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Agenda Lecchese - CGIL-Lecco

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PERIODICO DI INFORMAZIONE DELLA CAMERA DEL LAVORO<br />

SPECIALE<br />

FILLEA<br />

INFORMA<br />

<strong>CGIL</strong><br />

LECCO<br />

PERIODICO DI INFORMAZIONE DELLA CAMERA DEL LAVORO<br />

A G E N D A L E C C H E S E<br />

N U M E R O 1<br />

A P R I L E 2 0 1 1<br />

Un’informazione dalla parte dei lavoratori<br />

Con questo numero la Fillea Cgil<br />

di <strong>Lecco</strong> ha il piacere di ripropor‐<br />

re a tutti i lettori (e in particolare<br />

a tutte le nostre iscritte ed i no‐<br />

stri iscritti) una nuova edizione<br />

del giornalino della categoria<br />

degli edili, del legno e dei settori<br />

ad essi collegati.<br />

Questo importante strumento di<br />

informazione si colloca all’interno<br />

della cornice della storica testata<br />

<strong>Agenda</strong> <strong>Lecchese</strong>, approfittando<br />

della collaborazione della Camera<br />

del lavoro territoriale di <strong>Lecco</strong>.<br />

All’interno di questo periodico<br />

pensiamo di affrontare con voi<br />

una serie di problematiche ine‐<br />

renti ai settori da noi prevalente‐<br />

mente seguiti, ma non solo.<br />

Tra le varie uscite, con periodicità<br />

mediamente trimestrale, trovere‐<br />

te informazioni utili rispetto agli<br />

innumerevoli mutamenti legisla‐<br />

tivi e contrattuali cui il mondo del<br />

lavoro è spesso esposto.<br />

Pertanto è estremamente impor‐<br />

tante e utile divulgare queste<br />

informazioni al fine di consentire<br />

ad ogni lavoratore gli approfondi‐<br />

menti specifici che gli consentano<br />

di dare una personale valutazio‐<br />

ne, talvolta anche critica, su ciò<br />

che più o meno direttamente lo<br />

riguarda.<br />

L’altra finalità di questo periodico<br />

di informazione è strettamente<br />

connesso con il tentativo di coin‐<br />

volgere attorno all’attività del<br />

sindacato il maggiore numero di<br />

lavoratori e lavoratrici nostri i‐<br />

scritti nelle modalità più dirette<br />

ed efficaci possibili.<br />

Su questa iniziativa, preventiva‐<br />

mente discussa al Comitato diret‐<br />

tivo provinciale della Fillea Cgil di<br />

W W W. C G I L. L E C C O. I T<br />

<strong>Lecco</strong>, la segreteria intende investi‐<br />

re risorse ed energie finalizzate a<br />

creare un sempre maggiore legame<br />

di fiducia con i propri iscritti affin‐<br />

ché, attraverso un meccanismo di<br />

massima trasparenza, possano e‐<br />

sprimere liberamente la propria<br />

opinione in merito all’operato che<br />

giornalmente la categoria svolge sul<br />

territorio provinciale.<br />

Questo giornalino si aggiunge ad<br />

una serie di altri strumenti di infor‐<br />

mazione che da anni abbiamo mes‐<br />

so in campo e che, con soddisfazio‐<br />

ne, possiamo affermare essere<br />

riusciti a mantenere un contatto<br />

costante con tutti i lavoratori del<br />

settore.<br />

Mi riferisco in modo particolare al<br />

sito interne (www.fillealecco.net) e<br />

al più moderno profilo su Facebo‐<br />

ok, di nuova concezione. Basti pen‐<br />

sare che il nostro sito conta circa<br />

100 visite al giorno (per un totale di<br />

circa 400 pagine mediamente visi‐<br />

tate al giorno). Un grande successo<br />

che colloca il nostro tra i siti sinda‐<br />

cali della Cgil più visitati, collocan‐<br />

dosi al secondo posto dopo quel‐<br />

lo della Fillea Cgil nazionale.<br />

Artefice di questo successo è il<br />

compagno Diego Pirovano, cui<br />

va il ringraziamento di tutti, il<br />

quale volontariamente e gratui‐<br />

tamente aggiorna periodicamen‐<br />

te, e minuziosamente, questo<br />

importante strumento di conver‐<br />

sazione.<br />

Ovviamente non tutti hanno la<br />

stessa dimestichezza con i più<br />

moderni metodi di comunicazio‐<br />

ne come internet. Quindi, per<br />

consentire a tutti parità di infor‐<br />

mazione, abbiamo pensato di<br />

rilanciare questo periodico,<br />

mantenendo così viva la tradizio‐<br />

ne del giornalino cartaceo. Gior‐<br />

nalino che verrà integralmente<br />

riportato, visto che la tecnologia<br />

lo consente, anche in formato<br />

elettronico all’interno del sito.<br />

Concludo nell’informarvi che<br />

proprio per concretizzare la pos‐<br />

sibilità di interagire con i nostri<br />

lettori, abbiamo pensato di inse‐<br />

rire nel nostro giornalino un<br />

angolo specifico dove poter por‐<br />

re domande, osservazioni, criti‐<br />

che utili e proposte. Scrivete le<br />

vostre domande alla pagina<br />

Contattaci del nostro sito<br />

www.fillealecco.net e le rispo‐<br />

ste verranno pubblicate sul nu‐<br />

mero successivo del periodico.<br />

Vi auguro una buona e attenta<br />

lettura.<br />

Giuseppe Cantatore<br />

Segretario generale Fillea<br />

Cgil <strong>Lecco</strong>


PAGINA 2<br />

6 maggio, sciopero generale<br />

La Cgil ha proclamato per il 6<br />

maggio 2011 lo sciopero gene‐<br />

rale di tutti lavoratori e le lavo‐<br />

ratrici, a fronte del tentativo del<br />

governo, in primo luogo, e di<br />

una parte delle associazioni<br />

imprenditoriali, di isolare la Cgil<br />

e di dividere il sindacato confe‐<br />

derale.<br />

Questa scelta del governo, so‐<br />

stenuta per ragioni di “bottega”<br />

anche da Cisl e Uil, non aiuta il<br />

paese ad uscire da una crisi<br />

sempre più grave e profonda il<br />

cui prezzo viene pagato princi‐<br />

palmente e pesantemente dai<br />

lavoratori dipendenti.<br />

Non c’è oggi in Italia (come in<br />

altri paesi europei) e non c’è<br />

nemmeno nella nostra provin‐<br />

cia, una vera politica industriale<br />

capace di orientare le risorse<br />

pubbliche e private verso obiet‐<br />

tivi di sviluppo e di crescita del‐<br />

l’occupazione. Questa dovrebbe<br />

essere la vera priorità a fronte<br />

dei dati sempre più drammatici<br />

sulla cassa integrazione, la mo‐<br />

bilità e la disoccupazione.<br />

Bisognerebbe sostenere nuove<br />

imprese, nuovi prodotti e la<br />

riconversione delle aziende nei<br />

settori produttivi in crisi.<br />

In particolare nel settore dell’e‐<br />

dilizia sarebbe necessario un<br />

rilancio degli investimenti pub‐<br />

blici verso un’edilizia ecocom‐<br />

patibile e a sostegno di impianti<br />

energetici alternativi e finalizza‐<br />

ti al risparmio.<br />

Non solo quindi lo sblocco, ur‐<br />

gente, delle risorse degli enti<br />

locali oggi bloccate dal patto di<br />

stabilità e un accesso più favo‐<br />

revole al credito, ma un vero e<br />

proprio piano di rilancio dell’e‐<br />

dilizia pubblica, dentro regole<br />

certe e con strumenti traspa‐<br />

renti.<br />

Per far ciò c’è bisogno di un patto<br />

con tutte le organizzazioni sociali,<br />

evitando, come si sta facendo, di<br />

isolare e colpire la più grande<br />

organizzazione sindacale del pae‐<br />

se, solo perché non accetta, senza<br />

discutere, decisioni sbagliate con‐<br />

tro i lavoratori prese dal governo.<br />

In questi mesi , dopo l’accordo<br />

separato sul contratto dei metal‐<br />

meccanici e alla Fiat, in altri due<br />

settori importanti, la pubblica<br />

amministrazione ed il commercio,<br />

sono state sottoscritte intese se‐<br />

parate.<br />

Siamo di fronte al fatto che la<br />

maggioranza dei lavoratori pubbli‐<br />

ci e privati non ha un contratto<br />

nazionale degno di questo nome e<br />

sottoscritto da tutte le organizza‐<br />

zioni sindacali. Vi è qui una re‐<br />

