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Scegliere la legna - ZETALINEA

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LA LEGNA: FONTE DI CALORE PRIMORDIALE<br />

La storia ci dice che il legno è il più antico combustibile utilizzato dall’uomo per il riscaldamento delle<br />

abitazioni e <strong>la</strong> cottura dei cibi. La sua lenta ma inesorabile sostituzione è cominciata circa 150 anni, nel<br />

mondo occidentale, a scapito dell’utilizzo del carbone e dal gas naturale e ai giorno d’oggi dai<br />

combustibili fossili.<br />

Negli ultimi anni si sta però assistendo ad un’inversione di tendenza, le persone hanno ritrovato<br />

l’interesse per <strong>la</strong> <strong>legna</strong> grazie a fattori tecnologici, ecologici ed economici.<br />

L’innovazione tecnologica, ha permesso, da un <strong>la</strong>to di avere facilmente a disposizione <strong>legna</strong> da ardere,<br />

dall’altro l’evoluzione dei moderni apparecchi termici alimentati a <strong>legna</strong> hanno portato ad una grande<br />

praticità d’uso, elevata efficienza, bassissime emissioni inquinanti comparabili a quelle del<strong>la</strong><br />

combustione del gas naturale.<br />

Il legno presenta indiscutibili vantaggi rispetto alle altre fonti energetiche, il legno infatti:<br />

è l'unica fonte di combustibile rinnovabile del pianeta;<br />

rappresenta l'unica fonte di energia <strong>la</strong>rgamente usufruibile, a costo contenuto, che possa essere<br />

utilizzata per il riscaldamento domestico<br />

presenta rischi pressoché nulli per l’ambiente durante <strong>la</strong> produzione il trasporto e lo stoccaggio<br />

produce, se correttamente bruciato, emissioni comparabili a quelle del gas naturale, ma che non<br />

contribuiscono ad aggravare l’effetto serra; <strong>la</strong> <strong>legna</strong> da ardere, rappresenta l'unico combustibile<br />

che non va ad aumentare il livello di CO2 (anidride carbonica) nell'atmosfera.<br />

favorisce <strong>la</strong> cura ed il miglioramento dei boschi<br />

Negli apparecchi termici tradizionali, a foco<strong>la</strong>re aperto, <strong>la</strong> combustione del<strong>la</strong> <strong>legna</strong> non è completa; ne<br />

consegue:<br />

- rendimento limitato;<br />

- inquinamento<br />

Molti apparecchi dell’ultima generazione, invece, consentono di ottenere rendimenti molto elevati<br />

dell’ordine dell’80%.<br />

La tecnologia Woodbox è più brevetto a livello mondiale e<br />

rappresenta il progresso tecnologico più significativo nel campo<br />

del<strong>la</strong> combustione a <strong>legna</strong>.<br />

La precisione dei comandi d’immissione dell’aria e <strong>la</strong> tenuta del foco<strong>la</strong>re<br />

consentono il funzionamento al minimo per 10/12 ore. La stufa può<br />

quindi rimanere in funzione per tutta <strong>la</strong> notte, in totale sicurezza.<br />

L'aria è preriscaldata a 150 250° per favorire <strong>la</strong> combustione completa di<br />

tutti gli idrocarburi vo<strong>la</strong>tili (anidride solforosa, benzopirene, monossido<br />

di carbonio, ecc.) prodotti nel<strong>la</strong> combustione primaria, permettendo di<br />

ottenere:<br />

Un elevato rendimento<br />

Consumi ridotti<br />

Scarse emissioni inquinanti<br />

Effetto di fiamma spettaco<strong>la</strong>re<br />

Per utilizzare il legno come fonte di energia bisogna conoscere come si esprime il valore energetico e<br />

quali sono le caratteristiche che lo valorizzano.<br />

1


POTERE CALORIFICO<br />

LA LEGNA: FONTE DI CALORE PRIMORDIALE<br />

Prima di par<strong>la</strong>re di potere calorifico del legno è importante definire <strong>la</strong> differenza tra energia e calore.<br />

L’energia è <strong>la</strong> capacità di un sistema di compiere un <strong>la</strong>voro.<br />

Il calore è il flusso di energia termica.<br />

L’unità di misura dell’energia è il Joule (J), con i suoi multipli (KJ= 1.000; MJ ecc.)<br />

