota «Lucar TM». Singolare<br />

è stata l'antica cerimonia<br />

«Siamo felici e onorati<br />

d i poter collaborare<br />

con La f i lia Serafini»<br />

dell'apertura della botte del<br />

Sake che ha visto protagonisti i<br />

vertici di Toyota Motor Italia<br />

fra cui l'amministratore delegato<br />

Massimo Gargano ed il presidente<br />

Ichijima San, insieme ai<br />

dirigenti della nuova concessionaria<br />

lucchese.<br />

TRA i numerosi ospiti, diverse<br />

carice istituzionali ed i più affezionati<br />

clienti che da più di un<br />

trentennio vedono, nel brand<br />

Lucar, un punto di riferimento.<br />

«Nonostante le difficoltà del<br />

mercato, la Toyota continua a investire<br />

- ha spiegato Massimo<br />

VERN ISSAGE Applausi e tanta gente al taglio del nastro della<br />

concessionaria a Guamo . C'era anche l'ad Toyota, Massimo Gargano<br />

Gargano -. Adesso speriamo<br />

che con un Governo stabile, sia<br />

riaccendo un po' di entusiasmo<br />

negli imprenditori. . Per quello<br />

che ci riguarda, nei primi tre mesi<br />

di quest'anno abbiamo lanciato<br />

la nuova Yaris, il nuovo Rav e<br />

una nuova versione della Verso,<br />

tre gamme su cui ora stiamo puntando<br />

la strategia. Nell'ultima<br />

parte dell'anno, invece, ci sarà il<br />

lancio della Auris Ts, una reinterpretazione<br />

del concetto di station<br />

wagon, poi ci saranno la<br />

Lexsus e la Nuova Is ibrida.<br />

PER LUCCA, siamo felici e ono-<br />

rati che una famiglia di imprenditori<br />

come i Serafini abbia deciso<br />

di abbinare il suo nome al nostro<br />

marchio. E la risposta della<br />

città a questa festa è davvero molto<br />

bella». Davvero tanta gente,<br />

in effetti, al vernissage di Guamo.<br />

Particolarmente apprezzata<br />

anche la cornice musicale<br />

dell'evento. Ad interpretare<br />

l'opera di Puccini sono stati Simone<br />

Soldati, grande pianista,<br />

Gabriele Ragghianti, contrabbassista<br />

di fama internazionale,<br />

Cristina Papini, giovane violinista<br />

e Alessandra Meozzi, soprano<br />

che collabora con direttori e<br />

registi di fama internazionale.<br />

Economia e imprese locali Pagina 20


La Toyota a Gu<br />

Gran ala per l'inaugurazione ella nuova concessionaria<br />

La nuova concessionaria della Toyota (Vip)<br />

/ LUCCA<br />

Gran gala per salutare la nascita<br />

della nuova concessionaria<br />

Toyota "Lucar TM" a Guamo. Il<br />

tutto in una cornice elegante e<br />

sfarzosa dove tutto è stato curato<br />

nei minimi particolari per<br />

rendere l'evento una serata indimenticabile<br />

con il sottofondo<br />

delle note di Madama Butterfly.<br />

Tra i numerosi ospiti, diverse<br />

cariche istituzionali ed i più affezionati<br />

clienti che da più di un<br />

trentennio vedono, nel brand<br />

Lucar, un punto di riferimento.<br />

Economia e imprese locali Pagina 21


E' STATA inaugurata ieri la nuova sede<br />

della Fondazione Giuseppe Pera. Si trova<br />

in piazza San Ponziano, nei locali realizzati<br />

grazie al contributo della Fondazione<br />

Lucchese per l'alta formazione e la ricerca<br />

(Flafr). Importanti gli ospiti intervenuti<br />

durante la conferenza di presentazione<br />

della Fondazione, che ha come obiettivo<br />

quello di attualizzare il pensiero di Giuseppe<br />

Pera, puntando sulle eccellenze e<br />

sulla ricerca. Sperimentare, senza cambiare<br />

la legge: è questa la via di uscita proposta<br />

dal senatore Pietro Ichino, che ha tenuto<br />

una vera e propria lezione sul futuro<br />

e sulle possibilità dell'Italia, partendo an-<br />

I NAUGU RATA FONDAZION E PERA<br />

.A<br />

che dal ruolo strategico della Fondazione<br />

Pera. «Spesso si sente dire - ha detto il<br />

senatore Ichino - che in Italia le cose<br />

non funzionano perché le leggi sono sbagliate.<br />

Il nostro impegno è quello di cominciare<br />

a fare e a sperimentare. Da qui è<br />

nato il progetto Themis per il dimezzamento<br />

dei tempi della giustizia: trattare<br />

una grande quantità di casi giudiziari in<br />

parallelo comporta un impiego di tempo<br />

doppio rispetto al trattamento <strong>degli</strong> stessi<br />

casi in serie. Questa sperimentazione è<br />

stata avviata a Roma, poi Bologna, Lucca<br />

e a breve anche Pistoia: i risultati raggiunti<br />

sono già soddisfacenti e ci dicono che la<br />

strada intrapresa è giusta».<br />

Economia e imprese locali Pagina 22


1 SAI<br />

lc ino inaugura<br />

la Fondazione Pera<br />

È stata inauguratala<br />

sede della Fondazione Pera<br />

che troverà casa in piazza<br />

San Ponziano, nei locali<br />

realizzati grazie al contributo<br />

della Flafr. Importanti ospiti<br />

sono intervenuti durante la<br />

conferenza di presentazione<br />

della Fondazione, che ha<br />

come obiettivo quello di<br />

attualizzare il pensiero di<br />

Giuseppe Pera, puntando<br />

sulle eccellenze e sulla<br />

ricerca. Sperimentare, senza<br />

cambiare la legge: è questa la<br />

via di uscita proposta dal<br />

senatore Pietro Ichino, che<br />

ha tenuto una vera e propria<br />

lezione sul futuro e sulle<br />

possibilità dell'Italia,<br />

partendo anche dal ruolo<br />

strategico della Fondazione<br />

Pera.<br />

«Avnn$t con la nuova viabilità<br />

nvi i rii inrreltivinccess1rf<br />

Economia e imprese locali Pagina 23


Lavoratori<br />

e<br />

• • •<br />

Ma tuno dípenderà dall'incontro dí sta ni con 1'ammínistratore Riccardo Cima<br />