sponsabilità grave di Cisl e Uil.<br />

In questi contratti separati sono<br />

previste norme che riducono i<br />

diritti e bloccano i salari dei lavo‐<br />

ratori senza peraltro produrre<br />

nessun effetto positivo per l’occu‐<br />

pazione.<br />

Tutto ciò senza consentire ai lavo‐<br />

ratori direttamente interessati<br />

di potersi esprimere con un<br />

voto su questi accordi e, come<br />

nel pubblico impiego, non con‐<br />

sentendo nemmeno di eleggere<br />

i propri rappresentanti in ogni<br />

luogo di lavoro come prevede la<br />

legge.<br />

Nel contratto separato del com‐<br />

mercio, poi, si intendono appli‐<br />

care rigidamente le norme ap‐<br />

provate dal governo che preve‐<br />

dono la riduzione salariale nei<br />

primi giorni di malattia, la certi‐<br />

ficazione di contratti individuali<br />

in deroga al contratto nazionale,<br />

l’obbligo per i nuovi assunti di<br />

ricorrere all’arbitrato e non al<br />

giudice del lavoro.<br />

Senza nuove regole nei prossimi<br />

mesi saremo di fronte al rischio<br />

concreto di nuovi contratti se‐<br />

parati anche nelle categorie con<br />

una forte tradizione unitaria.<br />

Per questo con lo sciopero ge‐<br />

nerale del 6 maggio la Cgil<br />

chiede un cambio radicale della<br />

politica industriale e economica<br />

del nostro paese, accanto ad<br />

una politica fiscale a vantaggio<br />

del lavoro e propone un nuovo<br />

modello contrattuale, unitario<br />

per tutti i lavoratori pubblici e<br />

privati e regole di rappresentan‐<br />

za e democrazia universali.<br />

È importante che anche dai<br />

settori che hanno una lunga e<br />

positiva tradizione unitaria,<br />

come quello dei lavoratori dell’‐<br />

edilizia e del legno, venga un<br />

contributo significativo per la<br />

piena riuscita dello sciopero<br />

generale.<br />

Wolfango Pirelli<br />

Segretario generale Cdlt<br />

<strong>Lecco</strong><br />

A G E N D A L E C C H E S E — SPECIALE FILLEA <strong>CGIL</strong> LECCO


NUMERO 1<br />

L’Edilizia: un settore in una profonda crisi<br />

Se solamente nel 2007 qualcuno avesse<br />

ipotizzato che il settore edile potesse<br />

perdere il 15,50 % dei suoi addetti e l’<br />

8,7 % delle sue imprese iscritte in Cassa<br />

Edile di <strong>Lecco</strong> e Como in meno di tre<br />

anni, lo avrebbero preso per matto.<br />

Eppure questo è il fenomeno che oggi<br />

registriamo nel nostro territorio. Una<br />

crisi complessa che, inizialmente, è<br />

stata sottovalutata dal Governo centra‐<br />

le e anche dalle stesse Associazioni di<br />

Categoria. Oggi, nessuno può smentire<br />

la gravità del fenomeno.<br />

Nel 2008, a seguito degli Stati Generali<br />

promossi dallo stesso Presidente del<br />

Consiglio, la crisi a livello nazionale<br />

iniziava a dare i primi segnali anche nel<br />

settore delle Costruzioni.<br />

Da qui grandi promesse da parte dell'at‐<br />

tuale Governo: si parlava del Piano Casa<br />

in cui, in barba a tutte le normative in<br />

materia dei PGT locali, si consentiva a<br />

qualsiasi proprietario di immobile di<br />

poter ampliare la propria abitazione dal<br />

20 % al 35% della volumetria. Si crede‐<br />

va, così, di poter rilanciare il settore<br />

dell'edilizia.<br />

Mentre la ripresa nel settore delle infra‐<br />

strutture si ipotizzava con la messa in<br />

campo di una serie di opere faraoniche<br />

prive di copertura finanziaria come il<br />

Ponte sullo Stretto di Messina, la TAV<br />

Roma – Reggio Calabria, l'autostrada<br />

Salerno – Reggio Calabria, la Pedemon‐<br />

tana (tratto autostradale Varese – Co‐<br />

mo – Milano ‐ Bergamo), la Brebemi<br />

(tratta autostradale Milano – Bergamo ‐<br />

Brescia), per non dimenticare le opere<br />

previste per l'EXPO 2015 e la ricostru‐<br />

zione de L'Aquila e hinterland.<br />

Tutte opere (delle quali si potrebbe<br />

scrivere un libro nero tra illeciti ammini‐<br />

strativi, tangenti, procedure di emer‐<br />

genza, infiltrazioni di organizzazioni<br />

malavitose, ecc) che non vedono fine e,<br />

alcune, neppure un inizio.<br />

Se si fossero programmate più opere di<br />

immediata utilità (marciapiedi, strade,<br />

ristrutturazioni di edifici scolastici ecc),<br />

forse avrebbero lavorato più imprese<br />

facendo girare maggiormente l'econo‐<br />

mia locale. Ma altronde anche queste<br />

sono le contraddizioni della Lega che<br />

poi a questo federalismo nella pratica ci<br />

crede ben poco. Nell'ambito dell'edilizia<br />

pubblica la situazione si è ulteriormente<br />

aggravata: mentre fino a qualche mese<br />

fa, ci si lamentava per il ritardo ingiusti‐<br />

ficato dei pagamenti da parte delle<br />

Committenze pubbliche (fenomeno<br />

condizionato dal patto di Stabilità che<br />

mette in grave difficoltà di liquidità<br />

anche imprese strutturate) oggi si ri‐<br />

scontra anche una drastica riduzione<br />

delle opere. Pertanto quando le impre‐<br />

se hanno la rara occasione di parteci‐<br />

pare a gare di appalti pubblici, tentano<br />

di aggiudicarsi l'opera al massimo del<br />

ribasso (sino anche al 48% e oltre).<br />

Immaginabile può essere il margine di<br />

guadagno, o di perdita in alcuni casi,<br />

che, anche con le varianti d'opera esa‐<br />

geratamente gonfiate, diventa difficile<br />

da recuperare.<br />

Ci chiediamo: come può un'impresa<br />

partecipare ad un appalto dove i mar‐<br />

gini di guadagno sono inimmaginabili,<br />

con pagamenti ritardati tra i 90 e gli 80<br />

giorni dalla consegna? Come verranno<br />

pagati (o non pagati) quei lavoratori<br />

che hanno realizzato queste opere?<br />

Quali saranno le condizioni di lavoro di<br />

questi operai che lavorano per un bene<br />

pubblico? E quindi che tipo di tutele<br />

vengono garantite a questi lavoratori<br />

dal committente pubblico, ovvero dallo<br />

Stato? Tante domande, nessuna rispo‐<br />

sta. E il privato non è messo meglio.<br />

Comprare un immobile in una situazio‐<br />

ne in cui il rischio di perdere il proprio<br />

posto di lavoro o di entrare in Cassa<br />

Integrazione è alto, è un bel rischio. La<br />

stessa restrizione, generata dalle Ban‐<br />

che sull'accesso al credito, diventa<br />

elemento di difficoltà per l'acquisto di<br />

una casa.<br />

Tutti questi elementi hanno provoca‐<br />

to un calo considerevole di lavoro<br />

anche nell'edilizia privata e aumenta‐<br />

to l'utilizzo di ammortizzatori sociali.<br />

Quali potrebbero essere le soluzioni<br />

per uscire da questa drammatica<br />

situazione di stallo? Noi proponiamo<br />

alcune idee per poter aprire un con‐<br />

fronto serio e credibile. Per esempio<br />

nell'ambito degli appalti pubblici è<br />

necessario che lo Stato, in collabora‐<br />

zione con gli enti locali, si impegni<br />

alla realizzazione di opere sul territo‐<br />

rio per migliorare la viabilità, gli edifi‐<br />

ci pubblici, opere infrastrutturali di<br />

immediata necessità, autorizzando un<br />

immediata necessità, autorizzando un<br />

più flessibile allargamento del Patto di<br />

Stabilità.<br />

Il finanziamento per queste opere può<br />

essere trovato mediante un serrata<br />

repressione dell'evasione fiscale, au‐<br />

mentando le imposte per le rendite,<br />

introducendo nuovamente l'ICI per gli<br />

immobili superiori a un certo valore<br />

catastale e aumentando le sanzioni<br />

per gli illeciti amministrativi. Servono,<br />

inoltre, regole certe per garantire<br />

regolarità e trasparenza nell'ambito<br />

delle gare d'appalto.<br />