Un’unità derivata molto usata è il chilowattora (kWh)<br />

Unità di energia: fattori di conversione<br />

1kWh = 3600 kJ<br />

1kWh = 860 kcal<br />

Il valore energetico del legno viene espresso dal suo “potere calorifico”<br />

definito come “l’energia termica che si libera durante <strong>la</strong> combustione di un kg di legno”.<br />

Quando parleremo di potere calorifico faremo sempre riferimento al potere calorico inferiore (pci).<br />

La <strong>legna</strong> umida ha un pci inferiore rispetto al<strong>la</strong> <strong>legna</strong> secca: una parte dell’energia termica viene infatti<br />

sprecata per far evaporare l’acqua.<br />

Si fa riferimento al pci perché questo considera che:<br />

<strong>la</strong> <strong>legna</strong> non è mai perfettamente secca (potere calorifero effettivo);<br />

l’acqua vaporizzata nel<strong>la</strong> combustione di fatto sottrae calore utile<br />

Il potere calorifero del legno secco (15% di umidità) è di 4,3 kWh/kg mentre quello del gasolio è di<br />

10,00 kWh/L e quello del gas metano è di 9,5 kWh/m3.<br />

Le moderne apparecchiature per <strong>la</strong> combustione del legno hanno rendimenti comparabili a quelle delle<br />

analoghe attrezzature a gasolio a gas naturale (pari all’80-85%), quindi con 2,3 kg di legno secco si<br />

sostituisce un litro di gasolio e 1 m3 di gas naturale.<br />

Il potere calorifico allo stato anidro è privo di umidità e introvabile in natura.<br />

Il potere calorifico inferiore mi dà un’indicazione di quanto un tipo di <strong>legna</strong> mi possa dare in termini di<br />

energia termica ma per una lunga autonomia di combustione questo valore non è sufficiente.<br />

Nel<strong>la</strong> pratica si par<strong>la</strong> di specie da legno “duri” con legno denso e pesante e specie da legno “dolci” con<br />

legno tenero e leggero.<br />

Ciò è collegato al<strong>la</strong> densità (peso per unità di volume) e non al potere calorifico (legato al peso).<br />

In pratica tutto il legno si può suddividere in due categorie, "duro" o "dolce", a seconda del<strong>la</strong><br />

provenienza.<br />

I legni duri sono generalmente più densi, pesano il doppio a parità di volume e sono meno resinosi dei<br />

legni dolci; perciò bruciano più lentamente, sono migliori nel procurare lunghe autonomie di<br />

combustione. Sono legni duri : il carpino, il leccio, il cerro, <strong>la</strong> quercia, il frassino, il faggio.<br />

I legni dolci bruciano più rapidamente producendo un calore più forte, rendendoli ottimi per avviare il<br />

fuoco; usarli però, come combustibile principale significa dover ricaricare <strong>la</strong> stufa più spesso. I legni<br />

dolci producono anche maggiore creosoto, il che significa dover pulire più spesso il camino. La <strong>legna</strong><br />

resinosa come il pino, scalda molto ma produce molto fumo in fase di accensione.<br />

2


LA LEGNA: FONTE DI CALORE PRIMORDIALE<br />

Tipo di calore<br />

Quantità di<br />

Durezza Tipo di fiamma<br />

calore<br />

Facilità di<br />

Durata<br />

taglio<br />

acero dura lenta alta lunga buona<br />

betul<strong>la</strong> dura brucia bene alta medio buona<br />

carpino dura lenta alta lunga buona<br />

faggio dura brucia bene media lunga buona<br />

frassino dura lenta alta lunga buona<br />

noce nazionale dura lenta media lunga buona<br />

olmo dura molto lenta media lunga cattiva<br />

rovere dura lenta media lunga buona<br />

abete dolce veloce bassa breve media<br />

<strong>la</strong>rice dolce veloce media breve buona<br />

pino dolce veloce bassa breve media<br />

pioppo dolce veloce bassa breve cattiva<br />

Potere calorifico e peso specifico di alcuni tipi di <strong>legna</strong><br />

