COMUNE DI SAN MICHELE SALENTINO

San Michele Salentino Seduta Consiliare del 27 Giugno 2011
Euro che non solo dobbiamo impegnare noi, ma che potremo avere dal GAL, volevo capire: sono
necessariamente da impegnare in quella direzione? Il GAL nel momento in cui mette a
disposizione queste risorse non ci consente di programmare altri tipi di interventi? Faccio la
domanda in maniera quasi retorica, cioè ritenendo che sia possibile fare altro. Però è chiaro che
potrebbe darsi che ci siano dei vincoli particolari che io non conosco, e quindi chiedo se è vero
quello che penso. Un’altra cosa che volevo sottolineare è che nel programma delle opere
pubbliche vorrei che si potessero inserire altri interventi. Uno era quello riguardo alla
partecipazione a dei bandi della Regione, per il quale bando mi ero confrontato anche con il
Sindaco, e al quale avevo detto che c’era questa possibilità di poter attingere a dei fondi regionali
fino alla concorrenza del 60% della spesa, per la realizzazione di impianti fotovoltaici sugli
edifici pubblici. Basterebbe pure il semplice contributo del conto energia per poter dotarsi di
questi impianti e quindi azzerare i costi dell’energia su tutte le utenze pubbliche del Comune,
senza un costo effettivo da impegnare sul bilancio, ma addirittura nell’ipotesi che partecipando al
bando si potesse usufruire di un contributo, sia pure non del 60% ma anche in misura inferiore,
sicuramente avremmo dei grossi vantaggi a insistere su questa direzione. Ultima cosa che vorrei
si prendesse in esame e che si valutasse. So che l’Assessore proporrà pure un’integrazione del
piano annuale, perché ci sono delle possibilità che sono intervenute all’ultimo momento, e quindi
io mi sento nel diritto, altrettanto come lo fa la Maggioranza, di poter integrare questo
programma con delle previsioni… anche se al momento solo a livello di studio di fattibilità, per
realizzare un’altra infrastruttura che potrebbe essere veramente importante e metterci quasi al
passo con tanti Comuni del nord che già le stanno facendo, se non lo hanno già fatto in molte
realtà, ovvero quello di dotarsi della infrastruttura della rete di distribuzione per l’acqua a mezzo
di teleriscaldamento. Questo lo dico perché intanto c’è una normativa che ha equiparato queste
infrastrutture a opere di urbanizzazione primaria. La rete di distribuzione dell’acqua calda in un
centro urbano, attraverso l’alimentazione con il sistema di teleriscaldamento, che è un sistema
che viene già utilizzato in molti Comuni del nord, potrebbe essere una cosa che potremmo
incominciare noi a studiare, almeno a livello di fattibilità, perché queste infrastrutture sono
infrastrutture che vengono classificate da una legge che è uscita da poco, come opere di
urbanizzazione primaria, per cui sono finanziabili anche con gli introiti delle urbanizzazioni che
noi percepiamo. E siccome io sono un po’ fissato per sfruttare un po’ tutto quello che è il settore
del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili, potremmo addirittura cercare, come stanno
facendo al nord, di accoppiare gli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile con
biomassa con la fornitura, l’erogazione di acqua calda tramite teleriscaldamento alle utenze di
San Michele Salentino, che potrebbe essere un servizio o che viene dato in maniera a costi
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