La ripresa dell'edilizia privata passa<br />

attraverso accordi specifici tra Stato e<br />

banche, obbligando queste ultime alla<br />

stipula di un patto sociale ed etico per<br />

favorire l'accesso al credito. Nello<br />

stesso tempo è necessario monitorare<br />

la compravendita immobiliare ridi‐<br />

mensionando i costi e reprimendo le<br />

speculazioni che hanno alterato il<br />

mercato. Indispensabile è anche l'in‐<br />

troduzione di metodologie di costru‐<br />

zione eco‐compatibili a risparmio e‐<br />

nergetico anche mediante agevolazio‐<br />

ni sugli oneri di urbanizzazione rispet‐<br />

to all'edilizia tradizionale.<br />

Tutte queste proposte sono pensate<br />

per incentivare una ripresa del setto‐<br />

re. Perché, siamo certi, la ripresa<br />

dell'edilizia consentirebbe una ripresa<br />

complessiva del sistema economico<br />

nazionale.<br />

Giuseppe Cantatore<br />

Segretario generale Fillea<br />

Cgil <strong>Lecco</strong><br />

PAGINA 3


PAGINA 4<br />

Difendersi dal Collegato lavoro<br />

Lo scorso novembre è stata appro‐<br />

vata dalla maggioranza parlamen‐<br />

tare di centrodestra (Pdl, Lega<br />

Nord e alleati) la legge n. 183‐<br />

/2010, meglio nota come<br />

“Collegato Lavoro”. Si tratta di un<br />

complesso di norme la cui discus‐<br />

sione ed elaborazione coincide<br />

con l’inizio della legislatura e che a<br />

più riprese è stata oggetto di forti<br />

rilievi da parte del Presidente della<br />

Repubblica, Giorgio Napolitano,<br />

che ne hanno determinato il rinvio<br />

alla Camera dei deputati ed al<br />

Senato.<br />

Dopo questo “incidente” istituzio‐<br />

nale (di enorme rilevanza se si<br />

pensa che simili interventi del<br />

Quirinale si verificano molto rara‐<br />

mente) ne è stata approvata la<br />

versione definitiva che, quantome‐<br />

no, ha visto la modifica di alcune<br />

norme che avrebbero prodotto<br />

conseguenze fortemente negative<br />

per tutti i lavoratori. Una su tutte,<br />

il rischio di non potere più ricorre‐<br />

re alla giustizia ordinaria, cioè al<br />

giudice del lavoro, in caso di licen‐<br />

ziamento illegittimo.<br />

La Cgil si è battuta (spesso in soli‐<br />

tudine e senza trovare altrettanta<br />

determinazione in Cisl e Uil) con‐<br />

tro questa normativa che colpisce<br />

in profondità i diritti e rende anco‐<br />

ra più squilibrato il rapporto tra<br />

lavoratori e aziende, naturalmente<br />

a favore di queste ultime.<br />

ll Collegato Lavoro affronta diversi<br />

argomenti<br />

ed è un<br />

provvedi‐<br />

mento molto<br />

articolato. È<br />

pertanto<br />

importante<br />

segnalare le<br />

principali<br />

conseguenze<br />

concrete sul<br />

mondo del<br />

lavoro.<br />

Abolizione<br />

del tentativo<br />

obbligatorio di conciliazione nel<br />

contenzioso di lavoro<br />

Mentre praticamente in tutti gli<br />

ambiti della società si cerca di<br />

introdurre la possibilità di risolve‐<br />

re i problemi evitando (o prece‐<br />

dendo) il ricorso alle vie legali, nei<br />

contenziosi di lavoro questo ob‐<br />

bligo, in vigore da circa 10 anni, e<br />

che in un territorio piccolo come<br />

la nostra provincia consentiva un<br />

discreto numero di accordi, viene<br />

abolito.<br />

Nuovi termini di decadenza per i<br />

licenziamenti<br />

La legge 604 del 1966 prevede<br />

che un licenziamento debba esse‐<br />

re impugnato, anche con una<br />

semplice lettera del lavoratore e/<br />

o del sindacato, entro 60 giorni<br />

dalla comunicazione. La nuova<br />

legge stabilisce, entro i successivi<br />

270 giorni, l’obbligo di deposita‐<br />

re, a pena di decadenza, presso il<br />

competente Tribunale il ricorso<br />

legale. E’ un termine che può<br />

pregiudicare, in alcune fattispecie<br />

particolari di licenziamento, il<br />

buon esito della causa (ad esem‐<br />

pio in caso di riconoscimento di<br />

malattia professionale in luogo di<br />

“normale” malattia, oppure per<br />

licenziamenti fondati su prece‐<br />

denti sanzioni disciplinari, ecc.)<br />

Nuovi termini di impugnazione<br />

Il “Collegato Lavoro” introduce il<br />

termine di 60 giorni per agire,<br />

anche con una semplice lettera<br />

del lavoratore e/o del sindacato,<br />

a tutela dei seguenti atti:<br />

‐ cessazione del rapporto di lavo‐<br />

ro in caso di rapporti di lavoro in<br />

nero, di rapporti atipici (es. con‐<br />

tratti di collaborazione, a proget‐<br />

to, ecc.) e a tempo determinato;<br />

‐ trasferimenti da una unità pro‐<br />

duttiva ad un’altra;<br />

‐ riconoscimento di rapporto di<br />

lavoro a tempo indeterminato nel<br />

caso di contratti a termine non<br />

rispettosi delle normative vigenti;<br />

‐ accertamento del rapporto di<br />

lavoro in capo ad un soggetto<br />

terzo (ad esempio il committente<br />

nel caso di appalto irregolare,<br />

oppure l’azienda utilizzatrice nel<br />

caso di contratto di somministra‐<br />

zione, l’ex lavoro interinale).<br />

Se dovessero capitare problemi di<br />

questo tipo, poiché vi sono sfu‐<br />

mature molto complesse da con‐<br />

siderare e spiegare, è utile rivol‐<br />

gersi subito al sindacato.<br />

Introduzione di nuove forme di<br />

arbitrato per contenziosi<br />

lavorativi<br />

Il tentativo evidente è quello di<br />

“svuotare” il ruolo del giudice del<br />

lavoro e proporre strade alterna‐<br />

tive per risolvere i problemi rela‐<br />

tivi al rapporto di lavoro. Pur nella<br />

consapevolezza che la giustizia<br />

italiana ha bisogno di una profon‐<br />

da scossa che consenta soprattut‐<br />

to una maggiore velocità nei pro‐<br />

cedimenti, la Cgil è contraria a<br />

queste forme di giustizia<br />

“privatistica” quando diventano<br />

un obbligo al quale non ci si può<br />

sottrarre, anche perché possono<br />

rivelarsi economicamente costose<br />

per il lavoratore che, nella miglio‐<br />

re delle ipotesi, viene chiamato a<br />

pagare uno degli arbitri.<br />

Possibilità di introdurre clausole<br />

compromissorie nell’ambito del<br />

contratto di lavoro<br />

Ovvero di prevedere “condizioni<br />

speciali”, a dettagliare o, temia‐<br />

mo, a peggiorare quanto già pre‐<br />

visto dai contratti collettivi di<br />

lavoro, per esempio sul tema<br />

delle sanzioni disciplinari. Questa<br />

possibilità può avvenire per i nuo‐<br />

vi rapporti di lavoro e per quelli<br />

già in essere: se l’azienda chiede a<br />

un lavoratore di stipulare queste<br />

clausole è opportuno prendere<br />

tempo e contattare il sindacato.<br />

Gabriele Viganò<br />

Responsabile Ufficio Vertenze<br />

Cgil <strong>Lecco</strong><br />

A G E N D A L E C C H E S E — SPECIALE FILLEA <strong>CGIL</strong> LECCO


NUMERO 1<br />

Edilizia, in 16 mesi persi 900 posti<br />

Percorrendo il passato, il presente<br />

e pensando anche al futuro, la<br />

Fillea Cgil di <strong>Lecco</strong> è fermamente<br />

convinta che la priorità per un<br />

sindacato di rappresentanza e<br />

tutela dei lavoratori, debba passa‐<br />

re dal rapporto diretto leale e<br />

trasparente con i lavoratori sui<br />

posti di lavoro, nei cantieri e nelle<br />

fabbriche, senza aver paura di<br />

sporcarsi le scarpe.<br />

Per questo motivo pensiamo che<br />

presentarci nei cantieri – natural‐<br />

mente forniti di tutti i dispositivi<br />

antinfortunistici, scarpe, elmetto e<br />

Ciao Remo!<br />

Sabato 16 aprile è improvvi‐<br />

samente deceduto il Compa‐<br />

gno Remo Viganò.<br />

Una grande perdita per l’in‐<br />