Tutti i legni hanno più o meno lo stesso potere calorifico, ma poiché il legno duro è più denso, produce<br />

maggior calore in rapporto al volume.<br />

3


TASSO DI UMIDITA’<br />

Del<strong>la</strong> <strong>legna</strong> bisogna sapere che è:<br />

LA LEGNA: FONTE DI CALORE PRIMORDIALE<br />

igroscopica: contiene una certa quantità di acqua sotto forma di vapore legata al reticolo<br />

macel<strong>la</strong>re<br />

porosa: il volume delle cavità è maggiore del volume delle pareti. L’acqua penetra dove c’è aria.<br />

Il legno duro contiene meno vuoti.<br />

Abbiamo appena visto che il potere calorifico inferiore dipende dal volume di acqua contenuto nel<strong>la</strong><br />

<strong>legna</strong>. Per capire come <strong>la</strong> percentuale di umidità incide notevolmente sul potere calorico del legno,<br />

dobbiamo capire le varie fasi del<strong>la</strong> combustione del<strong>la</strong> <strong>legna</strong>.<br />

Nel<strong>la</strong> prima fase del<strong>la</strong> combustione, Il calore sprigionato serve a far evaporare l’acqua in esso<br />

contenuta, cioè procura l'evaporazione dell'umidità residua ancora presente nel legno.<br />

Questa fase, ha un dispendio energetico che non va a riscaldare l’ambiente, ma consuma <strong>legna</strong> e dunque<br />

noi spendiamo denaro per essiccare l’acqua. Quindi più il <strong>legna</strong>me sarà umido, più perderà in resa<br />

calorica, <strong>la</strong> fase di accensione si prolungherà, avremo fenomeni di fumo.<br />

FASE DI COMBUSTIONE<br />

FASE DI GASSIFICAZIONE<br />

FASE DI ESSICAZIONE<br />

FASI DELLA COMBUSTIONE<br />

1200 °C<br />

1000 °C<br />

800 °C<br />

600 °C<br />

400 °C<br />

200°C<br />

La <strong>legna</strong> verde può contenere sino al 75% di umidità rispetto al<strong>la</strong> sua massa. Il legno è considerato<br />

secco quando contiene il 15/20% di umidità (circa 18-24 mesi di stagionatura). Per esempio, vediamo il<br />

potere calorico del faggio in rapporto all’umidità:<br />

5000<br />

4500<br />

4000<br />

3500<br />

3000<br />

2500<br />

2000<br />

1500<br />

1000<br />

Potere calorico del faggio in rapporto all'umidità<br />

500<br />

0<br />

0 15 30 50<br />

4


LA LEGNA: FONTE DI CALORE PRIMORDIALE<br />

l faggio secco ( 15% di umidità ), rispetto allo stesso legno con il 30% di umidità, sprigiona il 25% in<br />

più di calore, ed il suo potere calorico si riduce al<strong>la</strong> metà quando l’umidità è del 50%.<br />

Vediamo questo grafico che descrive il tasso di umidità e potere calorifico<br />

percentuale potere calorifico in Kcal/Kg (legno<br />

umidità<br />

secco = 4500)<br />

legno verde in pezzi 50% circa 2000<br />

legno seccato in essiccatoio 8% circa 4000<br />

legno duro seccato all'aperto 15% circa 3500<br />

Il grado di umidità del 15% lo si raggiunge generalmente dopo 2 anni di invecchiamento all'aperto<br />

sotto una tettoia. Il legno tagliato in piccoli pezzi si asciuga prima rispetto a quello spezzato in grossi<br />

ciocchi.<br />

Si può accelerare l'essicazione, tramite magazzini riscaldati e venti<strong>la</strong>ti. il sistema più ecologico ed<br />

economico è dato da un'essicatoio so<strong>la</strong>re coperto e venti<strong>la</strong>to.<br />

Il legno stagionato perde oltre il 60 per cento del<strong>la</strong> sua umidità e perciò fornirà molto più calore e sarà<br />

molto più facile accenderlo. Sarà anche molto più leggero da maneggiare.<br />

Se si ha a disposizione solo <strong>legna</strong> umida, <strong>la</strong> si tagli in pezzi più piccoli possibile, si <strong>la</strong>sci spazio tra un<br />

pezzo e l'altro, e si tenga il controllo dell'aria più aperto: brucerà un po' meglio.<br />