E' BASTATO il nuovo parere<br />

tecnico del dirigente del demanio<br />

comunale: e al Poklo nautico è subito<br />

sciopero. L'assemblea dei lavoratori<br />

ha deciso lo stato d'agitazione<br />

contro le nuove ipotesi di<br />

frazionamento della concessione<br />

(peraltro subito congelate dal<br />

commissario Mannino) e ha dato<br />

mandato ai sindacati di fissare 4<br />

ore di sciopero. E c'è una novità: i<br />

grillini si schierano contro il frazionamento<br />

«senza se e senza<br />

ma», e così facendo scavalcano a<br />

sinistra la coalizione di Leonardo<br />

Betti, che comunque ieri s'è presentato<br />

all'assemblea per chiarire<br />

la sua posizione. «Stamani incontriamo<br />

l'amministratore del Polo<br />

Riccardo Cima - ha detto ieri<br />

Lamberto Pocai della Fiom e successivamente<br />

parleremo anche<br />

col segretario della Port Authority<br />

Fabrizio Morelli. Anche dalla<br />

posizione del Polo nautico dipenderà<br />

la decisione ultima sullo sciopero».<br />

L'ASSEMBLEA dei lavoratori<br />

ieri ha difeso i vincoli previsti dalla<br />

delibera 34/02 del consiglio comunale,<br />

relativa alla concessione<br />

e alla natura consortile del Polo<br />

nautico, a «salvaguardia e ampliamento<br />

dell'occupazione. Per le<br />

maestranze il mantenimento della<br />

concessione unica ha ancora<br />

una sua funzione, sopratutto in<br />

un contesto mutato e che vede i<br />

soci della compagine nel mezzo<br />

di una crisi devastante: la <strong>maggio</strong>r<br />

parte delle aziende sono in<br />

cassa integrazione, alcune sono e<br />

saranno oggetto di procedure concorsuali<br />

e per le altre si profila un<br />

forte rallentamento dell'attività.<br />

Il frazionamento della concessione<br />

allo stato attuale sarebbe l'ennesimo<br />

atto per far fallire le aziende<br />

e il progetto ancora incompiuto,<br />

per il quale i lavoratori hanno<br />

sopportato e stanno sopportando<br />

grandi sacrifici». C'è poi il dubbio<br />

sulle competenze tra comune e<br />

Port Authority, quindi «il parere<br />

del dirigente comunale è ritenuto<br />

irrecivibile e inaccettabile». Ai<br />

candidati sindaco viene chiesto di<br />

dire chiaramente sì o no al frazionamento<br />

prima delle elezioni comunali.<br />

E IERI è arrivata la presa di posizione<br />

di Maximiliano Bertoni del<br />

Movimento 5 Stelle: «Siamo contrari<br />

al frazionamento. Il Movimento<br />

5 Stelle dice no alla distribuzione<br />

privatistica delle concessioni<br />

affidate al Polo Nautico. La<br />

concessione unica <strong>degli</strong> spazi gestita<br />

da un soggetto plurale è l'unico<br />

strumento in grado di garantire<br />

l'occupazione in Darsena e offrire<br />

alle imprese del settore della<br />

nautica una sponda per la ripresa.<br />

L'assegnazione dei capannoni alle<br />

imprese, in cambio del pagamento<br />

pro-quota del mutuo che<br />

fa capo al Polo, è stato infatti pensato<br />

quale strumento per mettere<br />

in comune la risorsa territorio e<br />

gli sbocchi a mare, beni della collettività.<br />

Il Movimento 5 Stelle ritiene<br />

che, semmai, una seria politica<br />

sui beni comuni deve agire<br />

per rintuzzare con forza lo spirito<br />

privatistico che è emerso in questi<br />

anni per iniziativa di alcuni<br />

gruppi ed imprese. Azione resa<br />

possibile per i tentennamenti del<br />

centrosinistra e per la tolleranza<br />

del centrodestra che hanno guidato<br />

la città nel'ultimo decennio».<br />

LE POSIZiONI<br />

Contro il frazionamento<br />

della concessione ieri<br />

mattina è stato di nuovo<br />

chiesto il rispetto della<br />

delibera consiliare del<br />

2002 e <strong>degli</strong> accordi<br />

sanciti all'epoca<br />

Max ertoni ha subito<br />

preso posizione rispetto<br />

all'appello lanciato ai<br />

candidati sindaco: il<br />

M ovi mento 5 Stelle<br />

boccia qualsiasi divisione<br />

della concessione<br />

L'OCCUPAZIONE E' PRIORITARIA<br />

E DI TUTTO QUESTO PARLEREMO<br />

COL SEGRETARIO DELL`AUTHORITY<br />

Economia e imprese locali Pagina 24<br />

,a ., p-r,


di Donatella Francesconi<br />

/ VIAREGGIO<br />

Incontro, nella giornata di oggi,<br />

tra sindacati e amministratore<br />

unico di Polo Nautico, Riccardo<br />

Cima. Oggi è fissata anche l'assemblea<br />

dei soci della azienda<br />

consortile, all'indomani dello<br />

stato di agitazione proclamato<br />

dall'assemblea di lavoratori che<br />

ha anche indetto quattro ore di<br />

sciopero.<br />

«Le lavoratrici ed i lavoratori<br />

di Polo Nautico, riuniti in assemblea,<br />

hanno appreso con profonda<br />

preoccupazione del parere favorevole<br />

al frazionamento della<br />

concessione dell'area così come<br />

appare evidente nella lettera inviata<br />

dal dirigente dell'ufficio demanio<br />

agli amministratori di Polo<br />

Nautico»: così si legge nell'ordine<br />

del giorno approvato al termine<br />

della discussione. La lettera<br />

è quella firmata da Angelo<br />

Bertolucci, per il quale «nulla<br />

osta» al frazionamento della<br />

concessione richiesto dalle imprese<br />

della nautica che compongono<br />

l'azienda consortile nata<br />

dalle ceneri della Sec. Un parere<br />

che viene ritenuto «irricivibile e<br />

inaccettabile» da parte dei lavoratori.<br />

Le aree Sec - ricorda l'ordine<br />

del giorno - erano state affidate<br />

in concessione unica alla<br />

Polo Nautico perchè la natura<br />

consortile, condivisa dalle parti<br />

sociali, era stata ritenuta lo strumento<br />

necessario ed ideale per<br />

realizzare il progetto di ristrutturazione<br />

e riconversione e garantire<br />

la salvaguardia e l'ampliamento<br />

dell'occupazione».<br />

Mantenere unica la concessione,<br />

continuano i lavoratori,<br />

«ha ancora una sua funzione, soprattutto<br />

in un contesto mutato<br />

e che vede i soci della compagine<br />

nel mezzo di una crisi deva-<br />

e<br />

oto nautìco: sciopero<br />

e stato di am%'tazíone<br />

ti" frazi"vnaniento<br />

Fioco-Cgil davanti a Polo Nautico (toto d'archivio)<br />

L'assemblea dei lavoratori: irricevibile inaccettabile<br />

il via libera dato al dirigente dei Comune Bertolucci<br />

stante: la <strong>maggio</strong>r parte delle<br />

aziende sono in cassaintegrazione,<br />

alcune sono e saranno oggetto<br />

di procedure concorsuali e<br />

per le altre si profila un forte rallentamento<br />

dell'attività. Il frazionamento<br />

della concessione allo<br />

stato attuale sarebbe - si legge<br />

nel documento approvato - l'ennesimo<br />

atto per far fallire le<br />

aziende e il progetto ancora incompiuto,<br />

per il quale i lavoratori<br />

hanno sopportato e stanno<br />

sopportando grandi sacrifici».<br />

Inoltre, «con la costituita Autorità<br />

regionale portuale, alla<br />

quale è affidata la gestione delle<br />

concessioni , rimane il dubbio<br />

sulla legittimità del parere emesso<br />

dal dirigente». I lavoratori, infine,<br />

apprezzano l'immediata disponibilità<br />

data dal segretario<br />

della Autorità ad un incontro»<br />

fissato per il 15 <strong>maggio</strong>.<br />

Economia e imprese locali Pagina 25


Torna m bí1íco la proroga<br />

delle concession b eari<br />

La Corte dei Conti boccia il prolungamento fino al 2020: «Danno per lo Stato))<br />

I bagni temono di finire all'asta tra pochi mesi. Ma i sindacati si dicono tranquilli<br />