tera <strong>CGIL</strong> di <strong>Lecco</strong>, difficile<br />

da colmare.<br />

Remo ha dato molto alla Cgil<br />

e in particolar modo alla FIL‐<br />

LEA <strong>CGIL</strong> di <strong>Lecco</strong>.<br />

È stato Remo, infatti, che nel<br />

lontano 1957 ha costituito a<br />

<strong>Lecco</strong> la Federazione Italia‐<br />

na dei Lavoratori Legno Edi‐<br />

lizia ed Affini – F.I.L.L.E.A..<br />

Gli siamo immensamente<br />

grati: la sua tenacia e sempli‐<br />

cità, che hanno da sempre<br />

caratterizzato il suo operato,<br />

hanno consentito di avvici‐<br />

nare, riunire e organizzare gli<br />

allora difficili lavoratori delle<br />

tesserino di riconoscimento ‐<br />

sia il modo migliore per attira‐<br />

re l’attenzione di un lavorato‐<br />

re edile, magari convinto che il<br />

sindacalista appartenga a una<br />

casta di privilegiati che se ne<br />

stanno chiuso negli uffici, vi‐<br />

vacchiando sulle spalle dei<br />

lavoratori che pagano la tesse‐<br />

ra.<br />

La presenza della Fillea di Lec‐<br />

co è ben visibile nei cantieri in<br />

quanto le nostre auto sono<br />

riconoscibili dal nostro logo e<br />

dalla scritta “Fillea Cgil <strong>Lecco</strong>”.<br />

Non possiamo essere scambia‐<br />

ti per qualcos’altro.<br />

Ho un’esperienza diretta di<br />

cantieri: sono stato muratore<br />

per sedici anni, conosco dal<br />

vivo la fatica, il freddo dell’in‐<br />

verno e il caldo dell’estate, la<br />

pioggia e il fango, so quanto è<br />

importante vedere la presenza<br />

di qualcuno che sai che lavora<br />

per te. Questa presenza, attiva<br />

costruzioni. Operazione tanto<br />

laboriosa quanto complessa<br />

negli anni ’50 con il boom del<br />

settore.<br />

E sempre a lui si deve la di‐<br />

chiarazione del primo Sciope‐<br />

ro Generale del settore e i<br />

primi accordi sindacali, scritti<br />

sulla carta del formaggio du‐<br />

rante le pause pranzo all’in‐<br />

terno dei cantieri. Accordi<br />

che oggi, nelle modalità con<br />

la quale sono stati fatti, pos‐<br />

sono sembrare paradossali<br />

ma che hanno consentito la<br />

nascita della rappresentativi‐<br />

tà e l’unità dei lavoratori del<br />

settore delle costruzioni, cre‐<br />

ando quindi i presupposti per<br />

la costituzione degli attuali<br />

enti paritetici.<br />

e visibile, è ancora più importan‐<br />

te in un momento difficile come<br />

quello che stiamo attraversando.<br />

La crisi interessa il nostro settore<br />

ormai da parecchi mesi e la pre‐<br />

occupazione è forte: il lavoro è<br />

poco e scarseggiano le risorse<br />

economiche.<br />

La cosa più preoccupante è la<br />

mancanza di liquidità, che favori‐<br />

sce il sorgere di fenomeni parti‐<br />

colari. Ci sono pseudo imprendi‐<br />

tori che, approfittando di questa<br />

situazione, convincono i dipen‐<br />

denti a dimettersi e a trasfor‐<br />

marsi in artigiani con la promes‐<br />

sa di dar loro lavoro e col mirag‐<br />

gio di maggiori guadagni. Cosa<br />

che poi, col tempo, scoprono<br />

non essere vera.<br />

Oppure li convincono a dimetter‐<br />

si dall’impresa per costituire<br />

una cooperativa di lavoro dove<br />

però alla fine i ricavi rimangono a<br />

capo solo di una persona: il<br />

loro ex datore di lavoro.<br />

Quando gli imprenditori sono<br />

seri si rivolgono a noi per aprire<br />

le procedure di cassa integrazio‐<br />

ne ordinaria, nell’attesa che<br />

torni un po’ di lavoro.<br />

Purtroppo non sempre è così. A<br />

volte siamo chiamati a gestire<br />

procedure di licenziamento,<br />

collettivo o individuale, o la<br />

messa in liquidazione delle a‐<br />

ziende con conseguente richie‐<br />

sta di indennità di disoccupazio‐<br />

ne.<br />

Un dato particolarmente emble‐<br />

matico, fornito dalla Cassa Edile,<br />

fotografa la situazione del setto‐<br />

re della nostra provincia: in<br />

sedici mesi, da ottobre 2009 a<br />

febbraio 2011, si sono persi 900<br />

posti di lavoro.<br />

Giancarlo Lupinu<br />

Segretario Fillea<br />

Cgil <strong>Lecco</strong><br />

“Caro Remo, non ti dimenti‐<br />

cheremo mai e rimarrai sem‐<br />

pre nei nostri cuori quale e‐<br />

sempio esemplare per i giova‐<br />

ni sindacalisti di oggi. I tuoi<br />

Compagni di sempre!!!!”<br />

La Segreteria della<br />

FILLEA <strong>CGIL</strong> di <strong>Lecco</strong><br />

PAGINA 5<br />

Da sinistra: Massimo Cannella, Remo<br />

Vigano, Giuseppe Cantatore, Giancarlo<br />

Lupinu. Dietro Mauro Crimella


PAGINA 6<br />

L’industria del legno tra crisi e concorrenza<br />

<strong>Lecco</strong> non ha una grossa presen‐<br />

za di aziende del legno sul pro‐<br />

prio territorio.<br />

Tra artigiane e industriali, la<br />

Fillea ne segue una cinquantina<br />

di tutte le tipologie: da quelle<br />

che producono mobili a quelle<br />

che realizzano tetti, a quelle che<br />

fabbricano manici per martelli o<br />

cornici. Per il sindacato questo<br />

significa dover affrontare proble‐<br />

mi molto diversi tra loro ma<br />

anche problemi comuni a tutti:<br />

dai cali di commesse e produzio‐<br />

ne alla cassa integrazione, alla<br />

mobilità e ai contratti di solida‐<br />

rietà.<br />

A livello nazionale il settore del<br />

mobile leggero (che con la crisi<br />

ha subito forti flessioni di merca‐<br />

to) sta pian piano recuperando in<br />

questo 2011 e un ulteriore recu‐<br />

pero del 2%è previsto per il pros‐<br />

simo anno. Le cose vanno peg‐<br />

gio, invece, per i mobili da ufficio<br />

la cui crisi, cominciata nel 1993,<br />

non accenna a finire.<br />

La nostra industria paga in parti‐<br />

colare lo scotto di una riduzione<br />

delle esportazioni di circa il 30%<br />

anche a causa del forte aumento<br />

della concorrenza tedesca, che<br />

ha invece incrementato le pro‐<br />

prie esportazioni di circa il 50%.<br />

Alla base di tutto, un sistema che<br />

in Italia manca quasi completa‐<br />

mente. Basti pensare che la me‐<br />

dia degli addetti per impresa in<br />

Germania è di 21 dipendenti,<br />

mentre da noi gli addetti sono in<br />

media solo 4.<br />

L’industria tedesca si basa poi<br />

sulla creazione di grossi centri di<br />

distribuzione, cosa che permette<br />

una maggiore razionalizzazione<br />

delle risorse. In Italia si privilegia<br />

invece la distribuzione attraverso<br />

piccoli negozi con conseguente<br />

spreco di risorse e costi notevol‐<br />

mente più alti.<br />

Da qui, se si vuol essere competi‐<br />

tivi, la necessità che le imprese<br />

del legno del nostro paese fac‐<br />

ciano rete, razionalizzando così<br />

risorse e costi.<br />

Se si vuole combattere questa crisi,<br />

che ha fatto aumentare la cassa<br />

integrazione ordinaria del 370% e se<br />

si vuole uscire da questa situazione,<br />

l’unico metodo è fare sistema, ag‐<br />

gregando i produttori e razionaliz‐<br />

zando le reti di vendita.<br />

Ma veniamo alla situazione di casa<br />

nostra, che ha costretto il sindacato<br />

a utilizzare tutti gli strumenti possi‐<br />

bili per mitigare l’impatto della crisi<br />

sulle famiglie lecchesi.<br />

Il settore risente di una crisi genera‐<br />

lizzata ed è acutizzata dalle difficol‐<br />

tà del settore delle costruzioni che<br />

si riverbera soprattutto su quelle<br />

aziende che si sono specializzate<br />

nella costruzione di tetti, parquet e<br />

accessori per la casa. Pensiamo<br />

all’anno di cassa integrazione, con<br />

conseguente mobilità per una tren‐<br />

tina di lavoratori, che ha interessato<br />

