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Introduzione - Centro Studi SEA

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Giampaolo Atzei – Martino Contu<br />

dalla crisi degli anni Cinquanta alla dittatura, sino al ritorno alla democrazia<br />

(Giampaolo Atzei).<br />

Completa questo quadro, un articolo sulla religiosità e la secolarizzazione in<br />

Uruguay, che descrive la devozione alla Vergine dei Trentatrè Orientali, un culto<br />

intimamente legato all’indipendenza della Repubblica, e la figura della Beata Maria<br />

Francesca Rubatto e i suoi rapporti col medico di famiglia Giovanni Antonio Crispo<br />

Brandis, originario di Codrongianos, un piccolo centro della provincia di Sassari (Mario<br />

Juan Bosco Cayota Zappettini).<br />

Oltre la dimensione privata delle singole biografie, queste si completano<br />

vicendevolmente, presentando una generale illustrazione della complessità della<br />

nascente società uruguaiana, pervasa nelle sue élite da una forte componente<br />

massonica ed egualitaria, tratto imprescindibile per la comprensione di una terra che<br />

ha visto protagonisti tantissimi italiani, tra cui anche Giuseppe Garibaldi, attivo per<br />

l’indipendenza uruguaiana con altri connazionali, in un’azione che ha anticipato<br />

l’impegno per la causa nazionale italiana.<br />

Quale ideale completamento della riflessione sulle relazioni sardo-uruguaiane, sulla<br />

linea del passaggio generazionale seguito all’ondata migratoria ottocentesca e del<br />

variegato quadro sociale e culturale che ne è nato, si chiude il dossier con un<br />

contributo su Osvaldo Crispo Acosta, scrittore uruguaiano di origine sarda,<br />

appartenente alla cosiddetta “Generación del 18”, ancora oggi considerato uno dei<br />

massimi esperti della poesia del nicaraguense Rubén Darío e dell’opera narrativa e<br />

saggistica del suo “maestro”, lo scrittore uruguaiano José Enrique Rodó (Domenico<br />

Ripa).<br />

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