Il potere calorifico del legno completamente asciutto (anidro), supera le 4500 Kcalorie al Kg, variando<br />

un po' tra un'essenza e l'altra.<br />

Fare molta attenzione quando si par<strong>la</strong> del tempo di essiccazione. L'essiccazione del<strong>la</strong> <strong>legna</strong> è funzione<br />

del tempo, ma anche del<strong>la</strong> giusta collocazione e conservazione durante <strong>la</strong> stagionatura. Legna<br />

conservata molto a lungo senza protezione od in ambienti umidi e mal venti<strong>la</strong>ti, sarà più probabilmente<br />

marcia che secca.<br />

La tabel<strong>la</strong> seguente mostra i tempi medi di essiccazione da rispettare per ottenere buona <strong>legna</strong> da<br />

ardere.<br />

Umidità media del legno in percentuale<br />

Legna <strong>la</strong>sciata<br />

all’aria aperta<br />

Legna messa al riparo<br />

3 mesi dopo il taglio<br />

Tempo di<br />

essiccazione<br />

Ciocchi Tronchi Ciocchi Tronchi<br />

0 ( <strong>legna</strong> verde) 75 78 75 78<br />

3 mesi 48 62 44 61<br />

6 mesi 37 46 29 35<br />

9 mesi 33 38 26 28<br />

12 mesi 26 35 25 27<br />

18 mesi 18 27 17 17<br />

24 mesi 16 24 16 14<br />

30 mesi 15 24 15 14<br />

5


LA LEGNA: FONTE DI CALORE PRIMORDIALE<br />

In conclusione, non si deve avere fretta nell'utilizzare <strong>la</strong> <strong>legna</strong> che ci si è procurati: più secca sarà <strong>la</strong><br />

<strong>legna</strong>, migliore, più economica e meno <strong>la</strong>boriosa sarà <strong>la</strong> qualità del riscaldamento che se ne ricaverà.<br />

Più <strong>la</strong> <strong>legna</strong> è secca meno <strong>legna</strong> è necessaria al riscaldamento.<br />

La <strong>legna</strong>, durante <strong>la</strong> sua essiccazione, in genere tende a crepare e presentare lo scol<strong>la</strong>mento del<strong>la</strong><br />

corteccia dal tronco. Questi sono generalmente i segni che presenta <strong>la</strong> <strong>legna</strong> secca. Le crepe sono<br />

dovute al fatto che il legno, seccando, si contrae leggermente riducendo di volume.<br />

La <strong>legna</strong> verde (quindi umida), è molto compatta e più pesante di quel<strong>la</strong> essiccata. La <strong>legna</strong> verde tende<br />

ad avere corteccia molto aderente al tronco e presenza di muschio fresco sul<strong>la</strong> sua superficie.<br />