un’azienda valsassinese leader nel<br />

settore del mobile di qualità. L’a‐<br />

zienda ha visto ridursi in misura<br />

considerevole il mercato estero e ha<br />

subito la forte flessione del mercato<br />

interno.<br />

Un’altra azienda della Valsassina,<br />

che fabbrica manici per utensili, ha<br />

visto un forte calo del mercato in‐<br />

terno e di quello estero, soprattutto<br />

di quello nordafricano, anche in<br />

conseguenza delle note vicende che<br />

stanno vivendo quei paesi.<br />

A completare il quadro, il fatto che<br />

anche l’approvvigionamento della<br />

materia prima è diventato un pro‐<br />

blema. Parte del legname, infatti,<br />

viene utilizzato per il funzionamen‐<br />

to delle centrali a biomasse.<br />

Il fenomeno interessa anche le a‐<br />

ziende che producono pannelli, che<br />

si vedono “derubate” della materia<br />

prima. E a peggiorare la situazione,<br />

la carenza normativa: in Italia, sul‐<br />

l’utilizzo delle biomasse, esiste una<br />

legge aleatoria e insufficiente.<br />

Altre realtà industriali significative<br />

segnalano poi sofferenze e si sono<br />

trovate costrette ad aprire le proce‐<br />

dure di cassa integrazione. Alcu‐<br />

ne di queste realtà svolgono<br />

attività molto specialistiche e<br />

tecnologicamente avanzate. La<br />

nostra preoccupazione sta nel<br />

fatto che, se questo stato di<br />

malessere non dovesse migliora‐<br />

re dopo gli attuali, prolungati<br />

periodi di cassa integrazione<br />

ordinaria, si debba essere co‐<br />

stretti a far ricorso alla cassa<br />

integrazione straordinaria per<br />

crisi strutturale sino all’utilizzo<br />

della mobilità. Se questo avve‐<br />

nisse rischieremmo un impatto<br />

sociale gravissimo sull’intero<br />

territorio lecchese con importan‐<br />

ti ricadute sul sistema occupazio‐<br />

nale della provincia.<br />

Il settore del legno, che in Italia<br />

conta 420mila addetti, ha la<br />

necessità di strutturarsi meglio<br />

per tener testa alla concorrenza<br />

straniera. Questo però non è<br />

sufficiente. Serve anche una<br />

buona legge sui boschi e sulle<br />

foreste per evitare di importare<br />

la materia prima di cui il settore<br />

necessita per il suo sostenta‐<br />

mento. Collegata ad una buona<br />

normativa sulle centrali a bio‐<br />

masse, consentirebbe al settore<br />

una certa autonomia.<br />

C’è tuttavia una nota positiva:<br />

finora le aziende lecchesi non<br />

hanno derogato o disdettato gli<br />

accordi aziendali. La crisi comun‐<br />

que permane e molte aziende si<br />

trovano in deficit di liquidità al<br />

punto da dichiarare l’impossibili‐<br />

tà di continuare ad anticipare la<br />

cassa integrazione per conto<br />

dell’Inps.<br />

Per il settore sono necessarie<br />

politiche attive e serie mentre<br />

diventa sempre più urgente che<br />

il governo intervenga per metter<br />

mano ad una riforma seria degli<br />

ammortizzatori sociali, che sia<br />

finalizzata a tutelare concreta‐<br />

mente le lavoratrici e i lavoratori.<br />

Mauro Crimella<br />

Segretario Fillea Cgil <strong>Lecco</strong><br />

A G E N D A L E C C H E S E — SPECIALE FILLEA <strong>CGIL</strong> LECCO


NUMERO 1<br />

Aliquota al 10%: istruzioni per l’uso<br />

Nel mese di luglio<br />

è stato chiarito<br />

che gli straordina‐<br />

ri, il lavoro nottur‐<br />

no e i premi di<br />

produzione svolti<br />

negli anni 2008‐<br />

2009 ‐2010 posso‐<br />

no essere tassati al 10% e non con<br />

l’aliquota ordinaria, per esempio<br />

del 23%. Si possono recuperare le<br />

tasse pagate in più con il modello<br />

730. Nel 2011 per usufruire dell’a‐<br />

liquota al 10% occorre sottoscri‐<br />

vere l’accordo sindacale.<br />

Chi ne ha diritto e in quale<br />

misura<br />

I lavoratori del settore privato,<br />

entro un tetto massimo e se non<br />

hanno si è superato un determina‐<br />

to reddito:<br />

Anno 2008<br />

tetto max tassato al 10%<br />

€. 3.000, reddito 2007 €. 30.000<br />

Anno 2009<br />

tetto max tassato al 10%<br />

€. 6.000, reddito 2008 €. 35.000<br />

Anno 2010<br />

tetto max tassato al 10%<br />

€. 6.000, reddito 2009 €. 35.000<br />

Anno 2011<br />

tetto max tassato al 10%<br />

€. 6.000, reddito 2010 €. 40.000<br />

In sintesi questi sono gli ele‐<br />

menti che possono usufruire<br />

della tassazione al 10%<br />

Premi di produttività e di risultato;<br />

indennità o maggiorazioni di tur‐<br />

Dalla home page (pagina inizia‐<br />

le) si accede alle sotto aree de‐<br />

dicate ad approfondimenti spe‐<br />

cifici del settore edile: news<br />

(ultime notizie da Fillea naziona‐<br />

le, Regionale, Inps, Inail, Inca<br />

ecc.) edicola (le notizie da gior‐<br />

nali locali e non), Contratti na‐<br />

zionali (dettagli e tabelle riepilo‐<br />

gative) Contratti provinciali<br />

(contratti integrativi della pro‐<br />

vincia di <strong>Lecco</strong>), Tabelle paga<br />

(una pagina dove poter verifica‐<br />

re in tempo reale la propria bu‐<br />

sta paga) agenda (utile stru‐<br />

mento per trovare eventi e ma‐<br />

nifestazioni a livello territoriale)<br />

pubblicazione (area dedicata<br />

alle pubblicazioni della Fillea di<br />

<strong>Lecco</strong>). Nel menù laterale, è<br />

PAGINA 7<br />

no; lavoro notturno (sia relativa‐<br />

mente all’importo ordinario che<br />

sulla maggiorazione notturna);<br />

lavoro straordinario.<br />

Per maggiori informazioni ri‐<br />

volgiti al CAAF Cgil <strong>Lecco</strong><br />

tel. 0341286086<br />

tel. 039 5983746<br />

Siamo Presenti a :<br />

<strong>Lecco</strong>‐Merate‐Oggiono‐<br />

Calolziocorte‐Mandello‐Valmadrera‐<br />

Costamasnaga‐Barzanò‐Colico‐<br />

Introbio‐ Bellano –Casatenovo‐<br />

Olgiate Molgora –Paderno d’Adda<br />

Olginate<br />

Massimo Cannella<br />

Direttore Centro Servizi<br />

Fiscali Cgil <strong>Lecco</strong><br />

Dalla cazzuola al web, il nostro sito<br />

Ormai, per chi ci conosce, il no‐<br />

stro sito web non è certo una<br />

novità. È altresì vero che tra il<br />

mese di dicembre 2010 e gen‐<br />

naio 2011 abbiamo effettuato<br />

una sorta di trasloco. Non siamo<br />

più all’indirizzo web<br />

www.fillealecco.it (anche se<br />

ancora attivo) ma ci trovate de‐<br />

finitivamente al nuovo indirizzo<br />

www.fillealecco.net<br />

La Fillea di <strong>Lecco</strong> possedeva già<br />

una pagina internet amatoriale,<br />

ma da un paio d'anni abbiamo<br />

voluto effettuare un restyling<br />

grafico del sito per renderlo più<br />

moderno. Il numero delle visite<br />

ha evidenziato il successo di tale<br />

scelta: pensate che ad aprile<br />

siamo arrivati a 91225 visitatori.<br />

sicuramente da visitare l’area<br />

sulla sicurezza / Rlst dove si<br />

possono trovare norme, linee<br />

guida, opuscoli inerenti la sicu‐<br />

rezza sul lavoro. C’è anche una<br />

galleria immagini dove si pos‐<br />

sono vedere foto delle manife‐<br />

stazioni, scioperi, viaggi della<br />

Fillea di <strong>Lecco</strong> in italia ma non<br />

solo.<br />

E tante altre informazioni inte‐<br />

ressanti (ad esempio, il link<br />

Fillea di <strong>Lecco</strong> su facebook) ma<br />

non vogliamo rovinarvi la sor‐<br />

presa. Buona navigazione<br />

Diego Pirovano<br />

Presidente Direttivo Fillea<br />

Cgil <strong>Lecco</strong>


PAGINA 8<br />

Rinnovo del contratto provinciale: ecco la piattaforma<br />

PREMESSA<br />

Le Organizzazioni Sindacali FeNEAL‐<br />

UIL, FILCA‐ClSL e FILLEA‐<strong>CGIL</strong> di<br />

<strong>Lecco</strong> intendono attuare Ia applica‐<br />