di Matteo Tuccini<br />

1 VIAREGGIO<br />

Nuovo attacco agli stabilimenti<br />

balneari e alle loro concessioni.<br />

Il siluro, stavolta, arriva dalla<br />

Corte dei Conti. Che ha bocciato<br />

- in una relazione pubblicata<br />

mercoledì - gli ultimi provvedimenti<br />

del governo di Mario<br />

Monti, tra cui il Decreto Sviluppo.<br />

E, di conseguenza, la<br />

proroga fino al 2020 delle licenze<br />

in possesso <strong>degli</strong> stabilimenti,<br />

che appunto è contenuta in<br />

quel decreto. A questo proposito,<br />

i magistrati parlano di «un<br />

danno economico per lo Stato».<br />

La notizia, annunciata dai telegiornali,<br />

ha scatenato un tam<br />

tam in Versilia tra i titolari <strong>degli</strong><br />

stabilimenti. Timorosi che la<br />

scadenza dei titoli torni al 31<br />

dicembre 2015, il che significa<br />

la messa all'asta (anzi, all'evidenza<br />

pubblica) dei bagni tra<br />

pochi mesi. Ma i sindacati si<br />

mostrano tranquilli: «Non ci<br />

saranno conseguenze immediate,<br />

il parere della Corte non<br />

riporterà le aste al 2016».<br />

II parere della Corte. Nella loro<br />

Relazione sulle coperture finanziarie<br />

delle leggi pubblicate<br />

tra settembre e dicembre<br />

2012, i giudici contabili scrivono<br />

che il prolungamento delle<br />

concessioni «è stato vistato negativamente<br />

dalla relazione<br />

tecnica, anzitutto in quanto<br />

un'eccessiva estensione temporale<br />

di tali concessioni potrebbe<br />

essere di nuovo oggetto<br />

di procedura d'infrazione, con<br />

relativi costi». Insomma:<br />

l'Unione Europea potrebbe<br />

presto multare l'Italia per la<br />

mancata applicazione della direttiva<br />

Bolkestein - e in generale<br />

dei princìpi comunitari - e<br />

far decadere la proroga. In secondo<br />

luogo, secondo la Corte<br />

«si potrebbero verificare minori<br />

entrate in conseguenza del<br />

differimento dell'adeguamento<br />

al valore di mercato dei canoni<br />

concessionari: al riguardo,<br />

si può rilevare che non è<br />

stata fornita la dimostrazione<br />

dell'assunto circa il fatto che i<br />

saldi di finanza pubblica siano<br />

stati costruiti scontando le<br />

<strong>maggio</strong>ri entrate che verrebbero<br />

meno». Tradotto dal linguaggio<br />

tecnico, aver prolungato<br />

le licenze dei bagni è un<br />

danno economico per lo Stato.<br />

I sindacati : siamo tranquilli.<br />

Scattato l'sos Graziano Giannessi,<br />

leader del sindacato Sib<br />

Confcommercio, si è messo subito<br />

al telefono con Roma e<br />

con i vari rappresentanti della<br />

categoria. Il risultato è - secondo<br />

Giannessi - una rassicurazione<br />

dei balneari. «Cominciamo<br />

col dire che la Corte fa due<br />

errori nella sua valutazione -<br />

dice - intanto, noi non rischiamo<br />

la procedura d'infrazione<br />

per la proroga: a dirlo è stato lo<br />

stesso commissario Ue Michel<br />

Barnier in risposta a un'interrogazione<br />

al Parlamento di<br />

Bruxelles. Inoltre, l'ipotesi di<br />

un danno per le casse dello Stato<br />

dovuto al mancato adeguamento<br />

dei canoni non esiste: i<br />

canoni vengono adeguati ogni<br />

anno sulle rivalutazioni<br />

dell'Istat. E poi: dove sta scritto<br />

che senza l'operazione aste ci<br />

saranno meno introiti per<br />

l'Erario? Non c'è un solo documento<br />

pubblico che lo prova».<br />

Per questo Giannessi si dice sereno:<br />

«Il parere della Corte è<br />

importante, ma non vincolante.<br />

Per quanto ci riguarda, se ci<br />

chiederanno chiarimenti ci<br />

metteremo a disposizione con<br />

le nostre carte. Ma non credo<br />

che la proroga sarà messa in discussione».<br />

Così la pensa anche<br />

Vincenzo Lardinelli, presidente<br />

nazionale della Fiba<br />

Confesercenti: «Pur comprendendo<br />

l'importanza di questo<br />

organo - dice Lardinelli - riteniamo<br />

non ci siano rischi perla<br />

proroga delle concessioni fino<br />

al 2020. La Corte dei Conti ha<br />

espresso una valutazione, ma<br />

il governo non è obbligato a<br />

cancellare il provvedimento.<br />

In ogni caso, i nostri tecnici<br />

stanno studiando la questione<br />

per capire se ci siano problemi<br />

in questo senso».<br />

segnali positivi dall'Europa. E<br />

per ribadire la loro serenità<br />

sull'argomento, i sindacati balneari<br />

mostrano fiducia anche<br />

per quanto riguarda i possibili<br />

movimenti dell'altro interlocutore,<br />

l'Europa. Che secondo gli<br />

stabilimenti ha ormai accettato<br />

la proroga delle concessioni.<br />

Detto dell'intervento di Barnier<br />

citato da Giannessi, sia gli<br />

europarlamentari che i loro<br />

collaboratori garantiscono:<br />

«L'Ue non contesterà la scadenza<br />

del 2020». Nel frattempo<br />

bisognerà trovare una soluzione<br />

perla questione.<br />

©RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Economia e imprese locali Pagina 26


