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A 200 anni dalla morte di Giambattista Bodoni, incisore, tipografo e stampatore Giambattista Bodoni nacque a Saluzzo il 16 febbraio 1740 e morì a Parma il 29 novembre 1813. Il nome di Bodoni è legato all’invenzione dell’omonimo carattere tipografico, con cui furono stampati preziosi e raffinati volumi, e con il quale è scritta la breve premessa che state leggendo in questo momento. Egli apprese la professione dal padre, stampatore, che seguì spesso a Roma per lavorare nella tipografia della Congregazione per la Propagazione della Fede. Fu tentato di trasferirsi in Inghilterra, ma, fortunatamente per lui, desistette per motivi di salute. Fortunatamente, perché in questo modo poté accettare l’offerta del duca di Parma Ferdinando e diventare direttore della Tipografia Reale di Parma (situata all’interno del vecchio palazzo ducale della Pilotta dov’è collocato attualmente il Museo Bodoniano). Qui Bodoni realizzò molte eleganti edizioni di classici greci e latini, ma anche di autori italiani e francesi. Divenne inoltre insegnante di arte tipografica, ed ebbe numerosi allievi, tra cui, ad es., i Fratelli Amoretti di San Pancrazio Parmense. Le edizioni bodoniane ebbero un enorme successo – per l’eleganza dei caratteri, per le ricche illustrazioni, per la qualità della carta e le preziose legature scelte dallo stesso Bodoni –, ricevendo encomi dal papa e da diversi regnanti europei, e divenendo lustro della città di Parma, che coniò una medaglia in suo onore. I numerosi caratteri disegnati da Bodoni furono raccolti dopo la sua morte dalla moglie Margherita nel celebre Manuale Tipografico, uscito nel 1818. Il Manuale contiene più di 600 incisioni con caratteri latini ed esotici, ornamenti e vignette, ed è la prima raccolta di caratteri moderni, da quelli di John Baskerville a quelli del suo rivale francese Firmin Didot. Tra le edizioni più conosciute ricordiamo gli Epithalamia exoticis linguis reddita del De Rossi (1775), le Opere di Orazio (1791, nel presente catalogo nell’edizione conforme del 1793) e Poliziano (1795), La Gerusalemme Liberata del Tasso, l’Oratio Dominica (1806) e la famosa Iliade. bibliografia F. Barberi, Bodoni, Giambattista, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. xi. 3