zione della contrattazione di secon‐<br />

do livello così come richiamato dal<br />

C C N L edile sia del settore industria<br />

che di quello dell'Artigianato.<br />

Valorizzare la contrattazione di se‐<br />

condo livello significa concretamen‐<br />

te valorizzare il settore delle costru‐<br />

zioni che, per le caratteristiche che<br />

lo distingue, ha la necessità di aderi‐<br />

re sempre di più alle peculiarità del<br />

territorio in cui opera; lo dimostra la<br />

storica e costruttiva rete di relazioni<br />

sindacali che da sempre ha distinto il<br />

territorio lecchese e che nel tempo<br />

ha consentito di migliorare e raffor‐<br />

zare la qualità delle imprese all'in‐<br />

terno di un mercato molto difficile e<br />

destrutturato.<br />

Davanti a un panorama socio econo‐<br />

mico che sta mettendo a dura prova<br />

anche le storiche imprese del terri‐<br />

torio, c’è la necessità di introdurre<br />

regole certe e trasparenti atte a<br />

valorizzare, tutelare e rilanciare il<br />

sistema di imprese.<br />

Dobbiamo pertanto vivere I'occasio‐<br />

ne della definizione del nuovo con‐<br />

tratto integrativo provinciale edile<br />

come una reciproca opportunità che<br />

ci consenta di partecipare attiva‐<br />

mente ad un mercato delle costru‐<br />

zioni più selettivo e qualitativamen‐<br />

te maggiormente professionalizzan‐<br />

te.<br />

Occorre operare<br />

contro un sistema<br />

che mina questi<br />

elementi di quali‐<br />

tà come la de‐<br />

strutturazione<br />

dell’impresa e il<br />

ricorso a forme di<br />

lavoro non regola‐<br />

ri, fenomeni che<br />

purtroppo stiamo<br />

registrando in<br />

costante aumen‐<br />

to.<br />

Riteniamo che<br />

l’impresa debba<br />

assumere nuova‐<br />

mente un ruolo<br />

sociale dove i lavoratori possano<br />

riconoscerla come luogo di valoriz‐<br />

zazione professionale e garanzia di<br />

lavoro.<br />

Le logiche che guardano solo al<br />

guadagno immediato sono perden‐<br />

ti perché non creano le condizioni<br />

di sviluppo necessari per costruire<br />

un tessuto sano e capace di guar‐<br />

dare alle regole di trasparenza,<br />

sicurezza e garanzia come avanza‐<br />

menti di qualità settoriali.<br />

Troppi sono i fenomeni di nuove<br />

imprese individuali che senza alcu‐<br />

na professionalità e strumentazio‐<br />

ne rischiano di sostituire in alcuni<br />

casi il lavoro subordinato e cosa<br />

peggiore misurano la loro competi‐<br />

tività solo su logiche di risparmio<br />

sul costo del lavoro e sulla sicurez‐<br />

za.<br />

La questione della sicurezza è un<br />

tema che affrontato con laicità e<br />

fermezza può nobilitare un settore<br />

come il nostro che purtroppo regi‐<br />

stra ancora il primato degli infortu‐<br />

ni mortali. Passi in avanti in questi<br />

anni ne abbiamo fatti, ora occorre<br />

capitalizzare le esperienze, valoriz‐<br />

zarne i risultati ed affinare le azioni<br />

affinché il concetto di sicurezza sia<br />

sempre più patrimonio di tutto il<br />

settore.<br />

Riteniamo che vada rafforzato il<br />

sistema fornendo ai nostri enti<br />

paritetici ruoli di qualità ricono‐<br />

sciuti dal settore nel suo insieme,<br />

agendo sulla leva della mutualizza‐<br />

zione valorizzando il ruolo che tale<br />

meccanismo ha reso in termini di<br />

diritti per i lavoratori e servizi al‐<br />

l’impresa: in quest’ottica occorre<br />

aggiornarli rendendoli più vicini ad<br />

un settore che cambia e che più di<br />

altri si misura con lavoratori di<br />

diverse nazionalità che rappresen‐<br />

tano un valore ma di converso<br />

bisogna dare risposte concrete a<br />

nuovi bisogni.<br />

A questo proposito riteniamo che il<br />

nuovo contratto integrativo deve<br />

segnare un percorso che si caratte‐<br />

rizza sulla qualità, il riconoscimen‐<br />

to professionale e l’integrazione<br />

sociale.<br />

FORMAZIONE E BORSA LAVORO<br />

Nell’ambito della formazione pen‐<br />

siamo che si debba valorizzare mag‐<br />

giormente la nostra scuola edile me‐<br />

diante l’aumento di corsi di formazione<br />

finalizzarti alla riqualificazione degli<br />

addetti del settore anche mediante a<br />

quanto previsto dall’ultimo CCNL di<br />

riferimento.<br />

SICUREZZA E PREVENZIONE<br />

Nell'ambito della tematica della pre‐<br />

venzione e sicurezza all'interno dei<br />

luoghi di lavoro le OO.SS. riteniamo<br />

importante valorizzare il ruolo dei<br />

Rappresentanti dei Lavoratori per la<br />

Sicurezza Territoriali – RLST e dei Rap‐<br />

presentanti dei Lavoratori per la Sicu‐<br />

rezza aziendali ‐ RLS.<br />

A tal proposito necessita favorire l'agi‐<br />

bilità all'interno dei cantieri. Difatti,<br />

solo mediante la partecipazione ed il<br />

concreto coinvolgimento di RLS ed<br />

RLST possiamo dare una svolta al pro‐<br />

cesso della cultura della prevenzione<br />

all'interno dei luoghi di lavoro.<br />

Nell'ambito dell'attività della sicurezza<br />

e della prevenzione svolto dagli RLST<br />

necessita prevedere un maggiore coin‐<br />

volgimento dei lavoratori. Per questo<br />

motivo chiediamo la possibilità di con‐<br />

sentire agli RLST la gestione un monte<br />

ore per lo svolgimento di momenti di<br />

incontro con i lavoratori presso le im‐<br />

prese e/o i cantieri.<br />

LEGALITA' E TRASPARENZA<br />

Necessità definire protocolli di intesa<br />

con le istituzioni locali finalizzati alla<br />

valorizzazione della legalità e della<br />

trasparenza negli gare per l’agiudicam‐<br />

neto di lavori pubblici. Nell’ambito di<br />

questi protocolli è opportuno sottoline‐<br />

are l’importanza della contrattazione<br />

d’anticipo.<br />

IMPRESE INDIVIDUALI<br />

Il fenomeno delle imprese individuali,<br />

specialmente in quest'ultimo periodo,<br />

nel nostro territorio sta diventando<br />

sempre più dilagante. Al fine di limita‐<br />

re quella che talvolta si trasforma in<br />

concorrenza sleale, le parti sociali de‐<br />

vono pertanto ricercare soluzioni con‐<br />

giunte atte a selezionare le differenti<br />

professionalità.<br />

A G E N D A L E C C H E S E — SPECIALE FILLEA <strong>CGIL</strong> LECCO


NUMERO 1<br />

FERIE<br />

Obbligo di mettere in condizione i<br />

lavoratori di fruire delle ferie a pro‐<br />

pria disposizione mediante, ove<br />

possibile, una programmazione<br />

preventiva con i criteri richiamati<br />

dall’attuale Contratto Integrativo<br />

Provinciale Edile.<br />

MALATTIA<br />

Recupero dei tre giorni di carenza<br />

malattia, pagati direttamente dal<br />

datore di lavoro.<br />

INFORTUNIO<br />

Anticipo da parte del datore di lavoro<br />

dell’indennità di infortunio a nome e<br />

per conto dell’INAIL mediante uno<br />

specifico accordo con l’Istituto Nazio‐<br />

nale per gli Infortuni.<br />

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI<br />

Imporre l’obbligo da parte dell’impre‐<br />

sa che faccia richiesta di Cassa Integra‐<br />

zione Ordinaria – CIGO nello svolgi‐<br />

mento dell’esame congiunto preventi‐<br />

vo.<br />

INDENNITA' DI TRASFERTA<br />

Si chiede la modifica degli attuali para‐<br />

metri relativi all'indennità di trasferta<br />

come segue:<br />

• Da Km 8 a Km 25: 12%<br />

• Da Km 25 a Km 45: 18%<br />

• Da Km 45 a Km 65: 24%<br />

• Oltre Km 65: 30%<br />

Al fine di retribuire in parte il disagio<br />

della trasferta dei lavoratori edili.<br />

INDENNITA' SOSTITUTIVA DI MENSA<br />

Unicamente per i lavoratori che supe‐<br />

rino le 4 ore giornaliere di attività<br />