StalsiIim enti Falnparia Viarr-_öeio (foto [f`arcl,i vio}<br />

GRAZIANO<br />

GIAESSI<br />

La relazione<br />

contiene <strong>degli</strong> errori<br />

di valutazione dei giudici<br />

contabili, in ogni caso<br />

siamo sicuri che non sarà<br />

vincolante per il governo<br />

u ,a+a' ? .. ... , ze•. + mci öJ H+ ..'m {r ,:, r i F.:- ì ! f !<br />

I VINCENZO<br />

LARDINELLI<br />

I I nostri tecnici<br />

sono al lavoro per capire<br />

se ci siano dei rischi<br />

Io credo che l'Esecutivo<br />

debba tenerne conto,<br />

ma senza obblighi<br />

Economia e imprese locali Pagina 27


NEGLI UFFICI DEL DICASTERO SOSTENGONO<br />

CHE «NESSUNA DELLE VALUTAZIONI<br />

ARRIVATE SPICCA IN MODO PARTICOLARE»<br />

Ecco, punto per punto, cosa è stato indicato al Ministero dell'ambiente<br />

di PAOLO NDOLI<br />

DOPO AVER pubblicato nell'edizione<br />

di ieri, in esclusiva, il numero<br />

e gli autori delle osservazioni al<br />

progetto Anas dei nuovi assi viari,<br />

entriamo oggi nel dettaglio. «Fra il<br />

5 aprile e il 6 <strong>maggio</strong> - spiegano al<br />

Ministero dell'ambiente - sono arrivate<br />

in tutto 8 osservazioni. Nessuna<br />

spicca in modo particolare.<br />

Nel dettaglio: sei cittadini hanno<br />

presentato osservazioni su temi vari<br />

come aspetti progettuali, rumore,<br />

vibrazioni, paesaggio e beni culturali,<br />

proprietà dei terreni, suolo,<br />

ambiente idrico e simili. Di questi<br />

sei, uno ha presentato due osservazioni<br />

simili, una il 5 aprile e una l'8<br />

aprile, quindi abbiamo sei cittadini<br />

e sette documenti. A questo si aggiunge<br />

il comitato contro gli assi<br />

viari che il 12 aprile ha presentato<br />

un'osservazione su aspetti progettuali;<br />

flora, fauna vegetazione ed<br />

ecosistemi; suolo e sottosuolo; ambiente<br />

idrico». E ora che ne farete<br />

delle osservazioni? «Queste osservazioni<br />

non finiscono dimenticate -<br />

rispondono ancora al Ministero -<br />

ma vengono valutate con attenzione<br />

dalla commissione di valutazione<br />

di impatto ambientale, che, se<br />

fondate, come sempre accade le fa<br />

proprie e le "assorbe" nel parere finale<br />

sotto forma di prescrizioni imposte<br />

al progetto». Entrando nel<br />

Roma fanno s& `'ere che<br />

saranno valutate con<br />

attenzione in co mmissione<br />

dettaglio: Luigi Stefanini, nell'osservazione<br />

protocollata al Ministero<br />

il 4 aprile evidenzia che «il nuovo<br />

progetto viario taglia il territorio<br />

alterando profondamente in taluni<br />

punti lo stato dei luoghi, la viabilità<br />

secondaria, il rapporto con<br />

l'edificato esistente. In particolare<br />

nel tratto a est di via Tognetti presso<br />

il chilometro 1,700, zona che<br />

ben conosco in quanto vi sono nato<br />

e vi abito con la mia famiglia. Mi<br />

permetto di proporre una soluzione<br />

alternativa, a sud del fabbricato,<br />

più rettilinea, attraverso terreni<br />

pressoché inedificati».<br />

ANCHE nell'osservazione protocollata<br />

il 5 aprile lo stesso Stefanini<br />

conferma il testo precedente. Marino<br />

Lippi di Picciorana, nella sua osservazione,<br />

contesta invece lo scatolare<br />

su via Coselli al chilometro<br />

3.<strong>10</strong>0 dicendo: «Mi sembra censurabile<br />

la realizzazione di uno scatolare<br />

così mastodontico a ridosso<br />

delle abitazioni che in tal modo si<br />

trovano soffocate da un muraglione<br />

di 5-6 metri di altezza posto a pochissimi<br />

metri di distanza. Si suggerisce<br />

di valutare la possibilità di<br />

inserire un'ulteriore rotatoria al posto<br />

dello scatolare di via Coselli».<br />

Gabriele Franchini di Pieve San<br />

Paolo si concentra sul lotto 3 del<br />

tratto est-ovest parlando di un'area<br />

«che nel panorama circostante resta,<br />

allo stato, l'unica espressione di<br />

insediamento caratterizzato dal giusto<br />

equilibrio tra edificato e zona<br />

verdeggiante» e chiedendo quindi,<br />

se non è possibile cambiare il tracciato,<br />

«di mettere in atto barriere fonoassorbenti,<br />

siepi, aree boschive e<br />

piantumazioni per mitigare l'intervento».<br />

PER GABRIELE Isola di Capannori,<br />

proprietario di un immobile<br />

in via delle Ville a Lammari, si de-<br />

I residenti contestano<br />

i nparticolare alcune<br />

soluzioni dei tecnici<br />

ve evitare il danneggiamento della<br />

sua proprietà agricola caratterizzata<br />

da una coltura a uliveto e dunque<br />

«si deve modificare il tracciato<br />

in modo da realizzare la sede stradale<br />

su terreni limitrofi attualmente<br />

incolti». Isola richiama anche, letteralmente<br />

con un «copia e incolla»,<br />

7 dei 9 punti evidenziati nell'osservazione<br />

del «Comitato contro gli assi<br />

viari». Sull'osservazione presentata<br />

dallo stesso «Comitato contro<br />

gli assi viari» ci siamo già soffermati<br />

nell'edizione di ieri ricordando i<br />

nove punti evidenziati dalla presidente<br />

Mirella Gliori: «omessa procedura<br />

di valutazione ambientale<br />

strategica (vas)», «omessa analisi di<br />

soluzioni alternative», «omessa analisi<br />

economico-finanziaria», «forme<br />

di partecipazione e consultazione»,<br />

«carenze documentali», «frammentazione<br />

<strong>degli</strong> insediamenti e distribuzione<br />

del tessuto insediativo<br />

e sociale della pianura a nord della<br />

città di Lucca», «frammentazione<br />

del tessuto agrario e distruzione<br />

del paesaggio tradizionale», «impatti<br />

sul sistema delle acque superficiali<br />

e sotterranee» e «frequentazione<br />

assidua di animali di rilevanza ecologica».<br />

Giancarlo Raschioni di Picciorana,<br />

proprietario di un immobile<br />

in via di Isola, chiede di rivede<br />

«le soluzioni progettuali proproste<br />

dall'Anas per la via Vecchia Pesciatina<br />

e la via di Isola in modo da poter<br />

garantire l'attraversamento della<br />

nuova viabilità tramite sottopassaggi<br />

o passerelle di esclusivo uso<br />

pedonale e ciclabile» e denuncia anche<br />

«l'inadeguatezza dell'intersezione<br />

della nuova viabilità con la<br />

via della Madonnina».<br />

lx r— .iràoni al pra;eflo dFAnas<br />

tr.v sixnunc 6mori e rischi di rinvio<br />

Edilizia & Territorio Pagina 28


INFINE nell'osservazione presentata<br />

al Ministero da Enrichetta Biagi,<br />

Pietro Quilici e Paola Quilici<br />

viene evidenziato che il progetto<br />

Anas «avrebbe un'incidenza negativa<br />

tale da pressoché annullare il valore<br />

delle proprietà immobiliari<br />

(fabbricati) dei sottoscritti che si vedrebbero<br />

inoltre espropriare gli appezzamenti<br />

di terreno più ampi e<br />

meglio esposti». Viene anche ricordato<br />

che l'acquisto di un immobile<br />

e la ristrutturazione di entrambi gli<br />

immobili è stata eseguita nel<br />

20<strong>10</strong>-2011 stante il fatto che le disposizioni<br />

comunali prevedevano<br />

che l'area di nostra prorietà non fosse<br />

coinvolta dal precedente progetto<br />

di viabilità».<br />

SIMULAZIONE Ecco come si presenterà il ponte che scavalcherà l'ex scalo merci della ferrovia<br />

nella zona di Pulia. Un'opera di cui si parla da anni anche con nel regolamento urbanistico del capoluogo<br />

archetti<br />

a<br />

•<br />

DECiA<br />

Un momento<br />

dell'assemblea<br />

promossa dal<br />

«Comitato<br />

contro gli assi<br />

viari» e<br />

organizzata a<br />

San Cassiano a<br />

Vico<br />

dati precisi<br />

IL «COMITATO contro gli assi viari» replica, a stretto giro,<br />

al sindaco di Altopascio Marchetti. «Dobbiamo andare avanti<br />

con gli assi viari, senza se e senza ma. Invitiamo il sindaco<br />

Marchetti a dimostrarci con dati certi, e non con semplici slogan,<br />

l'utilità dell'opera di cui sembra non poterne fare a meno.<br />

Ricordiamo- aggiungono al Comitato - che la dimostrazione<br />

deve basarsi su dati attuali e previsioni realistiche o<br />

quantomeno verosimili, prendendo in considerazione la drastica<br />

diminuzione del traffico pesante e la delocalizzazione<br />

delle imprese che di certo non chiudono o se ne vanno perchè<br />

mancano le strade».<br />

Edilizia & Territorio Pagina 29


HANNO DETTO<br />

Giuseppe Del Carlo<br />

Consigliere regionale Udc<br />

Vanno isolate le posizioni<br />

di chi sostiene che si può<br />

fare a meno di una nuova<br />

viabilità di scorrimento, di<br />

cui Lucca è sprovvista e<br />

che tutte le altre città<br />

della Toscana hanno».<br />

ArdeLio Pellerinotti<br />

Consigliere regionale Pd<br />

La realizzazione <strong>degli</strong><br />

assi viari renderà più<br />

vivibili i quartieri della<br />

prima periferia urbana e<br />

agevolerà l'accesso alle<br />

autostrade per cittadini e<br />

le imprese della Valle»<br />

Stefano accelli<br />

Presidente della Provincia<br />

Quello presentato da<br />

Anas è un nuovo progetto<br />

del sistema tangenziale<br />

di Lucca, ben diverso da<br />

quello redatto sempre da<br />

Anas nel 2005 che<br />

prevedeva il Lotto zero»<br />

Alessandro Ta bellini<br />

Sindaco di Lucca<br />

E' necessario alleggerire<br />

la città dal traffico<br />

pesante e dai flussi di<br />

attraversamento<br />

dell'area urbana,<br />

ripensando la mobilità<br />

non solo come assi viari»<br />

Edilizia & Territorio Pagina 30


«Avanti son la nuova viabilita<br />

ina coi "e correttivi necess<br />

i consiglieri regionali Pellegrinotti (Pd) e Dei Carlo (Udc) invitano gli enti locali a prendere<br />

quanto prima la decisione definitiva per evitare di perdere ancora una volta i finanziamenti<br />

