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Appony: - Associazione Sergio Maiorano onlus

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MonteNews<br />

MonteNews<br />

Fondatore Francesco Lepre Direttore Francesco Lepre<br />

Anno III – Numero 97 Lunedì 12 marzo 2007<br />

Cleri e Seby si salvano in una partita da dimenticare per Russo, Musico e Ritz<br />

<strong>Appony</strong>:<br />

<strong>Appony</strong> torna e vince, ma la sua felicità è di breve durata. Frattura del piede.<br />

E’tornato! Tutti lo<br />

aspettavano, e lui è<br />

tornato! Sguardo<br />

fiero e deciso, a<br />

piedi scalzi, seduto<br />

sulla panchina dello<br />

spogliatoio si<br />

prepara. Poi,<br />

d’improvviso, è<br />

calcio!<br />

Tocchi di prima,<br />

corsa sulle punte,<br />

sacrificio, sudore,<br />

generosità e tanta<br />

tecnica. <strong>Appony</strong> è<br />

tornato! Ritz e<br />

Russo lo<br />

aspettavano al<br />

varco, sfregandosi<br />

le mani e leccandosi<br />

i baffi, ma alla fine<br />

restano a bocca<br />

asciutta. E lui, lui<br />

arriva, guarda, e<br />

vince. Vince, come<br />

solo lui sa fare.<br />

Troppo poco una<br />

penna ed un foglio<br />

di carta per<br />

raccontare di<br />

<strong>Appony</strong> che<br />

inventa, crea,<br />

dipinge, con i suoi<br />

piedi la poesia del<br />

calcio.<br />

Quei piedi magici,<br />

che troppo volte ci<br />

hanno abituato a<br />

soffrire, e altrettante<br />

volte ci hanno<br />

abituato a sognare.<br />

Quegli stessi piedi<br />

che, ieri sera erano<br />

scalzi,<br />

nell’abitazione di<br />

famiglia. Quegli<br />

stessi piedi che lo<br />

hanno tradito<br />

ancora, ma questa<br />

volta<br />

beffardamente.<br />

Uscito dalla doccia,<br />

ieri sera <strong>Appony</strong><br />

non si accorge del<br />

pavimento bagnato<br />

sulla soglia delle<br />

scale. Mamma<br />

Bruna ha appena<br />

lavato a terra.<br />

<strong>Appony</strong> si dirige<br />

sicuro a piedi scalzi.<br />

Il momento è<br />

fatidico! I piedi del<br />

pibe perdono<br />

aderenza, facendo<br />

scivolare il<br />

beniamino del Real.<br />

<strong>Appony</strong> rotola<br />

rovinosamente per<br />

le scale. E’ una<br />

catastrofe.<br />

Mignolino del piede<br />

sinistro fratturato.<br />

<br />

dichiarerà a un<br />

nostro inviato.<br />

gli<br />

chiede il nostro<br />

collaboratore.<br />

ci<br />

pensa su <br />

sancisce.<br />

Intanto tra qualche<br />

ora si scenderà in<br />

campo di nuovo, e<br />

lui non ci sarà. La<br />

partita sarà<br />

certamente tesa, ma<br />

senza <strong>Appony</strong> non<br />

sarà la stessa!<br />

F.Lepre<br />

Sito internet a cura di Daniele Grassi: www.associazionesergiomaiorano<strong>onlus</strong>.it clicca su “Valle del Tevere” e poi “La squadra di calcetto 1


<strong>Appony</strong> 7 +<br />

Giubba 6<br />

Jorghe 6 ½<br />

Abel<br />

Hard<br />

6 ½<br />

Lepre 7<br />

Musico 5 ½<br />

Ritz 5<br />

Cleri 6 ½<br />

Russo 5<br />

Seby 6<br />

Le Pagelle<br />

MonteNews<br />

Un rientro da leone. Si piazza al centro dell’attacco e smista palloni con la<br />

sapienza del veterano. Gli manca il goal per coronare la gara, ma arriverà,<br />

speriamo, lunedì prossimo.<br />

Non brillantissimo. Sicuramente necessario in difesa, qualche volta soffre su<br />

Cleri, che lo costringe ad un contenimento a volte sterile. Nel complesso è<br />

sufficiente.<br />

Ottima la grinta e la dinamicità, ma perde spesso la posizione. Soprattutto nei<br />

primi venti minuti scalpita per attaccare l’avversario. Ma la gara era di sapiente<br />

attesa.<br />

Velluto sul pallone. Accarezza la sfera con una dolcezza fraterna. Si sacrifica in<br />

rientro, sostiene l’attacco e riesce anche a realizzare.<br />

Costante e presente per tutta la gara. Ha il merito di intuire che è una partita di<br />

attesa. Il resto viene da solo, quando gli avversari crollano.<br />

Divora svariati goal che avrebbero potuto riaprire la partita proprio nel momento<br />

più delicato. Molta corsa e poca precisione.<br />

Tanta abilità nel liberarsi sottoporta, quanta nel sbagliare goal fatti. Troppa<br />

sufficienza? Forse no, solo un po’ di nervosismo per la piega che aveva preso la<br />

gara.<br />

Forse l’unico che veramente si salva. Il suo è il solito gioco. Raccoglie palla,<br />

porta a spasso la difesa avversaria e aspetta che qualcuno salga. Il problema è: se<br />

nessuno lo aiuta?<br />

Irriconoscibile! Stanco, privo di mordente, appesantito. Si sveglia verso fine<br />

partita, ma ormai è troppo tardi: i giochi sono fatti!<br />

Zitto, zitto, si rosicchia sempre un angolino tra il gruppo dei “buoni”. Non molla<br />

mai, anche quando i compagni sono allo sbando.<br />

Sito internet a cura di Daniele Grassi: www.associazionesergiomaiorano<strong>onlus</strong>.it clicca su “Valle del Tevere” e poi “La squadra di calcetto 2

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