Il postulato di Archimede e il postulato di Dedekind - Aula Digitale
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capitolo<br />
2<br />
1<br />
Coor<strong>di</strong>nate cartesiane<br />
<strong>Il</strong> <strong>postulato</strong> <strong>di</strong> <strong>Archimede</strong> e <strong>il</strong> <strong>postulato</strong> <strong>di</strong> <strong>Dedekind</strong><br />
Nel capitolo 3 (par. 9 e 10) <strong>di</strong> Algebra 1 abbiamo accennato alla rappresentazione cartesiana<br />
dei numeri reali sulla retta e <strong>di</strong> coppie or<strong>di</strong>nate <strong>di</strong> numeri reali nel piano. Ripren<strong>di</strong>amo<br />
ora l’argomento sv<strong>il</strong>uppandolo dall’inizio, in modo più approfon<strong>di</strong>to.<br />
La rappresentazione geometrica dei numeri reali si ottiene<br />
associando a ogni numero reale un punto <strong>di</strong> una<br />
retta, che costituisce l’immagine del numero stesso.<br />
Tale metodo <strong>di</strong> rappresentazione, la cui idea ispiratrice<br />
è dovuta a R. Descartes (1596-1650), è assai ut<strong>il</strong>e<br />
e corretto, ma non risolve le due questioni seguenti:<br />
che cosa siano i numeri reali;<br />
che cosa sia una retta.<br />
Si tratta <strong>di</strong> due questioni importanti, che riguardano i fondamenti della matematica. Nel<br />
corso dei secoli, si è cercato <strong>di</strong> risolverle con due <strong>di</strong>verse strategie, che corrispondono a<br />
due <strong>di</strong>verse culture.<br />
Secondo una prima via, <strong>di</strong> tipo logico, da Euclide a G. Cantor (1845-1918) si cercò <strong>di</strong> fornire<br />
definizioni assiomatiche o costruttive dei numeri reali e degli enti geometrici.<br />
Un’altra via, pragmatica, <strong>di</strong> grande efficacia, fu quella <strong>di</strong> usare numeri reali e rette pur<br />
avendo <strong>di</strong> essi una conoscenza poco più che intuitiva. Fanno parte <strong>di</strong> questa seconda tendenza<br />
gli usi del numero π considerato uguale a 3,14 o la definizione <strong>di</strong> retta come linea<br />
“senza fine né inizio”.<br />
L’una via non esclude l’altra, né l’una è sempre superiore all’altra per quanto concerne i risultati<br />
ottenuti. Dal punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>dattico, è auspicab<strong>il</strong>e che esse siano sv<strong>il</strong>uppate entrambe.<br />
Accettata, per esempio, l’idea intuitiva <strong>di</strong> retta, facciamo vedere come, ut<strong>il</strong>izzando alcune<br />
sue proprietà, si possono rappresentare su <strong>di</strong> essa i numeri reali.<br />
Scelti due punti O e U e detto unitario <strong>il</strong> segmento OU, associamo a ogni altro segmento<br />
OP una lunghezza che rappresenti la misura <strong>di</strong> OP rispetto all’unità <strong>di</strong> misura OU.<br />
La nozione <strong>di</strong> misura coinvolge <strong>il</strong> <strong>postulato</strong> <strong>di</strong> <strong>Archimede</strong>, che qui ricor<strong>di</strong>amo.<br />
POSTULATO DI ARCHIMEDE Dati comunque due segmenti, non ridotti a un solo punto, esistono<br />
sempre multipli del minore che superano <strong>il</strong> maggiore.<br />
Infatti, quando per esempio si <strong>di</strong>ce che la lunghezza <strong>di</strong> OP è 4,23... OU si intende che:<br />
ma<br />
e che:<br />
ma<br />
4 volte OU è minore <strong>di</strong> OP<br />
5 volte OU è maggiore <strong>di</strong> OP<br />
1<br />
42 volte OU è minore <strong>di</strong> OP<br />
10<br />
1<br />
43 volte OU è maggiore <strong>di</strong> OP ecc.<br />
10<br />
DESCARTES (Cartesio) René (La Haye<br />
1596 – Stoccolma 1650). Nonostante i<br />
suoi stu<strong>di</strong> comprendano varie parti della<br />
matematica, la sua fama è legata all’introduzione<br />
del metodo delle coor<strong>di</strong>nate<br />
che permette <strong>di</strong> tradurre sistematicamente<br />
i problemi algebrici in problemi<br />
geometrici e viceversa.<br />
ARCHIMEDE Matematico e fisico siracusano,<br />
vissuto nel III secolo a.C.,<br />
probab<strong>il</strong>mente stu<strong>di</strong>ò ad Alessandria<br />
d’Egitto e fu allievo <strong>di</strong> Euclide. Tornato<br />
a Siracusa, scrisse numerose opere <strong>di</strong> cui<br />
solo alcune ci sono pervenute. Tra quelle<br />
a noi note ricor<strong>di</strong>amo: Quadratura<br />
della parabola, Della sfera e del c<strong>il</strong>indro,<br />
Delle spirali, <strong>Il</strong> Metodo; in quest’ultima<br />
viene esposto un proce<strong>di</strong>mento per<br />
calcolare i volumi del tutto sim<strong>il</strong>e al metodo<br />
<strong>di</strong> integrazione.<br />
In<strong>di</strong>cando allora la lunghezza <strong>di</strong> OP con <strong>il</strong> numero x ≥ 0, si associa al punto P <strong>il</strong> numero<br />
non negativo x se P si trova sulla semiretta, delle due determinate da O, contenente U; gli<br />
si associa invece –x se P sta, rispetto a O, dalla parte opposta <strong>di</strong> U.<br />
© 2010 RCS Libri S.p.A., ETAS - L. Lamberti, L. Mereu, A. Nanni - Corso <strong>di</strong> Matematica - E<strong>di</strong>zione mista
capitolo<br />
2<br />
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Coor<strong>di</strong>nate cartesiane<br />
Viceversa, scelta una retta e fissati su <strong>di</strong> essa i due punti O e U, ogni numero reale x può<br />
essere considerato come ascissa <strong>di</strong> un punto P <strong>di</strong> tale retta. La corrispondenza è evidente<br />
se x è intero o anche solo razionale, ed è fondata sul teorema <strong>di</strong> Talete relativo alle sezioni<br />
<strong>di</strong> rette parallele; se x è invece irrazionale, la corrispondenza è fondata sul <strong>postulato</strong> <strong>di</strong><br />
continuità della retta, detto <strong>di</strong> <strong>Dedekind</strong> o <strong>di</strong> Cantor.<br />
POSTULATO DI DEDEKIND Per ogni successione <strong>di</strong> segmenti s 1 , s 2 , s 3 ... incapsulati tra <strong>di</strong> loro,<br />
cioè tali che s 1 ⊇ s 2 ⊇ s 3 ⊇ ..., esiste almeno un punto P comune a tutti i segmenti.<br />
Così <strong>il</strong> punto P, immagine del numero irrazionale 2<br />
, sarà <strong>il</strong> punto comune alla successione<br />
<strong>di</strong> segmenti:<br />
s1 = [1,4; 1,5] s2 = [1,41; 1,42] s3 = [1,414; 1,415] .....<br />
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