Avanti con gli assi viari, ma<br />

con una adeguata revisione<br />

del progetto e la prospettiva di<br />

realizzare, per lotti, anche l'asse<br />

est-ovest dal Frizzone a San<br />

Donato. Non ha dubbi il consigliere<br />

regionale del Pd Ardelio<br />

Pellegrinotti: «La giunta regionale<br />

- dice - ritiene prioritaria<br />

la realizzazione <strong>degli</strong> assi viari<br />

a Lucca e considera il progetto<br />

Anas coerente con gli atti di<br />

programmazione regionale.<br />

L'obiettivo è liberare la circonvallazione<br />

del capoluogo dalla<br />

congestione del traffico».<br />

Per Pellegrinotti non è più il<br />

tempo di rimandare: «L'impegno<br />

è stato ribadito anche nei<br />

confronti del governo e sono<br />

stati richiesti finanziamenti ad<br />

hoc nell'aggiornamento dell'<br />

intesa Stato-Regione. La realizzazione<br />

<strong>degli</strong> assi viari renderà<br />

più vivibili i quartieri della prima<br />

periferia urbana e al tempo<br />

stesso agevolerà l'accesso<br />

alla rete autostradale per i cittadini<br />

e le imprese della Valle<br />

del Serchio».<br />

Il consigliere non trascura<br />

però le obiezioni del sindaco<br />

di Capannori, Giorgio Del<br />

Ghingaro: «Se è vero che ripensare<br />

il sistema della mobilità è<br />

oggi una necessità stringente,<br />

vero è anche che questo non<br />

deve recare disagi ai cittadini<br />

della Piana. Nella definizione<br />

dell'esecutivo andranno pertanto<br />

trovati <strong>degli</strong> accorgimenti<br />

per portare avanti l'intera articolazione<br />

del progetto originario<br />

, che prevedeva - oltre<br />

all'asse che dal Frizzone arriva<br />

a San Donato - un sottopasso,<br />

una rotonda e l'asfalto fonoassorbente<br />

per viale Europa. Probabilmente<br />

bisognerà procedere<br />

per stadi di avanzamento<br />

cercando ulteriori finanziamenti.<br />

Tuttavia deve esserci<br />

chiaro che realizzare le infrastrutture<br />

che agevoleranno i<br />

flussi di traffico è un'opportunità<br />

unica che gli amministratori<br />

di centrosinistra del territorio<br />

hanno la responsabilità<br />

di non perdere».<br />

Il progetto dell'Anas andrà<br />

insomma «rivisto insieme, opportunamente<br />

migliorato, ma<br />

non abbandonato. Auspico<br />

pertanto, a tal fine, la costruttiva<br />

e tempestiva costituzione<br />

di un tavolo regionale».<br />

Più o men o sulla stessa lunghezza<br />

d'onda Giuseppe Del<br />

Carlo, consigliere regionale<br />

dell'Udc, che aggiunge:<br />

«È necessario che arrivi al<br />

più presto la decisione definiti -<br />

va delle istituzioni lucchesi, come<br />

ha già fatto la Regione, sul<br />

progetto di massima <strong>degli</strong> assi<br />

viari, onde evitare di perdere<br />

ancora una volta il treno dei finanziamenti».<br />

Per Del Carlo «è<br />

giusto riflettere sul miglioramento<br />

del tracciato ma non è<br />

possibile che, dopo anni di<br />

confronti ad ogni livello, la discussione<br />

si protragga all'infinito,<br />

o peggio, ricominci da zero.<br />

Vanno isolate le posizioni<br />

di chi sostiene che si può fare a<br />

meno di una nuova viabilità di<br />

scorrimento di cui Lucca è<br />

sprovvista e che tutte le altre<br />

città della Toscana hanno rea-<br />

lizzato da tempo, presentando<br />

progetti per avere priorità di finanziamento».<br />

Per Del Carlo «con questo<br />

modo di fare si rischia l'isolamento,<br />

e nessuno prenderà<br />

più in considerazione le nostre<br />

richieste se non dimostreremo<br />

con i fatti che vogliamo<br />

andare avanti speditamente<br />

con serietà e concretezza. Perché<br />

una cosa è fare aggiustamenti,<br />

ed è pienamente legittimo,<br />

un'altra è volere lo stravolgimento<br />

del progetto».<br />

mì.on 1—-- vlahl'An<br />

- -i-, MM nciessm;n<br />

Edilizia & Territorio Pagina 31


11-0 n cca non ® fare a meno i una vi ilitg adeguata»<br />

Ai m portante che in questo<br />

momento la partecipazione e la<br />

concertazione di tutte le parti<br />

siano propositive ed efficaci per<br />

giungere, dove occorra, a<br />

progetti e proposte alternative<br />

che, in ogni caso portino alla<br />

realizzazione delle nuove opere<br />

per Lucca e il suo territorio, in<br />

modo da arrivare ad una<br />

viabilità degna delle aspettative<br />

che cittadini stanno ormai<br />

aspettando». lo sostengono<br />

Antonio Malacarne e Edi<br />

Luciano della Ili 1, che<br />

aggiungono:«fon<br />

dimentichiamo che un progetto<br />

viabilità può dare occupazione<br />

sia diretta che come indotto e,<br />

rappresenta pertanto<br />

un'opportunità per molte<br />

aziende. Credo quindi che non<br />

dovremo intralciare a priori i<br />

cambiamenti, ma piuttosto<br />

partecipare senza pregiudizi<br />

cercando di capire le esigenze di<br />

tutti, perché è così che si<br />

partecipa e si fa il bene di tutti».<br />

Edilizia & Territorio Pagina 32


CONTINUA NOSTRA INCH I ESTA LI SPAZI ABBANDONATI<br />

Voluto zl t nell 'era di Fazzi, ®e ancora una scatola vuota<br />

di FABRIZIO VINCENTI<br />

E' UNA giungla di rovi, erbacce<br />

e cemento che mostra tutti i<br />

segni del tempo e dell'incuria.<br />

Il planetario, nelle intenzioni<br />

dell'allora sindaco Fazzi, doveva<br />

divenire una sorta di punto<br />

di riferimento scientifico per la<br />

città all'interno del Parco fluviale.<br />

Per il momento è un monumento<br />

alla provvisorietà,<br />

quella provvisorietà che in Italia<br />

troppo spesso assume i tratti<br />

dell'eternità. L'idea di uno spazio<br />

dedicato alla scienza a due<br />

passi dalla città, come avviene<br />

in altre realtà, e non solo per osservare<br />

le stelle ma per conferenze,<br />

dibattiti e raccolta dati,<br />

era maturata nel 2004.<br />

TRA il 2005 e il 2006 la costruzione<br />

comincia a prendere forma,<br />

grazie a un milione e mezzo<br />

di euro in parte a carico del<br />

Comune, in parte finanziati dal<br />

Ministero dell'ambiente. La<br />

struttura, collocata tra la via del<br />

Brennero e i campi sportivi<br />

dell'Acquedotto, dovrebbe essere<br />

un ulteriore tassello per il rilancio<br />

del Parco fluviale, uno<br />

<strong>degli</strong> spazi cittadini più importanti<br />

anche da un punto di vista<br />

naturalistico. E, invece,<br />

l'opera non viene mai conclusa,<br />

-, S T 7 II planetario venne costruito otto anni fa:<br />

ora è circondato da vegetazione altissima e reti arrugginite<br />

Falliti i tentativi d i messa<br />

in ve ndita viene riproposta<br />

l'apertura in convenzione<br />

negli anni successivi cade anzi<br />

nell'oblio e la zona del parco finisce<br />

per conoscere un altro motivo<br />

di degrado. Ufficialmente<br />

non ci sono più soldi. Né interesse<br />

per il suo completamento.<br />

Al punto che le amministrazioni<br />

successive provano, un po'<br />

comicamente, a mettere in vendita<br />

l'edificio che per la sua con-<br />

formazione è difficilmente reversibile<br />

per altri usi. La cifra?<br />

Circa un milione di euro. E, come<br />

facilmente prevedibile, il bene<br />

rimane tra i beni alienabili<br />

del Comune. Ovvero vendibili<br />

ma non venduti. Nel frattempo,<br />

la struttura, a cui è praticamente<br />

impossibile accedere a<br />

meno di non volersi sottoporre<br />

a un esperienza da safari in mezzo<br />

alla vegetazione altissima e<br />

alle reti di recinzione arrugginite,<br />

è lì a chiedere aiuto. Che ne<br />

sarà di essa? Da Palazzo Orsetti<br />