l’aumento dell’indennità sostitutiva di<br />

mensa da 6,80 ad un aumento gradua‐<br />

le nell’ambito della vigenza contrat‐<br />

tuale sino a 8,50 €.<br />

INDENNITA' DI CONCORSO PASTO<br />

Unicamente per i lavoratori che supe‐<br />

rino le 4 ore giornaliere di attività la<br />

totale copertura dell’intero costo<br />

pasto.<br />

INDENNITA' DI TRASPORTO<br />

Anche in questo caso si richiede un<br />

adeguamento ai costi in considerazio‐<br />

ne degli aumenti reali con una revisio‐<br />

ni durante la vigenza contrattuale da<br />

2€ a 3€.<br />

INDENNITA' DI GUIDA TRASPORTO<br />

OPERAI‐IMPIEGATI<br />

Si chiede l’istituzione di una indennità<br />

a favore di coloro che guidano i mezzi<br />

per il trasporto delle persone sui can‐<br />

tieri pari alle tabelle trasferta di cui<br />

sopra maggiorate del 50%, consideran‐<br />

do come percorso dal punto di parten‐<br />

za al punto di arrivo del mezzo, per<br />

coloro che rimangono entro gli 8 Km.<br />

una indennità pari al 10%.<br />

COVENZIONE CENTRI FISCALI<br />

Vista la continua necessità da aperte<br />

del lavoratore di ricorrere presso i<br />

Centri di Assistenza Fiscale di <strong>CGIL</strong>,<br />

CISL e UIL, si richiede la stipula di una<br />

convenzione per l’elaborazione gratui‐<br />

ta delle Dichiarazioni dei Redditi.<br />

RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI<br />

OPERATORE EDILE PRESSO L'ESPE DI<br />

LECCO<br />

In considerazione del ruolo e dell'ele‐<br />

vata professionalità che alla nostra<br />

Scuola Edile viene riconosciuto, nel‐<br />

l'ambito della formazione triennale dei<br />

giovani che si immettono nel settore si<br />

richiede l'inquadramento per i neodi‐<br />

plomati di primo ingresso al 1° livello<br />

del CCNL di riferimento con passaggio<br />

al 2° livello dopo un anno.<br />

INDENNITA' DI REPERIBILITA' E/O<br />

CHIAMATA<br />

Nei confronti di quei lavoratori che<br />

effettuano lavori di manutenzione ed<br />

interventi di urgenza a cui viene richie‐<br />

sta l'immediata disponibilità, si propo‐<br />

ne una specifica indennità di reperibili‐<br />

tà e/o di chiamata di pronto interven‐<br />

to.<br />

LAVORATORI PENDOLARI<br />

Si chiede l’istituzione del diritto alla<br />

ricongiunzione familiare a favore di<br />

lavoratori residenti in distretti distanti<br />

oltre 100 km dal luogo di lavoro, e che<br />

usufruiscono dell’alloggio.<br />

Tale Diritto nello specifico si intende<br />

un viaggio di andata e ritorno dal<br />

cantiere alla propria abitazione alme‐<br />

no ogni 15 giorni a carico dell’azienda.<br />

Per quanto riguarda le ore impiegate<br />

per il viaggio si chiede l’istituzione di<br />

una indennità pari al 50 % di dette ore<br />

retribuite secondo la paga ordinaria.<br />

Per questi lavoratori si chiede che vitto<br />

e alloggio siano a totale carico dell’a‐<br />

zienda.<br />

REVISIONI ASSISTENZE CASSE EDILI<br />

Si chiede una revisione delle assisten‐<br />

ze di cassa edile.<br />

IMPIEGATI<br />

Si richiede l'iscrizione degli impiegati<br />

presso la Cassa Edile.<br />

E.V.R. ELEMENTO VARIABILE DELLA<br />

RETRIBUZIONE<br />

Si chiede di fissare il tetto dell'EVR al<br />

6% dei minimi in vigore al 01/01/2010<br />

come previsto dall'articolo 12 e artico‐<br />

lo 38 del CCNL.<br />

E<br />

rogazione:<br />

Si chiede che l'EVR<br />

sia erogato mensil‐<br />

mente.<br />

DECORRENZA E<br />

DURATA<br />

Dal 1° gennaio<br />

2011, per l’EVR dal<br />

1° luglio 2011,<br />

scadenza 31 dicem‐<br />

bre 2013.<br />

PAGINA 9<br />

Livello Minimi al 1/1/10 Aumenti 6% (Euro)<br />

7° 1.418,71 85,12<br />

6° 1.276,83 76,61<br />

5° 1.064,02 63,84<br />

4° 993,11 59,58<br />

3° 922,16 55,33<br />

2° 829,95 49,79<br />

1° 709,36 42,56


PAGINA 10<br />

EDILI INDUSTRIA IMPIEGATI DAL 01/01/2011<br />

LIVELLI PAGA BASE CONTI. I.T.S./P.P E.E.T. E.D.R. STIPENDIO<br />

A G E N D A L E C C H E S E — SPECIALE FILLEA <strong>CGIL</strong> LECCO<br />

DI‐<br />

VIS<br />

ORE<br />

PAGA<br />

ORARIA<br />

1im 769,36 512.87 71,26 121.39 10.33 1.485,21 173 8.58<br />

2im 900,15 516.43 82.24 142.03 10.33 1.651,18 173 9.54<br />

3im 1.000,16 519.16 91.68 157.81 10.33 1.779,14 173 10,28<br />

4im 1.077,11 521.25 100.58 169.95 10.33 1.879,22 173 10,86<br />

5 1.154,02 523.35 113.91 182.09 10.33 1.983,70 173 11.46<br />

6 1.384,83 529.63 134.65 218.51 10.33 2.277,95 173 13.16<br />

7 1.538,71 533.82 144.38 242.79 10.33 2.470,03 173 14,27<br />

EDILI INDUSTRIA OPERAI DAL 01/01/2011<br />

1op 4.44 2.96 0.92 0.24 0.05971 1.493,00 173 8.63<br />

2op 5.20 2.98 1,08 0.28 0.05971 1.660,80 173 9.60<br />

3op 5.78 3.00 1.20 0.32 0.05971 1.792,28 173 10.36<br />

4op 6,22 3.01 1.28 0.34 0.05971 1.887,43 173 10.91<br />

LIVELLI<br />

TABELLE PAGA DAL 1 GENNAIO 2010<br />

PAGA<br />

BASE<br />

CON‐<br />

TI.<br />

EDILI ARTIGIANI IMPIEGATI DAL 01/01/2011<br />

I.T.S.<br />

/P.P<br />

E.E.T. E.D.R. STIPENDIO<br />

DIVISO‐<br />

RE<br />

PAGA ORARIA<br />

1im 776,98 512,58 71.26 121.39 10.33 1,492.54 173 8.62<br />

2im 889.41 515.43 82.24 142.03 10.33 1,639.28 173 9.47<br />

3im 1006,23 517.85 91.68 157.81 10.33 1,783.90 173 10.31<br />

4im 1,075.94 520.12 100.58 169.95 10.33 1,876.92 173 10.84<br />

5 1,161.54 522.91 113.91 182.09 10.33 1,990.78 173 11.50<br />

6 1,394.10 529.11 134.65 218.51 10.33 2,286.70 173 13.21<br />

7 1,593.72 534.28 144.38 242.79 10.33 2,525.50 173 14.59<br />

EDILI ARTIGIANI OPERAI DAL 01/01/2011<br />

op1 4.49 2.96 0.46 0.70 0.05971 1,499.91 173 8.67<br />

op2 5,14 2.98 0.53 0.82 0.05971 1,648.69 173 9.53<br />

op3 5.81 2.99 0.59 0.92 0.05971 1,795.74 173 10.38<br />

op4 6,21 3.01 0.64 0.98 0.05971 1,887.43 173 10.91


LEGNO PICCOLA INDUSTRIA DAL 01/03/2011<br />

LIVELLI PAGA<br />

BASE<br />

LI‐<br />

VEL<br />

LI<br />

CONTI. E.D.R. STIPEN‐<br />

DIO<br />

DIVI.<br />

PAGA<br />

ORARIA<br />

AE1 736,89 512.79 10.33 1.260,01 174 7,24<br />

AE2 876,90 515.30 10.33 1.402,53 174 8,06<br />

AE3 932,17 518.30 10.33 1,460,80 174 8,39<br />

AS1 987,43 518.30 10.33 1.516,06 174 8,71<br />

AS2 1031,64 522.46 10.33 1564,43 174 8,99<br />

AS3 1142,18 522.49 10.33 1675,00 174 9,62<br />

AC1 1046,39 522.49 10.33 1579,21 174 9,07<br />

AC2 1142,18 522.49 10.33 1675,00 174 9,62<br />

AC3 1142,18 522.49 10.33 1675,00 174 9,62<br />

AC4 1252,72 528.03 10.33 1791,08 174 10,29<br />

AD1 1363,24 528.03 10.33 1901,60 174 10.92<br />

AD2 1473,78 528.03 10.33 2012,14 174 11,56<br />

AD3 1584,31 531.30 10.33 2125,94 174 12,21<br />

PAGA<br />

BASE<br />

LEGNO ARTIGIANI DAL 01/01/2010<br />

CONTIN‐<br />

GENZA<br />

Inc.<br />

Reg.<br />

E.D.R.<br />

STIPENDIO DIVI‐<br />

SORE<br />

PAGA<br />

ORARIA<br />

F 3,21 2,92 0.27 0,059 1125,94 174 6,47<br />

E 3,59 2,93 0.30 0,059 1200,94 174 6,90<br />

D 3,95 2,95 0.34 0,059 1272,13 174 7,31<br />

C 4,34 2,96 0.40 0,059 1351,80 174 7,76<br />

CS 4,69 2,97 0.47 0,059 1425,51 174 8,19<br />

B 5,02 2,98 0.52 0,059 1495,14 174 8,59<br />

A 5,75 3,01<br />

0,059 1536,59 174 8,83<br />

AS 6,38 3,02<br />

0,059 1648,53 174 9,47<br />

LIVELLI PAGA<br />

BASE<br />

AE1 4,23<br />

AE2<br />

AE3<br />

LEGNO INDUSTRIA DAL 01/01/2011<br />

5,04<br />

5,35<br />

AE4/<br />

AS1 5,67<br />

AC1/<br />

AS2 5,92<br />

AS3<br />

AC2‐<br />

3/AS4<br />

AC4<br />

AC5<br />

AD1<br />

AD2<br />

AD3<br />

6,25<br />

6,56<br />

7,20<br />

7,83<br />

8,25<br />

8,67<br />

8,89<br />

CONTI. E.D.R. STIPENDIO DIVI.<br />

2.94 0.05937<br />

2.95 0.05937<br />

2.96 0.05937<br />

2.97 0.05937<br />

2.97 0.05937<br />

2.99 0.05937<br />

3.00 0.05937<br />

