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Sentiero dei Fortini, Anacapri - CAI Sezione di Napoli

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Tornando poi sulla stra<strong>di</strong>na cementata (brutta, in verità), si risale alla provinciale per <strong>Anacapri</strong>. Chi<br />

vuole, può fermarsi ed attendere l’autobus per la risalita in paese.Oppure si può scendere piegando a<br />

destra, per l’ultimo tratto della “ Via vecchia del Faro”, che conduce presso la <strong>di</strong>scesa a mare <strong>di</strong><br />

Punta Carena. Qui è anche ubicato il capolinea del servizio pubblico per <strong>Anacapri</strong>.<br />

Chi vuole continuare a camminare, può intraprendere una volta giunto sulla provinciale, dopo la<br />

salita dal forte del Pino, un’esile ma sicuro sentiero, contrad<strong>di</strong>stinto dal segnavia bianco-rosso n. 2.<br />

<strong>di</strong>pinto su una roccia a lato della strada, sulla sinistra <strong>di</strong> chi vuol scendere al Faro.<br />

La traccia segue il costone che da dal Pino risale in breve alla torre della Guar<strong>di</strong>a, altro antico apprestamento<br />

<strong>di</strong>fensivo, per poi condurre al belvedere della Migliera, attraverso rigogliosa macchia<br />

me<strong>di</strong>terranea, agavi e pini, Seguire sempre con attenzione i segni rossi sul percorso. In ogni caso, si<br />

é ormai in una zona abitata, non vi sono quin<strong>di</strong> rilevanti problemi d’orientamento.<br />

A questo punto, attraverso la comoda stra<strong>di</strong>na della Migliera, si fa definitivo ritorno ad <strong>Anacapri</strong>,<br />

da cui, nel modo a ciascuno più consono, si giunge al porto <strong>di</strong> Marina Grande.<br />

RIEPILOGO<br />

Da <strong>Anacapri</strong> , al fortino <strong>di</strong> Orrico, attraverso il centro abitato. Da piazza Vittoria, per le Boffe poi<br />

via Vigna, Traversa Vigna, Via cera, Via La Fabbrica, prendere via A. Maiuri (accesso a ciò che<br />

resta della villa romana <strong>di</strong> Damecuta)girare a destra per uno stretto sentierino, detto dell’olivastro. Il<br />

sentiero incrocia la provinciale per la Grotta Azzurra, basta traversarla per immettersi nel sentiero<br />

<strong>dei</strong> <strong>Fortini</strong>.<br />

In Autobus, da <strong>Anacapri</strong>. Scendere in località detta “Galatà”, portarsi sulla destra della strada (dal<br />

lato <strong>di</strong> chi sale), si nota una breve scaletta in pietra con corrimano metallico, che volge a sud-ovest,<br />

da cui poi si <strong>di</strong>parte il sentiero, sempre evidente, talvolta segnato con pittura rossa.<br />

Per il giro inverso, portarsi da <strong>Anacapri</strong> verso il Faro, scendere attraverso via forte del Pino, seguire<br />

il sentiero fino a dopo Orrico, quin<strong>di</strong> alla prov. Per la Grotta azzurra.<br />

Tempi <strong>di</strong> percorrenza: dalle 3,30 alle 5 ore, in funzione del numero <strong>di</strong> persone, dell’itinerario scelto<br />

e del numero <strong>di</strong> soste fatte.<br />

Dislivello in salita.: da Marina Grande ad <strong>Anacapri</strong>, 380 metri. Fino alla Migliara, 548 metri.<br />

Periodo consigliato: tutto l’anno, per ammirare i cambiamenti dell’incontro tra cielo e mare nelle<br />

<strong>di</strong>verse stagioni. In primavera si apprezza maggiormente la fioritura della macchia costiera.<br />

Cosa non <strong>di</strong>sprezzabile, da giugno in poi è possibile fare un bella, ritemprante nuotata nella caletta<br />

<strong>di</strong> Mesola (il Latino). In estate, evitare le ore più calde della giornata, il sentiero è sempre esposto al<br />

sole. Si consigliano vivamente una buona scorta d’acqua, cappello e occhiali da sole.<br />

Per trovare posti <strong>di</strong> ristoro bisogna recarsi alla <strong>di</strong>scesa a mare del Faro <strong>di</strong> Punta Carena.

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