filtrano ipotesi circa un suo<br />

reimpiego in concessione come<br />

palestra o comunque come spogliatoio<br />

per i vicini campi di allenamento<br />

della Lucchese<br />

all'Acquedotto, che distano comunque<br />

alcune centinaia di metri.<br />

Sembra davvero una soluzione<br />

in mancanza di nient'altro.<br />

Sulla vendita, paiono tutti<br />

concordare: E' praticamente<br />

impossibile.<br />

E ALLORA riprende l'ipotesi<br />

suggestiva di un suo completamento.<br />

E' lo stesso ex sindaco<br />

Fazzi a rilanciarla. «Ci sono<br />

contatti con soggetti che sono<br />

disponibili a farsi carico della<br />

struttura - dice -, e naturalmente<br />

dei costi per completarla<br />

che non sono elevatissimi e che<br />

sarebbero a carico loro in cambio<br />

della concessione. Niente<br />

vendita, come per tutti gli altri<br />

spazi che si affacciano sul fiume:<br />

sono e devono restare della<br />

comunità. E' ancora un'occasione<br />

per offrire uno spazio alla<br />

scienza che in città non trova<br />

una sua collocazione, per quanto<br />

ci siano associazioni molto<br />

vitali e sarebbe un tassello per<br />

rilanciare l'area del Parco fluviale<br />

che rimane centrale nella<br />

storia e nelle prospettive della<br />

città. Troppo vicino a Lucca e<br />

alle sue luci artificiali? Macché:<br />

a Milano e Roma è praticamente<br />

in centro.<br />

Edilizia & Territorio Pagina 33<br />

II planeuiiq ,


I lavori interesseranno anche la circonvallazione<br />

STRADE<br />

• • •<br />

• • • • •<br />

per i affismo<br />

1 LUCCA<br />

La giunta municipale ha approvato<br />

la delibera per adeguare<br />

e mettere in sicurezza i percorsi<br />

stradali individuati per lo<br />

svolgimento dei Campionati<br />

Mondiali di Ciclismo in Toscana<br />

nel 2013. Si tratta in particolare<br />

dell'approvazione dello<br />

schema di atto integrativo<br />

dell'Accordo di programma<br />

sottoscritto il 24 settembre<br />

2012 e che individua come stazioni<br />

appaltanti la Provincia di<br />

Firenze, la Provincia di Lucca,<br />

la Provincia di Pistoia e il Comune<br />

di Firenze.<br />

I soggetti firmatari, ad integrazione<br />

dell'accordo di programma,<br />

concordano nel caso<br />

che dall'utilizzo delle economie<br />

di gara rimangano disponibili<br />

ulteriori somme, queste<br />

ultime possano essere utilizzate<br />

per interventi sulla viabilità<br />

e sulle infrastrutture interessate<br />

dalla manifestazione e funzionali<br />

allo svolgimento dei<br />

Mondiali di ciclismo secondo<br />

le determinazioni del Collegio<br />

di vigilanza. A tale scopo è necessario<br />

che le stazioni appaltanti<br />

attestino la funzionalità<br />

<strong>degli</strong> interventi proposti allo<br />

svolgimento dei mondiali di ciclismo<br />

e la loro realizzabilità<br />

entro l'inizio della manifestazione.<br />

Le somme a disposizione<br />

saranno destinate anche ad<br />

infrastrutture collegate al<br />

mondo del ciclismo.<br />

Edilizia & Territorio Pagina 34


«Valore», illegittimi<br />

tutti i sequestri<br />

LA CASSAZIONE ha dichiarato<br />

«illegittimi» tutti i sequestri<br />

alla «Valore». La Suprema<br />

Corte si è così espressa di nuovo<br />

a favore della difesa dopo<br />

che già alla fine del 2011 aveva<br />

accolto parzialmente un ricorso<br />

presentato dai legali Padovani<br />

e Marenghi. A Lucca il sequestro<br />

voluto dalla Procura<br />

aveva riguardato i terreni di<br />

viale Einaudi a S.Anna.<br />

Edilizia & Territorio Pagina 35


Restituito alla Valore il Parco Sant<br />

D LUCCA<br />

Tornano nel pieno possesso<br />

della società Valore i terreni<br />

del parco S. Anna lungo viale<br />

Einaudi, al centro dell'inchiesta<br />

della Procura della Repubblica<br />

che aveva portato nel<br />

2011 avari arresti.<br />

La Corte di Cassazione ha<br />

accolto il ricorso dei legali della<br />

società, Francesco Marenghi<br />

e Tullio Padovani, che avevano<br />

contestato il sequestro<br />

dell'area al centro dell'inchiesta.<br />

Il ricorso è stato accolto senza<br />

rinvio e i terreni tornano<br />

quindi a tutti gli effetti nelle<br />

mani della società.<br />

La nuova decisione favorevole<br />

alla Valore (che già aveva<br />

ottenuto il dissequestro di<br />

una somma per 18 milioni di<br />

euro) viene valutata con soddisfazione<br />

dalla difesa:<br />

«Abbiamo vinto un'altra<br />

battaglia che va avanti dal<br />

2011 - commenta l'avvocato<br />

Marenghi appena appreso il<br />

verdetto - ma non dobbiamo<br />

dimenticare che nel frattempo<br />

la società si è trovata coinvolta<br />

in una procedura fallimentare».<br />

La Valore ha anche citato in<br />

sede civile l'amministrazione<br />

in una causa milionaria. Infine<br />

l'ex assessore Marco Chiari,<br />

tra gli indagati dell'inchiesta,<br />

fa sapere di avere ancora i<br />

conti correnti bloccati.<br />

Edilizia & Territorio Pagina 36


Czpo-alluv io r..2.:<br />

arrivano i sold i<br />

per real izzare<br />

lavori urgent i<br />

IN ARRIVO interventi a difesa<br />

del suolo in Garfagnana, e<br />

Mediavalle del Serchio. Ufficiale<br />

il finanziamento: sono<br />

fondi di provenienza statale<br />

erogati a dopo la richiesta dello<br />

stato di emergenza nazionale,<br />

concesso 111 dicembre.<br />

Nello specifico, saranno effettuati<br />

dalla Provincia di Lucca<br />

due interventi: 130mila euro<br />

per un allagamento sulla SP51<br />

a Piazza al Serchio, e 150mila<br />

per la bonifica del territorio a<br />

seguito di una frana sulla<br />

SP56 a Tereglio, nel Comune<br />

di Coreglia Antelminelli. Per<br />

quanto riguarda, invece, i lavori<br />

curati dalle amministrazioni<br />

comunali della Valle del<br />

Serchio, a Barga andranno<br />

75mila euro per la bonifica delle<br />

frane sulla Sc San Bernardino.<br />

Bagni di Lucca avrà a disposizione<br />

180mila euro per<br />

intervenire su fenomeni di erosione<br />

sulla Sc Riolo, il Comune<br />

di Camporgiano potrà usufruire<br />

di 200mila euro per interventi<br />

sul fosso di Calcinaia,<br />

mentre a Castiglione Garfagnana<br />

andranno 125mila euro<br />

per una frana sulla Sc Lugneta<br />

Soffiana. Coreglia Antelminelli<br />

beneficerà di 80mila euro<br />

per i danni causati dagli allagamenti<br />

sulla Sc Vitiana. Sempre<br />

in Garfagnana saranno disponibili<br />

180mila euro per il<br />

Comune di Fosciandora (frana<br />

sulla Sc Trepignana),<br />

120mila per Gallicano e, sempre<br />

per interventi a seguito di<br />

frane potranno beneficiare del<br />

finanziamento i comuni di<br />

Giuncugnano (<strong>10</strong>0 mila euro),<br />

Minucciano (350mila euro),<br />

Piazza al Serchio (150mila euro),<br />

Pieve Fosciana (80mila euro),<br />

San Romano in Garfagnana<br />

(200mila euro) e Vergemoli<br />

(120mila euro).<br />

Edilizia & Territorio Pagina 37


«INGEGNERE, diamo una<br />

data?» Riccardo Raffaelli, dirigente<br />

comunale dell'area assetto<br />

del territorio , risponde<br />

senza esitazioni : «Entro il 31<br />

di <strong>maggio</strong> (2013 Ndr) i lavori<br />

di piazza Shelley saranno ultimati».<br />

Si chiude quindi con<br />

una precisa rassicurazione anche<br />

il capitolo di questa storia<br />

infinita, che doveva compiersi<br />

in 90 giorni ma si è prolungata<br />

per <strong>10</strong> mesi.<br />

LUNEDI' gli operai della ditta<br />

incaricata di ridare lustro<br />

alla piazzetta del centro città<br />