TIPO DI LEGNA FOTO DESCRIZIONE USO<br />

ACACIA<br />

L'acacia è un legno di E’ indicata al<br />

essenza forte. mantenimento del<br />

Appartiene al<strong>la</strong> famiglia fuoco visto che brucia<br />

delle <strong>la</strong>tifoglie, il legno<br />

è di colore giallo<br />

rossastro<br />

lentamente<br />

NOCE<br />

Appartiene al<strong>la</strong> famiglia Il suo legno, molto<br />

delle Jug<strong>la</strong>ndacee. La pregiato, è ottimo per<br />

corteccia è di colore<br />

grigio e liscia<br />

<strong>la</strong> <strong>legna</strong> da ardere<br />

CARPINO<br />

QUERCIA<br />

CASTAGNO<br />

E’ un albero del<strong>la</strong><br />

famiglia delle<br />

Betu<strong>la</strong>ceae<br />

Appartiene al<strong>la</strong> famiglia<br />

delle Fagacee ne<br />

esistono di vari tipi, le<br />

più comuni sono il<br />

rovere, il cerro, il<br />

leccio, <strong>la</strong> farnia<br />

Appartenente al<strong>la</strong><br />

famiglia delle Fagacee<br />

ha un legno compatto<br />

ed e<strong>la</strong>stico non molto<br />

pesante<br />

E’ certamente uno dei<br />

migliori come <strong>legna</strong> da<br />

ardere<br />

E’ ottimo come <strong>legna</strong><br />

da ardere perchè<br />

essendo compatto<br />

brucia molto<br />

lentamente<br />

Aumenta il proprio<br />

potere calorico (e <strong>la</strong><br />

propria resa in<br />

generale) se ben<br />

stagionato<br />

6


FAGGIO<br />

BETULLA<br />

LARICE<br />

PIOPPO<br />

OLMO<br />

CILIEGIO<br />

PINO<br />

OLIVO<br />

LA LEGNA: FONTE DI CALORE PRIMORDIALE<br />

Appartiene al<strong>la</strong> famiglia<br />

delle Fagacee ha<br />

chioma ampia, ovale e<br />

folta<br />

Del<strong>la</strong> famiglia delle<br />

Betul<strong>la</strong>cee, ha corteccia<br />

biancastra o rossastra<br />

Del<strong>la</strong> famiglia delle<br />

Pinacee ha corteccia<br />

grigiastra, spessa e<br />

profondamente solcata<br />

Appartiene al<strong>la</strong> famiglia<br />

delle Salicacee. Ne<br />

esistono di due tipi, il<br />

pioppo bianco ed il<br />

pioppo nero.<br />

Famiglia delle Olmacee<br />

<strong>la</strong> corteccia è di colore<br />

bruno con fenditure<br />

verticali<br />

Appartenente al<strong>la</strong><br />

famiglia delle Rosa La<br />

corteccia è di colore<br />

bruno lucente<br />

E’ adatto come <strong>legna</strong><br />

da ardere, ha buon<br />

potere calorico,<br />

bruciatura lenta<br />

Non molto adatta<br />

come <strong>legna</strong> da ardere<br />

ma piuttosto durante <strong>la</strong><br />

fase di accensione<br />

Il suo legno duro è un<br />

discreto combustibile<br />

essendo resinoso tende<br />

a fare fumo e a<br />

sporcare <strong>la</strong> canna<br />

fumaria<br />

Si usa prevalentemente<br />

durante <strong>la</strong> fase di<br />

accensione<br />

Il suo legno brucia<br />

molto lentamente con<br />

un ottimo potere<br />

calorico è ottimo come<br />

<strong>legna</strong> da ardere<br />

Il suo legno è ottimo<br />

come <strong>la</strong> <strong>legna</strong> da ardere<br />

per cuocere i cibi al<br />

forno, meno come<br />

riscaldamento<br />

C<strong>la</strong>sse delle Pinacee È discreto come <strong>legna</strong><br />

da ardere, non dei<br />

migliori, Essendo<br />

resinoso fa molto fumo<br />

Famiglia delle O<strong>la</strong>cee<br />

Ha corteccia di colore<br />

chiara che si scurisce<br />

con l'età<br />

Brucia anche quando è<br />

verde per <strong>la</strong> presenza di<br />

olio al suo interno, che<br />

lo porta a fare un fumo<br />

7


IMMAGAZZINAMENTO DELLA LEGNA<br />

LA LEGNA: FONTE DI CALORE PRIMORDIALE<br />

Una volta che <strong>la</strong> <strong>legna</strong> è tagliata al<strong>la</strong> misura adatta al<strong>la</strong> stufa, deve essere preparata per <strong>la</strong> stagionatura.<br />

Per una stagionatura all'aperto adeguata, è meglio ammucchiare <strong>la</strong> <strong>legna</strong> sollevata dal terreno su<br />

blocchetti di cemento, mattoni, o meglio ancora su "pallet" utilizzati per trasportare merci. Avendone<br />

<strong>la</strong> possibilità, bisogna cercare di orientare <strong>la</strong> catasta di <strong>legna</strong> in direzione del sole e del vento prevalente<br />

e tener<strong>la</strong> al coperto durante le stagioni umide, evitando di espor<strong>la</strong> direttamente al<strong>la</strong> pioggia, con un<br />

riparo che però <strong>la</strong>sci liberamente circo<strong>la</strong>re l'aria.<br />

I pezzi con corteccia vanno posti in cima, e con <strong>la</strong> corteccia verso l’alto, poiché <strong>la</strong> corteccia iso<strong>la</strong><br />

dall’umidità meglio del<strong>la</strong> fibra interna del legno.<br />

In generale, qualunque sia il metodo preferito per immagazzinare <strong>la</strong> <strong>legna</strong>, evitate assolutamente di<br />

ripor<strong>la</strong> in luoghi ermeticamente chiusi, senza ricambio di aria, o di coprir<strong>la</strong> con teli di p<strong>la</strong>stica. Cercate<br />

inoltre di accatastare <strong>la</strong> <strong>legna</strong> senza troppo zelo: più aria filtra tra i ciocchi, migliore sarà <strong>la</strong> stagionatura.<br />

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