3.01 0.05937<br />

3.03 0.05937<br />

3.04 0.05937<br />

3.05 0.05937<br />

3.05 0.20776<br />

12259,56<br />

1402,73<br />

1459,02<br />

1515,55<br />

1560,59<br />

1618,97<br />

1675,11<br />

1788,45<br />

1919,64<br />

1977,15<br />

2051,58<br />

2115,19<br />

174<br />

174<br />

174<br />

174<br />

174<br />

174<br />

174<br />

174<br />

174<br />

174<br />

174<br />

174<br />

PAGA<br />

ORARIA<br />

7,23<br />

8,06<br />

8,38<br />

8,71<br />

8,96<br />

9,30<br />

9,62<br />

10,27<br />

10,92<br />

11,36<br />

11,79<br />

12,15<br />

L<br />

I<br />

V<br />

.<br />

MANUFATTI CEMENTO INDUSTRIA DAL 01/01/2011<br />

LIVELLI<br />

PAGA<br />

BASE<br />

CONTI. E.D.R. STIPENDIO DIVI.<br />

PAGA<br />

ORARIA<br />

Fop 4,17 2.94 0.05937 1249,15 174 7,17<br />

Eop/Eim 4,88 2.95 0.05937 1373,81 174 7,89<br />

Dop/Dim 5,26 2.96 0.05937 1443,13 174 8,29<br />

C 5,66 2.97 0.05937 1513,08 174 8,69<br />

CS 5,95 2.97 0.05937 1563,34 174 8,98<br />

Bop/Bim 6,29 2.99 0.05937 1626,75 174 9,34<br />

LI‐<br />

VEL<br />

LI<br />

A 7,71 3.03 0.05937 1879,92 174 10,80<br />

AS 9,16 3.07 0.05937 2140,58 174 12,30<br />

CALCE CEMENTO GESSO INDUSTRIA DAL 01/01/2011<br />

LIVELLI<br />

PAGA<br />

BASE<br />

CONTI. E.D.R.<br />

STIPEN‐<br />

DIO<br />

DIVI.<br />

PAGA ORA‐<br />

RIA<br />

AE1 737,73 513.24 10.33 1261,30 175 7,20<br />

AQ1 855,77 515.49 10.33 1381,59<br />

AQ2 892,65 515.49 10.33 1418,47<br />

AS1 951,67 517.65 10.33 1479,65<br />

AS2 988,53 517.65 10.33 1516,51<br />

175<br />

175<br />

175<br />

175<br />

7,89<br />

8,10<br />

8,45<br />

8,66<br />

AS3 1032,82 519.46 10.33 1562,61 175 8,92<br />

AC1 1099,22 519.55 10.33 1629,10<br />

AC2 1158,23 523.11 10.33 1691,67<br />

AC3<br />

1202,50<br />

523.11 10.33<br />

1735,94<br />

AD1 1268,89 523.11 10.33 1802,33<br />

AD2 1386,93 530.24 10.33 1927,50<br />

175<br />

175<br />

175<br />

175<br />

175<br />

9,30<br />

9,66<br />

9,91<br />

10,29<br />

11,01<br />

AD3 1549,23 533.43 10.33 2092,99 175 11,95<br />

LAPIDEI ARTIGIANI OPERAI DAL 01/01/2010<br />

PAGA BASE CONTI. I.T.S./P.P E.D.R. STIPENDIO<br />

DI<br />

VI<br />

SO<br />

RE<br />

PAGA<br />

ORA‐<br />

RIA<br />

7 3,53 2.91 0.06 0.05937 1142,79 174 6,56<br />

6 4,00 2.92 0.07 0.05937 1230,44 174 7,07<br />

5 4,33 2.94 0.08 0.05937 1290,17 174 7,41<br />

4 4,59 2.96 0.08 0.05937 1341,09 174 7,70<br />

3 5,08 2.98 0.09 0.05937 1430,58 174 8,22<br />

2 6,23 3.03 0.12 0.05937 1644,93 174 9,45<br />

1 6,83 3.05 0.13 0.05937 1755,61 174 10,08<br />

PAGA BASE<br />

LAPIDEI PICCOLA INDUSTRIA DAL 01/05/2011<br />

CONTINGEN‐<br />

ZA<br />

E.D.R. STIPENDIO DIVISO‐<br />

RE<br />

PAGA ORARIA<br />

8 4,29 2,94 0.10391 1277,59 174 7,34<br />

7 5,01 2,95 0.05937 1397,29 174 8,03<br />

6 5,43 2,96 0.05937 1473,17 174 8,46<br />

5 5,77 2,97 0.05937 1533,68 174 8,81<br />

4 6,03 2,97 0.05937 1578,93 174 9,07<br />

3 6,46 2,99 0.05937 1656,18 174 9,51<br />

2 7,90 3,03 0.05937 1914,84 174 11,00<br />

1 8,64<br />

3,05 0.05937 2046,87 174 11,76


AGENDA<br />

LECCHESE<br />

SPECIALE<br />

FILLEA INFORMA<br />

<strong>CGIL</strong> LECCO<br />

Anno XXVI—n. 1<br />

Reg. Trib: <strong>Lecco</strong><br />

n. 1/86 del<br />

20/01/1986<br />

Proprietà Cgil <strong>Lecco</strong><br />

Sede: <strong>Lecco</strong>, Via<br />

Besonda 11<br />

Direttore<br />

Responsabile<br />

Angelo De Battista<br />

Progetto<br />

Grafico<br />

Michela Magni<br />

Stampa<br />

Tipografia<br />

Commerciale<br />

<strong>Lecco</strong><br />

Tiratura<br />

2.700 copie<br />

Chiuso in redazione<br />

Il 27 aprile 2011<br />

Redazione c/o<br />

Cgil <strong>Lecco</strong><br />

Via Besonda 11<br />

ASSISTENZA<br />

Concorso cure termali<br />

(solo lavoratore)<br />

Contributo donatori di sangue<br />

Contributo protesi dentarie<br />

(solo lavoratore)<br />

Assegno funerario per decesso<br />

lavoratore o familiare<br />

Contributo protesi oculistiche<br />

ortopediche, acustiche<br />

(diritto solo lavoratore)<br />

Cure fisioterapiche<br />

(diritto solo lavoratore)<br />

Soggiorni estivi per figli<br />

(da 6 a 17 anni)<br />

o figli portatori di handicap.<br />

Borse di studio per figli studenti<br />

Contributo per fini di studio per<br />

figli studenti. Si richiede solo per<br />

un figlio<br />

Contributo casa.<br />

Pagate 50 domande anno<br />

Rimborso spese sanitarie. Vale<br />

per<br />

lavoratore e familiari a carico<br />

TERMINE<br />

PRESENTAZIONE<br />

Entro 90 giorni dal termine della<br />

cura<br />

Entro 30 giugno anno successivo<br />

alla donazione<br />

Entro 12 mesi<br />

saldo fattura<br />

Entro 90 giorni data decesso<br />

Entro 12 mesi dalla fattura<br />

Entro 30 aprile anno successivo<br />

alle fatture<br />

Entro 31 Marzo anno di riferi‐<br />

mento<br />

Entro 31 ottobre dell’anno scola‐<br />

stico precedente<br />

Entro 31 gennaio anno scolastico<br />

in corso. N.B. occorre avere al‐<br />

meno 2 figli studenti, vale anche<br />

se uno va alla materna<br />

Entro 28 gennaio anno successi‐<br />

vo<br />

data stipulazione mutuo<br />

Entro 30 Aprile anno successivo<br />

fatture<br />

RIMBORSO<br />

€ 18,00 al giorno<br />

Max. 15 giorni<br />

€ 8,00 a donazione<br />

Diritto sopra € 258 rimborso 40%<br />

fino a € 1.291<br />

Oltre dal 39% al 25% della spesa<br />

Morte del lavoratore € 1.033,<br />

morte del famigliare € 620<br />

Diritto oltre € 77 rimborso 50%<br />

rimborso tetto max. € 775<br />

Fondo disponibile € 7.747<br />

rimborso max. € 516<br />

Per i ragazzi tutto gratis fino a<br />

20 giorni Rimborso per un accom‐<br />

pagnatore max € 1.446<br />

solo per portatori di handicap.<br />

Medie superiori ‐ università.<br />

Le borse vanno da € 280 a € 600<br />

Valido dalle medie all’università.<br />

Rimborso da € 70 a € 270. si valu‐<br />

tano corsie reddito lavoratore<br />

Su mutui max. € 30.987,<br />

rimborso degli interessi pari al 30%<br />

per ristrutturazioni € 15.494 pari al<br />

20%<br />

Rimborsate protesi e cure odonto‐<br />

tecniche,visite, tiket .Rimborso<br />

40% spesa con tetto<br />

max. € 258. Franchigia €258<br />

Premio fedeltà scuola/lavoro per lo studente ESPE che abbia terminato il corso triennale e verrà assunto<br />

da una impresa edile, avrà diritto ad un premio complessivo di €650, con erogazione di €200 dopo 800 ore<br />

e di € 450 dopo ulteriori 1.600 ore.<br />

PERMANENZE<br />

LECCO via Besonda 11<br />

tel. 0341 488225<br />

fax 0341 488292<br />

Da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 13<br />

e dalle 17 alle 18,30<br />

Sabato dalle 9 alle 12<br />

CALOLZIOCORTE Via F.lli Calvi 14<br />

tel.0341 644589<br />

fax 0341 631105<br />

Martedì dalle 17 alle 18,30<br />

Giuseppe Cantatore<br />

cell 335 5995483<br />

BARZANÒ via dei Mille 33<br />

tel. 039 958961<br />

fax 039 9212117<br />

Giovedì dalle 17 alle 18,30<br />

Giancarlo Lupino cell 329 0250837<br />

ASSISTENZE CASSA EDILE<br />

MERATE via Giotto 6/8<br />

tel. 039 9905119<br />

fax 039 9903066<br />

Lunedì e martedì dalle 17 alle 18,30<br />

Mauro Crimella cell 348 7130292<br />

OGGIONO via Lazzaretto 44<br />

tel. 0341 577703<br />

Fax 0341 260687<br />

Mercoledì dalle 17 alle 18,30<br />

Giancarlo Lupino cell 329 0250837<br />

COLICO via Cipollina 4<br />

tel. e fax 341 930345<br />

Venerdì dalle 17 alle 18,30<br />

Mauro Crimella cell 348 7130292<br />

INTROBIO via Filanda 2<br />

tel e fax 0341 982039<br />

SOLO SU APPUNTAMENTO<br />

Mauro Crimella cell 348 7130292

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