riprenderanno dunque a lavorare<br />

nel cantiere per stendere<br />

l'asfalto architettonico -<br />

scelto martedì-e nel giro di<br />

pochi giorni il pavé dovrebbe<br />

essere pronto . I lavori si sareb-<br />

bero interrotti lo scorso 30<br />

aprile proprio perché la ditta<br />

che ha ottenuto l'appalto stava<br />

attendendo precise indicazioni<br />

dal Palazzo per proseguire<br />

con gli interventi, indicazioni<br />

che però hanno tardato<br />

ad arrivare.<br />

SUPERATO questo impasse,<br />

passiamo al capitolo «arredo<br />

urbano». Nessun colpo di scena,<br />

come ampiamente previsto<br />

in cassa non ci sono i soldi<br />

necessari all'abbellimento<br />

delle aiuole della nuova, ma<br />

spoglia, piazza Shelley. «Dobbiamo<br />

ancora valutare le possibilità<br />

economiche, nel progetto<br />

di riqualificazione non<br />

L' I IONE FORMALE DE LL'I NGEGNERE FF LLI<br />

erano previste spese per il verde»<br />

conferma infatti l'ingegner<br />

Raffaelli. Perché Viareggio<br />

non solo deve fare i conti<br />

con un bilancio in rosso, ma<br />

anche con un altro nemico<br />

«rosso»: il punteruolo, che indisturbato<br />

ha seminato morte<br />

e distruzione nella colonia<br />

di palme che facevano ombra<br />

al mezzo busto del poeta inglese.<br />

«A causa di questo problema<br />

- prosegue il dirigente<br />

comunale - siamo stati costretti<br />

a recidere 5 piante.<br />

Adesso, nell'eventualità che<br />

si reperiscano i fondi, bisognerà<br />

capire se le palme riusciranno<br />

a sopravvivere all'insetto,<br />

altrimenti dovremmo<br />

trovare un'alternativa». Alla<br />

prossima puntata...<br />

Martina Del Chicca<br />

PIA-ZA S LL Y L'area disastrata col cartello<br />

dei lavori durati sette mesi oltre il previsto<br />

9<br />

A 6„m;di iddenmtion delPnn;<br />

Edilizia & Territorio Pagina 38


Crollo nel 7 fl gíudìce m*aspn* sce la pena<br />

l 11pm aveva richiesto 14 mesi per il titolare dell'azienda che aveva fatto i lavori e due tecnici<br />

DISASTRI II giovane operaio venne tratto in salvo da due squadre dei vigili del fuoco di Viareggio<br />

TRE CONDANNE e due assoluzioni<br />

per il crollo - con un operaio<br />

ferito gravemente - avvenuto<br />

nel novembre di quattro anni fa<br />

in un frantoio di Quiesa, dove erano<br />

in corso lavori di ristrutturazione.<br />

Tre condanne, pronunciate<br />

dal giudice unico del Tribunale<br />

di Viareggio, Nidia Genovese a<br />

sedici mesi, due in più rispetto alla<br />

richiesta che era stata formulata<br />

dal pubblico ministero al termine<br />

della sua requisitoria. Ma anche<br />

due assoluzioni «perché il fatto<br />

con sostituisce reato» rispetto<br />

alle cinque condanne complessive<br />

per tutti gli imputati richiesti<br />

dal pm.<br />

I CONDANNATI sono l'imprenditore<br />

Mariano Montemagni, docimiliato<br />

a Bargecchia, tutelato<br />

dall'avvocato Saverio Sergiampietri,<br />

titolare della ditta che ha effettuato<br />

i lavori all'interno dell'ex<br />

frantoio di Quiesa che doveva essere<br />

recuperato ad uso abitativo;<br />

condanna - sempre per un anno<br />

e quattro mesi - per l'ingegner<br />

Luca Giannini, domiciliato a Piano<br />

del Quercione, progettista e direttore<br />

dei lavori strutturali<br />

nell'intervento all'interno del<br />

frantoio, difeso dagli avvocati Carlo<br />

Di Bugno e Enrico Marzaduri;<br />

il geometra Luca Sarti, progettista<br />

dell'intervento e al tempo stesso<br />

direttore dei lavori, difeso<br />

dall'avvocato Marcello Taglioli.<br />

Sono invece stati assolti l'imprenditore<br />

massarosese Andrea Larini<br />

(difeso dall'avvocato Giacomo<br />

Ciardelli), titolare dell'azienda<br />

che aveva commissionato i lavori<br />

di ristrutturazione, regolarmente<br />

autorizzati, nel frantoio e l'ingegner<br />

Fabiana Di Giuseppe di Pia-<br />

no del Quercione che aveva l'incarico<br />

di coordinatrice della sicurezza,<br />

difesa dagli avvocati Marzaduri<br />

e Di Bugno. I tre imputati condannati<br />

dovranno riconoscere<br />

una provvisionale di 40mila euro<br />

all'operaio rumeno rimasto gravemente<br />

ferito nell'incidente, con<br />

tanto di invalidità, che si era costituito<br />

parte civile assistito - fino<br />

alla sua scomparsa - dall'avvocato<br />

Carlo Alberto Antongiovanni,<br />

incarico poi passato all'avvocato<br />

Gabriele Parrini. Una volta letta<br />

la la motivazione della sentenza,<br />

che verrà deposita nei prossimi<br />

giorni gli avvocati <strong>degli</strong> imputati<br />

potranno presentare ricorso in<br />

Appello.<br />

Il registrato giudicante<br />

ha assolto il<br />

proprietario<br />

e uno dei professionisti<br />

rinviato a giudizio<br />

Dopo la pubblicazione<br />

della rotivazione della<br />

sentenza, i legali <strong>degli</strong><br />

imputati si preparano a<br />

un'altra «battaglia»<br />

(SeN..a nJ.arv,l_ra. il eiudiwinr.<br />

Edilizia & Territorio Pagina 39


Tre condanne e due assoluzioni per il crollo di Quiesa<br />

/ MASSAROSA<br />

Un imprenditore e due professionisti<br />

condannati a un anno e<br />

quattro mesi per non aver rispettato<br />

le norme per la prevenzione<br />

<strong>degli</strong> infortuni e sulla sicurezza.<br />

E il proprietario dello<br />

stabile e un'altra professionista<br />

assolti.<br />

Si è concluso così il processo<br />

di primo grado per il crollo avvenuto<br />

nel 2009 durante i lavori<br />

perla trasformazione in appartamenti<br />

di un vecchio frantoio<br />

a Quiesa. A essere travolto - restando<br />

ferito in maniera grave -<br />

è stato un operaio, Mihai Ungureanu.<br />

Il giudice Nidia Genovese ha<br />

quindi accolto solo in parte le richieste<br />

della procura (ieri rappresentata<br />

dal pm Enrico Corucci)<br />

che si era espressa per<br />

cinque condanne.<br />

Il giudice ha deciso per la<br />

condanna del'imprenditore<br />

Mariano Montemagni , titolare<br />

della ditta Pielle esecutrice dei<br />

lavori; del geometra Luca Sarti<br />

,progettista dell'intervento;<br />

dell'ingegnere Luca Giannini,<br />

progettista e direttore strutturale<br />

dei lavori.<br />

Per tutti la pesa è stata sospesa.<br />

I condannati - che adesso va-<br />

luteranno se presentare ricorso<br />

in appello - dovranno anche<br />

versare una provvsionale di<br />

40mila euro all'operaio.<br />

Il tribunale ha invece accolto<br />

le richieste di assoluzione arrivate<br />

dagli avvocati Giacomo<br />

Ciardelli, Enrico Marzaduri e<br />

Carlo Di Bugno: per questo ha<br />

deciso di assolvere Andrea Larini,<br />

rappresentante della Gavisama,<br />

committente dei lavori e<br />

l'ingegnere Fabiana Di Giuseppe,<br />

coordinatore per la sicurezza.<br />

L'operaio - rappresentato<br />

dall'avvocato Gabriele Parrini -<br />

fu travolto dai calcinacci caduti<br />

dopo il crollo di parte del tetto e<br />

2 solai subendo ferite che hanno<br />

provocato un'invalidità del<br />

40%. Altri due operai che stavano<br />

lavorando al frantoio riuscirono<br />

a mettersi in salvo prima<br />

del crollo.<br />

Per la procura è stata la fretta<br />

a far accelerare i lavori sorvolan -<br />

do sulla sicurezza e rendendo<br />

instabile il muro portante del<br />

frantoio che poi ha provocato il<br />

crollo. (g. d.)<br />

Edilizia & Territorio Pagina 40<br />

I<br />

,1 ; A, „,1<br />

ha_.dhvG,cn


MV01MOper le strade<br />

Cap ez no e Lido<br />

II sindaco vuole lo stop ai camion e limiti di velocità ridotti per evitare incidenti<br />

r il capoluogo spunta anche la rotonda tra Nocchi e la Provinciale<br />

dl Marco Pomella<br />

1 CAMAIORE<br />

Rivedere sensi unici, divieti di<br />

transito, larghezza di corsie e<br />

marciapiedi. Perchè 1'80% almeno<br />

delle strade del Comune<br />

di Camaiore non rispetterebbe<br />

il nuovo codice della strada. E<br />

perchè un piano del traffico, a<br />

Camaiore, non si fa da oltre 15<br />

anni.<br />

L'amministrazione di centrosinistra<br />

pare intenzionata<br />

seriamente a mettere mano al<br />

piano del traffico. Lo spiega lo<br />

stesso sindaco Alessandro Del<br />

Dotto.<br />

«Il nuovo codice della strada<br />

- dice - fa sì che 1'80% delle nostre<br />

strade non rispetti le normative.<br />

Per questo dobbiamo<br />

intervenire. Ma non solo: sono<br />

15 anni che non si mette mano<br />

ad un piano del traffico. Noi lo<br />

faremo seguendo non solo i<br />

flussi di traffico, ma anche le<br />

esperienze di automobilisti, residenti<br />

e ciclisti. A volte la teo -<br />

ria dice una cosa, e la pratica<br />

un'altra. Per questo è importante,<br />

prima di cambiare anche<br />

solo un senso unico, contattare<br />

e discutere con la cittadinanza».<br />

Diversi i problemi che si riscontrano<br />

sulle strade del territorio.<br />

«A Capezzano e nell'entroterra<br />

di lido - spiega Del Dotto<br />

- ci sono strade nate per fare<br />

passare un trattore ogni tanto,<br />

che oggi invece vengono attraversate<br />

da tir e camion. E ogni<br />

tanto dobbiamo intervenire<br />

per un bilico ribaltato. In quelle<br />

strade, ad esempio, sarà bene<br />

che i mezzi pesanti non passino.<br />

Ma per farlo, ovviamente,<br />

dovremmo prima permettere<br />

loro di delocalizzare i magazzi-<br />

ni».<br />

Anche lido subirà diverse<br />

modifiche. «In alcune strade<br />

probabilmente sarà istituito il<br />

senso unico. In altre interverremo<br />

allargando la sede del marciapiede,<br />

e restringendo le due<br />

corsie, ovviamente abbassando<br />

il limite di velocità a 30 chilometri<br />

l'ora. Avete presente le<br />

strade di Forte di Marmi, strette<br />

strette ma perfettamente legali?<br />

Sono la soluzione migliore<br />

per evitare che le auto corrano.<br />

Via del Secco e via del Paduletto<br />

potrebbero essere due<br />

esempi».<br />

Ma interventi importanti serviranno<br />

anche per Capezzano<br />

Pianore. «Dal punto di vista<br />

viario - dice Del Dotto - forse la<br />

zona peggiore del territorio. Alla<br />

sviluppo delle case e delle<br />

abitazioni <strong>degli</strong> ultimi anni<br />

non è seguito alcuno sviluppo<br />

viario».<br />

Attenzione anche ai ciclisti.<br />

«La nostra idea, così come l'Europa<br />

e la Regione suggeriscono,<br />

è di fare delle strade promiscue<br />

tra auto e ciclista, e non<br />

separare le due tipologie di mobilità.<br />

Percorsi protetti per le<br />

bici, ma non separati rispetto<br />

alle strade carrabili». Non sarà<br />

tralasciata neanche Camaiore.<br />

«Stiamo valutando - dice il sindaco<br />

- un'idea progettuale che<br />

ci è stata sottoposta, per creare<br />

una rotatoria tra la via per Nocchi<br />

e la Provinciale. Per ora però<br />

stiamo solo valutando se è<br />

tecnicamente possibile».<br />

Intanto sull'ipotesi di trasformare<br />

Via Del Secco interviene<br />

il consigliere del Pdl Davi Marcucci.<br />

«Troppi annunci e pochi<br />

fatti da questa amministrazione<br />

- attacca Marcucci - sono<br />

d'accordo con le piste ciclabili,<br />

ma mi chiedo con chi sia stato<br />

discusso il percorso. Vorrei sapere<br />

perché si parla già di aree<br />

a ztl o di strade a senso unico<br />

senza che nessuno sia stato informato.<br />

Inoltre si parla di lavori<br />

pronti al via. Ma forse l'amministrazione<br />

non ha idea di<br />

cos aserva per bandi, esprori e<br />

cosìvia».<br />

di(apcraanocli<br />

Edilizia & Territorio Pagina 41


Lavia del Secco a Lido<br />

Edilizia & Territorio Pagina 42


M ISS IONE FIRENZE I UNA DE LEGAZ IONE I AMMINISTRATORI<br />

ei qui a caccia SS<br />

.<br />

Tre progettiper reti ciclabili, sentieri collinati e assi<br />

NUOVE reti della pista ciclabile,<br />

riqualificazione dei sentieri<br />

collinari e miglioramento<br />

del sistema viario. Questi<br />

tre progetti potrebbero vedere<br />

la luce attraverso l'assegnazione<br />

da parte della Regione<br />

di una parte dei fondi Piuss<br />

non ancora utilizzati. Il passaggio<br />

dalla possibilità alla<br />

concretezza non è ancora certo,<br />

ma una prima tappa è stata<br />

compiuta mercoledì a Firenze<br />

in un incontro tra l'assessore<br />

regionale ai rapporti con<br />

gli enti locali Vittorio Bugli e<br />

le amministrazioni versiliesi.<br />

Erano presenti infatti i sindaci<br />

Alessandro Del Dotto (Camaiore)<br />

e Franco Mungai<br />

(Massarosa), il vice sindaco di<br />

Pietrasanta Luca Mori, l'assessore<br />

ai lavori pubblici di<br />

Camaiore Simone Leo e il presidente<br />

dell'Unione dei comuni<br />

Maurizio Verona. Per avere<br />

accesso ai fondi la Versilia<br />

dovrà presentare un pacchetto<br />

di progetti e concorrere insieme<br />

ad altre realtà della Toscana.<br />

Con un occhio alla filosofia<br />

del Piuss, ossia progettare<br />

un insieme di interventi,<br />

pubblici e privati, «mirati alla<br />

realizzazione di obiettivi di<br />

sviluppo socioeconomico che<br />

garantiscano il miglioramento<br />

della qualità urbana e ambientale<br />

del territorio». Il 20<br />

<strong>maggio</strong>, alle Bocchette, su<br />

questo argomento ci sarà un<br />

incontro pubblico alla presenza<br />

dell'assessore regionale al<br />

lavoro e alle attività produttive<br />

Gianfranco Simoncini.<br />

INTANTO a Pietrasanta gli<br />

ordini dei professionisti lavorano<br />

per produrre varie osservazioni<br />

al regolamento urbanistico.<br />

«Ben vengano - interviene<br />

l'assessore all'urbanistica<br />

Rossano Forassiepi -<br />

poiché sono convinto che ci<br />

aiuteranno a migliorare un<br />

piano già di grande livello.<br />

Non si facciano però coinvolgere,<br />

loro malgrado, in strumentalizzazioni<br />

politiche che<br />

non gioverebbero né alla categoria<br />

né alla collettività e al<br />

raggiungimento di un obiettivo<br />

comune: dare un impulso<br />

concreto alla nostra economia».<br />

Il riferimento è al Pdl.<br />

«Hanno tirato in ballo professionisti<br />

seri e preparati, dimenticando<br />

il loro fallimento<br />

non essendo stati in grado di<br />

fare niente, a parte semplici<br />

promesse. Forse `brucia' doversi<br />

scontrare con il nostro<br />

lavoro: approvazione primo<br />

programma aree Peep, nuovo<br />

regolamento edilizio, adozione<br />

e approvazione del piano<br />

di classificazione acustica, approvazione<br />

variante al piano<br />

strutturale, rimozione vincolo<br />

lapideo al Portone, rimozione<br />

vincolo archeologico, variante<br />

per gli ampliamenti e<br />

adozione del regolamento urbanistico.<br />

Se tutto ciò dà fastidio,<br />

cambino strategia anziché<br />

disertare il consiglio comunale<br />

in stile Schettino».<br />

Daniele Masseglia<br />

.<br />

viati<br />

Edilizia & Territorio Pagina 43

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